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classe III F
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Riccardo Cortes
classe III F
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Riccardo Cortes
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Kogge: La kogge fu una tipologia di nave medievale, di forma rotonda, che poteva raggiungere una stazza
di 1000 tonnellate. Essa pu essere considerata la pi importante delle navi a vela in quel periodo.
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Fu un navigatore portoghese.
Sappiamo per certo che nacque
in una ricca famiglia portoghese
di marinai ed esploratori tra i
quali ricordiamo Dinis Dias che
E stato un esploratore
portoghese, nonch primo
europeo ad arrivare sino
allIndia
doppiando
lodierno Capo di Buona
Speranza. Fu il primo
capitano nella storia a
scegliere
di
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Fra i vari uomini d'affari di Anversa, un posto centrale era occupato dai Fugger, banchieri
arricchitisi prestando denaro alla famiglia Asburgo, ottenendo come compenso il diritto di
sfruttare le miniere d'argento del Tirolo. Dopo pochi mesi erano i Fugger a governare il
traffico di Anversa. Questo sistema di scambi danneggiava Venezia, poich la stessa non
riceveva pi lo stesso tanto di argento e rame. Venezia non croll, e per quanto potesse
essere disturbante l'azione portoghese sull'economia veneziana, gli arabi presto ripresero a
rifornire il Mediterraneo dei soliti prodotti
orientali; infatti per un altro secolo Venezia pot
continuare a frequentare i porti di Siria e
d'Egitto, tornando con le navi colme di spezie.
Anversa non fu solo un centro di scambio di
prodotti orientali ed argento; infatti i portoghesi
vi si rifornivano di materiali utili per la
costruzione navale. Intorno al 1540, Anversa fu
frequentata pi da spagnoli che da portoghesi, in
quanto a quel periodo risaliva la conquista
dell'America, e nello stesso periodo la citt
raggiunge l'apice del suo splendore.
Venezia e Anversa a confronto
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Nel tardo Quattrocento, la citt di Anversa era entrata a far parte dei possedimenti del duca
di Borgogna. Durante la guerra dei Centanni, i duchi avevano tenuto un atteggiamento
ambiguo e spesso si erano schierati con gli inglesi. Approfittando della debolezza dei
sovrano parigini, riuscirono a sotttomettere numerosi
territori, sottraendoli al re di Francia ed allimperatore di
Germania. Lo tato borgognone si ampli sino a
comprendere le Fiandre ed il ducato di Lussemburgo.
Queste erano regioni altamente prospere, con grandi citt,
grandi porti e grandi fiumi navigabili. Il pi grande difetto
di questo stato era la compattezza territoriale; infatti il
duca Carlo il Temerario tent di conquistare la Lorena per
mettere a punto il problema. Questo atto fece infuriare il re
di Francia, che nel 1477 a Nancy sconfisse Carlo il
Temerario e lo uccise. Dopo questa vittoria, i sovrani di
Parigi volsero le loro ambizioni verso lItalia, la regione
pi ricca dellOccidente cristiano.
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In Italia, lo stato pi fiorente dopo Venezia era Firenze, che dal 1434 fu governata dalla
famiglia Medici. Si trattava di una potente dinastia di mercanti e banchieri, rafforzatasi nella
seconda met del XV secolo, quando il papa concesse loro il monopolio del commercio
dellallume. Cosimo de Medici non si proclam mai signore di Firenze; il suo dominio era
diretto. Dopo un lungo periodo di scontri, causati dalla formazione di tanti stati regionali , si
giunse alla pace di Lodi, stipulata fra Stato della Chiesa, Firenze, Milano, Venezia e il
regno di Napoli. Lorenzo de Medici, il quale guid Firenze dal 1469 al 1492, si pose
lobbiettivo di limitare la potenza di ogni
stato, in modo che non divenisse eccessiva;
infatti nei decenni successivi regn la pace;
e a Lorenzo fu attribuito lappellativo di il
Magnifico. Quando i re francesi
avanzarono pretese e diritti sul regno di
Napoli e sul ducato di Milano, il periodo
calmo e pacifico che si era venuto a formare
cess; infatti i sovrani di Francia cercarono
di conquistare questi territori, organizzando
campagne militari costosissime
ma
spettacolari.
