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Costruzione di Macchine
Versione 3.04
Dipartimento di Ingegneria
Universit di Ferrara
09/12/2012
roberto.tovo@unife.it
Introduzione
Questo Formulario di Costruzione di Macchine costituisce una
raccolta di schemi di riferimento, grafici e formule per le verifiche
strutturali richieste nelle esercitazioni e nella verifica scritta dellesame.
Esso non fornisce una trattazione esaustiva o accurata degli argomenti
affrontati, quindi non pu essere considerato come un testo di
riferimento per la preparazione dellesame. Il formulario
semplicemente una raccolta di formule, dati e suggerimenti allo
studente, per la realizzazione dei progetti e delle relazioni di calcolo
proposte durante il corso.
Il presente formulario disponibile per gli studenti, ma deve essere inteso come
uno strumento ad uso interno del corso, non deve essere divulgato e tantomeno
commercializzato. Esso contiene anche alcune immagini e tabelle tratte dal testo
suggerito per lo studio: Richard G. Budynas, J. Keith Nisbett: Shigley Progetto e
costruzione di macchine, 2/ed, McGraw Hill. A tale testo, oltre che alle lezioni, si
rimanda per approfondimenti e chiarimenti.
Sommario
Torsione
1
1
1
1
2
3
3
6
6
Fatica
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Rugosit superficiale:
Dimensioni Assolute o Scala:
Tipologia di carico
Temperatura
Probabilit di rottura
Forma
12
12
13
14
14
15
15
16
16
16
16
7
7
7
Grandezze Fondamentali
Curva di Woehler o SN:
Valori di riferimento
Fattori di influenza
Verifica a fatica
Verifica a fatica in componenti
Verifica in presenza di ampiezze variabili
7
7
Criterio di Tresca
Criterio di Von Mises
Criteri di resistenza: sistema non principale
11
12
Materiali
Collegamenti filettati
4
5
3) Dischi in rotazione
g)
h)
8
8
9
9
9
9
10
10
10
10
a)
b)
Giunti sollecitati a Mt
Giunti soggetti a Mf
Giunzioni Saldate
Verifica del cordone di saldatura
Verifica delle giunzioni saldate (con
semplificato)
Verifica a fatica per le strutture saldate
Appendici
Volumi di utilizzo comune :
Geometria delle aree
Coefficienti di concentrazione delle tensioni
17
17
17
17
17
18
18
metodo
19
21
23
23
23
25
Torsione
Sez. circolare ad asse rettilineo
stato tensionale:
M
dove: J p r 4
t ;
2
Jp
max
Mt
r
Jp
2 Mt
r3
con G
1 E
2 (1 )
Sezione rettangolare
1 2 Mt Mt
1.8
max
2 3
2
c b c b
b c
1 2 Mt l
f
G c3 b
c: lato minore
b: lato maggiore
b/c
Mt
t2 L
ponendo
Per t = costante
max
0.141
Mt
t max ;
J
t = costante
t = variabile
dove:
Mt
Mt
max
2 A t min
2A t
Mt l L
f
4 G A2 t
Mt l
Li
f
2
4G A
ti
1
M
J t 3L max t t
3
J
1
J J i t 3iLi ;
3
Mt
max
1 2
t Li
3
max 3
1.5
Mt l
GJ
196
EAe
M rn
1
Ae r
Dove il valore delleccentricit dipende dalla geometria della sezione e dalla curvatura.
Si consideri in genere: ri = raggio interno;
r0 = raggio esterno
Membrane Assial-simmetriche
Si definiscono le seguenti grandezze fondamentali:
Rm = raggio meridiano;
m = tensione meridiana;
Rt = raggio trasversale;
t = tensione trasversale;
t = spessore del serbatoio;
p = pressione interna agente sul serbatoio.
Equazione fondamentale delle membrane assial-simmetrico:
p m t
t Rm Rt
pR
pR
; m
2t
t
p z
tensioni: t
pR
;
t
m 0
c) serbatoio appeso
Analogo al caso precedente, con eccezione delle tensioni meridiane e dellequilibrio longitudinale:
hR
2t
Gusci Spessi
Ipotesi:
- geometria cilindrica a spessore costante;
- L indipendente dalla distanza raggio r.
