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AERODINAMICA LM

A.A. 2012-13

ELABORATO n 1 CALCOLO VISCOSO DI PROFILI ALARI Versione preliminare 1.0


CARUGATI
COGNOME___________________________
NOME

MARCO
743476
_____________________
MATRICOLA _____________

CODA
COGNOME___________________________
NOME

MATTEO
741620
_____________________
MATRICOLA _____________

COGNOME___________________________ NOME

GENTILE

FEDERICO
799504
_____________________
MATRICOLA _____________

COGNOME___________________________ NOME

_____________________MATRICOLA _____________

4418
Il profilo alare da studiare NACA _________________
stato assegnato dal docente al gruppo di
lavoro (normalmente composto da quattro studenti). Per esigenze particolari contattare il docente.

Scopo dellesercitazione luso del programma XFOIL (http://raphael.mit.edu/xfoil/) e la


realizzazione di una sintetica relazione, nella quale riportare le curve CL-alfa e le polari CL-CD con
il confronto dei seguenti casi:
1) calcolo a potenziale
2) calcolo viscoso
3) valori sperimentali recuperati da autorevoli fonti, es. il Naca Report 824 oppure Abbott-Von
Doenhoff, THEORY OF WING SECTION, Dover o anche altre pubblicazioni
Per i calcoli si considerino almeno due numeri di Reynolds, 6 000 000 e 200 000 molto differenti
tra loro (anche se per quest'ultimo caso potrebbero non essere disponibili dati sperimentali).
1) Il confronto deve avvenire nello stesso grafico, appositamente predisposto (con excel matlab,
octave, open office ecc..) considerando un ragionevole numero di angoli di incidenza (es passo 2
oppure 4) senza indagare eccessivamente la zona di stallo, dove la convergenza del calcolo
iterativo diventa critica (ed anche i dati sperimentali potrebbero diventare incerti).
Si dovranno confrontare in una tabella langolo di portanza nulla, la pendenza della retta di
portanza ed il valore minimo del CD. Si richiede inoltre di riportare nella polare (o in apposito
grafico) la scomposizione del CD totale nei due contributi di pressione e di attrito.
2) Per almeno per almeno tre angoli di incidenza, ritenuti i pi significativi, devono essere inclusi
nella relazione anche i grafici che forniscono landamento del coefficiente di pressione e quelli che
forniscono il corrispondente andamento del coefficiente di attrito.
3) Si suggerisce di completare lo studio valutando anche altre caratteristiche degli strati limite, in
particolare la posizione della transizione, sul ventre e sul dorso del profilo e quella di un eventuale
separazione, riportandone gli andamenti in funzione dellangolo di incidenza.
4) E lasciata libert agli allievi, che desiderassero approfondire largomento laggiunta in appendice di altri
grafici: (ad esempio riguardanti il Cm-Alfa, la posizione del centro aerodinamico del centro di pressione,
ecc). Altri studi potrebbero considerare variazioni del numero di Reynolds oppure linfluenza del fattore N
nel calcolo della transizione, la determinazione del Mach critico, ecc.. Si potranno allegare tabelle e calcoli
di confronto (per esempio ottenuti con altri programmi, in particolare quelli di propria realizzazione)
considerazioni, studi ed osservazioni personali, commenti ed infine anche eventuali sperimentazioni,
eseguite appositamente al Clasd. Tutte queste attivit sono da ritenere facoltative e non devono precludere
quelle obbligatorie
Si raccomanda di preparare la relazione (che sar consegnata in formato elettronico insieme alle
altre prima dell'esame) cercando il miglior compromesso tra sintesi e completezza, privilegiando
ordine e concisione. Lelaborato sar esaminato in sede di esame orale e contribuir alla
valutazione finale: lo studente dovr essere in grado di discutere lintera relazione, incluse le parti
facoltative e quelle svolte dagli altri compagni (se non dichiarate tali) senza incertezze o dubbi.

Calcolo viscoso del profilo alare NACA 4418


Marco Carugati, Matteo Coda, Federico Gentile
Gennaio 2013

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Calcolo viscoso del profilo alare NACA 4418


Sommario
La presente relazione ha lo scopo di mostrare sinteticamente i risultati dellanalisi del profilo NACA 4418, presentato in Figura 1. Tramite lutilizzo del software XFoil si sono eseguiti i calcoli nelle condizioni di flusso non viscoso e viscoso (a due differenti numeri di Reynolds) per poter instaurare un confronto tra le grandezze maggiormente significative, sfruttando anche la disponibilit`a di alcuni dati
sperimentali.

