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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 51 (46.593)

Citt del Vaticano

luned-marted 3-4 marzo 2014

AllAngelus accorato appello del Pontefice alla comunit internazionale per la soluzione della crisi attraverso il dialogo e la concordia

Per la pace in Ucraina


Papa Francesco ha ricordato che fino a quando ognuno cerca di accumulare per s non ci sar mai giustizia
La speranza del Papa che la comunit internazionale si adoperi seriamente per sostenere ogni
iniziativa in favore del dialogo e della concordia
per giungere a una pacificazione dellUcraina. E
in questo senso ha lanciato ieri, domenica 2 marzo, un nuovo accorato appello durante lAngelus in piazza San Pietro. Il Pontefice non ha
mancato di rivolgersi alle diverse componenti dello stesso popolo ucraino, affinch tutti si adoperino per superare le incomprensioni e per costruire insieme il futuro della Nazione. E ai fedeli ha
chiesto di continuare a sostenere con la preghiera
ogni sforzo messo in atto per restituire la pace al
Paese.

Prima della preghiera mariana Papa Francesco


aveva proposto una riflessione sul posto di Dio
nel cuore delluomo, messo in forse troppo spesso
dal desiderio della ricchezza. Un cuore occupato
dalla brama di possedere ha detto un cuore
vuoto di Dio. Per questo Ges ha pi volte ammonito i ricchi, perch forte per loro il rischio
di riporre la propria sicurezza nei beni di questo
mondo. Se invece si mette Dio al primo posto,
il suo amore ha spiegato conduce a condividere anche le ricchezze, a metterle al servizio di
progetti di solidariet e di sviluppo, come dimostrano tanti esempi, anche recenti, nella storia della Chiesa. Dunque, se confidando nella provvi-

Per gli Stati Uniti, la Russia rischia lesclusione dal

denza di Dio cerchiamo insieme il suo Regno,


allora a nessuno mancher il necessario per vivere
dignitosamente. Al contrario, finch ognuno
cerca di accumulare per s, non ci sar mai giustizia. Forse, ha riconosciuto, la strada che Ges
indica pu sembrare poco realistica rispetto alla
mentalit comune e ai problemi della crisi economica; ma, se ci si pensa bene ha ribadito
ci riporta alla giusta scala di valori. Egli dice: La
vita non vale forse pi del cibo e il corpo pi del
vestito?.
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G8

Kiev chiede aiuto allOccidente


KIEV, 3. Precipita la situazione in
Ucraina, dopo che stamane le guardie di frontiera di Kiev hanno segnalato un ammassarsi di veicoli corazzati sul lato russo dello stretto di
Kerch, il sottile canale che divide la
Crimea dalla Russia. E soprattutto
dopo che nelle scorse ore il presidente russo, Vladimir Putin, ha ottenuto il via libera del Parlamento a
un possibile intervento armato.

Una nota del portavoce della


guardia di frontiera ha inoltre riferito di movimenti di mezzi navali di
Mosca dentro e attorno al porto di
Sebastopoli, che ospita una parte
della flotta russa nel Mar Nero.
Nel timore di un drastico peggioramento della crisi, lUcraina con
il premier, Arseny Yatseniuk, che ha
senza mezzi termini parlato di disastro imminente ha chiesto aiu-

Ancora stragi di Boko Haram

Il nord est della Nigeria


in balia della guerra

to allOccidente. Quella russa non


una minaccia, di fatto una dichiarazione di guerra al mio Paese,
ha ammonito in inglese il primo ministro per rivolgersi a tutta la comunit internazionale, ma ha avvertito lUcraina non ceder mai la
Crimea. Subito dopo, tutte le forze armate sono state messe in allerta da combattimento, richiamati i
riservisti, chiuso lo spazio aereo a
tutti gli aerei non civili e rafforzata
la sicurezza nei siti chiave, a partire
dalle centrali nucleari.
Ieri, al termine di una giornata
convulsa, segnata da una febbrile
attivit diplomatica tra le due sponde dellAtlantico, la Casa Bianca ha
diffuso una nota che sancisce lappoggio a Kiev e lisolamento internazionale di Putin. Noi, i leader
di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti, con il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e il presidente della Commissione europea, Jos Manuel D uro
Barroso esordisce il comunicato
congiunto ci uniamo per condannare la chiara violazione della Russia della sovranit e integrit territoriale dellUcraina.
E a rincarare la dose ci ha pensato il segretario di Stato americano,
John Kerry, che ha minacciato di
escludere la Russia dal G8. Per ora
la decisione di sospendere le attivit preparatorie del prossimo G8 di
Soci, a giugno, finch ci saranno
tensioni nella regione.
Da Mosca, per, sono arrivati
messaggi contraddittori. Durante

una trasmissione televisiva, il vice


ministro degli Esteri, Grigory
Karasin (anche rappresentante di
Putin nella sessione demergenza
del Parlamento, che ha dato il via
libera alluso dellesercito in Ucraina), ha detto che la Russia non
vuole la guerra. Siamo contrari
alluso di questa terminologia per
discutere delle nostre relazioni con
lUcraina, che ci cos vicina, ha
aggiunto. Penso che questa decisione ridimensioni molte persone e
mostri la seriet delle intenzioni
della Federazione russa ha poi
spiegato Karasin, rivolgendosi ai
Paesi occidentali che hanno minacciato di espellere la Russia dal G8.
Gli Stati Uniti hanno annunciato
oggi la richiesta di un invio immediato in Ucraina di osservatori
dellOrganizzazione per la cooperazione e le sicurezza in Europa
(Osce). Lambasciatore statunitense,
Daniel Baer, ha chiesto che la missione dellOsce assicuri la protezione dei diritti delle minoranze e il rispetto dellintegrit territoriale.
E prima dellodierno Consiglio
degli esteri dellUe a Bruxelles, ci
sar una riunione di coordinamento
tra gli staff di alto livello di Duro
Barroso e Van Rompuy, con lalto
rappresentante per gli Affari esteri e
la Politica di sicurezza dellUe, Catherine Ashton. Sar presente anche
il presidente del Comitato militare
dellUe, il generale francese Patrick
de Rousiers. Il vertice straordinario
dei capi di Stato e di Governo dei
Ventotto dovrebbe invece avere luogo gioved.

Bambini sul luogo dellattentato a Maiduguri (Reuters)

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ABUJA, 3. Guerra a Borno titolano oggi i quotidiani nigeriani


dopo gli attentati e le violenze che
si sono rinnovati nel fine settimana nel nord est del Paese, a conferma di come quelle tormentate
regioni siano ormai in balia delle
armi. Del resto, gi tre giorni fa il
Governo del presidente Goodluck
Jonathan aveva ammesso, per la
prima volta con un comunicato ufficiale, che quella contro il gruppo
di matrice fondamentalista islamica Boko Haram ormai una vera
e propria guerra.
Nel fine settimana se ne avuta
lennesima e tragica conferma con
due stragi perpetrate da Boko Haram, prima a Maiduguri, la capitale dello Stato del Borno, e poi a
Mainok, una cittadina a non molti
chilometri di distanza, con un bi-

The Lady in number 6


racconta Alice Herz Sommer

Beethoven
come religione
CRISTIANA D OBNER

A PAGINA

lancio di quasi un centinaio di


morti e di decine di feriti.
A Maiduguri c stato un duplice attentato in un locale pubblico.
Due esplosioni avvenute sabato
sera a pochi minuti di distanza
hanno provocato pi di cinquanta
morti. Tra le vittime ci sono anche
diversi bambini, che insieme con
altri appassionati di calcio stavano
guardando una partita in televisione nel locale preso di mira da Boko Haram. Come in casi precedenti, la strage maggiore stata
provocata dalla seconda esplosione
tra le persone accorse a prestare
soccorso alle vittime della prima.
A Mainok, appena unora dopo,
c stato invece lattacco di un
commando di uomini armati con
fucili automatici e lanciarazzi che
hanno ucciso 39 persone e hanno
dato alle fiamme numerose abitazioni.
Da parte sua, lesercito riferisce
di operazioni terrestri e aeree che
avrebbero consentito di distruggere basi di Boko Haram a Daggu e
Yazza, sempre nel Borno.
Come tutte le guerre, anche
quella nel nord est della Nigeria
sta provocando unondata di profughi. Secondo fonti delle Nazioni
Unite sono oltre trecentomila i civili in fuga.

Udienza ai vescovi spagnoli in visita ad limina

Cittadini in piazza Indipendenza a Kiev (LaPresse/Ap)

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto in
udienza nel pomeriggio di sabato 1 marzo il Professor George
Weigel.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza:
Sua Eminenza Reverendissima
il Signor Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per lEvangelizzazione dei
Popoli;
le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Jess Sanz Montes, Arcivescovo di Oviedo (Spagna), con
lAusiliare, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Juan Antonio Menndez Fernndez, Vescovo titolare di Nasai, in visita
ad limina Apostolorum;
Julin Barrio Barrio, Arcivescovo di Santiago de Compostela (Spagna), in visita ad limina
Apostolorum;
Camilo Lorenzo Iglesias, Vescovo di Astorga (Spagna), in visita ad limina Apostolorum;

Nessuno escluso
dalla vigna del Signore

Julin Lpez Martn, Vescovo di Len (Spagna), in visita


ad limina Apostolorum;
Vicente Jimnez Zamora,
Vescovo di Santander (Spagna),
in visita ad limina Apostolorum;
Alfonso Carrasco Rouco,
Vescovo di Lugo (Spagna), in visita ad limina Apostolorum;
Manuel Snchez Monge,
Vescovo di Mondoedo-Ferrol
(Spagna), in visita ad limina
Apostolorum;
Jos Leonardo Lemos Montanet, Vescovo di Orense (Spagna), in visita ad limina Apostolorum;
Luis Quintero Fiuza, Vescovo di Tui-Vigo (Spagna), in visita ad limina Apostolorum.
Il Santo Padre ha nominato
Prelato Segretario Generale della
Segreteria per lEconomia il Reverendo Monsignore Alfred Xuereb, Officiale della Segreteria di
Stato.

I decreti di nomina del prefetto e del prelato


segretario generale della Segreteria per lEconomia
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LOSSERVATORE ROMANO

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luned-marted 3-4 marzo 2014

Stallo anche nella trattativa per il Kordofan meridionale

Ancora bombardamenti sulla citt di Beni

Tra Santa Sede e Burundi

Non si sblocca
la crisi
in Sud Sudan

Ripresa dei combattimenti


in Nord Kivu

Scambio
degli strumenti
di ratifica

ADDIS ABEBA, 3. Non si sblocca la


crisi nel Sud Sudan precipitato da
da met dicembre nella guerra civile. I ribelli che fanno riferimento
allex vicepresidente Rijek Machar
hanno detto oggi di essere pronti
ad accettare in linea di principio la
proposta di formare un Governo di
transizione, ma solo a condizioni
che non ne faccia parte il presidente Salva Kiir Mayardit. Il portavoce di Machar, James Gatdet Dak,
tornato ad accusare il presidente di
leadership dittatoriale e violenta
che ha portato a caos e uccisioni.
Nel frattempo, ad Addis Abeba
sono in stallo anche i negoziati sul-

Scelto il candidato
del Frelimo
per la presidenza
del Mozambico
MAPUTO, 3. Il ministro della Difesa mozambicano, Felipe Nyussi, stato scelto dal Fronte di liberazione del Mozambico (Frelimo) come candidato alla presidenza del Paese nelle elezioni
che in ottobre dovranno decidere il successore del capo di Stato
uscente, Armando Emilio Guebuza, anchegli del Frelimo, il
partito da sempre al potere. La
scelta di Nyussi stata fatta ieri
al termine della riunione del comitato centrale del Frelimo tenuta da gioved scorso a Motola, nel sud del Paese. Nyussi,
considerato particolarmente vicino a Guezeba, ha ottenuto il 46
per cento delle preferenze dei
circa duecento membri del comitato centrale. Il 23 per cento
dei voti sono andati allex primo
ministro Luisa Diogo, legata
allex presidente Joaquim Chissano.
Dalla fine della guerra civile,
nel 1992, il Frelimo ha vinto tutte le elezioni nazionali. Nonostante la relativa poca notoriet
nel Paese, Nyussi sembrerebbe
quindi destinato a un successo,
anche se a sfidarlo saranno quasi certamente le due figure pi
conosciute dellopposizione: il
leader degli ex ribelli della Resistenza nazionale mozambicana,
Afonso Dhlakama, e quello del
Movimento democratico del
Mozambico, Daviz Simango.

KINSHASA, 3. Una ripresa dei combattimenti stata registrata nel fine


settimana nella tormentata regione
orientale del Nord Kivu. Colpi di
mortaio si sono abbattuti sulla citt
di Beni, provocando secondo fonti
locali il ferimento di almeno tre persone. Il governatore del Nord Kivu,
Julien Paluku, ha confermato lattacco, senza peraltro poter specificare
quale gruppo sia da ritenerne responsabile.
Lesercito congolese e la Monusco, la missione dellOnu nella Repubblica Democratica del Congo,
sono impegnati in Nord Kivu contro
diversi gruppi armati. Dopo la sconfitta militare dei ribelli congolesi del
movimento del 23 marzo (M23), sono state avviate in particolare operazioni contro gli ugandesi delle Forze
alleate democratiche - Esercito nazionale per la liberazione dellUganda (Adf-Nalu), attivi da oltre un decennio proprio nellarea di Beni, e
contro i ribelli hutu rwandesi delle
Forze democratiche di liberazione
del Rwanda (Fdlr) riparati in territorio congolese dopo il genocidio dei
tutsi in Rwanda del 1994.
Diverse fonti, comunque, sostengono che oltre alle Asf-Nalu, alle
Fdlr e ad altre formazioni minori,
anche frange dellM23 starebbero
riarmandosi.

la regione sudanese del Kordofan


meridionale tra il Governo di
Khartoum e i ribelli del Movimento di liberazione del popolo sudanese - Nord (Slpm-N) considerato
legato allomonimo gruppo al governo in Sud Sudan. Mediatori
dellUnione africana hanno comunicato ieri che si arrivati a unimpasse sulle proposte da loro formulate. In una nota viene specificato
che i mediatori, nellimpossibilit
di far ottenere subito un confronto
diretto tra Khartoum e i ribelli,
hanno deciso di rimettere la questione al Consiglio dellUnione
africana per la pace e la sicurezza,
invitando nel frattempo le due parti a formulare proposte in vista di
uneventuale ripresa dei negoziati.
Nel Kordofan meridionale, come
pure nellAlto Nilo, gli scontri armati non si sono mai interrotti dopo la dichiarazione dindipendenza
nel Sud Sudan del luglio 2011, cos
come resta aperta tra Khartoum e
Juba la questione della sovranit
sulla regione petrolifera contesa
dellAbyei.
Il protrarsi delle crisi da una
parte e dallaltra della frontiera
aggrava di ora in ora lemergenza
umanitaria che vede coinvolte ormai ben oltre un milione di persone.

Ma la protesta antigovernativa non si ferma

Lento ritorno alla normalit


a Bangkok

Estremisti
uccisi dallesercito
in Algeria
ALGERI, 3. Tre miliziani del
gruppo Al Qaeda per il Maghreb islamico (Aqmi) sono stati
uccisi ieri in uno scontro armato
con lesercito algerino nella zona
di Tizi Ouzou, nella regione
della Cabilia, a 110 chilometri a
est della capitale Algeri. Nel
darne notizia, il ministero della
Difesa algerino ha specificato
che lo scontro uno di quelli
ingaggiati dai soldati durante
unoperazione di rastrellamento
nella zona montagnosa Sid Ali
Bounab, a una quindicina di
chilometri a est Tizi Ouzou.
Una nota ministeriale aggiunge
che nelloperazione, incominciata marted scorso e conclusa ieri
sera, i militari avevano in precedenza ucciso altri due miliziani
dellAqmi. Le forze governative
hanno inoltre individuato diversi
rifugi del gruppo islamista nella
zona, nei quali hanno sequestrato ingenti quantitativi di armi e
munizioni.

