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Le basi teoriche della geografia umana

La geografia considerata la scienza dello spazio terrestre.

Potrebbe essere meglio definita come:

lo studio della variazione spaziale, (gli elementi fisici e culturali differiscono da


luogo a luogo).
Studia il modo in cui i modelli spaziali osservabili si sono evoluti nel corso del
tempo.
La geografia, dunque, concerne lo spazio e ci che in esso agisce

Le tappe
Eratostene di Cirene (III secolo a.C.) conia il termine e calcola la misura della
Terra
I Romani idearono il reticolato geografico e tracciano mappe del mondo da loro
conosciuto, esaminarono le variazioni climatiche, descrissero i sistemi fluviali,
studiarono le cause dellerosione e di sedimentazione delle rocce.
Et moderna produzione delle carte geografiche, descrizione delle terre
conquistate
XIX nasce la geografia moderna. La Geografia diviene una scienza con metodi e
obiettivi specifici
Scopo: spiegare in modo razionale il rapporto tra uomo e Terra, analizzare e
confrontare le diversit degli spazi terrestri e la variet dei diversi e differenti
gruppi umani
Visioni pluralistiche della geografia

secondo William Pattinson


Tradizione spaziale Attenzione alla localizzazione e alla rappresentazione
cartografica
Tradizione degli studi di area (regioni geografiche) studio della natura dei
luoghi e della loro differenziazione
Tradizione degli studi delle relazioni uomo-ambiente si occupa delle
risorse e della loro conservazione
Tradizione della geografia come scienza della terra comprende gli
elementi che compongono lambiente naturale terrestre
La geografia contemporanea
LA SCUOLA GERMANICA

Alexander von Humboldt (1769 1859)

Con lopera Kosmos getta le basi della metodologia della ricerca geografica
moderna:

Karl Ritter (1779 1859)

Fonda le basi della di una geografia scientifica fondata sulla storia: attenzione alle
relazioni fra
ambiente fisico e attivit umana.

Friedrich Ratzel( 1844 1904)

distingue geografia fisica e geografia umana considera la prima fondamentale per


comprendere il comportamento delluomo nello spazio terrestre.

ispirata agli studi di Charles Darwin sullorigine delle specie (1859) e alla
nuova disciplina fondata da Ernst Haekel nel 1866, lecologia
Friedrich Ratzel
il determinismo geografico

Sostiene che la NATURA condiziona in maniera determinante ogni atto umano. Clima o
ambiente di vita possono influenzare le capacit intellettuali e operative degli uomini,
le caratteristiche sociali e culturali ed economiche di un dato popolo .
Dar origine

COLONIALISMO

(ambizione dei confini naturali)

RAZZISMO

(spazio vitale)

CONCEZIONI ASSOLUTISTICHE

(diritto naturale si opprimere o sopprimere organismi pi deboli)

LA SCUOLA FRANCESE e La concezione possibilista


Paul Vidal de la Blache
Introduce nellanalisi geografica una visione storica lUomo, in base alle sue esigenze,
cultura, capacit tecnologica ha la possibilit di intervenire sulla natura e modificarla
Dar origine
Unit territoriali e nuovi temi
Regione
dellanalisi

entit socio-territoriale il cui numero varia a seconda

Paesaggio

linsieme degli oggetti distintivi caratterizzanti un territorio

Genere di vita
insieme delle modalit con cui i gruppi umani provvedono
alle loro esigenze in stretto rapporto con lambiente geografico

XX secolo anni 50
analisi quantitativa
Si studiano le strutture di funzionamento di un dato territorio
Si pone lobiettivo di individuare le leggi che regolano tali strutture utilizzando
regole matematiche.
Si analizzano le relazioni fra uomo e ambiente (relazioni verticali), ma anche
quelle tra luoghi ed aree diverse dovute alle interazione tra diversi gruppi umani
(relazioni orizzontali)

