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WU SHU

Secondo la mentalit cinese ogni parola con il suo ideogramma rappresenta un'immagine, che
assume significati diversi a seconda del contesto, se si considera che la lingua parlata cinese
composta da qualche centinaio di monosillabi e che ogni sillaba pu avere molti significati, e
seconda dell'accento che le si d lo stesso termine pu essere interpretato in vari modi, ad esempio:
la parola Yi pu significare "uno", "unit", "inizio", ma anche "intenzione", "pensiero", "volont",
"mutamento" (come in Yi Jing o I King, il libro dei mutamenti). Quindi possiamo dire che
abbastanza difficile saper pronunciare correttamente una parola cinese senza un buon insegnante di
lingua.
Gli ideogrammi vengono trascritti in caratteri occidentali secondo due principali sistemi: il WADE
GILLES, adottato nei paesi anglosassoni, secondo il quale ad esempio si scrive Kung fu, ed il
PINYIN, usato nella Cina popolare, nel quale si scrive Gong fu. In quasi tutte le trascrizioni saranno
indicati i termini usando il sistema PINYIN, che quello correntemente utilizzato in Cina e dalla
IWF (International Wushu Federation) per i termini e gli standard in uso. Fanno eccezione alcune
terminologie utilizzate nelle descrizioni storiche trascritte in WADE GILLES o altri sistemi prima
utilizzati.
Significati di WUSHU e di KUNGFU
Wushu: (si scrive allo stesso modo nei due sistemi) un termine composto da Wu tradotto
generalmente come "marziale o militare", mentre etimologicamente il suo significato preciso
"tenere saldamente un'alabarda" (nel senso di impugnarla); Shu pu significare "abilit, arte,
scienza, sapere"; il senso compiuto della parola Wushu quindi "arte marziale" o "arte militare".
Gong fu (o Kungfu): formato dall'ideogramma Kung che indica l'abilit raggiunta in un campo
particolare e Fu che rappresenta un uomo adulto. Il termine si applica su chiunque abbia raggiunto
una certa abilit in un determinato campo, ad es. un bravo musicista ha un buon kungfu nella
musica.
Associando fra loro i termini Kungfu Wushu possiamo tradurli come: tempo che occorre per
diventare abili nelle arti marziali.
25 sec. A.C. Le origini del Kungfu Wushu risalgono all'et primitiva, quando, nella precoce lotta
dell'uomo contro la natura, emersero alcune semplici nozioni di combattimento. Infatti le prime
fonti menzionano una tecnica di lotta ancora primitiva e barbara consistente nel bloccare e colpire
l'avversario con forti colpi. Il nome era Go Ti o Chiao Ti.
21 sec. A.C. Il Kungfu Wushu si distacc dalle attivit produttive ed emerse sulla scena della
destrezza militare. Durante l'ultimo periodo della societ schiavista, il monopolio del Wushu non
era pi detenuto solo dai proprietari di schiavi, ma cominci a diffondersi anche tra le masse.
Gradualmente l'abilita' nel Kungfu wushu dei combattenti militari si distinse dalle tecniche di
combattimento praticate dai civili che si svilupparono seguendo diversi sentieri.
15 sec. A.C. le tecniche di combattimento iniziano a raffinarsi e ad apparire sotto il nome di Scang
Pu, Shuai Go, Shou Pu. Anche le attivit produttive cinesi contribuirono alla prima formazione del
wushu, infatti, le sue armi nascono dalla primitiva produzione dei comuni attrezzi di lavoro.
6 sec A.C. La tecnica di lotta si molto evoluta grazie agli apporti ricevuti dall'invasione
mongola : si hanno il Lung Hua Chuan, pi scientifico, pi rapido e naturalmente pi elaborato,

concentrato di quello che sar il futuro jujitsu e judo nipponico. Parallelamente si svilupper il
Qinn, l'arte delle braccia, ripresa da molti stili attuali di wushu.
