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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Anno CLIV n. 33 (46.575)
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
AllAngelus il pensiero di Papa Francesco ai malati e il saluto agli atleti impegnati nei giochi olimpici di Soci
11 febbraio
PAGINA 8
Riprende il negoziato
sulla Siria
TEHERAN, 10. Dopo lintesa di novembre, Iran e Agenzia internazionale per lenergia atomica (Aiea) si
sono accordati su altre sette misure
pratiche da applicare entro il 15
maggio nei controlli sul programma
nucleare iraniano. Lannuncio stato
dato ieri da fonti ufficiali di Teheran
e dellAiea, con sede a Vienna, al
termine di due giorni di negoziati
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Passa in Svizzera
il referendum
per limitare
limmigrazione
BERNA, 10. Con il 50,3 per cento
dei voti favorevoli, passato ieri
in Svizzera il referendum per limitare limmigrazione. Anche se
lo scarto di poco meno di ventimila schede, gli svizzeri hanno di
fatto bocciato lAccordo di libera
circolazione delle persone in vigore con lUe, imponendo di frenare limmigrazione e definendo tetti massimi per tutti gli stranieri:
cittadini dellUnione europea,
frontalieri e richiedenti asilo inclusi. Il referendum era stato proposto dal partito antieuropeista
Unione democratica di centro,
noto per gli accenti xenofobi e
contro gli immigrati. Dalle urne
comunque uscito un Paese spaccato in due, con i cantoni romandi francofoni pi filoeuropei e le
grandi citt che si sono espressi
contro liniziativa, mentre i cantoni di lingua tedesca e il Ticino
hanno votato a favore. Il cantone
italofono, che ha un flusso di circa sessantamila frontalieri dallItalia, ha registrato la pi alta percentuale di voti a favore (68,17
per cento). LUe ha dichiarato
che lesito del voto potrebbe fare
affondare tutta una serie di accordi, soprattutto dal punto di vista
economico. invece stato bocciato il referendum per bloccare la
copertura assicurativa obbligatoria per gli aborti.
Un anno dopo
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto in
udienza, nel pomeriggio di sabato 8 febbraio, Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale
Julin Herranz.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza:
le Loro Eminenze Reverendissime i Signori Cardinali:
Antonio Caizares Llovera,
Prefetto della Congregazione
per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti;
Agostino Vallini, Vicario
Generale di Sua Santit per la
Diocesi di Roma;
Provviste di Chiese
Il Santo Padre ha nominato
Vescovo della Diocesi di Monze
(Zambia) il Reverendo Sacerdote Moses Hamungole, del clero
di Lusaka, Direttore dei programmi di lingua inglese e kishwahili della Radio Vaticana.
Il Santo Padre ha nominato
Vescovo Prelato di Cafayate (Argentina) Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Jos Demetrio Jimnez Snchez-Mariscal, O.S.A., finora Vicario Regionale degli Agostiniani in Argentina.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Una testimonianza
insostituibile
KIEV, 10. Anche ieri oltre settantamila persone si sono riunite nel centro
di Kiev per ascoltare i leader
dellopposizione che hanno esortato
gli antigovernativi a difendersi contro il Governo del presidente Viktor
Ianukovich e ad arruolarsi nelle
squadre di autodifesa, le formazioni
spontanee nate dalla protesta. il
segno evidente che il clima di scontro in Ucraina resta acceso. E del resto, anche se ormai da giorni non si
registrano disordini, lobiettivo dichiarato dellopposizione ora quello di proteggere il fortino eretto
nel cuore della capitale e difeso da
barricate alte fino a cinque metri fatte di ghiaccio, pneumatici, panchine
e quantaltro.
Il primo a lanciare la campagna
per ladesione alle squadre di autodifesa stato lex ministro dellInterno del Governo di Yulia
Tymoshenko, Iuri Lutsenko: Le nostre idee ha detto diverranno
pi forti dei proiettili, degli scudi,
della polizia e di qualunque altra cosa. Poi stato il turno di Vitali
Klitschko, che ha invitato i manifestanti a iscriversi nei ruoli delle unit
di autodifesa attraverso il suo partito, Udar, Non ci potete piegare
ha dichiarato rivolgendosi alle autorit continueremo a combattere.
Persino il capogruppo del partito
Patria di Tymoshenko, Arseni
Atene cambia
il sistema di elezione
dei deputati
allEuroparlamento
ATENE, 10. Il Governo greco, secondo quanto hanno riferito oggi i giornali ateniesi, si appresterebbe a cambiare il sistema di elezione dei deputati greci al Parlamento europeo. Il
primo ministro e capo del partito
conservatore Nuova Democrazia,
Antonis Samaras, e il suo vice nonch leader del partito socialista
Pasok, Evanghelos Venizelos, avrebbero deciso di abolire, nel corso di
un loro recente incontro, il sistema
proporzionale con lista in base alla
quale venivano eletti gli europarlamentari e di ritornare al sistema delle preferenze espresse dagli elettori.
Secondo i media, il relativo disegno
di legge sar presentato al Parlamento, mentre non si sa ancora il numero esatto dei candidati che saranno
presenti su ogni scheda, n quello
delle preferenze.
Intanto il premier ha ribadito ieri
un concetto gi espresso nei giorni
scorsi, ovvero che il Paese non ha bisogno, per risanare i conti, di un terzo piano di salvataggio. Abbiamo
raggiunto il nostro obiettivo con il
pacchetto di aiuti in corso ha detto
Samaras in unintervista. La Grecia,
posta sotto lassistenza finanziaria
della troika (Unione europea, Banca
centrale europea, Fondo monetario
internazionale), ha ricevuto due programmi di aiuti per un totale di 240
miliardi di euro per evitare il fallimento: tutto ci in cambio delladozione di drastiche misure interne.
Anche il ministro del Tesoro, Yannis
Stournaras si posto sulla stessa linea del premier, sostenendo che la
Grecia non ha bisogno di un terzo
pacchetto di aiuti finanziari. Yannis
Stournaras ha affermato che lavanzo
di bilancio molo pi alto di quanto ci si aspettasse: comunque il ministro non ha fornito, in merito, cifre
precise.
Il Paese tuttavia continua a essere
segnato da protese e agitazioni. Non
stato ancora raggiunto un accordo
tra il Governo e gli agricoltori, da
settimane impegnati in un serrato
braccio di ferro. Le richieste degli
agricoltori partono dalla riduzione
dei costi di produzione e dalla fissazione del tetto del reddito imponibile. Protestano anche gli insegnanti,
contro la proposta di legge che
deve essere esaminata dal Consiglio
di Stato la quale prevede la messa
in mobilit di centinaia di colleghi.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Conviene notare qui che una del- consultando la lista del Corpo dile conseguenze dellestenuazione plomatico accreditato presso la
del potere temporale dovuta agli Santa Sede, uno strumento insostiaccordi del Laterano stata di ac- tuibile nella comprensione dei rapcrescere considerevolmente limpor- porti intrattenuti dalla Santa Sede
tanza rivestita dal corpo diplomati- giunto questanno allottantesima
edizione. Lannuario del
co agli occhi del Papato,
Corpo diplomatico
che vede nella corona di
stato presentato a
Ambasciatori e di MiPapa Francesco il 7
nistri da cui
febbraio scorso ed
circondato
una
disponibile sul sito
testimonianza
www.vatican.va, coinsostituibile
me annunciato da
del
riconosciun tweet lanciato
mento della sua
luned mattina dalsovranit. Colaccount della Ses scriveva nel 1948
greteria di Stato
il filosofo francese
@terzaloggia.
