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FOCUS
Il Brasile e lintegrazione
continentale
SHIGUENOLI MIYAMOTO
Professore (in pensione) presso la Facolt di Scienze
Politiche dellUniversit Statale di Campinas
(Brasile)
Larticolo tratta della politica estera brasiliana rivolta al continente sudamericano. Essa enfatizza le relazioni multilaterali, attraverso varie iniziative volte allintegrazione regionale, e cerca di verificare in quale
misura lintegrazione sudamericana , o continuer ad essere, uno degli
elementi principali di azione brasiliana in questa parte del mondo. Malgrado lenfasi sullintegrazione sudamericana, tuttavia, il vero obiettivo
prioritario della politica estera brasiliana appare il riconoscimento del
Brasile quale grande potenza a livello mondiale. La produzione di questo
testo ha avuto la collaborazione del Consiglio Nazionale di Sviluppo
Scientifico e Tecnologico (CNPq) attraverso la borsa di studio di ricerca
Produttivit nella ricerca (1B), concessa allautore.
PAROLE CHIAVE: BRASILE, POLITICA ESTERA SUDAMERICA, INTEGRAZIONE
INTRODUZIONE
egli ultimi due decenni la cooperazione e lintegrazione regionali hanno assunto un ruolo di particolare rilievo nellagenda
della politica estera brasiliana. Fino alla met degli anni Ottanta,
nel periodo del regime militare (1964-1985), le possibilit di un saldo
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tato dunque, una premessa per il rafforzamento dei legami tra Brasilia e
Buenos Aires che si sono man mano approfonditi a partire da allora, nel
dopo guerra fredda.
In questo nuovo mondo interdipendente e globalizzato, il Sudamerica passato per diversi livelli, abbattendo barriere e puntando alla costruzione di un ambiente pi favorevole per la regione nel suo complesso.
Allo stesso tempo, ciascuno dei suoi membri, ha cercato individualmente
di migliorare la propria integrazione nellambiente globale.
Iniziata da due membri, la proposta di collaborazione e dintegrazione argentino-brasiliana ha assorbito altri due membri (Uruguay e Paraguay) negli anni 90, creando il Mercato comune del Sud (MERCOSUR). Pi tardi, nel primo decennio del XXI secolo, nuovi membri
(Bolivia, Ecuador, Cile, Per, Colombia e Venezuela) sono stati incorporati, sfuggendo in tal modo dallambito del Bacino de La Prata/Cone
sud , coprendo tutto il continente sudamericano, con leccezione delle
ex Guyane (ora Repubblica di Suriname, Repubblica Cooperativa della
Guyana e la Guiana francese, questultima un dipartimento francese doltremare)2.
CARATTERISTICHE DELLA POLITICA ESTERA BRASILIANA
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ecumenico, lautonomia dellintegrazione, lautonomia della partecipazione o la diplomazia superba e attiva, sono slogan applicati alla diplomazia brasiliana, in tempi diversi, e con essi ha finita per essere conosciuta
allinterno e allesterno del paese. Tuttavia, non sono altro che semplici
slogan usati da chi deteneva il potere, cercando di convincere tutti che la
loro visione del mondo fosse migliore di quella dei loro predecessori. Il
proprio modo di agire, quindi, sarebbe il pi adeguato alla realt del momento, per rispondere e difendere gli interessi nazionali.
Secondo le interpretazioni che vanno in questa direzione, la politica
estera brasiliana sarebbe variata nel corso del tempo, tanto quanto lo
sono i governi e gli interessi da loro difesi. Ognuno sarebbe completamente distinto dallaltro, tenendo conto dei diversi momenti storici e regimi politici. Nel secondo dopoguerra, nel periodo dal 1946 al 1964,
durante il regime militare 1964-1985, e da allora fino ad oggi, il paese
avrebbe sperimentato almeno una dozzina di politiche estere, tutte diverse
tra loro.
Certamente non si pu negare che ogni momento presenta delle
caratteristiche distinte dal precedente, perch la storia dinamica, e gli
attori non possono essere gli stessi. Si osservano cambiamenti, pertanto,
negli interessi a seconda dei cambiamenti delle situazioni nazionali e internazionali. Situazioni di questo tipo sono comuni a tutti i paesi, ad eccezione di quelli che, per motivi interni e/o perch sottoposti a pressioni
esterne, siano obbligati ad adottare una condotta lineare, piuttosto vicina
a quella di coloro che li sottomettono. Tuttavia questi paesi devono essere
considerati eccezioni e non regole.
Nel caso del Brasile, a prescindere dalle ingiunzioni nazionali e globali, le caratteristiche di cui sopra si sono mantenute costanti nellordine
del giorno dellagenda nazionale. Non c mai stata la possibilit di effettuare cambiamenti talmente bruschi da cambiare completamente il corso
della politica estera brasiliana. Si sono verificati, di routine, aggiustamenti
per raggiungere i nuovi attori del potere privilegiando partner pi vicini,
scegliendo le grandi potenze o gli Stati emergenti, con maggiore o minore
enfasi sui paesi in via di sviluppo e le azioni nelle sfere multilaterali. Ma
le linee guida, tuttavia, sono state sempre finalizzate al raggiungimento
di alcuni obiettivi: conseguire lo sviluppo, ottenere risorse, occupare cariche nelle organizzazioni internazionali, ampliare lo spazio del paese
sulla scena mondiale per sedersi, un giorno, nello stesso tavolo negoziale
delle grandi potenze e definire la struttura del potere mondiale.