5 sec. A.C. La Cina entra nel periodo Feudale l'epoca di Confucio e di Lao-Tse; il Wushu
registr un ulteriore sviluppo con le arti marziali nobili comprendenti il tiro con l'arco e
l'equitazione. Si trovano anche documenti su una boxe praticata dai nobili in talune circostanze sia
per proteggersi durante le loro peregrinazioni, sia come esercizio di salute e di concentrazione
mentale. Alcune prime forme di wushu appariranno nella storia cinese sotto vocaboli molto diversi :
Chi, Chi San, Wu Ni, ecc.
3 sec. A.C. Periodo della Primavera e dell'Autunno (periodo dei Regni Combattenti) dinastie Qin e
Han. Nel periodo dei Tre Regni Lo "Shoubo" (pugilato) e il "Jiaodi" (lotta) erano similmente
conosciuti sia dai militari che dai civili. In questo periodo si organizzarono grandi competizioni. Per
quanto riguarda le armi del Wushu, come la spada, divennero popolari quando battaglioni di
cavalleria regolare apparvero sui campi di battaglia. Come conseguenza del tradizionale uso della
spada, nelle sue funzioni di autodifesa e spettacolo, nacquero molte scuole che ne insegnavano le
tecniche. Sempre in questo periodo si diffuse un'altra forma di Wushu, il "Wulian" o "danza pratica"
in una approssimata traduzione letterale, come mostrato da piacevoli numeri: "la danza della
spada", "la danza della sciabola", "la danza della doppia alabarda" e "la danza dello scudo e della
sciabola". Tutte queste figure, derivate dall'iniziale "danza" eseguita nel formarono il prototipo degli
esercizi di base del Wushu.
3 sec. D.C. Nascono gli stili imitativi del wushu. Un medico di nome Hua To (probabilmente un
personaggio leggendario) fa ricerche sistematiche sul modo di combattere di cinque animali: tigre,
orso, cervo, scimmia e gru. Da questi studi ricaver una serie di posizioni di combattimento che
ritroviamo in molti stili di wushu insieme a quelle di altri animali come il cavallo, il serpente, la
mantide religiosa, il drago, ecc... un certo Kwok Yee crea invece il primo stile di kungfu wushu che
effettivamente presenta un metodo : "L'arte della lunga mano".
6 sec. D.C. Un monaco venuto dall'India del Sud, o forse da Ceylon, arriva al monastero di
Shaolin, il suo nome Da Mo ( o Ta Mo o Daruma, Taishi in giapponese e ancora conosciuto sotto
il nome di Bodhidarma, "l'illuminato"). Probabilmente di origine nobile ed esperto nell'arte indiana
del "Vajramukti" ( tecniche del maneggio delle armi, pratiche della casta guerriera), Da Mo lascer
un marchio indelebile per la sua spiccata e forte personalit . Sul piano spirituale fu all'origine del
Buddismo Chan ( Zen in giapponese ), una corrente di pensiero che impregna tutte le arti marziali
dell'Estremo Oriente; sul piano che interessa direttamente il Wushu si attribuisce la messa a punto di
alcuni esercizi fisici atti a ridonare vigore ai movimenti rallentati dalle troppe sedute di
meditazione.
Qui troviamo insieme ad alcune posizioni di yoga un'efficace tecnica di combattimento chiamata
comunemente Shih Pa Lo Han Sho, "le diciotto mani di Lo Han", metodo ugualmente conosciuto
sotto il nome di I Chin Chin, o Eki Kinko per gli storici delle arti marziali giapponesi. Da quel
tempo i monaci del monastero ebbero la reputazione di possedere uno fra i pi efficaci metodo di
combattimento di kungfu wushu, che li render famosi in tutto il paese.
7 - 12 sec. D.C. Periodo delle dinastie Sui e Tang il wushu che si chiamava "Wulian" si svilupp
ulteriormente in una pi elaborata e popolare arte sportiva. Nel 12 sec. il generale Yao-Wei crea il
sistema "l'artiglio dell'uccello".
