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GIROLAMO FRECOBALDI
FIORI MUSICALI
CENNI BIOGRAFICI
Girolamo Frescobaldi nacque a Ferrara nel 1583. Nel sedicesimo secolo il ducato di Ferrara
era uno dei pi prosperi possedimenti italiani: confinante con Venezia, Bologna e Mantova, i suoi
territori occupavano il centro della Pianura Padana, comprendendo anche Modena, Reggio Emilia e
Comacchio. La ricchezza della fiorente industria (ad esempio delle fonderie di cannoni) accresceva
la prosperit delle risorse naturali.
La corte, soprattutto per merito dellultimo legittimo duca Alfonso II Este, era uno dei centri
pi brillanti della vita musicale in Italia. Cos venivano descritti i ferraresi da un legato fiorentino:
Gli uomini inclinazione hanno grandissima alla musica, della quale e de musicali istrumenti sono
studiosissimi. Le donne della musica e sonar di diversi istrumenti si dilettano tanto, e molte ve ne
sono eccellentissime in questa professione.
Musicisti di diversa provenienza erano attratti dallambiente musicale ferrarese; i pi famosi
che visitarono la corte furono Carlo Gesualdo da Venosa, Luca Marenzio, Claudio Merulo, John
Dowland, Jaques de Wert, e in seguito Bardi, Corsi, Rinuccini e Caccini.
La cappella musicale comprendeva maestri italiani e fiamminghi, cantanti ed esecutori dei
pi diversi strumenti. I tastieristi disponevano di cinque organi, cinque clavicembali e quattro
claviorgana. La biblioteca musicale comprendeva 254 volumi: messe, motetti, madrigali e musiche
profane.
Il gioiello pi straordinario di Ferrara era il concerto delle dame principalissime, concepito
per il privato diletto del duca, geloso tanto delle esecutrici che del loro repertorio. Il virtuosistico
insieme era composto da tre soprani (che suonavano anche arpa, viola e liuto), un tastierista
(Luzzasco Luzzaschi) e un suonatore di arciliuto o pandora (Ippolito Fiorino).
Grazie ai rapporti familiari (il padre, probabilmente organista, era amico di Luzzaschi e
Fiorino) il giovane Girolamo entr in contatto con questo mondo musicale, e grazie alle sue
precocissime doti col suo dolcissimo canto e suavissimo suono di tutti glistrumenti attir
lattenzione di Luzzaschi e divenne suo allievo. Insieme a Claudio Merulo e Giuseppe Guami,
Luzzaschi era considerato uno dei pi grandi organisti del suo tempo, tra laltro uno dei pochissimi
capaci di suonare e comporre per larchicembalo di Nicol Vicentino. Come Luzzaschi, Girolamo
divenne uno dei pochi esecutori in grado di suonare su strumenti enarmonici.
Lannessione al papato e la Controriforma segnarono il declino della Ferrara rinascimentale.
La concentrazione del prestigio musicale si manifest nelle corti maggiori: Venezia, Firenze,
Napoli, e soprattutto Roma. Girolamo era a Roma probabilmente sin dal 1604 e nel 1607 vi si
stabil, al servizio del cardinale Guido Bentivoglio. Fu per un certo periodo organista a S. Maria in
Trastevere e pubblic le prime opere.
Alla nomina del Bentivoglio come nunzio nelle Fiandre, Frescobaldi part con il sontuoso
seguito cardinalizio per Bruxelles. Nel 1608 fece ritorno in Italia e la vigilia di tutti i Santi prese il
possesso dellOrgano di S. Pietro con molta soddisfattione et applauso di quelli signori Canonici,
et daltri virtuosi della professione. Il rapporto di Frescobaldi con S. Pietro dur per il resto della
sua vita, periodo nel quale la basilica assunse gradualmente la forma che oggi conosciamo.
Il suo debutto stato tramandato dal Libanori: Sparsasi la voce di questo stupendo, e
meraviglioso Musico, & Organista miracoloso, la prima volta, dicono, chebbe pi di trenta milla
Auditori, e glistessi antichi, e celebratissimi Organisti ne restarono attoniti, e non pochi tocchi
dinvidia.
Larciano 2014 VII Seminario di interpretazione organistica
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Nel 1628 stanco poi il Frescobaldi, di stare Roma, chiamato dal Gran Duca Ferdinando
II si ritir Fiorenza, e per moltanni serv la Corte, & hebbe lOrgano di S. Croce, e vi svegli i
soliti stupori, amato generalmente d tutti, e d pochi anco invidiato.
Nel 1634 Frescobaldi torn a Roma, ove riprese il suo posto in S. Pietro sino alla fine della
sua vita: la famiglia papale regnante, quella dei Barberini, lo aveva convocato al suo servizio.
Dallelezione al soglio pontificio di Urbano VIII, complici i suoi nipoti cardinali, Roma si andava
trasformando verso quella grandeur ancora oggi ben visibile.