Il riposo di un manifestante nella capitale thailandese (LaPresse/Ap)

ornet@ossrom.va
http://www.osservatoreromano.va

PYONGYANG, 3. La Corea del


Nord ha lanciato oggi due missili
a corto raggio dalla costa orientale nel mar del Giappone. Lo riferisce lagenzia di stampa ufficiale
sudcoreana Yonhap, citando il
ministero della Difesa di Seoul.
I missili sono stati lanciati dalla
zona di Gitdaeryeong e da
Wonsan, sulla costa orientale del
Paese asiatico.
Si ritiene che i vettori usati abbiano una copertura fino a cinquecento chilometri, ha dichiarato
un funzionario del ministero della
Difesa sudcoreano citato in forma
anonima dalla Yonhap.
Appena gioved scorso, il regime comunista della Corea del
Nord aveva lanciato, sempre nel
mar del Giappone, quattro missili
a breve raggio, verosimilmente
una serie di scud di fabbricazione
sovietica con una gittata di duecento chilometri. Si trattato di
un passo giunto a stretto giro
dallavvio delle annuali esercitazioni militari tra gli eserciti della
Corea del Sud e degli Stati Uniti,
che Pyongyang accusa essere una
prova generale per un attacco armato ai suoi danni, nonch dal
ciclo di riunioni tra le famiglie separate dalla Guerra di Corea
(1950-53), le prime da ottobre del
2010.

Manifestanti per le strade di Caracas


CARACAS, 3. Pi di ventimila venezuelani sono scesi in piazza, ieri, a
Caracas
rispondendo
allinvito
dellopposizione a manifestare contro
il Governo e contro il presidente Nicolas Maduro. In particolare, riferisce la France Presse, i dimostranti
hanno voluto denunciare il clima di
insicurezza in varie parti del Paese,
come pure lalto costo della vita che
continua a gravare sulle fasce meno
abbienti della popolazione. Alla manifestazione hanno preso parte numerosi studenti, che dal canto loro

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

00120 Citt del Vaticano

BANGKOK, 3. Dopo le violenze delle


scorse settimane, che hanno provocato 21 morti e settecento feriti, la
decisione dei manifestanti antigovernativi thailandesi di concentrare le
forze in un unico accampamento ha
consentito alla capitale di tornare
lentamente alla normalit.
I dimostranti hanno abbandonato
i vari presidi nel centro di Bangkok,
soprattutto nei pressi delle sedi ministeriali, per confluire in un unico
accampamento,
nel
parco
Lumpinhi. A Bangkok, sono anche
state segnalate decine di bunker di
sacchi di sabbia messi dai soldati in
posizioni strategiche, in particolare
attorno ai siti governativi. E anche
pi ronde, soprattutto nelle ore notturne. Lintenzione dichiarata dei
vertici militari ridurre il numero
delle aggressioni e delle vittime e
creare uno spazio di sicurezza sempre pi incisivo.
Ma la crisi non affatto finita.
anche fallito il tentativo di organizzare un confronto televisivo tra il
primo
ministro
thailandese,
Yingluck Shinawatra, e il leader della protesta antigovernativa, lex vice
premier Suthep Thaugsuban, che ha
confermato di volere continuare a
manifestare per ottenere le dimissioni dellintero Esecutivo e nuove elezioni legislative.

La Corea del Nord


lancia
due missili
a corto raggio

Pi di ventimila persone denunciano il clima di insicurezza nel Paese

LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum

Piccoli profughi nel campo di Nyakabande (Reuters)

hanno sollecitato una migliore gestione di questa delicata situazione


che mette anche a rischio il futuro
dei giovani, a partire dal versante lavoro. La manifestazione di ieri ha
poi puntato il dito contro la crisi
economica che sta segnando il Paese
e di conseguenza provocando un diffuso malcontento.
Nei giorni scorsi sono divampati a
Caracas e in altre citt violenti scontri che hanno causato morti e feriti.
A fronte di questa situazione, lO nu
ha espresso una forte condanna. In

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

TIPO GRAFIA VATICANA


EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Carlo Di Cicco

don Sergio Pellini S.D.B.

vicedirettore

Piero Di Domenicantonio
caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

direttore generale

un comunicato diffuso a Ginevra,


lalto commissario per i Diritti umani, Navi Pillay, ha esortato il Governo e lopposizione al dialogo. Nello
stesso tempo ha chiesto indagini imparziali su ogni caso di morte e ferimento. Pillay si anche detta
preoccupata per lalto numero di arrestati e per le notizie riguardanti
persone detenute in isolamento.
La comunit internazionale sta seguendo con costante attenzione
levolversi della situazione nel Paese,
con il timore che possa degenerare.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

Si sono di conseguenza intensificati


gli appelli al dialogo e a un costruttivo confronto. intervenuto fra gli
altri il segretario di Stato americano,
John Kerry, il quale ha auspicato che
le parti coinvolte stabiliscano quanto
prima un clima di dialogo per il bene del Paese. Ma finora gli scontri,
in tre settimane, hanno provocato diciassette morti e il ferimento di pi
di 260 persone, secondo il bilancio
fornito dalla procuratrice generale,
Luisa Ortega.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

Venerd, 28 febbraio 2014, nella


sede del Ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica del
Burundi, S.E. il Sig. Laurent Kavakure, Ministro degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale, e S.E. Mons. Franco
Coppola, Arcivescovo titolare di
Vinda e Nunzio Apostolico, munito dei Pieni Poteri, hanno proceduto allo Scambio degli strumenti di ratifica dellAccordoquadro tra la Santa Sede e la Repubblica del Burundi su materie
di comune interesse, firmato a
Bujumbura il 6 novembre 2012.
Hanno assistito al solenne atto
per parte della Santa Sede: S.E.
Mons. Gervais Banshimiyubusa,
Vescovo di Ngozi e Presidente
della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Burundi (C.E.C.A.B.);
S.E. Mons. Evariste Ngoyagoye,
Arcivescovo di Bujumbura e Vicepresidente della C.E.C.A.B.; S.E.
Mons. Simon Ntamwana, Arcivescovo di Gitega; S.E. Mons. Joaquim Ntahondereye, Vescovo di
Muyinga; S.E. Mons. Bonaventure Nahimana, Vescovo di Rutana;
S.E. Mons. Georges Bizimana,
Vescovo Coadiutore eletto di Bubanza; il Rev.do Jos Nahum Jairo Salas Castaeda, Addetto della
Nunziatura Apostolica in Burundi; e il Rev.do A. Lambert Niciteretse, Segretario Generale della
C.E.C.A.B.;
per parte della Repubblica del
Burundi: il Sig. Emile Butoyi, Capo del Protocollo presso il Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale; il
Sig. Ambasciatore Egyde Ndikuriyo, Direttore Generale per lEuropa, lAmerica e le Organizzazioni Non Governative; il Sig.
Ambasciatore Antoine Ntahobwa,
Direttore per lAmerica; il Sig.
Ambasciatore Ernest Ndabashintze, Consigliere del Ministro degli
Affari Esteri; e la Sig.ra Emerence
Nahonkuriye, Assistente a.i. del
Ministro degli Affari Esteri.
LAccordo-quadro, prendendo
atto delle buone relazioni che si
sono sviluppate tra la Santa Sede
e il Burundi negli ultimi cinquantanni, definisce e garantisce
lo statuto giuridico della Chiesa
cattolica e regola vari ambiti, tra
cui il matrimonio canonico, i luoghi di culto, le istituzioni cattoliche di istruzione e di educazione,
lattivit
assistenziale-caritativa
della Chiesa, la cura pastorale
nelle forze armate e nelle istituzioni penitenziarie ed ospedaliere,
e il regime patrimoniale e fiscale.
LAccordo-quadro, che consiste
di un Preambolo e di 22 Articoli
con un Allegato, entrato in vigore con lo scambio degli strumenti di ratifica, a norma dellarticolo 22, 1.

Washington
chiusa
per neve
WASHINGTON, 3. Emergenza maltempo nella parte orientale degli
Stati Uniti. Lapprossimarsi di
una nuova tempesta di neve ha
costretto oggi le autorit a stelle e
a strisce a decidere di tenere chiusi tutti gli uffici federali della capitale Washington. Gi allinizio
di febbraio, Washington era stata
investita da una tempesta di neve,
la peggiore degli ultimi novantanni. Anche in quelloccasione, oltre ai due aeroporti (cancellati oltre 3.300 voli), tutti gli uffici federali vennero chiusi e pi di
ottocentomila persone rimasero
per ore senza energia elettrica per
guasti alla rete. Londata di maltempo si trasfer poi verso il nord
est, investendo Boston, Portland
e anche New York.

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Alfonso DellErario, direttore generale


Romano Ruosi, vicedirettore generale

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telefono 02 30221/3003, fax 02 30223214

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Banca Carige
Credito Valtellinese

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 3-4 marzo 2014

pagina 3

Rotta la tregua a Yarmuk

Confronto sul negoziato

Nel Vicino e Medio oriente

Scontri
in un campo
di profughi
palestinesi in Siria

Netanyahu a Washington
per incontrare Obama

Vaccinazioni dellO nu
contro la poliomielite

DAMASCO, 3. Il conflitto siriano si


avvita in scontri di tutti contro
tutti e le diverse tregue concordate sui singoli fronti vengono subito infrante. accaduto nel campo
profughi palestinese di Yarmuk, a
sud di Damasco, dove si segnalano bombardamenti in violazione
del cessate il fuoco in vigore da
met febbraio dopo mesi di violenze sanguinose. Secondo fonti
dellopposizione siriana, a scontrarsi sono le milizie islamiste del
Fronte al Nusra, e quelle del
Fronte popolare palestinese, un
gruppo storicamente legato al
Governo di Damasco.
Un altro gruppo armato islamista, lo Stato islamico dellIraq e
del Levante, ha distrutto un santuario sufi a Tel Marouf, un villaggio vicino alla citt di
Qamishli, nel nord della Siria, in
una zona abitata in prevalenza da
curdi. Nel darne notizia, il sito
dinformazione Al Bawaba precisa
che gli aggressori hanno sequestrato circa cinquanta abitanti del
villaggio e bruciato le case situate
nei pressi delledificio religioso.
Alla situazione in Siria, oltre
che di quella in Corea del Nord,
dedicata la sessione del Consiglio dellOnu per i Diritti umani
che si tiene oggi e domani a Ginevra. Ai lavori partecipa il Segretario generale dellOnu, Ban
Ki-moon, che ha in agenda anche
un incontro con il ministro degli
Esteri russo, Serghiei Lavrov. Il
colloquio tra i due riguarder soprattutto la crisi in Ucraina, ma
anche quella siriana, come conferma la presenza allincontro
dellinviato per la Siria dellO nu
e della Lega araba, Lakhdar
Brahimi.
Intanto il Governo siriano ha
consegnato durante il fine settimana il quinto carico di agenti
chimici del proprio arsenale al
porto di Latakia, dove stato imbarcato sul cargo norvegese
Taiko. Secondo fonti dellO rganizzazione per la prevenzione delle armi chimiche (Opac) citate
dallagenzia Ansa, si tratta del carico pi consistente consegnato finora: 170 tonnellate di materiale
cosiddetto di priorit 2, cio di
sostanze meno pericolose di quelle finora avviate alla distruzione.
Nei prossimi giorni dovrebbero
avvenire ulteriori trasporti, a conferma che il Governo di Damasco
ha deciso di accelerare le operazioni del piano di disarmo, sulle
quali dovr dare una valutazione
il consiglio esecutivo dellO pac
che si riunir domani.

WASHINGTON, 3. Il primo ministro israeliano, Benjamin


Netanyahu, oggi a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Le dichiarazioni
della vigilia sembrano confermare una divergenza di vedute tra lAmministrazione statunitense e il Governo
israeliano riguardo al processo di pace con i palestinesi e
alla questione iraniana. Poco prima di partire,
Netanyahu ha detto che intende resistere alle pressioni
in merito che gli verranno da Obama. Discuteremo la
questione iraniana e il processo diplomatico con i palestinesi, ha dichiarato Netanyahu mentre si imbarcava
sullaereo, aggiungendo che negli ultimi anni lo Stato
di Israele stato sottoposto a varie pressioni e le abbiamo respinte. accaduto e continuer a essere cos.
Fonti diplomatiche citate dalla stampa statunitense sostengono che Obama, il quale ricever tra due settimane
anche il presidente palestinese Abu Mazen, intende insi-

stere affinch Netanyahu accetti limpostazione per i negoziati di pace che sta mettendo a punto il segretario di
Stato americano, John Kerry, in modo da poter prolungare le trattative oltre la scadenza del 29 aprile, ipotesi
che vede Netanyahu contrario. Anche lAutorit palestinese, comunque, ha gi fatto sapere di considerare in
modo negativo lallungamento dei tempi della trattativa
preventivato da Kerry. Questultimo, peraltro, non ha
ancora presentato ufficialmente alle parti il suo piano,
conscio delle difficolt che riguardano tutti i temi in discussione: confini, sicurezza, insediamenti israeliani in
Cisgiordania e a Gerusalemme est, rifugiati, reciproco riconoscimento, fine del conflitto.
Secondo una delle fonti governative di Washington
citate dal New York Times, per Barack Obama quella
di oggi potrebbe comunque essere la vera opportunit
di intervenire per sbloccare lo stallo.

AMMAN, 3. Una vasta campagna di


vaccinazione contro la poliomielite
stata avviata nelle ultime ore in
tutto il Vicino e Medio Oriente,
dopo la scoperta di numerosi casi.
Lo hanno annunciato alla stampa
fonti delle Nazioni Unite.
LUnicef (il Fondo dellOnu per
linfanzia) ha precisato in un comunicato che a breve saranno vaccinati oltre dieci milioni di bambini
in Siria, Iraq, Egitto, Giordania e
Libano. La poliomielite non conosce frontiere ha ammonito in
una nota Ala Alwan, direttore regionale dellOms, lO rganizzazione
mondiale della sanit.

Sospesi i raid aerei sulle aree tribali per rilanciare i colloqui di pace

Islamabad tende la mano ai talebani

Le prime indicazioni fanno pensare che il micidiale virus di cui


sono state trovate tracce anche in
campioni raccolti in Israele e nella
Striscia di Gaza arriverebbe dal
Pakistan, una delle ultime aree al
mondo sistematicamente colpite da
questa malattia. In ottobre il virus
era stato individuato anche in molti campi profughi in Siria. Il ministro della Sanit di Damasco aveva
detto che focolai di polio erano ricomparsi dopo ben quindici anni.
Ora, vista la gravit della malattia, altamente contagiosa, lUnicef
ritiene che la campagna di vaccinazione vada estesa e, secondo le informazioni disponibili, sette Paesi
del Vicino e Medio Oriente prevedono di vaccinare nei prossimi sei
mesi 22 milioni di bambini.
La poliomielite una malattia
molto pericolosa che colpisce soprattutto i bambini di meno di cinque anni. Pu provocare paralisi in
poche ore e, nei casi pi acuti, pu
in breve portare alla morte. Il contagio molto semplice e pu avvenire attraverso lingestione di acqua
o cibi contaminati, o attraverso la
saliva e le goccioline emesse con i
colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. Attualmente, la poliomielite endemica in Afghanistan, Nigeria e
Pakistan.

