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Angela Ferrari
06 42 81 84 17
FAX
06 42 7 4 79 31
arocci editore
Indice
Introduzione
Bibliografia
13
15
Parte prima
Fondamenti
19
t.
r.
19
1.1. Il punto di vista di Ferdinand de Saussure l 1.2. Le discipline centrate sul testo
2..
21
2.1. L'analisi conversazionale nella sua versione standard l 2.2. La linguistica del testo:
primi appunti l 2.3. L'analisi d el discorso
'"'G
r Cl
Bibliografia
1 --z :; :2.
I.
t edizione, marzo2014
2..
27
27
26
28
2.1. La struttura delle grammatiche del testo l 2.2. I concetti di coerenza e di coesione l
2.3. L'atteggiamento e i metodi
Bibliografia
da Eurolit, Roma
ISBN
9 78-88-430-7198-2
32
34
I.
Testo e discorso
35
35
1.1. Il testo in senso tecnico l 1.2. La concezione larga e la concezione stretta di lingui
Lingua e testo
38
2.1. Decodifica e inferenza l 2.2. La codifica di valori testuali l 2.3. Le sor genti della
codifica testuale
3
42
Bibliografia
44
7
Parte seconda
Indice
Sistemazioni
94
3.1. L'or ganizzazione interna del movimento testuale l 3.2. La manifestazione lingui
stica del movimento testuale (e oltre)
Bibliografia
49
I.
2.
49
50
51
52
6.
98
53
Le connessioni testuali
I.
99
1.1. La mediazione della memoria testuale l 1.2. L'indicazione delle relazioni testuali l
1.3. I termini delle relazioni testuali
2.
105
53
54
99
7.
111
I.
n contesto
Bibliografia
55
55
1.1. Lo sfondo cognitivo e il contesto (in senso stretto) l 1.2. La selezione (dinamica)
del contesto
2.
59
8.
121
testuali
Le implicature
3.1. La portata dei dispositivi di coesione l 3.2. I dispositivi di coesione nei diversi piani
115
118
63
115
I.
di significato implicito
Le presupposizioni
Coerenza e coesione
2.
2.1. Contesto e significato esplicito l 2.2. Contesto e significati impliciti l 2.3. Due tipi
113
Bibliografia
68
126
Parte terza
Approfondimenti
testo
75
p. I contenuti impliciti nel testo l 5.2. Utilit e insidie dei contenuti impliciti
Bibliografia
79
g.
I.
2.
81
I.
81
136
131
131
6.
2.
I connettivi
86
144
2.1. L'unit informativa i primo piano: il nucleo l 2.2. Le unit informative di sfondo l
Indice
Parte quarta
Variazioni
dispositio
4
12.
1.
160
2.
257
260
168
3
Bibliografia
257
Tipi di testo
268
176
277
4.1. Aspetti generali l 4.2. La scelta dei nomi e dei verbi per indicare la motivazione e
10.
I.
Collegamenti referenziali
la consecuzione
179
179
6.
186
296
2.1. Tipi di espressioni anaforiche l 2.2. li caso della ripetizione l 2.3. Anafora empatica
3
Bibliografia
202
305
13.
206
I.
4.1. Catene anaforiche (e cataforiche) l 4.2. lnterazioni con l'or ganizzazione logica
5
I.I.
309
213
Bibliografia
5.1. Il ropic (o tema) l 5.2. Tipi di progressione del ropic (o tematica) l 5-3- Progressio
316
Bibliografia
11.
1.
229
Il discorso riportato
233
233
1.1. Il discorso diretto l 1.2. Il discorso indiretto l 1.3. Il discorso indiretto libero
2.
241
La deissi
247
Bibliografia
253
ll
..
4
La struttura del testo:
una prima sistemazione
La sostanza del testo dunque semantica: essa va cio vista come un insieme
di concetti di vario tipo e variamente collegati, che rappresentano globalmente
un "pezzo di mondo" ( reale, immaginario, desiderato, preteso, temuto, negato,
concreto, astratto ecc.) e che, sempre globalmente, sono stati prodotti e riuniti
al fine di raggiungere un particolare obiettivo comunicativo: far sapere qualcosa,
far fare qualcosa, spiegare qualcosa, proibire qualcosa, suscitare emozioni ecc.
Come abbiamo gi visto, il contenuto semantico del testo proviene in parte
dalla decodifica del materiale linguistico e in parte dall'inferenza, vale a dire da un ragionamento naturale che fa interagire contenuti veicolati tramite
la lingua con vari tipi di contenuti di origine extralinguistica. L'inferenza
permette anzitutto di precisare e completare significati linguistici espliciti,
come quando una frase quale Aprila! viene interpretata come una richiesta
rivolta al destinatario di togliere il tappo di una particolare bottiglia che si
trova nella situazione fisica di enunciazione. In secondo luogo, l'inferenza
pu creare contenuti ex novo, come quando un'asserzione quale Chefreddo
chefo viene impiegata per chiedere di chiudere una finestra determinata: in
questo secondo caso il contenuto costruito inferenzialmente implicito. Da
49
Decodifica
e inferenza
ordinate
Unit comunicativa
Unit informativa
Esso si articola in due unit comunicative separate dal punto; la seconda ha una
funzione illocutiva di asserzione - pi precisamente,di una (micro)narrazione
e, rispetto all'unit precedente,essa ha una funzione testuale di motivazione.
L'unit comunicativa l'unit fondamentale del testo perch necessaria e suffi
ciente affinch esso esista: ci significa che,bench sia prototipicamente costitui
to da pi unit comunicative,ci possono essere testi composti da una sola unit
comunicativa,per esempio da una richiesta come Aprila! o da un'insegna quale
Coif/ur. Come si vedr pi avanti,l'unit comunicativa pu avere forme lingui
stiche molto diverse,che vanno dalla semplice parola a frasi ampie e complesse.
A un livello inferiore,l'unit comunicativa pu facoltativamente articolarsi in
unit informative la cui funzione sta sostanzialmente nel raggruppare,dividere
e gerarchizzare il suo contenuto semantico. Consideriamo il seguente testo:
4.
(3)
I grassi vegetali si identificano come i grassi "buoni". Eppure sotto questa eti
chetta si nasconde una trappola [ ...].
Piano referenziale
(4) Prima di suonare il campanello della porta di servizio la nonna cavava dal seno
fazzoletto, lo umettava di saliva, trovava sempre qualche baffo di sporco sul mio
viso. [soggetto sottinteso] Mi toglieva la polvere dalle scarpe, mi faceva soffiare il naso.
(V Pratolini, Cronacafomiliare)
un
(2) I grassi vegetali si identificano come i grassi "buoni': Eppure sotto questa etichetta
si nasconde una trappola: se sono idrogenati, questi grassi, che si ottengono a partire
da oli vegetali, fanno alzare il colesterolo pi del burro. ("Starbene': agosto 2012)
(s) Poi il Gran Lombardo raccont di s, veniva da Messina, dove si era fatto vi
sitare da uno specialista per una sua speciale malattia dei reni, e tornava a casa, a
50
Piano logico
51
Piano enunciativo
T
Linguistica del testo
4.
Leonforte, era di Leonforte, su nel Val Demona tra Enna e Nicosia, era un padrone
di terre con tre belle figlie femmine, cos disse, tre belle figlie femmine, e aveva un
cavallo sul quale andava per le sue terre, e allora credeva, tanto quel cavallo era alto
e fiero, credeva di essere un re, ma non gli pareva che tutto fosse l, credersi un re
quando montava a cavallo [ ... l. (E. V ittorini, Conversazione in Sicilia)
Architettura
del testo
(7) Maria, che di solito una persona gradevole, in questo periodo insopportabile.
Meglio non invitarla.
Come noto,esistono diverse tipologie di testo,che si differenziano in funzione del criterio classificatorio adottato: funzione illocutiva (testi informativi, argomentativi, prescrittivi ecc.), grado di costrizione/libert interpretativa imposta al destinatario (testi molto vincolanti,poco vincolanti ecc.),
capacit cognitive sottese alla produzione (elaborazione libera,a partire da
altri testi ecc.). Qualunque sia la classificazione prescelta, facile osservare
come il passaggio da un tipo all'altro incida sull'architettura semantica del
testo e sulla sua manifestazione linguistica. Cos,per esempio,un testo descrittivo favorir la dimensione referenziale a scapito di quella logica: pi che
la chiara continuit referenziale del testo data anzitutto dal permanere del
protagonista,Federico Moreau, nella maggior parte delle unit comunicative
e dalla continuazione del suo movimento: attraverso e arrivo. Vi poi il lega
me dei luoghi: la seconda unit comunicativa del primo capoverso nomina
le pareti che si collegano,grazie a una relazione parte-tutto,al grande salone
evocato e descritto nell'unit precedente. E ancora,verso la fine,si pu osser
vare il permanere della signora Dambreuse.
52
53
Tipi di testo
Variet linguistiche
AUSTIN J. L.
5
La sostanza semantica del testo
IL contesto
55
Sfondo cognitivo
9
La dimensione Logica del testo
Nel capitolo 7 abbiamo visto che le relazioni logiche che organizzano il con
tenuto semantico del testo si distinguono in tre tipi: relazioni di composi
zione testuale, relazioni illocutive e relazioni tra gli eventi, o processi, evocati
dal testo. Data la loro importanza per il testo scritto, ci occuperemo in questo
capitolo delle prime e delle terze : ne proporremo una tipologia semantica,
un'esemplificazione e una descrizione linguistica. Vedremo poi come esse in
teragiscono con l'articolazione del testo in unit gerarchiche per dare luogo
a diversi tipi di architettura logica.
Come gi stato detto, i dispositivi di coesione logica del testo pi rappre
sentativi sono i connettivi, con una definizione approfondita dei quali apria
mo questo capitolo.
1.
l connettivi
Nell'accezione pi corrente ( cfr. Ferrari, 2010 ) , il termine "connettivo" indica ciascuna delle forme linguistiche morfologicamente invariabili ( congiunzioni, locuzioni ecc. ) che segnalano le relazioni logiche che vigono tra
processi o tra unit di composizione testuale. Sono per esempio connettivi le
forme sottolineate nel seguente testo :
( r ) L'ho stretta forte a me. Ho cercato in seguito di spiegarle tutto con calma: ma
non servito a nulla, perch si era intestardita aveva deciso di non capire.
( 2)
La classe
dei co n n ettivi
g.
bile il senso della sobriet nella vita pubblica [ . . . ] , l'anima popolare e investigatrice
ha prepotentemente preso piede. (''la Repubblic', 7 giugno 2.oo6)
1.1. Le forme dei connettivi
Negli altri casi, per questo tende a mantenere il suo valore denotativo. Ci
particolarmente chiaro quando esso coincide con il fuoco sintattico-intona
tivo della proposizione in cui compare, il che nello scritto si verifica tipica
mente quando occupa la posizione conclusiva dell'enunciato senza soluzione
di continuit interpuntiva e prosodica (r3) o, ancora, quando il fuoco di
una costruzione scissa (14):
(r3) in vacanza; non risponde al telefono per questo.
(r4) in vacanza; per questo che non risponde.
La prova che negli esempi (13) e (14) per questo non funziona come con
nettivo consiste, per esempio, nella sua compatibilit con il consecutivo
quindi:
(rs) in vacanza; quindi, non risponde al telefono per questo.
(r6) in vacanza; quindi, per questo che non risponde.
La variet della morfologia dei connettivi si riflette nella variet degli elementi sintattici che possono legare : sintagmi, frasi subordinate con le loro
reggenti, frasi coordinate, gruppi di frasi. Dal punto di vista semanticotestuale, essi possono legare proposizioni all' interno di un'unit informativa:
(r8) l l Non so cosa fare. l lEl l insopportabile s; al tempo stesso simpatica. lUI l lEL
(2.1) Con la marcia su Roma, e grazie alla connivenza del re Vittorio Emanuele I I I,
si realizza l'affermazione politica del fascismo (31 ottobre 192.2.), visto con benevo
lenza anche dai democratici che lo consideravano come un momentaneo "retour
l' ordre". Durer invece un ventennio, abolendo la vita democratica e parlamentare, i
sindacati, la libert di espressione [ . ..] .
Il fascismo fu tuttavia una dittatura atipica, per la mancanza di un'ideologia rigo
rosa, e perci con una scarsa costrizione intellettuale, finch almeno non venivano
messi in forse i fondamenti della "rivoluzione fascist'. (Segre, 1998, pp. 2.1-2.)