NACA4418
0.25
0.2
0.15
0.1
0.05
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25

0.2

0.4

0.6

0.8

x/C

Figura 1: Profilo NACA 4418

Tabella 1: Caratteristiche geometriche del profilo in esame


M (ordinata massima della linea media)

4% della corda c

P (posizione di M lungo lascissa x)

40% della corda c

SS (valore massimo della distribuzione di spessore)

18% della corda c

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Indice
1 Coefficienti di portanza e di resistenza

1.1

Coefficiente di portanza CL

. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1.2

Coefficiente di resistenza CD . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1.3

Polare del profilo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1.4

Altri parametri significativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

2 Coefficienti di pressione e di attrito

11

2.1

Coefficiente di pressione CP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

2.2

Coefficiente dattrito CF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

3 Analisi della transizione

20

Appendice

22

a) Coefficiente di momento CM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
b) Determinazione del centro di pressione . . . . . . . . . . . . . . . 23
Bibliografia

26

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Coefficienti di portanza e di resistenza

Come dichiarato nel sommario, il calcolo dei coefficienti aerodinamici e di


tutti i risultati successivi `e stato effettuato (naturalmente solo per quanto
concerne il caso viscoso) a due diversi numeri di Reynolds: un primo pari a
Re1 = 200000, per cui gli effetti viscosi sono pi`
u rilevanti, e un secondo fissato
invece a Re2 = 6000000; questultimo in particolare rappresenta meglio le
condizioni tipiche delle correnti aeronautiche.

1.1

Coefficiente di portanza CL

Come primo caso analizzato si sono prese in considerazione le condizioni


di fluido ideale, cio`e per il quale la viscosit`a `e assunta trascurabile; di
conseguenza tutti i fenomeni viscosi non possono essere osservati mediante
questo tipo di analisi. Si tratta comunque di una discreta approssimazione
della situazione reale se si considerano solamente angoli di incidenza ridotti,
ben lontani dalla zona di stallo.
Lift Coefficient CL (inviscid flow)
3

2.5

CL

1.5

0.5

0.5
10

5
angle of attack [deg]

10

15

Figura 2: Grafico della curva CL - nel caso non viscoso


4

20

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Come `e visibile in Figura 2, il coefficiente di portanza ha un andamento


perfettamente lineare lungo tutto lintervallo di angoli di incidenza considerati, che spaziano tra -6 e 16 . Inoltre `e evidente che, essendo il profilo non
simmetrico, ad un angolo nullo corrisponde un CL diverso da zero.
Dal momento che ad elevati angoli di incidenza i fenomeni viscosi (quali la
separazione del flusso) diventano non trascurabili e rilevanti per il calcolo del
CL , si rende necessaria lintroduzione di un modello viscoso che permetta di
osservare lincorrere dello stallo.
Per primo caso, come gi`a affermato in precedenza, si `e analizzato il profilo immerso in una corrente con Re1 = 200000. I risultati sono espressi in
Figura 3.
Lift Coefficient CL comparison
3

2.5

CL

1.5

0.5

0
inviscid flow
viscous flow, Re=200000
0.5
10

5
[deg]

10

15

20

Figura 3: Confronto tra i grafici delle curve CL - nei casi non viscoso e viscoso
a Re1 = 200000
Come previsto, la corrispondenza `e buona solo per angoli di incidenza ridotti:
gi`a per 8 lo scostamento tra i CL calcolati nei due casi `e tuttaltro
che trascurabile. Si pu`o notare che lo stallo si verifica in maniera graduale
5

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

e pi`
u dolce rispetto a profili pi`
u sottili, con una diminuzione di pendenza

progressiva a partire da 5 che culmina nello stallo vero e proprio intorno


ad = 14 .
In modo analogo si sono ottenuti i risultati per un numero di Reynolds pi`
u
elevato, pari a Re2 = 6000000; in accordo con il significato fisico di tale
parametro adimensionale, ci si aspetta che i fenomeni viscosi siano meno
rilevanti rispetto al caso precedente (Re1 = 200000) e che quindi lo stallo
sia posticipato. Per questo valore di Re sono disponibili anche alcuni dati
sperimentali.1
Lift Coefficient CL comparison
3

2.5

CL

1.5

0.5

0
inviscid flow
viscous flow, Re=6000000
experimental data, Re=6000000
0.5
10

5
[deg]

10

15

20

Figura 4: Confronto tra i grafici delle curve CL - nei casi non viscoso, viscoso
a Re2 = 6000000 e sperimentale
Osservando la Figura 4, si ha la conferma delle previsioni fatte: ad = 16
lo stallo non `e ancora avvenuto, diversamente dal caso precedente a Re1 =
200000 in cui allo stesso angolo di incidenza la curva CL - presentava gi`a la
1

Tali dati sono stati ottenuti mediante una digitalizzazione dei grafici presenti nel
NACA Report no.824 (per ulteriori dettagli si veda la fonte [1] riportata in bibliografia).

