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MANUALE DUSO DELLE MACCHINE DA

CANTIERE

Uso delle macchine da Cantiere

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Indice
1) Betoniera a Bicchiere................................................................................ pag. 3
2) Cesoia ......................................................................................................

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3) Piegaferri Elettrica ....................................................................................

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4) Segatrice Circolare ...................................................................................

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5) Elevatore a Cavalletto...............................................................................

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6) Gru a Torre ...............................................................................................

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Uso delle macchine da Cantiere

1) Betoniera a Bicchiere

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Uso delle macchine da Cantiere

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La betoniera a bicchiere una macchina finalizzata alla miscelazione dei materiali fini ed
allimpasto con liquidi. Viene utilizzata per la preparazione di malte e calcestruzzi, mediante il
carico di inerti, leganti, acqua ed eventuali coadiuvanti.
E formata da una struttura metallica portante, lorgano motore, gli organi di trasmissione ed il
bicchiere di miscelazione.
La rotazione del bicchiere di miscelazione avviene mediante comando elettrico o tramite
motore a combustione interna.
Legenda:
1. telaio portante
2. ruote
3. armadio metallico
4. interruttore
termico/presa a spina
5. motore
6. puleggia
7. dispositivo di emergenza
8. carter di protezione
9. bicchiere di miscelazione
10. corona
11. pale di miscelazione
12. volante accecato
13. pignone
14. pedale di ribaltamento
15. barra di spostamento
16. piede di appoggio

Tutte le betoniere a bicchiere di nuova costruzione, a partire dal 21 settembre 1996, devono
possedere la marcatura CE. Quelle antecedenti allentrata in vigore dellobbligo di marcatura
CE, devono risultare conformi alla normativa precedente. Nel caso di vendita, noleggio o
concessione in uso o in locazione finanziaria vanno accompagnate da unattestazione che
confermi tale rispondenza.
del 1980 la circolare del Ministero del Lavoro n 103, riguardante le betoniere e le
autobetoniere, nata a seguito di una serie di infortuni collegati allutilizzo delle stesse.
Il D.P.R. 547/55 prescrive, dallancor pi lontano 1955, che le macchine e gli organi in
movimento debbano essere dotati di opportune protezioni.
La circolare richiede, fra le altre cose, che il volante, che comanda il ribaltamento del
bicchiere, debba avere i raggi accecati nei punti nei quali esista il pericolo di tranciamento (art.
4.5 Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n 103).
Quali siano questi punti difficile stabilirlo, sicuramente manovrare la betoniera con i raggi
scoperti del volante costituisce un rischio, ecco perch i fabbricanti hanno provveduto ad
applicare una lamiera, opportunamente sagomata, che accechi i raggi del volante.

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E comunque vero che loperatore, per potersi esporre a tale rischio, dovrebbe manovrare la
betoniera con una mano invece che con due mani, e contemporaneamente infilare il braccio fra
i raggi del volante, cosa poco probabile, vista la poca agibilit della betoniera.
In sostanza, loperatore, dovrebbe compiere unazione assai difficoltosa e certamente
incomprensibile, ma un pericolo comunque esistente anche se da considerare remoto.
La protezione ben venga cos come le altre cose contenute nella circolare, che di seguito
illustreremo nel dettaglio.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI ORGANI DI COMANDO

Altri importanti dispositivi di protezione degli organi di comando che la betoniera a bicchiere
deve avere sono:

indicazione, del verso di rovesciamento del bicchiere della betoniera, che devono essere
ben visibili e stampigliati, se il volante ruota nel verso opposto al ribaltamento della
betoniera (art. 3.1 Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n 103).
Il pedale di comando per il movimento della benna di caricamento, deve essere del tipo a
uomo presente e deve essere provvisto di unadeguata protezione al di sopra e ai lati del
pedale (art. 4.2 Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n 103).

