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dal 1987
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31 Dic.
bbiamo dovuto difendere in passato il Parco sud soprattutto dagli attacchi della speculazione edilizia ma anche
dallinsediamento dellinceneritore che Amsa pretendeva
di costruire nei presso del confine fra il comune di Opera e quello
di Milano. Abbiamo dovuto soffrire per decenni nella difesa del
parco Ticinello, che parte integrante del Parco Sud dalle mire
speculative di Salvatore Ligresti. E dopo queste lotte, ora spunta
allorizzonte forse un altro pericolo: le trivelle delle compagnie petrolifere alla ricerca di petrolio e metano.
A dare lallarme soprattutto lAssociazione amici del Parco Sud Milano, che sul
suo sito fa un ampio resoconto della situazione.
Ma che cos questa nuova febbre del petrolio e per giunta in un territorio che, a
nostro parere, era gi stato sondato e definito come scarsamente produttivo? Sempre a nostro parere, la ragione principale
che lindustria petrolifera ha messo a punto una tecnica innovativa denominata fracking and shale gas. Questa tecnica utilizza
trivelle che scendono a 4000 m circa e poi
ruotano portandosi ad asse orizzontale, penetrando in rocce di scisto che trattengono
come spugne gas e petrolio. Questi vengono liberati con getti di acqua ad altissima
pressione che frantumano le rocce mentre
gli idrocarburi vengono separati dallacqua
e raccolti. Che il metodo funzioni lo sanno bene gli americani che lhanno messo a punto e lo stanno impiegando su larga scala, puntando dritto a diventare i principali
produttori mondiali di metano. Potrebbero addirittura diventare
esportatori, cambiando radicalmente la geopolitica attuale che
vede lOccidente dipendente dalle esportazioni della Russia, del
Medioriente e dellAfrica settentrionale.
Altro fattore che richiama aziende nazionali e internazionali a
chiedere licenze di sfruttamento in Valpadana il basso importo
delle royalties (la percentuale del valore degli idrocarburi estratti)
che le compagnie dovranno pagare allo Stato italiano: il 10% contro il 20-70% che viene pagato nel resto del mondo. Probabilmente questa differenza dovuta alla scarsa probabilit di reperire effettivamente idrocarburi in quantit consistente.
LAssociazione degli amici del Parco Sud rivela che nellarea del
parco sono state concessi dal Ministero dello sviluppo economico
nel 2010 permessi di ricerca in due consistenti aree: una nei idntorni di Melzo, di 182 km2 concessa alla Mac Oil Spa e laltra di 154
km2, nei dintorni di Zibido san Giacomo, concessa alla Appennine
Energy SpA , che arriva vicino ai confini sud della zona 5.
Queste aree sono a rischio trivellazione, senza che Regione e Comuni possano interferire, poich il decreto Sblocca Italia affida al
Governo il potere di autorizzare le ricerche.
A Zibido i cittadini hanno recentemente costituito unassociazione per il no alle trivellazioni nel loro comune che sta raccogliendo
firme e ha promosso l8 novembre scorso una manifestazione davanti al Municipio.
Quello che viene sottolineato dai dimostranti limpatto ambientale delle perforazioni sulle aree del Parco a forte vocazione
agricola. Le perforazioni infatti generano grandi quantit di frammenti rocciosi provenienti dagli strati attraversati dalle trivelle
che sono miscelati a fanghi di perforazione, composti da additivi
chimici e parti oleose. Tali fanghi, prima di essere smaltiti in discarica o riutilizzati, vengono normalmente depurati degli additivi. un ciclo delicato che va continuamente controllato. Esistono
poi altri rischi ambientali noti connessi allestrazione del greggio.
Infine comunque gli amici del Parco sud domandano al Governo:
ma ne abbiamo veramente bisogno?
E argomentano che le riserve di combustibili fossili sfruttabili nel nostro Paese, secondo la BP Statistical Review del giugno 2014, ammontano a
290 Mtep (milioni di tonnellate di petrolio equivalente). Poich il consumo
di energia primaria annuale di 159 Mtep, queste ipotetiche riserve corri-
allinterno
Autovelox: pioggia di multe sui cittadini pag 2
Un teatro da gustare
Quartiere Le terrazze,
restituito il maltolto agli inquilini pag 3
Lo zam al lavoro
Agenda
Una cultura popolare e di memoria pag 6
2 la conca
Consiglio di Zona 5
dei Ragazzi e delle Ragazze
Parte la seconda edizione con i 25 giovani consiglieri eletti dai loro compagni
di Luisa Gerosa
Clima di festa per la cerimonia dinsediamento del nuovo Consiglio di Zona 5 dei
Ragazzi e delle Ragazze in Sala Consiliare,
mercoled 19 novembre, in coincidenza con
la Giornata dei Diritti dei bambini.
Accompagnati da genitori e insegnanti i
25 neoeletti delle classi 4a e 5a elementare
e delle medie si sono incontrati fra di loro,
per conoscersi e condividere le prime idee
sui progetti da elaborare questanno, tutte
molto interessanti e coinvolgenti.
