You are on page 1of 2

Il compendio del Catechismo della Chiesa cattolica

Un Catechismo completo e ben fatto cera gi da tredici anni; perch la


necessit di un compendio?
Se vero che nei contenuti esso non aggiunge nulla al testo pi ampio
del 92, esso rappresenta tuttavia, secondo le parole del Santo Padre,
una sintesi fedele e sicura destinata a tutte le persone, credenti e non
credenti, al fine di abbracciare in uno sguardo dinsieme lintero
panorama della fede cattolica.
Daltra parte anche vero che il Catechismo del 92 un discreto
volume le cui dimensioni possono scoraggiarne la lettura da parte dei
meno volenterosi o di chi ha tanti impegni, ma la Chiesa deve pensare a
tutti e salvare tutti, perci giusto laver scelto uno strumento agevole
che consenta a chiunque di accostarvisi.
Ma quali sono le caratteristiche che fanno di questa versione in sintesi un testo nuovo rispetto al
precedente?
In primo luogo lutilizzo del genere dialogico, strutturato in domande e risposte, un po come nel
vecchio catechismo di Pio X sul quale molti di noi, ed anchio, avevamo appreso da piccoli la
dottrina cattolica. Come commentava a proposito un bravo giornalista del Foglio, allindomani della
pubblicazione del Compendio, la superbia dell'uomo contemporaneo una patina superficiale sotto
la quale in realt brulicano le domande pi semplici ma fondamentali sulla vita, sulla morte, sulla
verit. Le risposte a queste domande le conosce solo la Chiesa: se non le fornisse commetterebbe
una imperdonabile omissione. Inoltre la forma adoperata favorisce la memorizzazione dei contenuti
e concorre ad abbreviare notevolmente il testo.
Ledizione rilegata, bella, solida, in modo da poter resistere nel tempo e in due formati, uno pi
piccolo, tascabile ed economico, laltro leggermente pi grande e adatto per chi ha la vista un po
meno buona; insomma disponibile per tutte le categorie di persone.
Ma una novit particolare del testo quella di essere corredata da una serie di immagini sacre, a
colori, che si inseriscono dinamicamente nel testo, costituendo con le didascalie riportate sul retro,
parte integrante della catechesi. Oggi, nella civilt dellimmagine, abbiamo un po perduto il senso
di ci che essa rappresenta per la fede; limmagine sacra pu a volte esprimere molto pi della
parola, dal momento che oltremodo efficace il suo dinamismo di comunicazione del messaggio
evangelico. Limmagine in particolare aiuta la contemplazione. La prima immagine del Catechismo
il Cristo Pantocrator in una celeberrima icona del monastero del Monte Athos: basta fermarsi un
po a guardarla per cogliervi la bellezza e la luce della Verit che emana dal Signore. Limmagine
sacra serve proprio a questo, ad introdurci pian piano, senza nemmeno accorgercene, alla preghiera
contemplativa.
Ma le immagini del testo, che riproducono importanti capolavori di arte sacra, servono anche ad
evocare in modo particolare la bellezza. Dio bellezza e lopera della creazione ne riflette bene
lessenza. E anche questa cosa oggi noi labbiamo un po dimenticata, in un periodo della nostra
storia nel quale da tante parti fa invece irruzione il brutto (basti ascoltare le notizie di cronaca dei
nostri telegiornali!). Non a caso in greco la parola kals riferita al Signore nel Vangelo di

Giovanni - significa sia bello che buono e la verit della dottrina cattolica riassunta nel compendio
risplende anchessa di questa bellezza.
In appendice al testo si trova infine una raccolta di ventitr preghiere della tradizione cristiana,
quasi tutte con la corrispondente traduzione in latino (vi figurano anche due bellissime preghiere
della tradizione bizantina e siro-maronita). Potremmo domandarci a questo punto perch il latino?
E bene ricordare che in un mondo nel quale si sentita sempre pi (e giustamente) lesigenza di
una lingua universale come linglese nellambito del profano, il latino e rimane la lingua
universale dei sacro, senza dimenticarci dellimportanza di conservare un patrimonio culturale di
altissimo valore: pensiamo alla bellezza di tanti canti ed inni in latino adoperati nelle celebrazioni di
qualche decennio fa. Del resto, anche la Sacrosanctum Concilium, il documento conciliare sulla
liturgia, non aveva stabilito n labrogazione del canto gregoriano, n delluso della lingua latina.
Purtroppo, si deve osservare che da molte parti si un po perso il senso della bellezza e del mistero
che dovrebbe esservi nella celebrazione liturgica e ci avvenuto anche attraverso una cattiva
interpretazione del concilio. Ma soprattutto, fa piacere recandoci allestero poter pregare in una
stessa lingua a tutti comprensibile.
Grazie a questa appendice il compendio si presenta anche come un piccolo libro di preghiera, da
poter tenere con s; persino la meditazione attenta, calma, delle pagine del catechismo, pu aiutarci
molto e diventare essa stessa preghiera.
Rinnovando linvito ad acquistare il compendio a chi ancora non lavesse fatto, o perch no? a
regalarlo ad una persona cara, vorrei ricordare le parole conclusive del Motu Proprio di Papa
Benedetto, allinizio del testo: leggendo questo autorevole strumento, possa ciascuno, grazie in
particolare allintercessione di Maria Santissima, la madre di Cristo e della Chiesa, riconoscere e
accogliere sempre di pi linesauribile bellezza, unicit ed attualit del Dono per eccellenza che
Dio ha fatto allumanit: il Suo unico Figlio Ges Cristo, che la Via, la Verit e la Vita.
Settembre 2005

You might also like