La magnificenza dellarchitettura si rispecchiava nella grandiosit delle realizzazioni
musicali: nel 1636 la festa dei santi Pietro e Paolo venne celebrata con vespri a cinque cori;
lanniversario della Consacrazione fu festeggiato con sei cori, ognuno dei quali dotato di un proprio
continuo allorgano, accompagnati da coppie di violini, viole contralto e tenore, cornetti, tromboni e
tiorbe, oltre che da tre violoni e due spinette.
Nellultimo decennio della sua vita Frescobaldi continu le sue attivit precedenti, organista
della Cappella Giulia in S. Pietro e musicista di Casa Barberini, ma si produsse particolarmente in
quel nuovo milieu costituito dalloratorio e dal concerto pubblico, in una delle pi celebri istituzioni
musicali della Roma secentesca: lOratorio del Crocifisso di S. Marcello. Nei venerd di Quaresima,
dalle tre alle sei pomeridiane, avvenivano le esecuzioni pi importanti, per le quali venivano
ingaggiati i migliori musicisti presenti a Roma.
Frescobaldi si spense la notte di domenica 1 marzo 1643 e fu sepolto nella basilica dei SS.
Dodici Apostoli.
Il ruolo cruciale di Frescobaldi nella formazione dello stile tastieristico fu riconosciuto non
solo in Italia, ma nei vari paesi europei, soprattutto nei paesi di lingua tedesca, dove troviamo il pi
gran numero di copie manoscritte.
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OPERE PER STRUMENTI A TASTIERA
1608 IL PRIMO LIBRO DELLE FANTASIE A QUATTRO, DI GERONIMO FRESCOBALDI
Ferrarese, Organista. NUOVAMENTE DATE IN LUCE IN MILANO, per lherede di
Simon Tini & Filippo Lomazzo. 1608
(Contiene dodici Fantasie a uno, due, tre e quattro soggetti, redatte in partitura a quattro
voci)
1615 RECERCARI ET CANZONI FRANZESE FATTE SOPRA DIVERSI OBLIGHI IN
PARTITURA DA GIROLAMO FRESCOBALDI Organista di San Pietro di Roma, LIBRO
PRIMO. IN ROMA, Appresso Bartolomeo Zannetti. MDCXV. CON LICENZA DE
SUPERIORI
(Contiene dieci Ricercari e cinque Canzoni, redatti in partitura a quattro voci)
1615 TOCCATE E PARTITE DINTAVOLATURA DI CIMBALO DI GIROLAMO
FRESCOBALDI ORGANISTA DI S. PIETRO DI ROMA. Nuovamente da lui date in luce,
& con ogni diligenza corrette LIBRO PRIMO Con licenza delli Superiori 1615 In Roma da
Nicol Borboni.
(Contiene dodici Toccate, Partite sopra Ruggiero, Partite sopra la Romanesca, Partite sopra
lamonicha. Volume in intavolatura inciso su rame)
1624 IL PRIMO LIBRO DI CAPRICCI FATTI SOPRA DIVERSI SOGGETTI, ET ARIE IN
PARTITURA DI GIROLAMO FRESCOBALDI ORGANISTA IN S. PIETRO DI ROMA
IN ROMA. Appresso Luca Antonio Soldi M D.C. XXIIII. CON LICENTIA DE
SUPERIORI
(Contiene dodici Capricci, redatti in partitura a quattro voci)
1627 IL SECONDO LIBRO DI TOCCATE, CANZONE, VERSI DHINNI MAGNIFICAT
GAGLIARDE, CORRENTI ET ALTRE PARTITE DINTAVOLATURA DI CIMBALO
ET ORGANO DI GIROLAMO FRESCOBALDI ORGANISTA IN S. PIETRO DI ROMA
(Contiene undici Toccate, Madrigale Ancidetemi pur dArchadelt passaggiato, sei canzoni,
quattro inni, tre Magnificat, Aria detto Balletto, cinque Gagliarde, Aria detta la frescobalda,
sei Correnti, Partite sopra Ciaccona, Partite sopra Passacagli. Volume in intavolatura inciso
su rame)
1635 FIORI MUSICALI DI DIVERSE COMPOSITIONI TOCCATE, KIRIE, CANZONI,
CAPRICCI, E RECERCARI IN PARTITURA A QUATTRO UTILI PER SONATORI
AUTORE GIROLAMO FRESCOBALDI ORGANISTA DI SAN PIETRO DI ROMA.
OPERA DUODECIMA. CON PRIVILEGIO. IN VENETIA, Appresso Alessandro Vincenti.
MDCXXXV
(Volume redatto in partitura a quattro voci)
Molte di queste opere ebbero successive ristampe, nuove edizioni e significativi
ampliamenti, a testimonianza del grande successo incontrato nellambiente musicale italiano e
straniero. Moltissimi sono inoltre i manoscritti.
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FIORI MUSICALI
I Fiori Musicali rappresentano dunque il culmine della fatica compositiva di Frescobaldi in
quanto autore di musica per organo e suggellano il definitivo ritorno di Frescobaldi al suo ufficio di
organista in S. Pietro. La pubblicazione, stampata a Venezia, dedicata ad Antonio Barberini, uno
dei cardinali nipoti di papa Urbano VIII.