Febbraio
di sangue
in Iraq

Talebani depongono le armi (Afp)

ISLAMABAD, 3. Per dare un segnale


forte nellambito dei colloqui di pace con i talebani, avviati nei giorni
scorsi e poi arenatisi, le autorit di
Islamabad hanno comunicato, ieri,
la sospensione dei raid aerei contro i
miliziani nelle zone tribali. Questo
annuncio segue quello formulato,
sabato, dai talebani, secondo cui per
due mesi essi simpegneranno a os-

El Sissi confermato vicepremier e ministro della Difesa

Giura
il Governo egiziano ad interim

servare un cessate il fuoco: una mossa che vorrebbe essere una premessa
per un pi lungo periodo di pace,
senza violenze. Il ministro dellInterno, Chudry Nisar Ali Khan, in
una nota, ha dichiarato che il Governo e le forze armate pakistane si
riservano comunque il diritto di rispondere in modo appropriato a
qualsiasi atto di violenza dei talebani. Fino a qualche mese fa sembrava
remota la possibilit di un dialogo,
seppure di basso profilo, tra Islamabad e i miliziani. Nelle ultime settimane, invece, progressi, sul piano
delle trattative, sono stati compiuti:
almeno sulla carta. La dichiarazione
di intenti, infatti, non ancora garanzia che la volont di riconciliazione si traduca in fatti concreti. Basti pensare alluccisione di ventitr
guardie di frontiera pakistane, a Karachi, compiuta da un commando di
talebani qualche giorno dopo lavvio

dei negoziati. La strage ha provocato lo stallo delle trattative e ha confermato quanto sia ancora incerto e
fluido uno scenario cui arrida un
sufficiente livello di ordine e sicurezza.
Intanto il primo ministro pakistano, Nawaz Sharif, persegue con determinazione la sua linea politica, illustrata gi chiaramente subito dopo
la sua nomina: vale a dire che il dialogo con i talebani una condizione
essenziale per riportare nel territorio, costantemente segnato dalle violenze, un clima rappacificato. Il premier tra laltro continua a sottolineare che il Pakistan rappresenter un
intelocutore credibile e affidabile
nellambito della politica internazionale solo quando si sar dimostrato
in grado di gestire la presenza dei
miliziani nel territorio.
Ma il problema di fondo resta
sempre lo stesso: quanto siano affi-

Dimostranti assaltano
il Parlamento libico

Ibrahim Mahleb (Reuters)

IL CAIRO, 3. Ha giurato, nella giornata di sabato, il nuovo Governo egiziano ad interim guidato dal primo ministro Ibrahim Mahleb, che aveva
ricevuto lincarico dal presidente Adly Mansour dopo le dimissioni di
Hazem El Beblawi. Il capo delle forze armate, Abdel Fatah El Sissi, rimasto a capo del ministero della Difesa ed stato confermato vicepremier. Segnala lAnsa che El Sissi, deciso a partecipare alle elezioni presidenziali previste in primavera, dovrebbe comunque dimettersi per candidarsi: secondo alcuni osservatori lo far solo dopo la promulgazione della legge elettorale sullo scrutinio presidenziale. Oltre a El Sissi sono stati
confermati il ministro degli Esteri, Nabil Fahmi, e quello dellInterno,
Mohamed Ibrahim. Hanno giurato anche quattro donne, a capo dei dicasteri dellInformazione, del Lavoro, dellAmbiente e dei Servizi sociali.

TRIPOLI, 3. Una folla inferocita ha


invaso ieri a Tripoli la sede del Congresso generale nazionale, lAssemblea costituente che al momento il
massimo organo istituzionale del
Paese, aggredendo e ferendo con
colpi darma da fuoco due deputati.
Lo ha reso noto il portavoce del
Congresso, Omar Hmidane, parlando alla televisione nazionale, precisando che sono state distrutte anche
le autovetture di alcuni deputati. I
manifestanti hanno fatto irruzione
per protestare contro il prolungamento del mandato del Parlamento,
che doveva sciogliersi il 7 febbraio e
indire nuove elezioni, e per il rapimento, poche ore prima, di un loro
simpatizzante durante un sit-in
allesterno delledificio.
Alcuni tra i manifestanti ritengono invece che i rapitori che hanno
anche incendiato le tende dei partecipanti al sit-in appartengano a
cellule di operazioni di rivoluzionari

in Libia, un gruppo di ex ribelli agli


ordini del Congresso. Questultimo
e il Governo di transizione, fortemente criticati dagli oppositori per
non essere riusciti a portare sicurezza e mettere fine allanarchia che regna nel Paese dalla caduta del colonnello Gheddafi, nellottobre 2011,
hanno suscitato unondata di rabbia
con la decisione di prolungare il loro mandato fino alla fine del 2014.
E a Bengasi, nella ancora pi turbolenta Cirenaica, un ingegnere
francese, che lavorava presso un
centro medico, stato assassinato a
colpi darma da fuoco vicenda
confermata poco dopo dal ministero
degli Esteri di Parigi mentre un
ufficiale delle forze speciali morto
per lo scoppio di una bomba piazzata sulla sua automobile. A una
quarantina di chilometri dalla citt,
infine, sono stati rinvenuti i cadaveri
di cinque uomini, assassinati a colpi
darma da fuoco.

dabili, in realt, i talebani. Da un


lato, infatti, fanno sedere una loro
delegazione al tavolo delle trattative,
dallaltro compiono stragi nel mezzo
dei negoziati. E a conferma di ci,
giunta ieri la notizia che uomini armati hanno attaccato con armi automatiche e granate un tribunale di
Islamabad. Lassalto ha causato la
morte di dieci persone, tra cui un
giudice. Questo attacco stato compiuto poco dopo che i talebani avevano annunciato il cessate il fuoco
per due mesi. Il Governo pakistano,
insomma, si trova a gestire un doppio versante in merito ai talebani,
cercando di dialogare con chi tra i
miliziani disposto a farlo, e impugnando le armi per arginare le violenze delle frange pi estremiste. In
questo contesto sinserisce loffensiva che lesercito sta preparando nel
Nord Waziristan per distruggere le
strategiche postazioni talebane.

BAGHDAD, 3. Sono 730 le vittime


delle violenze in Iraq nel solo mese
di febbraio. Il dato stato fornito
dalla missione delle Nazioni Unite
in Iraq, precisando che tra le vittime figurano 564 civili e 193 agenti
delle forze di sicurezza. LOnu riferisce poi che in attentati e imboscate 1.179 civili sono stati feriti.
Nel comunicato diffuso dalle
Nazioni Unite sono state escluse le
vittime della provincia occidentale
di Al Anbar, dove sono esplosi violenti scontri dopo che a fine dicembre le forze di polizia sono intervenute per smantellare un accampamento, alla periferia di Ramadi, dove si erano riuniti numerosi manifestanti che protestavano
contro il Governo. Secondo il consiglio provinciale di Al Anbar, comunque, nellarea sono state 298 le
vittime civili e 1.198 i feriti. Nella
citt di Ramadi sono stati 189 i civili uccisi, e a Falluja, altro centro
di violenti scontri, le persone rimaste uccise sono state 109.
Si appreso intanto che un
gruppo armato iracheno ha minacciato di attaccare laeroporto internazionale di Baghdad. La minaccia
contenuta in un comunicato diffuso dal gruppo denominato
Consiglio militare generale dei rivoluzionari dellIraq. Nel comunicato si legge che le installazioni
dellaeroporto si trasformeranno in
una zona di operazioni da combattimento.

Ancora vittime civili


in Afghanistan
KABUL, 3. Non si fermano le violenze nel territorio afghano. Anche
ieri infatti si sono registrate vittime
civili. Quattordici persone, tra cui
due donne e due bambini, sono
morte in seguito allesplosione di
unautobomba a Pul-iAlam, capoluogo della provincia centrale di
Logar. Come ha precisato Din
Mohammad Darwesh, portavoce
del governo provinciale, la vettura
carica di esplosivo deflagrata in
un parcheggio.
Questo attacco conferma che la
situazione nel Paese resta critica,
mentre si fanno sempre pi pressanti gli interrogativi sul futuro
dellAfghanistan dopo il 2014, ovvero quando sar stato completato il
ritiro del contingente internazionale. Il persistente stallo nei negoziati
riguardo alla firma dellaccordo sulla sicurezza getta ombre minacciose
su un Paese le cui forze locali saranno chiamate da sole ad arginare

le violenze dei talebani. Il presidente afghano, Hamid Karzai, non arretra di un passo e rimane deciso a
firmare lintesa solo dopo le elezioni presidenziali, fissate per il 5 aprile. Gli Stati Uniti, invece, premono
perch la firma sia posta il prima
possibile: se ci non sar fatto, quasi sicuramente scatter la cosiddetta
opzione zero, ovvero nessun soldato
statunitense, anche solo con compiti logistici, rimarr sul suolo afghano. In questi giorni scesa in campo anche la Nato: il segretario generale, Anders Fogh Rasmussen, ha
detto senza preamboli che se laccordo sulla sicurezza non sar firmato, entro lanno lAlleanza atlantica lascer il Paese. Nello stesso
tempo Rasmussen ha invitato Karzai a rivedere, nellinteresse stesso
dellAfghanistan, la sua posizione.
Ma per il momento il presidente afghano ha restituito al mittente ogni
sollecitazione in merito.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

luned-marted 3-4 marzo 2014

Come parla Jorge Mario Bergoglio

una favola, un cuento chino


Quando vi raccontano che stata abolita la schiavit non ci credete
di JORGE MILIA
arlava della condizione di
tante persone sfruttate
clandestinamente quando
glielho sentito dire, o forse, proprio il contesto in
cui ha usato la frase ha fatto s che
la notassi. Quando vi raccontano
che nel 1813 stata abolita la schiavit nel nostro Paese, non ci credete,
sono cuentos chinos (favole cinesi).
La schiavit esiste ancora, in quei laboratori clandestini dove gli immigranti sono rinchiusi a lavorare ore e
ore e dove mangiano e dormono
senza poter uscire. L ogni macchinario, ogni giaciglio, ogni bagno
sporco uno strumento di tortura.
Era il 23 settembre 2011, giornata in-

Quel
Nietzsche
inatteso
Si intitola Con le periferie nel
cuore (Cinisello Balsamo,
Edizioni San Paolo, 2014,
pagine 148, euro 14) lultimo
libro di Raffaele Luise, ma
potrebbe chiamarsi cronache dalla primavera della
Chiesa, un risveglio nato
da gesti, costumi, atteggiamenti che hanno ridestato
lattenzione del mondo.
Luise, vaticanista Rai, ricostruisce alcuni snodi del primo anno di pontificato di
Papa Francesco: dalla scelta
di abitare a Santa Marta alla visita a Lampedusa. Tutti risponde Gustavo Zagrebelski
alle
domande
dellautore cattolici e non
cattolici, credenti o non cre-

Carlo Carr, La musa metafisica


(1917, Milano, Pinacoteca di Brera)

denti in una religione, siamo degli apprendisti, ed essendo degli apprendisti possiamo apprendere luno
dallaltro. Tra laltro, il
confine tra credenza e non
credenza, per sua natura,
spesso assai sottile, come
possiamo vedere in questa
poesia, praticamente sconosciuta, del non ancora ventenne Friederich Nietzsche,
Al Dio ignoto: Potessi liberarmi, /obbligarmi a servirlo/ Io voglio conoscerti,
Ignoto / penetrato nella
mia anima / come tormenta
che scuote la mia vita / Oh,
imprendibile, somigliante a
me stesso! / Io voglio conoscerti; di pi, servirti.
Nel volume La gioia di
ogni giorno, (Milano, Mondadori, 2014, pagine 159, euro 14) invece, Giuliano Vigini accompagna il lettore in
un viaggio alla scoperta della virt pi sottovalutata,
misconosciuta e fraintesa
della vita cristiana, la letizia;
lungo i trenta capitoli del libro il percorso guidato si
snoda attraverso il s che
apre alla speranza, fino ad
arrivare al pane della vita
per sempre dei capitoli finali: un approfondimento sulla figura del pastore e il
programma di vita predicare la verit, fare il bene,
rallegrare lesistenza.

ternazionale contro lo sfruttamento


sessuale e la tratta di persone. Aveva
attorno una piccola folla di persone
in piazza Once, a Buenos Aires, attente e in ascolto di quel che diceva,
mentre altre, lungo via Rivadavia,

re, neologismi in termine tecnico; altre sono espressioni popolari a cui


ricorreva per farci capire in maniera
pi immediata dei concetti complessi
o profondi. Poi, una volta pronunciate nel contesto e con il significato
che gli dava lui, anche noi
avremmo incominciato a
Non smette di creare neologismi
usarle con il giro che gli
aveva impresso. Per noi
o di usare espressioni popolari
alunni era naturale sentirlo
un suo modo di far sapere
parlare cos. Non ha mai
smesso di creare neologialla gente di tutti i ceti sociali
smi o di usare espressioni
che il pastore parla il loro linguaggio
popolari. un suo modo
di far sapere alla gente di
passavano e gettavano unocchiata tutti i ceti sociali che il pastore parla
fugace. L gli venne su dal di dentro il loro stesso linguaggio. Del resto lo
questa espressione del cuento chino ri- diceva sempre: Bisogna parlare in
ferito alla presunta abolizione della modo tale che la gente capisca.
Nel 1813 nel territorio delle allora
schiavit.
Come si vede Papa Francesco non Province riunite del Ro de la Plata
ha cominciato a coniare i suoi ber- fu abolita la schiavit per decreto, e
goglismi dopo il 13 marzo 2013.
una capacit, la sua, una disposizione lessicale la potremmo chiamare,
ben radicata. Da quando? Non lo
so, non posso dire da sempre ma il
suo modo gergale di esprimersi nato, o per lo meno si forgiato, proprio ai tempi in cui era un nostro
Pubblichiamo nella tradugiovane insegnante di letteratura.
zione dallo spagnolo di MariaDi espressioni sue, tipiche, ne
na Gabriela Jann un articopossiamo trovare molte nel corso
lo uscito in rete sul sito di Aldella sua vita argentina. Alcune sono
ver Metalli Terre dAmerica.
vere e proprie parole create ex novo,
Lautore un giornalista, gi
che non esistono nel dizionario della
alunno di Bergoglio quando
Real Academia spagnola, espressioni
questi insegnava Letteratura e
create sul momento per esprimere al
Psicologia a Santa Fe negli anmeglio quello che sente di voler dini 1964 e 1965.

Terre dAmerica

con essa i titoli nobiliari e gli strumenti di tortura. Tutti gli argentini
studiano questo evento sin dalla
scuola elementare. A loro volta sanno che esiste un vero e proprio esercito di immigrati che si riversa nella
capitale dalle province pi povere
dai paesi limitrofi. Immigranti illegali che sono schiavizzati, la maggior
parte delle volte dai propri connazionali che sono arrivati prima di loro e hanno gi acquisito lo status di
legali. Due cose risapute, labolizione della schiavit e la schiavizzazione di tanti immigrati, due cose in
contraddizione aperta tra di loro.
Ecco perch quando lallora arcivescovo disse quella frase lapidaria
non credete al cuento chino dellabolizione della schiavit tutti, proprio
tutti i destinatari, hanno capito al
volo cosa volesse dire.
Comunque posso capire che qualche europeo, pochi per la verit,
possa anche far fatica ad apprezzare
la ruvidezza popolare di Francesco.
Hanno dalla loro lattenuante di non
conoscere la realt latinoamericana,
di aver solo sentito parlare di religiosit popolare e di baraccopoli gonfie
di narcotrafficanti e delinquenti; tutto vero, ma forse non hanno mai saputo o nessuno glielo ha detto
che in questi luoghi infernali, oltre e
in mezzo ai delinquenti c tantissima gente povera di mezzi ma ricchissima di fede e umanit. un
mondo che non ben conosciuto,
dove la Chiesa grazie anche a Bergoglio ha gettato radici, dove la
fede presente in modo diverso da

Lingresso della chiesa della Vergine dei Miracoli di Caacup in una baraccopoli di Buenos Aires

come lo nelle citt europee. Che


poi non c nemmeno bisogno di andare tanto lontano con la geografia.
Nella stessa Buenos Aires convivono due realt, due Paesi diversi. E
spesso una parte non sa dellaltra o
non vuole saperne nulla. Nasce cos
la fiaba cinese della schiavit abolita
una volta per sempre, con un colpo
di penna. Ma non cos. E lespressione usata dallarcivescovo lo ha
detto in un modo chiaro e forte. Nel
parlare comune dellabitante di Buenos Aires e in generale in tutta lArgentina, con lespressione fiaba ci-

nese sintende qualcosa che non


pu essere vera.
La Cina, lontana e sconosciuta, ha
stimolato storie incredibili. Probabilmente lespressione cuentos chinos
nata nel porto della citt dove i marinai stupivano chi volesse ascoltarli
raccontando cose incredibili alle
orecchie dei presenti, cose che avevano visto o vissuto in terre lontane ed
enigmatiche.
Ma non crediate che la fabulazione, o larte di affabulare per nascondere una qualche realt, sia una prerogativa dei marinai. No. I politici, i
governanti, la praticano eccome.

