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AMERICA LATINA: TENTATIVI DI UNIT

FOCUS

Il Brasile e lintegrazione
continentale
SHIGUENOLI MIYAMOTO
Professore (in pensione) presso la Facolt di Scienze
Politiche dellUniversit Statale di Campinas
(Brasile)

Larticolo tratta della politica estera brasiliana rivolta al continente sudamericano. Essa enfatizza le relazioni multilaterali, attraverso varie iniziative volte allintegrazione regionale, e cerca di verificare in quale
misura lintegrazione sudamericana , o continuer ad essere, uno degli
elementi principali di azione brasiliana in questa parte del mondo. Malgrado lenfasi sullintegrazione sudamericana, tuttavia, il vero obiettivo
prioritario della politica estera brasiliana appare il riconoscimento del
Brasile quale grande potenza a livello mondiale. La produzione di questo
testo ha avuto la collaborazione del Consiglio Nazionale di Sviluppo
Scientifico e Tecnologico (CNPq) attraverso la borsa di studio di ricerca
Produttivit nella ricerca (1B), concessa allautore.
PAROLE CHIAVE: BRASILE, POLITICA ESTERA SUDAMERICA, INTEGRAZIONE

INTRODUZIONE

egli ultimi due decenni la cooperazione e lintegrazione regionali hanno assunto un ruolo di particolare rilievo nellagenda
della politica estera brasiliana. Fino alla met degli anni Ottanta,
nel periodo del regime militare (1964-1985), le possibilit di un saldo
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avvicinamento tra i due pi grandi paesi del continente sudamericano,


Brasile e Argentina, erano molto limitate.
Il momento particolare che le nazioni sudamericane stavano vivendo
apportava maggiori difficolt allampliamento delle relazioni ai livelli
pi elevati, al pensare alla regione come un tuttuno nel contesto internazionale. Le priorit erano rivolte al quadro interno, sotto legida della
dottrina della sicurezza nazionale e la lotta contro il nemico identificato
nelle dottrine marxiste.
Grandi cambiamenti, come la restaurazione della democrazia nel
continente e le difficolt affrontate con il debito estero (che hanno impedito lazione individuale dei governi latinoamericani), in quello che
fu considerato come il decennio perduto, hanno avuto un forte impatto
nella politica regionale. Non si devono dimenticare gli altri cambiamenti
di estrema importanza come il crollo dellimpero sovietico ed i negoziati
dellUruguay Round, nellambito del GATT.

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Contemporaneamente, i contesti interni ed internazionali hanno


condotto i governi locali ad adottare comportamenti distinti tra loro
nellelaborazione delle politiche individuali e collettive, alla ricerca di
nuove alternative, cercando di adattarsi allo scenario mondiale del dopoGuerra Fredda.
Il governo argentino e quello brasiliano hanno intrapreso delle iniziative che si sono rafforzate negli anni. Da un lato si notavano forti trasformazioni interne, dapprima in Argentina con lascesa di Raoul Alfonsn
nel dicembre 1983, ossia subito dopo la sconfitta nella guerra contro il
Regno Unito per il possesso delle isole Falkland. In seguito, con la fine
del regime militare, anche in Brasile arriv, nel marzo del 1985, il nuovo
presidente Jos Sarney.
I presidenti cosiddetti civili ed il raffreddamento della divergenza
storica tra i due paesi dopo la risoluzione del contenzioso sulla costruzione della diga idroelettrica di Itaipu alla fine del decennio del 1970
hanno permesso la firma dei protocolli dintegrazione nella citt brasiliana
di Foz do Iguau nel 1986. Si trattava allora di accentuare la cooperazione
verso una maggiore integrazione, aumentando il grado di fiducia reciproca.
Furono adoperate varie misure, dallincontro sempre pi frequente
tra i presidenti e i cancellieri perfino, in almeno due occasioni, coinvolgendo militari di entrambi i paesi a Buenos Aires (aprile 1987) e San
Paolo (aprile 1988). In queste occasioni lo Stato Maggiore delle Forze
Armate del Brasile e lo Stato Maggiore Congiunto delle Forze Armate
argentine si sono scambiati le rispettive esperienze, contando sulla partecipazione del mezzo accademico1. Iniziative considerate impensabili
fino alla fine degli anni Settanta. Il decennio degli anni Ottanta divenGEOPOLITICA RIVISTA TRIMESTRALE DELLISAG
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tato dunque, una premessa per il rafforzamento dei legami tra Brasilia e
Buenos Aires che si sono man mano approfonditi a partire da allora, nel
dopo guerra fredda.
In questo nuovo mondo interdipendente e globalizzato, il Sudamerica passato per diversi livelli, abbattendo barriere e puntando alla costruzione di un ambiente pi favorevole per la regione nel suo complesso.
Allo stesso tempo, ciascuno dei suoi membri, ha cercato individualmente
di migliorare la propria integrazione nellambiente globale.
Iniziata da due membri, la proposta di collaborazione e dintegrazione argentino-brasiliana ha assorbito altri due membri (Uruguay e Paraguay) negli anni 90, creando il Mercato comune del Sud (MERCOSUR). Pi tardi, nel primo decennio del XXI secolo, nuovi membri
(Bolivia, Ecuador, Cile, Per, Colombia e Venezuela) sono stati incorporati, sfuggendo in tal modo dallambito del Bacino de La Prata/Cone
sud , coprendo tutto il continente sudamericano, con leccezione delle
ex Guyane (ora Repubblica di Suriname, Repubblica Cooperativa della
Guyana e la Guiana francese, questultima un dipartimento francese doltremare)2.
CARATTERISTICHE DELLA POLITICA ESTERA BRASILIANA

