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anitcrsitp of JI3ortb
CnotorD
bt>
Carolina
ano
Pbilantgcopic feorfrttaa
V 731.3
Z.37
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2-3K*
Gioseq
Lie
Ftitvtioni
Nelle miali; ol
Partenenti alla
Venetia, ADpres
Senese. 1562.
NORTH CAROLINA
^==^
Hill
http://archive.org/details/leistitvtioniharOOzarl
LE ISTITVTIONI
HA MONICHE
DEL %EVE%ENDO M. GIOSEFFO Z AITINO
DA C H O G G A;
I
le
materie appartenenti
ALLA MVSICAj
Si trouano dichiarati molti luoghi
di Poeti, d'Hiftorici,& di Filofofi;
KoU
Con
[ili
Priuilegio
T'iJ'OVJOS
s'i/JV*
!%VH'7r4t(m
dell'Illuftrifs.
per anni
Signoria di Venetia*
X.
IN VENETI
A,
D'
L X
I I.
..
'
'
'
-'
'
'
'
'.
'
"
'
".
.-...-
.-
v-
'
'
-.
"
"
'
''
.'
,':j
'*
ALLO ILLVSTRISSIMO
ET REVERENDISS. SIGNORE,
VINCENZO
IL SIG. OR
E D O
P<ATRI*ARC^ DI VENETI^".
ONO
re
al
flati gli
che Tutte
le
cofe ; per
il
defiderio
&
l'Huomo,- mediante
il
gioni
ne mai
il
la
fianca, ne fatia
di
quello lo fpinga
mente
ma
la
perfettione dell'Intellet-
cognitione
alla
andare inuefligando
Natura
della
Ne
loro ca-
le
penfo , che a
alla
la
zando
arma-
di
che hanno
propia operatione,
to
fia
la perfettione
&
giudica, che
&
honoreuole
comprenci auan-
iti
.
Per
fil-
mo io
che amando
gli
ch fi potrebbe dire che ciafeuna di efic habbia hauuto quella ixlicit; forf
per ilguadagno che gli huomini ne rierano ; tuttauia fin qui mi par di vedere; s'io non m'inganno che la Mufica fia (lata poco auenturata percioche
quantunque fi ritrouino molti autori, che hanno fcritto molte cofe della Scienza, & dell'Arte; nondimeno l'Huomo leggendole, nonne pu acquiflar
quella cognitione, che egli defidera perche veramente non hanno rocco a
fufficienza, ne moilrato cofa alcuna di quelle, che fono di grande importanza. La onde io, che fino dai teneri anni ho fempre hauuto naturale inchinatione alla Mufica; hauendo gi vna buona parte della mia et intorno la.
cognitione di lei confumato ; auedutomi di cotal cofa volli prouare, s'io p
teua in qualche manierale cofe, che appartengono alla Theorica, & alla
,
Prattica, ritirar verfo la loro perfettione; per far cofa giara a tutti coloro,
che
ir
ri
fi
dilettano. Et
li
infegnano
molato da
le
gli
amici miei
elTere vtili
alli
fti-
Studioii
mi e paruto di douerle mandare in luce ; dedicandole alla Uluflrils. Se Reuerendifs. S. V. Et a ci fare mi fono mollo primieramente; per moftrarein
oualche parte, quanto io redi obligato alle amoreuolezze inoltratemi da
lei Dapoi perche f perauentura furie alcuno di animo tanto maligno; che
non hauendo riipetto ch'io lo faccia con proponimento di giouare altrui; fi
monelle a biaiimar quefle mie fatiche ; almeno furie affretto ad hauer riguar
do all'Illuftrifs. nomedicjuel Signore,al quale fono fiate dedicate. Siaggiun
g oltra di ci che hauendo la lingolar prudenza, la giuftitia, la religione &
la benignit cofe in lei da tutti conofeiute, & lodate; panunto in me vna incredibile riuerenza , & diuotione io non haueua altra via, ne modo da poter
Ne fi pu veramente hauer dubbio delle angolari virt di
la dimoixare
V. S. Illuflxifs.cx: Reuerendifs. ; poi che ne e flato fatto chiara teftimonianza
da quello fapientifsimo Senato ; il quale, per molte efperienze, hauendo conofeiuto, quanto ella era prudente ne gouerni della Republica; fi nella citt, come di fuori, nei reggimenti di Verona, Si i Vdine; vltimamente ritro
uandofi in Padoua di magiftrato eflendo feguita la morte del Reuerendifs.
Contarino giudicandola degna di tanto honore , la eleile Patriarca di Vene
ti Et quantunque gli honori confeguiti , il pi delle volte fogliono mutare
gli animi , Se li coflumi de gli huomini ; tuttauia f bene ella e peruenuta a 11
honorato grado, non e per mutato, o feiemato in lei punto della bont del:
come
pu chiaramente ve-
dere che incontinente, che ella hebbe confeguito cotal dignit, l riuolfe pri
:
ella
cella di rinouare, Se
no (il che
adornar
la
nire,
vengono al Chriflianefmo Et come vigilante pallore, & diligente agricoltore, & cultode della Vigna del Signore, attende a
prouedere, che'l fuo gregge non fia da Lupi offefo Se che da quefta Vigna
nano leuati li rami non buoni oueramente gouernati di manierarne diuengano fruttuoi Tutte quelle cofe veramente fanno chiarifsima fede al Moti
do delle fue rare virt le quali mi hanno mollo a dedicarle quefle mie fatiche quali elle fi fiano Et f bene il dono e picciolo rifguardi almeno la offeruanza dell'animo mio verfo lei , la quale e infinitamente grande
partendofi dalla infedelt
Di V.
S. Uluftr. Se
Reuerendifs.
Seruitorc affcttionatifsimo
Giofeffo Zarlin.
9
4
19
81
TAVOLA
DI
fi
contiene
Proemio
Facciata i
Della origine
,&
Cap.
&
dello ftudio,che
y douemo porre ,
Cap. 3
&
Cap. 5.10
Cap. 6. 11
Mufcahumana
Cap.-j.i6
&
mfurata
&
&
&
Quanto fia
in Prattica
neceffario
tra'l
Cap.11.10
,&
cofe della
Natura ,
;&
come
&
Cap. 13.12,
Cap.
dell'^frte
confonanze
&
Compoda ;&
4.2
Crfp.15.25
.-.
Cap. 11.21
il
anxa muficaie
Cap. 10.19
Cantore
il
li
Cap.8.18
Cap.$.
Mufco, &
,& figurato
Metrica
della
>
in
Cap.q.%
Della
i.faci
Cap.z.q
forme di tut-
le
Cap.
6.
Cap. 17.28
Del Soggetto
Cap. 18.28
della
Mufica
fa NumeroJonoro
Per qual cagione la Mufica fa dettafubalternata all'<Arithmetica, &> mezana tra la
matica^ la naturale
della fta diuifone
Quel che fa Proportione ,
Qitello che
Cap.
In
quanti modi
Quel che
Cap. 21.31
Crfp.22.31
non aliquota
Cap. 23.33
Parte aliquota ,
Quel che
tion
Come
f poffa conofeere
nafea
il
la
9. 1
Cap. 2 o. 3 o
&
f compara
&
fa
fa Denominatore &
mathe-
in
qual modo
maggiore ,0
la
ritroui;
& come
Cap. 2 4.
di
3 3
minore
Cap. 15.34
genere Superparticolare
Cap.i6.t6
Crfp.27.3
Del genere
Crfp.28.37
Del
&
Cap. 29.38
CrfS.30.39
il fecondo
modo
Del Sommare
Del
&
Sottrare
di moltiplicar le
le
le
Cap.
Proportioni
Proportioni
Cap.
le proportioni,^
Della Proportionalit,
Diuifone anthmetica
Della Diuifone ,
3 1
*""/>$ J
Proportioni
3 3
.4
-45
.4
Cap. 3 4.4
Cap. 35.45
fa Proportionalitd
quello che
Cap.
Proportionalit geometrica
6.4.6
Cap. 3 7.47
In
- -
Tauola
In qual modofipcffa cattare
Numeri
Radice quadrata da t
la
"Della
propinqua.
,& intrinfeca
delle
&
cap. 3 9.
Proportionalit
Proporttom
niiijicali,ne
meno
Radice
di
ViA NTO
ra
di
la
Mufica fta
fi
roz,X*
&
il
yfaffer
le
confinanti;
&
di alcune leggi
mufcali
Dei Suoni,
&
Voci,
<& in qualmodo
Dachenafconoifuomgrauiy&dacheglt
Quel che fia Confinanza , Dijfonanz* ,
idolo
a yarij
nafchmo
cap-7'7
effetti
cap.xi.ji
.'.
1
gjr
in
quanti modi
alla
Melodia
fi
pub cantare
Moltipllcar
le
15.8
cap.
1 <J.
8z
17.86
confinanze
di diuidere
la
cap.
cap.
16.
cap.zj.
94
96
57
ouero Ordtnatione del Monochordo della prima fpecie delgenere diatonico, det
&
chi
fu l'inuentore di
quefio Cenere,
cap.
13.93
cap.zf.
1.90
Della Diufione
10.89
cap. 1 4.
equali'.
pi parti equalt
In qual modo
19.88
cap.
cap.i 1.9
In qual modofi poffa dmidere qualfi yoglia interuallo muficale in due parti
Vii altro modo
cap.
cap.i
confinanze
di moltiplicar le
In qual modo fi diuida rationalmente qualunque fi. yoglia confonanz* , ouero internatio
In che modo
cap.
&
11.79
13.80
cap.t^.26
cap.
cap.
cap. 1 4. g 1
teruallo
Del
10.77
cap.
5.6$
cap.S.j 3
cap.9.7 J
acuti
H armona
3.61
&
affetti;
Voci
Diuifioiie delle
1.60
cap.
cap.
cap.
cap.6.67
tifici
In qual genere
cap.q.z
la
poue
In qualmodo
cap. i.fac.^ 8
antichi nelle loroharmonte non
imperfette
cap.q.
narra
confinanze
cap.41 . 5
off .44. 5 7
Le materie
J 1
del-
c.tp.41.54
delle
<;
cp.^ o.
Confinanze
inuenmne
38.49
o
cap.
Confideratione [opra la
Latini denominate
&
18.97
o
cap.
19.
cap.
30.
103
cap.$i.
ioj
De
Tauola
Del genere Cbromatico
;&
chi
fa fato,
il
mentore
fuo.
tro-
lo potejfe
uare
32,108
cvp.
Confderatione [opra
vate da
cap. 3 3
Tolomeo
cap.
la
mojrata partitone
34.113
cap. 3 5
Confderatione fopra
cap.$6.
onero compofitone
&
115
Tolomeo
cap.
37.117
Della compofitone del Monochordo Diatonico diafano , infpeffato dalle chorde Cbromatiche,
&
dalle
Enharmoniche
il
monici
cap.
cap,
delle j]>ecie
cap.
tono
&
moderno ,nducendo
che
tali
il
butionefa ragioneuoimentefatta
delle
0*
il
delli
minori
&
Cbromatico
dalli
&
&
;& che
cap,
cap.f
cap.
fi
Cbiaui,&
delle
gap.
147
148
cap. 3.149
cap., 151
Figure cantabili
Se la Quarta confonanxa;
Diuifone delle confinante
&
donde auiene,che
li
nelle Perfette ,
&
fano pi piene
le
&
fac.
cap. 5 . 1 J 2
nelle Imperfitte
pi voci
di
cap.z.
0.144
51.14$
ritroua.
49. 143
chef detto
Della inuenttone
inutile
quello ,
137
139
Crff.48.142
Specie
Dubbiofopra
Ofp.47.
cap.46.
chorde Enharmoniche
le
minori nafchino
interualli
44. 131
cap.4 $.135
Monochordo con
infpeffare ddetto
numero
cap.
1 2
interualli produtti
cap.q 3.128
ridutto al
chorde Ptthagorice
42
cap.
Diflr-
41. 12
frumen-
ma fi bene accidentali
40 .113
Diatoniche moftra-
te
no
39.
numeri fo-
nori
to artefciale
118
cap.} 2.
quali pi -vaghe
confonanxs Imperfette
imperfetti
cap, 6.
1 5 3
cap.j.
154
cap.S.
155
155
cap.f.
Della
Tau ola
Della frropfet
natura
Imperfette
delle confinatile
10.156
cap.
cap.
1 1
cap.
cap. 15.155
cap.
cap.
15.161
DelTuono ma<ro-tore,&~
del
Minore
&
P..158
cap.
cap.
1 7. 1
cap.i
TIminore
del
4.
cap.
6.
60
6z.
6z
2.i6z
9.
64
cap. z o.
65
cap.
fuperflui
cap. 23.167
diminuti
effetti
De gli
11.166
cap. 22.166
cap.
&
& prima
del Soggetto
&
dipoi
per accidente
confnanze perfette
cap. 28.173
Che non fi de porre due Confnanze, contenute [otto vna iflejfa proportione ,1'vna dopo
vfare
della cantilena
Semidiapente
la
l'altra
,&
hanno tra
il
loro
cap.
H armonica
relatione
&
pi
Confnanze
perfette
ouero imperfette
contenute fotto
Dna
l'altra fi
In qual maniera
Chef
le
concedalo
cap.
debbe fchiuare
puh
, pi che fi
le parti
, li
cap.
li
cap.
difendere
nelli
cap.
ciafcuna cantilena
&
Che
le
Che
che
la
84
37.187
9
1 5) I
cap.^.o.
191
cap.q1.19q.
&
in
Compofitore nelfare
li
le
cap.qz.
Diffonanzt
95
Soggetto di-
200
parte del Soggetto,^ quella del Cotrapunto incomincino itifieme cap.qq. 202
Modulatwm debbeno
effere
Che'l porre
4.
cap. 43.
necejjario,
tare
35.184
minuito
che non
go frequentare le Ottaue
il
79
33.183
cap. 3
Il modo,che ha da tenere
Cap. 38.187
all'altra
cap. 3 6.
ta
Che
o. 1
DiQanze , che
le
della cantilena
3 1
della Cantilena
cap.
imme-
Che dopo la Consonanza perfat a j bene il porre la imperfetta : ouero per il contrario
Che le parti
cap.
ifleffa
l'altra
due, opi Confnanze perfette, ouero imperfette ^contenute fotto diuerfe forme ,pofle
29.176
qual modopotcmo
in
Che
68
cap.zj.iyz
5.170
tap. z6.tyi
di Dijfonanze
Quando le parti
4.
cap.z
S?
cap.q<j.zo$
nell'acuto nelle modulazioni
perfette di
cap. 46.
205
vna
iftejjajpecie^che ajcedino tnfreme,o dtfcendino, non fri, che tali confonze nofrano replicate,
cap.qj.z o 5
Della
Tauola
Bella Battuta
cap.^t.zoj
Della Sincopa
cap.
Dei/e Prf/e
cap.^o.z
Dei/e Jwgta
Delle Jmitatiom
&
il
mouimento
Quando
cap.
&
quello
che
fi
&delfuo yfo
ha da
ojferuare
quando
il
in
yna parte
&
ojferuare
il
&
Contrapuntida altra
le
Regole date
&
le parti
le
In qual maniera
Delle
la
Tre yoci ;
&
nelle
atp.59. 141
compoftioni
cap.6o. M-1
cap.61. 146
& prima
di quelli,
cap.6z. 251
cap.65.
cap. 64. 2
ojferuare intorno le compoftioni di quattro
&
della Prolatione;
&
in
di
Tre yoci
,
delle
cap.62.zjo
Figure cantabili
delle fueffecie
li
&
Cap. 6 9.27 3
cap. 70.274
communi .,.&
cap.j
Diatoniche ,Chromatiche
Enharmoniche
cap.-jz.zSo
le
&
che
le
cap.j5.z81
cantilene, che
0.74.282
Terza maggiore ,0
di
digenere
cap.j
H armonia
, iui
non pub
Crft1.76.285
li predetti
dtie
Generi ;
&
in
qual maniera
le
Crff.77.285
Opinioni
delli
5.283
effere varie-
t alcuna di Genere
Dell'ytile,che apportano
5.277
,&
,~.
minore;
63
numerare
Figure cantabili
Se
cap.6j.z6%
delle
Della imperfettione
li
cap. 6 6. z
Cantilene
Delle Chorde
cap. 6j~z6o
di pi yoci
Del Punto ;
155
alla
altre proporle
Della perfettione
23S
commune
Delli contrapunti a
le
c^.57.234
che fi ha da tenere nel comporre
in
5.227
cap. 5 6. 2 2
gliare
Regole
5 4. 2 2
cap.-)
Quel che de
modo ,
52.217
53.221
quan-
do non
Delli Contrapunti doppij
//
cap.
cap.
cap.
51.212
Soggetto far
due ,0 pi gradi
yfare
lecito di
ella
Cadenze ;
'e
di
yo^liatno
le
49. 2 09
chromatiUt ributtate
crf^.78.287
i
Generi
cap.ny.z 8 9
cap. 80.290
Nella
Tauola
Nella Quarta,
dichiara
fi
Modi fono
li
(lati
cap.
ne
crfp.2.298
Mp.3.299
del
Dell'Ordine de
quello
Diapafon
la
le
cap.-j.
effiere
crfp.9.308
diata
&
delli
Modi in
^Autentichi
Modo
di ciafcun
&
&
Piagali
difeendere di /pra,
&
communi,
yAltra dmifwne
delx
&
cap.
12.315
di fiot-
13.314
&
Modi;
cap. 1 4. 3
Mifli
di quello
chefi ha da
ofifitruare in ciaficimo ,
nel comporre
le
can-
cdf.15.315
tilene
Della Trafportatwne
delli
infilo
},
Cap.
Modi
Principj;^ del-
Cadenze
18.326
cap.
'.'
6. 3 1
17.319,
cap.
cap. 1 9.
2%
cap. 2 0.3 2
Cdp.22.32j.
,\
modo
cap. 2
.'.
27.
cap.z1.318
cap. 1 6.
cdp. 2 4.
.*.
Dell'Ottauomodo
j.
Cdf.21.324
.',
o. 3 o 9
11.311
cap.
delli
Del
cap.
cap.
nominate chorde
Delli Modi
le fiue
o7
cap. 8. 3
to
04
306
/>.<>. 3
Diuifione
or
cap. 5 3
.
Modi
300
cap.q.
Della Natura,
fa e. 293
3 2
cdp.
27.3 31
Dell'Vndecimo modo
cap.
18.333
cap. z 9.
quanto
Compoftore componendo;
&
in
le
cap.
tenere, nell'accommodar le parti della cantilena
di ciafcuna di quelle,
&
le
H armoniefi accommodmo
alle
31.337
32.359
cap. 35.340
le
cap.
Parole
cap. 3 4.
3
accompagnarli
30.531?
cap.
foggette Parole
Delle Legature
la
ragione
&
di yenire
che'l giuditio
In qual maniera
3 3
Modi
&
il
.".
col loro
cap.
4 2-
35.343
mezo : ma fi de
cap.
5 6. 5
44
... .
. .
.. .
..
912.
10.
in lui,
5.
leggi
fi
fa
infalibilmente.
21.
25.
25.
numeri
Diateflron,
li
6.
legge Diapente.
30.
14.
35.
38.
434?48.
6".
9.
il
23.
50.
53-
55-
li
64.
68.
36-,
<h?mpiiv
32.
non hauerefimo
dall'acuto
al
uaria la
Melopeia
graue.
3 3-
9-
la a a, f
&
tuifee.
298.
la
Modi
fono le parti
delle Quantitfonorexomealtrou e habbiamo ueduto
parte graue del fecondo effempio uuole
hauerelachiauedi C nella quarta
graue.
Filofofi,
non
tutti
odono
fi
perturbationc.-col quelli.che
quali
linea.
303,
i
la
160.
bene.
non.
tutto'l fe-
6.
44'
& leggendo
58.
85.
88.
libro,
5*-
7 6.
il
Calliope precorafpirate.
20. continouare infinito aggiungdoui.
28.
167. uoltando
l'inuitano benefpeflb.
5. della.
344'
29. fondamenti:
La.
diVenetia
Ottobris in Rogtttis
CH
Duc.Not.
,.
LA PRIMA PARTE
Delle iftitutioniharmoniche
DI
GIOSEFFO ZARLINO
M.
CHIOGGI^f.
^f
Proemio.
O LTE
fiate
meco penptndo ,
& nuocendomi
la
li
che tra
atto a poter
conceputo
W^Sr^^^^^^
^^fe^aj
~
,
r.atioue :perctoche
le pia
Et non
jp
rnezo
della qualfolafuffe
dubbio
&
di altri
anima-
egli
&
l'huomo [opra
il parlare
&
&
induffe
petifieri ,
col
&
voce articolata
tir gli
&
& vmtiper
a ridurfi ad habitare
a fabricar citt
&
caflella
viuere in compagnia ,
vtrtde buoni
Effendofiper quefta
za delparlare^ ancora che rozzo Onde alcuni di eleuato ingegno nel parlare cominciamo a mettere in vfo
mini
in quello ,
&
dilettevoli ,
con belle
&
illuflri
gli altri
fentenzg
anim ali
dtpaffare ancora pi oltra , cercando tutta via di alzarfi a pi alto grado di perfettione
li
( ultra le
Poema
tevano con
&
mente
quelli
cantar
le
laudi
&
campofitione
render gloria
ali
altri
di
&
&
&
Dei :
&
che
col
appettiti degli
to
eroico,
Et hauendoper que
Rithmi
.
Me-
&
pi facil-
voleri
&
&
Et cofloro, che amuorno a tanto fapere ,fenza differenza alcuna vennero nominati Mufici , Poeti
<& Sapienti
gran pregio,
ti in
&
rimarlo ne parte
Mufica , ma de
fi vile
&
abietta
dagli huomini dotti ,per quel che ella , viene ad effer rtconofcmta
le effer
Mufici tenu-
le
fi ,o per la negligenza de gli huomini , che habbiano fatto poca filma non fidamente della
gli altnfudi ancora
doue
et diuerfi
Ritrouata adunque
Et
ci
&
bajfezga ;
fi poco filmata
&
che appena,
che anticamente
ella
era flit a di
&
bauere
ta
&
, i
li
ne ha conceduto
prati*
Proemio
Mu
CA frastica giam.u effercttato : il quale a gufa di nuotio Pithagera esaminando minutamente quello I
fe
ntrotiandotti infiniti errori } ha cominciato a Iettargli ,
a' ridurla verta
che in efj puote occorrere ,
&
dine ranoneuole
di
che gi
',
era
ella
&
&
& ha
&
mofrato
nelle
vn
or-
fue campo/itimi
eoli
ne ha dato chtanflimo efjempio Hora perche ho tntefeo , che di fono di molti , de quali parte per cunofit ,
> parte Deramente per Dolere imparare defidera.no, che alcuno fi muoua a moflrar la Dia del cponer mu.
beilo
per auentura
ejfer atto
dotto
&
elegante
da i buoni antichi ,
&
io
ritrattandone ancora
cofi a colui
le
',
confnanze
quando
, leqttali ,
aldaprattica ,
mi far pofiibde ,
la
cipe
per
dijferenze
le
loro operationi
f fi
,
li
li
&
di tal maniera ,
interuali,
ritrattati fettoni
;per
,
&
dellt
Monochordo
lui ,
57
&
li
efiere fe
non
&
za della Mufeca ,
ttemo Dfare
&
&
le fue
le parole fi
&
&
loro prin-
delle Proporttoni,
.
&
Didelle
Nella fecon-
in ciafettna jpecte di
harmoma in
tut-
di
Diurna trattaremo
diremo in che modo
di featisfattione ,
laudi
ragioner de
di piacere
trattato,
Numeri,
harmonia
honoratt
che
io primieramente
quando
mate-
quella breuit
trattare di qttefea
modo tutti
& come
il
apparten-
da partiremo de
ti
in
di buoni
vnione
di tale
alfeto
eoli
baflante
&
che
mi partito
&
f io poteli
aU'obligo
egli
&
&
chi
ISTITVTIONI
le preferiti
io di
cantabili
effer pofo
delli
le
cofe
, l'utile
due ,
di
Modi altramente da i
ifetmo
come feria
che fi ha di efja
l'ungine
,
in
che
&
certezj
modo la do-
altre cofefemilt
DELL^i
DELLA ORIGINE ET
certezza della Mufca.
CAPITOLO PRIMO.
V^fNTVN QV E
fentire
il
iddio Ottimo
bitt
altri
il
che poco
letto , cofa
principio
fine effer la fu
Et bench
giunfe
fa
&
&
diuine col
quanto
in
delfreddo
(>.
&
mezo delle
confeguentemente pi neceffario
che
vii altri
chiamino iftrumentt
& odoramofi
tter cogitinone
habbia
l'origine
fca ha hauttto
la
trouata
canto,
&
conciofa che
le
&
lui per il
di
del leggiero
vedere, l'vdire,
il
&
&
vdendo
il
finimenti
altri
che offeru
il
, di
l'tnuentore della
&
allontanandof da
che gli
mouea
effetto
,
&
l'udito
modo
dell'harmome
pefi de martelli
rttrou
le
le
del
Ma fa -
Dwdoro vuole ,
Percio-
vn ferro accefofopra
con dtlettatione ;
&fer-
quali batteuano
mar-
cambiaffero i
la diuerftt delpefo
&
Mu-
la fetenza della
defuom
ba-
On-
auenga che
) eglifu ti primo,
il
nondimeno queflo
de martelli fuffe cagione Per la qual cofa hauendofato pefare ciafcunofeparat amente , rttrou tra
detti pefi le
no-
commune ; ne di
effendo vero
ma non
la diuerfita
all' effer
del fenfo
all'intelletto
telli
ag-
queji chi
auantt chefuffe
*-e
&per tlguflofi
&
che appartengono
di quelli cinque
Plinio voglia
che -veramente
&
polite
buono Di
&
ye
effere tre di pi
&
,&pe-
,
alli corpi di maggior vtilita, e
f effere
ben fi conofcerpoi l'vdtto effer molto pi neceffano
mezo de tjenfi
vno
celefli
cofe
numeri
Luciano
&
;per auejlo
ad ^Apollo ;
egltfiapeffe ilfuo
Berof Caldeo
proportioni de
Caino
della flirpe di
&
mezo
li
et
eleggere
cofe
dell'intelletto
Dall'vdtto adunque
fa origine
da I ubale
offerifce
lo dott dell'intel-
fiamo ,
ti
&>
confiderato da per
tutti cinque fi
&
fapon
&
&
Ma
&
queflo perche
dure
le cofe
che dal-
, lo
che fono,
cofe
&
Et acaoche
all'effere
la
terrene
lo
voleffe
li
numeri
le
effe
li
medefimi
fio n
il
Pri ma
ilfuone aR'udito pi grato
li
quali fipeuano
pici
li
fime regole
la ridujjero
f-df'j& dimojlrando
chiar;
[noi
li
l'eri
come apertamente
&
la -verit ;fi
come fece
ungendoui
la
approuo
&
buone
le
&
fu opinione
&
autorit
Mufica
&
talmente chiara
prmapij
tezza
le
altre faenze ,
&
tiene
la
diuerfi
&
di loro
in je fermezza
23 zg
quello del
il
S ole,
&
alcuna
; <*7*
riuolgimento de
nobile
fle, tuttauia
diflima
quelle
&
non
che
//
lenti
&
&
harmonia ,
di
,fnza
Jlarfi
&
&
le
le fue
&
dtfaplme, come fi pu
l'addattamento
chie
vn
l'origine
il
Cap.
&
virt
lei in
i.
tutto
confiamo
la
medefima ragioneformat a
Di modo
effer
il
trapaffare
tempi
non habbiagran
nondimeno non
peraoche f bene
io
no
faenze
conciofia che la
;
che
&
&
per
,
cieli
li
canti
&
per
li
fuoni dele
arti li-
eominaaremo
f
;
vedr
&
egli
elegante ordine
Grammatica , prima
tra le
afcoltare
.
efer lontano
dalla
Silogifmi
debiti, porge
il
mutici a
antichi fermi de
propomone de
tnofrarji
vii
la
il
Re-
rimira
me-
Luna,
far della
, il
da alcunifu detta ynux.towaiS-Ha,, da x.\j>a.ot -voce greca, che Circolo vuol dire,
rttroueremo
&
ne ad altro
tutte
il
&
quafi vinificar
il
opinioni di
le
haueano opinione,
&
Ma-
le
yent
gorici : percioehe
ne
con quella
ci faro
della qual
le cofe ,
congjuntwni de i pianeti
imifecreti
im-
hauendo
cer-
mathema-
poi che
cieli , le
le
auanza di
auto-
la loro
&
le altre infierne
be baflar quello
nome fi conofee
&
che dalfio
altre faenze
Muficafa &
primi inuentori
&
) altro
il
conofceua
de numeri fi fa infalibdmente
li
cy aggiungendola
de pajfati ,
Boeao
che a quel ,
gli errori
di -verit
effere
Et rimouendo
ne diedero in iterato
&
vero
li
&
primo grado
il
nmojk da chi
faenza
infahbdt
tica detta
certa
poderi moflrando
li
7* dipoi li facefiori
in tutte le altre
ua
&
&
nome di perfetta
diedero
_,
di effe,
le
certi
&
dell'udito,
marauiglwja dikttatwne a
gli afcoltanti
; il
il
gran-
de oratore Demoflene : peraoche tre volte dimandato, qual fuffe la prinapal parte nell'Oratore, tre volte
ri-
sole
Parte
(boli
Mafiimo
Valerio
dittanti al popolo
uorio fonando
lo -vedetta
vede con
datta la mifura
vii
troppo inalzato
feparato dall'anima
poefta
leuaffie il
&
mejico
tificio iteli'
yoce
&
numero, con
1*7* il
onero
che
li
le
cofe
tterfcielto
artifcio
&
difpor
li
dola
fpre
&
dilpiacsuoli
&
Chef alcuno da
&
di quella
Ninfa , che
&
ogni cofa
&
tale effetto
molti Datili
&
Italiani cantra
&
fi
l '^Architettore
ragione fare
il
il fitto di
di molti
Spondei,
dalle parole
&
&
infinti altri
vn
harmomeamente
pofle
non gli
fitfje
temperamento
data
&
, lo
alle co-
&
&
rei
delle
la
machine ,
&
il
Geometria;
&
&
leggieri ilfoprano,
yna
&
tacita
quelle di
ovm
delli
mai
mufical-
natura
&
&
harmonici , nonfia-
le
dir fidamente
difpor bene
ella
farebbe jenza
dallifondamenti
ragione
raccontargli in
la poefia
cogntioiie della
'
luogo baffo,
fa yeloce
a moflrar
pofiibili
&
non hauefje
prebbegl'nflufit buoni
quando
la citt
li
Cartagine ,pofpofe a
re
che in quelyerfo
dicendo ;
quantafimigltaiiza
ti, ciT*
yna let-
cordoglio
dtffe
leggiadria alcuna,
quefo luovo, de
fi
di
il
octofie ,
Inuaduiit
che
&
&
re,
Tuguri
yolfe manifeflare
dicendo;
contrarij
nef fempre nemici
parola, che andana prepofla,
fe deboli
entrano
odtofia,
lo
vii
fa {lato dtbi-
dotte gli
Tempo ,
come
il
marauiglwfo ar-
modo che nell'ydirle cjr proferirle areccarto (pauento Et per darne in parte qualche
moflraudo con
qttaf
tuttala
accommoda la pro-
effempto, egli, nel mofrare lapouert della capanna di Melibeo, dimtnuifce quella parola
tera,
fi
effa al parlare do
di
fovno cantare vn fitto d'arme , defcnuere una pugna natiale , yna fortuna
Jpargimenti difinvue,
di
placatoli
hauea a parlare
egli
&
a trattare;
lo incitanti
poeti
il
occhi
il quale
la
concento
mitfico perfettipimo,
e/Ter tanto
mufica
la
cio la
lo ritiratta ,
ma eloquenza
di firn
vn ferito
la loro
le cofe
natura , poffivgono
gratti teitvono
il
luovo di
il
mezo.
Et pi oltra procedendo, Filofif affermano , che i Cieli riitolgendofi fanno harmona ; la quale
bene non
fi
ydtmo, quefo pu attemre o per laluro yeloce rettolutione ,oper la troppo didanza, oueroper altra canone a
i
noi occulta
fica,
&
come (apra
egli nellifiuoi
&
tre
medicamenti proportionare
Hierarchie
alto, la
,
calide con
le
frigide , fecondo
li
loro gradi ?
di
delli
dittide quelli in
cetto
.,
Prima
6
{petto della Dittina maest,
come
tli
fina
deficnttt
non ceffono
di
-ventiquattro vecchi
&
ferino in
efferati,,
aitanti
il
trono d'iddio
&
&
cantano
l'ijleljn
&
canto
atttfitme
Stanno poi
Di quejle
diurna Scrittura Jequali per breuit trappaffaremofiafilandofolamete dire perftprema laude ddla
na la
li
nmuo cauto, ilqnale cantato ancora dalle voci de Citariflt citaristi nelle cetere loro a-
li
li
d'altrafa~xa,ella,fecodo la
nella
le cofiefiuperiori,et
Mtt
nel Po,
celefile
come
tefimonta^a de fiacri
la
Creatore.
il
rnento del moido, che ogni cofiavedtremo piena di mufiia concenti. 1 1 Mare pnmamete ha
le
darfede a g/j fenttori , a Mitiganti vdtrefi fanno di tal forte , che vinti molte volte dall'harmonu
f
loro&fopraprefil dal fanno, perdeno quello, chefopra ogn'altra cofia cartfiimo a tutti gli ammali. Nell'^f
lecito
&
ria
nella
noiofi peufien
lungo viaggio
[animo
de
li
ricrea
ma
npofa
il
li
co
efiii
non pur
<rli
il
corpo ,
&fi dimentica delle pafifite fatiche per la fioatte harmonu
vane forti, che farebbe imponibile poterle raccontare. Li Fiumi
&
Fonti medefimamente dalla naturafubricati foglio dare grato piacere a chiunque ad efiii vicino fi ntroua;.
&
bene
l'inulta
quese cofe
il
&
fipefifo
Dottifiimo Virgilio
effreffie
ilfitto
ruflteo capto co
quando
difife ,
lorofilrepitofii concenti
Tutte
non filo
li
le altre fiere,
quafi prefie
fienfio,fiono
&
vinte
&
fianfii di
di
tantabarmonia
&
Harmonia
n.pKocjxit
le
hauer
la
cofia
cofia
dififie ,
detto da
cuifil
ragionatole
la parte
il
&
quep-li
Hilano Veficouo
a quella
Chrtfliano
fienfiitiua ,
di
quattro
&
la
&
&
& ha
fi
6 5 Si
.
mofifie
ntroua
fio
dal certame,
gnare
dotto
il
canto
&
Per
a dire
come
colui ,
ttoglt
animi Immani :
le pietre
delli
Dei tpercioche
ma lefiere ,
da tpropq lunghi
adunque , che
che ogni
la
quale autorit
la beatitudine
che non hanno corninone di quefta fiaenza , fiono da effer connumerati tra
ancora Temiflocle
Orfeo , amenduefi'Aiuoli
no
la
Cofii
tal propriet
cofia
pignoranti
non
i*t-
di dire,
tere -.pero
noi
Certa
che fa la giubilatone
fila in
ornamento , onero
cio
ho ardimento
che quelli
ptacettoli
dal Creature
mafitmamente battendo
Crea km/m ,
dijpofitione ;
cefifiana all'Intorno
&
veetatiua alla
avotutwefia perfetta
come afferma
,fie'l mondo
rallegra l'animo , riduce anche l'bttomo alla contemplatione delle cofe celesli ;
cofia
manfiuete
effiendofiatto
offre
&
canone d'ogmharmonia
dure
&
chefumo
&
le leteficltt-
che
Pattfiania,fiu
Mufiica
quello
il corfio
Et
come fi
dice )
meu
&
nonfolamente addolaua-
quefilo tjejfio il
,fitt
Lino ,
Dotto Horatio
mouea*
attribitificc
ad isfufioiie dicendo
Diclii*
Parte.
Diclui
cotiditor arcis
nel popolo
Da
&
&
&
animi feroci
vii
'canto a temperata
ejfer
&
compojo
li
regola di
&
difcorde
le
di
coreggere la yita
ch tanta
coloro
che da
.ino de tali
atti
a rallegrare
( come dice
&
fuoni
de
cantra
balli
[pinti,
&
d rtdurgli huomtm
vii fu
alla
fandro al combattere ;
,
&
pi [opra di quefto
al fio confpetto
il
tutto
che
li
medefimo
dimandauano
Cerai per
; il
il
il
di conofcere alcuni
&
.
volfe,
Platone
&
&
ma ;
pace
quali
profeta
il
il
Per
Elifeo
no
&
quale cantaffe ;
:
che erano
Li Profeti ancora ,
cantando
e<rli
della
Sampovna
paflorale
&
del
4
(J7 del
, il pi delle
Lento
& medefmamente
fi yede ovili
Narra
Ma lafctamo ilare hormai molti altri effe mpi, che potremmo addurre, & dicia-
^friflotele
le
non comportano
imparare;
&
&
&
di felicit
che
prime arti che infegnafje ad ^Achille nella tenera et ,fu la Mufiche lefinguinolentijue mani, prima che simbrattaffero del [angue Troiano , fon affer la Ceil
nuouo habito
&
che la Mufica camp ^Arione dalla morte ,che precipitandofi nel mare,fu portato dal De/-,
ca
ingannati dall'harmonia
tera
lettere
&
yn Mufica,
nar la cetera,
Sacre
cofe celefli
Ma pafiiamo pi oltra
nelle
menato
folamente dir
quale col
8. ) volendo profittare
&predijfe
quello
ettandio Plinio
contemplatone delle
, il
il
tefltmonij profani
fu
Senocrate
volfe profitizare al
dello
di
morfi : comefi yede ogni giorno per e[penenza nella Puglia paefe abondanttfi-
metteffe a fonare
iri-
alla hiflo-
di sfrenati gioueni ,
vii
ritrouo al
&
Mafenza pi
&
li
effe fonoflati
ammali
de
la forza
nata
alla lujjuria
Pero meritamente ,
narg'infermi , che
&
la difcordia
nico beffaua
li
fuono della
col
imparorrw
^Afclepiade
buono
rnente approuo la
il
& yn
coflume
che ne guida
tale,
feuerifiimo Licurgo
&
anzi perfuado-
Re de Lacedemonij tra
lefne
&
feuenfime
levgi lod
Mufica ; percioche molto ben conofceua , che all'huomo era neceffma molto,
mentograndifimo
nelle cofe
dellaguerra
di
&
m noi yn
&jmma-
&
non
di vioua-
yfatano di
cora tal cojlumealli te mpi noflri; percioche di due efferati l'uno non afjalirebbe l'inimico , f non multato
dal fuono delle Trombe
de Tamburi,ouero da alcun altra forte de mufcalt frumenti. Et bench, oltra li
&
narrati
eccellenza della
altri
effempi
, dalli
quali fi potrebbe
maggiormente conofcere
'
-.
effendo a
la divnit ,
baflanza
&
quello >
,A che
Prima
AchefinelaMuficafidebbaimparare.
*A
per che
di
egli fi
Mufica ne
Mufica fi
iflituito
Mufica ;
veggtamo qualfine
effer fenx*
non debbe
voglio che
debba proporre .poi che intorno a ci fono flati dmerfi pareri ; dche yeduto t vede-
remo ancora
te la
Cap.
&
darfolax^o
-viene
chefonoflati alcuni:,
quali
li
/*
&
piacefar diuemr perfetto queflo fenfi , nel modo che diuenta perfetto il vedere , quando con dilettatione
imperoche
proportionata
:
in
non
vero
re riguarda vna cofa bella
fi debbe imparare a queflo fine ;
&
& da
&
&
&
Ma
meccanici
cofa da volgari
hanno
&
fono cofe
tisfare alfenfi,
jion per effer pofa tra le difiipline liberali, nelle quali folamente
tione
&
habitudine
anche a fine
di potere
cio
tuofamente
quando
in
odo,
accioche rettamente
&
ma
biamo moflrato
di (pra ;fi
te autorit di Homero
&
nari ,
le vtili ,
&
come m llafia
delle muficali
confinante
il quale
il palo,
&
venire
altrefaenze pi vtilt
ejjere la principale
nuoui coflumi
&
altre cofe
le
virtuofo
Politica
ti
Filofifo lo manifefla,
&
lodeuoli,
&
il
non tra
le
adducendo
I-
che appartengono
le
neceffarie ,fi
&
j|pP:
ne
V-fllt*
J'Jtt
--
gi. e
&
&
liberale
honefla
ne faccia trappaffare
Mufica,
veramente
portione
l'vtile ,
cofa
.Di
ci ne
il
&
honeflo
raccontando molche
come l'^rithmetica ;
, <*?"
il
che fono
de-
li
alla fortezza ,
tempo virtuofamente
Ma in qual
modo habbia
&
ad
queflo debbe
poffanza* d'indur
in altro luogo
Cap.
4.
mantfefla
quando
,
la
vftamo tempe-
la dilettatwne a tutti
li
viuenti
laude
&
& temperamento
&
&
& temperamento
il piacere
come
ne ragionaremo
no dilettatone
immediatamente
trattenerfi vir-
ratamente : imperoche
fi
effl
di
forte
R<AN DE
&
&
tempo,
queflo fine
vii
ma come
,
,&pm neceffarie
o vltima
Et quantunque
di-
come la Ginnaflica ; che un'arte appartinone alle cofe, che o-wuano a far fino
alla lotta, lanciare
le difcipline
(J7*
virtuofamente
ritrattata la
tra
dolerft
lodeuolmente viuendo lontano dalla pgritia ,per tal mexo douenti pru
Onde meritamente
liberi , $7*
il corpo
ne anche tra
,&
&
&
dente,
il
nobili fi efferatauano
dtfia-
no ad altro fine, fc
natura
dell'animo
alli
ella s'tmparaffe,
ponendolo
in [e parte
danno chianfimo
dopo
il
indicio
li
fanciulli
commune Et
.
in
&
Parte.
9
,&
fpeffe
ogni dilettatione
fife
&
piacere mfce
perci
benefi yorr esaminare la cofa,firitrouer coflui effer di bafifiimo ingegno , &fenza punto dgiudicio;
f
fi potrebbe dire, che la naturagli haueffe mancato, non gli hauendo proportionatamentefirmato l'orga-
&
no :
mezo ilceruello,
&
pi
natamente compoja, ferue ad yn certo modo al piudicio dell'harmonia, dalla quale l'huomo, come da cofa fintile, prefo ?* ytnto ,
meno di cnficun
&
coloro
&
Platonici )
di oportuni rimedi]
&
lo
//
li
Soldati andare
yn'habito
il
&
inri-
l'Jfnim ; a ciafiun
efii ,
ma
li
&
&
dalli fuoni
canti
&
&
Mufica,
la
l'allegrezza raddoppia
tncitati dal
di
pi ; che fiac-
conferita
Noi ye-
&
il
il
dilettare
& hpofftnza
tempo yirtuofimente,
modi
debiti
li
&
yfata
impero
pazzie muoueno a
di generare in noi
temperatamente
non dishonejamente
rifa
chiunque
beuom ti Vino ;
Tede
li
lo
nuoceno
ma ogni arte,
&
&
&
ordinate
fino pernitiofe
le
ma
li
Nvnper che
la natura del Vinofia tanto maligna, che quando temperatamente fi beua,open nelhuomofimtl effetto
de
Spirito affitto
yfare
&
ad affalire
buoni cofumi
di
come
quali non
Tamburi ;
molto
ingegnofe ,
&
&
corpo
impero che
demo
ti
medefimi cantare
delle lorofatiche,efit
&
fmarite forze. Et per bene ha ordinato la natura, che hauendo in noi, mediante lofpinto,
fermi , ha proueduto
,
come fauoreucle a
,fi
medi]
&
le
compiace
fi
prende diletto
molto
in effa
altro di effa
&
tenere
& non
&
cattine
buo-
quando da quelfinefi
allontanano.Effendo adunque nato l'huomo a cofe molto pi eccellenti, che non il Cantare, ofonare di Lirajt
altre forti d'ijrumenti per fatisfare folamente alfenfo dell'ydito
pio
ne
poco curandofi
di
dare
il
cibo all'intelletto
; il
male yfa
la
fua natura
qualefiempre defiderafapere
&
&
&
in
gnata in
tal
ceffe altramente,
concwfia che
l'effercttarfi
&
di
continouamente
effeminati
la
cofe,
& ad
ogni arte,
come altre
yolte
il
fi
dar
troppo alla
&
temperati.
median-
&
imperoche accompa-
Et a far
ci
lofiiidio della
l'altra
& dando
:
&
Mufica
al-
quefiofaceua-
mente
,,
Prima
io
mente fi puh vedere
che coloro
, laffati
li
maggiore importanza
,fi
fono dati [olameute a conuerfire cogl'ljriom,& co parafiti, flandofempre nelle fchuole di giuochi
&
di
liti, fon. in do
Li Ltr.t
buon cojhime
fwza alcuno
poslt
come bene
lo
&
effeminati
vedendofi
dano,
loro
<&
difapienza
Tuteli] fi verifica
di iudtcio,flanno con la
&
li
tione 7* fuperbia
&
cantiKque lyrxque
&
ad vn
&
di balli,
il
lo
detto di
efl
cantonbus
maggior riputa
di tutti queili
inter amicos ,
Iniujii
defflant
^f talijaceua dibifogno,che
quantunque
vile, cheforf
lor
li
nonfirebbeno caduti
in tali errori, et
mea-lion creante- Tutto quejo ho Doluto dire,accwche quelli, che dell'arte della
fum, s'innamorino
della fcien
harebberw atquijate
//
quali' come fi
detto)accompagnauano
heffercitano
Mufica
chegiamai non mi
cofa
l'habbia detto
caduto nell'animo
de
la
ne per vituperarlo
&
amente &
folamente
coflumat
la
volutt
alle
Quello che
.Jt
R EMO
lafua defilinone
uolmente fifaccia
ha da deputare Pero
.
ro tutte
le cofe,
che
Cmnajlica : percio-
vagabondi
&
di coloro
&
otiofi ruffianefmi
che feguitano
&
&
dipoi di
uirt ,
le
cofi honejo
Che
vedendo pri-
& amiatia
honoreuole Judio
&
Cap. ^
mo dire
che con-
ella
fia
te
fi
modo Ter-
ciuilmente vtuendo
che
la
et in tal
buoni coflumi.
Mufica con
dire
Concordia
di
effer diuifa ,
che definita f
&
&
le
quali fi paf-
la ragion
vuole
mafimamente volen-
do dichiarare orni fa parte) pero noi primamente la (Illuderemo dicendo; la Mufica ejferedtdue
lAnimaflica
me in vn
&
corpo
Organica
L'vna
come
e la
di
, di
potre-
chefigeneraffe-
vane cofe,
che ogni cofa, che porta feco molti panificati, prima debba
forti
,-
onero di al-
tre qualit in
vn corpo animato.
partiremo
due : perocch fi ritrouano due forti d'iilritmentt,cio Naturali cjr .Artefi ciati. Li naturali fo-
in
Denti, e finalmente
mommaito di
effe
il
formatwne
delle voci
;.
come fono
la
Cola,
il
nafcaidone itfuono,
&
dalfuono
il
Parlare
nafce poi la
dalla Volitata,
Modulatone , ouero
il
&
dal
Cantare
&coJ
Parte.
&
cufiper
il
&
&
perfetta l'harmonii
humane ,
ttentioni
deriuano dall'arte
confiato naturale
,
le
dita
&
da battere
di
&
penne fono
dalle
in tre
,
percoft
di
Mttfica arteficiata
la
Trombe ,
n.ifce
&
da iflrumenti
ftmili
Tabolii, Campane
metallo fi
che
che rendonjuono
&
fintili
; li
quali dal-
&
di pelle
chorde
le
modi :percioche o
Pifferi
fanno
&
Dafato Da
& Metrica
dana,
Harmonica ,
& formano
come Organi
M furata, Rithmica,
qnefla fi fa
o arte fidato
de
fono ,&per
li ragione del
& Da
battere
*?* la
Naturale
di
quattro
Piana,
all' arteficiata ,
la
per
le
Mon-
&
tanza
Aonde
il
l'altra
queflo
fiato
molta impor-
compofla rfulta
di
Organo,
adimo modo ,
nominarle pi
-vien
la
&fenza
&
arteficiali
da chorde ;
ma
anco
di quella
&
non fio
di
Delta
Prima
12
P IG LI ^fN D O
adunque
Cap.
6.
la
&
nella variet de
cielo
^jpetti, dulia.
Gioue,
&
Natura,
quefiofi grande
chejono
la
& mafimamete
quale temperando
acute con
le cofe
le
&
piforte fi tono
(Iellato ,
&
cui
ti
da vii
Marte,
di Pithavora,
ch&
lib.6.
Che [nono
quello ,
Cy~ dall'al-
nuolvimento pi veloce ,
modrare , ie da
&
Quefio
Sole,
il
trappaji fenxa
&
quale per
il
conofcom nel
&
vewono
il
fi
due frti ,
interuallt,
li ; il
&
Dittane ,
la quale opinione ,
dalle
no
Saturno : tmperoche
,dal Riuolgmento
&
&
ella di
ciaf una foner foprafteda vna Sirena : Peraoche Sirena non vuol Jigmf care altro che Cautatrice a Dio. Et
medefmamente Hefodo nella fa Theogonia accennando quefio tflejfo, chiamo ivf&iig. l'ottaua Mufa , che
approdata all'ottauafphera
Nonajpherafuffe
re, che la
da uptaos
&
il
Cielo
Et per mofira-
vmt deftom ,
concordeuole
la
nomino x.a.k-
hjm , che viene afgmficare di Ottima voce ; volendo mofbrar per quitto l'harmonia , che tifata da tutte
quell'altre fphere come fi vede accennato dal Poeta quando difje
>-
Calliope prxcor afpirare canenti ; inuucando folamente Calliope nel numero delpi, come laprtnci-
Vos o
/j_5
pale
7*
Iphera
che
,
i
&
fphere
m Occidente ;
&
l'altra
li
ano
li
antichi
per
li
&
celeflt
Et tanto hebbero
diuerf
li
il
l'altra aVr/rpo-
moto , che fa
la
Et con
iflrumenti ancora
tali
morte l'anime
la
accompagna-
ritornaffero al-
la
online della dolcexj^a della Mufica,cw al cielo. Tal coflume offeruaronogiagli Hebrei anticamente nel
la
morte de
ne
comando
fanxa de
il
loro antichi
liquali in cotal
in quefla
&
et
Molti ancora
no
Ma f ci ne pareffefrano, hauemo dell'harmonta del cielo iltefhmomo delle Sacre lettere, doue
Et f mifuffe dimandato
Chi narrer le ragioni o voci de Cieli Et chi far dormire il loro concen-
onde proceda
modo inuitauano li
vita ogni
to ?
Signor noflro,che pi nonfonaffero Etfaceuano quefio (come dice ^Ambrofio) per offeruare Fv-
fimi precipita
ti alti
vraude^afua
detti
vii
fopra allegato
fa vdno da noi
Chegli orecchi
il
l'occhio noflro
noflri
la
altro
noflri ripieni
Nilo da mon-
&
di
dell'vdito.
che
il
mondo fa compoflo.
con
et
harmoma
fi perdi e
Parte.
come vuol Platone
fi perche (
tanima di
ga mifurata
dal fenfo
11600
[batto di
lo
loro riuolgimenti
iladij.
&
&
) in
li
lo
fphere
delle
celejli
fere
li cieli
13
come fi comprende da
peraoche fino
effo
quejodiceuano effere
Pithagorici (
li
lorointeruttlli,poneuano dalla
efi
l'interitallo
do il mio parere )fia fiori d'ogni ragione : conciofa che non pu effere , che quelle cofe le quali per lor natula Terra ,fiano atte a generare l'harmonia ; hauendo li filoni ( come -vuol Boe-
tm)
il
monumento
re al Sole
m ,&
{lanxa
jpoi
di
due tuoni
A principiato
Luna
,&
Tuono
il
vno femituono
,
minor femituono ;
& da Mercurio
&
femituona ;
, differo , il
& da Marte
li
Et
dalla
Luna
fpatw,
effere
Marte per
la
l 'infermilo
ri fimitumii, cio la
&
&<
li cieli
le
nelii
&
la
comprende
li
harmonia
il
&
&
delli
i
Tetrachordi
dodici fe-
ordine; et
ut quelli,
Chromatico ,
li
le altre per
collocatififfiioni grauifiimi
&
effer lo
latitudini
che la
gah fitto Tolomeo, ritrouer ( comparate infame le dodici parti del Zodiaco , nelle quali fono
githcelelh )
da queflo a Sa-
Ritornando.
mtdefima diftan%a
Per la qual
turno lo fpatio del Jemit nono maggiore : dal quale per fino all'ylnmo cielo ,oue
rolo'fpatio del mutar femituono.
Mer-
quella di
a Gioue
Luna a
il qual
& vno
ordine
dalla terra
il
maggiore
&
nellefac-
dalla natu-
ra, & dalla pofitnne ,ofiso toro Dagli ajpetti, fi come dal Trino, dal Quadrato, dal Sejlile, dalle congiunzioni,
dalle oppofitioni ; li qualifanno nelle cofi inferiori, fecondo i loro influfii buoni, &* rei, yna tale
.
&
&
tanta diuerfit di harmonia di-cofe , che imponibile di poterla esplicare . Dalla natura poi, concio
gin fono ,
modo
&
in tal
ytile
a mortali
in tal
modo
collocati
maligna ; da quelli
che buoni
,fi
Pofitione loro
quafi nel modo che fino collocate le yirtu tra gli yitij .
vn
&
l'altro
am-
conciofa che
& bem~
mexo loro,
che non laffano operare a i loro mflufii cattiui nelle cofe inferiori quel malio-no ef;fi
che potrebbeno operare non vi ejfindo tale interpofitione Et hanno i loro influfiifi min pofjanxafi-
harmonia
,
&
trfttt
fetto
natura
) di
fa che ef-
temperata
pra
li
corpi inferiori
che mentre
li
&
&
la
to
il
&
Simil harmonia dicono ancora farfi , quando nel loro nafiimento hanno battunatura fintile
ouero che due benigni pianeti col medefimo ajpetto habbianotriruardato l'angolo dell'oriente
in
.
afeendentc
Queflo
iftejjo
dicono auenire, quando Venere ritroua nella medefima cafa della loro natiutt, o nel medefimo <rrado. Hafi
adunque battuto riguardo a tutte le fipradette opinioni ,
effendo (fi com: affermarono ideimi ) 1/
ttendo
&
Mondo
&
Prima
T4Mondo forano
d'iddio
(corre tra quelle cofe, che fremir ono,& conoscono nel cielo.
menti fi cprende:conaofiache
te l'altre cofe) in
& prima
monia ;
ima di
dal
dit all'acqua
cofr
&
nondimeno
di loro(come
gono,
&
due
'<*
&
fati
in
^Ancora che
le
qualit pafribili
chef
ritrouano in
di efii
&
per
le
non pi,
conciofache a ciafcuno
tut-
cio la Siccit,
di loro
l.t
principalmen-
&
imiti
effendo che
ad o<ni>m
modo; che fi come due numeri Quadrati conuengono in imo melano numero proportionato,
elementi in
in tal
modo il Fuoco
nell'^Aria calda
il
&
in tal
& humida
eji
la fccit
Mifura, da ciaf una di queje tre coffi puri comprendere tale har-
mediatiti
Calidit,
qualit appropiata
effe
la calidtt alfuoco;
reftdno
ejfetido
Pefo,
Numero,
Humidtfs*
Frigidit Ja
te
Numero ,in
il
quale fupera
il
Quaternario
l'acqua, che fo no
in
di quella quantit ,
otte-
che
effo
mela-
& ^Acqua
fredda
&
ficco,
chef ritmiti
tra.
due
mezam
numeri propor-
,.
Parte.
ij
ytfrigoraflammis
concatennati
&
legati
Noi y edemo
opi leggiero
&
grani tirano
all'ingi
li
leggieri in tal
modo
in tal
ti
Vacuo
;.
il
quale la
Ma perche
&
l'^fna, fecondo
accompagnandofi
alla
che era
di
e fi
Denfior hjs
Et prsiffa
aer
illi
natura a
&
aria
che trammutaniofi
&
la
& yna
il
1 1 qual ordine
fimile .
&f
che effendo
melano, l'^Alqua
&
legamento leggiadramente
Filofofo
conciofiache caffi
di aria infuoco.
cofi fi trammuta
terra in ac^ua,
aria
terra
cento di aria
ffeffezgd
, &.
quefi in dieci di
acqua ,
&
allontanano da quello
dieci di
yn
altro
acqua
effendo
Di modo
) dieci punii di
acquai
il
in
yno
di terra
&
queflo
amene
&
tanto pi fonofpefi
tutto quejlo in fuoco, yiene a mtdtiplicare in mille pugni di fuoco. Cofi per
nano al cielo,,
Creatore
trammuta impugno di
&
&
il
luogo
dalla rarit
il
<3r quando fi
in
percio-
humor
loro
che quando fi
conuerteno
Fuoco, che
coercuit orbem.
come mofira
il
orauitatefuu circunfium
parte
lui pi
legit in arce
<*7
&
lemtate locoq;
fa
tellus
efl
...
dccompagnaffe a quello
Io ned conuexi
yn
da quel-
ritengono la natura de
mexi
li
&d
collocati,
tiAcqua
tirati all' in su
maniera
yafuori delfuopropw tmw< Et in tal gufa [tanno infieme fempre ymti (sferrati
per alcun tempo, quantnque breue,in alcunaparte
fono poi
che con
&
et
con tutta la quantit della terra nella medefima proportione. Et fi potrebbe anche dire ( poi che gli Elementi
fd ) che
quella,
la
iflefjo genere,
&
il
tutto con
le parti
contitene in
ragione iflef
proportione , che fi ritroua tra la quantit della fpherd delfuoco, (j? tutta la muffa delia ter.rajld
&
l'ymtade. ^tqnejo
dalle
diian-ze,
Prima
&
diftanze,
mente
dell'
dalla mifura de
etiandio,dal pefo,
sfinii
gli
7* del
le tenebre
harmonia nafce
dalla quale
,-
auando il caldo
col freddo
&
Verno
&
affretti,
dalla
& l'harmoma
Mondana.
nofce prima ne
&
&
fimilmente dagli
loro partorifia
&
timi
&
&
il
dall'harmoma
alle piante
&
rinchiude, Pnmauera lo
diffrofifarfi
vn
corpo filo
Quella
primo fu da i Mufici
maniera
di
Puna
tio dittanti
harmonia ben fu
la
tale
&
Et quello
&
&
&
ricettato
il
&
numero
abbracciato
delle
che
ottimo ordine
facili-
conofitttta
&
di quattro
da Mercurio,
et
quattro
qualefi fiowe ne
quattro
) la
Quadrichordo,oiter Tetrachordo,che
,
di fitte
chorde
Ma
le
che dalla
di qtte-
di frutti ot-
l'altro la
Eptachordo
di fitte
la
& Macrobw
infermit,
la
&
tempi harmonicamente
Et veramente
nociua.
Si
befie,
tii, alle
di piante, o di
umil-
difiordanza
nella
della
Mufica
mondana
Cap.
non
contemplatane
di
<y
altro ,
il
che
vn
la
che fi riuol-
certo adattamento
&
vna confinane
tempera-
Quefla
portione
alla
irrationate
fi ieffo
va
j.
alla contemplatione di
ch'io
le
ho detto
humano con
ragioneuole pro-
accioche non fi credeffi , che la Mufica humana fufje , ofi chiamaffe quelfi ileffo ;
N'attira nella generatane de nofri corpi . La quale ( come dicono li Medici , e" an-
lo
conferma ^Agoflino) poi che nella matrice della donna ritroua ilfeme humano, corropendolo per iffra-
humana
di
di
intellettiua
della confinanza
quella della
Ma
&
[angue ;
forma
Diapente
medefima Diapente
all'altro
;
& da
;fi
come
chiaro
in
in
termine di dodici di ne
modo che
infonde l'^fnima
m latte
fi
l'Onnipotente iddio
concento
&
&
&
&
le
harmonia, con
la
la
forma della
dal primo all'vltimo chiaramente fi fcorge quella della Diapafndiapente ; come pi faalmen
te nella finir fi vede :
quefa non chiamer io Mufica humana, la qual diremo, chefi poffa conofiere da
Diapafon
Ma
tre cofe
cio
dal Corpo
&
dall'Emma ,
ne
di piccoli grandi
gli
&
operationi
il
&
firnflato
&
Nelle
Gli
dell'altra
cofe
&
Parte
ognigiorno fi veggano
&
habbiamo
le
attutitigli occhi ,
lo
(patio
&
quan-
do
nellnuomo : imperoche
tiell'atiimalrationale, cio
fandoper i
debiti
in tal
&
modo retto
con
ancora talharmonia dall' Jfnima, cio dalle fue parti; che fono l'Intelletto ,
peroche , fecondo Tolomeo
pente
'i
&
moria
&
la
Cogitatane
[opinione
onde
, la
Ragione
&
Conofcefi
la quale
conciofta che
mente al Gutto
Toccare
il
fa commune a ctafcun
nella
Summit ,
xAnimoftt , Fortezza ,
della Diateffaron
tale
Im-
Dia-
Me-
ha quattro Specie
&
& maf
nel
ima-
Ma alla Diateffaron, la qualfifa di tre interualli & contiene tre Specie corrtfponde la par
te habituale , nel'^Augumento
il Configlio , la
della
Mente, l'Imagmatione,
la
',
l'Habito
Guttare
ra
&
Sentimenti
della Diateffaron
li
&
&
&
&
&
.
di effa
nella
Similmente
noi
vorremo che
cio
[^Acutezza , l'Ingegno ,
le
, cio
Rtfpetto . Oltra di c/
cofe,
che cor-
Temperanza d'animo,
Manfeuetudine o
&
Diligenza
la
Continenza ,
anima, fi come
Fonezzg
&
nel Decrefctmento
l'Efperienza
&
deli Ira,
Prudenza,
la
;&
nelle
fi
&
alle
fpeae
confedera anco-
modo
che neifuoni della confonanzafi contempera ilfeuonograue con l'acuto . Si conofee vltimamente tale harmonia dal congiungimento
dell'Jfnima col Corpo ,per la naturale amicitia , mediante la quale il corpo con l'anima e legato, non gi con legami corporei , ma ( come vogliono i Platonici ) con lofpirito , il quale incor-
di [pra
do [opinione de
<pia ,<Aria
me ;
li
jtrano
vedemmo. Quefo quel legame , dal qual nfulta ogni humana harmonia,
vn compoflo , cio nel corpo humano Seguen-
quali concordemente
&
&
,& Fuoco
Nerui di terra
li
difuoco
&
finalmente
,
le offa di
: li
acqua
&
di terra
li
Ma
fee
quefo ne pareffe
la Colera
mediante
&
Filofefe ;
le
come
la
Malinconia
la
Flegma ,
o compoflo
il
Sangue ,
che vogliac
mo
Prima
18
mo dire , fanno harmomcamente
,
ptramemo
&
(infirmiti del
proportione& concordia
pra ho detto
vniti.
&
foiitrchi caldi
po mangiare
della
la
la corporale
<&
della
di fo-
Que-
lla concordia harmonica adunque della natura Jpirituale con la corporate , e* della rationale con la ir-
ratwnale
quella ,
che coflitmfce
la
hpotej difar
il
ci
;&
rarion de
nu-
& l'yAmma
&
per-
dendo
col
tal numero
opinione tocca
tali accidenti
il
fle poche
Mufica,
il
s'appartengono pi
qualefu vcafo da
al luogo deputato,
il
contentandomi
di
alli
ragionamenti
Cap.
ilfecondo
ciata
dmidemmo
in
Harmonica
&
o Naturale,
8.
<&
,&
chiamano ;
p intero
le
&
le quali
ne fi accrefeono
indiuifibile
di
,&dai Mufici
tempo
&
&
Et
forma &
nome,
nuirono
ejfentia
l'harmonia
che nafee da
vna
nella cantilena , dimoflrato per alcuni Caratteri, o figure al modo fopra detto ,
le quali di
:
muficiprat-
variata prolatione
Metrica.
%a variatione alcuna di tempo, dimojlrato con alcuni Caratteri , ofigure /empiici , che Note li
tici
in ^Artifi-
forma , quantit ,
quefla
communemente fi
&
raprefentano.
Ma Figura , o Nota che dire vogliamo,fi nel cantofermo, come nelfigurato,dico effere unf
delle
&
della
la
ma
da
artificiali
&
&
tarditdel tem-
Deh
Parte.
Della Mufica Rithmica
V SI C^tf
ic,
Rithmica diremo
effer quella
acconciamente
&
Cap.
&
f congiungono
cio
&
f lefillabe dell'y-
re, magli elementi delle letterefono quelli , che producono tale conueneuole confinanza ;
Grammatici,
Mufica organica
la differenza,
&
l altra fpecie di
li
Onde nellage-
dalla
le lette-
quali (Jcondo
li
&
nella
fano
<j.
Potemo
faper giudicare ne i yerfi la quantit delle fillabe , cio f fiano lunghe o breui , mediante le
quali fiano,& la loro determinata fede : Concwfiache la diuerfit de i piedi, coquali fi conofeano i piedi,
il
empropio
di
&
altro
l'^Aiapeflo,
il
Dattdo ,
come fono
Proceleumatico
Pirrichio
il
&
altri
flambo ,
lo
Spondeo ,
il
compofitwne
la
Trocheo, il Tribracho ,
medefime ragioni ch'habbiamo detto della Rithmica , la Metrica anchora dalla medefima harmonica , o
naturale difeende
imperoche
la
Mufica metrica
coflituifce la
determinata fede
le
il
il
moto
fiforma il Metro
vano
loro yerfi
principio
e[i
onde parimente
li
Poeti
&
li
Poeti
lirici ,
tardit
cio
li
de
attribuire all'artificiata
alfuono de quali
iiifi
la
da loro
E ben
yero
aI Mufieo
di
Mufea
il
la diuifone della
tempi lunghi
fecondo
,
&
il
Mufica
&
breui
diuerfi lilru-
olii
&
l'altra
&
&
Poeti
Rithmica o
Oratori
della
che
Mtfura-
Lira o
Metri-
ijefii
,
di yerfi
quali
le
Et perche da
ca ,fipoffano anco
-menti
^Agoflmo) percuottendo
iflrumenti
al fuono della
artificiali
yoce ,
della
ma dalfuono del-
& perche
fia
coli
io.
&
ye-
duto quello, che fa ciafeunafua parte feparatamente ;refla hora ( douendof ragionar fo-
harmoma,
la quale nafee
da tfuoni
&
dalle yoci
:
la cui
imperoche
c
la
Mu-
cognitwne in
culatma
Prima
20
culatiita
&
le
mathematica , maeflra di
yoci ,
numeri ,
li
mini proportionati ne
culatiaa
ferati con
Nh/ehtH
ce
le proportioni- ,
debiti luoghi.
percioche tengo
&
le loro
chefiapofiibile, che
col fenfo
&
differenza ;
li
cofa facile
bra fi
\U quale
tutte le cantilene
ordina
'io
altri ( tra
quale opinione fu
&
cheella
l'altra
di
dell'aria
o dalla -voce
in tre
di
fi-
n%o* "vo-
come
Caldea,& da
&
yoci graui
&
&
le
della
di/piace -.percio-
dalfuono
^Alcuni
delle
ac-
altri ijlima-
rono,che cofifuffe detta -.perche appreffo l'acquefu ritrouata ,& non per ilfuono delle acque; mofliper auen-
na
Pan dio de paflori fu il primo ( come narra Plinio ) che della fua Siringa conuerfa m can-
Ladone fiume
appreffo
di ^Arcadia, fece la
il
Poeta dicendo ;
Indituit .
et pi
mi piace
&
&
me par pi ranoneuole,
-vogliono
li
Gwue
&
di
Memoria ;
diconobene : percioche f l'huomo non ritiene li fuoni& gli interualli delle -voci muficali nella memoria,
queilo amene : perche non fipoffono a -via alcuna fcriitere : tanto pi , che ogni
non faproftto alcuno ;
faenza ,
&
&
ogni dfaplina (
come
memoria
-.
fegnato, quando quello che noi afcoltiamo dalle menti nofre fi parte. Et perche habbiamo detto la Mufica ef-
fere fetenza /peculatiua , per auanti che pi oltra pafiiamo , yederemo ( hauendo confideratione del fine )
pone
la
differenza tra
NT R ^V IENE
faenze :
il
&
Mufico
Mufica
nella
& in Prattica
il
quello
per la quale fi
Cap. u.
Cantore.
il cui fine
confifle nella
che propio
di
le
mani le
ragione
con
il
douere
la qualefi opera,
che
&
ogni
le
lo
l'al-
come diffignare,defiriuere,&fabricare
quello che fa l'appetito
ytneendo &fiperando
ilfapere,
di nobilt
il
&
la
alla,
ragione
mani non oper affer quello, che dalla ragione gli commandato,
l'operare.
de naturali
fenya
fi fittomene, di
-vanamente
l'altra
cofe occorrenti
,&
della faenza,}
&
&
l'aiuto della
ragione
( confiderandola nella fua vltima perfezione ) quejle due parti fino tanto
dallialtra
va-
ancora l'artefice
le affi-
Speculatiua
Parte
lo Speculatimi effer differente
fico
&
detto Cantore
&
da mano ,
li
dell' iilrumento
fecondo la forte
&
fa l'yno
diremo ;
l'altro
&
li
il
loro vjficio,
iti
il
&
&
il
che
fa faenza pi perfetta
&
&
ef-
Mufco effer colui, che nella, Mufica perito, 7> hafacuit di giudicare,
21
vien detto Ma-
tro
il
& Mufico
diremo effer
eglifia,
il quale
alle co/
appartmenti alla
colui,
o col mezo di
Ma
il
Prattico,
&
, il
&
che
&
l'altro nonfa
ftppia fonare folamente per lungo yf, &giudiao di orecchio : ancora che a tale yfo l'yno
peruenuto fenzl mezo di qualche cogmtwne Et la velocit delle mani, della lingua ,
ogni mouimento,
&
&
za :
conciofache confluendo effa nella fola cognitione sfefuffe altramentefeguirebbe, che colui, che haueffe
maggior cognitione
faenza
della
,fuffe
pi nobile
ti
&
potremo
&
&
quafi dire,
li
il
Mufico
di
dalli artefice ,
effetto fi
tanto
men degno di
yede
che tra
effer pi
degno dell'ijlrumento .
che efferati
vouernato
&
lui,
il
contrario.
l'artefice
&
di queflo
ty
Compo-
&
Mufica ;
effercitandofi nell'vna,
&
l'al-
Quanto
fia
neceffario
il
Cap.
12.
li
Numeri ,&le
mente che dalla prima origine del modo {fi come manifedamentefi vede, et lo affermano i Filoffi)tutte le cof create da Dio fumo da lui col Numero ordinate : anzi effo Nu-
roche tanto
'
effo
fattore
thuomo
telletto ,
ouero nella
&
ilfapere :
dijlruggerebbe
ella
il
al numero fottopode
tutto ,
&
&
le
artifperderebbeno
&jmferua nelpropio
di effa fi
l'ingegno,
impe-
parlare oferiuere alcuna cofa della Mufica ; percioche del tutto la ragione
do
&
egli
haueffe nell'in-
ne pi faria bifomo di
anullarebbe
conferma
la
non hauen-
memoria, in-
lo
dnaWhmmo, come litrumento neceffario ad ognifua ragione &clifcorfo. Nelle Sacre lettere vn infinito
diurni col mezs de i numerifi uen^uno a difcoprire,della cognitione
innumero difereti mirabilifiimi
&
&
telligenza de
quali (
in
&
le
il
ritrouano
.1
Prima
22
ntrouano
li
artieri,
xflimauano, che
&
netti
di diurno
lo
compofa
di pi ynit.
la
la
tiene in [e la
quanto con-
Vmt Et all'oppofito, quando refa di effere yna,allora manca delfuo effere Et in ci la Vni:
yn minimo
che
Quantit principio ;
cofi
&
Quanto
detto
di efjofia principio
ma fi
Et fi come
bene
fine
ti
di effa
non , ne
fi pu dire ,fe non rifatto del principio , cofi ilprincipto non pu effere , f non ha relatione alpne Et perci
t da notare, che non yien detto principio ,fe non per ragione delfine ; ne ne f non per rifletto delprincipio :
.
idi
Ternario
pu
&
far neceffario
numero,
in infinito, avgimmndout
la ynit
tutta, contenga
dire, chefia
mexo
il
i. z.
5. 6. 7. 8. 9.
3.4.
percioche da effa
la quale,
&
ci principio, origine ,
&
delfine
non fi
per-
di-
numero contenga in f pi yolte la ynit ;fi come per effempio , il Binario , chefigue immediatamente
.dop effa , non yien formato f non per la congiuntione di due ynit , dalle quali ne rifulta effe Binario primo
Jcttn
numero &pari
le con la
frodutto
ynit appreffofifa
il
Quinario, detto
Quaternario
il
Numero incompoflo,&<
V N GO
^cV8
farebbe
de numeri,
&
detto
<*?*
da queflo
Numeri
Cap.
&
fuori dipropofito
&
ilyoler raccontare di
ella fi a
dalla ynit
m infinito
15.
yna in yna le yarie frti
cofiderate alcune fpecie, dir folamete di quelle, che fanno alpropofito noflrojafjando
k^
parte
s^^^fej:
tffer diece
Tra loro
cio
li
le altre,
come
a quef fetenza.
a
inutili
queflo Trattato
&
&
Perfetti
io.C^
tio diuidere in
di
,&al
Mufico appartinenti
Compofli
incompofli
de i quali
Pari fono
altri fintili
li
Contrafe primi
quelli,
5-7.9. 11.
&
alla
come
quali
non pojjono
effer
&
dtuifi
commune tra
[yno
tio
&
loro
l'altro
compojlo
fono mifurati
di tre forti
che
li
compofli
&C
fono que-
&glt altri Li Parimente pari fono quelli , che hanno le parti , chefi poffono diuidere in
chefi poffo-
poffono effer diuifi in due parti equali ,an%j di necefit l'yna parte fpera l'altra per la ynit ;
fi 3
da
io.
come
altro primo
li
diuifi
da
Compofli fono
diuida
che la ynit
ligia moflrati
come
6. 3 2 .
numerati
Ma
mifun
;
2. 4.8.
64.
&glt altri
numero
altro
quelli,
iz.&
19.
Et
loro effere ,
che daU'ymt
Contrafe primi
come
9.
&
io.
&
&
l'altro primi ; come 1 $.& 17. ouero L'vTra lor compofli, Commumcantifi chiamano quelli, che
ouero l'yno
il
1 1
diuifife
&
1 5
fi
ritrattano
no pari
,.
Parte.
qiopar
&impari
tali
numeri "
Ma
3
&
sro
z.in
&
ie del Settari
che fino
&
dipoi in tre
il
&compofti,
le parti loro,
&
le
fica alla-imcfiigatione
di tali
&
Ma
li
le
il quale
&
moltiplicato col 2.
ancorarne nafie 8.
&
lo
delpropto /oggetto,
il
& i.Et
Sefqniterxa proportione
XSupLjimero
della
Semidano nella
Diapafon
mercleila Diapente
geruaEo quantunque
effa
&
di
le
;.& 4.
io le
&
chiamo femplici
&
lo
melodie
La
Diateffaron
della
1
,
&
il
nafconoper
,
onero
in-r
&
, fi compongono di
ouero di due parti , come le
L'Effachordo maggiore
Semiditono
traq.&i,
S efquiquarta proportione ;
nella
Im-
le altre
contenuta tra
le
&
iorodenominationi ce
ouerfionoro, con-
dtuifibile in
6.0*
Mtt
'
Et perche tutte quejle fino parti della Diapafon , onero della Dupla ,
Jli infieme
Sefquiquinta tra
il tutto
2. nella Sefquialteraproportione
Et quejlefono
binario
, il
effo Settario
il
$.&
496.
Come quel-
lo-
perochela Diapafon
<Oitwt-$i la
&*
delle pafiotti
'queftuteiiwsni z
quali interamente
;
&
fimili
numeri fi chiamano ;
produce 4.
fi ,
para,
&
il
Cube
4- in f, che Radici
detto
dalla moltiplicatione di
liC ubi fono quelli, che nafiono dalla moltiplicatane di qualunque numero infifieffo,
25
ma
&
anco
il
due
di
mino-
il
&
marauigliofit
numero Senario ; non battendo iddio nelle fite operationi mai bauuto
dibtfogno
di tempo :percioche, come colui, che d'ognifaenza era perfetto maeflro, conofiendo per opera del Spirito di-
&
d'iddio
, la
(u onnipotenza
rinchiufia
,&la diuinit
che dalle
cofie yifibili
&
apparenti conoficemo
le
inui-
tratto efprimere
fenza la quale a patto alcuno non durarebbe : ma del tutto , ofi annullarebbe , oueramente ritornando le colecito cofi dire)di nuouofi yederebbe la confufione dell'antico Chaos.Volfe adunfi nel loro primo effere ( f
que
il
0* l'opera
col
da
& dell'arte.
NCOMI NC I iA'N D O
co di
14.
Cap.
adunque dalle cofie fuperiori naturali, noi Ufi nel Zodiadodecifegnifempre ne yeggiamofii alzati fiopra lo noflro Htmifflnrio, rimanendo
per la larghezza
&
la
hora
Luna. Sei
di l dalla Eclittica ;
li
lo?
Prima
24
io
&
loro oppofitt
re
Et
di
nee conchiudono
Interualto, Stato,
& Moto
Seijpecie ancora
ouero pofitiom
Su , Gi, ^Aitanti ,
Indietro
delli
di luogo
Defro
&
non ha l'ede-
moti3 Genera-
Et fu , feconda
Simftro
Sei
li-
la
maggiri contiene
aue
^Accrtfctmento
le
li
Correttone
Platone,
tione,
&
detennero,
cio quello
la
&
de qui nafee, che molti chiamano Sedei quello ifrumento geometrico, che da molti altri addimandato Con*
faffo
tia,
Puentu,
lAdolefcentia, Giouenezza
Vecchiezza,
&
Decrepit
&
;
Intelletto
Etfei
l'
il
quali
mondo non hauea a durare pi de fi nulla anni , ponendo che vn giorno del Signore fiano
adducendo per tefimomanza quello , che dice il Salmo , Mille anni auantigli occhi tuoi fono co-
me ilgiorno paffato. Et per non commemorare tutto quello, chefi potrebbe, per non andare in lungo
lamente , che fei fono appreffo
li
Filofof quelli
Vero ,
le
Falfo
&
la
Cofa :
&
come
l'Ente
dir fl-
Vno, d Vero ,
il
Contingente
Per la perfettione
grande Orfeo (come narra Platone) che gli Hinnifi haueffero a terminare nella Setta generatione : conciofa chef penso
ferfettione.
Onde li
che
giutioneft rimette
Nonadunque
tal temperamento
maraui<rlia,fe
numero ha hauuto
cofi quefo
il
da alcuniTien dettoSegna-
negli
ma tenendo ~i>na certa mediocrit , non fperfluo , ne per fua natura diminuito per la
il nome non folo di Perfetto; ma di Imitatore della yirt. Quefo detto numera
:
^Analogo }
cio proportionato
&
hauendo
la
numero Senario , ha -voluto ancora co l'iftefjo numero abbracciarne la maggior parte di quelle , chef ritrovano nella Mufca : conciofia che primieramente (come fi Teder altre Tolte ) Seifino le fpecie delle noci
muficalt
che fono
miditono,
quelle, che
, il
&
la
Equifone
addimadano confinanze,
Diapafon ,
la
Confine,
Emmele,
Diapente, la Diateffaron
&
elt
&
Prattici
cio la
Oltra
Daria ,
di quefo
la Frigia, la Lidia
la
Miilalidia
Mafia fei
o Lochrenfe , la Eolia ,
detti ^Autentict
&>
t ;per
effer
il
uoler raccontare di
Dellt
Parte.
Gap.
ficale
NCO RiAC H E
dar troppo
r,,
che
molteficaio
in lungo racconter
egli tra
Sono ancora
, le
oforma di
quali
1 . in
troua tra 4.
5
cST* 3
&
&
&
prima fa-
la
contiene in
&
ordinate , che
cio in
nella
le
forme
_,
&
_,
z.&
',
11
le
.fenxa alcuno
mezo
_,
dipoi tra il
cio in
due matrgioi i
di ciafcuna delle
&
f parti , che fono proportionache pigliandone due qualfi yoglino , hanno tal relatione , che ne
le
/empiici confinante
le propriet
&
danno la ragione
q&invti
4.
chef ri-
eS"
Vedefi
Prima
20
&
le
Vedefi oSfra
di quesiti
quando
nella
&
del Ditono
na difcrepan za
ne
filoni,
tal
qualunque confonanxa
yopliam
modo
ordinate , che
mofirati numeri
&
di ci al cuna
&
il
ma tal
tAl
7-
aggiungeremo il quadrato
f
qual ordine
5.^3. ilqua
ma da e/?i ne i> farebbe Dna tale har moina, che Fvdtto ne pitharebbe jommo piacere
propiet
termini
fi percuotejjero infieme
gione
&
melodie
ma le ragini delle
la
ra-
Difjonanxe ancora
&
minori
differen-
te delle fopr adette confinante percioche efii dtmofrano quanto l'ima fupera , ouero fuperata dall'altra
Et queje differente non pur fino utili ; ma neceffarie ancora nelle modulatwm, come Tederemo ; il che nel:
il
3SS5^'^Xa5!e!Haa^^
,
Quejefono adunque
trouare in altro
numero
le
,
chefia
di effo
minore
&
maggiore
Qua
Farte.
Quel che
27
fia
H^a^j E NC HE
BJhmII
fumo
alcuni
cottfitX? >
in
come dicono
0jffj3\
7* riceuutoper confonante da
SsSl
ho detto
minore.
dubbio
del quale
minimi termini
compofo intendo
io
dall'altro diffami
proportione
pi ne potremo haucre
quello
due
che pigliati
nceuere tra
efi
li
li
li
minimi termini
&
&
la
che
le
no
, le
$i
della Diapafon,
quali
di
tal
& dm
maggiore
&
ordinati
melano termine
.
vede
4,
Semiditono
, li
li
tra loro
fempre
-.percio-
il 4 ;
mimmi termini dellt
modi fi pu-
in tre
&
in l'ittmo
Diapafon
efja
',
Dipoi mentre
quando fi compongono
di
che fono
&
quali per
il 4.
&
del
due.
f compongo-,
pi Diapafon
Nel pri-
Ditono ; comefi
fono mediati
il
che
Bifognapero auertire
l'un
Dna
di
modo
modo che
confonanza compvfla
fi
otter Internatio
modo faranno
che fono 5
mediati
Confinando.
1 ,
efjer
Diapente dico
Cofi all'incontro
Onde ho
per l'imita.
dire
melano , e he diuida
alcun termine
Maper-
che
j,
quale
, il
hora apprettato
io'.
nondimeno per
Mttfia
Gap.
, f
fi
jFv\^/J
c^ e
come
qui fi.
della Diateffaron al
cui
quinta , poffono da
&
nari
&
delle altre
tenza conctofache
:
Et bench
Diapafon, aggiuntovi
diuifi
la
&
che fono
nanza
effer
compongono
:
della
Diapafon
&
le
nelle altre,
che fono.
&
.fono
.fono capaci di
come nedemo
della
un termine mezano ;
nel 4. 1
Diapente ,
&
della
il
li
minimi ter-
in
due
Diateffaron -.percioche
le
tal
io
proptameme
di
alcuna
fecondo l'imo de
in
dal Semidi-
li
pra
a.&
in
nel terzo
paci
di
&
il
Duple
, tali
chiamo impropiamente
qualifanofemplici
Et perche
, le
qua
& ad Tn
&
di
lift
fo-
certo
dementali
; il
la
Diapente
la
Diateffa-
Pri ma
:8
Utateffaron,
m potenza
ttoni,& non
la
Muftca
oltra
&
le
Mufica non
capace di
ricette l'infinito
;
effo
di
fotto'l
numero
per
fua eccellenza
tutte
la diuifero in
fono congiunte ad
po,& d L/iopo
&fmilmente
le
i
cofe
&
&
il
infinito,
il
ragione di
la
&
akuna
&
&
nondimeno
l'ititi
la,
non
latto
dtter-
Ma cadendo naefanamente
nome
Quantit
di
&
in
Et
moltiplicando.
&
la
a que^
Continoua,
&
Semiditono;
cio in
avriunve il Ditono;
le
ritengono quali
due parti,
&
numero
l'ordine mojlrato
mezp comprende,
con tal
Dtnano,et
&
rmnata quantit,
al
in tal
le
ancora che
Duodenario ,
il
Diapente
la
Diatefaron dopo
a-"
o a ra-
>
cederemo , come fi
7-
il
dopo queflo
cora dupo ia Diapafon,
oper
li
mente
dipoi
ti ;
la
forme, v prof or
..
di
citile
conci*
compcje
le
duo ho dtltu, Te
&
&
rnpercche jenza la loro cogitatone Ja tbbe tmptfibdi di potere hautr nottua alcuna del-
E.
fio
crticm
rcp
in atto
intendendo per
l'altre
Inumana :
perfetta
dico&
ogmjemplice muficalanfinanza
&
delle coje
opera
in
dilli [noni.
monar prima
mettono
(J7* il Semiditono ;
Ditono,
Senarw,
ancora
il
quale
la
infi me aerna c& la Suflanza pero immediataDijcreta. La Ccntinona nominone qudlaje cui pai ti
;
la Linea, la Superficie
, ti
Corpo
me di
Moltitudine
Numero,
fenza
&
conciofa
numero
nelle proportioni
nel Moltiplice ,
il
fi diuidtfe
la
iti
otto,
delle parti
& qtuft in
&
&
numeri
jua natura
in
il
numero
Tna
fi
in
dille parti
molto
qua! fi Teglia
;
come Tede-
infinto
La
la quantit del-
due parti
.
iti
perdendo
infinita diuifione,
dimdtfe il tifante
moltiplicato in infinito
la
, e finita
moltiplicare in infinito
quattro,
Di modo che
percioche confderata ne
remo ancora
la
(fremi
loro
che incominciando dall'Vnit, fitto la quale non Ti altro numero minore, moltiplicata in infinito
;f troueubbe quel
1 al natura ferua
il
genere
Superparticolare nelle proportwm : perocch quanto pi procede a ma?<rtori numeri cbtmouaiido l'ornine naturale, tanto pi fi dimofra diminuito, per efer fempre di
tengono lefuefpeae
che efendo
effe infinite ,
ciafcuna
ffeaedafif
ritratta
Cap.
18.
f effe
me il numero
il
efer finita
Triplo
, il
i.a.j .4.
Quadruplo
&
gli altri
&
&glt altriJimtlt
Semplice
, ti
come
il
co-
Duplo ,
quale f da per
fi
ne
7- di lui l'<Artthmetica
all' eferfuo
ha dibifiglio
Parte.
ra nella quantit Conttuotta detta di
nea ,
la Superfcie
mentOjCnwe
Triangolo
, il
corpi celeft
mente
&
, il
Grandezza
Quadrato
%e , chef trouano
ferente per
(y per
fratte
il
&
tra fuono
li
che
conciofia che fi
&
no detto
tra voce
li
&
li
Tuoni
al
&
di
vna chorda
Et perche
he parer buona
da
& human
&
altro ,
le
diftan-
Numero ,
la coja nife ,
&
il
Suono
dif-
&
dica ,
ritrouaremo tutto
Cap.
che
il
ejjer
9.
notitia di queflo
numero, han-
confiderate dal
va-
Suono
produtto.
dall'huomo
iM.ufi.ci
cio
mi par che
; cJt*
cio
Li-
la
maui-
lei
Terra,
la
il
la quale pigliando
come
altre di continouo
fonoro
il
ne da i corpi animati
voce
feconde
che
come farebbe
ta :percioche
&
&
Numero
^AVE MO
corpi [onori,
al Numero,
che fia
uello
&
delle
Cofi anco-
il
Tuoni
Tempi
li
fuono
l'acuto
il
&
Soggetti
~pno
il
di
diuerft de
la
29
numero fi ferue
di tal
ne fa profetane l'^4lronomia
riet delle fetenze
&
numero Relato ;
altro, detto
vno cTvn
fia tronca
&
conciofia che
le
elle
imperfet-
Numerofo-
habbiano origi-
cofe confiderate in
una
che da per
non fi confederino ; ma fi bene in ordine al Soggetto , ad effo Soggetto ridufi
fi
come ancora raaioneuole , che la definizione fi conuenga con la cofa definita . Et bench l'huomo fia
faenza ; ancora
chino
dipoi
ntrouar fi poftno
applicano a
&
fitont
le
&
fi
Ma chi diceffe
prima,
in effo tutte
potr hauer
m tal modo
che
le
Voci
li fifoni
come
fi
parti doue nafeono non fono
acaoche
di effe
fi
bibbia vera
&
im
determinata ragio-
&
a ifuoni ;
il
quale
di
numero fi
ouero applicando
fono
forme
le
contenute tra
delle
fi
Et perche
le
-voci
le
voci
&
le
le
qua-
moflrate di fopra ,
vn corpo fonoro,
&
&
re-
acuti, non
no hauere la certezza
di tutto quello ,
ad effe
fuoni
:
modo
fi cono[cono,fe non
metallo
confinanze
le parti
di
efi
ta
le
&> non per il contrario Farmi adunque che meglio farebbe dire ,che'l Numero [onoro Numero relato
alle voci,
li
bropiamente : percioche
ne,
fi
pontoni;
il
numero
il
che cercavano
numero
la
Eji
conofauta
&
la
la
quantit del
(u lun^hezxa
disianze, che
fi
g?>
trouano
queflo
,.
Prima
jo
queflo non fecero fuor dipropofito
come
dalla
da di qualfi vaglia lmabtzggfiprit. yna fuperfae piana ; & la dtuideremo con la ragione in due pam equa
li ; fatta la comparinone del tutto di ejfx ad yna parte , cunufceremo mantfelamente , li fuom produtti da
quefle ( battendole infieme percofje ) efjer l'yno dall'altro diflantiper
quelle
quattro
&
&
materia
la
li filoni gratti
&
&
acuti
&
&
&
numeri
allt
no
il
prportoni
^f
tal
Numeri,
modo fi fa
Onde
&
alle
dalla
come
tutto,
&
quali
Projpetttita alla
nella
lei fuperiore ,
la Vtfitalit
rtthmetica, per
&
&
li
mezi
i'yna&
cofi la
che
&
maggior
il
mezo
&
altra
deifenfi, ne
principali
li
della parte
&
, le
le
Numeri ma fi
:
&
la
Geo
altra
li
&
prin-
hanno alcuni
altri,
che procedono da
propri] principi] ne
ha
alcuni altri
la
non principale
&
&
fubalter-
l'altra
;
alcuna differenza
di foggetto
anche
la
come fi yede
Geometria
delia-
,&viag aiuti
fi fa
il
Numero, avviuigendo a
quali al
pafiiont de
perocch per
le
il
Numero
fonoro
efii
hauemopot
Numeri
,
che
come dimofra d
la
yera cugmttone
della faen-
fattori
, il
ci faranno
di
Relatwne
cio delle
dibtfogno
<&
le
propor-
Onde an-
applicaremo al Suono
atte-
te de
Principali
per per
t ai principi]
ro 'alla Voce
dall'\Arithme-
Corpi fonon
li
& me
Ne follmente ha la Mufca lijuoipropi] principij ma ne piglia ancora degli altri dall' ^f-
za .E bm yero , che
tiom
cio
'retto.
ho
20.
il tutto effer
le
'^4nthmetico,& ilGeometra
per l'accidente
ne ancora
&
ymta ;
Profpettiua
Cap.
/'
<re
di pi
nata
Non principali,
i principi] conofciuti
mela
altre yolte
molti altri, de
no quelle, che
come
quali (
&
&
_,
Mh
Numeri harmomci
dire, che la
communi
le
mezp
ragione alfenfoji
,t la naturale.
efjer cagio-
quello
Subalternanti,& alcune
le
la
Tutto
Con
ciafcun'altro Internatio
&
tica
il
tutto
Corpo fonoro : percoche fi bene tutti li corpi fono atti alla produzione de ijuom y
Confinanza ; f non quando tra loro fono proportionati,
contenuti
metrta
il
allageneratione della
atti
fi
punta
a<r
il
detto )fono la loro forma, aggiungendo quefle due cofe infieme differo,
L
comparato
in
&
le
fio
no
yariate diflanze , 7*
ne delfuom grane
Cj7"
o pi di effe
yna Diapafon ,
catal
naturale
non
in
quanto
alla
par-
ogni
Parre.
c?ni confonanza, orni h.trmoni.t,&
aie
la
oo-ni
melodia
31
la
&>
da quella de i numeri
Etfi come
ridutta in atto
nelle coje
na-
Mufica
coft la
non puh
cofa
non quando cl
effer perfetta, f
&
Mufica non
turale
&
&
parte mathematica,
ma fi bene parte na
confeguentemente
&
&
le Voci
dalla
za naturale il Mufico ha la ragione della materia della Confonanxa , che fono Suoni
Mathematica ha la ragione della fu forma cio della fua proportione ;per douendofi denominare tutte le
i
&
Suoni
da
l'ejfer
le
cofe naturali
d'ogni modulazione
per
folte
il
cui
&
mexp
Mufica
Tederemo
in atto
ra
in
chiama Diftanza
delle
&
Commune,
in
Propia
&
gouernatrice
&
ragione de
la
Mafi ha
refpirato,
&
come comparando
Forma,
la
i.
Cap.
^generano
me altre
Giofeffo
&
Francefco
in
bianchezza, ouero
in altra qualit,
&
ritrouafolamente
la
&
la
&
di
comparato
alla
Et fi ritroua
la
la
ijeffo
yn
&
<?
&
del
in
&
in quel.
Ne fi
yuol Pla-
efjer det-
fuccefiuamente di-
non
&
foloenere remoto
genere, propinquo
&
&
certa,
di
nuouo diuidero
che da numeri
carfano
nellt
equale, o
pofito
&
&
& {come
;
&
l'altra fempre
z . che effendo
Ondefimili quanti-
come
Lato del Quadrato : tmperoche non fi pu dare alcuna mifura commune, che fa
&
l'altro;
&
Douemo
per auertire, che ogni proportione, chef ritroua ne i numeri, che fono quantit difcreta,fi ritroua anco nella continoua
rati dall'Vnit
; il
non fi ritrouano;
li
& commumcanti
-.perche
che non amene nella continoua, nella quale fi ritrouano infinite ragioni
&
Prima
fi trono, anco in yn altro
linee l'yna con l'altra fi
onde
la
fi
conuengono
cofi
il
maggiore
le proportiom nella
fcreta fi ritroua.no
Jfrithmetica
cotnouafono
le
Geometriche fono ra
fanno
al ncflro propofito
gliar
le
Hattonali
le
ratwnale;ma
tionalt,& irratwnah
le
&
Uffero da parte ,
pi-
Tempiale
ma non intrattie-
u mantftflo , che
di
ancora fi
&
in quella di tnequa-
loro equali
tementeglt
altri
due
fa al nofro propofito
za alcuna ;
Itt,
che
quella,della
il
, di
in quella di
quale
io
come t.ad
1: i.a 2
la
efrem non fi
&
ri
^rfenten-
qual -veramente no
ritratta differen-
Equa-
la
contrario
due fperficie ,
linee,
ofimtglianxa appreffo
paratione
per
&
due
filoni ,
fa
contenuta dall'altra
come
il
dell'.iltrafono potfe
in coni
cio in quella d
il
j
ai
, fe'l
i
minore inequaltt
tor najce
bene in altro
ivi
&
Maggiore inegualit ,
Cap.
all'altra
&
2 2.
ma fi
nore in cinque
modt& non pi
&
cofiper
il
il
contrario
il
al
mi-
fa che nella proportione di maggiore inequaltt , il maggior numero contiene inje il minore pi d'una yolta interamente
te ^iliquota;ouero cottene
Contiene anco
il
te lo cottene pi
maggior numero
yolte,&
di
pi
onero
yna yoltafolimente,&
il
y'olta,et di pi
di piti
yna parte di
,
&
di pi
yna parte
efjo
di effo
yna parte di
yna parte non aliquota Dal primo mudo ha origine quelgenere dtproportio.
dalfecondo quello
il
& da
gli altri
Compnf /.Nella proportione di Minore inequaltt poi, il minor numero fimigltantemente cotenuto dal maggiore in cinque modi, et nonpt;& cofi fi hanno cinque altri genert,chamati di minore
prende;&
tono detti
inequalta;& fono denominati da ipropq nomi dellifipradetti , aggiuntovi Jolamente per tor dtferenza
qite
te,Submultiplicefuperparttcolare,
altri
come
atti alla
Quii
Parte.
Quel che fia parte aliquota
OVEMO
Onde il
non rende
in
che
<j.
