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Ludovico Ariosto La commedia

Nel corso della sua vita, lAriosto scrisse diverse commedie:


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Alcune di esse vennero scritte sia in prosa che in versi, sebbene le edizioni pi
conosciuti e diffuse fossero quelle in prosa.
Egli si dedic al componimento di commedie per circa venti anni, durante i quali
alcuni suoi componimenti vennero inoltre ripresi e modificati.
Si ispir alle opere di Plauto e Terenzio, adattando gli elementi caratterizzanti i
due autori alle esigenze del suo tempo.

Ariosto da considerarsi come il primo compositore di commedie regolari:


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Scrive, infatti, nel rispetto delle tre unit aristoteliche, utilizzando la lingua
volgare.
Le sue commedie si basano fondamentalmente sui modelli classici:
Sono composte dal prologo e da cinque atti.
Rispettano, come gi detto, le unit di tempo, luogo e azione.
La Cassiara e I Supposti sono due delle sue prime commedie, nelle quali
vengono ripresi i topoi delle commedie plautine come lambientazione e i
personaggi di origine greca:
La prima scritta in prosa e tratta la tematica amorosa.
La seconda, ambientata a Ferrara, si basa principalmente su
equivoci.
Il Negromante e La Lena, invece, sono le sue ultime due commedie, le quali
vengono scritte per in versi:
Nella prima, si parla di una satira di costume nella quale non
compaiono personaggi stereotipati. Parla di un vecchio stregone
che imbroglia la gente facendole credere di poter contattare i
defunti.
Nella seconda, viene portata avanti una profonda critica ai danni
della corruzione della societ ferrarese del tempo, attraverso la
particolarissima trama. Si tratta di una normale donna, proprietaria
di un bordello frequentato da esponenti della vita urbana di
Ferrara.

Tutte le commedie dellAriosto sono scritte in endecasillabi sdruccioli, poich


questultimi riproducevano meglio, a detta dellAriosto, i recitativi delle commedie
classiche.

Niccol Machiavelli La mandragola


Allinterno della Mandragola, scritta nel 1518, Machiavelli fa ampio utilizzo di elementi
tratti dalla tradizione e in particolare dalle commedie di Plauto e Terenzio. Fra questi,
ritroviamo ad esempio:
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Il prologo in versi
Lintreccio amoroso, tratto da Plauto.
Il tema della beffa, che rappresenta il tema principale dellopera sebbene fosse
presente in modo diverso nelle commedie latine.
La presenza di alcuni aiutanti, come Ligurio, il quale rappresenta una sorta di
moderno servus callidus. Questa figura, nelle commedie di Plauto, organizzava
la beffa.

Ci nonostante, numerosi sono gli elementi innovativi introdotti dallautore nella sua
opera:
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Si tratta, innanzitutto, di una satira di costume, poich presenta la societ


contemporanea allautore sotto un punto di vista critico.
Linnamorato non pi caratterizzato dalla passivit, tant che Callimaco
ricco di virt, pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo pur di raggiungere il suo
obiettivo.
La beffa elaborata ai danni di Messer Nicia decisamente sofisticata, studiata in
ogni minimo particolare e sviluppata da una superiore intelligenza.

Allinterno dellopera si muovono diversi personaggi, con caratteri e aspetti differenti


luno dallaltro:
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Messer Nicia:
E sciocco come il Calandrino del Boccaccio, ma
contemporaneamente un personaggio decisamente complesso,
ricco di sfumature e ben lontano dalle maschere plautine.
E presuntuoso e rispetta i titoli accademici, disonesto e
terribilmente attaccato al denaro, violento nei confronti della
moglie, senza morale e caratterizzato da cinismo, gretto e dagli
orizzonti limitati.
Utilizza una lingua vernacolare, ovvero legata al dialetto,
fortemente espressionistica e rozza, che risalta la sua ristrettezza
mentale.
Attraverso il suo personaggio, Machiavelli denigra i suoi
concittadini.
Ligurio:
il tipico eroe machiavelliano, intelligente, astuto, amorale, simile
al personaggio del Principe.
A differenza di questultimo, per, ci che lo spinge allazione una
vile ragion di letto.
Per questo, lautore porta avanti nei suoi confronti un giudizio
morale.
Un'altra differenza con il Principe che Ligurio non deve opporsi e
combattere con la Fortuna, elemento totalmente assente
allinterno dellopera.
Non agisce per avidit, bens per dimostrare la sua superiore
intelligenza.
Fra Timoteo:
il classico rappresentante della corruzione ecclesiastica, motivo
che lo porta ad essere ancora pi laido di Ligurio.
Fa ricorso alla sua astuzia e allarte della parola pur di soddisfare le
sue avidit.
Lucrezia:
lunico personaggio dinamico, che ci viene presentato
indirettamente.
Inizialmente ci viene presentata come estremamente devota,
casta, onesta, mentre al finale dellopera risulta essere diventata
lamante fissa di Callimaco.
Sul suo personaggio sono state proposte varie interpretazioni, tra
le quali il trionfo del naturalismo boccacciano, lo smascheramento
(tutti gli uomini sono malvagi), la duttilit e molti elementi che la