Jacques
Maritain
Lo scorso anno,
nel rapporto con46 Ambasciatori
clusivo dei tre anni
hanno presentato
passati come amle Lettere Crebasciatore
del
denziali al Santo
suo Paese presPadre: venti sono
so la Santa
residenti a RoSede. Con quema, e altri 26
ste parole, Mafuori Roma. Nel
ritain coglieva
complesso,
16
tutta la straorJacques Maritain
Ambasciatori sodinaria imporno donne, mentanza dellattivit diplomatica della Santa Sede e tre le Ambasciate che temporaneala delicatezza di questa missione mente non hanno un Ambasciatore
estremamente complessa e speciale. (oppure ne stato concesso il graUn ritratto, per quanto sintetico, dimento, ma ancora non sono state
di questa complessit si pu avere presentate le Lettere Credenziali) e
la cui direzione affidata a un Incaricato dAffari sono 23. Le Cancellerie di Ambasciata con sede a
Roma sono 83, mentre quelle fuori
Roma 78. Soltanto lo Yemen senza Capo missione, ma con una
Cancelleria. Senza Capo missione
n Cancelleria rimangono 21 Nazioni.
Sono 180 gli Stati che attualmente intrattengono relazioni diplomatiche con la Santa Sede; lo
scorso 22 febbraio 2013 sono state
allacciate relazioni anche con il
Sud Sudan, a livello di Nunziatura
Apostolica e di Ambasciata. A questi Paesi si aggiungono poi lUnione europea, il Sovrano Militare
Ordine di Malta e una missione a
carattere speciale, quella dello Stato di Palestina. Per quanto riguarda le organizzazioni internazionali,
il 21 gennaio 2013 la Santa Sede
diventata Osservatore extra-regionale del Sistema dIntegrazione
Centroamericana (Sica). Il 12 dicembre 2013 la Santa Sede ha accreditato il primo Osservatore presso la Comunit Economica degli
Stati dellAfrica Occidentale (Ecowas).
Nel corso del 2013 si sono firmati due accordi sullo statuto giuridico della Chiesa cattolica, rispettivamente con Capo Verde il 10 giugno
e con il Ciad il 6 novembre. Inoltre, il 21 ottobre si stipulato con
lUngheria un accordo sulla modifica dellAccordo, firmato il 20 giugno 1997, circa il finanziamento
delle attivit della Chiesa cattolica
e circa alcune questioni di natura
patrimoniale.
Si attenua la protesta
nelle citt della Bosnia ed Erzegovina
SARAJEVO, 10. Si attenua la protesta
in Bosnia ed Erzegovina, dopo
quattro giorni di violente manifestazioni in diverse citt contro la crisi
economica, la corruzione, la povert
e la disoccupazione.
Ieri sono stati segnalati diversi raduni, ma con minore partecipazione
e senza incidenti, mentre si registrano i primi segnali di dialogo. La
Ricordate
in Italia
le vittime
delle foibe
ROMA, 10. Alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, stato celebrato oggi, nellaula di Palazzo Madama,
il giorno del ricordo delle vittime
delle foibe, dellesodo giulianodalmata e delle tragiche vicende
del confine orientale durante la
seconda guerra mondiale. Alla
cerimonia sono intervenuti il presidente del Senato, Pietro Grasso,
la presidente della Camera, Laura
Boldrini, il presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, e
il presidente della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri.
LItalia ha detto Grasso
non pu e non vuole dimenticare
e cancellare nulla; non le sofferenze inflitte alle minoranze negli
anni del fascismo e della guerra,
n quelle inflitte a migliaia e migliaia di italiani. Il presidente
del Senato ha definito quegli episodi sui confini orientali una
delle pagine pi tristi che il nostro Paese, il nostro popolo ha
vissuto: la tragedia della guerra,
delle foibe, dellesodo.
Tuttavia, non sono mancati,
come ogni anno, episodi di vandalismo. Monumenti che ricordano le vittime delle foibe sono stati imbrattati a Venezia, in piazzale Marghera, e a Roma, vicino alla stazione della metro Laurentina.
Carlo Di Cicco
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Credito Valtellinese
LOSSERVATORE ROMANO
Dialogo
difficile
fra talebani
e Islamabad
ISLAMABAD, 10. Sono due le principali condizioni dettate dai talebani durante i colloqui avviati in
questi giorni con il Governo di
Islamabad: la liberazione dei miliziani che sono detenuti nelle
carceri pakistane e il ritiro delle
forze governative dalle zone tribali. Ne d notizia la France Press
rilevando che si tratta di condizioni che molto probabilmente
non saranno accolte dalla delegazione di Islamabad. Del resto si
tratta di richieste che gi in passato erano state avanzate dai talebani, al di fuori di colloqui formali, e che lEsecutivo aveva rifiutato di prendere in considerazione.
Si registrano intanto nuove violenze. Ieri, a Karachi, otto persone sono rimaste uccise in seguito
a un attacco contro un raduno di
religiosi della confraternita sufi
(una corrente moderata dellislam
sunnita): un commando di miliziani ha fatto irruzione nelledificio e poi ha aperto il fuoco
allimpazzata.
Segnali positivi vengono intanto dalleconomia del Paese che sta
mostrando segni di miglioramento. Il dato stato messo in
evidenza dal Fondo monetario internazionale (Fmi) al termine della missione compiuta in questi
giorni a Islamabad.
pagina 3
Raid israeliano
sulla Striscia di Gaza
Assassinato in Libia
lex procuratore generale
Dieci morti nel fine settimana per agguati e scontri nella capitale centroafricana
Raid contro
fondamentalisti
islamici
nel Sinai
Il ministro
degli Esteri tedesco
a Kabul
KABUL, 10. Il ministro degli
Esteri
tedesco,
Frank-Walter
Steinmeier, si recato ieri in visita a Kabul. Vi stato lincontro
con il presidente afghano, Hamid
Karzai: tema centrale dei colloqui
il previsto ritiro delle truppe di
Berlino di stanza nel Paese, entro
il 2014, e le prospettive dellAfghanistan proprio alla luce del totale rimpatrio del contingente internazionale.
Nelle
settimane
scorse il Governo tedesco, in pi
di unoccasione, aveva ribadito il
proprio impegno a sostegno della
causa afghana, pur rilevando che
se non verranno definiti piani
precisi e lungimiranti per il dopo
2014, il rischio che i progressi
compiuti finora possano essere in
gran parte vanificati.
In questo senso non depone
certo a favore di un futuro sereno
dellAfghanistan il persistente
stallo nelle trattative fra Kabul e
Washington riguardo allaccordo
sulla sicurezza: gli Stati Uniti vogliono firmarlo subito, Kazai solo
dopo le elezioni presidenziali afghane del prossimo 5 aprile.
Nel frattempo il Paese stato
segnato da nuove violenze. Otto
soldati dellesercito sono stati uccisi ieri, nella provincia di Farah,
dopo che una bomba artigianale
esplosa al passaggio del loro
convoglio.
BANGUI, 10. Dieci persone sono state uccise durante il fine settimana a
Bangui, la capitale della Repubblica
Centroafricana, dove n linsediamento di un nuovo governo di transizione, n il dispiegamento di truppe internazionali riescono ancora a
fermare le violenze. Lintervento dei
soldati della Misca, la missione
dellUnione africana, e di quelli del
contingente francese ha infatti consentito solo in minima parte di arginare londata di vendette incrociate
tra le comunit protagoniste del
conflitto civile, le milizie dellex ribellione della Seleka e quelle che a
loro si oppongono.
Le violenze minacciano sempre
pi di assumere una connotazione
anche confessionale, nonostante gli
appelli alla riconciliazione che vedono da mesi e mesi impegnate fianco
a fianco le autorit religiose cristiane
e musulmane.
Tra le vittime di ieri c Jean-Emmanuel Ndjaraoua, deputato del
Consiglio nazionale di transizione
(Cnt), assassinato ieri da non meglio identificati uomini armati al
Un nuclearista eletto
nuovo governatore di Tokyo
TOKYO, 10. A quasi tre anni dal devastante tsunami e dalla crisi atomica innescata dal grave incidente alla
centrale nucleare di Fukushima (11
marzo del 2011), gli abitanti di
Tokyo hanno eletto ieri Yoichi
Masuzoe, nuclearista convinto, come nuovo governatore.
