You are on page 1of 6

CBM a.s.

2012/2013
FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI
Chiamiamo FUNZIONE ogni legame fra due insiemi tale che ad ogni elemento del primo
insieme (detto DOMINIO) corrisponde uno e un solo elemento del secondo insieme (detto
CODOMINIO).
Una F. si dice reale quando il Codominio un sottoinsieme di
e si dice di due variabili
2
reali quando il suo Dominio un sottoinsieme di
.
Una funzione reale di due variabili reali si indica con una scrittura del tipo z = f(x;y) con
x, y, z
Il suo Grafico (Insieme delle terne ordinate (x;y;z) soluzione dellequazione rappresentativa
della funzione) una Superficie sottoinsieme di 3.
X viene chiamata ascissa, y ordinata, z quota.
Per rappresentare tale Grafico su un foglio (che bidimensionale) si possono utilizzare le
LINEE di LIVELLO (L.d.L.: proiezione ortogonale su uno dei piani del riferimento cartesiano
della sezione della superficie con un fascio di piani paralleli al piano dato; le L.d.L. sono linee
del piano coordinato ciascuna delle quali formata da punti (x;y) per cui la funzione z ha lo
stesso valore,che hanno la stessa quota z e hanno equazione L: f(x;y) = k, k
).
Per una funzione reale di una variabile reale y = f (x) possibile calcolare le derivate, prima,
seconda, , soltanto rispetto allunica variabile x.
Data una funzione reale di due variabili reali z = f (x;y), possibile derivare sia rispetto alla
variabile x sia rispetto alla variabile y.
Funzione:

z = f(x;y)

Derivata parziale prima fatta rispetto ad x: f x' ( x; y )


Derivata parziale prima fatta rispetto ad y: f y' ( x; y )

f ( x; y )
x
f ( x; y )
y

Differenziale totale del primo ordine


Data una funzione di due variabili z = f (x;y), si definisce differenziale totale della funzione
lespressione df f x' ( x; y) * dx f y' ( x; y) * dy . Il differenziale totale di una funzione reale di
due variabili reali x ed y esprime la variazione della funzione rispetto ad entrambe le variabili
2
f ( x; y )
f ( x; y )
"
x ed y. Derivata parziale seconda rispetto ad x 2 volte: f xx ( x; y )
x
x
x2
Derivata parziale seconda mista rispetto ad x e y: f xy" ( x; y )

f ( x; y )
y
x

Derivata seconda parziale mista rispetto ad y e x : f xy" ( x; y )

f ( x; y )
y
x

Derivata parziale seconda rispetto ad y 2 volte: f yy" ( x; y)

f ( x; y)
y
y

f ( x; y )
y x
f ( x; y )
y x

f ( x; y )
y2

Teorema di Schwarz (Teorema dellinversione dellordine di derivazione)


Le derivate parziali seconde miste di una funzione di due variabili continua e derivabile con
derivate prime e seconde continue sono coincidenti.

f xy" ( x; y)

f yx" ( x; y)
1

CBM a.s. 2012/2013


MASSIMI E MINIMI DI UNA FUNZIONE REALE DI DUE VARIABILI REALI

MASSIMI O MINIMI ASSOLUTI

Data una funzione z = f (x,; y) ed un punto P ( x0 ; y 0 )

Dom

, sia z0=f(x0;y0).

Se z0=f(x0;y0) z(x;y)
( x; y) Dom , allora P(x0;y0) un punto di minimo
assoluto della funzione.
La quota z0 nel punto P(x0;y0) il valore minimo assoluto della funzione.
Il Punto dello Spazio M(x0;y0;z0) un Minimo assoluto della funzione.
Se z0=f(x0;y0) z(x;y)
( x; y) Dom , allora P(x0;y0) un punto di massimo
assoluto della funzione.
La quota z0 nel punto P(x0;y0) il valore massimo assoluto della funzione.
Il Punto dello Spazio M(x0;y0;z0) un Massimo assoluto della funzione.

MASSIMI O MINIMI RELATIVI

Data una funzione z = f (x;y) ed un punto P ( x0 ; y 0 )

Dom

, sia z0=f(x0;y0), sia I0 un

intorno di P( x0 ; y 0 ) .

( x; y) I0, allora P(x0;y0) un punto di minimo relativo


Se z0=f(x0;y0) z(x;y)
della funzione.
La quota z0 nel punto P(x0;y0) un valore minimo relativo della funzione.
Il Punto dello Spazio M(x0;y0;z0) un Minimo relativo della funzione.
Se z0=f(x0;y0) z(x;y) ( x; y) I0, allora P(x0;y0) un punto di massimo relativo
della funzione.
La quota z0 nel punto P(x0;y0) un valore massimo relativo della funzione.
Il Punto dello Spazio M(x0;y0;z0) un Massimo relativo della funzione.

