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Carolina

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Pbilantgcopic feorfrttaa

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Lhrary huilding.

Gioseq
Lie

Ftitvtioni
Nelle miali; ol
Partenenti alla
Venetia, ADpres
Senese. 1562.

NORTH CAROLINA

^==^

Digitized by the Internet Archive


in

2012 with funding from

University of North Carolina at Chapel

Hill

http://archive.org/details/leistitvtioniharOOzarl

LE ISTITVTIONI
HA MONICHE
DEL %EVE%ENDO M. GIOSEFFO Z AITINO
DA C H O G G A;
I

Nelle quali joltra

le

materie appartenenti

ALLA MVSICAj
Si trouano dichiarati molti luoghi
di Poeti, d'Hiftorici,& di Filofofi;

Si come nel legger lefipotr chiaramente vedere.

KoU

Con

[ili

Priuilegio

T'iJ'OVJOS

s'i/JV*

!%VH'7r4t(m

dell'Illuftrifs.

per anni

Signoria di Venetia*

X.

IN VENETI

A,

Apprcfl Francefco Senefe , al fegno della Pace

D'

L X

I I.

..

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v-

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'*

ALLO ILLVSTRISSIMO
ET REVERENDISS. SIGNORE,

VINCENZO

IL SIG. OR

E D O

P<ATRI*ARC^ DI VENETI^".

ONO
re

al

Antichi Sapienti di commuti parere,

flati gli

che Tutte

le

cofe ; per

il

defiderio

&

& l'Intendere, &

l'Huomo,- mediante

il

gioni

ne mai

il

la

fianca, ne fatia

di

& di volere intendere gli alti fecreti

quello lo fpinga

mente

ma

la

perfettione dell'Intellet-

cognitione

alla

andare inuefligando

Natura

della

Ne

loro ca-

le

penfo , che a

etiandio di vna folacofa: perciocheper conofcerJa

tutti gli altri

alla

fperanza* dell' acquiflar la cognitione di molte fola-

la

de, che va caminando verfo

zando

arma-

Sapere la propia operatione delquale viene a cgi ungerli al fuo

Principio: de qui nafee, che ogn'vno naturalmente e tirato


delle cofe

di

a confeguir la perfettione loro

La onde eflendo la Scienza


;

che hanno

loro principio; fumo naturalmente inchinate

propia operatione,

to

fia

la perfettione

&

giudica, che

cofa degna di molta lode,

&

honoreuole

comprenci auan-

iti
.

Per

fil-

Huomini di tenere il primo luogo m alcuna facul


di giorno in giorno, hora aggiungendo vna cofa, & hora vn'alrra; per fi
fatto modo le Scienze & le Arti fiano crefeiute che non e pofsibile quali
vedere, da qual parte li pofia aggiunger loro alcuna cofa di nuouo Et ben-

mo io

che amando

gli

ch fi potrebbe dire che ciafeuna di efic habbia hauuto quella ixlicit; forf
per ilguadagno che gli huomini ne rierano ; tuttauia fin qui mi par di vedere; s'io non m'inganno che la Mufica fia (lata poco auenturata percioche
quantunque fi ritrouino molti autori, che hanno fcritto molte cofe della Scienza, & dell'Arte; nondimeno l'Huomo leggendole, nonne pu acquiflar
quella cognitione, che egli defidera perche veramente non hanno rocco a
fufficienza, ne moilrato cofa alcuna di quelle, che fono di grande importanza. La onde io, che fino dai teneri anni ho fempre hauuto naturale inchinatione alla Mufica; hauendo gi vna buona parte della mia et intorno la.
cognitione di lei confumato ; auedutomi di cotal cofa volli prouare, s'io p
teua in qualche manierale cofe, che appartengono alla Theorica, & alla
,

Prattica, ritirar verfo la loro perfettione; per far cofa giara a tutti coloro,

che

ir

ri

auengacheio conolce(st,che quello era


ame troppo graue carico; tuttauia penfai, che f bene non era p?r ridurle
al loro vltimo grado di perfettione; almeno hauerei forf potino auiai la cofa di maniera, che farsi flato cagione di dar animo ad alcuno fpiriro nobile,
dipanare ancopi oitra. Il perche hauendomi propollo comi fine; & hauendo quelli anni Daffari fcritto le prefenti ISTITVTIONI, le qualiinfe*
2
di taliacult

fi

dilettano. Et

li

infegnano

molato da

cofe appartenenti all'vna

le

gli

amici miei

& all'altra delle nominate parti

che giudicarono potere

elTere vtili

alli

fti-

Studioii

mi e paruto di douerle mandare in luce ; dedicandole alla Uluflrils. Se Reuerendifs. S. V. Et a ci fare mi fono mollo primieramente; per moftrarein
oualche parte, quanto io redi obligato alle amoreuolezze inoltratemi da
lei Dapoi perche f perauentura furie alcuno di animo tanto maligno; che
non hauendo riipetto ch'io lo faccia con proponimento di giouare altrui; fi
monelle a biaiimar quefle mie fatiche ; almeno furie affretto ad hauer riguar
do all'Illuftrifs. nomedicjuel Signore,al quale fono fiate dedicate. Siaggiun
g oltra di ci che hauendo la lingolar prudenza, la giuftitia, la religione &
la benignit cofe in lei da tutti conofeiute, & lodate; panunto in me vna incredibile riuerenza , & diuotione io non haueua altra via, ne modo da poter
Ne fi pu veramente hauer dubbio delle angolari virt di
la dimoixare
V. S. Illuflxifs.cx: Reuerendifs. ; poi che ne e flato fatto chiara teftimonianza
da quello fapientifsimo Senato ; il quale, per molte efperienze, hauendo conofeiuto, quanto ella era prudente ne gouerni della Republica; fi nella citt, come di fuori, nei reggimenti di Verona, Si i Vdine; vltimamente ritro
uandofi in Padoua di magiftrato eflendo feguita la morte del Reuerendifs.
Contarino giudicandola degna di tanto honore , la eleile Patriarca di Vene
ti Et quantunque gli honori confeguiti , il pi delle volte fogliono mutare
gli animi , Se li coflumi de gli huomini ; tuttauia f bene ella e peruenuta a 11
honorato grado, non e per mutato, o feiemato in lei punto della bont del:

l'animo fuo; anzi di gran lunga e accrefeiuto;

come

pu chiaramente ve-

dere che incontinente, che ella hebbe confeguito cotal dignit, l riuolfe pri
:

mieramente ad adornare la Chiefa ; Si dipoi, con grandifsima fpefa a riparare


che gi incominciaua andare in ruina Ma fi come di continouo
il Palazzo
,

ella

cella di rinouare, Se

no (il che

adornar

la

chiefa materiale ; cofi di giorno in gior

fegno euidentifsimo di religione, Se di charit)

non rcla di foue-

& di follcuar la fpirituale; porgendo continouamente aiuto alli Poueri;


non tanto a quelli della fua citt, quanto anche alli foreflieri & a quelli che,

nire,

vengono al Chriflianefmo Et come vigilante pallore, & diligente agricoltore, & cultode della Vigna del Signore, attende a
prouedere, che'l fuo gregge non fia da Lupi offefo Se che da quefta Vigna
nano leuati li rami non buoni oueramente gouernati di manierarne diuengano fruttuoi Tutte quelle cofe veramente fanno chiarifsima fede al Moti
do delle fue rare virt le quali mi hanno mollo a dedicarle quefle mie fatiche quali elle fi fiano Et f bene il dono e picciolo rifguardi almeno la offeruanza dell'animo mio verfo lei , la quale e infinitamente grande
partendofi dalla infedelt

Di V.

S. Uluftr. Se

Reuerendifs.

Seruitorc affcttionatifsimo

Giofeffo Zarlin.

9
4

19
81

TAVOLA

TVTTE LE MATERIE PRINCIPALI

DI

che fono contenute nell'Opera.


Nella Prima parte

fi

contiene

Proemio

Facciata i

Della origine

,&

certezza della Mufica-

Cap.

iA che ime la Muficafi debba imparare


Dell'ytile^chef ha detla Mufica,

qual modo 1farla

&

dello ftudio,che

y douemo porre ,

Cap. 3

&

della pia diuifone

Cap. 5.10

Della Mufica mondana

Cap. 6. 11

Mufcahumana

Della Mufica piana

Cap.-j.i6

&

mfurata

Della Mufica Rththmica ,

&

yogliono dire Canto fermo

&
&

Quanto fia

in Prattica

neceffario

per tatuale fi pone la differenza

tra'l

Cap.11.10

Numero mlle cof; &che cofafia Numero; &fe l'Vnit numero


Numeri

Chedal numero Senariofi comprendeno molte


Delle Propiet del numero Senano

,&

cofe della

delle fue parti

Natura ,

;&

come

&

Cap. 13.12,

Cap.

dell'^frte

confonanze

&

Compoda ;&

4.2

Crfp.15.25

in effe fi ritroua ogni confa-

.-.

Quel che fa Confonanzafemblice,


te le femplici

Cap. 11.21

il

anxa muficaie

Cap. 10.19

Cantore

il

Delle yarie fpecie de

li

Cap.8.18
Cap.$.

perchefa cofi detta

Diuifione della Mufica in Speculatimi,

Mufco, &

,& figurato

Metrica

della

Quello chefa Mufica in particolare,

>

in

Cap.q.%

Quello che fta Mufica in yniuerfale,

Della

i.faci

Cap.z.q

Delle laudi della Mtifica

che nel Senariofi ritrouino

forme di tut-

le

onde habbia origine l'Ejfachordo minore

Cap.

6.

Della Quantit continoua,& della di/creta

Cap. 17.28

Del Soggetto

Cap. 18.28

della

Mufica

fa NumeroJonoro
Per qual cagione la Mufica fa dettafubalternata all'<Arithmetica, &> mezana tra la
matica^ la naturale
della fta diuifone
Quel che fa Proportione ,
Qitello che

Cap.

In

quanti modi

Quel che

Cap. 21.31

l'yna quantit all'altra

Crfp.22.31

non aliquota

Cap. 23.33

Parte aliquota ,

Della produttione del genere Moltiplice

Quel che
tion

Come

f poffa conofeere

nafea

il

la

9. 1

Cap. 2 o. 3 o

&
f compara
&
fa
fa Denominatore &

mathe-

in

qual modo

maggiore ,0

la

ritroui;

& come

Cap. 2 4.
di

3 3

due propcfle propor-

minore

Cap. 15.34

genere Superparticolare

Cap.i6.t6

Della produttione del genere Superpatiente

Crfp.27.3

Del genere

Crfp.28.37

Moltiplice fuperp articolare

Della produttione del quinto


Della natura

Del

&

yltimo genere, detto Moltiplice fperpartiente

Cap. 29.38

propiet de ijpranomtnati generi

CrfS.30.39

Moltiplicar delle Proportioni

il fecondo

modo

Del Sommare
Del

&

Sottrare

di moltiplicar le

le

le

Cap.
Proportioni

Proportioni

Cap.

le proportioni,^

Della Proportionalit,

Diuifone anthmetica

Della Diuifone ,

3 1

*""/>$ J

Proportioni

Del Partire, Diuidere

3 3

.4

-45
.4

Cap. 3 4.4
Cap. 35.45

fa Proportionalitd

quello che

Cap.

Proportionalit geometrica

6.4.6

Cap. 3 7.47

In

- -

Tauola
In qual modofipcffa cattare

Numeri

Radice quadrata da t

la

detto intorno alle Proporzioni,

Con fideratwue [opra quello,chefi

Che il Numero non cagione


le

"Della

propinqua.

,& intrinfeca

delle

&

cap. 3 9.

Proportionalit

Proporttom

niiijicali,ne

meno

Radici delle proporton


la

Radice

di

pi proportioni moltiplicate infiemt

di ciascuna delle fopramojlrate opcrationi

ViA NTO
ra

di

la

Mufica fta

fi

{lata da principio femplice

roz,X*

&

il

che recitauano gli antichi nelle loro canzoni,

Quali fiano flati gli antichi

yfaffer

le

confinanti;

pajjare oltra la Quadrupla

&

di alcune leggi

mufcali

Melodia,^- d Numero pofimo muouer [animo, dtfyont

Dei Suoni,

&

Melodia fiano flati operati li fipranarrati


delle

Voci,

<& in qualmodo

Dachenafconoifuomgrauiy&dacheglt
Quel che fia Confinanza , Dijfonanz* ,

idolo

a yarij

Quel chefia Canto

nafchmo

cap-7'7

effetti

cap.xi.ji

.'.
1

gjr

in

quanti modi

ciafcuno degli Interualli ritenuto ne

In qualmodo fi pofj a accommodare

alla

Melodia

fi

pub cantare

Moltipllcar

le

Del fecondo modo

15.8

cap.

1 <J.

8z

17.86

fua proportione qual fi yoglia confonanzg , ouero in-

confinanze alla loro proportione


alla firn proportione

confinanze

di diuidere

la

cap.

cap.

16.

cap.zj.

94
96
57

ouero Ordtnatione del Monochordo della prima fpecie delgenere diatonico, det

ta Diatonico diatono; del nome di ciafcuna chorda

&

chi

fu l'inuentore di

quefio Cenere,

del fio ordine

cap.

Che gli {Antichi attribuirono alcune chorde de i loro


le

13.93

cap.zf.

Confonanzg fi faccia diuifibile

1.90

qualfi yoglia confonanz* > onero internatio muficale in due , onero in

Monochordo;& perchefia cofi chiamato

Della Diufione

10.89

cap. 1 4.

equali'.

pi parti equalt

In qual modo

19.88

cap.

cap.i 1.9

In qual modofi poffa dmidere qualfi yoglia interuallo muficale in due parti
Vii altro modo

cap.

cap.i

confinanze
di moltiplicar le

In qual modo fi diuida rationalmente qualunque fi. yoglia confonanz* , ouero internatio

In che modo

cap.

moflrati Tetrachordifia detto Inc'opojo.cap.

In qual modofipoffi ydire qualfi yoglia confinanza accommodata

&

11.79
13.80

cap.t^.26

Vn altro modo di accommodare le

Quel che fia

cap.

cap.

cap. 1 4. g 1

teruallo

Del

10.77

cap.

delle fite jpecie


Quel che fia Internatio,
Quel che fia Genere;et di tregenen di Melodiafi catilena appreffogli antichi; delle lorojpece

Per qual capone

5.6$

cap.S.j 3
cap.9.7 J

acuti

H armona

& Modulinone &


&

3.61

&

affetti;

Voci

Diuifioiie delle

1.60

cap.

cap.

tndur nell'huomo yarij coflumi


di

cap.

cap.6.67

tifici

Quali cofe nella Mufica habbiano poffanza da indurre thuomo in diuerfepaflioni

In qual genere

cap.q.z

Della Mufica antica

la

poue

Dubbio [opra la'jnuentione di Pithagora

In qualmodo

cap. i.fac.^ 8
antichi nelle loroharmonte non

,& Pithagora yietafje

imperfette

cap.q.

narra

confinanze

Perqual cagione gli

cap.41 . 5

off .44. 5 7

Nella Seconda parte

Le materie

J 1

del-

c.tp.41.54

delle

In che modofipoffa ritrottar


Della Prona,

<;

cp.^ o.

Confinanze

inuenmne

38.49
o

cap.

Della diuifione, ouero Proportionalit harmonica

predette Sedici chordefianofiate da

Confideratione [opra la

frumenti alle Sphere celefli

Latini denominate

modrata Diuifione , ouero Ordinatane ;

genere Diatonico pofledaTolomeo

&

18.97
o

cap.

19.

cap.

30.

103

cap.$i.

ioj

fiprale altre ffecie del

De

Tauola
Del genere Cbromatico

;&

chi

fa fato,

il

mentore

fuo.

;& in qual maniera

tro-

lo potejfe

uare

32,108

cvp.

Viuifione del munochordo cbromatico

Confderatione [opra
vate da

cap. 3 3

Tolomeo

cap.

Chi fa flato l'muentore del genere Enharmonica


Dittifione

la

mojrata partitone

queflo genere ,che ritrouh

34.113

cap. 3 5

,0 compofitone del monochordo Enharmonico

Confderatione fopra

U moftrata diuifone i fy* [opra alcune, altrefyecie di quellogenere , ritro.

cap.$6.

onero compofitone

&

115

[pra quella Specie di

Tolomeo

cap.

37.117

Della compofitone del Monochordo Diatonico diafano , infpeffato dalle chorde Cbromatiche,

&

dalle

Enharmoniche

fuaeffere naturalmente dai numerihar-

il

monici

cap.

Della diuifione del Monochordo Diatonico fintano

fatta fecondo la natura de

cap,
delle j]>ecie

cap.

tono

&

moderno ,nducendo

che

tali

il

numero delle chorde

wteruaUi non fi ano naturali:

Dimojratione dalla quale fi puh comprendere

butionefa ragioneuoimentefatta

gli Infermili di ciaf uno


del Diatonicofntono

delle

0*

ro li moflrati;& della folutone di alcuni altri dubbij

Che pi ragioneuole dire, che gli


maggiori fi componghwo
che

il

delli

minori

&

Cbromatico

dalli

ouero ordtnatione defuouifa -vana,


le

&

&

;& che

cap,

cap.f
cap.

Nella Terza parte

fi

Cbiaui,&

delle

gap.

147
148
cap. 3.149
cap., 151

Figure cantabili

Degli Elementi ,che compongono il Contrapunto

Se la Quarta confonanxa;
Diuifone delle confinante

&

donde auiene,che

li

nelle Perfette ,

&

fano pi piene

Della differenza chef troua tra

le

&

fac.

cap. 5 . 1 J 2
nelle Imperfitte

Che la Quarta& la Quinta fono me%ane tra le confonanxe perfette ,&< le


Quali confonanxs

Mufici non l'habbiano vfa-

pi voci

di

cap.z.

Dtuifione delle fopramoflrate fpecie

tafi non nelle compifition

0.144

51.14$

ritroua.

V E L chifa Contrapunto, <& perchefa cof nominato


delle

49. 143

loro origine dalle Proportioni di mag-

chef detto

Della inuenttone

ciafeun altra di-

inutile

Confonanxe hanno maggiormente la

quello ,

137
139

Crff.48.142
Specie

giore inequalit, che da quelle di minore

Dubbiofopra

Ofp.47.

maggiori; che dire, che

Tetr acborda antico

Per qual cagione

cap.46.

chorde Enharmoniche

che meglio ordinato l'Ejfachordo moderno,

Che ciafeuno delli Ceneri nominati , fi pu dire Genere,


uifione

le

minori nafchino

interualli

44. 131

cap.4 $.135

dalle chorde delgenere

Monochordo con

infpeffare ddetto

numero
cap.

1 2

da i veri , &fonor numeri , one-

interualli produtti

Della infpejfatione del Monochordo Diatonico

cap.q 3.128

ridutto al

chorde Ptthagorice

Se nelle Canzoni fegmtiamo cantando oli

In che maniera pofiamo

42

cap.
Diflr-

modo non fpoffafare


,

a quello del Dia-

che la fopramoflrata Partecipatone 3

(9* che per altro

41. 12

frumen-

ma fi bene accidentali

Della compofitone del Monochordo diatonico equalmente temperato

40 .113

Diatoniche moftra-

te

Quel, che fi dee offeruare nel temperare ,ouero accordare

no

39.

numeri fo-

nori

Che ne gli 1frumenti artefciali moderni non fi adopera alcuna

to artefciale

118

cap.} 2.

Che'l Diatonicofintano diTolomeofia quello, che ha

quali pi -vaghe

confonanxs Imperfette

imperfetti

cap, 6.

1 5 3

cap.j.

154

cap.S.

155
155

cap.f.

Della

Tau ola
Della frropfet

natura

Imperfette

delle confinatile

10.156

cap.

Ragionamento particolare intorno all'Vmfono

cap.

1 1

Della Prima consonanza; cio della Diapafon, onero Ottaua

cap.

Della Diapente, ouer Quinta

cap. 15.155

Della Diateffaron, ouer Quarta

cap.

Del Ditono, ouer Terza maggiore

cap.

15.161

Del Semiditono 3 ouer Terza minore


Dell'vttle, che apportano nella

DelTuono ma<ro-tore,&~

del

Minore

&

Del Sernit nono maggiore ,

Mufrcagli Interualli diffonant

P..158

cap.

cap.

1 7. 1

cap.i

TIminore

del

4.

cap.

6.

60
6z.

6z

2.i6z
9.

64

Dello Ejfachordo maggiore, ouero Sefla maggiore

cap. z o.

65

Dello Ejfachordo minore , ouer Sefla minore

cap.

Della Diapente col Ditono

fuperflui

cap. 23.167

diminuti

effetti

ouero della Settima minore

per accidente, tali interualli da i Prattici alle yolte fi ponghino

In qual maniera naturalmente,

De gli

11.166
cap. 22.166

ouero dt Ila Settima maggiore

Della Diapente col Semiditono

cap.

che fanno quefli fegn t)

Quel chef ricerca in ogni Compofmone,

&

& prima

del Soggetto

&

dipoi

per accidente

confnanze perfette

cap. 28.173

Che non fi de porre due Confnanze, contenute [otto vna iflejfa proportione ,1'vna dopo

vfare

della cantilena

Semidiapente

la

l'altra

ouero difendendo fenza alcun mezo

,&

hanno tra

il

loro

cap.

H armonica

relatione

&

In qual maniera due,

pi

Tritono nelle compoftioni

Confnanze

perfette

ouero imperfette

forma, fi posino porre immediatamente l'vna dopo

contenute fotto

Dna

l'altra fi

In qual maniera

Chef

le

concedalo

cap.

parti della Cantilena pof ino infreme afeendere,

debbe fchiuare

puh
, pi che fi

poflono accafeare tra

le parti

, li

cap.

// modo,chefr de tenere nelfar

li

cap.

difendere

Moutmenti feparati ; &fimilmente

nelli

cap.

ciafcuna cantilena

&

Che

le

Che

che

la

84

37.187
9

1 5) I

cap.^.o.

191

cap.q1.19q.

&

in

qual modo fi pofino vfare

Compofitore nelfare

li

le

cap.qz.

Diffonanzt

contrapuntifopra vna Parte,

95

Soggetto di-

200

parte del Soggetto,^ quella del Cotrapunto incomincino itifieme cap.qq. 202

Modulatwm debbeno

effere

ben regolatezza* quel che dojferuare dCantante nel can

non fi de continuare molto dt lunvo nelgraue,

Che'l porre

4.

cap. 43.

necejjario,

tare

35.184

che non fi de molto di lun-

minuito

che non

Nota cantra No-

go frequentare le Ottaue
il

79

33.183

cap. 3

Contraputiti [empiici a due voci,chiamati a

Delli Coittrapunti diminuiti a due yoci;

Il modo,che ha da tenere

Cap. 38.187

all'altra

Contrapuntifi de /chinare gli Vnifoni , pi chefipuote

cap. 3 6.

ta

Che

o. 1

DiQanze , che

le

della cantilena

In qual maniera fi debba procedere da yna Confonanza


In qual maniera fi debba terminare

3 1

cap.$ 2.1 82.

debbeno procedere per moutmenti contrarij

della Cantilena

cap.

imme-

Che dopo la Consonanza perfat a j bene il porre la imperfetta : ouero per il contrario
Che le parti

cap.

ifleffa

l'altra

due, opi Confnanze perfette, ouero imperfette ^contenute fotto diuerfe forme ,pofle

diatamente l'yna dopo

29.176

qual modopotcmo

in

Che rifletto fi de hauere agli Interualli relati nelle compoftioni di pi foci

Che

68

cap.zj.iyz

Chef debbe dar principio alle compoftioni per vna delle


afrcendtndo

5.170
tap. z6.tyi

di Dijfonanze

Quando le parti

4.

cap.z

S?

Che le Compoftiom fi debbeno comporre primieramente di Confnanze,


1

cap.q<j.zo$
nell'acuto nelle modulazioni

vna Difjananza , ouero vna Paufa di minima tra due Confnanze

perfette di

cap. 46.

205

vna

iftejjajpecie^che ajcedino tnfreme,o dtfcendino, non fri, che tali confonze nofrano replicate,

cap.qj.z o 5
Della

Tauola
Bella Battuta

cap.^t.zoj

Della Sincopa

cap.

Dei/e Prf/e

cap.^o.z

Dei/e Jwgta

Confequenze, onero Reditte, che dire

Delle Jmitatiom

&

il

mouimento

Quando

cap.

&

quello

che

fi

&delfuo yfo

ha da

ojferuare

quando

il

in

yna parte

opi yolte yn paffaggio ,

&

ojferuare

il

&

quello che fiano

Contrapuntida altra

le

Regole date

&

le parti

le

cantilene a pi di due yoci

;& del nome delcap. 5 8.

In qual maniera

Delle

la

Tre yoci ;

Quarta fpoffa porre

&

nelle

atp.59. 141

compoftioni

cap.6o. M-1
cap.61. 146

y arie forti di contrapunti

& prima

Tre yoci , che

che fi chiamano Doppij

di quelli,

cap.6z. 251

fi fanno con qualche obligo

cap.65.

Quel chefi de ofjeruare, quando fi 'volejfe fare yna Terza parte

cap. 64. 2
ojferuare intorno le compoftioni di quattro

DelTempo, del Modo,

&

della Prolatione;

&

in

di

Tre yoci
,

delle

cap.62.zjo

Figure cantabili

delle fueffecie

li

&

Cap. 6 9.27 3
cap. 70.274

delli joi effetti

mojlrati ^Accidenti nelle buone harmonie

communi .,.&

delle Particolari delle cantilene

cap.j

Diatoniche ,Chromatiche

Enharmoniche

cap.-jz.zSo

chorde naturali, fenza adoperare

le

chorde particolari delliGeneri mojlrati

Che la Muficafipuo yfare in due maniere;

&

che

le

cap.j5.z81

cantilene, che

compongono alcuni de i mo-

derni, non fono di alcunvdellt nominati Generi

0.74.282

Che'l Diatonico pub procedere nellefue modulationi per gli infermili di

&" che ci non faccia yariatione alcuna

Terza maggiore ,0

di

digenere

Che oue non fi ode nelle compofitione alcuna yariet di

cap.j

H armonia

, iui

non pub

Crft1.76.285
li predetti

dtie

Generi ;

&

in

qual maniera

fi pofiino yfare , che fac-

cino buoni effetti

Ver qual cagione

le

Crff.77.285

Compoftioni, che compongono alcuni moderni per Chromatiche fac-

ciano tnfi effetti

Delle cofe, che concorreuano anticamente nella compofitione de

Opinioni

delli

5.283

effere varie-

t alcuna di Genere
Dell'ytile,che apportano

5.277

,&

,~.

Due yltimi Generi fi poffono yfare femplici nelle lor

minore;

63

numerare

Figure cantabili

Dell'Vtile, che apportano

Se

cap.6j.z6%
delle

Della imperfettione

li

cap. 6 6. z

che quantit- fi debbino finire

Cantilene

Delle Chorde

cap. 6j~z6o

di pi yoci

^Alcuni auertimenti intorno le compoftioni, che fifanno a pi

Del Punto ;

155

fproueduta [pra due

alla

altre proporle

Quel che bifogna

Della perfettione

23S

di quello, chefi de ojferuare nel comporli

commune

Delli contrapunti a

le

di alcune licenze , che pub pi-

c^.57.234
che fi ha da tenere nel comporre

Delle cantilene, chefi compongono a

in

5.227

cap. 5 6. 2 2

gliare

Regole

5 4. 2 2

cap.-)

Quel che de

modo ,

52.217
53.221

quan-

do non
Delli Contrapunti doppij

//

cap.

cap.

cap.

della Cantilena due,,

51.212

Soggetto far

due ,0 pi gradi

yfare

lecito di

fia ; delle fue fpecie

ella

Cadenze ;

'e

di

yo^liatno

quello , che elle fiano

Della Cadenza ; quello che


il modo di fuggir

le

49. 2 09

chromatiUt ributtate

crf^.78.287
i

Generi

cap.ny.z 8 9
cap. 80.290

Nella

Tauola
Nella Quarta,

& Vltima parte

dichiara

fi

VEL LO, chefia Modo


Che

Modi fono

li

(lati

cap.

nominati da moki diuerfmente

ne

crfp.2.298

,& Numero deUi Modi


Degli Inventori delli Modi
Del Nome

Mp.3.299

del

Dell'Ordine de

quello

In qual manieragli ^Antichi fiegnauano


In qual maniera s'intenda

Diapafon

la

le

che noi chiamiamo Ottauomodo

cap.-j.

chorde de 1 loro Modi

effiere

crfp.9.308

diata

&

delli

Modi in

Delle Chorde finali


le

^Autentichi

Modo

di ciafcun

&
&

Piagali

quanto poffa aficendere,

difeendere di /pra,

&

communi,

yAltra dmifwne

delx

&

cap.

12.315

di fiot-

13.314

&

Modi;

cap. 1 4. 3

Mifli
di quello

chefi ha da

ofifitruare in ciaficimo ,

nel comporre

le

can-

cdf.15.315

tilene

luogo, rejando gli altri immobili

Della Trafportatwne

delli

t Modofi poffa mutare nell'abro

infilo

},

Cap.

Modi

della fiua Natura;deIlifoi

Principj;^ del-

Cadenze

18.326

cap.

Del Secondo Modo

'.'

6. 3 1

17.319,

cap.

Ragionamento particolare intorno al Primo modo;

cap. 1 9.

Del Terzo modo

2%

cap. 2 0.3 2

Del Quarto modo

Cdp.22.32j.

,\

modo

cap. 2

.'.

Del Settimo modo

27.

cap.z1.318

Del Nono moda

cap. 1 6.

Del Decimo modo

cdp. 2 4.

.*.

Dell'Ottauomodo

j.

Cdf.21.324

.',

Del Quinto modo


Seflo

o. 3 o 9
11.311

cap.
delli

Se col leuare da alcuna cantilena il Tetrachordo Diezeugmenon ; ponendo il Synememion

Del

cap.

cap.

nominate chorde

Delli Modi

le fiue

o7

cap. 8. 3

harmonicamente , ouero aritmeticamente me-

in qual manierafi dimoflri


Che li Modi moderni fono necefifiaramente Dodici ;
yAltro modo da dimotlrare il numero delli Dodici Modi

to

04
306

/>.<>. 3

Che 'Hipermifolidio di Tolomeo non

Diuifione

or

cap. 5 3
.

Modi

300

cap.q.

Propiet delli Modi

Della Natura,

fa e. 293

7* per qual cagio-

3 2

cdp.

27.3 31

Dell'Vndecimo modo

cap.

18.333

Del Duodecimo modo

cap. z 9.

Quello, che de ofifitruare


dizio delli

quanto

Compoftore componendo;

&

in

le

cap.
tenere, nell'accommodar le parti della cantilena

chorde efilreme acute

di ciafcuna di quelle,

&

delle ejhremit loro

le

H armoniefi accommodmo

alle

il modo, che fi ha da tenere, nel porre le Figure cantabili fiotto

31.337
32.359
cap. 35.340

le

cap.

Parole

cap. 3 4.
3

Della fallacia de 1 Sentimenti

accompagnarli

30.531?

cap.

foggette Parole

Delle Legature

Quel, che debbe hauere ciafcuno,che defidera

la

ragione

&

di yenire

che'l giuditio

che fono pofie nell'acuto, pofitno efifier

lontane dalla eflrema chorda, poila nelgraue del Concento

In qual maniera

3 3

qual maniera/i habbia da far giu-

Modi

Del modo, chef ha da

&

il

.".

a qualche perfiettione nella Mufiica

non fi d:fare follmente

col loro

cap.

4 2-

35.343

mezo : ma fi de
cap.

5 6. 5

44

... .

. .

.. .

..

Errori da correggere incorfnel {lampare


Nella facciata 4. linea
6.

912.

10.

in lui,

5.

leggi

fi

fa

infalibilmente.

& che di ella.

21.
25.

nella figura tra

25.

numeri

Diateflron,

li

6.

& 4-in luogo di

legge Diapente.

28. una Greggia.


corpi fonori fono.

30.

14.

35.

11. dalle loro parti.

38.

25. nelli Tralorocompolli

434?48.

6".

9.

il

23.

none confiderata f n per accidcte

50.

dico che primieramente

53-

27. tra quelli termini.


31. le loro pafsioni.

55-

li

banda delira ciafcun.


minor termine.

25. fottopofli cinque termini.

Numeri, & delle.

64.
68.

36-,

<h?mpiiv

32.

non hauerefimo
dall'acuto

al

uaria la

Melopeia

graue.

19 contcnerebbe tre parti


104. 1 1,
IOo. 35. la Quarta,
ni. io", uolfe ancora.
114. 14. & la quinta,
119. io. Nete fynemennon.
11 4. 14. Paramefe.
Paranete fynemennon diatonica
114.
120. '-5- dalla banda finiftra.
116. 37- di una fettima parte,
J

3 3-

9-

la a a, f

ouero la Minima col punto & le


due Chromefeguenti, non fono.
107. i6?\to fi poteua generare qualche confulone; ordinarono
2l3. il Confequente uuole hauer per tutto la
chiaue nella terza linea

129. io. & la graue acuta.


230. 1.
& graue l'acuta per una Quinta.
per una Quinta
231. 1
250. tra la 1 4.S; la 1 5 .nota dell'Alto, maca una
Semibreue nella quarta linea.
269. 14. nella Quarta parte
percioche poffono fare perfetto
271. 3.
imperfetto :& non.
281. nell'ordine
Chromaticol alcuni libri la
cifera b uuol efler polla dritta nel
fpacio che pollo il b molle
differenza fpecifica quella, che codi
284. 2.

&

tuifee.

185. 22. nonnelle cpofitioni Chromatiche

moderne,che chiamano femplici,


laflr

298.

la

Leggi anco pi oltra:ne danno fei

Modi

fono le parti
delle Quantitfonorexomealtrou e habbiamo ueduto
parte graue del fecondo effempio uuole
hauerelachiauedi C nella quarta

quarta linea della parte

graue.

166. 34. cap.

Filofofi,

non

tutti

odono

fi

306. 28 il Settimo, & il Duodecimo Ma.


514. 28. qlla del Settimo & dell'OttauolaG.
318. 18. liabbiapoffanza di mutare.
Modoreligiofo&diuoto.Per.
322. 4.
per una Diapente nel.
3.
5 3 5:

Seconda minore; come.


165. I.
166. II. cap.15.deUa.
& la chiane di F del fecdo eflempio uuol
ilare nella

perturbationc.-col quelli.che

partono attoniti & impiagati ma folamente


quelli, nei quali fi troua un certo
incitamento intrinfeco alla Filofo
fia. Similmente,

quali

linea.

Diapafon harmonicamente ; ouero


:

303,
i

la

arithmeticamente diuife cciofia


chetramezate.

136. 3^- ritornano alla lr.


158. ?I. di una parte del.

160.

bene.

167. 19. cap.15.deHa.


181. 13. noi chiamiamo.
190. 30. allora la parte acuta cafeher
192. 31. non aiutato.
205. 26. Confonante non Mano.
206. 16. Semiminime con la minima auanti."

non.

139. 3 .Sleffe infpefTare


14;. 47. potuto uedere:

tutto'l fe-

6.

44'

& leggendo

58.

85.
88.

libro,

5*-

7 6.

il

condo eflempio alla riuefeia , torne-

Calliope precorafpirate.
20. continouare infinito aggiungdoui.

28.

167. uoltando

l'inuitano benefpeflb.

5. della.

344'

29. fondamenti:

La.

& fare le dimoirationi.

Il Privilegio della Miiftriftma Signoria


1557 Ve \6

diVenetia

Ottobris in Rogtttis

CH

e fia concedo a M. P. Giofeffo Zarlino da Chioza , che niuno altro,


che egli , o chi hauer caufa da lui , non polla lampare in quefta noftra
citta, ne in alcun luogo della noftra Signoria , ne altroue ftampata in quella
uendere l'opera titolata Iftitutioni harmoniche, latina, ne uolgare, da lui
comporta , per lo fpacio di anni dicci proflmi , fotto tutte le pene contenute nella fua (bpplicatione eflendo ubligato di ofleruare tutto quello, eh e
difpofto in materia di Stampe
Iofephus Tramezinus
:

Duc.Not.

,.

LA PRIMA PARTE
Delle iftitutioniharmoniche

DI

GIOSEFFO ZARLINO

M.

CHIOGGI^f.

^f

Proemio.
O LTE

fiate

meco penptndo ,

& nuocendomi

per la mente varie cofe , che

tifammo iddio ha perfetti benignit donato a mortali; ho compreso chiaramente ,

la
li

che tra

atto a poter

conceputo

W^Sr^^^^^^

^^fe^aj

~
,

r.atioue :perctoche

>arfi nelle felue

le pia

Et non

jp

rnezo

della qualfolafuffe

dubbio

&

di altri

anima-

quantofia loro fuperiore

egli

Et credo > chejipoffa

fima ytilit all'humana gene-

&* contrattando l'vn

&

l'huomo [opra

che haueffe dentro nell'animo

che per effa apertamentefi mamfefla quanto


di

il parlare

&

&

induffe

ne monti;, yiuendo quafi vita da fere

via a vicinanza ragunati

petifieri ,

veya gfel!te cora [ dmjo effere flato di grandi

fecondo che alla natura del'huomo nclmflo


ordini couferuarfi

col

mandar fuori tutti quei

fia dirimile dalle beflie

niuna altra, cofa f non

&

marauigltofe l'hauer conceduto loro p articolar rratia di vfitr

voce articolata

huomini , i quali da principio erano

tir gli

&
& vmtiper

a ridurfi ad habitare

a fabricar citt

&

con [altro, porgerfi aiuto

caflella

viuere in compagnia ,

in ogni lor bifogn~.

vtrtde buoni

Effendofiper quefta

congiunti ,fu dipoi conofciuto di giorno in giorno per proua,quantafuffe lafor-

za delparlare^ ancora che rozzo Onde alcuni di eleuato ingegno nel parlare cominciamo a mettere in vfo

alcune maniere ornate

mini

in quello ,

&

dilettevoli ,

con belle

&

che gli huomini refanofuperiori a

illuflri

gli altri

fentenzg

anim ali

sjbrzandofi di auanzar gli altri huo-

Ne di ci rimanendo fatisfati tentarono

dtpaffare ancora pi oltra , cercando tutta via di alzarfi a pi alto grado di perfettione

Ho tffetto arguito al parlare l'Harmonia, cominciarono da quella adinuefltgar varij


tri j

li

quali con l'harmonia accompagnati porgono grandifitmo diletto all'anima noflra

( ultra le

altre, che fino

Poema

tevano con

&

mente

quelli

cantar

le

laudi

&

campofitione

render gloria

ali

huomini } nducendoglt a tranquia

acquifomo appreffo ipopoli tale autorit

altri

di

&
&
&

Dei :

&

che

col

con maggior forza ritenergli animi sfrenati ,

appettiti degli

to

molte) vna maniera

Tragico , Comico , gr> Dtthirambico

eroico,

Et hauendoper que

Rithmi
.

Me-

Hinm chiamauano , ritrouorno ancora il

num tro , col parlare,

&

con Hhar monta po-

con quejlt t fecondo che lorpiaceua

con maggior dilettatone muouere

pi facil-

voleri

&

cofumata vitalllche hauendofelicemente confegui-

&

che fumo da molto pi tenuti

honorati , che non erano gli

Et cofloro, che amuorno a tanto fapere ,fenza differenza alcuna vennero nominati Mufici , Poeti

<& Sapienti

Ma intendendofi allora per la Mufica vna fomma &fngolar dottrina ,furuo

gran pregio,

ti in

&

era portata loro

rimarlo ne parte

Mufica , ma de

nella quale era collocata, cadutati! infima

fiata poi riputata

fi vile

&

abietta

dagli huomini dotti ,per quel che ella , viene ad effer rtconofcmta
le effer

Mufici tenu-

da quella fomma altezza,

erafatto incredibile honore

le

vna riverenza inefltmabile Benone ofia flato perla malignit de tem

fi ,o per la negligenza de gli huomini , che habbiano fatto poca filma non fidamente della
gli altnfudi ancora

doue

et diuerfi

Ritrouata adunque

Et

ci

ne vejtgio alcuno di quella veneranda granita

&

bajfezga ;

fi poco filmata

&

che appena,

mi par che fa attenuto ,per non

che anticamente

ella

era flit a di

&

Onde aafcunofi ha fatto lecito di lacerarla ,


con molti indegni modi trattarla pefimamente
Nondimeno l'ottimo iddio , a cui grato , che lafua infinita potenza ,fapienza , & bont fa magnifica-

bauere

ta

&

<& dolci accenti , non parendo di


<& che qua gi nefa cenno di quanta

manifestata dagli huomini con hinm accompagnati da grattoft

comportar pi , che fa tenuta a vile quell'arte , cheferue al culto fuo ;


foauitapofjano effere i canti de gli ^Angioli

, i

quali nel cielo flanno a lodare la tua maej

li

ne ha conceduto

prati*

Proemio

oT>trw dif.tr nafcerea noflr tempi ufritum VDillaert

Mu

-veramente vno dt-pi rari intelletti , che habbia Ite

CA frastica giam.u effercttato : il quale a gufa di nuotio Pithagera esaminando minutamente quello I
fe
ntrotiandotti infiniti errori } ha cominciato a Iettargli ,
a' ridurla verta
che in efj puote occorrere ,

&

quell'honore c>" dignit

dine ranoneuole

di

che gi

',

era

ella

&

&
& ha

che ragioneuolmente doiieria efjere ;

emponere con elegante maniera ogni mufical cantilena j

&

mofrato

nelle

vn

or-

fue campo/itimi

eoli

ne ha dato chtanflimo efjempio Hora perche ho tntefeo , che di fono di molti , de quali parte per cunofit ,
> parte Deramente per Dolere imparare defidera.no, che alcuno fi muoua a moflrar la Dia del cponer mu.

sealmente con ordine

beilo

raccogliendo diuerfe cofe

per auentura

ejfer atto

re agli altri Intorniai

gran fama , non


falda ragione

dotto

&

elegante

da i buoni antichi ,

&

io

a fanfare in qualche parte a cotal defideno

Ala Dedendo , che fi come a

ho prefo fatica difcmier

ritrattandone ancora

cofi a colui

laude l'hauer unite

le

',

che defeder hauer

confnanze

tare infeememente di quelle cofe

quando

, leqttali ,

colori ;je dell'opera

non fappia dar conto

aldaprattica ,

gono , a fin che coloro j che ameranno di effere nel numero


te l'opera noflra

render ragine de t loro componimenti

ria habbia in [e molte dtffcult

mi far pofiibde ,

la

moflrero chiara &factlifeima


.

cipe

per

dijferenze

le

,&non apporta molti


per mifonpoflo a trat-

loro operationi

Suoni, moflrando in che

accommodi allafua proportione

f fi

peneri. Dipoi hauendo moflrati

,
li

li

&

di tal maniera ,

interuali,

ritrattati fettoni

;per
,

&

dellt

Monochordo

7" la dtutfione del

lui ,
57

&

li

efiere fe

non

&

za della Mufeca ,
ttemo Dfare

&

&

le fue

et delle loro differenze

le parole fi

&
&

loro prin-

delle Proporttoni,
.

&

Didelle

Nella fecon-

allharmonta ciafeuno da per

in ciafettna jpecte di

harmoma in

tut-

di

queflo in qttal modofepof

Nella terza confeder aremo co-

Diurna trattaremo
diremo in che modo

accommodino fotta lefeoure

di featisfattione ,

laudi

ragioner de

principi] di effe conofciamo.

dijfonanze debbiano effer collocate nelle copofet'toni

Ma prima che entriamo a trattar quel

di piacere

trattato,

al conflituir l'ordine defeioni,che

Numeri,

harmonia

che hauer bene apprefe tutte queile cofe potr meritamente

honoratt

che

veri ihterualU, chefepoffono adoperare ne i mufecali concenti, mofera-

nel quale fi contenga ogni genere di

Mufeci pratnci chiamati Tuoni,

quanto alla inuentione , gp* quanto

io primieramente

quando

mate-

quella breuit

chef mofnno le cofe , che fi hanno

loro mteruallt necefjarij

fi adattino in quelle di pi Deci. Nella quarta

commodare alle parole ,

trattare di qttefea

quantunque minima, che al Mufeco s'appartenga

modo tutti

me ,& con quanto bell'ordine le confnanze

& come

il

che ognuno per auentura in

rema in qual modo ne Hi artificiali iflrumentife vengono a commodare; Oltra


feifabneare tm ]frumento,

apparten-

Mufeci ; poffano leggendo accuratamen-

aprendo taifecreti di effa

quattro parti, nella prima fi ragioner

non Melando coft alcuna

da partiremo de

ti

che accadono tra

in

alla fpeculatuta di quefl a fetenza

di buoni

conciofea che allora diciamo di -veramente conofeer le cofe

videndo adunque l'opera

ha fatta , non fa render

vnione

di tale

Et bench iofappia , che

Muficafe contengono , fanno dibtfognoglt harmomci

alfeto

nella pittura acqmjarfi

eoli

baflante

da prefuporre , prima che fi Denga ad mfegnar la detta fetenza . Et perche


nella

&

che

Ma a fin chefi habbia facile intelligenza di queflo noflro

chefea benfatto dtuiderlo in pi parti

che ha l'huomo di otoiat-

nondimeno ho buona fperanza , che ragionandone con

gran parte ne potr rimaner fttisfatto

mi partito

&

f io poteli

aU'obligo

nome di Dero Mufeco, non

egli

&

&

Duol effer buon pittore

chi

a bafanzg l'adoprar vagamente

ISTITVTIONI

le preferiti

mioito ,per far prona

io di

cantabili

effer pofo

delli
le

a che fine ellafe debba imparare

cofe

, l'utile

due ,

harmomefe debbano ac-

Si chefenza dubbio alcuno co

mi numero de Mufeci perfetti


i

che di fopra hauemo propofo

andar raccontando alcune

di

Modi altramente da i

ifetmo

come feria

che fi ha di efja

che non pofft

l'ungine
,

in

che

&

certezj

modo la do-

altre cofefemilt

DELL^i

DELLA ORIGINE ET
certezza della Mufca.
CAPITOLO PRIMO.

V^fNTVN QV E

commune con gli

fentire

il

Mafitmo per la fitta infinit bont bab-

iddio Ottimo

conceffo all'Intorno l'ejjere con le pietre ,

bitt

altri

il

crefcere con gli arbori

ammali ; tutta via come et

la eccellenza della creatura fi conofcefje l'onnipotenza fu*

che poco

letto , cofa

principio

fine effer la fu

fedia di effo iddio

netraffe alle occulte


ti

Et bench

giunfe

fa

&

&

diuine col

quanto

in

delfreddo

(>.

&

mezo delle

quali l'huomo viene a riffiutare ci che cattmo

re la lor virt, finza dubbio ritrouer il vedere

confeguentemente pi neceffario

che

vii altri

chiamino iftrumentt

& odoramofi

faina che per


,

tter cogitinone

habbia

l'origine

fca ha hauttto

la

trouata
canto,

&

conciofa che
le

&

lui per il

di

uentione della Lira

del leggiero

vedere, l'vdire,
il

&

&

vdendo

il

finimenti

altri

che offeru

Et dice ancora lui efferflato

vedemo , vdimo, tocchiamo, gucofa alcuna pu

il

, di

nuouo fu da Mercurio ri-

corfo delle [Ielle, l'harmonta del

l'tnuentore della

Lira con tre chorde

&

allontanandof da

quali con dtuerfi martelli batteuano


,

che gli

mouea

effetto
,

&

l'udito

modo

dell'harmome

che Intuendo fatto chorde di budella di pecore

pefi de martelli

rttrou

le

le

del

Ma fa -

Dwdoro vuole ,
Percio-

vn ferro accefofopra

con dtlettatione ;

&fer-

parendogli primieramente , che

quali batteuano

mar-

cambiaffero i

la diuerftt delpefo

&

religione, attnbuifca l'in

fon o dtuerfo da quello di prima , giudic (come era il nero ) che

ragioni delle confonauze

Mu-

la fetenza della

dtmoflrare : percioche (come di-

che l'tnuentore della Muftcafiaflato ^Anfione

defuom

ba-

che ogni noflra cognitione da efi

che ritrov la ragione delle muficalt proportioni al fuono de martelli


, i

On-

auenga che

diluuw vntuerfalefu alfuono de martelli trouata

) eglifu ti primo,

il

nondimeno queflo

de martelli fuffe cagione Per la qual cofa hauendofato pefare ciafcunofeparat amente , rttrou tra
detti pefi le

no-

conciofia che f bene per

commune ; ne di

effendo vero

dalle forze difeguali de gli huomintpoteffe procedere ffece che coloro

ma non

la diuerfita
all' effer

molto maggior vtile ne apporta .

del fenfo

matofi alquanto, cominci ad inuejligare onde procedeffe cotale

all'intelletto

percioche ogni cofa che

l'incudine, gli peruenne all'orecchie vii certo ordine

telli

ag-

vorr ben esamina-

queji chi

effendo che pi fi ejlende che l'vdito

auantt chefuffe

che paffvido egli appreffo vita bottega difabbri

*-e

&per tlguflofi

&

che appartengono

di quelli cinque

Plinio voglia

che -veramente

quantunque Lattantio, nel libro chefa della Falfa

&

polite

l'odorare neceffarij nonfiano;per

buono Di

Boecio accoflandofi all'opinione di Macrobio

che Pitagora fia flato colui

&

ye

effere tre di pi

&

come dal pi neceffano de gli altri finimenti ,

,&pe-

,
alli corpi di maggior vtilita, e
f effere
ben fi conofcerpoi l'vdtto effer molto pi neceffano

mezo de tjenfi

vno

nelle cofe baje

celefli

per quello fi fente

cofe

Ma perduta pofaa per lo foprauenuto diluuw

numeri

Luciano

&

;per auejlo

pi iteceffario& meglwre de gli

come vuole Dwdoro

ad ^Apollo ;

a qua! modofi voglia

egltfiapeffe ilfuo

nonfermaffe l'amor feto

la cut nobiltfacilmentefi pu per l'antichit

Berof Caldeo

proportioni de

cui parere flato anco

Caino

della flirpe di

&

mezo

li

et

afifre , dalle tenere

eleggere

cofe

dell'intelletto

Dall'vdtto adunque

fa origine

cono Mofe, Giofeffo,

da I ubale

offerifce

lo dott dell'intel-

fi comprendono per ina de i cinque [enti men-

Scienze &giudicto intellettuale pi fi eflende

de ne fegue , che l'vdtto veramente fia

fiamo ,

ti

&>

confiderato da per

fenfo del vedere fi conofcono pi differenze di cofe

tutti cinque fi

&
fapon
&
&

Ma

meghore, confulerandolo per accidente , nelle

nell' acqui fio delle

&

amari , <& d'altri


& del tenero, delgreue

firo baflarebbeno : non reflaper,ch'albene effere


li

queflo perche

dure

le cofe

che dal-

creo xon la faccia drizzata al cielo ,doue la

, lo

che fono,

cofe

&

del caldo, del duro

Et acaoche

ma leuafje l'intelletto a contemplar lefuperion <&

imperoche f per 'il tatto fi conofcono

due foli fuffero fufficienti ; nondimeno per il ben

all'effere

differenza tra i cibi dolci

la

terrene

difaguagli dagli <Aiigtolt

lo

voleffe

li

numeri

quali egli poi tnduflrtofiimente accrebbe in queflo

digroffzza vguale , attaccando ad

medefime confonauze i tanto pifonare, quanto

le

effe

li

medefimi

chorde per fua natura rendono

fio n

il

Pri ma
ilfuone aR'udito pi grato
li

quali fipeuano

pici

li

prona , a poco a poco

fime regole

fandamenti effer pofi in


a tale , che

la ridujjero

f-df'j& dimojlrando
chiar;

Contnuofii qued'harmonia per alquanto fpatio di tempo

[noi

li

l'eri

come apertamente

&

la -verit ;fi

come fece

gli antichi flofofi

ungendoui

la

egli intorno alli

approuo

della nolrd faenza della


rit, la fecero

&

buone

le

&

fu opinione

&

autorit

Mufica

&

talmente chiara

prmapij

tezza

le

altre faenze ,

&

tiene

porta Scienza, o Sapienza

la

diuerfi

&

Et fono in tanto differenti da alcune

huomini non hanno

di loro

in je fermezza

23 zg

fio E chffe, 7"

quello del

tta adunque che la

il

S ole,

&

alcuna

; <*7*

riuolgimento de

nobile

EGN\A" che per

fle, tuttauia

diflima

quelle

&

non

che

//

lenti

&

&

harmonia ,

di

,fnza

Jlarfi

&

berali tiene il principato

&

le

le fue

&

dtfaplme, come fi pu

fette arti liberali ,

l'addattamento
chie

vn

l'origine

il

effer tra loro punto di difcordia

Cap.

&

virt

lei in

i.

ritrouarfi, la quale con quefla

tutto

confiamo

la

medefima ragioneformat a

Di modo

effer

il

trapaffare

tempi

non habbiagran

Etje bene donereb:

nondimeno non

peraoche f bene

io

no

faenze

conciofia che la
;

che

&

&
per
,

cieli

li

nel girarfi effer cagio-

canti

&

per

li

che la Mufica tra

fuoni dele

arti li-

Mufica, fi come dice Platone, abbraccia

eominaaremo
f
;

vedr

&

egli

elegante ordine

Grammatica , prima

tra le

effendo che fi ode grande harmonia nel-

afcoltare
.

o lego ere quella profa o verfo ,

Nella Dialettica, ehi ben confider

con mirabil concento

efer lontano

dalla

Grammatico fi parte , fa vdire alle orec-

comedo imperoche malli buote

Silogifmi

debiti, porge

Ftlofof,& mafimamente de Pita-

che da alcuni di efifu ferino

vero quel , eh 'abbiamo detto

vero grandemente dal falfo

il

mutici a

antichi fermi de

ordine proportionato delle parole , dal quale fe'l

propomone de

tnofrarji

vii

conofeere dif orrendo

diffnaceuol fuono del fio

la

il

Re-

certez^za fuale laudi fue fiano chiaramente manife-

Mondo efjer compojo muficalmente ,

quale fia pnuo del polito, bello, ornato, fonoro

rimira

me-

Luna,

far della

, il

da alcunifu detta ynux.towaiS-Ha,, da x.\j>a.ot -voce greca, che Circolo vuol dire,

rttroueremo

&

ne ad altro

vrudci. Difaplina, quafi circolo delle

tutte

il

&

l'^Anma noflra con

quafi vinificar

il

opinioni di

le

eccelcannammo , toccare almeno ima minima particella delle pi notabili


breuit , che mifarpojitbile La Mufica adunque quantofa fiata celebrata r

haueano opinione,

&

Ma-

le

finimenti per loroproua, -vengono

che di ejfa da tanti Filofof eccellenti flato fermo

yent

certifima, effendo parte delle faenze mathematiche

tenuta per cofa fiera, ne fanno chiarifiima fede

gorici : percioehe

ne

con quella

ci faro

della qual

che di lor natura hanno

le cofe ,

congjuntwni de i pianeti

imifecreti

im-

ima intelligenza ; oper dirla piti

che quefle effendo fondate fopra

hauendo

cer-

mathema-

poi che

tanta la certezza di dette faenze , che col

cieli , le

conuemenza , non poffo di

le

auanza di

nelle cofe effentiali fono d'un ifteffo parere

auto-

la loro

nella Italiana noflra lingua

voglio recare anch' io per debito mio di ragionarne alcune cofe


diro tutte quelle laudi , che

&

le altre infierne

natura non fono mutabili

quando confider ninna cufa

be baflar quello

in -vece loro juccede-

nome fi conofee

&

Delle laudi della Mufica.

adducendo chuerfe opinioni de

fecero parte delle faenze mathematiche

che dalfio

altre faenze

infinti altri belli

Muficafa &

primi inuentori

&

) altro

il

conofceua

peraoche queflx con

chef pu fidatamente capire Et

de numeri fi fa infalibdmente

li

cy aggiungendola

de pajfati ,

effendo che confderano

adhauere ogni certezza Peraoche i mathematia


confentono

Boeao

che a quel ,

gli errori

di -verit

quale (fi come dice

chiaro, capacit di -verit delle cofe che fono

effere

Et rimouendo

ne diedero in iterato

&

che in latinofigmfca Difaplina

thematiche faenze fanno particolare profefiune

vero

li

&

primo grado

il

mai perfetta cog>imone ; anzi con quel po-

nmojk da chi

certa, che la connumerorno,

da pia/;.*, parola greca

faenza

infahbdt

vere , nfut le falje , dichiaro le ofeure


male inttfi ,
aggidimodr
infrno la nera faenza della Filofofa naturale Colt

quejo non per altro ,ftluo che per lafua certezza

tica detta

certa

della Filofofa natttrale,che

poderi moflrando

li

7* dipoi li facefiori

faenze vedemo efjer attenuto , che

in tutte le altre

^fnflotele, noti ne htbhero

co di lume erano mefcolate molte tenebre di errori ,'M quali

ua

&
&

nome di perfetta

diedero

_,

determinati numeri , pi ftilmente facendone

concenti con euidentifiime ragioni de numeri

come chiaramente lo dtmojlra

di effe,

le

certi

,& piacere grandifimo

&

dell'udito,

L'Oratore poi nella fua Oratione vjando gli accenti

marauiglwja dikttatwne a

gli afcoltanti

; il

che ottimamente conobbe

il

gran-

de oratore Demoflene : peraoche tre volte dimandato, qual fuffe la prinapal parte nell'Oratore, tre volte

ri-

sole

Parte
(boli

che la bromi-min [opra, ogn altraxopt yaleua

Mafiimo

Valerio

dittanti al popolo

uorio fonando
lo -vedetta

vede con

Gaio Gracco huomo

datta la mifura

vii

troppo inalzato

feparato dall'anima
poefta

leuaffie il

&

mejico

tificio iteli'

yoce

&

numero, con

1*7* il

onero

popolare Et per fi ~vede


.

che

li

le

cofe

tterfcielto

artifcio

&

difpor

li

alcune parole foaui

dola

fpre

&

dilpiacsuoli

&

Chef alcuno da

&

di quella

Ninfa , che

effa l'effetto preferite ;ft

&

ogni cofa

&

tale effetto

che prima hauea pofla breue


di

molti Datili

Sedjuvit intereafuvjt irreparabile tempKS

&

Italiani cantra

&

fi

l '^Architettore

ragione fare

il

il fitto di

di molti

Spondei,

dalle parole

&

&

infinti altri

vn

harmomeamente

de lliofuffe da Greci affalita

pofle

non gli

fitfje

temperamento

data

&

, lo

alle co-

&

&

rei

delle

la

machine ,

&

il

Geometria;

Mufica ; come ben lo dimoflra


nelli Theatn collocare li uafi ,

&

&

leggieri ilfoprano,

dal primo motore dependere

yna

&

tacita

quelle di

ovm

delli

mai

cofe produtte dalla

mufical-

fette pianele cofefutu-

natura

&

copi , ?* effer ordinata confi mirabil

harmona Ecco , che primieramente

men pefo, fecondo

&

harmonici , nonfia-

-jCnzi dir pi, fie l'^flronomo nonfiapeffe la concordanza

le

dir fidamente

difpor bene

l'uno con l'altro fi congiunva, onero l'yno all'altro fi oppoiiva,iwn predirebbe

ella

farebbe jenza

VUntino, non fiapr ebbe con

dallifondamenti

ragione

raccontargli in

la poefia

Oltra di ci lafcer da parte di-

cogntioiie della

ordine, che ne rifalla nell'ynuterfo


le

bello fluito quella

che troppo lungo farebbe

'

aprodurfi, non confiffa

luogo baffo,

fa yeloce

a moflrar

come yolendo mofrare li Cartavi-

Bafler hora per yltima conclufione dire, che

La Filofifa ancora, la quale hperfuopropio ildifiorrere con

pofiibili

&

fa natura atti alla tardit,

ynone con effihabbiano l ^inthmettea ,

non hauefje

prebbegl'nflufit buoni

quando

la citt

quali fino piedi per

li

dafofptriquafi interrompere ilyer-

Cartagine ,pofpofe a

mente vii edifaj L'^tftronomia medefimamente ,fie non fiiffe aiutata

re

che in quelyerfo

dicendo ;

quantafimigltaiiza

ti, ciT*

yna let-

cordoglio

dtffe

quali t'opera piena

leggiadria alcuna,

Zaffiro hora d dire

yrbem fornito , y'inoqite fipultam

quefo luovo, de

fi

di
il

Dipoi yolendo mofrare quanto

Et yolendo dimofrare con quanto filento

octofie ,

Inuaduiit

che

&

che fino piedi atti alla yeloct,

a- Romani, nel defcnuere

&

moflra con yn yerfi compoflo

re,

era cojretta abbandonare

Tuguri

yolfe manifeflare

dicendo;

contrarij
nef fempre nemici
parola, che andana prepofla,

fe deboli

entrano

hfattojaelta di parole dure , a-

odtofia,

( inqtut) loia facendo dalpanto,

dimoflra col yerfi compofio

lo

vii

fa {lato dtbi-

dotte gli

di mare:, ofimilcofe, otte

come ancora fece , quando

la vr.it tofa yifla delfino pafore

fo, fa proferir lunva quella flab a

Tempo ,

come

Et longum formofe yale , yak

il

marauiglwfo ar-

modo che nell'ydirle cjr proferirle areccarto (pauento Et per darne in parte qualche

moflraudo con

qttaf

tuttala

accommoda la pro-

effempto, egli, nel mofrare lapouert della capanna di Melibeo, dimtnuifce quella parola

tera,

fi

effa al parlare do

che colftono delle parole ponva dauanti a

all'ydto foni inamente grate

madami, dilaceri d'animo,

di

che ogni -volta che

rejarebbe qttaf corpo

tre le forti delfio parlare

fovno cantare vn fitto d'arme , defcnuere una pugna natiale , yna fortuna
Jpargimenti difinvue,

modo che dotte parla d'amore , fi yede artifciofamente ha-

di

placatoli

hauea a parlare

egli

piedi fecondo la conuenienza del parlare ;fi

&

Ma poficia lapoefia ben

Platone nel Gorgia dicendo;

che propiamente pare

a trattare;

delle quali evli -viene

lo incitanti

hanno yfito grandifima diligenza ,

poeti

ctfcofamente con uno Flauto d'a-

tuono d pronun tiare in tal modo

il

per tutto ilfio poema ha offeruato Virgilio : percioche a tutte

occhi

il quale

mifura nfieme, ninna differenza farebbe da

la

accommodare ne yerfi le parole ,

pia fonorit del verfo con tale

imperuche fempre , che

yedendolo troppo abboffino

La qual copi confermata da

concento

mitfico perfettipimo,

congiunta , che chiunque daquejlafparar la yoleffe

e/Ter tanto

mufica

la

cio la

lo ritiratta ,

Quefo incora conobbe ( come dimoflra Cicerone

ma eloquenza

di firn

vn ferito

tenetta dietro afe

la loro

le cofe

natura , poffivgono

gratti teitvono
il

luovo di

il

mezo.

Et pi oltra procedendo, Filofif affermano , che i Cieli riitolgendofi fanno harmona ; la quale
bene non
fi
ydtmo, quefo pu attemre o per laluro yeloce rettolutione ,oper la troppo didanza, oueroper altra canone a
i

noi occulta

fica,

&

La Medicina da quefa no pu ilare lontana

come (apra

egli nellifiuoi

come potr hauere ottima

cognitone de tpolfi liqualt

numeri mufict . Et per falire pi


nuoue Chort

&

tre

medicamenti proportionare

Hierarchie

alto, la
,

imperochefi'l medico non ha cognitone della Alti


le cofe
il

calide con

le

frigide , fecondo

li

loro gradi ?

dottipimo Heroftlo dijpofefecondo l'ordine

Theolovia nojra ponendo nel cielo gli fpinti angelici,

come ferine Diomfto ^freopagita Quejefino


.

di

delli

dittide quelli in

continuo prefitti al con-

cetto

.,

Prima

6
{petto della Dittina maest,

come
tli

fina

deficnttt

non ceffono

di

da San Ciouanm , Hanno

-ventiquattro vecchi

t altifimo iddio ~im


ttantt

&

Efata Et non[do quejt, ma

ferino in

Santo , Signore iddio degli

efferati,,

quattro ^Animali ancora, i quali nel libro delle Jiie Reuelatio

aitanti

il

trono d'iddio

&

immxial '^o-nello immaculato ,

&

cantano

l'ijleljn

&

con fiuono di Cetere

canto

atttfitme

Stanno poi

Di quejle

et altre quafi infinite cofe al propofito nofra ri pie

diurna Scrittura Jequali per breuit trappaffaremofiafilandofolamete dire perftprema laude ddla

na la

li

ima cantano al-

nmuo cauto, ilqnale cantato ancora dalle voci de Citariflt citaristi nelle cetere loro a-

quattro ammali et ventiquattro vecchi.

li

aiutare Santo, Santo

li

fica,iefen%afiar mellone alcuna

d'altrafa~xa,ella,fecodo la

radifio,et quitti nobilifiiimamete efiferatata. Etfii

nella

le cofiefiuperiori,et

libri, fiala fi trotta

Mtt

nel Po,

corte ,che chiefia tnufante vien detta,cofii

celefile

chtama,n con altro,che con

nella nofira terrena, che Militantefi

Ma lafaamo hormai da parte

come

tefimonta^a de fiacri

la

Mufica,fi lauda et ruigratia

Creatore.

il

ritorniamo a quelle che fiono dalli natura prodtttte per orna-

rnento del moido, che ogni cofiavedtremo piena di mufiia concenti. 1 1 Mare pnmamete ha

le

Sirene J.e qualt y

darfede a g/j fenttori , a Mitiganti vdtrefi fanno di tal forte , che vinti molte volte dall'harmonu
f
loro&fopraprefil dal fanno, perdeno quello, chefopra ogn'altra cofia cartfiimo a tutti gli ammali. Nell'^f
lecito

&

ria

Terra infume fiono gli vcceli, che anchora

nella

animi lafii& pieni di

noiofi peufien

lungo viaggio

[animo

de
li

ricrea

ma

npofa

il

boficarecci canti de vii vccelli di tante

li

co

efiii

non pur

loro concenti dilettano et ricreano

corpi ancora ;percioche

<rli

viandante molte volte dauco perii

il

corpo ,
&fi dimentica delle pafifite fatiche per la fioatte harmonu
vane forti, che farebbe imponibile poterle raccontare. Li Fiumi

&

Fonti medefimamente dalla naturafubricati foglio dare grato piacere a chiunque ad efiii vicino fi ntroua;.

&

bene

l'inulta

quese cofe

il

&

fipefifo

per ricrearfi ad accompagnare

Dottifiimo Virgilio

effreffie

ilfitto

con poche parole

ruflteo capto co

quando

difife ,

lorofilrepitofii concenti

che al canto di Sileno

Tutte

non filo

li

ma le dure Querae ancora, baUattano ; [aitando quelli, e>- queflefpefjo mouendof


mottimenti
dinotandoci, che non pure le cofe fienfiibilt ; ma ancora quelle , che mancano del
;
con numerofii
Fauni,

le altre fiere,

quafi prefie

fienfio,fiono

&

vinte

dalli concenti mttficali

&

fianfii di

Mafie tanta harmoniafii trotta nelle cofe celejh 7* terrefrt


fu compofio pieno

di

tantabarmonia

Mondo ( come vogliono

&

Harmonia

n.pKocjxit

le

cio piccai mondo

certo che non

componimento dell'huomo molto ben

hauer

la

cofia

cofia

dififie ,

medefitma conuerien%a , che ha

non fi ntroua alcuna

detto da

cuifil

ragionatole

la parte

il

&

quep-li

Santo Profeta dicendo

Hilano Veficouo

a quella

Chrtfliano

fienfiitiua ,

di

quattro

&

buomini fiono veramente felici

Beato quel popolo

la

&

&

& ha

fi

6 5 Si
.

mofifie

ntroua

fio

dal certame,

gnare
dotto

il

canto

&

Per

a dire

come

colui ,

ttoglt

come narra Tullio,

menfiauio riputato . l contrario leggemo

animi Immani :

le pietre

che non hattea mai imparato afonare la C etera

delli

Dei tpercioche

ma lefiere ,

da tpropq lunghi

adunque , che

che ogni

la

quale autorit

che la Mufiica ne-

la beatitudine

Onde per questo

che non hanno corninone di quefta fiaenza , fiono da effer connumerati tra

ancora Temiflocle

Orfeo , amenduefi'Aiuoli

no

la

maranglta,fie Hefiodo patta famofiJ$tmo,& anttchifiimo, come narra

Cofii

tal propriet

^Anticamente , come dice lfidoro, non era meno vergogna ilnonfiapere

cofia

beati, che fiono dottati di eja,

pignoranti

non

i*t-

Mufiica veramente, oltra che

di dire,

tere -.pero

noi

quefla alla intellettiua

Certa

che fa la giubilatone

Concwfiia che nellafiaenza di efia


,

fila in

ornamento , onero

cio

ho ardimento

che quelli

ptacettoli

dal Creature

mafitmamente battendo

Crea km/m ,

dijpofitione ;

Ptttauienfie dottore catholtco, ejponendo il Salmo

cefifiana all'Intorno

&

Onde rinfilatele volendo moilrar il mttfiica-

veetatiua alla

la figura di tre lati

buona ,che non bornio muficale

avotutwefia perfetta

come afferma

,fie'l mondo

a differenza di quello vien chiamato

rallegra l'animo , riduce anche l'bttomo alla contemplatione delle cofe celesli ;
cofia

manfiuete

potr*ffier che l'^fmma nofra non

a quella fimilitudme di minor quantit

effiendofiatto

offre

,& che col corpo non fiiaharmonicamente congiunta?

iddio creato l'bttomo allafiimtlitttdine del Mondo maggiore


ornato

&

perche douemo credere l'Huomo effernepritto? Effe l'^fnimadel

alcuni ) non altro che

canone d'ogmharmonia

dure

oueroper dir meglio

&

chefumo

gli vcelli ancora

&

le leteficltt-

ne colfuono di quella accompa-

rifiutando di fonare la Lira nel coniato


in gran pregio appreffogli antichi

col lorofioaue cauto (

,&ai fiumi nteneuano

che

Pattfiania,fiu

Mufiica

quello

il corfio

Et

come fi

dice )

meu

&

nonfolamente addolaua-

che pi marautgliofio da dire

quefilo tjejfio il

,fitt

Lino ,

Dotto Horatio

mouea*

attribitificc

ad isfufioiie dicendo

Diclii*

Parte.

& ^Amphion Theban*

Diclui

cotiditor arcis

Sax a mouerefono tefludmis, &pr&ce blanda


Ducere quo vellet

nel popolo

Da

&
&
&

animi feroci

vii

'canto a temperata

ejfer

yna certa legge

&

compojo

Mufici defuoi tempi, li quali hauendo

li

regola di

&

difcorde

le

di

coreggere la yita

ch tanta
coloro

che da

.ino de tali

atti

a rallegrare

( come dice

&

fuoni

de

cantra

balli

come ancora levgemo

[pinti,

&

d rtdurgli huomtm

vii fu

Spinto diurno infpirato

non hauemo noi

alla

fandro al combattere ;
,

&

pi [opra di quefto

al fio confpetto

il

tutto

che

li

medefimo

dimandauano

Cerai per
; il

il

il

canto de cacciatorifono prefi

di conofcere alcuni

&
.

volfe,

Platone

&
&

ma ;
pace

quali

profeta

il

il

ch'yno perito del fuonofi

Per

Elifeo

no

accioche gli efferati noiv

&

quale cantaffe ;
:

che erano

Li Profeti ancora ,

cantando

e<rli

percioche non mancanogli ef-

della

Sampovna

libro della na~

paflorale

&

del

Et per non mi difender

hanno yeduto de i Cerni , che fermando illor

4
(J7 del

, il pi delle

Lento

& medefmamente

fi yede ovili

Tolte reflareprefi daU'vccellatore

Narra

Ma lafctamo ilare hormai molti altri effe mpi, che potremmo addurre, & dicia-

vecchio chirone tra

pieno difapienza yolfe imparare a fo-

^friflotele

le

non comportano

tale faenza douerfi

che l'huomo bene iflituitofafenza Mufica

imparare;

&

mojlrano laforza della Mufica

C?" perci uovl;ono, che dalla fanciullezza vifi dia opera

&
&

di felicit

che

prime arti che infegnafje ad ^Achille nella tenera et ,fu la Mufiche lefinguinolentijue mani, prima che simbrattaffero del [angue Troiano , fon affer la Ceil

no con molte ragioni

nuouo habito

Narra lAriflotele nel

&

mo yn poco del buon Socrate maedro di Platone , chegi yecchio &


;

che la Mufica camp ^Arione dalla morte ,che precipitandofi nel mare,fu portato dal De/-,

fino nel lito di Tenaro fola

ca

che conferma Plinio nella [ita naturale hiflona

ingannati dall'harmonia

tera

lettere

Gran Bafili)con la Mufica inataua il Re lAlef

<norno Hi yccellt vinti

&

yn Mufica,

ejfendo incitato riuocaua

ad afcoltare ti fuono della Lira ,

nar la cetera,

Sacre

cofe celefli

Ma pafiiamo pi oltra

corfo f ne ttauano attenti

nelle

doueffefare per l'acquijo delle acque

menato

folamente dir

quale col

Et per quejo credo io , che efjo reno

&gli harmomci fuom , conofcendo

8. ) volendo profittare

&predijfe

quello

canto ancora moltofi dilettano

ettandio Plinio

contemplatone delle

fempij.Timotheo (fi come infieme con molti altri narra

tura degli ammali

, il

yeleno delle Tarantole , che in bremfimo tempo nfana

il

tefltmonij profani

Re d'ifraele quel , che

monljero di fere; f prima non

fu

Senocrate

accioche multati da quella dolcezza gl'fuffe infufa la gratta spirituale

volfe profitizare al

dello

di

morfi : comefi yede ogni giorno per e[penenza nella Puglia paefe abondanttfi-

^fmbrofo fopra'l Salmo

metteffe a fonare

iri-

alla hiflo-

percioche molto maggior cofa l'hauere -virt di fa

di sfrenati gioueni ,

che nel Tempio d'iddio fi yfaffero li canti

vii

Et fi douemo preflar fede

Dauid racchetaua lo [pinta maligno di Saul colfuono della [ita Cetera


Profeta ordmaffe

ritrouo al

faptentemente Diogene Ci-

&

Mafenza pi

&

chorde delle loro celere concordi, haueano l'animo

li

effe fonoflati

ammali

Et per ben dijjiro coloro x

de

la forza

nata

di Talete di Candia , che col fuono della Cetera


pazzi allaprislina faiuta ;
Et noi yedemo hoggidt, che per via della Mufica fi oprano cofe maramvliofe imperoc-

fuono degli organi riduffe


fcacctla peflilenza

alla lujjuria

Pero meritamente ,

ria, ci debbe parer quafi nulla quello,ch'habbiamo detto

narg'infermi , che

&

modedia Et dico che Theophrao

ejfendo abbandonato dall'harmoma de cojlumi

la difcordia

Modi muficali da racchetare gli [pinti perturbati

nico beffaua

Pithagorci , che con muficfmni intener'mano

honefla yita alcuni gioueni dediti al yino

che affermauano la Mufica


cuni

li

medefimamente , che molte volte per quefla -via raccheto

Tromba rejlitu l'vdtto a ifordi Parimente Damane Pithagorico riduffe col

fuono della

col

imparorrw

quali per auentura

^Afclepiade

buono

rnente approuo la

il

& yn

coflume

che ne guida

tale,

feuerifiimo Licurgo

&

anzi perfuado-

ejfer in noi vrandijli-

conciofia che efficiente a indurre

conduce alla virt ,

Re de Lacedemonij tra

lefne

&

feuenfime

levgi lod

Mufica ; percioche molto ben conofceua , che all'huomo era neceffma molto,

mentograndifimo

nelle cofe

dellaguerra

di

modo che 1 loro efferati ( come narra Valerio

andar mai a combattere ,fe prima non erano ben rifcaldati

&

m noi yn

rende l'animo pi ca-

&jmma-

&

non

di vioua-

yfatano di

inanimati dalfuono de Pifferi . Offenufi an-

cora tal cojlumealli te mpi noflri; percioche di due efferati l'uno non afjalirebbe l'inimico , f non multato
dal fuono delle Trombe
de Tamburi,ouero da alcun altra forte de mufcalt frumenti. Et bench, oltra li

&

narrati

non manchino infiniti

eccellenza della

altri

effempi

, dalli

quali fi potrebbe

maggiormente conofcere

Mufica ; nondimeno ,per non andar pi m lungo , lilafjaremo^

chefin borafi e ragionato.

'

-.

effendo a

la divnit ,

baflanza

&

quello >

,A che

Prima

AchefinelaMuficafidebbaimparare.
*A

per che

[opra fi detto j che l'huomo bene

di

per douendola imparare ,

egli fi

l'vtile ,che dalla,

Mufica ne

cominciando adunque dal primo dico

Mufica fi

iflituito

aitanti che pi oltrapaftamo

Mufica ;
veggtamo qualfine

effer fenx*

non debbe

voglio che

debba proporre .poi che intorno a ci fono flati dmerfi pareri ; dche yeduto t vede-

remo ancora

te la

Cap.

doueffe imparare per

&

darfolax^o

-viene

,& in qual maniera

chefonoflati alcuni:,

quali

li

/*

donemo yfare. In-

hanno hauuto pareret

dilettauone all'vdito;non per altra ragione, f non per

&

piacefar diuemr perfetto queflo fenfi , nel modo che diuenta perfetto il vedere , quando con dilettatione
imperoche

proportionata
:
in
non
vero
re riguarda vna cofa bella
fi debbe imparare a queflo fine ;

&

& da
&
&
&

Ma

meccanici

cofa da volgari

hanno

ejfendo che quefle cofe non

acchetando l'animo habbiano del diletteuole)

&

fono cofe

a queflo folof ne attendono filtri poi voleuano, che

tisfare alfenfi,

jion per effer pofa tra le difiipline liberali, nelle quali folamente

tione

&

habitudine

monta : poi che per

anche a fine

di potere

effa l'intelletto conofee la

etcquiflar la perfettione dell' wtellt tto

cio

tuofamente

quando

in

odo,

accioche rettamente

&

ma

vero fine , perctoche non fu

biamo moflrato

di (pra ;fi

te autorit di Homero

feruenu agli huomini

&

nari ,

le vtili ,

&

come m llafia

delle muficali

confinante

il quale

il palo,

&

venire

ad vn'habito buono &

altrefaenze pi vtilt
ejjere la principale

nuoui coflumi

&

altre cofe

le

virtuofo

Politica

ti

Filofifo lo manifefla,

&

lodeuoli,

&
il

non tra

le

adducendo

I-

che appartengono

le

neceffarie ,fi

&

j|pP:

ne
V-fllt*

J'Jtt

--

gi. e

&

&

liberale

honefla

ne faccia trappaffare

Mufica,

veramente

portione

l'vtile ,

cofa

.Di

ci ne

il

&

honeflo

raccontando molche

come l'^rithmetica ;

, <*?"

il

che fono

de-

li

alla fortezza ,

corpo, come efare

Si debbe adunque im-

tempo virtuofamente

Ma in qual

modo habbia

&

ad

queflo debbe

poffanza* d'indur

in altro luogo

Cap.

4.

che dalla Mufica fi piglia

mantfefla

che non pur l'huomo


di effa

quando
,

la

vftamo tempe-

ilquale capace di ragio-

mancano ,fi comprende , che piglia-

piacere ipercioche ddettandoji et rallegrandofi (gii animale della prodelle cofe

la dilettatwne a tutti

ritrouandofi nelle harmonie tali qualit, ne fe-

li

viuenti

poi che la natura confile in tale proportione


quello appetifce

laude

& dello ftudio che vi douemo porre,

&
& temperamento
&
&
& temperamento

il piacere

come

accioche col fio me-xo pofiiamo per-

ne ragionaremo

ma anche molti degli altri animali , che

no dilettatone

immediatamente

trattenerfi vir-

che ne conduca nella via de buoni coflumi ; facendone cambiare

ratamente : imperoche

fi
effl

di

forte

all'ejfercitio della guerra

mt emione , che dire la vogliamo

R<AN DE

&

&

quali Jerueno alla finit del corpo

& in qual modo vfarla


-te

negocij fi del corpo

tempo,

quali fono per l'acquiflo folamente de beni efleriori

miiouer l'animo a duterfe pafiiom

Dell'vtile chef! ha della

queflo fine

antichi la collocamo nell'ordine di quelli trattenimenti

vii

ma come
,

,&pm neceffarie

o vltima

Et quantunque

ne tra alcune altre,

parar la Mufica, non come neceffaria

di-

impara la Mufica, non filo l'impara per

come la Ginnaflica ; che un'arte appartinone alle cofe, che o-wuano a far fino
alla lotta, lanciare

per che difpone

Mufica, onero ordinata ad altro fine ,fe non a quello, ch'hab-

le difcipline

come fino alcune,

l'vtile della famiglia

(J7*

virtuofamente

a qualche buona diffofi-

pi lodeuoli il qualfine non filo dto-no

ritrattata la

tra

dolerft

lodeuolmente viuendo lontano dalla pgritia ,per tal mexo douenti pru

Onde meritamente

liberi , $7*

il corpo

fuori delle cottidiane occupationi , poffare

trapp^fii poi a fare cofe migliori

ne anche tra

,&

ma per potere , quando ceffa dalle cure

&
&

dente,
il

nobili fi efferatauano

dtfia-

no ad altro fine, fc

contai me%g pervenire alla fbeculatione di dmerfe forti di har

natura

habbia dell'honeflo, non per a baflan-^a : imperoche colui

dell'animo

buoni coflumi, non altramente di quello, chefa la Ginnaflica

alli

alcuna di virtuofo (ancora che

ella s'tmparaffe,

regola lefuepafiioni , con alterarlo a rallegrarfi

l'animo alla virt,

ponendolo

in [e parte

da huomtnigrofii, li quali non cercano fi non

danno chianfimo

to dille voci delle loro nutrici, non filo

dopo

il

indicio

li

fanciulli

commune Et
.

che ogni fimik

in

vero cofa ranoneuole;

fi diletta del fio firn ile,

&

a pena nati, che prefi dalla dolcex^a del can-

lungo pianto fi racchetano

ma fi rendono allegri, facedo anche

Parte.

9
,&

yohe alcunigeftifefieuoli . Et a noi la Mufica tanto naturale


in tal modo a noi congiunta , che
yedemo ciafcuno in yn certo modo yolerne dare qualche giudicio , ancora che imperfettamente Per la qual

fpeffe

harmoma , il quale non piglia diletto della Mufica

cofa fi potrebbe dire, colui non effere compojo con

che (fi come habbiamo detto

ogni dilettatione

fife

ilquale non ha piacere dell'harmoniajn

&

piacere mfce

perci

dalla fimilitudine, neceffario,che colui,

che lui,& di effa fia ignorante Et

yn certo modo ella nonfitroui in

benefi yorr esaminare la cofa,firitrouer coflui effer di bafifiimo ingegno , &fenza punto dgiudicio;
f
fi potrebbe dire, che la naturagli haueffe mancato, non gli hauendo proportionatamentefirmato l'orga-

&

no :

mezo ilceruello,

effendo che quella parte, la quale per

&

yicina all'orecchia, quando proportio-

pi

natamente compoja, ferue ad yn certo modo al piudicio dell'harmonia, dalla quale l'huomo, come da cofa fintile, prefo ?* ytnto ,

meno di cnficun

&

tifino alla Lira

Mercurio gli fiajlato inimico

Ma f amene chefiapriua di tal proporzione

coloro

&

Platonici )

di oportuni rimedi]

che lipoge [a Medicina

&

lo

//

li

Soldati andare

& non pur


&

gli affetti, mitiga

yn'habito

il

fonare, ricreandoft lofpirito,&

&

inri-

l'Jfnim ; a ciafiun

efii ,

ma

li

&

&

dalli fuoni

canti

in queflo corporeo carcere ,fi confila per yia degli

&
&

Mufica,

la

l'allegrezza raddoppia
tncitati dal

di

pi ; che fiac-

conferita

Noi ye-

fuono delle Trombe

&

il

il

dilettare

& hpofftnza

tempo yirtuofimente,

mafiimamente quando con


,

modi

debiti

li

&

yfata

impero

ma honefiamente quella douemo

accioche non c'intrauenra quello, chefuole intrauenir a coloro, che fmifuratamente

pazzie muoueno a

di generare in noi

temperatamente

non dishonejamente

quali poi rifcaldati,nuoceno afiflefi, et facendo mille

rifa

chiunque

beuom ti Vino ;

Tede

li

fi yfano a quel fine

fecondo il debito fine


le cofe naturali

lo

beue auidamente iconctofia che tutte

che fino {late ritrouate


,

nuoceno

ma ogni arte,

&
&

&

ordinate

fino pernitiofe

le

ma

cofe fono buone, quando temperatamente

ma quando fono intemperatamente yfate,

Di modo che paterno

ogni fetenza poffono efiere buone

ne dico , quando fino tndrizj^ate a quel fine

li

Nvnper che

la natura del Vinofia tanto maligna, che quando temperatamente fi beua,open nelhuomofimtl effetto

fi moftra tale a colui,che

de

Caualli ancora muouerfi con grande empito. Qnefa eccita l'animo,muoue>

accheta la furia ,fipaffare


;

di loro, effendo deboli

debole dagli (piriti aerei,

Spirito affitto

l'inimico molto pi ferocemente

che effendo l'yfhaapropto della Mufica

yfare

&

ad affalire

buoni cofumi

di

come

pur dell'harmoniafi dilettano : ma

quali non

Theologia Tale yttle adunque ne apporta

diurni miferij della facra

Tamburi ;

molto

ingegnofe ,

Corpo languido <& infermo fi yiene a rifanare co

&
&

corpo

impero che

cando la noia, che fi piglia per lefatiche , ne rende allegri,&

demo

ti

medefimi cantare

delle lorofatiche,efit

che gli fono proportionatt rimedi] : l'^Aiiima poi, rinchtufa


alti

&

fmarite forze. Et per bene ha ordinato la natura, che hauendo in noi, mediante lofpinto,

fermi , ha proueduto
,

in tal modo atto alle cofe fpeculatiue

come fauoreucle a

,fi

congiunto infume ( come Tagliano

medi]

&

Et f Togliamo in ctafeguire l'opinione de Hi lAflrolori , diremo , che nel fio nafcimento

le

compiace

fi

prende diletto

non fi [degnano, per allentamento


riacquiflandooft

molto

in effa

altro di effa

&

tenere

& non

quedo per yero , che non pur

cattine , fecondo che fino yfate

al quale fonofiate ordinate

&

cattine

buo-

quando da quelfinefi

allontanano.Effendo adunque nato l'huomo a cofe molto pi eccellenti, che non il Cantare, ofonare di Lirajt
altre forti d'ijrumenti per fatisfare folamente alfenfo dell'ydito

pio

ne

poco curandofi

di

dare

il

cibo all'intelletto

; il

male yfa

la

fua natura

qualefiempre defiderafapere

&

&

&

deuia dal pro-

intendere nuoue cofe.

Non debbe adunque l'huomo folamente imparar l'arte della Mufica ,


ritrarfi dall'altre faenze* abbandonando ilfio fine che farebbe ran pazzia ma debbe impararla a quelfine,al quale (lata ordinata Ne
debbe [pendere il tempo folamente in effa ma debbe accompagnarla con loftudio della jpeculatiua accioche
;

da quella aiutato, poffi yenire

in

maggior cognitione delle

te quefl'yfo poffa ridurre in atto quello

gnata in

tal

modo porta yttle ad ogni faenza,

ceffe altramente,

concwfia che

non Rifarebbe tal cofa

l'effercttarfi

rende gli animi molli


la GinnaUicafuffe

&

di

continouamente

effeminati

la

cofe,

che all'yfo di effa appartengono;

che per lungofludio fpeculando ha tnueftigato

& ad

ogni arte,

come altre

yolte

effafenza alcun altro

accio che per

il

habbiamo yeduto Etfifa-

fi

qual cofa conofiendo gli antichi,yolfiro,che

consunto : ne yoleuxno, chefipoteffe dar opera all'ynafenza

dar

troppo alla

fieme aggiunti fi rendejfiro Immani, modefli,

&

temperati.

median-

Mufica , l'ammp non yeniffe a farfi mie ;


Ginnafiica,gli animi non diuemffero altra modoferoci, crudeli,^ inhiimani
110,

&

imperoche accompa-

anzi figli imbuirebbe a yitio:


(udio, induce fonnolenza &" pigrttia;&

molta ytiltt,ne di molta gloria


in

Et a far

ci

lofiiidio della

l'altra

& dando
:

&

Mufica

al-

quefiofaceua-

opera folamente alla

ma da queili due efferati] in-

con ragione, che chiara^


fi moffero

mente

,,

Prima

io
mente fi puh vedere

che coloro

quali nellt giouentu

, laffati

sudij delle cofe di

li

maggiore importanza
,fi

fono dati [olameute a conuerfire cogl'ljriom,& co parafiti, flandofempre nelle fchuole di giuochi

&

di

liti, fon. in do

Li Ltr.t

buon cojhime

fwza alcuno
poslt

come bene

lo

&

dimojr Otudio dicendo

effeminati

vedendofi

dano,

Ne di altrofumo ragionare che di tali cofe


il

ctrano poi, fono alcuni,

loro

-vituperandogli altri, per parere eji pieni

<&

difapienza

Tuteli] fi verifica

ne altro che dishone

quali per talejludio no fo

eccellenti, fi gloriano, fi effaltano,fi lo

di iudtcio,flanno con la

&

deimondo : ne mai f non con grande iflantia dipneghi ,


non conuengcno,Ji poffono ridurre a moflrare ynpoco del loro japere
il

li

ma importuni, dijpiaceuolt, ftiperbi, pertinaci,^ mhumani diueutano\; di modo che

certo termine amuati,jhmandofifopra d'ogn altro

tione 7* fuperbia

&

cantiKque lyrxque

Et vox,&* numen brachia mota pus.

&
ad vn
&

di balli,

il

Jle parole dalla lorofporca bocca fifentono vfcire. Per


molli

Leuto,& cantando canzoni meno che honefle ,fono molli, effeminati,


Impero che la Mufica in tal modo vfata , rende gli animi degiouam mal com-

Eneruant ammos cithar

lo

detto di

Omnibus hoc vitium

Horatio , il quale dice

efl

cantonbus

con laudi molto maggiori che

Per la qual copi

maggior riputa

di tutti queili

inter amicos ,

Vt nunqum mducant anunum cantare rodati


nunqum

Iniujii

defflant

aitala) 'altro mejliero

^f talijaceua dibifogno,che

quantunque

vile, cheforf

lor

li

padri pi preso haueffero fatto infegnare

nonfirebbeno caduti

in tali errori, et

mea-lion creante- Tutto quejo ho Doluto dire,accwche quelli, che dell'arte della

fum, s'innamorino

della fcien

harebberw atquijate

Mufica vogliono fare profef

za,& citano opera allojudio dellajpeculatiua iperaoche non dubito

irmno-endo infieme quefle cofe, non habbiano da diuentare yirtuofi,honefTi,& coflumati

ranno ad imitare gli antichi ;


che

//

quali' come fi

detto)accompagnauano

cofi ella far potente di ridurre ciafcuno nella diritta -via

quello ch'io ho detto dell'arte della

heffercitano

Mufica

chegiamai non mi

cofa

l'habbia detto

caduto nell'animo

de

la

ne per vituperarlo

&
amente &

folamente

coflumat

riponiamo nelfuo vero luogo ;fi che

la

volutt

alle

Quello che
.Jt

Mufica in vniuerfale J &

R EMO

lafua defilinone

uolmente fifaccia

ha da deputare Pero
.

ro tutte

le cofe,

che

Cmnajlica : percio-

ne coloro che in tal maniera


accioche congiunta in tal

vagabondi

&

di coloro

&

otiofi ruffianefmi

che feguitano

della Tua Diuifione

adunque principio advno

&

&

dipoi di

uirt ,

le

cofi honejo

Che

vedendo pri-

affinando a ciafcuna fr,

che hanno tenu-

ogni ragionamento di qualunque cofa, che ragione-

debba incominciare dalia defnitione

& amiatia

che poneua Empedocle

ao vna dtfcordante concordia , come farebbe a


.

honoreuole Judio

quante frti fi truoua

accioche s'intenda quello

m Vittterfiale parlando dico , che Mufica non altro che H armonia

ella fio. quella lite

futo congiungere wfieme

&

Cap. ^

queflo faremo per non dtuiare dalbuon ordine

togli antichi jli quali voleuano

mo dire

che con-

non habbia da fruire a coloro che fono dediti

ella

mafia per vfo delli iudiofi delle buone faenze-,

fia

te

fi

modo Ter-

ciuilmente vtuendo

ma quello chefia Mufica ,

che

ma pi toilo l'ho detto ,

la

et in tal

Ne alcuno debbe credere, che

buoni coflumi.

modo,& ad altre honoreuoli piente piene difeuent , la difendiamo dalli


de battellieri

Mufica con

dire

dalla quale voleua

Concordia

di

effer diuifa ,

che definita f

&

&

le

quali fi paf-

la ragion

vuole

mafimamente volen-

do dichiarare orni fa parte) pero noi primamente la (Illuderemo dicendo; la Mufica ejferedtdue

lAnimaflica

me in vn

&

corpo

Organica

L'vna

harmonia, che nafce dalla compoptione

attenga che tra loro fiano difcrepanti

come

e la

di

, di

potre-

chefigeneraffe-

vane cofe,

Ala perche qutfla parola Mufica ha diuerf fignif cationi

che ogni cofa, che porta feco molti panificati, prima debba

forti

,-

varie cofe congiunte nifie-

miflura de i quattro Elementi

onero di al-

tre qualit in

vn corpo animato.

partiremo

due : perocch fi ritrouano due forti d'iilritmentt,cio Naturali cjr .Artefi ciati. Li naturali fo-

in

L'altra harmonia, che pu nafcere da varu iflrumenti\Et quefta di nuouo

no quelle parti che concorrono alla


li

Denti, e finalmente

mommaito di

effe

il

formatwne

delle voci

;.

come fono

la

Cola,

il

Palato fila Linguale Labbra,

Polmone, dalla naturaformate . Le qual parti effendo muffe

nafcaidone itfuono,

&

dalfuono

il

Parlare

nafce poi la

dalla Volitata,

Modulatone , ouero

il

&

dal

Cantare

&coJ

Parte.

&

cufiper

il

moumento del corpo , per

&
&

perfetta l'harmonii

humane ,

ttentioni

deriuano dall'arte

nafce dafimili iflrumenti

confiato naturale
,

le

dita

&

da battere
di

&

penne fono

dalle

in tre
,

percoft

di

Mttfica arteficiata

la

Trombe ,

n.ifce

&

che quella harmonia

da iflrumenti

ftmili

onero fi fonano con archetti

Tabolii, Campane

metallo fi

che

che rendonjuono

onero da iflrumenti da chor-

&

fintili

; li

quali dal-

Nafce yltimamente da tflrumenti

c^ altri fimili, che di legno concauo

&

di pelle

quando da qualfi voglia cofa fumo percoli Di modo che

chorde

parole accommodate al Canto , fifa-

le

Naturale. Gli iftrumenti artefiaali fono in-

modi :percioche o

Pifferi

fanno
&
Dafato Da
& Metrica

ragioni ch'altroue diremo

come C etere , Lire , Lenti , ^Arpichordi , Dolcimeli

l'artefciataf trotta di tre forti,

dana,

Harmonica ,

& formano

come Organi

come Tamburi ; Cembali ,

ammali fopr a tirrate ,

M furata, Rithmica,

qnefla fi fa

o arte fidato

oue non fa dtbifogno fiato

de

fono ,&per

li ragione del

nafce la Mttfica detta

& Da

battere

*?* la

Naturale

bench quefle quattro ancora fi poffano attribuire

di

quattro

Piana,

all' arteficiata ,

Dell'^Animafica poi faremo fimilmente due parti, ponendo nella prima

la

per

le

Mon-

&> nellafeconda la Humana ; come nellafottopofla dmifione appare

Et quantunque alcuni habbiano fatto differenza tra


nandola Organica, da quella, che nafce dalie chorde
['ima

&

tanza
Aonde

il

l'altra

queflo

fiato

chiamandoli Rithmica , nondimeno io

molta impor-

poi per femore ilfgnificato della parola

conciofo che dicendofi Rithmica , fi potrebbe intendere

harmonia , che nafce da vh iflrumenti

compofla rfulta

di

Organo,
adimo modo ,

alnome Organico,che comprende in ymuerfale tutte le forti diflrumenti arteficiali ;


che ad yn altro

tra di queflo per fuggir l'eautuocatione


quella

Mufica , che nafce da iflrumenti da fato , nomi-

ho voluto chiamare indiferentemente -Arteficiata, Prima -.percioche non

nominarle pi

-vien

la

&fenza
&

arteficiali

da chorde ;

ma

anco

di quella

&

non fio

di

che dalla Profa ben

Ma -vediamo hormai quel chefa ciafcun membro della fopramofirata diuifone


b

Delta

Prima

12

Della Mufica mondana.


1

P IG LI ^fN D O

adunque

Cap.

6.

Mufca animaflica diremo , che

la

Mondana , & Humana La Mondana quell'harmonia , che non


.

tra quelle coje, che fi -veggono

&

nella variet de

cielo

^jpetti, dulia.

Gioue,

&

Natura,

della Rep. doue rispondendo

quefiofi grande

chejono

Luna, Mercurio, Venere,

la

& mafimamete

fiata opinione di multi Filofofi antichi,

&~ f dolce , che

quale temperando

empie gli orecchi miei Dice

acute con

le cofe

le

maone con acuto

&

piforte fi tono

quelfommo corjo del cielo

(Iellato ,

&

cui

ti

da vii

Marte,

di Pithavora,

ch&

lib.6.

Che [nono

che conmunto per incottali

quello ,

dal muouere di eBi circo-

Perche non fi pojfono fare

Cy~ dall'al-

nuolvimento pi veloce ,

quefio lunare 7* infimo coagrauifimo

modrare , ie da

&

nondimeno fauonta da Cicerone nel

Quefio

Sole,

il

mandarfuori qualche fm-

trappaji fenxa

graut , equalmente fa diuerf concenti

&

quale per

il

conofcom nel

& la Natura porta,chegli eflremi dall'vita parte vrauemente ,

tra acutamente fonino. Per la qual cofa

condo il parer di Platone;

&

vewono

dalle Parti delle filiere cele/li

maggior Scipione ^Africano al minore , che gli haueua dimandato

il

fi gran mouimenti con filanto

fi

due frti ,

ma nel legamento de vii Elementi,

nondimeno difhutiper compartita proporttone, fatto dal fojptngire

interuallt,
li ; il

&

Dittane ,

quantunque da ^Artflotele fa riprobata

la quale opinione ,

dalle

machina confi veloce mouimento, non

t>n riuolgmento di fi gran

no

dal Sno"de i fette pianeti

Saturno : tmperoche

conoscono nel cielo


.

,dal Riuolgmento

&

&

tempi ancora fi comprende Dico chef

ella di

folofi conofce effere

tale riuolgmento nafea

Quefio dice Tullio , fe-

l'harmonia ,finvt che a

ciaf una foner foprafteda vna Sirena : Peraoche Sirena non vuol Jigmf care altro che Cautatrice a Dio. Et

medefmamente Hefodo nella fa Theogonia accennando quefio tflejfo, chiamo ivf&iig. l'ottaua Mufa , che
approdata all'ottauafphera

Nonajpherafuffe

re, che la

da uptaos

colqualnome da i Grecivien nominato

quella, che partortffe la grande

&

il

Cielo

Et per mofira-

vmt deftom ,

concordeuole

la

nomino x.a.k-

hjm , che viene afgmficare di Ottima voce ; volendo mofbrar per quitto l'harmonia , che tifata da tutte
quell'altre fphere come fi vede accennato dal Poeta quando difje
>-

Calliope prxcor afpirare canenti ; inuucando folamente Calliope nel numero delpi, come laprtnci-

Vos o

/j_5

pale

come quella al cui fio volere fi muoueno

7*

quefla opinione per vera


compojli di [onori verf,
p ; per mojrare

Iphera

che

,
i

&

viri fatti dalle

dellefelle fiffe dall'Oriente

figirano tutte l'altre

fphere

m Occidente ;

&

l'altra

li

ano

li

corpi de lor morti allafepoltura

antichi

cantauano alcuni Hinni

peraoche per l'vna mtendeuano

per

li

&

tvna delle quali nommauanorpotfii &-

celeflt

re de pianeti procedendo al contrario, dall'Occidente in Oriente


ti

Et tanto hebbero

vfauano Mufcali iflrumenti ,

quali conteneuano due pam,

diuerf

li

nelli facrtficij loro

il

l'altra aVr/rpo-

moto , che fa

la

mouimenti diuerf , che fanno l'altre fphe-

Et con

iflrumenti ancora

tali

peraoche erano di parere, che dopo

morte l'anime

la

accompagna-

ritornaffero al-

la

online della dolcexj^a della Mufica,cw al cielo. Tal coflume offeruaronogiagli Hebrei anticamente nel

la

morte de

loro parenti, di che

ne

hammo chiartfima teflimomanxa nelT Euangelio, nel quale defritta la

rifufcitatione della figliuola delprencipe della

comando

fanxa de

il

loro antichi

haueano opinione, che

liquali in cotal

in quefla

poreo rinchiufa , ncordandofi


tofafatica
il

&

circostanti a piangere con effo loro

anima ftffe vinta per la Mufica

effendo confapeuole della

et

Molti ancora

che f bene era nel carcere cor

Mufica dei cielo ;fi domenticaffe

ogni dura <&

no

Ma f ci ne pareffefrano, hauemo dell'harmonta del cielo iltefhmomo delle Sacre lettere, doue

Et f mifuffe dimandato

Chi narrer le ragioni o voci de Cieli Et chi far dormire il loro concen-

onde proceda

non faprei rifondere, che quello


di

modo inuitauano li

vita ogni

Signore parla a Giobbe dicendo

to ?

Sinagoga , doue erano mufcali iflrumenti, a fonatori de i quali

Signor noflro,che pi nonfonaffero Etfaceuano quefio (come dice ^Ambrofio) per offeruare Fv-

che tanto grande

che dice Cicerone nel luovo

tanta harmomafonofordi ;fi come per effempio amene a

fimi precipita

ti alti

Ouero chef come


la noflra luce

vraude^afua

detti

vii

fi dolce fuono non

fopra allegato

fa vdno da noi

Chegli orecchi

habitatort di quei luoghi doue

il

l'occhio noflro

non pu ffare lofguardo nella luce del Sole


fi

noflri

non poffono capire

la

altro

noflri ripieni

Nilo da mon-

Catadupa ; t quali per la grandexza del rimbombo mancano delfenfo

cof vii orecchi


.

&

di

dell'vdito.

reflando da ifuoi ravgi vinta

dolcexxa dell'harmonta celejle,per l'eccellenxa

Ma ogni ragione ne perfuade a credere almeno

che

il

mondo fa compoflo.

con

et

harmoma

fi perdi e

Parte.
come vuol Platone

fi perche (

ro intelligenze con harmonia

tanima di

ga mifurata

dal fenfo

11600

[batto di

lo

loro riuolgimenti

iladij.

&

&

fino girati intorno dalle

) in

li

lo

Uguali fono l'uno dell'altro propor-

fphere

delle

celejli

harmonica proportione ; [aquale, bench non ven-

nondimeno mifurata dalla ragione : imperoche

nio ) mifurando la dtjanza de cieli

fere

li cieli

Siconofieanchora tale harmonia dalle dtjanxe

come piace a molti

difanti tra loro (

13

harmonia ;fi anche perche

come fi comprende da

tionat amente pi tardilo pi veloci.

peraoche fino

effo

quejodiceuano effere

come dimoflra Pli-

Pithagorici (

li

Terra cult prima Sphera lunare

lorointeruttlli,poneuano dalla

efi

dehuono ; attegna che queflo (fecon-

l'interitallo

do il mio parere )fia fiori d'ogni ragione : conciofa che non pu effere , che quelle cofe le quali per lor natula Terra ,fiano atte a generare l'harmonia ; hauendo li filoni ( come -vuol Boe-

ra fino immobili Si come

tm)

il

monumento

loro principio dal

re al Sole

m ,&
{lanxa
jpoi

di

due tuoni

A principiato

Luna

,&

Tuono

il

vno femituono
,

Dipoi andauano ponendo dalla fplnra della


;

minor femituono ;

& da Mercurio
&

femituona ;

, differo , il

& da Marte

li

Et

dalla

Luna

fpatw,

effere

Marte per

la

del femituono minore

l 'infermilo

ri fimitumii, cio la

&

&<

nelle fue parti, fecondo

li cieli

le

confinante muficalt, cio

motti fatti yerfi l'Oriente

nelii

&

la

DiateJJaronJa Diapente, la Diapafon,

Decidete potr conofeere effer

ichefifinno nel mexo del cielo Ai acutifimi

:l'nharmomco genere. Similmente nelle

comprende

li

harmonia

il

&
&

delli
i

Tetrachordi

dodici fe-

ordine; et
ut quelli,

Chromatico ,

Tropi , o Modi, che vogliamo nominarli ;

ma dalli yarij ajpetti de

li

le altre per

collocatififfiioni grauifiimi

<ae della Luna , fecondo, gli yarij ajpetti calSole,effer le cono-iuutiom


..predette cofe fi puh conofeere cotale

&

effer lo

che con gran ddigen-

Nelle altitudini poi ritrouer ilDiatomco,

latitudini

che la

tuoni,& due mino-

gah fitto Tolomeo, ritrouer ( comparate infame le dodici parti del Zodiaco , nelle quali fono
githcelelh )

da queflo a Sa-

fittoli fegni celefli ,pofe-

dalla terra all'yltimo cielo lajpatio di cinque

Diapafon . Chi votrpoi effeminare

Ritornando.

mtdefima diftan%a

cofa daU'yltimo cielo allajphera del Sole fi

Per la qual

interuallo della Diateffaron

al Sole poneuano la di-

quali coflituifcono lo [patio della Diateffaron

turno lo fpatio del Jemit nono maggiore : dal quale per fino all'ylnmo cielo ,oue
rolo'fpatio del mutar femituono.

Mer-

quella di

quejla diceuano ejjer dtjante dalla terra per tre tuo-

Sole effer lontano da

a Gioue

Luna a

a Venere quello del minore ; e da Vene-

[patio nominato Diapente.

il qual

& vno

ordine

dalla terra

il

maggiore

curio l'intsruallo d'un Semituono

&

nellefac-

Ma non filo dalle

fette Pianeti ancora

dalla natu-

ra, & dalla pofitnne ,ofiso toro Dagli ajpetti, fi come dal Trino, dal Quadrato, dal Sejlile, dalle congiunzioni,
dalle oppofitioni ; li qualifanno nelle cofi inferiori, fecondo i loro influfii buoni, &* rei, yna tale
.

&

&

tanta diuerfit di harmonia di-cofe , che imponibile di poterla esplicare . Dalla natura poi, concio

fendone alcuno ( come vogliono gli ^Aflrologi

gin fono ,

modo

&

in tal

ytile

fino tra loro

a mortali

in tal

modo

collocati

che fino di natura maligni

che fia di natura benigna

maligna ; da quelli

che buoni

,fi

Pofitione loro

quafi nel modo che fino collocate le yirtu tra gli yitij .

riducono alla temperanza pervia di

vn

&

l'altro

& Marte podi


&

am-

conciofa che

Ondefi come quecofi quelli piane-

altro pianeta pojlo nel

Perofi vede , che effendo Saturno

& bem~

che apporta gran

mexo loro,

nel luogo [oprano di natura

dal Sole poflo fono di

Marte con vita certa

che non laffano operare a i loro mflufii cattiui nelle cofe inferiori quel malio-no ef;fi
che potrebbeno operare non vi ejfindo tale interpofitione Et hanno i loro influfiifi min pofjanxafi-

harmonia
,

&

trfttt

che ne rifatta poi tale harmonia

ad vn'habito yirtuofo ,per via di yno me^o conuemente ;

maligni, cotal malignit da Gioue pojo tra l'vno

fetto

natura

Et quejla fi comprende ancora dal Sito , ouero dalla

Jli, che [ano eflremi ,fi riducono


ti ,

) di

moda yengono ad effer temperati ;

fa che ef-

temperata

due primi nominati pianeti fi ritrouano hauere il dominio dell'anno ; allora


difiiolge l'harmonia de i quattro Elementi : peraoche fi corrompe l'aria de tal maniera , che o-enera
fi
nel mondo peftilenza vniuerfale. Vogliono ancorach 1 due luminari maggiori, che fono il Sole
la Luna,

pra

li

corpi inferiori

che mentre

li

&

facino comjpondente harmonia di beniuolenxa tra gli

trova effere in Sagittario,

&

quejla nel Montone

huomim , quando nel nafiimento, dell'imo quello fi ri-

cS* nel nafiimento dell 'altro

la

Luna nel Sagittario

to

vn medefimo figlio , ouero difimile natura, ouero vn medefimo pianeta, o di

il

Solefia nel Montone,

&

Simil harmonia dicono ancora farfi , quando nel loro nafiimento hanno battunatura fintile

ouero che due benigni pianeti col medefimo ajpetto habbianotriruardato l'angolo dell'oriente

in
.

afeendentc

Queflo

iftejjo

dicono auenire, quando Venere ritroua nella medefima cafa della loro natiutt, o nel medefimo <rrado. Hafi
adunque battuto riguardo a tutte le fipradette opinioni ,
effendo (fi com: affermarono ideimi ) 1/

ttendo

&

Mondo

&

Prima

T4Mondo forano

d'iddio

nella dichiaratone della

Mufrca mondana ho detto , che harmonia , la quale fi


Et fiinunfr ,che anche nel leo amento degli Ele-

(corre tra quelle cofe, che fremir ono,& conoscono nel cielo.

menti fi cprende:conaofiache
te l'altre cofe) in

& prima

monia ;

ima di

dal

dit all'acqua

cofr

&

nondimeno

di loro(come

gono,

&

due

'<*

&

fati
in

^Ancora che

le

qualit pafribili

chef

ritrouano in

di efii

&

come creo ancora

per

le

non pi,

conciofache a ciafcuno

tut-

cio la Siccit,

di loro

l.t

principalmen-

lafrigidit all' acqua, l'humidit all' aria,

fecondanamente fi attribu fca al fuoco,


quali non ojlante

la calidit all' aria, l'humi-

che tra loro efi elementi frano contrarli

tuo merino elemento, fecondo yna qualit concordi


delle quali

&

imiti

effendo che

ad o<ni>m

mirabilmente wfremefr congiun-

modo; che fi come due numeri Quadrati conuengono in imo melano numero proportionato,

elementi in

fuperato dal Nouenano

imo melano fi congiungono. Concwjia che al modo che il Quaternario, ?*

nano numeri quadrati fi conuengono nel Senario ,


;

in tal

modo il Fuoco

nell'^Aria calda

il

&

no elemento fi congiungono : Impero che effendo


,

che fono quattro

hauemo Tedino jdite ne fono approdiate , per mexo

in tal

& humida

eji

;f come tafccit alla terra,

la fccit

lafrigidit alla terra


in

creati dalgrande ^Architettore iddio (fi

Mifura, da ciaf una di queje tre coffi puri comprendere tale har-

mediatiti

Calidit,

qualit appropiata

effe

la calidtt alfuoco;

reftdno

ejfetido

Pefo,

Numero,

Humidtfs*

Frigidit Ja
te

Numero ,in

il

quale fupera

il

Quaternario

l'acqua, che fo no

in

di quella quantit ,

otte-

che

effo

due qualit contraru ,in uno

mela-

& ^Acqua

fredda

Fuoco per fua natura caldo

&

ficco,

&- humida mirabilmente con grande proportione s' accompagnano ; il quale f

bene dall'acqua per ilcalidofifompa<rna,feco poi per l'humidoft imifce. Et


l'humido dell'^Acquit ripuf

gna al fecco della Terra ,


ordine infume ymti

ilfrgido non reflapero d'ynirli infreme

che tra efi non fi ritroua pi dtjjiarit

tionatijCollocati nel mexo di

due numeri Cubi

Di modo che fino

chef ritmiti

tra.

due

con tanto marauigliofo

mezam

numeri propor-

come mlfottopojo effempio fi pub chiaramente -vedere.

,.

Parte.

ij

Tal legamentofitto con harmonia eolico ancora Boetio dicendo ;

Tunumens elementa ligas ,

ytfrigoraflammis

strida conuemant liqtuais , ne pttrior igni*


Euolet

aut merfloA deducant pondera terrai

Tu triplicii mediam natura cunla mouentem


membra refluii. Et in vn 'altro luogo ;

Connelens animarti ,per confona

H<ec concordia temperat aquit


Elementa modu , yt pugnanti*
Violiti cedane humida ficai

Jungantq; fdem frigoraflammis

Pendidus imnsfmgat in altum

Terrq; grattes pondere fidant

Ma chi vorr dalpef loro comprendere ancora la Mondana harmo-

nia la potr conofeere : percioche effendo l'yno dell'altro pi grane

concatennati

&

legati

Noi y edemo

tana dal centro del Mondo.


li ,

opi leggiero

che fono per loro natura leggieri

&

che quelli, che fono per lor natura graui,fono


li

grani tirano

all'ingi

li

leggieri in tal

modo

in tal

ti

Vacuo

;.

il

quale la

che orni natie tende al baffo


o-o

Ma perche

&

l'^fna, fecondo

accompagnandofi

alla

che era

Ouidio ejfrej dicendo.

di

e fi

Denfior hjs

Et prsiffa

aer

illi

natura a

&

aria

che trammutaniofi

&

leggieri, doueffero tenere

la

& yna

il

1 1 qual ordine

fimile .

&f

che effendo

melano, l'^Alqua

&

legamento leggiadramente

Ma f pifotilmente ancora yorremo effaminare la cofa,ri-

Filofofo

conciofiache caffi

trammuta yna parte di

di aria infuoco.

cofi fi trammuta

terra in ac^ua,

Et cofi come fi trammuta yna

yna parte di acqua in

terra in acqua, fi genera

aria

terra

(come dicono i Filoff

cento di aria

ffeffezgd

, &.

quefi in dieci di

acqua ,

&

che fi ritroua pi in yno, che in

fono lontani dal centro del mondo

allontanano da quello

dieci di

yn

altro

acqua

effendo

Di modo

) dieci punii di

acquai

il

contrario, mille pugni di fuoco fi

in

yno

di terra

&

queflo

amene

elemento : Percioche quanto pi sauici-

tanto pi fono rari

&

quanto pi s'auicinano a queflo,

Onde quando da queflo fi yoleflegiudicare

tanto pi fonofpefi

la loro mifura,fi potrebbe dire

mene afare cento punii di aria, per la qual cofa trammutandofi

tutto quejlo in fuoco, yiene a mtdtiplicare in mille pugni di fuoco. Cofi per

nano al cielo,,

Creatore

mifura 7 quantit , mediante la trammutatwne delle parti, che

parte diana in acqua

trammuta impugno di

&
&

il

luogo

terra in acqua,fi yiene afar tale trammutatione in proportione Decupla

trammuta tale acqua in

dalla rarit

il

tofrid al Fuoco , come pi leggero ; accwche ciafcuno fi

come fi trammuta yna parte

<3r quando fi

in

percio-

humor

loro

che quando fi

conuerteno

Fuoco, che

coercuit orbem.

come mofira

iia parte di acqua in aria


di fuoco in

il

elementari grandia traxit

orauitatefuu circunfium

dall' yno nell'altro ,fi

parte

loro eflremt ,pero ha ordinato bene

lui pi

legit in arce

trouaremo l'harmonia mondana nella

<*7

&

lemtate locoq;

Vltima pojfedit ,folidumqi

fa

La Terra tien l'infimo luogo

yu , &fine pondere uxti

tellus

efl

,che tra loro non fi trout

...

Emtcuit ,fummaq; locumfibi


Proxirmrt

certo rifletto graui

Terra come pi graue

dccompagnaffe a quello

Io ned conuexi

yn

da quel-

che niuno di loro

Fuocojl nelfupremo : concwfia che ogni cofa leggiera tende a talluo-

ritengono la natura de

mexi

li

&d

Natura grandemente abhorifle. Et

che la Terra, la quale per [u natura [emplicemente graue

collocati,

femphcemaite leggiera;fetta quelli, che poffeggonogli yltimi luoghi.

tiAcqua

tirati all' in su

maniera

yafuori delfuopropw tmw< Et in tal gufa [tanno infieme fempre ymti (sferrati
per alcun tempo, quantnque breue,in alcunaparte

fono poi

fono di tal modo infieme

yna certa harmonia la circonferenza di ciafcunoproporttonatamente lon-

che con

che la quantit delfuocofluffe in proportione Decupla con quella dell'aria

quella dell\ma,con quella dell'acqua

&

medefmamente in proportione decupla ;

et

cofi la quantit dell acqua,

con tutta la quantit della terra nella medefima proportione. Et fi potrebbe anche dire ( poi che gli Elementi

fono corpi d'yno

fd ) che
quella,

la

iflefjo genere,

&

il

tutto con

le parti

contitene in

una ifieffa natura, et in yna

ragione iflef

proportione , che fi ritroua tra la quantit della fpherd delfuoco, (j? tutta la muffa delia ter.rajld

chef ritroua tra il numero Millenario

&

l'ymtade. ^tqnejo

modo adunque, dal mommento,

dalle

diian-ze,

Prima

&

diftanze,

dalle parti del cielo

&> dal numero


tlia

mente

dell'

dalla mifura de

etiandio,dal pefo,

sfinii

gli

per la mutatione della

autunno nel Verno

7* del

le tenebre

harmonia nafce

dalla quale

,-

auando il caldo

col freddo

&

Verno

&

mare regolatamente , che fa la-Luna ;

affretti,

na tura,& dal[ito de fette pialletti \

dalla

quattro elementi,yenimo alla cognizione dell'harmo-

& l'harmoma

Conciofta che la concordanza

Mondana.

nofce prima ne

&
&

fimilmente dagli

loro partorifia

l'harmonia de i tempi, che fi co-

&

Pnmauera nella State ;

di quefa nell' ^Attunno

timi

ne alcun altra forte

&
&

finalmente ne i Giorni per

cambieuole apparir della luce,et del-

il

la diuerfit di fiorii di frutti

Perciocheji come afferma Platone,

ilfecco con l'humido proportionatamente s'vmfcono

ammali viene a patire. offefa

dall'harmoma

alle piante

&

rinchiude, Pnmauera lo

diffrofifarfi

vn

corpo filo

Quella

daTerpandro;conciofiache l'vnohauendo ntrouata


chorde ad imitatione della Mufica mondana
'Elementi , ouero nella variet de

dine de i fette Pianeti

primo fu da i Mufici

maniera

di

maflimo,furno accrefciute fecondo

Puna

tio dittanti

harmonia ben fu

Lira ,ouer amente

la

come dice Boetio

quattro tempi dell'anno

tanto vuol dire , quanto di quattro chorde


il

tale

&

Et quello

&
&
&

ricettato
il

&

numero

abbracciato

delle

che

ottimo ordine

facili-

quel che la State fic-

conofitttta

&

di quattro

da Mercurio,

et

C etera, pofi in effa

quattro

qualefi fiowe ne

quattro

) la

Quadrichordo,oiter Tetrachordo,che
,

che vuol dire

di fitte

chorde

Ma

qutndeci chorde comprefe nel Siflema

le

anchora che fi ritrom-

Et quefo bajt quanto alla dichiaratane

che dalla

ogni cofa agli huomi-

chorde del predetto Tetrachordu

dall'altra fitto diuerfe propomom

di qtte-

di frutti ot-

ordin conftte chorde alla fimilitu*

l'altro la

Eptachordo

di fitte

la

& Macrobw

Fu poi il numero delle quattro chorde nominato

infermit,

Natura hfeguko vn bello


apra,& mandi fuori;

la

&

Di maniera chef vede l'vn tempo all'altro porgere aiuto ;

ca, P ^Autunno finalmente maturi .

tempi harmonicamente

Et veramente

nociua.

no che quel che ilVemo riflringe

come alioppofito amene

Si

diflemperamento loro fi generano pejlilenza,fenlit

befie,

tii, alle

di piante, o di

umil-

finente vtilifimo, pieno di varie frti di fiori odoriferi


fie qualit ne rifiata l'anno a ciafcun

difiordanza

Pnmauera Et dipoi nelli Mefiper il crefcere &fcie~

nella

della

Mufica

mondana

Della Mufica humana.


^ Mufica humana

Cap.

poi quell' harmonia

imperoche quella cofa

viuacit incorporea della ragione

non

contemplatane

di

<y

altro ,
il

che

vn

la

che fi riuol-

quale mefcola col corpo la

certo adattamento

&

vna confinane

quale faccia quafi

tempera-

Quefla

le parti dell'^Aiima,& tiene vnita la parte rationale con la


quella, che connuno-e tra
fi

portione

che pu effer intefa da ciafiuno

alla

mento, come di voci graui& acute

irrationate

fi ieffo

va

j.

quella, che mefcola vii elementi ,ouer

Onde principalmente fi de auertire ,

alla contemplatione di

ch'io

le

qualit loro nel corpo

ho detto

humano con

ragioneuole pro-

che pu effer mtefia da ciaficuno , che fi riuolga

accioche non fi credeffi , che la Mufica humana fufje , ofi chiamaffe quelfi ileffo ;
N'attira nella generatane de nofri corpi . La quale ( come dicono li Medici , e" an-

f ordine, che offerita la


che

lo

conferma ^Agoflino) poi che nella matrice della donna ritroua ilfeme humano, corropendolo per iffra-

tio di fii giorni lo conuerte

produce vna maffa


re

humana

di

di

intellettiua

della confinanza

quella della

Ma

&

[angue ;

a poco a poco introducendouela,

Et veramente quefo mirabili/imo ordine ha

fiderata la diflanza di un numero

forma

ilquale in noue giorni trasforma in

Diapente

medefima Diapente

all'altro
;

& da

;fi

come

chiaro

in

in

termine di dodici di ne

in diciottogiomi lafa diueni-

effendo in quarantacinque giorni compiuta la generatone

modo che

infonde l'^fnima

m latte

carne fenza forma

fi

l'Onnipotente iddio

concento

&

da vedere, che dal primo alfecondofi ritroua

quefo al terzo quella della Diateffaron

Et di nuouo dal primo al terzo

&

&

&

le

harmonia, con
la

dal terzo all'vltimo

dal fecondo all'vltimo

la

forma della

dal primo all'vltimo chiaramente fi fcorge quella della Diapafndiapente ; come pi faalmen
te nella finir fi vede :
quefa non chiamer io Mufica humana, la qual diremo, chefi poffa conofiere da

Diapafon

Ma

tre cofe

cio

dal Corpo

nelle cofe che crefcono

ciaftun viuente quafi con


chi,

&

dall'Emma ,

ne

di piccoli grandi

gli

&

dal Congiungimento dell'vno

humon , d7* nelle immane

vna certa harmonia cambiare


Le piante di humide t verdi

operationi
il

&

firnflato

&

Nelle
Gli

dell'altra

cofe

Dal corpo ,fi come

che crefcono noi vegliamo

huomim dmentano di fanciulli vec-

tener e, fifanno aride, fecche ,

&

dure . Et ben che


ogni

Parte

ognigiorno fi veggano

&

habbiamo

le

nte ancora, nella Muftca nonfi pub vdire

nondimeno non fi pu veder tal matafione : fi co-

attutitigli occhi ,
lo

(patio

che fi trotta dalla voce acuta a quella che graue

&

quan-

canta: conciofta che fittamente fi poffa intendere,


nonvdire. Ne gli humori;come vedemo nel
fi
temperamento di tutti quattro gli Elementi nel corpo humano . Et nelle Immane operatwni la conofeemo,

do

nellnuomo : imperoche

tiell'atiimalrationale, cio

fandoper i

debiti

in tal

&

modo retto

mezi nelfuo operare , conduce lefue cof

con

gouernato dalla ragione , chepaf

vna certa harmonia a perfettofine

ancora talharmonia dall' Jfnima, cio dalle fue parti; che fono l'Intelletto ,
peroche , fecondo Tolomeo

pente

'i

&

conciofta che la parte intellettuale corrfponda alla Diapafon

terualli,&> fette fono lefue Specie

moria

&

la

Cogitatane

[opinione

onde

, la

in effafi ritrattano fette cofe,cio la

Ragione

&

Conofcefi

la quale

conciofta che

mente al Gutto

Toccare

il

fa commune a ctafcun

nella

Summit ,

farti dell'lAnimafiano la fede della Ragione

fe corrifpondenti agli interualli


Sapienza,

rifponderanro alle fpccie

xAnimoftt , Fortezza ,
della Diateffaron
tale

Im-

Dia-

che ha fette inla

Me-

ha quattro Specie

de i nominati quattro fentimenti ,

&
& maf

nel

ima-

Ma alla Diateffaron, la qualfifa di tre interualli & contiene tre Specie corrtfponde la par

te habituale , nel'^Augumento

il Configlio , la

della

Mente, l'Imagmatione,

Scienza *Ala Diapente^,

la

',

l'Habito

quattro internala, corrijponde lafeenfetiua in quattro


nel! 'odorare ,
cofe , nel Vedere, nell'vdire,

Guttare

ra

&

Sentimenti

ragioni di tre confinante, cio della Diapafon

, corri! jiondeno alle

della Diateffaron

li

&

&
&

&

&
.

Tolleranza Nella terza tre


.

di effa

nella

Similmente

noi

vorremo che

cio

[^Acutezza , l'Ingegno ,

le

, cio

Rtfpetto . Oltra di c/

nell'Ira, nella Ragione

cofe,

che cor-

Temperanza d'animo,

Manfeuetudine o

cofe corrifpondenti agli intentala

&

Diligenza

la

Nella feconda ritrouaremo quattro

Continenza ,

anima, fi come

Fonezzg

della Cupidit; ritrouaremo nella prima fette co-

agli intentala della Diapente

harmonia nelle potenze

&

nel Decrefctmento

l'Efperienza

cio Sobriet o Temperanza

rebbe dire nella Iuftitta

&

deli Ira,

aUefpecie della Diapafon

Prudenza,

la

;&

nelle

fi

&

alle

fpeae

confedera anco-

Virt ; come fa-

percioche queje cofe tra Lro fi vengono a temperare nel

modo

che neifuoni della confonanzafi contempera ilfeuonograue con l'acuto . Si conofee vltimamente tale harmonia dal congiungimento

dell'Jfnima col Corpo ,per la naturale amicitia , mediante la quale il corpo con l'anima e legato, non gi con legami corporei , ma ( come vogliono i Platonici ) con lofpirito , il quale incor-

poreo, come al cap.q.

di [pra

<* e quello-, che congiunge

do [opinione de
<pia ,<Aria

me ;

li

jtrano

vedemmo. Quefo quel legame , dal qual nfulta ogni humana harmonia,
vn compoflo , cio nel corpo humano Seguen-

diuerfe qualit degli elementi in

quali concordemente

&
&

,& Fuoco

Nerui di terra

li

affermano , che t corpi

difuoco

&

finalmente
,

le offa di

: li

acqua

&

di terra

li

quattro elementi tnfee-

Ma

fee

quefo ne pareffe

che non ftano compofli almeno delle qualit elementali

quattro humori , che in ogni corpo fi ritrattano

la Colera

hum anifono compofli di Terra,^4c-

dicono la carne getterarfi della temperatura di tutti

ragioneuolmente non paterno iterare

mediante

&

Filofefe ;

le

come

quali bench l'vno all'altro fimo contrarli

la

Malinconia

nondimeno nel mifo ,

la

Flegma ,

o compoflo

il

Sangue ,

che vogliac

mo

Prima

18
mo dire , fanno harmomcamente
,

ptramemo

&

(infirmiti del

proportione& concordia
pra ho detto

vniti.

^fnzi f per patir freddi

&

foiitrchi caldi

ouer per trop-

facemo violenza ad tuo degli humori , in iftante ne ferite ildiflemcorpo


ne egli prima fi rfana ,
f efii non fono ridimi alla priilina

b per altra cagione

po mangiare

della

la

quale non potrebbe ejjere

natura Jptrituale con

quando non ti fuffe quel legamento , che

la corporale

<&

rationale con la irratwnale

della

di fo-

Que-

lla concordia harmonica adunque della natura Jpirituale con la corporate , e* della rationale con la ir-

ratwnale

quella ,

che coflitmfce

Mufica human :percioche mentre l'^Ahima quafi con

la

meri perfueradijarevntta col corpo,


accidente impedito

hpotej difar

nome l'effer animato,

il

ci

nome l'effere animato

corpo ritiene col

;&

rarion de

che vuole : doue dtfciooliendofi l'harmonia,e<rlifi corrompe,

resla nelle tenebre,

nu-

non effendo per altra

& l'yAmma

&

per-

vola all'immortalit Et ben fu detto quali


antichi
gli
hebbero
conciofiache
vna
de
numeri
:
ilrana
opinione , che quando vnofi annetraua
i
ragion
con

dendo

col

meramente era vecifo ,l'anima fua non patena mai andare


mufical numero
che

tal numero

opinione tocca

col quale dalfuo

Poeta introducendo Detfobo,

tali accidenti

il

fle poche

Mufica,

fin che non haueua finito

il

Et perche haueano per fermo ,

Greci, dir quejle parole ;

Ma perche quefle cofe

s'appartengono pi

lafcier di parlarne pi oltra,

<& dimojlrato la variet della Mufica

chiamarono Fato, ouer Corfo fatale. Queiltt

qualefu vcafo da

Expleb numerum , reddarque tenebm .


della Filofofia , che a quelli della

al luogo deputato,

nafmento era {lata congiunta al corpo

non fi potejfe trappajftre , per

il

contentandomi

di

alli

ragionamenti

hauerne detto que-

animaftica ; della quale , come di quella

che nulla opaca

fa al nolropropofito , non nefar pi mentione

Della Mufica piana,

& mifurata; o vogliamo dire Canto

fermo ,& figurato


E S TiA
la

Cap.

hora di andare dichiarando

ilfecondo

Mufica; il quale era la Organica, diuifa in

ciata

ciafeuna delle quali

dmidemmo

in

membro principale , che noifacemmo del-

Harmonica

&

o Naturale,

Piana, Mifurata, Rithmica

Ripigliando adunque quefle vltime parti dico, che la

monta , che nafee da vnafemplice

8.

<&

,&

chiamano ;

p intero
le

&

le quali

ne fi accrefeono

indiuifibile

equale prolatione nella cantilena, la qualefifafen-

di

,&dai Mufici

tempo

volgarmente chiamato Canto piano , ouero Cantofermo ; ilquaeffere

&

&
Et
forma &

nome,

nuirono

ma fi cantano con mifura di tempo ,fecondo che defcnttefi trouano

ejfentia

l'harmonia

che nafee da

vna

nella cantilena , dimoflrato per alcuni Caratteri, o figure al modo fopra detto ,

le quali di
:

muficiprat-

nefi diminuirono della loro valuta : imperoche in efjafipone il tem

molto vfato da i Religiofi nelli diuini vffiaj . Mufica mifurata dico

variata prolatione

Metrica.

Mufica Piana fi dimanda quell'har

%a variatione alcuna di tempo, dimojlrato con alcuni Caratteri , ofigure /empiici , che Note li
tici

in ^Artifi-

forma , quantit ,

non fi accrefeono ,ne fi dimi-

qualit fono differenti ;

quefla

communemente fi

quantit diuerfa , le quali ne


chiama Canto figurato , dalle figure o note , chef trouano in effo di
minmre
che
nella
la
loro
valuta,
tardit,
o velocit di tempo ne
il
tempo
fecondo
cantilena,
fanno crefeere

&

raprefentano.

Ma Figura , o Nota che dire vogliamo,fi nel cantofermo, come nelfigurato,dico effere unf

gno,che pofo fopra alcune linee &jpatij, ci raprefenta ilfuono o


po, che bifogna vfare nella cantilena

delle

mo intorno la materia del Contrapunto , cio delle

&

Mifurata, non folo da iflrumenti naturali,

della

la

voce, & la velocit

quai cofe trattaremo poi nella

Compofitioni delle cantilene

ma

da

Mufica organica , dalla harmonica 3 o naturale }

artificiali

&

&

tarditdel tem-

Terza parte , quando ragionam.

Et perche la Mufica piana

ancora pu nafeere ; per nella dtmfione

dalla artificiata l'hofatta difeendere

Deh

Parte.
Della Mufica Rithmica

V SI C^tf

ic,

& della Metrica

Rithmica diremo

effer quella

prof per la quantit delle Sillabe


compongono ;
fi

acconciamente

&

Cap.

harmonia , che fi[ente nel yerfi , onero

&

f congiungono

cio

&

f lefillabe dell'y-

Quefto tal ^nudino non fi puh fa-

fifaccia ydire col me%o de naturali tilrumenti : perciocbe non

re, magli elementi delle letterefono quelli , che producono tale conueneuole confinanza ;

Grammatici,

fecondo Boetto ancora) altro nonfono

che la pronuntia di effe lettere

Mufica organica

adunque hora conofeere

la differenza,

che tra quefla

&

l altra fpecie di

li

che fono con diuerfe

Onde nellage-

harmonica , o naturale gli hofatto trar lafua origine

dalla

le lette-

quali (Jcondo

li

forme figurate, ritrouateper commodit di efprimere il concetto, fen%a parole pronunciate


neral diuifione della

&

La faenza della quale confifle nelgiudicare, f nella pro-

na, bene o male con lefillabe dell' altra


re ,je prima in atto non fi riduce,

nella

per il fuono delle parole , quando mfemt bene

nel yerfofia conueneuole consonanza tra, parola e* parola

fano

<j.

Potemo

Mufica , che Metrica fi chiama

faper giudicare ne i yerfi la quantit delle fillabe , cio f fiano lunghe o breui , mediante le
quali fiano,& la loro determinata fede : Concwfiache la diuerfit de i piedi, coquali fi conofeano i piedi,

il

empropio

di

&

in di due, di tre, di quattro, o di pmfillabe

lemo dichiarare, non

altro

delle quali coditutfee diuerfi piedi

l'^Aiapeflo,

il

Dattdo ,

La quale f medefirn amente yo-

come fono

Proceleumatico

Pirrichio

il

&

altri

flambo ,

lo

Spondeo ,

che nelle Poefie fi ritrouano

il

compofitwne

la

Trocheo, il Tribracho ,

Li quali , fecondo la loro

medefime ragioni ch'habbiamo detto della Rithmica , la Metrica anchora dalla medefima harmonica , o

naturale difeende

imperoche

la

lunghezza , o breuit delle fdlabe fi conofee, o mifura dalfuono


tempo , conofiiutoper

la cui luno-hezjd o breuit importi


le

Mufica metrica

coflituifce la

nelyerfo,poJlt harmomeamente infieme, porgono all'udito grandifima dilettatione. Et per

determinata fede
le

il

che l'harmonia, che nafee dal yerfoper la quantit delle fdlabe

il

moto

yoci yiene a nafetre la Mufica Metrica iperaoche accompagnandolo colfuono degli

fiforma il Metro

vano

loro yerfi

principio

e[i

come anticamente faceuano

onde parimente

li

Poeti

&

andamno a poco a poco cercando

della Cetera, fiata opinione de molti

li

Poeti

lirici ,

che al fuono della Lira

accompagnare i yerfi conharmoma


le

tardit
cio

li

Ma perche (come yuole

de

nelle parole fi conofee

attribuire all'artificiata

alfuono de quali

nel fuono nato

iiifi

la

conciofia che ogni giorno

ottimamente ji accommodano y arie forti

da loro

E ben

yero

Metrica artificiata Ouefte due forti


.

aI Mufieo

di

Mufea

il

mio principale propofito

la diuifone della

tempi lunghi

fecondo
,

&

il

Mufica

&

breui

diuerfi lilru-

numero chef compren-

quella che deriua dalli juo-

olii

&

l'altra

&
&

Poeti

ragionando folamente della Piana

Rithmica o

Oratori

della

che

Mtfura-

alcuna cofa, che fa degna di annotatione.

Quello che fia Mufica in particolare


detta.
Cap.
*AT T ,A

(percioche alprefente molto pi


,

Lira o

Metri-

che queje due firn di Mufi-

Metrica naturalefi potr dire ,

appartengono ftpere ) lafciaremo da parte

ta ; non pretermettendo, come

ijefii
,

ydiamofarfi quejlo con

di yerfi

che tra quella che derma dalle yoci


,

quali

le

Metrica parimente difende dal-

sper nonfuinconueniente dire

ritruuer tal differenza , che l'yna Rithmica

Et perche da

noi alcuno ijrumento con quella yelocito

che noiproferimo alcuna parola, potemo conofeere dal mouimentogli

numeri iflefit, che

ca ,fipoffano anco
-menti

^Agoflmo) percuottendo

iflrumenti

al fuono della

Legi o regole de i yerfi ,

che addimandauano Per concludere adunque dico, che la Rithmica &>


la naturale:

artificiali

o della Cetera canta-

Verfi da loro cantati yengono chiamati Lirici


di

che i detti Poeti trouaffero

yoce ,

della

ma dalfuono del-

Si che non dalle lettere,

& perche

fia

coli

io.

&

(battendola prima dichiarita in yniuerfale )

ye-

duto quello, che fa ciafeunafua parte feparatamente ;refla hora ( douendof ragionar fo-

lamente della Iflrumentale


fica iflrumentale

yeder prima quello, che ellafa.Dico adunque, che

harmoma,

la quale nafee

da tfuoni

&

che confifla facilmente dalla fua definitione potremo fapere

dalle yoci
:

la cui

imperoche
c

la

Mu-

cognitwne in

ella faenza fpe-

culatma

Prima

20
culatiita

&

le

mathematica , maeflra di

yoci ,

numeri ,

li

mini proportionati ne
culatiaa

ferati con

Nh/ehtH

ce

le proportioni- ,

debiti luoghi.

percioche tengo

&

le loro

chefiapofiibile, che

col fenfo

&

differenza ;

Nefi marauigli alcuno ,ch

naturali o artificiali tfrumenti.

li

cofa facile

bra fi

\U quale

tutte le cantilene

ordina

'io

altri ( tra

con la ragione confider lifuoni

Ma perche ellafia cofi detta


da ^&cu

quali Platone nel Cratilo )

Greca ; che l'vna vuolfignificare ^Acqua,&

quale opinione fu

acute con certi tereffire faenza fbe-

vnopoffa quella poffedere nell'intelletto ; ancora che non l'ef-

&

cheella

donde deriui iljuo nome, non

habbia origine dal yerbo reco

cio dal cercare ,o inuefigare

l'altra

que ;oper ripentitone

di

Varrone, ilqual vuole,chc

dell'aria

o dalla -voce

in tre

modi nafchi la Mufica ;

ancorach ^Agoflino dica altramente

di

fi-

n%o* "vo-

Suono ; quafiper iljuono delle acque ritrouata

Giouanm Boccaccio ne i libri della Geneologia deli Dei.Et in -vero non mi

che concorde alla opinione

come

Caldea,& da

moftrato.Et alcunihanno hauuto parere , chefia detta da-pav -voce Egittia, o

&

yoci graui

habbia detto la Mufica

da fapere : conciofa che alcuni hanno hauuto opinione

&

&

le

della

di/piace -.percio-

dalfuono

^Alcuni

delle

ac-

altri ijlima-

rono,che cofifuffe detta -.perche appreffo l'acquefu ritrouata ,& non per ilfuono delle acque; mofliper auen-

tura daquefo, che

na

Pan dio de paflori fu il primo ( come narra Plinio ) che della fua Siringa conuerfa m can-

Ladone fiume

appreffo

di ^Arcadia, fece la

Sampognapaflorale ; il che afferma

il

Poeta dicendo ;

Pan primiu calamos cera coniungere plures


Et quantunque quejle opinioni fiano buone

Indituit .
et pi

mi piace

l'opinione di Platone,che ellafta

ceduto -vna certa onnipotenza di cantare

&

&

tuttauia quello che a

me par pi ranoneuole,

nominata dalle Mufi,alle quali (come dice Agoflino) con-

-vogliono

li

Poeti, che fiano figliuole di

Gwue

&

di

Memoria ;

diconobene : percioche f l'huomo non ritiene li fuoni& gli interualli delle -voci muficali nella memoria,
queilo amene : perche non fipoffono a -via alcuna fcriitere : tanto pi , che ogni
non faproftto alcuno ;

faenza ,

&

&

ogni dfaplina (

come

-vuole Quintiliano ) confifle nella

memoria

-.

conciofia che in -vano ciin-

fegnato, quando quello che noi afcoltiamo dalle menti nofre fi parte. Et perche habbiamo detto la Mufica ef-

fere fetenza /peculatiua , per auanti che pi oltra pafiiamo , yederemo ( hauendo confideratione del fine )

come anche lapofiiamo dimandare Prattica

Diuifione della Mufica in Speculatiua

pone

la

differenza tra

NT R ^V IENE
faenze :

il

&

Mufico
Mufica

nella

& in Prattica
il

quello

per la quale fi
Cap. u.

Cantore.

che fuole intrauenire in alcuna dell'altre

concioftache diuidendofi in due parti, l'yna Theorica, o Speculatiua

Prattica yien detta. Quella

il cui fine

le cofe intefe dall'intelletto ( il

confifle nella

che propio

di

Tolomeo, fu ritrouata per accrefeimento


con

le

mani le

ragione

con

il

douere

la qualefi opera,

che

Quefla alla prima non altramente

conciofa che ogni arte


ttjleffo

&

ogni

nifia ancora pi nobile : tanto pi , che fi

le

figno dell'opera ; tuttauia non pu

lo

na , parrebbe nondimeno finz* frutto


,

l'al-

La prima , come yuol

come diffignare,defiriuere,&fabricare
quello che fa l'appetito

faenza naturalmente ha per pi nobile

ytneendo &fiperando

ilfapere,

di nobilt

il

&

la

alla,

ragione

dal Corpo, comefio mi-

corpo, quanto alle operatio-

mani non oper affer quello, che dalla ragione gli commandato,

l'operare.

, che nella fetenza della Mufica


Et quantunque la fpeculatione da perfi non habbia dibi-

fpeculatiuo produrre cofa alcuna in atto,che habbia ritrouato nuoua-

mente,finza l'aiuto dell'artefice, ouero del'tfrumento : percioche

de naturali

&fenzafrutto alcunofi ajfaticarebbeno. Si che non dubbio

pi degna la cbgnttione della ragione, che

fenya

fi fittomene, di

operar e.Onde hauendo noi dall'minimo

ni{lro, l'opera ; cofa manifefla,che l'animo

-vanamente

l'altra

impernine per tlfo mezopotemo ritrouar nuoue co-

Ma la Pratticafolamente per toperare

cofe occorrenti

,&

della faenza,}

&

ciafiuna faenza ) detta Speculatiua

tra che dall' efferatto folamente dipende, yien nominata Prattica

fe,& darle augumento

cognaione folamente della yerit del-

&

artificiali tftrumeriti , col

l'aiuto della

ragione

tale fpeculatione fi bene ella nonfuffe

quando nonfi riduceffe all'yltimofuofine, che

mxo de i quali ella Tiene a configuirlo :fi come

mai potrebbe codurre

l'opera fua aperfetttone alcuna

( confiderandola nella fua vltima perfezione ) quejle due parti fino tanto

enate ragioni nonfipoffonofiparare tyna

dallialtra

va-

confifle nell' efjercitio

ancora l'artefice

Et per queilo nella Mufica,

infume congiunte , che per

le affi-

Etfi pure le volejlimo feparare , da queflofi conofeer


lo

Speculatiua

Parte
lo Speculatimi effer differente

fico

&

queflo non dalla fetenza

detto Cantore

&

da mano ,

li

dell' iilrumento

fecondo la forte

&

fa l'yno

non per ilfono :

diremo ;

l'altro

&

li

il

loro vjficio,

iti

il

&

&

loro fine diuerfo.

il

che

non dalla faenza prendeno

Lirico dalla Lira ;

tale faenza fi contiene

fa faenza pi perfetta

o Compoftore, o Cantore, o Sonatore, che


feratio apprende,

&

&

fimilmente o<nt alntrouer tanto

ef-

Onde -volendo fapere quel-

Mufco effer colui, che nella, Mufica perito, 7> hafacuit di giudicare,

ma per ragione quello , che

prattica dar opera,far la

21
vien detto Ma-

Ma pi efpreffamentefi comprende da quelli

ch'eifuona.Et pero chi yorr bene effaminar la cofa

fere la differenza dell'imo doli altro, quanto


lo che

nome dalla faenza

quali dall'opera, cio dall'ijlrumento,

nome; come tOrgamfla dall' Organo, il Citerijla dalla C etera,

tro

il

ma dall'operare ; come dal Comporre detto Compojtore-; dal Cantare

dal Sonare vien chiamato Sonatore

ffrcitano fopere muficali


il

dal Prattico,che quello fempre piglia

& Mufico

diremo effer

eglifia,

manda ad effetto con la -voce,

il quale

alle co/

appartmenti alla

perfettofi potr chiamare.

colui,

o col mezo di

Ma

il

Prattico,

che li precetti del Mufico con luno-o ef-

qualunque artificiale ijlrumento. Di frper jcienza : ma per lungo yfo ftp-

&

te che prattico fi pu dire ogni compoftore

, il

pia comporre om mufical cantilena

ogni follatore di qual fi voglia forte di ijlrumento muficale

&

quale non per ragione

che

&

l'altro nonfa
ftppia fonare folamente per lungo yf, &giudiao di orecchio : ancora che a tale yfo l'yno
peruenuto fenzl mezo di qualche cogmtwne Et la velocit delle mani, della lingua ,
ogni mouimento,

&

&

altro acadente, chef ritroua di hello nelfonatore,o cantore, fi debhe attribuire

za :

al'vf,& non alla faen-

conciofache confluendo effa nella fola cognitione sfefuffe altramentefeguirebbe, che colui, che haueffe

maggior cognitione

faenza

della

,fuffe

anche pi atto ad effercitarla ; di che in

Hora hauendo veduto la differenza, che fi ritroua tra l'yno


[ijlrumento

pi nobile

ti

&
potremo
&
&

quale effendo retto

della cofa retta

quafi dire,

li

il

Mufico

naturali, o artificiali iflrumentifia

intenda quello, che operi


jtore, di Cantore,

di

dalli artefice ,

effetto fi

tanto

men degno di

yede

che tra

l'altro , effer l'ifleffa,

effer pi

degno dell'ijlrumento .

natore, quanto codili pi nobile

che efferati

vouernato

&

lui,

il

contrario.

l'artefice

&

quanto chi reo-ve

degno del Compoftore, del Cantore, o So-

Ma non dicoper, che'l compoftore, & alcuno

debba effer priuo

nome, pur che eglifappi*

di queflo

del tutto renda conueneuol ragione -.perche afimilperfona, nonfolo di

ty

Compo-

Sonatore:ma di Mufico ancora il nomefi conuiene.yAnzife con vnfol nome io douef-

jimo chiamare, lo chiameremo Mufico perfetto

&

percioche dando opera,

tra delle nominate, cofui poffeder perfettamente la

Mufica ;

effercitandofi nell'vna,

&

l'al-

della quale difider,&ff>ero chefaranno ac-

quilo coloro, i quali vorranno offeruare li noflri precetti.

Quanto

fia

neceffario

il

Numero nelle cofe & che cofa fia Numero ;


;

& f l'Vnit numero


^C

perche di fopra fi detto

Cap.

12.

che la Mufica faenza, che confider

proporzioni; perparmi che hora

li

Numeri ,&le

fa tempo di cominciare a ragionar di tal cof,m afima-

mente che dalla prima origine del modo {fi come manifedamentefi vede, et lo affermano i Filoffi)tutte le cof create da Dio fumo da lui col Numero ordinate : anzi effo Nu-

mero fu il principale effemplare nella mente di


cofe, le

roche tanto
'

effo

fattore

quali fono feparatamente, ouero infieme,fano dal numero compref,


egli neceffario

come vuol Platone

thuomo

telletto ,

ouero nella

cheffuffe tolto via, primafi


) la prudenza,

&

ilfapere :

memoria , potrebbe rendere ragione ;

dijlruggerebbe

ella

mar crior fermezjia, che quella de

driz!Xa (intelletto alle fpeculationi ,

il

al numero fottopode

tutto ,

&

&

le

artifperderebbeno

numeri, i l Numero acuiffe

&jmferua nelpropio

di effa fi

l'ingegno,

effere tu tte le cofe

impe-

dipoifi leuarebbe al-

conciofache di niuna cofa, che

parlare oferiuere alcuna cofa della Mufica ; percioche del tutto la ragione

do

Onde neceffario che tutte le

&

egli

haueffe nell'in-

ne pi faria bifomo di

anullarebbe

conferma

la

non hauen-

memoria, in-

clfepm iddio benedetto

lo

dnaWhmmo, come litrumento neceffario ad ognifua ragione &clifcorfo. Nelle Sacre lettere vn infinito
diurni col mezs de i numerifi uen^uno a difcoprire,della cognitione
innumero difereti mirabilifiimi

&

&

telligenza de

quali (

come piace ad ^Agoilino )fenz<t t aiuto de numeri

Saluator nodro, come fi uede nell'Euangelio


tutte per

in

molti luoghi, gli offeru,

noi certamente faremmo priui

&

le

numerofi comprendano Di modo che, come dice ancora ^Agodmo


.

il

ceremome della Legge fritta,


nella Scrittura in pi luoghi fi

ritrouano

.1

Prima

22
ntrouano

li

artieri,

xflimauano, che

&

Onde non da marauigliarfi,fe i Pithagorici

la Mufica effer pojlt honoreuolmente.

numerifujji va wnfo che

netti

di diurno

che dir fi potrebbe decorrendo io t intelletto, il numero

lo

Si che per quello che dettonabbiamo, et per quel-

fommamente neceffarto.Et beche molti l'habbiano

l Numero effere mal


La quale "finit ben che nufia numero, tuttauia del numero principio,^ U
tfla orni cofa, ofemplice,o compoja,o corporale, ojpirituale chefia, yien detta Vna Perciochefi come non

dtffinito;ndimeno Euclide Mevarefejparmi che ottimamete l'habbia deferita dicedo;


titu dme

compofa

di pi ynit.

fi pu dire Cufa alcuna bianca f non per

la

bianchezga,cofi nonfi pu dire alcuna cofa

quale talmente contenuta dalla cofa che

la

tiene in [e la

ima [e non per la yni-

che tanto quella fi conferua nell'efferpropto

quanto con-

Vmt Et all'oppofito, quando refa di effere yna,allora manca delfuo effere Et in ci la Vni:

ta niente differente dal Punto

yn minimo

che

indiuifibile nella linea

moffo ( fecondo che vogliono alcuni ) egli fa la linea

Quantit principio ;

cofi

&

non per queflo

non la Vmt numero, ancora che

conaofia che fi come quando

Quanto

detto

di efjofia principio

ma fi

Et fi come

bene

fine

ti

di effa

non , ne

fi pu dire ,fe non rifatto del principio , cofi ilprincipto non pu effere , f non ha relatione alpne Et perci
t da notare, che non yien detto principio ,fe non per ragione delfine ; ne ne f non per rifletto delprincipio :
.

idi

modo che dal principio

etiche fui intera

Ternario

pu

&

alfine non fi potendo yenire ,fe non per

far neceffario

Onde mancando l'Vnit delmexs

ma principio folamente di quei numeri , che fino con

numero,

cioche la naturai difpofitione de numeri tale

in infinito, avgimmndout

la ynit

fcretaSi chiama Genitrice

che ogni cofa ac-

m f principio , me%o ,&fne;i quali tutti fono contenuti nel numero

tutta, contenga

detto dal Filofofoper talragwneferfetto

dire, chefia

mexo

il

i. z.

5. 6. 7. 8. 9.

3.4.

percioche da effa

la quale,

&

ci principio, origine ,

&

delfine

non fi

ordine naturale dijpofli

per-

io. ordine chef pu continuare in

ha principio ogni quantit ,fia cottnua ,

di-

mifura commune d'ogni numero : conciofia che cia-

numero contenga in f pi yolte la ynit ;fi come per effempio , il Binario , chefigue immediatamente
.dop effa , non yien formato f non per la congiuntione di due ynit , dalle quali ne rifulta effe Binario primo

Jcttn

numero &pari
le con la

frodutto

6t* * queflo aggiunta poi la ynit ,fi

ynit appreffofifa
il

Quinario, detto

Quaternario

il

Numero incompoflo,&<

Delle varie ipccie de

V N GO

^cV8

farebbe

de numeri,

&

forma il Ternario primo numero impare ; dal qua-

Numero parimente pari

detto

<*?*

da queflo

Numeri

Cap.

&

fuori dipropofito

&

dmerfe ffecie , procedendo

cofi gli altri di

ilyoler raccontare di

yolerne di ciafeuna dire quello , che

ella fi a

dalla ynit

m infinito

15.
yna in yna le yarie frti

ma perche dal Mufico ne fono

cofiderate alcune fpecie, dir folamete di quelle, che fanno alpropofito noflrojafjando

k^

parte

s^^^fej:
tffer diece

Tra loro

cio

li

le altre,

come

a quef fetenza.
a

inutili

fa dibifgno fapereper l'mfelligenxa

queflo Trattato

numeri Pari, Impari, Parimente pari , Primi

compofli, o Communicanti, Quadrati, Cubi,

&

&

Perfetti

io.C^

due parti equali ; come 2.4. 6. 8.

tio diuidere in

di

,&al

Mufico appartinenti

Compofli

incompofli

de i quali

Pari fono

altri fintili

li

Contrafe primi

quelli,

5-7.9. 11.

&

due parti equali ,ftno tanto che ftperuenga

alla

come

incompofli fono quelli

quali

non pojjono

effer

1.3.5.7.11.13.17.19.^ altri fintili


ti

&

dtuifi

;& fono 4. 6. 8.9.


effere mifurati

che fino numeri compofli

commune tra
[yno
tio

&

loro

l'altro

compojlo

fono mifurati
di tre forti

che

li

compofli

&C

fono que-

&glt altri Li Parimente pari fono quelli , che hanno le parti , chefi poffono diuidere in

continuando in doppia proportwne in infinito

che non poffono

chefi poffo-

Magli Impari fono quelli , che non

poffono effer diuifi in due parti equali ,an%j di necefit l'yna parte fpera l'altra per la ynit ;
fi 3

da

Diremo adunque le fpecie de numeri, le qua-

io.

come

altro primo

li

diuifi

da

Compofli fono

non daU'ymt , mtfura

diuida

che la ynit

ligia moflrati

come

6. 3 2 .

numerati

Ma

ma infieme comparatifi dicono

mifun
;

2. 4.8.

64.

&glt altri
numero

altro

quelli,

iz.&

19.

Et

loro effere ,

che daU'ymt

Contrafe primi

come

Li Contrafe primi fono quelli

commune (fogni numero ; come


:

9.

&

io.

perche non hanno altra mifura

queflifi trouano di tre forti : percioche ouerfono

&
&

l'altro primi ; come 1 $.& 17. ouero L'vTra lor compofli, Commumcantifi chiamano quelli, che

ouero l'yno

muti di loro all'altro primo ;


dmfi da altro numero , che dalla ynit ;
; come 4. c" <J. ouer che fino tutti impari ; come y.^7-

ou r che fono tutti pan

il

Li numeri Primi (3*

che da altri numeri fono numera-

.& gli altri procedendo in infinito

1 1

diuifife

ynit ; dalla quale mcominciorno ad hauere

&
1 5

fi

ritrattano

ouer che fo-

no pari

,.

Parte.
qiopar

&impari

mem infifieffi moltiplicato


di

tali

numeri "

Ma
3

come 4.9.&16.1 quali nafiono dal

&

sro

z.in

&

fino numeri Pari,

gli altn-.conciofia che tolte

ie del Settari

che fino

&

dipoi in tre

il

&compofti,

le parti loro,

&

le

ternario in due parti

Quejofiiw adunque leffiecie de

fica alla-imcfiigatione

come 8.27. 64.

di tali

&

Ma

li

le

4. che fino Radici quadrate

il quale

&

liprodutti ancora moltipli-

moltiplicato col 2.

ancorarne nafie 8.

&

infieme aggiunte, rendono di punto ilfuo tutto


diuidono

lo

delpropto /oggetto,

il

& i.Et

Sefqniterxa proportione

XSupLjimero

della

Semidano nella

Diapafon

mercleila Diapente

geruaEo quantunque

effa

&

di

le

;.& 4.

io le

&

chiamo femplici

della Diapafon, nafce

mafi bene per la diuifione di effia Diapafon

&

lo

melodie

La

Diateffaron

della

1
,

&

il

nafconoper
,

onero

in-r

&

, fi compongono di
ouero di due parti , come le

Diapente pofie infieme, compofi

i.La Difidiapafon compofla

L'Effachordo maggiore

Semiditono

0- delle altre, yn altrafiata pi dijfufamente ne ragionaremo

to , paterno comprendere ,per qual cagione


il

traq.&i,

che nafiono dalla dtuifione della

S efquiquarta proportione ;

nella

Im-

che fono maggiori

le altre

contenuta dalla proportione Quadrupla tra 4.

fabrica del mondo, eleggejfi

contenuta tra

non per aggiuntane di molti interualli po-

manfejlano : Imperoche della Diapafon

re, nafiono dalla congiuntane della Diateffaron col Ditono


<quefle

yna delle nominate parti ; ouero di molte Diapafon infieme aggiunte ;

le

dementali : conciofia che ogni confonanza

me In Diapafon diapente , contenuta dalla proportione Tripla ,tra


Diapafon

&

j.Etquejle due parti nafiono dalla diuifione della Sefqiualtera,

mimmo, chefia minore

iorodenominationi ce

ouerfionoro, con-

molte parti : Dipoi la Dia

dtuifibile in

due parti maggiori

il Ditono poi contenuto tra

6.0*

Mtt
'

Et perche tutte quejle fino parti della Diapafon , onero della Dupla ,

ia ditufione harmonica ; per

Jli infieme

Sefquiquinta tra

il tutto

2. nella Sefquialteraproportione

Et quejlefono

binario

, il

effo Settario

senario,fi come yederemo : Nel quale numerofino contenute

il

tal proportione il Mufico piglia per

$.&

496.
Come quel-

loro ferue nella

quale il Numero harmonico

la quale nafie dalla proportione\Dupla,yera forma di tal confonanza ;

'pente''Centenuta tra queji termini

l'ynit prima in fei parti

qual parti fiammate infieme rendono interamente

lo-

terminati fimpre nel 6. oueronell'S; come 6. 28.

mttekfir-me delle fimplici confinanze,pfiibili da ntrouarfi,atte a produr le harmonie

perochela Diapafon

<Oitwt-$i la

&*

quali nafiono per la molti-

numeri al Mufico neceffarie : imperoche la cognitione

delle pafiotti

tenuto nelprimo numero perfetto, tlqude

'queftuteiiwsni z

yno minor nu?

numeri Perfetti fono quelli, che fino integrati dalle

quali interamente
;

&

fimili

numeri fi chiamano ;

produce 4.
fi ,

Numero Cubo, del quale ti z.la radice.

para,

&

il

Cube

4- in f, che Radici

cati ptrefiu come fona moltiplicando

detto

dalla moltiplicatione di

liC ubi fono quelli, che nafiono dalla moltiplicatane di qualunque numero infifieffo,

dalpredutto amoraper tal numero moltiplicato


plicatione del z.

25

come f>.&<). Quadrati fono quelli, che nafiono

ma

&

anco

il

due

di

mino-

lafjando hora di dire pi di

Dalle cofie adunque che habbiamo det-

gran Profeta Mafie , nel deficriuere la grande

il

&

marauigliofit

numero Senario ; non battendo iddio nelle fite operationi mai bauuto

dibtfogno

di tempo :percioche, come colui, che d'ognifaenza era perfetto maeflro, conofiendo per opera del Spirito di-

vino l'harmoma , che in tal numero era


fibili

&

d'iddio

, la

(u onnipotenza

rinchiufia

,&la diuinit

che dalle

fiua ; yolfi col

cofie yifibili

&

apparenti conoficemo

mezo di tal numero in yn

le

inui-

tratto efprimere

infieme moftrare la perfettione dell'opera ,&weffa la rinchiufia harmonia, confiruatrice dell'efferfuo,

fenza la quale a patto alcuno non durarebbe : ma del tutto , ofi annullarebbe , oueramente ritornando le colecito cofi dire)di nuouofi yederebbe la confufione dell'antico Chaos.Volfe adunfi nel loro primo effere ( f
que

il

Santo Profeta mamfefiare il magifierio

tnezs del Senario

0* l'opera

perfetta del Signore fatta

fenza tempo alcuno

della natura , come ancora dell'arte fiano camprefe


dal qual numero quante cofi
fi

col

da

ludlachefigue lo potremo conofiere


"

Che dal numero Senario fi comprendeno molte cofe della natura

& dell'arte.
NCOMI NC I iA'N D O
co di

14.

Cap.

adunque dalle cofie fuperiori naturali, noi Ufi nel Zodiadodecifegnifempre ne yeggiamofii alzati fiopra lo noflro Htmifflnrio, rimanendo

gli altri fiei nell'altro di fiotto

per la larghezza

a noi afiofi . Sono ancora fei errori de ifit Pianeti dtfiorrenti

& effo Zodiaco, che fiorreno hora di qua,

come Saturno, Cioue, Marte, Venere Mercurio,


,

&

la

hora

Luna. Sei

di l dalla Eclittica ;
li

circoli pojli nel cie-

lo?

Prima

24
io

&

come ^Artico , ^Antartico, due Tropici ;


l'Eclittica

loro oppofitt

re

Et

di

nee conchiudono

& Moto & U

Interualto, Stato,

& Moto

Seijpecie ancora

Dimmutione , ^Alterazione , &* Mutatione

ouero pofitiom

Su , Gi, ^Aitanti ,

quali cofa alcuna

Indietro

delli

di luogo

Defro

&

non ha l'ede-

moti3 Genera-

Et fu , feconda
Simftro

Sei

li-

Piramide triangolare ; &fifaperficie lafgura Quadrata folida. Sei triangoli equilateri

la

maggiri contiene
aue

^Accrtfctmento

differente detti Siti

le

li

Correttone

Platone,

quello del Capricorno, fEquinottiale;

Ottufu, Denft, ? Quiete Sei gli uff cu naturali ,finza

come Grandezza , Colore, Figura,

tione,

&

detennero,

cio quello

qua mufono fei fiflantiali qualit degli Elementi , ^Acuit , Rarit ,

la

figura circolare, dinotandoci lafuaperfettione

circolo mifurata perii dritto

&fei Tolte la circonferenza di qualun

da quella mifura , chefi mifura dal centro

&

alla circonferenza ifeffa ;

de qui nafee, che molti chiamano Sedei quello ifrumento geometrico, che da molti altri addimandato Con*
faffo
tia,

Moto, Senfo, Memoria,

Sei gli gradi dell'huomo Efjentia, Vita,

Puentu,

lAdolefcentia, Giouenezza

Vecchiezza,

&

Decrepit

&
;

Intelletto

Etfei

l'

fecondo alcuni,com]pondeno al Senario ; dal qual numero Lattantio Firmiano prefe


re dicendo , che
mille anni

il

Sei lefue et, Infan-

Et adi del mondo ,

quali

mondo non hauea a durare pi de fi nulla anni , ponendo che vn giorno del Signore fiano

adducendo per tefimomanza quello , che dice il Salmo , Mille anni auantigli occhi tuoi fono co-

me ilgiorno paffato. Et per non commemorare tutto quello, chefi potrebbe, per non andare in lungo
lamente , che fei fono appreffo

li

Filofof quelli

'Buono, ^Alcuna cofa, ouero Qualche cofa,

Vero ,

le

l'occafione delftto erro-

Falfo

che chiamano Traft elidenti

&

la

Cofa :

Pofibde, Imponibile, Neceffarto,

&

come

l'Ente

dir fl-

Vno, d Vero ,

il

&fei appreffo i Logici li Modi delle propofitiom;cio

Contingente

Per la perfettione

di tal numero , Tolfe il

grande Orfeo (come narra Platone) che gli Hinnifi haueffero a terminare nella Setta generatione : conciofa chef penso
ferfettione.

che delle enfe create non fipoteffe cantare pi oltra

Onde li

Poeti ancora Tolfero

che

giudicorno perfetto ; termina/f nelftflo piede


colo del mondo ; poi

giutioneft rimette

Nonadunque

effendo in tal numero terminata ogni

Verfo del Poema Heroico

tal temperamento

come quello, che pi cTogn'altro

maraui<rlia,fe

chef come efjo mondo non ha difperfluo cofa alcuna,

numero ha hauuto

cofi quefo

il

da alcuniTien dettoSegna-

negli

mancano le cofi neceffarie}

che ne per progrefione fi ejende , neper contratta dtmi-

ma tenendo ~i>na certa mediocrit , non fperfluo , ne per fua natura diminuito per la
il nome non folo di Perfetto; ma di Imitatore della yirt. Quefo detto numera
:

qual cofa eph ha ottenuto

^Analogo }

cio proportionato

dalla fua reintegratone per lefue parti , nel

percioche quelle venerano tal numero ,che fmile alfuogenitore

modo , che di fopra ho moilrato

oltra di quefo detto numero Circolare:

&

dprodutto da tale moltipiicatione , terminato nel Senario;


in
quef sleffo ,
llo ancora per effo Senario moltiplicato (fibene fi procedeffe in infinito ) il produtto terminato in eff.

conaofta che moltiplicato

Tutto queho ho voluto

dire ,per dimostrare , che

hauendo

la

Natura mirabilmente rinchiuf molte cofe nel

numero Senario , ha -voluto ancora co l'iftefjo numero abbracciarne la maggior parte di quelle , chef ritrovano nella Mufca : conciofia che primieramente (come fi Teder altre Tolte ) Seifino le fpecie delle noci
muficalt

tra le quali contenuto ogni concento muficale ,cio Vntfne

~Diffone,& Ecmele. Sono dipoifei


mentali

che fono

miditono,

quelle, che

come di fopra ho moslrato ,

&Tno principio di effe

, il

fpecie di harmonia pofe in Tfi


la latita , ouero Ionica

&

la

Equifone

addimadano confinanze,

Diapafon ,

la

Confine,

Emmele,

cio cinque empiici

Diapente, la Diateffaron

&

elt

ilDitono ,il Se-

quale chiamano Vnifono: ancora che quefo fi nomini Confonanz*

impropiamente ; come altre Tolte Tederemo

&

Prattici

cio la

Oltra

Daria ,

di quefo

fi ritrouauano appreffo gli antichi

la Frigia, la Lidia

appreffo gli modernifei

la

Miilalidia

Mafia fei

o Lochrenfe , la Eolia ,

Modi principali nella Mufca

detti ^Autentict

&>

Tna in Tua tutte quelle cofe, che firn terLungofarebbe


ma
contentandoci
di
queUo,che
fiato detto, Terremo allejt propruSenario
per
bora
minate nel numero
;

fei no principali detti Placali

t ;per

effer

il

uoler raccontare di

neceffane al nofro propofito .

Dellt

Parte.

numero Senario , & delle fue parti


come in effe fi ritroua ogni confonanza mu-

Delle Propriet del

Gap.

ficale

NCO RiAC H E
dar troppo
r,,

che

molteficaio

in lungo racconter

egli tra

o compatta che ellafia

Sono ancora

, le

oforma di

quali

1 . in

due parti diuifa

troua tra 4.
5

cST* 3

&

nondimeno per non an-

&

&

prima fa-

la

contiene in

ima delle proportioni delle muficali confinante , ofempltce,

&

ordinate , che

cio in

nella

m due parti confinanti

le

forme

_,

&

_,

proportione che tra

z.&

due confonanxe dal Ternario

',

11

le

parti del Ter-

da yn melano termine : conciofiache ritrouan-

.fenxa alcuno

mezo

Ditono contenuto tra j.^T"

_,

dipoi tra il

nella Diateffaron primamente

Diapenti collocata tra il$.&ilz. Queila poifi ritroua tra

cio in

due matrgioi i

di ciafcuna delle

da i Mufici yengon chiamate Perfette ; effendo contenute tra

dofi prima la Diapafon nellaforma


il

come fi pu yedere nella fottopojla figura

nario jfono in due parti dtuife in harmonicaproportionalit

&

del numero Senario

f parti , che fono proportionache pigliandone due qualfi yoglino , hanno tal relatione , che ne

fue parti in tal modo collocate

le

/empiici confinante

le propriet

&

folamente quelle , che fanno alpropofito

numeri perfetti il primo ;

te tra loro in tal modo

danno la ragione

q&invti

4.

chef ri-

6.& 4. diuifa dal

Semiditono contenuto tra 6.

eS"

Vedefi

Prima

20

&
le

Vedefi oSfra

di quesiti

CEffachordo maggiore, contenuto

dico efjer confinali % compofla della Diarejfjaron

no mediati dal 4. come

quando

nella

&

in tal ordine Tra quefli

del Ditono

moflrata fioura fi pu l'edere

na difcrepan za

ne

filoni,

Et fono quefe Vaiti in

che nafcerebheno dalle predette chorde

tal

qualunque confonanxa

yopliam

modo

ordinate , che

mofirati numeri

Hanno oltra di cw quesh parti

&

di ci al cuna

fecondo che fono


,

dire forme de vii mterualli

&

il

ma tal

pofli liprodutti in ordine ;fi trotte.

tAl

parte , cio liprodutti della [u moltiplicatwne , ponendoli

collocati in naturale difpoftione

atta alle harmouie

7-

non /o/o non fi udirebbe alcu-

harmomca relatione , comparando il martore al minore pi propinquo

aggiungeremo il quadrato
f

nel predetto ordine al\uo luogo


di

che moltiplicate l'yna per l'altra in quanti modi pojitbde ,

r fen^a dubbio alcuno tra loro

qual ordine

5.^3. ilqua

ma da e/?i ne i> farebbe Dna tale har moina, che Fvdtto ne pitharebbe jommo piacere

contrario auerebbe quando tal ordine in parte alcuna fufje mutato

propiet

termini

percioche contenuto tra termini, che jo

jet chorde in qualfi i>oAia ijrumento. tirate fatto la ragione de


fi pighaffero

fi percuotejjero infieme

gione

&

Diffom ; che fono

melodie

non folo haueremo

ma le ragini delle

Tuoni,& Semttuom martori


1

la

ra-

Difjonanxe ancora

&

minori

differen-

te delle fopr adette confinante percioche efii dtmofrano quanto l'ima fupera , ouero fuperata dall'altra
Et queje differente non pur fino utili ; ma neceffarie ancora nelle modulatwm, come Tederemo ; il che nel:

lajottcpojla figura fi pu yedere

tutto per ordine

il

3SS5^'^Xa5!e!Haa^^
,

Quejefono adunque
trouare in altro

numero

le
,

propriet del numero Settario

chefia

di effo

minore

&

dellefue parti , te quali

impofibile di poter ri-

maggiore

Qua

Farte.
Quel che

27

Comporta &. chenel Senario


ritrouanoleformedi turtclefemplici con(onanze;& ondehabConfonanza femplice

fia

bia origine l'ErTachordo

H^a^j E NC HE
BJhmII

fumo

alcuni

cottfitX? >

in

come dicono

0jffj3\

7* riceuutoper confonante da

SsSl

ho detto

minore.

dubbio

del quale

minimi termini

compofo intendo

io

dall'altro diffami

che potranno da-Ttw

proportione

pi ne potremo haucre

quello

due

che pigliati

nceuere tra

efi

li

li

li

minimi termini

della fua proportione

fua proportione , che fono

&
&

la

che

le

confnanze fiano compoile

parti della Diapafon

no

, le

$i

della Diapafon,

quali

di

tal

& dm

maggiore

&

ordinati

melano termine
.

vede

4,

Semiditono

, li

li

tra loro

fempre
-.percio-

il 4 ;
mimmi termini dellt

che dmida qttellain,

modi fi pu-

in tre

come difopra ancora fu detto ; Prima quando fi compongono di

&

in l'ittmo

Diapafon

efja

',

della jua proportione

Dipoi mentre

quando fi compongono

di

che fono

&

quali per

il 4.

&

del

due.

f compongo-,

pi Diapafon

Nel pri-

Ditono ; comefi

fono mediati

minore Effachordo, che nafee dalla congittnticne

il

che non potranno

che

Bifognapero auertire

mfemt-aggiunte non reintegrano

^Al quale aggiunger

l'un

Dna

di

mezano termine , che

effer confonanza femplice : percioche

dall'altro per l'vntt

ima delle fue parti ;

modo

modo che

confonanza compvfla

fono capaci d'im

fi

effendo che faranno

mo modo fi confider l'Effachordonommato , il quale fi compone della Diateffaron


forge tra minimi termini

otter Internatio

o nteruallo femplice dico ejfer

modo faranno

tal proportione in pi parti

che fono 5

mediati

Confinando.

non poffono nceuere alcun

1 ,

efjer

detto che l'Ejfachordo

Diapente dico

pi pam : conciofia che fono disiami l'im


j

Cofi all'incontro

Onde ho

per l'imita.

come ho mcjrato difopra ;

dire

Dico adunque che Confonanza

opi metani termini

melano , e he diuida

alcun termine

Maper-

della futi proportione fi trotteranno in tal

mimmi termini delia fua proportione , in

l firn dall'altro dittanti

che

l'hpojlo io ancora nel numero di effe

j,

quale

, il

hora apprettato

efjere intervallo fin

che l'Efftchordo confinanza compoja ;pero Tederemo al predente quello

che fi debba intendere per nteruallo femplice j o compojo


quello

io'.

contenuta nel genere Superpartiente

nondimeno per

Mttfia

Gap.

l'Efftchordo Jihabbi.1 da porre nel numero delle

, f

non atto a produrle

fi

pw eJfer U futt proportione

jFv\^/J

c^ e

come

qui fi.

della Diateffaron al

minimi termmt contenuti nel genere Superpartiente dalla proportione Supertripartiente-

cui

quinta , poffono da

im termine mezano efjer mediati

Imperoche ritrouandof tal proportione tra 8

&

mezano termine harmomeo, che il 6 ; il quale la diuide ni due proportiom mi~,


tn ima Sesquiquinta ; come quifi -vede 8 6. 5 Di modo che tal confinan
cio in ima Sesquierza,

tai termini fono capaci di ~vn

nari

&

za per queda ragione pofiamo'chiamare compoja , la quale fin hora da


Ja nel numero

delle altre

tenza conctofache
:

Et bench

efft tra le parti del

Diapafon, aggiuntovi
diuifi

la

mini della fua proportione

&

che fono

nanza

effer

due termini mezani,

compongono
:

della

Diapafon

&

le

nelle altre,

che fono.

&

.fono

.fono capaci di

come nedemo
della

un termine mezano ;

nel 4. 1

Diapente ,

&

della

il

li

minimi ter-

quale dmide quella

in

due

^fncorache paterno confderare tal confo-

Diateffaron -.percioche
le

termini fono cai

tal

proponioni delle nominate confinane

Nondimeno douemo auertire, che quantunque tali confnanze fi pofjano con

io

proptameme

di

alcuna

modo compoile : imperoche per effer


ne confnanze ,

modo potremo porre la Disdtapafon imperoche

& Teramane addimando

delle fue parti

fecondo l'imo de

Ma quelle che fi confderano compojle nel primo modo

che non intrattiene

in

dal Semidi-

ima Sesquialtera ; che fono le porportioni continenti tal confinane

quali la diutdeno ni tre parti continenti

li

ftderare composle in tanti modi

pra

a.&

compoda della Diapafon,

%e ; come fi i>ede nel 4. 3

in

nel terzo

Geometrica proportion alita

paci

di

&

il

Diapente : percioche 1 minimi termini della fua proportione

%e ; come qui fi yedeno. 3.1.1. Cofi


in

cio dalla Diateffaron

naturalmente inuna Dupla

Duple

f compone laonde tra'l primo numero Cubo, quale 8. mene ad.


Ma nelfecondo modofi confider la Diapafondiapente la qualf compone della

tono -.perche diquefle due confinanze


.

JWttfci fatti abbracciata,^- po-

Senario non fi trout in atto, fi trotta nondimeno

dalle parti contenute tra efjo piglia la fuaforma

haiter in atto la fua forma

, tali

quelle effer compojle


1

chiamo impropiamente

minori della Diapafon ,fi yedono quaf efer femplici

per la ravione.che diro altroue

qualifanofemplici

Et perche

dalle cinque mojlrate infuori

, le

qua

due Tinnii modi moilrati


,

& ad Tn
&

di

lift

fo-

certo

dementali

; il

imponibile di poter ritrottare lino-

che fono la Diapafon

la

Diapente

la

Diateffa-

Pri ma

:8
Utateffaron,

m potenza

ttoni,& non

la

Muftca

oltra

&

le

Mufica non
capace di

ricette l'infinito
;

effo

di

fotto'l

numero

per

fua eccellenza

tutte

la diuifero in

fono congiunte ad

po,& d L/iopo

&fmilmente

le
i

cofe

&

&

il

mafi bene appare, che quel-

Denarw fegue l'Vndenarto,&

infinito,

quafi in infnto : percioche pofla prima


di poi

il

ragione di

la

&

akuna

&

tu termine commune ; come

&

nondimeno

l'ititi

la,

non

latto

dtter-

Ma cadendo naefanamente
nome

Quantit

di

&

in

Et

moltiplicando.

&

la

a que^

akuna afa, fi jet u filo di Tua

fi ilTero di ci che ricerca


raccolgendcf (efendo Tna o pi) fitto quifio

Continoua,

&

Semiditono;

quandojujje biftgno, come mamfifto

occorre di Toler fopere

cio in

Nel medefmo modo an-

poigono fenza alcun mexo, tutte


fi

avriunve il Ditono;

le

ritengono quali

co naturale ordine colloca-

con tal ordine tempre fi Tanno replicando,

Filofif hanno giudicata pari

due parti,

&

numero

gli altri per ordine

l'ordine mojlrato

mezp comprende,

con tal

Dtnano,et

percioche di efo non fi ha, ne fi pu hautre faenza

modo che f gli

&

rmnata quantit,

al

quali nelfuo ordine naturale

modo fi patefe procedere in

in tal

dir meglio nel numerarle

concwfia che fi come dopo

due nominate, immediatamente


f

le

nuouofi aggiunge la Diateffaron

ancora che

Duodenario ,

il

Diapente

la

confinanze fi Tanno replicando fecondo

Diatefaron dopo

a-"

o a ra-

>

cederemo , come fi

7-

quale non fi Tede chef aggiunga nuouo

il

dopo queflo
cora dupo ia Diapafon,

oper

numeri poft auantt

-vendano ad effer replicati

li

mente

dipoi

& della difcreta

confidanze muficalt nel moltiplicarle

ti ;

la

forme, v prof or

..

queir ordine, che fi troua ne

di

citile

conci*

compcje

le

duo ho dtltu, Te

&

&

rnpercche jenza la loro cogitatone Ja tbbe tmptfibdi di potere hautr nottua alcuna del-

E.

fio

crticm

rcp

in atto

intendendo per

tjjer capaci di quello

che fanno dilnjogno alla agitinone dille p

Della quantit continoua

l'altre

Inumana :

perfetta

Ala accioche pi facilmente pofu-mo

dico&

confinanzafi compone ; pero

ogmjemplice muficalanfinanza

&

dalie quali najce ogni buon,

delle coje

opera

in

dalle quali ogn' altra

cio tra le jue piarti, fi ritratta

dilli [noni.

monar prima
mettono

(J7* il Semiditono ;

Ditono,

Senarw,

do, che nel

ancora

il

quale

la

infi me aerna c& la Suflanza pero immediataDijcreta. La Ccntinona nominone qudlaje cui pai ti
;

la Linea, la Superficie

, ti

Corpo

0-cltra di qutfle illim-

chef attrtbuifcono alla Grandezza La Dijcreta difero efer quella,


feparate j come il Nule cui parti non fono congiunte ad alcun termine commune ; maref ano difinn
mero , il Parlare, Tna Gregge , tu Popolo, Tn Monte digrano, ouer di altro , alt quali cofe colimene ti no-

me di

Moltitudine

Numero,
fenza

tutte quelle cofe,

&

conciofa

he molte parti feparate fi compongono ne

ritrouare impedimento alcuno Tiene a procreare oli altri numeri

conforme al venere Molnplice

numero

nelle proportioni

nel Moltiplice ,

il

conaefa che fipoffa

quale fiuto nelle fue fpecie

fi diuidtfe
la

come fi Tede nel

iti

otto,

delle parti

& qtuft in

&
&

numeri

& cefi femprefi

jua natura
in

il

numero

Tna

fi

in

dille parti

molto

qua! fi Teglia
;

come Tede-

infinto

La

la quantit del-

linea lunga fidici pitdi

due parti
.

iti

perdendo

infinita diuifione,

dimdtfe il tifante

moltiplicato in infinito

la

, e finita

moltiplicare in infinito

moltiplicandole nel diminuire : percioche

quattro,

infmtamente efer diminuita,

ancora che fpofino eflendere

Continoua poi che incomincia da Tnafinita quantit, riceue Tua


mifura nelcrefiere

Di modo che

percioche confderata ne

ma fi rende infinita per l'accrefamento

remo ancora

la

(fremi

loro

che incominciando dall'Vnit, fitto la quale non Ti altro numero minore, moltiplicata in infinito

;f troueubbe quel

1 al natura ferua

il

genere

Superparticolare nelle proportwm : perocch quanto pi procede a ma?<rtori numeri cbtmouaiido l'ornine naturale, tanto pi fi dimofra diminuito, per efer fempre di

tengono lefuefpeae

che efendo

effe infinite ,

ciafcuna

minor quantit la differenza de

ffeaedafif

ritratta

Del foggetto della Mufica.

Cap.

termini, che con

18.

f effe

perche nella quantit Difcreta detta di Moltitudinefanno alcune cofe per


fi

me il numero
il

efer finita

Triplo

, il

i.a.j .4.

Quadruplo

&

gli altri

&

alcune fino dette per retanone

&glt altriJimtlt

per l'efer fuo ha dtbifogno d'altro aggiunto


ne ha conftderatwne

pero ogni numero


detto

Semplice

, ti

come

il

co-

Duplo ,

quale f da per
fi

ne

7- di lui l'<Artthmetica

Quello poi, che non pu efer da


percioche
f ,

all' eferfuo

ha dibifiglio

Parte.
ra nella quantit Conttuotta detta di

nea ,

la Superfcie

mentOjCnwe

Triangolo

, il

corpi celeft

mente

&

, il

Grandezza
Quadrato

%e , chef trouano
ferente per

(y per

fratte

il

&

tra fuono

che'lfuo Sotrvetto fiano


cio rijferirfi

li

che

conciofia che fi

&

no detto

tra voce

li

&

li

Tuoni

al

&

di

vna chorda

Et perche

;& per fapere

he parer buona

da

& human

&

altro ,

nel voler ritrattar le

le

diftan-

quanto l'vna dall'altra fia


il

Numero ,

la coja nife ,

&

il

Suono

dif-

&

dica ,

ritrouaremo tutto

Cap.

che

il

ejjer

9.

notitia di queflo

numero, han-

numero delle parti d'un Corpo fonoro

ragione di quantit difereta ,ne fa certi

La qual dejcrittione, ancora


Mufico

confiderate dal

va-

Suono

produtto.

dall'huomo

che fono fempre girate ,

iM.ufi.ci

cio

mi par che

; cJt*

non caderebbeno [otto tal defcnttione

cio

Li-

la

maui-

nondimeno , fecondo d miogiudicw

le 1/ oa,che fono principalmente

noro, hauendo propostone tra loro

lei

Terra,

la

Numero [onoro Et bench ^Auicenna

il

la quale pigliando

come

altre di continouo

del Numero relato, per canofeere

fonoro

Numero fonoro non

il

della quantit del (nono

ne da i corpi animati

voce

feconde

adunque da fapere, che alcuni, valendo dar

che

come farebbe

ta :percioche

&

&

come l'^Artthm etico confider principal-

Tempi ; nondimeno confiderata

Numero

^AVE MO

corpi [onori,

Soggetto della Mufica

al Numero,

che fia

uello

&

delle

Cofi anco-

cofe dttierfamente confiderate nafce la

mettendo infieme queile due parti

il

Tuoni

Tempi

li

fuono

l'acuto

facendo vn compojo dicono

ogni co*po mathematica

Numero , cofi il Numero il Soggetto della fua faenza

il

Mttfico nelle fitte fpeculationi

fono alcune co/ di perpetua quiete

&

Soggetti

rao-ioni d'arni muficale interuallo,fi ferueno de

~pno

il

modo che dalla diuerfit delle

di

diuerft de

la

29

numero fi ferue

di tal

Delle prime f ne tratta nella Geometria

ne fa profetane l'^4lronomia
riet delle fetenze

&

numero Relato ;

altro, detto

vno cTvn

che ad alcuno potreb

fia tronca

&

conciofia che

pur ragioneuole, che tutte

le

elle

imperfet-

Numerofo-

non fono lontane dal

habbiano origi-

cofe confiderate in

una

che da per
non fi confederino ; ma fi bene in ordine al Soggetto , ad effo Soggetto ridufi
fi
come ancora raaioneuole , che la definizione fi conuenga con la cofa definita . Et bench l'huomo fia

faenza ; ancora
chino

corpo, queflo non bafa

che fia polito

dipoi

ntrouar fi poftno

ma fi ricerca ancora chefiafoner .Onde bifgna che habbia tre condttiont

che fia duro

fott apode al fentimento

applicano a

&

fitont

quali canditiom non so

le

&

fi

non per queflo

Ma chi diceffe

prima,

in effo tutte

potr hauer

m tal modo
che

le

Voci

che per tal modo fi viene ad hauer la ragione delle loro pr

mezo ifieffofi vengono ridurre fatto la

li fifoni

come

fi
parti doue nafeono non fono

chefipoffa hauer di loro alcuna determinata mifura

che con queflo

applicano alle voci

acaoche

detta defcrittione; coflut direbbe ci

di effe
fi

bibbia vera

&

im

determinata ragio-

&

a ifuoni ;

il

qual riceuendo la ragione


7" della

ritroua ari ificiafam ente in vn corpo fonoro ,


come in alcuna chorda , la,
fi
fi
alcun numero nelle [u parti, ne fa certi della quantit delfuono produtto da efft,

quale
di

quantit delle voci, riferendo

numero fi

ouero applicando

fono

forme

le

contenute tra

delle

fi

Et perche

le

-voci

Et queflo dico , quando tal

potrebbe dire, chefuffe la ragione delle proportwm,

Mufica ;come fono

artificio nelle parti di

differenze, che fi trouano. tra

le

voci

&

le

le

qua-

moflrate di fopra ,

vn corpo fonoro,

tra i fitont graui

&

&

re-

acuti, non

mezo de i corpi fonori; pero confiderando li Mufici tal cofa,

eleffero vna chorda ftvn modo da ogni parte , come


(effendo Sant'altro corpo fonoro men mutabile ,&meno in oom parte variabile) poteuaco'l

no hauere la certezza

di tutto quello ,

fuono della chorda , quanto era


quantit fecondo

ad effe

Ma quando fi confideraffe particolarmente m

confiderate primieramente nella

o d'altra materia ,che rendefje fuono

quella dalla quale

fuoni
:

delnumero Senario, chefi ritrattano con

modo

fi cono[cono,fe non
metallo

confinanze

le parti

lato alfopr adetto

di

efi

confiderajfe vniuerfialmente in ciafeuno interuallo

quelli mterualli fidamente , che fimo confinanti

ta

le

&> non per il contrario Farmi adunque che meglio farebbe dire ,che'l Numero [onoro Numero relato

alle voci,

li

via dell'huomo : percioche

delle voci per

che nafeono dalle chorde;

bropiamente : percioche
ne,

vltimamente , che fia largo

Ma poniamo, che l'huomo habbia tutte quefle conditioni

comitione della quantit

fi
pontoni;

il

numero

effer tra glifuonigraui

il

che cercavano

numero

la

qual fuffe equale ad

Eji

h attendo opinione , che tanto fuffe

delle parti confiderate in effa

conofauta

delle fitte parti mifurate, [ubtto poteuanofar riuditio delle

irgli acuti , oper il contrario;

&

la

la

quantit del

(u lun^hezxa

disianze, che

fi

g?>

trouano

conofeere la proportione di ciafeuno tntermllo. 1

queflo

,.

Prima

jo
queflo non fecero fuor dipropofito

come

efperienzapotemo vedere : percoche f noi tir.tremo yna chor

dalla

da di qualfi vaglia lmabtzggfiprit. yna fuperfae piana ; & la dtuideremo con la ragione in due pam equa
li ; fatta la comparinone del tutto di ejfx ad yna parte , cunufceremo mantfelamente , li fuom produtti da
quefle ( battendole infieme percofje ) efjer l'yno dall'altro diflantiper

come nella Seconda parte vederemo Onde in


dite , tre

quelle

quattro

&

&

parti, quanto pi fxr anno minori

come ptjicura , fecondo 7 confeglio di Tolomeo,

materia

la

li filoni gratti

di affettilo tnterualio unificale

&
&

acuti

&

&

getto della Mufca,

non fono pero

&

numeri

allt

no

il

prportoni

^f

tal

Numeri,

modo fi fa

Onde

&

alle

dalla

come

tutto,

&

quali

Projpetttita alla

nella

lei fuperiore ,

la Vtfitalit

rtthmetica, per

&

&

li

mezi

i'yna&

cofi la

che

faenze tpercwihe fono alcune dette


Subalternate.

&

propio principio dell' <Arithmetic.a

maggior

il

mezo

&

altra

deifenfi, ne

principali
li

della parte

&

, le

le

che dal Naturale

Numeri ma fi
:

&

la

Geo

altra

li

&

prin-

La parte efjer minore del fuo

cattano lefue conclufiom

hanno alcuni

Le feconde poi fi-

altri,

che procedono da

&fono dette Subalternate alle pnme;co-

propri] principi] ne

ha

alcuni altri
la

che fono noti

non principale

&

&

fubalter-

maperfua differenza yi aggiunge l'accidente : percoche

l'altra
;

alcuna differenza

della quale fi ferue

di foggetto

anche

la

come fi yede

Geometria

delia-

,&viag aiuti

fi fa

il

Numero, avviuigendo a

ad effa ^Arithmetica fubalternata , tenendo

quali al

pafiiont de

perocch per

mezi. non fono tutte

le

il

Numero

fonoro

efii

hauemopot

Mufico fanno dibfigno ; grfono


1

Numeri
,

che

come dimofra d

la

yera cugmttone

della faen-

conclufwni , che nell'^frithmetica fi ntrouano

fattori

, il

ci faranno

di

Relatwne

cio delle

che fa ancora al noiro propojito

dibtfogno

<&

le

propor-

Onde an-

applicaremo al Suono

atte-

F ilofofo) fono considerate & hauero ardimento di dire,


:

L Mufca nofilo alla Mathematica, ma alla Naturale ancorafia fubalternata

te de

Principali

Le prime fono quelle, le quali

Linea yifuale yiene ad effer ilfuo foggetto il medefimo intrattie-

cor noi pi'rliaremo quelle conclufiom follmente


,

per per

&fi chiama faenza fubalternata

che la Geometria .Etdi tal natura

delle fue demoflrattoni

t ai principi]

queflo per moflrare

ro 'alla Voce

dall'\Arithme-

Corpi fonon

ma follmente yna parte di efje


;

li

& me

Ne follmente ha la Mufca lijuoipropi] principij ma ne piglia ancora degli altri dall' ^f-

za .E bm yero , che
tiom

cio

Mufca , che hauendo con l'^frithmeticaper commune foretto

'retto.

ho

20.

coglimene fenfitiua,come l'^frithmetica

il tutto effer

Geometria : conaofia che

queflo per [ita differenza la Sonorit

per fuo fot

le

'^4nthmetico,& ilGeometra

che piglia per foggetto la Linea per f

per l'accidente

ne ancora

&

ymta ;

che piglia dalla principale l'ijleffofoggetto

Profpettiua

Cap.

come hauemopotttto vedere)

/'

altramente ,nun yi farebbe tra


fi fujje

<re

di pi

nell'vna delle faenze fupenon

approuati nella fetenza*

nata

Non principali,

ultra liproptj principi] acqmflati per

i principi] conofciuti

mela

altre yolte

Linea fa lunghezza fenza larghezza; che yn principio propio della Geometria

molti altri, de

no quelle, che

come

quali (

&

a i Suoni, che fo-

conofciuti per la cognitione d'alcuni termini acquijlatiperyia de ifin

che fono quelli, che dicono

&

_,

Mh

Numeri harmomci

dajapere, che di due forti fono

h^nno alcuni principi]

dire, che la

communi

due nominate Sciente foggetta

che il Numero fta moltitudine compofta


cipi]

le

Geometria le Quantit mifur-abili,

mezp

ragione alfenfoji

Numero /onoro ejjere il vero Su<r-

,t la naturale.

dependeno da principi] conofciuti per lume naturale


quali

efjer cagio-

quello

detta fubalternata all'Aritl-imetica,

Subalternanti,& alcune

le

la

Tutto

Con

ciafcun'altro Internatio

&

cio fotta la ragione de

perche la faenza della Mufca piglia

tica

il

tutto

Corpo fonoro : percoche fi bene tutti li corpi fono atti alla produzione de ijuom y
Confinanza ; f non quando tra loro fono proportionati,
contenuti

Per qua! cagione la Mufca fa


zana tra la mathematica

metrta

il

allageneratione della

atti

fitto alcuna terminata forma

fi

punta

a<r

il

ydire yanatifuoni, nati da

riattendo ricetto alle Voci,

detto )fono la loro forma, aggiungendo quefle due cofe infieme differo,
L

comparato

effer cagione de iftoni acuti

y anno primieramente inuefligando le ragioni delle confonanze , & poi di

crm differenza, che fi troua tra

Dupla prof ornane

in

&

potremo infamemente conofcere,

le

per latrina adunque

fio

no

yariate diflanze , 7*

potremo fempre conofcer

fecondo la diuerfit delle parti alfun tutto

ne delfuom grane
Cj7"

o pi di effe

yna Diapafon ,

modo diuifa ancora in piti parti

catal

bene in quanto alla parte del Suono, che

naturale

non

in

quanto

alla

par-

dalquale najce ogni modulatane,

ogni

Parre.
c?ni confonanza, orni h.trmoni.t,&

aie

la

oo-ni

melodia

dalla faenza naturale

Mufica ha hfuoi principi]

31

qua! cofa confermata anche da ^Auicenna dicendo ;

la

&>

da quella de i numeri

potenza : mafolamente quando

turali, muna cofa perfetta jnentre che in

Etfi come

ridutta in atto

nelle coje

na-

Mufica

coft la

mezo de naturali , o artificiali ijlrumenti fi far -udire la qual


Numero [olo,ne con le Vocifoleima accompagnando
quefle & quello infume ;
minimamente effendo il Numero infeparabile dalla confonanxa Per quefto adunque far mamfeflo, chela

non puh
cofa

non quando cl

effer perfetta, f

&

non fi potr fare co'l

Mufica non
turale

&

fi potr dire ne femphcemente

&

parte mathematica,

mathematica 3 nefemplicemente naturale

ma fi bene parte na

mexana tra l'una & l'altra. Ma perche dalla faen-

confeguentemente

&

&

le Voci
dalla
za naturale il Mufico ha la ragione della materia della Confonanxa , che fono Suoni
Mathematica ha la ragione della fu forma cio della fua proportione ;per douendofi denominare tutte le
i

cofe dalla co/a pi nobile , pi ragtoneuolmente diciamo la


le

concwfia che la forma fa pi nubile della materia

& delia Tua diuifione

Quel che fu Proportione,

&

Suoni

da

l'ejfer

Voci adunque tra

le

cofe naturali

d'ogni modulazione

per

folte

il

cui

&

mexp

Mufica

Tederemo

in atto

fi permeile all'ufo delle

altre cofeftmilijl Mufico

ra
in

dalle quali pu najcerfuono

chiama Diftanza

chorde fonore , chiama Proportione

delle

&

Commune,

in

Propia

to, ouer predicato Vtiiuoco

&

gouernatrice

Melodie , nel quale conffe

quali fecondo la forma


il

&

come fono chorde, Nerui, ^Aere


o Ragione de

ragione de

la

o_raue,& per l'acuto.

Mafi ha

refpirato,

&

Numeriche fi caua dalla miju-

Ma la Proportione immediatamentefi diuide in due parti, cio

La prima la comparatone di due cofe mfeme , fatta in ~vn medefimo attribu-

come comparando

Forma,

la

i.

E ben "vero , che alta fua peneratwne concorrono ( co-

gli harmoiiici numeri,proportionafamente f.wo dijlanti l'yn dall'altro per

dafapere, che tutte quelle coje

fenza alcun dubbio hanno

fanno ydire la Confimanza

due fiumi difimdi

Cap.

loro proportionati ,! quali

^generano

tutta la perfa none della

me altre

Mufica efere jctenza mathematica , che natura-

Giofeffo

&

Francefco

in

bianchezza, ouero

in altra qualit,

La feconda ( come yuole h uclide ) quella certa habttudme, o convenienza, che


hannojdue finite quantit di yn medejimo venere propinquo, fi ano equali, ouero tnequalt tra loro Et fi detto di un medefimo genere propinquo :percwche non fi pu dir con ragione , yna Linea efjer maggiore , o minore, ouero equale ad yna Superficie , ne adyn Corpo ne il Tempo effer maggiore , o minore , ouero equale
ad yu Luogo mafi bene yna Linea effer maggiore, o minore, ouero equale ad yn altra
cofi yn Corpo
adyn altro corpo
altri fimilt Peraoche^come ne infegna il Filofofo)la coparatwne fi debbefarfolamenella quale fi conuenghino

te nelle cofe, che


le,

&

hanno yna folafgmfcatione

che hanno pifignificati

ritrouafolamente

la

tone nelle Potenze,


in quanto l'yna

&

la

&

di

comparato

alla

Et fi ritroua

che fono di yno

la

la

ijeffo

yn

Propia nella Mattonale,

&

<?

quella del Diametro

&

del

in

&

in quel.