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

pendenza negativa tipica della zona post-stallo. Inoltre, si verifica nuovamente


che lanalisi non viscosa `e una buona approssimazione del caso viscoso solo
per angoli ridotti. Si pu`o anche notare che il valore massimo del CL nelle
condizioni a Re2 = 6000000 `e pi`
u elevato rispetto a quello calcolato per
il flusso a Re1 ; essendo CLmax legato alla separazione del flusso (che `e un
fenomeno imputabile agli effetti viscosi), questo fatto `e giustificato ancora
una volta dal significato fisico di Re.
Per quanto riguarda il confronto con i dati sperimentali si ha una corrispondenza accettabile con lanalisi viscosa di XFoil fino ad 10 : oltre tale
valore si ha una pessima concordanza, sia dal punto di vista qualitativo che
da quello prettamente numerico; infatti, secondo lanalisi sperimentale operata dalla NACA, lo stallo avviene gi`a ad 14 . Avendo a disposizione
ununica fonte per i dati sperimentali, non `e possibile affermare con certezza
se queste differenze cos` significative siano da imputare ad errori compiuti durante lanalisi in galleria del vento o ad inaccuratezze nel metodo numerico
utilizzato dal software XFoil. Ad ogni modo `e stato segnalato che i risultati
ottenuti sperimentalmente dalla fonte sopracitata tendono generalmente a
sottostimare il valore massimo del CL .

1.2

Coefficiente di resistenza CD

Approcciandosi al calcolo del CD , `e fondamentale precisare che tale coefficiente, come del resto anche la resistenza stessa, perde di significato nel caso
in cui si consideri un profilo alare immerso in un flusso non viscoso; infatti in
queste condizioni `e dimostrabile che la forza netta in direzione parallela alla
velocit`a della corrente `e nulla (si tratta del celebre paradosso di DAlembert).
Poich`e gli effetti viscosi sono stati assunti trascurabili, non si ha n`e resistenza
di attrito (dovuta agli sforzi tangenziali sulla superficie) n`e resistenza di pressione (dovuta alla separazione del flusso); di conseguenza nel seguito il caso
non viscoso non verr`a considerato ai fini della valutazione della resistenza.
Per quanto concerne i due casi viscosi, ci si aspetta che nelle condizioni a
Re2 = 6000000 gli effetti viscosi siano meno rilevanti e che quindi il coefficiente di resistenza sia globalmente minore rispetto alla situazione in cui il
numero di Reynolds `e Re1 = 200000.
In Figura 5 `e riportato il grafico del CD nei casi considerati, includendo
anche le curve relative ai soli contributi di pressione (che costituiscono la
resistenza di forma). In accordo con quanto precedentemente ipotizzato, per
ogni il CD complessivo a Re1 `e pi`
u elevato rispetto a quello calcolato per
Re2 . Si pu`o anche osservare come ad alti angoli di incidenza il contributo di
7

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

pressione sia fortemente preponderante paragonato al contributo di attrito


viscoso: questo fatto `e dovuto alla separazione del flusso che, manifestandosi
in modo sempre pi`
u evidente al crescere di , modifica la distribuzione di
pressione sul dorso e in particolare aumenta la componente di resistenza
ottenuta tramite lintegrazione della pressione stessa lungo il contorno del
profilo.
Drag Coefficient CD comparison
0.06
total drag coefficient, Re=200000
pressure drag coefficient CDp, Re=200000
0.05

total drag coefficient, Re=6000000


pressure drag coefficient CDp, Re=6000000

CD

0.04

0.03

0.02

0.01

0
10

5
[deg]

10

15

20

Figura 5: Confronto tra i grafici delle curve CD - nei due casi viscosi

1.3

Polare del profilo

Nella Figura 6 `e presentato il grafico di confronto tra le polari, ancora una


volta per i due casi viscosi a Re1 e Re2 ; per le condizioni a Re2 sono nuovamente disponibili i dati sperimentali della NACA. Si osserva che, a parit`a di
CL , il CD a Re2 risulta essere minore, coerentemente con quanto affermato
nei paragrafi precedenti.
Per quanto riguarda il confronto con i dati sperimentali, si nota che solo per
bassi valori di CL lanalisi numerica e lanalisi in galleria forniscono risultati
8

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

simili. Al contrario, al crescere del coefficiente di portanza, la corrispondenza


tra le due curve `e piuttosto scarsa: infatti in Figura 4 si era gi`a riscontrata
una discordanza notevole tra gli andamenti di CL - in prossimit`a dello stallo.
Profile Drag Polar comparison
2

1.5

CL

0.5

0
Re=200000
Re=6000000
experimental data, Re=6000000
0.5
0.005

0.01

0.015

0.02
CD

0.025

0.03

0.035

Figura 6: Confronto tra i grafici delle polari nei casi viscosi e sperimentale

1.4

Altri parametri significativi

Nella tabella presentata di seguito sono raccolti alcuni parametri significativi


emersi durante lo svolgimento dellanalisi che pu`o essere utile analizzare pi`
ua
fondo. In particolare si tratta dellangolo di portanza nulla 0 , della pendenza
CL/ del tratto lineare della curva del coefficiente di portanza e del valore
minimo CDmin del coefficiente di resistenza.2
2

0 `e stato calcolato direttamente con XFoil tramite il comando cl 0; CL/ `e stato


ottenuto considerando una media dei coefficienti angolari calcolati tra due punti successivi
del tratto lineare delle curve; CDmin si `e invece ricavato estraendo il valore minimo del
CD dalle polari.