&
6- Quejla dal
il
impropiamente
2 5.
il 5
punto
l'intero
la.
del
-volte
Moltiplicattua
il
di
Cap.
quella
non aliquota
Si
33
ad vn
come il
St
rende
altra
6:
quan
mafi bene
chiamata parte .
NCO RiA
che
me habbiamo
Cap.
veduto
in infinito
il
4.
\%e
le
&
menfemplice ;
io
pi
&
dal [enfio
men comprefa ,
men puri
&
meno
talfiempliat
fono l'vno
&
all'altro vicini
ne dagli
&
artificiali
verfio
podi
cio
vinti
hanno tra
a ifientiment,
tanto pi fono
l'abhorifce
intelligibili
ne pu hauer
cofii
prefta
&
loro
numero
fi pot/fiero eflendere
dall'arte
fuffie
peraoche i
permeffo
&
determinato
il
contrario
.
Ma per
tanto fono
il
men [empiici ,
&
peraoche partiapano di
cogmtwne
di
efija :
difficilmente comprefa
Et quantunque
&
quan
ilgraue molto
to la ragione di
&
; il[enfio
&
come amene
troppo fi eflendano
facuto ,
il [enfio ;
turali
& meno
harmoniafuoni
, li
verfio
f non
quali fiono
loro eflremi
comparati Ivno all'altro necejfanamente cadeno [otvna delle fpeae de nominati generi ; per hauendo
qui ragionato intorno ad
, verr
:
fin
le loro [fede.
efili
il
quale pi fiem-
&
il
naturai
le ordine de
&
&
cofi
;
idffi
facendo ritrouaremo in ciafeuna relatione variefipecie di proportioni : conaofia che comparando 7 Binano altvmt, tal proporzione fi chiamer Dupla, per il [ito Denominatore ; che ili. Dipoi comparando il Ternario, nafeer
vni proporzione, chef nominer Tripli, medefimamentt dalfiuo Denominatore , che il .&
3
di modo chefacendo [empre la comparinone di
ciafcun numero alla vmt, hmere^
cofftguendoper ordine
come fiono
lefiottopoje
Qvet
Prima
34
Quel che fia Denominatore, & in qual modo fi troui ; & come di
due propoftc proportioni fi poiTa conofcere la maggiore,o la minore
Cap,
z j,
OVEMO
auertire
;& da
altri
tiere ;fi
fatta per
, il
quale i. per
il
temente
il
minore ;
&
conciofia che'l
.
Et
no r. 3.4.
tali
il
nume-
da alcuni Par-
effe r
della
vmt ,&quef\a
effereil
Denominatore
&
&
il
feguen-
denominatwm fi chiamano Semplici : perche fono denominate da numeri femplici ; che fo-
Ma f nelgenere
il
Sefquialtera
propiamente detto
HVmt, che
il
nere Moltiplica
&
giar termine
il
il
2.
effer
termine minore
denominatore
vna
della,
volta, con
vna
;&
me%a
parte;
la
quale fecondo
il
>&
&
ne
&
fchi
non
cofa facile
il
ma il
numero
Denominatore
Onde denui
il
; il
Numeratore
di tal
parte;
che figm-
&
non Sefqui) penfa,che fa detta quaft da Se abfque >aoda ^Abfque f; che figmfca Sen^a f : percioche
Parte.
m^nganno)
te
j della
quale foprauanxa
denominatione
pivlia la
minore , ne
il
quali
ticolare
alcuni j
quali babbuino
malno-
Complicati
&"
aggmntione ;
Sillabica
Et bench fi ano
flati
ma fa fiata ritrouata folamente per poter proferire pi commodamente le dette fpecie quefo mi
meglio hanno detto quelli che difero che Sefjui "vuol dire
fa detto con poca confideratione ;
cuna ;
&
&
contiene tutto
fuffe altramente (
il
che'l
>
le parti
&
yna parte;
_,
che latina
&
nella Sefquiter^a
nella
&
alcuna parte
&
&
&
ritratta in
met) non
la
altrefmili
Sefqmquarta,
in
quattro maniere
f potrebbe ad-
Nondimeno da
ouem
ouero alcun
lati-
&f<rmfica ^Altra ; quaf proportione , il cui maggior tercon una delle due parti Et queflo ben detto imperoche f,
qualunque proportione fi
di
douemo denominare
alcuni
come
Denominatore
aggiungendo a quefli
alcun numero,
due folamente
di
come yoojwno
&
par j che
Tutto
termini
35-
imperoche al-
Onero ritrouarema
numeri f mplici;
che nelle fp'ecie del Moltiplice fi moflrato ;
noi ritrouaremo
&
ritrouaremo l'ynit av ritinta ad alcuna parte ; la douemo denominare , fecondo che difoprafurno denomif
nate quelle del Superparticolare Quando poi fi ritrouer l'unit cun pm parti, allora 3 [affando t'imita, fi po.
&
la
nella prima
iienteterxa denominata da
pontone
parti
che
il 5
.per
il 3
za
il
minore ; ne
& ~- La
ri/ulta 1
,fl
tiplice
&
di
yna parte
aggiunge
dipoi fi
dice
,
fola
_,
da i termini
il
dipoi pigliando
il 3
denomina prima
;f
nel
il
Superbipartenteter
compojo
come fu detto
dichiarato
che
il 5
piglia la
il
contiene
il
1.
denommatione
denominatore
quale
della
il
Dupla ;
&
dalla parte
il
nel
&
7* -4- :perciocl>e
ilfio
del minore
denomina
allora fi
dipoi fi
a? giungono
del
di al-
Mol-
come fi
termine maggiore
di
da pi parti
delle
denominatore con la
di tal pr
numeratore
denominatore
il
g7*
come
Superbipar-
termine mao-o-iore
onde pigliando
Ma quando
delle parti
la proportione detta
ditufo
la parte
&
cun numero
& -~ft
quale
1/
al
Quando poi
la proportione
le parti ,
primiera-
denominandole
Hauemo [efempio di queilo nella Duplafuperbipartienteter%a , la quale la prima fpecie di tal genere ;come y e deremo > denominata per le ragioni dette ,da z.
fuo denominatore Lungofi"irebbe sto yoleji porre gli ejfempij di ciafcunafpecie ma perche molti di
venere compofo
detto Moltiplicefttperpartiente
&
eji
per conclufione
lafa
il
in
fio denominatore ;
&
mi eflender
dyn
altra (
della Sefquialtera
&
conciofa che
il
: il
come ne
auertifce Euclide )
che manifis lo
z .fio
piti altra :
efendo che
Denominatore
quanto
la
maggior
di
Dupla
i.&
delle altre
Come
Prima
j
Come nafca
il
genere Superparticolare
Cap.
maggiore
colare
eufemia
delle quali
la
met di
vemente
effio
in
il
Quaternario
(come ho detto )
[affitta
genere Superparti-
tal comparationefarprodutto
,
il
&
modo; che
per ordine
2 C.
'coche
il
cofi le altre
ali-
"fi
chiama Sefquiterza
dalle fue
bre-
et
yedere
Jo effempiofipu
Cap.
Superpartiente
Della produzione del genere
*
slerbipartie
do
non voffa
m %unesupenripartient^
cofi in infinito
efjer loro
T^T^llieteJ
mifura commune
.-
il
numeri
Onde
la
Binano, chefiano di
& yoglwno
27.
effere tai
*K
Superhpartientefi
r-
&
ej-
efio
maggior,,
Parte.
tema, il
&
t-< volta ,,
quale ,tra'l
?.&
il
di pi
37
terze parti .
\AU differenza,
partientefettima;& coj
l'altre
uato
la
della
5.
&m
quelle che
fono
del Quaternario : per la qaicofa ofjtruando tal redola nell'altre per ordidette Siiperquadrip.trtienti,quelh
ne
fi
potrebbe andare
w infinito
come
qui di fitto
fi
vede
Cap.
2 8.
pre
il
tale aggiuntione.
remo il Binario minor termine della S efquialtera, al maggiore, che tlTernarw, ne ~verr
cefi gli altri in infinito
come
il
:
Quinario
di
al quale
modo che
&
pu comprendere
Della
Prima
?8
s^
h
il
N.
17
\v
# \
*"
ice
\e w
ySw
\/^y
\r^
^S^
^^
of
3 P^dj
vS
^^T
tpU033S
Cap.
fuperpartiente
noi offeruaremo
ofjeruato
pero Artiente
to diffeile
guida
ti
fi
ta
cofi
maggiore
di tal
minor termine
&
generi
&
detto Moltiplicefuperpartiente
regola
oltra
;
l'altre jpecie
delle jpecie di
&
ifleffea proportione
& come
nel
lib.-j. detti
faranno
li
fottopofl
come hn
non
&
tali
il
Quin-
efjer cofa
mol
acciochefiano
la Superquadripartieutequin-
di quelle di
le jpecie
Et
quello che fi
Minore Je
moflrate difepra
numeri minori
minor ter-
&
effe
aggiuntione creato
le quali (
dette
la Superbipartienteterxa , la Supcrtripartientequarta 3
tnoflrato J
il
2 y.
-vltimo genere
ancora fi compongono
i
aggiungere
al termine
compone
detto de
&
, C-7*
il
cio di
mine\,continouando
to
-mi*
\>^
^4s // \V ^Jv^
& V,
\N
uemo
vv /
\A
VA
9,,%,
Y_
^v.
\\
^sv
cui jpe-
Onde da
de i quali impofeibtle d
li
Togliamo Euclide
Mufeca ne mamfejlano Et li Mufici netta prolatione delle figure cantabili figliano Numeri delle proportiom di Maggiore inequalit in tal modo > che il maggior termine della propor
cap. 8 . delfecondo libro della
tione
la figulino in quefio
vo
tali
htione
modo
numeri al contrario ;
detta,
Subdupla
&
j-r
:fi
come
netti
pongono jopra'l minore ;fe come "volendo moflrar la protation detta Dupla ,
quella della S fquialt era cofe l : Mani quelli di Minore inequalit fetrnat
&
cio
il
minor termine
Et quantunque
meri
io
habbiapoQo
gli
Compofli ,
li
quali
efjewpij jolamente ne
tali
cofe
delle
nell'al-
netta pro-
ancora
proportiom
rlt altri
nu-
Dupla
Parte.
IWupla effer, tra
tre ,ne
&*
1.
<rli
altri
& &
8.
4.
generi ;fi
tra
come
&
1 1.
6. quanto
trai.&
_,
19
i.il chefi dtbbe intendere etiandio delle al-
che tant
fi ritratta tra 6.
&
4. quanto tra
ER
quello
Cap.
3 o.
delle proportioni di
no quelle
di
maggioreme
all' altrove
quella di
in
effer produtte in
magnare intelligeza di queflo^et anco per conofcere la natura di quefli generi f dfapere
Giordano)et a tenere
do cof,
di fu*
il
delle proportioni;ella
luogo
(ere in qualunque
genere di ineaualit
quello di
che ef-
di
maggiore inequalitjet
inequaltt
&
quello di minore.
efempre permanente ,
QueflofiTede manifeilamente
nere
& Pof
Et
effen
temente in
cufiderare altramete et anco chiamare Rationali(diro cof) et Priuatiue:et quelle di maggiore Reali
tiue.Etper
&
al
effer
&
ritiene ilfuo
ef
f Tiene immediatamente
alla Equaltt
conciofa
&
le
le
quali moltiplicate
dittife
le
termini delle minori ; come fi puh Tedere dalla Dupla , che per effer maggiore della Sefquialtera , non ha luo<ro
tra
i^rima
40
vo tra
termini
lifuoi
come mani/etto
fefqmterxa tra
ticulare
QUijlt
due
&
&
z . ne l
quanta
quella
,,
per
la quale la Sefquialtera
proportione , che
bia
dimmittione
la
onde
queflo non
~pna
ima maggiore ;
Iettare
ma>rgiore
termini
che la Sejqtii-
la Sefquialtera alia
(blamente
&
la quale nella
la
cio
Sefquiter-
ragione di quella
compoftione dinota
ma perche dichiara la
proportiune
ella
cmfi
Et
detto Subfuperpar-
dall'effetto la paterno
aggiunge
alle yolte
Sub-
di moflrare , nafcela
orina di
cofi
ancora
effeido dibifogno
ne caua vn altra
ch'io fon
fiao
per moflrare , da
Dupla fempre potremo cauare yna Sefquialtera^ ne foprauaxera yna Sefquiterxa; et da yna Sefqut
Sefquialtera ,che no
la
effendo la
afimiglkr
le proporzioni di
maggiore
Ratwnali
l'effer
et Priuatiue
di
dano
la
minore
lei
minori
di
yno de
&
dell'Habito,
Poftione
della
&
&
come ho
detto.
Et pero fi deb-
beno ancora confiderare come due oppofti corriffondenti l'yno all'altro nel terzo modo di Oppofitioue : percioche
generi
veneri
&
&
le
fpecie fottopofle di
&
yno , corrifpondeno
della prutatione
Luce ,etfimili.
priuo di
lucida
effo
fi
quanto
hor
l'altro
,
come yedemo
per fuccef'ione
&
dell\Ana,che atta
la luce le (l yicina ,
&
ritien quello ,
&
non fi fepara da
effendo
quando nmoffa
effa
pla ne
la priuatione
li
cofi la
di
CjT*
ie eflremi
l'altro delh
il
&
tanto
la pro-
bora
le
mantiene
nella
la priuatione,
mexo quello
Iettandole la
quando f
le
rimoffo l'habito
ofe
immutabili
;
&
le letta
&
alcu-
inuaria-
per ho dento
Subdupla na(ce
come ho mojlrato
quando
fua qualit la
maggiore inequalit
mexp,
a tanto che
&
l foggetto
cofi la
fuoi termini (
in fino
tenebre;
</lia di
titudine,
&
f come'
mo-
all'ijleffa
abito ) aldi
la
Dupla
dalli fuoi
eflremi
Ma perche
;
&
il
fuo
il
luogo di
&
nominati due generi di inequaliti nel modo che nella fottopofla fgura fi pu chiaramtte yedereT
Et
rr
Parte.
41
'2
Dupla.
Subdupla.
Subfiquialtera.
Sefquialtera.
Sesquiter^a.
Subfsquiterza
5-
"4
Sesquiquarta.
1
Subfesquiquarta.
hJ
Sesquiquima.
Subftsquiquinta.
Sesquifefa
9-
Subfesquijefla.
te
Sesquijttima.
Subfesquifettima.
a.
Sesquiottaua.
Subfesquiottaua*
Sesquinona.
Subfisquinonx.
io
io
Et
&
di
minore inequalit
li
breuit; penfandomi che folamente queftfano bacanti a moftrare quanto habbiamopropofto :per ciascuno
il quale fttffe
defiderofo di
do a quello, chefi
pofiamo chiamare
&
Priuatiue
yeder
l'altre
mojlrato di [opra
le proportioni di
JJ>
e eie di t ai generi
di
&
propiet
delli
di
ciafeuno di t ai generi
&
li
hauendo riguar-
&
&
qualfi a
il
aggiunto Et accwche
di quelle piVportiont ,
in cotal
in cotal
di luogo;
maniera
modo
i.&
.'
3
3
quelli della
&
medefimo teneuauo
tali
li
Trottar
le
&
radiciT
del Sottrare
&
le lor
Quanto
cio
alla
ma operatwni
Mol-
prima
,
&
Malajfindoiole
del Partire .[
denomina
the il Moltiplicare
tenettano l'oppofito
&
le lor
i& alcuni
le proportioni,
loro operationi
Partire
Cap.
Sottrare
Equaltt fi potranno
delle proportioni
Sommare ,
co leffempio dimoslrer
&
imperoche
il
le pr-
termini maggiori
Sommare faffer
&
&
Quando
tiplicare ,
Equalit ;
nero ifpcio
^V E N DO
tioni
loro
ragione
minore Rationali
quelle di
dell'altro,
Del Moltiplicar
operationifeparate
di
vn canto ,
Pofitiue
quelle poi che faranno dell 'altro genere ,porremo fenxa cotale
genere
&
r dibifoo-iw
inuejgare
& dire anco , chefiano due eflremi, tra i quali fi ritrout collocata nel mexo la
portion i di imo
le potr
perfeflejjo
dtjftute
feparate
il
due
da
co-
il
maggior
dell'altra,
&
cefi per
il
contrario
Ma
il
Sommare dico
ejjere
ima addunanxa
Prima
42
il Moltiplicarfi pu fare in
due modi ; il primo quando ad yna proportione f ne moltiplica yn altra , opiu ; incominciando dalla parte
finiflra , "venendo yerfo la delira ; il qual modo nominaremo Soggiungere il fecondo poi quando procederemo al contrario; cio dalla deflra yerfi lo finiflra , il qual modo chiamarono Preporre. Et perche quefli
.
neceffarij
&
medefmo
o di diuerfi (
il
l'altra
die
noi
&
mod(T. In-
dell'altro
le
proportioni contenute ne
&
pigliando
di ~v>t
lor teril
mag-
nar termine della feconda proportwne da moltiplicare , pofla a banda finiflra , lo moltiplicarono col magqueflopoi moltiplicarono col minor termine della feconda ; &*
col minor termine della prima ;
giore,
&
&
haueremo
tre
&
flra,
di
quali
di
conterranno
yorremo foggiungere ,
derando
io di effer intefo,
non fanno
parole,
le
yerr all'effempio
il
minor termine di
,
numeri, ne
il
&
da tal moltiplicatone ha
maggiormente muoueno
& maftmamente
m-
l'intelletto alla
nelle operationi
dipoi moltiplicaremo
il
di
lor
termini radicali
&
che
li
col 3
&
in quefllo
modo
'
*
.
&
la Sefquialtera
Perco-
termini di qualunque proportione moltiplicati per qualfi yoglia numero, non fanno uariotione alcuna di
quantitade
come per
la proua
,0* per la
della fita
ne yerr 6;
dette proportioni
infeme
ti
Sesquiquarta
il
minor termine
feer z 4;
il
gli altri,
/'
1
.
8 o.
44.
ne dar
haueremo 60.40.
il
que
ora.
il medefimo
q.0 ne ti*
moltiplicare a quefle
lai
z o;
2, 8.6,
60. 2 40.
di
haueremo moltiplicato
8.
yerr
&
plicammo
proportione, che e 5
.,
la
di Euclide
nuouo pigliando
yna Sejququinta primamente le porremo l'yna dopo l'altra, fecondo l'ordine , che fi
Sesquiquarta,
yorranno moltiplicare ,
li
yna
di
il
Et quando fuffe
portione, che
il che fatto
moltiplicate proportioni
le
la quale
termine di effe
quale poflo alfuo luogo ,da tal moltiplicatione haueremo cinque numeri,
Proportioni da moltiplicare
Co
360
240
180
Proportioni moltiplicate
..
Parte
43
Quando adunque h.tueremo a moltiplicare &fig giungere infiemc molte proportioni , operando al modo che
habbiamo dimostrato , potremo hauerfempre
Secondo modo
II
noflro intento
il
OCCORRENDONE,
portioni l'una all'altra
mine minore
Cap.
di moltiplicar le proportioni
procederemo
5 2.
queflo
pro-
le
&
&
poi moltiplicando quefli prodntti perii marvior termine della terza proportione
maggiore , haueremo
il
noflro propofiito
ta
ne nfidter
cato
il 5
io.&-
quale
, il
Se
noi pigli/tremo
&
iquali porremo ,
come facemmo
ilqualepoflo apprejfo
72. 60
plicando
il
to
&
la
1 o.
60
4.
maggior termine
240.
ne dar
yn
tal ordine
,&
lo
144.
Ma
il
col
che contengono
yenendo yerfo
i
1 2
ti 3
120.
fio
alli
, il
Dipoi moltipli-
ne yficir
mavvwr termine
le
col
2 o.
che 1/3
;
5*
lo
moltipli-
& haueremo 9
o.
Sesquiquinta
Sesquiquar-
, la
mao-oior termine
ne dar tutta
dellt
produtti
hauemo moflrato
come
80. 144.
&
nafcer
termini
6 o.
Proportwni da moltiplicare
4
5
jSo
lo
24
IO
so
7*
60
240
80
'44
110
Proportioni moltiplicate
Cap.
L Sommar le proportioni ( come ho detto, ) non altro , che il ridurne quante fi yttole di
yno,
di dmerfiigeneri
eflremi numeri
differenza
termini di
efife
due ,
pi proportioni
maggiori &>
rimpetto
&
yno ,0 di
fiimilmente
li
minori
quando
come yederemo
dmerfii generi
all'altro
due primi,
di
proportwni
la quale fi ritratta
che
fi
fi
<?'
ma quelli
li
con tal
che n.ifcono
debbe procedere
in queflo
modo
dipoi moltiplicar
anche negli
tnfiiemefiono moltiplicate
proportioni moltiplicate
quattro prodntti
120.90.72.60. continenti la
quali contengono
le
la finiftra parte
o; yfar
il
quale accompagnato
180.
&
fuoi producenti,
li
Sesqmterza
della
Sesqmterza proportione
Moltiplicheremo poi
; il
minor termine
1
tre prodntti
tre fopradttti
alli
ta,
li
per
di efii
Sesquiquarta
della
maggior
il
moltiplicheremo col
lo
&
nell'altro ,
;
&
cofii di
cio
l'altro ,
por prima
ouer l'yuo da
incominciando
mano in mano
z
dalli
;
&
ilprodutto
Prima
44
il
produtto da
il
mine
moltiplicate .proportioni
i
ueremo
mo poi
cio
i . col
il
contiene laproduttaproportione
che
ne dar 6 o;
&
3;
&
fiamma
di tal
fiotto
il
, la
quale la medefima
ynafola proportwne ,
&
il
Sesquialtera
Sesqmterza.
Sesqutquarta.
Sesquiquinta.
6o
Tripla
Del
Jf
ne
la quale la
termini
1
t-n
moltiplichere-
*>
col
li
&
odo.
altro,
che
4.
yna proportio*
Iettare
il
li
li
fi fa
modo
di
auertendo per
li
&
cofi
&
&
allora
da
maggior
il
della fottopofia
linea in piano
che
in croce
li
in queflo
yna figura
l'altro
minori la deflra
minore
yna retta
120
maniera che
,&
60
-5-
?c
Cap.
li
*'
>?
non
"S
-S'
la quale
denomi-
proportioni.
quantit minore da
, di
effiemm fi pu yedere
to
""3
Secondo
della fioprapoa
&
r que-
O-j
E*."
Sk'
Sottrai- le
& ha-
ifittopcfii
*5
120
quadrata
(opra
6o
di
&
fi
come ne
maggior
&
Tripla
3
Co
delli
Mi medefimo modo
chef ritroua
fienza alcun
il
il
pofla
nafcere .
il
foni mare
fi ritroua tra
l'altro
il
li
li
&
il produtto
dj.&ne dar no; il qual numero far il minor termine , che infume col ma? <nore
fi moltiplicher poi
natore
moltiplicheremo
il
termini minori
li
numero far
&
l Si cornei
fi haueftmo dafiommare tnfiieaccommodaremo prima ; come nell' efifempio fi ye? o-ono ;
incomin-
, le
ciando da
llo
li
me le
d.t
-,
&
&
quel-
l'al-
termini ; cio
minore della
li
produttif hauer
tali
l'altra;
la differenza,
l'altra
&
quitcrxa da
fi
porremo
dal
li
maggior termine
che
a banda finifi ra
la differenza,
terza , col
mine
z.
&
che
queflo far
il
il 3
>
yn
il
la
termine con
minore
della Sefijuialtera
qual dico
minore
maggior termine
&
Sefqtttaltera
effir la differenza di
il
il produtto ,
ily.&l'S
di
colarmente fitto il
fra
fifar
'
l'altro
della
Incominciando dipoi
Sefqu iterza, ?
della Sejquialtera
il
fitto la linea
4. che
Imiteremo
produt-
il
il
dell'altra
ter-
linea perpendi-
proporttone Sefquiottaua
Sefiqui-
minor
come qui
contenuta
yede.
fi
Paterno
Parte.
4J
Proportion maggiore.
Sesquialtera.
Scsquiterza.
Proportion minore
Differenza
Ses qmottaua.
naumninimr"""'"*
eh? filtrata
fupera
minore,
Li
fu
et
modo mojrato
infieme nel
quella proportione
dere ,che
il
&
Sefqmterza con
la
che fuperaua
la
&
Et che cofifia
la Sefjuiottatta ,
Sefqutterza di
il
yero
&
que-
haueremo
talfomma
d.i
la Sefquialtera ,
che
delle proportioni la
fommare
l'altra
;& per
il
contrario
il
fommare
Del
Partire, o Diuidere
le
debbe auertre
Cap.
mero
nome Proportwnalit ,
&
&
delle
la
di effe, prima
, io
ila
Pro-
^ ^.
la,
Ditti/ione
nominato Diuifore
li
-.percioche
dipoi
Pro-
,
li
Mathematici
Pithagora
Platone
&
la
tre termini
le tre prime,
altre.
la
che con-
) le proportiondi-
&
mezo di
feuna
proportiom
&
qual dnufione
Et quantunque appreffo
fe ,
che
la
& quello
proportione;
portionalit
<*r<
Di quelle la prima
ab-
detta
co, che la dnufione, o propomonalit ^/fnthmettca quella, la quale tra due termini di qualunque proportio-
, le
le ftte
propomoni : Per
il
in tal
modo , che
efjendo
le
o proportionalit
Geometrica
ma
Pri
46
L'H armonica poi chiamo quelli, che con tal termine far intanali non fola le [ne differente ,
ma le fue proportioni ancora di maniera che l'iftejfa proportione , che fi trotta tra ejle dtfferen ze ,fi riti Olii
dtfferenxe.
etiandw
.
eflremt termini
nelltfitoi
:-^.:-^^^Z^~-
^^^Ja^-^ Jl^A^^T*.-
L'
Arithmctica.
4.
Proportioni ineouali.
"?'"v,*J*J^lTt7rr^aTJ^T^r'^
Dupla.
Dupla.
2.
le proportioni
C.
il
delli
termine
come fi detto
equali
ritrouare
il
mini radicali
fi potr
non
.]
dall' anthmettco
no varieranno
do ilprodutto
111
la prima
il
predetto
5.
dico che
proportionalt
tn
le
effendo tal
il
far
minori,
in
&
tra
5 <T.
mexo de
li
le
termini dell*
differente delli
di
modu che
minori
le
tra li
il
; 1
in tal
la
li
,& fchifare
numeri
rotti, che
non fi-
quali fommati
fi debbono raddoppiare
infume, ne verr
, dittide
fuoi ter-
detti
numeri Contrafeprimi
Diufore
nelli
Hora fatto
quello che ne
differente equalt
la
proportione
&
fempre raddoppiammo
4. continenti la Sefquialtera
Onde
la proportione Sefquialtera,
ione arithmctica
&
Vulefimo diuidere
v-j
moftrarefe-
ricercato Diuifre
il
offeruare
di
Cap.
, il
no ncettuti
Sesquiterza.
, le
le proportioni
ti
4.
termini della proportione propofla,diuideremo ilprodutto in due parti equali ipercioche quel nume-
li
ii,
termini
folo
che
Proportioni inequa
tica
mfieme
jj^l.
'
Sesquiakera.
'~ , .^.
-j_
lf.-,TL.mnv.Tjy-mw-!jiB^-
Diuidendofi adunque
modo
^^
Dulerenze inequalj
Proportioni equaii
qual
Harmonica.
Dirlerenie ineguali
4. Sesquiterza 3.Sesquialtera.
in
Geometrici
Differenze equali
paratamente
vujrassr-iv^
Vj:gSS-!,l'.<^.-Li^feij,B,^Jj;i-iT^!
ancora
la proportione
li
: il
$.&
1 .fecondo la di-
Imperoche
{fi come
&
la Sefqiuqttinta
i*P tra
CjT*
minore
&
4. la Sefqut-
Della
p arte.
47
Sesquialtera-
Sesquialtera
<
Stsquiquinta.J. Sesquiquar-
QggQg2K9
A DIVISIONE
f&C^fi
<r/i
che ferba
fimi termini
mag o-iori ,
&
tra
li
il
che tra
le
Cap.
effetto detta
le proportioni
equali
&
uifire moltiplicato in f fleffo equale al produtto de gli eflremi termtni di detta Proportionalit , tra loro
moltiplicati]
j la fatica
caueremo
la
tejfempio
diuidere
4.
&
tal
primieramente moltiplicammo
, la
proportione
Radice quadrata
uerctoche
il
produtto
il
altra tra 1
dere qual
fi
&
da
l'ynoper
tal Diuifore
Ma Infogna auertire
q.&
render di
i; -volendola noi
l'altro , 5* cofi
haueremo
moltiplicato in f fleffo
l'altro; dipoi
l'yncon
quelli
nelli
come
equale quello
nella figura
fi
vede
La
il
che nafit,
^..moltiplicatopey
i;&
cio in
,
due Duple
yoglia proportione in due parti equali , che queflofifa ymuerfalmente nella quantit continoua
imperochs
Pri ma
43
ST7S
Proportione dadiuidere fecondo I a
Geometrica proportionalit.
Quadrupla
Dupla.
<t
Du P U
profumo non fono diutfibili per tal modo : conciofia che li numeri non patiOnde fi come imponibile dipoter dmidere ratwnalmente alcuna proportione
le
fica
coft
cader tra
di diuider quelle
far imponibile
li
come affermano
un numero Quadrato ,
no)
di tal
&
la lrrationale
duufione
Ttmiforefa
&
La
di punto la
Rationale dico
fli
1 .
cio
&
termini
di
Irrationale
fi
$.&
come afferma
lo ifleffo
in
li
ef
loro
Giorda-
cio la Rationale ,
rationali, di
la
il produtto,
f7.
fi
circofcriuere
fa
Radice
percioche
E ben
&
quefo farebbe
nitmero,pero
la
fJeffo faccia
in quefo
de
ilfttc
Ditttfore
ma tal
diuifioni
numeri
mifure
che moltiplicato
Mathematia
pofmio denominare,
diuidere in tal
drata, che fi pot fje cattar di quefo numero, quando jitffe pofibile
Radice
che fono
imita
dice
cofifono capaci
Ma la irratwnale quella
che quella
&
termini 4. 1
Vmt ;
nell'altro la
la
fendo che quelle, le qualifi poffono diuidere, fono contenute nelgenere Moltiplice
ejremi
numero \ che
le
&< Irratwnale ;
7- dal
&
Muficv non
tal
confiderata .,
.'* ttwi'etf. jn
aitai
Parte
4?
HMWUIMBBlimUffTWT'mmJ^
Propomone
da diuidere fecondo
Geometrica proporrionalic.
la
Sesquialtera
modo
In qual
fi
poiTa cauare
la
Cap.
numeri.
DE REMO
]E
bora
banda deflra
fla a
in
del predetto
38.
la
-,
ordine
yn
altro punto,
&
il
quale porremo/otto
quello che
detto punto;
il
punto
&
&
il
rifiatante
Dipoi incominciando
no
maggior
auanxivn numero,
del
le
il
lo auan-xi, ; la
mano in mano
j
yerfo lafitnftra
Radice del
la
Fatto quejlo
ti
&
Radice , che
tal
Tedere-
fio dop-
il
la
acciochefattratto tv-
Et f auanxajf
~>'
n numero, chefuffe
&
allora
&ftr
dall'ulti-
figure di
Quadrato
troue ho dimoftrato
r contenuta tra
le
ti
laffando
quinta per
la
accommodando
& cauaremo
fatto
fu pofa
il
chefatto
cojlftto
mo punto pofo a banda fmiftra, trottarono im numero Quadrato, chefia equale a tutto
tratta dal punto indietro
decritto
Radice quadrata da
e cofi
molto
difficile
uno elfempio particolare, acaocbe fi poffa coprendere quello die fi dettoiPomamo aditane che fi
ytrremo ad
ycltjle cattar
or
la
P f ma
la Radice quadrata di
deflra,cbe
il
5 ;<%<?;
i j
dice
uaremo
&
il
iz.& reitera
9. di
batteremo
3 1
modaremo fitto
%er
il
a. Quefla dipoi
non puntato,
col 5
cio
detto
&
il
ilqtiale
&
3 z;
il
il
puntato
refler 2
&
dquale col
ilquale
faranno
il
3 5
in
fi ,
il 3
accom-
& auan
.puntato dice 2
Ra
dipoi ca-
ejfendo
refler nulla
drato
chefat
non puntato,
col 1.
punto , batteremo 6;
:tl
lafua
cofi cattando
accompagnandolo
2. puntato,
.pojo pitto
puntato ne dar 2
il
il 3
biamo
li
Radice ,
mo
la
& cederemo
accompagnato
il
3;
Raddoppiando hora
il
to trottarono
come hab-
; c-7*
battere-
o
5
Radice quadrata
delpropoflo numero
monica
*A
DIVISIONE,
Cap.
nori
le
nia
lo,
regime
Onde
Pietro
dellifuoi termini
metica
le
termini di
conditioni toc-
maggiori,
le proporttoni
Problemi
&
di lAnflotele
me%ana di tre
molto ben
diffe ,
li
li
mi-
chorde tira-
Harmo-
&
tra
la quale det-
H armonie a
che altra
orbano , commentatore de
dicali i quella
ta propiamente Mediocrit
te fitto Li
il
termine
melano ;
iprodutti verranno
ad
effere gli
medefimamente
eflremi
,fi verr a produrre il
tal
Proportionalit,
di
cio
il
:
percoche
tali
termini
verranno
ad
mezano
Diuifire
efjer collocati fitto le con
dell'
moltiplicato
3 6;
termini radicali
&
$.&
diutdere
il
6.
&
il
4. per
fi
$o.&
rttroua tra 6.
il
<j
dipoi
o. 2 4. 2 o;
&
3
o. 67*
il
6. per
come
4. che fimo
le
il
4.
<J.
&
4.
Ridurremo
differente de
dellt Sesquialtera
vede
minori
le
minori
troua
quella , che
fi
qua! refta diuifa in vna
quanta
diuidere
fi
termini harmonici
chef hauea da
&
balleremo da iproduttt
moltiplicando
tra
vorremo
il
la
2 4.
&
come
2 o.
il
Et
cofi tra
ter
Confider-
. .
Parte
M
Proportione di diuidere fecondo
Proportionalit harmonica
la
Sesquialtera.
Diuifione arithmetica
Sesquiquinta.
Sesquiquarta
Diuifione hannonica.
Sesquiquarta
, Sesquiquinca
Differenze inequali de
termini
hanuonici
Sesquialtera.
",T:<ag^ --?tt73BTgnnreM'HI^MMIiliMll
ON
fi
& Proportionahta
dubbio
ulama, effondo
la Prportione
qualit
isleffo
(come
lima
do hano origine
triche. Effondo
lit;
adunque due
modt,& no pi, da
diuerfa
& dall'vna,&
infume
tana
le
due toccate
&
nofcere, che
effere
lo la
meri ,
CJ7*
in tal modo
efja
;
&
&
fi habbia acquijato
il
nome di
quanto
ma la
ad alcuno : peraoche
cefi
il
7* dall'vna
&
la
forma
Ma
come lontana
perche
le
come
il
Mufoco
,& co
) piglia
effere
Voci
credere
Proportiom come
Geome
H'armonica proportionalitade
l'altra quantit,
le
proportwaa
moderata : percioche fi Tede tallora effere lontallora per il contrario : Similmente alle volte
all'altra
forma
congiocunda variet in
eflit,
in
mifurata
dall'
almeno
no fi puffa confider
ella
nondimeno ad effe
nonfolo
molto differente Di
altre -volte
dall'altra
difopra
dall' arithmetica ,
dall'altra
le proportiom,et le
4. o.
Propor-
Cap.
puro mathematica
4
, c-7
Suoni come
altroue ho detto )
le
la
confider nonfo-
materia
&
li
Nu-
,&
dei
Suoni
Prima
5*2
Suonigratti
&
tit continotta
&
fu
ima
confinanza accommodataficodo
Confonanze
numeri
quali fono
; i
loro forme
le
ragioni
&
rithmetica ne concede
mo
zo,
&
nel fecondo
cofigfi
Geometria . La onde li
&
diuife
in diuerfo
Quan-
le parti delle
che appartenga a
d t Harmomca,
lijefje l'^A-
il
nonfitjje lon-
il
per ordine
altri
alla
harmomca ,
onero Proportionalit
ancora che
de
fono ordinate
luoo-o
&
& chef
tali
dell'altra quantit ,
dibifonio ritrouare
o-effe oo-iu
cio alla
diminu-
itone fi diuifione del corpo finora ^numerando, ouer moltiplicando lefue parti, fecondo la ragione delle proportioni contenute nell'ordine naturale de
la forma della
met hatiemo
Diapente
che tiene
il
&
met ,
tra la
tutto
il
tra tra
&
&
la
tutto
il
quinte parti
adunque
in cotal
parti, fecondo
fcreta
le
ritiene la
mao-own
glori
magoiori
&
il
9" tra
&
ne
li
mao-oion
minori
l'altra circa le
terza,
&
atteramente
&
,
le
minori
le ijeffe
rithmettco fa la Vinta ;
Et
&
nell'
Harmomca
& H
armonica fono
numeri
fi
&
ciafcuno
_,
quattro
o moltiplica le
nell'
^fnthme-
le
cio
profortio
ne
di
accrefamento ,
di loro dalla
modo che
quantit finore
lafottopoja linea
di
ma<r-
le parti delle
Poniamo
della
onero
Diminuendoli
numera ,
chef ritrattano
tra
ntroua il contrario
numeri
arithmeticamente
di
nel diminuirfi
nell'
forma
la
quarta parte di
fejle parti
proportioni
la
&
&
nul'al-
naturale pro-
nell'iArithmetca
.
Et accwche quefe
>A B, la quale
la
hauemo
minori
le
&
onero ordine
Proportionalitharmonica habbia
la
di
meri buri,
Diminuito poi
di ~i>na
primo luogo
ni fono
le
il
nario
che tiene
modo
Et bench
quarta parte
fecondo luogo
confinanza Diapafon
all'^f-
dico che
yo
imperoche procedendo
non fi concede che la Vnitfipoffa dtuidere Sia adunque tal provreffo contenuto da tre
.
dalmezano
in
due patti
Sar bifogno
di proce-
raddoppiar prima (fifuffe pofiibile) la detta linea, nel modo che Tergiamo la Vninel
Binano
, il quale fegue finza mezo alcuno la Vinta ; Onde hxttendola raddoppiata
raddoppiata
t effer
dere in tal
modo ;
cio di
haueremo
la linea
la linea
il
la proportione
A C lunoa
Binano
Binano
il
tre piedi
& haueremo
, di
Se
noi
compararemo
&
la
ri-
;f come fi ritra-
&
tra la
',
Dupla C^A
la linea
& B^f; ^
in
yna Sefqmaltera
DA.
&
& C^T,
il
in proportionalu
^fC
cio in yno.
termini
Parte.
procederemo
ciofia che la
in fletto
la
&
altra parte;
il
chefatto dico
Diminuiremo dipoi
delle proportioni.
Hif in
yAB , <& U
CB( per le ragioni , che altroue Tederemo )fi ritroua la proportione Dupla
quialtera dico
Ma fi noi
modo : Diminuiremo prima la detta linea <A B detta [u met in punto C : con-
J3
che la
la detta
quale dalla
la
La Sef-
CB mediata
&
di-
3.1.1
<*7" in
nute
volte
le proportioni
Horafipu vedere ,
maggiori
&
chorda
la
dato
&
li
&
1 s
ifleffo
minori
quelli
.6 e. 30. 10. 1
la
il
^fBfii
le
volte intere
1 z
da quelle
di
conctofia che
il
le
o;chejono
maggiore
in-
che fi ritroua-
modo fi habbia a
& come
bigliare
tutte
le
il
harmomca diuifione
5
Vni
chef poteffefare al mostrato modo ) fi procederebbe dall'aharmomca per il contrario fi va dal graue all'acuto dimi-
in effi collocate in
numerate
cofi nella
mifura
turalmente
&
<& tra
delle parti
minore eflenfone
nett' JPrithmetica (
nuendola
che tra
7* lifuonigraui
numero
il
&DB due
Harmonica fono
le
,f vederebbeno tramenate in
quel
la
Prima
j4
marnata
la ifleffa
modo
tterfo
che
fi
&
in
qualmodo ;
lib. 3
effetto
<j?<
circa
potenza
&
le parole
il fino
,&
,
li
loro
fa canone
Vida
710,
in
la
Mufico
il
cio in
due Duple
le
ritrouare
li
Et perche l'vna
communicanti
) la
Vinta;
della proportio-
natura della
la
ho detto altroue ipercioche factl cofa al Geometra , per virt de i fai principi]
ie
l'altra di quefie
effo Senctro
debbano intendere
fa Mufica
della
;fa
t'ioni
&
del
5 4.
in qualfienfio fi
prime , come
yn
nella
far
il porre
di
yna, opi
linee
Et bench
mexa-
Ma l'^A"-
la
Quadruplafi veda
la di
mexa-
dal Mufico in
non per tal diuifwne jempkcemente fatta dal Mufico come Mufico
;.
Che il Numero non e cagione propinqua & intrinfcca delle Proportioni Musicali, ne meno delle Consonanze.
Cap.
41.
VEG N *A
&
li
Numeri,
&
le proportioni la lor
nella
cofa
la
materia
confonanxs,
delle
meno
ejrinfeca
ti
Nume
delle Confio-
auertire ,
Mufica ;fmilmente
come a
quella
ilgiouare
&
il
dilettare
fi
come
confinanxe,
cio le
chorde
riduce in
le
&
tirandole di
& fvn
in
ttare ,
&
cio
il
Fine
dell' anione , al
le
^Agente, cio
lo
defiderato fine
certo
il
come
&
la
;fi
nel quale
&
&
il
Sonare cu harmonia
ouero ilgio-
&
come
alla
natura, ne all'efferfuo
&
introducendo in
la
finanxa
riguardo a tal
egli
islrumento
horde,
Ji
il
lo
Poeta ; hauendo
quello del
&
Suoni fiano
ro
li
fendo ilpropiofne delMtfico (come vogliono i Filofof,& maf imamente Euftratil cantare con modulatane , atteramente ilfonare ogni iflrnmento con harmoma , fecondo i precetti dati
che
tio )
'
&
che
& permanente in
ofiimilttudine ,
la proportione nella
la quale (
per dir
vogliam
Confionanxa
cofii) il
effa, fi
come ifuom de
dire ejfempto
di
quali
Modello,
fi fa
la Con,-
&
forma ; Et la
per
intrinfica
alla cuifimilitudi-
Nondineffa alcuna cofa; fi come quella della Confionanxa , che la proportione di numero a numero
meno da attertire, che di quefie cagioni, alcune fono dette Prime,
alcune Seconde ? tale ordine di pri.
mo
&
vna
&
di
cofa
prima
&
remota
&
l'altra
feconda
&
primo,^
dipoi
, il
il
propinqua fecondanamente
;
Particolare.
di
numeri
nel quale
pu intendere fecondo
fi
&
il
particolare
impe-
Parte
d virt
&
ti
ditalreneratione : percioche
mere
fice
ilprimo,&
&
la Specie
la feconda ,
&
) detta generatione ;
d allo animale
eoli
il
fecondo
particolare
la
la -virt,
fi
{ingoiare
diflinmono
contenuta dall'altra
ritrattano in tutti
il
&
&
&
;fi
come
la
feconda
mo-
ne quefla dalla
il
nellaformale (
&
Percioche nelfecondo
che
propinqua
il
vmuerfal cagione
&
Ma nel fecondo G
di generare.
lapoffanza
la feconda
Ferro
&
il
do non
T5"
comefi dice
il
&*
nojro propos-
to ) la prima cagione della Confonanza Diapafon ti numero , cio z &> \;(^*la feconda la proportione
La Proportione adunque la caufaformale , intrinfeca
propinqua
Dupla,
cofi delle altre per ordine
.
&
confonanxe
delle
Proportione
mente
Che
le
ella
&
&
il
Numero la caufa
vmuerfale , eQrmfeca
&
il
Filofufo
&
proportionare
li
& remota
7*
corpi fonori
il
modello della
nel orane
come
la
Confonanxa
diffe
d regolare detti corpi fonori La onde non dijj, chefuff numero affolutamente , ma ragion de numeri ; il
chef pu vedere pi efpreffmente nelle proportiom muficali , comprefe ne nominati corpi imperoche non
.
forma
di
&
fi
mimo afapere
la
quantit di effa
&
la
di
&
dalle parti
le proportioni
muficalt;
le
&
&
per confeguente
quali finza
tifilo
aiuto
mifura
eilrinfe-
docilmentefi potrei
il Numero fola cagione difar conofcere,& ritratta&> di qualfi voglia interuallo muficale ; neceffario nel-
re artificiofamente
confonanxe,
31
di vinta,
numeri determinati ;
numeri fiano quel Modetto,& quella Forma de ifuoni, che fono cagione effemplare,
ca di
1
fa proportione , fecondo
vraue ,
&
&
l'acuto,
lefuepafioni
&
le
&
la
percofi infume
dico
chef come
il
numero non pu
effere
la cagione intrmfeca
&
propinqua
dette
cuto
)ii , cofi
i foni , fecondo il
mifurando co Compafi,
differenza de
la
ranone
hormai , fecondo
&
l'a-
Ma per concludere
4 2.
Cap.
IT O RN\ANT>0
vltima
operatione, detta Inuentione dette Radici dico, che tale operazione non altro,che ridur le
proportioni ne i primi loro termini radicali, quando fi ritrouaffero fuori : Percioche leproportioni
fli,
de accioche
li
oltrachefi rendenopiu
radicali
cio
&
Et perche non
due termiti
cio tra
numeri Tralorocompo-
ne i numeri Contrafeprimi
difficili
lor
effer
On-
dar hora
,
il
da i quali
due termini,
prime
Prima
j6
prime terremo quello ordine f\Effendoci propofla qualfi vaglia proportione , contenuti ira numeri Traloro
compolh , cercaremo di trottare tu numero marmare, il qualnumeri, o mifuri communementei termini del
la proportione prp'ofht ;per
proportione
ne per
il
mano
in
far
Volendo adunque
minore ,
mero alcuno
,
faranno
di poi
il
primo
ricercato
per
,
che
fecondo
il
fi in
&
40.
quefla
ti
r l'vno
haueremo
8.
cofa;
.
pofla proportione
di
&
l'altro
modo
pofla ritrouar
fi
c-ie
&
pigliaremo
numero magiare
il
&
<;.ne
Euclide
la
di
vii ordine
tiement
li
perche non
in queflo
la
pi termini continottati
di
lo
mfura
il
il 3
180.&U
o. conciofia che
volte
mero,che
ettandio
60.
&
il
40. due
dtbifopio di ritrattare
di Euclide, numerer
In mtfttri
il
il
144. magli
minore
dellt
di queflt
altri
ciafcuno
1
dellt
.
il 1
onde
ancora
propofli, cine
numeri per il
&
li
prodotti
vn
la regola
60.
volte
numeri Traloro
i.otter
numero
, il
240.
i.i
ntrouar
tal
mifuri commt*forali
lo.per-
altro
numero fimile ,
quale dutida,
il
mifuri co-
ritrattatolo fecondo
come chiaramente
o pero
.
dico, che
&
effempiofi pu effamtnare
corale bene
fi pu vedere
il 1
il
Et perche
&
anco
2 o.
il 1
due
il 1
i.che no
tal numero
numera
itere
mtfuri
6o.fei volte
quelli
numen Traloroco-
numeri Ctrafepnmi,
di
tre volte,
numera il
mera communemente
&
come fono
E ben vero , che non potr mfurare il 144. la onde fra dibifigno di ritrouare vii altro maggior nu-
fla mifurer
feuno
Siano adunque
pu mtfurare,per
il
4 o.
il
della pr
60. 240. 180. 144. 110. prodotti dalla moltiplicatane fatta nel Cap.
il 1 2
modo
munemente
numere-
modo che fi moflrato nel cap. precedente , vn numero magnare, che numeri,
cioche diuide,
quale diut-
5 , il
43.
proportioni pofle
piti
il
Radice
ritrattar la
prima ,
matilo
queflo
p rodimi
Cap.
procederemo
quali
&
, li
ricercato, che
queflo far
pofli
compoji ,cio
enfi di
chefu la Sefqmottaua
\/f l'olendo
ti
&
nulla
numeri 45
infieme.
ri
avanzar
attanzando
In che
verr
come anco
4
dellt
ci? l'altro
le radici,
il
il
der
prodotti funo
, l
il
&
termini
numero per
affaticata
mimmi numeri
tai
ritrattar tal
duiideremo
numero
il
quale dittidendo
il
30. 2 o.
o.
La onde offeruando
talregola
cinque ,
&fei
ma piti an-
Della
2- $
Parte.
120.
il
60
jy
no
144
numero maggiore, che mifura communemencei due primi termini maggiori.
180
240
3<S0
U numero maggiore
che niilura
40
60
is.
il
maggiori
&
il
ritrouato
20
30
tutti
li
propofti termini
15
Numeri Contrafeprimi ,i
& anco
il
ritrouato
60
lo
**
Cap. 44,
E RC HE
vere
non
il
la/lare-
alle
numero
volte un
in luogo di un'altro
allt ftudiop ,h
dico";
per
modo , per il quale pollino conoscere ,p: nelle operationi fi ritrom alcuno errore;
care
uoluto aogiun
il
ac-
Moltipli-
che quando haueremo moltiplicato infume molte proportioniji termini produtti da tal maltiplica-
tione faranno (
come altrouefi detto) fuor de iftui termini radicali ;p che volendopiperete le dette propor
tali termini fenxa errore ,pigltaremo prima due termini 3 tra 1 quali e magniamo di
tionipano contenute in
&>
&p
li
li
diuideremo per
ventffi
maggior
li
propofti
della proportione,
li
&
il
contrario
20. per
il
moltiplicando
il
cio
il
cio
3.^ z; per
z.& ne verr da aapeuna parte
il
,
;
numeri
fuoi termmtradicali
li
maggior
delli
$6o.penlz.&. z^o.per il
Peroche
l altra pradutto verrebbeno equalt,cio 7 2 o;che ne dimojrarebbe, che talproportionefi cottene tra
fti produttifenxa errore. Et beche
ti
vna in vna
modo
le
3 3
Sottrare : percioche
noi fottraremo di
fi
ma
dalla
la Sesquiquarta,reflera la Sesquiqui>tta,dalla
ne, che fu
il
propo-
non potemo vedere,fi ne t loro mexani termini fia alcuno errore, fi non
fla nelca.
li
nel moUrato
me
medefimamente
la
Sesquiqumtajnxa dubbio
il
Sommare
cuna.
&
itti
li
al
&
allora farebbe.finto
manip-
nella
come pirebbe ettaiidio errore nella ^Arithmettca
armonica, quando [oro fufjero
fi
altramente, che nel modo dichiarato ;tp che le Proportiom,o qualunque cttnouato ordine di propor
olo di errore;
collocati
io replichi copi
raparmi,che tutto
ci ch'io
ritrouaffero collocate ne
numeri Contrajtprtmi.Ho-
di pojfederli perfettamente
nonfi
delle co pententi ,
f
IL FINE
&
, i
quali
fi
L^
LA SECONDA PARTE
Delle
DI
GIOSEFFO ZARLINO
M.
D
Quanto
!a
harmoniche
Irti tu rioni
CHIOCCIA.
^f
OI
&
CHE
nella
uerfale ,fi
i
Suoni
cipio femplice,
^^gggf~'%
mia principale
&
Suoni,
hit emione
Mutatiom ,
delle
fi
& come
&
de
Generi, de
Modulationi
delle
Ordini
Dipoi
-veduto in qual
verr a quello
modo t
che la
Dico adunque, chef bene la Mufica ne i noflri tempi peruenuta a tal grado,
gli
Ma prima che
moflrer'o in qual
&
& roz^a
&
&
&
&
Voci nafchino ,
le
Interualli
alcuna di nuouo
.,
delle
de
& pouera
ella
cofa
non fafa-
co -
me quelli , chefifanno al noflro tempo mafenza , allafmiglianza di vna Tromba Ne fi faceuano tante
:
forti di concenti
Piffero
loro piacere
uano tra
&
folazgo
Tibia non
lAdfpirare,
&
&
&
&fu
il
primo
con lafntflra
etiandioglt antichi
&
la
quarta,
Et
la
Diapente
la
:
di
Lidia
la
Cetera
quarta contenemmo
&
di
nuouo
&
la
la feconda
con la terza
tna da
effo
uniamone
di tal
le
di
&fi da-
fono Et
.
tal
Tragedie , o Comedie ;
Hiagne
&
&
la
&fimflrt
&
la
terza
la prima con la
ey
la
Vfarono
della quale
prima con
Tuono,
il qualefit
dipoi
il
es* incominci
Diateffaron
dipoi
fori
la
fecon-
feconda con la
quarta
la
Diapafon
et
dipoi
di
chorde veramente
da Licaone
chorda a Simonide
,&
come
dice
prima
li
Plinio attnbuifca la
quando reatauano
^Al quale
Marfa , yi aggiunfe
chorebo
da principio
terza con
lorojpiriti
maefro di
ne i loro Chori
cotal modo
adeffe
riatifuom,
lira
yarati
nella
&
&
ma
Clemente iAlefi
della
fafata aggiunta da Profrafo Periata , la decima da Ejtacho Colofonio ,&la vndecidella Vndefa carnefi voglia , Suida aitrtbuifcc l'azgiuntione della Decima
Timotheo : Ala
&
cima
Parte.
chorda a Tmotheo Lirico
cnta,
Et
certo che
59
&
le
coRocorno nell'ordine
ofjeruando
le
tra
le
&fi contentaro
; le
ritrouate ne
&
ifeffe,
& Semi-
martelli da,
che fi ritrouauar-
Il
Parhipare hjpaton.
Parhipate mcfbn
Seconda chorda..
Lichanos mefon
Tcria chorda..
Trite
vono : Imperoche
ma ilquarto
cali,
i
il
dicleugmen
minore pefaua
libre fei
il
terzo Duplo,
il
il
&
&
&
il
la
Diateffaron,
dall' Hemiolio la
&
tra%.&
come
due Effichordi
li
&
nella fua
; le
H armonica
.
la qtiat
Et -veramente
cio
che
il
maggiore
nella
&
Terxg, Seda,
il
minore
&
primo de
&
quanto
gli antichi
la
Dia-
Du-
confonanxe pofa
cio
il
&
non ha-
Ditono,
il
Se-
H'armonie
, il
nelle antiche
.-
fi puh -vedere ;
le
terzo
quinto Quadruplo, co
dati?
&
il
confonanxe mufi-
quarto Triplo,
miditono,
libre otto
plafuperbipariienteterxa
noue
numeri Pitha<rora
dai quali
interuallo dipanante,
Quarta chorda
quali
yno
&
prima chorda.
la imperfettione,
&
di
confonanxe;
concenti! Et
bene al-
cuno, moffo dall'autorit degli antichi, la quale -veramente o-rande, pi toslo,che dalla ragione, yoleffe di-
Concwfiache ninno
trouino ancora
le
imperfette,
&
di fino intelletto
le
>
cantano
ella
amtradice al fenfo
dal quale
dell'ydito,
&fonano
ha
non dubitarei
orinine o<nn
nofra ca-
quanto dirfipoffa
uerefcienxe
le
& harmomofe
nonf ri-
a quelltxhe
&fono talmente in yfo , che non fio periti canharmonie ; ma quelli ancorach ftnx/t ha1
Per
Seconda
6o
Per qual cagione gli antichi nelle loro Harmonie non vfafTero
confonanze imperfette , & Pithagora vietaile il paffare oltra
Cap.
2.
la Quadrupla
E CI douemo
marauigtiare
d quale
per
effer
egliamatore
&
non
pure
le
%a
&
le
/labilit
&-
& -variet
finante
ro
la lor
fono
li
piacettano,
li
quali infiemefi
le
Quaternario
il
Ditono , ilTrihemituono
fonanze
Ditono
il
&
Semtditono
il
&
Semiditona
le
fi
le perfette ,
Et
rifiut quelle
nano
-.percioche
loro
potettano ita/cere
&
le
li
adunque
Io
forme
y olendo, di
ti giuro per
del
fofo Platonico nel Compendio
tra nafea
ro,chefe
le
Quintupla
cedendo oltra
la
alla proportione
fimilmente
la
^..fi
numero
la
&
di
il
il
Quater
PithagQrici no
come
dice Marfilio
.pergiudico
io,
ol-
E ben ye-
QuintuplJ-non fi
;
&
&*
1.
come
; il
qualgenere
il
trapalare
la
la
<..&
i.&
&
conte-
numeri,
diceua Pithagora
Quadrupla
Quadrupla
e^li giudic,
non
Per quefta
E ben yero ,
yoa ;
&
ma sforzate ;
&
&
miogwdiao) migliore,
aggiunta la Sesquiquarta
cio
le cofe
la
io,
Ficmo Filo-
Filofofo yoleua,che
quali
confonanze muficah
fratte,
forma 5.4.3.2.
minore,
il
dice
dicono,che
ne all'acutow per
&
&
Vmt
in qttefla
il
Timeo di Platone
con-
{come
le
Macrobio ) fuffe loro prefata indubiche d all'anima noflra il numero Quaternario, il Dittino Filofofo
Superbibartienteter%a tra 5.
altri
colui,
Quadrupla , ag nunto
Quadrupla
canone adunque
loro
il
tra
debbaporre
numeri
maggiore
Quadrupla :percioche
c* 4.
che alcuni
ci
ritratta tra 5
le
-vedetta,
il
haueffe-
da t quali nafceua
.
loro ce lo manifestano.
&
, 1
quefle
di
dal Superparticolare
la
&
non ne puh nafeere alcun fuono , che nonfia confonante Et forf che
&
fino a
& fermeze
come pifempiici ,
da
&
quelle confonanze,
cofe
riftitaua
le
quelli ,che
&
, in coflanz-f
percioche
ejjendo ctlt<remifiimo
Et fi ddcttaua di tutte
le
tal
Non adunque
Dubbio
Parte
61
SesqiiiqUi'v^r
>w
SII
Sesquialtei*
^ e scj.c<:rza.
\0^v
<
Dupla.
\>
>yv
Dupli.
X N^S^*
es 9M'altera.
Tripla
Quadrupla
^^s-^,
*>^mntupia.
Dubbio fopra
RtA
concento
forma
del
Tuono,
&
battere con
al di
li
dire
il
il
fu mofjo a
do
tutti in
che in
vn
l'altro
diffonante
di
me dice Boetio
conciofia che la
l'udita
ftoni confonanti
comepotemo da
Per
il
Filofofo ntrouato,
uati a inueflitrare
vano le confonanze
&
&
a cafo apprejjo
concenti
offender l'vdito,fi
la
&
bottega de 1 fabbri
harmomci
come
vii
li
batterebbe offefo
quan-
il
quali nafceuano
da 1 martelli
lo
manifefla chia-
Fabbri
&
di alcuni
certo ordine ,
ci procederla dalla
li
non
che batteuano
muficali ,
&
quelle
chefaceuano
le
&
offefo
de
Confonanza,
che
le proportiom
,fi
ydtre in ogni noflra modulatane, che non filo nel procedere di filmile interttallo,ma
poi
erano fuoni
cafo per -vita via publtca ,glt peruennero alle orecchie alcuni filo-
vn certo ordine ,
la qualcofit
noifleji
la
che
Filofofo pafi
, il
vfcir
martelli tutti in
dalqitale
fuffe orato
5.
d.t quelli
fondere,
vdimofare
Cap.
l'inuentione di Pithagora.
nominati numeri
diffonanxe
&
attendo di-
pefi ritro-
fiiono cantra
della fina
Mufica , yolendo mofrare in fatto quelle proportiom , che erano le yere forme delle coi finanze , parlando
di ciafiuna di effe , le ao-<riun<re yna di quefle parole Confonantia , Concinentia ma quando viene alla Sef
quiottaua,fien%a aggiungerle alcuna cofa, dice folamente , che nfonaua il Tuono ; volendo inferire , che tal
"
di quelle ,
chefanno la Confonanza
Della
,,,
Seconda
6z
SE
<^f
la
Mufica
Antica, (
Cap.
come
fi
Percioche fi lev ve
haueua
(di
in
tale impetfettione
effetti,
all'ira , alle
4.
hora al rifa, onero altrefntili pafiioni . Et tanto meno par credibile , perche ejfendo
w
li
vidi ndutt.i
fopradem
effetti
Onde pi
che la moderna,,
ella
cJt-
che tal cofa potrebbe generare negli animi de i lettori nonpiccwl dubbio , pero aitanti che fi yada pi oltra
prima dimoflrare in qual maniera daglran
mi parato di dotter/opra tal materia ragionare alcune cofe;
&
ticht la
antichi
Ottra
lodie poteuano
di quejo,
nominate
poca importanza
effetti
affi
vn
Piffero,
le
modo di
<*7-
mi
&
&
cantori de
che interpretaua
&
cantare
lor poemi
qtteflo facemmo
viuochi Olimpici
il
li
&
fi
de
Poeti ; tra
tempi
di quei
tempo auanti
non yfarono la
&
negli effer-
&
Dameta
&
&
& Menalca
in
vn
cantauano
cerchio al
le lodi
numero
di
della terra
&
il popolo ,
Et
&
le
Comedie
Si plaufioris
loro
come afferma
il
&
vn Bue I
vn
non fi afiimigliatta a
li
Poeti linci ne
in
&
&
&
tal
loro Certa-
della
;
Ce
Et tale
vittoriofi ne
modo
tali
hora
: percioche
fi vfiano
finimenti da
Latini Tibie
&
era
maggiormente
cantando,
Lira , ouer
della
quelli, aie
chiamati
.
in quello
hora riuolgendofi
Gru ; Ondefurono
&
delliDet
Sueto-
cinquanta
Percioche raddunatun
tal Piffero
va auUa manentis,
Et era vfiwza
lui
&
Tragedie,
che
etiandio
di
&
Vjauano
Femio
Theutrante
&
addunati infteme
le
vf
quali fu Ione;
effindo cotal parte di ciafeuno animale con voce latina nominata Tibia
tare
Siilo Italico
alla fatica
Horatio Tigellio
cune forti
Mufia
ver
verfi di
appreffo di Virgilio
porgere
dall'
Me-
fi
muficali
;
, li
Homero
In cotal modo
Menalca,
tera
&
honorati firittori
le
di canti-
haueuafatto famigliare
,
qual Genere
cantavano
maramgha vedere
come horafaaamo
recitatori, interpreti,
lo
che
Mufica
fi
ritratter che la
Demodoco ; fimdmente
tanto
& yltimamente,da
erano i Mttfici
qual modo
tante variate forti d'ifrumenti ( [affando da vii canto quelli, che nelle Comedie,
do orato piacere a
no
in
& <W0&
&
non f
&
ben yero
coje marauigliofi,
effetti;
imponibile crederlo
Mufica con
la noflra et
yfo
lor cantilene
le
dipoi, quali
in
, di
dedito
rapprefin-
vfique
li
Poeti
ijefii
recitaffero le
Tragedie
&
le
Comedie
che
haueano
Parte.
63
vii
era mancata
preo- che
,
li
fuffe perdonato
&
pofe
cotali cofefiffero
yna Fa
dipoi
la -vo-
porta-
Tramai
Dicitur
&
plaujlris yexiffe
poemata Thefyis,
che
Oratori orajjero al popolo al fuono di qualche iflrumento , ancora che al parer mio
gli
yfan%a dur-aff poco tempo : imperoche Cicerone nella Oratione, chefece infauordi P. Seflio, la quale fi
ritroua imperfetta ,ne tocca yna parola ; Et anche nelfi'ne del lib. 3 dell'Oratore , parlando di Gaio Gractale
co ,
lo
col,
&
dice
yituperij
&
fu oratione
cofa,
pito,
&
che mentre
lo
principio (
tera,
&
Lira,
lo
Li fcnttori indtfer
,
Et di
ci
non
dalla poefia,
uraliano a fare
Creder
&
ydma inajprirfi
il
ci
&
lor yolere;
li
auertiua ,
lo
&
Oratoria ha hauuto
l'arte
di
che ben
il
Ce
plebe
l 'indotta
Thebe
Da
irli
alti
Ti<rri, e
monti
Leon
& Orpheo
tratto al canto
il
alle
yolte
diuerfe
<rli
mente
che cantando
yftnza difaltare
&
&
Et
& luxuriam
in
yn
carmina dicunt .
Tibicen
ta stop
cifanno indubitatafede
ttVris-pop". la feconda,
&
altro luogo pi
&
&
;
ballauano
filo iflrumento;
ti
di
Home-
Etfimil-
poi che
yerfi
li
lirici
le
ode
chiama
Candwti
&
quelli
la
terza
che habttano
dalla fini-
La qual manie-
nell'ifola di
Cipro
ad un
&fe alle yolte yfauano pi forti d'iflrumenti, yi accampagli aitano la yoce ,fi come tra g
ballauano
&
della Cetera
cofa;
addidit arti
terza VmetMs,
la
Mufico alfuo-
motumq;
di Pindaro di
il
Sic prifc<
.
che
di ballare, metre
.dell' Eneida,
queflo
come ac-
&
l 'altro fonare ;
antichi
&
in
Ma
alcune parti ,
li
& mafimamente
del Levante
y arieforti
d'iflrumenti
le
come da huomm
imperoche
Thofcam yfarono
la
Tromba
Seconda
6
Tromba della quale
eia
il
Corno
cune fini
:gli Egitti]
dt Pifferi,
to qual genere
ti
l'impano;
le
&fefleuole
&
Candititi la
&
&
Lira
l.t
Sampogna ;
Lacedemoni)
il
Piffero
Sicilia:?; .li-
quelli dt
Thra -
recitare
Imperoche quando
Comedia conteneua
la
, il
//
conteneffero
fi
infi materia, o [oggetto feuero
cofi
citili
;_&fe era
mtja,
cantilene
le
mufcali
ma da vn perito nell'arte della Mufica ;fi come nel principio di ciafeuna Comedia
Teramo fi pu y edere Et erano -variate del Modo , o Tuono , che -voghamo dire ; &" lefaceuano
.
vdirs
auanti che comtnaaffero a rapprefeutar la Comedia, accioche la materia comprefa in effa ( come ho detto) fi
potefje fapere auanti dagli Spettatori
ri
ancorach, Sermo
delle quali
due forti ,
peraoche haueuano
quali
^Adduce
nel
ltb.<).
le
dipoi
loro
Sermo
&
cauemepari,
l'autorit di
equalr,
li
fecondi
Marco Varrone ,
ha
vii folforo
nella graue
Onde feguendo pi a
fuono graue,
&
il
baffi
defiro lo acuto
auanti
Solfitelo,
&
fi
contrario
&
le pi
fi
feorge in quelli
cio deflra
Hipate
fino confiderare ,
ne
gli
Simflra,
&
chefono pi minuti
le
&*
delle Ci f del
the'l finif.ro
il
&
l'altra
m andanafuori il
quale parlando de
; il
Monochordi
le linguelle loro pi
aperte,
&piat
&
quelli, che
&
pi nflrettt
il che ancora
fi
vede ,
&
ode neglt
commodo all'vno,
fa
&
Nete : Ma
in
quanto a
noi
dipoi in
&
quella
dell'
a noi finiflra
come fi pu vedere
In
qneflo
&
tafiniflra
chiamafiniflra',
lui deflra,
modo ;
all'altro
in
, e-7* altri
qual
& denominare
nomina
voce acuta
Ma a qneflo chef detto, pare chefia contrario vno autore incerto di quello
nunttf.fi l'yno
cap. 1
1 .al
Oro-ani
in
l'autorit di Plinio,
hausano
il
In quanto a
Epigramma Greco,
ama al defiro
&
iflrumenti
di
comprendere ,
conctofia che
me
chiama:
tagliare in
li,
&
modi
a variare
filoni, le
li
te
7* cofi
&
le liiiguelle
il
ad effir bttoni;& anche allora bifiguaua addoperarlt molto lpejfo,& quafi infornar
re i coflumi ne 1 Theatri
il
le
di Piffero,
ni anni incominciauano
lorofonare-.peraoche
la finiflra ne
di Pifferi fonaua
Pan
concicfia che
la Tibiafrigia dejra
la Villa
Piffe-
Li primi erano
Impari
&
deflra
Non
adunque tnconue-
il
modo quatofia differente dallvfio moderno, aafiuno da f lo potr fiempre vedere; fi. come etiandio potr
che
fi
il
lofar
moderno^
mamfeflo
Le
Parte
Le materie che rcckauaao
*f
Cap.
quelli,
che contengono
le
tengono negl'Hinni
ci, Pith'ij ,
Nemei ,
&
&
&
colmiti
chef con-
ijmij
come fono
Catullo
&
appartinenti a cornuti ;
quelle,
Si vdiuano ancora
&
leuano portare
fato
il
mangiato,
&
la
di
&
huomini chiari
&[ come
&
cofi allora ,
gli
Tali materie
vn
altro luogo
uoleffe
bichieri
ci flato
le
quali
Che anticamente ne
&[
da loro vuotati
le
&
lodi
Ver[ ,
)[[-
Similmente Ci-
virt de
nel libro de
gli
i
huomini
chiari
Ora
altre eofefl-
Dio
alpre[ente[ gloriauano
numero de
il
tUuflri
Cicerone afferma in
auefli verfi
Muftca ,
Temflocle,
&
Tralice,
duo![i,
colluttati
li
i'iftejfo
&
adducendo teffempio
tori, intitolato
oli
dello hauere
tlluflri,
&
altre cofepmili
Pindaro
di
mini tlluflri,
&
dotte
delli
Lodi
Orfeo
di
&
& di al-
compofle elegantemente
tationi,cofe
canzoni ,
conmto
Lodi de
delle
come
tn
antichi
Et pugile m vilorem ,
&
Et iuuenum
libera
inpgnauano
otto- della
Cetera
cura*,
Ma
le lodi
vina referre
i
<T'
afa. Kk(g.
WpV
cio
Et di Demodoco dice
la contentione di vliffe
no de i Greci nella
tal fceleratezj^t
&
loro patria.
Et [e bene canto
&
feuere;hauendo
l'adulterio di
Che cantaua
Marte
o-ta
&
alli
cantato
di
&
Che cantaua
Marte ,
di
il
Cauallo
il
lugubre
Venere , non
&
funebre ritor-
lo fece
perche lodafi
li
gloriofi
le
&
et piaceri.
di Virgilio
Per[nat aurata ,
&
lArtlttrum, pluutafque
&
ig !, cs
Imperatore
Et Creteo amico
canebat.
le
alle
Mtt[e
mede[mamete
della
di
Nube
&
>
tept di
(fecondo
66
Seconda
( fecodo che
Ivi
racconta)chefrana quafi tutte quelle cofe ,che ferive Oudio nelle fte Tmformation;et a cotal
Harmonia,
co determinati Rithmi et
Ver
Percufioni;ancura chefuffero variati in ogni maniera di catilena. Et cofi co tki numeri ,percvf'toni ,mo
fi,&
di,& concenti ;
tiene in
vn determinato
et
tali
di
Nominarono poi
-.percio-
ad alcuno dt mutare, onero limonare in effe alcuna cofa,f nelle har moine, come etiandw ne
Metri ; ancora che fi ano alcuni, che dicano, chefi chiam aitano Leggi: imperoche auanti chef
lecito
&
Rithmi,
concento
altro
Leggi
fcriueffero le
cantavano tal Leggi in verfi alfvono della Lira , o Cetera , accioche i popoli pi
ciudi, fi
&
biarie, le quali fi
&
no alfuono dell'vna
Et bench
meno ciaf una hauea il feto nome acquiflato , o dalli popoli , che le vfauano ; o
dalli Modi;
&
Ha
la
Beotia
da i Rithmi
& Metri
la
Hieracia
dalli Modi
Trochea ;
la
&
&
chef dice
ciofa che
li
) ritroua
t^fcvta
; il
Greci nomtnan
opSios quello ,
conteneva in
f ,
fvftrafeinato con
detto Embaterio
le
carrette a torno le
&
dimagrando
le
delle predette
Tibicen
fi leZZ e ln Suetonw )
&
didicit prita
La
il
forf fu
cofi
accommodate a commovere
&
qvefafar
il
in
li
il
il
la
terza
et
Mufici an-
&
li
f bene
chrifleri,per purgar
il petto ;
&
di
il
nome
la
quarta Spondeo
Et
la
quinta
&
&
&
nella prima,
Nella terza
il
combat
qvartaf raccotava
balli et fatti,
per
la,
la vittoria di
ricevvta vittoria.
apollo
et nella
vltima
fi
&
ac-
generare ne
hauefferofaitato,
li
Tragedie
&
tal leg-
flt antichi
&
extimuitqve magifrvm
Provocatwne ; Iambico
&
La raprefntatione ( come ho detto) era il modo della pugna di apollo col Dragone,
ti
Cvrrule s'acquiflo
timento
fonori : con~
&
tatione
lAbflmvit Venere ,
la feconda
la
Ci
le
ne
Cvr-
interpretano per
lo
&
ti
Detona ;
CEo
tio ,
&
gli
ouero
&* la Tetraedia ; da
Canto appartenente advn Campo, ouero ad vno Efferato (fhuomim d'arme . Era
il canto
nomina Verfo
Celila
molte; nondi-
& Metri
nome alle tarparti. Le leogi Tibtane hebbero molti nomi, che fi laffano per non andare in lun-
quali (fecondo
jPalade,
lo
&
&
Rithmi
oli
tharijlice,pofe
go;
Orthia
la
Legn fuffero
tal
dalli
Comedie
&
&
conctofia
Parte
67
&
le
iieano etiandta
'
Leggi
delle
tibiarte , nel.
ella fuffe ,
da quejle due, cio dal Certame Pithico,& dalla Saltatane carpea, fi potr fcorgere, in qual modo gli an-*
iHarmonia, il Rithmo,
dio la Poefia,
ra
Harmoniefi
&
alla.
appreffo di loro
&
Emmelia ,
zonciofia che ( come moftra KAthenca ) hciuea.no ritrouato ynaflfiecie di fitkatione detta
la
che
&
la
maggior parte di
di tal
effe
&
&
Metro,
;
lo
co nel (lato
Mufica
la
riportare la punitane
prefero
&
Poflqum
&
talo-
riputatane ;
coepit
//
&
tal cofa
comportane ,
Ne era lecito ( come altre uolte ho detto ) di mutare,ouero limonare alcuna cofa,
onde conferuandofi
dai di
il
Saltatane
crapula,&
a poco a po-
dipoi
curan-
efii (j7*
la
Mufi-
&
~vrbem
numemq'ue , moiuque
^Accefiit
fipra ho commemorato
Sicpnfc motumque
Ttbicen
licentia
maior :
Et
&
tal
modo adunque li
pano recitate
tr giudicare j
&
&
fiuem
quali fiano
ili ,
de
lettere
flati gli
Poeti o Indoumi,
Poefa
co
Che Eraclide,
tera
&*
dotte
voci,
di
lafua poefia
dice,
della Cetera
,
della
&
moderni
Mufica, da fi
lo po-
&
modo la Mufica,
Mufici
li
che
li
nella Poefia
mura
di
&
effindo chi
delle
Mufi-
Voci,
&
li
mamfeflo da
Inventori
Thebe fuffe
il
di tal
) l'yno
&
l'altro
fi-
il
<& che coflui non fia (lato folamente Mufico , ma etianda Poeta ,&lo inuentore del
;
&
&
6.
na& di Diana
qual modo da
^Atittpafabncatore delle
fiano
li
in quello
&
&
in
Cap.
gliuolo di
maggior prezzo
era in
antichi Mufici
per
&
&
nella
Immane
Ma quali cofe
yedere ,
ON
li
antiche
di quelle
Mufica pi forma ,
le
Quali fiano
delle
che di
riputatane, recitauano
quello
In
cio
che
&
che
di
fi
Vulcano
il
mede fimo
ruma
detto aitanti
Plinio dice
yoce
la
il
di
Troia
ni
fa
Et feguendo
pu credere,che
nafcimento
&
flato
&
fi
di
Lato-
Mufico : percioche
Poeta.
i
come chiara-
mente
A.
,..
Seconda
68
m ente lo dimojlra Plutarco dicendo
fu ignorante di quefte due cofe
che
luifece in
Ne forte pudori
&
cantar ^Apollo
Percioche dice prima [oliatore della Lira, come quello ( come vogliono alcuni ) chefu tinuentore di effa
dipoi lo
chiama Poeta
mamfeslo , che
cofloro
accompagnare
di
il
fuoi poemi
li
quelle di
la
tale honore
li
fecero
&
imafatua
il
con la
di altri nobilitimi
&
&
Dna -ver-
&
la pofero tra
Mufici,per nonpriuarlo
^Aronetpercoche
&
tttv&ttpt
di co-
& da
,fecefcn-
Non abbrufciate la cafa di Pindaro mufico Et per non andare pi in lungo , Santifimo
Dania Re di Hierufalem &gran Profeta da Baflio magno t chiamato nonfolamente Mufico , ma Poeta
dal dottiamo Herommo vien chiamato Simonde, Pindaro, <Alceo, Placco, C
anco difacre cantilene
che vogliono
dire,
&
tulo,
&
delli
do ifcacciaua,
il
&
dfuo diurno
la Scrittura pinta lo
Poema nomina
Pfilterio
chiama
Et
in pi luoghi Pfaltes,
di queflo tejlimono
&
hauea raccolto
lirico ,
allaguifa di
or atto , g^T
ligno
li
maligno (pirito d Saul Onde non dubbio, che effendo slato Poeta, non fi debba anco nomi-
il
li
della
la dfciplina di tutta la
Mufica
della quale
Melodia
nellib.
il
Origene nella
et delli
Re turbato
il fapientijimo
&
Dio
Mufica con
la Poefia
Sona
8. del
Datiidne
Ogni ragione adunque neperfuade a credere, che Poeti antichi cant affer lorflefi
uejfero congiunto la
Homdia
come
li
fuoi
iui
ma-
fi pu vedere
poemi ;
&
che
ha
; il
alla,
lUiade in
cotalmodo;
MiTiw
30.
iWe
Bt cio Canta
.
Dea
tira
& Hefwdo,
quali
Le Mufe
dire,
Virgilio,
il
di
^A
quofydere terram
apibm
atq;
Lapfacpfub
caufis
terrai,
habendo
Tempora cum
cultws
li
ortaq;fgna canam
tutti
nafeer vide
il
duolfi di/acerba
vifit in libertade
il
l'
Ma
,. ,
. .}..
Parte
69
&
Ma doue do io pi vagandof Terentio poeta comico dimoiandoci la Poefia la Mufica effer congiunte,
adunque maraviglia , [e 1 Mutici
li Poeti
qu.tfi yna iftejfa copi , la nomino Studio muficale . Non
&
&
&
[altro
Vates , che fi conuiene etiandio all'lndouino , non fuori dipropofito : conciofia che l'yno
agitati da yna iileffa divinit, diurna alienatione di mente
ti parer di Platone )fono mofi
&
{fecondo
da yno
one,
iileffa
iftefo furore
ma Mirato dalli Bei, il chef [corre dalle parole chefirgiunge, le quali dicono ;
fleoV S'iu.oi v ipfarv 011*0.;
rravToi*!
ti
&
Onde Homero nomina tlMufico twToMfcaTor.percioche canta non per humana ittita
n'pvw,
cio
Percioche Dio miproduffe in la mente Ogni ma cantilena.? ero aduque molti Poe
remili hanno alcuna -volta predetto cofejche haueano da yenire;comefi yede, che Virgilio, fecondo la opi-
nione di ^Agoflino Dottor Santo, non conofeendo il noftro Redentore neper lume mturale, neper viuafede ,
cantfitto! nome di
yn
quando
dijje
&
ancorach
il
diurno
liberatone
Permixtosheroas,&
il
fguendopi a baffo
lue
Et che
& Huomo,
ipfe
Occidet
&
yidebitur din
Serpens,
dicendo ;
& doma
&
lui nelle
le parole ,
dtjje
Deum
che dijfero
quelli,
&dtffe;
Experiar Deus hic diferimine aperto ,
K^ifit mortalis
nec
erit dubitabile
yerum
cum compagefoluta
&
&
yo
Seconda
Effe quoque infatis reminifcitur , affare
& mundi
ueremo
Paulo
, il
Mufico
re di Strabone
Greciafacemno imparare a
&
&
C etera
nome
di
Sapiente
efjer
lor figliuoli la
emendatori di coflumi,
&
Sacri Iri ,
ritro-
li
Poefia
di coflo-
il
k faenze,
li
allora
la
il
&
s'appartiene fpere
FfutTeuturt ?y>!ipn>ts
al yero
tempia
della
&
Poeta, fecondo
il pare-
le citt
li
cofi al
di piacere,
ma per cagione di ca
di effer
&
fie parole;
np ydp \w
KJ1
CLHotMlp,
Haueapreffo
di [e
yn Cantore ,
Che
SWa*' ITttTiXhZV
k-'^v
;.
al quale
impofie molto
Poeti, ouero
li
lndouini,&
li
medefirn a cofa .
za,
non dubitaci di
&
la
effer
tenuto maldicente
temerit di alcuni Mufici moderni;! quali, percioche fanno porre tnfieme quat
<rli
in di-
antichi
&
maggior cofe
del
moderni compofitori
loro
ydiffe,fenz$ dubbio direbbe, che yalefferopi cofloro nell'arte della Mifica,che non yal
&
fero Platone,
Fiorili,
tra lUiade
ouero
yn
lor
&
l'honed
di
alcuna femina
li
Homero Mefchim
loro
douerebbeno pure
fi
che col mezo delle lor compofitiom
habbia conferuato la
fi
come gifece yno degli antichi lapudicitia di Clitennejra moglie
pudiatia
&
Magno del Grande ^Alejjandro , il quale da Timotheo muficofu col mezo della Mufica fijjnnto ad opeyn tale effetto Non fi ode ancora, che col canto lorohabbianofatto divenire alcun furiofi manfiuto ,co-
rare
me
&
moflra ^Ammonio
di
&
dalla virt
yn gioitane Tauromimtano, che dallo accorgimento di Pithagora ,
humano &piaceuole : Ma ben fi ode il contrario , che le y'ituperofe et
/porche parole
ve cofloro fono
loro,
che in
deo-ni di ogni
limo
di
biafimo
ammonirli della
Ma di ci non
Modi
filmile
re
ci
&
di ognicafligo
degli yditon
&
molto
douemo marauigliare ,poi che l'animo lafiiuo (come dice Boetio) ouerfi
, ma non gi emendare ;
&
&
Effe be-
caligare co-
rallegrano,
&
lofi
moflr'and di fuori quanto bene fiano compofli nell'habtto interiore.
&
cafli
&
diletta
&gode de i
<&
lodar e
Parte.
loda re
&
moflrato
Ma
r inerire
Mufici
antichi
&
il tutto,
Era adunque
la prima
che
Mufica ,
-voler raccontarli
esercitata nel
farebbe incredibile :
potuta vedere
y\
IHarmonia
mancandone alcuna,
che nafce
le cofe, le
La feconda il Nume-
ro determinato cotenuto nel Verfo;il qual nominavano Metro; La tergala Narratione di alcuna cofajaquale
conteneffe alcuno
coflume,& queja era la Oratione, onero il Parlare;La quarta et ultima poi era vn Soo-pet
Har
to ben dilj>ojo,atto a riceuere alcuna pafiwne.Et quejo ho detto : percioche f noi pigliaremo lafemplice
mania, jenza aggiugerle alcuna altra cofa, no hauer poffanza alcuna di fare alcuno effetto eflrinjco dellifo
pranarrati;ancora che haueffe poffanza ad vii certo modo, di difpor l'animo inmnfecamete, ad efprimere pi
facilmete alcune pafiioni,ouero
effetti; fi
come
nelle diftanxe de
&
mero determinato
i
Se a
effetto
&
, il
lei
tale
& muoue
ad efprimere alcuno
&
re
&
molte yolte
li
il
temperato
mente fi diletta ;
et caflo ;
&
il
Parla
molto
&
&
di pace
li
quiete
dilettano
alcune vol-
il
cofi
religiofa
effer natural-
&
&
ragionar delle
il
ragionar
aliano
la Oratione ,cioe
Balli,
il piace
in effe fi dilettaffe ,
arme nulla , o poco diletto porge all'huomo , chefiaper natura pacifico, quieto ,
&
il
arme
ofattola
,&a moflrare
cofe. ,
mente inchinato alle cofe della guerraj poco moffo da quelle,che trattano
comefiforge ne
l'animo;
effetto eflrin
effa,
vn certo modo m
di/pone ad
la forza di
cio l'Vditore
cuno
quantafa
fio ,
re,
alcuno
dere; che
f
che fono
lafciui
afforchi amm-
Imperoche ogn'yna volentieri ode ragtanare di quella cofa, della quale maggior
non fono conformi alla fra natura ; onde dafimili ragionamenti non pub
*Aleflfandr figliuolo di Filippo re di
cuni vogliono
a prender tarme con granfurore ; non douemo prender marauiglia : percioche era in tal ma-
niera dimoilo
che volentieri
guerra ;
C"7"
&
con
fomma
da tali ragionamenti era indutto afar cofi marauigliofe. Onde bene lo dimoflr vn certo huomo
di lui
fi
dice
non ritroua
; perche
di
dicendo
mafi bene era cofa mrauigliofa a ritirarlo da quella ; Et cofi in vero. Perfi lAleflflan
egli alcuni
le
arme;non era cofa difficile di poterlo indurre a far li narrati effetti-delia qualgloria quanto fuffe fitibondo ,
da queflo pu comprenderete cerc di auanzare ogn'vno;ne hebbe inutdia a chiunquefifuffe nelle arme:
fi
percioche ad alcuno mai non
riput in cotal cofa inferiore , quantunque neportaffe ad achille ,per hauers
fi
bauuto Homero , che confifblimeflile cant di lui ; onde lo dimoflr -.percioche legge , che
fi
Giunto ^ileffandra allafamofa tomba
te
fi
altofcriffe
Tederebbe . Et bench
in fimii
effo (
come ancora ho
cofi ;
nondimeno
il
Seconda
72
&
ilpreggio
niaflalah
le
Tua
l'
et
alcuni cojumi
folamente
C7*
lo
altri
mafi bene
fu moffo dall'harmoma
Frigio
&
for-
anco da tal Legge, il nominato gioitane Taurominitano ebbrw(come narra Boetio)fltJojpinto,qtiando uul-
fe abbrufciar la cafa di quelfuo nude, nella quale era nafcofla -una meretrice
tal cofa,
comando
al
CS7* lo
Herodoto,&
di
funo raddoppiate le forze ; non fono per potenti quefle due cofe pofle infieme,di
ejlnnfeca
il
Modo ,
di
<& cantaffe
,
&
il
la
di precipttarfi nel
&
comporfi prima col melodi tal legge (come pone Gellio^vno animo intrepido
&
Tirile,
%a in noi, per -virt della terza parte,ao delle parole, che cocorreno alla (u compagnone : Peraoche il Parlare da [e
fenza l'harmonia
& d numero ha
<rran forza di
mefli ne fa diuentare
allegri;
&
&
&
alcune Tolte
ci
induce
all'ira
accompagnarli
le
alla colera;
&
& ne
alle
alla furia,
modo,che alfuo
in tal
il pi
&
di
dijpetto dop
, quante fate
noi hauere-
afcoltati
ne addolcifce
alcuni fofpiri
attenuto,
Et non
dalle rifa ?
comiferat ione,l'animo
macom
&
moffo
fi
Tolta alcun de noi Tdimo
il
certo
modo fi dilettiamo ,
(J7*
&
lare (
Tede
&
il
con
hpoffanza
Voci
congiunto
cofe,fegmmo
quelle
muouergli animi ,
& fenza
infieme fu-
, 1*7*
&> di piegarli in
hmmim
melodia
diuerfe parti
co
per
advtt
nojro.
Tdendo
le
Ma fe'lpar*
& afenz*
Numeri^ co
quando
cafi,
coteje
afflitto
il
men f animo
, le
dafeflleffo
il
Parlare,
noi,
&
alla
&
proportione
che
ma molto pi ha forza ,
potenza dell'vdito : Co-
&
le Voci, per
muna cofa tanto congiunta con le nofllre menti ( come dice Tullio) che li Numeri
rendemo languidi. Non queflo gran maraut<rlta(dile quali fi commouemo, infltammamo , plachiamo ,
ciofta che
&
ce
eteli)
che
manfuete
&
da
&
&
le bejlie
Cartagine
&
feroci
con-
indu-
non fa alcun pittore quantunque eccellente col fuo pennello . Onde fi legge
me le cofe , eh
crudeli
Ne ci douemo di a marauigliare
di
tuo,
il
quale ri-
%Ab-das
l^arte.
\Airid<u, Pramiimq;
Conjlitit
&
Solite
Sic ait
7j
&
-.feret liC
atque
Multa gemensdargoq; humeclat fumine vultum; Et di Porcia figliuola d Catone Vtkenfifi letr ?e an
vna certa Tattola di pittura,pianfe amaramente Et bem he la Pittura habbtafor-
le di
%a, di
preferiti, lo coflrinf
riducendo in
de accafcare
il
memoria
Vltffe
(come
effetto
quale
fereno
il rifa
&
ancora
fi
frittotele )
;&
, quelli
lor
cotali effetti
& l'H
armonia-
tempi fi
Muftci co
-ve-
certi verfii
fubito cono-
fu
noflri
o fattola
le
Si pu adunque concludere
&
&
Homero ,
dice
no ttaii,
&
Demodoco Mufico
fonata, come
li fuffero fiate
f
cofe paffute
le
fe pafwni.
dipingendoli
-pina -voce di
&
il
Oratione
&
,& ifj)ofio;fen%a
il
nella
le
Mufi-
co fiempre
fi affatcarebbe
& Numero pofsino muouer ranimo,difponendolo a vari) affetti & indur nellliuomo vari)
il
Cap.
collumi.
ON
firebbegran marauglia
di
diffor l'animo
vero
,fe
, te
8.
&
&
le
il
Nu-
effendofen^
:
Ma in
fle nell'appetito fenfituo corporeo,^ organko,come nel [u vero foggetto;ciafcuna di ef(e confitte in
calido
&fn<rido
&
di
humido
&
ficco
fecondo
tione materiale; di maniera che quando quefe pafwni fono fatte ,fempre foprabonda vna delle nominate qualit in
qualunque
di effa
di effe
Onde fi come
il
pajlioni
predomina
nell'ira
fi'igido ficco
, il
il
calido
quale induce
il
humido
canone
rifrengimento
delle
de. i
dell'
incitamento
fptriti
nominate qualit
fi
il firn de
generano
Et
finxa dubbio fono riputate vitiofe nell'huomo Morale ; fi non che quando tali foprabondanze fi riducono ad vita certa mediocrit , nafce vna operation me%ana , che non fola pub dire vir-
quefe pajiwni
tutte
fi
ma anco lodeuole Quetta tteffa natura hanno etiandio le armonie onde fi dice , che l'Harmoha dello affettuofo
che la Mittalidia fa ttar l'huomo pi rania Fnna ha natura di concitar l'ira ,
tuofa
&
&
in f fleffo ;
che la
&
coflumi da forti
&
&
temperati
(io effetto
non gli
bortione
fi
la
ijefje
proportiom
no cagioni
dubbio
che
pur troppo
fi
come
le
pacioni fono
Quette
cofe
che
nelle
Harmore;
fi
dell'
la
Ira
Proa del
&
varie
le
minano
'
Seconda
74
minano ne
le
H armonie facilmente paterno conofcere,in qua! modo Harmonie pofino muouer l'animo,&
le
yarie pajim
Perciochefe alcuno fittopojo ad alcuna pafione con diletto , ouer con triflexja
amica,
et Li
Diuerfit contraria
aumento
gr
odiofa
va
difporlo
et ode
tale
harmonia
purifica da tal pacione colitiche la ode, per la corruttione,et per lageneratione di -un'altra cofa contraria;co-
mefi yede , che f alcuno e molestato da alcuna pafione , la qual -venga con triflex^a , o con lo accenderfi ti
come la Ira;& oda yn'harmonia di contraria proportwneja quale contenga alcuna dtlettatione,allo
fingile,
ra affa
&fi corrope;
in lui l'Ira ,
conuemente
& immediatamente
Spiritosi quale
il
ft delle
de
Harmonie mufcalv.ma da
yiolento
&
diletteuoli
&
Spiriti.
&
mente (fecodo
difyofic, et
effempio
Dalle quali
dijpofitione
hora dico,che
trififrequentati, nel
di lArchtloco;
cofefi puh
nelle virt
morali
che efferata
la Iufitia
diuenta In fio
ti
Rimando
ne fono
li
buoni
diuiene audace
,
&
dalle trifle
li
me
Et queflofi yede
li
mo) per
la
la
bogli-
nafcono
affuefarfi
,&
da notare, ch'io
effo
nov.ma
fi
le
eccellente
&
nell'ira
&
&
,&
cojumi
le fopradette pafiioni
di
con
il che
le
Harmonia, o
da
harmo
di
Nu-
chef detto ; che il Numero quantunque fi piglia ( come nella Prima parte vedem-
&
di
il
diffe ;
Numeros meminijft yerba tenerem; Et in molti altri modi;nondimeno in queflo luogo non alyna certa mifura di tempo breue, o lungo , nel qualefiforge la proportione , o mifura di due mommenti , o pi infieme comparati , fecondo yna cambieuole ragione di tempo di efii mouimenti ;
fi forge
del Verfa,chefi compongono di pi Numeri, con yn certo ordine, offacio determinane piedi del Metro,
tro
che
meme vrordwe,&
che fi ntroua tra
&
&
il
colui
Et dalle buo-
chefitroua tra
quella
fi fintone
alcuna volta
diuenta triflo
&
&
Numeri,
&
leHarmonie,& li
generano per
a diuerfe pafiiom,
dijporfi
Ma
Ejfendo adunque
Melodia,&
Poeta quando
li
la
cojumi dell'animo
harmonia,
&
Vitij
il
Horatio ;
non auiene
di quella
Melodia pu mutar
Virt morali, et
le pacioni,
come ho detto
altro
.
fitione dell'animo
&
Similmente
non
il
diuerfamente mutar
la
alcuna -volta
&
moltihabiti buoni, o
Secondo che
raccoglimento
difi
il
Iambo .
yna certa
pofino con
dar follmente lo
di
ueniente
Numerifoli ancor a,come mamffio Percioche mentre noi attentaVerf alcuni ritengono l'huomo in yna certa modefia; alcuni lo muoueno
alcuni lo incitano a cofe leggieri
yane ; c$7* altri lo inducono in yn moto
o recitare
Et di quejlo baflar
le fue parti
Intornila, non
primo Organo d'orni virt dell'animaci delle finf due ,quanto delle motiue,per alterato-
&
,& proportionata allafia natura et compicciane, etfecondo che dijpoflo;che di quellt,che gli
mento,
fi genera la
copofitiwe di pi
Metro,
et
il
&
yoa, finita
co
Numero,
& modo
Ouera-
di
Solamente
Parte.
Solamente fi batter daauertire , che
&
Verfo contengono
il
&
liberi,
non
come la Specie
in
yn
-minati
dei.
ha
Cloche da quello fi
:p.
Rthmo
il
&
&
il
&
&
&
ti
da
ynitierfale ,
che
& ha
qutfli la qualit.
Metro
il
lifuoifpacij
&fono
o la forma
<Al-
il
IT RO V^AN DOSI
nella
yna lorfalfa
f f uff
chromatica,&
ti
generi,
do bora tali
cofe
ragione.
& pongono
la
iterf cofe,
per-
in atto
effetti
alfono di alcuno
alle
&
come ffujjerofimili
modi,
&
fecondo la natura
&
Mufica induce
in noi
altre cofefimilt
,
Et di
yeduto
ci fi
incitati
&
meno piangeuano
e-
a fare dt,
dotte,
che reatandofi
yariepafio-
lego-iadri compofittonidell'<sfrio{lo
in diuerfi
Poefa
Cofloro yeramente di
legante
&
tali operationi
conaofia che
effetti,
yederebbe
(come dicono) non yogliono anco, che per ilpaffatofiano fiate operate nel predetto venere
nomina-
effetto,
la
la
narrati
li
57.
cioche
operati
flati
Cap.
effetti.
il
Rthmo pi
il
Metro,
materia
la quantit, o la
Verfo
il
&
75-
&
&
da compafiione , di quello
chefaceua vliffe ydendo cantare Demodoco mufico, et poeta eccellentifimo.Di maniera che bene nofi ode,
f
che la Mufica al di d'boggi operi in diuerfi foggetti, nel modo che gi oper in ^Aleffandro; queflo pu efjere >
perche
le
camente erano
& nonfmili
come prefuppongono costoro : Percioche f per la Mufica antimodo, che difopra ho mofrato,& non nel modo,che
&
tanti cantori
con
congiudicio,
in noi effetto
ra , del Leuto
artificio
il
&
tlrumenti
yero , che
cio
yedeno
allorafi
che
alle
la
; le
al-
lifuo effetti :
tal
mo-
&
la
fopradetta
forza Et che fa
molti
alcuno
lunghe narrationi
tanto
all'
di altri fimili
in
&
yn difconcio proferir diparole,che non fi ode f non flrepito ,& romore : onde la Mufica in
gidi
& yn
yn Organo,
della
di altri fimili
lirumenti
Et f pur molti cantando infume muoueno l'animo ,non dubbio , che yniuerfalmente con maggior
le
che
le
dotte
compo-
odono le parole interrotte da molte parti . Per la qual cofa , fi yede , che le cagioni
fi
fino molto diuerfe degli ejfetti,& differenti fyna dall'altra,^ nonfimili, come cofloro le pongono . Onde non
fitwni,
nelle quali
deli
narrati
effetti
tali, quali
eranogli antichi
&
la
fi
76
Seconda
noflri
Percioche al preftte
cpueile cofe
percioche fo no
&
maggiore
mofirandogli
li
effetti
l'
altri ,
loro errore
il
,& quefo
quali dicono
Che
,& gli
altri
due fono
Generi
delle
&
naturale;
voci naturale
gono
all'arte,
&
non
alla natura,
&
artificiale
nico naturale.
come
percioche
rimettergli
,&
de
&
il
quale dice
Chromatico
effetto,
&
filoni
me vuole Snida ,
nella fua
&
dice anco
Tetrachordo diato-
che'l
tempo
Terfandro, o
di
Chroma-
; il
effo lui.