Hanno preso posto nei seggi dei Consiglieri
di Zona e hanno ricevuto la nomina ufficiala
dalla Presidente della Commissione Educazione Luisa Gerosa; i giovanissimi consiglieri sono stati applauditi dai loro genitori e
dai colleghi adulti, che hanno rivolto loro un
breve saluto e un augurio a ben operare, con
la promessa di condividere idee e progetti.
intervenuto a portare il suo saluto e i suoi
auguri lAssessore allEducazione del Comune di Milano, Francesco Cappelli, che si
intrattenuto a parlare con i giovani consiglieri, promettendo lappoggio del Comune
di Milano, che questo progetto di cittadi-
comunicazione grafica
www.studiokaizen.it
cris
seir
kaizenstudio14@gmail.com
ISSN 2284-4147
Quartiere Le terrazze,
restituito il maltolto agli inquilini
Con una transazione recentemente approvata dalla giunta, il Comune di Milano ha chiuso un vecchio contenzioso con lex galassia (ma per come ha sempre
agito, sarebbe pi appropriato definirla nebulosa) del costruttore Ligresti.
Questa storia iniziata nel 1985, anno in cui il Comune sottoscrive una convezione urbanistica col gruppo Ligresti per costruire il quartiere Le Terrazze, in via
dei Missaglia. Il costruttore di Patern avrebbe dovuto affittare per dodici anni
220 appartamenti a equo canone. Ma secondo il suo stile, se n ben guardato
dal farlo e nessuno (leggi le diverse giunte che si sono succedute da allora) si
degnato di informare gli affittuari. Quando nel 1996 le case vengono affittate,
agli inquilini viene richiesto laffitto a mercato libero. Alcuni giungono a pagare
fino al doppio del canone dovuto.
nel 2003 che i residenti vengono a sapere della convenzione e nel 2004, inascoltati dallamministrazione comunale, danno il via a una battaglia legale. A
colpi di ricorsi, appelli e controricorsi secondo una pratica usata e abusata
dallagguerrito ufficio legale dellimmobiliarista siculo (tutti ricorderanno nel
medesimo quartiere Le Terrazze la vicenda della residenza per studenti utilizzata come albergo della catena Atahotel, di propriet, manco a dirlo, del nostro)
-, si trascinata fino ai giorni nostri.
Prendersela con Ligresti, adesso che il gruppo andato a carte e quarantotto
sarebbe troppo facile oltre che inutile. Ligresti era Ligresti e ha sempre fatto Ligresti. Sono gli altri, le disparate giunte che si sono date il cambio in tutti questi
anni a Palazzo Marino, che non hanno fatto il loro dovere. Soprattutto le giunte
di centrodestra che lo hanno addirittura elevato al rango di risorsa (per chi? viene
da chiedersi), mancando di esercitare la bench minima sorveglianza sull attivit
e i comportamenti del costruttore siciliano. venuto, quindi, meno il dovere
di controllo e di tutela dei cittadini da parte delle precedenti amministrazioni,
che ha causato agli abitanti del quartiere Le Terrazze un decennio di tribolazioni
legali. Essi hanno dovuto sobbarcarsi il peso di una lunga disputa giudiziaria che
sarebbe dovuto, invece, essere sostenuta dal Comune.
Crollato limpero dellex re del mattone sotto il peso dei debiti, la nuova propriet il gruppo Unipol ha intavolato una trattativa, con la mediazione della
giunta Pisapa. La vertenza si chiusa con il risarcimento di 3 milioni di euro
agli inquilini. Inoltre 20 appartamenti saranno affittati a canone concordato e
150 saranno messi in vendita a condizioni agevolate. n gc
Il 2014 ormai agli sgoccioli e il 2015 alle porte: sar lanno nono dello sgrigliatore, sperando
che non sia seguito dal decimo. Sta scadendo,
infatti, lottavo anno da che la costruzione di uno
sgrigliatore al nodo idraulico della Conca Fallata
stato finanziato allo scopo di risolvere il problema dellaccumulo dei rifiuti. Spesso quando
unopera pubblica non viene fatta, si dice che
mancano i fondi: in questo caso no, i fondi ci
sono e sono l da otto anni, ma lo sgrigliatore
ancora non si fa.
Dei perch e dei percome ne abbiamo gi parlato a iosa sul nostro giornale durante tutti questi anni. Una volta si tratta dintoppi burocratici, unaltra di un cambiamento di programma,
unaltra il maltempo, unaltra ancora di malepiante (leggi: vegetazione spontanea cresciuta
sugli argini). Insomma, vuoi per un motivo, vuoi
per un altro, dopo otto anni siamo sempre al
punto di partenza, anzi no, neanche a quello perch non sta partendo proprio bel niente. E intanto allincrocio del Lambro meridionale con il Naviglio Pavese continuano ad accumularsi rifiuti.