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delle influenze non solo nellambito regionale, ma anche a livello mondiale, ad esempio nella corsa per un seggio di membro permanente del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (CS/ONU). Sul piano culturale sono state prese diverse iniziative, dagli accordi accademici alla
firma di trattati volti a facilitare gli scambi.
Progetti come lintegrazione delle infrastrutture regionali in Sud
America (IIRSA) sono diventati una priorit per il Brasile, con un forte
sostegno finanziario da parte della Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES), al di l delle promesse di installazione in
ogni paese sudamericano di una sede dellIstituto di Ricerca Economica
Applicata (IPEA), al fine di assistere i progetti di politica pubblica nelle
infrastrutture. Nel caso del BNDES, una delle politiche di questa istituzione implica il rafforzamento delle societ brasiliane, agevolando la loro
internazionalizzazione e assisterle nellacquisto di societ sud-americane.
Nel governo di Luiz Incio Lula da Silva (2003-2010), il tema dellintegrazione stato considerato una delle tre priorit, accanto a quella
di ottenere un posto nel CS/Nazioni Unite e a quella dei negoziati di
Doha7.
Insieme con il MERCOSUR, sempre pi esteso, altri temi, anche
se di recente, hanno ricevuto lattenzione di Brasilia: il caso della creazione dellUnione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) il 23 maggio
2008, e del Consiglio di Difesa Sudamericano nel dicembre dello stesso
anno. Viste nel complesso, in quanto fattori che possono unire interessi
comuni e difenderli nelle loro richieste esterne, le istituzioni sono percepite anche quali elementi forti che possono risolvere problemi regionali
che coinvolgono uno o pi paesi, garantendone una buona governance,
evitando cosi interferenze esterne nel continente.
Si deve considerare, inoltre, che i progetti dintegrazione dellinfrastruttura fisica sudamericana muovono notevoli risorse finanziarie: per
esempio, attraverso le grandi aziende brasiliane come Odebrecht, Gerdau,
Camargo Correa, Andrade Gutierrez, OAS, Queiroz Galvo, Votorantim,
Petrobras, Braskan e Companhia Vale do Rio Doce che operano nei settori di costruzione civile, energia idroelettrica, petrolio, prodotti chimici,
energia, agroalimentare, minerario, beni strumentali, ecc., relizzando
opere in diversi paesi anche fuori dallIIRSA8. La stima che la BNDES
disponga di pi di 17 miliardi di dollari per finanziare la costruzione di
infrastrutture in tutta lAmerica Latina9.
CONSIDERAZIONI FINALI
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una forte asimmetria tra gli stessi. Paesi come lArgentina, il Venezuela e
Cile si distinguono quali partner pi importanti nellagenda della politica
estera brasiliana. Ma gli altri vicini hanno ricevuto ugualmente una notevole attenzione dai negoziatori brasiliani. Paraguay, Bolivia, Colombia
possono essere ricordate come nazioni che meritano attenzioni dal Brasile,
e rispetto agli altri partner sono tutti potenziali acquirenti di prodotti
nazionali. Per risolvere, in parte, le differenze regionali, stato addirittura
creato il Fondo per la Convergenza Strutturale del MERCOSUR (FOCEM), al fine di finanziare i programmi di promozione della convergenza
strutturale, sviluppare la competitivit e promuovere la coesione sociale,
rafforzando il processo d integrazione. Il Brasile il pi grande contributore di questo fondo. Le relazioni multilaterali hanno giocato un ruolo
significativo nel programma nazionale, sia a livello pi generale, sia negli
accordi sub-regionali. MERCOSUR e Organizzazione del Trattato di
Cooperazione Amazzonica possono essere annoverati come istituzioni
che, per coincidenza di interessi, sono costantemente allordine del giorno
della politica estera brasiliana, dato che le due entit coprono praticamente
tutti gli Stati del Sud America.
Guadagnando peso a partire dagli anni 90, proprio nel clima del
post-Guerra Fredda, la politica diretta alle organizzazioni regionali o di
portata ancor pi ampia diventata imperativa affinch il paese raggiunga
un ruolo di migliore proiezione sulla scena mondiale. La strumentalizzazione di tali enti, con luso delle risorse di organi nazionali come la
BNDES e finanziando proposte come lIIRSA, emerso per la sua utilit
nello sfruttare la capacit del Brasile accanto ai propri vicini. Uno degli
obiettivi certamente quello di fare in modo che il Brasile, utilizzando
pacificamente le proprie risorse, sia in grado di finanziare e influenzare
gli altri paesi, assumendo in modo inequivocabile la leadership regionale.
Lungi dal cercare di risolvere i problemi della regione nel suo complesso, la politica estera brasiliana, anche se enfatizza lintegrazione regionale, si propone di aprire la strada ad azioni pi dirette e sostanziali
in altre istanze e con altri partner, siano essi paesi emergenti o grandi potenze. Lobiettivo uno solo: evadere dallo scenario strettamente regionale,
proiettandosi definitivamente verso il gruppo di coloro che determinano
la forma e la struttura del potere mondiale.
Nellimpossibilit di agire isolatamente nel perseguimento dei propri
obiettivi, lintegrazione risolve contemporaneamente diversi problemi:
leventuale sostegno dei vicini alle richieste sulla scena mondiale, riduce
i contrasti mostrando solidariet nei problemi individuali e collettivi del
continente sudamericano, annulla limmagine di paese egoista che cerca
solamente vantaggi particolari e, sostenuto dai propri indicatori, si propone il raggiungimento di altri obiettivi, vale a dire essere considerato
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