Ne fi

yuol Pla-

alcuna cofa, f non


l'

efjer det-

fuccefiuamente di-

Commune :peraoche non fa punto al noflropronella Irrattonale;

commumcanti :percioche l'yna ,


quella ,

non

conciofa che dpropio della Quantit

&

diro la Rationale efjer quel

denominatane ; come dal

Vmt , nella ragione del contenere, denominata la Dupla proportione


.

foloenere remoto

ma nelli Pef, nelle Mifure,

quali contendono, ojono contenuti piglia la fua

genere, propinquo

qual proportione, mai fi ritroua

Lafctero hora di parlare della

t fono dette commenfurabili ,

&

&

tal proportione primieramete nella Quantit,

fdrapuh effer mifurata La irrutwnale poi

certa,

generi diuerf, ouero affolutamente di

di

ma? ofwre , o minore dell'altra

nuouo diuidero

che da numeri

carfano

Suoni, come yederemo

nellt

equale, o

poi nell'altre cofe nominate


,

Proportione nelle fopradette quantit

ta Equale filler Inequale

pofito

&
&
& {come
;

&

l'altra fempre

z . che effendo

Ondefimili quanti-

da yna commune mi-

che per niun numero rationale fi pu denominare

come

Lato del Quadrato : tmperoche non fi pu dare alcuna mifura commune, che fa

che mifuri interamente l'yno

&

l'altro;

&

perci fono dette Quantit incomenfur abili.

Douemo

per auertire, che ogni proportione, chef ritroua ne i numeri, che fono quantit difcreta,fi ritroua anco nella continoua

effendo che tutti

rati dall'Vnit

; il

non fi ritrouano;

li

numeri fono commenfurabdi

& commumcanti

-.perche

che non amene nella continoua, nella quale fi ritrouano infinite ragioni

&

quefto perche ciafcuna proportionej la qualfi ritroua in

almeno fono nume,

che nella difcreta

yn genere di quantit cotmoua,


fi trotta

Prima
fi trono, anco in yn altro
linee l'yna con l'altra fi

onde

la

come due rette

fi

conuengono

cofi

couengono due Superficie, due Corpi,due

Luoghi,due Suom,ey altre limili


ne

il

maggiore

le proportiom nella

aflratttone, che quelle,

fcreta fi ritroua.no

Jfrithmetica

cotnouafono

quali nella dt-

le

Geometriche fono ra

Ma perche le Irrat tonali no

fanno

al ncflro propofito

gliar

le

Hattonali

le

conctofia che ogni proportione

ratwnale;ma

tionalt,& irratwnah

le

&

Uffero da parte ,

pi-

che fi dwidono medefimamente

nella proportione di equaht,


lit.

Tempiale

ma non intrattie-

medefmo ne i Numeri jo Quantit difcveta.Do

u mantftflo , che
di

ancora fi

&

in quella di tnequa-

Dico adunque che la proportione diEqualit

quella, la qualfi troua tra due quantit, che fono tra

loro equali

tementeglt

altri

due

fa al nofro propofito

za alcuna ;
Itt,

che

quella,della

il

, di

in quella di

quale

io

come t.ad

che luna quantitfa maggior dell'altra

1: i.a 2

la

efrem non fi

&

ri

^rfenten-

qual -veramente no
ritratta differen-

quefo amene perche

Equa-

la

delMufco non partorire alcuna confonanza. La proportione d' Inequaltt poi,

intendo ragionare, quado due quantit l'yna maggior

modo che l'yna contenda ,

contrario

due corpi tra loro equali

due fperficie ,

linee,

effendo naturalmente indiuifibile :percioche nelli fuoi

non fi puh dire

ofimtglianxa appreffo

paratione

per

&

due

filoni ,

fa

contenuta dall'altra

Et quefla medefmamentefi diutde in due parti ,

Minore :percoche quandofi compara

come

il

dell'.iltrafono potfe

in coni

Binario comparato all'Viiit

cio in quella d

mag gwr numero al minore ,fe'l maggiore contiene elfo


, allora nafce quella di maggiore inequaltt
ma

il

minore fempltcemente ,fen%a hatteme altra confderattone

combarando il minore al mav trwre


b 1
1
r quella

j
ai

, fe'l
i

minore , lenza hauer altro riguardo,

minore inequaltt

tor najce

In quanti modi fi compara l'vna Quantit

contenere l'yn l'altro

bene in altro

ivi

&

Maggiore inegualit ,

contenuto dal ma<r<riore, al-

Cap.

all'altra

7* Ceffer contenuto non

&

2 2.

fempre fi piglia femplicemente

ma fi

modo Onde confiderata tal comparatione pi minutamente, da ctafcuno di


.

efi generi ne nafcono altri cinque :percioche

nore in cinque

modt& non pi

&

cofiper

il

maggior numero fi pu comparare

il

contrario

il

al

mi-

minore al mag more : concio -

fa che nella proportione di maggiore inequaltt , il maggior numero contiene inje il minore pi d'una yolta interamente
te ^iliquota;ouero cottene

Contiene anco

il

te lo cottene pi

maggior numero

yolte,&

tie,chef dice Molttplice

di

pi

quali veneri dal primo,

onero

yna yoltafolimente,&

il

y'olta,et di pi

minore pi d'ima yolta

di piti

yna parte di
,

&

di pi

yna parte
efjo

di effo

minore, detta par-

chiamata parte Non aliquota.

yna parte di

efjo aliquota, alteramen-

yna parte non aliquota Dal primo mudo ha origine quelgenere dtproportio.

dalfecondo quello

nato Superpartiente.Et fono


tipltce fuperp artico lare

minore yna fola

il

chef chiama Superparticolare ; &" dal terzo quello che nomi


modo f ne genera yn altro detto Mol-

detti generi femplicv.perctoche dal quarto

7* dal quinto et yltimo nafce quello\, che fi

& da

gli altri

addimanda A ioltipltce fuperpartiente

duefeguentiji compongono ; come dal nome di ctafcuno da per fi cof

Compnf /.Nella proportione di Minore inequaltt poi, il minor numero fimigltantemente cotenuto dal maggiore in cinque modi, et nonpt;& cofi fi hanno cinque altri genert,chamati di minore

prende;&

tono detti

inequalta;& fono denominati da ipropq nomi dellifipradetti , aggiuntovi Jolamente per tor dtferenza

qite

&fono nominati Siibmoltiplice,Subfnperparttcolare,Subfuperpartien


& Submolttplicefuperpamente ; de quali tre primi fi chiamano mede-

fla particella Sub,chefgmfica Sotto,

te,Submultiplicefuperparttcolare,

fmamente femplict ma gli


:

altri

veneratione delle confinante mufcali,


te pi diefi.

due fono detti compofli

come

nella feconda parte


:

Et non effendo queii cinque yltimi generi

atti alla

yederemo,pero non ne ragioner altramen.

Quii

Parte.
Quel che fia parte aliquota

OVEMO

Onde il

che tolta quante -volte fi pu

non rende

in

che

perche interamente numera


,

Binario detto parte non aliquota del

qualunque quantit maggiore , rende

<j.

&

6- Quejla dal

il

rende dfuo tutto ;fi come avfumto

impropiamente

2 5.

di punto ilfuo tutto

con l'imiti rende

il 5

punto

l'intero

imperoche prefo tre

la.

del

-volte

Moltiplicattua

La Parte no aliquota poi dimandano

mafi bene rende pi o meno

peraoche prefio due volte , rende

il

di

Campano detta parte

mifura ilfio Tutto.

Onde tal parte dal medefimo Campano nominata ^Aggregatiua :


tit

Cap.

Binario detto parte aliquota del Settario

rende di punto ilfuo tutto

quella

non aliquota

Si

Mentre , che li Mathematici nominano Parte aliquota quella quantit ,

qualprefa quante folte fi pu


fuo tltto

33

ad vn

conciofia che aggiunta

Et quefi non propiamente

come il

St

q;& prefo tre volte

rende

altra

6:

quan

mafi bene

chiamata parte .

Della produzione del genere Moltiplice

NCO RiA

che

me habbiamo

Cap.

detti cinque -ultimigeneri delle proporton di

veduto

di /opra )futna\ finiti ;

in infinito

il

4.

maggiore inequalit (co-

\%e

non per da penfare

no finite : peraoche a gufa de t numen(fieguendo

le

loro fpecte fila-

naturale ordine loro ^fini-

tamente fi pofono accrescere Et quantunque


talifipeae pofino effere infinite ; nondimeno la Mitica fi contenta di vna particella , che
pi vicina alla femplicit ;
fa finn a,
7* non riceue l'infinito : conaofa che qualunque cofa , che pi lontana dalla
fua origine , men pura
.

&

menfemplice ;
io

pi

&

dal [enfio

men comprefa ,

men puri

&

meno

talfiempliat

fono l'vno

&

all'altro vicini

ne dagli

&

artificiali

verfio

podi

cio

vinti

hanno tra

a ifientiment,

tanto pi fono

l'abhorifce

intelligibili

ne pu hauer

cofii

prefta

&

loro

numero

fi pot/fiero eflendere

dall'arte

fuffie

peraoche i

permeffo

&

determinato

il

contrario
.

Ma per

tanto fono

il

men [empiici ,

&

contrario guanto pi fono vici


:

peraoche partiapano di

confinane , che quanto pi

ma fi amene che nell'acuto , ouer nelgraue

cogmtwne

di

conaofa che ne dati na-

efija :

difficilmente comprefa

Et quantunque

nondimeno non potrebbeno proceder pi oltra;


.

&

quan

ma ancora l'intelletto l'apprende Ondefi

&> all'intelletto fiono pi noti

frumenti tanta diflanxa /[e non

ilgraue molto

alla ragione del

to la ragione di

&

; il[enfio

tanto quanto dalla natura


rationali

&

meno intefi dall'intelletto

come amene

il medefimo intrauiene degli eftremifuoni , o voci


di qualunque

troppo fi eflendano

facuto ,

il [enfio ;

lontani dall'Vmt, la quale femplice

dal [enfio coprefi

ni, tanto pifempliafi ritrouano

intefa dall'intelletto ;fi

vicina; che allora non [olamente la comprende

vede ne 1 numeri , che quanto pi fono

turali

& meno

Ma perche tutti gli

harmoniafuoni

, li

verfio

f non

quali fiono

ratwnale internatio, o proportione; neceffanamente fono [otto-

loro eflremi

comparati Ivno all'altro necejfanamente cadeno [otvna delle fpeae de nominati generi ; per hauendo
qui ragionato intorno ad
, verr
:

fin

hora aragwnare'del modo, che figenerano

le loro [fede.

efili

Onde incominciando dal primo ,

il

quale pi fiem-

pltce d'ogri'altro, detto Moltiplice ; potremo hauer cogmtione di tutte le [u


fpecie, col dijpor prima

&

il

naturai

Numeri, incominciando dall'unit, &> procedendo in


dipoi far li
infinito , [e fuffie Ufiogno ;
comparinone del Binario, Ternario , Quaternario,
degli altri numeri per ordine
Vmt

le ordine de

&

&

cofi
;
idffi
facendo ritrouaremo in ciafeuna relatione variefipecie di proportioni : conaofia che comparando 7 Binano altvmt, tal proporzione fi chiamer Dupla, per il [ito Denominatore ; che ili. Dipoi comparando il Ternario, nafeer

vni proporzione, chef nominer Tripli, medefimamentt dalfiuo Denominatore , che il .&
3
di modo chefacendo [empre la comparinone di
ciafcun numero alla vmt, hmere^

cofftguendoper ordine

mo in tal modo lefjitce delprimo genere detto Moltiplice

come fiono

lefiottopoje

Qvet

Prima

34

Quel che fia Denominatore, & in qual modo fi troui ; & come di
due propoftc proportioni fi poiTa conofcere la maggiore,o la minore
Cap,
z j,

OVEMO

auertire

che Denominatore ( come vuole Euclide )fi chiama quel

ro , fecondo' l quale fi piglia la fan nelfo tutto


te aliquota

;& da

altri

tiere ;fi

fatta per

, il

quale i. per

di tal proportione: perche

il

temente

il

minore ;

&

conciofia che'l
.

Et

no r. 3.4.

tali

il

nume-

da alcuni Par-

effe r

quello, che produtto dalla diuifione del man-

della

Dupla , che fi ritroua effer la prima nelge-

minore; ne verr z.ilqualedico

vmt ,&quef\a

denominatore della Tripla ;

effereil

Denominatore

diuide quello interamente in

&
&

il

j&ilq. quattro fate ;

4. denominatore della Quacofi di tintigli altri

feguen-

denominatwm fi chiamano Semplici : perche fono denominate da numeri femplici ; che fo-

Ma f nelgenere

fa al modo detto; cio il maggiore per


:

il

contien tre volte l'vnit

i& da altri fntili.

Sefquialtera

Binario contiene due volte effa

propiamente detto

minore di qualunque propofta proportione di qualfi vogliage-

HVmt, che

due parti Medeftmamente diremo


drupla

il

come per efjempio 3 diuidendo il maggior termine

nere Moltiplica

&

Qmtiente : percioche denota quante Tolteti maggior termine

della proportione contenga

giar termine

Superparticolare diuideremoli termini della Sefquialte-

minore ; ne verr 1.-^- ;il quale dico

il

concwfia che'l 3. fio termine maggiore contiene

il

2.

effer

termine minore

denominatore

vna

della,

volta, con

vna

;&

cojlumede mathematici fi defcriue in tal modo


tal denommacompone
della
vmt
vna
perche
di
parte
E
ben
.
vero
che le parti
Compofa
fua
fi
tione fi nomina
chiamano
^Aliquote
tallora
tallora
Non
aliquote
tal
modo
del
minor
termi;
in
,
die nafcono
, fi

me%a

parte;

la

quale fecondo

il

>&

&

ne

che contiene la proportione

&

quello pojlo difetto

fchi

non

cofa facile

il

ma il

numero

Denominatore

pojlo /opra la linea detto

Onde denui

dafapere ;fe nonfuffe quello

il

poi quefla particella

che vuole ^Agofino

; il

Numeratore

di tal

S efqui ,& quello

parte;

che figm-

quale ( leggendo Sefque

&

non Sefqui) penfa,che fa detta quaft da Se abfque >aoda ^Abfque f; che figmfca Sen^a f : percioche

Parte.
m^nganno)

cloche (s'io non

te

j della

quale foprauanxa

denominatione

pivlia la

minore , ne

il

nomina numeri Seguati ;

quali

ticolare

alcuni j

quali babbuino

parte del numero

delle proportioni dalla

malno-

o numeri delle proportioni del venere Superpar-

quelli del Moltiplice ,

Complicati

&"

aggmntione ;

Sillabica

Et bench fi ano

flati

che non fgtnfchi cofaal-

ma fa fiata ritrouata folamente per poter proferire pi commodamente le dette fpecie quefo mi
meglio hanno detto quelli che difero che Sefjui "vuol dire
fa detto con poca confideratione ;

cuna ;

&

&

contiene tutto

fuffe altramente (

il

che'l

>

minore yna ydta intera

le parti

&

yna parte;

_,

che latina

&

da ^Altera medefmamente parola

nella Sefquiter^a

nella

&

alcuna parte

&

&
&

ritratta in

met) non

la

altrefmili

Sefqmquarta,

in

quattro maniere

alcuna -volta l'Vnita\et pi parti

numero aggiunto api parti. Se

la proporttone femplicemente , fecondo

f potrebbe ad-

Nondimeno da

ouem

due modi; ciofi ne ipuri numeri;

Et potremo ntrouar queflo fecondo modo

ouero alcun

lati-

&f<rmfica ^Altra ; quaf proportione , il cui maggior tercon una delle due parti Et queflo ben detto imperoche f,

che Sefquifgntfchi lAltretanto

qualunque proportione fi

di

cunayolta ritrouaremo FVnit,

douemo denominare

alcuni

come

Denominatore

aggiungendo a quefli

alcun numero,

due folamente

di

come yoojwno

dattare talparola nelle altre


auertire

che Sefquialtera detta da tal parola

na j chef afa quando fi parla


mine

&

hamto parere , che fia una

par j che

Tutto

termini

35-

imperoche al-

Onero ritrouarema

numeri f mplici;
che nelle fp'ecie del Moltiplice fi moflrato ;
noi ritrouaremo

&

ritrouaremo l'ynit av ritinta ad alcuna parte ; la douemo denominare , fecondo che difoprafurno denomif
nate quelle del Superparticolare Quando poi fi ritrouer l'unit cun pm parti, allora 3 [affando t'imita, fi po.

&

ne atlanti qutfla particella Super al Numeratore delle parti ,


fi compone

la

per effempiof pu yedere

nella prima

iienteterxa denominata da

pontone
parti

che

il 5

.per

il 3

za

il

minore ; ne

& ~- La

ri/ulta 1

,fl

che fifa nell'altre ancora

tiplice

&

di

yna parte

aggiunge

dipoi fi

dice
,

fola
_,

da i termini

il

dipoi pigliando

il 3

denomina prima

;f
nel

il

Superbipartenteter

compojo

come fu detto

dichiarato

che

il 5

piglia la
il

contiene

il

1.

denommatione

denominatore

quale

della

il

minore ; due yolte ,

Dupla ;

&

dalla parte

contenuto da numero intero

mente dal numero ,


fecondo che

il

nel

&

7* -4- :perciocl>e

0* yna mexa parte

modo che fi moflrato nel Moltiplice

facemmo nelgenere Superpartiente :percioche

ilfio

del minore

denomina

allora fi

dipoi fi

a? giungono

del

di al-

Mol-

conciofa che tal pro;

come fi

termine maggiore
di

modo che dal

che -~ piglia quella della Sefquialtera

da pi parti

delle

denominatore con la

portione fi ritroua necefiariamente nel primo venere compofo detto Moltipltcefiperparttcolare

pub yedere nella Duplafefquialtera , la quale fi denomina da

di tal pr

numeratore

denominatore

la proportione dal numero

modo che nel Superparticolare ho

il

g7*

come

Superbipar-

termine mao-o-iore

onde pigliando

Ma quando

delle parti

la proportione detta

ditufo

Pament eterea ; & cof aggiunte infume fi dice ,

fecondo dfuo denominatore

la parte

&

denominatore : concwfa che

che 1 avgtungendoui la particella Super 3 fi dice Superbi

cun numero

Denominatore qucf altra Pamente;

fbeae del 'renere Superpartiente^che

& -~ft

quale

1/

feconda particella Partente


il

al

denominatione della proportione dalle dette due particelle

Quando poi

la proportione
le parti ,

primiera-

denominandole

tal proportione neceffariamente cade nel fecondo

Hauemo [efempio di queilo nella Duplafuperbipartienteter%a , la quale la prima fpecie di tal genere ;come y e deremo > denominata per le ragioni dette ,da z.
fuo denominatore Lungofi"irebbe sto yoleji porre gli ejfempij di ciafcunafpecie ma perche molti di
venere compofo

detto Moltiplicefttperpartiente

&
eji

fi potranno yedere al fuo luogo ; per

per conclufione
lafa

il

in

queflo hora non

che ciafcuna proportione tanto maggior

fio denominatore ;

&

mi eflender

dyn

altra (

queflo in ogni genere di proportione

fenxa dubbio alcuno maggior

della Sefquialtera

-~ Denominatore della Sefquialtera ;

&

conciofa che

coffi pu dire ancora

il

: il

come ne

auertifce Euclide )

che manifis lo

z .fio

Solamente dir queflo

piti altra :

efendo che

Denominatore

quanto

la

maggior

di

Dupla

i.&

delle altre

Come

Prima

j
Come nafca

il

genere Superparticolare

Cap.

maggiore

ineqtutlit nafce in queflo

L fecondo venere delle proportion di

follmente nel predetto ordine naturale de


dai Binario, [emendo di

colare

eufemia

delle quali

quota Onde fi yede,chefe


.

la

met di

vemente

effio

in

il

Quaternario

(come ho detto )

[affitta

genere Superparti-

tal comparationefarprodutto
,

il

comparando il Temano al Binano: per

&

nafce la feconda jpecie detta Sefquiter%a,

denominata dal fiopropio denominatore , ouer parte

alcuna proportione, la parte per la quale

minore, quella fi chiama Sefquultera

tutte l'altre ftecte

modo; che

numeri da yn canto l'Vnit,& incominciando

delquale la prima fpecie la Sefquialtera

comparato poi al Ternano

per ordine

2 C.

mano in mano tal ordine ; f noifaremo la comparatone del mag-

gior numero al minore pi yictno : da

'coche

il

cofi le altre

ali-

maggior numero fupera il minore,

;&fe la terza parte

quantunquefuffero infinite ,fono denominate

"fi

chiama Sefquiterza

dalle fue

bre-

et

pam ; come nelfiotto p-

yedere
Jo effempiofipu

Cap.

Superpartiente
Della produzione del genere
*

Superpartiente fono infinite


(becie del terzo genere detto

slerbipartie
do

non voffa

imperoche alcune fono

m %unesupenripartient^

cofi in infinito

fecondo l'ordine naturale de

tra loro per


troua tra due numeri differenti
fo

efjer loro

T^T^llieteJ

mifura commune

.-

il

numeri

Onde

la

Binano, chefiano di

& yoglwno

27.

effere tai

*K

Superhpartientefi

r-

&

ej-

efio

maggior,,

numeri Contraje primi

Parte.
tema, il

&

t-< volta ,,

quale ,tra'l

?.&

il

di pi

vna fua parte non aliata : cio due

37
terze parti .

\AU differenza,

partientefettima;& coj

l'altre

jfeae di mano in mano. Matra'lj.&'il^.nafce la Supertripartiente


le Supertnpamenti : onde wcejfanojhefi come nelle prime fi ojfir-

quarta, la quale la prima fpecie tra

uato

la

della

cenerata la pmpoxtione Siferbiparfntequ)}ta;& tra'ly.&ilj.laSuperbi-

5.

differenza del Binario

che cofi in quette feconde fi vjferui quella del Temano ;

&m

quelle che

fono

del Quaternario : per la qaicofa ofjtruando tal redola nell'altre per ordidette Siiperquadrip.trtienti,quelh

ne

fi

potrebbe andare

w infinito

come

qui di fitto

fi

vede

Del genere Moltiplice fuperparticolare


L
di

Cap.

2 8.

Quarto genere detto Moltiplice fuperparticolare nafce ag giungendo 7 minor termine


qualfi -voglia proportione delgenere Superparticolare al maggire, aggiungendo fem-

pre

il

medefimo minore al numero che -viene per

tale aggiuntione.

Onde fi noi aggiunge-

remo il Binario minor termine della S efquialtera, al maggiore, che tlTernarw, ne ~verr
cefi gli altri in infinito

come

il
:

Quinario
di

al quale

modo che

nellafitto pofia figura


fi

medefimamente aggiunto effo Binario nafier il Sett enario

&

ojferuando l'idefft regola nell'altre , fi potranno hauere infinite jjiecie

pu comprendere

Della

Prima

?8

s^
h

il

N.

17

\v
# \

*"

ice
\e w

ySw

\/^y

\r^

^S^

^^

of

3 P^dj

vS

^^T

tpU033S

& vltimo genere,detto Moltiplice

Della produzione del Quinto

Cap.

fuperpartiente
noi offeruaremo
ofjeruato

pero Artiente

to diffeile

guida
ti

fi

ta

cofi

maggiore

di tal

produttione del Moltiplicefuperp articolare ha-

minor termine

&

generi

&

detto Moltiplicefuperpartiente

regola

oltra
;

l'altre jpecie

delle jpecie di

&

ifleffea proportione

& come

nel

lib.-j. detti

faranno

li

fottopofl

come hn

non

&

tali

il

Quin-

efjer cofa

mol

acciochefiano

la Superquadripartieutequin-

di quelle di

le jpecie

Et

quello che fi

Minore Je

moflrate difepra

o Radici di alcuna proportione

numeri minori

minor ter-

Et fi come ne i modi moflra-

&

detto ) fino infinite

termini radicali , comefino

effe

aggiuntione creato

del quale ( per

Maggiore inequalit;fidice anco

proportiom del genere Su-

baflando fellamente porre gli effempij

le quali (

notare che quei numeri fi dicono Termini radicali


r itrouare in quella

dette

alprodutto aggiungendo fempre

la Superbipartienteterxa , la Supcrtripartientequarta 3

cie fi ritratteranno collocate tra gli firn

tnoflrato J

il

2 y.

in infinito (fefarfepoteffe) far per tale

-vltimo genere

ancora fi compongono
i

aggiungere

al termine

lume alla intelligenza

compone

detto de

&

modo , che netta

non mi eflendero a ragionarne pi

, C-7*

il

cio di

mine\,continouando
to

-mi*

\>^

^4s // \V ^Jv^
& V,

\N

uemo

vv /

\A

VA

9,,%,

Y_

^v.

\\

^sv

cui jpe-

Onde da

de i quali impofeibtle d

numerifono Contrafeprimi j come di foprafic

fuoi ElementijO Principi] ,che dire

li

Togliamo Euclide

,& anche Boetio nel

Mufeca ne mamfejlano Et li Mufici netta prolatione delle figure cantabili figliano Numeri delle proportiom di Maggiore inequalit in tal modo > che il maggior termine della propor
cap. 8 . delfecondo libro della

tione

che vogliono tnoftrare

la figulino in quefio

vo

tali

htione

modo

numeri al contrario ;
detta,

Subdupla

tre in ciafettn genere

&

j-r

:fi

come

netti

pongono jopra'l minore ;fe come "volendo moflrar la protation detta Dupla ,
quella della S fquialt era cofe l : Mani quelli di Minore inequalit fetrnat

&

cio

il

minor termine

detta proportione [opra 7

della Subfefequialtera, le quali legnano in tal

Et quantunque

radicali dette proportioni

meri

io

habbiapoQo

gli

non fi ha pero da credere , che

Compofli ,

li

quali

maggiore ; comefi Tede

modo [&): &

efjewpij jolamente ne
tali

cofe

delle

nell'al-

mojlrati generi ,nei termini

proportiom non fi ritmano anco ne

non fono termini radicali

netta pro-

ancora

proportiom

rlt altri

nu-

imperoche tanto fi ntroua


la

Dupla

Parte.
IWupla effer, tra
tre ,ne

&*

1.

<rli

altri

& &

8.

4.

generi ;fi

tra

come

&

1 1.

6. quanto

trai.&

in quelli della Sefquialtera

_,

19
i.il chefi dtbbe intendere etiandio delle al-

che tant

fi ritratta tra 6.

&

4. quanto tra

come pitt altra Tederemo.

Della natura & propriet de i nominati Generi

ER

quello

Cap.

3 o.

chef mojlrato difopra adunque f pub comprenderete igeneri , et lefpecie


minore inequalit nafcono tra i Numeri in quel modo fleffo, che mfco

delle proportioni di

no quelle

di

maggioreme

altra differexaf troua dall'uno

la coparatione del termine minore al maggiore jm quanto


in queflefifa la
'altro.

all' altrove

comparatione del termine maggiore al minore

Et cof tanto quella di maggiore , quanto

tempo j& efere nell'ifleffo foggetto

quella di

non che in quellefifa

timo contenuto dall'altro ;


}

in

minore inegualit yengono ad

effer produtte in

magnare intelligeza di queflo^et anco per conofcere la natura di quefli generi f dfapere

fondo la Equaltt comeelemeto


tio et

Giordano)et a tenere

do cof,

di fu*

il

delle proportioni;ella

luogo

(ere in qualunque

genere di ineaualit

quello di

che (fecondo'l parer


i il

che ef-

Tiene ad effer principio della Inequalit {come Tuoi Boe

mexano tra ilgenere

di

maggiore inequalitjet

delle fue parti ;

inequaltt

minore Tua Subditpla da tu 'altra 3


di Boetio )

&

quello di minore.

efempre permanente ,

QueflofiTede manifeilamente

Dupla da tu' altra Dupla nel genere di maggiore

nere

& Pof
Et

effen

natura femplice;cocwfa che(come fi pub yedere)moltiplicatafi diuifa;qiiellaproportione} che

fi ritroua nel tutto, fi ritroua anche in ciafcuna

temente in

Ma fecondo! miogiudicio le Proportioni di minore inequalit fi poffono

cufiderare altramete et anco chiamare Rationali(diro cof) et Priuatiue:et quelle di maggiore Reali

tiue.Etper

&

quanto Itio contiene

al

effer

&

ritiene ilfuo

ef

Tero ; percioche Iettando Tua

modo che pi oltra Tederemo , &fmiglian

f Tiene immediatamente

alla Equaltt

conciofa

ogni Jnequalitfi rifolue nella Equalit,fi come in elemeto delfuopropio ge-

che non amene delle proportioni di inequalit , che fono mutabili

proportioni del tutto fono differenti da quelle delle lor parti

&

le

le

quali moltiplicate

dittife

le

n>ag non proportioni non hanno luogo tra

termini delle minori ; come fi puh Tedere dalla Dupla , che per effer maggiore della Sefquialtera , non ha luo<ro

tra

i^rima

40
vo tra

termini

lifuoi

come mani/etto

fefqmterxa tra
ticulare

QUijlt

due

la quale per effer

&

&

modo ch'io intendo

z . ne l

quanta

ima Sefquiterxa .[Et queflo

quella

,,

per

la quale la Sefquialtera

yenjiimo : conciofia che aggiungendo

za , immediatamente nafee la Dupla Onde la Subpfquiterza Tiene ad effer


:

proportione , che
bia

manca tra gli

eflremi della Sefquialtera

dimmittione

la

onde

efjer priua nellifuoi

queflo non

~pna

ima maggiore ;

Iettare

ma>rgiore

termini

che la Sejqtii-

la Sefquialtera alia

(blamente

&

la quale nella

la

cio

Sefquiter-

ragione di quella

quantit della Dub-

compoftione dinota

ma perche dichiara la

proportiune

ella

cmfi

&- diminuita di tanta quantit , quanta la fua denomihatione

Et

come imponibile , che da yn numero minore imfatto f ne


imponibile , che da yna proportione , chefa minore,
nepofft

detto fuor di propnfito : perciochefi

poffa cauare alcun maggiore


infatto

detto Subfuperpar-

chiamare Pnuatiua". Dico Priuatiuajion perche

dall'effetto la paterno

habbia poffanxa dipnuare alcuna proportione della fua quantit;

aggiunge

(uperata dalla Dupla

per afeendere allafomma

Sub , che f le aggiunge ,

ilqual difetto fi mamftfla per la particella

alle yolte

Sub-

di moflrare , nafcela

4. contenuta nelfecondo genere di minore inegualit

digenere diuerfo dalle due prime propoje , ne d fegno manifeflo

altera priux di tanta quantit

orina di

Dupla contenuta tra quelli termini

conciofia che -volendo cau.tr Lt

2.^1. dalla Sejqtualtera contenuta tra quefli

cofi

ancora

effeido dibifogno

che quella quantit dalla quale

ouero equale a quella, che intendemo leuare

Per operando nel modo

ne caua vn altra

ch'io fon

fiao

per moflrare , da

Dupla fempre potremo cauare yna Sefquialtera^ ne foprauaxera yna Sefquiterxa; et da yna Sefqut

altera potremo leuame i>naltra,& ne yerr l'Equalita

manchi alcuna quatit,

Sefquialtera ,che no

ma non potremo giamai cauare yna Dupla da una

quale yerr fempre nelprodutto del Sottrare l'yna dall'altra^,

la

come yederemo;et ne dimoflrer cot.il macameto:

effendo la

Dupla maggior di effaper yna Sefqmterxa;et


Onde ale uno nofi debbe marauighare,fe io

la Sefquialtera diminuita di tal quantit;come fi potuto vedere.

afimiglkr

le proporzioni di

maggiore

equalit aU'Habito; hauedole chiamate Pofitiue;cociofia che

ragione delle proportiom;cio dellaforma,che d


alia Priuatione gommandole

Ratwnali

l'effer

et Priuatiue

ad ynfoggetto reale determinato;- quelle

di

dano

la

minore

percioche negano la proportione, che rapprefentano, nel

non trapaffano la Equalit: ma fono di


La onde effendo ilgenere dimaggiore inequalit diuerfo
oppofto attenere di minore, pigliata
l'altro fi confiderino fotta diuerfe ragioni;ao il primo fatto la ranont
a queflo modoj neceffario,che l'yno

nominato fo(rgetto;& fnopriue

lei

minori

di

yno de

loro termini reali; perche

&

dell'Habito,

Poftione

della

&

&

ilfecondo'ftto la ragione della Priuatione

come ho

detto.

Et pero fi deb-

beno ancora confiderare come due oppofti corriffondenti l'yno all'altro nel terzo modo di Oppofitioue : percioche

generi

veneri

&

&

le

fpecie fottopofle di

do, che corriffonde l'ignorala alla Scienzaje Tenebre alla

me due oppofti comfpondenti al loro mexo,

&

yno , corrifpondeno

( confiderate fatto la ragione dell'

ragione delta Priuatione ; quafi

alle f^ecie fottopofle dell'altro , confiderate fitto la

della prutatione

conciofia che intorno a

Luce ,etfimili.

riceuere hor l'yno

priuo di
lucida

effo

fi

quanto

hor

l'altro
,

come yedemo

per fuccef'ione

&

dell\Ana,che atta

la luce le (l yicina ,

&

ritien quello ,

&

non fi fepara da

effendo

quando nmoffa

effa

pla ne

la priuatione

li

cofi la

di

CjT*

ie eflremi
l'altro delh

il

&

tanto

EqualitJ atta a riceuere bora

la pro-

bora

le

mantiene

nella

la priuatione,

Equalit non npita quella proportione

mexo quello

Iettandole la

quando f

le

rimoffo l'habito

ofe

immutabili
;

&

le letta

&

alcu-

inuaria-

Fhabito , ouer l'at-

per ho dento

quafi fimile contraria di quelle di minore ;

lena quella di minore :fi

Subdupla na(ce

che equalmente diftante

equidiflanti dalla Equalit

come ho mojlrato

quando

fua qualit la

fimigliantemente rimoffa dalla Equalit yna proportione qualfi u

maggiore inequalit

y iene yna Subdupla ;&

mexp,

a tanto che

&

l foggetto

cofi la

fuoi termini (

mar vwre inequalit , ne yiene immediatamente yna

yift introduce quella

in fino

tenebre;

chef le accompagna ; ne meno ellafi yaria quando [e le a* (riunire,

bth Et perche fi come nelfoggetto fempre

</lia di

della priuatione imperfetta, atto

a riceuere bora la luce

per queflo non fi y.tria nella fuafuflanza ,

na proportione di qualfi yoglia genere :

titudine,

&

che figli apprefenta

f come'

di qualfi ygli.i genere,

mo-

Ne yaglio hauer detto queflo fenza qual-

portione di maggiore, bora quella di minore inequalit. Et


Co(a, che ricette

all'ijleffa

Si debbono confiderare anche co-

cio alla Equalit, la quale quafi come ilfoggetta dell'habitc ,


lei auengano tali cofe

che fondamenta : percioche fi come il (oggetto dell'habito non naturale

abito ) aldi

la

Dupla

dalli fuoi

eflremi

Ma perche
;

&

come leuandole yna Duogni eftremoh

il

fuo

efendo 1 due generi di inequalit

che la Equalit tiene

il

luogo di

mexo tra l'uno ,

&

nominati due generi di inequaliti nel modo che nella fottopofla fgura fi pu chiaramtte yedereT

Et

rr

Parte.

41

Princpio delia Inequalit


i

'2

Dupla.

Subdupla.

Subfiquialtera.

Sefquialtera.

Sesquiter^a.

Subfsquiterza

5-

"4

Sesquiquarta.
1

Subfesquiquarta.

hJ

Sesquiquima.

Subftsquiquinta.

Sesquifefa

9-

Subfesquijefla.

te

Sesquijttima.

Subfesquifettima.

a.

Sesquiottaua.

Subfesquiottaua*

Sesquinona.

Subfisquinonx.

io

io
Et

piti altra in infinito

Et bench tali effempij pano podi fellamente ne i termini di

&

di

minore inequalit

alcune f^ede delli due primi veneri di maggiore

tuttauia in fi debbeno anche intendere quelli delle altre j'pecie ,

li

quali ho lavati per

breuit; penfandomi che folamente queftfano bacanti a moftrare quanto habbiamopropofto :per ciascuno
il quale fttffe

defiderofo di

do a quello, chefi

pofiamo chiamare

&

Priuatiue

yeder

l'altre

mojlrato di [opra
le proportioni di

JJ>

e eie di t ai generi

di

&

propiet

delli

di

ciafeuno di t ai generi

che noi porremo


,

&

li

porre fenxa alcuna differenza

hauendo riguar-

&

&

qualfi a

il

aggiunto Et accwche

di quelle piVportiont ,

che fono del (renere di maggiore ine-

in cotal

in cotal

di luogo;

maniera

modo

i.&

.'

3
3

effendoper lor natura inuanabili

quelli della

&

medefimo teneuauo
tali

li

Trottar

le

&

radiciT

del Sottrare

&

le lor

Quanto

cio

alla

ma operatwni

Mol-

prima
,

&

cio che fttffero

Malajfindoiole

del Partire .[

denomina

the il Moltiplicare

tenettano l'oppofito

operatiom non efjere ima cofa ifteffa

&

quali fono cinque

le lor

quali hebbero opinione

i& alcuni

-ima coft iilejpt

le proportioni,

loro operationi

Partire

che fono del

Cap.

afuffcienxa mojlrato come nafeono

Sottrare

Equaltt fi potranno

delle proportioni

Sommare ,

co leffempio dimoslrer

&

i.&i termini di quelle

imperoche

il

le pr-

termini maggiori

Sommare faffer

&

&

Quando

minore inequalit J.e potremo accampanare que

clouemo fapere, che fono flati alcuni

minori dal dejro

daremo principio a ragionar delle

tiplicare ,

Equalit ;

nero ifpcio

offeruaremo quell'ordine, quando fa

^V E N DO
tioni

loro

ragione

minore Rationali

quelle di

dell'altro,

Del Moltiplicar

operationifeparate

di

due oppofm generi fi conofehino da quelle

minore, porremo al contrario

vn canto ,

Pofitiue

quelle poi che faranno dell 'altro genere ,porremo fenxa cotale

gualit, dal Lxtofwijro

genere

&

maggiore inequalit Reali ,

aduque "vorremo nominare alcuna proportione delgenere


Jla particella Sub

r dibifoo-iw

inuejgare

& dire anco , chefiano due eflremi, tra i quali fi ritrout collocata nel mexo la

pmilmente conofeer la natura

portion i di imo

le potr

perfeflejjo

Horaper quello che fi detto, potemo comprendere , per qual

dtjftute

feparate

il

due
da
co-

Venendo adunque alpropofito dico , che'l Moltiplicare


neceffana alprefente negocio
fa molto -ville
Dna difbofitione di pi proportioni in -vn contihouato ordine, pofte lima dopo l'altra in tal modo , che il minor termine dell'vnafia

il

maggior

dell'altra,

&

cefi per

il

contrario

Ma

il

Sommare dico

ejjere

ima addunanxa

Prima

42

infume fitto yna fola denomin ottone .

dtOKtnXg. d pi proportioni addunate

il Moltiplicarfi pu fare in

due modi ; il primo quando ad yna proportione f ne moltiplica yn altra , opiu ; incominciando dalla parte
finiflra , "venendo yerfo la delira ; il qual modo nominaremo Soggiungere il fecondo poi quando procederemo al contrario; cio dalla deflra yerfi lo finiflra , il qual modo chiamarono Preporre. Et perche quefli
.

due modi fono

neceffarij

&

tornano bene ; per moflr aremo l'operatwne dell'uno

cominciando adunque dal primo dico


tenere

medefmo

o di diuerfi (

mini radicali, l'ima dopo

il

l'altra

die

noi

&

mod(T. In-

dell'altro

hauejimo a moltiplicare infume due,o pi proportioni

che non importa ) difporremo prima

le

proportioni contenute ne

per ordine, fecondo che quelle intendiamo moltiplicare;

&

pigliando

di ~v>t

lor teril

mag-

nar termine della feconda proportwne da moltiplicare , pofla a banda finiflra , lo moltiplicarono col magqueflopoi moltiplicarono col minor termine della feconda ; &*
col minor termine della prima ;
giore,

&

&

haueremo

tre

numeri, continenti due dotinone proportion.

ne della proportione, chef ha da moltiplicare ;

&

flra,

mano in mano -venendo -verfo la parte deflra

di

tal proportione , lo moltiplicaremo col


i

quali

di

conterranno

yorremo foggiungere ,

tellio-enza di alcuna cofa, che

derando

io di effer intefo,

non fanno

parole,

le

yerr all'effempio

il

minor termine di
,

numeri, ne

bijogno di foggiungere a quefle proportion

produtti numeri per

maggior termine della pro-

il

&

da tal moltiplicatone ha

maggiormente muoueno

& maftmamente

m-

l'intelletto alla

de i numeri ; per def-

nelle operationi

Vaniamo adunque che fi habbiano da moltiplicare infeme quat-


,

enfiano quefle, yna Sesquiakera/vna Sesqmterxa,

dipoi moltiplicaremo

il

di

modo-che fano contenute tra

lor

termini radicali

maggior termine della Sefquterxa , e he 4.

&

da tal moltiplicatione haueremo

che

li

col 3

&

in quefllo

modo

'

*
.

&

2 . termini della Sefquialtera

.0- 8 .1 quali medefmamente contener anno

la Sefquialtera

Perco-

termini di qualunque proportione moltiplicati per qualfi yoglia numero, non fanno uariotione alcuna di

quantitade

come per

la proua

tio nel cap. z 9. del lib. 2

,0* per la

della fita

18. del lib. j.dei principij

ne yerr 6;

dette proportioni

infeme

per foggiungere a quefle

ti

Sesquiquarta

il

minor termine

delli tre primi,

feer z 4;

il

quale poflo con

gli altri,

/'

1
.

8 o.

44.

ne dar

haueremo 60.40.

il

que

ora.

o. il che fatto molti-

il medefimo

q.0 ne ti*

o. 24, continente la SesquialteraJa Ses-

faremo , quando yorremo


il

moltiplicare a quefle

lai

fuo maggiore , che 6. ne

et dipoi moltiplicato il minor delli moflrati,che z 4. co/ minor

z o;

2, 8.6,

che 6. per il minor termine della Sesquiquarta,che

Sesquiquinta -.perooche moltiplicando prima lifopradetti quattro termini , per

60. 2 40.

di

haueremo moltiplicato

8.

Sesquiterza tra quefli termini

ne dar tale ordine, 60. 40.

quiter'%a,&> la Sesquiquarta proportione

per quello che dice Boe-

moltiplicammo quefli termini per ilfio maggior termine , che il

incominciando dalla partefiniflra, yenendo yerfo la deflra,

yerr

&

Fatto queflo, moltiplicammo infeme i minori termini

qual porremo dalla parte deflra a canto

plicammo

proportione, che e 5

.,

cio foggiamo alla Sesquialtera la

la

di Euclide

MuficaJ manifeflo Et tali numeri porremofitto yna linea retta in piano,

la qualdiuida quefli dalle propofle proportioni

fle due proportioni,

nuouo pigliando

yna Sejququinta primamente le porremo l'yna dopo l'altra, fecondo l'ordine , che fi

Sesquiquarta,

yorranno moltiplicare ,

li

Ma perche gli effempij

tro proportioni, contenute nelgenere Superparticolare

yna

di

minor delli produtti per ilfio minore ;

il

ueremo fempre quello, che ricerchiamo

;& ne rfulteranno quattro termini

Et quando fuffe

nuouo alcun altra proportwne,inoltipltcaremofmpre

portione, che

il che fatto

minor delli produtti

moltiplicate proportioni

le

Hora moltiplicaremo quefli,per il maggior termi-

terza nelfipradetto ordine, incominciado dallafni-

la quale

termine di effe

quale poflo alfuo luogo ,da tal moltiplicatione haueremo cinque numeri,

360. 240.180. 144. 1 2 o; cotinentt efje proportioni ; come tra 3 60.


2 40. la Sesqui40. "7" 18 o; tra 1 8 o.0 1 44./<< Sesquiquarta;0 tra 1 44.^ 1 1 oda Sesquiquinta : ancora che nonfi ritromno ejfere ne lor termini radicali; come qui nel fottopoflo efjempofi yede.
termini ,ci

altera; la Sesquiterza. tra z

Proportioni da moltiplicare

Co
360

240

180
Proportioni moltiplicate

..

Parte

43

Quando adunque h.tueremo a moltiplicare &fig giungere infiemc molte proportioni , operando al modo che
habbiamo dimostrato , potremo hauerfempre

Secondo modo

II

noflro intento

il

OCCORRENDONE,
portioni l'una all'altra

mine minore

Cap.

di moltiplicar le proportioni

che nelle moltiplicatwni fin dibifogno di preporre

procederemo

5 2.

queflo

pro-

le

modo Moltiplicheremo prima per il ter:

della feconda proportione pofta a band.i fiwiflra ciafcun

termine della pri-

&

ma , incominciando dal minore ;


dipoi il maggior dell'iva col maggior dell'altra inda tal moltiplicatimi haueremo tre termini continenti tali proportwni Difume

&

poi moltiplicando quefli prodntti perii marvior termine della terza proportione

maggiore , haueremo

il

noflro propofiito

pofta nel precedente capitolo

ta

ne nfidter

cato

il 5

io.&-

quale

, il

Se

noi pigli/tremo

&

iquali porremo ,

come facemmo

maggior termine di data Sesquiquarta

ilqualepoflo apprejfo

1/24. ne dar tre termini

72. 60

plicando

il

to

&

la

1 o.

60

4.

maggior termine

240.

ne dar

yn

tal ordine

,&

lo

144.

Ma

il

fuo termine minore

col

che contengono

yenendo yerfo
i

1 2

ti 3

120.

fio

alli

, il

Dipoi moltipli-

ne yficir

mavvwr termine
le

col

2 o.

che 1/3
;

5*

lo

moltipli-

& haueremo 9

o.

24. 2o;j" dinuouo molti-

Sesquiquinta

Sesquiquar-

, la

& haueremo 240.

mao-oior termine

ne dar tutta

dellt

produtti

la moltiplicatione tra quefli

nominate quattro proportioni

pto fi yede, fimile a quello, che nel capitolo precedente

hauemo moflrato

come

80. 144.

&

nafcer

termini

6 o.

nel fottopojlo effem-

Proportwni da moltiplicare

4
5

jSo

lo

24

IO

so

7*

60

240

80

'44

110

Proportioni moltiplicate

Del Sommare le proportioni

Cap.

L Sommar le proportioni ( come ho detto, ) non altro , che il ridurne quante fi yttole di
yno,

di dmerfiigeneri

eflremi numeri

differenza

Jotto yna fila dawminatwne

termini di

efife

dal fiommare fono immediati


fintile
i

due ,

pi proportioni

maggiori &>

rimpetto

&

yno ,0 di

fiimilmente

li

minori

quando

come yederemo

dmerfii generi

radicali termini delle proportwni

all'altro

due primi,

di

proportwni

la quale fi ritratta

che

fi

fi

<?'

ma quelli

li

con tal

che n.ifcono

Se hauefimo adunque da fommare in-

debbe procedere

in queflo

modo

hanno da fommare l'yn fitto

dipoi moltiplicar

ilprodutto da quefli nel terzo

anche negli

tnfiiemefiono moltiplicate

che quefli eflremi fino mediati da altre proportwni

proportioni moltiplicate

yolendo moltiplicar con quelle la Sesquialtera ,pigltaremo il z.fiuo

quattro prodntti

quale dopo che l'haueremo aggiun-

120.90.72.60. continenti la

quali contengono

le

la finiftra parte

quali fono 30.

o; yfar

il

col 6. termini della Sesquiquiii-

di [opra, fitto Vitt linea retta

moltiplicammo al modo detto ne Ili quattro prodntti,

quale accompagnato

180.

&

fuoi producenti,

li

Sesqmterza

della

Sesqmterza proportione

Moltiplicheremo poi

; il

incominciando dalla deflra

affettandoli l'yn dopo l'altro fitto

minor termine
1

tre prodntti

tre fopradttti

alli

ta,

li

per

di efii

Sesquiquarta

della

col 6. ma<rior termine della Sefiptiquinta

Ma per moltiplicar con quefte la Sefiquiterza ,piHiaremo


cheremo con

maggior

il

adunque il minor termine

moltiplicheremo col

lo

&

ma<r mori l'yno

quello che nafie nel quarto

nell'altro ,
;

&

cofii di

cio

l'altro ,

por prima

ouer l'yuo da

incominciando

mano in mano
z

dalli
;

&

ilprodutto

Prima

44
il

produtto da

tal moltiplicatane fir.l

il

maggior termine continente la proportione che ha

mine

moltiplicate .proportioni
i

ueremo

mo poi

cio

i . col

il

contiene laproduttaproportione

che

ne dar 6 o;

&

3;

&

due primi; cio

fiamma

di tal

fiotto

il

, la

quale la medefima

ynafola proportwne ,

&

il

Sesquialtera

Sesqmterza.

Sesqutquarta.

Sesquiquinta.

6o

Tripla

Del
Jf
ne

la quale la

termini

1
t-n

moltiplichere-

*>

col

li

doli dalle proportioni con

&

odo.

altro,

che

4.
yna proportio*

Iettare

il

onero di quanta quan -

ouer amente fa fuperata dall'altra ; la quale operatione

li

li

termini radicali delle proportioni a

fi fa

modo

di

auertendo per

li

&

cofi

&
&

allora

da

maggior

il

maggior termini dell'yna

Fatto queflo moltiplicheremo

della fottopofia

linea in piano

che

in croce

li

in queflo

yna figura

termini della maggiore filano nella parte fuperiore

l'altro

minori la deflra

minore

yna retta

120

yna maggiore ,per fiaper le differente ,

maniera che

,&

60

-5-

?c

Cap.

produtti porremo perpendicolarmente fiotto

li

*'

>?

non

"S

-S'

la quale

denomi-

proportioni.

quantit minore da

, di

effiemm fi pu yedere

to

""3

Secondo

terza operazionefi chiama Sottrare,


,

della fioprapoa

&

r que-

pu hora yedere la differenza , che


fi
ritroua mediato da alcuna proportwne ;

O-j

E*."

Sk'

Sottrai- le

tra tenghino la parte fini/Ira

& ha-

ifittopcfii

*5

120

quadrata

(opra

6o

negli eflremi termini delle moltipll-

minute nella inferiore , l'yno fiotto

di

&

4. l'yu con l'altro

fi

come ne

modo"! Prima btfgna. di/porre

maggior

&

ridiate tal proportwm fitto ynfiolo

Tripla

3
Co

tit l'yna fitperi ,

delli

Mi medefimo modo

chef ritroua

moltiplicare ; conciofia che l'yno

mezo nellifuoi eflremi

fienza alcun

il

il

ne -verr 6; ilquale moltiplicato col 4. ne dar 1 4. Con queflo

pofla

nafcere .

(ara il minor ter-

quale moltiplicato col 6. produrr

il

foni mare

fi ritroua tra

l'altro

il

li

comefi pu -vedere Hauendo adunque

cate difopra proportiom;

li

&

il produtto

dj.&ne dar no; il qual numero far il minor termine , che infume col ma? <nore

fi moltiplicher poi

natore

moltiplicheremo

maggior termine , che ha da nafcere

il

termini minori

li

Queflo poi moltiplicato col

numero far

&

minori fono nell'altro

l Si cornei
fi haueftmo dafiommare tnfiieaccommodaremo prima ; come nell' efifempio fi ye? o-ono ;
incomin-

, le

maggiori termini di quelle

ciando da

llo

li

che inficine col maggiore contiene la ricercata proportwne

me le

d.t

-,

che fitto fi debbono moltiplicare medefim amente

&
&

quel-

l'al-

termini ; cio

della fittopofla , col

minore della

termini moltiplicati pofi difopra, divden-

li

produttif hauer

tali

quanto l'yna propor-

yna Sesyna Sesquialtera , &fiapere di quanto la Sesquialtera auanzi la Sesqmterza ,


k differenza, chef ritroua tra loro, operarono in queflo modo Ordinaremo prima termini delle proportioni almoyedono nelfottopofo effempio ; dipoi hauendo tirato di fiotto ima linea retta in piano , fitto di effit
do che
twne fupera

l'altra;

la differenza,

che tra l'yna

l'altra

ritroua ^ Volendo adunque leuare


fi

&

quitcrxa da

fi

porremo
dal

li

termini produtti dalla moltiplicatone

maggior termine

che

to, il quale J ara y. porremo perpendicolarmente fitto

a banda finifi ra

la differenza,

terza , col

mine

z.

&

che

queflo far

il

il 3

>

yn

il

la

termine con

minore

della Sefijuialtera

minor termine della

qual dico

minore

maggior termine

ma<^ pior termine della proportwne

&

Sefqtttaltera

effir la differenza di

il

il produtto ,

della proportione continente la ria detta differenza

ily.&l'S

di

che noi cerchiamo, il che fitto moltiplicheremo

colarmente fitto il
fra

fifar

della Sefquialterajo moltiplicheremo col 3

'

l'altro

della

Incominciando dipoi

Sefqu iterza, ?

della Sejquialtera

il

maggior termine della

che far S.yerr ade/far

Imperoche poflo fiotto la nominata


la

fitto la linea

che ha da naficere la quale contene-

4. che

Imiteremo

produt-

il

il

dell'altra

ter-

linea perpendi-

proporttone Sefquiottaua

quanto l'yna maggior

Sefiqui-

minor

come qui

contenuta

yede.
fi
Paterno

Parte.

4J

Proportion maggiore.
Sesquialtera.

Scsquiterza.

Proportion minore

Differenza

Ses qmottaua.

naumninimr"""'"*

Paterno bora, dire

eh? filtrata

yna Sejffiter%a da ima

lla effer la deferenza ,che fi ritroua tra l'yna

fupera

minore,

Li

fu

et

quefla da quella fttperata

modo mojrato

infieme nel

quella proportione

dere ,che

il

&

Sefqmterza con

la

che fuperaua

la

&

Sefquialtera , refla yna Sefiuiottaua ;


effer quella

Et che cofifia

la Sefjuiottatta ,

Sefqutterza di

il

yero

&

que-

quantit , per la quale Li maggiore

fi pu prottare : imperoche fommando

haueremo

talfomma

d.i

la Sefquialtera ,

che

yna Sefquwttaua Onde da quedopotemo ancora ye:

prona del Sottrare

delle proportioni la

fommare

l'altra

;& per

il

contrario

il

[ornare la prona del

fommare

Del

Partire, o Diuidere

le

debbe auertre

Cap.

che per la quarta operatione

Parttmento di qualunque proportione

mero

tra lifuoi efremt

tamente in due parti


n-efione
porti quello

nome Proportwnalit ,

&

&

delle

la

di effe, prima

, io

ila

Pro-

^ ^.

non intendo altro , che

la,

Ditti/ione

che fi fa per la cullocatione di alcun ritrottato nu-

nominato Diuifore
li

-.percioche

duude quella proporttona-

Mathematici chiamano Proportionaltt,

dipoi

Pro-

yemre alle operationi La Proportion alita adunque fecondo


,
.

,
li

che fi ritroua almeno nel

Mathematici

Pithagora

Platone

&

la

tre termini

le tre prime,

altre.

la

che con-

) le proportiondi-

che fino lepifam-

^rifatele ,fono confederate ,

come quelle che fanno pm al fuo propofito chele

&

mezo di

come dimoUra Boetio

mente di Giordano) Vndeci ; nondimeno

^Artthmetica, la feconda Geometrica,

feuna

proportiom

approuate dagli antichi Filofof

bracciate dal Mttfico

&

qual dnufione

Et quantunque appreffo

tfiano Diece ; ouero (fecondo

fe ,

che

Onde mi partito ejjer conuemente dichiarare primieramente quello , che im-

mente di Euclide , fimtlitudine


tengono due proportion i

la

& quello

proportione;

portionalit

<*r<

Di quelle la prima

ab-

detta

terza Harmohica Et yolendo io ragionare alcuna cofa di cia.

yederemo quel che fa cjafcunafeparatamente Incominciando adunque dalla prima di.

co, che la dnufione, o propomonalit ^/fnthmettca quella, la quale tra due termini di qualunque proportio-

ne hatter yn mezano termine accommodato


inequall faranno
quella

, le

le ftte

propomoni : Per

il

in tal

modo , che

efjendo

le

differenze de ifuoi termini equali

contrarto , dico che Li dmifione

cui proporttoni ,per ytrtt del nominato

o proportionalit

Geometrica

mezano termine , ejfendo emali , inequall faranno le fue


deferenze

ma

Pri

46

L'H armonica poi chiamo quelli, che con tal termine far intanali non fola le [ne differente ,
ma le fue proportioni ancora di maniera che l'iftejfa proportione , che fi trotta tra ejle dtfferen ze ,fi riti Olii

dtfferenxe.

etiandw
.

eflremt termini

nelltfitoi

:-^.:-^^^Z^~-

come qui fono fi vede

^^^Ja^-^ Jl^A^^T*.-

L'

Arithmctica.

4.

Proportioni ineouali.

"?'"v,*J*J^lTt7rr^aTJ^T^r'^

Dupla.

Dupla.

2.

le proportioni

regolatamente per vno

qual modopotemo facilmente ritrouare

mfore : pero incominciando dalla prima


ogni proportione pojja da

C.

il

delli

termine

Tederemo come fipoffa

come fi detto

equali

maggior numeri fi ritratteranno


appartiene alla proportionalt artthmetica
li

modi moflrati , fa bifn^no

ritrouare

il

mini radicali

da tal diuifwne far

fi potr

non

.]

dall' anthmettco

no varieranno

do ilprodutto

111

la prima

il

predetto

5.

dico che

proportionalt
tn

le

effendo tal

il

far

minori,

in

&

tra

5 <T.

la proportionalt arith mi-

mexo de

li

le

termini dell*

differente delli

di

modu che

minori

le

ma? o-ion; coft

tra li

che diuider fecondo lefopradette conditiom la det,

che e/fendo la propofla proportioni

onde volendo ritrouare tal diufore

il

; 1

in tal
la

li

che non fi pu diuidere in due parti

,& fchifare

numeri

rotti, che

non fi-

verr far il ricercato Diufore ( Etfa per effempio , che noi


contenuta tra quefli termini radicali

quali fommati

fi debbono raddoppiare

infume, ne verr

della propofla proportione:

, dittide

fuoi ter-

detti

numeri Contrafeprimi

Diufore

nelli

termini,& ne verranno due numeri pariji qua


queflo fommando detti numeri pari infeme,& diuiden-

Hora fatto

quello che ne

differente equalt

due proportioni ineqitali

la

proportione

per il contrario tra li minori


quarta

&

modo : imperoche neceffariamente far contenuta da numeri

fempre raddoppiammo

4. continenti la Sefquialtera

Onde

la proportione Sefquialtera,

ione arithmctica

&

due parti equalt

Vulefimo diuidere

v-j

moftrarefe-

Quefto potremo ntrouar facilmente , quando fommati

ricercato Diuifre

il

offeruare

t quali, cio in due numeri interi

di

Cap.

quale pofto nel

, il

Comrafeprimi, 1 quji fommati infieme ne daranno vn numero impare

no ncettuti

Sesquiterza.

Din fare <AS ithmetico ,

fue proportioni faranno inequali

, le

le proportioni

ta propomone in due partii Nondimeno bifogna auertire

ti

4.

termini della proportione propofla,diuideremo ilprodutto in due parti equali ipercioche quel nume-

ro, che nafeer

li

ii,

lui ejfer ittifa

quando haueremo ritrouato vn Duufore

termini

folo

mexam di aafeuna, il quale fia tifilo Di-

proportione da effer diuift , dtuider quella in tal maniera, che effendo

che

Proportioni inequa

potr adunque diuidere qual fi voglia proportione fecondo

tica

mfieme

jj^l.

'

Sesquiakera.

Della Proportionalt, o Diuiiionc arithmctica


/

'~ , .^.

-j_

lf.-,TL.mnv.Tjy-mw-!jiB^-

Diuidendofi adunque

modo

^^

Dulerenze inequalj

Proportioni equaii

qual

Harmonica.

Dirlerenie ineguali

4. Sesquiterza 3.Sesquialtera.

in

Geometrici

Differenze equali

paratamente

vujrassr-iv^

Vj:gSS-!,l'.<^.-Li^feij,B,^Jj;i-iT^!

ancora

la proportione

maniera , che tra

li

: il

$.&

1 .fecondo la di-

che fatto haueremo 6.

o. che diuifo in due parti equalt ne da-

Imperoche

{fi come

altra che coftituifce in tal

tlpropto di tal proportionalt


)

mag giori numeri fi ritroua Lproportton

maggiore ; come tra 6.

&

la Sefqiuqttinta

i*P tra

CjT*

minore

&

4. la Sefqut-

come quifi vede

Della

p arte.

47

Proportioni da diuidere fecondo


^'Arithmetica proportionalit

Sesquialtera-

Sesquialtera

<

Stsquiquinta.J. Sesquiquar-

Differenze equali de termini


delle proportioni.
i

QggQg2K9

Della Diuifione , o Proportionalic Geometrica

A DIVISIONE

f&C^fi

<r/i

Geometrica fi fa, quando

eflremi di alcuna proportione

Onde dafapere , che ogn

che ferba

pre in due parti equalt ; dal quale


li

fimi termini

mag o-iori ,

&

tra

li

il

Diuifore collocato in tal modo tra

conditioni toccate nel capitolo precedente

altra Proportwnalit di tal natura ,che folamente diuide li

propojla proportione in due parti ineguali :

che tra

le

Cap.

ma ilpropio della Geometrica diuiderlafem-

effetto detta

minori ancora fiano

propiamente Proportwnalit : conciofia

le proportioni

equali

&

ilprodutto del Di-

uifire moltiplicato in f fleffo equale al produtto de gli eflremi termtni di detta Proportionalit , tra loro

moltiplicati]

Ma per ritrouare talDiuifore ofjeruaremo queila regola :propoflo

glia Proportione da diuidere , contenuta


re

j la fatica

caueremo

la

j&i molti errori che occorrono


Radice quadrata del produtto

punto tal produtto

tejfempio
diuidere

4.

&

tal

primieramente moltiplicammo

, la

proportione

Radice quadrata

uerctoche

il

produtto

nellifuoi termini radicali


detti termini

il

altra tra 1

dere qual

fi

&

da

l'ynoper

che yiene dalla moltiplicatane di f fleffo

tal Diuifore

Ma Infogna auertire

q.&

render di

intefo -verro at-

i; -volendola noi

l'altro , 5* cofi

haueremo

moltiplicato in f fleffo

in due parti equalmente

l'altro; dipoi

che far i diremo tal numero effere ilDitufore geometrico di tal

dalla moltiplicatone de ipropofli termini moltiplicati tra loro


la ynit, quanto

l'yncon

Radicefar il ricercato DiuiforeEt accioche pi facilmente wfia

Geometricamente , douemo prima moltiplicar li

dipoi pigliata lafua

quelli

quale faryn numero, che moltiplicato infefleffo

Poniamo la Quadrupla proportione contenuta

che haueremo qual fino-

fuoi termini radicali 2 per fchiuar la lunghe-x^a dell'opera-

nelli

come

equale quello

conciofia che tanto rende

nella figura

fi

vede

La

il

che nafit,

^..moltiplicatopey

Quadrupla adunque dmif

i;&

l'yna delle quali


ritroua effere tra 4. &*
fi
quantunque ilpropio della proportwnalit Geometrica fia il diui-

cio in
,

due Duple

yoglia proportione in due parti equali , che queflofifa ymuerfalmente nella quantit continoua

imperochs

Pri ma

43

ST7S
Proportione dadiuidere fecondo I a
Geometrica proportionalit.

Quadrupla

Proportione diuifa in due


patti eguali.

Dupla.

<t

Du P U

Differenze inequali dei termini


delle proporcioni.

tmperoche nella difcreta tutte


fcono

la diuifwne della -vinta

profumo non fono diutfibili per tal modo : conciofia che li numeri non patiOnde fi come imponibile dipoter dmidere ratwnalmente alcuna proportione

le

in due parti equali, la cjualefia contenuta nel genere Superparticolare

<& Giordano nella fua ^Arithmetica ; per non

fica

quale non fi pu diuidere

coft

cader tra

di diuider quelle

far imponibile

li

come affermano

fuoi termini altro

un numero Quadrato ,

no)

di tal

&

la lrrationale

duufione

Ttmiforefa

&

La

di punto la

Rationale dico

fli

1 .

chiamano Sordi &

cio

chefifa per via de

che fi fa per ria

lrrationali : percioche tal ditti/on a


;

&

termini

potr denominare fecondali costume de

di

numero , che fi vede

Irrationale
fi

$.&

come afferma

lo ifleffo

in

li

ef
loro

Giorda-

cio la Rationale ,

rationali, di

modo che ilfio

termini di alcuna proportione


moflrat a contenuta tra que

la

modo ima Sefqmaltera

il produtto,
f7.

fi

circofcriuere

fa

Radice

percioche

non fi potr cattare tal ra-

E ben

l'ero che tal numero fi

modo,dicendo Radice .ciola Radice qua-

la radice ratio ale di tal

&

quefo farebbe

nitmero,pero

fuoi eflremi fatto

chiamer fempre Sorda,

la

, &* ancora di numeri , i quali

fJeffo faccia

in quefo

de

ilfttc

Ditttfore

ma tal

nel fottopodo effempw ,per Li ragione detta fempre fi nominer Sorda

deformerei ancora che

dutift one, per le ragioni dette fi

diuifioni

numeri

mifure

Zi dal 6. che far

che moltiplicato

Mathematia

Et perche non fi pu batter

pofmio denominare,

diuidere in tal

drata, che fi pot fje cattar di quefo numero, quando jitffe pofibile

Radice

quefo accade , quando dalprodutto non potemo hatter la

che fono

non fi potr hauere im numero

imita

<& hanno in imo

modo alcuno ne fi pu fare , ne meno

come per effempio auerrebbe , quando volejiimo

allora moltiplicati tra loro

dice

cofifono capaci

diwfonefi pofjono denominare, fi come

Ma la irratwnale quella

con numeri rationali,o mifurefimih


di punto) fi

che quella

&

Geometrica paterno hauere due

Radice quadrata delprodutto della moltiplicatione de

moltiplicati tra luro;et le parti di tal

termini 4. 1

Vmt ;

nell'altro la

Si che dalla proportionalit

la

de gli altri generi, che fono dopo quefo":

fendo che quelle, le qualifi poffono diuidere, fono contenute nelgenere Moltiplice
ejremi

Boetio nella fua Alt*

numero \ che

le

comprefi da numeri Rationalt Onde

&< Irratwnale ;

7- dal

&

parti di queja diufione no

Muficv non

tal

confiderata .,

.'* ttwi'etf. jn

aitai

Parte

4?

HMWUIMBBlimUffTWT'mmJ^

Propomone

da diuidere fecondo
Geometrica proporrionalic.

la

Sesquialtera

pvoportione diuila irrationalmente in due parti equali

modo

In qual

fi

poiTa cauare

la

Cap.

numeri.

DE REMO

]E

bora

banda deflra

fla a

in

del predetto

38.

Radice wcominciaremo dalla prima figura po-

la

-,

numero , ponendoli fono yn punto

quella figura, che fegue, porremo fono la terza

ordine

yn

altro punto,

laffando fempre ynaftgtira, quando fuffero molte

&

il

quale porremo/otto
quello che

yerfo la parte fintflra

detto punto;

il

punto

punto dalli parte delira

&

quello che nafcer

mo quante yolte il doppio della


pio;

&

il

rifiatante

Dipoi incominciando

no

maggior

auanxivn numero,

del

le

il

lo auan-xi, ; la

Raddoppiaremo oltradi quejo

mano in mano
j

yerfo lafitnftra

Radice del

la

Fatto quejlo

ti

&

Radice , che

che pojlofopra la Radice '&>

tal

Tedere-

fio dop-

il

punto fluente, mol-

,& cattando ilprodutt dal numero pofto difopra. Ma Infogna auer

quale fa equale al numero Quadrato di qttejla Radice

Percwche batteremo a punto

la

acciochefattratto tv-

yera radice quadrata delpropoflo numero, che fa


allt punti

Et f auanxajf

~>'

n numero, chefuffe

&

non fi potrebbe battere f non la Radice irratwnale


fonia, nel modo che aldihtfogno ricorrere alla Quantit cbtinoua, operandomi modo che nella feconda

allora

&ftr

dall'ulti-

numero , che fi ri-

porremo fono lafgura , che fege immediatamente dopo

figure di

radice delh Quadrati, che fono fttopofle

Quadrato

troue ho dimoftrato

pur che non

che far la Radice d'yn'altro numero Quadrato , porremo fono

dell'altro atlanti nulla

r contenuta tra

le

ti

laffando

quinta per

la

quadrato dal numero posto dall'yltimo punto indietro;

Radice contenuta da quel numero

tiplicandolo col rifiatante del raddoppiato


tire, che

ouer Itfia piti -vicino


il

[opra quejlo numero

accommodando

& cauaremo

auanxafe porremo fempre

fatto

fu pofa

il

chefatto

cojlftto

mo punto pofo a banda fmiftra, trottarono im numero Quadrato, chefia equale a tutto
tratta dal punto indietro

qua! modo fi poffa cattar la Radice quadrate da i numeri ; Per

d numero del quale yorremo

decritto

Radice quadrata da

parte fonper moflrare. Et perche

e cofi

molto

difficile

trattar quefla materia in ynitterfale,per

uno elfempio particolare, acaocbe fi poffa coprendere quello die fi dettoiPomamo aditane che fi

ytrremo ad

ycltjle cattar
or

la

P f ma

la Radice quadrata di

deflra,cbe

il

5 ;<%<?;

i j

Jcqprfntramente douemo porre vn punto fitto la prima figura pofla a banda

vn altro pittofitto la ter%a;cio fitto

laffando la fetida, che fegue,faremo

dice

uaremo

&

il

iz.& reitera

9. di

batteremo

3 1

modaremo fitto
%er

il

a. Quefla dipoi

non puntato,

col 5

cio

detto

&

il

ilqtiale

&

3 z;

punti delfottopojo ejfempio

il

il

puntato

refler 2

&

cattando del 32.

dquale col

ilquale

faranno

il

3 5

in

fi ,

il 3

accom-

& auan

o. che nafce dalla

.puntato dice 2

fecondo numero Quadrato

conciofia che moltiplicato

Ra

dipoi ca-

pan al 25. che il numero

ejfendo

refler nulla

a punto la radice quadrata delpropoflo numero, la quale, fecondo ch'io ho detto,

drato

chefat

non puntato,

col 1.

punto , batteremo 6;

:tl

lafua

ne dar a punto quello che fi ricerca cio la Radice che far

da queflo 1/25. che

cofi cattando

accompagnandolo

2. puntato,

.pojo pitto

puntato ne dar 2

col doppio della prima

il

il 3

quante volte fia contenuto dal

Porremo adunque quetla feconda Radicefitto

biamo

li

Radice ,

che lafua Radice

moltiplicatione di tal Radice

mo

la

& cederemo

accompagnato

Quadrato, che nafce dal


3 5

(piale porremo [opra

il

3;

Raddoppiando hora

il

vn numero Quadratole fia equale,opoco meno del 1 2 ;z^fiar il y.del quale il 3


primamente fitto il punto poQo dalla parte finiilra ; cio fitto il
accommodaremo
Quefla

to trottarono

come hab-

; c-7*

battere-

chef rttroua fatto


rende a punto 1225. che ilfuo Qua3 5

o
5

Radice quadrata

delpropoflo numero

Della Diui(ione,ouero Proportionalit har-

monica
*A

DIVISIONE,

Cap.

nori

le

nia
lo,

regime

Onde

Pietro

$j.tra i termini maggiorifi ritrattino

dellifuoi termini

metica

le

termini di

conditioni toc-

maggiori,

le proporttoni

imperoche ne ifuon , la chorda

Problemi

&

di lAnflotele

me%ana di tre

molto ben

diffe ,

li

li

mi-

chorde tira-

Harmo-

che il me%p queltermini ra-

diuideremo primamente per la Proportionalit yArith-

dipoi moltiplicati ali eflremi fuoi termini per

&

tra

la quale det-

Tal Diuifire adunque potremo facilmente ritrouare, quando pigliati li

proponine, che vorremo diutdere ,

H armonie a

che altra

partorifce con lefue eflreme chorde quel fiaue concento , detto

orbano , commentatore de

che genera Iharmoma.

dicali i quella

vn Diuifore in tal maniera ,

minori : propiet che folamente fi rttroua in quefla proportionalit

ta propiamente Mediocrit
te fitto Li

onero Proportionalit harmonicafifa, quando tra

alcuna prof ortione fi ha collocato


cate nel cap.

il

termine

melano ;

iprodutti verranno

ad

effere gli

maggiore col mnimo

medefimamente
eflremi
,fi verr a produrre il
tal
Proportionalit,
di
cio
il
:
percoche
tali
termini
verranno
ad
mezano
Diuifire
efjer collocati fitto le con
dell'

moltiplicato

ditiom narrate difopra (yidunquefe noi


qitefli

3 6;

termini radicali

&

$.&

diutdere

il

6.

&

il

4. per

tenuta tra quefli termini


tone, che

fi

$o.&

rttroua tra 6.

il

<j

dipoi

o. 2 4. 2 o;

&
3

o. 67*

il

6. per

come

4. che fimo

20. che fonagli eflremi

Sesquiquarta contenuta tra

le

il

4.

<J.

&

4.

Ridurremo

differente de

dellt Sesquialtera

vede

minori

le

minori

troua
quella , che
fi
qua! refta diuifa in vna

quanta

diuidere

24.^ '" vna Sesquiqumta contenuta t ra


tra

la diuifione ricercata, con-

Imperoche tanta lapropor-

fi
termini harmonici

chef hauea da

&

dipoi quefla all'harmonica ,

balleremo da iproduttt

nella figura figliente

mini maggiori fi ritrouano leproportwm maggiori,


portionalit

harmonicamente vna Sesquialtera, contenuta tra

z;la diuideremo prima ^Arithmeticamente , fecondo il modo moflrato nel cap.

batteremo tal proportionalit tra quefli termini

moltiplicando

tra

vorremo

il

la

2 4.

&

come

2 o.

il

Et

cofi tra

ter

propio di tal pro-

Confider-

. .

Parte

M
Proportione di diuidere fecondo
Proportionalit harmonica

la

Sesquialtera.

Diuifione arithmetica

Sesquiquinta.

Sesquiquarta

Diuifione hannonica.

Sesquiquarta

, Sesquiquinca

Differenze inequali de

termini

hanuonici

Sesquialtera.

",T:<ag^ --?tt73BTgnnreM'HI^MMIiliMll

Conlderatione fopra quello che


tioni

ON

detto intorno alle

fi

& Proportionahta

dubbio

ulama, effondo

la Prportione

ad -uri altra, fatta fottovno

qualit

isleffo

(come

lima

dall'altra; dipoi in quitto

do hano origine
triche. Effondo
lit;

adunque due

modt,& no pi, da

-veramente agri altra dipende,et ha dfuo

differente dalle due nominate,

diuerfa

& dall'vna,&

infume
tana

le

due toccate

&

nofcere, che

effere

lo la

meri ,

CJ7*

in tal modo

efja
;

&

&

fi habbia acquijato

il

nome di

quanto

ma la

ad alcuno : peraoche

alla loro ragione

cefi

il

7* dall'vna

&

dall'altra tallora effor

la

forma

Ma

come lontana

perche

le

come

il

Mufoco

,& co

come altrove ho detto

) piglia

Quanta Et fi come il puro


.

dalla materia, [e non in quanto al loro effe-

effere

Voci

credere

Ne, per dire, che ella fa com

ancora piglia le altre

Mi fico , per non

materia ancora delle Confonan%e ; cio

Proportiom come

Geome

cunnunta, che quella vantt,che hanno

H'armonica proportionalitade

l'altra quantit,

le

proportwaa

moderata : percioche fi Tede tallora effere lontallora per il contrario : Similmente alle volte

all'altra

\Anthn etica Numeri ma dalla Geometria

forma

Di maniera che da queflo primo mo

congiocunda variet in

eflit,

in

mifurata

modo che quantunque bene mancaffero altre raowm, da quejlo fola fi pu

dall'

almeno

no fi puffa confider

da loro Onde effondo l'harmonica proportionalua molto


di quefle due Et benchfi Teda effor

accoftarf alla Geometrica

Mathematica confider l'vna,&


re

ella

ima quantit numera,ouero numerata

proportwnalit arithmetwhe;&dal fecondo

nondimeno ad effe

pofa delle due nominate, debbe parere flrano

nonfolo

ho detto) Relatione di ima,

quali nafcono quefte due forti di proportiom,&

fi vede con mirabdijimo ordine afiimigliarf all'vna,

molto differente Di

altre -volte

neceffanamente mene adeffer compofa

dall'altra

difopra

dall' arithmetica ,

dall'altra

le proportiom,et le

4. o.

venere propinquo, che

refe non in due modi folamete.Primaan quanto

Propor-

Cap.

puro mathematica
4

, c-7

Suoni come

altroue ho detto )

le

la

confider nonfo-

materia

&

ragioni delle Voci

li

Nu-

,&

dei

Suoni

Prima

5*2
Suonigratti

&

tit continotta

&
fu

per pigliandomi ritrouar

tana dalla cotinoua

ima

conuemffe alla natura delle due nominate


laforma

confinanza accommodataficodo

Confonanze

tit [onore , dalle quali nafcono le

numeri

quali fono

; i

loro forme

le

yede alcuna diufwne

ragioni

&

rithmetica ne concede

mo
zo,

&

nel fecondo

cofigfi

Geometria . La onde li

&

diuife

in diuerfo

Quan-

le parti delle

dal Mufico fecondo la ragione de

anthmetici ; de qui nafce, che non fi

che appartenga a

quelle proportioni, che ne

concenti muficah, che non fi ri

d t Harmomca,

lijefje l'^A-

modo Et quejo uonfenza ragione : impercche l'arithmetica


.

alla moltiplicatione della

Vnit , ponendola nell'ordine naturale de numeri nel pri-

Temano nel ter-

il

ma Iti armonica all'incontro attende allafaa diminutione

nonfitjje lon-

accwche ne i Corpi finon fi fcor-

Binario, dal quale nafce immediatamente la Dupla proportione,

il

per ordine

altri

alla

Numeri harmomci^Et perche

harmomca ,

nell' arithmetica :percioche

non attende ad altro , che

loro prop-refi fono finza dubbio

onero Proportionalit

ancora che

de

fono ordinate

troni medefirn amente

luoo-o

&

Proportionalit, la qttale negotiando intorno alla quantit difcreta

& chef

tali

mene afittoporre la faa faenza all' ^Arithmetica ,

dell'altra quantit ,

dibifonio ritrouare

o-effe oo-iu

mezo di alcun Corpo [onoro ,il quale fittopofo alla qua


il mezodiyna Ckorda
finora , (truendofi dell'ima

acuti non fi poffono fapere ,fi non col

cio alla

diminu-

itone fi diuifione del corpo finora ^numerando, ouer moltiplicando lefue parti, fecondo la ragione delle proportioni contenute nell'ordine naturale de

la forma della

met hatiemo

naturale delle confonanze

Diapente

che tiene

il

&

met ,

tra la

,&la terza parte

tutto

il

della Di/diapafon, diminuito di tre quarte parti

tra tra

&
&

la

tutto

il

quinte parti

infermili per ordine

adunque

in cotal

parti, fecondo

fcreta

le

ritiene la

mao-own

glori

magoiori

&

il

9" tra

&

ne

li

mao-oion

minori

l'altra circa le

terza,

&

atteramente

&
,

le

minori

le ijeffe

fatto meglio mtefe

rithmettco fa la Vinta ;

Et

&

nell'

Harmomca

tal dtuerftta nafce

& H

armonica fono

yerremo a darne yno effempto

numeri

fi

&

ciafcuno

_,

efjo , <*?* l'al-

cio l'yna per

quattro

o moltiplica le

&fi afmuglia alla dile

nell'

^fnthme-

parti del numero Se-

le

cio

profortio

ne

di

accrefamento ,

di loro dalla

modo che

quantit finore

lafottopoja linea

&< al Mufico t corpo [onoro, cio vnit chorda;


,

di

ma<r-

perche negociando l'yna intorno

le parti delle

Poniamo

della

onero

Diminuendoli

numera ,

chef ritrattano
tra

quella de oli altri

ntroua il contrario

numeri

laido dare ynprogreffo anthmetico ,ftr neceffario lajftrla intera

arithmeticamente

di

nel diminuirfi

come ho moflrato ; non fi partendo ctafcuna

nell'

forma

la

quarta parte di

fejle parti

proportioni

che fi ntroua nell'ordine delle proportioni collocate ne


:

la

&

&

nul'al-

naturale pro-

nell'iArithmetca
.

Et accwche quefe

>A B, la quale

&fa Inno a un piede


tndiutfibtle

la

hauemo quella della

hauemo

nondimeno nell ^Arithmetica , tra t termini minori

minori

le

&

onero ordine

quando fufje diminuito

come hauemo yeduto)fim contenute

quantitfinore ; procedono al contrario

Numeri fono ynit pofe infieme


cofe

due terze parti


;

yoler difcorrere particolarmente fopra

Proportionalitharmonica habbia

la

tra per diminuitone delfuo principio


grejtone

di

nella prooref ione

Similmente hauemo laforma della Diatefftron

natura della quantit cotinoua

che fino in progrejtone arithmetica

meri buri,

Diminuito poi

<p una terza parte

cio l'yna tra la

meza parte , tra il tutto ,

di ~i>na

primo luogo

ragioni delle proportioni contenute nell'ordine naturale de

ni fono
le

il

quando fttffe diminuito di cinque

tica tpercioche leforme delle confonanze (

nario

che tiene

Si hatterebbe anco quella del Ditom

che farebbe lungo

modo

Et bench

quarta parte

quella del Semidttono

degli altri interualli

fecondo luogo

Diapafon diapente , tra

numeri :percioche diminuito

confinanza Diapafon

all'^f-

dico che

yo

imperoche procedendo

non fi concede che la Vnitfipoffa dtuidere Sia adunque tal provreffo contenuto da tre
.

termini in quejo modo, che la proportione Tripla fia diuifa

dalmezano

in

due patti

Sar bifogno

di proce-

raddoppiar prima (fifuffe pofiibile) la detta linea, nel modo che Tergiamo la Vninel
Binano
, il quale fegue finza mezo alcuno la Vinta ; Onde hxttendola raddoppiata
raddoppiata
t effer
dere in tal

modo ;

cio di

haueremo

la linea

^AC lunga due piedi

trouaremo tra loro


tta

anco ne i numeri tra

la linea
il

la proportione

A C lunoa

Binano

Binano

il

tre piedi

& haueremo

yolte a punta dalla

, di

Se

noi

compararemo

Dupla , che prima


,

&

la

*A C raddoppiata alla linea ^fB,

ri-

;f come fi ritra-

Vmt Horaper dare il terzo termine di tal progrefione , faremo


.

modo che armi in punto D conciafa che ilT'emano fegue immediatamente


:

&

la B^i la proportione Tripla imperoche la ^AD mifirata tre


D<A
>AB ouer la kAD contiene tre yolte la <AB ;Ji come ne numeri Ternario contien

tra la

',

treyolte laVnt. Et cofi tal proportione refler mediata ,

Dupla C^A

la linea

nell'ordine naturale delle proportioni

& B^f; ^

in

yna Sefqmaltera

DA.

&

& C^T,

il

diuifa in due parti dalla

in proportionalu

^fC

cio in yno.

arithmetica ; fi come tra

termini

Parte.

termini netto ejjempio manifelamente fi pu vedere


nico

procederemo

ciofia che la

in fletto

la

&

altra parte;

il

chefatto dico

Diminuiremo dipoi

delle proportioni.

haueremo la Proportione Sesquialtera

Hif in

vorremo dare vn progreffo inarmo-

yAB , <& U

che tra la data chorda, o linea

CB( per le ragioni , che altroue Tederemo )fi ritroua la proportione Dupla

prima nell'ordine naturale

quialtera dico

Ma fi noi

modo : Diminuiremo prima la detta linea <A B detta [u met in punto C : con-

metfia prima di ogn

fua met:, la quale

J3

la (piale nelfecondo luogo nell'ordine delle proport ioni

traCB&DB;& la Tripla ancora tra^iB&DB

due proportioni in harmomca proportionalit; come quifi vede

che la

^TB. di due terze parti in punto D,

la detta

quale dalla

la

La Sef-

CB mediata

&

di-

Etfi come i termini detta prooref-

(ione ^friihmeticafino vnit moltiplicate

cofi quelli dell'

nel Corpo finoro, che nafcono dalla fua diuifione

t contenuta in queflo ordine

3.1.1

<*7" in

tufo , contenute tra quefli termini. 6. 3 .z

nute

volte

le proportioni

Horafipu vedere ,

maggiori

percioche fi noi confider aremo

ra vedere, che fi come

&

chorda

la

dato

&

manico in quello ordine


ch'io difii nelcap.

li

&

1 s

ifleffo

minori
quelli

.6 e. 30. 10. 1

la

il

Tutto diuifi nette partijritrouare

^fBfii

le

volte intere

1 z

;laCB tre volte;

minori ,&li fuoni acuti

da quelle

di

conctofia che

maggiore . Siche paterno anco-

il

Ma perche tutte quelle proportioni

le

o;chejono

maggiore

in-

che fi ritroua-

rkrouano anco nel Progrefjo har

modo fi habbia a

delnumero Senariofono contenute

& come

minor proportione hauereb-

cuipropto , di hauere ifuomgraui, di

l'ordine naturale delle proportioni, fi

bigliare

tutte

le

il

fenfo delle parole

Forme delle confinanze

confinante chiamate da iprattici Perfette, fi trouino na-

harmomca diuifione
5

Vni

chef poteffefare al mostrato modo ) fi procederebbe dall'aharmomca per il contrario fi va dal graue all'acuto dimi-

pero potremo vedere in qual

cio che tra le parti

in effi collocate in

numerate

cofi nella

quesliper d contrario di minore

Muficali femplici, pojibili aprodurfi

/;* quefli termini

mifura

netta progrefiione, oproportion alita <Arithmeiica ?li interuatti di

no nel Progreffo arithmetico Seguendo

turalmente

&

<& tra

beno luogo nelgraue, cantra la natura dett'harmonia,


fermilo degli acuti

delle parti

maggior termini della progrefi ione harmonicafono conte-

minore eflenfone

nett' JPrithmetica (

cuto al graue moltiplicando

nuendola

che tra

7* lifuonigraui

quefli fino produtti dalle chorde di

numero

il

queilafi confider la moltiplicatiune delle parti nel/oggetto di

mo che la linea CDela minima parte detta linea ^AB,

&DB due

Harmonica fono

effendo che in quella fi confider la moltiplicatane detta

le

percioche quando ftifer

ragioni dette fue parti

accommodate nel corpo finora,

,f vederebbeno tramenate in

quel
la

Prima

j4
marnata

la ifleffa

modo

tterfo

che

veggono tr.mexate nelle parti di

fi

Similmente fi potr conofcere,

p Fabro Stapulenfe , pme nella


nalit har monica

fdtrato che agni

&

in

qualmodo ;

lib. 3

effetto

<j?<

circa

[ente naturalmente la propiet

yna mtfura commune,

onero hanno almeno tra loro

pero ogni loro ragione rationale


cot incita, dimfibile in

potenza

ancor,<t che fuffera ordinate in dt-

&

le parole

il fino

,&
,

li

loro

fa canone

rtthmetico non potr mai, ne

Vida
710,

in

due parti equali

quale (quando altro numero non yifufje

la

geometricamente ; onero irli- far facile

Mufico

il

cio in

due Duple

le

ritrouare

conciofia che tra

li

che lapofja diuidere fecondo ilpropofito

due parti equali

Et perche l'vna
communicanti
) la

Vinta;

ma la Geometrica, il cui figgetto(affolutamente parlando ) la Quantit


non fio le rat tonali, ma le trrattonali ancora, come

che filano proportwnate con

quali fino per natura tra loro

in infinite parti, confider

furti, che fiano tra loro proportionate

tra due eflreme

della proportio-

ma ci non dar maraviglia , con-

natura della

la

ho detto altroue ipercioche factl cofa al Geometra , per virt de i fai principi]

ie

del dottifiimo Giaco-

quanta fia la necejit

ejfendo concorde con l'^frithmetica, quanto allt quantit delle propor-

due proportionalit fi ferite de 1 numeri

l'altra di quefie

effo Senctro

debbano intendere

fa Mufica

della

difcorde poi intorno al modo del procedere,

;fa

t'ioni

&

del
5 4.

in qualfienfio fi

prime , come

yn

nella

far

il porre

di

qualunque linea tre

yna, opi

linee

Seconda parte mojraremo

termine mexa.no ad ogni propofa proporttone, che

termini delle loro propurtionalit non cada alcun numero

Et bench

mexa-

Ma l'^A"-

la

Quadruplafi veda

la di

mexa-

dal Mufico in

alle volte ditiifit

non per tal diuifwne jempkcemente fatta dal Mufico come Mufico

;.

ma fi vfapa tal dtuifione come Geometra

Che il Numero non e cagione propinqua & intrinfcca delle Proportioni Musicali, ne meno delle Consonanze.
Cap.
41.

VEG N *A

&

li

ch'io liabbia detto difiopra ,

Numeri,

&

le proportioni la lor

rofa la cagione propinqua


nanxs

nella

cofa

la

materia

confonanxs,

delle

meno

ejrinfeca

come Tederemo. Onde fi debbe

ti

Nume

delle Confio-

auertire ,

Mufica ;fmilmente
come a

quella

effe la forma delle

ilgiouare

&

il

dilettare

fi

come

confinanxe,

cio le

chorde

riduce in

le

&

dipoi per poter con giure

vna certa qualit,

tirandole di

& fvn
in

ttare ,

&

cio

il

Fine

dell' anione , al

Materia , che fon o

le

^Agente, cio

lo

defiderato fine

certo

il

come

&

la

;fi

nel quale

temperamento, ponendo tra lo-

&

&

il

Sonare cu harmonia

ouero ilgio-

Mufico , chef nomina cagione efficiente ;

&

della quale fi fa la cofa,

come

dijfirenxa della eflrmfica

alla

natura, ne all'efferfuo

&

percioche ogni cofa corruttibile compofta di materia

Forma quella fpecte,

la quale detta tale

introducendo in

la

<&fi chiama cagione materiale ; 7* la Forma , cio la proportione, chef adl'agente ,


nondimeno quefie due vltime fono cagioni intrwfeche della cofa ;

quelli fono parti effentiali di effa

Materia fi dice quella,

etiandio concorrono in ciafeun altra

Fine fono cagioni ejrmfeche : conctofia che quefie non appartengono ne

finanxa

riguardo a tal

egli

islrumento

horde,

dimanda cartone formale


il

Ji

quale fempre fi ha riguardo;

dilettare, che fi dice cagian fnale

il

lo

modo , chepercoffe da lui rendeno poi perfetto concento ,

Ottima harmoniaf Et quantunque vi concorri/io quattro cofe


operatione

Poeta ; hauendo

quello del

che naturalmente lojpmge all'operare , piglia primieramente

vna dtftanxa proport tonata ,

&

Suoni fiano

intnnfeca delle Proportiom muficali, ne

ma fi bene la remota , CjT

fi ritroua la materia preparata

ro

li

fendo ilpropiofne delMtfico (come vogliono i Filofof,& maf imamente Euftratil cantare con modulatane , atteramente ilfonare ogni iflrnmento con harmoma , fecondo i precetti dati
che

tio )

'

&

che

forma ; non fi dee per quello credere,che

& permanente in

ofiimilttudine ,

la proportione nella

la quale (

per dir

vogliam

Confionanxa

cofii) il

effa, fi

come ifuom de

dire ejfempto

di

quali

Modello,

fi fa

la Con,-

che ritiene la cofa nifi

Et quefla fi chiama cagione

vogliam dire Effempio,

&

forma ; Et la

per

intrinfica

alla cuifimilitudi-

Nondineffa alcuna cofa; fi come quella della Confionanxa , che la proportione di numero a numero
meno da attertire, che di quefie cagioni, alcune fono dette Prime,
alcune Seconde ? tale ordine di pri.

mo

&

vna

&

di

fecondo fi pu intendere in due modi

cofa

prima

&

remota

&

lordai e comprefo dalla ragione in

roche naturalmente l'I'uiuerfale

l'altra

primieramente fecondo vn certo ordine

feconda

&

vna fila cagione

primo,^

dipoi

, il

il

propinqua fecondanamente
;

quale poflo tra l'vnitterfale

Particolare.

di

numeri

nel quale

pu intendere fecondo
fi

&

il

particolare

impe-

Nel primo modo dicemo qtt-eUa cagione efi


fir

Parte
d virt

ter prima, laqutle

&

Sole la prima canone ( remota pero

ti

ditalreneratione : percioche

mere
fice

ilprimo,&

&

la Specie

la feconda ,

&

) detta generatione ;

d allo animale

eoli

il

fecondo

particolare

la

la -virt,

fi

{ingoiare

diflinmono

contenuta dall'altra
ritrattano in tutti
il

&

&

non perii contrario

&

;fi

come

della Sanit l'arte-

E ben vero die la prima

Ma nelprimo modofono dijlmte

la

feconda

mo-

ne quefla dalla

conciofia che l'vna

mafimamente in quanto al fecondo )fi

Metallo prima cagione del coltello ,

il

venendo ad vao accommodato efempio fecondo

nellaformale (

&

Percioche nelfecondo

ne lapin vmuerfale della meno vniuerfale

Et quefli due modi

che

propinqua
il

vmuerfal cagione

dalla feconda delfecondo

&

Ma nel fecondo G

di generare.

lapoffanza

veneri delle canoni : percioche nella materiale

la feconda

Ferro

in effetto l'vna dall'altra

ma fino diftnte folamente nell'intelletto

&

Medico , onero il tal Medico

il

nella cagione efficiente

L 'animai poi cagione feconda

onde dico, che la prima

canone del primo modo fono differenti dalla prima,

do non

T5"
comefi dice

jfoffanza alla feconda di operare ;fi

il

&*

nojro propos-

to ) la prima cagione della Confonanza Diapafon ti numero , cio z &> \;(^*la feconda la proportione
La Proportione adunque la caufaformale , intrinfeca
propinqua
Dupla,
cofi delle altre per ordine
.

&

confonanxe

delle

Proportione

mente

Che

le

ella

&

&

il

Numero la caufa

vmuerfale , eQrmfeca

&

per la quale fi hanno da regolare

confinante . Et queslo acennb


ranone de numeri nell'acuto,

il

Filofufo

&

proportionare

li

& remota

7*

corpi fonori

il

modello della

accioche rendino formal-

mentre dichiarando quel chefife

nel orane

come

la

Confonanxa

diffe

intendendo detta ragione, fecondo la quale fi vendono

d regolare detti corpi fonori La onde non dijj, chefuff numero affolutamente , ma ragion de numeri ; il
chef pu vedere pi efpreffmente nelle proportiom muficali , comprefe ne nominati corpi imperoche non
.

numero conaofia che f noi pigliamo i loro eflremi , mifurandoli


continouati coper ilnumero ; dapoiche fatta cotal mifura , tai corpi reftano nella loro prima integrit
me erano prima ; ne ritroua formalmente in efi numero alcuna , il quale coflituifca alcuna proportione :

fi ritroua in effe alcuna \~pecie

forma

di

&

fi

Ferciochefe ben uoiprendemo alcuna parte

mimo afapere

la

quantit di effa

&

la

di

la proportione de 1 foni produtti dalle chrde


tali

cio dal tutto

&

dalle parti

efi corpi fonori, che contengono

le proportioni

muficalt;

le

&
&

per confeguente

non paterno pero dire ,fe non che

quali finza

tifilo

aiuto

mifura

eilrinfe-

docilmentefi potrei

il Numero fola cagione difar conofcere,& ritratta&> di qualfi voglia interuallo muficale ; neceffario nel-

he no ntrouare nelle quantit cotinoue i Effendo adunque


le proportioni delle

re artificiofamente

confonanxe,

la Mufca, in quanto che per effa pi ejf editamente fi vanno Jpeculando

31

&per replicatone di quella ve

di vinta,

numeri determinati ;

numeri fiano quel Modetto,& quella Forma de ifuoni, che fono cagione effemplare,

ca di
1

vna chorda in luogo

fa proportione , fecondo

vraue ,

&

&

l'acuto,

lefuepafioni

mero altre mfure Ixcorpifonori

&

le

hauendo prima conofciuto con

fecondo la loro lunghezza con proportione

&

la

percofi infume

muauano tvdito fecondo ilgraue

non altramente di quello , che fi confederano ne i numeri purifecondo

dico

chef come

il

numero non pu

non potr effere

effere

a modo alcuno la cagione

la cagione intrmfeca

&

propinqua

dette

efpenenza mamfefa , come fi mffurino

cuto

)ii , cofi

i foni , fecondo il
mifurando co Compafi,

differenza de

con pi certezza di quello, cheffarebbe

la

ranone

hormai , fecondo

&

l'a-

Ma per concludere

tntrinfeca <&> propinqua di tal proportw-

confonanxe; come ha dichiarato

4 2.

Cap.

Della inuentionc delle Radici delleproportioni

IT O RN\ANT>0

l'ordine incominciato , alla quinta &

vltima

operatione, detta Inuentione dette Radici dico, che tale operazione non altro,che ridur le

proportioni ne i primi loro termini radicali, quando fi ritrouaffero fuori : Percioche leproportioni
fli,

de accioche

li

che fono contenute tra i termini non radicali

oltrachefi rendenopiu

pofla hauer di loro pifacile cognitione

modo di ridurle ne i termini


poffono effer contenute

radicali

cio

&

Et perche non

ma anche ogni ordine di pi proportioni moltiplicate , pu


modrando prima , in qual modo fi pofino ridurre a
te tra

due termiti

mojlrerb dipoi in qual

cio tra

numeri Tralorocompo-

pifacilmente lepoftamo adoperare

ne i numeri Contrafeprimi

come cdtroue ho detto

daconofe ere, fanno anco diffcilt le loro operationi.

difficili

lor

effer

che fono i minimi numeri

folo le proportioni contenute tra

On-

dar hora
,

il

da i quali

due termini,

contenuto da numeri Tralorocompofltf; per

termini radicali quelle, che fono contenute follmen-

modo le altrefi potranno ridurre

Incominciando adunque dalle

prime

Prima

j6

prime terremo quello ordine f\Effendoci propofla qualfi vaglia proportione , contenuti ira numeri Traloro
compolh , cercaremo di trottare tu numero marmare, il qualnumeri, o mifuri communementei termini del
la proportione prp'ofht ;per
proportione

ne per

il

mano

in

far

Volendo adunque

minore ,

mero alcuno
,

faranno

di poi

il

primo

ricercato

per
,

che

fecondo

termini radicali della proportione

duiideremo primieramente 1/45. per


la che fa poco al nojro propofito,

il

fi in

&

40.

quefla

40. apunto, fenza auanxare alcuna

ti

r l'vno

haueremo

8.

cofa;
.

pofla proportione

di

&

nuouo auanxaffc mil

queflo per il terzo


,fen za

l'altro

modo

pofla ritrouar

fi

c-ie

&

pigliaremo

numero magiare

il

Onde dimdendo il 4 5 .per il

&

<;.ne

Euclide

la

di

vii ordine

tiement

li

perche non

in queflo

la

pi termini continottati

di

lo

mfura

il

il 3

180.&U

o. conciofia che

volte

mero,che

ettandio

60.

&

il

40. due

dtbifopio di ritrattare

120. operado fecondo

di Euclide, numerer

In mtfttri

il

il

injieme con gli altri

144. magli

minore

dellt

di queflt

altri

ciafcuno
1

dellt
.

il 1

onde

ancora

propofli, cine

numeri per il

immt ; come nelfio


1

&

communemente etafeuno de nume


1

li

prodotti

cio alla loro radice

vn

la regola

& 140. &

60.

volte

che verranno da tal di-

numeri Traloro

i.otter

numero

, il

240.

i.i

ntrouar

dico che Infogna

tal

mifuri commt*forali

lo.per-

Vederemo dipoi f pu mifurare il 180. ma

altro

numero fimile ,

quale dutida,

il

mifuri co-

data,cheftr il 60. Et queflo per il corollario del-

quattro volte ,il 1 80. tre volte

ritrattatolo fecondo

come chiaramente

o pero
.

dico, che

&

cinque propofli termini

che fu l'vltimo numero

effempiofi pu effamtnare

termini radicali di qualunque ordine

corale bene

ilmodo moflrato, haueremo

fi pu vedere

il 1

il

Et perche

&

anco

2 o.

il 1

due

il 1

i.che no

tal numero

numera

numero mar giore ricercato ,ilqual nu-

numeri : concwfa che f

mag giore ritrouato , ne verr

tra queflt termini dico effer la Radice delpropaflo ordine

itere

mtfuri

communemente li tre maggiori delli propofli termini ,

6o.fei volte

quelli

numen Traloroco-

fottopofli quatt ro termini,

numeri Ctrafepnmi,

di

tre volte,

numera il

mera communemente

&

come fono

E ben vero , che non potr mfurare il 144. la onde fra dibifigno di ritrouare vii altro maggior nu-

fla mifurer

feuno

Siano adunque

Ritroueremo prima ,per la Terza del Settimo di

quale duiideremo poi ciafcun di loro

pu mtfurare,per

il

4 o.

il

della pr

wfieme ; ouer quelli, che verna-

60. 240. 180. 144. 110. prodotti dalla moltiplicatane fatta nel Cap.

Seconda del Settimo

il 1 2

modo

due maggiori termini dellipropoli,cht fino il

munemente

numere-

verr 9. ci? dtuidendo

modo che fi moflrato nel cap. precedente , vn numero magnare, che numeri,

cioche diuide,

quale diut-

5 , il

43.

proportioni pofle

piti

vn numero maggiore , che dutida,

vogliamo ridurre iti vno ordine


nel

il

Radice di pi proportioni moltiplicate

Radice

ritrattar la

fione , faranno la Radice di cotale ordine

prima ,

matilo
queflo

p rodimi

minimi termini, ouer la Radice

Cap.

procederemo

contenuti in tal ordine ; per

quali

&

, li

ricercato, che

no dalla proportwnalit harmomea, che fono fenxa dubbio termini ,

Dipoi la/Jando la vmt, come quel-

nelle altre diuifiom

queflo far

nafeono dalla moltiplicatane di

pofli

compoji ,cio

enfi di

chefu la Sefqmottaua

\/f l'olendo

ti

&

nulla

.& 40. che fono Tralorocompofi;

numeri 45

infieme.

ri

avanzar

Poniamo adunque che vogliamo ntrouar

attanzando

quai numeri , fenxa dubbio, fono Contrafeprimi,

In che

verr

come anco

due propofli termini

4
dellt
ci? l'altro

o termini radicali di tal

le radici,

mag >rior termine della proportio.

il

che dutida a punto

il

auanxa dopo tal dittinone Et f

la Radice della proportione contenuta tra quefli termini, o

der

prodotti funo

, l

quale diuidendo dipoi ciafcun termine delia proportione propofla

il

&

termini

numero per

affaticata

fino tanto chefi ntrom Vii numero

mimmi numeri

tai

numero , allderemo prima

ritrattar tal

quejoper quel numero

duiideremo

numero

il

quale dittidendo

il

noi divideremo cia-

30. 2 o.

o.

percioche fenxa dubbio fino numeri Contra[e-

La onde offeruando

che contenga quattro

talregola

cinque ,

&fei

non fola fi potranno haproportioni

ma piti an-

(dir cofi ) fi procedeffe all'infinto

Della

2- $

Parte.
120.

il

60

jy

no
144
numero maggiore, che mifura communemencei due primi termini maggiori.
180

240

3<S0

U numero maggiore

che niilura

40

60
is.

il

maggiori

&

il

ritrouato

20

numero maggiore , che miiura


io

30

tre primi termini

tutti

li

propofti termini

15

Numeri Contrafeprimi ,i

& anco

il

ritrouato

60
lo

**

quali fono termini radicali del l'opr a porto ordi ne

Cap. 44,

Della Proua di ciafeuna delle moftrate operationi.

E RC HE

l'huomo nelle [ne operationi pu facilmente errare, mafitmamente nel maneg

gi de i numeri:, ponendo per tnaduertenxa


io per

vere

non

il

la/lare-

alle

numero

volte un

dietro alcuna cofa, che poffi tornare utile

in luogo di un'altro

allt ftudiop ,h

dico";

per

modo , per il quale pollino conoscere ,p: nelle operationi fi ritrom alcuno errore;

etiche ritrouato lopofino emendare*. Onde incominciando dalla prima, che fu

care

uoluto aogiun

il

ac-

Moltipli-

che quando haueremo moltiplicato infume molte proportioniji termini produtti da tal maltiplica-

tione faranno (

come altrouefi detto) fuor de iftui termini radicali ;p che volendopiperete le dette propor
tali termini fenxa errore ,pigltaremo prima due termini 3 tra 1 quali e magniamo di

tionipano contenute in

hauer collocato alcuna proportione,

&>

&p

nore,& il mina- per il minore ;

li

li

ta nelifwi termini fenxa errore alcuno

diuideremo per

ventffi

maggior

li

propofti

della proportione,

li

&

il

contrario

20. per

il

moltiplicando

minor col maggiore

il

cio

il

Volendo adunque pipe

che tale equalit dimoer, che la detta,

numeri quantunque non pano radicali

dell 'altro, aria finta manifeflo,che in tal

defimo potremo etiandio federe

cio

tal proportione far contenti

360.^2 qo.fia contenuta nellapia vera propor


quali dittderemo $6o.& z^o.incotalmodo;^6o.

3.^ z; per
z.& ne verr da aapeuna parte

proportione contenuta tra

il

maggior per il mag-

,
;

numeri

pgltaremo i plot termini radicali

perii 3.^7 zq.o.peril

fuoi termmtradicali

&fefuffe altramente , farebbe

ve, pe la proportione Sesqutaltera,po{la tra quefli


tione

li

produtti da tal diuifione faranno equali

Ma quando vno delli produtti

molttplicationep haueffe commeffo errore, il

maggior

delli

$6o.penlz.&. z^o.per il

Peroche

allora l'imo (3*

l altra pradutto verrebbeno equalt,cio 7 2 o;che ne dimojrarebbe, che talproportionefi cottene tra
fti produttifenxa errore. Et beche

ti

vna in vna

modo

le

3 3

fommate proportiom dalprodutto

Sottrare : percioche
noi fottraremo di
fi

ma

verr alla Equaltt. Se noi adlque dalprodutto della fiamma po-

.che la Tripla proportione leuaremo di vita in


;

vna le proporttoni fommate, incominciando

dalla

dalla quale fottr aedo la Sesqmterxa,refer la Sesqui-

la Sesquiquarta,reflera la Sesquiqui>tta,dalla

quale cauata l'vltima propomo

perutmr alla Equalitja quale nefar conofiere,


fi
che in talfiamma no vi troua errore alcuno:mafi bene farebbe, quado alla fine rejlafje da cattare vna propor
fi
tione di maggior quantit di vna minore, ouero per ilcotrario La prona del Sottrareicome altroue ho detto)

ne, che fu

il

del Sommare , fenxa alcun fallo potremo conofeer tal firn

mag nore,chefu la Sesquialtera, ne refler la Dupla


altera;Onde cauando da quefta

propo-

non potemo vedere,fi ne t loro mexani termini fia alcuno errore, fi non

Ma veramente la vera proua del Sommare

efferfatta fenxa errore, quando all'vlumofi

fla nelca.

li

Sommar delle proportiont poffa effer la proua del Moltiplicare , et il Mal

tipltcar quella del Sommare; tuttauia

nel moUrato

me

produtti propoflt col minor termine radicale

medefimamente

la

Sesquiqumtajnxa dubbio

il

Sommare

cuna.

&

perche afufpctenxa ho ragionato

itti

di tal cofa, per

Ma nel Partire, quando nella equal dtuipone delle proportiom

li

non accade, che qui

ta Geometrica, iioufi ritrouaffiro collocati nel modo, che difopra ho moftrato

al

&

allora farebbe.finto

manip-

nella
come pirebbe ettaiidio errore nella ^Arithmettca
armonica, quando [oro fufjero
fi
altramente, che nel modo dichiarato ;tp che le Proportiom,o qualunque cttnouato ordine di propor

olo di errore;
collocati

io replichi copi

termini contenuti nella proportian ali-

ttom fufferu fuori de

raparmi,che tutto

loro termini radicali, quado

ci ch'io

topne ; La onde ogn'vno, che


;

ritrouaffero collocate ne

numeri Contrajtprtmi.Ho-

ho detto dtfoprafia aptfficienxa, per moslrar li principi] della Mufica

noi non piperemo, non potremo hauer

di pojfederli perfettamente

nonfi

mai buona continone

delle co pententi ,
f

defidera di fare acquijo di queflapienxa

acctoche poffa acquiflar degna laude,

IL FINE

&

, i

quali

fi

ne ma: pervenire ad vii perfet

dtbbe con ogni Suo potere sfarxarfi

honoreuole frutto delle pie fatiche.

DELLA PRIMA PARTE.


h

L^

LA SECONDA PARTE
Delle

DI

GIOSEFFO ZARLINO

M.

D
Quanto

!a

harmoniche

Irti tu rioni

CHIOCCIA.

^f

Mufica ila (lata da principio femplice , rozza ,


di confonanze.
Cap.
i.

OI

&

CHE

nella

Prima parte a fuffcienza fi ragionato de i Numeri

uerfale ,fi
i

Suoni

come de i Suoni, o Voci , degli


delliModi

cipio femplice,

^^gggf~'%
mia principale

&

Suoni,

hit emione

Mutatiom ,

delle

yenga a tal ragonameto,

fi

& come

&

de

Generi, de

Modulationi

delle

tuttauia, non dubbio, che

ta non \olo femplice,

Ordini

Dipoi

fatta la loro diuifone

-veduto in qual

verr a quello

modo t

che la

Dico adunque, chef bene la Mufica ne i noflri tempi peruenuta a tal grado,

cune appresogli antichi non erano in confideratwne


;

gli

Ma prima che

modo la Muficafia (lata da prin-

moflrer'o in qual

&

& roz^a

&

da principio {fi come auenne dell' altre faenze)

ma ettandio molto pouera di confonanze

quel, che narra ^Apuleio di efja dicendo

&

delle quali al-

f vegga di poterle aggiungere

che quafi non

&
&

che la Muftca confider in vni-

dagli antichi era yfata

Voci nafchino ,

le

Interualli

perfettione di harmonia, in quanto all'ifo di tutte quelle confonanze, chefipoffano ritrouare

alcuna di nuouo

.,

Proportwni ; cofit ragionatole ,che horafi ragioni in particolare ,

delle

fecondo che torner a proposto, di quelle cofe

de

& pouera

ella

cofa

non fafa-

il che effer verifimo ne dimojra

Che da principio fi adoperauafolamente il Piffero , non confori,

co -

me quelli , chefifanno al noflro tempo mafenza , allafmiglianza di vna Tromba Ne fi faceuano tante
:

forti di concenti

Piffero

con variati iflrumenti ,

loro piacere

uano tra

&

folazgo

Tibia non

lAdfpirare,

&
&

&

&fu

il

primo

con lafntflra

etiandioglt antichi

&

la

quarta,

Et

la

Diapente

la
:

di

Lidia

la

Cetera

quarta contenemmo

&

di

nuouo

&
la

la feconda

con la terza

fanirmo')era contenuto nell'antica Lira,o Cetra

tna da

effo

uniamone

di tal

le

di

&fi da-

fono Et
.

tal

Tragedie , o Comedie ;

Hiagne

&

&

a fonar quello con va-

che fono tale ifrumento con la de-

l'acuto, con deliri fon

la

&fimflrt

ouer con quattro folamente

&

la

terza

la prima con la

ey

la

Vfarono

della quale

modo , che la prima con

prima con

Tuono,

il qualefit

dipoi

il

Frigio a quei tempi dotto

es* incominci

erano in quella ordinate di

Diateffaron

m aggiunfe la quinta chorda

dipoi

fori

o la Lira con tre chorde

la

fecon-

feconda con la

quarta

la

Diapafon

dipoi accrefauto in yarij ijrumenti

et

dipoi

di

chorde veramente

da Licaone

chorda a Simonide

,&

come

dice

prima

dalfopranominato Hiagne vifu aggiunta lafejla

che quejla chorda

li

mano i cio che mefola il fuono grane con

lafettima aggiunfe Terpandro Lesbio Etquefu numero

Plinio attnbuifca la

quando reatauano

^Al quale

Marfa , yi aggiunfe

tifino al tempo di Orfeo fu feruato cotale ordine,

chorebo

che fece fonar due Pifferi con ynfolfato

da principio

terza con

lorojpiriti

chom erat ytilis ;

maefro di

fu inuentore Mercurio ( come yuol Boetto )


da,

ne i loro Chori

cotal modo

folamente ,fenza yaret alcuna

fmple xque for amine pauco

adeffe

Mufica, chefu padre

riatifuom,

modi ; magli antichi ricreavano

yt nunc , oricalcho vinla , tub^que

Perniila ,fed tenuti

lira

yarati

yfauano ne i loropublici jjiettacoli,

come mantfefa Horatio parlando in

nella

&
&

col fopr adetto Piffero

ma

Clemente iAlefi

Samwfu aggiunta la ottaita ancora che


nona a Timotheo;& Boetio vagita,
;

della

fafata aggiunta da Profrafo Periata , la decima da Ejtacho Colofonio ,&la vndecidella Vndefa carnefi voglia , Suida aitrtbuifcc l'azgiuntione della Decima

Timotheo : Ala

&

cima

Parte.
chorda a Tmotheo Lirico

cnta,

Et

certo che

59

da molti altri ye nefumo aggiunte tante, che crebbero almi

mero de Quindici. lAggiunfero dipoi a queflelafefladecima chorda, ne pi oltra, pafforno,


ito di tal numero

&

le

coRocorno nell'ordine

tuoni in cinque Tetrachordi

ofjeruando

le

ragioni delle proportiqni l'ithagoriche

Tithagora, nel modo che nella prima Parte ho moflrato


tto

tra

le

&fi contentaro

che pi altra dimoflraremo , diuidendole per Tuoni

; le

ritrouate ne

quali conteneuano quelle

chorde dellafpradetta, C etera, o Lira ritrattata da Mercurio

&

ifeffe,

& Semi-

martelli da,

che fi ritrouauar-

che nelfottopofo effempiofi yeg

Il
Parhipare hjpaton.

Parhipate mcfbn

Seconda chorda..

Lichanos mefon

Tcria chorda..

Trite

vono : Imperoche

ma ilquarto
cali,
i

il

dicleugmen

mangiare, ( come dicono )peftta

minore pefaua

libre fei

il

terzo Duplo,

il

il

&

catt le ranetti delle

&

pafon, dal Triplo la Dtapafondtapente

&

il

la

Diateffaron,

dall' Hemiolio la

dal Quadruplo la Dndtapafon

&

tra%.&

come

da Vitruuto anco nelcap.q. del Quinto


altre confonanxe, che lefopradette

due Effichordi

li

nel nominato luogo, dicendo

&

nella fua

libro della ^Archittetura

quali tutte dai

; le

H armonica
.

la qtiat

Et -veramente

cio

che

il

maggiore

nella

&

Terxg, Seda,

il

minore

&

primo de

&

quanto

gli antichi

la

Dia-

Du-

confonanxe pofa

gli antichi non conobbero

cio

il

&

non ha-

Ditono,

il

Se-

come manifestamente dimofra Vitruuto

Settima chorda non fi poffono far

H'armonie

, il

contenuta dalla proportione

Mufici moderni fono chiamate Perfette

questo dice hauendo rifletto alla oy attifirn a chorda d'oo-ni Diapafon

nelle antiche

.-

Epogdoo il Tuono Sesquiot-

fi puh -vedere ;

le

il che fi pub etiandio

feuno altro autore, fi Greco come Latino Et da queflo potemo comprendere


ua

terzo

quinto Quadruplo, co

Diapente, dal Duplo

dati?

ueanoper confonanti quelli interualli, che i moderni chiamano Confonanxe imperfette

&

il

confonanxe mufi-

nafeono da cinque numeri

quarto Triplo,

tauo ^Alle quali 'confonanxe Tolomeo aggiunfe la .Diapafondiateffaron

miditono,

libre otto

quale iftimauano, che fuffe principio d'ogni confonanxe, et lo chiamarono Epog-

doo Di modo che dallo Epitrito era contenuta

plafuperbipariienteterxa

noue

libre dodici , l'altro libre

numeri Pitha<rora

dai quali

chamorno Epimto, tifecondo Hemiolio,

interuallo dipanante,

Quarta chorda

chefumo appresogli antichi cinque, come narra Macrobio

quali

yno

&

prima chorda.

la imperfettione,

erano poueri di confonanxe

&

di

confonanxe;

y edere in ciache fi ntroua-

concenti! Et

bene al-

cuno, moffo dall'autorit degli antichi, la quale -veramente o-rande, pi toslo,che dalla ragione, yoleffe di-

nominate confonanxe perfette

re, che oltra le

affermare fimile opinione efferfalfa :peraoche


gnitione

Concwfiache ninno

trouino ancora

le

imperfette,

non hanno corrotto ilfenfo


tori,

&

di fino intelletto
le

>

cantano

ella

amtradice al fenfo

dal quale

quali fono tanto ddetteuoli, yatfhe ,fonore , foaii,

dell'ydito,

&fonano

ha

non dubitarei

orinine o<nn

nofra ca-

negher, che oltra lefopradette confonanxe perfette,

quanto dirfipoffa

fonatori di qualunque forte iflrumenn

uerefcienxe

non fi p'ojf ritrouare alcun altra confonanxe

le

& harmomofe

nonf ri-

a quelltxhe

&fono talmente in yfo , che non fio periti canharmonie ; ma quelli ancorach ftnx/t ha1

yfaiio nelle loro

per pr attica filamenti

Per

Seconda

6o

Per qual cagione gli antichi nelle loro Harmonie non vfafTero
confonanze imperfette , & Pithagora vietaile il paffare oltra
Cap.
2.
la Quadrupla

E CI douemo

marauigtiare

che gli antichi non

ricette/fero tal confonanze

d quale

efi preflarona gr-andifimafede alla dottrina di Pithagora;


tnuesli<ratore delli profondi pereti della Natura:,

per

effer

egliamatore

delle cofe [empiici ,

&

non

pure

Tolfe accettare tra le confonanze,

le

tanto che la materia loro nonfipartma dalla f-triplicit


crete, cio

%a

&

le

toro cagioni ; riattendo egli opinione

/labilit

&-

e/fendo mi/le 'fcr diuerfe

& -variet

twnfipotejje batterferma ragione ; per fenza proceder piti oltra

finante
ro

la lor

fono

li

piacettano,

li

quali infiemefi

le

natura puri/lima ; come fono

Quaternario

il

Ditono , ilTrihemituono

fonanze

Ditono

il

&

Semtditono

il

&

Semiditona

le

fi

le perfette ,

Et

rifiut quelle

nano

-.percioche

gli altri interludi fintili

loro

potettano ita/cere

&

le

li

adunque

Io

forme

onde irebbero opinione

y olendo, di

ti giuro per

del
fofo Platonico nel Compendio

tra nafea

ro,chefe

le

Quintupla

cedendo oltra

la

alla proportione

fimilmente

la

^..fi

numero

la

&

di

il

il

Quater

PithagQrici no

che da quello nafceua tal

dell'Emma Et tanto heb:

egli oltra di e/fa (

come

dice Marfilio

.pergiudico

io,

ol-

E ben ye-

QuintuplJ-non fi
;

&

che tal parole fi habbiano da intendere in queflo modo;Che pro-

&*

1.

come

; il

qualgenere

il

trapalare
la

la

<..&

i.&

&

conte-

numeri,

diceua Pithagora

Quadrupla

Quadrupla

e^li giudic,

non

Per quefta

E ben yero ,

nelle cantilene, cio

che ogni ottima yoce ,

,poteffe fenxa fuo difconao naturalmente a/cendere dal ora-

contrario difendere per Quindici

yoa ;

&

che qualunque Tolta fi pa/ft//e pi oltra,o nel

ma sforzate ;

&
&

miogwdiao) migliore,

da marami liarfi, che gli antichi non riceueffro

aggiunta la Sesquiquarta

nel fottopoflo e/jempio fi yede

non/i haueffe a trapaffar

nell'acuto,che tali toci no fu/fero pi naturali,


il

cio

3. la qualefi parte dalla/implicita de

che Pithagora yietaffe

le cofe

nafea la proportmne Quintupla tra

contenute tra la Di/diapafon : peraoche

Ma di quefle due ragioni la prima (fecondo

la

che oueramente queflo te/io fia incorretto

Quinario al numero Quaternario

io,

Ficmo Filo-

che genera diffonan^a

Filofofo yoleua,che

delle Quindici chorde,

quali

non ydiua harmonia ; conciofia che procedendo pi

confonanze muficah

hauendo la natura poilo termine a tutte

fratte,

forma 5.4.3.2.

non per altra, fimo


il

minore,

il

dice

proportione , che fi chiama Superpartiente

dicono,che

ne all'acutow per

&

comefuottano,s intenderebbe ilfalfo peraoche

&

Vmt

in qttefla

effere atto alla generat ione delle

il

Timeo di Platone

con-

Jfpprou adunque folamente

non perche yedeuano

{come

le

Macrobio ) fuffe loro prefata indubiche d all'anima noflra il numero Quaternario, il Dittino Filofofo

Superbibartienteter%a tra 5.

altri

che a/fer mattano

colui,

Quadrupla , ag nunto
Quadrupla

canone adunque

loro

il

tra

loro forme tra le parti del numero

tra^.& ^.& la Superbipartiente traj.&

debbaporre

nuta nel terzp genere

numeri

che dalla miftura di tal con-

maggiore

che appartenere alla perfettwne

Quadrupla :percioche

mafi bene tra

c* 4.

che in limo del

che alcuni

ci

parole del Ficino fi piglia/fero

ritratta tra 5

le

quali ho moftrato nella prima

-vedetta,
il

haueffe-

da t quali nafceua
.

loro ce lo manifestano.

pi nobili, che hanno

&

che fono compre/i da

, 1

quefle

di

dal Superparticolare

yietatia ilpaffire oltra la

la

&

non ne puh nafeere alcun fuono , che nonfia confonante Et forf che

bero queflo per yero, che


tatafede, diceuano

&

fino a

& fermeze

come cederemo Nepofe

due Effachordi, cio

per altro haueuano infomma Tener atione questo numero


(implicita di concento

contenuti nelgenere Superparticolare

come pifempiici ,

da

La onde folamente quelle con-

entrn.no negli altri generi di proportmne 3

&

contemono nel venere Superpartiente ; come

quelle confonanze,

no/cono dalgenere Moltiplice


:

cofe

Et perche tflimaua , che

riftitaua

parte : peraoche molto bene comfceuaicomio credo)la natura loro,

fonanze imperfette con

le

in efja inueflto-aua le cofefe-

conuemuano per tatuiti de i numeri ,che fuj/ero femphei,

quelli ,che

cinque mo/lrati, contenuti nel numero Quaternario

che fi ritrattano oltra

&

che ritrattando/! effer femphci , fuffe in quelle

, in coflanz-f

percioche

ejjendo ctlt<remifiimo

Et fi ddcttaua di tutte

le

tal

che rccafjero nota agli a/coltanti


pi alpropofito

Non adunque

confonanze, poi che dalle leggi Pithagonche,gli era Tie-

tato dtrappafjar la Quadrupla

Dubbio

Parte

61

SesqiiiqUi'v^r

>w

SII

Sesquialtei*

^ e scj.c<:rza.

\0^v

<

Dupla.

\>

>yv

Dupli.

X N^S^*

es 9M'altera.

Tripla

Quadrupla

^^s-^,

*>^mntupia.

Dubbio fopra
RtA

(pra la dett.t inueiitione di Pithagora nafice

concento

forma

del

Tuono,

&

battere con
al di

li

dire

il

che copi ragionatole

il

fu mofjo a

tendo 1 martelli l'vn dopo

do

tutti in

che in

vn

l'altro

Tuono non li poteua

tratto haueffero percoffo

vn tempo ifteffo percotono

diffonante

di

me dice Boetio

conciofia che la

l'udita

ramente dteedo ; Che paffando Pithagora. a


ni

che fi rilpondeuano con

ftoni confonanti

comepotemo da

Per

il

Filofofo ntrouato,

uati a inueflitrare

vano le confonanze

&
&

a cafo apprejjo

concenti

offender l'vdito,fi

la

&

bottega de 1 fabbri

harmomci

come

vii

li

Ala perche perco-

batterebbe offefo

quan-

<& li Diffonanzafi ode tra duefiloni,

che Pithagora ut tale atto ydtffe cofa alcuna,

battendo prima rimoffo

il

Quinto martello , co-

Et che queflofia vero, Macrobto

quali nafceuano

da 1 martelli

chef riffondeuano con yn

lo

manifefla chia-

Fabbri

&

dice che fuffero

di alcuni

certo ordine ,

,potemo vedere , che cotale mteruallo non

ci procederla dalla

li

non

che batteuano

poteua dare alcuna nota

muficali ,

&

quelle

chefaceuano

le

&

harmonici, ilfinfo non

offefo

matita delpefo di ciafcun martello, incomincio da


numeri harmonici , fteendu l'ejferienza di yn

ritrou la loro ragione ne

de

Confonanza,

pur che nafea da numeri fonori ,

che

le proportiom

[altro colpefo loro

Fabbri di quei tempi non percotefjero nel

,fi

ydtre in ogni noflra modulatane, che non filo nel procedere di filmile interttallo,ma

di qualunque altro ancora,

poi

erano fuoni

cafo per -vita via publtca ,glt peruennero alle orecchie alcuni filo-

vn certo ordine ,

la qualcofit

noifleji

la

vn certo ordine harmomeo difwno,et che molto

per /tonfi pu dire

percioche non fi accordatia coligli altri

vn ferro infocato ; Et dice che

che

Filofofo pafi

modo che lo poteffe offendere > Mafiimamente


:

-volere inuefli^are la ragione

, il

vfcir

vn tempo ; mafi benefvn dopo l'altro, come vedemo,

martelli tutti in

dhoggi Onde credibile, che quando

dalqitale

vn dubbio Jn che modopoteffe

quale fenza dubbio alcuno internatio diffonante. ^fquefto pu rifi

la prima cofa,che fi gli apprejentafie alfentimento, fuffe

fuffe orato

5.

due martelli ,che contenemmo Liproportone Sesquwttaua\, che

d.t quelli

fondere,

vdimofare

Cap.

l'inuentione di Pithagora.

nominati numeri

diffonanxe

&

attendo di-

pefi ritro-

fiiono cantra

conobbe quelle proportiom, che da-

La onde Boetio nel cap.

10. del lib.

della fina

Mufica , yolendo mofrare in fatto quelle proportiom , che erano le yere forme delle coi finanze , parlando
di ciafiuna di effe , le ao-<riun<re yna di quefle parole Confonantia , Concinentia ma quando viene alla Sef
quiottaua,fien%a aggiungerle alcuna cofa, dice folamente , che nfonaua il Tuono ; volendo inferire , che tal
"

proportione non erapofla dal Ftlofofo nel numero

di quelle ,

chefanno la Confonanza

Della

,,,

Seconda

6z

Della Mufica antica.

SE

<^f

la

Mufica

Antica, (

Cap.

come di /opra ho mojlrato

non par credibile, che i Mufici potejjero produrre ne

come

fi

nelle hiflone fi racconta

Percioche fi lev ve

haueua

(di

in

tale impetfettione

animi immani tanti varii

effetti,

che alle volte muoueuano l'animo

yolte dalla ira lo ritiravano alla manfuetudine

all'ira , alle

4.

hora inducemmo al pianto

hora al rifa, onero altrefntili pafiioni . Et tanto meno par credibile , perche ejfendo

w
li

vidi ndutt.i

fopradem

a quella perfettwne, che quafi di meglio nonfipuofperare, non fi

effetti

Onde pi

tojo fi potrebbe dire,

che la moderna,,

ella

vede che faccia alcuno del-

non l'anticafufje imperfetta Et per

cJt-

che tal cofa potrebbe generare negli animi de i lettori nonpiccwl dubbio , pero aitanti che fi yada pi oltra
prima dimoflrare in qual maniera daglran
mi parato di dotter/opra tal materia ragionare alcune cofe;

&

ticht la

Mufica era pofla

antichi

Ottra

lodie poteuano

di quejo,

nominate

brina di far cotali

poca importanza

effetti

affi

vn

Piffero,

le

modo di
<*7-

mi

fe& agli afcoltanti

&

&

cantori de

che interpretaua

&

cantare

lor poemi

qtteflo facemmo

viuochi Olimpici

il

li

&

lor voti allt

fi

de

Poeti ; tra

tempi

di quei

tempo auanti

non yfarono la

&

negli effer-

ne con tante voci faceuan

Homero alfiiono della Lira ,

&

Dameta

&
&

& Menalca

in

vn

cantauano

cerchio al

le lodi

numero

di

della terra

di verfi alfiiono del Piffero

&

il popolo ,

Et

&

le

Comedie

Si plaufioris

loro

come afferma

il

ma l'vn dopo l'altro

&

vn Bue I

vn

non fi afiimigliatta a

li

Poeti linci ne

in

&
&

&

tal

loro Certa-

alcune lor fefle

della
;

Ce

Et tale

vittoriofi ne

modo

choro appreffo vno altare ,fopr a,


in viro

tali

cantauano a Bacco al-

hora

: percioche
fi vfiano

finimenti da

Latini Tibie

Nefaceua allora dibifogno di mav-

&

era

maggiormente

a i giuochi . Haueuano medefimamente per coflume

cantando,

Lira , ouer

della

quelli, aie

chiamati
.

in quello

Mujici anco filettano in tal

hora riuolgendofi

Gru ; Ondefurono

&

Theocrito catauano lipaflori Dafni

,&di coloro , che erano flati

delliDet

Sueto-

Quando poi erano due , che

cinquanta

Percioche raddunatun

tal Piffero

va auUa manentis,

Seffiri, donec cantor,

Et era vfiwza

lui

che concotreua a luoghi filmili era poco,

&

al lauoro, che alle fefle

Tragedie,

che

etiandio

di

&

tanto gli era affettionato,&

compofitwnicon yarij generi di Verfi alfiuono

nport aitano per premio del loro cantare

Dei per i frutti

Vjauano

Femio

Theutrante

come dimojlra Platone

&

ad vii tempo, comefi fa al di d'hoggt;

addunati infteme

viore iflrumento -.percioche

le

antico, cheftrebbe quafi

vf

Greci chiamano Rapfodi,i quali era.

quali fu Ione;

effindo cotal parte di ciafeuno animale con voce latina nominata Tibia

tare

alcuno, che farebbe di non

Siilo Italico

che non voleua efporre altro poeta

in quei tempi fi faceua di offa delle gambe di

alla fatica

cofa alcuna del-

etiandio alprefente non

introduce cantare ^Achille

Horatio Tigellio

quale era la vittima delfacnficio, hora pafje<r piando

cune forti

Mufia

ifleffo facettano coloro ,che

ver

verfi di

appreffo di Virgilio

rairunanxafa nominata Chvro

porgere

dall'

Me-

bene la Mufica antica-

fi

quali finofiati per molto

catare nominauano Cantare a uicenda, net modo che appreffo

muficali
;

, li

Homero

In cotal modo

Virgilio introduce loppa

non cantauano infieme ,

Menalca,

tera

&

honorati firittori

le

di canti-

haueuafatto famigliare
,

qual Genere

ma la effercitauano di maniera, che alfiiono di vnfolo iflrumento , cio di


di C etera, o di Lira, il Mufico femplicemente accompagnatia la fua voce,& porgeva in tal mo

del Furor poetico

cantavano

maramgha vedere

loro cantilene erano compofe di tante parti

come horafaaamo

recitatori, interpreti,

lo

che

Mufica

che l'yfo moderno tanto yarw, et lontano

nio ferine che' lfilmilefaceua Nerone. Quejlo

fi

ritratter che la

fatta meutione alcuna di tal cofa : Percioche

Demodoco ; fimdmente

tanto

& yltimamente,da

erano i Mttfici

qual modo

tante variate forti d'ifrumenti ( [affando da vii canto quelli, che nelle Comedie,

do orato piacere a

no

in

ne potrebbeforf con grandifirn a


,

& <W0&
&

comefi legge &* fi dica, che hora non open pi

quando da molti degni,

non f

&

ben yero

ati loro adoperavano) ne anco


lor concenti

in ejfo yarij coflumi

Incominciando adunque dalla prima dico

coje marauigliofi,

effetti;

imponibile crederlo

Mufica con

Chi yorra esaminare minutamente il tutto

la noflra et

yfo

muouer l'animo, & indurre

mente ha operato molte

materie recitauano nelle

lor cantilene

lena fv.Jfiro operati fonili

le

dipoi, quali

quel che era potente di indurre l'huomo in diuerfe pafiioni

in

quefio accenna Horatio dicendo

, di

dedito

rapprefin-

vfique

vos plaudite dicat


Filofofo ) che

li

Poeti

ijefii

recitaffero le

Tragedie

&

le

Comedie

che

haueano

Parte.

63

haueano compo[le,& le cantammo. Onde, come narra Titoliuio, yno chiamato


noia in yerfi, ordinata colfuo argomento, eglifeffo la recitaua
ce

vii

era mancata

preo- che
,

li

fuffe perdonato

totene, fu introdutta yna yftnza, che


rola

&

pofe

cotali cofefiffero

Liuio, hauedo fatto

yna Fa

non putendo pi dire : percioche

dipoi

la -vo-

yn fanciullo a cantarla , il quale hauendofi

cantate da g' if rioni

porta-

Et di queflo ne tocca ynapa

Horatio dicendo nella firn dell'arte Poetica ;


Jo-notum

Tramai

Dicitur

&

o-enus inuemffe camoens,

plaujlris yexiffe

poemata Thefyis,

Qux canerent, agerentq; perunlifecibus ora


Io credo anco

che

Oratori orajjero al popolo al fuono di qualche iflrumento , ancora che al parer mio

gli

yfan%a dur-aff poco tempo : imperoche Cicerone nella Oratione, chefece infauordi P. Seflio, la quale fi
ritroua imperfetta ,ne tocca yna parola ; Et anche nelfi'ne del lib. 3 dell'Oratore , parlando di Gaio Gractale

co ,

lo

col,

dimoflra, bench queflo paia alquantofrano ad ^Aulo Gelilo

&

dice

Che ejfendo Gaio Graccohuomo yehe mente

modo che vnitta alle yillame,&

yituperij

&

Ma Plutarco modeflamente recita tal

nel dire ,ff>effe yolte era trasportato dall'ira

cofi eglifoleua turbare la

fu oratione

cofa,

simann di rimediami, colfare, che ynferuo dotto nella Mufica nominato

pito,

&

che mentre

lo

alifaceua achetare cotal yehemetia.

come y itole S trabone)

principio (

tera,

&

Lira,

lo

Li fcnttori indtfer
,

Et di

ritirarfifuori della /ita

ci

non

dalla poefia,

uraliano a fare

Creder

&

ydma inajprirfi

il

ci

&

lor yolere;

li

auertiua ,

lo

&

Oratoria ha hauuto

l'arte

Poeti orauano al popolo cantando yerfi al fuono della


lo

di

Licino lifleffe dopo nel pul-

yoce, con yno iflrumento

douemo marauigliare, poi che

che ben

il

onde conofcendo tal

dimoflra anco l'^friojo dicendo

Ce

plebe

l 'indotta

che al fuon delle foaui cetre

L'yn Troia, &

l'altro edifi caff

Thebe

E haueffon fatto fcendere le pietre

Da

irli

alti

Ti<rri, e

monti

Leon

& Orpheo

tratto al canto

dalle fpelunche tetre

C anfanano anco gli antichi alfuono del Piffero , recitando


faceuano
cenno

il

alle

yolte

diuerfe

canzoni compofle in yerfi ;

due erano infieme , l'yno de 1 quali fapeffe cantare ,


, quando

Poeta, quando mtroduffe Menalca dire a

Tu calamos infare leuei.i,ego dicere yerfs


tana ottimamente Era anco appreffo

<rli

mente

che cantando

Viro-ilio, nel lib.

yftnza difaltare

&

&

Pars pedibus plaudunt choreas ,

mentione alcuna, chef cantaffe) dice

Et

& luxuriam

in

yn

carmina dicunt .

Tibicen

Di queflo fi potrebbeno hauere infinti effempij,

ta stop

cifanno indubitatafede

ttVris-pop". la feconda,

uano al fuono della Lira,

&

altro luogo pi

&
&
;

&fono comprefe fotta

ballauano

filo iflrumento;
ti

di

Home-

Etfimil-

poi che

yerfi

li

lirici

le

ode

chiama

gli antichi le canta-

faltauano in tal maniera , che quando lifaltatorifi

Candwti

&

& quando andauano

quelli

Mufica nella m'amer, che habbiamo

la

terza

che habttano

dalla fini-

La qual manie-

nell'ifola di

detto, 'accompagnando la yoce

Cipro

ad un

&fe alle yolte yfauano pi forti d'iflrumenti, yi accampagli aitano la yoce ,fi come tra g

barbare al prefente ancora fi coflum'a

degni di fede pi yolte ho ydito dire


te in yfo.

chiaramente manifefla tal

yeniuano a ripofarfi quando cantauano

ra di ballare , oj altare dura fino al d d'hoo-gi appreffo


la

ballauano

quali hora per breuit io laffo

yolgeuano dalla parte deflra yerfo lafiniflra , cantavano la prima parte


fhra alla deflra cantavano la feconda

&

conciofia che effendo diuife in tre parti, delle quali la prima

della Cetera

Gli antichi adunque yfauano

come fi yede appreffo

cofa;

addidit arti

terza VmetMs,

la

<& l'altro co,

Mufico alfuo-

Similmente Horatio ( auegna che non faccia

motumq;

di Pindaro di

il

Sic prifc<
.

che

imitandolo dice, che cantando loppa alfuono della Cetera

Innminant plaufu Tyr'ij , Troesq; fquuntur ;


cofa dicendo

di ballare, metre

Demodoco alfuono della Cetera, li Greci faltauano

.dell' Eneida,

queflo

come ac-

Mopfo paflore quefle parole;

no della Lira,o Cetera, ouer di alcuno altro flrumento recitaua alcuna


ro nella odiffea

&

l 'altro fonare ;

Percioche l'yno era perito follatore di Piffero,

antichi

&

in

Ma

alcune parti ,
li

& mafimamente

del Levante

due primi modi, (comefanno fede

Vfaronogli antichi ne i loro efferati

y arieforti

d'iflrumenti

le

come da huomm

hiflorie) erano g' ademen-

imperoche

Thofcam yfarono

la

Tromba

Seconda

6
Tromba della quale
eia

efi furono gli i/mentori,

il

Corno

cune fini

:gli Egitti]

dt Pifferi,

to qual genere

ti

l'impano;

le

&fefleuole

&

uea cowpoflo la Comedia ,


di

Candititi la

&

&

Lira

l.t

Sampogna ;

Lacedemoni)

il

Piffero

Sicilia:?; .li-

quelli dt

Thra -

Snufln; da i qualigli Spettatori poteuano comprendere fot

Comedie , che doueuano

recitare

Imperoche quando

Comedia conteneua

la

grane, fi vdiua il concento grane de i Pijfrijmftri ; quando poi era gio-

concento che uafceua da

, il

erano temperate dell'vna

//

&gli ^Arabt il Cembalo sLi Romanifi feriamo nelle loro comedie di al

quali chtamatiano Deflri

conteneffero

fi
infi materia, o [oggetto feuero
cofi

come yoglwno dami ;gli ^Arcadi

finimenti, i quali nomtnauano mvivriitu ;

citili

Pifferi deflri era acuto

dell'altra forte di concento

;_&fe era

mtja,

cantilene

le

mufcali

Et tali cantilene non erano fatte dal Poeta, che ha-

ma da vn perito nell'arte della Mufica ;fi come nel principio di ciafeuna Comedia

Teramo fi pu y edere Et erano -variate del Modo , o Tuono , che -voghamo dire ; &" lefaceuano
.

vdirs

auanti che comtnaaffero a rapprefeutar la Comedia, accioche la materia comprefa in effa ( come ho detto) fi
potefje fapere auanti dagli Spettatori
ri

ancorach, Sermo
delle quali

due forti ,

peraoche haueuano
quali

^Adduce

nel

ltb.<).

Nondimeno a i noftri tempi ancora fino incognite cotahfirti di

dell'Eneide di Virgilio, [opra quel verfo

l'vna nomina Pifferi

le

dipoi

loro

Sermo

Seram,& l'altra Frigi]

&

cauemepari,
l'autorit di

equalr,

li

fecondi

Marco Varrone ,
ha

vii folforo

to,& l'altro graue ;

Ma quefle parolefono differenti da quelle

che l'yna forte

dotte egli dice,

nella graue

Onde feguendo pi a

fuono graue,

&

il

baffi

defiro lo acuto

auanti

Solfitelo,

&

fi

dalle fine parole fi pu

quella che era vicina alla

contrario

&

le pi

fi

feorge in quelli

minute ipu acuti

cio deflra

Hipate

fino confiderare ,

ne

gli

Simflra,

&

chefono pi minuti
le

&*

delle Ci f del

the'l finif.ro
il

&

l'altra

m andanafuori il

quale parlando de

che era molto pi ytile per moflra

; il

Monochordi

canti ,incominaorno a tagliarli

le linguelle loro pi

aperte,

&piat

&

&parmi effir ben detto imperoche quelli,


fono pi verfi la ama onde ognigtor
:

quelli, che

&

pi largo,rende anco ilfuonopigrauexo-

pi nflrettt

il che ancora

fi

vede ,

&

ode neglt

commodo all'vno,

fa

nSap : peraoche chiama la chorda graue St&fjm $%&&'

&

Nete : Ma

in

qneflo importa poco

quanto a

noi

dipoi in

conaofia che confi-

quanto ad effo iflrumeuto

mano deflra detta Deflra,&

iflrumenti fintili fi vede

effindo che le parti d'ogni finimento fi pofi

&

quella

dell'

a noi finiflra

come fi pu vedere

vno jimilra all'altro ,

quella parte deflraja quale l'altro

condo alcune loro opinioni confederate

In

qneflo

&

tafiniflra

chiamafiniflra',

rende i fuoni acuti, come

che pofla dalla finiflra detta

Ma inquanto all'finimento, quella che deflra a noi, ad effo finiflra;

lui deflra,

ro a lottare , che la parte deflra

modo ;

all'altro

due modi ; prima ,

in

, e-7* altri

per il contrario, quella che a

qual

l'acuta h<u\h vnn, cio finiflra

& denominare

nomina

voce acuta

Ma a qneflo chef detto, pare chefia contrario vno autore incerto di quello

rende ifiloni grani

nunttf.fi l'yno

cap. 1

1 .al

fanne de 1 quali quanto fono pi larghe, tanto rendeno fuont pi grani;

noi, la parte dell'iflrttmento pofla dalla

Oro-ani

in

l'autorit di Plinio,

hausano

Qneflo dice Pltmo,

corpo loro pi grande,

il

che incomincia tV <ro<pw

derata bene la cofi, torna

In quanto a

che chiamano Organi,

Epigramma Greco,

yno ijleffo Verfi

e* quella parte ch'era vicina alla radice conuenirfi al Piffero finiflro,

ama al defiro

no fi vede per efpenenxA, che effindo


il

&

Ma allora era opinione, chefi accordaffiro infieme quel

che fono vicini alla radice,fono neceffanamente pi grofi di

iflrumenti

di

comprendere ,

conctofia che

quali hoggidi ancora cofi fino.

che erano d'vna medefima canna

me

chiama:

tagliare in

terxo anno erano buone

li,

&

che fono pofle nel lib.

modi

ventilano a toccare l'yna con l'altra

a variare

filoni, le

li

ha due, de quali l'yno ha tlfuono acn-

Ma dipoi chefoprauene la Variet, et la lafauia de

te

7* cofi

&

le liiiguelle

il

cauerne toro erano ine

ad effir bttoni;& anche allora bifiguaua addoperarlt molto lpejfo,& quafi infornar

re i coflumi ne 1 Theatri
il

le

tempo conuemente circa lafella ^Arturo , fino alla et di


vfandofi ancora la Mujicafemplice a quei tempi ;
cofi preparati dopo ala*

di Piffero,

ni anni incominciauano

lorofonare-.peraoche

la finiflra ne

Et queflofiptt confermare con

Calami acquatici dice , che fi filettano


^Antigene fonatore

di Pifferi fonaua

Pan

concicfia che

volendo dichiarar quali fiano Pifferi de fin ,

la Tibiafrigia dejra

la Villa

Piffe-

nere Phryg,mofln che erano di

Li primi erano

Impari

(mitri dicendo ; che

&

in due,i quali infieme luocaffe-

deflra

Non

adunque tnconue-

effindo tali parti dtuerfamente fe-

modo adunque dagli antichi era pofla m vfo la Mufica ,

il

modo quatofia differente dallvfio moderno, aafiuno da f lo potr fiempre vedere; fi. come etiandio potr

vedere altroue, quanto era differente


ttiate, quel

che

fi

il

loro concento dal

contiene nelfiguente capitolo ce

lofar

moderno^

Ma quali materie reatajfiro nelle lor ca-

mamfeflo

Le

Parte
Le materie che rcckauaao

*f

Cap.

antichi Mttfici nelle lor aiutitene recitammo materie ',

quelli,

che contengono

le

tengono negl'Hinni
ci, Pith'ij ,

Nemei ,

&
&

&

colmiti

chef con-

fatti illufln de gli

ijmij

come fono
Catullo

&

appartinenti a cornuti ;

quelle,

Si vdiuano ancora

&

leuano portare

fato

il

mangiato,

cerone dice ; Che

&

la

di

Bruto, dice quefle parole

&

huomini chiari

&[ come

&

cofi allora ,

gli

Tali materie

vn

altro luogo

uoleffe

bichieri

Nenie Neper altro veramente


:

ci flato

le

quali

Che anticamente ne

&[

da loro vuotati

che fi rttrouaffero quei

le

&

lodi

Ver[ ,

)[[-

gloriano molti >

Similmente Ci-

virt de

nel libro de

gli
i

huomini

chiari

Ora

quali Catone per molti

effereflati cantati in ciafeun

[ cantauano ancora al[uono


Et

altre eofefl-

antichi [t rallegravano di hauer pa[-

commemorato gi nella Prima parte. Et

Dio

Lodi delli Dei, de gli Imo

alpre[ente[ gloriauano

numero de

il

ferino neltibro delle Origini

tUuflri

Cicerone afferma in

auefli verfi

Muftca ,

Temflocle,

&

Tralice,

che a[uoi tempi, (come [fa anche da molti al di d'hog g

duo![i,

erano [Itti cantar ne i conuiti al[tono del Piffero

colluttati

li

fecali aitanti la [u et lafio

i'iftejfo

&

beuuto affai, raccontando

adducendo teffempio

tori, intitolato

oli

tempo virtuo[amente con

dello hauere

tlluflri,

&

digrauit ;[i come ne dimoflra chiaramente Galeno dicendo

altre cofepmili

Pindaro

di

Jfrgumenti funebri, lamen-

a certe cantilene aggiungeuano alcuni prugni

Incineri pieni di bianchi vini et vermigli;

huomini vittorio[ ne igiuochi Olimpi-

chef contengono nelle Odi

[alea portare a torno la Lira, o Cetera, al[uono della quale fi cantauano le

mini tlluflri,

&

dotte

delli

chiamauano Epilimie,per [cacciar la pefltlenxa. Cantauano materie Cornice,


mili piene difeuent

[oggetti molto differenti da


,

Ouer cantauano cantilene nuttiali,[imdi quelle di


amatorie,

Dei, come fono quelle

Lodi

in varij uerft, cio le

Orfeo

di

&

& di al-

canzoni moderne : Imperoche recitauano cofegraui

compofle elegantemente

tationi,cofe

canzoni ,

gli antichi nelle lor

cune leggi muficali


LI

conmto

Lodi de

delle

del Piffero nella lor morte

come

Canzoni lugubri i Latini [guitando t Greci chiamauano

dato la Mufica ,fe non a queflo

[ni , il che manifesta Horatio

tn

Mufa deditfdibm diuos , puerosque deorum,


equttm cert amine primum ,

antichi

Et pugile m vilorem ,

&

Et iuuenum

libera

inpgnauano

otto- della

Cetera

cura*,

tutte quefle materie

Ma

le lodi

vina referre
i

Et, fi come dimoflra Platone nel Protagora , gli

loro giouani ; aecioche le haueffero

<T'

afa. Kk(g.

degli huomini cantaua

WpV

cio

al [tono della Cetera

Et di Demodoco dice

impre[ de gli huomini,

la contentione di vliffe

Troiano . Femio anche

nella odiffeafi efeufa con Vliffe dicendo

con achille, lafauola di Venere

de dapen[are,che non cantaffefe non co/ gratti,

no de i Greci nella
tal fceleratezj^t

a cantare al[tono della Lira,

Onde Homero ferine di ^Achille ;


oHcf s

&

loro patria.

Et [e bene canto

&

feuere;hauendo

l'adulterio di

ma per rimuouere (come dice xAtheneo )

In cotal modo ancora appreffo

Che cantaua

Marte

o-ta

&

alli

cantato

di

&

Che cantaua

Marte ,

di

il

Cauallo

Dei,& -gli huominv.On-

il

lugubre

Venere , non

&

funebre ritor-

lo fece

perche lodafi

Pheaci dalle dishonefle loro voluta ,

li

gloriofi

le

&

et piaceri.

Cithara crinttH* lopas

di Virgilio

docutt qus, maximus ^Atlas


Htc canit erranttm Lunam , Soluque labores

Per[nat aurata ,

Vnde hominum genws

&

lArtlttrum, pluutafque

pecudes , vnde tmber

&

ig !, cs

Hyadas ,geminosque Trtones :

Quid tantum Oceano properentfe tingere Soles


Hyberm,vet qtu tarda mora nolibm obflet
Semper equos,atq; arma vtrtim,pugnasq;
la vita di qucjlofcelerato

Imperatore

Et Creteo amico

canebat.

canta al[tono della Cetera lafauola

Tragedie mafeherato, come C anace parturiete,Ore[e vcciditore


furtofo.Et Luciano dice,chegli ^A>gometi,et

le

alle

Mtt[e

mede[mamete

Nerone etiandw appreffo di Suetomo nel-

della

di

Nube

&

canto molte altre

madre, Edippo fatto oeco,& Hercole

materie delle cxtilene appreffo gli antichi, erano quelle co[e,co

rmnciado dalprincipio del mddo,che erano fucceffe [no a

>

tept di

Cleopatra regina di Egitto.Le quali,mipare


;

(fecondo

66

Seconda

( fecodo che

Ivi

racconta)chefrana quafi tutte quelle cofe ,che ferive Oudio nelle fte Tmformation;et a cotal

cato baUavano.Tvtte quefte cofe recitavano fatto Dna. determinata

Harmonia,

co determinati Rithmi et

Ver

Percufioni;ancura chefuffero variati in ogni maniera di catilena. Et cofi co tki numeri ,percvf'toni ,mo

fi,&
di,& concenti ;
tiene in

con la voce mmana,effjrimeuano materie contteneuoli et buoni cofvmi .

vn determinato

che non era


i

et

determinatwm Leggi : imperoche

tali

non Leo;g nella Mufica , che vn mudo

di

Nominarono poi

cantare , ilqual con-

&vn determinato Rtthmo,& Metro. Etfurono cofi chiamate

-.percio-

ad alcuno dt mutare, onero limonare in effe alcuna cofa,f nelle har moine, come etiandw ne
Metri ; ancora che fi ano alcuni, che dicano, chefi chiam aitano Leggi: imperoche auanti chef

lecito

&

Rithmi,

concento

altro

Leggi

fcriueffero le

cantavano tal Leggi in verfi alfvono della Lira , o Cetera , accioche i popoli pi

ciudi, fi

facilmente ritenefjero nella memoria quello , che douejfero offeruare .


dt tre frti

Mafia comefi voglia , erano le Leo- ai


alcune Tichef cantavano alla Cetera , o Lira ;
La terzafrte paifi chiamavano Communi &fi cantava-

&

imperoche alcune erano dette Cithariflice ,


cantauano alfuono de i Pifferi

biarie, le quali fi

&

no alfuono dell'vna

dell' altra frte

degli iflrumenti nominati

Et bench

meno ciaf una hauea il feto nome acquiflato , o dalli popoli , che le vfauano ; o
dalli Modi;

&

Ha

la

dagli Inventori; a da i loro amatori, ouer amente da

Beotia

da i Rithmi

& Metri

gli amatori ?* inventori la Terpandria


rvle

la

Hieracia

dalli Modi

Trochea ;

la

&

&

chef dice

ciofa che

li

) ritroua

t^fcvta

; il

Greci nomtnan

opSios quello ,

conteneva in

f ,
fvftrafeinato con

detto Embaterio

ancora che molti

le

carrette a torno le

animi diverfe pafitoni

&

dimagrando

le

delle predette

qualit del Mvfco

Tibicen
fi leZZ e ln Suetonw )

&

didicit prita

La

il

forf fu

cofi

accommodate a commovere

&

qvefafar

il

in

che ilferpete batteva

li

il

il

la

terza

et

Mufici an-

&

li

f bene

chrifleri,per purgar

il petto ;

&
di

il

nome

di tutta la cantilena era,

Delo . Era quella legge (fi come

la

quarta Spondeo

Et

la

quinta

&

vltima Ouatione,o Sai

&

&

nella prima,

contemplava il luogo, fe era atto alla pugna,ouer non:


il

Serpente alla battaglia

Nella terza

il

combat

qvartaf raccotava

balli et fatti,

per

la,

la vittoria di

ricevvta vittoria.

apollo

et nella

vltima

fi

No farebbe gra maraviglia, f

b allato, qvando fi recitava cotal leg re : percioche vfauano anco difettare,

&

ac-

vn modo di cantare alfvono del Piffero , chiamato S'ovrio-fis : conciofa

denti nelfaett aria: Nella

generare ne

&> netta.V^Argomento adunque di tal legge era la Bat-

modo, che teneua a provocare

dichiarava, come ^Apollo faceva feda co

hauefferofaitato,

li

Lequali troppo bene conobbe Nerone ( come

quale d il nome alla favola

modo ^Apollo inuefligaua,

Tragedie

&

cinque parti, delle quali la prima nominauano Rudimento, ouero Efploratio-

quefa parte conteneva

aliare nelle loro

tal leg-

nominata : peraoche ^Apollo nacque nella fola

Nella feconda fi dichtaraua

flt antichi

&

Certame Pithico , delqualefa meniione Hora-

che hauea da recitarlo dicendo

extimuitqve magifrvm

Provocatwne ; Iambico

partefi reatava,tn qval

&

nome dalla materia , che

La raprefntatione ( come ho detto) era il modo della pugna di apollo col Dragone,

ti

Trochea vn fegno , che

Lacedemoni^ vfauano ne i loro efferati

Cvrrule s'acquiflo

chef afleneua dalli pomi, vfaua il vomito

moflra Giulio Polluce) diuifx

timento

fonori : con~

Vino, qui Pythia cantat

taglia di lApolltne colferpente Pithone,

&

Leggi alfvono del Piffero cantando ; accioche pofiamo compren-

cioche haueffe recitando nella Scena la voce chiara

tatione

Non far ettandiofvori dipropofto, che vegliamo in qval maniera

lAbflmvit Venere ,

la feconda

la

narrava il modo, che Elettore figliuolo del Re Priamo


mura Troiane.Di queje Leo g ho volutofar vii poco di dichiaratone;

dere,^ qval modo potevano recitar l'altre ;

Ci

le

cio dall' argumento, nel quale fi

ticamente recttaffero alcuna

ne

Cvr-

interpretano per

lo

fidati a prender l'arme contragli inimici

accioche fi poffa vedere, che erano compoile dt verfo numerofo,

&

ti

Mufcaja quale ^Au-

numeri , i qvalifno veloci

che noi chiamiamo Sonoro

della legge Cafloria,per accender l'animo de

Detona ;

CEo

orthio ; forf detto in tal modo dalli fuoi

ge era compofa fetta vn Rithmo

tio ,

&

quale hauendo prima diuifo

Et era vnafpecie di modulatane nella

davano gli antichi a i fidati col canto ,ofuona della Tromba ;

gli

ouero

&* la Tetraedia ; da

dagli argomenti il Certame Pithico

Canto appartenente advn Campo, ouero ad vno Efferato (fhuomim d'arme . Era

il canto

Cleone ad imitattone di Terpandro Laleg oe Orthia apparteneva

conteneva in f materie di guerra

nomina Verfo

Celila

molte; nondi-

& Metri

nome alle tarparti. Le leogi Tibtane hebbero molti nomi, che fi laffano per non andare in lun-

quali (fecondo

jPalade,
lo

&

&

Rithmi

argomenti. Dalli popolifu nominata

oli

Qvefle leggi (come vuol Plutarco )furnopvblicate da Terpandro

tharijlice,pofe

go;

Orthia

la

Legn fuffero

tal

dalli

Comedie

&

&

a aafeuna di effe naueano accommodato il feto prupio modo


i

conctofia

Parte

67

Comedia Dna detta Cordace Era ancora


.

Rithm, i Moduli^ Coturni,

&

le

tafanatane detta Carpea ,

iieano etiandta

'

Leggi

delle

tibiarte , nel.

la quale [affior di raccontare

percioche pofta da ^Aiheneo tanto

ella fuffe ,

<& in qual maniera la yfiiffroi

da quejle due, cio dal Certame Pithico,& dalla Saltatane carpea, fi potr fcorgere, in qual modo gli an-*

Legi . Potemo hora yedere da quello ,che fi detto,che la Mufica haueapiparti,cio

fichi recita/fero l'altre

iHarmonia, il Rithmo,
dio la Poefia,

ra

Quefla era yna

m ut aitano, fecondo che la materia ncercaua Ha-

Harmoniefi

chiaramente , che ogn'yno leggendola potr cono/cere quello, che

&

alla.

una Ipecie di Saltatane fatiricaja quale chiamomo

appreffo di loro

rUmn, &fu ijituita da Bacco , dopo che hebbe domata l'india


la quale

&

Emmelia ,

zonciofia che ( come moftra KAthenca ) hciuea.no ritrouato ynaflfiecie di fitkatione detta

la

che

&

la

maggior parte di

di tal

effe

&
&

Metro,
;

lo

Iflrumento, dal quale queflapartefi diceua Organica. Eraui etian-

quefle parti alle uolte concorreua.no tutte in una

co nel (lato

Mufica

la

riportare la punitane

in cotale effere ,fi conferito

prefero

Mufici maggior licenza,

&

ca Ufia antica granita

Poflqum

&

talo-

riputatane ;

coepit

//

&

Et dur lungo tempo talcoslume, la

anche lafua riputatane ; ridutta

nel quale hoggidi la ue<rgiamo,hauendofi dato i popoli alla

tal cofa

comportane ,

Ne era lecito ( come altre uolte ho detto ) di mutare,ouero limonare alcuna cofa,

mutatane tinuentore non ne haueffe a

onde conferuandofi

dai di

il

Saltatane

crapula,&

a poco a po-

dipoi

curan-

alla Infuria, poco

con molte altre cofe infeme , perder

efii (j7*

la

Mufi-

chef -vede detto da Horatio, quando dice ;

aros extendere yilor ,

&

~vrbem

Latar amplecli muros , yinoque diurno


Placarigeniusfedii impune diebm

numemq'ue , moiuque

^Accefiit

fipra ho commemorato

Sicpnfc motumque
Ttbicen

licentia

maior :

Et

&

tal

modo adunque li

pano recitate

tr giudicare j

&
&

fiuem

Onde da notare , che Horatio nomina le

antichi Mufici, nella et che la

quali fiano

ili ,

de
lettere

flati gli

Poeti o Indoumi,

Poefa

ca, non filo

co

Che Eraclide,

tera

&*

dotte

voci,

di

lafua poefia

dice,

della Cetera
,

della

&

moderni

Mufica, da fi

lo po-

&

modo la Mufica,

Mufici

li

che

li

yna cofa ideffa

nella Poefia

mura

di

&

effindo chi

delle

Mufi-

Voci,

&

li

dal Mufico : percioche ejfendo

(come yuole S trabone

che raccolfigli antichi Mufici

antichi per quejla yoce

mtefiero ancora con quefla congiunto lo (ndio

Mufico, o Poeta erano chiamati Et queflo

mamfeflo da

Inventori

Thebe fuffe

il

di tal

) l'yno

&

l'altro

quello, che dice Plutar-

arte yuole, che fifone


,

primo, che ntrouaffe

fi-

cato della Ge-

il

<& che coflui non fia (lato folamente Mufico , ma etianda Poeta ,&lo inuentore del
;

&

che alfuono di efjo accompaanafii

Poeta,ma anco Mufico : concafia che

Segue ancora Plutarco dicendo

&

6.

Mufici : concioftache anticamente que

Sapienti erano giudicati effere

che Lino da Negroponte compofe in yerfio Lamentatam,

na& di Diana

qual modo da

imefero quefla faenza, che principalmente tratta de i Suoni,

^Atittpafabncatore delle

enflui non folamente fuffe

fiano

li

Numeri , come alerone ho detto : ma

in quello

&

&

nominato iflrumento , come ferme anco Plinio


pi oltra

in

Cap.

Onde il Mufico non erafiparato dal Poeta ,neil Poeta

yna di quefle due

gliuolo di

maggior prezzo

era in

antichi Mufici

era contenuta per tal

Poeti de quei tempi periti nella Mufica,

per

&
&

Hate lajfxte. da yn canto, ogn'yno che ha cognitione

cofa diffcile fitpere,qualifufjerv gli antichi


li

nella

Immane

Ma quali cofe

yedere ,

ON

li

antiche

recitauanofi non cofe fieuere,& gratti.

di quelle

Mufica pi forma ,

narrate materie nelle /or cantilene

le

Quali fiano

delle

che di

luxuriam addidit arti

Sic etiamfdtbKi yoces creuere

riputatane, recitauano

quello

dipoifinn' etianda dicendo ,

chorde fuere : percioche (come ho detto) gli antichi alfuono

In

Et pi oltra feguita dicendo

cio

che

Demodoco da Corf mufico

ma celebr le nozze di Venere


qutflo mantfetto da quello

&

che

di

fi

Vulcano

il

mede fimo

ruma

Non cofa dubbiofa , che co

detto aitanti

Plinio dice

che Filamone Delfico compofe


antico compofe la

yoce

la

& Hinni. Onde


1

il

di

Troia

ni

fa

Terpandro ancora fu Mufico

Et feguendo

pu credere,che

che cojlui cant al

nafcimento

&

flato

&

fi

di

Lato-

che in yno poe-

Mufico : percioche

Poeta.
i

come chiara-

mente

A.

,..

Seconda

68
m ente lo dimojlra Plutarco dicendo
fu ignorante di quefte due cofe

che

verfo Proemij al fuono della Ceterd . apollo etandio non

luifece in

come dimoflra Horatio dicendo ;

Ne forte pudori

&

Sit tibi tnufa lirflers,

cantar ^Apollo

Percioche dice prima [oliatore della Lira, come quello ( come vogliono alcuni ) chefu tinuentore di effa
dipoi lo

chiama Poeta

mamfeslo , che

col nome di Cantore. Laffar di raccontare ,qualifuffero Orfeo

cofloro

accompagnare

di

il

canto culfuono della Lira -.percioche vfaua

ga di lauro,con la quale percotendo l'aria (come narra Paufana)faceua yn


tare

fuoi poemi

li

quelle di

onde gli antichi

la

Thamira, ^Ariane, S acada,

tale honore

li

fecero

&

imafatua

quello etandio che fece

il

con la

di altri nobilitimi

&

Pindaro ftmilmentefu Mufico

&

Dna -ver-

certo [nono, al quale erafollia ex

Cetera fopra leginocchia ,


eccellentijimi

&

la pofero tra

Mufici,per nonpriuarlo

Poeta, fi come dalle fue opere fi pu comprendere

& minare Thebe

magno lAleffandro : imperoche quandofece ifpianare

uere(come dice Dione Chrifoflomo) (opra

^Aronetpercoche

ma celehratijimi Poeti ancora. Hefwdo etandiofu pollo tra i

non filofimo Mufici ,

Mufici, ancora che non vfaffe mai

&

lafia cafa quefle parole

tttv&ttpt

di co-

& da

,fecefcn-

t2 lAwrai -ibJS nylw u> ncunt

Non abbrufciate la cafa di Pindaro mufico Et per non andare pi in lungo , Santifimo
Dania Re di Hierufalem &gran Profeta da Baflio magno t chiamato nonfolamente Mufico , ma Poeta
dal dottiamo Herommo vien chiamato Simonde, Pindaro, <Alceo, Placco, C
anco difacre cantilene
che vogliono

dire,

&

tulo,

&

Sereno : percioche fenffe con fide elegante ifacri Salmi in verfo

nominati : Etfi pu credere, che pi volte

delli

do ifcacciaua,

il

&

dfuo diurno

hauea ogni faenza,

la Scrittura pinta lo

Poema nomina

Pfilterio

chiama

Et

in pi luoghi Pfaltes,

di queflo tejlimono

Numeri, dicendo ; Che diremo noi

&

hauea raccolto

fe cofepoteffe ritrattar fuon, con


.

lirico ,

allaguifa di

cantaffe alitano della Cetera, nel

or atto , g^T

modo che cantaua, quan-

cap. 1 4. del libro de

ligno

li

maligno (pirito d Saul Onde non dubbio, che effendo slato Poeta, non fi debba anco nomi-

vare Mufico : ccncwfia che


tare

il

llfimde dice ^Agufltno

li

della

la dfciplina di tutta la

Mufica

della quale

Melodia

quali potette mitigare fonando

nellib.

il

che vuol dire Cantore, o

Origene nella

et delli

Re turbato

7. al captolo 4. del libro della Citt di

il fapientijimo

&
Dio

Mufica con

la Poefia

Ipejfo nelle loro compofitiom quefla

Sona
8. del

Datiidne

Rithmi,accioche da tutte que


molejlato dal (prito
,

Ogni ragione adunque neperfuade a credere, che Poeti antichi cant affer lorflefi
uejfero congiunto la

Homdia

come
li

fuoi

iui

ma-

fi pu vedere

poemi ;

&

che

ha

Percioche ffujje {lato altramente, non hatierebbeuo vfato tanto

voce Cantare , comefece Homero

; il

quale diede principio

alla,

lUiade in

cotalmodo;
MiTiw
30.

iWe

Bt cio Canta
.

Dea

tira

& Hefwdo,

Mxtday itowvtdJ'w tlpiufasS eii'm ; che vuol

quali

aggiungeremo il principe de i Poeti latini


Quidfaciat Utasfgetes

che incominci la Theogona in quefla maniera ;

Le Mufe

dire,

Virgilio,

il

di

Elicona incominciamo Cantare:

^A

quale incominci in cotal modo lafua Ceorgica;

quofydere terram

V etere Mecwnas, vlmisf, adtungere vites


Conuemat, qiu cura boum, qui
Sit pecari

apibm

atq;

Hmc canere incipiam

Lapfacpfub

caufis

terrai,

Onde lPetrarcha imitando

habendo

Et alla fua Eneide pofe va tal princpio ;

lArma, virumque cano

Tempora cum

cultws

quanta experientia pareti

Cofi anche Ouidto incomincia

li

Fafli con quesli uerfi ;

Latium digeflaper anuum

ortaq;fgna canam

tutti

ecfora diede principio

advnafua cannone in quefla maniera ;

Nel dolce tempo della prima etade


die

nafeer vide

?* ancor quafi in herba ,

Lafra voglia , che per mio mal crebbe


Perche cantando
Cantero com'w

il

duolfi di/acerba

vifit in libertade

Et il moderno iArioflo,per feguire

tal coflume, incomincio ancor lui

fio elegante poema in queflo modo;

il

Le donne, caualier , l'arme, gli amor


Le cortefie, audaci mpref io canto ,
1

l'

Ma

,. ,
. .}..

Parte

69

&

Ma doue do io pi vagandof Terentio poeta comico dimoiandoci la Poefia la Mufica effer congiunte,
adunque maraviglia , [e 1 Mutici
li Poeti
qu.tfi yna iftejfa copi , la nomino Studio muficale . Non

&
&

&

erano anticamente riputati elfere ~vna copi


latina

Etp bene il Poeta chiamato alle -volte con quefl.i -voce

[altro
Vates , che fi conuiene etiandio all'lndouino , non fuori dipropofito : conciofia che l'yno
agitati da yna iileffa divinit, diurna alienatione di mente
ti parer di Platone )fono mofi

&

{fecondo

da yno
one,

iileffa

iftefo furore

ma Mirato dalli Bei, il chef [corre dalle parole chefirgiunge, le quali dicono ;
fleoV S'iu.oi v ipfarv 011*0.;

rravToi*!
ti

&

Onde Homero nomina tlMufico twToMfcaTor.percioche canta non per humana ittita

n'pvw,

cio

Percioche Dio miproduffe in la mente Ogni ma cantilena.? ero aduque molti Poe

remili hanno alcuna -volta predetto cofejche haueano da yenire;comefi yede, che Virgilio, fecondo la opi-

nione di ^Agoflino Dottor Santo, non conofeendo il noftro Redentore neper lume mturale, neper viuafede ,

cantfitto! nome di

yn

altro ilfuo nafemento,

quando

Vltima cum& yenit am carminis xtas

dijje

Magnus ah integro ,feclorum nafeitur ordo

&

yirgo , redeunt Saturnia regna


am redit
am nona provemes coelo demittitur alto ;

ancorach

il

diurno

cantare quefle cofe

Hieronimo frinendo a Paulina fa di altro parere : Conciofa che Virgiliofi mofje a

militato dagli Oracoli della Sibilla

delpeccato originale in cotalmodo

Cumana ;fi come cant poco pi altra la

liberatone

Te ducefi qua manentfceleris yef'ma nojri


Irrita , perpetuo foluentformidne terrai

Et, che colui, che hauea da nafeere farebbe Dio

Permixtosheroas,&
il

fguendopi a baffo

Deum y'ttam accipiet, diuisqi yidebit

lue

Et che

& Huomo,

Serpente nimico della

ipfe

copi, per rifletto del peccato originale

Occidet

&

yidebitur din

humana natura douea perdere ilre^no,

Serpens,

dicendo ;

&fallax herba venali .

& doma

rimanere in noi alcuna

&

Pauca tamenfuberunt prifcte yejigia frauda


Ouidio ancor

con quefe parole

lui nelle

fue trasformatali chiaramente mofro la venuta del Figliuolo di Dio in carne,

Summo delabor Olympo


Et deus humana

lujrofub imagine terrai

Et delli miracoli che fece, poco pi abaffo


Signa dediyenijfe
Pofe etianito
quella,

le parole ,

dtjje

Deum

che dijfero

quelli,

che lo crucifjfero, cio

era figlimi di Dio , che fi liberaffe da

&dtffe;
Experiar Deus hic diferimine aperto ,
K^ifit mortalis

nec

erit dubitabile

yerum

Lucano ancora cant quello, che auerrebbe auant ilfuturo vniuerfale


Sic

cum compagefoluta

Sacida tot mundifuprema coegerit hora ,


yAntiquum repetens iterum Cnaos, omnia miflis
Siderafideribm concurrent, ignea pontum
*Aflra petent, tellm extendere littora nolet

Excutientq; [return :fratriq; contraria Vh&be


ibtt

&

obliquum bigat agitare per orbem

Indignata, diempofcetfibi, totaq; difiors

Machina dmulfi turbabit federa mundi


Infemagnaruunt:

HMinio medefimamente Ouidio cantato

talcofa con quefle parole

&

finale Gittdicio con tali parole ;

yo

Seconda
Effe quoque infatis reminifcitur , affare

Quo nutre:, quo teline,


^Ardeat ,

& mundi

ueremo

moles opero/a laboret


:

ma laffandoli da un canto yerremo a quelli de

l'autorit del Santifiimo <Apoflolo

Paulo

, il

ro, cio de i Candioti Douendofi adunque chiamare


.

comune, era conueniente ancorach

Mufico

re di Strabone

Greciafacemno imparare a

fla moderatone .Onde


ra , o

&

&

C etera

nome

di

Sapiente

efjer

lor figliuoli la

col Piffero , fecero profejiwne

emendatori di coflumi,

&

Sacri Iri ,

ritro-

li

che yuol dire, Propio Profeta

Poefia

di coflo-

Mufico,& il Poeta, o l 'bidonino per yn nome

il

coiuemffe:Peraoche(come ne fa alieniti Platone')

k faenze,

chiamato fola Sapiente

Mufici, che infegnauano

li

allora

hauer cogmtwne di tutte

onde merit dagli antichi

la

il

&

s'appartiene fpere

quale firiuendo a Tito,adducendo ynafientenza di Epi-

FfutTeuturt ?y>!ipn>ts

memde poeta, lo chiama Profeta, dicendo ;

al yero

tempia

corrtptaq; regia coeli

Di' cotefle cofe fono molti effempij

della

&

Poeta, fecondo

il pare-

concwfia che a quei tempi

le citt

non filo per cagione

la Poefia, il Canto <&>

li

cofi al

di piacere,

ma per cagione di ca

Modi, chefifonattano con la Li-

?" fi attribuirono tal yirt

non filo correttori

di effer

&

ma fifecero ettandio chiamare maejri; la qualcofa conferma Homero con que~

fie parole;

np ydp \w

KJ1

CLHotMlp,

A'7j><.f tir Tra/lo"

Haueapreffo

di [e

yn Cantore ,

Stride andando a Troia

Che

SWa*' ITttTiXhZV

"f va'" Khmt ;

k-'^v

che yoo-liono dire

;.

al quale

impofie molto

douefitfruar cafta la moglie

Meritamente adunque gli antichi riputauano i Mufici,

Poeti, ouero

li

lndouini,&

li

Sapienti effere ym,

medefirn a cofa .

Quali cofe nella Mufca riabbiano poffanza da indurre l'huomo


uerfepafsioni.
Cap.
j.
'

za,

non dubitaci di

&

la

effer

tenuto maldicente

uorrei hora mofrare in parte la ignoran-

temerit di alcuni Mufici moderni;! quali, percioche fanno porre tnfieme quat

trofluerfei Cifere muficali,predicano di lorfiefli le


la

<rli

in di-

antichi

&

poco filmando alcuno de

maggior cofe

del

moderni compofitori

modo, riputando imi

Di modo che chi

loro

ydiffe,fenz$ dubbio direbbe, che yalefferopi cofloro nell'arte della Mifica,che non yal

&

fero Platone,
Fiorili,

frittotele nella Filofofia

poimmo fuori alcune

tra lUiade

ouero

yn

lor

Quefli alle yolte

altra Odiffea affai pi dotta di quella di

&

l'honed

di

dopo l'hauerfi lambicato ilceruello per molti

alcuna femina

li

pare hauer compofoyn'al

Homero Mefchim

loro
douerebbeno pure
fi
che col mezo delle lor compofitiom
habbia conferuato la
fi
come gifece yno degli antichi lapudicitia di Clitennejra moglie

decorrere del loro errore : percioche non fi ode

pudiatia

compofitiom con tal riputatione etfuperbia, che


.

&

Strabone ; Ne meno fi ode, che la Mufica a noibri tempi


di^f'amennone ; come taf o firmo Homero,
fpetialmente appreffi di Bafiihabbia corretto alcuno a pigliar le arme, come fi legge appreffo di molti ,
lio

Magno del Grande ^Alejjandro , il quale da Timotheo muficofu col mezo della Mufica fijjnnto ad opeyn tale effetto Non fi ode ancora, che col canto lorohabbianofatto divenire alcun furiofi manfiuto ,co-

rare

me

&

moflra ^Ammonio

di

&

dalla virt
yn gioitane Tauromimtano, che dallo accorgimento di Pithagora ,
humano &piaceuole : Ma ben fi ode il contrario , che le y'ituperofe et

del Mufico, difuriofi che era, dtuent

/porche parole

ve cofloro fono
loro,

che in

contenute nelle lor cantilene

deo-ni di ogni

limo

di

biafimo

ammonirli della

dano Grandemente fintili cantilene

Ma di ci non
Modi
filmile

re

ci

&

corrompeno fpeffe Toltegli animi

di ognicafligo

lor pecoraggine, pigliano gran piacere,

degli yditon

&

molto

douemo marauigliare ,poi che l'animo lafiiuo (come dice Boetio) ouerfi

Ma Infiliamo hormai cofloro

, ma non gi emendare ;

&

&

Effe be-

caligare co-

rallegrano,

&

lofi
moflr'and di fuori quanto bene fiano compofli nell'habtto interiore.

&

lafciui, ouer che ydendolijpeffe yolte dimene molle


.

cafli

; fono nondimeno pi da riprendere

poi che quefli

&

diletta

&gode de i

effeminatoipercioche ogmfimile appetifie ilfuo

lungamente potrebbeno piangefi


diciamo, chegrandemente douem

fintili altri errori

ritorniamo al noflro primo propofito

<&

lodar e

Parte.
loda re

&

moflrato

Ma

r inerire

Mufici

antichi

modo , fuccedeuano tali

&

tanti effetti marauighofi

a fine che quefle cofi non parinofauolafi,

il tutto,

quali fonofempre concorfe infieme infirmili effetti; delle quali

Era adunque

la prima

che

col mezo della


il

Mufica ,

-voler raccontarli

esercitata nel

farebbe incredibile :

&flrane da vdire, Tederemo quello, chepoteua ejfer la cario

ne de tali mouimenti . Onde f noi uorremo effaminare

potuta vedere

y\

conciofia che per la loro -virt

IHarmonia

ritrouaremo,che Quattro fono Hate

mancandone alcuna,

che nafce

le cofe, le

nulla, o poco fi hauerebbe

dalli fuoni, o dalle -voci ;

La feconda il Nume-

ro determinato cotenuto nel Verfo;il qual nominavano Metro; La tergala Narratione di alcuna cofajaquale
conteneffe alcuno

coflume,& queja era la Oratione, onero il Parlare;La quarta et ultima poi era vn Soo-pet

Har

to ben dilj>ojo,atto a riceuere alcuna pafiwne.Et quejo ho detto : percioche f noi pigliaremo lafemplice
mania, jenza aggiugerle alcuna altra cofa, no hauer poffanza alcuna di fare alcuno effetto eflrinjco dellifo

pranarrati;ancora che haueffe poffanza ad vii certo modo, di difpor l'animo inmnfecamete, ad efprimere pi
facilmete alcune pafiioni,ouero

effetti; fi

come

ridere, a fngere.Et che ci

per laproporttone,chefi ritroua

nelle diftanxe de

ifuomjo voci;etfi prepara

trinfecamente alla allegrezza, ouer alla triflez,za;ma non indutto da


[eco, ridendo, o piangendo

&

mero determinato
i

re, che pigliamo di tale


il

Se a

effetto

&

, il

lei

tale

& muoue

ad accompagnar feco alcuni mouimenti

ad efprimere alcuno

nulla a poca farebbe

&

re

&

di cofe campestri , che

della gloria celefle

molte yolte

li

il

temperato

mente fi diletta ;

et caflo ;

&

il

Parla

imponibile di poter dire

molto

&
&

di pace
li

quiete

dilettano

alcune vol-

il

cofi

religiofa

effer natural-

&
&

ragionar delle

il

ragionar

moueranno l'animo ,&lo coflringeranno a piange-

Etfi come poco muoueno i cafli ragionameli il Luffuriofo ;

aliano

la Oratione ,cioe

Balli,

il piace

non fi potrebbe yedere al-

in effe fi dilettaffe ,

arme nulla , o poco diletto porge all'huomo , chefiaper natura pacifico, quieto ,

&

Muflco ; Percioche fi come amene al Soldato, che per

il

arme

te alterata dalli ragionamenti di

ofattola

,&a moflrare

E ben vero, che f non yifi trouaffe ilSotr getto dijpo

cofe. ,

mente inchinato alle cofe della guerraj poco moffo da quelle,che trattano

delle cofe di pace ,

comefiforge ne

l'animo;

quale vdifit volentieri quefle

effetto eflrin

harmonia fi aggiunge poi il Nu-

ejlrinfechi col corpo

effa,

vn certo modo m

di/pone ad

aggiunto proportianato aggiungendo poi a quefle due co

quefte tre cofe aggiunte tnfieme

la forza di

cio l'Vditore

cuno

ouerfacendo alcuna cofa mantfefla

quale ejprima coflumt col mezo della narratione di alcuna hijlorta

quantafa
fio ,

proportionato,fubito piglia gran forza,

quali JpeJJ ne inducono

re,

fa -vero da queflo lo paterno copren

odevna cantilenale no ejprima altro che l'harmonia; fi piglia fidamente piacere di

alcuno
dere; che
f

coft gli altri

che fono

lafciui

afforchi amm-

Imperoche ogn'yna volentieri ode ragtanare di quella cofa, della quale maggior

dafimili ragionamenti fommamente mofjo ;

Et per il contrario , ha in odio quelli, che

non fono conformi alla fra natura ; onde dafimili ragionamenti non pub
*Aleflfandr figliuolo di Filippo re di

effer commoffo . Per la qual cofa ,fe


Macedoniafu indutto da Timotheo mufico, &> da Senofanto (come al-

cuni vogliono

a prender tarme con granfurore ; non douemo prender marauiglia : percioche era in tal ma-

niera dimoilo

che volentieri

guerra ;

C"7"

&

con

fomma

piacere vdiua ragionamenti , che trattauano delle cofe della

da tali ragionamenti era indutto afar cofi marauigliofe. Onde bene lo dimoflr vn certo huomo

ad alcuni, chefi marauigliauano, che la Mufica hauefje tanta forza,


tanto valorofo,come

di lui

fi

dice

non ritroua
; perche

Volendo inferirete non eragran cofa,&


natura inchinato

di

dicendo

Se queflo Senofanto huomo

moduli , i quali lo riuochino dalla battaglia?

molta arte, jpmger Ihuomo da quella parte,nella quale per fra

mafi bene era cofa mrauigliofa a ritirarlo da quella ; Et cofi in vero. Perfi lAleflflan

aro ad altro non attendeua , che a quelle cofi,


le

egli alcuni

le

quali poteuano condurlo

ad vnagloria immortale, che erano

arme;non era cofa difficile di poterlo indurre a far li narrati effetti-delia qualgloria quanto fuffe fitibondo ,

da queflo pu comprenderete cerc di auanzare ogn'vno;ne hebbe inutdia a chiunquefifuffe nelle arme:
fi
percioche ad alcuno mai non
riput in cotal cofa inferiore , quantunque neportaffe ad achille ,per hauers
fi
bauuto Homero , che confifblimeflile cant di lui ; onde lo dimoflr -.percioche legge , che
fi
Giunto ^ileffandra allafamofa tomba

Deifero ^Achille , fofpirando diffe

Ofortunato, chefi chiara tromba,


Hauefli, che di
Si ricerca adunque

te

fi

altofcriffe

vn Soggetto tale : conciofia che finza

Tederebbe . Et bench

in fimii

effo (

come ancora ho

detto ) nulla o poco


fi

movimenti fatti per la Mufica, vi concorrino le nominate

cofi ;

nondimeno
il

Seconda

72

&

ilpreggio

niaflalah
le

l'honorefi d alcompoflo delle tre prime, chefi

Tua

l'

chiamd MelodLt : Perciochef bene l'Harmo-

animo, & difarlo allegro,!) meflo;

et

m alcun [oggetto ,al modo detto

alcuni cojumi

folamente
C7*

Et che queflo fia yero

lo

paterno Tedere : peraoche i^llejjandro non

ne meno dallharmonia accompagnato col numero

ancora) dalla legge Orthia dtfopra commemorata

altri

venerare alcuna pacione

conciofia che talpoffanza acqui/lana dalla

mafi bene

<& dal Modo

Or at ione .che efpnme

fu moffo dall'harmoma

(come Vuole Snida, Euthimio y

Frigio

Dal ami modo ,

&

for-

anco da tal Legge, il nominato gioitane Taurominitano ebbrw(come narra Boetio)fltJojpinto,qtiando uul-

fe abbrufciar la cafa di quelfuo nude, nella quale era nafcofla -una meretrice
tal cofa,

comando

al

Mufico, che mutajji

ndujfe al primo (lato

CS7* lo

Herodoto,&
di

che dal Numero poflo tu atto

funo raddoppiate le forze ; non fono per potenti quefle due cofe pofle infieme,di

ejlnnfeca

certa poffanxa di di/por

il

Modo ,

^Ariane etiandio Mufico

Dione Chrifoflomo) prefe ardire

di

<& cantaffe
,

&

il

la

inuentore del Dithirambo ( fecondo l'opinione di

di precipttarfi nel

mare, hauendo (per mio parere ) cercato

&

comporfi prima col melodi tal legge (come pone Gellio^vno animo intrepido

tal cofa fenza alcun timore

onde Pithagora conofcendo

Spondeo, col quale placo l'ira del gioitine,

&

per poterfare co-

Tirile,

Hora potemo vedere , che tali


cofi fatti mouimenti fono siati fatti , non per
Melodia ma fi bene dal tutto , cio dalla Melodia iflefft , la quale hagran for-

virt delle prime parti della

%a in noi, per -virt della terza parte,ao delle parole, che cocorreno alla (u compagnone : Peraoche il Parlare da [e

fenza l'harmonia

tno riguardo a cotal cofa

& d numero ha

<rran forza di

onero Hiflona,fiamo coflretti ridere , o piangere


-volte di

mefli ne fa diuentare

allegri;

&

placa; ne fa eljer crudeli,


ptetofa

&

&

alcune Tolte

ci

induce

all'ira

accompagnarli

le

alla colera;

&
& ne

alle

alla furia,

modo,che alfuo

in tal

lagrime Dall'altra parte

delle Tolte fe'lfi rapprefenta a noi

il pi

&

alcuna cofa degna

di

dijpetto dop

, quante fate

che leggendofi,o narrandofi alcuna Facetia,o Burla,alcunt nonfiano quafi flcoppiati


ramglia : peraoche

noi hauere-

o raccontare alcuna Fattola ,

Quante Tolte accaduto , che lego-endofifemplicemente alcuna

no fiano flati prefi da compafione

afcoltati

lifia flato dibifogno

cofi per il contrario, il Parlare adunque ne induce

ne addolcifce

Hifloria Nomila, gli


o

alcuni fofpiri

commuouer l'animo conaofia che f

Tederemo che alcune fate quando vdimo leggere

attenuto,

Et non

dalle rifa ?

comiferat ione,l'animo

macom

&

&* indutto a piangere Etf Tdimo cofa, quale babbitt delferoce


del crudele , l'animo declma,et
piega in quella parte Et di ci (oltra che mamfeflo ) teflimomo Platone , quando dice ; Che qualunque

moffo

fi
Tolta alcun de noi Tdimo
il

Homero, ouero alcuno altro Poeta tragico,

dolore gridar fortemente

certo

modo fi dilettiamo ,

mo prefi da tal paltoni,

(J7*

&

hauendo Tua certa inchinatione a

lodiamo quello come buon Poeta,

lare (

hanno compafiione a quei

come hauemo Tedino

(H armonia & fenza


Suoni muficali
fi

Tede

&

il

con

hpoffanza

Voci

congiunto

cofe,fegmmo

rincorafi Tede, che gli

quantunque ftano fenza numero


di

quelle

muouergli animi ,

& fenza

infieme fu-

, 1*7*

&> di piegarli in

hmmim

melodia

diuerfe parti

co

per

advtt

nojro.

Tdendo

le

Ma fe'lpar*

& afenz*

Numeri^ co

Et talpojjanza fifa chiaramente mamfeflaper ilfio contrario percioche


:

che quelle parole muoueno

quelle, che fono proferte con debiti

quando

cafi,

coteje

Numero,maggiormente h atteraforza, quando far congiunto


le

afflitto

qualgrandemete commuoua l'animo

il

Queflo ancora pi efpreffamente conferma ^Anflotele dicendo


imitattoni,

che imiti alcun de gli Heroi

,& pianger lafuafortuna con modiflebili, percuotendofi tipetto con pugni

men f animo

, le

quali fono proflirt e fenza melodia

modi Pero gran forza ha


.

dafeflleffo

allharmoma, per la fimiglianza che ha quefla con

il

Parlare,

noi,

&

alla

&

proportione

che

ma molto pi ha forza ,
potenza dell'vdito : Co-

&

le Voci, per
muna cofa tanto congiunta con le nofllre menti ( come dice Tullio) che li Numeri
rendemo languidi. Non queflo gran maraut<rlta(dile quali fi commouemo, infltammamo , plachiamo ,

ciofta che

&

ce

eteli)

che

ifafli, le folitudmi ,le Jpelunche,

[beffe Tolte fono dal cantofatte

manfuete

&gli antri njpondeno alle voci

&

da

effo fono fermate?

ciona chefe'l Tedere Tua hijloria,ofauvla dipinta folamente ne


ce a ridere,

&

tallora nefofpinge alla colera

&

le bejlie

maggiormente queflo pu fare

fai ird Tna imagine dipinta, &fufofftnto a piangere


OPHt nella nuou

Cartagine

&

feroci

muoue a compafiione tallura,tallora ne


il

con-

indu-

parlare, il quale meglio efpri

non fa alcun pittore quantunque eccellente col fuo pennello . Onde fi legge

me le cofe , eh

crudeli

Ne ci douemo di a marauigliare

di

tuo,

il

quale ri-

Et di Enea, che entrato nel tempiofabncato da Di-

Videt iliaca* ex ordine pugnai

Billsq; ittmfama totum Tulgataper orbem ,

%Ab-das

l^arte.
\Airid<u, Pramiimq;
Conjlitit

&

lacrymans,Qtiis lam locm (tnquit) ^Achate

Qu regio in terns twjri non piena labors


En Pnamm rfrin hc ettamfua premia laudi
Sunt lacrymg, rerum
metta

Solite

Sic ait

7j

&fieuum ambobia achille m

&

mentem mortalia tangunt

aliquam ubi fama falutem

-.feret liC

ammum pilura pafat inani

atque

Multa gemensdargoq; humeclat fumine vultum; Et di Porcia figliuola d Catone Vtkenfifi letr ?e an
vna certa Tattola di pittura,pianfe amaramente Et bem he la Pittura habbtafor-

Cora,che battendo veduto

le di

commoner l'animo , nondimeno maggior for%a hebbe la

%a, di

C etera ,il quale

preferiti, lo coflrinf

riducendo in

a piangere; dal quale

feiuto dal Re ^Alcinoo

de accafcare

il

memoria

Vltffe

(come

effetto

quale

fereno

il rifa

&

ancora

fi

materie che recitano

frittotele )

;&

, quelli

lor

cotali effetti

& l'H

armonia-

tempi fi

Muftci co

-ve-

certi verfii

che afcoltano cambiano

per tal modo fono prefi da diuer-

ouero altra cofafimile, che tfprima imitationi,

di/pongono l'animo; pur che'l Soggetto fiafempre preparato

fubito cono-

fu

noflri

,& principalmente dalla

che dalla Melodia

o fattola

posino porre in atto

le

tcdlora per le lagrime ofcuro

Si pu adunque concludere

&

&

Homero ,

dice

contenga alcuna hiforia


fi

no ttaii,

&

Demodoco Mufico
fonata, come
li fuffero fiate
f

cofe paffute

le

medefimo tra molte genti Barbare : imperoche raccontandofi da

yolto , facendolo per

fe pafwni.

dipingendoli

Ma non pure allora accafcauano cotette cofe ma etiandio a

alfuono di imo iftrumento t fatti di alcuno ; fecondo


il

-pina -voce di

&

il

Oratione

&

Numero effir cofe ,

,& ifj)ofio;fen%a

il

nella

cof timi Siaquali

le

quale in yano ogni

Mufi-

co fiempre

fi affatcarebbe

& Numero pofsino muouer ranimo,difponendolo a vari) affetti & indur nellliuomo vari)

In qua! modo la Melodia,

il

Cap.

collumi.

ON

firebbegran marauglia

mero hauefjero poffanxa

di

ad alcuno pareffefrano , che l'H'armonia,

diffor l'animo

alcun dubbio cofe ejlnnfeche

vero

,fe

, te

8.

&

indurlo in diuerfe pafwni

&

quali nulla, o poco fanno alla natura dell'Intorno

cofapur troppo manifefta,che l'hanno -.percwche effendo

le

il

Nu-

effendofen^
:

Ma in

pafwni dell'animo po-

fle nell'appetito fenfituo corporeo,^ organko,come nel [u vero foggetto;ciafcuna di ef(e confitte in

ima certa proportione di

calido

&fn<rido

&

di

humido

&

ficco

vna certa difpofi-

fecondo

tione materiale; di maniera che quando quefe pafwni fono fatte ,fempre foprabonda vna delle nominate qualit in

qualunque

di effa

di effe

Onde fi come

cofi predomina net Timore

binamene etiandio nelle altre

il

pajlioni

predomina

nell'ira

fi'igido ficco

, il

il

calido

quale induce

,che dalla foprabondanxa

il

humido

canone

rifrengimento

delle

de. i

dell'

incitamento

fptriti

nominate qualit

fi

il firn de

generano

Et

finxa dubbio fono riputate vitiofe nell'huomo Morale ; fi non che quando tali foprabondanze fi riducono ad vita certa mediocrit , nafce vna operation me%ana , che non fola pub dire vir-

quefe pajiwni

tutte

fi

ma anco lodeuole Quetta tteffa natura hanno etiandio le armonie onde fi dice , che l'Harmoha dello affettuofo
che la Mittalidia fa ttar l'huomo pi rania Fnna ha natura di concitar l'ira ,

tuofa

markheuole ,& pi raccolto

&
&

in f fleffo ;

che la

&

Dona pifabile ,& molto da

coflumi da forti

&

&

mexana tra le due nominate ;


queflofi vede nella diuerfa mutatione dell'animo , chefifa quando fi ode cotefle Harmonie. Per la qualcofa paterno tener per certo , che quelle proritrouano nelle qualit narrate , fi ritrouano anco nelle Harmonie : effendo che di vn
portioni tfteffe , che
fi
concwfia che

temperati

(io effetto

non gli

bortione

fi

non vnapropia cagione ,

La onde paterno dire che quelle

la

ijefje

quale nelle qualttg dette,

proportiom

Timore ,odi altra pafione nelle fopradette qualit ;


di concitare fintili effetti

no cagioni
dubbio

che

pur troppo

fi

come

le

pacioni fono

Viro , che delle

Quette

cofe

che

nelle

Harmore;

fi

quelle ijeje fi ritromno anco nelle

dell'

la

Ira

Proa del

Harmonie , che fo-

adunque effendo contenute fitto fimili proportioni , non

vane che non fiano anco


j,

&

ritrouano nella cagione

varie

cofi contrarie fono contrari] lifuoieffetti

le

proportioni delle cagioni; perche

Effendo adunque kpafioni, che predo

minano

'

Seconda

74
minano ne
le

i corpi; per yirt delle nominate qualit ,fimil ( diro

cofi) alle complefiioni, che fi ritrouano nel-

H armonie facilmente paterno conofcere,in qua! modo Harmonie pofino muouer l'animo,&
le

yarie pajim

Perciochefe alcuno fittopojo ad alcuna pafione con diletto , ouer con triflexja

harmomaja quale fiafimile in proportione,


vuole Boetio") adogn'yno

amica,

et Li

tal paf'ione piglia

Diuerfit contraria

porzione diuerfa, tal paf ione dimintufce,

aumento

gr

odiofa

va

concwfia che la Similitudine ( comt

Ma f auiene, che ne oda Dna di pro-

&fe negenera una contraria

difporlo
et ode

Etfi dice , che allora

tale

harmonia

purifica da tal pacione colitiche la ode, per la corruttione,et per lageneratione di -un'altra cofa contraria;co-

mefi yede , che f alcuno e molestato da alcuna pafione , la qual -venga con triflex^a , o con lo accenderfi ti
come la Ira;& oda yn'harmonia di contraria proportwneja quale contenga alcuna dtlettatione,allo

fingile,

ra affa

&fi corrope;

in lui l'Ira ,

co nell'altre paf ioni

conuemente

& immediatamente

Spiritosi quale

il

ft delle

da i quali mouimenti alcuna "volta infrantene

alle yolte la dilattatione

de

Harmonie mufcalv.ma da

mente ydimo leggere ,


cofe liberali

yiolento

&

diletteuoli

&

Spiriti.

&

mente (fecodo

difyofic, et

effempio

Dalle quali

dijpofitione

hora dico,che

trififrequentati, nel

di lArchtloco;

cofefi puh

nelle virt

morali

che efferata

la Iufitia

diuenta In fio

ti

Rimando

ne fono

li

buoni

diuiene audace
,

&

dalle trifle

pafiloni dell'animo, come


rinoli fa altro , che yno
dell'animo

li

me

Et queflofi yede

li

mo) per

la

la

bogli-

nel modo che colui

nafcono

affuefarfi

,&

da notare, ch'io

effo

nov.ma

fi

le

conciofia che yno, ilquale

eccellente

&

modo diuenta Imuflo ;

tali fono gli habiti

nell'ira

&

&

,&

cojumi

trammut are fecondo la difipo-

le fopradette pafiioni

hauerpiu yolte ydito yna forte


.

di

con

il che
le

Harmonia, o

da

harmo

di

Nu-

Douemo per auertire, per maggiore

chef detto ; che il Numero quantunque fi piglia ( come nella Prima parte vedem-

&

per l'^fria ( dir cfi )

di

alcuna cannone ; come intefe

il

diffe ;

Numeros meminijft yerba tenerem; Et in molti altri modi;nondimeno in queflo luogo non alyna certa mifura di tempo breue, o lungo , nel qualefiforge la proportione , o mifura di due mommenti , o pi infieme comparati , fecondo yna cambieuole ragione di tempo di efii mouimenti ;
fi forge
del Verfa,chefi compongono di pi Numeri, con yn certo ordine, offacio determinane piedi del Metro,
tro

che

to.Ma il Metro, et il Verjo

meme vrordwe,&
che fi ntroua tra

&

&

il

colui

Et dalle buo-

alcuna yolta nell'audacia

chefitroua tra

quella

diuerf habiti morali

fi fintone

alcuna volta

che dalla fimiglianza

diuenta triflo

&

Harmonie , <& li Numeri fmili alle


Harmonie,
olii Nume-

&
Numeri,
&

leHarmonie,& li

generano per

che fi yfa a temere i pericoli diuenta timido

a diuerfe pafiiom,

dijporfi

Ma

cojumi delanimo:percioche mdubitatA

non nafcono con

Ejfendo adunque

Melodia,&

quale pifimde, cu-

ejferatandefi ffeffe yolte bene, diuenta buono

moltitudine compofla di pi ynit,

Poeta quando

li

la

cojumi dell'animo

harmonia,

Di maniera che, quali fono le operationi ,


trifli

&

fecondo che di[poflo;per

Vitij

merici dilettar maggior mente,per hauerfigi affuefatto in


tntellitenxa di quello

il

Horatio ;

modo che yno per fonare, o fenuere j'pefjefiate male,

alcuna yolta nell'amore

non auiene

di quella

Melodia pu mutar

Virt morali, et

le pacioni,

afferma lArifotele, paterno dire, che lo affuefarfi alle

come ho detto

altro
.