Per fortuna, le forti piogge di questo periodo,
aumentando, e di molto, la portata del Lambro,
ne hanno spazzato via una buona parte. Per lo
stesso motivo anche il ristagno delle acque maleodoranti stato in gran parte evitato. Ma non
che possiamo affidare la soluzione del problema
alla meteorologia. In questi giorni previsto un
incontro sollecitato dal Presidente del CdZ5 Aldo
Ugliano con rappresentanti dellAIPO (Agenzia
interregionale per il fiume Po, ente incaricato
della costruzione) per fare il punto della situazione. Speriamo che possano uscirne con una data
ravvicinata dinizio lavori. n gc
Lo scolaro nellorto
Via Bazzi
12: iniziano
i lavori di
bonifica
la conca 3
Mentre andiamo
in stampa
apprendiamo
che finalmente,
dopo anni dai primi
sversamenti, il
Comune di Milano ha
dato inizio in questi
giorni ai lavori
di bonifica nelledificio
di via Bazzi 12.
Un escavatore gi
al lavoro per asportare
il terreno contaminato
dal cromo 6. Non
abbiamo per ora
dettagli circa
lesecuzione
dei lavori e i tempi
di completamento. n
SPAZIO BARRILI
VIA BARRILI 21 - MILANO
4 la conca
E come? Con quel linguaggio da bar che cerca il nemico nel pi debole. Cavalcando la rabbia sociale, cercando di spostare la responsabilit sui poveri dei poveri.
A volte i migranti, a volte gli occupanti, mai quelli del
racket ovviamente, ma su quelli per cui lo sgombero significa strada.
Nessuno dice quanto costa lo sgombero. E non ci riferiamo solo al costo materiale della polizia che esce e
sgombera, ma il costo sociale della presa in carico di
migliaia di famiglie, spesso di minori, sempre di disperati.
Fino a qui le parole. Ma dal primo dicembre qualcosa inizia a cambiare. Il Comune di Milano, fuori dagli
slogan, prova a mettere in campo qualcosa di concreto.
Da Dicembre la gestione delle case popolari, almeno
quelle di propriet del Comune non pi di ALER, ma
di MM, societ del comune che costituisce un ramo di
azienda proprio con questa missione: abbattere lo sfitto, curare la manutenzione ordinaria ed essere pi vicina ai bisogni reali degli inquilini.
La sfida della politica che piace a noi tutta qui. Esserci
nelle case popolari, ma non con il linguaggio dellodio
o col linguaggio della guerra tra poveri. Ma con la lingua degli atti concreti. Con la lingua del miglioramento della vita delle persone. Con la lingua del buonsenso
e della coesione sociale.
una lingua pi difficile da imparare dopo tanti anni di slogan e strilli, di paura e di allarmismo. E pi
difficile perch la storia ce lo insegna: Chi a domande complesse risponde con soluzioni semplici, spesso
convince, ma quasi sempre mente e ci imbroglia.
Ci vuole molto coraggio per usare la lingua che vogliamo usare noi: vogliamo parlare la lingua della realt,
quella delle soluzioni ai problemi reali e quotidiani.
Ma noi ci crediamo, perch noi crediamo nei cittadini e vogliamo credere che non cadranno nella trappola dellinganno ed insieme a noi cercheranno la via di
uscita ad una crisi che non si meritano. n
In
Aggiornamento
mobilitazione
allo Stadera 6 dicembre
Forza Nuova si presentata con il suo gazebo sabato 6 dicembre
allincrocio di via Palmieri e via Montegani per una raccolta delle
firme.
Il messaggio di FN parzialmente cambiato, in quanto la settimana
prima a Gratosoglio diceva prima la casa agli italiani, questa volta
sostiene la casa solo agli italiani. Si evidentemente accorta di essere troppo soft rispetto alla propaganda leghista, che traina il nuovo
partito lepenista italiano a guida Salvini.
La presenza di FN con la sua radice fascista, allo Stadera, storico
quartiere popolare che ha versato un tributo alto di sangue durante
la resistenza partigiana e con numerose lapidi poste proprio nelle
vie del quartiere, ha suscitato indignazione.
Gli antifascisti della zona, ai quali si sono aggiunti i ragazzi dei collettivi studenteschi dello ZAM, hanno organizzato una contestazione delliniziativa di FN e diffuso un volantino fra gli abitanti.
La presenza di un robusto cordone di polizia che ha separato le parti
e bloccato la via Montegani
ha interrotto per oltre un ora il trasporto pubblico e privato.
Lo Stadera un quartiere frequentato da molti immigrati, presenti
anche sabato, che hanno alla fine applaudito liniziativa antifascista,
cos come varie famiglie italiane.
Informiamo infine che Aler ha appena diffidato lassociazione che
ospita in via Palmieri FN dallulteriore uso dei locali per la formazione di estrema destra, in quanto non rientra nel relativo contratto
daffitto. n ft
la conca 5
Il
la speranza di venirne a capo in sei mesi di lavoro. Negli scatoloni c di tutto e di pi: morti
che pagano laffitto, vivi che non riescono a pagare laffitto al posto dei loro parenti deceduti
e arretrati da pagare, a volte frutto della fantasia o di qualche errore contabile.