3
C
0
B
8
r A 2 C
3 1
0
D
B
8
A D2
t
2
2 2
0 g re
r
re
ri
re
r ri pi
r re 0
0
r ri 0
r re pe
0
r ri 0
r re 0
0
pi 0 r ri p
p
AB
r 2
pe 0 r re 0
1 e
ri
ri2
t
l 2 2 p A B r
re ri
2
Guest : id,G t r
3
2
2
2
t r
Von Mises : id , VM r t l r t r l t l
2
ri2 re
r p 2 2 1
re ri r
ri2 re
t p r 2 r 2 1 r
e
i
id , G
re2
2p 2 2 id , VM
re ri
id , G
2p
amm
1 2
Per p amm / 2
2p
r
1 re i
amm
re2 ri
r p 2 2 1
re ri r
re2 ri
p
1
t
re2 ri2 r
re
A B
pi 0
r ri 0
ri
p
pe 0 r re p
2
B r 2 r 2 ri
i
e
re2
t
p r
2
2
re ri
2
Guest : id,G r t
3
3
2
2
2
r t
id , G
Von Mises : id , VM r t l r t r l t l
2
2
2pr03
re2 ri2
;
E re2 r02 r02 ri2
M t 2 p b r 2
Con: coefficient dattrito e b larghezza del disco.
i 2
3) Dischi in rotazione
Caso con 0 e ri re 0 : (valido solo per dischi, ossia per L
piccolo)
r re A B C 0
2
B C
Condizioni al contorno:
2
2
A C 1
r ri A 2 C 0
2C
2
C
1
C 2
r
2
2
C 1 2 C D2
t
2
t ri C2 2 D2
id, G t l t
r , max 1 C
2
2 2 N s 2 rad 2 2
N
0 re 3 2 m 2
g
m
m m s
Dischi pieni:
Se disco pieno : ri = 0 quindi B = 0;
r A C
t A D
r 2
rT C1
re
r
tT C D
re
FC m2 rg
r , e
FC
2re be
Kt
nom
p K t nom
Sy
nom
Sy
Criteri di resistenza
Criterio di Tresca
criterio della Massima tensione tangenziale o di Tresca o di Guest
eq 1 3 L
Criterio di Von Mises
Criterio della massima densit di energia di deformazione per variazione di forma (o di Von Mises)
eq (12 22 32 ) (1 2 2 3 13 ) L
Criteri di resistenza: sistema non principale
Richiami di cerchi di Mohr per stati piano di tensione:
max
xy
y 0
max
0 x
x y
0
2
2
R x y 2
xy
2
1 0 R
2 0 R
2
2
2
2
2
2
a) per Von Mises: eq , VM x y x y 3xy ; se y 0 eq,VM 3 ;
b) per Tresca:
se 2 3 1 ; eq , G
(x y )2 4 2xy
se 3 y 0 ; eq ,G
2 4 2
Fatica
Grandezze Fondamentali
ipotizzando variazioni nel tempo sinusoidali
Andamento temporale: (t ) m a sen( t )
Range e ampiezza di tensione: max min 2a
Rapporto di sollecitazione R:
2 a
min
2 m
(1 R )
; max
; max
; a m
max
1 R
1 R
1 R
Casi Notevoli:
m 0
R 1
m a
max 2a
0 R 0
min
2) Ciclo Pulsante:
Sf,N
Sf , N a N b
oppure
N
Sf , N Se 6
10
Sut
Sf,10
Sf,N
Dove:
S
a
Se
f ,10
Se
S 3
1
b log f ,10
3
Se
Nf = 103
In alternativa utilizzata anche la seguente notazione:
k
Sf ,N N Se N e
Ne = 106
Valori di riferimento
Resistenza a basso numero di cicli:
Sf ,103 f Sut
dove: f = 0,9 (scelta consigliata)
oppure in accordo alla figura
Resistenza ad alto numero di cicli:
Se k a k b k c k d k e S'e
con:
ki fattori di influenza
Se resistenza del materiale base
k a k a (R A , Su ) c Su
1
Rugosit: R A y dx
lo
d
c
Lucidatura o rettifica
1,58
Lavorazioni con macchine utensile 4,51
Laminazione a caldo
57,1
Getti in sabbia o terra, grezzi
272
d
-0,085
-0,265
-0,718
-0,995
se 3 d 51 mm
1,24 d
kb
0.157
se 51 d 250 mm
1,51d
d eq 0,81 b h
1,1
kb
1
0,9
0,8
0,7
0,6
0,5
1
10
100
d [mm]
c) Tipologia di carico
Per trazione
k c 0,85
k c 0,59
Per torsione
T
kd
d) Temperatura
20
50
1,000 1,010
100
1,020
150
1,025
200
1,020
250
1,000
300
0,975
350
0,943
400
0,900
450
0,843
500
0,768
550
0,672
600
0,549
e) Probabilit di rottura
Per calcoli con probabilit di rottura minore del 50%, si adotta un coefficiente legato allaffidabilit richiesta,
dove laffidabilit il complemento della probabilit di rottura.
