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LA DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO
I PRESUPPOSTI DEL FALLIMENTO
Sono:
a. la qualit di imprenditore commerciale del debitore;
b. lo stato dinsolvenza dello stesso;
c. il superamento di almeno uno dei limiti dimensionali fissati dallart. 1, 2 comma al. fall.;
d. la presenza di inadempimenti superiori allimporto fissato dalla legge.
Presupposto soggettivo: In merito al presupposto soggettivo vi una duplice limitazione
allapplicazione del fallimento in quanto.
1. Il fallimento sostituito dalla liquidazione coatta amministrativa per alcune categorie di
imprenditore commerciali individuate da leggi speciali(art 2 l.fall)
2. cede il passo allamministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza quando
ricorrono i presupposti per lapplicazione di tale procedura.
Regole specifiche valgono anche per lestensione del fallimento delle societ ai soci illimitatamente
responsabili.
Stato dinsolvenza: Il presupposto oggettivo del fallimento lo stato d'insolvenza dellimprenditore;
ovvero quando limprenditore non pi in grado di soddisfare regolarmente le proprie
obbligazioni. Quindi una situazione patologica ed irreversibile comprendente lintero patrimonio
dellimprenditore e non gli consente di soddisfare le obbligazioni assunte.
Indici rilevatori: Linsolvenza una situazione di impotenza patrimoniale non transitoria, che non si
identifica per forza con leccedenza della passivit rispetto allattivit (squilibrio patrimoniale).
Linsolvenza si manifesta con linadempimento di una o pi obbligazioni e pu manifestarsi
indipendentemente degli inadempimenti; con altri fatti esteriori rivelatori del dissesto: pagamenti con
mezzi anormali (datio in solutum), fuga o latitanza dellimprenditore, chiusura del locale dellimpresa,
trafugamento dellattivo ecc
Insolvenza e inadempimento: Quindi lo stato dinsolvenza una situazione del patrimonio del
debitore, linadempimento un fatto che rileva come uno dei possibili indici dello stato di insolvenza.
Pur essendo diversi devono sussistere entrambe le circostanze perch ci sia il fallimento. Un
imprenditore pu aver soddisfatto tutti i suoi debiti ed essere nonostante questo insolvente se lha
fatto con mezzi anormali (ricorso a prestiti usurari, vendite sottoposto, ecc)diretti a mascherare
linsolvenza; viceversa limprenditore pu essere inadempiente senza essere insolvente. Non
insolvente limprenditore che ha mezzi patrimoniali liquidi e non paga perch ritiene di non dover
pagare o trascura per negligenza di pagare. Non insolvente inoltre limprenditore che non paga per
cause che comportano solo una temporanea difficolt di adempimento. Sono lo stato di insolvenza
comporta il fallimento, mentre la temporanea difficolt in alternativa allo stato di insolvenza, il
presupposto del concordato preventivo. Linsolvenza una situazione di impotenza patrimoniale non
transitoria, essa non si verifica necessariamente uneccedenza delle passivit rispetto alle attivit
( squilibrio patrimoniale) . Il passivo pu superare lattivo senza di dissenso il vento, se limprenditore
ispira fiducia e riesce a procurarsi normalmente i mezzi finanziari per pagare i debiti che scadono
( banche).
Lentit dei inadempimenti: per aprire il fallimento devono sussistere entrambe le circostanze
( stato di insolvenza e temporanee difficolt), fino a quando i creditori sono soddisfatti anche
regolarmente il dissesto non ha rilievo sociale ed economico per legge tale da giustificare i costi della
procedura fallimentare e si preferisce concedere al debitore lopportunit di cercare con i creditori
soluzioni concordate della crisi. In passato il fallimento non era posto per insolvenza di modesta entit
o per inadempimenti di scarso valore.
La riforma del 2006 ha soppresso la disciplina del procedimento sommario e allo stesso tempo
prevede che non vi la dichiarazione di fallimento se lammontare dei debiti scaduti e non pagati
risultanti dagli atti dellistruttoria fallimentare inferiore a 30.000 euro. Importo che pu essere
aggiornato con cadenza triennale dal Ministro per la giustizia. Qualora il fallimento non venga
dichiarato per insufficienza di inadempimenti, il debitore rester esposto alle azioni individuali dei
creditori.
Soglie dimensionali: Perch possa essere dichiarato il fallimento necessario che il debitore abbia
superato i limiti patrimoniali e reddituali fissati dallart. 1, comma 2 della legge fallimentare , limiti con
i quali il d. lgs 169/2007 ha sostituito la definizione di piccolo imprenditore fissata dalla legge
fallimentare. In particolare lattuale disciplina prevede che non soggetta fallimento limprenditore
commerciale che dimostri il possesso congiunto di questi requisiti:
1) aver avuto nei tre esercizi precedenti la data di deposito dellistanza di fallimento ( o dallinizio
3.
fallimento ma deve rimettere dufficio gli atti al tribunale perch questultimo vi provveda dopo aver
accertato che non siano venuti meno i presupposti del fallimento.
La sentenza dichiarativa: Il fallimento dichiarato con sentenza, che oltre a tale dichiarazione
contiene anche elementi necessari per lo svolgimento della procedura: nomina il giudice delegato e
dal curatore preposti al fallimento, ordina al fallito il deposito del bilancio, delle scritture contabili e
fiscali obbligatorie e dellelenco dei creditori entro tre giorni, fissa i termini relativi al procedimento di
accertamento dello stato passivo, conferma o revoca i provvedimenti cautelari o conservativi emessi
nel corso dellistruttoria prefallimentare.
Efficacia: La sentenza viene notificata dufficio al debitore nonch comunicata per estratto al pm, al
curatore, e al creditore richiedente il fallimento. La sentenza resa pubblica mediante annotazione nel
registro delle imprese ed immediatamente esecutiva tra le parti del processo dalla data del deposito
in cancelleria. Gli effetti nei riguardi dei terzi in buona fede si producono solo dalla data di inscrizione
del provvedimento nel registro delle imprese. Sono cos tutelati i terzi in buona fede che vengono in
contatto con limprenditore fallito durante il periodo in cui alla dichiarazione di fallimento non stata
data ancora pubblicit legale.
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