XX secolo anni 60
Le geografie radicali
Geografia marxista: studia le problematiche sociali derivate dagli squilibri
economici regionali, (maggiori esponenti David Harveye e Yves Lacoste)
Geografia comportamentale: analisi dei percorsi fatti dallessere uomano
nello spazio (mental map), percezione del rischio ambientale, percezione del
paesaggio
Geografia umanistica: la conoscenza possibile solo attraverso lesperienza
personale (uomo posto al centro dellanalisi dello spazio)
GEOGRAFIA UMANA MODERNA
Approcci diversificati
La variet costituita dalla presenza sul territorio di diversi gruppi sociali
Grandi problemi economici che hanno sempre rilevanza territoriale, cause e
conseguenze dei conflitti politici
Analisi dei problemi ecologici derivati dalla crescita demografica,
intensificazione delle attivit produttive, industrializzazione inquinamento,
esaurimento delle risorse
Relazione tra geografia umana e campi affini
Geografia umana

Relazioni Uomo-Ambiente
Geografia culturale
Geografia sociale
Geografia delle popolazioni
Geografia medica
Geografia economica
Geografia politica
Geografia del commercio
Geografia del comportamento
Geografia storica
Geografia delle religioni
Geografia delle lingue
Geografia urbana
urbana
Geografia fisica
Climatologia

Ecologia
Antropologia
Sociologia
Demografia
Medicina e Salute
Economia
Scienze politiche
Economia aziendale
Psicologia
Storia
Religione
Linguistica
Urbanistica e progettazione
Geologia Biologia

La rappresentazione dello spazio


La Terra ha la forma di un solido particolare
Il Geoide
Definizione
Il geoide il solido la cui superficie perpendicolare in ogni suo punto alla
direzione del filo a piombo
Il calcolo di Eratostene
Cirene 276 - Alessandria 194

a. C

Costituiscono la base del Sistema metrico decimale


Metro: la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre
Nuovo metro: la distanza percorsa nel vuoto dalla luce nellintervallo di tempo di
1/299792458 di secondo (la luce prescelta quella monocromatica di un laser a elioneon)

Il reticolato geografico

E la rete immaginaria dei paralleli e meridiani, che si possono tracciare sulla


sfera terrestre
Paralleli: intersezione tra la superficie terrestre ed altri piani perpendicolari
allasse ma non passanti per il centro della Terra
Meridiani : semicirconferenze comprese tra un polo e laltro
Longitudine: la distanza angolare di un punto da un determinato meridiano,
misurata sullarco di parallelo passante per quel punto. Pu essere est o ovest
a seconda che il punto si trovi ad oriente o occidente del meridiano zero o
fondamentale.
Latitudine: la distanza angolare di un punto dallEquatore, pu essere nord
o sud a seconda che il punto scelto come riferimento si trovi nellemisfero
boreale o australe

Determinazione precisa dei luoghi:


La superficie terrestre presenta rilievi e depressioni bisogna allora definire
anche:
Altitudine: la distanza verticale dal livello medio del mare e il punto
considerato. Viene misurata con laltimetro
Profondit: (altitudine negativa) determinata con gli scandagli (i pi
moderni sono acustici)

Determinazione rapida dei luoghi


Sistema di posizionamento globale
GPS
Il principio di funzionamento si basa su un metodo di posizionamento sferico
(triangolazione), che parte dalla misura del tempo impiegato da un segnale
radio a percorrere la distanza satellite-ricevitore
DEFINIZIONE DELLA CARTA GEOGRAFICA
Una carta geografica una figura piana che rappresenta la superficie
della terra, o parte di essa
(Lagrange, 1779, p. 161)
uno strumento per presentare informazione geografica con una
modalit che pu essere visuale, digitale o tattile

(International Cartographic Association, 1992, p. 57)


La carta geografica una riproduzione ridotta, approssimata e simbolica di
tutta la terra o di parte di essa
Ridotta perch viene disegnata secondo una scala di riduzione prescelta
Approssimata perch in ogni carta presente un certo grado di
imprecisione (errori di rilevamento o di rappresentazione)
Simbolica perch per la rappresentazione dei diversi aspetti della
superficie terrestre ci si avvale di simboli convenzionali
Classificazione delle carte geografiche in riferimento alla scala
Carte a grandissima scala: mappe catastali (1:1.500 o 1:2.000), piante di
citt (maggiore di 1:10.000), planimetrie (1:200 o 1:1)
Carte a grande scala: carte topografiche con scale comprese tra 1:10.000
e 1:200.000
Carte a media scala: carte corografiche (raffigurano regioni o territori
abbastanza estesi come uno Stato) comprese tra 1: 200.000 e
1:1.000.000 (tra esse rientrano le carte itinerarie e turistiche)
Carte a piccola e piccolissima scala: carte generali o geografiche con
scale inferiori da 1:1.000.000 (carte degli atlanti) a 1:30.000.000
(mappamondi, planisferi)
Classificazione delle carte geografiche in riferimento ai contenuti