Anche se si cerca di classificare le prestazioni del Brasile nello scenario


internazionale con nomi diversi, a seconda dei gruppi che si trovano a
comando dellapparato statale, ci si rende conto che una delle caratteristiche fondamentali della sua politica estera luniversalit delle concezioni. Il Brasile stato sempre con gli occhi rivolti al mondo nel suo
complesso, anche se in diverse occasioni si avvicinato pi a un membro,
o persino continente. Questo tipo di comportamento deve essere visto
come perfettamente normale per un paese con le caratteristiche del
Brasile, dalle dimensioni continentali e confinante con dieci paesi. Le
aspirazioni brasiliane, dunque, sono sempre state pensate a seconda delle
circostanze, soprattutto tenendo conto della propria reale capacit di
agire.
In periodi come la Guerra Fredda, trovandosi nella zona dinfluenza
statunitense, le affinit del governo brasiliano erano pi strette con il
partner principale dellemisfero settentrionale. Nel primo governo dopo
la Seconda Guerra Mondiale, sotto Eurico Gaspar Dutra, la vicinanza
del Brasile alla Casa Bianca stata molto intensa. Una situazione simile
si pu osservare pi tardi, quando il maresciallo Humberto de Alencar
Castelo Branco diventato, nel corso degli anni 1964-1967, il primo
presidente del regime militare.
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Alcune nozioni di base possono essere considerate ricorrenti per la


