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MONETE ITALIANE MEDIOEVALI E MODERNE

IL RITROVAMENTO DI UN QUATTRINO FERRARESE CON LIMMAGINE DI SAN MAURELIO


STANTE, DESCRITTO DA BELLINI E MAI PIU RINTRACCIATO.

UN QUATTRINO FERRARESE
DI LEONELLO DESTE
RITROVATO
N

el 1761 Vincenzo Bellini pubblic il suo fondamentale libro dedicato alla


monetazione ferrarese1. Tra le centinaia di monete illustrate, furono descritti
anche due quattrini del marchese Leonello (1441-1450): entrambi avevano al diritto
lo stemma del comune di Ferrara e al rovescio San Maurelio ma in uno era presente
il solo busto di fronte mentre nellaltro era in piedi col pastorale e benedicente2.
Descrivendo questultimo quattrino il Bellini scrisse che nel rovescio vi st scolpita
limmagine stante di S. Maurelio, intorno alla quale corre la seguente iscrizione: S.
MAVRELIVS. anchessa di rame mischiato con poco argento3
Quando fu pubblicato, oltre un secolo
e mezzo dopo, il volume X del CNI dove
era compresa anche Ferrara, del primo
quattrino, quello col busto del Santo, erano
riportate ben sei varianti e citati numerosi
esemplari (CNI 22-27) mentre del secondo, quello col Santo in piedi, era riportata
la sola descrizione tratta dal Bellini (CNI
28).
Ancora circa settantanni dopo il CNI,
pubblicando la mia monografia sulle monete ferraresi, per il quattrino in questione
dovetti ricorrere al disegno del Bellini4.
Ebbene, finalmente, comparso ora
un esemplare che posso presentare grazie
alla cortesia del proprietario. Ecco la descrizione:
D/

R/

(croce) LEONELV MARCHIO


Stemma di Ferrara
S MAVR EL
Sam Maurelio stante di fronte benedicente con la mano destra e col pastorale
nella sinistra
MI g 0,59 h 9

di Lorenzo Bellesia
lorenzobellesia@libero.it

A sinistra: Pisanello, Ritratto di Lionello


dEste, Bergamo, Accademia Carrara.
Sopra: il quattrino ferrarese ritrovato e il
disegno del Bellini.
V. Bellini, 1761.
V. Bellini, 1761, p. 120, III e IV.
3
V. Bellini, 1761, p. 119.
4
L. Bellesia, 2000, p. 77, n. 10.
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Panorama Numismatico 03/2013

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Purtroppo la moneta non interamente leggibile ma alcuni particolari


confermano la correttezza del disegno del Bellini, specialmente nella forma
delle lettere come la M di MAVR di forma gotica e delle E che sono gi quadrate e non tonde. Queste particolari forme si trovano anche nel ducato di
Leonello e nel quattrino anonimo ma sempre da attribuirsi allo stesso marchese
(Bellesia 9).
Il quattrino ferrarese sicuramente aveva come punto di riferimento quello
bolognese che si era cominciato a battere a partire dal 1406 con, al diritto, le
chiavi decussate, al rovescio San Petronio stante di fronte e benedicente con la
mano destra mentre, nella sinistra, tiene la citt. La moneta aveva un peso di
0,86 grammi e 154 millesimi di lega5.
Sotto le signorie di Filippo Maria Visconti (1438-1443) e di Annibale
Bentivoglio (1443-1446), al posto delle chiavi decussate comparve lo stemma
della citt6.
Sicuramente questi ultimi quattrini furono copiati a Ferrara dove se ne
emisero di due tipi: quello qui presentato e quello comunissimo con la scritta
DE FERARIA al diritto (CNI anonime attribuite a Nicol II 7-13).

I quattrini bolognesi battuti a nome di


Filippo Maria Visconti (1438-1443) e
di Annibale Bentivoglio (1443-1445).
Dalla collezione Rambaldi, Negrini, 28
novembre 2007, lotti 76 e 78.

Bibliografia
L. Bellesia, 2000 - Le monete di Ferrara.
Periodo comunale ed estense, Serravalle.
V. Bellini, 1761 - Delle monete di Ferrara,
Ferrara.
M. Chimienti, 2009 - Monete della zecca
di Bologna, Bologna.

La citt di Ferrara con il castello estense.


5
6

M. Chimienti, 2009, pp. 132 e 69.


M. Chimienti, 2009, pp. 150-151.

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