La Benelli ha anche preso un rilevante impegno che suona a difesa del patrimonio edilizio
pubblico. Il Comune, ha scandito, non vender i suoi appartamenti, salvo quelli nei condomini misti, dove il Comune sia in minoranza. Si tratta di quei complessi, presenti anche
in Zona 5, che hanno visto in passato lacquisto
di appartamenti da parte di alcuni condomini,
ma non tutti. In quei casi le assemblee condominiali hanno creato situazioni ibride con
problemi, sia per i proprietari che per il Comune.
Faremo meglio dellAler, promette lassessora alla casa. Ci vuol poco, commenta un
signore dietro di me.
La Benelli non sente, o finge di non sentire, e
prosegue: La gestione diretta delle case comunali far bene anche allAler: la stimoler
ad agire meglio.
Prende quindi la parola lingegner Corrado
Bina della MM spa, dirigente responsabile
della nuova divisione che amministra le case
del Comune: MM casa.
Il Comune ci ha affidato lincarico il 1 di settembre. La nuova divisione, prosegue, gi al
lavoro per organizzare la struttura, compresa
lassunzione e la formazione del personale.
Tra le cose gi fatte c la mappatura completa
della situazione degli stabili comunali perch,
aggiunge senza affondare troppo il coltello
nella piaga: La banca dati dellAler piuttosto
carente.
Molti sono stati gli interventi del pubblico.
Tutti, comera forse inevitabile, hanno colto
loccasione per sfogarsi raccontando le traversie
sopportate con la gestione Aler: vicende tutte
diverse e tutte uguali perch portano il segno
di una disarmante inefficienza, se non peggio.
Mentre lassemblea si scioglieva, ho colto un
commento da una signora di mezza et: Speriamo bene. Forse non molto, ma cosaltro
pu dire una cittadina tartassata per anni da
amministrazioni inefficienti?
Anche La conca si unisce alla signora: Speriamo bene. n
Cos la MM spa?
Dal prossimo 1 gennaio la Metropolitana Milanese spa gestir i circa 28 mila appartamenti posseduti dal Comune e fino a quella data amministrati dallAler.
Ma cos, e sopra tutto, cosa fa la MM spa? e quale esperienza ha accumulato?
La MM una societ per azioni, tutte in mano al Comune.
Lazienda stata istituita nel 1955 dal Comune di Milano, inizialmente per progettare e
costruire le metropolitane della citt.
Il significato del passaggio di gestione dallAler alla MM spa dunque questo: il Comune, dopo le disastrose esperienze delle gestioni in appalto (prima a societ private
e poi allAler), ha deciso di agire in proprio, affidando il compito al suo braccio operativo che ha alle spalle lesperienza necessaria.
La MM spa, infatti, non solo costruisce metropolitane a Milano e in altre citt del mondo, ma provvede anche alla fognatura e alla depurazione delle acque. Dal 1999 gestisce
pure lacquedotto milanese. In altre parole la MM spa non solo ha capacit tecniche e
ingegneristiche, ma possiede pure competenze amministrative, come quelle maturate
con la bollettazione dellacqua.
Amministrare case naturalmente cosa diversa e per questo dal 1 settembre, quando
il Comune le affid il nuovo incarico, MM spa ha costituito al suo interno una divisione
specifica, sotto la guida dellingegner Corrado Bina: la MM casa.
Il Comune ha evitato cio un nuovo carrozzone, con tanto di presidenti e consiglieri
damministrazione, e ha invece preferito unagile struttura allinterno di MM spa.
Informiamo infine i nostri lettori che la MM casa ha un numero verde espressamente
dedicato alla gestione delle case comunali: 800 013 101. Ufficialmente dovrebbe entrare in funzione dal 1 gennaio dellanno prossimo, ma il telefono ha gi cominciato a
trillare: in un solo giorno ha ricevuto 526 chiamate da altrettanti inquilini e ha fissato 130
appuntamenti. n vv
Proviamo a confrontare con elementi concreti i due modelli di gestione: quello del Comune
(con lincarico a MM casa) e quello dellAler.
Tralasciamo le infiltrazioni mafiose, le traversie giudiziarie degli appalti e le rovinose speculazioni finanziarie con Gheddafi che affliggono lAler, perch su questi temi il confronto con il
Comune non si pu fare.
Rimandiamo invece il lettore allarticolo che appare in questa pagina (Gratosoglio: case ERP
e Forza Nuova) per alcune amare considerazioni sul rapporto tra Aler e Comune riguardo ad
appartamenti regolarmente assegnati, appartamenti vuoti e occupazioni non regolari. Nessuno dei due enti messo bene e viene in mente lantico proverbio: se Atene piange, Sparta
non ride. In questo caso i numeri impietosi dicono tuttavia che Atene/Aler piange assai di pi.
Qui segnaliamo altre due differenze tra Comune e Aler che indicano due modi completamente diversi dintendere ledilizia pubblica residenziale: la gestione degli arretrati non
pagati e la svendita del patrimonio pubblico di case.