accomunano al personaggio del Principe, tra le quali la sua


capacit di adattarsi alle varie situazioni e al mutare della fortuna.

La rinascita della commedia classica nel 1500


Nel corso del 1500 si assiste ad una vera e propria rinascita del teatro classico, fino ad
allora trascurato e messo da parte:
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Tra le pi note commedie di questo periodo troviamo quelle delle monarca


Rosvita, le quali trattavano tematiche religiose di ispirazione Terenziana.
A partire dal basso medioevo, inizia a diffondersi la Sacra Rappresentazione,
diffusasi in Italia a partire dal XV secolo:
Si trattava di rappresentazioni interpretate da attori che si
fustigavano e recitavano scene e frasi del vangelo durante alcune
le processioni di flagellanti.
A partire dal 1400, invece, nelle corti delle signorie si assistette alla rinascita
della commedia classica:
Si trattava di rappresentazioni teatrali che si rifacevano
essenzialmente alle commedie di Plauto e Terenzio, le quali
venivano tradotte dal latino allitaliano.

Plauto:
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E il primo autore latino del quale ci sono pervenute opere intere.


Fu caratterizzato da una sintesi originale della commedia greca, caratterizzata
da tratti derivanti dalla tradizione popolare della farsa italica.
I suoi personaggi sono delle maschere fisse, motivo che porta il pubblico a
conoscere i personaggi ancor prima che questi salgano entrino in scena. Fra di
loro troviamo:
Il servus:
o Probabilmente la figura pi importante allinterno
della commedia di Plauto.
o Sfacciato, geniale, astuto e ideatore di incredibili
inganni sono le caratteristiche che distinguono questo
personaggio.
o Nella maggior parte dei casi, la commedia ruota
attorno a lui che sempre a conoscenza di tutto o il
primo a conoscere i vari equivoci e gli scambi di
persona.
Il lenone:
o E solitamente il padrone di bordello o lo strozzino.
o Caratterizzato dai suoi continui tentativi di ostacolare
lamore del miles gloriosus per una delle ragazze che
lui offre.
o E un personaggio tratto dalla tradizione greca,
caratterizzato dalla sua antipatia, dal suo carattere
malvagio e detestabili che genera nel pubblico
soddisfazione nel momento della sua sconfitta.
Il senex:
o E il vecchio, spesso incarnazione del padre severo
che invano tenta di ostacolare gli amori
delladulescens.

Allinterno delle sue opere, Plauto fa ampio utilizzo di diversi tipi di trame:
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Una di queste vede come protagonista il servus callidus ed caratterizzata


da una situazione intricata, risolta grazie allingegno di un servo.
Altre sono caratterizzate da scambi di persona o equivoci inerenti lidentit dei
vari personaggi.
Altre ancora sono incentrate sul tema della beffa, nelle quali risalta la comicit
tipica di Plauto, caratterizzate da una serie di scherzi pi o meno innocui attorno
ai quali ruota la vicenda.
Infine, nella tipologia dellAgnizione, la trama viene sciolta attraverso il
riconoscimento imprevedibile dellidentit di un determinato personaggio.

Numerosi sono gli elementi tipici delle commedie plautine, tra i quali:
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Linizio caratterizzato da eventi tragici, spesso e volentieri legati allintreccio


amoroso, ricco di ostacoli causati dalle azioni del senex, nel vano tentativo di
impedire il matrimonio del figlio con lamata.
Alcuni personaggi sono ricorrenti nei suoi componimenti, come le figure degli
schiavi o delle prostitute, spesso bambini abbandonati o esposti nelle piazze in
balia di chiunque.
Allinterno dei suoi lavori, ricorrevano elementi tipici tratti dalla quotidianit
romana, ai quali si aggiungevano Lazzi o Frizzi (Scene di botta e risposta
decisamente comiche caratterizzate da un linguaggio basso-comico,
estremamente popolare).
Il fine principale della maggior parte delle sue commedie, era quello di
intrattenere e divertire il pubblico.