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Tabella 2: Confronto tra alcuni parametri significativi


Analisi non viscosa

Analisi viscosa
(Re1 = 200000)

Analisi viscosa
(Re2 = 6000000)

Dati sperimentali
(Re = 6000000)

-4.211

-4.250

-4.186

-4.000

CL/

7.209 rad1

6.259 rad1

6.487 rad1

5.603 rad1

CDmin

0.0127

0.0062

0.0070

Come `e possibile notare dai dati presentati nella Tabella 2, langolo di portanza nulla 0 assume valori simili in tutti i casi considerati; non a caso,
essendo molto ridotto, esso si trova nel tratto lineare della curva CL - in cui
gli effetti viscosi non hanno una particolare influenza sul CL , anche in caso
di sensibili variazioni del numero di Reynolds.
Per quanto riguarda i valori di CL/ , si pu`o ricordare che in base alla teoria
dei profili sottili esso ha un valore di 2 rad1 ; tuttavia il profilo in esame
ha uno spessore piuttosto elevato, che lo rende poco adatto ad essere modellato tramite tale approccio analitico. Ad ogni modo, a scapito di quanto
appena detto, si pu`o constatare che per i due casi viscosi analizzati la pendenza `e abbastanza in accordo con la teoria dei profili sottili; al contrario nei
casi inviscido e sperimentale si riscontra un errore nei confronti della teoria
rispettivamente del 14.8% e del 10.8%.
Come gi`a espresso in precedenza, il calcolo del CD nel caso non viscoso perde
` possibile invece trovare un ulteriore conferma della diminudi significato. E
zione del CDmin allaumentare del numero di Reynolds: infatti, in base alla
definizione di tale numero adimensionale, un Re elevato implica che le forze
inerziali sono predominanti sugli effetti viscosi. Inoltre si ha una buona corrispondenza tra il valore numerico calcolato tramite XFoil nel caso viscoso a
Re2 = 600000 e il valore sperimentale ottenuto dalla NACA nelle medesime
condizioni.

10

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Coefficienti di pressione e di attrito

Per le analisi che seguono si sono presi in considerazione tre diversi angoli di
incidenza ritenuti significativi: 1 = 0 , 2 = 6 e 3 = 12 . Tali valori sono
stati scelti in modo da poter analizzare il comportamento del profilo lungo
tutto lo spettro di angoli di interesse aeronautico, senza avvicinarsi troppo
alla zona di stallo dove il metodo utilizzato da XFoil evidenzia i propri limiti e
dove, come si `e visto, i risultati numerici possono differire in maniera notevole
da quelli sperimentali disponibili.

2.1

Coefficiente di pressione CP

Grazie alla definizione del coefficiente di pressione:


CP =

P P
1
V2
2

(1)

`e possibile fare alcune considerazioni sugli andamenti della velocit`a e della


pressione lungo il profilo.
Inoltre, solamente nel caso di flusso non viscoso, applicando il teorema di
Bernoulli nel caso stazionario3 si giunge alla seguente espressione, che lega
direttamente il CP alla velocit`a locale v:
CP = 1

v2
V2

(2)

In Figura 7 si ha la distribuzione del CP per il primo angolo di incidenza considerato, 1 = 0 , in funzione dellascissa x normalizzata rispetto alla corda
c. In prossimit`a di x/c = 0 si trova il punto di ristagno, in cui la velocit`a v `e
nulla e il CP `e unitario.4 Da qui, sul dorso si verifica una repentina diminuzione di pressione, fino a raggiungere un valore minimo intorno al 25% della
3

In realt`
a non `e sufficiente lipotesi di flusso non viscoso per poter introdurre il teorema
di Bernoulli: solo se la densit`
a `e costante e se il campo di moto `e irrotazionale e stazionario
si pu`
o ottenere la consueta espressione del teorema:
P
v2
+
= cost

2
Si noti che lipotesi di irrotazionalit`a garantisce che la risultante degli sforzi viscosi sia
nulla anche in caso di viscosit`
a 6= 0: pertanto, a rigore, il teorema `e applicabile anche a
flussi viscosi purch`e valga = 0.
4
Ad essere precisi, il CP `e pari a uno solo se valgono le citate ipotesi del teorema di
Bernoulli e se di conseguenza il CP `e scrivibile nella forma (2). Inoltre il concetto stesso
di punto di ristagno perde di significato nel caso in cui il flusso sia viscoso: la condizione
di aderenza impone infatti che sia v = 0 su tutta la superficie del corpo.