13 sec. Un eremita taoista di nome Chang Sang Feng che viveva nella regione dell'Hopei, stabil le
basi di quelli che dovevano essere i sistemi interni di kungfu wushu, ovvero quei movimenti nei
quali bisognava adoperare e sfruttare l'energia interna del corpo piuttosto che l'energia muscolare.

Da queste ricerche nacque il Taijiquan. I suoi successori furono Wang Tsung, suo discepolo, e
Ch'en-Chou T'ung; poi Chiang Fa, che veniva dalla provincia dell'Honan, che fu per questo
considerata come la patria di origine dello stile " interno " e dello stile " esterno ".
14 sec. Un monaco del monastero, Chuen Yuan, decider di studiare e revisionare l'antico sistema
di Ta Mo. Prima riordin l'antico metodo in 72 tecniche, successivamente, insoddisfatto, viaggi per
tutto il paese alla ricerca di un maestro di wushu che lo aiutasse nel suo intento. Un giorno durante
il suo peregrinare nel sud incontr i maestri Pai Yu Feng e Li Chieng; insieme a loro Chuen Yuan
fece una sintesi delle tecniche di da loro conosciute, mettendo a punto 170 movimenti di wushu che
diventeranno la nuova base della scuola esterna, resa famosa dal monastero di Shaolin. Da questo
periodo i monaci ebbero la reputazione di essere i pi invincibili combattenti di kungfu wushu.
15 sec. Fu questo un periodo di ampia diffusione del wushu. Nacquero molti stili di
combattimento: a mani nude, col bastone, con la sciabola, con l'arco ecc. sia nelle campagne che
nelle citt. L'orientamento del Wushu verso lo sport divenne pi evidente.Il wushu arriva anche
nelle isole Ryu Kyu e si combina con alcuni sistemi locali dando vita all'Okinawa Te.
15 - 20 sec. (dinastie dei Ming e dei Qing) In questo arco di tempo si ebbe uno sviluppo senza
precedenti del kungfu wushu, si assiste alla nascita di numerose Scuole nelle quali si praticava il
combattimento a mani nude, col bastone, con la lancia, con la sciabola, con la spada, col rastrello,
con l'arco e la freccia e con le armi da cavallo. Furono anche scritti e pubblicati molti libri su questa
disciplina. Tutto ci pose le basi per il moderno wushu. Quando alle tradizionali armi del wushu
cinese si aggiunsero nuove armi da fuoco, all'inizio del XX sec., il wushu finalmente si orient
verso lo sport.
18 sec. La Cina sotto l'autorit straniera, per cui si formano dei focolai di resistenza contro gli
oppressori; il Monastero di Shaolin diventer terra di asilo per i capi della resistenza. Attaccato dalle
truppe nemiche, dopo un'accanita difesa, il Monastero soccomber e verr completamente distrutto.
La tradizione vuole che cinque monaci esperti di wushu riuscissero a scappare, assicurando la
sopravvivenza dell'antichissima arte marziale; questa sar l'origine dei cinque grandi stili della Cina
del Sud: l'Hun Gar, il Liu Gar, il Choi Gar, il Li Gar e il Mo Gar.
19 sec. Tung Hai Chuan crea nella regione di Pechino una scuola interna di wushu, il Baguazhang.
Nel 1850 Hung Hsiu Chuan provoca la rivolta dei Tai Ping (la setta della "grande purit "), in una
grande area a sud dello Yang Tse, zona tenuta sotto il controllo delle truppe imperiali, istruendo i
suoi uomini al combattimento sia con le armi bianche che a mani nude.Nel 1900 scoppia la rivolta
dei Boxer nello Shantung, il popolo pretende i propri diritti e li difende combattendo a mani nude
con i colpi di kungfu. La rivolta anche ricordata come quella dei "pugni per la giustizia e la
concordia", oppure come quella dei "55 giorni di Pechino". Il kungfu si combina con altri metodi
gi esistenti in Asia : nasceranno il Pakulan, il Pentjak-Silat, il Kuntow, il Serak, ecc.