I struzi o n i pove re
I struzi o n i
(pi) ricche
g.
A
B
A
B
Il connettivo perch tende a essere utilizzato per esprimere cause o motivi non
noti, anche se in particolari sequenze accetta altres di introdurre fatti gi
presenti all'attenzione; in particolare quando la causa o il motivo vengono
indicati esplicitamente nel cotesto immediato :
( 30) una situazione nuova; e perch una situazione nuova, meglio essere cauti.
Un altro caso di variazione, seppure minima, tra connettivi della stessa classe
semantica illustrato da quindi e dunque. Questi due avverbi sono spesso
interscambiabili perch esprimono entrambi una relazione di consecuzione
inferenziale, che pu essere di tipo deduttivo (31) o induttivo (32.):
(31) La pioggia stata terribile. Dunque /Quindi la diga ha ceduto.
(32.) La macchina era distrutta. Quindi/Dunque l'incidente deve essere stato ter
ribile.
Ma n ifestazi o n i
d e i co n n ettivi
Si noti che l' istruzione semantica offerta dal connettivo pu variare in modo
sistematico e controllato anche in funzione del tipo di manifestazione lingui
stica. Lo illustra il caso del connettivo di concessione anche se. Quando esso
si manifesta all' interno di una frase complessa standard, il contenuto della
reggente resta vero malgrado la subordinata evochi un potenziale contro
argomento (per l' italiano, cfr. Mazzoleni, 1 9 9 0 ; 1 9 9 1 ) . Cos, per esempio, se
si dice
(35) Matteo in ottima salute anche se fuma.
(36) Anche se fuma, Matteo in ottima salute.
Le relazioni logiche tra eventi (o, in altri termini, processi) sono state elencate
da Prandi (20o6 ) , a cui la tipologia qui proposta si riferisce sia per le distinzioni
sia per l'esemplificazione. Le differenze riscontrabili, relative ai raggruppamen
ti e alle estensioni di alcune relazioni, sono da imputare al diverso angolo di
osservazione. Mentre per Prandi contano solo le distinzioni concettuali prelin
guistiche, qui - dato che si tratta di offrire strumenti per l'analisi semantica dei
g.
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
testi - si tenuto conto anche del flltro linguistico: ci sono relazioni concettua
li che la lingua rende pi o meno pertinenti, o pi o meno distinte.
2.1. La relazione di opposizione La relazione di opposizione (oppositiva)
presenta due eventi dati come reali come opposti. Essa segnalata rappre
sentativamente dai connettivi ma e mentre (o anche al contrario, invece ecc. ) :
137
Co nte m p o ra n e it
g.
( 49) Prima che arrivi l'inverno devo controllare il mio equipaggiamento da sci.
139
Motivo
Li n g u i stica d e l testo
Con cess i o n e
d i retta
Con cess i o n e
i n d i retta
considera che siano veri entrambi i fatti evocati, ma che il secondo prevale
sul primo.
Gli eventi legati da una relazione di concessione possono opporsi in modo
diretto o indiretto.
Nel primo caso, l'evento vincente nega direttamente la conclusione associata
all'altro evento. cos in (72), in cui e magro come uno stuzzicadenti nega ci
che normalmente ci si aspetta da chi mangia molto, cio che sia piuttosto
grasso, o comunque certamente non magro come uno stuzzicadenti.
Quando l'opposizione indiretta, a essere in contrasto sono le conclusioni
implicite associate ai due eventi legati da una relazione concessiva, come in:
(73) Dice che, anche se rumoroso, l'appartamento molto luminoso ; e che vor
rebbe comprarlo.
g.
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
141
g.
G ra d o
d i rea lizzabi lit
d ell'i potesi
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
il parlante suggerisce che l' ipotesi abbia una forte possibilit di realizzazione ;
in effetti, la seguente sequenza del tutto naturale :
invece un caso di doppia negazione : ci si basa sulla palese falsit della reg
gente per refutare la verit del contenuto della subordinata.
Come osserva Prandi (wo6), a cui - si gi visto - si rif strettamente la clas
sificazione delle relazioni tra eventi, dal punto di vista logico la relazione con
dizionale non si pronuncia nel caso in cui l' ipotesi sia falsa. Colui che afferma
a rigore non esclude che, se non grandinasse, il raccolto potrebbe andar perso
per altre ragioni:
(84) Temo che Giorgio sia in ritardo. Se fosse pronto, faremmo in tempo a passare
da Piero.
(8s) Credo proprio che Giorgio sia pronto. #Se fosse pronto, faremmo in tempo a
passare da Piero.
Si tratta di un' inferenza che nasce dalla pertinentizzazione stessa dell' impie
go del costrutto condizionale : Che senso ha dire a un figlio "Se finisci i
compiti ti lascio andare al cinem', se poi il permesso viene accordato anche
se i compiti non sono finiti? (Prandi, 200 6, p. 2.52. ) .
Come gi osservato, la restituzione linguistica pi caratteristica della relazione
condizionale ricorre alla frase complessa con subordinata ipotetica, introdot
ta da se, ma anche - con microvariazioni semantiche interessanti (Visconti,
2.000) - da a meno che, a patto che, a condizione che ecc. In certe condizioni, si
posso no usare anche costrutti coordinativi come:
(96) Tu paghi e io non ti denuncio.
143
g.
Li n g u i stica d e l testo
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
(99) Costruire una casa nuova costa meno che riattare una casa vecchia.
(ros) Il Sapevano come evitare gli omicidi, ma non hanno reagito. Il El Dunque
sono complici morali. Il H
Di m ostrazio n e
(ro6) Tutti gli uomini sono mortali. Socrate un uomo. Quindi Socrate mortale.
Va lo re conti n ge nte
Quando, come in ( 103 ) non ci sono segnali linguistici espliciti che indirizzano
l' interpretazione nel senso di una descrizione di eventi o al contrario di un' ar
gomentazione, decide l'obiettivo globale del testo o il tipo a cui appartiene :
,
145
144
Co m p lessit
d elle p re m esse
Linguistica d e l testo
g.