Ma verame-*
cofe
nuoue
di
tali
peneri;
antichifimo : percioil
venere chromatico
Neomifo , ouero
di Filopide ,
co-
uerebbe acquiflato
della
Boetio
del-
il
d'ogial-
allungargli apparten-
che effendoper auanti ogni cofa diatonica nella Mufca ,gran tempo dipoi fu ntrouato
(come vederemo
lo
lo
lungo tempo dopo tali effetti fucceffero nonfolamente Hi Inuentori,ma l'inuentione etiandio di
&
che
&
&
&
pi joaue
nomina pi
lo
il
dalle parole di
quello ,
^Apparefimtlmente vn
re la loro opinione,pongono
naturale
come
artificiali ,
tro duro
ribattere la opinio-
; il
Diatonico,per efjer naturale, pifacile per la dittaza degli intervalli. Boetio ancora
le
Ma lajciamo hormai
Vitruuiofpuo comprendere , le
Greci chiamano
Mufci ,
efficaci ragioni,
no,nefeguirebbe,che
effetti,
la moltitudine de
cotali cofe,
lui.
Mufca in lAleffandro quel tanto marauigliofo effetto, come di fopra hauemo detto ; vifje nella Cente-
fima et undecima Olimpiade, cio intorno anni 338. auanti l'anno di nofra Salute-.percioche ^Aleffandr re
gnaua in quei tempi;
pur fi legge, di molti altri effetti marauigliofi oprati per la Mufica,auanti che cofui
&
quale fu
&
ro nelgioume
i
tempi
effetti
douerebbono
efjere fuccefii
ne
primo, che ritrouaffe ilgenere Enharmonico , effendoper auanti nella Mufca ogni cofa diatonica,
uentione
1
il
di
Ritrouo
io nelle htftorie ,
Taurominitano ilfopranarrato
; mafiamo
f
che Ptthagora , per la cui accortezza la Mufica ope-
effetto, fu nel
vogliamo
a vedere
Roma ;
&
effetti
li
&
& caf
diuerfi di Vliffe
& come
Homero
da Demodocoftt
,
diffe che per il pianto fu conofciuto da ^Alcinoo ; nondimeno Homero fu per anni
^9 o.poco pi,opoco meno auanti Pithagora,& auanti che Romafuffe edificata anni i6o.net quali tem-
prouocato a piangere
pi
Saul, fu auanti
&
&
infieme la cagione
Intorniai
chefono
nepoffa da
lo effetto,cotali cofe
dtfopra,
come pu
lei
efjere,
altri, poffuto
il
maligno fptrito di
vfare alcuno
errare
effetti
&
auanti efjo
Ti
effetto ?
Veramente
il
per dibifogno
di
je haueffero poilo
ma
perche
hauerliper ifcufati
tanto marauigltofij
li
quali
come
Se adun-
habbtamo racconta-
mtuormeie fumofatti col mezo dell'Enharmomco : percioche quefo fu ritrouato molto tepo dopo
Non effendof adunque operati cotalt effetti colmezs di qutili due generi;fe?uita chefuffero
operati col
mez$
del
.2-5
Parte.
del diatonico.
-yj
Ma poniamo che Timotheo inuentore delgenere chromatico non fa fiat quello, che [pingefife
di
quanto
l 'altrofi
di Pifet
ciamo etiandio che le ragioni addutte difopra,fiano di poco valore ; per queflo non confeguirano illoro
perciochefe
lo
effeminar l'animo
o autllirlo
&
&
ilfarlo
Latino fcrittore
certamentefu
&
feroce
contrario effetto
in
lAleJfandro
vn
che f
&
le contitene ;
&
Enharmontco.
fe-
forte ; non
, il quale
tale effetto
che appartengono a
&
la
chefi vego-a quello, che era la cagione principale, di fare operar quei mirabilifiimi effetti,
ha operato la Mufica ;
&
uero .Tutte quefle cofe ho uoluto difeorrere auanti ch'io incomincia a trattar quelle cofe
quella Seconda parte
uolere:
non
come fanno
moderna ;
accio-
non quello ,
li
&
Ma in qual modo ili ^Antichi procedeffero nelle loro harmonie, lo vederemo altroue;Onde ri-
della fiua
Delli Suoni
MESTIERI
^A
ceflanamente
il
Suoni
7* delle
Cap.
o.
l'altra
Mouimento
faenza
&
le
le
Voci,
et per confeguente
dell'iArta,U
altro
non
qualfenza dub
no alcuno non pu hauerffnza il Mouimento. <Ala lor generatione adunque (come vuole ^Anflotele^nefi
ceffariamente concorreno tre cofe : primieramente quel che percuote, dipoi ilpercoffo,^ il mezo, nel quale
fi
il
Suono ( come
lo
come agente ;
&
dichiara Boetio
&
&
ilpercoffo
il
Suono, effen-
infitto all'vdito
nella
queflo l'^Aria
mezanafi muoue
alcun
Filofofi,
Mezo,& non mai nel Vacuo. E ben vero, che'l Suono pu nafeere in molti modi
nofortemente
l'aria,
il
l'aria
tvn
con
l'altro ;fi
&fermo
;fi
come quando
confricatane
quando vn corpo
da vn duro
&
come l'Incudine
ouerper
l'aria percoffa
ti
di
il
Martello
contrario
.
alcuna parte
no, Telia
di
vn
Et nonfolamente nafee
corpo dall'altra
come fi fa per
ne
il
altra;
Suono
la diutfione di
fi
in
&
&
primieramente qua
eS?"
duri
vn duro
li
quali rompi-
&fermo
quando vn corpo
;fi
come
liquido percoffo
liquido percuote
da vna verga
liquidi
quejh modi
vii ^Arti-
&
Et fi
come quando fi getta nell'acqua alcun faffo, fubito fifa in effa vn picctol cerchio ;
tanto
maggiore
fi fa
quanto gli permeffo dal mouimento : percioche effendo fianco, ferma ,ne procede pi oltra ; cofi tntrauie
fi
ne dei Suoni nell'aria,& delle Vocnche tanto
fi
,,
Seconda
78
to
<rli
no
l'vdito
da
intefi
ejfo
mouimento
ancora
cafo aueniffi
ritornano
ifieffofa l'aria ,
mouimento
&
che
onero
efii circoli
gli
te
il
Suono ;
le
nominate
che fono
fommamente neceffaru,
ri l'^Arta,
&
la yocefiiono
la
,
&
generandofi
&
no per
tutti
ti
&fono quelli,
il
la
lor generatione
Cola
il
Polmone
non filo
Suono
viene fino
quello
all'
vdtto
Mufico
come tu Mantice
cio alla
ti-
necejfarw
canna, che
arteria vo-
e detta
nafcono
non fi-
Horapotemo vedere la
&
commemorai nella Prima parfumo alfuopropofito ; ma non li primi, che non fono at
troua tra il Suono,& la Voce : conciofia
differenti, che
fi
-.percioche
,<&
allo intelletto
&
la
Voce
repercufione
che per-
di aria re/pi-
Voce come
anche
mere*
fi
&
quale
il
c>?"
come ho
vn nuouo fono ,
che
fuono (
il
&
alla generatione de
;
Gola,
per quanto
per tal percufiionefia generata. Et bench dal Polmone,^ dalla Gola nafchmo molti filoni
ticolati,
te
Polmone,
la
ti
le
-,
fin l decrefcendo
alcuna coffe
fi
li filoni,
grfi rendono
lifujfe conceffo
cofi
ao
il
mouimento Queflo
il
ceffi
commemorate onde s
&
min compref
7* dall'occhio fono
qi tanto
oflacolo alle
&
circolt,tanto
&
la Specie
Da che nafcono
fuoni graui,
Cap.
1 i
nigraui
& rari;&
&
&
&
tra
ritrouaremo
gamente durare
care
il
Conciofia che
&
effe, di
nelle chorde,
lor
modo che
che danno
&
&
&
ci,
&
fuono pi acuto
&
il
der
li
alfermarfi
allora
fi-
&
percuoteremo in-
li
&
mouimenti
men
la
gagliarda-
la velocit detti
mu>
tefit
J7* il fuono
conciofia che
il
quanto piugraue
1
&
Effe
la
dendo
di quefli alcuni
fuoni pi graui
nelle pi acute
leipigraue
ilfuono produtto da
di quella tardit,
Voci r
la perenzionefatta all'vna,non
fine, cio
le
&
fono ;
le
Suoni
remo vno Iflrumento muficale , nel quale fano tef molte chorde ,
&
tardi
vano per-
Et quella tarditfi ritroua nella chorda , quando vicina alfermarfi : conciofia die
pi debole,&pt Uffa . La onde il mouimento di qualunque chorda percoffa nel principio veloce ,
la
fua velocit
Parte.
Cr rende molto fuono
tti
grani
delie
ma a poco
chorde graffe ;
&
a,
percioche
che
ifuoni,&
le perenzioni fi ano
non fono
vdibili
&
ella
mouimentifatti in
effa
chorda
che per-
acuti
l'ariafia vn cerchio
di fuoco
acuti graui
dalli
ydelle , quaft
&
mouimenti tardi
il
Mo-
rari
&
per
&
jpefi
contrario
ti
neceffario
dalla diminutione , de
&
li
graui dalla
&
&
che
Numerifimplict nella quantit difireta Etfi come tali mouimenti comparati fecondo 7 Nu.
loro equali
&
tlfuo oppofito,che la
miflura
di
fuono grane
comparatone de i filoni
&
comparata
detti di
li
&
parte
fi ritroua tra
Tederemo
cofi
Onde
concio-
comparato
nati
li
in tal manie-
fu chif alcuno pigliar in mano vn tizzone accefo, csr girer quello velocemente a torno
la
&
de i quali l'vdito non capace, fi per lafua picolez^a, come anco perche fino molto congiunti :
no tra
&
&
-veloci-
Ne ci douemo
; il
molte
il
lo
79
acuto
&
inequali , reduta in
vno
&
la
Diffonanza
la
Confinanza
come altroue
all'altra ( nel
che
maggiore inequalit,
delli quali le
&
infinite ffiecie
cofi
fi-
cin-
ancora dal-
trouino in atto nell'^A~ria,come nel fio propio fogg etto, et aie di loroper via delfiggetto non nepofiiamo
uere alcuna cognitione , o ragione determinata : perche lifuoi termini fino incogniti a noi
to nafeono
come
lor differenze
&
delle
chorde
ni
applicando per
Suoni ;
&
non pur di
efi ,
efii
ha
tuttauia in quan-
nella
fuoni graui,
&
degli acuti,
Voci
, le
le
fono Suo-
da
&
ad effer
li
corpi
Immani
Quel che
fia
Me-
jL L I
la
mente ;
&
hpoffan^a
di
Confinan,
et
che ella
vmforme
&
che la Confonanxa nafce, quando due fuoni, che fono tra lor differenti fenza alcun fuono mezano,fi congiun
gono concordeuolmente
in
vn corpo ;
&
, neceffitrio ,
contenuta
l'altro ,
&
tfeffa
faenza ;
pero
80
Seconda
per efftnd
Diffonaza contraria
la
di fiotto grane,
mtjura
&
aspramente penitene
&fi
l'altro
ojfendendof lyn
il
grane
per
,
da pi proportioni ; pero
l'H armonia fi
propiamente
crecchie
tilena
H armonia
il
concento di chorde
il
concento
, in
quello dell'
Opera
odinoci confinanti
H armonia
nellt lor
,
poffanza
il
di difpor
effetto
dimodoch
le parti
La
che fanno
&
&
tri fuoni;
quale di molte
fetida
fi
& ha
Harmome le dtfi
&
la
Imperfetta,quan-
efifier
alcuna modulatwne
di diffiof
La Non pro-
dell'
&
dall'
BENCH
lo dalle
yoci,
la
o delle Parole
che
infume,
cio dall'
Har-
Har
&
dalle coiifnanze ;
pia quella,che ho dichiarato difopraja quale pi pretto fi pu chiamare Harmoniofa cofonanza, che
:
monia
delle
ciafcuna can-
le parti di
fino con-
Non propia
l'altra
&
mamfefto;
&
Nefo-
ma tali fuoni an
cantilena, per
di
di acuti,
modi,
chiamaremo Propia
come
Har monta
tra loro ;
alt ydito
ti
tal m'ame-
chef ritroua
amaro fuono
l'altro porgono
&
Et nafce in
la difproportione,
co fi odono molte fate tramenati da altri fuoni , che rendeno fonie concento,
tenuti
Imperoche
alla Confionanza, non far difficile faper quello, che ella fa:
di acuto, la quale
la
Cap.
Confinanza,
la
Dijjonanza,
ij.
& Harmoniapofiino
nondimeno la Melodia,
nafeere non
fi
non pu nafeere f non dalle mei Per ogni yoce quantunque fa articolata, non atta al
la fua getter'ottone : concwfia che non fono le yoci tutte di yna fpecie : Onde dibtfiogno fa,
.
&
che yfiamo ne
Profia, ouero
Verfo
il
domeflici,
Le
&
Difcrete, che
Greci chiamano
le
&
quali,fenza
con
le
la
quali citia-
mo ogni frte di cantilena, ordinata per interttalli Muficalt proportionati, chef ritrouano nelle modulationi;
Et quette folamente fono
le fini di
di
lene;
ma
ad yn
do che ru htede
&
certo
la
libro della
fuono
Harmonta Da quefle
,
Mufica moflra
con
le
quali
Boetto
le
piace pi a noi
materia contenute
in effa
Et bench
le
che
moduli-
che ag giun-
modo, che
orni
l'effere
fi
di
,
Poefta
come fi
danno
&
na-
non come la
yfit nelle
alle
effere infinite
canti-
parole fecon-
concwfia che'l
parlare
il
leggere
alluna
Parte
aU'yiia,&
all'altra
&
81
termina
le
>w
di
daltempo;et
la
Natura de
gli
huomini d fine alle difirete;imperoche l'huomo naturalmente tanto afiende,o difcende con
la
yoce,quato
parlare,
et
pu patire lafua natura.^f quelle poi,che participano della natura delle due prime;l 'una,&
nate cofe d fine Sono adunque
le
Di/crete quelle
le altre
come a
, le
V OC I
nativo ragionamento
nomi
&
alle
fi
Gap.
cantare.
il
l'altra delle
harmonie,
, alle
dipoi
li
4.
&
quefi,
da quelle
Can-
la chiama
toni Cantarelli quale modulinone , che nafie principalmente dalla -voce humana Di.
idrumenti
Cigni
artificiali
Cauto
di
il
dtjfe ;
fatto da ynfuono
&
la
all'altro
di
Harmoma,
&
di
Melodia;
della
ma nel Canto figurato; nel quale cantiamo non filo con fimplici fuoni,& fempltci eleuationi,<& abboffiamoti
de yoci,
mafi muouemo anco da uno interuallo all'altro con yeloa,& tardi mouimenii,feconda il tempo mo
ogni
hormoma,& di melodia, la quale non pu nafcerefe non con l'aiuto delle confinante ; ancoraclnpofi-
fiamo hauer la modulatione fenxa l'harmonia propia,et fenxa alcuna confinanxa, et fenxa la melodia. Potemo nondimeno hauer la modulatone
chorda , ofono col nome
da Guidone ^Aretino ,
pufar fi non con
ti,
la
di
carne
il quale
il
qual modo
cantabili ,
in tre
noi
cantiamo nominatamente
Ma
l 'yltimo
li
ilfnono,
la yoce,
&
da quefla maniera
di
ciafcuna,
ritrouato
&
non
fi
figure
uemo yeduto
Cap.
i^.
LCV NE
attricofe fino nella Mufica, che fi chiamano Elementi, delle quali alcunefi
buifiono alla Natura,et alcune aliarte. Quelle che fi attribuifiono alla natura fono l'^Acu
to,ilGraue,&
fimi
~.-
lo
&
le
li
mam-
-_-^__j fi(lo,chel'^4cuto,et ilGraue fonagli ejlremi dello Interuallo.Le cofe che fi attribuifiono
nelle yoci,ouer
la
Confonanxa
; il
Concento
&
&
quefle
Seconda
82
&
quefefino
il
Sonare,
il
Cantare
&
&
il
effercitio,
&
Ma,
atmbmfce
alla
natu-
raci chiama in due mudi, come vuole ^injlide Quintiliano, cio Commune,et Propio. Si dice Commune;coii
ciofia
che ogni grandezza terminata da certi fm, detta Interuallo; confderado per ilj]iatio,chefi ritrotta
&
tra l'uno
deratione
&
ejremo;
l'.dtro
Si
chiama Propio
di queflo
perche
&
Muftco ;
la
diflanza
Dijfonante
cio Maggiore
Semplice
come quello
pente, Minore,
come
della Diateffitron,rifpetto
&
&gli
Tuono, &
la Diateffaron,
il
quale
Greci chiamano
i\i.<;nn.a.
forme loro
le
chefono minori di
tutti quelli,
un' altrofuono,
Chromatico
altri
chef
pu definuere , come
&
\Arte,
della
- Quel che
Genere , &
antichi,
Diffonante,come
tramenato da
l'altro
fenxa
Diapen-
le
potremo uedere
che per
certo
Cap.
la
modo di
al-
Irratwnale quello
& d vn
me differenti,
che
li
quantunque fi poffa
teli aron.
Numero fenario
di tre
&
parti del
le
conciofia che
altra ragionando
la
della
& i.&lo
dalMufco , come pi
fe fono confderate
l'
nella
due termini
quello del
detta Interuallo
tra
della
Minore
della
lui.
un'altra
di
mero a numero,
quello del
a quello
conuemenza de
gli
6.
[noni
, i
chorde
Onde Tolomeo
, le
compongono
cui eflreme
fi
la
Dia-
ritrouano
tvna dif.wte dall'altra in Sesquiterza proporttone. Et detto Tetrachordo da Tirpd; parola greca , che vuol
dir Quattro
da y?S> chefigmfica chorda , cio Di quattrochorde .' Per da notare, che appresogli
:
&
antichi mufici
tre
fecondo chromatico
e*
il
terzo Enharmonico
o Cantilena
&
de
quali
il
il
delle pi
antiche fpecie
Laffar hara
di
por
matico
canto
cio
dimfiom
le
&
Molle, Sesquialtero,
di
^Archita
le
quelle di
Molle,&
Tomeo ;
&
&
Mi fica ifmilmente
1 5
6.
Didimo ,
&
le
forme contenute
pojle in vfo
quali
Ci
in diuerfi
&
quelle di Eratoflhene
% .et 1
lib. 5
del
<&
dalla
tra le quali
fi
la
forma
troua due
le
Similmente
laffer
da
vn
di Boetio ,
1 3 .f t 1
&
porr
pi confinanti all'Vdito
cinque Tetrachordi;
7. del
flrato
l'altra Incitato
,&riteneuano maggiormente
le
delle quali
prime
fpecie de
nominati generi
.. ..
Parte
ferctar
l'Harmoni t
putrii cattar
in quella perfettione
&
moflrar
chorde
torneranno
tonico,
, il
&
di
vn
altro
dalle varie
la prima fpecie
Toniaco,
&
lo
diuifwm
di
r>
r>
i 3
6144.
; il
Molle,
il
Sintono
onero Incita-
Mitrisi
&
'
&
'z t
yn Semituono minore;
ber
<\
Hypatemefon.
li
2.
7 7 7
6.
co-
Tuono
6 9 1
Tuono
come fi
ilDiatono dia
cio
partiente
&
potranno Conofce-
fi
accommo-
vjo confacilit'optando
in
diflintamente
interuali,
(putidi
che fi
l'utile ,
-r
&
Equale
cinque Tetrachordi
di
eti.tndw
egioche eleggendo
potr comprendere
to
il
il
vno iftrimento
le [ne
re
Veleremo
moderilo
all'vfo
la compnfitione di
date
le
8?
mente da Platone,
Lychanos hypaton
&
da
<sfriJlotele
lo
:&
mafima-
conciofia che
&
molto confor
Parhypate hypaton.
Semititono minore
co molle quello
8 i,j a.
graue
Hypate hypaton.
, ilcui
fi-
Hypate mefon.
ro Incitato,che
Sesquifettima.
Lychanos hypaton
2.
cuto per
vno
Hypatemefon.
vede .
nelcap.
Et queslo
5. della
conda, fanno
Parhypate hypaton
.
Sesquiauintadecima.
'
Sefquwttaua ,poflo
Hypate hypaton
, le
& per vn
altro
vedere.
lTo-
&
la fe-
&
cofi
afgraue,perglt
1
j j iv
perii contrario procedendo clall a-
iftgfii
mterualli
Moderni
quarta
la
'
&
che vfano
e quello ,
Prima parte fi pu
Sesquiottaua
di
&
Lychanos hypaton .
niaco quello
terza
Sesquinona.
per vno
nelle loro
la
fi
4o
proportione
chorda acuta
3 6.
&
&
&
l'a-
fua prima
tra la feconda
8 o. Parhypate hypaton
ma
Sesquiuentefima
vogliamo
come nel
il Sintono, one-
le il fiio
chorda graue,
Sesquinona
lo
interualli
iflefii
vedere .
cofi per
il
come pi
oltrafi u
Tetrachordo procede
&
iflefii
portioni
*?
...
.
.
Seconda
6
progrefienc aritmetica
f" wdime
S vs anticamente quello genere pi di ogn 'altro
;
P0rti"'
Hypate mefon .
8.
Sejqutottaiia
189.
"vedere ne
Lychanos hypaton .
yfA
Parhypatehypaton.
delle
tifi
la
Hypate mefon
quelli
Lychanos hypaton
1.
&
le cofe
&
publiche
110 l'effere ;
Parhypatehypaton.
Sesquiundecima
<&
Hypate hypaton.
atto;
defili
pi nobile delgenerato
&
&
cofe
Me
alle
ma-
le
prime fi reggano,
hauerebbe-
effe
fi pr e
altri
hauendo da
l'Enharmonico
della
cofapi houeflail
matico
giufla,cheT olomeo
te
molto conforme a
nefenza
cofiigii<fld J
pw. eccellente
al Politico fer
alle naturali,
le feconde ,
cof
prtuate,
alle
Theologice
conferanno
&
coimenienza dell'ordine
1 1.
Sesquidecima
1
fi pu
ey- hora pi che
preporre
&
taphtficalt,
o.
fimiglianza,
maejl,
Ter
andar.
i z 4. Hypate hjp'dtn.
Sesquinona
elL
di molti
Sesquiuentefimafettima.
9.
fermi
a,!C < hc
"
modi
'
**jfi
fi *f*
d'ljerentuUquelli,chegli^futichivfauano;&co
Sesquifettima
if
7* alfine
ty
,
ma non per il contrario
li
il
chro
produce in
Fu -veramente copi
ogni preminenza a quefio genere poi che come generante fenza dubbio molto
,
Onde mi muoueno a ridere alcuni , i quali fenza ajfegnar ragione , ne autorit alcu-
&
che
Mapenfo , che coloro non habbiano mai veduto Tolomeo,&fepur l'hanno veduto , non l hanno tntefo . Io non mi ejender hora a dimostrare in qual modofuf-
fe vfato : percoche
io
li
priuatt Signori
credo, che quello ch'io ho detto nelcap.^.potr bastare a dimojrare ,che era vfato
ma
gmpcamente,& con molta eccellenza daj.periti Mufici antichi ma verro alfecondo 'renere detto chroma
tico, del quale lefpecie erano tre, cio l'antica,& le due dt Tolomeo l'ima delle quali chiam Molle, gr l'ul:
tra Incitato
il Chromatico antico era quello, che nella fua modulatone in orni Tetrachordo procedeua dal
7 6;
& vno
1
&
interuallo
che in talgenere
partiente
da muri'altra chordapoteua
4 4.
9 6.
&
prima
parten-
Hypate mefon.
la
Lychanos hypaton.
te
Sesquiquartadecima ;
la Seqiquinta
,
&
&
la
quefo era
come ne dimofra
ti
conteneuano
Quefa con
7776.
Parhypatehypaton.
8191.
terza
vno
interuallo confinan-
le
parti del
Numero
Hypate hypaton
&
, le
cui
al contrario,
&
, i
nel
5. della
&
topoilafiTiira
la pro-
la
Semituono minore
prima
Super
pontone Sesquiuentefimafettima
Semituono
dt la
di proportione
il Molle era quelloje cui chorde erano ordinate in tal modo, che
Trihemituono
2
effer tramezato
Tetrachordo Chromatico
6
Chromatico nellTflru-
oramfitma chorda era dijante dalla feconda per vita Sefquiuentefimapnma proportione;
&
la
come
...
..
e., .
...
..
. .
Parte
Hypate mefin.
Sesquiquinta .
che
i
Lychanos hypaton
Tolomeo
Sesquiquartadecima.
135.
lo rifiutorno
&
Parhypate hypaton.
allo
j&
li
rendeua molli
Economico ,per
community che
la
ha,
140.
-volte
Hypate mefin .
il
mathematica fi accompagna
turale,^
yna
na-
col
Economico
colfoprAnaturale; cSt* lo
certa ragione di
ferwre ;
6.
Hypate
&
uata
Sefquifiejla
7.
Lychanos hypaton
Scsquiundecima
quejo
8 4. Parhypate hypaton
leuatajefa yariare
8 8. Hypaton hypaton.
&
yariati filoni
Tetrachordo Enharmonico
1
tre
antichi
Parhypate hypaton
re.
et
& ynoDttono
filo interuallo
Hypate mefin.
yno
di
Sesquiplana Et queflo
.
&
quello,
6.
di
ti
peraoche
del Numero
della
Sesquiquarta
il
345.
Lychanos hypaton
yolferogli
Parhypate hypaton
Sesquijuarantefimaquinta.
S.
Hypate hypaton
&
da que-
tra^.&
4. nelle par
&
far
il
contrario;
Tetrachordo fi yede.
l'ufo di quefio genere
cono alcuni
3
forma
la
propor
di
tenutili focena
360.
&
Ma pr
Sesquiuentefimaterza
par-
chorda gra-
Sesquiuentefimaterza;
interuallo confinante
Hypate mefin.
1 3.
cheprocedeua dalgra-
pontone contenuta
i
delli
twne Sesquiquarantefimaquinta;
la
Et
nella
ue all'acuto
Diefis
ya-
cio
yederemo
Lychanos hypaton
le al-
dige-
fi
accommodato con tu
6.
Diefis
, lo
Ili
798
cofa, che
Et dice beneiper-
vente 4 8 6.
4 4
;& pref
dei
Hypate mefin.
Ditono
%py-a,
colore;
il
da
va
Variato
cioche
renti
forme,
Sesquiuentefimaprima
riate
mefiti.
come
iflefii
in
in quello
-.peraoche
(come
di-
impof
Affienita
,.
86
Seconda
comune dtminutione
f non per la
filo indmiduo
men
fino
&
, il
che fono
men nobili t
le
in
vfi
il
va praticando intorno a
morale intorno ad ni
quelli interualli ,
yederemo altroue
; lo
Tetrachordi
il
Ditono
ualli
nell'
ancora
contenuto ne moftrati
Cap. i j.
gli Interualli
detto Incompofo.
fia
V<AN TV N QV E
io
il
di etafeuno delli
in ogni lorofyecie
role
&
de
primi elementi
delli
li
&
il
& ultimamente
fi termina^
che
reflando
le
modo
fi
&
polla
di
che
li
.[
&
contrario
ga alateti
le parti
delle
qualunque nteruallo
nelle
quattro ditta,
CJ7*
ben piana
oroffa due
&
ha nominato
proportionequalfi
potenza
,
Cap.
i 8.
Numerij&
nel
opi
modo
delli
no-
eli'
la quale
gj7"
nel
mezo
fa lar-
cajo
come
accommodare i Suo-
dilli
Linea dritta
in
dipoi nell'aria
Tauola
&
a quel,ch'io
di loro
ouero nteruallo.
formalmente
Confinanze ,
ogni compoftto-
alla fua
Corpo fonoro
ni, o
efii
Cantilena
accommodare
voglia confonanza
do
primi elementi di
che ogni nteruallo almeno diuifibile in due parti : conaofache allora non fi confide-
Ji e detto) le
rifilile in efi
ciafeun di loro Incompofo ,fe non per dinotarci'., che fino primi elementi di tal generi,
O/
fi ritroua in
coft
In qual
&
cio
&
Fuoco ;
nella,
compone
i
&
compofitione;
Senza ornamen-
, li
&
inter-
quali fi
gli altri
& Senza
chi
to,
fponghino
al Morale
nelmondo;&
chefiano
nobtli,et
&
Naturale,
cio al
di efja
che datutte
commodo
il
mfurare,
,,
Parte.
mifurare, o diuidere
&
Si7
ndii immobili ,fopra i quali 3 dopo fatta la tnifara , fi potr tirare una
fi debbe auertire
ne i
&
Numeri ;
qualifi porranno
retti
nor termine
tre yolte
&
ho detto)
li
yna ifleffa
qualit
b pofla
in luogo di
la linea
&>
la
il
Ma
che fau-
cio
il
le
Che tanta
chorda ,fipra
ritrattare
fa
la proportione di
per il mi-
Percioche
vnfuono
(come al
all'altro di
;
effendo
ti
la quale fi voglia
&
la
i ;
confonanxa Diapafon
e la fua
bifigno.
&
-vero
Ma veniamo all'ejfempio
nanxa,ouero interuallo
il
chefianu equali
il
&
le
coltello ,
;&
alla
il
tutto del-
la fua lun-
Prima-
&
i&
iftejfa
per
Seconda
88
per
le rao-ioni
addette della Diapafon , ftton , chefaranno mandati dalle chorde di tal limghexzajrenderan-
le altre
Vn'altro
Cap.
i j?.
do prima i termini radicali della proportione, che contiene la confonanxa , dwidendo dipoi
tutta la linealo chorda in tante parti equali
quante fono
le
banda
fomma -.perche
;
la
^ ^
ti
la
il
numero
,m punto e i&hauerefimo
dilla detta linea, o
la
&
delle -imita
chorda a
b;
&la
di
chorda
chefi pialle-
quante fono
ynitacon
le
Se -volefimo accommodare
*,
per
,& prender
al-
la
ilqu al nu-
le
che la a e
il propofito:conciofia
le
xa Diapente, fecondo
quante fono
defra
mero farebbe
la
tre pofle
che fono
confonan-
in proportione Sesquialtera
ij
III
qual
,,
Parte
In cjualmodo
(1
fi
89
voglia confonanza
T PE RC HE
nella
ditio
le
,&> delle
20.
la ragione,
ma ilpentimento ancora
hauemo vera,& perfetta cognitione delle confinante ipero dibifigno che hora di-
mostri
concordi;& che
filoni
accommodata alla
Cap.
fuaproportione.
il
delfintimento
laragtone fitto'lgiu-
ragioni addiate pi Tolte non pano -vane: Per adunque dopo che fi batter tirato fipra la
gi detta fuperficie due,opi chordeje quali fi pofino fipra iduefcanneli immobilifa bifogno, che filano accor
date infieme perfettamente vnifone
ritrattati tanti fiannelli
ttar da
un
luogo
ali' altro,fecondo il
queflo
&* tanto alti, che non ecceduto quelli,chefiono tmmobdi;& chefiano tutti di ima iftefja altera , et a queflo
/K^^^^y
modofabicati,ottero in altra
//J*V$mmx<,natet)t ieco/t in ta/gmfa ;fe noi pigltaremo imo di queji fcannelli,et lo porremo fitto qual
fi -voglia
delle tirate
piodelcap.
e,
8;
fi
ificannelli mobili
ef
una
terza chorda in punto d, comefi -vede nelfecondo effimpio nel luogo nominato percuotendo quefa infume
con yna delle non fegnate, cio d t> con a b; dai filoni nati da quefle due chorde
far la confonanza
,
fi
ab
Diapente
Similmente
&
d b; &*invnaDiateJfaron d b
no la confonanza Diapafon
tolo precedente
la parte
Oltra
&
di queflo ,
f
b;
chorde
delli ficannelli
a e
&
la
mobili in punto
bfi
,&
iri
dopm
,.
Seconda
yo
&
do pi facile ;
fi pu ydire non filo ogni confonanxa femplice, contenuta da due pioni fidamente ;
, lo
laffar
Effiendo
ch'io defidero ,
nella
Cap.
le
21.
ta,
O DISSI
ma qua-
in quefla
fi
in tal
; <7"
di
ma anco m effafipofi-
quantit ;
come pi
abaffo yedere-
commodare le
Corpi funeri
l'altra , di
yerro a moflrare
il
chiamar Moltiplicare :
Ma
Numeri fi pu fare in due modi; pero yoglio anche moflrare (accioche quefla operation e corri/fonda a
quella de Numeri ) due modi di moltiplicarle , che faranno molto neceffarq
il primo corri/fonder alla
1
yenendo yerfo
la
&
quando s'wcofi fi
parte deflra. il fecondo comjfonder alla moltiplicatane del cap. j
3
3 1. della
che procede al contrario, cio dalla dejra parte allafiiuiflra,chefi nomina Preporre.lncominciando adunque
dal primo modo, difporremo prima 1 termini radicali delle proportiom de
tiplicare J'yn
dopo
l'altro
il
o-li
3 1
interualli,che noi
della
yorremo mol-
di
accommodata ;
fono
per
il
nore,
che rapprefenta
feconda confonanxa
Diapente
dicali,
le
z. la
*? alla
moltiplicare
il
Ditono;
&
a queflo
il
maniera
[. *. \. \ .
,0 moltiplicarle
do la a e
la
gliando la
Semiditono ;
Ditono
dopo
fittopofla
al
ilfiuono
per figgiwger-
le
quattro
il
di moltiplicare
Semiditono
,
alle tre
tra la
la
,& pi-
d b gp/it e D
tra la
il
che
alle
mi-
collocarli l'un
il
linea
chefi pgliaper
& accommodandofipra
per
minor
b j che rapprefenta
il propofito
la
la
figurafi yede
li
canto quella
la
&
yn
dayn canto,
d
Diateffaron agiteremo la
d b haueremo
haueremo congiunto
ab &[a
&
&
dw.idendola fecondo
laffando da
&
confonanxa
moflrato
&
Diateffaron
minimi numeri
yolemo
&
le
alla prima
ilfiuono
la
la detta
Prefa
dipoi
&
prime confonanxe
la
;
la
f b ha-
come nella
chiamato Soggiungere.
Del
Parte
fecondo
talfomma
le
contenute ne
quante fono
le
le
tali
fono
le
&
tutta la chorda
le
imi-
&
que-
tacuta
confinanze diuideremo la e-
imita, cotenute nel maggior termine ; tra la chorda diuifa, Cjt* l'accref iuta per
con la ijleffa ragione aggiungendole tante parti, che armino al numero del-
remo preporre,
&
eflre-
le
le lor proportioni ,
2 2.
modo dibifogno ( htttendo prima poflo per ordine le proportioni delie confo-
Cap.
di moltiplicar le corifonanze
di quella,
chorda
la detta
lo
aggiungimento
della par
&
la
ynit contenute nel minor termine della proportione, che cottene la confonanxa, la quale yorremo mol
tiplicare
&
da, che ne dar ilfuonograue,et la diinft,chefar ilfono acutojiaueremo la feconda confonanxa, alla prima
mini
chorde eflreme
.della
3 3
di
il
Semiditono tenghi
il
le proportioni ,nel
le
Prima parte, che firno quede.^.^et haueremo ima Dupla,cotenuta tra queflitermini izoet6o;
mi.
la
qual
feconda
92
punto
e,
& haueremo
la a
b jf f la
b,,
b / due par
la linea 3
efifier
le
chor
dipoi aggiungendole
no
il
numero
di. e
le
&
le
&
la
la e
eh
& ag
haueremo
Sesquiquarta
da
la
la linea
A b, die cotener
^>,
tlfiuo-
il
il
Semiditono
vn
diuideremo la
la
come
dall' eflremo
&
il
(3> prepo-
19.
Ab in
Diapafon, incominciando
della
effa
giungendole
il
effendo che la 1
la
<-'
b^
& yna
altroue fi veduto
hj&< la A b il Semidttono;& tra la^b^laeb il Ditono; coLe quali f vorremo vdire , operando al mojrato modo, con l'aiuto dtlh Scan-
la Diateffaron; tra la e
me nellafigura fi veggono
nelli
&
la proportione
delle
accommodata
tra effe
(ito
numero
il
le
chorde , potremo
efifier
Parte.
93
OPO
il
ratali
delle
Sommarej
il
&
due parti
che porre
Et quefia
yna chorda
il
ope-
Ma
fi dtuidino _h In-
le
Sottrare
che diuida
&
Rat tonale ,
Irratio-
La Irrationale non fa alpropofito del Mufico,fe non per accidente ma la Rationale di tre fortixonciofia che onero ^Anthmetica, ouer Geometrica, alteramente Harmonica ; &> corrifpondeno alle Propor-
naie
nel modo
&
qualunque altro interuallo a cafo,& fenxa penfirui altramente fi poffa dmidere in due parconfinane
ti da vna chorda mexana ; la qual diufione no dal Mufco conf derata : perche trapaffa i termini della fita
Quella confonanxa adunque ditufa in proport tonalit ^Arithmetica , cui eflremi fono da yna
Scienza
li
chorda
diufione
&
tra effa
chorda, quando
ra, che
la parte
Diapafon
metica
ti
mexana,
&
,&
la
diuifa
minor parte
la
&
&
la
Diateffaron nell'acuto
la
Quella confonanxa
eflremifuont in tal
Diapente l'acuto
&
&
in tal
manie-
yna Diateffaron ;
in
di tal
harmontcamente da tal
luogo grane,
lifttoi
confonanxa fi oda
la Diateffaron tiene
che ha
la <rraue di tal
l'acuta la
&
nell'^frith-
nella
dell'altra in proportione
attiene,
ma
di
quando
tanta quantit,
la
che
&
proportto
l'vna,&
nute fenxa alcun dubbio dalla proportione Dupla. Quefle diuifioniper ma^o-ior commoditfi faranno prima
co i numeri
di poifi
accommodaranno le
quantit ctinouafopra
le
chorde fonare
Ma
perche (come ho detto pi volte) ogni diufione anthmetica, eJr" ogni diuifwne harmonica follmente rationaie
alle
&
j7*
&
ritor-
vada pi
&
dimoflrerb
minimo , non filo in due parti, ma anco inpiuparti equali irrationali , quando far Infogno ;
eredito da diuiderlo in due partifolamente ; dipoi dar il modo da dittiprimieramente vn modo breue,
&
derlo inpiuparti
In qual modo
fi
Cap.
parti equali
<yfR iA adunque molto
il
Campano ;
4.
condo
ouer la
Nona
date due linee rette , potemo ritrouar quella del mexo proportionale
,
no proportionale ;
&
come f
dtceffe
due
ftoni
modo Poniamo che nelfottopoflo effempio fia accommodata alla fua propor
tione la confonanxa Diapafon, tra la chorda a ^>,& la eh; &fta dtbifoo-no di ritrattare vna chorda mexaquefo
b_,
il
dittida
equalt.
^Allungaremo primieramehte la
fi*
Seconda
94
Cia tuttala
dipoi
b d,yadt perpendicolarmente
la
dotte la detta
punto e;
&
fi congiunfe con
o e
far la
&
r il triangolo a e
lafua bafe ; comefi pu veder nella figura, nafcono etiandio due triangoli minori, l'vn maggior
b
e
a
quali fono lo
&lo
e,
proportwnati i'yno
all'altro,
d,
difterie
,& di natura
d, fecondo
il
nojlropropofito.
lapropoda confonanza
Facendo hora
dalla chorda
b,
che
la diffider in
fb
la
comefi
ilCorrolarioditalpropofitwne,laproportionedella
modo
alla
diuider qual
fi
'
la
.ALT RO
Et per
e
alla
mezana
&fn
manifeflo
IP
e,
due parti, far equalmente diflante , tanto dalla eflrema chorda grane
modo di
Elemeti di Euclide
equale alla
ricerca.
a e d;
libro degli
dell'altro ; i
bello
in
Cap.
2^.
che
& fu ritrottato da Eratoilhene , quando ritroit il raddoppiamento del Cubo , nel tempo
che
le
inuentione,
&
molte altre infume pofe Georgio Valla Piacentino nel Quarto libro del
la
Geometria
Parte.
la
Geometra , infognando
87
di ritrattar
&
rada pi
oltra
moftrar
il
&
pi tornerebbe
o-oli
&
&
la quale
yn canale ,
per potere operar meglio,* finza alcuno errore Sfaremo [opra di effii con dilgenza
retti (
effiendo equidiflanti,
aff
due righe
modo
yna cofla di coltello,^* non pi.
lifle fittilifatte
Fatto quefto , faremo tre figure quadrate di metallo ,odi legno fomlifime ,
&
retti
maniera, che
Ciano equali a
lati dell'altra
in tal
dopo
do,
effe
Cj7* il
&
canale,
il
Porremo
dipoi
che i
lati
larghe
dell'yna
li
il
Geometri chiamano
modo ;
redi immobile
quali
&
le
con difiretione ; di
maniera, che
l'altro in tal
ftra,
Si
almeno ,
;per auan
hanno
li
maniera
di
&
haueremo fatto
cofi
il detto
&
in
Dupla
tra
zh,
&
lo
ab
linee
m;
&
e b.
<*?>
et alla
m, &Jr
in punto
to
la
le
dipoi pigliaremo
il
k equale alla
fecondo quadrato,
&
fghi
,&
il
la-
fecondo
il
quadrato refleranno immobili . Faremo poi il lato deflro del terzo quadra-
to, cio
m,
in punto
eremo hora
&
r u,
che far la
q y
delfittopoflo
Et quefto
manifefto
fi
in
q y
&
ab
&>la
commune,
&
q yenghi ad
effer
in
e b
&
chorda proportionale
e equale alla
come
quadratola
nella figura
fi
mezana
proportionale
Demoftrationi di Euclide ,
lmz:qyz:
rer
&
punto x;
te. Quefto
esempio, lo
equale alla
il
qualreflerfitto'lfillo,che la
yede .
il
z: percioche
in punto
et
uxz;
come
per
dai quali
fi
d Secondo pa-
quarta, per la, fifta del Sefo;&per la yndeetma del Quinto; le quali loffi : percioche nelle nojlre Demo-
y olendo ri-
flratwni harmoniche ho cotal cofa dtjfufamente trattato. Bajlarami adunque fidamente dire, che
trouar pi
Muficale
linee
mezjne ,
, bifiogna
aziiunzere oltra
1
A3
yfare
chorde proportionali ;
moftrato
il
modo
diaznunzere
etiandto
maniera,
yn
yn punto
tfleffo
altro
fi
Paralellozrammo,
r
li
yoglia Interuallo
da i diametri ,
Quadra
7-
lati dejlri di
Seconda
c)6
ME S O L ^TB I O
^Attenendo
di por
Jmpre
il
<&> che'l lato deflro dell'yltimo fia fegato dalfilo in quella parte, che
re propofla
fecondo
Mefolabw, non
rle Si potr
la
raowne
modo dato
Et f
la
maggior
E ben
In qual
tutto,
&
cof ogni
bio
Suono
&
hauendo
cofa torner
met ,
che
il
di ciafcuna delle
Cap.
immutare
il
Senfo
z 6.
da i Filofof chia-
talpofanxa ; come
difopraf
taglio anco ejfer detta Qualit pafibile -.peraoche {come yuole dFilofofo)
ri della poffti
pra anello
ch'io
Numerose Proportione
&
&
diwfibile,
diuidere,
&
za delpercutiente,
delpercojfo
moltiplicare, no effendo ne
,& ilfiiapropio
det-
tratta fuo-
In qual modo
la
moltiplicabile efjentialmente,
&
due propo-
bene.
diuifbile
fu
maggiore ;
le
linea propofla
il
&
lunghezza della
&
per f
la
Li
Quan-
per
&
,f
&
diuifone
Parte.
diuifione, nella diuifione delquale, ancora che gli accidenti[imo
te
ti
in
97
indiuiftbilifono per dufibili
che fono
diuifibili
il
accidentalmen
colore
del
di-
in
per accidente mene ad effer diuifibde, fecondo la dimfione delfio Soggetto, che fino
lei
Corpifonori . Vote-
efii
ma adunque dire, che quantunque la Confinanza da fi nonfia diuiftbtlej per diutfibile per accidente, per,U
da quello che fi detto nel cap. 4 1 .afe/
diutfwne delfuofoggetto ; &" cofi da quella chef detto difipra,
la Prima parte ,fi pu y edere, in qual modo fi pojfa intendere la definizione di ^fnjotele della Confonan%a,
&
&
cie
de
tre
2j,
ordinatane
compofitione
Cap.
EDVTE
& come
nelgraue ;
tal definitione
nominati generi,:
yogliamo
Monochordo
alla
di ciafcunafpe-
do adunque dico effer quello I finimento, ouer qualunque altro fimile, ch'io moflrai difi-
pra nelcap.
Boetto
lo
la chorda,col quale,
Jighiamo
ti,
le
1 8. tlqttale
&
alcuno
delli
Greci
chiamano pa. y a. s
lo
delgraue,t&
&
&
dell'acuto
a1
&
ijrumento di ynafi
harmonica inue-
&
le
&
,&da x?f
chiama
J'
'
chefignifica
etiandio quello
acetta-
defcriuemo co i no-
li
&
loro luoghi,
artificio
-,
Chorda
cio
I finimento
le
di
chorde
&
\*iji
M^L.3fT'^
T TE RV ENI RE
Cap.
2 8,
nochordo della prima fpecie del primo genere , chiamata da Tolomeo Diatonico diatono
douemo prima auertire di ordinarlo , ouer diuiderlo in cinque Tetrachordi, accio feguuia-
ne quafi U luogo
di
il
il
tro,che comprendeno
tsfquejipoi
quali
le
aggiungeremo il Quinto,&
lo
ouero ordinarono
il
loro
di
&
la Diateffaron,che fi
di tutte le altre
,
Mafi debbe
non per Pen-
conteneua negli
;
dipoi perche al
di effo
Te-
ne darfimpre la confina
Seconda
9
*"*
la
Diateffiron,& aggiungendolo in aditolo per il contrario, togliendo quelo,che epodo iieU'acuto,& ponc-
nel'Effichordo
dolo nel grane, non fi patena fempre battere la cofnanza Diap~te;quantunquefipoteffe hauere
le
chorde, dalle
Diapente;pero
e detta
(jiiali
Greci battendo
li
,<& al
chordo
ne
Fatto
natione
il
primo Tetracwrdo
&
,& a queflo
ma in ciascu-
il
Tuono fefqui-
nel
fecondo
qttefls
il
aggiungeremo fopra
chorda Mefe
la
il
quinto Tetrachordo
&
chorde
nel
di
,
,
&
&
le
batteremo
cofi
tra cinque
come
la ordi-
Tetracor-
da
Licione--
terzo Tetra
il
l'inuentore
Boetiofipuo yedere;
queflo
Mufica
4
CJ7 di quefla prima fpecie
&
<Al
terzo
dici
il
di
numero del
majimo per Tetracbordi, <& non per Pentachordi, onero Ejfachordt . Volendo adunque
dar principio a tale ordine ,ouer diuiflone ,feguendo ilcojlume degli ^Antichi nonfolo in quefla
da acuta
il
Ordinatane ,ouer Di
alcuni -vogliono
di
Se-
'
Ma
fa comefi voglia , Pithagora fu quello , che ritratt la ragione de i Suoni , nel modo che ho mojrato nella
Prima parte [Volendo adunque moflrar (ordine di quefla prima fpecie ,
la diuifione delfuo Monochr-
&
do contenuto da cinque Tetracbordi,per poterla porre flotto''l gtuditio delfentimzto, accioche poflfla
eflflo
la
ho da dire
ch'io
capi
Hypaton
in queflo
uifione, fi debbe
proportioni
eflfler
accommodare,et moltiplicare
in
in tal
chejaranno
mezane
contenuti da
&< con poca fatica (come Tederemo) vengono a commodarfi etiandio li minori, il chefata
al
modo, che
ilfecondo
in teruallt
loro leflue
laDB,&
primo Tetrachordo
tiplicandoli al
ti
necefjana mente,
immediatamente /aggiungeremo
^A~l quale
due
accommodato
l'hauere
C B,etDB ,fenza
di
dipoi ratio
ali
iAB accommodaremo prima alla fua proportione il Tuono fesqtnottauo, che far tra la ^A B,et
detto
che far
la
quello
nelgraue tra
Sesquiottaut,&
no minore offendo
B,&E B
la
FB,& la E
della proportione
delli
il
Super
3 .partiente
143
.la
la
E B, et
di quefla fpecie, fi
capone
Tuono, fimilmente
le
mamfe-
flo perciochefe cauaremo dalla Sesquterza, che la forma del Tetrachordo, due proportiom Sesquiottaue,
:
refler la proportione
Super
il
1 3
partiente
143.
ne far I B,
trachordo Aggiungeremo
continente
il
lo
gli
le
il
queflo, per
aggiun-
ejremt,&
H B,&GB far
il
il
Tuono
minor Semituono
acuto,
.
&
ilgra -
^Aqueflo Te-
il
zeugmenon,
Parte.
Zgugmenon,
fitione del
Separato
cio
dell'altro
Congiungimento
il
dall'altro
frato
dano
mezo
il che fatto
KB
moltiplicaremo alla
il
Tetrachordo
in
due Tuoni,
ni,^
in
&
,& P B,& QB
vno Semituono,fecondo
primo
che fono
l'ordine principiato
di
dalle
Horafopra
altri fi e fatto,
melane ,
le
KB
chorda
Xuvapi cio
&
aggiun-
la
GB, almo-
tramenate
"o Semitnono.
come negli
la
li interpo-
la
Mufica
libro della
KB,& LB
'
terzo Tetrachordo
la diutfione del
dotte
il
come
99
Et quejafeparationefi ritrouafolamente
Tuono, fi fcompananol'yno
eflremagraue
to
le
la
MB ,&> N B ,chene
chorda
L B, collocarem
o diuifione di Quin-
dici
&
l'ynaper dare ad intendere, che ogni Tuono fi poffa diuidere in due Semituoni
yna Diatejfaron
altra
tale
1 3
aggiuntione etiaudw
il
che fono
di poco
la
& fa
in qttal
la intera
diuifone
compofitione del
Monochordo
mente de
thagorcin cinque Tetrachordi,nella quale fi contengono Quindici infermili tra Sedici chorde
z.&
renti
da quelli
Inutnton
che
le
il
Quadnchordo,
il
di
le fue
propomoni ,
le
co. i
Et
nome
Lychanos
effendo che
li
della
oli
;
le
prima
antichi
Pi
quali chor
come altre
in tal
Mufica
primi
Nomi-
come narra
Mufica mondana,
La fecondafu
quali ho moflrato
li
di qitefle
li
importanza : Imperoche
moltiplicate fecondo
nomi ,
parer
Tuo
'.
notate con
hauemo alprefente ;
delle cofe ,
il
3. della
&
ne d
fyecie del Diatonico, detta Diatonico dtatono, diuifi, ouer amente ordinatafecondo la
pranelcap.
l'ai-
chorda
la
le
momento ;
1187 .detto da
y.partiente
no Sesquiottauo : percioche
mavgiore,& pi honorata ;
Greci con tal nome chiamano quel Dito, che noi nominiamo Indice , dal toccare,
lui
leggiermente,
gendole
il
^Accrefciutopoi nel modo moflrato tale ordine, le nominarono dai nomi fopr adetti, aggiun-
la
&
la
chorda grauiflima
Me-
'
ri.
Che
'
..
..
..
=r
COMPOSITIONE DEL
DIVISIONE, OVER
Monochordo
eie del
della
Nccc hyperboleon
2.304.
co Diatono
Tuo.
ajtjl.Paranetehyperbo.
Tuo.
Q_
05 r 6 Trite hyperbolcon
.
S.mi.
Nere i/ne-nermon.
Tuo.
3
888. Trite
dieugmcn.
Se.mi.
Tuono
4oj6. Para'mefe
S.rna.
.Semi,
08. Mefe.
Tuo.
Tuo.
tf 1
44.
Hypate meron.
Tuo.
'!. Lychanoshypaton-
777. Pirhypatehypat.
S.mi.
Tuo-
jiii. Proslambanomenoj
Si
Parte.
Che
gli
loi
Cap.
Sphere celefti
OP LN IONE
^f
monia
li
&
yarie ragioni :
l'altre pi
alle
29.
'.
Im-
delie flette
fifi
madajje fuori djuonopi acuto d'ogn altra Sphera ; forf indutti da quefla ragione,Che quel corpo jd quale fi
muouepi velocemente , cagione delfuonopi acuto ; onde mouendofi li corpi fuperiori del Cielo pi veloce'
mente degli
ni,
inferiori ;
che teneuano
il
concludeuano , che
tali corpifaceffero
&
opinionefurono molti
tra
pigraue ,
di quello
chefanno
li
celefli
Prima parte ; La quale opinione ^Ambrofio Dottor Santo recita nel fuo Effameron
cap. 4. della
fuperiori
li
pofle nel
.
tale opinione
Ma tra
con que-
fie parole,
Infbnuere poli
&
la tardit del
la
Sphera di Saturno, veramente il fuo mouimento pi tardo d'ogn altra Sphera , come moflra Platone nel
lo
Epmom ide
no , che
corpi
li
Ma f
dogrialtro, quando
datt' Orientefi
che'
&
ti
&
bifogner intendere
contrario
delle
Sphere celefli ,
&
&
&
quella di
pre
le
li
Giorni fianola,
incomincia rende-
pi tardo
lAilranomi . Del-
conciofia che
comefi voglia,
veloce,
Luna non fa
l'vna
il
della
la
&
&
due
la
&
&
Sphera
re,
le pone
come
li
fuoni acuii
Imperoche
&
di coloro,
che trat
&
dipoi lo acuto Ne
Mufca, di por prima ilgraue nelle toro ragioni, come cofapi ragioneuole,
debbe parer Urano, f Dione ritorna dalla Sphera della Luna a quella di Marte , facendo vn ordine rouefio,
tana della
procedendo
mente con
d.ill' acuto
tal
lui
bala fola-
mexo di mofrar la ragione di cotal cofa ; anchora che quefla ragion non fi a molto fufficiente a
Gioue
etiandio l'opinione degli antichi, che pone Plinio nella fua Hifloria naturale,pri-
H armonia
il
Frigio
&
le altre
per ordine
altri
onde
dice, che la
dubbio
che effendo
dilla maggior parte de i Mufici pigraue del Frigio , la Sphera diSaturno nanfa
il
Dorio tenuto
quella , chefaccia
il
fo-
no grane.
!o2
Seconda
"ugnate oltra
nc,attribmfce
eborda
diparte
Hypate a Saturno, che d'ogn altra grauijhna ; dipoi pia abaffo attribuisce alla me
" cJimajphera (fecondo la-prima opinione medesimamente da lui recitata) dfuono acuto
li grani per or,
la
&
dine, attribuendo
il
loro
finimenti panatamente
allaffhera della
curio la
Hypate hypaton
&
&
il
Luna , Pianetaa,
di
Mer
mo-
a quella
la
Parhypate a Gioue
&
Marte ;
Mefe al Sole;
cofi all'altre attribuirono altre chorde, fecodo il mofrato
detto ; cofi anco furono differenti nel porre
come furono di yano parere intorno a quello , che
clanos a
loto ijmmeti
la
ordine.
le
Luna
JrtCT
f.Bram
modra-
a ciafcunaifi co-
di
LyEt fi
chorde a
il
rram 3
Parte
pofero
le
puifeuuno
[imflra
'
cio
le grani
M'uf, che
quelli,,
dejlra,&
le gran
banda delra
attributfce Calliope
l'ordine loro,
<&
&
la [u -voce
le
nel luogo pi
conctojiache
&
Muft
banda
Latini
come
e t
Cap.
Greci nella fabrica ,
gli antichi
diuife in cinque
nondimeno
&
Jomma di Ventidue,
le
le
&
Semituono,
perfa-
li
dmifione del
Moderni non
circofiritto
Monochordo ,
confide-
ne tentaffero di paffarpiu
contenti di tal
&hora nell'acuto:
nominate chorde
Latini
o.
Tetrachordi
tale ordinazione
numero ,
&
in effafono collocate ,
di Sei
ordinate
le
&
chor-
chorde,per e dinomi
La
cauate
dall'
&
li
da quelle duefillabe
&
artificio,
in tal
primieramente alla chordaProslambanomenos nella parte grane vna chorda, diflanteper vn Tuono,
f
lafegno con vna lettera greca mainfcola
in queflo
modo T, &>
le altre
&
&
prima
giunta
delle feifillahe
cio
di tal
delfino Introduttorio
&
la
in
vno
min dipoi
la
&
fu
la,
nomin
et cofi
quarta C,
fa
la
chorda ag
^4 re, ponendo infteme laprima lettera latna,& la feconda fdlaba delle moflrate;
no
&
che
te
lo
Jmperoche Guidone
le jfiecie
Ma perche
neceffaria
il
altra
modando
Solite polititi
Furor poe-
del
Euterpe a Mercurio, E-
T BE N C HE
de i cantanti alcune
denominate
delle
dettaThalia
In che
de al modo
de fianofiate nominate da
dottifiimo
il
Melpomene ,
come
&
105
ouer nella parte
Ma Platone accommod a ciafcuna fphtra ( come nella Prima parte ho detto ancora) vna Sirena ,
Cielo
dell' finimento ,
i&pofe
feconda chorda
mi ; ponen-
ut,& ilrejloper ordine fino a Nete hyperboleo,applicandoli vna delle prime let-
\A,
fc}
picciole,
>
modo
le
&
l'altro in
do) forf nonfenza cbfideratwne, applicando cotalifilla.be alle chorde [onore, moltiplicate per
g;
Tetrachordi
rano Sette fuom, o voci jl'yna dall'altra per naturai dititfwne al tutto variate
&
&
il
&
per
com'to ere
numero Sette
differenti
come fi pu
vedere^
Seconda
104
INTR0DVTTORIO
'53
ee
1718
dd
la
>
Pithagorice
"
194+
tuono
DI
tuono
condolediuiioni
GVIDONE
AR.E-
ibi
la
fol
nel genere
fa
DUto-
ie.rni.
1048
mi
bb
1187
bb
zjW
aa
f.
Hete hyperbol.
ma.
le.
fa
la
mi.
re
mi
tuono
nranetehyo.
re
fol
tSS
igit
uc
tuono
j
Trite
hyf boi.
fa
mi.
f.
^etediezeug.
J"7
?4fA"
la
mi
tuono.
Paranete die.
la
fol
re
fui
fa
ut
Nctefynem,
tuono
j888
Trite dieieu.
4096
4574
4o8
Paramefc
Tuono
Paranet.fyne.
f.
mi.
>rfc.
ma.
mi
Tuono
fa
f.
Mete.
la
mi
Trite fyneme-
mi.
re
Mele,
tuono
Lycha.
5,84
Col
re
58.-
fa
ut
144
fc
ifju
roef.
ut
1
tuono.,
Parhyp.mef.
Hypate mef.
la
mi
foi
re
77 7
fa
ut
8192
mi
JJIS
lO}68
tycha. hyp.
f. mi.
tuono,
tuono,
Parhy. hypa.
fc.mi.
Hypate hypat.
Proslabanomen.
tuono.
re
ut
attm
vedere,
no :
&
&
ma fino molto dtuerfe La qual diuerfit conobbe il dottifiimo Homero, quando nell'Hinnofatto a Mer
.
curio dijfe;
E'?? S' trv/J^dvm alai 7aMtJtxd,7o yvfS'iLs
CWe
Tuque tefludo
refinare feptem
Callida neruK .
c3-
diffe
di
Quejla
beila
Sampogna
Di Nuouefuoni ;
Giouanni Grammatico
la qualfeci
Modo Dorio,che
procedeua
di
, le
manifefto,&
lo
afferma
chorde
ioj
Parte.;
con
Nomer , nella Bucolici efpreffe il numero di Sette chorde folamente dicendo >
Efl mihi difparibu feptem compitela cicuta
Etnei libro Seflo della Eneida tocc tal numero dicendo
Fijula .
&
Trasformatiom
difife
efife
lettere
da Guidone furono
per ordine
dere
le
dola la Diateffaron
tori,
che per
quelli ,
il
maggiore,
&
effit
replicate
&
non
auttorit addute de
le
perche
&
Diapafon
, il
Ditano
alfitto
-variate
camm
Difpar feptenkfiflula
langa
la
mente
ponen-
di tali
au
,& di altri eccelkntifiimi Mufiici & Filofofipi antichi;non fi pu dire, che mai
il
Semiditono,
il
Ditono,&>
Mafie alcuno
li
delle cofionanxs
per
le
ferenti
oltra
li
Sette nominati
o.
ma tali
ne
meno
Confideratione fopra
l'altre
la
Tolomeo
NOI
che ntrouaremo in
che da tutti
li
& fopra
lei
Mufiici
diuifione ,
Cap. 31.
ouero ordinatone
conciofiia
'
non dubbio
Ditono,
&>
li
compofli,
nella detta
ditti
fwne;nonfiono per da i loro muenton fiati confiderai! per confinanti : percioche veramente non fino . Et che
elfita
vero,nonfiar cofa
difficile
&
la
di proportione ,
confonanxa . Dipoi
filano di qualgenere,
da
fpecie fi vogliano,
quelli
loroeflremi;comefipu^vederefaccdone la prona
Oltra dt queflo, Che niuno Jnterualloja cuiforma fi ritroui nellifiioi termini radicalifuori del numero Senario,
effer
confonante
Et quefli
tali Priucipij
faranno
il
fondamento
di queflo
ranonamento,per
quali prouar
li
Efifendo
adunque che in
tal diuifiione
fi
la
pu
defiderare tharmoniaperfetta,per effer priua di molte confionanxe, che fono le gi nominate, le quali fanno la
perfetta
ella
ali
eflremi del
laproportwne delDitono,et del Semiditono gi mofrati, che fonala Super i-j.partiete 6^.etlaSuper
partiete 8
1 .li
il
primo
dell'i
j.
fer chiari,di quello ch'io ho detto:Cciofia che efijendo quefle due proportioni cotenute nel detto genere, no fono
il
fecondo principio, che'l Ditonofia in confimateipercioche in effofono aggiunte infieme due proportioni Sesqui
ottaue.llterxo principio anco dimoftra^hene tlDttono,ne
roche
le
il
le parti
del Senario.llmedefiimo
etiandio
,,
io6
Seconda
etiadio fi potrebbe dire dell'Effachordo maggiore,et del minore-perche fono cupofli delia Diateff-ron,che e co
fonanxa,et del Ditono ,ouer del Semiditono moftrati,chefono diffonduti; maperbreuit Uffar tal ragion cimento dei yn auto Se adunque tali interualli non fono con fonanti; non pu efferper modo alcuno, che tale or
.
dine fa perfetto
pu comprendere
ejfendo che in
in
lui
& infume
harmome ;
quelli
fi puh vedere
in
p pongono
?h ^Antichi folamente ,
&
non
le
fa,
ma
&
.
la
di
il
le
confonanxe
che ne da tutte
le
confonanxe,
veramente
confiderata la
&
la perfittione
li
nelle
Mufici
quando fi vo-
<7"
tutto s'intende
dell'harmoma
la
onde
fi
la,
Terza,
la Se-
quello, che
foTno
ragioni addutte da
De qui facilmente fi
vfo alprefente da
in
o-lwno valere della fu.i auttortt, volendo prouare la lorofalfa opinione per uera
rit de
che fi afaticano
di effe
vna fola
folameme
fpecie quella
tali
all'vfo
de gli antichi
confonanxe, ?* tutta
i-
che ne da
pi
quella
la loro
dibi,
non
har-
moma conffleua nella modulatone di vna fola parte Onde fi puh dire, che a loro bafaua anco vna fola ls.
cie di
cauandone
li
Modi
delli quali
&
che la
varia diuifone de i Tetrachordi era co fa, che pi predo apparteneua alla parte Speculatimi, che alla Pratti ca :percwche quando haueffero voluto porre in vjo perfettamente ogni jpecie diciafeun genere
flato imponibile
come vederemo
Et accioche
verr
&
molto grate
ah farebbe
la
7* le loro proportwni (
come
di proportione fi ritrouaffe
&
la quale
&
&
il
Sesqui.
Sesqui io.
S-
la
li
Sesqui
7,
"|t
di
Sesquijo.
di
queflo
della,
lungamente
Dico adun-
l'Hrpaton
in
ragionare
di effa intendo
chorda Proslambanomenos,
Sesqui.
&
di-
ciaf un Tetrachordo ) fono fottopofle al venere Superparticolare : conciofache hebbe opinione , che
genere
dm fione
Sesqui;,.
Sesqui
-Ni'
7.
conf. nan-
Diapafon;
107
Parte
Rgf
Diapafon ; il numero di Otto chorde, che nafcer da tal congiuntone, far[ufficiente a, moflrar lafua im-
perfettione
Semiditono
&
&
delmao-tnnre,
ejfo
del
&
re,&de't minor Semituono. Simigliantemente lo Tederemo effer pnuoddla Diateffaron tra la prima
la quarta chorda,& della Diapente m molti luoghi: conciofia che le chorde cjreme di tali infermili non fono
ftjfcenti a dare tal
con[nanze,per non
la
Diateffa-
ron,& la Diapente quattro Tclte;cofi in qtieflaJ'Tnafi ritroua quattro i>olte,& l'altra Tnafolamete, come
li pu -vedere,
eie
da Mefe a
',
tre[guaitifi laffano:percioche
il
le
Ma per yentre
qua[[
gli intentaci
r^r--^TT^,"i
Non douemo per credere, che'l Diatonico equale fi a lontano dalla imperfettione:
Onde[pu tener
berctoche quando qtteflo [ crede[e , dalle chorde pofe qui fitto ognuno far fatto certo.
qttefto
effempiofi Tede.
beri/ero, che
o_lt
antichi
nelle loro
confonanxe perfette
come
il
la r anone delle
le
&
come la Diapafin,
&
effendo che
diufwne,
l'uno
&
la
Diapente
l'altro
le
chor
Ditono,il Semidttono,
moflrate proportioni ,
&
Effachordo
la
.
Diatefaron
ma etiandio le imper-
Nefolamentefi trotta
taldiffetto nel-
detto
chroma-
Del
Seconda
io8
5?
^^^^
'
^^achordo H/Pat^V
H
3
O
3
"^^
n
O
j? Sesquiri.
Scsqui8..
v<^jchordo Mefo^N.
Sesquiic.
Sesqui^.
~%
^.Sesquiii.
Sesqui io.
Ss
Sesqm>.
v^bJ^y^^^rZ^v
Vv^^ "^^^^^
10
^^.
^^r
Diapente.
DIATONICO EO^VAIB
OLENDO
co, che
il
Cap.
..
di
} 2.
effo l'inuentore
imperoche
prima
riceuuto
to genere ,
ni] ,
il
haueano
opinione, che la
&gli impediffe,
fenxa
no
la poteffe
vedere
cofa nella
che
le
ti
Mercurio,
(come moflra
monia.
.
eborde
nere
in
ne
&
nelleJue
anni
Magli
altri
Boetio
Geometrica,et t <Anthmetica;
Lacedemo-
( per
non
ognu-
antiche ,
qual
65
Sette
alle
di ci
nefafede la Lira,o
le
Ce
cui chorde
termi
modo che alcuni hebbero opinione,che in f coteneffe vna Maf'ima, et perfetta har-
conciofia che
loro
Sparta -.perche
eminente, accio he
veggiamo
altro
di
&
jjiatio di
tempo,
nonfufero
di
&
nio,
lo
qued cofa
nico
che
fola la proportionaltt
il
la
bandirono
vn luogo
Per
lo
,0 rinouare pi alcuna
hauendo
che hebbero fempre cura , che non fi rinouafje cofaalcuna nella loro Rep.
fegnaua,
ma-
gli
injjieffito
&
tra
furono
quali fono
Tolomeo , Bnen-
fopra al cap.
ge-
6. fi pu vedere
Se adunque
noi
li
come
uorremo conflagrare
con
Parte.
con diligenza, ritrouaremo,che le
di proportioni,
%a
da con
&
ilfitto
variate
la
109
chorde eflreme del Diatonico/rto immutabili,^ agli altri due generi co-
vii
Tnhemituono
&
&
la
yn Tetrachordo nuouo ; il quale ( per le ragioni dette nel cap. 1 6.) fi chiaPer l'aggiungimento poi di vn altra chorda pofla tra la prima , &> la feconda Diatonica
ma chromatico
oraue, nafce
terzo genere detto Enharmonico -.perche diuide ilSmituono, in due parti, cio in due Diefs;
il
&
ca,quanto alfto
ma retta dt quella
&
vltima,fa da per [e
vn
tale
ne di due chorde mezane nel Tetrachordo diatonico, le quali fanno nel detto Tetrachordo gli altri due nominati : di maniera chef come prima era vno,f trottano horaejjer tre aggiunti infeme& di vno Genere tfi
fer fatti tre
Generi ;
nati Generi,
cio la
orane
di ciafcun
&
&
di
e$p la acutafino
enere
communi ,
&
&
ttabili ;
&fino la prima ,
&
la
le
vltima
in ogni
Tetrachordo
Ma la Seconda lafeconda chorda particolare del Tetrachordo Enharmonico, & non co-
ejfirfatto
habbia variato
La
il
quale
dello
Cofi
anco la Quinta effendo particolare del Diatonico , viene ad efer la terza chorda delfino Tetrachordo . Ne
ber altro il Tetrachordo diatonico fu injpefato per mal modo dagli altri due generi , da i loro inuentori (fecondo il parere di alcuni) fi non accioche in vno
ordinate ,
prima con
&
artificio,
fpctejfi hauere
&
nelle
ttteffo
con
le
harmome maggiorfoauit
Hypatt mefin .
*:
6912
Lychanoshypaton. Diatonica,
7196
Lychanoshypaton , chromatica
7776
Parhypatehypato. Diat.Chro.Lych.hyp.Enh.
7984
Parhypatehypaton. Enharmonica
819?
Hypatehypatn .
ma, la terza,
Dat.Chro.Enhar.
che con
le
due eflreme,
cio tutto
&
il
Tetrachordo
ritrouate
rifilutiont
6144
li
&
&
la feconda
et
le
ancora che
quat-
la pri-
...
...
Seconda
ITO
parole
. ,..
che dicono, che Tmotheo aggunfe Quattro chorde alle Sette antiche Je mali erano lefottopofte, or~
Nete.
te in due Tetrachordi
Tuono
ra che fi come
Paramete
Tuono
fon era
il
Di manie
Me
Tetrachordo
ri
connunto colSvneme
a-t.
Paramefe,oTrite.
Semituono
lipof di flauti
timo
yn Tuono /he fi
Mefe,
da Mefe
Tuono.
la
, gj)a
trouatra la chor
Par.imef
..
&
Parhypate
l'altro
Diezeu<rmenon
il
&
Hypate ;
ci/*
la
Ejhacho gg'unfe
la
alcu-
Hypate
chorda
Semituono
la
di qiieSl
Tuono.
pra
come
Decima ;
&
al cap. i o.
a quefte due
le
-Nete.
decima ( come
Tuono
me difopra
Paramete.
colloc fo
dice
del-
la
Vn
nel cap. i.
dicemmo)
Tuono
tero
'Trite.
Semituono
Tuono
&
Paramef .
Et
di tal
ne alcuna Boetw
Mefe.
Tuono
chorda
la
libro
fi
Lychanos
prtmo
nel cap.
del
ma
Tuono.
Muflca
della
il
nume-
Parhypate
Semituono
tra
Tetrachordi/ome nell'Ottano
-Hypate.
t io fi
il
Quinto
,&
Mefe
la
&
ut
Paramef
le
cnam Synemennon
diuide
o. di fopra
ho moftrato :
altri xonciofia
Le quali
il
le
mero
do
di
diffe
Sedici,&
,
di
nome ,
&
per
&0t in
Et tale
Congiunto
ejjere la
Nona,
Et
antiche,
come
nel cap.
loro Tetrachordi, il
&
alle Sette
altri
cio
lo
il quale
fno al nu
Boetio,qua-
altra-
in
Parte.
altramente, non vedo in qual modo poteffe effer
quello, che
Timotheo fu
mentirne alcuna
cia
di
aggiunfl la
queftoTetrachorda
nondimeno lo pone
nelle
efjendo
il
che
non fac-
& non
chromatico , non potata fare altra modulatione 3 che Diatonica ; nepoteua [erutre al genere chromatico
conciofa che non habbia in f quelle proporzioni , che fu rttrouano ne i Tetrachordi diramatici , moflrat da
Boetio ; Io njfondo, che veramente era Diatonico, &per quejh non refla, che non poteffeformare ilcbro-
alla
Netesynemennon
, le
& da
& da P
vn Tetrachordo chromatico
Et ancorach
lefiie
ararne -
proportioni
fuma molto differenti da quelle, che ne d Boetio ; queflo importa poco imperoche la diuerfit del venere non
variatione degli interualli,che [puh fare ottimamente modulando dal gr,
nafcefe non dalla mutatione,
:
&
vn T rihemituono
Proportioni [no
lendo
lui
&
&
contrario . Et [e bene
il
delle proportioni
fia
La onde d'i
di quei
crederebbe dipoi
le
(come ho detto)
varie opinioni,
g< vo-
ritrouando la
mo-
&
Ma-
tempi, gli nducejfero a ritrouare diuerfi InteruaUi:concio[a che non contenti di vnafolaffecie d
modulatione,
&
di
il
in
aafcuno
come
di
fopra hh moflrato
Et
&
la
Mefe la
Tritesynemennon , paffando
dipoi
da quefla
alla
&
ancora che
etiandio alla
la
almeno troppo
modulatione
difficile, di
Paranete
lo
le
ra
nominate chorde
Paramefe , ariuando
le
potenza
iti
cotal manie-
Diuifione del
S
Monochordo Chromatico
SENDO
da
di ogni
qual modo
quejlogenere
la diuifione
&
la quale contengbi
&
Chromatico ;
refla che
conia quarta
il
Trihemituono
Monochordo
avvmnvere
la
, il
ti
Li
Terza
Tetrachordo perfetto
le
chorde
NB
&
alludendo fempre quella Linea, che pnfla in luogo della Quarta chorda in Sedici parti, per
della proportione, che contiene
di pr
MB,
dt[to,&
vediamo folamente
accioche pofliamo hauere , con quel pi breue modo, chefi puh fare
delfuo
5 5,
pontone, communi,
in
Cap.
di fopra
il
minor termine
ho moflrato
& aggiun-
gendole tre p arti ,che faranno equali al maggior termine della proporttone, quello che verrftr la lunghez
za della ricercata chorda Et per venire al fatto dico, che [e noi laffarema da vn canto nel Monochordo d'atonico le chorde EB, HB,
PB; et diutderemola linea DB in Sedici parti;[ noi aggiungeremo
.
&
a quede
nehaueremo 19.
le
ti
,& la
ricercata
^?i-!v:
'
. . .. .
.,;-^---.
,,.-te,'ia flf;ffl:,
MMMBWMHBMPBBMMBBBaMHBBB|
M
:'jP
...,,
DIVISIONE, OVER
Monochordo della
.,
COMPOSITIONE DEL
ma
pri-
Chro-,
Genere
fpecie del
matico.
]
i73ff.Paranetehyperbole
Semit.
1916. Trite hyperboleon
Semit,
3456. Nete
TrihemmionO
lynemennon
3<?48Paranc.dieietjgmen n
Trihemiuiono
Trite
3 8 8 8.
dieieugmenon
40JS. Paramefe.
4104. Paranete fyncmen.
Semi.
Tuono
4 5o8..Merc.
Trihe.
."
,1
{83 . Parhypate mefon
Semit.
Trihe.
'
yi<.
lychauoshypaton.
Semi.
'
XiJl.Hypatcbypaton.
Tua-
'dif/<.
ProsJambanomenos
Parte
ricercata
collocato alla
aB
il
fitti
proportione
il
le
il
CB
altri
orli
chorde b B,
il
haueremo
6.
parttente
parttente
6.
Et
ilTrihemi
6. neceffariamente
cofi tra le
C B,
chorde
& FB
chorda ne
parti,
moftrate chorde
J B, aB,& D B, haueremo
h
rejler
"?
da notarejdje i nomi
termini continenti
B,& haueremo
le loro
proporto-
delle
co
queji
di pi
ritrouano nel Diatonico;La qual cofa nafce dalla yariet degli interualli,che naficono
%a chorda di queflo venere ma non ui altra deferenza quanto al nome ,fie non che
:
due chor
dalla.
Ter
Lychanosfi chiama Lychanos diatonica, nel Chromatico Lychanos chromatica,& nell'Enarmonico fi no-
nell'ordine,
Tolomeo
di
ON
altre fpecie
Cap. 34.
imperfetto, che'l chromaticofia di effo pi perfetto :conciofia che nelle fue fpeoe , non folo
.pruto di quelle
confnanze
Percioche
fie
ma
etiandio
prmo in
Tolo-
meo chiama Diatonico diatono,fi ritroua la Diateffaron nelle fi te otto chorde graia cinque
yolte,
&
te,&
ynafila -volta
la
la
&
chefuffe la
Terza minore,
il
Semiditono, che
pojlo
pi dai Franici nel numero delle Confnanze ; fi potr con yerita rifipondere, che non yero
&
dt queflo
ogn'yno fi potr
chs'l
noslri
tem-
imperoche lafi.t
atto, li quali nafcono dalle chorde tirate fitto la ragione delle via moflrate proportiont;come pi yolte ho
ftratoxonciofia che ydir yeramete, che nonfanno confinaza alcuna, per no hauere la loroforma tra
ti
Et quantunque
oltra la
mojlrata fpecie
di
mo-
le par-
3
".
SesquiS.
Ses(juii7.
Sesquii4.
Sesquij.
Sesquij.
Sesquii4.
Sesquij.
BESsajHK-assiaaa
due
tutti
delle quali
la
loro internali
lo
&
confonanxa,
le
&
conciofia che
Seconda
114
lare;
di eia
Et [e bene queja
che fono
le parti
del
Senano , come
&
chiama
fi
nel cap.
ha nondimeno
<; .
della
&
ifitoi
termini fi-
Prima parte fi pu
la iflejft imperfcttione ,
-vedere
che hanno
&
le
della
Diapente ancora,come tra [e otto pi graui chorde delfuo Monochordo, catenine nello effempio p fio difprx
fi pu
yedere
Scsqui
ualli confinanti.
la
K.
tra
le
chorde
Diapente tra
la prima
Scsqui 21.
delli
fuoi Tetrachordi
chordagratte
Sesqui
non fi
trotta
inter
<rli
anxi
Scsqui 6.
Sesquizi.
Scsqui
u.
& in qual
Cap.
Scsqui
6.
maniera
ON
&
molti altri ancoratoli parole non molto chiare, adducono l'autorit di, fr iflpjxno dicendo, Che Olimpo (fecondo la opinione de t Mufici di quei tempfifu ihnmo,chc rico,
cofit
Diatonica,
et Chromatica
Ondefpcnft
rono, che tale inuentionefujfe proceduta in cotal modo;che pratticado Olimpo nel Diatonico .et trafycytziido
jpeffe yolte
il
rn
--
<
ndo
1
la
;Ht-
*td-
h'tctktQ
<^
Parte.
bracciato che l'hebbeffece qutflo genere nel Modo dorio
tenere
ilquale nofi [u
proprie
d.i per
potere adoperare
f fi
verremo
in
Della Diuifione , o
SU
la
BST
le
generi ; diventando
veduto
delli
le proportioni
fuperano
le
&
la
communi
la qu.de diuida
met
il
all'imo
in
6.
tali
le
quali
Semituoni ;
fono
le
forme
delli
due Diefis,
ef
due
all'altro di quefti
le
maggiori,
1 3
&
delli
minori termini
& porremo
& haueremo fenza
&
ttano tra
Seconda,&
la
quanto la minore ,
ancorach fano
Stndwfi,dutideremo follmente
de iSemituom
5 1
@1,JS>
1
gs^ESiBKS^
chorda tra
SENDO
H SJK
le
mifura co-
% 11,499. 48
come nella fottopoflafgura
6. fi ritroua la
le loro diffe-
snsa
Differenze
499
48
13
Diefis
Diefis min.
mag
CS? diuideremo in due parti equali ciaf un a 'delle dette differenze, per ogni Tetrachordo della prima fpecie
del Diatonko,
le
tteremo infieme
grane il Diefis
Lacuale
chorde
quali fono
le
di
chorde
minor propomone ,
etiandio contiene
KN,
C F, DI,
&
di
L Q,
&
&
Ri nei punti f, g, h,
k B , fecondo il noflro propofito
nell'acuto quella di
i,
k;
&
ba-
minore
;fi
radicatigli nome
delle
di tale ordine
Conftderatone
...
COMPO
del
ITIO NE,
OVER DIVISIONE
monico.
-j
94.
Nete hypbolon
Pie.
Die.
88 %. Paranete diezeugmen.
99 2. Trite
diezeugmenan.
Pie.
'
DieDie.
Tuono.
4<o8. Mele
5t;t. Lychanosmefon
Pie.
R
k
4608, Mefe.
Die.
5S 8 8. Parhypate mefon
i-M-Hypatemefon.
Die.
Die.
8i#i.Hypatehypaton.
Die.
Juff. Proslbanomenos'
"7
Parte
Confideratione fopra
la
Tolomeo
E
NOI
Cap.
copofttione
interinilo , cio
effo il
termini di
in luogo
li
fendopriuamogmfuo Tetrachordo
J4. che
y.
&
in
di
Enharmonico,
l'Ejfachordo maggiore
chiamano
j.partiente
il
Ditono
lor
le
parti delSenrrio ;per dico, che etiandw queflafpecie non puh effer lontana dalla imperfettione -.perciochefi
ntrouano in
effa
molte chordeje quali ne yerfo ilgraue,ne yerfo l'acuto hanno alcuna relatione con alcuna al
tra chorda,che nepoffa dare alcuna confonaxa, come fono la Diapente, la Diateffaro,
ditono ;
??t^y^w^-
:w:
Ditono,onero
il
il
Semi
ma fono al tuttofuori di ogni loro proportione , come nelle fottopofe otto chorde , ordinate fecondo la
fi pu
^m * ^fc^
'
Sesqui
V.
Scsqui 4J.
Sesqui 25.
t-,
potr
Harmonia perfetta
dell'
,
ti
eleo-o-ere
Enharmonico
; i
&
di
&
il
con
s fsqui 4.
Onde dir per yltima conclufione, che ciafcuna delle moflrate diuifwm,fia
che alla coflruttione,o fabnca di yno
;
troue
SesquilJ.'
modo la prima jpecie del Diatonico yenghi ad effere injpeffata dalla prima del chromatko ,&
qualfi yoo-lta
Iflrumento,
dell'
Scsqui 4J.
Scsqui 4.
&
& fenxa
l'altra
E ben yero, che tali interualh.fi confiderano in ogni Tetrachordo Diatono compofi, ouer diuift in due
alcuna, dtuifione
ma negli altri duegenerifi confideranofemplici ,
altri infermili
Della
Seconda
i8
Monochordo Diafonico
JTr <A
le
chorde
flrata ,
&
-.perche
effo
Ditono
il
&
bene
Prima
mvno
(frecie
Enharmomco ;
iflrumento
accrefeiuta per
col
numero
il
del Diatonico
mexodi
mo-
che
ef-
il
Diatonico pi per-
mancano in
tanto
tlSemiditono confonanti; quanto mancauano atlanti, che fufje fatta tale Injpeffatwne
ma fi ntrouarebbe
Et
le
etiandto
quando
vi
delle
gi
-,
, in
chorde
infpeffdte dalle
nel cap.
qual maniera
in
[uno
due generi,
, }ion
dell.i
l'barmoma perfetta
infpelTato
dalle
foto
diatono
& da
medcfimo Diatonico
il
fitjfe in-
Equale ,pofle
quelle dello
di fopra
trouate da Tolomeo.EfJendo adunqueicome haitemo ueduto'jil Diatonico injfefjato per cotal modo dalC7ro~
hemituono
&
fie,
&
dall'
la
feiuta in tal
modo
il
Tri
in ogni
Tetrachordo , accre-
Onde
che tale ordine contiene in f Ventifei chorde come nello efjempio pofio di fitto fi pu vedere ; delle
quali (fi come ne auertifee Boetio ) alcune fono in tutto Stabili, alcune in tutto Mobili ,
alcune ne in tutto
nafee
_,
&
il
&
le altre
nome ;
la
onde ritengono
il
loro
li
harmonica ;
&
le
Paranete chromatica
cofi la
mutano in
fono
&
quelle del
nelli
premutano
Seconde diuentano
detto,
&
et di
&
mifli
le
Chromatico,
&
le
Lychanos ,
variano
prime jpecie
generi ,feparate
detti detti
la qual cofa, io
& formare
vero
di
La
cofi
in alcun
adunque
di quelle cofe ,
cotali diuifioni
&
il
le
nome ,
&
il
quetto genere
fito
effendo chefi
Da
,
quello
chefi
come con
la
che non
gli
fola.
ma quelle etian
poteuano venire
in
vera cogmtwne
Vaf,che riponeuano ne
Mufica, quando fi
di quelli ,
da
il
cueneuoli luoghi.
la
per dimoflrare
ni fi penfano)perche
na
Im-
Paranete En-
dalla
; il
non fo penfarmi,a qual fine gli ^Antichi ritrouaffero tante dmifiom in ogni genere, le qua-,
&
Per
Paranete Enharmonica
denu-
la
bora Enharmomche
ma nell' Enharmonico
&
Paranete Chromatica
diuerfa dalla
ciafeuno genere
in ciafeuno genere
della
parte Spe-
vtili alla
oueramente
campo]itione
di
come alcu-
ogni
Machi-
the
& potremo
conofeere lapazX'. a
dalli quali
nafiono
le
vere
MONOCHORDO
inlpeffaco dalle
D IA-
TONICO DIATONO
NO,
eie
Chromat:ico,&
de
gli altri
due generi
Enharmonico,
2736. ParanetehyperboIeonCh.ro.
2SiS.Tri.hy.dia.Chro.Par.hy.Eohl.
2934. Trite hyperboleou Ennar,
5072. Nete diezeugmenon.
34<rS.
345S.NeteTyneme.Chro. Enhar-
3S88.Par.die.Enh.Trit.die.di.Chr,
3!)92. Trite
dieieugmenon Eohar,
435. Pararnefon.
4104. Paranete Tynemenon chro.
4374. Par.ry.Enh.Tri.fyn.dia.Car.
4491 Trite fynemeuon Eohir.
4 g8.Mefe.
.
4*B8.Mera,
j,84-
547.
J835..
tKhanjsme/on &'at
Lychanosmefon Chrbra.
Parh.me.dia.Chr.Ly mc.Enh,
Hypate mefon.
777.Parh.hyp.di.ChrXy.hy.Enh.
7S84. Parhypate hypaton Enhir,
'
8>$2,Hypatejhypatoa.
si iS.
Proslambanomenos;
120
-pere
&
legittime confonanxe
ci j le cju.tlt
Seconda
vfiamo &
harmonia Ma
&
che hor.t
ne danno la perfetta
&
naturali
numeri fionon ,
Chromatico ,
la quale
harmonici
Chel Diatonico
lo
al predente
?*
il
mio propofto
V <AN T I
de
Tetrachordo
accioche
tido
il
Diapafon
il
detti
r.&
cali
harmonica ,faremo
$.&
diuifio,
Numeri
da 1 yen
le
harmonie
modo pi
in quel
effere tra le
&
pafiione
Prima parte;da
la fu a
tal diuifione
ilfio
di quefle
di efja
due
due parti
la fina
le
dipoi
prime parti ,
&
principali della
Diapafon
&
& prime
Diapafon
ilfino
le
modo moflrato ;
nominaremo Semiditono
della
acqui/late col
Diapente 3 tra
mexo
il
te
le parti
del
della proportionaltta
Confonanxe ,
tgrfiono
fi pub vedere
veramente ; fi come
la
la
acuta
delle quali la
Et quefle fratino
harmomca,ciafcuna
ha
etiandio
to Tetrachordo
Imperoche
la
maggiore
la
efpertenxa ce
la feconda grane
prima grane
uallifiano confinanti
Confonanxe perfette
,&
la
nondimeno
(j7* la
lo
dimojlra
quelli
la
le
prime parti
della
la grane della
&
&
le
prime
della
d.i
moderni
Diapente, nomi-
tra l'vltima
maniera, che
le
che fino
ha
incomin-
par
le feconde
li
ciare a vedere, quanta fimiglianxa habbiano con quelli interualli, che fono collocati tra
primieramente
l'al-
maggiore
la quale fono
tra
Pi-
mo due parti, tvna maggiore^contenuta dalla proportione Sesquiqu.irtaja quale chiamarono Dituno
ti
la
tra
come
na-
Numeri. Et accioche
&
fo
Coflruttionefuovli primieramen-
g.della
ha
modata
6.
fio
Mouo-
o Coslruttione del
le
molto
ch'io
di queflafpecie
Numeri harmonici :
maniera fi
concederanno
etiandio, in guai
) Li Diuifione
dimagrare
tione
moflrare quella
io di
(intono di
turalmente da
te
ckfiderando
vfare
nori
Numeri harmoni-
legittimi
vfiamo
&
-veri ,
che nafce da
alfenfo
>o]Ja
lo
ielle
il
nafcono da
Diapente
Duteffaron;ouero accammodarema
"li
estremi della Diapente in tal modo, che la chorda acuta della Diapafon fa la acuta della Diapente ;it che fiat
to,
non
della Dtatejfiiron
<
'
minor
23
p arte
minor parte
Diapente gi duifa,&
della
ne Sesquiquintadecimapofla abandafwiftra,
a banda deflra ;
faremo , che
delle quali, la
la diuider in
,
&
Dna
in
in
la
la
121
mav more
et l'altra-Tuono
ne della detta Diatefftron verr a cafcare necejfariamente tra la maggior parte della Diapenti
der in due parti
giore
milo
, il
quale
&
Li
le
minore pofta
cio in
le
cio del
Ditono ,
&
in
&
in tal
uno minore,
&
hanno
le
del Semiditono
forme
&
Et
maniera
in
la
vn
&
la diui-
mag-
altro infer-
cotali infermili fi
Diapente -verr ad
prime
le
delle
&
[onori
l'ima delle quali , cio la maggiore pofta a bandajimflrafar l'mteruallo del Tuono
ritrouano tra
tffer
Ma[e
chorda gra-
la
le
efii; il
&
Li Seda,
forme degli intervalli contenuti nel [otto pojo ejfempiojra la Terxaja Quartana Quinta,
chorda mexana;nodimeno (acciocbe la co[a[a margwrmete mamfefta)proceder alla intera diufione della
tra
le
Diapa[on,come hpromejfo ;
la
onde
di
deflra della
della prima
alla
&
in
due parti
la feconda [ara
il
la
&
il
Semiditono;&
Tuono minore,
&
il
la
chorda acuta
Tuono maggio-
.Ma fi
di-
iante per un Ditono,tal chorda verr a cafcare tra gli efremi del Semiditono,pojo nella parte pi acuta della
Diapafn,&
lo
diuider in
come
nella figura [i
no
&
do
e.
chorde
, le
quali da
la proportionalit
har mollica
no,co di due
ramente
la
Tuoni ;
Tuoni;&*
&
Li
la
la proportione Sesquialtera,
&
il
fitte lettere ,
f in quefla
C.
D. E. F. G.
a.
fa
&
la
[ chiama Dito[ nomina Semiditono-.percioche non arma alla quantit del Ditono Et ve-
in
maggior parte
minor
&
della
Diapente da
efli prende il
nome, perche
qtiejo in
ttia di
il
minore
Et
Ju nondimeno da Tolomeo
q
necejja-
Seconda
122
,So
Scsqui8.
Scsquii5.
144
Scsquij.
ita
i;5
Scsqui 8.
no
Sesquij.
108
Sesqui
96
8.
Ssqni'i-p,
neceffariamente collocato nel nominato Tetrachordo: percioche il Ditono fuptrato dalla Diatefjaron per tan
ta quantit
Et f
primi muentori
lo
deli
di lo internatio minore,
InteriiitUo nella
il
&
dipoi
li
loroTetrachor-
per
il principio
di cjuejo genere
delli
ma<rgion,&
dipoi
li
la
natura de
&
aitanti
il
dell' interuallo
li
xa ilfio mexo non fi pu procedere dalDitono alla Diateffaron : perche "volendo poffare dalla Sesquiquartd
Sesqwter%a,fa dibifogno venirli col mezo della S e squiquint adecima proportione , che e lafua yera for-
alla
ma.Queflo interuallo
di quella
quantit,per la quale
il
Semidi-
tono fuperato dal Ditono, contenuta dalla Sesquiuentefimaquartaproportione, detta Semituono minore
Et
bench non habbia argine dalla proportionalit h armonie a, come ho detto; [la nodimeno molto bene collocato
nel detto Tetrachordo per molte
gli
&
al minore, hauemo
<nne tutti gli infermili del Tetrachordo Diatonico fintano di Tolomeo, dalla diuifione della Diapafon,fan aliar
ch'io
Della
90
Parte.
125
REP<AR 1AT O
il
fecondo
fatta
la
40.
madonna <Affe,ouer
moftrato
T auola ,nella quale la lnea ^A Bfia la chordaJopra la quale habbamo dafare tal dmifio
ne;per difporre,& collocare per ordine ogni fio Tttrachor-do fecondo
altre dtuifioni,
^CB,
la
jua propomoiie
et la
gjp la feconda
equali,per
mo
il
termine
C B, delle quali
otto.,
per
dipoi
il
la prima
minore;
il
(37*
il
& haueremo
la
il
detto
C B in quattro par
mag cnore,che contiene lafua proportwne;dipoi prefe le tre parti per il minorelavereC B,et D B. Volendolo poi dutidere in due Tuoni,et in imo Semituono,fecondo la
&
fuaproportione diutdendo la
gendo verfi
il
il
il
laDB,
dipoi
aggiun
parti, et la
&
in otto parti,ag<nuii<rendoui la
ad vna Sesquiquarta,che
noi ao ritingeremo
che
cottene
il
f
cottene tal Semituono, verr uecejjariamcte la proportione Sesqttiterxa,che abbracciagli eflremidelTetra-
chordo.llmedefimo haueremo manifefamente da queflo;chefe noi leuaremo vna Sesquiottaua,et una Sefi
qutnona dalla Sefquiterza,ne re fiera la Sesqutqttintadecima
Tuoni,
Hyperboleu tra
il
minimo
la
natura
talTetrachordo
di
ti
il
do in queja diuifione
tua
&
Mefon,
Mefon tra D B,I B,H B,& G B;tlDiexeugmenon tra KB,N B,M B,et L B;
L B,QJi,P B,& O B;& Synemenon tra C B,S B,N B,& RB. Haueremo etian-
dtufioni,& haueremo
lo
detto
in
7 xhorde,tra
le
quali fi rttrouer
il
K B:
ma<r niore,.et
il
Et nafee
da Mefe-.lmperoche
due part,
cio in
la
vn Tuono
che
lo
interuallo del
epodo
tra la
la
N B,&
parte grane,
la
al Tetrachordo
&
nel
fio mexofi
la
Synemenno,
chorda acuta del detto Synemenon diuide il melano interuallo del Die^eiio-menon in
di
O B;& dipoi di vno Semditono pnjlo tra laRB,& la QJi, le quali fenxalfuo aiuto non fi potettano ha-
nere.Et perche queflo interuallofi minuto darebbe molta nota all'vditOMtiadofi voleffe adoperare ,majima-
mente ne g 'finimenti
artificiali
per
la
Natura primieramente ,
piegano
, fi
accommoda
di
&
le
hanno
dipoi '^frie,
loro
trottato
la Jua dtftri-
chorde di tal diuifione fiano denominate , fecondo l'ordine tenuto nelle altre con nomi preci
la
chorda
Moderni,
le
R B, ma la M B ettandio con la
gjp e adoperabile
tri fimtli
gonce
cofi
non fi
ritraila
percioche
le
lettera
haueremo tirato
tre
quattro
pi chorde
nondime-
l'ordine offiruato
Clauocembah
il
detto
Monochordi , ^Arptchordt
da
Coma,
&
al-
tale interuallo
It
rimedio
que
&
oueroad
qttal fi
altro
voglia confonanxa
modo tramenata;
il
che in effofia
&
ridurla
.. .
i
MONOGHORDO
TONICO SINTONO
DIA
\C,
Nete hyperboleon
daTolomeo,
288. Netediexeugmenon.
114.
