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(1)
G. D'Errico
, A. Onorati
(1)
, H.G. Weller
(2)
, A.D. Gosman
(2)
SOMMARIO
La memoria descrive una nuova metodologia di calcolo per la valutazione delle principali specie chimiche
inquinanti in amme turbolente premiscelate, caratterizzanti il processo di combustione in motori ad
accensione comandata. Questo meccanismo e stato integrato con il modello di combustione di Weller,
ascrivibile alla classe degli schemi FAE (Flame Area Evolution), ma che considera in maniera piu rigorosa
ed estensiva il fatto che la amma rappresenti una discontinuia sica grazie all'utilizzo della tecnica del
conditional averaging. In particolare il modello chimico e basato sull'applicazione di schemi ridotti di
cinetica chimica, in modo tale di calcolare correttamente la concetrazione delle specie chimiche lungo il
fronte di amma dove le assunzioni all'equilibrio non sono accettabili.
La validazione del modello e eettuata considerando una amma turbolenta all'interno di un
usso
premiscelato di aria e metano, acceso da una corrente parallela di gas caldi. Il confronto con i dati
sperimentali mette in luce un buon accordo in termini di prolo e livello globale di N O ed un signicativo
miglioramento rispetto al tradizionale meccanismo di Zeldovich.
ABSTRACT
The paper describes a new approach to calculate the main pollutants in premixed turbulent
ames, which
typically characterize the combustion in spark-ignited engines. This mechanism has been integrated with
the Flame Area Evolution Weller combustion model. This model considers in a more extensive and
rigorous way the fact that the
ame represents a physical discontinuity by applying conditional averaging
techniques. In particular, the chemical model is based on the application of reduced kinetic schemes
to the computation of the specie concentrations in the
ame front where equilibrium assumptions are
inappropriate.
The validation of this model on a chemical and
uid dynamic point of view has been carried out
considering a high velocity, turbulent, premixed methane-air
ame, where the combustion is initiated
and stabilized by a parallel
ow of burned gases. The comparison with the experimental data shows
a good agreement in terms of local prole and global level for the N O concentration and a signicant
improvement over the traditional Zeldovich mechanism.
1. INTRODUZIONE
Gli ultimi due decenni di ricerca nel campo dei motori a combustione interna sono stati fortemente
caratterizzati dal continuo sviluppo di codici numerici in grado di simularne il comportamento in ogni
condizione operativa. In prima istanza, obiettivo di tali codici e stato quello di fornire uno strumento
Il modello di combusitone adottato e stato sviluppato da Weller ed implementato all'interno del codice
multidimensionale Foam [7, 8, 9]. Tale modello, sebbene ascrivibile alla classe degli schemi FAE (Flame
Area Evolution) dierisce in maniera sostanziale dai precedenti [10, 2, 11, 12] per due aspetti fondamentali. In primo luogo, infatti, considera in maniera piu rigorosa ed estensiva il fatto che la amma rappresenti
una discontinuita sica che separa miscela fresca e gas combusti, applicando propriamente la tecnica del
conditional averaging [13] sulle due distinte regioni di gas. Secondariamente svolge una dettagliata analisi
dell'evoluzione del fronte di amma, dove oltre al considerarne la generazione per interazione tra il
usso
principale ed un assegnato spettro di vortici turbolenti, ne permette anche la distruzione dovuta alla
propagazione e al trasporto per convezione e diusione.