Ex opinionista televisivo, sostenuto dal premier, il liberaldemocratico
Shinzo Abe con il quale condivide la convinzione che il Giappone
debba tornare in tempi rapidi al nucleare ha staccato nettamente
Kenji Utsunomiya (sostenuto dal
Partito comunista) e Morihiro
Hosokawa, ex primo ministro, appoggiato dal Partito democratico.
Entrambi avevano impostato la campagna elettorale sul progetto di abbandono dellenergia nucleare.
Scarsissima laffluenza alle urne,
dove si recato solo un terzo degli
aventi diritto, in calo del 10 per cen-
Le forze kenyane
si ritirano
da Chisimaio
MO GADISCIO,
10.
Proprio
mentre si va ridefinendo limpegno delle truppe kenyane in
Somalia, si prospettano nuove
iniziative internazionali per
garantire formazione allesercito e alla polizia somali. Un
possibile impegno in questo
senso sta valutando, per esempio, la Germania, come ha
confermato ieri il ministero
della Difesa tedesco dopo anticipazioni di stampa.
Hanno intanto cominciato a
smobilitare da Chisimaio, seconda citt e secondo porto
della Somalia, le truppe kenyane che un anno e mezzo fa
avevano avuto un ruolo determinante nella vincente offensiva dellAmisom, la missione
dellUnione africana, contro
milizie ribelli islamiche somale
di al Shabaab, costrette al ritiro dopo aver per anni controllato la citt. Ai contingenti kenyani
stanno
subentrando
quelli della Sierra Leone e del
Burundi
A giudizio concorde degli
osservatori e della stampa locale, il ritiro dei kenyani da
Chisimaio risponde alle pressioni del governo di Mogadiscio secondo il quale la loro
presenza di ostacolo all ripristino dellautorit somala sulla
citt. Nei mesi scorsi, tra laltro, il Governo era stato accusato di aver determinato gli
esiti di conflitti tra fazioni somale rivali.
Riprendono
i colloqui
per il Sud Sudan
ADDIS ABEBA, 10. Due settimane dopo la firma di un cessate il fuoco
che in Sud Sudan stato tuttaltro
che rispettato, riprendono oggi ad
Addis Abeba i negoziati per fermare
il conflitto divampato a met dicembre tra i reparti dellesercito fedeli al
governo del presidente Salva Kiir
Mayardit e quelli che fanno riferimento allex vice presidente Rijrk
Machar. I negoziati sono promossi
dallAutorit intergovernativa per lo
sviluppo (Igad), un organismo che
raccoglie sei Stati africani. Nonostante la persistenza di scontri armati e il progressivo aggravamento della situazione umanitaria, fonti dellIgad si sono dette ottimiste sulla
possibilit di arrivare a un accordo
politico tra le parti e dare una soluzione negoziata al conflitto.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
In quella lista
Venezia non cera
di ALBERTO MANZONI
Papa Giovanni stato nominato
Patriarca di Venezia, prima in segreto, ma prima ancora che morisse
quello a cui doveva succedere.
Latmosfera nella sala civica di Sotto il Monte Giovanni XXIII di
quelle che si stampano nella mente
e nella memoria di chi
presente: le centinaia di
persone silenziose e attente, le vetrate che mostrano il pomeriggio piovoso
di sabato 8 febbraio ma
potremmo essere fuori dal
tempo la voce dellarcivescovo Loris Francesco
Capovilla che si muove
sicura, a dispetto dei suoi
novantanove anni, fra nomi di persone e di luoghi,
date, ore, circostanze.
Il 10 novembre 1952
monsignor Giovanni Battista Montini, sostituto
della Segreteria di Stato,
comunica ad Angelo Giuseppe Roncalli, Nunzio a
Parigi: Forse Lei non sa
che il Patriarca di Venezia
Agostini gravemente
malato e si prevede una
fine non lontana. Il Santo Padre ha
chiesto se Lei sarebbe disposto ad
accoglierne la successione. In questo veda un gesto di particolare attenzione di Sua Santit verso la
Sua persona. Lui riceve la lettera
il 14, la legge e scrive: Eccellenza,
ho letto, mi sono recato in cappella,
ho pregato, ho detto: nella mia vita
ho preso come mio motto Oboedientia et pax; se il Papa ha pensato
questo, disponga di me, io sono
pronto a tutto.
La Storia si fa voce nelle parole
di Capovilla e, come da una fonte
cipata il giorno stesso sul foglio vaticano ma prima ricorda monsignor Vincenzo Savio, bergamasco
di Osio Sotto e vescovo di BellunoFeltre, morto nel 2004, che soleva
dire: La misericordia di Dio non
esclude nessuno, frase che, riprendendo le parole del Papa, anche il
di MARCO BECK
i molti esponenti della
letteratura italiana vissuti tra il XVII e il
XVIII
secolo,
non
ascrivibili alllite dei
sommi ma comunque pervenuti a
esiti ragguardevoli, conserviamo
purtroppo unimmagine sbiadita e
riduttiva. il medaglione rimasto
impresso nella nostra memoria dai
lontani anni degli studi. Un medaglione comprendente appena una
manciata di brani antologici e
qualche sfuocato tratto biografico.
Nel caso di Giuseppe Parini,
brianzolo di nascita (Bosisio, 1729),
milanese di adozione e di morte
(1799), il clich si fonda su quanto
si in noi sedimentato a partire da
scarni segmenti del suo capolavoro
incompiuto, Il Giorno, e dallode
La caduta (1786), vivace autoritratto psicofisico.
Ecco perci che, le rare volte in
cui torniamo a evocare la sua figura, ci viene incontro un uomo
det carco, dal gi canuto capo e dal debil fianco, il cui
dubitante pi lo espone al rischio di capitomboli su strade infangate e scivolose.
Ma ecco la perfetta sintesi di
Dante Isella: Per Parini la bellezza della poesia, nella sublime serenit delle sue forme, lespressione
eternatrice dei massimi valori della
civilt. appunto questa la facies
con la quale Parini stato tramandato ai posteri per merito delle
amorose cure editoriali di un suo
discepolo, Francesco Reina: la fisionomia di un poeta civile capace
sia di unghiate satiriche sia di accensioni lirico-elegiache; di un fustigatore delloziosa dissolutezza in
cui si crogiolava gran parte
dellaristocrazia milanese di met
Settecento, ma anche di un cantore
del regime di vita sano e frugale
osservato dalla popolazione del
contado. Reina ci parla di un cultore della classicit greco-latina rivitalizzata in un italiano di tradizione umanistica; di un ex allievo
dei barnabiti fedele al sacerdozio
abbracciato nel 1754 pi per convenienza che per profondit di vocazione, ma sempre onorato anche
nel ruolo di precettore.
Prima di questo Parini consacrato come italo cigno, matre-penser del Settecento ambrosiano,
precursore di Foscolo e Manzoni,
pietra miliare nella storia della letteratura italiana finalmente liberatasi dalla sterile leziosit dellArcadia, per esistito anche un altro
Parini. Un poeta e prosatore no-
Convegno
sul nuovo
Concordato
Come si eleggeva
e come si elegge un Papa
Shakespeare agostiniano
di MARCO TIBALDI
Romeo e Giulietta ama e cambia
il mondo il titolo del musical
prodotto da David Zard in tour
in numerose citt italiane dopo
un pluriennale successo internazionale. Lopera musicale del
compositore Grard Presgurvic
ha i testi dello scrittore Vincenzo Incenzo, la regia di Giuliano
Peparini e la supervisione dello
stesso Zard. Il musical di par-
ticolare interesse per molti motivi, innanzitutto per aver riproposto il confronto con lintramontabile opera del genio shakespeariano, riletto non con
preoccupazione filologica, ma
con alcuni felici adattamenti alla
sensibilit contemporanea. Appare oggi in crisi il sogno di
chi, come Romeo e Giulietta,
intende coronare immediatamente il proprio amore davanti
allaltare? Su questo invece opportunamente si chiude la prima parte del musical, con una
coreografia che esalta, senza banalizzarlo, il matrimonio dei
due giovani sposi.
qui anche che viene spiegato il sottotitolo dellopera di sapore agostiniano: ama e cambia
il mondo. Lamore di cui si parla non infatti una generica filantropia, ma la relazione tra i
due giovani sposi. in questo
piccolo seme, apparentemente
feriale e privato, che sta invece
il segreto che pu cambiare la
tanto martoriata societ di ieri
come di oggi. Non dimentichiamo lo sfondo, sempre perenne
anche se con volti
mutevoli,
dellodio
familiare che incornicia e rabbuia la vicenda dei due amanti. Lodio, rappresentato in un balletto
del secondo atto, come una sorta di catena che riduce gli uomini a feroci animali
sembra sempre prevalere: muoiono gli
amici delle opposte
fazioni e, alla fine,
anche i due protagonisti, vittime di stratagemmi
inefficaci,
devono soccombere.