11

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

corda (dove anche il CP `e infatti minimo); successivamente il gradiente di


pressione diventa positivo, un effetto che si oppone al movimento del fluido
verso valle e che potrebbe provocarne la separazione. Anche sul ventre inizialmente la pressione diminuisce, pur senza raggiungere un valore minimo
ridotto quanto quello raggiunto sul dorso; superato tale punto il gradiente di
pressione diventa positivo e, in una precisa posizione lungo il profilo, il CP
cambia segno mostrando che la pressione locale `e maggiore di quella asintotica
P : per 1 = 0 questo avviene tra il 52% e il 65% della corda a seconda del
caso analizzato. Essendo la pressione sul ventre mediamente molto maggiore
di quella sul dorso, la forza aerodinamica che si ottiene integrando le distribuzioni di P lungo il profilo avr`a di conseguenza una componente normale
alla direzione del vento incidente che sar`a portante.
Pressure Coefficient CP ( =0)
1.5
upper surface, Re=200000
lower surface, Re=200000
upper surface, Re=6000000
lower surface, Re=6000000
upper surface, inviscid flow
lower surface, inviscid flow

Cp

0.5

0.5

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5
x/c

0.6

0.7

0.8

0.9

Figura 7: Confronto dei CP per 1 = 0


possibile notare un fenomeno interessante nel grafico del CP relativo a
E
Re1 = 200000. Sul dorso, tra il 43% e il 67% della corda, si ha infatti una
bolla di separazione: il flusso (inizialmente laminare) si separa a causa del
12

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

gradiente di pressione avverso; poco dopo tuttavia si ha una transizione in


strato limite turbolento, che ha la caratteristica di essere pi`
u energetico di
quello laminare. A conseguenza di ci`o, il flusso si riattacca sul dorso posticipando la separazione definitiva della vena fluida. Tali considerazioni risulteranno pi`
u chiare in seguito allanalisi del coefficiente dattrito a parete nel
paragrafo successivo. Si noti che per Re2 = 6000000 non si ha alcuna bolla
di separazione: il flusso `e attaccato lungo tutto il profilo, avvicinandosi maggiormente ai risultati del caso non viscoso (a ulteriore conferma del fatto che
a Re elevati gli effetti viscosi sono ridotti).
Nella Figura 8 `e riportato il grafico del CP per 2 = 6 . Come in precedenza,
sul dorso si ha una veloce diminuzione di pressione fino ad un minimo, che
risulta essere per`o pi`
u vicino al bordo dattacco e maggiore in valore assoluto rispetto al caso per 1 = 0 . Il punto di ristagno si trova sul ventre,
leggermente pi`
u a valle se paragonato alla situazione precedente.
Pressure Coefficient CP ( =6)
2
upper surface, Re=200000
lower surface, Re=200000
upper surface, Re=6000000
lower surface, Re=6000000
upper surface, inviscid flow
lower surface, inviscid flow

1.5

Cp

0.5

0.5

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5
x/c

0.6

0.7

0.8

0.9

Figura 8: Confronto dei CP per 2 = 6


In aggiunta, questa volta il CP sul ventre `e positivo per quasi tutta la lun13

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

ghezza della corda: questo fatto, unito alla constatazione che la depressione
sul dorso `e globalmente maggiore, fa s` che la forza di portanza complessiva
sia pi`
u elevata rispetto alle condizioni di 1 = 0 . La bolla di separazione,
visibile sempre per Re1 = 200000, si verifica pi`
u a monte e precisamente tra
il 32% e il 52%.
Come ultimo caso, in Figura 9 si ha il confronto per 3 = 12 : in queste condizioni il profilo non si trova ancora in condizioni di stallo, ma si dovrebbe
avere gi`a evidenza di una separazione definitiva del flusso verso il bordo di
uscita, almeno per Re1 . Si osserva che il picco di depressione si `e spostato
ulteriormente verso il bordo dattacco, aumentando sensibilmente in modulo;
anche la bolla di separazione migra verso una posizione pi`
u a monte, localizzandosi tra il 18% (punto in cui avviene la prima separazione) e il 33%
(luogo in cui il flusso, diventato turbolento, si riattacca).
Pressure Coefficient CP ( =12)
5
upper surface, Re=200000
lower surface, Re=200000
upper surface, Re=6000000
lower surface, Re=6000000
upper surface, inviscid flow
lower surface, inviscid flow

