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Come sapete, la domanda che pi spesso viene posta a noi scrittori, la domanda preferita :
perch scrive? Io scrivo perch sento il bisogno innato di scrivere! Scrivo perch non posso
fare un lavoro normale, come gli altri. Scrivo perch ce lho con voi, con tutti. Scrivo perch
posso prendere parte alla vita reale solo trasformandola. Scrivo perch credo nella letteratura
pi di quanto io creda in qualunque altra cosa. Scrivo perch apprezzo la fama e linteresse che
ne derivano. Scrivo per star solo. Scrivo perch come un bambino credo nellimmortalit delle
biblioteche e nella posizione che i miei libri occupano negli scaffali. Scrivo perch non sono mai
riuscito ad essere felice. Scrivo per essere felice.
Una settimana dopo avermi lasciato la valigia, mio padre mi fece ancora visita. Ad un certo
punto, and con lo sguardo allangolo dove avevo lasciato la valigetta e vide che lavevo
spostata. Ci guardammo negli occhi. Segu un silenzio imbarazzato. Mio padre era un uomo
accomodante: mi sorrise come sempre. Come sempre lo guardai andar via, invidiando la sua
serenit, la sua spensieratezza. Mi ricordo che quel giorno avvertii dentro di me anche un
lampo di gioia di cui mi vergognai.
Veniva dal pensiero che magari non mi sentivo a mio agio come lui nella vita, magari
non avevo condotto una vita felice e libera come la sua, ma io lavevo dedicata alla
scrittura. Avete capitomi vergognavo di pensare quelle cose di mio padre. Di tutte le
persone proprio mio padre, che non mi aveva mai fatto soffrire, che mi aveva lasciato libero.
Tutto questo dovrebbe ricordarci che la scrittura e la letteratura sono intimamente connesse a
un vuoto, al centro delle nostre vite, e a un senso di felicit e di colpa.
ORHAN PAMUK, NATO AD ISTAMBUL NEL 1952, E UNO DEI MAGGIORI SCRITTORI TURCHI
CONTEMPORANEI. I SUOI LIBRI SONO TRADOTTI IN QUARANTADUE LINGUE. IL 12 OTTOBRE
2006 E STATO INSIGNITO DEL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA