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Kant nasce nel 1724 a Konigsberg da una famiglia artigiana, molto religiosa e dalla quale riceve
uneducazione pietista. Il Pietismo uno dei fattori determinanti per comprendere la formazione seria e
responsabile dello stesso filosofo. Alluniversit studia scienze naturali, matematica, teologia, filosofia e
letteratura latina ma, soprattutto, affascinato dalla filosofia di Newton e dal suo metodo di ricerca. Dopo
aver conseguito il titolo di dottore in filosofia nel 1755 ed essere diventato libero docente universitario,
nel 1782, pubblica la Critica della Ragion Pura e dopo solo un anno, 1783, scrive i Prolegomeni a ogni
futura metafisica poich la CRP era stata non solo incompresa dal suo pubblico ma accusata di idealismo
Berkeleyiano.
Nel 1784 partecipa alla discussione riguardante la Risposta alla domanda: Che cos lilluminismo?. Nel
1785 Kant inizia a interessarsi del problema morale e difatti pubblica la Fondazione della metafisica dei
costumi. Nel 1788 pubblica la Critica della ragion pratica e infine nel 1790 pubblica la Critica del giudizio,
opera dedicata allestetica. Muore nel 1804.
In questo modo la conoscenza scientifica ossia rispetta lesperienza, ma conferisce a essa i caratteri della
necessit e universit senza i quali si scivola nello scetticismo!.
LA RIVOLUZIONE COPERNICANA
Per Kant, la matematica e la fisica sono discipline che hanno imboccato la strada giusta e questa fiducia si
nutre degli entusiasmi del giovane filosofo per le lezioni e le conquiste della scienza di Newton. Diverso il
discorso per la metafisica da cui nasce la domanda: - Come ritrovare anche per la metafisica quel cammino
sicuro e spedito che caratterizza le scienze?-.
Secondo il Filosofo, come per la Matematica e la fisica a suo tempo, necessaria una svolta, una rivoluzione
copernicana anche per la metafisica finalizzata a uno spostamento di prospettiva che ponga il soggetto
conoscente in un rapporto attivo con loggetto. Tale rivoluzione prospettata da Kant come unipotesi/
esperimento della ragione e consiste nellassumere lipotesi che possiamo conoscere con certezza le cose
solo in quanto esse si presentano a un soggetto che non puro ricettore ma attivo organizzatore
dellesperienza: il soggetto e le sue facolt intellettive condizionano il modo in cui gli oggetti vengono
compresi e concorrono attivamente alla costituzione dellesperienza conoscitiva. Esempio: soggetto che
conosce = colui che ha le lenti rosse le quali fanno vedere tutto rosso. Le lenti sono le categorie a priori della
conoscenza umana presenti nel nostro intelletto e determinano il modo di vedere il mondo esterno.
Il processo conoscitivo parte dallesperienza sensibile: le cose del mondo sono fuori di noi e determinano la
nostra percezione.
Il modo in cui le cose sono colte dipende dalla predisposizione del nostro intelletto cio dalle condizioni
innate (a priori) che appartengono non alluomo particolare ma allumanit intera. Le caratteristiche a priori
delluomo determinano il suo modo di vedere la realt, (es. bosco verde + lenti rosse (a priori) = bosco rosso)
CRITICA DELLA RAGION PURA = KRITIK DER REINEN VERNUNFT:
La prima delle tre critiche contiene nel titolo il riferimento alla ragion pura. Kant giudica necessario
sottoporre a unanalisi critica cio che ne valuti la possibilit e i limiti della ragione in quanto tale (ecco
perch pura), e a priori, ossia prima ancora di ogni esperienza.
La ragion pura tratta di un compito che ha un duplice esito:
Positivo: poich definir luso legittimo della ragione.
Negativo: poich determiner i limiti delluso della ragione.