Cp

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5
x/c

0.6

0.7

0.8

0.9

Figura 9: Confronto dei CP per 3 = 12


Di nuovo, poich`e la differenza di pressione media tra dorso e ventre `e pi`
u
elevata rispetto al caso precedente, la forza di portanza risulta maggiore.
14

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Riassumendo, allaumentare dellangolo di incidenza , si `e osservato che:


1. il punto di ristagno si sposta sempre pi`
u a valle, lungo il ventre;
2. il picco di depressione sul dorso aumenta in modulo e si sposta pi`
ua
monte;
3. sul ventre si ha una maggiore sovrapressione, mentre invece sul dorso
si ha una maggiore depressione: ci`o che ne risulta `e un aumento netto
di portanza (ma solo finch`e non incorre lo stallo);
4. a numeri di Reynolds bassi il flusso laminare separa in modo precoce ma
i disturbi generatisi causano presto una transizione in flusso turbolento,
il quale si riattacca poco pi`
u a valle: si ha cos` una bolla di separazione
che, a parit`a di Re, tende a spostarsi pi`
u a monte allaumentare di ;
tale fenomeno non si `e osservato per Re2 , che identifica una corrente
con effetti viscosi pi`
u ridotti.

2.2

Coefficiente dattrito CF

Considerando una corrente viscosa che investe il profilo alare, linterazione


tra fluido e corpo si manifesta in ogni punto come sforzi di pressione (sempre
normali alla superficie) e di taglio (diretti come la tangente alla superficie). Questi ultimi, a differenza della pressione, hanno origine unicamente
a causa della viscosit`a e, se integrati lungo il profilo, vanno a costituire la
cosiddetta resistenza dattrito. Come di consueto, `e utile introdurre unadimensionalizzazione rispetto alle condizioni asintotiche, in modo da ottenere
un coefficiente dattrito cos` definito:
CF =

w
1
V2
2

(3)

Quando la corrente si muove in direzione di un gradiente di pressione avverso,


come `e il caso di un flusso sul dorso di un profilo alare, si pu`o incorrere nel
fenomeno della separazione: questo si ha quando lo sforzo a parete w e di
conseguenza anche CF si annullano. In base alla definizione di w :
u
w =
y

(4)
y=0

questo si verifica quando il profilo di velocit`a nello strato limite u(y) ha un


flesso nellorigine.
15

Elaborato 1 - Calcolo viscoso


Landamento di CF per 1 = 0 `e presentato nella Figura 10. Analizzando il
caso a Re1 = 200000, si nota che sul dorso si ha una separazione (CF = 0)
a circa il 43% della corda: il CF diventa negativo assestandosi su un valore
quasi costante. Pi`
u a valle si osserva che la curva comincia per`o a crescere
e che il CF torna in breve spazio ad essere positivo: laumento repentino `e
dovuto ad una avvenuta transizione da strato limite laminare a turbolento
(il quale comporta sforzi a parete maggiori), mentre invece il fatto che il
coefficiente dattrito sia di nuovo sopra allasse delle ascisse `e un segnale
del riattaccamento della vena fluida. Il fenomeno non `e altro che la bolla di
separazione gi`a vista nel corrispondente grafico del CP in Figura 7.
Skin Friction Coefficient CF ( =0)
0.03
upper surface, Re=200000
lower surface, Re=200000
upper surface, Re=6000000
lower surface, Re=6000000

0.025

0.02

Cf

0.015

0.01

0.005

0.005

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5
x/c

0.6

0.7

0.8

0.9

Figura 10: Confronto dei CF per 1 = 0


Da qui, nonostante dopo aver raggiunto un massimo locale la curva diventi
decrescente, il CF resta positivo fino al bordo duscita e non si ha quindi
alcuna separazione definitiva del flusso. Sul ventre lo strato limite resta sempre aderente alla superficie, essendo la curva del CF sempre localizzata nel
primo quadrante: questo `e ragionevole, dato che sulla superficie inferiore la
corrente si muove in direzione di un gradiente di pressione meno severo. Si
16

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

nota tuttavia la transizione in corrispondenza dellaumento del coefficiente


dattrito a circa il 75% della corda.
Per Re2 = 6000000 non si osserva nessuna separazione; la transizione si ha
(sempre osservando il punto in cui CF subisce un aumento improvviso) al
42% della corda sul dorso e al 22% sul ventre.
Lo stesso grafico, questa volta per 2 = 6 , `e riportato in Figura 11. Si ha
la conferma della presenza di una bolla di separazione per Re1 = 200000,
gi`a osservata nel diagramma del CP in Figura 8; come gi`a detto, essa risulta
essere spostata pi`
u a monte rispetto al caso precedente. Si nota anche che
la transizione viene anticipata sul dorso (52%), ma sul ventre non avviene:
come infatti testimonia la curva, che non presenta nessun brusco aumento di
CF , sulla superficie inferiore del profilo lo strato limite resta laminare.
Skin Friction Coefficient CF ( =6)
0.035
upper surface, Re=200000
lower surface, Re=200000
upper surface, Re=6000000
lower surface, Re=6000000