Nei documenti raccolti nel fondo intitolato a Eugenio Morreale

Un fascista contro Hitler


di CARLO PULSONI
Tra i quotidiani che si resero immediatamente
conto del pericolo nazista, una volta ottenuto
da Hitler il cancellierato, spicca certamente
lOsservatore Romano.
Nel 1933, nella rubrica Acta diurna, Guido Gonella, un giovane di ventotto anni chiamato come commentatore di politica estera da
monsignor Giovanni Battista Montini, cominci a registrare la natura illiberale del regime
nazista, le sue convinzioni eugenetiche subito
trasformate in legge, la spinta al riarmo, la sua
politica espansionistica, in primis nei confronti
dellAustria, culminata nel tentativo di colpo
di Stato e nellassassinio del cancelliere Dolfuss. Gonella arriva perfino a intuire i drammatici sviluppi futuri gi a fine 1934: Si chiude oggi lanno pi cruciale del dopoguerra.
Chi guarda innanzi cercando di scrutare nelle
cose doggi le possibilit di domani non pu
non chiedersi se il 1934 debba considerarsi una
tragica parentesi o il primo atto di un dramma
del quale non difficile prevedere lepilogo
(31 dicembre 1934 1 gennaio 1935). Ancora in
parte da scrivere invece la fortuna che ebbe
il Partito nazionalsocialista tedesco nei giornali
italiani prima della sua ascesa al potere.
Apre nuove prospettive di ricerca il fondo
Morreale donato dagli eredi allArchivio storico-diplomatico del ministero italiano degli Affari Esteri. Eugenio Morreale, corrispondente
da Vienna del Popolo dItalia nonch funzionario del ministero degli Esteri, fu tra i primi giornalisti a prendere in seria considerazione lancora marginale partito di Hitler, come
ricorda lui stesso in un articolo apparso nella
Gazzetta del Popolo del 6 ottobre 1953:
Conobbi Hitler nel 1929. Di ritorno dai Balcani, trovai sul mio tavolo, a Vienna, un telegramma del mio redattore capo che mi ingiungeva di partire subito per Monaco e riferire
sul processo Hitler. Alla fine del processo,
ebbi con Hitler unintervista e mi convinsi che
egli era il pi diretto ed autentico prodotto del
trattato di pace imposto dai vincitori alla Germania vinta. Tutta la concezione di Hitler, in
fatto di politica estera, non faceva altro che capovolgere la lettera di quel trattato, dove si
leggeva un no, Hitler poneva un s, e viceversa. Lintervista a cui allude Morreale larticolo giustappunto intitolato Come la pensa Hitler uscito nel Popolo dItalia il 18 maggio
1929, nel quale egli non si limita a rendere
conto delle abilit propagandistiche di Hitler,
diversamente dalla vulgata del periodo che lo
considerava una sorta di pagliaccio, ma fornisce anche, sotto forma di citazione, una summa del pensiero di Hitler.
Resta da capire per quale motivo Morreale
fu sollecitato dal suo caporedattore a recarsi a
Monaco per riferire del processo a Hitler. La
risposta si trova nel fondo sopra menzionato.
Si tratta di due missive: la prima del 29 aprile
1929 di Philipp Bouler, segretario del Partito
nazionalsocialista, alla redazione del Popolo
dItalia, nella quale si caldeggia la presenza
di qualche inviato del giornale al processo, dal
momento che Hitler parler nelloccasione dei

rapporti italo-tedeschi come leader del movimento nazionalsocialista, partito strettamente


legato al fascismo italiano. La seconda del 3
maggio di Lido Cajani, caporedattore del giornale, in cui si invita Morreale a recarsi a Monaco e riferire sulle dichiarazioni che Hitler far sui rapporti tra Italia e Germania.
Dal ritrovamento di queste due lettere si
pu notare da un lato linteresse del partito
nazista nellaccreditarsi presso la stampa italia-

Giornalista
e funzionario
agli Esteri
Espulso da Vienna a ridosso
dellAnschluss la figlia Margherita
ricorda che membri della comunit
ebraica andarono a salutarlo in stazione,
presaghi forse dei tragici avvenimenti
futuri a Morreale viene affidato il
consolato di Baltimore (1937). Da qui, a
seguito dellemanazione delle leggi
razziali, egli ironizza su di esse
componendo una poesia che invia a
Giuseppe Cosmelli, console italiano a
Washington (Voi, Signoria, che vi
metteste in capo / di scoprire il prepuzio
allimpiegato / e, non contento, scriveste
daccapo / per sapere se celibe o
sposato // e se la donna sua fra le
antenate / non conti una trisavola
israelita, / di grazia, Signori, cos?
Scherzate? / o la Vostra ragion che s
smarrita?...). Nel 1941 viene cacciato
dagli Stati Uniti, a causa della rottura
delle relazioni con i Paesi dellAsse, e
diviene console in Malaga. Caduto il
fascismo, egli, antinazista di lunga data,
decide di rappresentare gli interessi della
Repubblica sociale italiana,
individuando in essa la continuit della
patria. Finita la guerra e restituite le
consegne al ministero degli Esteri,
Morreale decide di restare in Spagna,
dichiarandosi disponibile a subire un
regolare processo, qualora vi siano
accuse nei suoi confronti. Allinizio degli
anni Cinquanta torna alla sua vecchia
professione di giornalista e inizia a
collaborare con importanti organi di
stampa: scrive per la Gazzetta del
Popolo, La Nazione, il Corriere
dInformazione, pubblicando articoli
dove si occupa principalmente del
periodo della guerra. Sulla Gazzetta
del Popolo del 1 novembre 1953 scrive
larticolo Nellarchivio degli orrori, i
documenti di un tragico destino, dove
definisce lOlocausto una delle pi
nefande manifestazioni della guerra
tedesca.

diceva oggi, non mi hanno mai scoraggiato: sar questione di tempo!.


Se in questi primi articoli si pu
constatare un atteggiamento neutrale
di Morreale nei confronti del nazismo,
la sua posizione cambia radicalmente
con lascesa al potere di Hitler e con
lassassinio di Dolfuss, come dimostrano i suoi giudizi impietosi sul Reich
in un articolo del 1934: Nei problemi
particolari il nazional-socialismo ha
cercato di dar seguito, con fortuna
maggiore o minore o addirittura con
disgrazia, ad una serie di idee preconcette, ammesse prima e sostenute poi
con quella rigidit che proprio della
gente germanica. Quanto allItalia, diciamo francamente la nostra opinione
avvertendo che si venuta formando
sulla base di comuni osservazioni generali, oltre che in seguito a tre colloqui col Fhrer tra il 1929 ed il 1930, a
Monaco ed a Norimberga, e con persone vicine al Fhrer. Se sbagliamo,
tanto meglio. Il nazional-socialismo ricerca lamicizia dellItalia non per
quello che essa vale nel consolidamento di un equilibrio europeo, ma per fini pi egoisti e meno pacifici: perch
esso assume come verit storica lostilit dellItalia per la Francia e ritiene
quindi lItalia lunico valido alleato
contro il suo vicino doltre Reno. Laltro capo di accusa che giunge dal Reina come forza che persegue una politica filoi- ch, il presunto terrorismo del governo di Vientaliana, sulla base anche della consonanza na, non ha bisogno di essere confutato: tropideologica col fascismo, dallaltro lintento del po chiaro ormai e troppo documentato che il
Popolo dItalia di vedere cosa si propone di governo austriaco si trova nella necessit di
fare questo leader politico ancora poco noto, doversi difendere da un terrorismo che viene
accusato di svendere allItalia i fratelli tede- dallesterno e che non rifugge da nessun mezzo: dalla calunnia al delitto. In direzione
schi dellAlto Adige.
Del resto sar lo stesso Morreale che nel gi- dellAustria, la politica del Reich ha trovato la
ro di pochi mesi torner a dedicare un altro massima resistenza perch ha trascurato un
fattore fondamentale della vita dei
popoli: la storia dellAustria ha un
Di ritorno dai Balcani
millennio di storia indipendente
che le fa ancor oggi apprezzare
trovai sul mio tavolo
lindipendenza e le fa agognare la
un telegramma del mio redattore capo
ripresa di un cammino che, per
quanto aspro, sempre il pi diche mi chiedeva di partire subito per Monaco
ritto. Dalla storia sboccia unidea
Conobbi il Fhrer nel 1929
di patria: Dolfuss caduto per essa, ma le idee non si uccidono.
lungo articolo al nazismo: mi riferisco al pezzo
Non possibile affermare che Gonella e
scritto da Norimberga (7 agosto), dal titolo Morreale si siano personalmente conosciuti,
Germania, svegliati! Ladunata degli hitleriani a anche se con ogni verosimiglianza si lessero
Norimberga. Comprende a pieno le prospettive reciprocamente. Certo che testimoniano un
future del movimento, a prescindere dallironia modo di fare giornalismo che, oltre ad essere
che lo circonda, e anche il suo forte collante poco accomodante con le posizioni di politica
antisemita: Berlino canzona, ironizza o finge estera che il fascismo andava assumendo, li
di ignorare: arrischia di svegliarsi troppo tardi porta a rischiare di persona per quanto scrise questa diana continua. Pare quindi che del- vono: Gonella fu dapprima sottoposto a vigila pregiudiziale antisemita Hitler si serva come lanza speciale da parte del regime e nel 1939
di barriera insormontabile per impedire even- perfino arrestato (venne liberato grazie allintuali allettamenti alle fusioni. Possibile, invece, tercessione, sembra, di Montini); Morreale fu
egli ritiene la collaborazione in fatto di politi- cacciato da Vienna a seguito delle pressioni
ca estera ed attende che la logica dei suoi ra- naziste su Ciano. Un duplice esempio di
gionamenti pieghi i pi vicini a riconoscere la deontologia e di coerenza con le proprie idee
necessit di un avvicinamento tra la Germania a scapito di vantaggi professionali ed econoe lItalia. Ed uomo tenace: gli insuccessi, mi mici.

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 3-4 marzo 2014

pagina 5

A proposito della rivoluzione del gender

Nel documentario The Lady in number 6 la vita di Alice Herz Sommer

Tre miti
da smascherare

Beethoven come religione

tivo della rivoluzione del gender


di permettere a tutti i cittadiniominciamo con lo individui del mondo di accedere
smascherare tre miti al piacere sessuale senza ostacoche ci paralizzano li e al potere di autodeterminarnella risposta che si al di fuori della propria identisiamo chiamati a da- t sessuale.
Secondo mito: il gender non
re alla rivoluzione del gender.
Perch indubbiamente si tratta una teoria stramba, capace di
di una rivoluzione. Molti credo- sedurre solo certe popolazioni o
no che il gender sia un progetto maggioranze parlamentari, per
esclusivamente omosessuale, e esempio in Francia con la legge
dunque minoritario. Ebbene, il del matrimonio per tutti. Divenugender storicamente ha una du- ta norma politica universale alla
Conferenza
mondiale
plice origine. E ha oggi una du- quarta
plice applicazione: femminista dellOnu sulle donne nel 1995, e
radicale e omosessuale. Queste da allora una delle priorit tradue interpretazioni sono inscin- sversali del governo mondiale, la
dibili. Il loro elemento comune prospettiva del gender viene ordi considerare lidentit maschile mai applicata in tutto il mondo e
e quella femminile, la comple- ci riguarda tutti. Bench il suo
mentariet tra uomo e donna, la contenuto sia di una violenza
vocazione nuziale della persona inaudita, aberrante, la rivoluzione
umana, il matrimonio tra un uo- del gender utilizza strategie e tecmo e una donna, la famiglia fon- niche di trasformazione sociale
data sul matrimonio, la paternit dolci che la rendono spesso ime la maternit, la vocazione edu- percettibile, per cui le maggiorancativa del padre e della madre, la ze non ne hanno ancora preso
filialit come altrettante costru- coscienza. Non vogliamo essere
zioni sociali contrarie allugua- montoni di Panurge, vero? Per
glianza e alla libert civili e di- seguire passivamente e stupidascriminatorie, in particolare per mente il montone, rifiutandosi di
autodeterminarsi liberamente, tutle donne e gli omosessuali.
Occorre dunque decostruire to il gregge si gettato nelloceasistematicamente questi supposti no ed affogato.
Infine, il gender non stato
stereotipi, che in realt sono dati
tirato fuori dal cappello qualche anno
un processo rivoluzionario
fa: sinnesta su un
lungo processo di
che procede attraverso
rivoluzione culturatecniche partecipative e consensuali
le occidentale di cui
E spesso agisce in modo impercettibile
il prolungamento
logico. Le sue origini, nella nostra stocostitutivi fondamentali di ogni ria, risalgono al XVIII secolo.
persona umana. Bisogna deco- Non dimentichiamo che il Manistruirli con tutti i mezzi, educati- festo del Partito Comunista di
vi prima di tutto, ma anche poli- Karl Marx stato pubblicato nel
tici, legislativi, culturali (mode, 1848: sessantanove anni prima
della rivoluzione bolscevica.
musica, film, linguaggio).
Sono trascorsi cinquantotto
questa lessenza del sovvertimento compiuto dalla rivoluzio- anni da quando linterpretazione
ne del gender. Va ben al di l, ideologica del termine gender
evidente, delle agende femmini- apparsa per la prima volta negli
ste radicale e omosessuale. Si Stati Uniti. Ma pi di due secoli
tratta di rifondare la societ su e mezzo ci separano dallepoca
unumanit nuova, liberata in cui i valori universali di uguadai termini uomo e donna, padre glianza e di libert si sono affere madre, sposo e sposa, figlio e mati fortunatamente tra laltro,
figlia, matrimonio e famiglia, che avendo favorito lo sviluppo del
non avrebbero pi diritto di cit- senso della dignit di ogni persona umana venendo gi allotadinanza.
Nella societ attuale, sessual- ra mal interpretati dai filosofi e
mente indifferenziata, non reste- da altri attori influenti, in un
rebbero che cittadini-individui, modo che ha segnato la nostra
liberati da ci che sono, vale a storia fino a oggi, e di cui il gendire persone predisposte allamo- der lultimo frutto. Londata
re e alla felicit. Lamore in ef- assassina di uno tsunami si perfetti non pu essere individuali- cepisce solo quando si avvicina
sta; sempre personale. Lobiet- alla costa.

di MARGUERITE PEETERS

Intervista del cardinale Kasper ad Avvenire

La necessit
di ascoltare le donne
di LUCETTA SCARAFFIA
Il ruolo delle donne nella Chiesa va riconsiderato dice il cardinale Walter Kasper sullAvvenire del 2 marzo rispondendo alle
domande che gli fa, in una lunga intervista, Stefania Falasca. Il
teologo auspica che, nei prossimi
due sinodi sulla famiglia, le donne siano ascoltate sin dalla fase
della preparazione, perch senza le donne la famiglia semplicemente non esiste. E la sua
una dichiarazione coraggiosa,
perch finora le donne erano state presenze marginali come
sempre anche in queste riunioni.
Ma il porporato non si ferma
qui: egli sostiene che le donne
debbano essere presenti nella
Chiesa a ogni livello, anche in
posti di responsabilit. La
Chiesa senza le donne un corpo mutilato afferma, auspicando la loro presenza in posizioni
dirigenziali nei consigli pontifici,
negli uffici amministrativi, nei
tribunali. Il criterio per sceglierle
dovrebbe essere lo stesso che si
dovrebbe usare per gli uomini:
competenza e spirito di servizio.
Donne cos scelte potrebbero migliorare la Chiesa, sanando il
carrierismo e il clericalismo che
imperano nella Curia.

