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Firenze
Palazzo Rucellai (1447)
Nel 1447 gli venne commissionata la costruzione del
palazzo della famiglia Rucellai, esso si qualifica come
estensione del modulo classico oltre il nodo eccezionale
delledificio pubblico.
Gli elementi emergenti sono: il ritmo della facciata,
scandito dai moduli leggermente pi ampi su cui si aprono
gli ingressi, la sovrapposizione non canonica degli ordini,
che trae spunto dal Colosseo, ed infine la trattazione della
fascia basamentale con lalto zoccolo antiquario e di quella
terminale con trabeazione con fregio a mensole come nel
Colosseo.
Facciata Santa Maria Novella (1460)
lasciata incompiuta dal 1365 al primo ordine di
arcatelle, caratterizzate dall'alternarsi di fasce di
marmo bianco e di marmo verde, secondo la
secolare tradizione fiorentina. I lavori iniziarono
intorno al 1460. Si presentava il problema di
integrare, in un disegno generale e classicheggiante,
i nuovi interventi con gli elementi esistenti di epoca
precedente.Alberti inser al centro della facciata
inferiore un portale di proporzioni classiche, inquadrato da semicolonne, in cui
inser incrostazioni in marmo rosso per rompere la dicromia. Per terminare la
fascia inferiore pose una serie di archetti a tutto sesto a conclusione delle
lesene. il livello superiore, scandito da un secondo ordine di lesene che non
hanno corrispondenza in quella inferiore, sorregge un timpano triangolare,
mentre ai lati, due doppie volute.
La composizione con incrostazioni a tarsia marmorea ispirate al romanico
fiorentino, necessaria in questo caso per armonizzare le nuove parti al gi
costruito, rimase una costante nelle opere fiorentine dell'Alberti.
Mantova
S. Sebastiano (1460)
Il primo intervento mantovano riguard la chiesa di San Sebastiano, cappella
privata dei Gonzaga, iniziata nel 1460. L'edificio fece da fondamento per le
riflessioni rinascimentali sugli edifici a croce greca: infatti diviso in due piani,
uno dei quali interrato, con tre bracci absidati attorno ad un corpo cubico con
volta a crociera; il braccio anteriore preceduto da un portico, oggi con cinque
aperture. La parte superiore della facciata, spartita da lesene di ordine gigante,
originale del progetto Albertiano e ricorda un'elaborazione del tempio
classico, con architrave spezzata, timpano e un arco siriaco, a testimonianza
dell'estrema libert con cui l'architetto disponeva gli elementi a testimonianza
Il rinascimento anche lepoca dei trattati sulle citt, dove i trattatisti ,in
genere architetti, filosofi o ingegneri militari ,elaborano nuove teorie sulla citt
e sul modo di progettarla.
-Leon Battista Alberti ,nel 1450 produce un trattato dedicato agli architetti e
progettisti di citt.
Nel suo trattato, Alberti ,sottolinea limportanza dei rettifili viari in termini di
areazione ed illuminazione ma anche le qualit estetiche che la citt deve
avere tenendo conto degli spazi dedicati allo svago come le piazze per il
passeggio o i giardini. Sostiene anche lutilit degli orti urbani inseriti nella
trama viaria.
-Francesco di Giorgio Martini, nella seconda met del 400 elabora alcuni
trattati di architettura civile e militare dove distingue nettamente la citt
allinterno delle mura, caratterizzata dalla bellezza degli ornamenti ,e le mura
stesse come elemento autonomo che influiscono maggiormente nella forma
urbis. Considera inadatto un circuito murario circolare, mente ritiene pi
congeniale una cortina muraria romboide. Lautore teorizza anche la
disposizione delle varie attivit allinterno del tessuto urbano, suggerendo
lubicazione delle attivit non nobili come fabbri e falegnami, non pi nelle vie
principali ma nelle loro prossimit, mentre la piazza principale deve essere
ornata di onorevoli esercizi.
-Leonardo da Vinci, durante il suo soggiorno in Francia nel 1516 presso la corte
di Francesco I, in un suo trattato, aveva ipotizzato una differenziazione dei
percorsi e delle piazze, progettando una piazza sopraelevata per il potere
istituzionale ed una pi bassa di quota per le attivit di mercato.