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI ORGANI IN MOVIMENTO

La betoniera necessita inoltre di protezioni particolari quali:

Le pulegge, le cinghie, i volani, gli ingranaggi ed altri organi analoghi destinati a


trasmettere movimento alla macchina, devono essere protetti contro il contatto
accidentale mediante lapplicazione di idonee protezioni (art. 7.1 Ministero Lavoro
circolare 17 novembre 1980 n 103).
Lo sportello della betoniera a bicchiere non costituisce protezione degli organi in
movimento (art. 7.2 Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n 103).
I denti della corona dentata applicata alla vasca devono essere completamente protetti con
apposito carter (art. 7.5 Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n 103).
Il pignone che trasmette la rotazione dal motore alla vasca, deve essere protetto con
apposito carter (art. 7.6 Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n 103).

STABILITA DELLA MACCHINA

Sempre il D.P.R. 547/55 con lart. 46, prescrive che le macchine debbano essere installate e
mantenute in modo da evitare che scuotimenti o vibrazioni possano pregiudicarne la stabilit.
Il momento stabilizzante deve essere non inferiore al doppio del massimo momento ribaltante
che possa ipotizzarsi considerando la spinta del vento concomitante con le condizioni di carico
e lo stato di movimento meno favorevole alla stabilit, riferita ad un piano che abbia
inclinazione non inferiore a 5 gradi sullorizzontale (art. 5.1 Ministero Lavoro circolare 17
novembre 1980 n 103).
Tale condizione deve risultare da un calcolo di verifica eseguito da un tecnico abilitato a norma
di legge, che rilascer la dichiarazione di stabilit. Il costruttore deve garantire che la macchina
stata costruita in modo conforme al progetto, completa di verifica di stabilit al ribaltamento
(art. 5.1 Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n 103).
tassativamente vietato modificare la macchina togliendo o sostituendo le ruote con sostegni
improvvisati come laterizi o altro.

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comunque consigliato installare la macchina su un terreno piano e compatto e in caso tali


condizioni non siano possibili, si pu prevedere la realizzazione di un basamento in cemento o
in tavoloni.
CADUTA DI MATERIALE DALLALTO

Quando la betoniera viene installata nelle


immediate vicinanze di zone di lavoro in
quota, oppure sotto il raggio di azione di
un apparecchio di sollevamento, si deve
prevedere un solido impalcato sovrastante
con tavole da ponteggio, ad altezza di 3
metri da terra a protezione delladdetto.
IMPIANTO ELETTRICO

Per le betoniere funzionanti con motore


elettrico, in fase di valutazione dei rischi
va analizzato anche il rischio elettrico, che
pu in prima istanza essere limitato, se a
realizzare limpianto un tecnico abilitato, e se lo stesso impianto, sia realizzato secondo le
prescrizioni dettate dalle normative di sicurezza e dalle norme di buona tecnica (art. 10.1
Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n 103), utilizzando componentistica con grado
di protezione meccanica contro i contatti diretti minimo IP44, o se la betoniera, come nella
maggiore parte dei casi, soggetta a getti dacqua in pressione, la protezione deve essere non
inferiore a IP55 (Norma CEI 70-1).
Sovracorrenti

La linea di alimentazione della betoniera deve essere protetta da un interruttore


magnetotermico. Linterruttore della macchina, manovrabile a mano, deve essere provvisto di
un dispositivo che non permetta il riavvio automatico a seguito di interruzione
dellalimentazione. La ripresa del funzionamento della macchina deve pertanto avvenire con il
ripristino dellinterruttore.
Contatti diretti

Il quadro elettrico da cui viene alimentata la betoniera deve essere del tipo ASC.
Il grado di protezione deve essere almeno IP 44.
Il cavo di alimentazione o presa mobile (prolunga) deve essere di tipo flessibile (H07RN-F o
tipo equivalente).
Le prese a spina devono rispondere alle norme CEI 23-12 ed avere un grado di protezione
almeno IP 55.