Kasper ricorda anche tutte le


donne che svolgono un ruolo
importante e molto spesso eroico
nelle periferie, in missioni sperdute e pericolose, donne che
avrebbero molte cose da dire
nella Chiesa: La loro conoscenza potrebbe essere ascoltata.

di CRISTIANA D OBNER
a vinto il premio
Oscar 2014 nella sua
categoria il video documentario The Lady
in number 6 (2013) di
Malcolm Clarke dedicato ad Alice
Herz Sommer che a Londra viveva,

appunto, in un appartamento al civico 6. una pellicola che si incide


nella memoria e stupisce per lo
sguardo, vivace e allegro, di una piccola donna, anziana e rugosa, ricca
per del garbo di unironia prorompente e che ha superato di parecchi
anni il secolo di et.
Alice Herz Sommer era, infatti, la
persona pi anziana sopravvissuta
alliniquo dramma della Shoah. Il titolo della biografia a lei dedicata da
Caroline Stssinger A Century of Wisdom (Random House/Spiegel &
Grau, 2012) di una straordinaria
eloquenza. Una donna con la passione per la vita e la passione per
musica, che amava ripetere nella
vita cerco le cose belle. So che ne
esistono di cattive, ma io cerco solo
le cose buone. Non si trattava di
superficiale buonismo o di un atteggiamento studiato di chi volesse evitare di parlare delle disavventure o
dei dolori della propria vita ma
dellesperienza di una donna longeva, libera e sicura, morta il 23 febbraio scorso.
Tutto fu straordinario nella sua vita di suddita dellimpero austro-ungarico, nata a Praga nel 1903 in una
famiglia di commercianti ebrei, poliglotta fin da bambina. Parlava in tedesco con i genitori, in ceco con i
domestici, mentre lo yiddish era riservato ai colloqui con la nonna.
La musica la contagi grazie alla
sorella maggiore e a tre anni era gi
al pianoforte. A cinque inizi a
prendere lezioni da Conrad Ansorge, allievo di Franz Liszt, e pales
subito una tenacia senza pari, tanto
da essere elogiata dai giornali gi a
undici anni per i suoi concerti e da
diplomarsi molto giovane al Conservatorio di Praga.
La casa del padre industriale, nella mitica Praga di allora, era aperta
a personaggi quali Gustav Mahler,
Franz Kafka, Franz Werfel e Max
Brod, che Alice frequent e ammir.
Il tracollo della ditta paterna non le

fece perdere il coraggio. Nel 1931 musica rispondeva . Attraverso


Alice spos Leopold Sommer, uomo di lei venivamo mantenuti in vita. I
daffari e buon musicista dilettante. concerti, le persone sedute, la gente
Dal matrimonio nacque Stephan, anziana desolata e malata che veniva
che poi mut il nome in Raphael, ad ascoltare: la musica era il nostro
cibo.
violoncellista.
Nel 1945 Alice riusc a ritornare a
Con il precipitare della furia nazista molti membri della famiglia Praga. La notizia della sua liberazioHerz e Sommer si rifugiarono
in Palestina. Alice per si rifiuA chi le chiedeva come
t di partire: rimase a Praga
per poter curare la madre amfosse riuscita a non cedere
malata, che i nazisti deportaroalla furia nazista
no a Theresienstadt nel 1942.
La famiglia fu dapprima rela pianista ebrea rispondeva
legata nel ghetto, ma i Somla musica stata il nostro cibo
mer, che non riuscirono a raccogliere la somma sufficiente
stata lei a tenerci in vita
per emigrare in Palestina, furono rinchiusi il 5 luglio 1943 a
Theresienstadt, dove erano
ammassati i talenti ebrei ma dove ne giunse ai familiari in Palestina
perirono in trentacinquemila. Leo- grazie a un concerto trasmesso da
pold fu deportato prima ad Au- Radio Praga, finalmente libera.
schwitz e poi a Dachau, dove mor.
Lanno successivo Alice emigr a
I nazisti stroncarono la carriera Gerusalemme, dove insegn musica.
pianistica di Alice ma nulla potero- Nel 1986, insieme al figlio, si trasfer
no sulla tempra della donna: la sua
a Londra.
arte, unita a una tenacia senza pari,
Mi ha fatto sopravvivere il mio
le consent di sopravvivere insieme
al figlio allorrore del lager e anche carattere. Il mio ottimismo e la mia
a quello del ritorno in un mondo disciplina disse nel corso di uninche scopr vuoto di familiari e amici. tervista . Puntualmente, ogni giorSpesso le veniva chiesto come no alle dieci, siedo al pianoforte.
avesse potuto praticare la musica nel Tutto in ordine intorno a me. Per
duro regime del campo: Con la trentanni ho mangiato le stesse co-

se. Non bevo n t, n caff, n alcol. Solo acqua calda.


Alice Herz Sommer ebbe una resistenza fisica eccezionale: pratic il
nuoto fino a 97 anni, fino a 107 anni
ogni giorno studi al pianoforte per
ben due ore e mezza, con uno
sguardo che sapeva forare limmediato e trapassarlo. Il mondo
splendido, colmo di bellezza e di
miracoli. Il nostro cervello, la nostra
memoria, come lavorano? Per non
parlare dellarte e della musica (...).
un miracolo.
Per la famiglia non fu la donna
celebre e celebrata, ma semplicemente la cara Gigi che sapeva ridere
e scherzare, dotata di un buon temperamento e di un grande ottimismo
ma anche della famosa disciplina.
Alice soffriva di terribili dolori
quando camminava, ci non toglie
che non smettesse di camminare,
perch affermava: Dopo venti 20
minuti va meglio.
Tutto per lei, soffuso da una risata, godeva di unimpronta straordinaria: un miracolo. Beethoven
la mia religione. Sono ebrea, con
Beethoven come religione. Beethoven un lottatore. Mi ha dato la fede per vivere e per continuare a ripetermi: la vita meravigliosa e degna di essere vissuta, perfino quando dura.

Lannata poco entusiasmante dei premi Oscar

Una generale povert di scrittura


I premi assegnati dalla Academy
questanno sembrano essere stati
distribuiti a caso. 12 anni schiavo
di Steve McQueen, che vince come miglior film, porta a casa in
tutto soltanto tre statuette compresa per quella per la miglior
sceneggiatura non originale
mentre Gravity di Alfonso Cuaron
ne vince sette, comprese quelle importantissime per regia, fotografia

tronde un preoccupante segnale


dallarme. Ci che spicca, in particolare, una povert di scrittura.
Non a caso tre dei film principali
in concorso i due sopracitati di
McQueen e Russell e Dallas buyers club di Jean-Marc Valle sono tratti da storie vere, che come
si sa offrono allo spettatore un
presupposto emotivo capace di
sopperire a eventuali deficit drammaturgici. E cos capita che un

Una scena dal film La grande bellezza

e montaggio, senza arrivare sul


gradino pi alto.
Un andamento caotico che riflette unannata se possibile meno
entusiasmante del solito per il cinema americano. Che un filmetto
su una truffa alla Oceans eleven come American hustle di David O.
Russell fosse stato candidato alla
bellezza di dieci premi, era dal-

film carino ma senza troppe pretese come Lei di Spike Jonze arriva
a vincere lOscar per la sceneggiatura originale.
Niente da eccepire invece sugli
Oscar agli attori. Le mutazioni fisiche di Matthew McConaughey e
Jared Leto per il film di Valle
non potevano non essere lodate, e
lo stesso discorso vale per lintensa

interpretazione di Lupita Nyongo


in 12 anni schiavo e la straordinaria Cate Blanchett per Blue Jasmine di Woody Allen.
Che dire poi della vittoria de La
grande bellezza? Il film di Paolo
Sorrentino non aveva ricevuto una
grande accoglienza da parte della
critica italiana n al festival di
Cannes dove era stato presentato.
Il regista napoletano per ha evidentemente la fortuna di trovare
sempre in qualche modo una sopravvalutazione del proprio lavoro. E stavolta era abbastanza prevedibile trovarla oltreoceano, dove
si poteva rimanere incantati
dallottima prova del direttore della fotografia Luca Bigazzi, che riesce in effetti nellimpresa di valorizzare ulteriormente una citt come Roma.
Per il resto per il film non ha
molto da dire. Come storia di un
personaggio che riflette malinconicamente su uninnocenza dissipata
fra le maglie della pi sciatta
mondanit, si rivela in molti momenti auto indulgente e incline a
un poetismo che strizza locchio
allestetica degli spot pubblicitari.
E quando nellepilogo tenta addirittura di affrontare il tema del sacro e del suo svilimento come
aveva fatto in modo molto pi velato e sottile il suo inarrivabile
modello Fellini nellincipit del capolavoro La dolce vita si perde
in una serie di sequenze inutilmente criptiche, dando limpressione di una scarsa sincerit. (emilio ranzato)

Muore a 91 anni il regista Alain Resnais

Nella Nouvelle vague per caso


di EMILIO RANZATO

Laspetto pi nuovo e interessante dellintervista al cardinale teologo proprio questo: affermare


la necessit di ascoltare le donne,
la cui voce finora non giunta
nelle stanze dove si prendono
decisioni importanti per la vita
della Chiesa.

Si detto spesso che Alain Resnais, scomparso il


primo marzo allet di 91 anni, non fosse appartenuto alla stagione della Nouvelle vague se non incidentalmente. Al di l di quanto egli si sentisse
affine a quelli che erano stati definiti i giovani
turchi del cinema francese, di certo per fece di
quel nuovo linguaggio non soltanto il cardine,
ma il presupposto stesso della sua poetica. Il
grande regista infatti si serv della conquista della
libert narrativa come chiave per scandagliare in
tutti i modi possibili il tema da lui prediletto,
quello della memoria. Non a caso, prima
dellesordio nel lungometraggio si era fatto conoscere con uno splendido documentario sulla Shoah (Nuit et brouillard, 1955).
A distinguerlo dai colleghi della sua generazione, semmai, unattenzione insolita per lapparato tecnico della messa in scena, e in particolare
per luso della fotografia, mezzo espressivo di cui
si serve per interiorizzare maggiormente la realt
rappresentata.

Per il filosofo amante del cinema Deleuze, Resnais stato addirittura il fondatore del linguaggio cinematografico moderno in contrapposizione
a quello classico. Senzaltro prima di film come
Hiroshima mon amour (1959) o Lanne dernir
Marienbad (1961) Leone doro a Venezia il

passato veniva rappresentato sullo schermo sotto


forma di flashback, racconto nel racconto, per
sua stessa natura esplicativo. Con quei film diventer invece ci che davvero, ossia ricostruzione spesso fallace del passato, voragine in cui
perdere la vita per come la si vissuta ma anche
in cui ritrovare proustianamente la vita della propria coscienza, se non addirittura vite diverse e
immaginarie. Non a caso spesso i suoi film-mosaico saranno controversi per la critica ma amatissimi da altri registi, in particolare dalla generazione che si affaccer al postmoderno e cercher
sbocchi per raccontare in modo nuovo ci che
inevitabilmente stato gi raccontato.
Meno celebrati ma anche pi grandi sono stati
Muriel, ou le temps dun retour (1963) e Providence
(1977). Negli anni Ottanta il discorso si estende ai
rapporti fra verit e finzione, cinema e teatro, caso e necessit, anche se i risultati si rivelano spesso pi cerebrali. Negli ultimi anni per ritorna la
vena sincera dun tempo, con Coeurs (2006), Vous
navez encore rien vu (2012),fino ad Aimer, boire et
chanter (2014), presentato appena poche settimane
fa al Festival di Berlino.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

luned-marted 3-4 marzo 2014

Aperto a Roma il ventisettesimo capitolo generale dei salesiani di don Bosco

La societ occidentale rischia di essere soffocata nel vortice delleffimero

Ritorno a Cristo

Quanto difficile educare


e trasmettere la fede
volezza delleducatore. Ma proprio
qui nasce la tautologia, purtroppo.
Storicamente parlando, partendo
dallenciclica di Pio XI Divini ilius
magistri sulleducazione dei giovani
(1929), il magistero non ha mai trascurato questo cruciale ambito dellapostolato di evangelizzazione proprio dei laici. Per esempio, nella
Costituzione dogmatica Lumen gen-

giovane, che Sigmund Freud un secolo fa identificava con il narcisismo, che non cosa da poco, giacch stiamo parlando di unanomalia
del comportamento sessuale, che nei
casi pi comuni e meno accentuati,
(per esempio limmaturit), resta
pur sempre una devianza psicotica
che conduce sovente ad effetti di de
realizzazione. Lautore, vero, ha
evitato perfino di adombrarlo, ma in compenso
si affidato, per quantificarne la negativit, ai
dati di due ricerche sociologiche: la prima, del
Pubblichiamo una recensione
1981, della rivista Il
dellarcivescovo metropolita di CatanzaroRegno; la seconda
Squillace del libro LAdulto che ci manca
quella condotta (2010)
(Cittadella, 2014, pagine 114, euro 10,90),
dallIstituto Iard, su
scritto da don Armando Matteo, docente
commissione della diodi teologia fondamentale presso la
cesi di Novara, Centro
Pontificia universit urbaniana di Roma.
di Orientamento pastorale. Sintetizza lautore
che la religione resta
tium del 1965 (16) e nel Decreto nellambito di una pi generale
sullapostolato dei laici Apostolicam aspirazione alla spiritualit, ma peractuositatem, del 1966 (n. 11), ed an- de la forza di elemento di costruzioche
nellesortazione
apostolica ne dellidentit personale.
Evangelii nuntiandi del 1975, dove al
I giovani rimproverano molte can. 73 Paolo VI scrive: Per tutti gli renze ai formatori, segnatamente ai
operai dellevangelizzazione neces- religiosi, che in generale diffondono
saria una seria preparazione. Lo di s unimmagine poco evangelica,
ancor di pi per coloro che si dedi- aggravata da uno stile di vita non
cano al ministero della Parola. [] improntato alla sobriet e alla poQuelli che hanno il compito di tra- vert. Una Chiesa nella quale restasmettere devono manifestare la pi
no disattesi i tre consigli suggeriti
grande attenzione alla dignit.
dal cardinale Carlo Maria Martini
In tempi recentissimi, la Conferenza episcopale italiana ha segnala- in limine mortis: Il primo la conto con viva preoccupazione che i versione []; il secondo la Parola
giovani si trovano spesso a confron- di Dio; [] il terzo rappresentato
to con figure adulte demotivate e dai sacramenti.
Il libro si conclude con lauspicio
poco autorevoli, incapaci di testimoniare ragioni di vita che suscitino che i credenti trovino il coraggio di
amore e dedizione (Educare alla interrogarsi sulla qualit umana delvita buona del Vangelo, 2010, 12). A la propria fede. Insomma, un testo
questo quadro abbastanza grave e interessante, documentato e coragsconsolante, don Matteo aggiunge gioso, che merita, perci di essere
laggravante del complesso del letto e meditato.

di VINCENZO BERTOLONE

ROMA, 3. recuperando la bellezza


della scelta di vita al servizio del
Vangelo e attuando la missione che
per i salesiani quella di portare ai
giovani lamore di Dio che pu derivare nuovo slancio e nuova spinta
affinch la nostra vita di consacrati
sia autentica e diventi davvero una
testimonianza credibile. Lo ha detto questa mattina a Roma il prefetto
della Congregazione per gli istituti
di vita consacrata e le societ di vita
apostolica, cardinale Joo Braz de
Aviz, nel suo intervento alla giornata di apertura del ventisettesimo capitolo generale dei salesiani di don
Bosco. Il porporato ha invitato a
vivere la profezia della comunione
e della fraternit, ricordando che
gli elementi fondamentali dellidentit di tutti i consacrati sono la
scelta di Dio espressa nella pratica
dei consigli evangelici, la vita fraterna in comunit e la missione.
Il capitolo generale, che concluder i propri lavori il 12 aprile e ha
come tema Testimoni della radicalit evangelica. Lavoro e temperanza, stato aperto dal discorso del
rettore maggiore dei salesiani, don
Pascual Chvez Villanueva, il quale
ha sottolineato che quello che ci
preoccupa non il futuro della congregazione, quasi fosse una questione di sopravvivenza, quanto piuttosto la nostra capacit di profezia,
vale a dire la nostra identit carismatica, la nostra passione apostolica, cio la vera rilevanza sociale ed
ecclesiale. E identit carismatica e
passione apostolica vengono date
da una radicalit evangelica che
altro non che la contemplazione
di Cristo in una forma tale che ci
permette di diventare, poco a poco,
una sua fedele immagine. Sia de
Aviz sia Chvez Villanueva hanno
posto laccento sul frutto della
presenza di Cristo risorto in ogni vita comunitaria improntata alla comunione trinitaria e guidata dalla
logica della croce: Stare insieme

nel suo nome ha spiegato il cardinale prefetto significa nel suo


amore, nel compimento della sua
volont, sintetizzata in quel comandamento che egli stesso ha definito
suo e nuovo. Radicalit evangelica (che trova la sua traduzione
salesiana nel binomio lavoro e temperanza), ha osservato il rettore
maggiore, per tutti noi un ritorno fecondo a Cristo, al Vangelo, alla fedelt della sequela, ed pure
un ritorno allo specifico del nostro
carisma. Andare alle radici della nascita della congregazione significa
ringraziare Dio per don Bosco, per
la sua maturazione spirituale e il
suo percorso apostolico, significa
interrogarci sulla chiamata che Dio
ci fa nel momento attuale e rispondere in questo momento storico,
con fedelt e generosit, ai bisogni
dei giovani e alle richieste della societ e della Chiesa.
C un modello da seguire, accattivante e carismatico: quello introdotto nella Chiesa da Papa Francesco. Gesti, atteggiamenti, interventi profondamente rinnovatori, in
grado ha detto don Chvez Villanueva di illuminare le menti, riscaldare i cuori e irrobustire la volont per fare di tutti dei testimoni
coraggiosi, inviati al mondo, senza
paura, per servire i pi poveri ed
emarginati e cos trasformare questa
societ. Non credo che, come congregazione, possiamo restare indifferenti o distaccati davanti alla proposta di una vera conversione personale e pastorale. Ecco allora che
il ventisettesimo capitolo generale
punta a qualcosa di nuovo e di
inedito, spinti dallurgenza della
radicalit evangelica: Siamo chiamati a tornare allessenziale, a essere
una congregazione povera per i poveri e a ritrovare ispirazione dalla
stessa passione apostolica di don
Bosco. Siamo invitati ad attingere
alle fonti sorgive del carisma e, nel
contempo, ad aprirci con audacia e