Il loro amore sembra
insufficiente a combattere lo strapotere dellodio e
della morte. Davanti a essi, si
infrange anche la granitica fede
di fra Lorenzo, descritto non
pi con i termini del testo originario, in cui la morte dei due
veniva presentata dal Principe
di Verona come un giusta punizione del cielo per lodio tra le
famiglie, ma con espressioni e
temi tratte dai tanti Giobbe
contemporanei, dallIvan de I
fratelli Karamazov al Camus de
La peste o addirittura al Wiesel
de La notte.
Il dar voce alle inquietudini
delluomo di fronte al dolore innocente si miscela alla superfi-
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
uellannuncio
di
Benedetto XVI, lo
scorso 11 febbraio,
ci ha sorpreso tutti.
Quanti interrogativi, quante supposizioni, quante
ipotesi, quante elucubrazioni.
Ma stato il gesto in cui culminava e si riassumeva il suo pontificato, nonch la traiettoria e la
logica della sua vita. Un pontificato e una vita che hanno sempre detto e affidato a noi uomini
il grande messaggio, la grande
verit, la grande luce di cui tutti
abbiamo bisogno, di cui il mondo ha bisogno: solo Dio.
Tutto insieme, allimprovviso,
e una volta per tutte, con quel
gesto, con quellannuncio, ci ha
detto e continua a dirci con la
sua vita nascosta con Cristo in
Dio, in un silenzio simile a quello di Nazaret o a quello della
croce, in una clausura
dedita alla preghiera e alla contemplazione, a Dio
e solo Dio, in kenosi o
spogliazione, imitando, o
piuttosto nutrendo, gli
Pubblichiamo un articolo scritto su
stessi sentimenti di Ges,
La Razn del 9 febbraio
come dice san Paolo ai
dal cardinale prefetto
Filippesi che Dio esidella Congregazione per il culto
ste, che Dio , che Dio
divino e la disciplina dei sacramenti.
amore, che Dio il centro di tutto, che ama gli
uomini con passione autentica (lo vediamo e lo tocchia- suoi modi furono squisiti, famimo con mano nella passione di liari, semplici, gentili, delicati,
suo Figlio), che non li abbando- cordialissimi, come lo erano verna, che suscita e genera una fi- so tutti. La questione per cui mi
ducia che trascende i calcoli e le aveva convocato fu sbrigata sustrategie umane, che guida e bito, e allora pass alla mia reconduce la storia, regge la Chie- cente nomina a vescovo di vila.
sa, se ne prende cura, lalimenta,
In quellincontro, come un palorienta, e noi siamo nelle sue dre o come un fratello maggiore,
mani, e che mani di amore e di mi parl pi o meno in questi
misericordia, di Padre vero.
termini: Il Santo Padre lha noIl gesto della rinuncia di Be- minata vescovo di vila, famosa
nedetto, da molti forse ancora per le sue mura, certo, ma imnon assimilato o visto parzial- portante soprattutto per santa
mente, con sguardo solamente Teresa di Ges e san Giovanni
umano, o con gli occhi calcola- della Croce, e lei sa che cosa ci
tori, politici o interessati con cui indicano questi santi: Solo Dio,
si vede quasi tutto oggi, quel ge- solo Dio basta. questo il punsto per me stato la sua encicli- to centrale del ministero episcoca migliore, il suo libro migliore, pale: Dio al di sopra di tutto, viil suo discorso migliore, perch vere e agire in comunione con la
con esso ci ha detto e scritto, fatvolont di Dio, essere testimoni
to carne della sua carne, il testo
di Dio, adorare Dio, annunciate
di ci che pi importante e
in ogni momento Dio, aiutare a
fondamentale per gli uomini:
conoscere e ad amare Dio; Dio
Dio. Nel suo libro Ges di Nazaret Benedetto XVI, affrontando il sempre e al di sopra di tutto.
tema delle tentazioni di Ges, si Dovrebbe essere ci la meta e
domanda: Che cosa ci ha por- lorizzonte del suo ministero epitato Ges veramente?; la sua ri- scopale, di ogni vescovo, e della
sposta molto semplice, ma in Chiesa. E questo, con la sua luessa c tutto ed contenuto tut- ce e con laiuto di Dio, e il sostegno dei santi di vila, mi ha
to: Ha portato Dio.
Anche Benedetto XVI ci ha guidato nei quasi ventidue anni
portato Dio, ha confidato in Lui di episcopato. Ed proprio quee ci ha affidato a Lui. E non ha sto che abbiamo potuto imparasbagliato. Prova ne Papa Fran- re, e che continuiamo a imparacesco, che gli succeduto: colui re, da Benedetto XVI.
Grazie davvero e di tutto cuoche Dio stesso ha scelto dopo di
lui per guidare la Chiesa lungo re, caro Benedetto XVI. ci di
cammini di continuit e non di cui tutti noi abbiamo bisogno,
rottura, lungo vie di speranza ed il futuro; cos seguiremo un
basti vedere la speranza che cammino sicuro, certo, luminoso,
Francesco sta suscitando e cos formeremo tutti insieme
lungo sentieri di misericordia e ununica fraternit verso quella
di carit che stiamo vedendo e nuova terra dove regnano la giutoccando con mano in France- stizia e lamore.
La Razn
Un anno dopo
uned 11 febbraio
La storia in meno di tre righe:
2013: tutto invece lesordio di Carlo Marroni
compiuto. So- su Il Sole 24 Ore del 9 febbraio.
no queste le pri- Allarticolo (canone) 332, comma
me righe del 2, del codice di diritto canonico, dolungo racconto che Gian Guido ve si prevede che nel caso che il
Vecchi, vaticanista del Corriere del- Romano Pontefice rinunci al suo ufla Sera, ha dedicato domenica ficio si richiede per la validit che la
scorsa allanniversario sul quotidiano rinuncia sia fatta liberamente e che
milanese. Il Pontefice, alle 10.55, venga debitamente manifestata, non
lascia lappartamento, scende in si richiede invece che qualcuno la
ascensore alla seconda loggia ed en- accetti. Tre righe che hanno pertra nel salone, il passo breve e un messo alla Chiesa di cambiare il corpo malcerto, laria patita ma lo so della sua storia.
sguardo determinato. Alle 11.41 i cardinali impallidiscono. Cinque minuti
pi tardi, alle 11.46,
il lancio Ansa della
vaticanista Giovanna Chirri informa il
mondo delle dimissioni. Iterum atque iterum, sillaba
Benedetto XVI.
Ratzinger spiega di aver preso la
sua decisione dopo
avere esaminato ripetutamente la propria coscienza, ancora e ancora, davanti a Dio. Nella
scelta del Pontefice
bisogna distinguere
la lunga maturazione della decisione,
la scelta della data
e il momento in cui
La prima pagina dellOsservatore Romano dell11-12 febbraio 2013
la comunica alle
e, in alto, Benedetto XVI che lascia
persone pi vicila Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico
ne.
Ratzinger, proseDopo aver commentato che le
gue Vecchi, ci pensava da tempo.
Con acribia da studioso, ha da dimissioni di Ratzinger, per quanto
tempo calcolato e programmato passate al setaccio, restano uno dei
ogni mossa. Nel libro Luce del misteri della storia della Chiesa, anmondo (2010), aveva prospettato che se lo stesso Papa teologo ha fatlipotesi: Quando un Papa giunge to di tutto per renderle chiare al
alla chiara consapevolezza di non mondo, Marroni conclude: Nelle
essere pi in grado fisicamente, dimissioni del Papa tedesco, il teolomentalmente e spiritualmente di go conciliare messo a guardia
svolgere lincarico affidatogli, allora dellortodossia wojtyliana e fatto saha il diritto e in alcune circostanze lire sulla cattedra di Pietro alla soanche il dovere di dimettersi. Ma glia degli ottantanni, c forse tutta
allora si era nel pieno dello scandalo la grandezza di Joseph Ratzinger,
pedofilia nel clero, che Benedetto che con questo gesto ha indicato alla sua Chiesa una nuova strada.
XVI ha combattuto come nessuno
E se Franca Giansoldati su Il
prima di lui, e cos aveva aggiunto:
Proprio in un tempo come questo Messaggero del 10 febbraio parla
si deve tenere duro e sopportare. E di una decisione meditata, un atto
ci fa anche nella primavera del di governo rivoluzionario di una lucidit
impressionante,
Rubn
2012. Scoppia lo scandalo Vatileaks,
Gmez del Barrio su La Razn
viene arrestato e processato il magdell8 febbraio ha scelto di ricordare
giordomo corvo Paolo Gabriele
lo choc della rinuncia attraverso gli
che gli rubava documenti riservati
occhi del fratello Georg, raccontandallo studio. Non il momento, so- done i momenti di gioia e di preocno mesi difficili di veleni e lotte di cupazione condivisa.
potere in Curia, Ratzinger ha gi
Marco Ansaldo su la Repubblideciso ma non intende dare la sen- ca del 7 febbraio dedica invece il
sazione di fuggire. Lo disse il 24 suo pezzo alla giornata tipo di
aprile 2005, nella messa di inizio del Ratzinger oggi. Il Papa emerito,
pontificato: Pregate per me, perch come aveva promesso, vive nascoio non fugga, per paura, davanti ai sto al mondo, e tuttavia non nascolupi. Cos aspetta che il processo si sto alla Chiesa. Spesso riceve visite:
concluda, aspetta che la commissio- cardinali, vescovi, sacerdoti di antica
ne cardinalizia che ha nominato per conoscenza, amici intellettuali, semindagare sugli scontri nella Curia pre con discrezione e riservatezza.
consegni a lui e solo a lui la relazio- E prosegue: Un anno fa, erano in
ne segreta che indica manovre e re- molti a temere che linedita presenza
sponsabilit. A dicembre ha tutti gli di due Papi in Vaticano potesse riveelementi per agire e fare pulizia, sa larsi quanto meno problematica. Coche urgente ma sente di non aver- s non stato. Nellex convento di
ne pi la forza. Affider il dossier al quattro piani (interrato compreso), e
dotato di ascensore, Benedetto si
successore.
Da Benedetto a Francesco
L11 febbraio dellanno scorso ricorda larcivescovo Georg Gnswein
in unintervista al Centro Televisivo Vaticano (Ctv) era una giornata
molto particolare. I sentimenti, dopo lannuncio della rinuncia di Papa
Benedetto erano tristezza ma anche gratitudine. chiaro che prendere
congedo sempre una cosa triste, una cosa che fa male, che dolorosa.
Daltra parte cera anche il sentimento della gratitudine per questi anni
che ho potuto vivere accanto a un grande Papa. Io lho saputo un po
prima, e certamente, quando il Papa me lha detto, me lha detto con
lordine di non dirlo a nessuno, e io non ho detto niente. Lo sapevo, per, nel momento in cui lha detto, mi ha scosso. Lultimo giorno del
Pontificato per me stato un giorno di un dolore abbastanza forte.
Nel corso dellintervista realizzata da Alessandro Di Bussolo la cui
prima parte si trova in rete sul sito del Ctv, mentre la versione integrale
sar pubblicata il 14 febbraio Gnswein ha quindi aggiunto: stato
un atto di grande coraggio, un atto anche rivoluzionario, che ha aperto
possibilit che nessuno poteva vedere in quel momento.
Lei ha gi detto gli fa quindi presente Di Bussolo che stato il
gesto di Benedetto a favorire anche il grande impatto emotivo di Francesco tra i fedeli. Credo fortemente in questo replica Gnswein
un aspetto che non si deve sottovalutare.
Noi stiamo tutti vedendo che limpatto di Papa Francesco sul mondo,
non soltanto sui fedeli nella Chiesa, ma sul mondo, un impatto enorme, e questo impatto stato anche favorito da parte di Papa Benedetto
nella rinuncia. Ha aperto una possibilit che finora non cera, e si vede
che Papa Francesco ha preso in mano questa situazione e ci rallegriamo
che oggi cos.
In occasione dei suoi trentanni, il Ctv ha anche realizzato un cofanetto di cinque dvd intitolato Da Benedetto a Francesco, che presenta le pi
importanti dirette che hanno segnato il cambio di Pontificato. Dall11
febbraio al 27 marzo, dalla rinuncia di Benedetto alla prima udienza di
Francesco: immagini senza commento di un pezzo cruciale della storia
della Chiesa. E del mondo.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 6
Il direttore della Caritas diocesana di Mostar-Duvno sulle manifestazioni di protesta nel Paese
La Bosnia ed Erzegovina
deve poter guardare avanti
Prima volta
per battisti e metodisti
di RICCARD O BURIGANA
La carcassa di unautomobile data alle fiamme durante lassalto alla sede di un partito politico a Mostar
Laccordo di Dayton
non ha portato lavoro n democrazia
SARAJEVO, 10. Sono rivolte figlie
delle elezioni del 2012 e soprattutto degli accordi di Dayton che
hanno segnato la divisione del
Paese nellindifferenza della comunit internazionale: larcivescovo
di Vrhbosna, cardinale Vinko
Pulji, commenta cos al Sir le
proteste in Bosnia ed Erzegovina
dove migliaia di manifestanti dal 5
febbraio scendono in piazza contro
la disoccupazione, la corruzione e
linefficienza della classe politica
che ritarda le riforme nel Paese.
Lattuale Governo, spiega il porporato, non vuole ascoltare il popolo che ora sta protestando.
Tuttavia, si tratta di una reazione
scomposta, distruttiva, che non
porta a nessun risultato positivo.
Una distruzione che non ha nulla
a che vedere con la protesta democratica. Per questo ho esortato i
manifestanti alla calma.
Per larcivescovo di Vrhbosna
riferisce il Sir la via duscita a
questo stato di cose andare a
nuove elezioni anche con laiuto
della comunit internazionale.
Lattuale sistema politico, infatti,
non in grado di rispondere alle
richieste legittime del popolo che
non chiede altro di avere uno Stato in cui tutti i cittadini siano
uguali, in cui la giustizia, la sanit,
le scuole funzionino, in cui ci siano programmi di assistenza, di formazione e di lavoro. Nel novembre 1995 laccordo di Dayton pose
fine a tre anni e mezzo di guerra
in Bosnia ed Erzegovina ma non
ro o temporaneo in Bosnia ed Erzegovina. Nulla di tutto questo, finora, stato fatto. Senza giovani
istruiti e il ritorno dei profughi
pregiati (ingegneri, architetti, medici, avvocati) il Paese spreca amaramente i suoi giorni.
Anche chi guarda avanti, chi si
impegna per il bene comune soffre
pesantemente questa situazione di
stallo. Il nostro Stato afferma il
direttore della Caritas diocesana di
Mostar-Duvno, don Ante Komadina non apprezza, come dovrebbe,
il lavoro che facciamo a Mostar e
nellErzegovina. Vediamo i politici
solo per le festivit e le elezioni.