-Tommaso Moro, nel 1516 produce un trattato dove accentra la sua attenzione
sullaspetto sociale e politico della citt. Il testo tratta dellorganizzazione
teorica e utopica di un isola in cui abolita la propriet privata .Anche lui
sottolinea limportanza della forma quadrangolare delle mura e suggerisce
lubicazione dei macelli ed ospedali fuori dal circuito murario.
Pienza
Tra il 1459 ed il 1464,Enea Silvio Piccolomini con il nome di Papa Pio II, passer
alla storia per un intervento urbano straordinario nella sua citt natale, che da
Corsignano (Toscana) cambier il nome appunto in Pienza. Il progetto consiste
nella realizzazione di un nuovo centro civico altamente intriso di valori
simbolici. Su unantica strada dallandamento curvilineo vengono realizzati un
Duomo, il palazzo Piccolomini, ed il nuovo arcivescovado. Si crea una piazza di
forma trapezoidale, peculiarit della cultura rinascimentale, questa forma a
trapezio deriva dal teatro: poich la scena trapezoidale e la scenografia va
esaltata nei fronti. La chiesa ha un impianto gotico-germanico (allenkierke) 3
navate tutte della stessa altezza, con facciata rinascimentale con travertino
proveniente direttamente da Roma.
Questo uno dei primi progetti di apertura verso il paesaggio, accentuato dal
particolare Palazzo Piccolomini: edifici a C con corte interna, la facciata,
rivolta verso la valle, completamente loggiata e la particolarit sta al piano
terra che ospita una terrazza belvedere.
Roma
Nella seconda met del 400 la citt di Roma subisce determinati assetti
urbanistici,per volont di papa Niccol V prima, e papa Sisto IV poi. Niccol V si
occupa di fortificare gli argini del Tevere e di creare tre nuove vie parallele
rettilinee in direzione dei tre principali accessi alla cittadella vaticana ,e del
restauro delle mura. Sisto IV invece, in occasione del giubileo del 1475
concentrer la sua attenzione sulla rete viaria continuando in parte il progetto
delle tre strade di Borgo del suo predecessore Niccol.
anche i successivi papi come Alessandro VI e Giulio II si concentrano su
importanti aperture viarie come la via alessandrina e via Giulia. Sar con Leone
X che si avr lurbanizzazione delle tre strade convergenti piazza del popolo
facendo diventare lo schema a tridente un modello urbanistico largamente
imitato e diffuso.
Infine une dei pi importanti e conosciuti interventi urbani nella Roma
Rinascimentale la risistemazione di piazza del Campidoglio per opera di
Michelangelo,c he si occup di creare un nuovo accesso a palazzo senatorio
rivolgendolo verso il vaticano e con una doppia scalinata,l a realizzazione di
palazzo nuovo in maniera speculare al gi esistente palazzo dei conservatori
venendo cos a creare una piazza trapezoidale con la statua di Marco Aurelio al
centro e la sistemazione a scalinata della salita della cordonata.
GIULIANO DA SANGALLO
Tra i migliori continuatori di Brunelleschi ed Alberti nella seconda met del XV
secolo, fu architetto prediletto di Lorenzo il Magnifico, pioniere nello studio
delle antichit classiche, progettista di opere assunte come modello nelle linee
di ricerca dell'architettura rinascimentale, innovatore nell'ingegneria militare.
Fra le opere pi importanti ricordiamo: Santa Maria delle Carceri e Villa
Medicea.
Santa Maria delle Carceri- Prato (1484/1492)
Lorenzo de' Medici impose quello redatto su sue indicazioni dal suo architetto
preferito Giuliano da Sangallo, che realizz una chiesa, ispirata alla Cappella
Pazzi di Filippo Brunelleschi. Pianta croce greca, sormontata da una cupola
strutturata da costoloni che individuano lunette traforate da oculi. C un
enorme contrasto fra la ricchezza decorativa interna, ed una semplicit esterna
che divide la facciata in 3 parti, p.t. paraste doriche, p.s. paraste pi corte