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Lateinische Umgangssprache, (Idg. Bibliothek I, 17) by J. B.

Hofmann
Review by: G. B. Pighi
Aevum, Anno 1, Fasc. 3 (OTTOBRE 1927), pp. 589-592
Published by: Vita e Pensiero Pubblicazioni dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore
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Accessed: 27/01/2015 10:49
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recen3ioni
V.

della

L'insegnamento

dello

le necessity

Per

la

formazionc

nessuna

moderna

e tutto

pare

studio
parte dello
fin da principio.

necessario

ci6 che Fallievo deve sapere e cio che pud ignorare;

la cosa

che

ritiene

sociale

& superflua,

Molti si domandano
FA.

vita

della

e medio

elementare

materna

lingua

(pp. 213-236).

spirito

piu

sia

importante

cercare

naturale

l'ordine

delle

neirinsegnamento.
seguirlo
concerne
il linguaggio,
che
cio
tutto,
per
dalFortografia
e necessario;
ma
cosa venga
che ogni
alia
storica,
bisogna
grammatica
con Finsegnare
La
al momento
scuola
comincia
la
scritta
giusto.
lingua
a chi non conosce
che lalingua
ela
sulla base
di re
parlata;
insegna

acquisizioni,
Anche

lo piu

per

gole

storiche

convenzionali

cosi

sorpassate

(1);

Fallievo

giunga

che

la gramma

tica interviene prima che i fatti linguistici nuovi siano acquisiti dell'espe
rienza.

Sara

invece

conveniente

il senso

preciso

che

alia

grammatica

dopo un lungo esercizio sui vocaboli e sulle espressioni della lingua, dopo
aver

appreso

delle

nelle

parole

che

espressioni

le conten

gono, confrontati, e quindi scelti razionalmente, imodi di dire dialettali

con gli altri, osservati


i contrasti
tra la parola
comuni
volgari
espressiva
verra
e la
etc. La grammatica
intellettuale,
spontaneamente
parola
dopo
avra
una
Fallievo
tutto
rivelazione
cio. E poi un giorno
che
for
colpira
di soggetto
temente
la sua coscienza
dalle
in
comprendera,
parlante:
coerenze

sua
che
di lui si e parlato
diversamente,
lingua,
prima
nella
la spiegazione
storia. Dopo
che la lingua materna
si sara
il momento
in ogni senso, verra
delle
straniere
antiche
lingue
sara
il terreno
il cui studio,
trovando
fecondo
di
preparato,

della

e cerchera
esaminata

e moderne,
e fara meglio
risultati

conoscere

la lingua

materna

(pp.

215-236).

Milano

G.

J. B. Hofmann,

Lateinische

Carl Winters
I. 17)

Umgangssprache,

pp. XVI+

Universitatsbuchhandlung

1926

B.

Pighi

184, Heidelberg,

(Idg. Bibliothek

Chi legga, dopo ilBally, il libro di J. B. Hofmann sulla lingua par

latalatina
tissima
scrizione

(sermo
applicazione
dei caratteri

NelFintroduzione
e le differenze
Verkehrs
waltungs
teristiche

mo

di elementi

chedifronte
(?1),

TA.

vi trova unainteressan
Umgangssprache),
e una
dei principii
sopra
esposti
larga de
della nostra
antica
espressivi
lingua.
aver brevemente
rilevate
le carat
(?? 1-7), dopo

cotidianus,
al latino

aff ettivi

tra Schrif
Ver
tsprache
(Gemeinsprache,
un mini
che contiene
Rechtssprache,
etc.),
e un massimo
e la
d'intellettivi,
Umgangssprache,

alia Schriftsprache e principalmente una Afiek tsprache

enumera

le fonti della

nostra

conoscenza

del

latino

parlato:

anzi

tutto i comici (ePlauto piu di Terenzio), le lettere non umciali di Cicerone


(specialmente quelle ad Attico), i satirici da Lucilio a Gioveriale (Petronio
in cui la differenza tra la lingua come
si riferisce al francese moderriOj
(i) L'A.
e letta
e scritta
e tra la lingua scritta come
da un lato e lalingua parlata dal
si possono
s
l'altro e enorme. Ma le sue osservazioni
anche all'itaiiano:
applicare
{ho, hai etc.), sull'uso dei ^pronomi {gli, le,
pensi a certe nostre regole d'ortografia
remote, ecc.
toro), sull'uso del passato