A differenza della Matematica e della Fisica, la Metafisica non possiede un metodo n tanto meno delle
fondamenta su cui costruire il proprio impianto strutturale di pensiero. Kant muove i primi passi compiendo
parallelismi tra le discipline fondamentali della scienza e la metafisica e, facendo questo, distingue e
definisce i giudizi:
Le proposizioni della scienza sono dette Giudizi perch costituite da un soggetto e un predicato = i giudizi
sono la trama essenziale del conoscere.
Kant si propone di ricercare lesistenza di una forma di giudizio in grado di connettere concetti ed esperienza
ossia laspetto universale e necessario della conoscenza con quel concreto/innovativo.
Tipologie di Giudizi:
Giudizi analitici sono quelli in cui il predicato compreso nel soggetto. Tutti i corpi sono estesi.
Il concetto di estensione contenuto nel soggetto cio nel concetto di corpo. Sono giudizi rigorosi
ma A PRIORI nel senso che il loro contenuto non deriva dallesperienza = privi di novit.
Giudizi sintetici sono quelli in cui il predicato offre un contenuto informativo nuovo. i corpi sono
pesanti in cui il concetto di pesare aggiunge una propriet al soggetto = aumento della conoscenza.
Per Kant ci potrebbero essere anche corpi non pesanti, difatti, questi giudizi, essendo derivati
dallesperienza, non garantiscono criteri di necessit/ universalit. Essi sono giudizi che dipendono
interamente dallesperienza e sono definiti GS A POSTERIORI. [ lespressione A Posteriori risale ad
Aristotele e significa a partire da ci che segue]
Sia i giudizi analitici sia i giudizi sintetici sono per unilaterali e NON validi da un punto di vista scientifico.
Subentra qui una terza tipologia di Giudizi ossia i Giudizi sintetici a priori: essi sono dotati sia dei caratteri
della necessit e universalit giacch sono a priori, sia della novit poich sintetici ( il predicato aggiunge
unidea nuova al soggetto). Il problema sostanziale della Critica della Ragion Pura si riduce a Come sono
possibili i giudizi sintetici a priori?. La risposta kantiana si traduce nel concepire il conoscere come sintesi
di un elemento a priori (le forme pure della sensibilit e le categorie dellintelletto) e un elemento a posteriori
cio lesperienza. Le proposizioni scientifiche quindi sono tali giacch basate sia sullesperienza sia sull a
priori e al contempo feconde di nuove conoscenze ma anche necessarie e universali.
IL TRASCENDENTALE
Come sono possibili i giudizi sintetici a priori? Kant definisce trascendentale linterrogativo su come siano
possibili i giudizi sintetici a priori e di conseguenza su come sia possibile la conoscenza scientifica. Il
termine trascendentale indica la condizione di possibilit della conoscenza intesa come contenuta nei limiti
dellesperienza. Nel lessico metafisico con trascendentali si definiscono le caratteristiche ultime
dellessere e comuni a tutte le cose mentre nel lessico kantiano la parola trascendentale assume un senso
gnoseologico e diventa quella filosofia che si occupa Non degli oggetti della conoscenza ma di determinare
per via teorica (cio a priori e quindi prima dellesperienza) le condizioni che rendono possibile la
conoscenza degli oggetti.
Le sezioni della Critica della ragion pura che studiano le forme a priori delle diverse facolt si chiameranno
trascendentali:
Da ci discende che tutta la Critica ha una funzione trascendentale ossia una teoria della possibilit a priori
della conoscenza (non significa che oltrepassa la conoscenza ma che la rende possibile).