formulazione e lattuazione della politica estera brasiliana. Prima tra queste, una prospettiva orientata verso il mondo in senso lato, intendendosi
come parte della cultura e della civilt occidentale e cristiana.
Questo modo di vedere il mondo non ha mai escluso, tuttavia, lapertura di canali con gli altri membri della comunit internazionale, a prescindere dalle ideologie e dai regimi politici, tranne che in momenti di
restrizioni politiche, determinate dallesistenza di governi dittatoriali nel
contesto nazionale.
Il secondo elemento permanente nella politica estera brasiliana
quello di pensare a questultima come a un meccanismo che faciliti le
politiche di raccolta fondi, di business e di scambi che promuovono lo
sviluppo nazionale.
In terzo luogo, il tentativo di proiettarsi, prima regionalmente e poi
globalmente, ma non sempre in questo ordine. Ricordiamo qui la richiesta
fatta dal governo brasiliano negli anni 20 del secolo scorso, quando
voleva occupare un seggio come membro permanente del Consiglio di
Sicurezza della Societ delle Nazioni. Fallito questo obiettivo, si ritirato
dallorganizzazione nel 1926.
In quarto luogo, lattenzione particolare verso i vicini dellAmerica
Latina, sia a causa della loro vicinanza geografica, sia per la storia condivisa
come ex colonie e come paesi in via di sviluppo, anche se in fasi diverse,
sia in misura minore per lidentificazione culturale.
In quinto luogo, la percezione particolare nella concezione brasiliana
di quali siano i rapporti globali di potere, per cui il paese cerca il migliore
inserimento adottando discorsi e pratiche diverse.
Il Brasile ha sempre proclamato la necessit di cambiamenti globali,
perch consapevole dellimpossibilit di cambiamenti strutturali del sistema internazionale, dove tutti possono vedere soddisfatte le proprie
richieste. Adotta un atteggiamento revisionista, anche se il discorso
complicato, rivendicando la democratizzazione delle relazioni internazionali. Anche se realizza quotidianamente gli obiettivi per cambiamenti
drastici nei rapporti mondiali di potere, il Brasile ha accentuato le debolezze e relativa incapacit di cambiare il corso della politica mondiale a
causa dei suoi limitati indicatori in campo politico, economico e militare.
Storicamente, nel corso degli ultimi cinquanta anni, il Brasile ha
cercato di nominare ogni ciclo di politica estera con titoli diversi. Sono
state effettuate molteplici analisi per rilevare il cambiamento di stili e
forme di chi governa. chiaro, tuttavia, che la creazione di etichette per
identificare ogni governo poco aiuta nella comprensione della politica
estera brasiliana. La politica estera indipendente, lallineamento automatico, la diplomazia della prosperit, la diplomazia dinteresse nazionale,
il pragmatismo responsabile, la diplomazia dei risultati, luniversalismo
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ecumenico, lautonomia dellintegrazione, lautonomia della partecipazione o la diplomazia superba e attiva, sono slogan applicati alla diplomazia brasiliana, in tempi diversi, e con essi ha finita per essere conosciuta
allinterno e allesterno del paese. Tuttavia, non sono altro che semplici
slogan usati da chi deteneva il potere, cercando di convincere tutti che la
loro visione del mondo fosse migliore di quella dei loro predecessori. Il
proprio modo di agire, quindi, sarebbe il pi adeguato alla realt del momento, per rispondere e difendere gli interessi nazionali.
Secondo le interpretazioni che vanno in questa direzione, la politica
estera brasiliana sarebbe variata nel corso del tempo, tanto quanto lo
sono i governi e gli interessi da loro difesi. Ognuno sarebbe completamente distinto dallaltro, tenendo conto dei diversi momenti storici e regimi politici. Nel secondo dopoguerra, nel periodo dal 1946 al 1964,
durante il regime militare 1964-1985, e da allora fino ad oggi, il paese
avrebbe sperimentato almeno una dozzina di politiche estere, tutte diverse
tra loro.
Certamente non si pu negare che ogni momento presenta delle
caratteristiche distinte dal precedente, perch la storia dinamica, e gli
attori non possono essere gli stessi. Si osservano cambiamenti, pertanto,
negli interessi a seconda dei cambiamenti delle situazioni nazionali e internazionali. Situazioni di questo tipo sono comuni a tutti i paesi, ad eccezione di quelli che, per motivi interni e/o perch sottoposti a pressioni
esterne, siano obbligati ad adottare una condotta lineare, piuttosto vicina
a quella di coloro che li sottomettono. Tuttavia questi paesi devono essere
considerati eccezioni e non regole.
Nel caso del Brasile, a prescindere dalle ingiunzioni nazionali e globali, le caratteristiche di cui sopra si sono mantenute costanti nellordine
del giorno dellagenda nazionale. Non c mai stata la possibilit di effettuare cambiamenti talmente bruschi da cambiare completamente il corso
della politica estera brasiliana. Si sono verificati, di routine, aggiustamenti
per raggiungere i nuovi attori del potere privilegiando partner pi vicini,
scegliendo le grandi potenze o gli Stati emergenti, con maggiore o minore
enfasi sui paesi in via di sviluppo e le azioni nelle sfere multilaterali. Ma
le linee guida, tuttavia, sono state sempre finalizzate al raggiungimento
di alcuni obiettivi: conseguire lo sviluppo, ottenere risorse, occupare cariche nelle organizzazioni internazionali, ampliare lo spazio del paese
sulla scena mondiale per sedersi, un giorno, nello stesso tavolo negoziale
delle grandi potenze e definire la struttura del potere mondiale.
IL SUD AMERICA NELLAGENDA BRASILIANA

Data la configurazione geografica del Brasile, lattenzione primaria


della sua politica estera sempre stata orientata verso il Sud America.
Pi in particolare, lattenzione brasiliana sembra privilegiare la parte meGEOPOLITICA RIVISTA TRIMESTRALE DELLISAG
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ridionale del continente, ossia il bacino de La Plata. In questa parte del