Terenzio:
Terenzio fu un altro importante autore appartenente al mondo classico, il quale scrisse,
a differenza di Plauto, solamente 6 commedie:
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Nonostante questo, possibile notare la sua pesante influenza allinterno del


prologo della Mandragola.
Il prologo era generalmente caratterizzato da un personaggio che recitava un
acrostico, formato dal titolo dellopera rappresentata, con il quale creava una
poesia contenente il riassunto della trama e dellargomento della commedia.
Nelle opere di Terenzio, per, il prologo non aveva questa funzione, poich
lautore ricercava limmedesimazione nei suoi personaggi da parte del pubblico,
al quale intendeva impartire un insegnamento.
Inoltre, il prologo era generalmente utilizzato da Terenzio per difendersi dai suoi
detrattori e dalle critiche pesanti che gli venivano rivolte.

La commedia dellarte
La commedia dellarte si afferma in Italia a partire dalla seconda met del 1500. Alcuni
documenti notarili del 1545 attestano, infatti, la nascita di una compagnia di attori
composta da 8 uomini e 2 donne.
Questo nuovo movimento appena nato, presenta alcuni caratteri distintivi:
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Non presente alcun copione strutturato e completo, ma viene utilizzato dagli


attori un semplice canovaccio.
I personaggi sono delle semplici maschere, delle tipizzazioni umane.
Ogni attore si specializzava nellinterpretazione di un determinato personaggio (
e quindi di una precisa maschera), grazie ai cos detti Generici:
Si trattava di grandi raccolte che contenevano le varie parti
recitate da ognuna maschera nelle varie interpretazioni di una
stessa rappresentazione teatrale.
Contenevano le battute delle varie maschere e venivano
costantemente ampliati e aggiornati ogni qualvolta un attore
trovava una nuova battuta di successo.
In mancanza di un copione ben definito, sostituito da semplici linee guida su ci
che sarebbe accaduto in scena, la recitazione degli attori si basava
fondamentalmente sullimprovvisazione.
Le trame erano decisamente complesse, inverosimili e decisamente ripetitive.
Allinterno delle varie rappresentazioni erano frequenti i Frizzi e i Lazzi, vale a
dire scenette caratterizzate da acrobazie o prove fisiche oppure di scenette
composte di battute argute, pungenti e dalla comicit buffonesca.
Trova le sue radici nei giullari che in tempo medievale allietavano le feste, le
corti e le piazze con le loro battute, le loro esibizioni, il loro modo buffo di
parlare e di vestirsi.

Carlo Goldoni
Goldoni nacque nel 1707 a Venezia, da una famiglia appartenente alla borghesia. Si
laure in giurisprudenza ma, non soddisfatto della sua professione, decise di
abbandonare la sua carriera per dedicarsi alla composizione di commedie, diventando
quindi commediografo:
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Allinterno della sua ideologia, Goldoni rifiutava diversi punti caratterizzanti la


Commedia dellarte:
Innanzitutto la sua comicit buffonesca, i suoi intrecci inverosimili,
le varie tipologie umane rappresentate dalle maschere e,infine, i
lazzi e i frizzi caratterizzanti le rappresentazioni.
Alla luce di queste critiche, egli porta avanti una riforma della commedia,
ispirato dalla cultura illuminista del quale riceve le influenze, dal clima arcadico
e razionalista, caratterizzato dal rifiuto di ogni bizzarria barocca e
dallaspirazione alla semplicit, allordine razionale e alla naturalezza.

Nel realizzare la sua riforma, per, Goldoni si imbatte in alcuni ostacoli:


-

Gli attori:

Il pubblico:

Loligarchia

Erano abituati ad improvvisare, motivo che spinse Goldoni a


modellare le sue commedie sulle peculiarit espressive di ogni
attore.
Per agevolare il cambiamento, scrive inizialmente solo la parte
recitata dai protagonisti principali.
Per abituare gli spettatori alla nuova commedia da lui proposta,
attua la sua riforma in modo graduale, inizialmente mantenendo le
maschere.
Queste maschere, per risultavano vuote allinterno, ovvero
private di quel carattere distintivo che le caratterizzava. Ad
esempio, pantalone non rappresentava pi lavidit, bens il
mercante.
Cos facendo, il pubblico vedeva rappresentati a teatro gli elementi
e i tratti tipici del mondo reale e della quotidianit.
al potere:
Il principale potere di questultima era la sua facolt di attuare la
censura.
Per evitare questo, Goldoni fece si che quando si rendeva
necessario rappresentare la classe aristocratica, venisse fatto
riferimento ai barnaboti o che venissero ambientate le commedie
in altre citt.