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Contatti indiretti

La messa a terra della betoniera a bicchiere avviene tramite il conduttore di protezione del cavo
di alimentazione (art. 10.29 Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n 103).
Linterruttore differenziale che protegge la linea di alimentazione deve possedere una soglia di
intervento minore o uguale 0,03 A (art. 10.15 Ministero Lavoro circolare 17 novembre 1980 n
103).
RUMORE

Considerato che la limitazione del rischio deve sempre avvenire alla fonte, il rischio rumore va
limitato seguendo alcuni accorgimenti: effettuando la manutenzione ordinaria e straordinaria
della macchina, con particolare riguardo a tutti gli organi fissi (carter) e mobili (cuscinetti,
ingranaggi), limitando il numero di addetti esposti e dotando il personale di opportuni D.P.I.
PULSANTIERA

Le betoniere inoltre sono munite di dispositivi di sezionamento dellalimentazione a comando


manuale che separa lequipaggiamento elettrico della macchina dallalimentazione quando
necessario. Tale dispositivo, come il comando di avviamento e quello di arresto normale, sono
installati sul quadro di manovra.
Inoltre la macchina dotata di un comando di arresto di emergenza, ben visibile rispetto agli
altri comandi, di facile e rapida accessibilit.
La pulsantiera deve essere incassata alla carcassa della betoniera, tranne il dispositivo di
arresto di emergenza.
Dispositivo di arresto normale

Ogni macchina deve essere munita di un dispositivo di comando che consenta larresto
generale in condizioni di sicurezza.
Ogni posto di lavoro deve essere munito di un dispositivo di comando che consenta di
arrestare, in funzione dei rischi esistenti, tutti gli elementi mobili della macchina o unicamente
parte di essi, in modo che la macchina sia in situazione di sicurezza. Lordine di arresto della
macchina deve essere prioritario rispetto agli ordini di avviamento. Ottenuto larresto della
macchina o dei suoi elementi pericolosi, si deve interrompere lalimentazione degli azionatori.
Dispositivo di arresto di emergenza

Ogni macchina deve essere munita di uno o pi dispositivi di emergenza che consentano di
evitare situazioni di pericolo che rischiano di prodursi allimprovviso o che si stiano gi
producendo.
Detto dispositivo deve:

Comprendere dispositivi di comando chiaramente individuabili, ben visibili e


rapidamente accessibili
Provocare larresto del processo pericoloso nel tempo pi breve possibile senza creare
rischi supplementari
Eventualmente, avviare o permettere di avviare alcuni movimenti di salvaguardia.

Quando si smette di azionare il comando dellarresto di emergenza dopo un ordine di arresto,


detto ordine deve essere mantenuto da un blocco del dispositivo di arresto di emergenza sino al

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suo blocco; non deve essere possibile ottenere il blocco del dispositivo senza che questultimo
generi un ordine di arresto; lo sblocco dei dispositivi deve essere possibile soltanto con
unapposita manovra e non deve riavviare la macchina, ma soltanto autorizzarne la rimessa in
funzione.
Riparo interbloccato

Riparo associato ad un dispositivo di interblocco in modo che:

Le funzioni pericolose della macchina interessate dal riparo non possano essere svolte
finch il riparo non sia stato chiuso
Se il riparo viene aperto durante lo svolgimento delle funzioni pericolose della macchina,
venga dato un ordine di arresto
La chiusura del riparo consenta lesecuzione delle funzioni pericolose della macchina
interessate dal riparo, ma non ne comandi lavvio.

Codice dei colori dei pulsanti e il loro significato

Colore Significato

Spiegazione

Esempi di applicazione

Rosso Emergenza

Azionare in caso di condizione


pericolosa o emergenza

Arresto di emergenza. Inizio della


funzione di emergenza

Giallo Anormale

Azionare in caso di condizione


anormale Intervento per
sopprimere una condizione
anormale

Intervento per riavviare un ciclo


automatico interrotto

Verde Sicurezza

Azionare in caso di condizione riservato per funzioni che


di sicurezza o per preparare una indicano condizioni normali o di
condizione normale
sicurezza

Blu

Azionare in caso di condizione


che richiede una azione
obbligatoria

Funzione di ripristino

Non viene attribuito


Bianco nessun significato
specifico

Per lavvio generale delle


funzioni ad eccezione
dellarresto di emergenza

Avvio (preferenziale)Arresto

Non viene attribuito


Grigio nessun significato
specifico

Per lavvio generale delle


funzioni ad eccezione
dellarresto di emergenza

AvvioArresto

Non viene attribuito


nessun significato
specifico

Per lavvio generale delle


funzioni ad eccezione
dellarresto di emergenza

Avvio Arresto (preferenziale)