Anche il lavoro della Caritas dipende dalle donazioni dallestero: La
Caritas tedesca, per ben quindici
anni, spiega il direttore, ha finanziato un progetto sulla cura degli
anziani a domicilio, terminato nel
dicembre scorso; liniziativa vedeva
coinvolte le Caritas bosniache di Sarajevo, di Banja Luka e la nostra. I
nostri governanti, in quindici anni,
non hanno mai pensato di organizzare un servizio analogo. Versante
disabilit, stessa musica. Abbiamo
convenzioni con i Comuni solo per
i reparti di lunga degenza, continua don Komadina, ma i nostri laboratori per bambini e adulti disabili, ben pi frequentati, si reggono
sulle donazioni del Governo austriaco e della Caritas diocesana di Linz.
Il laboratorio Betlemme di apljina non finanziato da nessuno: lo
teniamo aperto, a fatica.
Le Chiese cristiane collaborano
fra loro. La Chiesa ortodossa ha
unorganizzazione che si chiama
Dobrotvor, Il benefattore. Operiamo con la Chiesa ortodossa in
azioni caritative, aggiunge don
Komadina, soprattutto a vantaggio
degli anziani e dei disabili. Lavoriamo insieme agli ortodossi mantenendoci in stretto contatto con i loro parroci, per affrontare situazioni
personali o familiari. Per il sacerdote un altro problema stato quello di trovare i dentisti per i minori
disabili, cosa che gli riuscita grazie
allincontro con il vescovo di Trieste
e la locale Caritas diocesana. Anche
in questo caso, laiuto giunto da
fuori. Non riuscivamo a trovare
dentisti che curassero i piccoli con
handicap. Le famiglie erano molto
preoccupate. Poi, grazie a un medico dellospedale di Trieste, madre di
due bambini disabili, arrivata la
prima poltrona da dentista. Ormai
da sette anni, ogni gioved sera,
dentisti italiani giungono a Mostar:
lavorano il venerd e il sabato, fino
alle 21, per ripartire la domenica.
Unemergenza quella delle troppe donne che, nelle famiglie, subiscono la violenza di mariti disoccupati, dipendenti dallalcol, dalle
droghe e dal gioco dazzardo. Gestiamo una casa protetta, racconta
don Ante, per accogliere le donne
in grave pericolo e un consultorio
familiare, lunico dellintera Erzegovina. Lo Stato ne sprovvisto. Altro
grande problema sono i poveri che
arrivano da noi ogni giorno. Sono
poveri veramente, tanti i vecchi. Un
pensionato ha circa 155 euro al mese: se ha un appartamento deve pagare la corrente, il telefono, le medicine e non gli restano soldi per
mangiare. Spesso gli anziani hanno
bisogno di farmaci particolari, per
curare o controllare malattie complicate. Se non li trovano nelle farmacie statali un dramma: con i prezzi
di quelle private, curarsi diventa
proibitivo.
della missione, della memoria storica, dellinsegnamento e dellesperienza della fede. Con questi incontri battisti e metodisti desiderano
promuovere una maggiore comprensione delle peculiarit delle due tradizioni in modo da favorire un reciproco scambio dei doni spirituali
con i quali sostenere un rinnovamento della comunit ecclesiale che
sia alimentato anche dal dialogo
ecumenico.
Si deve procedere, ha aggiunto
Vasconcelos, nella direzione di una
maggiore partecipazione a una comune missione e testimonianza nel
mondo di Cristo, cos da identificare contenuti e modi per una pi
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 7
Il senso
della sofferenza
di FERDINAND O CANCELLI
Questo il senso veramente soprannaturale ed insieme umano della sofferenza. soprannaturale perch si radica nel mistero divino della redenzione del mondo, ed altres profondamente umano perch
in esso luomo ritrova se stesso, la
propria umanit, la propria dignit,
la propria missione. L11 febbraio
di trentanni fa Giovanni Paolo II
firmava la lettera apostolica Salvifici
doloris sul senso della sofferenza e
affrontava un tema tra i pi delicati.
La sintesi che il beato Giovanni
Paolo II ci offre nella lettera apostolica non solo non ha perso nulla
del suo valore, ma continua a offrire essenziali spunti di riflessione,
ancor pi alla luce dellattuale atteggiamento della societ occidentale di fronte alla sofferenza, quello
del netto rifiuto e del tentativo di
occultarla. Un filo rosso percorre il
documento: Dio e luomo, divinit
e umanit, senso soprannaturale e
senso umano vanno insieme, come
se il creatore avesse scelto di dire
alla creatura che proprio l dove il
cammino si fa pi difficile il suo
braccio e quello delluomo sono pi
fortemente luno nellaltro. Cos la
sofferenza, inseparabile dallesistenza delluomo nonostante la
tentazione di dimenticarla, ha un
primo senso soprannaturale appunto perch, ci dice Giovanni Paolo
II, entrata con Ges nella dimensione della redenzione, stata
lo strumento attraverso il quale il
Figlio di Dio ha vinto il peccato e
la morte. Nella Croce di Cristo
non solo si compiuta la redenzione mediante la sofferenza ma anche
la stessa sofferenza umana stata
redenta e ogni uomo ha una sua
partecipazione alla redenzione mediante la sofferenza, si fa stretto
collaboratore del progetto divino.
Il secondo senso quello umano:
pur restando il soffrire una prova,
a volte una prova alquanto dura,
luomo vi pu ritrovare se stesso in
due modi. I pazienti spesso ci mostrano una maturit, una profondit
di ZYGMUNT ZIMOWSKI
Questanno celebriamo la XXIII
Giornata mondiale del malato sul
tema: Fede e carit. ... anche noi
dobbiamo dare la vita per i fratelli
(1 Giovanni 3, 16). Tale giornata,
istituita da Giovanni Paolo II nella
memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, ci porta ad imitare
Maria, nostra Madre, donna di fede,
nellaccogliere la luce di Dio, che ci
permette di guardare ogni nostro
fratello malato come lei, con gli occhi di Cristo. In questa occasione
Papa Francesco ha rivolto alla Chiesa e in modo particolare alle persone ammalate e a tutti coloro che
prestano loro assistenza e cura un
messaggio nel quale tra laltro ha
Il dovere dellesemplarit
La Segreteria di Stato, essendo
lorgano che coadiuva da vicino il
Sommo Pontefice nellesercizio della sua suprema missione, dovr assumere, con cordiale e totale disponibilit, la conversione pastorale
proposta da Papa Francesco; anzi
diventarne, in un certo senso, modello per lintera Chiesa. Lo dice
larcivescovo Pietro Parolin, segretario di Stato, in unampia intervista
concessa a Stefania Falasca e pubblicata su Avvenire del 9 febbraio.
Il suo ritorno in Vaticano, il lavorare accanto a Papa Francesco,
Chiesa e diplomazia, riforma della
Curia, la stagione della fuga dei documenti, lIstituto per le opere di
religione, la Siria, la Cina, la situazione dei cristiani in Medio oriente,
i rapporti con la politica italiana sono gli argomenti trattati nel colloquio. Durante il quale il segretario
di Stato ha parlato dello stile del
servizio alla Chiesa, al Papa, alla
Santa Sede: La Chiesa ha detto
in proposito si serve non solo con
la nostra attivit, pur necessaria, ma
anche, e forse di pi, con la nostra
debolezza e la nostra fragilit, accolte nella fede.
questo lo stile di Papa Francesco. Quello stesso stile che deve
improntare anche il rapporto tra diplomazia e Chiesa. La Chiesa nella
sua storia ha detto lha considerata uno strumento a servizio della sua missione, in relazione alla sua
libert, alla libert religiosa e alla
pace nel mondo. E si detto convinto che in un mondo plurale,
che rischia la frammentazione, la diplomazia vaticana pu e deve affiancarsi agli uomini e ai popoli,
per aiutarli a rendersi conto che le
loro differenze sono una ricchezza e
una risorsa.