Percioche quelli che odono

fitione dell'animo

&

quale, come dice

colui che ffeflo efferata la Imujitiaper tal

Similmente

non

il

comprendere, in qual modo

diuerfamente mutar

la

Sonatore , o Scrittore : Ouer per il contrario


,

alcuna -volta

&

la dottrina del Filefofo)le

moltihabiti buoni, o

proportionata allafua natura, o complefiione

Secondo che

raccoglimento

perche ho detto difopra,che ogn'yno naturalmente pi fi diletta

difi

il

I quali mouimenti diuerf non follmente nafcono dalla diuer-

Iambo .

yna certa

pofino con

dar follmente lo

di

Proprio rabtes armauit

ueniente

da altroch da i diuerf mouimenti del

Numerifoli ancor a,come mamffio Percioche mentre noi attentaVerf alcuni ritengono l'huomo in yna certa modefia; alcuni lo muoueno
alcuni lo incitano a cofe leggieri
yane ; c$7* altri lo inducono in yn moto

o recitare

Et di quejlo baflar

le fue parti

Intornila, non

primo Organo d'orni virt dell'animaci delle finf due ,quanto delle motiue,per alterato-

ne, oper moto locale

&

harmomaja quale cpifimile ,

,& proportionata allafia natura et compicciane, etfecondo che dijpoflo;che di quellt,che gli

contraria.N afono adunque le dijpofitiom diuerfe negli

mento,

manfuetudinexofa chefuole auenire an

fi genera la

Percioche ognuno naturalmente fi diletta pi di quella

yna certa copofitione,

copofitiwe di pi

Metro,

et

il

&

yoa, finita

co

ordine de piedi, ritrouata per dilettar l'ydito:

Numero,

& modo

Ouera-

Potrei hora dire la differenza,

Verfo:maper breuit la voglio pafifarenmperoche coloro, che defiderafino

faperlajeggedo il cap. i .del Terzo lib.della Mufica

di

di iAoflino,potr(ino d'ognifirn defideno effir fatufatti.

Solamente

Parte.
Solamente fi batter daauertire , che

&

Verfo contengono

il

&

liberi,

non

come la Specie

in

yn

-minati

dei.

certo fpacio determinato

ha

Cloche da quello fi

:p.

differente dal Metro

Rthmo

Onde come il Genere,

ami altii dicono, che 7 Metro


ne .

il

&

&

il

&
&
&
ti

da

ynitierfale ,

che

& ha

qutfli la qualit.

Metro

il

lifuoifpacij

Verfo fono meno -vniuerftlt

ragione con modulatione ;

&fono

o la forma

<Al-

Rithmo modulatone fenza ragio-

il

Ma queflofa detto a baflanza intorno a talcofa


In qual genere di Melodia fiano

IT RO V^AN DOSI

nella

yna lorfalfa

no flati alcuni, che indimi da

f f uff

chromatica,&

Mufica narrati di [opra, non fiano, ne posino

ti

generi,

do bora tali

cofe

,& non gli

ragione.

& pongono
la

due cagioni diuerfe

Mufica mai ceffa

iterf cofe,

per-

in atto

effetti

La onde yedemo etiandio a

alfono di alcuno

alle

&

La prima fi dimojlra jalfa


di
<& in diuerfi tempi, di operare,

come ffujjerofimili
modi,

&

fecondo la natura

noflri tempi, che la

&

difpoftwne del [oggetto, nel

Mufica induce

in noi

come ridere, piangere, ouero

altre cofefimilt
,

Et di

yeduto

ci fi

incitati

&

meno piangeuano

la efperienza dalle belle

gli afcoltanti nifii

e-

a fare dt,

dotte,

(ohm le altre cofe) lapietofa morte di Zerbino ,

che reatandofi

lagrimeuol lament della fua ifabella, non

yariepafio-

molte fi yede, che reatandofi alcuna bella, dotta,

finimento, gli afcoltanti fono grandemente commoJli,&

lego-iadri compofittonidell'<sfrio{lo

gran luna a s'ingannano : percioche fuppongono

in diuerfi

fecondo la natura della cagione,

Poefa

anco ne 1 tempi noiri ; effen-

Mufici : conciofia che ogni cagione pofla

Cofloro yeramente di

modo che anticamente facetta imperoche

legante

&

altri , efferatato dalli

tali operationi

conaofia che

effetti,

quale opera cotali


ni, nel

yederebbe

(come dicono) non yogliono anco, che per ilpaffatofiano fiate operate nel predetto venere

yna cofafalfii per yera ,


produrre yanj

nomina-

efferfiati operati nel primo delli

quando da alcuno foprauenente accidente nonfia impedito Onde non fi yeden

effetto,

ma in yno de Ai altri due nominati


per queda

terza Enharmonica , fo-

ma fi bene neli due yltimi, cio nelchromatico , ouer nell' Enharmoitico

ero ilati operati nel venere Diatonico ,fi

non manca mai delfio

la

ragione, bano battuto parere, che gli effetti del-

la

dofolamente tal venere

narrati

li

57.

Mufica, come altroue Tederemo , tre forti di Melodia,

l'vna delle quali era detta Diatonica, l'altra

cioche

operati

flati

Cap.

effetti.

il

dal Verfo in queflo

Rthmo pi

il

Metro,
materia

la quantit, o la

Verfo

il

&

75-

&

&

da compafiione , di quello

chefaceua vliffe ydendo cantare Demodoco mufico, et poeta eccellentifimo.Di maniera che bene nofi ode,
f
che la Mufica al di d'boggi operi in diuerfi foggetti, nel modo che gi oper in ^Aleffandro; queflo pu efjere >

perche

le

cagioni fono diuerfe ,

camente erano

& nonfmili

come prefuppongono costoro : Percioche f per la Mufica antimodo, che difopra ho mofrato,& non nel modo,che

operati tali effetti, era anco recitata nel

&

fiyfa alprefente, con yna moltitudine dipart ,

tanti cantori

tro che ynjlrepito de yoc mefcolate con diuerfifiloni ,


tione

con

congiudicio,

in noi effetto

& pluf accoda

ra , del Leuto

artificio

il

&

tlrumenti

cbefia degno di memoria

yero , che

cio

yedeno

allorafi

nelle quali fi racconti

che

alle

la

; le

yohe non fi ode

al-

che habbiano del Comico

lifuo effetti :

con breue parole

tal

mo-

Ma quando la Mufica recitata

ad ynfemplice modo , cantando


,

al fuono della Li-

ouer del Tragico

&

Percioche yeramente poffono muouer

yna materia breue,comefi cofluma hog-

quali bench molto dilettino

non hanno per

la

fopradetta

Mufica pi diletti yniuerfalmente quando fempltce, che quando fatta con

cantata con molte parti ; fi pu comprender da queflo

cantare alcuno filo alfuono di


.

yfo degli antichi

alcune canzonette , dette Madrigali

forza Et che fa

molti

alcuno

iftrumenti alcune materie

lunghe narrationi

poco [ animo quelle canzoni,

tanto

all'

di altri fimili

altre cofe fimilt con

in

&

cantare filza alcun giudio,& fenza difcret-

yn difconcio proferir diparole,che non fi ode f non flrepito ,& romore : onde la Mufica in

do effercitata non pu fare

gidi

& yn

yn Organo,

della

Lira , del Leuto,

che con maggior dilettatone fi ode

di altri fimili

lirumenti

che non fi ode

Et f pur molti cantando infume muoueno l'animo ,non dubbio , che yniuerfalmente con maggior

piacerefi afcohano quelle canzoni

le

cui parole fino

da i cantori infume pronunciate

che

le

dotte

compo-

odono le parole interrotte da molte parti . Per la qual cofa , fi yede , che le cagioni
fi
fino molto diuerfe degli ejfetti,& differenti fyna dall'altra,^ nonfimili, come cofloro le pongono . Onde non

fitwni,

nelle quali

farebbe marauiglta,quando bene yno


to

deli

che quando 1 Mufici moderni fujjero

narrati

effetti

tali, quali

alprefente non fi yedeffe .

eranogli antichi

&

la

Ma tengo w,& credo cer

Mufica fi ejjercitajfe , come gii


k

fi

76

Seconda

fifaceua , che molto pi a i


tichi

noflri

Percioche al preftte

cpueile cofe

percioche fo no

ne loro con viue

&

tempi fi vdirebbeno gli

maggiore

mofirandogli

conuemente , che ne feguirebbe , oltragli

li

effetti

l'

che gi non era

altri ,

loro errore

il

che fono molti

conciof a che' l Genere diatonico naturale

,& quefo

Che ffuff vero quel, che dico-

quali dicono

Che

,& gli

altri

due fono

Generi

delle

Canzoni fono tre ; il primo

&

llchroma poi confiti! diligenza &fpeffezz$ di moduli hdilettatiom


Et dice pi naturale : conciofa che ciaf uno

naturale;

, ma non dalla parte degli interualli

voci naturale

gono

all'arte,

&

non

alla natura,

&

artificiale

nico naturale.

come

percioche

rimettergli

,&

di quello ri teflimomo Plutarco,

de

&

il

quale dice

Chromatico

effetto,

&

filoni

me vuole Snida ,
nella fua

&

dice anco

Tetrachordo diato-

che'l

tempo

ouerfpone infieme con

Terfandro, o

di

Di cojui come ritrouator di

Chroma-

; il

che cantra ogni

effo lui.

Ma verame-*

cofe

nuoue

di

tali

peneri;

antichifimo : percioil

venere chromatico

Neomifo , ouero

di Filopide ,

co-

com'io credo ~)fa mentione <Ariflotele

Metaphifica dicendo ; SenonfuffeftatoTimotheononhauerefimo molte Melodwj ne cofluiha-

uerebbe acquiflato
della

Boetio

del-

imperoche sforzandof loro di dffende-

che'l Diatonico d'ogn altro genere

da Timotheo Milefo Lirico figliuolo

il

d'ogial-

allungargli apparten-

che effendoper auanti ogni cofa diatonica nella Mufca ,gran tempo dipoi fu ntrouato

(come vederemo

,&lo Enharmonio detto perfetto ornamento del

Effetto auantt la Cagione pergrandifimo (pacio di

lo

lo

lungo tempo dopo tali effetti fucceffero nonfolamente Hi Inuentori,ma l'inuentione etiandio di

&

che

&
&
&

pi joaue

nomina pi

lo

di e(i generi dalla parte

il

altro grande inconueniente

douere : conciofiache orni cagione, ouero prima dello


te

dalle parole di
quello ,

altroue vederemo. Franchino Gaffuro ettandio dice, che'l

Siftema mufco Diatonico

^Apparefimtlmente vn

re la loro opinione,pongono

ornamento del Diatonico

tico artificioftmentefatto per

naturale

come

artificiali ,

Harmonia& modulatone conceputa dill'arte,& lafua canzone ha molta orauit,

autorit non poca

tro duro

ribattere la opinio-

chefacilmente ne verrfatto, per ~no in*

; il

Diatonico,per efjer naturale, pifacile per la dittaza degli intervalli. Boetio ancora

le

Ma lajciamo hormai

^Artificiale poteffe pi che' l Naturale, quandofufe foprauanzato nel porre in ejfere ta

Vitruuiofpuo comprendere , le
Greci chiamano

che non fono quelli, chef leggono degli an-

Mufci ,

quaf manifefle ad ogn'vno, che hgtuditto,& cerchiamo di

efficaci ragioni,

no,nefeguirebbe,che

effetti,

la moltitudine de

cotali cofe,

Frinide non fuffe flato auanti di

Et f cofiut fu quello, che opr co'l mezo

lui.

Mufca in lAleffandro quel tanto marauigliofo effetto, come di fopra hauemo detto ; vifje nella Cente-

fima et undecima Olimpiade, cio intorno anni 338. auanti l'anno di nofra Salute-.percioche ^Aleffandr re
gnaua in quei tempi;
pur fi legge, di molti altri effetti marauigliofi oprati per la Mufica,auanti che cofui

&

fi nominaffe, come vederemo.


il

quale fu

&

ro nelgioume
i

tempi

effetti

douerebbono

efjere fuccefii

acciche ( fecondo la vertt)le cagionifuffero prima degli

fcorger la pazzia di cojloro

ne

Dopo coilui vene Olimpo; fi come di parere di lArifo/Jeno referif Plutarco;

primo, che ritrouaffe ilgenere Enharmonico , effendoper auanti nella Mufca ogni cofa diatonica,

chromatica . Ranoneuolmente tali

uentione
1

il

di

Ritrouo

io nelle htftorie ,

Taurominitano ilfopranarrato

Ciro re di Perfa, intorno l'anno

; mafiamo
f
che Ptthagora , per la cui accortezza la Mufica ope-

effetto, fu nel

vogliamo

a vedere

tempo , che Seruio Tullio regnaua in

Roma ;

&

600. auanti l'auenimento del Figlimi di Dio , nel tempo di Se-

dechia re de Giudei , anni intorno z 6 o. auanti


nati generi operare cofa alcuna ,
f per lungo

dopo gli Inuentort,& dopo lai n-

effetti

li

tempi di ^Aleffandr Comepoteuano adunque li due nomi


.

tempo dopo dagli Inuentori fumo ritrouati Di pi ,

poeta famoffimo fcrtf e in verfo Heroico Hi infortuni

&

& caf

diuerfi di Vliffe

& come

Homero

da Demodocoftt

,
diffe che per il pianto fu conofciuto da ^Alcinoo ; nondimeno Homero fu per anni
^9 o.poco pi,opoco meno auanti Pithagora,& auanti che Romafuffe edificata anni i6o.net quali tem-

prouocato a piangere

regnaua Iofaf nella Giudea

pi

Saul, fu auanti

motheopi de anni 700.


no

&
&

non per tanti

infieme la cagione
Intorniai

Pi oltra , Dauid profeta ,

Homero intorno anni

chefono

1 o. per quello ch'io

O gran pazzia di cofloro

tanti anni dopo

nepoffa da

lo effetto,cotali cofe

hanno, come molti

dtfopra,

come pu

lei

quale ifcacci molte volte

efjere,

altri, poffuto

il

maligno fptrito di

vfare alcuno

errare

effetti

&

auanti efjo

Ti

che non effendo la cagione, che pongo-

effetto ?

Veramente

farebbeno almen dette con qualche ragione

que col mezo del chromatico, non furono operati quei


ti

il

ho potuto raccorre nelle bidone;

per dibifogno

di

je haueffero poilo

ma

perche

hauerliper ifcufati

tanto marauigltofij

li

quali

come

Se adun-

habbtamo racconta-

mtuormeie fumofatti col mezo dell'Enharmomco : percioche quefo fu ritrouato molto tepo dopo

Non effendof adunque operati cotalt effetti colmezs di qutili due generi;fe?uita chefuffero

operati col

mez$
del

.2-5

Parte.
del diatonico.

-yj

Ma poniamo che Timotheo inuentore delgenere chromatico non fa fiat quello, che [pingefife

^Aleffandro a pigliar le arme, come alcuni potrebbeno dtreffeguedo opinione


tore

mafi bene vn'altropi antico di lui

di

Suida Greco digniftmo fcrit

imperoche quello, come dice Suidaffu -veramente fonatore

fer,&fu chiamato afe da ^4~leffandro,etfupi antico di quello,chefu fonatore di Lirafi di Cetera;


far che non fi appigliilo

alfalfo; effendo che tanto l'yno

quanto

l 'altrofi

di Pifet

ciamo etiandio che le ragioni addutte difopra,fiano di poco valore ; per queflo non confeguirano illoro
perciochefe

lo

effeminar l'animo

condo che ferme ogni Greco

o autllirlo

&

&

ilfarlo

Latino fcrittore

certamentefu

&

feroce

a farlo diuentare virile

contrario effetto

in

lAleJfandro

vn

chef ritroua tra la Mufica antica

per moflrar la differenza,

che f

&

le contitene ;

&

Enharmontco.

fe-

forte ; non
, il quale

tale effetto

che appartengono a

&

la

chefi vego-a quello, che era la cagione principale, di fare operar quei mirabilifiimi effetti,

ha operato la Mufica ;

&

ma col mezo del Diatonico , il quale pi d'o^n'altro virile , forte &pife-

uero .Tutte quefle cofe ho uoluto difeorrere auanti ch'io incomincia a trattar quelle cofe
quella Seconda parte

uolere:

diuemr molle , cornee la natura del Chromatico

poteua quel Timotheo , qualfifuffe col mezo di queflo genere operare


virile

non

troub al tempo di ^Aleffandro. Fac-

non fi attnbuifca alle harmonie

non pari frano

come fanno

quello, eh' io ragioner intorno

moderna ;

accio-

chef leggono , che

alcuni poco accorti )fe

non quello ,

due y Itimi generi, cio Chromatico

li

&

Ma in qual modo ili ^Antichi procedeffero nelle loro harmonie, lo vederemo altroue;Onde ri-

tornando hora al nojlro principale intendimento

tncomwcier a ragionare della origine de i Suoni

Voci : conciofa chetano confderate dal Mufico come primi Elementi

della fiua

& delle Voci, & in qual modo nafehino

Delli Suoni

MESTIERI

^A

potffe fare verfo

ceflanamente

il

Suoni

7* delle

Cap.

o.

adunque fapere , che f tutte le cofe fuffero immobili , ne l'vna


fi
l'vna non pot effe mtiouere, offinger l'altra, mancarebbe ne;

l'altra

Mouimento

,& mancarebbefioi Suonij&*

ogni Consonanza muficale ,ogm


nafehino

faenza

&

le

le

Voci,

et per confeguente

H armonia ,& ogni Melodtaxonciofia che da

Voci, che dalla repercufiione violenta

dell'iArta,U

altro

non

qualfenza dub

no alcuno non pu hauerffnza il Mouimento. <Ala lor generatione adunque (come vuole ^Anflotele^nefi
ceffariamente concorreno tre cofe : primieramente quel che percuote, dipoi ilpercoffo,^ il mezo, nel quale

nceuuto il Suono. Dico quel che percuote


do mafiimamente
quale

fi

il

Suono ( come

lo

come agente ;

ricerca quel che percuote,

&

prefi ricerca quel che muoue,

ceuuto,come nelpropio foggetto

,& ilpercofjh :percioche dalla percufionefigenera

dichiara Boetio

&

quel che moffu.

&

repercufiione di aria non fctolta

ilpercoffo

il

Suono, effen-

infitto all'vdito

nella

come patiente ;fi come nel mouimento fem-

Dopo quefle ui concorre il Mezo , nel quale il Suono ri-

: conciofia che acci


generi il Suono,fa dibifogno, cfcie
fi
quello che percuote tocchi ilpercoffo in tal maniera, che nel toccare faccia la botta-.ma nonfenza mouimento

locale, nel quale l'^fria

queflo l'^Aria

mezanafi muoue

Jre orecchie mouendo l'Vdtto.

alcun

tra quel che percuote

Onde e vero quel, che dicono

<&> quel che percoffo

Filofofi,

Mezo,& non mai nel Vacuo. E ben vero, che'l Suono pu nafeere in molti modi

do due corpi duri fono percofi


Jlotele dicendo, che

nofortemente
l'aria,

il

l'aria

tvn

con

l'altro ;fi

Suono nafee dalla colhjione ,


Secondariamente nafee

&fermo

;fi

come quando

confricatane

quando vn corpo

che percuota con violenza in alcuno arbore

da vn duro

&

come l'Incudine

ouerper

l'aria percoffa

ti

di

il

Martello

contrario
.

altro vapore fpino;e velocemente

alcuna parte
no, Telia

di

vn

vna parte di ariafopra vn

Et nonfolamente nafee

corpo dall'altra

ouero altre cofe filmili

come fi fa per

ne

il

altra;

Suono

la diutfione di

fi

in

&

perviene alle no-

&

primieramente qua

queflo conferma iArt-

eS?"

duri

vn duro

li

quali rompi-

&fermo

quando vn corpo

;fi

come

liquido percoffo

Similmente quando due corpi

concorreno infume jauer incontranoffi come fanno due lAcque correnti


fi
gliarla, ouero altra cofafimile

due corpi foltdt

liquido percuote

da vna verga

che 7 Mouimento locale femprefifa in

liquidi

Ouer quando alcuno vento, ouero

come amene quando fi fianca

quejh modi

vii ^Arti-

ma ancora quando fifepara

alcun Leo-tto,oper [tracciare Velato, Pan-

quali effetti concorre fempre (a violenta repercufiione dell'aria

&

Et fi

come quando fi getta nell'acqua alcun faffo, fubito fifa in effa vn picctol cerchio ;
tanto
maggiore
fi fa
quanto gli permeffo dal mouimento : percioche effendo fianco, ferma ,ne procede pi oltra ; cofi tntrauie
fi
ne dei Suoni nell'aria,& delle Vocnche tanto

fi

diffondeno 1 circoli fatti in ef]o,& fifanno maggiori, quanto

,,

Seconda

78
to

permeffo dal mouimento

<rli

me l'Onde che fanno


titlla fitta origine,

no

l'vdito

da

intefi

ejfo

mouimento

ancora

minor poff.wxa,quanto pi fino lontane

all'ydito pi, ofiuri

cafo aueniffi

ritornano

ifieffofa l'aria ,

mouimento

&

che

onero

efii circoli

gli

te

il

Suono ;

Voci, quantunque diuerfiamente di quel che fanno ifuoni : imperoche alla

le

nominate

che fono

fommamente neceffaru,
ri l'^Arta,

&

la yocefiiono

la
,

&

generandofi

&

no per

tutti

ti

&fono quelli,

il

la

lor generatione

Cola

il

Polmone

non filo

Suono

viene fino

quello

all'

vdtto

Mufico

come tu Mantice

dico, che quaji

cio alla

cjr altro fimiljrepito


dalli quali

ti-

necejfarw

canna, che

che quando la vo-

arteria vo-

e detta

nafcono

non fi-

ma quelli follmente , che fono ar>-

Parlari, che fino propij dell'huomo ;

Horapotemo vedere la

&

commemorai nella Prima parfumo alfuopropofito ; ma non li primi, che non fono at
troua tra il Suono,& la Voce : conciofia
differenti, che
fi

-.percioche

che follmente fiiode

,<&

repercufione di ^Aria nonfcwlta ( come ha detto

non rapprefinta cofa alcuna

allo intelletto

&

la

Voce

repercufione

che per-

di aria re/pi-

chef mandafuori con qualche figinficatione; (affando da vn canto il Latrar de cani,


che non fanno qui alpropofito Onde paterno dtre,che il Suono fa come il Genere,
la

altre cofe fitmdi,

Voce come

anche

mere*

fi

rata all'arteria vacale,

&

quale

il

mandata fuori Conciofia che effendo

detto ) dalla repercitjwne

chefignifcano alcuna cofa

queflifono confiderati dal

c>?"

come ho

vn nuouo fono ,

quali fanno dibifognu tutti quelli idrumeti naturali, d 10

a fare alcuno concento

che

fuono (

il

&

nella quale percuoti l'^fria

da nominare Voci ;fi come la Toffe

alla generatione de
;

Gola,

per quanto

per tal percufiionefia generata. Et bench dal Polmone,^ dalla Gola nafchmo molti filoni

ticolati,

te

Polmone,

la

oue hebbero principio

ma di pmfa dibifogno , che vif ano due iftrumenti naturali

mandata dal Polmone percuota alla Cola ,

ce fi venera, che l'fAna


cale,

ti

mandi fuori ; <&

alla cmfimilittidine nafcono

le

cofi concorrenti al naficer de 1 filoni

che alcuna cofafaceffi

oppone, (libito ritorna al fio principio ,

dalla refezione fi fa nelle nojlre orecchie

chiamano Echo Dal mouimento adunque, come principale fi fa

t& minormente fono

-,

impedifce iljarfi maggiori

fin l decrefcendo

alcuna coffe

fi

yoci tanto pi debolmente enfia-

li filoni,

grfi rendono

circoli fatti nell'acqua ;

lifujfe conceffo

cofi

de i circoflanti Intraaiene per, che fi codi

mouimento non pi fi odono Mafie per


-

alla origine del fino

ao

il

mouimento Queflo

il

ceffi

commemorate onde s

dalla natura del

&

min compref

pi fino lontani dal filo principio

onde poi fianco

in tal modoferi/ce l'orecchie

maggiormente fono debolt,&

7* dall'occhio fono

qi tanto

oflacolo alle

&

circolt,tanto

&

la Specie

imperoche ogni voce fuono,

Da che nafcono

fuoni graui,

ma non per il contrario

& da che gli acuti

Cap.

1 i

,AL Mouimento adunque {come di fiopra hauemo veduto) nafcono


alcuni mequali
ma perche delli mouimenti alcuni fono equali,
no tardi

nigraui

& rari;&
&

&

&

tra

ritrouaremo

gamente durare
care

il

Conciofia che

&

effe, di

nelle chorde,
lor

modo che

che danno

&

queflo per la tardit de

&
&

mente,& con prejezsca

ci,

&

fuono pi acuto

&

il

der

li

alfermarfi

allora

fi-

&

percuoteremo in-

fa pitiforte di quellafatta all'ai


moutmenti pi tardi &pturari , &piu lun-

li

&

mouimenti

men

la

Ma quelle che fono pi


.

gagliarda-

la velocit detti

Ogni giorno vedemoper ejferien-za , che la chordapiu

mu>

tefit

tiriamo pi di quello che tirata, ritrouiamo in effa mouimenti pi velo-

J7* il fuono

conciofia che

il

quanto piugraue
1

&

tirate, percuoterne <Aria

durabile ilfuono, che da effe procede : percioche per

Effe

la

ralentiamo, ttfuoi mouimenti fono pm tardi

mouimento quanto pi tardo, tanto pi vicino alfino


,

tanto pi vicino alla taciturnit. Si debbeper inten-

chef ritratta nel fine de mouimenti

tura gagliardi nel principio

dendo

di quefli alcuni

fuoni pi graui

nelle pi acute

leipigraue
ilfuono produtto da

di quella tardit,

Voci r

la perenzionefatta all'vna,non

il fuono fatto pi acuto di quel che era di prima

fine, cio

le

uimenti ceffa tanto pi prefio, ?* arma alfine


rende

&

li fuoni pmprefo manmouimenti pi veloci <&ffefii ,


chorde pi [affi debolmente percuotono l'aria , &pt dura ilfuono , che nafee da kr

fono ;

le

Suoni

&fpeft per da fapere,che dalli primi nafcono ifuo


dalli fecondi gli acuti ; <& queflo manifedo alfenfio percioche fi nopigltaalcuni veloci

remo vno Iflrumento muficale , nel quale fano tef molte chorde ,

fame equamente alcune di

violenti : percioche tali

veloci, nel fine poi fino deboli

&

tardi

mouimenti fono per loro na

effendo che a poco a poco

vano per-

Et quella tarditfi ritroua nella chorda , quando vicina alfermarfi : conciofia die
pi debole,&pt Uffa . La onde il mouimento di qualunque chorda percoffa nel principio veloce ,
la

fua velocit

Parte.
Cr rende molto fuono
tti

grani

delie

ma a poco

chorde graffe ;

&

a,

dalle fittili gli acuti

percioche

t del mouimento , quanto dalla fottigliezga della chorda

imaginare , che qualunque Tolta yntt chorda fia percoffa

che

tffer certi , che

ifuoni,&

che renda tantifioni

le perenzioni fi ano

non fono

vdibili

&

fuono acuto non tanto nafce dalla

ella

generi folamente ~vnfuono, anzi bifognx

mouimentifatti in

effa

chorda

che per-

acuti

l'ariafia vn cerchio

di fuoco

uimento vnito,& dalli forma


que li Suoni grani fatti
dalla aggiuntione de

acuti graui

dalli

ydelle , quaft

al'ifleffo modo , che fa il vedere nella cofa vtfibile ;

nondimeno fecondo lavent non far

&

mouimenti tardi

il

parer che nel-

Mo-

percioche dalla velocit del

rari

&gli acuti dalli veloci

mouimenti fifacino i fuoni de graui acuti


dalla

&

per

&

jpefi

contrario

ti

maggior parte de mouimenti ,


t

neceffario

potemo dire , che

dalla diminutione , de

&

li

graui dalla

&

che cadinofotto'l numero ;

&

che

proportione tra loro ,che

Numerifimplict nella quantit difireta Etfi come tali mouimenti comparati fecondo 7 Nu.

mero, parte fono tra

loro equali

&

parte tnequali; cofi ancora

dijanti l'vno dall'altroper la nequalit

tlfuo oppofito,che la

concordanza de pi fuoni tra loro differenti

miflura

di

fuono grane

loro ineqnali , l'vna

que generi di proportione ,

comparatone de i filoni

&

comparata
detti di

Suoni fono tra

li

&

loro parte equali ,


'

parte

Onde in quelli, che non fono difcordanti per alcuna inequalit,non

fi puh trouare alcuna Confonanza,ne meno

mag gior numero loro al minore , fi ritroui quella comparatane ,

fi ritroua tra

Tederemo

cofi

Onde

concio-

no ha angoli, l'occhio rejler ingannato. Effendo adun-

di tal figura, la quale

minore;da tal differenza , che confife in vna certa pluralit,

comparato

nati

li

Di modo che efjendo fatti li fuoni acuti

in tal manie-

ma etiandio per mimmi interuxlli,chefi ritrouano da vn fuono al-

fu chif alcuno pigliar in mano vn tizzone accefo, csr girer quello velocemente a torno

la

&

de i quali l'vdito non capace, fi per lafua picolez^a, come anco perche fino molto congiunti :

l'vdito refla ingannato nella cofa

no tra

&
&

E ben vero , che le differenze de i fuonigraui

-veloci-

Ne ci douemo

che tante volte quante da quella l'aria percoffa,

che pu auenire non fola dalle percufiioni, che fino -veloci ,

; il

ra congiunte, che paiono a noi vnafila


l'altro,

molte

il

ya perdendo. Nafeono etiandio li fio-

lo

che pipenetratiua nell'^iria .

differenti, fecodo la veloeit,o tardit delli

cuoti l'aria, fino a tanto che tal chorda tremi


dalla chorda

79

poco debilttandofi ilmouimento

acuto

&

Diffonanza : conciofia che

inequali , reduta in

vno

&

la

Diffonanza

la

Confinanza

come altroue

che offende l'vdito ^Adunque fi come dalle quantit

all'altra ( nel

che

modo che nella Prima parte vedemmo ) nafeono

maggiore inequalit,

delli quali le

tra loro inequali, nafeono cinque generi,

lorffecie fono infinite

&

infinite ffiecie

cofi

fi-

cin-

ancora dal-

Et bench i Suoni fi ri-

trouino in atto nell'^A~ria,come nel fio propio fogg etto, et aie di loroper via delfiggetto non nepofiiamo

uere alcuna cognitione , o ragione determinata : perche lifuoi termini fino incogniti a noi
to nafeono

da i Corpi Sonori,che fono quantit commenfur abili,

fura loro ne hauemo perfetta cognitione -.percioche


(

come

lor differenze

&

delle

chorde

ni

conofiuti: effendo che dalla diuifione

queflo fecondo 7 Numero delle parti, che le mtfurano

certi della quantit de

applicando per

Suoni ;

&

non pur di

efi ,

Suoni , che nafeono da

efii

ha

tuttauia in quan-

&fi ritrouano in loro in potenza; dalla mi-

lifuoi termini fono

Prima parte ho detto) noi cattiamo le ragioni de

nella

fuoni graui,

&

degli acuti,

dal qu.il Numero venimo

ma delle Voci ancora , le quali fenza dubbio

corpi Sonori alle

Voci

, le

le

fono Suo-

da

quali fino produtte

&

ad effer

li

corpi

Immani

Quel che

fia

Confonanza, Diffonanza, Harmonia,&


Cap.
1 2.
lodia

Me-

jL L I

Mouimenti tardi,& veloci,adunque,infiemeproportionati nafce

la

za, confederata principalmente dal Mufico, la qual dichiarando da nuouo dico


mifura

di fuono grane, et acuto, che

mente ;

&

hpoffan^a

di

peruiene alle noflre orecchie foauemente,

Confinan,

et

che ella

vmforme

mutamifenfo Onero (fecondo che la definfie ^fnflotele)

ragion de numeri nell' acuto,

&

nelgraue Dalle quali definitiom potemo comprendere


.

che la Confonanxa nafce, quando due fuoni, che fono tra lor differenti fenza alcun fuono mezano,fi congiun

gono concordeuolmente

in

trouandofi l'vno in effere

vn corpo ;

&

, neceffitrio ,

contenuta

da vna fola proportione

chef ritroui anco

l'altro ,

&

Maperche di due oppofm ri-

fi habbia di loro vna

tfeffa

faenza ;
pero

80

Seconda

per efftnd

Diffonaza contraria

la

di fiotto grane,

mtjura

&

aspramente penitene

r , che mentre talifuom non fi yogliono ymre Firn con

&fi

sformano di rejare nella fua integrit

l'altro

ojfendendof lyn

lamentefi ritrattano due fuoni tra loro dittanti per

il

grane

alle no/Ire orecchie

per
,

da pi proportioni ; pero

l'H armonia fi

ritroua di due forti

propiamente
crecchie
tilena

H armonia

il

concento di chorde

intendendo per quefa

il

concento

, in

quello dell'

Opera

odinoci confinanti

H armonia

nellt lor
,

poffanza

il

proceder che fatino accordando^ infume fino atanto

di difpor

l'animo a dtuerfe pafiioni

ma dalle affittanze ancora :percioche


cio

effetto

dimodoch

le parti

La

modi, fenza offefa alcuna

che fanno

&

che fatto pertienute al fine ;

conciofia che non contiene in

&

tri fuoni;

quale di molte

fetida

ritrouano molte parti in

fi

& ha

Harmome le dtfi

yna cantilena , che ya-

&

la

Imperfetta,quan-

tramenate da alcun altra parte

efifier

alcuna modulatwne

di diffiof

La Non pro-

dell'

Oratione, cio dei Parlare

&

dall'

BENCH

lo dalle

yoci,

la

o delle Parole

che

tre cofe aggiunte

infume,

cio dall'

Har-

Oratione, nafce ( come yttol Platone) la Melodia

Diuifione delle Voci

come l'H armonia detta Propia,

commoueno, quanto pi ometto fono accommodate al Rithmo,

meramente al Metro con proportwne La onde poi da tutte qtteje


monta propia, dal Rithmo,

Har

ancora che habbiagli efremi tramenati da al-

Et f ben pare, che l' Harmonta Propia non habbia da f

me%o del Numero, 0-

accompagnano;le quali tanto pt,o metto

l'animo x dumfie pafiioni,

Har munte Non propiefi compone

tal forza, tuttauia l'acquifla col


(e le

non ha poffanza alcuna

&

dalle coiifnanze ;

pia quella,che ho dichiarato difopraja quale pi pretto fi pu chiamare Harmoniofa cofonanza, che
:

nafce dalle parti di ciafcuna

eflreme fatto tramenate dall'altre

do folamente due parti yanno cantando infume ,

monia

delle

ciafcuna can-

le parti di

confuonino;Di maniera che noi lapotemo confiderare in due

Perfetta,^ Imperfetta : La Perfetta, quando


,

fino con-

Non propia

l'altra

Et quetta Harmonta non folamente nafce

&

mamfefto;

Onde fi de alterare , che

buoni Mufici pongono ogniftudto difare, che nelle

fonale accordino, che co maramgliofio

dino cantando infieme

&

Nefo-

ma tali fuoni an

propia adunque mittura di fuoni grani

tramenati, o non tramenati, la qual percuote foatie mente ilfenfo

cantilena, per

Dio dicendo ; I Mufia nominano

di

che nafce dalle modulationi

perfino a tanto che fiano peruenute alfine

di acuti,

modi,

chiamaremo Propia

l'vna delle quali

Propia quella, che defcriue Lattantio Firmiano

come

Har monta

tra loro ;

alt ydito

per l'acuto, che consuonino

Mufici chiamano tal compofitione

ti

tal m'ame-

chef ritroua

amaro fuono

l'altro porgono

&

Et nafce in

la difproportione,

co fi odono molte fate tramenati da altri fuoni , che rendeno fonie concento,
tenuti

Imperoche

alla Confionanza, non far difficile faper quello, che ella fa:

di acuto, la quale

la

Cap.

Confinanza,

ma anche dalli filoni

la

Dijjonanza,

ij.

& Harmoniapofiino

nondimeno la Melodia,

nafeere non

fi

nella quale entra la Oratione

non pu nafeere f non dalle mei Per ogni yoce quantunque fa articolata, non atta al
la fua getter'ottone : concwfia che non fono le yoci tutte di yna fpecie : Onde dibtfiogno fa,
.

pere, che le yoci

immane {come pone Boetw)fi diuidono in

tre parti, delle quali alcune fo-

&

alcune fono , che participana


no dette Cantinoue, alcune Difcrete, o Togliamo dire Sofpefi con internatio ;
Le Continoue ,dai Greci fono dette avviy <$mo ,
della natura di ciafcuna delle nominate.
fono
quelle

che yfiamo ne

Profia, ouero

Verfo

il

domeflici,

Le

&

famigliari ragionamenti , con

Difcrete, che

Greci chiamano

le

&

quali,fenza

mutar fuono, leggemo

httsnptLT.nig <paial sfotto quelle

con

le

la

quali citia-

mo ogni frte di cantilena, ordinata per interttalli Muficalt proportionati, chef ritrouano nelle modulationi;
Et quette folamente fono

quelle, chefanno al noftro propofito

none, dalla quale naficono tutte

le fini di

ge albino ; come nel cap. il. del primo


tura delle due nominate

Profa fenza matafione

di

lene;

ma

ad yn

do che ru htede

&

certo

la

Imperoche da loro hanno

libro della

concwfia che fino quelle

fuono

Harmonta Da quefle
,

Mufica moflra

con

le

quali

Boetto

le

piace pi a noi

materia contenute

in effa

ofjeruando quelli accenti

Et bench

le

che

Voci cotinoue pfino

moduli-

che ag giun-

quali participano della

leggemo ogni forte

ne anco didimamente con mterualli determinati

modo, che

orni

l'effere

due forti fino differenti quelle

fi

di
,

Poefta

come fi

danno

&

na-

non come la

yfit nelle

alle

effere infinite

canti-

parole fecon-

concwfia che'l

continuare per lungo tempo , fenza alcun termine ;


che le Difcrete non
fi pofja
habbiano alcun termine prefentto, di afeendere all'acuto, o di deficendere algrane ; tuttauia la natura da fine

parlare

il

leggere

alluna

Parte
aU'yiia,&

all'altra

&

Perche il Spirito Inumano

81

col tempo tnfieme

termina

le

continone; concedendo a ciafcu-

fimilmente di leggere guanto gli permeffo dalla flanatura,

>w

di

daltempo;et

la

Natura de

gli

huomini d fine alle difirete;imperoche l'huomo naturalmente tanto afiende,o difcende con

la

yoce,quato

parlare,

et

pu patire lafua natura.^f quelle poi,che participano della natura delle due prime;l 'una,&
nate cofe d fine Sono adunque

le

melodie, delle quali (laffando

Di/crete quelle

le altre

Quel che da Canto

come a

, le

quali fono atte alle modulationi

noi poco ytdi )far

V OC I

nativo ragionamento

nomi

&

alle

& Modulai ione & in quanti modi pu

fi

Gap.

cantare.

il

l'altra delle

harmonie,

, alle

difcrete, ofifpefe con interinilo

confiderate dal Mufico

dipoi

li

4.

adunque fino quelle, che font) principalmente

Suoni applicati ad effe rpercioche da

&

quefi,

fen^a differenza alcuna fiforma ugni noilra Cantilena Quefla ognuno


.

da quelle

Can-

la chiama

toni Cantarelli quale modulinone , che nafie principalmente dalla -voce humana Di.

co principalmenteiperciochefi piglia anco


irli

idrumenti

Cigni

artificiali

<& ettandio per il

de i quali parlando Virgdio

Cauto

di

il

Canto per l'harmonia,che nafce dal Suono de

qualunque animale , come fi pu yedere del canto de

dtjfe ;

Vt reduces Ali luduntfiridentibiw ttlis,


Et coztn cmxre polu, Cantwq; dedre
j)riii;i:percioche

fatto da ynfuono

&

la

all'altro

Et queflo yltimo modo non fa al nojlro propofito,ma li due

Harmoma,& ogni Melodia. Ma la Modulatione yn mouimento

mtfifi comprende ogni

per diuerfi mterualli, ilqualefi ntroua in ogni forte

yfiamo in due moduprima quando fi mouemo da ynfuono

uerfi interinili, no facendo alcuna Propia

di

all' altro finz-a

Harmoma,

&

di

Melodia;

yariatione di tempo, con di-

harmoma, procedmdo equalmente da yno interuallo all'altro per il

inedefuno tepo;comefi fa ne i Cantifermi; Et quefla detta Modulatone impropiamente-.perche contiene


filamene yn proceder femplice ,finxa alcuna confili an%a;dal quale effetto fi yede,che tal modulatione ha ra-

gion de imperfettione-.effindo che manca

afefleffii del debito fine

do per dfuo mexo peruemmo all'yfo dell'Harmonia,<&

della

Ma l'altro modo detta propiamente, qua

Melodia,come alfuo propio fine ;fi come face-

ma nel Canto figurato; nel quale cantiamo non filo con fimplici fuoni,& fempltci eleuationi,<& abboffiamoti
de yoci,

mafi muouemo anco da uno interuallo all'altro con yeloa,& tardi mouimenii,feconda il tempo mo

Jrato nellefue figure cantabili


frte di

Onde toccando allora yarie confinanze , dal nojlro cantare formata

ogni

hormoma,& di melodia, la quale non pu nafcerefe non con l'aiuto delle confinante ; ancoraclnpofi-

fiamo hauer la modulatione fenxa l'harmonia propia,et fenxa alcuna confinanxa, et fenxa la melodia. Potemo nondimeno hauer la modulatone
chorda , ofono col nome

da Guidone ^Aretino ,
pufar fi non con
ti,

la

di

carne

il quale

modi ; prima quando

yederemo alfuo luogo ;

il

qual modo

yoce . Dipoi quando noi proferimo fidamente

comefanno gli ifrumenti artificiali

cantabili ,

in tre

noi

cantiamo nominatamente

yna di quejefeifillabe , Vt , Re, Mi , Fa, Sol, La , fecondo il modo

Ma

l 'yltimo

propio del Cantore :percioche

li

Pr attici chiamano Solfixare ,

ilfnono,

la yoce,

&

modo , quando noi applichiamo

da quefla maniera

di

ciafcuna,

ritrouato

&

non

fi

gli interualli defiritle parole alle

figure

cantare nafie la Melodia come ha-

uemo yeduto

Quel che fia Interuallo,

& delle Tue fpecie.

Cap.

i^.

LCV NE

attricofe fino nella Mufica, che fi chiamano Elementi, delle quali alcunefi
buifiono alla Natura,et alcune aliarte. Quelle che fi attribuifiono alla natura fono l'^Acu

to,ilGraue,&
fimi
~.-

lo

Interuallo -.percioche necefjarw (yfando

eflremifoninograuemente dall'yna parte,

&

le

parole di Cicerone) che

dall'altra acutamente: Onde

li

mam-

-_-^__j fi(lo,chel'^4cuto,et ilGraue fonagli ejlremi dello Interuallo.Le cofe che fi attribuifiono

all'arte fino la Efenfwne di alcuna chorda

ogmproportionata Copofitione ;fiapoi


confideratione del Speculatiuo.

tifarla graue, ouero acuta

nelle yoci,ouer

la

Confonanxa

; il

Concento

&

ne ifuom,che nofa cafo;le quali cofe tutte cafeano mila

E ben yero, che fono alcune altre cofe,chefolamete appartengono al Pratico;


l

&

quefle

Seconda

82

&

quefefino

il

Sonare,

il

Cantare

&

&

gli altri acctdenti,chefno molti,,

il

Comporre : perche nafiono dallo

effercitio,

&

dal lunga vfi

Ma,

,& nelle cantilene, fono non folamente in

che cafcano nelle compofitiom

cofidei-atione del Prattico;ma etiandio del Speculatiuo.Lo Interuallo aditque,il analefi

atmbmfce

alla

natu-

raci chiama in due mudi, come vuole ^injlide Quintiliano, cio Commune,et Propio. Si dice Commune;coii
ciofia

che ogni grandezza terminata da certi fm, detta Interuallo; confderado per ilj]iatio,chefi ritrotta

&

tra l'uno

deratione

&

ejremo;

l'.dtro

Si

chiama Propio

queflo confiderato dal

di queflo

perche

&

Muftco ;

la

non intendo io parlare:percioche molto lontano dalla mar a confi-

diflanza

che dal fuono errane all'acuto

fi ritroua di Dodici frti

parandone fempre due infume; Confonante

Dijfonante

cio Maggiore

Semplice

Enharmonico, Rationale,& Irratwnale Maggiore,come quello


.

come quello

pente, Minore,

come

della Diateffitron,rifpetto

quel di una Diatejftron, capar ato a quello

&
&gli
Tuono, &

alni tutti, che hanno

la Diateffaron,

il

quale

Greci chiamano

i\i.<;nn.a.

cun mezo. Compoflofi dice quello, che da


del Tuono maggiore

forme loro

le

chefono minori di

tutti quelli,

un' altrofuono,

Chromatico

altri

chef

pu definuere , come

&

\Arte,

della

- Quel che

Genere , &

antichi,

Diffonante,come

tramenato da

fuoi eflremifio-ueno l'un

l'altro

fenxa

quello del Diefis,come uede

Diapen-

modo alcuno non fi

Proportioni. Tutte queje co-

le

potremo uedere

che per

-.percioche alla cogmtione del-

certo

Cap.
la

modo di

nel cap. il. del Primo libro della

ima certa habitudine ,

al-

Greci sw//*. Diatonico quello

Irratwnale quello

dire, che'l Genere

& d vn

me differenti,
che

li

& delle fliefpecie.

quantunque fi poffa

dejcriuer con numeri, fi comel'Interuallo della

dimeno il Mufico -vuole anco, che fa

teli aron.

Numero fenario

Generi di Melodia,o Cantilena appretto

di tre

&

Diapafon, quello della Diapete, quello del-

parti del

le

conciofia che

altra ragionando

Scienzafono molto neceffarie

la

della

Semplice, fi chiama quello, che non

& i.&lo

<& Equale ; com-

Diapafon, rifletto a quello della Dia-

Primaparte io moflrai, quando fi ragion intorno

dalMufco , come pi

fe fono confderate
l'

nella

due termini

Diapente, ouer della Diapafon; Equale,

Semituono minore.et Enharmonico

quello del

detta Interuallo

Cy* queflo dico rijf etto allaproportione di nu-

tra

della

Minore

Comporlo , Diatonico , Chromatico,

della

fioni trame%ato detto da

eircofertue con queft

lui.

remo Lo Rationalepoifi chiama quello, chef pu


te ,

un'altra

di

non altramente.Confonantefi dice quello

mero a numero,

quello del

a quello

habhia fitto di fi molte fpecie;non


fa
diuifone delTetrachordo, che dimojlra moltefor
quello, che

H armonia, o Melodia vniuerfale

Mufca dice , che'l Genere

conuemenza de

gli

6.

[noni

, i

Ma ilTetrachordo vn ordine di fiorii contenuto tra quattro

quali tra loro

chorde

Onde Tolomeo

nell'harmonia non altro,

, le

compongono

cui eflreme

fi

la

Dia-

ritrouano

tvna dif.wte dall'altra in Sesquiterza proporttone. Et detto Tetrachordo da Tirpd; parola greca , che vuol
dir Quattro
da y?S> chefigmfica chorda , cio Di quattrochorde .' Per da notare, che appresogli
:

&

antichi mufici

furono i generi della Melodia

tre

fecondo chromatico

e*

il

terzo Enharmonico

o Cantilena

&

de

quali

il

primo chiamarono Diatonico,

il

furono nominati Generi -.perche dalle vane diuifoni

chefecero molti del Tetrachordo

nacquero diuerfifpecte di modulatiom, ciafeuna delle qualifu ridutta dipoi

fitto vnodellt nominati tre capi

fecondo che pi fi accoflauano

delle pi

antiche fpecie

Laffar hara

di

por

fpecie del Diatonico, l'vna delle quali nomin

matico
canto

cio

dimfiom

le

&

Molle, Sesquialtero,
di

^Archita

le

quelle di

vane diuifiom fatte da lAnftoffino ,

Molle,&

Tomeo ;

&
&

Mi fica ifmilmente

1 5

folamente quelle diuifoni, chefece

6.

Didimo ,

&

le

forme contenute

pojle in vfo

quali

Ci

in diuerfi

&

quelle di Eratoflhene

% .et 1
lib. 5

del

<&

dalla

tra le quali

fi

la

forma

troua due

&fimilmente tre fpecie del chro-

le

Similmente

laffer

da

vn

quali per effer fiate riprouate

Primo lib.et nel

di Boetio ,

Tolomeo, come quelle, che

1 3 .f t 1

q.del Secondo della

non fanno alnoflropropofto

&

porr

maggior parte de Mufici fono fiate ac1

pi confinanti all'Vdito

Tetrachordi , aggiungendo ad effe

dai pi antichi, moflrer

cinque Tetrachordi;

7. del

cettate per migliori : perche fono pi rationali,

flrato

l'altra Incitato

vna fpecie dell' Enharmonico

con molte ragioni da Tolomeo, come appar nel ca.


nel cap.

,&riteneuano maggiormente

le

delle quali

prime

dipoi l 'ordine di ciafeuna, contenuto nel

hauendo prima mo-

fpecie de

nominati generi

Siflema mafiimo ,dtmfo in

infieme verr amojrarle diuifoni del Monochordo per ciafeuna fpecie;per le

potr vedere tvtde

che pcteuano hauer gli ^Antichi da ciafeuna

quando haueffro voluto efi


fercitar

.. ..

Parte
ferctar

l'Harmoni t

putrii cattar

in quella perfettione

da ciafcunafpee , acci nepoffa (emire

chefaranno al noilro probofito

&

moflrar

chorde di eiafettn genere , feparate da quelle

chorde

torneranno

tonico,
, il

&

di

vn

altro

dalle varie

la prima fpecie

Toniaco,

&

lo

diuifwm

il D:atono era quello

di

r>

r>

i 3

del quale fono cinque le fitte fpecie

Tetrachordo Diatonico Diatono

6144.

; il

Molle,

il

Sintono

onero Incita-

Mitrisi

&

per due inter-

Similmente procedeuano votali Tetracordi


interuali

'

nominati , cio per yn Tuono,

&
'z t

yn Semituono minore;

ber

fi(T "r altro,

<\

dal proceder chefa per

Hypatemefon.

li

nominati due Tuoni

fu molto fauonto dagli antichi Filofofi

2.

7 7 7

6.

co-

me quifir yede. Era chiamato Diatono diatonico,

Tuono

6 9 1
Tuono

come fi

ilDiatono dia

cio

143. chiamato da i Greci imvtoy. ;

partiente

&

potranno Conofce-

fi

come dimoflra Tolomeo ;

dal! acuto al grane per d contrario , difeendendo per ifyacij , onero


j

accommo-

vjo confacilit'optando

in

Semituono chamaffero h^nfut, ouer

Sefquwtt aita proportione, 1 quali nommaronoTuoni.

diflintamente

interuali,

(putidi

nel apule faranno

che fi

l'utile ,

cheprocedeua nettifimi Tetrachordi per l'mterudlo di

Tn minor Sermtuono , contenuto dallupropartione fuper

-r

&

che poneuano anco gli antichi Pithagorici

Equale

ancorach (come moflra Boetio) ognijpaao


valli di

cinque Tetrachordi

di

eti.tndw

egioche eleggendo

&fi potranno porre

commode! Incomnciar adunque dal primo genere ,

potr comprendere

to

il

il

vno iftrimento

[no tararne in tal maniera, che facilmente

le [ne

re

Veleremo

moderilo

all'vfo

la compnfitione di

date
le

8?

che faciamo a! premute

mente da Platone,

Lychanos hypaton

&

da

<sfriJlotele

yidero pi d'ogn altro naturale,

lo

:&

mafima-

conciofia che

&

molto confor

me atta compofitione del Mondo. MailDiatom-

Parhypate hypaton.

Semititono minore

co molle quello

8 i,j a.

graue

Hypate hypaton.

Tetrachoro procedeua dal

, ilcui

all'acuto per y>io interuallo di Sesquiuente

fi-

ma proportione, per vno di Sesquinona, &per uno


di Sesmifettima; &fimilmtnte dall'acuto algraue procedeua al contrario pergli
[ottopofo effempio
pu
fi

Hypate mefon.

ro Incitato,che

Sesquifettima.

Lychanos hypaton

2.

cuto per

vno

Hypatemefon.

vede .

nelcap.

Et queslo

5. della

conda, fanno

Parhypate hypaton
.

Sesquiauintadecima.
'

Sefquwttaua ,poflo

per vno contenuto

Hypate hypaton

, le

& per vn

altro

vedere.

cui chorde fono in tal


,

lTo-

modo tefe per

che la prima graue

&

la fe-

vno interuallo di Sesqmuentefimafetti;

&

cofi

afgraue,perglt

1
j j iv
perii contrario procedendo clall a-

iftgfii

mterualli

dalgraue all'acuto per yn'o interuallo, contenuto dalla Sesquiundecima proportione


;

Moderni

Numeri Sonori , come

eTLo Equale quello , il cui


dalla Sesquidecima

quarta

la

ma proportione quefa &> la terza vno di Se>qmfet


tima;& la terza, conia eflremaacuta,vnodiSefJ
quiottaua;

'

&

che vfano

e quello ,

Prima parte fi pu

ogni fino Tetrachordo

Sesquiottaua

di

&

Et per d contrario difeendendo dall'a-

Lychanos hypaton .

Harmonie: conciofia che i termini delle fue

niaco quello

terza

proportiomfono collocati tra

Sesquinona.

per vno

cuto al graue, procededo per gli islefiiinteruallt;come

nelle loro

la

fi

dalla Sesquinona, pofo tra la terza

84. Hypate hypaton.

4o

la feconda, dalla Sesquiquint adect-

proportione

chorda acuta

3 6.

&
&
&

l'a-

fua prima

interuallo , contenuto tra la

tra la feconda

8 o. Parhypate hypaton

dire, era quello, del qua-

Tetrachordo procedeua dal graue uerfo

ma

Sesquiuentefima

vogliamo

come nel

il Sintono, one-

le il fiio

chorda graue,

Sesquinona

lo

interualli

iflefii

vedere .

a tenuto dalla Sesquinona ; Et

cofi per

il

come pi

oltrafi u

Tetrachordo procede

&

per vno contenuto

contrario procedendo dall'a-

mteruallucome pi dijottofi vede.Et credo,che quejofuffe chiamato da Tolomeo


Equale :percioche ha le differenze detti fuoi termini equali , che fenza dubbio alcuno dinotano , che tali prcuto algraueper gli

iflefii

portioni

*?

...

.
.

Seconda
6

progrefienc aritmetica
f" wdime
S vs anticamente quello genere pi di ogn 'altro
;

P0rti"'

Hypate mefon .

8.

Sejqutottaiia

mafimamente nella [tu Prima fteae ; come.

189.

"vedere ne

Lychanos hypaton .

yfA

Parhypatehypaton.

delle

tifi

la

Hypate mefon

quelli

Lychanos hypaton

1.

&

della fua eccellenza

le cofe

&

publiche

110 l'effere ;

Parhypatehypaton.

Sesquiundecima

<&

Hypate hypaton.

atto;
defili

pi nobile delgenerato

&
&

cofe

Me

alle

ma-

le

prime fi reggano,
hauerebbe-

effe

& hone&a, che

fi pr e

altri

due, come pi nobile

hauendo da

l'Enharmonico

della

cofapi houeflail

lui l'effere gli altri :

ejjendo cheti Diatonico vtrtitalmete cottene

matico

giufla,cheT olomeo

te

molto conforme a

nefenza

cofiigii<fld J

pw. eccellente

al Politico fer

alle naturali,

le feconde ,

cof

prtuate,

alle

Theologice

conferanno

&

coimenienza dell'ordine

ponga que fio genere agli

1 1.

quefo genere a due altri

thematiche : concwfia che per

Sesquidecima
1

fi pu
ey- hora pi che

due -.Percoche, fi come

preporre

&

taphtficalt,

o.

confinante imperfette; come altroueue-

fimiglianza,

maejl,

Ter

andar.

generi dmerfi, cio al Tipologico

i z 4. Hypate hjp'dtn.

Sesquinona

elL

di molti

deremo.T olomeo compar

Sesquiuentefimafettima.

9.

fermi

a,!C < hc
"
modi
'
**jfi
fi *f*
d'ljerentuUquelli,chegli^futichivfauano;&co

Sesquifettima

if

7* alfine

ty
,
ma non per il contrario

li

il

chro

produce in

Fu -veramente copi

ogni preminenza a quefio genere poi che come generante fenza dubbio molto
,

Onde mi muoueno a ridere alcuni , i quali fenza ajfegnar ragione , ne autorit alcu-

na dicono , che quefo genere ft vfaua anticamente nelle Fife publiche

all'yjo delle orecchie volo-ari

&

che

Mapenfo , che coloro non habbiano mai veduto Tolomeo,&fepur l'hanno veduto , non l hanno tntefo . Io non mi ejender hora a dimostrare in qual modofuf-

gli altri due erano pojt in Tif tra

fe vfato : percoche

io

li

priuatt Signori

credo, che quello ch'io ho detto nelcap.^.potr bastare a dimojrare ,che era vfato

ma

gmpcamente,& con molta eccellenza daj.periti Mufici antichi ma verro alfecondo 'renere detto chroma
tico, del quale lefpecie erano tre, cio l'antica,& le due dt Tolomeo l'ima delle quali chiam Molle, gr l'ul:

tra Incitato

il Chromatico antico era quello, che nella fua modulatone in orni Tetrachordo procedeua dal

oraue all'acuto per vno into-uallo di Sem/tuono minore


fpecie Diatonica
te

7 6;

& vno
1

&

interuallo

che in talgenere
partiente

che conteneua tre Semituom

da muri'altra chordapoteua

.come qui fono fi pu vedere,

4 4.

9 6.

&

prima

parten-

ent contenuto dalla proportione Super

la prima grauifiima,& la feconda,

Hypate mefon.

la

Lychanos hypaton.

te

Sesquiquartadecima ;

la Seqiquinta
,

&

&

la

quefo era

come ne dimofra

ti

conteneuano

Quefa con

7776.

Parhypatehypaton.

8191.

terza

terza con l'vlttma acuta

vno

interuallo confinan-

termini della fua proportione

le

parti del

Numero

Hypate hypaton

L'incitato era quello

&

, le

cui

al contrario,

&

, i

nel

5. della

torner atiiofro propofi

to, nella compofitione dell'ordine

Tale Tetrachordo procedeua dall'acuto algraue

&

Senario ,come nelcap.

Prima partefi pu vedere ;


mento promeffo

topoilafiTiira

la pro-

la

quali radicalmente fi ritrouano collocati tra 6.<(y 5

Semituono minore

prima

Super

detto da Boetio Trihemituono incompofo : per-

pontone Sesquiuentefimafettima

Semituono

dt la

di proportione

il Molle era quelloje cui chorde erano ordinate in tal modo, che

Trihemituono
2

contenuto dalla mostrata proportione della

effer tramezato

Tetrachordo Chromatico
6

per vn altro Semituono alquanto maggior di questo,

Chromatico nellTflru-

far il Trihemituono confonante

per gli iflefli intervalli, come fi vede nella ft-

chorde erano ordinate in tal maniera

che nelltfuoi Tetrachor-

oramfitma chorda era dijante dalla feconda per vita Sefquiuentefimapnma proportione;

Quesla era lontana dalla terza per ima Sesquundecima

&

la

terza dalla quarta per vnaSesquifefta

come

...

..

e., .

...

..

. .

Parte

come neUafecoda figura pofla qui da aito fi co


i

Hypate mefin.

prende. Queflo genere;come fcrmono molti,no

dur molto tepo appreffogli antichi : conciofia

Sesquiquinta .

che
i

Lychanos hypaton

Tolomeo

Sesquiquartadecima.

135.

lo rifiutorno

(come narra Macrobio ) per-

che effiminauagli animi

&

Parhypate hypaton.

allo

j&

li

rendeua molli

l'afiimiglia al Genere mathematica,

Economico ,per

community che

la

ha,

conili altri generi eilremi ; conciofia che alle


Sesquiuentefimafettima.

140.

-volte

Hypate mefin .

il

mathematica fi accompagna

turale,^

yna

participa col morale per

na-

col

Economico

colfoprAnaturale; cSt* lo

certa ragione di

cofa prillata, o particolare ,pofla nell'ordine in

ferwre ;

6.

Hypate

&

col politico per ragion di imperio

uata

Sefquifiejla

Queflo (come yuol Boetio) detto Chro

matko , quafi Colorato ,

7.

Lychanos hypaton

Scsquiundecima

quejo

8 4. Parhypate hypaton

leuatajefa yariare

8 8. Hypaton hypaton.

&

yariati filoni

Terza parte. L'Enharmonco fimtlmente

Tetrachordo Enharmonico
1

mutando folamente yna chorda mela-

tre

communi ; da talmutatione nafcono


interuaUi,^ yane proportioni ;

antichi

Parhypate hypaton

re.

et

& ynoDttono

filo interuallo

Hypate mefin.
yno

di

Sesquiplana Et queflo
.

Quel di Tolomeo era


,

&

quello,

6.

terza per yno

di

ti

peraoche

del Numero

della

Sesquiquarta
il

345.

Lychanos hypaton

yolferogli

Parhypate hypaton

Sesquijuarantefimaquinta.

S.

Hypate hypaton

&

da que-

della fina pro-

tra^.&

4. nelle par

Senarw, come nelcap.

&

far

yero Difono Enharmonico nella compo-

ftione dell'I finimento promeffo

il

contrario;

Tetrachordo fi yede.
l'ufo di quefio genere

cono alcuni
3

forma

la

propor

di

dalla feconda al-

Prima parte fi pu yedere ;

tenutili focena

360.

&

Ma pr

cedendo dall'acuto algraue per gli

Sesquiuentefimaterza

par-

chorda gra-

Sesquiuentefimaterza;

interuallo confinante

Hypate mefin.

1 3.

cheprocedeua dalgra-

cio dalla prima alla feconda

pontone contenuta
i

delli

met del Semituono mino

twne Sesquiquarantefimaquinta;
la

lla alla quarta per

Et

ne d'ogni fino Tetrachordo per yno interuallo

nella

erano collocati in proportionalit arith-

che'l Diefis fujfe la

ue all'acuto

Diefis

ya-

cio

yederemo

parvente 499.1^7' l'acuto dalla Super

Lychanos hypaton

le al-

dige-

Tolomeo L'antico era

cantauaper due Diefis,

fi

accommodato con tu

6.

Diefis

, lo

metica;come qui da catofipu yedere ;

Ili
798

cofa, che

Et dice beneiper-

Tetrachordo Diatonico , rejando

vente 4 8 6.

4 4

;& pref

dei

Hypate mefin.

Ditono

%py-a,

Diefis il grane era contenuto dalla proportione Super


3 $.

colore;

il

era di due jpeae, cio l\ ntico,et quel di

in tal genere era

da

va

procedendo dalgraue all'acuto,

chiamato da Boetio Incompoflo : peraoche

nome dallaSuperficie di alcuna

Ma in qualmodofia trasferito a noi l'ufo dellefile chorde

quello, che nellifitoi Tetrachordi,

Variato

cioche

renti

forme,

parola greca, che yuol dir Colore

Sesquiuentefimaprima

riate

peraoche re<r?e,&gouerna yna famiglia pri-

mefiti.

come

iflefii

in

in quello

No dur molto tepo

-.peraoche

(come

pareua agli ^Antichi

di-

impof

per la troppo fia


fibile di poterlo intendere
afcofit

Affienita

;ne fato per da alcun


delle

,.

86

Seconda

MliModermfn hora intefi, anzi $ wo ufi

di effi, et di quello del chrom.it ico molto lontano dalla uerit

Comparo Tolomeo qutjo genere due altri generi diuerfi,


della fua grandezza

comune dtminutione

f non per la

rale prattica tra quelle cofe inferiori

filo indmiduo

men

fino

&

, il

che fono

men nobili t

le

in

vfi

il

va praticando intorno a

morale intorno ad ni
quelli interualli ,

yederemo altroue

; lo

Tetrachordi

il

Ditono

ualli

nell'

ancora

Ma in qualmodo lefue chorde

contenuto ne moftrati
Cap. i j.

gli Interualli

detto Incompofo.

fia

V<AN TV N QV E

habbia detto, che

io

Trihemituono nel genere Chromatico

il

Enharmonico fiano chiamati Incompofti ; nondimeno tutti


nominati generi

di etafeuno delli

in ogni lorofyecie

%o Effe bene tal parola Incompofo fi piglia per


.

alcuna eleganza;tuttauia Boetio

lo piglia per quello,

volendoci mojrare, che quefli interualli fino gli Elementi


Q>ecie

conciofiache quello fi dice Elemento

ejja indiuifbilmente fecondo la fua forma

role

&

de

primi elementi

delli

in ogni Tetrachordo indiutfibile

li

&

il

& ultimamente

fi termina^

Percioche fifuffero dmifibili

che

reflando

le

principalmente ogni forte di Melodia,

modo

fi

&

polla

di

che

li

.[

efreme chorde di ciafeun Tetra-

&

contrario

ga alateti
le parti

delle

qualunque nteruallo

nelle

quattro ditta,

CJ7*

ben piana

oroffa due

&

ha nominato

che, firmando eia

proportionequalfi

potenza
,

Cap.

i 8.

nella quantit continoua detta

come nel fio yero foggetto ,

Numerij&

nel

opi

modo

delli

no-

delle Proportioni, le quali fino (


ti

eli'

Ma prima dibifigno, chef ritratti un'effe


a

meno, che nanfa

la quale

accioche da alcuna parte non fi boffa piegare

gj7"

L qual ritrattata , ttraremo

nel

mezo

fa lar-

cajo

come

accommodare i Suo-

Quantit finore alla fua proportwne ; accioche dipoi pofia-

lungadue braccia ; pi,

fa equale nellafua fuperf eie, o planate


,

dilli

Voci, f non in quanto i Suonifi applicano ad effe ; per hauen-

ragionato nella Prima parte de

che la uogliamo dire

Linea dritta

in

dipoi nell'aria

nio uenire alla compofitione ,ouer diuifwne del Mcnochordo.

Tauola

o con altro no-

come Elementi fi componi

torme delle confinante, Terr a mojrare hormai il modo, chefi tiene

&

a quel,ch'io

ne potendofi hatter ragione alcuna di loro ,fe non col mezo

minati corpi;ne meno


io

di loro

ouero nteruallo.

formalmente

che altroue ho detto

Confinanze ,

ogni compoftto-

Boetio adunque non per altro

alla fua

Suoni primieramente fi ritrouano

Corpo fonoro

ni, o

efii

Cantilena

accommodare

voglia confonanza

do

primi elementi di

che ogni nteruallo almeno diuifibile in due parti : conaofache allora non fi confide-

feuno de i mofrati Tetrachordi, non riceuono alcuna diuifwne : percioche^

Ji e detto) le

rifilile in efi

ciafeun di loro Incompofo ,fe non per dinotarci'., che fino primi elementi di tal generi,

O/

fi ritroua in

ancora fi dice , che

coft

ma Pentachordo, ouero Effachordo

ranno come primi elementi, fi come fi confiderano al prefente

In qual

&

effendo ciafeun nelfio genere ,o nella fua [pitie

cio

&

Fuoco ;

me fi chiamarebbe, fecondo l numero delle chorde, che conteneffe Et queflo non


Prima parte,

moflrati interualli : Imperoche fi compone di

per ciafiuna fpecie

chordo nella fila qualit, non fi direbbe pi Tetrachordo,

nella,

compone
i

ogni modulatone harmonica primieramente

&

compofitione;

compongono ciafiuna delle moflrate

del quale ogni cofa primieramenteJi

generi di melodia, o cantilena ,fono

ne di pi interualli per ciafeun genere

Senza ornamen-

quello, che fi fuol dire

quali fono tndemoflr abili in cotalfaenza

, li

&

Onde fi come dicemo,che le Lettere fino primi elementi delle pa-

che quelli delle cofe miflefono la Terra, l'^fcqua, l'^fria

ciafiuna faenza fono i primi principij

inter-

&fenza alcun me-

chefgmfca Senza alcuna

quali fi

gli altri

fino detti Incompoft

percioche (come dice Boetio ) ciafcuno fi pone intero nelle fe fjpecie,

& Senza

chi

Per qual cagione ciafeun de

to,

non ber altro ,

mimmi nelle harmoniche modulatimi Queflo detto Enharmontco,quaf Ottimamente

^Attamente congiunto ; onero {come -vogliono alcuni) quafi Infeparabile

fponghino

al Morale

nelmondo;&

chefiano

quale fuori del Numero;cofi queflo genere

nobtli,et

&

Naturale,

cio al

,che ha fioragli altri : concio/la chefi come il natu-

di efja

che datutte

per lungo mia

che cafihi perpendicolarmente da un capo all'altro di detta ^Afje; accioche fa pi

commodo

il

mfurare,

,,

Parte.
mifurare, o diuidere

&

tal Linea fruir in luogo di chorda

Si7

Dalli capi di quella poi Infogna porre due Sca-

ndii immobili ,fopra i quali 3 dopo fatta la tnifara , fi potr tirare una
fi debbe auertire

che alcun di loro non fa pi alto di una cofla di

no nella detta fuperf eie quattro angoli


tione della confonanxa, o infermilo,

ne i

&

Numeri ;

qualifi porranno

retti

nor termine
tre yolte

&

la parte, o le parti,che faranno

haueremo accommodato tal confinanza,

ho detto)

li

Mufici tengono queflo per

qualunque interuallo mufcale, quanta


rate fitto

yna ifleffa

to. Sia la linea

qualit

b pofla

in luogo di

dipoi ritrottati diutdere la linea in

la linea

&>

la

il

Ma

che fau-

quali faranno nella quantit difereta

cio

il

maggior termine radi-

termine minore , tante parti di efia linea


et

onero il maggior termine della proporla confi -

le

quali fi pigliano per ilfono acuto,

interuallo alla fu proportione

Che tanta

chorda ,fipra

ritrattare

fa

la proportione di

per il mi-

Percioche

vnfuono

chorde, fecondo la loro lunghezza

(come al

all'altro di
;

effendo

ti

acciochepiu facilmente s'intenda quel ch'io ho det-

la quale fi voglia

accommodare alla fua proportione

termini radicali della fua proportione, che fino

&

la
i ;

il numero delle vnit comprefe nel maggior terbj che il tutto


la e b, che vna parte

due parti equali , fecondo


linea

confonanxa Diapafon

e la fua

bifigno.

&

la proportione delle fue

mine nel punto e; // chefatto, dico che tra la


haueremo accommodato

-vero

Ma veniamo all'ejfempio

confonanxa Diapafon ; bifigna prima

incominciando fempre dalla parte deflra,uenendo verfo lafniflra

tutto della linea, la qual ne rapprefinta ilfuonograue

nanxa,ouero interuallo

il

chefianu equali

incominciando dall'uno de ifcannelli immobili ne i punti fopra

cale di effa confonanxa, o interuallo. Dipoi bifogna pigliare per

il

&

chorde, fino all'altro, in tante parti equali,quante unit contiene

quante unit contiene queflo termine


tra

o pia chorde fecondo

Fatto quefo ,ft debbe pigliare i termini radicali della propor-

chef uorr accommodare ;

diuidere tutta la Linea

le

coltello ,

;&

alla

fua proportione : Perchefi come a

il

met, tifino nella quantit continoua i proportione Dupla


i
, fecondo

tutto del-

la fua lun-

ghezza ;cofi ancora (per ue lt chef detto pi volte


q
) ifuom prodotti dalle chorde di fumi lumhex^a
fono neceffanamente in proportione Dupla la quale
;
prima delgenere moltiplice : conaofia cte'l ma^ior
termine disila proportione contiene ilminore
due volte ; comefi moflrato nelcap. z 4. della
te Similmente
fi Ifi voleffe accommodare alla fua proportione la confinanza Diapente contenuta tra
quefli
termini radicali
#" 1, dwideremo la linea a b in tre parti equali ,per il maggior termine
3
della fa
proportione il quale contiene tre vinta; &>
,
incominciando dalla parte deflra,venenio yerfo lafniflra pi
Ai
remo due pam di effa perii termine minore, che contiene
due vnit
haueremo la d b, che con
a
b contiene la Sefquialtera proportione, nel
modo che 5
1 contiene quella
ne i numeri Onde

Prima-

&

i&

iftejfa

per

Seconda

88
per

le rao-ioni

addette della Diapafon , ftton , chefaranno mandati dalle chorde di tal limghexzajrenderan-

uo la confonanxa Diapente .contenuta da talproportione


no collocare etiandio

Per ilche operando

m tal mdofemprefi potr

le altre

Vn'altro

modo di accommdar le confonanze alla fua


proporcione

Cap.

potrebbe anco battere ilpropofto operando nel modo

i j?.

che infoila Boetio , cio [animan-

do prima i termini radicali della proportione, che contiene la confonanxa , dwidendo dipoi
tutta la linealo chorda in tante parti equali

che mene dalla

quante fono

le

r; con la rimanente alla

banda

tenute nel minor termine

fomma -.perche
;

la

contenera la proporla confonanxa, come farebbe

^ ^

ti

la

il

numero

,m punto e i&hauerefimo
dilla detta linea, o

la

&

delle -imita

chorda a

b;

&la

di

chorda

chefi pialle-

quante fono

ynitacon

le

Se -volefimo accommodare

z; dipoi fommandoli infieme hauerefiimo


b,

in cinque parti equali

*,

per

,& prender

al-

la

b mfieme percoffe ne darebbeno

ilqu al nu-

le

contenute nel maggior termine della proportione

che la a e

chorda a e, che con

il propofito:conciofia

comparate luna all'altra

imita contenute nel numero

confonanxa Diapente,bif>nierebbe prima ritrattare ter-

dibifogno di dmider lafottopofla linea

dalla parte fimflra, fecondo

le

qual neceffariamente Imiter tante parti

mini radicali della fua proportione, che fono

xa Diapente, fecondo

quante fono

unit contenute nel maggior termine , quella parte

defra

la fua proportione fopra lafottopofla linea

mero farebbe

pigliando dalla parte finifra verfo la dejlra tante parti

la

tre pofle

che fono

confonan-

f tto la ragione delfuono nane contenerebbe due par

fitto la ragione delfuono acuto contenerebbe due paniche fono

in proportione Sesquialtera

ij

III

qual

,,

Parte

In cjualmodo

poffa vdire qual

(1

fi

89

voglia confonanza

T PE RC HE

nella

per far giudicio de


tro,

ditio
le

,&> delle

20.

la ragione,

ma ilpentimento ancora

voci : perche non effendo l'vno difcordante dall'al-

hauemo vera,& perfetta cognitione delle confinante ipero dibifigno che hora di-

mostri

concordi;& che

Mufica, non filofi adopera

filoni

accommodata alla

Cap.

fuaproportione.

il

modo dirimetter tutto quello, chefn hora fi operato con

delfintimento

acciocbe pojiamo effer certi

laragtone fitto'lgiu-

che'lfinfi con la ragione infieme fono

ragioni addiate pi Tolte non pano -vane: Per adunque dopo che fi batter tirato fipra la

gi detta fuperficie due,opi chordeje quali fi pofino fipra iduefcanneli immobilifa bifogno, che filano accor
date infieme perfettamente vnifone
ritrattati tanti fiannelli

ttar da

un

luogo

il che fattofi debbono pigliare in luogo di

Dna fola chorda Dopo


.

mobilitante fono le chorde tirate fopra talfuperfcie (mobili

ali' altro,fecondo il

queflo

dico, accio fi poftno Ie-

bifigno)fatti di tal lunghezjia,che fittamente tocchino vna di effe chorde;

&* tanto alti, che non ecceduto quelli,chefiono tmmobdi;& chefiano tutti di ima iftefja altera , et a queflo

/K^^^^y

modofabicati,ottero in altra

m amer,purch fiiano fecondo le qualifiche ho defiritto.Ordi

//J*V$mmx<,natet)t ieco/t in ta/gmfa ;fe noi pigltaremo imo di queji fcannelli,et lo porremo fitto qual
fi -voglia

delle tirate

piodelcap.

chorde, di maniera che tal chorda fi pofi fopra tlfiannello in punto

e,

pnfio nello effem-

e b patta dalla parte deilra conqualche altra chorda filtra


fi '[ fi percuoter la chorda
fiannello (percioche in tal parte fempre porro li filoni acuti, per rifletto delli termini delle file proportiont
i

8;

fi

come etiandio perche negli


ilfono della e b,

tftrumenttfi ritrouano da quefa parte) tra ilfuono di quefa, che far

noi fegnaremo con imo de


fi ydir la Diapafon confinatila. Mafie

ificannelli mobili

ef

una

terza chorda in punto d, comefi -vede nelfecondo effimpio nel luogo nominato percuotendo quefa infume
con yna delle non fegnate, cio d t> con a b; dai filoni nati da quefle due chorde
far la confonanza
,

fi

ab

percuoteremo infieme le chorde


jj, e b, con la d b , Udiremo la
fi noi
Diapafon tramenata dalla b ) & dwifa in proportionalit Inarmonica in -vna Diapente a b

Diapente

Similmente

&

d b; &*invnaDiateJfaron d b
no la confonanza Diapafon
tolo precedente

la parte

Oltra

&

di queflo ,
f

,baUarfolamente porre vno

deRra,& dalla fimjlra le

b;

chorde

U quali (come altre voltehodetto)tnfieme aggiunte fan


vorremo vdire

delli ficannelli

a e

&

la

gi accommodata Diapente nel capi-

mobili in punto

bfi

percioche percuotendo dal-

potr udire finza dubbio tal confonanza

Conciofia che in quefa dimfione efficiente vita


fila chorda : ben vero, che queflo modo pi difficile, che
il primo ; Et nel primo
momoflrato modo fanno dibtfintopi di vna chorda , come hauemo veduto

,&

iri

dopm

,.

Seconda

yo
&

do pi facile ;

fi pu ydire non filo ogni confonanxa femplice, contenuta da due pioni fidamente ;

lunque etiandw,chefia tramenata dapmfiuom


leffe ferttire di

ima chorda fola,feguendo ilfecondo modo motivato

ytde,& pifaticofio del primo

, lo

laffar

Effiendo

ch'io defidero ,

Del moltiplicar le confonanze,


Prima

nella

Cap.

nuouo dico, che

le

21.

parte ,che ogni Proportione,chefi ritroua nella Quantit difere

ha luogo etiandw nella Continoua : perche

ta,

adunque il Secondo modo meno

da un canto , &feguir in ogni diuipoue il primo , come quello che

ha da condurre ogni miafatica a quellaperfettione,

O DISSI

ma qua-

Che farebbe molto difficile da ydire, quando il Muficofi yo-

in quefla

proportiom nonfiolo hanno lucro

fono moltiplicare , diutdere ,

ritroua o<rni proportwne

fi

in tal

&far qualunque altra operatwne

; <7"

di

ma anco m effafipofi-

quantit ;

come pi

abaffo yedere-

mo Hauendo io adunque mofrato,in qual modofi pofifia accommodar le confionanxe alla


.

loro proportwne nella quantit continoua, cio ne

yolendone accommodar molte l'yna dopo


fia l'eflremo graue dell'altra pofla

commodare le

Corpi funeri

l'altra , di

yerro a moflrare

in acuto; il qual modo potremo

confionanxe in cotal modo

cuer fioggiungendole l'yna all'altra

modo , che fi dee tenere

il

maniera che l'eflremo acuto

dell'una pofla nel graue y

chiamar Moltiplicare :

concivfia che l'ac-

non fia altro , che moltiplicar le loro proportiom, preponendole


perche io morirai nella Prima parte , che la moltiplication nei

Ma

Numeri fi pu fare in due modi; pero yoglio anche moflrare (accioche quefla operation e corri/fonda a
quella de Numeri ) due modi di moltiplicarle , che faranno molto neceffarq
il primo corri/fonder alla
1

moltiplicattoue pofla nel cap.

yenendo yerfo

tnincta dalla fimflra

la

&

Prima parte , che fi chiama Soggiungere ,che

quando s'wcofi fi
parte deflra. il fecondo comjfonder alla moltiplicatane del cap. j
3

3 1. della

che procede al contrario, cio dalla dejra parte allafiiuiflra,chefi nomina Preporre.lncominciando adunque
dal primo modo, difporremo prima 1 termini radicali delle proportiom de
tiplicare J'yn

dopo

l'altro

per or dine, fecondo

modo moflrato nel cap.

il

modaremo nella partegraue allafuaproportione (come

o-li

3 1

interualli,che noi

della

di [opra facemmo ) la prima

confonanxa pofl dalla

partefimjlra . Et per foggimgere a quefla lafieguente, pigliaremo fiempre quella parte


rapprefenta ilfuono acuto della confonanxa

yorremo mol-

Prima parte. Dipoi accom-

di

chorda,o linea, che

accommodata ;

laffando quella , che fi piglia per il fiuono "rane ;


la feconda confonanxa ,
interludio , alludendola in tante parti , quante

&fopra tal linea accommodaremo


le ymt contenute nel maggior termine della fua proportwne, nel modo dato ;

fono
per

il

nore,

maggior termine della detta proportwne , che contiene


haueremo moltiplicato

che rapprefenta

feconda confonanxa

acuto della moltiplicata confonanxa

fuono grane, haueremo ilpropofiito

Diapente
dicali,
le

z. la

*? alla

moltiplicare

il

Ditono;

&

a queflo

il

maniera

[. *. \. \ .

;& haueremo tra

,0 moltiplicarle

do la a e

la

gliando la

Semiditono ;

Ditono

dopo

l'altro, nel modo,

fittopofla

al

ilfiuono

per figgiwger-

acuto della Diapente, laffan-

quefla linea alla fua proportwne la Diateffaron, tra

le

quattro

Semiditono al moflrato modo

moltiplicato (fecondo ilpropofito)

Et queflo ilprimo modo

il

di moltiplicare

Semiditono
,

alle tre

modo , che nel cap. 18. n

tra la

la

,& pi-

d b gp/it e D

tra la

due gi accommodate ,0 moltiplicate confionanxe


il

il

che

Dipoi incominciando dalla Diapente, li cui termini fino

.Per foggutnver dipoi a quefle dDitono, laffando da parte

alle

mi-

neceffano di fiaper prima 1 termini ra

collocarli l'un

diuideremo in cinque parti eqttali;& prendendo


il

il

linea

chefi pgliaper

la proportwne di tal coufionanxa.Hora

& accommodandofipra

per

minor

Soggiungere yna Diateffaron ad yna

b j che rapprefenta

il propofito

la

termini della propor-

la

accorri modandoui fopra alla fua proportwne

figurafi yede

li

canto quella

la

w.remo fo* giunto ,0

&

yn

dayn canto,
d

tra qttejla ditafa,pofla


le parti pofe

Diateffaron agiteremo la

d b haueremo

haueremo congiunto

ab &[a

&
&

dw.idendola fecondo

laffando da

Percioche pigliando fempre

&

delle proportiom di quefle confionanxe


in cotal

confonanxa

Volendo adunque Moltiplicare ,

accommodaremo alla fua proportwne fopra la linea

moflrato

&

Diateffaron

minimi numeri

yolemo

&
le

alla prima

confonanxa, che yorremo foggiungere

ilfiuono

tione, che contiene la

la

la detta

Prefa

dipoi

&

prime confonanxe

la
;

la

f b ha-

come nella

chiamato Soggiungere.

Del

Parte

Del fecondo modo


EL

fecondo

chef ritroui primieramente le chorde

me , che poffono nafcere da tal moltiplicatone ;


quando noifommaremo inferite
diuideremo la chorda

talfomma

le

contenute ne

quante fono

le

le

banda defra, quantefono

tali

fono

le

&

tutta la chorda

le

imi-

&

que-

ymt contenute nel minor termine delia prima proportione,

o moltiplicare i>n 'altra, pigliaremo la

tacuta

confinanze diuideremo la e-

imita, cotenute nel maggior termine ; tra la chorda diuifa, Cjt* l'accref iuta per

ta confonanxa, che far

lor termini radicali

con la ijleffa ragione aggiungendole tante parti, che armino al numero del-

te,haueremo accomodato nellaparte acuta alia [u proportione

remo preporre,

ymt cotenute nel termine mar

haueremo ilpropofto : Imperoche

che fanno alnoQ.ro bifogno. Et per moltiplicar

&

eflre-

quali ageuolmente fi potranno trottare,

dipoi pigliando tante parti dalla

ilrema acuta in tante parti equali, quante fono


pofla in acuto a banda dejlra;

le

le lor proportioni ,

in tante parti equali,

ta contenute nel minor termine di talprodutto


lle parti far anno le ricercate,

2 2.

modo dibifogno ( htttendo prima poflo per ordine le proportioni delie confo-

nanxe, fecondo chefi cogliono moltiplicare

viore della proportione, nata da

Cap.

di moltiplicar le corifonanze

di quella,

chorda

la detta

lo

aggiungimento

della par

confonanxa ff/tUa quale, f noi uor.

che ne da ilfuono orane della via accommoda-

che -vorremo moltiplicare,

&

la

diuideremo in tante parti, aitante

ynit contenute nel minor termine della proportione, che cottene la confonanxa, la quale yorremo mol

tiplicare

&

pi oltra, aggiungendola tante pam,chefiano equali alfio maggior termine

tra qiteUa chor-

da, che ne dar ilfuonograue,et la diinft,chefar ilfono acutojiaueremo la feconda confonanxa, alla prima

prepofla,& moltiplicata;et cofi dico delle altre

ma yeniamo all'eJfempio.Poniamo chef yoglia moltiplicare


di maniera che la Diatefftro fa pofla nellaparte acu

infeme yn ~Ditono,yn Semtditono,et yna Diateffaron,


ta,il

mini

Ditono nella parte graue,&


delle proportioni di quefe

chorde eflreme
.della
3 3

di

il

Semiditono tenghi

il

luogo di mexo;dico che noi

douemo prima porre i ter

confonanxe per ordinerei modo che fi yogltono moltiplicare. Et per ritrouar

queila moltwlicatione,Somaremo infeme

le proportioni ,nel

le

modo ch'io ho moQrato mica.

Prima parte, che firno quede.^.^et haueremo ima Dupla,cotenuta tra queflitermini izoet6o;

mi.

la

qual

feconda

92

la qual riattiti utili fuoi termini radicali,fi trotter! tra z .et i


ti cattali in

punto

e,

& haueremo

la a

b jf f la

b,,

Fatto questo dtuideremo

b / due par

la linea 3

che /arano in proportione dupla,et ventino ad

efifier

le

chor

de eflreme di tal moltiplicatane. ^Accomodaremo hora primieramete allafuaproportione la Diate/Taro nella


parte acuta,diuidedo la linea e b in tre part equah,fiecodo
della (a proportione

dipoi aggiungendole

quattro parti, fecondo

no

il

numero

<rraue della Diatefifiaron

di. e

le

Cofi dalla e b, che contiene tre parti,


;

&

le

stolo alla Diateffaron


ile

&

due chorde fi ritroua

fua quarta parte ;

la

la e

eh

& ag

tra 'a a b,et la e b

haueremo

Sesquiquarta

da
la

la linea

A b, die cotener

^>,

tlfiuo-

che contiene quattro parti,

Diateffaron nell'acuto allafua vera

il

il

Semiditono

vn

diuideremo la

Ditono prepofto al Semiditono

la

come

dall' eflremo

nominate confinante ,haue>idole moltiplicate,

&

il

(3> prepo-

Percioche tra que

b contiene vita volta

fua propia forma

19.

Ab in

altra parte in punto e, per

Semiditono allafua proportione

Diapafon, incominciando

della

effa

giungendole

il

effendo che la 1

qual proportione fienxa alcun dubbio

la

<-'

b^

& yna

altroue fi veduto

acuto, hauemo colloca-

prepofle l'vna all'altra-; cio

hj&< la A b il Semidttono;& tra la^b^laeb il Ditono; coLe quali f vorremo vdire , operando al mojrato modo, con l'aiuto dtlh Scan-

la Diateffaron; tra la e

me nellafigura fi veggono
nelli

b,& la Ah haueremo collocato

Potemo adunque dire, che tragli eflremi


tra la A b,<*p la

&

Ma per moltiplicare,^- preporre a queja

la proportione

to alle fiue proportion le tre

imita catenine nel minor termine

ragioni nel modo mojrato di [opra nelcap. i8.-7*

cinque parti , per il minor termine della fua proportione

ma<r piar termine, tra

delle

accommodata

tra effe

come fi potrebbe vedere adducendo

qualtper breuitfi lafftno

(ito

numero

unit copref nel maggior termine della proportione,^ ne dar

fura contenutala Sesquiterza proportione


proportione

il

yna quarta parte in punto djiaueremo

mobili poft fiotto

le

chorde , potremo

bra ci nepotefije occorrere .

fatti chiari, non foto di quefilo,

efifier

ma di ogn altro dubbio, chefi-

Parte.

93

In qual modo fi diuida rationalmente qualunque fi voglia confonanza,ouerointeruallo.


Cap.
23.

OPO

il

ratali

moltiplicare ( volendo offeruar l'ordine tenuto nella prima parte intorno

delle

Proportioni ) feguirebbe immediatamente

Sommarej

il

&

perie non fono moltoneceffar'u, cederemo folamente,w qual maniera


fermili muficali ; che non altro
lo interuallo in

due parti

che porre

Et quefia

yna chorda

il

ope-

Ma

fi dtuidino _h In-

tra dite eflreme

diuifione di due forti , cio

le

Sottrare

che diuida

&

Rat tonale ,

Irratio-

La Irrationale non fa alpropofito del Mufico,fe non per accidente ma la Rationale di tre fortixonciofia che onero ^Anthmetica, ouer Geometrica, alteramente Harmonica ; &> corrifpondeno alle Propor-

naie

tionalita, che fi fanno nella quantit difcreta

nel modo

chef mofrato nella Prima parte ; ancora che ogni

&

qualunque altro interuallo a cafo,& fenxa penfirui altramente fi poffa dmidere in due parconfinane
ti da vna chorda mexana ; la qual diufione no dal Mufco conf derata : perche trapaffa i termini della fita
Quella confonanxa adunque ditufa in proport tonalit ^Arithmetica , cui eflremi fono da yna
Scienza
li

chorda

mexana trame%ati,o diuifi, che tra quefia

diufione

&

tra effa

chorda, quando

ra, che

la parte

Diapafon
metica

ti

mexana,

&

che effendo diuifa da


il

,&

la

diuifa

minor parte

la

&

&

la

Diateffaron nell'acuto

la

Quella confonanxa

eflremifuont in tal

Diapente l'acuto

&
&

in tal

manie-

nella diuifwne della

yna Diateffaron ;

in

di tal

harmontcamente da tal

minor l'acuto; fi come amene

yna chorda mexana in yna Diapente,

luogo grane,

nel orauefi ritratta la Diapente,

lifttoi

confonanxa fi oda

due membri della diuifwnefono fituati,& pofli al contrario dellifpradetti ,

la Diateffaron tiene

che ha

la <rraue di tal

maggiore : Imperoche quella

maggiore occupi il luogo grane

fifa nella Quantit difcreta


lit,

l'acuta la

&

nell'^frith-

Harmonica il contrario , cio

nella

come ne dimofra la diufione di ctafcuna,che

onero altro interuallo dimfo in Geometrica proporticna-

modo da yna chorda mexana tramexatt ; che quelle dtteparti,che na-

fcono da tal diufione , non fiano maggiori luna

dell'altra in proportione

nefia quella pofla in acuto, quato quella pofla nelgraue ;come


la proportione Quadrupla, diuifa in due Diapafon da

attiene,

ma

di

quando

yna chorda mexana ;

tanta quantit,
la

che

&

proportto

Difdtapafon contenuta dal

l'vna,&

l'altra fono conte-

nute fenxa alcun dubbio dalla proportione Dupla. Quefle diuifioniper ma^o-ior commoditfi faranno prima
co i numeri

di poifi

accommodaranno le

lor proporttom nella

quantit ctinouafopra

le

chorde fonare

Ma

perche (come ho detto pi volte) ogni diufione anthmetica, eJr" ogni diuifwne harmonica follmente rationaie

& la geometrica pu effer rationale,

nado maggiormente inpropoftto


cltra, dimostrer in qual

alle

&

irrationale ;pero effendo la ratiouale facile da farfi,

volte la Irrationale alMuftcojche la Rationale, aitanti ch'io

modo fi poffa diutdere ogni Confonanxa ,

j7*

&

ritor-

vada pi

ogni Interuallo muficale quantunque

&

dimoflrerb
minimo , non filo in due parti, ma anco inpiuparti equali irrationali , quando far Infogno ;
eredito da diuiderlo in due partifolamente ; dipoi dar il modo da dittiprimieramente vn modo breue,

&

derlo inpiuparti

quando far dibifugno

In qual modo

fi

poffa diuidere qual d voglia interuallo Muficale in

Cap.

parti equali
<yfR iA adunque molto

il

Campano ;

4.

alpropofito noflro(volendo moflrare in qual modo fi poffa diut-

dere qualunque interuallo muficale in due parti equalt) la

condo

ouer la

Nona

del Seflo di Euclide , fe-

i$.& Problema quinto fecondo Theone , che dice. Effendo

date due linee rette , potemo ritrouar quella del mexo proportionale
,

no proportionale ;

&

come f

dtceffe

che Effendo dati due

due

ftoni

concmfia che tanto

potemo ritrattare a qv.efli vn mexanofuo-

modo Poniamo che nelfottopoflo effempio fia accommodata alla fua propor
tione la confonanxa Diapafon, tra la chorda a ^>,& la eh; &fta dtbifoo-no di ritrattare vna chorda mexaquefo

na, che pofla tra quefle due fa


linea

b_,

il

dittida

geometricamente in due parti

equalt.

^Allungaremo primieramehte la

b yerfo banda deflr a, inf.no al punto d, in tal manierarne la o d


t&haueremola a d. fatto queflo ,defcnmremovnSemicircolo , il cui dtan.etro

incominciando dal punto

fia equale alla e b

fi*

Seconda

94
Cia tuttala

tiraremovna linea, che partendofi dal punto b,

dipoi

b d,yadt perpendicolarmente

la

dotte la detta

alla circonferenza del Semicircolo in

punto e;

&

fi congiunfe con
o e

far la

&

mezana. Et per dimoflrar quedo,tiraro la linea a e,&U e d, &uer


d, chiamato da i Geometri Orthogomo, il quale {come per la 31. del terzo di Eucli-

queftt far la ricercata chorda

r il triangolo a e

de manfeflo ) di talnatura, che ha

ufo dalla linea e b

uno angolo retto, che l'angolo

Onde effendo quefo triangolo di

che cafca perpendicolarmente dalla circonferenza del Semicircolo nell'angolo retto al

lafua bafe ; comefi pu veder nella figura, nafcono etiandio due triangoli minori, l'vn maggior
b
e
a

quali fono lo

&lo

e,

proportwnati i'yno

all'altro,

d,

difterie

,& di natura

come per la Ottaua del Sedo

d, fecondo

il

nojlropropofito.

lapropoda confonanza

Facendo hora

dalla chorda

b,

che

la diffider in

fb

la

comefi

ne, potr alludere la Difdiapafon al mojlrato

ilCorrolarioditalpropofitwne,laproportionedella

modo

alla

diuider qual

fi

'

la

.ALT RO

Et per
e

alla

luueremo la diuifwne equale del

che quella chorda


,

mezana

quanto dalla ejlre-

voglia Confonanza, ouero Interuallo

modo di diiuder le confinanze,

fiano equaltj non folamente

&fn

manifeflo

Et chi voleffe veder laproua di quefa operatio-

muficale in due, oucro in pi parti equali.

IP

e,

due parti, far equalmente diflante , tanto dalla eflrema chorda grane

modo di

quella ifefft, che dalla

percioche allora conofeer

ma acuta di tal confonanza ,per yna Diapafon, fecondo'Ipropofito


Vn'altro

Elemeti di Euclide

equale alla

ricerca.

a e d;

in tutto fimili al triangolo

libro degli

dell'altro ; i

bello

in

Cap.

2^.

due, ouero in quante partifi voglia

che

ma am piti vtile del primo, per ejfere pi vntuerfale;

& fu ritrottato da Eratoilhene , quando ritroit il raddoppiamento del Cubo , nel tempo
che
le

Doli] (come narra

inuentione,

&

Gwuanm Grammatko)erano moleflati dalla peflilexa; ta qua-

molte altre infume pofe Georgio Valla Piacentino nel Quarto libro del
la

Geometria

Parte.
la

Geometra , infognando

87

due melane linee proportionali tra due proporle.

di ritrattar

&

za [aiuto di yno tftrumento, nominato da alcuni Mefolabio sfarebbe -vana


ti ch'io

rada pi

oltra

moftrar

il

modo difabricar [lfrumento

&

pi tornerebbe
o-oli

&

&

la quale

contenghi ne i capi quattro an-

yn canale ,

per potere operar meglio,* finza alcuno errore Sfaremo [opra di effii con dilgenza

retti (

effiendo equidiflanti,

della detta tauola

aff

due righe

modo
yna cofla di coltello,^* non pi.

lifle fittilifatte

lefponde del canale yenghino ad efjer alte quanto

Fatto quefto , faremo tre figure quadrate di metallo ,odi legno fomlifime ,

&

Paralellogrammi, che habbino quattro angoli

retti

quanto fi yuole ; pur chefianofabricate

maniera, che

Ciano equali a

lati dell'altra

in tal

Dipoi tiraremo a due di

all'angolo deflro inferiore di ciafcuno in tal


equali,

dopo

do,

effe

Cj7* il

&

canale,

il

l'y nafta equale all'altra , cio

Porremo

dipoi

che i

lati

larghe

dell'yna

li

due triangoli Orthogonij

Quadrati nel detto canale l'yn

che' l primo fienza diametro fta nella parte fini-

dipoi gli altri, che

terzo per ordine a banda deftra


fintflro dell'altro

il

Geometri chiamano

yna linea diametrale dall'angolo fuperiorefwiQ.ro

modo ;

redi immobile

l'uno fia poflofipra

quali

le fuperficie fiano diuife in

come quifi yede

&

le

con difiretione ; di

chefiano lunghe quanto largo

maniera, che

l'altro in tal

ftra,

Si

yvuale nella fa fiuper-

lunga quanto fi -vuole ; ancorach quanto pifuffie lunga, tanto

commodo Ridutta poi in yna figura quadrata lunga,

ponendo dalle bande per lungo


che

almeno ,

;per auan

inutile ogni fatica

dipoi ingegner ritrouar le linee

debbe adunque primieramente apparecchiare yr^Affe , ouer Tauola ben piana ,


ficie , la qualfia larga y>i piede

E ben fero , chefien-

hanno

li

diametri, cio ilfecon

maniera

di

&

che'l lato deflro del-

haueremo fatto

cofi

il detto

g^fia h i k 1 il primo quadra


to immobile fenxa diametro ; il fecondo n o p q
il cui diametro fa
n q;
r Ct ti; del quale r u
il terzo fia
fu il diametro Poniaiftrumento: il quale far d e f g;

&

mo hora chef habbia da ritrouare yna chorda mezana proportionale , la


qualdiuida
portion

due parti equali

in

Dupla

tra

zh,

fiano quefle equali alla

remo primieramete il lato

&

lo

con[onan%a Diapafon, attenuta dallapro

ab

linee

deflro del primo quadrato, cio

m;

&

e b.

<*?>

e b pofte nel capitolo precedetela

et alla

m, &Jr

in punto

to

la

due fittopofle chorde ,0

le

dipoi pigliaremo

il

k equale alla

fecondo quadrato,

fingeremo fitto 7 primo tanto , che'lfio diametro n q


m;
1 del primo quadrato in punto
cofi il primo

&

fghi

,&

il

la-

fecondo

il

quadrato refleranno immobili . Faremo poi il lato deflro del terzo quadra-

to, cio

m,

in punto

eremo hora

&

r u,

che far la

q y

delfittopoflo

dal detto fillo in

Et quefto

yn punto, che far y,

manifefto

fi

in

q y

&

ab

&>la

potrebbe prouare, se'lfi defiriueffe

commune,

&

pofloyn fitto fittilifiima

q yenghi ad

effer

in

e b

&

chorda proportionale

e equale alla

come

quadratola

nella figura
fi

mezana

proportionale

ritrouata nel capitolo preceden-

ynafuperficie piana tutte le lineefatte nel Mefolabio, alimi

del prmodi Euclide, la linea

Demoftrationi di Euclide ,

per il nono; per la 2 B,

fidato dal diametro

quella parte del lato deflro del fecondo

lmz:qyz:

attorahauerefiimo tre Triangoli cotinentiyno angolo retto, cio

rer

&

difenderemo tanto,che pafii per il punto x. Spiti

far la ricercata linea,

gando primieramente per la Seconda dimanda

iimoflr .irebbe per gli Principi]

punto x;

per la demoflratione precedente : imperoche la linea

ritrouata nel Mefolabio tra la

te. Quefto

esempio, lo

equale alla

terzo quadrato tanto fitto l fecondo, che'l lato p

il

qualreflerfitto'lfillo,che la

yede .

il

tutto effer yero


;fi

& per la Seconda parte della

z: percioche

in punto
et

uxz;

come

per

dai quali

fi

d Secondo pa-

del primo -.per la feconda, per la

quarta, per la, fifta del Sefo;&per la yndeetma del Quinto; le quali loffi : percioche nelle nojlre Demo-

y olendo ri-

flratwni harmoniche ho cotal cofa dtjfufamente trattato. Bajlarami adunque fidamente dire, che

trouar pi

Muficale

linee

mezjne ,

, bifiogna

aziiunzere oltra
1

A3

yfare

chorde proportionali ;
moftrato

il

modo

Bifognaperb auertire , che per ogni linea

la ritrouata, far dibifopto

diaznunzere

etiandto

maniera,

<& digrandezza , come fono

ogni Quadrato yenghino ad effer figliati in

yn

to col fino diametro, fatto di

cio yolendo diuidere in pi parti qual

yn punto

tfleffo

altro

fi

chorda chefi yorr

Paralellozrammo,
r

li

yoglia Interuallo

primi ; facendo poi , che

da i diametri ,

Quadra

7-

lati dejlri di

&* dalfillo al moftrato modo


^Attenendo

Seconda

c)6

ME S O L ^TB I O
^Attenendo

di por

Jmpre

il

primo quadrato fenza diametro , chefia immobile

Cerato dal diametro delfeguente in quel punto, che fi porr per la

<&> che'l lato deflro dell'yltimo fia fegato dalfilo in quella parte, che
re propofla

fecondo

Mefolabw, non
rle Si potr
la

raowne

modo dato

Et f

la

maggior

potrebbefare alcuna cofa

E ben

hauere il propofto : perche dopofatto

della parte prefa delle propofte linee

In qual

tutto,

&

cof ogni

bio

Suono

&

hauendo

f piglia la lunghezza della linea mino

cofa torner

met ,

che

il

quadrato poflo nel

di ciafcuna delle

Cap.

immutare

il

Senfo

z 6.

da i Filofof chia-

per fi debbeftpere,che ejfendo la Confonanzafenza alcun dub


nife

talpofanxa ; come

nella fua dichiaratone

difopraf

taglio anco ejfer detta Qualit pafibile -.peraoche {come yuole dFilofofo)
ri della poffti

pra anello

ch'io

Numerose Proportione

va folamente alla Quantit


tit fta
tioffa

&
&

diwfibile,

diuidere,

&

za delpercutiente,

delpercojfo

ho detto fi potrebbe meritamente dubitare

moltiplicare, no effendo ne

,& ilfiiapropio

moltiplicare per accidente

det-

tratta fuo-

come difopra ho mojlrato La onde fi

In qual modo

la

Consonanza fpofja dmidere , o

conciofa che la diuifone, o moltiplicatone s'apparten-

^il qual dubbio rifondendo dico , che quantunque

moltiplicabile efjentialmente,

&

due propo-

bene.

diuifbile

tutto quello , che potente di

mato Qualit vafibile ;

fu

maggiore ;

melane ritmiate fi potranno allungar fecondo

le

modo la Confonanza fi faccia


^ VE RC HE

che'lfuo lato dtQ.ro

linea propofla

linea propofla fuffe pi lutea

-vero, che pigliando la

il

&

lunghezza della

&

per f

non fi pu negare, che

la

Li

Quan-

Qualit anche non fi

peraoche fottopofla alla Quantitja qual diuidendofi, omol

Tiene adeffere infeme diuifa, o moltiplicata la Qualit; nongiprof,


piamente , mafi bene per accidente, come ho detto Et quefoji pu -vedere , dando di ci imo accommodato
del leggiero , le quali cofe non fono quantit ,mafi bene qualit ;
effempw, nella diuifone delgraue,
non in tanto che fono jottopofle ad ini corpo dutfibile , del quale propia
non conuewono alla diuifone
tiphcandofi ejfeiittalmente

per

&

,f

&

diuifone

Parte.
diuifione, nella diuifione delquale, ancora che gli accidenti[imo

te

concwfia che hanno

ti

loro effere effentialmente nelle cofe

Colore p fio nel Legno, che diuidendofi tal legno


in molte parti
nifi per accidente
effer qualit,

in

97
indiuiftbilifono per dufibili

che fono

diuifibili

molte parti effentialmente,

il

accidentalmen

comefi pu anco y edere


medefimamente

colore

del

di-

Onde dico in proposto, che quantunq; la Confinalafa da f indiuifibde ,per

in

nondimeno diuidendofi i corpi fonori effentialmente

molte parti {come ho moflrato) anche

per accidente mene ad effer diuifibde, fecondo la dimfione delfio Soggetto, che fino

lei

Corpifonori . Vote-

efii

ma adunque dire, che quantunque la Confinanza da fi nonfia diuiftbtlej per diutfibile per accidente, per,U
da quello che fi detto nel cap. 4 1 .afe/
diutfwne delfuofoggetto ; &" cofi da quella chef detto difipra,
la Prima parte ,fi pu y edere, in qual modo fi pojfa intendere la definizione di ^fnjotele della Confonan%a,

&

che dice, che

&

ragion de numeri nell'acuto,

argomenti fififlici , yoleffero opporfi a

Quel che fia Monochordo

cie

de

tre

2j,

tutte quefte cofe, yerrn

ordinatane

compofitione

fi potr rifondere a tutti coloniche con

& perche fia cofi chiamato

Cap.

EDVTE

& come

nelgraue ;

tal definitione

nominati generi,:

hormai (fecondo il mio principale intendimento)

yogliamo

dire diuifione del

Monochordo

alla

di ciafcunafpe-

maprima yederemo,quel chefa Monochordo Monochor.

do adunque dico effer quello I finimento, ouer qualunque altro fimile, ch'io moflrai difi-

pra nelcap.
Boetto

lo

la chorda,col quale,

Jighiamo
ti,

le

da molti diuerfamente fiato chiamato. ImperocheTolomeo,et

1 8. tlqttale

chiamano Revola harmonica,

&

alcuno

delli

Greci

chiamano pa. y a. s

lo

aggiungendoti ilgiuditio della ragione, per

ragioni delle confinanze muficali,

di ogni lor parte

delgraue,t&

quali collochiamo in effo fecondo i gradi

mi propij , accwche con

&

&

dell'acuto

a1

&

ijrumento di ynafi

harmonica inue-

&

le

&

harmonie Et Pithagora (co,

due nomi greci

che yuoldire Solo


tal nome fi

ynafila chorda ; ancora che con

,&da x?f

chiama

J'

'

chefignifica

etiandio quello

raddoppiate, conofciuto hormai da ogn'yno, per effer molto in yfi

acetta-

defcriuemo co i no-

li

me yuolBoetio) fu l'inuentore di queflo tflrumento Deriuaquefio nome Monochordo da


aggiunti infteme , cio da pivot

&

fono pi fuoni ritrouati,

loro luoghi,

impariamo ad esercitar le modulazioni,

artificio

-,

virt della proportionalit

Chorda

cio

I finimento

Ifrumento , chefi fuona con

le

di

chorde

Ma queflo nonfa al nojro propofito

Della Diuifione, ouero Ordinatione del Monochordo della prima fpecie.


del genere diatonico,detta Diatonico diatono ; del nome di ciafcuna chorda

&
\*iji

M^L.3fT'^

& chi fu l'inuentore di quello Genere,

del fuo ordine

T TE RV ENI RE

Cap.

2 8,

alla Ordinatione, ouer Diuifione, che la

yogliamo dire, del Mo-

nochordo della prima fpecie del primo genere , chiamata da Tolomeo Diatonico diatono

douemo prima auertire di ordinarlo , ouer diuiderlo in cinque Tetrachordi, accio feguuia-

mo il coflume de i Mufici ^Antichi, de

pale ipercioche tiene la parte pi graue;

ne quafi U luogo

di

il

primo chiamaremo Hypaton,cio Princi

fecondo Mefon, cio Mezano-.concifia che tie

il

mezo,& pi acuto delprimo; il terzs DiezeugmenOn,

tro,che comprendeno
tsfquejipoi

quali

le

Separato;et l'yltimo de 1 quat

Quindici chorde(come yederemo)nominaremo Hyperboleon, oueramente Eccellete,

aggiungeremo il Quinto,&

lo

chiamaremo Synemennon, cwCongiunto;et haueremo uno or-

dine di Sedicichorde,contenuto nella Difdiapafon, la qual i Greci chiamano Siflema mafimo


auertire

che gli ^Antichi diuifero

ouero ordinarono

tachordi, ouero Efjachordi per due ragioni.

eflrem del Tetrachordo fuffe la

il

loro

Monochordo per Tetrachordi,

Prima perche haueano,che

Prima confinanza : perche era la minore

Tetrachordofipufempre aggiungere dalla parte acuta quello interuallo


trachordo^ per il emano , porre nelgraue quello,chefi ritroua

za Diateffaron in ogni fpecie

di

harmoniaper o?m genere

&

la Diateffaron,che fi
di tutte le altre
,

Mafi debbe
non per Pen-

conteneua negli
;

dipoi perche al

che pojo nelgraue

effere in acuto, che

di effo

Te-

ne darfimpre la confina

Et perche quefle aggitmtioni non fi poteuano fare comti

Seconda

9
*"*

commodamente nella Diapente, ne meno

la

Diateffiron,& aggiungendolo in aditolo per il contrario, togliendo quelo,che epodo iieU'acuto,& ponc-

nel'Effichordo

conciofia che tolgendo

vno nteruallo orane del

dolo nel grane, non fi patena fempre battere la cofnanza Diap~te;quantunquefipoteffe hauere
le

chorde, dalle

uifione del Siftema

Diapente;pero

e detta

(jiiali

Greci battendo

li

tale atterrimento fecero la

na altra dmifione ; per fuo fondamento accommodaremo primieramete


ottauo alla fua proportione

accioche la grawjima eborda detta da

del fecondo Tetrachordo chiamata Mefe,contengbi,

qual Tuono ag giungeremo


l'nteruallo del

,<& al

chordo

ne

Fatto

natione

il

primo Tetracwrdo

&

,& a queflo

ma in ciascu-

il

Tuono fefqui-

nel

fecondo

qttefls

il

quarto , nella fu a parte pi acuta

aggiungeremo fopra

chorda Mefe

la

il

quinto Tetrachordo

modo che cederemo. Di queflo ordine , credo io che fuffe

pio delcap. i o. del primo libro della

&

Sanno al numero di otto ,

chorde

nel

di

,
,

&
&

le

batteremo

cofi

tra cinque

nel fecondo effem-

quali furono dipoi ridiate

come

la ordi-

Tetracor-

da

Licione--

mamfefloper il terzo effempiopo-

Fu dipoi da altri in tal maniera accrefciuto , che armo al numero

modo ch'io intendo di moflrare , ancora che

re di queflo primo genere

terzo Tetra

il

Terpandru Lesbia, quando

l'inuentore

Boetiofipuo yedere;

dimfe in due Tetracbordi feparati

Jlo da Boetio nel luoo;ofipradetto

queflo

uno , congiungendole per due Tetracbordi , come

Mufica

4
CJ7 di quefla prima fpecie

&

<Al

batteremo Quindici chorde contenuto da tale ordi-

contenuta tra Sedici chorde

Dipoi aggiungeremo a quei!

terzo

ridufje le prime Sette chorde antiche in

dici

Greci Proslambanomenos , con la ebor-

faccia i/dire la confonanza Diapafon

il

di

nella parte piugratte

Tuono contenuto dalla proportione Sesquiottaua aggiungendo dipoi a

ouer diuifione della prima specie diatonica

numero del

majimo per Tetracbordi, <& non per Pentachordi, onero Ejfachordt . Volendo adunque

dar principio a tale ordine ,ouer diuiflone ,feguendo ilcojlume degli ^Antichi nonfolo in quefla

da acuta

il

Ordinatane ,ouer Di

alcuni -vogliono

di

Se-

che Pithagora fuffe l'inuento-

delle prime fpecie delli

due Generi feguentt

'

Ma

fa comefi voglia , Pithagora fu quello , che ritratt la ragione de i Suoni , nel modo che ho mojrato nella
Prima parte [Volendo adunque moflrar (ordine di quefla prima fpecie ,
la diuifione delfuo Monochr-

&

do contenuto da cinque Tetracbordi,per poterla porre flotto''l gtuditio delfentimzto, accioche poflfla

narpi liberamente fopra


/Slatter
in

eflflo

vno iflrumento fimile

la

ho da dire

ch'io

capi

all' altro per il

iS.h mojrato ; dopo

Hypaton

in queflo

uifione, fi debbe

proportioni

eflfler

accommodare,et moltiplicare
in

in tal

modogli interualli, che fempre maggiori,


i

chejaranno

mezane

contenuti da

Perciocbe hauedo prima moltiplicato quelli,che fono maggiori,

&< con poca fatica (come Tederemo) vengono a commodarfi etiandio li minori, il chefata
al

fuo luogo proportionatamente

chorde mezaneilmperoche dopo cbefihauer accomodato alla fua proportione

modo, che

ilfecondo

in teruallt

loro leflue

prima degli altn;accioche fi yenga afehiuare infieme con molta

mamftflo moltiplicandogli infermili delli Tetracbordi, accommodando

laDB,&

primo Tetrachordo

Ma fi debbe auertire,che nonfolo in quefla, ma in qualunque altra di

fatica, influiti errori,che potrebbeno nafeere

tiplicandoli al

ti

fuoi eflrenn alla loro proportione

tramezatt da alcuna chorda mezana; moltiplicammo nel mezo

ma" aiori fiano moltiplicati

necefjana mente,

immediatamente /aggiungeremo

^A~l quale

modo : ^Accomodato che fi patter li

chorde, contenute dalle loro proportiom.

due

accommodato

l'hauere

mezo,nel modo chef yede nel fottopoflo efjempio,

C B,etDB ,fenza

di

dipoi ratio

^Antichi ) preparato che

ali

iAB accommodaremo prima alla fua proportione il Tuono fesqtnottauo, che far tra la ^A B,et

C B, al modo che altroue ho infegnato

detto

non demando dal coflume de

quello, che difipra nel cap.

vna linea,che pajt dall'vnode

che far
la

quello

nel cap. 2 i ,h moflrato;haueremo collocato nell'acuto

nelgraue tra

Sesquiottaut,&

no minore offendo

B,&E B

la

FB,& la E

della proportione

delli

il

Super

3 .partiente

143

.la

la

E B, et

di quefla fpecie, fi

capone

primo Tuono tra

B. Et perche ogni Tetrachordo

Tuono, fimilmente

del Semituonojl quale ilfupplemento

le

due tuoni S e squiottaui, mol-

quale la forma del Semituo

EB,&D B;feguita che C B,& F Bfia l'interuallo

due Tuoni, alla perfettione del Tetrachordo. Et queflo

mamfe-

flo perciochefe cauaremo dalla Sesquterza, che la forma del Tetrachordo, due proportiom Sesquiottaue,
:

refler la proportione

Super

gere al detto Tetrachordo


linea

il

1 3

partiente

143.

DB ,& verr GBetD B, che faranno


& H B Ma DB ,& I B, per

ne far I B,

trachordo Aggiungeremo

continente

fecondo detto Mejon,

il

lo

gli
le

il

Semituono minore. Fatto

queflo, per

aggiun-

accommodaremo al modo , che fi fece il primo , fopra la

ejremt,&

H B,&GB far

ragioni dette, far anno

il

il

Tuono

minor Semituono

acuto,
.

&

ilgra -

^Aqueflo Te-

Tuono Sesqmottauo, per il quale fepararemo il Terzo da queflo,et talfeparatio-

nt chiamaremo co Boetw $!*$ i, che vuol dire Dmifwne/laUpial nome

il

terzo Tetrachordo detto Dte-

zeugmenon,

Parte.
Zgugmenon,
fitione del

Separato

cio

dell'altro

Congiungimento

il

dall'altro

frato

dano

mezo

medefimo Botilo dimoflra

il che fatto

KB

moltiplicaremo alla

il

Tetrachordo

in

due Tuoni,

ni,^

in

&

,& P B,& QB

vno Semituono,fecondo

primo

nel cap. i q. del


,

che fono

l'ordine principiato

di

dalle

Horafopra

altri fi e fatto,

melane ,

le

KB

chorda

Xuvapi cio

&

aggiun-

la

GB, almo-

alludendo la ieta linea al modo

tramenate

"o Semitnono.

come negli

la

li interpo-

la

Mufica

libro della

che far contenuto tra

KB,& LB

quartotTetraclfordo, detto Hyperboleon, operando

the fono lejue eflreme chorde

due Tetrachordi, per

,& tal congiuntione fi chiama

'

terzo Tetrachordo

haueremo lefue chorde ejlreme

la diutfione del

dotte

Ma quando la chorda tjrema acuta di yno

allora fono l'imo all'altro congiunti

adunque che fi hauer il Tuono al Tetrachordo Mefon

lora fenza alcun

il

come

99

Et quejafeparationefi ritrouafolamente

Tuono, fi fcompananol'yno

eflremagraue

to

le

la

MB ,&> N B ,chene

chorda

L B, collocarem

& haueremo LB,&OB,

quali fanno la duufione in due tuo-

modo che haueremo tuo ordine,

o diuifione di Quin-

rumeremo l'yltimo Tetrachordo detto Synememnon,con<riun<rendolo al fecondo


tra effa&la
in cotal modo, cio facendo fopra la chorda G B lafolita duufione,
B, haueremo le eflre
me chorde, te cui mezane faranno B ,&RB.E ben nero chef aggiungerfolamente da nuouo la chorda R B percioche le altre fono communi a vii dm Tetrachordi Onde credo , che tal chordafuffe flat'ao-chorde

dici

alle quali a<r

&

l'ynaper dare ad intendere, che ogni Tuono fi poffa diuidere in due Semituoni

viunta per due cagioni

tra per fare acquijlo di

yna Diatejfaron

altra
tale
1 3

canone fuffefiata aggiunta, queflo

aggiuntione etiaudw

il

che fono

di poco

la

& fa

in qttal

modo fi yovlia , haueremo per

la intera

diuifone

compofitione del

Monochordo
mente de

thagorcin cinque Tetrachordi,nella quale fi contengono Quindici infermili tra Sedici chorde

de ho deferine co i nomi antichi,


3

z.&

renti

da quelli

Inutnton

che

le

il

Quadnchordo,

il

di

le fue

propomoni ,

le

co. i

Et

chorde delle lor

nome

Lychanos

effendo che

li

della

oli
;

le

prima

antichi

Pi

quali chor

modi mojlrati difi-

come altre

in tal

che fono molto diffe conceffo alti

oueramenie afo beneplacito

Mufica

primi

Nomi-

come narra

maniera femplice,che folamente fi adoperaua il

yoltefi detto ) ad, imitatjone della


di fette

Mufica mondana,

chorde, ad imitatione de 1 fitte pia-

chorde chiamarono la pi grane Hypate,cio Principale, ouer

La fecondafu

Cetere con tali nomi: perche effendo la

Onde Gioite ancora nominarono Hypaton, et li Confoli per la


to

quali ho moflrato

li

ouer dallo efftto loro

Nicomaco) fiata da principio

quale ritrou Mercurio (

di qitefle

li

importanza : Imperoche

de 1 quattro elementi ;fu ridutta dipoi da Terpandro nel numero


neti.

moltiplicate fecondo

nomi ,

queflo non di molta

nominarle dalla cagione

parer

Tuo

'.

chorde di quefla ordnatione

narono adunque gli ^Antichi


Boetio fecondo

notate con

hauemo alprefente ;

delle cofe ,

il

Prima-pa-tt , per maggiore intelligenza di quello , che fi detto. Etbenche

3. della

gli ^Antichi nominaffero

&

ne d

R B di queflo Tetracliordo diuide il Tuono GB,& KB indue parti

fyecie del Diatonico, detta Diatonico dtatono, diuifi, ouer amente ordinatafecondo la

pranelcap.

l'ai-

RB,&laKB, contenuto dalla proportione Super

Greci k^um. ,tl quale aggiunto al minore chiamato *toim

chorda

la

nominate . Quefla adunque far

le

momento ;

Semituono maggiore, tra

1187 .detto da

y.partiente

no Sesquiottauo : percioche

verfo l 'acuto,partedofi dalla chorda parhypate mefon.Etfe bene per

mavgiore,& pi honorata ;

eccellnza della lor dignit pigliarono il predet-

detta Parhypate -.perche era collocata appreffo la

Hypate , La terza chiamarono

Greci con tal nome chiamano quel Dito, che noi nominiamo Indice , dal toccare,

& anco perche nelfonar la detta chorda, taliitofiponeua in opera Mefeft


le fitte era collocata nel mezo ; La quinta Para mefi , cio appreffo la Me
fi
accommodata; Lafefla Paranete: perche era yicina alla Nete:Ma lafettima chiamarono Netejquafi Nea

che fifa con

lui

leggiermente,

dice la qitartaxoncwfia che tra

te, cio Inferiore.

gendole

il

^Accrefciutopoi nel modo moflrato tale ordine, le nominarono dai nomi fopr adetti, aggiun-

nome delli Tetrachordi , ne i quali erano collocate ;

Proslambanomenos, cio <Acquiflata, conciofia che


ydire la
fi faceffe

la

&

la

chorda grauiflima

di tale ordine differo

aggiunfiro, accioche con la ottaua chorda detta

Me-

cofonanza Diapafon Et non folamente le chorde di quefla ffeciefurono denominate da tali

nomi , in queflo primo genere ;

ma le altre ancora di eiafiuraltra fpecie per ognigenere , percioche ognifpe-

cie diuifa, onero ordinata in cinque

Tetrachordh come yederemo

'

ri.
Che

'

..

..

..

=r
COMPOSITIONE DEL

DIVISIONE, OVER
Monochordo

eie del

prima fpemata Diatoni-

della

Nccc hyperboleon

2.304.

Genere diatonico chia-

co Diatono

Tuo.

ajtjl.Paranetehyperbo.

Tuo.

Q_

05 r 6 Trite hyperbolcon
.

S.mi.

3071. Nete diexeugmenon *


'Tuo.
34j-.

J4JS. Paranete dieieug.

Nere i/ne-nermon.

Tuo.
3

888. Trite

3888. Paranete fynemen.

dieugmcn.
Se.mi.

Tuono
4oj6. Para'mefe
S.rna.

43 74. Trite fyncmeimon.


'.Tuono

.Semi,

08. Mefe.
Tuo.

Ji J4. Lychanos mefon

Tuo.

5tj 1. Parhypate meibn

tf 1

44.

Hypate meron.

Tuo.

'!. Lychanoshypaton-

777. Pirhypatehypat.

S.mi.

*r^i. Hypate hypatori'

Tuo-

jiii. Proslambanomenoj

Si

Parte.
Che

gli

loi

Antichi attribuirono alcune chorde de i loro iftrumenti

Cap.

Sphere celefti

OP LN IONE

^f

monia

che gli sfatichi hebbero,

a concento del Cielo

li

mafimamente i Pitagorici, del'har-

diede cagione di contemplare intorno

La onde dalla dmerfit de i lor pareri nacquero diuerfi principi] ,

&

quejo -varie cofe

yarie ragioni :

peroche alcuni hebbero opinione, che'l Firmamento, o -vogliam dir Sphera


f

,la quale di tutte

veloce nel mouimento diurno (

l'altre pi

alle

29.

'.

Im-

delie flette

fifi

come afferma Platone

madajje fuori djuonopi acuto d'ogn altra Sphera ; forf indutti da quefla ragione,Che quel corpo jd quale fi

muouepi velocemente , cagione delfuonopi acuto ; onde mouendofi li corpi fuperiori del Cielo pi veloce'
mente degli
ni,

inferiori ;

che teneuano

il

concludeuano , che

tali corpifaceffero

Li corpi maggiori rendeno mag giorfuono ,


fi comprende
corpi

&

onde effendo che i corpi fuperiori

dfuonopi acuto . Dall'altra parte erano alcu-

contrario, cio che la Sphera, della Lunafaceffe dfuonopi acuto

maggiori mandino fuori fuoni maggiori ,

opinionefurono molti

tra

pigraue ,

di quello

chefanno

li

formando tal ragione ;

minori , come fenfatamente

fono maggiori degli inferiori ; pituita che

celefli

&ptu graui degli inferiori

quali Cicerone nellib. 6. dilla Rep.

come fi pu vedere per le parole

Prima parte ; La quale opinione ^Ambrofio Dottor Santo recita nel fuo Effameron

cap. 4. della

fuperiori

li

Quelli che fauorirono la prima

moderni fcrittori fi troua Battifla Mantoano Poeta elegantifimo , che ci manifefla

pofle nel
.

tale opinione

Ma tra

con que-

fie parole,

Infbnuere poli

longeq; auditm ab alto

ConcentuSj mixtumq; melos, pars ocyus acla


Clarius,

&

cantu long refnduti acuto

Tarda ibat gr amore Jon


voglia delle due narrate opinioni

E ben vero , che quello , che dice ,fi pu accommodare a qual fi

Perciochefe noi vorremo attribuire

la tardit del

mouimento annuale al-

la

Sphera di Saturno, veramente il fuo mouimento pi tardo d'ogn altra Sphera , come moflra Platone nel

lo

Epmom ide

no , che

corpi

li

conciofia chefa lafua reuolutione in trenta anni

maggiorifacino ilfuono pigraue

Ma f

far infauor di quelli , chefituorifiono la prima opinione ,

non gli dubbio alcuno , come fi vede colfenfo

dogrialtro, quando

datt' Orientefi

che'

&

ti

&

quefo far in fiutar di quelli, che tengo-

tardanza fi attribuir al mouimento diurno ;

bifogner intendere

mouimento della Sphera

contrario

delle

Sphere celefli ,

&

&

&

quella di

pre

le

li

Giorni fianola,

incomincia rende-

venendo a quella del Sole ,ponendo

confonanzg Diateffaron, {affando le due melane,

l altra per gli eflremi della

pi tardo

lAilranomi . Del-

nonfiano numerati fecondo l'ordine loro

re tal ragione fecondo l'opinione degli Egittij dalla Sphera di Saturno

conciofia che

comefi voglia,

veloce,

velocit loro la cura agli

Luna non fa

fanionefi ritrattano moltr.Imperoche Dione hiflorico raccotando la cagione,perche

denominati dal nome

l'vna

il

della

muoue all'Occidente Mafia pure pi tardo, opi

che quejo importa poco a noi ; per la/faremo della tardit


l'altra

la

cio quella di Gioite,

&

Marte ; Dipoi da quella del Sole va a quella della Luna ,


forma vn altra Diateffaron ;fida Marte a Mercurio ne fa due altre; di modo che lafjandoftmmilmente da questa a quella di Marte ;

&

mexgne Sphere , rende

due

la

ragion di tal Problema

ritornando fempre circolarmente alla prima

&

&

venendo a quella del Sole ;


Onde fi vede , che incominciando dalla Sphera di Saturno ,
da
venendo verfo le altre Sphe
quefla quella della Luna,pone la prima come quella, che fa ilfuonograne ;

Sphera

re,

le pone

come

quelle, che fanno

li

fuoni acuii

Imperoche

&

cojlume della maggior parte

di coloro,

che trat

&

dipoi lo acuto Ne
Mufca, di por prima ilgraue nelle toro ragioni, come cofapi ragioneuole,
debbe parer Urano, f Dione ritorna dalla Sphera della Luna a quella di Marte , facendo vn ordine rouefio,

tana della

procedendo

mente con

d.ill' acuto

tal

algrane , contrario di quello che

lui

bala fola-

mexo di mofrar la ragione di cotal cofa ; anchora che quefla ragion non fi a molto fufficiente a

fauonr tale opinione.Euui


mieramente deli'
quella di

hauea moftrato prima : percioche a

Gioue

etiandio l'opinione degli antichi, che pone Plinio nella fua Hifloria naturale,pri-

H armonia

il

Frigio

celeje, dipoi dell'ordine

&

le altre

per ordine

altri

onde

dice, che la

Tuoni Onde non


.

Sphera di Saturnofa il tuono Dono

dubbio

che effendo

dilla maggior parte de i Mufici pigraue del Frigio , la Sphera diSaturno nanfa

il

Dorio tenuto

quella , chefaccia

il

fo-

no grane.

!o2

Seconda

"ugnate oltra

di queflo ( lajfando molti altri

nc,attribmfce

eborda

diparte

) hi Boetio, il quale , quafi recitando l'altrui opinio-

Hypate a Saturno, che d'ogn altra grauijhna ; dipoi pia abaffo attribuisce alla me
" cJimajphera (fecondo la-prima opinione medesimamente da lui recitata) dfuono acuto
li grani per or,
la

&

dine, attribuendo

il

vranijimo aio-lobo lunare

Da queje differente nacque, che

rein atto quella harmouia,cheper ragioni conofceuano

me erano di d'merfi pareri


ordinate
noi

delfito de ifuoni grani

Imperoche quelli, chefauormano

Filofof , per yoler

effer nelle ffhere celedi attribuirono

,& acutfdiuerje chorde de

la prima opinione, attribuirono

loro

finimenti panatamente

allaffhera della

pm Vicino, la clwrda ProsLmbanomenos,perche fa ilfuono pitigrane di qualunque altra

curio la

Hypate hypaton

&

all'altre fphere l'altre

&

il

Luna , Pianetaa,
di

Mer

chorde per ordine, fecudo che fono pofte nella figura

mo-

tivata difopra.Ma quelli,che haueano contraria opinione, attribuirono la chorda

Saturno ; perche fi penfauano , chefaceffe

fuono pi graue d'ogn' altra Jfhera

a quella

Hypate mefon allaffhera


;

la

Parhypate a Gioue

&

Marte ;
Mefe al Sole;
cofi all'altre attribuirono altre chorde, fecodo il mofrato
detto ; cofi anco furono differenti nel porre
come furono di yano parere intorno a quello , che

clanos a

loto ijmmeti

Imperoche quelli,che hebbero opinione ,che Saturnofacete ilfuono acuto, et

la

ordine.
le

Luna

JrtCT

f.Bram

modra-

a ciafcunaifi co-

di

LyEt fi

chorde a
il

rram 3

Parte
pofero

le

baffo, ouer nella parte fimftra

puifeuuno
[imflra
'

cio

le grani

M'uf, che

Et bench non ponga

quelli,,

dejlra,&

le gran

che erano di contrario parere, faceuano al contrario

banda delra

attributfce Calliope

manda fuori ( come dice)


nondimeno

l'ordine loro,

<&

&

la [u -voce

le

nel luogo pi
conctojiache

acute nella inferiore, ouer nella

&

Muft

cofi le altre per ordine

a eufemia jfihera , per dinotarci il concento

dice Plinio) quefle cofefi

banda

Latini

come

e t

Cap.
Greci nella fabrica ,

gli antichi

raffero follmente Sedici chorde

diuife in cinque

oltra,per la ragione detta difopra

nondimeno

accrebbero paffando pi oltrahora nel grane,

^Aretino nel [ito Introduttorio

&

Jomma di Ventidue,

le

di quefle fei fillabe , cio

ni Sattifiajl quale incomincia in tal

le

&

Semituono,

perfa-

li

dmifione del

Moderni non

circofiritto

Monochordo ,

confide-

ne tentaffero di paffarpiu

contenti di tal

&hora nell'acuto:

nominate chorde

Latini

o.

Tetrachordi

tale ordinazione

numero ,

u ne aggiunfe delle altre alla

fu,& e pi che mai accettata,

&

in effafono collocate ,
di Sei

ordinate

le

&

chor-

chorde,per e dinomi

Vt, Re, Mi, Fa, Sol,

La

cauate

dall'

Hinna di Santo Giouan-

&

li

concatenno con tale

da quelle duefillabe

&

artificio,

in tal

maniera ; che cia-

comevederemo nella Terze parte ; accom-

mexaneMi,<& Fa nel mezp di ciafcuno. Ma aggiu

primieramente alla chordaProslambanomenos nella parte grane vna chorda, diflanteper vn Tuono,
f
lafegno con vna lettera greca mainfcola

in queflo

modo T, &>

le altre

&

la Mufica (come vogliono alcuni) fu ritrouata primamente da 1 Greci, &pofta in vfo,


che alprefen
da i Latini honoreuolments poffeduta, abbracciata,
accrefeiuta . Et alla predetta lettera aggiunfe la

&

prima
giunta

delle feifillahe

cio

Vt in queflo modo r , ut, che vuol dire Gamma, ut

nome ,&la prima chorda della fua ordinatione

di tal

delfino Introduttorio

&

la

terza fdlaba feguente

b rotonda, per dinotarci la differenza de Semituoni ,


t

in

vno

ifteffo luogo, quantunque fiano congiunte quafi in

min dipoi

la

&

fu

la,

La terza poi, cio lafeconda greca, detta Hypate hypaton, nomin

do infieme la feconda lettera latina,


ia

nomin

et cofi

quarta C,

fa

la

chorda ag

Chiam poi Proslambanomenos de i Greci

^4 re, ponendo infteme laprima lettera latna,& la feconda fdlaba delle moflrate;

no

&

poi con lettere latine ; per dinotarci

che
te

lo

Jmperoche Guidone

E ben vero, che a ciafcuno di efii ,.aggiunfe per commodtta

della Diatefjaron, le quali fono tre,

le jfiecie

Ma perche

neceffaria

modo ; Vt queant laxps Refonare fibra Mirageflorum Famuli tuorum,

Labij reatum Sanale Iohannes ;

fcuno contiene tutte

E ben nero, che

modo le predette Sedici chor

moflrate Pithagonce. Et perche ciafcuno Effachordofi compone


:

il

altra

Mnficipr attici : effendo che

nato da tal numero che vuol dire Di jet chorde

modando

ordino infette Ejjachordi

abbracciata dalla maggior parte de

Solite polititi

nella figura fi uede

verr a mojlrarejn che

Furor poe-

del

Euterpe a Mercurio, E-

T BE N C HE

de i cantanti alcune

che nafee dalle voci di ciafcuna

denominate

delle

dettaThalia

modo le predette Sedici chorde fiano fiate da

In che

de al modo

ofuono, dal quale nafee fharmonia del

vano inuejigando pi predo con fonile dilettatane, che

r fine, battendo ragionato a baflanza di tal materia

de fianofiate nominate da

Marfdio Ficinofopra quello

dottifiimo

il

applica alla prima fphefU lunare la

Melpomene ,

rato a Venere , al Sole

come

&

105
ouer nella parte

Ma Platone accommod a ciafcuna fphtra ( come nella Prima parte ho detto ancora) vna Sirena ,

tico di Platone Jo pone

nella parte [upenore, ouer nella

una delle voue

Cielo

dell' finimento ,

chorde acute ntl [oprano luogo

i&pofe

feconda chorda

mi ; ponen-

tal lettera quadrata, differete dal-

chefanno queje due chorde

conciofiache non fi-

vna iftefja lettera come altroue vederemo. No;

ut,& ilrejloper ordine fino a Nete hyperboleo,applicandoli vna delle prime let-

ouer b ,C,D,E,F ,G, defcriuendole nel primo ordine maiufcole , nelfecondo


t& nel terzo raddoppiate come nell'introduttorio fi vedeno
Ma fopra Nete hyperboleon aggiunfe altre cinque chorde nel terzo ordine, cio bb fa,^^ mi; e e, fai fa; dd, la fol ,et e e, la; et
tere latine, cio

\A,

fc}

picciole,

>

fece queflo per finire gli vltimi due Effachordi


tal

modo

le

&

de 1 quali l'vno ha principio in


f,

chorde Grece acquiflarono altra denominatione

l'altro in

do) forf nonfenza cbfideratwne, applicando cotalifilla.be alle chorde [onore, moltiplicate per

nano : perche compre[e,che

g;

Fu tenuto tale ordine da Guidone (

nel Settario fi conteneua la diuerfit de

Tetrachordi

rano Sette fuom, o voci jl'yna dall'altra per naturai dititfwne al tutto variate

&

&

il

&

per

com'to ere

numero Sette

che nel Settenario e-

differenti

come fi pu
vedere^

Seconda

104
INTR0DVTTORIO

'53

ee

1718

dd

la

>

tino ordinato fe-

Pithagorice

"

194+

tuono

DI

tuono

condolediuiioni

GVIDONE

AR.E-

ibi

la

fol

nel genere

fa

DUto-

ie.rni.

1048

mi

bb

1187

bb

zjW

aa

f.

Hete hyperbol.

ma.

le.

fa

la

mi.

re

mi

tuono

nranetehyo.

re

fol

tSS

igit

uc

tuono
j

Trite

hyf boi.

fa

mi.

f.

^etediezeug.

J"7

?4fA"

la

mi
tuono.

Paranete die.

la

fol

re

fui

fa

ut

Nctefynem,
tuono

j888

Trite dieieu.

4096

4574

4o8

Paramefc
Tuono

Paranet.fyne.
f.

mi.

>rfc.

ma.

mi

Tuono

fa
f.

Mete.

la

mi

Trite fyneme-

mi.

re

Mele,

tuono
Lycha.

5,84

Col

re

58.-

fa

ut

144

fc

ifju

roef.

ut
1

tuono.,

Parhyp.mef.

Hypate mef.

la

mi

foi

re

77 7

fa

ut

8192

mi

JJIS

lO}68

tycha. hyp.

f. mi.

tuono,

tuono,
Parhy. hypa.

fc.mi.

Hypate hypat.

Proslabanomen.

tuono.
re

ut

attm

vedere,

no :

&

-udire nelle prime fette chorde, le qualifino ejjentia.li,

&

ninna di lorofi afimiglia alt altra difio

ma fino molto dtuerfe La qual diuerfit conobbe il dottifiimo Homero, quando nell'Hinnofatto a Mer
.

curio dijfe;
E'?? S' trv/J^dvm alai 7aMtJtxd,7o yvfS'iLs

CWe

Ma Sette chordefatte di budella


Di pecore diflefe , che tra loro
Erano confinanti

Cofi Horatio parlando allo itteffo Mercurio , commemoro tali chorde

con quelle parole.

Tuque tefludo

refinare feptem

Et fi bene Teocrito pone, che la Sampogna

Callida neruK .

uefuoni differenti , quando

c3-

diffe

di

Menale* paflorefaceffe Nuo-

Sv'piyy&v imnrtw luthv t'y iwtdovvw, che vuol dire ,

Quejla

beila

Sampogna

Di Nuouefuoni ;
Giouanni Grammatico

la qualfeci

Credo io, che quejlo habbia fatto: perche (come

Teocrito fcrtffe nella lingua Dorica lefitepoefie

ouer Lira, fi cantauano nel

Modo Dorio,che

procedeua

dalgraue aliacuto ,0 per il contrario, per un tal numero

di

, le

manifefto,&

lo

afferma

quali cantandofi alla Cetera

fecondo che Tederemo nella Quarta parte)

chorde

Ma Virgilio fio imitatore accurdandofi


con

ioj

Parte.;
con

Nomer , nella Bucolici efpreffe il numero di Sette chorde folamente dicendo >
Efl mihi difparibu feptem compitela cicuta
Etnei libro Seflo della Eneida tocc tal numero dicendo
Fijula .

&

cnm vefe facerdos


Similmente
obloquiturnumens feptem difcrimma vocum

Nec non threicuts Vates,

Trasformatiom

difife

efife

lettere

da Guidone furono

E vero , che non mancano

per ordine

dere

Sette confionanxe diuerfie

le

contenute nella Diapafon

il Diapente, l'Ejfiichordo minore,


te, laffando fuori l'Vmfiono,

dola la Diateffaron
tori,

che per

quelli ,

il

maggiore,

&

effit

replicate

&

non

auttorit addute de

le

perche

&

Poeti vogliono inten-

che fino tv nifono , il Semiditono

Diapafon

perche non confinando, propiamente detta(come vederemo

<& nonfuffero lontane dalla vent:Imperoche fieguendo

, il

Ditano

Et altri anco, che intendeno tlfimiglianluogo')

alfitto

Le quali opinioni nonfiarebbeno da fpexzare, quando fufferofecondo

ra,di Platone, di ^friflotele

-variate

Nona alla feconda, L Decima alla terza,,

conobbe, che l'Ottaua chorda erafilmile di voce alla prima, la


le altre

Oitidio nel fecondo libro delle

camm

Difpar feptenkfiflula

Et per congiudicio ( come ho detto

langa

la

mente

ponen-

di tali

au

Poeti indubitatamente la opinione di Pithajro

,& di altri eccelkntifiimi Mufiici & Filofofipi antichi;non fi pu dire, che mai

haueffiero alcuna opinione, di porre

il

Semiditono,

il

Ditono,&>

Mafie alcuno

li

due EJfitchordi nel numero

delle cofionanxs

dicefie , che nella

Diapafon firitrouano non filo Sette


tuoni, o voci diffierenti;ma di pi ancora, come fi pu vedere negli i finimenti artificiali ; il che argmfce contro, quello,che difiopra ho detto : Si ridonderebbe, che vero,che tra la Diapafionfii ritrouano molti fiuoni dif-

per

rao-wm dette difiopra nel cap.

le

ferenti

oltra

li

Sette nominati

o.

ma tali

fiuom non fino ordinati fecondo la natura delgenere Diatonico

ne

fono cauati per alcuna duufione dalla Proprtionalitharmonica.

meno

Confideratione fopra
l'altre

la

Tolomeo

fpecie del genere Diatonico polle da

NOI

vorremo effaminarla moflrata

che ntrouaremo in

che da tutti

li

& fopra

mollrata Diuiione, ouero Ordinatone ,

lei

Mufiici

diuifione ,

vna grande imperfettione

Cap. 31.

ouero ordinatone

conciofiia

'

non dubbio

che priua di quelli interualli,

dicommun parere fimo accettati al prefente per confonanti, &fno

quelli del Semiditono,del

Ditono,

&>

li

compofli,

quali nelle loro compofiitioni cotinoua-

mente fi odono. Et bench quefli interuallijn quanto alnome,flntrouino

nella detta

ditti

fwne;nonfiono per da i loro muenton fiati confiderai! per confinanti : percioche veramente non fino . Et che
elfita

vero,nonfiar cofa

difficile

da niuno altro venere ,0 fpecie


Tolomeo, Boeti,

&

la

miglior parte de tutti

alla generatone di alcuna


iflefifa proportione

da moflrare, quando vorremo credere quefli Principtj:primieramente,Che

di proportione ,

confonanxa . Dipoi

filano di qualgenere,

che dal Moltiplice , ^7* Siiperpartcolare infuori ( come vuol


li

Mufiici) pu nafcre forma di alcuno interualo , chefa atto


Che due qualfii vaglino interualli fiemplici , contenuti da vna

da

fpecie fi vogliano,

fuori, aggiunti infiiem.e non fanno confonanxa alcuna ne

che hanno la 'hrforma, dalla Dupla in

quelli

loroeflremi;comefipu^vederefaccdone la prona

Oltra dt queflo, Che niuno Jnterualloja cuiforma fi ritroui nellifiioi termini radicalifuori del numero Senario,
effer

confonante

Et quefli

tali Priucipij

vero, quello ch'ioh dtto in queflo

faranno

il

fondamento

di queflo

ranonamento,per

quali prouar

li

modo. Quella cofitfi dice effer perfetta Infecondo il Ftlofifo ) ultra

quale ninna cofitfi pu defiderare, chefaccia alla fila perfettione

Efifendo

adunque che in

tal diuifiione

fi

la

pu

defiderare tharmoniaperfetta,per effer priua di molte confionanxe, che fono le gi nominate, le quali fanno la
perfetta

harmonia;non dubbio alcuno, che

ella

non fila imperfetta-.Percioche fi noi pigliar emo

ali

eflremi del

laproportwne delDitono,et del Semiditono gi mofrati, che fonala Super i-j.partiete 6^.etlaSuper
partiete 8

1 .li

quali fienxa dubbio fono nelgenere Superpartieie ; per

il

primo

dell'i

j.

detti Principi] potremo ef-

fer chiari,di quello ch'io ho detto:Cciofia che efijendo quefle due proportioni cotenute nel detto genere, no fono

altramete confiinanti;onde non ejfeudo confinanti,fono neceffanamete difinanti.Sipu etiandw prouareper

il

fecondo principio, che'l Ditonofia in confimateipercioche in effofono aggiunte infieme due proportioni Sesqui
ottaue.llterxo principio anco dimoftra^hene tlDttono,ne

roche

le

il

Semiditono gi moflrati filano cfionantv.impe-

proportioni,chefino la forma di cotali interualli,no hanno luogo tra

le parti

del Senario.llmedefiimo
etiandio

,,

io6

Seconda

etiadio fi potrebbe dire dell'Effachordo maggiore,et del minore-perche fono cupofli delia Diateff-ron,che e co

fonanxa,et del Ditono ,ouer del Semiditono moftrati,chefono diffonduti; maperbreuit Uffar tal ragion cimento dei yn auto Se adunque tali interualli non fono con fonanti; non pu efferper modo alcuno, che tale or
.

dine fa perfetto

pu comprendere

ejfendo che in
in

mancano quelle cofe, che fanno alla fra perfittione

lui

quanto errore incortino

fprapoili interuallifano confonanti


loro

& infume

harmome ;

quelli

&> chefano quelli , che

fi puh vedere

in

p pongono

che modo dimoflnno

?h ^Antichi folamente ,

&

non

le

truuwin queflo propofto, per moflrarli

fa,

ma

&
.

la

di

unerpoco mtefo Boetio

il

loro o-rande errore,

Settima chorda non poffonofar

le

confonanxe

che ne da tutte

le

confonanxe,

veramente

confiderata la

&

la perfittione

neceffario; che bifogno

li

nelle

Mufici

quando fi vo-

Ma f vogliono pure l'auto-

Moderni 3 baflarifolament e quello, che dice Viil

<7"

quale dice chiaramente, Che

tutto s'intende

dell'harmoma

la

onde

fi

la,

Terza,

la Se-

quando fi aggiungono alla

Et bench in queflo genere fi ritrattino molte jpecie , come ho moflrato ; vna

quello, che

foTno

ragioni addutte da

De qui facilmente fi

vfo alprefente da

in

o-lwno valere della fu.i auttortt, volendo prouare la lorofalfa opinione per uera
rit de

ornatamente di voler mostrare , che

che fi afaticano

di effe

vna fola

folameme

fpecie quella

eranofuori di propofto : perche nulla,opoca confderatione haueano de

tali

all'vfo

de gli antichi

confonanxe, ?* tutta

i-

che ne da

adunque era dell'altre jpecie ? Veramente non faceuano

Mufica quanto all'vfo moderno : ma conf derata inquanto

pi

quella

la loro

dibi,

non

har-

moma conffleua nella modulatone di vna fola parte Onde fi puh dire, che a loro bafaua anco vna fola ls.

cie di

modulatone per ognigenere

cauandone

li

Modi

delli quali

parlaremo nella Quarta parte

&

che la

varia diuifone de i Tetrachordi era co fa, che pi predo apparteneua alla parte Speculatimi, che alla Pratti ca :percwche quando haueffero voluto porre in vjo perfettamente ogni jpecie diciafeun genere
flato imponibile

come vederemo

della prima fpeae del Diatonico,

Et accioche

verr

queflo non pari frano

alle diuifoni dell'altre fpecie

cena ) all'vdito erano molto confentanee

&

molto grate

hauendo veduto difopra

ah farebbe

la

7* le loro proportwni (

come

di proportione fi ritrouaffe

feconda fpecie pofa da Tolomeo ,


ragionarne,

&

vna gran forxa nelle modulatiom harmoniche Laffarh


.

la quale

chiama Diatonico fyntono :percioche

moflrare,che in effafi ritroua la perfittione dell'harmoma ;

ma jpecie, la quale nomina Diatonico molle

&

que che dopo che noi haueremo congiunto infeme

&

il

Mefe, aggiungendoui nelgraue

Sesqui.

Sesqui io.

S-

la

li

due primi Tetrachordi

Sesqui

7,

"|t

di

Sesquijo.

di

queflo
della,

lungamente

verro a ragionare della Pritrotta in effa

Dico adun-

di qitefla fpecie , cio

l'Hrpaton

modo che contenghino la

in

ragionare

di effa intendo

moflrarh quanto di imperfetto fi

chorda Proslambanomenos,

Sesqui.

&

di-

fi potr vedere per

ciaf un Tetrachordo ) fono fottopofle al venere Superparticolare : conciofache hebbe opinione , che

genere

dm fione

ag crjunte da Tolomeo, le quali (come

Sesqui;,.

Sesqui

-Ni'

7.

conf. nan-

Diapafon;

107

Parte
Rgf

Diapafon ; il numero di Otto chorde, che nafcer da tal congiuntone, far[ufficiente a, moflrar lafua im-

perfettione

Semiditono

Imperoche nel primo ajpetto cederemo , che in


,

&

&

delmao-tnnre,

del minore Effichordo

ejfo

non fio fi ritroua la perdita del Ditono

del

ma di pi Tederemo , chefarpritto delmaggto-

&

re,&de't minor Semituono. Simigliantemente lo Tederemo effer pnuoddla Diateffaron tra la prima
la quarta chorda,& della Diapente m molti luoghi: conciofia che le chorde cjreme di tali infermili non fono
ftjfcenti a dare tal

effer tra loro proportionate per

con[nanze,per non

me nella diuifwne del Diatonico diafano [fi ritroua da

numeri harmonici.Per il che ,ft co-

Proslambanomenos a Mefe cinque Tolte

la

Diateffa-

ron,& la Diapente quattro Tclte;cofi in qtieflaJ'Tnafi ritroua quattro i>olte,& l'altra Tnafolamete, come
li pu -vedere,

eie

da Mefe a

L medefima imperfettione anche [potr ritrattare nell'altreotto chorde acute di quefla/pe


Net e hyperboleo quando [ Torranno aggiungere a quefle ma per breuit in qttefa,& nell'ai
,

',

tre[guaitifi laffano:percioche

il

dfcretto Lettore potr, qualunque Toltali piacer^? giungendole chiarirfi

d'ogni dubbw,che lipoteffe occorrere


ritroua tra

le

Ma per yentre

otto chorde del Diatonico toniaco

all' altra Jpecte

dico, che la iflefa imperfettione

chef ritroua nel Diatonico molle. ; come tra

qua[[

gli intentaci

r^r--^TT^,"i

Non douemo per credere, che'l Diatonico equale fi a lontano dalla imperfettione:
Onde[pu tener
berctoche quando qtteflo [ crede[e , dalle chorde pofe qui fitto ognuno far fatto certo.

qttefto

effempiofi Tede.

beri/ero, che

o_lt

antichi

nelle loro

atta perfezione dell'harmonia

de de i loro finimenti fotto


daquelle
correno
fette
le

confonanxe perfette

come

il

melodie haueffero maggior rifletto alla modulatone ( come[ detto)che


queflo hormai mantfeflo

la r anone delle

mai haueffero potuto

le

&

come la Diapafin,

&

moflrate (pecte di queflo primo genere


alla

effendo che

quando bene haueffero tefe

diufwne,

l'uno

&

la

Diapente

l'altro

le

chor

&> diu'fioni ,[arebbe flato impoftbile , che

cattare l'harmonia perfetta :poi che allafuaperfettione,


;

Ditono,il Semidttono,

a mano a mano, Tenendo

moflrate proportioni ,

&

Effachordo

la
.

Diatefaron

non follmente vi con-

ma etiandio le imper-

Nefolamentefi trotta

taldiffetto nel-

ma anco in tutte l'altre fpecie degltaltri duegeneri [/ritenti come


;

compoftione della primafpecie del [condo genere

detto

chroma-

tico,[on per dimoflrare

Del

Seconda

io8

5?

^^^^

'

^^achordo H/Pat^V

H
3
O
3

"^^

n
O

j? Sesquiri.

Scsqui8..

v<^jchordo Mefo^N.

Sesquiic.

Sesqui^.

~%

^.Sesquiii.

Sesqui io.

Ss

Sesqm>.

v^bJ^y^^^rZ^v
Vv^^ "^^^^^
10

^^.

^^r

Diapente.

DIATONICO EO^VAIB

Del genere Chromatic

& chi Ila {lato

niera lo potefle trouare

OLENDO
co, che

il

Tuo inuentore,& in qual

Cap.

..

adunque ragionare delfcndogenere

di

} 2.

Melodia, detto chromatico, di-

Timotheo Milefio(come vuole Suia,& Boetiofu di

effo l'inuentore

imperoche

hauendo aggiunto yna chordafopra quelle, che ritrou nell'amico ijlrumento

prima

riceuuto

to genere ,
ni] ,

il

yna modella harmonia,

haueano

opinione, che la

quale fen%a dubbio pi molle del Diatonico

Mufica accresciuta per tal modo,

&gli impediffe,

fenxa
no

la poteffe

vedere

cofa nella

Paufania) lafua Cetera in

Ma perche Paufania dice

che

le

ti

che alcuno altrogenere fuffe ritrouato

dutto dalla natura neleffere


tera di

Mercurio,

(come moflra

monia.
.

eborde

nere
in

ne

&

nelleJue

anni

Magli

altri

Boetio

Geometrica,et t <Anthmetica;

Lacedemo-

( per

non

ognu-

antiche ,

laffar tal cofa fenxa

qual

Che ilgenere Diatonico, auatt

cofonanxe perfette ; E'

65

Sette

alle

di ci

numeri ,fu pr-

nefafede la Lira,o

auanti l'^A no di nojlra Salute

le

Ce

cui chorde

ma l'Harmonica ancora;come fi pu vedere tra

termi

modo che alcuni hebbero opinione,che in f coteneffe vna Maf'ima, et perfetta har-

due generi furono ritrouati dopo,per gran

hanno hauuto parere, che

conciofia che

loro

Sparta -.perche

eminente, accio he

auanti che Pithagora ritrouaffe la ragion de

veggiamo

altro

Tetrachar di primi , pofli

di

&

jjiatio di

tempo,

molti Mufici sfatichi

nonfufero

chiamauano ogni Tetrachordo

quantit deglialtn due tirimi grani


1

di

Mufica , non farebbe p.xffato

che aggiunfe Timotheo

nofro ragionamento, dico

Onde effendofati per tal modopofli mfieme ,

&

nio,

lo

qued cofa

Boetio,et difopra alcap.y.fi moJrato)erano ordinate in tal manierale in effe fi feorgeua ni

delle loro proportioniidt

nico

che

la quale fu ritrouata intorno gli

fola la proportionaltt

il

la

bandirono

vn luogo

furono quattro;& Boetio dice(come habbiamo veduto) chefu vna ; per


che confideratione ) ripigliando alquanto in alto

Per

lo

Et per moflrare,chefe alcuno per l'au iu-

,0 rinouare pi alcuna

la debita punitione,fJfe(ro(come dice

hauendo

offendeffe grademeie l'animo de igiouani a cui in-

ritraheffi dalla modejlia della virt

re haueffehauuto ardimento di aggiungere

moltiplicandola per tal modo, la riuolt nel dit-

che hebbero fempre cura , che non fi rinouafje cofaalcuna nella loro Rep.

fegnaua,

ma-

gli

injjieffito

&

tra

due vltimi, che

furono

collocati tra l Diato-

quali fono

Tolomeo , Bnen-

la Injp'efJ.itione del primo

queflo veramente cofapropia di quefli due vlt imi generi,

fopra al cap.

ge-

quando rendeua l' internatio acuto maggiore

6. fi pu vedere

Se adunque

noi

li

come

uorremo conflagrare
con

Parte.
con diligenza, ritrouaremo,che le
di proportioni,

muni, non filo

%a

da con

&

ma etiandio difto ; Et ritrouaremo, che le due melane ( ancora chefianofert

variet di proportioni )fino per

ramente Per lo aggiungere di

ilfitto

variate

Ritrouaremo anco, che cotale Infpejfiationeffa primie-

vna chorda, chef pone tra lafeconda,

vltima acuta , contiene

la

109

chorde eflreme del Diatonico/rto immutabili,^ agli altri due generi co-

vii

Tnhemituono

&

&

la

terza del Diatonico Ja qttal chor-

con la prima grane

infieme con la feconda

yn Tetrachordo nuouo ; il quale ( per le ragioni dette nel cap. 1 6.) fi chiaPer l'aggiungimento poi di vn altra chorda pofla tra la prima , &> la feconda Diatonica

l'vltima, cottituifie da per f

ma chromatico
oraue, nafce

terzo genere detto Enharmonico -.perche diuide ilSmituono, in due parti, cio in due Diefs;

il

&

&> per tal modo quefia chorda con la efrema grane,


alfro Tetrachordo detto

ca,quanto alfto

ma retta dt quella

&

la feconda diatonica, <*t* la

Enharmonico . Et quantunque lafecoda Diatonica

che per quitto venghi a perdere ilnome

vltima,fa da per [e

vn

f muti nella terza Enh armoni-

nondimeno non muta luogo , ne proportione

quantit, che era prima . Si vede adunque, che

tale

Infyeffamento fatto per l' aggiunta-

ne di due chorde mezane nel Tetrachordo diatonico, le quali fanno nel detto Tetrachordo gli altri due nominati : di maniera chef come prima era vno,f trottano horaejjer tre aggiunti infeme& di vno Genere tfi
fer fatti tre

Generi ;

nati Generi,
cio la

orane

di ciafcun

&

&

di

Tetrachordo, che era per alianti,

e$p la acutafino

enere

communi ,

&

Effachordo ,che contiene li tre nomi-

&

ttabili ;

&fino la prima ,

&

la

le

efreme chorde del quale t

vltima

in ogni

Tetrachordo

Ma la Seconda lafeconda chorda particolare del Tetrachordo Enharmonico, & non co-

mune ad altrogenere , come la Terza , la


Enharmonico,

ejfirfatto

\come nelfottopotto effimpiof pu vedere ;


li fuoi Tetrachordt

habbia variato

luogo de i lor Tetrachordi

La

il

quale

commune a ciafimo , ancora che ella fa la terza

dello

nome , tenendo Hpropio nome negli altri due , &fimilmente il fecondo

Quarta poi particolare

,&U terza delTetrachordo chromatico

Cofi

anco la Quinta effendo particolare del Diatonico , viene ad efer la terza chorda delfino Tetrachordo . Ne
ber altro il Tetrachordo diatonico fu injpefato per mal modo dagli altri due generi , da i loro inuentori (fecondo il parere di alcuni) fi non accioche in vno
ordinate ,

prima con

&

diuife nel genere diatonico

artificio,

fpctejfi hauere

&

nelle

ttteffo

con

ittrumento, con quelle chorde, che fono naturalmente

chromatiche,& Enharmoniche aggiunte,

le

harmome maggiorfoauit

Hypatt mefin .

*:

6912

Lychanoshypaton. Diatonica,

7196

Lychanoshypaton , chromatica

7776

Parhypatehypato. Diat.Chro.Lych.hyp.Enh.

7984

Parhypatehypaton. Enharmonica

819?

Hypatehypatn .

del dubbio propojo, dico, che quando Boetiofa

matico ,&la Quinta nel mottrato ordine


chordo chromatico
tro nominate ,

ma, la terza,

Diat. chro. Enhar.

Dat.Chro.Enhar.

menone di vna chorda fila, intende filamente di quella, che

che con

le

due eflreme,

Ma quando Paufaniafa mentione di Quattro

cio tutto

&

il

Tetrachordo

ritrouate

rifilutiont

6144

fa la infpeffatione del Tetrachordo diatonico dalla parte acuta, la quale la particolare,

li

&

Per venire adunque alla

&

la feconda

et

non vuole inferire altro , fi non

intero , che fono le chorde effentiali di tal genere

lafijafiano etiandio diatoniche

efenfiale del Chro

fa la variet del Tetra-

le

ancora che

quat-

la pri-

Et che quefofia vero , lopotemo comprendere dalle fue


parole

...

...

Seconda

ITO
parole

. ,..

che dicono, che Tmotheo aggunfe Quattro chorde alle Sette antiche Je mali erano lefottopofte, or~

dtnate da Terpandro lesbio, in cotat maniera

^ille quali effendoflato aggiunto la Ottaua da Licaone (co-

me moflra Boetio) furono fcf ara-

Nete.

te in due Tetrachordi

Tuono

ra che fi come

Paramete

Tuono

fon era

il

Di manie

Me

Tetrachordo

ri

connunto colSvneme

a-t.

non/ofi renarono dunfv.percwche

Paramefe,oTrite.
Semituono

lipof di flauti

timo

yn Tuono /he fi
Mefe,

da Mefe

Tuono.

la

, gj)a

dall' altro per

trouatra la chor

Par.imef

Onde nacque , che l'imo


Lychanos

..

&

Parhypate

l'altro

Diezeu<rmenon

nome , ne hebbepiu luogo

il

mo libro delia Mujia


Dipoi hauendoli Profraslo aggiunto migrane ima chorda, la chiam

&

Hypate ;

ci/*

la

Ejhacho gg'unfe

la

alcu-

no , come ne moflra Boetw nel pri

Hypate

chorda

chorda Trite del foprapoilo perfs

Semituono

la

di qiieSl

Tetracordi fu chiamato Mefan

Tuono.

pra

come

qui fi uede nel fottopojo efjempio.

Decima ;

&

al cap. i o.

Hyper hypate :percwche. la

a quefte due
le

-Nete.

prime, Tmotheo a^it'e

decima ( come

Tuono

me difopra
Paramete.

colloc fo

jen%a alcuna yanatione

dice

del-

la

Vn

Boato, fgp co-

nel cap. i.

dicemmo)

perauentura, accioche nel graue

Tuono

potefje iutiere i>n Tetrachordo vi

tero

'Trite.

Semituono

Tuono

&

lopoteffe con?um<-ere al-

Hypate onde pi nomi,-

nato dipoi Tetrachordo Hypaton.

Paramef .

Et

di tal

chorda non ne fa melino-

ne alcuna Boetw

Mefe.

Tuono

chorda

la

libro
fi

Lychanos

prtmo

nel cap.

del

ma

bene nel'cap. i o. Effendo dipoi

flato accrefciittoda molti

Tuono.

Muflca

della

il

nume-

ro delle chorde nel foltto tflrumen-

Parhypate

tofno a Quindici, et duiife in quat

Semituono

tra

Tetrachordi/ome nell'Ottano

effempio del <n detto luogo di Boe

-Hypate.

t io fi

n alfuo luogo ilTetrachordo ,


tale ordine

il

Quinto

,&

aggiuntione fece nafcere

Mefe

la

&

ut

Paramef

le

cnam Synemennon

diuide

o. di fopra

come era chiamato per aitanti ,

ho moftrato :

altri xonciofia

Tuono in due Semituoni, come

Quattro chorde, che dice Paufania

chorde fono vramente

Le quali

il

le

condo effempw, ancora chefiano Tariate

mero
do

di

diffe

Sedici,&
,

di

nome ,

&

per

chorda Trite -venne ad

che Tmotheo aggiunft

&0t in

Et tale

Congiunto

che la Trite synemennon pofla tra

nel cap. 1 8. di fopra fi pu l'edere

che Timotheo agginaf

ejjere la

due primi Tetracbord

nomi pano denominati


delle

Nona,

Et

antiche,

come

nel cap.

della diuijione pofla

dijopra nel Se-

loro Tetrachordi, il

chorde dell'antico 1finimento

&

alle Sette

come fono quelle,che poflefono

altri

Per tal ina adunquefu accrej cinto il numero


la detta

cio

Sette chorde principali,^ effentiali del venere Diatonico

&fouo le Sette prime contenute ne

nel cap. z S.chefono ordinate in due Tetrachordi congiunti,fi

che importa poco

pu yedere, Tmotheo ritor-

per aitanti era slato leuato da tale iflrumento da Licaone

yn Tetrachordo differente dagli

quefte, credo io, che pano

lo

il quale

quella,dtlla quale parla

fno al nu

Boetio,qua-

yna chorda a quelle , che ritroti nell'ijrumento antico Imperochefefujfe


'

altra-

in

Parte.
altramente, non vedo in qual modo poteffe effer
quello, che

Timotheo fu

mentirne alcuna

cia

vii altri libri

di

aggiunfl la

vero quello ,che dice Plinio nella fusi Hiflona naturale

Nona chorda nel[olito iflrumento Et bench Boetio nel lib.

queftoTetrachorda

nondimeno lo pone

Et percheforf alcuno potrebbe dire 3 che

nelle

efjendo

il

che

non fac-

dwftom del Monochordo , che lui fa ne

& non

Tetrachordo aggiunto Diatonico ,

chromatico , non potata fare altra modulatione 3 che Diatonica ; nepoteua [erutre al genere chromatico

conciofa che non habbia in f quelle proporzioni , che fu rttrouano ne i Tetrachordi diramatici , moflrat da
Boetio ; Io njfondo, che veramente era Diatonico, &per quejh non refla, che non poteffeformare ilcbro-

matico,procedendo dalla chorda Mefe alla Trite synemennon,


f

alla

Netesynemennon

, le

quali tutte fanno

& da

& da P

quefla alla Pararnef,

vn Tetrachordo chromatico

Et ancorach

lefiie

ararne -

proportioni

fuma molto differenti da quelle, che ne d Boetio ; queflo importa poco imperoche la diuerfit del venere non
variatione degli interualli,che [puh fare ottimamente modulando dal gr,
nafcefe non dalla mutatione,
:

&

u all'acuto per T Semituona nel primo internatio,


terzo
le

vn T rihemituono

Proportioni [no

lendo

lui

&

&

per vn altro poi nelfecondo ponendo vlttmamente nel

co[ procedendo dall'acuto algraueper

differenti, puh nafcer da quello

contrario . Et [e bene

il

,ouer amente alcuno altro Mufico ridurlo fotta la ragione

delle proportioni

dulatione del Tetrachordo chromatico molto differente da quella delDiatonico


portioni dellifuoi intemalli fufjerq differenti : perche tali dijferenze,per effer
capire.

fia

La onde d'i

di quei

crederebbe dipoi

le

(come ho detto)

che battendo Timotheo ritrouata queflo genere

varie opinioni,

<& dimrfe ragioni ,

g< vo-

ritrouando la

mo-

volfera ancora , che le pro-

minime, difficilmente fi poffono

&

principij, che hebbero

Ma-

tempi, gli nducejfero a ritrouare diuerfi InteruaUi:concio[a che non contenti di vnafolaffecie d

modulatione,

&

harmoniaper ciafcun genere , fecero (diuidendo

di

il

Tetracordo in molti modi)

in

aafcuno

bene cofa difficile il voler narrare in mal maniera


f
Timotheo poteffe ritrouare, o inuefligar queflo genere ; effendo che appreffo di alcuno [nuore mai fin hora

genere molte ffecte

come

l'habbia potuto ritrouare

ordinate in tal maniera

di

fopra hh moflrato

Et

nondimeno fi puh moflrare con qualche ragione , che effendo

&

effendo in loro la modulatione in

nereDiatonico, tentafje molte volte dipanare con la modulatione per

la

Mefe la

Tritesynemennon , paffando

dipoi

da quefla

alla

faccia cambiare il nome

&

aggiunto Tetrachordo, toccando do

ancora che

etiandio alla

quando non haueffe vdito

la

almeno troppo

modulatione

difficile, di

Paranete

Tetrachordi a cui [me

dipoi confiderando, che'l pafjaggio fatto per quelle chorde

Perctoche farebbe flato, f non imponibile

ne fopra tal cofa

lo

le

rendeua alcuna va-

ah pi lunga confderatione, cercaffe di modulare per ogni Tetrachordo

riet ; fatto [opra di

ra

nominate chorde

che Timotheo effercitandofi nelge-

Paramefe , ariuando

synemennon, ouer Trite diexettgmenon, che fono vna charda ifleffa

le

potenza

iti

cotal manie-

hauere battuto alcuna confideratio

Ma di queflo[a detto afoffiuenxa, accifi ne-

ga alla ordmatione di talgenere , moflrando lafua diuifione ,

Diuifione del
S

Monochordo Chromatico

SENDO

da

di ogni

qual modo

quejlogenere

la diuifione

&

effentiali del venere

alle ifleffe tre

la quale contengbi

&

Chromatico ;

refla che

chorde, per ogni Tetrachordofi poffa

conia quarta

il

Trihemituono

Monochordo

avvmnvere

Pero Uffand da pane folamente

la

che vendono ad effere all'vno,& all'altro venere

, il

ti

Li

Terza

Tetrachordo perfetto

le

chorde

NB

&

communi ; alla Seconda avviunveremo la Terza,

alludendo fempre quella Linea, che pnfla in luogo della Quarta chorda in Sedici parti, per
della proportione, che contiene

di pr

Terga chorda di ogmT etrachor-

da del moflrato Monochordo diatonico , per effere particolare diatonica: eccettuando

MB,

dt[to,&

vediamo folamente

,& [a particolare ,& effluitale di

accioche pofliamo hauere , con quel pi breue modo, chefi puh fare

delfuo

5 5,

admque{come babbamo vedttto)la Prima fa Secondajet la Quarta chor

Tetrachordo diatonico, [enza alcuna variazione, o matafione

pontone, communi,
in

Cap.

Trihemituono, al modo che nel cap. 1 1

di fopra

il

minor termine

ho moflrato

& aggiun-

gendole tre p arti ,che faranno equali al maggior termine della proporttone, quello che verrftr la lunghez

za della ricercata chorda Et per venire al fatto dico, che [e noi laffarema da vn canto nel Monochordo d'atonico le chorde EB, HB,
PB; et diutderemola linea DB in Sedici parti;[ noi aggiungeremo
.

&

a quede

altre tre parti,

nehaueremo 19.

le

quali faranno per

ti

maggior termtnedel Trihemituono

,& la

ricercata

^?i-!v:

'

. . .. .

.,;-^---.

,,.-te,'ia flf;ffl:,

MMMBWMHBMPBBMMBBBaMHBBB|
M

:'jP

...,,

DIVISIONE, OVER
Monochordo della

.,

COMPOSITIONE DEL
ma

pri-

Chro-,

Genere

fpecie del

matico.
]

*J84< Nete nyperboleon".


Trihe-.

i73ff.Paranetehyperbole
Semit.
1916. Trite hyperboleon

Semit,

3072- Nere diezeugmenon-

3456. Nete

TrihemmionO

lynemennon

3<?48Paranc.dieietjgmen n

Trihemiuiono
Trite

3 8 8 8.

dieieugmenon

40JS. Paramefe.
4104. Paranete fyncmen.

Semi.

Tuono

4)74. Trite fynemejinen.


4S08. Mefe.

4 5o8..Merc.

^471. Lychanos me(on

Trihe.

."

,1
{83 . Parhypate mefon
Semit.

il 44. Hypate mefon-

Trihe.

'

yi<.

lychauoshypaton.
Semi.
'

y77d. Parhypate bypaton.


Semit*

XiJl.Hypatcbypaton.

Tua-

'dif/<.

ProsJambanomenos

Parte
ricercata

collocato alla

aB

il

fitti

proportione

il

quiterza proportione leuaremo


tuono collocato tra
il

le

il

CB

altri

orli

chorde b B,

il

haueremo

6.

Tetrachordo ,cio dalla Ses-

dalla parte grane ,et


3

parttente

parttente

6.

Et

ilTrihemi

6. neceffariamente

cofi tra le

C B,

chorde

primo Tetrachordo chromatico, chiamato Hypaton Et per collocare cotal


.

Tetrachordi, diuideremo al detto

incoltoti fino variati


fi

& FB

modo le chorde G B,MB,LB,&0

eB,cB,&d B, le quali faranno le [ottopode notate

m,come nella figura fi yede.Qui


de, che non

Hypaton;& tra le chorde F Bet

contenute fiotto la proportione Super

Semituono pi acuto, contenuto dalla proportione Super

chorda ne

&DB, che contiene

parti,

-vero lo prouo,perciochefe dal detto

Semimono minore, pofo tra

moftrate chorde

J B, aB,& D B, haueremo
h

Trihemituono, nel primo Tetrachordo detto

Semituono pi acuto. Et che queflofia

rejler

"?

Terza chorda D modo che tra a B, che contiene

da notarejdje i nomi

termini continenti

B,& haueremo
le loro

proporto-

chorde del venere Chromatco,& deU'Enharmo

delle

da quelle del Diatonico; ancorach in

co

queji

due yltimi generifi ritrouino

di pi

ritrouano nel Diatonico;La qual cofa nafce dalla yariet degli interualli,che naficono

%a chorda di queflo venere ma non ui altra deferenza quanto al nome ,fie non che
:

due chor

dalla.

Ter

nel Diatonico la chorda

Lychanosfi chiama Lychanos diatonica, nel Chromatico Lychanos chromatica,& nell'Enarmonico fi no-

mina Lychanos enh.zrmonica come pi abaffio potremo yedere,


;

compofitione del Monochordo

nell'ordine,

diatonico , infiptffato dalle chorde di quefli due generi

Confderatione Coprala mofxata diui(Ione,& fopra alcune

Tolomeo

qucfto genere, ritrouate da

di

ON

altre fpecie

Cap. 34.

credibile, fie 7genere Diatonico, tra quelle ferie, che


j

habbiamo moflrato,fi ritroua

imperfetto, che'l chromaticofia di effo pi perfetto :conciofia che nelle fue fpeoe , non folo
.pruto di quelle

confnanze

molti luoghi delle Perfette

che h Brattici, chiamano Imperfette

Percioche

fie

ma

etiandio

prmo in
Tolo-

nella prima fpecie del Diatonico , la quale

meo chiama Diatonico diatono,fi ritroua la Diateffaron nelle fi te otto chorde graia cinque

yolte,

&

te,&

ynafila -volta

la

Diapente quattro yolte ; nella moftrata dimfione


la

la

Diatejjaron fi ritroua follmente quattro nel

Diapente da Proslambanomenos ad Hypate mefon

fio Trihemtuono fiuffie confondine,

&

chefuffe la

Terza minore,

il

Effe alcuno yoleffe dire

Semiditono, che

pojlo

pi dai Franici nel numero delle Confnanze ; fi potr con yerita rifipondere, che non yero

proportione contenuta nelgenere Superpartiente,dalla Supertripartiente

no atto allageneratwne delle confnanze :

&

dt queflo

ogn'yno fi potr

chs'l

noslri

tem-

imperoche lafi.t

6.che(come altre yolte ho detto)

certificare, quando ridura ifuoni in

atto, li quali nafcono dalle chorde tirate fitto la ragione delle via moflrate proportiont;come pi yolte ho

ftratoxonciofia che ydir yeramete, che nonfanno confinaza alcuna, per no hauere la loroforma tra
ti

del numero Settario

Et quantunque

oltra la

mojlrata fpecie

di

mo-

le par-

Chromatico , Tolomeo ne habbia ritrouato

3
".

SesquiS.

Ses(juii7.

Sesquii4.

Sesquij.

Sesquij.

Sesquii4.

Sesquij.

BESsajHK-assiaaa

due

due altre (come ho detto a!troue)l'una

&fiano approuate da lui per buone


nondimeno

lo, che fi trotta

tutti

non fono atti

delle quali

la

loro internali

alla generation e della

nel Chromatico molle, tra

lo

l altra Chromatico incitato,

fiano contenuti nel genere Superpartico-

&

confonanxa,

due chorde pi acute

le

&

chiama chromatico molle,

conciofia che

Semiditono nel Diatonico^ nel Chromatico


do che

Seconda

114
lare;

del'harmoma perjitta;fe non quel

fimo fio Tetrachordo ;

di eia

Sesqttiqumta, la quale contenuta nelgenere Sttperparticolare la fiaforma

no contenuti tra i numeri

Et [e bene queja

che fono

le parti

del

Senano , come

fpecie ornata di queflo interuallo

altre fpecie,contenutenelgenere Diatonico

&

chiama

fi

nominiamo Tnhemttuono. Et leramete confonante:effen

nel cap.

ha nondimeno

<; .

della

&

ifitoi

termini fi-

Prima parte fi pu

la iflejft imperfcttione ,

-vedere

che hanno

percioche in molti luoghi dimimtta della Diatefjaron,

&

le

della

Diapente ancora,come tra [e otto pi graui chorde delfuo Monochordo, catenine nello effempio p fio difprx
fi pu

yedere

tra le quali fi ritroua etiadio l'Ejfachordo minore, che da

maggiore : conciofia che


yedere ) f non

Scsqui

Prattici moderni poflo tra

La medefima imperfettione ha anco la fcodajfecie, detta Chromatico incitato

ualli confinanti.

la

K.

tra

le

chorde

Diapente tra

la prima

Scsqui 21.

delli

fuoi Tetrachordi

chordagratte

Sesqui

non fi

trotta

inter

<rli

anxi

alcuna confonanxa ( come fi pu

<& laottatta , chef troua etiandio nelle altre.

Scsqui 6.

Sesquizi.

Scsqui

Chi fia flato lTnuentore del genere Enharmonico ,


l'habbia ritrouato

u.

& in qual

Cap.

Scsqui

6.

maniera

ON

e cofa difficile dafapere, chi


fiaflato l'Inuentore del potere Enharmomico, ancorach difficilmente fi pojfa moftrare il modo, che lui tenne a ritroudrlo-.Imperocie Plutar-

&

molti altri ancoratoli parole non molto chiare, adducono l'autorit di, fr iflpjxno dicendo, Che Olimpo (fecondo la opinione de t Mufici di quei tempfifu ihnmo,chc rico,

tmilo queftogenere;ejfendo per atlanti ogni

cofit

Diatonica,

et Chromatica

Ondefpcnft

rono, che tale inuentionefujfe proceduta in cotal modo;che pratticado Olimpo nel Diatonico .et trafycytziido
jpeffe yolte

il

Modo alla parhypate diatona,partedofi tallora da Mefe,tallora da Pararne f, trappalr

Lychanos diatona;confiderando la bellezz*,et conttemexa,de 1 coJlumi,che iiafceua dal canto de


uendofiforte marauigliato delta dgiuntionejche coftam di ragioneJa quale 1 Greci chiamano

rn

--

<

ndo
1

la

;Ht-

*td-

h'tctktQ

<^

Parte.
bracciato che l'hebbeffece qutflo genere nel Modo dorio

tenere

iijaccommodare ne alle cofe,che fono

ilquale nofi [u

dd D_iatono,ne meno a quelle,chefino del Chromatico. M.tfe i obliamo vedere,

proprie

d.i per

potere adoperare

f fi

verremo

alla diuifione, uer

in

qual modo anemia

camp ofitione delfuo Monochordo

Compofuione del Monochordo EnharCap.


monico
3 6.

Della Diuifione , o

SU

la

BST
le

generi ; diventando

veduto

delli

le proportioni

fuperano

le

&

la

communi

la qu.de diuida

met

il

all'imo

in

6.

tali

le

quali

Semituoni ;

apprejfo della differenza

proportioni di quefle tre chorde

nate in Proportwnalit arithmetica

fono

le

forme

delli

due Diefis,

renze da ogni partefino

ef

due

all'altro di quefti

Onde per fguitare la breuitja quale ami-

due parti equali le differenze de

le

maggiori,

1 3

&

delli

minori termini

chorde maggiori , che danno i fuoni gratti

& porremo
& haueremo fenza

una chorda mezana di longhezga


alcuno errore il propofito

m furate da vn altra quantit,

mune,fi ritroua la Progrefione aritmetica continoua, comparandole al Tutto;&


le

&

Semituono contenuto tra loro in due parti, cio in

Conciofta che tra due parti equali di qualunque chorda,chefiano

ttano tra

Seconda,&

della prima fpecie delgenere Diatonico ,chorde

Seconda diatonica la Terza chorda Enharmonica ; come hauemo

la

minori, che fanno i fuoni acuti di

quanto la minore ,

difopra habbiamo veduto) la Prima, la

ancorach fano

che fono quelle parti di chorda, per

moflrate difopra nel cap.

Stndwfi,dutideremo follmente

de iSemituom

5 1

dilnfogno follmente, che noicerchiamo di porre nel Tetrachordo la Seconda

due prime grani diatoniche,

due Diefi s, fecondo


ca

(come nel cap.

Quarta chorda di oo-mTetrachordo

fendali dell Enhar manico

@1,JS>
1
gs^ESiBKS^
chorda tra

SENDO

H SJK

veno-ono ad efere equali,

le

mifura co-

differenze, chefi ritra-

&fanno,che le proportionifiano ordi-

;&quejlo torna molto commodo tmperoche tra quelle proportioni,che


:

% 11,499. 48
come nella fottopoflafgura

6. fi ritroua la

medefima proportionalit .-perche

le loro diffe-

fi pu vedere . Pigliaremo adunque.il Compaff .,

snsa

Differenze

499

48

13

Diefis

Diefis min.

mag

CS? diuideremo in due parti equali ciaf un a 'delle dette differenze, per ogni Tetrachordo della prima fpecie
del Diatonko,

le

tteremo infieme

grane il Diefis

Lacuale
chorde

quali fono

le

di

chorde

minor propomone ,

etiandio contiene

KN,

C F, DI,

fB, gB, hB, iB,


vii ordine

&

di

L Q,

&

&

Ri nei punti f, g, h,
k B , fecondo il noflro propofito

nell'acuto quella di

i,

k;

&

ba-

;& collocato nel

minore

;fi

come nella Diuifione fi pu vedere ;

proporzione , contenute nei loro termini

radicatigli nome

delle

di tale ordine

Conftderatone

...

COMPO
del

ITIO NE,

OVER DIVISIONE

Monochordo della priEnhar-

ma'Tpecie del genere

monico.

-j

94.

Nete hypbolon

29l5. Paranete hyperbole.


2394. Trite hyperboleon.
3072. Nete iheieugmcnon.

Pie.
Die.

34jf. Nete fynemennon.

88 %. Paranete diezeugmen.

99 2. Trite

diezeugmenan.

Pie.

'

DieDie.

Tuono.
4<o8. Mele

5t;t. Lychanosmefon

Pie.

R
k

4; 74. Paranete Tynemcnnon


44y 1 . Trite rynemennun

4608, Mefe.

Die.

5S 8 8. Parhypate mefon

i-M-Hypatemefon.

777S. tychanoj hypaton

Die.

Die.

7584. Parhypate hypaton.

8i#i.Hypatehypaton.

Die.

Juff. Proslbanomenos'

WMr_WIII.A..mill.n....lMUU. UU.HM TTl'l

"7

Parte
Confideratione fopra

moftrata particione , ouer compofhione

la

& fopra quella

fpeciedi quello genere, cheritrou

Tolomeo
E

NOI

Cap.

che negli altri due generi in

Ditono ;percioche fi ritroua

copofttione

interinilo , cio

effo il

Ditono di proportione Super

veramente diffonante . Et percheforf alcuno potrebbe credere, che quella fpecie

che ritrou Tolomeo ,faceffe l'harmonia perfetta : conciofia che

tione Superbipartienteter%a,che (fi

termini di

di quello internatio confinante , il quale

in luogo

confonante, contenuto dalla proportione Sesquiquarta ,

li

ritrouaremo quella imperfettione

dm erfe jfiecie hauemo ritrouato Mafiimamente ef-

fendopriuamogmfuo Tetrachordo
J4. che

y.

adunque effaminaremo diligentemente, ciafcuno

ciafcuna proportione di quefta diuifione,


ifleffa,

&

in

di

Enharmonico,

ogni fuo Tetrachordo habbia

l'Ejfachordo maggiore

come nella Prima parte ho moflrato) hanno i

chiamano

j.partiente

il

Ditono

contenuto dalla propor-

lor

minimi termini tra

le

parti delSenrrio ;per dico, che etiandw queflafpecie non puh effer lontana dalla imperfettione -.perciochefi

ntrouano in

effa

molte chordeje quali ne yerfo ilgraue,ne yerfo l'acuto hanno alcuna relatione con alcuna al

tra chorda,che nepoffa dare alcuna confonaxa, come fono la Diapente, la Diateffaro,
ditono ;

natura delfuo Tetrachordo

??t^y^w^-

:w:

Ditono,onero

il

il

Semi

ma fono al tuttofuori di ogni loro proportione , come nelle fottopofe otto chorde , ordinate fecondo la

fi pu

comprendere . Potemo hormai -vedere , quanto.di ytilit ne apporti qua-

^m * ^fc^
'

Sesqui

V.

Scsqui 4J.

Sesqui 25.

t-,

lunque delle moftratefpecic,neUa effercitatione


dere, in qual
dalla prima

potr

Harmonia perfetta

dell'
,

ti

eleo-o-ere

Enharmonico

quale habbia ciafcuna

delli detti tre generi

per il Trihemituono chromatko, quello

dalla proportione Sesquiquarta

; i

&

di

&fimilmente hauemo potuto ue-

&

con quel modo pi perfetto,

chef pojft hauere ,fi

Tolomeo,poflo nel chromatko molle, il quale

per il Ditono Enharmonico,

quali tnterualli, o confonanxg

il

con

moflrato di fopra, che contenuto

che dire yogliamo

nel Diatonico Sintono di Tolomeo,che l'imafi chiama Semidttono,


.

s fsqui 4.

Onde dir per yltima conclufione, che ciafcuna delle moflrate diuifwm,fia
che alla coflruttione,o fabnca di yno
;

non atta allageneratwne dell'harmonia perfetta

tenuto dalla proportione Sesquiquinta

troue

SesquilJ.'

modo la prima jpecie del Diatonico yenghi ad effere injpeffata dalla prima del chromatko ,&

qualfi yoo-lta

Iflrumento,

dell'

Scsqui 4J.

Scsqui 4.

&
& fenxa

l'altra

fono etiandio contenuti

Ditono ;fi come yederemo al-

E ben yero, che tali interualh.fi confiderano in ogni Tetrachordo Diatono compofi, ouer diuift in due
alcuna, dtuifione
ma negli altri duegenerifi confideranofemplici ,

altri infermili

Della

Seconda

i8

Monochordo Diafonico

Della Corapofitione del

JTr <A

laDiniftone ,oCompofitione de Monochordo di ciafeuna Jpecie di qualun-

que genere ^paratamente


tftrumento

le

chorde

flrata ,

&

-.perche

effo

Ditono

il

&

bene

Prima

mvno

(frecie

Enharmomco ;

iflrumento

accrefeiuta per

che era per auanti

col

numero

il

del Diatonico

mexodi

infpeffatione fatta per cotal modo;

mo-

che

ef-

il

Diatonico pi per-

mancano in

tanto

tlSemiditono confonanti; quanto mancauano atlanti, che fufje fatta tale Injpeffatwne

ma fi ntrouarebbe

Et

<&>fe bene f gli aggiunfe

le

tale tmperfettioneft ritroua,nonfolo in qt<ej\i

etiandto

quando

fpeffato dalle chorde del Diatonico molle , da quelle del Tomaco


3 1

vi

tale infpeffitione , fi potefje fare

chorde, non fa per

delle

gi

-,

accioche alcuno non credeffe

, in

chorde

infpeffdte dalle

Conaofia che infpeffato per tal modo

come facendone agni prona , fi potr chiaramente -vedere

nel cap.

qual maniera

in

[uno

cio dalla prima jpecie del C'hromattco

due generi,

dalla prima fpecie dello

fendo quejle tre jpecie aggiunte infume

fetto in cufa alcuna, di quello

farfuori dipropojno moflrare

, }ion

dell.i

delle prime jpecie degli altri

l'barmoma perfetta

infpelTato

chorde Chromatiche , & dalle Enharmoniche.


Cap.
38.

dalle

foto

diatono

& da

medcfimo Diatonico

il

chorde etiandio delchromatico incitato

fitjfe in-

Equale ,pofle

quelle dello

di fopra

che fono tutte jpecie ri-

trouate da Tolomeo.EfJendo adunqueicome haitemo ueduto'jil Diatonico injfefjato per cotal modo dalC7ro~

matico nella parte acuta da vntt chordaja quale con

hemituono

&

fie,

&

dall'

la

con la feconda di ogni Tetrachordo Diatonico

feiuta in tal

modo

vltima acuta d'ogni fio Tetrachordo contiene

Enharmomco nella parte grane da vn

fi ritrattano fei chorde

il

Tri

altra chorda, di maniera, che con la prima gra-

Tiene a dare due Diefis

in ogni

Tetrachordo , accre-

dal qual numerofi pu nominare -veramente Ejjacbordo

Onde

che tale ordine contiene in f Ventifei chorde come nello efjempio pofio di fitto fi pu vedere ; delle
quali (fi come ne auertifee Boetio ) alcune fono in tutto Stabili, alcune in tutto Mobili ,
alcune ne in tutto

nafee

_,

&

Proslambanomenoije due hypatonja Mefi,

flabili,ne in tutto mobiIi.Quette che fino in tutto Stabilirono la


la

Nete synemennonja Paramefi,

go , ouerfito ,ne meno cambiano


cuno

il

&

le altre

nome ;

la

due Nete : conciofia che

onde ritengono

il

loro

Ma le Mobili, fino le Paranete ,&le Lychano, alle quali,oltra

li

nomiprcpij ,fi aggiunge

mnatione delfuo genere, nominandole bora Diatoniche, hora chromatiche


peroche la Paranete diatonica

harmonica ;

&

le

differente di luogo dalla

Paranete chromatica

cofi la

mutano in

delle altre : percioche fi

fono

Trite del Diatonico,

&

quelle del

due primi generi

che reflano jabili

nelli

premutano

Seconde diuentano

detto,

&

et di

&

mifli

le

Chromatico,

&

le

Lychanos ,
variano

prime jpecie

generi ,feparate

detti detti

la qual cofa, io

& formare

vero

di

La

cofi

in alcun

adunque

harmonie ;fe nonfuffe

di quelle cofe ,

cotali diuifioni

&
il

Paranete dell' Enharmonico,

le

nome ,

&

il

quetto genere

fito

effendo chefi

Da
,

quello

chefi

che volejje af-

ad ogni nojlro piace-

tempo , ne mift ,ne femplici da


refla in quefli termini

come con

la

che non

gli

fola.

ma quelle etian

ejpenenza fi potr vedere.

che allora erano

che apparteneuano atta Prattica

poteuano venire

in

vera cogmtwne

Vaf,che riponeuano ne

Mafia come fi voglia, bajla

Mufica, quando fi

di quelli ,

da

il

con debita proportione

cueneuoli luoghi.
la

che anco fi pu dire

onero congiunte infume, fi ntroiiano imperfette

alla perfezione delle

per dimoflrare

ni fi penfano)perche

na

Im-

Paranete En-

dalla

; il

non fo penfarmi,a qual fine gli ^Antichi ritrouaffero tante dmifiom in ogni genere, le qua-,

hfaceuano nulla , opoco


culatala

&

loro jpecie fi poteffero vfare femplict,con ogni perfezione,

ancora: Imperoche mai per alcun modo, ne

dio,che furono ritrouate da Tolomeo, dal Diatonico fintono infuori

Per

Paranete Enharmonica

Terxe chorde detti Tetrachordi

denu-

la

bora Enharmomche

Quelle poi, che fono ne in tutto mobili, ne in tutto {labili,

ma nell' Enharmonico

^Antichi perfettamente fino flati podi in vfo


le

&

moflrato adunque, facilmente fi pu conofeere, quanto arrogante farebbe alcuno

fermare, che tabigenen,&


re

Paranete Chromatica

diuerfa dalla

ciafeuno genere

non cambiano tuo

in ciafeuno genere

nome fimplicemente fenxa aggiunto al-

della

parte Spe-

vtili alla

oueramente

campo]itione

di

come alcu-

ogni

Machi-

loro Theatri, collocandoli dipoi in effo ne

che de qui paterno conofeere, quanta imperjettione batterebbe

volejje adoperare filamente negli mterualli moflrati

die voleffero odtnatamente affermare

the

& potremo

cotalt mteruatti fufjero quelli

conofeere lapazX'. a

dalli quali

nafiono

le

vere

MONOCHORDO
inlpeffaco dalle

D IA-

TONICO DIATONO
NO,

due prime Ipe

eie

Chromat:ico,&

de

gli altri

due generi

Enharmonico,

2304. Nete hyperbo'eon,

jJ9i. Paranete hyperbolcon diat.

2736. ParanetehyperboIeonCh.ro.

2SiS.Tri.hy.dia.Chro.Par.hy.Eohl.
2934. Trite hyperboleou Ennar,
5072. Nete diezeugmenon.

Paranete dirteug. diato,

34<rS.

345S.NeteTyneme.Chro. Enhar-

3S48. Paranete diezeug. Chromi.

3S88.Par.die.Enh.Trit.die.di.Chr,
3!)92. Trite

3888. Paranete rynemen.diat.Chro,

dieieugmenon Eohar,

435. Pararnefon.
4104. Paranete Tynemenon chro.

4374. Par.ry.Enh.Tri.fyn.dia.Car.
4491 Trite fynemeuon Eohir.
4 g8.Mefe.
.

4*B8.Mera,

j,84-

547.

J835..

tKhanjsme/on &'at

Lychanosmefon Chrbra.

Parh.me.dia.Chr.Ly mc.Enh,

jj88.Parhypate mefon Enbar.


)*i44.

Hypate mefon.

$ ti. lychanos hJpon diit.

yi jS. Lychanos hypaton Chr

777.Parh.hyp.di.ChrXy.hy.Enh.
7S84. Parhypate hypaton Enhir,
'

8>$2,Hypatejhypatoa.

si iS.

Proslambanomenos;

"L,M -" vrrwrTr'

120
-pere

&

legittime confonanxe

ci j le cju.tlt

Seconda
vfiamo &
harmonia Ma
&
che hor.t

ne danno la perfetta

&

naturali

numeri fionon ,

Chromatico ,

la quale

& yen Numeri

harmonici

Chel Diatonico

lo

al predente

?*

il

mio propofto

V <AN T I

de

Tetrachordo

venga allafpradetta Diuifione,

accioche

tido

il

Diapafon

il

detti

r.&

nella parte deflra,cio

cali

harmonica ,faremo

$.&

diuifio,

Numeri

da 1 yen

le

harmonie

modo pi

in quel

onero ordinato, fecondo la natura,

chorde della Diapafon

effere tra le

&

pafiione

dtuifi nelle fue parti

topofft dimostrarlo, pighar per fonda

natura della Proportionaltta haj-monica,

die la prima proportione nel venere molttpltce

Prima parte;da

la fu a

tal diuifione

ilfio

vero luogosla Diateffaro

etiandio altroue ho detto )

di quefle

di efja

verr una Sesquiterxa,et yna Sesqui-

due

due parti

uerr ad effere accom-

veraforma dalla Sesquiterxa proportione;

la fina

le

dipoi

prime parti ,

&

principali della

Diapafon

diuidendo la fitta proportione

z.poftt nel primo luogo del genere Superparticolare ,nel

tra minore contenuta dalla proportione Sesquiquinta, che

&
& prime

terr la parte Fratte,


della

Diapafon

ilfino

le

contenuta ne ifioi termini radi-

modo moflrato ;

parti della Diapafon

nominaremo Semiditono

naturai luogo;& la minore terr

della

acqui/late col

Diapente 3 tra

mexo

che fatto Imitere-

il

te

le parti

del

Senano ; come nella figura

della proportionaltta

Confonanxe ,

tgrfiono

fi pub vedere

veramente ; fi come

la

la

acuta

delle quali la

Et quefle fratino

harmomca,ciafcuna

ha

etiandio

to Tetrachordo

Imperoche

la

maggiore

chorda acuta , <&~


quinta,tra

la

che epofla nel o-raue

efpertenxa ce

la feconda grane

prima grane

uallifiano confinanti

Confonanxe perfette

,&

la

nondimeno

(j7* la

delle quali (oltra che

lo

dimojlra

quelli

la

chorde del nomina

che nafcono dalla diuifione della Diapente

le

prime parti

della

la grane della

&

tutti qnefli inter-

&

le

prime

della

d.i

moderni

Diapente, nomi-

dipoi vii eflremi della Diatefjaron tra quelli della

chordagratte della Dtapentefia

tra l'vltima

contenuta dalla proportione Sc<qui-

Diapafon, fono chiamati

conciofia che gli altri, che fino le fitte feconde parti


.

maniera, che

le

contenuta dalla Sesqttiquarta proportione

minore pofla verfo l'acuto

che fino

ha

incomin-

dalle quali paterno

terxa pofla nell'acuto del detto Tetrachordo .Et bench

nano Confonanxe imperfette ^Aicommodaremo


in tal

par

Tutte quefle parti da i Moderni fono chiama-

in efio fi ritrattano quelle parti


,

le feconde

fuoi termini radicali collocati

li

ciare a vedere, quanta fimiglianxa habbiano con quelli interualli, che fono collocati tra

primieramente

l'al-

maggiore

collocate;&per tal modo hatteremofatto ire

la quale fono

origine dalle proportioni contenute nel genere Superparticolare

tra

Pi-

che la Diapente , poi che la Diateffaron non capace della di-

mo due parti, tvna maggiore^contenuta dalla proportione Sesquiqu.irtaja quale chiamarono Dituno

ti

la

tra

forma vera.Queja collocata dalla banda defra della fottopofla figa

nellahanda acuta,et hauer

come

gliando dipoi la maggior parte


uifione

na-

compofitione , verr allafui infpeffa-

Numeri. Et accioche

ra, cio nella partegrane del concento-.percioche

&

fo

Coflruttionefuovli primieramen-

che'l Diatonico fintano nafehi

nelle fue parti, fecondo la

g.della

ha

altera, dalla quale la Diapente

quefle parti faranno (

i.Se adunque diuideremo questa propostone in due parti harmomeamente, fe-

modo moslrato nel cap. ;

modata

6.

fio

contenuta dalla proport ione Dupla

qnefli termini radicali

Mouo-

o Coslruttione del

Onde per moflrar queslo , proponer quefa concimane ;

,poflo nel cap.

conciofia che habbia

la diuifione della detta

forma della quale

nharmanichet fecondo che

le

fecondo l'vfo moderno ) pofliamo yfir

infitte infermili , fecondo la propiet de

molto

laffando di parlare pi cefi alcuna

Tolomeo fia quello, che ha il Tuo effere


Numeri harmonici
Cap.
59.

ch'io

di queflafpecie

Numeri harmonici :

maniera fi

concederanno

perfetto, che ne fra conceffo


che'l

etiandio, in guai

) Li Diuifione

harmonici ipercioche dopofitta lafia diuifione


;

dimagrare

chorde chromattche,& con

moflrare , per qual cagione ho detto

tione

moflrare quella

io di

(intono di

turalmente da

te

ckfiderando

Enharmomco ag vuoiti al Diatonico ;

vfare

nori

Numeri harmoni-

moftratejpeae, -verro a dimojlrare {fecondo


le

legittimi

vfiamo

chordo Diatonico fintano, infpeffandolo con

&

-veri ,

che nafce da

alfenfo

>o]Ja

lo

perche ninna delle mofrate dutifionifa al nojlro propofto

ielle

il

nafcono da

onciofia che tutte contradicono alla ragione ,


feri

Diapente

Duteffaron;ouero accammodarema

"li

estremi della Diapente in tal modo, che la chorda acuta della Diapafon fa la acuta della Diapente ;it che fiat
to,

non

dubbw,che la chorda acuta

della Dtatejfiiron

atteramente la grane della Diapente, cxfchtr

<

'

minor

23

p arte

minor parte

Diapente gi duifa,&

della

ne Sesquiquintadecimapofla abandafwiftra,
a banda deflra ;

faremo , che

delle quali, la

due part, cio

la diuider in
,

&

Dna

in

in

la

unaparte contenuta dalla proportio-

contenuta dalla proportione Sesquiottana ,pofltf

prima clnamaremo Semituono maggiore

chorda acuta della prima Diapente fia

la

121

mav more

et l'altra-Tuono

chorda acuta diyna Diatefftron

ne della detta Diatefftron verr a cafcare necejfariamente tra la maggior parte della Diapenti
der in due parti
giore

milo

, il

quale

&

Li

nominaremo Tuon minore , contenuto

le

minore pofta

dimfa in quattro parti

cio in
le

due Tuoni maggiori

terxe parti della Diapafon

parti maggiori di effa Diapente

cio del

Ditono ,

&

nella parte deflra, far

dalla proportione Sesquinona

quattro chorde del detto Tetrachordo di Tolomeo

cual parti vengono adeffere

in

&

in tal

uno minore,

&

hanno

concofia che lifuoi intervalli

le

del Semiditono

forme

&

Et

maniera
in

la

vn

&

la diui-

mag-

altro infer-

cotali infermili fi

Diapente -verr ad

vno maggior Semituono

,&le feconde della Diapente ,&>le

prime

le

delle

Et ancora che quefla diufwnefia [of-

&

ficiente a mojrare,che queilo Tetrachordo fia diutfi fecondo la natura,

[onori

l'ima delle quali , cio la maggiore pofta a bandajimflrafar l'mteruallo del Tuono

contenuto dalla proportione Sesquiottaua

ritrouano tra
tffer

Ma[e

chorda gra-

la

loro contenute tra

le

pafiloni de i numeri harmonici,

efii; il

che [potr etiandio vedere,

&

Li Seda,
forme degli intervalli contenuti nel [otto pojo ejfempiojra la Terxaja Quartana Quinta,
chorda mexana;nodimeno (acciocbe la co[a[a margwrmete mamfefta)proceder alla intera diufione della

tra

le

Diapa[on,come hpromejfo ;

la

onde

di

nouo diuider harmonicamente

deflra della

Diapa[on,& ne verr [imamente due parti,cio il Ditono,

della prima

Diapente verr a dmidere quefto Ditono

re pojo nella parte grane di tal diufione,

eflrema chorda grane

alla

&

in

due parti

la feconda [ara

della Diateffiron pi acuta

il

la

Diapente, che[ ntroua nella parte

&

il

Semiditono;&

delle quali la prima far

Tuono minore,

&

il

la

chorda acuta

Tuono maggio-

terr la parte acuta

.Ma fi

aggiungeremo verfo la banda deflra vna chorda

di-

iante per un Ditono,tal chorda verr a cafcare tra gli efremi del Semiditono,pojo nella parte pi acuta della

Diapafn,&

lo

vn Tuono maggiore, il quale terr la parte graue,

diuider in

giorentefar nella parte acuta

come

nella figura [i

perfetta della Diapafon, diuifa in fette internallt,[econdo la natura de

no

collocati tra otto

&
do

e.

chorde

, le

quali da

la proportionalit

har mollica

tervalli fono detti

no,co di due

ramente

la

Tuoni ;

Tuoni;&*

&

Li

la

la proportione Sesquialtera,

&

il

vno Semituono magla diuifwne

fitte lettere ,

f in quefla

C.