Allinterno delle sue commedie, volendo rappresentare quanto pi realisticamente il


mondo che lo circondava, Goldoni utilizza principalmente i vari dialetti caratterizzanti
le varie regioni:
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Ci nonostante, vivendo dalle rendite delle sue rappresentazioni, aveva la


necessit di piacere al pubblico e di essere compreso da quante pi persone
possibile.
Per questo motivo inizia a scrivere anche in Italiano, sebbene non si tratti della
lingua ufficiale ma di un Italiano convenzionale, utilizzato dagli abitanti delle
varie regioni per parlare tra di loro.
Questa lingua era decisamente meno ricca ed elegante dellItaliano ufficiale,
motivo che spinse Goldoni ad arricchirla notevolmente attraverso limplemento
di parole ed espressioni provenienti dai vari dialetti.

La Locandiera
La locandiera rappresenta una tappa fondamentale allinterno della riforma della
commedia attuata da Goldoni:
-

Lopera ambientata a Firenze, motivo che porta lautore ad usare il fiorentino


per una migliore caratterizzazione dei suoi personaggi.
Non presente, al suo interno, il personaggio del prologus, il quale in
contrapposizione alle opere classiche viene sostituito da una prefazione:
Lautore spiega linsegnamento morale della commedia, il quale
consiste nellistruire gli uomini sul non cedere alle arti di seduzione
delle donne.
Ovviamente, il vero obiettivo dellautore nel componimento di
questa commedia era rivolgere una critica alle diverse classi sociali
del capoluogo veneto.

Allinterno della prefazione, lautore fa inoltre riferimento ad alcune


tecniche attraverso le quali proceder alla riforma della commedia.
Goldoni, nella stesura dellopera, riprende quelli che sono elementi tipici della
tradizione:
Fra questi presente la beffa, che si configura per come una
rivalsa di classe piuttosto che come una semplice rivalsa sessita.
Vengono ripresi anche i personaggi e le maschere tipici della
commedia dellarte, sebbene rivisitati secondo lideologia
dellautore.
Ripresi sono inoltre i lazzi, vale a dire le scene caratterizzate da
prove o esibizioni fisiche come i duelli o il finto svenimento di
Mirandolina.
Ci nonostante, numerosi sono anche gli elementi innovativi introdotti da
Goldoni:
Prima fra tutte e la caratterizzazione dellopera come satira
sociale, elemento che accomuna la commedia alla Mandragola di
Machiavelli.
Inoltre, come gi detto, le maschere vengono sostituite da caratteri
unici e irripetibili, inseriti in un preciso ambiente sociale.
Infine, vengono rappresentate tutte le classi sociali dellepoca.

Allinterno della Locandiera si muovono e interagiscono tra di loro diversi personaggi:


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Il Marchese di Folipopoli:
Appartenente alla nobilt decaduta che pretende di godere dei
vecchi privilegi.
Il Conte di Albafiorita:
Rappresentante della nobilt di recente acquisto, il quale cerca di
compensare il suo senso di inferiorit rispetto alla vecchia nobilt
ostentando la sua ricchezza.
Il Cavaliere di Ripafratta:
Rappresentante della nobilt arrogante, disprezza i suoi subalterni
e serba un profondo odio verso il genere femminile
Mirandolina:
Membro della piccola borghesia.
Vengono presentati i suoi pregi (Buona massaia, attiva,
intelligente) e i suoi difetti (attaccamento al denaro, cinismo, arte
della seduzione e fascino usati con il fine di attrarre clienti, finge di
prostituirsi per ottenere favori).
Fabrizio:
Rappresentante del proletariato, aspira al miglioramento della
propria classe sociale attraverso la sua unione in matrimonio con
Mirandolina.
Ortensia e Dejanira:
Appartenenti ad una delle compagnie di attori, funzionali al motivo
della recita allinterno dellopera.

Allinterno dellopera si verifica quindi il fenomeno del teatro nel teatro:


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Mirandolina recita spontaneamente una parte per sedurre il cavaliere, ordendo


la sua beffa.
Ortensia e Dejanira si cimentano nella recitazione in modo artificioso,
espediente usato dallautore per rivolgere la sua critica alla Commedia dellarte.