LAler ha un buco di 345 milioni e la Regione ha recentemente approvato un piano di salvataggio basato su quattro punti: 1) uniniezione di denaro (21,2 milioni subito, 20 a gennaio
e 24,8 entro ottobre 2015, per un totale di 66 milioni); 2) la riduzione del personale da 1 196
dipendenti a 916 (con un risparmio previsto di 13,1 milioni); 3) la vendita di 6 116 alloggi e 572
tra box e negozi (con un ricavo previsto di 453 milioni); 4) la riduzione della morosit, che oggi
incide per 170 milioni.
Sessantasei milioni sono meglio di niente, ma rappresentano solo un tampone per i debiti
pi urgenti; la riduzione del personale prevista invece un dramma per 280 dipendenti, anche se alcuni troveranno una sistemazione con MM casa.
Gli ultimi due punti del piano di salvataggio della Regione mettono in rilievo la diversa strategia del Comune e meritano qualche considerazione aggiuntiva.
Per quanto riguarda la vendita degli appartamenti, nelle presenti condizioni di mercato lidea
di raccogliere 453 milioni pura fantasia. Del resto lAler ci ha gi provato, quando le vendite
tiravano un po di pi, facendo un buco nellacqua. Resta lidea, socialmente arretrata, che si
possa affrontare una situazione di crescente disagio sociale e di fame di case a basso costo,
riducendo, e non aumentando, il volano delledilizia pubblica residenziale.
Diversa, anzi opposta, la politica del Comune che ha deciso di non vendere le sue case, come ci ha detto la Benelli nellincontro in CdZ 5.
Per quanto riguarda la morosit, questa esplosa nellultimo anno passando dal 25% del
2013 al 43% di questanno. La causa, come denunciarono unanimi i sindacati degli inquilini,
stato il forsennato aumento dei canoni deciso dalla Regione. Il piano di rientro della morosit
prevede un nuovo piano di controlli per distinguere tra morosit colpevole e incolpevole; ceder invece a una societ di recupero crediti gli arretrati pi complicati da seguire. Chi ha solo
una pallida idea dei metodi spietati delle societ di recupero crediti, coglie la siderale differenza
con le assicurazioni dellassessora alla casa del Comune, Daniela Benelli: Esamineremo con
calma caso per caso e non metteremo in difficolt nessuno. n vv
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* fisioterapia strumentale
DR J. TURANI
collaboratore Fondazione
6 la conca
Il
quartiere Stadera sempre stato un quartiere popolare, di famiglie operaie e non poteva
che dare un contributo prezioso alla Resistenza partigiana. La sezione Stadera dellANPI ha
voluto consegnare il pomeriggio del 16 dicembre
la tessera onoraria dellassociazione a Biagio Colamonico, uno dei partigiani che lasciarono il quartiere Stadera nel 1943 per andare in montagna a
combattere i tedeschi invasori e i fascisti oppressori.
Biagio, insieme alla sua famiglia, viene ad abitare
in Stadera nel 1924 in Via Palmieri al 10. Alla Baia
del Re cresce tra i bagai del quartiere, frequenta la
scuola di via Palmieri e poi... al lavoro. Un lavoro che, come lo viveva la maggioranza dei giovani
operai di allora, era pieno di umiliazioni e malissimo pagato. Lavora alla Caproni, allUPIM, alla
Motta. Prende coscienza che il lavoro non solo
un dovere, un mezzo di realizzazione ma per le
classi oppresse solo un bisogno. I suoi sentimenti
antifascisti si fondono cos con i sentimenti contro il sistema. Biagio, suo fratello Carmelo e altri
giovani del quartiere tra cui Francesco Di Bisceglie, al sopraggiungere dell8 settembre del 43, si
ritrovano a dover scegliere: entrare nella milizia
fascista per appoggiare loccupazione tedesca e diventare traditori del proprio popolo, nascondersi
ma con la quasi certezza di essere trovati e spediti
in campo di concentramento in Germania o passare con la lotta partigiana. In sei si trovano una
sera di ottobre del 43 in casa Colamonico e davanti a un fiasco di vino e qualche panino col salame
decidono di andare in Valcuvia nel varesotto. Una
agenda
ichela Fiore, avvocato civilista, stata nominata Presidente della Commissione Cultura del Consiglio di Zona 5 nel 2011. Un ruolo chiave per la valorizzazione e il rilancio della nostra zona.
La incontro per parlare di questa esperienza, delle linee guida seguite dalla Commissione, delle prospettive per il prossimo anno e delle risorse messe a disposizione per le attivit culturali del territorio.
Come valuta questa esperienza alla presidenza della Commissione Cultura?
stata unesperienza nuova, particolare, decisamente positiva. Grazie a questo incarico infatti sono riuscita a conoscere diverse realt e osservare da vicino il lavoro
delle numerose associazioni culturali che, anche tra mille difficolt, operano con
passione nella Zona 5.
Lavorare nella Commissione ha significato per me anche capire da vicino cosa significa rapportarsi quotidianamente con le istituzioni, soprattutto in un momento
difficile come quello che stiamo vivendo.