Affrontando largomento della riforma della Curia, larcivescovo Parolin ha disegnato il profilo di uno
strumento agile e snello, meno burocratico e pi efficace al servizio
della comunione e della missione
della Chiesa nel mondo di oggi,
Lutti nellepiscopato
Monsignor Deogratias Muganwa
Byabazaire, vescovo di Hoima in
Uganda, morto sabato scorso,
8 febbraio, a Entebbe, dopo una
lunga malattia. Il compianto presule era nato in Karujubu-Masindi, diocesi di Hoima, il 9 ottobre
1941, ed era stato ordinato sacerdote il 9 agosto 1969. Rettore del
seminario maggiore nazionale, il
21 maggio 1990 era eletto vescovo
coadiutore di Hoima. Ricevuta
lordinazione episcopale il successivo 18 agosto, era succeduto
per coadiuzione a Hoima il 9
marzo 1991. Le esequie saranno
celebrate nella cattedrale di Hoima gioved prossimo, 13 febbraio.
Monsignor Pius Suh Awa, vescovo emerito di Bua in Camerun, morto domenica 9 febbraio a Douala. Il compianto
presule aveva ottantatr anni ed
era stato colpito da un ictus cerebrale e di recente aveva subito
un intervento chirurgico. Nato a
Bamenda il 4 maggio 1930, era
stato ordinato sacerdote il 21 dicembre 1961. Eletto alla Chiesa
titolare di Auzegera e nel contempo nominato coadiutore di
Bua il 20 febbraio 1971, aveva ricevuto lordinazione episcopale il
successivo 30 maggio. Il 29 gennaio 1973 era succeduto per coadiuzione a Bua. Il 30 novembre
2006 aveva rinunciato al governo
pastorale della diocesi.
sione nellambito sanitario, non possono non sentirsi impegnati ad essere particolarmente fedeli a questa dimensione fondamentale della vocazione cristiana. La Chiesa, nella fedelt alla propria missione di sostegno ai credenti, e anche attraverso
lassociazionismo cattolico proprio
del mondo sanitario, si prodiga nella cura dei sofferenti, offrendo pure
il necessario aiuto spirituale a quanti
si dedicano al loro servizio. Lassistenza e la vicinanza ai malati una
via privilegiata di dialogo con tutti
gli uomini di buona volont, nonch
unoccasione unica di testimonianza
della coerenza della propria fede. La
sofferenza in un certo senso isola: il
proprio dolore intrasferibile. Ma la
luce della fede, tuttavia, fa di esso
occasione di un intenso scambio interpersonale: il malato si apre agli
altri, di cui ha bisogno, e gli altri si
sentono stimolati a donarsi a lui con
generosit.
Ma questo compito non appartiene soltanto agli operatori sanitari, in
quanto in ogni famiglia umana, prima o poi e in tonalit diverse, la
malattia si rende presente. Papa
Francesco ricorda poi che il Figlio
di Dio fatto uomo non ha tolto
dallesperienza umana la malattia e
la sofferenza, ma, assumendole in
s, le ha trasformate e ridimensionate. Ridimensionate, perch non hanno pi lultima parola, che invece
la vita nuova in pienezza; trasformate, perch in unione a Cristo da negative possono diventare positive.
La malattia non soltanto una delle
tante realt negative che Cristo vince con la sua morte redentrice; fa
parte anche dellinsieme del dolore
umano che lui stesso abbraccia per
farlo diventare strumento della nostra salvezza. La conseguenza del
peccato diventa cos il mezzo della
sua sconfitta. Se vogliamo veramente, insieme a Maria, configurarci con
suo Figlio, dobbiamo metterci al
servizio della creatura sofferente, per
lenire nella misura umanamente
possibile il suo dolore. Insieme a
Maria, Madre della grazia, siamo
anche in grado di vedere nel fratello
sofferente e bisognoso Cristo stesso,
e sperimentare nella fede che la nostra tenerezza verso il malato tenerezza donata a Cristo.
Nel suo messaggio il Papa ci ricorda anche che in forza del Battesimo e della Confermazione siamo
chiamati a conformarci a Cristo,
Buon Samaritano di tutti i sofferenti. Anzi proprio in questo che
abbiamo conosciuto lamore; nel
fatto che egli ha dato la sua vita per
noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli (1 Giovanni
3, 16). Come imparare ad avere anche noi questo sguardo pieno di un
amore che si concretizza nelle opere? Come vivere anche noi in modo
fattivo questa tenerezza verso il fratello malato e sofferente?
Prima di tutto dobbiamo ricordare e praticare sempre le opere di misericordia corporali e spirituali. La
carit una vera ed autentica prova
dellapertura della Chiesa verso gli
altri. La vita, lopera professionale e
la pastorale devono sorgere dallispirazione spirituale, il cui centro la
contemplazione di Cristo.
Ma per crescere nella tenerezza,
nella carit rispettosa e delicata
insegna ancora il Pontefice noi
abbiamo un modello cristiano a cui
dirigere con sicurezza lo sguardo.
la Madre di Ges e Madre nostra,
attenta alla voce di Dio e ai bisogni
e difficolt dei suoi figli. Questo
sguardo materno ha come destinatari privilegiati i figli pi bisognosi,
tra i quali hanno un posto preminente le persone ammalate.
Quindi Papa Francesco tornando
allimmagine della crocifissione, ricorda che quella scena ci fa capire
che non possiamo amare Dio se
non amiamo i fratelli. Chi sta sotto
la Croce con Maria, impara ad amare come Ges. La Croce la certezza dellamore fedele di Dio per
noi. La Croce di Cristo invita anche
a lasciarci contagiare da questo amore, ci insegna a guardare sempre laltro con misericordia e amore, soprattutto chi soffre, chi ha bisogno di
aiuto.
Lintuizione della nostra fede trinitaria, che ci permette di dire che
Dio amore (1 Giovanni 4, 8), ci
attrae a lui, rendendoci consapevoli
che questa verit proviene dallamore, e richiede a sua volta amore.
Non possiamo amare Dio se non
amiamo i fratelli! E chi ama vuole il
bene dellamato, non pu rimanere
indifferente, inoperoso di fronte al
Nomine
episcopali
Le nomine di oggi riguardano
Zambia e Argentina.
Moses Hamungole
vescovo di Monze
(Zambia)
nato il 1 maggio 1967 a Kafue, arcidiocesi di Lusaka. Ha
frequentato il seminario minore
di Mukasa e proseguito liter ordinario per la preparazione al sacerdozio presso il seminario filosofico Saint Augustine e il seminario teologico Saint Dominic di
Lusaka. Ordinato sacerdote il 6
agosto 1994 e incardinato a Lusaka, stato vicario della New Kanyama Parish (19941995); vicario
della
Railway-Chowa
Parish
(19951997); direttore della Radio
Yatsani e dellufficio comunicazioni dellarcidiocesi (19971999).
Dopo gli studi romani per la licenza in comunicazioni sociali
presso la Pontificia Universit
Gregoriana, risiedendo presso il
Pontificio Collegio San Paolo
(19992002), stato segretario per
le comunicazioni dellAmecea a
Nairobi, Kenya (20022008), e
presidente
di
Signis-Africa
(20022009). Conseguito il dottorato in comunicazioni sociali
presso lUniversit Cattolica di
Lovanio, Belgio (20082010),
tornato a Roma come direttore
dei programmi inglesi e kishwahili di Radio Vaticana.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 8
AllAngelus il pensiero del vescovo di Roma ai malati e il saluto agli atleti impegnati nei giochi olimpici di Soci
A messa
senza orologio
Appello alla salvaguardia del creato per prevenire i disastri provocati dal maltempo
La vocazione del cristiano
quella di essere una lampada
accesa che porta agli altri la luce
di Cristo. Lo ha ricordato
Papa Francesco allAngelus
di domenica 9 febbraio, in piazza
San Pietro.
Fratelli e sorelle, buongiorno!