589

--

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RECENSION

piu di tutti), poeti come Catullo Fedro Marziale (??2-4); aggiunge (? 4, in


fine) che i criterigenerali si ricavano dallo studio delle Umgangssprachen
moderne, e cita le opere del Wunderlich per il tedesco, del Bally per il
francese, dello Spitzer per Titaliano (1).
Nelle ?premesse metodiche ? (?? 5-7) l'A. stabilisce la gradazione tra
intellettiva

puramente

Tespressione

e la puramente

il concetto

effettiva:

di multum te amo diventa in parte affettivo se 6 espresso con frasidel tipo


o
te amo!
quantum
te amo!...
in tantum

te ego non amem?\


o num
te amem!?;

e rinforzata

Faffettivita
i due

sono

elementi

dall'ellissi

in

accostati

oh! multum te amo; inlinemi fili! ? espressione puramente affettiva.


II capitolo I (?? 8-112 die subjektiv-affektische
Seite der Umgangsspra
col
la
descrivere
delle
comincia
composizione
proposizioni affettive:
che)
interiezioni onomatopeiche e primarie {?? 8-24), prese a prestito dal
greco (?? 25-33), secondarie da parole sintattiche, formeverbali, pronomi,
particelle, etc. (2) (?? 34-45), particelle di negazione, affermazione, inter
come quid ais,
rogazione (??46-47), formole interrogativemechanisierte
ain tu' quid vis etc. (?? 48-50). Poi studia Tefficacia affettiva della abbre
viazione per ellissi, aposiopesi e simili, neir accusativo e neirinfinito
esclamativo, neirinfinito storico (?? 51-68). Poi gli elementi affettivi conte
e Tanafora
soiio intanto
la geminazione
intellettive:
espressioni
essere
una
uno stato d'animo
da
inoltre
espresso
puo
particolar
(?? 59-64);
nella
forma modale,
frasi esclamative,
retorica,
p. es. nelle
interrogazione

nuti

nelle

nelle frasi ironiche (?? 65-68). Infine le espressioni intensive e negative, le


di

indicazioni

soggette,

tempo,

qualunque

le formole

sia

il loro

di imprecazione
contenuto
affettivo

e d'ingiuria

sono

etc.

iniziale,

logorarsi

e intellettualizzarsi: di qui il loro rinnovamento mediante amplificazioni


e abbondanze (?? 69-97): rnultumdiventa il ciceroniano incredibiliter (p. es.
ad Att. 8, 7, 1) o il plautino insanum (p. es. Mil. 24); accanto a non

nullo modo, minima,


si svolgono
le forme nihil, nullus,
intellettualizzato
a nihili;
nascono
etc. accanto
indicazioni
etc.; nauci,
temporali
pili, assis,
e
e ilico; sono frequenti
nati dal
e vestigio
i comparativi
come
superlativi
me
est hodie Poenus
Poen.
di espressivita:
991 nullus
poenior,
bisogno

Pseud.
Att.

7,

328 hie mihi nunc est multo potior Iuppiter quam Iuppiter, ad
17,

2 nihil

unquam

legi

scriptum

bisogno traggono origine le abbondanze,


da

quor

allitterazione,
subsequor

omofonia

te, ad Att.,

15,

etc.

<ni<mci>Tepov

stesso

Dallo

il cui effettoh spesso accresciuto

rima: Amph:
1 in funus

ib,

566 nemo
cui funeri

homo,

ib.

ego quoque

551

se

operam

dedi (3), Trin. 1096 fideli et fido et cum magna fide, Capt. 825 regum rex
regalior,

Pseud.

940

memor

meminit,

Aid.

420

amplius...

plus,

Men.

54

magis maiores nugas ; ripetizioni come inMost. 517 hie homo est inanis::
hie homo est certe hariolus e simili; uso dei pronomi personali, di ille, di
unus (4).
Le ultime due sezioni del cap. I descrivono il periodo affettivo
in der Eigenart
Unsere Uptgangsprache
ihrer, SatzfUgung
(1) H. Wunderlich,
de stylistique franfaise,
und Berlin
Traits
1894, Ch. BaIlv,
dafgestelU, Weimar,
JBonn
L.
Italienische
1922.
Heidelberg
XJmgangssprache,
Sp#zer,.
si pu6 aggiungere
ultro nel
descritte daU'A.
(2) Alle interiezioni secondarie
es.
a
me..
istunt
senso d'apage:
551
p.
Capt.
H#ro
p. es. b.g. 1, 6, i
.? 86 sarebbero da. citare i .noti esempi di Cesare,
(3) Nel
itinera duo auibus
'itinerifiUs, ib. 4 dt&n dfrurit qua die.... is dies erat.
di
(4) Vdrirei che in uno degli ultimi ?? della terza sezione TA. ayesse trattato
res e homo usati come pronomi.

