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A.A. 2012-13
MARCO
743476
_____________________
MATRICOLA _____________
CODA
COGNOME___________________________
NOME
MATTEO
741620
_____________________
MATRICOLA _____________
COGNOME___________________________ NOME
GENTILE
FEDERICO
799504
_____________________
MATRICOLA _____________
COGNOME___________________________ NOME
_____________________MATRICOLA _____________
4418
Il profilo alare da studiare NACA _________________
stato assegnato dal docente al gruppo di
lavoro (normalmente composto da quattro studenti). Per esigenze particolari contattare il docente.
NACA4418
0.25
0.2
0.15
0.1
0.05
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0.2
0.4
0.6
0.8
x/C
4% della corda c
Indice
1 Coefficienti di portanza e di resistenza
1.1
Coefficiente di portanza CL
. . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.2
Coefficiente di resistenza CD . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1.3
1.4
11
2.1
Coefficiente di pressione CP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
2.2
Coefficiente dattrito CF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
20
Appendice
22
a) Coefficiente di momento CM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
b) Determinazione del centro di pressione . . . . . . . . . . . . . . . 23
Bibliografia
26
1.1
Coefficiente di portanza CL
2.5
CL
1.5
0.5
0.5
10
5
angle of attack [deg]
10
15
20
2.5
CL
1.5
0.5
0
inviscid flow
viscous flow, Re=200000
0.5
10
5
[deg]
10
15
20
Figura 3: Confronto tra i grafici delle curve CL - nei casi non viscoso e viscoso
a Re1 = 200000
Come previsto, la corrispondenza `e buona solo per angoli di incidenza ridotti:
gi`a per 8 lo scostamento tra i CL calcolati nei due casi `e tuttaltro
che trascurabile. Si pu`o notare che lo stallo si verifica in maniera graduale
5
e pi`
u dolce rispetto a profili pi`
u sottili, con una diminuzione di pendenza
2.5
CL
1.5
0.5
0
inviscid flow
viscous flow, Re=6000000
experimental data, Re=6000000
0.5
10
5
[deg]
10
15
20
Figura 4: Confronto tra i grafici delle curve CL - nei casi non viscoso, viscoso
a Re2 = 6000000 e sperimentale
Osservando la Figura 4, si ha la conferma delle previsioni fatte: ad = 16
lo stallo non `e ancora avvenuto, diversamente dal caso precedente a Re1 =
200000 in cui allo stesso angolo di incidenza la curva CL - presentava gi`a la
1
Tali dati sono stati ottenuti mediante una digitalizzazione dei grafici presenti nel
NACA Report no.824 (per ulteriori dettagli si veda la fonte [1] riportata in bibliografia).
1.2
Coefficiente di resistenza CD
Approcciandosi al calcolo del CD , `e fondamentale precisare che tale coefficiente, come del resto anche la resistenza stessa, perde di significato nel caso
in cui si consideri un profilo alare immerso in un flusso non viscoso; infatti in
queste condizioni `e dimostrabile che la forza netta in direzione parallela alla
velocit`a della corrente `e nulla (si tratta del celebre paradosso di DAlembert).
Poich`e gli effetti viscosi sono stati assunti trascurabili, non si ha n`e resistenza
di attrito (dovuta agli sforzi tangenziali sulla superficie) n`e resistenza di pressione (dovuta alla separazione del flusso); di conseguenza nel seguito il caso
non viscoso non verr`a considerato ai fini della valutazione della resistenza.
Per quanto concerne i due casi viscosi, ci si aspetta che nelle condizioni a
Re2 = 6000000 gli effetti viscosi siano meno rilevanti e che quindi il coefficiente di resistenza sia globalmente minore rispetto alla situazione in cui il
numero di Reynolds `e Re1 = 200000.
In Figura 5 `e riportato il grafico del CD nei casi considerati, includendo
anche le curve relative ai soli contributi di pressione (che costituiscono la
resistenza di forma). In accordo con quanto precedentemente ipotizzato, per
ogni il CD complessivo a Re1 `e pi`
u elevato rispetto a quello calcolato per
Re2 . Si pu`o anche osservare come ad alti angoli di incidenza il contributo di
7
CD
0.04
0.03
0.02
0.01
0
10
5
[deg]
10
15
20
Figura 5: Confronto tra i grafici delle curve CD - nei due casi viscosi
1.3
1.5
CL
0.5
0
Re=200000
Re=6000000
experimental data, Re=6000000
0.5
0.005
0.01
0.015
0.02
CD
0.025
0.03
0.035
Figura 6: Confronto tra i grafici delle polari nei casi viscosi e sperimentale
1.4
Analisi viscosa
(Re1 = 200000)
Analisi viscosa
(Re2 = 6000000)
Dati sperimentali
(Re = 6000000)
-4.211
-4.250
-4.186
-4.000
CL/
7.209 rad1
6.259 rad1
6.487 rad1
5.603 rad1
CDmin
0.0127
0.0062
0.0070
Come `e possibile notare dai dati presentati nella Tabella 2, langolo di portanza nulla 0 assume valori simili in tutti i casi considerati; non a caso,
essendo molto ridotto, esso si trova nel tratto lineare della curva CL - in cui
gli effetti viscosi non hanno una particolare influenza sul CL , anche in caso
di sensibili variazioni del numero di Reynolds.
Per quanto riguarda i valori di CL/ , si pu`o ricordare che in base alla teoria
dei profili sottili esso ha un valore di 2 rad1 ; tuttavia il profilo in esame
ha uno spessore piuttosto elevato, che lo rende poco adatto ad essere modellato tramite tale approccio analitico. Ad ogni modo, a scapito di quanto
appena detto, si pu`o constatare che per i due casi viscosi analizzati la pendenza `e abbastanza in accordo con la teoria dei profili sottili; al contrario nei
casi inviscido e sperimentale si riscontra un errore nei confronti della teoria
rispettivamente del 14.8% e del 10.8%.
Come gi`a espresso in precedenza, il calcolo del CD nel caso non viscoso perde
` possibile invece trovare un ulteriore conferma della diminudi significato. E
zione del CDmin allaumentare del numero di Reynolds: infatti, in base alla
definizione di tale numero adimensionale, un Re elevato implica che le forze
inerziali sono predominanti sugli effetti viscosi. Inoltre si ha una buona corrispondenza tra il valore numerico calcolato tramite XFoil nel caso viscoso a
Re2 = 600000 e il valore sperimentale ottenuto dalla NACA nelle medesime
condizioni.
10
Per le analisi che seguono si sono presi in considerazione tre diversi angoli di
incidenza ritenuti significativi: 1 = 0 , 2 = 6 e 3 = 12 . Tali valori sono
stati scelti in modo da poter analizzare il comportamento del profilo lungo
tutto lo spettro di angoli di interesse aeronautico, senza avvicinarsi troppo
alla zona di stallo dove il metodo utilizzato da XFoil evidenzia i propri limiti e
dove, come si `e visto, i risultati numerici possono differire in maniera notevole
da quelli sperimentali disponibili.
2.1
Coefficiente di pressione CP
P P
1
V2
2
(1)
v2
V2
(2)
In Figura 7 si ha la distribuzione del CP per il primo angolo di incidenza considerato, 1 = 0 , in funzione dellascissa x normalizzata rispetto alla corda
c. In prossimit`a di x/c = 0 si trova il punto di ristagno, in cui la velocit`a v `e
nulla e il CP `e unitario.4 Da qui, sul dorso si verifica una repentina diminuzione di pressione, fino a raggiungere un valore minimo intorno al 25% della
3
In realt`
a non `e sufficiente lipotesi di flusso non viscoso per poter introdurre il teorema
di Bernoulli: solo se la densit`
a `e costante e se il campo di moto `e irrotazionale e stazionario
si pu`
o ottenere la consueta espressione del teorema:
P
v2
+
= cost
2
Si noti che lipotesi di irrotazionalit`a garantisce che la risultante degli sforzi viscosi sia
nulla anche in caso di viscosit`
a 6= 0: pertanto, a rigore, il teorema `e applicabile anche a
flussi viscosi purch`e valga = 0.
4
Ad essere precisi, il CP `e pari a uno solo se valgono le citate ipotesi del teorema di
Bernoulli e se di conseguenza il CP `e scrivibile nella forma (2). Inoltre il concetto stesso
di punto di ristagno perde di significato nel caso in cui il flusso sia viscoso: la condizione
di aderenza impone infatti che sia v = 0 su tutta la superficie del corpo.
11
Cp
0.5
0.5
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
x/c
0.6
0.7
0.8
0.9
1.5
Cp
0.5
0.5
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
x/c
0.6
0.7
0.8
0.9
ghezza della corda: questo fatto, unito alla constatazione che la depressione
sul dorso `e globalmente maggiore, fa s` che la forza di portanza complessiva
sia pi`
u elevata rispetto alle condizioni di 1 = 0 . La bolla di separazione,
visibile sempre per Re1 = 200000, si verifica pi`
u a monte e precisamente tra
il 32% e il 52%.