Carte generali

carte fisiche
carte politiche
carte fisiopolitiche

Carte speciali

carte nautiche
carte turistiche

Carte tematiche

carte climatiche
La costruzione delle carte geografiche

Il metodo di realizzazione di una carta rispecchia le conoscenze del cartografo


e rivela il livello culturale di un popolo (nella carta si fondono conoscenze
astronomiche, matematiche, filosofiche, geografiche, letterarie, antropologiche
)

Origine della carta


1. Ai Babilonesi si deve la prima carta del mondo
La necessit di estendere le terre coltivabili porta allo sviluppo della scienza
matematica che trova il suo supporto nella riproduzione grafica,realizzata su
tavolette di argilla
2. Dal II sec. i progressi della cartografia si legano al formarsi di una cultura
e di una tradizione cartografica CLAUDIO TOLOMEO (90 168 d.C.)
Visione geocentrica del sistema solare
La Terra posta al centro del sistema solare e intorno ad essa a diverse
distanze si trovano i pianeti.
3. Il sistema geocentrico da lui proposto rimarr valido fino alla rivoluzione
di COPERNICO

Cartografia pratica, legata alle finalit della gestione e del controllo del
territorio con il duplice fine di:
delimitare i confini delle nuove citt
determinare lampiezza degli appezzamenti delle terre da assegnare ai coloni
e ai veterani
Nel medioevo
Uso di elementi simbolico decorativi per colmare i vuoti della carta
Ai nostri giorni Telerilevamento
Luomo e lecosistema
Il concetto di ecosistema come idea di un tuttuno tra organismi ed
ambiente risale a tempi molto antichi.

Nel XX secolo il termine entrato nel gergo scientifico ufficiale grazie a


George Tansley che nel 1935 usa ecosistema per la prima volta

Definizione
Un ecosistema costituito dallinsieme di tutti gli esseri viventi che si
trovano in un determinato ambiente fisico - chimico, e dalle relazioni
reciproche che intercorrono sia tra di essi che tra essi e lambiente
circostante, e che mantengono un equilibrio e una omeostasi nel tempo
attraverso il continuo scambio di materia e di energia.
Si tratta di unassociazione biologica che si creata soprattutto a causa di
particolari condizioni climatiche, pedologiche, idrologiche presenti in un

determinato spazio geografico, il biotopo, che funge da "supporto attivo" per la


comunit vivente (biocenosi)

Le interazioni
Le interazioni tra le popolazioni possono essere di vario tipo:
neutralismo: le popolazioni non interagiscono tra loro;
competizione: entrambe le popolazioni si inibiscono a vicenda
parassitismo e predazione: una popolazione influenza laltra negativamente
attaccandola direttamente;
commensalismo: una popolazione avvantaggiata mentre l'altra non
influenzata;
mutualismo: interazione favorevole ad entrambe le popolazioni, obbligatoria.

Evoluzione di un ecosistema
Gli ecosistemi sono strutture dinamiche e qualunque biotopo pu, col trascorrere del
tempo, albergare una serie successiva e ordinata di biocenosi che cambiano
parallelamente alle condizioni dell'ambiente. La successione tende fino ad una tappa
stabile di maggior maturit. Questo stadio maturo noto con il nome di climax
(proposto dall'ecologo americano Clements).
Quando interviene una qualsiasi forza fisica (perturbazione) come il fuoco, il vento, le
alluvioni, le temperature estremamente basse, le epidemie, pu provocare
danneggiamenti agli ecosistemi naturali e determinare la morte degli organismi o la
diminuzione della biomassa.
Resistenza: capacit di un ecosistema di resistere a fattori perturbanti (es.
capacit di un fiume di resistere allinquinamento). Viene misurata dal grado di
cambiamento rispetto alla sua situazione di equilibrio in seguito ad una
perturbazione.
Resilienza: capacit di un ecosistema di ritornare allo stato iniziale dopo essere
stato modificato in seguito allintervento di un fattore perturbante. Si misura
come linverso del tempo richiesto da un sistema per ritornare allequilibrio