CBM a.s. 2012/2013

Metodo per la ricerca dei massimi e minimi relativi liberi


Per calcolare i massimi e minimi relativi di una funzione reale di due variabili reali z = f (x;y),
si pu applicare un metodo che utilizza le derivate.
Supponiamo di lavorare con funzioni con una grande regolarit per cui esistano le derivate
parziali, rispetto ad ogni variabile, di ogni ordine.
1. Innanzitutto si calcola il dominio della funzione.
2. Se il dominio non vuoto, si calcolano le derivate parziali
prime f x' ( x; y ) e f y' ( x; y ) della funzione;
3. Si risolve il sistema ottenuto ponendo le due derivate prime uguali a zero. Gli eventuali
punti P(x0;y0) soluzioni del sistema sono detti punti stazionari, a piano tangente
orizzontale, e possono essere Punti di Sella o Flesso oppure Punti Estremanti, cio di
Massimo o di Minimo.
4. Si calcolano le derivate parziali seconde.
5. Si costruisce il Determinante Hessiano H(x;y), che il determinante della matrice
quadrata delle derivate seconde della funzione.

H(x;y) =

f xx"
f yx"

f xy"
f yy"

= f xx" * f yy" - f xy" * f yx"

6. Si calcola il valore del D.H. nei punti stazionari P(x0; y0).


7. Si studia la natura dei punti stazionari, che dipende dal valore assunto da H(P).
a) Se H(P)> 0 e f xx" ( x0 ; y 0 ) < 0 allora P un punto di massimo relativo della
funzione e z(P) un valore massimo relativo. P*(x0;y0;z0) un Massimo della
funzione
b) Se H(P) > 0 e f xx" ( x0 ; y 0 ) > 0 allora P un punto di minimo relativo della
funzione e z(P) un valore minimo relativo. P*(x0;y0;z0) un Minimo della
funzione
c) Se H(P)< 0 allora P un punto di sella funzione e z(P) un valore di sella.
d) Se H(P)= 0 allora il Caso dubbio (il metodo non significativo, cio non si
pu stabilire, con questo metodo, se P un punto di massimo o di minimo
relativo della funzione), quindi si deve ricorrere allanalisi del comportamento
della funzione in un intorno del punto o ad un altro metodo (es. le linee di
livello).

CBM a.s. 2012/2013


Metodo per la ricerca dei massimi e minimi relativi vincolati
Si parla di massimi e minimi vincolati di una funzione reale di due variabili reali z = f (x; y)
quando le variabili x o y non possono essere prese liberamente nel dominio algebrico, ma sono
legate ad assumere valori condizionati dalla presenza di vincoli che si traducono con equazioni
o disequazioni del tipo g(x; y) = 0 o g(x;y) > 0 (per esempio).
Per calcolare i massimi e minimi vincolati da unequazione, si pu applicare un metodo che
utilizza le derivate detto metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
Sia z = f (x; y) la funzione da ottimizzare; sia g(x;y) = 0 il vincolo.
Supponiamo di lavorare con funzioni con una grande regolarit per cui esistano le derivate
parziali, rispetto ad ogni variabile, di ogni ordine.
1) Innanzitutto si calcola il dominio della funzione.
2) Se il dominio non vuoto, si scrive la funzione Lagrangiana data da
Z(x; y; ) = f (x; y)+g(x; y) con parametro Reale.
3) Si calcolano le derivate parziali prime (Zx, Zy e Z) della funzione Lagrangiana;
4) Si risolve il sistema ottenuto ponendo le tre derivate prime uguali a zero.
5) Se il sistema ammette soluzioni, si ottengono uno o pi punti del tipo P*(x0;y0;0).
6) Si calcolano le derivate parziali seconde di Z(x; y; ) rispetto ad ogni variabile x, y,
della funzione ( o le derivate parziali seconde di Z(x; y; ) rispetto alle variabili x, y e
le derivate prime del vincolo g x' e g 'y ).
7) Si costruisce il determinante Hessiano Orlato H* (x; y; ).

H* (x; y; )

Z"
Z x"
Z "y

Z "x
"
Z xx
Z "yx

Z "y
"
Z xy
Z "yy

0
g x'
g 'y

g x'
"
Z xx
Z "yx

g 'y
"
Z xy
Z "yy

8) Si calcola il valore dellHessiano Orlato in ognuno dei punti P*(x0;y0;0) ottenuti dalla
risoluzione del sistema.
9) Si studia la natura dei punti stazionari, che dipende dal valore assunto da H*( P*).
a) Se H*( P*) > 0 allora P(x0;y0) un punto di massimo relativo vincolato della
funzione e z(P) un valore massimo relativo vincolato
b) Se H*( P*) < 0 allora P(x0;y0) un punto di minimo relativo vincolato della
funzione e z(P) un valore minimo relativo vincolato.
c) Se H*( P*) = 0 allora il Caso dubbio (il metodo non significativo, cio non
si pu stabilire, con questo metodo, se P un punto di massimo o di minimo
relativo della funzione), quindi si deve ricorrere allanalisi del comportamento
della funzione in un intorno del punto o ad un altro metodo (es. le linee di
livello).