Nete fynemennon.
3 $4.
Paramene-
43.Mefe.
431. Mete.
480. Lychanosmcfon.
J7.Hypate
m efon.
8^4. Proslanibanomcnos
Atroue ;
operando con
125-
li
T SE
quelle confonanxe
altri
ancora
tali
li
Dttono ,
&
il
numero
da
effendo che
come
da i Mufici
&
che
fi
&
in tal
temperamento , con
Et vogliono
della quale
che vfciffe da
to
tali
iflrumenti
quando
fi haueffe
vera
loro
Ditono
il
le
&
Semiditono
il
le
Percioche
meno com-
ne
( co
naturalforma
li
Et
accrefeerh
diminuirli
ne contenta
cofi in fatto
Et
fecondo ilpropofito
3 di
temperamento
tale
li
fn hora nonfo , che da alcun altro filaflato ragionato, moritrouata, per ridurre
confonanxe
tantoperfette
accioche
il
il
del
quanto imperfette
, le
&
fi
l'barmonia,
h aiterebbe fat-
volutofare nel numero delle chorde del Diatonico fintano -.percioche farebbeflato di-
all'altra:
Iettandolo
ma ettandto poco
naturalforma : perci -
&
pocofaflidto
che
Monochordi ,,
ntrouano
Harmonia; &
fi potefife
confonanxa
&
vna certa quantit, nel modo che pi altra vederemo , che l'vditofe
vere
in effofi
le forme
tali
quello del
vera,&
chorde de
le
non pofitbtle
Diapafon
me habbiamo veduto
ritrouano
quello della
fi
delSemiditono
chorde a
lo
&
chorde Pithagorice
delle
motivate dtuifioni,
nelli
&
le altre
mero
&
in cotal cafiofl
fi
che di
trtflo ,
il
mia
contrario da
diletto
ami
oli aficolt
fiudiofitmente , accioche per effa in cotalt iflrumenti fi veniffe ad imitar la Natura , (a qualfi dee imitare in
come nel genere Diatonico fi pu procedere naturalmente coti le voci
tutte le cofi, pi chefipuote : perche
fi
interualli
, dalgraue all'acuto ,
il contrario ;fenxa incommodo alcucome
perglifitoi
mamfeflo)
{
&per
no ;
cofi
anche in
tali
mento , <& fienxa alcttnaoffefa del Sentimento : Tuttauia credo veramente, che tal Temperamento,
ticipationefiia fiata introdutta a cafio,
bio, che ne
il
Ditono, ne
il
&
nonfludtofiamente
Et
&
ci
mi muotte a
loro firmi
quali
pu comprendere
fi
) ricattiti nel
numero delle confonanxe : ne anco veramente le vfaronoper confinanti, nel modo che le vfiamo noi ;
dopo
vn
a cofi prima,
&
;fl
Par-
mafii-
col-
di poifatto
molte efferienze,
nell'i fleffo
iflrumento
le ridtt-
ceffe
Seconda
oforme,
prnportioni,
ceffe a titltempramerttOj fatto le
i
che
chorde
le
quali bora
di fibra in
l'Ordine de
gli inttrualli
,&le Forme 3 o Proportiom mojrate mafi bene fitto quelle 3 ch'io fono
:
per mojrare
Quel che
dee oTeruare nel temperare, ouero accordare gli InfermiIrtrumento arteficiale moderno riducendo il nu-
fi
di ciafeuno
li
ma
li
bene accidentali^
T ^ACCIOCHE
tit ogni interludio
ller
to
da tenere
pigliarci
il Lettore
nei
Cap.
4.2.
yolendofare la Participatwne
&
&
, di
di
quanti qutttt-
detti
offendi
le 1
7. chorde, po-
Diatonico fintano ,fi riduchino al numero delle Sedici contenute nel Diatono
lle nel
ba-
Sentimen-
il
La
,& con
MB
li
fi nelgraue,
fiuto
come anco
diminuto
&
&
nell'acuto
vna certa ,
di
terminata quantit,
quando fifar
&
la
tima parte,
&
di
&
imperfetta
vii
&
&
ef remi fi oda
Diapafon perfetta
la
il
Sifar dipoi
di altra tanto,
Semiditono
pente -vengono ad
Ditono, che fono
ejfer
&
Coma, &
37
&
&
l'altro
ne della Diateffirou,
ciafeuno da per f di
Jonanza ,
mofrato
ma ,
di
diminute
-verranno a pigliare
&
del Ditono
&
lo
l'altro
&
,
effere
&
due
Si dar poi
feffo
diminuendoft
il
&
&
&
l'imo fi
delComa,
in
equalmente accrefauta
&
ti
On
di tal
, oo-ni
con-
Semituono minore
frumento ;
dimmitta.
anco ti Semiditono
I finimento
ogni nojro
,omr
lo
mi-
il
compo-
del Semiditono
Ditono ,
fina -vera
l'olendo la
for-
Par-
La onde ciafcun
mancamento, che
L'Effachordo maggiore
cattandone la Diapafon
del
[emme parti
, (j7*
le parti
:f
due parti
Ma
Tutto.
il
ouer Difiributione
yenghiad
di
ynafettima parte,
di
ad
fet-
-verr
effendo.
accioche ag-
Di modo
di
di tre
accrefeimento di
ticipatione
cie
cio faranno
&
naturale
f
minore, fi faranno imperfette in cotal modo
ha ilfuo Tutto
quantitade
il
il
lo
due Setti-
ditono,
di quella
il Tuono maggiore
di
douere : con-
diminute
,
il
il
Semiditono : Percioche
minutionef dittida tra queflidue interualh : conaofia che facendo imperfetto il Ditono
ti
&
&
v'iuwendofi infume, ne
in tutti li interualli,
Parte.
tinche
-tmlench temperare
127
onero accordare gli Ifi rum enti nomwt,far dtlnfogno di tirare, obroportio-
in tal maniera;,
rar detti iflrumenti torner pi commodo Similmente ciafcnna Diatejfaron, alla quale
.
cliefi
dall'
minima,
& quaf
acuto
lfi
Et quantunque quefli
chef lena,
onero
infenfbile la quantit,
alle volte
f danno
Ne
di ci
altri pentimenti,
effer
quaf
aggiunge a cotali
interualli
al Vedere, che
di tal cofa
Ma
che ponendofi in
&
& mafimamente
infenfbile
ma-
tale dijlnbutione
ma f benefi accorgerebbe
dicejfe,
Quantit,
le
, <*7*
eletta,
oneramente che li grani pifi auicinino ali acuto, fetido che nello accordare^ tempe-
&
veramente farebbe
in errore
&
non
quelli
che gi ho
yeri,
&
naturali
&
che nonfila-
no qw.lli, che producono perfettamente in efjere ogni confinanza, che pofibile da efjere produtta
Ne anco
&
porre in atto,
vdire :peraochefipofJno vdvre quando y itole ;j come etianfi pofmo
fi
dw nonfiguita, che l'huomo nonfa rifibile , perche non ridafiempre -.perche fi bene hora non ride , almeno
confinanze
Et bench ne
detti
yfiare,
quando
queflo
io dico,
{lo propofito
le loro
ifrumenti temperati
vera
&
in tal maniera,
naturale forma
; e
non
nondimeno
fi poffa
il
le
Et
&
& mafiimamente
naturali
qualefecifabricare a que
fi pfino yfiare
pfibtle di poterle
altri
ro
y ereforme,
&
liberta,
&
che
fi
trotta
efii
nofipoteffe esercitare
le
efii
nelle lo-
nanza,& ogni harmonia nella fina veraforma. Mafie cotali nconuenienti(dir cofi)fi trouano negli iflru
menti arteficiali, nondimeno tra
le
Voci , come
&
altre yolte
ildouere
diremo, non
fi
trouano
tali rtfpetti
&
le
conciofa che
gni cofa riduce a perfettione.In cotal modo adunque fi verr a temperare aaficuno delli nominati iflrumenti;
nelli quali
la Difributione delComa in fette tnterualli, comeh detto ; ne altramente yerrebbe bene ,
fifar
volendo acquiflar
le
confinanze perfette,
&
nuto della
(ita
quantit
&
Perfetta ,
&
fi
pu fare
nonfihabbiapi a porre
la
Mufica occorrinofimil cofie ;fi debbe ricordare , che non fola in quefla ficienza ;
le
fi
Mafiimo ;
accioche
ritrouagrande imperfettione.
vedendo
voltiamo
lo
contemplatione della firn Infinita Sapieza, nella qualefi ritroua ogni cofa nonfolamente
ma etiandto Ottima
Dimofrationt
Seconda
12 8
Dimoftratione dalla quale fi pu comprendere, che la moflrata Participatione o Diftributione fia ragioneuolmente fatta , & che per
,
modo non
altro
ERRO
hora a dtmoflrare
alami
flati
',
&
quelli
due
interualli,
cuno degli
altri
ualli,
quanta
la
met
di efjo
&
accrescendo l'yno
Coma
-vicini ;
che fono
&
mequalmente
Coma ,
&
&
l'altro
prima perche
Coma ,
&
non
al-
dipoi
Tuoni ,t
li
la
ma fi defitpere
in lui la Diapente,
3.
tra quelli due mteruali, che fono a lui pi propinqui ,pofi nella parte acu-
che hanno battuto parere , che t internatio del Coma moflrato di [opra fi do-
ueflfe dtflrtbuire
ta
Cap,
polla fare
fi
quelli tnter-
perche
la
participano di
yna
rienza dimoflra
fua pro-
dalla
pia forma di modo, che l'ydtto nepatifca cofa alcuna,non altramente di quello che farebbe, quando talCama.
non
ftiffe in tal
alcuna proua
feuno da
maniera
di queflo
distribuito
conciofia che
finimento ifleffo
il
il
detto
le parti ,
Coma
che nafeeranno
ho detto
ch'io
lo fa
in
J d yero
alti
&
nel
modo
-7" ci
potr eia
li
altra maniera, acci l'vdtto nonfia ojfefo.Ma perche difopra ho detto, che delle Confonanze,ouero altri In-
di
Coma
yengono ad
il
minore,
&
il
diminuti equalmente
eflfere accrefciuti ,
&
uere : Imperoche
il Semituono minore
il
Coma intero ,
cauandone tutte
ciofa che
[e
Diapafon,
le parti, le
rationale.Etfi
da yna
come etiandio
trrationale
Sesqiuuentejimaquarta
chef contendono
diufwne
alcuno denominare
adunque che
pu
cio
,& K B
&
a re-
diffonan
pamente
,fi fa minore
del
non
1 8. che
di tutte le parti
Tutto
alle quantit
&
[e
altre poi,
incognite
[e loro prime
con-
forme natu-
mene , finalmente
ir~
tale Diflributione
fi
defcrtuerexonciofia che la
effere
li
rationale.
SB
nella proportione
aggiungono
& yengono
quali fi leuano
rnoflrare
1
cj? alcuni di tre
tionale
ma etiandio
effer yero, quanto che ynfegno mamfeflo ne dimoflra, che tal diftributione fa buona,
&
alcuni dtynafiettima
alcuni di due
maniera che finalmente non filo ogni Diapente, ogni Diateffaron, orni Dttono, ?> ogni Semidito-
auattro,&
di
dittifioue
del
&
non in altra
Per
ma
B,
Parte.
129
noli
le
le
chorde
& NB
FB
di
manieratile
tal Diflributione;^Ancorache fi potrebbe incominciare /pra quali chorde ,che fi voleffe:m afaremo queflo,per
femir
maggior parte di
la
tali
chorde. Si debbepero auertire,ch'to ha detto immutabili; effendo dibifoono, che la prima chordafopra la quale
fi -viene a fondare
la Difiributione,fuflabile;et
veraforma,la quale
[ita
la proportione
me che noi haueremo quejle chorde jlabili,tra quelle chorde,chefi trottano collocate nel melodi loro, faremo
la Diftributione,fruendofi per delle altre chorde, che fono poflefuori di eJJe.Etper incominciare ,bojiaremo
F B& H B,contenuta
H B pm graue fecodo quantit duefettime
un Coma,
chorda H B
C
me ho dnto;preponendo primieramente,
fognmwendo prima
mouere altramente
la
F B, faremo la
la
chorda I
le
il
I B,Q*
(ima
la
; il
orna,
la
quantit delle
effo
&
il
pitAtado follmente
le
&
la Dtateffaron
aB
&N
&
&
diuifo
Al B
r il nojro
E B,&
alla
haueremo
con
la
la
temetti
Diapafon
F B&aB,
Diapete
accioche
; il
ne da-
la ricercata
MB
tra verfo
Li
inteto.
mefacemo il primo, laffando le quattro parti pi acute, che fono [edile parti, chef [affano,
la Diapente nella fua vera proportione;
la
la
con
coalla
IB& H Bratteremo
maggiore
il
parti di
di
et moltiplicando alla
B,
&
ilComa
h
effa
EB
corriffondenti per fuono equale nella confonaxa Diapafon;* aggungendoft all'una, (j? all'ai
il graue
quattro parti de[C orna, chefono tra loro equali,nefegue, che medefimamente glieftremi di
la
confonanxaDiapafon-.perciocheper
il
Secondo,
&
per Terzo
Comune parere del lib. 1 .de gli Elemeti di Euclide, Se a cofe Equalifi aggiunge ,ouero da effe fi leua co/e EquA
aB vna Diateffaro accrefciuta di due
ljquello che viene fimdmete Equale. Haueremo etiadio tra
B. Faremo hora la chorda G B corrifpondete
parti del Coma, che far equale in proportione alla aB
cB&
&N
laffando
le
B,foggiungedo alla
dB&
le
GB
vn Coma;et tra la
la
il
dtte,chefeguenoverfoilgraue;tra la
cB
et la
dB
haueremo
preponeremo
L B il Coma,diuifo come gli altri infette interualli,& laffato ilpi acuto,prederemo folamete Seipofli
nelgraue;& dalla e B haueremo ilpropofito. ^Aqueffa ritromremo la corriffodente in proportione Dupla,
in queflo modo;diuideremo il Comaprepojo alla D B infette parti, dipoi prefi la parte pi actttajiaueremo
alla
li
la,
fB,che co la detta
verr ad effere vna Diapete medefimamente nella fuaforma accidentale, pi acuta di vna di dette part ; per
il
haueremo
la
gB ,&la
la
il
Diapete;ma
della
KB
la dimnutione ,col
il
&
pre
che
&
pofla
MMMIMMM
C/5
*-!
.-h
(Z
h<
'
l>
S'-g*
o E W
!:
e.
3
?
?S r
on
So
>
**
fO
ip
Parte,
pofli in
ttcttto di
jlante per
tUnta quantit
Hora per dare la fua proponiate alla S B, che con la h Bfi ritratta effer dt-
Confonanxa
&
h,
accrefciuto
ani
ma agrialtro Interludio, che tra le dette chorde era cotenuto;& di Dodici chor
de che erano prima Je haueremo ridiate al numero di endici, comjfiondenti al numero delle chorde Pithagori
ce,pofle dijopra nel cap. 1 $;le quali potremo defcrmere
d.Et quello
piare altramente la
ch'io
come fi vede
comodamente con
le
chorde S
& KB,&
effere -verificato:
B&
iB;& neli
la
Or-
dub
il
Guidone,fenxa raddop
le lettere di
te far la proportwne
hora vedere
in
qual maniera
le
parti del
nan%a,et in ognilnteruallo.Per
la
la
forma
Potemo
Confo-
qual cofa potemo tenere per certo, che qttefto modo tanto pifia migliore
&ptu vero,qttanto vedemo,che ogni confonax>& ogni mterualo,fi nel grane, come nel mexo,& nel fine,
accrefciuto, diminuto di vna ifteffa quantit, feconda che ricerca la (ita proportwne Ne fi vede per modo
:
alcuno,che l'vnofia
mani-
Perla qual cofa non fi potendo fare cotal cofani altra maniera, che torni bene ne i [pradetti ijlrumeti;
al
numero
OT REMO
poffa caparre
debili
li
delle
chorde Pithagoricc
Cap.
&
4.
4.
hora moftrare in qual maniera con poca fatica,& fen'xa alcuno errore,fi
il
Monochordo, temperato
di
maniera
ntrom
efjer
temperatura^
la
vera proportwne
vttle
detti fuoi
tutti coloro,che
defiderano
&
mifura
di
qualunque
mteruallo, per potere co ragione proportwnare qitellide gli tfrumenti loro .Douerno adunque primieramente
da , fi pu far maggiore ,
dalla acuta
di quefle
ne, che
quanta
due parti
la
di
.Onde
dico
pi acuto
nello acuto
le altre
quanta
il
la detta
chorda
viene ad effere
^TqueUo
come
di efia la linea
in
in luogo di
accomodammo
minore, di maniera, che il ter mine minore delTuono maggiore, fia anco
ouer
la proportio^-
Tutto
col fuo
chorda, [opra la qualefaremo la compofitione del detto Monochordo. Sopra tal linea adunque
fi laffa dall'vna
accommodate
parte grane
cio dalla
che fi piglia
maggior termine
la dijferenxa,chefi
ntroua tra
le
quefli
il
dipoi
lo
mamfefla.
il
primo *
fopra
Seconda
152
fipra la eborda
gjjn dipoi
neer chorde
vi
confinante,
le,
con
db,
che contengono
il
cb
del
fecondo ,fei
li-
&la
e b,
la
mezane proport tonali Imperoche duufi m tal mamera,potranno fiermre ad ogni ordine de Suo-
auertire
le
il
&la
ab,
condtlirenza,fecondoilmodomojlrato,infittepartiequalt,ritrouandotralachorda
le quali fi
prefi intender
Monochordo
faranno
e,
&
quelle
di quelle,
il
oiter
pm parti,fem-
parte di detta linea, porremo la e b in luogo della chorda pi graue del Monochordo,
re alla Participatione;& far (fecondo
Ma fi debbe.
il
ae
accommodaremo ilTuono maggiore alla fua proportmne , nel modo, che facemmo nelle altre diuifwm ; <&
far ilfondamento
aggiungeremo
delli
Tetrachordi
alla linea
&
cb;
diuideremo
il
il
punto
Coma
Tutto
&
in
balleremo
Tutto
diuifo
la proportione,pofla tra
il
non
refli
Tutto
che fono
diminuto
diuifi,et la
ti
cb
Tutto duufi ,
&
li
il
lo
&
le parti
in fito luooo
collocato
^4,
Semituono maggiore
con-
ab
non vernhi
effer laproportione
il
Tuono
leuaremo tutta
la
cb; none
et
cb. Onde
fi
Suoni, che
li
Conciofio,
t^
et
diuifit
giungeremo immediatamente
e b,
&
di tal quantit ;
tali proportioni ,
le
e b,
la
la
il
dubbio
di
d quale aggiunto al Tuono maggiore fa tlSemiditono , contenuto dalla proportmne Sesquiqttinta , comi ho
Et perche il S emituono piglia aumento di tre finirne parti del Coma ,
il Tuono difirefie
detto pi volte
&
..
e detto.
&
la
terza eborda ,
rarionigi dette,
la quale fegnaremo
&
tra la diuifa,
&la fb
C,
con la lettera
ab,&*
la
che con la
S emituono magnare , accrefiiuto di tre finirne parti . ^Aggiungeremo poi aqueflo immeEt tal
diatamente il Tuono , accioche L prima chorda con la quarta habbia la confinanza Diatejfaron
C[ contener il
maggiore,
ma,
&
il
minore,
&
il
Coma cb,
in
punto b
&db,
Mapercbe
minore ;
e;
pofle appreffo la
per
il
&
&
pigliando folamente
le
due
le
dipoi la accrefauta di
tra la dtuifa
aggiunge quelle due parti, che prima chef dundeffe tal linea, furono
&
gb ,
la pri-
modo , ac-
le
in tal
haueremo prima
&
dTuono
pero procederemo
il
la
la
,& la
cb,
laffate
verafor^
gb ,
la>
&la gb:
da vn canto.Et
perche
la
,,
Parte.
ne Sesquiterza
&
rimanendo
la
e b,
et la
fa
il
133
la
do dalgrane all'acuto
che
Onde mipenfo ,
chorde D,et d, de
le
l'altro,
tra
le
il
C,
chorde
il
&> la<rb
contiene
&
nelle [ne
che con la
D,
chorda
tanta
qual
il
di
eb hauemo il Tuono
dare,
&la
eh,
rum o-iore
haueremo
&
con la d,
chefi
auejla
nona nello
accor-
&
&
D,
&E &
D,
tra le
corrilpondeno con
remo
alla
chorda
vn 'altra chorda ,
contener la Diapente :
&
di
hb,
tra quefla
&
e b
la
&
la diuifa
che con la
haueremo collocato
alla
cb,
&
la
&
hb;
la
lei
la
Diapente
il
il
fopv'adette parti
&> db,
i ,
la fra
:
vera proportione
la Superquadripartienteqninta ,
il
pero fi accrefee
il
dello
il
Tutto
della diuifa
&
tra la cb,
&
da
la prima,
diminuifca ;
& n-
interuallo
che fi
ao-
le
giunge altra la
Et
pofto aitanti.
Et perche quello
interuallo,
che
al-
hauendo fempre riguardo a quello interuallo , che fegue immediatamente quello, chef vuole ac,
k, tra
;& tra la
verr
il
tione
, la
ti in punto
chorda E,
&diuideremoi[reflantein
haueremo tra
diminuta
tre chorde
la
ritrouare la Seconda
la
trouaremo, che
il
grfitr lavi
il
e,
vno Effachordo minore dalla ^A; fa dila quale , come hauemo veduto ,che'l detto
diflanteper
ma
<&
conciofia che 8
cinque partifolamente
&
fecondo
per
lo
pofletra a,
e,
&
ib
la quale la diminutione di
Effachordo fi aumenta di
ib,
ti
*A
la
le
&
Tuono minore,
il
&la
&la
Tutto
la proportione della
le
proportione
fecondo
&
acuta contendi
le
quale yiene
la diuifa,
cb,
&la
cb diminuta
la linea
&
&
la
kb,
d,
&
cofi la
delle
e, che faran-
haueremo
il
vera propor-
delComa;& la chorda
ad efrer la fettima di tale ordine ,&la terza delfecondo Tetrachordo . ^fqueile aggiungeremo
G
la
db in due
parti equali :percioche tal confnanxarefla nella fuaperfettione, cio nella, proportione Dupla,& nei punottaua chorda, la quale con la prima contener la confonanza Diapafon, diuidendo folamentt la
to
&
&
haueremo
la
tra
le
chorde
JT,
Ej
C.
D. E. F. G.
le pu
ritrouare la
&
a,
quali accrefcuto,
Et perche diuiden-
meho
Seconda
me
remo
ti
le
eauati ^batteremo
pb,
do
la
&
rb;
cjb,
mb , nb ,
chorde
le
finalmente
ob
fb, diuiden
la
deranno
chorde
alle
&
kb,
Ib
Dupla proportione.
in
maniera haueremo
la
Etili tal
le loro
portioni,&
numero
Quindici, contenute ne
di;
alli
r di aggiungere in
ejio
tefynemenmn ,cio
di
maggiore
perche
il
&
il
minore
quinto, bafta-
il
jolamente
accommodare
Tn-
churda
la
il
Semituono
di
Et
nella pro-
per diuideremo
la linea, o
&
no
le
haueremo
t,
la,
ob,Jara
et
le
cerchiamo
o b,
in
laqualenedarilnojropropojno
chorda tb,
peraoche
mb
chorda
pigliandone yenti-
ancora che
le
chorde
&
n b,
b,
quando -vorremo
chor
&
raddopperemo
propofito
la
chorda acuta ,
&
haueremo il
cor-
tb, rad-
&
no in proportione Dupla,
&
faranno
b, forala
Confo-
Monochordo
il
con la tb
pafon.
cio
e.
diuif in cinque
d.
(come ho
Onde
Tetracor-
u b,
la
quale
Dia
detto) fa la cofonanxa
^b.
Cj.
C.
e.
g.
&
f.
D. E. F. G.
a
a.
come
a. b,
nella
fgura fi
,&il modo di
comporre il
modato
Mono-
& accom-
quale potremo
*<
nel
lifuoi mteritalli,
ho mojlr-"-"
il
modo clc
Part e.
ijj
O R<A
&
fecondo
odono
tura
come yuole
&
&
buono ,
interualli,
ri,
modo modrato
il
ma il migliore, <&
confinante per
Harmonia, &
dilettatoli,
fempre
il
con tutte
Ogni
arte,
&
il pi
da fi
ogni dottrina,
&
tnjlo
&
il
Onde effendo
buono.
loro
men
buono,
&
quello che
&
elegge
tale
il
inchinatane fi yede
elettione,
diminuto filamente ,
&
tal ragione
perfezione
giormente li
menti ;
&
vii
&
come
la
diletta ,
&
&
di conferuarla.
le fanno
&
temperare,
quanto
il perfetto,dallo
quelli,
confonanze
non ottengono
accrefciuto,
proportionare
vii altri:
dice Platone )
non hanno
ma
conofiono confufamente
elle-
il
7- pi atte.
le ytili ,
il
ordinati tali
harmonie . Et
et oo-niperfettione; onde acquiflatafi sforza di poi con ogni fuo potere di rimanere in effa,
Ci
che la Na-
le cofe praue ,
-ve-
Melodia ; t quali
della
accrefiiuti, o diminuii,
il
le parti
bene
il
il
le,&
li
la perfettione dell'
opure
tilene yocali ci
lor
il
diletteuole;
ch'io
delle
ri,
4 ^.
Cap.
cuni dubbi;
alla loro
che
mag-
detti iflru-
ti
le
tali
iflrumenti
nducendo
le
confinanze,
&
jlrati d [opra, fuori delle loro naturali proporttoni ; ne fevuitarebbe, che^quelli, che nafeono da
Vana, &friiftratoria
la
&
&
in atto
ridurre col
altramente
il
come ho
inchinata figuire
gliori degli altri ,
il
&
buono,
&
il
migliore
&
ntroua
fi
me-
Nume-
re, che quelli interualli, chefi odeno nelle cantilene uocali,fino contenuti nelle loro yere forme, che fi
no
mo-
yen numeri
ro fonoro
Etfefuf-
in atto
interualli
da che nafee
numeri harmonici,fino mi
yn nonfi chepipreflo di dijfonanza , che di confonanza <A queflofi pu dire , che pu procedere da molte
impedito ; il quale fipra
cagioni ; Prima : perche alcuno dellt cantori potrebbe hauere l'ydito imperfetto,
&
agri'altra cofa debbe effere in quelli, che esercitano la Mufica,finza difetto alcuno
be
effire ,
che
le
&fiaue ; <&*
l'altra
.,
Seconda
i$6
f altra per il contrarie ujctira , &fgrabata , non pufeguire concento , cheflit buono . Potrebbe anco
che l'yno de
amori
hauejli
,&
fo
graue
il
quando
le
le
proferite
raffe l'altra
io
nel cantare
che
&
infinite voltexonciofia
le
loro
che
(
&
buon giudicio
ci
&
conceffo,
con quel
no, poi
dfuopropio
vn
&
gli
noi
babbiamo veduto
nella
Prima parte
efier
capace
che
rfi
lor prima
fofferire la
primo efere
Et queflo
il
Diffonan za,
la cui
al [io contrario
&
Organi
Claitocembalt
diletto,
il pi
,
cio al
fanfi perfettamente
le
in effo la natura
[eparate dipoi
Fuoco , che
confuetudtne
;
&
contrario,
[e
alla loroper-
ma tra
quelle ettandw ,
Queflo
natura
lifuont,
fano gettate
ifteffo
di ridurlo
patema
arteficiatt ,
&
nelle
dire della
Pietra
che
che dopo
altri fimili,
&*
il medefimo intra-
che quantunque
&
natura,
caldo,
comefono
quanto ha potuto ,
ti
fa-
Vo-
alle
quanto fi vogli-
Voci rttornaranno
qualit,& quantit
per
vdimo
^Arpicordi, Lenti
Numeri
perche
delle volte
&
tfy* viti
Quello
acute
&
che fi vdirebbe ,
notigli difficile
&farfi di gratti
cofe grani
;pur che fa
al Migliore
Et quello
&
nelle cofe ,
che abomineuole
al Buono
Ma accurdaf pure,
t tone
che
modo fi po-
volte
ponia-
le
difuggire ilTriflo,
Suoni,, pi chepuote.
li
l'<Arte pofo
fettione,
&
pereto cerca di
naturalmente
tra
il
di acute gratti
110
tirate di gorgia,
quando
ttori
la coft,
Mufica , non pu
Dir
Voci non fi pollino vnire perfettamente co i Suoni , fenxa intrauenire alcuno mconueniente ; tanto pi
le
come
che
voci
no molta pr attica
&
accade
arteficali
&*foffero
Ma
le parti
nudino ;
con buon
tali
gono
0>
ver-
efiere
maggior fianco ,
il
a quella perfettione
le
Voci,
&
dalla propor-
che
di
imitare
proportionando con tal temperamento hfuoi infermili, di maniera che l'yno nonfupen
l'altro in
alcuna qualit;
Parte.
lit
accioche in
temperatura
ejjendo
effo
mafimamente
'37
da
lui
tale
accordo
che nafce da
,&
lui ;
Jo medefimo vedemo intrauemr fpeffo nelle Voci,che effendo dij]-oportionate,&> male vinte, non fi poffono
ydire : Mafie fono proportionate& bene unite, foni m amente dilettano a i finimenti. Oniefnxa dubbio al
cuno,allora con
fi voglia
ma? fior diletto fi ode un'harmonta,& vn concento di voa,che'l concento, che nafce da qual
di
dalle yoci
le
-volte
<&
li
futi
et
ma,
fatiamone vedemo vn bel Cauallo, ti quale fa benformato &propomonato, che yno Huomo dtjforme,et
dpi nobile animale, chef rttroui tra mortali ;
brutto ;
pur Huomo il pi leggiadro,
~vna del-
&
&
l'
&
fommamente ha in
Ci
compiace maogiormente
...
in quelle,
chefono pi
Monochordo
difproportwnate,&
in
a. b.
&d:
mituono minore;
in
et tra la
&
^,
& da
nella
il
la
il
&
Monochor-
quelle dello
Enharmo
compoftione moilrata
il
in
due parti
le
cio
chorde
&la
a,& la
imperoche tra la
46".
a, et la
Natura
la
rnojlruofie
,,
Cap.
Chromatico.
de! genere
che
E S T^
Trihemituono;come
Netefynemennon .
Tri).lemttuono
Para mefe
Semituono minore .
Trite fynemennon
Semituono mavnore
C?0
Mefe.
Tetrachordo non fi af muglia per alcun modo ad alcuno delli Tetrachordi diatonici
, pofti nel
6. non fi pu con yent dire , che fa Diatonico ; ma
fi bene pu dire , che a Chromatico : percioche
cap. 1
fi
molto
al Chromatico molle di
fi accofla
condo
fi
Semituono,&
ynoTnhemitttono,fe-
la forma
diatonico
loro Tetrachordi,
te
ti
cofit
altri poi
Semituono maggiore ,
non viene fatta fuori
natura de
"
<&gli
...
&
di
che
li
per ordine
dipoi
il
^Antichi poneuano
di
minore internatio
maggiore internatio
minore ;
propofto -.perche
il
^A
&
coflut ridonderei
tali interualli
iquali
nella parte pi
raue de
fecondo che
le
parti
la,
ouero
interuolli
...
. .
Seconda
interualli
maggiori,
dell'
harmoma perfetta ;
aitanti
minore,
il
&
&
hauemo veduto
9. difopra
Per la qual
-,
che nonfiapoflo
il
molte confonanxe.Ha-
no opinione, che
le
maggiori
interualli
(come altroue ho
il
minori,
lo
opure che
le
Ma quaconfona-
nonfar etiano,che
tale
il
mag-
tico
&*
la
il
tra la chorda
^ &- la
d,
come contenuto
compofto,
il
quale contemt-
Chro
Tolomeo ; come fi pu conoscere riducendo le quattro mojlrate chorde nelle loro
propie forme,
che fino contenute tra gli harmomci numeri ; come nel cap. 1 5 della Prima parte, nelle chorde del primo
tnatico molle di
Te
trachordo detto
Hypate mefon
Trihemituono
Sesquiquinta
Lychanos hypaton
72.^.
Semituono minore. Sesqui
z 4.
Parhypate hypaton
e.
S o.
Et ancora che
poco
lui fi a netti
confiderato
il
poco
Hypate hypaton
due primi
utile,
<;
interiialli
^a, come allora farebbe manifejlo, quando adoperar fi yolejfero . Queflo Tetrachordo adunque Terr ad effe
re laforma de gli altri quattro Tetrachordi, quando
Terremo
^o.Eben Tero,che quandofi ponefero in tal Monochordo, che contenejfero tali proportionupi predofi Ter
rebbe a generare confufione, che commodo per la moltitudine detti Tafti,& dette chorde, che fi accrefeereb;
le
chorde diatoniche al
'
di [opra
le
mefrate
le quali
in cuefa
maniera
maggiore
modo
di
di (opra,
la Participatione.
lei
di
Sonatori,
atti
pafjaggi,chefifarebbe dall'y-
chorda acuta
diflanteper
li
Tetraordo di
leua
&fmilmente
&
orni Tctrarchordo in due parti, fecodo la ragione dello interttallo poflo nel detto Tetraciordo; di
&
la feconda
trachordo chromatico,fecdo
Pamcipatioiic,ne dar
il
il
diatonica,^ tra
nojro propofito
Monochordo
la
aggiunta
la detta
Talchordadipo- ndutta
qiu Monochordo no mi eflender a dimoflrare pi coja alcuna; per effere lfuo ordine ne gli ifrumett moder
>i{" i,t tanto tepo Tjatijche borrirai
da ogiTiiopuo
ejjer
Tafli
cap.
colorAti;etforf
lo
le
chorde chroma
fece,perche fapeita,che il Chromatico era detto Colorato dal colore, come dfopranel
6 fu detto.NcfiifjLmete
Tetrachordi, dtmdedo
il
Tuono
maggiore
Parte.
maggiore
due part
in
139
io
chefocefiejper
rotunda
perche
il pi
; il
tal
Semttuonofi cantaffe
dofalendo,&
ch'io
di quattro
ho detto; per
ro opinione (
quattro
il
onde figliavano
li
&
da
il
ganza,
ti
di tre
di
cinque
Coma, et
minore e maggiore
Semititono pon enano talfiglio, per dinotarci queflo intervallo : perche hebbe
nor di none
pi Moderni, quatt
il
lo /patio di vii
il
il
numero ,
incrociate
&
il
ij.del Terzo
&
le proportiom
libro della
&
Semituona minore,
che fono
le
fuffe di
Pithagorice
difopra,
Coma
&
di-
duudere almeno
minore
difcendedo,cal mezo
fuffe introdiitto
Sesqniterz
no il h :
il
uono che
tefft
%(,, il
hauendo
di
&
mostrate
di fi-
veduto houemo
che'l
di
Semitnono
otto
,& mi-
Coma, &> non fi pu hauere certezza alcuna della fitta quantit ; pormi certamente grande arro-
&
indeterminata
Onde f queflo interuallo non fi pu denominare con via quantit determinata , minormente fi potranno denominar quelli, che fimo minori ; come fono il Semitnono maggiore, cj* d minore,
il
detto
de Enharmoniche,
OLE N DO
noi
dipoi infpeffiare
il
vna chordo in mezo di effo in tal maniera, che co vna delle nominate diafoniche,
& houeremo
le
tornente
?6
&gli altrifilmili
le
dnoilropropofiito
fimi mteruolli
gna auertire, che procedendo ogni Tetrachordo Enhormonico dal grane all'acuto per due Diefis,
tono incompoflo ; fi come molte fiate
detto
fi
fimo
fetti,
&
chefi pu eleggere
delti
concenti per-
Tetrachordi moftroti
tali proportiom, che
gioni delle proportiont, ch'io fon per mojlrare, ogni chordo habbia la fio corrtjpondciite diatonica
tica , che fio confinante
da
La onde douemo eleggere quelli infermili, che (uno vidi > occioche no
Infermili, contenuti da
Tetrachordi dagli ^Antichi : poi che non fono otti alla genei-otione de
vttli,i quali
li
chroma-r
,&
la fina
vera forma fi
fi
ritratta
collocata
140
numeri , che contengono
li
le proponimi! ,
che fono
tr.t le
&
muco ,
Seconda
colloc.ua tra
cuna
&
proporttone Sesqutquarta
chorde
, cio le
&
genere,
trattata la
in
la
Due eftreme
Secondagraue,
Quarta chorda ,
di
la quale
chromatico
proporttone Sesquiuentefimaquarta
Tetrachordo diatonico ,
modo, facendola
mo quejo Tetrachordo ;
la
&
tre
ciafcuno
1 j
diflante dalla
che'far
il
ri-
chromatico
yteflo Tetrachordo
& haueremo
di ciafcun
.
&
contenuto dati*
communi a.
che fono
la
in cofa al-
dmida ilSemituono
la quale
non
maggiore di
&
Diefis minore;
hauere-
Nel quale potremo y edere l'ytde , che ne d la Seconda chorda ovatte : conctofa
oc
a.
Meje.
Sesqitiquarta
Lychanos mefon
5--F--
115,
Supertripartiente
Parhypate mefon
Sesqu'uentefimaquarta
4oo.E.che aggiunta
ydire
la
alla
il Ditono,
chorda Enharmonica
chordo
la detta
chorda
di ciafcun
, la
&
gere,
&
ogni chromatica
comprendere, quanto
&
in quejo
quefleje Enharmontche
l'altre di
vano in
qtiefo
,
,
deli detti
eflreme
ogni
&
Le
delle
yno ifrumento,
in
idrumenti ,far
frumenti
&
di tale yttle,
fi yerfo tlgraue
per yn Semiditono
commodo,
&
chromatiche,
lo
&
Taflame
deli detti
come
altre yolte
ho detto
atto a fruire
ad alcuno
difficile
fu yn Clauocembato, &
lente di fimili finimenti
li
minori
come
&
e-
ne da-
&
I frumenti
come nelfotta
maniera colloca-
alle
modulationi,
peraoche yno de
alafimMianza
& harmome
tali
di quello ch'io
di ciafcuno
deli
ho mofrato
nominati generi
ranno
tali
Potrai
; il
qua
Et que-
1 548.
harmome chromatice,& le Euiarmontce ;
/finimentifeci fare
tutti
tfrumento
&
corrifpondentt :perctocbe niente, opaco tornano alpropofito alla o-enerationedi alcuna confinanza
le
Tetra
Ma fi debbefempre auerttre
Due
tra l'yne,
:
nelli fopradetti
&
le
Tetrachordo chromattco yerfo l'acuto yn 'altra chorda, chefia diflante per ynaproportio-
r vn
Perhypate hypatonfipotrl
che
la
Hypate mefon
io
di nojrafalute
&
me , il quale fece Maeflro Dommico Pefarefi fabrtcatore eccelnel quale non folamente Semituoni mago-tori fono diuifi m due parti , ma anche
anco appreffo di
li
altri
nondimeno
io
credo , che
da
Parte.
141
chordas
Almt.EmbLi.l.i,
da
(altra le mojlrate )
mali
re Enharm onici
Et f alcuni credejjero
; i
altri concenti,
le
chorde;
le
li
pu-
dtgran
luno-a s
durre
dere
comealtroue ho moftrato alla fuaperfettione) come facendone ogmproua, ciafcuno da f lo potr ye~
la loro natura fa nota a ciafcuno inperche io credo, che hormai la Diuifione di cotali generi ,
Ma
<re<rnofo
di
Diatonico
&
no yedere dimagrate,
&
&
re ottimamente esercitato
& pmfoaui
yanamente, &
mero
che
non folamente
meglwn ,
delle
di quello,
alli
nelle
in
DEMOSTJi^fTIONI
che fi odeno
harmonie diatonice :
Et
harmoniche;le
dir anco
delle Miftt
ma etiandto nelle
1
noftri
chromatice,
&
tempi potranno
&
nufcire
per non mi eflender pi oltra, in -voler dare di loro alcuna altra ragione
te delle diffiailt,
nelle
quando da
cofa
yana ,
quelle
&
fuperft.ua
concofia
no fi pu cauare alcuna
ytili"
t;&
Seconda
142
&
harmonia fona
_,
Che c pi ragioneuole
ri
il
'?~-\
vi
Risf
uoglio fathfire
confonanxe
le
^^n^i
Cap,
Tctrachordo antico.
48.
quando
diJSi di -voler
maggiori
dalli
>
come poneuano
imo internatio
&
lo
condo
nel
il
Pruno
iv TsV 2 AH
come
',
fi
nel
la opinione di
mi fura comune di
la
Mvtk ;
Vnita
lib. 1
o. della
Mufica
comune mifura
il
il
li
altri interualh
o-ione
di
Platone
quando parla
&
ci dice ,
mifura comune;
come
&
Et
fi parta
come ho
in
vedere
&
&
le
altre fimi-
tale
ymt
confinanza ,
&
<na.rSv
effendo che
minimo
interuallo
percioche
femplice,
ha ragione
&
mino
Cinque chorde
di
Sesqukerxa
re
li
tutto queflofi
perche veramente
,& la cu
Epw.omide
nello
cofonanze,&
le
ella la
&
dice
la,
Maparmi che ci
ci
pone
etiandio lo
numeri
chef habbia partito dalla Vinta, rejnuijce tale Vnit raddoppiandofi Oltra di
parti
&
&
onde ha-
quale (fe-
il
imperoche -veramente
della
la loro
confonan-
la
Metaffca,
Diefts,
Diefis
di tutti
le
;
Vnit nell'^fnthmetica
la
diceuanofuori di orni propofito;et che dalla diuifione della Diapafon habbiano origine tutte
<rli
che
tteano
onero che
che ( come altroue ho detto )gli antichi Greci hebbero qttefla opinione
%e
moflrare t
che
ponemo infume
l'altra
da Quattro
Diapente s
la
&la
Dtateffaron
&
non tra
No
anque,& quattro pofli infumejacino None Et quejo attiene, percioche l'vna,& l'altrafi
conriuntrono advn termine commune, come dpropio della Quantit continoua ; il qual termine ia chor-
ancora che
dapi acuta
della
&
fume in harmonica
proportionaltt
la pi grane della
oueramente per
Di.ipente,&
altra Per
.
eflendo che
Tutto
gli
&
& come
, pofero
li
&
il
coft errore
Moderni
il
loro
il
loro Efftchordo in
minor proportione
&
loro Efjachordi
la,
la
con pi ragione
^Antichi greci
cero tlcontrario
prima di effe
il
commune
il
&
nell'acuto
9. di/opra fi
nella
in
parte
maggiore
minori
potuto vedere,
ciajcunA
& Semi
grane de
&
Tuoni,
come
quelli fe-
il
autiere,
c't/nm jtnu
6?
&
Parte.
Che ciafcuno
delli
Generi nominati
, fi
<AN CO
Cap.
&* Specie
le
confonanze
to uno di
vii
j.
li
Moderni
delle
&
& Enharmonico
Et perche quelle
loro
Modu-
cofe
Onde con-
le
qttefi tre
ad alcuno
4.
&
dire
lationi, che
pu
& nutile
vana,
HJ
tali
ridutte fat-
chefi fottopongono
Specie
detto
Ge-
nere ; pero primamente fi potranno chiamar Specie -.percioche ciafcuno contenuto [otto queflo genere ~ni-
Melodia , ouero
nerfialifeimo
di
Harmonia
pofeiamo Iutiere
altri
dipoi fi potranno
dubbio,
l'ufo
di loro fotto
tutte le confonante,
de i
defiderato
ilfine
& da
altro ordine
quefla,&
percioche
Et faranno medefemamentefot
Enharmonico faranno le fpecie. Per il che confiderate al primo modo fi potranno chiamare Generi ,
cie
na fpecie
collocate tra
de
le
le diuifeoni di
dal Moltiplice,
^Archita,
&
&feriue
.del
Primo
&
& Didimo,
libro
&
&
lo
Spe-
interuali di ciafcu
deU'Harmonica,fi ritrouano
cantra <Artfloffeno,
dal Superparticolare infuori , che fono generi della Proportione di maggiore inequalit
nonpoffa nafcere alcuno Interuallo,chefea atto alla confionanza, dalla Dupla fiupertripartienteterza infuori,
dalla quale nafce la confinanza Diapafon diatefifiaron;
na
&
malto
neceffarij alle
le loro
tre
ff
ciafcu-
t bench le ra-
&
ne
gli Interuali di
ciafcuna fpe-
un modo,
&
-un'ordine, col
in lo-
&
tal levg, ne
ro perfewone alcuna
&
&
& hanno
fiotto atti,
Voci
;fiu neceffario
&
il partirmi
accioche
in-
trauenuto a me quello, che fittole intrauemre ad alcuni, che adoperano alcuno iflrumento per fare qualche cofet ;
no.
&
nondimeno con tal mexo non pofiono condurre l'opera loro a perfettione ,
refila ogni loro dijfegno yaLa onde f yero quello, che dice ti Filofofo,che Vanamente,^ fienza alcuno yttlefe pongono quelle cofe
ueafieguire tallegge;ne
y itole peruenire ad alcun fine, et poi nonfi permette; io per modo alcuno no do-
io
no
hauefifie
tirmi da tal legge, et hauefei eletto taliordim,per dimoflrare la yera proportione di ciafcuno
qual modo
{come flatofiempre
il
mio fitte J
lilrttmento, nelqualefe
& da
&
quelli
hauefifie
yolutopar
mterualh;&
in
cotal legge,
la qttal
Seconda
144
/.i
quali
&
aujlamente riprendere, f
le
fu formi
o-ii altra
delle ylte
il pi
imitile
oblghi
tali
.1
io
fono
-vane:,
&
reputo 0-
degli
le opinioni
&
mommi,
per dimof rare alcune loro canchifiom, che fono -veramente lontani dalvero
ano
effendo
le
dalle Proportioni di
minore.
~^ ~^
'~~-
r~.
^A RA1I
.r^ ^C"-5?:<:
^r
=jBa t*n^
hora
Cap.
^ e.
di vedei-e
le
Pro-
MI
V*
.y2P
buranone ,
Binario
de
&
dalla proportione
che non
Dupla, contenuta
di quelli di
finanze ,
il
la proportione di
maggiore inequalita
Proportioni di
minore fi troua
perla Materia;effendo
do
le
la
che la
com-
martore inequatit,
veneri di
Generi
le
cofa pi nobile
che da quelle
di
minore
Somuno-ono etian-
il minore;&
Forma ,
l'effer contenuto
Materia e mamfeflo,che'l Numero fonoro comparato fico,
che piojiandofi
il
il
&
contenere per la
&
pi nobile
o. della
la,
di
contrario -.per
il
orni
proportioni di
le
Ne
oliando
la
& fa compa-
differenza
Onde hauendo
di
uno de
in
in quelli di
ui effendo altra
ragione del
Numero fonoro comparato ad un'altro numerofoner ,fi compara con pi perfetto modofecondo
le
chef conteghifotto la
Confonanze muftcali
la
fano
&
dall'uno
<&
Prtuatwne
&
Onde effendo
nominati generi
un genere,
cio fono
cJt*
Pnuatiue;<&
l'H abito
le prime
quefle
pei che
,
Voci
la
naturale ,
clye
dire, che le
&
fono
quelle di
& hanno
il
naturali
di
le
di fieno
,
che
le
&
non
di
minore inequa,
orane
&
li
acuto
&
al
delle jecon-.
&
da quella che
Corpi animati,
termm
li
che percuote
&
cio fatto.
che non hanno f non un termine reale fondefono dette Rat tonali ,
alla geueratione delle confonanze ; dico
ho detto
maggio-
lofila io
di
Pofittue;&' quelle
, (27*
Et perche
pu;
le
quanto
percofa
le
htfonofolamente Rationali,
twri
dall'altro dellt
effendo
le cofe
&
il
lifonori..
Suono cofa:
naturali
non fi.
Prillatine folamente
La onde non
ef-,
ori-,
Parte.
145-
Auertire, che cfftndoogni Prcporticne, Relatione; nella Relatione reale ncceffaramente ccccrrenc due eflre
l'altra, fecondo
&P
La prima
delle quali
Quantit contitioua
in
&
o difcreta
del patire.
della
due
lafjando quelle
perciocht
tali cofe
la relatione di
.
la
confiderare
quando fifa
tfjtr
dicono attuti,
&
pafii-
ue;& inquanto fono congiunte ,& fi chiamano ^Arenti,& Patienti;&fi potrebbe anco dire, che tutte queJe Relation! fono
reali,
fopra la Increata
la potenza ^Attiua,o
vn numero
&
la Quantit.
due maniere
di
ifleffo
fcambieuoli
modo
ch'io
vno
vno
quanto all'atto
il
all'altro
come
fi
il
Senfibile,<&
ti
Senfo
hauendo noi
il
&
&
ordine ;
&
&
al Sentire
Scienza
l'effer loro
fondato fopra la di
l Intelligibile,^ l'Intelletto
&
Conctofiache
; le
Similmente
la
Scieza
quali cofe, in
le cofe
queja finalmente di
ilche tra la
queflo fi couofce perciochefi come il Mexo riguarda il Doppio, non foto per apbrenfione delma ettandm perfua naturaicofi il Doppio ha riguardo al Me%o. La fecoda Relatione poi, quel-
Et
pendentia
vno
lo Intelletto;
Pafiuta naturale,
in effo
le
oueramente
ma perche le cofe fi nferifcono a loro ; comefi vede, che vna Colonna, non hauendo ne parte
non inquanto fi mette alla deflra, ouero allafimflra dell' Huomo no fa la relatione rea,
le dalla fua parte; ma fi bene l Huomo L'altra relatione fondata fopra la imttatione di una cofa, alla cafax
ifleffa , fi come la Imagine all'Huomo onde fi dice Imagine perocch imita,o raprefenta l'Huomo. Ma,
rifeono alle cofe
deflra, ne fintjra,fi
quefle relationifino molto differenti dalle due prime :per efjer quelle reali,
s
all'altro
<& fcambieuoli
effendoihe l'vno
la relatione
realefl fittamente in un termine, che que!lo,che dipende, ouero imita la cofa;l 'altro poi fi dice folamente per
reUttonexonaofa che
la cofa,della
mina
l
la
l'altro
dependenza
della Scieza;cofi
l'
effo
termine
di tal relattone:Di
ritrouano
le
et queflo, percioche
all' altro:
li
le cofe
naturali,
della
Prima
relationefi
e collocata tra
& fimpre
flabile,& rimanente
&
come
nel cap.
o.del-
&
.
le
Proportioni di minore inequalit h abbiano folamente un termine reale :pot che, alle volte la Relatione fi fa
di
ifleffo
Realt,quandoft confit
derafjero
Seconda
\6
deraffero folamente ne i-tota
dalli
Ceneri di
numeri Per
le
&
rimani adunque
OT REBBE
te Rettoli ali,
non Reali
di
muoue, fopra
rono
il
la cofa
mofja ; molti
buirono
;
il
nome di Minore
Filofifi
Cap.
le
&
dipoi tlDiffetto
Relatwne reale
Proportmne
l'altro
pontone non
-viene
&
perche
la
&
quel/o
che dicono
& ^Anione
le cofe
naturali ?
dell' Ecceffo
&
percioche lo
Filofifi,
fcambieuole
che dal
eflremi di que-
odi
che
della cofa
agente ,
le
attribui-
ne yeniffe l'Attione
di Soppofitione ; la
folamente ;
&
So? (retto,&
la dell'Adente 4;
Ecceffo;
il
&per
il
effendo che
A?
&
di virt equale , di
Et f bene le Proportioni
di
de
Soprapofitione,& quelle
on-
qua
Sop-
di
&
&
&
quel-
in
in
difianxa
&
lo
quanto l'vno
contrario :
il
maniere, cio di
quel
quella
dipoi in
l'Ecceffo,&
ilDiffetto dalla
Filofofo
alla
quanta
Conciofa che
tnfeflo, che
il
ne,& laforma
virt, &poffan-za,per
P attente, chefuffe
atteramente
&
&
pofitione in quanto al
Pattane
tal
il
lo
l 'Agente,
guaolianxa, di Soprapofittone,
do
i.
l'opinione del
la Proportione Relatwne,
la del
Ma perche tra
li
unificali nafiono
nome di Maggiore inegualit : conaofiache molto bene videro, che tal cofa nonpoteua effere fetida al-
ceffo
Confinante
l\Anione (fecondo
aico,cbe nafeendo
le
dunamia
parlando
Cenere
e detto
&
ho detto
ch'io
il
dall'altro fuperato
&
in vii'altro la Pafiione
prima
in
qua
fecon-
il
Soggetto,
&
la
mo-
do, dico chetalpropofitwnef verifica, quando,per laproportioue delgenere di minore inequalit, intendiamo
la proporttone
altro
relatwne di Soppofitione :
il
genere
di
minore mequalit in
modo ; talpropoftwne non hauerebbe nife verit alcuna ;fi come leggendo,& effaminado quelo,,che
o. della
Prima parte ,
ch'io
IL
&
to vtilit a ciafeunfudiofo
effer baflante
faranno contenute
nelle
le
alla
vegliamo
mol
LA"
TERZA
LA TERZA PARTE
Delle
DI
Iftitutioni
harmoniche
GIOSEFFO ZARLINO
M.
H I O G G I <A,
RAGIONA DELLA SECONDA
<A
NELLA QVALE
SI
cio Del
l'a r t e
del
contrapvnto.
Capitolo primo.
iAV ENDO
torno alla
io
&
appamnenti,&
ye-
chef chiama Prattica, la qual conffle nella compofitwne delle Canzoni, e cantilene, chef compongono a due, oueroapi yoci ; che li Pr attici nomi-
parte
quefaparte; per auanti d'ogn altra cofa Tederemo quel, che elio fa
&
perchefa cof chiamato . Dico adunque che Contrapunto quella Concordanza , o concento, che nafee da yn
corpo, xlquale habbia in f diuerfe parti,
&
comenfm-abili,
Harmonia propia
diuerfe modulatiom
&
harmonici
&
fa yn
modo
1 .della Se-
di
harmonia ,
che contenghi nife diuerfe yariationi de foni, o de yoci cantabili, con certa ragione di proportioni, $r mifu-
ra
di
tempo : Oueramente
che'l
concordanza
Dalle quali defininoni paterno riccogliere, che l'^frte del Contrapunto non altro , che yna facuit ,
infegna a ritrouare yarie parti della cantilena,
mifura di
Tempo nelle
modulationi . Et perche
&
li
la quale
cuni punti, per lo chiamarono Contrapunto : perche poneuano l'yno cantra l'altro , comefacemo a! prefinte
ne :
&
il
Contraponto
ma per no
le
&
Contr apunto
no quali
etiando di Diffonanze;
il
il
le
parti
cjt"
compofe
&
ouero
Dimi-
fa
di figure eguali,
di Confinar) ze
,ma^.
Compoftore;&
le
contrari^ in
fite
dilettatole
n modi,^ con ornato, 0* beilo procedere;^ queilo fecondo le regole, che ricerca l'arte delbene,<&' corret
v
fi
tameite
Terza
148
tamente comporre. Bifogna per auertire,che
che fifi da unjuono,
voce
all'altro
ilquale intelligibile;
T PE RC HE
per nauerne
no
la
verit
di trottare
riamente capaci di
;
che in dilfute, e*
Ondeficome
effe
mexp
il
da condurre
ragione
la
le
Cofi etiandio
,'
&
li
porlefotto'lgiudtco del
&
Note-;
li
vna trafbcrtatione de
di Seifillabe
che fono
(feguendopoi
del
la
le
che
vagliam dire :
lo
ouer duro
to
Chiam
chiane
La fede poi ,
le quali fino
mexo ;
di
abenche
la quale
colloc, t^
ra
le
in
diffe
di
alire
vano
onero
il luogo delie
C, voleua
quali
i
luogo della
&
ne
chiamarono Figure ,
,&
loro iflrumenti
,
onero (
Voci
le
Sol,
La;
Reduttio-
come dicono
vnapro-
Introduttorio in
ilfuo
del
voci
Mi
deduttione fi can,-
per
quella-
voleua che fi
Ep
della Diateffaron
ofuoui,
mi,
in riga
&
ut
wfpacio,
quale
,
&
Tuono
di
&
di
di confijione
le
parallele
& -A,
come vederer
intendendoti! per
re
che
jpacij
&
&
quali
di ogni cantilena
il
tali
tal
Sir
manie*
&
.
&
bene
da
contrario,
bench
ha
Spacij, oue-
&
Cofi per
lntrauerrebbe bene
;
Sermtuono ,
entro
quella del
;fiando in quelafimditudine ,
chef troua
C,ft
interualli
il
&
ro Intentalli di
ti
in
dimoftratiom
Veci ,
de quello,
&
ui
le
comefi vedenoper
; ,
vfarono
le
nomin Gamma,vt ;
milmente
pia letta
&
moalfuo luogo
'
luogo all'altro
.
nella
:&
La onde Infognafapere, che Guidone congiunfe ogni Deduttione con vno detti Tetrachordi greci*,
di
&
caratteri
fachordo
Re
vn
in tal
atura
in
voci da
a tre Propiet
non
Jfeculatwni
Ma le chorde de
moslrate difopra
le
in atto le loro
li
C , nella F ,&
chorda
cio nella
lontane,
grefilone naturale
tafje per
&
Voci,
d.i ejja
come nelcap.
fi
le
att\itt,
delle cantilene
la
confidenno
volendo venire
dinwjratiom a
le
2.
/;;
Mathematici, veduto
li
almeno fecondo
confifle pi
Cap.
ra , filila dijjcult
re
li
empirebbe
cinque
Par te.
Di
Di
F. fa ut.
149
Di
C. filfaut,
t::
i=^Sifc
Note, che le yogliamo
dire;
*7 le
~pa
Et il loro
Ih
-valore tanto
Minima.
Mafiima, &
&
&
yop-liono alcuni Ja
nella Prolatione le
Breue fu
derni
&
dall'ydito
ilfornimento
il principio
quadrati,
;
di quelli
>
delli quali
,
&
il
con
&
conciofia che la
altre fornenti
le
cifere
come fono
Co
yna buona parte ne adoperano anco li mo-
Suono ; [affando
&
e?
cadetto /otto
Contrapunto
il
adunque aragionare
della
la Serntbreue
come yederemo
&>fowafoiere
AV E N DO SI
Mafoima yaleffe
di tutte le altre
compoflo
che la
madre ,&
no commodi
Semichroma.
ronate, Ritornai
la
cofi difeorrendo
lafm dimtmmone
per
li
la
chiamarono
quali
le
chroma.
contraenti ,
Semiminima,
&
PeeI
-Al'
fot re ut.
-<
-I B
ttiandio alcune altre cifre per feg tiare le ycci delle loro compoftioni ,
Figifre,
-4
Cap.
, di
che fi compone
imperoche munofipr
5.
le cofe,
la
natura del
&* la natura ,ola loro ragione Onde dico che gli Elementi del Contrapunto fino di due
.
frti
cio
cio lo
Semplici
&
Replicati
Li Semplici fono
<& la
la Settima,
la
Nona , la Decima,
re
ch'io
habbia poflo
la
la
Vndecima,
la
la
Ter%a,
la
li
interualli fomplici
Quarta,
la
Quinta, la Sefla,
lei, cio
&
il
come afificato , ne compoflo, come forf alcuni penfano ; imperoche primo tra gli altri interualli ;
(fi
per
efere il primo interuallo non pu effer comporlo : effondo che
Et
confonanxa
)la
prima
Boetio
ferma
.
dopo lei
qualit
le parti , di
chef compone :
&
la
Diapafon prima ,
&
Et quello fi uede ipercioche ha lafua forma dalla proportione Dupla , la quale la prima della ine'
interualli hanno le loro forme dalle proportwm , che fogueno la Dupla >
le altre confinanze ,
&
do adunque
la
che
ella
Diapafon
Effon-
Ne
&
ma di lei
Vnifom
come uederemo
chi dtmandaffo , in
qualmaniera nafee
) interualli ;
un'altro punto
la
Diapafon
che nafee quafi dio tUeffi modo, che nafee la LineaJa quale
~ "*
;f
Tifi-
la prima
prima
ijo
Terza
f*
ratificali
que
,& principio
la
allo ifleffo
modo
ha principio
ha principio
la quale
la
le
&
C7* ci
&
ri
Binario
il
&
nell'altra fi ritratta la
muffo da
cefi, paiono
alla
Et
in tal
canone;
ti
&
effendo
ancala natura
loro;
nofee chiaramente
lo ,
che fa
Numeri,&
&
ancora : Et
tofemplici
detti
loro forme;
della
come
ci
:
Semtdttono
oli
modo
uerfi, chefi
gli
la
Diapafon
il
udiranno nelle
lor
&
che
l'altro
aggiungere
nuouo
alli
di
che hanno
che
le
il
Ternano,
Diapente
il
mafdamete
oli altri
chef aggiungono;
La onde
cofi la
&
il
&
di
oltra
li
fuoni di-
di effa
hanno
Diapa-
fi
&
vno ifleffofaono,come
ifleffa
oltra effo
per ordine,
rf*-
Ditono al
Diapa-
Tuono , quanto
lo
Imperoche fi come
li fimplio numeri oltra il Denano
&
il
non fi uede
Duodenario; Simil
ai,
femplice,& non
ternatio.
la
primi.
quelli ferripila,
:
lo effetto la
r.moneuole
uallo
che haueano
ifleffi
Vmfono ; fi per
itone
lo
ta la
coja
muotiere ilfintimento ;
chiaro da conofeere
chorde eilreme,
i.t
minimo nume-
il
Binario ha quafi la
certo
ittefft dello
l'vno
fon
&
quanto
bene
h armonici fuoni ;
quelli della
il
diapente
auie
con fonante, o diffonantt -.peraoche allora pare, che fa congiunto quafi ad i>n filo fi tono
col Ditono
Tuono ,
li
quando fi aggiunge
che
quafi
Vnit, che fono attenuti negli ejremi d Ala fua forma, che
&
Vmfono Et ci
la Diapafon, che
numeri , che
& femphat
om generante fempre
maniera femplice
di altri
Et fi
habbia prin-
perche non contiene inf altro numero , che V n'ita replicata Onde fi come
, che ha tv nt , per efferle -vicino ; cofi la Diapafon ha quafi li natura
uicina;
contrario
il
Seguendo adunque
il
natura
quelli dello
l'uno,&
dall' Vmfono
che
efferfrli
,&
duudere ;?
fi pu
che non
la
detto
Dupla Ondetalforma
ro
due
queflt
come ho
dipoi,perche
Inequalu;
la
,
;
forma l'Vmfono ,
Inequalit
la
finza. compofitone
cagione di quello
ha principio
il
&
primo , [empre
dalla Equalit
dalla quale
fa femplice ,
cipio la
fon Et tanta
venera
&
ella
coflume dtUi Fruttici diremo, che gli Elementijemplia , onero (come dicono)
le Specie femplici del C'ontrapunto fono fette ,Qr nuli pi; lafand fuori lo V mfono: percioche non ne confinanti jte Interualloicome alfio luovo uedercmo;Ji come U Seconda, la Terzgja Quarta , la Quinta, U
Seila,
,,
Parte.
Settima,&
Seflttja
ij-i
la
&
&
mano Compojh; le quali ho pojlo nell'ordine feguente, acci fi poffa uedere, di che natura,
, &fi afiimiglmo. Di quefle, dopo ch'io batter moflrato la differenza,
phcifianofottopofle
Semplici.
Vnifono.
Seconda.
,.
Terza.
iff
Quarta.
Specie:bercioche,fi
qualunque cofia ;
il
Bianco,
&
il
come
la
& contenuta
11
17
'8
19
20
Contrapunti
&
il
&
di
10^
Net cap.
nello
&
mento ,
miilura loro
&
come quello
della
le
che dir
Dogliamo ,
lo
&
&
&
&
di quelle
&
quello della
di quello
fa Tolomeo
che potrebbe
faranno la
faranno
la
altri
efifiempi') il
le
&
delle
diatefifiaron.
la
:fii
come
Diefis
il
Tuono,
il
ilquale la differenza,
Chiama dipoi
le
qua-
Diffone
alcuna
&
&
Emmeh ;
intelligenti
tutte quelle
&
7* le replicate,
per [chinare
in Dififonanti
compofe
per che nella Seconda parte hauemo ueduto quello, che Confinanza ,
canto
Dia-
da Boetio :
&
che quantun-
Settima,
quello dalla
Seconda ,
ettandio ylti-
iflej-
ponendone alcu-
quelle
come
:fii
quelle
parere
nondimeno fioaue
Diapafon
nominare Emmeli
il
Non umfione.
alcune
& pone
Ma confane nomina
ti
Mufica ,feguendo
Cofiancofiipoffiono
mostrate fi nominano
confnanze ,
Diapafon diapente
chef
mifo
cvfi le
ile :fi
le ,
che contiene in f
[fede dell'animai ;
Cap. 4.
artejiciali
figura
22
1 1
fo fitono
21
OET IO
Settima. \Ottaua.\
14
l'Huomo
la propiet;
che
er
Forma ,
fiotto
Sejla.
11
mano
Quinta.
io
a quali delle Se
&
&
la dijfcult,
Le Confinan-
Et
le
della
Dififonanti
Ottaua Et
.
efifio
yn
quello
che fi detto.
Confiommzs
T erza
'J 2
Confonaiiz?
|.
12
.8
!<
|.
ii
io
Dijjoiiatize
,o
'4
zz
j
Se
la
Quarta
fici
non
confonanza
non
l'habbiano utata,fe
kAR E RiA
nelle compofitio-
pi uoci. Capitolo
ni di
ch'io
^.
mente non
difjonanza
ma per l'attttortta de
&
&
Primo
condo
hiforicohiel
&G
libro del
ha
tione
lib.
$j.con
opinione
di
.
la
compofitione
rende foaue
parere
l'auttorit de
Siprua
Diateffaron
del
Quarta
di tal
& harmomofo
Lo
&
lui
la
uera forma
ragioni ;perb
le
in atto
con
confinanti
;
natura
V ttruuio'anco
quefla
&
Diateffaron
poda nel
che chiamano
Greci non
Cati
la
la
altra confonanxa
come
dicono
1
li-
QXerel-
a.
Quinta
il
Tenore
la
&
Pr attici
non
lor canti
in
ima harmonica
cap.
cio
per
le
diffonan
natura come
&
1 della
mamfeflo Oltra
.
di
nel orane,
confomn
Seconda parte
onde hauendo la
chiama
conciojia
la Sefqutterxa , ciuf
prona
noi
ne i quali pogono
.
la
ognuno
di fino
; 1
dire
idem ragione
f
Ma infitto non cofi
che
ella
la ufiarefiimo nelle
;
nofre comptfitiom :
fa
tra.
diffonante ;
&
Et fi fuffie nera-
fimilwente
moderni
la Diatejjar' nella
ci fi
a pi noci
neramente
tra quelle altre tre chorde, che fono pi acute, udiranno che
porrebbeno ne
ecclefiafltci,
uero wteruallo
mente diffonante
Se-
&
capitolo del
chiamano ,
primo
Qutn
mamfeflo
tra la chorda
del
le
Vndecimo
che Quello
mente : imperoche
nello
Settima
la
Ragion de numeri
la (u
&
&
la
Primo libro
che Filopono fpra la Definitane data dal Filofifo nel lib. 1 della Poflerwra
la
modi ; pri-
tre
la
pi antichi di
Quarta
-vera-
ode confonare perfettamente, pofto da per se, non pu ejferea patto alcuno diffonante. Ef-
harmontcaf
ci fi prona
nel cap.
connumera tra
di Scipione la
fendo adunque
,
& mafimamente
infiniti altri
Primo libro ,
del
So*no
la ifteffa
le
.EtDione
cab.
&
IT armonica,
, la
Quarta
tio nella
te
la
Mufici antichi
On-
diffonanxe.
le
che
ultimamente per ejjempio Per l'auttorit degli ^Antichi prima, percioche da ogni dotto fenttore Greco,
della
to
loro
che
numero
delle
Parte.
delle diffonanzePenfi
do quellijche ciafiuno
io
che quello nafceffe,per la dtfcordia,che era tra i Pthagorici,et Tolomeo, che uolen
da altro venere
di proportione,
kmplice
il contrario,
manti : Imperoche queifuonfche fi aggiungono alla Diapafon,fi yedono quafi effer aggiunti
fi
la
come(per quello che ne moflra Boetio~) la natura di tal confonanxa Onde vedendo i Muftc
latini la lite ,
le
&
nelle cupoftioni:
quelli
altre confonanze,
di
ma per
furrexit
Diateffaran
confonante , cofi aggiunta alla Ottauaje ejreme chorde di tale aggiuntione non poffono effer diffo
ma etiandiofen%a,
tema die, della meffa detta l'Homme armi a quattro uoci,pofe talcofinazafemplicemente,finza
accopagnarle niun altro interuallo dalla parte grane; il chef puh etiandio vedere in molte altre cantile anLettore.Et bench
cofonazefi ritroumo
il
che non
hauerehbeno vfate.
le
ora per
le
tali
nelle compofttioni , lo
& nelle
O NO
diuife le
confonaze da i Prattici
alcune Imperfette
Quarta,
et le replicatefino
Le
in
&
luogo.
Cap. 6.
Imperfette.
la imperfettione;come dimojraremo.Le
In qual manie-
vederemo alfuo
opera rare
effer pofle in
la
Ottaua folamente
Imperfette fono
la
le
&
la perfettione ,
Terza Ja Sefla
&
quelle
re
per
&
che
Cofonanze Perfette.
II
j
i8
12
.a
zi|
Ij|
17
lorforma dalle
IJ
io
il
nu-
&
numero
i
Denario.
perche hanno la
nel Superparticolare
fi
Et dicono
Imperfette.
numero
, il
quale
come
,
&
tra 4. 3. 1. 1.
altroue ho detto )
non aliquote
medefimamente chiamauano
il
qual
appref-
che fono
Perfetto, che
il
Ma in vero le nominarono Perfette: conciofta che pofle da per il fieramente accompagnate ad al-
tre confonanze,
quando da
loro
fi
&
la,
faccia ptufiaue,& pmgrata.Ne altra differenza ntroua tra le dette confonaiixe pofle nelgraue,di quello
fi
che fi troua,quando fono pofle,neU 'acuto,
non che quelle, che fino pofle nell'acuto ,ferifcono pi velocemen'fi
te l Vdito,che
nario
chefono 6. j
4.
le
della
Seconda parte:
li
da numeri
che hanno
il
Quater-
/-
tione
Terza
5"4-
E(fachordo,cw l'yno
il
Maggiore,
&
&
l'altro
effere
da per
dolce,
cui proporttom
le
il parere
hanno poffanxa
fuonopi prato,pi
Minore;
il
&
acchetare
di
t~i'dito,di
pi foatte: come mantfeflo a tutti coloro, che fono periti nella Mufica:mafi be-
yna
compofitionefacino
itera,
&
tal
naturale for-
T SE
Bene
la
&
le
Cap. y.
imperfette.
ta
&
Quarta
la
le
chiamano Confinante
replicatefi
di f(,pra)filamente perfetta;^ la
maggiormente
la cofa la quale pi uicina allafua onerine, onero alla (ita cagione, ritiene
la
ile:
le il Sole, ha pi
in
chiarezza,
&
tra confinatila
&
quesla
la
&
le
dalla
cagione,&
nominar a primieramente
certo
cagione, detta
effer
Dupla, che
di
alle
il
dijpofitione,che riceui
il pi,
&
meno,&*
il
o-eneri delle
&
dipoi lo effetto fi
tale
tale
mavnormente tale. Per, fi come dicemo, che effendo la mano calda per
maggiormente
qua-
pi rimotta,
la cagione femplicemente,
che ne
fuoco
lo
le
&
le fono lontan-
alla (u cagione, la
nelle noci
denomini formalmente
&
Quin-
il
lo
adyn
quella
fuoco
, il
V infoilo e
confiderato dal Mufico come confinante, ma fi bene come principio della C onfonanxa;pero parlando delle confonanze dicemo, che la Ottaua femplicemente [empii
ce, la prima,& la pi perfetta di
ha ilfuo effere:&
io
onde
la
effendo la
le altre
on altra confinanza:
Qumta-peraoche
&
lei
la fua proportione pi
Quarta; dicemo,che
la
la
che la
Quarta
il principio
della Inequali-
il
Ditono,
et quefio pi perfetto del Semiditonoxonciofia che la Sefquiakera,che la forma della Diapente, contenuta
tra
i
po;n
cofa
alla
delle
altre.Mafi
il principio di
alcuna cofa
la
Qutnta,o
Et ben che
io
habbia detto,che
fi
le
la
la
Quarta,et laQuinta,cb
Ottaua filamete, et
cofa,cio
i et
le replicate
le lor
all'
do
Ottaua:
replicate fot
fono femplicemente
di in
poi la Quarta, la
elle fino
me%ant
tra
le
cofonaze perfette
et le imperfette;o
Parte.
iyj-
modo detto, fi pofftno anche accrefeere ,et mimare nel modo, chefif.%
trotta in loro al
LLE
folte fogliono
&
aitanti
cio
Cap.
di uoler dire
Quinta, la Quarta.
li
8.
&
Confo-
quel, che
impor-
Confinanza piena
la
no yfato queili due termini ,finxa aggiungerli l'yna de qutfle due particelle
Pi, ouer
della
li
di
Ottaua: percioche
occupano
lifuoi eflremi
il
maggiormete,&
la.
Vi modo che laff.xndo da vn canto effa Ottattafutte le altrefi dicono effirpi piene Cvita dell'altra, in quato
l'yna ha mar rwrforza di contentare tv dito; fi come fono quelle, che fono pi vicine al loro principio, han
no mar rior perfetttone di tutte le alrre Si che de qui fi pu cattare vna Regola che tutte quelle , che fono di
magnar proportionefino pipiene;laffando(come ha dmo)da vii cato la Ottaua,et le replicate anco. Quelle
;
poi chiamano pi vaghe, le quali fono contenute da minori proportioni;&> cefi in fatto,maf imamente quali
che hanno
le prime,
amano
le lor proportioni pi
&
la
de
ad efier me piene,
&
&
principali colorile
il
pi
&
le
di
ttelocit
gior mente
& vengono ad
lotane da effa
&
li
della
amano mar
udendo le con
me
mexani,& mifli; cofi porgono minor diletto le confonanze principali,di quello chefanno [e altre, che fotanto pifi dimen perfette. Et fi come il Verde, il Roffojo jfxttro,& vii altri fintili pi dilettano,
lori
7io
il
&
li
moflrano a
lui
Nero, et
l'altro al
il
colore, che
che fono pi lontane dalla femplkit de i Suoni : conciofia che fono molto pi wtghejii
cine.
Et qttafi allo
tione de
ifleffo
colori, ouero
che ha con l'har moina qualche conueniexa per che l'vna,et l'altrafi capone di cofi
cheli come
le
i quello, chefino
ghi
loro propij
della
maggiori:
le
&
le
non fono
le
diuerfi.
E
ini
Quinta
pi
luo-
uaga
di tal
uaghez^a;
ma queso badi.
Cap.
<?.
v^sr <"J
-.4
vaghe
Ondepotemo dire,
jwTw
Confinaxe imperfette fi diuidono in due parti , et fi pone tra loro quefla djff.rexa,che al
Le maggiori fono quelle, li cui eflremi fino cotenna
JjA\
llfe
g^333!3 53tj
do maggiore,de i quali
gwri . Et
le
il
&
di proportwne
dfecodo Seft./vna
et l'altra
:ag
0- quefle
Terza
ij6
et quefe fino
Et f bene
metione
no
di
ho nominato
&
Prattici (a
le
yn Genere,
&
& come
Effiachordo
Et
o Sefla
Effachordo
&
maggiore,
la dijferenzit di
interualli diffionanti
appreffio
Seconda minore . Et
twne
li
di tre
la
&
Tuoni;
li
Prattici; cio
Quarta
di
te
nelle
confonanze imperfette ;
Diatefjaron confionanza
&
di
due Semituoni,
quali fi laffixnoper
non andare
in
&
allegre
fioaui , declinano
fle
alquanto al mefo
temo uedere da
tre pei-
il
, il
, il
Settimo
molto allegri
ima minore ;
il
l'Vndecimo
conciofa che
&
allora
il
le
, il
Quarto
yna chorda
, il
&
abonfice
Nono ,
m ezana
di
&
il
modo
La
fproportionati
Decimo ,
la
,&
&
le
&
Se-
di
llchepo-
&
alcune al-
&
piene di allegrezza
le
efifier
chefiono
alfiuo luogo;
in
Mo
quali
cje fiono il
cio
&
&per
il
con-
Primo, il Secondo,
il
Ter
mag
Quin-
le
il
harmonicamente
Confonanze
li
o diutfa
le
in efiif
Quinta tramezata ,
cio la
trario , h. in odio
zp
limi
le
alcune
minori
le altre fono le
, le
&
tottauo
&
&
io.
&
ouero languido
difarle mefe
Sedo
di fono
&
Otta-
lungo
accompagnate da moltafionorit ;
qua-
, della
L P JROP IO,
et
>
la Semidiatefifaron, che
diffionanti.
minore
o Sefa
Tuono,& il Semituono
il
replicate
interualli
mediata arithmeticamente da
Numero
fonoro Per il che ,fi come ne i primi, la Terza maggiore fii fottopone fifefifie ttolte alla minore; cofi ne i fiecon
di
odt fpeffi fiate il contrario , &j ode yn non so che di mefo , o languido , che rende tutta la cantilena
fi
.
molle
il
la prbpiet del
natura
che
quanto pi fipeffo
commodo ,
a tal
&
Modo , nel quale compoila la cantilena. Hanno oltra di quefo le Confonanze imperfette tal
&
le
Diffe-
conofciute
maggiore
Et le
le loro
le replicate
Et quantunque
&
io poffo)fuffiero
Terza maggiore
,
motlrar
Terza ,&
accioche da
le
Brattici
renze
Semiditonojl quale chiamano Terza minore;et l'Effchordo minore ,chiamato Sefa minore.
il
di [opra
&
che
&
miglior
le
migliore
chepuote
cofia
naturalmente defidera d
conciofia che
il
Ditono,
et lo
Effachordo maggiore de
fiderano
Parte.
&
fidcra.no ifarfi
ijOttaua ;
l'altro alla
Semituono
&
d ogni
che
le parti 3
&<
& hanno
il
&
l'altro uerfo la
le
,&loEf-
Quinta
come
di
buona Harmonia ;
il Semditono
OTEMO
Cap.
all'Vnifono,
1 1.
Diapente
la DiateJJron , la
re ,
particolarmente
il
maggiore ,
di
dijfinanxe
&
Semituono, il Tuono,
come
etiandio
il Semditono, il
Ditono,
lo
Diapafon
la
il
&
, lo
Eptachordo mino-
che
cio l'Vnifono,
di
le
confonanxe,<& fenxa
&
numeri fonori, ouero delle proportioni ; incominciando prima da quelle, che fino contenute nel g
nere Moltiplice ; di poi da quelle, che hanno le loro forme nelgenere Superparticolare ; Le quali efpedite , ranaturale de
gionari
di quelle,
il
loro ejjere
il
Punto
principio della
&
& i,&
&
i.ouerotra i
Inequalt
fi come
il
Mufico , quanto
il
in
imo medefimo
luo-
confinante ,
Punto apprefjo
il
&
tra
Geometra Onde
.
Punto non ha lunghezza , ne l.nghex^a , ne altezza ; chefipofft continouare , conriungere con yn altro
punto ; cofi l'Vnifono folameme principio della confinanza, o dell' Interuallo ; ma non confinanza, nemteruallo
&
per l'acuto
; i
quali fanno
lo paterno
; il
&
ti
porre
in
ne Interuallo
una
citt la
La qual cofi
robba
in
comune,
sfacendo tal cofa imponibile, conferma lafua opinione con yno ejfempio mufcale dicendo , chefitrebbe non
altramente,che fi yno yoleffe fare di yna Confinanxa, yna Voce ynifina,oueramente del Ver yn filo piefi,
de . Ondefi yede
tVnifono,qu,tfi di
in
yn fuono filo
lui
diuerfa dall'Viiifono
in riga, ouero
Z-jj.
++
3lI$
quando due
U-
Vnifono
*- 3P
Meritamente adunque
chiamato
Sr
*-"
3>:
t33fcejjere in
yna rmde-
Della
k8
Terza
_$_
-fr-
i-0-
-V
:3l=
~sr
v
-*--:-
-*-
-&
znszz
-*--
--*--
-*--
Cap.
Ottaua.
S
SE N DO
[empiici,
piti
le
manififle
(empiici
,& pi intelligibili
di lei
maggiormente compre
qttefle piti
delle
no perfetti,
pafon,
tion
Dupli
me
fu
percioche (
lei
cio
&
Vniuerptdi concento
detto )
ha wnsditiune
nomejUne
eflremi,
ima
Meritamente adunque
&
na confonanxa
come
la
in
de
a; comefu ede
luoghi
all'acuto:
&
maniera
&
tffzndo in tal
fecondo
mavviori; come ne
*-*
&a
fi di
1
contengono
ifottopofli
in ogni i>iteruillo,che
chiamata
nello Introduttorio di
&
Tuoni,
orme
&
iti
&
ut
Dupla
ntlli
fuoi
Ma quando con-
Semituoni
me
(mero
in fette
che
il
numero
Guidone ,
il
Semituono
&
delle pie
d'orde .
tal
eflfa
, il
quale
ordiniti in ejfa
la
ca-
Diapafon, proce-
Semituono fi ntroua
&
Et
Mufici
parola
h -aaaZv,
di quello,
&
&
mediata, dicono
la
3r
Ala
hanno
&
Dia-
eff.t
camente,
&
^f
che fi trotta da
nel primo,
ella
che
fidenti particolarmente,
ma
m orni 'confidanza,
:
meno
che fi a piufemplice ,
loro jpecie
le
che ellafujfe
tiene
Madre, Fonte,
di orni internatio,
i ;
Onde mi penfi,
& da n*Va
Genitrice,
& &
dico
,& fino
alle
quale e la
la
nojlri finfi
Agevolmente pipiamo
mai perfetti : ma
di
fi
acaoche di
Ottaua : conciofiache
Ci7*
ouero
12.
dalli
qmlt
la
Onde
diatoni-
nomina-
m [e cinque Tuoni, cio tre maggiori, due minori & due Semituoni
efpmpijfi vergono
-*
PrimaJpecie
Seconda Jpecie
~
,
.
Parte
*?
&r
^ $$ *+
'T9
sdbjfofc**
Ter^affecie
i.^.
s^fc*-
:$*
-*-
**
:$l
Q~
%*
j$:
Quarta]ftecie
^ ** ^
*+
ihfc
s z=$ ^^ i?
Quinti ffecie
f
A,
H-'^r-v-^
*&
W-
:33=:
==^:^^^-^
^* Sedei ffece
<*>
* A
'
--^3^-t---=#-?
.
-^-V-v
..-*-
Settima ffecie
....
*-H-
...
K^- V
'
^iT
Quitndo adunque
y m/e infermilo, di
come
~^~~
ti
V ~3:
dall'altra per
yn
modo che lagraue occupi il luogo grane ,&la acuta il luogo acuto di
moftrati effempi
allora
in cjuejo ejjempiofi
3= x
HF rata
-__
-*-
-*- ~^~
ZSC
::
"
--
-*---$- ->--
3/L..
^~f$Z EIE
Esc
::(:^:
'--
OG N O
di ricordarf
V"
hora quello
1 3
della
Diapafon
della
meri
fione
&
&
la
Diapente
9. della
la
non filo
ne
dalla,
La Diapente (
Et perche
della
la proporzione ,
Diapente
Imperochefi come
la
prima
;
ella
riamo tramesta
la proportione della
effendo Infogno
cwche
nu-
dalli
Diui-
&
z ,fegue
tamente dopo la Dupla ; per hauendo prima ragionato dellaDiapafon , mi par cofa honetta
la Diapente,
della
Duteffaron
&
la
Dupla , nacque
Prima parte
della
cio che orni confonanxa , ouero altro interuallo quantunque fia minimo
,
T?
Cap.
maggior
yn
&
nel
pi neretti di proportione,
minore
di quelli di
immedia-
ragionare del
la prima
confideratafemphcemente
dire,
di
Diapafon
di
di
di proportione
yn' altra
nelge-
di ragio-
ne meno
eli
Ma quando la confidi
amo
>
i6o
ma a <rior Semituono
Imperoche effendo
iati
modi dmerjamente
no etiandio
il
la
Quarta
nel terzo
la
Semituono
& yn
'
tti
&
ofuoni ,
quattro
intentali'!
c he yttoldir
Ma
li
Greci
la
&
l'altra l'acuta
come
qui fi
yedeno
mento
D
la
* $:
Et quantunq;
comefi
dell'ordine
qttefie
chorda
E]
alla
la
chorda
li
parte grane
y4.
Diapafon
&
la
t)
*A.
&
yn Semituono
come
daffe
da tal cofa
1 3
del
Quarto
il
Mufca, pofe
libro della
chorde Hypatehypaton
le
&
&
due Semituoni
la feconda
parhypate mefiti
.
Ma credo
lo
Della DiatefTaron
>A
Diateffaron
Cap.
ouer Quarta
la quale la
canfideratafinza alcun
diatonicamente da
rtet del
Semituono
maggiore
&
hauendo
&
li
f toni
nelle loro
la primafpecie
nel terzo
il
Tuono
il
chorde
Tuono
\.
&
della
yoct
Diapente
la cui
effendo
tramezata
forma con-
&
Ma quando confiderata
1
Tuoni
; il
ha
&
della
ya
Ma la feconda ha
altri
la
luogo
&
io
conciofia che fi io
che
quello
nel cap. precedente nelle chorde gratti; non fi poffono per por quelli della Diapente
m
io,
Cinque ; quafi yolendo dire Confonanza, che procede per cinque yoctfifuo-
Diapente,
fpecie
nell'ylttmo
Semituono maggiore ; Et per quefla canone, dui numero delle chorde,che co-
Quinta da Prattici :
CT
Prima
Terza
Quarta fpecie
& m
la
S^S^l
WS
:*:
Terza fpe
Seconda fpecie
3S&&ZH
srzL
Per
quella la
"*"&*3.
sk
:$
S=
Prima fpecie
ttene detta
fica
pero
quelle adunque, che fono tra lor differenti per la trajportatwne del
ha
( lajjando
Tuoni mag viari fi minori,fi m quefla,come in ogn altra confinanza ) percioche generarebboaltre fpecie differenti , quando fi confideraffero minutamente tali interualli collocati tra effe . Di
ne alcuna de
Et
erza
. .
&
la
il
Diapen-
Semttuono
QueJla,
Parte
161
feff *^>
-3:
i5^;=
-3t
Prima fjiecie
Seconda fpecie
-^3E >::
:$:=::
Pffi
Terza fhecie
Quefla
cowe
) prima
deo
fc
Affo altroue
Greci
c/,t i
i?>:^i
cowe
la
non hebbero
il
che in f contiene ipercioche ogni Diateffaron procede al modo mojlratoper quattro voci : Imperoche
da teWp , che vuol dir Quattro , cio Confonanza di quattro voci , o
detta da &i, che yuol dire Per,
"Voci j
'
&
"4
filoni;
a~~
"
--
Moderni
di
tajcomefi vede
duek>arti
-*
nottri
la
flreme
nello
vocegraue
&
quali fa-
nell'altro
tacu-
yna
potremo dire
',
una Quarta
EGVE
le
TLIZlZ Z_Z
la
in
&
mezo
che v
dalla
Cap.
la
_,
che la
Natura habbia r*
dinato in tal maniera l'yna Confonanza dopo Faltra,che ritrouandofi tra le parti del Se-
4;
Mufico ritroua
XO
diuifa
^frithmeticamente
15.
impart, tra
il
tflremi di
cio che
harmoni -
diflanti in proportione
fono gli
yn Ditono patto nell'acuto , quanto quelli di alcuno altro potto nel graue : Ma confiderandolo tra-
mezzo diatonicamente ,
&
diuif in
due Tuoni
dico che
3r
quefli termini
altre confonanze
I_.A._-J
~T'"~
.A.
>-$::- :3SL^-
:$:::!i:$:
CTuaE
.
:&:
Fri maffecie
*=3r> +3f=+z
__$:
_^
in
-Tt
1
~* "-yr
Ouero
Et
Secondacele
ciefi ritroua
il
il
nel fecondo
il
minore
&
primo interuallo
le
pati de i Contrapitti-feuo
diflati
l'ima
dall'altra per
fona
rr-
pio
fi
Tede
Queja confonanza
quantunque
mili
SE:
Terza
i6z
r
Ti
fr^ -
5r
Jono
li
Uranici
la
in
come
nello
effem
detta
le
&
l 'altra
delle quali le
diuija in
due infer-
che
yederemo
\C.
Car
nelgenere Superparticolare dalla proportione Sesquiquinta, nel quarto luogo . Queja dal
&
&
li
fa diatonicamente in
vn Tuono maggiore,
in
due
confederandola dim-
*=+
*+ 3r::
SiiS
+33Ef:.
Seconda fpecie
Prima ffiecie
&
aofia che ( come fi detto dell'altre confidanze ) le chorde eilreme di ynopojo nel grane ,
pollo nell'acuto , fono contenute da ima ifleffa proporzione . Dicono li Prattici , che quando
u ,
&
l'altra occupi
si
1
1
le
due fottopojle
Ditono a punto ;
in tal
de
maniera
fi
dice
fi
no: ma
fetto
Y*
J
-&
V
chiama
$
,
mero
.
lo
intero
A
v
uno
qualunque chorda acuta di yno,degli effempi mojrati difopra, che fono lontane per -n
-J-
quelle di
delle
chorde ,
&
le
li
fuoi ejlremi
quelli del
Ditono.
Dell' vtile
Cap.
nanti
quantunque
le
j.
le
Difi
me dice Plutarco nella vita di M. Tullio ) che confiden anco quelle Voci , chefino diffonanti , cio quelli interualli che non fanno la Confonanza
cofe.
che
li
apportano ytile
quelle
fito: offendo che quelli interualli ,i quali fono diffonanti , generano ingrato
cantilena ajfra
confonanza
gpfenza alcuna foauit Ala perche impofibile , che nel cantare fipofja andare da yna
all'altra
col mezo
&
con l'aiuto di
tali
&
Part e.
tali intentala
li,,
cofa. in
gione dinteru.itto
le
liora
nore,
il
&
numero
&
loro
Otto chorde
di
andr a
&
le
la fipntdetta dimfione
oper il contrario ;
&
>
&
a chi
lo
&
ni tali
ydiffe
&
fi
fappio
il
1. della
SB
il
&
l 'aiuto
di
&
col
le
le
ma quanto att'yfo
i
&
quellt,
Coma
:
MB
del-
yera ragione
altro
di
le
ogni interuallo
Voci
come
mai pu
&
alcuna ag guo-
che la Partecipatone
&'
moflrato
che l'uno,&
l'ai
&
maggiore,
per
maggiore
il
contro,
quejo,
&
di loro particolarmente
dimimufcono
di
OLENDO
dire
da quefto a quella .
in cofa
chef accrefcono,
quejo importa
atta Prattica, pi
nominati nneruallt
&
quefe minutie
non fi yienefe non col mezo del Tuono minore. L'ytilepoi che fi
chordo minore
RB
chorde
ma per-
ilSemituono mi-
luifi pu cantere la
li :
le
quefli fono
la Diatefjaron
rio,
&
efii ;
vii
Monochordo , mo-
Mufca
la
&fino conte-
Sitrouanoetiandiode
&
de 1 numeri harmoni :
l'aiuto
jo pi ytile : perche da
contrario
loro,
il
compoftione del
portano netta
numero
il
ti
cio
ne deglHnteruatti
trofpu
lalor ragione
chorde
modo ;
che fi
Tre fpranominati,
detti
poco : percioche
di
altri interualli,
Inoro di anel-
il
&
ciafcunaDiapafon
Et perche ogni
in
harmonie,fo
loro ytilit
hanno ragione
h armonicamente ,
delle
ponga
Ne fino per tutti gli internala neceffarij al Mufico ma folamente quelli, chefertteno al-
modulotioni diatoniche,
l'altra
li
ma etiandwfa dibifogno, che habbia nottua di loro, per poterli yfare tra le parti della
dica alcuna
16,
conofca, accioche non
li
Cap.
8.
detto,
&
della
Seconda parte
&
&
ttone
&
Te rza
164
ttone Sesqunona
& fono
fi
le
*A
chorde
1/
wj
',
dico,,
&
A,
]j
-^^-^ * Q
mie
&
che fi trotta
tiene
lo intervallo ,
femore
terzo
di
^5:
-.pero
cio
il
come
nello ef-
&
Tuono maggiore ,
che
ciafcun Tetrachordo
minore
colloca-
il
3L$.:$3L$-
anco
quello
mao-triore intelltgen-
qui fi Tede.
**
3r
fempiofi
&
fono ,
netti
contrapunti
za della minore }
che
il
Semituono maggiore
3r
'^i-
"V-
jS:
5 3: 3E
dopo quejli
il
J$L
la dittifione di
Cap.
il
Semiditono
di ctafatn
>+
~$--&3^-
Tetrachordo
<
della
fio
il
mezp
;fi come
Ditono,
il
&
la
Sesqmterza , che
fe perfettta, fenza
}t''' fr'fr
"$"a"
722Z'. 2
J&'
juoi e-
la differenza
che
fi"
come fi
fio
ti
mexo
&
&
&
tra
le
chorde
&
yno
ti
&
fottopoflo
L
.
dall'altra per
dellt gratti ;
o per
il
contrario,
pthonorato
:
nel quale
concwfia che
il
acuti de
chefuf-
Se-
il
Effachordo , come
nere Diatonico,
tra per
Guidone pofe
di ciafcun
'
afeendendo
'
44
atti
la eccellenza,
'M'.'Q.
harmomea , nafee
.+
i<>.
lui
quali
, le
-"-II-
Queflo
chorde
:l:
&
delle jue
eonda parte,
numero
a differen-
tale intervallo,
EGVE
nominato da 1 Franici
IEEE
contendono quejli intervalli
&
mofkat ejjempi,
&
tal-
un Semituono magpiore,
i6j
Parte.
~E J& i
3r-
Z' ore
>
tuono
ber
le
ragioni
ch'io difii
&
Fu chiamato Semi-
6. del Smiditono
&
uede .
quelli -voce
d.t
esperienza
lo
) fi poffa dividere in
dimoftra
effen
Ma queflofia detto a baftanza intorno gli interualli diatonici, contenuti dalle prof ortioni Moltiphci
-*
&
dalle Superparticolari
Cap.
20.
E NE N DO Hora a quelli , che hanno leforme loro tra le proportioni delgenere Superamente, dico, che lo Ejftchordo maggiore ha la (itaforma dalla proportione Superperbipartiente terza
ni radicali 5
plice ,fe
non
&
advn
la quale la
prima proportione
certo
modo :percioche
&
della
lo
ji&lo
di quello genere
Et bench queflo infermilo nonfipofja chiamare afjolutamete Sempotemodire compoflo della forma della
chiamaremo Semplice in vn
certo
modo ; non
chefia compoflo di due interualli : mafipene, per che non compoflo dello internatio della Diapafon
Tutto,
J7* di
lo
tie
, le
comprefo
tante faranno
in effo,fecondo
modi
le
fue Specie
nello acuto.
quanto iranno
le
varia-
chorde
meza-
* *= 3:
*
tojliiizlz"*"
X
3r
die li
Ma quando
gi per
,
Prima fpecie
zx::$
Seconda fpecie
=^PS*:
8
*-*:
*
=**
t^^
$>
Terza jfiecie
Li Mufic chiamano
cioche appreffo de
e"s,
quanto Chorda
il
numero
delle chorde,
appreffo di noi
&
ta
Wtt
di noi;
chorde.
fimilmente tanto
Peruitol
La onde
li
Prattici
lo
chiamano
3:=:::
&
maggiore Efiachordo
* >-
il
grane,
deli foprapofli
&
& vn
noflri contra-
la
ragio-
aferanno diflanti l'vna dall'altra per yno Effachordo , ouer Setta maggiore
Dello
Terza
\66
Effachordo minore
condo che
guardo
al
iPrattid)v'm compoftione
&
modo, che
fi pu
comprendere ; pero
3E
come
ri-
trame-
Semi
m ejjempw.
veggono quifotto
3
x$3^-ar-f -*--
Prima ffecie
^:3S ilJjE
-$ *
*'-^
di Jet voci,
due Semituoni
21.
la defin/cono
de il nome di Sefla
Cap.