mondo si trova lArgentina, storicamente suo rivale regionale. in questa
regione che da sempre si deciso il destino del continente. Fu proprio
nel Cono Sud che il Brasile stato coinvolto nel suo ultimo conflitto diretto con un vicino: dal 1864 al 1870, nella guerra della Triplice Alleanza
(Argentina, Brasile e Uruguay) contro il Paraguay di Francisco Solano
Lopez.
Con gli altri paesi del Sud America i problemi di confine sono stati
risolti attraverso negoziati diplomatici, con luso di mediatori. Fu attraverso queste procedure che il paese arriv alla sua attuale formazione,
quando lultima parte del territorio brasiliano, ora Stato di Acre
(164.123,04 km2), stato acquistato dalla Bolivia nel mese di novembre
del 19033.
Da allora il Brasile non avrebbe avuto grandi problemi, a differenza
dei suoi vicini che, periodicamente, si trovavano coinvolti in dispute di
confine, come lArgentina e il Cile, lEcuador e il Per, o ad esempio
nella regione Essequibo tra la Repubblica cooperativa di Guyana e il Venezuela.
Nel corso della sua storia il Brasile ha sempre sostenuto iniziative
dintegrazione regionale, come ad esempio la creazione dellAssociazione
Latino-Americana di Libero Scambio (LAFTA) nel 1960 e la sua successora, lAssociazione Latino-Americana di Integrazione (ALADI) nel
1980.
Composto da diverse regioni geografiche, facendo contemporaneamente parte del Bacino de La Plata, del Bacino Amazzonico, e mantenendo confini con i paesi andini a ovest e lOceano Atlantico a est, il
Brasile ha partecipato attivamente a progetti sub-regionali. Tra questi si
possono citare: il Trattato di Cooperazione Amazzonica (TCA), creato
su sua iniziativa nel 1978 con altri sette vicini (e poi trasformato nellOrganizzazione del Trattato di Cooperazione Amazzonica OTCA
nel 2002); il Trattato del Bacino de La Plata nel mese di aprile 1969, che
copre l Argentina, lUruguay, il Paraguay e la Bolivia ; e la Zona di Pace
e di Cooperazione nel Sud Atlantico (ZOPACS), con lArgentina, lUruguay e i paesi costieri africani doltreoceano nel mese di ottobre 2006.
Attraverso innumerevoli istituzioni multilaterali e accordi bilaterali con
tutti i suoi vicini, il Sud America si rivelato di grande importanza per i
rappresentanti brasiliani.
Evidentemente, le differenze di capacit tra il Brasile e i suoi vicini
hanno motivato da parte di quest ultimi periodiche accuse alle politiche
brasiliane, definite imperialiste o sub-imperialiste e interpretate come
dalle pretese egemoniche.
Critiche in questa direzione possono essere osservate, per esempio,
nel 1970, quando si ufficialmente cominciato a parlare del progetto
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Brasile grande potenza4. Il Brasile dava argomenti a tali riserve, una


volta abbracciate politiche interventiste nella regione secondo il principio
dei confini ideologici, per cui i vicini con regimi ostili dovevano essere
neutralizzati. I casi che si sono verificati con la Bolivia e lUruguay, entrambi nel 1971, e due anni dopo con la caduta di Salvador Allende in
Cile, sono abbastanza emblematici del comportamento adottato dal Brasile in quei momenti.
Addormentatosi per diversi anni, lo stesso discorso anti-brasiliano
tornato in auge allinizio del nuovo secolo, col mandato dellex presidente
Luiz Incio Lula da Silva nel 2003, quando questultimo ha apertamente
rivendicato una leadership brasiliana nel continente. Le restrizioni sono
state ricorrenti contro il Brasile, da parte dei governi del Paraguay, della
Bolivia e del Venezuela, anche se con tutti questi presidenti le autorit
brasiliane hanno mantenuto strette identificazioni ideologiche: Fernando
Lugo (deposto il 22 giugno 2012), Evo Morales e Hugo Chavez.
Gli indicatori economici sono molto chiari sullimportanza della
regione per gli interessi brasiliani. Si osserva, nel corso degli anni, laumento sostanziale delle esportazioni brasiliane verso i suoi vicini, mantenendo con tutti un surplus apprezzabile, tranne che con la Bolivia.
Prima della creazione del MERCOSUR con il Trattato di Asuncion del
26 marzo 1991, le esportazioni brasiliane in Argentina, Paraguay e Uruguay ammontavano complessivamente a 1.379 miliardi di dollari (dato
del 1989), mentre nel 2011 limporto era di 27.852 miliardi. Lo stesso
pu essere osservato nel Sud America preso nel suo complesso. Nel 1989
le esportazioni verso i paesi del Sud America erano di 3.086 miliardi
dollari, mentre nel 2011 la cifra ha raggiunto i 45.262.000.000 dollari5.
GLI OSTACOLI ALLINTEGRAZIONE REGIONALE