Come detto, assunzione base di questo approccio e che la amma sia sottile e separi in modo ben
denito il gas combusto ed incombusto. Questa scelta permette l'utilizzo di un'opportuna funzione
indicatrice I(x,t) denita come segue:
1 miscela f resca
(1)
0 gas combusto
che permette di valutare in modo condizionale le proprieta del
usso di gas. Le equazioni di conservazione
della massa, della quantita di moto, dell'energia, della turbolenza e delle specie chimiche sono mediate
in modo condizionale mediante la funzione indicatrice I(x,t) e quindi successivamente mediate ponderalmente rispetto alla densita (media di Favre). Si ricava cos che globalmente lo stato di combustione e
descritto dalla variabile di regressione b denita come:
I (x; t) =
b = I (x; t)
(2)
Condizionando la rispettiva equazione di continuita sulla regione di gas incombusto prima di applicare
l'operazione di ltraggio mediante la descritta funzione indicatrice, si ottiene l'equazione di trasporto per
la frazione massica del gas incombusto [9]:
@eb
e ueb) =
+ r(U
@t
u Su jrbj;
(3)
b
Su ^
n
e
D e rb e ;
b(1 b)
(4)
r(Dreb) =
u Su jrebj:
(5)
Il wrinkle factor si ricava risolvendo la seguente equazione di trasporto, la cui determinazione e descritta
in [9, 14]:
@
@t
+ U s :r = G
z}|{
R(
1) (t
s );
(6)
dove t e s rappresentano rispettivamente lo strain rate relativo al
usso medio e quello relativo alla
locale distribuzione della supercie della amma. Risulta dunque che l'ultimo termine a destra della
dell'Eq. (6) rappresenta l'eetto della dierente propagazione sulla distribuzione di attraverso la amma,
riducendone la generazione nella parte anteriore ed incrementandola nella parte posteriore. Il primo ed
il secondo termine a destra dell'Eq. (6) rappresentano invece gli eetti dello strain e della propagazione
su . U s e la media delle velocita istantanee locali della supercie di amma; G ed R sono opportuni
coecienti che nel presente approccio sono stati modellati seguendo le correlazioni di Gulder[15]:
z}|{
G=R
eq 1
;
eq
R=
0:28 eq
;
eq 1
(7)
Numerosi sono i metodi presenti in letteratura che permettono la valutazione delle principali emissioni,
N Ox , CO ed HC , per motori ad accensione comandata [17, 18, 19]. Tipicamente tali metodologie di
all'equilibrio, sovraimponendo poi modelli di tipo cinetico per il calcolo dell'N O e del CO. Per quanto
riguarda la produzione degli ossidi di azoto, il meccanismo di formazione dell'N O dall'azoto presente
nell'atmosfera e stato studiato a lungo, e si conviene generalmente che le principali reazioni siano quelle
indicate dal meccanismo di Zeldovich [17]:
O
N2
NO
(8)
O2
NO
(9)
OH
NO
H:
(10)
Tale schema e noto anche come meccanismo termico, poiche la reazione (8), avendo un'elevata energia
di attivazione, risulta sucientemente veloce solo ad alte temperature. Conseguentemente tale reazione
raggiunge lo stato di equilibrio in tempi ben maggiori dei tempi di residenza tipici nelle camere di
combustione dei motori. La metodologia di calcolo tradizionale assume che gli atomi di azoto siano
in uno stato quasi-stazionario, mentre le restanti specie sono all'equilibrio. In particolare si assume
l'equilibrio degli atomi di ossigeno secondo la seguente reazione:
O2
$ 2O ;
(11)
mentre, in regioni prossime al fronte di amma, la concentrazione dei radicali liberi e quindi la velocita
di formazione dell'N O, risultano sensibilmente piu alti [20].
Un diverso meccanismo di formazione dell'N O e quello indicato da Fenimore e noto come \prompt
NO ". In questo caso l'N O si forma rapidamente in corrispondenza del fronte di amma in seguito alla
reazione del radicale CH , prodotto intermedio di combustione, con l'azoto presente nell'aria. Questa
fonte di N O, pur non essendo importante nella gran parte delle condizioni operative dei motori, non deve
essere trascurata nel caso di miscele particolarmente ricche o per gli stadi a bassa pressione[21].
Anche i processi che controllano la formazione del CO sono di tipo cinetico e le principali reazioni di
ossidazione nelle amme di aria ed idrocarburo sono le seguenti:
CO
CO2
+
+
OH
O
$
$
CO2
CO
(12)
O2 :
(13)
In realta e stato osservato che la concentrazione dei radicali H ed OH nelle amme e piu alta rispetto ai
corrispondenti valori all'equilibrio.