Quali sono state le linee guida seguite dalla Commissione sotto la sua presidenza?
Fin dai primi giorni del mio mandato, ho cercato di lavorare per capovolgere lidea, purtroppo molto diffusa, che la cultura sia un patrimonio accessibile a pochi,
qualcosa di superfluo. Prendiamo il teatro, per esempio: uno spettacolo significa
certamente spettatori e platee, ma non bisogna dimenticare che investire in questo
settore vuol dire creare posti di lavoro e incentivare la creativit, la voglia di mettersi in gioco. Mi sono quindi impegnata a difendere unidea popolare di cultura,
alla portata di tutti, vicina - per quanto possibile - alle esigenze di pubblici diversi.
Ritengo che sia fondamentale avvicinare i cittadini ai teatri, alle mostre, ai laboratori, a spazi che creino socialit. Questo ancora pi importante in una grande citt
come Milano, e in una zona particolare come la nostra, in cui si sono trovate fianco
a fianco persone di et, cultura, estrazione sociale e religione diverse.
Solo garantendo questo tipo di accesso universale alle attivit culturali infatti
possibile dare vita e struttura a un fenomeno aggregante, in cui tutti si sentano protagonisti, e offrire uno strumento forte e credibile di coesione sociale.
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo puntato molto sulla promozione della
cultura della memoria, anzi delle memorie. Raccontare e ricordare, ad ogni livello,
quello che stato il nostro passato, fondamentale per comprendere il presente e
pensare di partecipare attivamente nella costruzione del futuro.
A questo proposito, quali sono state le iniziative pi significative del 2014?
Sicuramente la Commissione Cultura si impegnata molto attivamente per sostenere il ciclo di iniziative dellAssociazione Puecher in occasione del 70esimo della Resistenza. Di fondamentale importanza poi Benvenuta Primavera, ormai un
appuntamento fisso che nel mese di aprile riunisce per una settimana numerose
associazioni che operano nella Zona 5. Mi sento di dire, tuttavia, che il fiore allocchiello del 2014 stato il concerto in onore del Maestro Claudio Abbado, scomparso
nel gennaio di questanno, organizzato al Centro Asteria con la partecipazione della
Civica Orchestra di fiati. stato il primo evento di questo tipo a Milano, ed stato
un momento molto toccante e una straordinaria testimonianza daffetto a un grande cittadino milanese.
Mi preme ricordare infine lo Street Art Festival al Teatro Ringhiera - luogo che deve rendere orgogliosa non solo la Zona 5, ma tutta la citt. Liniziativa, nata dalla
convinzione dellimportanza del tema della riqualificazione del quartiere e del suo
tessuto urbano, ha visto la partecipazione di importanti street artist come Tellas,
Ciredz, Nelio, Xuan Alyfe, G Loois e Hitnes, che a fine settembre hanno dipinto i
muri delledificio comunale che ospita il Teatro.
Partendo da queste attivit, quali sono le prospettive per il 2015?
Il 2015 sar un anno molto particolare per Milano. La citt infatti sar la sede
dellExpo, e di conseguenza la maggior parte delle attivit ruoter intorno a questa
grande manifestazione. Nonostante questo, tuttavia, ci sar spazio anche per altri
filoni, primo tra tutti quello del 70esimo anniversario della Liberazione.
A quanto ammontano le risorse che ha a disposizione? Sono sufficienti per coprire le
vostre attivit?
Le nostre risorse per il 2014 ammontano approssimativamente a 8mila euro annui
che si traducono in fondi MAAP (mandati di anticipazione per attivit promozionali). Una cifra minore invece costituita dalle risorse per ulteriori contributi ad
attivit di rilevanza zonale.
Il problema principale quindi la gestione di fondi limitati per un panorama che
invece, visto anche il grande lavoro svolto dalle associazioni, vorrebbe essere ricco
di attivit. Diventa in questo modo sempre pi difficile scegliere i progetti da sostenere, e purtroppo non sempre riusciamo ad avvalorare le valide iniziative che ci
vengono sottoposte. Se poi si pensa che i MAAP vengono elargiti in dodicesimi, e i
contributi solo a bilancio approvato - e ci spesso significa arrivare agli ultimi due
mesi dellanno - si capisce che la situazione presenta ulteriori difficolt, e ci porta
spesso a gravare sulle spalle delle associazioni. La soluzione, a mio parere, deve passare irrimediabilmente in un cambiamento della mentalit generale a proposito
della cultura. n
la conca 7
in breve
Lo sport si fa in 5
Il Tavolo delle associazioni sportive
della Zona 5 sta organizzando
uniniziativa che sar presentata
il 21 dicembre presso la Forza e
Coraggio di via Gallura e che ha
per titolo Lo sport si fa in 5. Gli
eventi che conta di realizzare si
terranno la prossima primavera in
corrispondenza con Expo 2015. Il
Tavolo delle associazioni sportive, che
raggruppa numerose associazioni
sportive della Zona 5, metter a
disposizione esperti e insegnanti
delle diverse discipline sportive per
esibizioni e dimostrazioni pratiche
in diversi punti della nostra zona.
