You are on page 1of 1

LIMITI SOGGETTIVI DEL GIUDICATO MATERIALE/SOSTANZIALE

= individuano la cerchia di soggetti nei confronti dei quali il giudicato sostanziale produce i propri effetti.
Problema emerge essenzialmente in relazione all'efficacia conformativa del giudicato su rapporti dipendenti.
ART. 2909 c.c.: fa stato a ogni effetto tra le parti, i loro eredi o aventi causa

Parti = parti formali del giudizio concluso con sentenza passata in giudicato (attore, convenuto, intervenienti).

Eredi = successori a tit. universale delle parti (inter vivos mortis causa), subentrano in tutti i rapporti giur. del loro dante causa.

Aventi causa (post-giudicato) = terzi che non furono parte formale del giudizio, ma successori a titolo particolare divenuti tali dopo il passaggio in giudicato
della sentenza.
Principio fondamentale: il giudicato sostanziale, di regola, opera tra le parti formali del processo e i loro eredi.
DEROGHE AL PRINCIPIO: IPOTESI ECCEZIONALI E TASSATIVE DI ESTENSIONE DELL'EFFICACIA DEL GIUDICATO SOSTANZIALE AI TERZI.
Ratio: tutela del princ. del contraddittorio (111 Cost. + 101 c.p.c.) + diritto di difesa (24 Cost.)
il giudicato sostanziale vincola i terzi solo laddove espressamente previsto dalla legge.
1. Aventi causa post-giudicato (prima eccezione testuale ex 2909 c.c.) si estende sia in utilibus, sia se sfavorevole.
2. Casi di terzi titolari di rapporti dipendenti a carattere permanente (art. 1595, co. 3 c.c. e subcontratti)
Ipotesi di subcontratto due contratti/rapporti legati da nesso di dipendenza a carattere permanente:

contratto principale

subcontratto: apposito ulteriore contratto con cui, laddove previsto dalla legge o dal titolo, si pu trasferire ad un terzo l'intero o parziale complesso di
diritti, obblighi e facolt derivanti da un contratto principale.
Tipo contrattuale che rientra in una particolare ipotesi di collegamento negoziale.
subcontratto dipende geneticamente e funzionalmente da quello principale: per nascere e svolgersi necessita della perdurante valida ed efficace esistenza del
contratto principale che lo pregiudica. Se cade il contratto principale, cade anche il subcontratto.

Subappalto (1656 c.c.): appaltatore, con il consenso del committente/appaltante, pu subappaltare a uno o pi soggetti l'esecuzione di parte dei lavori, divenendo subappaltante
verso di lui.
Sublocazione (1594 ss. c.c.): locatario/conduttore, con il consenso del locatore, pu sublocare a un terzo subconduttore il bene locato, divenendo sublocatore nei suoi confronti.

ART. 1595, CO. 3 c.c. (Rapporti tra il locatore e il subconduttore): se un processo si svolge solo tra locatore e conduttore (parti del contratto principale), il relativo
giudicato inter alios che accerta la nullit del contratto di locazione o lo risolve per inadempimento, avr effetto anche nei confronti del subconduttore, che non
era parte formale o avente causa.
Quindi, se convenuto dal locatore per la restituzione del bene, il subconduttore non potr eccepire il fatto che egli non stato parte di quel giudizio.
Ratio legis della deroga ex 1595 co. 3 c.c. secondo la dottrina e giurisprudenza prevalenti:
il legislatore, considerando il particolare nesso sostanziale che lega i due rapporti, ha adeguato disciplina processuale a quella sostanziale , in applicazione
del princ. generale per cui il processo deve riflettere i nessi sostanziali tra rapporti.
Applicazione estensiva dell'art. 1595 co. 3 c.c.
L'opinione prevalente tende quindi ad ampliare la latitudine operativa della disposizione in alcune direttrici:
I.
Opera in tutte le vicende patologiche del contratto di locazione (nullit, risoluzione per inadempimento + annullamento, inefficacia, risoluzione per
impossibilit sopravvenuta e per eccessiva onerosit)
II. Opera in tutte le ipotesi di subcontratto e relative vicende patologiche.