20 sec. Dal 1912 al 1927 durante il periodo della guerra civile in Cina, causata dalla rivoluzione
democratica per la presa del potere da parte di Chang Kai Tchek, il Kungfu wushu si evolve in
modo anarchico, sia in seno alle varie scuole e societ segrete, che si battono contro tutto quello che
minaccia la tradizionale civilt cinese, sia per i bisogni dei terribili "signori della guerra", uomini
potenti e senza scrupoli che dirigono l'allenamento fisico dei loro mercenari.
Nell'ultimo secolo. Nel 1917 il giovane Mao Tse Tung, allora ventunenne, redige uno "studio sulla
cultura fisica" nel quale parla di una attivit di massa che deriva in buona parte dalle arti tradizionali
cinesi e in particolare dal wushu.

Verso il 1920 sotto il regime del Kuoming Tang si assiste al primo tentativo di ripristino del kungfu
wushu.
Dopo il 1930 si hanno i primi resoconti ufficiali, ma le difficolt politiche del paese e la guerra col
Giappone danno un nuovo colpo di arresto allo sviluppo del wushu.
Nel 1936 il wushu viene presentato alle olimpiadi di Berlino.
Nel 1945 si assiste all'unione di due grandi associazioni di Kungfu wushu a livello nazionale:
l'Istituto centrale della boxe nazionale e della cultura fisica e l'Associazione della boxe cinese.
Dopo il 1949 (rivoluzione comunista cinese) le arti marziali tradizionali avranno sviluppi differenti:
nella Repubblica Popolare Cinese andranno a vantaggio della cultura fisica, destinata a grande
diffusione e vi sar un rinnovamento delle "arti del pugno", cio del wushu, che sar considerato dal
regime come un eccellente momento per lo sviluppo fisico e morale della nazione.
Esistono ancora nella Cina popolare maestri che insegnano tecniche di wushu di indiscussa
efficacia, ma l'avvicinarsi a loro come discepoli cosa molto difficile.A Hong Kong al contrario,
stato mantenuto l'orientamento tradizionale del wushu dai vari maestri giunti prima dell'avvento del
regime comunista; tutti gli stili sono rappresentati e il numero delle scuole impressionante.
importante, a questo proposito, non dimenticare le importanti comunit di immigrati cinesi in
tutto il mondo e in particolare sulla costa Ovest degli USA e in Malesia (Singapore).

Ai suoi albori il wushu non aveva vere e proprie scuole, ogni combattente si creava un proprio
bagaglio tecnico e tattico nel corso delle sue esperienze. In seguito quando nacque l'esigenza di
tramandare queste conoscenze nacquero le scuole ed iniziarono i primi tentativi di classificazione,
che comunque nel corso delle varie generazioni si modificavano in termini di contenuti e tecniche
sempre seguendo l'evoluzione delle generazioni di maestri che vi succedevano alla guida e in base
alle mutevoli esigenze dei tempi.
Anche i termini utilizzati oggi: Kungfu e wushu sono moderni, le prime scuole di cui si ha notizia
portavano il nome del maestro o si ispiravano a qualche concetto filosofico da cui traevano il nome.
L'esigenza di classificare puramente moderna ed ovviamente ha i suoi limiti, ma serve per
acquisire un linguaggio comune e per diffondere quella che diventata ormai un'arte che appartiene
a tutto il mondo.
Una prima distinzione venne fatta tra pugilato e lotta, ovvero quan e shuai, dove nel primo si
combatteva per distruggere il nemico, nella seconda si cercava di sottometterlo.
Altra distinzione si fa generalmente tra lungo e corto nel senso della distanza nel combattimento fra
due avversari. Una terza distinzione quella fra gli stili del sud e quelli del nord, secondo il famoso
adagio "Nan Quan, Bei Tui" (pugni del sud e calci del nord) ad indicare la prevalenza delle tecniche
usate in base alle caratteristiche fisiche delle popolazioni.