Seconda fpecie.
:3e
Wr+fTnrz
*
Twxgfjipcie,
Ma quando fuffe considerato netti fuoi ejlremifolamente, fnxaeffr tramesto da alcuna chorda mexjna;
fi
trouerebhe
di lui
modo
6. 8;
do
tra
li
li
numertharmonici
detta Diateffaron
&
17.
detta
le
to
zz
, fecondo
la ragione dette
ite
me qui in
effempiofi ritroua
ni dette detto
nore
3E
t
loro
otte?
&
tanto l'uno
proportwm predette ,
nere
Superamente
le
l'altro
le
Ma per che
li
cofi le
Superbarticolare;
&
il quelli, che
hanno
, le
Mufici moderni
verr a ragionar
mentione
nel genere
di quelli }
&
le
rago
aggiunfero, Mi/i
sfatichi tra
le
ragioni del
vogliam confiderare)
le lor forme
li
al-'
Sefla muwre;co-
loro eflreme
al tutto
acu-
lo
moilrati effempij,
quanto
le
no
conciofiache
confonanze
<t*
detti
tuo Effachordo
le
=::
del Ditono
no-
delli
,& per
cotale ordine;
detta Diateffaron
quando fono
, (j7*
collocati
compre
&
&
nel
che hanno
forme
le lor
fo-
Di(tonanti.
JTLL^A
la
llo tnteruallo fi
la loro forma
Ho detto vii
pofio'io efer
trame%ati
in cotal
li
o. p. 8.
come
15
&
tj
Parte
pofto
Dicono
li
conftderato fempltcemente
to di s,
f
Franici
che
cjuefto internatio
tramenato
Semituoni ,
in
le [tue
onero
&
quifi -vede
-$-+::.
$r
=$Z
3r
3E
H*
Prima fpecie
U
Q
M
A
V
A
V
.^.j^.^.
a
a" .$.
A*-^
v T
A
v
'
Y\!
$-;.
i.
"
-- A A
y.
_._
""
'
"'
?~:4\.ii
Seconda fpecie
-voci, o
*-
re
::
chorda
re.
Diremo
volte
g T~
&a
chef
efo;&
efempi,
&
l'altra nell'acuta ;
ma
giare
chia-
lo
do
&
-.
_e
eW,
Magna-
che tutte
,
le
tuna nelle
z.
OTTO
Cap.
fue eflreme chorde Et ancora chef pofia chiamar compaia : conciofa che
.
25.
&*
lifuoi
termi-
i6_della
S33I re infermilo minore della Diapafon, lo chiamaremo Incompoflo. Queflo internatio confiieratofenxa alcun me%o{per le ragioni addutte
me%itto , fecondo
vi
altre yolte)fi
tra
li
2r
Tuoni ,
di
&
ma conftderato tra
&
(uo-
le
fue
+ +
$-tJES$$
:s:
ynafola fpecie
che
che occupano
Prima fpecie
*Z$ &
ntroua
Prattici dicono
x^
Seconda fpecie
fct
31a-
*2 A^=
1
rrr-a
I^^ili
-x-***"-'
+*
fpecie.
2
^9bF=
$:
Quarta fpecie.
Quinta
'4
T erza
1-68
Jju* .A-iJL
=*=&Z==z
5~fe$:
xi
ftiszzz :=3:
iz:.-$::
Quinta jfecie.
chorde
Pratici
chiamarono Settima
lo
rne fono
le
chorde eslreme
tj-
delli
fopraposli efiempi
delle
etiandio
SS
>:
SS
Confinante,
per pi breuit
confider compojo di
to difficile quando fi
laltro internatio
as
pafon
ac
ia Quintupla
&
delli
lavando
Compofti concwfia
:
&
lei,
di
vnafua parte ;
che
&
la loro ragione,
Diapafon quel
le
lacuale fempre
apprefjo ,jon;mando~ink
vorremo porre
queflo
-,
Duo-
ouer
ww Settima minore
Infermili l'empiici
ragionare
di
vorr fapere
potremo hauere,quado
*: ?.
&
irli
TT
3r
de
Difdmpafon
quelli della
ouer
col
Ditono
Deamanona, dalla
Sejlupla
m,
ma, dl-
<
gli altrifi
potran-
In
cjual
fi
nuti.
in efjo;
ti
perflua
onero
dimwuta ,
hanno poslo
t>
ritrattare in
chorde vere
//'
due modi
cio Confonantt
Ma
li
loro
in Vito errore y
quali confiderando
vno ordine de
compofitwm
nelle
&
Dtffonanti
loro
.
alcuna
Et
ci
hanno fatto
contenu-
interualii
delle predette
vere proportiont ,
non cafcare
, di
confonan%e fu-
t allora
in
,&
chorde folamente
delle
diuif in
fuoni nelnumero
interualii dai
tali
il
&
&
fono 1 veri,
&
loro ordine
[egittimiwterualli
le
de 1 qua-
&
vn maggiore , fi come il Semituono maggiore in luogo del Tuono ; ouero che cfiperflup pervno interuallo maggiore in luo-o di vn minore ;fi come ilTuono in luogo del Semituono. Onde
re in luogo di
che contiene
quella
tiene
dimtnuta di
vn Semituono minore
dueTuoni
Super
&
5 ,
h ad F
&
harmomei; &
due Semituom
9 partiente 4
&
numeri
no minore
ri
&
la,
La onde non
peraoche
Tuoni
lei
tre
con-,
1 3
partiente
chiamano Semidiapente,&
perci la
dir della
la fua forma
di
fo-
&
le proporzioni
^z, fapramodo
lfuperf.ua di
Qumta^t ntta,
di
degli harmonici
diffouaiite
Quarta,
quattro
vn Semituo-
&
nume-
fono
li
fot-
ma etiandio nella,
Ottaua
.-
Parte.
-
3r
169
** ?* 553C
P*?* *55?
Semidiapente
Tritono
\i
diremo che tale Ottaua fa fen^a alcun dubbio dimmuta di un Semkuono minore :
effendo che
contenuta nelle fue eflreme chorde dalla proportione Super 1 partiente
1 5 onde diffonante quanto
3
fi pu
dire ; &fi vedepofta tra le chorde diatoniche delfottopoflo effempto, et pu anco
nominare Semidiapafon.
fi
&la
b,
,-
^ 3=
3r
x-tr^
ri*=*
.*
iac
:3ctt
Diapafon diminuta
remo la chorda
pla f squiduodectm a,
la detta chorda
tiente
tono
diatoniche^
chorde
la
rf,
vii
come
La
&
la
chorda
Du-
nuouopwliaremo
* ip&bt&tt z*S ~1
i=rxx
-=$!:
con la
le
le
&
Diapafon fuperfltta
11-
--
'
>
lora tale
te 1 5
la
C &la
ne dar
, la
vna Semidiapente
,
ifteffa
quantit
C,
in luogo della
Semituono minore }
di vii
dar la Semidiatefjaron
Tritono
Diapente fuperf.ua .
Tutti queji
&
&
_,
faremo
la
ottaua
chorda chromatica
la
%&
percioche al-
comprefa fatto
quando pigliaremo
1 1
partien-
partiente
partiente
ne
Ja quale itifie-
me con le altre fono contenute nei [otto poHo effempio , &fono al tutto diffonanti
-*
rami yfr
i*?=^5 tm^
tete
im
&
Semidiapafon.
:*
?H
i=5>tt
Semidiateffaron
Semidiapente
Quefi,&
infermili
vna
Regola,per [chinar quefli etrori.Che non fi doueffe mai porre la voce del
confonanzg perfette
te ne
&
Confrapunti
in luogo della
Diapente ;fimilmente
il
Mi
periti diedero
Tritono
in luogo della
ni effetti
Terza
170
( ejf^rn
wrf
;>;
<jKrf /
maniera fi hahbiano a porreJo dimoflrer piti altra Quando adunque ritrouaremo due
.
pi
&
>
l'altra tenghi
il
allora
diremo , che
.J.
fi Tede
.~
Selli
col
-jft-
r_i:z
EIE -:^fc
mezo
delle
tip
internatio diffonante
re
& modrargli
;
;
&
Semiditono Ditono
il
JGS 55:
,& minmfcono^
cio
il
LI
effetti
adunque
giungere,
il
confonanza maggiore
luti laffare
quadrato
b.
oper
il
tioni,
molle,
t>
, il
contrario la
da i Compoftori nelle
Diefis
iljfc
2^.
&
minore alcuna
difar diuentare
lor cantilene ;
ritratta
tuttauia ejferflato
& marinamente
&
Cap.
Similmentefi batterebbe
chorde chromatiche ,d Di
&^
di leuare
chorde chromatiche
B^2
moflrar
effetti ,
&
delle iftejje
come qui
ternali fi accrefiono
-fr-
dall'altra
detti mterualli ;
__!_.
moflrati effem-
tra
le
modttla-
Moderni compoftori.
Ma
ima parte fola , in quella canzone a quattro l'oci , che incomincia Hellafcoment, fi nella parte piti graue , come anco nella parte pi acuta. Et tal Semituono fi ritroua naturalmenCipriano di Kore
te tra la
tici,
lo
adoper in
&
&dy
chorda Tritefynemennon,
differenti da
b,
il
la
defentto tra
da fegnata col
'
a"~k~~^ j A
"
re
U-
,0
effe fi
cifere
na
chiamarono
delle quali
chordo Mefon
la cantilena
le
&
li
di
quadrato
di
le
&
-vari
il
luogo
&
per
&
T'olfe,
l'altra la
le
due lette-
chorda Faramefe.
di
cantilenafy-
L'altra nominarono di
cheprocedenoper
il
Tetrachordo Mefin
da Paramefi
non
ne
&
dimeno u
Prat
^
,&per quelle del Tetrachordo Diezeugmenon 0* non fi pone nel principio delle parti del-
parti toccano
tilene,
li
Natura,
li
quali fino
mofrate differenti,
Vedendo dipoi
le
~f["
in luogo della
&
&
Natura,
quelle del
&
di
b molle ;
Tetrachordo Mefon
in qtteja frte di
&
;
queflo
quado
laffando da
un
&
Tntefynemenon,pagana
la
afra
%( in luogo del
alle
yolte la chor-
tra ogni douereicucwfiache fi dotterebbe ifare la propia cifera della cofa,che yoglwno intedere, et no yna^ltro
feguo furefieroiquatuq;
della
jfto
Per tornare
dayfare in luogo
la cifera del'%:
peroche
Parte.
*7*
perochef noi vorremo effaminart con diligenza il primo delli due [ottopodi effempi , ritrouaremo, che dJLt
prima figura alla fecondarvi lo internatio del Tuono ; Onde f tra toro porremo ilfegno del k, comefi -vede nelfecondo effempio
+f "
l_JIIZ!r.ltrZirZZIZZZ t
-'-'*
'"
&
tra lefio-u-
non ,nafce
Secodo effempio.
Primo effempio.
il
Semituono maggiore
fi detto Similmente
.
come tra
lefigure
go della b,
Jla
-i-*^
Tuono
dmag gior
fottopofli
Secondo effempio
poflo
il
tale effetto
Semituono .
fi feorge
il
effetto
chorde , Iettandoli
il
primo effempio
re^
lefigure
del
Tuono ;
Semituono maggiore
due
delli
''
&
far anco il
mojrate cifere,
in luo-
grane il minore ,
Tale
altroue
chorda
cofi pofla la
._._J!L-
Primo effempio.
il
,&> ilminore;come
fa vn
il
lo
me%o
delle
5?
nM:::$::
Primo
effempio
Secondo effempio
ti
le
predette cifere ,
chorde ; co-
Siifes^t ::$dh
.
.
.
la
2p3&9$:
i\
zsr_:$: :i:::$:i:
dbe
la figura cantabile , la
ali'acuto;&
dmoal contrario, cio dall'acuto al grane ; <& queflo -.perche ( come ho detto
tare>
>i!
proferire ,
&
pi ageuoli da cantare ;
come la effenenxa
[3,
onero
il
chef vuol
fare, cheproce
da can-
lo
Cap.
getto.
'''.
ERRO"
namento ,fa
dibifogno fapere
come
lo
^Agente
muoue
compofitione ,
Poeta
, il
in ogni
chiamata
all'operare, ritroua la
Soggetto
cofi
Materia , onero
il
il
, 0* fonda t'opera
fua
la
fua
t& cofi viene a condurre a perfemone l'opera fua, fecondo il propoflo fitte La onde, fi come il
&Wj
cio
,
dtgiouare
&
di dilettare ,
ri
dimofra,
lAut
Terza
172
mia ,
mera con
varu\ cottami
che
harmonie
, di
do le Regole,
che
il
le
latiom
lationi
le
&
legittimi interuallt
.
che nafcono da
numeri fonori
&
:Etla Sefia ,
,
talmente accommodata
fia
vltima (oltra
&
per il contrario
ti
l'altre ,
il
quella parte
fa
r amente acuta, o
i:i
Cjt*
molti modi
prima pu
ogni com-
effere
inuen-
cio
&
varie
f pu ritrouare
Confquenxa, oue-
,nel modo che pi oltra Tederemo ; il che fatto tal maPrattici , Far contrapunto. Ma quando non hauer ritrouato prima
mefa in atto
&
come pi
in efie
li
piacer
di fare
Ma quando
il
Compoftore da-
dall'altra
&
il
incomincia a qual
di
le altre parti
li
chefar primieramente
che
ti
r principio alla
che non
il
&
So<r ometto
dire
che l'harmonia
Compoflore caua
r il Compoftore
modu-
ilCompoftore l'hauera ritrouato colfuo ingegno; dipoipu efere , che Ih abbia pigliato
compoftioni
,
di Canto fgurato; ouero potranno efer due, opiu parti, che l'vnafguiti l'altra in Fuga,o
il
accwche per
niera di
modi , fecon-
della cantilena
nelleflebili ,
-va-
difordtnata
dalle altrui
&
modidationi
harmo-
accenti
concento fa variato ipercioche da altro non nafce l'harmonia, che dalla dmerfit delle
il
eli
lodi-
&
alpropofto
&
Mufico ,oltra
il
ascoltanti.
fi contiene in effa
di
pofitione
coft
loro
ordinata fono
fa
habbia
mezg
di dilettare gli
marauigliofo
,&
la
&
, cio di giouare,
vita ; ha nel[ho
idoitea dicere
la quale ,
andr cauando
quella particella
il
il
che
lui
Soggetto
modo di comporre li Franici dimandano Comporre difantafia: ancorachfi pofia etiandio nominare
puntixare , o Far contraponto , come fi vuole.
Et tal
Contro-
fonanze.
bencheCcome altrouefi
lo in
detto~)ogni
zj
Compofitione
dimenoperpifua bellexxa
accidente
le
&
&
di
ogni Contrapunto
&per dir
Conjonanxeprincipalmente;non-
all'vdtto
nondimeno quando faranno collocate nel modo , che regolarmente debbeno efiere,& fecondo
Parte.
conio
li precetti\
grande piacere,
lare
&
diletto
tvdito talmente
17 j
le /apporta ,
ma li
danno
non poco u
:
che
la
gni giorno ne
fifoni
&
la quale
conofciuta ; fi
&
pi diletteuole .
l'vdito offefo
come dopo
&
le
tenebre pi grata,
&
dilet-
da alcuna diffonanza ,
la
confonanxa che
&
&
La Prima fiata detta difopra, cio, che con l'aiuto lorofi puh paffare da ima confonanxa ali 'altra La
Seconda
&
che dimoflraremo
quelle che
nominano Imperfette i
ma
h,che hauerebbeno fatto,non le battendo: Conciofiachefefuffero compojte di confonanxe folamente , con tut-
&
le
da
Confonanxe con
le
Diffonanze)
hauerebbeno tuttaua
tali
compofitioni(non
come
anco per l'aiuto della compofittone: perche mancarebbeno di yna grande leggiadria , che nafce da quefte cofe . Et bench iohabbia detto, che nelle compofitionifi yfino principalmente leConfonanze,
cidente
le
finone
ma fi
tutta la leggiadria
&
&
&
di tali
anco
con
le
r da fare,
&
acci
il
le
di efporre alcune
quali infognando
il
cio alli
Mouimenti , chefanno
il
di
&
le
debbef-
bellezza ,
parti della
con
Diffonanze, Tynadpppo
&
&
le
etiandio alcune altre, che faranno, noti filoiytili;ma anco neceffarie molto
locare
Mafi
Mouimenti, ancora chi queflo faceffero imperfettamente. Quefte Regole adunque porr io con
&
ni :
nelle
finanxe,
&
con regala
a due
&
cantilena ajcendendo
Regole
&
Diffonanze; non fi debbeper qttefio intendere , chef habbiano a porre ne i Contrapunti , o Compo-
Cofonaxe,et
le
chef haue-
aggimgendouene
&
Et per tal modo ciafcuno potr conofiereyin qual parte haur da col
le
Che fi debbe dar principio alle compofitioni per vna delle ConCap.
fonanze perfette.
O LSERO
Contrapunti
il che
28.
offrttato etiandio
da i migliori Moder-
la
ua , ouero yna delle replicate .La qual regola non yolfero che fuffe tanto neceffaria , che
nonflpoteffefare altramente, cio che mnfpoteffe anco incominciare per yna delle imperfette ; poi che taperfetttone fempref attnbutfce alfine
intendere quefta regola cofifemplicemente : percioche quando la parte del Contrapunto incomncer a can-
di figure
che
le
&
etiandio arteficiofo
Fuga ,
&
a cantare infeme ;
Confeguenz ,
il
ifteffo
li
Mufici
progrefjo
ttia
'Terza
174
fitta
[opra
le
tiali
come
cipiare
pam
altroue
io ,
che
principe deU'yna
yna Quarta;
le lor
chorde naturali
onero efjen-
aggiungendo
li
darprmapio adi/na
neceffaria
li
delle
tt dell'ultra parte
C-7" ci
, ,i
che quella,
remo incominciare alcuno Contrapunto in fuga , o conftquenza , lo potremo incominciare per qualfi yoglia
per Quarta anche ; Non che le parti incomincino a cantare perquefa
delle Perfette, onero Imperfette ,
&
confonanza
contrario
ma dico per
come fi Tede
remo
la regola
data
la parte del
la quale
yna
di
cominciare per
yna
delle
&
chordaE, &
o necefjarto
36fr--.fr r. .--y
il
nella chorda
dell'altra;
come nel Quarto effempwfi yede La onde tal principio dimostra yeramente , che
fendo che f bene
Contrapunto , o per
il
nella chorda C,
tare infieme in
le
&
parti a can-
chorda C;
laltra nella
tal precetto
F,et
oferua-
non fatale^
come ho detto,
ef
S-zjSzI:
*fr
Soggetto
+.
tez=+==+=z==$:
zzgm
F*hF*H
^_._
-fr_.
#=
-5i
A
V
A
W
W*r
"*"
v $
_$_ S A"
j.
-fr-fr-
:*^*-
W-
3*
.zt:
&
^=>=^=^=^
Terzo
*~
-*-
3l=^3
3~ y-y
1=3r*-$=3r
^n^3^m
$r--^:
o Madrigale, o
di altra cantilena,
come
, delli
quali
il
Soggetto
offeruando quello
yn Tenore di
qualche Canzone
chef aggiungo'
comefi ye-
Quarto
Parte
jyj
Soggetto
=?-:3=36=x=5=:l=z=3Ersz?=*::i?r^
ESE^te^?:5E^:^~:^?:^5=:
ft=*
3r
S debbe etiandio auertire(il che cofa di non poca importanxa)di ordinare nelle Compoftioni,
traplinti
a pm "voci in
tare
te
onero imperfette ; di
&
&
ne
Con-
habbiano relatwne.
nel pigliar
le -noci
del-
ma alle -volte cagione difarli errare pifacilmente figliando -ima voce per mi altra ; mafimamenE ben vero , che lecito porre nel grane il principio di due parti , che fano
efferui alcun altra parte piti grane , alle quali le altre parti
le
chorde principali de
&
le
compo-
quali
di
li
Modi, ne
loro
&
modo
&
&
&
oblmato
rno hatiere
effmpio nel Motetto che fece ^Adriano a cinque voci Lata ubi fiera rubens ; Laffindone infi-
niti altri
efeulis
lo
de moderni
orisfm
&
&
antichi compoftori
Compoftori :
li
del Soggetto
&
cofe
nello acuto ,
quali
quelli tre
&
dtflanti
l'altraper
ra quefie part verrebbeno ad effer difianti l'vna dall'altra per vna Seconda
no diffonan-^a ,
&
ilfiuo
di ci pate-
mot etti ,
ofculetitr
me
onelgraue , o
moderni Mufici
&
ne
principio fipra
rebbe del Modo,foprl quale fondata la compoftione ,o cantilena.!, t quantunque tale auertimento fa bua
feio
il
la parte principale del Soggetto, nell'acuto, ouer nelgrane, l'vna dittante dall'altra
ta
&
7>n tal
St
comefi pu vedere
confequen%a
meommodo
commodate
,
oueramente che l'vna fuffe difante dal Soggetto per vna Quarta,
foci
la
le
& vna
&
e laprncipale,
laqualefino accommodate
le altre difanti
&
et l'altraper
onero
vna
Qum
&
laguida
nel pigliar
di tutte le altre
&
le
voci fi ode
mantiene
compofi a fette voci ; doue il principale So? etto di quelle tre parti , che cantano
che prima al incominciare a cantare
,& nella
tale arte--
cantafero fipra
loro
il
Modo
[opra
in fuga
eh' io per
,
non
il
p affato
quella parte
in
vna
compoftione
T erza
176
r amente di
(ber mio
fcammodare
l'artifcwfo Soggetto
incommodit alh
loro principi]
non fi debbe
altri
contenute fottovna
fi
ideila
mane oli
cantanti.
E T^f V^f
yna
dopo l'altra
pi
NO
fleffo genere
V tifoni
me ne
ofpeae
contenute ne
il
loro eflremi
ouer due
come
Quinte^
il
porre due ,0
<*?<
sma
=^5=?*|^i5Si?S ti?
j3
=:
fl
V nifoni
Ottaue
Quinte.
u-
* $$^-g"-8:
g -fi-R y
conciofiache molto benfapeuano
ti
&per lo acuto
:ma
non fola
le
ilgraue,&per
ne
loro
portiom
me
ti
era
eflremiper ilgraue,
-.per conofcendo,
il
yeroxhe
acuto
lo
infeme
Confinante poje
le parti
ritratter nella
;
diuerfi
in altra
no, che
il porre
oper
dall'altro
denti
tro
&
la perfetta
difendenti
internatio
tra l'yno
harmoma
mouimenti
&
delle
l 'altra, fimili
di
&
&
per tutto
le
non tanto
Modulatiom,
&
alle
yolte yarie
delti Siti
&
Diflanze
il
pro-
giudicandolo
delle Proportioni
delle par-
giudicaro-
luoo-o di grane in
yanati fyno
l'altra,
alcuno internatio
yoci dell'altra
:
ipemoche
le
yoa
di
il
diletto
di quello,
di
di
V tifoni
acuto
&
;
il
&
effer la
il procedere
per
lo
acuto
Ottaua ne
Ot-
quelli iflefii
orane,
per
fono fumili
non cadendo
medefiwo fi potrebbe
li
di
g dll'ydito alquanto pi
quanto yaria
harmoma , ancorach
vna parte,per li
ho detto(ancorache fujjero
dell'anfano , fi pu yedere
interuali canta
il
checonten-
l'altrofuono ,
le
&
diuerfe proportioni
di quella, ch'io
Mouimenti
compoftione
l'Harmo
wfieme ,
me~ano
in tutto
non da
il
La onde f da
della cantilena
mouimenti,
maniera,
acuto
che
^*:^::
conuengono.
fi
che
grane
*tft
&perprv-
,,
Parte
che harmonia,
confinanza
"
V7
&
alia perfettione
ferma
qual perfettione
la
effir
di elafi
Mufica ;
ma fpecie
mai
li
vn
tale,
&
qual differenza,
la
non
in effere li
Indiuidui
ma fi bene
variati
Debbe adun
quanto
&
le
Proportioni :percioche tra loro nonfiritroua nell'ordine naturale due proportioni l'vna immediatamente
do-
po
Natura
l'altra,
1.
1.
1.
ouer amente
miglianti,chefarebbenoleformedidueVnifini;nemenovntalprogreffo
1.
2.
2.
&
2.
4. 8.
2.
Numeri ,
il
altri fi-
quale no e Har
ma Geometrico, nel qualefi contengono leforme di tre Ottaue continone ne menofi ritroua un tale
6. 9. che contiene le forme di due Quinte contittoute Non douemo adunque per alcun modo
borre due Vmfom l'vno dopo l'altro immediatamente, ne due Ottaue , ne due Quinte ; poi che naturalmente
la cagione delie confinanze, che il Numero harmonico , non contiene nelfuoprogref/o , onero ordine natu-
manico,
ordine
4.
-vedere
mezp ; come
le
parti
in tal
nel cap.
I-rima parte fi pu
della
te ragioni
1 5
di triflo,
cio
Confinan-
le
ZS l'vna dopo l'altra,al modo moflrato difopra ma douemo cercare di variar fempre li Suoni, le Confonaze,
gli Interualli;
per tal modo, dalla variet di quefle cofe , verremo a fare vna buona ,
li Mouimenti ,
:
&
&
&
perfetta
buoni precetti di
vn^Arte ,
di
fempre
ri,
maggiormente
triflo,
il
&
pigliando
tiftmo
Compoftore
fferuaffe
Mufci
&
nette fue
alii
quali
abbracciarli
li
buoni coflumi
ma douemo
W>
&
&
delle
maggiori
l'altra, fenza
due minori
ShF
ZXLJJE
-VI
dette Perfette
ma il loro proce-
lo internatio
del
ogni modulatane
peraoclu fin**
Semituono maggiore, nel quale confile tutto il buono della Mufica ;
anco : conciofiache tra
quafi incoronante Et ci nafie
ogni harmonia dura, afpra,
&
ef-
-*-
H~-$-
&
alcun
come qui in
Sesie minori
Sefle maggiori
Terze minori
anco,&
:c:^::
3EZ~
z$z+:
laffan
non fi debbe anco porre due, opi Imperfette confinanze l'vna dopo
:*::*::; ::a::-$:
[empio fi veggono
,&
imitar quelli,
>
3PS=*
&
Confonanze,
mezo come fino due Terze maggiori, due minori, due Sefle
Terze maggiori
lorocom-
nelie
chefa dipnta con var' colodi quello che non farebbe f fuffe dipinta con vn filo colore ; coft l'Vdito
^Antichi pi diligenti,
le ragionigi dette,
accoflarfi a loro,
il
diletta l'Occhio
maggiormente fi diletta,
&
ragione alcuna
pi
contrario
ti
&
loro
le
parti
onero
&
troua la Relatione
harmomcajt come
pi altra vederemo
nare
indente
)
&
'
'
&
dalli
pmfoam. Laqual
mouintenti
coft fi hauera
che fanno
faalmente,
quando
la Sella
come dopo
&
dopo la
l'altra:-
perciochefe bene
o,
il
le
Perfette, tuttauia ciafcuna delle Imperfette fi ritratta effer perfetta nella fua proportwne
dire con -verit, che
H uomo fa
imo
&>
Huomo
pi
di
vn
Et fi come non
che
fi
ima Terza,
il pone due Confinale perfetvna ijleffajfecie l'yna dopo l'altra , cofi maggiormente non douemo porre due imperfette di ima ittef-
te di
Terza ,
puh
la
mi* fioreJi porr la Minore ; oper il contrario; Et quando dopo la Terza wajrviorefi porr la Se-
Jla minore
la
T erza
73
te,
po
fa proportwne : concioftache non fono tanto confonanti, quanto fono le perfette. ben vero, chedue Terze mi
non pojle l'yna dopo l'altra afeendenti infume , onero defeendenti per vn grado , il qualgrado chiamaremo
nelle loro
&
le
&
l'acuta per
le
contrario
vn grado,
tal
modo porremo
ni toccate difopra
, le
K$Z
Effempio
&
chefan
harmomea relatione
due,
delle
:^ZT5
vn
tan
non offeruare
harmomea
Terze
Sa:
Effempio delle Sesie
apfc
le
&\
condmo-
relatione
come
la
il
la
nell'acuto
&
minore
maggiore
&
dipoi la minore,
due Sesie
t'altra minore
&
ci
regole
il
conciofache allora dopo la Terza maggiore far dtbifogno dark la Sefla maggio
la Seja
minore
:*=*=
~*
H
Effempio
oper ilcontrarm
dopo
3dp
di fare,
:^=
-A-
'.
-k-0~
":$:
&
3u
9r
re,
perci-
:+S:
R-i^-*-*-
bene
veggono
qui fonofi
parti far
fi potrannofopportare
viene afare alquanto di variet : concwfa che la parte grane fempre afende, o difende per
Tuono minore,
fla dopo
di tutto quello ,
v^I^T^--^"
chef detto
_^
3Z J:
3T-
=t= ==2
^Aggiungeremo
Pare e.
EE
"3"
i$pm
-5--
etiandio, che
non effendo
ne particele
come fi
di
hh*-
delle loro
:^=^=fra
.* *- -f
lecito
Sc
3e.3::::z:
_-.i.
,,.
-*-*-=
dk&3+\=*=i
^Aggiungeremo
79
detto altroue )
dite
confonan%a perfetta
quando moilrero
il
modo
comporre a pi voci
Quando le parti
in qual
hanno
della cantilena
tra loro
Harmonica reIatione,&
compofltioni
ViAN T I
Harmonica
cio
tra loro
tallora
Ondefi debbefipere ,
vicine,
50
quando le voci
Tritono nelle
il
hanno
&
tallora
che
le
le\parti filano
Non dico pero, che quefla relattone fi riper l'acuto ma dico, chef ntro
trotti tra due figure, onero due parti l'vna lontana dall'altra per il grane
altre fintili
&
3E
acz
Szst
Diapa.fup.
:::
te
==PBE *-
Tritono.
-^- -^M
::^V
:$=
: ft
errore
come
quifi vedeno
:3- y-fr-
::jr. -y-frTritono.
Tritono.
Triton
$:
=
-*- ^
ne
Semidiape. Tritono.
Semidiap,
, le
Semidiapafn
(a
dell'altra
, la
^t
.4-..
Semidiapente
&
cercaremo di fuggire
tale relattone
ogni
mo a due vocv.percioche venera alle purgate orecchie alquanto difafidioxociofia chefilmili internala nofi ritrouano effer collocati tra i numeri fionori, et non fi catanoin alcuno genere,fla qualfii uoglia;ancora chetatami
Et molto mi merauiglio
di cofloro,
difficili
da catare, etfanno
mi
normale, intronarlo per relattone tra dueparti,& tra due modulatiom,che rdirlo
i(le/]o,chefi ode in
offefio
di
vno iflejfo
triflo effetto.
che no fi habbiano pitto [chinato, di far catare in alcuna delle parti delle lor
le
parti
la
fi
diittfo
colpo pi
mi
offiefia
dell'v
cio
le parafi potranno
mutar fra
della par-
te
rane
te orane, fi potrafcendere
feguente
ttllit
delltt
do , non fi vdr
come ne
,,
Terza
la relatione
de
: XTft- -*
7~
__
-A- -
.:>-A-
cantabile
&
cofiper
mo-
-fr-fr:: ::__:
-i
veggono mutati
-2-
le parti di
-S-A-
a~"
V
-fi--
::
$::$::
+
7"Hftt
/e
parti delia
le
pre ; majimamentefe
ben vero, che
^
h~ :=3r
-* zzdt
-44
-~- =
To/f e adunque che
il
lui
vedeffe
voleffi
aflnnvefje,
le,
che
le parti della
&
Confequenza ;
Si debbeper notare
primo ejfempio ;
&
&
lo
fi
come
altroue
vederemo
\^,
%.,
&
tal
fiate la
quando tra
chorda nafie
le
4"3r
cio la
A.
"
'
-L-*
I-
rr
A-^^
:S^ri$$z^ _^ri$:
qui fi
vede
la
alle volte la
accommodati
ifteffa percuf-
&
da
verremo
ci faremo
al
gliori
ragioni det-
quando immediatamente
Buono ; come
nello ejfempio
lecito
la
pi antichi
delli
Semidiapente
ouero
il
-*
-..
esem-
vfare la Semidiapente
hauer anno
nello
.,
come
Nefilamentefar
tali interualli ,
-JfjZz+zz$z 7Z^J1^ZZ"
ti
b^
chorda
Semidiapente in vna
-w~
4y-z::$:
rimojfx
le
fwne ;
effe
^,che
chorda
la
delli
Et tanto
Et bench per
nonftpofja vfare
te
uno
la feguente nafce
come
in fuo
tra que-
trijlo
ne pone
cfidt accidentale
Modo
&
dalfuopropioluo<ro,&poj}o
i""
in quel
di [opra nel
K-I-
-V
&
da vn canto ,
b per accidente Onde
moflrati dijordmi
"'"!"
diatoniche,
lafjata
(3
<& la precedente,
Ja
la
.^
ouero quando
luogo fi pone la
lo inni
mezana chorda ,
!"
come quan-
non incorrere
di
Ma quando la necejit ne
tale diffettofi
per accidente
& da
lf!T]$[;j;;X~;;v;;
&
-gi
queslt figni
ch'io
di quello ordine,
yyscfrfrV
nell'altra
terfbefje volte a far cantra quello precetto ; onde agretto dalla neceftt
do
&
mutar l'vna
nelle compofitioni di
compofittone,
il procedere
H t=
::z=:
che
Tritono
la
Diapen-
poi
cofit
Parte
+-*
iSr
-> -*
&
iz$:
dalla
auertire
&
la detta
che
relati nelle
Cap.
tionidipi voci.
/ debbeper
fegueme
Semtdtapente -viene
a temperarci di maniera , che non fa triflo effetto, anzi buono ; comefproua con la effertenza .
moflrate Relationi ,
le
compofi-
51.
li
Tritoni \
le
Semidiapenti ,
Semi-
le
aia
da
&
di
nella
odeno folamente due parti , che cantano infume ,fienza effer tramenate da alcun 'nitro fiono , Le
fi
quali fino maggiormente comprefe dalfin
, che non fono tre , ouer quattro parti . La onde tra le due douefi
mo variare quanto paterno l'harmonia ,
offeruare di non porre colali relationi , cofa che fi pufarefenza
quale
&
diffculta
alcuna
ma nelle compofitwni di pi yoci, parmi che talrifpetto nonfta tanto necejjario; fi per che
nonfi potrebbe fempre offeruare(come ho detto dtfipra)cotal ri/petto, f non con grande incommodo i come
eziandio per che la variet conftfle non filo nella mutatione delle confinante ;ma etiandto delle harmonte, et
de i luoghi
; il
fi come alle
tre fino
buone &falut:fere
da se fino mortifere
te
cofi
voltefi trouano molte cof , che da perse fino trtfe igr noctue
ancora
cof
&
Muftca;
&
Mediane
ili
io
dico : percioche;
&
cofe , fenz*
altri
al-
Elettuan,che
dubbio danno
falli-
lettatane ma accompagnati con altri fanno mirabili effetti. Parmi adunque che altra confiideratmne douemo hauer di loro,quando fi vogliono vfare firnpltci, di quello chefacemo,volendoli vfare accampanati: con
:
ciofia
che
variet delharmonia in finali accopapiameti non confifle folamete netta variet delle cofonan
la
%e , chefi trotta tra due parti : ma nella variet anco delle harmonte , la quale confifle netta pfittone di vna
chorda mezana , che fi pone tra, la Quinta nella compofitione ; ouero confifle nella pofitwue della chorda,che
fa la Terza , ouer la Decima fopra lapartegraue
della cantilena
&
tale
pende tutta
Harmonte : cociofiache
&
effa
fuom
& fempre
,
cio fitto
&
l'harmo
ouero fono
di quefle
Harmonte
Replicate
efjendo che ol
ouer fuori de
loro eftre-
diuerfi.
fi
vn
altra forma ,
differenti di proportione
mag
quelli
,-
&
medtatione ^Arithmetica
cafi
delle
certi
Ter-
alle
gra ; &> quandofi pone nella parte acuta, fa meflaipi modo che dalla pofitione diuerfi delle Terze, chef
fi
pongono nel Contrapunto tra gli eilremi
della
Quinta, ouero
fi
pongono fopra
la
Oltana ,nafie
la variet del-
l'harmonia Se adunque noi vorremo variar l'harmonia,& offeruare pi che pu la Regola pofla difopra
fi
nel Cap. 1 ^.(ancora che nelle compofittioni di pi voci non Ita tanto neceffaria, quanto in quelle di due voci)
.
le
Terze differenti
in quefla m.fntera
la
Terza mag
ca;La
T erza
i8
ca
quando Jl haueffe
vna
parole
alcun
il
rifretto
cun propofito. Io non dico giacche' l Compoftore non pojja porre due diuifoni lAnthmetiche
tra
ma dico, che non dee continouare tn taldmifione lungo tempo ; perche farebbe
conico.
nelle
il
fi ano fatte
locate fecondo
[noi
oradi,&
tocca
quando tra
due parti,chefanno
le
il
fio
vltimofue,&f
yn grado,
tali afeefe
ottimo
effetto.
&
difcefe,ptto cafeare
il
Tritono
o la
l'altra
mafimamente
&
b,
il
&
%; meramente quando concorrere tu fola di quefli fegm follmente, -non ci douemo per niente fchiuare :
percwche efjendo due mediatimi harmomche fauno buono effetto, come manifijlo: ancora che uonfauo Tail
riate.
Et
di ci
nanxe poje
lit
alcuno non fi debbe marauigliare : percwche quando yorra con diligenza effaminare
^Arahmetico ,otter fi
collocate fuori de
lor luoghi
naturali.Per
il
dell'
harmonw.cocwfa che
&
le fue parti
le
confo-
proportiona L
uengono ad effer
afimiglia, alla
i 5
.della
&
le parti di
fec'odo l'ordine,
Har
che tengono i
Numerifattori nel
detto
baftanzaper ho-
Tna parola .
iftefia
dopo
l'vna
l'altra
Cap. 32.
in proportione,che
&
rij
x
:|_
la
Toce grane
--$-
* -*r-r-
::
--
de difopra:rnafi bene
tunque
le
~r~$~"
T*
--!_
li
&
il
mutare, cambiare
tali
Percwche nel
alcunayariet
di
grane,
di acuto.
Nonji vden-
ma,pofle
flefje
difendendo,
&
il
luogo dell'altra,
Et quan-
&
loro fuoni
vdire qualche variet, quando la parte che era nelgrane,fi vdiffe pi nelloacuto,
condo
le
:&per
contrario
dalgraue
chef poteffe
il
era
t~
..
di
&
le
loro
ancora
quella che
propoftto,mafi bene ad vii certo mod;come fi pu comprendere dalfottopoflo effempw, che quando
ueceffariamente
le
modulatwm
di ciafcuna
verebbeno ad
effere
vmfone
Che
arce
* * v
->--*-
&-
....
-.
A
V
A
V
A
V
J*
A
V
_j
3l_
;.
concedeno.
fi
&
ddettemle
La onde ojferuando
nojlri
le
confinanze
bello
li
in propofito;
porremo ne
35.
Cap.
effer
Contrapunti
le
la
commodo,
&
ragionatole,
Quinta:oper
il
di quefle la
merla minore.Similmente potremo porre dopo la Terza lo Ejfachordo,& dopo quefta quella;come
meglio
variando fempre
le
confonanze
>"
come
quifi vede
la
Terza maggiore,
torner
'^Ex+S =+^=^^$3
Soggetto
g^^p^=^=g==^3r^z=3^3C3=g:
Ofjruandoper, che
&
dilettetele
ouero per
c
ritrattino
il
porre la imperfetta
Cap.
contrario.
r;
1 5
is!
della
Prima parte ;
ejjtre
crederete bene
nuto
nelle
ci
&
come
cotali
le
da
cotinouare
il
beno etiandio aggiunto dijficult. Et veramente farebbe flato quafi imponibile , che
hauejfero hauuto in s
harmonia .
&
di
accommo
punxx
i84
punti
la
erza
Quinta porre
la
Terzj,o
onero per
il
contrario;fi
alter
la SeJa,ouero le Replicate ;
+7
~A_
Ir +-*. >&.
A" ^ A_
A-
-V-
"
a
_-A.
A B
"*
JL
-St
-E5---
Soggetto
.A
^r
*= -*- -*- -*
--
sa;
:A
jjti
1__
-4-
Jmperoche da
tal variet
le
parti della cantilena fiano cantabili, cio che cantino bene, accioche
habbiamo
harmome
ticontrarij.
I detto
etiandm
di /pra,
delli
le parti
topiufipuoted'che non far fuori delle offeruanxe degli ^Antich)che quando la parte fi-
pra laqualefi fa
il
il
da;& cofi per il contrario, afendendo queio, quella difcenda ; ancora che non far
re,
alle yolte
noi ofjtruaremo,che
quando l'yna
-*~*
-*> :V-3
:*z*
le parti
err-
ho detto) afcenda
delle parii{come
^:=z:^:
Soggetto
=3=srz
zjS=$=$=.
In qual maniera
le parti della
=Sl
^zzX
Cap.
dere,o difeendere.
On da credere (
&
tal
Regola)che ellafa
modo fatale,
rebbe
con harmonia
neceffma,che nonfipofja
la fopradttta
in tal
uaroji
que
alle yoltefare il
(ir eleganza ,
&
l'yfo
infume
ti procedere
ilche
molto lodeuole
in
&
le-
del cantare
non potrebbe
tu Cupofttore ;
mudo che altroue Tederemo. Offeruando adundi fare, che le parti della
compofitione afeendino,
o difenduto infume, allora cercaremo di replicare i loro mouimeti, che non habbiano a generare all'ydito trifio effetto
Onde quando fi yorr porre due Confinante perfette l'yna dopo l'altra , auertiremo che'lf proceda
Parte.
18 )
ceda dall'yna all'altra in cotal modo; che mouendofi fona per mouimento feparato, l'altrafi muoua con mouimento congiunto :peroche allora fi potr paffare dalla maggiore alla minore ;fi come dalla Ottaua alla
Quinta;
&
pojo effempio fi
4%=
alla
le
auertimento
dalli
tali
Ma perche quede
ritrouaffero in
tra loro
cofa lodeuoie
&
la moltitudine
chef oda ne
nellt
allora la diuerfit de
che
cofe
afi.end.ino
ne
toc:
contrapunti a due
concwfia che dal fentimento fono maggiormente comprefi ,di quello che farebbeno ,fe
le parti
dalfitto-
quando
come
3E
te
pu comprendere,
tali
mouimenti
altri fimili
mouimenti fi
che farebbeno
mnuimenti
Ne
anco
loro
imo rado ; ouer amente due parti che afiendino,o difeendino infume ber
mouimenti feparati ,
detti
cio
per
fonanxa contenuta da yna proportione maggiore ,fia perfetta , onero imperfetta , ad yna chefegue , che fa
dalla Decima alla Ottaua : percioche fempre dar qualche noia
perfetta ; come dalla Terza, ali'V tifano,
&
alle
purgate orecchie
feendino infume
come
'1-
Ne anco torna bene il porre la Seda auanti la Quinta , quando le parti afeendino, o di-
ancora che
"A-l"
"'
::$
'
:|r*--r*
lima fi
l'altra
s:
~
A
V
l-V*
^A-
* "aA
^A
A
A V
A A 9
V
j.
& * &
:=3e::::
+1C
3r
jt
Ma quantofiano
prati quegli
mamfeja: percioche
la
3JE
mouimenti
natura odia
SS
le
il
^ *+
all'ydito , la efperienza
cofe
fenza proportione
maefra
:3~:
delle cofe
il porre
&
fi
ce lo
fi diletta di quelle ;
yna minore, che fa perfetta ; quando le parti appenderanno ; delle quali l'yna,cio l'ayna ci
cuta afeendiper mouimento congiunto, g^ lagraueper mouimento feparato . Sta anche bene,che da
finanza imperfetta minore fi yada ad yna perfetta maggiore, afeendendo la panegrane per mouimento con
gmnto,& l'acutager mouimento feparato ; ouero afeendendo l'acuta per mouimento congiunto,
&
<A
lagraue
per
Terza
86
il
&
tal
mouimento
fa di yn Semituono
le
maggiora
Si
come
nello
rir-xiiit
h:j2e:
ifcsc
-*-
*=T-
>
conceff) etandio
"* :i3t:
3r
Mommento congiunto ,
ejfempiofottopoflofi yede
li
'
il
-venire dalla
-3::
Confonanxa perfetta
di effe faccia
il
z$:
outr
di-,
di
mao nor proporiione della perfetta E lecito etandio porre due confonanxe l'yna dopo l'altra } cht faccino
tra due parti il mommento feparato ; pur che l'una di effe fi muoua per yno Semiditono ; come quifi yede ,
.
:3C ^3?.
^r
..
-^..
:-
-^
* ^: :$=:
3(E
r*~
$^3
:i_::_
quando
la
za alla Quinta
oueroper
re in cotal
*=
modo
il
&
l'acuta per
yna Terza
come
>
A
V
Mouimeti yeloci^da
verfi ilpratte
che poffanofir
tali
Terzji
&
&
Ter-
di loro faceffe
Ma lo afcendere dalla
mamfefa .
difcendi-
fi yiene dalla
la ej~perienza ce lo
le parti
A
9
tr
le
il
il
mo-
procede
Quinta al
,V
la fnraue
6
V
Ditono fi concede;percioche
yano
&
alquanto ajfro
TV
yna Terza,
-*-
!3t
Si puh ancora con mouimenti fpardti porre due parti neUi Contrapunti
no
3t:
-*-
le
et q[o peraoche
procedeno verfo
la tardit delli
mx
acutofinde fi generano,
l'
tutti
li
mommm& paffaggi,
la ragione particolareima di
Regola generale
cwfa.
di cono-
fere
^
.
Parte
fiere
Regole ,
yoranno effercitare
fi
feparati
pitolo
O P RkA"
dtfiendeno
non molto
ma
fi allontani dall'altra
le
mouimenti
come fono
z -*-
>
Conciofia che
tali
mare
&proportionaregli mterualli,
l'altra
per ~vno
effetti ,
S-
&
li
che
ci nafee
&
detto )
&
l'altra per
li
come fino
quelli ,
li
Moui-
tale vicinit
di
che
le parti ,
efjndo
me-
debiti
lui
ragionale
.Et quantunque quette dijlan%e dasnon fiano diffonanti , generano nondimeno (come ho
vn non so che
%e , accioche
da commendare
*=*=%
altro propofito
-*
ti ,
l'v-
difficili
%a dubbio pi cantabili ,
&
&
come quando
di
14
cio
feparati ;fi
Quinta,
quelli ,
di
4
3:-
& Mouimeti
3T.
tst
-*-
le i>oci,
&
:$::=
->-
-$-
in diuerfe parti
:::
r+-*~
fi-
quando fi muoueno
etiandto
con Salti,
&
Ca-
era le
57.
afeendeno infeme
la qual cognitione
18
di fritto all'vdito ,
dolci ,fonori
harmomofi ,
&
pieni di ogni
buona melodia.
Cap.
vn'altra
REBENO
5 8.
li
difordini
&
per
il
contrario
dalla
alli
mouimenti
diflanti
cofe
, i
ma anco neceffarie
tutti quelli,
dt
quali poteuano
Quando fi procedeua da
cofi
come dall'Vmfi-
da quefla
alla
Otta-
kA
tvfi
delle
buone
T erza
88
buone harmonie,
&
condurre a perfettione
le
opere loro
naturalmente da molti
lequali
nonfolamente l'arte, o
anco intendere
in cotal
le
fa veramente la pi vicina
auertire
maggiore , come a
oltra
vederemo
trarij
mouimenti ;
e pi lontana
) le
minore : percioche a
fi
lei pi
vicina
Et ci douemo
&
Seda alla
lei
pi propinqua.
&
non
la
alla
&
come pi
&
l'altra afcendeffe ,
quale firn
la
Ottaua,tal Se-
do una
Scienza ricerca:
la
l'altra afcende,
mafimamente quan-
muoue col mouimento congiunto Quando poi dalla Terza vorremo venire alla Ottauaja Terza debbe
effer la
feparato
Ma quando dalla
Terza fa
quando l'una di
effe
le
Ottaua,&
maggiore
la
minore. Et fa
la
& vna
Mouimenti
quale non
pi vicina
le
le
mafimamente
congiunti contrarij
l'altra fimilmente
che
Mouimento
minore ,
oueramente
dibifogno
con
l'altra
delle parti
non
Terza vorremo
ma pi lontana
Terza vorremo venire all'Vmfono (ancora che nonfiapojlo nel numero delle confonanzef non in quanto il loro principio ) la Terza farfempre minore ; come pi vicina : ma bifogna che le parti fi muouino per
la
Contrarij
mouimenti,& che tali mouimenti ftano congiunti : percioche quando le parti afiendefjero infeme,
&
l'altra
&
nane
perfetta
che faranno
le
ci dico ,
efja
della confi-
fi
vede ne
A
V
-\tS
a"
T ^6V *>
v
Ai
<\
" A \
A $
v A.
V
v V
v
+"*
n:~$
>
5
-^ *T
"V
A
A A
"
V
ir* * "V^ at -*:$: *--A --* ++ iHar * *"*
-A--A
V
ralmente
che
li
*1
$-
deratione
le
parti,fiano regolatifecondo
il
modo mojrato
Io dico dalla Perfetta alla Imperfetta per quefa ragione: percioche ciafcuna cofa defidera natula fra perfettione
&
col migliore
&piu
breue
mo-
La onde ciaqual perfettione , in quefo venere ,fi attribuire alle Confonanze perfette
imperfettione;
ma non
alla
fcuna cofa facilmente ( come ad ogn'vno amfeflo)daUa perfettione pu paffare
roumarla
Di
modiflruggerla
,
per il contrario : percioche cofa pi facile fare vna cofa , che non
do , che
ptiote
la
&
&
contro,
do che aitando fi operaffe altramente di quelloche ho detto , farebbe vno operare cantra l'ordine ,
quanto
della
perfettione
pifi
tanto
pi
participano
che
le
Imperfette
,
la natura delle cofe : Concwfia
Mi
potrebaccoftano alla loro vicina Perfetta;^ fi rendeno etiandio all'udito tanto pi dolci, &pifiaui .
Ottaua
come e
alla
Quinta
che
non
vicina
alla
,
;
maggiore
pi
Seja
la
be hora alcuno dire ; Se
la
la
Ottaua,che auanti
la
douemo
Parte.
douemo andare
dalla
Confinane
189
ila m.iv giare fia pi vicina alla Quinta,che alla Ottaua;per qttejlo non vero, che la
Minore nonfiapi vi
dna alia Quinta della Maggiore. Onde douemo fapere,che effenio tra le Perfette ,la Ottaua maggior della
Quinta;& tra le Sejle la maggiore di maggior quantita\che non la minore ;douemo accopagnare la maggiore delle Perfette con la
mite confenfo.
&
vna cofa ad vn'altra,&fin%a moltafatica; quando tra loro fi ritroua fila Sefla minare-.percioche
la
maggiore
lei
lei,
ha tale con-
fnfo,& a leipiupropinqua.Ne so veder ragione alcuna, che dimoflri, che ad vna cofa,alla quale f habbia
(lamente vn njpettoje le conuenga due cofe diuerfe& quafi contrarie ;Et parmi, che vfandole ad altro mo
do , farebbe fare , come fi quel Medico
non
la
&
minore;
autorit,^ con
lo
termini
&
5
1
&al
con
anco per-
&
cottene la firma
di (pra;
jj
medicina
nell'ordine naturale de
che col
6,
ifleffa\
fuccedeil
vna
deremo pi oltra
il
il
6.
l'altra
5.
la det-
3 ,
non fi muour.Oueramente f
che pro-
noi porre-
mo lo ijeffo ordine tra io. 6. 1 quafi nel modo,che procedeno due parti, delle quali [vnafi parti dal
graue,& vada verfo l'acutojprocedendo per vn Semiditono,& perutene alla Ottaua;
l'altranonfi muo
.
&
tu
tra
il
l'altra per
fopr a
il
il
&
il
15
9 , che contengono la forma della Sefla maggiore,
come due parti , l'vna delle quali afcendipervn Tuono maggiore,
9,& aggiungendo
dicali tra
la
16 et l'%,
il
16 fitto' 1
in qflo ordine
1 5 ,
naturale
6.
.9.8.
1 5
delliftoi
tale
lo
termini ra
ordme,che dalla
maifi po-
tr procedere dalla Sefla minore alla Quinta,f no con l'aiuto del Semituono;St come fi pu copy edere da qfi
quattro termini
45.
&
$0,
del Semituono
tra
15
&
&
quella del
Tuono
tra i quali
&
detti
ali'acuto,o per
il
contrario;^
&
l'altra pofla
nel
Quinta tra
nell'ordine naturale de
della
Et quelle ragioni,
ch'io
&
la
nell'or-
Ottaua, fi
Quinta,& alle altre Confinante ancor adequali Uff per breuit Ecci
vn altra ragione ancor a,per dimoflrare cotalcofa , che di due Confinante Imperfette propofle,fiano qual fi
iflefjo
maggiore ha pi
anxi
maggiormente defidera di
laquale
nore
il
la
&
fio fintile ,la Sefla maggiore ,per hauer pi perfezione della mi-
auicinarfi alla Ottaua, la quale per fua natura pi perfetta della Quinta;
ho detto
&
la Sefla
minore, come
parte fi voglia,fiagraue,o acuta,appetifce quella,chepiu confirme alla fua natura,che la Quinta. Quefla
tfieffa
tlquale vuole
mai
00giare
erza
190
maggiore fa, di venire
natura
t ale Lt
alla
Ottaua;&
ilpropio delk
di queje
nelle
potremo
dire
non pofjonofarbuo.no
tali
in altra
natura loro
effetto
diletti
vfano
di
Mufca, magli
Et
forf
che
il
lle di fopra,che ci
la
minore
alla
commodo
al
effreffo.
Et per
Compoftore dipaffar
alle
cor.iftgiare
volte
commodo
di
&
dalla minore,
t* =
Queflo
vltimamente da notare,che
maggiore verranno
&
&
za
l'altro
auicma alla
perfettione
vna
quello,
alla
che
effe fi
&
dell'altra
Non
Onde
Infogna auertire,
alla
Im-
ilSe-r
Chroma-
alla
ad vn
dall' vna,
l'altra
Sefla
:&cofi
altra confonanza.
X=
43::
3=*5
*z* 3l j
chef
detto delle
Terza, che fa
confinanza, che pi fi
che non fa la
&
di dire,
*--
Canzoniicome
Cadenze : percioche in
confonanze
maggiore
->
altre fimih
oo-m co-
dalla Sefla
alla
-+ ir
*
^* i
*-
iiirisditione in
procedere dalla
Terza maggiore,
Contra-
da quefoprefe ardir
nelle
la.
Natura dell'vna,
delle predette
dalli
ha
natura,
vera con
almeno ima delle parti fi muoua con alcuno mauimento, nel qualefa
Quinta
la loro
effer
torna fempre
alla
ck
lecito
li
ma? giore
detto Franchino
al miogiuditioparmi
&
[aquale
<&
idioti,
adunque
tnclwatione
far adunque
&
fi
la
natura
tal
mano,& venire allo effempio promeffo: concwfa che migliore effettofanno pofe ne
ejperienxa in
lo
Minore fa, d
chefempre habbiano
della cantilena
Buona.
difenderanno infeme;
<*-
:z*z:
-*~HMigliore.
Terza minore ;
effaminare in quefli
due
z3lz$z+:
In
Parte.
In qual maniera
fi
Cantilena.
OLSERO
li
vna
coftf ttttnbmfce
maggior perfettione
delle
trattare
191
nelle
Confonanxe ,
&
di quello
nonfipoteua ri-
^Ancora
che quefla regola da alcuni di poco giuditio fa [lata poco offeruata.Se adunque noi def deriamo difruire tut-
moflati iflituton,& ofjeruatori delle buone regole squando haueremo da concludere alcuno de i
terminaremo per ima delle nominate Confonanxe: percioche fono le pi perfette di tutte
ti quelli, che fi
noflri Cotrapttntijo
le altre
Quefta Regola veramentefu molto bene idituita : conciofa che f cantilene fimffero altramente
orecchie degli
&
affettano in
che
efijendofii
attribuito ilguditio
cantilena,ciofie
remo
fufifie
nella
che
vn
altro
fi fa,
di
&
Orationefi riduce
altramente,
UHarmonia, che nafee da let,fia del Primo, onero del Terzo, o di altro Modo fi come vede-
lapropia chorda finale del Modo fiufifie poi la grane, ouer la acuta ;
propia,vn
, le
&
volefifie ,
che non la
Modo per vraltro;<& cofififarebbe giuditwfalfo: ilche veramente aiterebbe, quando detti Con-
co(fci!meie,qual chorda
potefifie giudicare
non fi faprebbe
allora
chef
afta,
&
le
ella farebbe.
g'ademente necefifarie a ciafcuno, che defider di comporre correttamente ogni cantilena.La onde ciafeunof
sforzer di porle
honore
in
vfo
Ma queflofa detto a
fiitfifiicienxa
intorno
le
Redole
efifientiali
di
&
principalmente acquiftare
comporre
li
Contrapunti fiemplici di
& necefifiarie
a quefle com-
fare
li
voci,chiamatiaNotacontranot3.
ER
li
Cap. 40.
da
Diminuiti,
pi leggieri;accioche
il
Lettore pifacilmente
renda
docile;
&
fi.
ritrattato
cofie
buoni fcrittori,
&
No-
com-
compofitori
dalie-cofie
Primiera-
z 6. fa dibifgno di ritrattar
il
vn Te-
da
ejfiere dififionante
quelle la
Cap. iS.di
&
dal principio,
tutte l'altre
itoci
So* getto della Compofitione,cio del Contrapunto Dipoi bicon ogni diligenza,^ vedere fitto qual Modo fa compojlo , per poter fare le Cadenze a i
figna efifiaminarlo
li
&
dal
almodo
dt
dar principio
alla cantilena;
Onde
Terza
192
Onde porremo la prima figura , nota del Contrapunto lontana dalli prima delSov
C.nfilano diflanti per ima delle Confinanze perfette. Fatto queflo accompagnaremo
Contrapunto con
la
la,fa Perfetta,ouero Imperfetta ; pur che ella fa dmerft dalla prima, acci nonfifacejfe cantra
Cap.z$
che
di
le para della
grande
Cap. 17.
con
la
cantdenajliano pi
nteruallo
-vnte,
&
accioclie le parti
dall'altra
&
&
di ffiecie
chorde,o luoghi
le
il contrario
cofiper
le
ma etiandio la
di fopra nel
defimo faremo della quartafigura del Contrapunto con la quarta del So*
delle altre per ordine sfino
cretto
mommenti
&
accompagnarla
confonanza , accom-
la
73 3.
Cap.
&
l'altra
Regole date
che
Si potr dipoi, fatto queflo, Venire alla terza figura/) nata del Cor/trapunto
fifla,&
quello,
8 sfacendo,
quinta
cafi della
ouero
34.2/ me,
della
Ma fopra ogn altra cofafi debbe cercare, che la parte del Contrapunto fia -variata, nonjolamente per diuerfi
mouimemi, toccando
diuerfi
bene,
&
Onde
congiunti
chorde,&
che fi
delle
di ciafcuna
diflanze
diuenter in tempo
folamente
la
'orette
{come Tederemo)
lo
rende
co/e
confonanza
, cio
li
al Contrapunto diminuito
invetrilo \
cretto
delle
&
tutto fi de fare
ciafcuno
nell'acuto,
Et fopra
mouim enti
Sog
Soggetto
di pi
tu buono ,
fugando
,
altri
alle
&
do-
&
dotto Compofitore
modo che fi ha da tenere, nelfar la parte del Contrapunto fopra Tn Sog vetta :
di fopra
dibifiovno, che'l
ma
Compofitore
co! fuo intelletto cani la parte del Contrapunta, operando con guidato , allo acqutflo del quale yagltonopoco le
Revole,&
quefo
b Precetti
di ci prenda
alcuno maraviglia
[ignare alcuna yArte,o Scienza fanofimpre propoflo l'Vntuerfale;eJJendo che la Scienza non de
li
che la Hiflona
Vt iam nunc
Tnmerfale dell'ordine
Pleraq; differat ,
in
&
erit
e*r
Venus , aut
&
dell'arte
da Quintiliano, da Horatio,
<&
&
Oratoda
di
onde dice;
ego fallar,
dici
Troia,&
la
Nauigatione
il
dottifitmo Virgilio
maejl farebbe
riufeit tifilo
Poeti,
&
quali accommodano
le
lui ,cheJiano
li
ofauola
li
accommoda
&
lo
teo-nano inpropofito
le figure,
&
te
che
yna
con maggior
alla prefentia di
&
di
Poema, fi
altri
comefi pu comprendereste battendo prefo yn Soggetto determinato , che era difcriuere la Romita ,
Incendio
tn-
Panico
effendo
Cofi fogliano
poefia
muta ;
. ..
Parte.
do, che in
buono
vno
effetto,
altro
&
; cio
19
tileffa in infinite
infiniti Pittori
&
mo
no tutti haueranno hauuto yno ileffofne, cio di raprefentare le dette hi/ione . Et nonflAmente queslofi ye
defatto da diuerfi Pittorijn yno iileffofoggetto-.ma etiandio da yn [io,
adunquefare etiandio
&
il
Mufico ;
cio cercare di
il quale
Contrapunto pifonoro,
&
meglio ordinato
Modo,fopra
nell'arte del
Contrapunto diminuito
, lo
li
torner pi
laffer
da yn can
Con trapunto
Tutte qnefle
il
cofe
luogo propio
cio che l
ilquale defe-
di tutto quello ,
luoghi
Ma accioche
:s~S.
Contrapunto fo
che
commodo Et cifar,quan
ricerchi
potranno
&
&
(i
la,
ilfio
Periodo nelle parole, ouiro Oratione non far terminato: Conciofia che debbe fem-
il
il
dipinger
variarfempre
&
&
hora nelgrane
moflrer altroue ;
; t
^S^S^i:^:^
SOGCETTO.
i3e:-:j:j:3::^:
^^y^S^=S^fX==L^
z^zn^Sii^a:
pM-fr
V^,
$~&v
,
*
Effe
diffcile di
quello, che
non
, tifare il
fonanxafolamente,
&
diminuito ;
nd primo
&
dibifogno,che ogni
?*
il
ti ,
&
facili
da cantare
cofi
Soggetto fi voleffe
che
194
Terza
li
San
,&
e-T*
le
per
la
; il
primo de
-utili,
ro delle confonanze
l'udito,
come fono
le
&
dio intorno
atti
cofi)
per
la
s'imparano
%e
della
Mufica
;
Et
&
l<
^Arti
;
come
&
col
molte altrefmili
di
di
buono,
&
me%o
come
della
etianr
della Rhetori-
l'hanno ( dir
di bello ,
&
le
altre Scien[-
kAiizi farebbe cofa ( al miogiuditto) molto biafmeuole, che ellafuffe difordmata, <&>fen%a alcuna rego
le
Proportiom
&
Poefa,
ci
numeima certa fimiglianza, che hanno con IVmfono , non fono cefi -vaghe al-
regolato nonfolo
Numeri,
ca sfimilmente
quejleper
altre
le
per la bellezza
molto (pefjo
puote
fi
li
dito
) confi-
Grammatico,
fuono, cio
il
il
Rhetore,
&
Sciente ,
&
le
&
il
littera islefja in
ben regolate
La onde
vn
ima claufula di yna Oratione genera
la
continouatione di
,
&
ydire, che
li
Greci chiamano
Ofortunatam natam me
Romam
Mam
per
ge
O,
&
in altri luoghi
li
comlufo,che non
re, di
trifo fuono,
&
Mufico degno
di buono.
di
tutti cofloro di
<&
di parlare;
che
di tnfo ,
le
orecchie
ynfimi
maggiormete
il
Et yeramete allora
il
il
dalle fue
cofi
quadofufferopoile fibra
li
Mufico auerti
yn
Vni
altra cfonanxa;mafiimamete
mo-
com
luifmili difordim molto fpeffo, et fenza alcun propofto.il che auerebbe allora, quadofacefje vdire molti
foni,
nel
omni officio;che
li
componimenti : conciofachefe
lecito,
il
mouimetifiep arati ;
Le qua
quanto fa-
di fa.no giudttio
^=?5?^S5S5SS?===S?5i55~
Soggetto,
3r
JUUJt3k\:
M~
-fc _*
35
Contrapunto
-+
z$zz$:zzzzzzz
$Z+Z*ZZZZZZ3L
*r
3
lo non
,,
Parte.
dico per che non fi debbino adoperare ;mtt dico,che
Jo non
195-
& commoda
&
elegante procedere
un
con
&
da alcune
altre
commodo
: percioche quejo (
confonanxe ;
bello,
&
&
le
li
fi
quali,&
fi
come
di
Contrapunti femplici
Semplicefi componeua
il
nelli
di
quando
li
torner
pofsino vfar
il Contrapunto
chefacemmo
delle
un bel
42.
Cap.
Dtfanxe
che l'Vmfono
due voci,
cio
lcDiiTonanze.
ViAN DO
modulatane,
Et perche fi poneuano
in efit
il
, il
il
Si
allora
Soggetto, fecodo
[blamente figure e-
modo che;
il Diminuito far
capace nonfolamente
come yederemo ;
le
delle
Confonanxe
&
ci per accidente
con propofito,& con ragione ; acci nonfeguit confufione Jaquale f benefi debbe fchiuare in ogni cofi, fi deb
he yietare fommamente nella Mufica ^Adunque fi debbe allenire, che fi come ne
.
Contrapunti fempltci
ma
Jrati difpra,fi poneua ogni figura del Soggetto corrijbondente ad y 'altra figura contenuta nella parte del
contrapunto;cofi horafopra qualunq; figura di tal Sago-etto far lecito porre quante,
iio
&
alpropofito ;pur che quelle, che fi pongono nella parte del Contrapunto, fiano equiualenti a quelle, che fono
Onde fopra ogni Semibreue contenuta nel Soggetto,potremo porre due Minime, oSemimiuime,& cofi yna Mimma
due Semimtnime,et altre fintili, come torner meglio ; co
queflo ordine per, che ponendo due Minime nella parte del Con trapunto fopra yna Semibreue della parte del
nella parte del Soggetto,
&
Uer quattro
Soggetto,ciafcuna di lorofiano con fona nti : percioche quefle due parti della Semibreue fono confiderategran
rifletto della
delle
fi
offeruer,che quelle
due modi,
&
rio
quali fono
le altre poi
( fi come
la
Seconda,^-
la
la
et fopra il
Prima ,
Quartayio
&
la
neceffano,
Mouimenti feparati,
ta,cioe la
nelleuare;
le
ilo ch'io ho detto, fi debbe intendere, quando la parte del Contrapunto procede per
&
chefiano
in
yna minima,
Mouimenti congiuntv.per-
cioche fe'lfi poneffe altramente, ciafeuno potrebbe dafefeffo conofeere, quanto fuffe grato da vdire.Et bench
la
Minima
cipio della
punti
&
&
due minime
ti
&
ma ilfecondo modo fi pu
come
&
punto
go la Semibreue femplice,
ne la
di
l'altra diffonante
pur che
la
uero yerfo l'acuto per molti gradi continouati fenxa alcun mouimentofep arato
dere incominciafje nel principio del contrapunto
porre non
la
anxi (fuori
Semibreue col
di tal cafo )
&
l'altra
nel
.. .
196
Terza
=f
S^St^tSar^^H^^
33. ^^^^^^^^s:M
So GG
T T
O.
m l
Mx:fc:;
5*
Hjrrr
r.rz-5
::
T5"
ZVmwo
effempio nell'acuto
zfimffiilf
$<
laure
Contrapunto diminuito
me la ejperienxa ce In manifefla
allora
le
Ma quando
il
che f bene
diminuito,
il
f J: ffiffcf
ma
nel
cio
Dna parte
kg giadna
di
Canto figurato
in tal modo
>
infume ,
f aure di al-
quanto pi -valore, che quelle, che fono contenute nel Soggetto percioche fa dibifogno, chef oda almeno vna
parte ,chefaccia moumiento, fi nel battere, come anco nel Iettar la Battuta Quando adunque tra molte Mi:
nime f ne
rttrouaffe
,&
l'altra di
due figure
cia.
fejla
3V
j3I
non biffano
i>dire cofa
alcuna
che dijbiac-
come mamfeflo a
tutti coloro,
*- ^-&&
4-SOCGETTO.
lecito,
&
mam
^???I?=?5=z?=?=r
aOTjEBSB
Primo
effempio nell'acuto
lllgilggligsgiiiiill
Secondo effempio nel grane
ifiiiliSiiiiiiiSlii
Parte
'97
battuta,& lafecoda
leuar la
nel
battere;^
la
prima parte
quando [ara
la feconda
minima di
Se-
tetper
effer
da
lo
&
la pnte:per cloche
per
lei percoffo,&
muoue: laonde
la
da
lei
la
Voce
comprendere ptenamen-*
in effa
la poffa
, et
che ha-
yn mouimento pi gagliardo di
un'altra yoceforte
che fi muoue da
Ut f pure il Senfo da qualche parte offefo; dipoi ragguagliato per tal maniera dalla Confonanf nepxffa.
7g,che fuccede fenxa alcun mezo;che non folamente tal Diffoiianxa non li dijjiiace ; ma grandemente in lei
fi compiace: perche con
delftto
maggior dolcezj^f,
& maggior
la
effer
Dtffonanxaftr pojla
Jla
yicina;la fecondatici
na Similmente fi potrebbe
.
S7" della
comparatwne
la parte della [incapa, debba JemOnde potr effere ytile qttefa Regala, che Quando la
Et quefa forf
la
lei
ciuiene,
come
le
effa
Sincopa far p-
dtlla
le pi
vici-
la
Decima;comefiptt yedere
y-
2
n^~^^~~^^-^^^^^^^^^-w-
SOCCETTO
IPlilfliiiiiiiilililil
Primo
effempio nell'acuto.
iiSiilliliiii^ii
f|il^i|ili|lfglgiji;ii^ii;
Secondo effempio nelgraue.
:&
iipliliii^SmplS
Si potr anco
alle
yolte(come coflumano
di fare
il
mouimento
di
ci
li
buoni Mufici,
quando
le
congiunti
Vfaremo
k
Ift
etiandio
Quarta
'9
Terza
Sii
-^- fr-
T~
=*=::
A*
wf^o
SJd </cw/
&
Semidiapane,
/.t
-u
I3C*-*r*- :i-:ix-;5
fa buono
_t_
f iiil
H-
da che tra
le parti
effetto
dopo
Terzg
po-
emen-
trifta re-
modo
porre la
afeenda
"
Z~ ZZ
PZZ^-ZZZZilZ HZ$-;JbZ^Z3ZI :ZZ
ZZZ
tra difeendaper
-B-
ui
fi
yede
quellafgura,laqualfegue la
3r
Dijfonanza ,
tramenata da altra
&
-
fi
*~*r-+~
l'al-
cio che
non faccia
vn
fvna;
opure afeend*
per Mouimento congunto,o feparato;o che ella fa legata, advn altra figurale fia ftmirliantemente difiche tra loro facciano yn altra Sincopa. Io ho detto legata ad vn altra
fonante,
fio-ura percioche
&
ZIZJEZXZ
|E|z5=E5EEzz:Ez?zI
'
B -*:
quando fi rifolue laftncopa
di
'
&.
la
"
-_^ 3^ "
y_
*_
'
'
Minima,fen%a al-
vn
altra
Semibreue
Minima col punto La onde dico, che al primo modo la Minima legata ad vi altra
al
Mi>nma;& fecondo modo la Minima legata alla Semiminima, che il Pttnto.Quelle adunque,che nelle
S-V
[esultano
nanza
fi bene
fi rifolue con vn
orrvdire.
'
per
il
fio
officio,
modo freddo
ottanti in qualche,
&
loro
3EJN
jE
in loro la
3t
fopradata Regola
lei
la figura ,
s'appartiene
che fegue
Onde
la Diffo-
modo fu
offefo dalla
te confufamtnti ne
li
Diffonanza, ,,on
li
ff=*i
le, che
Diffonanza ;come
li
Moderni
hora
nelli fottopojt
effempi fi
prima ,
&
hora
la
feconda
Semimimma,
Parte.
1^9
-=+=J3=
ft
prima
cafcn [opra
il
di far
dotti Alufici;
cantar bene
le
parti
Minime di/antt
oper la commodit
fino bene:percioche
&
&
non
la
prima
la
di
.-percioche
quedo
gione
buoni,
lequali nafcono
fopportabili,
&
paf-
et la
mma feguente, della quale il tempo,& ilfuono,o la i>oce infiemepaffano preflo,fanno, che la T)iffinanza,che
pofla (opra la detta
in alcuna confideratione
Et [e pure
dalli
Mufianon potta
l'altra al
modo detto
di[opra ,
porremo fempre
la
feconda , che
fio,
dalla
perche non
e il
&
Semimimma ,chefipone
il
mafi'imamente quando
Tutto quefo ho
il
douere,che l'yna,
nelli
Contrapunti
&
nate Semiminime fiano poile da ima parte de i Mufici in yno pajjggio ifleffo ad vn
l'altra delle
nomi-
,&
modo
da vn 'altra
Se adunque ne occorrer di ne per ornamento, oper necefitfimilipaffacr n allenire;
di porle fecondati modo determinato,^ nella manierale
qui
fi veggono nello ejfempio
parte ad yn altro
mo
pofto
difitto.
*
+++ + ^* -^^ =;:
^=SissSr:^^^E
SOGGETTO.
^^iillillliiiiilliil
Primo ejjempio
acuto.
iligiil =ii|iiiiiil?
Secondo effempio grane
iiillliipili
il modo
T erza
200
Il
modo
Contrapunti
Cap. 45.
li
nel fare
il
&
mot
di farlo
di
fen
due
yoci : la onde per affuefarfi alla muentione,dico,che non farfuori di propoftto,fe pklier
alcuna cantilena
di
di
Canto figurato
&fe ci
potr comporre da fa fleffa, fecondo cheli torner pi alpropofito. lkhe fatto , dico,
che potr dipoi fecondo ti fio indegno comporre yn altra parte nelgrane, onero , fecondo che li verr meo-Ito
,la
ne alla Cantilena
auanti
le
percioche ( fi
La
libero,
&
Cimili jo diuerfe
li
Contrapuntifopra
le figure di
li
il
Canto fermo
ilche
(retto io
il
il
Et accioche fi vegga
bene,& habbanobello,tr
il
te
&
a dar fi-
che fi pone
vn Soggetto ritrouato,
&
di
Potr adunque
accommodar fempre
comporre
onero acuta
in tal
laffando
che fatano
il
Compofi-
maniera
le
parti
di
Scimushoc
che incomincia
effaminando quefi
Compofitiom ( poi
l'vno
poflo di fantafia
Sog o-etto,
ilquale
So?
detto altroue )
ta
come ho
onde tanto pi ageuolmete potr coporr e, quanto pi vorr offeruare quelle Regole, lequali
pi
pinato di fare
ti
com
&' bene.
nojrum, meruiffe
crimen
nos
fumus
gllSlfe^liiiiliiiiii
fateamur
caufu,
ip
(;
!'
lllillipidi^i^?$slifefe
mur
tea
"
i>.u-ce
parce
ipfi
braca
pr.tca
chriflefednobis
m'tferando
parce
mur.
lli?llSilgliigillii
Parte graue.
Seconda
201
Parte,
|;ii|||li|fjfefe;i^Lfe
iiiiipilllipp
ite
::$z
ti"""
lUiSiiSiiliiifeilil
:^w-+++*$
s
^^^^g^a^B
bscp:
mmmm
Parte <rrane.
Jt*i
plgHS:pi3 $=
j .l..
.
.t.
,.|
.^ mn .
.......
.,
,..^,,,
-^ -<
C
'
C/;e
Terza
202
Che non
neceflario
che
la
NON
vn
punti in
[io
per ornamento
rore
Paufe
le
&
commoda
tornava molto
li
neceftit
,come
dir altroue.
Breue.,o di Semibreue
delli
ma quelle
di
Mimma
ancora. Et
ci
lecito di tifar le
&
ma etiandio per
della cantilena;
alli
delle
della
Battuta
l'al-
Minimale
Sojpiro ; dopo laquale fi potr porre qual Figura torner com moda , pur che 7
fi chiama -volgarmente
fio
valore non ecceda il valor della Semibreue ; Laqual Semibreue pofla dopo la Paufa di Minima , verr ne~
quella del Soggetto nel principio della Battuta per altre figure, che fiano di minor valore della
vn Mouimento
, il
la
Paufa
cui procedere fi
molto veloce
Motumentopi
quale
il
manierajche
li
le
&
la
&
il
vna Semibreue ,ouero altra maggiore. Et volendo procedere per Mouimenti alvn altra, che le fa pi vicina,
di minor valuta;
&
come farebbe
non fino nel me%o,& nel fine; come fi pu vedere da vna Pietra ,che fa laffata cadere
di,di quello,che
ti
anzi velccifiimo.
effer
&a
Minima. Et veramente
di
vede
Semimini-
Mimma ,
&
dopo
lei
la
Semiminima
l'altra
Io non dico gi
percioche dopo
che dopo
vna Semimimma
&
la
Minima non
f ne pu porre
pop
vn al-
fi
pi anche ,& cofi dopo la Minima ; ma dico , che volendo procedere da vna figura maggiore ad
tra,
vna minore , il douere vuole , che la figura feguente fia la pi vicina alla precedente. Ne voglio anco,
che alcuno veda , eh' io ponghi tal Regola per fi fatto modo nectfjana , che non fi poffa fare altramendi giuditio al Compofite conciofia che queflo , ch'io ho modrato , fiato per dare vn poco di lume ,
&
tore
Et perche ho detto
di
pongono
le
fopra
vna figura
effecitati intorno
vn
Figura
la
parte propinqua di
per
ue ,
&
la
et la
mt-
Minima
Mimma;
vltimafigura tra quelle, che patifcono alteratione;come forf mofrer altroue.Ma quado lafjattano
La onde dtcono,chc
Semibreue, et
effere
la
vn
cofi le altre
talfigura
le
due melane
quella
La onde fi
alle
due
{affitte,
20
Parte.
laffate ,
nima
a ciafcuiio
porre due
di
ancora dopo
etiandio bene
il
porre dopo
la
cofi
parte propinqua
cio
fi
Mi-
quan-
ne torner
Semibreue
la
col
piglia per
la
ette
Semimnime dopo
il porre due
lecito
e/fendo che
;fi
Punto ; onero [oprala feconda parte detta Sincopa, fi confider come feparata
il
di effe la jua
non fi accommoder
chrome
Sojfro molte
ti
Ma
Semimnime
tali
Seffiro ; fi
il
,& aafeuna
dico
Lun-
alla
la feguente
Minima , rifpetto
dire detta
Semimtmme,&> pi
tuta
comepotemo
;fi
dall' al-
Non
quantunque pochi f ne guardino ) ;/ porre le figure con tale ordine , che dopo la Semi-'
breut p che fia battuta fenza il punto , ne fegua due , o pi Semimnime : percioche fono Parti remote,
non propinque detta Semibreue ; lequalt poje in tal maniera, quanto fiano orate,
commode atti
pero lodeuole
&
&
Cantori
ira,con
ciafeuno da f
potr comprendere
lo
Che
Modulationi debbeno
le
&
CREBBE
il
Can-
Cap. 4^.
s'io
mnima
&
re
(Quelle che
Lettori
Compofitore appartengono,
Redole date
ben regolate,
che importanza
porre
efTer
mezana diffofitione.
cofa
Onde
che fono
&
che pub
laffando
qual-
di
alcune al Canto-
Jue cantilene
fecondo
le
di
fpra
fiano ordinate
&
diffidata : percioche f
le parti detta
&
fanno in-
non potr ellagamat nafeere da cofe , che fiano tra lorofenza alcuna proporttone Sar adunque auertitodtftre , che le part fip'bfino cantar bene , ci?*
fieme
cantilena
fenza
offefa
alcuna dell'ydtto
yen ,
&
legttimi nterualli
contenuti tra
come di Ottaua ,
di
Quinta ,
di
Numeri harmomct
Quarta
, di
confonanti,
&
Terza ,
diffonan-
di altri fintili
me fono quelli di Decima ancora , che farfatto fenza errore alcuno , poi che il maeflro de Mufici
lofiquino, non pure ha yfato yn tale interuallo ma etiandio us quello di Duodecima come fi pu
;
nel Moneto
fi co-
antichi
vedere.
&
&
nanxafitpera
l'altra
:fi
hanno vfato
cofia che
Za
&
Ma quelli del
alcuni
Nona
di
veramente quedi
aere grandemente
il
di raro
,& altri
ben vero
vfiato ,
&
di
come
debbeno
non
fi
interuatti
non hanno
le
forme
loro
contenute tra
ben cantare,
efperienza ce
lo
ben modulare
Seconda parte
come hanno
,fi
filmili
vfiare ; fi
fi
volendo, ci attribuire al procedere dette modulationi Chromatiche : con-,
[entimema ; come
cap. 3 9. detta
ancora che
Moderni
dtmoflra. Et fi
la
come
che a quefo
ojfen -
anzi poffono
Mufica
di quelle, che
Numeri harmomct
;
la defi;
in
qual
batter
Terza
204
hauer
di
m ili error i, &far in tal modo difirdinata, che a penafi potr fiopportar
^A qutflo ancofi ricerca quello , che nel cap. 3 7 .fi detto cio che le parti
modulationi piene di fi
le file
veder!a,non che
di c.tnt.xrU
proctdmo,pi chefiapofiibde,per
ti.Cercar adunque
Compufitore
il
di fare, che le
b db, leggiadri,
&
quelli,
eleganti
fi
Mommenti
&
aveuol-
diletto di
Primieramente dee con ogni diligenza prouedtre nel fo cantare, di proferire la modulatione in quel modo,
che fiata compofia dalCo>apofitore;& non fare come fanno alcuni poco aueduti,i quali per farfi tenere piti
valenti
&
,& pi
de gli
fatti
conciofia che alle -volte -vengono a fare infieme con molte Difiordanze due, opi
&
il
douere,cofia che
altre cofefimili
eJT*
di
il
la
V infoili,
CSt"
tantofuori di o<rmprcpofito,che non filo fanno faflidio a chi loro afioka;ma commetteno etiandio nel can
pi
infiniti
naue di quello,
Semituono cantano
in luopo del
il
la
mente del
le
cantare fecondo la natura delle parole contenute nella compofitione in tal maniera
alienamente^
che quando
le parole
gono materie mefie , mutar propofito . Ma fipra il tutto ( accioche le parole della cantilena filano intefie )
debbono guardarfi da vna errore , che fi ritroua apprejfo molti , cio di non mutar le Lettere vocali delle parole, come
delle
kA
nominate
in luogo di
deoTia di mille reprenfionij'vdir cantare alle volte alcuntgojfi, tanto nelh chort
quanto
nelle
&
&
Camere pnuate,i& proferir le parole corrotte, quando douerebbem proferirle chare, efpedite,
et
La onde dico,chefie ( per cagione di effempio ) vdimo, alle volte alcuni Jgndacchiare
fenza
(non dir cantare) con voci molto fgarbate,& co atti, &> modi tanto contrafatti,che veramente parino Sialcuno errore
uffpro
colera;vdendo
nel cantare
derata
vdire
le
&
&
proportionarla
et
li
di fipra
&
) chi
non andrebbe
nelle priuate
altri cantori , di
fiuperi
&
non
muoiano, il chefanno
cotefla cofa
da vn canto
buona harmoma ,
&
&
, di
&
dico
officio,
non
apporter a fi
flrepito
&
come fanno
veramente
li
che ballino
Ma
ma-
laffando hor-
V ditori grato 0*
Ha-
afcoltano
lafii
iti
tanto horrida ?
nelle
mai
ej7"
fi
dalla temperatura di molte cofe pofle infieme in tal maniera, che l'vna nonfiuperi l'altra
ueranno etiandio
niera
da altro, che
do detto
dolce piacere
dolce ,fiottue f
&
piena di
Che
Parte
20J
nelle modulationi
perche
alle uolte
amene j
Cap.
4. <S.
yoce grane
& dimora
to dijare nelgrane
to
(per
rei
commodaffe la cantilena
in tal
to di lungoJeffiro nell'acuto
&
maniera, che
Ma tutte
le
in queje
( il
&
le lor
modulationi nelgraue
altrefimili cofe
monta in
tali
ejlremi :
&
le
parole
allegrezza,
yartandofempre
le
modulationi
rifa,
lungo l'har
di
yor-
della cantilena,
re, ne quejlo
io
le
,& sforza-
a bacarla, fi nell'acu-
&
la noce ,
onero ad alzarla, fe'lfi ritroua nelgraue; yiene a far molta diffonanza ; per
pofito : percioche
uoce acuta
la
,-
mafiimamente quando ha
la cantilena
cio
&
cantra la natu-
yederemo
nella
Quarta parte, quando parlaremo intorno almodo,chefi ha da tenere nello accommodar le Parti ancorach
:
di
&
nafcere
buoni,& perfetti
loro
concenti.
Che'l porre vna Diffonanza, ouero vna Paufa di minima tra due
Con-
ibnanze perfette
OG LIO NO
mezo alcun
altra
, il porre
confinanza : percioche
fi
auifano
che per quejlo non fi faccia cantra la Regola pofla dtfopra nel cap, z 9.
cofloro s'ingannino, ciafeuno
lo potr
mezo
di
effendo
come ho detto
le
concento
ma taciturnit,
altroue
mezate filamente
la
Quarta,
&
la
&
Et fi
;
priuatione
la
w<
&
Ma in nero quanto
&
Paufa
le
dette confinanze,
le
di
l'al-
non ha
Non far adunque lecito porre due Ottaue l'yna dopo l'altra , tra-
Seflafiano confinanze,
Nona
ne due
come fu determinato ;
che'l porre
yna Diffonanza, ouer amente yna Paufa di minima, faccia yariar le fpecie ,
&
fi pojfa dire
che l'yna ,
comefi pu ydire
non
Et quantque
l'altra pofla
nelle
compofi-
Suzliono
Sogliono anco
itile
volte
li
Compoftori
in
una particeli*
della
&
venghi
alla
minima
difcendi
alla
cl punto , con
yn
porre
Ottaua
&
altra
Semimunma,
vnafvura
dopo
&
immediatamente due
Se,-
Semiminima ,
di
ma etiandio pongono in
altre cofefmili
ts ve/i-
|i=E?:|
fl
4'-*
rr=::
Et auegna che non fi poffa dire con verit , chefiano due Oltane
percwchef ritroua vn
debbeno vfare,
[>er
due ragioni
&
la feconda nel
le
la
minima, ouero
numero
delle
&
la feconda ,
in cotal
la
Semibreuefincopata
Confinante Onde
maniera
Et per
dire
il
la prima
che per la
vero
, li
pafjavoi
che
il
mexo-
&fi viene a fare contra quello, chef determinato difopra nel cap./\
ouer la
Oltane fi odeno
Decima poiie
che la Sefa
la Sefa,o la
t'/f
de vfare quelpafjaggio
di
&
l'ai
tra,
Parte,
tra per mouimento fiparato
207
&
confinante
le
~*-#-*- I
nuita,
fi
ode la
nella ter-
&
per cofia
tal maniera,
ti
il
Battuta
&
ho moflrato difipra .
che contengono
le parti,
quella
&
le
dico, che fi
Sefa'-
deb
quefli
farli
in co
comprefe dal'v-
non filamente
di tifare
Quinte tramenate
cofi facilmente
mouimenti , chefanno
li
di [opra;
non fino
le
confinante
ma no
ili
mibreui, non fino congiunti, come fono
za femiminima , la eguale
dito : perche
che ca
4-
vede : percwchefi bene fino tramenate dalla Ter%a , non hanno per gratta alcuna
ben vero , che
nello effempio fi
Tifino
mouimenti contrarij ;
contra quella, che ne auertifc,che noi fadamo muouere le parti infieme, quando afeendeno, o difiendeno, l'una di effe almeno per mouimenti cbgiunti;che douerebbeno ritrouarfi
all'altra per
&
nondimeno non
lo
Cap,
Della Battuta
^tV ENDO
le,
auanti che fi
io
vada pi
vn
altra
, i
Mufici vedendo
li
le parti
no cantando infieme
tro; ordinarono
48,
della cantilena
le
la
dell'ai
, le
mano
La
accioche ogn'vno de
&fufje regolato nei fuo mouimento alla gufa del Polfo Immano Onde dipoi dato
tale ordine, alcuni chiamarono cotaljegno Battuta , alcuni altri Tempo finoro ; &> alcuni altri , come <Agocantori lopoteffe vedere ,
fiino dottore Sontifiimo nel cap. io. del Secondo libro della Mufcajo
ne da Plaudo,
&
delle
fo vedere, qual mouimento poteuamo ritrouare, chefufje fatto naturalmente, iche poteffe dare a loro regola
le
qualit
<npvytat
l'altro;
:
&
,&
&
comporlo
li
cofi fimilmente la
mento,
mano, ne
mina la
&
del
ti
di
&
di
& prima
due mouimenti,
la Pofitione ?*
,&d nflrengimento
mafiimamente perche
lib. i .) di
,
:
ouero
il
alza-
l'autorit delli
lo
perctoche (fe-
commemorati principi
&
&
il
fecondo JWowi'
cofi la
Simigliontemente; fi come
della
Medicina
il
cio Equale,
&
tvno con
Mufca no
Polfo
&
fi
ritro-
Inequale
tardit , onde fi fa
il
Rithmo,
Terza
20 8
JRtthmo, dal quale nafte malti movimenti proporticnati , contenuti ne igeimi Moltiphce
lare, cifragli altri
&
xequate
, ette fi
la,
rono ad alcune
cofit tfleffa
Tempo
ti
breue
<&
Poeti anco
& ad
&
&
Veci
le
Tempo
al
Stferpartico-
che la Battuta
riduce cani
li
( carne altrcue
due parti
in
&
ho
attribui-
Tempi
&
&
&* pofero nel primo lucro quelle Sillabe o Voci del Tempo breue , che fono di minor quantit
nelfecondo quelle del Tempo lungo , che fono dt maggiore , come ildouere effendo chef come la Vmt tra
numeri manti il Binario, die contiene due "vinta ; cof il Tempo brtue dtbbe tenere il primo luogo
il
Lungo il fecondo Ma fi debbe atterrire, che confderarono la Battuta in due parti ? tanto alia prima, qua
to alla feconda attribuirono la mifura del Tempo breue, o limer, fi com e
tornava pi commodo. E ben "ve-
breui
li
ro che
Moderni appltcaronopnmieramente
li
le
alla
&
&
Tempo
Pof
&
Pof
la
Poftione
le in
rione
ti
tiene
le lor
Cu (Y1
le col
ragione
fi nonfenTj,
apio di tutte
fimamente
quale
attendo dipoi
percioche
le parti della
nel principio
chef pone
alloro
manti ;
&
allora
~vfa la
fi
Moderni
z^ ^""^
ineqttale
fi
cotalmodu
oueramente con
acampagnando-
Sesquialtcra,etfor
,&fiyfa medefimamentela
&
lepartifi vergono j
,fi
mene a porre
Dipoi ,fgnificano
quando tnten
"v
afre nominavano
Tempi
cotali
Battuta
&
Inequalit ;pero
cotale rifletto,
Mufici
efii
in quattro maniere
fi pofjono confiderare
cantilena
nione de
la proporrione di
'
T T tempo
Seirno del
&
Leuatione cafea
K0
JL' ^1* ^nwBfc Tofawno figliare la Bav**
Semibreve imperfette;
, le
la
ti
hora
la
chiamare Ineqttale
hora
tra la
la
&
mouimenti
hora la Breue,
alla Battuta,
la
Mifura
come
opi-
inequale cantra la
&
ra
che
la Battuta
non
chef
mente , fecondo alcuna proporrione , con
quello
alcuni Mufici
allt
altro ,
la
Compofitori,
&
alli
Cantori anco
pofitione
&
con
la leuatione
ouero tneqiiaL.
hvmano. Effendo advnque la Battuta di due Jrti;come havemo uedvto, tanto il Mufico quanto il Poeta potr
no in effe accommodare la Mijura del tempo di ciafatn piede del Verfo Imperoche nella Equale potrano ac^
.
afre
v v
onde
confider
tta
il
compoflo
loro
tempi
con
Tem
*~~-px> lunoo
o breue
, <*7*
lo figlia
commodo Potranno anco accommodare lo Spondeo , che fegnano con quefie due
duefillabe lunghe
aIa onero altre fimili conctofia cht'l Poeta confiderfolamente la Sillaba fi Lunga,
onero fi Breue , la quale nota con quefla'altra v;&ilMufico
T"T quella afra
li
vii piede
IT~
-
<s
filo ,
il
de
p lungo
&
due breui
qttefio
modo
in quefia
v v
quali compoflo
,
&
due brevi
maniera
overamente
li
rcrv
che dinotano
Potrait
in cotal
AZArA~.
" ~T
'
,,
209
&
Parte.
iZ
~_r~~ TP
accommodare
~&~
~~
~$Z 1 opure in quefla gufa
-p
yn tempo
uero di
maniera
-in quefla
& yna
breue
minore
lo
equale
lAhtifbaflo ,
la feconda
fio
di
"
"W
&
tempo breue
porre
il
pi
&
"
mtellige
ifi
ima lunga ,
di
il
Trochaica
quefle
maz
Ionico
lo
ra fitto l'yna
&
Et f alcuno prendeffe
di ci
comand
me etiandiofii ode a
noflri giorni
ne
in quelli
Baili
marauiglia
legga
il
noflro Boetio
mano ,
ydimo
la
in quelli ,
, il
me%o , t&
Spondeo
che
Mufica , oue ritrouer ; che Pithagora yolendo ntrahere quel rimine Taurominitano
hora
Battuta
nella inequale
0-
Trocheo
In cotal modo fi
enfi
'
oueramente
--j
perche contiene
vttfi
accommodare
ouero
modo
ci
&
&
'
'
'
&
^
lungo
'
T T T come e noto a mt
f~
go ,
la quale contendili
tuta Spondaica ,
:$::
yno lungo
di
Tribracho uviij
fipoteffe
& &
lo
a ^/T
lamio a que
yn tempo lun
choriambo,
, il
lo
& imo
ZL/T jv
che contengono
potr accommodare
<rwre , lo
- v
onero
_~_~ u
bre
lunga
tatguifa loProceteumatica
in
& yna
dal-
,fii
co-
Douemo altra di
lo
&
Iam-
bofpu accommodare fitto la Battuta inequale ; pur che la cantilena yenghi a terminare fecondo il coflume
de 1 Mufici moderni
Cap.
Della Sincopa
^A S I NCO PiA
la
Battuta
nome Sincopa
confider
il
457.
Ma fi de fapere
&
di lei
come
di quella,
Mufco , come
la
che yogliamo dire, che fifa quando le taglia, nmoue yna lettera , Sillaba nel me%o ;fi come fifa ,quan
f
do per commodit del Verfo , in luogo di porre uCudaciter
pone ^Audacler ; oueramente bifognando dire
,f
Vendidit
tabile
,fi
dice
Venda : ma
rare , perfinire
intefoper
il
numero
circolo
ti
la confider
come Trafportatione
gura ,
il
JL
M \L.ufico
&
& nume-
battuta,
nota can-
ouero tagliato
percioche
intero
ne mai pu cafeare
di
come porta
la fua
natura
fitto lapoftio-
ne ,fno a tanto, che non ritroui ima fgura minore , ouero altre figure , chefano equale a quefla di yalore
con le qUab accompagni ,
ritorni, oue la battuta hebbe principio
Per il che da notare ( per dare uno
fi
&
effempio
nota e det
yL
battuta,
ta Sincopa
ouer Sincopata
&
di effere
cio fotta
l'altra fi canti,
;
O&
&
di fiotto fi
talfigura
uede
Si pu
Te rza
2IO
a?^ife|^^!^ffi
5:
fc^i?3L3rflt:
&
Semibreue
cefi la
il
ancora chefipoffa -veramente dire, che nonfiano Sincope ,fe non impropiamente
breuefi chiama fincopatafotto qualfegno fi voglia
vien poja
nota, che
le pone
te dalle
pate
dalli
le
Compoftori ne i
vadi auanti
auanti due
Paufe
come
, la
&
tali
la
mi
55
lorfeo-ni propij
la
di Iofquino , di
no ignorante fcrittore
non pero
fitto
il
quando
Oueramente fi fa , quando
altroue
Tempo
fi
buoni
Motone ,&di
come
&
difereti
altri pi
battuta,&
alli
Paufe Siano
le
;f come fono le
fitto pofle
a^g
tF* gjg
'-$-
il
a-
Cantori ,
quali confidando-
&
debbeno per
del loro
di
porre
Tempo ,
, il
che
le
vengono necef-
fi?1-.gX3pa-y&:::
lecito,
dalli
feruato
da vna figura , o
e*:
r' B
&
&
& ilTempo
&
Mifra ,
come moflrer
cheghen ,
o imperfetto
La Sincopa adunquefifa
Tempo perfetto ,
quifi veggono
il
*3^ $$tI$ Sa
%-G-
che dimcflri
to
* s*
Et bench
loro
vedetti) ;
Paufe
nelle
compoftioni di
O-
breue,o
di
fetmbreue ,
j^^EBstqfcji l i^:
xt
a
*
!***, !**[
Delle
Parte,
2ir
Cap.