Terzo subcontraente pu tutelare il proprio diritto di difesa: pu intervenire volontariamente ex 105, co. 2 c.p.c. nel processo sul contratto
principale diventa parte formale del processo se ha interesse a supportare le ragioni di una parte (di solito la propria controparte
contrattuale) e contribuisce cos alla formazione del giudicato.
III. Opera anche nel caso di due rapporti sostanziali legati da un nesso di dipendenza meno intenso (dipendenza meramente istantanea).
Tesi tedesca oggi diffusa in Italia il giudicato sul rapporto pregiudicante tende a riflettersi sul rapporto dipendente sotto alcuni profili.

Rapporto tra obbligazione principale e obbligazione fideiussoria (ex 1952 c.c.)


Fideiussore colui che garantisce al creditore l'adempimento di un'obbligazione altrui, a titolo gratuito o oneroso.
Tra obbligazione principale da garantire e contratto di fideiussione c' nesso di dipendenza, ma non sotto ogni profilo: nesso genetico ma non
permanente (es. le eccezioni che il fideiussore pu opporre al cred. sono ulteriori rispetto a quelle che potrebbe opporgli l'obbligato principale).
Tuttavia, il giudicato tra le parti dell'obbligazione principale (cred. garantito e obbligato) che accerta la valida esistenza del titolo
dell'obbligazione principale ha efficacia anche nei confronti del fideiussore rimasto terzo al giudizio.
Se il creditore agisce verso il fideiussore chiedendo il pagamento, questo non potr difendersi dicendo che il contratto da cui deriva
l'obbligazione principale invalido, inefficace.

Leasing L'accertamento della validit/invalidit di uno dei contratti collegati si riflette anche sugli altri contratti dell'operazione negoziale e
quindi sulle loro vicende processuali.
3. Obbligazioni solidali (doppia eccezione alla regola, ex 1306, co. 2 c.c.)

1306 co. 1: superfluo, attua regola generale in tema di limiti soggettivi del giudicato = giudicato opera solo tra le parti formali del processo.
La sentenza pronunziata tra il creditore e uno dei debitori in solido, o tra il debitore e uno dei creditori in solido, non ha effetto contro gli altri debitori o
contro gli altri creditori.

1306 co. 2: deroga


Gli altri debitori possono opporla al creditore, salvo che sia fondata sopra ragioni personali al condebitore; gli altri creditori possono farla valere contro il
debitore, salve le eccezioni personali che questi pu opporre a ciascuno di essi.
condebitore/concreditore solidale pu invocare il giudicato favorevole ottenuto dagli altri se lo reputa a s favorevole (giudicato secundum eventum
litis, opera solo in quanto favorevole). Ipotesi doppiamente eccezionale:

opera ultra partes, anche nei confronti di un terzo (condebitore/concreditore solidale) che non era parte formale del processo;

opera solo se ritenuto favorevole (es. precedente giudicato che rigetta la domanda creditoria oppure secondo un'applicazione pi ampia della
norma il giudicato che ha determinato un quantum dell'obbligazione inferiore a quello che potrebbe stabilire un nuovo processo).
Inoltre, parte della nostra dottrina rovescia il significato del 1306 co. 2 e dice come in common law: il giudicato di regola non opera nei confronti dei terzi solo se
sfavorevole al terzo; se invece favorevole, il terzo pu invocarlo a suo favore, perch non c' problema di tutela del diritto di difesa: colui contro il quale il terzo
invoca il giudicato a s favorevole un soggetto che era parte formale di un giudizio in cui si gi difeso.
3. Nullit dei brevetti
I giudicati in materia di nullit o decadenza da brevetti industriali hanno per espressa previsione di legge efficacia erga omnes, contro tutti i soggetti, siano o non siano
parti del processo.

You might also like