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Silvia diventa il simbolo della giovinezza, dellamore, delle trepidanti attese, del vago

fantasticare, interrotti troppo presto dalla morte, che fa cessare miseramente tutte le
illusioni. Infatti, ci che la unisce al poeta non una vera e propria storia damore,
bens la comune condizione giovanile, fatta di speranze e sogni destinati ad essere
ben presto delusi. La morte di Silvia, il suo cadere rappresentano anche la morte di
ogni speranza ed illusione giovanile del poeta. Per questo, si scaglia contro la natura,
incapace di mantenere le promesse fatte; alla fine, resta solo la fredda morte a
spegnere ogni immagine di vita.
sono massimamente poetici: infatti non vi sono descrizioni, la figura femminile non presenta dettagli concreti.

ridenti e fuggitivi: i due termini, quasi in endiadi come lieta e


pensosa al v. 5, indicano sia la giovanile attesa della bellezza
della vita sia la percezione, oscuramente percepita, della sofferenza
che lattende; di qui la speranza e il timore nello stesso sguardo. Il
tutto contribuisce alla caratterizzazione psicologica assai puntuale
della figura femminile.
(verso 27) Pi che uneffettivo sentimento damore, Leopardi intende
qui la compartecipazione di una stessa situazione esistenziale, quella
appunto della giovinezza speranzosa e serena, non ancora turbata
dalle sofferenze e dalle inquietudini della vita.
(v 61) Il soggetto della frase la speranza mia dolce del v. 50; alla
figura di Silvia si sovrappone dunque, nellamarissimo finale, la
speranza stessa, che indica la tomba come destino comune
dellumanit. Lapparir del vero (v. 60) insomma il crollo delle
illusioni nutrite in giovent, e che le sofferenze della vita adulta hanno
smontato pezzo per pezzo.

A Silvia rappresenta uno dei momenti pi alti, forse il


pi in alto in assoluto, della poesia leopardiana. Fu
composta a Pisa, tra il 19 e 20 aprile 1828 e
rappresenta il primo esempio, nella poesia
leopardiana, di canzone libera. La libert del metro e
delle rime si associa ad una sensibilit musicale di
altissima suggestione.
Forse nessun altro poeta ha saputo ritrarre cos

intensamente il sapore delladolescenza di quanto


faccia qui il Leopardi, in un componimento dove di
quella stagione vengono poi svelati la crudelt e il
disinganno.
Il dato biografico che sta alla base di questa poesia
la morte di Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di casa
Leopardi, morta di tisi nel 1818, alla quale il poeta
cambia il nome in Silvia e la fa assurgere a simbolo
della giovinezza prematuramente stroncata dalla
morte.
La lirica presenta una costruzione rigorosamente
simmetrica. La prima strofa ha una funzione proemiale
e introduce il tema: limmagine di Silvia che emerge
dalla memoria. La seconda e la terza propongono,
sempre rievocando il passato, due situazioni parallele:
le illusioni giovanili di Silvia e quelle del poeta, che si
contrappongono alla faticosa realt quotidiana,
rispettivamente alle opre femminili e alle sudate
carte. La quarta strofa un commento desolato alla
delusione di quelle speranze. La quinta e la sesta in
simmetria con la seconda e la terza, ripropongono
nuovamente un parallelo tra Silvia e il poeta: la
fanciulla morta prima di vedere il fiore dei suoi anni;
cos la speranza del poeta muore prima che egli possa
godere della giovinezza.
Ma al di l del riferimento concreto della vicenda di
Silvia e del poeta stesso, sono importanti qui la
concezione della natura, crudele ingannatrice e
persecutrice degli uomini, cosi come la protesta del
poeta nei suoi confronti, (cfr. Dialogo della natura e di

un islandese) e la dimostrazione rigorosa dellinfelicit


costitutiva del genere umano, svelata alla fine, che
coincide con la perdita di ogni speranza e con il
fissarsi dello sguardo sulla morte.
}

A Silvia una canzone libera costituita da versi


endecasillabi e settenari e da un numero variabile di
stanze. In questa poesia, scritta a Pisa nel 1828,
Silvia, pi che identificarsi in Teresa Fattorini,
simbolo delladolescenza, periodo della vita pieno di
innocenza, di timidezza, di sogni e fantasie, di
speranze per lavvenire. Queste qualit si rivelano
nelle espressioni occhi ridenti e fuggitivi, lieta e
pensosa ma laggettivo pensosa la chiave che
permette al poeta di dare una diversa impostazione al
tono del suo canto. Quei pensieri soavi di un vago
avvenir sono stati stroncati da un male incurabile che
ha portato Silvia alla morte prematura e le ha
impedito di raggiungere il fior degli anni tuoi. Al
poeta, che allora si lasciava trasportare dai sogni, il
destino ha negato anche la giovinezza, ora non gli
rimane che piangere per quella speranza che non si
mai realizzata. Leopardi, in questo Grande Idillio, si
dimostra convinto che le speranze di tutti gli uomini

cadano di fronte alla cruda realt della vita e che non


resti loro altro che la sconsolata attesa della morte
(pessimismo cosmico). Anche in questa lirica parti
descrittive ( che seguono lordine dellimmaginazione
e del ricordo anzich della logica) e riflessive si
alternano sul piano del passato e del presente, dei
ricordi e delle riflessioni.
Sempre pi in Leopardi matura la convinzione del
dissidio tra i sogni della giovent e la cruda realt
dellet matura. Egli vede la giovinezza come un mito,
un periodo della vita non solo sua, ma di tutti gli
uomini, intessuto di sogni e di speranze che let
matura distrugge. A Silvia si regge su un processo di
generalizzazione o di simbolizzazione, per cui un fatto
contingente suggerisce al poeta una meditazione pi
vasta, viene preso a simbolo di una caratteristica
essenziale, della natura umana. La disillusione, che
prima era limitata al sentimento della propria infelicit
personale, ora, dopo il 1828, diventata certezza
dellinfelicit universale. La speranza caduta
rappresentata con immagini che ne mettono in risalto
la irrevocabilit. Il ricordo della giovinezza con le sue
illusioni non ricorre pi nel pensiero del poeta come
una lieta memoria di unet felice, ma appare come

lamara riprova di un beffardo inganno che la natura


matrigna gioca ai mortali. Con i Grandi Idilli, egli
abbandona la lirica dellimmaginazione per creare una
poesia del sentimento. La rimembranza essenziale
e principale nel sentimento la frase scritta nello
Zibaldone nel 1828. La poesia diventa possibile solo
attraverso il ricordo, attraverso la commozione che
nasce dal contrasto tra il vuoto della vita adulta e le
speranze della giovinezza. Il presente, il reale sono
meschini e deludenti, quindi le sensazioni poetiche
non derivano immediatamente dalle cose in s, ma
dallimmagine che abbiamo ricevuto nella fanciullezza
e che possiamo ricordare. La poesia per Leopardi
quindi rimembranza di come nella giovinezza
appaiono le cose, cio vaste e indefinite. In questo
Canto gli elementi fisici trasfigurati
dallimmaginazione costituiscono lavvio del processo
poetico: essi stimolano in Leopardi il flusso dei
pensieri e dei sentimenti. Le rime varie, le numerose
allitterazioni e assonanze creano un ritmo musicale
fluido e scorrevole. Le figure retoriche, gli arcaismi e i
latinismi arricchiscono un linguaggio gi ricercato.

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