creativit a modalit nuove per


esprimerlo oggi, ha affermato il rettore maggiore, indicando nella vita
di comunit, nei giovani e nella vocazione e formazione le tre principali sfide da affrontare, e nel carisma,
nella fraternit e nella pastorale le
tre dimensioni ideali che si dovrebbero concentrare in un bravo salesiano, realmente lanima della propria comunit ispettoriale o locale.
Alla giornata di apertura, a nome
dei cardinali e vescovi salesiani
molti dei quali presenti il cardinale Tarcisio Bertone, camerlengo di
Santa Romana Chiesa, ha portato il
messaggio nel quale si chiede di comunicare ai giovani non i nostri
scoramenti, le nostre crisi, ma la
bellezza del Vangelo, la gioia del
Vangelo, e di essere educatori di
vocazioni, attraverso lattenzione costante alla crescita integrale. I salesiani sono chiamati a proporre ai
giovani mete desiderabili e figure
positive di riferimento. Suor Yvonne Reungoat, superiora generale
delle figlie di Maria Ausiliatrice, ha
ribadito che essere testimoni di radicalit evangelica secondo la spiritualit e missione salesiana non opzionale ma la pi grande offerta
che possiamo fare al mondo, specialmente ai giovani, i quali nelle loro contraddizioni nascondono un
bisogno profondo di spiritualit, di
riscoprire i valori autentici vedendoli incarnati nella parola, nel volto,
nel gesto dei loro educatori. E in
tal senso, anche per suor Reungoat,
Papa Francesco un esempio, perch aiuta coloro che lo ascoltano a
riscoprire che essere cristiani qualcosa di immensamente bello. Al
capitolo generale aperto ufficialmente dal regolatore, don Francesco
Cereda hanno portato il loro saluto anche Noemi Bertola, coordinatrice mondiale dellAssociazione salesiani cooperatori, e Olga Krizova,
responsabile centrale delle volontarie di don Bosco.

In uno dei suoi Discorsi, precisamente il 185, santAgostino scriveva:


Expergiscere, homo: quia pro te Deus
factus est homo (Svegliati, uomo
perch per te Dio si fatto uomo).
Con questo invito, piuttosto perentorio il vescovo additava ai fedeli la
strada per arrivare alla comprensione del senso autentico dellincarnazione di Dio.
A quanto scrive don Armando
Matteo, da circa settantanni si sono
purtroppo verificati alcuni fattori
negativi che tutti ormai conosciamo
a menadito: la societ occidentale
rischia di essere soffocata nel vortice
delleffimero e dellutile verso il
quale lhanno trascinata una serie
impressionante di ismi (nichilismo, edonismo, materialismo). Tra
questi intoppi di percorso e difficolt sul piano della trasmissione della
fede, lautore sottopone a un focus
particolare due fenomeni strettamente correlati: lormai evidente difficolt di educare le nuove generazioni e loggettivo disagio degli
adulti a svolgere questo delicato e
cruciale compito. una complicazione, questa, che ha radici lunghe.
Gi nel concilio Vaticano II i padri
avevano ravvisato, in armonia con
Paolo VI, lurgenza di dedicarsi in
modo specifico al tema dellantropologia, al bisogno di interrogarsi
sul rapporto tra la Chiesa e la fede
da un lato, e luomo e il mondo di
oggi dallaltro. Quella pre e quella
postconciliare in definitiva la medesima Chiesa: una, santa, cattolica
e apostolica in cammino. E allora?
Dove sta linciampo, dove laporia?
Don Armando Matteo, come dicevo, ha puntato il dito su una carenza davvero originale, nel senso di
impossibilit di confronto con elementi omologhi: per lui siamo in
presenza di una generazione (quella
nata tra la met degli anni Quaranta e Sessanta) di cinquantennisettantenni che non sono mai diventati
adulti, si sono bloccati (il vocabolo dellautore), come inchiodati da
una sindrome giovanilistica (anche
questo aggettivo suo) che inabilita
centinaia di migliaia di adulti-non
adulti alla traditio di princpi e valori a chi veniva dopo in ordine di
tempo: figli, alunni, giovani avviati
al lavoro, alla vita. Il risultato, ovviamente, disperante. Nella sua prima allocuzione alla diocesi romana
Papa Ratzinger disse chiaro e tondo
che le emergenze da affrontare erano tante e serie, ma la prima era
quella educativa. N il Pontefice
(nel 2005, ma anche successivamente), n altri specialisti hanno ignorato le difficolt intrinseche del processo educativo, il quale si realizza
fondamentalmente tra trasmissione e
personalizzazione e il suo impegno
di base evitare che la trasmissione
del messaggio si risolva in un semplice indottrinamento e invece aiuti
a promuovere la capacit di apprendere da s, liberamente ed autonomamente.
E inoltre sono fondamentali sia la
validit della proposta sia lautore-

Il libro

Inizio della missione del nunzio apostolico


in Costa dAvorio
Monsignor Joseph Spiteri, arcivescovo titolare di Serta, arrivato
in Costa dAvorio il 7 dicembre
2013. Ad accoglierlo allaeroporto
Flix Houphout-Boigny di Abidjan erano presenti il segretario generale del ministero degli Affari
esteri, Claude Bk, insieme a vari
altri ufficiali del Protocollo dello
stesso ministero, e lambasciatore
della Repubblica Democratica del
Congo e vice decano del corpo diplomatico, Isabelle Iboula Ngangli. Erano presenti altres, il cardinale Bernard Agr, arcivescovo
emerito dAbidjan, i monsignori
Alexis Touabli Youlo, vescovo di
Agboville e presidente della Conferenza episcopale, e Raymond
Ahoua, vescovo di Grand-Bassam,
accompagnati dai sacerdoti Roberto Campisi, segretario della nun-

Ad Agrigento per persone che vivono in situazioni di marginalit sociale

Casa Rahab per restituire a chi stato tolto


AGRIGENTO, 3. Si chiama Casa
Rahab ed una struttura di sette
mini appartamenti con due posti letto ciascuno destinata a persone in
situazioni di marginalit sociale. La
nuova realt di accoglienza stata
realizzata nel centro storico di Agrigento su iniziativa della Caritas diocesana, attraverso la fondazione
Mondoaltro. Non un gesto di carit ha spiegato allagenzia Sir,
monsignor Francesco Montenegro,
arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione per le migrazioni della Conferenza episcopale
italiana (Cei) ma di giustizia per-

ch stiamo ridando a qualcuno qualcosa che gli spetta.


Casa Rahab affianca allalloggio
una strategia di accompagnamento
per la fuoriuscita dal bisogno secondo la metodologia sviluppata in
contesto europeo definita housing
first, che si propone di dare un tetto e una proposta di reinserimento
sociale per i senza dimora.
Abbiamo voluto dare alla casa il
nome di Rahab ha dichiarato il
direttore della Caritas diocesana, Valerio Landri icona biblica che raffigura una donna, una prostituta che
riconosce lopera del Signore ed
capace di accogliere lo straniero e il
profugo, per trasmettere il profondo
senso evangelico che ci ha mosso
nella creazione di questa innovativa
opera-segno.
La nuova struttura, ubicata allinterno di palazzo Granata, storico
edificio in cui generazioni di agrigentini hanno frequentato la scuola
primaria, si affianca al Rifugio notturno gestito dalla Caritas ponendosi come struttura di secondo livello. Il target a cui sindirizza Casa

Rahab riguarda singoli individui italiani e stranieri, uomini, in situazione di marginalit sociale. Non un
dormitorio, ha precisato il direttore
della Caritas diocesana, sottolineando che laccesso alla struttura sar
consentito solo a quelle persone che
simpegneranno a fare con noi un
percorso.
Le persone accolte, infatti, svolgeranno attivit di volontariato per stimolare percorsi di cura del bene comune visibili alla cittadinanza e sottoscriveranno un regolamento disciplinare con diritti e doveri come, ad
esempio, il rispetto del progetto di
accompagnamento multidisciplinare
concordato con il tutor. Il periodo
di accoglienza sar concordato in
base alla situazione e al progetto
personalizzato sul singolo individuo
accolto.
Laccoglienza avverr sempre attraverso il centro dascolto diocesano. I primi ospiti saranno due giovani immigrati e un padre separato.
I primi due ha sottolineato Valerio Landri nel loro Paese di origine avevano un titolo di studio e an-

che un lavoro; attualmente sono


ospiti del rifugio notturno, ma hanno deciso di mettersi in gioco e
riappropriarsi del loro futuro. Il padre separato, invece, vive una situa-

zione di marginalit causata dalla


condizione personale. Liniziativa
realizzata nella diocesi di Agrigento
poggia le basi sulle sperimentazioni
avviate in alcune citt italiane e in
diversi Paesi europei, ponendo attenzione allaspetto dellaccompagnamento della persona verso la
fuoriuscita dalla propria situazione
di marginalit sociale e permettendo
al territorio di accogliere in maniera
sostenibile le persone senza fissa dimora, senza veder nascere grossi
centri o dormitori dove le dinamiche dintegrazione vengono per forza sfalsate.
Lhousing first, inoltre, un sistema vantaggioso anche sotto
laspetto economico: secondo i dati
ricavati dalle recenti esperienze fatte
in Europa e negli Stati Uniti, infatti,
lottanta per cento delle persone accolte e accompagnate con questo sistema non pi senza dimora, contro una percentuale di successo del
venticinque, trenta per cento dei
programmi di accoglienza tradizionali.

ziatura apostolica, e Donatien Lolo, segretario aggiunto della Conferenza episcopale.


Successivamente il rappresentante pontificio stato ricevuto dal
ministro degli Affari esteri, Charles
Koffi Diby, al quale ha consegnato
copia delle lettere credenziali.
La cerimonia di presentazione
delle lettere credenziali ha avuto
luogo il 18 dicembre, nel salone
degli ambasciatori del Palazzo presidenziale di Abidjan. Al suo arrivo, il rappresentante pontificio
stato presentato al presidente della
Repubblica, Alassane Ouattara, al
quale ha consegnato le lettere credenziali.
Al termine della cerimonia formale, il capo dello Stato si trattenuto con larcivescovo Spiteri
per un colloquio personale, al quale ha partecipato anche il ministro
degli Esteri. Tra altro, si parlato
delle buone relazioni con la Santa
Sede e con la Chiesa cattolica locale, del processo di riconciliazione nazionale e dellattuale sviluppo economico e sociale del Paese,
con particolare riferimento ai settori delleducazione e della sanit,
in cui la Chiesa molto attiva soprattutto a beneficio dei pi deboli. Il presidente Ouattara ha ricordato con gratitudine della sua visita di Stato in Vaticano, il 16 novembre 2012, e il cordiale incontro
avuto con Benedetto XVI.
Da parte sua il nuovo nunzio
apostolico ha trasmesso al presidente della Repubblica i saluti e le
benedizioni di Papa Francesco.
Inoltre ha manifestato il desiderio
di vivere il suo incarico in Costa
dAvorio come un servizio offerto
generosamente, convinto della possibilit di poter stabilire rapporti
veri e fraterni con tutti, come insegna il Santo Padre, per contribuire
ad una cultura della pace.
Infine il 14 gennaio scorso, il
rappresentante pontificio ha consegnato al vescovo Touabli Youlo le
lettere commendatizie del segretario di Stato, lallora arcivescovo
Pietro Parolin. La consegna avvenuta durante la festosa celebrazione della messa solenne per
lapertura della 97a assemblea plenaria della Conferenza episcopale,
tenutasi nella citt di San Pdro
dal 14 al 19 gennaio.

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 3-4 marzo 2014

pagina 7

Messa a Santa Marta

Suore e preti liberi


dallidolatria

Il discorso del Papa alla Federazione italiana esercizi spirituali

In cerca del fascino di Dio


Non manchino mai case di spiritualit
Chi vive gli esercizi spirituali in modo
autentico sperimenta lattrazione, il
fascino di Dio, e ritorna rinnovato,
trasfigurato alla vita ordinaria. Lo
ha ricordato Papa Francesco alla
Federazione italiana esercizi spirituali
durante ludienza di questa mattina,
luned 3 marzo, nella Sala
Clementina.
Eminenza, Eccellenza,
cari fratelli e sorelle,
vi incontro molto volentieri in occasione di questo anniversario. Saluto
il Presidente, lo saluto e anche lo
ringrazio per le sue parole. Saluto i
Consiglieri, i Delegati e tutti i presenti.
Questo importante anniversario vi
offre loccasione propizia per un bilancio, per ripensare alla vostra storia facendo memoria delle origini e
leggendo i nuovi segni dei tempi.
Perci bene ricordare la finalit
della Federazione, che quella di
far conoscere gli esercizi spirituali,
intesi come unesperienza forte di
Dio in un clima di ascolto della Pa-

rola in ordine a una conversione e


donazione sempre pi totale a Cristo e alla Chiesa (art. 2).
Il tema che avete scelto per la vostra Assemblea: Innamorati della
bellezza spirituale per diffondere il
buon profumo di Cristo (cfr. 2 Cor
2, 14), esprime il convincimento che
proporre gli Esercizi Spirituali significa invitare ad unesperienza di
Dio, del suo amore, della sua bellezza. Chi vive gli Esercizi in modo
autentico sperimenta lattrazione, il
fascino di Dio, e ritorna rinnovato,
trasfigurato alla vita ordinaria, al
ministero, alle relazioni quotidiane,
portando con s il profumo di
Cristo.
Gli uomini e le donne di oggi
hanno bisogno di incontrare Dio, di
conoscerlo non per sentito dire
(cfr. Gb 42, 5). Il vostro servizio
tutto orientato a questo, e lo fate offrendo spazi e tempi di ascolto intenso della sua Parola nel silenzio e
nella preghiera. Luoghi privilegiati
per tale esperienza spirituale sono le
Case di Spiritualit, che vanno, a

questo scopo, sostenute e fornite di


personale adeguato. Incoraggio i
Pastori delle varie comunit a preoccuparsi perch non manchino Case
di Esercizi, dove operatori ben formati e predicatori preparati, dotati
di qualit dottrinali e spirituali, siano veri maestri di spirito. Tuttavia,
non dimentichiamo mai che il protagonista della vita spirituale lo
Spirito Santo. Egli sostiene ogni
nostra iniziativa di bene e di preghiera.
Cari amici, un buon corso di
Esercizi Spirituali contribuisce a rinnovare in chi vi partecipa ladesione
incondizionata a Cristo, e aiuta a
capire che la preghiera il mezzo
insostituibile di unione a Lui crocifisso: pone me iuxta te! Vi ringrazio
per il servizio prezioso che rendete
alla Chiesa, affinch la pratica degli
Esercizi Spirituali sia diffusa, sostenuta e valorizzata. La Madonna vi
assista sempre in questo lavoro. Da
parte mia, vi chiedo di pregare per
me, e su tutti voi invoco labbondanza delle benedizioni celesti.