D. E. F. G.

a.

fa

maniera dmideremo fecon-

ne verr due proportioni, cio la Sesququartajtt

&

la

Sesqmnona;delle quali gli in-

[ chiama Dito[ nomina Semiditono-.percioche non arma alla quantit del Ditono Et ve-

natura non ha operato

Tuono mag <rjore,

in

veri numeri harmomci,che[ ritroua-

maggiore, nafeer la Sesquiottaua,

maggior parte

minor

Moderni [i notano con quefle

Et quefla diufione fatta con opti debito modo : conciofla che

la Sesquiquinta.La onde diuidendo la

&

vede . Per tal maniera adunque haueremo

della

Diapente da

efli prende il

nome, perche

qtiejo in

nano : effendo che la Diatejjaron

Semiditono /uperato dalla Diatefftron per

Sesquiquintadecima proportione non na[ce per

ttia di

il

minore

[uperata dalla Diapente per li


.

alcuna diufione harmomea

Et

[e bene tinteruallo della

Ju nondimeno da Tolomeo
q

necejja-

Seconda

122

,So

Scsqui8.

Scsquii5.

144

Scsquij.

ita

i;5

Scsqui 8.

no

Sesquij.

108

Sesqui

96

8.

Ssqni'i-p,

neceffariamente collocato nel nominato Tetrachordo: percioche il Ditono fuptrato dalla Diatefjaron per tan
ta quantit

Et f

primi muentori

lo

pofe nella parte grane del Tetrachordo,quejofece, perseguire

deli

di lo internatio minore,
InteriiitUo nella

il

coftume degli antichi

moflrati Generi, iquali poneuano primieramente nella parte graue de

&

dipoi

li

loroTetrachor-

maggiori per ordine; Et lofaceuano (come mipenfo) credendo, che'lprimo

Mufcafuffe il Minimo ratwnale,chefpoteffe ritrouare,comefipub yedere (per quitto poffo


i .della po(enora,& nel hb. i o.della Metaphtfica al ca. i .doue frittotele pone ilDiefis

coprendere) nel lib.

per

il principio

di cjuejo genere

Melodia.Ma non dubbio ,che tal Semituono fempre fi pone(comefi pu -vede

retrocedendo dalgraue aliacato, dopo il Tuono minore,


tione

delli

Tetrachordt ,fi come ricerca

ma<rgion,&

dipoi

li

la

natura de

minori immutili per ordine.Et

&

aitanti

il

maggiore, nella copoftione,& congtu-

numeri harmomci , i quali ne danno primieramente


tanta la necejit

dell' interuallo

li

del Semituono,che fen-

xa ilfio mexo non fi pu procedere dalDitono alla Diateffaron : perche "volendo poffare dalla Sesquiquartd
Sesqwter%a,fa dibifogno venirli col mezo della S e squiquint adecima proportione , che e lafua yera for-

alla

ma.Queflo interuallo

chiamato Semuuono maggiore a differenza

di quella

quantit,per la quale

il

Semidi-

tono fuperato dal Ditono, contenuta dalla Sesquiuentefimaquartaproportione, detta Semituono minore

Et

bench non habbia argine dalla proportionalit h armonie a, come ho detto; [la nodimeno molto bene collocato
nel detto Tetrachordo per molte

ragwni;& prima:perche congiunto al Tuono mag gjorejiauemo dSemidtto

nojouer Trihemituono ccmpoflo;dipoijperche congiunto a due Tuoni, cio al maggiore,


la Diatefjaro;oltra di queflo ponendolo apprtffo la

fempre -vedere, effamin and

gli

&

al minore, hauemo

Dtapete,potemo hauere lEjJacfwrdo minore, come fi patri

infermili collocati nella foprapoflafgura.Cocluderemo adunq;,che hauedo ori

<nne tutti gli infermili del Tetrachordo Diatonico fintano di Tolomeo, dalla diuifione della Diapafon,fan aliar

moncamente nelle fue parti,che effo Tetrachardojia


numeri harmonici,fecdo

ch'io

etiadio dmifo,et ordinato Jecodo la natura,et pafione dei

ho detto.Ma -veniamo hormani

alla dtuifione,o copofitione del Monochordo.

Della

90

Parte.

125

Della diuifione del Monochordo Diatonico {intono


natura dei numeri fonori
Cap.

REP<AR 1AT O

adunque che noi haueremo, fecido

il

fecondo

fatta

la

40.
madonna <Affe,ouer

moftrato

T auola ,nella quale la lnea ^A Bfia la chordaJopra la quale habbamo dafare tal dmifio
ne;per difporre,& collocare per ordine ogni fio Tttrachor-do fecondo
altre dtuifioni,

^CB,

la

jua propomoiie

et la

gjp la feconda

equali,per

mo

il

termine

C B, delle quali

otto.,

Tuono. <A queflo fogmungeremo


ti

collocammo prima ti Tuono maggiore

per

dipoi

il

la prima

minore;

il

(37*

modo tenuto nelle

il

& haueremo

alla fina proportione,

conteneva notte partiJ>er il maggior termine della

per tal modo tra loro latteremo accommodato

primo Tetrachordo, detto Hypaton,diutdendo

la

il

detto

C B in quattro par

mag cnore,che contiene lafua proportwne;dipoi prefe le tre parti per il minorelavereC B,et D B. Volendolo poi dutidere in due Tuoni,et in imo Semituono,fecondo la

collocatigli eflremi tra

ragione degli interualli J

&

proportioni del detto Tetrachordo,

fuaproportione diutdendo la

gendo verfi

il

D B in notte parti equalijper

il

accommodaremo prima ilTuono minore alla

minor termine della jua proporzione;

grane vn 'altra parte, haueremo accommodato

il

Tuono minore tra

laDB,

dipoi

aggiun

che contiene notte

E B, che ne contiene dieci, ofqitejto immediatamente preponeremo il ma*giare, diutdendo laEB


nona parte,
tra la F B,& E B haueremo ilpropofito-.perctoche il Seminio
no ma<r<riore vena ad ejjer collocato necefftramente tra la C B,& la F B, come fi pub protiare Conciofia

parti, et la

&

in otto parti,ag<nuii<rendoui la

ad vna Sesquiquarta,che

noi ao ritingeremo

che

cottene

il

Ditono Japroportione Sesquiquintadecim t, che

f
cottene tal Semituono, verr uecejjariamcte la proportione Sesqttiterxa,che abbracciagli eflremidelTetra-

chordo.llmedefimo haueremo manifefamente da queflo;chefe noi leuaremo vna Sesquiottaua,et una Sefi
qutnona dalla Sefquiterza,ne re fiera la Sesqutqttintadecima

Tuoni,

collocato alfuopropio ttto<ro,dii<tfo indite

Soggiungeremo poi a queflo il fecondo

Hyperboleu tra

il

minimo

la

natura

talTetrachordo

di

&gli altri per ordine, fecondo il modo tenuto nelle altre

ti

il

do in queja diuifione

tua

&

Mefon,

il primo Tetrachordo adunque verr ad ejjer

Mefon tra D B,I B,H B,& G B;tlDiexeugmenon tra KB,N B,M B,et L B;
L B,QJi,P B,& O B;& Synemenon tra C B,S B,N B,& RB. Haueremo etian-

dtufioni,& haueremo
lo

detto

uno Semituono, fecondo

in

7 xhorde,tra

le

quali fi rttrouer

nonfolamete ilSemititono minore tra S B,et

interuallo etiandto di queja diuifione, il quale la differenzia, che fi trotta tra

il

K B:

ma<r niore,.et

il

minor Tuono,chefi chiama Coma,cotenuto nel venere Sttperparticolaredella proportione Sesquiottatefima.

Et nafee

queflo internatio per la congiutione del Tetrachordo

da Mefe-.lmperoche
due part,

cio in

la

vn Tuono

uifione;delli quali l'vno

che

lo

interuallo del

minore, che tiene

epodo

tra la

la

N B,&

parte grane,

la

al Tetrachordo

Mefon nella chor-

&

Coma, che occupa la parte acuta di tal di

nel

R B;comefi vede;& l'altra tra la R B,& la M B. Et ben

Coma nonfia adoperabile in alcun genere, non pero natofenxa vttle

viene all'acquijlo di molte confonanxe,& primieramente

fio mexofi
la

Synemenno,

chorda acuta del detto Synemenon diuide il melano interuallo del Die^eiio-menon in

di

conciofia che col

vna Diapente pofta tra laRB,&

O B;& dipoi di vno Semditono pnjlo tra laRB,& la QJi, le quali fenxalfuo aiuto non fi potettano ha-

nere.Et perche queflo interuallofi minuto darebbe molta nota all'vditOMtiadofi voleffe adoperare ,majima-

mente ne g 'finimenti

artificiali

per

la

Natura primieramente ,

(dir cofi)ad un tanto difordwexoncofia che queflo interuallo nelle

piegano

, fi

accommoda

di

manieratile non fi ode

&

le

hanno

dipoi '^frie,
loro

trottato

la Jua dtftri-

vederemo.Onde fi de atierttre,che quantun-

chorde di tal diuifione fiano denominate , fecondo l'ordine tenuto nelle altre con nomi preci

no, ioperfeo-uire l'vfo de

gnato non foto

la

chorda

Moderni,

le

ho etiandio notate con

R B, ma la M B ettandio con la

efio Guidone.Di maniera chefi come nello

gjp e adoperabile
tri fimtli

gonce

cofi

non fi

ritraila

percioche

le

lettera

haueremo tirato

tre

quattro

pi chorde

nondime-

d , per non confondere

l'ordine offiruato

Clauocembah

il

detto

Monochordi , ^Arptchordt

da

Coma,

&

al-

chorde loro fino ridine al numero delle chorde Pitha-

Mafie vorremo nel moftrato Monochordo ritrattare

pojibde di ritrattare ,fiapoi h armonicamente

Sette lettere ritrouate da Gtttdone,&* hofe-

tjlriimeto moftrato tra quelle due chorde fi cottene

ne i moderni, come fino Organi

tale interuallo

It

rimedio

naturai ovai parte fi

negli Ifinimenti arteficialt dtuifper

buttone, che fifa in molti interualli,tra otto chorde,come altrotte

que

&

Voci , che per

oueroad

qttal fi

altro

voglia confonanxa

modo tramenata;

che ne faranno bifogno , potremo hauere

il

che in effofia

poi che fipradieffi


nojlro propofito,

&

ridurla

.. .

i
MONOGHORDO

TONICO SINTONO

DIA

pafsione dei veri numeri

Diuifo fecondo la natura &c


harmonici , ritrouato

\C,

Nete hyperboleon

daTolomeo,

240. Paranetc hyperboleon

!jo. Trite liypcrboleon

288. Netediexeugmenon.

320. Parancte diczeugmen.

114.

Nete fynemennon.

360. Parancte fynemennon.


360. Trite diezeugmenon.

3 $4.

Paramene-

43.Mefe.

431. Mete.

480. Lychanosmcfon.

540. Parhypate mefon

J7.Hypate

45- Trite fynemennon.

m efon.

<4- Lychanos hypaton

710. Parhypate hypaton

768. Hypatc hypaton.

8^4. Proslanibanomcnos

Parteridurla fitto ilgiudicio delfintimento

Atroue ;

operando con

125-

Scannelli mobili in quel modo

li

fpecie Diatoniche moixate.

T SE

bene nel moflrato Monochordo

quelle confonanxe

altri

ancora

tali

li

Dttono ,

&

il

numero

da

effendo che

come

ciafeuno potr vdire

da i Mufici

&

che

che fono mterualli dirottanti

nello accordare detti iflrumenti

fi

Moderni chiamano Participatione,

&

in tal

temperamento , con

Et vogliono

della quale

che tra lorofu/fero collocate tutte

che vfciffe da
to

tali

iflrumenti

quando

fi haueffe

vera

loro

Ditono

il

le

&

Semiditono

il

le

Percioche

meno com-

ne

( co

naturalforma
li

Et

maniera ; che ntrouandofi fuori


lo

accrefeerh

diminuirli

ne contenta

cofi in fatto

due nominati /fino tempe-

Et

delle loro forme ,

fecondo ilpropofito

3 di

temperamento

tale

li

fn hora nonfo , che da alcun altro filaflato ragionato, moritrouata, per ridurre

confonanxe

tantoperfette

accioche

il

il

numero delle chorde

del

Pithagonce , contenute nel Diatono ; accio,

quanto imperfette

, le

quali fino necefjane

Sonatore fonando fuffe pi libero ;

vdire con maggior fatisfanione dell'adito , che non

&

fi

l'barmonia,

h aiterebbe fat-

volutofare nel numero delle chorde del Diatonico fintano -.percioche farebbeflato di-

all'altra:

Iettandolo

da alcuni interualli , perfare

mafiimamente volendo poffare dalgraue all' acuto :oper

ma ettandto poco

ilche non folamente dtffcult al Sonatore;

hauerebbe apportato : perche


.

naturalforma : perci -

chefipoffa ritrouare tra loro alcuno

&

bifigno di vfitreffieffe volte l' interuallo del Coma, aggiungendolo,

pocofaflidto

che

Monochordi ,,

Semituono minore , collocato tra

ntrouano

al numero delle chorde

Harmonia; &

fi potefife

(tcqmflo di molte confonanxe

confonanxa

tra quelle di quejli iflrumenti fino confinanti


;fi

alcuni, che flit flato fatta,

monochordo Diatonico fintono moflrato,

allageneratione della perfetta

&

ritrottano nel Diatonico fintono

vna certa quantit, nel modo che pi altra vederemo , che l'vditofe

,& naturali di tutte

iflrumenti fono comprefe dal nu-

che fi ntrouano in detti iflrumenti, cauandone

proportioni vere ,fino nduttt in tal

flrato cofia alcuna

vere

naturalforma;, onero proportione

in effofi

quantunque fiano fuori della

percioche tutti quelli interualli


rati

le forme

tali

quello del

vera,&

comprefo nella fitta

chorde non puh dare gli interualli

chorde de

le

non pofitbtle

Diapafon

prendeno quelli del Diatonico duitono moflrato : perche

me habbiamo veduto

ritrouano

Tuono& di Semituono i moflrato)vdendofigli interttal-

che fino confinanti

quello della

&" ^ , infuori ; chefia


delle lor

fi

contenute nel Monochordo Diatonico diatono, moflrato difipra nel cap. 1 8.

delSemiditono

interuallo ,fia qualfi voo-lia

chorde a

lo

fi adopera alcuna delle


Cap.
41.

confonanxe fi ritrottino nella loro vera ,

nelle qualt(fi(rtiendo l'ordine degli interuali di


del

&

che fono pofiibili da ritrouare ; per queflo non douemo credere

che farebbe grande errore

chorde Pithagorice

delle

motivate dtuifioni,

moderni iflrumenti, come fino Organi , Clauocembali, ^frpichordi

nelli

&

le altre

chef chiamano Imperfette

Che ne gli Linimenti artelciali moderni non

mero

&

&* potremo conofcere la differenza , chef ritratta tra qnefla ,

acquifio delle confinante,

che haitemo motivato

in cotal cafiofl

hauerebbe vdito vn non

fi

Et quantunque dichino anco , che tale Temperamento

che di

trtflo ,

il

mia

contrario da

diletto

ami

oli aficolt

che hauerebbe fatto non

Participatione ,fia fiata ritrouata

fiudiofitmente , accioche per effa in cotalt iflrumenti fi veniffe ad imitar la Natura , (a qualfi dee imitare in
come nel genere Diatonico fi pu procedere naturalmente coti le voci
tutte le cofi, pi chefipuote : perche
fi
interualli
, dalgraue all'acuto ,
il contrario ;fenxa incommodo alcucome

perglifitoi
mamfeflo)
{

&per

no ;

cofi

anche in

tali

iflrumenti fi poteffe p affare dall'acuto algraue

oper il contrario fienxa alcuno impedi-

mento , <& fienxa alcttnaoffefa del Sentimento : Tuttauia credo veramente, che tal Temperamento,
ticipationefiia fiata introdutta a cafio,

bio, che ne

il

Ditono, ne

il

&

nonfludtofiamente

Sennditono ,neli due Effachordi

Et

&

confinanti ; non furono mai da alcuno degli sfatichi (come da

ci

mi muotte a

altri interualli molti ,

loro firmi

quali

hora a noi fono

pu comprendere
fi

) ricattiti nel

numero delle confonanxe : ne anco veramente le vfaronoper confinanti, nel modo che le vfiamo noi ;

mamente hattendo lorofempre vfato il numero delle chorde Pithagorice


locate in molti antichi iflrumenti fi pu comprendere

dopo

vn

certo fipacio di tempo,

a cofi prima,

&

;fl

Par-

credere -.perche non dub-

mafii-

come dalle chorde , che fino

col-

La onde credibile , che alcuno perito nella Mufica

di poifatto

molte efferienze,

nell'i fleffo

iflrumento

le ridtt-

ceffe

Seconda

oforme,

prnportioni,
ceffe a titltempramerttOj fatto le
i

che

chorde

le

yfamo non per fatto alcuna eli quelle,,


; di oferuare il Numero delle

quali bora

molte diuifwni ho moflrato : percioche farebbe flato imponibile

di fibra in

l'Ordine de

gli inttrualli

,&le Forme 3 o Proportiom mojrate mafi bene fitto quelle 3 ch'io fono
:

per mojrare

Quel che

dee oTeruare nel temperare, ouero accordare gli InfermiIrtrumento arteficiale moderno riducendo il nu-

fi

di ciafeuno

li

mero delle chordedcl Diatonico iintono a quello del


Diatono; deche taliinterualli non fiano naturali,

ma

li

bene accidentali^

T ^ACCIOCHE
tit ogni interludio
ller

to

da tenere

pigliarci

il Lettore

nei

Cap.

4.2.

yolendofare la Participatwne

bora quefla fatica

&

Studwfo ftpp'ni, con qual ragione,

&

, di

di

quanti qutttt-

,& tlmodo che

libramenti fi yenghino a temperare

detti

maniera che non

offendi

mofrarb infieme in qual maniera

le 1

7. chorde, po-

Diatonico fintano ,fi riduchino al numero delle Sedici contenute nel Diatono

lle nel

onde fi debbe auertire /che -volendofare tal Temperamento

Participatione con qualche ragione

ba-

Sentimen-

il

La

,& con

MB

di diuidere il Coma, contenuto tra le coorde RB, et


in Sette par&>
distribuirle
tra
li
Sette
Inter Halli, contenuti nelle Otto chorde della Diapafon ; accioche poliati equali ,
mo ridurre le due mojrate chorde, che contengono il Cam a, in Dnafila Mafi debbefare , che gli internai-

qualchefondamento ,fi dibifigno

li

reclino nella loroforma, pi chefiapofiibile

fi nelgraue,

fiuto

come anco

diminuto

&
&

nell'acuto

vna certa ,

di

il che torner molto bene

accioche l'vdito non fa offe : cerche ciafeuna confili an%a _,


fi

qualunque altro interuallo, quantunque minimo fa equalmente accre

terminata quantit,

quando fifar

me parti del Coma ;

&

ciofa che reflando

Diapafon fempre immutabile ,

la

tima parte,

&

di

che fino finali di proporzione

&

imperfetta

vii

&

nella fitta proponione -vera,

&

ef remi fi oda

Diapafon perfetta

la

tanta quantit fi diminuir etiandio

il

Sifar dipoi

di altra tanto,

Semiditono

pente -vengono ad
Ditono, che fono

ejfer

&
Coma, &

ma quattro finirne parti del


al Semituono mag giare

37

&

&

l'altro

ne della Diateffirou,

ciafeuno da per f di

Jonanza ,
mofrato

ma ,

di

diminute

-verranno a pigliare

&

del Ditono

&

lo

l'altro

&
,

effere

&

due

efjer fuori della

cofi tra loro -verranno battere


.

Si dar poi

feffo

una fettima parte : imperocln

diminuendoft

il

&
&

&

l'imo fi

delComa,

in

equalmente accrefauta

&

ti

On

di tal

, oo-ni

con-

Semituono minore

non pero molto lontano dalla

frumento ;

dimmitta.

anco ti Semiditono

I finimento

Quefio adunque bifigner offeruare

ogni nojro

,omr

lo

mi-

il

compo-

del Semiditono

Ditono ,

fina -vera

l'olendo la

for-

Par-

accioche ogni confiuanza nella fitta fpe-

La onde ciafcun

mancamento, che

L'Effachordo maggiore

cattandone la Diapafon

fua -vera propinatone

del

conciofa che effendo la minor parte del Semi-

[emme parti

, (j7*

le parti

leuar dalla pri-

:f

ima fittima parte

medefmamente della Diateffaron,

due parti

Ma

Tutto.

il

che hauendo intimamente per tal maniera proportionato

ouer Difiributione

yenghiad

di

ynafettima parte,

di

ad

fet-

queje due confinante co


fi

tra quefle due partifi ritrouer lo

ogni interuallo dal maggiore al minore

-verr

effendo.

accioche ag-

ima fettima parte -vengono tali Effichordi Meramente a pigliare lo accrefeimento

Di modo

di

di tre

cio faranno imperfette di

accrefeimento di

maniera che l'Vdtto non fine contenti

ticipatione
cie

accrefeimento di tre finirne parti

cio faranno

&

naturale

f
minore, fi faranno imperfette in cotal modo

ha ilfuo Tutto

de peritando la Diatefiftron acerifimi ento

quantitade

quantit iflefja,che dimwuto

il

Tuono maggiore la mag gior parte,

il

fi ritroua nel Semiditono


nore, l'yno

lo

due Setti-

quefle due confinante, che fino parti della Dia-

fi far maggiore la feconda

quella imperfettione ijeffa-, che

ditono,

di quella

il Tuono maggiore

di

douere : con-

effendo quefla, diminuta di due finirne parti, neceffario, che tal di

che fono duefettime parti

diminute

,
il

Ditono imperfitto di Tua

il

Semiditono : Percioche

minutionef dittida tra queflidue interualh : conaofia che facendo imperfetto il Ditono
ti

chef lena da -vna , bifigna neceffariamente dare all'altra ;

correno alla inteo-ratione della Diapente

&

&

che la Diateffaron pigli imo accrefeimento di tanta quantitade;

integrata da queje due parti, quello

v'iuwendofi infume, ne

in tutti li interualli,

che ogni Diapente redi diminuta

perito del fono debbe auertire

Parte.
tinche

-tmlench temperare

nart eufemia Diapente


ch'io fon per moflrare

127

onero accordare gli Ifi rum enti nomwt,far dtlnfogno di tirare, obroportio-

che lifuoi eftremt acuti tenghino delgrane, fecondo la matita

in tal maniera;,

rar detti iflrumenti torner pi commodo Similmente ciafcnna Diatejfaron, alla quale
.

tolgono alla TDutpeteff debbe accrescere in tal

cliefi

ne per tanta quantit ,<&d grane fimilmente


iner hora crefciuti

dall'

minima,

& quaf

acuto

non fi accorge di Dna quantit minima, per

lfi

Et quantunque quefli

chef lena,

forme , ilfenfof cheta

che all'Vdito interviene quello, che fiale intrauemre agli

onero

infenfbile la quantit,

effendo non molto lontani dalle loro -vere

alle volte

f danno

aggiunge ad vn monte grande due,

intertialli filano per tal

Ne

di ci

altri pentimenti,

effer

quaf

aggiunge a cotali

interualli

al Vedere, che

di tal cofa

Ma

li leuaffe , oneramente aggumgeffe yna gran parte .


alcuno
, quando f
f
ufo le Confonanxe, che fono fuori delle loro yereproportioni, le quali, fenza dubbio,

che ponendofi in

non fono filza fiatata, che i yen ,


noflrato, coflui

&

,f come auiene ; che fe'l f lena,

grano, non pu accorgerfi

tre, onero pi pugni di

donemo marauigliarf : percio-

& mafimamente

infenfbile

ma-

tale dijlnbutione

ma f benefi accorgerebbe
dicejfe,

Quantit,

le

modo, che ogiufuo eflremo acuto fa pi lontano dalgra-

hora diminuti ; non per queflo l'adito (come ho detto) abhonfce

, <*7*

conciofia che e/feudo

eletta,

oneramente che li grani pifi auicinino ali acuto, fetido che nello accordare^ tempe-

&

veramente farebbe

legnimi interualli confinanti fujfero quefli

in errore

frumenti ; non fegmta per , che nonfumo

trouino efere ne i nominati

&

non

quelli

che gi ho

conciofa che quantunque gli interualligi mojlrati non fi ri-

yeri,

&

naturali

&

che nonfila-

no qw.lli, che producono perfettamente in efjere ogni confinanza, che pofibile da efjere produtta

Ne anco

&

porre in atto,
vdire :peraochefipofJno vdvre quando y itole ;j come etianfi pofmo
fi
dw nonfiguita, che l'huomo nonfa rifibile , perche non ridafiempre -.perche fi bene hora non ride , almeno

fegnita, che non

atto a ridere quando yuole

confinanze

Et bench ne

detti

nellafina perfittione , cio nella loro

yfiare,

quando

queflo

io dico,

{lo propofito

le loro

ifrumenti temperati

vera

&

in tal maniera,

naturale forma

; e

chordefi yolefiro tirare fitto la ragione delle loro proportioni yere

perche molte yolte ne ho fatto la esperienza fiopra yno ijrumento,

non

nondimeno

ancora che tal prona

fi poffa

il

le

Et
&
& mafiimamente
naturali

qualefecifabricare a que

anco fare fiopra qualunque altro tflrumento

(pra ^Arpichordi, o Clauocembah , che fono molto atti a talpropofito

fi pfino yfiare

pfibtle di poterle

Et f alcuno dicejfe , che quando tali

{frumenti fuffero accordati perfettamente,


re negli

altri

yerrebbe a perdere alquante confinante, che ritrotiano effefi


fi
tflrumenti ; Queflo importa poco : percioche mi bafla filamene, che alcuno non pofia contrada

re con verit a quello, ch'io ho detto di fiopra,

ro

y ereforme,

&

liberta,

&

dire che tali

proportioni: Imperochefie bene in

che

fi

trotta

efii

confonanxe non fi pofiino porre in atto

nofipoteffe esercitare

neg li frumenti communi; non reflarebbe,che in

le

efii

nelle lo-

harmonk con quel commodo,


nonfipoteffe i/aire ogni confio-

nanza,& ogni harmonia nella fina veraforma. Mafie cotali nconuenienti(dir cofi)fi trouano negli iflru
menti arteficiali, nondimeno tra

le

Voci , come

riducono ogni cofa nella fiua perfettione, come


periore all'^frte :

&

altre yolte

ildouere

diremo, non

fi

trouano

tali rtfpetti

effendo che la Natura, nel fare

quefla nello imitare fa ogni cofa imperfetta ,

&

le

conciofa che

coje, molto fu-

quella ( rimofii gli impedimenti ) ~

gni cofa riduce a perfettione.In cotal modo adunque fi verr a temperare aaficuno delli nominati iflrumenti;
nelli quali
la Difributione delComa in fette tnterualli, comeh detto ; ne altramente yerrebbe bene ,
fifar
volendo acquiflar

le

confinanze perfette,

&

accioche ogni interuallo filmile, fi nelgrane,

nuto della

(ita

no, che nella

quantit

&

voluto iddio Ottimo

intelletto noflro alla

Perfetta ,

&

imperfette infeme, con quel modo meghore, che

fi

pu fare

nonfihabbiapi a porre

la

chorda d, raddoppiata. Et fi ad alcuno pareffieframa in ogn altra

Mufica occorrinofimil cofie ;fi debbe ricordare , che non fola in quefla ficienza ;

ancora, in ogni arte


bi.t

le

come nell'acuto venghi ad effer e equalmente accrefciuto,o dimi-

in ogni altra cofa creata

fi

Mafiimo ;

accioche

ritrouagrande imperfettione.

vedendo

Et queflo,credo io che bob

la imperfettione di quefle cofie inferiori

voltiamo

lo

contemplatione della firn Infinita Sapieza, nella qualefi ritroua ogni cofa nonfolamente

ma etiandto Ottima

Dimofrationt

Seconda

12 8

Dimoftratione dalla quale fi pu comprendere, che la moflrata Participatione o Diftributione fia ragioneuolmente fatta , & che per
,

modo non

altro

ERRO

hora a dtmoflrare

alami

flati

',

&

la ragione di tale Participatione

internatio di tanta quantit,

quelli

due

interualli,

cuno degli

altri

ualli,

quanta

la

met

di efjo

&

accrescendo l'yno

Coma

-vicini ;

ne i quali fifaceffe quefla diflrtbutione

uerebbeno dalle lor forme yere

che fono

yerrebbeno foli apartiapare

&

delle parti del

mequalmente

quali fino yicini a tal

Coma ,

&

&

l'altro

prima perche

Coma ,

&

non

al-

conciofia che fi ydirebbe

dipoi

yerrebbeno ad efere diffonditi, per

Tuoni ,t

li

[affando poi gli altri inter-

Diateffaron con due interualli l'yno maggiore dell'altro

la

ma fi defitpere

ma in "vero a me pare, che molto s'ingannino per molte ragioni

che fino al Coma

,&lo iflrumento yerrebbe ad effer proportwnato

in lui la Diapente,

3.

tra quelli due mteruali, che fono a lui pi propinqui ,pofi nella parte acu-

nella parte grotte .facendo di efjo dite parti equali

valli nelle loro forme naturali

che hanno battuto parere , che t internatio del Coma moflrato di [opra fi do-

ueflfe dtflrtbuire

ta

Cap,

polla fare

fi

quelli tnter-

perche

molta difian%a, che ha-

la

participano di

yna delle file

yna

proportione ,cbe non fi potrebbeno av giungere ne alla Diapente , ne


ne
al
Semiditono
per
formare alcuna confonanxa .
Et f bene lor dicono , che la effealla Diateffaron ,

parti ,fiarebbeno contenuti da

rienza dimoflra

che quelli interualli accrefiiuti

o diminuti per tal

modo , non fi partono

fua pro-

dalla

pia forma di modo, che l'ydtto nepatifca cofa alcuna,non altramente di quello che farebbe, quando talCama.

non

ftiffe in tal

alcuna proua
feuno da

maniera

di queflo

distribuito

conciofia che

queflo non vero

fie flefio prouarlo , diuidendo

moflrato :percwcbe aggiunte dipoi

feuno potr conofeere, che quello ,

Onde mipenfo , che cojoro non habbiano mai fatta

finimento ifleffo

il

il

detto

le parti ,

Coma

che nafeeranno

ho detto

ch'io

lo fa

mamfeflo, che fono dtffonanti

due parti equalt

in

J d yero

alti

&

nel

modo

-7" ci

potr eia

che alcap. 1 4. difopra ha

due tuoni Sesquinoni, che

fono yicim, cia-

li

che bififiia cercare di difribuire tal Coma per

altra maniera, acci l'vdtto nonfia ojfefo.Ma perche difopra ho detto, che delle Confonanze,ouero altri In-

ternali^ alcunifi diminutfiono{facendo tale dtflributione) di due, alcuni di

parte del detto


parti
tio,

di

Coma

Similmente alcuni fi accrefeono

che fino ilTuono maggiore,

yengono ad

il

minore,

&

il

diminuti equalmente

eflfere accrefciuti ,

&

nell'acuto dello iflrumento

uere : Imperoche

il Semituono minore

fi adopera nel genere Diatonico


cio di tutto

il

Coma intero ,

cauandone tutte
ciofa che

[e

Diapafon,

le parti, le

rationale.Etfi

da yna

come etiandio
trrationale

che contenuto dulia proportione Super 7

Sesqiuuentejimaquarta

chef contendono

diufwne

alcuno denominare

adunque che

pu

cio

,& K B

&

a re-

diffonan

fatta con ogni do-

pamente

,fi fa minore

del

non

1 8. che

di tutte le parti

Onde la fua proportione refla rationale,

Tutto

alle quantit

Dupla, fino irratwnali,


ratwnah, che fono

&

[e

altre poi,

incognite

[e loro prime

nelle parti irrationale,et quello che

con-

forme natu-

mene , finalmente

ir~

tale Diflributione

fi

avgiuntwne di una pro-

perche tutto quello che nafee,

rationale.il perche quefla dtflnbutione, che fifa aa-ginn.-

per alcuna cagione rationale

defcrtuerexonciofia che la

che yiene dalla fottratone

Ma queflo non latramene nelle rationali

effere

mera procederemo con queflo ordine


fopra,

li

mattonale quello,che nafie dalla a^giu>itione,ofittratione di yna quantit ra

rationale.

tal parti, non

SB

nella proportione

aggiungono

a" ir'tunvendofl fottraendo l'yna quanta dall'altraj


gcdo,o leuando

& yengono

cofi irrationale quello ,

pontone mattonale da yna

maggiore ,& minor Semituono Per tanto pi queflo terr

y* contenuto tra le chorde

quali fi leuano

rali,fono mattonali, quando la

rnoflrare

1
cj? alcuni di tre

che yiene ad effer contenuto interamente dalla proportione Sesquiottantefima

cofi refla nella proportione

tionale

ma etiandio

effer yero, quanto che ynfegno mamfeflo ne dimoflra, che tal diftributione fa buona,

&

alcuni dtynafiettima

alcuni di due

maniera che finalmente non filo ogni Diapente, ogni Diateffaron, orni Dttono, ?> ogni Semidito-

che fono interualli confinanti

jare equalifi nella parte praue, come anco nel me%o,


ti,

auattro,&

yna fettima parte ,

di

dittifioue

del

nefi pu co determinati numeri a patto

Coma in fitte parti

equalt non rationale

conuienfare neceffariamente nel detto modo,

&

non in altra

Per

ma

Ptgliaremo prima Dodici chorde fiolamente del Monochordo poflo di

F B,EB,DB,I B,H B ,C B,S B,K

B,

N B,RB,MB,<& LB Je qualifaranno bafleuolt

Parte.

129

a dimoflr,tre il propoftta;&> dipoi accordare mo perfettamente

noli

contengnno la confonanxa Diapafon

le

le

quali laffaremo immutabili,

chorde

& NB

FB

di

manieratile

&fipra di effe daremo princpio afare

tal Diflributione;^Ancorache fi potrebbe incominciare /pra quali chorde ,che fi voleffe:m afaremo queflo,per

femir

maggior parte di

la

moderni: mperoche danno principio fopr a

coloro, che accordano "li iftrumenti

tali

chorde. Si debbepero auertire,ch'to ha detto immutabili; effendo dibifoono, che la prima chordafopra la quale

fi -viene a fondare

la Difiributione,fuflabile;et

veraforma,la quale

[ita

che cafcuna Diapafonfi riduca allafua perfezione, cio nella

Dupla-.percioche nopatfce mutabdit,o variatione alcuna.Poflo adii

la proportione

me che noi haueremo quejle chorde jlabili,tra quelle chorde,chefi trottano collocate nel melodi loro, faremo
la Diftributione,fruendofi per delle altre chorde, che fono poflefuori di eJJe.Etper incominciare ,bojiaremo

F B& H B,contenuta
H B pm graue fecodo quantit duefettime
un Coma,
chorda H B
C
me ho dnto;preponendo primieramente,
fognmwendo prima

laprima Diapente pofla nelgraue, che far la

mouere altramente

la

dalla proportione Sesquialtera; fen%a>

F B, faremo la

la

chorda I
le

il

I B,Q*
(ima

la

; il

orna,

la

quantit delle

vn canto le due part pi acute di

effo

&

il

modo mojrato difopra nel cap. i

pitAtado follmente

le

&

la Dtateffaron

aB

&N

B. Pigliaremo hora la a B,che con la

&
&

due fettime parti equali del dato Coma;

diuifo

Al B

r il nojro

(tamo vdire perfettamente

E B,&

alla

haueremo
con

la

che haueremo il Coma

la

temetti

Diapafon

F B&aB,

Diapete

RBet MB in fette parttequali,co-habbiamo

accioche

; il

ne da-

la corriffodente nel grane in proportione dupla;accioche pof-

che haueremofatto, quando dopo moltiplicato, etprepofd

dtuifo in fette part equali,pigliaremo le quattro pofle nell'acuto:percioche tra

la ricercata

MB

tra verfo

Li

dipoi [affando dai

due altre parti dipoi per Lfua dtmintttione;la chorda b

^fqueja chorda ntrouaremo

inteto.

contiene la Diapente piti acuta di

mefacemo il primo, laffando le quattro parti pi acute, che fono [edile parti, chef [affano,
la Diapente nella fua vera proportione;

cinque pofle nelgraue, haueremo. in un tratto

chorda a B, accomodato alle loro proportiom in-ationali due confonanxe,cio

la

chorda acuta del Tuono

la

Comaxonciofia che f dal detto Tuono Iettare mo il minore , chefir lo


none parti,fenxa dubbio, reitera il Coma, contenuto dalla proportione Sesquiottanteil

quale duideremo infette parti equali,fcondo

con

coalla

diuidendola in dieci parti;onde pref

m contener tal quantt,et H B,!a quale

IB& H Bratteremo

maggiore

il

Tuono minore contenuto nella proportione Sesquinona,&

none parti di effa,tra la chorda,c

parti di

di

et moltiplicando alla

confonala, col mez$ della chorda

B,

&

ilComa
h

effa

fecondo ilpropofito:Cociofiache effendo la

EB

corriffondenti per fuono equale nella confonaxa Diapafon;* aggungendoft all'una, (j? all'ai

il graue

quattro parti de[C orna, chefono tra loro equali,nefegue, che medefimamente glieftremi di

aggiuntifiano equali,&che rendno

la

confonanxaDiapafon-.perciocheper

il

Secondo,

&

per Terzo

Comune parere del lib. 1 .de gli Elemeti di Euclide, Se a cofe Equalifi aggiunge ,ouero da effe fi leua co/e EquA
aB vna Diateffaro accrefciuta di due
ljquello che viene fimdmete Equale. Haueremo etiadio tra
B. Faremo hora la chorda G B corrifpondete
parti del Coma, che far equale in proportione alla aB

cB&

&N

in proportione Sesquialtera alla e

laffando

le

B,foggiungedo alla

quattro parti pofle nell'acuto,et

un'altra Diapete diminuta di due parti di

di tanta quatit. Seguono dipoi la

dB&

le

GB

vn Coma;et tra la
la

Coma, et dividendolo fecondo il modo dato;dpoi

il

dtte,chefeguenoverfoilgraue;tra la

cB

et la

dB

haueremo

dB&la bB vn altra Diatefjaron accrefciuta;

L B, che contengono la Diapete dminuta di ima fetttma parte;

onde volendola diminuire di vn altra parte;accioche fi

ritroui con le altre equale in proportione

preponeremo

L B il Coma,diuifo come gli altri infette interualli,& laffato ilpi acuto,prederemo folamete Seipofli
nelgraue;& dalla e B haueremo ilpropofito. ^Aqueffa ritromremo la corriffodente in proportione Dupla,
in queflo modo;diuideremo il Comaprepojo alla D B infette parti, dipoi prefi la parte pi actttajiaueremo

alla

li

la,

Bue dar la confonanxa Diapafon nellafuaforma naturale, vn altra Diatefaro equa


le in proportione con le altre,chefar la fB&> d B, nella fuaforma accidentale. Tra la fB&laK B dipoi

fB,che co la detta

verr ad effere vna Diapete medefimamente nella fuaforma accidentale, pi acuta di vna di dette part ; per
il

che volendola ridurre

alla fua proportione,preponeremo alla

la parte pi acuta perilfitperfluo;& le


lo

haueremo

la

gB ,&la

la

due parti fgueti per

vera proportione accidentale

il

Coma diuifo al modo dato;& laffando


mez$ della chorda g B, no fa

Diapete;ma

etiadio quella della Dtateffaron, contenuta tra

eB: Refta hora a ridurre alla fua proportione la Diapente I B

FB,&I B; onde feggiungeremo alla I B


noi

della

KB

la dimnutione ,col

il

,&N B,&la Diateffaron

Coma, il quale , dopo chefir diuifo in fette parti,

haueremo le due fettime parti pigraui,col mexp della chorda h B, ne dar

nanze;cio haueremo accrefciuta la Diateffaron pofla nelgraue di tante parti,

&

pre

che

la proportione di dette confo-

&

fatta minore la Diapente


r

pofla

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fO

ip

Parte,
pofli in

ttcttto di

jlante per

tUnta quantit

Hora per dare la fua proponiate alla S B, che con la h Bfi ritratta effer dt-

vna Diateffaron ,diminuta

di dite parti ;foggiungeremo

gliaremo le quattro parti pi gratili punto i;& tra i B,


alle altre in proporttone.

Confonanxa

&

Per tal modo adunque btteremo

nella fua fpecie

h,

dia S Bil Coma,&

dipoi che far dtuifopi

B limeremo fatto equale la detta Diateffaron

accrefciuto

diminuto equalmente , nonfolo

ani

ma agrialtro Interludio, che tra le dette chorde era cotenuto;& di Dodici chor

de che erano prima Je haueremo ridiate al numero di endici, comjfiondenti al numero delle chorde Pithagori
ce,pofle dijopra nel cap. 1 $;le quali potremo defcrmere

d.Et quello

piare altramente la

ch'io

eoncioftache ritrouandofi nella [u proportwne tra

come fi vede

comodamente con

le

chorde S

nella dtmojlratione ) delie quattro parti del

& KB,&

bio,che arnueranno al numero di

Sette,& faranno tutto

effere -verificato:

B&

iB;& neli

la

tre parti alle quattro prime , rio

Or-

dub

Coma.Ma perchefcome altroueh detto)ilComa

il

contenuto dalla proportwne Sesquiottantefima;per fi dalla Super 7 partiente


del

Guidone,fenxa raddop

reflando diminuto nelgraue

Coma, contenute tra la S

gB& K B;fe noi aggiungeremo quefle

dito di tre parti, contenute tra

le lettere di

ho detto difopra intorno al Semituono minore fi Tede

1 S,che era la primaforma

Semituono minore, che rationalejettaremo la Sesquiottantefimaja quale etiandVo rationale;il rimane

te far la proportwne

hora vedere

in

Sesqumetefimaquarta rat tonale, la quale

qual maniera

le

parti del

nan%a,et in ognilnteruallo.Per

la

la

forma

Potemo

rationale di tal Semituono.

Coma fi ventuno a diftrtbutre,co vna certa equalit,in orni

Confo-

qual cofa potemo tenere per certo, che qttefto modo tanto pifia migliore

&ptu vero,qttanto vedemo,che ogni confonax>& ogni mterualo,fi nel grane, come nel mexo,& nel fine,
accrefciuto, diminuto di vna ifteffa quantit, feconda che ricerca la (ita proportwne Ne fi vede per modo
:

alcuno,che l'vnofia

ma* o-ior dell'altro,

minoretne fi fcorge ,che in effafia alcuno auanxo quantunque mini-

mali alcuna parte del detto Comatlmperoche quandofi

ritrouaffe alcuna di queje cofe, farebbe fegno

feilo,che tal Diflributione nonfuffe fitta co i debiti modi

mani-

Onde concludo,che quando fi uoleffe tentare di fare

vana,& fenxafrutto;come la ejfenexafempre lo far ma

tal Diflributione altramete ,che talfatica farebbe


mfeflo.

Perla qual cofa non fi potendo fare cotal cofani altra maniera, che torni bene ne i [pradetti ijlrumeti;

feguita che tal Participatione,o Diflrtbutione fiafatta perfettamete.,con

al

numero

OT REMO
poffa caparre

debili

me^etfenxa alcuno errore.

Monochordo diatonico equalmente temperato

Della Compofitione del


ridutto

li

delle

chorde Pithagoricc

Cap.

&

4.

4.

hora moftrare in qual maniera con poca fatica,& fen'xa alcuno errore,fi

il

Monochordo, temperato

di

maniera

ntrom

nellifuot infermili, che fi

efjer

melano tra il Diatonico dtatono,& quello,che Diatonico fintano fi chiama , rtrouato da


Tolomeo; La qual compofitwne,fpero che far non men
difapere Li
l'oro etiandio,t

temperatura^

quali fabricano ifrumenti

la

vera proportwne

vttle

detti fuoi

tutti coloro,che

defiderano

mteruatti,di quello che far a ce

muficali,& defiderano di faper la ragione,

&

mifura

di

qualunque

mteruallo, per potere co ragione proportwnare qitellide gli tfrumenti loro .Douerno adunque primieramente

fapere, che cofi

come ciafcun termine

da , fi pu far maggiore ,
dalla acuta
di quefle

ne, che

quanta

due parti

la

di

qualuque interuallo collocato alla fua proportwne [opra qualttnq; chor

minore di tanta quantit , da qual parte fi voglia

proportwne detta parte della chorda alfuo Tutto

cofi etiandio fi pu fare di

tanta quantit piugraue

ha quella parte dichorda,chefi lofja,ofelt aggiunge nelgraue

molti luoghifi potuto vedere

.Onde

na,et bene acconcia, comefurono

dico

pi acuto

nello acuto

le altre

porremo nel mezp

quanta

il

la detta

chorda

viene ad effere

^TqueUo

come

di efia la linea

in

in luogo di

accomodammo

Tuono maggiore alla fua proportwne;

minore, di maniera, che il ter mine minore delTuono maggiore, fia anco

re.ll chefatto, tra'l

,oT attilla ben pia-

Coma atta fua proportwne, al modo pi breue;et efpedito,chefa pofibile,m cotal

maniera.iAccomodaremo primieramete fopra


il

ouer

la proportio^-

Tutto

col fuo

chorda, [opra la qualefaremo la compofitione del detto Monochordo. Sopra tal linea adunque

prima dalla parte finidra

fi laffa dall'vna

che dipoi che fi hauer rtrouato una ^Ajie

accommodate

parte grane

cio dalla

che fi piglia

maggior termine

la dijferenxa,chefi

dell' uno, et l'altro di

ntroua tra

poi nefoggiungersmo vii altro

le

quefli

il

dipoi

termine minore delTuono mino

due Tuoni, far collocato ilComa-.percwche

quantit dell'uno,et dett'altro;come la protta ce

collocandolo atta fua proporttone

lo

mamfefla.

t come hauemo fatto

il

primo *
fopra

Seconda

152
fipra la eborda

che ih ermine maggiore del Tuono minore ;

gjjn dipoi

diuideremo ciafiuno feparatament e

fottopofio effempio, che contengono

neer chorde
vi

altri tnterualli di tal

confinante,

le,

con

db,

che contengono

il

cb

del

fecondo ,fei

li-

incominciando da qual chorda torner meglio

che quelle parti, che faranno pofle tra la

&la

e b,

la

mezane proport tonali Imperoche duufi m tal mamera,potranno fiermre ad ogni ordine de Suo-

che fi -vorr ridare, a tal temperamento

auertire
le

primo ; <& tra

il

&la

ab,

condtlirenza,fecondoilmodomojlrato,infittepartiequalt,ritrouandotralachorda

le quali fi

prefi intender

Monochordo

faranno

e,

&

quelle

che faranno pofle tra la e d, faranno quel-

balleranno a far maggiori, onero accrefeere , Et quando nominer due,

di quelle,

che fono pi inane alla

il

oiter

pm parti,fem-

Hora intefe quefle cofe, laffando da va canto la

parte di detta linea, porremo la e b in luogo della chorda pi graue del Monochordo,
re alla Participatione;& far (fecondo

Ma fi debbe.

quelle, delle quali fi batteranno a diminuire

il

ae

qualefi vorr ridur

modo di Guidone aretm)la chorda, ^f. Dipoi pigliando la cb ,,

accommodaremo ilTuono maggiore alla fua proportmne , nel modo, che facemmo nelle altre diuifwm ; <&
far ilfondamento

yno Coma ,come


le

aggiungeremo

delli

Tetrachordi

Ala perche queflo Tuono fi pone diminuto di quattro finirne parti di


Compaffo quattro parti del coma a e , g*7-

altroue ho detto; per pigliare mo col piede del

alla linea

&

cb;

diuideremo

ottaua parte a bandafinifra, porremo


tener

il

il

punto

Coma

Tutto

&

Percioche e/fendo tra

in

none parti equali;

balleremo

laproportione aggiunta alla chorda cb,


che'l

Tutto

diuifo

la proportione,pofla tra

il

non

refli

Tutto

che fono

diminuto

diuifi,et la

nafiono dalie chorde tirate fitto

ti

cb

Tutto duufi ,

&

li

il

lo

&

le parti

in fito luooo

collocato

^4,

Semituono maggiore

con-

ab

non vernhi

effer laproportione

il

Tuono

leuaremo tutta

la

cb; none

et

cb. Onde

fi

Suoni, che

li

rejeranno diminuii etiandio di tanta quantit

Conciofio,

dtfuono a fuono, quanto

Haueremo adtiq; per tal via fatto il Tuono mag

t^

et

diuifit

batteremo diminuto di quat-

ratte, cio dalla dtuifa linea

Mufict giudicano tanto

laproportione di ciafeuna parte di chorda colfio Tutto.

giungeremo immediatamente

doue cafiber tifine della

refla diminuita di tante parti, per conferente

e b,

gtore,cbe fi troua collocato tra quefle due chorde

&

che con la fipr adetta

quattro parti pi acute del Coma

di tal quantit ;

tali proportioni ,

che (come nella Prima parte ho detto)

le

e b,

la
la

Sesquwttaua ;fe dalla parte

nella fua veraproportione, che la

il

Tuono maggiore collocato nella fua yera proportione ;et con

tro fettime parti del detto

dubbio

minore di quattro parte

di

vno Coma Sog.

contenuto dalla proportmne Seiquiquintadecima;

d quale aggiunto al Tuono maggiore fa tlSemiditono , contenuto dalla proportmne Sesquiqttinta , comi ho
Et perche il S emituono piglia aumento di tre finirne parti del Coma ,
il Tuono difirefie

detto pi volte

&

..

quattro ; per cauando le tre dalle quattro, ne reflar vna

viene a minuire, fecondo che difiprafi

e detto.

&

cb, che far la pi vicina alla e,

la

Pigltaremo adunque folamente vna parte del Coma

metteremo infume con

parti equali, e* pigliando le cinque , che far in punto f,

miditono alla fua naturale proportione;^ tra la cb,


te del Coma, per le

terza eborda ,

rarionigi dette,

la quale fegnaremo

&

che far quella parte, della quale il Semiditono fi

tra la diuifa,

&la fb

C,

&> la fb, haueremo collocato il Se

haueremo il diminuto di vna fettima par


In tal maniera adunque haueremo vna

nellafua forma accidentale.

con la lettera

ab,&*

cb: dtuidendo poi queflo Tutto tnfei

la

(p'fir la feconda delprimo Tetracbordo

che con la

S emituono magnare , accrefiiuto di tre finirne parti . ^Aggiungeremo poi aqueflo immeEt tal
diatamente il Tuono , accioche L prima chorda con la quarta habbia la confinanza Diatejfaron
C[ contener il

Tttonofir il primo del primo Tetracbordo poflo nelgraue

maggiore,

ma,

&

il

minore,

&

il

maggior S emituono ; bauendo

la feconda chorda; fa dibifonio,

commodando prima la detta

Coma cb,
in

punto b

&db,

che noi habbiamo

Mapercbe

collocato per aitanti


il

minore ;

confinatila alla fila proportione

e;

pofle appreffo la

in quattro parti equali,

per

il

&

tal confinanza contiene

&

laffando da vii canto

pigliando folamente

le

due

le

dipoi la accrefauta di

tra la dtuifa

pam del Coma tra

aggiunge quelle due parti, che prima chef dundeffe tal linea, furono

&

gb ,

la pri-

modo , ac-

due prime parti del

maggior termine della Sesqtuterza proportione, che

Diatejfaron nella fua veraforma


Cociofia che fi

le

in tal

cinque, dimoeremo tutta la linea fina,

haueremo prima

&

dTuono

Tuono maggiore tra

pero procederemo

ma di effa Diatejfaron ,& pigliando tre parti m punto g,


;

il

la

la

,& la

cb,

laffate

verafor^

gb ,

la>

&la gb:

da vn canto.Et

firttroua laproportione Sesqtuterxa; fi per l'aggmntione di alcuna


parte fi viene a crefeere alcuna proportione di quella quantit, che
le aggiunge; manfeflo (per quello che
fi
fi detto difopra) che hauendofi aggiunto duefettime parti delle moflrate alla chordagratte della proportio-

perche

tra' tTutto diuifo

la

,,

Parte.
ne Sesquiterza

&

rimanendo

la

acuta nel fuo primo effere

maggiore dimmutq,et tra la


il

e b,

et la

fa

il

133

la

chorde comfpondenti in proportione Dupla, fegue immediatamente dopo

do dalgrane all'acuto

che

Onde mipenfo ,

chorde D,et d, de

le

detti iflrumeti pigliano

l'altro,

tra

le

il

C,

chorde

il

&> la<rb

contiene

&

nelle [ne

che con la

Semituono magnare proceden,

che da altro non pofia nafeere la diffcult

temperar bene ne i moderni I frumenti la chorda

mediatamente l'yno dopo

D,

chorda

tanta

accresciuta di due parti del

Tuono in queslo luogo folamente ,

qual

il

di

eb hauemo il Tuono

Semituono maggiore accrefcmto;perh tra la fb,

Tuono minore , accresciuto di tre parti del Coma ;

dare,

&la

eh,

Tuono minore, ilquale -verr per la intehrktione della Diateffaron

Coma, come la ragione frmpre ne far vedere .Haueremo adunque


il

rum o-iore

tal proportione fia fatta

Ma perche tra la chorda

tptantit,quata era quella, che flato aggiunto.

haueremo

&

con la d,

chefi

auejla

nona nello

accor-

coil^ad^ f non per-

luogo del Coma, onde nefegueno due Tuoni minori im

&

&

D,

&E &

D,

tra le

cofi tra quelle,che

corrilpondeno con

mede in Dupla proportione Etperfegmr quello, che hauemo incominciato , aggiunge-

remo

alla

chorda

vn 'altra chorda ,

contener la Diapente :

due fettime parti

&

di

hb,

tra quefla

&

e b

la

&

cofi diuideremo qitejlo

la diuifa

che con la

haueremo collocato

alla

cb,

tima chorda acuta del primo Tetrachordo ,

&

la

&

hb;

la

otto parti equalt

lei

la

Diapente

il

termine minore in punto

il

fopv'adette parti

&> db,
i ,

la fra
:

vera proportione

la Superquadripartienteqninta ,

Conciofia che di quelle parti ,


alla ottaua, di quelle

chef dtmmuifce quello

il

pero fi accrefee

il

Effachordo ; pigliando dipoi

dello

il

Tutto

della diuifa

&

tra la cb,

&

da

la prima,

diminuifca ;

& n-

che fi accrefee di quattro delle

interuallo

che fi

ao-

le

giunge altra la

Et

pofto aitanti.

Et perche quello

interuallo,

che

quale fi diminuifce di quattro fettime parti del Co

medefimo anco fi offerua nello accommodare le

al-

hauendo fempre riguardo a quello interuallo , che fegue immediatamente quello, chef vuole ac,

no quelle, che fono pofletra e

k, tra

;& tra la

verr

il

detto Eptachordo di tante parti, il

commodare Pigliaremo adunque

tione

, la

maggiore. Per il che preti

medeftmefi accrefee lo Eptachordo, che

reflaper andare alla Diapafon ,il Tuono maggiore ,

ti in punto

chorda E,

&diuideremoi[reflantein

haueremo tra

di quanto tale interuallo fifa maggiore, di tanto fi diminuifce lo Eptachordo.

diminuta

vn Tuono maggiore ; ma btfognafapere primieramente, che woportione habbia con

fettima chorda, per venire

tre chorde

la

ritrouare la Seconda

7* di quanta quantit queslo interuallo,chefi nomina Eptachordo minore, fi accrefea,

la

accrefcuto di tal parte.^fgginngeremo hora a queslafefla chorda, la fettima, la quale far

trouaremo, che

il

grfitr lavi

detto Effachordo, collocato nella fua nera proportione

il

e,

vno Effachordo minore dalla ^A; fa dila quale , come hauemo veduto ,che'l detto

termine maggiore della proportione

che faranno per

che far la chorda F,

diflanteper

ma

<&

per tal via haueremo

vna fettima parte del Coma, come fi accrefee etiandio

conciofia che 8

cinque partifolamente

&

fecondo

per

deremolalinea cb diminuta di vna fettima parte del Coma cb,

lo

pofletra a,

e,

in tre parti equali ,

&

bifogno di fapere primamente la ragione della fua proportione

ib

la quale la diminutione di

Prima grane del fecondo Et per

vn Semituono maggiore dalla E,

Effachordo fi aumenta di

ib,

ti

*A

la

due per il minore , che far la

le

fua ver a proportione

&

Tuono minore,

il

contener dfopradetto Tuono, accrefcuto di quelle parti, chefanno dibifigno

quale fia distante per

&la
&la

Tutto

Diapente ; Dipoi pigliate

la proportione della

ragioni altre volte addate ,far tra la

le

proportione

vn Coma. Ptgliaremo adunque le due parti pi propinque alla

maggior termine continente

fecondo

&

acuta contendi

faremo che quefln chorda aggiunta con

ma prima dibifogno, chefappiamo Lifua

accompagneremo con tutta

le

la quale con efiadei dalla parte

ad effere il Secondo del primo Tetrachordo ;

quale yiene

la diuifa,

cb,

&la

cb diminuta

la linea

&
&

la

kb,

d,

&

cofi la

delle

quattro parti pi vicine alla

kb, haueremo accommodato


lo

e, che faran-

diuideremo in none parti eqnali;& pigliando cinque par-

haueremo

il

detto Eptachordo alla fua

vera propor-

delComa;& la chorda

accrefcuto di quattro parti

ad efrer la fettima di tale ordine ,&la terza delfecondo Tetrachordo . ^fqueile aggiungeremo

G
la

db in due
parti equali :percioche tal confnanxarefla nella fuaperfettione, cio nella, proportione Dupla,& nei punottaua chorda, la quale con la prima contener la confonanza Diapafon, diuidendo folamentt la

to

&
&

haueremo la chorda a fecondati propoftto;

haueremo

la

Diapafon tramenata da fri chorde,

onero diminuto fecondo la proportione, che

tra

le

chorde

gli appartiene , nel

do in due parti equali qualunque chorda fi vuole ,fe

JT,

Ej

C.

D. E. F. G.

diuifa infette mteruaili, ciafcmio de

le pu

modo chef mojrato

ritrouare la

&

a,

quali accrefcuto,

Et perche diuiden-

confondente per vna Diapafin,co-

meho

Seconda
me

ho mofrato : perche dalla meta, della chordt

batteremo tmpre ilpropofito ; per [e noi dimoe-

remo
ti

marie melane della Diapafon in due par

le

eauati ^batteremo

pb,
do

la

&

rb;

cjb,

mb , nb ,

chorde

le

finalmente

ob

fb, diuiden

la

eflrema acuta della Diapafon, che comjpon

deranno

chorde

alle

&

kb,

Ib

tb, fb, gb, bb , ib ,

Dupla proportione.

in

maniera haueremo

la

Etili tal

cdpofmone del Monochor-,


pro-

do temperato ne ifuoi mterualli,fecodo

le loro

portioni,&

numero

ridate le fue chorde al

Quindici, contenute ne
di;

quali -volendo aggiungere

alli

r di aggiungere in

ejio

tefynemenmn ,cio

di

maggiore
perche

il

&

il

minore

quinto, bafta-

il

jolamente

accommodare

Tn-

churda

la

il

Semituono

minore alle loro proportwm

di

quattro primi Tetrachor

come ho detto ) rejla

Et

nella pro-

portione Sesqmuentefimaquarta, la quale rationaie

per diuideremo

la linea, o

yentiquattro parti equali,

&

cinque dallaparte deflra in pitto

no

le

haueremo

t,

la,

chorde Ib, tb, nb,

ob,Jara

et

chorde del Tetrachordofynemenon, che noi

le

cerchiamo
o b,

in

laqualenedarilnojropropojno

chorda tb,

peraoche

mb

chorda

pigliandone yenti-

ancora che

le

chorde

&

n b,

b,

fano agli altri Tetrachordi communi. Ala

quando -vorremo

ritrattare nel graue alcuna

chor

da , che cornjjondi con una acuta in proportione


dupla,

&

faccia -vdire la confonanxa Diapafon

raddopperemo
propofito

la

chorda acuta ,

&

haueremo il

Onde f noi uorremo ntrouare la

cor-

tb, rad-

rispondente chorda grane alla chorda

&

doppiaremo folamente ladettachwda tb,


in

punto u haueremo quello , che noi cercaua-

mo:percioche la chorda u b, con la

no in proportione Dupla,

&

faranno

b, forala

Confo-

nanxa Diapafon. Ver tal modo adunque haueremo


di,

Monochordo

il

con la tb
pafon.
cio
e.

diuif in cinque

con la aggtutione della chorda

d.

(come ho

Onde

Tetracor-

u b,

la

quale

Dia

detto) fa la cofonanxa

,nafce il numero di Dicifette chorde,

^b.

Cj.

C.

e.

g.

&

f.

D. E. F. G.
a

a.

come

a. b,

nella

fgura fi

pu -vedere. Con queflo mezp adunque potre-

mo battere fen-xa moltafatica , &fe>r%a alcuno


errore la -via

,&il modo di

comporre il

chordo temperato ne ifuoi wterualli

modato

Mono-

& accom-

al numero delle chorde ptthavorice

quale potremo

remo, accrefeendo , o dimtnudo

*<

nel

lifuoi mteritalli,

con la proportione di aafcuno,fecodo

ho mojlr-"-"

accommodare quante clwrde -vor-

il

modo clc

Part e.

ijj

Se nelle Canzoni feguitiamo cantando gli interualli produtti da veri


& fonori numeri ouero li moltrati ; & della folutione di ali

O R<A

pu nafcere yn dubbio , confederato quello ,

&

levitimi interualli contenuti nelle loro yereforme,

fecondo

odono
tura

come yuole

&
&

buono ,

interualli,
ri,

modo modrato

il

ho detto difipra , Se tra

Filofifo ) in tutte le cofe

ma il migliore, <&

confinante per

fempre inchinata afeguire

Harmonia, &

dilettatoli,

fempre

il

con tutte

Ogni

migliore, ouero fugge


le Jueforze /caccia

arte,

&

il pi

da fi

atti alla perfezione delle

ogni dottrina,

&

tnjlo

&

il

Onde effendo

buono.

loro

men

buono,

&

quello che

&

elegge

tale

il

inchinatane fi yede

contrario del bene,ao

elettione,

perche fino migliori

diminuto filamente ,

&

tal ragione

perfezione

giormente li
menti ;

&

vii

&

come

ragione della Participatwne

la

che qualunque yolta yogltono accordare

diletta ,

&

&

di conferuarla.

le fanno

&

temperare,

quanto

il perfetto,dallo

quelli,

confonanze

effendo chefegueno quello

credeno , che quella fia laforma , la quale fi ricerca a yolere accordare

cofi incannati dalfinfi,

non ottengono

accrefciuto,

che hanno tal giudicio

loro iflrumenti , riducono le

proportionare

quello, che defiderano

vii altri:

conaofia che tanto quelli, che

eflremi di alcuna confinanza, \enzafaper difiernere

Quelli, perche non

dice Platone )

Et pure il douere , poi che

che fono nelle loro yere forme ,fono maggiormente appetibili de

non hanno

ma

par che defidertno yn certo bene ,

&a yedemo ogni giorno con la efperienza in mano

conofiono confufamente

elle-

il

impedimeto del buono,& elegge

7- pi atte.

le ytili ,

fimilmente ogni atto , <&> ogni

il

ordinati tali

yera forma, che gli altri, i quali pet

harmonie . Et

et oo-niperfettione; onde acquiflatafi sforza di poi con ogni fuo potere di rimanere in effa,

V edemo dipoi, che quelli interualli

Ci

che la Na-

interualli fono miglio

come fi yede , che etiandw o<nn Scienza

le cofe praue ,

-ve-

dire, che -veramente

Melodia ; t quali

della

accrefiiuti, o diminuii,

ma appetibili maggiormente iper naturalmente nelle can

sforziamo difiouitar quelli, che fino produtti nella

cattiuo;& non pure efjoima etiandio

il

le parti

,&a defiderare nonfolo

bene

il
il

re in noi per molti fegni euidenti;& prima:perche ogn'yno naturalmetefugge

le,&

li

yere,& nongli altri : conciofia

quello anco, che ordinato per

la perfettione dell'

natura non fono ne migliori, ne pi

opure

idlqudl dtibbiofi pu rifondere,

quelli, che fono contenuti nelle tor forme

&pm diletteuolr, & non fola pi

tilene yocali ci

lor

il

diletteuole;

ch'io

Canzon,o cantilene Je cui harmome nascono dagli iflrumeti naturali fi odono

delle
ri,

4 ^.

Cap.

cuni dubbi;

alla loro

che

mag-

detti iflru-

Queflipoi -.perche hauendo la ra-

gione della Partictpatione,yengono pi facilmente ad accrefeerie, o minuirle)& pi preflole riducono a quel


la forma, che ricerca

ti

fe yero, che tanto tra

numero delle chorde di

le

tali

iflrumenti

nducendo

l'opera loro aperfettione

yoci, quanto negli ijrumentifi ydiffero folamente

le

confinanze,

&

jlrati d [opra, fuori delle loro naturali proporttoni ; ne fevuitarebbe, che^quelli, che nafeono da

harmonici,non fi ntrouaffero maipofli

Vana, &friiftratoria

ma fi bene, chefufjero in potenza

<zg degli tflrumenti nominati dfopra


,

la

ami potenza farebbe

&

harmonico moflrato altroue

fonare, farebbe al tutto yano,

&

in atto

neceffario, che fi riduca col


, il

Onde non fi potendo

mezo delle yoci ;

quale la cagione delle confinanze

fuperfluo nella natura

ridurre col

altramente

il

come ho

<& fi ntroua nelle quantit

Per quello adunque chefi detto, fi pu conclude-

detto molte fate) tra le parti nel Numero finario

inchinata figuire
gliori degli altri ,

il

&

buono,

&

il

migliore

&

gli interualli,che nafeono da


;

ntroua

Ma potrebbe forf alcuno dire, Se la natura

fi

per confeguente pi confinanti

me-

Nume-

re, che quelli interualli, chefi odeno nelle cantilene uocali,fino contenuti nelle loro yere forme, che fi

no

mo-

yen numeri

, quando per alcun tempo non fi riduce all'atto ,


Et purfi yede , che Iddio,
la Natura non fanno mai cofa alcuna in

Per bifigna dire , chetai potenza fi riduca alcune yolte

ro fonoro

Etfefuf-

conciofia che ogni potenza naturale

tfinza ytilit alcuna nella natura


-vano

in atto

interualli

da che nafee

numeri harmonici,fino mi

che jpeffo ydimo nelle cantilene yocalt

yn nonfi chepipreflo di dijfonanza , che di confonanza <A queflofi pu dire , che pu procedere da molte
impedito ; il quale fipra
cagioni ; Prima : perche alcuno dellt cantori potrebbe hauere l'ydito imperfetto,

&

agri'altra cofa debbe effere in quelli, che esercitano la Mufica,finza difetto alcuno

be

effire ,

che

le

yoci de i cantori fuffero tra lorofyroporttonate

Dipoi, perche potreb-

onde effendo l'yna chiara

&fiaue ; <&*
l'altra

.,

Seconda

i$6

f altra per il contrarie ujctira , &fgrabata , non pufeguire concento , cheflit buono . Potrebbe anco
che l'yno de

amori

hauejli

,&

talnatura,che nel cantare crefcefjepi del douere la voce nell'acuto

fo

graue

il

quando

quali cofe farebbeno cagione

le

Vocifuflero tra loroproportionate

le

da i Cantori con qualche dfcrettione

proferite

raffe l'altra

tengo per fermo

io

nel cantare

che

bene ynite ,fenxa battere alcuno impedimento

&

che ne gli ijrumenti

mo , che quello , cir fi detto fi a yero

infinite voltexonciofia

le

,&( come fi dice ) alcune

che mai fi rare uolte attiene che


',

loro

fi vmfcano; queflo auieneper lapicaola dtftanza

che
(

&

buon giudicio

sltroue ho detto) che la

ci

&

conceffo,

con quel

non nel modo, che


queflo

no, poi

dfuopropio

vn

&

gli

noi

che per ogni uerfo poflmo piegare,


fi

babbiamo veduto

nella

Prima parte

efier

capace

che

che non han-

Non per imponibile ,

rfi

I finimenti rimaneranno nella

lor prima

fofferire la

C*7* nel loro

all'altra al tutto contrarie

primo efere

Et queflo

cio differita calda

il

Diffonan za,

la cui

al [io contrario

&

Organi

Claitocembalt

diletto,

il pi
,

cio al

fanfi perfettamente
le

in effo la natura

[eparate dipoi

Fuoco , che

confuetudtne
;

&

contrario,

[e

alla loroper-

Ne quefloci debbe parer [Irai

o nel mefcolarf l'vna con l'al;

ma tra

quelle ettandw ,

ritorna alla lor prima qualit,

cio diuenta fredda

Queflo

natura
lifuont,

fano gettate

ifteffo

di ridurlo

patema

arteficiatt ,

&

nelle

in alto violentemente infinite

dire della

Pietra

che

Voce humana, che

non reflaper queflo

Soggiunger etiandio forf alcuno

che dopo

che con maggior

lelurmonie de gli Iflrumenti arteficiali

altri fimili,

&*

il medefimo intra-

mai non fono variate di natura ; comefi vede

che quantunque

&

natura,

&feco , piglia la qualit del Fuoco ;

caldo,

comefono

che non vdimoil concento, che nafee dalle voci


,

che fi troua tra

Suoni dello finimento : percioche

quanto ha potuto ,

ti

fa-

Vo-

alle

quanto fi vogli-

Voci rttornaranno

qualit,& quantit

vero , perche queflo pu nafeere dalla di/propornone


1

per

vdimo

^Arpicordi, Lenti

<& temperatura pofa tra

Numeri

perche

ma fempre declinano albaffo come mamfefo della

alla fua prima

delle volte

&

tfy* viti

quantunque molte volte fa violentata dalfuouo degli iflrumentt


fi
piacere

commodamente nell'acqua , che per naturafredda ,

per fua natura fempre inchinata a d fendere al centro

fiompavna non ntornt

Quello

quale opera alcuna cofa,nelfarla viene a repatire) Ouero vita di

natura dipaffare al centro

mai pigliano natura di afeendere

acute

&

che fi vdirebbe ,

notigli difficile

&farfi di gratti

mafeparata dipoi , ritorna nelfio primo [lato ,

ttiene nelle altre co[e naturali, le quali per la

cofe grani

;pur che fa

al Migliore

Percioche pigliano tra loro fcambieuolmete la qualit dell'vno, (3*

Queflo paterno vedere

humida, che approfimata

Et quello

&

che hanno tra loro qualche conuenienza

nelle cofe ,

che ogni ^Agente,

che abomineuole

chef veg gono maggiori effetti nelle cofe naturali, nell'approfimarf ,

la qualit delfuo contrario

al Buono

Magli iflrumenti arteficiali nonpoffono fare


o mutare difuono per alcun modo ; hauendogli

Ma accurdaf pure,

ef]e [blamente pigliando

t tone

della quale l'vdito di quelli

che quando poifi [epureranno l'vna dall'altra,

dell'altro (ejfendo vero,

che

modo fi po-

quelli per alcun

Ne la Natura le bpoflo alcun termine, ofine

& nonftpoffono variare ,

certo termine, ouer fine

Et non folamente fi vede

che fono l'vna

volte

ponia-

Voci co i Suoni fi accordino tanto per-

le

difuggire ilTriflo,

Suoni,, pi chepuote.

li

modo , che pi torna commodo

quefle due cofe tnfieme

che tra loro

Onde il Sentimento non pu

conciofia che fono (labili,

l'<Arte pofo

fettione,

&

vmre le Voci con

pereto cerca di

naturalmente

tra

ritrouar, che queflo inconueni-

cantore uoleffe feguire naturalmente gli intemalli , che nafconofecondo la natura de

il

di acute gratti

110

tirate di gorgia,

forf qui alcuno

ancora che fu minima. Et bench pari a molti

Natura dejiderafempre di accofl

ad impedimento del buono

quando
ttori

la coft,

Mufica , non pu

delle cofe della

conofauto, ilquale per f defiderabile ;

Dir

Voci non fi pollino vnire perfettamente co i Suoni , fenxa intrauenire alcuno mconueniente ; tanto pi

le

come

che

che gli yditori piglierebbeno

Immane , mai quelle con

voci

fettamente ,che non fi oda alcuna difcrepanxa tra

no molta pr attica

&

non ne fegue da queflo vn grande mconueniente ; che qualunque vol-

ta fi accompagner gli iflmmenti artificiali con

accade

maniera che l'vna voce non fupe-

non fi pofiono vdire

arteficali

&*foffero

-percioche oltra gli altri accidenti , che intrauen-

tranno vmre ? lo ridondo , che chi vorr effaminare minutamente


e>ite

Ma

,fi vdirebbe alle volte alcuni accenti

le parti

con alcune diminuzioni

nudino ;

con buon

interualhfi vdirebbeno perfetti

tali

& contento delie cantilene , che vdiflero

non poco piacere ,

gono

0>

ver-

l'altro la diflendejfe volentieri

che non fi vdirebbe mai alcuno concento ,che fuffe buono

efiere

& che pififacete ydire dell'altro Onero , che l'vno hauefii

maggior fianco ,

il

a quella perfettione

le

Voci,

&

dalla propor-

buono ^Artefice ha cercato


,

che

di

imitare

dall' ^Arte gli flato conceffa ;

proportionando con tal temperamento hfuoi infermili, di maniera che l'yno nonfupen

l'altro in

alcuna qualit;

Parte.
lit

accioche in

temperatura
ejjendo

effo

,& in uno ordine difuoni inuariabde

mafimamente

'37

La onde reftando dipoi lo Ifrumento in

nonfi oda alcuna dfcrepanxa :

l'adito molto fi dilettanelTharmoma

che per natura fi diletta dell'ordine proportionato

peratura muta qualit ; pare che immediatamente

quelli fuoni, che

da

lui

tale

accordo

che nafce da

,&
lui ;

Ma fi per cafo tale ordine,^ te-

n afono foni mamet e nffendmo.Que

Jo medefimo vedemo intrauemr fpeffo nelle Voci,che effendo dij]-oportionate,&> male vinte, non fi poffono
ydire : Mafie fono proportionate& bene unite, foni m amente dilettano a i finimenti. Oniefnxa dubbio al
cuno,allora con
fi voglia

ma? fior diletto fi ode un'harmonta,& vn concento di voa,che'l concento, che nafce da qual

ijrumemo. Quefla adunque la cagione, perche alle

imo iflrumento ,che t'harmonia,che nafce

di

fuoni ottimamente fiano proportionati;&


le

dalle yoci

le

-volte

vdimo con maggior dilettatione ilfuono,

ancora che tale iflrumentofia poco buono ,

<&

Tonfano buone ,& fonore;ma tra loro dijproportionate,

ynite.tt ci non ne debbe parer ilrano,pvi che alle fiate con

li

futi

et

ma,

maggior diletto, maggior contento,^ con pi

fatiamone vedemo vn bel Cauallo, ti quale fa benformato &propomonato, che yno Huomo dtjforme,et
dpi nobile animale, chef rttroui tra mortali ;
brutto ;
pur Huomo il pi leggiadro,
~vna del-

&

&

l'

&

le marauigliofe cofe, che iddio benedetto habbia creato

fommamente ha in
Ci

odio quelle cofe

compiace maogiormente

Ma che fi pu dire a quello ffe non

che nella lor jpecie fono imperfette

...
in quelle,

chefono pi

Monochordo

difproportwnate,&

meo La onde fi debbe auertire , che hauendof aggiunto


.

Tetrachordo fynemennon col Tetrachordo mejon

in

vn Semituono maggiore , &>


L.

a. b.

&d:

mituono minore;

in

et tra la

&

^,

& da

nella

il

la

il

&

Monochor-

quelle dello

Enharmo

compoftione moilrata

il

per tale congiuntione,ilTuono, che e

viene ad efer diuifo dalla chorda b

in

due parti

yno minore ;per il che a cafo nafce un nuouo Tetrachordo, tra

le

cio

chorde

&la

a,& la

imperoche tra la

46".

hora, che noi vediamo, in qual modofpoffa infpeffiare utilmente

a, et la

Natura

diatonico dalle chorde

do diatonico moftrato difopra, dalle chorde del Chromatico,

poflo tra la chorda

la

rnojlruofie

,,

Cap.

Chromatico.

de! genere

che

-vicine alla toro perfettwne

Della Infpeffatione del moftrato

E S T^

uSeb fi ritrouailSemituono maggiore; tra la b,


[3
nelle fiottopofe quattro chordefi pu vedere,

Trihemituono;come

Netefynemennon .
Tri).lemttuono

Para mefe
Semituono minore .

Trite fynemennon

Semituono mavnore
C?0

Mefe.
Tetrachordo non fi af muglia per alcun modo ad alcuno delli Tetrachordi diatonici
, pofti nel
6. non fi pu con yent dire , che fa Diatonico ; ma
fi bene pu dire , che a Chromatico : percioche

"Et perche tale

cap. 1

fi

molto

al Chromatico molle di
fi accofla

nel primo tnteruallo, nelfecondofiimilmente per vii altro

condo

fi

Tolomeo : effendoche procede dalgraue all'acuto per un Semituono

Semituono,&

nel ter%o per

ynoTnhemitttono,fe-

la forma

de i Tetracordi chromatiagia moilrati. Si chepotemo veramente dire, che


quefofa ti uero Tetrachordo chromatico ricercato,utile, ey> necefarw molto alla
del modrato Monochordo
tnfpeffiattone

diatonico

Effe alcuno voleffe dire

loro Tetrachordi,

te

ti

cofit

altri poi

Semituono maggiore ,
non viene fatta fuori

natura de
"

<&gli

...

&
di

che

li

per ordine

dipoi

il

^Antichi poneuano
di

minore internatio

maggiore internatio

minore ;

propofto -.perche

Numeri harmoma lo comporta

il

^A

&

coflut ridonderei

tali interualli

iquali

nella parte pi

raue de

che in quefto fi ritroua primamen-

che quefto importa poco , poi che tal

fono naturalmente collocati

ne danno prima nella parte grane

fecondo che

le

parti

la,

ouero

interuolli

...

. .

Seconda

interualli

maggiori,

&> dipoi per ordine le minorici come nel cap.

cPja noi douemoprouedere di collocaregli Interinili in tal maniera

finante, chefono atte allageneratwne

maggiore interuallo ne 1 Tetrachordi


ueano bene gli antichi tal riguardo ;

dell'

harmoma perfetta ;

aitanti

minore,

il

&

&

hauemo veduto

9. difopra

Per la qual

che poliamo acqmflare tutte quelle con-

non hauere riguardo

dipoi nefegtta la perdita di

-,

che nonfiapoflo

il

molte confonanxe.Ha-

ma nonfaceuano il concento loro al modo, chefaciamo noi &> ha usua


;

no opinione, che
le

maggiori

interualli

(come altroue ho

etiandio detto) fi componeffero dellt minori

fa pi ragionatole da dire che i maggiori internali!fi compongano in cotal maniera

Ze,&glt mterualli maggiori nafchinu dalli


gior Semituono aitanti

il

minori,

minore, no fa cofa alcuna

lo

opure che

le

Ma quaconfona-

Tederemo pi oltra . Se adunque l'hauerpojo

nonfar etiano,che

tale

il

mag-

Tetracordo nonfia Chroma-

meno Enharmonico. Ha adunque queflo Tetrachordo , tra la chorda b


Semituono minore, che non fi vfa nelle modulatiom diatoniche ,ne anco nelle
Enharmomche;et

poi che non ne Diatonico, ne

tico

&*

la

il

tra la chorda

^ &- la

d,

ha il Trihemituono mcompoflo, che nel diatonico

to dalla propomone Sesqttiquinta ;fi

come contenuto

compofto,

il

quale contemt-

quello intervallo, chepofto nella parte acuta del

Chro
Tolomeo ; come fi pu conoscere riducendo le quattro mojlrate chorde nelle loro
propie forme,
che fino contenute tra gli harmomci numeri ; come nel cap. 1 5 della Prima parte, nelle chorde del primo
tnatico molle di

Te

trachordo detto

Hypaton ,fi come nella fottapojlafigurafi pub chiaramente -vedere


60. E.

Hypate mefon
Trihemituono

Sesquiquinta

Lychanos hypaton

72.^.
Semituono minore. Sesqui

z 4.

Parhypate hypaton

e.

Semituono maggiore. Sesqui 1

S o.

Et ancora che
poco

lui fi a netti

confiderato

il

poco

Hypate hypaton

due primi
utile,

<;

interiialli

molto differente dal chrom anco molle ; queflo etiandio importa

chef caua da quelli infermili

effendo che non po/Jono dare alcuna confonan-

^a, come allora farebbe manifejlo, quando adoperar fi yolejfero . Queflo Tetrachordo adunque Terr ad effe
re laforma de gli altri quattro Tetrachordi, quando

Terremo

infteffare il Monochordo poflo di [opra nel cap.

^o.Eben Tero,che quandofi ponefero in tal Monochordo, che contenejfero tali proportionupi predofi Ter
rebbe a generare confufione, che commodo per la moltitudine detti Tafti,& dette chorde, che fi accrefeereb;

beno, per poter ritrouare

le

fradetto Trihemituono tra

confnanxs fecondo ilpropofito, oltra


le

chorde diatoniche al

due parti del Coma, comefacemmo

'

di [opra

le

mefrate

no alfio luogo propio

le quali

in cuefa

non fi odono dopo

maniera

maggiore

modo

di

di (opra,

la Participatione.

a<r (ritingendo atta

do pojto di\opra,Tna chorda nel fratte, chejia da


acuta detta

Pero riduremo fidamente ilfiin ogni

&per tal modo, oltra lo meommodo , chef

haueremofchin.no molte cofe,cheJarebbeno (Lue molto flrane da Tdire;per


no intervallo all'altro

modo mojlrato facendolo minore

lei

di

Sonatori,

ogni Tetrachordo del Monochor-

Tna Sesquiquinta Quefla

Terr a contenere il ricercato Trihemituono

atti

pafjaggi,chefifarebbe dall'y-

lAccommodaremo adunque il Tnhemituo

chorda acuta

diflanteper

li

Tetraordo di

leua

&fmilmente
&

poi aggiunta ali*

Terr a ditdere il Tuono

orni Tctrarchordo in due parti, fecodo la ragione dello interttallo poflo nel detto Tetraciordo; di

che tra la prima

&

la feconda

trachordo chromatico,fecdo
Pamcipatioiic,ne dar

il

il

diatonica,^ tra

nojro propofito

Monochordo

la

aggiunta

la detta

Talchordadipo- ndutta

chorda acuta, haueremo ilTe

alla fuaproportione, colmer della

diatonico inlpefato dalle chorde chromatiche in ogni Tetrachordoidel

qiu Monochordo no mi eflender a dimoflrare pi coja alcuna; per effere lfuo ordine ne gli ifrumett moder
>i{" i,t tanto tepo Tjatijche borrirai

da ogiTiiopuo

ejjer

conofcutto:N elqual ordine, accioche

tichcj.tfero pif telimele conofaute dalle altre,colui che


li

Tafli

cap.

colorAti;etforf

lo

le

chorde chroma

accomod il Taflame loro,nelmodo che fi Tede,fece

fece,perche fapeita,che il Chromatico era detto Colorato dal colore, come dfopranel

6 fu detto.NcfiifjLmete

c'tento di ;njjiefftre co tal chorde ifopradetti

Tetrachordi, dtmdedo

il

Tuono

maggiore

Parte.
maggiore

due part

in

139

ma diufe etiando limnori in due SemituoniJ'vno maggiovdeU'a!h-o;f come in tali

iflrumetifii pu yedere. Et que(lo,credo


ra nel errane, et nell'acuto e/primere co

io

chefocefiejper

maggior comodit deli Sonatorijoccioche boteffe-

maggior libert nelle loro modulatimi; variati Modt,et variate Hai"

monie,Le chorde colorate poifurono da i Mufici pratiici figliate nelle Imo

me laTrifefiynemeno con quejla lettera b


quelle, che fono cofonanti

rotunda

L'^f altre poi

maggiore di due Tuoni ;fi chiamaua Diefis

perche

notarono con queslofegno

delle volte fi pone

il pi

; il

tal

ma quado difeendeuano dall'acuto nel orane,ponevano il

Semttuonofi cantaffe

dofalendo,&

ch'io

di quattro

ho detto; per

ro opinione (

quattro

il

onde figliavano

che fanno anco


il

li

&

da

il

ganza,

ti

di tre

di

cinque

Coma, et

diatoniche alle chromatiche , nel modo

tale interuallo fuffe

/pack con quattro virgolette

l'ordine delle chorde,

quello, che dice Boetio nelcap,

minore e maggiore

Semititono pon enano talfiglio, per dinotarci queflo intervallo : perche hebbe

proportione Sesquiottaua maggiore di otto,

nor di none

pi Moderni, quatt

Tuono, Credo che queflo figlio

Semituono maggiore fit/fe

il

&*per quello, quando, procedeuano dalle chorde

lo /patio di vii

filmano dalgraue all'acuto, poneva-

il

il

numero ,

incrociate

&

il

ij.del Terzo

&

le proportiom

libro della

&

Semituona minore,

che fono

le

fuffe di

quattro posle in talfie-

Pithagorice

Ma quanto cojhrofi ingannino, facilmentefi pu comprendere da quello, che detto,

difopra,

Tuonofife, ofi componeffe di notte Coma ; ouer chefipo-

come hanno anche molti de 1 Aloderm) che

Coma

&

talifegm,o chorde, vogliono porre

in tante parti :percioche voleiiano, cl>e

gno : concwfia che feguiuono


bra ,

di-

da alcuni, cheffonarono, che

duudere almeno

minore

in alcun luogo delle lor cantilene,

difcendedo,cal mezo

fuffe introdiitto

Sesqniterz

perfare l'mteruallo del Semituono, comealtroue vederemo . Et quando vole,

no il h :

il

quale nomuianoDiefis ; forf

qua! /patio alcuni Moderni chiamano Semituono minore

uono che

tefft

%(,, il

la opinione di Filo!ao,il quote(come recita Boetio)diceua,che quel Spaao,per il quale la

hauendo

h molle ;&cofi tutte


vna Diapafon, oueramente per vna

con quefla,tanto nelgrane, quoto nell'acuto,per

Diapete ,0 per vna Diatejftron;

catilene,et notate co dttefigmifi co

Guidone, la quale chiamano

di

&

mostrate

di fi-

veduto houemo

Mufica , mofrando che dTuono

minore di none Coma . Et net cap. 1 4. dice,

che'l

Coma, 0* minore di quattro Per adunque fe'l Tuono e maggior di


.

di

Semitnono

otto

,& mi-

Coma, &> non fi pu hauere certezza alcuna della fitta quantit ; pormi certamente grande arro-

volere affermare determinatamente

vna cofa , che la Scienza pone m dubbio ,

&

indeterminata

Onde f queflo interuallo non fi pu denominare con via quantit determinata , minormente fi potranno denominar quelli, che fimo minori ; come fono il Semitnono maggiore, cj* d minore,

In che maniera pofsiamo inlpeffare

il

detto

Monochordo con le chorCap. ^.j,

de Enharmoniche,

OLE N DO
noi

dipoi infpeffiare

il

detto Iflrumento con

chorde Enharmoniche, acekehe

vna chordo in mezo di effo in tal maniera, che co vna delle nominate diafoniche,

chromatiche, fila confonante,

& houeremo

fi proceda ,parmi i doner mostrare


lefje ntfpefjare^ il

le

habbiamo in ogni Tetrachordo il Semituono maggiore dtuifio in due Diefis, porremo fa

tornente

?6

&gli altrifilmili

le

dnoilropropofiito

Ma aitanti che pi oltra

ProporttomdelTetrachordo,accioche quando (ivo

Monochordo diatonico fintono ,fi pofjafaper la ragione delti

fimi mteruolli

Per il che bifio-

gna auertire, che procedendo ogni Tetrachordo Enhormonico dal grane all'acuto per due Diefis,
tono incompoflo ; fi come molte fiate
detto
fi

douemo eleggere quello , che ha

proporttoni, che nepofiino condurre aU'vfi dell'harmonia perfetta

fimo

siati posti in molti

fetti,

&

Etfi debbe auertire ,

aggiunti ad alcuno altro, ne danno alcuna confiomnza

chefi pu eleggere

delti

concenti per-

ch'io dico quelli Infermili ejfiere

Per eleggeremo primieramente quello,

di (opra , che fio vtde ,&al propofito ; dipoi aggiungeremo


dopo che far infpeffatoiljopradetto Monochordo ,(econdo le ra-

Tetrachordi moftroti
tali proportiom, che

gioni delle proportiont, ch'io fon per mojlrare, ogni chordo habbia la fio corrtjpondciite diatonica
tica , che fio confinante

da

Ne douemo batter riguardo a quelli , che

La onde douemo eleggere quelli infermili, che (uno vidi > occioche no

fi venghi moltiplicar le coffinza alcuna necefiit

Infermili, contenuti da

& vno Di-

(imi internali! contenuti

Tetrachordi dagli ^Antichi : poi che non fono otti alla genei-otione de

pocofanno al nofro pmpofito

vttli,i quali

li

chroma-r

ilDitono adunque che pone T-olomeo nel fuoTetracwdo Enharmontco ,poflo

nelcap. $j.far al noftro propofito : peraoche interuallo confonante

,&

la fina

vera forma fi
fi

ritratta

collocata

140
numeri , che contengono

li

le proponimi! ,

che fono

tr.t le

differente dal Ditcnopojlo net Monochorda diatonico[intono

&

muco ,

Seconda

colloc.ua tra

cuna

parti del Senario

&

nell'Enharmomcafen^a, alcuna compofmone : conciofia che l'imo / l'altro


,
Quesla adunque far l'interuaUo acuto di fletto Tetrachordo

proporttone Sesqutquarta

chorde

, cio le

&

genere,

trattata la
in

la

Due eftreme

Secondagraue,

Quarta chorda ,

due parti, far

aafcuno Tetrachordo diatonico

di

la quale

chromatico

la feconda diatonica in queflo

proporttone Sesquiuentefimaquarta

Tetrachordo diatonico ,

modo, facendola

mo quejo Tetrachordo ;

la

&

tre

ciafcuno

1 j

Seconda chorda En-

diflante dalla

che'far

il

ri-

chromatico

Prima per yna

cio per ilftacio del Semituono minore, che


far il Diefis

;& dalla S ecoda per yna Supertripartieme

yteflo Tetrachordo

& haueremo

di ciafcun
.

&

contenuto dati*

communi a.

che fono

Terza, acuta del Tetrachordo Enharmonico Porremo adunque

la

harmomca tra la prima ,

in cofa al-

medefimamente a ciafcuno commune Quefa dopo che fi hauer

dmida ilSemituono

la quale

non

ancora che fi confiden compoflo nel Dia

maggiore di

&

Diefis minore;

hauere-

Nel quale potremo y edere l'ytde , che ne d la Seconda chorda ovatte : conctofa

oc

a.

Meje.

Sesqitiquarta

Lychanos mefon

5--F--

115,

Supertripartiente

Parhypate mefon

Sesqu'uentefimaquarta

4oo.E.che aggiunta
ydire
la

alla

il Ditono,

contenuto dalia proporttone Sesquiquarta

Terza chorda del

detto Tetrachordo fono

chorda Enharmonica

chordo

la detta

chorda

di ciafcun

, la

&

gere,

ovm chorda diatonica ,


,

quale fi potrfacilmente hauere , quando fi ag

&

ogni chromatica

comprendere, quanto

collocare mirabilmente, con

&

in quejo

che a differenza delle diatoniche,

quefleje Enharmontche

l'altre di

poilo iflrumento fi pu nedere

che yerfo tlgraue

per yna Diateffaron

vano in

qtiefo

,
,

deli detti

eflreme
ogni

&

Le

delle

yno ifrumento,

in

idrumenti ,far

frumenti

&

di tale yttle,

fi yerfo tlgraue

per yn Semiditono

commodo,

flo non parer

&

quali fi conofceranno nel

chromatiche,

lo

&

Taflame

deli detti

fi porranno di colore roffo

come

altre yolte

ho detto

in alcuno ordine , le quali fono in tal

Cof per il contrario,

quelle fonopofle fenza ytile alcuno,

auenire fabncare uno tflrumento

atto a fruire

ad alcuno

difficile

fu yn Clauocembato, &
lente di fimili finimenti
li

minori

come

&

e-

ne da-

&

I frumenti

come nelfotta

che quelle chor-

maniera colloca-

yna chorda corri/fondente confinante per yna Diapente, o


oueramente per yn Dttono , ouero per yn Semiditono ; comefino quelle , chef ritro-

alle

modulationi,

peraoche yno de

alafimMianza

& harmome

tali

quando non hanno

di quello ch'io

di ciafcuno

deli

ho mofrato

nominati generi

ranno

tali

Potrai
; il

qua

Et que-

1 548.
harmome chromatice,& le Euiarmontce ;

/finimentifeci fare

in Vinegia,per yedere, in qual maniera poteffero nufiire le

tutti

ouero verfi l'acuto hanno

tfrumento

adunque ciafcuno per


ira

&

nmger alla Terza

corrifpondentt :perctocbe niente, opaco tornano alpropofito alla o-enerationedi alcuna confinanza

le

Tetra

y avita l'^frte aiutata dalla Natura, nel congiuit

Ma fi debbefempre auerttre

de fono pofle con qualche ytiltt


te,

Due

bello,& regolato ordine le chorde Chromatiche tra le Diatoniche

tra l'yne,
:

nelli fopradetti

hauer yna chorda comjpondente per yn Ditono,

tale ordine, dal quale potremo

&

le

Tetrachordo chromattco yerfo l'acuto yn 'altra chorda, chefia diflante per ynaproportio-

tiandio yerfo l'acuto

r vn

Perhypate hypatonfipotrl

communi ; pero hafler folamente di aggiungere in

che

la

Ma perche ( come ho detto)

ne Sesquiquarta Quefa poi, dopo chef hauer proportionata


tanto

Hypate mefon

terza chorda del Tetrachordo Hypaton chrom anca, che

io

di nojrafalute

&

me , il quale fece Maeflro Dommico Pefarefi fabrtcatore eccelnel quale non folamente Semituoni mago-tori fono diuifi m due parti , ma anche

anco appreffo di

li

Et ancora che fi ne poteffero fare degli

altri

con dtuerfe dtuifioni

nondimeno

io

credo , che

da

Parte.

141

Difficile eft,nifidoclohomini tot tendere

chordas

Almt.EmbLi.l.i,

da

lro fi pojfa cattare

poca ytilit :percioche in loro fenxa alcuna necefiit fono moltiplicate

(altra le mojlrate )

mali

non fono atte ad efprimere

quelle, che fono collocate nel moftrato ifhrumento

re Enharm onici

Et f alcuni credejjero

; i

altri concenti,

le

chorde;

le

pia diletteuoli, che quelli che fanno vdire

quali -veramente fono Diatonici, ouer chromatici,

chepoftino ejjrrimere altri concenti , che

li

tre fopr adetti

pu-

dtgran

luno-a s

incannano : perche muna altra fyecie

durre

dere

comealtroue ho moftrato alla fuaperfettione) come facendone ogmproua, ciafcuno da f lo potr ye~
la loro natura fa nota a ciafcuno inperche io credo, che hormai la Diuifione di cotali generi ,

Ma

<re<rnofo

di

Diatonico

&

che potranno occorrere,

no yedere dimagrate,

&

&

faranno di qualche importanza

con ogni diligenza esplicate nelle noftre

altre cofepoi laffero al sudicio del diferetto Lettore, che fi

re ottimamente esercitato

& pmfoaui
yanamente, &

mero
che

non folamente

Enharmomce : quando potr ridurle

meglwn ,

delle

di quello,

alli

nelle

in

DEMOSTJi^fTIONI

che fi odeno

harmonie diatonice :

Et

harmoniche;le

dir anco

delle Miftt

ma etiandto nelle
1

noftri

chromatice,

&

tempi potranno

che quando fi yoleffe aggiun<rcre al nu-

fenxa dubbio farebbe

fuori dipropofitofi moltiplicano lecofe

&

y> lftrumento,fopra il quale fi potr

Modi antichi : oueramente quando a

mojlrate chorde alcuna altra chorda

Conciofia che <rran par-

quella Scienza ,fi potran-

hauer nel maneggio de i Numeri,

Dir adunque per concludere, che queslo

effercitare ogni ottimo Sonatore,

nufcire

ne di Chromatico , ne di Enharmonico fi pu ri-

per non mi eflender pi oltra, in -voler dare di loro alcuna altra ragione

te delle diffiailt,

nelle

quando da

cofa

yana ,

quelle

&

fuperft.ua

concofia

no fi pu cauare alcuna

ytili"

t;&

Seconda

142

gjp "li intentala vtili

&

neceffarij , che concorrono alla coflitutione di ogni genere di

harmonia fona
_,

gi accommodati a 1 loropropij luoghi ,

Che c pi ragioneuole

dire, che gli Infermili minori nafchino dalli


maggiori che dire , che maggiori fi componghino de minoi

ri

& che meglio e ordinato lo EiTachordo moderno

il

'?~-\

vi

Risf

a quello ch'iopromefii di [pra

uoglio fathfire

quale pi ragioneuole 3 che

confonanxe

le

^^n^i

Cap,

Tctrachordo antico.

48.
quando

diJSi di -voler

maggiori

dalli

>

Mimmo , il quale ponemmo indiuifihde

come poneuano

imo internatio

&

chiamammo Primo di tal genere ; come accenna ^friflotele

lo

condo
nel

mio parere) feguendo

il

Pruno

iv TsV 2 AH

come

ogni confinanza ,fi

',

fi

nel

^Anfloffeno ,pone nella

la opinione di

libro della Pojeriora dicendo

mi fura comune di

la

Mvtk ;

Vnita

lib. 1

o. della

Mufica

cio nel canto

comune mifura

il

il

li

altri interualh

de tintigli altri interuallt,

o-ione

di

muficali quantunq; minimi

Platone

quando parla

&

perche mentre pare,

ci dice ,

mifura comune;

come

&

Et

fi parta

come ho

in

qualunque altra confonanza , onero


,

vedere

&

&

le

altre fimi-

nella Mufica la cuiforma effa Du&*


mutatione alcuna delli fuoi efremi :
nonpatifce
,
:

detto ) ogni femplice

tale

ymt

confinanza ,

commune parere Ja chiamarono ia

in qualfi voglia altro intentali)

&

raddoppiandofi nelle fue


ogni

<na.rSv

effendo che

minimo

interuallo

percioche

femplice,

ha ragione

&

mino

Suoni hanno pi della quantit Continoua,che della Dtfcreta, come fi pu chiaramente

che quando noi

Cinque chorde

<&fe compoflo , & maggiore , compoflo di lei } <*7* di vna delle


Et ci fi pu comprendere daqueflo:
i6,della Primaparteh mojlrato

tale internali ~vna delle fue parti

modo che nel cap.

di

Sesqukerxa

venfea della Diapafon

da vna certa -vnit de fuoni , refitmfce

re

li

che la Dupla riputata efjer proponi-

conciofia che la Sesquialtera , la

tutto queflofi

Onde no marauMia, f tutti li Greci,

perche veramente

,& la cu

Epw.omide

nello

Similmente contiene nife

fue parti, nel

cofonanze,&

che contiene ogni proportione in f

mentre pare , che

le

Prima tra le proportioni generata tra la Vnit ,&il Binario :

ella la

pla : percioche la pi perfetta di ogn altra confonanxa

&

dice

la,

Maparmi che ci

cbferma Marfilio Ficino

ci

pone

etiandio lo

yunle che elofia

numeri

chef habbia partito dalla Vinta, rejnuijce tale Vnit raddoppiandofi Oltra di

lifono in effa comefue parti.

parti

&
&

onde ha-

quale (fe-

il

ella la prima in talgenere

imperoche -veramente

Forma di tal confonan%a ,

della

ne perfetta ; primieramente perche


dipoi,

la loro

confonan-

la

Metaffca,

Diefts,

Diefis

di tutti

le
;

Vnit nell'^fnthmetica

la

diceuanofuori di orni propofito;et che dalla diuifione della Diapafon habbiano origine tutte
<rli

che

&gk i^tr intervalli maggiorifi companejjtro di pi interuallt minori

tteano

onero che

Per adunquefi defapere,

che ( come altroue ho detto )gli antichi Greci hebbero qttefla opinione

%e

moflrare t

maggiori mteruallifi componghino dell minori

minori infermili nafchino

che

ponemo infume

l'altra

da Quattro

Diapente s

la

&la

Dtateffaron

l'vna delle quali contenuta da.

viene la Diapafon, che contenuta tra Otto chorde,

&

non tra

No

anque,& quattro pofli infumejacino None Et quejo attiene, percioche l'vna,& l'altrafi
conriuntrono advn termine commune, come dpropio della Quantit continoua ; il qual termine ia chor-

ancora che

dapi acuta

della

&

Diapente pofla nelgrane ,

fume in harmonica

proportionaltt

la pi grane della

oueramente per

chorda pi acuta della Diateffaron pofla nelgrane

verrebbe ad effere queflo termine


ni delle fue parti

Di.ipente,&
altra Per
.

eflendo che

Tutto

gli

&

& come

, pofero

li

&

il

coft errore

Moderni

il

loro

Tutto diuifibile fi compo-

il

a dire , che la Diapafon fi componi deli*

Confonanze, che fino le


dittifero

te parti : percioche prima di

loro Efftchordo in

Tetrachordo : coucwfia che qtteflt pofero

minor proportione

maggiori nel grane de

&

di poi per ordine quelli di

loro Efjachordi

ne dannai numeri harmomct, fi come nel cap.

la,

chorda pi grane della Diapente pofla in acuto ,

la

Ma cofi come errore a dire, che

con pi ragione

^Antichi greci

loro Tetrachordt "li interuallt di

cero tlcontrario

prima di effe

della Diateffaron ,<& di altre

dico, che meglio,

tuoni; che nonfteero


1

il

commune

il

Dtateffaron pofla in acuto , congiunte in-

contrario nella congiuntone anthmetica : perche

&

nell'acuto

9. di/opra fi

nella

in

parte

maggiore

minori

potuto vedere,

ciajcunA

& Semi
grane de
&

Tuoni,

come

quelli fe-

il

autiere,

c't/nm jtnu

6?

&

Parte.
Che ciafcuno

delli

Genere , & Specie ,


diuifione,ouero ordinatione de Suoni ila

Generi nominati

che ciafcuna altra

, fi

<AN CO

Cap.

&* Specie

le

confonanze

to uno di

vii

j.
li

predetti Generi, fecondo di

dipoi in quanto allo yfio de

Moderni

.Antichi, i quali pi prefo cercarono di -variare

diperuemre all'yf perfetto

delle

harmonie , col mezo

capi Diatonico, chromatico,

V muerfale fono dette Specie

&

& Enharmonico

Et perche quelle

quello Vniuerfale, che contiene fotto di

loro

Modu-

dello acqui/lo di tutte

cofe

Onde con-

le

ritrouaremo uarie diuifeoni,& dmerfe forme di Tetrachordi, come ho moflrato

qttefi tre

ad alcuno

4.

conciofa chefepofino confiderare in due maniere, fri

ma in quanto all'ufo degli ^Antichi


fiderai fecondo l'yfo de

&

dire

da [affare di dire, che noi paterno chiamare

uerfi rifletti, Generi,

lationi, che

pu

& nutile

vana,

HJ

tali

ridutte fat-

chefi fottopongono

Specie

detto

Ge-

nere ; pero primamente fi potranno chiamar Specie -.percioche ciafcuno contenuto [otto queflo genere ~ni-

Melodia , ouero

nerfialifeimo

di

hanno molte fpecie

Harmonia

con laperfettione delh.trmonia,non


che imponibile, che da

pofeiamo Iutiere

non hanno fotto

altri

dipoi fi potranno

dubbio,

l'ufo

nominar Generi : imperoche ciafcun

Moderni , con l'acqmflo di

Onde non Generi ,

di loro fotto

tutte le confonante,

che non haueremo pi di una Specie di ciafcuno di loro-.Impero

di f ofe no di mdiuidui, che fono

topofli a queflo genere

de i

nameri,& da altre proportiom,

defiderato

ilfine

Confederati poi fecondo

ymuerfele Melodia, ouero

& da

altro ordine

che dal moflrato difopra

ma Specie fellamente bifogner chiamarli


quella cantilena.

quefla,&

percioche

Et faranno medefemamentefot

Harmoma ; della quale ti Diatonico, il Chromatico,

Enharmonico faranno le fpecie. Per il che confiderate al primo modo fi potranno chiamare Generi ,
cie

ma confederati alfecondo, fi nomineranno folamente Specie

na fpecie

di quefei tre generi,

collocate tra

de

le

moflrate da Tolomeo nel cap.

proportioni del genere Superparticolare

le diuifeoni di

dal Moltiplice,

^Archita,

&

&feriue

Et f bene le forme degli

.del

Primo

&
& Didimo,

libro

&

&

lo

Spe-

interuali di ciafcu

deU'Harmonica,fi ritrouano

Boetiofea di parere con Tolomeo, quando ripren-

cantra <Artfloffeno,

che da altro genere di proportione , che

dal Superparticolare infuori , che fono generi della Proportione di maggiore inequalit

nonpoffa nafcere alcuno Interuallo,chefea atto alla confionanza, dalla Dupla fiupertripartienteterza infuori,
dalla quale nafce la confinanza Diapafon diatefifiaron;

nondimeno la Natura contraponendofe a

concede molti altri interuali , i quali fono approuat dalfentimento


confinanti

na

&

gioni, che adduce

malto

neceffarij alle

le loro

tre

teffe -ventre alla perfetta cogitatone della

ff

ciafcu-

t bench le ra-

contra molti altri habbiano forza di

&

ne

gli Interuali di

ciafcuna fpe-

un modo,

&

-un'ordine, col

in lo-

mexo del qualefi po-

Scienza ,&alla cognitione de i yen Interuali, chefanno alpropo

feto delle harmonie, che fi efferatano perfettamente con le


ilfientimento non fu

&

Generi ; nandimenoicome ho moflrato)nonfe ritroua

il perche defederando io di moflrare

tal levg, ne

confermati dal parer di ogn'ynoper

modulatiani,& alhtgeneratione delle harmonie, in

fenza farne alcuna prona') che nelle Proportioni,

da lui, cuififa la perfttione de

ro perfewone alcuna

&

forme contenute tra gli altri veneri di proportione

Tolomeo cantra <Arifloffeno, ^Archita, Didimo ,

far credere ad alcuno


cie ritrattata

&
& hanno

fiotto atti,

delle noslre Specie

dfcordante dalla ragione

Voci

;fiu neceffario

&

con gli Iftrumenti artificiali

il partirmi

accioche

da tal legge : percioche farebbe

in-

trauenuto a me quello, che fittole intrauemre ad alcuni, che adoperano alcuno iflrumento per fare qualche cofet ;

no.

&

nondimeno con tal mexo non pofiono condurre l'opera loro a perfettione ,
refila ogni loro dijfegno yaLa onde f yero quello, che dice ti Filofofo,che Vanamente,^ fienza alcuno yttlefe pongono quelle cofe

in opera,col mezo delle quali fi

ueafieguire tallegge;ne

y itole peruenire ad alcun fine, et poi nonfi permette; io per modo alcuno no do-

meno le Duiifeonije Proportioni, gli Ordini ritrouati da Tolomeo ,o da altro Mufei

co antico,o moderno che'lfifitffe,da quelle del Diatonico fintano in fuorr.percwche fie

io

no

hauefifie

tirmi da tal legge, et hauefei eletto taliordim,per dimoflrare la yera proportione di ciafcuno

qual modo

fi potefife fiancare yno

{come flatofiempre

il

mio fitte J

fiata la ma, yana la miafatica

lilrttmento, nelqualefe

& da
&

quelli

hauefifie

yolutopar

mterualh;&

in

da esercitare perfettamente le harmonie

no hauefei potuto hattere,quel ch'io defederaua ; pazzia farebbe

cotal legge,

0* ordtnifearebbenoflat al tutto fienza Utilit alcuna Per


.

la qttal

Seconda

144
/.i

quali

&

Druifione, oneroOrdiiiatione di foni y.ina,

aujlamente riprendere, f
le

fu formi

qua l cefi non mi sparuta dif.tre errore ,fe non ho yoluto

o-ii altra

delle ylte

il pi

imitile

oblghi

tali

.1

ho voluto cercare ,hr wuefigare ilvere,et no giure


fi

io

fono

-vane:,

&

fallaci : percioche /pefife fiate diffendouo

reputo 0-

degli

le opinioni

&

mommi,

bio-Unno alcuni Principi)

,& pocofanno alpropofto

per dimof rare alcune loro canchifiom, che fono -veramente lontani dalvero

Per qual cagione

ano

effendo

Nepeiifi che alcuno impella con Stinta, et

Confonanze hanno maggiormenre la loro origine


maggiore ineejuaiit , che da quelle di

le

dalle Proportioni di

minore.

~^ ~^

'~~-

r~.

^A RA1I

.r^ ^C"-5?:<:
^r
=jBa t*n^

hora

Cap.

^ e.

alcuno dubbitare, 7" infume voler ftpere /indefta,chi

di vedei-e

le

Pro-

MI

V*

.y2P

portioni di minore inequalit non

efendo che tanto fi ode


te fono la

SHS gS3=HSjrato a quello

buranone ,

Binario

ragione dell'Vnit,ey comparato all'altro


,

de

&

Confonanza pi prejlo fi faccia

dalla proportione

cotenuta tra vno

che non

Dupla, contenuta

di quelli di

nondimeno nel modo delprodurf , tra

finanze ,

il

la proportione di

maggiore inequalita

Proportioni di

minore fi troua

perla Materia;effendo

do

le

la

che la

com-

qual ne conuinca a dire, che tal

martore inequatit,

veneri di

et dall'altrogenere,quanto alla produttwne fem

Generi

Imperoche nella produttwne delle Co-

le

predette Confonanze habbiano mavoiormente origine dal

cofa pi nobile

che da quelle

di

minore

Somuno-ono etian-

il minore;&
Forma ,
l'effer contenuto
Materia e mamfeflo,che'l Numero fonoro comparato fico,

che piojiandofi

il

Formapiu nobile della

il

&

contenere per la

Proportioni di minore inequaltt nel modo

che nel cap.

&

pi nobile

o. della

modo , che fecondo quelli

qualcheduno; nondimeno mi pare,che pi-

loro ragioni pvfino acchetar l'animo di

la,

afa produna maggior dipendenza dal modo pi nobile

maggiore tnequalit ti mao o-wr termine contiene

di

contrario -.per

il

orni

magiare inegualit ,fi compari con piti perfetto ,

proportioni di

le

Ne

minore Et bench quefle

oliando

la

& fa compa-

differenza

&pm nobilmente ancoraci quello chefifajcomparandolo fecondo

Onde hauendo

maogwre mequalit , come da

dio un'altra ragione dicendo

di

uno de

in

loro alcuna differenza

della fua produttwne, ragioneuolmente fe<rue,che

in quelli di

ui effendo altra

ragione del

Numero fonoro comparato ad un'altro numerofoner ,fi compara con pi perfetto modofecondo

prnportione di minore mequalit

le

minore. ^Aquefio dubbio alcuni rifpondeno dicendo,che

quatunque ogni Confonanxa mufcale poffa nafeere dall'uno,


plice

chef conteghifotto la

reflano li Suoni invariabili, non fi pu dar ragione alcuna

che dalla Subdupla,che

Confonanze muftcali

quali l'uno habbia ragione di Binario

che fono la ragion della Vinta confiderato

atte alia oeneratione delie

confonanxa Diapafon tra due [noni, de t quali l'imo fu contenti

la

quanto fi ode tra due

fano

Prima parte fu determinato ,

&

come neramente fi debbono pigliare facinopoco alpropofto concwfachefuppongono,che ogni Confonanze


:

mufcale poffa nafeere

dall'uno

fa di numero a numero Ala


:

<&

re inegualit fono contenute fitto


la

Prtuatwne

&

Onde effendo

nominati generi

un genere,

cio fono

cJt*

Pnuatiue;<&

termini delle prime reali

l'H abito

le prime

quefle

pei che
,

Voci

la

naturale ,

clye

dire, che le

&

fono

quelle di

& hanno

il

loro effere nella

nafee da 1frumenti artefaali

naturali

confonanze nafchino dalle Proportioni

di

le

di fieno
,

che

le

&

non

di

minore inequa,

orane

&

li

acuto

&
al

delle jecon-.

la loro origine da:

&

da quella che

Corpi animati,

minore inequaltt , pigliate

termm

li

che percuote

che ftrouano in effere tra

nne da quelle di mao- nore Inequalit,che da quelle di minore


cio

natura ;ft com e fono

&

cio fatto.

Confonanze pofmo hauer

che non hanno f non un termine reale fondefono dette Rat tonali ,
alla geueratione delle confonanze ; dico

ho detto

maggio-

mar non della Equalit,ma le fecondefono mi

feudo quefle proportioni atte

lofila io

di

minore fono un'altro,

Pofittue;&' quelle

, (27*

&gh Suoni fi cattano dalla potenza di una cefi

Confonanxa Suono , ouer amente Misura

Et perche

pu;

le

che fono cofe reali,

alla produttwne femplice ,chefi

quanto

perche fi trottano tra cofe reali

de : efendo che hanno al pi un termine reale, impofbile, che

percofa

(come hauemo ueduto) le Proportioni

Proportioni di maoo-jore inequaltt fono Reali

le

htfonofolamente Rationali,
twri

dall'altro dellt

infitto non e cefi : percioche

effendo

le cofe

&
il

lifonori..

Suono cofa:

naturali

non fi.

modo detto : conciojia.

Prillatine folamente

La onde non

che maggiormente hanno la loro

ef-,

ori-,

Ala accwche non pari Urano ad alcuno quel

Proportioni di Alatore inequaltt habbianofolamente un terminereale,fi debbe


atiertire

Parte.

145-

Auertire, che cfftndoogni Prcporticne, Relatione; nella Relatione reale ncceffaramente ccccrrenc due eflre

mi reali, contenuti fotta vno ifteflo genere propmquo,come appar nella fu a


Prima parte: ma nella
7*

Rationale non mconueniente ,che

? altro (otto vn altro

l'altra, fecondo

&P

La prima

delle quali

Quantit contitioua

in

due modi;cio inquanto che

&

o difcreta

del patire.

della

due

lafjando quelle

cofe naturali l'ima

tal relatione doppia

perciocht

ouero che fondata fopra la Potenza at-

Di queja feconda fi potrebbe dire, chef pu

non fono congiunte

tali cofe

comprefo [otto vn tenere ,

la relatione di
.

la

afiua, inquanto fino prinapij del fare

confiderare

quando fifa

vna certa cofa, che colimene realmente ad ambedue Et

oueramente che fondata [opra


tuta

tfjtr

conaofia che la Relatione(come vuole stridatele ) di due forti

che nonfanno al noflro propuftto


con

dfnttione, prfla nel cap. z

imo ejremo polla

all' atto, onde fi

dicono attuti,

&

pafii-

ue;& inquanto fono congiunte ,& fi chiamano ^Arenti,& Patienti;&fi potrebbe anco dire, che tutte queJe Relation! fono

reali,

fopra la Increata

pur che fiano fondate fopra

la potenza ^Attiua,o

continoua, comparando due linee, ouer due quantit finite di

vn numero

troua nella Difcreta, quando fi compara

La onde quefte Relation! fono veramente reali,

&

la Quantit.

due maniere
di

ifleffo

fcambieuoli

& creata;& non

che/ trotta nella Quantit

genere l'vna all'altra;o di quella che fi

modo

ch'io

ho moflrato nella Prima parte

conciefiache dalla natura iflelja della cofa

all' altra, nella

vno

iflefja genere, ouero

l'vna quando l'uno degli eflremi naturale,

vno

quanto all'atto

il

all'altro

come

fi

il

Senfibile,<&

Senfi dipende dal Senfibde

ti

Senfo

hauendo noi

il

&
&

ordine ;

&
&

l'altro della ragione,

quanto che hanno

al Sentire

Scienza

l'effer loro

fondato fopra la di

l Intelligibile,^ l'Intelletto

Senfo acaoche fintiamo

&

,& al Senfi;ma folamente rationale, in quanto l'Intelletto


:

Conctofiache

; le

relatione reale, fecondo che fono ordinate al Sapere,

ma conftderate in f, fono fuori di queflo ordine;

della fctenzA,& delfenfo

Similmente

la

Scieza

quali cofe, in

tra le cofe naturali, fono fuori dell'ordine dell'ejjere Senfibile,et Intelltgibile.Per-

Scienzj,& il SenfoJ vva certa

le cofe

queja finalmente di

Jfeculatiua dipende dalla cofa,chefi pu fapere;&> l'intelletto da quella,chefipu intendere

ilche tra la

ragione della mifura, fondata fopra

queflo fi couofce perciochefi come il Mexo riguarda il Doppio, non foto per apbrenfione delma ettandm perfua naturaicofi il Doppio ha riguardo al Me%o. La fecoda Relatione poi, quel-

Et

la,che fondata fopra dite eflremi, che non fino di

pendentia

vno

all' altro, nel

ogni due Quantit numerali nano cambiatole ordine l'vna

lo Intelletto;

Pafiuta naturale,

Ma per bremt laffar oam cofa, & diro follmente di quella

in effo

le

oueramente

non alcuna relatione reale alla

apprende come termini della relatione

Perctoche(come dice sfnflotele)non fino veramente dette relatiue,perche fi rife

ma perche le cofe fi nferifcono a loro ; comefi vede, che vna Colonna, non hauendo ne parte
non inquanto fi mette alla deflra, ouero allafimflra dell' Huomo no fa la relatione rea,
le dalla fua parte; ma fi bene l Huomo L'altra relatione fondata fopra la imttatione di una cofa, alla cafax
ifleffa , fi come la Imagine all'Huomo onde fi dice Imagine perocch imita,o raprefenta l'Huomo. Ma,
rifeono alle cofe

deflra, ne fintjra,fi

quefle relationifino molto differenti dalle due prime :per efjer quelle reali,
s

de t loro eflremi fi nfenfee

all'altro

<& fcambieuoli

effendoihe l'vno

fcambieuolmente;& quefte non fono fcambieuoli : percioche

la relatione

realefl fittamente in un termine, che que!lo,che dipende, ouero imita la cofa;l 'altro poi fi dice folamente per

reUttonexonaofa che
la cofa,della

mina
l

la

l'altro

eflremofi nferifce a lut,&

qualfipu hauere cognitionej

dependenza

della Scieza;cofi

l'

effo

termine

di tal relattone:Di

la relatione alla Scien%a:riferendofi quefla

Huomo ha relatione alla Imagine: per che la Imagine fi rijertfie al-

'Huomo, et termina la fua imttatione.Dico adilque in propofito,che nel primo modo

ritrouano

le

Specie, o Proportoni contenute nelgenere di

qualunq; muficale interuallo

et queflo, percioche

hanno cambiatole relatione luna

all' altro:

li

le cofe

naturali,

della

Prima

relationefi

mag giare mequalitfchefi applicano agli eflremi di

termini del'uno,et dell'altro de

loro eflremi fino reali,et

Ma nelle relationi della Secoda, fino quelle Proportiont, che fono co

tenute nelgenere di minore inequalitxociofia che non uife non

e collocata tra

modo che fi coma

a quellaja quale ter

& fimpre

flabile,& rimanente

vno termine reale,pofo nella Equalit, che


in ogni proportionefi

&

come

nel cap.

o.del-

Prima parte ho detto:& (altro rationale folamente,


imaginato .Di maniera che la Relatione reale
non in vno ejlremo,che quello,che dipende, imita la cofa naturale,
l'altro detto per relationexancio
f
fia che l'altro eflremofi nfenfee a lui,& effo il termine di tal Relatione Non e adunque inccnueniente ,che
la

&
.

le

Proportioni di minore inequalit h abbiano folamente un termine reale :pot che, alle volte la Relatione fi fa

di

due cofe,che non fono comprefe fitto vno

ifleffo

genere, ouero ordine

to due ordini dtuerfi, come hauemo veduto : ancora che

mafi bene fotta due generi , ouerfit-

tali proportioni fi poteffero dire

Realt,quandoft confit

derafjero

Seconda

\6
deraffero folamente ne i-tota
dalli

Ceneri di

numeri Per

le

mar o-wre inegualit

&

rimani adunque

Dubbio fopra quel che

OT REBBE
te Rettoli ali,

non Reali

di

muoue, fopra
rono

il

la cofa

mofja ; molti

buirono
;

il

nome di Minore

Filofifi

Cap.
le

&

dipoi tlDiffetto

to, che dalla

Relatwne reale

Proportmne

l'altro

pontone non

-viene

&

perche

la

&

quel/o

che dicono

& ^Anione

le cofe

naturali ?

dell' Ecceffo

&

percioche lo

Filofifi,

fcambieuole

che dal

eflremi di que-

odi

La ondeper fattsfare a tal


dell'

che

della cofa

agente ,

le

attribui-

ne yeniffe l'Attione

di Soppofitione ; la

folamente ;

&

So? (retto,&

la dell'Adente 4;

Ecceffo;

il

&per

il

effendo che

A?

onde poteuano commodamente dire, che da quesapro

&

di virt equale , di

Amone, ne Pafiione alcuna ; Mafi bene nelle-altre :


vna

certa ragione di fiprabondanxa

Et f bene le Proportioni

di

de

Soprapofitione,& quelle

on-

qua

Sop-

di

Materia, fono vna cofa medefma,perche fono oppofteper relatione

&

potenza dell'afgane , chefuffe, poniamo 4,

&
&

quel-

laproportioue della virt delFatiente, chefuffe fimtlmete z;

in

in

difianxa

&

lo

Avente fuperarebbe il P attente con

vn modo fi confider l'Anione,

quanto l'vno

contrario :
il

maniere, cio di

quel

quella

P attentefufffuperato dall'agente ; nondimeno fono differenti quanto alla raro

dipoi in

l'Ecceffo,&

ilDiffetto dalla

P attente fuperato dall'A<rcte,onde nafee la Pafione

Filofofo

alla

quanta

Conciofa che

to l'uno fupera l'altro

tnfeflo, che

il

chef ritrouerebbeno equalt

proporttone, con la quale

ne,& laforma

Filofofi )fi ritroua di tre

virt, &poffan-za,per

tanta la proporttone della virt,

P attente, chefuffe

tra due cofe, chefi ritrouano di equale poffan^a,

atteramente

&

,&da quella del Diffetto la Pajione

&

modi ne parla abondantemente ogni

pofitione in quanto al

Pattane

parere, che meglio hauerebbenofatto


haueffero det, fi

Relatwne (come vogliono

Agente fupera il P attente in


;

Pallentefi pu confderare due cofe : prima fEc-

tal

limone j poi che

de nafee l'Anione folamente

il

dell 'vgente, riffietto al

maniera che l'ima non poffafuperar l'altra ; non viene

lo

confideranno etiandto dallaparte del Panane, le attri-

l 'Agente,

all' .Agente, pero io fon di

guaolianxa, di Soprapofittone,

do

i.

Commentatore'] dalla Vittoria

l'opinione del

L' Ecceffo dico dallaparte

la Proportione Relatwne,

la del

Proportioni di minore inegualit fono filarne

confiderando quefla Vittoria dalla parte

Ma perche tra

parte del P attente, riff etto

li

unificali nafiono

nome di Maggiore inegualit : conaofiache molto bene videro, che tal cofa nonpoteua effere fetida al-

cuna proporttone fra l'vno,&

ceffo

Confinante

minore mequalit non promene alcuna anione : conciofiache

l\Anione (fecondo

aico,cbe nafeendo

le

je Proportioni fono -veramente collocati tra

dunamia

In qual modo fi potr verificar

delle cofe, che tra loro hanno

parlando

Cenere

e detto

forf alcuno dire; Pei che

&

ho detto

ch'io

nanpojjoiio nafiere da quelli, che fono di minore per alcun modo.

il

dall'altro fuperato

&

in vii'altro la Pafiione

prima

Onde lo Agente fupera il P attente

in

qua

fecon-

P attente fuperato dall'Agente, ficodo il Diffetto. Per la qual cofa ma


vna cofa ifieffa fecondo la Forma,& la Ragione;ancora che fa

Diffetto non fino

no vna cofa iftefft fecondo

il

Soggetto,

&

la

Materia . Confiderate aduuq;

queje Proportioni in quefo

mo-

do, dico chetalpropofitwnef verifica, quando,per laproportioue delgenere di minore inequalit, intendiamo
la proporttone

altro

relatwne di Soppofitione :

Ma quando fi voleffe intendere

il

genere

di

minore mequalit in

modo ; talpropoftwne non hauerebbe nife verit alcuna ;fi come leggendo,& effaminado quelo,,che

fi detto nel cap.

o. della

namento, dico, che quello

Prima parte ,

ch'io

ciafcuno potr vedere

ho detto fin hora, potr

Prima parte della Mufca, chiamata Theorica,

IL

&

Fiora per metter fine a quejo nofiro ragioa quello

chef ragionato intorno

Specutatiua iperctoche defoglio, che hormai

quelle cofe, che fono neceffarte alla intelligenza della

to vtilit a ciafeunfudiofo

effer baflante

faranno contenute

Seconda, chef nomina Prattica,

nelle

le

alla

vegliamo

quali far ano di

mol

due parti figlienti

FINE DELLA SECONDA


PARTE.

LA"

TERZA

LA TERZA PARTE
Delle

DI

Iftitutioni

harmoniche

GIOSEFFO ZARLINO

M.

H I O G G I <A,
RAGIONA DELLA SECONDA

<A

NELLA QVALE

SI

PARTE DELLA MVSICA CHIAMATA PRATTICA,

cio Del

l'a r t e

del

contrapvnto.

& perche fia coli nominato

Quel che lia Contrapunto ,

Capitolo primo.

iAV ENDO
torno alla

io

fin hora nelle due pani precedenti ragionato afufficienza in-

&

Prima parte della Mufica , detta Theorica , o Speculati::-! ;

appamnenti,&

dttto quelle cofe , che fono

ye-

neceffarie al Mufica ; refta che in

quefle due parti feguenti , io ragioni di quelle cofe

che concorralo ned.' Seconda,

chef chiama Prattica, la qual conffle nella compofitwne delle Canzoni, e cantilene, chef compongono a due, oueroapi yoci ; che li Pr attici nomi-

parte

nano <Arte del Contrapunto . Ala perche il Contrapunto il Soggetto principale di

quefaparte; per auanti d'ogn altra cofa Tederemo quel, che elio fa

&

perchefa cof chiamato . Dico adunque che Contrapunto quella Concordanza , o concento, che nafee da yn
corpo, xlquale habbia in f diuerfe parti,

&

ci diflanti l'y/ia dall'altra per interualli

comenfm-abili,

Harmonia propia

conda parte io nominai

diuerfe modulatiom

&

accommodate alla cantilena, ordinate con uo

harmonici

&

quello, che nel cap.

Si pu anche dire, che'l Contrapunto

fa yn

modo

1 .della Se-

di

harmonia ,

che contenghi nife diuerfe yariationi de foni, o de yoci cantabili, con certa ragione di proportioni, $r mifu-

ra

di

tempo : Oueramente

fa yna certa ymone artefeiofa de fuoni diuerf , ridutta alla

che'l

concordanza

Dalle quali defininoni paterno riccogliere, che l'^frte del Contrapunto non altro , che yna facuit ,
infegna a ritrouare yarie parti della cantilena,

mifura di

Tempo nelle

modulationi . Et perche

&

li

la quale

a difyorre ifuoni cantabili, con ragione proportionata,^

Muficigia componevano i lor Contrapunti folamente con al

cuni punti, per lo chiamarono Contrapunto : perche poneuano l'yno cantra l'altro , comefacemo a! prefinte

mi, che poniamo yna Nota


to princioio della

ne :

&

cantra l'altra &pigliauano talPuntoper la yoce conciofiachef come il Puh


Linea,& anco ilfuofine ; cof il Suono, o la Voce principio, &fine della Modulatio:

tra effa contenuta la Confonanza

della qualefifa poi

il

Contraponto

Sarebbe forf flato pi ra-

gionerie a chiamarlo Contrafuono , che Contrapunto : percwche ynfuonofpone cantra l'altro


partirmi dall'yfi

Nota cantra, nata


nuito

ma per no

commune , l'ho yoluto ancora io chiamar Contrapunto quaf Punto contrapunto ;


,

Si debbe per auertire, che

il Semplice quello, che ha

le

f yoglino, l'yna cantra l'altra Ma


:

&

Contr apunto

troua di due forti, cio Semplice ,

modulationi campo ile folamente di confonanze,

no quali

etiando di Diffonanze;

il

il

Diminuito, non filo ha

le

parti

cjt"

compofe

&

ouero

Dimi-

fa

di figure eguali,

di Confinar) ze

in effofi pone ogni forte difigure cantabile, fecondo l'arbitrio del

,ma^.

Compoftore;&

lefue modulationi fono ordinate per tnterualli, ofpaci] cantabilv,&

le

figure numerate fecondo la mifura del

fuo Tempo, llpropio del Contrapunto

di afcendere,& di dtfeendere con diuerf fuom ,o noci, per mouimenti


yn mtdefmo tempo , per infermili praportionati , che fi ano atti alla confonanza : conciofache
[Harmonia non nafee da altro, che dalla diuerfit delle cofe, chef pongono mfeme , &fino tra loro oppo-

contrari^ in

fite

Et tanto pi il Coati apunto giudicato

dilettatole

,& buon,o;quantopmf ufi con buona gratta, meolic-

n modi,^ con ornato, 0* beilo procedere;^ queilo fecondo le regole, che ricerca l'arte delbene,<&' corret
v

fi

tameite

Terza

148
tamente comporre. Bifogna per auertire,che
che fifi da unjuono,

voce

all'altro

l'Interuallo, nella tmdulatioue,fi piglia per il tacito pafptg-gio,

quantunque nonppofja vre

ilquale intelligibile;

Della inuentione delle Chiaui,& delle Figure cantabili.

T PE RC HE
per nauerne

no

la

ogni Scienza mathematica

verit

di trottare

riamente capaci di
;

che in dilfute, e*

Ondeficome

effe

mexp

il

& rijoluta ;per

da condurre

ragione

la

le

Cofi etiandio

,'

&

Mufici per poter ridurre

li

patimento ; poi che

porlefotto'lgiudtco del

dipingere in carte , ne in altra materia

&

Note-;

li

vna trafbcrtatione de

ne, la quale non altro, che

di Seifillabe

principio in tre luoghi

che fono

(feguendopoi

del

la

le

che

vagliam dire :

lo

ouer duro

to

Chiam

chiane

La fede poi ,

le quali fino

mexo ;

di

abenche

la quale

colloc, t^

ra

le

in

diffe

di

alire

vano

onero

il luogo delie

C, voleua

quali
i

luogo della

&

ne

chiamarono Figure ,

,&

loro iflrumenti
,

Vt, Re, Mi, Fa,

onero (

Voci

le

Sol,

La;

Reduttio-

come dicono

vnapro-

Introduttorio in

ilfuo

che tale rdini,

che la Propiet tra

del

voci

Mi

dette dette fillabe

deduttione fi can,-

per

quella-

voleua che fi

vna Deriuatione di pi voci ,

particolare di ciafcuno ordinato

Ep

della Diateffaron

ofuoui,

mi,

in riga

&

ut

wfpacio,

quale
,

&

Tuono

di

&

di

di confijione

le

che fono Tre

parallele

& -A,

come vederer

intendendoti! per

re

che

jpacij

Onde colloc la prima

la feconda nel (patio

mano in mano colloc etiandio in

&
&

quali

muffata righe ,fono nondimeno

che fi pu fare con poche,

di ogni cantilena

degli altri ancora

il

tali

tal

Sir

manie*

&
.

pi moderni , forf ricordandofi, che

&

bene

ritrouarono alcune Cifere;

lafjate alcune altre ,per quelle folamente

da

quelle hauefjero notitia de

contrario,

bench

ha

Spacij, oue-

&

imp ve&fi entra in capi ,


detti
nominaciafcuno
conofee
&fi
,

quandofuffe nmoffa : percioche


.

Le quali Cifere fi chiamarono fempre chia-

Cifere fi apre la modulatione

p come ogn'vno fi pu imaginare

nel futtcpjlo effempio

Mufici nominano chorde , nomino

chef come per li Chiane fi apre Fvficio ,

Cofi per

lntrauerrebbe bene
;

Sermtuono ,

entro

quella del

ordine nello Introduttorio nominato difopra, fegnando ciafeunacon lafuapro

;fiando in quelafimditudine ,

chef troua

diftanti l'vna dall'altra

nella linea, ouer riga

C,ft

fa alcuna cofa colmer di pi cofe

interualli

il

&

come nella Seconda partefu commemora

Ma perche alle volte tal cofapoteua generar confufione

ro Intentalli di

ti

in

dimoftratiom

quando incominciaua dalla lettera

Suoni non pano equalmente

Veci ,

ueffero cognittone di ogni modulatione

de quello,

&

C sper Guidone diuife

per le quali 1 Cantori fi hatteffero reggere, accwche hauendone

ui

[Ma perche tal Deduttione puh haucre il fuo

difante l'vna dall'altra per linee equidifanti

le

comefi vedenoper

; ,

vfarono

le

pi dalla parte graue, come quella dett'Vt,

ha principio nella chorda

nomin Gamma,vt ;

milmente

pia letta

&

maniera ; che quando la prima

maniera che ogni Efjachordo contiene aafcuna (fede

moalfuo luogo
'

luogo all'altro
.

nella

:&

La onde Infognafapere, che Guidone congiunfe ogni Deduttione con vno detti Tetrachordi greci*,

percioche ogni Tetrachordo

di

quanto ll'eper loro

Ma quando hauetia principio dalla letttra G

&

aggiungendo a ciafcun Tetrachordo due chorde


:

caratteri

da vno fleffo principio ; onero che era vna Deduttionefingulare ,

fachordo

Re

vn

in tal

atura

in

Tale ordine poi chiamarono Deduttione,

voci da

a tre Propiet

non

Jfeculatwni

Ma le chorde de

altre per ordine ) incominciaua dalla lettera

cantafje per quella del bj quadrato


filoni

dmnjlratiuo ,fu bifogno

Suoni non fipofionoper alcun modo fcriuere

moslrate difopra

le

propiet , la quale chiamaua di

ritondo, ouer molle

con alcuni colori

in atto le loro

li

C , nella F ,&

chorda

cio nella

tre parti , applicando le dette fdlabe

lontane,

di quefle fei fillabe ,pofle in quefo ordine

o. della Seconda parte ho moflrato

grefilone naturale

tafje per

&

Voci,

d.i ejja

ritrouarono alcuni fegni

denomtnauano con vna

come nelcap.

fi

le

att\itt,

noprifentimenti, accwche fune/no pie

furono Punti, Linee, Superficie, Corpi, Numeri,

dominarono nel modo, che pi abaffo vederemo

delle cantilene

prefo nella Dimoflratione ,

necepit della cofa, ritrouarono alcune Cije-

la

confidenno

ma fi bene a lei congiunte

volendo venire

dinwjratiom a

le

0- altri caratteri infiniti , chefi dipingono folamente in carte


cofafignficata

2.

opinioni: conctofia che concep dallo auerfia-

/;;

Mathematici, veduto

li

non perfeparate dalla materia, ancora che

almeno fecondo

confifle pi

Cap.

alcuni principi], chiamati Premiffe,fi fa la Dimoflratione , la quale fa ogni cofa chia-

ra , filila dijjcult

re

all'ora ogni cofa fi

Nominarono poi quelle Chiaue con

tatt'ora alcune di effe filano posle (opra

dijlanti tra loro per cinque lettere , cio per

li

empirebbe

nomi, che fono notate

vna medtfima delle

cinque

vna Diapente , Ritrouarono


etiandio

Par te.
Di

Di

F. fa ut.

149
Di

C. filfaut,

t::

i=^Sifc
Note, che le yogliamo

dire;

*7 le

Mafi ima Lunga. Breue Semibreue


.

~pa

Et il loro

Ih

-valore tanto

Minima.

ttroue Et fecondo che

Mafiima, &

&

&

yop-liono alcuni Ja

nella Prolatione le

Breue fu

Effe bene gli ^Antichi

derni

&

dall'ydito

ilfornimento

il principio

quadrati,
;

di quelli

>

cui oggetto yeramente

che a tal femtmento fonofrane

delli quali
,

&

il

con

&

conciofia che la
altre fornenti

le

cifere

come fono

Co
yna buona parte ne adoperano anco li mo-

Suono ; [affando

&

fecondo che torneran-

che fono necefarie

e?

cadetto /otto

( per quanto potr ) daparte quelle ,

Contrapunto

il

adunque aragionare

della

uanti di o<rn altra coft conofceregli Elementi

mai per modo alcuno ordinare ,


f

la Serntbreue

come yederemo

&>fowafoiere

AV E N DO SI

Mafoima yaleffe

di tutte le altre

che faranno alpropofto,

De gli Elementi, che compongono

compoflo

che la

rotondi, Diefsfiaufo, Legature, Pref,

Imperoche principalmente intendo di trattar quelle cofe


, il

,nel Tempo imperfetto ; per-

confideranno ad altro modo

madre ,&

mille altroch poffono accafeare

nondimeno io non intendo parlare, (e non

no commodi

Semichroma.

nelle compofttioni loro pojero altri fogni,

Seo-m deltepo,delModo,della Prolatione fiumi,

ronate, Ritornai

la

cofi difeorrendo

Lunga furono ritrouate dipoi per ilfuo accrefcimento;

lafm dimtmmone

per
li

la

chiamarono

quali

le

chroma.

che l'yna yale il doppio dell'altra : imperoche yolfero

nelTempo perfetto , nel Modo ,


:

contraenti ,

Semiminima,

due lunghe , la Luwa ine breui , la Breue due fermbreui ,


Cioche

&

nominarono^ fecondo che fi yedetto nominate in queflo ejjempio ;

PeeI

-Al'

fot re ut.

-<

-I B

ttiandio alcune altre cifre per feg tiare le ycci delle loro compoftioni ,
Figifre,

-4

Cap.

compoftione del Contrapunto , bifogna a-

, di

che fi compone

imperoche munofipr

comporre alcuna cofa ; ne mai conofeer

orimier amente non conofee

5.

le cofe,

la

natura del

chef debbono ordinare, o porre tnfeme;

&* la natura ,ola loro ragione Onde dico che gli Elementi del Contrapunto fino di due
.

frti

cio

cio lo

Semplici

&

Replicati

tutti quelli infermili

Li Semplici fono

Vmfono , ( fornendo in ci l'ufo dellt Pratuci ) la Seconda ,

<& la

la Settima,

Ottani ,cw ejfa Diapafon. Et

la

Nona , la Decima,

re

ch'io

habbia poflo

la

la

Vndecima,

la

la

che fono minori della Diapafon,

Ter%a,

Duodecima, &>gli altri per ordine.

Diapafon tra gli

la

Replicati fono tutti quelli

li

interualli fomplici

Quarta,

la

Quinta, la Sefla,

che fono maggiori di

lei, cio

Ne fi debbe alcuno marauiglia-

conciofa che non

ueramente interuallo re-

&

il
come afificato , ne compoflo, come forf alcuni penfano ; imperoche primo tra gli altri interualli ;
(fi
per
efere il primo interuallo non pu effer comporlo : effondo che
Et
confonanxa
)la
prima
Boetio
ferma
.

o<m compoflo fompre dopo

dopo lei

qualit

le parti , di

chef compone :

&

la

Diapafon prima ,

&

ogn altro interuallo

Et quello fi uede ipercioche ha lafua forma dalla proportione Dupla , la quale la prima della ine'
interualli hanno le loro forme dalle proportwm , che fogueno la Dupla >
le altre confinanze ,

&

che fono {come altroue ho detto

do adunque

la

) le parti della forma della

Diapafon prima , non fi pu dire

che

ella

Diapafon

che nafeono dalla fua amifotte

Effon-

fa compofla ; perctoche farebbe di bifigno , chefuf-

Ne

anco paterno dire , chef componghi di piprimi, che nonilfuo .


ft coposla di interualli pi fomplici,&
ancorach
parere
prihauuto
;
fano pi fomplici della Diapafon ,
Vnfini , come alcuni fiocchi hanno

&

ma di lei

percioche non fono gli

Vnifom

come uederemo

nimo indtwfbile , che non fi pu continuare con


ca. Et a

chi dtmandaffo , in

qualmaniera nafee

) interualli ;

un'altro punto
la

Diapafon

che nafee quafi dio tUeffi modo, che nafee la LineaJa quale
~ "*

;f

ma fono cornee il Punto,che un mi-

comeproua ^rifatele nel lib.6. della

Tifi-

potrebbe rifpondere fen%a errore alcuno

la prima

quantit diuifbile , Effondo adunque

prima

ijo

Terza

f*

prima tra gli altri internali

ratificali

mimmi , fi pu concludere , che

que

,& principio

madre, genitrice , fonte

conciofia che quello che

come dicemo, che

la

allo ifleffo

modo

ha principio

ha principio

la quale

la

le

&

C7* ci

&

ri

Binario

il

&> effendo prima, che ella fio,

&

nell'altra fi ritratta la

muffo da

l'altra fono Principi]

cefi, paiono

alla

Et

in tal

canone;
ti

&

come fi forge ne i termini delle

effendo

ancala natura

loro;

nofee chiaramente
lo ,

che fa

Numeri,&

&

ancora : Et
tofemplici

detti

loro forme;

della

come

ci
:

Semtdttono

oli

modo

uerfi, chefi

gli

la

Diapafon

il

udiranno nelle

lor

&

che

l'altro

delle altre confonante, come


:

aggiungere

nuouo
alli

di

che hanno

che

le

il

Ternano,

Diapente

il

mafdamete

oli altri

chef aggiungono;

La onde

cofi la

&

ciafe uri altra

altri fimili in proporzione

il

&

di

oltra

li

fuoni di-

di effa

hanno

Diapa-

che collocata oltra la Diapafon, nafee in t,


origine

La onde fi uede uenficare quello ,

diffonante , quafi hanno quella

fi

&

vno ifleffofaono,come

ifleffa

ragione nel mol-

oltra effo

replicare vii di quelli, che mtnoredi lui

per ordine,

rf*-

Ditono al

conciofa che l'uno,

che erano pofle tra gli eflremi

Diapa-

Tuono , quanto

Similmente Je noi congiunp-eremodue

Vndenarw; dipoi a vuuto il Binano nafee

lo

chefi potrebbe dire delle altre

Imperoche fi come
li fimplio numeri oltra il Denano

&

il

non fi uede

effendo che avviti

Duodenario; Simil

venerano i numeri, che fono fimili nella loro termna-

Cofi anco oltra la detta Diapafon


i

non fi aggiunge alcun fuono

ai,

quali efendo finiti,fi ritorna fempre circolarmele

La ondefi pu concludere per le raviom addutte,che la Diapafonfi de neramente chiamare inter-^


replicato,o compoflo attefi che come Elemento di uafcun'altra confinan%a& in-

femplice,& non

ternatio.

la

confonanti'fi triplici , che fono pofle oltra la Diapafon

ma fi bene quelli ijlefi, cheli contendono tra effa;

primi.

che ilfuono imi-

manfifoicuciofiache non fono tan

nuouo altro numero

quelli ferripila,
:

Diapafon alcun o interual-

infermilo far etiandio diffonante

quando erano fimpli<. i ,

Vmta,che prima alDenario,nafce

natura della fua

lo effetto la

r.moneuole

non hanno alcuna ragione, nefimiglianza

Prima parte , che le confinante ,

mente avo turiti

uallo

che haueano

ifleffi

Vmfono ; fi per

imperochefi noi ^giungeremo

modo , che pare ,che da una di quelle femplici liabbia lafua

tiplicai fi ,di quello

itone

lo

Et ho detto fiinplici : percwchefi uede , che

ch'io difi nella

ta la

coja

muotiere ilfintimento ;

chiaro da conofeere

chorde eilreme,

Diapafon Et de qui nafee

i.t

minimo nume-

il

Binario ha quafi la

diffonante la Diapafon col

eftremi di tale aggiuntioneprodurra.no la Diapente

quella firn iglianxa

certo

ittefft dello

dalla parte grane, ouer dalla acuta di effa

l'vno

[altro ejlremo di qualunque interuallo

fon

&

due fuoni della Diapafon panno un fuonofolo. Talefemplicit anco fi co

non pu accafiare in alcuna

quanto

bene

etiandio ,perche vii elrem delle lorpropor

h armonici fuoni ;

Diapente, due Diateffaron, due Ditoni, due Semiditoni, ouer due

quelli della

il

Vnta : Di modo che imitando

come failDitono filo .Et tanto -vdimoeffer

quafi allo ifleffo

manonfipu dmiderein due nume-

muoue l'ydito quafi allo ifleffo mudo , chefa

diapente

auie

quella tra loro,

con fonante, o diffonantt -.peraoche allora pare, che fa congiunto quafi ad i>n filo fi tono

col Ditono

Tuono ,

li

quando fi aggiunge

yedemo , che la Diapafon


fon

che

quafi

Vnit, che fono attenuti negli ejremi d Ala fua forma, che

numeri harmomct cagioni de

&

Vmfono Et ci

la Diapafon, che

che il principio della congiuntwne delle unit,

numeri , che

forma della Diapa-

& femphat

om generante fempre

maniera femplice

di altri

Et fi

habbia prin-

nondimeno alfenfo un folo:pncioche fono molto fimi

perche non contiene inf altro numero , che V n'ita replicata Onde fi come
, che ha tv nt , per efferle -vicino ; cofi la Diapafon ha quafi li natura
uicina;

contrario

il

Seguendo adunque

il

cio l'V ni fono per la Equalit,

natura

twin non fono compofli

quelli dello

che hanno infieme ipercioche

l'uno,&

ogri altro Interludio

dall' Vmfono

che

che per la loro fimivlianxa

chefipoffa diuidere,& dalla unit mifurato due mite follmente

efferfrli

,&

(cp non per

cofi Infogna dire,

contiene due principi], cio la Vntt.fche principio de

duudere ;?

fi pu

che non

Diapafon per la Dupla,che prima cTogrialtra cofonanza, dal-

la

auieneper la uicimt del Binario

detto

altre proportiom della ineqitalit.

Dupla Ondetalforma

ro

due

queflt

come ho

dipoi,perche

Inequalu;

la

V infon, ne di altri interualli quantun-

che yien dipoi

,
;

forma l'Vmfono ,

cotemita da due fuoni diuerfi per ilfto,diro


li

Inequalit

la

moffo l'Vdito da ifuoni della Diapafon fi come

finza. compofitone

cagione di quello

ha principio

amiatia, che hanno infume

venerato fintile afe

il

&

dal quale derma agri altra Confinanza

primo , [empre

dalla Equalit

ve primieramente dalia fimiglianza

dalla quale

non fi potendo comporre

fa femplice ,

Diapafon -.perocch dall'yna ha

cipio la

fon Et tanta

venera

&

ella

coflume dtUi Fruttici diremo, che gli Elementijemplia , onero (come dicono)

le Specie femplici del C'ontrapunto fono fette ,Qr nuli pi; lafand fuori lo V mfono: percioche non ne confinanti jte Interualloicome alfio luovo uedercmo;Ji come U Seconda, la Terzgja Quarta , la Quinta, U

Seila,

,,

Parte.
Settima,&

Seflttja

ij-i

Ottaua: Intuendo per rifletto follmente al numero

la

do del Cap. 4^. della Seconda parte,

&

non gli imerualli.

delle chorde,po[e nel Mnccbor

Da quefle poi nafamo le Raddoppiatele chia-

&

mano Compojh; le quali ho pojlo nell'ordine feguente, acci fi poffa uedere, di che natura,
, &fi afiimiglmo. Di quefle, dopo ch'io batter moflrato la differenza,

phcifianofottopofle

Semplici.

Vnifono.

Seconda.

,.

Terza.

iff

Quarta.

Et pi oltra anco, fecondo

Specie:bercioche,fi

qualunque cofia ;
il

Bianco,

&

il

come

la

& contenuta

11

17

'8

19

20

la diftojtwnc degliiflrumenti naturali

nero del Colore;

Contrapunti

&

il

alcun genere: comeffuol dire

&

di

10^

Net cap.

nello

ne Equifne , alcune Confane

&

mento ,

miilura loro

&

que facino un fiuono compofio

come quello

della

che giungono inferni

le

che dir

Dogliamo ,

lo

&
&

&

&

di quelle

&

quello della

che fila grato

di quello

che habbia -voluto dir Boetio

che non fi pofifono ag viuno-ere con

fa Tolomeo

che potrebbe
faranno la

faranno

la

altri

di tali Specie , recitata


naficere, le

efifiempi') il

le

&

delle

diatefifiaron.

la

:fii

come

Diefis

Emmelipoi chiama quel-

il

Tuono,

il

ilquale la differenza,

Chiama dipoi

le

qua-

Diffone

alcuna

che non entrano nella congiuntwne delle

enharmonko , che alcuni poco

&
&

Emmeh ;

intelligenti

l'hanno pofo nel numero delle

che giunghino infieme alcune confinanze. Quefla la antifone, che

ma io per fegttir l'ufo commmie ,

tutte quelle

&

7* le replicate,

altri interualli filmili

per [chinare

in Dififonanti

compofe

chef compongono di yna di quefle , &>

per che nella Seconda parte hauemo ueduto quello, che Confinanza ,
canto

Dia-

Equifne fono campo-

da Boetio :

&

che quantun-

fiemplia parti di quefle confonanxe

diuiderflamente in due parti, cio in Confinanti

Settima,

quello dalla

maferirono amaramente , 7* fnza

Terzaja Quartana Quinta, la Sefila, la Ottaua,

Seconda ,

fiuono femplice :fi co-

confane che fono, fi congiungono infiieme Equi

confinanze : come farebbe dire (per dare vno

ettandio ylti-

ottimamente alla Melodia; &[iio quelle

tra loro fii pofifionb porre

che non mefcolano infieme alcun fiuono

iflej-

ponendone alcu-

quelle

come
:fii

bene non fono confinanti


pofifono nondimeno accommodar bene alla Melodia
,fi

quelle

parere

chepercofifie infume , dal tempera-

nondimeno fioaue

Diapafon

nominare Emmeli

il

Non umfione.

alcune

& pone

Ma confane nomina

fiauit dnoftrofintimento Vltimamente nomina Ecmeli quelle

ti

Mufica ,feguendo

&f molte parti

che dt quefle due

la Diatefifiaron; perii quale di

Cofiancofiipoffiono

mostrate fi nominano

fanno ad un certo modo un

mafiipoffono per accommodare

confnanze ,

troua tra la Diapente,

Jone in T>na Diapafon


lifie

Diapafon diapente

che non fono confinanti:

chef

mifo

cvfi le

altre Errimeli, ejr alcune Diffone

quello della Difdiapafon ancora

&" etiandio quello dell* Diatefifiaron ,

ile :fi
le ,

che contiene in f

auero aggiunte infiemefanno uno

Quelle chiama Equifne

di duefiuoni differenti , che fino

me quello della Diapafon ,


pente

[fede dell'animai ;

Cap. 4.

Dipoi dmide quelle , che non fono Vmfione,

mamente le Ecmek molto differenti dot quefle.

artejiciali

figura

Suoni tra fi Vnifione

Quelle nomina Vmfne, che afeuna da per s


.

22

del Quinto libro della

1 1

Tolomeo, chiama alcune delle Voci ,

fo fitono

21

fiottapoila a queflo genere Internatio.

Diuifione delle moflxate Specie.

OET IO

Settima. \Ottaua.\

14

l'Huomo

Triangolo,^ il Quadrato della Figura

Specie :per che ciaficuna di loro ha itfiua propia forma,

la propiet;

Mafi debbe allenire, chef chia-

che

er

Forma ,

Specie nominata da Porfirio quella

fiotto

Sejla.

11

uerr a dimofrare, in qual manierafi h.ibbiano a porre ne

mano

Quinta.

io

a quali delle Se

&

replicare; porr folamente tal diutfione in efifiempi

&

la dijfcult,

Le Confinan-

Et

le

della

Dififonanti

Ottaua Et
.

Dijfonanz} ; per lajjando da

acctoche pi facilmente fii forgi in

efifio

yn

quello

che fi detto.

Confiommzs

T erza

'J 2
Confonaiiz?

|.

12

.8

!<

|.

ii

io

Dijjoiiatize

,o

'4

zz
j

Se

la

Quarta

fici

non

confonanza

& dondeauicne, cheli Mu-

non

l'habbiano utata,fe

kAR E RiA

nelle compofitio-

pi uoci. Capitolo

ni di

Forf ad alcuno copi notti

habbiapoflo la Quarta nel nnpiero delle

ch'io

^.

confinanxe.poi che fin hora da i Mufici pr atticifafata collocata tra


de

accioche di talcofafi habbia qualche notitia ,f debbe auertire

mente non

difjonanza

ma per l'attttortta de

&
&

Latino J collocata tra

quale non da (prezzare

Primo

condo

hiforicohiel

&G

libro del

ha

tione

lib.

$j.con

opinione

di
.

la

compofitione

rende foaue

parere

l'auttorit de

Siprua

Diateffaron

xe, che fono la Seconda,

del

Quarta

come e mamfeflo per


tal ragione

di tal

& harmomofo
Lo
&

lui

la

uera forma

ragioni ;perb

le

in atto

con

confinanti
;

natura

V ttruuio'anco

quefla

&

Diateffaron

che accompagnata con

poda nel

che ellafia confinante

che chiamano

Greci non
Cati

la

la

altra confonanxa

come

dicono
1

li-

QXerel-

a.

Quinta

il

Tenore

la

&

Pr attici

non

lor canti

in

ima harmonica

cap.

cio

per

le

diffonan

natura come

&

1 della

mamfeflo Oltra
.

di

nel orane,

confomn

Seconda parte

onde hauendo la

Et quefa propofitione minore fi frotta


,

chiama

conciojia

la Sefqutterxa , ciuf

prona

Onde dico che fempre , quando tal confonanxa fi ndtt


,
,

che chiamano il Baffo,

noi

ne i quali pogono
.

la

ognuno

di fino

giudiao dir,che neramente conf

accordando ~vn Liuto, onero imo Violone perfetta-

& quella che nominano Bordone:

; 1

dire

idem ragione

f
Ma infitto non cofi

quali non apendo

che

ella

la ufiarefiimo nelle
;

nofre comptfitiom :

fa

tra.

diffonante ;

alcnna, p-an torto


:

&

Et fi fuffie nera-

fimilwente

moderni

quali fi odono qui in Vtnegja o<nn giorno folenne ne

la Diatejjar' nella

ci fi

percioche quando fi rida

che fa accordato perfettamente ,fi acchetano poi

a pi noci

neramente

tra quelle altre tre chorde, che fono pi acute, udiranno che

feparano dal numero delle Confonanxe.

porrebbeno ne

ecclefiafltci,

uero wteruallo

cono ad vdirlafopra alcuno iflrumento

mente diffonante

Se-

non effendo nella compoftione per al-

&

capitolo del

Ma per che gli effempij uaglionopi appreffi alcuni, che le auttorit,

necefjano neutre alla terxa prona

quello auerr, per chefeguir l'ufi de

chiamano ,

primo

Quarta far marauiglmfi concento Et f pure alcuno vorr

Qutn

cotalmodo Quello Imerttallo , che in Dna compofi-

che ha ragione de numeri nell'acuto,

la definitione del Filofofi

mamfeflo

tra la chorda

del

nel cap. 4. del Quinto

E t Cenforino'in quello , cheferiue

loro replicate; le quali

le

nanxa ; come ognuno da s potr femprefarne


quella

Vndecimo

chiama Harmoma'. Euclide nel

loro Introduttortji Macrobiomel


le

della compojitione della ifteffa

che Quello

nella fua uera proportione

mente : imperoche

nello

affonto di tal ragione maniftfio per ilfuo contrario

Settima

la

Ragion de numeri

la (u

&

concento ;fegmta che ellafia anco fuori della compofitione con-

per un'altra ragione

&

la

pi antichi di lui) in molti luoghi

Primo libro

che Filopono fpra la Definitane data dal Filofifo nel lib. 1 della Poflerwra

la

modi ; pri-

tre

dipoi per ragione

nomina confonanxa il medefimofa Boe

la

pi antichi di

dipoi per ragione in

cun modo confonanti ,fono etiandio fuori

Quarta

che ellafia confonanxa

fonante: cio quando polafola.

-vera-

ode confonare perfettamente, pofto da per se, non pu ejferea patto alcuno diffonante. Ef-

harmontcaf

ci fi prona

nel cap.

connumera tra

di Scipione la

fendo adunque
,

& mafimamente

infiniti altri

Primo libro ,

del

So*no

la ifteffa

audentw filefofo 'nel cap. -j.de

bro della architettura


lio ,

confinante. Tolomeo (laffandone

le

specialmente nel cap.

Mufica molte fate

.EtDione

cab.

&

IT armonica,

, la

Quarta

tio nella

te

la

ma fi bene confonanza comefpuprouare in

Mufici antichi

On-

diffonanxe.

le

che

ultimamente per ejjempio Per l'auttorit degli ^Antichi prima, percioche da ogni dotto fenttore Greco,

della

to

loro

parte graue ,fenxa porre per fua bafaldiro coli) alcuna

Qui dirjorfe alcuno , da che nacque adunque

che

iwilrt Prattict lapofero nel

numero
delle

Parte.
delle diffonanzePenfi

do quellijche ciafiuno

io

che quello nafceffe,per la dtfcordia,che era tra i Pthagorici,et Tolomeo, che uolen

da altro venere

interuallo,tl quale fujji contenuto

di proportione,

che dal Mottplice, et

Superparticolare(come molte fiate ho detto)nonfuffe atto, afare confinanza alcuna;non acconfentiuanojche


la Diapafon diateffaron, contenuta dalla proporiione

che Tolomeo fi sforzale di moflrare,che era

kmplice

Dupla fuperbipartient eterza ,fitffe confinante;ancora


addicendo tal ragione: Chefi come

il contrario,

manti : Imperoche queifuonfche fi aggiungono alla Diapafon,fi yedono quafi effer aggiunti
fi

la

ad vii fuono fla;

come(per quello che ne moflra Boetio~) la natura di tal confonanxa Onde vedendo i Muftc

latini la lite ,

che era tra cofloro,&

non dare vna certa

le

ragioni che adduceuano effer buone;non volfero effergiudici di quefla cofa

libert di porre nelle cantilene,

ftafimplicejefepararono dal numero

&

nelle cupoftioni:

MuficaJ'hanno vfata,non folamente accompagnata con

alcuna compofitioue,nei canti

che hanno hauuto qualche

quelli

altre confonanze,

due voci; tra i quali fu uno lofquino, che nel principio

di

ma per

ma acciochefi haueffero a porre con qual

che buono ordtne,& con nuditio.Et che quejofia iluero,fi pu vedere,-che


giuditio nella

fenza qualche confderatione ,queffa tal confinanza, et la

ordine delle altre: non perche veramente fiano diffamimi: perci-,

che non hauerehbeno comportato, che fuffero pofle

furrexit

Diateffaran

confonante , cofi aggiunta alla Ottauaje ejreme chorde di tale aggiuntione non poffono effer diffo

ma etiandiofen%a,

di quella parte, Et re-

tema die, della meffa detta l'Homme armi a quattro uoci,pofe talcofinazafemplicemente,finza

accopagnarle niun altro interuallo dalla parte grane; il chef puh etiandio vedere in molte altre cantile anLettore.Et bench

cofonazefi ritroumo

tiche, le quali no pongo per nonfaflidire

il

volte; nodimenofi vede, che le vfarono:

&fi haueffero hauuto optinone, chefufferofiate dif?onantt,credo io,

che non

hauerehbeno vfate.

le

ora per

le

tali

cofe,chefi detto, fi pu vedere, che la

Confnanti;& per qual cagione liMufici le

nelle compofttioni , lo

& nelle

Diuifione delle confonanze nelle Perfette,

O NO

diuife le

confonaze da i Prattici

alcune Imperfette

Quarta,

et le replicatefino

collocarono tra quelli interualli, che fino diffonatt.

rap ellafi dica Perfetta,^ in qual modofi habbia a porre

Le

in

&

luogo.

Cap. 6.

Imperfette.

Quartana Quinta Ja Ottaua,&

plicate: ancora che isfriflotele aitribuifca tal perfettwne alla

la imperfettione;come dimojraremo.Le

In qual manie-

vederemo alfuo

talmodo, che alcune fi chiamano Perfette, et

Perfette fono l'Vnifono,la

certo vero: conciofta che la Quarta,

opera rare

effer pofle in

la

Ottaua folamente

Quinta fino melane tra

Imperfette fono

la

le

&

la perfettione ,

Terza Ja Sefla

&

quelle

re

per

&
che

nafcono da quefle aggiunte alla Ottaua; come,

Cofonanze Perfette.

II
j

i8

12

.a

zi|

le prime effer perfette , forf

Ij|

17

lorforma dalle

IJ

io

proportwm contenute tra

il

nu-

mero Quaternario, nelgenere Molaplice,

&

numero
i

Pithagorici era tenuto Perfetto

Denario.

percioche dalle fue parti aliquote

quattro moflrati numeri, rifultaua vii altro

perche hanno la

nel Superparticolare

fi

Et dicono

nel fitto poflo effempio fi vedeno.

Imperfette.

numero

, il

quale

come
,

&

tra 4. 3. 1. 1.

altroue ho detto )

non aliquote

medefimamente chiamauano

il

qual

appref-

che fono

Perfetto, che

il

Ma in vero le nominarono Perfette: conciofta che pofle da per il fieramente accompagnate ad al-

tre confonanze,

quando da

hanno pofanza alprimo apprenderle, chefa il fentimento,di acchetarlo, &fittisfarli a pieno,

loro

mutato: Imperoche mentre

la fua iteraforma; fortifica

fi

ne ode alcuna pofta nelgraue,ouer nello acuto, contenuta nel-

tvdito,& fi che niente defider pi oltra

che faccia alla fua perfatione ,

&

la,

faccia ptufiaue,& pmgrata.Ne altra differenza ntroua tra le dette confonaiixe pofle nelgraue,di quello
fi
che fi troua,quando fono pofle,neU 'acuto,
non che quelle, che fino pofle nell'acuto ,ferifcono pi velocemen'fi

te l Vdito,che

non fanno quelle ,che fono pofle nelgraue,per

percioche fino contenute da

la forma loro dalle pmportioni

nario

chefono 6. j

4.

le

ragioni dette nel cap.

della

Seconda parte:

vna ifleffa praporttone.Ma le altre chiamarono Imperfette : conciofta


,

li

cui termini fimo contenuti

da numeri

che fi ritrattano i Itra

che hanno
il

Quater-

Onde il Ditone nafie dttllawogortione Sefquiquarta,& tlSemidaono dalla proporti

/-

tione

Terza

5"4-

tione Sefipiiquinta, net venere Superparticolare

E(fachordo,cw l'yno

il

Maggiore,

&
&

l'altro

effere

da per

dolce,

Quefi due internaci aggiunti alla Diateffaron generano lo

hanno luogo nelgenere Superpar-

cui proporttom

le

de i Pithanrici)non fanno confonanza.Etfino

il parere

hanno poffanxa

s nelle loro nereforme, non

fuonopi prato,pi

Minore;

dalla Stipertripartiente <]uinta:come nella

tiente , dalla Superbipartiente terza,

tole Quali (fecondo

il

&

acchetare

di

Prima parte ho dichiara-

mede di tal naturatile pofie in

t~i'dito,di

modo, che non defiden altro

pi foatte: come mantfeflo a tutti coloro, che fono periti nella Mufica:mafi be-

ne quando fono accompagnate con


confonzaperfitta,ouero yna

altri interualli in tal manierategli ejremi della

delle imperfette replicate;come

yna

compofitionefacino

yederemo altroue.Et bench coforofaano

dijferenza,nondimeno tutte fi poffono chiamare perfette, quando fono contenute nella

itera,

&

tal

naturale for-

ma loro,cio nella lor propia proportione

Chela Quarta, & la Quinta fono mezanctra le confonanze perfette,

T SE

Bene

la

&

le

Cap. y.

imperfette.

men perfetta della Ottaua;&

ta

&

Ottauaja Quintana Quarta ,

perfette;nondimeno la Ottaua(comeho detto

Quarta

la

le

chiamano Confinante

replicatefi

di f(,pra)filamente perfetta;^ la

maggiormente

la cofa la quale pi uicina allafua onerine, onero alla (ita cagione, ritiene
la
ile:

come fi uede nella

le il Sole, ha pi

natura dtquella,& pi perfetta

quelgenere,che non fono quelle, che

in

luce, che quella parte,la quale pi "vicina allafua onerine,

chiarezza,

&

contenuto nella proportione della Equalit,

tra confinatila

&

quesla

la

&

le

dalla

biamo yeduto.Onde lapotemo chiamare pi fimplice ,&* pi perfetta

cagione,&

nominar a primieramente
certo

cagione, detta

effer

Dupla, che

di

alle

il

lapi yicina allepropor

Vr.ifinejcome difopra hab

ogn altra confonanza. Etico pifem

dijpofitione,che riceui

il pi,

&

meno,&*

il

o-eneri delle

&

dipoi lo effetto fi

denominer, onero fi dir

canoni .Onde dtco,che Quella cofa,cheper yn altra

tale

tale

mavnormente tale. Per, fi come dicemo, che effendo la mano calda per

maggiormente

qua-

pi rimotta,

effetto;&> contieniti tal cofa allo effetto per la cagione; firnpre fi de

la cagione femplicemente,

modo;& quefio in tutti

che ne

fuoco

lo

le

allafua orinile, che l'Vnifono,

yoci Equifine , che fino pi inane

plice,& pm perfetta: percioche qualunque yoltafi ritroua yna


la

&

le fono lontan-

alla (u cagione, la

V infine; maggiormente perftta d'orni al-

nelle noci

Ottauaja quale ha la fua forma

twin della Eqnalit;& contenuta tra

denomini formalmente

&

rifflende pi eccellentemente, et pi perfetta di quclla,che

o lontana;cofi quella confinatila, la quale piti fucina allafua canone,


quale

Quin-

me perfetta della Quinta.Ondefi come quel

Ottaua fempltce per l'Vnifono , che

caldo; cofi dicemo,che effendo la

il

lo

adyn
quella

fuoco

, il

V infoilo e

maggiormente femplice. Ma perche tonfino non

confiderato dal Mufico come confinante, ma fi bene come principio della C onfonanxa;pero parlando delle confonanze dicemo, che la Ottaua femplicemente [empii
ce, la prima,& la pi perfetta di

ha ilfuo effere:&

io

onde
la

effendo la

le altre

on altra confinanza:

Quinta pi yicina alla Ottaua,che non

Qumta-peraoche

&

infitto cofi: percioche da

lei

ogn altro internat-

confonanze dicemo perfette, no femplicen/eiite;mafi bene ad yn certo modo.La

la fua proportione pi

Quarta; dicemo,che

la

la

lontanadallaproportion Dupla, che

ta,& cagione di ogn' altra proportione. Similmente dicemo,

che la

Quarta

men perfetta del

il principio

della Inequali-

Quarta pi perfetta,che non

il

Ditono,

et quefio pi perfetto del Semiditonoxonciofia che la Sefquiakera,che la forma della Diapente, contenuta

tra
i

i& i,& pi yicina

ilchefi pun dire anco

po;n

cofa

alla

delle

Duplaja quale la forma della Diapafon, contenuta tra quefi termini

altre.Mafi

il principio di

alcuna cofa

ragwueuole,che noi diaamo,che

la

Qutnta,o

Et ben che

io

habbia detto,che

percioche da effa ottaua dipcdeno.

no cofmiaze perfette.fec'udoil moflr.\to modo;nodi/neno


perfitte;i(ledo che no

fi

le

la

la

Quartafi ano equali nella peifettiune


la

Quarta,et laQuinta,cb

Ottaua filamete, et

pu a ngere,ne leuare alcuna

cofa,cio

i et

pi perfetto di quelle cofi, che figueno

le replicate

le lor

all'

do

Ottaua:

replicate fot

fono femplicemente

no fi poffono accre(cere, o diminuire

di in

modo alcuno, fi no co n'ade offefa dell'Vdito.Effendo


Quinta,et le replicate fottopnfle a tal pafiione, come nel cap. 4 1 della Seconda parte ho mo-

teruallo, fuori delle lor yere,et legittime proportiom per

poi la Quarta, la

Jrato;pero dico, che

elle fino

me%ant

tra

le

cofonaze perfette

fettione,et la imperfittwne.Et perche etiandio quelleyetiefi

et le imperfette;o

ueramete mexane tra laper-

chiamano Imperfette^ afinofottopoje;peroft


poffono

Parte.

iyj-

poffono chiamare no filo Imperfette, ma Anco Imperfettifitme

conciofia che oltra la imperfettione , che fi fi

modo detto, fi pofftno anche accrefeere ,et mimare nel modo, chefif.%

trotta in loro al

Quali confonanze fiano pi piene,& quali pi vaghe

LLE

folte fogliono

Mtifici -vfare due termini

nan%a vara ; onde mi pare,


tino,

&

aitanti

cio

Cap.

di uoler dire

Pero da auertire , che

Quinta, la Quarta.

li

8.

&

Confo-

quel, che

impor-

Confinanza piena

chef vada piti oltra,

quali fiano tali confonanze

la

Altifci rare unite han-

no yfato queili due termini ,finxa aggiungerli l'yna de qutfle due particelle

Pi, ouer

Meno ; onde hanno detto,Co>ifinanzapiu piena,o pi ua<ra;& Confonanxa. men piena,


e men uaga battendo hauitto fempre rifletto ad vi altra confonanxa. La onde ch'umano pi piene quelle con
:

finanze, le quali hanno maggior poffwza

Quinta fia pi piena

della

con diuerfi filoni, eh e non fanno

li

occupare l'Vdito, con Juoni diuerfi ;per

di

Ottaua: percioche

occupano

lifuoi eflremi

il

maggiormete,&

che fi puh dire, che

la.

con pi diletto l'vdito

eflremi della Ottaua;i quali fino equifonanti,et fi afiimirliano l'vn l'altro;

Vi modo che laff.xndo da vn canto effa Ottattafutte le altrefi dicono effirpi piene Cvita dell'altra, in quato
l'yna ha mar rwrforza di contentare tv dito; fi come fono quelle, che fono pi vicine al loro principio, han
no mar rior perfetttone di tutte le alrre Si che de qui fi pu cattare vna Regola che tutte quelle , che fono di
magnar proportionefino pipiene;laffando(come ha dmo)da vii cato la Ottaua,et le replicate anco. Quelle
;

poi chiamano pi vaghe, le quali fono contenute da minori proportioni;&> cefi in fatto,maf imamente quali

do fino collocate a i wrpropq luogh'v.C onciafia chequelle confonaze, che hano le


Ditpla,per loro natura

che hanno
le prime,

amano

le lor proportioni pi

&

parte rraue, come ilpropio luogo

la

per loro natura amano l'acuto.Ondepofle a

con marrjor diletto fi fanno vdire

de

efferpi piene di quelle,

minor proponione,che no fono

ad efier me piene,

fi accopagnano ad altre confunanxei poi che

cofe compofle,che le femplice.Per la qiial cofa intrattiene all'adito intorno lifuoni,

Jonanze prime, quello chefuole intraitenire al Vedere intorno a

%ano fi compone: chef come il Bianco,

&

&

principali colorile

Nero partono minor dilettoci

il

pi

inanimenti penetrano pi uelocemente l'vdito,

Et tanto pili fono tughe, quanto pi fi partono dalla fimplicit,

&

le

di

laro luoghi propij,uegono

ttelocit

quale i nostri fentimenti no molto fi rallegrano,

gior mente

lor proportioni pi ideine alla

& vengono ad

Daplv.Impero che queflefono

lotane da effa

vaghe delle altre: percioche fada nell'acnto,per la

&

li

della

amano mar

udendo le con

quali o?n altro color

me

quello chefanno alcuni altri co

mexani,& mifli; cofi porgono minor diletto le confonanze principali,di quello chefanno [e altre, che fotanto pifi dimen perfette. Et fi come il Verde, il Roffojo jfxttro,& vii altri fintili pi dilettano,

lori
7io

il

&

li

moflrano a

uarhi: percioche fono lontani dalli principali,che nonfi

lui

Berettno;delli quali l'vno pivicino al

Nero, et

l'altro al

il

colore, che

chiamano Roanno , onero

Biaco. Cofi l'vdito pi fi diletta nelle confonaze,

che fono pi lontane dalla femplkit de i Suoni : conciofia che fono molto pi wtghejii
cine.

Et qttafi allo

tione de

ifleffo

Colori: percioche la compofitione de

colori, ouero

che non pu e/fere [enz* qualche harmonia, onero

che ha con l'har moina qualche conueniexa per che l'vna,et l'altrafi capone di cofi
cheli come

le

dette confonanze maggiori fino ptupiene,che

i quello, chefino

ghi

loro propij

della

maggiori:

le

&

come alfeto luogo

le

non fono

le

diuerfi.

dire mo.Si potrebbe anco dire, che nelle ifleffe perfette la

confinanze perfette non fono pritte

E
ini

Quinta

pi

luo-

uaga

di tal

uaghez^a;

ma queso badi.

Cap.

<?.

v^sr <"J

-.4

vaghe

manifeflo: percioche fino pi lontane dalla equali-

Della Differenza , che fi troua tra le confonanze Imperfette


|j

Ondepotemo dire,

minori; cofi le minori fono pi

tanto pm fi rendeno fonore ,<& grate all'vdito,quanto finopofle ne

Ottaua,& la Quarta pm tiara della Qmnta,come

t , poi che etiandio

quelle che le fono pi vi

modo fi diletta l'Vdito dellacompofitione de Suoni , che fi il Vedere della compofi-

jwTw

Confinaxe imperfette fi diuidono in due parti , et fi pone tra loro quefla djff.rexa,che al
Le maggiori fono quelle, li cui eflremi fino cotenna

cune fono magrion,et alcune minori.

da proportioni mar rion^t da

JjA\
llfe
g^333!3 53tj

do maggiore,de i quali

gwri . Et

le

il

mar nori intemalli:& quelle fono il Ditono,et lo Efjachor

primo fi chiama Terza ,

minori fono quelle, che fono

&

di proportwne

dfecodo Seft./vna

et l'altra

:ag

minore, ethano minore inta-u.dla;

0- quefle

Terza

ij6
et quefe fino

Et f bene
metione
no

di

ho nominato

&

Prattici (a

le

yn Genere,

&

& come

Effiachordo

Et

o Sefla

Effachordo

&

maggiore,

la dijferenzit di

interualli diffionanti

appreffio

Seconda minore . Et
twne
li

di tre

la

&

Tuoni;

li

Prattici; cio

Quarta

di

u , c$" delle replicate ,

te

nelle

confonanze imperfette ;

ondefi puh dire Seconda maggiore,

Diatefjaron confionanza

&

di

due Semituoni,

Quefo ifefjo fi potrebbe etiandio dire della Quinta

quali fi laffixnoper

non andare

in

&

allegre

fioaui , declinano
fle

Natura delle Confonanze

alquanto al mefo

maggiori ,&le replicate ;

mutare ogni cantilena

temo uedere da
tre pei-

il

, il

, il

Settimo

molto allegri

ima minore ;

il

l'Vndecimo

conciofa che

&

allora

il

le

, il

Quarto

yna chorda

, il

&

abonfice

Nono ,

m ezana

di

&

il

modo

La

fproportionati

Decimo ,

la

,&

&

le

&
Se-

Tutte quefle hanno forza

di

llchepo-

&

alcune al-

&

piene di allegrezza

cagione , che nelle prime, fyefjofi odeno

mezane de i Modifi Tuoni ;

le

efifier

chefiono

alfiuo luogo;

in

loro luoghi naturali

Mo

quali

cje fiono il

cio

&

natura del nu-

Onde il Modo pi allegro,

&per

il

con-

Primo, il Secondo,

il

Ter

fi diletta dtlli oggetti proportionati;

Quinta fi pone al contrario ,

mag

Quin-

Dna Terze maggiore,

pofe in efi fecondo la

Negli altri Modi poi,

le

il

confionanzf collocate fecondo la na-

harmonicamente

Confonanze

confonanze fiono pofe ne t

li

quantunque filano dolci

Le prime fono le Terze,

Duodecimo ; come uederemo

o diutfa

le

o uero allegre fecondo la lor natura,

odono fpeffe fiate

in efiif

Quinta tramezata ,

cio la

chorde estreme finali, o

porge molto piacere alfintimento,che molto gode

trario , h. in odio

zp

limi

le

alcune

minori

le altre fono le

quali fino yiue

, le

che molto dilata aH'ydito . Dico

mero fionoro percioche

&

tottauo

&

tura del numero fonoro


in

&

io.

imperfette , che alcune diloro fono Tiiue

&

ouero languido

difarle mefe

contrario, fino alquanto mefe, ouer languide

Sedo

di fono

&

quefo; che fino alcune cantilene

glori confonanze imperfette ,fiopra


to

Otta-

lungo

accompagnate da moltafionorit ;

qua-

, della

Della propiet, o natura delle confonanze Imperfette. Cap.

L P JROP IO,

et

ilTritono, che una compof-

>

una compofitione di yn Tuono,

la Semidiatefifaron, che
diffionanti.

minore

o Sefa

come altroue uederemo : percioche la Se-

Tuono,& il Semituono

il

replicate

minore fi ponghi fedamente

e di tre forti , cio la

ne i loro eilremi fiono

interualli

mediata arithmeticamente da

che molte uoltefi odeno le confinanze , pofe contra la natura de!

Numero

fonoro Per il che ,fi come ne i primi, la Terza maggiore fii fottopone fifefifie ttolte alla minore; cofi ne i fiecon
di
odt fpeffi fiate il contrario , &j ode yn non so che di mefo , o languido , che rende tutta la cantilena
fi
.

molle

il

che tanto p;ujj>eJ]ofi ode

la prbpiet del

natura

che

quanto pi fipeffo

loro eilremi con pi

commodo ,

che uerfo quella

f.nfiperfttta, con quel modo pi*, breue


fi.rfie

in effe fino pofe

a tal

modo ;perfeguir la natura ,

&

Modo , nel quale compoila la cantilena. Hanno oltra di quefo le Confonanze imperfette tal

cma alla fua perjettwne ,


maggiori;

&

le

ancopoffono hauere tal differenza; ancora che non fano con-

fiderai dalMufico ,fie non in quanto hanno ragione di Infermilo


coda di due forti

Diffe-

conofciute

Semiditono , o Terza minore

maggiore

Et le

nondimeno le ffeaefi uero

le loro

Confonanze imperfette Minori.

le replicate

Et quantunque

&

io poffo)fuffiero

qui fiotto fono notate

Terza maggiore
,

dipoi le lor Specie,

E ben yero,che tra loro pongono U differenza di maggiore,

Confonanze imperfette Maggiori


Ditono

motlrar

quali Taglio in queile due parti fatisfare quanto

come difoprafi detto ,

di Sefa fin%A fare alcuna

aggiunga tali differenze ;l'hh fatto per fiauire il modo,che temo-

percioche da loro non fono altramente nominate


? di minore ;

Terza ,&

dette cofonanze col nomefirnplice di

per poterle ridurre prima fono

accioche da

le

maggiore ,o di mmore;&> hora

Brattici

renze

Semiditonojl quale chiamano Terza minore;et l'Effchordo minore ,chiamato Sefa minore.

il

di [opra

&

che

&

miglior

le

modo fi efendeno uerfo quella parte, che pi ")-

pi lontana -.percioche ogni

migliore

chepuote

minori hanno natura contraria

cofia

naturalmente defidera d

Onde le imperfette maggiori defiderano di

conciofia che

il

Ditono,

et lo

Effachordo maggiore de
fiderano

Parte.

&

maggiori, titnendo l'yno alla Quinta ,

fidcra.no ifarfi

ijOttaua ;

l'altro alla

fachordo minore amano difarfi minori , uenendo l'yno uerfo l'Vnifono


manifejlo a tutti quelli
ti li
il

che nelle cofe della Mufica fono periti,

mouimenti , che fanno

Semituono

&

d ogni

che

le parti 3

&<

& hanno

uengono afarfi col mouimeuto

il

&

l'altro uerfo la

le

,&loEf-

Quinta

come

loro giuditio] ano :percioche tut-

alcuno infermilo , nel quale l contiene

di

mramente il Sale (dir cofi) il condimento ,&la cagione di

buona Harmonia ;

il Semditono

ogni buona Modulatane,

quali modulationi finxa ilfuo aiuto ,farebbeno quafi infoportabili da udire.

Ma quejlopi chiaramente uederemo

quandofi tratter il modo, chef ha da tenere nel por leconfonanxe

&gli altri intertialli nelli Contrapunti,

Ragionamento particolare intorno

OTEMO

Cap.

all'Vnifono,

1 1.

Hora dire(fe uogliamo confderare quello,che difopra hauemo ueduto)ch(

gli Elementi (empiici, ouero Specie femplki del Cotrapunto,fi confonanti,


di/fonanti, pano Dodici

Diapente

la DiateJJron , la

re ,

particolarmente

il

maggiore ,

di

dijfinanxe

ditali fpecie tenr queflo ordine


il

&

Semituono, il Tuono,

delle quali fpecie fi

acctoche fia ptallegro

come

etiandio

il Semditono, il

Ditono,

Ejjachordo minore ,ilmag nore

lo

Diapafon

la

il

&

, lo

Eptachordo mino-

ragioner alprefente di ciafcuntt

Percoche [e bene il Contrapunto fi compone principalmente

accidente ancofi compone

che

cio l'Vnifono,

di

confinante; nondimeno per

pi bello . Volendo adunque ragionar

che dopo ch'io hauer ragionato deVmfino(come porta ildouere ipercio-

Principio dalquale nafcono

le

confonanxe,<& fenxa

re ) yerr a parlare delle altre fpecie

lui ogn altro internatio non batterebbe il fuo


effenongi fecondo l' ordine propofo, il quale tenuto da iPrattia : mafe-

condo che l'ynafi ritroua efferpi perfetta dell'altra

&

fecondo che fono collocate per ordine nel procreilo

numeri fonori, ouero delle proportioni ; incominciando prima da quelle, che fino contenute nel g
nere Moltiplice ; di poi da quelle, che hanno le loro forme nelgenere Superparticolare ; Le quali efpedite , ranaturale de

gionari

di quelle,

che hanno negli altri generi

namento dalla difnition deU'Vnifono


quali, che

non fanno alcuno infermilo

go. Et fi ritrou.i mila prapovtone


portione (

come ho detto altroue )

il

loro ejjere

il

Punto

Piglaremo adunque il principio del noftro ragio-

principio della

principio della Linea

&
& i,&

ma fino contenute in yno medefimo punto,

della Equalit tra i

&

i.ouerotra i

Inequalt

gli interualli : percoche tanto l'Vnifono apprejfo

fi come

dicendo, che l'Vnifono yna adunanza di due,ouer pi fuoni , o uoci e-

il

Quello non fi pone tra

Mufico , quanto

ma non per linea ; ne la

il

in

imo medefimo

luo-

altrefimili; la qual prole

confinante ,

Punto apprefjo

il

&

tra

Geometra Onde
.

Linea compofade punti : imperoche'l

Punto non ha lunghezza , ne l.nghex^a , ne altezza ; chefipofft continouare , conriungere con yn altro
punto ; cofi l'Vnifono folameme principio della confinanza, o dell' Interuallo ; ma non confinanza, nemteruallo

effendo che non fi pu continouare, fi

la fi ritroua tra due fuoni diflantper tigrati?,


demo nella Seconda parte

cuna di quelle qualit, non

come non fi pu cotinouare il punto Etpeixhe ogni confinati.

&

per l'acuto

; i

quali fanno

miflura, o compofitione di fuono grane

lo paterno

ftproua dalle parole del Filofofo

; il

&

yno interuallo ,&( come ye-

acuto sper non hauendo l'Vnifono al

chiamare per alcun modo ne Confinanza

quale riprendendo nella Politica

ti

porre

in

ne Interuallo

una

citt la

La qual cofi

robba

in

comune,

sfacendo tal cofa imponibile, conferma lafua opinione con yno ejfempio mufcale dicendo , chefitrebbe non
altramente,che fi yno yoleffe fare di yna Confinanxa, yna Voce ynifina,oueramente del Ver yn filo piefi,
de . Ondefi yede

tVnifono,qu,tfi di
in

che la confinanxa prefa da

yn fuono filo

lui

diuerfa dall'Viiifono

yna iftefft lettera, o chorda, fiano pofle

in riga, ouero

Z-jj.

++

3lI$

il medefimo potremo anco dire

quando due

U-

Vnifono

*- 3P

fima chorda j come fono le due fottopojle ,-

Meritamente adunque

chiamato

mfpacio ; diremo che quelle faranno ymfine ,&di

ynfilofuono;& che quel p affaggio , chef troua dall'yna all'altra

Sr

La onde quando ritrouaremo in yna parte di yna canzone due, o pifigure


:

come nello ejfempio fi yede

*-"

3>:

opi parti di tal canzone fi ritratteranno

t33fcejjere in

yna rmde-

Della

k8

Terza

_$_

-fr-

i-0-

-V

:3l=
~sr

v
-*--:-

-*-

-&

znszz

-*--

--*--

-*--

Della Prima confonanza , cio della Diapafon

Cap.

Ottaua.
S

SE N DO

[empiici,
piti

le

copi ragionatole , che in ogni nosra

filli per loro natura fono

manififle

(empiici

,& pi intelligibili
di lei

maggiormente conosciuta dalfentimento

anione incominciamo dille cofe pi

maggiormente compre
qttefle piti
delle

non fi rinata alcuna altri confonanxa

no perfetti,

Ma perche io [ommamente defider

pafon,
tion

Dupli

me

fu

percioche (

come altroue etiamlio ho

mio- giore,o minor di

lei

cio

&

Vniuerptdi concento

detto )

ha wnsditiune
nomejUne

eflremi,

ima

Meritamente adunque

&

ima fola jpecie Imperoche ,


:

na confonanxa

come

la

in

de

a; comefu ede

luoghi

dendo dal grane

all'acuto:

&
maniera
&

tffzndo in tal

fecondo

mavviori; come ne

*-*

&a

fi di
1

contengono

ifottopofli

in ogni i>iteruillo,che

chiamata

nello Introduttorio di

Mufici l'hanno chiamata

&

Tuoni,

orme

&

iti

&

ut

fanno vn folo in-

Dupla

ntlli

fuoi

Ma quando con-

Semituoni

me

(mero

in fette

che

il

maniere : Percioche ciafcu-

numero

Guidone ,

il

Semituono

nel quinto intervallo di

&

delle pie

d'orde .

tal

eflfa

, il

quale

ordiniti in ejfa

la

ca-

Diapafon, proce-

Semituono fi ntroua

che la Diapafon ima compofitione di otto pioni

&

Et

conciopa che nella pri-

mano in mano , fecondo l'ordine delle moftrate fette lettere

Mufici

parola

h -aaaZv,

Soggetto ynmer.filfdiogni cfaninxa,

di quello,

natura del numero fonoro accommodati ,

&

&

, fecondo che gli Infermili delh pioni mexani

nella feconda jlpecie,che pofli tra


;

mediata, dicono

la

rono etiandio Ottani ;

3r

Ala

nel quarto Inoro

hanno

che contengono ilSemituono

&

Dia-

animata da Mufici cu tal no

confidenti dal Mujico femplicemente ,

una Jpecie manco ,


i

eff.t

prima tra quelli [noni, che

tanto contenuti dalla proportione

gione della diflint ione delle jpecie, contenuto nelfecondo ,

camente,

&

natura delgenere Diatonico ordinare

dice Boetto ) produce

^f

ouero in quanto fi-

percioche compojlo da Jm, che

cio fecondo che ella ituifi diatonicamente in

nafie la variet delle [pece, dalla variet

che fi trotta da

contenuti dilla propor-

mexana, ouero altro fuono,

allora dico, che le pie jpecie fino Sette

fipoffono diuerfamente Secondo

nel primo,

ella

Diapafon, chefia ppjla nell'acuto, quanto un'altra, che fi a pofla'.nel

diati da altri internali!

che

non fenxa propcfito

quantunque minimo Quefla, quando

fidenti particolarmente,

ma

m orni 'confidanza,
:

meno

che fi a piufemplice ,

loro jpecie

che -vuol dire Vmutrft, onero Ciafiunownde

venerale, cio quando Itfuoi eflremi [nofenxa alcuna noce


teruallo ,fi ritrotta liniere

le

che ellafujfe

tiene

Origine, Principio, Luogo', Ricetto,

Madre, Fonte,

di orni internatio,

i ;

Onde mi penfi,

il che manifejlo dal

& da n*Va

Greca, che lignifica Per;

Genitrice,

& &

nel venere Molttplice tri quefli termini radicali z

laforma loro dalle proportiont dtlla Inequalit

dico

,& fino
alle

che h Prattici non filo

etiandio da che proportionefimo contenuti ; per incominciando da

Prima confonanxa, perferuare l'ordine propojo ,

quale e la

la

nojlri finfi

Agevolmente pipiamo

confinanze dalli Diapafon, ouero

collochinogli internala mupcali, inquanto fino confonanti ,o diffoninti,^

mai perfetti : ma

di

fi

acaoche di

per daremo principio al ragionamento

Ottaua : conciofiache
Ci7*

ouero

12.

dalli

qmlt

la

Onde

diatoni-

nomina-

m [e cinque Tuoni, cio tre maggiori, due minori & due Semituoni

efpmpijfi vergono

-*
PrimaJpecie

Seconda Jpecie

~
,
.

Parte

*?

&r

^ $$ *+

'T9

sdbjfofc**
Ter^affecie

i.^.
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Quarta]ftecie

^ ** ^

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s z=$ ^^ i?
Quinti ffecie
f

A,

H-'^r-v-^

*&

W-

:33=:

==^:^^^-^
^* Sedei ffece

<*>

* A

'

--^3^-t---=#-?
.

-^-V-v

..-*-

Settima ffecie
....

*-H-

...

K^- V

'

^iT

Quitndo adunque

nelle compofttioni ritratteremo

y m/e infermilo, di

qualft yoglia dell'vna delle fpeae de

no dittanti tra loro per yna ottaua

come

~^~~

ti

V ~3:

due parti; tyna dijlante

dall'altra per

yn

modo che lagraue occupi il luogo grane ,&la acuta il luogo acuto di

moftrati effempi

allora

diremojche tal parti faranyedeno

in cjuejo ejjempiofi

3= x

HF rata

-__

-*-

-*- ~^~

ZSC

::

"
--

-*---$- ->--

3/L..

^~f$Z EIE

Esc

::(:^:

'--

OG N O

di ricordarf

V"

hora quello

che ho detto nel cap.

1 3

della

Diapafon

della

Dupla } che contiene

meri
fione

&
&

la

Diapente

9. della
la

z.&>i;&la Diateffaron tra 4

non filo

Prima parte maper yia

<& dipoi della Diateffaron

tiere moltiplica, coft quella della

ne

dalla,

La Diapente (

Et perche

della

dico ) contenuta tra quetti termini radicali

la proporzione ,

Diapente

Imperochefi come
la

prima
;

che fi troua tra

ella

nuta nellifuoi efremi termini, fen^a alcun mexo,fi pu

non fi rttroua alcuna Diapente, che fa

riamo tramesta

la proportione della

nel genere Supcrparticolare

effendo Infogno

Ritornando adunque alla Diapente dico, che quando

cwche

nu-

Seconda : percioche dalla dtuifione della Diapafon , contenuta

che noi incominciamo da queft prwcipij

eiremi dell'ynafiano pi dijlanti

dalli

Diui-

&

z ,fegue

tamente dopo la Dupla ; per hauendo prima ragionato dellaDiapafon , mi par cofa honetta
la Diapente,

che fia minor

della

Duteffaron

&

infume : maper la diuifione

Diapafon ilche hauemo potuto yedere

la

dalle propurtoni poile nel cap. 1

harmomea poja nel cap.

Dupla , nacque

nafee non per aggiuntione di pi proportiom

Prima parte

della

cio che orni confonanxa , ouero altro interuallo quantunque fia minimo
,

T?

Cap.

Della Diapente, onero Quinta


I

>~ -"$- "i7-?-1

maggior

chefiano conofeiuti prima

yn

&

nel

che tal confinane* fa di


altra,

pi neretti di proportione,

nellifmi ettremi da altre chorde

minore

di quelli di

immedia-

ragionare del

la prima

Onde non fuori

confideratafemphcemente

dire,

di

Diapafon

di

di

ogn altra cofa

modo che conte-

yna fola ffecie per-

di proportione

yn' altra

nelge-

di ragio-

ne meno

eli

Ma quando la confidi

da altre proportiom nell'ordine diatonico ; silura di-

amo

>

i6o
ma a <rior Semituono

Imperoche effendo

pofo tra loro in quattro

eflremi tramezati da altre chorde diatoncamen

iati

modi dmerjamente

no etiandio

Semituono nel fecondo wteruallo

il

la

Quarta

nel terzo

Seconda quella , che

la

Semituono

& yn

'

tti

&

ofuoni ,

quattro

intentali'!

c he yttoldir

Ma

li

Greci

la

chiamarono Diapente , con

di ciafiuna delle dette fpecie

&

per yna Quinta

l'altra l'acuta

come

qui fi

yedeno

l'yno dopo l'altro

mento

D
la

* $:

Et quantunq;

comefi

dell'ordine

qttefie

che l'yna tenoii

chorda

E]

alla

la

chorda

li

parte grane

y4.

Diapafon

&

la

t)

*A.

&

quarta chorda haueffero date lejpecie della

feconda no l'hauerebbe potuto dare : percioche dal

fi ritroua la Diapente diminuta dt

yn Semituono

manifefo a ctafcuno,che pento nella Muftca;ancora che Boetio no figuar-

come

daffe

da tal cofa

quando nel cap.

fpecie di qttesla confinanza tra

1 3

del

Quarto

il

Mufca, pofe

libro della

chorde Hypatehypaton

le

&

&

due Semituoni

yero della cofa ,pur che modraffe con

la feconda

parhypate mefiti
.

Ma credo

effempio delle cnrde

lo

che yolea intendere

Della DiatefTaron

>A

Diateffaron

Cap.

ouer Quarta

la quale la

canfideratafinza alcun

diatonicamente da
rtet del

Semituono

maggiore

&

hauendo

&
li

f toni

nelle loro

la primafpecie

nel terzo

il

Tuono

il

chorde

Tuono

\.