Come ultimo caso, in Figura 9 si ha il confronto per 3 = 12 : in queste condizioni il profilo non si trova ancora in condizioni di stallo, ma si dovrebbe
avere gi`a evidenza di una separazione definitiva del flusso verso il bordo di
uscita, almeno per Re1 . Si osserva che il picco di depressione si `e spostato
ulteriormente verso il bordo dattacco, aumentando sensibilmente in modulo;
anche la bolla di separazione migra verso una posizione pi`
u a monte, localizzandosi tra il 18% (punto in cui avviene la prima separazione) e il 33%
(luogo in cui il flusso, diventato turbolento, si riattacca).
Pressure Coefficient CP ( =12)
5
upper surface, Re=200000
lower surface, Re=200000
upper surface, Re=6000000
lower surface, Re=6000000
upper surface, inviscid flow
lower surface, inviscid flow
Cp
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
x/c
0.6
0.7
0.8
0.9
2.2
Coefficiente dattrito CF
w
1
V2
2
(3)
(4)
y=0
0.025
0.02
Cf
0.015
0.01
0.005
0.005
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
x/c
0.6
0.7
0.8
0.9
0.03
0.025
Cf
0.02
0.015
0.01
0.005
0.005
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
x/c
0.6
0.7
0.8
0.9
0.05
0.04
Cf
0.03
0.02
0.01
0.01
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
x/c
0.6
0.7
0.8
0.9
18
19
0.9
0.8
0.7
x/c
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
10
5
[deg]
10
15
20
pi`
u verso il bordo dattacco allaumentare di ; sul ventre al contrario la
trasformazione in strato limite turbolento si sposta pi`
u a valle. Analizzando
il primo caso a Re1 = 200000, si nota che per > 2.5 il flusso sul ventre
resta sempre laminare; lo stesso avviene a Re2 = 6000000 per > 7.5 .
importante sottolineare che in generale allaumentare di Re la transizione
E
viene anticipata: ricordando che uno strato limite turbolento separa pi`
u tardi
di uno laminare, si giunge alla conclusione (gi`a pi`
u volte espressa e comprovata in altre sezioni) che a Re2 lo stallo avviene per pi`
u elevati rispetto
alle condizioni a Re1 .
Inoltre `e possibile verificare che i punti di transizione coincidono con quelli
estratti nei paragrafi precedenti a partire dai grafici del CF .
21
Appendice
a) Coefficiente di momento CM
Il software XFoil fornisce tra i risultati delle analisi anche il coefficiente di
momento riferito al punto posizionato al 25% della corda. Gli andamenti di
CM al variare di , nei tre diversi casi considerati, vengono riportati nella
Figura 15.
Moment Coefficient CM comparison (at quarter chord point)
0.02
moment coefficient, inviscid flow
moment coefficient, Re=200000
moment coefficient, Re=6000000
0.04
0.06
CM
0.08
0.1
0.12
0.14
0.16
10
5
[deg]
10
15
20
22
~P 0 = M
~ c/4 + ~xc/4 ~xP L
~
M
(5)
0 = Mc/4 + xc/4 xP L
(6)
A rigore, in luogo della portanza L (la quale `e la componente della forza aerodinamica
in direzione normale al vento incidente), sarebbe corretto utilizzare la forza N (ossia la
componente normale alla corda); poich`e tuttavia lanalisi considera solo angoli di incidenza piccoli, per questo calcolo `e lecito confondere L con N senza commettere un errore
rilevante.
23
4
10
5
[deg]
10
15
20
punto situato tra il 25% e il 30% della corda, come risulta pi`
u chiaro da un
ingrandimento della Figura 17 presentato in Figura 18.
Centre of pressure position (zoom)
inviscid flow
Re=200000
Re=6000000
0.9
0.8
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
2
6
[deg]
10
12
14
25
Bibliografia
[1] I.H. Abbott, A.E. von Doenhoff, L.S. Stivers Jr.: NACA Report no.824:
Summary of Airfoil Data, Langley Field, 1945
[2] J.D. Anderson Jr.: Fundamentals of Aerodynamics, McGraw-Hill, New
York, 5th edition, 2011
[3] E.L. Houghton, P.W. Carpenter: Aerodynamics for Engineering Students, Butterworth-Heinemann, Oxford, 5th edition, 2003
[4] M. Drela: XFOIL: An Analysis and Design System for Low Reynolds
Number Airfoils (estratto da Lecture Notes in Engineering #54: Low
Reynolds Number Aerodynamics), Springer Verlag, 1989
26