Delle Paufe.
---
-.
_^-=rffi^^^^
come
fi
le
Voci,o
mento
le
-veloce
ha da
le
&
o tardo del
cofi le
ofilentio
&
il
moui-
il
Tem-
le figure
della
&
rapbrefentano
fia
mai abbracciano pi
DiLunga.
deliTempo
fotto'lfegno
come
onero imperfetto
che
.....
...
Di Semioreue. Di Minima.
DiBreue.
perfetto
Di Semiminima. DiChroma.
I
E ben yero che tallora aggiungono alla quarta ma fimili Paufe fono dette di Modo
:
luogo
Furono ritmiate
ragioni
te
fibile, che
li
t'altra per
come cederemo
del
al fuo
Canfore , per
due
Cantori potffero peruenire dal principio alfne della cantilena, fen%a maipofarf,fe non con loro
dio opportuno
Hac
&
[ite
La
amorofe Epiflole
Onde forf
ricordeuolt di quello
che det-
membra leuat
chefegue
rime-
il
mexo loro , le parti fi pofjono porre l'yna dopo l'altra in fuga , o confequen za j come yederemo ; )/ qual
modo fa la cantilena non filo artefciufa , ma etiandio dilettetele : conciofia che'l cantare di contmouo , che
col
fanno
le
parti della cantilena nfieme ,genera noia non follmente alli cantori
duce faciet : Et
hora tre
lo far
tacere
hora quattro
&
le
lafciamento
rochefi
yn
yolendone auertire
%a artefcio ; ma
collocarle di
yaghe ,
&
lo
le
&
pi dtletteuoli
yfarono per
che'l
parli fempre
&
&
di
do fi yoleffe raddoppiare
le
Onde
porre pi Paufe
,
le
ritrattarono
Paufe
,&
ascoltanti in-
cantare horadue
mafimamente nel
;fa
che
le
nominarono Paufa
lo
compofi-
yuce Et bene
.
La qua-
necejit
&
l'artefcio lo richiedeua
&fen.
Impe-
&
tacere conpropofito
tofi
le
la cofafcrnificata
ma anche agli
cio facendone
le ,
quali
cofi
fuacanttlenaa tempo
cofi
Di
della
della
Lunga,
allora
Mafiima : Ma quan-
yeggono
Sono
T erza
212
S ;:bEIE 33 I
Sonojldte uarie opinioni di queflo
H-
-X
-J.
Paufa
c/se
fio, fiata,
Hap<" parola-greca , chefgmfica Ceffare , Pofarfi , o Zaffare ^fltn hanno -voluto , che fia coft
chiamata dal Batter delle mani , che da i Ianni detto Plaufo : concwfiache mifurata dalla pofmone ,
detta da
&
Ja qualefi conofce dalfegno formato dalla mano ;fi come di [opra habbiamo ue-
Etforf , che non fu detta da principio ne all'uno, ne all'altro modo delli due nominati; mapipreflo
{come pare ad alcuni ) da Pofa parolafrancefe, chefgmfca Pofata Ondefifuol dire Vna paufa, due pau-
duto
fe, & le altre ; cio una pofata 3 due pofate , &* cefi il rejo Mafia detta da che fi uoglia , queflo
.
foco ; purch fifappia ,che quando il compofitore ponete Paufe nella cantilena , -vuole
eia per tanto Jfacio di
il
che
ini il
importa
cantore tac
le
Pau-
110
le effetto lo
tori
&
&
pigliare Spinto
tali
tallora raddoppiate
lo
&
le
altre
fi
compofa
la cantilena ,
&
accioche
li
di
,
non cafeare
&
non porre
tali
li
Paufe ,
Compofton etiandio
qualche propofito ,
&
in fimdi errori
yn goffo,
alli
la
qua
lafen-
& yno
dotti
auerti-
&
non a cafo
Muficofi sformer
cio di
ponendole fempli-
tallora
re per alcun
Confen-
-.perciocht
fcano
&
Etfi debbe per ogni modo offeruar quello , che via mol-
le
il
yn ta-
che da
moQrate difopra
ZZHH
que
il
ti
le
Per
clnamarono irnpiL^he yuol dir Spirito . Pofera etiandio cotalfegno , accioche og-n'ynode i can-
mala
opinione di fi
, il
che
gliamo
Cap.
quantunque , offeruando
le
i.
non fi
alcuna coft, che fuffe degna di riprenfone ,effendo purgate da ogni errore,
ne fi ydiffe in
foche
effe
non buona,
di bello , di leggiadro ,
ciafeuno conofauto
&
&foaue harmoma^
di elegante ,
alcuni
di
Tuoni ,
&
di
Semituoni
con altriftmili
limate;
Muftct
nelle loro
compo-
coft ileffa;et
&
per
li
medefimi mterualli
cio
cantando
in quella
yoce
ramente per yna Quarta , oper yna Quinta , ouero per yna Ottaua . Et quefla maniera
fedamente diktteuole ;
&
&>frequentato da
li
ma in f contiene eleganza ,
&
artefcio
di
ifleff
a , atte-
cantare non
&
regolato
Parte
&
&
hora ynaPattfa
cofi
di
Minimajiora
di
maniera
2J
di far 3
comporre fi cofluma
di
Semibreue,&>
t allora di
dulatone,chefa
,& Sciolte
&
pi largo
di
due frti
confimili oblighi
yolte
:
cantabili
ad yn filo modo
; il
procede in
Fuga ,
ma pu
far quello
figure
che pi
li
piace; fi
tempo
di
il
Confequente
Mufici
di fare,
porre
Ma
il
che
Semibreui
me
o di
quelle
&
&
in cotefto
di porre le
Pauf
fatti fpra'l
&
ella fia,
detta la Guida,
yna Semibreue,
&
di alcune altre
ancora ; per la
yn
ite
+#+
Compofitori
Et perche
pofibile.
di
beper allenire, che quella parte , che incomincia la Fuga, legata , o fciolta , che
chiamata
ogn al-
cio per
&
Compofitori di
li
in cotal gutfa
Compoftorefe
il
Fughe , o Confe-
quella chefegue
Mimma infume,
&
le
le figure
sfacendo
Sono per
l'altro
yna fla E dibifogno pero di offeruare, che in quelle parti, che cantano
le parti in
ceda per
il
il
yna parte del concento, l'i/leffa canta anche yn 'altra: Onde coflumano
porre nonfolamente
ima
di
quen%e;cio Legate
fimili
&
yna Semibreue ,
tore.Etfi yfa quefla maniera, non tanto nelli Contrapunti fatti (pra
fcrinere
variet
migliaia di yolte
,f sforzeremo
di
da
diuerfl
yfar pi di
S^5PSP5^=?^^?
SOGCETTO.J
tr-3r.#:
$k$i
II3S
xp^^m
tL:
&
fili
Primo effempo
::?xSl iplllEilllli?
m
gzxzm*::
pEeis
f-b-f
liUfe
Secondo effempo
TT"
::=3:
IJ
^l^llifgflfifji%ig
I S
rado
T erza
214
rado
Fughe
la
communi
&
ccfiycine
che
non
&
&
& Confluente
ynite
oper
lioftio
il
fmih
altre
debbenoyfar molto
fi
\]>effo
&
effempio di quelle
di
Mimma,
Minima ,
o di
tifare
ma dico ,
&
laffo di
modrare, per no
Cap.^
ri-
effer tediofo,
chef nominano
Sciolte
li
canti fermi
loro imitatwneiper-
cioche delle Sciolte, che fi trottano tra due parti diminuitele ne potr bauere due accomodati effempi
di fopra nel
che
per non cafeare in quelle Fuvhe ,che fonotanto commun, che non fi
pra
le
podi
l'yna con l'altra in Confequenxa alVntfwio,ouero alla Quarta,oueramente alla Quwta,opure alla Ottaua;
la grane , onero la
3r
il
quella
co
Et quella parte,
le tfieffe figure,
&
Confequente.
g|5p5ife||||||S
$:
~.:^t--^'tl
cv iD^r,
CONSEQJ'ENTE
:llli:il|3|ll?
te, che
Guda&ffcriuer di lungo;& doue il Confequente ha da incominciayn fegnotale, { tlqual yien detto dai Mufici
l'refa;
llo
nata
fopra
la
Guida col
la parte della
parte della
minano Canon
queflo modo;
Guida
laqttale
, in
Fu?a,oConfequen%a
il
Confequente
alla
detto fegno
;
in acuto;ao-<riu>medoui oltra di ci
il
"
Fuga ,
Diapafon
il
tal fegno
chiamano Coro-
le
Return, alcuni
&
Tempo,che ha da ajpet
&
luogo colfgno
Laonde fi ferme.
in
ima.
Ma
Parte
2TT
3r-^-0i
iiiiiiisiiipiiiii
Mafe'l Confequente cantaffe nelgrauejn luogo di dire *Acuta fi porrebbe Craue Et f la Confequenxafufper yna Qarta , allora fi direbbe In Diateffaron ; &fe cantaffe per una Quinta
direbbe in Dia,fi
fi fatta
.
&
pente
rebbe
il
ticolare
per lo Vmfono ,fi direbbe aHVmfono, oueramente nello ifieffofuono, o -voce ifleffa . Lun^o faf
yoler raccontare tutte le Fuohe , o Conferenze di yna in yna ;
il yoler dare yno efjempio par:
&
Fuga ,
fiequenxa, o
xaper p<riv,
&
&
maggiori ,
Legate,
ti ; ilfimile
rimettendo
il
redo al
& lume
Non yoglioperh rejlare di dire , chefi troua etiandio yn altra frte di Con-
quale fa per gli ifleft interualli,per mouimenti contrar'u, detta lupa, o Confequenfi
Mm\>, cio per leuatione
abbaffamento di yoce, il qual modo yfato da i buoni Franici ;
,&
&
Sciolte
ifteffo
le
modo, col qualefi procede nelle altre . Sono nodimeno due lefuefpe
Le Legate potremo conofe ere, quando haueremo piena cognitione delle preceden
fare,o comporre
pi. oltra ,
la
eie, cio
&
ragionarne
Sciolte, (affandole
le
fi
pub
difficili
et
tal
maniera
Se
noi
adunque ordmaremo
in tal
quente,che proceduto l'yno cantra l'altro per contrarij mouimenti,offeruando di porre quelli
di Tuoni,di
Semituoni,& gli
tranno ordinare
altri in
in diuerfe maniere
interualli
iflefit
yna parte, che fi pone nell'altra , non dubbio , che queie parti fi po-
il
cofi
cio
lo
delle
par-
lliaiil|lii|iiipriiteiiffe
GVID^C.
ip^iiriiiiipf^iigii
A
Hiiitli!^
fl
4J.
$::;
-H-
iipgjgj^fep^fefj^
I33SS
CONSEQJ'ENTE,
l;glS^BIiili
iSS
ti,cio
il
il
3*=$=
Tempi
di
Breue imperfetta
dopo
yna Paufa
di
Lunga
Volendo
T erza
i-6
SillIllll|=|i
liilillililliiiiiiiliiii
lilliiiii|iiisli:illl
CON
ENTE.
SE Qjr
me ha la Guida
le
in
forno
cota.li
li
effempi
quelle fi porranno
le
di loro gli
che
li
Confauenti
infimi
in qttal
quella
,
&
nelii
tra
quejle,&
ancora che la
due Jbttopojlt
efjempifi -vede
lliliillilgliiilll
Fuga di due tempi alla Settima acuta, per mouimenti contrarij
_ _}_
_ _
I t-
illilIfllliil
IeIIIIIII
Veda
Parte
2*7
in effofi fanghino,
&
&
a qual figurati
efjendo che
vn
pi ancora
Tempo fi
Si debbe altra di
attnbuifca.
maniere di Confequenza non fono per alcun modo dafprezzgre, anzi fi dtbbeno ab-
ci auertire,che queje
Za
&
yn
ingegnofe;hanno anco
non so che
certo
modo di comporre non cofi commune, come fono gli altri modi
tal
di
grandez^
fi yorr ejfercitare nel comporre infimili maniere, non dubbio, che in breue tempo diuenter
yn buon Mu-
ftco.Et quello che ho detto nelle Confequenze legate paglia che fi intenda anco delle Slegatelo Sciolte, che fi
le
maniere
delle
&
io folamente
pofo
li
modrati
ef-
&
il
Confequente nel
gegnoft
,&
li
honoreuol fatica
ON
di poco ytile la
Imitatione
la
ro tra la
Fuga ,
&
la
alli
Compofitori
cofa da ingegnofo
Sciolta
Cap.
elle fiano.
E da
&
1
&
che la
Fuga legata,
cefi la Imitatione fi pu
ti
ma in ye-
quella
, la
quale
fi
per
Ma la Imitatione
aliflefjo
Sciolta, che
moumenti fimtli,
come ho moflrato
ualli
e di
^ 2.
molto lodeuole
&
dalli
nominati infuori
il
Per
Diremo
Confequente imitando
moumenti della Guida, procede folamente per quelli tftefli gradi , fenza hauere altra confideratione de
interualli
Et
la cognittone
r conofeiuto quello
Fuga
legata
&
gli
Ma
Le Imita-
ftl5^li^f? pi^ffejg^f"f^f^
~&&
Parf.acuta.
|||pp|||*l|
5=
Parte graue
tieni
da
adunque , che fifanno per contrarij moumenti, hanno al medefimo modo, che hanno
j&d Confequente
la
le
Fughe,
le
Gui-
nelle
Fughe,
Terza
i8
Fughe,
in cotalguifa
&
le
&fe
le
in
confequenxa.Cofi parte in
mommenti fimilt
il
Conferente
&
parte in
dalla
mo
Guida , parte
mommenti
contrarij;
ddche farebbe troppo lungone lfi yolejfe dar nottua particolare di ogni copi minima. Hora etafeuno far
auertitoperfempre,di ordinare in tal maniera le parti della (ita compofitione;mafiimamente nelle Fmhe,&
Imitatiom legate, che procedeno per moumenti contrarij, che
re di ci qualche lumejnpoflo di fopra
lo
ejfofipojfit
trarfrutto di fletto, ch'io ho detto di (pra; ilche moflrato,yerr poi a gli effempi delle Imitatiom levate.
La Imitatane legatafi potr conofeer da queflo,che hauer la Guida, ilConfequente, che fono fluiter
laltro;non pergliijlefit interuattv.mafibene per queliiflefiimouimenti,ouer gradi;
qui fitto
fi
effer
come nett'effempio
polio
JdW$
SSifeliiill^iiii
GVID^C
lilliiiii^igiil^
Tr fftty ft
V-sn-
mfxt
ffi j &tulj
CONSEQVENTE.
~L*
:S
fmgiiiiffSiUfe
jt
4 gllISiig
detto.
&
l'altro procedino
pergli
ijefii
Si canta
5^
iiiiSS^iHS
zf^fi
^iiiiliisSlipiilg
Ma
Parte.
u-_
Ma in quelle Imitationifihe proc edeno per mnuimenti contrari] fi tiene altro modopeonie
fio qui[otto fi puh
nello ejjmpio
p-
y edere.
llliS!!!ilii
GVID^C.
lllyillllllill^^^
||Jg=||EEl|E|E|E|3E|
iiipliiiilliipiig
CONS
ENTE
E-QV
Illiillii
:&
!e||=j=5e
Et
accio fi
vegga
in
modo
^^^^^g
trarii
Guidai
il
ConfequeMe , parte in
Laqtta
T erza
22Q
rfr~s
jj|fS|g|gII||flll|li^ii||
:t:
GV ID^f.
iiislliliE;!EIIi?
EJ3^^ljj|g!pf|ffjlffi;fg
CON SEQ_VENTE.
W^0^^&^^f^^
ggJijipfj^gfe^f
La quale fi fuol
ridurre /pra
o Regoli in queflo
modo
EEE; g|l|
Esp;|ln^i |i|p-iJ;g
;
Fuga
Imperoche communemente
detta
vedere
Et in vero non
in
molte cantilene
compofitione ingegnosa
&
altri
paffaggi
il
di
due yoci
le
&
alle
&
le
nelle
Imi~
Quarte,
@*
in
come fi pu
-voci,
qualche errore
Ma
effetto.
Pero
compof-
a pi yoci,ragwnaremo altroue.
Della
,,
Parte
Della Cadenza , quello che
ella fia
Cap.
fuo yfo
/ f*
221
Cadenza,
&
&
Cadenza
della.
&
del
5.
parte
della
di tutto
concento
ella fia,mo-
La Cadenza adunla
qual dinota , o
can-
yna
&
quafi
mezana ,
yogliamo
dire finale
terminatane , o
Oratione Et bench la Cadenzafa molto neceffara nelle harmonie -.percioche quando non l'hanno
.
mancano di yngranie ornamento necejfario , fi per la diflintione dellefue parti , come anco di quelle della Oratione
non per da
nelVerfo
cio in quellaparte,
che termina
il
Membro
dell'harmonia
la diflintione
Modi ,
duue
fi
troua la terminatione di
la
gionerofeparatamente di ciafeun
di loro
yna parte
ne feguiti pm grata
&
Onde la Caden-
, cio
&
lari
di effa , ouero
le
che le Cadenze
nelli
in
una parte (ola ma nelli figurati fi aggiungono altre parti. Et in quelli fi pugono finita lafentenxa delle paro
:
le
in queflipoi
llo per
fi
quelle, chefinifeonoper la
ne altre per
la
Terza,
&
cio quelle ,
&
con
Quinta,
la
effer dette
&
,&
alcu-
affolutamente
Si trouano tutte
Ca
le fior
Cadenze in due modi ; ouero che fono Semplici ; oueramente che fono Diminuite Le Semplici fono quel-
le, le
fono
loro contenuta
contengono tra
almeno
le
o notefimili
&
&
yn progreffo,
f
&
cogiungerfi in
diuerfi altri
no con
le
modi
Diminuite
le
Et ciafeuna
U*^^zzSzz:^:
modo
detto
,&
fi.
- ----zz$:
le fue
antecedenti collocate al
di
&
fifan
adunque termi;
finire,
&
alcune Diffonan-xe
da'tre figure, firn nella parte graue, onero nella parte acuta della cantilena
:=:*=
--$
-fr-
>
le fue
yltime figurefila-
pu
fi
y edere
ifr
-fr-
-s
*-
Le Diminuite
T erza
222
Le
uerje figure
tra
dalla Battuta
za
minore,
fi
le
,fi
Tvn'ifonofono quelle
mene
che contendono
yn fiml
procedere
ima Seconda
Onde dopo
che quella
che percoffa
immediatamente feguendo
effa
la
Ter-
f iure nell'Vmfono
^^^^^sl^^feiBisliiil^B
W^^&^^^F^M^^
Mt****^
"
ty 1 -
Et perche li Franici
4t
fogliano
il pi
te
vol-
delle
Cadenzale
3=3
'"'
lfll!=|i||
torna
/;
alle
"voglio
10
,& franno
pofle
le fiotto
Je quali
commodo, accommodarleliarmone
porre
vada pi oltra,
Diminutiom
tali
che
fi yeo--
nella
iliiSiliililliiiiil
Quarta parte Qui debbe ciafcuno Copofitore kuertire, accio non pigliaffe qualche
errore, che
torna pi
la
fia la
va
ve
Terza minore
difiendi per
,
per
il
la
&
l'altra
la
Regola data
La
contrario
Et
ultima
fi
troua
di
onde fa diwfign
',
ci
il
fi
&
quantnque
le
ra,
in
il
mouimento all'Vntjono
di
mamerajche
l'u-
l'altra
in ctafcun luogo
fenza porre
quella parte
chroma-
mouimento, che afcende , fempre fi intende effere collocato il Semituoiio ; pur che
: concwfiache allora il Semituono non
potrebbe porre da due
fi
farebbe diffonante
ma anco
li
contadini
&
&
le
per Quinta
nella acuta
<&
le
li
.-
le lor
come fono
dall'altra,
le fiottopofle
t
non farebbeno, che non fi poteffero chiamare Cadenze : quantunque fi potffe dire, che fi chitm affer Caden
ze impropiamente
La Cadenza terminata per Ot.
taua
lm
HEfc*:
-*
di talforte
nate in cotalmodo
che
;
le fuefigure
:!-:r:$ti:::i=
-> 3:t::
ti
contrar'u ,
le feconde
tra per
<&
uoglmno
effere ordi-
&
fi
&
la prima , la
la ter-
feconda ,
te
dall'al-
fempre
Parte.
mouimenti tra le prime,
&
lefeconde fiprre
225
loro
mommenti
fempre congiunti , quelle iella parte graue alcune volte potranno procedere per mouimenti fiparati , difendendo alcuna -volta infieme ; tuttama,fiano accommodate in qual manierafi vogliono Jefeconde fio-ure della
Cadenza fi porranno fempre diflanti l'vna dall'altra , per l'mteruallo di Sefla maggiore ,
ranno
in
le
vltime fini-
fopra
&
Ottaua Et ci fempre torner bene, -quando vna partefar il mouimento del Sem it nono fi nelgradiminuita
&
come in ogn
altra frte di
Cadenza, fia
E ben vero che le Cadenze diminuite hanno la Sincopa , nella qualefi ode la Settima
S^a? 3S
1 fiotto pofi
percioche lefuefim
effempiftpu vedere
$=+& 3>:
$i *S*.
^V
:*$:
*^ m ** ** *. 3l$t ^$T. J
-a
V pfe ffi l^fej
^5|^^^^
!j
:=fr
ft=*
*
*r
"17""
S $+& +$=$
te
j$-$ *::>
t^=:;itl;
|s|^|fe4^1it|fe|li^l?Sft
pl| ^>-*-
=3S:
:3l
^SlpeS
Cadenza
graue
tra loro,
nella parte
acuta
mutationifono molto
Cadenza, ve n' vn
fifa, quandofi pone
te acuta diflanti tra loro per
vn Ditono, facendo
&
Acuto
ft*-*Graue
*--:
SE EE5EEE
le
parti
acuta
le feconde figure
5t
forti di
Vmfionoja qual
&
*z$ :$r
Sl^ft
iliSii
difcendere la parte
&
comefi vede
pSll 5
^
llFliiilfili
* ?=^=^=
l--
3=?:::
..
T erza
224
la Sincopa
giore
voci
hanno
&
le figuri fimdi ;
le
Diminuite hanno
come ho moslrato
figure diuerfe
le
li
&
troppo jfefjo
&
quando
le
le
nt
ccmpofitwm
Ile
magdi
due
lo
&
&
di
porr
na;& qtiado la necefiit a ci fare ne aJringeJfe;cio quando vohfiimo porre le parti della copofitione in Con
fequenza
altra -via
acutafa
il
, la
, le
& vna
& quando
grata modulatone
E ben
-vero
Oltra
di quefiofi trotta la
modo 5 che
&
contenuta
&
&
dell'altra
&
la
Quarta
&
nel fine
non fa-
Cadenza impropiamente ;
quale detta
te quali
li
Diminuita
:
parte dilanti
ciafiuna det-
effempi
tf-A-T
^\^?:\^ S||5-l
^fcuto
^$
**
-fr-fr
^-^_* ~Z^Z1
:
Grane
^fc
f
fjtS
HiiHi
jz^.
:=j:
dare yno
onde
ffempio particolare
di
ogni
&fi
vuardi
di
da
in
&
&
in
qual
ritrouarnefimpre
di
che
fi
le parti la relator
Sarebbe cofia molto tediofa , fi io volefinon propia : conciofia che fono quafi infinite;
o. ho dichiarato
nuoue, wuefligando
chefempre fi odi
Cadenza propia ,
u maniere
grane, onero acuta che ettafia -.percioche fi vdirebbe atte uolte tra
di
continouo mio
in lunpo
porro molti
delle altre
Non
..
Parte.
225-
miiiiSfgiimi
El$;fe:SSt?5S
Graue
ii!fe3I:iilli
Non voglio etiandio reflar di dire , che
ttandio
in vece delht
li
Semibreuefincopata ,
&
la
Cadenze ,
il
&
in altri luoghi
cir
non fiano da
la
Cadenza
efferpofle nel
;fi
&
^^^^^}S^^^^ *hlAcuto
U&^&WMiirM
Graue
jl perche concludendo hormai
to
il
tiefo
dico,
che f
dijintione
il
Perfetto proportionatamente fi
mezana
Quinta ,
:
del'barmonia ,
potremo vfar
&
quelle
delle
parole infieme ,
modo
nelle parole
mojrato
fipojfa concludere
&
che venendoli
alle
ma-
cerca di fuggirla
Et f bene da
nonfolamente al
quello
che ho detto
che qualunque volta alcuna Cadenza non finir nella Ottaua, ouer ne\l'Vmfono,fipoJfa
Ma
bab-
Periodo
quali non
le
taua ,
ta
le
come anco, acciocheper ilfio mezpfi hauefje afmre la fentenza perfetta delle parole ; hoche volendola terminare per effe , chefifmfcaper vna delle confinanze perfettifime, cio per la Ot-
concento
la
fuggire
fi poffa
&
il
modo
in molti al-
quando
vna parte dui Contrapunto far il mouimento feparato ; cio quando fi muouer di due , opiu gradi ; come
Accade molte volte
nelle (ompofttioni
il modo
Terza
226
Il
modo
di
fuggir
quando
il
le
Cadenze
Soggetto
& quello
far
il
&
&
tnojrato
vi proposto
&
menti di Ter^a,
certo atto
, il
folamente dire
che'l
qualfanno reparti
io
penfi
Quarta,
Fuggir la Cadenza
accennando
,& fi riuolrono
il
fu
yoler fare
di
altroue;& baftar
due , o
ha da ofleruare,
di
fi
che
Cap. ^4.
pi gradi.
ARMI
mouimento
quando tornava
ci
mot-
iiillllpliSfillSliSiSiSS
^fctito
flIiiilIilI *vplggiigfigjiglggpilgg
ll^il^frlifi^ilfi^l^
sjf|^gjsii^fj$glff|f|fffeg
fWf
Siiiigiliiii
liLliiliiiiiiliifiig
3:
ilgilllliilil
;j e
Quando
. .
Parte.
Quando
e lecito di vfre in
vn paffaggio
COME
troppo
&
apporta piacere
cuna
che
in quefli
&
Contrapuntifatti a
cjuejto
iflefii
vendo yfato
l'iileffo paff<rgio
que ciafeuno
effere auertito
di
da
pi di
quelli ,
cercare [opra
on al-
-vn paffaggio
mouimenti,
&
,&yno
concento
ifteffo
chorde Et ben
nelle idejje
to
dilettatane
tuttauia
'
<&
che fa imponibile
227
Oltra
il
di ci il
vna yolta ) che non haueffe alle mani altro contrapunto Debbe adun.
^t^^^=^^^rr ^ir
.
jiji:
Soggetto.
ISiiilipiiiliilliliiil
Contropunte
piimiiiiiiipii
Ho detto
noie
il
iftefi
mouimenti ,
&
nelle iflejj
yn paffaggio
fe confinante , negli
&
variato
inuentione
di
Ho detto
modulationi
no
effetto ;fi
Ma
ifleffo
ma molto lode-
paffag no
di
huomo di pellegrino
& cambiar
ra
do
& yno
abondante
iflefja ,
il
pur che'l
mgegnofi
,
inaeo-no
Contrapuntijla
che ftiano
di
&
manie-
mo
lungo
+Sbizzir:zzz&&:$rz$ttz=
$
^~^^^-^^
Soggetto.
fc^H^.'
^;
Hill! =F*fa=2
-w-
Contrapunto
iSili^illl
Terza
228
llilllilllliilliillli
P
Purf e atf .<
il
concento
li
; il
mcomincier a fare
punto molto
alcune
difficile ;
il
il
contrapunto fi poneffe
in
ferino
Le
il
t&fvfftfen%a
concento
alia
acciai he
il
difficile
Soggetto,
cj- Tffempio
le
_,
Breui
opafj'aggio
come farebbe
il
douere
contra-
chefufjero
quando
il
hora
hora forza
offmuwza
xa alcuna difficult
&
come -farebbe
obligo alcuno
yfando hora
al cantare ,fi
,o pjjaigi fi chia-
un Ttema
repliche
pero
&talt
obligo;
&
tifando fempre
il contropunta,
le
Semibrevi , hora
la fucopa
di quello ,
le
Minime , (*?
le
fa pi teflo
che non
quella.,
7* moirato
che lodato
biafimato
altri fimli ;
primo
li^?^llllf=SIfll=~fe
Contrapunto
gj|ii^||g^liii;flllfegig
t..
JdILtIiijE iiJ
Sozzato,
Parte
229
xt
Soggetto^ effempio fecondo.
*^A*-i
4-
'
IplilIgllgilipplig lgPfff^
:
^>
itTT
;EjS;EE5E?H SIEEE^2
:
lgiii
Contrapunto.
feSSlfffer^^^
Delli Contrapunti doppij
^"K ENDO
due voci
-veduto
Cap.
6".
, in
due voci
fi pu cantare a pi modi,
le fue parti , di
vdiua
ifleffe parti primieramentefi
la
mutando
ne,
&
il
quando
le partici
il
procede per
di
Duodecima
&
il
le parti
mouimenti
alla
Principale ; cio
peroche mutate
aalli,
prima
il
maniera
m queflo modo
&
Replica
la
di
due forti
im-
La feconda poi , quando dopo il Principalefi canta la Replicabile procede per mouimenti contrarij, cambiate primieramente le parti
come fi detto ;
che nonfolo
il
le figure, che
il
&
per
Quando adun-
Ne por-
ne
concwfia
quando
rifolta
fecondo
la
Ottaua,o la Duodecimale la
commodo
Replica
tra
le parti.
Debbefi altra
le parti
Sincopatila qualefio,
effetti
mafi'imamente
o la
Quinta
quando
Duodecima
nel Principale
le
in-
Vmfono,& orni Quinta torna Ottaua.Etiandiofi de offeruare, che ogni Regola moftrata
di
fopra
mteramete offeruata: percioche la Replica verr ad efiere fen%a alcuno errore.E ben vero,
il
della Replica
di ci auertire,che ogni
la
Replica buoniflimi
p laquale ven*fhi
fi
paffano la Duodecima:
&
mouimenti,
parte
iflefi
la relatone del
Tritono
etiandio nelle
Cantaremopoi
la
Cadenze mezane
il
la Replica in queflo
&
tra
le
parti
la
par-
tegraue
Terza
230
14
figli
i.:
iiiliiliiiliiliilliii
riz^::T|::
Et
$::*:
r.^
Vartegraue.
iiigliiiiiill -
liiiiigilill^liiii
j
te
orane per
per
li
yna Ottaua 3
medefimi
intervalli;
&
yna Duodecima
Dal quale fi
ijefii
mouimenti ,
&
||gg|g^S|gj||||gi||g||
Parte acuta
della Replica.
isgfiiigiiaipfipig
lfjlililjfiJlplifliil^E|5
ifeiiil^|gi^lli$ill|li^ifejg
Parte oyaue.
t-
differenti ilfuo
la parte
concento
Et queiofi chiama
taua&
&
tana,
la
differente
da quello
che fi
cofefenza propoftto
lo,
Parte.
231
yna D uodecimaj
Volendo
cipale
ijlefii
modo
accio,
mouimenti
minore
Et di porre
le
&
il
in altri fimili
,&
che
refi and
le lor parti
decima
fuffe
dift,
in tal maniera ,
fyna non
maggiore ,
&
Etfi pu
fa lontana dall'altra
per pi di
offeruaremo
le
Regole date
&faremo
che
le parti
percioche quelli di
Io
&
confon ami
le
cio quel-
^e , due Sede, o firn ili altre , l'yna dopo l'altra fenza alcun mezo i ancora che l'yna
l'altra
Quarta ,
&
di
commodamente
Quinta , poffono
in alcuni
yn Contrapunto pur-
queflo.
Parte praue
f<>-
iiligllSli!
" A ^V-?-^^?-?-^'
iiii^iiiiisiliiipii
Ttaneremo poi la Replica , quando faremo la parte grane pi acuta per yna Ottaua ,
&
t acuta pi graue
per yna Decima Et queflofi chiamava Contrapunto doppio alla Decima, chef contiene in quejle due parti
.
y'na
yn
del Principale
cimafettima
rtbbe
il
douere
Ma perche
;
&
Tre
yna De-
fare quefla forte di Contrapunto molto officile, yolendolofar, che yenghi nel-
il
fono, ne la
yna Decima ;
E bn'yem che'l Contrapunto non yerria ad effer cof bene espurgato da molti errori , come fi-.
& albuon
, delle
T erza medefintamente, alter la Decimxdopo la Ottaua, quando le parti della cantilena difende-
1.
la
le parti
afcenderanno ,
di
meno
2U
TT
Parte acuta
della Replica.
s^IieiSIiISi^
Parte rane
ilffffi^ l
pP^
_r*5*-i -A
wewo
Decima dopo la Duodecima ; mafiimamente quando la parte acuta non proceder per mouimento
ta
congiunto,
il
quale alquanto pi tolerabile del[eparato. Similmentefi auertir, di non procedere dalla Otta-
la parte
acutafar
Principale
muoua dalla
mouimento
ouer dalla
, fecondo
le
la
Replica
Tuono,
&
&
mouimento ,
lagrauefi muouer, procedendo dalla Quin
Duodecima alla Decima minore : Imperoche la Replica non yerrebbe ad
Regole date
di
&
ogni
modo,oue
il
Terza minore ,
cffere offeruata
tifta
Terza,
to alcuno
ta alla
dalla
cofi
il
tutto -verr
Ma dehbe
ad effer fenza
errore
nel
il
Contrapun-
Nel fecondo
endo nelle file parti gli tflefi interualli; fa dtbifigno,che ejj Principale habbia le
cun a)che fi ano tutte confonantifiano pofte poi a qualmodofi voglia: perciochef haueffero alcuna dijfonan-
za,non yerrebbeno a far buoni effetti nella Replica . Qui fi potr yfare {facendo bifogno)
cipale
l'Vnifono
quando
le
la
come
la
Ottaua; ne
la
la
Terza
aiutiti
Iflpifl^iSiiifSiifgg
\X%
~*
^^z^sks. ^:^^-^^^3Z3
Parte
Haueremo
li per yna
il
<rr>ute.
la Replica,ponendo graue la
Settima,
&
^^
parte
quella per
Hg^!^
Parte acuta della Replica.
ir
3>3ii$:Srtes^ZH
Componendo
Parte.
Parte rane
gllllfiliiiilg
Componendo
in cot.il
disiatiti
hma dall'ai
tra per aitai fyo'Aia infermilo; f bene ariuaffero alla Quintadecima : perche nella Replica tornano beneima,
yoluto dare quefi pochi ejjempi , accioche efnon fi debbe porre le parti molto lontane l'yna dall'altra .
Ho
cuna cofa
nelli
&
cofa
che
Contrapunti mojlrati
Cantare a ciafcttno
l'edere
yna
ydire
nuoue& belle
inuentioni
La onde
[opra
di
modi mojlrati
delli
intelletto altre
con grande
yanatwne
di
harmoma ; come
nelli
fottopojif potr
\t<&-
:+
tr-
dsb:
-*~A-
sifegi^fiifii^g^iigigyip
Partegraue.
ilS|II|Elflil=li5
i-i-
fi|Z^=fflf|fe|t:jl?
Parte acuta
della
Prima replica.
^^M^te
'
*r
J-J
*|
1_,_|
Non
Terza
234
Parte acuta
Seconda
dtlit
replica.
jjg^prfi3f^gi$fjizf
Parte grane.
llS!lSil=iliS|i=llll
Parte acuta
della
Terza replica.
gl^illlgiilSlillI
|
|p^^^||^j|||:||^s|iyi||g
Parte rane
9
^ESJillsIflllilliiii
Non -votrlio tacere anco queflo,pr moflrar l'artefcio grande di quejlo Contrapunto;che f noi aggiungeremo
alia parte or aite del Principale,
&
della prima
&
della
De
yna Decima fettima;oueramente f porremo la parte graue pm acuta per ima Ottava, et ap vuitreremo yna
parte pi grane della acuta per yna Decima, ciafcutio da per sfi potr cantare a tre Tee;. E ben vero, chele
parti aggiunte no Terranno con la ofjeruanxa delle Regole date difopra.Ma di qtieflofa dttto afujfkienza.
Quel che de
ofleruare
il
licenze, che
il
quale
il
a tutti coloro
te
Compcfitore
hora
in i>n
Cap.
capo alcune cofe
la fua cantilena
delfecondo,fi
pu pigliare.
ST RI N CERO
le
lo
ydiratmo
come intendo
ritratter
di
La
tra
le
onde dico
,
jj.
dando
lo
effempio particolare
per
che
lo
& di alcune
&
che'lCompofttore accompagni
Modo ,
l'altra fia
li
in tal maniera le
comprefa da quel-
Contrapuntt
molte fvure /opra yna chorda della parte del Soggetto;effendo necejjano
alle Tolte il
,
che'l
Con-
trapwito
,,
Parte.
trapunto piccia mouiment,noi potr
alte
2jj
&
non con grande difficult;perh m talcaf^otrvfr molte figurefincopate come fono la Semibreue
la
Mimma col Punto, variando fempre le iarde,
lifuom
cofi le figure pofle in queflo modo faranno
;
&
poffare
il
tfjer legato di
effetto
&
commodo
Mafi de [opere
al Compofit ore
che allora
il
perche verr ad
mar legato, quando farfincopato in tal maniera, che la Semibreue del Soggetto non cafchi interamente bat
tutafopra
la
laftta
met ;
il
, otter
er modulando per
il
diuerfe chorde
punto della
la parte del
tvinfimo
luogo di quella
il
punto
ci
infume
Semibreue , o
della
della
il
punto tiene
Minima
Qmnta,o
di
;
vna
bella,
&
far cantra
Regole metriche
di
vnafillaba lunga
in carte
alcune cofe
cantra
le
le
date Regole
Ma non per
li
&
il
&
vfare
di
far
che
vna
lecito al
in tal
diletti
ti
la
Seconda,
&
la
il
Quinta dopo
la
Seda mao
:^:^3:^::
:?:^:^.:
US
H*
mentefi de
gio-
Semibre-
ff
poter
alle uolte , di
ve, cantra la Regola data di fopra nelCap. 3 8. quando la Sefla far poflo nella feconda pane della
la
im
Mafie:,
Potr adunque
api
Compofitore
far conceffo
vo commodo
&
cofi
pur che
di fare,
alli
porre
Se-
C-7"
in luogo di
della
della
ilfuo luogo,che
cio della
te
ta porre
ti
Mimma,della quale
perfetta
ci
Et
S oggetto,
s'tncontraffero
Jgliare
&
&
;
Vmfoni, oper necefit, oper altra capone , fi potranno porre fopra la feconda parte
"volere vfargli
cuna
il
nelle
Sin
quanto maggior
tollerare la Sefla
che non
ogn'vno
riceuuta
per confonante?
ifleffa,
&
con
che con
lo ifleffo
Ri/pondo,
nondimeno pi vicina
alla
Qutnta,dne non
la
Minore
alla
alla
come
il
douere) andar dalla Confinando, imperfetta alla perfetta con lapin utcina;
{land
in
mag
Quinta , che
la
quandofi
difordine
opura
Terza
236
gura
di
Semiminima;perche
la
;fi
in cot.il
nel
ut cotal
maniera Et tanto pi
il
come
difcommodo
in
Cap.42 .fu
detto
modofifopporta
dalla
dalli
la
, fatta
te qttef
maggiore
dimmutione
;
di quelli
li
Contrapunti
pofla
1
bei piacere
mafimamente in
cotali cofe
a<r
o-iunpere
Semiminimapo
a tal
&
della
che
t1*
ff ir=szz=
Ma veramen-
qui da cato
congiunto ,fi
minime
alle -volte
ma
che
lo
habbia
non fheffo
yna modulatione di yna Semidiapente, quando tornara commodo nello accommodar la modulatwne alle parole,
&
proceder per
le
yede .
delle
lillllltliife^:
1
tali
_j
:^:^:^
-$--V
:$r
ne
Percioche
efiere .
<7*
mafi be-
le
chorde chromatiche
yna chorda
E^^it; ,
E
.,*- .J.
diatonica corrtfpondentc
la
pofitione;liqualifono Interualli,o
51*?*^
da
chorde chromatiche
quando yorr
di
Quarta,o
Et
ci per
quali iperche
di
procedere Diatoni-
t
K
perche
---fr=3-
li
&
-<-
::^::^::-^.
___
di un'altra ; cio la
Diatonica
in luogo della
le par-
fopra
li
rifbetti;et
chromauca ,
mafimamte per
li
Quefle
per molti
mettemmo
vendo vna chorda in luogo
L'altra
precetti mofirati di
"*"
nia,
-4-
Mo-
Li far an-
procedere da
re per yirti: di tal chorde ,alla
vn
com
ouero per
Tritono,o Semitntono,fecondo
acci no
com-
qualche errore,p
Parte
E* ben
Ottaua, ne i quali
re
accioche la
fuperflu
il
Cantore deporre
di
237
&
Quinta,
Ne
il
Compoftore
effendo che non fi de cantare -veramente f non quelli interualli, che fono
quali fuori di ogni propofito
la
h armonici
7(0,
&
go continouare
le
Diefis
&
molli
la
etiandio la prima
&
fanno
-vno nell'altro
come
del primo
vitio
il
lun-
panico
chefpejfe -volte
&
Modi ;
ma nel me-
quando la compofittone
mefanno alcuni , che non folamentefegnano lafecond.ifgura della modulatione col fegno
mafegnano
di aflenerfe,
lare di qualcheduno
qual cofa
quifi
o necef-
fit a\ danno principio alle lor cantilene (pra alcune chorde , che -veramente non fono naturali de
le
come
ggtgf=l^ii|grf^igE^i
mefcolano
di
la
Tede .
Qu irta
chromatico
ad yna modulatane
canto
PP
3r
^fuerttfca etiandio
il
Compofito
&la
g,
3&&%&*
:::=>
percioche
poffono
fequenti
-.:
accommodare
:
tra
le
il
primo
le
&
rA
>:..*..
7.
A A
v
A
V
"*'
'
a.
A"
"v"
ta
.~re quello
-
Ditono ;
il
le
la
quar
il
Se-
"
chromatiche infume
il
come fono
&
& medefimamente
** "a.
V
Semituono maggiore
il
che contenu-
to tra le
tutte
chorde diatoniche
le
&
accommodar
, di potere
anche
quefilt
le
in-
ogni feconda chorda di ogni Tetrachordo Enharmomca. E t quefla chorda nonfi potr chiamare Diatonica:
il
Tnhemituono ; ne meno
il
che
la potremo
ufficio della
fio
il
in
ciafcuna diuifionefatta nella Seconda parte . Et bench tal chorda fi poffa chiamare Diatonica : perche fi tro
u in una compofttione
&fa
diatonica,
il
Semituono, che
pofla in luogo,
otte
potr in yno
detti
diatonico
trifio efifietto
tnfinit? cantilene
Diatoniche
&
, le
nonfii
ma nongiamai
ne di quella , che pofla nel quarto luo^o del Quarto effempio poflo qui
fla in cotal maniera non Diatonica
debbe refilare
di fiotto
di yfarla,poi
alle
&
altramente
Et
yolte al Comportare
fi
&
Et
&
che in quefli,
come ame-
parag-
perche fi ritrattano
+t-*r*xr-r* ZZ
&
= -:^-^;^:i
isrtt
1f
S"="="=:~"z:_:r___^i:^T___"Z~"=:T_i:"?"i:"~_z:dalli
&
eccellenti
delle quali
fittila
fonanza
il
duuere
Tifare,
chef ponghi
la
Semtbreue fmcopata,
la
in
altre cofe,
modo, che
, il
& venga
a qual modo fi voglia, o confonante , o dtffonante ; pur che precedi con mouimenti congiunti
Minima
me quifi uede
:
~
la
la battuta [opra la
la
&
che non
tra quello,
in
yolte
che vorrfare
poi
co-
Contropunta alquanto
il
!=!il
Da non vfitre
:*:$
fino
quelli,
&
&
ditono
Da vfare
nore,
^.TV.
Per
il
come ho
io.)
olii
potr vfitre
le
il
le
fie
Repliil
veramente
difficile
mo-
che qualche
&
il
di altri filmi-
mi
&
' cofa
Effachordo, nelle figure di alquanto valore, nella parte grane del concento .
lere infornare particolarmente, in
Semi-
gro,vfar
Et volendolo fare
come
il
le
foaui
--SJL.
li ,
&
Semituono, per
Semiditono, l'EJjachordo
Replicate;
le altre
natura fino
fe
il
il
detto
il
vo-
ma perche qe
Il
modo che
fi
mi aueggo
no
& pormi
effer
tempo
il pi
rimetter tutte
rriudictofi
nt de
,&
di
buoni,
di uenire
a moflrare
la
il
Quattro parti
come
.
la
Terra tra
gli
il
pero
di tfifi
la
Terra , C7*
gli altri
Elementi tiene
le
&
&
infignare
onde pormi
effere
& esaminando
le fie
li
Mufici
chiamarono Elementali
compone,
il
luogo infimo
compone
dotte compofitio-
le
alla
dell'harmoma.
gufa de quattro
1
Elemento
occupa
della
il
can-
T erra :con-
luogopiu grane
in cofa
quelle,
cofi tlBaffo
l 'acuto,
la quale
iimigliantemente accommodarono
cofi fi
hlcmentt,dopo
la
chiamano Tenore,
tal parti
ciofia che;fi
della cantilena
altre cofe
dini de
le
le
& eccellenti Compofiton, potr effer chiaro di tutto quello, chegli potr oc
tilena.
nel comporre
58.
hormai tempo,
correre
di
Cap.
due voci
di
veruna
differenti
, la
ilTenorefen
Contratenore ,
Parte.
&
col
Fuoco
&>fi pu
altri la
in alcune qualit
cofi
anco
&
terzo luogo
le <>raui
della
la
re della cantilena,
ro natura fono (
&
procedendo per
come ho
mommenti tardi,
1 1
nelgrado
la parte grane
fupremo
luogo inferio
il
lo-
la
hauendo li Suoni
chiamano So
?* rari,
nienxa con
la
della
te ho detto
&
,&le
le
, il
di tale ordine
melano
che
; il
le
259
nominano lAltq ;
-veloci,
ci
tal
&fpefi ,
natura
&
yeloce perenzionefi fanno ydire, rapprefentandofi all'vdito conpreflex^a, Tengono a ritenere in loro quafi
la
parti
il
ma etiandio
yeloce
, (j7"
L 'altre
melane , per la temperatura de i loro mouimenti ,&per lafimigltanza del fito , io le ho afmigliate
vii altri
deremo
nella Parte,
chefegue
&
dijporre
Se hora da quello
Soprano
&
il
chefi detto
In ami maniera fi
yorremo esaminare
d'ogri'altra parte,
&
&
lontane , ci u
efjer
la
propiet di quefle
to, farfi
&
nutnfea ,
&
Elementi ;
ti
cofi
il
& fondamento
dell'altre parti.
nia
cofi
gni cofa
(Metterebbe in
mina
&
elegante procedere
& da
&
di
&
deltharmonia
quafi Bafa
&
guaflarebbe
feparati alquanto
ilfuopropio
&
effetti
&
&fo~
ci fuffe
di diffonanxa
Debbe adunque
altri
la
maniera che
e/fere
il
&
o-
compofitione.,
che fi pongono
congiunti
& maf-
ma debbe procedere per la mag pior parte con figure di alquanto yalare , di quelle
parti ;
la
,
fi
tutta la cantilena fi empirebbe di confufione
fimamente
ornato
jemmento
Et fi come
che nonfia
diffcile
nella cantilena
da cantarfi
&
la
che mantiene
fi yoglia
offeruando di far
cofi
dorna fempre ,
&
le
il
Cadenze a
luoghi propi)
&
&
&
con bropofito
Ma
fi
come
L'yffcio,
&
la
di belli,
&
effendo C^fria
&
effer
il-
piena di
eleganti paffaggi
a-
natura
di quefle parti
,giocofamente
&
ej yocum reclor ,
Guida Tonorum
iA hm lApollineum Carmen depwgit
ornat
Sei Tenor
poffafapere quello
&
Elementali
di
&
&
auget
cotefe parti
delle quali ,
accioche
il
Compofi-
fa l'ultimo
a comporfi;
Terza
2 4-o
a comporfi : perocch compofe
fi potea far perfetta
stone
cofa
il
Contralto
Quattro nominate
le
Tiene a fupplire,
&
oitra
l'altre part ,
non
ni
Mufci
li
onero
il
-vogliono
Soprano
&
il
cantilena
ma le
& hanno
di
che'l
Qualunque Tolta a-
&
Modo fa il
pi
ritrattato
qual
il
Et f vogliono procedere
loro propofuo
il
composto-
nella
l'altra
che
le
Campo
atteramente fopra
&
Ca-
le
dal princi-
La onde confiderate quejle cofe ,fi potr incominciare, da qual parte torner pi commoda; incominciando per fempre in Tna chorda, la quale fa regolare del Modo, fopra il quale fi habbia da fondare la can-
pio
tilena
ojferuando quello
dar principio
viungono
il
Baffo,
alle laro
cio tra'l
Compoftioni
Soprano,
due nominate
danno
hauev.da
il
il
Tenore ;
ne ; accioche
,
il
tutta fi accordi
&
li
Mufici cojumano
il
Soprano, alquale a-
io di fopra
Et ho tenuto
cefifante le
Ma perche
dipoi pongono
.pra'l Baffo
&
nominate parti
ad effer perfetta
le parti
di
aggiunte infume
primieramente
gli
accordi
alle
che
Ma fi debbe auertire
che fi trotter
alle
Tolte
ma etiandio
nell'^Alto pi di
pvfo con
le
Replicate
Tna
delle tre
il
di
cio fopra
porre
il
allora le
nominate in Ottaua
Terza parte a
la
lAlto
altre parti in
pfitione
effo
tuo
effempio
Baffo dfanteptr
onero in
Vmfono
Ma
aggiunger
Ter
za , o Quinta , a Sefla , onero Ottaua , optr qualunque altra ( come fi Tede nella T aitala )jatto'l Tenore
Onde efendo ti Baffo lontano per Tna Terza ; l'alta potr efer diflante dal Baffo nell'acuto per Tua Quin
potranno effere Vmfcne , ouer diiantiper
le altre parti (fejuferopiu di QiMttro
ta , oper Tna Stfla ;
una Ottaua da l'ima di quefe quattro Maje'l Baflojuffe diflante dal Tenore nelgrane per Tna Quinta,
&
l'
&
a<r
fife anca diflante per Tna -Sefla , riguardando nel Terzo ef empio
elere
il
Contralto
; il
di fatto,
della
fi
DeU'Vmfono
Parte
Soprano
Et
"
L'Alto
Ma
porr
fi
L'Alto far
Similmente
la
fe'l
Baffo fufTe
L'Alto potr
Et
Quinta
Terza,
BafTo far la
fe'l
L'altre parti
la
Ottaua
porranno
Baffo.
Tenore,
effer
fi
Tenore,
Decima fopra'l
fotto'l
Sefta ftto'1
fe'l
"
far
BafTo far
il
fotto'l
fopra'l Baffo.
Tenore,
n.
fopra
Baffo .
il
lEffndo poi
L'Alto fi far per vna
Decima
Ma
Duodecima, allora
Terza, ouero Decima fopra il Baffo
Quintadecima fotto'l Tenore,
fi
potr porre
Cofi effendo
il
Baffo
L'altre partili
Tenorej
Quinta , ouer Duodecima diftante dal Baffo
Riffe
fe'l
L'Alto
24.1
DELL'VNISQNO.
Se'l
porranno
Terza,
fotto'l
j.ff.
io.
1 2. 1 j.
fopra'IBaffo.
DELLA TERZA.
Se'l
Sefta fotto'l
Ma
Soprano far
Cr il Baffo far
L'Alto fi potr fare
fe'l
Terza, Decima
Baffo fuffe
DELLA
Quando
&
il
il
Soprano far la
Baffo
L'Alto
porr
fi
fe'l
canto far
il Baffo far
L'Alto fi potr fare
Baffo fuffe
fe'l
nominate.
QJVI N T A.
la
&
Et
le
ART A.
DELLA
Ma
Q^V
la
Ma quando
fopra'l Baffo.
Cofi effendo
potranno effere
le parti.
Tenore,
Tenore,
Vnifono, ouero Ottaua con
Sefta fotto'l
L'Alto far
le
parti.
DELLA SESTA.
Caino far
Et il Baffo
Sefta col
Se'l
Ma
L'Alto
parti,
Baffo fuffe
fe'l
Tenore,
far la
DELLA OTTAVA.
Se'l
Soprano
Et
il
far
Baffo fuffe
L'altre parti
faranno
"ofi
Et
fe'l
Baffo fuffe
la
i ?
fopra'l Baffo.
fotto'l
Tenore,
Terza, $.10.12.
fopra'l.
Baffo
fopra'l Baffo.
Onde
"
Terza
242
mente farebbe
) la
andare
in lungo.
Debbeperb
quella dei
&> il Baffofuffe per alcuno altro interuallo fattoi Tenore , quello che nece/Jaria-
ne
Cofi ancora
; il che fi
laffa al nudicio del fere
auertire, che alle yolte (fecondo! yotere
di chi compo-
ancora che
il
Soprano
ci
intrauenga di rado
quefla
quantunque
il
&
in
per
nominate con
quefli
il
contrario ,
&
que-
Per
cia-
dell'alto
&
il
Baffo per
loro
&> propij luoghi Debbe etiandio intendere per il Tenore quella parte, chefegue immediatamente
il Baffo yerfo l'acuto
gr dipoi per il Contralto quella , chef compone dopo le tre nominate Imperoche inafignati,
modofn^a alcuno
errore
commutare
le parti
uS S^fN D O
ri
hora al modo
accioche da quefle
pongono a Quattro
ofjeruanza
di
marno, che
li
torner com-
delle
quello che
Cap.
fi
de
< a
le
cantilene a
&
Tre To-
chef com-
mano in mano verr moslrando, fecondo che mi far bifogno Et per incominciare,
p
yn Contrapunto a Tre yocifopra yn Soggetto, che fuffe il Tenore poflo pi a
haf
.
afare
fi haueffe
Vico, che dopo che fi hattr accommodato, et ordinato le parti, che entrano nella
compofitio
ponendo prima il Soggetto difipra ,
dipoi le altre per ordine facendo che la
parte
,
la acuta il pi alto ;
graue fempre tenghi il luogo pi baffo,
potr (fecondo le Regole date) auanti che
fio
nello effempio
ne l'ima fitto
&
l'altra,
&
fi
fi
fi
hauer
la cantilena
poda
di
maniera che fi
ti
;*t? r
TENORE.
& i*
SOGGETTO,
:i
fesjBs
ft
?ESii5S
S^SSfe
C^INTO.
iliiiliiiSilllili
B^fS S O
gisliiiipj|^#^iii
v
Ma
Parte.
2 4}
Ma
debbe auertire,che quando le parti del Contrapunto daranno principio alla cantileni di incominciare
3
fi
[opra quella ehorda , che incomincia la prima figura delCantofermo ; come porta il douere ; imitandolo pi
tion
fi
pufar
non fa (latofatta
&
diffofitione ,
&
denti,
(il che
anco lodeuole
~)
parte difendenti ;
&
porre in Confequeit%a
legate
porre follmente
figure afcendenti,<&
-W
il
Confequente,che con
le
migliaia di volte
di
le parti
tra loro
numero
tallora
&
l'ijlejfo
un numero di
numero difendi ; come dalfette poflo effempiofipu coPrincipale, che procedi per
=*
INi?ii:yi
prendere
liiilliiii
cano
le
tra comprendere
il
volume con
il
to dire,
&
in qttal
potere impire
que il Baffo
il
tanti effempi
non farebbe
di
il
Modo
&
il
Tenore vemffe a
edremi
&
&
finale del
dell'altra
Oltra
mutatione
cio la
Mo-
da talchorda
la quale in orni
per
ehorda regolare,
finire in altra
che quantun-
di
di
Quinta ,
&
ehorda
Terza,
tanto ver-
di
Ma
la
natura del
la
quefto da a-
&
acere-
dell'altra
,
cate dell'vna
Ma fi debbe auertire
Effe bene
il
molta importanza ; pur che habbia proceduto nella fua modulatione fecondo
l'tnuentione di
leggiadri inuentioni
llo
&
di bellefantafie,
nondimeno fi defare,
"\)aueremo a giudicare
Mu
di quefle cofe,dallequalifi p
ejjendo che da quella fola parte fi potr comprendere quello, eh' io ho volu-
Contrapunto
modo , che fi batter da tenere nella compoftione dell'altre cantilene; Dipoi,per non
come ho
quello dell'altra
jcere
Tua parte
Prima perci non man-
fuono ne
li
ouer
Suoni, o
le
Repli-
come hanno
Ottaua ; negli ejlrem dell'vna fi afimtgliano agli eflremi dell'altra : efendo che gli edremi del
la Quinta non muoueno l'vdito nella maniera, che fanno quelli della Trza ; neper ti contrario : Onde ag-
quelli della
giunto
riati
il
da quelli, che
la
fi
co molto differenti da quelli del Semiditono
hanno
Et ci non
fuono
Quintaja quale e
par che
fi
harmonia
di cofe,
fi
ritroua nella
gli
Ottaua
impereche
fa congiunto
fetta cotale
neltfuoi
gli
(come
fuot eftremi
che aggiun-
li
&
quelli della
( accioche
ad vnfolo
Terza ; &>
habbiamo per-
) cercare con ogni nofro potere, di fare vdire nelle noflre Compofitioni quefle due Con-
le loro
Replicate
li
Prattia pongono la
Sefia
Terza
244
Seia
&
Quinta ,
in luogo della
benfatto
Ma fi debbe auertire
detta Seilajopra il Baffo,, di non porre alcun altra parte, chefa dijanteper
che
qiiefle
adirebbe
chef
finante
tulle
diffonanza
la
compoftiom
vna di
la
Quarta parte
nere
le
le
loro
compoftiom
di
ce lo permette
numero
delle parti
&
be guardare da commettere
rorifi
tali
conaofia che
tie di
harmoma
vna dati
delle
di alcuni,
altra, per
di
che bonvono
&
tali er-
l'i-
Offeruar adunque
il
contenghi in f
ma-
Compofitore
oo-ni perfettio-
Ma non per queflofi de intendere, che lui debba offeruare tal [erge dalprincipio della com:
&
di
alle parti
cjf
ma difar che f ne odi hora due , hora tre , hora quattro , fecondo l nutallora tutte infieme , &* mafimamente nel
fine -.percioche tal variazione verr a
portarfeco
&facil
in fimili compofttio-
compofitiom di
nelle
bello, elefante,
otte
maniera
brati,
di
parti in tal maniera, che fino tra loro Vnijone, ouer lontane
ntili
il
Confonanze
maf imamente
di porfempre cotali
Ma nelle Compofitwni di
il
in quelle,
crefce
Legge, quanto pi
Io ho detto, che douemofare ogni noflro potere, di porfempre quefte due Con-
conciofia che
luogo di
le parti
in
commodo al compofitore
&
cantilena^
diletto
&
piacere all'vdito
C^NTO.
B^fS S O
^|:i:f:g4
SillilUiilil
Parte
24J
per uolere acquijare lefopradette confinante ,fi potrebbe procedere per alcuni
&
delle parti,&
no
le gi
di
le
fitore potr
accommodarle
(leggere la Ottaua
meglio
li
altre parti,
le
in
tre nominate;
comprendere
la
com-
Co
Cap.
ytde,ma anco
te
me altroue ho
la
neceffario
nelle
yna Quinta;
Ottaua;di maniera,che
la
la
& agnungendoa
le parti in tal
il
Baffo
Terza
quefledue partila
accopagna
la
&
tlTenoi
e dijanti
Terza nelvraue;oueramente
che
il
li
no
effetto:
alcun
in
harmomca propor-
in
11
mezo auanti la
in tal
&
6.
Diateffaron
La
y edere
nel Cap.
&
i 5
della
lo
tali
finte immediatamente la
che' l
Terza pofla
in
il
f le
delli
due accompagnamen
a* nume
ci
acuto,cifipuofarefimigltantemente
cioche;oueramente
fetto.
la
in
due modv.per-
accompagnata con
la
le
accom-
Et
non fenza cagione: percioche, oltra chef potr comprendere dalli due
ftz::*;
buono
->-
la
Men buona.
&
Buona.
l'altra
nel grata
:$=i
modo,
Prima parte;
ti
f le
cantra la loro natura;effindo poflo nello acuto quella , che donerebbe effer collocata nel grane
quella,che donerebbe tenere
Terza,
accompagnata con
effetto
Mu-
in
ordine accidentale
di s la maggiore
f haueffe fitto
li
Ter%a;& ci
yno
fi
fame
Terza
di quelli
l'vn
Et ciafcuno
que-
et in
il
Per ilCompo-
tionaltt
pofitioni.
dall'altro per
dique-
In qual maniera
le
finora compofitione.Crefien-
non offiruando quello,che fi detto, yerra moflrare, quanto fin flato buono
l'ordine naturale de
quando
le
yoci,
ti
Numeri harmomci ce
lo
dimodra
qttetti
in atto;
termini
&
3 ;
la propor-
tione
T erza
246
t ione del Ditono,p fi a tra
&
la
pub yedere
Per
accompagnata con
la
&
numeri harmonici,
Quarta
la
Il-
Non buona.
Buona.
lorfirme tra
;"jf~
queflo
effetti
Ma quando hauer
Terza
la
mag more nel graue, ouer Li minore nello acuto fempref ydir qualche
tnilo
ejfttto
-+
Vdito intorno
yno
edificio
concwfa che
&
del Tetto;
all'
da yedere in
cofa
le
yna mafa
Fineflre,cy*
&
(enza alcu
di filoni,
confinati
quello
intramene anco
alcuno
ze pofle in fieme fenza proporzione, <&- fuori dei loro luoghi naturali Si ritrotter etiandio , y olendo inuefli<rare piti oltra,che la Quartajaquale ha nell'acuto il Ditono,pi grata all'ydito di quella,che l'ha nel graue;
.
fi
come
che
di quelle
ha il Semiditono
di quella
Terza minore
coti la
nel
quantunque
le
Sefe,che contengono
me,nonfiano l'yn
riatione de filoni
Buona.
44-
&
Percioche
&
Migliore.
fremi di
gli
grave far
di
confinanze nondimeno
r megliore dell'altro;&
di far la
gli
in cotal
maniera fecondo
detto, che le
come
fi
migliore,
hab-
Terza
in
dubbio/fendo
dentelli qual
Terzi maggiore
so
la tff>erienz$
Regole
ON
nelle compofitioni,
di loro nelgratie
parlamento
quandofar -ia maggiore ;anm a che queflo dalla yniuerft dei Mufici prattici
nell'acuto,,mapimamente
fin
collocate in
compo-
quando faranno
biano la Quinta,ouer la
che
nr
la
C ap.
commune.
la
queflo
accom
celofarafimpre yedere
61.
la
Quinta,&
con
la
yoltafiir accompagnata, nelle maniere ch'io ho moflrato, far fempre buono effetto nella compofitione-.
la
mameme
quando
commodo al
le
Quinta,o
la
Terza
nel graue
porre la
Terza maggiore
modo:
Compofitore
&
;mafi-
percioche apporter
nel fchiuare
ti
gran
Tritono , die
potrebbe
Parte.
potrebbe nafcere alle yolte tra
*-
cantilena
come nelfecondo
comprendere
'"'
J.
-""'
"
"A?"
T
^I"A
~
v
-&_
__&- __-_&._
Varte rraue.
&
Moderni ,
-__
..
.,.
mo libro
" '$
Cap.
gono
'
della Quarta;poi
Harmonica
della
g. del libro
tra
le
&<
Boetio nel
confonanze
Di modo
>
thanno accompagnata in
la p
che da
natu-
Vn-
laqual fi
..
VA
Parte me%ana.
....
parti della
effempio fi pu
baffo fivede
Siili
le
decima ; come pi a
11.
47
l'yfo
tal maniera
>
de
Vfano
^-+~
Ili!
Canto
Tenore.
Zaffo.
&
yna Terza ; di maniera che'l Baffo yiene ad effer lontano dal Soprano per yna S?fta,tramezata dalla Terza, o ma*
giore, o minore
pi gradi
modo
tal
di
ta confinanza perfetta
2 Rigenera
all'ydito;f
tra
alle uolte
come
le
come cafamo
f poteffe leuare
altroue ho moflrato
col
o dtfcendere inferni;
non
dico, che
&
lodeuole
Imperoche,oltra che
la
La onde poco
diletto
apportano
jEgSB feffi ES
Tenore.
Canto.
Baffo.
mamftfa da queflo;percioche f noi yorremo porre le Terzg a ' l ro luoghi naturali ,oue fi debbono
:
re altretante Quinte
-fr-
ragio-
Ottaua almenoifi potr conofcere con quanta ragione fi potr fare yna cofa
come nel moflrato effempiofi ydiuano molte Quarte;cof nelfottopofo potremo ydi-
Quar
Hr^^^Nr*
fi
tal
la
di alcuni ,
che fi habbiano
4-Tenore.
Canto.
le
Baffo.
il peggio,
fiata yfata da molti,che poco mi curo,poi che nonfono,ne yogliono effer capaci di ragione
in
commodo
graue;manell'acuto,fopralaDifdiapafon,ouero Quintadecima
nelgraue,non pub
effer
come ne moflrano
li
tramezata da
mafibenelafecodapoflatra
&
4
i ,
&
Quadruplajhe
la
f .della
Et bench
Imperoche naturalmente
la
Prima parte;
tra
quali,fi
la
nel
Ottaua pofla
;
fi
-i.,<&inynaSefquiterza,chefitrouatra
faron confinanze Onde
il
;tuttauia
&
3 ,
inynaSefqttialtera,cheftrouatra
che fono
le
forme
della
Diapente
&
ma ultra la
ma yera
T erza
248
ma
&
&
,&
yna
in
&
prima Ottatia
fona
collocata tra
6
$
4,
Numeri fonort fenza alcun altro numero mezano;& che la Quinta le fccede fenza alcun mezp; dipoi
[ente la Quarta;& da quelle due parti maggiori fi compone la feconda Diapafon ,onde nafte la Difdiapafon,
immediatamente dopo lui figue il Semiditono di
Dopo quefle -viene il Ditono,
cio la Quintadecima
5
tra
l'altra tra
collocata
naturalmente
&
maniera che ,fe tali confinante fuffero pofle nelli Contrapuntt (f ci fi potefje far fempre commoament)
naturali;non dubbio,che nafcerebbe yn concento tanto harmoniofo, quanto l'huomo
a i loro luoghi propij
&
pub
dire
il
ta;allora
u.
il
tal copoflo
apotemo
fpotejje imaginare.Et di
la prima
l'altra
mafiimamente f
quando fiopra
di
ro luoo hi propij
.
la
cio
ellafufje pofla
Si debbe
la
nelgra
Quinta
effafipone la Terza, non fa triflo effetto; ancora che cotali confonanze non fiano pofe a
il
luogo
effer la
minore;come
&
lo-
crdtne;& debbe
ellafea la
non fi
concentofi fa alquato triflo;etfe tal Quinta fi diuideffe in due Terze, non fi potrebbe apena ydire
;
dine
la
almeno dopo
Quintadecima,
la
meJo.Quefle
Quinta tra
la
Ottaua in
mafe'lfi abbatter,che
le
cofie
neramente
chorde gratti,
&
a coloro, che hanno giuditio. Onde yoglio dir quefio folamente,che douendofe porre la Terza nella compofetio
ne, meglio porla fempre fopra la Ottaua, che tra effa; yoglio inferire, che migliore effettofar fempre la Decimarle la Terza. Et quantunquefi potrebbe dire,che meglio farebbe anco,porre
pofla nelgraue della cantilena;come cofa pi propinqua , fecondo
la
natura dei
la
Numeri harmoniu;
"*~jr$"*"
i^
hgiuditio
-9J-
TENORE.
C^fNTO.
lo
potr conofeere.
JE
:j:3L
che la
Ma quanto migliore
:2e:
^B^tSSO.
Ma
debbe auertwe, che in yno effempio, cio nelprimo fi contiene ilTritono,& nel fecondo la Semidiafe
Caltro la Decima magpente; liqualt tanto pi fino fpportabili,quanto che dopo s hanno l'yno la Terza
,&
maniera
il
nepaffano di maniera,che
Ottaua
pone
fienz*
fe
alcun mezo,potemo intendere tale Ottaua effer quella, laquale incomincia nella chorda pi graue del Baffi
della cantilena,falendo di
mano in mano all' acuto fino alla Ottaua chorda ; et per la feconda fe pu intender
Ottaua,& yfino alla Quintadecima . Pongono i
il
fe
la feconda
fyna
delle par-
TENORE.
ti
do,
B^fS S
O.
&
mo-
delle re-
gole
Parte.
gole date , fanno buono
effetto
all'ydito grato,
&
249
fbaue piacere: percioche quel p
confonanza feguente, pi
maggiormente per
onde parendoli
la
di quello,
Tenore
la
a3fe +-
Seconda,
l'altro
& d Tenore
:
i-^zs::-^:^: fi
Soprano hora
col
=F =
Quinta
tallora la
[
**A
tiene la
talipaffao- g t
la
TENORE
t-**
giunge foauitalla
CANTO.
5"
& or
che fi adirebbe, f non yifuffe: emendo che di due oppofiti, l'imofi conofce
c^me
:l ~$L
qui fi yede
Ma quello, che
coit-
altri -.percio-
BAs SO
d queflofi de auertire
quando
le
-j-
U-
Terza maggiore
la
al graue col
mouimento
contrarij
del Ditono
&
di
il
maniera che
la parte
alle
^fnzifar neceffarlo,che
le
confonan%a,&
le
alla perfetta
,<&non
parti e-
maniera , che
la
Ter-
B^iSSO
accioche (fecondo
le
le
So-.
il
|lgiliil?l=
TENORE.
CANTO.
ftperuengln
quando
La onde fi concede al
mouimenti all'Ottaua;quando
za maggiore,
paffare aU'Vmfono
procedmo
Decima fo-
B^fS S O
yolte qualche licenza fuori della Regola data difopra nel Cap.
il
alle
-+-
&
TENORE.
CANTO.
do iprecetti dati
maniera
[enza grande
offefa dell'ydito
con-
offeruare, che nelle Cadenze, principali della cantilena Je parti fiano ordinate
.Douemooltradi
& accommodate
queflo.
in tal
ma-
niera, che la feconda parte della figura fincopata, la qualfipone diffonante ,fia fempre con la parte graue
alteramente per
il
in quefli effempi,
quando accafcheranno
yna Vndecima ;
Ma
&
yorremo aggiungere
.
la
f
dell'yna delle due,chefono dilant tra loro per Quinta,
il
Quarta parte a
la
di-,
yna Secondiffonanza 1
in altre fimili,
in
Ottaua
in
yn /o-
quefte,
Et
Terza
*:*
:x:^::
tz * tv -
-&:
C ^fN t o.
te
~
L
v-^-v-
TENORE.
E*
+l
sffSzd
^p^m^l
3l--^=Si5Hiii:|fJ=:3f
u.
BiAS SO.
ti o/i
cfo ta
Cadenza fi pu fare in moke maniere con variet delle parti; per yogliopor qui molti
compofiuom
matena.Ma non
di
Tre yoa
onero
effempi
f
in
li
potrei
queila
al-
g|liSgp!lilly Sl;|gpg
H
SOP R^CNO.
SliilSS^Silfjg
s
^LTO.
UflUll
llfllilS=|E
^^ipgiil^ggilgflgji
jTENORE.
i^jjgigiS^g
mt
giglililifii!
B^fS S O
cuna ,o leggiadria
te
quando
pau ,
le
in s
la
Diffonanza ,che fi
le ijefje
figure
trotta nelle
moftrate; mafitmamen-
come fono
quefe.
Per
Parte.
Per ilContrapuntifafigu.trdar
"V;
'/*
nonfaccia
ro ordinate in
la figura
111
porre
la
Diapente fuperjua
<v
Tenore [opra
Baffo
il
; il
come
qui
fi
in queflo efjempiofi
Tede
la
le parti
come ho detche'lcan-
Cadenza
iillll
SOPRANO. TENORE.
tici
le
in tal maniera ,
che effendo
&
Tolefle fonare
fi
queje tre parti fopra tuo idru-
mento, perche
fi
indirebbe fenza
de
B WS S O.
parti
nofipofmo
li
momento, algiuditio
tire a cotal
&
di quelli^
che
Delle varie
fi
molto
Contrapunti
che
di
parlare
chia-
fi
fi
forti di
Contrapunti,
& prima
di quelli,
che
Cap. 62.
chiamano Doppi).
ci,ilquale nel
il
o-endoli
di
che
delli
cofit,
di
mano Doppi],
le
La on-
Onde
B WS S O
le parti mutino luogo tra loro in quefla manieraipercoche tale inconueniente apportarebbe all'ydito
Terrebbe a
cio
-n-
ini
Terza , difendendo
cofit difficile,
Tede.
TENORE.
quando
Soprano far
delle pi
mouimento congiun-
44 *-
errore,
il
Chromatica : percioche
*^HfcM
come
yera
diffonanz^
WLTO
CWNTO.
l'altre parti
fuffe-
in luogo della
''
Cadenzttrfuado
la
di Tfiwle;&> deb-
v~ *
B WS S O
271
Tna parte,
l'vno non
fi
tho,& l'al-
di
fopra
o difetto di
tre
vgiun
dite
Voci
Jttperfluo
T erza
2J2
fuperfuo rivoler replicare,^ dire quello ,che fia Contrapunto doppio a tre
di quello,
che importa
importa
ri
di quelli
fono comporre
in
yarie manierefitm
la
quali ciafcuno
la
Rcplica,porremo
luoo-o del
quellt,che
mifonoparutipi
difficili,
&
li
modi
di
comporre
pi eleganti
al
il
di
come ho dettaronofilamenti
1
-voci
fecodo
Lettori;da
ri
il primo
modo
&
interualli
Contrapunti,
qualunque altra
ma-
l'aiuto di alcune
t.rii
Ottaua;&
il
tal negotio ,
vna Quinta;
del Baffo,ponendolo
Quando vorremo
&
il
Soprano nel
medefmamente <rra
quando non fi
^M
la^iiife^iiiifetelilg
S
O P R^fN O
del Principale.
++*~i+
1-
iliililiilliSiliilil
TENORE.
-5
gHSIiIiil=
B^tSSO
ii"
i7.==_:_:_i:^;:::
gsiiliiisiipillli=
SOPR ^fN O9
,T
della Replica.
lliiiiiillliilillil
T EbJOR E.
53
te
~m
Be5
offeruaffe x
Parte
3r
&
25-5
bOE
B^CSSO.
lISisflgll^illi^l
non por mai
cfferuaffe, di
Quinta
Ne
difcendeno
il
il
le
&
il
ancora che
la
&
Soprano ;
la
Baffo
& il
Soprano
le al-
quale fluiti la
percioche la Duodecima,
Terza , dopo
in
parti infieme
nella Replica
dere, che in fimil forte di contrapunto, o compofitiotie, nel Principale non fi pufare la Sincopa di Settima
il
vna Terza ;
re
&
modo
cede in altro
il
il
percioche
le
parti vengono
le parti pofte in
vna Decima ;
fncopa ; quando
fi porr il
dibifogno, chefaccia
le
quali, per
wfieme
il
Principale ,
altramente, tiefeguir
la cui
il
contrario
come ne
offeritaffe
Et
ci
pano confinanti ;
&
la
Replica
effer
molto neceffane
,f laffadi
ad effere offeruata ;
la
l'altre
&
La Seconda
le
Quarta
forte
l'offer-
fe'lftfar
la
a( *-
alcune cofe
dall'al-
per non
pale
&
dibtfo^no fapere ,
per
bififnarebbe
delle
ma non
f uoo-lia
dall'altra
uanza
non fi con-
Medefmamente fi potr vfarla nel Baffo ma non altramente , f non quando fa-
ma,
ti che
interuallo
nella Replica
poi
eJr*
, f
nonfi
Principale
difficili ;
quando
^iijijfgjyfii^aii
CisfNTO
del Principale
^^^ffi^^^^^^^^^^fe^
TENORE.
feliSaliSiisiiii&iia
B^fSSO.
fi
campo
..
Terza
2J4-
^^^^^S^|iS?^^feS|
SOP R^t N o
della Replica
^^^^^S^MWS^^^HS^S^^^i:
TENORE.
iSfefeil
%
B^fSSO.
fi
componevi
porre
fo
le
&
la
il
In firmi forte
Decima ; &
il
&
nel Principale
dell'altro^
li
yti
ad efere
chef offeruano
&
nella loro
Sejla
; il
il
le
Sefe
&
Si potr
non
compoftione,
le
nella
fi
yarij
(f non
come
&
le
Re-
almeno in mol-
in tutto,
Contrapunto doppio
di firn de
differenti fono
yn Contrapunto ,
ima
offeruata
&
te parti 5 i<err
chef trottano
tifiti dell'imo,
di
nona
& quello del Baffo anco Et per hauer la Replica , fi porr il Baffo del
quelli,
cio yietanoilfare
quelle
Redole ,
<&
del Secondo
qui fi pu yedere
el^lglifai ^l^lffSifls?
5C^TNTO
del Principale
TENORE.
zzt
:Sfeg: m
BiAS S O
Prima
Replica
&
C^4 NTO.
-13:
TEN ORE
B^fS S O
llll|l:;!lIl3l=iiliiIi
Seconda Replica, C
^fN 1
IlililBiiliiSiliiplliii
TENORE^
$1
BiAS S O
+
La
Parte.
2 T>~
La Terza fpecie del detto Contrapuntofi fa, quandofi compone il Principale di maniera , che
&
&
il
dipoi
il
il
Baffo
Baffo
tra-
& SOPRANO
Principale,
jfe= gfeg^Jpt^flfefefaf
TENORE
del Principale
;gli^lililjig|lljfe^ *
B^fSSO
&C<A NT O
del Principale;
ife
TENORE
della Replica
sapppigi^siiiiiigsijjf
della Replica.
Sfe
|ig|||g||||5^g|g|
B^fSSO
della Replica
Il
difficile di
fi
dall'altra per
&
prano,
pongono a i
fi
il
Settima ;
no : ne
fi
&
non bifi
Terza, neper
per Quinta ancora ; con quefla codinone per, che tal Quin-
la quale
nonpoffono
la Sefla
Peraoche
per mag-
bifonia auertir di non fare , che'l Soprano pafiifotto'l Baffo ;ne fidebbe
bench quella
di
Seconda,
-voci
dopo
tal
&
o per Ottaua,
gior [patio
&. prima
Ma quandofi porrfitto'
Quinta :
ta
&
&
di
Duodecima
quando
po
lei
le parti
fifa Setta,
jghi bene
dipoi la
il
Tenore
mexo la
&
Sefla
&
&
di
Tenore fino
Quarta nell'vna
&
pone
la Sefla
alla ottaua
ad vn
vii' altra
altro
Non
Sefla .
commodo ; Et
B fogna auertire di non dimorare lungo tempo [opra la T erxa percioche nella Replica viene col Baffo
Tutte quefle cola Sefa Ne douemo ancofermare le parti fopra la Ottaua conciofia che torna Vnifono
:
debbeno offeruare, accwchefi poflfa peruemre con qualche facilit alfine defiderato Et perche offerenfi
do quefle Regole,farfacile il comporre queji Contrapunti a Tre noci : tanto pi , che
de comporre in un
fe
fi
tempo il Principale,
rere in
&*
tali co/npofitioni
la Replica
.
Per
fi
oli
wcommodi
il
Principale
fi purguffe
da
oo_ni
Terza
2j6
da ogni errore
le
ni
fi
il
{prezzare : perche
debiti
il primo
il
e beilo
,& ngegnofo
oblighi
&
modi;
cio
per
quando
li
modo
pano
infiniti
le parti
del
l'altra in
Confequen^a , o-
veramente cU
modo
gradi, o mouimenti
le parti
il
il
altro
llqualmvdo non
torna molto
il
etiandio un'altro
obligo
altri
Delli Contrapunti a
I Trotta
i(efi
per
il
tempo
di
ite odi
al-
tale obligo.,
&
vna Minima ;
&
qua
Et fi de offeruare in
quefli due modi , che la parte principale , cio la Guivna Seconda : imperoche'l Confequente nccefariamen:
te verrebbe ad efier diftante da lei per uno interludio dtfionante ; cio per vna Seconda. Onde ojkruato che
do canteranno
di [opra nell'
acuto
le
&
altri
f-
mili Contrapunti
Soggetto.
-ztf-
'l
^ i|
G V I n^f
|j^iiyi$iifi
del Primo
modo neljnraue
*i
[-*
'
If^^^P^^fe.
CONSEQVENTE.
pilllligliigil
P
GV ID^A
del Secondo
modo
nell'acuto
^SililililiSiSiSil^
CONSEQVENTE.
llSiiiliiilgliil
il Secondo
Parte
modo quando due part del Contrapunto fi figuitano , diflant fona
// Secondo
po viia Pattfa
che
la
dell'altro
37* di
Guida far
modo ,
di
la
n-aue
&
il
<?* la
Confequente
la
graue
il
f7
Quinta do-,
ouero la
Guida
contra-
il
per [alti
mouimenti
di
Ottaua ,
di Sefla ,
amene , che fipoffa cantare per quellidi Quinta "Et quando procederanilpropio del primo modo , che la Guida proceda dall'acuto al graue ;
nel
volte
fi pub
>
modulare , o cantare
Ter%a ; &rarifime
fecondo
dall'altra per
di
&
fi
come neli'yno
,&
l'altro di
vedere
5 ?r&h*+%$4r#&^ ^^s^^ss^3^.
SOCCETTO.
||$f|lfi||ii|Iffeii
L^f
GVID^f
del primo
modo.
CONSEGUENTE.
IL
^^r0^M=^0^^0
CON SEQVENTE
LU
modo.
GVIDuf.
SS|llI|S||Ell
Et
do
oueramente
commetta
alla jfroueduta
errore
Quelle
cofe
te quefle forti di
Contrapunti dopp'u ,
fi
in
quanto
delli
il
Confequente
acci
non
'...'.
del Secondo
<&
di poco
alla
momento
Ma fi dfapere
modulatione
le
Regole date di
belleza,& ildecoro
,
&
il
modo di porre le
confonante-
T erza
2j8
confinante : peroche Iettata
go
&
queflo dico
ben corrette
cojl
accwche
la libert
diligente ojjeruatore de
il
&
oda
&
la
&
guardare,,
&
non tornano
&
feruirfene di effe a
tempo ,
della Filofofa
moflrato
, <jt*
&v
Libri de
&
il
Et fi
quale
alle
ma
Buona cofa
&
&
ancora che
poi
finora
che fo-
per fitperfi
quali
&
il
, il
che
Logica
della
cofe nell'yna ,
&
veramente ,
opera
in
Silogifmifallaci, o Svfffia,
farli
Scienza
in ciafcuna
L'yneper mettere
luogo conueniente
&
le cofe
il
Contrapunti ,
fare
obli-
che vogliono
&
li
le
cotali
quando
intelletto
fi
qualche cofa, che fafrana da udire
fmamente le necefarte,
no buone
prontezza delfio
alle volte
nofri Precetti
ottima
il
Sofffli,
fapere cotali
Quel che fi de ofieruare , quando fi volerle fare vna Terza parte alla
fproueduta fopra due altre propofte.
6 4.
Cap.
OGLIONO
alle
fanno vdire
&
vtile,
f=n|
il
do,
il
concento a
ho deliberato
&
ohm
molto valorof ,
di
&
ma prefuntuof afat-
uolerfare
Laqual parte fanno, facendo folamente contrapunto fopra il Baffo, finza vedere
ci
ma di pi, fopra qualunque altra cantilena ,fefuffe bene a Dodici voci , vogliono aggiungere
fa
mo-
tali cantilene
ti
chef ha da tenere nel comporre a Tre voci diuerfe forti di Contrapunti ; di moilrare
tenere, volendof effercitare nel cantare cotal parte in cotalmaniera Et quefla im-
maniera , che
indietro, che
re etiandw paffare pi
di
di
&per talmo
miracoli
Ma
&che
non
che
allt fiocchi , come fino loro,
inteudeno pi oltra,
fanno
do danno ad intendere
la
ha qualche
o-mditio
effendo che
parti ag giuntefi vedefero firme nel modo , che le cantano ; oltra che da i periti della Muficafi odeno le coche fanno cantra l'iArte ;fe bene nonfano in frittura
feoprirebbeno mille errori , che fanno contra le
fi ,
;fi
vederebbeno effer piene di infi nife difonan^e .
Regole communi ,
or a per venire al mio primo iute
&fi
dimento dico
trapunti
te per
&
due voci
le
che dopo che ciafeuno hauer ottimamente effercitato nella Compofitione delti moflratiCon
fi
vorr aggiungere alla fproueduta cotal parte ; far dibifigno, che lui dia opera fiparat amen-
, alla
modulationi
in quefla
chefanno infume
trapunto fa ordinato
& pofa
le
dipoi
lui
fi
maniera
lui
vuole
&
al-
il
loro con-
1 1 debbe
per ogni modo tenere quell'ordine perche non cfufflciente ( come anfano molti, che non fanno ) vna parfi
te fola , a moflrare il Contrapunto, chef ha da aggiungere nella Terza parte ; mafiimamente potendofi fo:
pra vno
ifeffo
Perillud
Parte.
quo [al
&
tum
25-9
ttantur omnia,
datum
ex
ts
Ter-
quo
ij
lHlHSSii
fai,
V$>
fi
~V"ff"
um refyonfum datum
ex
}
&
latum
TJX
te
yerbum
incarna,
7+
tum,
per tu-
=!!*3=:i::=
lllilgliigilliiiili
faluantur
B"
:=::zt::
3%
ux^rm
Terxa parte aggiunta.
ma.
|lllg!p ^fflgggg|li||g
1
-H~a
fitet?
-r.^
S*y
**
=ffiffi
F&KS
z:t;:
-5r
^it^r^fr.:
ii
gijig
L|||5|||g|ii|||5i||||^|felg
iigi|IfilgJfEif^l:||g|^s
3r
iiii
r***
*-
Hauendo
Terza
260
H
attendo adunque
il
li
parer meglio, 7*
le
l'yna dall'altra,
commodo
&
li
torner pm
il
fio Contro-punto
in
di effe
ben -vero
aggiunge dtflameper vmt Decima, onero per yna Terza dall'ima del-
Ma bijogna auertire, che quando le propoje fufjero per yna Terxo lontane
yna Decima ;
tra la aggiunta
& luna
delle
due
che farebbe lagraue, quando lo parte fi aggiungeffi nell'acuto; onero farebbe l'acuta, quatto l'aggiunta fuf-
Ottaua;&
giunta cant
tra
aff
per yna
erano
le
teffero occorrere
fi haueffe alia
tal parte in
date
il
yedere
il
Contrapunto
&
&
l'al-
mezs alcuno;quante
Per
delle
ag-
la
le
cofi dico,
co-
che po-
due maniere,
& medefimomente ad
alcune
offeruare
li
li
Rego
Terza parte,
fi potrfare, che tal parte aggiunta fio pojla con quelle conditioni ,
chef ricerca in
Ma quando la Cantilenofar compofla regolatamente, debbe per ogni modoflore nella offeruanza de
moflrati precetti, pi che puote percioche douere Ma accioche fi poffa comprendere m odo, chef de
twne
i
il
il
yna compofitione a due voci di lofquino, che fi trouo nel Motetto Benedtcia
le
do aggiungere
ti
&
il
es ceelorum regina
dico.ad
afei voci
(^
quello fopportabtle
per lo
chef trouo nell'accommodar tal parte allo modulatane continoua della cantilena : effendo che, al
comporre
altro e aggiungere a due parti la Terza ; che col molto-difftro il
infieme tutte le parti ,
diffcult,
cile,
&
&
aggiunge , che
flia bene.
EDVTO
afffcienza quello
chef ricerca
Tre
voci, conueneuole, che hormai moflriamo quelle cofe,che concorralo nelle cantilene ,cht
fi compongono a Quattro
&
che fi de offeruare in
Onde la maggior diffcult, che poffa occorrere , di accommodar le porti della cantilena
in tal
vante procedere
all'altra,
&
&
fio pu
in carte
&
mfegnare
la
&
ma
li
tinouo
; il
che intrauiene
Hip-
Cofi quello
non potr
effer perfetto
&
,
toccato molti
far dibifogno alla fi ne, per intender bene quello, che ho moflrato difopra, et mol
chef riducili
alle
&
ele-
molti altri eccellenti^'imi Medici ;fe non dopoi,che hauer pratticato con al
Medici, &fpeffe volte ragionato,^ dtfcorfofeco molte cofi appartenenti a tale *sfrte
&
accioche
quale habitofipu difficilmente laffare ,fi come dimoflra a noi Horatio dicendo ;
Quo
Parte
261
Effe
la Speculatiti* fen%a la
la prima
buona conntione
to
te alcuni^ che fi
nelle loro
compofmoni mille,
la fola Prattica
ma-
Maper
ritornare
al noflro propofito dico, che volendo dar principio alle Compofitiom nominate difopra ; primieramente fri-
trouar
il
il
che fi voleffe dar principio alla cantilena con la parte del Baffoo ; fuhito
luogo del Cotr alto, del Soprano,^ quello del Tenore.Cofi ancora volendo dar
il
compofittoni
ti;
il
fapr i luoghi
&
,& a
Baffo
il
il
&
infittitigli
il
eccellen-
tr hauere qualche lume, per potere feguire pi altra di bene in meglw,et porfi a maggiori imprefe;et compor
re altre cantilene difantafia
to
&
altre belle
Canzoni ; preparadof
il
Sogget
,0 pigliando alcuno altro Canto fermo, ouero qualunque altra parte, come parer meglio al Compoftore.
&m*
--H t-r*>
i=33:.
Il SOGGETTO,&il TENORE,
//
SOPRANO.
Vm
fc*3fa$t
L'ALTO.
fi
m?
jgpfffe
ir
i|$
W*$Fft
^fifefe^
^^^^I^^^^^^^B
il
B^tSSO.
piiSp^sS||i||I|if;
*W
tilllliUiiS!!
-H-
Et bench
T erza
22
-a--*
3*=^**+I**S*
-+^.$:i::^SOGGETTO
Il
_~k
rt
del Secondo
ejfempio,&
il
TEMO RE.
t:5a
titt:jr
: a^
:.f..
A
-HC^fNTO.
a^js: - st-**-fr-ft WrttiH x t^O"^//
=E|pl^Egf|jljpiSpj^
ss
isiiiiiie;
Sifefe
-xih:
X=-
pNnS^Hfc-
T-*-^-
--*--
fl:5^I5=:l::|
f|
II-.
Iliililliiili?lliip3l=
ss
Ef traete
Tenore ,&
oVhj compofitione perfetta quattro flirti fola mente pano latteuolijt come
attratte)
Tua
delle
&
il
Soprano, ^Alto,
il
lattarci
mera mede/imamente Svprano,o Tenore, ouero ^flto,o Baffo; fecondo la parte , che fi hauer doppiata ; aggiungendoli Secondo, o Terzo fecondo' l numero di quelle pam, che fi frolleranno ih tale cantilena. Et fi fanno
le
chorde tjlreme della parte ag ?utnta,equah a quelle della parte, che Tiene raddoppiata
&
le
yerfo Hacuto, che quelle della raddoppiata;cio della parte principale . Si delle per auertire, che alle Tolte ft
cojuma
Parte.
cofluma
di
&
26)
tre
Bafii,&* yno
'^4.1
quat-
Bafii,& ad altro modo anco fi come torna pi commodo;tlqual modo di comporre fi chiama a Voci muyn Contralto, ouero yn Tenore,
a Voci pari. Si compone anche con due Soprani,
il Baffo ;
&
tate, ouero
Soprani,^ yn Baffo;&
alle
&
le partifi
tnodare altramente di quello, che fifa nelle altre : nonfa yariet alcuna
riatione di accordi, altra quelli, che nelCap. 5 S.difipra
tra le prime,
&
ho moslrato
di tutto
il
concento
in queflo
il
il
ognintorno nelle
yenghino a moltiplicare
di
concento
cio
&
mo-
accom
la parte
raui,& delle acute infiemefi conchiudono affai cammodamente tra Quindeci chorde
al pi ,
& meno
an-
(b fecondo che fa dtbtjogno;& in quelle fi conchiudono in Venti; come nella Quarta parte yederemo
EBBE
altra di ci auertire
il
Contrapuntifta
che quantunque
in tutte leparti
percioche (
quando
mommenti :
di pi
) la
Dif
comprefa dalfentimento Etfi pure in alcuna parnon debbeno le altre parti effertra loro dtfjnanti ; acci
fibile, farebbe
io
quafi
non offenduto doppiamente tvdito Onde quandofi porr la feconda parte della figurafincopata dtfjonante ;
.
quelle parti
debbeno
yna Terza, tra le quali non fi ydir la Ottaua ; come quifi yede
S5&$5i:
SOVRANO.
**%**
^ijifi| jfeiS
^CLTO.
Ouero
Ouero
ti"*
II1?3I=Iei
B^fSSO.
TENORE.
le parole , le
quali ricercano la
&
afpra; acci fi yenga con gli effetti ad imitare il Soggetto contenuto nella Oratione ; per quando bifognara
far fimili durezge,allorafl potranno porre le Sesie, nelle quali fiano le figure di alquanto yalore ; come de
Breui,& di Semibreui mefcolate;oueramentefi porranno le Diffonanze tra loro, chefiano ordinate fecondo
le Regole,^ modi moslrati di fiopra;
hauer tlpropofito fife come atterrebbe ponendo la Quarta , ouer
&fi
la
della
Battuta
fi
&
che f bene
toccaffiro
tali parti
afceudeffero
fi
ri-
trouaffiro
Terza
ij^^st: 4-
264
isfLTO.
^-f~^~^~^
TENORE.
trottaffero
medefimamente
che quella
diflantiper
da
:fe
bene l'yna ,
&
l'altra di queje
una
li
mottrai
le
Figure, chefanno
Contrapunti
il
o difcendino
l'altra
parte
mafuhito
riluti
Et
Contrapunto
maniera,
vhoifi-
P aufa ,oltt
atta
&
luooo;
non affetti
che afcendino
,
dt
concento
quando
le
parti afcendeno, o
difcendeno infemefenxa effer tramenate da alcuna Pattfa : onero quando dopo la PatiftJ'yna dtlle parti c.<fcafopra t'altra,fn^a alcun mexo Quando adunquefi interpone le Paufe& luna partefi!gge,auanti,che
.
itt
i=3liii;ii!^i!fffft~?
^TLTO.
*=*-*-*B^TSSO
TENORE.
tal maniera fi potranno fempre yfare in ciafcuna
mero fi yoo-lia de
lo ,che fi
yoci.
compoftionefa
di
Quattro ,
di
Di quetti,et di altri firnili caf, che potranno occorrere, ctafcuno potr battere da quel-
La
tempo . Qualunque
il
yn Tenore di Cantofermo ,
&
dipoi lo
tal
altri
yn Tenore di
ifando
.
di porle in
(erere
il
Debbeper
Maria
&
li
ouer
quali gi
l'altre;
in quello di lachetto
compop l'uno a
&
la
Sei
&
di ci
fi
Ne remiinfcans Domine
; i
tornava pi
modo, che
li
a quel
m Confequenxa;& dipoi
come
;fi
Tolte
Verhum fuperimm;Jopra
te parti
yca
alle
in quello, che
yitre figure ,
t&faceuano cantare
a Sei toci;&
accommodauano con
Tenore
in quelli
il
motetto
Mi-
auertire ilCompoftore,che in quelle Fughejequalt fi fanno fopra tali Teuarije parti poffono effer
tra loro dittanti per una Ter^a,per una Quarta,per yna Quinta,per una Stfla, <*7* altre fimili Confonaze:
ma di raro fi pone U Quarta,dopo laqualejigtta immediatamente la Settato per il contrario. Similmete rare
.
yolte
'
26 j
Parte.
volte fi pongono due Seje : percochefono
da accompagnare con
difficili
Ma fi de auertire
che
le
le parti
del
Cantofermo pojo in
;
il
pofle a talgufa
ci
tali
& mafiimamente
Guida ; onde
fi pojfono
necefjano
chefeguendo la Guida
in quelli
Ventfancle Spiritai
Motett .
le parti
il
Confequente
&
re ordinato in tal
tuws
&
&
in
il
che era
il
il
Confequente diuenti
Guida
la
Fuga in
mifencorda
tal
Guida
la
maniera
in
cwlorum
vna compoftione
I limolata
nel motetto
Potremo fimiglantemente
diuenti
il
replicare
Confequente
di Sei voci
integra,
&
fopra detto
il
le
cafla
l'vno,&
l'altra l'altro;
ne imit Quattro
.