Perch lintegrazione regionale non si svolta ad un ritmo sostenuto,


con la necessaria rapidit, puntando alla sua piena realizzazione? La
storia del continente dimostra che progetti del genere hanno trovato difficolt ad essere accettati, considerando gli interessi simultanei di tutti i
paesi dellAmerica Latina o del Sud America.
Le motivazioni non mancano, e possono essere trovato sia a livello
interno ai singoli Stati sia a livello regionali e internazionale. Sul piano
interno, i paesi della regione sono stati in grado di risolvere in modo
soddisfacente i propri problemi legati alle forti divergenze, alle accuse di
corruzione, alla censura della stampa, allappropriazione indebita di fondi
pubblici. Le elezioni che si svolgono ogni quattro anni hanno dimostrato
che la principale preoccupazione dei leader, indipendentemente da quale
Stato si tratti, lo scontro partitico-politico, la presa del potere da parte
dei gruppi e dei loro alleati.
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Le spiegazioni potrebbero trovarsi nella necessit che ciascuno di


loro ha di risolvere, in primo luogo, i propri problemi, cos da evitare un
risultato negativo nelle elezioni successive. Cos, in ogni paese del Nord
e del Sud, la politica interna e il controllo dellapparato statale sono diventati i fattori principali che muovono i leader, orientano e motivano le
loro politiche pubbliche, dividendo il bottino tra i vincitori del processo
elettorale.
A causa delle condizioni sfavorevoli nello scenario globale, le possibilit di inserimento individuale e collettive sono state relegate ad un
piano secondario, dal momento che non riescono nemmeno a risolvere
le lotte interne che toccano problemi come alloggio, ambiente, educazione, salute, oltre alla mancanza di infrastrutture adeguate. Nel loro
complesso questi fattori hanno vanificato, insieme alla mancanza di volont politica, politiche collettive effettivamente coronate da successo.
Si pu dire che non ci sia stata volont politica a sufficienza da parte dei
governi di intraprendere una simile impresa. Per questo, 50 anni dopo la
prima importante iniziativa dintegrazione del continente latino-americano con la LAFTA, passati per esperienze pi limitate come MERCOSUR, OCTA, Gruppo di Rio, Gruppo Contadora, Comunit delle Nazioni Andine, Trattato di Cartagena, Comunit degli Stati
Latinoamericani e Caraibici (CELAC) e altri del genere, lazione collettiva
della regione in difficolt. Daltro canto si nota che gli accordi bilaterali
o le politiche individuali hanno ottenuto risultati pi soddisfacenti, con
minori sprechi, e da qui la mancanza di investimenti in organizzazioni
di pi ampia portata.
Tuttavia, nel periodo post-Guerra Fredda, si osservano esperienze
diverse rispetto ai decenni precedenti. Il MERCOSUR, anche se si trova
ad affrontare continue divergenze e sospetti reciproci circa le reali intenzioni di ciascun membro, in particolare Argentina e Brasile, procede,
anche se lentamente e in modo irregolare. In alcune occasioni, le questioni
di fondamentale importanza sono state discusse e le decisioni, anche se
contorte, sono state prese: come ad esempio la sospensione del Paraguay
dopo il rovesciamento dellex presidente Fernando Lugo, nel giugno
2012. Contemporaneamente vi stato lingresso del Venezuela come
membro a pieno titolo del MERCOSUR, potendosi non tenere pi
conto del Paraguay nel processo decisionale.
Misure protezionistiche adottate da ciascuno dei membri hanno
ostacolato il crescere del grado dintegrazione, che si pensava potesse
essere pi rapido. Tra critiche e riserve su entrambi i lati, il Brasile e lArgentina hanno dimostrato che il processo di integrazione ancora lontano
dallessere raggiunto nel modo desiderato. I disaccordi che coinvolgono
uruguaiani e argentini circa lelaborazione della carta sulla costruzione
di impianti ha anche portato allaumento della tensione tra i due, nellepisodio noto come la questione delle cartiere.
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IL BRASILE E L'INTEGRAZIONE CONTINENTALE

Ci sono stati commenti non sempre lusinghieri da parte del governo


del Paraguay indirizzati al Brasile, spesso criticando questultimo come
un difensore delle politiche egemoniche, anche se Fernando Lugo e Luis
Inacio Lula da Silva avevano una certa vicinanza politica e ideologica.
Laumento dei prezzi delle tariffe energetiche prodotta dalla diga di Itaipu
pu essere visto come un esempio delle differenze tra Brasilia e Asuncion,
al di fuori del quadro dei negoziati del MERCOSUR, che incide negativamente sulla politica del blocco, proprio come il caso delle cartiere.
Con un altro membro anchesso vicino, come la Bolivia guidata da
Evo Morales, la situazione diventata pi aspra quando la societ brasiliana di esplorazione petrolifera, la Petrobras, stata minacciata dalle
autorit boliviane, portando a frangenti di estrema delicatezza. Nel frattempo, mentre si avviavano i negoziati per lingresso del Venezuela nel
blocco, il presidente Hugo Chavez ha indirizzato delle critiche al Congresso brasiliano, riferendosi ad esso come ad un pappagallo degli Stati
Uniti. Anche se si deve, naturalmente, ridurre al minimo i discorsi dei
leader della regione, che sono in gran parte volti a soddisfare la propria
politica nazionale, non si pu dimenticare che, nel complesso, sono questi
stessi riferimenti che diventano pubblici quando si verificano delle discrepanze tra loro.
Come il Brasile si comportato di fronte a tutte queste difficolt?
Nel corso dei decenni, la questione dellintegrazione regionale stata un
elemento importante allordine del giorno del governo. Non solo importante, ma anche prioritario, dal momento che i paesi del Sud America
sono visti come vicini di casa sempre in grado di acquistare i prodotti
brasiliani. Indipendentemente da ci che accade nella politica interna
dei vicini, lintegrazione regionale vista dal governo brasiliano come
uno degli elementi in grado di influenzare le proprie richieste individuali
nel pi ampio contesto delle relazioni internazionali.
Negli ultimi due decenni, il governo brasiliano ha contribuito in
modo significativo a migliorare i legami con i paesi vicini. Da un lato
coinvolgendoli in contratti comuni e, dallaltro, mediante negoziati bilaterali, sia alleviando i debiti di paesi come Paraguay e Bolivia, sia rinegoziando con il governo ecuadoriano ci che questo deve al Brasile.
Malgrado le difficolt incontrate con il membro pi importante del
MERCOSUR, il Brasile ha investito costantemente sullespansione del
rapporto con lArgentina. Naturalmente ci sono delle difficolt che ostacolano lauspicabile approfondimento dei processi dintegrazione economica, politica e militare. Soprattutto in questultimo settore, si inseriscono ulteriori problemi nel percorso di integrazione, nonostante siano
state intraprese diverse iniziative a partire dagli anni 90, come gli accordi
sulluso della tecnologia nucleare ed esercitazioni comuni delle Forze
Armate6. Si pu osservare come abbia prevalso fortemente, in aree sensibili
come quella militare, la visione nazionale di una disputa per laumento
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delle influenze non solo nellambito regionale, ma anche a livello mondiale, ad esempio nella corsa per un seggio di membro permanente del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (CS/ONU). Sul piano culturale sono state prese diverse iniziative, dagli accordi accademici alla
firma di trattati volti a facilitare gli scambi.
Progetti come lintegrazione delle infrastrutture regionali in Sud
America (IIRSA) sono diventati una priorit per il Brasile, con un forte
sostegno finanziario da parte della Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES), al di l delle promesse di installazione in
ogni paese sudamericano di una sede dellIstituto di Ricerca Economica
Applicata (IPEA), al fine di assistere i progetti di politica pubblica nelle
infrastrutture. Nel caso del BNDES, una delle politiche di questa istituzione implica il rafforzamento delle societ brasiliane, agevolando la loro
internazionalizzazione e assisterle nellacquisto di societ sud-americane.
Nel governo di Luiz Incio Lula da Silva (2003-2010), il tema dellintegrazione stato considerato una delle tre priorit, accanto a quella
di ottenere un posto nel CS/Nazioni Unite e a quella dei negoziati di
Doha7.
Insieme con il MERCOSUR, sempre pi esteso, altri temi, anche
se di recente, hanno ricevuto lattenzione di Brasilia: il caso della creazione dellUnione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) il 23 maggio
2008, e del Consiglio di Difesa Sudamericano nel dicembre dello stesso
anno. Viste nel complesso, in quanto fattori che possono unire interessi
comuni e difenderli nelle loro richieste esterne, le istituzioni sono percepite anche quali elementi forti che possono risolvere problemi regionali
che coinvolgono uno o pi paesi, garantendone una buona governance,
evitando cosi interferenze esterne nel continente.
Si deve considerare, inoltre, che i progetti dintegrazione dellinfrastruttura fisica sudamericana muovono notevoli risorse finanziarie: per
esempio, attraverso le grandi aziende brasiliane come Odebrecht, Gerdau,
Camargo Correa, Andrade Gutierrez, OAS, Queiroz Galvo, Votorantim,
Petrobras, Braskan e Companhia Vale do Rio Doce che operano nei settori di costruzione civile, energia idroelettrica, petrolio, prodotti chimici,
energia, agroalimentare, minerario, beni strumentali, ecc., relizzando
opere in diversi paesi anche fuori dallIIRSA8. La stima che la BNDES
disponga di pi di 17 miliardi di dollari per finanziare la costruzione di
infrastrutture in tutta lAmerica Latina9.
CONSIDERAZIONI FINALI

