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Manuali di officina

Posted on 6 novembre 2013 by luke3d

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Accensione a puntine:
principio di
funzionamento
Parliamo adesso dellaccensione a puntine e del suo principio di
funzionamento. Vediamo prima di tutto i componenti che sono
coinvolti, che sono le puntine platinate, il condensatore, la bobina e la
candela.
La

bobina

composta

da

due

avvolgimenti: lavvolgimento primario e


lavvolgimento secondario; il primo
tipicamente fatto con un filo di rame di
dimensioni maggiori rispetto a quello
del secondario per il motivo che viene
percorso
intensit.

da
Nel

correnti

di maggiore

mezzo

un

avvolgimento ferroso. Lavvolgimento


primario collegato alle puntine da una parte ed alla batteria
dallaltra. Il secondario collegato alla candela da una parte ed a
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massa dallaltra.
Il numero di spire del secondario tipicamente 80-100 volte quello
del primario.
Il compito delle
puntine (qui di
fianco

un

esempio)

quello

di

interruttore
meccanico.
Esse

vengono

comandate
una

da

camma

eccentrica che
le fa aprire e
chiudere

ad

intervalli
prestabiliti. Insieme alle puntine c sempre un condensatore che
viene montato in parallelo.
Come schema di unaccensione a puntine si faccia riferimento alla
figura sotto riportata.
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Fin tanto che le puntine sono chiuse il condensatore tirato fuori


gioco ( in corto circuito) e lavvolgimento primario della bobina
accumula energia. Dal momento che le puntine si aprono il
condensatore inizia a caricarsi fino una ben determinata tensione e
successivamente si scarica entrando in oscillazione con ampiezza
sempre minore. Questo transitorio fa si che il campo elettrico
generato

dallavvolgimento

primario,

concatenandosi

con il

secondario, produca una tensione in uscita dalla bobina AT di


diverse decine di migliaia di volt. Questo genera la scintilla sulla
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candela.
Facciamo un ulteriore step e
cerchiamo di andare un p
pi nel dettaglio. A puntine
chiuse,

possiamo

schematizzare il circuito di
accensione come un circuito
RL alimentato dalla batteria
della moto. R la somma
della resistenza della bobina, dei fili, del contatto delle puntine etc
mentre L linduttanza del primario della bobina. Dal momento della
chiusura delle puntine la bobina inizier ad accumulare energia

secondo la legge

e la corrente aumenter con legge

esponenziale data dalla seguente formula:


Mettendo tutto in un grafico avremo il seguente andamento:
Al tempo t0 le puntine si
chiudono. La legge di tipo
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esponenziale e la corrente
tende

asintoticamente

V/R (V tensione batteria e


R resistenza del primario;
ad esempio supponenedo
di

avere

R=3

Ohm

V=12V, la corrente sar 4A).


Fino adesso la scintilla sulla candela non ancora scoccata: essa si
innescher allapertura delle puntine, vediamo il perch. Allapertura
delle puntine la corrente che attraversava il primario si interrompe ed
il campo magnetico nella bobina collassa. Effetto di questo collasso
che, per un istante di tempo molto piccolo, la corrente sul primario
continua a scorrere; a differenza di quando le puntine erano chiuse,
adesso c il condensatore che viene attraversato da questa
corrente ed inizia a caricarsi fino ad una certa tensione. Da questo
momento si crea unoscillazione della tensione ai suoi capi dovuta
alla carica/scarica del condensatore ed il circuito RLC formato dalla
bobina e dal condensatore oscilla con ampiezza sempre pi ridotta
(o meglio oscilla la tensione ai capi del condensatore e la corrente
che lo attraversa). Queste oscillazioni sul primario della bobina,
amplificate dal rapporto con il numero di spire con il secondario,
danno qualche decina di KVolt ai capi della candela che fanno
innescare la scintilla (per rendere lidea, grossolanamente possiamo
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dire che nei sistemi di accensione a 12 volt, la tensione iniziale ai