Chiedere al Signore di mandare alla


sua Chiesa suore e preti liberi
dallidolatria della vanit, dallidolatria della superbia, dallidolatria
del potere, dallidolatria del denaro. Pregare con la consapevolezza
che le vocazioni ci sono, ma che occorrono giovani coraggiosi, capaci
di rispondere alla chiamata seguendo Ges da vicino e avendo il
cuore solo per lui. questa la preghiera per le vocazioni che Papa
Francesco ha indicato durante la
messa celebrata luned mattina, 3
marzo, a Santa Marta.
A dare spunto alla meditazione
del Pontefice su questo tema stato
il passo evangelico che racconta lincontro di Ges con il giovane ricco
(Marco 10, 17-27). una storia,
ha detto, che abbiamo sentito tante volte: un uomo cerca Ges e si
getta in ginocchio davanti a lui. E
lo fa davanti a tutta la folla perch aveva tanta voglia di sentire le
parole di Ges e nel suo cuore
qualcosa lo spingeva. Cos, in ginocchio davanti a lui gli chiede cosa debba fare per avere in eredit la
vita eterna. A muovere il cuore di
questuomo, ha notato il Papa, era
lo Spirito Santo. Era infatti un
uomo buono ha spiegato tracciandone il profilo perch fin dalla
sua giovinezza aveva osservato i comandamenti. Essere buono per
non era sufficiente per lui: voleva
di pi! Lo Spirito Santo lo spingeva!.
Infatti, ha proseguito il Pontefice,
Ges fiss lo sguardo su di lui,
contento di sentire queste cose.
Tanto che il Vangelo dice che lo
am. Dunque anche Ges sentiva
questo entusiasmo. E gli d la proposta: vendi tutto e vieni con me a
predicare il Vangelo!. Ma, si legge
nel racconto dellevangelista, luomo, sentendo queste parole, si fece
scuro in volto e se ne and rattristato.
Quelluomo buono era venuto
con speranza, con gioia, a trovare
Ges. Ha fatto la sua domanda. Ha

sentito le parole di Ges. E prende


una decisione: andarsene. Cos
quella gioia che lo spingeva, la
gioia dello Spirito Santo, diviene
tristezza. Marco racconta infatti
che se ne and rattristato perch
possedeva tanti beni.
Il problema, ha commentato il
Papa, era che il suo cuore inquieto per via dello Spirito Santo,
che lo spingeva ad avvicinarsi a Ges e a seguirlo, era un cuore pieno.
Ma lui non ha avuto il coraggio di
svuotarlo. E ha fatto la scelta: i soldi!. Aveva un cuore pieno di soldi. Eppure non era un ladro, un
reo. Era un uomo buono: mai aveva
rubato, mai truffato. I suoi erano
soldi onesti. Ma il suo cuore era
imprigionato l, era legato ai soldi e
non aveva la libert di scegliere.
Cos, alla fine, i soldi hanno scelto
per lui.
Il Vangelo di Marco prosegue
con il discorso di Ges sulla ricchezza. Ma il Pontefice si soffermato in particolare sul discorso della vocazione. E ha rivolto il pensiero a tutti quei giovani che sentono
nel loro cuore questa chiamata ad
avvicinarsi a Ges. E sono entusiasti, non hanno paura di andare davanti a Ges, non hanno vergogna a
inginocchiarsi. Proprio come ha
fatto il giovane ricco, con un segno pubblico, dando una dimostrazione pubblica della loro fede in
Ges Cristo.
Per Papa Francesco anche oggi
sono tanti questi giovani che vogliono seguire Ges. Ma quando hanno il cuore pieno di unaltra cosa, e
non sono tanto coraggiosi per svuotarlo, tornano indietro. E cos
quella gioia diviene tristezza.
Quanti giovani, ha constatato, hanno quella gioia della quale parla san
Pietro nella prima lettera (1, 3-9)
proclamata durante la liturgia: Perci esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mta
della vostra fede. Davvero questi
giovani sono tanti, ma c qualcosa
in mezzo che li ferma.

In realt, ha rimarcato il Pontefice, quando noi chiediamo al Signore di inviare vocazioni perch
annuncino il Vangelo, lui le invia.
C chi dice sconsolato: Padre, ma
come va male il mondo: non ci sono
vocazioni di suore, non ci sono vocazioni di preti, andiamo alla rovina!. Invece, ha sottolineato il Papa, di vocazioni ce ne sono tante.
Ma allora si chiesto se ce ne
sono tante, perch dobbiamo pregare perch il Signore le invii?. La risposta del Papa stata chiara:
Dobbiamo pregare perch il cuore
di questi giovani possa svuotarsi:
svuotarsi di altri interessi, di altri
amori. Perch il loro cuore divenga
libero. Ecco la vera, grande preghiera per le vocazioni: Signore,
mandaci suore, mandaci preti; difendili dallidolatria della vanit,
dallidolatria della superbia, dallidolatria del potere, dallidolatria
del denaro. Dunque la nostra
preghiera per preparare questi
cuori per poter seguire da vicino
Ges.
Ritornando al passo evangelico, il
Santo Padre non ha nascosto che la
figura del giovane ricco suscita una
certa partecipazione, che ci porta a
dire: Poveretto, tanto buono e poi
tanto infelice, perch non se n andato felice dopo il colloquio con
Ges. E oggi ci sono tanti giovani
come lui. Ma stata la domanda
del Papa noi che cosa facciamo
per loro?. La prima cosa da fare
pregare: Aiuta, Signore, questi giovani perch siano liberi e non siano
schiavi, in modo che abbiano il
cuore soltanto per te. In questo
modo la chiamata del Signore pu
venire, pu dare frutto.
Papa Francesco ha concluso la
sua meditazione invitando a recitare
spesso questa preghiera per le vocazioni. Con la consapevolezza che
le vocazioni ci sono: sta a noi
pregare per fare in modo che crescano, che il Signore possa entrare
in quei cuori e dare questa gioia
indicibile e gloriosa che ha ogni
persona che segue da vicino Ges.

Omelia del cardinale decano per la consegna della berretta e dellanello a Loris Francesco Capovilla

Due messaggi per una festa


di ANGELO SODANO
Fratelli e sorelle nel Signore, con
questo saluto tradizionale nelle nostre comunit cristiane vi saluto tutti
di cuore, incominciando dal neo-cardinale Loris Capovilla e dai confratelli nellepiscopato e nel presbiterato. Il saluto si estende poi alle vostre
autorit e a ognuno di voi che siete
accorsi a questincontro di preghiera.
Insieme ringrazieremo il Signore
per tutti i doni che egli continuamente ci elargisce e insieme invocheremo il Signore perch continui a
benedire questa cara comunit di
Sotto il Monte.
Da parte mia vi dico che sono venuto fra voi con grande gioia, per i
vincoli che mi uniscono al neo-cardinale Loris Capovilla e a tutta la vostra comunit.
Prima di questa celebrazione eucaristica ho avuto lonore di trasmettere, a nome del Papa Francesco, le
insegne della dignit cardinalizia al
vostro caro concittadino. Con voi ho
gioito nel veder riconosciuti anche
pubblicamente dal successore di Pietro i grandi meriti del vostro caro
cardinale e ora con voi pregher il
Signore che ce lo conservi a lungo, a
edificazione di tutta la santa Chiesa.
Miei fratelli, due messaggi giungono a noi da questa celebrazione
eucaristica. Il primo messaggio proviene dal rito che or ora abbiamo celebrato e il secondo ce lo offre la parola di Dio che stata proclamata in
questa domenica.
Il primo messaggio quello di un
grande amore alla Chiesa nostra madre. il messaggio che ci viene dalla cerimonia di investitura di un cardinale. Vi scorgiamo un aspetto importante della vita della Chiesa, della sua costituzione, della sua storia,
della sua presenza nel mondo. Noi
vi vediamo un aspetto della continuit della Chiesa nel corso dei secoli, della sua unit intorno al successore di Pietro come della sua universalit.
In queste occasioni noi sentiamo
di dover ripetere, con pi forza an-

cora, le parole del Simbolo apostolico: Credo la Chiesa, una, santa,


cattolica ed apostolica. Anzi noi
sentiamo di dover amare ancor pi
questa Chiesa, di cui siamo figli.
una Chiesa che sa sempre generare nuovi santi, come ha fatto
con il Papa Giovanni XXIII. una
Chiesa che lungi dal ripiegarsi su se
stessa, guarda con amore materno
agli uomini doggi, in modo accogliente e sereno. Ancor oggi questa
nostra Chiesa porta molti suoi figli
al traguardo della santit, anche
della santit eroica. quanto cantava il nostro grande Alessandro
Manzoni nel suo inno dedicato alla
Pentecoste, per celebrare la potenza
santificatrice dello Spirito Santo
nella Chiesa di Cristo. Pensando a
questa Chiesa egli esclamava: Madre dei Santi immagine della citt
superna, del Sangue incorruttibile
conservatrice eterna, tu che da tanti
secoli soffri, combatti e preghi, che
le tue tende spieghi dalluno allaltro mar.
quindi logico che a questa madre vada tutto lamore dei suoi figli.
Al riguardo scriveva il grande teologo Henry de Lubac, S.J., nel suo libro Meditazione sulla Chiesa: La
Chiesa ha rapito il cuore del cattolico. Essa sua Madre ed i suoi fratelli. Nulla di ci che la tocca lascia
indifferente un cattolico. Egli si radica in essa, si forma a sua immagine,
sinserisce nella sua esperienza, si
sente ricco delle sue ricchezze. Egli
ha coscienza di partecipare, per mezzo di essa e di essa sola, alla stabilit
di Dio. Dalla Chiesa impara a vivere
ed a morire. Non la giudica, ma si
lascia giudicare da lei. Accetta con
gioia di sacrificare tutto alla sua unit (cfr. Meditazione sulla Chiesa, Jaca Book, Milano, 1993, pagg. 165166).
Certo c una Chiesa che ha sempre bisogno di purificazione, per
usare un termine usato dal concilio
ecumenico Vaticano II Lumen gentium (n. 8). Anzi, si pu dire che c
anche una Chiesa da riformare per
usare un altro termine del concilio

(Unitatis redintegratio, n. 6). Ma v


soprattutto una Chiesa da amare.
Citando il testo latino, potremmo
dire che c certamente una Chiesa
semper purificanda, anzi una Chiesa
semper reformanda, ma c soprattutto
una Chiesa semper amanda.
Nei Giardini vaticani v una statua di santa Teresa di Ges Bambino, che il nostro caro cardinale Capovilla avr visto tante volte. Sul
piedistallo della statua v una parola della santa: Amo la Chiesa mia
madre. La frase esatta in francese:
Jaime lglise ma mre!
Sia cos per tutti noi!
Il Vangelo di questa messa vespertina costituisce un secondo messaggio per tutti noi. un passo importante del celebre discorso della montagna, tramandatoci dallevangelista
san Matteo (6, 24-34). un invito
alla fiducia nella provvidenza divina.
Ci dice, infatti, Ges: Il Padre vostro celeste sa ci di cui avete bisogno! Quante volte il grande Papa
Giovanni XXIII avr ripetuto queste
parole! Quante volte il nostro caro
cardinale Capovilla ve le avr ripetute con quel calore di padre e pastore
che gli proprio.
linvito di sempre che ci rivolge
la Chiesa, nostra madre e maestra.
Sovente siamo tentati dallo scoraggiamento nel vedere tante miserie
umane nei tempi moderni. La Chiesa per ci ripete che i tempi siamo
noi e come saremo noi cos saranno i
nostri tempi.
Ancor oggi Ges ci ripete quanto
disse ai suoi apostoli durante la tempesta sul lago di Tiberiade: Sono
io, non temete (Luca, 24, 36).
Ancor oggi valido il monito
dellapostolo san Giovanni ai primi
cristiani: Questa la vittoria che
vince il mondo, la nostra fede (1
Giovanni, V).
Questo il messaggio che ora dirige alla Chiesa intera il Papa Francesco, con il suo luminoso magistero
dalla cattedra di Pietro.
Cari parrocchiani di Sotto il
Monte e cari pellegrini! Queste sono le parole che mi sono sgorgate

dal cuore in questincontro con voi.


Queste sono le parole che il Papa
Giovanni XXIII ha fatto risuonare
tante volte in questa vostra bella
chiesa e che sovente avrete ascoltato
dal vostro caro cardinale Loris Capovilla!
In realt, leco del messaggio
che Ges ancor oggi rivolge a tutti i
suoi discepoli: Confidate, io ho
vinto il mondo (Giovanni, 16, 33).
Queste parole vi sostengano sempre
nel vostro cammino. E cos sia!

Limposizione della berretta al cardinale Capovilla (foto di Yuri Colleoni)

La celebrazione nella parrocchia di Sotto il Monte


da Sotto il Monte
ALBERTO MANZONI
Labbraccio di Sotto il Monte Giovanni XXIII al cardinale Loris Francesco Capovilla stato rappresentato
dallabbraccio di alcuni concelebranti, dopo limposizione della berretta cardinalizia e al momento dello
scambio della pace. Il primo quello del cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, che gli
ha consegnato le insegne cardinalizie a nome di Papa
Francesco. Latore non di una promozione, n di una
onorificenza, bens di una obbedienza, lo ha definito
lo stesso Capovilla.
Sabato scorso stata una festa per centinaia di persone: certo, non soltanto di Sotto il Monte, giacch
molti familiari, amici e conoscenti di don Loris sono voluti venire al paese natale di Angelo Giuseppe
Roncalli. A loro si sono uniti anche alcuni parenti del
beato (e prossimo santo) Papa Giovanni e altri fedeli
che avevano saputo della cerimonia. Consistente la
delegazione giunta da Loreto sede Di Capovilla dopo
Chieti. E cos e la chiesa parrocchiale e la adiacente
cappella della Pace erano talmente piene di fedeli tanto che numerose altre persone sono dovute rimanere
allesterno.
Alla cerimonia, e alla successiva celebrazione della
Messa entrambe presiedute dal cardinale Sodano
erano presenti autorit civili e amministrative, accolte
dal parroco don Claudio Dolcini e dal sindaco Eugenio Bolognini, fra le quali lambasciatore polacco presso la Santa Sede, Piotr Nowina-Konopka. Numerose le
testate giornalistiche e alcune televisioni estere.

Hanno concelebrato una decina di presuli, fra i quali


il vescovo di Bergamo Francesco Beschi, larcivescovo
di Chieti-Vasto (che fu prima sede vescovile di Capovilla dopo il concilio) Bruno Forte, lausiliare di Milano Luigi Stucchi, il vescovo di Cremona Dante Lafranconi, il vescovo di Vigevano Maurizio Gervasoni e
quello di Fidenza Carlo Mazza (questi ultimi bergamaschi dorigine).
Dopo limposizione della berretta e la consegna
dellanello al neo-cardinale e stata consegnata la bolla
di assegnazione del titolo di Santa Maria in Trastevere,
uno dei pi antichi e prestigiosi.
La celebrazione della Messa stata accompagnata
da canti solenni e caratterizzata da una intensa e commossa partecipazione dei fedeli. Poco prima della
conclusione il cardinale Loris ha pronunciato il discorso di ringraziamento (da noi pubblicato nel numero di domenica 2 marzo). Un intervento per molti
versi emozionante, di notevole durata nel corso del
quale il cardinale Capovilla ha voluto dedicare un ricordo speciale ai genitori e alla figura di Papa Giovanni. Significativo il passaggio in cui ha descritto
langelo della morte non come uno scheletro con
la falce in mano, ma come un raggio di luce che
squarcia le tenebre.
Per tanti di quelli che lo hanno ascoltato il discorso
ha assunto i toni quasi di un testamento spirituale.
La mia ora non pu tardare ci penso ogni giorno
ha detto infatti concludendo talvolta con un pizzico
di malinconia, ma mi dispongo al giudizio senza presunzione e senza timore.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

luned-marted 3-4 marzo 2014

Il discorso di Papa Francesco ai vescovi spagnoli in visita ad limina apostolorum

AllAngelus il nuovo appello del Pontefice

Nessuno escluso
dalla vigna del Signore

Per la pace
in Ucraina

Rispondere con la ricchezza della


storia cristiana alla sfida di una
cultura che relega Dio alla vita
privata e lo esclude da quella politica.
linvito di Papa Francesco ai presuli
della Conferenza episcopale spagnola,
ricevuti in udienza questa mattina,
luned 3 marzo, in occasione della loro
visita ad limina apostolorum.
Pubblichiamo una nostra traduzione
italiana del testo del discorso
consegnato dal Pontefice.

Nuovo accorato appello del Papa


per lUcraina. AllAngelus di domenica
2 marzo, in piazza San Pietro, il
Pontefice si rivolto alla comunit
internazionale chiedendo che sia
sostenuta ogni iniziativa in favore del
dialogo e della concordia per il futuro
del Paese. Prima della preghiera il
Santo Padre aveva ricordato che
finch ognuno cerca di accumulare
per s, non ci sar mai giustizia,
invitando i fedeli a vivere con uno
stile semplice e sobrio e con lo
sguardo attento alle necessit dei
fratelli pi bisognosi.

