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Pontedera

IL TIRRENO MERCOLED 22 GENNAIO 2014

Pontedera
ViaLotti,3
Telefono 0587/52400
Fax 0587/52733

Numeroverde 800010409
Ag.fotografica FrancoSilvi
email pontedera@iltirreno.it

TRAGEDIA sui binari

Le abbiamo urlato stai attenta, fermati


Il racconto di un passeggero: Aurora si sporta troppo con la testa in avanti per attraversare e il treno lha travolta
di Sabrina Chiellini
CASCINA

Erano in tre, tutti studenti del


Pesenti, Sara, Aurora e Michelangelo, quando hanno deciso di attraversare i binari alla
stazione di Cascina. Dietro di
loro, a gruppi o in fila indiana,
in via Cei, la strada che dallistituto Pesenti porta alla stazione, tanti altri adolescenti che,
ieri poco prima delle 13, hanno visto morire Aurora. Perch
Sara, ora ricoverata allospedale di Cisanello sotto choc, sarebbe riuscita ad attraversare
la ferrovia, secondo la ricostruzione della polizia prima del
passaggio del treno che, partito da Pisa per Firenze, viaggiava ad una velocit tra cento e
centotrenta chilometri allora
e che ha dilaniato la povera Aurora.
Impossibile per il macchinista che ha visto sbucare la ragazzina dalla parte posteriore
di un altro treno fermo alla stazione cercare di frenare. Il convoglio ha agganciato la ragazzina e lha trascinata per alcune
decine di metri. Sui binari sono stati recuperati il suo zaino,
una scarpa blu volata dopo
limpatto. Qualcuno ha raccontato che Sara e Michelangelo, rimasto indietro di alcuni
metri, avrebbero provato a fermare Aurora. Stai attenta, fermati, le avrebbero gridato.
Troppo tardi. Agghiaccianti
le testimonianze di chi si trovato ad assistere allincidente,
avvenuto pochi alle 12,45.
Sara, che aveva trascorso la
mattinata insieme alla vittima
dopo che avevano rinunciato
ad andare a scuola, ha cominciato a piangere disperatamente. Michelangelo stato colto
da un malore e intorno ci sono
decine di ragazzi si disperano,
telefonano ai genitori, chiedono aiuto. Aurora si sporta
troppo in avanti per attraversare quando il treno lha travolta, racconta un passeggero,
Fabio Corrado di San Miniato.
Sono giunto alla stazione
racconta con un treno che
avevo preso alle 12,20 a San
Miniato. Appena arrivato sono
sceso dal treno tranquillo e ho
visto un ragazzo che urlava e
andava avanti e indietro e si
metteva le mani sul viso, ma
non avevo capito cosa era successo. Mentre camminavo per
scendere nel sottopassaggio, i
miei occhi sbalorditi hanno
guardato per terra. Una cosa
orrenda: ho visto i resti del corpo, i capelli per terra sul marciapiede dove ferma il treno.
Quando mi sono reso conto
dell'accaduto, ho visto fermi i
due treni in entrambe le direzioni, ho chiamato subito il
113 per dire che c'era un morto alla stazione ferroviaria a
Cascina.
La testimonianza del passeggero contribuisce a chiarire
quei drammatici momenti su
cui, almeno inizialmente, si sono fatte varie ipotesi. Il ragazzo, continuava a ripetere: No,
no, non ci posso credere. Poi
si calmato un istante e mi ha

Il padre Luca accanto ai resti della figlia Aurora, nella foto sotto a
sinistra; la rimozione della salma (fotoservizio Franco Silvi)

Al momento
dellincidente
insieme alla vittima
cerano due amici
Avevano passato
la mattina insieme
rinunciando
ad andare a scuola

Un testimone:
Ho sentito
un ragazzo urlare in
modo disperato
poi ho visto quel che era
accaduto ed ho subito
chiamato al telefono
i soccorsi

detto che lei aveva attraversato i binari passando dietro al


treno fermo che era arrivato
da Firenze. Si sporta troppo
in avanti e in quel momento
arrivato il treno da Pisa per Firenze. Non faceva sosta a Cascina e quindi passato a forte
velocit.
Panico nei minuti successivi. Lincidente ha causato disa-

gi alla circolazione ferroviaria.


Il normale traffico ripreso solo alle 15,15 , dopo che la salma stata rimossa, ottenuto
lok della dottoressa Paola Rizzo, sostituto procuratore della
Procura di Pisa che si occupa
dellinchiesta.
Lo stop stato necessario
per consentire all'autorit giudiziaria di effettuare i rilievi di

rito per un investimento mortale.


La polizia ferroviaria ha effettuato un lungo sopralluogo
per fissare alcuni punti certi
nella ricostruzione della dinamica che poi dovr trovare riscontri nei racconti dei due ragazzi che si sono salvati e in
quelli di eventuali altri testimoni.
Ieri sia Michelangelo che Sara sono stati sentiti, anche se
erano ancora in stato confusionale, dagli agenti della polizia
ferroviaria di Pisa. In lacrime,
disperati per quella disattenzione diventata tragedia, i due
ragazzini, che vorrebbero poter tornare indietro nel tempo
e svegliarsi da questo incubo,
hanno raccontato come hanno visto morire lamica.
Altro servizio a pag. 3

Il pianto disperato della madre di Aurora

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