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Il teatro gay

Roma 7 ottobre
Cara mamma,
ieri sono cominciate le prove e, come ti ho promesso, ti
scrivo. Tronconi ha radunato tutta la compagnia nella platea del teatro e, in un religioso silenzio, ha dato le direttive
generali sullo spettacolo. Ha detto che lallestimento di Romeo e Giulietta che vuole mettere in scena sar destinato a
fare scalpore per cui dovremo lavorare tutti con grande rigore. bastato sentire il suo tono di voce quando ha detto
la parola rigore perch tra noi in platea serpeggiasse un brivido di paura e tutti sprofondassimo nelle poltrone. Poi ha
continuato dicendo che in questo allestimento dimostrer
quello che lui ha sempre pensato e cio che Romeo e Giulietta , in verit, la storia damore tra Romeo e Mercuzio,
ragione per cui il fantasma di Mercuzio, come quello del
padre di Amleto, comparir per tutto lo spettacolo soprattutto nei momenti di pseudo amore tra Romeo e Giulietta.
Se poi, con queste apparizioni, lallestimento durer sette
ore e mezzo il pubblico dovr adattarsi perch ora che sia
stabilito una volta per tutte non soltanto che Shakespeare
era gay ma anche profondamente esoterico. Io, se devo dirti la verit, ho ascoltato distrattamente perch ero terrorizzato da una ragazza bionda che mi guardava con molta
insistenza. Per un momento ho pensato di essere stato sco1

perto, poi ho acceso una sigaretta di quelle sottili tenendola


con lindice e il pollice e lei ha smesso di guardarmi. Ma ti
assicuro che me la sono vista brutta. Ho paura che non ce
la far, mamma. Va bene che la mia parte molto piccola,
ma come far a concentrarmi sul personaggio se devo essere sempre concentrato sul fatto di sembrare gay? Mi sento
solo, qui a Roma, e a volte preferirei essere rimasto a Pesaro
a lavorare nella nostra filodrammatica. Perch non vieni a
trovarmi? Alle prove non potresti venire perch Tronconi
non vuole nessun estraneo, ma mi sarebbe di grande conforto se tu fossi qui.
Baci, Sandro
Pesaro 10 ottobre
Caro ragazzo,
la tua lettera non mi ha meravigliato. Sapevo che, trasferendoti a Roma per entrare a far parte della compagnia di
Tronconi, ti saresti spaventato e avresti finito per invocare
come sempre il mio aiuto. Non verr a Roma. ora che
tu impari a cavartela da solo. Come ti ho detto quando sei
partito, a ventidue anni o si diventa uomini o si soccombe!
Per, dato il tuo carattere debole, io ti star comunque vicina come ho sempre fatto sin dallinfanzia quando abbiamo
deciso che avresti fatto lattore e anche dopo quando, al
mio fianco qui sulle tavole di un palcoscenico di provincia
dove il destino e lingiustizia umana hanno voluto relegarmi, ti ho fatto scoprire le ineffabili gioie che solo il teatro
pu procurare. Quale altro mestiere pu permettere a un
uomo di essere una sera un re e unaltra lultimo dei miserabili? Quale altro mestiere pu darti la gioia di mettere ogni
sera a nudo la tua anima e ricevere in cambio il brivido di
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una platea scrosciante di applausi? Ma anche vero, come


ti ho sempre ripetuto e ti ripeto, che non esiste mestiere pi
precario e affidato alla fortuna. Ebbene, essere stato scelto
da Tronconi per una sia pure piccola parte nel suo Romeo e
Giulietta unoccasione che si presenta una sola volta nella
vita e che esige di essere pagata a qualsiasi prezzo, costi
quel che costi! No, io non permetter che tu finisca come
me a dirigere una filodrammatica di provincia per non aver
accettato le richieste dellambiente e dei registi che oltre me
volevano il mio corpo! Non lo permetter! Se poi il prezzo
che dovrai pagare sar ladeguarti al fatto che il teatro
adesso in mano ai gay, ebbene lo pagherai. Tieni presente,
anche, che sei capitato in una compagnia diretta dal tipo
pi difficile ed esigente dei gay, il gay severo, per cui dovrai
sempre dare il meglio delle tue possibilit. Ma soprattutto,
quello che devi tenere presente, che le parti da recitare,
per te, saranno sempre due. Una in scena e laltra fuori dal
palcoscenico. Ricordandoti sempre che soprattutto dalla
seconda che dipender il tuo futuro. Quindi promettimi di
fare ogni sera il training autogeno che ti ho insegnato. Ricordati: respirazione profonda, rilassamento e ripetizione,
fino al sonno, della frase: Io sono gay... io sono gay... io
sono gay... Me lo prometti? E sta tranquillo. Perch anche se di certo avrai momenti difficili da superare, io ti sar
sempre vicina per farteli superare.
Tua madre
Roma 25 ottobre
Cara mamma,
in queste due settimane dallinizio delle prove i momenti
difficili da superare in effetti sono stati tanti ma li ho sem3