Nel Vangelo di questa domenica,
che viene subito dopo le Beatitudini, Ges dice ai suoi discepoli: Voi
siete il sale della terra ... Voi siete la
luce del mondo (Mt 5, 13.14). Questo ci stupisce un po, se pensiamo a
chi aveva davanti Ges quando diceva queste parole. Chi erano quei
discepoli? Erano pescatori, gente
semplice... Ma Ges li guarda con
gli occhi di Dio, e la sua affermazione si capisce proprio come conseguenza delle Beatitudini. Egli vuole
dire: se sarete poveri in spirito, se
sarete miti, se sarete puri di cuore,
se sarete misericordiosi... voi sarete
il sale della terra e la luce del
mondo!
Per comprendere meglio queste
immagini, teniamo presente che la
Legge ebraica prescriveva di mettere
un po di sale sopra ogni offerta
presentata a Dio, come segno di alleanza. La luce, poi, per Israele era
il simbolo della rivelazione messianica che trionfa sulle tenebre del paganesimo. I cristiani, nuovo Israele,
ricevono dunque una missione nei
confronti di tutti gli uomini: con la
fede e con la carit possono orientare, consacrare, rendere feconda
lumanit. Tutti noi battezzati siamo
discepoli missionari e siamo chiama-
Dopodomani, 11 febbraio, celebreremo la memoria della Beata Vergine di Lourdes, e vivremo la Giornata Mondiale del Malato. loccasione propizia per mettere al centro
della comunit le persone malate.
Pregare per loro e con loro, stare loro vicini. Il Messaggio per questa
Giornata ispirato ad una espressione di san Giovanni: Fede e carit:
Anche noi dobbiamo dare la vita per
i fratelli (1 Gv 3, 16). In particolare, possiamo imitare latteggiamento
di Ges verso i malati, malati di
ogni genere: il Signore si prende cu-
luminosa, che porta luce, che sempre d luce! Una luce che non
sua, ma il regalo di Dio, il regalo di Ges. E noi portiamo questa
luce. Se il cristiano spegne questa
luce, la sua vita non ha senso: un
cristiano di nome soltanto, che non
porta la luce, una vita senza senso.
Ma io vorrei domandarvi adesso, come volete vivere voi? Come una
lampada accesa o come una lampada spenta? Accesa o spenta? Come
volete vivere? [la gente risponde:
Accesa!] Lampada accesa! proprio
Dio che ci d questa luce e noi la
diamo agli altri. Lampada accesa!
Questa la vocazione cristiana.
Paesi europei, a Roma per un convegno di studio; i fedeli delle parrocchie Santa Maria Immacolata e
San Vincenzo de Paoli in Roma,
quelli venuti da Cavallina e Montecarelli nel Mugello, da Lavello e da
Affi, la Comunit Sollievo, e la
Scuola di San Luca - Bovalino, in
Calabria.
Prego per quanti stanno soffrendo
danni e disagi a causa di calamit
naturali, in diversi Paesi anche qui
a Roma : sono loro vicino. La natura ci sfida ad essere solidali e attenti alla custodia del creato, anche
per prevenire, per quanto possibile,
le conseguenze pi gravi.
E prima di congedarmi, mi viene
in mente quella domanda che ho
fatto: lampada accesa o lampada
spenta? Cosa volete? Accesa o spenta? Il cristiano porta la luce! una
lampada accesa! Sempre avanti con
la luce di Ges!
A tutti auguro una buona domenica e buon pranzo. Arrivederci!
In questi giorni si svolgono a Sochi, in Russia, i Giochi Olimpici Invernali. Vorrei far giungere il mio
saluto agli organizzatori e a tutti gli
atleti, con lauspicio che sia una vera
festa dello sport e dellamicizia.
Saluto tutti i pellegrini presenti
oggi, le famiglie, i gruppi parrocchiali, le associazioni. In particolare
saluto gli insegnanti e gli studenti
provenienti dallInghilterra; il gruppo di teologhe cristiane di diversi
nia, in questo mistero della presenza del Signore fra noi. qualcosa
di diverso da altre forme della nostra devozione, ha precisato ancora
portando a esempio il presepio vivente che facciamo nelle parrocchie a Natale, o la Via Crucis che
facciamo nella Settimana Santa.
Queste, ha spiegato, sono rappresentazioni; leucaristia una commemorazione reale, cio una teofania. Dio si avvicina ed con noi
e noi partecipiamo del mistero della
redenzione.
Il Pontefice si poi riferito a un
altro comportamento assai comune
tra i cristiani: Quante volte ha
notato infatti contiamo i minuti...
Ho appena mezzora, devo andare
a messa.... Questo non latteggiamento proprio che ci chiede la
liturgia: la liturgia tempo di Dio e
spazio di Dio, e noi dobbiamo metterci l nel tempo di Dio, nello spazio di Dio e non guardare lorologio. La liturgia proprio entrare
nel mistero di Dio; lasciarsi portare
al mistero ed essere nel mistero
E, rivolgendosi proprio ai presenti alla celebrazione ha cos proseguito: Per esempio, io sono sicuro
che tutti voi venite qui per entrare
nel mistero. Forse per qualcuno ha
detto: Io devo andare a messa a
Santa Marta, perch nella gita turistica di Roma c da andare a visitare il Papa a Santa Marta tutte le
mattine.... No! Voi venite qui, noi
ci riuniamo qui, per entrare nel mistero. E questa la liturgia, il tempo di Dio, lo spazio di Dio, la nube di Dio che ci avvolge tutti.
Quindi Papa Francesco ha condiviso con i presenti alcuni ricordi
della sua infanzia: Io ricordo che
bambino, quando ci preparavano
alla prima Comunione, ci facevano
cantare O santo altare custodito
dagli angeli e questo ci faceva capire che laltare era custodito dagli
angeli, ci dava il senso della gloria
di Dio, dello spazio di Dio, del
tempo di Dio. E poi, quando ci facevano fare la prova per la comunione, portavano le ostie per fare la
prova e ci dicevano: Guardate che
queste non sono quelle che voi riceverete; queste non valgono niente,
perch poi ci sar la consacrazione. Ci facevano distinguere bene
una cosa dallaltra: il ricordo dalla
commemorazione. Dunque celebrare la liturgia significa avere
questa disponibilit per entrare nel
mistero di Dio, nel suo spazio, nel
suo tempo.
E, avviandosi a conclusione, il
Pontefice ha invitato i presenti a
chiedere oggi al Signore che ci dia
a tutti questo senso del sacro, questo senso che ci faccia capire che
una cosa pregare a casa, pregare
in chiesa, pregare il rosario, pregare
tante belle preghiere, fare la via
crucis, leggere la bibbia; e unaltra
cosa la celebrazione eucaristica.
Nella celebrazione entriamo nel mistero di Dio, in quella strada che
noi non possiamo controllare: lui
soltanto lunico, lui la gloria, lui
il potere. Chiediamo questa grazia: che il Signore ci insegni ad entrare nel mistero di Dio.
Appello del prefetto della Congregazione per le Chiese orientali nella festa di san Marone
na e la responsabilit
dei cristiani nel costruire il bene comune illuminati dallinsegnamento dei pastori.
Il prefetto del dicastero per le Chiese
orientali ha poi domandato di pregare
perch mai la fede e la
Chiesa siano asserviti a
una componente sociale
contro unaltra: si mantengano piuttosto equidistanti per servire i diritti spirituali e materiali di tutti indistintamente. A questo proposito
il porporato ha manifestato la sua vicinanza a
sua beatitudine Bchara
Boutros Ra, patriarca
di Antiochia dei Maroniti, e allepiscopato, facendo sue le parole del
messaggio diffuso pochi
giorni fa: Il Libano o
sar costruito insieme o
non sar.
Un ricordo poi stato riservato a Benedetto
XVI, che l11 febbraio
dello scorso anno ha rinunciato al pontificato proprio due
giorni dopo la celebrazione della festa di san Marone e lanniversario
della sua visita pastorale in Libano
per la consegna dellesortazione
apostolica Ecclesia in Medio Oriente.
In questa circostanza ha detto il
cardinale Sandri avvertiamo nel
cuore la profonda gratitudine che gli
dobbiamo per lamore a Cristo, alla
Chiesa e allumanit, che egli ci ha
insegnato con lalta parola e con la
vita.