&

della

yoct

Diapente

la cui

tra queft termini

effendo

tramezata

allora fi ritrattano tre fpecie, che n afono dalla

nel primo luogo pi grane


il

forma con-

&

Ma quando confiderata
1

Tuoni

; il

ha

&

della

dipoi nel fecondo

Semttttono nel primo luogo

Tuoni poi accommodati per ordine ; come nelfottopoflo

ya

quale Semttttono di-

mezane ;fi come ho detto della Diapafon ,

Ma la feconda ha

non yna fola fpecie ; per le ragioni

laffando(come etiandio ho dettola confideratione de

uerfamente collocato tra effe


te : percioche

altri

mezo , non fi ritroua di lei fi

dette dtfipra della Diapafon

minor parte principale della Diapafon ,

tenuta nelficondo luogo delgenere Superparttcolare

la

Diapafon ,finza alcuno nterrompi-

hattefi pofo nelle chorde

che yna Quinta dimtnuta>,& contiene due Tuoni,

luogo

&

due parole, 1* ,chefgni

inibiva pofo gli effempij deU.a

io

fatto quelli della

conciofia che fi io

ancora che la prima, la terza,

che non fi curaffe dt porre effatameute


,

che

che hanno tra loro due Tuoni

allora diremo, che faranno lontane l'yna dall'altra per

Diapente perfette ; nondimeno

quello

nel cap. precedente nelle chorde gratti; non fi poffono per por quelli della Diapente

m
io,

Cinque ; quafi yolendo dire Confonanza, che procede per cinque yoctfifuo-

Quando adunque faranno due parti lontane l'yna dall'altra di maniera

Diapente,

fpecie

nell'ylttmo

Semituono maggiore ; Et per quefla canone, dui numero delle chorde,che co-

Quinta da Prattici :
CT

Prima

Terza

Quarta fpecie

ciafiuna di loro contiene in f cinque yoci

ma<r o-wri, yno minore,

& m

la

S^S^l

WS

:*:
Terza fpe

Seconda fpecie

3S&&ZH

srzL

Per

quella la

"*"&*3.
sk
:$

S=
Prima fpecie

ttene detta

l'ha nel primo

come qui fitto fi yedono

fica

di h.titer confi deratw-

pero

quelle adunque, che fono tra lor differenti per la trajportatwne del

ha

( lajjando

Tuoni mag viari fi minori,fi m quefla,come in ogn altra confinanza ) percioche generarebboaltre fpecie differenti , quando fi confideraffero minutamente tali interualli collocati tra effe . Di

ne alcuna de

Et

erza

cerno, che le fitte fpecie fino quattro


t e, 1/

. .

&

la

il

Diapen-

Semttuono

terza nel terZQ

effempio fi p>uo yedere

QueJla,

Parte

161

feff *^>

-3:

i5^;=

-3t

Prima fjiecie

Seconda fpecie

-^3E >::

:$:=::

Pffi

Terza fhecie

Quefla

cowe

) prima

deo

fc

Affo altroue

Greci

c/,t i

i?>:^i

chiamata prima Sinfonia , onero

cowe

la

nomina Filone Gin

Harmoma ; Et Boetm la dimanda Minima consonanza La onde fi -vede , che

non hebbero

Ditono j ne A Semiditono per confonanze

il

La chiamarono etiandio Diateffaron dal -numero delle chorde,, o

che in f contiene ipercioche ogni Diateffaron procede al modo mojlratoper quattro voci : Imperoche
da teWp , che vuol dir Quattro , cio Confonanza di quattro voci , o
detta da &i, che yuol dire Per,
"Voci j

'

&

"4

filoni;

a~~

"

--

dal aitai numero

Moderni

uno dellifoprapofli effempi

di

tajcomefi vede
duek>arti

-*

nottri

la

chiamarono Quarta. Quan-

no traloro dittanti per vnaDiateffaron,porremo

flreme

do adunque vorremofar due parti nelle noflre compofitioni,

nello

vocegraue

accommodate l'yna con

&

quali fa-

nell'altro

l'altra in cotal modo ;

tacu-

yna

potremo dire

',

Diateffaron, atteramente per

una Quarta

Del Ditono , ouer Terza maggiore

EGVE

le

vna delle chordee-

effempw.ll perche ritrouadofi anco nelle cantilene

che l'ynafia dittante dall'altra fer

TLIZlZ Z_Z

la

in

&

mezo

confonanza nominata Ditono

che v

4, n terzo luogo del genere Superpanicolare

dalla

dopo la Diateffaron pinza alcun

contenuta tra queji termini 5

Cap.
la

proportione Sesquiquarta . Quetto veramente marautgtwfo

_,

che la

Natura habbia r*

dinato in tal maniera l'yna Confonanza dopo Faltra,che ritrouandofi tra le parti del Se-

nario la forma della Diapente


6.

4;

Mufico ritroua

quefle parti fon

camente in due parti, tra quefli termini.

XO

diuifa

^frithmeticamente

uno ordine contrario


iz.

15.

impart, tra

io. Confiderato adunque

il

tflremi di

cio che

non f ne trouafe non vna fpecie ipercioche tanto

harmoni -

che fi detto delle

diflanti in proportione

fono gli

yn Ditono patto nell'acuto , quanto quelli di alcuno altro potto nel graue : Ma confiderandolo tra-

mezzo diatonicamente ,

&

diuif in

due Tuoni

dico che

le fue fpecie fono

due ;come qui fotta apparato

3r

quefli termini

Ditono fenza alcun m-

fecond che contenutofemplicemente ne ifuoi termini radicali ; potemo dir quello

altre confonanze

I_.A._-J

~T'"~

.A.

>-$::- :3SL^-

:$:::!i:$:

CTuaE
.

:&:

Fri maffecie

*=3r> +3f=+z

__$:

_^

in

tra la ittefja Diapente diuifa

^:: J^JSiz :c 3r:*~^::

-Tt

1
~* "-yr

Ouero

Et

Secondacele

tal differenza nafee dalla variet dellifuoi infermili

ciefi ritroua

il

Tuono maggiore, &*

il minore nelprimOjet nelfecondo


i-

il

nel fecondo

il

conciofia che nel

minore

&

primo interuallo

della prima jfte-

nella feconda specie fi ritroua ilcontrario,cioe

maggiore. Diremo admiq;,che allora

le

pati de i Contrapitti-feuo

diflati

l'ima

yn Ditono, quado fona di effefi ritroua

dall'altra per

fona

{reme gratti dellt mofrati effempi

rr-

pio

fi

Tede

Queja confonanza

quantunque
mili

SE:

Terza

i6z
r
Ti
fr^ -
5r

Jono

li

Uranici

la

in

alcuna delle chorde e-

nelle ejlreme acute

come

nello

effem

Ditono : perche contiene nife due Tuoni ;

detta

dimandino Terza maggiore , perche

contenuti da tre chorde

le

&

l 'altra

delle quali le

diuija in

due infer-

ejlreme fono pi dijlanti di quello

ejlreme del Semiditono,peryn Semituono minore

che

come a mano a mano

yederemo

Del Scmiditono , ouero Terza minore


iA

parte minore della Diapente

\C.

Car

chiamata Semiditono , la forma del quale contenuta

nelgenere Superparticolare dalla proportione Sesquiquinta, nel quarto luogo . Queja dal

&
&

Prajtici etiandio detta Terza minore,

li

fa diatonicamente in

le fue ffecie fono

vn Tuono maggiore,

in

due

confederandola dim-

un maggior Semituono : Imperoche la

prima contiene tal Semituono neljuo fecondo interualo,&

la feconda lo contiene nelpri-

mo ; come qui fi ttede

*=+

*+ 3r::

SiiS

+33Ef:.

Seconda fpecie

Prima ffiecie

Ma confiderandola fcnxa alcun mexanofuono

cio neli foi ejlremi folamente j di

ynajla (peci* tcon'

&

aofia che ( come fi detto dell'altre confidanze ) le chorde eilreme di ynopojo nel grane ,
pollo nell'acuto , fono contenute da ima ifleffa proporzione . Dicono li Prattici , che quando

compofitiom fono diflanti fona dall'altra, di maniera, che

u ,

&

l'altra occupi

si

1
1

le

due fottopojle

Ditono a punto ;
in tal

de

maniera

fi

dice

fi
no: ma
fetto

Y*
J

fona parte occupi qualunque chordafi uogliagra


Quejo internatio chiamato Semiditono

Mezo comefefufje mezo


mafi bene da S ernia ipercioche ( come -vuole Boetio )

non gi da Semis parola latina , che -vuol dir

-&
V

chiama

$
,

mero
.

quella cofa , che non ariua al

Semituono quello interuallo , che non

lo

mezp intero Onmezo del Tuo:

intero

Tuono imperfetto Si dice adunque ti Semiditono,Ditono imper


.

conciofia che diminuto di

yn Semituono minore, contenuto dalla

proportione Sesquiuentefima quarta

A
v

uno

qualunque chorda acuta di yno,degli effempi mojrati difopra, che fono lontane per -n

Semiditono , ouer Terza minore ; come fono

-J-

quelle di

le parti delle lor

delle

chorde ,

&

le

Lo nominano anco Terza, dal nu-

aggiungono Minore : percwche

fono pi rijlretti,& dt minor proportione, che non fono

li

fuoi ejlremi

quelli del

Ditono.

Ma quejofia detto a bajanza intorno a quelli interualli,che yeramente


fono confinanti

Dell' vtile

che apportano nella Mufica

Cap.

nanti

quantunque

le

gli Interualli diffo1

j.

Confonanzefilano principalmente confiderate dal Mufico,et non

fonanze ipercioche compone

di effe principalmente lefue

le

Difi

canzoni ; nondimeno pare ( co-

me dice Plutarco nella vita di M. Tullio ) che confiden anco quelle Voci , chefino diffonanti , cio quelli interualli che non fanno la Confonanza
cofe.

che

li

apportano ytile

& commodo, &fugga

quelle

fito: offendo che quelli interualli ,i quali fono diffonanti , generano ingrato
cantilena ajfra

confonanza

accioche fappia eleg per quelle


,

che poco fanno alfino propo-

fuonoalfodito,& fanno la-

gpfenza alcuna foauit Ala perche impofibile , che nel cantare fipofja andare da yna

all'altra

procedendo dalgrane all'acuto , oper il contrario ,fe non

col mezo

&

con l'aiuto di
tali

&

Part e.
tali intentala

; per dibifogno, che'l Mufico non folamente

che fono confonanti

li,,

cofa. in

gione dinteru.itto
le

liora

nore,

il

&

numero

&

loro

Otto chorde

di

dibifogno che fi conofchino


cofa fi

andr a

nuti nel fuoTetrachordo,

&

flrato nell'altra parte

nore, che fi troua tra

le

la fipntdetta dimfione

oper il contrario ;

&

>

&

a chi

lo

&

ni tali

ydiffe

&

fi

fappio

il

1. della

SB

il

&

l 'aiuto

di

&

col

le

le

ma quanto att'yfo
i

&

quellt,

Coma
:

MB

del-

yera ragione

altro

di

le

ogni interuallo

Voci

come

percioche generorebbe molto fa

mai pu

&

alcuna ag guo-

che atta natura degli ac,

che la Partecipatone

che hi quanto alla Scienza que-

che fa accommodato perfetta-

&'

moflrato

che l'uno,&

l'ai

Tale ytile adunque ap-

yna Diateffaron ad yna Diapente , per

&

procedendo dal Semidttono air

dotta Diapente atto Effachordo

maggiore,

catta dal Semituono

per

maggiore

il

contro,

quejo,

&

per il contrario ; &* dalla Diapente atto Effa


La onde hauendofi da loro un tal commodo, non fuori di propofito,che

di loro particolarmente

non filo non fi adoperano

dimimufcono

di

[affando quelli, che fono contenuti negli ifrumenti artefaa

ma anco imponibile di poterne hattere la proportione rationale di


alcuna parte del Coma

Del Tuono maggiore ,

OLENDO

dire

commodo quello. E ben yero,


ho detto,

che yolendo poffare da

mexo atta Diateffaron,

da quefto a quella .

in cofa

altroue ho detto )fegueno laperfettio

me%p , che col Tuono maggiore :

alteramente da quefla a quello,

chef accrefcono,

quejo importa

effendo che fi poffono fare acute,

La onde fi debbe auertire ,

atta Prattica, pi

nominati nneruallt

ragioniamo alcuna cofa


conciofia che

&

ma non per neceffario, che in yn pro-

quefe minutie

non fi yienefe non col mezo del Tuono minore. L'ytilepoi che fi

chordo minore

RB

chorde

ma per-

ilSemituono mi-

Voci maggiormente fi accoflano atta natura deglufrumenti,

,ne quali non fi ritroua

luifi pu cantere la

che dal Ditonofi pu yemre colfuo

li :

le

quefli fono

forme de i numeri harmonici ; perfi potrebbe

non fi pu yenire con

la Diatefjaron
rio,

&

efii ;

vii

Monochordo , mo-

mezo loro fi pu ridurre a perfezione ogni cantilena , fenza alcuno incom-

dir perfetto nella lorjpecie, nel modo che altre yolte

Mufca

la

&fino conte-

Sitrouanoetiandiode

yno di quefli interualli ;

tanto pi, che nette Voci non fi ode tale internatio

mente attafua yera proportione ; mafZimamente perche

&

Tuono maggiore, il Mi-

de 1 numeri harmoni :

l'aiuto

I finimenti finali aggiuntionifino neceffarie:

jo pi ytile : perche da

contrario

loro,

il

compoftione del

KB; &il ComafAe pojlo tra

fuffepi yttle al Mufico , che t'accordo perfetto

portano netta

numero

il

pero folamente yederemo

percioche nafcono da numeri fonori,

Seconda parte hauemoyeduto

da yna confinanza all'altra , fenza

ridiati al numero dette chorde pithagorice

Et f benefiyede in lei, che atte yoltefia impofibtle di procedere dalgraue all'acuto:

cordati perfettamente fecondo

ti

cio

che non intrattiene negli iflrumenti arteficiali : conciofache l'^Arte

ne deglHnteruatti

c* neceffarij anco all'u-

legittimi interuatti delgenere Diatonico , nel quale fi ado-

Mufico non ha dibifogno di

gliarfi attaNatura.Ma perche yedemo,che

trofpu

conciofiache fonofeparate l'uria dal-

lalor ragione

n qualunque altra , che fi poteffe fare con

chorde

graui, come torna meglio

modo ;

Effendo adunque ytili

ceder Diatonico fi oda quefli interuatti, ne anco utile l'interuallo del


jidio

che fi

maggiori del Semituono minore , <&fen-

come fi pu yedere nella dmifwne,

Tre fpranominati,

detti

poco : percioche

legittimi di tal genere

come nel cap.^

che fono dijjonanti

che fono minori

confinanza, hanno almeno ra

di

Onde dico che yeramente non fono pi ne meno di Tre ,

perano Et fi chiamano veri,

altri interualli,

Inoro di anel-

anco neceffarij, cofa conueniente

luoghi conuementi raccontando

maggior Semituono, che fono yeri,<&

il

&

ciafcunaDiapafon

per dimfione diatonica.

Et perche ogni

in

harmonie,fo

loro ytilit

hanno ragione

quali fono minori del Semiditono

h armonicamente ,

delle

ponga

Ne fino per tutti gli internala neceffarij al Mufico ma folamente quelli, chefertteno al-

%a alcun dubbio fono contenuti tra le


fo

Onde effendo ytili

particolare di loro : percwchefe bene non

modulotioni diatoniche,

l'altra

li

ma etiandwfa dibifogno, che habbia nottua di loro, per poterli yfare tra le parti della

cantilena, nel modo ch'io moflrer altroue

dica alcuna

16,
conofca, accioche non

li

come altroue ho moflrato

& del minore

Cap.

8.

adunque hauere la cognitione perfetta di quefli infermili , bifogna ricor-

darfi quello, chef

detto,

&

moflrato nel cap.

della

Seconda parte

cio che'l Dito-

no fi diuide harmonicamente in due Tuoni, non gi Sesquiottam, come da molti antichi

&

moderni Mufici fiato affrmato ; percioche generarebbeno ne

%a ma fi bene in yno contenuto dalla proportione Sesquwttaua,


:

&

loro efremi diffonan


l'altro dalla propor-

ttone

&

Te rza

164
ttone Sesqunona

& fono

za-dellt Studtofi delia

chiama Tuono maggiore , c3r taltro minore Onde per

fi

Mufica, moftraro hora,tra

Incominciando adunque dal maggiore


de nominate diatoniche
to tra

le

*A

chorde

1/

wj

',

dico,,

quali chorde diatoniche

&

A,

fenza alcun mezo; come

]j

-^^-^ * Q
mie

&

che fi trotta

tiene

lo intervallo ,

femore

terzo

di

^5:

-.pero

cio

il

mo , che quelle fono lontane per ~vn Tuono

come

nello ef-

&

Tuono maggiore ,

quando noi ritrotiaremo due parti

che faranno diflanti luna dall'altra per Vito

che

ciafcun Tetrachordo

nella parte acuta

minore

colloca-

Mail minore fegue fem


prt il ma" fiore yerfu t acuto,
il

il

3L$.:$3L$-

anco

quello

Hauemo adunque nelgenere Diatonico dueffecie di Tuono,,

mao-triore intelltgen-

l'altro fumo contenuti.

qui fi Tede.

**

3r

fempiofi

&

che quello, che fegue immediatamente yerfo l'acuto,nelle chor

Semituono maggiore in ugni Tetrachordo


.-'

fono ,

netti

contrapunti

di queft intervalli, dire-

maggiore , ouer minore ;

oueramente diremo , chefiano diflantiper y'ntt Seconda maggiore


concwfia che cofi

za della minore }

che

il

Semituono maggiore

3r

'^i-

"V-

jS:

5 3: 3E

dopo quejli

il

J$L

la dittifione di

difopra anche, ho dimoflrato

& del minore.

Cap.

il

Semiditono

di ctafatn

>+

~$--&3^-

Tetrachordo

<

della

fio

il

mezp

;fi come

Onde tanta lafua proportione, quanta

Ditono,

il

&

la

Sesqmterza , che

fe perfettta, fenza

}t''' fr'fr

"$"a"

722Z'. 2

J&'

juoi e-

la differenza

che

la forma di efja Dtateffaron.

mituono nel mezo

fi"

come fi

fio

ti

mexo

&

&

&

tra

le

chorde

&

Canzoni far lontana

yno

ti

&

fottopoflo

L
.

dall'altra per

dellt gratti ;

o per

il

contrario,

pthonorato
:

nel quale

concwfia che

nobilita fua tale, che fenza,

il

acuti de

chefuf-

che fi ritratta in acuto

quale nu>i fi adopera nel g

Quando adunque fona delle


vno dellt gradi

Se-

il

Effachordo , come

mfoportabtle da vdtre : ne fi potrtbbe hauere alcuna har moina

nere Diatonico,

tra per

Guidone pofe

dice ) confifle la Virt

Queflo detto Maggiore, a differenza del Minore


,

di ciafcun

in luogo bui de<r;w,

'

afeendendo
'

44

atti

al cap. j y.detla Se-^

; &-fi ritrouafempre pofla fenza alcun mezo nella parte


come fi potuto -vedere : & collocato natttralmcte tra le chor

la eccellenza,

'M'.'Q.

harmomea , nafee

Diatefaron , quando dal Ditono peruemmo

.+

ogni cantilena farebbe affra,

Itfe bene non nafee

de pofle in queflo effempio

i<>.

nominato da i Franici Seconda minore

graue, nel principio

lui

quali

, le

-"-II-

alcuno tnteruallo , fatta per yta della proportionalit

fi ritroua tra Li Sesquiquarta, che contiene

Queflo

chorde

:l:

Jremi :percioche tmpoftbile,di venirvi fenza

&

delle jue

Semituono maggiore contenuto dalla proportione Sesquiquinta-

almeno per la reintegrinone

eonda parte,

numero

a differen-

decima . Queflo congiunto al Tuono maggiore ne da


per

tale intervallo,

che fono diatonici ; come nello ejfempio pojo difopraft veggono

Del Semitiltm maggiore,

EGVE

nominato da 1 Franici

cofi chiamata dal

IEEE
contendono quejli intervalli

&

parti delle nojtre

mofkat ejjempi,

allora diremo t che quelle fono dijlanti per

&

tal-

un Semituono magpiore,

i6j

Parte.
~E J& i
3r-

Z' ore

omY P er mx Secon ^t maggiore ; come nell'esempio fi

>

tuono

ber

le

ragioni

ch'io difii

&

ouer fatto imperfetto della fua

meza parte intera ; come la

Fu chiamato Semi-

6. del Smiditono

Semws , che vuol dir Sciemo ,


do che niuna proportione

&

parlando nel cip.

uede .

quelli -voce

d.t

Imperfetto :percioche il Tuono non miti dtminuto

come ho detto pi volte

esperienza

lo

) fi poffa dividere in

dimoftra

effen

due parti equali.

Ma queflofia detto a baftanza intorno gli interualli diatonici, contenuti dalle prof ortioni Moltiphci

-*

&

dalle Superparticolari

Dello Eflachordo maggiore,ouero Sefta maggiore.

Cap.

20.

E NE N DO Hora a quelli , che hanno leforme loro tra le proportioni delgenere Superamente, dico, che lo Ejftchordo maggiore ha la (itaforma dalla proportione Superperbipartiente terza
ni radicali 5

plice ,fe

non

&

advn

la quale la

prima proportione

certo

modo :percioche

&

della

tra quejli termi-

forma del Ditono ; tuttauia

lo

gli eflremi della fua proportione poffono effer

ji&lo

tramenati dal numero Quaternario,in cotal maniera 3.4.


Diateffaron

di quello genere

Et bench queflo infermilo nonfipofja chiamare afjolutamete Sempotemodire compoflo della forma della

chiamaremo Semplice in vn

certo

modo ; non

chefia compoflo di due interualli : mafipene, per che non compoflo dello internatio della Diapafon

Tutto,

J7* di

lo

tie

, le

che di vnafolafpecie; ancora cbefujfepojla nelgraue ,

confideraremo diuifo diatonicamente

tiom de i luoghi del Semituono


quali faranno tre

comprefo

tante faranno

in effo,fecondo

modi

le

fue Specie

nello acuto.

quanto iranno

delle dmifioni, chefanno le fue

le

varia-

chorde

meza-

come quifi vede.

* *= 3:
*
tojliiizlz"*"
X

3r

die li

Quando adunque confideraremo queflo internatio ne ifuoi eflremi folam ente,

alcuna fua parte.

grfenza alcun mezo , ntrouaremo ,

Ma quando

gi per
,

Prima fpecie

zx::$
Seconda fpecie

=^PS*:
8
*-*:
*

=**
t^^
$>

Terza jfiecie

Li Mufic chiamano
cioche appreffo de

dire Xof JV appreffo

queflo internatio E[fachordo,per

Greci tanto yuol dire


di loro,

e"s,

quanto Chorda

il

numero

delle chorde,

quanto figmfca Sei appreffo

appreffo di noi

&

Onde detto Internatio,

mero Confonanza dtfet mei -.percioche comprefo da tal numero di

ta
Wtt

che contiene , chefono Sei

di noi;

chorde.

fimilmente tanto

Peruitol

che contiene Sei chorde;

La onde

li

Prattici

lo

chiamano

Seda maggiore, a differenza della minorer quale comprefa da minor pr


portione

3:=:::

&

dicono, che la Sefla maggiore, onero

maggiore Efiachordo

Semituono mago-iore.Quando adunque faranno due parti netti


punti, dittanti l'vna dati' altra per

ne degli eflremi di alcuno

* >-

il

vna compofitione difei -voci , ouerfuoni , che contiene quattro Tuoni,


il

grane,

deli foprapofli

&

& vn

noflri contra-

per l'acuto , fecondo

la

ragio-

effempi; altura diremo, che tal par-

aferanno diflanti l'vna dall'altra per yno Effachordo , ouer Setta maggiore

come qui in effempiofi uede.

Dello

Terza

\66

Dello Effachordo minore, ouerSefta minore.

Effachordo minore

condo che

guardo

al

iPrattid)v'm compoftione

&

che contiene tre Tuoni,

modo, che

fi pu

comprendere ; pero

3E

come

tre folamente fono lefueffecte, le quali fi

ri-

trame-

dalla varia pofitione de

Semi

m ejjempw.

veggono quifotto

3
x$3^-ar-f -*--

Prima ffecie

^:3S ilJjE

mag pori hauendo

tramexato diatonicamente da quattro chorde. Et perche

-$ *

*'-^

[noni, dalle quali pren-

di Jet voci,

due Semituoni

ato follmente in tre modi delle predette chorde ;fi


tuoni

21.

che contenuto dalla proportione Supertripartientequinta, (fe-

la defin/cono

de il nome di Sefla

Cap.

Seconda fpecie.

:3e

Wr+fTnrz

*
Twxgfjipcie,

Ma quando fuffe considerato netti fuoi ejlremifolamente, fnxaeffr tramesto da alcuna chorda mexjna;
fi

trouerebhe

di lui

vna fola fpecie , per le ragioni

mare ttffolutamente Semplice :percioche

modo

6. 8;

come fi pub uedere

terne chiamar compoflo

do

tra

li

li

numertharmonici

detta Diateffaron

m ag fiore , lo chiam'aremo anco lui

dette de odi altri interuatti.

Et ancora che non fi pofja chia-

fuoi termini radicali fono tramenati dal numero Senario in cotal

&

,poJlt nel cap.

17.

del Semiditono; Tuttauiaper

detta
le

Prima parte; onde lo po- ti

ragioni dette dello Efjachor-

Semplice ad vii certo modo. Quando adunque due parti

flri contrapuntt faranno diflanti l'ima dall'altra per il <rraue

to

zz

, fecondo

la ragione dette

ite

me qui in

effempiofi ritroua

ni dette detto

nore

3E
t

loro

otte?

&

tanto l'uno

proportwm predette ,

nere

Superamente

le

l'altro

le

Ma per che

li

cofi le

Superbarticolare;

&

il quelli, che

no Mufico per confinanti

hanno

, le

Mufici moderni

verr a ragionar

mentione

nel genere

di quelli }

&

le

rago

aggiunfero, Mi/i

sfatichi tra
le

ragioni del

connumerate tra quelle degele pongono in

vogliam confiderare)

cui proportioni fono

le lor forme

li

chorde fino tirate fitto

Semidtono; che pofte infume, non poffono efferefe non confonanti


di loro p articolar

al-'

Sefla muwre;co-

non erano connumerati da

loro eflreme

qualifi ritrouano effer

per che fono compofleife

luoghi propij ; per ho -volutofar

al tutto

acu-

lo

moilrati effempij,

Quejo etiandwf chiama Effachordo per

quanto

le

hor.i fine di ragionar pi di quelli interualli

no

conciofiache

confonanze

<t*

detti

tuo Effachordo

Effachordo maggioreja onde afta differenza

le

=::

del Ditono

chorde eslreme di alcuno

tor potremo dire, che faranno disiatiti per

no-

delli

,& per

cotale ordine;

detta Diateffaron

quando fono

, (j7*

collocati

moflrar le loro fpecie Onde facendo


.

compre

nel genere Moltiplice

&
&

nel

Superamente , &fono accettati da ciafcu

che hanno

forme

le lor

in queffo genere tflefio ,

fo-

Di(tonanti.

Della Diapente col Ditono ; ouero della Settima


maggiore.
Cap.
22.

JTLL^A
la

proportione Superfettipartiente ottaua adunque pigliano vlieflremifioni del

Diapente col Ditono

llo tnteruallo fi

la loro forma

Ho detto vii

pu chiamar Compoflo: perche

pofio'io efer

trame%ati

in cotal

li

eflremi fuoni : perctochefe bene que-

Jot termini radicali, che fono

modo 15. 11.

o. p. 8.

come

15

&

nel cap. indetta

Prima partefi pu vedere ; tuttauiaper le ragioni dette difoprajo cnamaremo Incom


poslo.

tj

Parte
pofto

E pojo queflo internatio nell'ordine degli infermili difonant

go tra i numeri Inarmonici Queflo , efiendo


non ynafola fpecie

fpecie fono due


difette -voci

Dicono

li

percioche la fa proporzione non ha tuo

conftderato fempltcemente

to di s,
f

,&fen%a, alcun mexp , non ha (ot-

ma dipoi conftderato diuifo diatonicamente in Tuoni,

Franici

che

cjuefto internatio

che contiene fei interualli , tra

tramenato

Semituoni ,

in

le [tue

onero

Tuoni ,&yn Semituono maggiore : come

quali fino cinque

&

-una compofitione di fette fuoni

quifi -vede

-$-+::.

$r

=$Z

3r

3E

H*

Prima fpecie

U
Q
M

A
V

A
V

.^.j^.^.

a
a" .$.

A*-^

v T

A
v

'

Y\!

$-;.
i.

"
-- A A
y.

_._

""

'
"'

?~:4\.ii

Seconda fpecie

Li Prattici lo nominano Settima de numero delle

-voci, o

mano anco Eptachordo, da


__

*-

re

::

chorda

re.

Diremo

volte

g T~

&a

che fignifoa Sette,

chef

efo;&

che fi ritratter in alcuna cantilena due parti , che fianopoile

efempi,

&

l'altra nell'acuta ;

ma

giare

comefono quefte due parti

chia-

lo

da Xop <f , che vuol di-

detto degli altri interualli ;

Janti l'yna dall'altra per ~vna Settima maggiore

do

&

differenza del minore gli aggiungono quefa particella

etiandio di efio quello,

ch'orde grani delli mojrati

-.

_e

dei fuoni, che fono contenuti in

eW,

Magna-

che tutte
,

le

tuna nelle

che tali parti faranno di-

oueramente per yno Eptachor-

di queflo efi empio.

z.

Della Diapente col Semiditono,ouer Settima minore.

OTTO

Cap.

laproportione Superquadripartiente, detenuta la Diapete col Semiditono nelle

fue eflreme chorde Et ancora chef pofia chiamar compaia : conciofa che
.

ni radicali, che fono


ci

25.

&*

lifuoi

termi-

,fiano tramenati nell'ordine naturale de i numeri harmoni-

,da%&6, come nel cap.

Prima parte fi puh yedere ; nondimeno per efie-

i6_della

S33I re infermilo minore della Diapafon, lo chiamaremo Incompoflo. Queflo internatio confiieratofenxa alcun me%o{per le ragioni addutte
me%itto , fecondo
vi

che contengonofei interualli

altre yolte)fi

U natura delgenere Diatonico ,


;

tra

li

quali fi trotta quattro

fpecie fono Cinque , che nafeono dalla diuerfit de i luoghi

2r

Tuoni ,

di

&

ma conftderato tra

yn compoflo di fette yoci,o

due Semituoni maggiori ;


i

&

(uo-

le

fue

Semituoni ; come qui fi yede .

+ +

$-tJES$$
:s:

ynafola fpecie

che

che occupano

Prima fpecie

*Z$ &

ntroua

Prattici dicono

x^
Seconda fpecie

fct

31a-

*2 A^=
1

rrr-a

I^^ili

-x-***"-'

+*

fpecie.

2
^9bF=
$:

Quarta fpecie.
Quinta

'4

T erza

1-68
Jju* .A-iJL

=*=&Z==z
5~fe$:

xi

ftiszzz :=3:

iz:.-$::

Quinta jfecie.

; ben yero che y a<r ginnfero quefa parola Mi^


Lo nominarono etiandio Tptachordo minore ,da quelle due parole
oreche poie di [opra nel capitolo precedente. Quando adunque faranno due parti disiatiti l'vna dall' attracca-

chorde

Dal numero delle


?iore

Pratici

chiamarono Settima

lo

per farlo differente dal maggiore

rne fono

le

chorde eslreme

come fono le fottopofle

tj-

delli

fopraposli efiempi

allora diremo, che fono lontani per

Qui prr fine alragiouare

delle

etiandio

SS

>:

SS

Confinante,

per pi breuit

confider compojo di
to difficile quando fi

laltro internatio

as
pafon

ac

ia Quintupla

&

delli

lavando

Compofti concwfia
:

&

lei,

di

vnafua parte ;

che

&

la loro ragione,

Diapafon quel

noi a<r o-iungeremo jopra la

le

non far mol-

lacuale fempre

apprefjo ,jon;mando~ink

vorremo porre

Geme i termini radicali , che contengono tali interualii Dir ben


.

queflo

che gli efremifuoni della Dtapafondiapente

-,

Duo-

ouer

decima,fono cotenuti dalla proportione Tripla;quelli detta Di/di-

ouer Quintadecima,dalla Quadrupla

ww Settima minore

Infermili l'empiici

ragionare

di

vorr fapere

potremo hauere,quado

*: ?.

&

irli

che ogn altro qualfi uoglia ,chefia maggior della Diapafon fi


,

TT

3r

de

Difdmpafon

quelli della

quelli della Difdiapafondiapente,

ouer

col

Ditono

Deamanona, dalla

ouer Dea,, 'fi

Sejlupla

m,

ma, dl-

<

gli altrifi

potran-

no muefigar facilmente con laragtone,

In

cjual

maniera naturalmente, oper accidente


Prattici alle volte

ponghino fuperflui,o dimi


Cap.
24.

fi

nuti.

quantunque ogni Confonanza,& ogni Interuallo

nare dal numero delle chorde

in efjo;

ti

perflua

onero

dimwuta ,

hanno poslo

t>

ritrattare in

chorde vere
//'

due modi

cio Confonantt

habbiamo parlato difopra

Ma

li

loro

in Vito errore y

quali confiderando

vno ordine de

facendo poca (lima degli

compofitwm

nelle

(jr legittima ffecie

&

Dtffonanti

loro
.

alcuna

Et

ci

hanno fatto

contenu-

interualii

delle predette

Li primi fono quelli , che fono

vere proportiont ,

fecondi fono quelli

vere proportioni ; ancora che

ritrattano di due forti

non cafcare

, di

confonan%e fu-

conciofia che gli-

confulerato folamente nel numero delle chorde, fi poffono con ftderarey

0>fono comprefi dalle

lio fuori delle lor

t allora

luogo della uera

in

eflremi di qualunque ordine de fuoni

,&

chorde folamente

delle

molte parti,fi poffa denomi

diuif in

tuttauiafi debbe auertire

nel quale fono cafcati fpeffe volte alcuni Prattici

fuoni nelnumero

interualii dai

tali

il

&
&

fono 1 veri,

&

che non fono contenuti tra

loro ordine

collocati tra le lora

[egittimiwterualli
le

de 1 qua-

lor chorde propie,

&

loro interualii pano diatonici. Queili poifi

percioche,ouero che t internatio diminuto, per contenere in

alcuno interuallo mino-

vn maggiore , fi come il Semituono maggiore in luogo del Tuono ; ouero che cfiperflup pervno interuallo maggiore in luo-o di vn minore ;fi come ilTuono in luogo del Semituono. Onde

re in luogo di

che contiene
quella

tiene

Quinta, che naturalmente fi trotta da

dimtnuta di

vn Semituono minore

dueTuoni

Super

&

5 ,

h ad F

collocata tra cinque chorde ,

&
harmomei; &

-.peraoche in luogo di tre

due Semituom

9 partiente 4

&

che non ha luogo tra

numeri

no minore
ri

&

la,

che per ritrotiarfi in

La onde non

peraoche

Tuoni

lei

tre

con-,

1 3

partiente

chiamano Semidiapente,&

Quarta contenuta nel numero

Tuoni, chiamata Tritono ;

contenuta dalla Super

topafli interualli.Quefo errore

vno Semituouo maggiore ,

perci la

dir della

effendo lejue chorde eslreme contenute fatto

la fua forma

di

fenxa dubbio alcuno-

ne lifuoi eftremi diffon ante: per che contenuta dalla proportn.

Quinta imperfetta , ouer diminuta il medefimo paterno


chorde, tra

fo-

&

le proporzioni

^z, fapramodo

non folamente pu accafeare nella

lfuperf.ua di

Qumta^t ntta,

di

degli harmonici

diffouaiite

Quarta,

quattro

vn Semituo-

&

nume-

fono

li

fot-

ma etiandio nella,
Ottaua

.-

Parte.
-

3r

169

** ?* 553C

P*?* *55?
Semidiapente

Tritono

Ottaua : perciochefe'[fi kiuer. riguardo

al numero delle chorde folamete} che fi ritrattano tra la chorda

\i
diremo che tale Ottaua fa fen^a alcun dubbio dimmuta di un Semkuono minore :
effendo che
contenuta nelle fue eflreme chorde dalla proportione Super 1 partiente
1 5 onde diffonante quanto
3
fi pu
dire ; &fi vedepofta tra le chorde diatoniche delfottopoflo effempto, et pu anco
nominare Semidiapafon.
fi

&la

b,

,-

^ 3=

3r

x-tr^
ri*=*

.*

iac

:3ctt
Diapafon diminuta

5>;& wori ('poffono ancora commettere tra

remo la chorda

pofla nelgraueper l'altro efremo

pla f squiduodectm a,
la detta chorda
tiente

tono

diatoniche^

chorde

la

rf,

&far -vita Diapafon fuperfita di

vii

che contiene tre Tuoni

come

La

&

la

chorda

contenuta dalla proportione


di

Du-

nuouopwliaremo

contenuta dalla proportione Super o parmedefima chorda ancora accompagnata alla


ne dar il Tri,

nel fono poflo effempio fi -vede

* ip&bt&tt z*S ~1

i=rxx

-=$!:

chromatiche : percioche f noi por-

Semituono minore Onde [e

F, haueremo una Quinta diffonante

con la

le

per l'uno degli eflrerm della Ottaua

haueremo Dna Ottaua difjnanttflima

6, detta Diapente fuperftua.

le

&

pofla in acuto, tra la e

Diapafon fuperfltta

:^t *to ^xt *^.:


s^********^

11-

--

'

>

interdilli fi potranno diminuire della

$1 pofla nelgraue ,trala

lora tale
te 1 5
la

C &la

Ottaua far minuita

ne dar

, la

vna Semidiapente
,

ifteffa

quantit

C,

in luogo della

Semituono minore }

di vii

che minor della Dupla

dar la Semidiatefjaron

Tritono

Diapente fuperf.ua .
Tutti queji

&

&

_,

contenuta dalla Super


la

faremo

la

ottaua

chorda chromatica

la

%&

percioche al-

contenuta dalla proportione Super

ondefi chiama Semidiapafon

comprefa fatto

quando pigliaremo

1 1

partien-

Similmente tal chorda accompagnata con

partiente

ij;& accompagnata con la F

forma della proportione Super

partiente

ne

Ja quale itifie-

me con le altre fono contenute nei [otto poHo effempio , &fono al tutto diffonanti

-*

rami yfr

i*?=^5 tm^
tete

im

&

Semidiapafon.

:*

?H

i=5>tt
Semidiateffaron

Semidiapente

Quefi,&

tutti gli altri

infermili

mo flrati difoprafono diffonantifim,

punti : perche generarebbeno faflidio all'vdito

vna

non fi debbeno porre ne i Contra-

Regola,per [chinar quefli etrori.Che non fi doueffe mai porre la voce del

confonanzg perfette
te ne

&

Onde nonfenxagmditio, Mufici pratticipi

Confrapunti

come pi oltra cederemo Si debbe per

in luogo della

Diapente ;fimilmente

il

Mi

periti diedero

cantra quella del Favelle

auertire, che alle volte fi pone la Semidiapen-

Tritono

in luogo della

Diateffaron, chefanno buo-

ni effetti

Terza

170
( ejf^rn

wrf

;>;

<jKrf /

maniera fi hahbiano a porreJo dimoflrer piti altra Quando adunque ritrouaremo due
.

trartij l'ima delle quali nell'acuto

pi

&

>

l'altra tenghi

teegh il luogo di alcuna delle chorde eflrtm, di alcuno

luogo di alcuna pofla nel grane

il

allora

diremo , che

.J.

ac ite :$C; 3t* -]!lf$-j~$~

fi Tede

.~

Selli

re molti altri effempi

col

-jft-

r_i:z

EIE -:^fc

mezo

delle

tip

internatio diffonante

re

& modrargli

;
;

&

Semiditono Ditono

il

JGS 55:

che fanno quefit trefegm

,& minmfcono^

cio

il

LI

effetti

adunque

giungere,

il

confonanza maggiore

luti laffare

quadrato

b.

oper

il

tioni,

che fanno due parti afeendendo

accioche iopofja dichiara

molle,

t>

, il

contrario la

da i Compoftori nelle

Diefis

iljfc

2^.

&

minore alcuna

difar diuentare

maggiore minore Queflo Semituono, anco.

lor cantilene ;

ritratta

tuttauia ejferflato

& marinamente

ouer difendendo infume col mouimento della

&

Cap.

rach non fi adoperi nelle modulatigli delgenere Diatonico ; fi


Tifato alcune fate

Similmentefi batterebbe

chorde chromatiche ,d Di

&^

Semituono minore dal Tuono


;

fegni ( come habbiamo potuto yedere ) di ag-

delle dette cifere ,

di leuare

chorde chromatiche

ma perche cambiandofi in tal maniera , non fanno alca-

De gli effetti che fanno quefti fegni h

B^2

moflrar

potuto incerare in qual modo pernia

per ho Doluto etiandw laffar da parte tal ragionamento

effetti ,

&

ma per no andare in Impedirli ho i>o-

delle iftejje

tono diuenti Semiditono

come qui

Qui fi ballerebbe partito por-

ternali fi accrefiono

-fr-

dall'altra

detti mterualli ;

pw in lungo in quante maniere tali in-

__!_.

moflrati effem-

firanno dijanti l'ima

per uno delli

uedere effeminando molte compoftioni, tanto degli ^Cnticln, quanto etiandto de

tra

le

modttla-

Terza ;f come fi puh

Moderni compoftori.

Ma

ima parte fola , in quella canzone a quattro l'oci , che incomincia Hellafcoment, fi nella parte piti graue , come anco nella parte pi acuta. Et tal Semituono fi ritroua naturalmenCipriano di Kore

te tra la
tici,

lo

adoper in

&
&dy

chorda Tritefynemennon,

che tal Semituono

differenti da

forma, & fono

b,

il

Faramefe ; come nel cap. 1 9. difopra ho moftrato . Dicono

la

defentto tra

quesle due foci Fa,


}

da fegnata col
'

a"~k~~^ j A

"

re

U-

,0

effe fi

cifere

na

chiamarono

delle quali

chordo Mefon
la cantilena
le

&

li

di

quadrato

di

le

&

-vari

il

luogo

&

per

&

T'olfe,

l'altra la

le

due lette-

chi per l'ima di

chorda Faramefe.
di

cantilenafy-

quella, die procede per le chorde del Tetra-

L'altra nominarono di

chorde del Tetrachordo Synemennon

cheprocedenoper

il

Tetrachordo Mefin

la intendeno: et tal cifera fi ritratta

Cauti figurati faflata,et

da Paramefi

non

alcuna delle mofrate cifere

delle parti della cantilena la cifera, ouerfio-no del

ne

Cantori ,pofe nel fuo Introduttorio

&

Mufici quella differenza , ordinarono due forti

canto quelle, che fino del Tetrachordo Diezeugmenon

dimeno u

Prat

^
,&per quelle del Tetrachordo Diezeugmenon 0* non fi pone nel principio delle parti del-

parti toccano

tilene,

li

mtendeffe la chorda Tritefynemennon,

Natura,

li

quali fino

^ , pi acuta di quella , che figliata col b.La onde Guidone

mofrate differenti,

Vedendo dipoi

le

che fi yeggoiw nelfottopoflo effempio ipercioche la i>oce,o chor-

^Aretino , per non confondere

~f["

& Mi, ponendo il Mi fopra il Fa

in luogo della

&
&

Natura,

quelle del

&

di

b molle ;

Tetrachordo Mefon

in qtteja frte di

&
;

queflo

quado

laffando da

un

canzone fi pone nel principio

b molle , auanti fegni del Tempo Et bene nelle can-.


fi
per il Diezeugmenon, non fi pone la cifera del ^; non.

&

ne 1 Libri ecclefaflici,cioc ne 1 Canti fermi molto lpefjo,fe bene

anco poco ifat.vpercioche 1 Moderni quado yoglwno porre

Tntefynemenon,pagana

la

afra

%( in luogo del

alle

yolte la chor-

;ancora che tal cofa fi faccia! c#,

tra ogni douereicucwfiache fi dotterebbe ifare la propia cifera della cofa,che yoglwno intedere, et no yna^ltro

feguo furefieroiquatuq;
della

jfto

importi pocoiperaoche hormai agn'yii conofee ,qual chordaJi ha

Tritefynemaion, quado pogono

Per tornare

dayfare in luogo

Ala in yero io lodarei molto, chef l'faffe iljegnopropio.


cotali Cifere dico, che leuano,ouer aggingono dsemitiwno minore.hn

la cifera del'%:

adiiqi a gli tffetti,chefano

peroche

Parte.

*7*

perochef noi vorremo effaminart con diligenza il primo delli due [ottopodi effempi , ritrouaremo, che dJLt
prima figura alla fecondarvi lo internatio del Tuono ; Onde f tra toro porremo ilfegno del k, comefi -vede nelfecondo effempio

+f "

p<trte acuta del detto

l_JIIZ!r.ltrZirZZIZZZ t
-'-'*

'"

non dubbio, che verremo a leuare dalla

&

Tuono il Semituono minore ;

tra lefio-u-

re delfecondo effempio, fi ritrouer il Semituono mao-nore: per-

che dalla diuifwne del Tuono sfatta per la chorda Tntefynemen-

non ,nafce

Secodo effempio.

Primo effempio.

il

Semituono maggiore

fi detto Similmente
.

fottopofli effempi -.perche fi

come tra

lefigure

del primo fi ritroua

go della b,
Jla

-i-*^

Tuono

dmag gior

fottopofli

Secondo effempio

poflo

il

tale effetto

Semituono .

fi feorge

il

effetto

chorde , Iettandoli

il

primo effempio

re^

lefigure

del

Tuono ;

cofi tra quelle del fecondo

Semituono maggiore

due

delli

Et tutto queilofi detto per

Semituono minore : Mafie noi vorremo accrefeere

''

&

far anco il

la diminuitone dello internatio del Tuono, col

mojrate cifere,

in luo-

grane il minore ,

Tale

altroue

nel fecondo delli

chorda

cofi pofla la

rimoffo dalla parte

perctoche fi cerne tra

._._J!L-

Primo effempio.

il

,&> ilminore;come

fa vn

il

lo

me%o

delle

interuaUo del Se~

5?

nM:::$::

Primo

effempio

Secondo effempio

wituono maggiore , conio aggiungerli

ti

minore ,fi potr far lo ijleffo con

le

predette cifere ,

chorde ; co-

me nelli fottopofli effempi fi vede

Siifes^t ::$dh
.

.
.

"Douemo pero auertire , accioche le parti


che quandofi vorrporre

la

2p3&9$:
i\

della cantilena riufeifehino pi facili

chorda del b, che

/ignare con talfegno, proceda dalgrane

zsr_:$: :i:::$:i:

dbe

la figura cantabile , la

ali'acuto;&

quando fi vorr porre il

dmoal contrario, cio dall'acuto al grane ; <& queflo -.perche ( come ho detto
tare>

&i tali interualli fono pi ageuolt da

rebbe grande errore

>i!

proferire ,

&

pi ageuoli da cantare ;

quale pofla auart quella,

come la effenenxa

[3,

onero

il

chef vuol

fare, cheproce

) le parti fono pifacili

da can-

dimofra ; ^Ancora che non fa-

lo

quandofi faceffe altramente

& prima del Sog26.-*


;

Quel che fi ricerca in ogni compofitione ,


(rtlKi :

Cap.

getto.

'''.

ERRO"

hormai a ragionare del Contrapunto

namento ,fa

dibifogno fapere

come

lo

^Agente

fopra qualche Materia Ja' quale


alfine^ che lo

muoue

compofitione ,

Poeta

, il

cofe, delle quali f

onero in ogn altra buona)

vna ne mancaffe, fi potrebbe dire, che

La Prima e il Soggetto, fen^a il quale fi farebbe nulla Imperoche fi


:

in ogni

chiamata

all'operare, ritroua la

fuaoperattone hafiempre riguardo alfine


il

Soggetto

cofi

Materia , onero

il

il

, 0* fonda t'opera

fua

Mufico nelle fine operationi hauendo riguardo

Soggetto , fopra 7 quale viene a fondare

la

fua

t& cofi viene a condurre a perfemone l'opera fua, fecondo il propoflo fitte La onde, fi come il

quale mofjo da queflo


fine

nellafua Poetica dicendo ;

&Wj

ma auanti ch'io dia principio a tal r azio-

che in ogni buon Contrapunto

Compofitione fi ricercano molte


foffe imperfetta

cio
,

dtgiouare

&

di dilettare ,

come Horatio chiaramente

ri

dimofra,

lAut

Terza

172

*A ut prodeffe volunt , aut delegare poeta :


vAutfmid et iucunda,et

mia ,

mera con

varu\ cottami

come pi gli aggrada

nole ,per dilettar l'animo de glivditori; che

che

mofjo dallo ijltfjofne

harmonie

, di

do le Regole,
che
il

le

latiom
lationi

le

&

legittimi interuallt
.

che nafcono da

numeri fonori

&

:Etla Sefia ,
,

talmente accommodata

fia

mania non fa flebile

vltima (oltra

&

per il contrario

habbia perfetta cognttione


7* fecondo

ti

l'altre ,

alla Oratione, cio alle Parole,

bifogno . Incominciando adunque dalla


laquale

il

accommodandolo alla fa cantilena ,

Soggetto, far poi

comporre fi chiamer, fecondo


;

quella parte

fa

r amente acuta, o

i:i

Cjt*

molti modi

prima pu

ogni com-

effere

adornandolo con varie parti ,

inuen-

cio

&

varie

f pu ritrouare

Confquenxa, oue-

,nel modo che pi oltra Tederemo ; il che fatto tal maPrattici , Far contrapunto. Ma quando non hauer ritrouato prima

mefa in atto

&

ouer quella con la quale

come pi
in efie

li

piacer

di fare

Ma quando

quando cauer vna parte

il

Compoftore da-

accommodando le harmonie alle parole , fecon-

Compoftore andr cauando

dall'altra

&

sfacendo infieme la compofilone , come uederemo attratte ;


tre , fopra laquale dipoi comporter l parti della

il

modo pi li piace ; ofiagraue , oueaccommodarle altre in Fuga , oCon-

incomincia a qual

me%ana; flempre far il Soggetto, fopra il quale pai

di

le altre parti
li

chefar primieramente

do che ricerca la materia contenuta


della cantilena

che

modi di taliSog getti fono infnitt.Ritrouato adunque che haue

cantilena ,fia qualfi voglia

fequenxa , ouero ad altro modo

ti

vn Tenore , ouero altra parte di qualunque cantilena di Canto fermo , ouero

ro a qualunque altro modo-.t fendo che livarij

r principio alla

che non

la inuentione di far le altre parti

il

&

Onde accioche del tuttofi

comepigli aggrada , fecondo lagrande^a delfio ingegno Et tal S oggetto

pi forte : percioche pu efere

So<r ometto

dire

che l'harmonia

Prima dico, che il Soggetto

Compoflore caua

r il Compoftore

modu-

ilCompoftore l'hauera ritrouato colfuo ingegno; dipoipu efere , che Ih abbia pigliato

compoftioni
,

di Canto fgurato; ouero potranno efer due, opiu parti, che l'vnafguiti l'altra in Fuga,o

il

accwche per

che nelle materie allegrej'har

l'harmonia nonfa allegra.

,fano quantefi vogliano Et tal Soggetto pu efere

tione propia, cio, che

niera di

modi , fecon-

verro ragionare di tutte queile cofe feparatamente , fecondo che mi verranno

mufcalef chiama quella parte ,fopra

della cantilena

che fi potrebbeno aggiungere)

nelleflebili ,

-va-

La Quinta, , che la cantilenafu

vna prefcrittaj&< determinata Harmonia, o Modo, o Tuono, che vogliam

difordtnata

dalle altrui

&

La Quarta condmone , chef ricerca , , che le modu-

modidationi

harmo-

accenti

concento fa variato ipercioche da altro non nafce l'harmonia, che dalla dmerfit delle

il

eli

lodi-

La terza , che le parti della cantilena procedino bene,cio

&

alpropofto

&

Mufico ,oltra

il

La Seconda , chefia compofta principalmen

ascoltanti.

7* dalla diuerfit delle confinante, meffe infieme con variatione.

fi contiene in effa

di

animi degli ascoltanti con

pofitione

coft

m s per accidente molte diffonanze , collocate in effa con debiti

acquisiamo l'vfi delle buone harmonie

loro

ordinata fono

fa

habbia

quali pi abafjo voglio mofirare.

modulatwni procedine per veri,

mezg

di dilettare gli

marauigliofo

fa cantilena, laquale adorna con varie modulationi,

modo che porge grato piacere agli

te di confonan xe-, dipoi

,&

hpoi del magnifico

la

non laffando da parte alcuna cofa , chefui degna ,

&

, cio di giouare,

mci,h il Soggetto , [opra ti quale fondata


rie

Poema per [oggetto la Hislora, ouero la Fal'adorna, &poliffe in tal ma-

vita ; ha nel[ho

idoitea dicere

ofia fiata ritrouata da lui,otterofe l'habbia pigliata da altrui

la quale ,

andr cauando

quella particella

il

il

Sog getto dalle par-

Sog g tto per tal maniera,

che

lui

fa compofitione ,fi chiamer fempre

cauerfuori delle alil

Soggetto

modo di comporre li Franici dimandano Comporre difantafia: ancorachfi pofia etiandio nominare
puntixare , o Far contraponto , come fi vuole.

Et tal

Contro-

Che le Compofitioni fi debbeno comporre primieramente


di

fonanze.

bencheCcome altrouefi

lo in

Confonanze , & dipoi per accidente di DiCCap.

detto~)ogni

zj

Compofitione

vna fola parola, ogni Harmoma,fi componghi

dimenoperpifua bellexxa
accidente

le

&

&

di

ogni Contrapunto

&per dir

Conjonanxeprincipalmente;non-

leggiadria ,fivfano anco fecondartamente in efa,per

Dtfonan^ejequalt quantunque potle Jole

all'vdtto

nonfiano molto grate

nondimeno quando faranno collocate nel modo , che regolarmente debbeno efiere,& fecondo

Parte.
conio

li precetti\

grande piacere,
lare

&

diletto

tvdito talmente

17 j

le /apporta ,

Di effe il Mufico ne catta due

ma li

che non filo non tojfendeno :

ytilit , oltra le altre chefono molte, di

danno

non poco u
:

che

Diffonanzafa parere la Confonanxa ,

la

con maggior piacere dai'ydtto comprefa ,

gni giorno ne

fifoni

&

che [e per alquanto di tempo

immediatamente le fegue , pi diletteuole ;

la quale

conofciuta ; fi

;&il dolce dopo l'amaro piugufieuole ,

teuole alla yifla la luce

&

fegue dopo [e lifa piufoaue,

pi diletteuole .

l'vdito offefo

come dopo

&

le

tenebre pi grata,

&

dilet-

piufoaue . Prouiamo per efperienza o-

da alcuna diffonanza ,

la

confonanxa che

La onde gli sfatichi Mufici giudicarono , che nelle compofi-

&
&

Confinanze, che chiamano Perfette,

tioni haueffero luogo nonfolo le


le

La Prima fiata detta difopra, cio, che con l'aiuto lorofi puh paffare da ima confonanxa ali 'altra La

Seconda

&

che dimoflraremo

Diffonanze ancora : percioche conobbero, che con pi bellezza,

quelle che

nominano Imperfette i

ma

leggiadria , poteuano riufoire, di quel-

h,che hauerebbeno fatto,non le battendo: Conciofiachefefuffero compojte di confonanxe folamente , con tut-

&

to chefacefero ballo ydtre,


effendo me/colate

le

da

loro ne yfoiffero buoni effetti

Confonanxe con

le

Diffonanze)

hauerebbeno tuttaua

tali

compofitioni(non

quafi dello imperfetto, fi dalla parte del cantare ,

come

anco per l'aiuto della compofittone: perche mancarebbeno di yna grande leggiadria , che nafce da quefte cofe . Et bench iohabbia detto, che nelle compofitionifi yfino principalmente leConfonanze,
cidente

le

fitioni,come yengonofatte , fiX.a alcuna regola,

finone

ma fi

deauertire di porle con ordine,

pra'l tutto hauer riguardo^oltra l'altre)

tutta la leggiadria

&
&

che torner ilpropofito

&

di tali

anco

con

le

r da fare,

&

acci

il

le

di efporre alcune

quali infognando

il

cio alli

Mouimenti , chefanno

il

di

&

le

debbef-

bellezza ,
parti della

alla Collocatione delle

con

Dio , intendo ragionarne , fecondo

mio principale intendimento . Et per introdutt io, i

quali conobbero la ne-

modo , chef jiaueffe da tenere nelporre regolarmente le Con-,

Diffonanze, Tynadpppo

l'altra nelle compofitioni

,yeniano a dare etiandio alcune

&

porro lafia dichiaratane

con Li quale yerr a mojrar quello

con ragioni eutdenti mojrar, in qual maniera fi haueranno da intendere

&

ordine buono di comporre dottamente ,

buoni fondamenti, orrni catilena

le

Regole , date dagli antichi

etiandio alcune altre, che faranno, noti filoiytili;ma anco neceffarie molto

locare

Mafi

Mouimenti, ancora chi queflo faceffero imperfettamente. Quefte Regole adunque porr io con

durf inyn modo regolato ,

&

tutto torni bene

cofe ; nelle qualt(per miogiuditio) confjle tutta la

impero che quello flatofempre

feguentemente per ordine ,

ni :

dipoi per ac-

filza alcuno ordine : percioche ne feguirebbe con-

harmonie . Delle quali cofe , con taiuto

nelle

ne di queflo ragionamento , intendo

finanxe,

&

con regala

difendendo per mauimentifimili ; onero contrarij

finanze a i luoghi propij

cefiit di cotali cofe

a due

&

tutta la bont di ogni compofitione

cantilena ajcendendo

Regole

&

Diffonanze; non fi debbeper qttefio intendere , chef habbiano a porre ne i Contrapunti , o Compo-

Cofonaxe,et

le

chef haue-

aggimgendouene

a tutti co!oro,che defidererano di ri

&

elegantemente , con buone ragio-

Et per tal modo ciafcuno potr conofiereyin qual parte haur da col

Di/jonaze; et in qual luogo potr porre

le

Maggiori, et le Minori, nelle fue Cantilene.

Che fi debbe dar principio alle compofitioni per vna delle ConCap.

fonanze perfette.

O LSERO

prima gli <A"litichi Mufici,

ni , che nel dar principio alli

Contrapunti

il che

28.

offrttato etiandio

da i migliori Moder-

auero ad altre Compofitioni muficali,fi douefi

fe porre yna delle nominate Confonanxe perfette; cio l'Vnifino,

Quinta ,ola Otta-

la

ua , ouero yna delle replicate .La qual regola non yolfero che fuffe tanto neceffaria , che
nonflpoteffefare altramente, cio che mnfpoteffe anco incominciare per yna delle imperfette ; poi che taperfetttone fempref attnbutfce alfine

,&)ion al principio delle cofe Non dcuemo per


,

intendere quefta regola cofifemplicemente : percioche quando la parte del Contrapunto incomncer a can-

tare infeme con la parte del Soggetto

do , per maggior bellezza 1


faceffero

di figure

che

le

&

allora fi potr incominciare per

leggiadria del Contrapunto,

parti non incominciajfero

note, che detto

etiandio arteficiofo

Fuga ,

&

a cantare infeme ;

Confeguenz ,

allora potranno incominciare

il

yna delle perfette gi dette : Ma qua

per maggior commodit ancora ,

ma tyna dopo l'altra , con lo

ifteffo

li

Mufici

progrefjo

quale rende il Contrapunto non pur dilettatole ;

da qual confonanxa yorranno , fi

ttia

a perfetta, outro imperfetta

'Terza

174
fitta

perocch intrattengono le Paufe 'minia

non farfatto fuori dipropofno

melane de Modi , fopra

[opra

le

tiali

come

cipiare

pam

altroue

Contrapiti ,fi doutffe


, o

Si dehhe pero offeruare

conciofia che fi l'iene

Tederemo Et quefo credo

redola non era fatale

io ,

che

principe deU'yna

yna Quarta;

incominciare fopra le chorde eftrewe , onero


che fono

le lor

chorde naturali

delle confinante perfine

onero efjen-

aggiungendo

mafi bene fecondo il yoler di colui \ che compone

li

che mtendejferogli antichi, quando differo, che nel prin-

darprmapio adi/na

neceffaria

delle nominate cofon anze perfette ,ouero di

quali fondata la cantilena

li

delle

babbuino tra [oro relatione di yna

tt dell'ultra parte
C-7" ci

, ,i

che quella,

'Quando adunque tier


,

remo incominciare alcuno Contrapunto in fuga , o conftquenza , lo potremo incominciare per qualfi yoglia
per Quarta anche ; Non che le parti incomincino a cantare perquefa
delle Perfette, onero Imperfette ,

&

confonanza
contrario

ma dico per

come fi Tede

Quarta njpetto al principio del Soggetto , con

tra la parte del Soggetto poflo qui di (otto

et tra la parte del Cotr apunto del


l'altra

remo

la regola

data

la parte del

la quale

yna

Quarto efjempio nelgraue : Imperoche l'yna mcomincia

di

cominciare per

yna

delle

yna Terza maggiore ipercioche

&
chordaE, &

o necefjarto

mafi bene arbitrano


li

Nepoffono que/e due partigenerare

principi] delle parti

re ilcanto infiemefi ode poi

36fr--.fr r. .--y

il

nella chorda

dell'altra;

Confonante perfette sfacendo incominciare

hma incomincia nella

come nel Quarto effempwfi yede La onde tal principio dimostra yeramente , che
fendo che f bene

Contrapunto , o per

comffondeno per yna Quarta

il

Cantilena del Seflo modo,

&fono diflantiper Quarta , ricetto al principio dell'yna,

nella chorda C,

tare infieme in

le

&

parti a can-

chorda C;

laltra nella

tal precetto

F,et

oferua-

non fatale^

cofa alcuna di trifto all'ydito;

come ho detto,

ef

tuttauia nel principia

Ditono , ouer la Terza maggiore.

S-zjSzI:

*fr

Soggetto
+.

tez=+==+=z==$:
zzgm

F*hF*H
^_._

-fr_.

Primo effempio nell'acuto

#=
-5i

A
V

A
W

W*r

"*"
v $
_$_ S A"
j.

-fr-fr-

:*^*-

W-

3*

.zt:

Secondo effempio nell'acuto.

&

^=>=^=^=^
Terzo

*~

-*-
3l=^3

3~ y-y

effempio nel orane.

1=3r*-$=3r

^n^3^m

$r--^:

Quarto effempio nelgraue.

// medefmo douemo offeruare ne

Principij delli Contrapunti

pio della parte del Soggetto alcuna Patifa

o Madrigale, o

di altra cantilena,

come

per comporli fopra

no ,ft debbeno incominciare al modo mojlrato


de ne i fottopofli effempi

, delli

quali

il

Soggetto

o Compofitioni, quando fi poneffe nel princi-

intrauiene quando fi piglia


le

offeruando quello

yn Tenore di

qualche Canzone

altre parti :percioche allora le parti,


,

chef aggiungo'

che intorno ci Rato detto

comefi ye-

compojlo nel Quarto modo.

Quarto

Parte

jyj

Soggetto
=?-:3=36=x=5=:l=z=3Ersz?=*::i?r^

ESE^te^?:5E^:^~:^?:^5=:

ft=*

Ejfempio primo nell'acuto

3r

Ejfempio fecondo nelgrane.

S debbe etiandio auertire(il che cofa di non poca importanxa)di ordinare nelle Compoftioni,
traplinti

a pm "voci in

tal maniera le parti 3 che

per vita delle confonanxe perfette


le parti ,

tare
te

loro principij corrjp'ondino tra loro

onero imperfette ; di

non fi oda alcuna difjonatrxa Et queflo


.

&

modo che volendole cantare,

&

ne

Con-

habbiano relatwne.

nel pigliar

le -noci

del-

percioche non filo porge faflidio a quelli , che vogliono can

ma alle -volte cagione difarli errare pifacilmente figliando -ima voce per mi altra ; mafimamenE ben vero , che lecito porre nel grane il principio di due parti , che fano

quando non fono molto ficuri.

difanti Cruna dall'altra per

Corrfpondino per Ottaua

vna Quarta ,fenxn

efferui alcun altra parte piti grane , alle quali le altre parti

mafimamente ne Modi placali , onero Impari, che


i

parti della cantilena incominciano a cantare fopra


fla

le

chorde principali de

Conciofiache volendo torre quejla libert al Compofitore

advna cofa fuori di ogni propofito: effendo che lo incominciare in tal

&

le

compo-

quali

poter porre due parti in tal manie-

di

ra , non cofa honefa ; mafimamente potendolo fare a due voci ;

vogliamo dire ; quando

li

Modi, ne

loro

&
modo
&

&
&

farebbe farlo Soggeto

oblmato

fatopoflo in vfo da molti Prat-

tici periti ;fi

come da IoJquino,da Motone,

rno hatiere

effmpio nel Motetto che fece ^Adriano a cinque voci Lata ubi fiera rubens ; Laffindone infi-

niti altri

efeulis

lo

de moderni

orisfm

&
&

antichi compoftori

Ego rofa Saron

egn'vno potr vedere ;


de a tutti

Compoftori :

li

del Soggetto

&

da altri ancora antichi,

Tal lceirxa prefi io anche in

Capite nobis vulpesparuulas ;

faranno ejfempio alle

cofe

nello acuto ,

quali

quelli tre

due parti fumo

&

l'vnaper vna Quarta,

dtflanti

l'altraper

ra quefie part verrebbeno ad effer difianti l'vna dall'altra per vna Seconda
no diffonan-^a ,

&

potrebbe efere , che l'una di

effe parti faceffe

ilfiuo

di ci pate-

mot etti ,

ofculetitr

me

compofi a cinque voci ; come

che diJopra fono fiate dette

ma non per da lodare , che

onelgraue , o

moderni Mufici

loro principi! dalla parte

vna Quinta : percioche allo-

&

Queflo adunque fi conce-

ne

nel pigliar le vocifarebbe-

principio fipra

vna chorda, che non fi

rebbe del Modo,foprl quale fondata la compoftione ,o cantilena.!, t quantunque tale auertimento fa bua

no,tuttaua non neceffario, quando

feio

il

Soggetto principale della compoftione fuffe compoflo con

che l'vna parte cantaffe fopra l'altra in Fuga,o Confequenza, di

modo che due di

la parte principale del Soggetto, nell'acuto, ouer nelgrane, l'vna dittante dall'altra

per vna Quarta

ta

&

7>n tal

St

comefi pu vedere

nel motetto Virpo prudentifima

confequen%a

due verfo l'acuto

meommodo

commodate
,

oueramente che l'vna fuffe difante dal Soggetto per vna Quarta,

oper altro infermilo

foci

la

le

& vna

nel motetto Pater de celis deus

che gi compofi a fei voci

&

e laprncipale,

che prima di ogn altra incomincia a cantare ;

laqualefino accommodate

le altre difanti

re nella Oratione dominicale Pater nofler

&

et l'altraper

onero

vna

Qum

chefece P. della Rite a fei

&

laguida

nel pigliar

di tutte le altre

&

le

voci fi ode

Io non dico quel-

mantiene

l'vna dall'altra per qualfi voglia mteruaUo;

Salutatane angelica ^Atie maria

compofi a fette voci ; doue il principale So? etto di quelle tre parti , che cantano
che prima al incominciare a cantare

per vna Quinta

del Soggetto, fopra la quale fono ac-

ma quella dico , che offerua ,

,& nella

tale arte--

cantafero fipra

nelquale tre parti cantano infuga,

verfo ilgraueperglt ifefii interualli

Mafi debbe auertire,che io chiamo quella la parte

altre parti in confequenxa

loro

il

Modo

[opra

Come fi potr v ede,

in fuga

eh' io per
,

non

il

p affato

quella parte

mafi bene lafeconda. Infunili caf adunque jar lecito porre

in

vna

compoftione

T erza

176

cotnpofitione moire furti tra loro di/cordanti ne

r amente di

(ber mio

fcammodare

l'artifcwfo Soggetto

incommodit alh

configlio ) dare tale

loro principi]

mafimamente non "volendo, ne potendo ye-

chefacendolo farebbe pazzia:

Che non debbe porre due Confonanze,

non fi debbe

altri

contenute fottovna

fi

ideila

mane oli

cantanti.

proportione l'vna dopo l'altra accendendo , ouero


difendendo lenza alcuno mezo.
Cap. if).
,

E T^f V^f
yna

dopo l'altra
pi

NO

fleffo genere

V tifoni

me ne

dipoi gli sfatichi compofitori

ofpeae

contenute ne

il

porre due Confinante perfette di

loro eflremi

da yna proportione ijtefjaj'yna

mouendofi le modulattoni peryno, oper pi gradi

ouer due

,opm Ottaue, oueramente due, opiu

come

Quinte^

il

porre due ,0

altre firmili; co-

<*?<

tfottopojli effempifi yede.

sma
=^5=?*|^i5Si?S ti?
j3
=:

fl

V nifoni

Ottaue

Quinte.

u-

* $$^-g"-8:
g -fi-R y
conciofiache molto benfapeuano
ti

mia, far dib fogno

che in o*ni cofa

che nella Mufica

&per lo acuto

:ma

non fola

le

ilgraue,&per

ne

loro

portiom

me
ti

era

eflremiper ilgraue,
-.per conofcendo,

il

yeroxhe

acuto

lo

infeme

Confinante poje

le parti

ritratter nella
;

diuerfi

in altra

no, che

il porre

oper

dall'altro

denti

tro

&

la perfetta

difendenti

internatio

nefono differenti difito

tra l'yno

tal "variet nafce

harmoma

mouimenti

&

delle

l 'altra, fimili

di

&
&

per tutto

le

non tanto

Modulatiom,

&

alle

yolte yarie

di forma nelle loro

delti Siti

&

Diflanze

il

pro-

giudicandolo

delle Proportioni

delle par-

giudicaro-

luoo-o di grane in

loro efremi fuffero

yanati fyno

ifleffa proportione, appen-

compofitwm l'yna dopo

l'altra,

yanatwne alcuna nel procedere

ne fono diflanti tra loro, ne fanno

alcuno internatio

yoci dell'altra
:

ipemoche

le

yoa

di

Ne anco fi ritroua duterfii alcuna


quali procede l'altra

il

diletto

di quello,

L' dleffo fi pu dire

di

che non fanno

fenza alcuno al-

di

V tifoni

due, opi Quinte; che per

acuto

&
;

quello ijefjo tuo

modulatione : percioche per

il

&

effer la

il procedere

per

lo

acuto

Ottaua ne

Ot-

cofa che por

ifuoi eflremi al-

che fanno per gradi,

portiomfimili, alcuni degli ^Antichi hebbero opinione, che piprefo ne yfoffe

quelli iflefii

etiandio dire di due, opiu

orane,

per

fono fumili

non cadendo

netta defitutione pofla al cap.

medefiwo fi potrebbe

li

di

yna parte fi ritrouano in

come nello effempio poflo dfopra, <&

che t loro eflremifono differenti l'yna dall'altro per

g dll'ydito alquanto pi
quanto yaria

Videro forf gli antichi

propomone, yanauanofe non

harmoma , ancorach

parti ,fi potejfero porre nelle

vna parte,per li

taue ; f non fuffe

ho detto(ancorache fujjero

Ne fi ritrotta in loro cantando differenza alcuna digraue ,

dell'anfano , fi pu yedere
interuali canta

il

checonten-

Et mafsimamente yietaronogli Vni[om,i quali non hanno alcuno eflremo ne ifuoni,

l'altrofuono ,

go, chef ritrouano

le

&

delle fue parti diuerfe diflanze tra l'yna,

diuerfe proportioni

di quella, ch'io

Mouimenti

Et tanto pi potremo allora giudicare chef a har

compoftione

confi fltfje nella yariet


1

l'Harmo

fiano didanti l'yna dall'altra per

che tale fi migli anxa non generala alcuna yariet diconcento,

due Confonanze l'yna dopo

wfieme ,

cofe tra loro diuerfe, difcordan

Pero non yolfero,che due, opi Confonanze perfette, contenute da yna

me~ano

in tutto

non da

per lo acuto )er ano finali nel procedere , &fimili

contrario ,fenzafare alcuna buona

il

La onde f da

della cantilena

mouimenti,

maniera,

della cantilena, quanta nella yariet de

acuto

etiandio che le loro modulationifiano differenti ne

moniofa quella cantilena, quanto pi fi

che

^*:^::

conuengono.

fi

ghmo yane confonanze , contenute da diuerfi proportiom


et l'altra, per

fH armonia non puh nafcere

che

,& contrarie; & non da quelle

grane

*tft

&perprv-

ad yti certo modo diffonaza,


che

,,

Parte
che harmonia,

confinanza

"

V7

Onde hebheroper -vero , che qualunque Tolta fperuenina ad Dna Confinan-

&

za perfetta, ffuffe venuto alfine,

alia perfettione

alla quale tende la

yoIfiro,chef replicajfe molte folte, per non venerare faciet ali'ydito

ferma

qual perfettione

la

vero,& buono le operazioni deliajupenda Natura, la quale nel produrre

effir

di elafi

Mufica ;

ma fpecie

mai

per qualche differenza

li

produce di maniera, che fi afimiglino

que ogni Compoftore imitare

vn

tale,

&

in tutto l'uno all'altro

variet molto piacere porre

qual differenza,

la

non

Queflo bello,& vtile auertmento co

in effere li

Indiuidui

ma fi bene

variati

alii nofri finimenti

Debbe adun

tanto bello ordine : percwche far riputato tanto migliore

quanto

&

le

Proportioni :percioche tra loro nonfiritroua nell'ordine naturale due proportioni l'vna immediatamente

do-

lefte operationifi afiimiglieranno a quelie delia

po

Natura

che fianofntili; fi come vnprogreffo fimile

l'altra,

affale offeruanza ne multano

1.

1.

1.

ouer amente

miglianti,chefarebbenoleformedidueVnifini;nemenovntalprogreffo

1.

2.

2.

&

2.

4. 8.

2.

Numeri ,

il

altri fi-

quale no e Har

ma Geometrico, nel qualefi contengono leforme di tre Ottaue continone ne menofi ritroua un tale
6. 9. che contiene le forme di due Quinte contittoute Non douemo adunque per alcun modo
borre due Vmfom l'vno dopo l'altro immediatamente, ne due Ottaue , ne due Quinte ; poi che naturalmente
la cagione delie confinanze, che il Numero harmonico , non contiene nelfuoprogref/o , onero ordine natu-

manico,

ordine

4.

rale due proportioni filmili, l'vna dopo l'altra, fenza alcun

-vedere

mezp ; come

Percwche fi bene quefle confinanze, quando fufjeropofle

te alcuna dijjonanza tra

le

parti

in tal

nel cap.

tuttauiafarebbeno vdire un non so che

I-rima parte fi pu

della

maniera, non faceffero euidentemen-

adunque non douemo a patto alcuno far cantra quefla Regola ;

te ragioni

1 5

di triflo,

cio

che difpiacerebbe Per tan


.

non douemo porre

Confinan-

le

ZS l'vna dopo l'altra,al modo moflrato difopra ma douemo cercare di variar fempre li Suoni, le Confonaze,
gli Interualli;
per tal modo, dalla variet di quefle cofe , verremo a fare vna buona ,
li Mouimenti ,
:

&

&

&

harmonia. Etnon douemohauer riguardo, che alcuni Subbiano voluto fare

perfetta

predo per prefuntione , che per ragione alcuna , che


poftioni

Conciofia che non

buoni precetti di

vn^Arte ,

di

vna Scienza , fenza renderne

fempre

ri,

maggiormente

triflo,

il

&

pigliando

tiftmo

Compoftore

fferuaffe

Mufci

&

nette fue

piglia piacere delle

alii

quali

abbracciarli

li

buoni coflumi

ma douemo

come buoni maeflri;

W>

&
&

delle

Modulatwni variate,pofte daldilige-

non variate Queslo adunque volfero che fi


.

maggiori

l'altra, fenza

due minori

ShF

ZXLJJE

Canciofache non filo fifi contra quello, che ho detto

-VI

dette Perfette

ma il loro proce-

modulatone delle parti, daparte alcuna


dere fi fa vre alquanto affra,per non hauere nella
lui

lo internatio

del

ogni modulatane

peraoclu fin**
Semituono maggiore, nel quale confile tutto il buono della Mufica ;
anco : conciofiache tra
quafi incoronante Et ci nafie
ogni harmonia dura, afpra,

&

ef-

-*-

H~-$-

&

alcun

come qui in

Sesie minori

Sefle maggiori

Terze minori

anco,&

:c:^::
3EZ~
z$z+:

laffan

non fi debbe anco porre due, opi Imperfette confinanze l'vna dopo

:*::*::; ::a::-$:

[empio fi veggono

,&

imitar quelli,

fama molto debitori ; & aggiungeremo a queslo,che pa-

>

3PS=*

&

Confonanze,

compoftioni, che delle femphci,

mezo come fino due Terze maggiori, due minori, due Sefle

Terze maggiori

lorocom-

nelie

chefa dipnta con var' colodi quello che non farebbe f fuffe dipinta con vn filo colore ; coft l'Vdito

^Antichi pi diligenti,

le ragionigi dette,

accoflarfi a loro,

buono . Onde fi come il vedere vna Pittura

il

diletta l'Occhio

maggiormente fi diletta,

&

ragione alcuna

pi

contrario

ti

habbiano hauutOiCome vedemo

douemo imitar coloro, che fanno sfacciatamente contra

&

che fino flati ojjematort de 1 buoni precetti,


ilo

loro

le

parti

onero

&

troua la Relatione

harmomcajt come

deledue Sette minori non fi


Terze maggiori,
onero modulatone , che
La onde douemo fommamente anertire, che in ogni progreffo,
.
magl' infermilo del Semituono
faccia
maona,
quelle
fi
fanno le pam cantando infteme, almeno vna di

tra itvoci dette due

pi altra vederemo

nare

indente
)

potendolo fare ,accioche la modulatone


le

&

parti della cantilena ,fiano pi dilettemi

'

'

l'harmoma che nafce

&

dalli

pmfoam. Laqual

mouintenti

coft fi hauera

che fanno

faalmente,

quando

quando le Confonanxe fi porranno

la Sella

tvM dopo l'altra , che fimo diuerfe di fpecie

come dopo

onero dopo quejtaj; porr quella;

&

dopo la

l'altra:-

perciochefe bene

o,

il

porre due Perfette, che

le

prime fono confonanze

Perfette, tuttauia ciafcuna delle Imperfette fi ritratta effer perfetta nella fua proportwne
dire con -verit, che

H uomo fa

imo

&>

maar <nore, onero ima minore,

Huomo

pi

di

cofi l'ima, o l'altra delle

vn

Et fi come non

altro; cefi non fi pu dire

che

fi

ima Terza,

due Sejepofla nelgrane, fa maggiore, o minore

per il contrario : di modo che ,fi come vietato

il pone due Confinale perfetvna ijleffajfecie l'yna dopo l'altra , cofi maggiormente non douemo porre due imperfette di ima ittef-

il vii'altra posla nell'acuto

te di

Terza ,

Terza minoreja Seda magnate : Similmente do-

Ne vi maggior ragione, che pi ne -vieti

Seda maggiore, la Terxa minore.

due Imperfette confonanxe immediatamente, l'ima dopo

puh

la

mi* fioreJi porr la Minore ; oper il contrario; Et quando dopo la Terza wajrviorefi porr la Se-

Jla minore
la

T erza

73

te,

po

fa proportwne : concioftache non fono tanto confonanti, quanto fono le perfette. ben vero, chedue Terze mi
non pojle l'yna dopo l'altra afeendenti infume , onero defeendenti per vn grado , il qualgrado chiamaremo

Mouimento congiunto , onero Continouato ;fmilmente due Selle maggiori


che Se bene

nelle loro

tura alquanto mefte


tio le parti,

&

Sefle alquanto dure

le

quella poca differenza,

&

topi, quanto che


ueflero per pi di

allora per muti

vno maggiore : oper il

l'acuta per

le

contrario

voci delle partifono lontane tra loro in

vn grado,

tal

modo porremo

ni toccate difopra

, le

K$Z

Effempio

&

chefan

fa un non so che di buono aU'vdito

harmomea relatione

due,

opmfimdi l'yna dopo l'altra :percwche, oltra

delle

:^ZT5

vn
tan

Ma quando le partifi moil

non offeruare

harmomea

Terze

Sa:
Effempio delle Sesie

apfc

le

&\

condmo-

relatione

come

Perfchiuare adunque gli errori , chepoffono occorrere


l'yna dopo l altra

ponganf poi in qual maniera fi vaglino , o con Mouimenti


Terza,

la

il

che l'vnafia maggiore ,

mouimento nelgrane, ouero

la

nell'acuto

&

minore

maggiore

&

dipoi la minore,

due Sesie

congiunti , o con Mouimenti fep arati : percioche

t'altra minore

&

ci

faremo quando ciaf una delle

regole

che pi oltra daremo

che faranno per

il

conciofache allora dopo la Terza maggiore far dtbifogno dark la Sefla maggio

la Seja

minore

ouero per il contrario

come nelfottopoflo ejfempiofi vede

:*=*=

~*

H
Effempio

oper ilcontrarm

Ma quando l'una di effe nonfaceffe alcuno mouimento ,

f potr offeruare, fenza partirf dalle

effere della cantilena

dopo

3dp

Ma fi debbe auertire,che quando fi porr la Terza dopo la Seja, oueramente la Se-

di fare,

allora tal regola non

:^=

quandofar dtbifogno porre due Terze ,

offeruitremo di porre primieramente la

ogni cofa torner bene

-A-

'.

-k-0~

":$:

&

chef troua neimommenti,

voci delle parti non firebbeno disiami l'yna dall'altra in

3u

9r

re,

perci-

mouimento nominaremo Senza cogiuntione, onero Mouimento fep arato;

:+S:

R-i^-*-*-

bene

<& le Terzefano per loro na-~

veggono

qui fonofi

parti far

fi potrannofopportare

viene afare alquanto di variet : concwfa che la parte grane fempre afende, o difende per

Tuono minore,

fla dopo

modulationi non fi ode cantare il Semituono maggiore,

di tutto quello ,

v^I^T^--^"

chef detto

_^

3Z J:

3T-

=t= ==2
^Aggiungeremo

Pare e.

EE

"3"

i$pm

-5--

etiandio, che

non effendo

ne particele

come fi

di

hh*-

delle loro

:^=^=fra

.* *- -f

lecito

Sc

3e.3::::z:

_-.i.

forre due Perfette, ne due Imperfette ,nel modo ch'io hu

,,.

Quarte in qual foglia compofitione ; comefanno alcuni in ala*


fi
canzoni; che chiamano Falfo bordone ; conctofia che, fetida dubbio alcuno , la Quarta

frato , che non fi dotterebbe anco porre

-*-*-=

dk&3+\=*=i

^Aggiungeremo

79

detto altroue )

dite

confonan%a perfetta

Ma di queflo ne ragioner forf

quando moilrero

il

modo

comporre a pi voci

Quando le parti
in qual

hanno

della cantilena

tra loro

Harmonica reIatione,&

modo potemo vfarela Semidiapente., &


Cap.

compofltioni

ViAN T I

ch'io pafi pi oltra

parti della cantilena

Harmonica

cio

tra loro

tallora

Ondefi debbefipere ,

non habbiano tra loro relattone harmonica


lontane l'vna dall'altra per

vicine,

50

-voglio dichiarar quello

quando le voci

Tritono nelle

il

hanno

che ho detto di (opra intorno le

&

che tanto dire

nelle loro voci,

tallora

non hanno relatione

che

parti della cantilena

le

quanto a dire, che

le\parti filano

vna Diapafon fuperflua , oper vna Semidutpafon

Non dico pero, che quefla relattone fi riper l'acuto ma dico, chef ntro
trotti tra due figure, onero due parti l'vna lontana dall'altra per il grane

meramente per vna Semidiapente, per un Tritono,

altre fintili

&

u tra quattro figure

contenute tra due farti

3E

acz
Szst
Diapa.fup.

:::

te

==PBE *-

Tritono.

-^- -^M

::^V

:$=
: ft

Tra le quali fi ritroua la Diapafon fuperflua ,


delle fio-ure di

errore

una parte, alle figure

(j? accioche fiano corrette


1

come

quifi vedeno

:3- y-fr-

::jr. -y-frTritono.

Tritono.

Triton

$:

=
-*- ^
ne

qualifanno due confinante

Semidiape. Tritono.

Semidiap,

, le

Semidiapafn

(a

dell'altra

, la

^t
.4-..

Semidiapente

&

ibTritono , per retata-

Onde accioche le nojlre compofitioni fi ano purgate da

cercaremo di fuggire

tale relattone

ogni

mafiimamente quando comporre-

mo a due vocv.percioche venera alle purgate orecchie alquanto difafidioxociofia chefilmili internala nofi ritrouano effer collocati tra i numeri fionori, et non fi catanoin alcuno genere,fla qualfii uoglia;ancora chetatami

habbiano hauuto cifraria opimonetmafia come fi voglia, fono molto

Et molto mi merauiglio

di cofloro,

difficili

da catare, etfanno

cantilene alcuno di quefli interttallt;ne

mi

io tmaginare,per qual ragione l'habbianofatto.Et ancorach fia

normale, intronarlo per relattone tra dueparti,& tra due modulatiom,che rdirlo

na parte;tuttauia quel male

i(le/]o,chefi ode in

dito:Percioche nulla,opoco riletta l'effere

offefio

una parte,fi ritroua

di

vno iflejfo

minore.Quejli interuallt aditq;,che nel modulare no

manieratilefi odino per relatwm tra


loro con interuallt

triflo effetto.

che no fi habbiano pitto [chinato, di far catare in alcuna delle parti delle lor

le

parti

la

fi

diittfo

colpo pi

mi

nella modulatile di alcu-

tra due, et qlla ftejfa

offiefia

dell'v

davno,che da molti, quado il male no

ammettanoci debbeno fchiuare

har monta proportionatt,cotenuti nelgenere diatonico

cio

di porli nelle cattlenedi

le parafi potranno

mutar fra

quando da vna voce

della par-

qual cofaverrafatta, quando

te

rane

te orane, fi potrafcendere

feguente

ttllit

delltt

ti contrario .il che fi potr fare, quando tra

do , non fi vdr

come ne

,,

Terza

la relatione

de

detti internala, che

: XTft- -*
7~

__
-A- -

.:>-A-

cantabile

&

cofiper

mo-

nonfipoffono ,fi non con grande difiommodo, mutare

-fr-fr:: ::__:

-i

vn [patio lenimmo, <&>

qualfi voglia campofitione , tra due vociai detto

veggono mutati

ifottopoft effempi tutti fi

-2-

parte acuta per

le parti di

-S-A-

a~"
V

-fi--

::

$::$::

+
7"Hftt

/e

parti delia

le

dalla qua! mutatione ne nafchi

pre ; majimamentefe
ben vero, che

^
h~ :=3r
-* zzdt

-44

-~- =
To/f e adunque che

il

lui

vedeffe

voleffi

aflnnvefje,
le,

che

le parti della

&

naturali del Modo,

zo delle cantilene fi figliano con


effetto

Confequenza ;

douemo almeno hauer riguardo, che

che fono propie

Si debbeper notare

primo ejfempio ;

&

vii altra, che non


re nel Terzo

&

lo

fi

come

altroue

vederemo

\^,

%.,

&

tal

fiate la

quando tra

chorda nafie

le

4"3r

cio la

A.

"

'

-L-*

I-

rr

A-^^

:S^ri$$z^ _^ri$:

qui fi

vede
la

alle volte la

accommodati
ifteffa percuf-

&

da

verremo

ci faremo

al

gliori

ragioni det-

quando immediatamente

Buono ; come

nello ejfempio

lecito

la

e [iato etiandto of-

pi antichi

delli

che quelle parti

Semidiapente

ouero

il

debbino hauere primieramente auant'i


te [aixa alcun

-*
-..

esem-

vfare la Semidiapente

Si debbe per auertire

hauer anno

nello

.,

firuato perii paffato da alcuni

ma il Tritono anco alle volte ,fi come vederemo al fio Inoro

come

Et queftofi o[[erua da mi-

Miifci moderni come

Nefilamentefar

tali interualli ,

lorofenza alcun difcommodo

-JfjZz+zz$z 7Z^J1^ZZ"

ti

b^

chorda

Semidiapente in vna

pio di fitto fi vede

-w~

4y-z::$:

rimojfx

le

fwne ;
effe

^,che

chorda

la

delli

Et tanto

Et bench per

nonftpofja vfare

te

uno

la feguente nafce

come

in fuo

tra que-

vedemo : Peraoche le parti fi poffono mutar tra

trijlo

ne pone

chorda principale del Terzo modo ,

cfidt accidentale

nondimeno potremo v[dre

Modo

&

dalfuopropioluo<ro,&poj}o

i""

in quel

di [opra nel

pifenzafauit, quanto che

K-I-

-V

&

che nel me-

da vn canto ,
b per accidente Onde

moflrati dijordmi

"'"!"

in cotal maniera nelle cantilene

diatoniche,

lafjata

(3

<& la precedente,

Ja

la

.^

ouero quando

cio tra quelle,

vere chorde drtlcun

luogo fi pone la

lo inni

vn tal difiordine ; come per efempio pu accana-

mezana chorda ,
!"

come quan-

peraoche allora non generano tanto

non incorrere

di

Ma quando la necejit ne

commetta nelle chorde

tale diffettofi

per accidente

& da

Modo , del quale molte

lf!T]$[;j;;X~;;v;;

&

chiamo errori naturali quelli , che nafcono nel modo moflrato

quelli dico nafcere

-gi

laffar [correre ;fi

non tra quelle, che fono accidentali,

queslt figni

ch'io

di quello ordine,

yyscfrfrV

purgata da ogni errore

compofitione non fi potef[ero cantare accommodatamente

accommodare una Tuga

nell'altra

Compofitore componerfopra alcun Soggetto, che

terfbefje volte a far cantra quello precetto ; onde agretto dalla neceftt

do

&

vna corretta compofitione ,

pi voci molte volte imponibile di poterli fchiuare

:percwche accade alle volte, che

in firn ili intrichi

mutar l'vna

per veri interuallt legittimi catabili, talcompofitionefi debbefiug

noi defideriamo di hauere

nelle compofitioni di

cantilena non fi potranno

compofittone,

il procedere

H t=

::z=:

che

Tritono

la

Diapen-

mezp ,vna consonanza , fa

perfetta , ouero imperfetta , che quefio nonfa

poi
cofit

Parte

+-*

iSr

alcuna :pcrcioche dalla confinanza precedente

-> -*

&

iz$:

dalla

Che ri/petto fi de hauere a gli Interualli

auertire

&

la detta

che

relati nelle

Cap.

tionidipi voci.
/ debbeper

fegueme

Semtdtapente -viene

a temperarci di maniera , che non fa triflo effetto, anzi buono ; comefproua con la effertenza .

moflrate Relationi ,

le

compofi-

51.

li

Tritoni \

le

Semidiapenti ,

Semi-

le

quando fi trouano poji netti Contrapunti foli ,finza effediapafon j


re accompagnati con altri interualli , fino connumerate tra quelle cofe , che netta Mualtri fimili ,

ficapoffono dar poco diletto.


pltci ,

tilena cantano (ole


t

aia

Onde douemo sforzarfi, di non porle nette compofitiontfem

che fino quelle di due yoci ,come ho detto

ouer quando due parti di opi'altra can

concioftache allora fimil cofefi odono manifejlamente

che noi chiamano_Propia

gli eftremi front tramenati

da

per non di effere quella harmo-

&

nella qualefi ode vii corpo pieno di confinanze,


altri fiotti

har monta , per hauer

di

mezani : mafilamenrefi ode quella , che detta Impropia,

nella

odeno folamente due parti , che cantano infume ,fienza effer tramenate da alcun 'nitro fiono , Le
fi
quali fino maggiormente comprefe dalfin
, che non fono tre , ouer quattro parti . La onde tra le due douefi
mo variare quanto paterno l'harmonia ,
offeruare di non porre colali relationi , cofa che fi pufarefenza
quale

&

diffculta

alcuna

ma nelle compofitwni di pi yoci, parmi che talrifpetto nonfta tanto necejjario; fi per che

nonfi potrebbe fempre offeruare(come ho detto dtfipra)cotal ri/petto, f non con grande incommodo i come
eziandio per che la variet conftfle non filo nella mutatione delle confinante ;ma etiandto delle harmonte, et

de i luoghi

; il

fi come alle
tre fino

che non accade nelle compofitwm,

buone &falut:fere

da se fino mortifere
te

cofi

chef compongono a due voci .Etqueflo

voltefi trouano molte cof , che da perse fino trtfe igr noctue

ancora

come fi vede di alcune

cof

che entrano nette

ma accompagnate con altre cof , che entrano in firn

cotalt Relatoni nella

&

Muftca;

&

Mediane

ili

io

dico : percioche;

accompagnate con alcune

&

cofe , fenz*

alcuni altri interualli vi fono, che

altri

al-

Elettuan,che

dubbio danno

falli-

da per s danno poca di-

lettatane ma accompagnati con altri fanno mirabili effetti. Parmi adunque che altra confiideratmne douemo hauer di loro,quando fi vogliono vfare firnpltci, di quello chefacemo,volendoli vfare accampanati: con
:

ciofia

che

variet delharmonia in finali accopapiameti non confifle folamete netta variet delle cofonan

la

%e , chefi trotta tra due parti : ma nella variet anco delle harmonte , la quale confifle netta pfittone di vna
chorda mezana , che fi pone tra, la Quinta nella compofitione ; ouero confifle nella pofitwue della chorda,che
fa la Terza , ouer la Decima fopra lapartegraue

della cantilena

mia che nafeej ordtnata,ouer fi afltmitrlia alla proportionnalit,


fiori,

&

tale

pende tutta

la dtuerfit, et la perfettione dette

Harmonte : cociofiache

mi, chefia in tutto differente

fume ; ritrouandofi iui tutti

&

ne i qualifi pone imperfetta

xeftpongono differenti tra

effa

fuom

che cafehi nel mezo

differenti, che poffono fare le

& fempre
,

cio fitto

&

l'harmo

ouero fono

di quefle

Harmonte

Replicate

efjendo che ol

ouer fuori de

loro eftre-

due confinante polle in-

diuerfi.

Ma perche gli eflre

pongono contenutifitto vna ifeffi proporttone(lafptndo

fi

vn

altra forma ,

Quinta . -Non dico per

come ho moilrato)per gli eilremi

differenti di proportione

percwche(come ho detto altmie)quandofipone la Terza maggiore

mag

da quefla variet di-

neceffario(come dir altroue)che nel

variato da quelli, che fono ne gli eilremi

quelli

mi detta Quinta fino inuanabtli ,

,-

Quinta,& la Terza fiuer le

tra quefle due confnanze l'vdito non pu defiderare fiono

&

Onde, ouero che fino minori,

medtatione ^Arithmetica

harmoma ordinata,ouerfi ajimiglia alla mediocrit Harmonica

la Compofitione perfetta fi ritroutno fempre in atto la

cafi

delle

certi

Ter-

ma dico differenti di luogo:

netta parte grane, l'Harmomafif

alle

gra ; &> quandofi pone nella parte acuta, fa meflaipi modo che dalla pofitione diuerfi delle Terze, chef
fi
pongono nel Contrapunto tra gli eilremi

della

Quinta, ouero

fi

pongono fopra

la

Oltana ,nafie

la variet del-

l'harmonia Se adunque noi vorremo variar l'harmonia,& offeruare pi che pu la Regola pofla difopra
fi
nel Cap. 1 ^.(ancora che nelle compofittioni di pi voci non Ita tanto neceffaria, quanto in quelle di due voci)
.

e dtbifigno , che noi poniamo

le

giore, chefaccia la medtatione

Terze differenti

in quefla m.fntera

che battendo prima pofto

Harmomca, potremo dipoi porre la minore,

la

Terza mag

che far la dtuiftone ^frithmett-

ca;La

T erza

i8
ca

La qual copi nonjtpotreme

ofleruaf cof di leggieri,

quando Jl haueffe

aofiache maitre fi cercajje di fuggirle ,fi perebbe a continouare

vna

delle fopradette diuiftoni fenza

parole

che portano [eco allegrer

alcun

il

a quefle relation} : con-

rifretto

concento per alquanto (patio eh tempo in

mexp ; &far che la cantilena alle

Tolte fi adirebbe mefla nelle

onero fi vdirebbcalkgra in quelle, che trattano materie mefeffenxa al-

cun propofito. Io non dico giacche' l Compoftore non pojja porre due diuifoni lAnthmetiche
tra

ma dico, che non dee continouare tn taldmifione lungo tempo ; perche farebbe

conico.
nelle

Ala d porre molte dittifieni

il

l'vti adopo l'al-

concento molto manin-

H armoniche l'ima dopo taltra,non potr mai dar noia;pur che

fi ano fatte

chorde naturali, co qualche propojito nelle acadentalhperctoche allora

Harmonia ha le fue parti col-

ben yero, che quando due parti

locate fecondo

[noi

oradi,&

tocca

quando tra

due parti,chefanno

le

il

fio

vltimofue,&f

yn grado,

afcendeffero,o difceudefero per

tali afeefe

ne; che quando fi pone nel primo

ottimo

effetto.

ouer per due, la mediatanefi debbe porre dmerfa;

&

difcefe,ptto cafeare

il

Tritono

modo due Ter^e maggiori l'vna dopo

o la

l'altra

mafimamente

Semidiapente per relatio-

&

nel fecondo due minori

Ma quando la relationefujje di Tua SemidiateJJaroti,&fuJfe tra tfegni accidentali, comefarebbe

b,

il

&

%; meramente quando concorrere tu fola di quefli fegm follmente, -non ci douemo per niente fchiuare :
percwche efjendo due mediatimi harmomche fauno buono effetto, come manifijlo: ancora che uonfauo Tail

riate.

Et

di ci

nanxe poje
lit

alcuno non fi debbe marauigliare : percwche quando yorra con diligenza effaminare

^Arahmetico ,otter fi

in cotalt ordini, ritrouer,che quell'ordine, che

^ArithmeticafUontana Tn poco dalla perfettione

collocate fuori de

lor luoghi

naturali.Per

il

dell'

harmonw.cocwfa che

&

le fue parti

le

confo-

proportiona L

uengono ad effer

contrario ritrouer,che l'harmcnia che uafee dalla duiifone

monica,ouero a quella fi aftmiglia, confoner perfettamente: perche


ordinate fecondo ipropij grad di tal proportionalita ;

loro ordine natttrale;comeji

afimiglia, alla

pu Tedere nel cap.

i 5

.della

&

le parti di

fec'odo l'ordine,

Har

taldittfione faranno collocate,

che tengono i

Prima parte.Et quefofa

Numerifattori nel

detto

baftanzaper ho-

ra:percioche forf yti'altra,fata,per maggiore intelligenza di quejo ch'io ho detto,ne toccher

Tna parola .

In qual maniera due,o pi Confonanze perfette,ouero imperfette contenute fotto vna

iftefia

dopo

l'vna

l'altra

formaci polsino porre immediatamente

Cap. 32.

T f bene,per le ragioni chef detto difopra,nonfpoffonopurre ne


fonante finali
il

in proportione,che

Contrapunti due con

mfieme nfcdino ,ouer dfceudinoffi concede nondimeno

porre due confonanze contenute da

Tna iftefja forma,fumo perfette,mero imperfette;co

&

me fono due Ottaue, due Quinte, due Ditonudue Semiditom ,


altre fimilt, l'ima dopo
l'altraffenza porre di me%o alcuna confonanxa;quando che fcambieuolmente per contra
mouimenti

rij

x
:|_

la

Toce grane

--$-

* -*r-r-

::

--

de difopra:rnafi bene

tunque

le

~r~$~"
T*

--!_

vna fla confonanxa replicatanelle

li

&

il

come qui fi yede.

mutare, cambiare

tali

Percwche nel

chorde tra loroja confo-

nanxa non fi trajforta dall'acuto algraue, citer


all'acuto:

alcunayariet

ma refla nelle fue prime chor

di

grane,

di acuto.

Nonji vden-

do adunque tal variatto'iie,no fi pub dire {befano due confonanze contenute da

ma,pofle
flefje

difendendo,

yua ifleffa for-

l'yna dopo l'altra,uel modo che fi inten

chorde;come mamfefo alfenfo

&

che l 'una pigli

il

luogo dell'altra,

mouimenti contrari chefanno ; non fono pero variati

Et quan-

&

loro fuoni

vdire qualche variet, quando la parte che era nelgrane,fi vdiffe pi nelloacuto,

neu acuto,pmfi vdiffe quando fuffe nelgraue.

condo
le

:&per

nel luogo della yoce acuta dell'altra

contrario

dalgraue

parti fi mutino tra loro,afcendendo

chef poteffe

il

de,nb,mutado ne luogo, nefuomda onde no fi ode

modulationi fiano variate, per

era

yua parte della cantilena fi pone

t~

..

di

&

le

loro

ancora

quella che

Ma tal cofa non farebbe afflittamente variet alcuna fe-

propoftto,mafi bene ad vii certo mod;come fi pu comprendere dalfottopoflo effempw, che quando

parti non mutafjero luogo

ueceffariamente

le

modulatwm

di ciafcuna

verebbeno ad

effere

vmfone

Che

arce

* * v

->--*-

&-

....

-.

A
V

A
V

A
V

J*

A
V

_j

3l_

;.

Che duco pi Confonanze perfette,ouero imperfette contenute


fotto diuerfe forme,pof:e l'unaimmediatamente dopo
l'altra

concedeno.

fi

Ra veramente molto neceffaria


delle

&

ddettemle

La onde ojferuando

dopo f altra -variando il luoo-o,fenza

nojlri

le

confinanze

ordine, nafiejj l'harmoniafiaue,

bello

tutte queje cofe ,


,

li

Mufici prefero dipoi tal libert,

come meglio li tomauano

in propofito;

nofifchiuauano di porre due Confinante perfette , onero imperfette, chefujjero l'vna

tenute fitto diuerfe forme

porremo ne

35.

tofferuanza delle fpradate regole,accioche dalla -variet

confinante pofle nelle copofition con tanto

che ne i loro Contrapunti ponettaiio


eir"

Cap.

tramenate da alcun altra confinanza mezana;pur chefujjero con

effer

Noi adunque per figuir tale vfi

Contrapunti

Ottaua immediatamente dopo

le

la

concwfia che molto

commodo,

&

ragionatole,

confinanze nel modo predetto ; ponendo {quando ne torner commodo )

Quinta:oper

il

contrario^ dopo ciafettna

di quefle la

merla minore.Similmente potremo porre dopo la Terza lo Ejfachordo,& dopo quefta quella;come
meglio

variando fempre

le

confonanze

>"

come

quifi vede

la

Terza maggiore,
torner

'^Ex+S =+^=^^$3

Soggetto

g^^p^=^=g==^3r^z=3^3C3=g:
Ofjruandoper, che

k parti proceduto tulle loro

Acoche ne nfidti buona ,

&

dilettetele

modulationi per interualli cantabili

ouero per
c

ritrattino

il

porre la imperfetta

Cap.

contrario.

T bench nell'ordine naturale de

r;

Numeri harmonici leforme delle Confonanze perfettefi

l'vna dopo l'altra, fenza efferui interpola alcunaforma delle imperfette

fi pu vedere nel Cap.

1 5

is!

della

Prima parte ;

ejjtre

crederete bene

douemo reggere fempre da

nuto

tale ordine nel porre

nelle

Confinanze perfette, ouero

ci

&

come

dipoi quelle delle imperfette, feguitando

tramezate da alcuna forma delle perfette ; tuttauia non douemo

per ordine fenza

cotali

numeri , che gli ^Antichi habbiano te-

lecofonanZe,ne i loro Contrapunti-.percioche molto bene conobbero, che


nelle imperfette;oltra che

le

fta dtjftcdtjofferuaremo quelio,che etiandio

da

cotinouare

modulationi delle parti

vna certa perfettione, laqualfi ricercaxonciofia che farebbefato difficile

darle con quella vaghezza,che fa dibifi?no,chefi

il

hauerebbeno apportato fico quafi faflidio,hauereb-

beno etiandio aggiunto dijficult. Et veramente farebbe flato quafi imponibile , che
hauejfero hauuto in s

7 con bel procedere;

harmonia .

Che dopo la Confonanza perfetta ft bene


il

ritratti nella cantilena

Per ilche adunque

loro jato offeruato , cio di porre

&

di

accommo

accifi leni que-

collocare netti contra-

punxx

i84
punti
la

erza

ima delle confinane imperfette dopo ynaperfetta,

Quinta porre

la

Terzj,o

onero per

il

contrario;fi

come dopo laOttaua,

alter

0* cofi dopo quefle porre yna di quelle ; come yede-

la SeJa,ouero le Replicate ;

mofatto qui di [otto.

+7

~A_
Ir +-*. >&.

A" ^ A_

A-

-V-

"
a
_-A.

A B

"*
JL

-St

-E5---

Soggetto

.A
^r

*= -*- -*- -*

--

sa;

:A

jjti

1__

-4-

Jmperoche da

tal variet

non potr nafcerefe non buona,ya<ra.,dilettettole

dofempre(come ho detto ancora) che

le

,& perfetta harmonia.Offeruan-

parti della cantilena fiano cantabili, cio che cantino bene, accioche

dalla compofitione di tante cofepofe bene infume,

habbiamo

l'yfo delle perfette

harmome

Che le parti della Cantilena debbeno procedere per mouimenCap. ^.

ticontrarij.
I detto
etiandm

che l'H'armonia fi compone di cofe oppofe,o cetrarie; onde intendendofi

di /pra,
delli

Mouimenti, che fanno

le parti

cantando wfieme,perfi debbe offeruare qua

topiufipuoted'che non far fuori delle offeruanxe degli ^Antich)che quando la parte fi-

pra laqualefi fa

il

Contrapunto .cio quando

il

Soggetto afcende,che ilContraputo difcen-

da;& cofi per il contrario, afendendo queio, quella difcenda ; ancora che non far
re,

alle yolte

infume accenderanno, onero difenderanno; per accommodar le parti

ceduto con acconci mouimenti.Onde


l'altra

noi ofjtruaremo,che

quando l'yna

dfcenda;non dubbio,che le modulationt, che faranno

wmenti,& faranno buono effetto;St come dalfottopodo

-*~*

-*> :V-3

:*z*

le parti

err-

della cantilena, che pro-

ho detto) afcenda

delle parii{come

infume .procederanno per contrarij rna-

effempiofi potr conojcere.

^:=z:^:

Soggetto

=3=srz

zjS=$=$=.

In qual maniera

le parti della

=Sl

^zzX

Cantilena polsino infieme afeen-

Cap.

dere,o difeendere.

On da credere (

&

tal

Regola)che ellafa

modo fatale,

rebbe

t yoler legare il Muficofenxa propofto ad yna coft non molto necefjaria,


il

con harmonia

<&ft yf'a quando yna parte

neceffma,che nonfipofja

modo di procedale con leggiadria ,

(quando <rti occorref)yfare

la fopradttta

ancorach i Muftci neperfuadino l'offeruanxa di

in tal

uaroji

que

alle yoltefare il

(ir eleganza ,

&

contrario : percioche fa-

l'yfo

infume

conciofiache ,fefujje bifogno di ofjeruarefempre cotalcofa

ti procedere

per Fuga, o Confequenxa

della cantilena fegue l'altra,nel

Reo ola pi chef potr, quatto ne occorrer

ilche

molto lodeuole

in

&

le-

del cantare

non potrebbe

tu Cupofttore ;

mudo che altroue Tederemo. Offeruando adundi fare, che le parti della

compofitione afeendino,

o difenduto infume, allora cercaremo di replicare i loro mouimeti, che non habbiano a generare all'ydito trifio effetto

Onde quando fi yorr porre due Confinante perfette l'yna dopo l'altra , auertiremo che'lf proceda

Parte.

18 )

ceda dall'yna all'altra in cotal modo; che mouendofi fona per mouimento feparato, l'altrafi muoua con mouimento congiunto :peroche allora fi potr paffare dalla maggiore alla minore ;fi come dalla Ottaua alla

Quinta;

&

per il contrario dalla minore

pojo effempio fi

4%=

E' ben fero

alla

maggiore, fenza alcuna ojfefa delfintimeli to

che molto pi lodeuoie, quando


;

le

nati dalla -velocit delli


le parti

auertimento

perche per la tardi-

il che non cefi facilmente fi comprende ne tfuoni acuti,

mouimeuti : concioftache tendeno qua fi ad ynafmiglianza di J fede ; mafimamen-,

afeendeno infume dalla Perfetta minore alla Perfetta maggiore

non fino ho? ndi cunfiderate

dalli

Pr attici perche pongono

per dico folamente

tali

che non fi debbeno yfare jfefje fiate

Ma perche quede

una cantilena pi toc/: peraoche

ritrouaffero in

tra loro

cofa lodeuoie

&

la moltitudine

chef oda ne

nellt

chefia diffecie Imperfetta , ad una minore


pi di

allora la diuerfit de

non laffarebbeno udire ne quegli

contrapunti due parti


,

che

cofe

paffaggi ne i loro contrapunti finga alcuno

afi.end.ino

ne

toc:

contrapunti a due

concwfia che dal fentimento fono maggiormente comprefi ,di quello che farebbeno ,fe

le parti

dalfitto-

parti difiendeno infieme nelgraue : percioche allora neceff-

&> tanto pi lodeuoie quanto pi fino grani

t fi comprende facilmente la diuerfit delle jfiecie

quando

come

3E

riamente i Mouimenti loro fifanno tardi

te

pu comprendere,

tali

mouimenti

altri fimili

mouimenti fi
che farebbeno

mnuimenti

Ne

anco

infume da una confinanza maggiore ,

che fa Perfetta, grfactno

loro

imo rado ; ouer amente due parti che afiendino,o difeendino infume ber

mouimenti feparati ,
detti

cio

per

mouimenti, da yna con-

fonanxa contenuta da yna proportione maggiore ,fia perfetta , onero imperfetta , ad yna chefegue , che fa
dalla Decima alla Ottaua : percioche fempre dar qualche noia
perfetta ; come dalla Terza, ali'V tifano,

&

alle

purgate orecchie

feendino infume

come

'1-

Ne anco torna bene il porre la Seda auanti la Quinta , quando le parti afeendino, o di-

ancora che

"A-l"

"'

::$

'

:|r*--r*

lima fi

muoui con mouimento congiunto , 7*

l'altra

con mouimento feparato ;

nel fitto pojo effempio fi pu comprendere

s:

~
A
V

l-V*

^A-

* "aA

^A

A
A V
A A 9
V
j.

& * &

:=3e::::

+1C

3r

jt
Ma quantofiano

prati quegli

mamfeja: percioche

la

fia imperfetta, aitanti

3JE

mouimenti

natura odia

che hanno tra loro conuenienza. Per

SS

le
il

^ *+

all'ydito , la efperienza

cofe

fenza proportione

maefra

:3~:

delle cofe

,& finga mifira

contrario adunque far lecito,

il porre

,per y'ia delfin

&

fi

ce lo

fi diletta di quelle ;

yna confinanza maggiore, che

yna minore, che fa perfetta ; quando le parti appenderanno ; delle quali l'yna,cio l'ayna ci

cuta afeendiper mouimento congiunto, g^ lagraueper mouimento feparato . Sta anche bene,che da

finanza imperfetta minore fi yada ad yna perfetta maggiore, afeendendo la panegrane per mouimento con

gmnto,& l'acutager mouimento feparato ; ouero afeendendo l'acuta per mouimento congiunto,

&

<A

lagraue

per

Terza

86

per mouimento feparato Si concede etandio, che dalla Confinatila imperfetta


.

tione ddla feguente , fi vad alla


nti di effe faccia

il

&

tal

mouimento

fa di yn Semituono

le

parti; pur che Ti-

maggiora

Si

come

nello

rir-xiiit
h:j2e:

ifcsc

-*-

*=T-

>

conceff) etandio

che fia minore di propor-

"* :i3t:

3r

Ottaua , quando infume afcendeno ,ouerdifcendeno

Mommento congiunto ,

ejfempiofottopoflofi yede

li

'

il

-venire dalla

fcendeno infume ; pur che l'yna

-3::

Confonanxa perfetta

di effe faccia

il

z$:

alla imperfetta3 quando le parti afcendeno

outr

di-,

Mouimento congiunto ,&la Confinando, imperfetta fia

di

mao nor proporiione della perfetta E lecito etandio porre due confonanxe l'yna dopo l'altra } cht faccino
tra due parti il mommento feparato ; pur che l'una di effe fi muoua per yno Semiditono ; come quifi yede ,
.

:3C ^3?.
^r

..

-^..

:-

-^

* ^: :$=:

3(E

r*~

$^3

:i_::_

quando

la

parte acuta difcendeper

za alla Quinta

oueroper

ne afcendeper yna Quinta


to per yn Ditono,

re in cotal

*=

modo

il

&

l'acuta per

yna Terza

mafimamente difendendo , che


;

come

>

A
V

Mouimeti yeloci^da
verfi ilpratte

che poffanofir

tali

che infume afcendino }

per yna Quinta

Terzji

&

&

Ter-

l'yna delle parti, cio lagni-

E' ben yero, che quando yna

di loro faceffe

Ma lo afcendere dalla

mamfefa .

difcendi-

fi yiene dalla

mouimenti fi potranno fchiuare ipercioche

la ej~perienza ce lo

le parti

A
9

tr

le

il

il

mo-

procede

Quinta al

,V

procedeno per alcuni mouimenti J quali no folamete fono foportabili

anco molto dilettanouffendo che fono molto [onori


il

la fnraue

6
V

Ditono fi concede;percioche

yano

&

contrario Ji afcende dalia Quinta alla

alquanto ajfro

TV

yna Terza,

-*-

!3t

Si puh ancora con mouimenti fpardti porre due parti neUi Contrapunti

no

3t:

-*-

quali fono ajcofe

le

et q[o peraoche

durezze ,che per

procedeno verfo

la tardit delli

detto aftijfctenza : peraoche da quello

yno yolerne af ignare

mx

acutofinde fi generano,

mouimeiifi mamfislano, quando

Lunvo farebbe ,dyoler porre uno efjempio particolare di

parti delti Cotrapunti;et di uno in

l'

tutti

li

mommm& paffaggi,

la ragione particolareima di

chef detto ,f pu hauere yn modo ,

Regola generale

cwfa.

di cono-

fere

^
.

Parte
fiere

buoni paffaggi dalli trifti

Regole ,

nella offeruan%$ delle nojlre

yoranno effercitare

fi

Che fi debbe fchiuare pi che fi pu li Mouimenti

feparati

milmente leDiftanze,che poflbno accafcare


parti della cantilena

pitolo

O P RkA"

dtfiendeno

non molto

ma

fi allontani dall'altra

le

parti delle cantilene

mouimenti

come fono

z -*-

>

diflaxe, oltra che fono pi

Conciofia che

tali

mare

&proportionaregli mterualli,

l'altra

per ~vno

effetti ,

S-

&

li

che

alle volte all'vdito

non molto lontani

ci nafee

che allora fi procede naturalmente

&

detto )

&

l'altra per

li

Moumento fep arato) ge-

come fino

quelli ,

li

Moui-

che fi moueno per vii grado , fino fen-

che nafee da loro tra

tale vicinit

alcuna cofa , per

di

che

le parti ,

tanto pi fino naturali


li

efjndo

me-

debiti

come quella , chef accofla pi alla

o.del 1. lib. della Muficadtcedo; che

La vicinit delle par

quanto era pi vicina alla equalit; ancora che

lui

ragionale

.Et quantunque quette dijlan%e dasnon fiano diffonanti , generano nondimeno (come ho

vn non so che

%e , accioche

da commendare

tanto era pi degna di effere approuata

*=*=%

non fono molto grati. Onde da notare , che

per che quanto pi fino congiunti

natura, il che molto lodo anco ^igoflino nel cap.

altro propofito

-*

quando fi va dall'vno eflremo all'altro

jy Di maniera che molto da lodare,


.

ti ,

l'v-

confinante in quelle modulatiom, che procedeno ih cotal

con maggior diletto fanno vdire l'harmonia

Quarta, oper al-

da cantare(effendo che non cofifacilmente fi poffono for-

difficili

%a dubbio pi cantabili ,

&
&

come quando

di

14

cio

che fono feparati

feparati ;fi

Quinta,

menti quanto pi fino vmti ,

quelli ,

di

4
3:-

modo, come quelle, chef cantano l'vnaper Mommento congiunto,


nerano etiandto alcuni

&fi debbefare, che tana par-

& Mouimeti

3T.
tst

-*-

le i>oci,

&

:$::=

->-

-$-

in diuerfe parti

quelli delfottopojo eflempio.

:::

r+-*~

fi-

non filo quando

quando fi muoueno

etiandto

con Salti,

naprocedeffeper vnfalto di Ottaua


tri limili

&

Ca-

procedinoper Mouimenti congiunti, pi che fia pofiibile;


te

era le

57.

ogn altra cofa douemo auertire , che

afeendeno infeme

non far molto difficile da acquittare a tutti coloro , che

la qual cognitione

18

di fritto all'vdito ,

che non fi pu vdtre con diletto

nottri contrapuntifiano grati

dolci ,fonori

Schmaremo adunque quefle diflan-

harmomofi ,

&

pieni di ogni

buona melodia.

In qual manierali debba procedere da vna Confonanza ad

Cap.

vn'altra

REBENO

molti, che non per altro

5 8.

che per fchiuare

li

difordini

occorrere contra la data Regola, alcuni Mufici ordinaffero, che

vna confinane all'altra , chef li

doueffe andare con la pi vicina ;fi

no alla Terza, da quefla alla Quinta


ua,

&

per

il

contrario

dalla

; per non venire

alli

Quinta alla Sefla ;

mouimenti

diflanti

che al primo incontro pan chefa facile da intendere ; nondimeno ha dibifogno

occh contiene alcune


1

cofe

non filo vtdi:

, i

ma anco neceffarie

tutti quelli,

dt

quali poteuano

Quando fi procedeua da
cofi

come dall'Vmfi-

da quefla

alla

Otta-

La qual Regola, ancora

qualche confideratione: per-

che vorranno feguir

kA

tvfi

delle

buone

T erza

88
buone harmonie,

&

condurre a perfettione

ma fono etiattdio offeruate


finanza ad vn

le

opere loro

naturalmente da molti

altra con la pi vicinafi debbe

lequali

nonfolamente l'arte, o

anco intendere

in cotal

modo, che pantdofi ilCompofitore da,

yna confonanza Imperfetta,^ volendo andare alla Perfetta; debbe fare,


de,

le

fa veramente la pi vicina

auertire

maggiore , come a

oltra

vederemo

trarij

mouimenti ;

e pi lontana

) le

minore : percioche a

fi

lei pi

che quando vorremo venire dalla

vicina

Et ci douemo

&

Seda alla

lei

pi propinqua.

&

non

la

alla

&

come pi

&

l'altra afcendeffe ,

Quinta, tal Seja debbe effer

maggiore : perche lepi lontana

non fa mouimento alcuno ,

quale firn

quando le parti della cantilenafanno con

Similmente quando dalla Seja vorremo venire

delie parti della cantilena

la

Ottaua,tal Se-

non douemo porre la minore : percioche

ofjeruare, non filo

ma ettandio quando vna di effe non fi moueffe dalpropio luogo ,

difcendeffe per due gradi

do una

che quella 1 mperfetta,che prece-

peraothefacendo altramente non offerirebbe tal /tegola,

mamente neceffaria La onde fi debbe


(la debbe effer la

Scienza ricerca:

la

Quando adunque dicono, chefi dee procedere da yna con

l'altra afcende,

mafimamente quan-

difende per un grado , cio

muoue col mouimento congiunto Quando poi dalla Terza vorremo venire alla Ottauaja Terza debbe

effer la

maggiore ; comi quella , che pi vicina alla

partifi muoiano per mouimenti contrarij

feparato

Ma quando dalla

Terza fa

quando l'una di

due voci , quando

effe

le

Ottaua,&

venire alla Quinta

maggiore

la

feparato;ancora che in quelle parti

minore. Et fa

la

& vna

Mouimenti

parti procederanno per

quale non

pi vicina

le

le

mafimamente

congiunti contrarij

l'altra fimilmente

che

Mouimento

non far mouimento

minore ,

oueramente

difender per Mouimento

che procedeno per Mouimenti contrari] fi pone la


le parti, la

dibifogno

con

l'altra

delle parti

Ma la Terza allora far

difender per Mouimento congiunto,^

fchiuare la Relation del Tritono tra

non

ciol'vnaper Mouimento congiunto,^

Terza vorremo

alcuno ,far dibifigno,che la


nelle cantilene di

Terza minore ,per


Quando poi dal-

ma pi lontana

Terza vorremo venire all'Vmfono (ancora che nonfiapojlo nel numero delle confonanzef non in quanto il loro principio ) la Terza farfempre minore ; come pi vicina : ma bifogna che le parti fi muouino per
la

Contrarij

mouimenti,& che tali mouimenti ftano congiunti : percioche quando le parti afiendefjero infeme,

l'vnaper Mouimento congiunto,

&

Et f vna delle parti nonfi moueffe ,


Et

l'altra

&

per Mouimento feparato, allora lai'erza


fi porr maggiore
per Mouimento feparato, Mora la
\

l'altra afcendeffe, o difcendeffe

hauendo fempre riguardo a i luoghi , ouer termini

Terza fi porr fempre minore

nane

chorde foprale quali

perfetta

che faranno

le

ci dico ,

efja

confonanza hauer a terminare ; come

della confi-

fi

vede ne

fatto pojli effempi

A
V
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5

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ir* * "V^ at -*:$: *--A --* ++ iHar * *"*

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V

Quando poi fi va alla confonanza Imperfetta con la


di fopra.

ralmente

, pur chef offerui

che

li

*1

$-

deratione

Perfetta, allora non neceffario hauere quefla confi-

mouimenti , che fanno

le

parti,fiano regolatifecondo

il

modo mojrato

Io dico dalla Perfetta alla Imperfetta per quefa ragione: percioche ciafcuna cofa defidera natula fra perfettione

alla quale defidera diperuenire piprefo ,

&

col migliore

&piu

breue

mo-

La onde ciaqual perfettione , in quefo venere ,fi attribuire alle Confonanze perfette
imperfettione;
ma non
alla
fcuna cofa facilmente ( come ad ogn'vno amfeflo)daUa perfettione pu paffare
roumarla
Di
modiflruggerla
,
per il contrario : percioche cofa pi facile fare vna cofa , che non
do , che

ptiote

la

&

&

contro,
do che aitando fi operaffe altramente di quelloche ho detto , farebbe vno operare cantra l'ordine ,
quanto
della
perfettione
pifi
tanto
pi
participano
che
le
Imperfette
,
la natura delle cofe : Concwfia

Mi

potrebaccoftano alla loro vicina Perfetta;^ fi rendeno etiandio all'udito tanto pi dolci, &pifiaui .
Ottaua
come e
alla
Quinta
che
non
vicina
alla

,
;
maggiore
pi
Seja
la
be hora alcuno dire ; Se

mamfefo;per qual cagione

la

douemo maggiormente porre auanti

la

Ottaua,che auanti

la

Quinta ; poi che

douemo

Parte.
douemo andare

dalla

Confinane

189

Imperfetta alla Perfetta con la pi -vicina ? Dico,che quantunque la Sc-

ila m.iv giare fia pi vicina alla Quinta,che alla Ottaua;per qttejlo non vero, che la

Minore nonfiapi vi

dna alia Quinta della Maggiore. Onde douemo fapere,che effenio tra le Perfette ,la Ottaua maggior della
Quinta;& tra le Sejle la maggiore di maggior quantita\che non la minore ;douemo accopagnare la maggiore delle Perfette con la

mag giare delle Imperfette ; per qitelfimbolo ( dm cofi )

percioche facil cofa di poffare da

Onde douemo andare alla Quinta con

mite confenfo.

&

confiliforche tra loro

vna cofa ad vn'altra,&fin%a moltafatica; quando tra loro fi ritroua fila Sefla minare-.percioche

a lei pm vicina Similmente andaremo alla Ottaua con

la

maggiore

ha tal confentimento con

conciofia che con

lei

lei,

ha tale con-

fnfo,& a leipiupropinqua.Ne so veder ragione alcuna, che dimoflri, che ad vna cofa,alla quale f habbia
(lamente vn njpettoje le conuenga due cofe diuerfe& quafi contrarie ;Et parmi, che vfandole ad altro mo
do , farebbe fare , come fi quel Medico

vuol curare diuerfe egritudini, non facendo

cafo alcuno, che

che Galeno chiama Empirico , che con

doxonciofia che non conofce l'humore peccante,

non

la

&

minore;

autorit,^ con

lo

me altroue ho dettd)tra queti


5

termini

&

5
1

&al

con

anco per-

Onde f noi procefi n%a alcun mexo,

dellaTerza minorer quale [e noi accompagnaremo con

procedendo per ordine naturale in quejlo modo

&

Superbipartienteterxa, contenuta ( co-

numerifopr adetti ; ritrouaremo , che dopo'l

cottene la firma

di (pra;

che fono laradice di tal proportione.

jj

ta Sefla,haueremo a punto la Ottaua. Per laqual cofa fi noi porremo


5

medicina

dal quale ha la fetafirma ogni Confonanza muficale,

la fuaforma dalla proportione

nell'ordine naturale de

che col

6,

ifleffa\

^fUa Ottaua veramente fi conuiene la Sefla maggiore, &<

effempw.Et primieramente fi proua con ragione, come ho moflrato

ritrouaremo,che la Sefla maggiore ha

fuccedeil

vna

male procedi pi da humor calido, che dafngi-

quella fi accompagna ottimamente con la Quinta; come fi pu prouare con ragione

che f noi haueremo riguardo al Numero harmonico

deremo pi oltra

il

cedeno due particelle quali l'vna vadi dall'acuto algraue,&

il

6.

l'altra

5.

la det-

che habbia due relattoni , cio al

3 ,

3. quafi nella maniera

non fi muour.Oueramente f

che pro-

noi porre-

mo lo ijeffo ordine tra io. 6. 1 quafi nel modo,che procedeno due parti, delle quali [vnafi parti dal
graue,& vada verfo l'acutojprocedendo per vn Semiditono,& perutene alla Ottaua;
l'altranonfi muo
.

&

tu

medefimamente;vederemo quantofia neceffaria

ritrouaremo etiandio in tale ordine

tra

il

fuori dellifoi termini radicali : perche, fi

l'altra per

fopr a

il

il

&

il
15
9 , che contengono la forma della Sefla maggiore,
come due parti , l'vna delle quali afcendipervn Tuono maggiore,

vn maggiore Semituono difcendi , vengono alla Ottaua con

9,& aggiungendo

dicali tra

offeruatwne della predetta Regola.Quefla offeruanxa

la

16 et l'%,

il

16 fitto' 1

in qflo ordine

forma della Sefla maggiore fi

1 5 ,

naturale

mirabil modo, componendo

ritrouaremo laforma della Diapafon fuori

6.

.9.8.

1 5

Etfi come no fi ritroua in vn

delliftoi

tale

lo

termini ra

ordme,che dalla

poffa venire allafirma della Quintale no co taiut del Tuono; cofi

maifi po-

tr procedere dalla Sefla minore alla Quinta,f no con l'aiuto del Semituono;St come fi pu copy edere da qfi
quattro termini

45.

&

$0,

del Semituono

tra

15

&

50. 45. 30. in.

&

quella del

Tuono

tra i quali

commodamente fi ritroua la forma

&

io; a gmfadivna parte, che proceda dalgraue

graue,o nell'acuto non faccia mouimento alcuno;


1

detti

ali'acuto,o per

il

contrario;^

&

l'altra pofla

nel

E quefli termini nonfi potrannoritrouare in altra maniera

Numeri harmonici,fe non con grande difficult ,

dine naturale-.mafi bene accidentale.

Quinta tra

14. 16. 15. io. la firma


Quinta da ogni parte tra z^
16,

mag giare nel luogo di me%o;& quella della

nell'ordine naturale de

della

minore da ogni parte;Et tra quefli

Et quelle ragioni,

ch'io

&

non faranno pofli

ho detto della Sefla maggiore con

la

nell'or-

Ottaua, fi

Quinta,& alle altre Confinante ancor adequali Uff per breuit Ecci
vn altra ragione ancor a,per dimoflrare cotalcofa , che di due Confinante Imperfette propofle,fiano qual fi

poffono applicare alla minore con la

Vogliano,pur chefiano denominate da vno

iflefjo

numero di chorde Jimpre

ttccrefiimento nelgrauejo nell'acuto, che la minore


conciofia che la

maggiore ha pi

anxi

maggiormente defidera di

laquale

del continouo,che non

appetendo ogni cofafimile naturalmente

nore

il

la

maggiore pm atta a pigliare

ha natura di reflringerfi,&farfi anco minore:

ha la minore Laonde amene , che defiderando


.

&

fio fintile ,la Sefla maggiore ,per hauer pi perfezione della mi-

auicinarfi alla Ottaua, la quale per fua natura pi perfetta della Quinta;

e d'ogn altra perfettifiima;come altre volte

ho detto

&

la Sefla

minore, come

meno perfetta, da qual

parte fi voglia,fiagraue,o acuta,appetifce quella,chepiu confirme alla fua natura,che la Quinta. Quefla
tfieffa

offeruanxafi conferma con la autorit di Franchino Caffuro

tlquale vuole

che ilpropio della Sefla

mai
00giare

erza

190
maggiore fa, di venire
natura

t ale Lt

alla

Ottaua;&

ilpropio delk

confinanze, bifogna dire

di queje

quando Ji pongono altramente

nelle

potremo

dire

non pofjonofarbuo.no

che qualunque Tolta

tali

punti al modo moflrato dtfopra,che

in altra

natura loro

effetto

tano a loro modo,fenza alcuna ragione

diletti

vfano

di

Mufca, magli

ruamfeflo a ciafiuno pento nella Mufica

Et

forf

che

il

lle di fopra,che ci

la

minore

alla

Ottaua ifenza deprauationedtlla natura


offeriti

mituono maggiore , tacito ,ouero

commodo

cof non toma

al

effreffo.

Et per

Compoftore dipaffar

alle

cor.iftgiare

volte

commodo

di

&

dalla minore,

t* =

Queflo

vltimamente da notare,che

maggiore verranno

&

&

za

dubbio alcuno, [opra

l'altro

auicma alla

perfettione

vna

effempi , podi qui da canto .

quello,

alla

che

effe fi

&

dell'altra

Non

Onde

Infogna auertire,

alla

Im-

ilSe-r

Chroma-

Ma perche, fi come non

Ottaua, ne dalla Minore

alla

Terza minore ali'Vmfono , nel modo ch'io ho


modo habbia da procedere infimi caf ,po>ro il

ad vn

dall' vna,

l'altra

Sefla

:&cofi

altra confonanza.

X=

43::

3=*5

*z* 3l j
chef

detto delle

Confinanze femplici, fi debbe anco intende-

quando due parti

Terza, che fa

confinanza, che pi fi

che non fa la

&

di dire,

*--

Canzoniicome

Cadenze : percioche in

confonanze

maggiore

->

modo fa buono Percioche cafiherfin-

comefi potr vdire ,

Ottaua , come fino wfe-

mag giare alla Quinta, ne anco dal-

modi fi potr poffare

altre fimih

Mao- gwre ; allora^a0ier_megliq_, &far megiore


effettofihefe cafiafje fopra la Minore ; ancora che l'uno

oo-m co-

tal cofa giouer molto l'vfo delle chorde

dalla Sefla

re delle Reblicate.Simdmente fi debbe auertire,che


et dalla Sefla

alla

altroue fon per dimagrare.

-+ ir
*

^* i
*-

iiirisditione in

Contadini ancora, i quali can-

procedere dalla

fottopoflo effempio, nel quale potr vedere, in quanti

Terza maggiore,

Contra-

da quefoprefe ardir

nelle

la.

Natura dell'vna,

delle predette

moflrato difopra :per tanto accioche ognvnofappia,m qual

dalli

ha

natura,

vera con

almeno ima delle parti fi muoua con alcuno mauimento, nel qualefa

tiche,& delle Enharmoniche,adoperadole nel modo,aie

Quinta

la loro

effer

quesa Regola, che qualunque volta fi vorr precedere dalla confinanza

perfetta alla Perfetta;di fare, che

torna fempre

alla

volendo offeruare cotal Regala ,i paffare dalla Sefla

accwche con facilitfi

ck

{come fi pu comprendere) dalle fue parole po-

non fa detta con ragione, f vorremo attendere

lecito

li

ma? giore

detto Franchino

al miogiuditioparmi

&

Onde f quelle cofe , che

agri altra parte delle lor

andare dalla Sefla maggiore alla Ottaua, fi douea offeruarefidamente

fanno le terminationi delle cantdene:ma

[aquale

<&

idioti,

andare dalla Sefla

adunque

tnclwatione

Paterno bora vedere cotal cofa

mag giormente nelle Cadente, che m

gnati naturalmete;dcbe fi ode

far adunque

&

percioche fono ritirate dalpropio lor

mamera.La onde la Natura ,

fa,hfatto,che non pur quellt,che fono periti nella

fi

la

natura

tal

mano,& venire allo effempio promeffo: concwfa che migliore effettofanno pofe ne

ejperienxa in

auicinarfi alla Quinto. Effndo

Conjonanze fi porranno ne 1 Contrapunti contra

che non potranno apportare all'vdito coft,che molto

lo

Minore fa, d

chefempre habbiano

compoftiouifi poughino cantra

fi pongono cantra la lor natura in opera


fine;

della cantilena

Buona.

difenderanno infeme;

<*-

:z*z:
-*~HMigliore.

Terza minore ;

effaminare in quefli

due

z3lz$z+:

In

Parte.
In qual maniera

debba terminare ciafeuna


Cap. jj.

fi

Cantilena.

OLSERO

li

vna

Mttfiicivltimamente , che le Cantilene fi douefijero finire per

coftf ttttnbmfce

alfine, dal canale fifa poigittditio.Et perche videro, die

maggior perfettione

delle

-videro -veramente, ie per ogni douere la Perfettione della

Confonaze perfette: percioche

trattare

191

nelle

Confonanxe ,

effer la pi perfetta d'ognaltra;volfiro


le cantilene nella Ottaua, atteramente nelVntfiono

&

di quello

nonfipoteua ri-

chef trotta velia Ottaua , per

che tal Regolafiufifie fiatale; et

chef douejfe finire

per alcun modo nonffaceffe al contrario

^Ancora

che quefla regola da alcuni di poco giuditio fa [lata poco offeruata.Se adunque noi def deriamo difruire tut-

moflati iflituton,& ofjeruatori delle buone regole squando haueremo da concludere alcuno de i
terminaremo per ima delle nominate Confonanxe: percioche fono le pi perfette di tutte

ti quelli, che fi

noflri Cotrapttntijo
le altre

Quefta Regola veramentefu molto bene idituita : conciofa che f cantilene fimffero altramente

orecchie degli

che fittole intrattenire a coloro,che odono recitare alcuna Oratione


re, desiderano,

&

vn tempo ilfiuo Epilogo ,

affettano in

alla fitta perfettione.Nafierebbe etiandio

che

efijendofii

attribuito ilguditio

cantilena,ciofie

remo
fufifie

nella

che

vn

altro

fi fa,

di

&

che filando con anima attenti ad ajcolta-

la Conclufione , nella quale la

Orationefi riduce

mcom modo, quando la cantilenafi terminafife

altramente,

qualModo ellafa compoila, alla vltima chorda di ciaficuna

UHarmonia, che nafee da let,fia del Primo, onero del Terzo, o di altro Modo fi come vede-

Quarta parte ; fi potrebbe allora pigliare la chorda finale di qual parte


fi

lapropia chorda finale del Modo fiufifie poi la grane, ouer la acuta ;

propia,vn

, le

af ottantiflarebbeno fofpefe ,et defderarebbeno la loro perfettione. Onde intratterrebbe quello,

&

ancora che non

volefifie ,

giudicare per quella

che non la

Modo per vraltro;<& cofififarebbe giuditwfalfo: ilche veramente aiterebbe, quando detti Con-

trapunti fini/fiero per Quinta,ouero per

co(fci!meie,qual chorda
potefifie giudicare

Terza, o per vna delle Replicate : conciofia che

non fi faprebbe

allora

chef

pigliare, o la acuta,onero la grane,per giudicare la catilenaiancora


fi douefle

cotal cofia nel

mezovdedola,et uededola, dalla fuaforma,cto dalprocedere,che

Con vrade giuditio adunque ordinarono vii kA'litichi Mufiici

afta,

&

le

ella farebbe.

altre fiopra date Revole,molto vti!i,et

g'ademente necefifarie a ciafcuno, che defider di comporre correttamente ogni cantilena.La onde ciafeunof

sforzer di porle

honore

in

vfo

accioche dellefile fatiche poffa trarre qualche vtile

Ma queflofa detto a

fiitfifiicienxa

intorno

le

Redole

efifientiali

di

&

due voci,chefii chiamano di Nota cantra nota;lequali nonfiolamente fionovtdi,


pofiitionr.mafierueno etiandio a qualunque altro

principalmente acquiftare

comporre

li

Contrapunti fiemplici di

& necefifiarie

a quefle com-

modo di comporre, fa qualfi voglia ,fiemplice , o diminuito,

chefa ilContrapunto;come fi potr mantfiefl amente vedere.

llmodochefidebbc tenere nel

fare

li

Contrapunti femplici a due

voci,chiamatiaNotacontranot3.

ER
li

Cap. 40.

venire hormai al'vf delle date Regole, mojrer il modo,

ta cantra nota: accioche

da

lorofitpofifia pafifiare alli

Diminuiti,

pofiitwm. Volendo adunque ofifieruare quello, che da tutti


di

pi leggieri;accioche

il

Lettore pifacilmente

renda

docile;

&

fi.

loro luoghi propij, con prcpofito;& conoficer

Aitertenzafuori di propofito,& fuori de


tro, non

venghi poi ilfine ad

ritrattato

cofie

buoni fcrittori,

&

accio non nefiema confittone.

No-

com-

compofitori
dalie-cofie

Primiera-

z 6. fa dibifgno di ritrattar

il

vn Te-

da

ejfiere dififionante

quello, che nel

quelle la

natura della compofitione;accioche facendole per in-

loro propij luovhi,mefioldo quelle di

Cap. iS.di

&

vn Modo con quelle di vii al-

mexp della cantilena. Ma poniamo, che il


canto fermo, contenuto nel primo Modo; Si de aucrtire alianti

dal principio,

Soggetto fia ilfiati opoflo Tenore di

tutte l'altre

itoci

all'vfio delle altre

So* getto della Compofitione,cio del Contrapunto Dipoi bicon ogni diligenza,^ vedere fitto qual Modo fa compojlo , per poter fare le Cadenze a i

vovlia Cato fiermo,ilqualefa

figna efifiaminarlo

li

&

qualunque altra materia flatoofjeruato, ragioneuolmente incominciaremo

mente adunque hauendo riguardo a quello,chef detto di fiopra nel Cap.


nore di qual

chef ha da tenere nelfar,

Contrapunti,incominciando da quelli,chefi compongono fiemplicemente a due

dal

fiopra fi detto intorno

almodo

dt

dar principio

alla cantilena;

Onde

Terza

192

Onde porremo la prima figura , nota del Contrapunto lontana dalli prima delSov
C.nfilano diflanti per ima delle Confinanze perfette. Fatto queflo accompagnaremo
Contrapunto con

la feconda del So* (retto in tal modo,

vetta in tal maniera,

feconda nota del

la

che funo tuffanti l'yna dall'altra per lina Con fonati-

la,fa Perfetta,ouero Imperfetta ; pur che ella fa dmerft dalla prima, acci nonfifacejfe cantra

Cap.z$

e fiato determinato nel

che
di

le para della

grande

Cap. 17.
con

la

Hauendofempre l'occhio a quello, che ftato detto nel Cap.

cantdenajliano pi

nteruallo

-vnte,

che fia pofibile s

&

che nonfatino l'yna

non fiano molto lontane l'yna

accioclie le parti

dall'altra

&

&

pagnando la Perfetta dopo l'imperfetta,


Imperfette differenti

di ffiecie

chorde,o luoghi

le

il contrario

cofiper

l'yna dopo l'altra,fecondo

le

ma etiandio la

di fopra nel

defimo faremo della quartafigura del Contrapunto con la quarta del So*
delle altre per ordine sfino

cretto

mommenti

&

accompagnarla

confonanza , accom-

la

yna confonanza perfetta , delle nominate

73 3.

Cap.

&

a tanto,che fi yeiga all'yltimas& fecondo

precedente , finiremo ilCon trapunto per

l'altra

atteramente ponendo due Perfette

Regole date

che

fecondo ch'io ho detto nel

Si potr dipoi, fatto queflo, Venire alla terza figura/) nata del Cor/trapunto

terza del Sov gettoyvanando nonjolamente

fifla,&

quello,

8 sfacendo,

quinta

cafi della

ouero

34.2/ me,

della

Regole data nel capitolo


net fopradetto capitolo.

Ma fopra ogn altra cofafi debbe cercare, che la parte del Contrapunto fia -variata, nonjolamente per diuerfi
mouimemi, toccando

chordefora nel grane Jiora

diuerfi

rlata di confonanze con la parte del

bene,

&

alla fuaperfett ione

Onde

hora nel mezo

congiunti

chorde,&

che fi

delle

di ciafcuna

diflanze

diuenter in tempo

epu Regola particolare, del

folamente

la

'orette

ma che fi a anco Ta-

percwche in qutjlo confifle yna parte della


in effo

{come Tederemo)

lo

rende

fjerater primieramente in qutfta maniera femplice dicom-

mag glori imperoche cercando di fare fopra yn


Terr a farfi buon prattico
, & Contrapunti
<& potr dipoi, fecondo precetti ch'io fin per mo-

co/e

confonanza
, cio

li

al Contrapunto diminuito

Contrapunti con quelle del Sovvetto;& alcuna Tolta imitandole;& ad

po quefli potr Tenire alle Compofttioni

che la parte del Contrapunto canti

& prcflo , peruenire a

frare ,yemre alla diminutione delle figure

invetrilo \

hora nel orane, hora neU'acuto, Tane Compofitiom

cretto

delle

&

tutto fi de fare

av giunta a molte altre, che fi ricercano

ciafcuno

porre,potr dipoi facilmente,

nell'acuto,

Et fopra

mouim enti

proceda pi che fia pcfiibde per

bt Uezpa del Contrapuntojaquale

Sog

Soggetto

di pi

tu buono ,

fugando
,

altri

alle

Tolte leparti delli

modi; come Tederemo;

&

do-

veci : concafia che aiutato dalli noflri atierttmenti,& dalfuo

&

dotto Compofitore

Mafi debbe allenire, ch'io non pongo

modo che fi ha da tenere, nelfar la parte del Contrapunto fopra Tn Sog vetta :

pongo Tiimerfalesonde da quelle Reo-ole ,che fono ptfi e

di fopra

dibifiovno, che'l

ma

Compofitore

co! fuo intelletto cani la parte del Contrapunta, operando con guidato , allo acqutflo del quale yagltonopoco le

Revole,&
quefo

b Precetti

quando dalla natura nonfitnoaiutani.N e

comune ad ovai iArte,& ad

di ci prenda

alcuno maraviglia

[ignare alcuna yArte,o Scienza fanofimpre propoflo l'Vntuerfale;eJJendo che la Scienza non de

V muerfalt.V edemo, che

lan,t quali [ano infinitivafi bene degli


rta-fcritti

li

da Platone, da cAriotele,da Hermogene, da Cicerone

che la Hiflona

Vt iam nunc

Tnmerfale dell'ordine

ouero la Fattola nelle loro narratiom

Ordinis h&c Tirtm


dicat

Pleraq; differat ,

in

&

erit

e*r

Venus , aut

iam nunc debentia

precetti della Poefia,

&

dell'arte

da Quintiliano, da Horatio,

<&

&

Oratoda

di

onde dice;

ego fallar,

dici

prxfens in tempia omittat

Troia,&

la

Nauigatione

Laqual Regola molto benefapeua

il

dottifitmo Virgilio

maejl farebbe

riufeit tifilo

Didone , come fece Prendendo


fare

Poeti,

&

quali accommodano

le

la accafione dalla fortuna

lui ,cheJiano

li

ofauola

li

accommoda

meglio,& chefaccino megliort

&

lo

teo-nano inpropofito
le figure,

&

te

che

yna

con maggior

alla prefentia di

che hebbe, rtducendolo in Cartilagine

Pittori.-peraoche la Pittura non altro

htflone,o fattole, come meglio

imita di dipnivere una hiiloria


re a

Ma comprefe, che con mag vtore arteficio

hattefijefatto recitare la Ir.Jonaper ordine da Enea

non filo 1 Poeti,ma anco

&

Encastncomina primieramente dalla Nauigatione, mterrompen-

di

dol'ordine;iiondti>ieno la Nauigationefit dopo:

Poema, fi

altri

comefi pu comprendereste battendo prefo yn Soggetto determinato , che era difcriuere la Romita ,
Incendio

tn-

Panico

Et per dare imo effempio, mi fouiene quello,


che hanno da tenere li Poetmeldijfiorre il Soggetto,

ancorarono intorno IVmuerfale,& non intorno al Particolare


che ferme Horatio parlando

effendo

ogni Dottrina.La onde tutti quellt,che hanno yoluto.dar notitia,

Cofi fogliano

poefia

muta ;

Onde hauendefi propcilo alcuna

accompavna infume, fecondo che pa-

effettive fa calo alcuno di porre

Tna figura pi m yn wodo,che

. ..

Parte.
do, che in

buono

vno

effetto,

altro

&

; cio

offeriti l'ordine della hiiloria,

haueranno dipinto ima cofa


vite di

19

che pifila in piedi,ouero a federe in viu maniera, che in

tileffa in infinite

ofauola,che vuol dipingere ;il che fi -vede, che

infiniti Pittori

maniere; fi come pi folte ho -veduto la hijlora di Lucretia

Bruto ; quella di Horatiojl quale combatt cantra Tofcani [opra il ponte ;

vn 'altra ;pur che faccia

&

mo

molte altre : nondime-

no tutti haueranno hauuto yno ileffofne, cio di raprefentare le dette hi/ione . Et nonflAmente queslofi ye
defatto da diuerfi Pittorijn yno iileffofoggetto-.ma etiandio da yn [io,

adunquefare etiandio

diuerfi modi. Cofi debbe

pra yn Sor o-etto


inpropofito

&

il

Mufico ;

cio cercare di

il quale

potendofare molti paffaggi, elegger quello, chefar il migliore

cio quelli, che far anno ilfuo

Contrapunto pifonoro,

&

meglio ordinato

togli altri . Per adunque quando gli occorrer di poterfare ynpaffaggio

&non torner cofi alpropofito,


do la Claufula, onero
pre affrettare

Modo,fopra

der di introdurfi bene

nell'arte del

Contrapunto diminuito

, lo

nota variati, compofi fopra

li

torner pi

laffer

da yn can

Con trapunto

Tutte qnefle

il

cofe

luogo propio

debbe offeruare colui

ma fopra ogn altra cofa debbe con

cio che l

ilquale defe-

ogni fittilo effercitarfi

talfrte di compofitione;accwcbe con pi facilita pofja yenire dipoi all'ufo del

di tutto quello ,

come yederemo a ifuoi

luoghi

Ma accioche

che ho detto, porr qui fatto alcuni Contrapunti di nota cantra

Soggetto nominato}iora nell'acuto,

dipoifacilmente intendere quelle cofe, che

:s~S.

Contrapunto fo

che

commodo Et cifar,quan

&fimilmente auertire ,chefia il

ricerchi

nel quale potr yfare molte altre cofe

habbia qualche intelligenza,

potranno

&
&

come farebbe dire yna Cadenza,

debbe riferuare ad yn altro luogo co miglior

quale fondata la cantilena

primieramente molti giorni in

(i

la,

ilfio

Periodo nelle parole, ouiro Oratione non far terminato: Conciofia che debbe fem-

che ciafcuno di quefti fiafinito

il

il

yna cofa ijlefja in

dipinger

variarfempre

&
&

hora nelgrane

moflrer altroue ;

; t

quali esaminati ,fi

fi potr operare co minori fatica.

^S^S^i:^:^

SOGCETTO.
i3e:-:j:j:3::^:

^^y^S^=S^fX==L^

z^zn^Sii^a:

iffimpio primo nell'acuto


_i

pM-fr

V^,

$~&v
,

.:r^ g*y g3={= *j 5 p.K *--

Effempio fecondo nell'acuto

*
Effe

mpio terzo nel graue

Effempio quarto nel graue


Ciafcuno debbe effere auertito, che'iftre del Contrapunto di nota cantra nota, pare,& veramente alquanto pi

diffcile di

quello, che

non

, tifare il

fi ritroua nel diminuito-.effendo che

fonanxafolamente,

&

diminuito ;

nd primo

&

queflo procede ; perche non gli quella libert , che

dibifogno,che ogni

Nota, Figura cantabile habbia yna con

nelfecundof neponghino molte, mefcolate con molte diffonanze, fecondo l'arbitrio,

buongiudkio del Compofitore Onde nel primo modo nonfi pu

?*

il

ti ,

che fumo fenza folti

&

facili

da cantare

comporre molti Contrapunti, che fuffero

cofi

bene,& a fio volere ordinar le par

mafimamente quando fopra yno ifleffo

in oo-n parte variati.

Soggetto fi voleffe

Ne per Sfilo alcuno fi debbe attriflare: concio-

na che quantunque da quefla radicefigutti alquanto di amaritudine;

dopo no molto tempo fi gode de i frutti,

che

194

Terza

che da eff nafcono, che fono dolci, foaui,


&>fiiporofi : e/fendo che la Virt (come 'affermano
tte intorno al diffcile
non intorno alla cofa facile.

li

San

,&

Che nelli Contrapunti

& che non


T

fi debbe fchiuare gli Vnifoni, pi che


debbc molto di lungo frequentare le
Ottaue.
Cap.
41.

e-T*

nojre cantilene, che dianograto piacere,^ diletto all'v

le

Ottanti ch'io -vada pi altra,

per

dar alquanti auertimenti molto

leggiadria del Contrapunto

la

; il

primo de

-utili,

ro delle confonanze
l'udito,

come fono

le

&

dio intorno

atti

cofi)

per

la

s'imparano

%e

della

Mufica
;

Et

&

l<

^Arti
;

come

&

non debbe yfar

altroue ho detto ) pofi nel

col

ma anco molte Scienze ,fi intorno allt Suoni

come fi pu confiderare della Grammatica , <&

molte altrefmili

di

effendo ella -veramente quella (

che ci che hanno

di

buono,

come dimofra Sgottino

non far cofa difconueneuole , che ellafia ordinata

&

me%o
come

della

etianr

della Rhetori-

l'hanno ( dir

di bello ,

) dalla quale tutte quejle cofe

come fono le altre <Arti

&

le

altre Scien[-

kAiizi farebbe cofa ( al miogiuditto) molto biafmeuole, che ellafuffe difordmata, <&>fen%a alcuna rego

la in quelle cofe, per le quali le altre


fe'l

le

Proportiom

&

Poefa,

non far fuori dipropojto ipercioche [e gli antichi hanno

ci

numeima certa fimiglianza, che hanno con IVmfono , non fono cefi -vaghe al-

regolato nonfolo

Numeri,

ca sfimilmente

Ottaue ipercioche quelli non fono

quejleper

altre

Mufica moderato, &'

le

per la bellezza

quali far, Che'l Componitore debba,

pi chefia pofiibile, fchiuarft di porre ne ifuoi conti'apuntigli Vnifom;

molto (pefjo

puote

fi

li

accioche poftamo comporre

dito

) confi-

Grammatico,

fuono, cio

il

il

Rhetore,

&

Sciente ,

replicare molte yolte

&

le

altre ^frti fono fiate ordinate,

&

Poeta hanno dalla Mufica queia cogitinone, che

il

yna Sillaba ,ouna

littera islefja in

ben regolate

La onde

vn
ima claufula di yna Oratione genera
la

continouatione di
,

yn non io che di tnjo da


come fi ode m quel yerfo
ba Natam,

&

ydire, che

li

Greci chiamano

Ofortunatam natam me

u?*, cio Catio parlare , o C attua confonanxa>


confule

per la terminatone delyerfo nella fillaba

Romam

Mam

per

principio di quella Eptflola,chefcriue Cicerone a Lentulo Proconfule;Ego

ge

quattro yolte la litera

O,

&

in altri luoghi

li

comlufo,che non

re, di

trifo fuono,

&

Mufico degno

di buono.

di

tutti cofloro di

<&

di parlare;

che

di tnfo ,

le

riprenfone, quando comportale

orecchie

ynfimi

commun parere hanno con leppi yniuerfa

maggiormete

il

Mufico debbe bandire


.

nelle fue cantilene

Et yeramete allora

il

il

dalle fue

Cotrapunto non farebbe

cofi

molte Ottaue l'yna dopo l'altra, chefuffero tramezzate folamete da

quadofufferopoile fibra
li

Mufico auerti

ben purgato, quandofi ydiffe in

rebbeno grate a ciafcuno

yn

Vni

altra cfonanxa;mafiimamete

yna chorda tfleffa ; ancora che procedefjeno le parti con

confinanze, quando fufjero collocate

mo-

com

ma debbe regolare in tal maniera lifuoi cocenti,che in lo

luifmili difordim molto fpeffo, et fenza alcun propofto.il che auerebbe allora, quadofacefje vdire molti
foni,

nel

in tre parole fi leg-

qualunq; altra cofa,che poffa offendere lydito Debbe adunq;

non commettere firn ili cofe

rof odi ogni cofa

omni officio;che

ne in Profa,ne in Verfo (fatuo


f nofuffepoflo cotal cofa arttficwfamente,per

Jlrar qualche effettd]porre quefli modifrani


poftioni ogni

li

componimenti : conciofachefe

lecito,

raddoppiamento della ftla-

quafi infiniti, onde fi ode alcuna cofa

purgate non poffono ydire ; Sarebbe yerameute


le difetrdine nellifuoi

il

che porgono all'ydito poco piacere

mouimetifiep arati ;

in cotal maniera , dalfottopofo effempiofi potr conofcere

Le qua

quanto fa-

di fa.no giudttio

^=?5?^S5S5SS?===S?5i55~
Soggetto,
3r

JUUJt3k\:

M~
-fc _*

35
Contrapunto

-+
z$zz$:zzzzzzz

$Z+Z*ZZZZZZ3L
*r

3
lo non

,,

Parte.
dico per che non fi debbino adoperare ;mtt dico,che

Jo non

195-

non fi debbono yfare troppo fpeffo : percoche epto-

& commoda

do occorrere, che'lCompofttore nonpoteffe accommodare yna buona,


lo,

&

elegante procedere

un

con

&

da alcune

altre

commodo

: percioche quejo (

confonanxe ;

bello,

&

leggiadro cantare, le debbeper ogni

debbe pi prelo porre fempre la Ottaua

come hauemo yeduto

Delli Contrapunti diminuiti a

&

le

li

fi

quali,&
fi

come

di

Contrapunti femplici

yna ifleffaffecie ;per da auertire,che in

Semplicefi componeua

il

nelli

di

quando

li

torner

pofsino vfar

il Contrapunto

di nota contra nota

Principianti, per far la pr attica di cono/cere

fi potr paffare al Contrapunto diminuito, ritrouando primieramente

chefacemmo

Confonanxe ; conofeiuto di farlo bene, & correttamente ;

delle

un bel

42.

Cap.

fi hauer yfato ogni diligenza difare

Dtfanxe

che l'Vmfono

& in qual modo

due voci,

quale fommamente neceffario a tutti


to,

cio

non per alcun modo Confonaxa-.mafi bene la Ottaua.

lcDiiTonanze.

ViAN DO

modulatane,

modo Tifare, tramexate per

Et perche fi poneuano

in efit

il

, il

il

Si

allora

Soggetto, fecodo

[blamente figure e-

modo che;

quejo vi Scorreranno fgure differenti, di

Confonanxe follmente, fenxo efferui mefcolata alcuna Diffonanxa; cofi

il Diminuito far

capace nonfolamente

come yederemo ;

le

delle

Confonanxe

ma anche delle Diffonaiixe ,

qualnonfono daporre in efiifenxa confideratione

&

ci per accidente

,& fenxa ordine ma penfatamente


;

con propofito,& con ragione ; acci nonfeguit confufione Jaquale f benefi debbe fchiuare in ogni cofi, fi deb
he yietare fommamente nella Mufica ^Adunque fi debbe allenire, che fi come ne
.

Contrapunti fempltci

ma

Jrati difpra,fi poneua ogni figura del Soggetto corrijbondente ad y 'altra figura contenuta nella parte del

contrapunto;cofi horafopra qualunq; figura di tal Sago-etto far lecito porre quante,
iio

&

quali figure tornera-

alpropofito ;pur che quelle, che fi pongono nella parte del Contrapunto, fiano equiualenti a quelle, che fono

Onde fopra ogni Semibreue contenuta nel Soggetto,potremo porre due Minime, oSemimiuime,& cofi yna Mimma
due Semimtnime,et altre fintili, come torner meglio ; co
queflo ordine per, che ponendo due Minime nella parte del Con trapunto fopra yna Semibreue della parte del
nella parte del Soggetto,

&

Uer quattro

Soggetto,ciafcuna di lorofiano con fona nti : percioche quefle due parti della Semibreue fono confiderategran

demente dalfenfo; per

rifletto della

come altroue yederemo ;

delle

Battutala qualefi confider

qual parti, alla prima fi da

tquali alla Semibreue pojla nel Soggetto


equiualenti a tal Semibreue, allora

fi

offeruer,che quelle

Terxafmiminima fi ponghtno conjonanti ;


in tal numero;ancorache

due modi,

&

cio nel battere,

rio

quali fono

le altre poi

Per il che far dtbifogno, che

( fi come

la

Seconda,^-

la

la

et fopra il

Prima ,

Quartayio

&

la

neceffano,

quando occorreffe , che fi ponefero confonanti, farebbe meglw.Et tutto qne

Mouimenti feparati,

confinati con la parte del Soggetto.

ta,cioe la

nelleuare;

le

Semiminime, che cafeano fopra' l battere,

ilo ch'io ho detto, fi debbe intendere, quando la parte del Contrapunto procede per

cioche procedendo per

&

l'altra alla feconda

Quando poi fi yorrporre nel Contrapunto quattro Semimimme

leuare della Battuta, fiano accompagnate con la confonanxa

chefiano

in

yna minima,

necefjario,che quelle figure, che

Mouimenti congiuntv.per-

contemono tali mouimenti fu-

Ma perche alle yolte,perpiu leggiadria, fi fuol porre la Minima lega

Minima accompagnata con yn punto; per da auertire, di porre il Punto

chefia confonante : per-

cioche fe'lfi poneffe altramente, ciafeuno potrebbe dafefeffo conofeere, quanto fuffe grato da vdire.Et bench
la

Minima

cipio della

punti

&

legata in cotal modo fi poffa porre in due modi ne

Battuta; dipoi nel leuare ;per

non nel mexo ;

folo nel principio

&

due minime

confonante cafehi nel battere,

Contrapunti ; prima nel battere, cio nelprin-

primo modo fi debbe porre folamente nel principio de 1 Contra-

quejo dico nelli Contrapunti di due yoci

ma etiandio nel mexo

tijla porre fcambieuolmente

ti

&

ma ilfecondo modo fi pu

come

delle quali l'ynafia confinante ,

nello effempiofi yede.

la diffonante nel leuar la battuta

&

punto

pur che torni bene ;

go la Semibreue femplice,

allora potr auanti

ma non gi nel mexo del Contrapunto

ne la

Mimma puntata ,fe nonfincopata

Soggetto, che fia Cantofermo , debbe hauere almeno fopra

di

l'altra diffonante

pur che

la

ma debbeno procedere yerfo ilgrane , 0-

uero yerfo l'acuto per molti gradi continouati fenxa alcun mouimentofep arato
dere incominciafje nel principio del contrapunto

porre non

Potr anco alle yolte il Contrapun-

Et quando yn firmi proce-

ogn altra cofa yfare

la

conctofia che anco non fi


;

anxi (fuori

Semibreue col

yfa in fimil luo

di tal cafo )

ogni figura del

due confonanxe J.'yna nel battere,

&

l'altra

nel

.. .

196

Terza

=f

S^St^tSar^^H^^
33. ^^^^^^^^s:M
So GG

T T

O.

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Mx:fc:;

5*

Hjrrr

r.rz-5

::

T5"
ZVmwo

effempio nell'acuto

zfimffiilf

$<
laure

della Battuta, nel

Contrapunto diminuito

me la ejperienxa ce In manifefla
allora

le

Ma quando

il

percioche pofle in tal maniera hanno molta pratili; co-

S'og getto fufje diminuito,

figure del Contrapunto fi poffono fare eqitalt alle [u figure

che f bene

diminuito,

il

f J: ffiffcf

ma

Secondo effempio nel ordite

nel

Contrapunto habbia nife qualche

cio

Dna parte

; pur che proceduto

kg giadna

di

Canto figurato

in tal modo

e* tal Tolta procedi con

>

infume ,

f aure di al-

quanto pi -valore, che quelle, che fono contenute nel Soggetto percioche fa dibifogno, chef oda almeno vna
parte ,chefaccia moumiento, fi nel battere, come anco nel Iettar la Battuta Quando adunque tra molte Mi:

nime f ne

rttrouaffe

fonante ;M%i lima

akuna,che non procedeffe per mouimetc congiunto

,&

l'altra di

due figure

cia.

fejla

3V

che apenafi pub tolerare

j3I

che ellafia dif

non biffano

i>dire cofa

alcuna

che dijbiac-

percioche per tal feparattone la Diffonanza fa tanto


fi

come mamfeflo a

tutti coloro,

*- ^-&&

4-SOCGETTO.

lecito,

minima, nel movimento cong:unto;tal movimento,

quel poco di yelocit, che fi ritratta nel proferir fmili figure

Ma non ria cefi nelli Movimenti feparati

non far mai

che faranno tal.moiumento ,fi debbeno porre confonanti:

Conciofla che [e bene la Diffonanza poila nella feconda

&

mam

che hanno giuditio di tal cofa

^???I?=?5=z?=?=r

aOTjEBSB
Primo

effempio nell'acuto

lllgilggligsgiiiiill
Secondo effempio nel grane

ifiiiliSiiiiiiiSlii

Parte

'97

Si potr nondimeno porre fa Prima parte dellabattuta,chefia difindnte


Vita

Semibreue fincopata del Contrapunto;percioche

battuta,& lafecoda

leuar la

mibreue fincopata ,fi

nel

battere;^

la

prima parte

quando [ara

la feconda

minima di

di talfgurafar pofta fenxa dubbio nel

tal Diffanaivxafi potr /apportare: perciocte nel cantare la

Se-

yoce,&fi ode quafi ynajojpenftone, o taciturnit , chef trotta nel mezo


della percuf ione, dalla quale nafcono ifaom,& per effafi difcerneno /' vn dall'altro ,
confife nel tempo;
tien falda la

onde l'adito quafi non


non

tetper

effer

percuf ione , che

da
lo

&

la pnte:per cloche

per

lei percoffo,&

muoue: laonde

la

da

lei

non moffo,di maniera, che

debolezza del mouimento, chefi fiorire

la

Voce

yn luogo all' altro con pi gagliardo

comprendere ptenamen-*

in effa

perche manca della

allora nel perfeuerare della Sincopa perde quella yiuacit

uea nella prima percufi'ione ;di modo che fatta debole


nellaquale nafofla la Difv;ianza,di

la poffa

, et

che ha-

effendo percoffa fopra la feconda parte della fncopas

yn mouimento pi gagliardo di

un'altra yoceforte

che fi muoue da

mouimento., tal Dijjonanxa a pena fode;efendo anco, che preftamente

Ut f pure il Senfo da qualche parte offefo; dipoi ragguagliato per tal maniera dalla Confonanf nepxffa.
7g,che fuccede fenxa alcun mezo;che non folamente tal Diffoiianxa non li dijjiiace ; ma grandemente in lei
fi compiace: perche con

delftto

maggior dolcezj^f,

& maggior

Oppafto Ala no fi debbe giamai porre


.

la

pre difendere, &>

effer

Dtffonanxaftr pojla

Jla

yicina;la fecondatici

Quarta, fifar il medefimo

na Similmente fi potrebbe
.

S7" della

comparatwne

modo due cofe;laprima, che Dopo ladtffonanza fegua

la parte della [incapa, debba JemOnde potr effere ytile qttefa Regala, che Quando la

Scmibreuefncopata, laqualefar yna Seconda; allora dopo

accommodaremo ottimamente la Terza, che le pi yicina. Cofi ancora quando in


la

Et quefa forf

Mouimento, ilqttale far

congittuto:& non afcendere


nella feconda parte della

la

Prima parte della Semibretie,chefa dirottante; fa poi fin-

copata,o non fincopata;& fi debbe auertire per ogni

yna confonanza a lei pi

lei

foauit lift ydire tal Confonanza

perche Ogni contrario maggiormente fi fcopre,& fi fa al fentimento piti noto, per

ciuiene,

kA Ila Settima poi f

dire delle Replicate ;fi

come

le

effa

Sincopa far p-

accompagner la Seda ipercioche

dtlla

Vndecima.dietro laquale ftmilmente fi debbe porre

le pi

vici-

Nona, alla quale fi accompagna L Decima;

la

Decima;comefiptt yedere

y-

2
n^~^^~~^^-^^^^^^^^^-w-

SOCCETTO

IPlilfliiiiiiiilililil
Primo

effempio nell'acuto.

iiSiilliliiii^ii
f|il^i|ili|lfglgiji;ii^ii;
Secondo effempio nelgraue.

:&

iipliliii^SmplS

Si potr anco

alle

yolte(come coflumano

di fare

conda fiucopata per yenire all'Vnifono;&


faccia

il

mouimento

di

ci

li

buoni Mufici,

quando

le

nonfnzafw grande commodo ) dalla Semaniera, che tyna

parti faranno ordinate in tal

Tuono& l'altra di Semitmno, chefiano mommenti

congiunti

Vfaremo
k

Ift

etiandio

Quarta

'9

Terza

Sii

-^- fr-

T~

=*=::

Quarta fncopata, dopo laquale feo-ua fen-

A*

wf^o

SJd </cw/

&

Semidiapane,

/.t

quela immediatamente fucceda la

-u

maggiore: Percwche la Sem/diapente

I3C*-*r*- :i-:ix-;5

ja in tal maniera, che

fa buono

_t_

f iiil

H-

da che tra

le parti

effetto

non fi ode alcuna

dopo

Terzg

po-

emen-

trifta re-

latone.Ma non cefi (apportarle la Quinta,

quando cafea il Tritono perrelatone fecondo


;
il

modo

porre la

mojlrato difopra;come fi pu vdirenelli due fttopojieffempi. Sogliono ancorali Prattici vfare di

Nona, quando dopo

efjafi viene alla

Ottaua per contrari] Mouimenti,

&< hma delie parti

afeenda

per Quarta, odifeenda per Quinta ,<&

"

Z~ ZZ
PZZ^-ZZZZilZ HZ$-;JbZ^Z3ZI :ZZ

ZZZ

tra difeendaper

-B-

ui

fi

yede

St debbe per offeruare , che

quellafgura,laqualfegue la

difeende ,fen%a effer

3r

Dijfonanza ,

tramenata da altra

&
-

fi

gura;nonfia legata ad vn altra Confinane,

*~*r-+~

l'al-

Mouimento congiunto; come

cio che

non faccia

vn

altra fincopa, che fio,

tutta conjonante:ma che di due


cofefia

ouero che tal figura difeenda

fvna;

opure afeend*

per Mouimento congunto,o feparato;o che ella fa legata, advn altra figurale fia ftmirliantemente difiche tra loro facciano yn altra Sincopa. Io ho detto legata ad vn altra
fonante,
fio-ura percioche

&

ZIZJEZXZ

|E|z5=E5EEzz:Ez?zI

'

B -*:
quando fi rifolue laftncopa

di

'

&.

Semibreue, nella quale fia

la

"

-_^ 3^ "

Diffonanza, allora feguita la

effer legata quando

cuna mex^na figura; laquale dico allora

y_

*_

dopo la Diffonanza fegue

'

'

Minima,fen%a al-

vn

altra

Semibreue

Minima col punto La onde dico, che al primo modo la Minima legata ad vi altra
al
Mi>nma;& fecondo modo la Minima legata alla Semiminima, che il Pttnto.Quelle adunque,che nelle

fincopata, ouero ~vna

cantilene fi concedeno fono le fottopofle

S-V

[esultano

nanza

fi bene
fi rifolue con vn

orrvdire.

'

per

il

fio

officio,

modo freddo

ottanti in qualche,

&

loro

buoni Compofiton non

vfano, fono quel-

3EJN
jE

in loro la

3t

fopradata Regola

quello, ebe debitamente a

lei

la figura ,

s'appartiene

che fegue

Onde

la Diffo-

(dir cofi) conciofa che non ragguaglia pienamente l'Vdito di

modo fu

offefo dalla

Et perche gli .Antichi Prattici hanno vfato,&

te confufamtnti ne

li

imperoche quando non fiofferua

Diffonanza, ,,on

quello, che forf

Quelle veramente, che

li

ff=*i
le, che

Diffonanza ;come
li

Moderni

Contrapunti nel luo^o della Confonan%a

hora

nelli fottopojt

effempi fi

ancora, vfano,dt porre alle volla

prima ,

&

hora

la

feconda

Semimimma,

Parte.

1^9

-=+=J3=

ft

Semiminima,chefegueno la Minimi bttuta , onero la Semibreue col punto , o fetida il punto


fincopata,
quando il loro procedere Jifa per Mammenti congiunti verfo la pene grane ; per accioche non veneri
confi,
fi
pone nell'animo delCompofitore,determinaremo hora, quale delle due Semimintme,fi habbia da porre , che
fia confouante.Onde dico,cheper ogni
(lato yftto

prima

modofi debbe porre lafeconda ,

communemente non folamente da

cafcn [opra

il

di far

dotti Alufici;

cantar bene

le

parti

Minime di/antt

oper la commodit

dalla pronuntia delle figure ,o note della cantilena

fino bene:percioche

&

&

non

la

prima

la

di

.-percioche

quedo

ma dagli altri ancora, quantunque la

leuar la battuta; cio nella feconda parte ; perche -veramente

altroch imafopportabtle diminuitone di due

gione

buoni,

l'ima dall'altra per

yn fimil procedere non


ima Terza, fatta per ca-

commodar le harmome alle parole ,

La onde poje in tal maniera fono

tardita\& dimora della prima figura,o nota precedente ;

lequali nafcono

fopportabili,

&

paf-

yeloat della Semtmi-

et la

mma feguente, della quale il tempo,& ilfuono,o la i>oce infiemepaffano preflo,fanno, che la T)iffinanza,che
pofla (opra la detta

Semimimma, non e facilmente comprefa dallVdtto ; &per

in alcuna confideratione

Et [e pure

dalli

Mufianon potta

comprefa immediatamente la nota feguente, che conjonante piena-.


3
mente acconcia il tutto.Quando adunque dopo la Mimma, o Semibreue col punto , o fenza ilpunto Semi;

ranno due Semimnume,pofte l'ima dopo

l'altra al

modo detto

di[opra ,

porremo fempre

la

feconda , che

fio,

Ala quando faranno pi di due potremmo fare altramente


le altre poi, fi come fato detto
difipra ; ancora che in alcuni

confonante;ancora che Liprimafia diffonante:


cio potremmo porre la prima confinante,

caft la detta prima

dalla

Ottaua fi yerr alla Qumta,o per

diminuiti, coyne fi potr yedere.

perche non

e il

&

Semimimma ,chefipone
il

diffonante ,fi pofj porre confinante

mafi'imamente quando

contrario, procedendo per contrarq mouimenti

Tutto quefo ho

ordma,& d regola ad on 'altra

Suoni,cofa yeruna,chefia difordtnata;mafimamente non efjendo

il

douere,che l'yna,

nelli

Contrapunti

cafchi nella parte de

&

nate Semiminime fiano poile da ima parte de i Mufici in yno pajjggio ifleffo ad vn

l'altra delle

nomi-

,&

modo
da vn 'altra
Se adunque ne occorrer di ne per ornamento, oper necefitfimilipaffacr n allenire;
di porle fecondati modo determinato,^ nella manierale
qui
fi veggono nello ejfempio

parte ad yn altro

mo

detto, per leuare dall'animo del Compofitore la


confusone:

douere,che in quefta Scienza, laquale

pofto

difitto.

*
+++ + ^* -^^ =;:
^=SissSr:^^^E
SOGGETTO.

^^iillillliiiiilliil
Primo ejjempio

acuto.

iligiil =ii|iiiiiil?
Secondo effempio grane

iiillliipili
il modo

T erza

200
Il

modo

che ha da tenere il Compofitore nel fare

Contrapunti
Cap. 45.

li

fopr vna Pane, o Soggetto diminuito.

CCO RRE R^A


ti giorni
t

nel fare

il

oltra di quefio,che'l Contrapuntifa,dopo thauerft esercitato per

Contrapunto fopra vn Soggetto di canto fermo;coiiojcendo

alcuno errore. Dorr pa/fareput oltra,

&

mot

di farlo

venire ad vn altra compofittone pur

di

fen

due

yoci : la onde per affuefarfi alla muentione,dico,che non farfuori di propoftto,fe pklier

primieramente per Soggetto yna parte

non vorr fare

alcuna cantilena

di

di

Canto figurato

&fe ci

potr comporre da fa fleffa, fecondo cheli torner pi alpropofito. lkhe fatto , dico,
che potr dipoi fecondo ti fio indegno comporre yn altra parte nelgrane, onero , fecondo che li verr meo-Ito
,la

fattojeW acuto.E ben vero,che yolcndo comporre


fatta

compofitione comporre l'altra,di

ne alla Cantilena
auanti

le

percioche ( fi

La

libero,

&

Cimili jo diuerfe

li

Contrapuntifopra

le figure di

li

il

Canto fermo

ilche

(retto io
il

il

Et accioche fi vegga

bene,& habbanobello,tr
il

de 1 quali far fondato fvpra

Bene vero, che queflo modo

te

&

a dar fi-

che fi pone

vn Soggetto ritrouato,

tr venire aHvfo di comporre facilmente

&

di

Potr adunque

accommodar fempre

comporre

onero acuta

in tal

laffando

che fatano

il

Compofi-

maniera

le

parti

elegante procedere , con vii non so che miflo di grani-

ogni cofa, per effere

di

Di maniera che vedendo,

Scimushoc

figure tra tutte due

infiniti gli ndiuidui )

che incomincia

effaminando quefi

Compofitiom ( poi

porr due ejjempi

l'vno

Scimus hoc nojrum meruiffe crimen,

vna parte acuta di vna leggiadra compofttione a due voci di Adriano ;


.

Compofttorefi ha primieramente ima

modo, chefi ha da tenere nel comporre fimilt Contrapunti,

che non fi pu dar Regola particolare

poflo di fantafia

Sog o-etto,

chiamo quella parte

non fipotetta fare nel primo modo

torner pi commodo;auertendo per,di

della cantilena, che cantino

ilquale

So?

alquanto maggior valore ; ouero ponendo

ivna cantra l'altra;

tore far quello,che

detto altroue )

pi efpedito : percioche fi pu diminuire quii parte fi vuole, fia graue

yna di effe parti con

ta

come ho

onde tanto pi ageuolmete potr coporr e, quanto pi vorr offeruare quelle Regole, lequali

batter offeritalo nel fare

pi

Soggetto da fefieffo , potr aiutato da yna parte debiti

compofitione;oueramente quella parte, che

altre parti nella

pinato di fare

ti

modo che tutto in y tempo yerr a comporre

L'altro poi far tutto

com

due,& altre fimdi compofttioni ,fi po-

&' bene.

nojrum, meruiffe

crimen

nos

fumus

gllSlfe^liiiiliiiiii
fateamur

caufu,

ip

(;

!'

lllillipidi^i^?$slifefe
mur

tea

"

i>.u-ce
parce

ipfi

braca
pr.tca

chriflefednobis

m'tferando

parce

mur.

lli?llSilgliigillii
Parte graue.
Seconda

201

Parte,

|;ii|||li|fjfefe;i^Lfe

iiiiipilllipp

ite

::$z

ti"""

Secondo ejjempio tutto difaiitajia

lUiSiiSiiliiifeilil
:^w-+++*$

s
^^^^g^a^B

bscp:

mmmm

Parte <rrane.

Jt*i

plgHS:pi3 $=

j .l..
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.^ mn .

.......

.,

,..^,,,

-^ -<

C
'

C/;e

Terza

202
Che non

neceflario

che

parte del Soggetto


Contrapunto incomincino infieme,
Cap. 44.
,

la

& quella del

NON

-vorrei giacche alcuno credeffe,

che nella Mufca fujfe tanta ( dir cofi )fu~.


, di dar principio alii
fimi Contra-

perflitwne,che ciafcunofuffe tenuto per legge fatale

vn

punti in

modo facendo fempre che la

[io

pio di qual parte fi -voglia

per ornamento

modo di porle nel principio di qual parte

;& potr porre non filo

rore

Paufe

le

&

non far fin%a tvf degli antichi


tal Cufa

commoda

tornava molto

li

che non fuffe

neceftit

,come

dir altroue.

Breue.,o di Semibreue

delli

Paufe nel princi-

Onde quando torner com-

ma quelle

di

Mimma

ancora. Et

ci

Moderni compofitori fi quali prefero tal licenza , vedendo che

Volendo adunque dar principio

lecito di tifar le

fi -voglia della cantilenarlo potr fare ,fenxa ejjerui alcuno er-

hefar cantare primieramente qual parte fi yoglia


tra poi fi potr far cantare

&

Conctofia che l'vfi delle Paufe, non [blamente fu ritrouato

ma etiandio per

della cantilena;

parte del Soggetto incominci a cantare

infieme con quella del Contrapunto;

Contrapunti in cotal maniera,, deb-

alli

due , incominciando nelprincipio

delle

della

Battuta

ponendo nel principio auanti la prima Figura cantabile la Paufa di

l'al-

Minimale

Sojpiro ; dopo laquale fi potr porre qual Figura torner com moda , pur che 7
fi chiama -volgarmente
fio
valore non ecceda il valor della Semibreue ; Laqual Semibreue pofla dopo la Paufa di Minima , verr ne~

cefjariamente ad effer fmcopata

Ma fi debbe fchiuare di dar principio alla parte del Contrapunto

quella del Soggetto nel principio della Battuta per altre figure, che fiano di minor valore della

ina -.percioche fi verrebbe a dar principio

alla cantilena per

vn Mouimento

Semimimm a Sempre le porremo auanti

Incominciando poi dalla

a,& in ogn altra coft douemo imitar la Natura

, il

la

Paufa

cui procedere fi

molto veloce

Motumentopi

dall' alto al baffo, della

quale

Imitar emo adunque la

Natura, & procederemo

loro pnncipij alquanto pi tar

il

veloce ,fen%a dubbio


in tal

manierajche

nel fine ; che non nel principio

Mouimenti ,che faranno le parti del-

li

Contrapunti nonfiano molto veloci nelprmcipio;ilche ofjeruaremo etiandio nelmexp,

cunaparte, quando dopo


qualche valore; fi come

le

Paufe incomincieranno a cantare ,

&

la

&

loro principio far

il

nel fine di ciaf

per vna figura di

vna Semibreue ,ouero altra maggiore. Et volendo procedere per Mouimenti alvn altra, che le fa pi vicina,
di minor valuta;

&

quanto pi ftloci, faremo, che dopo quella ne figuiti

come farebbe

non fino nel me%o,& nel fine; come fi pu vedere da vna Pietra ,che fa laffata cadere

di,di quello,che

ti

anzi velccifiimo.

molto regolato conciofia

effer

che fi noi haueremo riguardo aUi mouimeti naturali,ritrmaremo,che fono ne

&a

Minima. Et veramente

di

vede

Semimini-

Mimma ,

&

dopo

lei

la

Semiminima

fa porre due, optu figure fimiti l'vna dopo

l'altra

Io non dico gi

percioche dopo

che dopo

vna Semimimma

&

la

Minima non

f ne pu porre

pop
vn al-

fi

pi anche ,& cofi dopo la Minima ; ma dico , che volendo procedere da vna figura maggiore ad
tra,
vna minore , il douere vuole , che la figura feguente fia la pi vicina alla precedente. Ne voglio anco,
che alcuno veda , eh' io ponghi tal Regola per fi fatto modo nectfjana , che non fi poffa fare altramendi giuditio al Compofite conciofia che queflo , ch'io ho modrato , fiato per dare vn poco di lume ,

&

tore

Et perche ho detto

di

vicina ; pero da auemre

pongono

le

fopra

che fi debbe procedere da

che alcuni Mufici

vna figura

effecitati intorno

figure cantabili in quattro differcxe

vn

cantabile all'altra con la fua pi

certo loro genere detto Quantitatmo^

; percioche alcune nominano Parte propinque di alcun altra

Figura,akune Partiremote, alcune Parti pi remote,et alcune altre Parti remotiftme.


alla

Figura

la

parte propinqua di

xg.Perofipu dir e, che


della

per

Breuefia parte propinqua della Lunga;et


ancora che

ue ,

dir con verit

&

la

Semibreue della Breue,

et la

in tal cofiderationeno pafj'affer oltra la

mt-

Minima

Mimma;

vltimafigura tra quelle, che patifcono alteratione;come forf mofrer altroue.Ma quado lafjattano

vna figura di mezo,& pigliauano la feguente, chiamauano


pu

La onde dtcono,chc

altra, che nell'ordine poflo di fopra nel cap. z.lafeguefenxa alcun

cofi delle altre, che figueno;

Semibreue, et

effere

la

vn

cofi le altre

talfigura

Parte remota della prima.

eh la Semibreue Parte remota della Lunga,& la Mimma


per ordmr. Quando poi laffauano

le

due melane

quella

La onde fi

parte remota della Breche era feguente

alle

due

{affitte,

20

Parte.
laffate ,

chiamauano Parte pi remota detta pi-ima

ga ,& delle altre ancora


come la

nima

Ma quando ne laffauano tre

Mimma rifletto atta Mafiima

a ciafcuiio

porre due

di

ancora dopo

Paufa non fi canti

etiandio bene

il

porre dopo

Punto , auer dopo


che [opra

la

cofi

parte propinqua

cio

fi

Mi-

quan-

ne torner

Semibreue

la

col

percioche quella parte ,fopra laquale cafea la Bat-

ima Minima feparata , [opra

piglia per

la

bene dopo la Paufa di Se-

fono Parti remote

ette

Semimnime dopo

il porre due

lecito

e/fendo che

;fi

che conce fio a

Punto ; onero [oprala feconda parte detta Sincopa, fi confider come feparata

il

tra per la Battuta

Semibreue '/incapata far

di effe la jua

non fi accommoder

chrome

Sojfro molte

ti

Ma

Semimnime

tali

come fi poffono porre dopo

Seffiro ; fi

il

,& aafeuna

dico

Lun-

alla

dimandauano Parte remotijima

la feguente

Minima , rifpetto

dire detta

Tornando bora al noftro primo propofito

Semimtmme,&> pi

tunque tal Soffrir,

percioche quefla di valore equale al Sofpiro

mtbreue ,o dopo vn altra maggiore

tuta

comepotemo

;fi

laquale cafehi la detta Battuta

dall' al-

Non

quantunque pochi f ne guardino ) ;/ porre le figure con tale ordine , che dopo la Semi-'
breut p che fia battuta fenza il punto , ne fegua due , o pi Semimnime : percioche fono Parti remote,
non propinque detta Semibreue ; lequalt poje in tal maniera, quanto fiano orate,
commode atti

pero lodeuole

&

&

Cantori
ira,con

ciafeuno da f

potr comprendere

lo

ima fiotta mutatione di tempo

Che

quando ydir procedere da vna figura cantabile ad vn'aU

tardo al yeloce fenza alcun altra

Modulationi debbeno

le

&

quel che debbe ofTeruare


tore nel cantare

CREBBE

cofa troppo difficile,

il

Can-

Cap. 4^.

s'io

mnima

yoleffe ragionare di ocnn

&

da yn canto quelle cof

che non fono cofi neceffarte , yerr a quelle

re

(Quelle che

non poco failidio apportarebbe a

Lettori

Compofitore appartengono,

delle quali alcune al

appartengono al Compofitore fono quette

Redole date

ben regolate,

occorrere nel comporre;

che importanza

porre

efTer

mezana diffofitione.

cofa

Onde

che fono

&

che pub

laffando

qual-

di

alcune al Canto-

Primieramente debbe com-

non fi partendo dalli Precetti , 1 quali pi 0/-1


trafili per dimoflrare Dipoi debbe porre ogni fio fiudio , che'l Contrapunto , cio le parti detta fia cantilena..
le

Jue cantilene

fecondo

le

di

fpra

fiano ordinate

&

regolate in tal maniera

diffidata : percioche f
le parti detta

che fipojlmo cantare ageuolmente

l'Harmonia nafce(come yedemmo netta Seconda parte

&

chefilano fenza alcuna

) dal cantare, che

fanno in-

non potr ellagamat nafeere da cofe , che fiano tra lorofenza alcuna proporttone Sar adunque auertitodtftre , che le part fip'bfino cantar bene , ci?*

fieme

cantilena

fenza

offefa

alcuna dell'ydtto

che procedtno per


ti ,

yen ,

&

legttimi nterualli

chefiano Confinanti dico


.

contenuti tra

come di Ottaua ,

di

Quinta ,

di

Numeri harmomct
Quarta

, di

confonanti,

&

Terza ,

diffonan-

di altri fintili

me fono quelli di Decima ancora , che farfatto fenza errore alcuno , poi che il maeflro de Mufici
lofiquino, non pure ha yfato yn tale interuallo ma etiandio us quello di Duodecima come fi pu
;

nel Moneto

fi co-

antichi

vedere.

&

che canta a cinque yoc,Inutolata, integra,


cafa es Marta . Dtffonanti etiandio ; come,
fi
quelli del Tuono , che fono le differenze , per le quali l'yna confofimo quelli del Semituono maggiore ,
,

&

nanxafitpera

l'altra

:fi

pone quello di Settima ,


Compofitori.

hanno vfato
cofia che

Za

come ho moflrato nel

&

Ma quelli del
alcuni

Nona

di

veramente quedi

aere grandemente

il

di raro

,& altri

ben vero

vfiato ,

&

di

che atte volte

come

debbeno

non

fi

vfano anco alcuni buoni

interuatti

non hanno

le

forme

loro

contenute tra

che pofitno fare nette modulationi alcun buono effetto


la

ben cantare,

efperienza ce

lo

ben modulare

maniera fi potr porre quella cantilena nel numero


;..

Seconda parte

come hanno
,fi

filmili
vfiare ; fi
fi
volendo, ci attribuire al procedere dette modulationi Chromatiche : con-,

[entimema ; come

mfee ^fgofino) Scienza

cap. 3 9. detta

ancora che

Tritono, detta Semidiapente

Moderni

onde non pofitbile

dtmoflra. Et fi

la

come

che a quefo

ojfen -

anzi poffono

Mufica

,& ad altro non attende

di quelle, che

Numeri harmomct
;

la defi;

in

qual

offeruano,& tendalo a quejlofine, laquale

batter

Terza

204
hauer
di

m ili error i, &far in tal modo difirdinata, che a penafi potr fiopportar
^A qutflo ancofi ricerca quello , che nel cap. 3 7 .fi detto cio che le parti

modulationi piene di fi

le file

veder!a,non che

di c.tnt.xrU

proctdmo,pi chefiapofiibde,per
ti.Cercar adunque

mommenti con<nunti;perciOche fono pi naturali ,dt

Compufitore

il

mente;& che procedalo con

di fare, che le

b db, leggiadri,

&

quelli,

che fono fiepara-

parti della fua cantilena fi pojmo cantar bene:,

eleganti

talmvdulationi,& nonfiano da -veruna parte offe

fi

Mommenti

&

acaochegli auditori prendino

aveuol-

diletto di

Quelle cofe, che appartengono al Cantore fono quejle

Primieramente dee con ogni diligenza prouedtre nel fo cantare, di proferire la modulatione in quel modo,
che fiata compofia dalCo>apofitore;& non fare come fanno alcuni poco aueduti,i quali per farfi tenere piti
valenti

&

,& pi

altri, fanno alle

de gli

fatti

tare mille errori

conciofia che alle -volte -vengono a fare infieme con molte Difiordanze due, opi

&

due Qttauefiuer amente due Quinte,


fopportano
che

il

Sono poi alcun,che

douere,cofia che

altre cofefimili

eJT*

oltre fimili cofe

Debbeno adunque li Cantori auertire,


Compofitore limonando bene

di

il

vna voce pi acuta,

Compofitore ,fi come

la

V infoili,

che nelle compofitwm fienzo alcun dubbio non fi

nel loro cantarefanno alle volte

nonhebbe mai in mente

Tuono , per il contrario ,

CSt"

volte difuo capo, alcune diminutioni tanto faluatiche ( diro coft )

tantofuori di o<rmprcpofito,che non filo fanno faflidio a chi loro afioka;ma commetteno etiandio nel can

pi

onde ne fegue dipoi errori

infiniti

naue di quello,

Semituono cantano

in luopo del

il

altra toffefo del fenfo

cantar correttamete quelle cofe, che fino ferme fecondo

la

mente del

voci,& ponedole a i loro luoghi; cercando di accommodarle alla confonan%a,

le

cantare fecondo la natura delle parole contenute nella compofitione in tal maniera

contenzono materie alleare, debbeno cantare

alienamente^

con jrao-li ardi

che quando

le parole

mouimenti;& quando contea-

gono materie mefie , mutar propofito . Ma fipra il tutto ( accioche le parole della cantilena filano intefie )
debbono guardarfi da vna errore , che fi ritroua apprejfo molti , cio di non mutar le Lettere vocali delle parole, come
delle

E, ne I in luogo di O, onero V in luogo di vna


Ma debbono proferirle fecondo la loro vera pronuntia .It veramente cofa vergomofa,

kA

farebbe dire, proferire

nominate

in luogo di

deoTia di mille reprenfionij'vdir cantare alle volte alcuntgojfi, tanto nelh chort

quanto

nelle

&

&

nelle Capelle publicht,

Camere pnuate,i& proferir le parole corrotte, quando douerebbem proferirle chare, efpedite,

et

La onde dico,chefie ( per cagione di effempio ) vdimo, alle volte alcuni Jgndacchiare
fenza
(non dir cantare) con voci molto fgarbate,& co atti, &> modi tanto contrafatti,che veramente parino Sialcuno errore

mie, alcuna canzone,


re;

uffpro

colera;vdendo
nel cantare

derata

vdire

le

&

&

chi non riderebbe

proportionarla

voci degli altri

et

con quelle de gli

li

di fipra

&

) chi

non andrebbe

nelle priuate

altri cantori , di

maniera che non


:

fiuperi

&

non

Camere : Imperoche iui fi canta a piena

in cotali luofhi,procederanno congtuditio, accio

oltra di quefilo offieruare

atti,ogeji tali,che induchino al rifa chi loro uedeno,

muoiano, il chefanno

cotefla cofa

da vn canto

che appartengono al loro

buona harmoma ,

&

&

, di

&

dico

officio,

non

che fe'l Compofttore ,

apporter a fi

voce; non per fi non nel mo-

flrepito

nonfianopoi {facendo altramete )

&

come fanno

veramente
li

alcuni, i quali per fifatta

che ballino

Ma

ma-

laffando hor-

Cantori wfieme offeriranno quelle cofe,

dubbio , che ogni cantilenafar- dilettemle

V ditori grato 0*

Ha-

nelle Capelle pu-

non cantare con mommenti del corpo , ne con

afcoltano

etiandio alcuni Sonatori, che pare


,

lafii

conofia che l'Harmonia no nafee

Camere fi canta con voce piufommeffia , &foaue , fenza fare alcun

degnamente biafimati. Debbeno

iti

tanto horrida ?

La onde pi prefilo fi odeJlrepito,che harmonia

nelle

Per quando canteranno

mai

ej7"

Cantori quello av.ertimento,cht ad altro modo fi canta nelle Chiefie

bliche,& ad altro modo

fi

eroda uaHiai quando douerebbeno di-

dalla temperatura di molte cofe pofle infieme in tal maniera, che l'vna nonfiuperi l'altra

ueranno etiandio

niera

fanzi { per dir meglio

Non debbe adunque ti Cantore


confurore a gufa di Beflta ; ma debbe cantare con voce mo-

vna cofa tanto contrafatta, tanto brutta,

mandarfuori la voce con impeto,

da altro, che

do detto

direnarne farebbe ^ffpra cara,efialua<zna

core, e fieluag ?io,e cruda voglia

dolce piacere

dolce ,fiottue f

&

piena di

Che

Parte

20J

Che non fi debbe continouare molto di lungo nel graue o nell'acuto


,

nelle modulationi

perche

alle uolte

amene j

Cap.

4. <S.

che'l continouare , (he fa

una parte della cantilena alquanto

nel grane, ouer nell'acuto , cagione che'l Cantore fi fianchi


la

yoce grane

& dimora

to dijare nelgrane
to

(per

rei

commodaffe la cantilena

in tal

to di lungoJeffiro nell'acuto

&

maniera, che

Ma tutte

le

parti non cantaffiro per lungo

in queje

Compofiton moderni hanno per cojume

( il

&

le lor

modulationi nelgraue

altrefimili cofe

monta in

tali

ejlremi :

tnezane delle parti

&

le

parole

altre cofeftmili, fanno continouare

Ma quandofigmficano altezza, acutezza, afcefa

allegrezza,

che no debbenofar cannonare

yartandofempre

le

modulationi

rifa,

lungo l'har

di

Ne debbe comportare , che le eflremtt

nelgraue, o nell'acuto fiora de t loro termini, corca la loro natura,

ra del Modo, /opra il quale fondata


il

non fufjero pofte in cotal ma

due efremit Io ho detto ; non fenza pr

che non da biafimare ) che quando

yor-

ma debbenofare, che le modulationi tocchino le chordegrani , <& anco le acute, con le

della cantilena,

delle parti trappafiino

re, ne quejlo

lefinno modulare nell'acuto . Bene yero

io

Cofa& che ac-

tempo nel graue , ne anco mol-

uolte che afcendeJJero,o difcendeffero,

le

dinotano cofe grani, baffe, profunde, difceft, timore, pianti, lagrime ,


alquanto

,& sforza-

a bacarla, fi nell'acu-

difordtn) che'l Contrapuntifla haueffe auertenza a cotal

mera fenza prof>ofito,& non dimoraffero molto di lungo


li

&

la noce ,

onero ad alzarla, fe'lfi ritroua nelgraue; yiene a far molta diffonanza ; per

Iettar cotal di/comodo,

pofito : percioche

uoce acuta

la

,-

tmperoche uenendo afar debole

mafiimamente quando ha

motto nell'acuto ouer quando ha

luogo del Soprano

la cantilena

cio

&

cantra la natu-

non debbefare , che il Soprano pigli d luoo-o del Teno -

mafare , che ciafcuna parte flia nelli fuot termini ; come

yederemo

nella

Quarta parte, quando parlaremo intorno almodo,chefi ha da tenere nello accommodar le Parti ancorach
:

in alcuni cafi quefofia concejj

per poco fpacio

termini, non potr fegutre f non

di

tempo : Percioche ordinandole , che non frappammo

commodo grande al Cantore,

&

nafcere

buoni,& perfetti

loro

concenti.

Che'l porre vna Diffonanza, ouero vna Paufa di minima tra due

Con-

di vna ifteiTa fpecie che infieme afeendino


o di/bendino non fa , che tali confonan zeiano, ^_
Cap. 4.7.
replicale,

ibnanze perfette

OG LIO NO

alcuni non hauereper inconueniente

l'yna dopo l'altra nelle loro compofttioni, di


fenduto., fenza ponti di
tra loro

mezo alcun

altra

, il porre

due Perfette confinanze

yna lileffa fpecie, che infume afcendtno,a di-

confinanza : percioche

fi

auifano

che per quejlo non fi faccia cantra la Regola pofla dtfopra nel cap, z 9.
cofloro s'ingannino, ciafeuno

lo potr

non fa yariatione alcuna

mezo

tra fenza alcun


te follmente

di

effendo

come ho detto

le

concento

ma taciturnit,

altroue

mezate filamente
la

Quarta,

&

la

&

Et fi
;

priuatione

la

w<

&

Ma in nero quanto

che la Diffonanza pofla tradite confonanze pertali

confinanze nonfianopofle l'yna dopo

minormente hauer talforza


.

&

Difjonanza, che fuono , pofla tra


la

Paufa

le

dette confinanze,

le

di

l'al-

Diffonanze per acciden-

non ha

minima, che non raprefen

Non far adunque lecito porre due Ottaue l'yna dopo l'altra , tra-

d.dla Settima, ouer dalla

Seflafiano confinanze,

Nona

ne due

Vmfom tramezat't dalla Seconda

come fu determinato ;

tra due Quinte , faccia alcuna yariatione di concento


tiont di pia

ne anco lena, che

Confonanze confiderate dalMufico per f

forza alcuna di fare alcuna yariatione


tafuono

che'l porre

conofeere con la efperienxa tjejja,dopo che haueranno ydito quello, che

ne ifittopoflieffempifi contiene ; percioche conofeeranno


fette,

yna Diffonanza, ouer amente yna Paufa di minima, faccia yariar le fpecie ,

&

fi pojfa dire

nondimeno non fi debbeno yfare,

percioche nelle femplici generano no so che di trtilo

che l'yna ,

comefi pu ydire

non

Et quantque
l'altra pofla
nelle

compofi-

netti fottopofli ejepi.