pre superati leggendo la tua lettera cos piena di incoraggiamento. Non sto parlando di crisi sul lavoro. Infatti la
maggior parte del tempo la passo in platea a guardare gli
altri e imparando un sacco di cose. Poi, quando tocca a me,
mi comporto molto bene. Almeno cos mi assicura uno degli aiutoregisti dello spettacolo che mi ha anche detto che
Tronconi mi tiene docchio. Quando lho saputo mi sono
sentito tremare e ho guardato in fondo alla platea dove lui,
nel buio, segue le prove con grande severit mandando ogni
tanto un suo messaggero a dire cosa dobbiamo fare. In che
senso mi teneva docchio? Aveva forse scoperto che non
ero gay? Ho subito pensato che gli sguardi che la ragazza
bionda continua a lanciarmi durante le prove mi avessero
tradito. Si chiama Martina, unassistente dello scenografo
e, se devo dirti la verit, mi piace molto. Io faccio di tutto per scoraggiarla, ma non c niente da fare. Continua a
guardarmi e io ho paura che abbia intuito che sto recitando.
Io, seguendo i tuoi consigli, mi do molto da fare e tutte le
volte che parlo mi ricordo di agitare le mani, ma temo che
il mio punto debole, come del resto mi hai sempre detto
anche tu, resti landatura. Continua a non essere morbida e
fluida. Io a casa mi esercito molto ma la preoccupazione
tale che, appena cerco di essere morbido e fluido, il passo
mi si irrigidisce e perde ogni naturalezza. Comunque ieri
credo di aver avuto una buona idea. Ho comprato una confezione di gel e mi sono tirato indietro i capelli. Non solo,
ma ho anche comprato un paio di pantaloni rossi e quando
sono arrivato in teatro scoppiato un applauso. Lunica a
non applaudire stata Martina. Si limitata a sorridere. E
io mi sono sentito tremare e ho capito che davvero mi piace
molto. Per cui ho deciso che stasera far una seduta doppia
di training autogeno.
Baci, Sandro
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Pesaro 27 ottobre
Caro Sandro,
rispondo immediatamente alla tua lettera per dirti subito
che sono furiosa con te. Quel gel e quei pantaloni sono stati un errore imperdonabile! Che cosa volevi apparire, una
squallida marchetta? Se vero che Tronconi ti aveva notato,
non sai quanti punti ti ha fatto perdere nella sua considerazione lesserti presentato conciato a quel modo! Come ti ho
gi detto hai a che fare con il tipo di gay pi esigente e severo.
E tu vai a presentarti in gel e pantaloni rossi? Quella lidea
del teatro che hanno i costumisti, non gli attori! Dopo anni
di apprendistato al mio fianco in cui non ho fatto altro che
insegnarti come un personaggio nasca dal di dentro, dalla
parte pi profonda dellanima e della psiche di un attore, tu
vai a fare un errore cos grossolano? Tu non riuscirai mai a
far credere che sei gay se non ne sarai profondamente convinto, lo vuoi capire? Butta subito quei pantaloni e quel gel e
in quanto allandatura smetti di preoccuparti. Non importa
se non abbastanza fluida. Anzi, forse una certa rigidit del
passo, unita a un contenuto gesticolare delle mani, pu far
pensare a un gay con problemi di accettazione di s che potrebbe renderti pi interessante. Ma soprattutto evita come
la peste quella ragazza! evidente che una spia pagata dalla compagnia per scoprire come sei in realt. Ci vuole tanto
a capirlo? una trappola. E se quella ragazza ti piace arrangiati. Sei l per sfruttare la grande occasione della tua vita,
non per avere degli amoretti. Quindi rinuncia. Te lo ripeto,
alla tua et o si diventa uomini o si soccombe. E io non permetter che anche tu finisca sulle tavole di un palcoscenico
di provincia. Tu segui i miei consigli e io far di te un grande
attore. Tu sarai il mio capolavoro. Il mio trionfo!
Tua madre
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Roma 7 novembre
Cara mamma,
ho lasciato passare pi di una settimana prima di scriverti, per cercare di superare il profondo senso di smarrimento in cui mi trovo. Non so da che parte cominciare
per raccontarti quello che successo. E allora comincer
proprio da quei pantaloni rossi che ti avevano fatto tanto
arrabbiare. Dopo aver ricevuto la tua lettera, sentendomi
pieno di vergogna, li avevo buttati in fondo allarmadio con
lintenzione di regalarli prima o poi a qualche altro attore
della compagnia ed ero andato alle prove con un normale
paio di jeans. Per tutto il pomeriggio in teatro per soffrivo
di un forte senso di disagio pensando allerrore che avevo
fatto indossando i pantaloni rossi e quando uno degli assistenti era venuto a dirmi che Tronconi voleva parlarmi mi
sono sentito morire. So che quando chiama qualcuno nel
suo ufficio di solito per cacciarlo dalla compagnia e cos
quando sono arrivato davanti alla sua porta tremavo come
una foglia.
Non so come ho avuto la forza di bussare e quando lho
sentito dire avanti il solo impulso che ho avuto stato
quello di tagliarmi le vene. Era seduto dietro la sua scrivania, sotto un suo grande ritratto in costume rinascimentale e
stava scrivendo qualcosa. Poi, senza neanche alzare lo sguardo, mi ha detto bruscamente che stava pensando ad alcuni
cambi di ruoli e che quella sera sarei dovuto andare a casa
sua per provare la parte di Mercuzio. Io ero assolutamente
paralizzato dallo stupore e credo di averci messo almeno
mezzora prima di riuscire a voltarmi e guadagnare la porta. E stavo giusto uscendo quando lui, improvvisamente, ha
aggiunto che avrei dovuto portare con me i pantaloni rossi.
Il che quello che ho fatto. E che sto facendo da una settimana. Infatti ormai da una settimana lui, ogni sera verso
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le undici, manda la sua macchina a prendermi, poi a casa


