Il testo proposto, appartenente al arcivescovo e nunzio della Bielorussia
Claudio Gugerotti e intitolato Luomo nuovo: un essere liturgico, ci spiega la bipolarit trovata tra uomo nuovo e liturgia talch luomo, per mezzo della Parola, tenta di conoscere s stesso. Quando
parliamo
di
uomo
nuovo
ci
vuol
approfondire
fondamentalmente sul termine nuovo. Il termine viene a significare qualcosa
di recente, che pu svolgersi in modo lineale oppure ciclicamente, dove c un cambiamento o punto dinflessione. Questi cambiamenti dunque, provocano una novit che sbocca proprio nel bisogno del racconto di quello accaduto. A volte capita che prendiamo incorrettamente il termine novit come si trattasse di rompere con il passato cio, capita qualcosa di nuovo quello che successo nel passato si dovrebbe cancellare. Veramente non si pu cancellarne, altrimenti di ci sarebbe pi il concetto di storia. Per questa spiegazione si deve intendere la novit quello che viene di nuovo come sinonimo daggiornamento. Il Gugerotti, dopo aver fatto una spiegazione etimologica su entrambi termini, vuol andare pi avanti, facendo un approccio teologico sul concetto uomo nuovo. Lautore afferma lindubitabilit che luomo nuovo ha una forte connotazione liturgica, in cui spiega che attraverso il battesimo (evento dove si produce la novit) luomo vecchio diventa nuovo quando il primo si sommerge sotto lacqua, dando alla morte il primo uomo, rinascendo a una vita nuova fatta dalla grazia e anche a immagine di Cristo. La liturgia pertanto, una forma di comunicazione mediante simboli e parole sul perch crediamo in Ges Cristo. Sarebbe una maniera di dare ragione della nostra fede in lui, manifestando in noi la figura dello stesso Ges Cristo. Se ce ne rendiamo conto, nel nostro battesimo viene riprodotto lo stesso percorso di Ges: Nato da Maria Vergine per opera dello Spirito Santo (uomo vecchio), dove fu battezzato dal Battista nel Giordano (evento che conduce a un punto dinflessione) divent il Figlio di Dio (uomo nuovo che conduce a una nuova creazione).
Quando si parla che luomo rigenerato a una vita nuova mediante il
battesimo, esiste una trasformazione con un carattere radicale ed esistenziale cio, un uomo che viene mutato dallincontro intimo con Cristo Ges. Da questaffermazione possiamo dare un valore significativo allinterno della liturgia sullimportanza della materia, giacch attraverso essa si manifesta la potenza salvifica della divinit per mezzo di eventi come il caso dellincarnazione (Dio si fa carne mediante la Parola) oppure della risurrezione (il battesimo il sacramento dove si rappresenta meglio il fatto della risurrezione). Pertanto, la liturgia un modo di conoscenza attraverso il dialogo, in cui il cristiano partecipa attivamente del memoriale (partecipazione allevento di salvezza), diventando la manifestazione pi chiara della vita ecclesiale. Anche dobbiamo chiarire con saldezza che la liturgia non viene pressa come si fosse catalogata come razionale, ma si tratta di unesperienza di tutto ci che si vive nellatto liturgico come un incontro con Dio. Finalmente vorrei mettere in risalto sulla domanda che ci propone il Gugerotti su come appare luomo della liturgia ci apre a una spiegazione molto profonda, giacch non soltanto il sacerdote che presiede la celebrazione coinvolto in essa, ma anche lassemblea con cui celebra. Ecco attraverso questimmagine si manifesta proprio il corpo mistico di Cristo (la Chiesa), riflesso in ognuno di noi nel grande evento: lEucarestia, senza avere distinzioni quanto riguarda allo stato sociale. Fr. Fernando Ortega Rojas, C.R.
Lungo la storia ci troviamo con scismi dove la Chiesa stata divisa e
quindi ognuna ha il suo modo di vivere la liturgia, fino a che punto un protestante, un ortodosso o un anglicano pu essere partecipe della liturgia cattolica?