Suzliono

Sogliono anco

itile

volte

li

Compoftori

in

una particeli*

della

compof none , dopo la Ottaua pofafopra unafr

gwa di Semibreite,che difenda,^- babbi*[opralo fono dif yna Mimma, porre

&

venghi

alla

Ottaua. Simigliantemente fogliano

pra vna Minima, che


gni medefimamente

minima

difcendi

alla

cl punto , con

yn

porre

Ottaua

&

altra

Semimunma,

non folocio fauno

due chrome feguenti

vnafvura

dopo

&

immediatamente due

Se,-

,& fenx* altro mezp dipoi la figurafernette afendi,

miminimejequali accendino per mommenti congiunti

Semiminima ,

di

pofa in Ottaua fo-

laquale faccia il mouimemo (eparato,

ma etiandio pongono in

altre cofefmili

ts ve/i-

luogo delle femiminime la

come qui fi vede

|i=E?:|
fl

4'-*

rr=::

Et auegna che non fi poffa dire con verit , chefiano due Oltane
percwchef ritroua vn
debbeno vfare,

[>er

altra confinane* pofta tra loro

due ragioni

mutatione veloce, che fa


fi ode

&

la feconda nel

le

due Semiminime non fono altro, che

la

minima, ouero

numero

delle

&

la feconda ,

in cotal

la

Semibreuefincopata

Confinante Onde

maniera

Et per

dire

il

la prima

mai stormente tali

che per la

veloce mouimeto, chefanno, quafi no

che non fi doueffe-

vero

, li

pafjavoi

che

Diminutione del mouimemo congiunto, che fanno infeme due

SemiWeui ^A conili anco fi a? giunge , che non


.

il

mexo-

Decima ; nondimeno non fi

&fi viene a fare contra quello, chef determinato difopra nel cap./\

m vfare molto ffeffo accommodate nel Contrapunto


fanno

ouer la

difopra nel cap.qz

tra loro;ouero per

tanto pi, che nelle due femiminime , chefepueno la

Oltane fi odeno

Decima poiie

pofle l'vna dopo f altra,fen%d alcun

che la Sefa

La prima delie quali fu detta

la Sefa,o la

pofla nel numero delle Diffonanxe

t'/f

de vfare quelpafjaggio

difendendo inferni, l'vna per wommenti congiunti

di

chej anno due parti afcendendo

Quinta, procedendo per quattro ftmimimme

&

l'ai

tra,

Parte,
tra per mouimento fiparato

207

afiendendo per fimibreui fenxa alcuna diminutione

frano nel battere fino due Quinte ; come

&

confinante

le

quefipaffaggi fono pi fipport abili delli primi

~*-#-*- I

nuita,

fi

ode la

nella ter-

&

per cofia

tal maniera,

ti

pafjaggi per diminuire

il

Battuta

&

ho moflrato difipra .

Et tanto pifi pof-

che contengono

le parti,

almeno quette ; che fi uiene a far contro

quella

&

le

dico, che fi

Sefa'-

deb

,ma gli altri ancora

quefli

molto fjeffi : perctoche quando non vifufjero altre ragioni

farli

in co

comprefe dal'v-

Ma perche alcuni cantano

non filamente

di tifare

Quinte tramenate

cofi facilmente

mouimenti , chefanno

li

quelli altri, ch'io

Etfi pure ad alcuni parejfe

non debbe per

di [opra;

non fino

le

mouimento fiparato di Quinta , chefanno alle Tolte te parti ; per

benofuggire per ogni modo


mojlrati

confinante

fino Rapportare, guanto che

non fonofemplici, come la Ottaua

ma no

Terzo potta tra dm Quinte

velia feconda parte della

ili
mibreui, non fino congiunti, come fono

fono per lodatoli :percioche nel cantar la parte dimi-

za femiminima , la eguale

dito : perche

che ca

4-

vede : percwchefi bene fino tramenate dalla Ter%a , non hanno per gratta alcuna
ben vero , che

nello effempio fi

Tifino

Regola , che dice, che douemo procedere da vna confinane

mouimenti contrarij ;
contra quella, che ne auertifc,che noi fadamo muouere le parti infieme, quando afeendeno, o difiendeno, l'una di effe almeno per mouimenti cbgiunti;che douerebbeno ritrouarfi

all'altra per

in quelle parti, chefi

muoueno per mouimenti feparati ,

(p* contengono le Semibreut

&

nondimeno non

lo

fanno ; come fi pu chiaramente vedere

Cap,

Della Battuta

^tV ENDO
le,

auanti che fi

pi volte vfato quefle voci Battuta, Sincopa

io

vada pi

vn

altra
, i

onde douemo ftpere, che

Mufici vedendo

li

le parti

&* Paufa, ragioneur

,che vediamo quello, chefiano ; accioche non procediamo

per termini non conofiiuti

no cantando infieme
tro; ordinarono

48,

quali non pofjono

della cantilena

veramente apportare alcuna (cienzti :

che per la diuerftt de

per effere l'vnopi veloce, a pi tardo

certo Segno, dal quale ciafcun cantante fi haueffe

fura di tempo veloce, o tardo, fecondo chef dimoflra con

pra nel cap. 1 . Et s marinarono chefufje bene,


fi

le

da reggere nel proferir

figure dmerfe cantabili

cot al fegnofuffe fatto con la

la

dell'ai

voce con mi-

quali fono pofle di fo-

, le

mano

La

mouimenti, che fan-

accioche ogn'vno de

&fufje regolato nei fuo mouimento alla gufa del Polfo Immano Onde dipoi dato
tale ordine, alcuni chiamarono cotaljegno Battuta , alcuni altri Tempo finoro ; &> alcuni altri , come <Agocantori lopoteffe vedere ,

fiino dottore Sontifiimo nel cap. io. del Secondo libro della Mufcajo

ne da Plaudo,

&

vuol dire Battimento

delle

nomina con voce latina Plaufi,che uie

mani. Et veramente parmi,che penfaffer bene :percwche non

fo vedere, qual mouimento poteuamo ritrouare, chefufje fatto naturalmente, iche poteffe dare a loro regola

&proportione,fuori che quejlo: Perctochefi noi confideraremo


cio nella Battuta

;&nel Polfo , che da i Greci detto

che fi ritrouano in l'uno et

le

qualit

ritrouaremo tra loro molte conuemenze

<npvytat

l'altro;
:

&

,&

Paulo Eginetta)vn certo allargamento


(come lo defimfie Galeno
rifirengimento ; opur vogliamo dire alzamento ,
delle arterie, viene ad effer
abboffamene del cuore ,
concioftache ejfindoil Polfo

&

comporlo
li

come vuole ^Aukenna nel Secondo Fen

cofi fimilmente la

Battuta viene ad effer compofla

la Leuatione, che fifa con la

mento,

mano, ne

& abboffamene nominato

condo la mente di frittotele


prefi ritrouano
l'altro

mina la

&

del

ti

di

&

di

due quiete, delle qua-

due mouimenti ,che fono

quali fi troua lo allargamento

) tra qu- tti

Et fi come la Medicina chiama


Pofitione, ouero

& prima

due mouimenti,

la Pofitione ?*

,&d nflrengimento

che fino due mouimenti contrarij

mafiimamente perche

sa di due maniere, fecondo

lib. i .) di

<& dipoi due quiete

,
:

ouero

imponibile , chefimilx mouimenti fi pojmo continouare

il

primo mouimento avsohn,

Battere %i<n s,&la Leuatione apri s

pigliando perfilamente quella equalit ,

alza-

mouimenti ( come etiandio nel cap.qz difipra commemorai) fem

l'autorit delli

lo

perctoche (fe-

commemorati principi

&

&

il

fecondo JWowi'

cofi la

Simigliontemente; fi come
della

Medicina

il

cio Equale,

inequalit ,che nafee dalla velocit

&

tvno con

Mufca no

Polfo

&

fi

ritro-

Inequale

tardit , onde fi fa

il

Rithmo,

Terza

20 8

JRtthmo, dal quale nafte malti movimenti proporticnati , contenuti ne igeimi Moltiphce
lare, cifragli altri

chefi [affano, che non fino contentiti fitto

&

fi ritratta di due maniere, cio "Eguale,

xequate

, ette fi

voce Et queflo dico io, perche gli antichi Mufici

la,

detto} riputati una

rono ad alcune

cofit tfleffa

Tempo

ti

breue

<&

Poeti anco

& ad

alcune ilTempo lungo

&

qui gin erano

per un certo loro finito naturate diutfiro

&

Veci

le

Tempo

al

Stferpartico-

che la Battuta

movimento prcpcrtwnato, die fifa cu

riduce cani
li

cotati gcntr:i.j cefi j:otemo dire

( carne altrcue

due parti

in

&

ho

attribui-

Tempi

lun"0 applicarono due

&
&

&* pofero nel primo lucro quelle Sillabe o Voci del Tempo breue , che fono di minor quantit
nelfecondo quelle del Tempo lungo , che fono dt maggiore , come ildouere effendo chef come la Vmt tra
numeri manti il Binario, die contiene due "vinta ; cof il Tempo brtue dtbbe tenere il primo luogo
il
Lungo il fecondo Ma fi debbe atterrire, che confderarono la Battuta in due parti ? tanto alia prima, qua
to alla feconda attribuirono la mifura del Tempo breue, o limer, fi com e
tornava pi commodo. E ben "ve-

breui

li

ro che

Moderni appltcaronopnmieramente

li

facendole equali al tempo del Polfo

le

alla

&
&
Tempo
Pof
&
Pof

la

Poftione

le in

inequali, applicando alla

Dupla proporrione Et perche

cotale Battuta fi puh con -verit

rione

ti

tiene

le lor

Cu (Y1
le col

ragione

fi nonfenTj,
apio di tutte

fimamente
quale

attendo dipoi

percioche

le parti della

nel principio

chef pone

alloro

quella del Binario in

manti ;

&

allora

~vfa la

fi

ma non in tutte le parti

regolarefimilmente dalla Battuta equale

Moderni

Equale, cio tre

z^ ^""^

ineqttale

fi

cotalmodu

onero con quejli

oueramente con

acampagnando-

Sesquialtcra,etfor

Prima, quando fono pofie nelprn

Seconda , quando fino pofie mede

yiene a regolare [otto la Battuta t-

,&fiyfa medefimamentela

alcuna parte folamente,

&

lepartifi vergono j

Onde cotali Ctfre pofjono figmficare due cofe; prrtma

lunghi ,o breuicontra due

,fi

mene a porre

Dipoi ,fgnificano

quando tnten

^-tttta ineqttale con qutfli , p

della cantilena in ciafeuna parte


di

"v

afre nominavano

onde ciafeuna parte

che hauendo ricetto al Segno del tempo

Tempi

cotali

Battuta

Battuta mequale; Et quarta ,quandofono pofie nel me%o

&

Inequalit ;pero

cotale rifletto,

Mufici

efii

in quattro maniere
fi pofjono confiderare

cantilena

Terza , quando fono pofie nel me%o

nione de

la proporrione di

'

T T tempo

Seirno del

&

Leuatione cafea

K0
JL' ^1* ^nwBfc Tofawno figliare la Bav**

\neua (ij [\tio la afra delTernarw (opra

Semibreve imperfette;

fignavano con quefli >s

, le

la

ti

cantilene nel principio con quefltfegni

i& quando intendevano lai nequale


ue ^'

hora

Tempo lungo , oueramente il breue Dipoi


la Semtbreue con la Minima ,&la dtuifero in due
lungo,
""< Laiatione il Tempo breue ; ponendo-

la

chiamare Ineqttale

dettano la Battuta equale, fignauano

hora

tra la

la

&

onde cotale Battuta


pu "veramente
fi
Leuationef ritrova la proporrione di Equalit : effen-

Pofitwne, quanto alla Leuationef attribvifie

applicarono hora la Breue con la Semtbreue

mouimenti

hora la Breue,

diflmto in due movimenti equalt

chiamare Equale : conctofia che tra


do che tanto

alla Battuta,

la

Mifura

come

opi-

inequale cantra la

che nella Battuta intera fono con-

&

uno nella Leuatiochefiano ; de i quali duefi pongono nella Pofitione,


tenuti Tre tempi lunohi , o
proporrione
nelle figu
altre
ut
concorreno
numerali
che
alcuna
non
cifre
,
dinotino
quando
ne ; mafimiamente
bretit

re, a note della cantilena

ra

Itua molte difficult


detto ,

che

come gin facevano


che poffono occone

la Battuta

non

chef
mente , fecondo alcuna proporrione , con
quello

alcuni Mufici
allt

altro ,
la

concwfiache intefa la Battuta in quefia manie-

Compofitori,

&

alli

Cantori anco

Potemo hora vedere da

che un Segno fatto dal Mufico equalmente

pofitione

&

con

la leuatione

ouero tneqiiaL.

dellamano afimiglianxa del Polfi

hvmano. Effendo advnque la Battuta di due Jrti;come havemo uedvto, tanto il Mufico quanto il Poeta potr
no in effe accommodare la Mijura del tempo di ciafatn piede del Verfo Imperoche nella Equale potrano ac^
.

commodare il Ptrrhichio , che


tali

afre

v v

onde

confider
tta

il

compoflo

Mufia fogliano fignare

di duefillabe brevi , le quali

loro

tempi

Poeti fogliano fignare co

chefiano due tempi breui con due figure equali

con

Tem

*~~-px> lunoo

o breue

, <*7*

lo figlia

con una delleotto figure cantabili, come meglio

commodo Potranno anco accommodare lo Spondeo , che fegnano con quefie due

duefillabe lunghe

aIa onero altre fimili conctofia cht'l Poeta confiderfolamente la Sillaba fi Lunga,
onero fi Breue , la quale nota con quefla'altra v;&ilMufico
T"T quella afra

come fono quefie


la aitaifivna

li

vii piede

ouero con quefie

nofiumlmite accommodare il Dat


modo -v v ; ouero contiene vn tem

IT~
-

<s

che figmficano due tempi lunghi

filo ,

il

de

quale contiene vnafillaba lunga

p lungo

Similmente potranno accommodare lo ^Aiiapefio in

&

due breui

qttefio

modo

in quefia

v v

quali compoflo
,

&

due brevi

maniera

overamente

li

rcrv

che dinotano

Potrait
in cotal

AZArA~.

" ~T

'

,,

209
&

Parte.
iZ
~_r~~ TP

p er che contiene duefUabe breu

accommodare

Sotto la Ine quale poi fi puh

~&~

~~
~$Z 1 opure in quefla gufa

-p

yn tempo

uero di

maniera

-in quefla

& yna

breue

minore

lo

fitto l'altra Battuta

equale

lAhtifbaflo ,

la feconda

fio

ima fidlaba breue

di

"

"W

&

tempo breue

porre

il

pi

&

"

mtellige

ifi

ima lunga ,

di

il

Trochaica

quefle

maz

Ionico

lo

ra fitto l'yna

&

yna Breue perfetta ,

Et f alcuno prendeffe

di ci

la furia alla quiete

comand

me etiandiofii ode a

che'l Mufiico-doueffie cantare lo

noflri giorni

douane ;fi come ettandw


ci allenire , acctoche

ne

in quelli

Baili

marauiglia

legga

il

noflro Boetio

alcuno non fi marmagli

fimfca ancora nella Pofnwne della

mano ,

ydimo

la

in quelli ,

battuta del Trocheo

che effendo neceffario

cio nel principio della

quale yeramente fi ydiua

, il

me%o , t&

che dimandano Paffo e

che nominano Balletti ,

Spondeo

che

yeramente chiamare bat-

Mufica , oue ritrouer ; che Pithagora yolendo ntrahere quel rimine Taurominitano

nel proemio della

hora

Battuta

delle yolte nella

nella inequale

la prima delle qualifi potr

0-

Trocheo

In cotal modo fi

enfi

due Tempi lunghi ;

'

oueramente

--j

yna fidlaba lunga

perche contiene

vttfi

molti altri piedi , ho


di

accommodare

Cofi anco fi potr

ouero

modo

cont aremo alprefente di quefle due : percioche ciaficun altra Battuta

ci

imagmare ,fi potr fempre ridurre a

&

&

'

'

'

&
^

lungo

conciofia che tutti quefli pie-

'

T T T come e noto a mt

f~

go ,

la quale contendili

che contenghi tre Tempi ; pero

tuta Spondaica ,

:$::

