Professional Documents
Culture Documents
Secondo l'Unicef, nessun altro paese dell'America Latina, e pochi altri al mondo, se si
esclude l'Africa Sub-sahariana, presenta tassi di mortalità infantile paragonabili a quelli di
Haiti: ogni anno, 74 bambini ogni 1.000 nati vivi non raggiungono il 1° anno di vita; 117
non sopravvivono al 5° compleanno. Nel 2004, su un totale di 58.000 decessi infantili
nell'area latinoamericana, ben 11.000 si sono verificati ad Haiti, il 19% del totale, ossia 1
su 5: lo stesso numero di decessi infantili si è registrato in Messico, la cui popolazione è
però 13 volte quella di Haiti e i cui tassi di natalità si attestano al 19%, contro l'appena 2%
del piccolo paese caraibico. Tra le cause dei bassi tassi di sopravvivenza vi è
l'insufficiente copertura vaccinale contro le malattie dell'infanzia: ad Haiti, appena il 54%
dei bambini è vaccinato contro il morbillo, contro il 90% dei restanti paesi dell'America
Latina e il 66% dell'Africa Sub-sahariana. I tassi di malnutrizione cronica sono
particolarmente elevati, soprattutto nelle aree rurali, con il 23% dei bambini - 1 su 4 -
affetto da malnutrizione grave o moderata, con conseguenze spesso permanenti sullo
sviluppo fisico e cognitivo del bambino. Con 2 haitiani su 3 che vivono sotto la linea di
povertà, l'accesso a beni essenziali come l'acqua potabile diviene una lotta quotidiana per
la sopravvivenza. Appena il 71% della popolazione può servirsi di fonti idriche sicure, una
percentuale che scende al 34% se si considera l'accesso a servizi igienico sanitari. Non
stupisce, dunque, che la diarrea sia tra le cause principali di mortalità infantile. Inoltre,
molti bambini non frequentano la scuola perché impegnati nella raccolta d'acqua ad uso
familiare, mentre il consumo d'acqua contaminata è all'origine degli alti tassi di diarrea
acuta, per la quale solo il 41% dei bambini riceve cure mediche, terapie di reidratazione
orale e supporto nutrizionale. L'istruzione rappresenta l'unica alternativa a una vita di
miseria e ignoranza, e molte famiglie compiono sacrifici enormi per mandare i propri figli a
scuola, dal momento che Haiti è l'unico paese dell'America Latina in cui l'istruzione non è
gratuita. La povertà diffusa, inoltre, costringe molti bambini a lavorare per contribuire al
reddito familiare, o a prendersi cura dei fratelli minori o dei parenti anziani. Nelle zone
rurali le distanze costituiscono un ulteriore ostacolo all'accesso a scuola, mentre nelle aree
urbane sono i fenomeni di disagio sociale - quali il crescente numero di bambini di strada o
di orfani privi d'assistenza - a costituire barriere ulteriori all'accesso scolastico. Nel
complesso, appena il 55% dei bambini in età d'istruzione primaria hanno accesso alla
scuola; solo il 2% porta a termine gli studi secondari e 1/3 dei giovani tra i 15 e i 24 anni
sono analfabeti. Nel 2005 oltre 70.000 bambini non hanno avuto la possibilità di
completare l'anno scolastico.
Michael Brewer, direttorer di Haiti Street Kids Inc., ha descritto un quadro agghiacciante:
gruppi di uomini appartenenti a truppe militari che a Port-au-Prince uccidono i bambini di
strada “per sport”. Jocelyn McCalla, direttore esecutivo della National Coalition for Haitian
Rights, dice: “Ad Haiti non c'è più legge”. È un vero e proprio inferno.
Port-au-Prince Inflicted with Terror Réseau National de Défense des Droits Humains
13-12-2006
LINKS
HaitiChildren.com
Haitian Street Kids Inc., Abandoned and Abused Restavek Slave Children of Haiti
APOCALISSE IN SUDAFRICA
INVISIBLE CHILDREN