( II 3 ) Poich in fondo lo stile non che ritmo, diciamo che a dare una certa cadenza
al ritmo appunto la punteggiatura. Morale : se vogliamo controllare il ritmo, lo
stile, non abbiamo che da controllare la punteggiatura. (ibid.)
nella corrente della storia, della politica, della cultura, dall'altro isolano le persone
che non sentono pi il bisogno di interagire realmente con altre per condividere
opinioni, creare cultura, far parte della storia intervenendo nella realt. Il risulta
to potrebbe essere una maggiore passivit delle persone riguardo a tutto ci che
concerne le scelte collettive e un maggior senso di frustrazione. (Ferrari, Zampese,
woo, p. 293 )
Non facile capire qui su quale associazione si fondi la seconda parte della
consecuzione, e cio il maggior senso difrustrazione. E infatti l'autore si sente
obbligato a esplicitarla:
( II4 ) L'espressione latino volgare ormai accettata negli studi, anche perch pro
prio dalle classi popolari, in et imperiale, part la spinta decisiva per il mutamento
linguistico che port alla nascita delle lingue romanze. (D'Achille, 2.00I, p. ro)
(us) La lezione non stata assimilata. Prova ne il fatto che nel test sono ricompar
si gli stessi errori.
(uo) Supponiamo che fosse successo a te. Sono sicuro che ti saresti comportato nel
lo stesso identico modo.
Es p ressio n e
d ella consecuzio n e
(ui) Quando ci si accanisce intorno a un'espressione che non viene, vuol dire che
l'idea non c'. Allora bisogna lasciare la pagina, deporre la penna e ritornare onesta
mente all'idea, e leggere e rileggere, e meditare e rimeditare. (ivi, p. 29I)
( u 2 ) Forse sto per dire una grandiosa banalit: noi oggi siamo tutti di fronte a un
pianeta fatto di crolli ideologici, politici, etici e perci alla ricerca di un senso. Ab
biamo l'impressione di essere piombati in un nuovo Medioevo. (ivi, p. 293 )
( u8) Visto che stato malato a lungo, dovr studiare pi degli altri.
(u9) stato malato a lungo, di modo che dovr studiare pi degli altri.
146
147
Motivazio ne
e consecuzio n e
g.
Li n g u i stica d e l testo
Es p ress i o n e
della m otivazi o n e
Oppure espressioni come il fotto che, ora, prova ne sia, causa ne e, la ragione,
basti pensare che ecc.:
o della sua terra, io
(ns) Quando Oreste partiva divertito per questo mondo magic
Il fatto che Orest e ha sem
restavo sul molo bench mi sforza ssi di andargli dietro .
io avevo qualche difficolt a
e
pre convissuto bene con il magico e il fabulo so, mentr
!asciarmi andare. ( ivi, p. 297)
censimento che la Regione
(n 6) Di storie analoghe, ce ne sono tante. Lo mostra un
in attesa di essere affidati o
Lomb ardia fa regolarmente negli istituti sui bamb ini
adottati. ( ivi, p. 296)
La d i m e n si o n e logica d e l testo
Si ha una
relazione di illustrazione quando un contenuto, tipicamente concreto, viene
proposto per rendere pi comprensibile e chiara una precedente asserzione,
come in:
3-J. La relazione di illustrazione e la relazione di esemplificazione
I llustrazio n e
(n 8) Attraverso il lavoro di gruppo egli non solo conosceva bene i singoli allievi, ma
si preparava a guidarli con intuito e decisione inflessibile a prendere la loro strada:
per uno lui si configurava come dialettologo, per un altro linguista, per un altro
ancora critico letterario, lo studioso di stilistica. (ivi, p. 321)
(129) L'operazione ha visto impegnato un numero impressionante di uomini: dall'e
sercito alla protezione civile.
Come mostrano gli esempi (128), (129) e (131), l' illustrazione caratteristica
mente introdotta dai due punti. Ma sono correnti anche espressioni lingui
stiche, tipicamente non specializzate. Nel caso seguente, abbiamo si pensi e si
vuole che:
149
I llustrazio n e
vs
m otivazi o n e
g.
Linguistica d e l testo
(132.) Una catacresi pu essere rivitalizzata all' interno di una determinata corrente
letteraria (si pensi ai racconti fantastic i in cui i denti del pettine mordono , il cane
del fucile abbaia, lo zoccolo delle pareti scalcia) e persino in convenzioni letterarie,
mode e atteggiamenti. Si vuole che nell' Inghilterra vittoriana le persone molto per
bene fossero disturbate dalla vista delle gambe "nude" del tavolo ... (Ferrari, Zampese ,
2.ooo , p. 32.1)
Ese m p lificazi o n e
Esp ressione
dell'es e m p lificazi o n e
Sempre in linea di massima, si possono distinguere tre sottotipi di riformu!azione. Anzitutto quella per espansione, che si realizza prototipicamente
quando a un termine segue la sua definizione :
15 0
( 141) Il 2.7 gennaio, cio ieri, mi finalmente arrivata la comunicazione del rettorato.
(142.) Ieri ho passato un pomeriggio faticoso con Michela, cio con una delle perso
ne pi critiche della nostra cerchia di amici.
151
E s pa n sione,
riduzio n e,
va riazion e
............--------
------------
g.
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
che, pur appartenendo a razze differenti, sono accomunati dai medesimi elementi
culturali ( lingua, religione, tradizione, organizzazione sociale ecc. ) . ( ivi, p. 3rr)
( 149) politica, il verosimile ha del tutto soppiantato il vero e il pettegolezzo pa
drone mcontrastato. Prima si cercava la notizia, adesso ci si accontenta del "si dice",
del "forse", del "probabile". (ibid.)
( 148) Per razza si intende una categoria di individui che presentano in comune alcune
caratteristiche fisiche trasissibili per eredit, come la statura media, il colore della
pelle, degli occhi o dei capelli. Per popolo invece si intende un gruppo di individui
(15 4) Anche la prima importante scuola poetica italiana non fior in Toscana,
ma in
Sicilia, alla corte itinerante di Federico n di Svevia, nella prima met del Duecent
o.
(ibid.)
15 2
d ell'o p posizi o n e
(147) L'esperienza aveva insegnato a Caio che nessuna riforma era possibile se con
tro lo strapotere della classe aristocratica non si coalizzavano tutte le forze animate
dal desiderio di contrastarla. In altre parole Caio aveva capito che contro i senatori
doveva avere l'appoggio anche dei cavalieri. ( ivi, p. 3 1 5 )
3.5. L a relazione d i opposizione
Es p ress i o n e
153
Sostituzi o n e
( 1 5 6 ) Ha detto di non averlo mai visto, quando invece sono grandi amici.