Cari fratelli,
ringrazio il Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola per le
parole che mi ha rivolto a nome di
tutti e che esprimono il vostro fermo
proposito di servire fedelmente il
Popolo di Dio che peregrina in Spagna, dove la Parola di Dio si radicata molto presto e ha dato frutti di
concordia, cultura e santit. Lo volete evidenziare in modo particolare
con la celebrazione dellormai prossimo V Centenario della nascita di
Santa Teresa di Ges, prima donna
dottore della Chiesa.
Ora che state vivendo la dura
esperienza dellindifferenza di molti
battezzati e dovete far fronte a una
cultura mondana, che relega Dio alla vita privata e lo esclude dallambito pubblico, opportuno non dimenticare la vostra storia. Da essa
impariamo che la grazia divina non
si estingue mai e che lo Spirito Santo continua a operare nella realt at-

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

tuale con generosit. Fidiamoci sempre di Lui e delle molte cose che semina nei cuori di quanti sono affidati alle nostre cure pastorali (cfr.
Esort. ap. Evangelii gaudium, 68).
Ai Vescovi viene affidato il compito di far germogliare questi semi con
lannuncio coraggioso e veritiero del
Vangelo, di seguirne attentamente la
crescita con lesempio, leducazione
e la vicinanza, e di armonizzarli
nellinsieme della vigna del Signore, da cui nessuno pu restare
escluso.

Decreti di Papa Francesco

Nomina del prefetto e del prelato


segretario generale
della Segreteria per lEconomia
Pubblichiamo il decreto con cui Papa
Francesco ha nominato il cardinale
George Pell prefetto della Segreteria
per lEconomia, istituita il 24
febbraio scorso.

Al Nostro Venerato Fratello


GEORGE, S.R.E. Cardinale PELL
Arcivescovo di Sydney
Con la Lettera Apostolica Fidelis
dispensator et prudens in forma di
Motu proprio, ho costituito un nuovo Dicastero della Curia Romana,
la Segreteria per lEconomia.
Larticolo 6 della Lettera Apostolica stabilisce che la Segreteria
per lEconomia presieduta da un
Cardinale Prefetto.
Avendo considerato attentamente le qualit specifiche richieste per

il Cardinale Prefetto che presiede


questo Dicastero della Curia Romana, in particolare il fatto che
egli risponde direttamente al Santo
Padre, e avendo determinato che
tale qualit si possano riconoscere
in te, venerato fratello, con questo
decreto io nomino te, George Cardinale Pell, Prefetto della Segreteria per lEconomia, ad quinquennium.
Come Prefetto della Segreteria
per lEconomia hai tutti i diritti e i
doveri concessi dalla Lettera Apostolica Fidelis dispensator et prudens
in forma di Motu proprio, e dalla
Costituzione Apostolica Pastor Bonus, nonch dagli statuti approvati
del nuovo Dicastero.
Con questo decreto abrogo e
rendo nulla qualsiasi altra disposizione che sia incompatibile con la
tua nomina quale Cardinale Prefetto.
Impartisco a te venerato fratello
la mia Apostolica Benedizione.
Dato a Roma, presso San Pietro,
il 24 febbraio dellanno 2014,
primo del mio Pontificato.

Di seguito il testo del decreto di nomina di monsignor Alfred Xuereb a prelato


segretario generale della Segreteria per lEconomia.

Al Monsignore ALFRED XUEREB


Con la Lettera Apostolica Fidelis
dispensator et prudens in forma di
Motu proprio, ho costituito un nuovo Dicastero della Curia Romana,
la Segreteria per lEconomia.
Larticolo 6 della Lettera Apostolica stabilisce che un Prelato Segretario Generale ha il compito di
coadiuvare il Cardinale Prefetto.

Avendo considerato le qualit richieste per il Prelato Segretario


Generale e avendo sentito il parere
di persone degne di fede, e avendo
determinato che tali qualit in te si
possano riconoscere, con questo
decreto io nomino te, Monsignor
Alfred Xuereb, Prelato Segretario
Generale della Segreteria per
lEconomia, ad quinquennium.
Come Prelato Segretario Generale della Segreteria per lEconomia hai tutti i diritti e doveri stabiliti dagli statuti approvati del nuovo Dicastero.
Impartisco a te la mia Apostolica Benedizione.
Dato in Vaticano,
il 3 marzo dellanno 2014,
primo del mio Pontificato.

Perci, cari fratelli, non lesinate


sforzi per aprire nuove vie al Vangelo, che raggiungano il cuore di tutti,
affinch scoprano quello che gi alberga nel loro intimo: Cristo come
amico e fratello.
Non sar difficile trovare queste
vie se seguiamo le orme del Signore,
che non venuto per essere servito, ma per servire (Mc 10, 45); che
ha saputo rispettare con umilt i
tempi di Dio e, con pazienza, il processo di maturazione di ogni persona, senza paura di fare il primo passo per andarle incontro. Egli ci insegna ad ascoltare tutti da cuore a
cuore, con tenerezza e misericordia,
e a cercare ci che veramente unisce
e serve alla reciproca edificazione.
In questa ricerca, importante
che il Vescovo non si senta solo, n
creda di essere solo, che sia consapevole che anche il gregge che gli
stato affidato ha sensibilit per le
cose di Dio. Specialmente i suoi collaboratori pi diretti, i sacerdoti, per
il loro stretto contatto con i fedeli,
con i loro bisogni e le loro preoccupazioni quotidiane. Anche le persone consacrate, per la loro ricca esperienza spirituale e la loro dedizione
missionaria e apostolica in numerosi
campi. E i laici che, nelle pi diverse condizioni di vita e in base alle
proprie competenze, portano avanti
la testimonianza e la missione della
Chiesa (cfr. Conc. Ecum. Vat. II,
Cost. Lumen gentium, 33).
Allo stesso tempo, il momento attuale, in cui le mediazioni della fede
sono sempre pi scarse e non mancano difficolt per la sua trasmissione, esige di porre le vostre Chiese in
un vero stato di missione permanente, per richiamare quanti si sono allontananti e rafforzare la fede, specialmente nei bambini. A tal fine
non cessate di prestare unattenzione
particolare al processo diniziazione
alla vita cristiana. La fede non una
mera eredit culturale, ma un regalo, un dono che nasce dallincontro
personale con Ges e dallaccettazione libera e gioiosa della nuova vita che ci offre. Ci richiede annuncio incessante e animazione costante, affinch il credente sia coerente
con la condizione di figlio di Dio
che ha ricevuto nel Battesimo.
Risvegliare e ravvivare una fede
sincera favorisce la preparazione al
matrimonio e laccompagnamento
delle famiglie, la cui vocazione di
essere luogo nativo di convivenza
nellamore, cellula fondamentale della societ, dove si trasmette la vita, e
Chiesa domestica, dove si forgia e si
vive la fede. Una famiglia evangelizzata un prezioso agente di evangelizzazione, soprattutto perch irradia

le meraviglie che Dio ha operato in


essa. Inoltre, essendo per sua natura
ambito di generosit, promuover la
nascita di vocazioni alla sequela del
Signore nel sacerdozio o nella vita
consacrata.
Lo scorso anno avete pubblicato
il documento Vocaciones sacerdotales
para el siglo XXI, mostrando cos
linteresse delle vostre Chiese particolari per la pastorale vocazionale.
un aspetto che un Vescovo deve
porre nel suo cuore come assolutamente prioritario, ricordandolo nella
preghiera, insistendo nella selezione
dei candidati e preparando gruppi
di buoni formatori e di professori
competenti.
Infine, vorrei sottolineare che
lamore e il servizio ai poveri sono
segno del Regno di Dio che Ges
venuto a portare (cfr. Esort. ap.
Evangelii gaudium, 48). So bene che,
in questi ultimi anni, proprio la vostra Caritas e anche altre opere
benefiche della Chiesa hanno meritato grande riconoscimento da parte di credenti e non credenti. Me ne
rallegro molto, e chiedo al Signore
che questo sia motivo di avvicinamento alla fonte della carit, a Cristo che pass beneficando e risanando tutti gli oppressi (At 10, 38),
e anche alla sua Chiesa, che madre
e non pu mai dimenticare i suoi figli pi bisognosi. Vi invito, quindi,
ad esprimere stima e a mostrarvi vicini a quanti mettono i propri talenti e le proprie mani al servizio del
programma del buon Samaritano,
il programma di Ges (Benedetto
XVI, Enc. Deus caritas est, 31b).
Cari fratelli, ora che siete riuniti
nella Visita ad limina per manifestare
i vincoli di comunione con il Vescovo di Roma (cfr. Conc. Ecum. Vat.
II, Cost. Lumen gentium, 22), desidero ringraziarvi di tutto cuore per il
vostro servizio al santo popolo fedele di Dio. Andate avanti con speranza. Mettetevi a capo del rinnovamento spirituale e missionario delle
vostre Chiese particolari, come fratelli e pastori dei vostri fedeli, e anche di quanti non lo sono, o hanno
dimenticato di esserlo. A tal fine vi
sar di grande aiuto la collaborazione franca e fraterna in seno alla
Conferenza Episcopale, come pure il
sostegno reciproco e sollecito nella
ricerca dei modi di agire pi adeguati.
Vi chiedo, per favore, di portare
agli amati figli della Spagna uno
speciale saluto del Papa, che li affida alle materne cure della Santissima Vergine Maria, li supplica di
pregare per lui e imparte loro la sua
Benedizione.

Nel saluto del cardinale presidente Rouco Varela

Quando Bergoglio
predic gli esercizi spirituali
Gli esercizi spirituali predicati da Jorge Mario Bergoglio ai vescovi spagnoli
nel 2006 sono stati ricordati dal cardinale Antonio Mara Rouco Varela nel
saluto rivolto a Papa Francesco allinizio delludienza. Il presidente dellepiscopato ha incentrato il suo discorso sul legame tra i Pontefici e i presuli spagnoli. In proposito ha citato lultima visita ad limina risalente al
2005, che non pot concludersi come da programma a causa del peggioramento delle condizioni di salute di Giovanni Paolo II, e il precedente viaggio di Papa Wojtya, nel maggio 2003, culminato con le canonizzazioni dei
martiri spagnoli in Plaza de Coln a Madrid. Passando poi al pontificato di
Benedetto XVI, ha rievocato in particolare i suoi tre viaggi: nel 2006, a Valencia, in occasione del V Incontro mondiale delle famiglie; nel 2010 a Barcellona e a Santiago de Compostela; e nel 2011 a Madrid per la Giornata
mondiale della giovent.

Al centro della Liturgia di questa


domenica troviamo una delle verit
pi confortanti: la divina Provvidenza. Il profeta Isaia la presenta
con limmagine dellamore materno
pieno di tenerezza, e dice cos: Si
dimentica forse una donna del suo
bambino, cos da non commuoversi
per il figlio delle sue viscere? Anche
se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticher mai (49,
15). Che bello questo! Dio non si
dimentica di noi, di ognuno di noi!
Di ognuno di noi con nome e cognome. Ci ama e non si dimentica.
Che bel pensiero... Questo invito
alla fiducia in Dio trova un parallelo nella pagina del Vangelo di Matteo: Guardate gli uccelli del cielo
dice Ges : non seminano e
non mietono, n raccolgono nei
granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre... Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico
che neanche Salomone, con tutta la
sua gloria, vestiva come uno di loro (Mt 6, 26.28-29).
Ma pensando a tante persone
che vivono in condizioni precarie, o
addirittura nella miseria che offende la loro dignit, queste parole di
Ges potrebbero sembrare astratte,

se non illusorie. Ma in realt sono


pi che mai attuali! Ci ricordano
che non si pu servire a due padroni: Dio e la ricchezza. Finch ognuno cerca di accumulare per s, non
ci sar mai giustizia. Dobbiamo
sentire bene, questo! Finch ognuno cerca di accumulare per s, non
ci sar mai giustizia. Se invece, confidando nella provvidenza di Dio,
cerchiamo insieme il suo Regno, allora a nessuno mancher il necessario per vivere dignitosamente.
Un cuore occupato dalla brama
di possedere un cuore pieno di
questa brama di possedere, ma vuoto di Dio. Per questo Ges ha pi
volte ammonito i ricchi, perch
forte per loro il rischio di riporre la
propria sicurezza nei beni di questo
mondo, e la sicurezza, la definitiva
sicurezza, in Dio. In un cuore
posseduto dalle ricchezze, non c
pi molto posto per la fede: tutto
occupato dalle ricchezze, non c
posto per la fede. Se invece si lascia
a Dio il posto che gli spetta, cio il
primo, allora il suo amore conduce
a condividere anche le ricchezze, a
metterle al servizio di progetti di
solidariet e di sviluppo, come dimostrano tanti esempi, anche recenti, nella storia della Chiesa. E cos
la Provvidenza di Dio passa attraverso il nostro servizio agli altri, il
nostro condividere con gli altri. Se
ognuno di noi non accumula ricchezze soltanto per s ma le mette
al servizio degli altri, in questo caso
la Provvidenza di Dio si rende visibile in questo gesto di solidariet.
Se invece qualcuno accumula soltanto per s, cosa gli succeder
quando sar chiamato da Dio? Non
potr portare le ricchezze con s,
perch sapete il sudario non ha

tasche! meglio condividere, perch noi portiamo in Cielo soltanto


quello che abbiamo condiviso con
gli altri.
La strada che Ges indica pu
sembrare poco realistica rispetto alla mentalit comune e ai problemi
della crisi economica; ma, se ci si
pensa bene, ci riporta alla giusta
scala di valori. Egli dice: La vita
non vale forse pi del cibo e il corpo pi del vestito? (Mt 6, 25). Per
fare in modo che a nessuno manchi
il pane, lacqua, il vestito, la casa, il
lavoro, la salute, bisogna che tutti
ci riconosciamo figli del Padre che
nei cieli e quindi fratelli tra di
noi, e ci comportiamo di conseguenza. Questo lo ricordavo nel
Messaggio per la Pace del 1 gennaio: la via per la pace la fraternit: questo andare insieme, condividere le cose insieme.
Alla luce della Parola di Dio di
questa domenica, invochiamo la
Vergine Maria come Madre della
divina Provvidenza. A lei affidiamo
la nostra esistenza, il cammino della
Chiesa e dellumanit. In particolare, invochiamo la sua intercessione
perch tutti ci sforziamo di vivere
con uno stile semplice e sobrio, con
lo sguardo attento alle necessit dei
fratelli pi bisognosi.
Dopo aver lanciato il suo appello per
lUcraina, il Papa ha salutato alcuni
gruppi presenti e ha ricordato il
prossimo inizio della Quaresima.
Cari fratelli e sorelle,
vi chiedo di pregare ancora per
lUcraina, che sta vivendo una situazione delicata: mentre auspico
che tutte le componenti del Paese si
adoperino per superare le incomprensioni e per costruire insieme il
futuro della Nazione, rivolgo alla
comunit internazionale un accora-

to appello affinch sostenga ogni


iniziativa in favore del dialogo e
della concordia.
Rivolgo un cordiale saluto alle
famiglie, ai gruppi parrocchiali, alle
associazioni e a tutti i pellegrini venuti dallItalia e da diversi Paesi.
Saluto i fedeli spagnoli provenienti dalle diocesi di Valladolid e
Ibiza; come quelli italiani di Amantea, Brescia, Cremona, Terni, Lonate e Ferno, e il coro di Tassullo.
Saluto i numerosi gruppi di ragazzi dalle diocesi di Como, Vicenza, Padova, Lodi, Cuneo e Cremona. Cari ragazzi, alcuni di voi hanno ricevuto da poco la Cresima o si
stanno preparando a riceverla, altri
faranno la professione di fede, e
siete attivi nei vostri oratori. Cari
ragazzi, il vostro legame con Ges
diventi sempre pi forte e profondo, per portare molto frutto! Avanti, cari ragazzi!
In questa settimana inizieremo la
Quaresima, che il cammino del
Popolo di Dio verso la Pasqua, un
cammino di conversione, di lotta
contro il male con le armi della preghiera, del digiuno, della misericordia. Lumanit ha bisogno di giustizia, di riconciliazione, di pace, e
potr averle solo ritornando con
tutto il cuore a Dio, che ne la
fonte. Anche tutti noi abbiamo bisogno del perdono di Dio. Entriamo nella Quaresima in spirito di
adorazione a Dio e di solidariet
fraterna con quanti, in questi tempi,
sono pi provati dallindigenza e da
conflitti violenti.
A tutti voi auguro una buona domenica e buon pranzo. Arrivederci!

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