0.03

0.025

Cf

0.02

0.015

0.01

0.005

0.005

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5
x/c

0.6

0.7

0.8

0.9

Figura 11: Confronto dei CF per 2 = 6


Per la corrente a Re2 = 6000000 non si ha mai separazione; tuttavia la
transizione avviene prima rispetto al caso a Re1 e si ha anche sul ventre
(appena oltre il 90% della corda).
17

Elaborato 1 - Calcolo viscoso


Lultimo angolo di incidenza considerato `e 3 = 12 , il cui grafico del coefficiente dattrito a parete `e presentato in Figura 12. Di nuovo, a Re1 = 200000,
la bolla di separazione si `e spostata pi`
u a monte sul dorso; `e interessante notare che a circa l85% della corda si ha una separazione definitiva del flusso:
ci`o `e un preavviso del fenomeno dello stallo del profilo che, in base alla curva
CL - gi`a vista in Figura 3, avviene per 14 . Come in precedenza, sul ventre non si ha alcun tipo di separazione e nemmeno la transizione da laminare
a turbolento dello strato limite.
Skin Friction Coefficient CF ( =12)
0.06
upper surface, Re=200000
lower surface, Re=200000
upper surface, Re=6000000
lower surface, Re=6000000

0.05

0.04

Cf

0.03

0.02

0.01

0.01

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5
x/c

0.6

0.7

0.8

0.9

Figura 12: Confronto dei CF per 3 = 12


Nella Figura 13 viene riportata una schermata di XFoil in cui sono visibili i
profili di velocit`a nel caso in esame: si pu`o osservare che in corrispondenza
del punto A il profilo u(y) ha un flesso per y = 0 e, in base alla relazione (4),
si ha la separazione. Si noti anche linversione della velocit`a vicino a parete
nei punti a valle di A, indice di un flusso gi`a separato.

18

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Figura 13: Separazione sul dorso per 3 = 12 (Re1 = 200000)


Per Re2 = 6000000 la corrente sul dorso diventa turbolenta al 9% della corda,
non si ha alcuna bolla ma avviene una separazione definitiva a circa il 92%,
ossia pi`
u a valle rispetto al caso a Re1 = 200000. Sul ventre il flusso resta
sempre laminare e attaccato.

19

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Analisi della transizione

Come si `e osservato nei paragrafi precedenti, in alcuni precisi punti lungo il


profilo si verifica una transizione del regime dello strato limite, che si trasforma da laminare a turbolento a causa delle instabilit`a che nascono nella
corrente. Analizzando i grafici del CF si `e anche visto come uno strato turbolento, a scapito di coefficienti dattrito a parete pi`
u elevati, consenta al
flusso di rimanere attaccato alla superficie pi`
u a lungo. Di conseguenza, lottenimento di un moto laminare vicino a parete causa una riduzione della
resistenza di attrito ma provoca un aumento notevole della componente di
pressione, per effetto di una separazione precoce della vena.
Nella Figura 14 `e diagrammata la posizione del punto di transizione (separatamente per dorso e ventre) al variare dellangolo di incidenza .
Transition points comparison
1
upper surface, Re=200000
lower surface, Re=200000
upper surface, Re=6000000
lower surface, Re=6000000

0.9

0.8

0.7

x/c

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

0
10

5
[deg]

10

15

20

Figura 14: Punti di transizione al variare dellangolo di incidenza


Si evince che landamento generale delle curve `e lo stesso per entrambi i
numeri di Reynolds: sul dorso il punto di transizione si sposta sempre di
20

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

pi`
u verso il bordo dattacco allaumentare di ; sul ventre al contrario la
trasformazione in strato limite turbolento si sposta pi`
u a valle. Analizzando
il primo caso a Re1 = 200000, si nota che per > 2.5 il flusso sul ventre
resta sempre laminare; lo stesso avviene a Re2 = 6000000 per > 7.5 .
importante sottolineare che in generale allaumentare di Re la transizione
E
viene anticipata: ricordando che uno strato limite turbolento separa pi`
u tardi
di uno laminare, si giunge alla conclusione (gi`a pi`
u volte espressa e comprovata in altre sezioni) che a Re2 lo stallo avviene per pi`
u elevati rispetto
alle condizioni a Re1 .
Inoltre `e possibile verificare che i punti di transizione coincidono con quelli
estratti nei paragrafi precedenti a partire dai grafici del CF .