( 157 ) Doveva venire e invece non si fatto vivo. Sono proprio arrabbiata.
Oltre a cogliere una relazione
descrittiva tra eventi (cfr. supra, par. 2.6), la relazione di concessione anche
una relazione di composizione testuale di carattere (contro ) argomentativo.
In questo caso, il locutore esprime un' ipotesi, un giudizio ecc. presentandolo
come valido sullo sfondo di un'argomentazione alternativa di cui concede la
plausibilit, giudicandola tuttavia come errata nel caso specifico. Nel seguente esempio
( 1 5 8 ) Questo libro, ora che pronto per andare alle stampe, vorrei ritoccarlo, mo
dificarlo, allargarlo. Bisogna tuttavia accettare l' idea che ogni libro non rappresenta
che la fotografia di un momento del cammino del pensiero. (Ferrari, Zampese, 2000,
p. 3 0 9)
Es p ress i o n e
d ella co n cess i o n e
( 1 5 9 ) Gli psicologi non posseggono ancora vere e proprie teorie coerenti sui pro
cessi soggiacenti all'apprendimento di una lingua da parte dei bambini. Essi hanno
comunque formulato ipotesi interessanti, che saranno sicuramente integrate nelle
teorie future. (ibid.)
( 1 6 0) Riguardo a Socrate, ci sono le testimonianze di Senofonte, di Platone e alcuni
154
g.
(161)
( 1 6 4 ) L'italiano presenta molti aspetti flessivi, in genere ereditati dal latino, ma anche
varie caratteristiche sconosciute al latino, di tipo isolante. (D'Achille, 2001, p. 1 2 )
Il contenuto Senza contare i genitori distratti, che spesso lasciano i piccoli incu155
t'
Li n g u i stica d e l testo
g.
(166) Sono soprattutto le ragazze che scrivono e ci parlano delle loro difficolt. I ma
schi, loro, sono pi timidi, introversi, molto pi inclini alla rimozione. E poi hanno
il calcetto. (ibid.)
Aggi u nta e relazi o n i
tra eve nti
Se due contenuti sono collegati da una relazione tra eventi (di causa, di tempo, di fine ecc. ) non reinterpretabile in chiave testuale, dal punto di vista
della composizione del testo si considera che le unit che li evocano siano
collegate da una relazione di aggiunta. Cos, nel testo
refe re nziali
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
3 .9.
l
1
La relazione
157
Specif icazi o n e
Li n guistica d e l testo
g.
(176)
(178)
31
gennaio 2013 )
(1 8 1)
(ibid. )
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
(183)
Il problema della lingua, messo tra parentesi da alcuni, ossessionante per altri
(la linea gaddiana), risolto dall'eleganza e dal gusto istintivo di Calvino, il cui ita
liano musicale e limpido, raffinato senza preziosismo : una grazia incomparabile.
(Segre, 1 9 9 8, p. 3 3 )
( 1 84 ) Fu allora costruita (questa la tesi centrale del libro espressa anche dal sotto
titolo) la modernit europea e occidentale. (Ferrari et al., 2 0 0 8, p. 3 5 )
3.11. La relazione di background Si ha una relazione di background quando
un contenuto offre pertinenza a un contenuto che segue, il quale sar poi
sviluppato nel cotesto seguente. Si tratta di una relazione che caratterizza ti
picamente gli incipit di testi o capoversi in discorsi espositivi, esplicativi o
argomentativi, e che pu essere illustrata dai due seguenti esempi:
( 1 8 5 ) Storia, cultura, esperienza: sono anche questi gli ingredienti di una buona taz
za di t Twinings. (pubblicit in "Donna Moderna", 30 gennaio 2 0 1 3 )
( 1 8 6 ) Dobbiamo prendere le nostre decisioni, e poi sopportarne il peso, dice Abra
ham Lincoln (Daniel Day-Lewis) alla moglie Mary (Sally Field) in "Lincoln" ( u s A ,
2012, 1 5 0 ' ) . Il presidente degli Stati Uniti si riferisce alla loro vita privata. Ma lo
stesso vale per la sua vita pubblica, e per le scelte che segnano l' inizio del secondo
mandato. ("l' Espresso", 3 1 gennaio 2 0 1 3 )
In
T
Lin guistica d e l testo
(189) L' importante farti viva. Scrivile. Oppure telefonale. Vanno bene entrambe le
cose.
3.13. Le relazioni di dispositio
Applicate all' insieme delle unit che compongono il testo, le relazioni logi
che che vigono tra eventi e quelle di composizione testuale danno luogo a
vere e proprie architetture, provviste di diversi tipi di gerarchie.
Quando si applicano alle unit fondamentali del
testo, vale a dire agli enunciati, le relazioni di composizione testuale creano
un primo ordinamento dato dalla loro natura concettuale. La maggior parte
delle relazioni impone cio una gerarchia agli enunciati che connette.
4.1. Gerarchie tra enunciati
160
g.
161
Stesso p i a n o
Ass e n za
d i m a rcatu ra
gera rc h i ca
G e ra rc h i e e relazi o n i
tra p rocessi
162
g.
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
( 2.0 7) l l La trasformazione del fascismo in regime si estende lungo i quattro anni che
vanno dal discorso del 3 gennaio 1925 alle lezioni plebiscitarie del 1929. l l E l Soppressa
la libert di stampa, sciolti i partiti e le organizzazioni sindacali, dichiarati decaduti
i deputati che avevano abbandonato la Camera dopo il delitto Matteotti, Mussolini
trasforma gradualmente le istituzioni. l l E 2 Con una legge del gennaio 1926 si arroga
il diritto di emanare decreti legge. l l EJ Con una legge del settembre 1928 modifica
ancora una volta il sistema elettorale attribuendo al Gran Consiglio del fascismo,
ormai organo dello Stato, il potere di comporre una lista unica sulla base delle candi
dature presentate dalle organizzazioni di categoria. l l E4 Con una legge del dicembre
1928 inserisce il Gran Consiglio nel meccanismo della successione attribuendogli il
compito di presentare al sovrano una lista di candidati alla presidenza del Consiglio
in caso di vacanza dell' incarico. l l E ; E nel 1929, infine, indice le elezioni nel corso
delle quali i voti contrari ammontano a 1 3 6 .ooo. l l E 6 Contemporaneamente riforma
l'amministrazione comunale sostituendo i sindaci eletti con i podest di nomina
governativa e promuove la riforma dei codici per meglio affermare nelle leggi la filo
sofa autoritaria del potere. l l E ? (Romano, 1977, p. 248 )
'ft .
speCi cazmne
l
E2
illustrazione
l E3 +- aggiunta --.