Ma perche coflume delli Mufici

yno lungo

di

Tribracho uviij

yna Breue imperfetta ,

fipoteffe

& &

lo

a ^/T

lamio a que

yn tempo lun

choriambo,

, il

lo

& imo

onero due tempi breui,

ZL/T jv

che contengono

potr accommodare
<rwre , lo

- v

onero

~~~ percioche compoflo

_~_~ u

bre

lunga

ima proportione equale ;

-di fono contenuti fono


ti

tatguifa loProceteumatica

in

& yna

dal-

,fii

co-

che chiamano Pa-

Douemo altra di

che ogni Compofitione incominci:,

Battuta sper difopra ho detto, che

lo

&

Iam-

bofpu accommodare fitto la Battuta inequale ; pur che la cantilena yenghi a terminare fecondo il coflume
de 1 Mufici moderni

Ma quefofa detto a b$(lanza intorno alla Battuta

Cap.

Della Sincopa

^A S I NCO PiA
la

Battuta

yeramente non fi pu conofeere dal Mufico fienxa la cognitont del-

onde era conueniente, che primieramente fi ragion aff

che molto neceffaria alla fua corninone

nome Sincopa
confider

il

457.

Ma fi de fapere

&

di lei

dipoi dichiarar quello

come

di quella,

che importa queflo

che la Sincopa non confiderata dal

Mufco , come

la

Grammatico , il qual imole, che ella fa yna figura di Dtttwne j e di Parola,

che yogliamo dire, che fifa quando le taglia, nmoue yna lettera , Sillaba nel me%o ;fi come fifa ,quan
f
do per commodit del Verfo , in luogo di porre uCudaciter
pone ^Audacler ; oueramente bifognando dire

,f

Vendidit
tabile

,fi

dice

Venda : ma

minore, oltra yna,

rare , perfinire
intefoper

il

numero

circolo

ti

la confider

come Trafportatione

pi maggiori alla fua fmile

gura ,

il

JL

il me^o circolo int e\Y) ro


tagliato
,
Tempo (come yederemo alfuolu \ ago ) apprejji il

terminato nel numero Binario:

M \L.ufico

&

fitto polla anco alla pofitwne

& nume-

che fi termina per il numero Ternario;ma etiandw nello

notafi chiama Sincopata, ouero fi dice, chefa la Sincopa,quan

battuta,

nota can-

ouero tagliato

imperfetto,che s'mtede per

percioche

Kiduttwtie di alcuna fgura

oue conuementemente fi poffa applicare,

Tempo E t queflo accafea nonfolamente nel Tempo perfetto,

della mifura delfuo

intero

ne mai pu cafeare

di

due forti. Onde quella fi-

do incomincia nella leuatione della

come porta

la fua

natura

fitto lapoftio-

ne ,fno a tanto, che non ritroui ima fgura minore , ouero altre figure , chefano equale a quefla di yalore
con le qUab accompagni ,
ritorni, oue la battuta hebbe principio
Per il che da notare ( per dare uno
fi

&

effempio

che ilpropio della Semibreue di cafeare

nello imperfetto anco nel principio della


quefl' altro

nota e det

yL

battuta,

Mafie amene, che l'yna,o

ta Sincopa

ouer Sincopata

&

di effere

cio fotta

l'altra fi canti,
;

infieme cantata nel Tempo perfetto

quefi due fegm

O&

proferita nelleuare della battuta

come netti due effempipofti qui

&

C- &* la Breue fitto

di fiotto fi

talfigura

uede

Si pu

Te rza

2IO

a?^ife|^^!^ffi
5:

fc^i?3L3rflt:

Si pu etiandio chiamar Sincopata quella Minima , che ha appreffo di f


poja nel leuare della battuta

&

Semibreue

cefi la

puntole i primi fegni , quando

il

col punto,fitto l'altrofegno

come qui fotta fi

U:^-^t%M~m > ^- x~ **-^%!gESEE


*
S?25^5
:

ancora chefipoffa -veramente dire, che nonfiano Sincope ,fe non impropiamente
breuefi chiama fincopatafotto qualfegno fi voglia

vien poja
nota, che

le pone

te dalle

pate

dalli

le

Compoftori ne i

vadi auanti

auanti due

Paufe

come

, la

chef pongono a loro manti,

&

tali

la

mi

55

Sincopa fifaccia nelle fgure mofrate

lorfeo-ni propij

la

di Iofquino , di

no ignorante fcrittore

non pero

fitto

il

quando

Oueramente fi fa , quando

delle fgure fmeo-

altroue

Tempo

fi

buoni

Motone ,&di

come

nefa bene ilfncopare

che naturalmente cafeafopra

genera anco incommodo

&

difereti

altri pi

battuta,&

alli

Paufe Siano

le

;f come fono le

fitto pofle

a^g

tF* gjg

'-$-

il

a-

principio di cafcuna , fit-

Cantori ,

quali confidando-

Tempo fa in loro variato ,fen%a tenerne memoria

&

per tal maniera ingannati


fi

debbeno per

^Antichi di loro ; pur che non

del loro

di

porre

Tempo ,

nel fottopojo effempio


vede
fi

, il

che

le

vengono necef-

ovm modo fchiuare :percio-

Mufici ; come fi pu vedere

Perlaqual coft, quando occorrer


della

fi?1-.gX3pa-y&:::

lecito,

Quefti incommodi adunque

dalli

non cacheranno nel principio

feruato

da vna figura , o

Sono anco tali fgure fmeopate alle uot-

e*:

r' B

conto alcuno , pongono la Battuta nel loro principio,

che nonfurono mai fipportati

&
&

oh ro imperfetto che fa ti Tempo

& ilTempo
&

Mifra ,

come moflrer

fariamente ad errare cantando

cheghen ,

o imperfetto

La Sincopa adunquefifa

E ben vero, che la Semi-

Tempo perfetto ,

Paufefono di valore della me%a parte

fi fpeffe volte nella loro integrit, nonpenfando che'l


<?*

quifi veggono

Concofa chef rompe


i

il

qualfia di valore della met della figura fincopata

*3^ $$tI$ Sa

%-G-

che dimcflri

contrapumi al detto modo

fotte fitto qualfegnu fi voglia, o perfetto

to

o pi figure, chefiano equiualenti a tal met

* s*
Et bench

loro

vedetti) ;

Paufe

nelle

compoftioni di

O-

fano fate guafle da alcudi

breue,o

di

fetmbreue ,

allora fi debbeno ridurre alla Battuta,


dalli

buoni Mufici flato fimpre of-

j^^EBstqfcji l i^:

xt
a

*
!***, !**[
Delle

Parte,

2ir
Cap.

Delle Paufe.
---

-.

_^-=rffi^^^^

come

fi

le

Voci,o

mento

le

Note delia cantilena fino

-veloce

dal Mufco con alcune linee

ha da
le

&

la yariet loro rapprefenta

Tempo , die fi tiene la "voce

o tardo del

Pnuatiue : percioche fono


po, che fi

figure ,ofevni Poftiui : percioche rapprefentano

Suoni, da i quali nafcono le harmonie

inditio della taciturnit

cofi le

ofilentio

tacere, ilqualfiforge dalia loro diuerft

&

il

moui-

Paufe fi chiamano figure


rapprefentano

il

Tem-

Quefle fono alcuni fegni fatti

quali perpendicolarmente cadenofopra yna'^p pi delle cinque mojrate Linee

delCompoftore Et lefpectefono tante, quante fono

parallele, tirate dtuerfamente fecondo l'arbitrio

due meno, incominciando dalla Lunga, laffando quella

le figure

Mafiima : effndo che in fuo luogo fi p


ne quella della Lunga raddoppiata Et quella della Semtchroma anco fi laffa : percioche per effer di minimo
denominate con lo iftefjo nome della fgura , o nota , che
valore, non fi vft Et fono dello ijleffo-yalore ,
cantabili

della

&

rapbrefentano

fia

Le quali Paufe , quando fono poie

mai abbracciano pi

DiLunga.

deliTempo

fotto'lfegno

di tre dellefopradette linee

come

onero imperfetto

che

.....

...

Di Semioreue. Di Minima.

DiBreue.

perfetto

qui fatto fi yede

Di Semiminima. DiChroma.

I
E ben yero che tallora aggiungono alla quarta ma fimili Paufe fono dette di Modo
:

luogo

Furono ritmiate

ragioni

te

l'vna per Necefiit

fibile, che

li

t'altra per

come cederemo
del

al fuo

Canfore , per

due

Ornamento delle cantilene Per necefiita prima perche era tmpof:

Cantori potffero peruenire dal principio alfne della cantilena, fen%a maipofarf,fe non con loro

rande incommodo; ne -veramente hauerebbeno potuto durare


to da Ouidio nelle

dio opportuno

Hac

&

Paufe nonfenxa grande commodit delCompoftore,

[ite

La

amorofe Epiflole

ondefi pu dir con yerit della Pattfa quello

reparat yires ,feffaque

Onde forf

ricordeuolt di quello

che det-

Quod caret alterna requie , durabile non e(l : ritrattarono

membra leuat

chefegue

rime-

il

Furono poi ritrouate le Paufe per ornamento : percioche

mexo loro , le parti fi pofjono porre l'yna dopo l'altra in fuga , o confequen za j come yederemo ; )/ qual
modo fa la cantilena non filo artefciufa , ma etiandio dilettetele : conciofia che'l cantare di contmouo , che
col

fanno

le

parti della cantilena nfieme ,genera noia non follmente alli cantori

duce faciet : Et

hora tre

lo far

tacere

hora quattro

&

parti alcune yolte con qualche propofito

le

tioniper tal yariet riufcfcono pi


taffe queja taciturnit , ofilentio,

dalfuo yffcio dtffero effere

lafciamento

rochefi

yn

yolendone auertire

%a artefcio ; ma

collocarle di

yaghe ,

&

lo

parti infieme cantino

le

&

pi dtletteuoli

yfarono per

che non douefimo porre

che'l

parli fempre

che non fappia a tempo

&

&

di

do fi yoleffe raddoppiare

le

allorafi potr porre quelle

Onde

porre pi Paufe
,

le

ritrattarono

Paufe

,&

ascoltanti in-

cantare horadue

mafimamente nel

;fa

che

le

nominarono Paufa

lo

compofi-

ynfeono , che rapprefen-

yuce Et bene
.

La qua-

dtffero artefciofo intra-

nelle cantilene fuori dtpropofito,

necejit

&

l'artefcio lo richiedeua

non fappia por fine

&fen.

Impe-

meta al fuo parlare

luogo dar ripofo alle parti della fua compoftione

&

tacere conpropofito

Mufco fappiafar tacere ,& cantare le parti della

queflafi debbe raddoppiare ;fi come auerebbe

tofi

le

maniera , chef yedeffe , chela

be duertire, che doue accafcaffe

& infume fmfcano

la cofafcrnificata

modo che; fi come non fen%a yirtu ilfaper ragionare


t

certo intralafciamento artefcwfo di

come yttiofa cofa ad alcuno , che

cofa yitiofa al Mufco

ma anche agli

cio facendone

tallora ( effendo la compofitione a pi yoci ) tutte inferni

fine ; conciofia che necefftrio , che tutte

le ,

quali

cofi

fuacanttlenaa tempo

cofi

Di

ancora non fenxa yir-

,& luogo. Ma fideb-

eccedemmo il yalore di quella

quando fi yoleffefegnar la Paufa

della

della

Lunga,

allora

Mafiima : Ma quan-

Paufe , che rapprefentano

effa Mafiima , otter porle appreffo altre paufe minori,


chef aggiungono fopra le altre linee ;f come in queilo ejfempwpoflo qui difot-

yeggono

Sono

T erza

212

S ;:bEIE 33 I
Sonojldte uarie opinioni di queflo

H-

-X

-J.

nome Paufa :peroche alcuni hanno hauuto parere

Paufa

c/se

fio, fiata,

Hap<" parola-greca , chefgmfica Ceffare , Pofarfi , o Zaffare ^fltn hanno -voluto , che fia coft
chiamata dal Batter delle mani , che da i Ianni detto Plaufo : concwfiache mifurata dalla pofmone ,

detta da

&

dalla leuatione della battuta

Ja qualefi conofce dalfegno formato dalla mano ;fi come di [opra habbiamo ue-

Etforf , che non fu detta da principio ne all'uno, ne all'altro modo delli due nominati; mapipreflo
{come pare ad alcuni ) da Pofa parolafrancefe, chefgmfca Pofata Ondefifuol dire Vna paufa, due pau-

duto

fe, & le altre ; cio una pofata 3 due pofate , &* cefi il rejo Mafia detta da che fi uoglia , queflo
.

foco ; purch fifappia ,che quando il compofitore ponete Paufe nella cantilena , -vuole
eia per tanto Jfacio di

tempo, quanto fignifca

il

che

ini il

importa

cantore tac

yalor delle Paufe Gli Ecclefiajlici ettandio pongono

le

Pau-

ornamento , ma per neceftt perche imponibile di poter peruenire alfine di


fe ne i loro canti, non gi per
totali cantilene ,fen%a pigliare alcun ripofo ; La onde di ah aueduti, ritrattarono ynfegno, dal quale ciafeu.-

armando a quello ,fi habbia dafermare,

cantore auertito, che

110

le effetto lo

tori

concordeuolmentefi haueffe dafermare , onde

fo.E'ben yero , che non pongono


le pongono di
lici ,

&

&

pigliare Spinto

tali

maniera , che cingono ,

tallora raddoppiate

lo

&

le

altre

fi

compofa

la cantilena ,

&

Paufe fianofiate poile

accioche

nelle parti della cantilena con

li

di
,

non cafeare

&

non porre

tali

li

Paufe ,

Compofton etiandio

Membri della orationefiano diuifi,

qualche propofito ,

&

in fimdi errori

yn goffo,

accioche non dia

alli

la

qua

lafen-

Nefi debbeno por-

conciofia che colui, che le

& yno
dotti

auerti-

&

allorafi potr dire, che

non a cafo

cio nel mezp della Claufitla

dtmoftrarebbe yeramente effere yna pecora,

Muficofi sformer

moltofi debbe pre-x^are

cio di

<*r intenda interamente : perewehefacendo in cotal modo

modo, aitanti chefu finita la fintene ,

poneffe a cotal modo

fimigliantemente nel fine di ogni

ponendole fempli-

tallora

Periodo il che fa dibifgno,che

re per alcun

Confen-

-.perciocht

non nel ne delle Claufule, o punti della Oratione,fopra

fcano

tenza delle parole fi oda

&

Etfi debbe per ogni modo offeruar quello , che via mol-

degli ^Antichi hanno offeruato

le

il

yn ta-

che da

moQrate difopra

abbracciano tutte le linee della cantilena

come qui fi yeggono

ZZHH

que

il

dimandarono nttg* > che yuol dir Cenno ,

Paufe nel modo , che fi pongono

ti

le

Per

clnamarono irnpiL^he yuol dir Spirito . Pofera etiandio cotalfegno , accioche og-n'ynode i can-

ignorante. Per adun-

mala

opinione di fi

, il

che

preporre ad ogn altra coft *

Delle Fughe, o Conlequenze, ouer Reditte , che dire le vo-

gliamo

Cap.

quantunque , offeruando

le

Regole date- difopra

i.

non fi

ritrouaffe nelle compofiton

alcuna coft, che fuffe degna di riprenfone ,effendo purgate da ogni errore,
ne fi ydiffe in

foche

effe

non buona,

di bello , di leggiadro ,

ciafeuno conofauto

&

&foaue harmoma^
di elegante ,

, per effer molto yfato,

fiton; cio quel procederetefanno le parti alle yolte l'yna


le

alcuni

chiamano anco Reditta,che figmfcano yna

di

Tuoni ,

&

di

Semituoni

con altriftmili

limate;

quando non fi ydtffe quello , che hormai da


i

Muftct

nelle loro

compo-

dopo l'altra,detto in Fuga,o Confequexa,la qua

coft ileffa;et

yna certa Replica di

yna parte , fatta da yn

cantabili; ouero per dmerfi,

&

per

li

alquate yoci nella

altra dopo alquanto

medefimi mterualli

La qttal Confequen%afifain molti modi ; imperoche ouero l'y-

na parte rifonde ,o (per dir meglio) fegue l'altra per l'Vnfono ,

cio

cantando

in quella

yoce

ramente per yna Quarta , oper yna Quinta , ouero per yna Ottaua . Et quefla maniera
fedamente diktteuole ;

&

mancherebbe nondimeno yn non

&>frequentato da

catilena,ouero la replica di tutta la modulatione ,che fi cottene in

tempo,cant.tndo,& procedendo per le ifleffe figure

li

ma in f contiene eleganza ,

&

artefcio

di

ifleff
a , atte-

cantare non

tanto pi quanto procede con ordine bello

&

regolato

Parte

&
&

regolato contrapunto.ln quefla

hora ynaPattfa
cofi

di

Minimajiora

di

maniera

2J
di far 3

comporre fi cofluma

di

Semibreue,&>

t allora di

in eia/cuna parte deUi


trotta effer pi

dulatone,chefa

,& Sciolte

&

pi largo

di

due frti

confimili oblighi

yolte
:

cantabili

ad yn filo modo

re, che fi ritroua in y\i altr aparte

; il

procede in

Fuga ,

reflo poi delle figure

ne ofjeruare altri fimili accidenti

ma pu

Minime , &* l'altra proceda per altre

far quello

figure

che pi

li

piace; fi

l'altra per ffiacio , o


f loro
li

tempo

di

il

Confequente

Mufici

di fare,

porre

Ma

il

che

Semibreui

le parti delle lor

me

o di

quelle

che non cantano

&

&

in cotefto

di porre le

Pauf

fimilmente per Minime

fatti fpra'l

&

Canto firmo Si deb-

ella fia,

detta la Guida,

yna Semibreue,

&

di alcune altre

ancora ; per la

finimento fono facilmente comprefe ; per fi sforzarono

cantilene fuffero pi yicine nella

Fuga,o Confequenza ,che fuffe


certo modo commune di com-

yn

Fuga, chenon fiajlatayfata mille

La onde accioche nelle noilre cantilene fi oda qualche

ite
+#+

Fughe, che fi fanno didanti (yna dal-

troppo continouare cotalvicinit fece, che fi cafe in

che al prefente non fi ritroua quafi

Compofitori

Et perche

yna Paufa di Minima,

vicinit fino pi intelligibili : percioche dal

pofibile.

di

come , che yna parte pro-

beper allenire, che quella parte , che incomincia la Fuga, legata , o fciolta , che

chiamata

ogn al-

Confiquenxa per yn certo numero di figu-

equalit delle figure

cio per

&

modulatone ,ole figure; come fi co-

Semiminime infieme mefcolate ; comefi offerua di fare nelli Contrapunti

Compofitori di

li

in cotal gutfa

non fono fottopofle a tal legge. Et

modo di comporre, il Componitore non obligatodt offeruare la

Compoftorefe

il

Fughe , o Confe-

ma le Pauf ancora, quando vi entrano,

Ma le Fughe, o Confequenze fcioltefi ritrouano tra quelle parti

mafollmente yna di loro

quella chefegue

Mimma infume,

Le prime fono quelle,chefi ritrouano ordinate in tal maniera, che quella mo

tro accdente;ancora che l'yna delle parti raddoppiaffe nelcantare la

fluma di fare alle

&

le

le figure

sfacendo

Canto fermo, quanto fi vfa etiandio

Sono per

l'altro

yolere del Compofi-

yna fla E dibifogno pero di offeruare, che in quelle parti, che cantano

le parti in

ceda per

il

il

yna parte del concento, l'i/leffa canta anche yn 'altra: Onde coflumano

porre nonfolamente

ima

di

diminuiti;^ maggiormente fi yfa in quefli,che in quelli :percwche

libero,& hauer maggior campo

quen%e;cio Legate

fimili

&

yna Semibreue ,

ancora quella di Breue& di tre Semibreui,& t allora una di Lunga fecondo

tore.Etfi yfa quefla maniera, non tanto nelli Contrapunti fatti (pra

fcrinere

che fyno figlia

variet

migliaia di yolte

,f sforzeremo

di

da

diuerfl

yfar pi di

S^5PSP5^=?^^?

SOGCETTO.J

tr-3r.#:

$k$i

II3S

xp^^m

tL:

&

fili

Primo effempo

::?xSl iplllEilllli?

m
gzxzm*::

pEeis

f-b-f

liUfe

Secondo effempo

TT"

::=3:

IJ

^l^llifgflfifji%ig
I S

rado

T erza

214
rado

Fughe

la

communi

&

ccfiycine

quando faremo la Guida


onero per cinque

che

non

&
&
& Confluente
ynite

cercaremo con ogni

oper

fi allontaneremo alquanto da quelle Conferenze, che fono tanto

potere di fare dtUe

lioftio

il

fmih

altre

debbenoyfar molto

fi

\]>effo

&

per non offendere alcuno.


lo

effempio di quelle

per tre Paufe

di

Mimma,

Minima ,

o di

Semibreue non fi debbino

tifare

ma dico ,

&

molte yolte replicate ; iequalt

laffo di

modrare, per no

Cap.^

ri-

effer tediofo,

Ma acaochefi caui qualchefrutto da quelo,ch'w ho dettofo pofo prima difo-

chef nominano

Sciolte

Iequalt fi fanno J'opra

li

canti fermi

loro imitatwneiper-

cioche delle Sciolte, che fi trottano tra due parti diminuitele ne potr bauere due accomodati effempi
di fopra nel

che

per non cafeare in quelle Fuvhe ,che fonotanto commun, che non fi

troua libro, nel quale non fumo molte,

pra

-verremo fenxa dubito, a far qualche nouauanatione lo non dico na,

Confequenxe diflantiper vita Pauft di

le

Fughe , che fiano pi none Conaofa che

alquanto diflauti l'uno dall'altro

Nelle Fughe poi, che fi chiamano Legateci hauer da offeruar quefo

podi

che fano pofle

l'yna con l'altra in Confequenxa alVntfwio,ouero alla Quarta,oueramente alla Quwta,opure alla Ottaua;

incominciando da qual parte fi yoglia,fia

la grane , onero la

chef incommaer a comporre prima, far la Guida;&


ogn altro accidente,far

3r

il

acuta,che quefo importa poco

quella

chef cumponer dipoi

co

Et quella parte,

le tfieffe figure,

&

La onde fmto che far il tutto ; come qui fi yede,fpiglier Lipari

Confequente.

g|5p5ife||||||S

$:
~.:^t--^'tl

cv iD^r,

CONSEQJ'ENTE

:llli:il|3|ll?
te, che

Guda&ffcriuer di lungo;& doue il Confequente ha da incominciayn fegnotale, { tlqual yien detto dai Mufici

incomincia a cantare, cio la

re a cantare, cio fopra la figura pofa nella guida fi porr

Et nel fine, aueh da fermarfj fegna

l'refa;

llo

nata
fopra

ponendolo fopra laf<ntrafnale,ouef ha da fermare

Fatto quello , per dar nottua

la

Guida col

la parte della

parte della

minano Canon
queflo modo;

Guida

laqttale

, in

Fu?a,oConfequen%a
il

Confequente

e/fendo chiamata da 1 Greci

alla

detto fegno
;

qual maniera fi Imlbtano a cantare

quello,chc douerebbeno dire

in acuto;ao-<riu>medoui oltra di ci

il

"

Fuga ,

Diapafon

il

tal fegno

ouer con que-

chiamano Coro-

le

parti ,fi pone imi. Regola,

Return, alcuni

Mufa poco intelligenti no-

Confequeirxa, ouer Jleditta ; laqual Regola fi fenue in

&

7 Confequente pi acuto della Guidaji aggiunge

Tempo,che ha da ajpet

comincia a cantare, ancora chefa fegnato

&

luogo colfgno

tare la parte del Confequete,auanti che in;

Laonde fi ferme.

Fuga, o Confcqueimdi dueTempi.allj Diapafon acuta.

Due parti ridutte

in

ima.

Ma

Parte

2TT

3r-^-0i

iiiiiiisiiipiiiii

Mafe'l Confequente cantaffe nelgrauejn luogo di dire *Acuta fi porrebbe Craue Et f la Confequenxafufper yna Qarta , allora fi direbbe In Diateffaron ; &fe cantaffe per una Quinta
direbbe in Dia,fi
fi fatta
.

&

pente

rebbe

il

ticolare

per lo Vmfono ,fi direbbe aHVmfono, oueramente nello ifieffofuono, o -voce ifleffa . Lun^o faf
yoler raccontare tutte le Fuohe , o Conferenze di yna in yna ;
il yoler dare yno efjempio par:

&

ma perche di queje nefonoi libri pieni , pero laffaro di

buon giuditio delCompofitore;che yedendo,


di ritrouar cofe affai

Fuga ,

fiequenxa, o

xaper p<riv,

&

&

maggiori ,

Legate,

ti ; ilfimile

rimettendo

il

redo al

& lume

Non yoglioperh rejlare di dire , chefi troua etiandio yn altra frte di Con-

quale fa per gli ifleft interualli,per mouimenti contrar'u, detta lupa, o Confequenfi
Mm\>, cio per leuatione
abbaffamento di yoce, il qual modo yfato da i buoni Franici ;

,&

&

Sciolte

ifteffo

le

modo, col qualefi procede nelle altre . Sono nodimeno due lefuefpe

Le Legate potremo conofe ere, quando haueremo piena cognitione delle preceden

anco auerr delle Sciolte

fare,o comporre

pi. oltra ,

ejfaminando gli effempifopra dati, faranno guida }

la

nel comporta fi procede a quello

eie, cio

&

ragionarne

Sciolte, (affandole

Ma perche, confiderato quello, che difopra ho

da yn canto, yerro a mofrar

le

detto, con facilita

Legate, che fono alquanto pi

fi

pub

difficili

porro folamente alcuni effempi, dai quali


potr cnofcere,& comprendere quello, che
de offeruare,
fi
fi

et

quando fi yorr compare in

tal

maniera

Se

noi

adunque ordmaremo

in tal

maniera la Guida col Confe-

quente,che proceduto l'yno cantra l'altro per contrarij mouimenti,offeruando di porre quelli
di Tuoni,di

Semituoni,& gli

tranno ordinare

altri in

in diuerfe maniere

fpatio del Semitono,afpettando due


[patio di

yna Paufa di Lunga,&

interualli

iflefit

yna parte, che fi pone nell'altra , non dubbio , che queie parti fi po-

Percioche fi potr porre

il

Confequente fopra la Guida difante per

Tempi interi di Breue imperfetta,

cofi

cio

lo

dimorando allo incominciare per

haueremo ilfottopoflo effempio; Ouero potr porre l'yna


fi

delle

par-

lliaiil|lii|iiipriiteiiffe
GVID^C.

ip^iiriiiiipf^iigii
A
Hiiitli!^
fl

4J.

$::;

-H-

iipgjgj^fep^fefj^
I33SS
CONSEQJ'ENTE,

l;glS^BIiili

iSS
ti,cio
il

il

Confequente lontano dalla Guida per

Confequente feguir la Guida per due

3*=$=

yna Settima,^ haueremo

Tempi

di

Breue imperfetta

lafottopofla cantilena, nella quale


cio

dopo

yna Paufa

di

Lunga
Volendo

T erza

i-6

SillIllll|=|i

liilillililliiiiiiiliiii

lilliiiii|iiisli:illl
CON
ENTE.
SE Qjr

Volendo poi Jcrittere


botranncfhauer

me ha la Guida

le

in

forno

cota.li

loro chiatti, che

li

effempi

o cantilene, fi potranno ordinare di maniera

Le quali chiatti fi porranno fernpre aitanti

quelle fi porranno

le

Regola pofla fopra

Paufe, che'lConfequente hauer dafare

di loro gli

che

li

Confauenti

dimoJreranno,per quali chorde haueranno a procedere nel cantare, fi co-

infimi

in qttal

quella
,

cheferue alla Guida,

&

atlanti che incominci a cantare

maniera fihabbia da procedere ; fi comi

nelii

tra

quejle,&

ancora che la

due Jbttopojlt

efjempifi -vede

Confequenzadi due tempi al Scmiditono acuto > per


contrarij mouiment

Due parti fopra Dm.

lliliillilgliiilll
Fuga di due tempi alla Settima acuta, per mouimenti contrarij

_ _}_

_ _

Due parti congtnite in ima.

I t-

illilIfllliil
IeIIIIIII
Veda

Parte

2*7

Vederemo poi alfu luogo,quel che importi yn tempo ,due tempi,


retiandm, quante figure

in effofi fanghino,

&
&

a qual figurati

braccutre;percioche altra che fono belle pieganti,


:

efjendo che

vn

pi ancora

Tempo fi

conciofia che allora moflra-

Si debbe altra di

attnbuifca.

maniere di Confequenza non fono per alcun modo dafprezzgre, anzi fi dtbbeno ab-

ci auertire,che queje

Za

&

yn

ingegnofe;hanno anco

non so che

certo

modo di comporre non cofi commune, come fono gli altri modi

tal

di

grandez^

Per adunque , chi

fi yorr ejfercitare nel comporre infimili maniere, non dubbio, che in breue tempo diuenter

yn buon Mu-

ftco.Et quello che ho detto nelle Confequenze legate paglia che fi intenda anco delle Slegatelo Sciolte, che fi

compongonofenza obltgo alcuno.N efi debbe alcuno imaginare , hauendo


fempifihe fiano folamente tutte
niera ;fi

le

maniere

come porre pi fi meno tempi ;

delle

&

io folamente

pofo

li

modrati

ef-

Fughe,& che non f nepoffafare aleuti'altra,per altra ma-

che la Guida non fi poffa porre nell'acuto

&

il

Confequente nel

modi,& lungo farebbe il raccontarli di yno in yno;ma ho poflo


folamente quelli ,accioche fiano yn lume,& yna guida a ciafcur.o, che yorrfttoentrare a queila bella, ingraue icnciofia che fono quafi infiniti

gegnoft

,&

li

honoreuol fatica

Delle Imitationi,& quel che

ON

di poco ytile la

porta alla cantilena

Imitatione

Fuga, cio Levata, <r

la

ro tra la

Fuga ,

&

la

alli

Compofitori

cofa da ingegnofo

Sciolta

Cap.

elle fiano.

E da

&
1

&

Imitatione quefa differenza

che la

Fuga legata,

cefi la Imitatione fi pu

ti

ma in ye-

quella

, la

quale

fi

per

Ma la Imitatione
aliflefjo

chef ritrouano nella Guida.

Quarta,alla Quinta , alla Ottatta, onero ad altri inter-

accommodare ad ogni internatio dal'Vnifono,&

ilche,fi potr porre alla Secondatila Terza,alla Sefa, alla Settima,

adunque che litjmttatwne

Sciolta, che

moumenti fimtli,

come ho moflrato

interualli nelle parti confequenti,

La onde;f come la Fuga fi pu fare all'Vmfono, alla


;

due forti ,fi come

quantunque fi ritroui tra molte parti(come moflraremo)& procedi

modo, nondimeno non camma per quelli ijefii

ualli

e di

Franici etiandio chiamata Fuga

ellafifiaji ntroua tra molte parti della cantilena, lequalifi per

fcioltafi legata,cumefi yuole

^ 2.

imperoche oltra l'ornamento ,che ap-

molto lodeuole

contrarli, contengono quelli iflefi interualli,che contiene la lor Guida;

troua tra due

&

dalli

nominati infuori

adaltri interualli fimili

pi parti ; delle quali

il

Per

Diremo

Confequente imitando

moumenti della Guida, procede folamente per quelli tftefli gradi , fenza hauere altra confideratione de

interualli

Et

la cognittone

r conofeiuto quello

tanto delle legate, quanto delle faolte

che yoglia dire

Fuga

legata

&

gli

potr hauere facilmente, quando hauefi


per maggior chiarezza yerr ad
Fugafcwlta .
fi

Ma

yno effempio particolare , dal quale fi potr conofeer quello , che ho

voluto dire in ymuerfale ..

Le Imita-

ftl5^li^f? pi^ffejg^f"f^f^

~&&

Parf.acuta.

|||pp|||*l|
5=
Parte graue

tieni

da

adunque , che fifanno per contrarij moumenti, hanno al medefimo modo, che hanno

j&d Confequente

Onde fi yfa anco nelfcriuere in lungo

la

le

Fughe,

le

Gui-

Guidagli ifiefii modi, chefurono yfati

nelle

Fughe,

Terza

i8
Fughe,

cio porre le lor Prefe,

in cotalguifa

&

le

tempi, o pi,o meno.


Minienti contrarij

&fe

le

Ma il Canone 3 o ReoU di quef efi ferine


Terxa,opur ad altrefimili,acuta, otier vraue, pacando due

Coronate, come ho mofirato

Si canta alla Seconda ,ouero alla

parti procedeno per mouimenti contrarij, fi aggiunge queJaparticella,Per

Si debbe dipoi auertire, che nelle Sciolte fi pu cauare

per imitatione,& parte

in

confequenxa.Cofi parte in

mommenti fimilt

il

Conferente

&

parte in

dalla

mo

Guida , parte

mommenti

contrarij;

ddche farebbe troppo lungone lfi yolejfe dar nottua particolare di ogni copi minima. Hora etafeuno far
auertitoperfempre,di ordinare in tal maniera le parti della (ita compofitione;mafiimamente nelle Fmhe,&
Imitatiom legate, che procedeno per moumenti contrarij, che
re di ci qualche lumejnpoflo di fopra

lo

fi pofimo cantare fenxa dtfeommodo. Et per da


effempio particolare delle Imitationifaoke;accioche da

ejfofipojfit

trarfrutto di fletto, ch'io ho detto di (pra; ilche moflrato,yerr poi a gli effempi delle Imitatiom levate.

La Imitatane legatafi potr conofeer da queflo,che hauer la Guida, ilConfequente, che fono fluiter
laltro;non pergliijlefit interuattv.mafibene per queliiflefiimouimenti,ouer gradi;

qui fitto

fi

yede . Et quefiafi conofee

effer

come nett'effempio

polio

mamfeflamente yna Imitatane,* non Fuga: percioche il Con-

JdW$

SSifeliiill^iiii

GVID^C

lilliiiii^igiil^
Tr fftty ft

V-sn-

mfxt
ffi j &tulj
CONSEQVENTE.

~L*

:S

fmgiiiiffSiUfe
jt
4 gllISiig

fequente canta per yn Ditono pi acuto detta Guida . Et ancorach fono

gradano procedeno per per ^li ijlefii interuattucome ho

detto.

&

l'altro procedino

pergli

ijefii

Volendo adunque ridurre tale Imitatione in

yna parte fola, la dilaneremo alfottopoflo modo; ponendole di fopra, la Regola,

che wfegner quello , che fi

hauer da tenere nel cantarla, in queja maniera

Si canta

dopo vn tempo,proccdendo per vn Ditono acuto.


i

5^

iiiiSS^iHS

zf^fi

Due parti ndutte in yna.

^iiiiliisSlipiilg
Ma

Parte.

u-_

Ma in quelle Imitationifihe proc edeno per mnuimenti contrari] fi tiene altro modopeonie
fio qui[otto fi puh

nello ejjmpio

p-

y edere.

llliS!!!ilii
GVID^C.
lllyillllllill^^^
||Jg=||EEl|E|E|E|3E|

iiipliiiilliipiig
CONS
ENTE
E-QV

Illiillii
:&

!e||=j=5e
Et

accio fi

vegga

in

qual maniera per l'auenire fi habbia da procedere

quando fi vorr porre infieme la

Guida& d Confequente^Jcriuer tale Imitatione in lungo,colfuo Canonefi Regola in cotal


Si canta all'Vnifono

modo

dopo due tempi, per cdns


mouimenti.

^^^^^g
trarii

Le due parti pope di [opra ridutte in ima.

S ritraila etiandiovna forte di compoftionefmilejaqual contiene la

*$%*>& parte in Imkatione;come quifi vede

Guidai

il

ConfequeMe , parte in

Laqtta

T erza

22Q

rfr~s

jj|fS|g|gII||flll|li^ii||

:t:

GV ID^f.

iiislliliE;!EIIi?

EJ3^^ljj|g!pf|ffjlffi;fg
CON SEQ_VENTE.

W^0^^&^^f^^
ggJijipfj^gfe^f
La quale fi fuol

ridurre /pra

yna parte filatoi fuo Canone,

o Regoli in queflo

modo

Fuga in Diapente graue, dopo due tempi

EEE; g|l|

Esp;|ln^i |i|p-iJ;g
;

Le Due parti mojirate ridutte in yna

Fuga

;& ftyfk molto fpeffo nelle compoftioni a pi voci

Imperoche communemente

detta

vedere

Et in vero non

in

molte cantilene

compofitione ingegnosa

&

fa anco buonifimo ejfttto

tatiom,chef trouano nelle compoftioni a pi


fare molti

altri

paffaggi

il

di

due yoci

le

&

alle

&

Legatelo Sciolte chefanoj poffono porre


le

altre parti fono

le

nelle

Imi~

Quarte,

@*

digrande aiuto al Compoftore,

Quarte non fi pontino perche non fanno buono


:

in

come fi pu

-volte in vfo: peroche fa

Mafi debbe fapere,che nelle Fughe

Compoftorefta auerttto, che non cadef

fcienxa intorno alle Fughe,


tioni

-voci,

che ritornano bene : perciuche

ancora che nelle compofitiom

far bifogno, che

da prezzare ,an^i da porla fpejfe

qualche errore

Ma

effetto.

Pero

quefo fi a detto a fuf-

Imitationi ;percioche di alcune di quelle , che fi pongono nelle

compof-

a pi yoci,ragwnaremo altroue.

Della

,,

Parte
Della Cadenza , quello che

ella fia

To/f e di/opra hofatto mentione

Slrer le forti della

delle fue fpecie

Cap.

fuo yfo
/ f*

221

Cadenza,

&

&

Cadenza

della.

&

del

5.

hora diro quello, che

infegnar in qual minierafi yfino

que yn certo atto, chefanno legarti della cantilena cantando infume,


quiete generale deUtharmonia
tilena

parte
della

di tutto

concento

ella fia,mo-

La Cadenza adunla

qual dinota , o

o laperfettione delfenfo delle parole, /pra te quali la

can-

compolla Oueramente paterno dire , che ellafia yna certa terminatone di

yna

&

quafi

mezana ,

yogliamo

dire finale

terminatane , o

diflintione del conteflo

Oratione Et bench la Cadenzafa molto neceffara nelle harmonie -.percioche quando non l'hanno
.

mancano di yngranie ornamento necejfario , fi per la diflintione dellefue parti , come anco di quelle della Oratione

non per da

nelVerfo

yfarla, f non quando fi ariua alla Claufula ,

cio in quellaparte,

che termina

il

Membro

ouero al Periodo contenuto nella Prof

za di tanto y alare nella Mufica , quanto il Punto nella Oratione ;


della Cantilena

dell'harmonia
la diflintione

ben yero, chef pone anco douefi ripofit

Modi ,

duue

fi

troua la terminatione di

la

&pi diletteuole harmonia

Et debbeno terminare infu-

Cadenza ; nongiafopra qualfi yoglia chorda ;

ne i quali far eompofla la cantilena

gionerofeparatamente di ciafeun

di loro

yna parte

quandofi troua non follmente


;

ne feguiti pm grata

&

Onde la Caden-

fi pu yeramente chiamare Punto

Ne la douemo porfempre in yn luogo ma fi bene in luoghi di-

mezana , ma ancora la finale.

me il Punto della oratione,


de

, cio

&

nel modo che fifermiamo etiandio nel conteflo della Oratione,

uerfi, accioche dalla yarxet

lari

yna delle fue parti

di effa , ouero

le

ma nelle propie chorde reo-o


Quarta parte mando ra

quali churde moflrer nella

Mafi debbe auertire

che le Cadenze

nelli

Canti fermi fifanno

in

una parte (ola ma nelli figurati fi aggiungono altre parti. Et in quelli fi pugono finita lafentenxa delle paro
:

le

in queflipoi

llo per

non folamente fifanno, quando fi ode

necefiit,& per fruire

quelle del canto figurato

fi

quelle, chefinifeonoper la

ne altre per

la

Terza,

&

ma alle yoltefi yfa-

cio quelle ,

che terminano tra due parti per l'Vnifono

Ottaua Et bench ye nefiano alcune altre, chefinifeonoper


.

alcune per dmerfe altre confnanze

&

con

non fino per da

Quinta,

la

effer dette

yna aggiuntwne , cio Cadnze imperfette

&

,&
alcu-

affolutamente

Si trouano tutte

Ca

le fior

Cadenze in due modi ; ouero che fono Semplici ; oueramente che fono Diminuite Le Semplici fono quel-

le, le

fono

trouano di due frti

denze ,fe non adyn certo modo,


ti di

la Claufula perfetta nella oratione

yn certo ordine nel Cotrapunto, principiato dalCompofitore E ben yero,che

cui parti procedeno perfigure


quelle, che

loro contenuta

contengono tra

almeno

le

o notefimili

&

non contendono alcuna diffonanza;

parti della cantilena -varie figure

&

quella, che contiene in

yn progreffo,
f

l'altra;deUe quali l'yna afeendendo, et poi difendendo, ouero

te graue, co la fecoda della acuta dittante per

&

cogiungerfi in

diuerfi altri

no con

le

modi

Diminuite

le

Et ciafeuna

La prima frte di Cadenza

yna chorda iflefja ;

difendendo folamete con

U*^^zzSzz:^:

modo

finire per gradi,o

yna Terza minore; le terze figure di ciafeuna parte y'eno-ono a


cio in

detto

yno ifleffo fuono. Quefla Cadenza pufare etiandio in


fi

,&

fi.

come nel fottopoflo effempio

- ----zz$:

le fue

la fecoda fntra della par

mafacciafi in qual manierafi yoglia, che importa poco ; pur che

antecedenti collocate al

di

&

fifan
adunque termi;

chefanno due parti di alcuna catilena l'yna eotra

mouimenti cogiuntijet [altra afeendendo, et poi afeendendo per gradi fimili;effendo

finire,

&

alcune Diffonan-xe

da'tre figure, firn nella parte graue, onero nella parte acuta della cantilena

no almeno tra due parti, che proceduto per mouimenti contrarij


nata per l'Vnifono

:=:*=

--$

-fr-

>

le fue

yltime figurefila-

pu
fi

y edere


ifr

-fr-

-s

*-

Le Diminuite

T erza

222
Le

Diminuite, terminate per

uerje figure

tra

dalla Battuta

za

minore,

fi

quali fi ritroua la Sincopa

le

,fi

Tvn'ifonofono quelle

truua dijfonante, cio

mene

che contendono

yn fiml

procedere

della quale la fua feconda parte

ima Seconda

Onde dopo

mafi fanno con di-

che quella

che percoffa

immediatamente feguendo

effa

la

Ter-

f iure nell'Vmfono

^^^^^sl^^feiBisliiil^B

W^^&^^^F^M^^

Mt****^

filili ^5: 5xXX^::

"

ty 1 -

Et perche li Franici

4t

fogliano

il pi

diminuire quella parte della

te

vol-

delle

Cadenzale

contienela Sincopa , per potere, fecondo che

3=3
'"'

lfll!=|i||

torna

/;

alle

"voglio
10

,& franno

pofle

le fiotto

Je quali

commodo, accommodarleliarmone

Parole; pero atlanti ch'io

porre

vada pi oltra,

Diminutiom

tali

che

fi yeo--

commodo; come Tederemo

ne potranno apportare molto

nella

iliiSiliililliiiiil
Quarta parte Qui debbe ciafcuno Copofitore kuertire, accio non pigliaffe qualche

errore, che

C adexe fiano pofie filamenti ne moflrati luoghi; nondimenofi poffonofare anco


1

commodo , pur chef offeriti

torna pi

la

perfetta Ala Perfetta con la pi vicina

fia la

va
ve

Terza minore

difiendi per
,

per

il

la

&

l'altra

la

Regola data

La

contrario

Et

ultima

fi

troua

fopra nel cap.

di

onde fa diwfign

',

ci

il

fi

potr fempre fare

&

quantnque

le

qualunq; altro luo?o,oue

8 di andare dalla Confonanza im~


.

che nelle penultime figure di quefe Cadenze

qualfemprefi -udir quando faranno

mouimento congiunto del Tuono,

tica ,perfare dell'mteruallo

ra,

in

il

mouimento all'Vntjono

di

mamerajche

l'u-

con un filmile mouimento d Semituono ma<r gio-

l'altra

in ctafcun luogo

fenza porre

delTuono un Stmituono : Imperochem

ilfegno della chorda

quella parte

chroma-

che tra la penultima figu-

mouimento, che afcende , fempre fi intende effere collocato il Semituoiio ; pur che
: concwfiache allora il Semituono non
potrebbe porre da due
fi

parte non difcenda perfilmile interuallo

parti, cio nella parte graue

farebbe diffonante

ma anco

li

contadini

&

&

le

perche fi udirebbe uno mteruallo minore di un Semidttono, che

che cantano fenza alcuna arte

no dette Cadenze propiamente

per Quinta

nella acuta

Ma la Natura hprowflo infiimil cofia ipercioche nonfolamente


;

ancora che quando

feconde per un Semiditono

<&

le

li

periti della Mufiica

.-

procedevo per l'interuallo del Semituono Et quefe fo.

le lor

prime figure ntrvuaffero dfianti l'una

ultime fintfjero per l'Vntfono

come fono

dall'altra,

le fiottopofle
t

non farebbeno, che non fi poteffero chiamare Cadenze : quantunque fi potffe dire, che fi chitm affer Caden
ze impropiamente
La Cadenza terminata per Ot.

taua

lm

HEfc*:

-*

di talforte

nate in cotalmodo

che
;

le fuefigure

za figura della parte acuta


<Sr la

:!-:r:$ti:::i=

-> 3:t::

ti

terza della parte graue

contrar'u ,

le feconde

tra per

<&

uoglmno

effere ordi-

che la prima, la fico n da,

&
fi

&

la prima , la

la ter-

feconda ,

muoiano con mouim en-

congiunti, l'ima parte cantra l'altra;et

figure delle parti fiano diflanti l'ima

ima Sefla maggiore,^

te

dall'al-

ultime per una Ol-

tana. Et quantunque potejje effere alcuna differenza di

fempre

Parte.
mouimenti tra le prime,

&

lefeconde fiprre

225

percioche facendo lefigure della parte acuta

loro

mommenti

fempre congiunti , quelle iella parte graue alcune volte potranno procedere per mouimenti fiparati , difendendo alcuna -volta infieme ; tuttama,fiano accommodate in qual manierafi vogliono Jefeconde fio-ure della

Cadenza fi porranno fempre diflanti l'vna dall'altra , per l'mteruallo di Sefla maggiore ,
ranno

in

le

vltime fini-

ue, ouerament e nell'acuto


femplice,

fopra

&

Ottaua Et ci fempre torner bene, -quando vna partefar il mouimento del Sem it nono fi nelgradiminuita

&

l'altra quello del Tuono , cofi in quefe

come in ogn

altra frte di

Cadenza, fia

E ben vero che le Cadenze diminuite hanno la Sincopa , nella qualefi ode la Settima

la fua feconda parte, cio nel battere

ve fono tra loro equali ;fi come ne

S^a? 3S

Ma la Cadenzafemplice tutta confonante

1 fiotto pofi

percioche lefuefim

effempiftpu vedere

$=+& 3>:
$i *S*.

^V

:*$:

*^ m ** ** *. 3l$t ^$T. J
-a
V pfe ffi l^fej
^5|^^^^
!j
:=fr

ft=*
*

*r

"17""

S $+& +$=$

te

j$-$ *::>

t^=:;itl;

|s|^|fe4^1it|fe|li^l?Sft

pl| ^>-*-

=3S:

:3l

^SlpeS

Si pu etiandio vedere, in qual maniera fpeffie volte fi pu cambiar


della

Cadenza

graue

tra loro,

nella parte

acuta

porlo nella parte graue

mutationifono molto

Cadenza, ve n' vn
fifa, quandofi pone
te acuta diflanti tra loro per

vn Ditono, facendo

offendere per quello di Quarta ;

&

Acuto

ft*-*Graue

*--:

porre quel paffaggio

SE EE5EEE

le

parti

acuta

vna Ottaua : percioche tali

commode alli Compofitori oltra quefe due


.

le feconde figure

5t

che fa la parte pofta nel

altra terminata per Ottaua, ouero per


della parte graue ,

forti di

Vmfionoja qual

&

quelle della par

graue per mouimento di Quinta , onero

afcendere la parte acuta per mouimento congiunto ;

*z$ :$r

Sl^ft

iliSii

&per il contrarto , quel che fa la parte

che cornfpondino per

difcendere la parte

IW^S.'^^M '3e:^$. :3lz-$:


.s:

&

comefi vede

pSll 5
^

llFliiilfili

* ?=^=^=
l--

3=?:::

..

T erza

224

Et fono quefle Cadenze di due forti medefimamenteicio, Semplici^ Diminuite;come


le

che fono Semplici

la Sincopa

giore
voci

hanno

&

le figuri fimdi ;

le

Diminuite hanno

che ha netta fua feonda parte la Quarta

come ho moslrato

figure diuerfe

le

li

mcjrati mommetiti jeparati

&

troppo jfefjo

&

quando

le

twrremo porre ,fempre

tra loro fi ritrova

le

nt

ccmpofitwm

Ile

magdi

due

dijcendere avco. propio delia par-

lo

te grauijima di alcuna compofitione compoja a pi -voci, nella quale fi


le

fi pub vedere .Qjitl

&

dopo la quale figlie immediatamente la Terza

Ma perche quefle Cadenze non fi yfiano molto di lungo

conciofia che lo afcendere per

vfano sper fi guardaremo

&

porremo nel mezp ,

di

porr

non nel fine della cantile-

na;& qtiado la necefiit a ci fare ne aJringeJfe;cio quando vohfiimo porre le parti della copofitione in Con
fequenza
altra -via

onero netta lmitatione ; fecondo

che pi tojofia conjegho


rebbe grande errore
tra confinanza
le di figure

acutafa

il

, la

, le

modi mojlraa di/opra

& vna

& quando

grata modulatone

non fipoteffe hauere per

E ben

-vero

che precetto :percwche quando fi pcnefjero anco nel principio

Oltra

di quefiofi trotta la

modo 5 che

mouimento congiunto afcendendo

&

contenuta

m yna dette nominate confinanze


Etdi due forti ~ cio Semplice \

&
&

dell'altra

&

hormaiper tanti effempi dati difopra , credo chefila da ognuno conofauta

tamente, che'netta Diminuita fi ode

la

Quarta

che ciueflo voglio

&

nel fine

non fa-

fimttmente da vn numero filmi-

effendo le feconde figure dett'yna

yltime vengono a cafcare

Cadenza terminata per Quinta , oueroper Terza, o per air

Cadenza impropiamente ;

quale detta

& ordinata in tal

per yna Terza

te quali

li

un paffaggio commodo al cantare ,

netta feconda parte della

comefi pu ydire in ciafiuna chefi troua nettifitto pofli

Diminuita
:

parte dilanti

quello quando la parte


;

ciafiuna det-

La onde bafar direfit-

Sincopa,^ non altra dijfonanzaft

effempi

tf-A-T

^\^?:\^ S||5-l

^fcuto

^$

**

-fr-fr

^-^_* ~Z^Z1
:

Grane

^fc
f

fjtS

HiiHi

jz^.
:=j:

Ne in queste ( quandofi fanno a due yoci ) necefftrio


mituono maggiore
ne
fie

che non farebbe harmonica ; fi come nelcap.

dare yno

onde

ffempio particolare

di

ogni

&fi

vuardi

di

da

in

yna parte il mouimento del Se-

&

&

in

qual

quali fi potr fiorgere quello

ritrouarnefimpre

di

m amer fi pofimo vfiare

che

fi

le parti la relator

Sarebbe cofia molto tediofa , fi io volefinon propia : conciofia che fono quafi infinite;

o. ho dichiarato

nuoue, wuefligando

non commettere errore. Et ac cloche luipoffa

pofiinoper diuerfi modi ordinare,


ejjempi

chefempre fi odi

Cadenza propia ,

dlbifigno, che'l Contrapuntifa s'ingegni di

u maniere

grane, onero acuta che ettafia -.percioche fi vdirebbe atte uolte tra

di

continouo mio

y edere in qua! modo te Cadenzefi

per non andare

hauer da fare nella wuentione

in lunpo

porro molti

delle altre

Non

..

Parte.

225-

miiiiSfgiimi
El$;fe:SSt?5S
Graue

ii!fe3I:iilli
Non voglio etiandio reflar di dire , che
ttandio

in vece delht

li

cojlanze j che conuengono alla Cadenza,


lerata,

Franici fogliano vfare

Semibreuefincopata ,

&

la

alle volte nelle

Cadenze ,

Semibreue col punto, poflo dtffonante

alla Sincopa pofla in cotal modo

nondimeno non fidila a pieno ilfentimento . La onde ejjrtarei

il

&

in altri luoghi

vfando poi quelle

cir

Et bench cotalcofa fia tol-

componitore a non fare fimil paffag

:percwche ( fecondai mio guidino) parmi, che


mafimamente non offeruando tutto quello , che ricerca

pi molto Jpefjo nelle fue compofitioni , ancora chefiano in vfo

non fiano da
la

Cadenza

efferpofle nel
;fi

numero delle Cadenze i

come ognvno potr giudicare , dopo che bauer vditi,

&

effaminati lifottopofi effempi

^^^^^}S^^^^ *hlAcuto

U&^&WMiirM
Graue
jl perche concludendo hormai
to

il

tiefo

dico,

che f

quandofi vorrfare alcuna

dijintione

il

Perfetto proportionatamente fi

mezana

hiano finita perfettamente la loro fentenza

Quinta ,
:

del'barmonia ,

potremo vfar

&

quelle

delle

venga afmre col Perfetto

parole infieme ,

mafi chiamafuggir la Cadenza ;fi come hora la

modo

Cadenze , che finifcono per Terza , per

conciofia che alle volte accafca al Compofitore

che babbiano a finire in effa

ma nella maniera ch'io moflrero nel feguente capitolo

nelle parole

mojrato

fipojfa concludere

non effendo honejo

&

che venendoli

alle

ma-

non battendo fatto fine al

cerca di fuggirla

Et f bene da

nonfolamente al

quello

che ho detto

che qualunque volta alcuna Cadenza non finir nella Ottaua, ouer ne\l'Vmfono,fipoJfa

chiamare Imperfetta -.perche fi fug g tifine perfetto


tri

Ma
bab-

a coteflo modo, non fine di Cadenza perfet


chiamano i Muftci . Etfu buono ilntrouare, che le Ca

vn bel paffaggio, nel quale fi accommodarebbe ottimamente la Cadenza,

Periodo

quali non

le

per Seja, oper altre fimilt confonanze : perche ilfnire

denzefimjfero anco in tal maniera


ni

la perfezione delle parti di tut-

almeno per l'Vmfono ; accioche

taua ,

ta

Cadenzefurono rtrouate,fi per

le

come anco, acciocheper ilfio mezpfi hauefje afmre la fentenza perfetta delle parole ; hoche volendola terminare per effe , chefifmfcaper vna delle confinanze perfettifime, cio per la Ot-

concento

modi , voglio che vediamo hora in qualgmfa

la

tutt ama perche

fuggire
fi poffa

dfuggir la Cadenza fifa

&

il

modo

in molti al-

che fi potr tenere

quando

vna parte dui Contrapunto far il mouimento feparato ; cio quando fi muouer di due , opiu gradi ; come
Accade molte volte

nelle (ompofttioni

il modo

Terza

226
Il

modo

di

fuggir

quando

il

le

Cadenze

Soggetto

& quello

far

il

&

&

tnojrato

nelle cofe etiandio,

vi proposto

&

menti di Ter^a,

come hauemo yeduto ) yn

certo atto

, il

folamente dire

che'l

qualfanno reparti

io

penfi

Quarta,

di altri fimili interualltfeparati

to bene inflrutto, potr ftpere quello,

per quello che

Fuggir la Cadenza

accennando

,& fi riuolrono

il

fu

yoler fare

di

altroue;& baftar

dal quale fi potr comprendere in quante maniere la potremo fuggire

anco fi potr veder quello, chef batter da offeruare, quando


di

due , o

che fono ytili,& necejfane aliane del Contrap un-

La onde (fi come mi aueggo ) baflar


1

ha da ofleruare,

di

che ciafeuno poffa bormai molto bene effere irutto in

ynaterminatwne perfetta , fecondo l'yno de modi moflrati dijopra


forre imo effempio

fi

che qui non fi babbia dafar molta dimora -.percioche

fin bora fi detto


cotd materia,
to

che

Cap. ^4.

pi gradi.

ARMI

mouimento

quando tornava

Soggetto far alcuni meui-

Di modo che quando a Umo far in

ci

mot-

chehauerdafare, quandogli accader yfarfmilipaffavn

iiillllpliSfillSliSiSiSS
^fctito

flIiiilIilI *vplggiigfigjiglggpilgg
ll^il^frlifi^ilfi^l^
sjf|^gjsii^fj$glff|f|fffeg

fWf

Siiiigiliiii

liLliiliiiiiiliifiig
3:

ilgilllliilil

;j e

Quando

. .

Parte.
Quando

e lecito di vfre in

vn paffaggio

COME

troppo

&

la -variet delle cof

apporta piacere

cuna

che

in quefli

&

cofa, che fia diffinante,

Contrapuntifatti a

cjuejto

iflefii

vendo yfato

l'iileffo paff<rgio

que ciafeuno

effere auertito

e/fndo che cotal

di

da

pi di

quelli ,

cofi la cofa ifleffc

cercare [opra

on al-

-vn paffaggio

mouimenti,

&

,&yno

concento

ifteffo

chorde Et ben

nelle idejje

modo , quando faranno bene ordinati ,f oda al-

che non fia grata all'udito

to molto pouero di inueutwne,

to

dilettatane

communi , che li nofiri Contrapunti fiano -va-

maniera , che non fi odi due , op -volte

tuttauia

cento non da quel piacere, che darebbe, quando fuffe -variato

'

<&

replicato nelle fteffe confinante, negli

che fa imponibile

yfiat a , alle -volte genera, noia, &fa(idio La onde doiiemo

tra cofa , per non cafeare in alcuni errori


riati di

227

vna parte della Cantilena due o pi volte


quando non
Cap. fT

Oltra

il

replicar tante -volte -vno ijhffo con -

di ci il

Compofitore farebbe giudica-

che fono intelligenti dell'arte: conciofia che penfarebbeno (ha-

vna yolta ) che non haueffe alle mani altro contrapunto Debbe adun.

non commettere una cofa finale

chef ritroua nello effimpio poflo qui di fat-

coffe gli pu attribuire a yitio

^t^^^=^^^rr ^ir
.

jiji:

Soggetto.

ISiiilipiiiliilliliiil
Contropunte

piimiiiiiiipii
Ho detto

noie

il

iftefi

mouimenti ,

replicar quante yolte fi

&

nelle iflejj

intendendo del Contrapunto replicato nelle iflef-

chorde : peraoche non filo lecito,

y itole ,obuoteyna modulatane

Contrapunto fa fempre differente


la onde

yn paffaggio

che non fi debbe vfar molte yolte

fe confinante , negli

ogn yno fi de sforzare

&

variato

inuentione

di

di far tali repliche ,

Ho detto

che non poffi mutare

non fi potrebb'eno yfir troppo

modulationi

no

effetto ;fi

Ma

ifleffo

ma molto lode-

paffag no

hanno yn non fi che

di

qualunque yolta gli occorrer di poterle fare


intelligenti

huomo di pellegrino

che fi de sformare : peraoche non obltgato

& cambiar

ra

do

& yno

effendo che tali repliche

bene ,fen%a eferii alcuno errore : perocch far riputato dagli

abondante

iflefja ,

fimili paffavgi fecondo! fio yolere

il

pur che'l

mgegnofi
,

inaeo-no

Contrapuntijla

che ftiano

di

&

manie-

effendo che replicati in cotal

mo

non con grande difeommodo delle parti; cio con fimjlre


, fi
quando non accoderanno cotali inconuementi , fi potranno replicare : peraochefanno buodi

lungo

come nelli fittopoflt effempifpu ydire

+Sbizzir:zzz&&:$rz$ttz=

$
^~^^^-^^

Soggetto.

fc^H^.'

^;

Hill! =F*fa=2
-w-

Contrapunto

iSili^illl

Terza

228

llilllilllliilliillli
P
Purf e atf .<

Et perche alle uoke


do per

il

concento

li

Muftcifi fogliano omigare diftre

; il

qual modo detto

mcomincier a fare

punto molto
alcune

difficile ;

il

il

contrapunto fi poneffe

in

ferino

neranno commode , -variando


altre figure

Le

il

t&fvfftfen%a

concento

fluitare quanto paragli errori

che fifa bene nel

alia

acciai he

il

difficile

Percioche quella cofa

^Adunque accwchefi habbia

potr conofeere quello, chefi potrfare negli

Soggetto,

cj- Tffempio

le

_,

Breui

opafj'aggio

come farebbe
il

douere

contra-

di ufare alle uolte

chefufjero

quando

il

It potr yfar quelle figure , che piagli tor-

hora

hora forza

offmuwza

xa alcuna difficult

&

come -farebbe

obligo alcuno

yfando hora

quali potr porre bora fincopate

Dcbbe nondimeno (empre hauer l'occhio


7" di

al cantare ,fi

,o pjjaigi fi chia-

un Ttema

Ma perche muda maniera di far

Contrapuntifla potr prendere alcune licenze

modulatwm , che nanfuffero cofi ageuoli

un buffar pio , carian-

repliche

copi fintile ,piglier

contrapuntofopra dpropoflo Soggetto

pero

&talt

obligo;

mano Pertinacie ; per quando alcuno fi uorr obligare ad una

&

tifando fempre

il contropunta,

Far contrapunto con

le

Semibrevi , hora

la fucopa

di quello ,

le

che flato detto di [opra

juo contrapunto non


molto pi da lodare

Minime , (*?

le

a ci poffa fanfare aU'obligo

fa pi teflo
che non

quella.,

di tal cofa piena cogitinone, porr

7* moirato

che lodato

biafimato

che fatta benefen-

due effempi, da i quali fi

altri fimli ;

primo

li^?^llllf=SIfll=~fe
Contrapunto

gj|ii^||g^liii;flllfegig

t..

JdILtIiijE iiJ
Sozzato,

Parte

229

xt
Soggetto^ effempio fecondo.

*^A*-i

4-

'

IplilIgllgilipplig lgPfff^
:

^>
itTT
;EjS;EE5E?H SIEEE^2
:

lgiii

Contrapunto.

feSSlfffer^^^
Delli Contrapunti doppij

^"K ENDO
due voci

-veduto

& quello che fano

Cap.

6".

qutd maniera fipoffa comporre ogni forte di Contr.ipunto a

, in

voglio che -vediamo hora, in qual

modo fi poffafare alcune forti di Contrapun-

medefimameme , (opra qual Soggetto fi voglia ; che fi chiama,


Contrapunto dppio; il quale non altroch vna Compofitione fatta imegnofamente ,che
to artefciofo a

due voci

fi pu cantare a pi modi,

le fue parti , di

concento da quello, che nelle

vdiua
ifleffe parti primieramentefi

to fi troua effer di due fini

la

cio quello, che s'intende dopo

mutando

ne,

&
il

quando

le partici

il

procede per

Contrapunto replicato fi canta

di

Duodecima

&

il

le parti

mouimenti

eli islepli interualli ,

alla

Principale ; cio

primo ;fi cantano mutando

grane l'acuta ,fenza yariatione alcuna

peroche mutate
aalli,

prima

il

maniera

che replicata fi oda diuerfi

Onde doucmoftpere, che tal Contrapunprimo ; chef compone,,

m queflo modo

Et queslafi ritroua etiandiu

ouer amente per variati


f' lfi procede per

&

Replica

la

die l'acuta diuentt crra-

di

due forti

im-

Se pernii iflefit inter-

variatici canta alla Decima.

La feconda poi , quando dopo il Principalefi canta la Replicabile procede per mouimenti contrarij, cambiate primieramente le parti

come fi detto ;

cio [agrafie nella acuta,

que fi vorr comporre al primo modo,che procede per gli

iremo di non porre mai la Sefla nel Principale


remo mai le parti

che nonfolo
il

le figure, che

il

&

per

Quando adun-

vii islefi interualli; offer-

Ne por-

che trappaftno la Duodecima chorda

contrario la grane nel luogo della acuta

ne

concwfia

ma etiandio quelle ,perlequalifi viene ad occupare con vna


Non porremo anco la Sincopa, nella qualefi

luogo dell'altra,vennno afar diffonanza nella Replica.

comenghi la Settima: percioche nella Replica non torna bene


la Seconda

quando

Potremo bene vfar

,& la Quarta:efjendo che quefe vengono afar nella

rifolta

fecondo

modimoflrati altroue.Et accioche tra

la

Ottaua,o la Duodecimale la

part procedeno per contrarij mouimenti

commodo
Replica

tra

le parti.

Debbefi altra

le parti

percioche poQe in cotal

Sincopatila qualefio,
effetti

mafi'imamente

non fi oda alcuna rela-

modo nel Principale la Decima minore, do


l'Vnifono

o la

Quinta

quando

modo , ne fedite il Tritono , onero altro

Duodecima

nel Principale

le

in-

viene ad effer nella

Vmfono,& orni Quinta torna Ottaua.Etiandiofi de offeruare, che ogni Regola moftrata

fia nel Principale

di

fopra

mteramete offeruata: percioche la Replica verr ad efiere fen%a alcuno errore.E ben vero,

che volendo finire

il

Contrapunto con la Cadenza, pira necefjario,che'l Principale, o

denza terminata per Quinta, o per Duodecima;itche amene


vdir

della Replica

Terza minore auanti

di ci auertire,che ogni

la

Replica buoniflimi

tione,che nonfia harmonica; fi de auertire,di non porre per alcun

p laquale ven*fhi

fi

quefla nella grane

imperoche nella Replica non pu far confonanza

nel luogo della graue,ne per

paffano la Duodecima:

&

mouimenti,

delli cantilena tanto diflanti l'vna dall'altra

maiporremo la parte acuta

parte

iflefi

la relatone del

Tritono

etiandio nelle

Ma quellofar di poca importanza,quando

tamente; come qui fi vede nel Principale

Cantaremopoi

la

Replica habbia la Ca-

Cadenze mezane
il

la Replica in queflo

&

tra

le

parti

redo far ordinato rerola*

modo, facendo acuta

la

par-

tegraue

Terza

230

14

figli

i.:

Parte acuta del Principale,

iiiliiliiiliiliilliii
riz^::T|::
Et
$::*:

r.^

Vartegraue.

iiigliiiiiill -

liiiiigilill^liiii
j

te

orane per

per

li

yna Ottaua 3

medefimi

intervalli;

&

la fratte acuta per

yna Duodecima

come quifi yede in esempio

procedendo per gli

Dal quale fi

ijefii

mouimenti ,

&

potr comprendere che'ljuo Cantra-

||gg|g^S|gj||||gi||g||

Parte acuta

della Replica.

isgfiiigiiaipfipig

lfjlililjfiJlplifliil^E|5

ifeiiil^|gi^lli$ill|li^ifejg
Parte oyaue.

t-

punto molto "vantato da quello del Principale,^* che molto


Coi/trapunto doppio alla

differenti ilfuo

Duodecimali potrebbe etiandio porre

la parte

concento

Et queiofi chiama

acuta nelgraue diflanteper yna Ot-

taua&

&

tana,

la

differente

grane nel? acuto dijanteper

da quello

che fi

cofefenza propoftto
lo,

Parte.

231

yna D uodecimaj

Ma perche non da yariatone alcuna di concento

ydim nella Replica , non lo porr altramente

Volendo

dipoi coporre quello

che nella Replica procede per gli

cipale

ijlefii

modo

accio,

non fi -venga a moltiplicar

che tiene ilfecondo luogo nella prima marni ra

mouimenti

offeruaremo di non porre per alcun

minore

Et di porre

Sincope, chefiano in tutte

le

&

Selle -.percioche in queji,

far che la parte grane pigli

il

in altri fimili

;come fono due Ter-

,&

aueSia condttione per, che quando faranno polle

yna Terza : effendo

che

refi and

le lor parti

quefla quella del grane ;

decima

fuffe

dift,

in tal maniera ,

fyna non

maggiore ,

&

che non fi pone due'


effetto

Etfi pu

come torna pi commodo ; con

fa lontana dall'altra

per pi di

offeruaremo

le

Regole date

&faremo

con mouimenti congiunti , pi che fa pofibile

che

le parti

percioche quelli di

luoghi della Replica generare qualche difcommodo

gato da ogni errore fimik a

Io

, chef potrebbe paffar pi oltrd


ma quando f paffaffe non bifogna porre
modo la Terzadecima -.perche tornirebbe molto difcammoda Non pafjaremo adunque la Duo-

&

ciafcuna nellifuoi termini, allora fi potranno porre diflanfi l'una dall'altra

per yna Duodecima .E ben yero


per alcun

confon ami

Contrapuntija Seflafipu yfare, chefa buono

luogo della acuta

le

cio quel-

ma per infermili differenti da quelli, che fono nelPrin

nel Principale due confortante firn di

^e , due Sede, o firn ili altre , l'yna dopo l'altra fenza alcun mezo i ancora che l'yna
l'altra

della cantilena cantino

Quarta ,

&

di

commodamente

Quinta , poffono

il che ofjeruato potremo hauere

in alcuni

yn Contrapunto pur-

queflo.

Parte acuta del principale

Parte praue
f<>-

iiligllSli!

" A ^V-?-^^?-?-^'

iiii^iiiiisiliiipii
Ttaneremo poi la Replica , quando faremo la parte grane pi acuta per yna Ottaua ,

&

t acuta pi graue

per yna Decima Et queflofi chiamava Contrapunto doppio alla Decima, chef contiene in quejle due parti
.

pofle qui di fatto

y'na

Si potrebbe etiandio far graue per

yna Ottaua la parte acuta , <&>

"m> anco altra

graue acuta per

harmomatma il Contrapunto no tornarebbe coflbeneofferuato, come -quello, chefi yede nella

Replica. Et fi potrebbeno quefli Contrapunti cantare etiadio a

yn

del Principale

cimafettima
rtbbe

il

altra parte diftanteper

douere

Ma perche
;

&

yoct,facendo cantare [pra la parte graue

Tre

nella Replica fatto l 'acuta, dtjante per

yna De-

fare quefla forte di Contrapunto molto officile, yolendolofar, che yenghi nel-

il

pero yoglw porre alcune Regole generali

altre cofe alladfcrettione

fono, ne la

yna Decima ;

E bn'yem che'l Contrapunto non yerria ad effer cof bene espurgato da molti errori , come fi-.

la Replica fmza errore

& albuon

, delle

quali la prima far ( laffando molte

giuditio del Compoftore ) che non fi de por

mai la Terza dopo IVni-

T erza medefintamente, alter la Decimxdopo la Ottaua, quando le parti della cantilena difende-

ranno infume Offeruaremo anco, che quando


.

1.

la

Decima^ pi mi piacerebbe perche fi ydtrebbe il Modo mantenuto maggiormente nellifuoi termini,

le parti

afcenderanno ,

di

non por dopo la Quinta la Sejla ; ne

meno

2U
TT
Parte acuta

della Replica.

s^IieiSIiISi^
Parte rane

ilffffi^ l
pP^

_r*5*-i -A
wewo

Decima dopo la Duodecima ; mafiimamente quando la parte acuta non proceder per mouimento

ta

congiunto,

il

quale alquanto pi tolerabile del[eparato. Similmentefi auertir, di non procedere dalla Otta-

va alla Decima minore, f non quando


mituono ; ne meno
il porre

la parte

acutafar

Principale

muoua dalla

mouimento

ouer dalla

, fecondo

le

la

Replica

Tuono,

&

la grane quello del Se-

&

mouimento ,
lagrauefi muouer, procedendo dalla Quin
Duodecima alla Decima minore : Imperoche la Replica non yerrebbe ad

Regole date

In queja maniera di Contrapunto ogni Decima , che fi pone

diuenta Ottaua nella Replica ;

di

&

ogni

Terza ritorna Quintadecima

comporre tnfieme il Principale,^ la Replica;&

modo,oue

il

Decima minore, per contranj mouimenti Schmaremo'


Quinta alla Terza maggiore ; quando lagraue non far mouime-

o dalla Quinta alla

Cofi quando la parte acuta non far

Terza minore ,

cffere offeruata

tifta

Terza,

la parte acuta, che fi

to alcuno

ta alla

dalla

cofi

il

tutto -verr

Ma dehbe

ad effer fenza

y modulando per mouimenti contrarij a quelli, che fono

errore

nel

il

Contrapun-

Nel fecondo

contenuti nel Principale, offer-

endo nelle file parti gli tflefi interualli; fa dtbifigno,che ejj Principale habbia le

Sincope(fe ne hauer al-

cun a)che fi ano tutte confonantifiano pofte poi a qualmodofi voglia: perciochef haueffero alcuna dijfonan-

za,non yerrebbeno a far buoni effetti nella Replica . Qui fi potr yfare {facendo bifogno)
cipale

mabifogna auertire , di non porre

l'Vnifono

quando

le

la

Decima, dopo laquale feguiti

parti afcendeno infume; fi

come

la

Ottaua; ne

la

Setta nel prin-

la

Terza

aiutiti

nel fottopojo effempio fi ojferuato.

Iflpifl^iSiiifSiifgg

\X%

Parte acuta del Principale,

~*

^^z^sks. ^:^^-^^^3Z3

Parte

Haueremo
li per yna

il

<rr>ute.

la Replica,ponendo graue la

Settima,

&

^^

parte

acuta,& la acuta *raue;quefia dijante

dalle parti principa-

vna Nona ; come qui fi yede

quella per

Hg^!^
Parte acuta della Replica.

ir

3>3ii$:Srtes^ZH
Componendo

Parte.

Parte rane

gllllfiliiiilg
Componendo

in cot.il

maniera Je parti della compofitione fi poffono porre nel Principale

disiatiti

hma dall'ai

tra per aitai fyo'Aia infermilo; f bene ariuaffero alla Quintadecima : perche nella Replica tornano beneima,
yoluto dare quefi pochi ejjempi , accioche efnon fi debbe porre le parti molto lontane l'yna dall'altra .

Ho

feminatici diligente Compoftore poffa ritrouare colfuo


foglio etiaudio auertire

cuna cofa

nelli

&

cofa

che

Contrapunti mojlrati

Cantare a ciafcttno
l'edere

yna

ydire

nuoue& belle

inuentioni

La onde

noi ofjeruaremo tutte quelle Reo-oleiche ne toglievi potere yfare al-

[opra

di

modi mojlrati

delli

intelletto altre

potremo comporre yn Contrapunto di tal frte , che fi potr

con grande

yanatwne

di

harmoma ; come

nelli

fottopojif potr

\t<&-

Parte acuta del Principale.

:+
tr-

dsb:
-*~A-

sifegi^fiifii^g^iigigyip
Partegraue.

ilS|II|Elflil=li5

i-i-

fi|Z^=fflf|fe|t:jl?
Parte acuta

della

Prima replica.

^^M^te

'

*r

J-J

*|

1_,_|

Non

Terza

234
Parte acuta

Seconda

dtlit

replica.

jjg^prfi3f^gi$fjizf
Parte grane.

llS!lSil=iliS|i=llll
Parte acuta

della

Terza replica.

gl^illlgiilSlillI
|

|p^^^||^j|||:||^s|iyi||g
Parte rane
9

^ESJillsIflllilliiii
Non -votrlio tacere anco queflo,pr moflrar l'artefcio grande di quejlo Contrapunto;che f noi aggiungeremo
alia parte or aite del Principale,

&

della prima

cimafimilmente f alla parte acuta

&

terza Replicatila parte acuta dtjlame per ima

della

della feconda Replica

aggiungeremo vn''altra parte

De

ratte diflante per

yna Decima fettima;oueramente f porremo la parte graue pm acuta per ima Ottava, et ap vuitreremo yna
parte pi grane della acuta per yna Decima, ciafcutio da per sfi potr cantare a tre Tee;. E ben vero, chele
parti aggiunte no Terranno con la ofjeruanxa delle Regole date difopra.Ma di qtieflofa dttto afujfkienza.

Quel che de

ofleruare

il

licenze, che

il

quale

il

a tutti coloro
te

parti della cantilena

Compcfitore

hora

in i>n

Cap.
capo alcune cofe

Compofitore potr comprendere

la fua cantilena

delfecondo,fi

pu pigliare.

ST RI N CERO

le

Contrapuntifta oltra le Regole date ,

lo

ydiratmo

yna far contenuta

come intendo

ritratter

di

La

tra

le

onde dico
,

jj.

dando

lo

effempio particolare

per

Vmuerfale ; accioche dalla loro offeruanxa

yenghi ad effer piena difatte harmonia ;

che

difopra,fa dibifogno primieramente


che

lo

& di alcune

&

ilconcento ddetto apporti

che oltra la offeruanxa delle Regole da-

che'lCompofttore accompagni

chorde del primo

Modo ,

l'altra fia

moilrare nella Quarta parte. Et perche net far

li

in tal maniera le

comprefa da quel-

Contrapuntt

molte fvure /opra yna chorda della parte del Soggetto;effendo necejjano

alle Tolte il
,

che'l

Con-

trapwito

,,

Parte.
trapunto piccia mouiment,noi potr

alte

2jj

volte cotinouare ella variet delle confonanxe molto di limito,


f

&

non con grande difficult;perh m talcaf^otrvfr molte figurefincopate come fono la Semibreue
la
Mimma col Punto, variando fempre le iarde,
lifuom
cofi le figure pofle in queflo modo faranno
;

&

poffare

il

Contrapunto con molta gratta, & apporteranno gran


maniera, che far buonifiimo

tfjer legato di

effetto

&

commodo

Mafi de [opere

al Compofit ore

che allora

il

perche verr ad

Contrapunto fi potr chia-

mar legato, quando farfincopato in tal maniera, che la Semibreue del Soggetto non cafchi interamente bat
tutafopra

la

Semibreue del Contrapunt;mafi bene [opra

laftta

met ;

il

che atterr, quando far poflafm-

Minima Sar etiandw detto legato , quando la parte del


Soggettofior ferma , cio non fi muouer da vna chorda all'altra;^ il Contrapunto fi muouer , /grancopata

quando cafcher fopra

, otter

er modulando per

il

diuerfe chorde

punto della

la parte del

tvinfimo

omefi vdirebbe quando

tal parte fia diminuita


il

luogo di quella

delle fue parti


.

il

punto

ci

infume

Semibreue , o

della

della

il

punto tiene

Minima

Qmnta,o

parti della cantilena in fuga

di
;

vna

bella,

&

far cantra

Regole metriche

di

vnafillaba lunga

vna breue , oper il contrario

in carte

alcune cofe

cantra

le

le

date Regole

Ma non per

li

&

il

&

vfare

di

far

che

vna

lecito al

in tal

diletti

ti

la

ma non puh an-

per ,fecodo che

Seconda,

&

la

il

Mufico, quando gli ner-

Quinta dopo

la

Seda mao

cape fono fopportate

:^:^3:^::

:?:^:^.:

US

H*

mentefi de

gio-

Semibre-

Settima, che fono dtffonanze ; pofe

ff

poter

alle uolte , di

troppo contmouarle;fi come

ve, cantra la Regola data di fopra nelCap. 3 8. quando la Sefla far poflo nella feconda pane della
la

im

gufa, che non

locutione per vn' altra

Mafie:,

Potr adunque

non potrfare altramente , per qualche accidente , por

vefincopata ; come quifi uede iperciochefe

api

per tal maniera refla

Compofitore

far conceffo

ttiandio non permeffo al poeta di vfarfpefje volte aitali licenza

vo commodo

&

cofi

pur che

che l'harmonia refla prwa di al-

di fare,

leg gtadra modulatione

Poeti concejfo alcuna volta

nonfolamente quafi non fi ode:Ma

o confequenza, fecondo che farebbe ilfuo dejideno

alli

porre

Se-

quafi non fi ode;

effendo che quell'Vmfono viene

lega alle volte

C-7"

in luogo di

Terza ;come altroue veder f mo ;

della

della

poflo in qual parte fi voglia

ilfuo luogo,che

Cantori fi tace ; onde cagione fpeffe fiate

cio della

Ma perche la offeruanxa delle moflrate Regole

te

Quando occorrer poi di

Onde per queja ragione fi potr anco por

nella prima parte.

torna bene nelle compofitiont di pi voci

folo ne i Contrapunti puh fare acquifo

ta porre

accoder quando far diminuito

Contrapunto nelbattere,o nelleuare,tn vn tempo non s'incon-

ti

Mimma,della quale

tal punto alle volte da

perfetta

ci

concwfia che poflo fopra la feconda parte di qualfigura fi voglia

Et

S oggetto,

s'tncontraffero

ve, quando cafcher fopra

Jgliare

&
&
;

Vmfoni, oper necefit, oper altra capone , fi potranno porre fopra la feconda parte

mibreue ; pur che


trino a proferir

Similmente far chiamato legato , quando il Contrapunto Jlar fermo

Soggetto paffar per varie chorde

"volere vfargli

cuna

il

nelle

Sin

quanto maggior

tollerare la Sefla

che non

folamete non diffonanteima appreffo


di

ogn'vno

riceuuta

per confonante?

Potrebbe forf qui alcun dire


queja licenza

ifleffa,

&

con

che con
lo ifleffo

modo fi potrebbe anco peruemre dalla


Sefla minore alla Ottaua.

Ri/pondo,

che queflofifarebbe cantra ogni douere

Imperoche quantunque la Maggiore habbia natura diperuenre

nondimeno pi vicina

alla

Qutnta,dne non

la

Minore

alla

alla

Ottaua,come alla fua propinqua ;

Ottaua.La onde fi vede, che douendofi

come

il

douere) andar dalla Confinando, imperfetta alla perfetta con lapin utcina;

{land

in

queflo licenxa;la Sefla

giore conuiene pi alla

mag

Quinta , che

la

minore alla Ottaua.Nonglt adunque

rande alcuna, che nefcufi, dijfendt,


volefje commettere vn tal

quandofi
difordine

Potr etandio dalla Sefla

minore andare alla Ottaua con unafi-

opura


Terza

236
gura

di

Semiminima;perche

la

Quarta Semiminima,chefi parte

puofempre pigliar per non buona

;fi

qualunque ultra di/Jonan^a pofla


fla pofla

in cot.il

nel

ut cotal

maniera Et tanto pi

loro yditofentire alcun

il

come

difcommodo

in

Cap.42 .fu

detto

modofifopporta

dalla

Terza col mouimento

quanto maggiormente fi pub tollerare una Se-

da tollerare , quanto fpeffle fate

alcuna cofa quantunque minima

dalli

la

Cantori periti , non potendo

, fatta

te qttef

maggiore

dimmutione
;

di quelli

li

Contrapunti

pofla
1

bei piacere

mafimamente in

cotali cofe

a<r

o-iunpere

Semiminimapo

a tal

far la Sefla maggiore , per virt


chorda chromatica

&

della

et cof quella del

b, fecondo che occorrer puote nelfare

&fe bene tal chore nonfifegnaffero, non fi debbe attribuire alCompofitore

fatto per errore,

che

che fono pofti

ila ne 1 primi effempi, iljegno

t1*

ff ir=szz=

Ma veramen-

Neper quejo no fi toglie

ad almuo .che non


r
ajuo

paffa* <n non fono altro

qui da cato

congiunto ,fi

Onde f ima Seconda , ouero yna Settima,

minime

Potr fimilmente yfare

alle -volte

ma

che

lo

habbia

non fheffo

yna modulatione di yna Semidiapente, quando tornara commodo nello accommodar la modulatwne alle parole,

&

proceder per

le

chorde diatoniche naturali del Modojpra damile fondata la cantdena;coie qui fi

Ma quando vi entraffe alcuna

yede .
delle

fiponeffeper loacquiflo di alcuna con

lillllltliife^:
1

{onanxa)non fi debbe yfare: Conciofia


che

chorde chromatiche( quantunque

tali

_j

chorde non furono ritmiate a

dcslruttione delle buone harmonie,

:^:^:^

-$--V

ddli buoni coflumi muficali

:$r

ne alla loro coflruttione

ne

Percioche

,& alloro be-

Nonfar adunque lecito di

efiere .

yfare alcun paff.^gio,chefafimile ad yno di queflipofli qui in effempc

<7*

mafi be-

le

chorde chromatiche

batteranno fempre nella modulatione

yna chorda

E^^it; ,

E
.,*- .J.

diatonica corrtfpondentc

per yna Semidiapente

la

pofitione;liqualifono Interualli,o

51*?*^

dulatini fen%a harmonia.

da

chorde chromatiche

quando yorr

yna Sefla, fatta maggio

Decima,o Terxa maggiore, col mouimento

di

Quarta,o

quelle pervenire alla Ottaua,oueratnente all'Vnifono;come qui fi vede;

Et

ci per

quali iperche

di

Quinta; per potere

due ragioni) l'vna delle


il

procedere Diatoni-

co nelle chorde chromatiche

t
K

perche

---fr=3-

li

&

-<-

::^::^::-^.

___

di un'altra ; cio la

Diatonica

in luogo della

le par-

fopra

li

rifbetti;et

chromauca ,

mafimamte per

poco accorti Cantori


alle volte

li

Quefle

chorde fi debbeno figliar col fegno

per molti

mettemmo
vendo vna chorda in luogo

L'altra

fono anco regolati fecondo

precetti mofirati di

"*"

movimenti, che fanno

ti,procedeno per gli int erudii harmo-

nia,

-4-

Mo-

Li far an-

co permeff di potere yfare alle Tolte


le

procedere da
re per yirti: di tal chorde ,alla

vn
com

ouero per

Tritono,o Semitntono,fecondo

acci no

com-

qualche errore,p

&fi odi la dtffonanxa.


E ben

Parte
E* ben

Ottaua, ne i quali
re

come fono quelli di

vero, che nelle modulationifi trottano alcuni infermili,

accioche la

fuperflu

il

Cantore deporre

di

237
&

Quinta,

modulatane delle parti fia drittamente ordinata .

Ne

il

Compoftore

effendo che non fi de cantare -veramente f non quelli interualli, che fono
quali fuori di ogni propofito

la

debbe porre : perche

h armonici

7(0,

&

chorde chromatiche con

nel fi ne anco, non fi

fa, f nonfuffie corretto dalle parole


in

diatoniche di maniera, che nonfolamente nel principio

Tede altro che

la ricercaffe, farebbe dafopportare.

go continouare

le

Diefis

&

molli

ouer da altra cofa

la

Per far auertito il Compoftore,

Et fopra'l tutto fi dguardare

etiandio la prima

&

fanno

che accade nella cantilena

concwfia che per

-vno nell'altro

come

Modo ( per dare yno effempio

del primo

vitio

il

lun-

panico

da porre tali chorde nel principio fenxa propofto ; co-

chefpejfe -volte

&

Modi ;

ma nel me-

quando la compofittone

mefanno alcuni , che non folamentefegnano lafecond.ifgura della modulatione col fegno
mafegnano

pi chepuote dafimil co-

di aflenerfe,

efiii, L cantilena Tiene a mutare il Modo, entrando di

lare di qualcheduno

qual cofa

quifi

o necef-

fit a\ danno principio alle lor cantilene (pra alcune chorde , che -veramente non fono naturali de
le

come

, &fienza alcuna "utilit ,

ggtgf=l^ii|grf^igE^i
mefcolano

di

chorda chromatica, ancora che non fafilata figliata d.il Compofitto-

la

Ne debbefare comefanno alcuni ,

Tede .

Qu irta

credendofi di dar principio

chromatico

ad yna modulatane

non fi accorgendo incominciano ima cantilena del Settimo ; come


fi pu -vedere nello effempio poflo qui da

canto

PP
3r

^fuerttfca etiandio

il

Compofito

re , che fi pone alle -volte tra la chorda

&la

g,

a a yn altra chorda, guata col

fino commune chromatico %; ondena


fono alcune modulationi , che nonfipof

3&&%&*

:::=>

fono yerameie chiamar Diatoniche fiemplicemente , ne Chromatiche

percioche

tanto nell'acuto quanto nel graue , non fi

poffono
fequenti

-.:

accommodare
:

tra

le

chorde naturali diatoniche ad yna modulatane , chefa diatonica

Conciofa che ejjendo

il

primo

wterttallo , che fanno

le

tre prime figure

&

rA

>:..*..
7.

A A
v

A
V

"*'
'

a.

A"

"v"

ta

.~re quello
-

non ritrouaremo, ne yerfo

terualli, fenxa l'aiuto di

Ditono ;

il

le

la

quar
il

Se-

"

chromatiche infume

il

come fono

&
& medefimamente

quello aiefanno la terza

** "a.
V

Semituono maggiore

il

che contenu-

to tra le

due yitime ; Se noi difcorreremo

tutte

chorde diatoniche

le

graue, ne yerfo l'acuto

&

accommodar

, di potere

yn altra chordafiorejlieraja qualfegnaremo co queftofi<rno,

anche
quefilt

le

in-

col quale fi ferita

ogni feconda chorda di ogni Tetrachordo Enharmomca. E t quefla chorda nonfi potr chiamare Diatonica:

perche non ha luogo troie chorde diatoniche

cuna non fi pu hauere


il

il

ne anco chromatica : conciofa che per

Tnhemituono ; ne meno

Semituono maggiore in due Diefis ;

il

che

la potremo

ufficio della

fio

il

mexp da parte al-

nominare Enharmomca.effiendo che non diuide

yera chorda Enharmomca ; comefi pu yedere

in

ciafcuna diuifionefatta nella Seconda parte . Et bench tal chorda fi poffa chiamare Diatonica : perche fi tro

u in una compofttione

&fa

diatonica,

il

Semituono, che

effendo che allora far detta yeramente Diatonica

pofla in luogo,

otte

potr in yno

detti

diatonico

dati peneri fare tifino yfficio

gi, non fa alcun

trifio efifietto

tnfinit? cantilene

Diatoniche

&
, le

nonfii

, o Chromatica , oueramente Enharmomca ; quando far


:

ma nongiamai

ne di quella , che pofla nel quarto luo^o del Quarto effempio poflo qui
fla in cotal maniera non Diatonica

tuttauia nominata impropiamente

debbe refilare

di fiotto

di yfarla,poi

torna molto al propofto

alle

quali fono piene di quefli,

&

altramente

Et

yolte al Comportare

altri filmili paffiaggi ,

fi

&
Et
&

che in quefli,

come ame-

bene tal chorda poaltrifilmili

parag-

perche fi ritrattano

non fono considerati


dalli

+t-*r*xr-r* ZZ

&

= -:^-^;^:i

isrtt

t::t::>:^x: :^.^>~==: :=x ^.:3S:


1

1f

S"="="=:~"z:_:r___^i:^T___"Z~"=:T_i:"?"i:"~_z:dalli

&

franici ; per ne ho -voluto fare commemoratione


Compofitori;aca vedtno,

eccellenti

non voglio tacere

delle quali

fittila

dopo lefiguiti immediatamente

fonanza

il

duuere

Tifare,

chef ponghi

la

Rimetto ettandto molte

Semtbreue fmcopata,

della Sincopa tutta confinante

la

in

altre cofe,

modo, che

conciofia che fi farebbe co

quale non riceue dopo [e alcuna dtf-

Per quando voiremo porre tal Minima difjonante , porremo fempre

Semibrene, ponendoli appreffo ti punto

, il

& venga

quale de ejjer fempre confinante ;

a qual modo fi voglia, o confonante , o dtffonante ; pur che precedi con mouimenti congiunti

Minima

me quifi uede

Debbe altra di quejlo auertire , che tutte le

:
~

rimettere cotal cofa alfavo oiudicio de i buoni

Minima di/fonante col mouimento congiunto

la

mafi bene la confinando.

la battuta [opra la
la

&

qual manierafi debbino

che non

chef colimene alla natura

tra quello,

in

yolte

che vorrfare

poi
co-

Contropunta alquanto

il

languidofi meflo ;fimigliantemente dolce, ofiaue,deb-

!=!il
Da non vfitre

be procedere anco per mouimenti dolci,

:*:$

fino

quelli,

&
&

ditono

per altri fimili

perfette minori, che fino

Da vfare

che procedalo per

nore,

^.TV.

Per

il

come ho

detto nel cap.

io.)

olii

uimento del Tuono, quello delDitono

volta habbia dell'offro

potr vfitre

le

cate, nelle parti primi della cantilena.

Maggiori , che fono

il

qual maniera,^ a che tempo fi habbiano da vfar talcofi:


alle ut/Ite vfitre cotali

le

fie

Repliil

veramente

difficile

mo-

che qualche

&

il

di altri filmi-

Et tanto pi fiora offro , quanto maggiormente hauerin

fio ch'io ho detto potr molto giullare. quando fi vorr

mi

atte a tali co-

&

Ditono, l'Effachordo maggiore

' cofa
Effachordo, nelle figure di alquanto valore, nella parte grane del concento .
lere infornare particolarmente, in

Semi-

gro,vfar

Et volendolo fare

come

il

quali confonanze per fui

le

contrario, volendolo fare

con Itfioi intervalli

foaui

yfondo le Confinante im-

--SJL.

li ,

&

Semituono, per

Semiditono, l'EJjachordo

Replicate;

le altre

natura fino
fe

il

il

detto

il

vo-

ma perche qe

maniere;per bajlar quejlo p(r

bora : peraoche forf vii altra volta ne dir pi dtffufamente

Il

modo che

ha da tenere nel comporre le Cantilene a pi

fi

& del nome delle pcrti.


O R<A
il

mi aueggo

no

& pormi

effer

tempo

il pi

rimetter tutte

rriudictofi

nt de

che fifanno a pi voci


glionu

,&

di

buoni,

di uenire

a moflrare

la

il

Quattro parti

come
.

la

Terra tra

gli

il

pero

di tfifi

la

Terra , C7*

za alcun mezpfe gite il Raffi


Jle in acuto

gli altri

Elementi tiene

le

&

&

infignare

onde pormi

effere

che intorno ci poteffero accafeare al buo-

& esaminando

le fie

li

Mufici

chiamarono Elementali

compone,

il

luogo infimo

chorde gratti non fono


la

compone

dotte compofitio-

le

alla

dell'harmoma.

gufa de quattro
1

Elemento
occupa

della
il

can-

T erra :con-

luogopiu grane

accommodarono vii altra pan e,

fi come immediatamente figue, nell'or-

cofi nell'ordine delle dette parti

in cofa

quelle,

nelle lor cantilene fio-

di queile ogni perfetta

cofi tlBaffo

l 'acuto,

la quale

con effa abbracciata

iimigliantemente accommodarono

cofi fi

ilquale attribuiremo allo

quale afiimigliaremo all'acqua

hlcmentt,dopo

la

modo, che hauer da tcnere,volendo comporre

.A quefla,procedendo alquanto pi tnfifi verfi

chiamano Tenore,

nelle quali, dicono contenerfi tutta la perfettione

tal parti

Laonde lo parte pi grane nominano Baffo,

ciofia che;fi

Onde auanti che pajtamo pi oltrafi de onerare ,che

delle volte pone

della cantilena

altre cofe

Cantilene a due voci

Lettore: percioche vedendo,

Elementi : pt rciuhefi come ogni Corpo milo

dini de

le

le

& eccellenti Compofiton, potr effer chiaro di tutto quello, chegli potr oc

Et perche fi compone ouo principalmente di

tilena.

nel comporre

58.

hauere afufficienxa ragionato intorno al dar Regole,

modo , che fi ha da tenere

hormai tempo,

correre

di

Cap.

due voci

di

veruna

differenti

Terza parte Jopra il Tenore

, la

ilTenorefen

da quelle del Baffo ,po

quale alcuni chiamano

Contratenore ,

Parte.

&

Contratenore, alcuni Contralto,


nella cantilena

col

Fuoco

&>fi pu

altri la

afimigliare -veramente all'aria

in alcune qualit

cofi

acute deli\Alto conuengono con

anco

&

l" pofro nel

terzo luogo

le <>raui

Quarta parte podapi in acuto, chiamata Canto Queflo ac-

della

la

onde dal luogo che tiene, alcuni etiandio

Et ci non far fatto fenxa qualche ragione : percioche tenendo

re della cantilena,
ro natura fono (

&

procedendo per

come ho

mommenti tardi,

detto nel Cap.

1 1

Terra, la quale per fu natura

Et f la parte pi acuta Sogli altra afiimtgliai al Fuoco


da i mouimenti

acuti, che nafcono

nelgrado

la parte grane

fupremo

luogo inferio

il

lo-

immobile,^ non pufar nafcere alcun fuono ; come altre uol

la

hauendo li Suoni

chiamano So

da i quali nafcono i Suoni grani, che per

?* rari,

nienxa con

la

Seconda parte ) yicini alla taciturnit ; ha grande conue-

della

te ho detto

&

,&le

acute del Tenore

le

quale potremo afimigliare al Fuoco, chefegue immediatamente dopo l'aria

, il

di tale ordine

melano

che

quale ;ft come fi comune con l'acqua

; il

chorde grani dell'alto conuengono con

le

comrnodarono nel luogo fupremo della cantilena


brano

259

nominano lAltq ;

-veloci,

non feci fuori di ragione : percioche

ci

tal

&fpefi ,

natura

che per la loro fubita

&

yeloce perenzionefi fanno ydire, rapprefentandofi all'vdito conpreflex^a, Tengono a ritenere in loro quafi
la

natura del Fuoco,

parti

il

quale non fola acuto, jr raro

ma etiandio

yeloce

attiuo per fi flefj

, (j7"

L 'altre

melane , per la temperatura de i loro mouimenti ,&per lafimigltanza del fito , io le ho afmigliate

vii altri

due Elementi mexani ; perche tengono fecondo

habbiano poi da ordinare quefle parti

deremo

nella Parte,

chefegue

parti, ritrouaremo che

&

dijporre

Se hora da quello

Soprano

&

il

fito diuerfo la natura loro

chefi detto

come quello, che pi acuto

In ami maniera fi

quanto l'yna dall'altra debbino

yorremo esaminare

d'ogri'altra parte,

&

&

lontane , ci u

efjer
la

propiet di quefle

pi penetratiuo all'V di-

cagione di far produrre ogni


La ondefi come il Fuoco nutrifce ,
a conferuatione del Mondo ; cofi il Compofitore fi sforzer di
copi naturale, chef troua ad ornamento ,

to, farfi

ydire anco prima d'olii altra.

&

fare, che la parte pi acuta della fua cantilena habbia bello

nutnfea ,

&

Elementi ;
ti

pafei l'animo di quelli, che afcoltano

cofi

il

& fondamento

Mafi come aiterebbe

dell'altre parti.

poftbile ) che tanto bello ordine di cofe ruinarebbe

nia

cofi

gni cofa

quando il Baffo mancaffe,

(Metterebbe in

mina

&

elegante procedere

& da

&

di

&

deltharmonia

Onde detto Baffo ,

quafi Bafa

quando lo Elemento dellaT erra mancaffe(je

&

guaflarebbe

feparati alquanto

ilfuopropio

&

debbe effere ordinato di maniera ,'fhefaccia buoni

cofi le altre parti fi potranno collocare

effetti

&

ottimamente ne tpropij luoghi

&fo~

ci fuffe

di diffonanxa

ouer lontani pi di quelli

Debbe adunque

altri

mondana ,&la hurnana harmo-

la

mexane posino procedere con mommenti eleganti,^

Soprano : percioche queflo

maniera che

accrefeunento alle altre par-

e/fere

il

&

o-

compofitione.,

che fi pongono

congiunti

& maf-

Baffo non molto diminuito:

ma debbe procedere per la mag pior parte con figure di alquanto yalare , di quelle
parti ;

Terra pofla per ilfundamento de gli

Quando adunque il Compofitore componer il Baffo della fua

nell'altre parti; accioche le parti


il

la

,
fi
tutta la cantilena fi empirebbe di confufione

proceder per mouimenti alquanto tardi

fimamente

ornato

Baffo ha talpropiet, cheftsiene ,flabilifce , fortifica

conciofia che poilo per Bafa

jemmento

Et fi come

chefi pongono nelle altre

che nonfia

diffcile

nella cantilena

da cantarfi

&

ilTenore fegue im-

l'acuto ilquale quella parte , che regge , &gouerna la cantilena,^ quelModo


con
Copra il quale sfondata '& fi debbe comporre con eleganti mouimenti ,
,
tale ordine ,che offerut la natura del Modo , nelquale compofto ;fia primo, fecondo, terxp , ouer altro qual

mediatamente il Baffo yerfo

la

che mantiene

fi yoglia

offeruando di far

cofi

dorna fempre ,

&

le

luminata da i raggi del Sole


allegrezza

il

Cadenze a

luoghi propi)

ogni cofa raffereita

quando tiAlto bene ordinato,

&
&

&

con bropofito

ben compojo, ornato

&fa yava la cantilena La onde debbe dCompofitore


;

iA Ito per talmamera , chefaccia buoni effetti


con grande artefcio ejpreffe quelfaceto Poeta

Ma

fi

come

ogni cofafi ytde ridere di qua gi

L'yffcio,

&

la

di belli,

&

effendo C^fria

&

effer

il-

piena di

eleganti paffaggi

a-

auertire , di comporre la parte dell'

natura

di quefle parti

,giocofamente

&

Mantoano congrofii yerfi , dicendo ;

Plus afcoltantum Sopranus captat orecchia*

ej yocum reclor ,
Guida Tonorum
iA hm lApollineum Carmen depwgit
ornat

Sei Tenor

Baffw alit yoces , ingraffat , fundat ,


tore ricordandogli
le parti principali ,

poffafapere quello

&

Elementali

di

&
&

auget

quali ho yoluto porre

che haur dafare, componendo

ogni compofitione perfetta

cotefe parti

delle quali ,

accioche

il

Compofi-

Quefle fino adunque

ancora che l'sAlto

fa l'ultimo
a comporfi;

Terza

2 4-o
a comporfi : perocch compofe
fi potea far perfetta

ne ;fi come etiaudio non

stone

cofa

il

Contralto

Quattro nominate

le

due Soprani,, o due

Tiene a fupplire,

&

a far perfetta tharmonia, che tra loro non

alcuna,che ne aflringa, a cempor prima l'una

Si debbe per auertire, che quando

delle Tolte laffano fuori

oitra

l'altre part ,

nondimeno non elegge fatale , che 'Ifihabbia da porre fempre -ultimo

non

ni

Mufci

li

onero

il

-vogliono

Soprano

&

aggiungono alcuna parte nona

qualModo Torr comporre lafua


denze, per poter comporre

il

cantilena

ma le

& hanno

di

che'l

Qualunque Tolta a-

ofia Canto fermo, o feltrato;

&

Modo fa il

acci conofea le chorde, fopra

concento in tal maniera

pi

-vengono a raddoppiare , ponendo

ritrattato

qual

il

Et f vogliono procedere

loro propofuo

il

Madrigale , ouer Moneto

debbe prima auertire

composto-

comporre alcuna cantilena a Tre noci ,

dimque chef Torr comporre alcuno concento fopra tu Soggetto

fitorefa l'muentore del Sog retto

nella

parte delia compo-

l'altra

pigliano l'altre parti .

^f Iti , o due Tenori , & cofi due Bafii ;

onero fe'l fi Torr comporre alcuna Canzone

che

le

faceta dibifogno, che'l


Soo- getto

Campo

atteramente fopra

quali fi habbiano da far

fne non fa difjonante dal mez$

&

Ca-

le

dal princi-

La onde confiderate quejle cofe ,fi potr incominciare, da qual parte torner pi commoda; incominciando per fempre in Tna chorda, la quale fa regolare del Modo, fopra il quale fi habbia da fondare la can-

pio

tilena

ojferuando quello

dar principio
viungono

il

Baffo,

lle due parti


le fi

alle laro

che in molte regole pofle di fopra fi contiene


il pi

delle Tolte per

& Tltmiamente l'alto


& Tenore
;

cio tra'l

Compoftioni

Soprano,

potr comprendere fenza malta fatica

due nominate

danno

hauev.da

il

,fam quanti fi Tagliano

il

Tenore ;

ne ; accioche
,

il

tutta fi accordi

&

li

Mufici cojumano

il

Soprano, alquale a-

moflrato molti effempi

io di fopra

tutti gli accordi

Et ho tenuto

cefifante le

accioche Ih armonia Tenghi

Ma perche

dipoi pongono

;per non accadere non porre lafuttopcfla


,

che potranno fare

tale ordine , di porre

mfeme il Soprano col Tenore , di poi quanto potr efjtre il

.pra'l Baffo

&

nominate parti

ad effer perfetta

le parti

di

contenuti tra que-

T'aitala , nella qua

aggiunte infume

primieramente

gli

accordi

alle

che

Bajjo lontano dal Tenore nella parte graquello che fa dibifcgno

Ma fi debbe auertire

chejia l'^Alto fo-

che fi trotter

alle

Tolte

ma etiandio

nell'^Alto pi di

tuo accordo ; onde tali accordi potranno fruire non folamente ad

alle altre parti ,

chef a giungefero alla cantilena , altra le quattro nominate Ne fi trotter il Contralto


Vmjano ne in Ottava, f non in quattro luaoln : pirtiche quando le altre parti ha

pvfo con

le

,& laTerza ,ouerole

Replicate

Tna

delle tre

il

Soprano fa pojo Vmfono calTenore


quefle

due ,far dibifogno

di

cio fopra

porre

il

aggiunte a quefle ,ftano quante fi

allora le

nominate in Ottaua

accioche fi habbia piena intelligenza di quello ,che fi detto porr

Terza parte a

Tooliano, necefjanameme Terranno ad effere con

la

lAlto

altre parti in

ueratino tra loro la Quinta

pfitione

effo

tuo

effempio

Tna chorda ifleffa


Tna

Baffo dfanteptr

onero in

Vmfono

Ma

Poniamo che nella comdico che Tolendo

aggiunger

dt-qucfle con finanze, cio

Ter

za , o Quinta , a Sefla , onero Ottaua , optr qualunque altra ( come fi Tede nella T aitala )jatto'l Tenore
Onde efendo ti Baffo lontano per Tna Terza ; l'alta potr efer diflante dal Baffo nell'acuto per Tua Quin
potranno effere Vmfcne , ouer diiantiper
le altre parti (fejuferopiu di QiMttro
ta , oper Tna Stfla ;
una Ottaua da l'ima di quefe quattro Maje'l Baflojuffe diflante dal Tenore nelgrane per Tna Quinta,

&

l'

&

le altre parti, chef


iA Itofi potr porre fopra' l Baffo diflante per Tna Terza , ouerperTna Decima ;
t fe'l Bajjo
nmiaeflero jarebbtno Vntone, onera latitane da l'Tna di quefle quattro per Tna Ottaua

a<r

fife anca diflante per Tna -Sefla , riguardando nel Terzo ef empio
elere

il

Contralto

; il

chef potr etiandio Tedere

come fi pu Teder chiaramente qui

di fatto,

della

delle altre per ordine

T aitala.fi trotter quello, che potr

fi

ccwe fono pofle ordinatamente

0- didimamente per ordine.

DeU'Vmfono

Parte
Soprano

Et

"

L'Alto

Ma

porr

fi

L'Alto far

Similmente

la

fe'l

Baffo fufTe

L'Alto potr

Et

Quinta
Terza,

BafTo far la

fe'l

L'altre parti

la

Ottaua

porranno

Baffo.

Tenore,

Terza, ouer Decima

effer

fi

Tenore,
Decima fopra'l

fotto'l

Sefta ftto'1

Baffo far vna

fe'l

"

Vnifono col Tenore,


Terza fotto il Tenore;
Quinta , Sefta fbpra'l Baffo

far

BafTo far

il

fotto'l

fopra'l Baffo.

Tenore,

Terza, f.$. io.

n.

fopra

Baffo .

il

lEffndo poi
L'Alto fi far per vna

Decima

Ma

Duodecima, allora
Terza, ouero Decima fopra il Baffo
Quintadecima fotto'l Tenore,

fi

potr porre

Cofi effendo

il

Baffo

L'altre partili

Tenorej
Quinta , ouer Duodecima diftante dal Baffo

Riffe

fe'l

L'Alto

24.1

DELL'VNISQNO.
Se'l

porranno

Terza,

fotto'l

j.ff.

io.

1 2. 1 j.

fopra'IBaffo.

DELLA TERZA.
Se'l

Terza col Tenore,


Terza fotto di lui,
Vnifono, ouero Ottaua con

Effendo poi il Baffo


L'Alto fi porr

Sefta fotto'l

Ma

Ottaua fotto'l Tenore,


Quinta, Sefta, fopra il Baffo.

Soprano far
Cr il Baffo far
L'Alto fi potr fare

fe'l

Terza, Decima

Baffo fuffe

Allora l'Alto far

DELLA
Quando

&

il

il

Soprano far la

Baffo

allora l'Alto far


fuffe

L'Alto

porr

fi

fe'l

canto far

il Baffo far
L'Alto fi potr fare

Baffo fuffe

fe'l

nominate.

QJVI N T A.

Quinta fopra il Tenore,


Ottaua fotto di lui,
Terza, Decima foprail Baffo.

la

&
Et

le

ART A.

Duodecima fotto'l Tenore,


Decima fopra il Baffo.

DELLA
Ma

Q^V

Quarta co'l Tenore,


Quinta fotto'l Tenore,
Terza, Decima fopra il Baffo.

la

Ma quando

fopra'l Baffo.

Decima, allora le parti


Vnifone,in Ottaua con

Cofi effendo
potranno effere

le parti.

Tenore,

Tenore,
Vnifono, ouero Ottaua con

Sefta fotto'l

L'Alto far

le

parti.

DELLA SESTA.
Caino far
Et il Baffo

Sefta col

Se'l

L'Alto potr effere

Ma

L'Alto

parti,

Terza fotto'l Tenore,


Quinta fopra il Baffo.

Baffo fuffe

fe'l

Tenore,

Quinta fotto'l Tenore,


Vnifono, ouero Ottaua con le

far la

Similmente fe'l Baffo fufle


L'Alto medefimamente far

Decima fotto'l Tenore,]


Quinta, ouer Duodecima fopra il Baffo

DELLA OTTAVA.
Se'l

Soprano

Et

il

Ottaua co'l Tenore


Terza fotto'l Tenore,

far

Baffo fuffe

L'altre parti

Terza. f.ff. io. 12.

faranno

anco quando far


L'altre parti potranfare

"ofi

Et

fe'l

Baffo fuffe

L'altre parti faranno

Finalmente fe'l Baffo luffe


Le parti faranno la

la

i ?

fopra'l Baffo.

Quinta fotto'l Tenore,


Terza fopra il Baffo.
Ottaua

fotto'l

Tenore,

Terza, $.10.12.

fopra'l.

Baffo

Duodecima fotto'l Tenore,


Decima, ouer la Decimafettima

fopra'l Baffo.

Onde

"

Terza

242

o'n d e lt cjuefi accorti ckfcuno dafefieffo potr vedere 3 quando


per yn altra confonanx

mente farebbe

) la

andare

in lungo.

Debbeperb

parte del Baffo fi pone nel luogo del Tenore

quella dei

Soprano fuffe lontano dalTenore

&> il Baffofuffe per alcuno altro interuallo fattoi Tenore , quello che nece/Jaria-

dibifogno,che'l Contralto fuffe difante nell'acuto dal Baffo

to Compofitorex per non

ne

Tenore nel luogo del Baffo

fio in quello del Soprano

feunofar auertito , che


quella,che pigraue

Cofi ancora

; il che fi
laffa al nudicio del fere
auertire, che alle yolte (fecondo! yotere
di chi compo-

ancora che
il

Soprano

ci

intrauenga di rado

quefla

Tauola fempre fi piglia

quantunque

alle yolte le parti

il

&

alle yoltefi pone nel luogo

Oueroft pone il Tenore nel luogo del Contralto ,

in

per

& cofiper il contrario

Soprano per la parte pi acuta,

nominate con

quefli

il

contrario ,

&

que-

Per

cia-

dell'alto

&

il

Baffo per

nomi cambiano per accidete i

loro

&> propij luoghi Debbe etiandio intendere per il Tenore quella parte, chefegue immediatamente
il Baffo yerfo l'acuto
gr dipoi per il Contralto quella , chef compone dopo le tre nominate Imperoche inafignati,

tefa la cofaper tal maniera, ciafcuno potr

modofn^a alcuno

errore

commutare

le parti

l'yna nell'altra , fecondo che

compongono a Tre voci & di

Delle Cantilene, che fi

ofleruare nel comporle.

uS S^fN D O
ri

hora al modo

accioche da quefle

pongono a Quattro
ofjeruanza
di

marno, che

li

torner com-

delle

quello che

Cap.

fi

de

< a

chefi ha da tenere nel comporre

le

cantilene a

fi poffa con facilit yenire alla compofitione di quelle

&

Tre To-

chef com-

a pi yoci ancora, dico ; che egli dibifogno fapere , che oltra la


,
Regole date, neceffano di offeruare etiandio alcune altre
cofe , le quali

mano in mano verr moslrando, fecondo che mi far bifogno Et per incominciare,
p
yn Contrapunto a Tre yocifopra yn Soggetto, che fuffe il Tenore poflo pi a
haf
.

afare
fi haueffe

Vico, che dopo che fi hattr accommodato, et ordinato le parti, che entrano nella
compofitio
ponendo prima il Soggetto difipra ,
dipoi le altre per ordine facendo che la
parte
,
la acuta il pi alto ;
graue fempre tenghi il luogo pi baffo,
potr (fecondo le Regole date) auanti che

fio

nello effempio

ne l'ima fitto

&

l'altra,

&

fi

incomincia a far cantare la parte del Soggetto, comporre

fi

due a [u imitatione Dipoi facendolo entra


re nella cantilena contraria, tenendo quell'ordine nella diminutwne della parte, che
av<nmm, che fu tenul'altre

fi

to nelle compofitiom a due yoci, aiutati dalla

hauer

la cantilena

poda

Tauolapoila difpra,fi potr contmouare

di

maniera che fi

qui di fiotto per effempio

ti
;*t? r
TENORE.
& i*
SOGGETTO,
:i

fesjBs

ft

?ESii5S

S^SSfe

C^INTO.

iliiiliiiSilllili
B^fS S O

gisliiiipj|^#^iii
v

Ma

Parte.

2 4}

Ma

debbe auertire,che quando le parti del Contrapunto daranno principio alla cantileni di incominciare
3
fi
[opra quella ehorda , che incomincia la prima figura delCantofermo ; come porta il douere ; imitandolo pi

chef poffa ; ponendo le parti del Contrapunto tra loro in Conferenza :


Canto fermo non far male
noua : perche non

tion

fi

pufar

non fa (latofatta

cofa alcuna, che

primo modo, f non far cofa noua,almenoftr appreffo


difimo commodo

&

diffofitione ,

&

denti,

(il che

anco lodeuole

~)

come fi vfa nelle Fughe

parte difendenti ;

&

porre in Confequeit%a

legate

porre follmente

figure afcendenti,<&

-W

il

Confequente,che con

le

migliaia di volte

noua,& poco vfata

di

le parti

tra loro

Ma diro bene, che'l

Si potr etiandw,con gran-

non con quell'ordine ifleffo,

ma con un'ordine interrotto; ponendo parte delle fo-ure alce


ti

numero

delle figure, chefiano di

vna Imitatione di figure al contrario, cio porre la Guida,o

tallora

&

fi bene fi porranno etiandio col


ben vero, che aporie a queflo fecondo modo, non noua maniera, ne muen-

l'ijlejfo

imo ifleffo valore; ponedo

un numero di
numero difendi ; come dalfette poflo effempiofipu coPrincipale, che procedi per

=*
INi?ii:yi
prendere

liiilliiii

cano

le

tra comprendere

il

volume con

il

to dire,

&

in qttal

potere impire

que il Baffo

il

tanti effempi

non farebbe

di

il

Modo

&

luogo del Tenore,

cofi le altre parti

il

Tenore vemffe a

che quella compofitione pu chiamare Perfetta


fi

edremi

&

&

finale del

dell'altra

ehorda , che nella finale , que-

Oltra

mutatione

cio la

Mo-

da talchorda

loro luoghi propij -.peraoche

la quale in orni

per

cofi l'vna delle altre parti

ehorda regolare,

finire in altra

che quantun-

di

di

Quinta ,

&

ehorda

Terza,

percwche t loro edremi non hanno tra loro alcuna fimiglianza

tanto ver-

di

Ma

la

natura del

la

quefto da a-

Confonanze , che poffonofare diuerfit al fentimento fono due ,

&

acere-

dell'altra
,

fempre fi odeno tutte quelle Confonanze , che fanno variet


armonia perfetta , che in efjafi ode tal confonanze :
Et quella veramente

cate dell'vna

Ma fi debbe auertire

il chef debbe anche intendere di ciafeuna delle altre parti

fo ilgraue , quanto verfo l'acuto


loro

che'l Baffo finifeafemprefopra la

Effe bene

il

ima parte dal proceder

molta importanza ; pur che habbia proceduto nella fua modulatione fecondo

Modo della cantilena


uertire

l'tnuentione di

leggiadri inuentioni

detto altroue) poffa alle volte tenere

do, opra' l quale compofla la cantilena

llo

&

di bellefantafie,

nondimeno fi defare,

"\)aueremo a giudicare

Mu

di quefle cofe,dallequalifi p

ejjendo che da quella fola parte fi potr comprendere quello, eh' io ho volu-

maniera fi potr procedere, cauando

Contrapunto

modo , che fi batter da tenere nella compoftione dell'altre cantilene; Dipoi,per non

come ho

quello dell'altra

dotte copofitwni di molti eccellenti

fci, che fono piene

jcere

Tua parte
Prima perci non man-

nel quale ho voluto porre

fila per due cagioni

fuono ne
li

ouer

Suoni, o
le

Repli-

come hanno

Ottaua ; negli ejlrem dell'vna fi afimtgliano agli eflremi dell'altra : efendo che gli edremi del
la Quinta non muoueno l'vdito nella maniera, che fanno quelli della Trza ; neper ti contrario : Onde ag-

quelli della

giunto
riati

il

Ditono al Semiditono, generano

da quelli, che

la

fi
co molto differenti da quelli del Semiditono

hanno

Et ci non

talfimigliaiiza, che paiono vii filo fuono;&

gendole qualConfonanzafi voglia

fuono

Quintaja quale e

par che

efremi contenuta da filoni molto va-

fi

componendofi l'H armonia

harmonia

di cofe,

fi

ritroua nella

gli

Ottaua

eflremi del Ditono fino an:

impereche

afitmigltano di maniera all'Vnifino

fa congiunto

Ritrouandofi adunque la variet folamente tra

fetta cotale

neltfuoi

odeno negli efremi del Ditone, o del Semtdttono : perche

gli

che tra loro fino diuerfe

(come

fuot eftremi

che aggiun-

etiandio ho detto altroue ) quafi

efremi della Quinta


;

li

&

douemoper ogni modo

quelli della

( accioche

ad vnfolo

Terza ; &>

habbiamo per-

) cercare con ogni nofro potere, di fare vdire nelle noflre Compofitioni quefle due Con-

fonanze ,pi chefiapofibile , onero

le loro

Replicate

E' ben vero

che molte volte

li

Prattia pongono la

Sefia

Terza

244
Seia

&

Quinta ,

in luogo della

benfatto

Ma fi debbe auertire

che quando fi porr

detta Seilajopra il Baffo,, di non porre alcun altra parte, chefa dijanteper

che

qiiefle

due parti -verrebbero ad

adirebbe

chef

finante

tulle

diffonanza

la

compoftiom

Tre voci : perche in


cantare, che fanno

vna di
la

ni, farebbe qitafi imponibile

Quarta parte

nere
le

le

loro

compoftiom

di

ce lo permette

numero

delle parti

fleffo errore nelle compofitioni di

&

poueri in tal maniera ;

be guardare da commettere
rorifi

tali

conaofia che

delle dette confonanze

tie di

harmoma

vna dati

delle

obltgatt alla offeruaza di tal

di alcuni,

altra, per

di

che non filo fanno p


,

che bonvono

vna Ottaua folamente :


per fi-

chef odeno con poca fatisfanione dell'vdito


nelle figure

Per il Contrapunttftaft deb;

&

debbe fapere, che

tali er-

che fi proferirono nel battere, o nel leuare della battuta

venghi adeffer finora

l'i-

pi voci ; nelle quali fono alcuni luoghi fmem-

mancamenti, degni veramente di correttione

Offeruar adunque

&> piena; &* accwche

il

contenghi in f

ma-

Compofitore

oo-ni perfettio-

Ma non per queflofi de intendere, che lui debba offeruare tal [erge dalprincipio della com:

mero che faranno

&

di

dar qualche ripofi

alle parti

cjf

ma difar che f ne odi hora due , hora tre , hora quattro , fecondo l nutallora tutte infieme , &* mafimamente nel
fine -.percioche tal variazione verr a

nonfarle cantare fempre infume

portarfeco

&facil

in fimili compofttio-

Ma queflofarebbe di poco momento, quando nonfi ritrouaffe

pofitwne infimo alfine imperochefi de anco auertire in ogni cantilena


di

compofitiom di

ma fanno anco beo- trio

che fi pone nel numero delle confonanze

queflo, accwche lafua cantilena

nelle

bello, elefante,

non fi pub offeruare cotal Reto

otte

Et tanto maggiormente fumo

Cinque, di Sei, di Sette,et

commettalo non folamente

anche in ogni figura cantabile

maniera

&pouera -.percioche le parti fono dijlanti l'vna dall'altra

Ottaue, che fi chiamano Raddoppiate .

brati,

di

Quattro -voci , farebbe pi errore laffarne -vna

parti in tal maniera, che fino tra loro Vnijone, ouer lontane

ntili

il

Confonanze

Gran vergogna veramente

Quattro voci,di vna

onde fi ode l'harmoma molto fmembrata,

maf imamente

,per non guadare

di porfempre cotali

Ma nelle Compofitwni di

la con tre parti, la

il

fempre non fi pojjono porre ;

che fi compongono a Tre voci

in quelle,

crefce

vn Tuono, onero per vn Semituono ;

loro fi pone Jfeffo la\ottaua

onde volendo offeruare

due nominate, che

Legge, quanto pi

una delle parti la

Io ho detto, che douemofare ogni noflro potere, di porfempre quefte due Con-

conciofia che

luogo di

le parti

ejfer diflanti tra loro per

in

ima Quinta fipra di ejfo : perci

commodo al compofitore

&

al cantore, bellezza alla

cantilena^

diletto

&

piacere all'vdito

C^NTO.

B^fS S O

^|:i:f:g4

SillilUiilil

Parte

24J

Za ondefacendo in talmodoj imponibile di offeruare fiempre cotal legge;mafimamente:perche facendo cari


tare alle Tolte poche parti

per uolere acquijare lefopradette confinante ,fi potrebbe procedere per alcuni

&

mouimenti tanto difcommodi,chefarebbeno cagione di rouinare ogni buona


dopoi dnumero
imitatore della

delle parti,&

N atura,laquale(quado non deprauata)nduce tutte

Jofi debbe fapere ,che bauendo accommodato tre parti

no

le gi

di

aggiunte fi come di [opra

le

fitore potr

accommodarle

(leggere la Ottaua

alla cantilena, come

meglio

li

chef aggiugeffero a que-

altre parti,

le

Ottaua con yna delle

in

tre nominate;

comprendere

la

com-

Quarta-fi pofla porre nelle

Co

Cap.

bench nelle compofitioni di due yoci

ytde,ma anco

te

me altroue ho

Quarta non fi ponghi f no fncopata;

la

neceffario

tuttauia da fapere, che effendo la

prouato ;fi pu accommodare

nelle

yna Quinta;

Ottaua;di maniera,che
la

la

& agnungendoa

chorda del Tenore yeghi a dtuidere

onde effendo collocate

le parti in tal

il

Baffo

Terza

quefledue partila

pofla nello acuto;

accopagna

la

&

tlTenoi

e dijanti

mediare tale Ottaua

Terza nelvraue;oueramente

che

douemo fapere, che la Quarta accompagnata


la

Terza minore, di quello chefarebbe

collocata naturalmente fecondo

nel quale fi yede,che dopo

il

li

no

effetto:

alcun

in

harmomca propor-

in

11

mezo auanti la

in tal

&

6.

Diateffaron

La

y edere

nel Cap.

&

i 5

della

lo

tali

finte immediatamente la

che' l

Ditno fiapoflo fenza

onde effendo quefle due confonanze accommodate l'yna dopo

Terza pofla

in

il

lor gradi naturali

f le

Per ikhe ciaf

delli

due accompagnamen

Quando poi fi accompagna la Quarta con

a* nume

ci

acuto,cifipuofarefimigltantemente

cioche;oueramente

fetto.

la

in

due modv.per-

Terza mavo-iore, onero f

accompagnata con

la

le

accom-

maggiore fa buono ef-

Ma quando accompagnata con la minore,fa quafi diffinanza

Et

non fenza cagione: percioche, oltra chef potr comprendere dalli due

eflempi pofli qui di fitto

ftz::*;

buono

pania la minore Quando

->-

fenfatamente,& euidentemente comprendere

la

Men buona.

&

la esperienza potr conofcere dalli [ottopodi eflempi

ti,qualfia yer amente

Buona.

l'altra

nel grata

acuto;dequi yiene,che iifuoni,cbe nafcono dalle chorde ordinate in tal marne-

cuno dafefleffo con

:$=i

modo,

Prima parte;

confonanze; anzi fino ag nunte in-

ranno men grati all'ydito,di quelli,che nafcono dalle chorde tefefecondo

ti

f le

Ma quando accommodata col Ditono, non pufar buo-

cantra la loro natura;effindo poflo nello acuto quella , che donerebbe effer collocata nel grane
quella,che donerebbe tenere

Terza,

accompagnata con

effetto

effendo che pofla in cotal

perche non fitroua nell'ordine nominato

Mu-

due modi: effendo che quando

in

maniera farfempre migliore

fieme fecondo l'ordine naturale di

ordine accidentale

pofla nel grane, ouero con la

di s la maggiore
f haueffe fitto

li

Ter%a;& ci

pone la maggiore;ouerofe le aggiunge la minore.il perche

St miditno contenuto tra quedi termini

perche non fino pofe

yno

fi

gradi delle confonanze,come fi pu

IDiateffaron ,poila tra queflt termini

fame

Terza

due accompagnamentifi pu fare

di quelli

l'vn

parte lontana dal Baffi per una

maniera uafie dilettaiole,etfiaue harmonia; ne mai

percioche onero l'accopagnaremo con la

Et ciafcuno

que-

Quarta confonanxa, co-

(icijquando l'accompagnarono con la Quinta la pofero altramente ; Dipoi accompagnandole la

faremo in due maniere

et in

fio yfo no folamen

il

compoftioni in due m. mitre ,fi come

cofum ano farei Mufici moderni; Prima ponendo

Per ilCompo-

che l'Vmfono;percioche (come dicemmo altre yolte) non confinanza .

Jefipofja porre etiandio nofmcopata,come torna meglio : percioche

tionaltt

f ano poi quante

torner commodo.E ben yero, che pm toflofi debbe

pofitioni.

dall'altro per

dique-

cofe alla loro perfettione.oltra

nello effempio in molti luoghifi pu

In qual maniera

le

qualunque compofitonejequali tra loro contenga-

dette confinanze, onero la Sefla in luogo della Quinta, tutte

Je,yerrebbeno adeffer neceffariamete Vmfone,ouero


fi yoglino

finora compofitione.Crefien-

non offiruando quello,che fi detto, yerra moflrare, quanto fin flato buono

l'ordine naturale de

quando

le

yoci,

fuoni faranno ridutti

ti

Numeri harmomci ce

uandofi la proportione della Diateffaron tra

lo

dimodra

qttetti

in atto;

nel quale ritro-

termini

come fi pu^edere nel detto luogo ; fegue fenza alcuno mezo

&

3 ;

la propor-

tione

T erza

246
t ione del Ditono,p fi a tra

&

Ma in cotale crime non fi trottatile dopo la proportone,oforma del-

Quarta fiotta immediatamente procedendo

la

pub yedere

Per

non fino ordinate,fecondo che hanno le


-$r

accompagnata con

la

loro luoghi naturali

Terza minore polla

&

numeri harmonici,

Onde dico, che

Quarta

la

nel fratte fi potr firn'pre yfa-

re;& quella etiandw,che hauer la Terza maggiore nello acuto: percio-

Il-

Non buona.

Buona.

lorfirme tra

filila alcun dubbio fanno qualche diflonanza

;"jf~

Terza minore ; come ogn'yno

nel detto ordine la forma della

adunque auiene,che quelle Confonanze,che fino fuori de

queflo

che non potranno fare [e non buoni

effetti

Ma quando hauer

Terza

la

mag more nel graue, ouer Li minore nello acuto fempref ydir qualche
tnilo

ejfttto

Ne n debbe parer frano ad

che intrauient al Vedere intorno

-+

Vdito intorno

yno

edificio

alia cofa l'dibile

concwfa che

&

del Tetto;

all'

da yedere in

cofa

yn altra ; come farebbe dire li

nel luogo delle Porte

le

yna mafa

Fineflre,cy*

&

(enza alcu

di filoni,

confinati

ogni cofa pofla al contrario fuori delliftoi naturali luoghi,

naproportwne;cofi ecofa frana da ydire

quello

intramene anco

Onde fi come frana

alcuna parte pofa nel luogo di

Fondamenti nel luogo

alcuno

alla cofa yifibtle

ze pofle in fieme fenza proporzione, <&- fuori dei loro luoghi naturali Si ritrotter etiandio , y olendo inuefli<rare piti oltra,che la Quartajaquale ha nell'acuto il Ditono,pi grata all'ydito di quella,che l'ha nel graue;
.

fi

come

che

ettandio pi rata quella, che

di quelle

ha il Semiditono

nella parte grane

due compofitioni,qutlla Quart,che far accompagnata

di quella

che Ih nella acuta

Terza minore

coti la

nel

migliore effetto di ciafcuii altro accomp.g;icmento;ccme fi potr comprendere da quefli effempt

quantunque

le

Sefe,che contengono

me,nonfiano l'yn
riatione de filoni

Buona.

44-

&

Percioche

quele parti pofle infie-

dall'altro clifferenttnellaprcportione,&iionfacino Tct

&

che riceueno nel loro

Migliore.

fremi di

gli

grave far

di

confinanze nondimeno

la yariet delle chorde,

mezpj cagione, che tyno accompagnamentofi ydi-

r megliore dell'altro;&

di far la

differenza tra due accompagnamenti,

che fiano buoni,dal buono al migliore. Veramente tanta la poffitnza


dell-,

confinanze, quando fono pofle ne

loro propij luoghi naturali,

non follmente quelle, che fino tramenate


tura de

gli

in cotal

maniera fecondo

harmcnici numeri, fono pia grate alydito

detto, che le

Terza;come ho moflrato dtfipra;&

hora fi a fiat a poco confederata

Percioche Je l'accompagnamento della Quarta conia

Sopportare l'accompagnamento della

come
fi

migliore,

hab-

Terza

in

dubbio/fendo

dentelli qual

Terzi maggiore

yeder ragione , perche non fi de

so

Terza maggiore pofla nel acuto-.effendo che yeramente

la tff>erienz$

Regole
ON

nelle compofitioni,

di loro nelgratie

etiandio fi potr porre alle yolte con la

yeramente molto confinante Japportata;non

pofla nel oraue,che non

parlamento

talmamera, che fitto

quandofar -ia maggiore ;anm a che queflo dalla yniuerft dei Mufici prattici

nell'acuto,,mapimamente
fin

collocate in

compo-

Queflo adunque ricoglieremoda quel,dnfi

Quarte fi potranno pone ottimamente

quando faranno
biano la Quinta,ouer la

che

nr

di quelle , che fono

pofle al cciitrario:ma anche fanno piti allegra,^piti finora ogni

ftione,nella quale fono pofle

la

C ap.

commune.
la

queflo

accom

celofarafimpre yedere

61.

Quarta confonanz*,& hauendo moflrato nel Captolo prece-

modo fi habbia da comporre con

la

Quinta,&

con

la

Terza; che qualiique

yoltafiir accompagnata, nelle maniere ch'io ho moflrato, far fempre buono effetto nella compofitione-.
la

mameme

quando

commodo al

le

Quinta,o

la

Qualunque yolta adunque che yorremo y farla, potremo fenza porre

Terza

nel graue

porre la

Terza maggiore
modo:

parti procederanno per ordine naturale in queilo

Compofitore

aiutandolo nellayaghezza delie modulationt

&

nella parte acuta

;mafi-

percioche apporter

nel fchiuare

ti

gran

Tritono , die
potrebbe

Parte.
potrebbe nafcere alle yolte tra

*-

cantilena

come nelfecondo

comprendere

'"'

J.

-""'

"

"A?"
T

^I"A
~
v

-&_
__&- __-_&._
Varte rraue.

&

Moderni ,

-__

..

.,.

mo libro

" '$

Cap.

gono

'

della Quarta;poi

Harmonica

della

g. del libro

tra

le

&<

Boetio nel

Primo della Mufica

confonanze

Di modo

>

& ^nto pofmo

quali molte yolte

thanno accompagnata in

la p

che da

natu-

effer grate all'udito

ancora che ne potrebbe bafare


i

Vn-

laqual fi

quefli ejjmpifip tra conofcere la lor

..

VA

degli <Aitichi compofttori,

che Tolomeo nel Capitolo Quinto del Pri-

Parte me%ana.
....

parti della

effempio fi pu

baffo fivede

compone della Ottaua,<&

Siili

le

Si potr anco vfar la

decima ; come pi a

11.

47

l'yfo

tal maniera

>

de

Vfano

^-+~

Ili!
Canto

Tenore.

alcuni d porre laparte acuta con la

mezana diflanteper yna Quarta ;

Zaffo.

&

quefla con la grane per

yna Terza ; di maniera che'l Baffo yiene ad effer lontano dal Soprano per yna S?fta,tramezata dalla Terza, o ma*

giore, o minore

pi gradi

Onde efjendo le parti compofe in

modo

tal

di

to in yfojet che con difficult grande

ta confinanza perfetta

2 Rigenera
all'ydito;f

tra

alle uolte

come

le

come cafamo

f poteffe leuare

altroue ho moflrato

parti alcune relationi

col

o dtfcendere inferni;

Ma in yerit,ancora che tal maniera fa mol

non

dico, che

&

lodeuole

Imperoche,oltra che

la

La onde poco

qui di fono potr conofcere.

diletto

apportano

L'errore di cotal cofa

jEgSB feffi ES

Tenore.

Canto.

Baffo.

mamftfa da queflo;percioche f noi yorremo porre le Terzg a ' l ro luoghi naturali ,oue fi debbono
:

cociofia che ;fi

re altretante Quinte

-fr-

ragio-

Ottaua almenoifi potr conofcere con quanta ragione fi potr fare yna cofa
come nel moflrato effempiofi ydiuano molte Quarte;cof nelfottopofo potremo ydi-

neuolmente porre, ouerofopra


fimile

Quar

che non douemo far cantra la Regola data nel Cap,

che non fono harmomche:

mezo dello efjempio pojlo

Hr^^^Nr*
fi

maniera, fogliano farle afcendere

tal

procedere chiamano Falfo bordone

la

Iosa bene,che apprefjo di molti pi yarranno le autorit

di alcuni ,

che fi habbiano

y - "*--" ^-*- H---A -*- -*"-^-*"

4-Tenore.

Canto.

yfurpata cotal licenza, che

le

Baffo.

ragioni addutte difopra-.mafacino pure

il peggio,

che fanno, co dire quefla cofa

fiata yfata da molti,che poco mi curo,poi che nonfono,ne yogliono effer capaci di ragione

Terzafta confnanza,& fi poffa porre

in

qual luogo torna

commodo

graue;manell'acuto,fopralaDifdiapafon,ouero Quintadecima

nelgraue,non pub

effer

come ne moflrano

li

tramezata da

mafibenelafecodapoflatra

&
4

i ,

&

Quadruplajhe

la

f .della

Et bench

foyer luogo non

Imperoche naturalmente

la

Prima parte;

tra

quali,fi

la

nel

Ottaua pofla
;

fi

yede la prima Dupla

che lafuaforma,laquale non mediata da alcun termine mezano;

z , laquale dtuifa dal

-i.,<&inynaSefquiterza,chefitrouatra
faron confinanze Onde

il

altro fuonoxma yuole effer poafemplice,fenza alcuna mediatione

numeri harmonici,pofi nel Ca. i

contenuta nel Senario tra

;tuttauia

&

3 ,

inynaSefqttialtera,cheftrouatra

che fono

le

forme

della

Diapente

&

,& della Diatefi

Sefqmaltera nella detta feconda Diapafon refla non diuifa,& intera:

ma ultra la

lajbrma dellaDtfapafonfi troua diuifa in due parti;cio in yna Sefquiqmrta,che lafor-

ma yera

T erza

248
ma

-vera del Ditono

&

&

,&

yna

in

Sefquiquinta,che laformadtlSemditono; delle quali,

&

Si Tede adunque ,che la

prima Ottatia

fona

collocata tra

6
$
4,
Numeri fonort fenza alcun altro numero mezano;& che la Quinta le fccede fenza alcun mezp; dipoi
[ente la Quarta;& da quelle due parti maggiori fi compone la feconda Diapafon ,onde nafte la Difdiapafon,
immediatamente dopo lui figue il Semiditono di
Dopo quefle -viene il Ditono,
cio la Quintadecima
5

tra

l'altra tra

collocata

naturalmente

&

maniera che ,fe tali confinante fuffero pofle nelli Contrapuntt (f ci fi potefje far fempre commoament)
naturali;non dubbio,che nafcerebbe yn concento tanto harmoniofo, quanto l'huomo
a i loro luoghi propij

&

nell'Organo ,oue pofle le confinanze

pub

dire

il

ta;allora

u.

nominate per ordine I'vna dopo

buono effetto che fanno. Mafie per cafo

il

tal copoflo

-vedere la efperienza fempre negli ijlrumenti artefciali,mafiim amente

apotemo

fpotejje imaginare.Et di

la prima

l'altra

fecondo che ho moflrato

mafiimamente f

quando fiopra

di

ro luoo hi propij
.

la

Terza minore tenefje il luogo della maggiore,

cio

ellafufje pofla

Si debbe

la

nelgra

Quinta

effafipone la Terza, non fa triflo effetto; ancora che cotali confonanze non fiano pofe a

;& ci intrauiene: percioche tengono

il

luogo

effer la

minore;come

&

lo-

mezano nello iflrumento,oue fi contiene tale or-

adunque porre la Terza immediatamente dopo

crdtne;& debbe
ellafea la

non fi

concentofi fa alquato triflo;etfe tal Quinta fi diuideffe in due Terze, non fi potrebbe apena ydire
;

nondimeno fiopport abile la prima Ottaua tramexata in proportion alita harmomcaper

dine

Ottauafipone tramezata nelgrane dalla Quin-

la

almeno dopo

Quintadecima,

m aggiornacelo che'l concentofia pi allegro, & pipieno

infinite -voltefiuole accafiare, allora il concento far pi

fono poco confederate da 1 Prattici : percioche fenza alcun riguardo pogono

la

meJo.Quefle

Quinta tra

anco la Terza,come torna a loro pi comodo;laqual cofa quanto diletto portino

la

Ottaua in

mafe'lfi abbatter,che

le

cofie

neramente

chorde gratti,

&

all'ydito, laffar confederare

a coloro, che hanno giuditio. Onde yoglio dir quefio folamente,che douendofe porre la Terza nella compofetio
ne, meglio porla fempre fopra la Ottaua, che tra effa; yoglio inferire, che migliore effettofar fempre la Decimarle la Terza. Et quantunquefi potrebbe dire,che meglio farebbe anco,porre
pofla nelgraue della cantilena;come cofa pi propinqua , fecondo

la

natura dei

la

Quinta fopra la Ottaua,

Numeri harmoniu;

Terza, come pi lontana;tuttauiapongafe a qual modofe yoglia , tornar fempre bene


effetto faccia la

Decima che laTerza > daqueflidue effempt ,ciafcuno che

"*~jr$"*"

i^

hgiuditio

-9J-

TENORE.

C^fNTO.

lo

potr conofeere.

JE

:j:3L

che la

Ma quanto migliore

:2e:

^B^tSSO.

Ma

debbe auertwe, che in yno effempio, cio nelprimo fi contiene ilTritono,& nel fecondo la Semidiafe
Caltro la Decima magpente; liqualt tanto pi fino fpportabili,quanto che dopo s hanno l'yno la Terza

,&

giori, che fanno relatione

harmonica con le yoci,che cotengono il Tritono, otier la Semidiapente. Et fe bene gli

interuallt, che fono nelle feconde figure deli mofrati

maniera

collocati, che per

il

effempifino veramente diffonanti

loro procedere, fecodo l'ordine moflrato nelle Regole,fe

fyditofi ne cotenta.Si debbe altra di ci auertire,che quando

tuttauia fono in tal

nepaffano di maniera,che

difii difiopra,che la prima

Ottaua

pone

fienz*
fe
alcun mezo,potemo intendere tale Ottaua effer quella, laquale incomincia nella chorda pi graue del Baffi
della cantilena,falendo di

mano in mano all' acuto fino alla Ottaua chorda ; et per la feconda fe pu intender
Ottaua,& yfino alla Quintadecima . Pongono i

quella,che incomincia dalla chorda eflrema acuta di tale


Prattici alle yolte

il

Tritono tra due parti, ilquale cafea fopra

ta,pofla nelgraue in cotal maniera;! Iquale

fe

la feconda

parte di alcuna Semibreue fencopa-

ode nella relatione delle pariv.ma no percojfa

fyna

delle par-

EfESriEES z==?==: fl^^iSi: $=r5$:f


C^TNTO.

TENORE.
ti

acute con la parte graue da tale iuterual-

lo.Et perche le parti procedeno in cotal

do,

B^fS S

O.

&

mo-

fono concatenatela loro di maniera,

chefenxa partirfi dalla offeruanxa

delle re-

gole

Parte.
gole date , fanno buono

effetto

Per qttefle parti porgono

all'ydito grato,

&

249
fbaue piacere: percioche quel p

co di di/finanza, che fi ode nelTritono, ? nella Semidiapente, [e ne paffa pretto,

confonanza feguente, pi

maggiormente per
onde parendoli

la

di quello,

comparatwne , che fifa con

la cofa riufcibile pongono alle yolte

Tenore

te della Sincopa contiene col

la

a3fe +-

Seconda,

l'altro

Frequentano i moderni molto ffeffo

& d Tenore
:

i-^zs::-^:^: fi

Soprano hora

col

=F =

Quinta

tallora la
[

**A

tiene la

talipaffao- g t

la

Terza, hora la Quartana

TENORE

t-**

giunge foauitalla

U parte graue fmcopata in tal maniera, che la feconda par

CANTO.
5"

& or

che fi adirebbe, f non yifuffe: emendo che di due oppofiti, l'imofi conofce

c^me

:l ~$L

qui fi yede

Quarta, fen%a dubbio

Ma quello, che

men buono degli

coit-

altri -.percio-

chefi ode tale wteruallofenza alcuno accopagnamento o/ira


.

BAs SO

d queflofi de auertire

ila minore alla Ottaua

quando

le

ordinatamente fecondo l'ordtne,&


pra'l Baffo

come qui fi Tede

parti faranno collocate in tal


il

-j-

U-

Terza maggiore

frano proceder dall'acuto


di [opra

la

al graue col

mouimento

contrarij

del Ditono

&

di

il

maniera che

la parte

alle

^fnzifar neceffarlo,che

le

confonan%a,&

le

alla perfetta

che l'obbgojl nelle cofe pofibili

,<&non

parti e-

compofitore ,che poffa pigliare

parti faranno ordinate in tal

dipoi paffara alla

maniera , che

Ottaua , habbia nel graue

la

Ter-

yna Quinta , come qui fi yede

B^iSSO

perche f fi poneffero altramente, facendo quella Ter,

accioche (fecondo

le

date Regole)dalla imperfetta pi propinqua

non fi potrebbefar tal cofa per alcun modo

ciona che fi yerrebbe a fare yua Quinta

le

8 . Gli far etiandw lecito di paffare dal-

acuta fia lontana dalla graue per

parti filano in cotalmodo

za,che minore, maggiore colfegno

So-.

il

yolte verta qualche cofa nell'altre par

|lgiliil?l=
TENORE.
CANTO.
ftperuengln

quando

Baffo col Soprano far ordinato fecon-

La onde fi concede al

mouimenti all'Ottaua;quando

quella,che fi trouer lontana perfimile

za maggiore,

paffare aU'Vmfono

procedmo

Decima fo-

canto procedi per

B^fS S O

yolte qualche licenza fuori della Regola data difopra nel Cap.

Terza minore , per

il

dando il Tenore fenxa mutar luogo ; come fi yede ; Percioche effendo

che non fia cofi ben regolata , fi potr fopportare

alle

che' l Baffo col Tenore

-+-

flreme, che fono pi delle altre compref dabfnfo,ben regolate


ti,

&

TENORE.

CANTO.
do iprecetti dati

maniera

modo dato nelle Regole ymuerfali;

Si potr anche dalla

che alleyolte fi potr paffare dalla Sc-

che batterebbe due


nelle imponibili

[enza grande

offefa dell'ydito

con-

Terze maggiori : Ma ciofia detto per fempre,

al quale ninno obligato

offeruare, che nelle Cadenze, principali della cantilena Je parti fiano ordinate

.Douemooltradi

& accommodate

queflo.

in tal

ma-

niera, che la feconda parte della figura fincopata, la qualfipone diffonante ,fia fempre con la parte graue

flante per yna Quarta

da^ per yna Settima ;


fi come fi yede

alteramente per

il

chef debbe offeruare etiadio in

in quefli effempi,

quando accafcheranno

yna Vndecima ;

Ma

&

ogni figura fmcopata, nella quale fia

da 1 quali fi potr coprendere

yorremo aggiungere

.
la
f
dell'yna delle due,chefono dilant tra loro per Quinta,

go,&> hora uiyraltro,fecondo

con l'altra fia fempre lontana per

il

modo, che fi hauer da tenere

Quarta parte a

la

di-,

yna Secondiffonanza 1

in altre fimili,

fempre ella fi porr

in

Ottaua

per Duodecima ; accommodandola hora

in

yn /o-

quefte,

che torner meglio,

Et

Terza

*:*

:x:^::

tz * tv -

-&:

C ^fN t o.

te

~
L

v-^-v-

TENORE.

E*

+l

sffSzd

^p^m^l

3l--^=Si5Hiii:|fJ=:3f

u.
BiAS SO.
ti o/i

cfo ta

Cadenza fi pu fare in moke maniere con variet delle parti; per yogliopor qui molti

n,*A*ti quattro vociji quali potranno ettandio ferirne alle

compofiuom

ctv o-iunzere altre parti^quandofiffebifognosacciotheionon babbitt

matena.Ma non

di

Tre yoa

onero

da replicare pi cofa alcuna

voglio reflar di direbbe fi ronofee per ej~perienza> che quella

effempi

f
in

li

potrei

queila

Cadenza non ha gratta

al-

g|liSgp!lilly Sl;|gpg
H

SOP R^CNO.

SliilSS^Silfjg
s

^LTO.

UflUll

llfllilS=|E

^^ipgiil^ggilgflgji
jTENORE.

i^jjgigiS^g
mt

giglililifii!

B^fS S O

gji |$i^ gjil^^i^||;|i|


;

cuna ,o leggiadria
te

quando

pau ,

le

in s

Jaqual fia fenza

parti procedeno mfieme per

che fi profenfeono nel Iettare

la

Diffonanza ,che fi

le ijefje

figure

trotta nelle

moftrate; mafitmamen-

ancora chefiano fwcopate

o nel battere della battuta

come fono

ouero non finco-

quefe.

Per

Parte.

Per ilContrapuntifafigu.trdar

"V;

'/*

nonfaccia

ro ordinate in

grani faceffe la Quinta con

la figura

to delSemituono, quando-tale fio-tira fi potr figliare con la afra

tore poteffe hauere

111

porre

la

Diapente fuperjua

<v

Wccafcher anco nm fintile


il

Tenore [opra

Baffo

il

; il

come

qui

fi

in queflo efjempiofi

Tede

la

le parti

come ho detche'lcan-

Cadenza

iillll
SOPRANO. TENORE.

tici

le

in tal maniera ,

che effendo

&

ritornando dipoi ciafeuno

grane per una Quinta Terfo l'acuto;


qualunque Tolta che

Tolefle fonare
fi
queje tre parti fopra tuo idru-

mento, perche

fi

indirebbe fenza

alcun dubbio tre Quinte.

de

B WS S O.

parti

nofipofmo

li

momento, algiuditio

del Compofitore-.lmperoche col

cun dubbio, quantunque fuffe

tire a cotal

coft,& non fare che

&

di quelli^

che

Delle varie
fi

accafcare,& non fono

molto

Contrapunti

che

di

parlare

compongono a Tre toci f che


fi

chia-

fi

fanno con qualche obligo

fi

forti di

Contrapunti,

& prima

di quelli,

che

Cap. 62.

chiamano Doppi).

ci,ilquale nel

il

Coirapunto doppio a due to-

Cap. 5 6.difoprah dichiarato,^ rnoflratoxonciofia che tra

trom tal differenzi, che


fi

o-endoli

di

mezo delle Regole date, potr quando gli occorrer al-

L Contrapunto doppio a tre toc quafi quello ifteffo, che


tra

che

Hauendofn hora a baflanza ragionato

altre co(i,che poffono

delli

cofit,

Et perche da molti Prat

molta importanza,darne perfetta rifolutione Lafjando adunque

di

pi intorno a cotal materia, Terr a ragionare

mano Doppi],

le

La on-

Compofitori debbono auer-

udire tali Quinte.

quello non molto auertito;per'o ho Toluto toccarne vita parola

intorno alle cofe neceffarie afimili copofitionijaffar

Onde

B WS S O

le parti mutino luogo tra loro in quefla manieraipercoche tale inconueniente apportarebbe all'ydito

non molto li piacerebbe ;ancora che nel catare

Terrebbe a

cio

per mouimento feparato di Quarta fotto'l

dijante dalla parte

-n-

ini

a Tre voci faranno ordinate

Terza , difendendo

Seguirebbe anco tu' altro errore

cofit difficile,

Tede.

TENORE.

quando

Soprano far

delle pi

mouimento congiun-

w luogo delia confonanxa

Tna Terza, afeendendo il Baffo per mouimento congiunto di tu Tuono ;

44 *-

errore,

il

Chromatica : percioche

*^HfcM

Baffo lontano per una

allifuoi primi luoghi

come

yera

diffonanz^

WLTO

CWNTO.

l'altre parti
fuffe-

non proferirla con quel modo, chef proferisce naturalmente

,& a porre ~vna

in luogo della

''

Cadenzttrfuado

cadenza naturalmente col Semituono sfarebbe

tal cafo riguardosi

"verrebbe poi a commettere errore

la

~m modo, che qualunque altra

mezana della cadenza pofta nell'acuto sfacendo

toaltroue) profirendoft tal parte della

di Tfiwle;&> deb-

he[chinare al tutto, di f.tre che alcuna pane della can

v~ *

B WS S O

271

Tna parte,

l'vno non

fi

tho,& l'al-

pu cantare a pi che a due, onero a

che canti nell'acuto, o nel grane,

di

fopra

o difetto di

tre

vgiun

Tna delle parti

pu cantare f non con quelle parti , che fi


principali per Tna Decima:ma l'altro non
fi
Tariet
di
harmonia
nella Replica;& molto differente
con
grande
principalmente,
tre
voci,
copoigono
cio a

da quella,chefi ode nel principale. Per adunque ricordandofi quello,

che Contrapunto doppio a

dite

Voci

Jttperfluo

T erza

2J2

fuperfuo rivoler replicare,^ dire quello ,che fia Contrapunto doppio a tre

primo, facilmente fi pu hautr nottua

di quello,

che importa

importa

ri

di quelli

Contrapunti doppi], che fi compongono a tre voci,dico, che

fono comporre

in

yarie manierefitm

le,& vdendofivna forte

la

quali ciafcuno

niera difmili compofitiom

modo chef veggono,cou

la

Rcplica,porremo

luoo-o del

percioche fapendo qtietlo,che


l'olendo adunque ragionare

le fue Jpecie fono

quellt,che

Ada ancora che molti pano

mifonoparutipi

difficili,

&

li

modi

di

molte : imperoche fi pofvii

modo nel Prmcipa-

comporre

pi eleganti

ingegmfi potr comprendere, come fi hauer da reggere

al

il

harmonia.nella Replica poi fi canta diuerfamente quelle f<rure ,

di

come ho dettaronofilamenti
1

-voci

fecodo

offeruan%a di alcune regole; che cantandofi ad

ifteli;&fi ode gran diuerfn di concento

Lettori;da

ri

il primo

auertenze molto neceffarii ad vn

Baffo del Principale nel luogo del Soprano,pi acuto per

u per vna Ottaua;a queflo

modo

&

interualli

Contrapunti,

acci non fia tedtofo a


in

qualunque altra

ma-

modo adunque far,che comporlo chef batteranno tre pani principali,

l'aiuto di alcune

Tenore,pi grane per vna

t.rii

Ottaua;&

il

Tenore nel luogo

tal negotio ,

vna Quinta;

del Baffo,ponendolo

Sarebbe veramente imponibile

Quando vorremo

&

il

Soprano nel

medefmamente <rra

chepotefje riufcir bene

quando non fi

^M

la^iiife^iiiifetelilg
S

O P R^fN O

del Principale.

++*~i+

1-

iliililiilliSiliilil
TENORE.
-5

gHSIiIiil=
B^tSSO

ii"

i7.==_:_:_i:^;:::

gsiiliiisiipillli=
SOPR ^fN O9
,T

della Replica.

lliiiiiillliilillil
T EbJOR E.

53

te

~m

Be5
offeruaffe x

Parte
3r

&

25-5

bOE

B^CSSO.

lISisflgll^illi^l
non por mai

cfferuaffe, di

tre due fi posino porre

Quinta

Ne

difcendeno

il

il

Baffo nel Principale con

altre parti dflante per vita Seja

le

Similmente non fi d por mai il Baffo col Tenore

Baffo col Soprano in

&

il

ancora che

la

chef pone nel Principale trai

&

Soprano ;

la

Baffo

& il

Soprano

le al-

quale fluiti la

Decima , dopo la quale venghi la Duodecima , quando le

percioche la Duodecima,

yiene Vnifono trai Tenore,

Terza , dopo

in

parti infieme
nella Replica

Quinta fmigliantemente viene Ottaua. Potemo hora ve

dere, che in fimil forte di contrapunto, o compofitiotie, nel Principale non fi pufare la Sincopa di Settima

f pu nfoluere con la SeJla Nef pufar Decima,


uimenti contrari* Ma quando Baffo far in Ottaua colTenore,allora
conciofa che non

il

vna Terza ;

re

&

modo

cede in altro

fmilmente quando l'vno

Si potrebbe anco porre

il

paffare la Quinta : percioche

il

Soprano potreffer fotto'lTeno*

dall'altro faranno diffami per

percioche

le

parti vengono

Soprano fotto'l Baffo


cotalmodo ,

le parti pofte in

tra . Si potr anco vfar la Settima pofa nel Soprano nella

lontano per vna Quinta

vna Decima ;

fncopa ; quando

fi porr il

dibifogno, chefaccia

le

cofe farebbe dibifonio di moflrare,

non andare in lungo

quali, per

wfieme

il

Principale ,

che potranno occorrere . vlttmamente

altramente, tiefeguir
la cui

il

contrario

come ne

offeritaffe

Et

ci

pano confinanti ;

&

la

Replica

effer

molto neceffane
,f laffadi

che f lfi componer il Principale fecondo

fa detto a bajanza intorno

ad effere offeruata ;

la

l'altre

&

La Seconda

le

parti delle Sincope

chef pongono nel

Quarta

forte

parti del Princi-

Ma la Replica non potrebbe mai tornar bene


tutte

l'offer-

fe'lftfar

Prima frte del Contrapunto dop

mommenti contrari] a quelli , chef trouano nelle

&non por mai ilTenore diflante dal Soprano per vna


;

voler fare cofa otti-

<& cof potr vedere tuffigli incommodi

Replica fmilmente verr

la

come farebbe dire ;far che

principalmente per ogni modo^offerttare

a( *-

fatto pofli effempif pu vedere

alcune cofe

dall'al-

Baffo fopra'l Tenore

che fi hanno da offeruare, per haue-

per non

Replica procede con fmili mouimenti contenuti nel Principale.

quella, della quale la Replica procede per

pale

&

dibtfo^no fapere ,

Regole nojre mofrate difopra

pio a tre voci

per

bififnarebbe

vengono molto lontane l'vna

no . Et veramente mi ho moffo a laffarleper quejla cagione , che defderando alcuno

delle

ma non

f uoo-lia

dall'altra

re il modo facile da comporre

uanza

non fi con-

Medefmamente fi potr vfarla nel Baffo ma non altramente , f non quando fa-

r poflo fopra'l Tenore . Molte altre

ma,

ti che

interuallo

ad efjer dflanti tvna

quando fuffe dibifogno

nella Replica

Quinta , procedendo per mo-

ilTenore potr fmilmente difendere fotta7 Baffo , per qualunque

ma bifogna auertire, che non pafii la Setta


lungo jpacio

poi

eJr*

, f

nonfi

Principale

Quefte cofe fi debbeno

poi, che potrebbeno accafcare non faranno

difficili ;

quando

^iijijfgjyfii^aii

CisfNTO

del Principale

^^^ffi^^^^^^^^^^fe^
TENORE.

feliSaliSiisiiii&iia
B^fSSO.
fi

campo

..

Terza

2J4-

^^^^^S^|iS?^^feS|
SOP R^t N o

della Replica

^^^^^S^MWS^^^HS^S^^^i:
TENORE.

iSfefeil
%
B^fSSO.
fi

componevi

porre

fo

le

&

la

Replica mfieme col Principale

il

Soprano quello del Tenore,

In firmi forte

Decima ; &

il

&

nel Principale

dell'altro^

li

yti

ad efere

che partictpar dell'una

chef offeruano

&

nella loro

fatto balleremo poi

Sejla

; il

il

le

Sefe

&

Tenore potr pigliare il luogo del Baf-

Soprano nel luogo del Baffo, pi

batteremo l'harmonia differente


.

Si potr

non

compoftione,

le

nella

nane per -una

fi

yarij

(f non

anche comporre Tri'altra ffecie


Contrapunti

come

&

le

Re-

almeno in mol-

in tutto,

Contrapunto doppio

di firn de

quando fi offeruar tutte

quali Regole fono negatine

differenti fono

compoftione del Principale

dubbio, che la Replica

dell' altra forte di quefli

yn Contrapunto ,

modo modrati ; come

ima

mouimenti E tfe noi offeruaremo

offeruata

&

Tuono ; facendo, che le parti proceduto per contrari movimenti di

dole, che in molti luoghi fonofiate dichiarate

te parti 5 i<err

Contrapunto fi potranno ifar

Tenore, pi graue per

chef trottano

tifiti dell'imo,

di

nona

& quello del Baffo anco Et per hauer la Replica , fi porr il Baffo del

Principale nel luogo del Soprano, pi acuto per

quelli,

parti lontane trvna dall' altra, per quale interualloft

cio yietanoilfare

quelle

Redole ,

alcuna cofa .llcbe

che potr battere la Replica fintile a quella del Primo

<&

del Secondo

qui fi pu yedere

el^lglifai ^l^lffSifls?
5C^TNTO

del Principale

TENORE.

zzt

:Sfeg: m
BiAS S O

Prima

Replica

&

C^4 NTO.

-13:

TEN ORE

B^fS S O

llll|l:;!lIl3l=iiliiIi
Seconda Replica, C

^fN 1

IlililBiiliiSiliiplliii
TENORE^
$1
BiAS S O

+
La

Parte.

2 T>~

La Terza fpecie del detto Contrapuntofi fa, quandofi compone il Principale di maniera , che

&

retta nelle fife chorde principali,fenxa alcuna mutatione;

fportatoper una Duodecima pi graue ;

&

il

Soprano diuenta nella Replica

dipoi
il

il

Baffo

Baffo

tra-

ilTenoreper ~i>na Quinta, nel modo che qui fi yede

& SOPRANO

Principale,

jfe= gfeg^Jpt^flfefefaf
TENORE

del Principale

;gli^lililjig|lljfe^ *
B^fSSO

&C<A NT O

del Principale;

ife

TENORE

della Replica

sapppigi^siiiiiigsijjf

della Replica.

Sfe

|ig|||g||||5^g|g|
B^fSSO

della Replica

ben vero, che quefo modo pi

Il

difficile di

torni bene, bifivna offeruare molte cofe

fona, che le parafano diflanti l'ima


porr/oprai Baffi

fi

dall'altra per

quando quette due pam

che di quello della Quinta

dio lafincopa della

&

prano,

pongono a i
fi

il

Settima ;

no : ne

fi

&

non bifi

Terza, neper

per Quinta ancora ; con quefla codinone per, che tal Quin-

fenxa alcun mexo ne venga

la quale

nonpoffono

la Sefla

Peraoche

effer diflanti l'vna dall'altra

Quinta nella Replica viene afar Vnifono


.

per mag-

Non fifa etian-

Simigliantemente, quando' l So-

bifonia auertir di non fare , che'l Soprano pafiifotto'l Baffo ;ne fidebbe

bench quella

di

Seconda,

debbe porre quefle parti lontane l'vna

Non fifa la Terza,

-voci

Ottaua,neper Sella ; mafiimamente quando 7 Tenore

loro luoghi proptj


;

onde -volendolo fare, acci la Replica

Baffo, non fi de porre dittante dal Baffo, ne per

dopo

tal

Quando'l Tenore canter col Baffo a due

ma piamente quella di Seconda, o di Quarta

Baffo canteranno foli

porre lafincopa di Settima

&

o per Ottaua,

troni nella feconda parte della {incapa

gior [patio

ciafcuno delli moflrati

&. prima

Ma quandofi porrfitto'

ma fi bene per Sefa

Quinta :
ta

&

&

di

dall' altra per

Quarta fipoffa vfare ottimamente nel Sopraeffer pi diflanti di una

vna Sefla, ne vogliono

Quinta ; ouero non fa la Decima , e* dipoi la Duodecima ,


fi
de far la Quinil Soprano canteranno infume , non
,
fi
ta, f non quando! Tenore far la Sincopa, nella feconda parte della quale tal Quinta fia contenuta ,
do-

Duodecima
quando

po

lei

le parti

bifogna che feguiti fenxa alcun

fifa Setta,
jghi bene

dipoi la

dfcendeno. Quando poi

il

Tenore

mexo la

&

Sefla

&

&

dopo quefla la Terza, ouero

&* dipoi Ottaua, quando le parti difiendeno mafi


:

il Soprano pu difendere fiotto

quandofi vorr porre lafincopa

di

Tenore fino

Quarta nell'vna

&

pone

la Sefla

alla ottaua

ad vn

vii' altra

altro

Non

modo , che ven-

voce, quando torna

nell'altra di quefle dueparti

Sefla .

commodo ; Et

torner molto bene.

B fogna auertire di non dimorare lungo tempo [opra la T erxa percioche nella Replica viene col Baffo
Tutte quefle cola Sefa Ne douemo ancofermare le parti fopra la Ottaua conciofia che torna Vnifono
:

debbeno offeruare, accwchefi poflfa peruemre con qualche facilit alfine defiderato Et perche offerenfi
do quefle Regole,farfacile il comporre queji Contrapunti a Tre noci : tanto pi , che
de comporre in un

fe

fi

tempo il Principale,
rere in

&*

tali co/npofitioni

la Replica
.

Per

fi

acaoche'l Compofitore poffa vedere

oli

wcommodi

de auertire per vltima condufione , che quantunque

il

che poflono occor-

Principale

fi purguffe

da

oo_ni

Terza

2j6
da ogni errore

che fi potefj commettere contro,

tutto poffi -venire ofjeruata

le

date Regole vniuerfali

che bacer da tenere volendone comporre degli

Tre voci, che


obli g'
Cap.

ni

fi

Canto fermo,, ofopra qualunque

il

comepirebhe ilfar due parti , che cantino l'ima dopo

nero nella Imitatwne, per alquanto fpacio di tempo

{prezzare : perche

Mando compoflo con

debiti

{Aquanti, per nonfafidire


tri fimih

il primo

che vna conferititi

il

e beilo

,& ngegnofo

modi Et bench gli


.

oblighi

&

l'altra al modo detto,

modi;

cio

per

quando

li

modo

pano

infiniti

le parti

del

quale coflumano alcu-

Scg <ntto ; con qualche

l'altra in

Confequen^a , o-

veramente cU

commodo ,maf imamente

nondimeno ne mojlraro jolamevte

modo

che fi potr tenere

Contrapunto fi componeranno cai

gradi, o mouimenti

le parti

il

il

altro

llqualmvdo non

torna molto

Lettore;accioche da lorofipoffa conofcere

modo adunque far , quando

quello fi pufare in due

il

fanno con qualche

modo di far Con trapunto a Tre -voci,

etiandio un'altro

Franici facendolo [opra

obligo

imponibile , che la Replica in

altri

Delli Contrapunti a

I Trotta

Quesli pochi effempi ha -voluto porre, da i quali ciafcuno potr yedere

i(efi

per

canteranno nel oraue fono

il

tempo

di

ite odi

al-

tale obligo.,

&

vna Minima ;

la parte del Sogo-ettoi

&

qua

Et fi de offeruare in

quefli due modi , che la parte principale , cio la Guivna Seconda : imperoche'l Confequente nccefariamen:
te verrebbe ad efier diftante da lei per uno interludio dtfionante ; cio per vna Seconda. Onde ojkruato che

do canteranno

di [opra nell'

acuto

da non faccia moitimento alcuno

di vii grado, cio di

fi hauer quefo , facendo che

parti cantino con leggiadri mouimenti, allora vafcer que[i

le

&

altri

f-

mili Contrapunti

Soggetto.

-ztf-

'l

^ i|

G V I n^f

|j^iiyi$iifi
del Primo

modo neljnraue

*i

[-*

'

If^^^P^^fe.
CONSEQVENTE.

pilllligliigil
P

GV ID^A

del Secondo

modo

nell'acuto

^SililililiSiSiSil^
CONSEQVENTE.
llSiiiliiilgliil

il Secondo

Parte
modo quando due part del Contrapunto fi figuitano , diflant fona

// Secondo

po viia Pattfa

che

la

dell'altro
37* di

Guida far

modo ,

di

la

n-aue

&

il

<?* la

Confequente

la

graue

il

f7

Quinta do-,

ouero la

Confequente : oueramente per

Guida

contra-

il

acuta . Bifognaperb auertire, che'lpropio dell'uno^

che uogliam dire

per [alti

mouimenti

di

Ottaua ,

di Sefla ,

amene , che fipoffa cantare per quellidi Quinta "Et quando procederanilpropio del primo modo , che la Guida proceda dall'acuto al graue ;
nel

volte

no per molti ?radi congiunti,

fi pub

>

modulare , o cantare

Ter%a ; &rarifime

fecondo

dall'altra per

Minima Et quefo medefimamentefi puhfare in due maniere : Percioche,

di

far la parte acuta delle due parti del Contrapunto


rio ,

&

cio dalgraue all'acuto;

modo per il contrario ,

fi

come neli'yno

,&

l'altro di

queJH due effempi

vedere

5 ?r&h*+%$4r#&^ ^^s^^ss^3^.
SOCCETTO.

||$f|lfi||ii|Iffeii
L^f

GVID^f

del primo

modo.

&>i^^Ai- |-| fli -B


x-
i^^iiiz:x4:__iix~z:_ii:v:"f"i"^"X
:

CONSEGUENTE.

IL

^^r0^M=^0^^0
CON SEQVENTE

LU

modo.

GVIDuf.

SS|llI|S||Ell

Et

hiforna che'l Contrapuntifla

do

oueramente

commetta

mentrefar il contrapunto a cafcuno

alla jfroueduta

errore

Quelle

cofe

habbia fempre riguardo a quello

te quefle forti di

Contrapunti dopp'u ,

fopra ; mafimamente qutdo


del Contrapunto }
.."

fi

in

quanto

delli

moftrati modi sfaccialo fcriuen-

che pub fare

il

Confequente

acci

non

adunque fi debbeno offeruare principalmente in fimili contrapunti : perche f

bene occorrere alcun altra offeruanxa, farebbe

'...'.

del Secondo

<&

di poco

cotali oblighi crefcono

alla

momento

Ma fi dfapere

che imponibile in tut-

fatti con fimili obliai , di offeruar pienamente

modulatione

ejfendo che no fi pub offeruare la

quanto, ancora intorno la inuentione

le

Regole date di

belleza,& ildecoro
,

&

il

modo di porre le
confonante-

T erza

2j8
confinante : peroche Iettata

go

&

queflo dico

ben corrette

cojl

accwche

la libert

alCompoftore ,che hanea nel comporre gli altri finza alcun

diligente ojjeruatore de

il

non fi marauigh -.perche non hpoflo qui

ber fempref hablnano da vfare ima fi bene alle Tolte


cit del [ito ingegno
cofe
fi

&

oda

&

la

&

guardare,,

&

non tornano

&

feruirfene di effe a

tempo ,

della Filofofa

moflrato

, <jt*

che fi hauejfero da yfare

&v

Libri de

&

il

Et fi

quale

alle

ancora che nonfano

ma

Buona cofa

&

&

ancora che

non filo quejle


, l'alf-e

poi

finora

che fo-

per fitperfi

volte ho moflrato delle col

quali

&

frequentarli non lodo molto

il

, il

che

Logica

della

cofe nell'yna ,

&

chiamo Elenchi ; non per-

veramente ,

che effendo ilContrapttntida obligato alla offiruan%a di tante cofi

tal maniera elegante,

opera

in

hauendo moflrato H buono

Silogifmifallaci, o Svfffia,

quando torna commodo :

farli

Scienza

in ciafcuna

L'yneper mettere

luogo conueniente

&

(fi fife pofibile)maf

le cofe

vero modo di argumentare ; dopo l'hauer fritto molte

il

per mojlrar la vitta-

ma accwche ( accadendo ) ogn'vnofifapeffeguardare dagli intrichi de

effer temiti dotti ,

Contrapunti ,
fare

obli-

che non fono

con alcuni , che ad altro non attendato ,che a fruii

cofi bene, ho voluto in ci imitare lFilofifo,

nell'altrafacilit fcnffe etiandio

che vogliono

&

toni era in propofito

li

Ma buono ftpere tutte

ytdi in ciafcuna .Arte,

le

-vedendo alcune cofe

Sono quefte maniere -veramente molto ingegnvfi

ma le altre ancora , quantunquefano tnfle ;

Compofitioni , accwche lungamente

cotali

quando

intelletto

fi
qualche cofa, che fafrana da udire

fmamente le necefarte,
no buone

prontezza delfio

ritrottano effere nudi

poi nel fello

alle volte

nofri Precetti

ottima

il

Sofffli,

fapere cotali

conciofa che non fi pu

Contrapunto venga ad effere in

che porga grato piacere all'vdito

Quel che fi de ofieruare , quando fi volerle fare vna Terza parte alla
fproueduta fopra due altre propofte.
6 4.
Cap.

OGLIONO

alle

volte i dotti Contrapuntidi , quando fi canta alcuna cantilena a

due voci, aggiungere alla fproueduta elegantemente vna Terza parte,

fanno vdire

&

vtile,

f=n|
il

do,

il

concento a

Tre voci .Onde io ; per non laffare alcuna cfa

di qualche honore in quefl'^Arte

ho deliberato

&

ohm

non dir fciocchi

molto valorof ,

imperoche non folamentefi contentano

di

&

ma prefuntuof afat-

fuffcienti ; fi pongono a vole-

uolerfare

vna Terza parte fopra co-

Laqual parte fanno, facendo folamente contrapunto fopra il Baffo, finza vedere

alcuna delle altre parti ; &f]>effofi vagliano


,

ci

ma di pi, fopra qualunque altra cantilena ,fefuffe bene a Dodici voci , vogliono aggiungere

vna Terzadecima parte


re la parte

fa

mo-

arrogami, che per dare ad intendere, che fono in

tali cantilene

ti

chef ha da tenere nel comporre a Tre voci diuerfe forti di Contrapunti ; di moilrare
tenere, volendof effercitare nel cantare cotal parte in cotalmaniera Et quefla im-

prefa ho pigliato volentieri : conciofa che alle volte ho vdito alcuni


to,

maniera , che

indietro, che

altra l'hauer moflrato

modo, chef haur da

re etiandw paffare pi

di

di

vna lor Regola ,

quale hanno per

vn bel fecreto , di por-

&per talmo
miracoli
Ma
&che
non
che
allt fiocchi , come fino loro,
inteudeno pi oltra,
fanno

che aggiungono lontana dal Baffo per

do danno ad intendere

la

vna Terza,ouer amente per vna Decima ;

quanto cifa benfatto

laffar giudicare a ciafeuno, che

ha qualche

o-mditio

effendo che

quando quefle lor

parti ag giuntefi vedefero firme nel modo , che le cantano ; oltra che da i periti della Muficafi odeno le coche fanno cantra l'iArte ;fe bene nonfano in frittura
feoprirebbeno mille errori , che fanno contra le
fi ,
;fi
vederebbeno effer piene di infi nife difonan^e .
Regole communi ,
or a per venire al mio primo iute

&fi

dimento dico
trapunti
te per

&

qualche giorno a tal cofa

due voci
le

che dopo che ciafeuno hauer ottimamente effercitato nella Compofitione delti moflratiCon
fi
vorr aggiungere alla fproueduta cotal parte ; far dibifigno, che lui dia opera fiparat amen-

, alla

modulationi

in quefla

maniera . Propoflo che

quale vorr aggiungere la


,

chefanno infume

trapunto fa ordinato

& pofa

le

due parti propofle

dipoi

lui

fi

hauer alcuna cantilena compofla a

Terza parte , debbe con diligenza por mente alltpaffaggi ,


;

acci poffa comprendere, in che

aggiungere fenza alcuno errore quella parte , che

maniera
lui

vuole

&

al-

il

loro con-

1 1 debbe

per ogni modo tenere quell'ordine perche non cfufflciente ( come anfano molti, che non fanno ) vna parfi
te fola , a moflrare il Contrapunto, chef ha da aggiungere nella Terza parte ; mafiimamente potendofi fo:

pra vno

ifeffo

Soggetto porre variati Contrapunti

Perillud

Parte.

bum incarna tum

quo [al

&

tum

Per llud iAue prola

25-9

per tuutn refponfiim

ttantur omnia,

datum

ex

ts

Ter-

quo

ij

lHlHSSii

fai,

V$>

fi

~V"ff"

um refyonfum datum

ex
}

&

latum

Per illud ^Aue pr

TJX
te

yerbum

incarna,

7+

tum,

per tu-

=!!*3=:i::=

quo faluantur omnia

lllilgliigilliiiili
faluantur

B"

:=::zt::

3%

ux^rm
Terxa parte aggiunta.

ma.

|lllg!p ^fflgggg|li||g
1

-H~a

fitet?
-r.^

S*y

**

=ffiffi

F&KS

z:t;:
-5r

^it^r^fr.:

ii

gijig

Oueramente a queil' altro modo

L|||5|||g|ii|||5i||||^|felg
iigi|IfilgJfEif^l:||g|^s
3r

iiii

r***

*-

Hauendo

Terza

260
H

attendo adunque

il

quella maniera-, che

Contrapuntifla tal riguardo , potr ottimamente accommodare

li

parer meglio, 7*

ta [opra la parte grane delle due propoje


che' l porre alle Tolte la parte, che fi

due, torna molto

le

l'yna dall'altra,

commodo

&

li

torner pm

il

fio Contro-punto

in

commodo ; tomo -volendo ago-iuno-ere vita parte acu-

quanto volendofare fono

di effe

ima parte proni

ben -vero

aggiunge dtflameper vmt Decima, onero per yna Terza dall'ima del-

Ma bijogna auertire, che quando le propoje fufjero per yna Terxo lontane
yna Decima ;

quella chefi aggiunge cantafj per

tra la aggiunta

& luna

delle

due

che farebbe lagraue, quando lo parte fi aggiungeffi nell'acuto; onero farebbe l'acuta, quatto l'aggiunta fuf-

Ottaua;&

fe pi grane ;Jemprefi ydirebbe la

giunta cant
tra

aff

per yna

comefi fogliono porre alle

erano

le

teffero occorrere

fi haueffe alia
tal parte in

date

il

yedere

il

Contrapunto

&

&

quando fufjero diflantiper yna Decima,


o

l'al-

mezs alcuno;quante

per tal maniera fi yerrebbe a fare errore

Per

duepropoie , per potere (chinare gli errori

delle

ag-

la

Decime l'yna dopo

yolte, fi ydirebbeno con l'aggiunto tante Ottone,fenza

Terze, oleDecime contenute troie parti

fi buona, anzi neceffaria

le

cofi dico,

Terza ; Onde f le due proporle haueffero molte Terze ,

co-

che po-

percioche quandofi faceffe altramente,ftrebbe imponibile di far cofa buona;


almeno non
f
parti . Et perche puh occorrere di accommodare , onero aggiungere

memoria ciafcuna delle

due maniere,

cio ad alcune cantilene,

& medefimomente ad

alcune

che non faranno compofe fecondo gli auertimentt

che faranno ordinate fecondo

tropunta non far obligato cofi grettamente di

offeruare

li

li

Precetti dati difopra, nelfare lo

fopra quelle, che faranno compofe fenza li moflrati ouertimenti

Rego

modi moflrati difopra ; per il Con-

Terza parte,

ancora che farfempre lodatole, quando

fi potrfare, che tal parte aggiunta fio pojla con quelle conditioni ,

chef ricerca in

ciafcuna buona compofi-

Ma quando la Cantilenofar compofla regolatamente, debbe per ogni modoflore nella offeruanza de
moflrati precetti, pi che puote percioche douere Ma accioche fi poffa comprendere m odo, chef de

twne
i

il

il

tenere in ~n talnevotioh yoluto ao-viuno-ere due

Terze parti, Variate l'yna dall'altra : a? viunte,

yna compofitione a due voci di lofquino, che fi trouo nel Motetto Benedtcia
le

quali,dipoi che faranno fiate vedute,

do aggiungere
ti

&

effominate, fi potr yedere

tal parte in alcun altro compofitione

il

es ceelorum regina

dico.ad

afei voci

modo, che fi hauer a tenere volen

compofla a Due voci

Mafi debbe auertire, che le par-

aggiunte, alcune yolte procedeno per alcuni mouimenti alquanto lontani;

(^

quello fopportabtle

per lo

chef trouo nell'accommodar tal parte allo modulatane continoua della cantilena : effendo che, al
comporre
altro e aggiungere a due parti la Terza ; che col molto-difftro il
infieme tutte le parti ,

diffcult,

cile,

&

&dahuomo confumato nello Mufica

&

cofo molto lodeuole, quando fi

aggiunge , che

flia bene.

Quel che bifogna offeruare intorno le Compofitioni di Quattro


odi pi voci.
Cap.
6^.

EDVTO

afffcienza quello

chef ricerca

nella compofitione delle Cantilene a

Tre

voci, conueneuole, che hormai moflriamo quelle cofe,che concorralo nelle cantilene ,cht
fi compongono a Quattro

&

anco a pi voci . Per da auertire

quefle Compofitioni tutte quelle cofi

che fi de offeruare in

chefurono offeruote nelle nominate compofition

Onde la maggior diffcult, che poffa occorrere , di accommodar le porti della cantilena
in tal

maniera, che l'yna dia luoao

vante procedere

all'altra,

twne,& algiudicio delCompofitore


anco al Medico,chef come queflo
pocrate ,G aleno, ^Auicenna,
tri

che fonofacili da cantare,

Quefle cofe nonfipoffono cofi facilmente

&
&

Voglio ben dire

fio pu

in carte

&

habbiono bello, regolato,

mfegnare

la

che fuole intrauenir alMufico quello

&

riletto molti libri

ma

li

fatto mille ejperienze

tinouo

; il

che intrauiene

Hip-

Cofi quello

non potr

effer perfetto

&
,

toccato molti

per hauer letto,

far dibifogno alla fi ne, per intender bene quello, che ho moflrato difopra, et mol

chef riducili

alle

volte a ragionare con alcuno, che h abbia cognitione del-

&

pigliato alcun vitio,


intendeffe qualche cofo al confi haueffe
conciofa che' l vitio prefo dal principiofi conuerte in habito,quando molto fi con

cio del Contrapunto

trario , fi poffa correggere

ele-

molti altri eccellenti^'imi Medici ;fe non dopoi,che hauer pratticato con al

te oltre cofi, che fon per mofrare


la Prattica

hauercognitione perfetta della Medicina, per hauerfludioto

Medici, &fpeffe volte ragionato,^ dtfcorfofeco molte cofi appartenenti a tale *sfrte

polfi, veduto gliefcrementi,

&

onde fi laffono allo difcret-

accioche

quale habitofipu difficilmente laffare ,fi come dimoflra a noi Horatio dicendo ;

Quo

Parte

261

Quo femelimbuta recens ,feruabit odorem


Tefla din.

Effe

la Speculatiti* fen%a la

Prattic*(come altre volte ho detto)valpoco;attefo che la Mufica

non con fife follmente nella Speculatiua;cofi quefa fen%a

la prima

nifefoxonaofa che hauendo voluto alcuni Theorici trattare alcune

buona conntione

to

te alcuni^ che fi
nelle loro

compofmoni mille,

la fola Prattica

& male pax&e

ma-

Mufcasper non hauere hauu-

chiachiere,& commeffo mille errori. Simigliantemen-

della Prattica,hanno detto mille

hanno voluto gouern are con

-veramente imperfetta. Et queflo


cofe della

,fenx* conofcere alcuna ragione, hanno fatto

,fenxa punto auederfenedi cofaalcuna,

Maper

ritornare

al noflro propofito dico, che volendo dar principio alle Compofitiom nominate difopra ; primieramente fri-

trouar

il

Soggetto ; dipoi ritrouato ,fi potr incominciare

il

Contrapunto da quella parte , che tornar pi

commodo. La onde poniamo,

che fi voleffe dar principio alla cantilena con la parte del Baffoo ; fuhito

Compofitore potr conofcere

luogo del Cotr alto, del Soprano,^ quello del Tenore.Cofi ancora volendo dar

il

principio per qualunque altra parte ; fi

dine, reggendof fcondo'l


in molti luoghi

ho mojrato, quando fu ragionato intorno

qual cofa offeruando


feguita grande vtile
li

compofittoni

ti;

come per il Tenore, per

il

modo mojrato difopra nella Tauola ;


il

fapr i luoghi

dell'altre parti per or

offeruando anche quelle Regole, che difopra

modo di comporre a Due

&

,& a

Tre voci Per la


.

acquiflarfi honore ; al quale ffieffe fate ne co


def derato fine,
il procedere infimiancora Ma acciochefi vegga il modo, chef hauer da tenere,
il

tutto, potr hauere

Baffo

il

il

&

ancora che fino

efempi a Quattro voci, compofida molti compoftori

infittitigli

porro follmente due compoftiomfopra

il

eccellen-

Cantofermo,dalle quali, poi chef haueranno effaminate, fi po-

tr hauere qualche lume, per potere feguire pi altra di bene in meglw,et porfi a maggiori imprefe;et compor
re altre cantilene difantafia
to

come fono Motetti, Madrigali,

&

altre belle

Canzoni ; preparadof

il

Sogget

,0 pigliando alcuno altro Canto fermo, ouero qualunque altra parte, come parer meglio al Compoftore.

&m*

--H t-r*>
i=33:.
Il SOGGETTO,&il TENORE,

//

SOPRANO.

Vm

fc*3fa$t

L'ALTO.

fi

m?

jgpfffe

ir

i|$

W*$Fft

^fifefe^

^^^^I^^^^^^^B
il

B^tSSO.

piiSp^sS||i||I|if;

*W

tilllliUiiS!!

-H-

Et bench

T erza

22
-a--*

3*=^**+I**S*
-+^.$:i::^SOGGETTO

Il

_~k

rt

del Secondo

ejfempio,&

il

TEMO RE.

t:5a

titt:jr

: a^

:.f..

A
-HC^fNTO.
a^js: - st-**-fr-ft WrttiH x t^O"^//

=E|pl^Egf|jljpiSpj^
ss

isiiiiiie;
Sifefe
-xih:
X=-

pNnS^Hfc-

T-*-^-

--*--

fl:5^I5=:l::|

f|

II-.

Iliililliiili?lliip3l=
ss

Ef traete

Tenore ,&

oVhj compofitione perfetta quattro flirti fola mente pano latteuolijt come

il hajfajtuttauia quando fi Torrpajjare pi oltra,

(blamente raddoppiare^ come ho detto

attratte)

Tua

delle

&

il

Soprano, ^Alto,

hauer maggior mimer, de pam

il

lattarci

Quattro nominatesi cotal parte aggiunta fi chia

mera mede/imamente Svprano,o Tenore, ouero ^flto,o Baffo; fecondo la parte , che fi hauer doppiata ; aggiungendoli Secondo, o Terzo fecondo' l numero di quelle pam, che fi frolleranno ih tale cantilena. Et fi fanno
le

chorde tjlreme della parte ag ?utnta,equah a quelle della parte, che Tiene raddoppiata

rebbe errore quando nonfuffero equali


,

&

le

ancora che non fa-

chorde della parte aggiunta fi tjendefjero pi yerjol raue, o

yerfo Hacuto, che quelle della raddoppiata;cio della parte principale . Si delle per auertire, che alle Tolte ft

cojuma

Parte.
cofluma

di

nm Contralto, a letamo pi acu

&

yna Terza pi,o meno,che importapoco.il medefimofifjaffando il Soprano,

scomponendo con tre Tenort,& yn Baffo;oueramete con


tro

26)

comporre la cantilena fen%a il Soprano;nel luogo del quale fi pone

to del principale per

tre

Tenore;& alle yolte con

Bafii,&* yno

'^4.1

quat-

Bafii,& ad altro modo anco fi come torna pi commodo;tlqual modo di comporre fi chiama a Voci muyn Contralto, ouero yn Tenore,
a Voci pari. Si compone anche con due Soprani,
il Baffo ;

&

tate, ouero

alle yolte con tre

Soprani,^ yn Baffo;&

alle

&

yolte con quattro Soprani,tanto a quattro yoci, quanto a cin-

aue,&pi altra; fempre aggiungendo quelle parti , chefanno dtbifigno ; comefiyede


derne compofitwni.Ma queja maniera di comporre;ancora che

le partifi

tnodare altramente di quello, che fifa nelle altre : nonfa yariet alcuna
riatione di accordi, altra quelli, che nelCap. 5 S.difipra

tra le prime,

&

ho moslrato

quelle feconde compofitionuche efjendo in quelle

graue dalla parte acuta

di tutto

il

concento

in queflo

il

il

ognintorno nelle

yenghino a moltiplicare

di

concento

cio

&

mo-

accom

non partonfce ya-

E ben yero , che fi troua tal differenza

campo pi largo;cio pi lontana

la parte

luogo pi nflretto : perciochegli eflremi delle parti

raui,& delle acute infiemefi conchiudono affai cammodamente tra Quindeci chorde

al pi ,

& meno

an-

(b fecondo che fa dtbtjogno;& in quelle fi conchiudono in Venti; come nella Quarta parte yederemo

Alcuni auertimenti intorno le Compofitioni, che fi fanno


Cap. 66.
a pi di Tre voci.

EBBE

altra di ci auertire

il

Contrapuntifta

che quantunque

che fi debbi sforzare di por leparti della cantilena

ri che nelle compofitioni di pi yoci

Imperoche fe'lft yoleffe offeruare cotal regola

o difcendi per contrarli

in tutte leparti

almeno difficile : Debbe anco auertire,che in ogni Compofitione

cuna figura fincopata,

la Compofitione, filano quante fi yogltno, che accordino tra loro

percioche (

quando

mommenti :

queflo,f nonfuffe impof-

di pi

nella quale fi trotti la dtffonanza nella fua feconda parte

yoci,quando fi porr ab.

di por tutte le altre parti del

come fi detto altroue

) la

Dif

comprefa dalfentimento Etfi pure in alcuna parnon debbeno le altre parti effertra loro dtfjnanti ; acci

fonanzapofla nella fincopa, per molte ragioni non


te dalla Diffonanzapoftain tal maniera ojfefo,

habbia detto altroue

quefla Regola s'intender effere offruata

far, che almeno yna delle nominate parti afcendi,

fibile, farebbe

io

che pr'ocedino per mouimenti contra-

quafi

non offenduto doppiamente tvdito Onde quandofi porr la feconda parte della figurafincopata dtfjonante ;
.

quelle parti

che percuoteranno infume fiopra quella parte diffonante

Quando adunque fi trotter la Di]finanza pofla in


l'altra dtjlanti per

debbeno

effere tra loro confonanti

tal maniera, allora potremo porre

Quattro parti l'yna dal

yna Terza, tra le quali non fi ydir la Ottaua ; come quifi yede

S5&$5i:
SOVRANO.

**%**

^ijifi| jfeiS

^CLTO.

Ouero

Ouero

ti"*

II1?3I=Iei
B^fSSO.

TENORE.

Et perche accader alle yolte, di comporre (pra

le parole , le

quali ricercano la

harmonia alquanto dura,

&

afpra; acci fi yenga con gli effetti ad imitare il Soggetto contenuto nella Oratione ; per quando bifognara
far fimili durezge,allorafl potranno porre le Sesie, nelle quali fiano le figure di alquanto yalore ; come de

Breui,& di Semibreui mefcolate;oueramentefi porranno le Diffonanze tra loro, chefiano ordinate fecondo
le Regole,^ modi moslrati di fiopra;
hauer tlpropofito fife come atterrebbe ponendo la Quarta , ouer

&fi

la

Vndecima nella Sincopa ; come netti fottopofli effempt pu yedere


fi

prima,o milafeconda parte


ranno in yn tempo

della

Battuta

fi

effer lontane l'yna dall'altra per

dfcendeffero dipoi per

^Accafcher alle yolte, che nella

troueranno due partifiopra yna medefima cborda;ouerofi frotta-

yna Ottaua ; dico ,

ynfilgrado& per pi gradi ancora3


.

&

che f bene

toccaffiro

tali parti

afceudeffero

yna ifiejfa chorda : ouero fi

fi

ri-

trouaffiro

Terza
ij^^st: 4-

264

isfLTO.

^-f~^~^~^
TENORE.
trottaffero

medefimamente

che quella

diflantiper

una Ottaua ; pur

che (ara la prima a toccare la feconda chorda

battendo lafecondafttto primieramente

da

:fe

bene l'yna ,

&

l'altra di queje

una

li

mottrai

le

Figure, chefanno

Contrapunti

il

lima dopo l altra ;

o difcendino

l'altra

parte

mafuhito

riluti

Et

Contrapunto

a far yariatione alcuna

maniera,

effer pofle in altra

vhoifi-

mai fi potr con yent dire , che tra

P aufa ,oltt

f bene ho gi detto nel Cap. q-j . che la

atta

&

luooo;

Patifalche fi a del -valore della figura poflafopra la fenda

DiflonanT^a pofla tra due confonanxe perfette,, non


itti

non affetti

due parti toccafjero tal chorda

due Vnifoni, ouer due Ottaue

loro pano fatti

che afcendino
,

dt

concento

dico hora, che

di quello, che fono pofe infirni-

Percioche "veramente allorafifanno due Vmfoni,o due Ottaue

quando

le

parti afcendeno, o

difcendeno infemefenxa effer tramenate da alcuna Pattfa : onero quando dopo la PatiftJ'yna dtlle parti c.<fcafopra t'altra,fn^a alcun mexo Quando adunquefi interpone le Paufe& luna partefi!gge,auanti,che
.

mai dire per alcun modo , chef aito

l'altra arriui alla aia toccata chorda;nonfi intendeno, nefono, ne fi potr

botte cantra alcuna delle date Regole

come qui fitto in effempiofi yede

jl perche quando fi porranno

itt

i=3liii;ii!^i!fffft~?
^TLTO.

*=*-*-*B^TSSO

TENORE.
tal maniera fi potranno fempre yfare in ciafcuna

mero fi yoo-lia de
lo ,che fi

yoci.

compoftionefa

di

Quattro ,

Cinque, o di qualaltro mt-

di

Di quetti,et di altri firnili caf, che potranno occorrere, ctafcuno potr battere da quel-

detto pana refolutwne

La

onde non mi ejlender pi oltra,per non perdere

tempo . Qualunque

il

yolta etiandto occorrer di yoler comporre alcuna Cantilena a Cinque,ouero a Sei,oueramente pi

potr offeruar quelo,che da molti Mifici celebratami iflato ofjeruato


per So? ^etto

yn Tenore di Cantofermo ,

&

commodo; etfondauanola Compofitionefvpra

dipoi lo
tal

che effempio, in pi Motettigia compofli da ^Adriano fi come

altri

telar toJalue;et Inclite sforciadu

yn Tenore di

Combofiton. Pio banano anco

etiandw al di d'hog n)due,o Tre parti

pu hauer lefjempto ne i Motetti

ifando
.

di porle in

(erere

il

Debbeper

Maria

&

li

ouer

in molti altri fatti

[opra di quelle fceuano

quali gi

l'altre;

in quello di lachetto

compop l'uno a

&

la

Sei

&

di ci

fi

w quello, che ina Setyoei, che in

medefima maniera compofli

Ne remiinfcans Domine
; i

tornava pi

modo, che

incomincia Nilpoftquam facru,

canto dt Ofalutans hottta;&

oltra che fi ritratter nella

nofter, con la Salutatwne angelica ^Aite

li

a quel

Fuga l'yna con l'altra ;

compojli a Cinque yoci

m Confequenxa;& dipoi

mei Dem,mferere meifopra l'antifona

come

;fi

Tolte

canto fermo , [opra ilquale accommodauano ( come fauno

Verhum fuperimm;Jopra

Defendi m ortum meum ;

te parti

yca

alle

jlchefhtt ucdere, yolendo di ci qual-

in quello, che

comincia Prttter rerum feriem, compatti da ^Adriano a Sette yochejf


comincia

yitre figure ,

t&faceuano cantare

difare,che l'yna imitafe l'altra,nelmodo,che ho moflratodifopra

a Sei toci;&

Concwfia che pigli aitano

accommodauano con

Tenore

tornauano me<rlw;di mamerafhefaceffero buona harmonta

in quelli

il

motetto

Mi-

Oratione dominicale Pater

&gli altri a Sette yoci

auertire ilCompoftore,che in quelle Fughejequalt fi fanno fopra tali Teuarije parti poffono effer

tra loro dittanti per una Ter^a,per una Quarta,per yna Quinta,per una Stfla, <*7* altre fimili Confonaze:
ma di raro fi pone U Quarta,dopo laqualejigtta immediatamente la Settato per il contrario. Similmete rare
.

yolte

'

26 j

Parte.
volte fi pongono due Seje : percochefono

da accompagnare con

difficili

fogltono,& fi debbono neramente comporre prima ,chefi componghino


pre riguardo nelcomporle,tn qual maniera
la cantilena; accioche

mjje alcuna cofa

Ma fi de auertire

che

le

le parti

del

Cantofermo pojo in
;

ilche far facile, quando

il

pofle a talgufa
ci

tali

Confequenxe ,faceffe migliore

& mafiimamente

Guida ; onde

fempre ordinare in tal maniera,

fi pojfono

necefjano

chefeguendo la Guida

in quelli

Ventfancle Spiritai

Motett .

pi oltra,di quello, che de cantare

le parti

il

Confequente

,fa almeno quaf replicato

&

modo , che canti, &ftmfca tutto il Canto fermo.,


, come farebbe il Mot etto ,

re ordinato in tal

che incomincia, Littgabant Iudxi ,fopra

tuws

&

&

in

il

che era

il

il

Confequente diuenti

Guida

la

Fuga in

mifencorda

tal

maniera ; che volendo

Guida

la

che l'viia delle parti venght ad imitar

maniera

in

cwlorum

vna compoftione
I limolata

nel motetto

Potremo fimiglantemente

diuenti

il

replicare

Confequente

di Sei voci

integra,

&

fopra detto

il

le

cafla

l'vno,&

l'altra l'altro;

ne imit Quattro
.

&

quello,
a.

Mu-

pigliare al-

,facino

parti

&

fimilmente

aurum non

Vfano etandio

varu canti ecclefiaflic , comporre alcune

di

&

quali via molti anni compofi

Di quefa maniera fi trouano molte compofitwni , tra le-

compofi da cantare a Sei voci, fi come fi canta etandio

non fuori delfuo ordine Di queflt fi

efl

Deus antequm tcrramfaceret,fopra quel canto fermo, Omnis ftptentia

imitando due, opiu Tenori diuerfi


niera

che cantaffe

il Confequente poi debbe effe-

motetto di ^Adriano, Venator lepores,fopra'l Cantofermo,^4rgentum,&

motetto In principio

Canto fermo;

quello

Fuga continoua , o legata , come vogliamo dire ; come fece lachetto

vna feconda parte , di modo, che quella che prima fu


qualt

il

ordinare fopradi lu molte part ; ponendone due, opi

^Adriano nel motetto Salite fanclaparens a Sei voci

cun Tenore , ordinandolo con vn altra parte

quella

Salite regina

cantofermo, Comeditepingna

il

vn Cantofermo,

Si potr anco pigliare

cantare

Si debbe vfare

che quella, che canta netfuo luogo propio

potr hauere molti ejfempt accommodati

riti

il

^Adriano compodi a Sei vo-

di

canto fermo, a Cinque voci.

ti

dopo l'hauer cantato tutto quello, che fi dibifogno, ofia Canto fermo, onero Imitatione

l'vna all'altra in

faranno Hate ben ordinate da princi-

le parti

Fuga , non

che gi compofi imitando

etandio tal difcrettione nell'accommodar

effetto

Confequente fi -venga a fermar poco lontano ;fi comefi pu vedere in molte cantilene com-

;&Obeatum pontifcem

Sci yoci

quando ve-

parti , fi trouajfe qualche di-

ma debbe mutare opinione, aggiungendo, o leuando alle det-

parti , che cantano in

che'l Confequente canti tutto quelio,che canta la


in fino alfine ,

nell'aggiungere le altre

Confequenxe .Et/i

di ftmflro in tali

te part quello,che far dibi fogno

pio

ag giungere, fi pfino accommodare nel-

partitile fi hanno da

Compoftore perdonare a fatica

il

Tali Confequenxe fi

ma bifogna hauerfem-

non fi habbia doppia fatica nel comporre tuttofi corpo della Compofitione

fcommodo;ouero,che per mutare


allora non de

le

altre part

le

le altre parti:

Regina

li

redemptoris mater

comefece anche Gomberto

&

Franici,

cantilene a pi voci, di

come fece Jofquino ,ilquale

<Alma

cio

caeli ;fi

volte

alle

mihi;

lqualegia

ma-

in cotal

^Aue regina

vna Cantilena

in

a Quattro voci, che incomincia Salue regina f/Clma redemptoris Inuiolata ^Aue renna coelorum, imi.

tandone molti

come

fi pu vedere

ini

che veramente cotal cofa

fermo,

to

&

llche potr etandio fare ciafcuno, imitandone diuerfi altri: perco-

molto lodeuole

per effere ingegnofa

accommodarli, come torna meglio

alla cantilena ,

Si potr anco pigliare due Tenori di can-

&

fopra

di efi

comporre

le

altre parti

co-

mefece Coflanxo Feda nel motetto Exaltabo te Domine a Set Vci, che accommod l'antifona Cum iucund>tatem,&
(

il

primo verfo del Cantico

come hanno fatto degli

altri )

di

Zacaria, Benediclm Dominws Dem

porre due parti della cantilena

quenxa ; oueramente porle legate infeme conia Imitattone;


Ecce tu pulchra
le part

es filquale gi

raddoppiate

Motonenel motetto Nefciens mater ;


l'altro

campo fio a Otto voci

&

a due, a due

& Gomberto

^Adriano

il

in

,& a pi voci

in mille

modi

dilche fi

il

canto fermo

nel motetto Inuiolata , integra

ponendo

etandio

, in

Confe-

Cantilene facendo

le

nella Imitattone
,

<&

nominato motetto Saluefanclaparens ,

( diro cefi )

Potremo

lfrael.

pu hauere l'effempio nel motetto

Confequenxa , ouero

[herbe brunette,che l'vno,&l'altra fi cantano a Sei voci

a Cinque

laffando da parte

Si potrebbe anche comporre

compofi a Cinque voci.

cio ponendo le parti

cafla

&

la

come fece
l'vno ,

&>

cauxone Sur

Oltradt queftofi potr comporre a Quattro*


le parti

hora

in

Confequenxa

, Inora,

nella

Imita-

tane ; oue fi rttrouer effer tantilConfequentt , quante faranno le Guide ; come fi pu vedere in quel motetto di ^Adriano, Sanla,&' maculata virginit* ;
in vnafua canxone Petite camufete, a Quattro vo-r

&

Sar anco

Imitattone
i:

lodeuole ilcomporre

comefece P.

Quattro parti fopra vna , ponendone alcune

della Rite nella

meff

O falutaris hofitd

&

in

Fuga ,

^Adriano anche

&
,

alcune nella

con molta leg-

giadna,

266

Terza
Mente tota ;

Urrfi trotta a Quattro voci Infiniti[otto li modi del


anzi imponibile farebbe, tlvoler raccontare di viiajn ima
le dijloper non effer lungo ir
tieni delle parti,& dell'ordine tenuto :
fine ; mafiimamente perche ogni <nor no fi -veggono molte altre compofitwm, compatte dallo Eccellentipmo Adriano Vmllaert, lequ.di,
altra che

giadria,nella meffa

comporre infunili maniere;

&

delle quali

l'vna,&

difficile

Ma

fono piene di mille belle,

&

leggiadri

nite altre etiandw ut ne fono

muent ioni ; fono anche dottamente,

compofle da altri Eccellentifimi Mufici

vn librettojlfttde gi fi stampato in
effer di grande aiuto per

&

eleo-antemente composte. Infi-

molte f ne ritrattano in
Vinegia da ^Andrea antico in ottanofoglio ; lequah -vedute
, potranno
;

delle fiali

ritromre altre fmili wuentwni :percioche da quelle/i hauera vii tal lume,
che ciafa pi difficili imprefe,& honoreuoli . Non mancarebbeno

cuna dipoi fi potr porre a maggiori,

&

ver amen

te altra di flette mille leggiadre mueiitwm,che fi potrebbenofare;come farebbe

il voler comporre Tre p.zrti


maniera ; che due fi feguitino per mouimenti contrari]
l'altra
;
fia compofla fecondo il volere del Compofaore ; come qui in effempio fi veo-o-ono

fopra vn Tenore di canto fermo

&

in fiefla

^ZXIXW^ ^^
=fc*=3*

53

i^

mm$

::r:rii::=i=:S:=z?

SOGGETTO,&d

Tenore.

WSmMS

^^r^rJ^:^

Cui

NTO,&d Conferente del Baffo.

^^^^^p^^^feg

g&fyj >*

jfrvfr
=1:

-W-

il

n-^~-

T-jSl

ufLTO.

lilissil

$=*::$

*-*

f|pE

Sl|iiliilii;iSl
||s|||||i|!||:||giii
B^fS S 0,&

la

Guida

del Soprano.

:::J;:jeS

Et comporre

etiandio Quattro parti in talmaniera,che'l

imo in Confequenza per


auertire,di non porre

Soprano co'l Baffo;

&

ilContralto co'lTenore con

contrarli mouimenti ; come nell'effempso pofo qui di fono fi vede

mai

l'^flto col Soprano

che

Ma fi

debbe

acino Quarta ; perctoche l'altre parti non tornarebbe-

no bene.

Quattro

267

Parte.

illiilSigiiilliiiiliiii
C<AN TO,<grla Guida, del Baffi

Trr-x^fft

:IEfe*iiSl=Ii??!
&
^AT.TO

.falnGmd,
Guida del Tenore.
^ L TO ,(srla

i:igt;gg ||$|S|^
:

TEN O R E,&>

il

Conferente

|lgl||g|||

JfIto.

SS*

=^|;!^||H
O&
B^AS S

il

Conferente del Canto.

=$|~ -?t$l;$;|~54

3$-

Quattro partifimili compofe etiandio l'Eccellentifimo Adriano

m.
di

maniera , che quando fi arriuato al fi-

pu incominciare dalprincipio,& ritornare quante fatefi yuole;come dimoflrano

tteci nuouofi
li

pcji ne! fine diciafiuna;delle quali

neporrb ynpoco

H SOPR^f

B yA'S

SO& Confequente

Et perche dagli

il

retto).

^LT

Guida delTenor.

^|l;|g|||if ;jlffif%
fe

T E N O R E,& Conferente dell'ai Ito

del Canto.

antichi Muficifi offeruato,

&

anco alprefente da

Moderni fi

offerua

alcuna Meffa f nonfopra qualche So? gettoni medefimofifar etiandio per l'auemre
che tal Soggetto pu ijjere fatto dal Compofitore, comefece Iofqmno
nore della Meffa Hercules

Dux Ferraris,

Mefje a Quattro yoci , che fono degne


tiochefi piatta alcun Tenore di Canto

Pange

lingua;quella di

ydite

di effere

Tenore

di

non comporre

Infogna fapere,

di La,fol,fa,re,mi ; eJr*

Oueramente ul Soggettalo

di

il

piglia

da

medefimo Iofqmno , quando fece

la

</

Te-

altri: per-

MeJJa

<Aue maris flella;&> Brumello quella de t Defunti,

quella di

Quattro yoct .-percwche molto fi dilett aitano,


infinte altre

il

Ma

canato dalle yocali di quefe parole ,fopra lequali compofe due

fermo ; come fece

&

Gaudeamus

Ritornel-

ilillIi
O&

NO,& Guida del Baffo.

^^ gi

li

di effempio folamente,per non accrefcereil -volume, et

far tifano pnjlo ; accioche daejfofi poffa comprendere quello che fia

lij

m|j:

dell'

Quando

ne yedeno
f
adunque yorremo comporre alcuna Meffa, ri-

comporre jopra

che farebbe imponibile a numerarle

di

tutte

li

canti

fermi sfopra

quali

rouaremo prima il Soggetto,fa Canto fermo, o qualche Motetto.come fi yfa ; oueramente altro fimile ; 7*
dipoi cercaremo di accommodarlo a diuerfi modi;ritrouando none tnuentioni,

^Antichi,piallando

l'tffempio da quella Meffa, che fece P. Molti, ilquale

la

&

belle fantafie ;

compofe

in tal

imitando

vii

maniera, chefi pu

-catare co le Paufe,etfeiiza,et torna molto bene;et da qlla,chefece Occheghen,ilqualefu maefro di lofquino,


,/...;

L.

laquale

Terza

268
la quale compoje di

buono

effetto

%ato,

&

ra imo, bora
:

il

di

comporre alcuni Salmi


Viuegia

quali jte]J "volte fi fooliono cantare in

no ordinati,

ne

fccackr alle uolte

due C'hori, ouerin tre

diuifi in

l'altro

a -vicenda

&

ne

che fa

Vefipen, Fjr altre bore

quali cantano

alcune -volte ( fecondo

Quattro

yoa

(ielle f:

&

propofito ) tutti in fieme

il

li

( acci

confinante

infamemente accordino,

fi-

cio

che

le parti di

&

non

-vi

un Chorofiano ordinate

altri

chori

battendo per riguardo nel porre leparti,che

fa alcuna diffonanza Placche compofli


:

(tuertimento non dajprezgare : percioche digrande

vole,

Et bench

&

-virtuofa

f
;

rendi alquanto

&

li

cbori

la fatica

mar-

Quejo

percioche cefi molto lode-

quando fi batter effaminato

come fono quelli Salmi, Conftebor tibt domine in

in cotal

l'ydito

commodo ; &ftt ritrouato dall' Eccellentifimo *A-

nonfi debbe per fchiuare

tale dtffcultfifar alquanto pili


facile,

^Adriano

fitioni di elfo

difficile,

compoftio-

modo, quanto fuflero co-

in tal

mer, afeuno da per se fi potr cantare feparato , che non fi -vdir coft alcuna , che offendi

fo-

n.\ifimamcnte nei

odi diffonanza in alcuno di toro tra le parti) di fare in tal maniera la

non fi

a Quattro yoctJempltci,fenza confideraregli

driaiio

&

h follimi;

Chorifi cantano bo-

)ie;che orni Chorofa

tra loro

nelli

chefacetta

yna maniera , che f chiama a Choro fpez;

in

molto bene Et perche cotali Chorift pongono alquanto lontani Irvi dall'altro ; pero auertir il

Ccmpcfitore

bette

Tempo, oprdatione fi yoleita j

maniera, chefpoteua cantare per qualunque

tota corde

meo in

le

compo-

dotte

confilo usloru:

&

molti
Laudate pueri dominum : Lauda Ierufalem dominum : DeprofundM : Memento domine Daud,
altri ; tra i quali il Cantico della Beata Vergine , Magnificat anima mea Dominum , il quale compofi gi
molti anni a tre chori
loro,

di

comporre

in tal maniera

no tra lorofempre Vnifoni, onero in Ottaua

percioche

lietta

il propufto.

&

oltra la difficult che nafee

li

Bafi de i

loro la affienita di far cantare le parte delli

Chori
il

chori

impofdnle

che tra loro non fi

aldi

ritratta

far cofa,

diffonanza

Compofitore intefe tutte quefie

de auer

cofe,
il

Tempo, il

componerla cantilena. Et perche fimili accidenti erano gi

Modo,& la Prolatione;fitto

in grande confuleratione,

anco apprejfo di alcuni fino

quali accidenti

di

Compoftori:

anco di terminare ilnumero delle figure di ciafeunafua compofitiuue , fecondo che ricercano

&

tutti co-

f pongo-

Terza : ma non fi pon-

in

Et queflaojferuanzayiene adeffere molto commoda

Hora per concludere quetto raggio amento, dico,che hauendo


tire

gran giouamento a

efj aminate, far anno di

Conciofia che ritratter , che

ancora che alcune volte fi pochino

gono in Quinta-.percioche torna molto incommodo;


che torni ben e,fecondo

&

Quejle compofitiont yedute,

chef dilettaranno

yfo ; per accioche ciajcuno habbia cognitone di

in

fimil cof,yerr a ra?gionare di loro alcune cofe pi bifegnofi; tafand quelle , che fino fuperilitiofe

&

che

fanno poco al propofito;<r incomincier dalTempo,come da quello,che ( fecond l mio parere)pi yniuerfale,? primo

di

om altro accidente

Del Tempo,del Modo,& della Prolatione; Et in che quantit


fi

debbino

finire,o

numerare le Cantilene.

Cap. 6j.

iAV E ViAyeramente deliberato, quando incominciai aferiuere le cofe della Mttfica,di


non yolerragionare coft alcuna,oltra quello,che

neceffario alla cognitione delle

Propor-

tioni,delh Sttoni,delle Voci, et di tutte quelle cofe, che cucorreno alla coflttutione della

na

mi accorgo ,che alle yolte yiene alle mani delMufco moderno


lequalifino compojle fitto alcune offeruanze del Modo,

ragione alcuna, refla per

&

alcune cantilene antiche,

della Prolatione;delle quali

non nefapedo render

yna coft di fi poca importanza con yergognarper ho mutato propofto;&

mt neceffario ch'io ramni alcune cofe del Tempo, ragioner


importanti

buo

Harmonia,& alla cognitione delle cofe, che appartengono a queila SciexaiMa perche

Dico adunque, che effendo

la

effendo-

etiandto di loro alcune cofe, {equali faranno le pi

Breue(come ho detto altroue)madre,

&

genitrice di qualunque al-

tra figura cantabile; dibifigno primieramente di ragionare di tutti quelli accideti, chepoffono accafiare in-

torno a leij& dipoi degli altri,che accafeano intorno

de dico, che in queflo

litop-o io

le altre figure , che fino fottopofle alla

non chiamo Tepo quello,chefi<rntfica

lo

mutatione.La on-

Stato buono, o la buona Fortuna di alcu-

no;come quandofi dice, Francefilo t huomo di buon tempo;cw mena tranquilla,et lieta ytta
la

buona temperatura

lieto:

di

^Aria,come fi fuol dire,Hog

ri

Ne anco nomino Tempo quello,che'l Filofij dfinifce efjere Numero, o Mifitra di

cun altra coftficcefiuaima dico il Tempo

efjere

Ne meno quel-

buon tempo;cio hoggi e giorno freno, chiaro,^*


mottimento, o di al-

una certa,& determinata quantit di figure mmori,contenute,

Parte
confidente In

nute,

,,.

vna Breue

"Et queflo

269

Tempo di due maniere, cio Perfetto ,

fetto fi trotta nella cantilena , figliata nel fuo principio col circolo

&

Imperfetto . il Per-

per ilqualefi denota, che

>

la

Breue in

tutta la cantilena perfetta, cio fi pone in luogo di tre Semibreui ; oper il contrario tre Semtbreut in luogo
, ttt luogo del
di -vna Breue : Ala lo Imperfetto fi troua 3 quando nel detto principio poHo il Semictrcolo
comprende, che la Breuefi pone imperfetta ; cio 111 luogo di due Semtbreui, per il co
Circolo ; per il quale

fi

trarlo

due Semtbretti in luogo

di

yna Breue Quando adunque fi componer alcuna cantilena fotto'l fegno


.

del Tempo perfetto, wtefo perii Circolo, che dinota

il

numero Ternario ; fecondo alcuni riffetti,

detto

nume

Ma

a tre Semibreui per ogni Tempo :


quandofi comro Perfetto ;fi numerar quella a Brem perfette ;
numerar
il
Semicircolo
a
Brem
per
dinotato
imperfette
; cio a due
poner fotto'lfino deli' Imperfetto,
;fi
cio

Semtbretu per ara Tempo


ro Imperfetto

ejfendo

che in queflofi confider il numero Binario

Bifogna per auertire, che l'yltima Figura,o

ro : conciofia che effendo finale in effafi termina

fibra quella

4.

aura ; nella quale hebbero principio

quello, del quale fi ragiona nella

Terza

te Imperfetto

cio in

Mag fiore,

&

concento,

&

Tempo

in

&

effere

ciafcuno di queili terminano

&

Minore ;

Modo ( laffando da

il

ternaria : percioche

b:

ouer tre infieme

due ,ouer tre [fati>

le

quali

&tre ,0 quattro

linee

gialmoHrate, come qui

delle cinque

yede

fi

nore confideranno, quando poneuano

iJ:

che abbracciaffe tre

&

l'Imperfetto maggiore

Perfetto minore pigliauano quello

quattro linee

fr

, 57*

tre dellt [pra

quando la detta paufa pofla

:ii
l

&

nor perfetto faceuano yalere

la

duefpat'

Ma

Mi-

ouer quattro delle predette linee


,

quando pone-

quando erano fulamente due .


che hauea

Ma per lo

yna paufa , che abbracctaua

nominati [pati]

&

il

Minore imperfetto ,

maniera abbracctaua folamente tre

in tal

il

yna fola Paufa

il Modo perfetto maggiore intendeuano

uano tre delle moflrate paufe infieme ;

di

lo diui-

ciafcuno di quefli confideranno Perfetto, ouerame-

Intendeuano il Maggiore, quando poneuano due Paufe di Lunga

ebe

parte

yna Quantit di Lunghe ,

Lunga , fecondo la dmifione binaria,

pigliaffero

JUa:

il

che la prima Semibreue

parte )gli antichi diceuano

Breui, considerata nella Mafiima, anelila


fero in due parti

il

chiamato da alcuni nume-

N ota d'ogni cantilena nonfi pone in tal nume-

linee

Di maniera, che nel Alodo maggior perfetto faceuano yalere

&

la Mafiima tre Lunghe,


nell'imperfetto due. Similmente nel Modo miLa onde quando componeuano
Lunga tre Breui,
nell'Imperfetto due

&

Modo maggior perfetto numerauano di tre Lunghe in


tre Lunghe ; perfette, ouero imperfette, chefuffero ;
fotto'l Modo maggiore imperfetto , di due Lughe
in due Lunghe Simigliantemente nel Modo minor perfetto numerauano di tre Breui in tre Breui ,
nelordinauano in tal maniera

le

loro cantilene

che nel

&

&

l'Imperfetto di due in due

Modi,
che

&

non numeraffe

Ondefi pu yedere, che quando il Compofitore componeffe fiotto alcuno

la cantilena fecondo il detto

cofluifuffe poco confiderai

nominate Paufe

in

;fi

potrebbe yeramtnte dire

due maniere : imperoche ne poneuano alcune

cotalluogo per dimoflrar folamente


.

detto

&> che non haueffe alcuna cognitione di talcofa Poneuano gli ^Antichi le

Le prime chiamauano Inditialifolamente


cantilena

numero al modo

di quefli

Le feconde nominauano

il

aitanti

fegni del Tempo

&

alcune dopo .

numerauano nella copofitione : ma erano poje in


fi
maggiore , minore che fifuffe, fotto'l quale era compofia la

percioche no

Modo,

Indichili

&

Efjentiali

conciofia che non fola firuiuano

Modo, f fuffe maggiore, minore: ma fermano etiandio alla

cantilena;

come

a dimojlrare il

nel fttopojo effempio


fi

pu comprendere

3H:

3E e- -e

Paufe

Paufe Inditialifilamente

m&m m
zn

jg:

Inditiali ,

Effettuali

Mancano etiandio la Prolatione, la quale ( oltra che-quefia parola yoglia dire molte altre cof ) diceuano ,
la dimoflrauache era yna quantit di Minime considerata, oueramente applicata ad yna Semibreue ;

&

no colfegno

circolare , ouero femicircolare

onde

faceuano di dueforti : percioche

hna nominauano

Per-

fetta,

Terza

270
fetta, gl'altra Imperfetta

Intendeuano

tatunquesla maniera; y^s

&h

/p

V* Ss

Mini

tnerauano poi

cantilene in quella

le

&" erano numerate di

ta, di due in due

givnreuano tnfieme

colo,
110

&

per

col minore,

in tre

coninone

del Modo, maggiore,

lo

&

quelle

moflratifignipu

li

&

facevano

che non erano puntati

quelli,

-valer t

dve.N

Prolatwn perfetta, procede-

che erano compofle fono la Imperfet-

ouero imperfetta

Et perche fpefije volte agfi

&

l'altrofu/fero {iati Perfetti

nume-

allora

Ma f Modofufjeflato Minor perfetto, la nume

confideratione procedemmo ne gli altri fi-adi ;fi

imperfetti .Paterno bora vedere

Tempo perfetto,

che per lifegni

ouero imperfetto :per

minore ; perfetto, ouero imperfettojche'lfiifuffe

la Prolatione pe>fetta,ouero imperfetta

non puntati

punti;

Imperfetto ; per auertiuano in tale congiuntionei

l'vno

Semicircolo haueano la cogmtwne del

lo

po puntati,

&
&

Lunghe perfette

nella Prolatione, perfetti,

li

Lunule, ouero a Brad , oueramente a Semihrem : perci*

a.

Perfetto

il

&

effer perfetta,

Lunghe imperfette Et confimili

tre

&

due gradi, cio

Lunghe

rauanola cantilena di tre

Tempo ,

la cantilena

maggiore era congiunto

cheje'l Alodo

nella Cantilena

quelle che erano pofe fiotto la

Minime ;

in tre

Semibreve pu

Breue,
qtieji

due primi puntati, et [otto

li

maniera ; che

Minime

& numeravano

che ciafcuna Lunga,

rauano con

tre

quando ponetiano

la Perfetta,

Imperfetta, quando erano pofilifenxa

me fitto

la Sermbretie tre

vano,

,,

&

come nel

cio per

le

Cir-

il

Paufe hauea-

per lifegni del T ti-

maniera che paterno etiandio yedere

di

il Modo maggior perfetto alla Majima di -valore di tre lunghe; ? 1 quella di -valor di due
Modo maggiore imperfetto Similmente alla Lunga di -valor di tre Brem attribuirono il Modo minor per
a quella di -valor di due il Modo minore impetfeito il Tempo perfetto attribuirono alla Breue di
fetto,

che attribuirono

il

&

di tre

valore

&

Semibreui,

l'imperfetto a quella, che

valor

di tre

Minime : ma

gliare lifegni del

Tepo

in tal maniera ,

mibreve

di

la imperfetta diedero

figure fottopofle alla perfettione,^ alla

^
(T)

,& nello imperfetto ,fuffero

p perfetto

di

&

la imperfettione

pacioni

fendo che

mani

quanto

nvmero

la Breue

Settario

ne

le

meno

vergogna :

tali

all' lAltcratione nelTe


Le quali figure(come Tederemo) ft>

perfittione , et anche

pi veloci.

'

& Minima

E ben nero , che j.tceuano le Minime

ne meno l'iAlteratione

le

dette figure

Neper il

chiamata Semimmima,

procedendo di due

la

qualfi diuide in due

delTempo

numeravano a

nell'Imperfetto

il

&

tre atre

,&

che'l

fi

Modo , &

variare

il

detto, fi pu hora

Prolatione , fotta

loro valore

alcune parenti,

mutabile
.."

cio che

conciofia che

&

due

mifura del-

la

&

la

&

tagliati

mijura

; il

la mtfiura del

che -veramente a loro

delle quali cofegli ^Antichi

confondalo ogni

nu-

comprendere , che

alcune Patienti

in ogni

Compofitione fi ritrova

diverfii
le

in alcune delle altre

accidenti

La onde

dette finire da gli effetti


-.percioche la pote-

ma potefjefare la impefettwne
nominate, per

Tem

nominate vagono'a

Nominarono la Mimma agente


:

ofi

6 8.

Cap.

quali ciafcuna delle cinque figure

non poteffe riceuere alcuna perfettione

ima gran
furono

cofit

fecondo che fono accompagnate con

non fi pu dividere

cio di

Semibreui finiva

nelTempo perfetto ma anco nell'Im-

dafiapere, che odi ^Antichi offeruarono etiandio di nominare

immutabde,

delie

acci la cantilenafimfca nel numero Quaterna,

onon

Binario ;fiano tagliati,

per tal maniera guadano ,

quello che

p,

tali accidenti,

anco a due a due

numerare

Della perfettione delle Figure cantabili

il

figmfi

ma di pi non ofjeruano il numero Ternario nel Tempo per

vengono a rompere il Tempo,

conciofia che

detti

Chrome,& la chrb

moderni , 1 quali non folamente non offeruano

nelle lor cantilene

perfetto tagliato doppia confideratione

di offieruare ,non foto

Brem imperfette in due ;

di alcuni Compofiitori

fervatori molto diligenti

tagliare, de

ma tanto erano fottopofle a

mibreui in tre : di maniera

cercaremo anche noi

nere ,

leuauano a loro

^Alprefiente hauemo altra ragione della Minima nera , efi-

etiandio fiotto 'Ifiegno

di tre Si

Pralatione perfetta alla Se-

la

Soleuano ancogli ^Antichi ta-

&qiiejlofaceuano,quandovoleuatio,chele

fegnifuffero flati interi

cantilene ipercwche

oueramente

Quaternario

mero Senano,

due

concwfia chefie mifiurauatio altramente non ritrouauano nelle lor cattiate

Che diremo hora

fetto,

altroue

Haueano

il che parimente

perfetto tagliato

rio

due

ni

quanto che

efii fegnifuffero flati interi

componendo

Breue perfette

la perfettione

due Semichrome

nel numerare

nel

tanto

come ho moflrato

di

maniera che neper il tagliare hjegni , ne per tifar nere

nome : ma lo riteneuano
leuaua

Diedero anco

a quella

(L (O Cl

no cinque Mafima, Lunga, Breue , Semibreue ,


per farle -veloci

yal due

effer quella

Io

difit

im-

che la minima,
di ogn altra

Parte,

271

&

y alare ; ancora che ella fia diuifibile in due Semiminime ,


in quattro Chrome fi come alchiamarono
Patiente
imperoche
ejjendo
la
maggiore di tutte le altre, pub
poi
detto
La

Mafiima
trouefi
Patienti :peraoche no__
patire imperfettione : ma la Lunga , la Breue ,&la Semibreue differo ^Agenti ,
di ogn altra di

&

Onde da notare , che nominarono

(piamente fi poffono ar perfettejjnaetiandio pjtifcono^imperfettiojie.

fernetta quella figura, che -vale tanto, quanto -vagliano tre delle figure , che
la

Mafiima, la quale

Breue, quando

detta Perfetta,

&

yal tre Semibrevi ;

la

altre

Breue due femibreui ;

maniere

tra ;fi

;fi

&

la

come

;fi

Minime

tre

a remotte

come nel Oif .44. ho mofrato . La onde


;

&

la

a pi remotte

Lunga due brefigure in molte

Lunga non ha parte remottifiima , ne la Breue ha la par-

la

tifiima Et perche alcuno potrebbe dubbitare, f

le figure fott apode

la pi

al Tempo

remotta,ne meno

al

&

Modo,

&

anco imperfette, fecondo il yolere del Compofitore

gli ^Antichi yolfero, che qualunque Figura pofta auanti

yn

remot-

la

alla Prolatione

poffono effer fempre perfette ;per dafapere (per non pan irfi dalla auttorit de ?li ^/Cntichi) che

tepoffono effer perfette,

la

alteramente remottifiime , l'yna deli al-

Semibreue non ha la remotta,ne

la

ci queje

&

Similmente chia-

Mafiima due lunghe ;

la

come

le fono parti propinque ;fi

Lunga, quando ualtre Breui

Semibreue due minime Confideranno oltra di

come parte propinque ,

te pi remotta,ne la remottifiima

la

Semibreue , quando di y alare di

la

marono cotalippure imperfette, quando yaleuano due


ui

&

quando y al tre Lunghe ;

yeramen

il perchefi dee notare

che

altra fimile f<rura,o bianca, a nera, fempre fuf-

mag fior perfetto yna Mafiima auanti yn'altra'j bianca, o nera che ellafuffe.
minor perfetto La Breue nelTempo perfetto
La Lunga nel Modo maggiore imperfetto,
la Semi-

fe perfetta ; fi come nel Modo

breve nella prolation perfetta

&

ne alcuna dalfirn fimile ; come fi comprende in due

non pu fuperare , ne meno pu


to allaforma
l' effer

,&non al colore

nera non

le

Et cifecero con qualche ragione : percioche il Simile non


cofe ,

chefiano equali in yirttt

effere fuperata dall'altra


:

Imperoche

toghe la forma ;fi come

la

Forma

&

poffanxa , che l'yna

Ma la Simigliane nellefinire s'intende ricet-

quella , che

yeramente d 1 effere alla cofa

nero non leua allo Ethiopo

il color

&

patifce imperfettio-

l' effere

Huomo

&

onde

effer

Ra-

y ohe fa infeparabile dal Soggetto.


Onde mima Figura pu efferfatta imperfetta da yna fua maggiore , ma fi bene da una fua minore effen^

tinale

conciofia che

il

Colore non altro, che accidentequantunque alle

do che la maggiore rifletto alla minore fempre patiente

&per il contrario , la

giore fempre agente . ~ anco ogni Figura perfetta , quando potta auanti

minatione ; fi come la Mafiima auanti tre paufe


tre tempi

che dinotano

ouer di due ; per effer le dette paufe la quantit

&

Modo minor perfetto appreffo la Paufa di tre tempi , o di due ;


fetto,

&

della Prolation perfetta

auanti

le

loro paufe

tt

-H

&

la

Breue,

&

lafemibreue del Tempo per

gfelisM
:"->^:

-a--*

la breue auanti quella di

Paufe della fua propia deno-

Modo maggior perfetto ; ofiano paufe di


yalare di yna mafiima Cofi la Lunga del

&

La Mafiima etiandio pota auanti yna Legatura di yalor di due


breui

mag-

rfpett alla

;come quifi uede

sffft
E O

il

il

le

minore

lunghe

-a

-*-*-- -*-!--

&

la

lunga auanti quella

due femibreui , ouer due paufe difemibreue podefpra

di

due

yna linea ifleffa

fempre faranno perfette : effendo che tali Legature , o Paufe poflein cotal maniera hanno yirt di ynit :
che auiene anco nella Semibreve , quando pojla avanti due paufe-di minima pofle
tali

Paufe fufferofeparate , tal Revola non hauerebbe luogo

auanti la Legatura non pu effer perfetta

ue perfetta, quando

di

Et f alcuno

modo

yoleffe dire , che la

ti

Ma f

Figura pofla
la

Bre-

pofa auanti due paufe difemtbreue,podefpra ynaifleffa linea, fotto'lfe^no del

Tem

p perfetto ; maggiormente de
mtione difuono, o

all'ifleffo

wce ;

&

adduca che ragione fi yoglia , fi potr ri]fondere ; che

effer perfetta

la

Legatura

auanti la Legatura ; poi che


lo pone in

le

Paufe non dinotano altroch pri

efere ; come qui fi yede

uAlle

T erza

272

ini

tir-

&I"""s5'

1
^illeyolte alcuna

delle mojr.ite figure

far perfetta

me la Alafima nel Modo maggior perfetto


fetto

&

la

Wi

la

Semibreue nella Prolation perfetta

quando dopo

haur

Lunga nel Alodo minor


;

come

qui in effempiofi

PT T -f;-^--i:
-

il

Punto

perfetto

vede

la

di perfettione

;f co-

Breue nel Tempo per-

Quando faranno collocati

tra due fgure maggiori due,o tre minori pr


:

e->-

^m
ta

nel

Quefo

fetta

la prima

mag fiore fempre far per*


efepio nel Modo maogior

come per

Si

perfetto due,, o tre Lftghe pofle tra due Alafii

&

due , o tre Semtbreuipoje tra due Breui nel Tempo perfetto ;


nella Prolation magMinime pofle tra due Semibreui : peraoche la prima Breue, et la prima Semibreue diuetano

ifeffo fanno

perfette
:

pinque
:

me-fanno , chela prima M.ifima fiapeifetModo minor perfetto due, o tre Breui pofle tra due Lunghefanno, che la prima Lama fi a perfetta.

giore due, o tre

te

fc^

L'iflejfo faranno le

Figure,

&

le

Paufe infieme di yno ifleffo

-valore nella ifleffa

&

mafi de auertire , che quando fi porr tra due maggiori ima fola minore,

mieramente

la

Paufa,

&

poi

la

Figura Ala quando fi porr due Figure minori ,


:

Paufa fi potr porre in qual luogo torner pi commodo

3355

;fi

:k

come

maniera

& yna

Paufa,allora

nelfottopojo effempiofi pu yedere

==

etHNdM*:

-&T--*-*"g--i--a~*--T-*-&- -e-V"*-'--^--

*^^:x:i:: i 5::^:::i:i5: ::i:.?:5:^:=:i:

Quando
fetta ,
fei

W*-*5$**53*=*5

S~^xj|:*^c

Iti

Sa.-B& -s^-B-fc -^e^^-h

=^***** ^:*S :iBS: JL

--S-3--

colloca-

lafua Paufa ;fi porr pri-

nel

&

Tempo perfetto

l'ylnma

tra due Breui fi porr cinque

delle cinque

Semibreui alterata

ofei

Scmibreui , allora

cio raddoppiata

Semibreui far fempre perfetta 3 fen%a alteratione

di

Ala

la

la

prima Breue far per

prima Breue pofla

alcuna delle Semibreui : peraoche

le fei

fono pofle per due

0-^-^^_-:^v^--:-^z.

come qui fniedeno.

qual cagione

queflo

le

fi fanghino pi
in

troue, facilmente fi potr comprendere .It bench iohabbia

Tempi

riamo

Breue nel Tempo perfetto : fi pu intendere tutto quello , che ho detto etiandio

aitanti lf

Semibreui
interi ;

Ala per

mofrate Paufe
in

yn

luogo

che

fri altro, da quello che diro al


tfjcmpio pollo folamente la

della

Alajiima,

&

della

Lun-

ga nel

Parte.
ga nel modo maggiore ,
ragione, che

tnodate a

&

rumore perfetti i

maggiormente ne

loro luoghi

&

2 7

Semibreue nella Prolatone : Imperoche non fi troux

della

coflringa a far perfetta pi l'vna che l'altra

mafiimamente\ effendo accam-

sfotto lifigui loro proportionatamente

na

Perfttwne delle figure

di efjefipojftfare

vero quello
co
,

che dice

cantabili, refla che noi -vediamo

imperfetta
il

Figure

venerali intorno tal materia

&

chef

dipoi

chefipoffonofare imperfette fono Quattro

Mafiima , la Lunga, la Breue ,

&

la

modi , per

Fuofofo, che egli yna ileffa difciplina quella

che hauendo noi yeduto quello

li

Onde fi

delli contrari]

di-

Imperoche fi ritroueranno effere imperfette ,


auanti chef yadapi oltra,ye-

Ma

difenderemo al particolare

&

ognu-

quali

ricerca alla Perfettione, far facil cofa di cono-

quando non faranno accompagnate coligli accidenti mofrati difopra .

le

li

ouero (piando fi poffa chiamare imperfetta

che fi ricerca intorno alla loro Imperfettione

deremo alcune cofe

5).

perche ogni Impefettoh la fua origine dal Pe fetta; pero hauendo fatto mentione

della

fcere quello

6"

Cap.

Della Imperfettione delle Figure cantabili.

fono tutte

Dico adunque che

Patienti moflrate difopra

le

Semibreue . Et quella, che patifce

la imperfettione

cio la

fempre mag-

, chefa la imperfettione : Per il contrario , quella che cagione della imperfettione , fempre
minore . Et quella Figura, che cagione di tale imperfettione ,fi ha da confiderare quanto alla quantit per-

gior di quella

fetta

cio

quanto a quelle finire, che fono fottopofle al numero Ternario,

fle al Binario

;f come la Mafiima nel Modo maggior perfetto ;

la

&

non a quelle , che fono fottopo-

Lunga nel Modo minor perfetto ;

la

Bre

w
t perche la Mafiima ( Come ho detto )
; & la Semibreue nella Prolation perfetta
folamente patiente ;per non da, ma patifce imperfettione. Coft la Minima ; per effer folamente agente, non
la Semibreue fono quelle, che per
patifce ; ma cagione della imperfettione La onde la Lunga, la Breue,
Ma bifogna auertire,che
effere non filo adenti ma etiandio patienti,fanno,
patifcono la imperfettione
nel Tempo perfetto

&

&

V Effere perfettofi confider

in

due modi ; prima in quanto alt Tutto

Tutto s'intende imperfetta quella Figura, che imperfetta


giore imperfettione, che

le

poffa dare .

di

dipoi in

quanto

alle

yna fua parte propinqua ;

Parti

&

In quanto

quefla la

al

mag-

Ma in quanto alla Parte s'intende, quando fatta imperfetta di un*

parte remota, o pi remota, o remotifima .Et la Figura, che fi pu far imperfetta , non filofi pu fare imperfetta quanto alTutto con la parte propinqua;
la quantitfia equale alla

ma con le

Terza parte delfio Tutto

che yna certa diminutione

di

parti remote

che fi fa perfetta

ouero manti

oueramente inanti

fetta folamente in uno delli tre modi


lore

conle altre ancora ; pur che


nelle

Figure non

altro

yna Terza parte , riducibile alla figura nella pefettione del numero Ternario.

Le Figure , che fanno la imperfettione , fi pongono in tre maniere ;


la

,&

Imperoche l' Imperfettione

Et tanto fi

&

dapoi

imperoche

ouero fi pongono dopo quel-

effndo che ogni figura fi pu fare imper-

a ciafiuna figura , che fi fa imperfetta ; quanto il yadelle figure, chefanno tale imperfettione. Et
bene la Minima figura agente, non pu perfare imperfi
.

leua

fetta alcuna figura , che non fia fottopofla alla Prolatone perfetta

facinofolamente con tali figure


Puntihanno

la ifleffa forza

fimo folamente agenti ,

il

Nefi de credere, che tali imperfettiomfi

benyero , che le
;

Paufie

Paufie

non fono fottopofle

cio fanno perfetto ,

&

imperfetto

&
&

il

Colore

&

etiandio

alla imperfettione
effe

li

percioche

,per qualfi uoglia aC'

il Colore leua fempre la Terza parte del Tutto alle figure fottopofle alla

ma nella imperfettione ( come yfano

ne adunque delle figure

modo che ho detto imperoche le

ma non patienti

adente, non fifanno imperfette .


perfettione

nel

leuarle

li

Moderni) leua fempre Li Quarta parte. L' Imperfettio-

yna Terza parte del loro yalore, che la parte loro propinqua ; Et quefla

e la imperfettione quanto al Tutto. Ciafiuna delle dette figure adunque imperfetta quanto al

fino

Tutto,

quando fienza alcun mezp lefieme la fua parte propinqua


come dopo la Mafiima la Lunga ; dopo quefla
;fi
la Breue ; dopo la Breue la Semibreue ;
dopo quefla la Minima fitto \ lorofegni di perfettione ; come

&

fi

pu vedere nelfiotto poflo effimpio

gEEE5

-e e

*--

:HE=:^
:

llmedefimo

Terza

274

il medefimo anco pu accafcare nelle va dette Figure, quando dopo

fa

di -valore della lor parte

Similmente il Colore

propinqua:

effe

immediatamente fegue alcuna Pa$i-

cagione di tale imperfettione

chiamano Dalla parte dopo : imperoche Dalla parte inantififaranno

beifettionif

5^3=^3-*= e-
do

;f come quando

Finire faranno pofle al contrario

le

le

Paufe , o

le

&

dalla antecedente

re minori propinque

-"

S3
Imperoche
tra

le

tra

-H 'u

la prima

le

quali

H na.a

fa

il

per

il

Figure minori faranno pofle manti

comeptu altra uederemo . Saranno

-sp:ita:

-|---g-

=a

re fi fanno anco imperfette quanto al loro Tutto

parte propinqua
tutto quello
fette di

opur

collocato

unafgura,che

ima

T5j~-

parte propinqua

le fia

In molte

altre

ho detto di [opra

ch'io

ritrouaremo

e-a-^-T--^ ij_^_^:_a_^._:

altre loro parti

& [altra delle nominate


,

baflar fola-

quanto alla

cio

che tale imperfettione fi fa, quando faranno fatte imper-

Ma yediamo quello, che fa

dopo che fi hauer confderato

quantit minore delle moflrate ;fianopoi imperfette dalla parte manti

dali'vna

qua-

Figu-

le

-C7-T3---v-T-

all' imperfettione delle

Imperoche quanto

alla

maniere

ma perche fono modi alquanto fuperfitiof ,

Punto p fio

etiandio imperfette tali Figure,

che ho detto intorno alla imperfettione delle figure cantabili quanto al Tutto

figu-

fa' t ultima ref eranno imperfette della lor parte propinqua per urt del

alcun mezofitcceda una Paufa di tanto ualore ; come qui fi uede

quello

le

cio

B~
-e-s-*--*-"*-'
H"H~ ISIEl
;> e^~sjtll JC!

;; :

quando tra due maggiori , dalla parte fiujlra far

mente

quanto dalla parte manti

Punto ; quando tra duefgure maggiori faranno pofle due

Punto ; come quifiuede

minori,chefi chiama di Diuifione

le fenza

cotali imperfettioni,quan~

maggiori . Tali Figure faranno etiandio imperfette tanto dalla parte dopo
dalia fluente,

ir--

:: >-

-OSr

eBe5

&tali

il

ouer dalla parte dopo

Punto nella Mufca,

&

di

quan-

te forti fi trotti

Del Punto
L

delle fue fpecie

Punto non

vuole

confderato dal Mufco nel modo

come dimofra Euclide

Ne lo confider come Vmt


dice, che

il

Punto

r amente ini

p, hora
in

di /opra,

&

quanto accrefee,

fiderai:
cio di

li fiuti

dicono

di

la quale

&

in

di

&

che

lo

Cap.

confider il

che non habbia alcuna parte

habbia poftione

ima minima particella

chef troua

',

minimo fegno che fi a nimwe

^Accrefctmento,

Perfcttione chiamano quello

ftta,ne

yoltefi pone tra loro

quanto diuide,

in

uffici],

Perfittone

alle

& delli Tuoi effetti

lo

onero

come

yna certa

lo

defmfce

modi ,

il

qual

il

Filoffo

per accidente

ma

oue-

hora do-

cio inquanto fi perfetto,

quanto altera, o raddoppia ledette Figure

di

Geometra ,

che fa mdiuifibite

quantit mdiuifibile

alle fvttre cantabili

confider in Quattro

&

7o

Onde

li

Mufici, con-

(Quattro marnerei[lavandogli altri, che fanno poco al propofto)

Diuifone,

&

di ^Alteratione, ouero

Raddoppiamento Punto
.

di

che fi pone immediatamente dopo lafgura, che fi pu fare, ouer pu effrper-

f mone folamente, per conferuare la perfezione di talfgura; come qui di fatto uede.

Seu-iu di per

Quello

Parte.

7J

=;

-e-

d:
Quello d lAccrefcimento quel, chefi pone fenxa alcun mexo dopo la figura , la quale non pu effr , nefi
ne i Segni
;fi come ciafcuna figura pofa ne i Segni di imperfettinne

;&

pu fare perfetta per alcun modo


della perfettwne a quelle

che fono di minor valore della Semibreue

-*-

-e-a~Onde fi de auertire ,

che

li

tanto perfetta, quanto imperfetta

ta la

meta di

quanta

cio

&

pjEEJSEEf

>-!-

-e-

perfette ,fempre

Punto vai la Terza parte

il

me%p del lato dtUro della

ma quandofi aggiunge

varr fei :

che aggiuntole

) nel

fanno maggiore lafgura imperfetta

l'unto

della figura perfetta

lAccrefcimento ; che l'vnofponefolamente apprefjo quelle fgure

no

nelle figure legate

minori

&

&

altro

l'

quanto

pone a quelle

nelle faolte

//

che non

Punto

&

t altra

delle fgure

parte manti Et fi ferine fopra tale fgure nelmezg di loro


.

quanto fepara l'vnafgura dall'altra

due minor

&

i,& le

( con orni douere )fimprefi deporre nel

che predente Et fi pone etiandio tra


.

le

delle

Ma in quantofa la tmperfettione nelle maggiori

ne : percioche

condo,

quello ,

;f come la prima

maggiori

quali fi ano di

ss

la

tali

poffono far

&
&

vale la
quello di

il

cui vffcio di diuidere

dalli parte dopo

f canta

&

Se<rni

&

&

,&di

l'altra dalla

Di maniera

maggiori,

le

paffato

Paufa , che tiene il primo luogo ,

Punti tanto opera-

nominare anco Punto

Tempo

che fi pone tra due fgure fimli


;

Punto non

fi puh

chef

Perfettione

Et

accompagna con

ne del

tal

f poffono far perfette, [otto

propinque pofle tra due maggiori , ne i Segni della perfettione

fare imperfetta [una

Viwfione :

che

poffonofar perfette

dmfone

di

quelle

di

fi-

tanta quantit, quan-

pone apprefjo

alla quale fi

met della figura imperfetta Per il chef uede la differenza, che tra il Punto
della loro perfettione

di

met delfuo Tutto ;fi come per effempw nella Lunga , che vai

la

quattro Semibreui
il

come quifi veggono

Punti nominati fi fcrueno ( come ho mojlrato

gura ,

tal figura

di

che in

chiamato di
Imperfittio-

nel principio di quello ,

i'a Figura

che tenghi

il

fe-

vno ifleffo yalore ; come nelfottopofto effempw fi vede

zSijiji

pjm y-gj- -^^*

e .;.:#

// Punto di yAlteratione e quello,

^Q:^::^::^.!^; ::^..x.:^:

*-

>**t*

il

cui yfficio di raddoppiare la feconda

re

accioche tra queile due minori fi veda

il

ti

Mufia yAntichi

ratione

li fi poffono

ne dopo

&

tal punto (

che Raddoppiamento

far perfette fitto

lui:

quello di

loro fegnt

Et quejlofempre
di

-Ps-^-t-'-S-"

K355
pofle in tal

Vmt,&

maniera;

offeruare

, di

porre tal Punto in tal

Ne altro vuoldire ^ilte-

Note , o fgure , che fi cantano ;

come ho

la

fgura mino-

pofla manti la maggiore;

come hanno offeruato i dot-

Dimfwne ) non fi canta

dette ) nella Jeconda fgura

feconda ragione

Vmt ; onde tal Punto fi pone in quejlo modo

Ma tale ^lteratione ,o
gure

Et fi dehbe

nel principio del feguente

che fifa nelle parti propinque delle

perche hauendo la prima ragione

Binario fa poflo dopo tale

come anco

&

chef pone dopo lui,&

Tempo perfetto

maniera , che fa nelf ne del Tempo procedente ,

chef pone auat due


vna maggiore propinqua ;

fgure minori pofle auantt

di

Binario

etiandw in molti

OT^MHfc
altri

modi

fi

le

qua-

chef po-

il douere che'l

SSr

gts

Raddoppiamento era confderato dagli ^Antichi Mufici , non

ma

filo nelle fi-

come era quando poneuano due figure

minori.

T crza

276

minori Marti propnque , tra due maggiori ,fotto i loro Segni

Onde pone mno la prima mar o-nre perfetta;

la feconda mi nore raddoppiata ,ouero alterata; come qui fi yede .

SsgSS
no quefe minori tra due Paufe
fecondo

duefgure maggiori

di -valore delle

SE

raddoppiauano finitimene lo

-.percioche

Faceuano alterare,o raddoppiare

#-*-

&

quando panetto-

-j;:^:^::;^:::^

e-a~*~*a--

iielfottopojo effempiofi pu -vedere

mmoreiccme

il medefimofaceuaiw

etiandio lo

f-

: T-4~4~r

^:t::^:

(onda finir minore .quando poneuano primieramente la maggiore,^ dipoi duefgure minori propinque , et
yna Paufa di y alare, dello maggiore; come qui fi yede. Similmente intendeuano tale raddoppiamento ,

lSil^i

-Jtr&rh -e-s^-^-J 1 =3-":^: -'V-^'-r-'-

&

allo
quando poneuano tra due maggiori yna Paufa di y alare della minore propinqua a banda finiflra ,
qui
yede.
Sidtbbeper'o
le fgure alterabili fono
aumtre,che
come
minore
;
poneuano
tale
fi
parte deflra

-in
t=a
fi
-tlizs:
1

tao4

5p=pl

....

5:^

Quattro (per quanto fi potuto yedere)

fimaMr non

cio la

._.

^V-J9Vy B

-^-

V (
M

-'"'
.t

Lunga, la Breueja Semibreue,&

alterare
effere parte propinqua di alcun altro fgur a, non fi pu

ne di tale alteratwne

-X-

Minima

la

Similmente la

delle

Ma la MafMinima fi-

efjendo che non fi puh dimdere in due parti equali : percioche f fuffe altramentefareb-

le nonfolamente agenteima anco patitine . Onde cafca t^ilterotionefopra quelle fgure

pinque

v ~V
V A ___A_

X3-

maggiori;

Ne mai alcuna Paufa cfittopofla alla alteratane

folamente ne i Se<nu di bift mone;

Et

che fono parti pro-

^Alteratane fi

tale

0- fi fa.per il dijfetto di ynafigurale manca al compimento

ntrom

del

nume

Temano Le duefgure minori etiandio pofe tra le due maggiori, poffono effere collocate in tal maniero,
(he in luivo della prima fi pu porre la fuo Paufa; ma non mai la feconda , come hauemo yeduto percioche
ro

tempre fi raddoppia

lo

Seconda fgura,tanto

nellefgure legate,quanto nelle fciolte

,& non mai laprima.M*

'
Colore,& fpejf vo ^ e d Punto di diuifione /caccia tale ^Alteratane, come ha mofrato, Sidebbe oltro di ci auertire,che la Perfetttone delle fgure fi pu confederare in tre maniere; Prima per

la

Nevre^zafiuero

il

yirt deUe Paufeidipoi peryirt del Segno ; fi come del Circolo


Virt del Punto poflo tra efjo

arcolo,ouer femicircolo . Per

fette per yirt delle Paufejiano fottopofle


colo

&

la

onero del Semicircolo

Mafeima,

a qualfegnofi yogltano

&

la

:V tomamente

Lungo fempre faranno

come fi

detto

no, nonfolamente

~)

&

per yirt

la

delle

Semtbreue : L'altre poi, che fono


Paufe

Oltra di

ci fi

in quelle cantilene, che fono contenute fotta

la

Mafimo

debbe auatire
li

per
per-

La Breuefif perfetta per virt del Cir-

Semibreue per yirt del Segno puntato , Onde fi debbe notare, che Niunafgura

yirt delfe<nw,fe non lo Breue,


fette (

la

che

Modi, Tempi

tali

&

&

la

perfetta

per

Lunga fono per-

accidenti fi confedera-

Prolatiom mojrate

ma

etandio in quelle, nelle quali fi pane la Battuta tnequale,che nel

Cap. 48. chiamai Trochatca ;

L#_sv4 .ltg-yv
-2
sefqnaltera

maggiore .

&fe imoflra anche per la Cife-

ra ternaria ,&per la binaria ,

come

liti

ho commemorato ;

ancoro che

li

&

&

fi

la

nominano Sesqualtera ,

come qui fotta fi pu yedere;

Prattict infeudino tal Battuta, quando pongono

lefigurt

Parte.
le figure tutte nere ,fenza

tanto yuol dire quanto appreffo di noi Sesquialtera,

&

non y accafea alcuno delli predetti accidenti :

allora

tmperoche

gliati

Hemiolia maggiore ,

quelli

rie [empiici
i

la

Semibreue,

[otto
neli

leux tutte quefle cofe;

&

ma anche nellt /empiici , i quali fi

punti,

Sentii del Tempo perfetto, ouero imperfetto puntati,

Z3E

punti fi yfa di porre la Breue

come qui di

Tal Battuta fi yfa , non folamente

il colore

fi comprende

&

fi

fenza il taglio

&

0* l'altra nel

che

ta-

pongono finza

ben yero, che tra quedi

ritroua qualche differenza

Semibreue , l'yna nel battere ,

la

77

ma allora la addimandano Hemiolia, eia ti^imi parola Greca,che

alcuna cfera ;

nelli tagliati

&>

fenza,

leuare della Battuta

&

0* la Minima ; come quifi yede

^glfe5;;Sl^|;i|Egi^g^i=^E| |
Sesquialtera minore

Hemiolia minore.

&

Quando li Piattici pongono la Breue

la

Sesquialteraj ouero Hemiolia maggiore

minore :

Semibreue nella Battuta ,

&

quando pongono

Ma bifora auertirenel comporre le cantilene

tere, ouero

Hemiolie maggiori, quanto

la Prolatione;

nelle

&

il

Tempo

ouero Imperfetto

fono Inditiali ,
li

nelli

che'lfifa

Et perche

Modi maggiore ,

;per far auertito

il

Cantore

che

&

le

li

cofi

MuficiMiorto alle

minore :

Perfettioni

gni , i qualifi chiamano Intrinfechi; comefino


niere

come fino

li

nominati ;

li

&

la

Minima , la nominano
tanto nelle Sesquial-

Modo,

il

il

Tempo, 0*

Semibreue contenuta

anco la Semibreue

nella,

Minima, po-

con la

la cantilena a qu.ilfegnofi

uolte laffar

chiamano

o Prolatione

la

la compofitone

Breue,

Ja nella, Sesquialtera , ouero Hemiolia minore ;fiapoi fittopoja


to

&

modo, che ricercano

di porre la

Sesquialtera , o nella Hemiolia maggiore ,per un foto

Battuta

tale

Semibreue

numerare

minori , fecondo

come nel Cap.6j. ho moflrato ;

fi

, di

la

yoojia

da parte non filo

le

perfet-

Paufe, che

ma alle uolte etiandio notigli accafea di porre le

Effettua-

conofeono alcune uolte da alcuni fefi


Punti : concwfia che t ali fegni fono di due ma-

Imperfettiom

Colori

,&

li

&glt Etfrinfechi,che fono le Paufe ,

li

Segni del Tempo,

&

quelli della

Pro-

Segni intrinfechi
potr giudicare facilmente , fitto qual Modo , o
, fi
Prolatione fiacompoft.ila cantilena;
pu
giudicare nel [ttopoflo Tenore, efiercompoilo fotto'l
come
fi
fi
latione

Per quando fi trotteranno

tali

Modo maggiore ,<&> minor perfetto ,percioche nelle figure fottopofle alla perfezione nei [opra nominati
Modi ,fi trotta il Punto di Diuifione , ?* quello di ^flteratione ,&il Colore ;come in efjofi ytde

-e-

Haueano oltra

e~tH-4

di quefligli ^Antichi nelle loro compofitioni molti altri accidenti ,

&

Cifere di pi maniere

&

ma perche poco pifi yfano ,& non fino di ytile alcuno alle buone ,
finoreh armonie per laffaremo il ragionar pi in lungo difimil cofe, a coloro, chefono otiofi.,0* che fi dilettano difimilt Cifere pi di quello 3

chefacemo noi

Dell' Vtilc

che apportano

li

moftrati Accidenti nelle buone

Cap.

riarmonie

\vi

"

buone,

alle

y i.

da yedere, auanti chef pafiipi oltra,di quanto ytilefiano

&

lan alquanto

fonare harmonie

li

mojlrati

Scadenti

ma per maggiore intelligenza ( pigliando ilnoflropar-

in alto ) c; dibifogno fitpere

che effendo

il

yero Oggetto delSentimento

il

Cvpo, che lo muoue mediante Corgano;m quanto tal Corpo confiderai fecondo dmerfi
ragioni di

mommenti , mene a porre

necefjariamente nel Sentimento diuerfi peffanze

effendo

Terza

27 8
effendo che confederato in quantofi

Or

dal VedereiEt ime fio


lore, che fi

il

vede prima

Colore;&*fi

getto

puh vedere, detto

veramente

ifibde,&> non

fi

pu

fentire

due ni Anitre: conciofiache., onero

di

da altro fentimento; che

Prwcipalefi come ed Co-

ogn altra copi; ouero che yAdequatojo vogliamo dire Praport;onato;et queflo non

di

rifranti in

molte

cofe, che

ed Fuoco J.t Luna,

non fono colorate ;fi come

ti

Sole

Stelle,&

, t

Oggetto per talentone non ha -veramente prcpw nome-.maf dicefalamente Vifbicutengono tutte quelle cofe,chef Tergono per il Lume ; come fono tutti i Corpi lucidi, che

altre cofe fmdi.Quefto

le,&[otto di

fono

lui

fi
Sole, la

le Stelle, il

Luna,& altrifimili

In quanto

Suonili chiama Vdibtle,& non fi puh jentirt da


re de ah altri

da vno

tale

Oggetto fi pu vdire ; come fono le Voci , ?

altro fentimento, che dall'adito;

Quefli Oggetti fino detti Propij fenfibdi : percioche qualfi voglia

di loro

pu

comprefi

effer

nominati finimenti folamente.E ben vero,che fi trauma alcuni Oggettivile fi chiamano

dalli

muni^ quali poffono

comprefi da molti fentimentifi come

effer

Mouimentoja Quiete,d Numero,

il

<rura,&o<r>n Grande%^a,cheji poffono vedere, vdire,& toccarexome


altri Oo-o-etti

fenfbdi per accidente,! quali fono

cofa;come fono

li

qtiellijche

manififo

dando nel Sole

offefo

Et

cofi

per

contrario

il

perche tale Oggetto non a

come

lui

Fi-

mexo

di

vn

altra

Suonojchefif nell'aria; come nella Se-

il

conda parte ho mofrato ; I quali Oggetti tanto pi fonografi alpropio fentimento,


to pi fono a lui proportionati

Com-

la

Sono etiandio alcuni

non fi poffono fentire fenon col

Corpi finanche non fi poffono udire fenon per

li

dche fi potrebbe anche di-

&

tanto pi fatti, quan-

vedeJell'Occhio noflro

fi

proportionato

Et

ilquale riguar-

quello, che dicono

Fi*

li

,che yno Eccellente finfibile , f non corrumpe il Sentimento , almeno corrumpe il fio jflrumettr
ta, vero. Se adunque t Propij oggetti fenf bili non fi poffono fintire , ne giudicare da alcuno altro fin-.

lofofi

timentOjche dal loro propio;come

cami hora

di

gratta

quelli

tanti intrichi;quale,& quanto

fonare di quelle, che non hanno


fitto quello del

il

Suono dall'Vdito,

ti

Colore dal Vedere

che tanto fi affaticano

.,

&

ddetto,& vtde pofiino porgere


tali cofe, lequali fino fenon

&
&

cofigli altri

pongono cura
al fentimento

di

per ordine ; di-

porre nelle loro cantilene


fi fono pi vaglie,

&

pi

vtfibili,& non cadeno fatto alcuno fentimento, che

Vedere;nef poffono per alcun modo vdire: percioche non fino Oggetti communi, come fono li

nominali, che poffono effer comprefi da moltifintimenti.Io so che rifponderannofe haueran giudicto,che non

danno
tali

in queflo

vtde alcuno : percioche quando faranno ndutte ad vii mcdofemplice,

cifere;tale,& tanta far l'harmonia,chefi ode in quelle;quale,

Se adunque non fono

di

&

quanta

alcuno vt ile per l'acquifo delle buone harmonie

& commune

quella

chef ode

, fuori

in

di

quefle

ne apportano vtde alcuno alfenti-

rnentc,a che effetto aggiungere obli<w,& accrefccrfitftidio al Cantore confmtli cofejenxa propofto ! Perr

che quando donerebbe efjere intento a cantare allegramente quelle cantilene

cno,che (Ita attento a confiderare fmili cnmere,che cadeno(fecondo

Tempo,

&

fitto la

che lifonopropofe ,gli dibifi-

var'tj accidenti ) fitto il

vn uffo,<& vno

ratione: effendo chefifaceffe altramente,farebbe riputato^ dir cefi )

ignorante

danno vtde alcuno(come veramente non danno)parmi veramente gran pa%zja,che alcuno

gno habbia da fermare il fio


Onde

quali fi pu acqmftare

altro

li

? Si

mani

le

di

l'

fi

cofa bellifima;

&

&

la

&

attendtffe a quelle cofe, col mexp delle


,

non

vedere vn Tenore

mafimamente quando ferino,

mmiatore,con ottimi

&

non

vanamente ji moltiplicano le

Mufca faenza Jaqual tratta de


(

come

dice

fa vano , & inutile

filila alcuno intrico

or-

Suoni,

&

^Ammaino

delle

o dipinto,

iugioftri,colori fini,&

o Capello,

con
con

finxa alcuna tratta quella

ridutto

tal

vii moltiplicar

cofefinxa

ad vn modo facile;

modo di comporre non fa


l'harmonta;&* che

tal co-

alcuna necefit;come vuole


Voci, che fono

ggetti

che nafee dalle chorde

non confider tante altre cofe. La ondeparmi che tutto quello,che nella

fi tndriccia a talfine

bella cofi

^Adunquefi puh veramente dire , che vn

moltiplicare difjicultfenxa neccfit alcuna,

Perche efencto

& affaticarfi intorno afimili cofi impertinenti;

Ma che rileua qutflo fi tanto far finora

di quefle cofe

Et fi non

Prolatwne ,come faceuatw quelli antichi Mufci, i quali ad

eccellente finitore,

Vdtto;v (b\ calando folamente d concento

&

della

veramente, che

vno

vtde alcuno pai che


fi fi fi finxa
:

&

hauervn Tenore fentto femplicemente ,

quanto fi fuffe pieno

vn

tempo ,

canto quefle cifre,

li

qualch' altra bella cofa appreffo

altro,che

il

di eleuato inge-

far a<r giunto alcuno Scudo {come ho gi veduto) con vna Mitra,

trnfure proportionate;&'

cantilenatile

Tempo,

[e<rm del Alodo, del

anche per

vn

buone ^fioatti harmonie. Dir forf alcuno

le

quafi non attendeuano

& mimato

lofi

&ff elidere

fludio,

configlieli ciafcuno,che maiidafje da

dinatofatto

Modojotto d

Prolattone;& che non lafiipafar cafa,chefia dipinta,che non ne habbia grande cunfider

&

il

Fi-

propij deldalle voci;

&

non
Mufcafi vfpeculando,
che
non
canciofia
ad
effendofiato veramente ritrattata la Mufca
altro

Parte.

279

cofahapoffanza;dalleVoc;&

altro fne,che per dtlettare,& per giouare;niun altra

dalli

Suoni infioriate

nafcono dalle chorde;lequalt ( come stmagin ^AurelioC afeiodoro )fono in tal maniera nominate ;peraoche

tnuoueno i Cuori;come

dimoftra co molta gratta con quede due parole latine Chord#,et Corda

lo

viafentimo tlpiacere,& ilgiouamento,che noi pigliamo nell'vdtre l'H armonie,

modo di comporre in

quello, chef detto; che'l

anco dannofo,per

la perdita del tempo ,che pipretiofi d'agii altra cofa;

Semicircoli,&

mentefono

&

fono cofe confiderate dal Geometra

principalmente dal Mufeco confiderate

il

che

li

Ma

li

Suoni,

Punti,

nome loro ancora

&

le

Linee,

&

atte/o che molti dotti

&

ogni

che "nera-

Harmonia) fono
Vorr

Mufci antichi , de i

celebrati[limi

uiue apprefjo di noi, habbtano dato opera ad un tal

ma

Circoli,

ancora che confederi per accidente etiandio molte altre cofe

hiafimarmi ;

per tal

Vedere, <&* non a

Voci ( come quelli

le

Oggetto dell'Vdto , da i quali nafce ogni buona Consonanza

ilpropio

forf alcuno qui riprendermi

quali

&
&

altre cofe fintili, che fi dipingono in carte,fono fttopofe atfentimento del

quello dell'Vdto

&

Melodie . Conclude-

le

maniera non folamente nonfia vide:

remo adunque da

tal

&

modo di comporre Dico a que.

Jlo, che fetali baftmator confederaranno la cofa,non ritrattar anno maggiore vtile nelle lor compofetiont in-

&

mluppate in tai legami,di quello,che ritrouarebbeno fu/fero nude,


purefenza alcuna dtjficult ; Et vef
drannojchefe dolgono agran torto;<& comprenderanno, loro effer degni di riprenfeone, come quelli, chef op-

pongono alyero : Peraoche


bene gli sfatichi feguitarono vn tal modo ; conofceuano molto bene , che tali
f
accidenti nonpoteuano apportare alcuno accrefctmento , o dimtnutione di harmonia : ma dauano opera afemtli cofe, per

moUrare

pi eraflato poda

m Tif

di
:

non effere ignoranti

di quella

Theorica, che da alcuni

Effendo che allora la cofa era gi ridutta a tal fine

Speculatmi de quii tem

otiofe

che la parte Speculatiua della

fcien%a,confefleuapi tofo nella fpeculatione de fimdi accidenti, che nella confederatione

Voci ,

le

&

delle altre cofe

moflrate nella

finito fede molti Libri comporli da diuerfe autori


ti, <*7*

non puntati ; interi,&

&

Prima ,

tagliati nonfolo

no

alle yolte

che non trattano f non

di Circoli,

due; ne

qualifi

Suoni,

delli

mie fatiche

qttefle

&

le

Harmonie,

Melodie, che

et le

di alcuni Mufect appreffo di noi;nofe

u
li

cofe

Semicircoli ; punta-

tii .

quali fi odeno nelle loro copofetwni.

Quanto poi

dilche ne fanno fede molti errori

Ragioni

alle

cio in

non fi troua alcuno

effere imperfetto;

datijipu dire, commentatori

cofe appartintnti alla Mufeca,ritrouado le


in fuori; tlquale

minati tnterualli . il reflo poi

laffando

di

il

dotto

ta, nel Thofcanello

fi

&

delli

gli

letti, riletti,

di

&
&

maniera che

me al tempo di Socrate,

&

di

efler (lati quelli ,

che habbiano

&

il

Fabro dapulenfe da vn canto,


le

wterualli Mufecali; da Lodouico Fogliano

tal acuit

per mojrare con ogni yerit

le

yere Proportioni delt no

Tempo,

&

dijputationi

le cofe

moferateje quali chiamarono delgene

nella Prolatione

'pu yedere
fe

;fe

come nel Recaneto

Et

di

longhfime , da non venire mai alfine


i

Sii

trottano ettandio

&

effaminati,

nanfe ritroua altro , che

Ma veramente codoro fono anco efcufabth

li

mu-

quali {fe bene fi leggeffe-

yn {lupare,

Platone erano

di

pi fi trottano anco
fe-

infinite villanie ,

maledtcentie

percioche

Soffi, co fi anco fi trouauano cofloro a quei tempi,

fe

co-

quali era

Et tanto fe effercitaua allora queflogenere QuantitaSoffi


che pu veramente chiamare vfrte foffewa nella Mufeca ,
tali Mvfeci Soffi ; quanta li Soffmi
fe
attempi

no (limati tanto, quanto erano


tiuo,

&

Mufect Theonci, dando a quello, che fcriffe Boetio intorno afimtlt materie,

nelle Scintille, ?* in mille altri libri fintili

materie "Varie opinioni

poco di buono

compofetori nelle loro compofetto-

molti Trattatt,& molte apologie di alcuni Mufect,feruti contra alcuni altri, ne

ro mille fate ) dopo

loro

le

molti altre fuffe male intefa

yedeno

Fr anchina,

yere Proporttoni de

re Quantit attuo, che fono contenute nel Modo, nel

tali

ma con le btto

Et quatunquemefcolaffero in quel-

Boetto ) che habbia procedevo pi altra speculando intorno

no yolferofa non poter p affare pi oltra:mafe diedero afcrtuere

pra

chimere:

nome

hauendo forf confederato quello,che Tolomeo laf fermo del Diatonico fintano, fi

yn yolume latina in

affatico nelfcrtuere

commefi da Franici

quanto alla Speculattua;pochi

anco

Modenefe

tali

il

conciofeache,oltra quello, che fcriffe Boetto in lingua latina di tal faenza, che fi troua

quali fono

Suoni,da

f non con la fpeculatione, almeno aiutati dal lorogiudttio,dt ridurre


,fe sforzarono anco,

tenuto la buona flrada

li

nominate. Effe, bene yiue ancora honoreuolmete

Harmonie a quella yltima perfezione, che dare lepoteuano; ancora che da


malamente!'fata;

del-

di ci

Numeri cotra numeri, et tante altre cofefrane; che paio-

hanno per acqmjato riputatone alcuna con

harmonie,& harmoniofe concenti,

tali intrichi

le

&

Et

yeggono tanti Punti,tan

alla intelligenza di alcuna cofa,che cafchifotto'lgiudttio delfenfo dell'V dito;come fono le Voci,o

quali nafcono

Ne altrofi legge in cotedt loro libri,che poffa codur l'huomo

vn o intricato mercatante.

Libri di

Seconda parte di

yna yolta,ma anco

Paufe, tanti Colon, tanti Cifere, tanti Segni, tanti

te

nella

li

nella et loro

&

T erza

3
200
a, i

tempi

( non so

delti

in

nominati

Filofof

La onde douemo di continouo lodare, r'tngraitare Dio,che a poco

che maniera ) tal cojafafpenta

tende ad altroch

alla,

a poco

> che ne habbia fatto -venire ad una et,nella quale nona at~

moltiplicatione delh buoni concenti,' delle buone Melodie

Delle Chorde communi,& delle Particolari delle cantilene


Diatoniche, Chromatiche, & Enharmaniche

AVE NDO

io fin

Cap. y

hora ragionato intorno quelle cofe,che appartengono

degna di confiderattone )

ch'io ragioni

vn poco

intorno gli altri generi

Chromatico, lo Enharmomco; maflimamente perche hovgidi


fi affaticano,* pongono ogni lor cura per yolerlt porre in yfa

ragionar cofa alcu)ta,parmi che far ben fattoRidurre


ro per ordine tra

le

yfate linee, fpat'ij,fecondo


ciafcun genere,

fono Communi,et ferueno a

dere quello,che Dattero da dire

&

compofi-

alla

DtatomcoJ ragioneuole ( per non lajjare in dietro

tione ddle cantilene delgenere

cofa

a.

il

le

Chorde di ciafcuno

di quefli tre

modo,che tengono cosloro;

il

alcuni Prattici molto

Ma inanti

alcuna,

che fono

yema a
hwhi lo-

ch'io

generi a

moflrare tutte quelle

che

anco le Particolari;acaoche pi facilmente fi habbia da inten-

Onde fi de fapere,che ritrouandof nel Stilema mafimo di ciafcun generer

Proslabanomenos a Netehyperboleon,Diaotto chorde, diufe, ordinate in cinque Tetrachordi; come etiadio moftra Boetio-.alcunefi

chiamano Naturalt,et Effettuali delgenere,* alcune ^Accidetalu Le Naturali

fono quelle,che fono contenute tra i quattro Tetrachordi,hypaton,mefe,diezeugmenon,


le

^Accidentali quelle, che fono contenute nelTetrachordofynemennon

percioche fono collocate tra

le

prime per accidente; comefi pu comprendere : effendo che poche

iano, che hahbiano corrijftondenza con alcuna altra chorda ,pofla tra Proslabanomenos,

Diapafon, come hanno quelle degli

fono

differenti

rali,

pu yedere
parte

tali

Quindeci, Tre fi trouano

-vengono ad efere

tifine del

non

chorde natu-

effere le accidentali

con-

Tetrachordo mefon,et il principio del Synemenon; come in pi luoghi fi

chorde fianojlate denominate fecondo l'ordine mofrato nel Cap. z %.della Secad*

Lychanos delDiatomco,da quelle del Chromatico, deU'Enharmomco; tuttauia quando ciafcun*

di loro collocata in

yno ifrumentofono

differenti in

che l'rnafiapi yerfo tlgraue,o yerfo l'acuto

quanto alla pifittone,mero

dell'altra

come fi pu yedere

laquale pi grane della Parhypate degli altri due generi

fmilmente

pi acuta della Lychanos chromatica, della enharmonica

comprendere
le

per una
loro

maniera, che in quanto alla loro denominatone, non fi ritroua alcuna differenza dalla Parhypate

di

dalla

Et bench

Mefe
le

di lorofi tro-

Tetrachordi,diezeugmenon, hyperboleon;anzi molte di


.

chorda Mefe

la

altri

da alcune chorde di quefli due Tetrachordi,fe non nel nome Di maniera che

effettuali di ciafcun genere

ctofa che

hyperboleon,*

Et quefleft nominano ^Accidentali

delli quali

nella

come nel Cap.

,le Communi di qualunque de

quanto alfto : conciofta

Parhypate enharmomca,

Lychanos diatonica , che

nominati generi ; porr tre ordini

tre

Seconda parte fi pu

8. della

Onde accwche mamfefamente appari, quali pano le chorde Propie ,

^Accidentali

in

nella

Naturali ;
di

chorde

contenerfnlamente quelle , che ferueno al Diatonico, fenza porli alcun altra chorda, che fa

cofiffirefiera;

le

commune

ridurr nell'ordine

yfato da

al Chromatico;anchora che ne ntrou<tremo molte tra loro,che faranno

chromatiche

due

dalle particolari degli altri

communi far anno fenxa. Et f bene

chorde b

( dir

Prattici. ilfecondo cotener quelle, cheferueno

faranno pero particolari diatoniche, ouero particolari enharmoniche


le particolari

quali

il primo

communi a

Etmquefto

ciafcun genere

ma

non

ordine potremo cono/cere

generiipercioche far ano tutte fegnate col

%, *

in quefo

genere il Tetrachordo Syne^

mennon, non far anno per particolari, ma communi a ciafcuno genere : perche

tal Tetrachordo fi congiunge

le

olii

quattro primi per acadente,

come ho detto

lEnharmonico, nel quale ntroitaremo

Jcvno

,
1

Terza chorda

tonica

le

Dipoi li

di

\j

fanno

il terzo ordine poi confetter quelle chorde

che ferueno al-

chorde particolari di que fio genere, che faranno fignati con queflo

a deferenza di quelle, che fono particolari,

yedere ne folto pofli ordini


la

le

anco communi de

vii altri

Onde le chorde particolari di quefli generi faranno

due generi , come fi pu


tattile

Primieramente

ogni Tetrachordo del primo ordine,procedendo dalgraue all'acuto far particolare dia-

Terza d'ogni Tetrachordo pojo nelfecondo ordine Jegnata con queflofegno

% farparticolare

Parte
Tetr.hypaton.

+:*+* i*P

3r

28

Tetr.diexeug. Tetra.hyperboleo.

Tetr.Mefon.

& $+

Tetra. Synemenon

--*-

OJiDINE DIATONICO.
Tetra.diexeng. Tetra.hyper.

Tetra.MeJon.

Tetra.hypaton.

tt:

===zbs*

Tetra.Synemeno.

:$$r

^tss^ $:
1

$^L:.
'ORDINE CHROM^fTICO.

35-

+jStfC3Tl

Tetra.hypaton.

Tetra.Mefon. Tetra.diezeug. Tetrahyperb.


...
_*.<&

Tetra.Syuemenon,

..

$x3l::=

9r.$..*..$.:_

-*r

ORDINE EN [INARMONICO.

lare

chromatica-.Ma ogni Seconda chorda

ogniTetrachordo del Terzo ordine fegnata con falcifera

di

far particolare Enharmonica; L'altre poijche non faranno fegnate con alcuni

di quefli caratterifaranno co-

muni a ciafcuno delli nominati Genen.Etfe bene tali ordini fono rifretti in poche chorde, tuttaua fi potranno
far mag non fecondo che tornava commodori come fin hora nelle cofe della Prattica (latofatto dalli Compofitorucome fi pu yedere nelle loro cantilene
cotalfegno

forf

to poflo in yfo da alcuno


ri

chequeflo.

porre nuoui

Ne alcuno de prender

marauiglia

ch'io

non pi vftto per auanti :percoche non ho ritrouato fegno pi


col

mexo del quale potefii

Ma f lecito

olii Filofofi (

Nomi,per manifedare

moflrare la chorda Enharmonica,

come yuole lAriflotele ne 1 Predicamene

loro concetti;perche

non

anco lecito al

habbia polio

in

yfo

commodo , che fa fla-

&

) di

lo 1 nteruallo, fuo-

fingere

di

com-

MuficoAi rttrouare nuouiferm,

per manifejlar quelle cofe,che fanno alpropofito delle harmomtftanta pm,che ( come noto ad ognijudiojo )
la Mufica parte della Ftlofofia .

Se li Due vltimi Generi fi pofTono vfare femplici nelle lor chorde


naturali.fenza adoperare le chorde particolari delli
Generi moftrati.
Cap. 75.

O credo fin hora hauer ragionato tanto intorno algenere Diatonico,che ciafcuno
prenderete tal Genere fi pofja

-vfare perfettamente nelle fue

non;Per effendo talcofa mamfefla,miparfuora


la

neri

_
confinante

di propofito fopra di cifarne

pi paro-

P'affando adunque pi oltra , cederemo fe'l fi potrfare l'tfeffo negli altri due Ge,

fenxa adoperare

le

chorde particolari di yn'altro

che fanno alla generatone delle perfette harmonie

queflo-.Concwfiache

pu com-

chorde naturali, oueramente

llche

^ fenxa

potremmo

la perdita di

molte

conofcere facilmente

da

noi pgliaremo per Soggetto della copofitione ilTenore poflo qui difotto,che del Pri-

mo modo,cotenuto tra le chorde naturali delgenere Diatonco,no dubbio alcuno , che f lo -vorremo accommodare ad "vna cantilena
per

le

di

Quattro ,

&

di pi -voci , noi

chorde naturali di quefo genere per ogni yerfo

gli altri Generi

fet
>

come

ciafcuno potr yedere

30:5:
i

fi

+=*=;
a

ni

Ma f

potremmo procedere

fenxa

lo

dal principio al fine

toccare alcuna chorda particolare de

yorremo ridurre

nelle

chorde Chromatche,

feS; isrfc^bti

mam me

a--B

am

Do mi

ne

ne

pe

ri

ret.

che

'

T erza

252
8
che peranno

contenute nel fatto poflo Tenore;

le

ognuno, che hautr giuditio potr

tffere imponibile: Conciofiache quando non fi -vorremo punire dallefu chorde

cono/cere

effettuali ,

, ci

contenute nel

-~** 3k^- * --
x I h-- * >x - *jfc
*S S

;~iOS:
^afczziz:
~7z^==r|t3pt
E

ru

ili

mam

ni

me am
Do mi ne
nepe
ret.
ri
mano alle chorde particolari degli altrigenen;ritrouaremo,che

Secondo ordine

moflrato,&

molte chorde

quefto Tenore, non potranno hauere quelli accompagnamenti perfetti

di

aflenerfi di por

che ricerca

o<rni

per-

La ondefen^a alcun dubbio potremo comprendere, che in talgenere nonfi potr compor
re perfettamente alcuna cantilenaci come alcuni fi hanno fognato-.oltra che ritrouaremo etiandio alcune mo
dulationi molto tirane, cui interuali faranno molto lontani dalleforme , che fono contenute nel Numero fa-

fetta compofitione

li

tioro.Ma lafaamo quedo: percioche credo chefia mamfeilo a tutu quelli,che hanno intelligenza dell'arte,

etpafiamo alEnharmomco,che noi Tederemo quanto pocofapienti fiano flati quelli, che hanno

detto

,chefi
qualfi yoglia cantilena, nonfi partendo dalle fue chorde propie , (J7* naturali,
(en%a hauere aiuto alcuno dalle chorde particolari degli altrigeneri : percioche riducendo il moftrato Tenore

pu comporre

nelle chorde

in quefo genere

Enharmoniche

in quefla

maniera; f non

fi

Dorr paffarefuori

delle

chorde moflrate nelTerxs

*rt x:3rz: x ^:^:-^z===:^r: x 3r;x ifcS


E

rtt

ili

ni

mar meam do
mammeam
Do

mi

ne ne

pe

ret.

ordine;ritrouaremomoltefgure,che non fi potranno accompagnare in modo, che dipoi accompagnate


odi
fi
pe>fette compofittoni ; Arrx.i ritrouaremo molte
harmoma perfetta,come ricercano le buone 'onore ,
,J

&

chorde, che non potranno hauere quelle confinante ,che fi defiderano

farnecefjarto,che
afcoltanti

le parti

come la ejferienza fempre

potere yfare fempheemente

Et fi pur l'haueranno in alcuni luoghi,

cantino in tal maniera, che rendtno ingrato, &injoauefuono alle orecchie de gli
ce lo far -vedere

Potemo adunque concludere , che imponibile

di

;& da per f queili duegeneri vltimi,di manierajche vifia l'harmonia perfetta,

fenxa l'yfo delle chorde particolari di alcun'altro genere.

Che la Mufica pu vfare in due maniere,& che le cantilene,che


compongono alcuni dei moderni,non fono di alcuno delli
fi

Cap. 74.

nominati Generi

<>fN DOSI la Mufica in due maniere, cio nel modo che la vfauanogli ^Antichi, conel modo che la
me ho mojlrato nella Seconda parte,& di nuouofon per dtmoilrare;

&

yfano Moderane da notare, che quando alcuno la yoleffe yfare nelprimo modo, non fai

rebbe imponibile, chepotefje offeruare tutto quello, che offeruaronogli ^Antichi nelle lor

melodie

ne

dt

molte parti,

&fare

le

Moderni, con

la

moltiplicato-

dt

&

harmome chromatiche,& le Enharmomche;non per

non yfano quelle cofe,che cuncorreno

compofitioue loro,chefono

alla

di

com-

cofi percioche at,

l'Harmo

Parole pofle mfieme.Ne follmente fiferueno delle chorde propie dt quelgenere, del quaferueno particolarmente agli altri
compofitione;ma etiandio di quelle, che fono propie,

Numero,et

dicono, che la

le

&

alcune altre, che fono al tutto forefltere ,<& vfaiw anco molti intervalli diatonici, et modulationi

tantofrane, qiuito
tichi

de

quantunque volta pigltaffe quefla impre-

li

noflri giorni le antiche

generi,&

modo

me mofrati di [opra, nel comporre le cantilene Et f bene alcuni hanno opinione

ramente paffano i termini,


nia,il

il

fi

chi Prattici,& da

porre a

Ma quando la yoleffe yfare fecondo

due moflrait Generi, affaticarebbe in y ano, come fi pu comprendere da quelfi


detto nel Capitolo precedente ; mafimamente non
volendo partire dalli precetti dati dalli anti-

fa,& yoleffe porre in yfo


lo,chefi

che in efjafi vdiffe l'harmonia perfetta

fi

polla direnarne fono interuallt di Tntoni,Semidiapentt,et altri fimtli,t quali dagli

an-

erano molti fchiuati:percioche nonfollmente ojfendeno ilfentimetoima anche cotradwono alla ragione;

come

Parte.
come

gi dette
tichi

infiememente udire

nelle loro compofitionifi pu

cofe ,non fi poffono

chiamare compofle

&

285

vedere

Lequali,per non contenere alcuna delle

due generiche vftuano gi

in alcuno di quefli

ma in genere ritrattato,& fatto ad vn modo loro,multo conforme a

Mufici an-

li

loro capricci

pu procedere nelle fue modulationi per gli interTerza maggiore,o di minore; & che ci non faccia

Che'l Diatonico
nalli di

Cap. j

variatione alcuna di genere.

quantunque fi accorgino di non hauere alcuna ragionefirma , per laquale pofiino mo-

sforzano

&
no,che

-vn

di

tono; fegue,che

prouare ,che fia cofi inftto

col dire,che'l Diatonico procede per

Semituono per oginfuo Tetrachordo ;

Tnhemituono,che

Terza mag- giore :

la.

Chrom anche, ouero Enharmoniche ;

compofitionifianopure

le loro

ftrare,che

__

^.

&

quando fi vfano

Terza minore ;

la

che no potendo

il

&

il

fi

Chromatico per due Semituoni ,&vno

l'Enharmonico per due Diefu,

Diatonico procedere per

il

cantilena venght a Tartare

tali interuaRi , la

tuttauia

due Tuoni,

Ditono,ne

Genere

il

& vno

Dito-

meno per il SemidiQueflo

loro argtt-

mento veramente concluderebbe, quando quello ,che dicono,fuffe vero: ma fecondo il miogiuditto parmi , che
$ incannino

pi luoghi

hauemo veduto ; non

che quando fi vfano

in cotal

Mtfli , parti compofle de i primi


prendere da quello

fi pu

nel Diatonico

interualli ,

due

di

interualli

Di modo

Elemento

come fi penfano : Effendo

per

vn Miflo,

di talgenere

&

ti

Semituono nelgenere Diatonico ;\ma

che fi pu vedere ( comeetiandto ho moflrato

Compoflo di due elementi ,che fono

&

Tuono,

il

&

lo

Chromatko,&

Semituono : llche

nell'Enharmomco Incompoflo,

Ma anco megliofi comprende da queflo, che quando parla

di cotali Interualli,

fempre dice,Chefi chiamano; ne mai.dice,chefiano Incompojli : percwche molto benjapea,che


generi pigliauano

loro Interualli (

Seconda parte fi potuto vedere


porli

percwche

menti fi voleffe paffare ad altre


delle quali fi

come fi dice ) ad impreflido dal Diatonico

pu

effere

cofi porta l'ordine delle cofe

compongono

cofe

inconuemente , che

dalli

li

come in molti

;ft

nell'tjleffo genere

due vlttmi

luoghi nella

Semplici fi foffa paffare

Ma ben farebbe imponibile, quando dalli Semplici

pwfempltci

ma come

Et che queflo fa vero ,fi pu comdella Mufica , tlquale parlando in queflo

che Boetio piglia tlTrthemituono tncompofto per Elemento del genere

lo piglia

come per effempio vedemo

Com-

allt

oueru Ele-

nelle Lettere,

tutte le Parole; che volendo paffare a cofe pi fempltct di quello, che fono loro

-poftbile -.percioche nel loro genere

in

effere tra-

fi pu anco dire del Ditono nel diatomco,che Compofto,&> nofempltce;


cio

,fenza

o Semplici parti di tal genere

che fono cotah Elementi

chiamare Trihemituono ilTuono,

Incumpoflo :percwchefif

Seconda parte

nella

Chromatica, ne Enharmomca

che dice Boetio nel Cap. i 5. del Primo libro

propofito dice; che anco

effere

maniera, nonfi vfano come Elementi

Seconda parte

nella

inconueniente ,chefi pojino vfare alle volte in talgenere

me%ati;ne per queflo la cantilena viene ad

non

come

conciofiache ritrouandofi nel Diatonico tut quefli interualli ,fi

non fi troua alcuna cofa ptufemphce

Ne veramente imponibile

non

,
,

che

vn genere fa Semplice , ouero Elementale in vn altro conciofia che in vn genere fi


in vn altro ad vii altra maniera
La onde non errore , che'l Trihemipoflfa confiderare ad vn modo ,

rima cofa Compofla

tmnojr
f

lo

in

&

Ditono,chefi trottano nel Diatonico copofli,fiponghino negli

bene quefli due interualli non fi trouano nelgenere Diatonico incompofti

-effendo chefpoffvno ridurre a tal

Diatonico non fempre fi procede per

ti di

/ paffare

vn

da vn genere

altro genere:

larmente

animai rifibile,

nodimeno fempre non

cofi nel genere


.

pu intendere, quandofi vfa


li

Semplici interualli

li

Compofli,i quali ferueno per

che fono prop'q

non fi poffono ritrouare ne fempltct, ne compojh


;

In quefla cantilena fi troua

in

Quefle cantilene procede per il Semituono minore ;adunque

dico,

Elemen

,& fi adoperano particovn

altro.

Per non varr

l'mteruallo del Ditono

Semidtono,poflifenzdalcunmezo;adunquechromatca,ouero Enharmomca

....

ride in atto

Semituono per ogni fuo Tetrachordo Onde

ma quandofi vfano

la confequenza, che fanno cofloro dicendo

potenza :

&
Tuono, Tuono, &

all' altro, non fi

in quel genere, che

due generi per Elementi Et

in atto, fono tuttauia in

modo facilmente ; altramente tal potenzafarebbe vana Et ci non debbe

parerflrano-.perche fi come l'Huomo

th e

altri

&

quello del

Ala fi bene varr a

dire,

Chromatica:et quefla procede per Diefis; adun-

Ni

quei

>

Terza

284
que

Enarmonica

nfibde

adunque

come vale a

fi

Huomo

vltime differenze del Semituono

da fapere , che
modi

gli interualh

cio Semplici ,come fono

minore

&

del Diefts

che fi trouano ne
li

che fono proprie

il perche confiderai con alcun fuono

Tetrachordi diatonici

&

confderatt fenza

minori , che fono quelli, che fono contenuti neli Siflemati

libert

&

&

&

effer

anco

qual cagione non erano

Tritoni (

li

leciti

(nori;&fnoconfinanti:
li

anco

non quel-

non vi fuffe tal

dicami

di

noi a parlare da qual lettera fi voleffe

come fono

concetti ?

in

pofle fino al fine

grafia coflo-

&

dell' alfabeto

non laffarne alcuna

Dirforf alcuno , che li ripigliamene di voci fono

&

vfare non folamente quefli

lecito

ogni parte della cantilena tanto quefli , quanto etiandio

hanno

le

lecitigli altri mofrati

non folamente Diatonico :

ilche non aueniua negli altri

ma

li

le-

&

leciti

ouero delDiefis

potrebbe anche dire delle Chromatiche

Ma

Numeri

nelgenere

per queflo non impediuano , che

Semplice anco , fenza alcuna miflione

due : Percioche qualunque volta procedeuano per

&

quella modulatione

douemo

fi

il

Tuo

per tal marner tai generi fi


altri

intorno al procedere

Diaflemati, ouero Interualli maggiori : Percioche quando nelle cantilene Diatoniche fi vdiffe

dulatione del Semituono minore

nelli

minori di que-

loroforme contenute trai

vi effendo altre ragioni, potemo dire, che effendo

Diaflemati maggiori , erano anco

Ma

poteuano chiamar Mifli . Et quello,che ho detto di vn Genere intendo anco degli


li

di internai-

Parmi, che intendendola a queflo mo-

no maggiore, ventuano a riceuere vninteruallo,che propiodel Diatonico ;

per

&

Dia-

manti a

come coforo vfano ) liquali fono interualli diffonanti, non so vedere, per

La onde non

tal genere nonfuffe Diatonico


di alcuno altro genere

dire

&
&

,&

quesla

li,che fino quelli del Ditono,& quelli del Semiditono; poi che

Diatonico

di

poi nell'acuto;^* non ritornar


fi fmffe

DiaJlemati,ouero Interualli maggiori; Et fi era

ma

&

voce per vna Ottaua,o per vna Quinta,o per vna Quarta . Se ci era lecito, adun-

citi, quando fi ripiglia la

ripigltamenti

onde

Crea Siflemati,

li

non poffono effere Siflemati

tanto faltre , che

qualfatuit di harmonia potrebbe

ma in qual maniera fi potrebbe esprimere


li

quefle

La

Terza maggiore ,

fa a dire , quanto che incominciando

leciti

Queflo

come

, in qual mamerapoteffero riufcir bene le


armonie ; attef chefarebbe fiato
fache qualunque volta fiincominciaffe a cantare, incominciando nelgrauefaliffemo nel-

tutte le lettere ,
fuffe dibifgno difeguitar per ordine

que erano

fi

mezo alcuno ,fi potranno

mai nelgr aue Ripigliando alcuna delle prime voci ;&cofi per il contrario.
do, che tanto

fi pojjono confiderare in due

poffono anco effer Siflemati : perciochefe non vi fuffe {lato

l'acuto per gli interuali minori folamente

ro ; qual dolcezza,

onero ,

non potefiino vfare f non Tua frte

non so vedere

rebbe anco dibifigno

Sarebbe veramente gran pazzia a credere, che noi hora ,

noi gli antichi guatiti chefuffero in vfo gli altri due generi

che fono maggiori ,

quelli di

mezano, fi potranno chiamare infume con

quafi comple/ioni ,ouero ordinate compofitioni ;

li ,