&
quello,
a.
Mu-
pigliare al-
,facino
parti
&
fimilmente
aurum non
Vfano etandio
di
&
efl
che cantaffe
motetto In principio
Canto fermo;
quello
il
quella
Salite regina
cantofermo, Comeditepingna
il
vn Cantofermo,
cantare
Si debbe vfare
riti
il
di
ti
dopo l'hauer cantato tutto quello, che fi dibifogno, ofia Canto fermo, onero Imitatione
l'vna all'altra in
le parti
Fuga , non
effetto
Confequente fi -venga a fermar poco lontano ;fi comefi pu vedere in molte cantilene com-
;&Obeatum pontifcem
Sci yoci
quando ve-
nell'aggiungere le altre
Confequenxe .Et/i
di ftmflro in tali
pio
partitile fi hanno da
il
Tali Confequenxe fi
ma bifogna hauerfem-
non fi habbia doppia fatica nel comporre tuttofi corpo della Compofitione
le
altre part
le
le altre parti:
Regina
li
redemptoris mater
&
Franici,
cantilene a pi voci, di
<Alma
cio
caeli ;fi
volte
alle
mihi;
lqualegia
ma-
in cotal
^Aue regina
vna Cantilena
in
a Quattro voci, che incomincia Salue regina f/Clma redemptoris Inuiolata ^Aue renna coelorum, imi.
tandone molti
come
fi pu vedere
ini
fermo,
to
&
molto lodeuole
alla cantilena ,
&
fopra
di efi
comporre
le
altre parti
co-
mefece Coflanxo Feda nel motetto Exaltabo te Domine a Set Vci, che accommod l'antifona Cum iucund>tatem,&
(
il
altri )
di
es filquale gi
raddoppiate
&
a due, a due
& Gomberto
^Adriano
il
in
,& a pi voci
in mille
modi
dilche fi
il
canto fermo
ponendo
etandio
, in
Confe-
Cantilene facendo
le
nella Imitattone
,
<&
( diro cefi )
Potremo
lfrael.
Confequenxa , ouero
a Cinque
laffando da parte
cafla
&
la
come fece
l'vno ,
&>
cauxone Sur
hora
in
Confequenxa
, Inora,
nella
Imita-
tane ; oue fi rttrouer effer tantilConfequentt , quante faranno le Guide ; come fi pu vedere in quel motetto di ^Adriano, Sanla,&' maculata virginit* ;
in vnafua canxone Petite camufete, a Quattro vo-r
&
Sar anco
Imitattone
i:
lodeuole ilcomporre
comefece P.
meff
O falutaris hofitd
&
in
Fuga ,
^Adriano anche
&
,
alcune nella
giadna,
266
Terza
Mente tota ;
giadria,nella meffa
&
delle quali
l'vna,&
difficile
Ma
&
leggiadri
vn librettojlfttde gi fi stampato in
effer di grande aiuto per
&
molte f ne ritrattano in
Vinegia da ^Andrea antico in ottanofoglio ; lequah -vedute
, potranno
;
delle fiali
ritromre altre fmili wuentwni :percioche da quelle/i hauera vii tal lume,
che ciafa pi difficili imprefe,& honoreuoli . Non mancarebbeno
&
ver amen
&
in fiefla
^ZXIXW^ ^^
=fc*=3*
53
i^
mm$
::r:rii::=i=:S:=z?
SOGGETTO,&d
Tenore.
WSmMS
^^r^rJ^:^
Cui
^^^^^p^^^feg
g&fyj >*
jfrvfr
=1:
-W-
il
n-^~-
T-jSl
ufLTO.
lilissil
$=*::$
*-*
f|pE
Sl|iiliilii;iSl
||s|||||i|!||:||giii
B^fS S 0,&
la
Guida
del Soprano.
:::J;:jeS
Et comporre
&
mai
che
Ma fi
debbe
no bene.
Quattro
267
Parte.
illiilSigiiilliiiiliiii
C<AN TO,<grla Guida, del Baffi
Trr-x^fft
:IEfe*iiSl=Ii??!
&
^AT.TO
.falnGmd,
Guida del Tenore.
^ L TO ,(srla
i:igt;gg ||$|S|^
:
TEN O R E,&>
il
Conferente
|lgl||g|||
JfIto.
SS*
=^|;!^||H
O&
B^AS S
il
=$|~ -?t$l;$;|~54
3$-
m.
di
tteci nuouofi
li
neporrb ynpoco
H SOPR^f
B yA'S
SO& Confequente
Et perche dagli
il
retto).
^LT
Guida delTenor.
^|l;|g|||if ;jlffif%
fe
del Canto.
&
anco alprefente da
Moderni fi
offerua
alcuna Meffa f nonfopra qualche So? gettoni medefimofifar etiandio per l'auemre
che tal Soggetto pu ijjere fatto dal Compofitore, comefece Iofqmno
nore della Meffa Hercules
Dux Ferraris,
Pange
lingua;quella di
ydite
di effere
Tenore
di
non comporre
Infogna fapere,
di La,fol,fa,re,mi ; eJr*
Oueramente ul Soggettalo
di
il
piglia
da
la
</
Te-
altri: per-
MeJJa
quella di
il
Ma
&
Gaudeamus
Ritornel-
ilillIi
O&
^^ gi
li
far tifano pnjlo ; accioche daejfofi poffa comprendere quello che fia
lij
m|j:
dell'
Quando
ne yedeno
f
adunque yorremo comporre alcuna Meffa, ri-
comporre jopra
di
tutte
li
canti
fermi sfopra
quali
rouaremo prima il Soggetto,fa Canto fermo, o qualche Motetto.come fi yfa ; oueramente altro fimile ; 7*
dipoi cercaremo di accommodarlo a diuerfi modi;ritrouando none tnuentioni,
^Antichi,piallando
la
&
belle fantafie ;
compofe
in tal
imitando
vii
maniera, chefi pu
L.
laquale
Terza
268
la quale compoje di
buono
effetto
%ato,
&
ra imo, bora
:
il
di
no ordinati,
ne
diuifi in
l'altro
a -vicenda
&
ne
che fa
quali cantano
Quattro
yoa
(ielle f:
&
il
li
( acci
confinante
infamemente accordino,
fi-
cio
che
le parti di
&
non
-vi
un Chorofiano ordinate
altri
chori
vole,
Et bench
&
-virtuofa
f
;
rendi alquanto
&
li
cbori
la fatica
mar-
Quejo
in cotal
l'ydito
^Adriano
fitioni di elfo
difficile,
compoftio-
in tal
mer, afeuno da per se fi potr cantare feparato , che non fi -vdir coft alcuna , che offendi
fo-
n.\ifimamcnte nei
non fi
driaiio
&
h follimi;
tra loro
nelli
chefacetta
in
molto bene Et perche cotali Chorift pongono alquanto lontani Irvi dall'altro ; pero auertir il
Ccmpcfitore
bette
tota corde
meo in
le
compo-
dotte
confilo usloru:
&
molti
Laudate pueri dominum : Lauda Ierufalem dominum : DeprofundM : Memento domine Daud,
altri ; tra i quali il Cantico della Beata Vergine , Magnificat anima mea Dominum , il quale compofi gi
molti anni a tre chori
loro,
di
comporre
in tal maniera
percioche
lietta
il propufto.
&
li
Bafi de i
Chori
il
chori
impofdnle
aldi
ritratta
far cofa,
diffonanza
de auer
cofe,
il
Tempo, il
Modo,& la Prolatione;fitto
in grande confuleratione,
quali accidenti
di
Compoftori:
anco di terminare ilnumero delle figure di ciafeunafua compofitiuue , fecondo che ricercano
&
tutti co-
f pongo-
in
gran giouamento a
&
chef dilettaranno
in
fimil cof,yerr a ra?gionare di loro alcune cofe pi bifegnofi; tafand quelle , che fino fuperilitiofe
&
che
fanno poco al propofito;<r incomincier dalTempo,come da quello,che ( fecond l mio parere)pi yniuerfale,? primo
di
om altro accidente
debbino
finire,o
numerare le Cantilene.
Cap. 6j.
Propor-
tioni,delh Sttoni,delle Voci, et di tutte quelle cofe, che cucorreno alla coflttutione della
na
&
buo
Harmonia,& alla cognitione delle cofe, che appartengono a queila SciexaiMa perche
la
effendo-
&
tra figura cantabile; dibifigno primieramente di ragionare di tutti quelli accideti, chepoffono accafiare in-
litop-o io
lo
mutatione.La on-
no;come quandofi dice, Francefilo t huomo di buon tempo;cw mena tranquilla,et lieta ytta
la
buona temperatura
lieto:
di
ri
efjere
Ne meno quel-
Parte
confidente In
nute,
,,.
vna Breue
"Et queflo
269
fetto fi trotta nella cantilena , figliata nel fuo principio col circolo
&
Imperfetto . il Per-
>
la
Breue in
tutta la cantilena perfetta, cio fi pone in luogo di tre Semibreui ; oper il contrario tre Semtbreut in luogo
, ttt luogo del
di -vna Breue : Ala lo Imperfetto fi troua 3 quando nel detto principio poHo il Semictrcolo
comprende, che la Breuefi pone imperfetta ; cio 111 luogo di due Semtbreui, per il co
Circolo ; per il quale
fi
trarlo
di
il
detto
nume
Ma
ejfendo
fibra quella
4.
Terza
te Imperfetto
cio in
Mag fiore,
&
concento,
&
Tempo
in
&
effere
&
Minore ;
Modo ( laffando da
il
ternaria : percioche
b:
le
quali
&tre ,0 quattro
linee
delle cinque
yede
fi
iJ:
&
l'Imperfetto maggiore
quattro linee
fr
, 57*
:ii
l
&
la
duefpat'
Ma
Mi-
quando pone-
Ma per lo
nominati [pati]
&
il
Minore imperfetto ,
in tal
il
di
lo diui-
ebe
parte
pigliaffero
JUa:
il
il
linee
&
&
le
loro cantilene
che nel
&
&
Modi,
che
&
non numeraffe
nominate Paufe
in
;fi
detto
&> che non haueffe alcuna cognitione di talcofa Poneuano gli ^Antichi le
numero al modo
di quefli
Le feconde nominauano
il
aitanti
&
alcune dopo .
percioche no
Modo,
Indichili
&
Efjentiali
cantilena;
come
a dimojlrare il
pu comprendere
3H:
3E e- -e
Paufe
Paufe Inditialifilamente
m&m m
zn
jg:
Inditiali ,
Effettuali
Mancano etiandio la Prolatione, la quale ( oltra che-quefia parola yoglia dire molte altre cof ) diceuano ,
la dimoflrauache era yna quantit di Minime considerata, oueramente applicata ad yna Semibreue ;
&
no colfegno
onde
hna nominauano
Per-
fetta,
Terza
270
fetta, gl'altra Imperfetta
Intendeuano
&h
/p
V* Ss
Mini
tnerauano poi
cantilene in quella
le
givnreuano tnfieme
colo,
110
&
per
col minore,
in tre
coninone
lo
&
quelle
moflratifignipu
li
&
facevano
quelli,
-valer t
dve.N
ouero imperfetta
&
nume-
allora
Tempo perfetto,
non puntati
punti;
l'vno
lo
po puntati,
&
&
Lunghe perfette
li
a.
Perfetto
il
&
effer perfetta,
tre
&
Lunghe
Tempo ,
la cantilena
cheje'l Alodo
nella Cantilena
Minime ;
in tre
Semibreve pu
Breue,
qtieji
li
maniera ; che
Minime
& numeravano
rauano con
tre
quando ponetiano
la Perfetta,
me fitto
la Sermbretie tre
vano,
,,
&
come nel
cio per
le
Cir-
il
Paufe hauea-
di
il Modo maggior perfetto alla Majima di -valore di tre lunghe; ? 1 quella di -valor di due
Modo maggiore imperfetto Similmente alla Lunga di -valor di tre Brem attribuirono il Modo minor per
a quella di -valor di due il Modo minore impetfeito il Tempo perfetto attribuirono alla Breue di
fetto,
che attribuirono
il
&
di tre
valore
&
Semibreui,
valor
di tre
Minime : ma
Tepo
in tal maniera ,
mibreve
di
la imperfetta diedero
^
(T)
p perfetto
di
&
la imperfettione
pacioni
fendo che
mani
quanto
nvmero
la Breue
Settario
ne
le
meno
vergogna :
tali
perfittione , et anche
pi veloci.
'
& Minima
ne meno l'iAlteratione
le
dette figure
Neper il
chiamata Semimmima,
procedendo di due
la
delTempo
numeravano a
nell'Imperfetto
il
&
tre atre
,&
che'l
fi
Modo , &
variare
il
detto, fi pu hora
Prolatione , fotta
loro valore
alcune parenti,
mutabile
.."
cio che
conciofia che
&
due
mifura del-
la
&
la
&
tagliati
mijura
; il
la mtfiura del
confondalo ogni
nu-
comprendere , che
alcune Patienti
in ogni
Compofitione fi ritrova
diverfii
le
accidenti
La onde
ma potefjefare la impefettwne
nominate, per
Tem
nominate vagono'a
ofi
6 8.
Cap.
ima gran
furono
cofit
non fi pu dividere
cio di
Semibreui finiva
immutabde,
delie
onon
quello che
p,
tali accidenti,
numerare
il
figmfi
conciofia che
detti
Chrome,& la chrb
di alcuni Compofiitori
tagliare, de
nere ,
leuauano a loro
di tre Si
la
&qiiejlofaceuano,quandovoleuatio,chele
cantilene ipercwche
oueramente
Quaternario
mero Senano,
due
fetto,
altroue
Haueano
il che parimente
perfetto tagliato
rio
due
ni
quanto che
componendo
Breue perfette
la perfettione
due Semichrome
nel numerare
nel
tanto
come ho moflrato
di
nome : ma lo riteneuano
leuaua
Diedero anco
a quella
(L (O Cl
yal due
effer quella
Io
difit
im-
che la minima,
di ogn altra
Parte,
271
&
Mafiima
trouefi
Patienti :peraoche no__
patire imperfettione : ma la Lunga , la Breue ,&la Semibreue differo ^Agenti ,
di ogn altra di
&
fernetta quella figura, che -vale tanto, quanto -vagliano tre delle figure , che
la
Mafiima, la quale
Breue, quando
detta Perfetta,
&
la
altre
maniere
tra ;fi
;fi
&
la
come
;fi
Minime
tre
a remotte
&
la
a pi remotte
la
la pi
al Tempo
remotta,ne meno
al
&
Modo,
&
yn
remot-
la
alla Prolatione
poffono effer fempre perfette ;per dafapere (per non pan irfi dalla auttorit de ?li ^/Cntichi) che
la
la
ci queje
&
Similmente chia-
la
come
te pi remotta,ne la remottifiima
la
la
&
yeramen
che
mag fior perfetto yna Mafiima auanti yn'altra'j bianca, o nera che ellafuffe.
minor perfetto La Breue nelTempo perfetto
La Lunga nel Modo maggiore imperfetto,
la Semi-
&
,&non al colore
nera non
le
Imperoche
la
Forma
&
quella , che
il color
&
patifce imperfettio-
l' effere
Huomo
&
onde
effer
Ra-
tinale
conciofia che
il
&per il contrario , la
giore fempre agente . ~ anco ogni Figura perfetta , quando potta auanti
che dinotano
&
&
auanti
le
loro paufe
tt
-H
&
la
Breue,
&
gfelisM
:"->^:
-a--*
&
mag-
rfpett alla
sffft
E O
il
il
le
minore
lunghe
-a
-*-*-- -*-!--
&
la
di
due
fempre faranno perfette : effendo che tali Legature , o Paufe poflein cotal maniera hanno yirt di ynit :
che auiene anco nella Semibreve , quando pojla avanti due paufe-di minima pofle
tali
ue perfetta, quando
di
Et f alcuno
modo
ti
Ma f
Figura pofla
la
Bre-
Tem
p perfetto ; maggiormente de
mtione difuono, o
all'ifleffo
wce ;
&
effer perfetta
la
Legatura
le
uAlle
T erza
272
ini
tir-
&I"""s5'
1
^illeyolte alcuna
far perfetta
&
la
Wi
la
quando dopo
haur
come
qui in effempiofi
PT T -f;-^--i:
-
il
Punto
perfetto
vede
la
di perfettione
;f co-
e->-
^m
ta
nel
Quefo
fetta
la prima
come per
Si
&
ifeffo fanno
perfette
:
pinque
:
me-fanno , chela prima M.ifima fiapeifetModo minor perfetto due, o tre Breui pofle tra due Lunghefanno, che la prima Lama fi a perfetta.
te
fc^
L'iflejfo faranno le
Figure,
&
le
&
mafi de auertire , che quando fi porr tra due maggiori ima fola minore,
mieramente
la
Paufa,
&
poi
la
3355
;fi
:k
come
maniera
& yna
Paufa,allora
==
etHNdM*:
-&T--*-*"g--i--a~*--T-*-&- -e-V"*-'--^--
Quando
fetta ,
fei
W*-*5$**53*=*5
S~^xj|:*^c
Iti
--S-3--
colloca-
nel
&
Tempo perfetto
l'ylnma
delle cinque
Semibreui alterata
ofei
Scmibreui , allora
cio raddoppiata
di
Ala
la
la
le fei
0-^-^^_-:^v^--:-^z.
qual cagione
queflo
le
fi fanghino pi
in
Tempi
riamo
Breue nel Tempo perfetto : fi pu intendere tutto quello , che ho detto etiandio
aitanti lf
Semibreui
interi ;
Ala per
mofrate Paufe
in
yn
luogo
che
della
Alajiima,
&
della
Lun-
ga nel
Parte.
ga nel modo maggiore ,
ragione, che
tnodate a
&
rumore perfetti i
maggiormente ne
loro luoghi
&
2 7
della
na
di efjefipojftfare
vero quello
co
,
che dice
imperfetta
il
Figure
&
chef
dipoi
&
la
modi , per
li
Onde fi
delli contrari]
di-
Ma
difenderemo al particolare
&
ognu-
quali
le
li
5).
perche ogni Impefettoh la fua origine dal Pe fetta; pero hauendo fatto mentione
della
fcere quello
6"
Cap.
fono tutte
le
la imperfettione
cio la
fempre mag-
, chefa la imperfettione : Per il contrario , quella che cagione della imperfettione , fempre
minore . Et quella Figura, che cagione di tale imperfettione ,fi ha da confiderare quanto alla quantit per-
gior di quella
fetta
cio
fle al Binario
la
&
la
Bre
w
t perche la Mafiima ( Come ho detto )
; & la Semibreue nella Prolation perfetta
folamente patiente ;per non da, ma patifce imperfettione. Coft la Minima ; per effer folamente agente, non
la Semibreue fono quelle, che per
patifce ; ma cagione della imperfettione La onde la Lunga, la Breue,
Ma bifogna auertire,che
effere non filo adenti ma etiandio patienti,fanno,
patifcono la imperfettione
nel Tempo perfetto
&
&
in
le
poffa dare .
di
dipoi in
quanto
alle
Parti
&
In quanto
quefla la
al
mag-
parte remota, o pi remota, o remotifima .Et la Figura, che fi pu far imperfetta , non filofi pu fare imperfetta quanto alTutto con la parte propinqua;
la quantitfia equale alla
ma con le
di
parti remote
che fi fa perfetta
ouero manti
oueramente inanti
Figure non
altro
yna Terza parte , riducibile alla figura nella pefettione del numero Ternario.
,&
Et tanto fi
&
dapoi
imperoche
a ciafiuna figura , che fi fa imperfetta ; quanto il yadelle figure, chefanno tale imperfettione. Et
bene la Minima figura agente, non pu perfare imperfi
.
leua
fetta alcuna figura , che non fia fottopofla alla Prolatone perfetta
la ifleffa forza
il
benyero , che le
;
Paufie
Paufie
&
imperfetto
&
&
il
Colore
&
etiandio
alla imperfettione
effe
li
percioche
il Colore leua fempre la Terza parte del Tutto alle figure fottopofle alla
ma non patienti
nel
leuarle
li
yna Terza parte del loro yalore, che la parte loro propinqua ; Et quefla
e la imperfettione quanto al Tutto. Ciafiuna delle dette figure adunque imperfetta quanto al
fino
Tutto,
&
fi
gEEE5
-e e
*--
:HE=:^
:
llmedefimo
Terza
274
fa
Similmente il Colore
propinqua:
effe
beifettionif
5^3=^3-*= e-
do
;f come quando
le
le
Paufe , o
le
&
dalla antecedente
re minori propinque
-"
S3
Imperoche
tra
le
tra
-H 'u
la prima
le
quali
H na.a
fa
il
per
il
-sp:ita:
-|---g-
=a
parte propinqua
tutto quello
fette di
opur
collocato
unafgura,che
ima
T5j~-
parte propinqua
le fia
In molte
altre
ho detto di [opra
ch'io
ritrouaremo
e-a-^-T--^ ij_^_^:_a_^._:
baflar fola-
quanto alla
cio
dali'vna
qua-
Figu-
le
-C7-T3---v-T-
Imperoche quanto
alla
maniere
Punto p fio
che ho detto intorno alla imperfettione delle figure cantabili quanto al Tutto
figu-
fa' t ultima ref eranno imperfette della lor parte propinqua per urt del
quello
le
cio
B~
-e-s-*--*-"*-'
H"H~ ISIEl
;> e^~sjtll JC!
;; :
mente
le fenza
cotali imperfettioni,quan~
maggiori . Tali Figure faranno etiandio imperfette tanto dalla parte dopo
dalia fluente,
ir--
:: >-
-OSr
eBe5
&tali
il
&
di
quan-
te forti fi trotti
Del Punto
L
Punto non
vuole
il
Punto
r amente ini
p, hora
in
di /opra,
&
quanto accrefee,
fiderai:
cio di
li fiuti
dicono
di
la quale
&
in
di
&
che
lo
Cap.
confider il
habbia poftione
chef troua
',
^Accrefctmento,
ftta,ne
quanto diuide,
in
uffici],
Perfittone
alle
lo
onero
come
yna certa
lo
defmfce
modi ,
il
qual
il
Filoffo
per accidente
ma
oue-
hora do-
di
Geometra ,
che fa mdiuifibite
quantit mdiuifibile
confider in Quattro
&
7o
Onde
li
Mufici, con-
Diuifone,
&
di ^Alteratione, ouero
Raddoppiamento Punto
.
di
f mone folamente, per conferuare la perfezione di talfgura; come qui di fatto uede.
Seu-iu di per
Quello
Parte.
7J
=;
-e-
d:
Quello d lAccrefcimento quel, chefi pone fenxa alcun mexo dopo la figura , la quale non pu effr , nefi
ne i Segni
;fi come ciafcuna figura pofa ne i Segni di imperfettinne
;&
-*-
-e-a~Onde fi de auertire ,
che
li
ta la
meta di
quanta
cio
&
pjEEJSEEf
>-!-
-e-
perfette ,fempre
il
ma quandofi aggiunge
varr fei :
che aggiuntole
) nel
l'unto
no
minori
&
&
altro
l'
quanto
pone a quelle
nelle faolte
//
che non
Punto
&
t altra
delle fgure
due minor
&
i,& le
le
delle
ne : percioche
condo,
quello ,
;f come la prima
maggiori
quali fi ano di
ss
la
tali
poffono far
&
&
vale la
quello di
il
f canta
&
Se<rni
&
&
,&di
l'altra dalla
Di maniera
maggiori,
le
paffato
Tempo
Punto non
fi puh
chef
Perfettione
Et
accompagna con
ne del
tal
Viwfione :
che
poffonofar perfette
dmfone
di
quelle
di
fi-
pone apprefjo
alla quale fi
met della figura imperfetta Per il chef uede la differenza, che tra il Punto
della loro perfettione
di
met delfuo Tutto ;fi come per effempw nella Lunga , che vai
la
quattro Semibreui
il
gura ,
tal figura
di
che in
chiamato di
Imperfittio-
i'a Figura
che tenghi
il
fe-
zSijiji
e .;.:#
^Q:^::^::^.!^; ::^..x.:^:
*-
>**t*
il
re
il
ti
Mufia yAntichi
ratione
li fi poffono
ne dopo
&
tal punto (
che Raddoppiamento
lui:
quello di
loro fegnt
Et quejlofempre
di
-Ps-^-t-'-S-"
K355
pofle in tal
Vmt,&
maniera;
offeruare
, di
come ho
la
fgura mino-
feconda ragione
Ma tale ^lteratione ,o
gure
Et fi dehbe
come anco
&
Tempo perfetto
di
Binario
etiandw in molti
OT^MHfc
altri
modi
fi
le
qua-
chef po-
il douere che'l
SSr
gts
ma
minori.
T crza
276
SsgSS
no quefe minori tra due Paufe
fecondo
duefgure maggiori
di -valore delle
SE
raddoppiauano finitimene lo
-.percioche
#-*-
&
quando panetto-
-j;:^:^::;^:::^
e-a~*~*a--
mmoreiccme
il medefimofaceuaiw
etiandio lo
f-
: T-4~4~r
^:t::^:
(onda finir minore .quando poneuano primieramente la maggiore,^ dipoi duefgure minori propinque , et
yna Paufa di y alare, dello maggiore; come qui fi yede. Similmente intendeuano tale raddoppiamento ,
lSil^i
&
allo
quando poneuano tra due maggiori yna Paufa di y alare della minore propinqua a banda finiflra ,
qui
yede.
Sidtbbeper'o
le fgure alterabili fono
aumtre,che
come
minore
;
poneuano
tale
fi
parte deflra
-in
t=a
fi
-tlizs:
1
tao4
5p=pl
....
5:^
fimaMr non
cio la
._.
^V-J9Vy B
-^-
V (
M
-'"'
.t
alterare
effere parte propinqua di alcun altro fgur a, non fi pu
ne di tale alteratwne
-X-
Minima
la
Similmente la
delle
Ma la MafMinima fi-
efjendo che non fi puh dimdere in due parti equali : percioche f fuffe altramentefareb-
pinque
v ~V
V A ___A_
X3-
maggiori;
Et
^Alteratane fi
tale
ntrom
del
nume
Temano Le duefgure minori etiandio pofe tra le due maggiori, poffono effere collocate in tal maniero,
(he in luivo della prima fi pu porre la fuo Paufa; ma non mai la feconda , come hauemo yeduto percioche
ro
tempre fi raddoppia
lo
Seconda fgura,tanto
'
Colore,& fpejf vo ^ e d Punto di diuifione /caccia tale ^Alteratane, come ha mofrato, Sidebbe oltro di ci auertire,che la Perfetttone delle fgure fi pu confederare in tre maniere; Prima per
la
Nevre^zafiuero
il
&
la
Mafeima,
a qualfegnofi yogltano
&
la
:V tomamente
come fi
detto
no, nonfolamente
~)
&
per yirt
la
delle
Oltra di
ci fi
la
Mafimo
debbe auatire
li
per
per-
Semibreue per yirt del Segno puntato , Onde fi debbe notare, che Niunafgura
la
che
Modi, Tempi
tali
&
&
la
perfetta
per
accidenti fi confedera-
Prolatiom mojrate
ma
L#_sv4 .ltg-yv
-2
sefqnaltera
maggiore .
come
liti
ho commemorato ;
ancoro che
li
&
&
fi
la
nominano Sesqualtera ,
lefigurt
Parte.
le figure tutte nere ,fenza
&
allora
tmperoche
gliati
Hemiolia maggiore ,
quelli
rie [empiici
i
la
Semibreue,
[otto
neli
&
punti,
Z3E
come qui di
il colore
fi comprende
&
fi
fenza il taglio
&
0* l'altra nel
che
ta-
pongono finza
la
77
alcuna cfera ;
nelli tagliati
&>
fenza,
&
^glfe5;;Sl^|;i|Egi^g^i=^E| |
Sesquialtera minore
Hemiolia minore.
&
la
minore :
&
quando pongono
tere, ouero
la Prolatione;
nelle
&
il
Tempo
ouero Imperfetto
fono Inditiali ,
li
nelli
che'lfifa
Et perche
Modi maggiore ,
il
Cantore
che
&
le
li
cofi
MuficiMiorto alle
minore :
Perfettioni
come fino
li
nominati ;
li
&
la
Minima , la nominano
tanto nelle Sesquial-
Modo,
il
il
Tempo, 0*
Semibreue contenuta
anco la Semibreue
nella,
Minima, po-
con la
la cantilena a qu.ilfegnofi
uolte laffar
chiamano
o Prolatione
la
la compofitone
Breue,
&
di porre la
Battuta
tale
Semibreue
numerare
minori , fecondo
fi
, di
la
yoojia
le
perfet-
Paufe, che
Effettua-
Imperfettiom
Colori
,&
li
li
&
quelli della
Pro-
Segni intrinfechi
potr giudicare facilmente , fitto qual Modo , o
, fi
Prolatione fiacompoft.ila cantilena;
pu
giudicare nel [ttopoflo Tenore, efiercompoilo fotto'l
come
fi
fi
latione
tali
Modo maggiore ,<&> minor perfetto ,percioche nelle figure fottopofle alla perfezione nei [opra nominati
Modi ,fi trotta il Punto di Diuifione , ?* quello di ^flteratione ,&il Colore ;come in efjofi ytde
-e-
Haueano oltra
e~tH-4
&
Cifere di pi maniere
&
ma perche poco pifi yfano ,& non fino di ytile alcuno alle buone ,
finoreh armonie per laffaremo il ragionar pi in lungo difimil cofe, a coloro, chefono otiofi.,0* che fi dilettano difimilt Cifere pi di quello 3
chefacemo noi
Dell' Vtilc
che apportano
li
Cap.
riarmonie
\vi
"
buone,
alle
y i.
&
lan alquanto
fonare harmonie
li
mojlrati
Scadenti
che effendo
il
il
Cvpo, che lo muoue mediante Corgano;m quanto tal Corpo confiderai fecondo dmerfi
ragioni di
effendo
Terza
27 8
effendo che confederato in quantofi
Or
il
vede prima
Colore;&*fi
getto
veramente
ifibde,&> non
fi
pu
fentire
di
ogn altra copi; ouero che yAdequatojo vogliamo dire Praport;onato;et queflo non
di
rifranti in
molte
cofe, che
ti
Sole
Stelle,&
, t
Oggetto per talentone non ha -veramente prcpw nome-.maf dicefalamente Vifbicutengono tutte quelle cofe,chef Tergono per il Lume ; come fono tutti i Corpi lucidi, che
le,&[otto di
fono
lui
fi
Sole, la
le Stelle, il
Luna,& altrifimili
In quanto
da vno
tale
di loro
pu
comprefi
effer
dalli
effer
il
cofa;come fono
li
qtiellijche
manififo
offefo
Et
cofi
per
contrario
il
come
lui
Fi-
mexo
di
vn
altra
il
Com-
la
li
&
vedeJell'Occhio noflro
fi
proportionato
Et
ilquale riguar-
Fi*
li
,che yno Eccellente finfibile , f non corrumpe il Sentimento , almeno corrumpe il fio jflrumettr
ta, vero. Se adunque t Propij oggetti fenf bili non fi poffono fintire , ne giudicare da alcuno altro fin-.
lofofi
cami hora
di
gratta
quelli
il
Suono dall'Vdito,
ti
.,
&
&
&
cofigli altri
pongono cura
al fentimento
di
&
pi
Vedere;nef poffono per alcun modo vdire: percioche non fino Oggetti communi, come fono li
nominali, che poffono effer comprefi da moltifintimenti.Io so che rifponderannofe haueran giudicto,che non
danno
tali
in queflo
di
&
quanta
& commune
quella
chef ode
, fuori
in
di
quefle
rnentc,a che effetto aggiungere obli<w,& accrefccrfitftidio al Cantore confmtli cofejenxa propofto ! Perr
Tempo,
&
fitto la
vn uffo,<& vno
ignorante
danno vtde alcuno(come veramente non danno)parmi veramente gran pa%zja,che alcuno
quali fi pu acqmftare
altro
li
? Si
mani
le
di
l'
fi
cofa bellifima;
&
&
la
&
non
vedere vn Tenore
mmiatore,con ottimi
&
non
vanamente ji moltiplicano le
come
dice
or-
Suoni,
&
^Ammaino
delle
o dipinto,
iugioftri,colori fini,&
o Capello,
con
con
ridutto
tal
vii moltiplicar
cofefinxa
ad vn modo facile;
tal co-
ggetti
non confider tante altre cofe. La ondeparmi che tutto quello,che nella
fi tndriccia a talfine
bella cofi
Perche efencto
di quefle cofe
Et fi non
eccellente finitore,
&
della
veramente, che
vno
&
vn
tempo ,
li
altro,che
il
di eleuato inge-
far a<r giunto alcuno Scudo {come ho gi veduto) con vna Mitra,
trnfure proportionate;&'
cantilenatile
Tempo,
anche per
vn
le
& mimato
lofi
&ff elidere
fludio,
dinatofatto
Modojotto d
Prolattone;& che non lafiipafar cafa,chefia dipinta,che non ne habbia grande cunfider
&
il
Fi-
&
non
Mufcafi vfpeculando,
che
non
canciofia
ad
effendofiato veramente ritrattata la Mufca
altro
Parte.
279
cofahapoffanza;dalleVoc;&
dalli
Suoni infioriate
nafcono dalle chorde;lequalt ( come stmagin ^AurelioC afeiodoro )fono in tal maniera nominate ;peraoche
tnuoueno i Cuori;come
dimoftra co molta gratta con quede due parole latine Chord#,et Corda
lo
modo di comporre in
anco dannofo,per
Semicircoli,&
mentefono
&
il
che
li
Ma
li
Suoni,
Punti,
&
le
Linee,
&
&
ogni
che "nera-
Harmonia) fono
Vorr
Mufci antichi , de i
celebrati[limi
ma
Circoli,
hiafimarmi ;
per tal
le
ilpropio
quali
&
&
quello dell'Vdto
&
Melodie . Conclude-
le
remo adunque da
tal
&
Jlo, che fetali baftmator confederaranno la cofa,non ritrattar anno maggiore vtile nelle lor compofetiont in-
&
moUrare
pi eraflato poda
m Tif
di
:
di quella
otiofe
Voci ,
le
&
moflrate nella
&
Prima ,
tagliati nonfolo
no
alle yolte
di Circoli,
due; ne
qualifi
Suoni,
delli
mie fatiche
qttefle
&
le
Harmonie,
Melodie, che
et le
u
li
cofe
Semicircoli ; punta-
tii .
Quanto poi
Ragioni
alle
cio in
effere imperfetto;
laffando
di
il
dotto
fi
&
delli
gli
letti, riletti,
di
&
&
maniera che
me al tempo di Socrate,
&
di
che habbiano
&
il
tal acuit
le
Tempo,
&
dijputationi
le cofe
nella Prolatione
'pu yedere
fe
;fe
Et
di
Sii
trottano ettandio
&
effaminati,
li
mu-
yn {lupare,
Platone erano
di
pi fi trottano anco
fe-
infinite villanie ,
maledtcentie
percioche
fe
co-
quali era
&
Mufect Theonci, dando a quello, che fcriffe Boetio intorno afimtlt materie,
poco di buono
loro
le
yedeno
Fr anchina,
yere Proporttoni de
tali
ma con le btto
Et quatunquemefcolaffero in quel-
pra
chimere:
nome
hauendo forf confederato quello,che Tolomeo laf fermo del Diatonico fintano, fi
yn yolume latina in
affatico nelfcrtuere
commefi da Franici
anco
Modenefe
tali
il
conciofeache,oltra quello, che fcriffe Boetto in lingua latina di tal faenza, che fi troua
quali fono
Suoni,da
li
del-
di ci
tali intrichi
le
&
Et
alla intelligenza di alcuna cofa,che cafchifotto'lgiudttio delfenfo dell'V dito;come fono le Voci,o
quali nafcono
vn o intricato mercatante.
Libri di
Seconda parte di
te
nella
li
nella et loro
&
T erza
3
200
a, i
tempi
( non so
delti
in
nominati
Filofof
tende ad altroch
alla,
a poco
> che ne habbia fatto -venire ad una et,nella quale nona at~
AVE NDO
io fin
Cap. y
degna di confiderattone )
ch'io ragioni
vn poco
le
&
compofi-
alla
cofa
a.
il
le
Chorde di ciafcuno
di quefli tre
il
Ma inanti
alcuna,
che fono
yema a
hwhi lo-
ch'io
generi a
che
Proslabanomenos a Netehyperboleon,Diaotto chorde, diufe, ordinate in cinque Tetrachordi; come etiadio moftra Boetio-.alcunefi
le
iano, che hahbiano corrijftondenza con alcuna altra chorda ,pofla tra Proslabanomenos,
fono
differenti
rali,
pu yedere
parte
tali
-vengono ad efere
tifine del
non
chorde natu-
effere le accidentali
con-
chorde fianojlate denominate fecondo l'ordine mofrato nel Cap. z %.della Secad*
di loro collocata in
yno ifrumentofono
differenti in
dell'altra
come fi pu yedere
fmilmente
comprendere
le
per una
loro
maniera, che in quanto alla loro denominatone, non fi ritroua alcuna differenza dalla Parhypate
di
dalla
Et bench
Mefe
le
di lorofi tro-
chorda Mefe
la
altri
da alcune chorde di quefli due Tetrachordi,fe non nel nome Di maniera che
ctofa che
hyperboleon,*
delli quali
nella
Parhypate enharmomca,
tre
Seconda parte fi pu
8. della
^Accidentali
in
nella
Naturali ;
di
chorde
contenerfnlamente quelle , che ferueno al Diatonico, fenza porli alcun altra chorda, che fa
cofiffirefiera;
le
commune
ridurr nell'ordine
yfato da
chromatiche
due
chorde b
( dir
quali
il primo
communi a
Etmquefto
ciafcun genere
ma
non
%, *
in quefo
mennon, non far anno per particolari, ma communi a ciafcuno genere : perche
le
olii
come ho detto
Jcvno
,
1
Terza chorda
tonica
le
Dipoi li
di
\j
fanno
chorde particolari di que fio genere, che faranno fignati con queflo
le
anco communi de
vii altri
Primieramente
ogni Tetrachordo del primo ordine,procedendo dalgraue all'acuto far particolare dia-
% farparticolare
Parte
Tetr.hypaton.
+:*+* i*P
3r
28
Tetr.diexeug. Tetra.hyperboleo.
Tetr.Mefon.
& $+
Tetra. Synemenon
--*-
OJiDINE DIATONICO.
Tetra.diexeng. Tetra.hyper.
Tetra.MeJon.
Tetra.hypaton.
tt:
===zbs*
Tetra.Synemeno.
:$$r
^tss^ $:
1
$^L:.
'ORDINE CHROM^fTICO.
35-
+jStfC3Tl
Tetra.hypaton.
Tetra.Syuemenon,
..
$x3l::=
9r.$..*..$.:_
-*r
ORDINE EN [INARMONICO.
lare
di
far particolare Enharmonica; L'altre poijche non faranno fegnate con alcuni
muni a ciafcuno delli nominati Genen.Etfe bene tali ordini fono rifretti in poche chorde, tuttaua fi potranno
far mag non fecondo che tornava commodori come fin hora nelle cofe della Prattica (latofatto dalli Compofitorucome fi pu yedere nelle loro cantilene
cotalfegno
forf
chequeflo.
porre nuoui
Ne alcuno de prender
marauiglia
ch'io
Ma f lecito
olii Filofofi (
Nomi,per manifedare
loro concetti;perche
non
anco lecito al
habbia polio
in
yfo
&
) di
lo 1 nteruallo, fuo-
fingere
di
com-
per manifejlar quelle cofe,che fanno alpropofito delle harmomtftanta pm,che ( come noto ad ognijudiojo )
la Mufica parte della Ftlofofia .
O credo fin hora hauer ragionato tanto intorno algenere Diatonico,che ciafcuno
prenderete tal Genere fi pofja
neri
_
confinante
pi paro-
P'affando adunque pi oltra , cederemo fe'l fi potrfare l'tfeffo negli altri due Ge,
fenxa adoperare
le
queflo-.Concwfiache
pu com-
llche
^ fenxa
potremmo
la perdita di
molte
conofcere facilmente
da
noi pgliaremo per Soggetto della copofitione ilTenore poflo qui difotto,che del Pri-
mo modo,cotenuto tra le chorde naturali delgenere Diatonco,no dubbio alcuno , che f lo -vorremo accommodare ad "vna cantilena
per
le
di
Quattro ,
&
di pi -voci , noi
fet
>
come
30:5:
i
fi
+=*=;
a
ni
Ma f
potremmo procedere
fenxa
lo
yorremo ridurre
nelle
chorde Chromatche,
feS; isrfc^bti
mam me
a--B
am
Do mi
ne
ne
pe
ri
ret.
che
'
T erza
252
8
che peranno
le
cono/cere
effettuali ,
, ci
contenute nel
-~** 3k^- * --
x I h-- * >x - *jfc
*S S
;~iOS:
^afczziz:
~7z^==r|t3pt
E
ru
ili
mam
ni
me am
Do mi ne
nepe
ret.
ri
mano alle chorde particolari degli altrigenen;ritrouaremo,che
Secondo ordine
moflrato,&
molte chorde
di
aflenerfi di por
che ricerca
o<rni
per-
La ondefen^a alcun dubbio potremo comprendere, che in talgenere nonfi potr compor
re perfettamente alcuna cantilenaci come alcuni fi hanno fognato-.oltra che ritrouaremo etiandio alcune mo
dulationi molto tirane, cui interuali faranno molto lontani dalleforme , che fono contenute nel Numero fa-
fetta compofitione
li
tioro.Ma lafaamo quedo: percioche credo chefia mamfeilo a tutu quelli,che hanno intelligenza dell'arte,
etpafiamo alEnharmomco,che noi Tederemo quanto pocofapienti fiano flati quelli, che hanno
detto
,chefi
qualfi yoglia cantilena, nonfi partendo dalle fue chorde propie , (J7* naturali,
(en%a hauere aiuto alcuno dalle chorde particolari degli altrigeneri : percioche riducendo il moftrato Tenore
pu comporre
nelle chorde
in quefo genere
Enharmoniche
in quefla
maniera; f non
fi
Dorr paffarefuori
delle
rtt
ili
ni
mar meam do
mammeam
Do
mi
ne ne
pe
ret.
&
farnecefjarto,che
afcoltanti
le parti
cantino in tal maniera, che rendtno ingrato, &injoauefuono alle orecchie de gli
ce lo far -vedere
di
Cap. 74.
nominati Generi
<>fN DOSI la Mufica in due maniere, cio nel modo che la vfauanogli ^Antichi, conel modo che la
me ho mojlrato nella Seconda parte,& di nuouofon per dtmoilrare;
&
yfano Moderane da notare, che quando alcuno la yoleffe yfare nelprimo modo, non fai
rebbe imponibile, chepotefje offeruare tutto quello, che offeruaronogli ^Antichi nelle lor
melodie
ne
dt
molte parti,
&fare
le
Moderni, con
la
moltiplicato-
dt
&
compofitioue loro,chefono
alla
di
com-
l'Harmo
Parole pofle mfieme.Ne follmente fiferueno delle chorde propie dt quelgenere, del quaferueno particolarmente agli altri
compofitione;ma etiandio di quelle, che fono propie,
Numero,et
dicono, che la
le
&
alcune altre, che fono al tutto forefltere ,<& vfaiw anco molti intervalli diatonici, et modulationi
tantofrane, qiuito
tichi
de
li
generi,&
modo
il
fi
chi Prattici,& da
porre a
fi
an-
erano molti fchiuati:percioche nonfollmente ojfendeno ilfentimetoima anche cotradwono alla ragione;
come
Parte.
come
gi dette
tichi
infiememente udire
chiamare compofle
&
285
vedere
in alcuno di quefli
Mufici an-
li
loro capricci
pu procedere nelle fue modulationi per gli interTerza maggiore,o di minore; & che ci non faccia
Che'l Diatonico
nalli di
Cap. j
quantunque fi accorgino di non hauere alcuna ragionefirma , per laquale pofiino mo-
sforzano
&
no,che
-vn
di
tono; fegue,che
Tnhemituono,che
la.
compofitionifianopure
le loro
ftrare,che
__
^.
&
quando fi vfano
Terza minore ;
la
che no potendo
il
&
il
fi
il
tali interuaRi , la
tuttauia
due Tuoni,
Ditono,ne
Genere
il
& vno
Dito-
loro argtt-
mento veramente concluderebbe, quando quello ,che dicono,fuffe vero: ma fecondo il miogiuditto parmi , che
$ incannino
pi luoghi
in cotal
fi pu
nel Diatonico
interualli ,
due
di
interualli
Di modo
Elemento
per
vn Miflo,
di talgenere
&
ti
&
Tuono,
il
&
lo
Chromatko,&
Semituono : llche
nell'Enharmomco Incompoflo,
di cotali Interualli,
loro Interualli (
percwche
pu
effere
compongono
cofe
inconuemente , che
dalli
li
come in molti
;ft
nell'tjleffo genere
due vlttmi
luoghi nella
pwfempltci
ma come
lo piglia
Com-
allt
oueru Ele-
nelle Lettere,
tutte le Parole; che volendo paffare a cofe pi fempltct di quello, che fono loro
in
effere tra-
,fenza
Incumpoflo :percwchefif
Seconda parte
nella
Chromatica, ne Enharmomca
effere
Seconda parte
nella
non
come
Ne veramente imponibile
non
,
,
che
tmnojr
f
lo
in
&
ti di
/ paffare
vn
da vn genere
altro genere:
larmente
animai rifibile,
Semplici interualli
li
in
dico,
Elemen
altro.
Semidtono,poflifenzdalcunmezo;adunquechromatca,ouero Enharmomca
....
ride in atto
ma quandofi vfano
potenza :
&
Tuono, Tuono, &
th e
altri
&
quello del
dire,
Ni
quei
>
Terza
284
que
Enarmonica
nfibde
adunque
come vale a
fi
Huomo
da fapere , che
modi
gli interualh
minore
&
del Diefts
che fi trouano ne
li
Tetrachordi diatonici
&
confderatt fenza
libert
&
&
&
effer
anco
Tritoni (
li
leciti
(nori;&fnoconfinanti:
li
anco
non quel-
dicami
di
come fono
concetti ?
in
grafia coflo-
&
dell' alfabeto
&
lecito
hanno
le
ma
li
le-
&
leciti
ouero delDiefis
Ma
Numeri
nelgenere
&
quella modulatione
douemo
fi
il
Tuo
intorno al procedere
Diaflemati, ouero Interualli maggiori : Percioche quando nelle cantilene Diatoniche fi vdiffe
nelli
minori di que-
Ma
di internai-
per
&
Dia-
manti a
come coforo vfano ) liquali fono interualli diffonanti, non so vedere, per
La onde non
dire
&
&
,&
quesla
li,che fino quelli del Ditono,& quelli del Semiditono; poi che
Diatonico
di
ma
&
voce per vna Ottaua,o per vna Quinta,o per vna Quarta . Se ci era lecito, adun-
ripigltamenti
onde
Crea Siflemati,
li
quefle
La
Terza maggiore ,
leciti
Queflo
come
tutte le lettere ,
fuffe dibifgno difeguitar per ordine
que erano
fi
mai nelgr aue Ripigliando alcuna delle prime voci ;&cofi per il contrario.
do, che tanto
ro ; qual dolcezza,
onero ,
non so vedere
noi gli antichi guatiti chefuffero in vfo gli altri due generi
quelli di
li ,
mortale
di
li
,&<
vna mo
;
ilche
fi
auertire ,che quantunque la modulatione diatonica
fia propiamente di modulare dalgraue all'acuto per vn Semituono&per due Tuoni per ogni Tetrachordo ;
&laChromatica per vn Semituono maggiore, per vn minore j,&* pervnTnhemttuono;&laEnhar-
&
per
algrane; Nondi'-
meno cantandofi li Diaflemati maggiori , molti di quefli vengono ad effer communi: onde
te di propio al genere Diatonico la modulatione del Tuono maggiore; al Chromattco quella
minore
;&
all'
Enharmonico
quella delDiefis;
comefacendone
refla folamen-
del Semituono
Concludendo adunque diremo , che f la confequenza hora vale adire , In quefla cantilenafi canta laTerza ma nove fenza alcun mezo , adunque Enharmonica ; ouero fi canta la minore , adunque Chromatica
il
Diatonico
za
alcun
me zana fuono
come fi
Chedout
Parte
8r
Che doue non fi ode nelle compofitioni alcuna variet di Harmonia,iui non pu effere variet alcuna di
Cenere,
jtV EMO
la
k^fi^jj
cantilena,
le
&
ma nel
non fo
altro fuono
Inora
yn genere nell'altro,fimilmente confijle nella matafione delle Harmonie;fi come la matafione di yn Modo nell'altro, confije nella matafione delle modulationi di ynafbecie di
Sislema nell'altra ,
Diafltma;
&
y edere, che differenzagrande poffa effere tra quefle due cantilene. Pero dico, che non puh ejfre al-
pu
yeduto di [opra, che la matafione del Genere non confife nelporre la Ter-
io
76.
Cap.
effer differenza
in quelle compofitioni,
alcuna di
Modo ,
effer differenza,
&
monie di yn Modo ad yn
altro ;fi
come
del
yn
&
cadenze ; Et fo-nungo ,
di
altra
&
&
&
&
fenza
per tuttofa
diffe-
ti/dito
Modi ;
&
com-
la
nella
Dell'vtile
fi
'
difii
difopra
che
li
ci
femplici
tifar
fenza la miilio-
yfafitno
fpofno ufare feparatamente , &> femplici , dal Diatonico infuori , come ho moftrato
Et per confrmattone di queflo, Boetio, nel Cap. 4. del Iib. q.della Mufica,pone la diuifone del modo Lidio nelgenere Diatonicofemplice , ancora che non moflri
la dtuifone
de gli altri
Modi :
&
nel principio dtl Cap. 5 .to chiama non folamente Pi femplice-.ma ancoPrincipe de tuffigli altri:Nella
qualdiutfwne (per confrmareetiandw con uno ef empio quello, che ho detto di [pra) pone quattro uolte
iinteruallo della
Terza
commodo ;
Tolomeo
nel Cap.
meno non li pone fenza miflione ; come ogn'yno potr yedere. Queslo ho y aiuto
porre gli mterualli di
&
altro
ne,
&
in
yfo con
li
bununo , La
debiti
effer al
Percioche f bene
il
&
le
&
percioche altro
il
femplicemen-
yfate con
altre cofe;che
Tifare
debiti
da f , non fi yeramente
&
podiletteuole,
buona ma accompagnata con altre cofe,
dPane,& altre compofitioni, che apportano gran commodo algenere
mangiare
mezi, hauemo
ondefi pu dire
dire
a dire, chefipofino
te nel loro Genere, che facino buono effetto: conciofa che fi ritrouano molte cofe
tffere, le quali
i^.del Secondo libro della Mufica, pone gli effempi delli Modi negli altri Generi, nondi-
medefimo
di quejlt
j-
x~
Terza
286
aenti a dar diletto aU'ydto
&
vfandoli,
da quello
llo,
accompagnandoli
ch'io fon
per dire
con
l'-i'iw
, fi potr
L'altro,
comprendere
Primieramente da
&
di
molto
ammodo,
loro poterne
Et que-
mezo delle lor chorde accommodate tra le chorde diatoniche , poterne p,ff:re all'yfo delle harmonie
perfette ; accomm odati doji di loro per Hacqinfio drmolte confimanxe imperfette mao-o-ion, e minori le qua'
cht col
li
in molti luoghi
rigendi allegra
Traffortatiom
comporre
le
&
chefenza
il
di
& lenza
alcuno rdine
Horatie
&
Et quantunque
&
diletto
quando fono
che afcoltano
tutti quelli,
il
tali
Mo-
trotta-
fi
chorde
li
modi
Per ilcontra
ilfienfo,
yn
luogo di
altra
nafee
percioche allora
&
fi proceda fecondo
li
Impe-
quefle cifre
potremo dire
come
le
in
dere
il
in
nominati veneri
Compefuori,
b.
&
Diatoniche, ve tra
le
& potremmo
dire
^;
alloradiremo
trafportando
li
x.
Chromcaiche
la potremo
ma
quando ne
le
chorde
la
Enharmonica, che
nominare Enharmonix
queflo
&
poffa diui-
di quelle,chefi ritrottano
chorde di ciafeuno
le
o dellt Sonatori
quefto
Et fi ne ritrouaremo alcuna
fecondo tlyolere
Modi pi, nel orane , otter nell'acuto fuori delle lor chorde
fica finta
ili caratteri
fi firn
le
Uj
naturali
il
alle yolte
Semituono maggiore
delli tre
Diatoniche
ca;pur che
che
delle
de
in queflo propofto
Citharoedm
to
rio
redola,
manififo a aafeuno
moflrati difopra
come
delle parole Poterne dipoi col mezo delle chorde di quelli ceneri fare le
Modi yerfo l'acuto , oueramente -verfe ilgrane ; le quali Trafportatiom [aio molto ne-
no
chorde diatoniche
dell'i
delle
&
la
Mu-
La Prima delle quali (laffando da parte quelli, che non fino cof in ifd) quando le cantilene pro-
&
dolofum
di
trafportate yerfo
il
&
il
bellifimo ,
;fi co-
&
ar-
motetto lAfpice
Domine
di
yerfo l'acuto
Et nell'ima ,
&
di
raro
di
&
fi
le
minori fecondo
tocca
il
le
chorde enharmoniche ,
propofto
a bench
fi tocchi-
modo che per tal maniera yemmo ad yfare li due veneri detti ; che fanno mirabilifimi
effetti.
Non dico via ( come anco ho detto ) che yfiamo tutto il genere ma fi bene alcuna parte del genere , cio al:
cune chorde
Tuoni,
&
procedendo, fecondo
la
natura
Per
,
,
Parte.
Per qual cagione
le
287
Compoftioni
78
Capitolo
iARMI
facciano
&
&
de,
altro lo
&
come
di talgenere;
trijlo effetto.
Per
le parti della
cantilena
&
Diefis
li
di tutti
li
fuoi
&
queflo di
anco fi potfino intronare nel genere Diatonico ;fi come da molti fono fiate
&
effet
la
laffando
&
anche diyno Internatio, che fia finorafi puh concedere : percioche fi buono
te
nelle compoftioni
,& l'Enharmonico
quando
to
trifti effetti
&
&
chef ritrouano,&
Et perche fino alcuni, che dicono, chef l'yfo delle chorde chro
bene non fi yfa ilgenere )fa nelle cantilene effetti mirabili ; che quando fi ydiffe ilgenere puro,
matiche
(f
fi moltiplicarebbe la Melodia ;per dico, che quantunque a queflt baflarebbe la rfpofta data difipra , cio
Genere
&
pu
effer certo
in fatto,
ma alcune parti
lo
ellegge
alfuo bifigno
propofto
bello,
&
come
commodo, adun
ciafcunfano digtu-
il
*Arii ; fi
come
dipoi fi
Parti torna
delle
l'opera alfine
Onde li Mufici etiandio conofiendo , che l'yfo delle chorde chromatiche li tornaua molto
al
&che l'yfo delli generi era molto incommodo, prefero quella parte, chefaceua per loro, afar pi
pi leggiadro
il
Diatonico
&
lo
riduffero alla
in effo
di concento,
mafimamente quando le confinanze fono adoperate con propofto daalcuno Compoftore, che habbiagutditio
di
L'yfo adunque
delle
&
l'aiuto
yna chorda chromatica paterno peruenire dll'yf delle buone, &finore harmonie , &fchiuare nelgene-
non folamente
affai
durezze
nientifi potefferofchiuare
fcilmente
di
yfando fittamente
le
chorde diatoniche
di tal
chorda
li
&
altri
nome di lafiiuo, di
&
molle,
&
mi fa credere
tonico
tico,
ti
ci
le
Et quantunque
yariar l'harmona
La onde amene
&fifaceua pi lafiiuo ;
chefanno
) cercare di
pifiaui
etiandio
&
che'l
chromatico pigliafje
'/
yna chorda fila pofla da Timotheo nell'iflrttmeato anyno ordine difuon diuifi diatonicamente ,faceua yn tale effetto ; come anco faBoetio ; quando dice, che
nell'ifeffo
ifrumento
; il
Terza
&
&
&
288
der e che non vfffero
,
mento delCenere
il
chromatico fimplice
di Atonico
frumenti moderni,
e cofi
Et perche
molte Altre
in
ruote
alquanto pi diffcile,
io
le
come pi
cofe,
le
il
&
toni a molto
noflri
che no
diffcile
commodo aI Compofitore ;
:
&
ancora che
la diffi-
ne cofe,
genere Enharmonico
chtamaffero
chorde diatoniche,
cotal co] a
il
&
&
buono concento Et f alcuno dir, che tali cofe fpiaceno ; non perche fano triile da f ; mA perche l'vdito no
affuejfatto adrdirle Farmi, che coflui -voglia dire, che yn cibo trijh,& infipido Labbia da piacere, dopo
.
yfiato ilguflo mafia pur comefi yoo-lta, io non credo, che cofi come colui; il quale
:
&fiatte
tatole,
che ciAfcuno
il
ordmatA, non
&
&
yn cibo trifto
perfetto
( f
non
confifit
non pofimo
buone
effer
&
^fenzafioauit alcuna
lene
& infume
non conofehi,
le,
diletti
il
finfi
le fue
attefo
Tutto,
Per contrArio
ihe'l Diatonico
ti
non
diletti ,
nelSiflema
hauendo
la
fmile a
Quarta
delle
re ; che di quella
iftefla
le
contrario
Infermili di l'yno
nelle parti
non
tico ,
ne per
il
delle
due Stfle
i
gp dell'altro pofli ne
contrario
fare
Crfp.4.
Tra quefi
ettandto
che non
il
&*
ottono
, (
ne degli
la
Parte nomino
l 'altra
&
di quelli
contrapuntt
de
fmile
Contrapuntt
Tuoni
&
fi
del
Ot-
dire dell'intera
non buono
Enharmonico ipercio-
lo
effetto
come
manifesto
quelli,
che fi can-
Semitttono minore
, il
&
detto
pufar buono
come
Semituono maggio-
tromno
fimilmente
altri generi,
Si
della quale
&
P Ar-
all'infermilo della
Ia
punto, che'l Chromatico : effendo che quanto pi alcun genere fi lontana da tal proportione
tlfentimento
che
quelle
fi
gli mteruallt polli nel Contrapttnto :percioche a ninno di efifi afiimiglia
portione
pato
&
che
tano
quello della
proportione fi pongono ne
:per
vii
&
&
diletti
fiora
due Terze
effetto
il
le
nel
Quinta cantato
Hallo della
di tal confinatila
cofi imponibi-
modulatane di yna delle fue parti . Similmente chiamo Tutto ynA confonAnxA , e"
le
qmle ha
effendo
Ia
chtamatA a-v^unfiit,
come fon per dichiArAre , non pnfire che yer Amente non
veramente
re Diatonico in f taleproportione,
quello
dilet-
non credo
le altre trifte
fue parti, che tra loro hanno un a certA comjpondente proportione, Ia quale da t Greci
cofi
effetto
da molti
nel
tuttauia ,
come
dice
Pfello ,
tanto pi offende
harmoma
&
Vtfi
vtrfiiKvhwTaioy
pimi
t fr
(MflKt
Parte
289
fuviKt yint, ni pwMa: eV/ , cio ilgenere HArmonico ha triflifiima melodia netta mcloditi;<tncora che al-
cuni intendino, che con grande difficuk poffa esercitare lafa harmonia; Et yero,che ha tnflxfima
fi
lodia
concofia che
che7 Contrapunto,
men
effetto
trifla, quanto
efier buono.
ben
pm
T
la
Mufica,
&
me
morirai il modo
io
<).
compoftione
delle lor
Melodie ;
quanto att'yfi,&
&
com
alla
poftione della Mufica moderna dalla antica ; tuttauia -voglio (per non laffare alcuna
cofa
moderni Chromatiili fi accodino alt/ero ;o purfino al tuttofuori della buona flrada . Cidouemo adm
f
que ricordare ,
di
Harmonia,
&
di Parole
la
&
differenti;
Spondeo
del Peone,
gli
del
con
le
&
di
olimpo,fi ye-
Quarto
le diuifero per li
libro della
vemente ; che gli antichi, per non por fempre i nomi interi delle chorde
cifere,
cune
yn Verfo , cheponeuano in un
Piedi, che fi poneuano negli Enharmonij, oltra molte altre parole, che ci mamfejlano,
Mufica
; le
fare con breuit , quando yoleuano fcriuere alcuna lor cantilena fopra alcuna compoftione fatta
porre quefe cifere
la cantilena
le
te parole
contenute in
compone
di tre parole
cio di
SeA
cambiare il lume,
f
quelle, che
&
che yuoldire
& da
dire
chiamare
&
come fono
le
quelli
etiandio
la
Luna
&
di i'nov
(lo,
Commedie ;
&
alcuni piedi
fi poffono
mutare , ouero
quando alterata
in
yn minimo piede
Onde fi
Dattilo,
na
piedi
Numero, parlando affolutamente ; ma quejlo, ouer quel numero , cio quemaSpondeo, Trocheo, ouero altro fimile , che
fife Per il che pur troppo
il
fonofor-
cofituita fitto
Rime dell^friono
, la quale offendegrandemente
Et non folamente
quel piede
nifesto,
che
fede manifeflamente , che nella compoftione de i generi intraua il Numero ,0 Metro contenuto nei
de i Verfi
chef
in yerfi , di
ma
Parola Ditirambica ;
di cantare ;fi
yerf ;
ti dell'Harmonia;
Dogliamo
come
tali
Et quefla parola
Numero ,
effendo che
da niuno
fi
fi poffa cofi
per quanto
fi
yede
non fiato
Nefi ritroua anco, chegli ^Antichifaceffero cantare molte pam , comefacemo noi, in yn concento ma
;
cantauano
Terza
290
accampanando
medi
tauano con
la
la lor
yoce coljono
di
ne fafede Gtojefo,
ci
imo ijrumento
: i
come ne ho y editto
&
,
,
erano accordate
no
Dna parte
effefaceuano
le
altre
&
nomin Lira
lo
tra
Et
chorde pi acute
forf
Et potrebbe facilmente
no
tele
che
il
Sonatore
islrumentofitt
di quejo
yna bachetta,
Et quello , che mi
li
della
quale alcu-
; il
Mufurgia hattendo
commemora Horatio,
dicendo
yn certo numero ,
yn flauto ,
da chorde
catodi ifrumentt
in
pifferi in
Quejo
ne odifilamente yno,
come fifa
fegno
di
combattere
&
Dejri
come
no
dio
a tal maniera fi accojauano : peraoche non erano fatti, come fono fatti
li
altre
fanno ydire
&
Simjri,
Vmegia) rttrouandofi gi
diffe tn
Quinto taito ;
fi
et cotale
faceua minore
niera di quello,
li
moderni:
&
&
&
marcio ;
tutto
Tajame ,
tanto piti
hauea yn Tastarne
chef accordano
lui
quali yfatta-r
di ci
me
ne hfat
quale
il
(fi
chef andava
Moderni
nvfri
di tal
il
la
condo che mi
no
il
concento di tali
mate di mare peraoche mentre molte di loro fintano con yn fuono conttnouo , alcune
efferato
Et
le fue,
minati islrumenti
il
&
<& dipoifi ode yn'aria di cantilena, chefi fa da yn piffero acuto, che [e bene non accorda col
re
tale
pi
&
quadrato,^ -vacuo ;fipra ilquale fo~m braco, dcui nome fi chiama in Vinegia ^Altobaffo,
yna delle nominate consonanze ; &fi yfa in queja maniera:
chorde con
che
Quarta
che mentre
tOj
effer quello
fi can-
Iftrumen
loro
,&per
per Quinta
Lira antica
opinione
fa creder quello ,
ho detto
fi fuonan, come
Salmi
(acri
ti
il
tanto
ma-
altra
come da fiato, fatti , che fi fonano in tal modo ; li quali per non effer litigo li Uffa. Erano adunque ccmpvji
di Oratwne ; ne intrattano nelle Compcftwni loro tutte le forti di
di Numero,
li Generi di Harmonia,
&
Verfi,
Piedi
Mufica ne
loro veneri
tauano
la
in cotal
ne ci era a loro
Opinioni
deili
^fN N O
diffcile,
di
li
li
opinione finalmente
Numeri harmonia
role,
come yfano
&
gli
con
quelli accenti ,
&
di
ma
Cap. 80.
ributtate.
li
&fi
muoueno con
queja ragione
Oratori
&
Ditole
anco
il
il
proponiate collocata
douere
yjar tutti quellt intervalli, che fanno alpropofito, per potere esprimere
role
effirci-
yfandola
ChromatifH
re ogni interttallo
Mvfici ^Antichi
non inconuemente
le
par
chefipofft
affetti.
>Ai
quali
Parte.
quali fi rifponde, che -veramente grande inconueniente
tro parlare modulando, o cantando
li,
affetti )
Giudice,
&
&
pervaderlo a fare
tunquefi potefjefare
tutto
il
il
adunque fi pu ,
non fo federe,
ognifceleraggine
&
contra ogni
luflitia
&
il
&
&
buono,
ycduto
f haueffe
& come
le
dfcommodi,
due parti ;
&
in
vn
tale ordine
in efjo
&
che fono in
&
di yoce
&
& fenza
pofito,
fit,
timento
le
quando
propofno
cofa
il
&
,&non
&
buone
opinione di molti
trifte
te
&
&
non
&
.
con
Et f
un gran numero,
fuffero diuifi in
per
non con pr
&
li
che hanno pi
fuffe moflrato
&
&
nume ,
Ma [e a quefli
buona ,
la
vero , muta-
conofcono ; per la
au-
il
mutano
configlio ,
vdire,che mai fono per hauer cofa buona, fuori del noflro genere ; vfando nel
le
&
le
V, X
queflo trifo
di altro parere
vfo;
ma fi adoperano male
non
il noflro
ben vero che molti non fenteno tal noia, pur che odino cofe
tra
vero : percioche
fi
f
conciofia che l'adoperare qualunque cofafenza necef-
fio voluto
il
che fono capaci di ragione. Effe: ben fono molte chorde in vno
li
quando quefunterualli
l'iflejfo ,
variati infermili
&
;
&
le
riprefi
ma alle volte
precianopoco
delle parti
quanto fi voghilo
qualfia bella,
yn Tetrachordo ,
Et veramente dicono
ma
di Gioie,
di
ma
Modo lo ricerca
no giuditio alcuno
vanamente
propofno :
veramente vana,
oggetto, granfajidio
di tale
torit di loro,
&
la cantilena,
iflrumeuto, tra
di
due ancora
gli altri in
modulatione
Per-
che fcriffe
quello
c- difproportionati interualli
la
alcuna di buono
anche migliore
Eratoflhene
tanto riprefi
di tal prefuntione
no in i>no iflrumento
Effe per
&
tanto biafimati,
, quelli furono
di far lo
pu comprendere da
dare, anzi biaftm alcune loro Diuifloni di Tetrchordt, fatte di mainer, che
vfare ogni
de autorit,
accenti fatti co
quefli moderni
&Jgarbati internai--
male
<&*
delli
in
ilprencipe
al-
della
&
thuomo bene ,
propofno,
Ne mai ho vdito Oratore ( poi che dicono, che Inforna imitargli ta-
Mufica muomgli
ratori, accioche la
291
Mufica
li
due
Terza
292
//
due -vlumigeneri ; n fuffeflato alcuno di ingegno eccellente, che no haueffe poflo in vfo almeno uno di efli:
&
coja alcuna
che
credibile
come odo
dilettale
che il buono
il
li
&
&
nell'altre Sciente ,
lo tnflo,
infelice ,
Ma ci non
,&di
cofi credo ,
che
fia flato nella Mufica :^A bench jpero di vedere vn giorno dare opera a quefla Scienza di tal maniera, &*
di vederla in tal modo perfetta, che non fi potr defiderare in effa copi alcuna , oltra quello , che fi porr in
vfo
nella
mia mente,
mentile,
&
la
Jfnrito
che non hauer per vltimo fine tiguadagno ,che cofa da meccanicoimafibene l'honore,& la gloria
immortale, che potr acquietare, dopo l'hauerfi affaticato intorno tal Scienza ,
ultimo
la quale fi riferux
, ch'io
&
ho detto
IL FINE DELL^T
TERZA
PA"RTE.
la qvarta
LA QVARTA ET
VL TIM A PARTE
Delle Irti turioni harmoniche
DI
ZARUNO
GIOSEFFO
M.
d
Quello che fia
<A
Q g g
Modo.
EDVTO
Cap.
Parte precedente,
regolato ordine
le
difficile (
lorofecodo l'vfo de
\Av
fili
la
vii
et afufficenza
&
in
l'altra ,
ragionar delli
majiimamente
moflrato ilmodo,chefiha
qual maniera ,
m(
i.
y
nella
&
u.
&
&
etiandio con
le
Dijjo-
yariatamete esercitata;
mifoueniranno
alla
niera
li
llche fatto
le
delle pi notabili
loro
accommodino
fi
mtendemo ragionare
&
Modo,
nelfare alcun a\ofi, laqual ne ajren^epoi a non paffar pi oltra;facendone operare tutte
/? modus
Modo,o
m rebus , funt
Quos yltra
certi
altra di
De qui
viene, che
come
dice
&
in effafi ritroua;che
fi
terzo
mili
de i quali
non
fi
pu dire
Numeri, o Metri,
&
Poe-
li
diuerfe
ali
molte
;fi
accom-r
dipoi,
le lor [petiefiirno
, l'altro
Tragico,
&
ma
&
altri fil-
le
armonie da per s, che vfauano da tali congiungimenti , perche riteneuano in
vna certa,propia,& terminata forma, le nominarono femigliaiitemete Medi; aggiungendoli Bonofi
Confederando dipoi
vi loro
yna
N amico
altroch
la cofafi
yna certa
Wra ht(ov^
cofe con
che pfero
le
i'tnrat cf'V
lui ;
Pindaro )
adoperiamo
demq; fines ;
porta
ma-
che cofafiaquello,
fignificat ione, che fono molte ;figntfica propiamente la Ragione,cio quella mtfura, o forma, che
ciafeuna cofa
che
Jn
in
di cui
fecondo che
memoria,& anco mi torneranno in propofito ; dalle quali li Studiofi potranno yenire al-
yna
il
pmfi
, ,
.,
Quarta
294
pi fi dilettauan di quella frece
li
harmonia,chedi yn altra
di
dalli
Lidia,&
di
cofi
habitauano
hauendo ciafcuna di
la
Fngia;<&
effe in s
la
Lidia da quel
canto:& effendo accompagnata colf dmerfi Numeri;chiamarono alcune di #Jgrau\& feuere;alcune baccanti^ furiofe;alcune honefte,& religiofe,& alcune altre nominarono lafciue,& bellicofe. Onde per quello rifletto hebbero grande auertimento nell'accompagnare cotali
uendopoi confideratione
come farebbe a
a,
tuttequefle cofe
la
infume
et quejo
U lor natura.Ha-
fi puh yedere efpreffamente in quelli due -volumi ( altra gli altri quafi infiniti, che fono di altri autori )
fcriffe
da <Aiguslo;& da
in efiilio
&
Forfnan
Carmina, cm
&
efl.
quali
quafi
Tu femper
flebilibus
Myflen ademptum
Et anco
dicendo..
modis
Boetio nel libro. 3 .della Confolatione Filofofca ;
<Amnes
mobiles
(lare coegerat
Sicome li commemoro
fume
) diffe
Et in yn
Me
in
modis
;
Solet idem
remifiwres
flebilibus
^fltre nominarono
&
modos & Camus
Hdx cumpr&fis
I.ydij
modum
dolci ;
effe
Rofciw
fa&urum*.
Etfonus Tibia
quando dice ;
regit
&
Et Seneca anco ;
Cithar feiens .
Carmina
qui
quondam
cendo
dicis
^Aperitivi
modis fracla
T>itmq;
-Altre chiamarono
modos
Molwr.
'tioni
Modi
&
pulfat
come
fuffe
fato poi
Tufo
di-
& impu
,
fingultantia yerba
dall'autorit di Ouidio
C etera ,
commemorata di
Tali materie
lirici fi
prcipi,qti
tibicine
mento
li
di
Si trouaua,
yna manie-
Verfi,& tuo IJrumento;& quelli di quella yfauano tu' altro lQrumeto,<&* yn altra maniera. Et no
ma nelle armonie ancora: Imperoche yna forte di harmoma yfaua.
yn popolo
Verfi
&
yn
altro vnaltra;di
differenti
ne
Numeri,
De qui nacque dopot,che li Modi erano denominati da quelli popoli(com e di fopra ho detto
che pi fi
dilettauan
.,
Parte.
295-
d quella
merxoncofia che quegli popoli fi dilettarono molto della Lira fi Cetera, che fecondo l'opinione di alcuni ( ia-
li
di Verfl,& yfaffero
iHarmonia molto differente ;delche nefafede Pindaro, quando nomina fimile frumento w/utj <pft*iyya,
cio
Et Horatio
Dorica cetera ;
Souantem
lyra
Pifferi
li
quellaparola
yno
Vir-
di
maniera
;Da
di Ouidio,
quello finimento fimilmente quei popoli, che habit aitano la Lidia faceuano
le loro
Troiamq; ,
&
Con
te-
harmonie ,&dt ci
tibijs
^fnciiftn
& alma
lui,applicando
yengo a te fuppltcheuole
Gioue Aviotsakis,
cio
Non manca per dimoflranqueflo etiandio ilteflimomo di Apuleio, con l'autorit addutta difopra,& di mol
ti altrr.ma quefli bafnio
Da queflo adunque potemo comprendere, che Modi anticamente conffleuano
li
nelle
Harmonie,
yariatwne
&
Numeri
efprepli
delle
mento Et f bene
alcuni popoli
poi differenti
nelli
demo
col
Francefi,&
lo
in
yri'Harmonia
il
Piffero
differente
il
erano
negli ifrtt
Francefe,
Nelli
Harmome,&
&
in altra
maniera canta
il
gli ifrumenti
I fru-
fe grandemente
Tifano
col
maniera
commune
defco
nella
neli
&
&
ilCeterone
lo
Vfa
Spagnolo,
lo
quel che fa
di
Italiano,& anco
popoli
&
&
il
lo
Te-,
France-
altri popoli
Fraza,&
nella
in Italia fi chia--
ma Rima,credo chefa detto da quefa parola greca pv&i*s, chefigmfca {come altroue ho detto) Numerofi
&
in quella
nelle
eflt.
vfanogli Italiani
nelli
nella Italia,madre de
burnii,^ rari
Capitolane
Sonetti , ne
dna
Cadere,
Capitoli,
dimandano Imeri;quanto nelle Canzoni ancora,& Madrigali; oue fi pone molte frti de
Verftfi come fono quelli di Sette ftllabe,et altri ftmili, che chiamano Verf rotti,come
dalli
corali
intellettifi
qualifi adoperano
dir le
di
yogliamo,da i Terzetti
mamfefloilmperoche
dalle Sefline
Et
, dalli
nelle
Sonetti
&
Canzoni, C7* ne i
Madrigali,
....
M*dri<rah con
bench
Quarta
296
ti
huomimfipu
nelle dotte
&
yedere;delle qualtjego
io
commemorate Cadenze,
te
per certo,che
li
che non mi ricordo hauer mai trottato apprefjo dt alcuno altro Poeta , ne Greco , ne Latino vnfimtl modo di
tali Cadenze; con tuttoch il dottifimo Horatio habbia cantato affatfime Ode in molte ma-,
comporre, con
li
yltime
nelle
quali
Corn/pon-
*Ad
Tum
&
multa precantis
equorum
Et Ouidio anche in
&
queflo
in molti altroch
Vim
me Onde il Petrarca(com'io credo) imitando tal maniera di comporreJe pofe in vn altro modo,accordan~
.
Mai non y
maniera
di
Et cofiilreflante
bella
Canzone, llche
i
vna
comporre , con fmili Cadenze, quejlo poco importarebbe effendo che tanto fi potrebbe gloriare
primo inuentore
di tal
di
comio foleua :
pi cantar
Verfi
Et qua pauper
alla gufa de
lirici,
di efferfato
il
primo
la
muentione da alcun
di
dice
comporre
;
obflrepit ^Aufidws
Daunm
aqux,
Re<rnator populorum
ex
agreflium
burniti potens
Deduxtffe modos
Verfo Heroico,&
lo
tali
Fiorentinofitffe
maniere
di
il
&
alcuni
il Boccaccio
efpreffo il
che'lDotttfimo
della
Ottaua rima :
ntrouate:ivna&
Modi Italiani : O
Ma f fi yoleffero denominare da
fcani .
il
l'altra
dalia-
la prima
Modi Tho-
&
le
Tibiali(come
hauemo yeduto nella Seconda parte ) furono denominate parte dalli Popolt,& parte dagli Inuentori .Et f
bene nella Italia fi
tuttauia
li
Greci a
trotta
no foto
yna maniera de
TsV
o'vpavv tiV
Effameron
Italia
effer
in fiore
fio;
pieno
&
li
cantano fono
fleu
7* vogliono dire
Numeri, &~
delle
Harmonie
maniera particolare
ancora che a 1
&*
il
fuo
perfetta
nelli
di cantare;
& vna
di
de
hanno il Verfo
O' toh
noflri
nel tempo
di
Ver-'
Numero,o
nelli
Piedi del
del
Parte.
del cantare.
in
297
&
vna tfleffa patria;comefi pu vedere nella Italia :percioche in -vna maniera fi cantano
chiamano
Vtllote ne
luoghi
le
-vicini
foli ;fi come era anco appresogli ^Antichi : perciocbefi bene i Popoli della Daria,
& yno
frumento, & l'H
ifleffo
Ifinimento ;
&
Harmonie
le
Canzoni , chef
nel
Reame di N<t
vfa-
differenti De qui fi puh comprendere adunque la diuerfit de i nomi nelh Modi ; chef come in alcun
armonia differente da vn 'altro Modo cof anco nacque
Modofi trouaua il Numero, lo I
come il Frigio era
la diuerfit delli nomi. La onde credo , che il Modo Doriofufje differente dallo Eolio
;fi
pane
diuerfo dal
da i vart\
Lidio;& ci non folamete nelle Harmonie: ma etiandio nelli Numeri ; come fi pu comprendere
effetti, che
nafieuano dall'vno,&
dall'altro;come
gemo di Filoffeno;che battendo tentato difare il poema Ditirambico nel modo Dorico, &non lo puote mai
condune al defderatofne :percioche dalla natura del Modofi tirato di nuouo neli'harmonia Frigia, conueneuole a tal Poema;non douemo prendere ammiratione effendo che li fuot Piedi,
ilfuo Numero pi veloce (Togn'altro Poema ; Et per il contrario Numeri del modo Dorico pi tardi, &pi rimefii Perilche effendo altri Numeri nella Darica,& altri nella Frigia harmoniafcomefi dmo)era imponibile, che Filoffinopoteffefarcofa alcuna , che fufje buona fi come anco farebbe imponibile , quando fono li Numeri di vn
Verfo Saffico, chefi compone del Trocheo, del Spondeo, del Dattilo , &> nelfine di due Trochei ; ottero di yn
&
Trocheo ,
& yno
Spondeo
come fono
Sed fugit
&
quefti due
Horatiani,
&
Spondei
come fi pu comprendere in
tempia
ciafcuno
delli
due Virgiliani
che bifognatta,non ad altro fine,fi non accioche pifacilmentefi comprenda quello, che era
fica .
diafana con
&
di
ragione,
&
H armonia, accommodati
effendo bora la
Mtt-
proportionato ordine de
altra
ca , chefgnifica
&
noflri
delle Sette gi
melicamente mediata;come pi
ni lo
quello,
nella
Numeri,
Mufca a
in
&
yn determinato,
&
Modo
ilNumero,o Metro determinato :percioche dicono, che queflo appartiene alli Poeti, mafii-
te ilconfiderare
mamente
alla
&
di
di
Tuono
alcuni
Modo;
&
alcu-
parola gre-
Ipan , che vuoldire Conuerfionejo Mutationejaria medefmamente bene;effendo che l'vnofi conuerte,&
muta ncll'altro;come vederemo Lo nominano etiadio Tuono,
ci no mal detto : percioche per ilTttono
&
(come moflra Euclide nelfuo Introduttorio ) fi pu intendere Quattro cofe Primieramete quello,che i Greci chiamano qftiyyxr , chefgnifica ogni Suono, o Voce inarticolatajaquale non fi eftende ne yerfo ilgraue,
:
ve verfo
Dipoi
l'acuto
vna forte,
do; cine
&
[onora voce
&
la
il
,&per l'acuto
cio
melane ;
Cofi ancora da
Terza pane;
,
&
gagliar-
Modi,<& non Tuoni Volendo adunque dichiaModo vna cena cojitutione in tutti gli ordini de voci, dif-
&
tale Coflttutione
Confinati^ ;f come
Di maniera che da Proslambanomenos a Mefi viene ad effire vna
de,o voci
il
8. della
tuono, finora
fon
uare
la Diapafon, la
Diapafondiapente
coflttutione,
laquale
connumerando
Itfuoi
ouero la Disdiapale
mezani filoni
chor.
Ma
perche
Quarta
298
perche quefe
coflittttioiii
fono veramente
le
qualit di
harmoma,chefi trotta
aafcuna
tn
dille
la
cipali,^
tne
vederemo
Placali
onero Placali
Modi fono
li
bench
etiandio
io
li
habbia nominato
Cap.
&
ne differenza tra
H armonia,
2.
tali
:Jolamete,che nafce da
&
Platone, Plinio,
Modi prin-
flati
fette
chef chiamano{co-
Che
all'ai-
Terz* parte habbamo veduto, nunerando le lor chorde melane ;per diremo,
della
Giulio Polluce
li
l'H armonia,^
alcuni Sijlemati,
il
Modo;
ejfendo
) po-
Numero,& di Oratione,che Platone nomina Melodia, &f vedere, quanto il Modofia differente dall' Harmoma La onde tffendo a inofri tempi l'vfo della Mttfica molto differente dall'ufo di quella
di
de
^lt
^Antichi (
quelle
come
queflo
li
Numero ( laffando
Balli: percioche
congiunto al
che non
Numero
Ma quando
che
vna cofa
no ,fi chiama
li
&gli altri
chorde
il puff. ut
vn
di
l'acuto,o
per
commune
darono
le
pio,
altro
le
nomina
in
H armonie
;
&
pu nafeere , che
cowmntione
contrario
il
di
Semituuno,
Ma f noi
li
cio la
di
Suoni,
dalle
come vederemo
Diapente,
La
&
la
li
di efi
le
chorde
,
di
li
difeendere con
vfo moderno
t allora
in ogni
di eiafcttno( come
indicare
d-illa
pofla.Ma
qlla
in tal
per
vmte (*-
Et
alcuni <t/*f
chorde
fotto,
di
gratti
Onde
pi
Confiderando
vn
ordine nelle
&
t allora
di
fopra la Diapente
le
lo fecero fenza
percio-
vn Modo fono pi
effetto
nominarono Tuoninoli
Vo-
nomir
delle
Diapafon Corpo; poi che ne fegtte vna tale,<& tata variatione,che fi vno
Sono anco
compofo
molte canfonanze
confideraiimo fecondo
Voce finale
il
chorde di quello
delle
la Diateffaron.Et qlt,che
dalli
dalla
't>
Melodia, cio
adunque
la
quella concordanza, che nafce dalla congiuntane di pi cofe tra loro diftmilt
effa
quando
tdeffa,
tri
la
li
Ne douemo prender marauiglia, che vna ifltff cofafia denominata in tante maniere
inconuemente
perche
tal numero)
cifi fitto;
&>
bb.dell'Harmomca)fono lontani
<An*
d'J ineruditi fi
come
Diapafon jultra
li
&
ajctfa,^- dalla difcefa delle loro Modulationi,qi!alji volita catilenaffotto qual Modo fa cor
ditti
in
l'intelletto.
Parte.
299
deU'ydito,pafpre oltra
minarono Siflemati
termtm;&
loro
di
lomlmperoche non
tra quali
yno
lecitofenxa offepi
di ciafcuno.Quelli,
che
yna certa
nife
ordinata,
no-
li
-.per-
&
in-
Di maniera ,
ancora.
le altre
che ogni
WM
/ come appreffo
j!?'|
Ioniche,
j.
mene
&
intorno
Repubhca . In yn
Unicorne ynolc
che
;& intorno
al
numero
Imperoche [e noi
di ejt
loro
altri Lidie,fenza
Cap.
"!
WTM Pili
$=== /^ TI
tri
Modi.
di tutti quelli,
W v Kj.
delli
Diapafon,
le altre
Dorica,
la
come molto
ytili
&
la Frigia;
ad yna bene
lodi follmente la
Marnano capeUa)pone
Donca;come pi fettera,&
di loro quefle
&
-zp,
&
Supra,&
iQi-
Lidia; et
pendio di Mufica;et [frinendo a Boetio ne pone Cinque; cio il Dorio,il Frigio, l'Eolio, IT aslto,&
il
l'al-
Com
Lidio;
&
&
queft due fono cofi detti per njpetto delmexo; yolendo infeopu Modo ha l^Alto&ilBafo;
rire, che cufcuii delli nominati ha due Modi collaterali;come dimoftra dipoi,quando dice;che la Mufica artedice, che
ficiata contenuta
da Quindici modi;
&
in ci concorde con
Marnano. Ma Euclide ,
yno
di
ijefj
&
&
majiimo,cto
quejli
ilquale [erutt
anche
di tal cofa,
ne pone
Miftolidio;allt quali
aggiun
queflofece
le
Modi.Et quantunque
queih fette
naminadali Harmonie;tut
tatua non yolfe pei/fare tal num ero ;for[e,perche hauea fatto difegno,di accomodare^ fecondo ilfuo propofito)
Sphera celesleyno
delli
libro della Mufica;nella manieratile gli sfatichi ettandio haueuano difegnato a ciafcuna Sphera;come
mo-
Hifona naturale Giulio pollucefi accorda con Platone nel numero ma difeorda nel 110me.percioche pone il Dorico,!' Ionico^ l'Eolw;et li nomina Prime harmonie, alle quali aggiunge la Frigia,
la
Dario, il
Primo
lib.della
di quelle
cio
il
Ltdio,il
plofofo,hauedo nelfuo Introduttorio fatto mettane del Miftoltdio,del Lidio, del Frigio, del
dio,deU'Hipofriio,et di qllo,che
Dono,
dell' Htpoli-
ef-
sepi, che pone,l'tjepio deli Eolio, et qllo dell' Hipoeoho.^fpuleio altra coftoro pone cinque Modi;i Eolio, l'iaftio,
il
Lidio, il Frigia, et
tfli
il
^.et nel
da quefti
Et
ci diffe
li
1 5
<ie/
l'Ionico.
alcuna
dalli
Modi pojli
di
dipoi ,che
Tre forti
di
di
come
nel Cap.
Pi
della,
Ter^a
Quarta
oo
Terza parte ho
raccontare
il
loro
dell'Iomco;come
di
&
era.
Donatella E olta,&
nella Ionia
Cap. i .della firn Hiftorta naturale . yAltn hanno fatto mentione incidentalmente di ima parte
&
in
numero
l'Eolio,
Dono,
il
confittone di
&
loro
il
Lidio
cofi l'Eolio
loro
Et
dalla -variet
non fi pu cattare
al
&
da parte il
altro, che
&
lyfo de i Muftci moderni, collocati in yna delle Sette jpecte della Diapafon harmomcamente, onero arithmeticamente mediata,^ diutfaJlanoDodici: Imperoche in Dodici manierefolamente,
quali Seifono
li
habbiano
Modi fi yogltano. Da che yer amente nafcefii yna tanta dtfcordta tra li Scrit-
lefiimo dire, che ci accafcaffe ; perche, ouero che al tempo di alcuno di loro tutti
tto fciuti; o
&
come Tederemo
collaterali,
li
li
tt
&
luogo comodo.
&
Do-
&
modo Mijloiidio,da
il
mato Locricofiuer Locrenfe;& ^Atheneo tenne per cofa certa, che l'Htpodoriofuffe
ficile
yeramente
il
&
perfetta cogmtione
il
l'Eolio
Cofa molto
Ne di ci fi douemo maraugliare
dif-
efjendo che'l
non potemo
&
creata:ma pi prejlofi douemo maraugliare di alcuni, che credendofi porre inifi tlgenere Chromatico,
fEnharmonico,giaper tanto,
&
tanto jpacio di
loro
maniera, ne yeflino al
cmio;non fi accorgono, che non fi ha ancora intera cognitione del Diatonico : percioche yeramente non fanno
in qual
maniera
cotalt
Modi fi poneffero in
^Alchtmifli, intorno
il
il
&
Degli Inuentori
ON
delli
Modi.
tore de
fe'l fi
Cap. 4.
yoltejo Halelutah,&
liano Ci quejto
nanza.
le
il
, il
primo
&
ridu/fe gli
Salmi fi cantaffero
il
canto de
Salmi
il
muentione
primo inuentare :
di
Similmente
Intorno di
che Vita-
Into-
in chiefa
&
Gloria patri, co' l rejo. Tutto queflo flato detto intorno al Canto ecclefiaflico,anchora che
ritrouare
primo inuen-
.6(tiihimw noue
nome primo, ordin il Canto,& aggiunfe infume gli Organi (come yoglono
nationi,&
il
Modi modernlperaoche fin'hora non ho ritrouato alcuno che lo dica; ancora che
aggiungere
di efjo
al prefente
ci
il
no fi poffa
la
Parte
canto figurato fu ritrouato
301
Et bench intorno gli Imtentori detti Modi ^Antichi nafca quafi Fitteffa diffctd
della vergine
&
altri
ad altro
il
olimpo fu quello
anco netta
effetto ,
Mufica
della
loro
Primo lih.
che fono col Piffero ifunerali netta fepoltura del Serpente Pithone ;
pompafunebre
&
ruttici
ne
&
i triu'ij,
ne t quadriutj
nore di Diana, ad imtatione di Cerere , che con grande gridi cercaua la rapita Proferpina
in
ho
come accenna il
molti ttrumenti
ma con vn pifferofola
carmen ?
con
tale vffcio
di
quel Marfia, chefu punito grauemente da ^Apollo detta fiat arro<ran%a,fu l 'inuentore. Quejlo ijlejfofaceua-
no
etiandio col
inuentore,
perche
come
Ma
Injlituit .
le
Virgilio )
dice egli
conungere plures
l'ijleffo
Le Frigie,
&
&
di
Thracia
la
di
vno
&
altri
Lampreda
Lifia,vuole, che
t'inuentore
imtentori
di
ipercwche
lui
come
dice) fi
da molti
altri ,fujfepoJo
De
tettmonio
gli altri
detta Metaftfica
fi
Quale
valere in que
l'itteffo di
pofli
qualunque altro
mttfico per-
primo
Laffaremo hora
&
Modo
ritroua-
da Platone , da Plinio , da
:
Ma veramente
Da
Modi non
&
dell' Hipolidio
il
alcuni vogliono,che
molte melodie .
Marnano ,
Polimnejre
pigliando
,
(^7*
&
dell'Hipofrigio,
Ma Plutarco
ficilifiimo
altri
lidie ;
&
dell'Eolio,
verremo a dire
che potto da
BPE3252-V S SENDO
B&2S&fe|
KSiHIf
~J
S^t"^Mt^l
IfisSyitAij
S~-swJxH
gi
li
delli
Modi
&
cofe ,
vna
degli huomini
ferua in f
il
in
vn certo non fio che di variato ;
f
che entramno nel compofo, erano pofle infume pr
di efi
ritemua
Onde era potente di indurre negli animi degli afcoltanti varie pafio
ditterfi habiti,
Dario modoftabils ,
ciuili ;
&
&
cottum.
che tutti
&
netta Politica
;
:
quelli,
vedeuano nafeer da
compofitione di
de chiamarono
Cap.
alli
lo
loro.
On
coflumi dell'animo
Ma ^Atheneoglt attribuifeefeuerit
maie-
tt,&
Quarta
302
{l,
yehementia
C-7"
&
Cafodoro
Modo, che
contiene in f granita
per
il
&
&
Irma,
&
al
Virt
C etera , o
la
Jtwno della
Lira
non
della
Sapienza
melodia Ionica
ne la
Lidia
&
li
gli
&
andare
alla
il
la
Re ^Agamennone ,
) il
dole
il
era apprejfo
le
non poteua
modo, che
hatteffe
&foauifime
gratti
efjo fi
per vo-
wducejfe in
come fi pu comprendere da
efjer
quello, che
pa-
perche
Imperoche da credere, che il buon Mufico fttffe tale, che laflimolaffe continone'mente co
&
&
cafe
operatiom yirtuofe
alle
,<&
al di/pregato de
yi-
ma non gi tra le
la intrateneffe etiandio
&
Mufico
& meno
donne :
<&
la [ita caftit;
cantilene;
preffo
&
Mufico
per
il
lofofche,
&
yiaata da alcuno
imponibile
&
Jetiere
f cofe
prudenza
la
yitiof Egitto, leuandofelodagli occhi, diede fi'ne atti [noi sfrenati defiderij
trebbe parere
non
ci
vendofi
Et
tria, pi r
il
vtrtuofo
auemmenti Imperoche
conteneua in
alla Oratione,
lafciue
con iarratwm
fi-
caja,
che homje
che fi coituma
; il
Ninfe ;
Virgilio dette
Per tali
& ad
lifttoi
la del
di qttalunq; altro
fime,
atte
&
l'ytile grande,
poco yalore
yfattano
Fgia tanto
difboneua ad
li
yna
il
modo
Frigio ;
atti
"li attribu,
quanto molle
&
il
il
elevante
fendo
yirile,&
quiete.
le
ijimando
gli altri di
da quella del
Dono
Frigio
WAUtA detti
tra
il
jttoi
&
nomo & quando
Quintilia-
di
Voleuano e-
imperoche fi come
il
poco ytile.gp
Muftca
La
che induce
attribuirono anco
queflo
modefia
contien-
Frigie ilDiatomco,co
atte
alla
le fatiche,
lafattfludq
in tutto diuerja
conteng-a co
ijituita Jlepublica
hauefe natura
&
yfanza
&
&
&
-vuole, che
ornato,
ad yno, che
&
Genere Enharmonico
&
&
certa coflanza
gratti, fi paffa
l't olio,
^Anttcfjeno
yeneratione
Dono
in
&
cofe liete,ttfeftettolt,
la opinione di
li
nar-
cofe alti
ghi grandemente
no)
leggieri
le
Clemente ,sileJJandritio,feguttando
il
Dono Onde da queJo,credo io,che(ia yeutito quel Proutrbto, chef dice, Dal Dono al Frigio; chef
le<rgtert,bafje,
uano
&
effetti
efjo
^inttchi al Frigio
come
ci
&
fttffe
manifeja Plutarco
natura
di
accender
l'animo,
di
infammarlo
&
&
quelle parole
quelli,
Si
come
Rhea ;
quali odono
C7" queji
il piffero
hauendo yd/to
/l
ma folo
tutti
o pafio-
nebnma,
Parte.
&
ve prima,
joj
Similmente Ouidio
la
&
cante ;
do
il
ad Phrygios
Luciano
villa
membra modos.
chiama furiofo ,
lo
o impetuofo
lAridotele
&
dalli
due primi,
le<r<rt
nomini Rehgiofo
&
Tromba : ma
rilmente
ilqualf compone
li
Licurgo, offeruauano
di
di tre
&
&
&
reftflere
-.per-
joldati al combattere ?
detti ifrumenti
di
con
da
afjatire l'inimic
li
bac-*
Queflo Alo-,
; il
Spartani inuitauano
, li
di
lo
tffercito
la
lo
della-
col canto accompagnato a cotalfuono, foleuano incitare gli animi de ifaldati a combattere vi-
Et
.
ci
<
..