Seco n d o ese m pi o
Li n g u i stica d e l testo
g.
E3
generalizzazione
I E 1 +- aggiunta l
n
consecuzwne
rettifica
E3
El
esemplificazione
l E2 +- alternativa E3 l
Gli enunciati E2 ed E3 sono articolati al loro interno da una relazione di con
seguenza tra eventi; sull'articolazione interna agli enunciati - dalla cui nota
zione prescindiamo in questo paragrafo - ci soffermeremo pi avanti ( par. s).
Nel seguente caso, il movimento di partenza a essere articolato al suo interno :
Gli enunciati El ed E2, legandosi l'uno all'altro con una relazione di specifi
cazione, nominano l'ultimo asilo paradisiaco Villa Luna aperto in Germania.
La sequenza di enunciati successivi presenta dapprima come specificazione
la denominazione che viene data a questo asilo (E3: asilo a 5 stelle) e poi un
movimento di motivazione. Al suo interno, la motivazione si costruisce per
aggiunta, la quale articolata in due blocchi: un primo gruppo di tre ragio
ni (E4, Es, E6) e una quarta ragione (E?), presentata linguisticamente come
quella maggiormente rilevante. Con uno schema:
El
( 210) Il Gerusalemme cos imbiancata non la si vedeva da quindici anni. //El E anche
Amman, capitale della Giordania, offre in queste ore uno spettacolo straordinario. //E l
L'inverno non solo paralizza citt come Londra, Parigi e Francoforte, ma sta portando
in luoghi inconsueti fenomeni sempre pi violenti, come la nevicata che ha mandato
in tilt l' ipertecnologica Tokyo. // E J ( ''Donna Modern: 30 gennaio 2.013)
specificazione
E2
specificazione
E3
L'enunciato E3, costruito al suo interno per aggiunta (non solo... ma anche),
generalizza il contento degli enunciati El ed E2, legati per aggiunta. Sche
maticamente :
164
motivazione
jE4 +- aggiunta E S
+- aggiunta E 6 +- aggiunt a E 7
165
Qu i nto ese m p i o
g.
Li n g u i stica d e l testo
( 2.12 ) l l Per molti anni noi italiani abbiamo sottovalutato il genere della natura mor
ta. l l El Una cosa che non mai avvenuta in Olanda: l l E l anche per via della riforma
religiosa che bruci tutte le immagini sacre. l l E l Ora per dobbiamo stare attenti
a non cadere nell'estremo opposto. l lE4 Infatti, ultimamente [ . . . ]. ("l' Espresso", 31
gennaio 2013)
El
specificazione
E3
concessione
E 2.
motivazione
ES
E4
opposizione
El
+
opposizione
E 2.
motivazione
( 2.13 ) l l A Milano, intanto, anche il nido scuola Clorofilla, che ha aperto i battenti a
settembre, stato definito "a s stelle". l l E l Anch'esso bilingue, valorizza la continui
t educativa da o a 6 anni e vanta un'ampia offerta (piscina inclusa) ; l l E l ma in realt
tutta un'altra storia. l l E l Tant' che quando osiamo un paragone, Giovanna Gulli,
la responsabile, risponde : Siamo pienamente d'accordo sulla variet dei linguaggi
e delle materie, che sono in linea con il "Reggio Emilia Approach" elaborato negli
anni Sessanta da Loris Malaguzzi, cui ci ispiriamo. l l E 4 Per l'eccessiva flessibilit
degli orari rischia di essere controproducente, se finisce per sostituire la famiglia col
nido. l l E S La nostra retta si aggira attorno ai 700 euro, che in fondo, per la qualit
che offriamo, non molto di pi di un normale asilo pubblico. l l EG Con una retta
doppia o tripla, come quella che gi chiedono in Italia gli istituti internazionali, non
puoi garantire quella diversit di ceto che fondamentale nella crescita del bambi
no . l l E ? ("l' Espresso", 3 1 gennaio 2.013 )
+-
concessione
aggiunta ---. E 6
motivazione
E7
Come si sar notato, la motivazione affidata alla voce della direttrice dell'a
silo milanese. Di questo fenomeno enunciativo non porta traccia l' architet
tura logica, in quanto esso trattato all' interno del piano enunciativo del
testo, che si occupa appunto di fissare i giochi di voce e di punto di vista
caratteristici del discorso.
All' interno di un testo, un enunciato pu entrare in relazione anche con un
ampio movimento testuale associato a un capoverso. cos nel seguente testo :
( 2.14) li "tem' (tutti sanno di che cosa si tratta) rappresenta uno dei punti di riferimento canonici nella didattica dell' italiano a tutti i livelli del nostro sistema scolastico.
Ne anzi uno degli elementi di maggiore caratterizzazione, dal momento che non
facile trovare in altre tradizioni scolastiche riscontro a questo tipo di attivit didattica
nelle forme in cui viene da noi praticata. stato notato, tra l'altro, che per la stesura di
un testo del tipo "componimento" negli altri paesi non si concepisce di concedere pi
di 45 minuti, laddove nelle nostre scuole si ritengono necessarie come minimo 3 ore,
ma pi spesso 4, e per l'esame di maturit se ne prevedono addirittura 6. Anche solo
questa larghezza di tempi a disposizione ha il suo significato, ma non si deve pensare
che il divario dipenda semplicemente da una maggiore bravura degli alunni (e insegnanti) degli altri paesi: in realt sono a confronto prestazioni molto diverse, sia per
modalit di esecuzione, sia per finalit.
l l bene sapere, insomma. che quella del tema. con le sue ben note caratteristiche,
una tradizione spiccatamente italiana. l l E l Non questo dato di per s che deve
preoccuparci; l l E2 ma certamente dobbiamo identificare chiaramente gli aspetti di
tale peculiarit per poter dare un giudizio sulla validit e sul rendimento di un tipo
di prestazione sul quale si fa cos forte affidamento per la preparazione e, fatto non
secondario, per la valutazione dei nostri alunni. l l E l (Sabatini, 2001, p. 91 )
167
Ottavo ese m p i o
g.