Ai comuni cittadini sar offerta la
possibilit di cimentarsi in attivit
sportive magari mai in precedenza
praticate. Un volantino ancora
in fase di elaborazione conterr
il programma di massima che si
svilupper nei prossimi mesi. n gc
Un teatro da gustare
Il cibo come attore aggiunto: al Teatro-Cucina di via Bastia la trama si evolve parallela a un pranzo, dove gli interpreti recitano e
cucinano, offrendo piatti al pubblico per intensificare gli stati danimo della narrazione
di Ottaviano Nenti
Cinque portate, 46 ingredienti, 516 uova, quattro quintali di farina, 30
mummarelle quattro vini, tre pentoloni, 110 piatti, 90 bicchieri: non sono i quantitativi per un cenone di capodanno ma loccorrente per andare
in scena con uno spettacolo da far assaggiare con tutti i sensi - gusto
compreso - ai 30 spettatori-commensali che sera per sera attorniano un
grande tavolo di fronte agli artisti.
Linsolito connubio cibo-recitazione va in scena al Teatro-Cucina di via
Bastia 15, zona via Ripamonti, spazia che gi stato del Teatro Van-Gh e
prima ancora luogo di prove del comico e personaggio televisivo Antonio Cornacchione.
Da novembre la direttrice della compagnia del Teatro in Polvere, Elisabetta Faleni, al rientro dopo
anni trascorsi a Monaco di Baviera, vi ha riportato
loriginale copione allestito gi nel 2010, e riproposto qui a stagioni alterne e a festival itineranti
in circa 200 repliche.
Co-autore di questa inedita invenzione, che inizia
ad avere emuli in altri prosceni nazionali, Valentino Infuso, attore di formazione stanislavskijana,
artista di maschere e danzatore, che ne spiega a La
Conca ragioni e significati.
Il teatro-cucina scaturisce dal desiderio di rompere la cosiddetta quarta parete tra attori e pubblico, creando con questultimo un rapporto pi
stretto e simbiotico ma al contempo lieve e discreto, spiega Valentino, partenopeo di origine,
che nello spettacolo infonde la Commedia dellarte di Eduardo ma anche la tradizione napoletana
del Seicento. Preparare un piatto e condividerlo
gi teatro a Napoli, continua, e questa convivialit vogliamo farla convivere parallela allevolversi della trama narrativa, dove i cibi servono per
comunicare uno stato danimo o un ricordo del personaggio allopera,
o sottolineare un passaggio emotivo della vicenda. Il cibo diventa cos il medium che crea un legame tra attore e spettatore. Un esempio? A
un certo punto viene distribuito a ciascun spettatore un fagottino contenente un piatto da gustare, contemporaneamente una nonna passa
davanti al tavolo quasi ad accudire i commensali: il ricordo del mio
personaggio, che da bambino riceveva un fagottino dalla nonna e a casa
lo apriva non tanto per la fame ma perch riecheggiava, emozionandolo,
limmagine premurosa e dolce della nonna. Un espediente che trova il
suo riferimento pi noto nella celebre Madeleine di Marcel Proust, il biscotto che, intinto nel th, rinveniva nello scrittore i suoi ricordi di bimbo. Le stesse portate, durante le circa 2 ore e 20 di cena-spettacolo, non
sono servite agli spettatori-commensali come a un ristorante, ma vengono offerte a ciascuno dallalto, con una canna di bamb, perch alzando
le mani gli spettatori istintivamente spesso sorridono, rievocando forse
le iniziative del
centro culturale
conca fallata
Spazio Barrili
via Barrili 21 Milano
gioved 8 gennaio ore 17.30
visita guidata alla mostra di Giovanni
Segantini (Palazzo Reale - Milano) entrata
10 euro
marted 13 - 20 - 27 gennaio ore 17/19
La poesia con il Laboratori di parole coordina Ester Grancini
mercoled 21 gennaio ore 15
La conoscenza dei farmaci eloro uso corretto
con il dott. Claudio Ballico (biologo)
in collaborazione con SPI/CGL Lega
Gratosoglio (1 incontro)
venerd 23 gennaio ore 18.30
presentazione del corso di pilates con
Francesca Pedretti
sabato 24 gennaio ore 10
presentazione del corso di computer di base
con la dottoressa Lucia Audia (docente di
informatica Universit Cattolica di Milano)
sabato 24 gennaio ore 16
presentazione de La forma sonata
evoluzione storica della forma regina della
musica classica con il maestro Mauro Di
Vincenzo
Serra Lorenzini
via dei Missaglia 42 (angolo via De Andre)
sabato 17 gennaio tutto il giorno
mercato agricolo e mercatino del
Laboratorio donne simpatiche
Lo ZAM al lavoro
Con il ripristino dei locali ammalorati dal lungo periodo di abbandono
intendono offrire alla nostra zona molte occasioni di socializzazione e riflessione
di Daniela Zucchi
Il rapporto con il quartiere buono e la voglia di
fare non manca. Quello che ancora non c il
parere del giudice di pace in merito alla diatriba
sulla propriet della struttura che hanno occupato. Infatti il chiarimento sulla propriet dellarea
(comune o condominio Chiesa Rossa?) che la
Giunta Moratti aveva ceduto alla Paribas pensandola di sua propriet, doveva avvenire alla fine del
mese di ottobre. Invece ludienza con il giudice di
pace stata rinviata e, di rinvio in rinvio, nessuno
in grado di prevedere date certe.