Alla luce di quanto esposto si comprende come modelli di questo tipo non possano essere predittivi
per il calcolo delle emissioni dei motori a combustione interna, richiedendo l'introduzione di opportuni
fattori di calibrazione che permettano un buon accordo con le misure sperimentali. D'altra parte un
approcio di tipo puramente chimico al problema della valutazione degli inquinanti suggerirebbe il ricorso
a complessi schemi cinetici, che richiedono la soluzione di oltre 400 reazioni per avere una dettagliata
previsione dei radicali liberi di ossigeno e quindi della concentrazione di N O. Tuttavia lo scopo del
presente lavoro e quello di proporre uno schema chimico che possa essere integrato all'interno di complessi
codici
uidodinamici multidimensionali con un costo computazionale accetabile.
Il sistema studiato e costituito da quattro elementi, O, N , C , H , che danno luogo ad undici specie reagenti: N2 ; H2 O; CO2 ; CO; O2 ; H2 ; H; O; OH; N O e HO2 . Si e cercato dunque di risolvere cineticamente
il minor numero necessario di equazioni di trasporto e di assumere le restanti specie in equilibrio parziale,
compatibilmente con quelle che sono le restrizioni precedentemente illustrate. Fortunatamente, per gli
scopi di interesse motoristico, non e necessario risolvere l'intera cinetica chimica della zona di reazione
della amma, poiche solo la concentrazione degli atomi di ossigeno nella zona di post-amma e richiesta
per un corretto calcolo dell'N O.
Si e gia detto che il processo di formazione e distruzione del CO e descritto dalle reazioni (12) e
(13), che richiedono una corretta valutazione delle concentrazioni locali di OH , H e CO2 . Il prolo
di formazione e distruzione. E' stato dimostrato che nella zona di post-amma la distruzione dell'H e
globalmente descritta dalla reazione (12), mentre la sua formazione dipende principalmente dalla seguente
reazione:
O2 + H + M $ HO2 + M ;
(14)
dove la concentrazione di M e data da:
[M ] = 6:5[H2 O] + 0:4[N2] + 1:0[restanti specie] :
(15)
La concentrazione di HO2 viene valutata assumendo in stato stazionario le reazioni fondamentali che ne
descrivono il processo di formazione e distruzione:
HO2 + H $ 2OH
(16)
HO2
HO2
H2
OH
H2 O
O2
(18)
H2 O
(19)
HO2
O2
(17)
+ O $ OH + O2 :
(20)
Il sistema di reazioni sin qui posto richiede la conoscenza delle concentrazioni di O, OH , ed H2 , ottenibile
assumendo in equilibrio parziale le cosidette `water shue reactions':
H + O2 $ OH + O
(21)
HO2
H2
OH
(22)
2OH $ H2 O + O :
(23)
Le restanti specie, N2 ; H2 O; O2 ; CO2 , sono ricavate imponendo il rispetto della conservazione degli elementi. Il modello cos posto richiede la soluzione delle sole equazioni di trasporto mediate in modo
condizionale per l'N O, il CO e l'H , che possono essere formulate come segue:
@Yf
A
@t
(24)
0.003
concentrazione molare
concentrazioni molari
1e05
0.002
0.001
0.002
0.004
0.006
distanza [cm]
Figura 2: Concentrazioni di
laminare 1-D
NO
0.008
0.01
in una amma
0.002
0.004
0.006
distanza [cm]
0.008
0.01
4. RISULTATI
Ai ni di una prima validazione del modello per la valutazione della composizione chimica della miscela, si
e cercato un adeguato set di dati sperimentali. In particolare, considerando che l'obiettivo nale e quello
di realizzare un modello predittivo per il calcolo degli inquinanti nei motori ad accensione comandata, si
e eetuato un confronto con un caso le cui condizioni siano ritenute molto simili a quelle che si vericano
in camera di combustione. E' stata cos data priorita ai seguenti aspetti caratterizzanti le condizioni
operative desiderate:
usso turbolento
amma premiscelata
rapporto magro di miscela (prossima generazione di motori a C.I.)
disponibilita di accurati dati sperimentali di concentrazione locale di N O e CO.