?-

590 ?

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RECENSIONI

(?? 98-108 caratteri generali, nomitativo


pronome,

dal

caratterizzato

paratassi),

isolato enfatico ripreso da un

tici, e la collocazione affettiva delle parole

teto,

chiasmo,

dei membri

rilassamento

sintat

(?? 109-112) apposizione,

epi

hysteron-proteron).

Questo I capitolo costituisce la grammatica della lingua parlata.


Ma, poi che neiresercizio della parola il soggetto parlante ha, di fronte
al

soggetto

una

ascoltante,

sua

attitudine

stu

6 necessario

particolare,

diare i suoi procedimenti di linguaggio. A tale argomento FA. dedica


il cap. II (die Rolle des Partners in der Aeusserung des persdnlichen Ge
dankens), in cui studia le formoledi preghiera e di persuasione (?? 113-125:
p.

es.

mihicredetamabo,

inquam,

a servizio della

dativo

etico,

diminutivi,

di attenuazione
La
integrale

sodes,

praefiscini,

captatio benevolentiae

o di
repulsione,

di tenerezza

espressioni

imezzi

etc.),

(?? 126-131 plurale

sociale), Feufemismo, la litote, Fironia

& per sua natura


lingua
parlata
e insieme
alia
comunicazione

e tende

affettiva
del

linguistici

sociativo,
formole

(?? 132-135).

alFespressione
del
nelFinteresse

pensiero

soggetto parlante: da ci6 Fespressivita ottenuta coi mezzi gia descritti,


che sono in genere (a parte le interiezioni dei ?? 8-45 e le espressioni
amplificate dei ?? 69-80) formali indiretti ed esteriori, e con quelli che FA.
descrive nel cap. Ill (der sinnlich-anschauliche Zug der Umgangssprache)
diretti ed espressivi in s?, cio& il vocabolo e la frase concreti (?? 136-140),
e la metafora (?? 141-144) (1).
Ma il bisogno d'espressivita diventa nullo, se la sit uazione
(realta
anche

extra-linguistica
se quanto
basta

al

sotto

la

del

bisogno

forma

del

contesto

L'A.

parlante.

tratta

(2))

6 espressiva
nel

appunto

per
e
IV

ultimo capitolo (der trvoialeund spar same Zug der Umgangssprache) del
Fuso dei verbi generali e incolori (?? 150-153), delle ellissi economiche
(?? 154-159) (3)1^lle
brachilogie (? 160).
con

Concludo

che

particolari

alcune

osservazioni

ho messo

in nota.

generali,

da aggiungersi

alle

poche

Lo svolgimento della materia importantissima dei capitoli II III e


IV (pp. 125-174) mi pare troppo breve, avendo riguardo alle centosedici
pagine (pp. 9-124) del cap. I. D'altra parte Fordinamento d, come gia

ho

accennato,
e abbreviamento

talvolta

convincente:
poco
nei ?? 51-57
? trattata

p. es.
e 154-160;

per ellissi
del rinno

l'espressivita
la questione

vamento, svolta nei ?? 69-82, ? ripresa nel ? 148; il ? 58 appartiene piu


propriamente

al

II

che

non

al

I capitolo.

I procedimenti della lingua parlata sono in genere sempre gli stessi:

non soggetti
a mutare
invece
tanto
espressivi
rapidamente,
uno stato
facile delimitate
di lingua parlata
che non di lin
a Petro
Ci6 dato,
da Plauto
FA., che va punto
gua letteraria.
per punto
a parer mio,
trat
nio fino al latino
alia
tardo,
adatto,
segue un metodo
non
una
solo
d'un
ad
storica
tazione
procedimento
linguistico,
particolare
gli elementi
che ? meno

trattazione

generale:

a meno

che

in ciascun

capitolo

non

si

faccia

una

(1) Confesso che non vedo chiaro il legame tra i ?? 145-149 (gli aggettivi nella
e delle preposi
infiniti sostantivati,
delle particelle
rinnovamento
lingua parlata,
a posto, se non m'inganno,
e i precedenti;
sarebbero meglio
zioni, contaminazioni)
nella quarta e quinta sezione del cap. I.
Le langage et la vie, pp. 143-145.
(a) Cfr. Bally,
(3) Agli esempi del ? 154 si pu6 aggiungere Cat. 14, 16 non non hoc ttbi, false,
sic abibit. Nel ? 155 tra i pronomi usati con nome noto e spttinteso manca
ipse
f padrone ?.