21

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Appendice
a) Coefficiente di momento CM
Il software XFoil fornisce tra i risultati delle analisi anche il coefficiente di
momento riferito al punto posizionato al 25% della corda. Gli andamenti di
CM al variare di , nei tre diversi casi considerati, vengono riportati nella
Figura 15.
Moment Coefficient CM comparison (at quarter chord point)
0.02
moment coefficient, inviscid flow
moment coefficient, Re=200000
moment coefficient, Re=6000000
0.04

0.06

CM

0.08

0.1

0.12

0.14

0.16
10

5
[deg]

10

15

20

Figura 15: Confronto tra i grafici delle curve CM -


Si pu`o osservare come per i due casi viscosi gli andamenti siano simili, mentre al contrario il CM calcolato nel caso inviscido mostra un comportamento
radicalmente diverso (nella fattispecie lineare decrescente). Nonostante queste notevoli differenze a livello qualitativo, dal punto di vista quantitativo lo
scostamento tra le curve non `e cos` marcato, essendo inoltre i valori in gioco
molto ridotti.

22

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

b) Determinazione del centro di pressione


Per definizione, il centro di pressione `e il punto di applicazione della forza
aerodinamica: ci`o implica necessariamente che il momento dovuto alla forza
stessa, se preso come polo di riferimento tale punto, `e nullo.
Per poter calcolare analiticamente la sua posizione, poich`e sono noti il coefficiente di momento riferito a 4c e il coefficiente di portanza, si pu`o sfruttare
un trasporto dei momenti:


~P 0 = M
~ c/4 + ~xc/4 ~xP L
~
M

(5)

in cui con il pedice P si sono indicate le grandezze relative al centro di


pressione.5

Figura 16: Localizzazione del centro di pressione P


Scrivendo lequazione in una pi`
u semplice forma scalare si ha:

0 = Mc/4 + xc/4 xP L

(6)

Svolgendo poi i passaggi e adimensionalizzando rispetto alla corda c si pu`o


ottenere lespressione:
CM
(7)
P = 0.25
CL
5

A rigore, in luogo della portanza L (la quale `e la componente della forza aerodinamica
in direzione normale al vento incidente), sarebbe corretto utilizzare la forza N (ossia la
componente normale alla corda); poich`e tuttavia lanalisi considera solo angoli di incidenza piccoli, per questo calcolo `e lecito confondere L con N senza commettere un errore
rilevante.

23

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

in cui per semplicit`a di notazione si `e chiamato CM il coefficiente di momento


aerodinamico riferito al quarto di corda, il quale (al pari di CL ) `e un dato
ricavabile dalle analisi di XFoil.
Per la costruzione del diagramma in Figura 17 `e stata calcolata mediante
questa procedura la posizione adimensionale di P al variare di .
Centre of pressure position
5
inviscid flow
Re=200000
Re=6000000

Centre of pressure position [x/c]

4
10

5
[deg]

10

15

20

Figura 17: Posizione P del centro di pressione


Le tre curve risultano quasi sovrapposte: a partire da = 6 , per cui
P si trova poco davanti al bordo dattacco, il centro di pressione si sposta
sempre pi`
u a monte nel flusso fino ad 4.2 , dove si ha una discontinuit`a
e P migra istantaneamente molto a valle del profilo. La causa di questo
comportamento `e da imputare al CL : infatti, ricordando i dati riportati nella
Tabella 2, si nota che in corrispondenza di tale angolo si ha portanza nulla
e quindi teoricamente il centro di pressione si sposta allinfinito.
Aumentando ancora , la posizione di P (ora a valle del profilo) avanza
sempre di pi`
u verso il bordo dattacco avvicinandosi asintoticamente ad un
24

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

punto situato tra il 25% e il 30% della corda, come risulta pi`
u chiaro da un
ingrandimento della Figura 17 presentato in Figura 18.
Centre of pressure position (zoom)
inviscid flow
Re=200000
Re=6000000

Centre of pressure position [x/c]

0.9

0.8

0.7

0.6

0.5

0.4

0.3
2

6
[deg]

10

12

14

Figura 18: Posizione P del centro di pressione (ingrandimento)

25

Elaborato 1 - Calcolo viscoso

Bibliografia
[1] I.H. Abbott, A.E. von Doenhoff, L.S. Stivers Jr.: NACA Report no.824:
Summary of Airfoil Data, Langley Field, 1945
[2] J.D. Anderson Jr.: Fundamentals of Aerodynamics, McGraw-Hill, New
York, 5th edition, 2011
[3] E.L. Houghton, P.W. Carpenter: Aerodynamics for Engineering Students, Butterworth-Heinemann, Oxford, 5th edition, 2003
[4] M. Drela: XFOIL: An Analysis and Design System for Low Reynolds
Number Airfoils (estratto da Lecture Notes in Engineering #54: Low
Reynolds Number Aerodynamics), Springer Verlag, 1989

26

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