Affidabilit %
ke
50
1,000
90
0,897
95
0,868
99
0,814
99,9
0,753
99,99
0,702
99,999
0,659
99,9999
0,620
f) Forma
Si definiscono tensioni nominali non le tensioni calcolabili con modelli strutturali a sezione resistente
costante, in genere la teoria della trave o modelli asta. Il coefficiente di concentrazione delle tensioni definito
come rapporto tra il massimo tensionale dovuto ad un effetto geometrico ( p o tensione di picco), rispetto
alle tensioni nominali.
su sez netta
K t , n
nom,n
Coeff dIntaglio
K p su sez lorda
t ,g nom,g
La resistenza a fatica dipende da un valore efficace della tensione eff , spesso prossimo, ma inferiore, alla
tensione di picco: eff K f nom ; dove Kf il fattore di riduzione della resistenza a fatica.
Il legame tra Kt e Kf dipende dalla geometria (in particolare dal raggio di raccordo ) e dal materiale:
Coeff di sensibilit : q
k f 1 per 2mm q 1 k t k f
;
k t 1 per 2mm q 0
Possibilit 1: q
1
1 a
Foro trasversale
Spallamento
Gola
174 / R [MPa]
139 / R [MPa]
104 / R [MPa]
10
Possibilit 2: q
1
con a [mm] funzione del carico di rottura del materiale
1 a
Sut [MPa]
300
400
500
600
700
a [mm]
0.42
0.33 0.265 0.212 0.175 0.145 0.117 0.094 0.077 0.065 0.057 0.05 0.043 0.038 0.034
Sut Su , m
Se, m Se 1 m
Sut
Su,m Sut m
800
900
11
Se Sut
Se Sut
Sut 2
Se, m
Su,m
n TOT i 1 n i
Di
Verifica a fatica
Definizione dei coefficienti di sicurezza.
Si consideri una condizione di funzionamento
con ampiezza e numero di cicli previsti in
esercizio pari rispettivamente a: a 0 , n 0
1) se n0 = , ossia progettazione a vita infinita,
il coeff. di sicurezza :
Se,m
a 0
D TOT i 1 D i
N
i 1
Sf
ni
1
Ni
Sf,103
Sf,n0
a0
Se,m
1,5 ;
ni
Ni
Sn 0
1,5 ;
a 0
N
103
n0
N0
Ne
N 0
;
n0
il loro legame : N ;
N k
con k=-1/b. In ogni caso il coefficiente da utilizzare quello in tensioni.
Verifica a fatica in componenti
Come per la verifica statica, anche per la verifica a fatica, i materiali fragili devono essere verificati in termini di
tensioni efficaci, prossime alle tensioni di picco, e i materiali duttili possono essere verificati in termini di
tensioni nominali, con la differenza che comunque il limite di fatica Se dipende dalla tensione efficace.