Un'ultima distinzione viene fatta tra Waijia (Weichia) stili esterni e Neijia (Neichia) stili interni, che
definisce il tipo di metodica utilizzato nell'allenamento: nelle prime si enfatizza il lavoro fisico e
nelle seconde si impara a controllare la mente. Nelle scuole pi complete, come la nostra, i due
sistemi vengono adottati sapientemente con un approccio iniziale di tipo "fisico" in modo da
acquisire una solida struttura e successivamente si passa all'addestramento interno, inteso come
acquisizione di un maggior controllo psico fisico.
Il Wushu viene oggi tipicamente distinto a seconda delle caratteristiche con cui viene praticato in
una determinata scuola. Questa distinzione si basa sul tipo di allenamento e sul tipo di tecnica
adottati, che vengono scelti sulla base dell'esperienza del Maestro caposcuola. L'avvento del wushu

moderno, inteso come sport, ha dato vita alla distinzione fra wushu moderno (il wushu sportivo) e
wushu tradizionale.
Il wushu estremamente ricco nei contenuti e comprende numerose scuole. Esso e' diviso in 5
categorie a seconda del contenuto tecnico.
1. Stili di combattimento a mani nude, comprende: Xingyiquan, Baguazhang, Taijiquan,
Tongbiquan, Piguaquan, Fanziquan, Ditangquan, Xiangxingquan, Changquan, Chaquan, Huaquan,
Paoquan, Hongquan, Shaolinquan, Nanquan, Bajiquan. Questi sono i pi conosciuti ma ne esistono
tanti altri.
2. Armi, categorie: a) Armi corte, include : sciabola, spada, pugnale , bastone corto, asce, mazze b)
Armi lunghe , include : lancia, bastone, vari tipi di alabarda, ; c) Armi doppie, include : doppie
spade, doppie sciabole, doppi uncini, doppie lance a due punte; d) Armi snodate, include: bastone a
due sezioni, a tre sezioni, frusta a 9 sezioni, doppie fruste, martello meteora e dardo meteora.
3. Serie di combattimenti preordinati: a) combattimenti a mani nude con tecniche di pugni e lotta
corpo a corpo .b) combattimenti con armi come: sciabola contro sciabola, lancia contro lancia,
mazza contro mazza, sciabola semplice contro lancia, sciabola doppia contro lancia, pudao contro
lancia, mazza a tre sezioni contro lancia. c) mani nude contro armi, come bastone, lancia, pugnale,
doppia lancia.
4. Esercizi di gruppo. a) a questa categoria appartengono tutti gli esercizi praticati da sei o pi
persone con o senza armi, come i gruppi di esercizi basati sulla destrezza, il gruppo di esercizi
changquan, i gruppi di esercizi con armi come: spada, sciabola, lancia o bastone, utili per
armonizzare i movimenti; infatti questi esercizi sono talvolta accompagnati dalla musica.
5. Combattimenti liberi: questa categoria include tutti i combattimenti liberi tra due avversari. Il
combattimento del wushu suddiviso in combattimento finalizzato allo studio, quello finalizzato
all'autodifesa, in quello sportivo SANDA o SANSHOU (finalizzato alla competizione) ed in quello
con le armi. Per ognuno di essi ci sono determinate tecniche di preparazione e regole di esecuzione,
vale a dire che quando si parla di studio del combattimento si intende lo studio delle reazioni
dell'individuo sotto determinate condizioni di attacco ed ha lo scopo di migliorare la capacit di
controllo dell'individuo. Nel combattimento per l'autodifesa si impara il modo di mettere fuori
combattimento l'avversario nel modo pi rapido ed efficace possibile, si usa ogni parte del corpo ed
ammessa ogni tecnica.
Il combattimento per le competizioni detto Sanda o Sanshou ha precise regole alle quali bisogna
attenersi per vincere la gara, si esegue su una pedana rialzata con protezioni su tutto il corpo
ammesso il contatto pieno e l'uso di pugni, calci e proiezioni e l'uso di qualsiasi stile di wushu. Il
combattimento con le armi viene eseguito principalmente con il bastone lungo, le armi da taglio
sono sostituite da attrezzi inoffensivi, questo tipo di combattimento viene eseguito dopo anni di
studio e con il massimo delle precauzioni e rappresenta un'approfondimento dello studio del kung
fu tradizionale.