Gli anni passati hanno mostrato come il Brasile abbia agito su pi


fronti contemporaneamente. Da un lato, relazioni speciali si sono mantenute in termini bilaterali con tutti i paesi del Sud America, rispettando,
naturalmente, limportanza di ciascuno sul piano regionale, poich vi
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IL BRASILE E L'INTEGRAZIONE CONTINENTALE

una forte asimmetria tra gli stessi. Paesi come lArgentina, il Venezuela e
Cile si distinguono quali partner pi importanti nellagenda della politica
estera brasiliana. Ma gli altri vicini hanno ricevuto ugualmente una notevole attenzione dai negoziatori brasiliani. Paraguay, Bolivia, Colombia
possono essere ricordate come nazioni che meritano attenzioni dal Brasile,
e rispetto agli altri partner sono tutti potenziali acquirenti di prodotti
nazionali. Per risolvere, in parte, le differenze regionali, stato addirittura
creato il Fondo per la Convergenza Strutturale del MERCOSUR (FOCEM), al fine di finanziare i programmi di promozione della convergenza
strutturale, sviluppare la competitivit e promuovere la coesione sociale,
rafforzando il processo d integrazione. Il Brasile il pi grande contributore di questo fondo. Le relazioni multilaterali hanno giocato un ruolo
significativo nel programma nazionale, sia a livello pi generale, sia negli
accordi sub-regionali. MERCOSUR e Organizzazione del Trattato di
Cooperazione Amazzonica possono essere annoverati come istituzioni
che, per coincidenza di interessi, sono costantemente allordine del giorno
della politica estera brasiliana, dato che le due entit coprono praticamente
tutti gli Stati del Sud America.
Guadagnando peso a partire dagli anni 90, proprio nel clima del
post-Guerra Fredda, la politica diretta alle organizzazioni regionali o di
portata ancor pi ampia diventata imperativa affinch il paese raggiunga
un ruolo di migliore proiezione sulla scena mondiale. La strumentalizzazione di tali enti, con luso delle risorse di organi nazionali come la
BNDES e finanziando proposte come lIIRSA, emerso per la sua utilit
nello sfruttare la capacit del Brasile accanto ai propri vicini. Uno degli
obiettivi certamente quello di fare in modo che il Brasile, utilizzando
pacificamente le proprie risorse, sia in grado di finanziare e influenzare
gli altri paesi, assumendo in modo inequivocabile la leadership regionale.
Lungi dal cercare di risolvere i problemi della regione nel suo complesso, la politica estera brasiliana, anche se enfatizza lintegrazione regionale, si propone di aprire la strada ad azioni pi dirette e sostanziali
in altre istanze e con altri partner, siano essi paesi emergenti o grandi potenze. Lobiettivo uno solo: evadere dallo scenario strettamente regionale,
proiettandosi definitivamente verso il gruppo di coloro che determinano
la forma e la struttura del potere mondiale.
Nellimpossibilit di agire isolatamente nel perseguimento dei propri
obiettivi, lintegrazione risolve contemporaneamente diversi problemi:
leventuale sostegno dei vicini alle richieste sulla scena mondiale, riduce
i contrasti mostrando solidariet nei problemi individuali e collettivi del
continente sudamericano, annulla limmagine di paese egoista che cerca
solamente vantaggi particolari e, sostenuto dai propri indicatori, si propone il raggiungimento di altri obiettivi, vale a dire essere considerato
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non solo medio o emergente, ma un grande che potrebbe svolgere ruoli


in condizioni di parit con i partner pi avanzati .
Teoria e pratica camminano su sentieri che non coincidono, ma diretti allo stesso fine: essere riconosciuto come un membro importante
nel contesto internazionale, cercando al contempo di mantenere relazioni
cordiali, molto amichevoli con i vicini, eliminando i timori di uneventuale
egemonia o supremazia regionale che lo fa identificare come imperialista
o sub-imperialista. Questa stessa precauzione viene anche presa in relazione alla presenza in Africa, dove il Brasile non vuole essere identificato
come un nuovo colonizzatore.
(Traduzione dal portoghese di Lilian Carvalho da Monteiro)

NOTE
1

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Gli atti sono disponibili: 1 Simpsio de Estudos Estratgicos Argentino-Brasileiro,