Vittorio Alfieri
Vittorio Alfieri viene considerato uno tra i pi grandi intellettuali italiani del 1700:
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Nacque nel 1749 ad Asti, da una famiglia nobile fedele alla casata dei Savoia.
La sua appartenenza allaristocrazia risulter fondamentale per comprendere il
tipo di educazione che lautore ricevette durante la sua vita.
Effettu degli studi tecnici presso laccademia militare di Milano ma, dopo
essersi diplomato, viaggi per cinque anni visitando le varie capitali europee.

Per sfuggire alla realt del suo tempo decise di intraprendere la strada letteraria,
rifugiandosi al suo interno:
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Per poter comporre opere letterarie, per, aveva bisogno di una formazione ben
precisa, motivo che lo spinse a formarsi come autodidatta.
Inizia la sua formazione concentrandosi sulle opere classiche, terminando
questultima con lanalisi e lo studio del greco e del latino (generalmente
avviene il contrario).

Sebbene dovesse essere intriso di cultura illuministica, anticipa elementi tipici del
preromanticismo e del romanticismo stesso.

Nonostante questo, non condivide alcuni degli elementi dellilluminismo:


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Freddo razionalismo:
Secondo Alfieri soffoca il forte sentire, imbriglia i sentimenti umani
impedendo alluomo di comporre alta letteratura o di creare opere
darte.
Critica delle religioni:
Non era un uomo religioso nel senso comune del termine, ma
nonostante questo era caratterizzato da un profondo spirito
religioso.
Ottimismo illuminista:
Alfieri era decisamente pessimista, poich sosteneva che luomo
non potesse migliorare la propria condizione, in contrapposizione al
pensiero illuminista.
Mentalit borghese:
LAlfiere vi contrappone laristocrazia, del quale membro, poich
la classe borghese non capace di perseguire alti ideali.
Cosmopolitismo:
Viene contrapposto dallAlfieri allindividualismo e allesaltazione
dei valori nazionali.
Egalitarismo:
Contrapposto dallAlfieri alle individualit eroiche. Egli sosteneva
che il popolo gregge e nemmeno la cultura avrebbe potuto
mai liberarlo da questa condizione di schiavit.

LAlfieri, inoltre, bolla come tiranniche tutte le forme di governo a stampo monarchico:
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Questa sua decisa posizione era dovuta al fatto che non sopportava che venisse
imposto un qualsiasi limite alla libert umana.
A livello politico, inoltre, veniva considerato un anarchico.

Alla sua fase critica (distruens), per, lAlfieri non fa corrispondere una fase
costruttiva (costruens).
Risulta essere animato da due forze, il titanismo e il vittimismo.
Si sente estraneo al suo secolo, poich anticipa la nuova mentalit romantica, e
si rifugia per questo nella sua interiorit.

Scrisse diverse opere, tra le quali ritroviamo le Opere Politiche:


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Della tirannide:
Allinterno dellopera si sostiene che tutte le forme di monarchia
sono delle tirannidi alle quali luomo deve necessariamente
ribellarsi attraverso:
o Il ritiro dalla vita socio-politica.
o Il suicidio.
o Luccisione del tiranno.
Lunico uomo che in questi modelli di governo pu essere
considerato libero il tiranno stesso:
o Viene criticata laristocrazia, base dello stesso potere
tirannico.
o Rivolge una critica anche alla casta militare, poich
opprime i sudditi.
o Infine, anche la classe ecclesiastica subisce un
giudizio, poich educa allobbedienza.
Del principe e delle lettere:
Al suo interno la letteratura (massima espressione di libert) viene
preferita allazione, poich il poeta, cantando leroe, esterna le sue
azioni.
Misogallo:
Si manifesta un profondo odio contro i Francesi, contro la
Rivoluzione e contro i principi illuministici.
Vengono difesi i privilegi dellaristocrazia, lunica che dovrebbe
esercitare il potere politico.
La monarchia viene considerata come il male minore se
paragonato a tutti gli altri.
Si tratta di un prosimetron, ovvero di un connubio tra prosa e
versi.
Si augura che un giorno lItalia possa risorgere diventando libera e
unita.