Li n guistica d e l testo
Qui l'enunciato El, che apre il secondo capoverso, sta in una relazione di
riformulazione riassuntiva con tutto il capoverso precedente. n suo valore
riformulante gli permette di fare da background nei confronti della sequenza
concessiva seguente, la quale, tramite l'enunciato dominante E3, lancia l'o
biettivo specifico di tutto l' intervento, cio la disamina della peculiarit del
tema scolastico nella tradizione italiana.
L'architettura logica che caratterizza sequenze di enunciati che costituisco
no un testo, e che stata illustrata finora, applicabile anche ai movimenti
testuali, come mostrano questo esempio e il paragrafo 3 del capitolo 6, a cui
nnvramo.
5. L'architettura logica del testo: la configurazione delle unit informative
interne all'enunciato
Per quanto riguarda gli enunciati, il testo composto da tre unit, in cui E2
(La prima regola e mangiare poco) occupa una posizione dominante. Questo
accompagnato da due enunciati subalterni: El, che sta con E2 in una rela
zione di background, ed E3 che intrattiene con E2 una relazione di motiva
zione. L'enunciato E3 si articola al suo interno in tre unit informative, una
in primo piano, che abbiamo chiamato "nucleo" ( Tutti gli studi degli ultimi
vent 'anni indicano che la restrizione calorica [ . . ] causa una diminuzione delle
malattie gravi come il cancro) il diabete) le malattie cardiovascolari e neurodege
nerative) , e due sullo sfondo : vale a dire la riduzione significativa delle calorie
che introduciamo nel nostro organismo tramite il cibo e l'Alzheimer ad esempio.
.
(2r6) Il Tutti gli studi degli ultimi vent'anni indicano che la restrizione calorica, l
vale a dire la riduzione significativa delle calorie che introduciamo nel nostro orga
nismo tramite il cibo, / U isfondo causa una diminuzione delle malattie gravi come il can168
(217) Il Maria, l che di solito una persona affabile, ;ul sfondo in questo periodo
piuttosto scontrosa. ;ul nucleo //E l Meglio non invitarla. // E 2
Pri m o ese m p i o
L'unit di sfondo, che sta in una relazione di opposizione con quella nucleare,
significativa per tratteggiare la personalit di Maria, ma secondaria riguardo
al movimento logico che caratterizza la sequenza. Se scegliessimo una formula
zione che la mette in primo piano, otterremmo infatti un testo non coerente:
(2r8) #Il Maria, l che in questo periodo piuttosto scontrosa, ;u!Sfondo di solito una
persona affabile. / U inucleo Il E r Meglio non invitarla. // E 2
g.
Li n guistica d e l testo
( 2.20) Delle 6.ooo lingue mondiali, meno di 300 posseggono una tradizione scritta
vera e propria; insomma, solo il 4% delle lingue usate dai nostri contemporanei co
nosce una versione parlata e una versione scritta.
Perch ? La risposta semplice. l l l il parlare un'attivit naturale dell'uomo, lumucleo che
ciascun essere umano apprende spontaneamente per imitazione, lmsrondo senza che nessu
no gliela insegni. lmsfondo l lE l Lo scrivere, viceversa, una tecnica artificiale, lmnucleo che, l
nelle scritture alfabetiche come la nostra, lmsfondo consiste nel tradurre con alcuni se
gni convenzionali [ . . . ] i suoni della lingua parlata. l ulsfondo l l El dunque necessario
che qualcuno [ . . . ] ci insegni a scrivere, 1 umudeo - cio a produrre determinati segni per
determinati suoni, lmsfondo e a leggere, l _m nucleo cio a saper interpretare quali suoni
quei segni rappresentano. l u lsfondo l l E J (Dardano, Giovanardi, 2001, p. r )
Tali unit nucleari sono via via specificate dalle unit di sfondo, che rendono
la spiegazione pi esplicita e precisa, senza tuttavia intaccare l'architettura
principale proposta in ( 22I) . In particolare, viene specificato che cosa si in
tenda precisamente per leggere e scrivere in una scrittura che, come quella
italiana, alfabetica.
Arricc h i m e nto
170
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
(222) l l l L'evoluzione fonetica avviene secondo leggi precise, 1 umudeo che merito
della scuola neogrammatica, l alla fine dell' Ottocento, l ul sfondo aver individuato e
descritto con rigore scientifico. lu, sfono l l E l Tuttavia non si tratta di leggi incontro
vertibili. l l El (Ferrari, 2005, p. 265)
Questo esempio mostra peraltro bene come i vari tipi di specificazione offerti
dalle unit di sfondo possano collegarsi gli uni con gli altri, creando vari livelli di
profondit: la specificazione enciclopedica e merito della scuola neogrammatica
aver individuato e descritto le leggi dell'evoluzionefonetica a sua volta precisata
dall'indicazione temporale allafine dell'Ottocento. Un altro esempio di arric
chimento logico sullo sfondo informativo del testo dato dal seguente brano:
(223) l l [ . . ] gli adolescenti finalmente spiegano perch se ne sono andati. l l E l l E
ci che emerge, l al di l delle apparenze di un mondo dove il conflitto tra genera
zioni sembra scomparso, e le case sono aperte, e la sessualit ammessa, l u !S fondo che
la radice invece tutta l, lmnudeo nel rapporto tra genitori, figli e regole. l uiSfondo l l El
("la Repubblica", s febbraio 2013)
.
n movimento di specificazione
Se l'eccezione sullo sfondo (se non per qualche bizzarria) fosse presentata co
me enunciato a s stante, il lettore si aspetterebbe un suo approfondimento,
una sua illustrazione o esemplificazione; non si accontenterebbe di una sem
plice menzione. Una formulazione come la seguente chiede una prosecuzio
ne del discorso, o una specificazione del tipo di cui qui non ci occupiamo:
(n s) Dall' inizio del secolo XVI, comunque, l'uso scritto dei dialetti non pi entra
to nello spazio di altro genere di scrittura che non fosse la letteratura. Fatta eccezio
ne di qualche bizzarria.