Ecosistemi e uomo
A partire dalla rivoluzione industriale, le attivit umane hanno determinato una
notevole riduzione della biodiversit. I cambiamenti indotti dall'attivit umana
distruggono
frammentano
alterano gli ambienti naturali
portano all'estinzione molte specie
Si valuta che:
ogni giorno, si estinguano dalle 50 alle 150 specie;

ci equivale ad una perdita annua approssimata compresa fra le 20.000 e le


50.000 unit.
Un quarto della diversit biologica del pianeta corre il rischio di estinguersi nei
prossimi 30 anni
Lattivit umana sugli ecosistemi
ridistribuisce la materia e lenergia tra i diversi siti
modifica dimensione e vie attraverso le quali materia ed energia sono trasferite
In definitiva lazione delluomo pu essere identificata con linterruzione dei cicli
della materia e con lalterazione dei flussi di energia.
L'evoluzione una costante di tutto il sistema Terra tuttavia l'uomo e gli eventi
naturali possono stravolgere le relazioni instauratesi e consolidatesi nel tempo tra
componenti biotiche e abiotiche.
Nasce allora un nuovo ecosistema che si sostituisce gradualmente al precedente.
Spesso basta modificare anche un solo "anello" dell'ecosistema per decretarne la
fine
Gli indicatori ambientali
I pi comunemente usati sono:
Emissioni di CO2: misura la quantit introdotta nellambiente espressa in
tonnellate/anno.
Consumo totale di energia: comprende anche i combustibili tradizionali
Deforestazione: percentuale annua di aree disboscate
Aree protette: percentuale di territorio nazionale dotata di particolari
caratteristiche ambientali
Oggi i forti cambiamenti climatici, a seguito delle continue emissioni di CO2 ed
altri gas-serra stanno determinando un'alterazione anche a livello dei biomi
terrestri:
ALLORA

il problema ambientale deve esser affrontato non solo a livello locale ma


soprattutto attraverso interventi e coordinamenti globali.

Lo sviluppo e lo sviluppo sostenibile


Introdotto nel rapporto dellEEA 1997, Towards Sustainable Development for
Local Authorities, il termine sostenibilit costituisce la parola-chiave degli anni 90:
politici, amministratori e pianificatori lo adottano a vari livelli di programmazione,
gestione e pianificazione, ma lobiettivo dello sviluppo sostenibile diventa un impegno
quotidiano di consumatori e produttori.
Sostenibilit rinvia allidea di mantenimento/ conservazione nel tempo, delle
condizioni esistenti, e di capacit di garantire un supporto, un sostentamento,
senza produrre degrado.

Sviluppo implica cambiamento, trasformazione dello status quo, alterazione,


modifiche, e quindi instabilit, fluttuazioni, turbolenze
Questo conflitto tra i due termini porta ad una idea di miglioramento/modifica
mantenendo per nel tempo anche lungo le condizioni che consentono tale
miglioramento
Il significato di sviluppo sostenibile dovrebbe essere dunque quello di migliorare la
qualit della vita o il benessere in modo durevole nel tempo.
Sviluppo sostenibile quello sviluppo capace di soddisfare i bisogni della attuale
generazione senza compromettere il soddisfacimento dei bisogni delle future
generazioni (Our Common Future)
Le tre dimensioni:

1. Capacit economica
Mantenere i redditi e loccupazione e accrescerli in funzione dei bisogni,
badando ad una distribuzione compatibile con le esigenze sociali e territoriali.
Perlomeno conservare e incrementare qualitativamente il capitale produttivo
basato sul capitale sociale e umano.
Migliorare la competitivit e la capacit innovativa delleconomia.
Nelleconomia, lasciar agire in primo luogo i meccanismi di mercato (prezzi)
tenendo conto dei fattori determinanti di scarsit e dei costi esterni.
Fare in modo che la gestione da parte dellente pubblico non vada a scapito
delle future generazioni (per es. debiti, degrado del patrimonio).

2. Responsabilit ecologica
Conservare gli spazi naturali e la variet delle specie.
Mantenere il consumo di risorse rinnovabili al di sotto del livello di
rigenerazione, o al di sotto delle disponibilit naturali.
Mantenere il consumo di risorse non rinnovabili al di sotto del potenziale di
sviluppo delle risorse rinnovabili.
Ridurre linquinamento dellambiente naturale e il carico per luomo dovuti a
emissioni, rispettivamente sostanze nocive, a un livello innocuo.
Evitare o ridurre gli effetti delle catastrofi ambientali e tollerare i rischi di
incidenti soltanto nella misura in cui anche in caso di massimo incidente
possibile non si verifichino danni che perdurino oltre una generazione.

3. Solidariet sociale
Tutelare e promuovere in senso globale la salute e la sicurezza delluomo.
Garantire la formazione e quindi lo sviluppo nonch la piena espressione e
lidentit del singolo.
Promuovere la cultura nonch la conservazione e lo sviluppo dei valori e delle
risorse sociali nel senso di un capitale sociale.
Garantire a tutti eguali diritti e la certezza del diritto, segnatamente per quanto
concerne la parit dei sessi, lequiparazione dei diritti e la tutela delle
minoranze nonch il riconoscimento dei diritti umani.
Promuovere la solidariet allinterno e tra le generazioni nonch a livello
globale.
I livelli dei problemi
Regionale: uso del suolo (agrario, residenziale, verde, trasporti, rifiuti)

Nazionale: beni e tecniche utilizzate per la loro produzione


Mondiale: uniformazione delle politiche ambientali

Le aree protette
Le aree naturali protette, chiamate anche oasi o parchi naturali, sono porzioni di
territorio che la legge tutela per il loro particolare interesse naturalistico, ambientale o
storico-culturale
In esse lo sfruttamento da parte delluomo limitato o vietato.
Principali scopi
La ricerca scientifica
Protezione della natura selvaggia
Turismo
Uso sostenibile delle risorse
Mantenimento dei valori culturali e tradizionali

Classificazione Secondo UICN( unione internazionale per la conservazione della natura)


Riserve naturali integrali
ricerca scientifica
Aree incontaminate
protezione della natura
Parchi nazionali
evitare sfruttamenti
Monumenti naturali
rilevanza estetica
Habitat/specie
mantenimento specie
Paesaggi protetti
conservazione
Aree di gestione
preservare la specie

In Italia
La legge quadro 394/91 prevede il riconoscimento ufficiale, da parte dello Stato,
delle aree protette rispondenti a determinati requisiti
Stabilisce che presso il Ministero dell'Ambiente sia tenuto un Elenco ufficiale
delle stesse (art. 5).
L'iscrizione nell'elenco avviene secondo criteri definiti dal Comitato per le aree
naturali protette (art. 3) ed condizione per l'assegnazione di finanziamenti da
parte dello Stato, attraverso il Piano triennale delle aree protette

Il ruolo dellUNESCO
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura
Si occupa di protezione ambientale con tre strumenti
Rete mondiale di Riserve della Biosfera: per sviluppare luso sostenibile delle
risorse e conservare la diversit biologica
Convenzione sulle zone umide: per la conservazione di zone acquitrinose,
paludi, torbiere
Patrimonio mondiale dellumanit: aree di eccezionale valore universale per la
protezione di siti naturali.
La risorsa acqua

Lacqua un bene locale, gli squilibri nella sua distribuzione sono difficilmente
colmabili.
E una risorsa che si rinnova continuamente
E una risorsa mal distribuita
Grafici...
Le politiche
Incrementare la disponibilit
Deviazione dei fiumi
Canalizzazione
Costruzione di dighe
Desalinizzazione
Ridurre i consumi
Ridurre gli sprechi
Riciclare acque reflue
Dare un prezzo allacqua

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