Poltica e Estratgia, So Paulo, Centro de Estudos Estratgicos, vol. V, n 3, p. 289389, julho-setembro de 1987, ISSN-0102-2636; 2 Simpsio de Estudos Estratgicos
Argentino-Brasileiro, Poltica e Estratgia, So Paulo, Centro de Estudos Estratgicos,
vol. VI, n 3, p. 339-563, julho-setembro de 1988, ISSN-0102-2636.
Dal luglio 2012, il Venezuela un membro a pieno titolo del Mercosur insieme al
Brasile, l Argentina, l Uruguay ed il Paraguay; gli altri paesi (Bolivia, Cile, Colombia,
Ecuador e Per) sono Stati associati e possono chiedere un cambiamento di status e diventare membri a pieno titolo. Il 7 dicembre 2012 la Bolivia stata accettata come
membro a pieno titolo, lasciando alle autorit del paese il rispetto delle norme vigenti
nel blocco. Il Suriname e l Ecuador sono stati invitati nella stessa data, ad aderire come
membri a pieno titolo del MERCOSUR.
Sia nel caso di Acre sia in altre situazioni, la politica sviluppata dallallora Colonia subordinata al governo del Portogallo (1500-1822) e poi dallImpero del Brasile (18221889), h spinto i confini nazionali a sud e ad ovest del continente attraverso spedizioni
conosciute come entrate e bandiere, che hanno esplorato e occupato una parte significativa del Sud America. Il territorio brasiliano stato cosi ampliato notevolmente,
superando la linea immaginaria che divideva il Nuovo Mondo, e originariamente
istituita dalla trattato di Tordesillas firmato nel 1494 dai re spagnoli e portoghesi.
Questa idea era parte del miracolo brasiliano quando il paese ha sperimentato elevati
tassi di crescita economica. Vedi, ad esempio, Presidncia da Repblica Metas e Bases
para a Ao do Governo, Braslia, IBGE, 1971, p.15. In questo piano si stabilito
come obiettivo nazionale: ingresso del Brasile nel mondo sviluppato entro la fine del
secolo. [...] si costruir, nel paese, una societ effettivamente sviluppata, democratica e
sovrana, garantindo in tal modo la sostenibilit economica, sociale e politica in Brasile
come grande potenza.
Dati aggiornati sulle importazioni e le esportazioni brasiliane sono disponibili sul sito
web del Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero. Nel 1989, il totale
complessivo delle esportazioni brasiliane sono stati 34.382 milioni dollari, mentre nel
2011 queste cifre hanno raggiunto US $ 256.039.000.000.
GEOPOLITICA RIVISTA TRIMESTRALE DELLISAG
Vol.1, N4

Inverno 2012

FOCUS
IL BRASILE E L'INTEGRAZIONE CONTINENTALE

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Fonte: http://tinyurl.com/d6v2aho (consultato il 30 novembre 2012).


Migliori informazioni circa gli equipaggiamenti militari sudamericani si trovano nella
pubblicazione curata da RESDAL nelle sue varie edizioni dellAtlas Comparativo de
La Defensa de Amrica Latina compreso lanno in corso.
Vedi: http://tinyurl.com/2vwth5f (consultato il 6 dicembre 2012).
Linterpretazione ufficiale della politica estera del governo Lula si trova sul Ministero
degli Affari Esteri: http://tinyurl.com/csztll6 (consultato il 19 novembre 2012).
Dati pi consistenti sugli investimenti brasiliani in Sud America si trovano nelle pubblicazioni annuali, ad esempio, del 2010 e 2011, dell UNCTAD World Investment
Report. Ginevra: United Nations Publications. ISBN 978-92-2-222828-4. Consultare
ledizione del 2011, in particolare pag. 58-62, In: http://tinyurl.com/3wxl8ol (consultato il 29 novembre 2012).
Secondo listituto il rafforzamento del ruolo del BNDES allestero e del suo sostegno
allinternazionalizzazione delle imprese brasiliane richiede la formattazione di nuove
strutture organizzative, tra cui la creazione di unit della Banca al di fuori del Brasile.
Il punto di partenza stato la decisione di implementare una rappresentanza del
BNDES insieme al MERCOSUR con lapertura di un ufficio a Montevideo, Uruguay,
nel mese di agosto 2009. Tra gli altri compiti, sar di competenza dellufficio a Montevideo individuare, organizzare e facilitare negozi di interesse del Brasile in Sud America,
in particolare nei paesi del MERCOSUR. http://tinyurl.com/c8mcsf6 (consultato
il 3 dicembre 2012).

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Vol.1, N4

Inverno 2012

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