cm x 10 cm) ed e lunga 130 cm. L'aria e preriscaldata a 600 K e la sua velocita puo variare da 20 m/s a 120
m/s, la pressione dell'ambiente esterno e 1 bar. Il rapporto di equivalenza scelto e pari a 0.8. Nelle Fig. (6,
0.00
0.33
0.67
1.00
0.1
Velocit calcolata
Velocit sperimentale
Velocit calcolata
0.06
0.04
0.02
Velocit sperimentale
0.08
altezza [m]
altezza [m]
0.08
0.06
0.04
0.02
25
50
75
100
125
150
175
200
25
50
75
velocit [m/s]
100
125
200
0.1
Velocit sperimentale
0.08
Velocit sperimentale
0.08
Velocit calcolata
Velocit calcolata
0.06
altezza [m]
altezza [m]
175
0.1
0.04
0.02
150
velocit [m/s]
0.06
0.04
0.02
50
75
100
125
150
175
velocit [m/s]
200
75
100
125
150
175
200
225
250
275
300
velocit [m/s]
Il prompt level per le specie chimiche di cui si risolvono le equazioni di trasporto, N O, CO e H , e stato
calcolato utilizzando il codice di combusitone laminare 1-D FlameMaster [22]. In questo caso infatti, i
Figura 10: Dettaglio del prolo di velocita all'ingresso della camera di combustione
valori di CO e H hanno una notevole importanza essendo la miscela magra, mentre il valore dell'N O e
richiesto essendo la camera di combustione a bassa pressione. I valori imposti di frazione massica, ricavati
in maniera analoga a quanto mostrato nelle Fig. (2 e 3), sono:
NO;prompt = 7:68 10 6
CO;prompt = 2:37 10 2
H;prompt = 4:41 10 4.
La parte iniziale del dominio costituisce l'aspetto piu critico per quanto riguarda la corretta modellazione della distribuzione della amma. Infatti la miscela non e accesa esattamente in corrispondenza
dell'incontro dei due
ussi all'ingresso della camera, risultando il fronte di amma leggermente spostato
piu in basso. Il motivo di tale comportamento e da imputarsi ad una probabile estinzione locale dovuta
alle levate forze di tensione. Tale aspetto non potendo essere modellato con un modello di combustione
piano e stato trascurato nella denizione del modello. Si puo cos osservare una ragionevole previsione
della posizione del fronte di amma poco dopo la sezione di ingresso (Fig. (11)), mentre il risultato e
meno accurato nella caratterizzazione del prolo della amma stessa. Le Fig. (12, 13 e 14) illustrano i
corrispondenti proli di O2 ; CO2 e CO. Si ricorda che le prime due specie sono state calcolate applicando
la conservazione degli elementi, dopo aver determinato il valore delle specie minori. La previsione del CO,
cos come mostrato in Fig. (14) e decisamente buona per quanto riguarda la stima dei valori massimi,
ed il contributo principale e individuabile nel processo di ossidazione del prompt level del CO, essendo
la miscela notevolmente magra. Tuttavia, obiettivo primario di questa memoria e quello di proporre
0.1
0.1
O2 profilo sperimentale
0.08
0.06
altezza [m]
altezza [m]
0.08
0.04
0.02
O2 profilo calcolato
0.06
0.04
0.02
0.01
0.02
0.03
0.04
0.05
0.06
0.07
0.08
0.09
0.1
0.11
concentrazioni molari
0.12
0.02
0.04
0.06
0.08
0.1
0.12
0.14
0.16
0.18
0.2
0.22
concentrazioni molari
una nuova metodologia di calcolo per la valutazione della concentrazione dell'N O. In Fig. (15) si puo
osservare l'andamento della concentrazioine molare di N O lungo l'intero dominio determinato applicando
il modello proposto. Il confronto con il prolo della amma (Fig. (5)) permette una prima comprensione
qualitativa della produzione di N O dovuta allo svilupparsi del processo di combustione.
Le Fig. (16, 17, 18, 19, 20 e 21) mostrano un completo confronto tra i rilievi sperimentali, le previsioni con il tradizionale approccio basato sul calcolo cinetico dell'N O assumendo l'ossigeno atomico
all'equilibrio e il nuovo modello qui proposto.