Nel corso della sua vita, lAlfieri scrisse anche alcune tragedie:
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Alfieri scelse questo genere letterario principalmente per due motivi:


La necessit di esprimere il suo titanismo tramite la
rappresentazione di unumanit eroica.
Il desiderio di affermarsi in campo letterario, ottenendo risultati
ragguardevoli.
Rispetta le tre unit aristoteliche di tempo, luogo e azione che creano una
struttura tragica tesa ed incalzante.
Elimina le cos dette lungaggini delle tragedie di Corneille e di Racine, che
smorzavano il pathos, sostituendo inoltre il verso alessandrino in rima baciata
con lendecassillabo.
Inserisce un numero limitato di personaggi principali, tra cui si crea il conflitto
tragico.

Sviluppa uno stile conciso, essenziale, ricco di battute brevi, antimusicale, in


perfetta simmetria con i conflitti che venivano rappresentati:
Usa espedienti retorici come inversioni, variazioni ritmiche,
antitesi, ossimori, chiasmi, enjambement e luso frequente della
punteggiatura (che causa la frammentazione del verso).
Prevalgono i suoni e gli scontri consonantici.
Utilizza un lessico classicheggiante per conferire sublimit allopera e dare
ordine al suo mondo interiore tormentato e passionale, in una sorta di catarsi.

Vari sono i temi esposti e trattati allinterno delle tragedie alfieriane:


-

I personaggi sono tratti dalla storia antica e moderna, oltre che dai miti classici.
I protagonisti delle sue opere sono in preda a passioni travolgenti come odio,
amore, ira e vendetta. Sono inoltre caratterizzati da un profondo desiderio di
affermazione del proprio io oltre ogni limite (Titanismo + Vittimismo)

Questo sistema caratterizzato dallopposizione di titanismo e vittimismo, entra in crisi


con il Saul:
-

Saul era un re di Israele, ormai uomo vecchio e impotente, il quale vorrebbe


riacquistare la forza e la sicurezza di un tempo, superando i limiti imposti dalla
natura umana:
Sebbene sia consapevole di dover cedere lo scettro a David, suo
genero, non si capacita del fatto di doverlo fare.
Viene sconvolto da un profondo tormento interiore, che viene proiettato
(Attraverso le influenze del suo consigliere Abner) allesterno, sottoforma di
scontro titanico inizialmente contro David e, successivamente, contro Dio.
Alla fine dellopera si rende conto di essere nemico solamente di se stesso,
riacquistando lucidit e decidendo di intraprendere la strada del suicidio come
unica soluzione.

Dopo due anni di silenzio, lAlfieri pubblica la Mirra:


-

La protagonista (Mirra) non un eroina classica, bens una donna semplice,


consumata da un conflitto di coscienza:
Prova da un lato un sentimento incestuoso nei confronti del padre.

Atto II Scena I Saul


In questo estratto dellopera viene rappresentato il dialogo tra Saul e Abner, suo
consigliere, il quale permette di conoscere le ansie e le paure dellanziano sovrano:
-

La scena ambientata alla vigilia del conflitto contro i filistei.


Questo dialogo rappresenta un punto fondamentale per lintera opera, poich
viene presentato il personaggio principale.
E inoltre emblematico ed esemplificativo dello stile utilizzato dallautore
nellopera.

Il brano caratterizzato dal continuo alternarsi di momenti di lucidit e momenti di


pura follia o di delirio allinterno del personaggio di Saul:

Abner sfrutta le debolezze e i momenti irrazionali del suo sovrano per mettere in
cattiva luce David e il sacerdote Samuele.

Lo stile decisamente classicheggiante, caratterizzato dai vari espedienti retorici tipici


dellAlfieri:
-

Luso di proposizione interrogative ed esclamative, di interiezioni e luso


particolare della punteggiatura contribuiscono a delineare il carattere e
linteriorit di Saul, fortemente frantumata e caratterizzata da continue
contraddizioni.
Saul, nel corso del brano, sembra portare avanti una sorta di monologo
interiore.
La lotta titanica che impera nellinteriorit del vecchio sovrano racchiusa nelle
continue antitesi e nei vari espedienti retorici che emergono nelle battute
dellanziano sovrano.

Romanticismo
Si tratta di una corrente culturale diffusasi a partire dal 1800, attraverso lintroduzione
di una vera e propria rivoluzione sia tematica che stilistica:
-

Per quanto riguarda lo stile:


Era caratterizzato dalla mediocrit, da un linguaggio quotidiano,
prosaico.
Obbiettivo primario era ottenere loriginalit, la spontaneit,
lautenticit e la libert a livello espressivo.
Si verifica una rottura con il sistema dei generi.