Lutilizzo della verifica per materiali fragili sempre in vantaggio di sicurezza. Limpiego della verifica in tensioni
nominali comunque indicato per acciai da costruzione.
12
Fragili
Verifica al
Limite di Fatica
a ,eff K f nom
Duttili
1
1 Se
a ,nom Se,nom
Kf
Se
Diagramma di
Haigh
Curva SN
Su,m
a,eff
Su,m
a,nom
Se,m
Se,m,nom
N
10
Ne
10
Ne
Di
ni
;
Ni
ni
1
Ni
a,i
a,1
a,2
a,3
Storia equivalente:
Dalle equazioni precedenti si ricava:
k
a ,eq cos t ; n eq n i ai ;
aeq
i) se si assume a ,eq a ,1 si determina il numero di cicli
equivalente n eq n i a ,i
a ,1
ii) se si assume n eq
N N eq 1
n n eq D
k N 1k
n2
ni
n3
n1
a , eq
ak,i
13
Sy - s - fy
235
275
355
420
460
t > 40 mm
Sut - R - fu
360
430
510
520
540
Sy - s - fy
215
255
335
390
430
Sut - R - fu
360
410
470
500
530
Si usa normalmente la verifica ai coefficienti parziali di sicurezza rispetto alla condizione limite di esercizio che
data dal carico di snervamento:
fy
m
fy
Collegamenti filettati
Aspetti generali di viti e bulloni
Classi fu [MPa] fy [MPa]
f u carico ultimo di rottura
4.6
400
240
f y carico di snervamento
4.8
400
320
5.6
500
300
Area Resistente :
5.8
500
400
d m d - 0,649 p
6.8
600
480
;
8.8
800
640
d n d - 1,226 p
10.9
1000
900
d res
Dove:
dn dm
2
14
Forza di serraggio:
Coppia di Serraggio :
0,7 f u A res
m
Tp 0,2 Fp d
Fp
Fd s Fb FR FR m
Dove:
Fb
Fd
FR
s , m
1) 2 t c 1,25 t
2) p 2,4 d
; t spes giunto
d dian nom ; t c spes coprigiun
3) e1 1,2 d
4) e 2 1,2 d
15 t giunto a compr.
5) p
25 t giunto a traz.
6) e 2 6 t
15
v f u ,b A Re s
m
Con m = 1,25
v = 0,6 per 4.6 ; 5.6 ; 8.8
0,5 per 4.8 ; 5.8 ; 10.9
Resistenza a rifollamento: Fb,R
k1 b f u d t
m
Con m = 1,25
p
e1
1 f u ,b
; 1 ;
}
3 d0 3d0 4 f u
p
e
k1 = min{2,5; 2,8 2 1,7 ; 1,4 2 1,7 }
d0
d0
b = min{1;
La resistenza : Fl, R A nt
A nv
f y
3
k 2 A res f u
m
Con m = 1,25
k2 = 0,9
Resistenza a punzonamento della lamiera: FP , R
0,6 d m t f u
m
Con m = 1,25
dm = diametro di testa o di rondella
c) Resistenza dei bulloni a carichi combinati:
Se agisce un carico normale Ft e un carico di taglio Fv, si calcolano le relative resistenze Ft,R e Fv,R e si valuta la
seguente eq. di verifica:
F
s t
Ft ,R
Fv
F
v ,R
16
FS,R k S
FP
m
singolo
bullone
0,3 in genere
0,45 se trattato meccanicamente
= coefficiente dattrito;
Con:
FS, R k 2
FP 0,8 Ft
m
Anche per i giunti resistenti ad attrito opportuno svolgere le verifiche a strappo della lamiera e a
punzonamento.