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Durante lassedio parigino in Italia, il primo re francese a scendere in campo fu Carlo VIII di
Valois, che nel 1494 mise in campo 3500 lance e 18.000 fanti. Il re di Francia disponeva
per anche di 140 cannoni capaci di sparare palle di ferro, e non di pietra come era solito
fare. I principali stati italiani non opposero resistenza, ed il sovrano riusc ad entrare a Roma
e a conquistare il regno di Napoli. Solo una coalizione fra Venezia, Milano, il papa, lImpero
e il regno di Spagna riusc a cacciare Carlo VIII, nel 1495. Questo fatto turb profondamente
lanimo dei cittadini, che interpretarono il tutto come un castigo divino. In questo clima di
esaltazione religiosa, firenze insorse e rovesci
la signoria di Piero de Medici; guidata dal
predicatore domenicano Girolamo Savonarola.
Costui esort i fiorentini a cambiare
radicalmente stile di vita, abbandonando il gioco
dazzardo, la lusuria e lusura. Lobbiettivo del
frate domenicano era di trasformare Firenze nel
regno di Cristo; un posto in cui la legge del
Signore fosse osservata da tutti i suoi abitanti.
Nel suo disegno di citt perfetta, Roma
occupava ovviamente il posto centrale. Al
tempo per vi regnava papa Alessandro VI, noto
per la sua corruzione e la sua immoralit, quindi
Savonarola os sfidarlo, ma egli lo scomunic.
Il popolo fiorentino, temendo che la scomunica
investisse tutta a citt, si affrett a condannare
Savonarola, che nel 1498 venne condannato e
messo al rogo come eretico.
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Dopo la disfatta del 1477, Maria di Borgogna, figlia di Carlo il Temerario, si spos con
limperatore Massimiliano dAsburgo. In tal modo gli Asburgo, si trovarono impegnati in un
nuovo settore dello scacchiere politico europeo, in aperta competizione col regno di Francia.
Il matrimonio combinato conferiva una grande potenza grazie allunione di due stirpi reali,
quindi gli Asburgo divennero potentissimi, con un estensione territoriale che andava da un
capo allaltro dellEuropa. Il regno di Spagna, rivale della Francia, fu il risultato dellunione
dei regni di Castiglia e di Aragona; i quali avevano terminato la reconquista. Levento
decisivo nella storia della Spagna fu il matrimonio nel 1469 di Isabella di Castiglia e
Ferdinando dAragona, entrambi sovrani;
infatti ci port alla formazione di una
grande potenza, vicino alla Francia, capace
di competere per legemonia in Europa. Il
primo simbolo della potenza spagnola fu
lInquisizione, introdotta nel 1480 per
punire gli eretici; e in secondo luogo,
Ferdinando e Isabella si sforzarono per
liberare Granada, lultimo stato musulmano
in Spagna, il 1 Gennaio 1492, la citt si
arrese. La Spagna poteva contare su
numerose risorse, come ad esempio
lallevamento delle pecore, per produrre la
preziosa lana merino. Negli anni 15161520, erano circa 3.000.000 le pecore che
pascolavano per il paese.
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La
scala
gerarchica feudale
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La Congiura dei Pazzi, conclusa il 26 aprile 1478, fu il tentativo eseguito da alcuni membri dalla ricca
famiglia di banchieri della Firenze del Rinascimento, i Pazzi appunto, di stroncare l'egemonia dei Medici
con alcuni aiuti esterni. La congiura si concluse con l'uccisione di Giuliano de' Medici e il ferimento di
Lorenzo il Magnifico, che si salv solo grazie alla sua destrezza.