Per quanto riguarda le tematiche:


Si predilige loscurit, la malinconia, lirrequietudine in ci che
viene raccontato.
Viene fatto riferimento alla mitologia nazionale con vari riferimenti
alla produzione popolare.
Aumenta limportanza assunta dal sentimento, dalla passione
dallirrazionalit allinterno delle opere.
Il Medioevo rappresenta lepoca di riferimento degli autori di
questo periodo, mentre la borghesia diventa il principale referente.

Oltre che al neoclassicismo, il romanticismo si contrappone anche allilluminismo:

Romanticismo

Illuminismo

Sentimento, fantasia e irrazionalit


Spiritualit e religiosit
Storicismo
Pessimismo
Sfiducia nel progresso

Nazionalit
Letteratura come espressione

Ragione
Ateismo, materialismo e deismo
Antistoricismo
Ottimismo
Fiducia nel progresso e nella
scienza
Cosmopolitismo e Universalismo
Letteratura in funzione dellutilit

soggettiva e autonoma della


societ e della politica.
Realt inconsce e soprannaturali

sociale
-

Realt fenomenica

Alla rivoluzione culturale romantica si accompagnano determinate eventi storici:


-

Rivoluzione

Rivoluzione

americana e Rivoluzione francese:


Crollo della monarchia assoluta.
Principio della sovranit del popolo.
Industriale:
Nuova illimitata fiducia nel genere umano e nelle sue capacit.
Nascita di nuove classi sociali come borghesia e proletariato.
Le citt diventano industrializzate e il lavoro si spersonalizza,
diventando alienante.
Nasce la borsa, accompagnata dallo sviluppo di una politica
economica di stampo capitalistico.
A loro volta, questi eventi, generano delle conseguenze:
Forti tensioni sociali.
Crisi che si ripetono ciclicamente.
Contaminazione della natura.

Il fenomeno romantico si sviluppa in diverso modo tra lItalia e lEuropa:


In Italia
-

Ragione e aderenza al vero


Ottimismo e slancio patriotico
Letteratura con funzione politico
sociale
Lintellettuale assume un ruolo
allinterno della societ
Assenza di riferimenti alla
mitologia

In Europa
-

Irrazionalit a livelli estremi


Pessimismo
Soggettivismo ed evasione dalla
realt
Emarginazione e declassamento
dellintellettuale
Mitologia nordica precristiana

Queste differenze sono dovute, principalmente, alle condizioni di estrema arretratezza


e differenza rispetto al continente nelle quali lItalia si trova:
-

Livello politico:
Non era presente ununit nazionale.
Il territorio era suddiviso in tanti piccoli stati a dimensione
regionale.
LAustria possedeva legemonia sulla penisola.
Livello economico:
Era assente un carattere comune.
Prevaleva lattivit agricola e le industrie erano soggette a leggi
protezionistiche.
Livello sociale:
Non era presente una moderna classe borghese che fosse capace
di svecchiare le istituzioni.
Mancanza di un proletariato.
Livello civile:
Gli italiani non erano consapevoli di appartenere ad un unica
nazione e ad un unico popolo.
Era totalmente assente una vera e propria opinione pubblica.

Il romanticismo, in Italia, nasce ufficialmente nel 1816 con la pubblicazione di un


articolo su una rivista italiana da parte di Madame de Stael:
-

Si trattava di una polemica contro i classicisti, i quali sostenevano la diretta


discendenza della cultura italiana da quella latina.

In contrapposizione a questultimi, nasce nel 1818 il Conciliatore, fondato da un


gruppo di intellettuali romantici, una sorta di copia de Il Caff:
-

Nasce una letteratura popolare:


Doveva poter interessare un pubblico sempre pi ampio.
Era necessario abbandonare la mitologia classica in favore di
maggiori riferimenti alla realt contemporanea, attraverso lutilizzo
di un linguaggio meno aulico.
Si tratta di una letteratura che ispira al vero:
Doveva rivelarsi utile sul piano civile, politico e morale.
Era necessario rifiutare lirrazionalit, lanarchia formale e i vuoti
formalismi dei classicisti.
Si crea una continuit tra Illuminismo e Romanticismo italiano:
Ad esempio, sia il Conciliatore che il Caff avevano lobbiettivo di
creare opinione pubblica.
Nonostante questo, erano presenti delle differenze tra romantici italiani e
illuministi:
Profondo senso della storia e un referente pi ampio.
Concetto di nazione e rifiuto del dispotismo illuminato.