capi del condensatore dellordine delle centinaia di volt, circa 200v300v che generano, sul secondari, tensioni dellordine dei 20-30KV).
Vediamo tutto in un grafico (fonte: [1] ), che forse si capisce meglio:
Nel

grafico abbiamo i KV presenti sul secondario (asse delle ordinate)


ed il tempo in millisecondi (asse delle ordinate). Il picco iniziale
quello della prima carica/scarica del condensatore (per intendersi
immediatamente dopo lapertura delle puntine). Larco di tempo in
cui la tensione rimane abbastanza stabile (intorno ai 1.8KV) quello
in cui si ha la scintilla, dopo il circuito inizia ad oscillare e, causa
repentino aumento di pressione allinterno della camera di scoppio
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(la scintilla scoccata in anticipo rispetto al PMS) non c pi


sufficiente tensione per forare il dielettrico dellaria.
Abbiamo

capito

quindi

limportanza

del

condensatore che,

riassumendo, ha il duplice compito di:


fare si che i contatti delle puntine, allapertura, non scintillino;
fase si che la scintilla sia di pi lunga durata.
Come dicevo prima, i contatti delle puntine sono comandati tramite
una camma in fase con lalbero motore e si aprono nel punto esatto
della corsa del pistone in cui deve innescarsi la combustione della
miscela aria-benzina. Il limite di questo tipo di accensione risiede nel
comando dei contatti, che troppo lento ai bassi regimi, mentre agli
alti provoca il saltellamento del loro martelletto. Nel primo caso
linterruzione del flusso della corrente nel primario della bobina non
repentina e sulla candela non sempre si riesce a raggiungere la
tensione necessaria per linnesco della scintilla. Nel secondo caso il
saltellamento, unito agli elevati regimi di rotazione e quindi ai piccoli
tempi a disposizione, non permette unadeguata circolazione di
corrente nel primario della bobina, provocando mancate accensioni
della miscela in camera di combustione.

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Queste problematiche sono state risolte con lintroduzione delle


accensioni elettroniche che, al posto delle puntine, hanno un pickup
che genera un segnale il quale viene elaborato dalla centralina in
modo tale da generare la scintilla in un ben determinato istante.
Piccola digressione sul tema: ma perch c bisogno di variare la
fasatura di accensione? In soldoni la miscela aria/benzina
(nebulizzata) che si trova in camera di combustione, al momento
dello scoccare della scintilla, non esplode immediatamente ma gli ci
vuole un certo tempo. Ricordiamo che la fase di scoppio genera un
forte aumento di pressione (e temperatura) che va ad esercitare una
forza sul cielo del pistone. E stato osservato che il momento
ottimale (ossia langolo di manovella) per far partire la combustione
quello per cui al PMS si ha il 50% dellaumento totale di pressione.
Questo vuol dire che nella prima fase di combustione il pistone verr
ostacolato in quanto in compressione, e nella seconda fase si
avr la conversione in lavoro utile. Langolo di manovella in
corrispondenza del quale scocca la scintilla chiamato angolo di
anticipo. E dimostrabile che allaumentare del numero di giri langolo
di anticipo deve aumentare, per questo sono stati introdotti dei
dispositivi meccanici (anticipo a masse centrifughe) od elettronici
(pickup e/o centraline pi o meno evolute) che in funzione del
numero di giri varia langolo di accensione della benzina.
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Se volete approfondire consiglio le seguenti letture:


[1]: http://www.dtec.net.au/Ignition%20Coil%20Dwell%20Calibration.htm
[2]: http://www.globaldenso.com/en/products/aftermarket/plug/basic_knowledge/spark/index.html#
[3]: http://www.crypton.co.za/Tto%20know/Ignition/burn%20time.html
[4]: http://www.tonyfoale.com/Articles/Ignition/Ignition.htm
[5]: http://mgaguru.com/mgtech/ignition/ig108.htm
[6]: http://en.wikipedia.org/wiki/Ignition_system#cite_note-1
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