I Fiori Musicali sono pubblicati in partitura e non in intavolatura. La redazione in partitura
disponeva le quattro voci su quattro sistemi, uno per ogni voce, ed era particolarmente adatta alle
composizioni di carattere strettamente polifonico (in partitura Frescobaldi aveva infatti gi
pubblicato le Fantasie, i Ricercari e i Capricci):
Battute finali della Toccata per lElevazione dalla Messa degli Apostoli stampa del 1635
La scrittura in intavolatura (intavolatura italiana) era invece disposta su due sistemi, uno per
la mano destra ed uno per la sinistra, e riservata soprattutto alle composizioni libere, quali le
Toccate. Dal punto di vista tipografico si presentava in una veste pi elegante, essendo incisa su
lastra di rame:
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Vale la pena ricordare che nei paesi di lingua tedesca vigeva allora la cosiddetta nuova
intavolatura tedesca, che usava per le note i caratteri alfabetici e disponeva le voci su quattro
sistemi. Le composizioni di Frescobaldi, come anche quelle di altri autori, dovevano essere
trascritte nella intavolatura tedesca prima di poter essere eseguite dagli organisti tedeschi. Questo
tipo di scrittura ha il vantaggio di indicare sempre con estrema esattezza lalterazione delle note, ed
oggi un utilissimo mezzo di raffronto nei casi dubbi:
Titoli come Fiori Musicali e persino Sudori Musicali erano luoghi comuni della stampa
musicale secentesca; si trattava in pratica di antologie (: fiore) di brani diversi. I Fiori di
Frescobaldi sono un compendio dei generi da lui trattati nelle precedenti opere (la toccata, la
canzona, il ricercare, il capriccio, il versetto organistico) ordinati in tre messe dorgano, secondo
una tradizione che risaliva a Girolamo Cavazzoni, Andrea Gabrieli e Claudio Merulo.
Dopo la consueta ampollosa dedica, Frescobaldi come gi aveva fatto in precedenza in
altre sue pubblicazioni si rivolge direttamente ai fruitori della sua opera con alcuni preziosi
avvertimenti.
Innanzitutto dichiara: il mio principal fine di giovare alli Organisti. Spiega il perch della
scrittura in partitura: stimo di molta importanza sonatori il praticare le partiture... tal maniera
quasi paragone distingue e fa conoscere il vero oro delle virtuose attioni dal Ignoranti
Seguono preziose indicazioni sullagogica, soprattutto per quanto riguarda le Toccate. Viene
poi lasciata libert nello stacco dei tempi dei versetti per il Kyrie e si permette agli esecutori di non
tener conto delle note lunghe legate, qualora siano di impedimento ad unagevole esecuzione.
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Le tre messe scelte da Frescobaldi erano le tre gregoriane pi celebrate in Italia:
1) La Messa della Domenica, corrispondente alla Missa in Dominicis infra annum Orbis
factor (XI), impiegata per i riti delle feste ordinarie.
2) La Messa degli Apostoli, ossia la Missa in Festis Duplicibus I Cunctipotens Genitor
Deus (IV), adottata per le feste solenni dellanno liturgico.
3) La Messa della Madonna cio la Missa in Festis Beatae Mariae Virginis I Cum jubilo
(IX), per le feste della Vergine.
La messa dorgano italiana consisteva in brani corrispondenti sia allOrdinarium (Kyrie,
Gloria, Sanctus e Agnus Dei) che al Proprium (Graduale, Offertorio, Elevazione, Postcommunio).
Le norme per luso dellorgano in sostituzione di parti del Proprium e dellOrdinarium della messa
furono formulate nel Ceremoniale Episcoporum, pubblicato nel 1606 da Clemente VIII, e illustrate
musicalmente da vari manuali, tra cui lOrgano suonarino di Banchieri e il Transilvano di Diruta.
Nelle tre messe di Frescobaldi lOrdinarium si limita ai versetti sul Kyrie, mentre grande
importanza rivestono i brani liberi (Toccate, Canzoni, Ricercari, Capricci). Evidentemente i versetti
per il Gloria, il Sanctus e lAgnus Dei potevano essere improvvisati dallorganista, ovvero desunti
da altre raccolte.
Kyrie della Missa in Dominicis infra annum (Messa della Domenica, XI del Graduale Romanum)
Kyrie della prima Missa in Festis Duplicibus (Messa degli Apostoli, IV del Graduale Romanum)
Kyrie della prima Missa in Festis B. Mariae Virginis (Messa degli Madonna, IX del Graduale Romanum)
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Lo schema di una messa il seguente:
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Lultima delle tre messe, quella della Madonna, si conclude con due Capricci, basati su due
temi popolari allora in gran voga: la Bergamasca e la Girolmeta. Questi capricci sono i brani pi
estesi e magistrali dei Fiori Musicali. Qui Frescobaldi a suggello della sua opera mette in mostra
tutte le risorse della sua arte, consapevole del loro valore esemplare: Chi questa Bergamasca
sonar, non pocho imparer.
La fortuna dei Fiori Musicali fu enorme, come attestano le ristampe e le numerose copie
manoscritte sparse un po ovunque; ricordiamo in particolare quella appartenuta a Johann Sebastian
Bach.