CHANGQUAN (pron.cianciuen). Changquan, originariamente popolare nelle provincie di Hebei,


Henan e Shangdong, e' ora una delle maggiori scuole di Wushu della Cina. E' caratterizzata da
movimenti puliti, netti e semplici, concisi, rapidi ed energici. L'essenza di questo stile risiede

nell'applicazione delle tecniche in modo compatto, ininterrotto, tenue e delicato, sincronizzato,


veloce ed armonioso.
BAJIQUAN (pron.bagiciuen). Bajiquan, anche questa e' una scuola molto diffusa in Cina, basata su
tecniche di corpo a corpo, su colpi veloci, eleganti e su efficaci tecniche di avvicinamento: spallate,
pressioni. Gli esercizi sono generalmente brevi e compatti ed eseguiti con forza. Pesanti rumori di
pedate e affondi coraggiosi sono spesso usati per aiutare l'applicazione della forza.
SHAOLINQUAN (pron.sciaolinciuen). E' una grande tecnica che incorpora in se' stessa una grande
quantita' di stili differenti fra loro, quali il "DA HONGQUAN" (Hongquan maggiore), il
"XIAOHONGQUAN" (Hongquan minore), il PAOQUAN, il MEIHUAQUAN, il QIXINGQUAN e
il LUOHANQUAN. Tra questi i pi rappresentativi sono: Hongquan e Paoquan, che hanno origine
dal monastero Shaolin situato sulle montagne del Songshan, nella provincia dello Henan. Questi
stili consistono nell'applicazione di movimenti e posizioni semplici, dirette, brevi e concise. Una
peculiarit che il pugno si allunga con il palmo ne' chiuso ne' completamente aperto. Il lavoro
delle gambe solido, eseguito con posizioni flessuose e naturali. Le mani sono spesso agitate per
generare una forza notevole.
DITANGQUAN (pron.Ditangciuen). Il Ditangquan o boxe a terra e' uno stile che consiste in
acrobazie, cadute, rotolamenti e annodamenti. Chi lo pratica attira il suo rivale cadendo sul terreno
ed attacca immediatamente con una serie di tecniche con le gambe,come:"spazzate", azioni rapide
ed agganciamenti. Nell'allenamento queste tecniche sono praticate insieme a vari tipi di cadute.
Esercitandosi con questi esercizi si puo' migliorare la propria agilita', la reazione fisica e la forza di
volont.
XIANGXINGQUAN (pron.sciangscinciuen).Questa ultima scuola e'un tipo di arte che unisce varie
tecniche di combattimento imitando certi animali o le sembianze di determinate persone. E'
costituita da un grande numero di stili,come l'Artiglio dell'Aquila, la Mantide Religiosa, le tecniche
della Scimmia, del Serpente, della Boxe dell'ubriaco, dalle tecniche di cattura e di liberazione. Lo
Xiangxingquan enfatizza l'imitazione dello spirito di certi animali e persone. Praticando queste
tecniche, tuttavia, non si deve solo imitare l'aspetto dell'oggetto, ma si deve mettere in evidenza la
sua caratteristica spirituale, anche se l'aspetto esteriore gioca una parte importante nell'imitazione.
NANQUAN: (pron. Nanciuen), termine che indica le scuole di Kung fu del sud della Cina, Nan
infatti significa "sud", queste sono caratterizzate da movimenti brevi, serie compatte di colpi portati
a distanza ravvicinata, posizioni basse e solide, cadute e tecniche corpo a corpo. I movimenti
appaiono poco elaborati ed essenziali, l'applicazione della forza rude e talvolta accompagnata da
urla per aumentarne l'esplosivit.