sua, dopo avermi fatto indossare i pantaloni rossi, ceniamo
insieme a lume di candela e, dopo, vuole ballare con me
certe vecchie canzoni di Frank Sinatra. Io non so pi cosa
pensare. Non ha pi fatto cenno alla parte di Mercuzio,
ma da quando ceniamo insieme spesso in teatro mi prende
la mano davanti a tutti e la cosa mi mette in imbarazzo soprattutto se c Martina e mi sento smarrito. Sono anche un
po preoccupato perch oggi pomeriggio, mentre in platea
seduto vicino a lui stavo guardando le prove, improvvisamente mi ha lanciato uno sguardo e ha detto: Guarda che
stasera te li far togliere. Io ho fatto finta di non capire ma
avevo capito benissimo a cosa si riferiva. Ai pantaloni rossi.
Sono davvero preoccupato. Cosa devo fare?
Tuo, Sandro
P.S. Cara mamma, ieri ero cos smarrito che ho dimenticato di spedirti la lettera. Devo dirti che oggi sono ancora
pi smarrito? Ieri sera sono stato a casa di Tronconi ed
successo quello che, credo, si possa definire un grave incidente. Non so cosa pensare, o cosa fare. E il fatto che adesso lui in teatro, oltre a tenermi la mano, mi metta il braccio
intorno alle spalle non mi consola per niente. Quello che
per mi preoccupa di pi che dal grave incidente di ieri
notte il mio passo diventato morbido e fluido come non
era mai stato prima e che adesso Martina, quando mi incontra, guarda da unaltra parte. Cosa mi sta succedendo?
Cosa devo fare?
Il tuo smarrito figlio Sandro

Pesaro 12 novembre
Caro ragazzo,
non devi assolutamente fare niente di pi di quello che
hai gi fatto! Inutile dire che la tua lettera mi ha riempito
di gioia e se ti senti smarrito del tutto naturale. Capita
sempre nei momenti importanti della vita e tu stai vivendo
un momento di grande importanza. chiaro che hai davanti una luminosa carriera e che tu lo debba anche a me mi
riempie di soddisfazione! Non curarti di quella Martina e
non preoccuparti se il tuo passo diventato morbido e fluido. Si deve solo alla costanza con cui hai lavorato. Tu pensa
solo al tuo meraviglioso futuro e soprattutto non dormire
sugli allori! Ricordati di fare ogni sera il training autogeno.
Data la debolezza del tuo carattere importantissimo che
tu continui a farlo! Pensi che prima o poi Tronconi mi permetter di assistere alle prove? Chiediglielo una di queste
sere, quando sei a casa sua. Sono certa che ti dir di s.
A presto, mio capolavoro. Mio trionfo! Inutile che ti
dica quanto sono orgogliosa di te. E non tanto per il grande attore che sarai, ma soprattutto per quello che con i
miei consigli sono riuscita a farti finalmente diventare. Un
uomo!
Tua madre!

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