IN SINTESI:
Kant nella Critica della ragion pura e nei prolegomeni ad ogni futura metafisica si pone la domanda Che
cosa posso conoscere? e da qui rileva come la scienza sia un sapere certo e produttivo dotato di
universalit e necessit a differenza della metafisica la quale un sapere incerto, nebuloso e
caratterizzato da fondamenta strutturali contraddittorie e spesso traballanti. Pertanto, Kant intende
verificare la possibilit e i limiti delle facolt conoscitive attraverso lesame e la critica della ragion pura
ossia tramite uno studio delle condizioni a priori della conoscenza (trascendentale) le quali Precedono
ogni esperienza e rendono possibile la conoscenza empirica [trascendentale= studio delle possibilit a
priori della conoscenza]. Kant inizia, quindi, con lanalisi dei giudizi che sono per il filosofo la trama
essenziale del sapere e costituiti da proposizioni composte da un soggetto e un predicato. Il rapporto
vigente tra il soggetto e il predicato determina tre tipologie di giudizio: il giudizio analitico a priori nel
quale il predicato Esplicita il contenuto del soggetto ed, essendo basato sul principio di identit e non
contraddizione, necessario e universale [NON produce conoscenza aggiuntiva]. Il giudizio sintetico a
posteriori ha il predicato che aggiunge novit al soggetto poich si fonda sullesperienza ed quindi
particolare e contingenze produce nuova conoscenza. Il giudizio sintetico a priori invece ampliativo
della conoscenza poich sintetico e universale e necessario poich a priori. In ultima analisi, Kant tratta
lestetica trascendentale e la logica trascendentale. Lestetica trascendentale riguarda la facolt
conoscitiva della sensibilit la quale sia passiva in quanto riceve i dati percettivi che attiva poich
organizza il materiale empirico sulla base delle intuizioni pure/innate di Spazio e Tempo. Lo spazio a
fondamento delle intuizioni delle cose esterne ossia rende possibile la disposizione delle cose luna
accanto allaltra (fonda la geometria) mentre il tempo a fondamento dellintuizione degli stati inferiori
e rende possibile la disposizione delle cose secondo il prima e il poi (fonda laritmetica). Kant afferma
che la conoscenza come attivit sintetizzatrice di sensibilit e intelletto presuppone una funzione
suprema unificatrice delle conoscenze (logico-formale) che consiste nellIo penso il quale opera
attraverso le categorie e, essendo legislatore della natura, garantisce un sapere umano universale e
necessario (cio scientifico) rivoluzione copernicana gnoseologica. Nella Logica trascendentale Kant
tratta di analitica trascendentale in riferimento alla facolt conoscitiva dellintelletto che
unifica/sintetizza a priori le intuizioni sensibili (difatti la conoscenza scaturisce dallazione congiunta di
sensibilit e intelletto) sulla base di 12(4) categorie definite concetti puri che rispecchiano le 12 modalit
di attribuzione di un predicato a un soggetto (pensare=giudicare). La facolt conoscitiva dellintelletto,
inoltre, assieme alla facolt conoscitiva della sensibilit permette la comprensione del fenomeno in
quanto oggetto per noi e cio intuito (sensibilit), pensato (intelletto) secondo le forme a priori della
mente [il noumeno pu essere solo pensato in quanto oggetto in s].
Nella dialettica trascendentale, Kant afferma che la ragione tenta di violare i limiti conoscitivi delluomo
(i fenomeni) per pervenire allincondizionato e allassoluto operando lunificazione di tutti i dati del
senso interno (idea di anima psicologia razionale) che Kant critica poich attribuisce sostanzialit
allIo penso e quindi commette un errore logico (definito paralogisma), del senso esterno (idea di mondo
cosmologia razionale) che Kant critica in quanto considera linsieme dei fenomeni come totalit
sostanziale/incondizionata sulla base di antinomie, del senso interno ed esterno (idea di Dio teologia
razionale) che Kant critica perch vuole dimostrare lesistenza di Dio con la prova ontologica ossia
lidea di Dio come essere perfetto privo dellattributo dellesistenza, difatti la teologia razionale
considera erroneamente lesistenza come attributo laddove lesistenza, per il Filosofo, una
determinazione reale della cosa e non derivabile dal concetto della cosa!. Per queste motivazioni Kant
sostiene che le idee della ragione sono prive di validit scientifica e dotate di una funzione regolativa per
la conoscenza la metafisica non una scienza!.