I componenti della famiglia Medici, da sempre al centro della politica cittadina, hanno subito almeno una
congiura per generazione: Cosimo de' Medici venne esiliato per motivi politici per un anno, mentre suo
figlio Piero scamp per miracolo a un'imboscata tesagli da Luca Pitti sulla via per Careggi, e cos anche le
generazioni successive, Leone X avrebbe dovuto essere ucciso dal suo medico, istruito da un gruppo di
cardinali a lui avversi, e Cosimo I rischi di essere impallinato al passaggio del suo corteo davanti a Palazzo
Pucci. La "congiura dei Pazzi" fu per l'unica congiura che riusc nell'intento di eliminare un componente
della famiglia e port conseguenze durevoli, in giornate concitate che rimasero indelebili nella memoria dei
fiorentini che vi parteciparono. Non chiaro se l'idea di una congiura nacque a Firenze dalla famiglia Pazzi
o piuttosto a Roma,i n ogni caso l'idea di eliminare fisicamente i signori di fatto della citt catalizz tutta una
serie di figure a loro avverse, che si organizzarono nella congiura vera e propria. La scintilla che accese gli
animi viene di solito individuata nella questione dell'eredit di Beatrice Borromei, moglie di Giovanni de'
Pazzi. Nel 1477, dopo la morte del suo ricchissimo padre Giovanni Borromei, Lorenzo fece promulgare una
legge retroattiva che privava le figlie femmine dell'eredit in assenza di fratelli, facendola passare
direttamente ad eventuali cugini maschi. Cos Lorenzo evit una notevole crescita del patrimonio dei Pazzi.
La frattura tra le due famiglie si manifest rapidamente, anche quando Lorenzo rinfacci ai Pazzi di aver
prestato trentamila ducati al papa affinch suo nipote si impossessasse della Contea di Imola, cos
pericolosamente a ridosso dei territori fiorentini, prestito che il Banco Medici aveva gi rifiutato e che egli
aveva chiesto di non fare a nessun banco fiorentino. Fu probabilmente in quel periodo (1477 circa) che la
congiura prese piede, soprattutto ad opera di Jacopo e Francesco de' Pazzi. Originariamente il piano
prevedeva di uccidere i due rampolli della famiglia Medici, Lorenzo e Giuliano, durante un banchetto che
essi avevano organizzato alla Villa Medici di Fiesole il 25 aprile, tramite l'uso di veleno che Jacopo de' Pazzi
e il Riario avrebbero nascosto in una delle libagioni destinate ai due fratelli. Quel giorno per
un'indisposizione improvvisa di Giuliano rese vana l'impresa che fu rimandata al giorno successivo, durante
la messa in Santa Maria del Fiore.
La domenica l'ignaro cardinale Riario Sansoni invit tutti alla messa in Duomo da lui officiata, come
ringraziamento della festa organizzata il giorno prima in suo onore. Alla messa si recarono i Medici e i
congiurati. Al momento solenne dell'elevazione, mentre tutti erano inginocchiati, si scaten il vero e proprio
agguato: mentre Giuliano cadeva in un lago di sangue sotto i colpi del sicario, Lorenzo, accompagnato
dall'inseparabile Angelo Poliziano e dai suoi scudieri Andrea e Lorenzo Cavalcanti, veniva ferito di striscio
sulla spalla dagli inesperti preti e riusciva a entrare in sacrestia, dove chiuse le pesanti porte e si barric. Il
sicario si avvent, ormai in ritardo, e sfog la sua foga su Francesco Nori, che interpose il suo corpo tra
l'omicida e Lorenzo, sacrificando la sua vita e dando la possibilit a Lorenzo di fuggire. I congiurati furono
tutti impiccati o decapitati. Uno dei pi antichi e famosi resoconti della vicenda fu scritto in latino da Angelo
Poliziano, che aveva assistito direttamente ai fatti.
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Libri utilizzati:Chiaroscuro;
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