XINYIQUAN: (Hsing yi quan, pron. Scinghciuen), stile "interno" che consiste in rapide serie di
colpi e spostamenti lineari. Le tecniche fondamentali sono basate sui cinque elementi della filosofia
cinese, e sui movimenti di 12 animali. In cinese Hsing significa "forma", mentre Yi significa
"mente" per cui il nome dello stile pu essere tradotto come "boxe della forma e della mente".
BAGUAZHANG: (Pa Kua Chang, pron. Baguzhang), stile fra i pi diffusi, anch'esso "interno",
sottolinea l'applicazione del palmo della mano e dei movimenti circolari, il nome deriva da Ba che
vuol dire "otto" e Gua che rappresenta i "trigrammi", le linee che compongono gli esagrammi del
classico libro di divinazione Cinese l' Yi ching (I King), dal quale i suoi fondatori hanno preso
ispirazione per comporre le serie dei movimenti che compongono la struttura portante della tecnica.

Quando si parla delle armi delle arti marziali il pensiero corre sicuramente alle spade dei samurai, le
mitiche Katane, forgiate con cura e procedimenti quasi religiosi dai maestri spadai giapponesi; le
armi cinesi invece hanno altre caratteristiche ed un'ottica diversa, un proverbio cinese dice "non si
usa l'acciaio buono per fare i migliori chiodi e non si prende un uomo onesto per fare un buon
soldato" questo ci fa comprendere l'etica completamente diversa del soldato cinese dal samurai, i
cinesi sono un popolo rurale e le armi non sono mai state ben viste e sono state pi volte messe
fuori legge e tenute ad uso dei nobili, dell'esercito e della polizia. Forse stato questo che ha
promosso l'uso degli attrezzi agricoli come armi per la difesa dei propri beni e della propria persona.
Le armi cinesi non sono state mai particolarmente belle, sono poche quelle che possono essere
paragonate alle Katane (quelle originali), la caratteristica stata casomai l'estrema variet e la
personalizzazione nelle forme e dimensioni, ogni classe sociale aveva le sue armi, il contadino la
falce o il rastrello, il boscaiolo l'ascia, il pescatore il remo, il mendicante il bastone, il monaco
buddista aveva una sorta di vanga (usata per seppellire i morti) o il Vajra ("in sanscrito "fulmine")
un piccolo scettro metallico usato per le funzioni religiose. La spada era l'arma dei nobili e dei
letterati. Ai giorni nostri un tipo pregiato di armi cinesi sono le spade Langchuan, dette "spade delle
sette stelle", che hanno una forgiatura particolare fatta con l'acqua di un lago a cui storicamente si
attribuiscono caratteristiche particolari che donano alle lame particolare elasticit e durezza.
Un'altra caratteristica che differenzia le lame cinesi da quelle giapponesi l'affilatura, infatti le
Katane erano famose per il taglio molto preciso, i migliori spadaccini erano in grado di tagliare
l'avversario in due; il concetto delle armi cinesi era molto pi simile alla temutissima "daga" degli
antichi romani, queste spade avevano il filo ma provocavano degli squarci, ed i feriti non riuscivano
pi a guarire andando in contro a morte per le infezioni che si verificavano. Questa considerazione
permette di evidenziare che il concetto di combattimento "leale" che proviene dall'Asia in gran
parte giapponese, per i cinesi, se ci doveva essere il combattimento, l'importante era rimanere in
vita, con qualsiasi mezzo possibile e tanto pi l'arma era "cattiva", nel senso offensivo meglio era,
basti pensare alle spade uncinate, che sono in grado di ferire da quasi tutte le angolazioni in cui
entrano in contatto con il nemico.