Ma i ragazzi dello Zam non demordono e proseguono con entusiasmo i lavori di ripristino
della sede di via SantAbbondio, lex comando
dei vigili urbani, abbandonata da circa 4 anni.
Nel sotterraneo stanno provvedendo allinso-
norizzazione della sala per la musica e la palestra, al piano superiore stanno allestendo una
sala destinata al teatro dei giovani, allesterno
hanno gi fatto un nuovo graffito.
Entrando vedi molti giovani, chi con vernice e
pennelli e chi con assi per la pavimentazione.
Incoraggiati dalla risposta positiva del quartiere hanno iniziato le attivit della palestra: capoeira e danza indiana, in attesa che anche gli
altri spazi siano agibili.
Ma quello che sembra eccitare particolarmente
il teatro: un corso per ragazzi, a partire da gennaio, sotto la direzione di Vlad Scolari, regista diplomato alla scuola Paolo Grassi del Piccolo.
E teatro non solo per ragazzi: proporranno incontri e letture su temi teatrali. Il 18 dicembre
hanno presentato le iniziative con un aperitivo
teatrale ed una rappresentazione del collettivo
generazione disagio, in scena allElfo Puccini. n
8 la conca
Il mercatino del sabato nato da unidea di Serra Lorenzini e del Centro culturale conca fallata
con lobiettivo di fissare nel quartiere un appuntamento settimanale di aggregazione dove attivit lavorative e culturali si possano fondere in un
obiettivo comune.
dal 2013 che, insieme ad un gruppo di
agricoltori organizzati
con un rigoroso disciplinare autonomo,
hanno dato vita ad un
mercato agricolo a filiera corta.
Allorigine cera la volont di stabilire un
rapporto diretto tra
produttore e consumatore e rispondere
cos allesigenza pi che mai sentita di una sana
alimentazione.
Lentusiasmo cera, ma i dubbi anche. Tanto che
allinizio liniziativa era programmata per pochi
mesi, e oggi possiamo dire che ha avuto un successo importante. Parlando con gli stessi operatori delle bancarelle si riscontra una grande
soddisfazione. Sostengono che anche per loro il
risultato stato ben maggiore delle previsioni.
Ora si stabilito un rapporto di cordiale conoscenza ed offrono unampia gamma di prodotti
selezionati (pane con lievito madre, vini senza
solfiti, formaggi di capra e latte vaccino, trote del
parco sud, uova, carne di pollo e coniglio, miele e derivati, prodotti bio del Trentino, carne di
manzo e vitello, affettati emiliani, salsicce e luganega, frutta e verdura, pasta fresca e olio). Le
sorprese poi non mancano mai: arriva sempre
qualche nuovo produttore interessante come, ad
esempio, i prodotti equosolidali, ottimo il caff
Le responsabilit per il ripristino dovrebbero essere del Canale Villoresi e della Regione
Lombardia. Da notizie di stampa la regione ha
stanziato le risorse per lintervento il 28 novembre.
Ora si attende laffidamento dellappalto. Quando
? Pare entro marzo 2015. Poi inizieranno i lavori.
Per ora quindi basta il telone bianco n
s.f. 1. Quanto
concorre
cultura
dellindividuo sul
piano intellettuale
associazione
CENTRO
COMUNITARIO
UECHER
www.associazionepuecher.it www.centropuecher.it
info@associazionepuecher.it tel. 028266379
CENTRO PUECHER Spazio del sole e della luna - Via U. Dini 7 20141 Milano
(tram 3 e 15; MM2/verde-capolinea piazza Abbiategrasso)
PROGRAMMAZIONE CULTURALE GENNAIO-GIUGNO 2015
MERCOLED 14 GENNAIO 2015, ORE 18.00
UNA DONNA NELLA RESISTENZA. Presentazione del libro di Lidia Menapace, Io partigiana, la mia
Resistenza, Manni, Lecce 2014. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono: Federica Ognibene, Lidia
Menapace, altri.
MERCOLED 21 GENNAIO 2015, ORE 18.00
DANIMARCA: UN POPOLO INTERO CHE SI OPPOSE ALLA DEPORTAZIONE DEGLI EBREI. Presentazione
del libro di Bo Lidegaard, Il popolo che disse no. La storia mai raccontata di come una nazione
sfid Hitler e salv i suoi compatrioti ebrei, Garzanti, Milano 2014. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono: Andrea Cattania, Claudio Gallonet, altri.