CBM a.s. 2012/2013

Metodo per la ricerca del massimo e minimo assoluti vincolati da un insieme di


disequazioni
Data una funzione reale di due variabili reali z = f (x;y), sia che si parli di massimi e minimi
liberi sia che si parli di massimi e minimi vincolati, si dice valore massimo assoluto il pi
grande tra i valori massimi relativi (che la funzione assume in punti interni al dominio dei
vincoli) ed i valori massimi che la funzione assume nei punti di frontiera e si dice valore
minimo assoluto il pi piccolo tra i valori minimi relativi (che la funzione assume in punti
interni al dominio dei vincoli) ed i valori minimi che la funzione assume nei punti di frontiera.
Sia z = f (x;y) la funzione da ottimizzare.
1) Innanzitutto si rappresenta su uno stesso piano cartesiano il dominio della funzione e
leventuale dominio dei vincoli.
2) Se il Dominio risultante non vuoto, si cerca lesistenza di punti di massimo o di
minimo relativi e si scartano i punti estremanti relativi esterni al Dominio dei vincoli.
3) Si individuano i punti estremanti relativi o assoluti nella Frontiera del Dominio dei
vincoli.
4) Si confrontano tutti i valori massimi o minimi sia relativi che assoluti.
5) Il valore maggiore il valore massimo assoluto e il punto in cui viene assunto il
punto di massimo assoluto, il valore minore il valore minimo assoluto e il punto in
cui viene assunto il punto di minimo assoluto.

Secondo metodo per la ricerca dei massimi e minimi relativi o assoluti liberi

Per calcolare i massimi e minimi di una funzione reale di due variabili reali z = f (x;y), si pu
applicare un metodo che utilizza le Linee di Livello.
1) Innanzitutto si calcola il dominio della funzione.
2) Se il dominio non vuoto, si rappresentano le linee di livello della funzione
L: f(x;y) = k, k
3) Si guarda landamento delle linee di livello al crescere della quota z = k .
4) Se c un valore k1 pi grande di ogni altro valore di k, il valore z = k 1 il valore
massimo assoluto e i punti P(x1;y1) in cui viene assunto sono punti di Massimo
assoluti, se c un valore k2 pi piccolo di ogni altro valore di k, il valore z = k 2 il
valore minimo assoluto e i punti P(x2;y2) in cui viene assunto sono punti di Minimo
assoluti.
5) Se poi ci sono valori di k per cui la linea di livello si riduce ad un punto, questi punti
potrebbero essere punti di massimo o di minimo relativi: occorre controllare le linee di
livello corrispondenti a valori di k prossimi a quello individuato;
6) Dallanalisi dellandamento delle L.d.L. si pu desumere inoltre la presenza di punti di
massimo o minimo relativi ulteriori, non facilmente descrivibili.

CBM a.s. 2012/2013


Secondo metodo per la ricerca dei massimi e minimi vincolati da unequazione
Per calcolare i massimi e minimi di una funzione reale di due variabili reali z = f (x;y)
vincolati da unequazione, si pu applicare un metodo che utilizza le Linee di Livello.
Sia z = f (x;y) la funzione da ottimizzare; sia g(x;y) = 0 il vincolo.

1) Innanzitutto si calcola il dominio della funzione.


2) Se il dominio non vuoto, si rappresentano in uno stesso piano cartesiano le linee di
livello della funzione L: f(x;y) = k, k
e la linea grafico del vincolo g(x;y) = 0
3) Si guarda landamento delle linee di livello al crescere della quota z = k .
Il pi piccolo valore di k, z = k1 ,per cui le L.d.L. incontrano il vincolo (se esiste) il
valore minimo assoluto vincolato, e i punti P(x1;y1) in cui viene assunto sono punti di
Minimo assoluti vincolati, mentre il pi grande valore di k, il valore z = k2 per cui le
L.d.L. incontrano il vincolo (se esiste) il valore massimo assoluto vincolato e i punti
P(x2;y2) in cui viene assunto sono punti di Massimo assoluti vincolati.
4) In generale i valori estremi di k sono quelli per cui la L.d.L. tangente al vincolo, e il
punto estremante il punto di tangenza.
Occorre perci mettere in sistema lequazione delle linee di livello con lequazione del
vincolo e trovare le eventuali soluzioni del sistema. Per verificare se un punto soluzione
sia un punto di massimo o di minimo basta sostituire le sue coordinate nellespressione
della funzione e confrontare il valore ottenuto con i valori che la stessa assume in altri
punti del dominio.
5) Dallanalisi dellandamento delle L.d.L. in rapporto al vincolo si pu desumere inoltre
la presenza di punti di massimo o minimo relativi ulteriori, non facilmente descrivibili
o che non sempre risultano dalla risoluzione del sistema, soprattutto quando il vincolo
non una funzione.

You might also like