CO profilo calcolato
0.08
0.06
altezza [m]
altezza [m]
0.08
0.04
0.02
CO profilo sperimentale
0.06
0.04
0.02
0.01
0.02
0.03
0.04
0.05
0.07
0.06
0.08
0.09
0.1
0.001
0.002
concentrazioni molari
0.003
0.004
0.005
0.006
0.007
0.008
concentrazioni molari
In Fig. (16) si puo notare come entrambi gli schemi considerati descrivano ragionevolmente bene
l'andamento dell'N O in una sezione prossima all'ingresso. D'altronde, con lo svilupparsi della amma a
valle lungo la camera studiata, l'approccio tradizionale non risulta piu in grado di valutare correttamente
la distrubuzione di N O. Tale errore e da imputarsi infatti ad una sottostima della produzione di N O nella
regione immediatamente a valle del fronte di amma, dovuta al calcolo non accurato della concentrazione
degli atomi di O. Il modello proposto permette invece il conseguimento di un buon accordo con i rilievi
sperimentali lungo tutto il dominio, dove il corretto andamento del prolo di concentrazione nelle sezioni
piu a valle conferma che anche i processi di miscelazione turbolenta sono stati adeguatamente simulati.
Si sottolinea inne che nel modello termodinamico implementato il calcolo della temperatura e basato
sull'eettiva concentrazione delle specie chimiche considerate. In particolare, in questo modo, e stato
possibile considerare l'eetto del CO, la cui ossidazione porta ad un progressivo incremento di temperatura
e conseguente aumento della concentrazione di N O.
0.0e+00
2.9e-05
5.8e-05
8.7e-0
0.1
NO dati sperimentali
0.06
0.04
0.02
NO dati sperimentali
0.08
NO modello tradizionale
NO modello proposto
altezza [m]
altezza [m]
0.08
NO modello tradizionale
NO modello proposto
0.06
0.04
0.02
1e05
2e05
3e05
4e05
5e05
concentrazioni molari
1e05
2e05
3e05
4e05
5e05
6e05
concentrazioni molari
NO dati sperimentali
NO dati sperimentali
0.08
NO modello tradizionale
NO modello proposto
0.06
altezza [m]
altezza [m]
0.08
0.04
0.02
NO modello tradizionale
NO modello proposto
0.06
0.04
0.02
1e05
2e05
3e05
4e05
5e05
6e05
1e05
2e05
concentrazioni molari
3e05
6e05
0.1
NO dati sperimentali
0.08
NO dati sperimentali
0.08
NO modello tradizionale
NO modello proposto
0.06
altezza [m]
altezza [m]
5e05
0.1
0.04
0.02
4e05
concentrazioni molari
NO modello tradizionale
NO modello proposto
0.06
0.04
0.02
1e05
2e05
3e05
4e05
5e05
6e05
7e05
concentrazioni molari
8e05
1e05
2e05
3e05
4e05
5e05
6e05
7e05
8e05
concentrazioni molari
5. CONCLUSIONI
Il meccanismo proposto per la valutazione della composizione chimica in amme turbolente premiscelate
si e rivelato in grado di orire un'accurata informazione di tipo chimico nei casi studiati. La possibilita
di simulare correttamente le reazioni che hanno luogo nell'immediata zona di post-amma ha consentito
il conseguimento di un accordo migliore nella previsione degli inquinanti con i dati sperimentali rispetto
a precedenti modelli basati sull'assunzione di equilibrio delle principali specie reagenti.
L'integrazione di tale modello chimico all'interno del complesso codice calcolo CFD Foam ha permesso
di fornire un'informazione di tipo predittivo, in virtu di un corretto calcolo delle proprieta
uidodinamiche
della miscela. In particolare l'interazione diviene estremamente delicata nel calcolo della temperatura,
dove per avere un risultato altamente accurato si deve tener conto anche dell'eetto delle composizione
chimica delle specie minori.
In futuro tale modello sara applicato per la simulazione del processo di combustione dei motori ad
accensione comandata, in cui l'adozione di tecniche GDI e di miscele a carica straticata richiede l'utilizzo
di appropriati codici multidimensionali
uidodinamici in grado di valutare correttamente la composizione
chimica anche in condizioni estremamente dierenziate.
BIBLIOGRAFIA
[1] Abraham, J., Bracco, F.V., Reitz, R.D.: \Comparison of Computed and Measured Premixed Charge
Engine Combustion", Combustion and Flame, 60:309{322, 1985.
[2] Jennings, M.J.: \Multi-Dimensional Modelling of Turbulent Premixed Charge Combustion",
Technical Report 920589, SAE, 1992.