Con l'invenzione delle armi da fuoco, l'uso delle armi a scopo difensivo venuto meno, oggi nelle
moderne scuole di kung fu stato mantenuto come valore storico-culturale e il wushu sportivo ne
ha completamente stravolto l'uso avvicinandolo pi ad uno strumento ginnico che alla funzione
difensiva originale. Tuttavia all'interno di una scuola di wushu l'uso delle armi acquisisce un
significato per il miglioramento di specifiche abilit nel controllo del proprio corpo, infatti ciascuna
arma viene studiata e praticata in modo da integrarsi con quello dell'arte marziale a mani nude
seguendo quindi una progressione ben definita. Ad esempio il bastone la prima arma che si studia
e probabilmente, proprio in funzione della sua semplicit, anche la pi difficile da saper
padroneggiare pienamente.
Vediamo i modelli principali, di armi, bisogna dire che rappresentano i modelli standard adottati
nella moderna pratica del wushu, queste poi possono differire sensibilmente nella forma e negli
accessori, caratteristica quest'ultima delle armi cinesi, che prevede l'uso di pendagli, fiocchi, anelli,
ecc...che hanno il duplice scopo di distrarre l'avversario ma anche di bilanciare l'arma. Questa
tradizione proviene dai tempi antichi quando il rumore fatto durante la battaglia era finalizzato a
scoraggiare il nemico o quando questi accessori diventavano "armi nascoste", un pendaglio poteva
nascondere un gancio usato per ferire l'avversario, un anello sulla sciabola poteva diventare un'arma
da lancio, e cos via fino ad arrivare a lame nascoste ed a trucchi pi fantasiosi.
Le armi moderne possono essere di due tipi, a seconda dell'uso che se ne deve fare, nel kung fu

tradizionale si usano armi pesanti come le originali da guerra, mentre nel wushu moderno si usano
armi di un acciaio speciale, molto flessibile, che le rende pi sicure e maneggevoli.
Il Wushu e' un'arte marziale di attacco e di difesa, ed e' basata su movimenti che alternano i gesti
alla tranquillit la rapidit all'agio, la forza al garbo e la finta all'attacco reale. Bench le diverse
scuole abbiano differenti caratteristiche e stili, hanno tutte una cosa in comune: un sistema flessibile
e circolare di tecniche di attacco e difesa. Praticando il Wushu si pu imparare non solo a difendersi
con bravura, ma si pu acquisire anche qualit mentali come il coraggio, i riflessi pronti e la forza
d'animo.
Il Wushu ha una funzione che si manifesta chiaramente nell'allenamento abituale. In tutte le scuole
le funzioni basilari, come l'allungamento e la contrazione, oscillando, bilanciandosi, saltando e
facendo capriole, sono essenziali perch coinvolgono tutte le parti del corpo. Una posizione abituale
e' composta da dieci o pi movimenti differenti. Negli stili ci sono gli energici numeri di changquan
che richiedono velocit, flessibilit, ritmi forti e azioni veloci; ci sono anche vari numeri taijiquan
che mettono in evidenza la meditazione, la respirazione calma e profonda, i movimenti lenti e
ristoratori.
Vari studi mostrano che il Wushu fatto regolarmente pu migliorare le funzioni del sistema
cardiovascolare, aumenta il metabolismo aerobico ed anaerobico, stimola la respirazione ed
accresce la capacita' vitale. Il Wushu coinvolge movimenti complessi e diversificati e richiede, una
migliore coordinazione fra i centri di movimento muscolare, e fra questi centri ed i centri autonomi.
La pratica del Wushu ha anche effetti notevoli nel migliorare la perspicacia, la forza, l'agilit.
Anticamente i praticanti del Wushu cinese mettevano in evidenza sia la parte statica che dinamica
ed educavano una parte esteriore ed interiore. Essi integravano il Wushu con il Qigong (tecniche di
respirazione) e concentravano consapevolezza, respirazione e movimenti, nello sforzo di potenziare
il fisico, curare le malattie, prolungare la vita.
Oggigiorno molti continuano praticare e sviluppare il metodo tradizionale. E' stato scoperto che la
combinazione degli esercizi interni ed esterni non solo armonizza il corpo ed aiuta a garantire un
buon controllo sulle tecniche di combattimento, ma migliora le funzioni degli organi interni
prevenendone le malattie.

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