Alessandro Manzoni
Lobiettivo principale dellautore era la ricerca della verit e il modo con cui
raggiungerla. Per lui, al bello corrispondeva il vero:
-

Egli indaga il rapporto tra vero storico e vero poetico, tale che si verifica un
intreccio stretto tra poesia e storia.
Manzoni era in possesso di una particolare visione storica:
Decisamente pessimista, sosteneva il trionfo dellingiustizia e del
male.
Rifiuta la storia ufficiale intesa come la celebrazione dei grandi
personaggi dellantichit.
Sposta il suo interesse sui poveri e sui vinti.
Sostiene un metodo di lavoro che proceda con la ricostruzione
politica, sociale, economica e culturale dei vari periodi.

Manzoni, oltre che ad alcune odi, si dedic alla composizione di due tragedie:
-

LAdelchi:

Prima di procedere con la stesura dellopera stessa, procede con la


ricostruzione storica del periodo nel quale ambientato il lavoro.
Allinterno di questultima possibile riscontrare una marcata
visione dicotomica della realt, accompagnata dalla
contrapposizione di personaggi cinici a personaggi ideali.

presente il rifiuto delle tre unit aristoteliche, tant che


allinterno dellopera si assiste al continuo confronto tra presente e
passato
Lelemento innovativo rappresentato dallinserimento e dal
ripristino del coro, sebbene nellopera manzoniana la sua funzione
sia esprimere lopinione dellautore, in netta rottura con la
classicit.
Nel coro dellatto 3, lautore tratta la tematica (definibile contemporanea) delle
esigenze del momento, esprimendo la sua opinione riguardo il risorgimento:
Utilizza il dodecasillabo, in modo da creare una musicalit pi
cadenzata, trattandosi di una lirica patriotica.
La cadenza viene ottenuta anche tramite diverse figure musicali e
tramite la rigorosa divisione in senari in due parti.
Ricorre ad un lessico che possibile definire classicheggiante,
caratterizzato da continue antitesi.

Il cinque maggio
Si tratta di unode scritta in occasione della morte di Napoleone:
-

Nonostante questultimo rappresenti il personaggio principale dellopera,


questa non indirizzata allimperatore francese.
A incipit del componimento lautore riprende lode classica, ricorrendo alla
similitudine per descrivere le emozioni del mondo in reazione alla morte di
Napoleone.
Successivamente, Manzoni dice che non scrisse poesie per celebrare Napoleone
fino a quel momento, differenziandosi da altri intellettuali.
In sintesi,successivamente, ricorrendo alla metonimia e al climax riassume
quelle che furono le conquiste di Napoleone:
Con la metafora del tuono e del fulmine, intende simboleggiare la
rapidit con la quale il brillante generale progettava e realizzava le
sue imprese.
Lautore si chiede se tutte queste vicende rappresentino la vera
gloria, astenendosi momentaneamente dal rispondere e lasciando
ai posteri lardua sentenza.
Vengono poi ricostruite la giovinezza e la maturit del sovrano francese.
Egli si diede un nome che assunse una rilevante importanza nello sbocco storico
a cavallo tra due secoli.
Ricorre nuovamente alla similitudine per descrivere le emozioni e le sensazioni
provate da Napoleone durante il suo esilio nellisola di SantElena, nella quale
trascorse le sue giornate allinsegna dellozio o tentando, invano, di scrivere le
sue memorie.

Successivamente, Manzoni immagina che la morte di Napoleone sia avvenuta in grazia


di Dio:
-

Egli ipotizza che il generale francese si sia pentito dei suoi peccati e grazie alla
sua fede abbia ottenuto laccesso al regno celeste.

Centrale nel componimento la domanda Fu vera gloria?:


-

La riflessione dellautore, infatti, si sofferma in particolare sul termine gloria.


Di conseguenza, il suo scopo principale non la celebrazione del defunto
imperatore.

Sebbene sembri che questa domanda rimanga senza risposta, lautore fornir la
sua risposta verso la fine del componimento.
Sostiene, infatti, che le conquiste di Napoleone non rappresentino la vera gloria
ma che, addirittura, siano nulla in confronto alla gloria ricevuta tramite
intercessione di Dio.

Lode assume quindi una funzione didascalica e religiosa:


-

Manzoni, come gi detto, non vuole celebrare Napoleone, bens presentarlo


come esempio di falsa gloria.
Lintero componimento, infine, si caratterizza per lalternanza di vero storico e
verosimiglianza.

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