Calcolo delle forze per bullone nei giunti soggetti a momento
a) Giunti sollecitati a Mt
Il momento torcente si traduce in forze di taglio sui
bulloni di entit: F' 'i
M t ri
ri 2
b) Giunti soggetti a Mf
si suppongono le piastre giuntate infinitamente pi rigide dei bulloni lo sforzo
normale per singolo bullone dipende dal momento flettente e dalle distanze
dallipotetico centro di rotazione relativa delle piastre giuntate:
Ni
M f li
li2
17
Giunzioni Saldate
Verifica del cordone di saldatura
a) Giunzioni a Completa Penetrazione
Componenti della tensione
Cordone di saldatura
eq 2 2// // 32//
La verifica va eseguita sul pi debole degli elementi saldati
a) Giunzioni a Cordone dAngolo
Definizione di sezione resistente
SEZIONE
DI GOLA a
CORDONE DANGOLO
fu
w m
m = 1,25
Coefficiente parziale di sicurezza
w
Coefficiente di correlazione (tra resistenza della saldatura e del
materiale base)
Con
w
S 235
S 275
S 355
S 420
S 460
0,8
0,85
0,9
1
1
fu
3 w m
18
Fw
Mt
r dove r la distanza dal baricentro della sezione.
J 'p
19
d) Sollecitazione flettente
Si calcola il Momento dinerzia unitario Jx della giunzione saldata, la forza normale per unit di lunghezza
risulta
Fw
Mf
y
J' x
20
Categoria
C
90
Con
sovrametallo
non eccessivo
Giunti di testa
A piena
penetrazione
71
Giunti di testa
Con cordone
dangolo
36
21
Irrigidimento
Trasversale
80 se t 12 mm
71 se 12 mm < t
Irrigidimento
Longitudinale
80 se L 50 mm
71 se 50 < L 100
50 se 100 < L
Metodo di verifica
i) se < D non necessaria la verifica a fatica;
ii) se n 10 non necessaria la verifica a fatica.
4
Fattori di influenza :
a) effetto dimensionale: la curva di resistenza influenzata dagli spessori del piatto principale > 25 mm
25
A , t A 4
t [mm]
b ) effetto della m : la tensione media normalmente non
influenza la curva di resistenza di progetto; se si eseguono
trattamenti di distensione delle tensioni residue la resistenza
aumenta al diminuire del rapporto di sollecitazione R:
A,R A C
-1
A (PS )
n 2
2,5
3
3,5
PS 97,7 ( 99,499 ) 99,9 99,99
22
Appendici
Volumi di utilizzo comune :
1 D2
H;
3 4
1
d) Prisma: A H ;
e) Piramide : A H ;
3
1
f) Tronco di piramide:
(B B' BB' )H
3
1
g) Tronco di cono:
(R 12 R 22 R 1R 2 )H
3
1
h) Segmento sferico a una base: RH 2 H 3
3
a) Cilindro:
D2
H;
4
b) Cono :
1
1
(R 12 R 22 )H H 3
2
6
c) Sfera :
4
R3 ;
3
'
2
R 2H ;
3
4
con a, b, c semiassi;
a bc
3
n) Toro : 2 2 r 2 R
con r raggio cerchio minore e R distanza centro cerchio da centro toro.
m) Ellissoide :
Baricentro
Area
R2
Momento dinerzia
J1
4
R
4
Anello sottile
2 R t
J1 R 3 t
Rettangolo
bd
J1
1
b d3
12
23
Rettangolo Cavo
b d 3 b1 d1
12
b d b1 d1
J1
Sezioni a T
b t 2 t w d 2t d
y1
2t b t w d
b d t d 3 b t w
3
3
2
Ad t y1
3
J1
A t b tw d
Sezioni ad H
b d 2t d 3 b t w
J1
12
12
3
3
t d
bt
J2
w
6
12
3
A 2t b tw d
b d t d 3 b 2t w
3
3
2
Ad t y1
3
J1
y1
b t 2 2 t w d2t d
2t b 2t w d
A t b 2tw d
J2
d t b 3 b 2t w 3 d
12
Triangolo isoscele
y1
2d
3
bd
2
Momento di trasporto:
Inerzia di unarea attorno ad asse generico non baricentrico:
J Jg d2 A
con Jg inerzia baricentrica e d distanza baricentro dallasse.
Momento dInerzia Polare
Momento dinerzia polare, noti momenti dinerzia attorno agli assi principali Xe Y:
JT JX JY
b d3
36
b3 d
J1
48
J1
12
24
25
26
27