Tromba , che
Plinio vuole j che l'inuentorefuffe vno nominafu inuentione de i popoli Tirrheni, come vuole Diodoro ;
to Pifeo ,pnr Tirrheno Di quefta inuentione Virgilio ne tocca vna parola, quando dice.
xAere
ciere yiros ,
Imperoche gli
&
Italiani vfarono la
TyrrhenMq;
tubdi
Mofe ;
& Homero
dice, che fu
, il
mouimento,&
vn
di
Piffero (
modo
monto,
le
fere col
che
filandro fuffe
'le
Cetera
&
cofi
Similmente vn
molte voltejhb
&>
li
il
huomim alfurore ;
le del
corpo
limitato
il
&
&
li
o-li
finimento
nella
di
in
&
queflo
al
combat-
Vogliono anco,
&
piene di pianto
Sotto queflo
degli amici
ci faceuanofare
'
per partirfi
Modo , Olimpo
piti
cari
,-
aivnafeminayeflita
in habito lu-
>
-,'
Onde fi vede, che taliharmonie erano fatte nel modo Frigio, attero nel Li-
>
di
detti Pifferi
morte de i parenti
morte
lamentinole
&
Luciano
re-
^LegePhrygummeJa.
come dalla autorit
~4m-
& concita-
recita
cio dalla
TaurominitanoC come
circoflantf la loro
Cumfignum
il grande ^Alef-,
di altro
li
che'l
dalle
combattere,
lafjare di
alcu-
Tauromimtano commemorato
Frigio
&
dio ; fi
Vuole Cafiiodoro,
re ali
forte (
modo
o-ioutne
&
Dirceo
che'lgiouine
deofuffe placato
Frio-io.
modo Frigio
yA
nuitati
Modo
&
profenuano
lo
nomtnafurwfo, onero
biotte
&
il
Lidio,
Hanno
Quarta
504
Hanno
&
&
&
tanti di allegrezza'
;
Pereto
d giocundita\ m'id
diurne
incitar l'animo,
&
di rimetterlo
habbia poffanza
rio
Onde non
di indurre ilfanno
il
contrario
di
&
&
Cajiodoro yuole,che
che
&
terfo
che
&
&
, farebbe
onde [forge
yna grande
yariet
&
&
fto,
leggieri
Cajiodoro yttole
di indurre
yn certo
& humano
oraue,
la guerra
riatione de
nelli Scrittori,
natura
accommodare materie
Modi ;
& pura
&
cojumi
ci
detto
&
li
delli
&
cofi
con^
cofe
popoli , inuentori d
chehabbia natura
&
molto flu-
d acuire l'intell
quali
delli
Mo-
celefli in coloro,
&
alcuni
yn altra .
il per
fempicit ;
&
&
ha -
hone-
harmonie nafee la ya
i
co fiumi
fi
men di lui ;
&
&
gioconde
&
come altrouef
a tutte quefle
Come per cagione di effempio diremo del Dario , che effendo prima
li
loro prima
Hipodo-
pacioni
dell'
perfuerauano
hMia pof
tali
a i balli .
ueano perfo la
quel
&
natura di
dopo facciate
Modo, chefurono gli lAthenefi, popoli della Ionia, amatori di cofe allegre,
letto
&
Vogliono alcuni,che
effendo che
tto
&
&foauit altra modo ; &fno di parere , che fa molto atto alle modulationi de Verf liri-
trarlo molto
o per
&feuere ;
alleine, dolci,fiaui,
ci,
l'Eolio femplke
natura ,
&
ta allegrezza,
Et yolferofimilmente
Apuleio dimanda
di
confoauit
lo accorri modaro.no
fmide,jpeculatiue,
le,
&
9 ni yitio
,,
il
dritto
,da
&
alla opinione di
yn
altro,
attribuirono a tal
&
diuerfa
quan-
&
il
fi a detto a batlanza
Cielo dalla
lui,
yuole
Dell'
Ordine de i Modi
OVEMO
nomi
&
tra
go ;
delli
&
li
Lidie acute ;
ben yero,chefpu
dire, che
6.
adunque auertire , che fi come gli antichi furono di molti pareri intorno-
Modi ,
delftto loro
.
Cap.
Ma di queflo
loro
le
altri in
yn'al
&
ma a cafo,&< accidentalmente
E'
fe-
condo
,,
,
Parte.
"tondo che nel filo ragionamento
lepofe t/rima la Ionica
mo Itwro
&
d'oo-n 'altro,
il
il
dipoi
prima
d'o<ni 'altro
Dorio ; dopo
il
il
& Gaudentw,
&
altri,
&
fecondo
metani : Et
come Apuleio,
ordine
ma altri -pofero
prima
Cafiodoro
Ma ^Arifide
di
li
tiano
quelli,
di efi
re
porre
commodi Tra
li
tornauano
dopo
l'~vn
l'altro
deli
no molte Sette,
li,
la
dei
ad yna
cofa ifleffx
loro principe
ti in
di
Pithagora
Luciano,
ordine dmerfo
&
Mar
il
ma in quel
Polluce
& ^Apu-
ma ci douemo marauiglia
differenti di
,
,
parere
Ma
cefi
&
&
ad yn'altro
alcuni
pareri duterf
dalla variet
molte co/e (come in alcuni luoghi, fecondo che mi tornaua in propoftto , ho moflrato) cofi ancor afurono
numero, nelfto,
difcordanti nel
chefcriueno Tolomeo,
citta de
&
ordim,&
loro
&
zana Mef ,
&
nell'ordine delli
Modi Imperoche f
Nete :
di
&
Tuono,
o di
le
pofrigio,
&
La
rio, o
il
&
chiama Frigio
narrare
il
le
&
dipoi
chef trottano in
le
fuoni mezantfpeft
come
detti
Modi
dell'
, farebbe cofa
modo , di
quello che
diffcile
ne gli effempi,
&m
altri
mano di Tolomeo,
all'acuto
che dimofirano
tali
celefe
Cap. 1 9.
Ma
chi
che fi trottano
dall'acuto algraue
;
gli interualli ,
wterualli
cofe,o-
l'Hipodo-
da una chorda all'altra di ciafcun Modo) Tolomeo,& ^/fnflide pongono altri infermili diuerf
l'altro pone la
&
&
Harmonia
quali
yeramente
opinione
Hipohdio
&
La terza tra,
lafefla HiCommune la qual co-
nomina Lidio
la quinta
li
ciafcit
A",
Proslambanomenosja
ma anche Lochrtca,
la
La quarta Dorio,
il perche fi yede
Mufici antichi
-voleffe
la
quello
nella parte
feconda pone ne
Lochrico pi acuto
fa fa etiandio Gaudentio,
haueremo riguardo a
modo Miflolidio
il
noi
l'acuta
ModoSiariofolamente
gli
mate-
yn modo ,
non nafceua
tal
Lidio
Boetio, Cafiodoro,&
in propofito
intorno
tra
Dono
il
cofi nella
Marna-
Miflolidio
luoghi pone
hora tal marauiglia, poi che ( come difi altroue)fi come fuole auenire nell'altre faenze
chiamaua Pithxgorica,
il
di
l'altro
ilquale po-
tuttauia
accommod il
Quintiliano
Li primi furono
maniera dimojratiua
in
m due
Giulio Polluce
Frigio
il
nominati dtfopra
&
nell'yltt-
tome fece Marnano ; ancora che Luciano habbia poflo il Frigio nel primo luogo
melodia Dorica
lTaflio,&glt
dipoi pofe la
imperoche pofero l'Hipodorio nella parte orane del loro ordine ,primo
aggiungendoli
Et quantunque
Boetio.
&
no pone primo
aggiungendole la Lidia
Miflolidio nell'acuta
maniera chefecero,
meo ,&
fe
li
dipoi la Frigia
joj*
ne l'uno, ne
Et
bene
f
tuttauia fono talmete
3 .libro
ilTetrachordo Diatonico diatono al modo Eoltojdegli altri poi no ne hpotuto hauere ragione alcuna Ma
.
Q_
cotali
..
Quarta
506
l'ejjemplare
ri
che
mi
die mani
peruenuto
, di
modo
fio, in tal
/corretto
, le
per
delti
la
dapocagmne de
noflri
Moderni ;
fcritto-
yeda ,
fi
&
in
dicono
ij.v s'V Ag JW 'iiUua. cruvnttfcui , cV fiio-tai xgj. linv Ks mvov, xj fiitrtaii na alieno;, uffl ts'vou xjj flirtai.
%/ toCto uiv Ilu tkhiv o-ush/o, To f fpiof , x. 7nv ag hiiat , vr flio-iu; ygj tnfi yg toVou hju flistai xgi
Pittrice! yj ftrf-v Uu fi lovro, toVw to S'iti mo-v C-xifiyw TV fi if\Sym, ix. to'vou xs f liutai xffj inerivi, tg
faviv xs To'l'oi/ , yjj flirtai yj/2 rfoov lw fi >t5" toto TEffop fid toi?~v to' fi dfHOV&twl Ttnray ix. flirtai
Hai flirtai Kffi ftrivev, xsf TfmiMjinv xtjl to'i'ou \w fi tsVo -n fui wa.trt kkhttov -riva To' fiui^oKufioy ix.
fva fitatav xn-r re itili KHu.iwv hoi'toW HSPTOVW3 xgJ fiitrloi ya Tfiv rmv bS fi yjp. tsto rihmv <rvswjjl. 70' fi Myo'tJ.trw auiiiovov bufivi ,b finriai xjx filatali xgfnvot) ^m 7?ii//jtcvIov AitTiv fi vu> t mvtuv aWreov , rb ivamvioy cio Hanno adunque compoflo il Lidio diadema di diefis 7 di tuono
Ts
&
Et
& dtefts,&di &
&
&
&
&
&
&
un
& &
Ma
yna
Et
tu
&
& mancaua
& yno &
&
&
&
Ma
&
tuono,
no
le
tuono
di diefis
tuono ,
di diefis
diefis ,
mituono
no dopo
di
diefs
Diapafon perfetta
tuono
di
l'altro,
della
tuono
tuono,
Diapafon
di
tuono
di
Ma
il
Diefu hora
in tuttifi
ha da intendere
di tuo-
queflo fuperaua
tuono,
diefs
diefis
, di
di diefis
ditono
trihe
tre tuoni
diefis
tuono
Ditono ;
ditono
di diefts,
compojero l'Iaslio di
MailDorio
&
&
& &
&
&
&
&
yn
&
& yn
& yno
di diefis
diefis,
queflo era
tuono ;
tuono
di
Diapafon per
diefis;
queflo era
diefs
quello de!l'Enharmo?iio
Siflema perfetto
Ditono
di
Trihemi-
fide potemo comprendere, che li Modi (fecondo lafua opinione ) erano yarij non folamente negli interualli ;
&
ge il tetrachordo Synemennon
dente ^pofle difopra,ciafcuno dell'i Modi quando era perfetto, era comprefo [otto ynafpecie
cio tra
Otto chorde;
&
Diapafon
&
il
Primo,
fimigliantemetetralaSefla
ma
to.
^4.
&
a:
&
&
onero tra
Vltimamente tra la
&
e:
di
TOttauo
&
Quarta fpecie
la
&
h&U
tra la Secoda
&
modo
che
&
l'altro
dall' Hipodorin,
fi trotta alcuna
Cap.
&
di loro.
y,
coft certa
che t Ottano
mo-
<&
j.delltb.q.della
l'errore
cnxa, f non
di
a a,
cio
&
d, ouero tra
graue,
altro
&
&
lo
LychaHiper-
di/fe>
Ec
tra l'yno
Quar-
'/
tta
delia-
&
Et fono al numero
Gau-
li
deremo
di
Diapafon ,
il
G_^
onero tra la e
Che l'Hipermiftolidio
dine
ONO
&
li
della
di
acuto
percwche l'uno,
&
l'altro fono
contenuti fitto
yna
che tanto farebbe dire. che Tolomeo haueffe replicato nell'acuto quello, che erapoflo nelrraue,fenxafare al-
di
harmoma.
Ma ci no credibile
effendo che
ynfigrade
Tolomeo,
2~y
Parte.
:
Ivno
dall'altro
Tolomeo
307
il
nominato Hipermfohdio
<; .
del
Itb.
2. .
della
ejjendo che
no addim andare, per qualcagione Tolomeo non habbia aggiunto ilfuo collaterale, o placale
lidio
ne
r,
Cap.
il
V^fNDO
Antichi fegnauano
eli
mi fouiene
tichi faceffero
di
Cantilene [eparatamente
mi confermo
il
&
dice Boetio )
non vfauano
della berculione
le
note,
breue
mai non
&
&
laffate
tornmod
rmnati caratteri,
dalle altre
di
maniera che
&
loro
mperoche(fi come.
Verfi
& da
&
le
prime dtmofrauano
le
kprme
le feconde il
Proslambanomenos era
la cifera di
ti-
la
da quel-
differente
&
cofi le altre
etclefiafliche di
altri caratteri
nuoui,
quali ac-
li
chorde, comefaceuano
le
li
no*
&
di
E' ben
chorde,&
le
com-
quelle
Parole
cio delle
Ter
ne meno,
bile h.
lafua cifera
la della
&
Tali afere poi erano l'yna dall'altra differenti : percwche a aafcuna chorda ha-
Greche
cifere
nel fcnuere le
alle cantilene
da vn canto
al predente
tal breuit,
Hypate hypaton,
vfiamo
la voce verfo
la di
quali
an-
qual manieragli
quelle fgure,
Terza parte,
della
in
haueano alcune
re molte parti infieme,fe non nel modo, che ho moftrato nel Cap.^.della Seconda
oltra che manifeflo, che loro
di
quelle linee,
ma
chorde de i loro
le
Cap.
Modi
%a parte
all'Hipermtfo-
In qual maniera
, il
-voluto chia-
&
cofi
le altre,
che afeedeno
cofi
quel-^
quelle cifere di Tuono,di Semituono, et altri che dtfcendeno,da quelle, che afetndeno; alle quali tutte fi ag min
gono
loro tempi, di
t, dt quello, che
commodare
facemo adoperando
in effa
ogn'vno
nofln
Mufica,
le
le
de tnterualli pi in
do Hipofftgio:& che
le
chorde tutte
in tal
vn Modo,che in vn
tutti
il
Primo de
altro:
Dono
&
breui-
fi pu ac-
quali , che
vn Tuono ;
detti
im-
le
chorde
acciochefi habbia
altro
il
mo
Tuonoy
cofi fegue
dicendo de gli
&
per ordine in
no che,accommodati
di quejo
maggior
efere, con
molte me compofitioni
dell' Hipodono,nella
in
di fare
cotali caratteri,
comepoffo moflrare
di quelli accidenti ,
li
Modi
altri
loro
dell' altro
dtfferexa,di gratta,
fi
Q^
Per il
alcuna variet;
per
vn Tuono,
&
l'altro
Qiuarta
}o8
gr
Modo, quando nelle chorde oraui, nelle mez*ne,& nelle cicute di Vito fi trouaffe quelli iflefli inter
Je mezane,& le acute di vn altro; f befuffero pi acuti l'un dell'altro, o pi fratti per aual
l'altro
titilli
tr.t le gratti
fi uoolia dijlanza
&non
zaloro,
offnda che
l'acuto
wtefi,potremo
come male
oli interualli,
ouero
grane
1 1 Secondo
{'altro
Tolomeo;&
rio antico,
il
.no
&
leffero
fendo che
il
Caffuro
quando
li
chiamare Vndecimo
percioche
nella ftta
io
pi acuti hora di
luto dire,
portato,
Lidio
il
pur vogliono
li
Moderni,
vn Tuono;
&
vn
&
&
Mufica
; il
che
il
Tolomeo,
non fi marauigli
nomi
mamera,nel porre
Modo differenti da
&
li
viialtro ;
&
conofiere fempre
ti
) che
Boetio .
ha fatto , ch'io
Et bench Franchino
&
&
, alli
effere,
iflefii
Queflo ho no-
la moditlatione.
moderni Scrittori
Mufica ; chepoteua
Que-
ma Prtmo,Secondo,Terzo,& gli
Modi l'vno pi
quelli di
&
quali ho
fempre
vero dalfalfo,
vn Semituo-
fi
nelle co-
bene Boe-
i 3 .della
difopra,& co queTerza parte ; quando ragiona delle Quattro fpeae della Diapente. Ne
marauigliarfi percioche ciafctmo in quanto Huomo , dalla propia opinione pub effere inma ricordiamoci quello, che ferine Horatio nella Epiftola dell'arte Poetica , quando dice
hauemo da
;
Modofta ilDo-
contrario di quello
&
gannato
che'l primo
il
Mtfolidio
altra
pofimofargittditio,
ti
il
portare
Qua-
Seda
ogni diligenza,
di ci
& g,
Theorica tenga
il
m grande errore, quando nominano primo Dorio , terzo Frida Tolomeo ,&da Boetio Imperoche quando fi vo-
che fino
tuttauianonponegliinterualltdivno
lo,
&
Tuono :
del Settimo,
che'l
Quinto
allora farebbeno diflanti l'vno dall'altro per gli interualli, che pongono
fiata
&
lo fanno pi grane
fe della
Ldio antico , j-
preflo douerebbeno
Ja
&
il
&ilMiflolidiotralafettima
effendo che pongono, che queflo loro Lidio fia contenuto tra la
Similmente vuole ,
Terzo il Frigio,
coforo tengono
gio,
& fi
vn Tuono : nondimeno
per
fpecie dellaDiapafon
Modi, fino
&
ejl
obreperefomnttm
la
Diapafon
effere
arithmeticamente mediata.
li
Dodici
della
harmonicamente, ouero
Cap.
j.
&
che fi vada pi oltra, voglio che vediamo in qual maniera s inteda la Diapafon effere me.
dtuifa all'vno
diata,
quale la
chnrda
mezana
&
all'altro
Diapente,
modo
&
&
ff effe
vmonndelle quali l'vna non effendo in tutto buona,!' altra viene ad effere molto finora, &foaue. Et
maniera,gli eflremi
la
della
la
ymte in cotal
la
eftrema a-
cut a della Diapete,et la eflre ma grane della Ptatefftro : onde tal dxmfione^nxi cgiuntione,ft chiama har-
momea :
Parte
39
ntonca : percioche li termini delle proportioni,che d'ino laforma alla Diapentejet alla Dtateffaro,che fono 6,
che'l melano
cofifinora,per non
do
Et perche
mezano terminerei
me nelCap.
3 6. della
li
diuidegliefremi
quando
cio
termini continenti
4.3.
maallaDiateffaron,&allaDiapente,iqualifono
tjfendo che'l
ella ricer
le
tie
y.della
la Diateffaron tiene la
le proportioni ,
4.
&
tanto migliore della feconda, quanto che l'ordine delle confinante , che fono collocate in efja ,fi ritroua
haueretutte lefue chorde nel loro propio luogo naturale , fecondo la natura delleforme delle confinanze contenute in
elfi
le
le
in tal
volte
&
Diap'ente
Diatefjaron
Sesquialtera
6.
4.
Sefiquiterza.
3.
Sesquiterza.
4.
in qual
Cap. io.
maniera fi dimoftri
ni, come
vogliono
te afiendeno
li
efiepi.
Sefquialtera
3.
ilche fi po-
Diapente .
Diate ffiaron
mapontamoglt
ne poffono
che cotali
effer
li
Modi moder-
Modi neceffanamen-
Modi antichi : percioche nulla, opaco fanno pi al noflro propofito ; mafiimamentejperche hora li vfiamo ( come fi detto ) in vn altra maniera molto differente
fi voglino
dalla antica
li
Et per mofrare cotal cofa pigliaremo per fondamento quello, che prefupponemmo
nel
parti
delli
4. della
&
Trefpecie
di [opra ; cio
Terza parte La onde quante faranno le maniere, che potremo vnire commodamente quefle
& &
le
della Diateffaron,
le
vniremo nell'acuto
'la
la
il
&
d; non
che da tale -unione, congmntione haueremo quello,che hora chiamiamo Primo modo;contenuto tra
tajpecie della Diapafon pofla tra
&
d.
numero
Diateffaron
&
dubbio
la
Quar
pofla tra
&< ^fifin^
Quarta
io
triodo
la
Secordafjicce della
-,
&
noi
della
Diapafon
\-
&
fcq
Jaquale ne dar
giungeremo nell'acuto
Diapafon
&f
',
la
Terxa
quel
Tli
Et
quella,
te chorde E gw Ej ; haueremo la Se r
Modo diuerfo dalli tre primi ,che far quello, chi
/;
& haueremo
la Datefjaron
la
aggiungeremo nelgraue
haueremo
tonda specie
f&R
&
la ifleffa
della
,&le
Diapente,
Diapafon
ag-
delia-
&
le
,& mfteme
Modo, che nominiamo Seflo Et per tal maniera haueremo Sei -vinoni , o congiuntiom ; cio quelle della
con la Prima della Datefjaron, tanto nelgraue, quanto nell'acuto ; et quelle del.
Seconda
di
Diapente con
che tutte
le
la
&
&
&
Terza con
la
mfieme commodamente in
altra
la
Quarta fpeae
di effa
Diapente : ne
tali
fon con
jaron
fon
della Diateffiron
le
fpecie
chiamato Ottano
il
a a alla
della
Datefjaron tra a
tra la
eie della
g&
Diapafon C
collocata tra a
& ce patteremo
il
altro
Dalla parte
a a hauerem,o
di moflrati differente
fefft
hora
Diapente
di
nuouo pigharemo
la
Datef-
e dalla
Mn
che fi chiama
Terza fpecie
Modo ,
la
nel
la
Settimo ilperchefe
il
le fue
pofla tra
to, tra la
chorde
G &g
& g;&*tra
mezane paneremo Modo,che chiamano
G & D & accompagnaremo graue
modo
aggiungeremo
d & D, Quarta
Prima
&
&
Prima
yn
Modo
&
graue
Jo nominaremo Nono modo
& E,& haueremo Quinta
Prtma
la Secon-.
nel ard-
percioche la
Prima
tre maniere
da con
la
&
della Diateffa-
Terza [pe
Vndecimo : Imperoche f accompagnare-
mo le dette fpecie per il contrario ponendola Diateffaron nella parte grane tra
l'ylttmo Modo , detto il Duodecimo , contenuto nella Settima jfecte della
remo
le
nella
&G
g & G come
chorde e
Diapafon
haue-
-*
--*Secondo
Seflo modo.
mo
do.
Settimo modo.
Terzo modo.
Nono modo.
Ottauo modo.
=t:::=~-4
=f-~-:-::
Decimo modo.
tt:
Duodecimo modo,
Et per
tal
Dodici
di
incommodo
fall-
come mani-
lAltr
Parte.
modo
Altro
quale
&
la
la
&
il
tra
la
Seconda
della Diateffaron
pigliando la
&
gliata la
&
e,
a,
haueremo
E ^
Diapente
come di [opra
lequali,
Seconda fpecie
il
Terzo.
,&
Ma
haueremo il Quinto
&
della
mo
Terza della
&a
& &
e,
&g &
,
& a,
& &
la
Settimo modo
il
Dipoi pi-
ee
la
e,
haue-
Nono modo. Laffaremo hora da parte la S ecoda fpecie della Diapafon potta tra
'
il
la
D&
la
giunte ne dano
della Diapafon;
dipoi nel-
'
in tutto quel-
ordme,per offeruare
il
&
pente
mez$,
&d
& f, &
F &
& & f, come
G & g, & dtmfaharmonicamente
Seda fpecie
contenuta tra
tale
la
e,
li
la
Modi afcendino
1 1
diuideremo harmonicamente
D& Prima
E& &
li
losche offeritano
&
Cap.
anco moflrare,che
D-
delli
tica diuifone
fartthmetica diuifwne
Numero
il
Modi.
dici
OTEMO
da dimoftrare
jir
& ^b
&g> &
^
>
diuideremo al fo-
modo con la. chorda g, dalla quale dimfione nafeer la Quarta fpecie della Diapente
Terza della Diateffaron g ci? ce, ejrl'Vndximo modo ; come qui fitto fi yede.
pradetto
l*
zjt=tt:
-*--*
=3
_
H* -a~
-*--&-
-4
-a
(8
_ -
tS.%-
Tutti quefli
anthmetica ne haueremo
pofla tra a
di acuto
altri Sei
Imperoche
&^f;ouerdaquella,chepofatra a
neU acuto ;
noi
lequali ynite
&EU
&
la
Diapafon:
ma
aa;chenonfyariationealcunafenondigraue,et
chorda
pigliando per la a
<*r*
^f; haueremo
a
la
&D,po-
infume nellamamera ; come hauemo yeduto difopra, ne danno quel Modo, che
ila
&tra ^
la
chorda
la
&
tra,
^ &
&
la diuide-
Seconda della Diapente, lequali ynite infume ne daranno medejmamet e il Quarto modo.
La Terz*
Quarta
12
La Ttr%$
to
7i}o
&C
d & D ^Quarta
G & D,Prima
Diapafon e
fpecie della
&C
diuifaper la chorda
Ma f pialuremo la Diapafon
l'Ottauo.modo iperctoche
pente nelgrane
che
( (affando la
&
Seconda
la
yima
alla
della Diateffaron a
il
Quarta
in tal
maniera)
fpecie della
Diapente
<*7*
la
a come
Dia-
Prima
,
della
Diapente
Settima fpecie
& G,
nella
pu yedere.
fi
qui /otto
IMPARI.
mm
3Gfc
IL.Jt-X-
-*----
=3
Cb
f
&
fa
S><3
diuifione
harmonica ,
&^
-B-
~S~-
U-.
-JS-.
sr
battere-
^a
% Q
della
k8
ca, i
Quarta
&G
il)
.s -b
Et per
la
Diapafon a
=3
F,pcjla manti
P LACCALI ,OV E RO
~Xz\xz
la
:X::X::
-*~a--
&E
&E &
,
t,t
C arithmeticatnente
batteremo
,i?
coflitiiifcono
Diapente e
della
laTerxa
LI
MODI.
--ats-X -3-.
&
--S-
~x 'X
:X:
:X'-
X-
-e
=u
5
s
i
to
u
o
-6
1>
ir
*9
ex.
J5
o
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i
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X
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s
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<u
^C
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-a
a.
s
3
s
o
Q
ig
ce;
h,
dv
camente
Parte.
camene
f& IL
Semidiapente
la
& F, &
la
chorda
ne
&F
\^
meno la
Sefla fpeae
li
&^
nella parte
F 0* f arithmeticamente
Dodici moflrat
effendo
513
il Trtono
le
hanno
attribuito altri
Modi fi come alla prima ditti/ione ti Terxodectmo,& alla (ecoda il Quartodecimoma yeramente non poffq
m effcrepi
Dodici ;fi come hauemo moflrato,t quali fono notati per ordine nella fgura difopra
di
Modi in Autentichi,&
Diuifionedelli
immediatamente
diuideno
no Principali
ferali,
&
Quinto
il
Piagali
to ,il Sefto
il
&
ntamentegli
mag
o-'iori
l'acuto
Diapafon
ne
io
It
numeri Impari
fecondi
(Irati
nome
ilfino
collaterale
Greco
le
nafcono
cuto
,<
imperoche hanno
Sono poi
&
effendo che in
,
di
fi trotta
eji
attefo
che
Diateffaron
la
Pari
onde confiderando
li
di
le
n,
11.
io.
lati della
fleffe pofle al
dalla
Diapafon
due parti
le
&
Ben
yero
cantare
&
l'altra nel*
loro fine
il
contrario (
la loro
rimanendo
nel Secondo
tv-a
Piagali
li
luogo^
il
Diapenti
&
d,po(la
di
deghiAu*
la
y edere mamfeflamente
:
in ordine-
tengono
della Diateffaron
che alcuni
come dicono)natura
,di
&
aggiuntane
grane
D & <A
chiamarono Plgi] ,
onero da Uhayias
dtuife
modo;me-
fi
a (labile
Terzo*,
ne
mo-
all'a-
harmonia pi rimeffa ,
di quello
percioche
di loro fihabbia
dell collaterali
ti
7. 8. 9
&
Secondo, tlQuar-
detti
che habbiafne
delli principali ,
Ipr
il
hanno
Primo,
il
uerfa parte
cofe
il
Laterali
dire-Placabili
li
Duodecimo
dipoi quelle,
nuoltati
&
&
4. 5. 6
& la Diateffaron
UKiiyt<m
torti
3.
il
Ma alcuni -vogliono
2.
i.
flrati effempi
maniera
commune , &flabde
fono
Secondi fono
detto ) la Diapente
tentkhi
Decimo <&
Pari Li
:
maniera
in cotal
di
di
<lelli
non fi ritratta
gli altri
maturale
, il
della
ilche
l'Ottano
le
ouer Placali,
, il
Cap. 12.
Piagali.
Mufico principalmente le
Settimo
, il
li
onero ^Autentichi
da terminare regolatamente
&
Modo &
le
in
modrando infieme
difendere
cantilene congiuditio
che
[otto
di
fopra,
&> con
&
ter-
di [otto
buono ordine
compofle
"'
Jl
Delle
Quarta
4-
Delle Chorde
di ciafcun
finali
GLI
coffcile
le
fu& compvfitwne;cio
le
15.
Modo , confiderai* Ix
la
Modo
chorda pi orane
la
di ciajcuna
Diapente comune
.1
due Modi,per
p enfia due Modi commum;per vfano di accompagnarli a due a due: percwche effendo
della
Prima (pecte
Diapente polla
della
Mufi-
di ciafcun
la
chorda granfi'ima
di yario.Et perche la
di ciafcun
effere
la
anco
effe
dutal chorda Viene ad effer la f naie nonfolamente del Primola etiandio del Secondo.
Dia-
chorda arautfiima
due
Mo
mento,^" parentella(dir cofii)chefii troua tra loro fono in tal maniera imiti, che quando bene alcuno yoleffe
fepararli l'vno dall'altro non potrebbe;tanta la loro vinone;
di quello,
chef ha da fare nell'accommodar le parti nelle cantilene. Meritamente adunque accompagnano il Primo col
Secondo modo;il Terzo col Quarto; et cefi gli altri per ordine: poi che la chorda commune finale di quelli la
D,& di quegli la E; laquale lagramfima della Seconda jpecie della Diapente, commune all'imo, et l'altro
Modi Pongono poi commune la Fgrauiftma della Terza fyecie della Diapente al Quinto,
di quefli
due
al Sedo
modo;& vmfeono quefli due Modi infume .-percioche tale Diapente commune all'vno,& l'altro;
e*
come fi pub -vedere, accompagnati quefli,accopagnano il Settimo con lOttauo:perche hanno la Quarta [he
Diapente tra loro commune ;onde lagrauifiima chorda
eie della
del
Nono,
et del
fpecie della
aU'vno,&
l'altro
La
la
,-
tal riguardo
cimo la
&
l'altro
commune
SeflolaF; quella
Terzo.
.D.
.E.
fi
lamente;&
alle
le
del
Quarto la
Nono.
il
Ottano. i2c
Vndecimo.
Decimo."
*i?
Duodecimo.'
loro fine,
&
autentichi, ^r
li
le
>
come
vn Tuono,oper vn Semituono ;
&
li
Piagali
fi-
&
canti Bcctefiafici
li
lo
Modi
&
=SH|
Seflo.*
ti
li
due infeme,per
.G.
.a.
.e.
chorde finali communi ma hanno etiandio luoghi delle Cadenze
adunque
quefli
la e
& accompagnano
Settimo.
Quinto.
la
.F.
-BQuarto. "S"
"M"
Prima
J4
5;
Secondo.*
lagrauifiima della
M Primo.
conofee ndo, che la chorda fina le del Primo, (ir del Secondo
commune
pongono commune chorda finale dell'Vndemo,& del Duodecimo modo ^ereti-
no , che hauendo
Decimo modo:percioche
fopra,&
difetto
il
lorofine a cotal
canta nella Meffa della quarta Domenica dell'^fduento , fiorate costi defuper ,fi chiamar Primo
fi
mudo perfitto;& quello, che canta nella Meffa della Ottaua della Natiuit del Signore, Vultum tuum de-
to,
che
fi
Ma quando
li
loro
Parte.
ta,ouero
aliti
loro
PS
Iudm es Do-
tore : Dellt fecondi fono quafi infittitigli efempi,tra i qualifi ritratta f Introito Puer natm ed nobts del Setti
tuo modo, ie
fi
canta alla
Terza meffia ti Sacrofanto giorno della Nattuit del Figliuolo di Dio.Si debbe ho-
Modi delCantofermojntendo
anco
chefia detto
Modi del Canto figuratole bene io non pongo di loro gli effemp'v.percioche voglio, che cotale ragionamento fia commune all'vno,& all' altra.Ma perche ho detto di fopra, che ogni co/a fi debbe detto
intorno
le parti dellt
eff,cio
alla
&
D,& afcender alla chorda a, difendendo anco alla xA, chiamareme medefimamente Secondo
et l'altro fi
&
&
&
propia tpercioche
non fi comprctideffe
Dell*
la loroforma
talforma
Cap. 14.
Mirti.
delli
li
Pari
anco, trappaffaffer le loro Diapafon, quefli nell'acuto,^ quelli nel <rraue,& arriuaffero
f^S;
alla
addi-
Secondo
Modi communi^
Rottaf ftiandio
altre chorde ,
il
Jspl
rebbe tra
&
quali
hanno -vita tjtejja Diapente,& vna ifleffa Diateffaron commune; fi come negli e empi mofrati di (opra fi
pu vedere. Et di quegli Modi comuni fi trouano molte cantilene appreffogli Ecclefiaflicifi come quella Profa, o Sequen%a(che in tal maniera dimandano) che
furrettione dilESV C H RI ST O
lumbi
il
canta dopo
la Epifola
il
Sacmtfiimo giorno
della
Re-
Duo Seraphin ,
&
Sint
meflt
li
fi
Figliuolo di
&
pi nobile
Modi comuni fi poffono chiamare alle volte Imperfetti; mafiimamente quando non abbracciano le no-
Diminuto;et
nellt
pente, o Diateffaron, che feruiffe ad vii altro Modo;ficome al Ter%o,al Quarto, onero ad
le
Diapenti, o Diateffaron di
in ciafcuno, nel
/ debbe auertire, che
fiotto
comporre le
li
che
cantilene
fi
ha da offeruare
Cap.
1^.
qualifi cantano
Salmi
di
Dauid,
&
li
Cantici euangelici
&
alcuni fiotto
quali
&
cantano
Quarta
cantano
&
Salmi ,
li
li
&
Camici ;
[otto
yn
&
de
altri
o-It
Medi ma fi bene yanato;come fii puh y edere in molte cantilene percioche cantano fono yn Tenore, ouero
Aria l'Introito Gaudete in Dominofunefi canta la Domenica terga dell' ^fduento del Sivnore,&> fiotto yu'al
:
tro
yn Tenore, o cato
do che nefieguirebbe
fino alcune
la
nel Primo
li
confi fione
et
non lecito
y ariate
de
di
tali
Intonatiom
Medi ; come
gli
dicono Irregolari
et tali
loro offici]
Intonatiom fono yariateper ogni Alodo , quantunque non fa yanato ilTenore del
Primo modo, col quale cantano hora yn Salmo,da quello, che cantano dipoi dell'ijleffo Primo modo yn
Et bench quelle yanationi nel cantare
yn
altra differenza
auiene
diuerfii
ancora chef
trotti
Modi f fimi
ifleffo
quali.cantano
l'altra
da
quelli
9j
di
Et bench
nelli
trottino
delle altre
pre fiotto
Modi
li
nel Recanetto di
6
pra
le parole
di alcuno
&
canta ne
Canti fermi
nel Cap.
Mufica
delle
Meffe , r-
;/
loro Glorici
Verffpofino
opurfiano
cantare con
tutti interi
di
li
lachetto,
Dominum, e* molti
il
none
obltgato
di
di ciafcuna ^Antifona
libero
della fina
li
membri
ilche fanno
li
ancho negli
lor
can-
altri
Mo-
Salmodie
torner pi
&
cantare
il
Salmodia
il
Modo,
che fono
la
Dtapete,
&
Ne de per co-
fa alcuna far quello, che fiatino alcuni compoftori,i quali componendo (per dare yno effempto) alcuna
tilena fiotto
Modo,
il
altri;
cofie filmili,
compofie
timentDominum,a Quattro
come li Salmi
ti;ouero altre
,f come
chori
il
C-7*
a due
nelli
iprincipij
Cantico euangelico nominato difoprajehef canta nel Veff>ero,f dibifogno, che (igniti
la Intonatione ,chefi
di
ci
tanto fie-
non, che
le parole del
fiyon,
&
&
tore di coporre alcuna cantilena; luifiappia quello, che haur da fare: Percioche
&
Modi
li
yanare alquanto
fogliano
mi 60 ; ouefipu etiandio yedere,in quante maniere yfino gli Ecclefajlici di finire cotali loro Mo-
Ci?"
patrizi
Feriali
della Prattica di
Fefliue,&
cio
Salmiferiali, di
Cantici euangeltci
li
altro
nel fine
allora fiarci
debbe jpefijifar
la Diatefifaron.
li
prnpij
non
quelli di
yn
altro
Modi
cotali
fi
ilfitto
collaterale
tflefii
&
meuimenti,che yfano
poco
di
vi
nell'ai
ilCompofitore,
Parte.
U Compptore, che defider difare il tutto con ragione
517
yfare
di
li
nelgraue
&
li
mouimenti detti
&
Diateffaron
la
nehraue
Veramente
tardi
loci,
il
grane ;
ferale per
mouimenti :
il
da
yna Diateffaron
fanno lagrauit ;
ti tardi
conciofia che
&
la
&
molto dnmnuite
atte
ricerca
lo
il
procedendo
come ho
collaterale (
li
&
li
na-
detto )
yer
al fio collaterale
cotta
detto)
gjp le
flati alcuni,
zeugmenon ;
&ft lettaffe
pub fare di
il
poffa
fi
mutare
1
nell'altro.
il
le
detto Tetrachordo
fi
della
quali
nelgraue ilyeloce,
di ciafcuno detti
Capitolo
il Tetrachordo Die-
il
Modo
ma accidentale;
Synemennon
il
: percioche dicono
&
che'l
Tetra-
Tetrachordo fa
, f queflo
ma dirbbene, che f quello, che dicono fuffe yero, nefeguirebbe , che'l Semituo-
Mufica
&
che fi trotta tra alcuni poco penti dette cofe detta Mufica ;
tali
nendo il Synemennon in
mobili, vn Modo
mo
ONO
le
&
Ieuare
&
materia
acutezza : Dipoi, perche yfando li mouimen<&gli yeloci nel principale, yerremo a commodare il tutto alfuo propio luogo Pero
nel collaterale,
la
il
quando
collaterali
tali
ripiglian-
Di maniera che
&
cio la
l'acuto,
fo
rraue
ramente fituate ne
pi
) nel
&
in molti luoghi
&
le
ouefi mojlra
che per
il
in
Semituono fi
ben yero,che'l
yna parte fila detta cantilena, cio in ima particella delTenore,o di altra parte (ma non
&
la Pararnef ; Et
Mefe ,
ilTetrachordo Diezeugmenon, il cui principio hauemo nella chorda ^ , cio
in Paramefe;& il porre il Synemennon, che ha il fuo principio netta chorda a, cio il porre la b fopra-
chorda
b,
cofipotemo dire,
detta, non
naturale,
haforza
di
trafmutare
ma accidentale
&
yn Modo nell'altro ;
go di
tra la
che'l Ieuare
in cotal maniera
Ma
il
onde effendopoflo
&
bene
U]
quadrato,
la
la
&
can-
in luo-
molle;
La
ma naturale
&
ti
Modo fi chiama
Trajfortato
nell'altro
come pi a
baffo
vederemo
&
poti e-
>no cono-
Quarta
ji8
yno accommodato
chorde naturali
nelle fue
effempio
&
contenuto
S^sii
In fan citta
Dico , che [e
nella
in
te
ali'cuore , onero
musDomi no,&
fir ut
in un'altro
ftmile fi
he ra
li
mut-aff
la
bit
nos ab
chorda
mi
ni
folamente
\^
quejlo non farebbe, che tal Modo fi trafmut aff ,fe non in quella particella
c'unofris.
vna ,odue
-volti
e>
accidentale, noi
muta lafor
W-z^^^^zz^z^\=iWE^
lAmplt
me Do
la
tts
mi ne
ab
&
le
,
1
~$
"__
"ti
il
ili
iti
ti
quale dimoflra
~a
v.
il
pi acuta
che
ta
eli
il
G&d;
et pone in effere la
a.
la cantilena do-
Prima tra
H'ff
TTr v
te
quando fi
&
chorde;come quifi
A a^avv
V
.
amusDo
Ut
fer
le ifleffe
non
'a^'.-a
T
&
mino,
il perche
li
-*3**=***:ss: n
__:
In fk
me
-H-f-E-
in
be ra
ab
bit nos
mic'unoflm.
ni
maniera
fesv ~-i
In
ta
(li
fan
te
a min
fer ui
Do mino,&
poilo jecondo
tione della
il
modo mofrato
Diapafon
mo diremo,
efl
ab
nos
Tetrachordo Synemennon
in
ni
yna
mi cu noflm
il
Diapafon
la yariet del
Modo
la
modo nondimeno
inluooodela
Uj
varia-
all'vlti-
yn Modo nell'altro In
Modo Gtoan Motorie nella Meffa,che compofefopra l'^fntifona ^frgentum,& att
la fece dell'V
luogo della
bit
rum non
&
di
be ra
li
trafportando
il
Tetrachordo
il
in
ouero mutandolo
t>
in
b, comenemoflral'effjerien%a.
Della
Parte,
Della Tralportation
delli
Modi,
il porre
la
Cap.
&
di
uentare Settimo
la
iy.
vn Modo nell'altro ;
&
di
la
Primo farlo di
Secondo, Terzo, Quarto, ouero alcuno degli altri, colftuore di alcuna chorda, che
tivna Diapafon
tioflro belpiacere
nudino
llche quanto
cheferue
alle
ricercano
luoghi propij
in vfo appreffo
&
delli
le
afendere ,
detti iftrumenti.
o difendere tanto
come nelle
loro
quanto
infiniti altri
&
necejjarie anco
&
cefiit,
& fommamete
tornar
Mufche cborifle;& ad altri Sonatorifmdmente, che fonano altrefortidi iflrumenti , per ac-
quino,
qualunque
di
di trajportare
accommodarlo
in
Modo,contenuto
il
&
talmaniera,
in
alcuna cantilena;
in tal luogo ,
chefpoffa afcen-
difendendo, hauere tutte quelle chorde, che fo no neceffarie alla cojitutione di tal Modo
dianoltTuoni,&liSemituoiiinecef[arualfuoeffere
efjentiale.
Et
ci
debbeno
fomm amente
cio che
ojjeruare
li
Compoftori, quando vorranno coporre tali cantilene, per fonare fopra qualche if rumenta : Imperoche quali
do
le
vorranno comporre per cantarefolamente , non farebbe grande errore , quando fegnaffero alcune chor-
de con alcuno fegno accidentale , che non fi ritrouaffero fopra lo iilrumento ; mafimamente fopra
, le
&
il
Clauo-
Et quefo ho detto ;
il
vo-
Horaper
altro ej]mpio,che
ilTerzo,&
il
Quarto pojlo
tali
tflrumenti
da b }
in
qual maniera
b;
ottimamente
vna Diaf'P /^
quando il canto procedere per la chortrajportare per
]j ,
,
con l'aiuto
Mufci , non gi per necefit : ma pi preflo per burla ,& per capricorni o forf per volere intricare ilceruello ( dir cofi ) alli Cantanti ,foglwno trasportare li Modi pi verfo
t'acuto, ouero verfo ilgraue per vn Tuono, oper altro infermilo ; adoperando non folamente le chorde Crodella
matiche:
luoghi
li
ma anco le
Tuoni,
&
foglino trajportare
iqui
li
li
Semituoni , fecondo
Modo
di trajportare
li
Modi in pi maniere ;
loro
modo fi
tuttauia porr
due Trajportationi folamente pi vfate , fatte nel Primo modo ; dalle quali potr ognuno comprendere
&
tenere nell'altre
l'altra
&
^.
l'aiuto delle
li
il
chorde
Moderni
N fan
eli
ta te fer ni a
li
be rabit
r,os
ab
ini
mi
cs
noilm.
^sg^ggjj^^s
SiSi&i
IN
/aneli ta te fer
iti
mm Domino,&
li
be ra
bit
nos ab ini
mi eh
nofrii.
chiamano
Quarta
J.2
chiamano quefle Trajportationi Modi trafpofliper Alufica finta, la quale (fecondo che la dichiarano) dicono
yna Trajfortatwue di figure (intendendo per di tutto l'ordine che fi trotta in ciafeun Alodo) dalla
m yn altra Lofio hora giudicare ad ogn' yno pento nella Alufica , quanto potr effere ytt-
ejfere
te tale
&
pi potr -vedere,
&
neUi Vefjeri
ni
chori
alli
che quantunque
io
, noti
cantile-
moflrott efiem-
dalli
trapanare alcuna
di
Trajportatio-
tali
effer Irene,
Ragionamento
Natura,
ze
E RRO
particolare intorno
al
Cap.
di ciafeun
ordine
&
ma anche appreffn
tutta la [cuoia de
( tanto in quejlo
quanto
to, il quale
&
&
ne, Rejponfori,
&
di quejo
&
altre cofefimili
to
li
Et appresogli
le
Et bench
li
yen,
&
Dttono,
&
chorde,
le
in
non
ilari)
Mufici
&
della Diateffaron
di orni
elle
Le
golari.
Diapafon
fimo
li
0-
&
&
le
le
quejo
&
in
Cadenze
, le
il
Primo modo
in queflo
& Nigra
quali lofio di
Graduati , ^Antifo-
&
che hanno
Or ottone
il
Cap.
il
che
le
Cadenze fi trouano
tfft
Modo ;
fi
&
& m yno
madrigale Giun-
Alodo ,
fi
ano
dtttide la
Si trouano
efier lungo.
loro principio
fopra
di
perfetta
, li
nell'altre
&
Alodi;&
Irre-
dette la
Smagliantemente
Semtditono
&
mr
dotte
lit
otte
chorde
modulatimi
F,
im
le altre
ti
fauno
chorde
nelle
Diapente in
della Diatejftron
l'altre poi
campo*
quali fi tro-
che venerano
vn Dttono ,
il
le
di ogni
&
tra
&
Dia-
pofta fopra la
regolari del
uedere
Introiti
<robn,
&
Sono adunque
nelle eflreme
dimfa da
yen ,
regolari
lo,
&
come fono
in ciafeun
Claufula, o Periodo,
iui di tal
eccellenti
metani, nelfine
O beatum fontificem
chi
Comfofi etiandw
quali
alcuni fini
di molti
il
harmomeamente ; che fi
&
Cadenze
le
come ho moftra-
Mufici fono
'a,
altri
in
doue
quello,
della Diatefiaron
&
tilreme
ftfoffa far
Mufici
li
ecclefiafiiehe
tra
ti
Prima
Primo modo
della
Modi
che'l
pente
Modo;&
fua
Cadenze re-
-.
Soprano
Parte.
521
SOP R^CN
NO.
O
lllliiliilMBlM
gi - TTTtHr^tZTTltfa
liiiiliiiiii
Si debbeper auertire, che
ie
Intonatone
della loro
del Quarto,
&
&
iui ;
e;
&
onde
le
Cadenze
quelle del
in
Settimo
della mediatione
Salmodie, ouero
di
e: imperoche
&
tali
F;
in
no
&
da
debbe
il
Douemo
Compoftore pigliare
tercioche
ti
etiandto
fempre ojjeruare
..;
le
delli
Modi ,
mezani terminano
leyogliam dire . Le finale poi fi fanno fempre nel luogo, che etafeuno yerfo
ciafeun
effa
quelle del
mediationt ,o punti
mediatio-
le
la
'del
dell' Ottauo in
di far le
di ta-
Cadente
ne t quali fi compone
col
la
chor
dtt
J22
da ^,
tot,
Quarta
&
il
le
lo
, & della
Diatejfaron
non hauendo altramente ilDitono dalla parte grane ;perfua natura alquanto mefto. Per potremo ad efj
le
Del Secondo
OLE ViAN O
non adulatoria
Modo.
modo
lagrimofe
,& humile
&
Fhanno
&
Modo lagrimeuole,hurmle,
157.
contcnejfe in f
&
Cat
&
,<y
di
deprecatila .
La on-
fe^lgilliliiliiig
SOPRANO
S&Ullliii
-*$r-
m*
TENORE.
iiliilllii^iiliiggg
13lll|I^3|gp=
iiiiiilllilSii
v
v
no ; <Qr
Parte.
&
mit & oni
&
m;
dicono, che
generation! di miferia ;
li,
flo
D& <A
pofla nelgraue
mali
ilmotetto, Printer
loro canti
&
&
&
lo
a& D pofla
l'altro
D,&
a,F,
clte fono
Cadenze principa-
lefue
teffaron
tio
che fi pongono ne
l'altre poi,
nello effempio
323
Modo atto alle parole,, che raprefentano pianto, meflitia ,folkitudine , cattuit , cala-
Dicono
&
nell 'acuto,
li
,&
&
occhi; l'yno
gurati
nelle fue
le
l'aiuto della
Compofi anche io
S troua-
chorde propie
;
&
&
in tal
&
li
il
madrigale }
Modo la Grano-
motetti,Ego rofa
come anco fi pu
da
le
col
con
&
diuerfi compojitori,
Saron,
della
fi compongono
il
come fi pu vede-
trafporre
il
Primo rnodo^
Del Terzo
Modo
Cap.
O.
L Terzo modo dicono, che nafce dalla Quinta fpecie della- Diapafon diuifa harmonicamente dalla chord.t L ; ouero dalla vinone-delia Seconda fpecie della Diapente E
^
llo
no
&
&
di queflo
::^
~M:
SOPRANO.
'"
siiSz!lBE?:SS==
m*m
:$it:
=9&
$> *
um
mm
TENORE.
--$J
H+sF
-u
principali
pnncip
Quarta
24
e;
fttoi princpi]
&
fu Diapente,
fi pu conofeere
conde
Irregolari
le
Quinta
nell'acuto
do, tra
delle
le
quali
cadenze
le
Cap.6i
motetto,
della
Terzaparte
tal'
ugnatone
in
&
delle
nell'Ottano
fe-
modo,
al-
Regolari facilmente
,
le
<*p
le
j-j :
di
nel
il
chorda
nella
Ma perche conofcittto
compaHe a pi
Cadenze pojle
le
la
Si debbi per auertire, che tanto in quetto , quanto nel Quarto, nel Settimo ,
reoilarmente fi fanno
lene
,&
E,
della funDia.teJfa.ron
motettt di
li
&
queflo
Mo-
uAdnauo,Te Det
&
rex Salomon
quale gi compofunfieme con molti altri di tal Modo fimigliantemente a cinque yoci
, il
col Nono
&
dalla
mentefi yfa ;per alcuni hanno hauuto parere , che habbia natura
commouere
di
Mufici moderni
la chorda
EGVE
h,
Modo
dopo queflo
ne
&
naturai luogo.
Seconda fpecie
la
arithmetcamente
&
della
&
\-
Diapafon
amorofe,
&
la loro opinione , fi
lo
chiamarono
Modo adulatorio.
contrari]
Quetto
E,pofla in acuto;
in tal
il
l'altro
compatti a
za yfar le
il
traua
il
motetto
li
yoci
le
&
quetto
rei) fi
la
Cadenza pefla
in
che ferue al
ma accom-
fatto queflo
cor
il
duro foglia
il
di
Terza parte ;
&
cifeci,
&
iAdriano,l'yno,&
Compofi ancora io
non per
altro,
le
chorde
che fono
L.\
Bene
yero,
&C.
Li fuot Principi]
fanno, quando
le
futtopofle
[g
lo
Si trouano di
diceffe
yorrfare
(anzi st0
e, di
E,G&
le
Irregolari
T/iaDiateffdronuell'acuto,ponendolachorda
; il
le
ne
il per-
li
ti
detrattione
&
"virile , di quello ,
, di
&
quale yorr comporre fenza partirfi dalle date Re<role,potr etiandw comporre facilmente fenza quefle
offeruanze
fere
no
del
&
cio dall'acuto
<*7
accommoda marautgliofamente
[q
ac-
o-li
conuenen-
Cap.
Prattici ) fi
della
il
onde
Del Quarto
la
Ha grande
lo
ancora che l pi
al pianto
in
altri
il pi delle yolte
luogo dtUa
\^,
li
le fite
Cadenze
ma
regolari,
Prattici lo trajportanoper
Modi .
Del
Parte.
9*J
SOP R^NO,
\ff^^l^X MpX^.
:J:$|:M-|tfH::f:^|:K
ret3fcte*
:$3
s^-
^x*:^fcte=:
llgiigllililigisgi^iil
TENORE.
:~$
Quinto modo
momcamente
la
Diapente
& &
e
la
Dicono
della
chorda
Terza
diletteuole
della Diateffaron e
lo
de
moderni
fitrouano compofte
no
&
',
har-
jpecie del-
della
modo
Modo arrechi
nelle
modtfnt, le-
chorde
F ,a,c
&f
LeCadenzeregolaridiquejloModofifanno
nelle
percioche
chorde
co-
& le Irregolari , quando fi -vogliono Tifare , fifanno nell'altre Molquejlo Modo ; ancora che nonfia molto in vfo appreffo li compercioche pare a loro che fia Modo pi duro,
pi injoaue di qualunque altro tuttauia
te cantilene fi trouano ne
pcfitori
di
dimandarono
& f, tramezata
Terza
&f
&
li
2 2.
dalla chorda e .
Cap
veo- crono
libri ecclefiaUici di
&
in effo
due Madrigali
di
Di tempo
in
tutti
& Donna
&
che ornata
che non
Quarta
20
lllliljiSI
SOP Ryjft.
<
-s
!Sli=8SilSii?llilSil
$aSdT3BKctggJAJg
z==z^t:_=_:rii;~i:^:i=i:=:Ip
,
la
chorda b, laffando
la
.-y
nell'acuto,
OPO
il
Quinto fe^uita
Terza
fila
[otto queflo
lene Traili
Modo,
&
dtllaTerza fpecte
tra la
della
Quefo da
Diapafon e
loro libri
&
calamitoso
&
lo
,
&
che
la
chorda
&
molte cantilene
pero
lo
yfarono
&
lagrimeuole
nafet
lit
era fre-
compofle
nelle canti-
&
&F
ali Ecclefiajici
Diapente e
della Diatejfaron
chorda finale
il [ito
il
Cap.
ilquale dicono,
datate
dalla conviuntione
lafita
-vedere
<*7*
yna Diapente
&
che con-
di tal Modo,
&
le
(ne
Cadenze reaolari
Parte.
golari fi fanno nelle chorde
Cjd,F
piti
&C
le feconde
Ma perche
effe
conofctute le
mpio
accio-
Igifiili &*SOPRANO.
3S
gilfflIfigfgiliiliil
^^^^^M
TENORE.
gfegjggg|l
tp^iagfgigfei
jgifl
Auto compone in queflo
^l^ffei
di
Motone a quattro voct,Ecce Maria genuit nobu Saluatorem,& vn Salmo a due chori fpexgatt di ^Adriano a otto voci , Inconuertendo Dominu* captiuitatem Syon Queflo etiandw
.
della
chorda b
pu trasportare
fi
ilche
nell'acuto
Del Settimo
ELLyA
nuto
ti
Modo
Settimo modo
&
quelle
&
4.
& g, harmonicamente
&g
mediata ,
quella nell'acuto
parole,
moddtiu ;
conte-
te con
Cap.
le
e*
6,W
>&
d;
&
le
Ma
Quarta
~- 2 ~-w
SOP R^CN O
-a
l^l^a
^^^^^^B^i
a-X^js:"
l::#:
iVw^-
ijllilsiiillil
TENORE
ipiipiiiEiiifiiiiisagg
gpj^gpai^aigfiEipp
plygiiElE^Igg^lil
Irregolari fi pongono fopra
iWrf
le
do
tra
le
quali Jono
appreffogli Ecclefiaflici
ralt
le
&
altre
&
Pater peccata,
Alche
cantilene fi trottano
di
compone
^Adriano afet
Muficifi troua
trafportato
^stil
il
i>oct
dalli
Mtifa
Queflo
di queflo
Mo-
Modo molto in
ufo
commodo
Dell'
Ottauo
EGVE
d
&
dopo
il
F-A^^kfg
ne finale la
&
onde
accompagnarono con
fpeculattue
diurne
ne fi ritrouarono ne
D& G
&
dicono
,
li
della
Diapente
pofla nelgraue
le
&
parole
come fono
nelle
Queflo
di
la
o materie manfuete
quelle
libri Ecclefiaflici di
Quarta specie
& (come
della
Diapafon
pofla nell'acuto
col Settimo
ha
la
con la
chorda
Prima
commu-
lafciuia,
accoflumate ,graui
& da
orni yttw
La
queflo
Modo , dquale ha
G
d & G
Quarta fpecie
della Diatefjaron
Cap.
dtuifa
giitnttone della
Modo.
&
le
li
chorde rf/L
Ma
le
Parte.
J29
"^
SOP R^fN O.
piiliSIgllSiiiliil
lisi
M.-
liliSIII
TENORE.
IliisiipplSllttlill
IgllglIgtSlJgggliEgggg
J^p|p|ljlEgJ|lj||i
Ma
le
tiom
Irregolari
fi
fei voci
tutti di
iVerbum fupermtm
JCriano a fitte
li
.
lAppreffogli altri Mufici
trottano molte compofifi
motetti Benedilla es coelorum regina di Iofquino ,
^t'udite infida a
yoci;&
molti altri
chorde naturali
>
cjttafi infiniti
&
&
penfofe
Queflo
accompagnate
Modo fi
vna Diateffaron
Del
L
Nono modo
NONO
Diapente
della
*A
Diapafon
ouero dalla e
fi
lor
che
e , ouero
a , ouero
teffaron
Prima
fbe-
&
Dia& (come
E &
& aa; &
Prima
^f &
& a, mediataharmonicamente
E,
Non
mai
Modo
ma
pnuo
nome, &
Modi,
dimandano
Regotramenata harmomcamente come
&
cie della
antnhijiimo
Cap. z6.
ouero a
potr
contenuta nella
delfuo luo^opropw
Jbecie
dalla chorda
delfuo
Irregolari
nouo :
bene
fi
percioche alcuni l'han-
ben yero
come ho
Intonatori i
Quarta
25 o
Intonationi de
i
loro tibri
mi,
&
Salmi
,gli Ecclefiaflki
altra
modulattoni, che
le
fi
Modi, fi
trottano in dtuerfi
come anco
canti fermi,
nelli
Ne
nellt figurati.
yo?lio credere per cofa alcuna, che qualunque -volta fi trouaffe alcuna ^Antifona, chefuffe compasa fatto al-
cuno
di quefli
yna
&
tutti
li
della Diapente
Prima fpecte
mente
commune all'yno
ecclefiajiche
iler
periti della
che longofiwebbe
il
referirle
yA in
tal
&
&
all'altro
&
il
onde
la
in
potran-
(come di-
modo
E cofit
fi pu paffare dall'yna
Modo
di queflo
in l'altrofacil-
molte Cantilene
Modo
il
(come fi yede ne
medefimamente ,
&
antichi corret-
Simbolo Niceno,
yiene terminare
&* non
nella
chorda
ouero nella
lachorda
li
effendu che
Credo
ma
fonare
SE
be ra nos
&
&
~$dt
li
ti
Sed
a yerfi linci ;
dolci, foaui,
mafima-
tutti quelli ,
terfo , atttfiimo
nominate
come manifejo a
il
*A
tra-
l'aiuto del-
douere:ma
Hato guafio
&
X~
yitam yen tu
Et
di
ri
li
lationi
il
leffe perdere
quale ne i
loro procedere
all' acuto,
&
libri
della
queflo
difficile
Ma
&
quanto fa facile
modu-
le loro
ci fi
yo-
4-i
<A u Ma ri
an-
yn poco di tempo In
ifcrittori;
intrattiene
da tutti coloro , che fino prattici nella Mufica; fi' l fi yorr efifaminare minutamente
&
come
vedere
van xa de
Tt
men.
fi
naturai chorda
trotti
^*^^^*&*&
gra
a,
ti
a piena Dominiti te
cum
be ne
di
eia
tu
in
mu
e-
li
3E=S3C=*: 4rihai
&
=+ :tft
tu
ci
re ,che
chorde
cjualefi troua etiadio copaflo l'Introito
fimamente yedendo,che
ra) no
la
della
Me compofi la
uere,& effentiali di
Quattro yltimt
chorda b pofla
in
Meffa a
del
Modi fi
tal
Modo ; nel
marautglia;
maf
Modo nell'altro;
no
Parte
non
per
difopra nelCap.
il
la propiet di
1
6.
mamfeoamente fi pu -vedere
fon a
&
a a; fi come fece
il
nella.
;
Quarta fpecie
come effeminando
Diapafon
tutto
&
33
&
cantandofi
Dotto Ioppino
della
il
collocato tra la
Prima
jfecie della
Diapa-
det-
di fono
^z:^i-^E:^-z
:S 3:
';55^;^2^
:
In
xi
{lataguafla,
ti*
modo
&
if ra
el
de *Ae
-.percioche -vogliono
che
& Cadenze
C, E & a,fi come
le
fue
regolari
etiandw
le
&
irregolari
Cadenze
do
^Antifona
la
pto
gy
mws la
cob de p ptt
bar ba
lo
ro
da alcuno fcnttore
modrarppi faggio
QueQo Modo ha, come hanno gli altri Mudi, li (noi Prin-
chef yedaio in
^ft
qtteo effempio
SOPRANO.
SJLZt
_i4
V-
^$t$x_:$:Hj.$$$.x__q:
iiiipiliiiillliil
-V^
ii^ill|i8pi^i|ig^figi
TENORE.
l=llllISilIIl5|l
*****
!
=I11=I=IIi1I11I
-4
Ma
Quarta
332
Ma
li
Princpi] ,
do compoje
ila,
& immactdata
minate Meffe
Ma
queflo
il
motetto,Spem
in
virgiinis di
Compofigia anche
madrigale , I y piangendo
il
io [otto
&
compoflo a quattro
l'altro
Modo ilmotetto ,
queo
& San-
&
toc;.,
te
due no
&
Mo-
Trotianfi in quefo
chorda
'o
il
non nomino.
come fi tra-
cofa
libri
Poficommunioni,
&
&
il
le
Cantilene,
la
facili
Offertori] ,
fono nella
chef fro-
fono per
le quali
altre fmili
&
2j.
ne,
Cap.
&
Refponfori] ,
SEVO E^fE
alcune intonationi
Introiti
che fono
le lettere
yocali di
Seculorum amen, conofcono facilmente fitto qual Modofiano compoje : Imperoche hanno quefla Regola
che quando
F,
ilfine
&
il principio
&
il
Seuouae da principio
nella
ma
chorda E,<&
il
del
di
il principio
dell'altra patio
E , &tl principio
pojo in
e; fi
mo-
compafla fatto
il
&
yna
in
quando ilfne
modo ; fmigliantemente
dell' altra in
D,
Quandoilfnedell'ynaponoin
a , conofcono,
et dipoi fapere in
G,
G ,&h
e
&
iljuo
Seuouae da princi
ti princpio
della terminatio-
il detto
Ver
fo,o Salmo , che fegue tale ^Antfona : perche tali cantilene fi compongono fitto gli Otto primi Modi : Ma
quelle, che non hanno tali Intonattonifono liberc,&fipoffono comporre fitto qual Modo pi piace,& non fi
no cof facili da conofcere
come fono
le
?ia nominate
Per non
Modi; poi che naif poffono conofcere per tal yia Volendo adun.
que hauerne perfetta cognitione ,fi auertir ( ritornando al ragionamento del Decimo modo ) che nelle chorde della Quinta fpecie della Diapafon E ? e , dimfe arithmeticamente della chorda. a , tal Modo conte-
&
&
a,
Modo fi compone della Prima fpecie della Diapente e
E ,pofa nel graue , congiunta alla chorda a;
laquale Li p naie di tal Modo Paterno dire , che la natura di quello Modo fa non molto lontana da quella
nuto i
pofla nell'acuto,
&
dilla
&
del
Quarto
che'l detto
&
del Secondo
ite
della
Diapente
che
, f
Cadenze
regolari
&
&E
della Diateffaron
fimilmente
le
fue Cadenze.
il
te
li ,
r orate gettai d
Adriano , [yno ,
&
l'altro
a quattro
Quarto
Ma perche
il
le
fferLifttoi
hauendo co-
Irregolari
per
Modo fi trottano molZachari&ii Verdeloto; fmilmeme liete odiyoci , <& molte altre Trafportafi quefio Mo-
fitto pofo.
Di
quefo
da per yna Diapente nel graue con l'aiuto della chorda b } finza laquale poco fifarebbe , chefuffe buono
Dcll'Vndccimo
Parte.
S=li
3 il
PP
SOPRANO.
lSlii?IWF
&
~v-
g^gglfjigfeft Wifl!^
l
Dell'
Vndecimo modo,
Cap. 28.
^"i Lisf Terza [pecie della Diapafon C &c, laquale dalla chorda G mediata har
mimicamente , nafte l'Vndecimo modo
Vogliono
della DiateJJaron
danze,
&
Modo
i
&
tanto
luogo della
Principe
&
li
G,
.
Queflo
di
Modo fi com-
,& della
Terza
balli
come
la
Queflo
Modo da i Moderni
amato ; che molte cantitene compojle nel Quinto modo, per l'agiuntione della chorda
hanno mutato nell'V decimo ; mdutti
& Cadenze
alle
chefiodeno nella
fuoi Principij
e , pojla nell'acuto
libri Ecclefia(ki,fi
in yfo,
balli
&
&
C, E,
&
e,
&
antanto
t>
in
&
dalla
cofi
anche
le fite
Cadenze.
Et
li
Modo molte cantilene, tra le quali ,Stabat mater dolorofa di Iofquino a cinque -voci; O falutaris hoflia,
*Alma redemptom mater , Pien d'yn yago penfier di ^Adriano ; (3* Deflendi in ortum meum di Giachet-
flo
hortum meum
il
numerarli .
ro per
, il
delle fue
l'aiuto della
&
chorda b
infiliti altri
puffand per
le
nemennon.
Soprano
Quarta
334-
Bfe^Sl|lfe|&!lS!lll|gp
SOP R^INO.
plIg!||||li
^gp^fe^
fe^
Modo
Del Duodecimo
V LT I MO
^ i^^^
Cap.
&
G,
Diapafon
me dicono
) nafee dalla
Ja in acuto, con la
fpecie della
diuifaariihmeticamente dalla chorda e [u finale .Quejo (cocongiuntione della Quarta fpecie della Diapente
Diateffaron
&
G,
&
por
grane
Tal Modo apprejjo gli Ecclefiaftia fu poco tmfo anticamente ma pi moderni con
T etrachordo fynemennon cio con la chorda b , hannofatto la maggior parte delle Iwo cantilene, che erano del Seflo modo, del modo Duodecima & hanno anche compoflo pi moderni none cantilemolte altre
Queflo Alodo ,
ne in quejo Modo tra le quali fi trotta l '^Antifona *Aue regina cxlorum ,
:
'amtu del
li
li
&
&
ha alquanto
me fttia, fecondo il loro parere tuttama aafeuno comportare, che defidera difare alcuna
can-
tilena,
ri
Cadaize, come
Alt
nello
efempio ftTede,
pongono fopra
(ette -voci
voci, I yidi
^Adriano ;
iti
perche
nelli
; il
fa partire da lui.
l'altre
^Adriano a
golari pei
ti
di
cofe lamenteuolt
il
nelle
chorde
g,
&
e , e
G;
Li Pnncipij,& Cadenze
irre-
&
&
motetto Mittit ad
afa
Tirgwem a jet,
toci,
& Quando
li
^Amor a
&
&
li
di
fette
da
motetti
Nerno
Parte
ligi*z?m
-^.-Ii>:
S
O P i?^iV o
Ili
a|llliiiliii6l
iifllUli^gigg
<&-
tm
illlfeiliiiiiilli
fi|lll:iS|l!?i^
-*=*
8i^sg||li-I||; Eflf|ii|||Jsi;l l^
f-^ijglllllipiil
Nemo yenit ad me a cinque mei,
a cinque,
&
te di [opra
tuttauia
li
&
& O qum
gloriofum
molti altri .
Mufici, con
l'aiuto della
efl
ipq
chorda b
lo
trafportano per
Ma tutto queflofia detto a fufficienxa intorno la Natura ,&la Propiet detti Modi
Principi], e*/ le
4
accommoare in efi ;
&
l'uno
noi
&
intorno l'ufo
, li
dipoi in qual
&
difcendere
delle nojre
acciocheji pon-
Quello,
Quarta
33
Quello,
clie
RI MIE R^4 ME NT E
& in
modo mescolato
no con
Terzo modo,
quelle del
hanno
Prima fpecie
della
&
momeamente,
ma tulli Mifli
&
&
Diapente a
Seconda (peae
Imperoche ntrouaremo
&
&
e
<?*
dette cantilene
&
della
&tn luogo
poja nell'acuto
Terzo modo ;
le
Terzo
il
Diapente
&
della
a;
contenute [otto
le
la
troua la
l'altro
col
maf imamente
&
fi
le
anthmeticamente ,
nell'altro
&
: ma tutta la cantilena yitne ad efier compcja fotfa il -vero, da qiteftofipu comprendere , che f noi aggiungeremo quefle due
a,&la Diapente a
e , collocando queja nell'aiuto,^
ffiecie infume , cio la Diateffaron E
to'l
ci
&
quella nelgrane
la
&
la forma del
peraoche finifee
le (
nella
chorda
douemo far
,&non aitanti
effer del
dalla qua-
effendo che
che da
ire,
fine
&
lei
liti
dalla quale
occafione
fi
debbafare
ilgiuditio :
fi
prende
prima
la occafione
re tal giuditio
difare talgtuditio
femplicemente
che d
Ma fi denotare
alcuni
& ha
la fua
yera forma,
me il douere ; non batterei per inconueniente, che il Alodo principale potf finire nella chorda mexana della fua
anthmeticamente
diuifa
lafjndo
da un canto
&
la
cofi
il
Alodo
chorda finale
pu comprendere dal mot etto, Si bona fufiepimm de manu Domini a cinque yoci
&
dal madrigale,
da im capo
all'altro, l'yno
ha
del
ali altri,
mo,
&
&
non
dubbio,
compongono
mifli
ella fi
da ma*
tra
un
Ma ffi componeffero
&
&
l'yno,
l'al-
haueremo da cbfiderarla
la
forma
del Pri-
o del Secondo, o di
tale cofi
quali
li
&
il procedere
tro.
fi poffafare ,fi
compoflo da Verdeloto ,
Diapafon
qualunque altro
mafi bene nella mezana, ouero in qualunque altra, che tornafe alpropofito
Et f noi
yfaremo
Parte.
tal maniera di finire,
vfremo una
vfatovntal modo
minore, ouero de
^podoli
<rli
nente
Primo modo
della
Dominica terza
di
le fue
chorde ejlreme
la Pentecofte
di
Et due cantilene
te* e.
t'hwov,
rulpte
Doppio
l'ultimo di
d3 conti-
te*
la
&
contenutala
"
le
g:
te*
la quale la
m alcuni de
b,
pure
come dicono
libri
te* d;te*del.
E'
ma di queflo taf-
chorde nominate
le
Ef
le
effe fitroua la
moderni attribuirono
chorde eflreme
Tali canti,
far far oiuditio ad o;n'uno,che habbia intellettto.
ti
quali [chiamano di
modo ; nondimeno
del Primo
Perfignum Crucu, chef canta ne i giorni folenm della Inuentione , te* della
la feconda ,
Santacroce ;
nei
edere
~i>
mamfefo
ben
pu
fi
come
fdtatwne
come
cujJforma (
la
la
537
non far fxtto fuori dipropofto : effemlo che gli Ecclefaglici anco hanno
;fa
poco intendenti
{lata la
ma nellt
di [opra
Mafi de auertire
nomino
ch'io
la
firma del Modoja Ottaua diuifa nella Qumta,te* nella Quarta ; te* anco quefle due parti, che nafoono.dal
Quando adunque
la diuifone harmomca,te* anthm etica, che fi odeno replicate molte fiate ne ipropij Modi
quello
che
modo
da
detto
il
potremo
,
che
haueremo
comporre
da tenere, nel
fapere
,
,
fi
haueremo da
,
.
far cantare
le
delle parole.
tra compoftione
fa
poi in qual
Cadenze a
quello
luoghi conuementi
per
la diftwtione
quanto nel
Canto figurato
fi
ha da tenere, nell'accommodar
&delleeflxemitloro
ciafeuna di quelle
Se
erTcr
nel
VE RC HE
nel
modo
dere
le parti
le
venghino a commodareUra
eleggenti
Modo
loro
il
Mufico haur
le
effier
diflanti
chorde di quel
di lui;
infume in
Cuna
dall'altra
componi
Etfopra
il
le
in
qual
o difen-
Dico a-
Madrigale
Modo , facendo
fjfere Tinte
Per ac-
te* fi
fi fuo!fondare [opra
fi
te* quanto t'eflreme chorde di ciafeuna cantilena -vogliono
dunque
ouero nell'acuto
yolta altra
neruo,te*
il
le
il
tegame' di tutte
il
le fue
Tenore
chorde
di
alcun
Mo
do
Quarta
33 8
do autentico, o Piagale;
ptjjajji altra
il
le
Imperoche
ti
le
li
il
Tenore trap
che. le
&
altre
le
commodate bene
i effe
para de
lor
Modi
non paffaffe pi
Cia-
ma-
modulatione ,di
alla
chorde
di otto
alla
co;come ho
detto;il
do faranno collocate
della cantilena
la
La
in tal
Alodo piagale
modo , l'altre
;fe'l
Alodo
il
Alodo occupar
collaterale
in tal parte le
o piavate
Cofiper
il
Alo
il
, fe'l
Teno-
; il
poi fi
le
eflre
fer anco pi oltraper un'altra chorda: concivfia che poje in cotat maniera terranno ad effere, comefi detto difopra,che l'imo occuparebbe le chorde del modo ^Autentico,
&
guifa legati il Baffo col Tenore ,farfaal cofa di porre al fuo luogo
ti
fon
Imperoche
;
&
le
cofi tanto
l'altro
&
delfuo Piagale
Stando poi
in tal
le
Tenore, quanto il Soprano Terranno a cantare nelle chorde del Alodo autentico Simi-
il
gliantemente quelle dell'atto con quelle del Baffo fi porranno al medefimo modo diftanti per ima Diapafon
sfaranno
, il
Soprano tenera
le
sforzate ,faticofe
la
,&
le
fimamente
&
le
il
Baffo
difficili
il pi
grane ; il
quelle
delTenore da
Et benche(come ho det
la
da cantarfi per
delle
Collocate
Decima filiera
la loro
afcefa,&
difeefa. Si
commodamente;&
debbe oltra
di ci auertire, che' l
ne
Baf-
Soprano me-
il
nell'acuto :percioche quefla farebbe cagione difare,che la cantilena fi farebbe eflrema;la onde
yna Diateffaron, poco pi, o poco meno. Et tanto faranno le chorde eftreme
parti
il
le
cantanti
alti
il
ne
la eflre
ma chorda grane del Baffo della catilena con la efrema acuta del Soprano, no trappafi la Decimanoua chor
da,ancora che non farebbe molto incomodo, quando fi arma
feruandofi queftoje parti refleranno ne
alle yotte fi fuole
comporre fenza
il
loro termini
Soprano,
&
tal
&
maniera
il
&
la
&
Baffo
il
il
,
, lo
Comporre
chiamano Comporre a
noci pari ;
Contralto
in
dalli
Soprano: peraoche
Et perche
Prattici
comporre fi chiama
di
le
ben yero
&
di
l'altra
maniera
che fi ha njpetto
flrema grane,
alla
loro eflremi
eflrema acuta
L'altre parti,
chef
la
aggiunge/fero oltra
te
quattro nominate,
la e-
nonfpo-
&
&
che
le
pij di ciafeu
tojdijati
&
armaffe pi in alto
da
&
delli
quelle de
Tenori
in tutti
accomodano
di
li
Ma fi de auer
manierante
le
il
delli
ho det
Soprani
da
Parte.
da quelle de
Contralti.
il
Modo
come farebbe
dire fopra la
auertito
il
&
In qual maniera
&
E S Ti>f
monie
alle
mente
di
dell'altra
il
dottre
il
:
le
il
&
il
di
Numero ;
&
foggette
alle
luogo
lo ricerca ) in
qual maniera
Dico accompagnar
materie, che
&
"via della
vn compofto
non
la
Citila di
colmer
tutto
Oratione
natratione,
il
di
&
due parti,
che l'Har
ne l'Harmoma. Et ci
chef trouano in
H or
quando
dice
re vita
monia,
&
vfiamo
Harmonia mefta,&
lecito tra
Poeti compor-
cofe, cio
l'Har
&
vn'Harmonia allegra,
li
compo
me mefe,&
Harmoma,
accioche dalla
cito yfare
di
le
le altre
im Numero fimile alla natura delle materie, che fono contenute mila Oratione ;
Oratione
Numero,
&
di
rnighantemete materie honefle,ouer lafciue ;fa dibifogno,che ancora noi fadamo vnafcielta di
&
Har-
le
alleare,
che
Mufico
f condo la
Platone quello
perfetto
foggette Parole
chorda b:
la
tempo ,
Harmonie alle
chorda naturale di
ella fi
Harmona, &
quelle, che ferue no a
&
buono ,
iiir
il
Cap.
fi debba accompagnare
monia,&
pur che
accommodino
fi
Parole
come
luifio, riputato
Harmonie
le
nella
Compofitore
parti , che
le
prima
loro
le
53 9
delle
&
&
li
alleare
&
la cantilena.Et
nelle
materie mefle
&
Terza parte,
debbe auerlre
le
harmO'
di
natu
confi derato la
dura,& ajpra ;
di
Je,ouero
le
il
li
tra
efpnmere fimili
attribuifce etiadw
alla
di
porre
delTuono ,
di
Quarta ,
la
del Semtditono,
le
&
parti della
et
lafncopa
della Setti-
mo
&gli altri fimdi ; vfando ffeffo le Se
li
chorda pi graue della catilena, che fono per natura loro dolci,etfoa
effetti
debiti
no fi attnbuifce folamete
alle predette
quelli
li
ma.
offendi
chorda accidctale;et
qli
le
quali
cofonaze pofe
in tal
manie
chorde
Quarta
34
fonora,&
Tirile;
fpnmere li primi
dogli intermUi
io le
&
li
effetti;
delle
&
&
li
fecondi
maggiori,^
&
chiamati ^Accidentalr.ma
di wteruallt ,
chiamano Naturali.
valli /hefi
alquanto
li
languida
piti
uanza de i Numer,:onftderataprimieramete
dalli
primi mouimentif.t
li
la
la cantilena
alquanto pi
ielle
di
nime,
&
le
la
&
l'altro
le
tardi, et lenti; co
&
I yidi in terra angeli coflumi ; ^Affiro core efeluaggio ; Oue ch'i pofi oli occhi; tutte compofe a fei yoa ;
Quandofra l'altre donne;Giunto m'ha ^Amor,a cinque yoci;& infiniti altri,con infiniti mctettiji quali non
nomino , per non andare in lungo Et quedo non folamente fi de offeruare intorno
li
yn
manieraci
altra
li
Numeri ,
infinite catiltnefi
nelli
ancora che
il
;fi
contrario
come quandofifa,
yna
breue,chefi do
Ne fi
e manifejlo
a tutti colo-
ro,che hanno giuditio:Conciofia che pochi fono quelli,che non fiano pieni difintili barbarifmi;& che in
finite yolte non fi odi proferire le penultimefillabe di quefe parole
acccmmoarebbe la
fi
effendo che confife folamente nella
lefanno
Legatura
di
efii
in
Domimts,^4ngelm,Films,Miraculu,Glo
prima forma:
oli
Numeri ,
coja molto
mutarebbe
la fat
le
det
fimilmente auertire,di non feparare alcuna parte della Oratione l'yna dall'altra con Paufe, comefanno alcuni poco intelligentifino a tantoch non fa finita lafua Claufula,ouero alcuna fiua parte;di maniera che'l fin-
imento delle parole fa perfetto;^ di non far la Caden%a;maflimamente Cyna delle principali;
re
le
&
Paufe maggiori
quella di
alcuni
re.
di quelle della
minima,f non
il
Periodo
li
la quale
mi pare , chepofe in
;
Il
modo
HI
di porre la
im
Pai*
li
delle parole
Cap.
Parole
5 5
la
malagratiajche tengono ,
&
ni ordini
io
attrfli
cifi potrebbefare,
le
& hanno
figure can
ma con gran-
le
conofee
trouano,
delli
le
io
&
dall'altro
&
di
quanto fa offeruata da
Coma ma in capo delli Periodi debbe porre quanta quantit di paufe, li torner commodo :
percioche
o di non por-
Prattici poco aueduti, ciafcimo, che yorr por mente a tal cofa, lo potr con facilit yedere,
lerare
le
finito
E' veramente
yn ftupore ydire ,
e7*
yedere
le
cantilene
che fi
quali oltra e/* in effe fi odeno nel preferire delle parole gli Periodi confifi, le Claufule imperfette,
Cadenz?fuori
di propofttojl
parole, le
,,
Parte.
le, le poche offeruatoni deli
Modi,
le
in effe te
&
cantando
in
li
Numeri fen
in tal ma-
alcun luogo far l'^ApoSlrofe, o colifwne nelle lettere yocali, fecondo che ricercano leparole;&
volendo luifare
col porre
541
l'tftejfo
cantando
la
il
&
&
bello,
yna figura, che porta fece il tempo lungo fatto ynafdlaba breue ;
di
le
ricerea, chele
chordefano con
ogni modulatone
&
effe deferitte,
Figure cantabili
notate
alle
modo di cantare
La onde
fono
le
foggette parole,
&
il
&
con
nelle cantilenefi
accioche li Suoni
elegante
lo
proferire in
yna
due,tre,o pi delle nominate figure ; per accioche non tntrauenghi alcuna confusone nell accommodarle
'
foggette parole
l'olendo
io
leuare
accommodate
sia potr
tanto difordine
materie fecondo
alle
il propofto
oltra
date Regale in
le
propofito
La Prima- -
Megala adunque far, di porre fempre fotta la fllaba longa,o breue ynafgura conueniente ,di maniera,che n
fi odi alcuno barbar fmo :percioche nel Canto figurato ogni figura cantabile, che fa
(eccettuando
la
Semimtmma,
etiandto nelCantofermo
ne yolte
le
&
&
nel Credo in
diflint a,
anche come
le
la fuafllaba
&
lei
il
nel princpio.
chef
ofjerua
eccettuando alca
Semiminime;comefi comprende
.
le
accommo
fa cantabile, non f gli accommoda fillaba alcuna La Quarta,che rare yoltefi cofluma di por
.
Semiminima ; nefopra quelle figure, che fono minori di lei ; ne alla figura, che lafe-
gue immediatamente La Quinta, che alle figure, chefegueno immediatamente li Punti della femibreue,
.
della
Semihreue,&
&
la
della
fa
tali figure.
feco lapronuntia d
portano ; non
dico gi di
ynafllaba,ne di ynaparola-.ma
di
le parole,
quando
finimento
&
l'ultima
tale penultima
minori fiotto di f ; come fono due,o tre,& altra quantit ;pur che la detta
non breue : percioche f fuffe breue, fi yerrebbe a commettere il barbar ifmo ;
in tal
&
& ylnma
infiniti effempi,
effeminando
le
Ma
la
fi
il
delle figure
il perche
yna fllaba La Ottaua, che nel Canto piano non fi replica mai parola, o fllaba : ancora
&
&
minimaje quali nonfiano di tanto y alare, quanto fono tali Punti ;fi come la Semimmima dopo il pun-
to della
ha
in
regola ,che ad ogni Legatura dipi figure, o note,fapo(a nel canto figurato, a nel plano, non
da pi di yna fllaba
non legata
effe
&ferueno ad un tale
&
perche
yeramente,
chefifanno con
Delle
Quarta
342
Delle Legature.
O NO
veramente
che ternano
le
Cap.
54.
di
Oratione propofla :
no-
pigliano
vn
&
la lor Cantilena ,
volendola imitare ,
li
fa dibifomo
feche
le
dette Legature
&
Io,
li
Prattici, che la
&
con
la
Breue ;
Et
&
&
efjendo che la
Mafiima figura
&
la
accrefeiuta,
&
congiuntone difemplici
delle quali le
tali
colligatione , o
la
pafiiua
cio
Breue uariano
la
il loro
Lun-
valore, fecondo
&
queflo,
perche fempre fi pone nella Legatura fenxa alcuna variatione dellafra forma ;fiapofla da qual parte
uofi
confider in due maniere ; prima,quando lafigura finente poflapm in alto delo<mi Legatura
gha .
Ma
l'antecedente ; dipoi,per
gure
fi
fi
contrario, quando l'antecedente pofla pi in alto della feguente. Per quando
il
detta xAfcendente
fcendeti
come vederemo
onde
la
fi
de auertire, che la
le
la
dipoi
fi
Con altre figure, ono legata; fia nel principio, o nel mexp, o nelfine delia
lore
dipr
&
le fi-
in cotah
la coda,
ogam-
Quando poi fi pone obliqua , fi pone in due medi iperaoche , onero che afeende
dalgrane, cio dalla fua prima parte, che quella , che pofla a banda finiAra , all'acuto
parte, la quale fi chiama quella, che pofla alla banda dejra ^meramente che dall'acuto , cio dalla finifira
difeende alla deflra nelgrane ;
queflo in due maniere ; cio hauendo la gamba dalla finifira parte : ouero
&
effendo fenxa
ba
all'in gi
all'in
su
ouero th
;
all'in gi ;
oueramentel'h all'in su
quanto
la
Quando ha la gam-
feconda vale
vna
breue : cefi
fufo,& fimilmtnte obliqua tanto verfo ilgraue ,quantoverfo l'acuto (f bene quefla nonfi ufa)fempre,
la prima,
la feconda parte di ciafeuna da perf vagliano vna Semibreue^ Quandopoi tali oblique no
&
hanno
la
o-amba
parte
f la fua feconda
la
feconda
vna Breue : ma quando va verfo l'acuto ( ti che pi non vfano li Mufici di fare ) tanto la prima, quanto la feconda parte, ciafeuna da per f vale vna Breue ; et ci s'intende, quando non fono accompagnate, o legate co
altre
fi?
tire
dico, che
la
fi
ramba,
tata mfufo
ita
:percioche quando fino accompagnate, o legatefi ha altra confidcratione . In quanto alla Breue
con lagamba . Quando ha
troua collocata in dette Legature in due modi , cio fenxa gamba,
&
fi
;
&
con la
gamba voi
modo chepofta nella Legatura in cotal maniera fi fa altra confideratione : Imperoche ciafeu
figura, che fi pu legare,fi pone nella Legatura in tre modi ; cio nel prinapio,nel
dalfine conofee ilvalore delle parti di ciafeuna Legatura
mexp,
fi
&
que hauer copiatone perfetta del valore di ciafeuna, fi danno molte Regole;
ogni figura pofla
mi
principio della
Legatura,
la quale fia
la
Prima
Volendo adun-
delle
quatte;
,
Che
ouero obli.
qua t
Parte.
qua,
dalla
conda
Maflima
tale figura
gamba,
?4J
ella fia,
fempre far
valore di
di
Seconda regola ; che Ogni prima figuralo prima parte di alcuna figura, lacuale habbia
te fwiflra voltata all'tngi ;fia quadrata,ouero obliqua;fempre di valore di
&
Infeconda
vna Lunga. La
fmpre di valore di vna Breue La Quinta,che Ognifigura potta nel principio di quaiuque Legatura, lacua.
le
all'infufo
le
prime figure
Bgg._-.~_S
:st
Lunghe
peroche tutte
intorno
le
mezane fi ha
tes-
im-
-te
Delle Semibreui
Delle Breui
le figure
altra confiderattone
te
a-u
:|b:
Delle
ma
oblique
ranno
di
valore di
fempre fa-
-m
Bretti
di
melane
p \a fionda parte
la
Prima,
fc=4
-f*-t_-
Delle
Lunghe
li
cifrario
di
-h-t--
la
II
le
_7- apprectate di
qualfi voglia
Delle Breui.
ad
di
"S;-E--|-*- wfir
--q-
_fc
ragionamento
che'l
valore
(e
di
nelle
;
nomi-
quantunq;
maniera
paruto
lui
cofa
&
di
l'altra ;
&
porre in ordi-
vana
Quel, che debbe hauere ciafcuno, che defidera di venire a qualche perfettione nella Mu-fca.
Cap.
O R^f
ch'io
quette miefatiche
cofe
defider
di
Mufica , non
lo
fi potr
dtbt[guo,che habbia in
molte
arriuare,&
cofe;
mezo
vediamo due
di
in tutto alh
fentimenti
colui
&
a quella perfettione
delle
voglio che
l'altra
douemo dare
non
delle quali
in cognitione di quelle,
le
forme
delle
Con
fonanze
Quarta
344
lequalt fono
la
Numeri,
&
delle
comprefe ne i
effe,
tiche imparare quelle cofe , che fono folam ente dibilbgno a tale neaotio, almeno fappia
ri
il
mercatantefcn; accwcbe yenendo aU'yf delle Proportioni,poffa bauerfacilmente quello , che defider
perche
le
ragioni de
Geometria
&fappia
yna linea ;
&
oueramente
la
Materia
yn Punto ,yna
o Stfo nel
yna
il
acaoche
di
&
Monochordofl <sfrpichorde;
&
yu
Debbe anco, f
quefo: perche
il
far prona
di quelle cofe,
pacioni de
le
dimdere
Superficie,
giorno
Et
chefia iftrutto
Compaffo
Quantit continoua
delle
pi {labile,
Suoni nof poffono faperefe no col mexp de i Corpi fonon,che fono quatit, che fi puh di-
Corpo,
che ogni
Numeri
[onori.
Ma quefoprefuppone, chefappia accordare perfettamente cotale ifrumento; & che habbia perfttto l'ydtto;
yolendo inuefigare{comt accade aUeyolte~)molte differenze de gli tnterualli; poffa far ojuditio per-
dccioche
commettere
fetto, jen^a
Fa
dibtfogno etiandio
ouero
non
errore;
&
altroyeramente ,che
li
dio nell'altre
yArti,&
nell'altre
ca;come
Mediana
l'altre
&
la
yltimofne,
di
Contrapunto ,
commodo
la
le cofe de
Ha Mufica,
come intrattiene
Speculatala,
&
la
etian-
Prattt-
di ejfa
alcuna cofa
La
&
&
anco perche
danno gran
loro concetti
&
Scienza naturale Jaffarh giudicare ad ogn'yno ,chehabbtapuntodi giuditio: poi che non folamente
operatwne
mathematica :
fraudato daljuono
nominate
co[e
&
li
di alcuna
fallacia
&
Et
bene
il
de fentimenti;&
i
la
che l'huomo
dichiaratone
nel-
tanto
dibifogno ,
meno potr
la
che
ignoranza
lui
delle
pi necefjane
potr arnuare
Della
le
Mujtca ,
nominate
defeder
li
cofe
quanto
delle
m ejjere
porre
Laffarb bora
della
il
nell'arte del
Scienze; prima della Grammatica, per laqualefi ha perfetta cogtntione delle lingue, per potere inten-
alle yolte fi
olii
&
mila
&
Mufica,
giuditio
ichc'J
non
fi
de fare
ma debbe accom-
ragione.
fi
Cap.
3<f,
bene appreffo li Filofofi quefla propofttione fu molto famofa , che'l Senfo intorno al
f
propiu fenfibile , ouero oggetto propio mai erra; tuttauia f tale propofttione i'intendefft
femplicemente
o-etto fi pialla in
come
O-perfefefjo muta
ilfenfo
&
comprefe
zj?
Parte.
345-
comprep folamete da quel [enfi; come il Colore, o Iti Copi vipbile, che e propio oggetto del Vedere;
no, che
chezze^
negrezza
la
&
&
ilfenfo ,
non pu
come ho
effendo che
mutano
il
il
Di maniera
&
&
Suo-
Terza parte :
della
ejfere fentito ,
il propio
&
non
bian-
compre-
La onde quantunque
cofi s'intende delle ffecie de i Suoni,& dell'altre cofe
fa per s, [e non dal yedere ;
il Senfo non erri intorno all'Oggetto propio nel primo modo;pu molto bene errare nelfecondo : majimamen
te
( come intende
il
&
oggetti fnfibili
le potenze fenfitiue ;
per
giormente preftare a
propij oggetti
errare
&
dire
loro fede
cio intorno
luogo
&
potenza cogitatiua,
Scienze origine
dalli fentimenti
Et
ci
ho -voluto
noi douerefimo
che ad ogn 'altra cofa : effendo che non fi poffono ingannare intorno a
il
verit , credtndop
magi
loro
che nonfpoffa
Percioche f bene vero, che ognifetenza habbia hauuto principio da loro ; tuttauia non hanno da
acqmflato il
&
nome di faenza,
&
da
loro
non fi ha hauuto
la
certezza
efii
di quello ,
che
ild.ip.orfo
Effe
l'intelletto pu
lamente colmezo ddSenfo(per dare vno effempio)alcuna cofa in due parti, lequali pano
mo diuidere perfettamente
cap,
&
Et f pure
( come ho
chetare
auenifje
le
le
cofe
fatto
difficile far
orni
propopto ; tuttauia
mai lapotre
ci farebbe
pu conofeere
equali;
&
l'intelletto
&
il
Senfo non
fufo,& fi corrompe anco comep comprende del pentimento dell'Vdito intorno li Suoni, che dalla prandezs
za, cio da qualche grande flrepito offefo;& della piccolezze fi quantit minima non capace Per adun
;
quefar
dibiforno di
grande di granopi
vna penfata ragione ,per ritrouare fintili differenze ; comep vede ; chef da vn monte
, il
che quap infenpbile , rijpetto al monte ;p come non potrebbe anchefar giuditio alcuno
il predetto
non
,di giudicare
modo ,
vano
il
//
ritrouatipep,
&
graue ,
&
lo
acuto
altre
coppmili
li
;&
Ma
di
quanta quantit
veramente in vano
Primo della Prima partep detto; (9* l'vltimafua perfettione, &fine vl-
efJercitarla;ancora che'l
ma
p aggiun<reffe
to;
Suoni
dall'altro fecondo
,fe'l
quantit
li
di tal
da parte il fenfo : percioche l'vno fenza l'altro potr fempre ejfere cagione
cognitione perfetta delle cofe della
cofe de
di
hauere
ottimo
giuditio:
He
giudtt'w
uarta
Q
&
di conofcere
>
allora
C-7*
il
anche
in quelle
dell'arte
(riuditio
il
&
che di oo-nvno
:
to, che
Theonca Queflo
.
di fi poco giuditio,^
Et fono alcuni
buone, quanto
le
le
altri
tnje fati-
alcuni altri fono,che non hauendo negiuditw,ne cogmtionejegucno quello, che piace al yol-
&
l'altra
che per loro trifla natura,per moflrare di non effere ignoranti, biafmano tanto
po ignorante
&
vii
delgiuditio di tuo, chefuffe folamente prattico; onero hauefe datto opera flamente alla
trouano alcuni
anzi necefa-
Scienza ; cof
dire , perche
perfetto di
ho uoluto
nelle
delle cofe
non conofce
fi della
mudino
queflo
cjtiefe
sy;
il
alcunt,&
dalla perfona
Che f
lo effere
eccellente,
&
raro in
aprirebbe gli occhi in cctal cofa,& farebbe tutto quello, chefuffe pofiibde,per hauere figliuoli fegnalati in qua-
lunque profejlione
che
le,
fi yede
efendo che non fntroua(come mipenfo) padre, che non habbia queflo dejiderio natura-
il
contrario
ciaf uno
qualunque faenza
in
le
migliaia,^ migliaia
di
come difcorrendof potr yedere Queflo ho yoluto direfercioche tanto yale alle
.
>'
&*
ima fama publica, non folamente appreffo gli huomini di qualche giuditio; che cotalcofaf, che ninno ardifce
commune opinione ( quantunque la comprendmo alle Tolte effere euidentifimamentef/tlfit )
di dire contra la
mi
&
ftarffoffejo
<& mutolo
S Ducheffa di Vrbino
li
la
li
riputatane
&
memoria
mali<rmt,&
ho ydtto dire
la
ignoranza infieme de
dall' Eccellentifimo
San-
furonogiudicatt
yn
del
alcuni
di
Ma per mo-
oli
Roma nella capelli del Pontefice quafi o^nifefla di noflra Donna quel motetto a fei yoci , Verbum bonum,
& filane Solili nome di lofquino; era tenuto per yna delle belle compoftioni , che a quei tempi fi cantafe
:
tempo
moderiamone)
&
la
dicendo
di
imo
lileflo
di
non
effer
di
era
il fuo,
coloniche mai pi
ifieffo luoo-o
il
lo
yolfero cantare.
Di co-
tmpan,
lui, che
ignoranza
yiw,che beuedo
flo
di
di
ymo
dato a tutti;
<?*
oli
da que-
f nel lodare, o biafmare alcuna cofa, cof nella Mufca, come etiandio in
cof precipito
ci afehedun 'altra
Scienza, onero <Arte; poi che per tante cagioni; come fono molti impedimenti
poffono occorrere
,&
molte cofe ,
delle quali
non fi pu fapere
le loro
cagioni
; il
che
Parte.
difficile ,
&
&
perkolofo
non piace
pi dura ,
all'altro
&
pi afpra
il
tanto pi ,
dlettandofi cojui di
.
&
male
delle loro
-vnharmoma
effer de<nii
li
dolce
giuditio,
di
maniera ,che
&
Joaue
quello poi la
&
quaf infinito;
DIO
a
ma perche mi
accorgo
tate
<
ragionamento faro
FINE.
ad yno
vorr alquanto
&
i/dif-
confort arti;
compoftioni :
tal co/a
347
di
,& nudiiiof.
hauere [pra
per rendendo
li
beni
**7-.