171
S e m plice evocazi o n e
Li n g u istica d e l testo
Contro llo
g.
di storia. l l Sulla validit del primo principio ci siamo soffermati gi nel para
grafo precedente. l l E l Venendo al secondo, l che ogni lingua racchiuda una de
t erminata conoscenza del mondo e quindi sia un capitale utile per tutti e da non
disperdere, l msfondo diventa subito una nozione evidente e basilare se solo si riflette
sul nesso strettissimo tra lingua e pensiero. 1 unucleo l l El (Sabatini, 2001, p. 1 27)
(226) l l [Sono inclusi] i tre linguaggi settoriali che hanno pi evidente ricaduta nella
lingua corrente e che quindi pongono continuamente problemi di riformulazione e
divulgazione : quelli relativi a medicina, diritto, burocrazia. l l E l significativo che, l
in particolare nell'ultimo caso, l u"fondo siano sorte recentemente numerose iniziative
di "riscrittura" di testi. l ul nucleo l l E2 (Serianni, 2.003, p. 9)
I d e ntificazione
( 22 7) l l l Credo che per rendersi conto dei diversi problemi che riguardano la
sordit si debba classificarla (come stabilito dall ' Organizzazione mondiale del
la sanit) in media, grave, profonda e che, l nell'ambito di questa classificazio
ne, l u "fondo si debbano poi dividere le sordit di tipo trasmissivo [ ... ) da quelle
neurosensoriali. l m nucleo l l E ( ivi, p. 105)
Solitamente, una tale soluzione espressiva viene preferita alla scelta di un sem
plice connettivo ( per esempio, di conseguenza nel primo caso, tuttavia nel se
condo ) perch, oltre a indicare la relazione logica, permette un importante
arricchimento informativo, come mostra il seguente ampliamento di (232):
(233) l l andata cos. l l E l E, l nonostante abbia mille altri motivi per essere offe
so, ; msfondo (Q fl tentO . ;umucleo l l E2.
(228) l l l Nettuno, l pianeta del contatto con l'essenza emozionale, l msfondo un pro
tagonista del mese. l ul nucleo l l E l Si trova in Pesci [ . . . ) . l l H Molte energie saranno spese
a favore di ideali umanitari e altruistici, e presteremo maggiore ascolto e attenzione
ai bisogni della collettivit. l l El ("Starbene", febbraio 2013)
L'esempio (229) mostra invece l' impiego di un'unit sullo sfondo con fun
zione specificativa per ricordare un' informazione data in precedenza, facili
tando cos la lettura:
(229) Il nostro ragionamento deve rispettare tre principi: a ) qualsiasi idioma
posseduto da un individuo svolge per lui una particolare funzione ; b) qualsiasi
idioma racchiude un capitale di conoscenza; c) qualsiasi idioma un documento
173
172
G e ra rc h i e
ed esp ressi o n e
l i n g u istica
g.
Li n g u i stica d e l testo
Si noti che dell'assenza di una vera subordinazione sin tattica, tra le altre cose,
sono sintomatiche in ( 237) l'appartenenza di reggente e pseudosubordinata a
due tipi di frase diversi (interrogativa e dichiarativa) e in ( 23 8) l' impossibilit
della pseudosubordinata di essere il fuoco di una scissa (239), a differenza di
ci che succede con le "vere" causali ( 240 ) :
(2.39) * perch s i sta sciogliendo l a neve che fa caldo.
(2.40) perch stanco che rimasto a casa.
Il secondo caso in cui il connettivo perch esprime una relazione tra enunciati
illustrato da (241), dove il punto fermo indica la volont dello scrivente di
costruire il suo testo attraverso due enunciati malgrado la presenza di una
connessione sintattica :
(2.41) l l Lui non l o invito. l l El Perch polemizza troppo. l l E l
Lega m i
tra u n it i nfo rmative
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
che predilige altri tipi di introduttori di subordinata, come poich, dato che, sic
come. Il caso della motivazione sullo sfondo illustrato dal seguente esempio :
( 2.42.) l l Partendo dalla totale condivisione dei principi esposti in apertura da Mauro
Negrini, entriamo subito nello specifico campo della storia. l l E l La materia, l proprio
per i suoi caratteri generalizzanti, perch fornisce allo studente le fondamentali cate
gorie spazio-temporali e perch raccoglie al suo interno tante discipline diverse, IUisfondo
forse si presta meno di altre a una strutturazione modulare. 1u mucleo l l El infatti
convinzione diffusa che gli studenti debbano conoscere cronologicamente la succes
sione degli eventi dall' invenzione della scrittura al crollo del Muro di Berlino e oltre.
l l EJ ( Ferrari et al. , 2.0 04, p. 61)
g.
ID.
Detto questo - a parte casi netti come (2.44) - in particolare per quanto
riguarda la distribuzione pre e intrareggente, la generalizzazione piuttosto
solida. Basta pensare che a una domanda che verte su una relazione logica
non si pu rispondere collocando la subordinata in prima posizione o in po
sizione inserita (a meno di scegliere intonazioni molto marcate, ma allora
mutano le gerarchie dell' informazione, e il test non pi valido) :
La d i m e n s i o n e logica d e l testo
P RAN D I M .
9 1 4-22.
Torino.
ROMANO s.
SABAT I N I F.
S E G RE c .
S ERIANNI L.
( 245 ) Perch non inviti Mario stasera ? #Perch polemizza troppo, non lo invito
'
D A C H I LLE P.
DARDANO
Bologna.
F ERRARI A . et al. ( 2004 ) , La lingua nel testo, il testo nella lingua, Istituto dell'atlante
linguistico italiano, Torino.
I D . ( 2 0 0 5 ) , Le trame "logiche" di notiziari accademici, in Id. (a cura di) , Rilievi. Le
gerarchie semantico-pragmatiche di alcuni tipi di testo, Cesati, Firenze, pp. 2 4 5 - 9 0.
ID.
27 1 - 3 .
Zanichelli, Bologna.
F E RRARI A. et al. ( 20o8 ) , L 'interjaccia lingua-testo. Natura e funzioni dell'articola
zione informativa dell'enunciato, Edizioni dell' Orso, Alessandria.
MANN w., T H O M P S O N s.
243- 8 1 .
MAN Z O T T I E .
176
177