591

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RECENSIONI

distinzione netta di epoche o stati linguistici. E poi che noi possiamo ri

un solo momento
in modo
della
sufficiente
la
lingua
parlata
i comici,
credo
che ci fan conoscere
che sarebbe
conve
tina, quello
piu
a questo,
se mai,
la descrizione
a note,
limitare
niente
che la
riservando,

costruire

scarsita delle fonti non lascerebbe mai allungare oltre misura, gli stati
linguistici posteriori.
Credo poi che sarebbe utile, in ogni modo, mettere in rilievo il fat
tore

che porterebbe

ambientesociale:ci6

inoltre

a trattaredel

materiale

immesso dalle lingue speciali nella lingua comune parlata, e anche dei
procedimenti espressivi di quelle, tra le lingue speciali, che in realta
sono le lingue parlate di eerti ceti, e gruppi sociali.
Infine vorrei che la bibliografia (pp. XV-XVI) non fosse, cosi com'e,
limitata; p. es. al ? 148 poteva essere ricordato lo studio del Meillet sul
rinnovamento delle congiunzioni (i), che TA. stesso cita in un'altro suo
lavoro
esatta

(2).

Pero nel complesso T opera d nuova, bella e buona; e ha quelle doti di


e di elaborazione
di chiarezza
inf ormazione,
e Tinteresse
la simpatia
studiosi.
degli

rano

Manual

atti

G B. PlGHI

Milano

che

intelligente

of Navaho

Grammar.

by Fr.

Arranged

Berard

O.

Haile,

F. M. of theCincinnati Province of St. John theBaptist, pp. XI-f-324.


St. Michael's

Arizona

1927.

Una prima sistematica, esatta e possiam ben dire compiuta e defi


nitiva esposizione della struttura della lingua Navaho ci d offerta da
un

volume
del P.
Berard
O. F. M.
Haile,
cospicuo
americana
San
fra il sud del mime
II Navaho,
Juan
lingua
parlata
e il JJ-O del Nuovo
al gruppo
il N-E
dell'Arizona
Messico,
appartiene
stretto
della
la quale
si estende
dallo
Na-dene,
famiglia
Athapaskan

a
al Messico
di Behring
The Na-dene
(v. Edward
languages,
Sapir,
e costituisce
la distinzione
dal
secondo
dataci
igi$)
report.
preliminary
The
Radin
Radin,
of the North-American
genetic
(Paul
relationship
in cui egli divide
l'ultimo
dei tre gruppi
indian
1918-1919)
languages,
mentre
nella
alfabetica
enumerazione
le lingue
tutte
nord-amerieane,
del Rivet

Les

langues

Rivet,
Langues
(cfr. Paul
du monde
1924,
597-712)

posto.
L'applicazione
di una
studio

del

lingua,
quei mezzi

dano

certo

cane,

rendono

piu
per

fra

occupa

severo

e moderno

la quale,

come

d'indagine

in: Meillet

Ame'ricanes

di

cui

esse

metodo
d

del

brmai

il

e Cahen,
duodecimo

scientifico

Navaho,
son cosl

non

nello
abbon

ricche

anche

le meno importanti lingue europee ed asiatiche e gran parte delle afri


l'opera

cui gli americanisti


essergli

vivamente

del

P.

un

Haile

in particolare

preziosissimo

contributo,

di

e gli studiosi in genere debbono

grati.
Milano

Ambrogio

Ballini

Le renouvellement des conjoncttons in Linguistique


historique et
(1) A. Meillet,
1921, 1926, pp. 159-174.
linguistique
gSnirale, Paris, Champion,
und Stand der lateinischen Sprachforschuhg
Entwicklung
(2) J. B. Hofmann,
n Stolz-Schmalz,
Bech
Lateinische
1926, pp. 1-35*
Grammatik, Munchen,

592

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