Nero

Obbligatorio

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FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Diversi infortuni sono avvenuti con luso delle betoniere a bicchiere, specialmente per
mancanza di informazione nei confronti di coloro che le devono utilizzare. La maggior parte
degli infortuni avvengono:

quando laddetto, con la macchina in movimento, inserisce un attrezzo nel bicchiere per
effettuarne la pulizia;
quando il lavoratore non provvede a disinserire la linea elettrica di alimentazione e la
macchina improvvisamente si riavvia;
quando la betoniera, per mantenerla sollevata da terra e favorire il carico della benna o
del secchione, viene installata su elementi instabili come mattoni forati, blocchetti,
spezzoni di legno e simili, ribaltandosi;
quando mancano le protezioni o schermature degli ingranaggi negli organi in movimento;
quando la linea di alimentazione priva di terra e non protetta da interruttore
differenziale ad alta sensibilit;
in generale rischi per laddetto alla manovra di una betoniera a bicchiere, quindi le
possibili cause di infortunio o di malattia professionale, sono dovuti ad urti, colpi,
compressioni, punture, tagli, abrasioni, cesoiamenti, per caduta di materiale dallalto, per
inalazioni di polveri, schizzi dellimpasto, rumorosit elevata, vibrazioni, elettrocuzione e
movimentazione manuale dei carichi.

Come avete potuto osservare, i rischi diretti e indiretti collegati allutilizzo della betoniera a
bicchiere, sono molteplici, per cui laddetto dovr ricevere unadeguata informazione e
altrettanto addestramento per il corretto utilizzo del macchinario, in modo che provveda a
verificare, prima di ogni turno di lavoro, lapplicazione e la rispondenza di tutte le protezioni
previste per il corretto utilizzo in sicurezza della macchina e di tutti i requisiti richiesti
dallambiente di lavoro circostante il macchinario (protezione dei posti di lavoro, visibilit del
posto di lavoro, etc.).
RIFERIMENTI NORMATIVI

D.P.R. 547/55
D.P.R. 164/56
D.P.R. 303/56
D. Lgs. 277/91
D. Lgs. 626/94
D.P.R. 459/96
Circ. Min. del Lavoro 103/80
Norma CEI 64-8
Norma CEI 70-1
Norma CEI 17-13/4
Norma CEI 23-12

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RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI


PERICOLOSE DURANTE IL LAVORO

urti, colpi, impatti, compressioni


punture, tagli, abrasioni,
cesoiamento, stritolamento
allergeni
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri e fibre
getti e schizzi
rumore

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI


PRIMA DELLUSO:

verificare la presenza ed efficienza delle protezioni: alla tazza, alla corona, agli organi di
trasmissione, agli organi di manovra;
verificare lefficienza dei dispositivi di arresto di emergenza;
verificare la presenza e lefficienza della protezione sovrastante il posto di manovra
(tettoia);
verificare lintegrit dei collegamenti elettrici e di messa a terra per la parte visibile ed il
corretto funzionamento degli interruttori e dispositivi elettrici di alimentazione e
manovra;

DURANTE LUSO:

vietato manomettere le protezioni;


vietato eseguire operazioni di lubrificazione, pulizia, manutenzione o riparazione sugli
organi in movimento;
nelle betoniere a caricamento automatico accertarsi del fermo macchina prima di eseguire
interventi sui sistemi di caricamento o nei pressi di questi;
nelle betoniere a caricamento manuale le operazioni di carico non devono comportare la
movimentazione di carichi troppo pesanti e/o in condizioni disagiate. Pertanto
necessario utilizzare le opportune attrezzature manuali quali pale o secchi;

DOPO LUSO:

assicurarsi di aver tolto tensione ai singoli comandi ed allinterruttore generale di


alimentazione al quadro;
lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia alla fine delluso
e leventuale lubrificazione;
ricontrollare la presenza e lefficienza di tutti i dispositivi di protezione (in quanto alla
ripresa del lavoro la macchina potrebbe essere riutilizzata da altra persona);

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI

guanti
calzature di sicurezza
elmetto
indumenti protettivi (tute)
otoprotettori
maschera per la protezione delle vie respiratorie

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