mortale

quegli due generi

di

poco fa nominati;^ Compofli, come fono

demati , cio lpaCj,ouero.interualli

li

,&<

dire, Queflo animale rationale

effendo che la differenza quella 'f'cofhtmfce la Specie

potrebbe chiamare misla

vna mo
;

ilche

fi
auertire ,che quantunque la modulatione diatonica

fia propiamente di modulare dalgraue all'acuto per vn Semituono&per due Tuoni per ogni Tetrachordo ;
&laChromatica per vn Semituono maggiore, per vn minore j,&* pervnTnhemttuono;&laEnhar-

monicaper due Diefis ,

&

per

vn Ditono; & cefi per il contrario,procedendo dall'acuto

algrane; Nondi'-

meno cantandofi li Diaflemati maggiori , molti di quefli vengono ad effer communi: onde
te di propio al genere Diatonico la modulatione del Tuono maggiore; al Chromattco quella
minore

;&

all'

Enharmonico

quella delDiefis;

comefacendone

refla folamen-

del Semituono

la esperienza ciafeuno potr conofeere.

Concludendo adunque diremo , che f la confequenza hora vale adire , In quefla cantilenafi canta laTerza ma nove fenza alcun mezo , adunque Enharmonica ; ouero fi canta la minore , adunque Chromatica
il

Tal confequenza valeua etiandio,auantt,che fufjero ritrouati tali generi,quandofmplicementefi vfaua

Diatonico

,&non erano altramente in vfo ilsemituonochromattco, ne

pu veramente tener per

za

alcun

me zana fuono

certo, per le ragioni addutte di

Laqual cofa, quanto fiafuori

anco ilDiefis :poi che

fpra )gli antichi modulduano


di ragione^ laffar

come fi

tali interualli fn-

confiderai a ciafeuno , che hab-

bta ogni poco digiuditw nelle cofi della Mufica.

Chedout

Parte

8r

Che doue non fi ode nelle compofitioni alcuna variet di Harmonia,iui non pu effere variet alcuna di
Cenere,

jtV EMO
la

k^fi^jj

cantilena,

le

modulatane de gli interualltpropij de iGeneri;refla

&

ma nel

Cadenze: Percioche s'io ydir quella tjejja Harmoma in yna


yn Siflema di Ditono, ouero di Semiditono; ch'io odo in yna, le cui par-

nella matafione delle

cai parti procedino per

ti proceduto per il loro

non fo

altro fuono

a dire , che lajnutatione di

Inora

yn genere nell'altro,fimilmente confijle nella matafione delle Harmonie;fi come la matafione di yn Modo nell'altro, confije nella matafione delle modulationi di ynafbecie di

Sislema nell'altra ,

Diafltma;

&

che in quella maniera

mi muouer fydtto l'yna, che mi muoue [altra;

y edere, che differenzagrande poffa effere tra quefle due cantilene. Pero dico, che non puh ejfre al-

cuna differenza di Genere

pu

yeduto di [opra, che la matafione del Genere non confife nelporre la Ter-

za maggiore, o la minore tramenate, o non tramenate da alcuno

io

76.

Cap.

effer differenza

in quelle compofitioni,

alcuna di

che allora fi potr dire

Modo ,

che non fi ode differenza alcuna di harmonia;fi come non

oue non differenza di modulatione

effer differenza,

&

che fia numerofa, con parole conuenienti accommodate in effa

monie di yn Modo ad yn

altro ;fi

come

del

dubbiofi troua nelle cantilene Diatoniche

yn

&

cadenze ; Et fo-nungo ,

di

Non dico per, che la yarietfa nelle harpercioche quefla yariet

ma dico yariet di harmoma, che in tutto,

altra

muni harmome , chef odeno di continouo ;


tion, laffar di dire ;

Modo primo ,al terzo Modo

rente dal'harmonia, che nafce dalle compofitioni Diatoniche;


tichi accompagnata col Numero, per

&

yariet di genere in quelle, quando fi ydir yariet di harmonia,

&

&

&

fenza

per tuttofa

diffe-

che yfata nel modo, chefaceuanogh ^An-

maniera infolka muouino

ti/dito

Modi ;

faccia ydire diuerfit de

laffar giudicar e a quelli, che fono periti nell'arte,

&

di quello che fanno le

com-

qua! diuerfit ,fefi ode, o

la

nella

Scienza della Mufica.

che apportano li predetti due Generi, & in qual maniera


pofsinov fare, che facino buoni effetti
Cap. yy.

Dell'vtile

fi

'

difii

difopra

che

li

due yltimigeneri nonfipoffono

ne del venere Diatonico ; pormi


ritrouato alcuno Scrittore ne

ci

femplici

tifar

fenza la miilio-

nonhauer detto fuori di ragione : Imperoche non ho

Greco , ne Latino , che dica, yeramente , chef

yfafitno

fpofno ufare feparatamente , &> femplici , dal Diatonico infuori , come ho moftrato
Et per confrmattone di queflo, Boetio, nel Cap. 4. del Iib. q.della Mufica,pone la diuifone del modo Lidio nelgenere Diatonicofemplice , ancora che non moflri

la dtuifone

de gli altri

Modi :

&

nel principio dtl Cap. 5 .to chiama non folamente Pi femplice-.ma ancoPrincipe de tuffigli altri:Nella

qualdiutfwne (per confrmareetiandw con uno ef empio quello, che ho detto di [pra) pone quattro uolte
iinteruallo della

Terza

minore, fenza porre dimezo alcuna chorda.

Modo di tutti tre i Generi riduttt in yno ; riferuandof di


luogo pi

commodo ;

Tolomeo

nel Cap.

Nel Cap. 3 poi pone le Cifere del detto


Modi in yn altro tempo ,&^
.

por quelle degli altri

tuttauia non ho trouato effempio alcuno degli altri Generi femplici

meno non li pone fenza miflione ; come ogn'yno potr yedere. Queslo ho y aiuto
porre gli mterualli di

yn venere in yno ordine de Suoni ;

&

altro

da f fino poco buone

ne,

&

fanno mirabile effetto

imaginarmi, quanto poffa


fa

in

yfo con

li

bununo , La

debiti

effer al

Percioche f bene

il

&

le

&

percioche altro

il

femplicemen-

che fono femplici nel loro

yfate con

altre cofe;che

Tifare

debiti

mezi fono buo-

da f , non fi yeramente

&

podiletteuole,
buona ma accompagnata con altre cofe,
dPane,& altre compofitioni, che apportano gran commodo algenere

mangiare

mezi, hauemo

ondefi pu dire

ma accompagnate con altre cofe ,

Si come yedemo della Farina,tra

dire

a dire, chefipofino

te nel loro Genere, che facino buono effetto: conciofa che fi ritrouano molte cofe
tffere, le quali

i^.del Secondo libro della Mufica, pone gli effempi delli Modi negli altri Generi, nondi-

medefimo

di quejlt

due Generi yltimi,i quali da f non poffono effere [ufficienti

j-

x~

Terza

286
aenti a dar diletto aU'ydto

&

vfandoli,

da quello

llo,

ma Accompagnati al Diatonico fine di grande ytfit

accompagnandoli
ch'io fon

per dire

con

l'-i'iw

, fi potr

L'altro,

con quelli modi

comprendere

Primieramente da

&

di

molto

ammodo,

die fi ricerca nella compcftlone

loro poterne

Et que-

hauere queflo utile

mezo delle lor chorde accommodate tra le chorde diatoniche , poterne p,ff:re all'yfo delle harmonie
perfette ; accomm odati doji di loro per Hacqinfio drmolte confimanxe imperfette mao-o-ion, e minori le qua'
cht col

li

in molti luoghi

nonfipoffono hauere nell'ordine

fta effercitato nell'^Atte del

rigendi allegra

Traffortatiom

comporre

le

do, hora dall'acuto nelgraue,


m'.quelle, lo ricerca

&

chefenza

il

di

& lenza

quello, che dice

alcuno rdine

Horatie

ch'io habbia detto, che fi

fecondo che la natura delle Voci, che

&

Et quantunque

&

diletto

quando fono

molto gli offendeno

che afcoltano

tutti quelli,

il

tali

Mo-

trotta-

fi

tuttama non fi procede per effe f non diatonicamente, fecondo

chorde
li

modi

Per ilcontra

-vfate fuori di propofto, fenza,

ilfienfo,

yn

luogo di

altra

nafee

percioche allora

Ridetur, chorda quifemper oberrat eadem

&

y fino le chorde dellt generi,


le

chorde di quefli generi

fi proceda fecondo

Et non fi marauigli alcuno,

li

modi mofrati difopra

Impe-

Parti; cio delie chorde fegnate con quefifegm accidentali

yfandole nel modo, che difopra ho mofrato Etje


.

quefle cifre

potremo dire

come

ritrouaremo alcuna, che habbia

chromatiche, mefcolate con

le

in

dere

il

in

nominati veneri

Compefuori,

&%.& anche con

b.

&

Diatoniche, ve tra

le

& potremmo

dire

^;

alloradiremo

trafportando

li

x.

Chromcaiche

la potremo

ma

quando ne

che procede per

le

chorde

quale haueffe alcuna chorda

la

Enharmonica, che

nominare Enharmonix

queflo

&

poffa diui-

di quelle,chefi ritrottano

che tal cantilena proceda per

chorde di ciafeuno

le

Mafi debbe auertire, che tal mijlione fi pu fare in pi maniere

o dellt Sonatori

quefto

ritrouaremo alcuna cantilena, libera altutto da

Et fi ne ritrouaremo alcuna

fecondo tlyolere

Modi pi, nel orane , otter nell'acuto fuori delle lor chorde

contenuti nelle chorde delgenere Diatonico

fica finta

yero~) che proceda per le chorde diatoniche follmente

ili caratteri
fi firn

le

Uj

due parti: Imperoche tal chorda yerr adeffere ima

nel terzo ordine moflrato difopra

naturali

il

alle yolte

tal chorda fi poffafignare colfiglio della chorda

Semituono maggiore

delli tre

Diatoniche

che non fi ritroui connumerata tra

ca;pur che

che

ma non ilgenere ; cio yfiamo le Parti , ma non il Tutintero


delgenere .non puhfar buono effetto ma fi bene l'ufo
pi
oltra
yederem)
(come
che
l'yfo
effendo

delle

de

loro aiuto farebbe imponibile di poterlofare

in queflo propofto

roche yfiamo yeramente


:

l'harmoma, che cor-

conciofia chefa dibifogtw, che alle -volte trajf urtino

Onde quando fi tocca ff effe -volte ima chorda in

Citharoedm

to

maniera che nafee fummo piacere,

moltofaftidifcono gli audienti,

rio

redola,

manififo a aafeuno

tallora dalgrane nell'acuto

fi -vfineff effe fate infunili occafiom

moflrati difopra

come

delle parole Poterne dipoi col mezo delle chorde di quelli ceneri fare le
Modi yerfo l'acuto , oueramente -verfe ilgrane ; le quali Trafportatiom [aio molto ne-

cejjane agli Organifli, cheferueno alle Capelle

no

chorde diatoniche

quali -vengono alle -volte al propofto, perfare

mefla alla natura

dell'i

delle

&

la

compoftione ( come dicono )fi canta per

Mu-

La Prima delle quali (laffando da parte quelli, che non fino cof in ifd) quando le cantilene pro-

cedette per le chorde fegnate col

b tondo dal loro principio ;

me il Motetto Verbum imquum ,

&

dolofum

di

trafportate yerfo

grane per un Tuono

il

Morale Spagnola a cinque yoci ,

&

il

bellifimo ,

;fi co-

&

ar-

La Seconda maniera quella , nella quale fi procantilena


dal
principio
della
colfegno
cede perle chorde fegnate
^ & fi trafporta il Modo per tu Tuono
teficiofo

motetto lAfpice

Domine

di

^Adriano afei yoci

yerfo l'acuto

Et nell'ima ,

&

l'altra forte di quefle cantilene alle yolte

per potere hauer le confinante imperfette maggiori


no

di

raro

di

&

fi

le

minori fecondo

tocca

il

le

chorde enharmoniche ,

propofto

a bench

fi tocchi-

modo che per tal maniera yemmo ad yfare li due veneri detti ; che fanno mirabilifimi

effetti.

Non dico via ( come anco ho detto ) che yfiamo tutto il genere ma fi bene alcuna parte del genere , cio al:

cune chorde

Tuoni,

accommodandole al genere Diatonico,

&

procedendo, fecondo

la

natura

di queflo genere, per

<& Semituoni maggiori come a ciafcune mamfejo


;

Per

,
,

Parte.
Per qual cagione

le

287

Compoftioni

Moderni per Chromatiche,

78

Capitolo

iARMI

che compongono alcuni

facciano

(per quello che fi detto

che a fufficienxa habbiamo rifpofo a quelli , che

yogliono,che noi allorayfiamoil Chromatico

&
&

de,

altro lo

accommodarfi di alcune chorde

&

come

di talgenere;

ouero accommodarfi anco di alcu-

etiandio altro l'yfo del Tutto

tale l'yfo delle Parti

trijlo effetto.

Per

altro quello delle Parti

le parti della

cantilena

&non alcun altro

procedendo per quelli interualli,


,

da t canto quelli, che fino propij di quelle chorde chromatiche,

&

Diefis

li

di tutti

li

fuoi

&

queflo di

Ma l'yfo delle chorde, non altro, che lo accommo-

anco fi potfino intronare nel genere Diatonico ;fi come da molti fono fiate

mo ; cio il Semituono minore,

&

effet

qualcofa l'yfo del Genere, yfare tutte lefue chor

la

che fino confiderati dal Mtifico in talgenere,

darfi di effe nelle modulationi delle cantilene diatniche

laffando

&

ma quello del Tutto , cio di tutte le chorde di yno genere ,

non lecitoxonciofia che fa

quelli interualli tutti,

anche diyno Internatio, che fia finorafi puh concedere : percioche fi buono

co nelle modulazioni, chefanno

te

nelle compoftioni

yfamo le chorde de igia dettigener:Ma yeramente altro yfare ilGenere,&

Onde l'yfo delle chorde,


interualli

,& l'Enharmonico

quando

ni fuoi interualli ;fi

to

trifti effetti

&
&

chef ritrouano,&

anco fono felicemente yfa-

enharmoniche,che noi yfi

Et perche fino alcuni, che dicono, chef l'yfo delle chorde chro

bene non fi yfa ilgenere )fa nelle cantilene effetti mirabili ; che quando fi ydiffe ilgenere puro,
matiche
(f
fi moltiplicarebbe la Melodia ;per dico, che quantunque a queflt baflarebbe la rfpofta data difipra , cio

che ilgenere femplke Chromatico,


fipoteffe yfare il

Genere

&

l'Enharmonico nonfipoffano yfare ;ft pu anche dire ( poniamo che

che non yalefempre la confequenza a dire;l'yfo

que maggiormente l'yfo del Tutto ; conaofia chef troua


ditio

pu

effer certo

in fatto,

ma alcune parti

Effendo che prima

lo

ellegge

chef haueapoflo manti

alfuo bifigno

propofto
bello,

&

come

commodo, adun

ciafcunfano digtu-

il

*Arii ; fi

come

Scultore perfare una Statua, non torna al

dipoi fi

accommoda di quelle parti, che gli tor

Non piglia adunque il


defderato
ma quella parte folam ente, ch'ei yede effer neceffaria

nano pi al propofto , leuandogli tlfuperfluo;& conduce


Scultore tutta quella pietra,

Parti torna

Mufca ma anche nelle altre

Et queflo non folamentefi yerifca nella

y edemo nell'arte Scultoria ; che tutto quel Marmo, che piglia


Juo propofto ;

delle

che non yera

l'opera alfine

Onde li Mufici etiandio conofiendo , che l'yfo delle chorde chromatiche li tornaua molto

al

&che l'yfo delli generi era molto incommodo, prefero quella parte, chefaceua per loro, afar pi

pi leggiadro

il

Diatonico

&

con tal me%o

lo

(fecondo ipropofiti )fipoffonofare ydire ogni maniera

riduffero alla

fua perfettione : conciofi a che

in effo

fa dolce, ouero aff>ro,o come fi yogha

di concento,

mafimamente quando le confinanze fono adoperate con propofto daalcuno Compoftore, che habbiagutditio

di

L'yfo adunque

Parti ytile, anzi f&r neceffario

delle

&

non quello del Tutto : percioche con

l'aiuto

yna chorda chromatica paterno peruenire dll'yf delle buone, &finore harmonie , &fchiuare nelgene-

re Diatonico alcune difiommode relationi


farti cantando infume

non folamente

affai

durezze

nientifi potefferofchiuare

fcilmente

di

Tritoni, Semidiapenti,& di altri fimili interualli

come altroue ho mofrato ;fen%a l'aiuto della quale , molte

ma anco alcune difcon%e modulationi

yfando fittamente

le

chorde diatoniche

mafimamente yolendo ( come porta tldouere

che per tyfo

di tal

chorda

li

Modifi fanno pi dolci ,

&

altri

dalle chorde chromatiche gli era moltiplicata l'harmonia

nome di lafiiuo, di

&

molle,

&

mi fa credere

tonico

tico,

quale era ordinato in

ti

ci

le

Et quantunque

tutti quefli nconue-

yariar l'harmona

La onde amene

Io yoglwcredere , che gli antichi non

due generi per altro ; fi non perche yidero,che


flando nelle fuepro -

&fifaceua pi lafiiuo ;

<&pi hauea delferoce Et credo


.

di effeminato, dallo effetto ,

chefanno

tutta uia ci fifarebbe alquanto pi dif-

) cercare di

pifiaui

chiamaffero il Diatonico pi duro, <& pi naturale degli


pie chorde, era alquanto pi yirile,

yolte fi potrebbe ydire

etiandio

&

che'l

chromatico pigliafje

'/

chefaceuano lefue chorde potte tra quelle del Dia-

yna chorda fila pofla da Timotheo nell'iflrttmeato anyno ordine difuon diuifi diatonicamente ,faceua yn tale effetto ; come anco faBoetio ; quando dice, che

ceua quella aggiunta da Terpandro ( comefi legge)

nell'ifeffo

ifrumento

; il

perchefi pu etiandio comprendere

Terza
&
&
&

288
der e che non vfffero
,

mento delCenere

il

chromatico fimplice

di Atonico

frumenti moderni,

e cofi

Et perche

iAlitichi, h Attendo njpetto a

adt erA poja

molte Altre

in

ruote

alquanto pi diffcile,

yuole, quando pana nfiem e per


gli

anco che non adoperaffirofe non tale chorda,per adorna-

uedo, che' Ipaffare per kiliorde Enharmoniche polle ne

io

le

come pi

cofe,

bropofito, che l'yfo delle PArti buono

le

il

oltrafin per dimostrare

&

toni a molto

noflri

che no

diffcile

commodo aI Compofitore ;
:

quali fen^A dubbio fino molto jjroportionate,

&

ancora che

la diffi-

Diremo Adunque ritornAndo aI nollro

yaghezxa perche nella fua

( oltYA l'incommodit'jfa Ia cantilena ftida alcuna

ne cofe,

genere Enharmonico

chtamaffero

Sonatore alquanto pi tfperto, di quello

per le chromatiche ; pero questo mi fa penfare ,che

chorde diatoniche,

cotal co] a

il

&
&

che fyfo del Tutto

compofitione entrano alcu-

fuori di ogni harmoniA,

non poffonofire aIch

buono concento Et f alcuno dir, che tali cofe fpiaceno ; non perche fano triile da f ; mA perche l'vdito no
affuejfatto adrdirle Farmi, che coflui -voglia dire, che yn cibo trijh,& infipido Labbia da piacere, dopo
.

che lungamentefi hauer

yfiato ilguflo mafia pur comefi yoo-lta, io non credo, che cofi come colui; il quale
:

liAur Tifato ilfuogufto ad


tro, chefia buono,

&fiatte

tatole,

che ciAfcuno

il

ordmatA, non

&
&

yn cibo trifto

perfetto

nonfufje al tutto fuori di f ) dopo che ne haur gufiate un'ala

( f

non

confifit

che quello, che mangiaua prima era tritio

yer Amente, quellA effer buona

non pofimo

buone

effer

&

yeramente, tal cibo effer buono ,

^fenzafioauit alcuna

quAle haur affueffatto dfuo Vdito a cotali cantilene


confefit

ch'io ho detto, fia detto fenzA alcuna ragione

lene

& infume

non conofehi,

Et accioche non pari , che

le,

diletti

che quella, che ha

il

finfi

le fue

attefo

ti fenfo di tAl cofi

Tutto,

Per contrArio

ihe'l Diatonico
ti

non

diletti ,

nelSiflema

hauendo

alcuno interuallo cantabile

la

chef troua collocata

fmile a

Quarta

delle

re ; che di quella

iftefla

parti della cantilena

le

contrario

Infermili di l'yno

nelle parti

non

tico ,

ne per

il

delle

due Stfle
i

gp dell'altro pofli ne

contrario

fare

proportionato con alcuno di quelli

non effendo contenuto da tal proportione

yna confinanza : imperoche

Crfp.4.

Tra quefi

ettandto

che non

il

&*

concwfia che non fi


,

ottono

, (

ne degli

la

Parte nomino

l 'altra

&

di quelli

contrapuntt

de

fmile

Contrapuntt

Tuoni

&

fi

del

Ot-

dire dell'intera

effere cantati nelle

non buono

Enharmonico ipercio-

lo

non fino proportionatt con

effetto

come

manifesto

quelli,

che fi can-

Ne yeramente fi pone nel


ancora chef poneffe fnco-

che aggiunto ad yn'altro qttal fi yoglta internatio , poffa

connumerato tra quelli , chef chiamano Ecmeli

Semitttono minore

, il

quali ho moflrato nel

quale in tutto fuoridi ogni proportione con


,

&

molto pi lontano da tal pro-

Onde amene , che meno harmonwfio l'Eiiharmomco nel Contra-

detto

he fa genere buomjimo : perctoche

pufar buono

come

Semituono maggio-

tromno

fimilmente

che fi pongono nelContrapunto

pone il Dtefis Enharmonico

Effe bene l'Enharmonico

altri generi,

Si

Smigliantemente I infermilo del-

della quale

&

P Ar-

all'infermilo della

detto, che'lgenere Diatonico non pub fare f


;

Ia

trotta nelle jtte pala-

che fifone nel Contrapunto

punto, che'l Chromatico : effendo che quanto pi alcun genere fi lontana da tal proportione
tlfentimento

che

quelle

intefo qutslo dico , che imponibile,

fi
gli mteruallt polli nel Contrapttnto :percioche a ninno di efifi afiimiglia

portione

Imperoche l'interuallo del Semituono minore , che fi canta nel chroma-

Contrapunto tale internatio ipercwche farebbe mito

pato

&

che ilgenere Chromaticofa trislo effetto

che

tano

Quinta pifa nelContrapunto ; il chef pub anche

quello della

proportione fi pongono ne

:per

vii

&
&

diletti

Parti del chromatico

della OttattA cantato nelle parti,

Onde non marautglia 'io ho

fiora

Parti proportione col Tutto

Contrapunto tra yna parte ,

due Terze

effetto

il

le

cio tutte le parti infieme

che nonfiafmile ad yna confinatila

nel

Quinta cantato

Hallo della

di tal confinatila

potemo yeder per efjempio , che ilDiaflema


taua

cofi imponibi-

modulatane di yna delle fue parti . Similmente chiamo Tutto ynA confonAnxA , e"

te ciAfcuno interiiAllo contenuto

le

impofitbtle,chep(fino dilettare. Per dA notAre, ch'io c\a-

mo ilTutto in queslo luogo, tutto il corpo della cantilena


la

qmle ha

La onde dico, che hauendo ilgene-

effendo

Ia

chtamatA a-v^unfiit,

come fon per dichiArAre , non pnfire che yer Amente non

non ne pigli fimmo piacere

dell 'Enh Armonico diffroportionate col

veramente

chef dilett a grandemente delti Oggetti proportionati ;

partifuori di talproportwne,poffa dilettare

re Diatonico in f taleproportione,

quello

yoglio che inueftghiamo horA la cagione, perche quefle canti-

La onde e dafapere , chef come imponibile , che quellA cofa ,

dilet-

non credo

dopo Fhauerne ydito ynA duttonicA, be

le altre trifte

fue parti, che tra loro hanno un a certA comjpondente proportione, Ia quale da t Greci

yer Amente non

cofi

effetto

da molti

nel

H armonico dalla commune

modo ch'io ho dichiarato ) quando

tuttauia ,

come

dice

Pfello ,

tanto pi offende

harmoma

&

Vtfi

entra nella modulatio-r

vtrfiiKvhwTaioy

pimi

t fr
(MflKt

Parte

289

fuviKt yint, ni pwMa: eV/ , cio ilgenere HArmonico ha triflifiima melodia netta mcloditi;<tncora che al-

cuni intendino, che con grande difficuk poffa esercitare lafa harmonia; Et yero,che ha tnflxfima
fi
lodia

concofia che

quando fi mene alfuo Contrapunto, fa tnjijimo

gli infermili cantati fimili in proportione a quelli, chefi pongono ne


ouerl' Harmonia

che7 Contrapunto,

men

fero, che l'harmonia tanto

effetto

Contrapunti Per quejlo adunque dico,


.

diqmUi duegeneri y Itimi non pu per alcun modo

trifla, quanto

efier buono.

ben

alla proportione corriffondente,gia nominata.


fi A^ofia

pm

Dellecofe che coneorreuano nella conipofitione dei Generi, Cap. 7

T
la

f bene nella Secondaparte

Mufica,

&

me

non hauendo ( come ho detto )

morirai il modo

io

<).

che tenemnogli ^Antichi nel recitare

quelle cofe, che concorreuano nella

compoftione

ci potrebbe bajlare al Lettore, per conofcere la differenza in

delle lor

Melodie ;

quanto att'yfi,&

&

com

alla

poftione della Mufica moderna dalla antica ; tuttauia -voglio (per non laffare alcuna
cofa

chefia degna di confideratione ) che Tediamo hora alcune cofe

ofjeruauano nella campofitione delle Melodie di queft generi ; accioche


i

che gli antichi

m anifej amentefi poffa conofcere ,fe

moderni Chromatiili fi accodino alt/ero ;o purfino al tuttofuori della buona flrada . Cidouemo adm
f

que ricordare ,
di

Harmonia,

confder aitano yna compoftione di

ch'io dtji, che gli ^{litichi nelle loro cantilene

&

di Parole

la

qual compoftione nominarono Melodia

poftione de iGenerihaueuano nonfiitmente l'harmonie

gliamo chiamare, determinato,

&

differenti;

ma anco ilNumero,o Metro, che lo uola

dice, che nel primo luogo fi poneua lo

Spondeo

del Peone,

Et non folamente yfauano tal cofa ne

gli

del

con

le

&

quali notauano cotalt nomi,

di

olimpo,fi ye-

&> del Trocheo , che intrauano nella compofEnharmonij

Quarto

le diuifero per li

ma etiandio negli altri ;come

libro della

vemente ; che gli antichi, per non por fempre i nomi interi delle chorde
cifere,

Mufica di Plutarco , oue parlando

Et pi a baffo parlando degli Enharmonij

fi pu comprendere dalle parole di Boetio, pofle nel Cap.

cune

yn Verfo , cheponeuano in un

Piedi, che fi poneuano negli Enharmonij, oltra molte altre parole, che ci mamfejlano,

Je,chefa manifeflfiimamente commemoratane


tione di cotalgenere

Mufica

; le

quali dicono bre

nelle loro cantilene , ritrouarono al-

Generi ,&perli Modi ; Et cercarono di

fare con breuit , quando yoleuano fcriuere alcuna lor cantilena fopra alcuna compoftione fatta
porre quefe cifere
la cantilena

onde non folamente yeniuano ad efplicare

Plutarco ancora dice pia auanti, che

le

te parole

contenute in

compone

era compofa di pi parole, fi

di tre parole

cio di

SeA

importa Vecchio ; col qual nome

cambiare il lume,
f

quelle, che

&

che yuoldire

& da

dire

chiamare

&

come fono

Canzoni del Petrarca , oueramente

le

quelli

etiandio

da Platone nel Cratilo,

la

Luna

&

di i'nov

(lo,

Commedie ;

&

alcuni piedi

yn certo Modo,ouero ^4ria,che lo

Et cotali Modi non

fi poffono

mutare , ouero

Numero, Metro , fenza offefa dell'ydito ;f come yede,

quando alterata

in

yn minimo piede

Onde fi

Dattilo,

fermamente ftpere, qual maniera de Verfi fuffero

na

piedi

Numero, parlando affolutamente ; ma quejlo, ouer quel numero , cio quemaSpondeo, Trocheo, ouero altro fimile , che
fife Per il che pur troppo
il

che gli ^Antichi yfauano in cotaligeneri yna forte di Verfi terminata

ouero yAria del loro cantare

fonofor-

ne i Verfi , haueano la Mifura delli mouimen-

cofituita fitto

Rime dell^friono

, la quale offendegrandemente

Et non folamente

quel piede

nifesto,

che

effendo che di continouo yiene

fede manifeflamente , che nella compoftione de i generi intraua il Numero ,0 Metro contenuto nei
de i Verfi

chef

modi di cantare , fopra i quali cantiamo alprefente li Sonetti,

alterare in parte alcunafuora del loro terminato

tno nelharmonia de i Balli

in yerfi , di

ma

Parola Ditirambica ;

Era poi la parola Ditirambica contenuta fitto

cotali piedi, che erano pofli

La quale Harmonia era terminata,

di cantare ;fi

yerf ;

Lume ; di NeV , che fignipca Nuouo ;

dice, che fi douerebbe

Horatio chiama Sesquipedalia

ti dell'Harmonia;

e quefla ~ZiKa.mvri.Hd,, pofla

a rinouarfi , Di quede parole copiofifiimo lArifofane nelle

yeloci pi d'ogn altro piede;

Dogliamo

come

tali

prime Leggi delle cantilene , chef cantauano con gli

iilrumenti da chorde, erano mefiolate con Verfi, ne i quali fi cantaua la Dittione

Et quefla parola

Numero ,

mafi de auertire , che nella com-

diuerfi ipercioche quelli piedi contenuti in

genere , non ponemmo nell'altro . Et ciaf pu comprendere, leggendo


manifefamente de

effendo che

da niuno

fi

ancora che non

fi poffa cofi

come nonpotemo hauer cognitione alcuna del Modo

per quanto

fi

yede

non fiato

laffato fritto cofa alcu-

Nefi ritroua anco, chegli ^Antichifaceffero cantare molte pam , comefacemo noi, in yn concento ma
;

cantauano

Terza

290
accampanando

cant aitano foli,

medi

tauano con

la

la lor

yoce coljono

di

&* d Diurno Hierommo

ne fafede Gtojefo,

ci

imo ijrumento

: i

come ne ho y editto

&

udito molti ) per Ottaua

,
,

erano accordate

no

<& dipoi (opra di

al modo loro con

Dna parte

effefaceuano

le

altre

&

nomin Lira

lo

tra

Et

chorde pi acute

Ottomaro Lufanio nel hh.

forf

Et potrebbe facilmente

Vt o-ratai inter menflu Symphoma difeors


intorno

no

tele

che

il

Sonatore

islrumentofitt

di quejo

yna bachetta,

non folamentefi trottano

Et quello , che mi

li

quali fino fatti,

della

quale alcu-

; il

Mufurgia hattendo

commemora Horatio,

dicendo

con l'altra fuona

yn certo numero ,

yn flauto ,

da chorde

catodi ifrumentt

Tiofcanafi chiama Carnamttfa

in

pifferi in

tempo percuote con yna mano

Quejo

tre filoni continovi accordati

ancora che al prefinte

ne odifilamente yno,

ifleffifi ritratta etiandto nelle

come fifa

Trombe, che fi yjano negli

fegno

di

combattere

Onde mi penfo, che quelli Pifferi, che gli ^Antichi chiamattano

&

Dejri

come

altre Tolte ho detto ) nelle Comedieffujjero accordati in tal maniera

no

dio

a tal maniera fi accojauano : peraoche non erano fatti, come fono fatti

li

altre

fanno ydire

bora ritogliendo in yno


,

&

Simjri,

Vmegia) rttrouandofi gi

diffe tn

to antico, che era fenza canne

ni[ra,ao nel frane, hauea

Quinto taito ;

fi

et cotale

faceua minore

niera di quello,

li

moderni:

&

&

&

marcio ;

tutto

Tajame ,

tanto piti

Et ( per quello che

molti anni in Piamonte appreffo Turino

hauea yn Tastarne

Tafi tanto larghi, che per

chef accordano

lui

quali yfatta-r

di ci

me

ne hfat
quale

il

(fi

ne ritrou uno mol

maniera, che dalla parte fi-

mano grande, che fujjefiato, a pena poteva arriva-

chef andava

yerfo la banda dejlra , cio nell'acuto

yide) tiene perfermo,

Moderni

nvfri

di tal

il

la

Gli Organi antichi etian-

tofede il rarijiimofabncatare dtfimili ijrumenti Maeflro Vincenzo Colobi da Cafal maggiore,

condo che mi

no

efferati, ?' nelle ar-

il

concento di tali

etiandto in ciafcuno delli

mate di mare peraoche mentre molte di loro fintano con yn fuono conttnouo , alcune

efferato

Et

ma etiandiofi trotta tra quelli da fato yno idrumen-

nel quale gi fi fileua ydire due

fuono loro yanato fecondo tlpropafito ; facendo hora

le fue,

&fa ydire yn'arta di cantilenafatto a ftio modo

o<rm parte, almeno fi accorda nelfine, <& in alcune cadenze

minati islrumenti

il

&

<& dipoifi ode yn'aria di cantilena, chefi fa da yn piffero acuto, che [e bene non accorda col

re

tale

Si ritratta etiandio -vii altra fine di ijrumento lungo

infieme confinanti, che nafceuano da due,o tre Pijfengraui

pi

&

quadrato,^ -vacuo ;fipra ilquale fo~m braco, dcui nome fi chiama in Vinegia ^Altobaffo,
yna delle nominate consonanze ; &fi yfa in queja maniera:

chorde con

che

Quarta

alquante chorde, accordate tra loro per

che mentre

tOj

effer quello

fi can-

Iftrumen

loro

,&per

per Quinta

da i Thofiamfi chiama Sinfonia

quali ji trotta quello, che

Lira antica

ni yovliono, che fuffe la

opinione

fenza alcuna quiete mentre fionaua

ch'io -vedo, che fin hoggidifi ritrovano alcuni iflrumenti antichifimi

fa creder quello ,
ho detto
fi fuonan, come

Salmi

(acri

foce congiunta all'organo . Et io tengo perfermo , che alcune delle chorde de

tH armonia, che yfaua da queste chorde, femprefi l'diua continouata

ti

che facevano anco gli Helrei; co

il

quali dicono, che anticamente

chef douea anco accordare in

tanto

ma-

altra

Si ritrouano etiandio molti altri islrumentifi da chorde,

come da fiato, fatti , che fi fonano in tal modo ; li quali per non effer litigo li Uffa. Erano adunque ccmpvji
di Oratwne ; ne intrattano nelle Compcftwni loro tutte le forti di
di Numero,
li Generi di Harmonia,

&

Verfi,

Piedi

ma queslo,o quello;cw un terminato numero:& per tal maniera

Mufica ne

loro veneri

tauano

la

in cotal

modo, fare ydire quale

ne ci era a loro

conciofia che non yfiauano

anzi yfiauano ynfimpltce modo

Opinioni

deili

^fN N O

diffcile,

di

li

li

opinione finalmente

Numeri harmonia

role,

come yfano

&

gli

non patena generare fajidio

con

quelli accenti ,

&

di

ma

Cap. 80.

ributtate.

li

chromatiji , che nelle cantilene fi'pofitno yfare qualfi

&fi

muoueno con

queja ragione

efjendo necefjarw di imitare

Oratori

&

Ditole

anco

il

altre co/e, nel

il

proponiate collocata

che potendo la Voceforma

parlar famigliare nel proferir

douere

yjar tutti quellt intervalli, che fanno alpropofito, per potere esprimere
role

effirci-

yfandola

harmonia , comefi potuto yedere

ChromatifH

re ogni interttallo

Contrapuntt, che yfiamo nelle nojre compoft-

yoglia interttallo cantando, quantunque non habbta la fua forma


tra

Mvfici ^Antichi

ne anco impofiibde : perche poteuano

intervallo Dolevano nelle lor cantilene, che

niera,che nonfipvteffe tollerare


tiont

non inconuemente

le

par

chefipofft

concetti, che fono contenuti nelle pa-

modo, che ragionando liproferimo ; acci muoiano gli

affetti.

>Ai

quali

Parte.
quali fi rifponde, che -veramente grande inconueniente
tro parlare modulando, o cantando

li,

affetti )

che vfi nelfuo parlare quelli cofijram

che -vfano cofloro : percioche quando li yfaffe

Giudice,

&
&

pervaderlo a fare

tunquefi potefjefare

tutto

il

il

loro -volere ;fi

adunque fi pu ,

non fo federe,

come ilfuofine ; f non per il contrario : Concwfia che quan

ognifceleraggine

&

contra ogni

luflitia

&

di acconciare il tri fio, di accrefcere

-voleffero guadare cofa

il

&
&

buono,

Mufici ^Antichi Tolomeo contra <Anfloffeno , Didimo ,

tenuti dalle proportioni, che fono del genere Superparticolare

ycduto
f haueffe

in tutte procedalo infieme per

& come

farebbe flato degno

loro cantilene? che

le

dfcommodi,

ejfendo che fuori di ragione,

bifognajji adoperare tutti gli infermili

con dire, che fino

due parti ;

&

in

vn

tale ordine

in efjo

hauer( come dicono) ogni frte

&

che fono in

&

di yoce

&
& fenza

pofito,

fit,

timento

quali fi trouano molti,

le

quando

propofno

cofa

il

&fantafliche ;fiano buone, o

&
,&non
&
buone

delle cofe rare,

opinione di molti

trifte

te

acaoche pofino vedere,

&

&

non

&
.

con

Et f

un gran numero,
fuffero diuifi in

moltiplicandogli ordini deUtfuoni

per

non con pr

oltra che genera alpropio fen-

che ne fanno poco conto


di trifo

&

li

che hanno pi

fuffe moflrato

Quefli fi poffono afimigliare a quelli

&
&

nume ,

Ma quelli , che fi dilettano

alle parole di alcuni,

Ma [e a quefli

Sono per alcuni, chefono ingannati dalla

molto ; perche non

quella, che far la

buona ,

la

vero , muta-

che non hanla

conofcono ; per la

ma non cofi bella , ap-

quefla effer la buona ;fubito

dir tutto queflo, per quelli, che credeno,che

au-

il

vna di quelle, che fono contrafatte, &falfe ;

mutano

configlio ,

yn Pulice fta vno Elefan-

vdire,che mai fono per hauer cofa buona, fuori del noflro genere ; vfando nel
le

Enharmomche con propofno ;fe no fi ritoruaffe a congiun-

&

le

Parole,nelle qualifi contenefjero le

Percioche fe'lfi haueffe potuto ritrouare alcuna cofa di buono,ol-

dubbio,che gi tati,et tanti anni fono, che la

V, X

alle volte fanno

dinota poca prudenza

queflo trifo

di altro parere

cofe moflrate nel Ca. 7 .della S ecoda parte

vfo;

ma fi adoperano male

debbeno per adoperare

non

gere infiemeicomefaceuanogli iAhtich)il NumeroJ'H armonia,

il noflro

ben vero che molti non fenteno tal noia, pur che odino cofe

modo che facemmo le chorde Chromati(he,&

tra

vero : percioche

fi
f
conciofia che l'adoperare qualunque cofafenza necef-

che quando a loro ne mofirata

fio voluto

il

che fono capaci di ragione. Effe: ben fono molte chorde in vno

Gioie vaglino affai denari

hanno altra opinione

hautrebbe dato tal caJligo,che

li

quando quefunterualli

l'iflejfo ,

variati infermili

ma quando gli detto, quella efferfalfa,

&
;

&

non pofjono patire alcuna cofa

le

riprefi

ma alle volte

bifogna adoperarle con ragione

&fia a loro detto, che digran valore, [apprettano

opinione, che hanno, che

precianopoco

delle parti

per potere efprimere ogni frte di accento; laqual cofa quanto

quanto fi voghilo

rebbeno confgliofubito, &firebbeno

qualfia bella,

yn Tetrachordo ,

Et veramente dicono

ma

hauendo giuditio piti che tanto, fi attengono

di Gioie,

di

Ver amente, come huomo digran

ma

vno tflrumento , che

Modo lo ricerca

dicono, quefo buono ,

no giuditio alcuno

vanamente

propofno :

cofi procedendo in infinto

veramente vana,

oggetto, granfajidio

di tale

torit di loro,

&

la cantilena,

che non yolfe lo-

quanto farebbeno flati

fuori di propofno non fi vfano bene

fia ridiculofa, laffar giudicare a tutti coloro

iflrumeuto, tra

di

; fi potrebbe anche dire

due ancora

gli altri in

modulatione

Per-

che fcriffe

Dicono etundw,chefi debbeno adoperare tutte quelle chorde, che fo-

quando non fi adoperajfero, farebbeno pofle fuori


propofno

quello

brb. infermili non erano con

non fellamente in yna

c- difproportionati interualli

acaoche nonfiano pofle

la

alcuna di buono

anche migliore

Eratoflhene

tanto riprefi

buon maeffro, non hauerebbe fitto molte parole

di tal prefuntione

no in i>no iflrumento

Effe per

&

tanto biafimati,

, quelli furono

di far lo

pu comprendere da

dare, anzi biaftm alcune loro Diuifloni di Tetrchordt, fatte di mainer, che

che nonfaceua Contrapunto

modo aliato contra li buoni

vfare ogni

Ma yer amentegli Jfntichi non hebbero mai opinio-

la qualcoft quanto fuffe lodeuole appreffo di loro colali licenze ,fi

de autorit,

accenti fatti co

tuttauia nelli accompagnamenti fi vdirebbeno cofe tanto ladrejche

lifujfe lecito di fare

Mufica ; anzi cercarono

quefli moderni

&Jgarbati internai--

male

<&*

delli

qual maniera poteffe piegar l'animo del

in

ne tanto maligna ; ne pre fero licenza alcuna tanto prefontuofa', che

ilprencipe

al-

cojlumi , contra ogni douere,

della

&

Ne yale cotefla lor confequenza,, La voce pufare ogni infermilo,


le orecchie
&fi debbe vfare ogni interuallo Perche quefo tanto farebbe dire, quanto, aie potendofar

farebbe dtbifgno chiuderfi

thuomo bene ,

commodamente in Dna parte della cantilena, &fi -vdiffero tali

chefaceffero buoni effetti

propofno,

imperoche altro parlare familiarmente

Ne mai ho vdito Oratore ( poi che dicono, che Inforna imitargli ta-

Mufica muomgli

ratori, accioche la

291

Mufica

in effeere;dopo l'hauerfi difmefi

li

due

Terza

292
//

due -vlumigeneri ; n fuffeflato alcuno di ingegno eccellente, che no haueffe poflo in vfo almeno uno di efli:

effindo -veramente flati molti


ticati

chegi molti anni

ne mai poterono ntrouar

&

coja alcuna

che

credibile

percwchef come nell'altre *Arti,

come odo
dilettale

bello delia Muficafi haueffe laffato

che il buono

il

li

poco ytile , femprefi rtferuato il buono

&

&

diveda, molti ) intorno- quefla cofa ci fono


affa.

Veramente f,irebbeflato cofa molto

da yH canto ,&tl men buono ritenuto

nell'altre Sciente ,

lo tnflo,

infelice ,

Ma ci non

che fono digr.xnde fpeculatione

come cofa inutile ,fi laffato finartre ;

,&di

cofi credo ,

che

fia flato nella Mufica :^A bench jpero di vedere vn giorno dare opera a quefla Scienza di tal maniera, &*
di vederla in tal modo perfetta, che non fi potr defiderare in effa copi alcuna , oltra quello , che fi porr in
vfo

nella

Et queflo dico , peraoche non

mia mente,

mentile,

&

la

vedo ancora in quella perfettwne , che pu ventre ,

Jfnrito

che non hauer per vltimo fine tiguadagno ,che cofa da meccanicoimafibene l'honore,& la gloria

immortale, che potr acquietare, dopo l'hauerfi affaticato intorno tal Scienza ,
ultimo

la quale fi riferux

veramente non fi pu dire, il che far quando far abbracciata da qualche

, ch'io

&

accrefciuta a quel grado

ho detto

IL FINE DELL^T

TERZA

PA"RTE.

la qvarta

LA QVARTA ET
VL TIM A PARTE
Delle Irti turioni harmoniche

DI

ZARUNO

GIOSEFFO

M.

d
Quello che fia

<A

Q g g

Modo.

EDVTO

Cap.

Parte precedente,

regolato ordine

le

prefafia non poco

difficile (

lorofecodo l'vfo de

\Av

fili

la

vii

et afufficenza

&

in

l'altra ,

ragionar delli

majiimamente

moflrato ilmodo,chefiha

qual maniera ,

Confonanxa l'yna con

nan"xe,fe concatennino;yerr bora

m(

i.
y

nella

da tenere nel comporre le cantilene ;

&

u.

&

&

con quanto bello,

etiandio con

le

Dijjo-

Modi , Et bench tale im-

-volendo io ragionare alcune cofe di

^ntichi)fe perche al prefente(come altre -volte ho detto)

Mufica moderna dall'antica

yariatamete esercitata;

come anco per non

ritrouarfi alcuna efjempio,o yeftigio alcuno di loro, che nepoffa codurre in

yera,& perfetta cognitione;


ch'io potr, ragionando in

mifoueniranno

alla

tuttauta non voglio rejare di di/correre alcune

yniuerfale,& in particolare anco,di toccare alcune

niera

li

llche fatto

Mufici moderni li vfno;& diro di quante frti fi trouino, ? ordine

Harmonie, che na'cono da

le

delle pi notabili

loro

accommodino
fi

al Parlare, cio alle Parole

mtendemo ragionare

yerrb a mojlrar diloro,

&

Si debbe adunque auertire, che quefa parola

Modo,

nelfare alcun a\ofi, laqual ne ajren^epoi a non paffar pi oltra;facendone operare tutte

medwcrita,o moderatwne. Et bene veramente , imperoche

/? modus

Modo,o

m rebus , funt

Quos yltra

mifetra; llche diffe

certi

altra di

ogn altra fua

cttraq; nequit confiflere

per yirtu delia proportione,che


.

De qui

viene, che

come

anco Horatio dopo

dice

&

fermo nel procedere ,per ilquale

in effafi ritroua;che

non fal ne diletta,

fe per cafa, ouero ajludio tat ordine

marono le loro compofitioni Modi;

fi

terzo

mili

de i quali

non

fi

pu dire

Hauendo adunque li Mufici,&

Numeri, o Metri,

&

via del Parlare efprimeuano

Poe-

li

diuerfe

ali

molte

;fi

accom-r

armonie Onde nacque

dipoi,

armonia , che nafeeua

l'yno de i quali chiamarono Ditirambico

le lor [petiefiirno

, l'altro

Tragico,

come Epithalamij, Cornici, Encomia/liei,

&

ma

&

altri fil-

le
armonie da per s, che vfauano da tali congiungimenti , perche riteneuano in
vna certa,propia,& terminata forma, le nominarono femigliaiitemete Medi; aggiungendoli Bonofi

Confederando dipoi

vi loro

yna

ma etiandio moltogiouamento ne ap-

Generi de Modi, non hauendo confideratione al Suono, ouero

N amico

altroch

conferua nelfio effere,

allontana da tal proportione

nelle quali fatto varie materie,per

foUmente alle altre parti aggiunte infume ;


il

la cofafi

vm,&gli altri erano yna cofa idejfa (come ho detto altroue)chia-

pagliate l'vna all'altra con propartione,diuerfi


tre

yna certa
Wra ht(ov^

cofe con

recium : Imperoche tal mediocrit, o moderatone non

antichi confederato tal cofa: perche gli

che pfero

le

i'tnrat cf'V

lui ;

quanto offendi;& quanto ilfentimento abhorifca queflo tal'ordine .


ti

Pindaro )

adoperiamo

demq; fines ;

certa mamera,ouero ordine terminato,

porta

ma-

che cofafiaquello,

fignificat ione, che fono molte ;figntfica propiamente la Ragione,cio quella mtfura, o forma, che

ciafeuna cofa

che

Ne ci far fatto fuori dipropofito;poi che'lModo tlprincipal Soggetto di que-

Jo noflro yltimo ragionamento

Jn

in

Douendo adunque dar

principio a talragionamento, vedremo Prima quello, chefia Modo;acct pofiiamo fapere

di cui

fecondo che

memoria,& anco mi torneranno in propofito ; dalle quali li Studiofi potranno yenire al-

la rifolmione di qualunque dubbio, che fopr-a tal materia Itpoteffe occorrere

poi,in qual maniera

yna

cofe;& con quel meglior modo,

Frtgio,ouero altro nome,fecondo

il

nome de tpopoli,chefurno tnuetori di quella harmoma, onero di qudli/.he

pmfi

, ,

.,

Quarta

294
pi fi dilettauan di quella frece

li

harmonia,chedi yn altra

di

Doriuif, che furono hfuoi iiiuentori;la Frgia

dalli

Lidia,&

di

le altre per ordme.E' ben yero,che

cofi

Imperoche l'harmona Doria fu denominata

dalli popoli ,che

habitauano

hauendo ciafcuna di

la

Fngia;<&

effe in s

la

Lidia da quel

alcuna cofa propianelfuo

canto:& effendo accompagnata colf dmerfi Numeri;chiamarono alcune di #Jgrau\& feuere;alcune baccanti^ furiofe;alcune honefte,& religiofe,& alcune altre nominarono lafciue,& bellicofe. Onde per quello rifletto hebbero grande auertimento nell'accompagnare cotali

Harmome atti Numeri;

con propofito a materie conuenientijequali effnrrmeuano nella Oratione,o Parlare fecondo

uendopoi confideratione

come farebbe a

a,

tuttequefle cofe

nominaiiano le loro compagnoni, fecondo

dire, Modi flebili, i quali fino le Elegie

la

infume

et quejo

U lor natura.Ha-

natura del comporlo,

Imperoche contendono materie mette, <&'flebili;ilche

fi puh yedere efpreffamente in quelli due -volumi ( altra gli altri quafi infiniti, che fono di altri autori )

Ouidio,dopo chefu mandato

fcriffe

da <Aiguslo;& da

in efiilio

Faone,yolendo moflrare,che le cofe amatorie fono materieflebili,

&

Forfnan

Carmina, cm

&

che contengono alla Elegia, dicendo;

lyncis firn magis apta modis.

Elegeta flebile carme

efl.

Fece Horato mentione di queili Modi,

Nonfacit ad lacrymat barbitos ylla meos.


yrges

quali

mea fini alterna requiris

quafi

Flendws amor meivs

Tu femper

quello anco, che ferine nella Epiflola di Saffo

flebilibus

Myflen ademptum

Et anco

dicendo..

modis
Boetio nel libro. 3 .della Confolatione Filofofca ;

Quondam funera comugis


Vates thraicius gemens

Poflqum flebilibus modis ,


Syluas currere

<Amnes

mobiles

(lare coegerat

Sicome li commemoro

mentione degli humili,& deprefi

fume

meeflitiam inferant, concinuntur

) diffe

Et in yn

etiandio Cicerone nelle Tufcolane,

Me

tu' altro luogo

in

quando {facendo in-

modis
;

qui totis theatris

Solet idem

remifiwres

Modi lamenteuoli,come fi puh yedere appreffo di Apuleio, quando dice

Zigi mutatur in qu&rulum


Horato

flebilibus

altro luogo, facendo mentione deli: tardi

dicere,fe quo plus tatisfibi accederet, eo tardwres tibicinis

^fltre nominarono

&
modos & Camus

Hdx cumpr&fis

nunc Treffa Chloe

I.ydij

modum

^Alcune poi chiamarono Modi

dolci ;

effe

Rofciw

fa&urum*.

Etfonus Tibia

come ne mofira l'ifleffo

quando dice ;

regit

Dulces dacia modos,

&

Et Seneca anco ;

Cithar feiens .

Sacrifca dulces tibia effundat modos

Nominarono etiandio alcun: altri Alodi meji ; comefi puh ve-

dere dalla autorit di Boetio;

Carmina

qui

quondam

si udio fiorente pereo-i

Fkbilis heu moeslos cogor mire modos

cendo
dicis

^Aperitivi

modis fracla

T>itmq;

-Altre chiamarono

rudem prjente modum

LydiM squatam ter pede


T)ifcordefq;

modos

Molwr.
'tioni

Modi

&

pulfat

come

fuffe

fato poi

Tufo

di-

& impu
,

de quefli ne fi mentione Sfatto;

fingultantia yerba

dall'autorit di Ouidio

C etera ,

breuit) chiamarono in imiuerfale alcune compofi-

commemorata di

fopra fi puh comprendere

Tali materie

ma f le aceompagnaua l'H armonia, che nafeeua da alcuno ifrti

Lira, oueramente Piffero ,

nondimeno grande deferenza tra quefli Modi : effendo che


ra di

nunc infeenis effeminata,

immuni ; Et altre Alodi difcordant;&

V Irimamente ( (affandone molti altri per

lirici fi

prcipi,qti

Medi rudi, grafitiche dimoflra Ouidio ;

tibicine

non fi effinmeuano con la yoce folamente

mento

Et alcune Modi impudici, i quali commemora Quintiliano

tamen proftendum ptito,non hanc a me

li

di

Si trouaua,

qualunque altra forte.

popoli di queflaproutntia yfauano

yna manie-

Verfi,& tuo IJrumento;& quelli di quella yfauano tu' altro lQrumeto,<&* yn altra maniera. Et no
ma nelle armonie ancora: Imperoche yna forte di harmoma yfaua.

e-ano differenti follmente in quefli:

yn popolo
Verfi

&

yn

altro vnaltra;di

maniera che erano anco

differenti

ne

Numeri,

quali fi ritrouauano nei

De qui nacque dopot,che li Modi erano denominati da quelli popoli(com e di fopra ho detto

che pi fi

dilettauan

.,

Parte.

295-

La onde da queflo fi pu comprendere , che


f
t popolo,com e quello di Frigia, vdiua alcuna maniera foreflera,diceua,quello effere Modo di quella prouincia fitte pi fi yfiuafiueramente oue eraflato ritrouato di maniera, che chiamauano il Modo Eolio da ipopoli della Eolia fuoi tnuentorifihe era contenuto in vn certo Hinnofiompojlo nel Modo lirico [otto alcuni Ni*
dilettammo

d quella

maniera, onero erano fiatigli inuentori

merxoncofia che quegli popoli fi dilettarono molto della Lira fi Cetera, che fecondo l'opinione di alcuni ( ia-

qual reputo alfa) a quei tempi erano

ima cofa tfleffa;al fuono della quale cantauano dnominato Hmno.Tale

Dorienft,anchora che forf cantaffero altra maniera

idrumento yfatano fmlmente

li
di Verfl,& yfaffero
iHarmonia molto differente ;delche nefafede Pindaro, quando nomina fimile frumento w/utj <pft*iyya,

cio

Et Horatio

Dorica cetera ;

Souantem

midum tibijs Carmen

Hac Dorium, illis Barbarum

lyra

Ondefi pub yedere da

Frigio fihe anco i popoli della Frigia yfauano

Pifferi

li

iflrumentifiome potrei moflrare con molti effempi,


gilio

quellaparola

Barharum , che intende per il modo

Et cotal Modo yeramente foleuano fonare confimili

quali laffoper breuit; ballando folamente

yno

Vir-

di

maniera

ilquale dice in tal

O yerephngix ( neqi emm phryges ) ite per alta


Et yno

Dyndima,ybi affuetts biforem dat tibia cantum ;

;Da

Tibia datphrygws,yt dedit ante modos

di Ouidio,

quali fi pu comprendere, effer yero quello, che ho detto

quello finimento fimilmente quei popoli, che habit aitano la Lidia faceuano

Jlimono Horatio dicendo

le loro

Troiamq; ,

&

Con
te-

Vrtute fltnftos more patrttm duces

Lydis remijlo Carmine

harmonie ,&dt ci

tibijs

^fnciiftn

& alma

Progeniem Veneris canemm; Et Pindaro,ilquale, aitanti di


vincitore ne i giuochi olimpici,dice;Io

lui,applicando

yengo a te fuppltcheuole

Gioueper Pfaumido Camarineo,.

Gioue Aviotsakis,

con Pifferi Lidij.

cio

Non manca per dimoflranqueflo etiandio ilteflimomo di Apuleio, con l'autorit addutta difopra,& di mol
ti altrr.ma quefli bafnio
Da queflo adunque potemo comprendere, che Modi anticamente conffleuano
li

nelle

Harmonie,

yariatwne

&

Numeri

efprepli

da yna forte dtflrumento;

Harmonie, nella diuerft de i Numeri,

delle

mento Et f bene

alcuni popoli

poi differenti

nelli

menti Di maniera che in yna cofa,ouero


f
.

demo

col

Francefi,&

l'yno,& l'altro,fi fiorone


ta canta
;

lo

in

yri'Harmonia
il

Piffero

differente

il

erano

negli ifrtt

Queflo ifleffo yeofillabe

nondimeno quando fi odeno cantare

differente^ altra maniera nelprocedere : Conciofiache altramen-

Francefe,

Leuto,& lo Spagnolo yfa

Nelli

Harmome,&

Numero, cio il Verfo di piedi,

&

in altra

maniera canta

laffando di dire delle nationi barbare de wfdeli,come mamfeflo

il

gli ifrumenti

due erano conformi, yariauano poi nel reflo


il

I fru-

dello tfl'rimere , cio dello

concordici fcordauano poi nelle

Spagnolo;come quello di Vndiciftllabe

Italiano, di quello che fa

fe grandemente
Tifano

col

che la diuerft loro era pofta nella

maniera

etiandio horgidi in diuerfe nationi: tmperoche lo Italiano yfa

commune

defco

nella

conuemuanocon alcuni altri nelle Harmonie, ouero ne

Numeri ; Et f in quedi erano

neli

&

&

ilCeterone

lo

Vfa

Spagnolo,
lo

quel che fa

di

Italiano,& anco

ancora che yaria poco dal Leuto

Numeri, o Verfipoi, quanta differenza fa tra

popoli

&

&

il

lo

Te-,

France-

altri popoli

quanto vn popolo habbia

maniera dall'altro, da queflofi pu conofcere(jncominctando da queflu capo) che f benefuori della


il Verfo legato, ofaolto di VndicfUabe,fatto allafimiglianza dell' Endeca-

Jtalia in alcuna parte non fi yfa

ftllabo latino;tuttama nella Italia,nella

Fraza,&

nella

Spagna molto fi yfa. Et quello,che

in Italia fi chia--

ma Rima,credo chefa detto da quefa parola greca pv&i*s, chefigmfca {come altroue ho detto) Numerofi

Confonanza:percioche da quelle corri(f>ondenze,& legature, che fi trouauano nel ne de i Verfljeqtuli

mano Cadenze, nafce la Confonanzafiuero Harmoma,che fi troua in


non tanto

&

in quella

altri fintili, che

maniera de Verffihefi trouano

nelle

eflt.

vfanogli Italiani

Ottaue rime, o Stanze,

nelli

nella Italia,madre de

burnii,^ rari

re dalle nominate Ottaue

Capitolane

Sonetti , ne

dna

Cadere,
Capitoli,

dimandano Imeri;quanto nelle Canzoni ancora,& Madrigali; oue fi pone molte frti de

Verftfi come fono quelli di Sette ftllabe,et altri ftmili, che chiamano Verf rotti,come

dalli

corali

intellettifi

nme,o Stanze, che

qualifi adoperano

yfa yarie maniere

dir le

di

yogliamo,da i Terzetti

yna fola maniera di

mamfefloilmperoche

comporre; fi come fi pu comprende,

dalle Sefline

Verft,che fono gli Interi

Et

, dalli

nelle

Sonetti

&

Canzoni, C7* ne i
Madrigali,

....

M*dri<rah con
bench

Quarta

296
ti

altri fmili, ne i quali fi pongono

Numeri HoratUnifia.no fenza

aldettomodo legatici come

huomimfipu

nelle dotte

&

yedere;delle qualtjego

io

vane forti dt Numeri ad imitatane dette Ode di Horatio ; a


&gli Italiani favo per effe Cadenze

commemorate Cadenze,

te

& di molti altri eccelle ntifimi

leggiadre Canzoni del Petrarca,

per certo,che

li

dotti jfirtti Italiani fianoflati rliwuton:Con:ioJia

che non mi ricordo hauer mai trottato apprefjo dt alcuno altro Poeta , ne Greco , ne Latino vnfimtl modo di
tali Cadenze; con tuttoch il dottifimo Horatio habbia cantato affatfime Ode in molte ma-,

comporre, con

niere.E' ben vero, che

Poeti lattm(ancora che non molto fpejfo ) hanno vfatofmilt Cadenze,

li

yltime

nelle

denze nelle mezanefiUabe,


di quefli ha fatto il Poeta;

di alcuni loro Verfi,

quali

Corn/pon-

chiamano Canini ; come in ciafcuna


..>

terram misere , aut ignibws Agra dedre

*Ad

Cornua veUatarum obuertimus antennarum


llum indignanti fimilem ifimilemq; minanti.

Tum

caput orantis nequicqum ,

Ora citatomm dextra contorfit

&

multa precantis

equorum

Et Ouidio anche in

&

ttcet appelles,& culpam nomine yeles ;

queflo

ha ofjeruato ctal legge

non fi metteno,per non crefcere il voltt-

in molti altroch

Vim
me Onde il Petrarca(com'io credo) imitando tal maniera di comporreJe pofe in vn altro modo,accordan~
.

do tifine del Verfo precedente, colmezo delfeguendo in cotal gufa

Mai non y

Ch'altri non m'intendeua

onde hebbi forno

Epuofiin belfig^iorno effer molefo


Canzone,che incomincia Vergine
tal
il

maniera

di

Et cofiilreflante

bella

Canzone, llche
i

offeru etiandio nella

Grect,o tra i Latini Poeti

vna

comporre , con fmili Cadenze, quejlo poco importarebbe effendo che tanto fi potrebbe gloriare

primo inuentore

di tal

Ma quando benefi ritrouaffe tra

di

yna tal maniera di comporre Italiano, fi bene haueffe pigliato

Poeta Greco,o Latino, quantofi gloriaua Horatio


in latino

comio foleua :

pi cantar

Verfi

Dicar , qua yiolens

Et qua pauper

alla gufa de

lirici,

di efferfato

il

primo

la

muentione da alcun

che ritrouaffe il modo

Greci ; comefi pu comprendere dalle fe parole, quando

di

dice

comporre
;

obflrepit ^Aufidws

Daunm

aqux,

Re<rnator populorum

ex

agreflium

burniti potens

Princeps ^Aeolium Carmen ad Italos

Deduxtffe modos

Delchefi pu etiandio gloriare

Verfo Heroico,&

lo

tali

Fiorentinofitffe

maniere

regione, nella quale furono

t autorit p fta difopra

di

il

primo inuentore delli Terzetti,

&

alcuni

il Boccaccio

efpreffo il

che'lDotttfimo

della

Ottaua rima :

comporrefi yoleffe dare yn nome particolare , yolendole denominare

ntrouate:ivna&

Modi Italiani : O

Ma f fi yoleffero denominare da

fcani .

Tlomei , di efferfato il primo , che habbia


.

Dante ^iligheri poeta


per ilche quando a

il

Esametro ,&lo Pentametro nelle Italiane mufe Vogliono

l'altra

dalia-

maniera fi chiamarebbe (come ne inulta Horatio con

yolendole denominar dalla patria,fi chtamarebbeno


propij tnuentori

la prima

Modi Tho-

manierafi nominarebbe ( dir cof )

Modo Dantefco,et la feconda maniera Modo Boccacciano;fi come le Leggi cithanflice,

&

le

Tibiali(come

hauemo yeduto nella Seconda parte ) furono denominate parte dalli Popolt,& parte dagli Inuentori .Et f
bene nella Italia fi
tuttauia

li

Greci a

trotta

no foto

yna maniera de

Verfi, ma anco pi maniere particolari; come ho moflrato;

inofri giorni, oltra l'altre loro maniere,

che fono di Confiamo Mannas grande filofofo

TsV

o'vpavv tiV

Wwv profiiyayiv dfyjtfiv ;

colui, che fabneo tutte le cofe del Mondo,

Effameron
Italia
effer

in fiore
fio;

pieno

&

li

cantano fono

fleu

7* vogliono dire

Numeri, &~

delle

Harmonie

maniera particolare

ancora che a 1

Quindicifillabe ; come fono qfli,

La Parola di Dio in tutto

&*

il

fuo

perfetta

vn Modo particolare , fecondo 7 coflume loro ; dche non fi yfa nella

nelli

di cantare;

duepotemo vedere la differenza, che poteua

Modi de quei popoli ,

Perciochef come vedemo quefli due popoli a 1

& vna

di

vct.v7t\nos,KM zd.vnKrkaf /.ycs,

da principiofabrico il Cielo finzafelle ; de 1 quali verfi tutto

Pertiche ( lajftndo di dire degli altri popoli) da quefli

de

hanno il Verfo

O' toh

noflri

nel tempo

che nella Grecia la Mufica era

tempi battere vna maniera particolare

di

Ver-'

tlfimile,douemo creder, chefuffe anticamente tra quei popoli . Et

noflri giorni alcuni popoli di natione diuerft

conuenghtno infieme nel

Verfo,& nella maniera della compofittone delle lor canzoni;

Numero,o

nelli

Piedi del

tuttauiafono poi differenti intorno la maniera

del

Parte.
del cantare.
in

Et non {blamentefi trotta tra diuerfi nationi tali differente

297
&

ma anco in vna feffi natione ,

vna tfleffa patria;comefi pu vedere nella Italia :percioche in -vna maniera fi cantano

chiamano

Vtllote ne

luoghi

le

Vinegia,& in vn altra maniera nella Tbofcana,&

-vicini

foli ;fi come era anco appresogli ^Antichi : perciocbefi bene i Popoli della Daria,

& yno
frumento, & l'H

uano yna ifleffa qualit fifone di Verfo ,

ifleffo

Ifinimento ;

&

Harmonie

le

Canzoni , chef

nel

Reame di N<t

quelli della Eolia

vfa-

loro poi erano in qualche

differenti De qui fi puh comprendere adunque la diuerfit de i nomi nelh Modi ; chef come in alcun
armonia differente da vn 'altro Modo cof anco nacque
Modofi trouaua il Numero, lo I
come il Frigio era
la diuerfit delli nomi. La onde credo , che il Modo Doriofufje differente dallo Eolio
;fi

pane

diuerfo dal

da i vart\

Lidio;& ci non folamete nelle Harmonie: ma etiandio nelli Numeri ; come fi pu comprendere

effetti, che

nafieuano dall'vno,&

dall'altro;come

alfo luogo yederemo

Per adunque quado leg-

gemo di Filoffeno;che battendo tentato difare il poema Ditirambico nel modo Dorico, &non lo puote mai
condune al defderatofne :percioche dalla natura del Modofi tirato di nuouo neli'harmonia Frigia, conueneuole a tal Poema;non douemo prendere ammiratione effendo che li fuot Piedi,
ilfuo Numero pi veloce (Togn'altro Poema ; Et per il contrario Numeri del modo Dorico pi tardi, &pi rimefii Perilche effendo altri Numeri nella Darica,& altri nella Frigia harmoniafcomefi dmo)era imponibile, che Filoffinopoteffefarcofa alcuna , che fufje buona fi come anco farebbe imponibile , quando fono li Numeri di vn
Verfo Saffico, chefi compone del Trocheo, del Spondeo, del Dattilo , &> nelfine di due Trochei ; ottero di yn

&

Trocheo ,

& yno

Spondeo

come fono

Mercuri facunde nepos yAtlantis


Perficos odipuer apparati^
tterfitmente con Dattili

Sed fugit

&

quefti due

Horatiani,

&

fi yoleffe cantare, o tirare in yerfo Heroico,

Spondei

come fi pu comprendere in
tempia

interea ,fugit irreparabile

Parcerefubieclis& debellare fuperbos .

ciafcuno

chef compone di fei piedi di-

delli

due Virgiliani

Tutto queflo difiorfi ho yoluto fare,forf pi lungo di

che bifognatta,non ad altro fine,fi non accioche pifacilmentefi comprenda quello, che era

Onde paterno veramente dire,che il Modo anticamente era una certa,

fica .

diafana con

&

di

ragione,

&

con arteficio, contenuta fatto

H armonia, accommodati

aerino nelle lor cantilenefi non

effendo bora la

Mtt-

determinata forma di Melo-

proportionato ordine de

materia contenuta nell 'Oratione.it bench

altra

vn altra variata . Et tale ordine


chiamano Tropo;

ca , chefgnifica

&

tempi fiparata dalla Poefia

noflri

delle Sette gi

melicamente mediata;come pi

ni lo

quello,

nella

Numeri,

Mufci moderni non confi-

yn certo ordine di cantare,^ yna certa fpecie di harmoniajaffando da par-

Mufca a

inquanto contenuto tra yna

in

&

yn determinato,

&

Modo

ilNumero,o Metro determinato :percioche dicono, che queflo appartiene alli Poeti, mafii-

te ilconfiderare

mamente

alla

&

harmonicamente, ouero arith-

vederemo;tra lequalifi troua yna certa maniera

di

cantare in una, che

di

cantare con diuerfa maniera,ouero aria dimandano

Tuono

alcuni

tuttauia confiderano cotale ordine

moflrate fpecie della Diapafon

Modo;

Ne di ci douemo prender m araiti?Ita,poi che TpoVo

Modo , o Ragione , dalla

&

alcu-

parola gre-

quale vogliono, che fiano cof detti . Etfifitffero anco nominati da

Ipan , che vuoldire Conuerfionejo Mutationejaria medefmamente bene;effendo che l'vnofi conuerte,&
muta ncll'altro;come vederemo Lo nominano etiadio Tuono,
ci no mal detto : percioche per ilTttono

&

(come moflra Euclide nelfuo Introduttorio ) fi pu intendere Quattro cofe Primieramete quello,che i Greci chiamano qftiyyxr , chefgnifica ogni Suono, o Voce inarticolatajaquale non fi eftende ne yerfo ilgraue,
:

ve verfo
Dipoi

l'acuto

vna forte,

do; cine

Secondariamente , l'vno di quelli due interualli

&

[onora voce

vna buona, finora,

&

difopra ;ft come quandofi dice,

la

il

Tuono Doro,il Frigio,& gli altri ;

,&per l'acuto

teffere dalla congiuntone delle


.

cio

melane ;

Cofi ancora da

Terza pane;
,

&

gagliar-

che hauemo nominato

Modo Doriojl Frigio,& life-

Modi,<& non Tuoni Volendo adunque dichiaModo vna cena cojitutione in tutti gli ordini de voci, dif-

&

tale Coflttutione

come vn corpo pieno di moduUtione ,

Confinati^ ;f come
Di maniera che da Proslambanomenos a Mefi viene ad effire vna

de,o voci

il

8. della

nome Tuono fi eflende in pi cofe, come hauemo veduto ;per ioperfihi-

Equiuocatione ,pi che hpotuto,h voluto nominarli

ferente per ilgrotte

tuono, finora

rare quell,che fa Modo,diremo con Boetio,che

fon

moflrati nel Cap.

gagliarda voce vlttmamentefipu intender quello

gitentiper ordine, Et perche queflo

uare

;f come quando dicemo ; Francefco ha vn buon

la Diapafon, la

Diapafondiapente
coflttutione,

Mefi a Nete byperboleon,mtendendouifempre

laquale

connumerando

Itfuoi

ouero la Disdiapale

mezani filoni

chor.

Ma

perche

Quarta

298
perche quefe

coflittttioiii

tra;come nel Cap.

fono veramente

che'lModo vna certaforma,o


^3.

le

varie ffecie della Diapafon j chef trottano dalTvn lettera

qualit di

harmoma,chefi trotta

aafcuna

tn

dille

nominate Sette fbecie del-

Diapafnjeguali tramenate h armonicamente, fecondo che fi confiderano bora, ne danno

la

autctichi; dalli quali poi nafcono hfuoi_collaterali,per la antifone arithmetica,,

cipali,^
tne

vederemo

Placali

onero Placali

Modi fono

li

bench

etiandio

io

li

habbia nominato

Cap.

&

ne differenza tra

H armonia,

2.

maniere di cantare Modi; [uno pero flati alcuni , i quali

tali

ouero Intere cojlitutiom. Qtielli che

:Jolamete,che nafce da

&

hanno chiamati Harmome , alcuni Tropi,alcum Tuoni,

Platone, Plinio,

Modi prin-

nominati da molti diuerfamcnte,

flati

& per qual cagione.


T

fette

chef chiamano{co-

Che

all'ai-

Terz* parte habbamo veduto, nunerando le lor chorde melane ;per diremo,

della

Giulio Polluce

li

E 'ben vero,che'l Polluce (fecondo'lmw parere

l'H armonia,^

alcuni Sijlemati,

chiamarono Harmomefurono molti, tra 1 quali fit

il

Modo;

ejfendo

Suoni/' dalle Voci aggiunte al Numero

) po-

cheppia 'Harmoma per tlcocento.

& dipoi pipita il Alodo per il compofo di

Numero,& di Oratione,che Platone nomina Melodia, &f vedere, quanto il Modofia differente dall' Harmoma La onde tffendo a inofri tempi l'vfo della Mttfica molto differente dall'ufo di quella
di

de

^lt

^Antichi (

quelle

come

altroue ho moflrato) ne ofjeruandof in effa alcuna cofa intorno al

H armonie, che fi odino ne

jfecondo l'opinione di coditi

queflo

douerefimo pi pretto chiamare

li

Numero ( laffando

vengono neceffariamente ad effer congiunti a

Balli: percioche

nome pi commune tra Mufici wfimil cofa ,

H armonie, che Medi: ma

che non PI armonia

congiunto al

ttate tre cofe

che non

Numero

Ma quando

che

vna cofa

minata Pero quando Platone

no ,fi chiama
li

&gli altri

acute per vno tnteruallo di Tuono,

chorde

il puff. ut

vn

di

l'acuto,o

per

tie delle loro

commune
darono

le

pio,

altro

le

nomina

in

H armonie
;

&

pu nafeere , che

cowmntione

contrario

il

di

efjendo che tutte

Semituuno,

Ma f noi

li

due nominate jpecie

cio la

di

Suoni,

dalle

come vederemo

Diapente,

La

&

la

li

di efi

le

chorde
,

di

li

che gli pi vicino

difeendere con

vfo moderno

t allora

Cinque tuoni, che fono

in ogni

di eiafcttno( come

indicare

d-illa

pofla.Ma

qlla

in tal

per

vmte (*-

Et

alcuni <t/*f

chorde

fotto,

di

gratti

Onde
pi

Confiderando

vn

ordine nelle

Voltati dal arane al-

cio inquanto alla contterfio-

&

t allora

di

fopra la Diapente

propofto alcuni diman-

Diateffaron Lati, ouer Membra della Diapafon

ice;che forf fi chiamarono in cotal modo,dallf>acw del

cora che alcuni vaglino ,i befano nominati

le

onde parmi, che non fuori

lo fecero fenza

mo,et Lidio{come dimofra nelCap.~j.et nel io del

percio-

poneffe tal nome

vn Modo fono pi

effetto

Modi lateralucomefnno li Piagali, dall' uno de

nominarono Tuoninoli

Vo-

nomir

delle

nell'altro nelgrane, ouero nell'acuto.

Diapafon Corpo; poi che ne fegtte vna tale,<& tata variatione,che fi vno

Sono anco

compofo

molte canfonanze

quafi che voteffero dire

confideraiimo fecondo

Diatefjaron, lequalt fi pongono

;fi uotrebbeno ettandio chiamare Tropi

Voce finale

il

A't/xavlaftcondol parere di Quintilia-

chorde di quello

delle

chefanno l'vno nell'altro per l'afeendere

la Diateffaron.Et qlt,che

dalli

dalla

vna fola ancora Imperoche

erano da loro nominati in tal maniera

che alcuni chiamarono parte

't>

Melodia, cio

confderata ditterfamente ,fia anco dmerfamente no-

chiamarono Tropi, fu anco ben detto : poi chef mutano l'vn

adunque

la

quella concordanza, che nafce dalla congiuntane di pi cofe tra loro diftmilt

poi per quefle qualit fono tra loro differenti

effa

quando

tdeffa,

fieme, che fi trotta tra molte parti,&

tri

nomina Modi, allora intende

voci difimilt tra loro

concordanza de molti filoni,

la

li

Ne douemo prender marauiglia, che vna ifltff cofafia denominata in tante maniere

inconuemente

perche

Quando adunque il Polluce li

fhama Harmome,non difcorda punto da Platnnesintetidendo quel concento,che nafce da


ci

tal numero)

cifi fitto;

&>

miralnle.De qui vene;

loro lati, che fi muta; che

ragionerei quali l'unoJ Tolomeo, tlqttal

Tuono,per ilquale li tre Modi principali Dono, Frit

bb.dell'Harmomca)fono lontani

l'uno dall' altro:

<An*

manierala vna certa foprabondanza

d'J ineruditi fi

come

Diapafon jultra

li

due Semituoni maggiori

alteramente doli 'ultimo fuono;

vogliono alcuni altrt)mediante ilquale, cattano vna Pegola di conofeere,

&

ajctfa,^- dalla difcefa delle loro Modulationi,qi!alji volita catilenaffotto qual Modo fa cor

vltima opinione a\me non piacexonciofiache no ha

ditti

in

alcuna ragione, che accheti

l'intelletto.

Modi da quefla parola latina Modn$,che derma da Queilo verbo Modnlarylqualefiguifca


Cantare:

Parte.

299

Cantare-.ouerofono detti Modi dall'ordine moderato ,che fi fcorgt in

deU'ydito,pafpre oltra

minarono Siflemati

termtm;&

loro

di

non offeruarela propiet,& natura

onero Intere cojitutiom

che Sifema yuolfignificare

lomlmperoche non

tra quali

yno

lecitofenxa offepi

di ciafcuno.Quelli,

che

Tolomeo; fi moffero da quefla ragione

yna congregtione de yoci,o filoni, che contiene

yna certa

nife

ordinata,

no-

li

-.per-

&

in-

;& della Diateffaron, &> del-

tera modulatone ,ouer cogiuntione delle confonanxe;come fono della Diapente

Di maniera ,

ancora.

le altre

che ogni

Modofi colloca interamente in yna delle Sette ffecie della

e la pi perfetta di ogn altra qualfi yoglia coflitutioiie

Del Nome,& del Numero

WM

/ come appreffo

j!?'|

Ioniche,

j.

che hannofatto qualche mentione delli Modi,fi yede gran


nome ingenerale:come hauemo yeduto;cofi anco l'ifejfo latra-

mene

&

ad alcuni nomi particolari

intorno

yorremo hauer riguardo a


fet

Repubhca . In yn

cofi tra quefle,par

Unicorne ynolc

che

;& intorno

al

numero

Imperoche [e noi

harmonie Lidie mifle, alcuni Lidie acute, al-

di ejt

ag giungemi cofa alcuna ^Aggiunge poi a quefle


.

altra luogo poi

loro

quelio,che ferme Platone in tal materia,ritrouaremo,che pone

Modicamente; chiamalo alcuni

altri Lidie,fenza

lodando follmente ,<& abprouando fopra tutte


Utita

Cap.

"!

WTM Pili
$=== /^ TI
tri

Modi.

di tutti quelli,

de uariet intorno al loro

W v Kj.

delli

Diapafon,

le altre

quefle due yltime

Dorica,

la

come molto

ytili

&

la Frigia;

ad yna bene

commemora jolamente la Doricaja lonicaja Frigia,^ la

lodi follmente la

Marnano capeUa)pone

Donca;come pi fettera,&

migliore di ogn altra. ^Arifloffeno ancor

Quindici modi; cio Cinque principali Lidio, Iajlto, Folio, Frigio,

Donco;con Dica colhiterali;a<rgiu>gendo a aafcun

di loro quefle

due particelle Greche

tro Hipolidto;gr coffa degli altri per ordine. L'ifleffo

&

che yuol dire

-zp,

&

Ta,chefonifca Sottoiondef nafeere due altri ModiJ'yn de i quali chiama Hiperlidw,

Supra,&

iQi-

Lidia; et

numero con nomifimili pone Cafwdoro nelfuo

pendio di Mufica;et [frinendo a Boetio ne pone Cinque; cio il Dorio,il Frigio, l'Eolio, IT aslto,&

il

l'al-

Com

Lidio;

&

&

queft due fono cofi detti per njpetto delmexo; yolendo infeopu Modo ha l^Alto&ilBafo;
rire, che cufcuii delli nominati ha due Modi collaterali;come dimoftra dipoi,quando dice;che la Mufica artedice, che

ficiata contenuta

da Quindici modi;

&

in ci concorde con

Marnano. Ma Euclide ,

lui ^Anloffeno ne pone Tredect folamente;ilche fi medefimamente Cenforino.

yno

di

ijefj

autore, effer molto difcordi,& yarij nel numero

Tolomeo, quando ragiona

&
&

Sette, cio l'Hipodono,Hipofngio,l'Hipolidio,il Dono,tl Frigio,il Lidio,

ve l'Ottauo,chiamandolo Hipermiftoltdio/letto da Euclide Hiperfrigio

majiimo,cto
quejli

ilquale [erutt

anche

La ondefi yede duefeguazgi


il

di tal cofa,

ne pone

Miftolidio;allt quali

aggiun

queflofece

accio che'l Sijlema,.

Quindici chorde da Proslamhanomenos a Netehyperboleon ,fuffero coprefe dalle chorde di

le

Modi.Et quantunque

conofeeffe molto bene,che ultra di

queih fette

trouauano molti altn;come fi pu yedere, quando comemora l'laftto,&

Modt,& lofio aggiunto, f ne ril'Eolio,

naminadali Harmonie;tut

tatua non yolfe pei/fare tal num ero ;for[e,perche hauea fatto difegno,di accomodare^ fecondo ilfuo propofito)

ciafcun circolo della

Sphera celesleyno

delli

nominati otto Modi;come fi pu yedere nelCap.9. delTerxo

libro della Mufica;nella manieratile gli sfatichi ettandio haueuano difegnato a ciafcuna Sphera;come

mo-

Hifona naturale Giulio pollucefi accorda con Platone nel numero ma difeorda nel 110me.percioche pone il Dorico,!' Ionico^ l'Eolw;et li nomina Prime harmonie, alle quali aggiunge la Frigia,

fira Plinto nella

la

Lidiaja Ionica,& yna,che nomina Continoua; come yna

Pifferi.^infttde Quintiliano, nel

Dario, il

Primo

lib.della

di quelle

harmonie, che feruiuano al fuuno de

Muficaponefei Modi, i quali dimada Tuoni,

cio

il

Ltdio,il

F rigio, liofilo, il Mifloidio,& il Swtonolidtojlquale paterno nominare Lidio acuto. Ma Gaudetio

plofofo,hauedo nelfuo Introduttorio fatto mettane del Miftoltdio,del Lidio, del Frigio, del
dio,deU'Hipofriio,et di qllo,che

Dono,

dell' Htpoli-

chiama Comune ,nominadolo dipoi Locrico,et Hipodona; dggtge negli

ef-

sepi, che pone,l'tjepio deli Eolio, et qllo dell' Hipoeoho.^fpuleio altra coftoro pone cinque Modi;i Eolio, l'iaftio,
il

Lidio, il Frigia, et

tfli

il

Dorio.Et Luciano quattro;il Frino,tl Lidw,il Dono,et

qllo,che faccia Boetio;poi che nel Cap.

^.et nel

da Tolomeo.Et quatunq; Plutarco yoglta,che


ce quefo, commemorandoli

da quefti

Et

ci diffe

li

1 5

<ie/

l'Ionico.

4 lib. no difeorda in cofa

Laffar di dire oltra di

alcuna

dalli

Modi pojli

Modifiano Tre folamete, Dono, Frigio, et Lidio;tuttama

come princtpaluperche fo? giunge

imperoche, yide non efjerlipi

di

dipoi ,che

Tre forti

di

di

qualunque altro modo dipede,& derua


Diatefjaron

come

nel Cap.

Pi

della,

Ter^a

Quarta

oo

Terza parte ho
raccontare

il

Non mancano quelli ( lafjndo

moJlrato;dalle quali nafce la -variet delli Modi.

loro

dell'Iomco;come

di

&

quelh,che erano veramente Modigreci : percioche(come mojlra Cicerone) la Gretta

era.

diuifa in tre parti ,cw nella

Donatella E olta,&

nella Ionia

come dtmojlra anche Plinto nel libro Sejo

Cap. i .della firn Hiftorta naturale . yAltn hanno fatto mentione incidentalmente di ima parte

&

me Pindarojcht nomin ti Dario fitto 7 nome della C etera dorica,


ghi nomina l'Ionico,
del numero

in

numero

l'Eolio,

Dono,

il

,& dalla differenza de

confittone di

&

loro

il

Lidio

cofi l'Eolio

nomi, chefi troua

in tutti quefi autori

collocati, citer ordinati

hahhiano qual nome fi yoglia,qutflo importa poco a noi

che gli ^Antichi yfauano

loro

Et

dalla -variet

non fi pu cattare

al

di loro ;fi co-

or atto in diuerft luo-

Di maniera che dalla diuerfit dell'ordine ,

mente.Mafiano a qual modo fi -vogliano

&

da parte il

che hanno fatto mentionefolamente del Dono,, dell'Eolio,

nome , che quafifono infiniti)

altro, che

;fano anco quanti fi yogltno,

bufandone difaper quefto per hora ;

Modi nella mantera,che difopra ho mofrato ;

&

che confderandolt fecondo

lyfo de i Muftci moderni, collocati in yna delle Sette jpecte della Diapafon harmomcamente, onero arithmeticamente mediata,^ diutfaJlanoDodici: Imperoche in Dodici manierefolamente,

mente fi pofjono diutdere; de

poi hauutogli ^Antichi quanti

quali Seifono

li

principali,^ Sei i loro

non pi, commoda;

habbiano

Modi fi yogltano. Da che yer amente nafcefii yna tanta dtfcordta tra li Scrit-

tori fi intorno al numero,come

anco intorno al nome,& all'ordine

loro, cofa difficile

lefiimo dire, che ci accafcaffe ; perche, ouero che al tempo di alcuno di loro tutti
tto fciuti; o

&

come Tederemo

collaterali,

che nonfaceffero mentione f non di quelli, che

Potemo adunque da quello, che fi

detto rkogliere ,che

li

li

dagiudicare ;fe no vo-

Modi non erano ancora co-

tt

yeniuano in propofto a tempo,

Modi principali appreffogli

&

luogo comodo.

^Antichi erano Sei

&

Do-

rio,Frigio,Lidio,Miflolidio,Eolio,& Ionico . Et f ben Tolomeo con Apuleio,


molti altri anco chiamal'altro nella
no il modo Iomco,modo laflio, queflo nulla , o poco rileua : imperoche coiifdemndolt l'yno ,
lingua Greca, tanto importa tyno, quanto l'altro; poi che anco

&

modo Mijloiidio,da

il

mato Locricofiuer Locrenfe;& ^Atheneo tenne per cofa certa, che l'Htpodoriofuffe
ficile

yeramente

il

yolere hauer di ci chiara,

&

perfetta cogmtione

percioche queflo non fi pu d'imojlrare per alcunayta,per effere


ritrouar di loro yefitfto alcuno

il

Giulio pollice chia-

l'Eolio

Cofa molto

loro yfo totalmente [pento, che

Ne di ci fi douemo maraugliare

dif-

y olendo feguire l'yfo degli sfatichi :


Tempo

efjendo che'l

non potemo

confuma ogni cofa

&

creata:ma pi prejlofi douemo maraugliare di alcuni, che credendofi porre inifi tlgenere Chromatico,

fEnharmonico,giaper tanto,

&

tanto jpacio di

tempo lafctathnon conofcendo di

loro

maniera, ne yeflino al

cmio;non fi accorgono, che non fi ha ancora intera cognitione del Diatonico : percioche yeramente non fanno
in qual

maniera

cotalt

Modi fi poneffero in

yfo,fecoiido'lco(lume degli ^Antichi.

ne yorranno efjaminar la cofx,ritrouarannofenza dubbio alcuno


ceruello con moltefatiche, &Jlenti, che
efferflati ingannati alla gufa degli

La onde credo io, che fi be-

doppo l'hauerfi lungo tempo lambicato

hauer anno gettato yia il tempo, piti pretiofo

^Alchtmifli, intorno

il

che ogn altra cofa

yoler ritrouare quello , che

il

&

mai ritrouar potran-

no; quello dico,che chiamano la Quinta efjentia

Degli Inuentori

ON

delli

Modi.

farebbe fuori di propofito(

tore de

fe'l fi

Cap. 4.

poteffefare)il narrare, chifia flato

fa manifeflo a tutti quellt,che leggono il Platina, che Papa Gregorio


fantifiimayita,fquello,che ordin, chefi cantaffe gli Introiti

yoltejo Halelutah,&
liano Ci quejto

nanza.

le

altre cofi, che fi cantano nelftcrtficio

il

, il

modo, chefi cantano;

aitanti ordinttto,che tali

primo

&

ridu/fe gli

Salmi fi cantaffero

il

canto de

Salmi

il

muentione

primo inuentare :
di

Similmente

Intorno di

che Vita-

alcuni) per cofo-

cio ritrailo le loro

Into-

Hinm a miglior confinanza ; hauendo Damafo primo per

in chiefa

yerjo per choro,

&

nel loro fine fi

Gloria patri, co' l rejo. Tutto queflo flato detto intorno al Canto ecclefiaflico,anchora che
ritrouare

primo inuen-

.6(tiihimw noue

nome primo, ordin il Canto,& aggiunfe infume gli Organi (come yoglono

Ma Leone fecondo, huomo perito nella Mufica compofe

nationi,&

il

Modi modernlperaoche fin'hora non ho ritrouato alcuno che lo dica; ancora che

aggiungere

di efjo

Ma inquanto all'inuentione di quelli Modi, chefono nel Canto figurato ,&

comporre nella maniera ,chefacemo

al prefente

cuna certeza;ancora che (per queUo,che fi pu yedere)no

non dubbio, che di


molto tempo,che

ci

il

no fi poffa
la

non potemo hauere al-

t tal modo di comporre nel


canto

Parte
canto figurato fu ritrouato

301

Et bench intorno gli Imtentori detti Modi ^Antichi nafca quafi Fitteffa diffctd

t ; tuttauia potemo hauere alcuna cognitione degli Imtentori di moki di


^Anfione figliuolo di Gioite, o di Mercurio (come alcuni vogliono)
nia Lidia

con la quale (fecondo che riferifce <Artttoffeno nel

della vergine

&

altri

come il detto difopra

ad altro

il

olimpo fu quello
anco netta

quale fu forf ildifopra nominato;

effetto ,

Dicono ancora, che tal meloda vfauano li

Mufica

della

E' ben vero, che Clemente ^Aleffin-

harmome Lidie ad Olimpo di Mifia,

vogliono, che la melodia Lidiafuffe ritrouata non

Imperoche Plinio -vuole , che

La qual harmonia fi adopero

Pfiche, come di[oprafu commemorato

drino attribu/ce la inuentione dette

loro

di <Ahtipa,fuffe inuentore dell'harmo

Primo lih.

che fono col Piffero ifunerali netta fepoltura del Serpente Pithone ;

pompafunebre

&

ruttici

che per vfarla ad vn tale vffcio,

ne

&

i triu'ij,

ne t quadriutj

nore di Diana, ad imtatione di Cerere , che con grande gridi cercaua la rapita Proferpina

in

ho

come accenna il

Poeta quando dice ;

Non tu in triuijs indocle folebas


Stridenti mifrumjlipula di/perdere

molti ttrumenti

ma con vn pifferofola

Ouefi vede , che non faceuano vn

carmen ?

del quale ( come vuole Apuleio )

con

tale vffcio

lagne Frigio , che fu padre

di

quel Marfia, chefu punito grauemente da ^Apollo detta fiat arro<ran%a,fu l 'inuentore. Quejlo ijlejfofaceua-

no

etiandio col

inuentore,

Zufolo, del quale

perche

come

Pan primm calamos c^ra

Ma

Injlituit .

le

come vogliono alcuni, &< mafimamente

Virgilio )

Pan dio depajlorifu

dice egli

conungere plures

melodie Dorie, fecondo

l'ijleffo

Le Frigie,

Clemente, del qual parere fu anche Pliniob furono

&
&

la Mittafigia ( come vuole il noMifla lidia,


minato Clemente ) furono ntrouate dal fopraetto Marfia , che fu di Frira ; quantunque alcuni ttoglwo ,

ntrouate da Thamira, che fu

di

Thracia

la

che Saffo Lesbia poeteffa antica fuffe l'muentrice dette Mifte


tione a Therftndro

di

vno

&

altri

Lampreda

Lifia,vuole, che

mone Ptthagorico fuffe


ho ritrattatogli

t'inuentore

imtentori

^Athenefuffe l'wuentore de tali Melodie

di

ipercwche

lui

effeminandoli intorno attempo , fi pu vedere

anzi imponibile dafapere

come

dice) fi

da molti

altri ,fujfepoJo

De

tettmonio

gli altri

detta Metaftfica

fi

Quale

valere in que

di loro fuffe il primo ritrouato, quetto ,


,

chef Lidio fuffe

, quando l'ordine detti Modi

l'itteffo di

pofli

qualunque altro

mttfico per-

primo

Laffaremo hora

&

non dir dif-

Modo

ritroua-

da Platone , da Plinio , da
:

Ma veramente

Modo, chefuffe pofo primo in qua-

come del Frgo,che potto da Luciano primo in ordine ;

^Apuleio nel primo luogo .

Da

Modi non

non fuffe flato Tmotheo non hauerefiimo

fecondo che l'vno fu ritrouato prima dell'altro

debile argomento : perctoche putrefimo dire

lunque altro ordine

ancora che alcuni vaglino

to; atta quale opinione fepotrefimo accoflare

&

dell' Hipolidio

il

alcuni vogliono,che

Ma inueritparmi, chefianopi antiche di Tmotheo ;fi come leggendo molti autori

molte melodie .

Marnano ,

Polimnejre

pigliando
,

(^7*

Tmotheo fuffeflato l' inuentore del retto; ancora che Frinide

fetto de quei tempifuffeflato aitanti

&

dell'Hipofrigio,

attribwfchino tale inuen-

Ma Plutarco

ma quando l'autorit di ^Ariftotele potta nel lib. z

ilo propojito, fi potrebbe dire, che

ficilifiimo

altri

lidie ;

ad vn Trombetta chiamato Pithoclide :

di ragionar pi di cotali cofe,&>

&

dell'Eolio,

verremo a dire

che potto da

detta loro natu-

ra tpercioche detta propiet de i Modi moderni vn altrafata ne parlaremo

Della Natura , o propiet

BPE3252-V S SENDO
B&2S&fe|

KSiHIf

~J

S^t"^Mt^l
IfisSyitAij

S~-swJxH

gi

li

delli

Modi

fipoteua comprendere, che ciafeuno

mafimamente quando tutte le


portionatamente

&

cofe ,

vna

degli huomini

ferua in f

il

in
vn certo non fio che di variato ;
f
che entramno nel compofo, erano pofle infume pr

di efi

ritemua

Onde era potente di indurre negli animi degli afcoltanti varie pafio

ditterfi habiti,

Dario modoftabils ,

ciuili ;

&

&

cottum.

De qui vene poi,

che tutti

&

netta Politica

^Apuleio lo nomini betticofo

;
:

quelli,

che hanno fcrit-

vedeuano nafeer da

volfero che fuffe perfua natura molto atto

come dimofra sfrittotele

vna certa feuerit ,

compofitione di

certa differexa de Modi, dotta quale

to alcuna cofa di loro, attribuirono a ciafeuno la fa propiet, dagli effetti che

de chiamarono

Modi antichi , come hauemo veduto altroue , vna

pi cofe pofle nfieme: dalla variet loro nafceua

ni, inducendo in loro nuota,

Cap.

ancora che Luciano

alli

lo

loro.

On

coflumi dell'animo

chiami feuero : perche

Ma ^Atheneoglt attribuifeefeuerit

maie-

tt,&

Quarta

302
{l,

yehementia

C-7"

cono etiandw, che

&

dice, che e donatore della pudicitia

Cafodoro

Modo, che

contiene in f granita

per

il

&

rare quelli, che ragionattano, o diffutauano di cofe grani ,

&
Irma,
&

Muftco, che cantafe

di altre cofe fnmlv, al

al

&> coiifruatore delia cajlt Di'


.

che Lochete appreffo di Platone Jokua compafettere ;fi come della

Virt

C etera , o

la

Jtwno della

Lira

non

della

Sapienza

melodia Ionica

ne la

ma fi bene la Borica, la quale tihmaua, chefuffe yeramente la l'era Greca harmotiia ;


quando erano huomim degni di tal parole ; <& tra loro,
'imamente,
te parole dette fi compren
ci tnaj
Donenfi yfatano y/H armonia alquanto grane ,& feuera,con nudetta Titta certa confonanz Et perche
o la

Lidia

&

li

meri non molto veloci, quali accompagnati


per

noi -vn 'animo cajlo,

gli

&

andare

alla

il

non era detto (inza qualche ragione

la

Re ^Agamennone ,

) il

dole

il

era apprejfo

le

non poteua

ad alcuno coftflrana ; per confiderato


:

modo, che

hatteffe

&foauifime

di fare tra le honefte


l'ijlefjo

gratti

efjo fi

per vo-

wducejfe in

come fi pu comprendere da

efjer

quello, che

pa-

perche

Della qual cofa accor-

Ma perche queflo po-

ho detto netta Seconda parte, ritrouer, ie

Imperoche da credere, che il buon Mufico fttffe tale, che laflimolaffe continone'mente co

&

&

cafe

operatiom yirtuofe

alle

,<&

al di/pregato de

yi-

cafliftme,& bene accottimate matrone, da douere imitare ; infegna-

da tenere per conferuare

ma non gi tra le

la intrateneffe etiandio

&
Mufico
& meno

gratti canzoni dal buon

donne :

<&

la [ita caftit;

come fi contteniua a donna

cantilene;

apprefjo di Virgilio con feline,

preffo

&

aitanti che fi partiffe della

Mufico

per

il

lepropunefje molti effempi de

lofofche,

&

yiaata da alcuno

imponibile

&

moglie Citenneftra in guardia ad un Muftco Dorico

dotte narr adoni, accompagnate con harmonie appropiate,


t'u ;

Jetiere
f cofe

prudenza

la

yitiof Egitto, leuandofelodagli occhi, diede fi'ne atti [noi sfrenati defiderij

trebbe parere

non

ci

guerra Troiana, diede

conofceua, che mentre

vendofi

Et

come racconta Strabone

tria, pi r

mezo del modo Donofi acqutjlafje

il

vtrtuofo

auemmenti Imperoche

conteneua in

alla Oratione,

lettano vii ^Aiitichi, che

loppa era fraternit

lafciue

con iarratwm

fi-

pudica . In tal maniera anco Dtdone

caja,

che homje

che fi coituma

; il

come kg amio ap-

Ninfe ;

Virgilio dette

Inter qua* curam Clymene narrabat inanem

Per tali

Vulcani, Mart'uq; dolos, c" dulcia flirta.


rate propiet al modo Dorico

& ad

do da quefle fi partiuano.&~ pafj'aitano a


che

lifttoi

la del

di qttalunq; altro

fime,

atte

&

iti fuori,fu approuato,

l'ytile grande,

poco yalore

yfattano

Fgia tanto

difboneua ad

li

yna

il

modo

Frigio ;

atti

"li attribu,

quanto molle

&

il

il

elevante

fendo

yirile,&
quiete.

le

ijimando

gli altri di

da quella del

Dono

Frigio

WAUtA detti

onde (fi come raccontanoTolomeo


dell' LI tpodmio

tra

il

jttoi

&
nomo & quando
Quintilia-

cure dttt'antmo del giorno pafato;<& nella notte Juegliatt dal

^Atheneo ( come altroue ho anco detto )fpens,che queflo

di

Voleuano e-

imperoche fi come

cofi l'Hlpodorio per la

f ne gli animi yn certo gonfiamento ,


gli

il

poco ytile.gp

Muftca

La

che induce

attribuirono anco

queflo

& ^Anfotele :peraoche cotwfce-

modefia

contien-

Frigie ilDiatomco,co

atte

alla

chejoleuano col mezo

le fatiche,

lafattfludq

in tutto diuerja

conteng-a co

anche non molto honefte.

Dono, che ninno altro, da

ijituita Jlepublica

hauefe natura

&
yfanza
&

Pithao-onci haueuano cotale

&
&

-vuole, che

ornato,

ad yno, che

&
Genere Enharmonico
&
&

certa coflanza

andatiauo a dormire, mitigare

fonnn, col Dono ndurf

gratti, fi paffa

fanciulli dalla loro tenera et tifer /{brutti netta

mcuimenti induceffe yna certa pigri tia,

l't olio,

^Anttcfjeno

yeneratione

che apportauano ad yna bene

ttandio "li ^Antichi, che l'LIipodorio

Dono

in

&

cofe liete,ttfeftettolt,

adtnefjo datti due fapientifimt Filoftf Platone

Onde yelfero, che

la opinione di

Harmonie Doriche; comegemre

me pi yehemente, & acuto

li

nar-

Modo.& la [ita harmomapi acuta di quel-

cofe alti

non molto ingegnoje ,et fimigliantemente

ghi grandemente

no)

leggieri

le

<& piene difapienza. Et quan-

Clemente ,sileJJandritio,feguttando

il

adunque gli antichi attribuirono

Dono Onde da queJo,credo io,che(ia yeutito quel Proutrbto, chef dice, Dal Dono al Frigio; chef

le<rgtert,bafje,

uano

&

cofe piaceuoli , liete,

numeri erano piti yeloa de i numeri

pu accommodare, quando da yn ragionamento di


f

effetti

applicauano materie fenere, grani,

efjo

^inttchi al Frigio

come

ci

&

fttffe

fatto ; per efjer di natura al-

manifeja Plutarco

natura

di

accender

& di prouocare alla libidine ,& atta Infuna peretoyehemente


alquanto
anco di natura jeuenjiimo , & crudele
lo
Modo
che
iflimarono
, &furwfo
onde
mio
parere)
Luciano tocto molto bene la fua natura con
La
attonito
(fecondo!
l'huowv
he
rendifle
t

l'animo,

di

infammarlo

alla ira, gtp atta colera

&

&

quelle parole
quelli,

Si

come

quelli dice egli )

quali fono tocchi ila

Rhea ;

quali odono

C7" queji

il piffero

hauendo yd/to

/l

Frigio, non tutti impacifcono

ma folo

V erjo,fi ricordano del primo affetto

tutti

o pafio-

nebnma,

Parte.

&

ve prima,

etiam della prima pertur batane

joj

Similmente Ouidio

la

accenn in quefl due verfi, dicendo;

.Attonitmq; feces , vt quos Cybele'ia mater


IncitAt

&

cante ;

do
il

ad Phrygios

Luciano

villa

membra modos.

chiama furiofo ,

lo

o impetuofo

lAridotele

come habbiamo veduto) fifonaua anticamente col Piffero

che ( come dicono alcuni ) col mezo delfuono de i Pifferi

&

come narra Valerio) corretti dalle [euenfiime

mifura del piede <Anapefto

dalli

due primi,

le<r<rt

nomini Rehgiofo

&

rotto nel primo affato

Tromba : ma
rilmente

ilqualf compone

li

Licurgo, offeruauano

di

tempi, cio di due breui,

di tre

dal lungo, di hauere afermarfi,


il che faceuano anco

&

&

&

reftflere

-.per-

joldati al combattere ?

non andare mai con lo


1

detti ifrumenti

di

con

uno lungo La onde


.

da

afjatire l'inimic

animofamente , quandonon thaueano-

Romani, come narra Tulio, t quali non pure colfuono

li

bac-*

Queflo Alo-,

quale finimento molto incitatiuo

; il

Spartani inuitauano

, li

di

lo

quali fanno la b attuta pi ffefja&pt -veloce coprendeuano, di hauer

con grande empito

accenna Bacchico, ciofuriofo,

a combatterete prima non erano bene inanemtti, (3* rijcaldati dalfuono de

tffercito

la

lo

ancora che ^Apuleio

della-

col canto accompagnato a cotalfuono, foleuano incitare gli animi de ifaldati a combattere vi-

Et
.

ci

ne moflra anco Virgilio, parlando di Mifeno

<
..

quo non prxjlantior alter

Martemq; accendere cantu

Tromba , che
Plinio vuole j che l'inuentorefuffe vno nominafu inuentione de i popoli Tirrheni, come vuole Diodoro ;
to Pifeo ,pnr Tirrheno Di quefta inuentione Virgilio ne tocca vna parola, quando dice.
xAere

ciere yiros ,

Imperoche gli

&

Italiani vfarono la

TyrrhenMq;

munire per <ethera clangor

tubdi

daiche vuole, che Linuentorefiaflato

Mofe ;

Ma Gtofeffa nel Primo libro dette ^Antichit ni*-

& Homero

dice, che fu

ni Maleto, colfuono della quale, che era afpro, veloce ,gagtiardo

parole di Ennio poeta antico

, il

quale esprimendo la natura

kattere con grande vehementia dal fuono del detto ifrumento


tardit del

mouimento,&

[andr anco col mezo

vn

di

Piffero (

modo

citando tale?- <re Orthia nel

& Baetio,&fi come

monto,

leuanoglt ^Antichi, che

le

fere col

che

filandro fuffe

'le

Cetera

&

cofi

Similmente vn

molte voltejhb

&>

li

il

huomim alfurore ;

le del

corpo

limitato

il

&

&

li

o-li

finimento

nella

di

in

&

queflo

al

combat-

Vogliono anco,

Modo, recitato al tuono della

&

piene di pianto

Sotto queflo

degli amici

ci faceuanofare

'

per partirfi

Modo , Olimpo

che fono alcuni ver.

piti

cari

,-

dal qual canto e-

aivnafeminayeflita

in habito lu-

alcune citt, majitmamente nella Dalmatia, nella morte di alcudicendo-,

>

-,'

Onde fi vede, che taliharmonie erano fatte nel modo Frigio, attero nel Li-

^Apuleio adiutta difoprafipu vedere

effetti, homb ile, triflo,&

>

di

detti Pifferi

col mezg di queflo

morte de i parenti

morte

lamentinole

&

Luciano

Platone pane freforti, diharmome Lidie,.cw Mijle


1

re-

comu grane mugit adunco

^LegePhrygummeJa.
come dalla autorit

~4m-

& concita-

Candwti inanemiuano 1 faldati

dalla feuerit del Frigio

Xibia, cui tenerosfuetum producere manes ,


,

recita

fu/fero minaccieuoli, &fpauentofe,fi ac-

no-hmmohonoraio. Tale vfanxa commemor Stano Papinio,


luflus

cio dalla

da Timotheo a pigliar l'arme

TaurominitanoC come

nella Sepoltura di Pithone cantagli Epicedi]

circoflantf la loro

gubre ; come anco fi offerita alprefente

Cumfignum

il grande ^Alef-,

Sepolchro di alcun morto : Imperoche anticamente era vfanxa di far cantare


{

di altro
li

Imitati adunque al com-

Frigiohabbia natura di eccitare al combattere,

che'l

(come narra Plutarco) al fuono del piffero

al fuono del Piffero,

dalle

combattere,

lafjare di

Ma alcuni vogliono, che'l Lidiofa atto alle cofe lamemeuoli

rano indimi a piangeri

alcu-

Modo ,& col canto del Spon->


& di infiammache'l Lidio fia remedio contra le fatiche dell' animo, &* finalmente contra quel-^

Tauromimtano commemorato

fi, chef cantauano auanti

Frigio

reuocauano dallapugna con l^Hipofrigw al fuono

&

alcuni altri Tirteo,

commemorato )fu da queflo Modo rifcaldato. Peni che vo-

dalla modeflia delDorio,xn quanto pi acuto

dio ; fi

come fi pub comprendere

che l'Hipofrino moderaffe,&fottrahefe la natura terribile,

Vuole Cafiiodoro,

re ali

forte (

modo

o-ioutne

&

Dirceo

erano dalla tardit del juono

nuocato dalla battaglia da timotheo colmer

che'lgiouine

deofuffe placato

come narra Suida )fu

Frio-io.

Onde dicono alcuni, che fi come li Spartant,<&

modo Frigio

yA

nuitati

materie, che tvattauano divuerra,

commdafjera a cotal Modo ;


ta del Frioio

Modo

dalla grauit del

&

di queflo ijriimento diffe

profenuano

vAt tuba terribili fonitu taratantara dixit )

lo

^Alcuni hanno chiamato

nomtnafurwfo, onero

biotte

&

il

Lidio,

impetttofo; ben vero,che

Semplici ,fenxa porm alcuno aggiunto

Hanno

Quarta

504
Hanno

&

hauuto opinione alcuni; che l'Hipoltdw habbia natura differente

&
&

tanti di allegrezza'
;

Pereto

d giocundita\ m'id

diurne

che fono atte ad impetrare la Diurna grafia

incitar l'animo,

&

di rimetterlo

habbia poffanza
rio

Onde non

di indurre ilfanno

il

contrario

di

che'l Mtttolidio haue/fe

&
&

Cajiodoro yuole,che

che

&

terfo

che

&

allo Eolio fi pofino

&

, farebbe

come difopra ho moslrato

onde [forge

yna grande

Luciano lo nomina allegro ;per

yariet

&
&

fto,

leggieri

Cajiodoro yttole

di indurre

yn certo

& humano

oraue,

la guerra

riatione de

nelli Scrittori,

natura

accommodare materie

Modi ;

& pura

&

cojumi

ci

detto

&

tlquale alle yolte ne fa

li

delli

&

cofi

con^

cofe

popoli , inuentori d

chehabbia natura

yolendo alcuni yna cofa,

&

molto flu-

d acuire l'intell

quali

delli

Mo-

celefli in coloro,

&

alcuni

yn altra .

il per

cof umidi yna prouincia ; che effendo dopo

che yna parte de ifcrttorparlaffe di quelli Modi, che

fempicit ;

&

[altra parte parlaffe di quelli , che gi

&

ha -

hone-

applicato dipoi alle cofe del"

dalla yariet delle

harmonie nafee la ya
i

co fiumi

fi

Modi. Poteua anco nafeere dalla poca intelligenza, che hauea;

comefole accafeare etandio a i tempi noflri, che alcuni fi

che non intendalo

men di lui ;

mafi rimetteno algiuditio,

molte yolte pigliano

cofa alcune propiet ,che confederandola per

&

&

gioconde

non inconueniente anco, che dalla yariatune de

Scrittori di quei tempi, intorno a cotal cofa


cofe,

&

defderio delle cofe

douemo maravigliare : percioche

come altrouef

porranno aferiuere alcune

a tutte quefle

Come per cagione di effempio diremo del Dario , che effendo prima

venga alla yariet delle Harmonie,


li

li

di effere nella loro prima ,

loro prima

Et per quello non


i

Hipodo-

effere ( fecondo il parere di alcuni )

&feuero ; per la yariatione de i collumifuffe yariato anche lui ,

pacioni

dell'

Quefle cofe dicono intorno alla natura

mi penfo, che tal yariet poteua nafeere dalla yarietde

molto tempo yariati, yariaffero ancora

perfuerauano

hMia pof

tali

Apuleio chiama loladio ,

La onde nacque, che lo dimandarono lafciuo ;

a i balli .

a quelli, che non fono molto eleuati

ueano perfo la

quel

(come dicano) ha in f yna grata feuerit mefcolata con yna cer

fonograuat da yn certo defderio terreilre,


la

&

natura di

l'autorit di Eraclide di Ponto, fi di parere, che<

Ma f yen quello, che fi pens Eracltde

dtof della eloquenza, chiamarono Vani,

dopo facciate

Modo, chefurono gli lAthenefi, popoli della Ionia, amatori di cofe allegre,

letto

continenti ut f cofe pr-

molto atto alle danze,


tal

&

Dw,della felicit eterna;

propiet yeramente molto conforme a quella

Vogliono alcuni,che

effendo che

cuero Ionico (che tanto vale) yario

tto

&

percioche hauerebbe diuerfa natura

contraria a quella del Lidio ;

&foauit altra modo ; &fno di parere , che fa molto atto alle modulationi de Verf liri-

come Modo aperto,

trarlo molto

o per

&feuere ;

alleine, dolci,fiaui,

ci,

l'Eolio femplke

oppreffo da diuerfe paftom

natura ,

&

&" chefa lontano al tutto dalla lafciuia,& da o-

da marauigliarf,fe *Atheneo, adducendo

l'Eolio fuffe FjFitpodorio

ta allegrezza,

Et yolferofimilmente

Apuleio dimanda

fanxa di far tranquillo, &fereno l'animo

di

confoauit

come fino quelle,che trattano della gloria

dolcezza abondante; che riempagli animi de liafcol

a materie manfiete, accojlumate , graui ,

lo accorri modaro.no

fmide,jpeculatiue,
le,

&

che contenga nife yna certafbauita naturale,

9 ni yitio

,,

il

dritto

,da

&

alla opinione di

yna cofaper ynaltra,&

tal propiet tanto lontana ,

yn

altro,

attribuirono a tal

&

diuerfa

quan-

y edemo , che pigliano yna cofa per yn altra ;


diuerfa
to lontano ,
comefi pu yedere in quello, chefcrue Dione Chrifoflomo di ^Alefftndro Magno ne i Commentarla del Regno, effempio addutto da molti ; oue dice, efu coflretto da Timotheo a pigliar l'arme col mezp del Modo
Dono ; tuttauia folo di queflo parere, per quello ch'io ho potuto comprendere : Imperoche il Magno Uafilio,

&

il

molti altri auanti

fi a detto a batlanza

Cielo dalla

lui,

yuole

che fuffe coflretto afare ynfimile atto dal modo Frigio.

imperoche dibifgno , che yenghi a ragionare intorno all'ordine


fi

Dell'

Ordine de i Modi

OVEMO

Terra . Et molte yolte

nomi

&
tra

go ;

delli

&

intorno alle laro propiet ; cofi furono differenti anco debordine

Imperoche alcuni ordinarono

li

Modi m yna maniera,^-

Platone prima d'ognaltropofe nelfuo ordine


alle quali foggiunfe le

Lidie acute ;

che chiama jejplicemente,fenza altro aggiunto, Lidie

ben yero,chefpu

dire, che

6.

adunque auertire , che fi come gli antichi furono di molti pareri intorno-

Modi ,

delftto loro
.

Cap.

Ma di queflo

loro

le

altri in

yn'al

harmonie Lidie mifle nel primo luo

Nelfecondo luogo poi pof le Ioniche , e" quelle,"

&

nel terzo la Daria,

non habbiapoflo tal' ordine come naturale :

& la Frigia harmonia.

ma a cafo,&< accidentalmente

E'
fe-

condo

,,
,

Parte.
"tondo che nel filo ragionamento
lepofe t/rima la Ionica

mo Itwro

&

d'oo-n 'altro,

il

il

dipoi

prima

ponendoli di [opra l'Hipermijlolidio

d'o<ni 'altro

Dorio ; dopo

il

il

& Gaudentw,
&

altri,

&

fecondo

metani : Et

come Apuleio,
ordine

ma altri -pofero

prima

cofi gli altri

come fecero Plutarco

Cafiodoro

Ma ^Arifide

nefegue altro,che confufione grande

di
li

tiano

Magli altri ragionarono

quelli,

di efi

re

porre

commodi Tra

li

tornauano

dopo

l'~vn

l'altro

Non per da maraiugliarf, che quefti tra loro teneffero yn

deli

primi, che trattando di

no molte Sette,

li,

la

dei

ad yna

cofa ifleffx

qual fegmtatta la dottrina

loro principe

ti in

di

Pithagora

,feguendo l'ordine naturale

Luciano,

ordine dmerfo

&

altro, che yariet di concluftoni

Mar

il

ma in quel

Polluce

& ^Apu-

ma ci douemo marauiglia

differenti di
,
,

parere

Ma

cefi

nelle quali fi trotta-

l'yna delle quali fi

&

&

ad yn'altro

alcuni

pareri duterf
dalla variet

La onde nacque, chef comefurono differen-

molte co/e (come in alcuni luoghi, fecondo che mi tornaua in propoftto , ho moflrato) cofi ancor afurono

numero, nelfto,

difcordanti nel

chefcriueno Tolomeo,
citta de

&

ordim,&

loro

&

zana Mef ,

&

nell'ordine delli

Modi Imperoche f

Nete :

di

&

Tuono,

Boetio yttole, che

o di

le

pofrigio,

&

chiamata dagli Antichi Mijlolidio

cio acuti fjpeft

La

rio, o

il

&

chiama Frigio

come fi puh yedere

narrare

il

le

&

ritroua alcuno effempio di cotal cofa

dipoi

chef trottano in

le

fuoni mezantfpeft

come

detti

Modi

dell'

, farebbe cofa

modo , di

quello che

ch'io toccai nel

diffcile

maniera del procedere

fi trouano molti effemplari feruti a

ne gli effempi,

&m

altri

quando cantano dal grane

mano di Tolomeo,

all'acuto

che dimofirano

tali

celefe

Cap. 1 9.

Ma

chi

che fi trottano

dall'acuto algraue
;

prima , perche non fi

gli interualli ,

wterualli

cofe,o-

l'Hipodo-

da una chorda all'altra di ciafcun Modo) Tolomeo,& ^/fnflide pongono altri infermili diuerf
l'altro pone la

&

&

Harmonia

perche ( quantunque Boetio ponga

quali

yeramente

opinione

Hipohdio

&

La terza tra,
lafefla HiCommune la qual co-

nomina Lidio

la quinta

chorde nel detto ijlrumento ad altro

li

ciafcit

ffecie della Diapafon

mamfedamente, che fa l'yna di due

che hebbero gli Antichi

modo, che teneuano nel cantar

A",

Proslambanomenosja

ma anche Lochrtca,

La onde y edemo hora yerifcarfi quella


della opinione

la

La quarta Dorio,

il perche fi yede

oueramente che pone

Mufici antichi

Seconda parte, ragionando

-voleffe

la

quello

nella parte

da Hypate hypatona Paramefe

feconda pone ne

modo Miftolidio nella parte grane del fuo Monochordo

Lochrico pi acuto

fanno gli altri


della

lafettima non folamente la nomina Hipodorio,

fa fa etiandio Gaudentio,

uero che pone

haueremo riguardo a

modo Miflolidio

diflanzz, (irgli interinili

dimanda Muravwot , daParhypate hypaton a Trite diezeugmenon


o'ZvwMoi ,

il

Semituono : nondimeno Euclide numerando

pone la prima fjpecie ne ifuonigrani fpefi, i quali chiama BxpusuMoi


dice, che quejla era

noi

Boetio in tal materia , ritrouaremo, che pongono

yogliono, che la chorda granifirn a di ciafcttnofi chiami

l'acuta

ModoSiariofolamente

gli

mate-

l'altra ^4rifloffenica,che era di quel-

yn modo ,

percioche alcuni la yoleuano ad

non nafceua

tal

oue non ftceua dibifo-

Effendo adunque tra cofloro molte differenze,

Lidio

Boetio, Cafiodoro,&

in propofito

yna cofa ijlejja fcieutifcamente ,fuffero cofi

che feiruitaium i pareri di ^Arihffeno

intorno

tra

Dono

il

Onde da tal diuerfit non

Muficaft ritrouauano a quei tempi effere due Sette principali

cofi nella

Marna-

Miflolidio

luoghi pone

hora tal marauiglia, poi che ( come difi altroue)fi come fuole auenire nell'altre faenze

chiamaua Pithxgorica,

il

ma alcuni (non attendendo a tal cofa ) pofe-r

cofloro fu Platone, Plutarco,

di

che ragionarono di tali cofe fecondo l'ordine della Scienza,

a cafo , fecondo che

no, che li poneffero, fecondo chef dtbbeno


jnodo, che tornauano a loro pi
leio

l'altro

ilquale po-

tuttauia

accommod il

Quintiliano

come fu Euclide, Tolomeo, Gaudentw, ^Aridide,

mente;& queiopuo nafcere: percioche alcuni frinendo in


Modi l'uno dopo

Li primi furono

maniera dimojratiua

in

m due

Giulio Polluce

Frigio

il

tra cofloro fi ritrouano Tolo-

chef yedeno nelfuo

nominati dtfopra

ria tenero -un'ordine naturale nel por

&

nell'yltt-

t&fopra l'Hipodorio l'Hpo-

tome fece Marnano ; ancora che Luciano habbia poflo il Frigio nel primo luogo

ro -vn ordine accidentale

melodia Dorica

quale feguiua immediatamente

alcuni altri teneffero -im'altro ordine ,fi

lTaflio,&glt

Lidio, dipoi foggiunge l'Iaftio,

quali [ino numerati Euclide,

vn 'altro ragionamento, nelqua-

dipoi pofe la

imperoche pofero l'Hipodorio nella parte orane del loro ordine ,primo

aggiungendoli

Et quantunque

Boetio.

&

che'l Lidio erapoflo difopra a qttefli quattro

l'Eolio aitati d'ogn altro

no pone primo

aggiungendole la Lidia

Miflolidio nell'acuta

maniera chefecero,

meo ,&

tornata alpropofito :fi comefece anco in

filtri tenero altro ordine

frigio, dopo queflo l'Hipolidio,

fe

li

dipoi la Frigia

joj*

ne l'uno, ne

Et

bene

f
tuttauia fono talmete

luoghi,oper iltewpo,oper vitio delltfcrittori,w tal maniera imperfetti; che fi pub

da loro cattar poco di buono. E* ben yero,che nel Cap. 1 .de 1

3 .libro

applica mainfefamete la Diatefjaron,che

ilTetrachordo Diatonico diatono al modo Eoltojdegli altri poi no ne hpotuto hauere ragione alcuna Ma
.

Q_

cotali

..

Quarta

506

alquanto meglio pofle da ^Anflide

cotali d: flange fono

l'ejjemplare
ri

che

mi

die mani

peruenuto

che a pena ho potuto cauare quefe poche parole

qualche parte, la diuerft.

maniera che fi poffono intendere ; ancora che

, di

modo

fio, in tal

/corretto

quali uoglio porre

, le

per

Modi antichi , &* quanto fiano differenti da

delti

la

dapocagmne de

come danno , accwche


i

noflri

Moderni ;

fcritto-

yeda ,

fi

&

in

dicono

ij.v s'V Ag JW 'iiUua. cruvnttfcui , cV fiio-tai xgj. linv Ks mvov, xj fiitrtaii na alieno;, uffl ts'vou xjj flirtai.
%/ toCto uiv Ilu tkhiv o-ush/o, To f fpiof , x. 7nv ag hiiat , vr flio-iu; ygj tnfi yg toVou hju flistai xgi
Pittrice! yj ftrf-v Uu fi lovro, toVw to S'iti mo-v C-xifiyw TV fi if\Sym, ix. to'vou xs f liutai xffj inerivi, tg
faviv xs To'l'oi/ , yjj flirtai yj/2 rfoov lw fi >t5" toto TEffop fid toi?~v to' fi dfHOV&twl Ttnray ix. flirtai
Hai flirtai Kffi ftrivev, xsf TfmiMjinv xtjl to'i'ou \w fi tsVo -n fui wa.trt kkhttov -riva To' fiui^oKufioy ix.
fva fitatav xn-r re itili KHu.iwv hoi'toW HSPTOVW3 xgJ fiitrloi ya Tfiv rmv bS fi yjp. tsto rihmv <rvswjjl. 70' fi Myo'tJ.trw auiiiovov bufivi ,b finriai xjx filatali xgfnvot) ^m 7?ii//jtcvIov AitTiv fi vu> t mvtuv aWreov , rb ivamvioy cio Hanno adunque compoflo il Lidio diadema di diefis 7 di tuono

Ts

&

Et
& dtefts,&di &
&
&
&
&
&
&
un
& &
Ma
yna
Et
tu
&
& mancaua
& yno &
&
&
&
Ma

&

tuono,
no
le

tuono

di diefis

tuono ,

di diefis

diefis ,

mituono
no dopo

di

diefs

Diapafon perfetta

tuono

di

l'altro,

della

tuono

tuono,

Diapafon

di

tuono

di

Ma

il

Diefu hora

in tuttifi

ha da intendere

di tuo-

queflo fuperaua

tuono,

diefs

diefis

, di

di diefis

ditono

trihe

il Mijlolidio poi di due diefis poji l'y-

tre tuoni

diefis

quello,che era detto Sinton lidio, era compoflo di diefis

tuono

Ditono ;

ditono

di diefts,

compojero l'Iaslio di

MailDorio

&
&
& &
&
&
&
&
yn
&
& yn
& yno

di diefis

diefis,

queflo era

tuono ;

tuono

di

tuono il Frigio poi di tuono

Diapafon per

queflo Siflema perfetto

diefis;

queflo era

diefs

quello de!l'Enharmo?iio

Siflema perfetto

Ditono

di

Trihemi-

il perche dalle parole di ^Tri-

fide potemo comprendere, che li Modi (fecondo lafua opinione ) erano yarij non folamente negli interualli ;

ma anco nel numero delle chorde


widiachorde nel Lidio

&

quantunque Boetionel Cap.q.delltb.q.

nelCap.i /)..& nel \j.neponga peregri

ge il tetrachordo Synemennon

della Mufca ponchi folamente


Modo quindici ; alle quali aggiun-

Ma per quello, che potemo comprendere dalle parole di Euclide

dente ^pofle difopra,ciafcuno dell'i Modi quando era perfetto, era comprefo [otto ynafpecie
cio tra

Otto chorde;

&

Diapafon

&
il

cotale Tif anco appreffe

Primo,

fimigliantemetetralaSefla

ma
to.

^4.

&

a:

&
&

onero tra

Vltimamente tra la

&
e:

di

TOttauo

&

Quarta fpecie

la

&

h&U

tra la Secoda

&

moflrare in qual maniera al preftte fi yfi aafeuno

modo

che

&

l'altro

dall' Hipodorin,

fi trotta alcuna

Cap.

&

di loro.

y,

hanno tenuto per

coft certa

che t Ottano

mo-

ingannano : Imperoche l'Ottauo (come ye-

contenuto tra la Quarta fpecie della Diapafon

<&

j.delltb.q.della

l'errore

cnxa, f non

di

a a,

cio

&

d, ouero tra

graue,

altro

&

&

lo

LychaHiper-

da Mef a Nete hyperboleon ,fi come ne moflra,

Mufca. Onde inftemeftpu yedere la dijferenx^,chefi tro-

che cofloro pio-liano

d quale pigraue d'ogn

di/fe>

tflejja fpecie della

Ec

yftamoJuffe tHipermiflolidio di Tolomeo, p fio nell'ottano luogo delfuo or

rmflvlidto e contenuto tra la prima Ifecte

tra l'yno

Quar-

Tolomeo non e quello, che noi chiamiamo

ma yeramente cofloro digran lunga i

chiaramente Bnetio nel Cap.

'/

di Dodici^non folamente appreffgli

nos hypaton,&< Paranete diexeugmenon, arithmeticamente tramenata

tta

delia-

&

ce, chelaTer^a Jpecie accommodano tVndeci-

Et fono al numero

flati alcuni Prattici moderni, che

do, che noi


:

Gau-

Copofitori prattici; ancora che da molti no fatto cbfiderati in tanto numero; de

li

deremo

di

Diapafon ,

il

G_^

onero tra la e

Che l'Hipermiftolidio

dine

aa pongono il Nono,^ il Secodo;

quali to intendo ragionare particolarmete,

ONO

moderni imperoche pongono tra

&

Decimo tra la Quinta jpecie E


e;
Quinto;
il
&tralaSettima
_g_dSetmo : Ma tra la Frif

mo,& il Seflo modo;come pi abaffo yederemo


clefiaflici;ma anco apprefjo

li

&t Ottano modo ;ilTerxo,&

della

di

Et bench alcuni altri habbtano hauuto parere ,

Modo, alHipermifloltdio,poflo nella parte pi acuta,no

acuto

percwche l'uno,

Diapafon ;tuttauia parmffecodo'l mio

&

l'altro fono

<rtudttio)che cofloro fiano

contenuti fitto

yna

ingrande errore: impero

che tanto farebbe dire. che Tolomeo haueffe replicato nell'acuto quello, che erapoflo nelrraue,fenxafare al-

cun altra d.ferexa


ito farebbe

di

harmoma.

Ma ci no credibile

effendo che

flatofipriuo di <rtuditto,che haueffe moltiplicato

pi, che queflo era tra Ftlofofi yn grande inconuenieute

ynfigrade

Filofofo, come era

Tolomeo,

yna coftfuori di propofto,come era quefla; tato

Bifogna admtq; direa che tali Modifuffero differenti


l'uno

2~y

Parte.

:
Ivno

dall'altro

Tolomeo

307

ma anco per natura,, mediante la melodia,chc erduerfi <& che

non folttmente per il (ito:

hauejje tal tutelinone quando pofe

il

nominato Hipermfohdio

mare Eolio,& veramete doparmi ejjer fatto fen%a alcuna ragione


i

<; .

del

Itb.

2. .

della

alcuni altri l'hanno

Tolomeo nel Cap. i.&nel

ejjendo che

Harmomcafa mentione dell'EoliOj nominandolo Eolia harmonia

Potrebbe forf alcu-

no addim andare, per qualcagione Tolomeo non habbia aggiunto ilfuo collaterale, o placale
lidio

ne

meno habbiapofto l'Eolio in cotale ordine , ne anco l'Ionico

perche ciafcuno leggendo


te

per non mi pare di

r,

Cap.

il

V^fNDO

Antichi fegnauano

eli

mi fouiene

tichi faceffero

di

non hauer mai ritrouato appreffo


,

Cantilene [eparatamente

lontane l'yna dall' altra; pi

mi confermo

il

&

dice Boetio )

non vfauano

(pacu moftrati nel Cap. i

prendetelo in qual maniera dowffero cantare, motteiido


-vero, che tali

della berculione

le

Caratteri della Vintone

note,

-volendo inferire ( com'to credo ) che

po lmwo,o breue : ancora che


gitale era,o lunga,

breue

mai non

&

&

laffate

tornmod

rmnati caratteri,

dalle altre

di

maniera che

&

vfafjero di far cantanel Cap.-jc). della

loro

mperoche(fi come.

Verfi

& da

&

le

prime dtmofrauano

le

kprme

le feconde il

dalla ftllaba poja nel Verfo

Proslambanomenos era

la cifera di

ti-

la

da quel-

differente

&

cofi le altre

etclefiafliche di

Ala tali efere fono Hate

altri caratteri

maniera, che non fignifcano

nuoui,

quali ac-

li

chorde, comefaceuano

le

li

no*

ma dimofrano l'Interuallo, che fi ha da cantare. La onde ogni intemalo canta-

&

maniera ,che fi come quella delTuono differente da quella del Semituono ;

di

E' ben

feconde posle difotto, quelle

chorde,&

le

com-

quelle

dice Boetio, che quelle, che erano

Parole

cio delle

Ter

ne meno,

fimigtianremente la cifera di Proslambanomenos del modo Borio

bile h.

lafua cifera

la della

Terza minore, da quella della maggiore,

&

Tali afere poi erano l'yna dall'altra differenti : percwche a aafcuna chorda ha-

Greche

cifere

nel fcnuere le

dgraue , onero verfo ' acuto

imperoche Giouanni Damafceno dottore fanto ritrou

alle cantilene

era differente dalla cifera di Proslambanomenos del modo Frigio,

da vn canto

al predente

lunghezza poteuano apprendere

tal breuit,

neuanofegnato vna cifera particolare

Hypate hypaton,

vfiamo

la voce verfo

C fere poneuano raddoppiate, luna [opra l'altra ;

pofie di [opra, erano

la di

quali

an-

qual manieragli

caratteri nelle loro cantilene

quelle fgure,

Terza parte,

della

in

,&in che proportione poneuano le voci

nel credere, che

loro Cijere, le quali poneuano [opra le fillabe de

haueano alcune

modo , che teneuano

re molte parti infieme,fe non nel modo, che ho moftrato nel Cap.^.della Seconda
oltra che manifeflo, che loro

alcuno autore ne Greco,

di

per il quale fi poffa comprendere

cantare molte parti infieme ;fe non

chorde de 1 lor Modi,

quelle linee,

ma

chorde de i loro

le

Cap.

ne Latino pur uno ejjempio

pplicare pi alcuna cofa

Modi

%a parte

all'Hipermtfo-

quale chiama laflta harmonta

quejhone propofta potr hauere ribotta fuffcien^

di /opra di tal dubbio,

In qual maniera

, il

-voluto chia-

&

cofi

le altre,

che afeedeno

cofi

quel-^

fono differenti etiandio

quelle cifere di Tuono,di Semituono, et altri che dtfcendeno,da quelle, che afetndeno; alle quali tutte fi ag min

gono

modo che fi pu ridurre ogni cantilena fitto

loro tempi, di

t, dt quello, che

commodare

facemo adoperando

in effa

ogn'vno

nofln

Mufica,

le

tiare alcuna differenza

le

quali trattano della materia delli

de tnterualli pi in

maniera che fono

do Hipofftgio:& che

le

chorde tutte

per hauer quelle della modulatione ( come


pi acute per un Semituono
che f
f

in tal

vn Modo,che in vn

tutti

il

Primo de

altro:

Dono

&

breui-

fi pu ac-

quali , che

vn Tuono ;

detti

im-

Ma douemo a14.^ nel


cofe,dalle

non potremo vitro

conaofia che vuole, che tutte

le

chorde

acciochefi habbia
altro

il

mo

Tuonoy

La onde f tutte quefle chorde fifaranno

cofi fegue

dicendo de gli

Modi,nofo coprendere tra

vno iftefjo lUrumeto, l'uno far pi acuto

merper vn Semituono,procedcdoper gli iftefi internali/. Ma che


'

&

Modi, potremo comprendere due

egli dice ) dell' Hipolidio.

vuole che ne venga

per ordine in

Modofiano medefimamente fatte acute per vn

maniera fi ha da procedere,perfar l'acquifo

no che,accommodati

parole di Boetio ,poile nel Cap.

collocate ffianofatte pi acute per

di quejo

maggior

efere, con

molte me compofitioni

che concorralo attafua compofittone ;fia qualfi yoglia

quali fi feopreno due grandi incnuenienti, fecondo 7 miogiuditio

dell' Hipodono,nella

in

accommodare il tutto, fecondo che torna alpropofito

di fare

non fi prendeffe errore, che f noiconfideraremo

6. del lib.q. della

cotali caratteri,

comepoffo moflrare

di quelli accidenti ,

peroche hpoflo ogni diligenza


itertre, acci

li

Modi

altri

loro

dell' altro

dtfferexa,di gratta,

fi

Q^

Per il

alcuna variet;
per

vn Tuono,

trotterebbe tra l'uno

&

l'altro

Qiuarta

}o8
gr

Modo, quando nelle chorde oraui, nelle mez*ne,& nelle cicute di Vito fi trouaffe quelli iflefli inter
Je mezane,& le acute di vn altro; f befuffero pi acuti l'un dell'altro, o pi fratti per aual

l'altro

titilli

tr.t le gratti

fi uoolia dijlanza

&non

zaloro,

offnda che

l'acuto

wtefi,potremo

come male

che fanno la forma de

oli interualli,

ouero

grane

1 1 Secondo

le chiamano Mtftolidw,per vn Tuono :

{'altro

per ~im Semituono

Tolomeo;&
rio antico,

il

.no

Di maniera chepotemo dire,

&

leffero

fendo che

Boetio mojlra chiaramente

il

Caffuro

quando

li

chiamare Vndecimo

veramente vna delle cagioni,

percioche

nella ftta

io

pi acuti hora di
luto dire,

portato,

Lidio

il

pur vogliono

li

Moderni,

vn Tuono;

&

vn

&

&

Mufica

queflo dal Quinto per

; il

che ho mofrato nel cap.

che

il

oltra l'altre ( accioche alcuno


o confimili altri

Tolomeo,

non fi marauigli

nomi

mamera,nel porre

Modo differenti da

&

li

viialtro ;

non vana altramente


dell'i

&

conofiere fempre

ti

) che

Boetio .

ha fatto , ch'io

Et bench Franchino

acuto, opigraue dell'altro

ma follmente pone oli

&
&

buono dal tri fio,

, alli

effere,

iflefii

Queflo ho no-

la moditlatione.

moderni Scrittori

Mufica ; chepoteua

Que-

ma Prtmo,Secondo,Terzo,& gli

Modi l'vno pi

quelli di

&

quali ho

fempre

confidenno bene tal cofa co


il

vero dalfalfo,

Ne credo, chefarebbe grande incoimeniente, quando alcuno voleffe dire , che

vn Semituo-

fomma riuerenzj : ma accioche i Lettori fiano auertiti ,

jvjfe cofi bene intelligente

fi

nelle co-

bene Boe-

che delle cofe della pr attica non

che veramente fi pub confermare con quello, che fi detto

i 3 .della

difopra,& co queTerza parte ; quando ragiona delle Quattro fpeae della Diapente. Ne

marauigliarfi percioche ciafctmo in quanto Huomo , dalla propia opinione pub effere inma ricordiamoci quello, che ferine Horatio nella Epiftola dell'arte Poetica , quando dice

hauemo da
;

Modofta ilDo-

contrario di quello

&

tio fiaflato dottifiimo delle cofi ffeculatiue della

gannato

che'l primo
il

Mtfolidio

che vuole anche

Modi moderni fufjero fimili in qualche parte agli antichi) pi


Dono , il Primo Frigio ,
Lidio il Terzo , che altramente ef-

altra

pofimofargittditio,

ti

il

vn Tuono, hora di un Semituono ;

portare

Qua-

Seda

quali fono difanti l'un dal-

dche verrebbe ad effere tutto

non gi per parlare cantra alcuno de gli antichi, ne

ogni diligenza,

di ci

& g,

che'l Lidio antico difante dal

vedeua,che'l nominarli in tal maniera non era benfatto.

Theorica tenga

il

m grande errore, quando nominano primo Dorio , terzo Frida Tolomeo ,&da Boetio Imperoche quando fi vo-

che fino

tuttauianonponegliinterualltdivno

lo,

&

Tuono :

non nomini li Modi ne Dono, ne Frigio, ne Lidio,


altri per ordine

del Settimo,

Dono fia lontano dal Frigio per un Tuono;

che'l

Quinto

allora farebbeno diflanti l'vno dall'altro per gli interualli, che pongono

fiata

&

lo fanno pi grane

cofigli altri per ordine, fecondo che fono pofi

nominare per tali nomi

fe della

Ldio antico , j-

perche' l Primo diflante dal Terzo per

preflo douerebbeno

Ja

&

il

&ilMiflolidiotralafettima

queflo dal Lidio per vii altro

quelli,che fanno la differen-

effendo che pongono, che queflo loro Lidio fia contenuto tra la

Similmente vuole ,

Terzo il Frigio,

coforo tengono

gio,

& fi

vn Tuono : nondimeno

per

percwche credeno, che'l Quinto modo moderno fa

fpecie dellaDiapafon

Modi, fino

che dalle parole di Boetio ,

dalli [mi e/Tempi,


comprenderete Mufici moderni parlando infirmi materia molto s'incannano:
il

Verm opere in longofai


grauifiimo autore,

&

ejl

obreperefomnttm

etiandw a ciafcun 'altro

In qual maniera s'intenda

la

percioche potr effere ottima efcufatione a queflo

che ferine molto di lungo

Diapafon

effere

arithmeticamente mediata.

perche ho detto difopra , che

li

Dodici

Modi nafiono dalla

Diapafon , fitta hora harmonicamente

della

harmonicamente, ouero
Cap.
j.

&

diuifione delle Sette fpecie

hora arithmeticamente ;perb auanti

che fi vada pi oltra, voglio che vediamo in qual maniera s inteda la Diapafon effere me.
dtuifa all'vno

diata,

quale la

chnrda

mezana

&

all'altro

nelle fue parti principali, che fono la

Si debbe adunque auertire, che la Diapafon, la,

Diapente,

volte fi vmfeono infieme ,ponendofi hora la maggiore,


ni, ouero

modo

Prima confini anza(com e altroue ho mofrato) fi dtuideprimierameteper vna

&

&

la Dtateffaro; le quali parti(perche

ff effe

hora la minore nelgraue) ne danno due cogtuntio

vmonndelle quali l'vna non effendo in tutto buona,!' altra viene ad effere molto finora, &foaue. Et

talfoamt nafie quando


,

maniera,gli eflremi

la

della

Diapente fi pone fitto

la

Diateffaron -.percioche effendo cgiunte,et

Diapafon viene ad effer tramezati da vna chorda mezanajaquale

ymte in cotal

la

eftrema a-

cut a della Diapete,et la eflre ma grane della Ptatefftro : onde tal dxmfione^nxi cgiuntione,ft chiama har-

momea :

Parte

39

ntonca : percioche li termini delle proportioni,che d'ino laforma alla Diapentejet alla Dtateffaro,che fono 6,
che'l melano

4.3 fono pofii in proportionalit harmonica-.efiedo


ca,ficodo ch'io ho moflrato nelCap.

cofifinora,per non

do

effere in ejja collocate le

parte grane ,&la Diapente la parte acuta

Et perche

mezano terminerei

me nelCap.

3 6. della

li

diuidegliefremi

quando

cio

termini continenti

4.3.

maallaDiateffaron,&allaDiapente,iqualifono
tjfendo che'l

ella ricer

confinanze a i propij luoghi,fi dice ^Arithmetica; <&rfif yuan

nominate parti fi vnifiono per ima chorda mezana al contrario

le

tie

dmide li due eflremi nel modo, che

Prima parte. L'altrajaquale men buona-.perche ueramete no

y.della

la Diateffaron tiene la

le proportioni ,

che danno lafor-

i ,firitrouano effer pofliin diuifione arithmetica;

4.

&

nel modo, che ricerca tal diuifione; co-

Prima partefi moflrato ; per meritamente detta ^frithmetica Et la prima ynio.

tanto migliore della feconda, quanto che l'ordine delle confinante , che fono collocate in efja ,fi ritroua

haueretutte lefue chorde nel loro propio luogo naturale , fecondo la natura delleforme delle confinanze contenute in

elfi

Percioche nel fecondo ordine

le

confinanze fono poje

minare ordine accidentale, che naturale Per adunque tutte


.

uifa nel primo

le

in tal

volte

maniera , che pi preflo fi pu no-

che ntrouaremo alcuna Diapafon di-

modo ;fi potr dire, che ellafia tramezata h armonicamente ;

nata alfecondo modo, fi potrdire (per le ragioni dette) che

&

quando fi ritrouer trame-

ellafta diuifa arithmeticamente

tr anco dire della Diapente, quandofar dimfa in yn Ditono^ in vno Semiditono

Diap'ente

Diatefjaron

Sesquialtera

6.

4.

Sefiquiterza.

3.

Sesquiterza.

4.

in qual

Cap. io.

maniera fi dimoftri

dalla -vnione, compofitione della Diapente con la Diateffaron nafiono

ni, come

vogliono

te afiendeno

li

efiepi.

Sefquialtera

3.

Che li Modi moderni fono necefiariamente Dodici,&

ilche fi po-

Diapente .

Diate ffiaron

mapontamoglt

Prattwi,potremo hora dimagrare

wfino al numero de Dodici

ne poffono

che cotali

effer

li

Modi moder-

Modi neceffanamen-

meno , fumo poi flati quanti

Modi antichi : percioche nulla, opaco fanno pi al noflro propofito ; mafiimamentejperche hora li vfiamo ( come fi detto ) in vn altra maniera molto differente

fi voglino

dalla antica

li

Et per mofrare cotal cofa pigliaremo per fondamento quello, che prefupponemmo

la limone delle Quattro fpecie della Diapente, con

nel

parti
delli

4. della

&

infume; hora ponendo di fopra,horadt fiotto


a,

Trefpecie

di [opra ; cio

motivate nel Cap.

Terza parte La onde quante faranno le maniere, che potremo vnire commodamente quefle

Modi. Incominciando adunque per

& &

le

della Diateffaron,

le

vniremo nell'acuto

'la

la

Diateffaron alla Diapente; tanto far anco

ordine;fi noi pigliaremo la

il

Prima fpecie della Diateffaron, contenuta tra a

&

d; non

che da tale -unione, congmntione haueremo quello,che hora chiamiamo Primo modo;contenuto tra
tajpecie della Diapafon pofla tra

&

d.

Simdmente f noi pigliaremo laifleffa

pente,& le aggiungeremo dalla parte fratte la Prima fpecie della

numero

Primafpecie della Diapente collocata tra,

Diateffaron

%a alcun dubbio ne rifulter la Pnmafpecie della Diapafon, collocata tra a

&

dubbio
la

Quar

Prima fpecie dellaDia-

pofla tra

&< ^fifin^

^f; laquale contener qudlo,che

Quarta

io

lo/he noi chiamiamo Secondo

triodo

TIorafe noi pigharemo

la

Di'apent-e contenuta tra

Secordafjicce della

-,

&

E &~^ ;&te aggiungeremo nell'acuto la Seconda della Datefjaron,pofla tra ^


che nominiamo Terzo modo, contenuto tra la Quinta jpecie della Diapafon E & e

noi

della

Diapafon

\-

&

fcq

Jaquale ne dar

dimandiamo Quarto Pigltaremo hora


.

giungeremo nell'acuto
Diapafon

&f

',

la

Terxa

quel

Tli

Et

quella,

alia detta Dia<-

te chorde E gw Ej ; haueremo la Se r
Modo diuerfo dalli tre primi ,che far quello, chi

/;

& haueremo

dimandiamo Quinto modo Se polleremo hora


.

la Datefjaron

Terza fpecie della Diapeme, collocata tra

la

della Diateffaron, pofla tra e -7*

quello, che noi

aggiungeremo nelgraue

haueremo

Nominata DiateJJaron ^collocata tra

pente aggiungeremo nelgratie la

tonda specie

C , haueremo la Terza jpecie

f&R

&

la ifleffa

della

,&le

tra la Sefla fpecie

Diapente,

Diapafon

ag-

delia-

&

le

,& mfteme

Modo, che nominiamo Seflo Et per tal maniera haueremo Sei -vinoni , o congiuntiom ; cio quelle della
con la Prima della Datefjaron, tanto nelgraue, quanto nell'acuto ; et quelle del.

Prima fpecie della Diapente


la

Seconda

di

ciafatna fimilmente nelgraue, &- nell'acuto

ue, hora nell'acuto


la

Diapente con

che tutte

le

la

&

Cofi quelle della

&

&

Prima jpectef puh accompagnare con la Quarta fpecie della Diapente ;

Terza con

la

mfieme commodamente in

altra

la

Quarta fpeae

di effa

Diapente : ne

tali

fon con
jaron

fon

della Diateffiron

le

fpecie

chiamato Ottano

il

a a alla

tejfaron pofla tra e

della

fpecie della Diapafon a

Datefjaron tra a

tra la

eie della

g&

Diapafon C

collocata tra a

e e, dalla parte acuta

& ce patteremo

il

altro

Dalla parte

tamente chiamiamo Decimo mode Vltimamemefe


ron bada tra

a a hauerem,o

di moflrati differente

fefft

hora

Diapente

di

nuouo pigharemo

la

Datef-

Seconda fpecie della Dia-

e dalla

parte acura pliche fat-

ilqualeper effer dagli otto

Mn

poi di tale Diapente cono-iuno-eremo la

fpecie della Diapafon e

noi accompagni aremo la

che fi chiama

& E quello,che drit-

Terza fpecie

con la Quarta della Diapente pofa tra e

Modo ,

la

con la Diapente, haueremo tra laDiapa-

nel

la

eflreme della Settimafpecie della Diapa-

Settimo ilperchefe

il

le fue

pofla tra

to, tra la

chorde

& d,le accompagneremo

G &g
& g;&*tra
mezane paneremo Modo,che chiamano
G & D & accompagnaremo graue
modo
aggiungeremo
d & D, Quarta
Prima
&
&
Prima
yn
Modo
&
graue
Jo nominaremo Nono modo
& E,& haueremo Quinta

Prtma

la Secon-.

fpecie fi poffuno cono-'iumere

maniera ; come mamfefto a ciafcuno, che fa nella Mufica esercitato me-

diocremente .Pigliando adunque la Quarta fpecie della Diapente pofla tra


la

nel ard-

Prima della Diateffaron , che fi puh accompagnare commodamente Onde d'auertire ,


accommodare ,
accompagnare con la Diapente m

percioche la

Prima

Terzafpeae fatte hora

Refla hora di accompagnare la Quarta fpeae del-

fpecie della Diateffaron fi poffono di nuouo

tre maniere

da con

la

per tal via haueremo Sei modi

&

della Diateffa-

Terza [pe
Vndecimo : Imperoche f accompagnare-

mo le dette fpecie per il contrario ponendola Diateffaron nella parte grane tra
l'ylttmo Modo , detto il Duodecimo , contenuto nella Settima jfecte della

remo

le

nella

&G
g & G come

chorde e

Diapafon

haue-

qui in effempw fi yede.

-*
--*Secondo

Seflo modo.

mo

do.

Settimo modo.

Terzo modo.

Nono modo.

Ottauo modo.

=t:::=~-4
=f-~-:-::

Decimo modo.

tt:

Duodecimo modo,

Et per

tal

Dodici

Modi imperoche cotali fpecie nonfih


.
ff

maniera haueremo ne pi, ne meno

di

no accompagnare in altra maniera l'ynaco


n
ir ,fe non con grande

incommodo

fall-

come mani-

feflo a ciafcuno, che habbia giuditio

lAltr

Parte.
modo

Altro

quale

&

la

la

Se adunque noi pigltaremo


in

due parti con

fpecie della Diapente;

&
il

tra

la

Seconda

della Diateffaron

pigliando la

&

gliata la

&

e,

a,

haueremo

E ^

Diapente

come di [opra

lequali,

Seconda fpecie
il

Terzo.

,&
Ma

haueremo il Quinto

Terza fpecie della Diapente,

&

della

mo

Terza della

fi detto. Prefa dipoi la Settima fpecie della Diapafon,

conia chorda d, haueremo la Quarta fpecie della Dia-

&a

& &
e,

&g &
,

& a,
& &

Seconda della Diateffaron

la

Settimo modo

il

Dipoi pi-

a, diuift harmonicamente dalla chorda

harmonicamente,& pivliaremo laTerza

ee

la

e,

haue-

che infieme ag-

Nono modo. Laffaremo hora da parte la S ecoda fpecie della Diapafon potta tra

percioche non fi pu mediare

'

la Quinta fpecie pofla tra

lequalt aggiunte infieme al moflrato modo ne danno

Prima fpecie della Diapafon collocata tra a

il

la

D&

che nelgraue haueremo tra

Prima della Diateffaron;

la

d, aggiunta alla Prima fpecie della Diateffaron d

giunte ne dano

della Diapafon;

dipoi nel-

Primo modo Per ilche pigliando dipoi

'

remo la Prima fpecie della Diapente a

in tutto quel-

ordme,per offeruare

diuidendola in tal maniera con la chorda e,

Diateffaron, che fono

il

&

dojlquate medefirn amente nafee dalla congiuntone della

pente

mez$,

Quartafpecie della Diapafon contenuta tra

&d

& f, &
F &
& & f, come
G & g, & dtmfaharmonicamente

Seda fpecie

contenuta tra

tale

chorda a; non dubbio

la

diuidendola in tal maniera con la chorda

e,

al numero de Podici per yrialro

Moderni; che noi incominciaremo dalla Quarta fpecie

li

fi yedutojcoQituifcono aggiunte infume

la

Modi afcendino

1 1

dipoi fguitaremo ali'altre per ordine, diuidedole prima nell' harmonica,


.

diuideremo harmonicamente

D& Prima
E& &

li

Et acci nofi confondiamo terremo

losche offeritano

&

Cap.

anco moflrare,che

D-

delli

U Diufwne della Diapafon, horafcodo t'harmonica,& horafecondo l'anthme-

tica diuifone

fartthmetica diuifwne

Numero

il

Modi.

dici

OTEMO

da dimoftrare

jir

& ^b
&g> &
^

>

diuideremo al fo-

modo con la. chorda g, dalla quale dimfione nafeer la Quarta fpecie della Diapente
Terza della Diateffaron g ci? ce, ejrl'Vndximo modo ; come qui fitto fi yede.

pradetto

l*

FlGVR^t VELLI MODI >AVT E NT I C H I, O P<AR1,


-X-5L
-.H-r-

zjt=tt:

-*--*
=3
_

H* -a~

-*--&-

-4

-a

(8

_ -

tS.%-

Tutti quefli

Modi nafeono dalla diuifone harmonica

anthmetica ne haueremo
pofla tra a
di acuto

altri Sei

Imperoche

&^f;ouerdaquella,chepofatra a

;& la diuideremo anthmeticamente con

Prima fpecie della Diateffaron

neU acuto ;

noi

dimandiamo Secondo Pigltaremo poi

lequali ynite

&EU

&

la

Diapafon:

ma

dalla diuifwne loro

incominciaremo dalla Prima fpecie della Diapafon

aa;chenonfyariationealcunafenondigraue,et

chorda

pigliando per la a

<*r*

^f; haueremo
a

la

&D,po-

infume nellamamera ; come hauemo yeduto difopra, ne danno quel Modo, che

remo al moflrato modo con

delle fyecie della

&<A', pofla nelgraue ;& la Prima fpecie della Diapente

ila

&tra ^

la

chorda

la

Seconda fpecie della Diapafon pofla

E,&> haueremo tra E

&

tra,

^ &

&

la diuide-

jg la Seconda fpecie della Diateffaron

Seconda della Diapente, lequali ynite infume ne daranno medejmamet e il Quarto modo.

La Terz*

Quarta

12

La Ttr%$
to

7i}o

&C
d & D ^Quarta
G & D,Prima

Diapafon e

fpecie della

fpecie della Diatejfarim

&C

diuifaper la chorda

,poila nel graue flymfce con

Ma f pialuremo la Diapafon
l'Ottauo.modo iperctoche

pente nelgrane

che

( (affando la

&

Seconda

Fiperche non fi puh diutdere

mo il Duodecimo modo ipercwche per


parte grane,

la

yima

alla

della Diateffaron a

Decimo modo .Piallando ultimamente

il

Quarta

in tal

maniera)

tal diuifione nafeer la

fpecie della

Diapente

FIGV RA DELLI MODI

<*7*

la

a come

Dia-

Prima
,

della

Diapente

Settima fpecie

& G,

nella

pu yedere.
fi

qui /otto

IMPARI.

mm
3Gfc

IL.Jt-X-

-*----

=3

Cb
f

&

fa

S><3

adhauere Dodici modi; Sei dalla

diuifione

Cornelio mofrato .Et bench la Seconda fpecie della Diapafon

harmonica ,

&^

FlGV R^C VN IVERS^CLE DE TVTTI

-B-

~S~-

U-.

-JS-.

sr

battere-

^a

% Q

tal maniera -verremo

della

noi la diutderemo con la chorda e, battere-

k8

ca, i

Quarta

&G

il)

.s -b

Et per

la

Diapafon a

=3

F,pcjla manti

zirla diuideremo al modo tuo

P LACCALI ,OV E RO

~Xz\xz

la

Ter%a fpecie della Diateffaron

:X::X::

-*~a--

&E
&E &
,

t,t

C arithmeticatnente

fpeae della Dtateffaron , fi cogiunge con

batteremo

,i?

coflitiiifcono

Diapente e

della

fpeae ,duufa dalla chorda

ora prenderemo la Quinta Jfecie della Diapafon e

Jlrato con la chorda


e 7

F,nt dar ilSiJlo modo -.percocbe la Teresa

laTerxa

LI

Sei dalla aritmeti-

MODI.

--ats-X -3-.

&

non fi pojfa diuidereharmont-

--S-

~x 'X

:X:
:X'-

X-

-e

=u

5
s

i
to

u
o

-6
1>

ir
*9

ex.

J5

o
s

i
s

<s

&
-5

-S

-8

s
o

X
a+

s
e
e

-f

-c

5;
<**

-5

'

wo

rt
$3

=3

^3

K
5
O

^s

>*

_2
-3

ss

o
^-^*i

<u

^C

=3
-5

-a

a.

s
3

s
o

Q
ig

ce;

h,

dv
camente

Parte.
camene

acuta, quando ful]e tramenata dalla chorda

che fi ydtrebbe nelgrane tra


ta

f& IL

Semidiapente

la

& F, &

percioche dalla parfegratte yerrebbe la Semidiapente Jg

la

chorda

ne

&F

\^

meno la

Sefla fpeae

li

&^

nella parte

F 0* f arithmeticamente

Dodici moflrat

effendo

dalla parte acu[^ ,&

ilTritono, quandofuffe diuifa dalla

tuttama fono flati alcuni, che altra

513
il Trtono

le

hanno

attribuito altri

Modi fi come alla prima ditti/ione ti Terxodectmo,& alla (ecoda il Quartodecimoma yeramente non poffq

m effcrepi

Dodici ;fi come hauemo moflrato,t quali fono notati per ordine nella fgura difopra

di

Modi in Autentichi,&

Diuifionedelli

immediatamente

diuideno

no Principali
ferali,

&

Quinto

il

Piagali

to ,il Sefto

pali perche l'honore


:

il

&

ntamentegli

mag

o-'iori

l'acuto

Diapafon

ne

io

It

numeri Impari

fecondi

(Irati

nome

ilfino

collaterale

Greco

le

nafcono

cuto

,&lt

imperoche hanno

Sono poi

no il luogo dellt Pan


neceffario anco

&

effendo che in
,

di

fi trotta

eji

attefo

che

Diateffaron

la

Pari

onde confiderando

tharmonica mediet tra

l'ima ppfla nel malie

li

di

le

n,

11.

io.

lati della

fleffe pofle al

dalla

Diapafon

due parti

le

&

Ben

yero

cantare

&

l'altra nel*

loro fine

il

contrario (

la loro

rimanendo

nel Secondo

tv-a

Piagali

li

luogo^

il

Diapenti

modo delli mo*


a

&

d,po(la

nafceil Secondo, che

effendo che tali

che fignipca obliquo,

di

deghiAu*

la

y edere mamfeflamente
:

in ordine-

tengono

della Diateffaron

che alcuni

come dicono)natura

,di

che fono ( come altrom

&
aggiuntane
grane
D & <A

chiamarono Plgi] ,

onero da Uhayias

dtuife

modo;me-

ritrouano dmife in altro

fi

ilche fi puh -vedere nel Primo

a (labile

Terzo*,

Li Primi furono chiamati Princ*_

chepoffono afcenderepi fopra

;& aggiungendola nel

ne

mo-

nomi derinano dal

Ritorto, quafi obliqui, ri-

procedendo qtteUt dalgrane

all'a-

dimandarono Placali, quafi che voleffero

harmonia pi rimeffa ,

di quello

che non hanno

contraria a quella de iloro autentichi

adyna pafiione , quella del

percioche

Placale la ritira in di-

numero , perche nell'ordine naturale de 1 numeri moflrato difopra tengo,

onero artefciale, laquale habbia hauuto principio,

riducendofi tlgiuditio di tal cofa alfine

di loro fihabbia

dell collaterali

li chorda yltima del loro fine


atteramente che yedendo

ti

chefiano detti ^Autentichi : perche hanno pi

7. 8. 9

Ma perche ogni cofafia naturale

&

Secondo, tlQuar-

numero Impari : percioche pofli con li Secondi

dall' ^Autentico difponel' animo

detti

che habbiafne

delli principali ,

Ipr

il

hanno

moUrare in qual maniera ciafcun


mini

Primo,

il

che fono pi nobili

effendo che procedalo al contrario delli fttoi ^Autentichi

l'harmoma che nafce

uerfa parte

cofe

I Imedefimo anche accafca ne gli altri; come fi pu

loro Principali ; onero perche

il

-.percioche pigliatele parti, che nafcono dalla dtnifione

Laterali

Piagali dall'acuto algrane

dire-Placabili

li

Duodecimo

dipoi quelle,

due nominate ; da quelle

che yuol dire Lato

nuoltati

&
&

4. 5. 6

& la Diateffaron

Pero alcuni meritamente

UKiiyt<m

torti

3.

in acuto nafce il Primo modo autentico

il

Ma alcuni -vogliono

2.

i.

che rimanendo la Diapente

flrati effempi

maniera

Sono anche detti

Principali, che fono

commune , &flabde

fono

Secondi fono

Li Secondi fono chiamati Laterali, dalli

detto ) la Diapente

tentkhi

Decimo <&

alcuni fi dimandano La,'

Pari Li
:

che fono la Diapente

maniera

in cotal

di

di

onero perche fino atigumentatiui

quello che non fanno

<lelli

& numero Impari &


Primi
& numero
Nono, & tVndectmo ma
,

Consonanze tramezzate harmomcamente , che fono pi nobilmente

non fi ritratta

gli altri

Autorit degli altri

maturale

, il

fato attribuito queflo

della

ilche

l'Ottano

altre diuife in altra

le

moflrati Modi in due parti : imperoche alcuni fi chiama*

ouer Placali,
, il

Cap. 12.

Piagali.

la preeminenza fi d fempre a quelle

Mufico principalmente le

quello che non fono

Settimo

, il

li

onero ^Autentichi

come a cofa perfetta ; per yoglio

da terminare regolatamente

&
Modo &

7* quanto pofimo afcendere

accioche pofiamo comporre

compole pofiamo giudicare

le

in

modrando infieme

difendere

cantilene congiuditio

che

[otto

di

fopra,

&> con

&

ter-

di [otto

buono ordine

qnal modulatione ftano

compofle
"'

Jl

Delle

Quarta

4-

Delle Chorde

Modo,& quanto /ipofsa afcendere, o

di ciafcun

finali

difcendcre di fopra,& di fatto

GLI

coffcile

nominate chorde. Cap.

le

da [spere , quali funa

fu& compvfitwne;cio

le

15.

Modo , confiderai* Ix

chur defintili di ciafcun

unione della Di.iteffa.ron con la Diapente;oucr confiderata la


fina

la

origine dalla diuifwne delie Diapafon nelle maniere mvjrate difapra:Imperoche


ci

moderni pigliano per chordafn.de

Diapente; fia poi

Modo

chorda pi orane

la

di ciajcuna

Diapente comune

.1

due Modi,per

p enfia due Modi commum;per vfano di accompagnarli a due a due: percwche effendo
della

Prima (pecte

Diapente polla

della

Mufi-

di ciafcun

Diateffaron pofla nell'acuto,, ouero nelgrane , che nonfa cofa alcuna.

la

chorda granfi'ima

di yario.Et perche la

di ciafcun

effere
la

anco

effe

nelpnmo,& nelfecondo Modo in D,& commuue a quefli

dutal chorda Viene ad effer la f naie nonfolamente del Primola etiandio del Secondo.

Dia-

chorda arautfiima
due

Mo

La onde per tal lega-

mento,^" parentella(dir cofii)chefii troua tra loro fono in tal maniera imiti, che quando bene alcuno yoleffe
fepararli l'vno dall'altro non potrebbe;tanta la loro vinone;

come -tederemo quandofi ragionari

di quello,

chef ha da fare nell'accommodar le parti nelle cantilene. Meritamente adunque accompagnano il Primo col
Secondo modo;il Terzo col Quarto; et cefi gli altri per ordine: poi che la chorda commune finale di quelli la
D,& di quegli la E; laquale lagramfima della Seconda jpecie della Diapente, commune all'imo, et l'altro

Modi Pongono poi commune la Fgrauiftma della Terza fyecie della Diapente al Quinto,

di quefli

due

al Sedo

modo;& vmfeono quefli due Modi infume .-percioche tale Diapente commune all'vno,& l'altro;

e*

come fi pub -vedere, accompagnati quefli,accopagnano il Settimo con lOttauo:perche hanno la Quarta [he
Diapente tra loro commune ;onde lagrauifiima chorda

eie della

Pongono la chorda a commune fi naie

del

Nono,

et del

Diapente;^ ymfeono quefli due Modi infieme

fpecie della

aU'vno,&

l'altro

che viene ad effer

La

la

,-

tal riguardo

quella del Quinto,& del

cimo la

&

l'altro

commune

SeflolaF; quella

Terzo.

.D.

.E.

fi

lamente;&

alle

le

del

Quarto la

come qui fi vede .

Nono.

il

Ottano. i2c

Vndecimo.

Decimo."

*i?

Duodecimo.'

loro fine,

&

Modi, quando fono ptrfttti,toccano


gli

autentichi, ^r

difeendeno alla Quarta

li

le

>

come

Otto chorde della loro Diapafon :

Plagali;che quefli afeendeno folamente al-

ma quelli toccano la Oltana

vn Tuono,oper vn Semituono ;

chorda acuta fo-

&

li

Piagali
fi-

Diapente per vn Tuono, ouero per vn Semituouo;eome vede in mot


fi
Di maniera che l'autentico fi troua tra Otto chorde tramezate harmonicamente;
loro

&

canti Bcctefiafici

Piagale tra Otto arithmeticamente dinfe;nel


di

li

lo

Modi

&

=SH|

Seflo.*

ti

li

due infeme,per

.G.
.a.
.e.
chorde finali communi ma hanno etiandio luoghi delle Cadenze

mighantemente afeendeno [opra la

adunque

quefli

modo laD; quella del Terzo ,

la e

volte difeendeno fotta la loro Diapafon per

& accompagnano

Settimo.

Quinto.

troua quefa differenza tra

Quinta chorda [opra

la

Intefo adunque tutte quefle col, non far alcu-r

.F.

Ma fi debbe notare, che

ben vero, che

dels^^jelsemmoja G ; quella del Nono, &> del Dir

-BQuarto. "S"
"M"

Et non folamente hanno


vederemo

Prima

J4

5;
Secondo.*

lagrauifiima della

non fappia accompagnare il modo ^Autentico col fuo Piagale : mafimamente

a,& quella dell'Fndecimo, & del Duodecimo

M Primo.

pi grane della Quarta fpecie della Diapente

conofee ndo, che la chorda fina le del Primo, (ir del Secondo

effendo che tal Diapente fi troua effer

commune
pongono commune chorda finale dell'Vndemo,& del Duodecimo modo ^ereti-

ri/petto di tal Diapente, che all'yno,

no , che hauendo

G viene ad effer la finale di quefli due Modi.

Decimo modo:percioche

fopra,&

difetto

il

modo che fi pu vedere difupra negli effempi Eflendendofi

lorofine a cotal

modo,fipoffono chiamare Perfetti Pertiche l Introi.

canta nella Meffa della quarta Domenica dell'^fduento , fiorate costi defuper ,fi chiamar Primo
fi
mudo perfitto;& quello, che canta nella Meffa della Ottaua della Natiuit del Signore, Vultum tuum de-

to,

che

fi

precabuntur ,fi potr dimandare Secondo modo perfetto.


oneragli ^Autentichi nell'acuto; cotali
berfittrfii

Ma quando

li

Piagali nelgrauepaffafferopi oltra

Modi fi potranno nominare(come li nomina Franchino Gaffuro) Su-

come fi chiamarebbeno Imperfetti/^ Diminuii ,quado non arnnaffero alla

loro

Ottaua chorda acuta, onero

Parte.
ta,ouero

aliti

Primi grane ielle

loro

mine del Primo modo,chefi canta

PS
Iudm es Do-

Diapafon. Dilli primi hauemo vno effempio nell'Introito

nella Meffia della

Domenica Decima jettima dopo la filennit Ideile Pete-

tore : Dellt fecondi fono quafi infittitigli efempi,tra i qualifi ritratta f Introito Puer natm ed nobts del Setti
tuo modo, ie

fi

canta alla

Terza meffia ti Sacrofanto giorno della Nattuit del Figliuolo di Dio.Si debbe ho-

ra auertire per fempre ,che quello

ch'io ragiono intorno alli

Modi delCantofermojntendo

anco

chefia detto

Modi del Canto figuratole bene io non pongo di loro gli effemp'v.percioche voglio, che cotale ragionamento fia commune all'vno,& all' altra.Ma perche ho detto di fopra, che ogni co/a fi debbe detto
intorno

le parti dellt

minare dalfine ,come da cofa pi >iobile;per da


tto

eff,cio

da ogni chorda finale haueremo da giudicare ciafcu-

Modo;di manierante quello,che terminer nella chorda D,&falir

chorda d, dimandaremo Primo

alla

modo perfetto ,& quando non arriuaffieicome ho mofrat)lo nominaremo Imperfetto;


nella tfeffa

&

quello che finir

D,& afcender alla chorda a, difendendo anco alla xA, chiamareme medefimamente Secondo

modo perfetto;^ ftmtgliantemente Imperfetto, quando non vi arrtuaffe. Similmente l'uno ,

et l'altro fi

&
&

madarebbe Superflw,o xAbondante,quado'l Primo paffaffe la Ottaua chorda (pra ilfofine,


la Quarta fitto dieffo Et ci dico , quando finiffero nelle lorchordepropie finali ,
tene/fero

&

propia tpercioche

nelle loro chorde, chefi


f finiffero

non fi comprctideffe

efjere in loro ; allora

Dell*

chiamano Confinali, onero in

la loroforma

talforma

Cap. 14.

Mirti.

delli

vn'akra differenza nellt

Modi : imperoche quandogli Impari,&

li

Pari

anco, trappaffaffer le loro Diapafon, quefli nell'acuto,^ quelli nel <rraue,& arriuaffero

f^S;

alla

Quarta chorda;tali Modi fi chiamarebbeno Commutine fendo che farebbeno compo-

ni del Principale,^ delfuo Collaterale;

addi-

Secondo

haueremo da fare altrogiuditw;ft come altrouefono per dimofrara

Modi communi^

Rottaf ftiandio

altre chorde ,

il

Jspl

rebbe tra

&

tutta la copofitione di cotal Mdofi rttroua-

V lidia chorde, che fonocomum al Modo autentico, & anco al Placale,

quali

hanno -vita tjtejja Diapente,& vna ifleffa Diateffaron commune; fi come negli e empi mofrati di (opra fi
pu vedere. Et di quegli Modi comuni fi trouano molte cantilene appreffogli Ecclefiaflicifi come quella Profa, o Sequen%a(che in tal maniera dimandano) che
furrettione dilESV C H RI ST O

tifona Salue regina mifericordi&;&

lumbi
il

canta dopo

la Epifola

il

Sacmtfiimo giorno

della

Re-

Dio,Vtclim pafchali Ludes immolet Chrifliam.V^An

due Refponfor'tj ,chefi cantano al matutino

Duo Seraphin ,

&

Sint

denominate dal Modo principale; cio dal Primo ipercwche (come

veflri prcincli;lequalitutte fono

douere)o<rni cofa debbe effer

meflt

li

fi

Figliuolo di

denominata dalla cofa pi perfetta,pi degna,

&

pi nobile

' ben vero, che

Modi comuni fi poffono chiamare alle volte Imperfetti; mafiimamente quando non abbracciano le no-

minate Vndici chorde:


perfetto; Superfluo,

Ma quando in alcuno dellt moflrati Modifuffe ^4utentico,o Placale; Perfetto,o Im-

Diminuto;et

comi farebbe dire del

nellt

Comuni anco,accadej]e, chefuffe compofo fitto vn Modo terminato;

Primo, o del Secondo,o

di altro fimtle;^ in effofi vdiffe replicar

molte volte vna Dia-

pente, o Diateffaron, che feruiffe ad vii altro Modo;ficome al Ter%o,al Quarto, onero ad

vn altro ; tal Modo


vn Modo,fi vengono a mefcolare con la cancome fi puh vedere nell'introito Sptntut Domini repleut orbem terraru,che fi cata nella

fi potr chiamare Mido-.peraoche


tilena di vn'altro

le

Diapenti, o Diateffaron di

; ilquale {lato compofo dell' Ottauo modo


, jr ha nelfuo principio la
Meffa
Prima jpecte della Diapente, che ferue al Primo modo;& replica molte volte nelmezo la Terza jpecie, che
firuefolamente al Quinto,& anco al Sedo ; come in effo fi pu vedere

della folennit delle Pentecoste

Altra diuifione delli

Modi & di quello,

in ciafcuno, nel
/ debbe auertire, che
fiotto

comporre le
li

che

cantilene

fi

ha da offeruare

Cap.

1^.

Modi fi confiderano in due maniere imperoche fono alcuni Modi,

qualifi cantano

Salmi

di

Dauid,

&

li

Cantici euangelici

&

alcuni fiotto

quali

cantano le ^Antifone , Refponfioru, Introiti, Graduali , &fimili altre cofe Quefiif


fi
vna deterpoffono chiamare Modi vari] : effendo che notigli di loro vnfioio canto ,
.

&

minata forma per tutti li Modi, nella quale


ffonforij,&

altre cofefimili del primo wo(fo (

habbiano da cantare tutte le ^Antifone ,Refi


dir per efjempio ) [otto vn Tenore, aria, nella maniera che

cantano

Quarta

cantano

&

Salmi ,

li

li

&

Camici ;

[otto

yn

altro tutte quelle del Secondo

&

cofi tutte quelle

de

altri

o-It

Medi ma fi bene yanato;come fii puh y edere in molte cantilene percioche cantano fono yn Tenore, ouero
Aria l'Introito Gaudete in Dominofunefi canta la Domenica terga dell' ^fduento del Sivnore,&> fiotto yu'al
:

Sufcepimm Deus mifiencordiam tuam, che fi canta

tro

l'yno,& l'altro de i quali compojo


ye Stabili
di (otto

percioche fempre fi cantano tutti

yn Tenore, o cato

do che nefieguirebbe
fino alcune

Domenica ottaua dopo lafiolenmt delle Petecojle;

la

Ma non auiene cefi delli primi j quali paterno chiama,


Salmi con lifuoi yerfi del Primo >nodo,& cefi de oh altri Mo
modo

nel Primo
li

determinato, fienza alcuna mutatione

confi fione

Et bench fi trouino molte forme

et

non lecito

y ariate

de

di

tali

yanare tal Tenore: efifen-

Intonatiom

Medi ; come

&> alcune Monafiliche ; tuttauia in ciafcuna Cnefa non [e ne Tifk


lequali dimandano Regolari &> le riducono (otto le' antifone contenute fatto

che chiamano Patriarchine

communememe pi che Otto ;


Otto primi Modi delli Dodici moflrati ; lequali Intonatiom cantano ( come mantfefo ) ne
Ma quando Cantano le loro Salmodie fotte yn altro Modo , che fa fuori de gli Otto principali ,
;

gli

dicono Irregolari

et tali

loro offici]

Intonatiom fono yariateper ogni Alodo , quantunque non fa yanato ilTenore del

Primo modo, col quale cantano hora yn Salmo,da quello, che cantano dipoi dell'ijleffo Primo modo yn
Et bench quelle yanationi nel cantare

yn

altra differenza

auiene

Salmi fono imo

diuerfii

ancora chef

trotti

poca differenza tra lynajffr

Jl ini, quanto feriali, con

Modi f fimi

ifleffo

quali.cantano

l'altra

da

quelli

anima mea Dominum

9j

di

Et bench

nelli

trottino

delle altre

pre fiotto

Modi

con liquali cantano

li

nel Recanetto di

Verfi de 1 Salmi negli Introiti

alcuneforme, Tenori alquanto yariati da quelli ,

yn Tenore, fenza alcuna yanatione . Tutto

6
pra

le parole

di alcuno

rner , che lifuoi


molti altri

&

canta ne

Canti fermi

nel Cap.

Mufica

delle

Meffe , r-

;/

loro Glorici

Verffpofino

opurfiano

Beati omnes qui

cantare con

tutti interi

quando yorr comporre fiopra,

chef chiamano a choro [pezzato

di

li

fa poi tal Salmo compojo in ma-

lachetto,

Lupo li Salmi Inconuertedo Dommus capttttitatem

yoci fiotto 'l Modo ottano; ouer amente fatto compojli

Dominum, e* molti

il

canto, oTenore de tali Salmodie: percioche

none

potrebbe attribuire a uttio,& che non hauefije inuentione

obltgato

di

Cottauo modo, non fanno parttrfii dalfine

maniera che pare, che yoglmo,che fempre fi canti

di ciafcuna ^Antifona
libero

della fina

li

membri

ilche fanno

li

ancho negli

lor

can-

altri

Mo-

SEVO V-A E pofo'negli ^fntifonar'tj


delle

Salmodie

commoda Ala nelli fiuoi Modi

torner pi

della Diapafon, fiopra laquale cempoflo

&

Quando adunque yorr comporre alcuna cantilena fiuort

J& potr rttroiiare quella inuentione, che

cantare

il

Salmodia

il

Modo,

che fono

la

Dtapete,

&

Ne de per co-

fa alcuna far quello, che fiatino alcuni compoftori,i quali componendo (per dare yno effempto) alcuna
tilena fiotto

Modo,

Ma quando haur da comporre altre cantilene, comefono Motet-

non debbe fieguitare

queflo: anzi qt'ando ctfacefife, f

il

come defare anco , quando componer fio-

^Adriano Laudate pueri Dominum . Lauda Hierufalem

altri;

cofie filmili,

compofie

timentDominum,a Quattro

come li Salmi

ti;ouero altre

detto Cantico ;fi

yn altro chorofcambieuolmente , come ha compofto

,f come

chori

il

C-7*

tuttauia anche lorofi cantano fem-

qnelo ho yoluto dire,acciochefie accader al Compofii-

Salmo,che fi canta nel Vefifero, ouero in altrehore

a due

nelli

iprincipij

Cantico euangelico nominato difoprajehef canta nel Veff>ero,f dibifogno, che (igniti

la Intonatione ,chefi

di

ci

tanto fie-

non, che

chef cantano ne Salmi del Venero ,

Hore canoniche ; come fi pu yedere nel nominato Recanetto ;

le parole del

fiyon,

&

come fi pu yedere nel libro Primo

&

tore di coporre alcuna cantilena; luifiappia quello, che haur da fare: Percioche

&

Modi

li

yanare alquanto

fogliano

mi 60 ; ouefipu etiandio yedere,in quante maniere yfino gli Ecclefajlici di finire cotali loro Mo-

Ci?"

patrizi

Frachino Gaffuro al Cap.S. infino alfine di tal libro

Feriali

quello, chefanno lifesliui ;

che cantane kSalmi

di alcuni Modi,Come fiotto quelli del Secondo,del Setttmo,& dell'Ottano;

della Prattica di

Fefliue,&

cio

Salmiferiali, di

AT e fi troua differenza alcuna tra

Cantici euangeltci

del Cantico euangelico Magnificat

li

altro

Modo non fi odeno ; tuttauia fi trono;

percioche gli Ecclefiiaslici hanno due forti di Salmodie

perche altra maniera,* pi breue tengono nel cantare

nel fine

allora fiarci

debbe jpefijifar
la Diatefifaron.

Modo , comefanno alcuni percioche dal principio al fine di alcuna,


,
lor cantilena fanno ydire yn procedere di yn Modo , toccando
le fitte Diapente ,& le Diatefifiaron in
fifefifo
ogni parte: ma quando armano a tal fine ,entranofuori di propofto in yn altro; il che
'imo effetfi trifltf
to
Et perche io ye?no , che alcuni fiatino poca differenza nel procedere di yn Modo principale , dal proceDico

li

prnpij

non

quelli di

yn

altro

dere di quello jche


tro

Modi

cotali

oue poi non

fi

ilfitto

collaterale

effendo che quelli

ode alcuna yariatione di concento,

tflefii

&

meuimenti,che yfano

poco

di

yanofi trotta tra

vi

yno, ifiano anco

nell'ai

loro ;per auertir ettadto

ilCompofitore,

Parte.
U Compptore, che defider difare il tutto con ragione

517

yfare

di

li

motmnt detti principali, che radino ,pi

che fi potrfare yerfo l'acuto ; mafimamente quelli della Diapente


doli fempre (

nelgraue

quando tornar- commodo

&

li

mouimenti detti

Modi al contrario t'yna dell'altra ,

&

Diateffaron

la

nehraue

Veramente

tura contraria a quella delfuo principale


differenti netti

tardi

loci,
il

grane ;

ferale per

mouimenti :

il

da

tutto far fatto con ragione

yna Diateffaron

fanno lagrauit ;
ti tardi

conciofia che

&

la

onde a queflo conuiene

&

molto dnmnuite
atte

ricerca

lo

il

procedendo

come ho

collaterale (

li

&

mouimenti yerfo l'acuto,

li

na-

detto )

yer

al fio collaterale

cotta

detto)

mouimenti tardiji quali {come altre yoltefi


l'

gjp le

che yeggiamo yno errore

flati alcuni,

zeugmenon ;

&ft lettaffe

pub fare di

il

quale moflrato t fi-

Tetrachordo Diezeugmenon pofuo luogo recando gli altri imil

poffa

fi

mutare
1

nell'altro.

il

che cotenghi tra

chordo Synemennon non naturale

fue chorde effentiali

le

detto Tetrachordo

che tal matafione non batteriaforza di mutare

mutare in tal maniera li Modi l'yno nell'altro

fi

della

hanno hauuto parere , che pigliando qualunque fptcie

quali

Diapente, o della Diapafon

nelgraue ilyeloce,

nominati Dodici modi

di ciafcuno detti

Capitolo

il Tetrachordo Die-

ponendoui in fuo luogo

il

Modo

ma accidentale;

Synemennon

il

: percioche dicono

&

che'l

Tetra-

che non haforza di potere tra-

Tetrachordo fa
, f queflo
ma dirbbene, che f quello, che dicono fuffe yero, nefeguirebbe , che'l Semituo-

Mufica

110 fuffe fiiperfluo netta

&

che fi trotta tra alcuni poco penti dette cofe detta Mufica ;

Se col Ieuare da alcuna cantilena

vanivate, onero accidentale

materie: mperoche atlanti ch'io pafii pi oltra, uoglio

tali

nendo il Synemennon in
mobili, vn Modo

mo

acute con troppo tardi,cio con mouimenti molto rari ; an

ma in ogni cofa bifogna adoperare ilgiuditio ,fenzail quale poco

guiremo al particolare ragionamento

ONO

parti grani dette loro compofttwni co

le

yolte non fi poffa porre nell'acuto ilmouimento tardo

buono. Et queflo fa detto abaftanza intorno

&

Io non Raro bora a difputare

che non baueffe alcuna poffanza di variare

che quanto fia ytro,fipu yedere nella Terzaparte


'ritroua la yariet delle dette fpecie

Ieuare

&

cora che non biafimo, che

materia

acutezza : Dipoi, perche yfando li mouimen<&gli yeloci nel principale, yerremo a commodare il tutto alfuo propio luogo Pero

nel collaterale,

la

douere, efjendo -ve-

il

Prima, perche il Modo principalefi ritroua pi acuto delfuo

a quellogli veloci,da i quali generata

menti troppo yeloci,

ejfendo per natura differenti, debbeno ejjere anche

pitrmi, chefuori di ogni propofito alcuni habbiano yfato alle yolte

quando

collaterali

membri uiene tale differenza,* anche datti mouimenti -ve-

tali

Onde fi al Principale vorremo attribuire

ripiglian-

nel fio collaterale la Diapente collocata nel

cofa nufla, hauendo

Di maniera che

&

per il contrario , cio


,

Diapente collocata nelgraue

cio la

oltra, la Diateffaron collocata nell'acuto nel Principale

l'acuto,

fo

rraue

quelli della "Diateffaron

mafiimamente quelli, che procedeno per le due nominate jpeae : percioche

ramente fituate ne
pi

) nel

&

in molti luoghi

chefifa per lafua traffortatione da

&

yn Tetrachordo da yna cantilena,

le

Specie dette cofonanze. il

ouefi mojlra

che per

il

yn luogo att' altro. E

poruene uri altro, fi puh fare

in

Semituono fi
ben yero,che'l

due maniere : Prima quando in

yna parte fila detta cantilena, cio in ima particella delTenore,o di altra parte (ma non

per tutto) fi pone la

&

la Pararnef ; Et
Mefe ,
ilTetrachordo Diezeugmenon, il cui principio hauemo nella chorda ^ , cio
in Paramefe;& il porre il Synemennon, che ha il fuo principio netta chorda a, cio il porre la b fopra-

chorda

b,

cio la Trite fynemennon incidentalmente

cofipotemo dire,

detta, non

naturale,

haforza

di

trafmutare

ma accidentale

&

yn Modo nell'altro ;

in queflo cafo dicono

tilena, cio in ciafeuna parte, in luogo del

go di

una, o due fate

tra la

che'l Ieuare

in cotal maniera

mente nella cantilena


cotale Tetrachordo

che talTetrachordo pojo nella cantilena non fin

Ma

il

fecondo modo fi fa, quando per tutta

Tetrachordo Diezeugmenon , yfiamo il Synemennon

cantar la detta cantilena per la propiet del

onde effendopoflo

&

bene

U]

quadrato,

la

cantiamo per quella del b

la

&

can-

in luo-

molle;

La

non dicono bene : percioche queflo Tetrachordo non poflo accidental-

ma naturale

&

ti

Modo fi chiama

ha poffanza di trafmutare yn Modo

Trajfortato

nell'altro

come pi a

baffo

vederemo

Et che ci fia yero facilmente

&

poti e-

>no cono-

Quarta

ji8
yno accommodato

tuo conojcere con

chorde naturali

nelle fue

effempio

Poni Amo il fittop'oflo Tenore del Settimo modo

cio nellifuoi proptj,

&

contenuto

naturali luoghi,tra la Settima ffecie delia Diapafon

S^sii
In fan citta
Dico , che [e

nella

in

te

ali'cuore , onero

musDomi no,&

fir ut

in un'altro

ftmile fi

he ra

li

mut-aff

la

bit

nos ab

chorda

mi

ni

folamente

\^

quejlo non farebbe, che tal Modo fi trafmut aff ,fe non in quella particella

non hauerebbepoffanzg, difare, che

tal Modo nonfuffe

in cotal modo neceffaria, per potere regolare la

ma del Modo di maniera, che

anche Settimo : Imperoche

modulatwne ; tuttama efjendo

c'unofris.

vna ,odue

-volti

oue fufje pofo

e>

bene tal chorda pojl.%

accidentale, noi

muta lafor

no fi habbia da cono/cere per Settimo ; come da quello effempiofi puh -vedere.

W-z^^^^zz^z^\=iWE^
lAmplt

me Do

la

tts

mi ne

ab

Ma f imporremo nelprincipio de tali Tenori ilfegno


uemo procedere per
accidentale

&

le

hauer poffanxa di mutare

,
1

~$

"__

"ti

il

ili

iti

ti

quale dimoflra

~a
v.

il

E' ben yero

pi acuta

che

ta

eli

il

G&d;

et pone in effere la

a.

la cantilena do-

Prima tra

H'ff
TTr v
te

quando fi

&

chorde;come quifi

A a^avv
V
.

amusDo

Ut

fer

le ifleffe

non

Tana la ffecie della Dia"


-vede.

'a^'.-a
T

&

mino,

Modo nonfi trotta nelle fue chorde naturali

il perche

che per tutta

Settimo modo nel Primo :percioche

li

-*3**=***:ss: n

__:
In fk

me

chorde del Tetrachordofynemennon,dico che allora tal chorda far naturale

bernesche era Quarta per inati tra

-H-f-E-

in

be ra

ab

bit nos

mic'unoflm.

ni

perocch trajjiortato , per ima Diateffaro

maniera

yoleffe porre alfuo luogo, fi ritromrebbe collocato in cotal

fesv ~-i
In

ta

(li

fan

te

a min

fer ui

Do mino,&

Non adunque yero affolutamente , che'l porre il


l

Diezeuzwenon non habbiafor^a,


,

poilo jecondo
tione della

il

modo mofrato

Diapafon

mo diremo,

efl

ab

nos

Tetrachordo Synemennon

mutare quel Modo, in

in

ni

yna

cuifi pone, in tu' altro

mi cu noflm

cantilena in liw<ro del

ma ben yero, quando

Diremo adunque , che f per la variet del Tetrachordo , fegue

dalla variet della

il

Diapafon

la yariet del

Modo

la

procedendo dal primo

modo nondimeno

ndecimo Concluderemo adunque

inluooodela

Uj

varia-

all'vlti-

yn Modo nell'altro In
Modo Gtoan Motorie nella Meffa,che compofefopra l'^fntifona ^frgentum,& att

mihi, la quale del Settimo

la fece dell'V

luogo della

bit

che tal Tetrachordo poQo al fecondo mofrato modo, habbia di mutare

quella maniera vari

rum non

&

di

be ra

li

trafportando

il

Tetrachordo

che qualunque yolta porremo

che tal chorda far fempre yariare

il

in

ouero mutandolo

yna cantilena la chorda

Modo i&cofi per il contrario, ponendo la

t>

in

b, comenemoflral'effjerien%a.

Della

Parte,
Della Tralportation

delli

Modi,

pofibile adunque ( per quello , che fi

nell'altra, cio per

il porre

la

Cap.

mofrato ~)che per

&

di

matafione di vna chorda

chorda b in luogo della ^,- ouero per dir meglio , per

trafportatione del Semituono ifpoffa variare

uentare Settimo

la

iy.

vn Modo nell'altro ;

&

di

la

Primo farlo di

Settimo Primo ; non dubbio, che qualunque Modo,fa Primo,

muModo -verremo verfo l'acuto'., o verfo tlgraue , a

Secondo, Terzo, Quarto, ouero alcuno degli altri, colftuore di alcuna chorda, che

tivna Diapafon

nell'altra, potremo trajportare

tioflro belpiacere

nudino

llche quanto

alle volte pofa

-.percioche tali Trafportationifono vtili,

cheferue

alle

ricercano

luoghi propij

in vfo appreffo

&

delli

le

afendere ,

detti iftrumenti.

o difendere tanto

come nelle

loro

quanto

Et tali Trafportationifono bora

Mufci moderni ; comefurono anche appreffogli ^Antichi, Ocheghen

infiniti altri

&

ad ogni perito OrganiUa,

necejjarie anco

quali alle volte non poffono

&

ilfuo dfcepolo Iof-

compofmoni fi pu vedere . Quando adunque accafcar , che per ne-

oper qualunque altro accidente Jar dibifogno

cefiit,

commodo, lafj ar giudicare a ciafcuno , che habbia

& fommamete

Modi, accommodati [opra

fopra ogn altra coft bifognar auertire,


dendo,

tornar

Mufche cborifle;& ad altri Sonatorifmdmente, che fonano altrefortidi iflrumenti , per ac-

commodare il fono di quelli alle Voci

quino,

qualunque

di

di trajportare

accommodarlo

in

Modo,contenuto

il

&

talmaniera,

in

alcuna cantilena;

in tal luogo ,

chefpoffa afcen-

difendendo, hauere tutte quelle chorde, che fo no neceffarie alla cojitutione di tal Modo

dianoltTuoni,&liSemituoiiinecef[arualfuoeffere

efjentiale.

Et

ci

debbeno

fomm amente

cio che

ojjeruare

li

Compoftori, quando vorranno coporre tali cantilene, per fonare fopra qualche if rumenta : Imperoche quali

do

le

vorranno comporre per cantarefolamente , non farebbe grande errore , quando fegnaffero alcune chor-

de con alcuno fegno accidentale , che non fi ritrouaffero fopra lo iilrumento ; mafimamente fopra

(embalo ; come fono l'Enharmomche


percioche la voce fi pu fare acuta,

, le

&

quali fi trouano in pochi tjlrumenti artefualt

il

Clauo-

Et quefo ho detto ;

oraue ; ouerofi pu vfare in qualunque altra maniera , fecondo

il

vo-

Horaper

moftrare in qual maniera

commodamente fi poffa trasportare qualfi voglia cantilenafuori delle fue chorde

naturali , non pigliaremo

ler del cantore,

che non fi pu fare cof liberamente con

altro ej]mpio,che

ilTerzo,&

il

Quarto pojlo

tali

tflrumenti

nel Capitolo precedente .-percioche ne potranno

mojrare in qual maniera ogni cantilena, che procede per la chorda


teffaron in acuto, con l'aiuto della chorda

da b }

in

qual maniera

b;

ouero per il contrario

ottimamente

vna Diaf'P /^
quando il canto procedere per la chortrajportare per

]j ,
,

f poteffe trajporre nel graue commodamente per vn fimile infermilo

Ma perche alle volte

con l'aiuto

Mufci , non gi per necefit : ma pi preflo per burla ,& per capricorni o forf per volere intricare ilceruello ( dir cofi ) alli Cantanti ,foglwno trasportare li Modi pi verfo
t'acuto, ouero verfo ilgraue per vn Tuono, oper altro infermilo ; adoperando non folamente le chorde Crodella

matiche:
luoghi

li

ma anco le

Tuoni,

&

foglino trajportare
iqui

li

Enarmoniche ; per potere commodamente, quando gli fa

li

Semituoni , fecondo

Modo

di trajportare

li

la propia forma del

Et bench li Mufci foglino vfare

dibifogno, trafporf are a

per uoglto moUrare in qual

Modi in pi maniere ;

loro

modo fi

tuttauia porr

due Trajportationi folamente pi vfate , fatte nel Primo modo ; dalle quali potr ognuno comprendere

modo, che bauer da


fegnatecol b;

&

tenere nell'altre
l'altra

&

faranno lefottopofle ; tvna delle quali fifa con

con l'aiuto di quelle , che fono fegnate col

^.

l'aiuto delle

Btfogna auertire, che

li

il

chorde

Moderni

IEfe B****BEfeg= E5te=


I

N fan

eli

ta te fer ni a

mas Domi no ,&

li

be rabit

r,os

ab

ini

mi

cs

noilm.

^sg^ggjj^^s
SiSi&i
IN

/aneli ta te fer

iti

mm Domino,&

li

be ra

bit

nos ab ini

mi eh

nofrii.

chiamano

Quarta

J.2

chiamano quefle Trajportationi Modi trafpofliper Alufica finta, la quale (fecondo che la dichiarano) dicono

yna Trajfortatwue di figure (intendendo per di tutto l'ordine che fi trotta in ciafeun Alodo) dalla
m yn altra Lofio hora giudicare ad ogn' yno pento nella Alufica , quanto potr effere ytt-

ejfere

loro prozia fede

cogitinone ad ogni Organisti non cofi bene tflrutto nella

te tale

&

pi potr -vedere,

na, quando fermr alle Capelie, ouefi cantano

&

neUi Vefjeri

celi altra cofi

ni

Mufica : concwfia che

conofere quello, che batter a fare, quando gli accafear

nane cantilene appartinemi

chori

alli

ma anche nell'altre Hore, tanto diurne, quanto notturne. Ma

che quantunque

io

, noti

cantile-

fola nelle Aleffe \

quejo fi debbefapere /opra-

habbiapofloglt effempi follmente del Primo moc'o^he

nell'altre cantilene degli altri


fi pofionofare

moflrott efiem-

dalli

trapanare alcuna

di

Trajportatio-

tali

Modi ; il che ho lajfato di motrareper yolere

effer Irene,

Ragionamento
Natura,

delli fuoi Principi),

ze
E RRO

Primo modo della


& delle fuc Caden-

particolare intorno

al

Cap.

hora a dar principio al ragionamento

marnando dal Primo, accio procediamo con


follmente appreffogli Ecclefiaslici

Modo fepamtamente , inco-'

di ciafeun

ordine

&

moflrarb primieramente ,che no

ma anche appreffn

tutta la [cuoia de

( tanto in quejlo

quanto

to, il quale

&

mafpee della Diapente


Si trottano

&

ne, Rejponfori,

d; dalla quale diuifwne, dicono

&

di quejo

&

altre cofefimili

to

Motettt Veni fonile

li

Et appresogli

le

Et bench

li

yen,

&

Dttono,

&

chorde,

le

in

non

ilari)

Mufici

&

della Diateffaron

di orni

Orattoite .Et chi yorr fitpere quello, che

elle

materia ho ragionato affficienxa

queflo l^ogo follmente dire hora perfempre

Le

golari.

Diapafon

Regolari fonoquelle, che fempre

fimo

li

0-

&
&

le

le

quejo

&

in

Cadenze

, le

il

Primo modo

in queflo

& Nigra

quali lofio di

Graduati , ^Antifo-

&

che hanno

Or ottone

il

Cap.

il

che

le

Cadenze fi trouano

tfft

Modo ;

fi

&
& m yno

madrigale Giun-

Alodo ,

fi

ano

dtttide la

Si trouano
efier lungo.

loro principio

fopra

di

perfetta

, li

nell'altre

quali alcuni chia-

due forti , cio Regolari,

&

Alodi;&

Irre-

dette la

dimfa dalla chorda

Smagliantemente

Semtditono

&

mr

dotte

per dirla meglio

lit

otte

facianfi doue fi yogltano ,,fi chiamano Ir-

chorde

modulatimi

F,

Ma acci pi facilmentefi feorga quel

mpto a due yoct, dal quale Jt potr comfeere


nelle loro

im

le altre

ti

Primo modo qtulle , che fifanno in quefe chorde

fauno

chorde

nelle

Diapente in

fenfio perfetto nella


$.dtlla Terza parte percioche
cognizione
La onde baflar in

della Diatejftron

l'altre poi

campo*

quali fi tro-

Alodo molte cantilene-,

che venerano

potr hatter di loro piena

vn Dttono ,

il

le

Ojferuarono gli Ecclefiafitci ne t loro Can-

di ogni

&

tra

firn fed formofa

ma anche d'ogn altro


,

&

ne gli flremi filoni ,0 chordedelli


fifanno

modo, che fi l da tenere


:

nominare , per non

ndla chorda mezana ,ehe

Dia-

pofta fopra la

qttafi infinite le compofitioni ,

la difitnttone delle parole

regolari del

Irregolari Jorio quelle, che

uedere

Introiti

fiano, potr leggere

naturali Principi] di ciafeun

che (t e detto, porro yno

<robn,

&

chorde della Diapente

yna chorda mezona

Sono adunque

nelle eflreme

dimfa da

yen ,

regolari

lo,

&

come fono

Modo harmomeamente, onero anthmeticamente mediata ,

in ciafeun

zana ; che faranno


'Diapente

Claufula, o Periodo,

marono Cadenxe ; che fono molto neceffartj per

iui di tal

eccellenti

a commemorare, per non efier lungo

metani, nelfine

O beatum fontificem

chi

trotta tra queflt

Comfofi etiandw

un Semidttono ; tuttauiafi trouano molte cantilene

quali

alcuni fini

di molti

il

harmomeamente ; che fi

&

Cadenze

le

come ho moftra-

Mufici fono

naturali Principinoti foladi queflo,

della loro Diapente,

'a,

altri

in

doue

quello,

della Diatefiaron

&

quali fono due motetti a cinque l'oci

ancora molte altre Compofitiont

tilreme

ftfoffa far

Mufici

Pr attici, che tal Modo fi compone della Pii

li

ecclefiafiiehe

m'ha lAmor, compofo a Cinque yoct da ^Adriano

tra

ti

Prima

Primo modo

Mefife, Mot etti, Hitint, Madrigali,


altre Canzoni
(firitiK
V telimi fafchali compofit a Sei yca

fle fitto queflo Modo ; come fono


ttano

della

modo infinite cantilene

Modi

che'l

contenuto nella Quarta fpecie delia Diapafon dimfa

due chorde ejreme

pente

in etafeuno degli altri

Natura Dico adunque

Modo;&

yfo. Dipoi mofirar, doue regolarmente fi pofja dar principio adeffo

fatto, ragionare alquanto intorno la fua

fua

propij luoghi delle

Cadenze re-

llche non folamente ojferuaremo in

ma negli altri ancora, come yederemo, &< far tljottopoflo

-.

Soprano

Parte.

521

SOP R^CN
NO.
O

lllliiliilMBlM

5:$:_i Mjzfft: JmimiH -f=zMf|:t:fl:{4:lH:


TENORE.

gi - TTTtHr^tZTTltfa

liiiiliiiiii
Si debbeper auertire, che
ie

Intonatone

della loro

del Quarto,

&

&

iui ;

e;

&

onde

le

Cadenze

quelle del

in

Settimo

della mediatione

Salmodie, ouero

di

e: imperoche

&

dotte cafea il ter filine della

tali

F;

in

no

&

da

in molti altri libri,

Salmo fi fanno firn-e

debbe

il

Douemo

Compoftore pigliare

nelle altre parti della Cantilena,

tercioche

ti

etiandto

fempre ojjeruare

..;

le

delli

Modi ,

la inuentione dell'altre parti

quando tornano bene. Queflo Modo

Mufici compongono nelfuo luogo propio

naturali, trafportandolo nell'acuto per


*:..

mezani terminano

che contengono firn ili Salmo-

leyogliam dire . Le finale poi fi fanno fempre nel luogo, che etafeuno yerfo

ciafeun

effa

Terzo , del Quinto,

quelle del

mediationt ,o punti

principalmente nel Tenori' : conciojia che queUa parte la guida principale


la cantilena

mediatio-

melano punto della Salmodia del Primo ,

a; quelle del Secondo


in

come fi puh l'edere nel Recanetto, nel ThofcaneUo,

die, ouero Intonationi, che


li

Cadente delle Salmodie fi fanno fempre

le

la

Se fio modo fi faranno

'del

dell' Ottauo in

di far le

di ta-

Cadente

ne t quali fi compone

Ma tali Cadenze,fi fan

Nono hjrettiftma parentella :


Nono modo , fuori delle fue chorde

col

loro cantilene del

yna DiateJJaron, ouero nelgraueper yna Diapente ; [affando

la

chor
dtt

J22
da ^,
tot,

Quarta
&

ponendoti la k; comefece Morale Spagnuolonel fnotttto Sanila ,^< immaculata inrgini-

a quattro toc; . Et perche

il

Primo modo ha yn certo melano effetto tra il meo&

gione del Semiditono, che fi ode nel concento [opra

le

chorde e{lreme della Diapente

lo

alleno ;per ca-

, & della

Diatejfaron

non hauendo altramente ilDitono dalla parte grane ;perfua natura alquanto mefto. Per potremo ad efj

accommodare ottimamente quelle parole,


ty-fententiofe

le

quali faranno piene digrautt

acaoche tharmomafi cvnuenghi con

Del Secondo

OLE ViAN O
non adulatoria

Modo.
modo

lagrimofe

Dna certagranita filiera ,

,& humile

&
Fhanno
&

Modo lagrimeuole,hurmle,

de fi yede, che hauendogli Eccleftaflici quejo perfermo

157.

contcnejfe in f

che lafua natura fujfe lagrimeuole

fi da queilo parere, lo chiamarono

&

che trattaranno di cofealte,

Cat

alcuni, che'l Secondo

&

,<y

la materia, che in effe fi contiene

come fono quelle dellt tempi Quadragtfirn ali

di

maniera che moj-

deprecatila .

La on-

yfato nelle cofi mefe

di altri giorni di digiti-

fe^lgilliliiliiig
SOPRANO

S&Ullliii

-*$r-

m*

TENORE.

iiliilllii^iiliiggg

13lll|I^3|gp=

iiiiiilllilSii
v
v
no ; <Qr

Parte.

&
mit & oni
&
m;

dicono, che

generation! di miferia ;

regolari^ per ejjere queflo

li,

flo

chorde nominate di [opra,


i

D& <A

pofla nelgraue

molte compoftiom del Secondo

mali

ilmotetto, Printer

loro canti

&
&

&

lo

a& D pofla

l'altro

D,&

a,F,

clte fono

Cadenze principa-

lefue

altri luoghi fino tutte Irregolari.

Modo fi compone della Prima fpecie della Diapente

teffaron
tio

che fi pongono ne

l'altre poi,

&fi trotta molto in ~fo ne

Modo dal Primo poco differente: percioche l'yno

delletfleffe jpecie) fi pongono nelle

nello effempio

323

Modo atto alle parole,, che raprefentano pianto, meflitia ,folkitudine , cattuit , cala-

Dicono

&

nell 'acuto,

Brattici, che que-

li

chiamano Collaterale , ouer Piagale del Primo modo

modo , composte da molti ^Antichi

,&

&

occhi; l'yno

gurati

nelle fue

le

l'altro afei yoci,

con molti altri

l'aiuto della

Compofi anche io

con la Salutatione angelica, ^ue maria, afette yoci

S troua-

chorde propie
;

&

&

in tal

&

li

il

madrigale }

Modo la Grano-

motetti,Ego rofa

come anco fi pu

chorda Trite fynemennon, verfo l'acuto ttfi come


.

da

Modo rare yoltefi troua nelli Canti fi-

ma ilpi delle uoltefi ritroua trajportato per yna Quarta


queflo: percioche fi pu trafporre;

le

col

Si trouano etiandio molte altre compofitiom fatte

quali per effere quafi infinite fi laffano. Queflo

re nellt Motetti nominati

con

&

Capite nobu vulpes paruuiu a cinque yoci.

diuerfi compojitori,

da Moderni Mufci ; tra

rerum ferie m,compoflo a feiyoci da Iofquinoi& da ^Adriano a Sette foci;

ne Dominicale, Pater nofler

Saron,

Prima della Dia

della

madrigale, chefai alma,fmilmente a fette yoci; ilmotetto ^Auertatur ohfecro domine ,

Oue ch'ipofi gli

fi compongono

<A> chef vedeno

il

come fi pu vede-

trafporre

il

Primo rnodo^

Primo col Nono ha molta conueuien-

%a } cofi queflo l'ha veramente col Decimo

Del Terzo

Modo

Cap.

O.

L Terzo modo dicono, che nafce dalla Quinta fpecie della- Diapafon diuifa harmonicamente dalla chord.t L ; ouero dalla vinone-delia Seconda fpecie della Diapente E

^
llo

no

pofla nel oraue, con la Seconda della Diateffaron

&

&

pofla nell'acuto Que.

Modo ha la fu chordafnaie E commtme col Quarto modo;& gli Ecclefiaflici han


Modo infinite cantilene, come ne loro librifi pu vedere Le fue Cadenze

di queflo

::^

~M:

SOPRANO.

'"

siiSz!lBE?:SS==

m*m

:$it:

=9&

$> *

um
mm

TENORE.

--$J

H+sF

-u

principali
pnncip

Quarta

24

principali fi fanno nelle chorde de

che fono le ejreme della

e;

fttoi princpi]

&

fu Diapente,

tre poi, che fono Irregolari,fi poffonafare [opra l'altre chorde

fi pu conofeere

conde

Irregolari

le

Quinta

nell'acuto

do, tra

delle

le

quali

cadenze

le

Cap.6i

motetto,

della

Terzaparte

tal'

ugnatone

in

&

delle

nell'Ottano

fe-

modo,

ordine,chefanno buono effetto

come fi pu cedere tra

Molte compofitiom fi trouano compatte fotto

al-

Regolari facilmente
,

le

prime , acci Teniamo

<*p
le

ma perche tal chorda non ha cornjjondenza alcuna per


ma tal durezza ftjpporta nelle canti-

j-j :

due yoci : percioche fi tiene

di

nel

il

chorda

nella

mescila ddla Diapente;

Ma perche conofcittto

ne per Quarta nelgrane ; per alquanto dura

compaHe a pi

Cadenze pojle

le

la

Si debbi per auertire, che tanto in quetto , quanto nel Quarto, nel Settimo ,

reoilarmente fi fanno

lene

per daremo yno effempio

,&

E,

regolari ,i quali fino le chorde moflrate

della funDia.teJfa.ron

O Maria mater Chritt a quattro yoci di lfac;&

motettt di

li

&

queflo

Mo-

uAdnauo,Te Det

&

LL&c est domws domini, campoHi a fette yoci :


il Madrigale, I mi riuolpatrem ; Huc mefydereo ;
go indietro , compatto da ^Adriano medefimamente a cinque yoci : olii quali aggiungeremo, Ferculumfecit
fibi

rex Salomon

quale gi compofunfieme con molti altri di tal Modo fimigliantemente a cinque yoci

, il

Se queflo Modo non fi mefcolaffe

col Nono

&fi ydiffe femplice , hauerebbe lafua harmonia alquanto du-

ra : ma perche temperata dalla Diapente del Nono,

&

dalla

Cadenza , chefifa in a , che in effo o-rande-

mentefi yfa ;per alcuni hanno hauuto parere , che habbia natura

commouere

di

commodarono yolentieri quelle parole, che fino lagrimeuoli,& piene di lamenti

%a col detto Nono


i

Mufici moderni

la chorda

trafportanofitori delle Jue chorde naturali per

EGVE
h,

Modo

dopo queflo

ne

Quarto contenuto tra

&

naturai luogo.

Seconda fpecie

la

arithmetcamente

&

Seconda della Diatejfiron

della

&

\-

Diapafon

amorofe,

&

la loro opinione , fi

lo

chiamarono

Modo adulatorio.

fimamente quando procede per moumenti

contrari]

Quetto

E,pofla in acuto;

Decimo modo ; che hauerebbe alquanto pi


pagnato

in tal

maniera ,fi yfa grandemente

Modo , tra le quali fi


motetto,Peccata

il

l'altro

compatti a

za yfar le
il

traua

il

motetto

li

yoci

le

&

quetto
rei) fi

la

Cadenza pefla

in

che ferue al

ma accom-

modo chef trouano molte cantilene compofle

fatto queflo

cor

il

duro foglia

il

motetto, Miferere mei

di

Terza parte ;

&

cifeci,

&

iAdriano,l'yno,&

Compofi ancora io

Dem miferere met,& yna Meffa,fen

non per

altro,

>& affa meglio di quello, chefanno alcuni, che non

le

yede toccar la chorda

chorde

che fono

L.\

Bene

yero,

&C.

Li fuot Principi]

per moflrare, che aafcu


f non

fanno, quando

le

futtopofle

[g

lo

chepaffa nell'acuto alla chorda


; <&

Si trouano di

diceffe

mai, non erra

yorrfare

(anzi st0
e, di

maniera che quando'l

cofigli ettremi dcotalModo Tengono ad ef

irregolari appreffo gli Ecclefattici fi trouano in molti luoghi

E,G&

folamente; fi come fi trottano anco

ancora che moltefiano

le

Irregolari

T/iaDiateffdronuell'acuto,ponendolachorda
; il

le

Modo qua fi infinite cantilene ecclefiafliche, nelle quali rarifime yolte

regolari fono nelle chorde

ne

il per-

Semituono douerebbere ydtrf nelgraue,fi ode nell'acuto

li

Deprofundu clamaui ad te Domine a quattro yoci di Iofquino ;

quali fi traua afei yoci

ajferuanze moflrate nella

come fono ma-

che non ha coft mefcolato

madrigale , Laura ma fiera compojlo a cinque yoci

ti

detrattione

algraue , con moumenti tardi . Credo

&

"virile , di quello ,

, di

&

quale yorr comporre fenza partirfi dalle date Re<role,potr etiandw comporre facilmente fenza quefle

offeruanze

fere

mea Domine, col Madrigale, Rompi dell'empio

molte cantilene, tra

no

del

&

alquanto pi mefo delfio principale, maf-

cio dall'acuto

io, chefe'lfi yfajfe f mplice mente, fenza mefcolarm la Diapente

<*7

accommoda marautgliofamente

quelle, che figinfcano otio, quiete, tranquillit, adtdatione ,fraude

che dallo effetto alcuni

Queflo {come dicanoli

congiunta alla Diapente dalla parte gra

[q

a parole, o materie lamentatoti., che contengono tnflezxa, onero lamentatiunefupplicheuole


terie

ac-

compone della Seconda fpecie della Diapente

Queflo meefnnamente , fecondo

o-li

conuenen-

Cap.

mediata dalla (ita chorda finale

Prattici ) fi
della

il

onde

commune tra loro &ffejfe yolti


yna Diateffitron pi acuta, con l'aiuto del

delle yoltefi ritrom collocato nelfitto prapio,

Del Quarto

la

Ha grande

percioche hanno la Seconda fpecte della Diateffaron

lo

ancora che l pi

al pianto

che fanno etiandio ( come ho detto ) ne gli

in

altri

il pi delle yolte

luogo dtUa

\^,

li

le fite

Cadenze

ma

regolari,

Prattici lo trajportanoper

comefi pu y edere in infinite cantile-

Modi .
Del

Parte.

9*J
SOP R^NO,

\ff^^l^X MpX^.

:J:$|:M-|tfH::f:^|:K
ret3fcte*

:$3

s^-

^x*:^fcte=:

llgiigllililigisgi^iil
TENORE.

:~$

Del Quinto Modo.


L

Quinto modo

momcamente
la

Diapente

& &
e

acuta della Diapente


fuo collaterale

la

Dicono

della

chorda

Terza

diletteuole

della Diateffaron e

dalle cure noiofe


:

che nel cantare jqueflo

Perh ili antichi vfarono

onde da tal coje alcuni

lo

fono chorde regolari ; tuttaua appresogli Ecclefiajlici fi ritrouano

de

moderni

fitrouano compofte

no

&

',

har-

jpecie del-

della

pofla nella parte


col Sejo

modo

Modo arrechi

nelle

modtfnt, le-

accommodarlo alle parole , o

Modo giocando , modeflo,

chorde

F ,a,c

&f

altri principi] in diuerfe altre

LeCadenzeregolaridiquejloModofifanno

nelle

percioche

chorde

co-

nominate quattro chor-

& le Irregolari , quando fi -vogliono Tifare , fifanno nell'altre Molquejlo Modo ; ancora che nonfia molto in vfo appreffo li compercioche pare a loro che fia Modo pi duro,
pi injoaue di qualunque altro tuttauia

come nello effempio fi

te cantilene fi trouano ne
pcfitori

di

dimandarono

.Et quantunque li fuoi Principi] naturali fi ponghino

me fi pu vedere nei loro libri.

& f, tramezata
Terza
&f

Pr attici, che fi compone

Da talfpeae di Diapafon hauemo folamente quejlo Modo ipercoche non

materie, che contenefjero alcuna -vittoria

&

li

F , del quale chorda commune finale

rtceue altra duufione ,che l'harmonica . ^Alcuni vogliono

titia,& folleuatwne agli animi

2 2.

contenuto dalla Sefla fpece della Diapafon

dalla chorda e .

Cap

veo- crono

libri ecclefiaUici di

&

in effo

due Madrigali

di

molte cantilene^ come


Cipriano di Rore

fete ; con quello di Francejco Viola

["Hwno di Santo Francefco,

Di tempo

Fra quanti amor ;

in

Spoliatis oypt't]s di ^Adria-

tempo mi fi fa meri dura ,

tutti

compoflt a quattro -voci

& Donna
&

che ornata

molti altri ancora,

che non

Quarta

20

lllliljiSI

SOP Ryjft.

<

-s

!Sli=8SilSii?llilSil
$aSdT3BKctggJAJg
z==z^t:_=_:rii;~i:^:i=i:=:Ip
,

che non mi [occorrerlo alla memoria.


della

la

chorda b, laffando

la

b; come aafcttno potr

.-y

Quefto fi pub trasportare per

cowe degli-ltrif fatto

nell'acuto,

OPO

il

Quinto fe^uita

Terza
fila

[otto queflo
lene Traili

Modo,

&

Sedo modo, contenuto

dtllaTerza fpecte

tra la

T erza fpccie della

della

Quefo da

Diapafon e

Modo principale lmperoche fi trotta net


:

loro libri

non efer molto allegro, ne molto elegante

che contendono commi/trattone

&

calamitoso

&

lo
,

&

che

la

chorda

&

molte cantilene
pero

lo

yfarono

&

lagrimeuole

nafet

lit

era fre-

compofle

nelle canti-

accompagnarono a quelle materie

che altro I Prinaptj regolari


.

&

,pofta nell'acuto, con la

fato molto frequentato ,fi come

&F

ali Ecclefiajici

temono lacrime Dimamera cheto chiamarono Modo denoto


ilquale pi toflo funebre

Diapente e

F & C > accompagnata nelgrane

della Diatejfaron

chorda finale

il [ito

il

Cap.

ilquale dicono,

datate

nel grane, con l'aiuto

chordafnale yerr adefjere

C dwifa harmomeamente Dicono li Franici, chequeilo Modo fiformi ;


,

dalla conviuntione

quentato. -.nie molto

lafita

-vedere

Del Serto Modo.

<*7*

yna Diapente

&

che con-

a differenza del Secondo ,

di tal Modo,

&

le

(ne

Cadenze reaolari

Parte.
golari fi fanno nelle chorde

Cjd,F

prime factlcofa di conofcere


che

piti

&C

le feconde

facilmente fi conofca il tutto }

nell'altre poi fi fanno le Irregolari .

Ma perche

speri non far fuori di propofito, porre di loro imo

&far ilpojo qui di fotta

effe

conofctute le

mpio

accio-

Molte cantilene mi ricordo hauer ve-

Igifiili &*SOPRANO.
3S

gilfflIfigfgiliiliil

^^^^^M
TENORE.

gfegjggg|l
tp^iagfgigfei
jgifl
Auto compone in queflo

^l^ffei

Modo : ma alprefente mifoccorreno alla memoria [blamente quefe ; Vn motetto

di

Motone a quattro voct,Ecce Maria genuit nobu Saluatorem,& vn Salmo a due chori fpexgatt di ^Adriano a otto voci , Inconuertendo Dominu* captiuitatem Syon Queflo etiandw
.

per vna Quarta, coni aiuto

della

chorda b

come fi trapananogli altri i

pu trasportare

fi

ilche

nell'acuto

quanto fia facile ,ciafcuno

lo potr conofcere dalle due nominate cantilene.

Del Settimo

ELLyA
nuto

ti

Modo

Settima fpecie della Diapafon

Settimo modo

&

quelle

&

4.

& g, harmonicamente

&g

mediata ,

con la Quarta fpecie della Diapente

quella nell'acuto

materie, che fumo lafciue

parole,

moddtiu ;

conte-

rfquale(come dicono i Moderni) nafce dalla conviuntione della l'ri

ma fpecie della Diateffaron d


queflapofla nelgrane

te con

Cap.

<A'queflo ( fecondo che

che trattino di lafciuia

le

e*

quali fiano allegre ,det-

che Significano minacele, peYturbatoni,& ira . Lifuoi Prtncipij regolari,

fue Cadenze principnh,&t regolarifi pongono nelle chorde

6,W

>&

d;

dicono )fi conuiene

&

le

t come qui fi veggono

Ma

Quarta
~- 2 ~-w

SOP R^CN O

-a

l^l^a

^^^^^^B^i

a-X^js:"
l::#:
iVw^-

ijllilsiiillil

TENORE

ipiipiiiEiiifiiiiisagg

gpj^gpai^aigfiEipp
plygiiElE^Igg^lil
Irregolari fi pongono fopra

iWrf

le

do

tra

le

quali Jono

appreffogli Ecclefiaflici
ralt

le

&

altre

&

Pater peccata,

Alche

cantilene fi trottano

I pian fi hor canto

nelle cantilene degli altri

ma molte yolte con l'aiuto della chorda

di

compone

^Adriano afet

Muficifi troua

trafportato

^stil

il

i>oct

dalli

Mtifa

Queflo

di queflo

Mo-

Modo molto in

ufo

pi delle yolte nelle fue chorde natii

nelgraueper yna Diapente ,jenxa alcuno m-

commodo
Dell'

Ottauo

EGVE
d

&

dopo

il

F-A^^kfg

ne finale la

&

onde

accompagnarono con

fpeculattue

diurne

ne fi ritrouarono ne

D& G
&
dicono

,
li

della

Diapente

pofla nelgraue

le

&

parole

come fono

nelle

Queflo

di

la

o materie manfuete

quelle

libri Ecclefiaflici di

Quarta specie

& (come

della

Diapafon

dicono) nafce dalla co

pofla nell'acuto

col Settimo

ha

la

con la

chorda

Prima

commu-

Modo ha natura di contenere in je yna

allegrezza gli animi degli afcoltanti, co firn

yoglwno, chefia al tutto lontano dalia


,

lafciuia,

accoflumate ,graui

& da

orni yttw

La

contenenti coje profunde

che fono accommodate ad impetrar gratta da Dio. Alolte cantile-

queflo

Modo , dquale ha

G & D:ma Hi Irregolari fi trottano nelle altre chorde


temente

Franici, che queflo

dolcezza abondante, che riempe

ma giocondit, &Joatttt mija


lo

G
d & G

anthmeticamente dalla chorda

Quarta fpecie

della Diatefjaron

certa naturale foauit,

Cap.

Settimo l'Ottano modo , contenuto tra

dtuifa

giitnttone della

Modo.

&

le

li

juoi Prmciptj regolari nelle

chorde rf/L

fue Cadenze regolari fi pongono fimtgltan-

moflrate quattro chorde } fi come nel fottopoflo effempto ji pu yedere

Ma

le

Parte.

J29
"^

SOP R^fN O.

piiliSIgllSiiiliil
lisi
M.-

liliSIII

TENORE.

IliisiipplSllttlill
IgllglIgtSlJgggliEgggg
J^p|p|ljlEgJ|lj||i
Ma

le

tiom

Irregolari

pongono [opra t altre chorde

fi

tra lequali fi trottano

fei voci
tutti di

iVerbum fupermtm
JCriano a fitte

altri fuori delle [u

li

.
lAppreffogli altri Mufici
trottano molte compofifi
motetti Benedilla es coelorum regina di Iofquino ,
^t'udite infida a

yoci;&

molti altri

chorde naturali

>

cjttafi infiniti

ponendolo in acuto per

&

&

prodienSjil madrigale Liete,,

penfofe

Queflo

accompagnate

Modo fi

vna Diateffaron

,& fole Donne

pu trasportare come gli

con l'aiuto della chorda

imperoche altramente farebbe imponibile.

Del
L

Nono modo

NONO

modo ( come dicono li

Diapente

della

*A

Diapafon

ouero dalla e

fi

ancora che fin qui fia flato

no pofo tra alcuni

lor

che

la, alla quale gli altri fi fottopongono

quella de gli altri

e , ouero

a , ouero

teffaron

Prattic) nafce dalla congiuntione della

Prima

fbe-

&
Dia& (come
E &
& aa; &
Prima
^f &
& a, mediataharmonicamente
E,
Non
mai
Modo
ma
pnuo
nome, &
Modi,
dimandano
Regotramenata harmomcamente come
&

cie della

antnhijiimo

Cap. z6.

pi piace) conia Seconda della

per dir meglio

ouero a

potr

contenuta nella

delfuo luo^opropw

Jbecie

dalla chorda

dire con verit , che queflo fia

delfuo

Irregolari

nouo :
bene
fi
percioche alcuni l'han-

quafi che non fuffe jottopofo a quella ifieffa

che la (u Diapafon non fuffe

Modi ; ma a qualche altra maniera ilrana

ben yero

come ho

detto altroue ) c/;e alle

Intonatori i

Quarta

25 o
Intonationi de
i

loro tibri

mi,

&

Salmi

,gli Ecclefiaflki

hanno fegnato filamenegli Otto primi Modi, comefi pub -vedere ne


: concwfa che altra cofa la Intonatione de i Sal-

ma. per queflo non fi pu direbbe fia irregolare

altra

modulattoni, che

le

fi

Modi, fi

trottano in dtuerfi

come anco

canti fermi,

nelli

Ne

nellt figurati.

yo?lio credere per cofa alcuna, che qualunque -volta fi trouaffe alcuna ^Antifona, chefuffe compasa fatto al-

cuno

yltimt quattro Modi, non f lepoteffe applicare

di quefli

mente battendo ciafcuna


fa

di effe varij finimenti

yna

Queflo Modo , alcuni l'hanno chiamato aperto

&

cono ) ha in syna grata fieuertt , mefcoUta con yna certa allegrezza,


notifirn a, a
la

tutti

li

della Diapente

Prima fpecte

mente

commune all'yno

ilchefipuo ettandw dire del Terzo ,

ecclefiajiche

iler

Mufica ,che queflo Modo

periti della

che longofiwebbe

il

referirle

yA in

laqualfmfce nella chorda.

tal

&

&

all'altro

&

il

onde

la

in

potran-

(come di-

modo

E cofit

molto conformi : percioche

fi pu paffare dall'yna

Modo

di queflo

in l'altrofacil-

molte Cantilene

canto della Oratione dominicale Pater no-

Modo

il

ynum Denm , tlquale ha

Intonatione nella chorda

(come fi yede ne

medefimamente ,

principio per la fiua

&

antichi corret-

Simbolo Niceno,

yiene terminare

corretti effemplart ) nella

&* non

nella

fportatoperynaDiateffaron nell'acuto con

chorda

ouero nella

b, come fanno ;ilqual canto trasportato douerebbefinire nella chorda D,come

lachorda

li

effendu che

dolce fornita oltra

Si troua ancho di queflo

Credo

ma

fonare

col Primo fono tra loro

tra lequalifi troua

SE

be ra nos

&
&

maniera ; come fi pu yedere in alcuni effemplart

~$dt
li

dell'Vndecimo modo .Sono

ti

Sed

a yerfi linci ;

dolci, foaui,

mafima-

che fono pr attici in cotal co-

tutti quelli ,

terfo , atttfiimo

no accommodar quelle parole , che contengono materie allegre,

nominate

delle otto Intonationt

come manifejo a

il

*A

tra-

l'aiuto del-

douere:ma

Hato guafio

&

fcorretto per la igno

X~
yitam yen tu

Et
di

ri

li

trafmutare ne i Canti ecclefajlici

lationi

il

leffe perdere

quale ne i

loro procedere

all' acuto,

&

libri

della

queflo

difficile

Ma

&

quanto fa facile

chorda b, queflo facile da

modu-

le loro

da mojrare, quando intorno a

ci fi

yo-

Modofi ritroua compoflal'^Antifona xAue Maria gratta plenaja-

antichi fi troua terminata tra lejue chorde naturali in cotal

4-i
<A u Ma ri

an-

corrotti ,che farebbe cofa

yno efjempio particolare

fenza alcuno aiuto

laqual cofa non farebbe molto

yn poco di tempo In

ifcrittori;

intrattiene

che nelle altre cofe

da tutti coloro , che fino prattici nella Mufica; fi' l fi yorr efifaminare minutamente

&

come

yn Modo nell'altro , yariando fidamente la chorda finale , ouero trafpor-

tandolo dall'acuto algraue, ouero dalgraue

vedere

van xa de

fini delli moflrati canti fi ritrouanofuori della loro propia

ma de gli altri ancora , chef trouano in tal maniera guafi ,

troppo lunga da moftrare , quandofi yoleffe dare di ciafcuno


il

Tt

men.

fi

maggiore importanza Et nonfolamente

naturai chorda

modo ; che nelli modernifi

trotti

^*^^^*&*&
gra

a,

ti

a piena Dominiti te

cum

be ne

di

eia

tu

in

mu

e-

li

fritta pigraueper yna Diapente. Et che

3E=S3C=*: 4rihai

&

=+ :tft

be ne diclut frufwi yentris

tu

fa yero, da queflo paterno comprende-

ci

re ,che

chorde
cjualefi troua etiadio copaflo l'Introito

fimamente yedendo,che
ra) no

la

inconueniete, che ciafcuno de


la

della

Me compofi la

uere,& effentiali di

Gaudeamus oes in Domino. Ne alcuno preda di qflo

Salmodia del Salmo, che fegue

Otto nominate Salmodie.Et f

Quattro yltimt

chorda b pofla

in

Meffa a

quattro yoci fopra quefla ^Antifona nelle

del

Modi fi

tal

Modo ; nel

marautglia;

maf

Primo modo: percioche( come ho detto ancopoffit ridurre alla

Intonatione di alcuna delle

luogo della C\ hpofiaza di mutare yn

Modo nell'altro;
no

Parte
non
per

dubbio , che ritrouandofi

difopra nelCap.

il

detto Introito collocato

b molle, nonfia anco del Nono modo

la propiet di
1

6.

mamfeoamente fi pu -vedere

turali, tralbortandolo nell'acuto per

fon a

&

a a; fi come fece

il

nella.
;

Quarta fpecie

come effeminando

to, la ritir nelle fue chorde naturali;

Diapafon

tutto

&

33

&

cantandofi

quello , che ho detto

Ma quandofi yoleffe ridurre nelle fue yere chorde na-

una Diapente ,fi trotterebbe

Dotto Ioppino

della
il

collocato tra la

Prima

jfecie della

Diapa-

che componendo a quattro yoci la Meffefopra quefio Introi-

comefi pu yedere La onde mifouiene hora,che alcuni non hanno


.

to male, quando giudicarono, che la Intonatione del Salmo

In exitu ifrael de ^fegypto , pofla qui

det-

di fono

^z:^i-^E:^-z
:S 3:
';55^;^2^
:

In

xi

puffe del Nono

{lataguafla,

ti*

modo

&

if ra

el

de *Ae

-.percioche -vogliono

che

& Cadenze
C, E & a,fi come
le

fue

regolari

etiandw

le

&

irregolari

Cadenze

do

^Antifona

la

tra/portata fuori del fuo luogo

degli altri ;fi come hanno fatto anche dell'altre


cipi],

pto

gy

mws la

cob de p ptt

bar ba

lo

ro

Nos qui yiuimm benedicimus Dominum ,fia

da alcuno fcnttore

che habbia voluto

modrarppi faggio

QueQo Modo ha, come hanno gli altri Mudi, li (noi Prin-

Li Regolari fono quelli

chef yedaio in

che fi pongono nelle chorde

^ft

qtteo effempio

SOPRANO.

SJLZt

_i4

V-

^$t$x_:$:Hj.$$$.x__q:

iiiipiliiiillliil
-V^

ii^ill|i8pi^i|ig^figi
TENORE.

l=llllISilIIl5|l
*****
!

=I11=I=IIi1I11I

-4

Ma

Quarta

332
Ma

li

Princpi] ,

do compoje
ila,

&fimilmente le Cadenze irregolari fi pongono nel?altre chorde

-varie cantilene], tra le quali

& immactdata

minate Meffe

Ma

queflo

il

motetto,Spem

in

Morale Spagnuolo, l'uno

virgiinis di

Compofigia anche

madrigale , I y piangendo

il

io [otto

&

compoflo a quattro

l'altro

Modo ilmotetto ,

queo

& San-

&

toc;.,

te

due no

Si bonaftifcepumvs de manti Domini,

&

mio paffuto tempo , a cinque yoci,

Mo-

Trotianfi in quefo

alium nunqum habui di Giachetto,

Modo fi pu trasportare per ynaDiapente nelgraue , con l'aiuto della

chorda

'o

il

non nomino.

altre cofe etiandio, le quali

come fi tra-

fporta etiandio gli altri.

Del Decimo modo.


iAR EBBE
llano ne

cofa

libri

Poficommunioni,

&

&

il

le

Cantilene,

la

maggior parte Graduali

non fono tanto

facili

come fino antifone,

dal principio di alcune figure pojle fopra quefla parola

Offertori] ,

du conofcere da quelli, che no

Mufca bene iflrutti, quantofino quelle , che hanno dopo f

fono nella

chef fro-

Nono modo ,& anche fotta il Decimo , &*

fono per

le quali

altre fmili

d alcuni yerfi de Salmi, ouero Gloria patri

&

2j.

longhifima , quandofi yolejfe moflrare tutte

Ecclefajlici, compofe fono

fattogli altri due, chefegueno

ne,

Cap.

&

Refponfori] ,

SEVO E^fE

alcune intonationi

Introiti

che fono

che dal loro fi-

le lettere

yocali di

Seculorum amen, conofcono facilmente fitto qual Modofiano compoje : Imperoche hanno quefla Regola
che quando

che tal cantilena del Primo modo.


in

F,

della cantilena fnifce in

ilfine

&

il principio

do, quando fnifce in E,

&

il

Quinto modo,quado termina

Seuouae da principio
nella

ma

chorda E,<&

il

Dicono poi, che quella

del

di

il principio

dell'altra patio

E , &tl principio

pojo in

dicono effere la cantilena del Quarto

Seuouae principia nellachorda

e; fi

mo-

compafla fatto

il

come conofcono quel-

F,& fopra quella ifeffa, ouero fopra la a, taltra da

Settimo modo, che fnifce nella chorda

d ; <& quella effere dell'Ottauo,che termina nella


ne delyerfo del Salmo (percioche altro non il detto Seuouae ) nella

pio nella chorda

Regole poffono yenre in cognitione dtlliMod,

&

yna

a . Conofcono etiandio , che quella

in

la effere del Se(lo,quando l'yna termina/pra la chorda


principio.

quando ilfne

modo ; fmigliantemente

e; dicono, che del Terzo

dell' altra in

D,

Quandoilfnedell'ynaponoin

fanno, che compoflafotto'l Secondo modo:

a , conofcono,

del loro Seuouae incomincia in

et dipoi fapere in

G,

G ,&h
e

&

iljuo

Seuouae da princi

ti princpio

della terminatio-

Di maniera che facilmente per tal

qual maniera dtbbeno intonare

il detto

Ver

fo,o Salmo , che fegue tale ^Antfona : perche tali cantilene fi compongono fitto gli Otto primi Modi : Ma
quelle, che non hanno tali Intonattonifono liberc,&fipoffono comporre fitto qual Modo pi piace,& non fi
no cof facili da conofcere

come fono

le

?ia nominate

perfetta cognitione di queji quattro ylt'imi

Per non

marauglia ,fe alcuni

non hanno hauuto

Modi; poi che naif poffono conofcere per tal yia Volendo adun.

que hauerne perfetta cognitione ,fi auertir ( ritornando al ragionamento del Decimo modo ) che nelle chorde della Quinta fpecie della Diapafon E ? e , dimfe arithmeticamente della chorda. a , tal Modo conte-

&

&

a,
Modo fi compone della Prima fpecie della Diapente e
E ,pofa nel graue , congiunta alla chorda a;
laquale Li p naie di tal Modo Paterno dire , che la natura di quello Modo fa non molto lontana da quella
nuto i

per quefo dicono alcuni

pofla nell'acuto,

&

dilla

&

del

Quarto

che'l detto

Seconda della Dateffaron a

&

del Secondo
ite

della

Diapente

che

, f

talgttdiciof pu fare dal'harmonia

commme del Secondo

Priddpi] regolari fino nelle chorde e, e, a


gitinone delle

Cadenze

regolari

fittamente delle prime dar

&

&E

della Diateffaron

fimilmente

le

che nafee da effo : imperoche


,

che ferue anche

fue Cadenze.

il

te

compoftioni ,f come Gabriel archangelm locutwsett

li ,

r orate gettai d

Adriano , [yno ,

&

l'altro

a quattro

Quarto

Ma perche

facilmente fi pu fapere in quali chorde fi fanno

yno effempio ,ilquale far

il

le

fferLifttoi

hauendo co-

Irregolari

per

Modo fi trottano molZachari&ii Verdeloto; fmilmeme liete odiyoci , <& molte altre Trafportafi quefio Mo-

fitto pofo.

Di

quefo

da per yna Diapente nel graue con l'aiuto della chorda b } finza laquale poco fifarebbe , chefuffe buono

Dcll'Vndccimo

Parte.

S=li

3 il

PP

SOPRANO.

lSlii?IWF

&

~v-

g^gglfjigfeft Wifl!^
l

Dell'

Vndecimo modo,

Cap. 28.

^"i Lisf Terza [pecie della Diapafon C &c, laquale dalla chorda G mediata har
mimicamente , nafte l'Vndecimo modo

Vogliono

poni della Quarta fpecie della Diapente

della DiateJJaron

danze,

&

Italia, fi Suonano [otto queflo

fi trottano molte cantilene ne


tifone

Modo
i

&

tanto

luogo della

Principe

&

Prattici che queflo

li

G,
.

pofta nel graue

Queflo

di

Modo fi com-

,& della

Terza

fua natura molto atto

pertiche yedemo, che la maggior parte de

balli

come

la

Mejfa,la quale chiamano degli ^Angioli, le

Regina Coeli Utare Haleluiah .

Queflo

Modo da i Moderni

amato ; che molte cantitene compojle nel Quinto modo, per l'agiuntione della chorda
hanno mutato nell'V decimo ; mdutti

& Cadenze

alle

chefiodeno nella

La onde nacque , che alcuni lo dimandarono Modo lajciuo Di queflo

f pongono regolarmente nelle chorde

fuoi Principij

e , pojla nell'acuto

libri Ecclefia(ki,fi

v4lma redemptom mater ,

in yfo,

balli

&

&

dalla fua fa aiuta ,

C, E,

&

e,

&

irregolarifi pongono fopra le altre chorde

antanto
t>

in

&

dalla

fua bellezza . Li fuoi

cofi

anche

le fite

Cadenze.

Et

li

Li Mufici hanno compofle in que-

Modo molte cantilene, tra le quali ,Stabat mater dolorofa di Iofquino a cinque -voci; O falutaris hoflia,
*Alma redemptom mater , Pien d'yn yago penfier di ^Adriano ; (3* Deflendi in ortum meum di Giachet-

flo

to, tutti compofli a feiyuci. Cofi ancora ilmotetto ,<sfudifilia,&' yidedi

hortum meum
il

numerarli .

ro per

, il

qualegi molti anni compofi , che fono a cinque yoci

Queflo Modofi trafliortafuon

yna Diapente nel grane 3 con

delle fue

l'aiuto della

&

chorde naturali per

chorda b

Gomberto ,con Ego yeniin

infiliti altri

,che lungo farebbe

yna Diateffaron nell'acuto ; one-

puffand per

le

chorde del Tetrachordo fy-

nemennon.

Soprano

Quarta

334-

Bfe^Sl|lfe|&!lS!lll|gp
SOP R^INO.

plIg!||||li

^gp^fe^

fe^

Modo

Del Duodecimo

V LT I MO

^ i^^^

Cap.

Modo delli Dodici il Duodecimo, cont aiuto dalla Settima

&

G,

Diapafon

me dicono

) nafee dalla

Ja in acuto, con la

fpecie della

diuifaariihmeticamente dalla chorda e [u finale .Quejo (cocongiuntione della Quarta fpecie della Diapente

Terza jpecie della

Diateffaron

&

G,

&

poja nella parte

por

grane

Tal Modo apprejjo gli Ecclefiaftia fu poco tmfo anticamente ma pi moderni con
T etrachordo fynemennon cio con la chorda b , hannofatto la maggior parte delle Iwo cantilene, che erano del Seflo modo, del modo Duodecima & hanno anche compoflo pi moderni none cantilemolte altre
Queflo Alodo ,
ne in quejo Modo tra le quali fi trotta l '^Antifona *Aue regina cxlorum ,
:

'amtu del

li

li

&

atto alle cofe

amatone, che contendono

Canti fermi Alodo lamentatole,

&

ha alquanto

me fttia, fecondo il loro parere tuttama aafeuno comportare, che defidera difare alcuna

can-

tilena,
ri

Cadaize, come

Alt

nello

efempio ftTede,

pongono fopra

(ette -voci

voci, I yidi

^Adriano ;

iti

perche

nelli

; il

Liftot Pnncipij regolari fi pongono tnjteme con le fu e re<rola-

fa partire da lui.

l'altre

fa prattia, tra le quali e

^Adriano a

che fa allegra, non

golari pei
ti

di

cofe lamenteuolt

il

nelle

chorde

g,

&

e , e

G;

Li Pnncipij,& Cadenze

irre-

chorde. Sitrouano di qutfo Modotnnumerahilt cantilene compofle da mol-

&
&

motetto, limolata integra,

motetto Mittit ad

terra angelici codttmi

afa

Tirgwem a jet,

toci,

<A qutfif aggiunge il motetto, di

& Quando

li

cafla es Alaria di lofqitmo a cinque

madrinati, Quando nafafi

^Amor a

&

fra l'altre donne a cinque yoci, tutti compofli

Giachetto a cinque yoci, Decantahat populm

&

li

di

fette

da

motetti

Nerno

Parte

ligi*z?m

-^.-Ii>:
S

O P i?^iV o

Ili

a|llliiiliii6l

iifllUli^gigg

<&-

tm

illlfeiliiiiiilli

fi|lll:iS|l!?i^

-*=*

8i^sg||li-I||; Eflf|ii|||Jsi;l l^

f-^ijglllllipiil
Nemo yenit ad me a cinque mei,
a cinque,

&

te di [opra

l'altro afei uoci,

tuttauia

li

&

& O qum

gloriofum

molti altri .

Mufici, con

l'aiuto della

efl

ipq

regnum , i quali gi molto tempo compofi

chorda b

lo

trafportano per

yna Diatefjaron nelgraue

Ma tutto queflofia detto a fufficienxa intorno la Natura ,&la Propiet detti Modi
Principi], e*/ le
4

Cadenze di ciajcuno : imperochefa dibifigno , che

fi ha da offeruare nel comporre, <r nelfargiuditio di loro


cantilene fi debba

accommoare in efi ;

&

l'uno

Et bench le chorde naturali di quefto Modofiano le mofra-

noi

&

intorno l'ufo

, li

moflriamo primieramente quello, che

dipoi in qual

maniera ciafcuna parte

quanto ciafcuna pojja accendere,

&

difcendere

delle nojre

acciocheji pon-

ga il termine de i loro ejlremi, &fi[chiui ogni confufwne

Quello,

Quarta

33

de ofleruare il Compofitore componendo,


qual maniera fi habbia da far giuditio delli Modi
Capitolo
3 o

Quello,

clie

RI MIE R^4 ME NT E

& in

fide auertire , che quantunquefi ritrouino quafi infinite le


Modi ; nondimeno molte di loro fi trottano, le quali no

cantilene di ciafemw dellt moflrati

fono compojle ne i loro Modi/empiici

modo mescolato
no con

Terzo modo,

quelle del

hanno

Prima fpecie

della

&

momeamente,

ma tulli Mifli

come fi puh comprendere effaminando

&
&

Diapente a

Seconda (peae

tiene la forma del

Imperoche ntrouaremo

&
&
e

Decimo : La onde ydendofi taltfpecie tante,

<?*

dette cantilene

&

della

Seconda della Diateffaron

&tn luogo

poja nell'acuto

Terzo modo ;

le

Terzo

il

cofi difeorrendo degli altri l'u

Diapente

&

della

a;

ima fieffa Diapafon, che ia

contenute [otto

Decimo, l'Ottauo con Vndecimo,

quali in luogo della

le

Seconda della Diateffaron

la

troua la

l'altro

col

Di maniera che Je ben

maf imamente

pofla nel grane ,

&

fi

dette Ijiecie fono

le

nondimeno fi troua nell'imo Modo tramenata har-

anthmeticamente ,

nell'altro

&

tiene la forma del

tante -volte replicate, non folamente la ma^o-ior parte della

: ma tutta la cantilena yitne ad efier compcja fotfa il -vero, da qiteftofipu comprendere , che f noi aggiungeremo quefle due
a,&la Diapente a
e , collocando queja nell'aiuto,^
ffiecie infume , cio la Diateffaron E

compofitione yiene A non hauere parte alcuna del Terzo

Decimo modo Et che

to'l

ci

&

quella nelgrane
la

&

non dubbio, che Imiteremo

Diapafon anthmeticamente mediata

la forma del

Di maniera che quella compcf tiene, che noi giudichiamo

Terzo modo, non yiene adhauer cofa alcuna, per la


tifine

peraoche finifee

come dal fine

le (

nella

chorda

douemo far

Decimo modo, contenuto tra la Quinta jbecie del-

quale pofiamo far giuditio

Per adunque Je bene la chorda finale del Modo quella,

giuditio della cantilena

coni cofa drittamente fi giudica dal fine

,&non aitanti

effer del

che fa di tal Alodo ,fe non

come alcuni ycgliono :

dalla qua-

effendo che

non douemo per intendere , che per tal chorda femplicemen-

Modo ,fopra il quale fondata la cantilena ipercoche nonfi de crede


ma che noi debbiamo affettare tanto , che la cantilena fia condotta al

te noi pofiamo yenire in cognitione del

che da

ire,

fine

&

lei

liti

dalla quale

occafione

fi

debbafare

ilgiuditio :

giudicare fecondo il dritto

fi

prende

prima

la occafione

re tal giuditio

conciofia che allora la cantilena perfetta,

difare talgtuditio

dalla forma di tutta la cantilena

effendo la forma quella,

femplicemente

che d

Ma fi denotare

dipoi dalfio fine

l'effere alla cofa; giudicare!, chefuffe ragioneuole,

come hanno yoluto

alcuni

& ha

la fua

yera forma,

che da due cofe


pu pigliare fimilt
fi
cio dalla fua chorda finale . La onde

che non dalla chorda finale

ma dallaforma tutta contenuta nella cantilena, fi haueffe dafa-

Onde dico, che f io hauefii da giudicare alcuna cantilena da tal forma,

cio dal procedere, co-

me il douere ; non batterei per inconueniente, che il Alodo principale potf finire nella chorda mexana della fua

Diapafon harmonicamente tramezata ;

anthmeticamente

diuifa

lafjndo

da un canto

&
la

cofi

il

Alodo

chorda finale

collaterale nelle tjreme della fua

pu comprendere dal mot etto, Si bona fufiepimm de manu Domini a cinque yoci

&

dal madrigale,

da im capo

all'altro, l'yno

ha

del

ali altri,

Quando adunque haueremo

bene dal principio alfine

mo,

&

&

non

dubbio,

compongono

mifli

yedere folto qua'forma

ella fi

da ma*
tra

un

Ma ffi componeffero

chef yehrtbbe rande yanet di harmoma tra

da far giuditio di qualunque fi yogliacantilena, noi

&
&

l'yno,

l'al-

haueremo da cbfiderarla

troua effer compofta ;fe fono

la

forma

del Pri-

Modo ; hauendo riguardo alle Cadenze , le quali dannogran lume in


dipoi far <nudttto, in qual Modo ella fa compofta ancora che non haitefe ilfuo fine nella fua

o del Secondo, o di

tale cofi

da im canto. Per la qual cofa non


yn Modo, che finfea nella chorda E ;

quali per breuit lafio

poi che nella maniera, che fi detto, fi

femplici fenza alcuna mifione

quali

rauigliarfije molte yolte non fi ode alcuna differenza tra


altro, che termini nella

li

&

l'altro ha il procedere del Secondo;tuttauia no


Nono modo,
ma nella mezana Et quejlo ch'io dico delTerzp,& del Decimo mo

il procedere

potrebbe anche moflrare ne


fi

tro.

fi poffafare ,fi
compoflo da Verdeloto ,

O inuidia nemica di yirtttte di ^Adriano comporlo m e defirn am ente a cinque yocr,

fin fono nella loro yera chorda finale


do,

Diapafon

il che qualit gentilmente

propia chorda finale

qualunque altro

mafi bene nella mezana, ouero in qualunque altra, che tornafe alpropofito

Et f noi
yfaremo

Parte.
tal maniera di finire,

vfremo una

vfatovntal modo
minore, ouero de

nelle loro cantilene

^podoli

<rli

eBifinifce nella chorda


la forma del

nente

Primo modo

della

Dominica terza

di

le fue

chorde ejlreme

la Pentecofte
di

Et due cantilene

te* e.

t'hwov,

rulpte

lafua Diateffaron d te*

la prima delle quali , Tollite

Doppio

l'ultimo di

d3 conti-

te*

che fi canta nella Meffa della Quarta feria


contenuto tra

hofiw, contenuta tra le no-

Communione della Meffa della Dominica Decima ottaua dopo

la

&

contenutala

"

le

te* fimfcono nella chorda


tali

g:

te*

la quale la

m alcuni de

b,

buont,te* corretti efifemplan, de

pure

come dicono

libri

te* d;te*del.

E'

ma di queflo taf-

moderni,f trouano trajborta

la prefuntione di alcuni altri

chorde nominate

le

finora delle loro chorde naturali

quali ne ho fin hora uno appreffo di

cora yedere, te* efjamtuare ;fi trouano tra

Ef

quali cantilene tengono in

mezana della detta Diapente

canti al Quartodecimo modo;

nel crraue per una Diapente ,fen%a l'aiuto della chorda

ignoranza, ouero dapocaggine dellijcrirwri

le

modulatone della fuaDtapente

effe fitroua la

moderni attribuirono

chorde eflreme

Tali canti,
far far oiuditio ad o;n'uno,che habbia intellettto.
ti

quali [chiamano di

modo ; nondimeno

del Primo

Perfignum Crucu, chef canta ne i giorni folenm della Inuentione , te* della

la feconda ,

Santacroce ;

-vero, che alcuni

nei

edere

~i>

mamfefo

Quadrageftma, Dominefac meum fecundum mifericoriiam\ tuam

laforma del Settimo modo :percwche in

ben

pu

fi

come

altra che fi troua l'offertorio

minate chorde ejlreme ,che fi cantafatta

fdtatwne

come

cujJforma (

qualechiamano Confinante* ia mezana della Diapafon

la

la

537

non far fxtto fuori dipropofto : effemlo che gli Ecclefaglici anco hanno

;fa

poco intendenti

{lata la

ma nellt

me antico ferino a mano, che fi pu an-

di [opra

Mafi de auertire

nomino

ch'io

la

firma del Modoja Ottaua diuifa nella Qumta,te* nella Quarta ; te* anco quefle due parti, che nafoono.dal
Quando adunque
la diuifone harmomca,te* anthm etica, che fi odeno replicate molte fiate ne ipropij Modi
quello
che
modo
da

detto
il
potremo
,
che
haueremo
comporre
da tenere, nel
fapere
,
,
fi
haueremo da
,
.

far cantare

le

parti della cantilena; te* nel porre le

Et firmgliantemente potremo fapere

delle parole.

tra compoftione

fa

poi in qual

Cadenze a
quello

luoghi conuementi

per

la diftwtione

che haueremo da fare nel indicare ogn al-

maniera fi yoglia compofla

tanto nel Canto fermo

quanto nel

Canto figurato

Del modo, che


na

fi

ha da tenere, nell'accommodar

&delleeflxemitloro
ciafeuna di quelle

Se

quanto lechord eixemeacute di

che fono pofte nell'acuto , pofsino

lontane dalla eftrema chorda polla

erTcr

nel

graue del concento


Cap.

VE RC HE

nel

modo nel graue ,

modo
dere

le parti

le

che a pena fi poffonu cantare

venghino a commodareUra

che qualunque -volta

eleggenti

Modo

loro

golatama.te modulando per

il

Mufico haur

le

effier

diflanti

chorde di quel

di lui;

infume in

Cuna

dall'altra

propoflo di comporre alcuno Motetto

componi

Etfopra

bello; le* o-iadro,et

accwche -venga ad effere

il

le

in

qual

o difen-

Dico a-

Madrigale

Parole fosgene ;debbe

] l che fatto offeruar , che'l fuoTenore procedi re-

Modo , facendo

te* tifine dellifiwi Periodi

fare, che tal Tenore fa tanto pi regolato, te*

fjfere Tinte

Per ac-

te* fi

te* quanto pofitno fimi^iantemente afeendere

conueniente alla loro natura.

perfettone dtlla Oratiane

fi fuo!fondare [opra

maniera , che ogni cantilena fipofja cantare commodamente ; moilrar hora

ouero qualunque altra forte di cantilena; confiderato prima la materia, cio


dipoi

te" di fi poco giuditio

incommodi chepoteffero occorrere

fi
te* quanto t'eflreme chorde di ciafeuna cantilena -vogliono

dunque

parti nella cantilena facendole paffiare alcuna

ouero nell'acuto

ciocheft leui in queila <Arte tutti gli


di

fi ritrouano alle volte alcuni fi indiferetti

comporre , te* nell'accommodar

yolta altra

le parti della cantile-

neruo,te*

il

le

fue Cadenze , fecondo che ricerca la

tutto debbe cercare con ogni diligenza di

pieno difoauit; quanto pi,che la ca?itdena

il

tegame' di tutte

tal manierante* ' tal modo congiunte-che occupando

il

le fue

Tenore

parti; lequab debbino


le

chorde

di

alcun

Mo
do

Quarta

33 8
do autentico, o Piagale;
ptjjajji altra

Baffo fia quello, che abbraccia

il

chorde della Diapafon continenti

le

quejo importarebbe poco:

Imperoche

ti

le

chorde del [no compagno. Effe bene

Mufici non curano, che li Tenori,

li

no perfetti fiuero imperfetti, o joprabondanti; pur

il

Tenore trap

Modo nelgrane, o nell'acuto per yna chorda, ouerper due


parti flano

che. le

&

altre

le

commodate bene

mera chefacino buona harmoma Sarebbe bene il douere, che ciafcuna


.

i effe

para de

lor

Modi

non paffaffe pi

Cia-

ma-

modulatione ,di

alla

chorde

di otto

ma perche fi paffapi oltra,& toma alle -volte commodo


grandemente atti Compnfton per quejo attribuiremo pm pre fio adyna certa licenza, che fi pigliano, che
<*? fteffe

raccolta nelle chorde della fua Diapafon

perfezione della cofa

alla

Ma -veramente le parti debbeno efjere ordinate in tal manieratilefondando

do,fopra ilqualefi compone

co;come ho

detto;il

Baffo contenghi nelle fue

re occupar nelle fue chorde il

do faranno collocate
della cantilena

cantilena, net Tenore

la

La

in tal

Alodo piagale

modo , l'altre

;fe'l

Alodo

il

Alodo occupar

collaterale

in tal parte le

o piavate

Cofiper

il

Alo

chorde dell' ^futenticontrarto

il

, fe'l

Teno-

; il

Baffo -uenght a contenere l'^Autentico; di maniera, che quan-

poi fi

accommodaranno ottimamente , fenza alcuno tncommodo

onde fi de auertire dtfare,che

chorde eftreme del Baffo nonfanopi diflantt dalle

le

me del Tenore, che per yna Diateffaron,ouero per ima Diapente

eflre

ancora che non farebbe errore ,fe paff


af-

fer anco pi oltraper un'altra chorda: concivfia che poje in cotat maniera terranno ad effere, comefi detto difopra,che l'imo occuparebbe le chorde del modo ^Autentico,

&

guifa legati il Baffo col Tenore ,farfaal cofa di porre al fuo luogo
ti

fon

Imperoche
;

&

le

chorde eftreme del Soprano fi porranno con

cofi tanto

l'altro

&

delfuo Piagale

Stando poi

in tal

collocar nella cantilena l'altre par-

eftreme del Tenore diftaniiper yna Diapa-

le

Tenore, quanto il Soprano Terranno a cantare nelle chorde del Alodo autentico Simi-

il

gliantemente quelle dell'atto con quelle del Baffo fi porranno al medefimo modo diftanti per ima Diapafon

sfaranno

collocate poi queste parti in tal

in talguifa tutte quefte parti

, il

Tenore poi,& Volito faranno


piti

maniera, che occuparanno

Soprano tenera

le

acute di quelle delTenoreper

sforzate ,faticofe

la

,&

le

fimamente

&
le

il

Baffo

difficili

il pi

grane ; il

quelle

delTenore da

quelle del Baffo

Et benche(come ho det

yna chorda nelgraue,& anche nell'acuto;& per due anco,&

Vndecima chorda ne i loroeftremi

la

da cantarfi per

delle

Collocate

chorde dell'alto far anno

loro Diapafon;tuttauiafi debbe cercare, che le parti cantino

Decima filiera

fo non fi eftenda molto fuori

luogo pi acuto della cantilena,

la loro

afcefa,&

difeefa. Si

commodamente;&

effendo che yeirebbeno adeffer

debbe oltra

di ci auertire, che' l

chorde della fua Diapafon continenti il Modo net rane

ne

Baf-

Soprano me-

il

nell'acuto :percioche quefla farebbe cagione difare,che la cantilena fi farebbe eflrema;la onde

feguitarebbe difeommodo grande

yna Diateffaron, poco pi, o poco meno. Et tanto faranno le chorde eftreme

to) tal parti fi pfino eflendere alle Tolte per

che non trappafino

chorde del Modo placale

melane; con quefla differenza pero ; che

parti

del Soprano lontane da quelle dell'alto quanto

pi fefffe dibifgno, altra

il

le

cantanti

alti

Debbe adunque fare

Compoftore, che computando

il

ne

la eflre

ma chorda grane del Baffo della catilena con la efrema acuta del Soprano, no trappafi la Decimanoua chor
da,ancora che non farebbe molto incomodo, quando fi arma
feruandofi queftoje parti refleranno ne
alle yotte fi fuole

comporre fenza

il

loro termini

Soprano,

&

tal

&

maniera

a yoci mutate ; onero componendo folamentepi Tenori


per yoglio, chef fappia

che tal cantilena

il

percioche quefla procede in

&

la

Ventefma;ma non pi oltra:percioche of-

&

Baffo

il

il
,

, lo

Comporre

chiamano Comporre a

noci pari ;

Contralto

in

dalli

luogo del Soprano ,

onero nelle chorde del Tenore

con due Ctralti, onero con tre Tenori.

Soprano: peraoche

Et perche

Prattici

comporre fi chiama

di

ifeffe chorde del Contralto

le

mene ad effer c'pofta

ben yero

&

di

l'altra

maniera

che fi ha njpetto

alquato pi acuta fempre di quella, che fi piglia per l'^flto:

yna maniera alquanto pi nmeffa Mafia come fi yoglia,bifogna copor le parti

della cantilena in tal guifa, che

flrema grane,

alla

che nelle prime compofitioni fi piglia

parte mene ad effere contenuta tra

alla parte, che fi piglia per

faranno cantabili fenza fatica alcuna

loro eflremi

eflrema acuta

non pafmo oltra

L'altre parti,

chef

la

Quintadecima chorda ; connumerando

aggiunge/fero oltra

te

quattro nominate,

la e-

nonfpo-

&

rrebbeno ag mungere in altra maniera,


non raddoppiando l'ima di efe ;
fi chtamarebbe Tenore feconf
do , o Secondo Baffo ;
fempre quella parte , che conttnouaffe di fare pi nell'acucofi dico delle altre ;

&

to, che nel <rraue;et


tire,

che

le

chiaui dtlh Soprani,

pij di ciafeu

tojdijati

&

armaffe pi in alto

da

&

delli

lo'l;et quelle delli Bafitfi

quelle de

yeramete fi potr chiamare Soprano

delle altre; quella

Tenori

in tutti

accomodano

di

li

Ma fi de auer

Modi, fifcriueno , come fi moflrato negli effem-

manierante

le

loro chorde pofino efferefeome

enonper yna Diatefjaron, onero per una Diapete ;

il

che dico etiandio

delli

ho det

Soprani

da

Parte.
da quelle de

Contralti.

Et fi de allenire, che nel principio

cominciano a cantar fole, ripiglino


fopra
tal

quale fondata la cantilena

il

Modo

come farebbe

oper il contrario Sar adunque

ouero fopra qualunque altra chorda

dire fopra la

auertito

il

&

da ogni errore, 7* da ogni difcommodo ;

In qual maniera

&

E S Ti>f
monie

alle

mente

di

dell'altra

il

dottre

il
:

le

il

&

il

di

che era Melodia )fi detto

Numero ;

&

foggette

alle

luogo

lo ricerca ) in

qual maniera

Dico accompagnar

imperochefe nella Oratione, per


fi ano

materie, che

&

"via della

vn compofto

non

la

Citila di

come cofa principale;


il

colmer

tutto

Oratione

natratione,

il

di

&

due parti,
che l'Har

ne l'Harmoma. Et ci

chef trouano in

ancofenza alcuna granita ;fi-

H or

quando

atto nella Epifiola dell'iurte poetica

dice

re vita

Comedta con verfi Tragici

Mufico di accopagnare quefle due

monia,

&

vfiamo

Harmonia mefta,&

cofi non far lecito al

Parole infieme, fuori dipropofito

gna vfare le harmonie allegre,

lecito tra

Poeti compor-

cofe, cio

l'Har

Non far adunque conueniente , che in una materia allegra

&

Numeri graui; ne douef tratta materiefunebri,


piene di lacrime, e leNumeri leggieri, yeloc, che li vogliamo dire Per il contrario bifo-

vn'Harmonia allegra,

li

compo

Perciochefi come non

me mefe,&

Harmoma,

accioche dalla

Verfihm exponi Travidi res Comica non vult :

cito yfare

di

mef tnfieme con proportwne , rifulti la Melodia fecondo'Ipropofito Et veramente do-

uemo auertire a quello,che dice

le

le altre

im Numero fimile alla natura delle materie, che fono contenute mila Oratione ;

fitone di quefle cofe

Oratione

delle part dice,

Numero,

&

di

rnighantemete materie honefle,ouer lafciue ;fa dibifogno,che ancora noi fadamo vnafcielta di

&

Har-

le

quefle cofe nonfia

della mitatione ( cofe,

mefle ; oueramente graui ,

alleare,

che

pari che in tal compofitione

Percwche dopo che ha manife flato

Numero debbeno feguitare la Oratione,

lei) fi puh trattare

Mufico

f condo la

Platone quello

perfetto

foggette Parole

tuttauia auanti le altre parti pone la Oratione,


lei

chorda b:

la

lafia compofttionefia purgata

tempo ,

Harmonie alle

chorda naturale di

ella fi

Parole, per queflo : perche f bene nella Seconda parte (dichiarando

Harmona, &
quelle, che ferue no a

&

buono ,

iiir

Contralto, o Tenore, u Soprano

il

Seconda parte dia principio fopra

Cap.

hora da vedere ( effendo che

fi debba accompagnare

monia,&

pur che

accommodino

fi

Parole

come

di tal cofa, accioche

luifio, riputato

Harmonie

le

nella

Compofitore

parti , che

le

di alcun principio regolare del Modo,

perche non lodeuole,che nel fine di alcuna prima parte termini

fopra i>na chorda

prima

Seconde part delle cantilene ;

modulatwni fopra ima chorda

loro

le

53 9

delle

&

&
li

numeri veloci nelle materie

numeri vraui ; accioche ogni

alleare

cofa fiafatta con proportwne

fare ottimamente, quando hauer riguardo a quello,che ho fermo nella

ra del Modo, fopra 1 quale vorr comporre

&

la cantilena.Et

nelle

materie mefle

&

Terza parte,

debbe auerlre

le

harmO'

il chepenfo, che ciafeuno lofapr

di

natu

confi derato la

accompagnare in tal maniera 0-

gm parola, che doue ella dinoti ajj)rez*:a,durezga,crudelt,dmaritttdiiie,&> altre cofe fimilij'harmoniafia


limile a lei,co alquanto
delle parole

dura,& ajpra ;

di

maniera perb,che non

di meflita. il che far

ottimamente, volendo ejf>rtmere

tilena,che procedalo per alcuni

la chorda piti grane del concento

Ma quando vorr efprimere

Je,ouero

le

il

li

tra

Semituono:& per quelli

efpnmere fimili

attribuifce etiadw

alla

di

porre

delTuono ,

di

Quarta ,

quali fi potr vfare etiandio

la

del Semtditono,

le

&

parti della

et

quelli del Di'-

con quella della Vnde-

lafncopa

della Setti-

mo
&gli altri fimdi ; vfando ffeffo le Se
li

chorda pi graue della catilena, che fono per natura loro dolci,etfoa

effetti

debiti

modi,& co difcrettione,e^giuditio. Mafi debbe auerti-

no fi attnbuifce folamete

alle predette

Mouimtt, chefanno cantando le parti;li

Naturali,et <sfccdetali.Li Naturali fono qwlli,che fifanno tra


trattiene alcufegnOjO

quelli

fecondi effetti,allora vfar (fecondo l'offeruaza delle Regole date)

Terxedecime minori fopra

re, che la cagione d

Simigliantemente quando alcuna

Terzadecima maggiore, che per loro naturafono alquanto afpre , fopra

wmajmamete quadofono accopapiate co


raimafi

primi effetti, quando vfar

accompagnandole anco con lafincopa

cima fopra tal parte, con mouimenti alquanto tardi ,

uimenti,che procedeno per

li

mouimentifenza il Semituono, come fono

tene, facendo vdtrela Sefla,ouero la

ma.

offendi

dimoflrarpianto,dolore,cordoglio,fofpiri,lagrime,& altre cofe firn iliache fharmonia fa piena

chorda accidctale;et

qli

le

quali

cofonaze pofe

in tal

manie

mouimetifono di due forti,cio

chorde naturali della catikna,oue non in-

mouimeti hanopi del yinle,che qlli,chefifano col mezo delle

chorde

Quarta

34

chorde accidentali, figliate con taltfegnij quali fono -veramente accidentali

da i quali nafce [umilmente yna forte

fonora,&

Tirile;

fpnmere li primi
dogli intermUi
io le

&

li

effetti;

delle

&

fecondi piti dolce,

&

li

fecondi

maggiori,^

&

chiamati ^Accidentalr.ma

di wteruallt ,

La onde douemo notare, che

chiamano Naturali.

valli /hefi

alquanto

li

languida

piti

minori confonanze, con

para, con qualche giuditiofi yeira ad imitare le parole co

uanza de i Numer,:onftderataprimieramete

hano alquanto del languido ;

dalli

primi nafcono quelli inter-

primi mouimentif.t

li

la

la cantilena

alquanto pi

Per il die li pritri potranno fermre ad e-

mommenti potranno fermre agli altri ;

ielle

di

maniera che accompagnan-

mouimcti naturali,^ accidentali, chefan

bene intefa harmonia. Quanto poi alla ojfer

materia cutenuta nella Oratione; far aIleora,fi dproce


f
dere con movimenti gagliardi, <& yeloci;cio con figure, che portano fico yelocit di tempo;come fono le Mi-

nime,

&

le

la

Semimimme : Ma quando la materia farflebile,fi de procedere con mouimenti

&

me ne ha mfegnato ^Adriano ad eff rimere l'uno,

l'altro

modo in pi cantilene, tra

le

tardi, et lenti; co

qualifi troua quefe,

&

I yidi in terra angeli coflumi ; ^Affiro core efeluaggio ; Oue ch'i pofi oli occhi; tutte compofe a fei yoa ;
Quandofra l'altre donne;Giunto m'ha ^Amor,a cinque yoci;& infiniti altri,con infiniti mctettiji quali non
nomino , per non andare in lungo Et quedo non folamente fi de offeruare intorno

li

^Antichi tntendeffero tal cofa in

yn

in molti luoghi appreffo di Platone

manieraci

altra

quello, che fanno

li

Numeri ,

che non fi oda alcun Barbarifmo

proferire nel canto ynafillaba longa,chefi douerebbefar proferir breue-.o per

ritroua quelo yitio folamente

infinite catiltnefi

nelli

ancora che

il

;fi

contrario

come quandofifa,

yna

breue,chefi do

Ne fi

ode ogni giorno; ilche yeramete cofa yergognof.

Cantifiguratila anco nelli Cantifermi,fi come

e manifejlo

a tutti colo-

ro,che hanno giuditio:Conciofia che pochi fono quelli,che non fiano pieni difintili barbarifmi;& che in
finite yolte non fi odi proferire le penultimefillabe di quefe parole

acccmmoarebbe la

fi
effendo che confife folamente nella
lefanno

tefdlabe brem,chefienxa alcun propofito

Legatura

di

efii

in

Domimts,^4ngelm,Films,Miraculu,Glo

ria,& molte altre,che paffano prejo,con longhezga di tempoul che farebbe


die da correggere, che mutandoli poco poco,

prima forma:

oli

ma etiandio douemo offeruare , di accommodare in tal maniera le parole

della Oratione alle figure cantabili, con tali

uerebbe far proferir loga;come in

Numeri ,

Moderni; comefi yede chiaramente

coja molto

lodeuole,& tanto fa.

cantilena; ne per quefo

mutarebbe

la fat

molte figurer note, che fi ponvono fiotto

le

det

lunohe;quando farebbe fofficiente ynafolafigura . Si debbe

fimilmente auertire,di non feparare alcuna parte della Oratione l'yna dall'altra con Paufe, comefanno alcuni poco intelligentifino a tantoch non fa finita lafua Claufula,ouero alcuna fiua parte;di maniera che'l fin-

imento delle parole fa perfetto;^ di non far la Caden%a;maflimamente Cyna delle principali;
re

le

&

Paufe maggiori

quella di

alcuni
re.

di quelle della

minima,f non

minima nelli punti mexam

il

Periodo

fa di mimma,o difemiminima.fi come li


fruiranno per

li

la quale

mi pare , chepofe in
;

Il

modo

HI

di porre la

im

Pai*

li

membri del Periodo Cyno

delle parole

che fi ha da tenere, nel prre le Figure cantabili fotto

Cap.

Parole

potrebbe mai ra ccontare limale ordine, er

5 5
la

malagratiajche tengono ,

tenuto molti Prattici,

&

t abili alle parole della

Oratione proporla ? certamente

ni ordini

quanta confufione hanno fatto, nel'accommodar

io

attrfli

cifi potrebbefare,

le

& hanno

figure can

ma con gran-

mipenfo, che yna Scienza, la quale ha datto leggi, &r buo

ad altre faenze, fia alle

non puff fare, che non mi

le

conofee

mezani punti della Oratione : percioche

cotal maniera ,fi potr ottimamente difeernere

de difficult Pero quando

trouano,

delli

ydirefen^a incommodo alcuno ilfentimento perfetto

le

io

una cofa tanto necefjria;& debbe auertire

torna comodo,in capo

&

litenere chiufi : percioche di molta

dall'altro

&

di

quanto fa offeruata da

Coma ma in capo delli Periodi debbe porre quanta quantit di paufe, li torner commodo :

percioche

o di non por-

o lafentenxa perfetta della Oratione

Prattici poco aueduti, ciafcimo, che yorr por mente a tal cofa, lo potr con facilit yedere,

Debbe adunq; ilCompofttore in cofefimili aprirgli occhi,& non

lerare

percioche yeramete cofa yitiofa

portanza; accioche nonfia riputato ignorante

le

finito

yolte in alcune cofe tanto confufa

E' veramente

yn ftupore ydire ,

e7*

che a pena fi puh tol-

yedere

le

cantilene

che fi

quali oltra e/* in effe fi odeno nel preferire delle parole gli Periodi confifi, le Claufule imperfette,

Cadenz?fuori

di propofttojl

Cantare fenza ordine ,gli

errori infiniti nello applicare l'harmonie alle

parole, le

,,

Parte.
le, le poche offeruatoni deli

Modi,

le

mate accommodate parti, lpaffaggifenxa yaghe^xa,

zaproportwnejt Mouimenttfenxapropofito;fi troua anco

in effe te

niera alle parole, che'l cantore non fi fa rifoluere,ne ritrouar modo

&

defitto dttefllabe contenerle molte figure,

cantando

in

li

Numeri fen

Figure catabilt accommodate

in tal ma-

commodo, da poterle proferire Hora ye.

bora fatto due figure moltefillabe

Ode hora yna parte, che

alcun luogo far l'^ApoSlrofe, o colifwne nelle lettere yocali, fecondo che ricercano leparole;&

volendo luifare

col porre

541

l'tftejfo

cantando

fua parte, gli yiene a mancare

la

il

&
&

bello,

yna figura, che porta fece il tempo lungo fatto ynafdlaba breue ;

talhra ode proferire


ferirla breue

di

nell'altre parti quella fllaba

le

ricerea, chele

chordefano con

ogni modulatone

&

effe deferitte,

Figure cantabili

notate

alle

modo di cantare

enfi per ti contrario

La onde

fono

le

ma rejla in tutto attonito ,

foggette parole,

&

il

&

con

nelle cantilenefi

,<&le Vocifi pofino

accioche li Suoni

effendo che col me%o di tal Figure fi yiene a proferire

la breut delle filiale, contenute nella Oratione

elegante

lunga,che nella fua necejfariamente gli dibifogno di pro-

maniera che (intendo tanta diuerfn, nanfa chef fare

fufo Et perche! tutto conffle neU'accommedar

lo

proferire in

Numero, cio la lungbe%ga,&

quali fllabeffieffe yoltefipone nonfolamente

yna

due,tre,o pi delle nominate figure ; per accioche non tntrauenghi alcuna confusone nell accommodarle
'

alle fillabe delle

foggette parole

diuerf luoghi , che fono molte

l'olendo

io

leuare

accommodate

fruiranno non fio al Compoftore;

sia potr

tanto difordine

materie fecondo

alle

il propofto

oltra

date Regale in

le

porr hora quefleje quali

ma anche al Cantore,^ faranno fecondo il uoilro

propofito

La Prima- -

Megala adunque far, di porre fempre fotta la fllaba longa,o breue ynafgura conueniente ,di maniera,che n
fi odi alcuno barbar fmo :percioche nel Canto figurato ogni figura cantabile, che fa
(eccettuando

la

Semimtmma,

etiandto nelCantofermo

ne yolte

le

&

tutte quelle, die fono di

effendo che in ogni

fgura quadrata fi accommoda

&

mexane,chef mandano come le Minime ;

moke cantilene^ mafiimamente

nel Credo in

diflint a,

anche come

le

la fuafllaba

&

mmori)porta feco la fa fllaba;

lei

il

to, ancora che

nel princpio.

chef

ofjerua

eccettuando alca

Semiminime;comefi comprende
.

LaTer%a,che al Punto, il qualfpone yicino alle figure

le

accommo

nel canto figura-

fa cantabile, non f gli accommoda fillaba alcuna La Quarta,che rare yoltefi cofluma di por
.

re la fllaba fiopra alcuna

Semiminima ; nefopra quelle figure, che fono minori di lei ; ne alla figura, che lafe-

gue immediatamente La Quinta, che alle figure, chefegueno immediatamente li Punti della femibreue,
.

della

Semihreue,&

&

la

chroma dopo il punto

della

cof a quelle, che fegui no immediatamente

mimimma,ft potr anco porre yn

fa

Minima; non fi cofluma di accompagnarle alcuna fila

tali figure.

La Sefl a, quandofi porr lafUabafopra la Se


La Settima che qualunquefigura ,

altra fillabafopra lafigura feguente

qualfi uoglia,chefapofla nel principio della cantilena, a fa

feco lapronuntia d

portano ; non

dico gi di

cofa yeramente biafmeuole

ynafllaba,ne di ynaparola-.ma

perfetto;^ ciaf pu fare quando

di

ut fonofigure in tanta quantit,

le parole,

potr hauere alquante

quando

tutte lefillabe ,che

flta troppo bene; f

finimento

non fufefatto, per

&fuffe degna di cfderatione.

trouano in un Penodo,ouero in una parte del

refter folamente la penultima fillaba,

&

l'ultima

tale penultima

minori fiotto di f ; come fono due,o tre,& altra quantit ;pur che la detta
non breue : percioche f fuffe breue, fi yerrebbe a commettere il barbar ifmo ;

in tal

&

modo fi yiene afare quello, che molti chiamano

una fdlabafi profenfee molte figure;ancora che

Trima regola data. La Decima,

& ylnma

infiniti effempi,

effeminando

le

Neuma ; chef fa, quando fitto

maniera , fi faccia cantra la


regola , che la fllaba yltima della oratione de terminare, fecon
della cattlena

Ma

dotte compofitiom di ^Adriano,

fino fuoi difcepoli;perofien^a moHrare altro

alcune delle figure cantabili ,

la

effendopofle cotali figure in tal

do la ofleruanxa delle date Regole, nella figura yltima


hauere

fi

il

chefpoffano replicare commodamente ;

delle figure

penultima fdlaba fia longa,


cantando

ma nelfigurato tali replichefi com-

che hanno in f qualche graue fentenza,

Xrf Nona,che dopo l'hauere accommodato


la oratione, alle figure cantabili

alcuna parte della oratione, quando

ancora che ilreplcare tante fiate yna cofa (Jecondo'lmtogiuditioywn


ifprimere maggiormente

il perche

nelme%o dopo alcuna paufa,di necefit porta

yna fllaba La Ottaua, che nel Canto piano non fi replica mai parola, o fllaba : ancora

chef odino alle yolte alcuni,che lo fanno ;

&

&

minimaje quali nonfiano di tanto y alare, quanto fono tali Punti ;fi come la Semimmima dopo il pun-

to della

ha

in

ynum Deum, il quale chiamano Cardinalefco La Seconda

regola ,che ad ogni Legatura dipi figure, o note,fapo(a nel canto figurato, a nel plano, non

da pi di yna fllaba

non legata

effe

&ferueno ad un tale

&

perche

quella materia fi potr

di quelli, che fonoflati

mpio,poffare a ragionar delle Legature


negotio

yeramente,

chefifanno con

Delle

Quarta

342

Delle Legature.

O NO

veramente

che ternano

le

Cap.

54.

Legature nel cantofigurato, per molti rifpetti, neceffarie : perci-

commnde non folamente alh Compcfitori

te cantabili allefillabe della

Soggetto, che far alcuna cAiitfona

rrala quali volendo fondare

di

veli 'accommodare le figure

ma anche ,perche alle volte

Oratione propofla :

no-

pigliano

vn

canto fermo , oue entrano molte fio-ure legate,

&

la lor Cantilena ,

volendola imitare ,

li

fa dibifomo

feche

no per tutte iperctoche alle volte torna difeommodo ma fi be


con diuerfe, fecondo che pare al competitore Per acaoche
ma
ve alcune
ifleffe figure
fi habbia piena cogntione di cotal cofa , &fi fappta in cjiial maniera fi habbiano da fare , ?* mali figure
fi
mantofia il loro valore , di effe trattaremo alprefente ma prima da vedere meihabbtano da le are,
nel

medefimo modo vfino


,'

le

dette Legature

ne anche con quelle

&

che fui Legatura Dicono

Io,

li

Prattici, che la

Legatura vna certa

figure,fatta con tratti, o Lneameti conuenienti , neUa

p quadrato, ouero obliquo


ga,

&

con

la

Breue ;

Et

&
&

efjendo che la

Mafiima figura

&

la

diminuta , fecondo il modo, che pofla ,

accrefeiuta,

Ioga poi non

&

due effreme, cio la Mafiima,

non pu mai effere accrefeiuta ;

fttopojla a cotal cofa

congiuntone difemplici

malefiforma ciafeuna figura,

Legature fifanno con tre forti difgure,

delle quali le

che fono diuerfamente legate


delfeto valore,

tali

colligatione , o

la

pafiiua

cio

che fi pu legare,di cor

con la Mafiima, con la

Breue uariano
la

il loro

Lun-

valore, fecondo

onde fottopofia alla diminutiom

Breue fimilmente pafiiua

conciofia che pu effere

0* fecondo il luogo , che tiene nella Legatura . La

effendo che non riceue

augumento,ne decrefeimeto alcuno;

&

queflo,

perche fempre fi pone nella Legatura fenxa alcuna variatione dellafra forma ;fiapofla da qual parte
uofi
confider in due maniere ; prima,quando lafigura finente poflapm in alto delo<mi Legatura
gha .

Ma

l'antecedente ; dipoi,per

gure

fi

fi
contrario, quando l'antecedente pofla pi in alto della feguente. Per quando

il

pongono al primo modo, tal Legatura

detta xAfcendente

chiama Difendente E" ben nero, che fi fimifare vna Legatura,


.

fcendeti

come vederemo

onde

la

fi

de auertire, che la

ma fi pone fecondo lafua vera forma

le

cui figure fono legate afeendenti ,

la

cio col corpo lungo dritto

dipoi

fi

Con altre figure, ono legata; fia nel principio, o nel mexp, o nelfine delia
lore

dipr

pone col corpo lungo obliquo , o ri-

vogliamo chiamare, dalla parte dtjra; onero fi pone fenxa : &ptfla

cio vale quattro Breui

&

Maximafi pone nella Legatura in due maniere

pone fenxa l'obliquo, fi pone in due maniere, onero con


torto, che dire lo vogliamo. Quando
fi
ba,che

le fi-

ma quadofi pongono al fecondo modo, fi

in cotah

la coda,

ogam-

maniere, fia legata

L egatura , fempre refa nelfuo va-

Quando poi fi pone obliqua , fi pone in due medi iperaoche , onero che afeende

dalgrane, cio dalla fua prima parte, che quella , che pofla a banda finiAra , all'acuto

con la fua feconda

parte, la quale fi chiama quella, che pofla alla banda dejra ^meramente che dall'acuto , cio dalla finifira
difeende alla deflra nelgrane ;
queflo in due maniere ; cio hauendo la gamba dalla finifira parte : ouero

&

effendo fenxa

ba

all'in gi

Se pofla con lagamba

,& obliqua verfo ilgraue

ancora quando obliqua

all'in

su

ouero th
;

all'in gi ;

oueramentel'h all'in su

tanto lafua prima parte

quanto

ancora che quefla hora non fia in v/o

la

Quando ha la gam-

feconda vale

vna

breue : cefi

Ma quando ha lagamba voltata in

fufo,& fimilmtnte obliqua tanto verfo ilgraue ,quantoverfo l'acuto (f bene quefla nonfi ufa)fempre,
la prima,
la feconda parte di ciafeuna da perf vagliano vna Semibreue^ Quandopoi tali oblique no

&

hanno

la

o-amba

parte
f la fua feconda

va verfo il grane, la prima parte vale vna Lunga ,&

la

feconda

vna Breue : ma quando va verfo l'acuto ( ti che pi non vfano li Mufici di fare ) tanto la prima, quanto la feconda parte, ciafeuna da per f vale vna Breue ; et ci s'intende, quando non fono accompagnate, o legate co
altre

fi?

tire

dico, che
la

fi

ramba,

tata mfufo
ita

:percioche quando fino accompagnate, o legatefi ha altra confidcratione . In quanto alla Breue
con lagamba . Quando ha
troua collocata in dette Legature in due modi , cio fenxa gamba,

&

fi
;

troua di due maniere, cio con


di

lagamba dalla parte finifira volta ingi ;

&

con la

gamba voi

modo chepofta nella Legatura in cotal maniera fi fa altra confideratione : Imperoche ciafeu

mexp,& nelfine &*

figura, che fi pu legare,fi pone nella Legatura in tre modi ; cio nel prinapio,nel
dalfine conofee ilvalore delle parti di ciafeuna Legatura
mexp,
fi

cofi dal principio, dal

&

que hauer copiatone perfetta del valore di ciafeuna, fi danno molte Regole;
ogni figura pofla

mi

principio della

Legatura,

la quale fia

la

Prima

Volendo adun-

delle

fenxa gamba, fia quadrata

quatte;
,

Che

ouero obli.

qua t

Parte.
qua,

dalla

conda

Maflima

tale figura

in fuori pofa con la

gamba,

?4J

o fenza, purch non fa obliqua difendendo la fe-

^o prima parte di alcun a figura , che

ella fia,

fempre far

valore di

di

Seconda regola ; che Ogni prima figuralo prima parte di alcuna figura, lacuale habbia
te fwiflra voltata all'tngi ;fia quadrata,ouero obliqua;fempre di valore di

&

do alcuna figura fenza gambafar potta nel principio ,

Infeconda

vna Lunga. La

la gamba dalla par-

vna Erette . LaTerza, Quan-

che fegue afender , talfigura far

fmpre di valore di vna Breue La Quinta,che Ognifigura potta nel principio di quaiuque Legatura, lacua.

le

habbia la gamba voltata

a bandafinittra,afendendo,o difendendo la fecondarla auadrata,oue-

all'infufo

vna Semibreue; come fi pu vedere;

ro obliqua; tanto efft, quanto la feguentefempre fono di valore di

Et quelle Regole fono intorno

le

prime figure

Bgg._-.~_S
:st

Lunghe

peroche tutte

intorno

le

mezane fi ha

tes-

melane, fiano quadrate, ouero

im-

-te
Delle Semibreui

Delle Breui

le figure

altra confiderattone

te

a-u

:|b:

Delle

ma

oblique

dalla mojlrata femibreue infuori

ranno

di

valore di

fempre fa-

vna Breue Levl.

time poijquando faranno quadrate ,<&

difenderanno, tutte faranno

-m

Bretti

di

melane

p \a fionda parte

obliqua afendente, ouero difendente;

ranno di vna Lunga

Ma bifogna auernre due coje

la

Prima,

fc=4
-f*-t_-

Delle

^__s:nn Ssf: t-si

Lunghe

alcuni habiano tenuto


,

li

quelli ifefii accidett,

cifrario

di

talifgure flato tntor

-h-t--

la

II

Seconda, che qualunque figura pofa

che fono jottopofe

le

figure [empiici non legate

Et perche tal Legatweicome io credo )fono

_7- apprectate di

fecondo i luoghi differenti, fi come gli


effe

qualfi voglia

Delle Breui.

nate Legature, fttopnfa a

ad

di

"S;-E--|-*- wfir
--q-

_fc

no lai orma del corpo loro,& non intorno ad altra cofa

dal primo tnuentore

ragionamento

che'l

valore

vna Breue;&fe difcede^

afcenderanno, femprefaranno di valore di

(e

di

vna Lunga; Et f faranno pofte do*

nelle
;

nomi-

quantunq;

(late ordinate in tal

maniera

vna certa quantit fecondo i diuerfi modi dellefigure patte in effe ,

paruto

non cercando per qual cagione

lui

per ciafcuno fi potr cotentare

habbia voluto appreciare pi Ivna, che

ne tal Legature pi m vna maniera , che in vn altra :percwche

cofa

&

quanto ho parlato intorno

di

l'altra ;

&

porre in ordi-

vana

Quel, che debbe hauere ciafcuno, che defidera di venire a qualche perfettione nella Mu-fca.
Cap.

O R^f

ch'io

mi accorgo di effere,col dittino fattore, hormai peruenuto alfine defiderato di

quette miefatiche
cofe

auanti ch'io concluda quejlo ragionamento

defider

di

peruemre all'vltimo grado di quetta Scienza ;

ne! fare guditio delle cofe della

feraoche fono fallaci:


aggiunte concordt

Mufica , non

lo

dubbio, che non

fi potr

Incominciando adunque dalla prima dico , che


cofe della Mufica,alla quale fi pu

dtbt[guo,che habbia in

molte

arriuare,&

cofe;

mezo

vediamo due

di

,Chenoi diciamo , che

in tutto alh

fentimenti

e/fendo quefle due parti tnfieme

commettere alcun errate

colui

&

fi far tlgiuditio perfetto

ilquale defidera di venire

a quella perfettione

delle

vedere tutto quello,che ne permeffo in cotale Scienza, fa

accwchefacilmente poffa venire

occulte in quetta.facult, fenza l'altrui

voglio che

l'altra

douemo dare

ma fi bene accompagnarli la ragione :conciofache

non

Che noi mofriamo quelle cofe, chef rtcbiedeno ad vno , che

l'vna delle quali far ;

delle quali

chepoteffe arriuare a qttelfegno, doue hauea dffegnato .

in cognitione di quelle,

che fono a molti

quando vna ne mancaffe , non fi potrebbe fperare,

La onde da fapere , che e/Jendo la Mufica fetenza

Jubalternata alla ^irithmetica;come ho dichiarato nelCap.zo.della Prima parte -.perche

le

forme

delle

Con

fonanze

Quarta

344

fonane fono contenute [otto alcune proportioni determinate


bauer

lequalt fono

ragione di tutti quelli accideti,cbe accafcauo intorno di

la

dell'iAnthmetica nel maneg aio de

Numeri,

&

delle

comprefe ne i

Numeri ; per potere

dibifogno,chefta bene ijrutto nelle cofe

effe,

Proportioni;oueramete ,che -udendo da quejle miefa-

tiche imparare quelle cofe , che fono folam ente dibilbgno a tale neaotio, almeno fappia
ri

mauea aio de Nume-<

il

mercatantefcn; accwcbe yenendo aU'yf delle Proportioni,poffa bauerfacilmente quello , che defider

perche

le

ragioni de

Geometria

nelle cofe della

&fappia

yna linea ;

&

oueramente

quello, che importi

la

Materia

yn Punto ,yna

confinante ; pero fa dibifogno

con pi facilit hauer t'aiuto da queja Scienza

o Stfo nel

Linea; fia ritorta, onero dritta

yna

il

acaoche

perfetto negli accordi di ont' altro

di

&

Monochordofl <sfrpichorde;

finimento ; acciocht poffa da

&

y ritrouando di nuouo; perfapere inuejigare conia prouain mano

yu

Debbe anco, f

quefo: perche

il

quello, hauer coarntione

far prona

di quelle cofe,

pacioni de

le

dimdere

Superficie,

nelle fue ffeculatiom , pofft

nel diuidere qualfi yoglia Quantit finora

degli interuallifonon,& dijfonanti ; 7 poffa ridurre alle yolte in atto,

giorno

Et

chefia iftrutto

Compaffo

Quantit continoua

non perfettamente, almeno mediocremente faper fonare


C7" il pi

delle

chefappia almeno adoperar bene

altre cofe finali, che appartengono alla

pi {labile,

Suoni nof poffono faperefe no col mexp de i Corpi fonon,che fono quatit, che fi puh di-

uidere;& fono yeramente quelli; che danno

Corpo,

che ogni

Numeri

[onori.

Ma quefoprefuppone, chefappia accordare perfettamente cotale ifrumento; & che habbia perfttto l'ydtto;
yolendo inuefigare{comt accade aUeyolte~)molte differenze de gli tnterualli; poffa far ojuditio per-

dccioche

commettere

fetto, jen^a

Fa

dibtfogno etiandio

ouero

non

errore;

&

yolendo accordare ogn altro iflrumento,fappia quello, che lufoanafarc

fappia farne piuditto ,fe riufcibile, ouero non [perctoche

altroyeramente ,che

li

ridurle nel loro

dio nell'altre

yArti,&

nell'altre

ca;come

Mediana

l'altre

&

che fu iftrutto nell'yurte del cantare principalmente

la

yltimofne,

di dire per breuit, d;

che trattano di efja

legge alcune Hiflone

uamento; per poterne ragionare,^


Studwft

di

Contrapunto ,

commodo

la

le cofe de

Ha Mufica,

come intrattiene

Speculatala,

&

la

etian-

Prattt-

lipcffa efiere la coo-mtione del-

di ejfa

alcuna cofa

molte cofe,chefono digrande aiuto

delle cofe dt cotalfaenza

La

di/correre con buoni fonda menti

quefla Scienza, per potere efprimere con ordine

&
&

anco perche

danno gran

La Dialettica poi di arande <no-

Jhetorica quanto poffa effereytik

loro concetti

&

l'effere tflrutto nelle cofe

Scienza naturale Jaffarh giudicare ad ogn'yno ,chehabbtapuntodi giuditio: poi che non folamente

fottopofla alla Scienza


l'altre faenze

operatwne

ma anco alla Filofofia naturale;come altroue ho

mathematica :

ancora: perctoche yeramente non

cio nelieffer ridutta in atto

fraudato daljuono

nominate

co[e

che fanno grande ytile a conofcre

&

li

di alcuna

fallacia

&

Et

bene

il

de fentimenti;&
i

la

che l'huomo

dichiaratone

nel-

fuo fine confife nella


effercfacilmente de-

ejjendo priuo di alcuna

tanto

dibifogno ,

meno potr

che fa dottato di tutte quede


arrtuare a quel grado

quanta maggiore far

la

che

ignoranza

lui

delle

pi necefjane

iolamentecol loro mezo:


pagnarli

cagioni di effe ) refa grandemente ingannato

potr arnuare

che fono di maggiore importanza

Della

le

Mujtca ,

la perfetta cognitione della

con tanta maggior diffcult

nominate

puh [e non giouare

0- che l'Vdito, quando purgato , non poffa

cofe ; perctoche qualunque Tolta haur dibtfoano

defeder

li

tuttauia poffono occorrere alle yolte alcune cofe

Volendo adunque acqutflare

cofe

quanto

;& per voler fcriuere

nelle quali fi ritrcua

de lume, yolendo effatamente hauere cognttione

delle

m ejjere

porre

loro perfettione ;ft

Sciente, che hanno in s quelle due parti, cio

Laffarb bora

dere d fintamente gli autori

della

il

nell'arte del

atto tutto allorch occorre nella

Scienze; prima della Grammatica, per laqualefi ha perfetta cogtntione delle lingue, per potere inten-

alle yolte fi

olii

&

mila

&

Coporre,& che ne habbia buona intelltaenza; acciochefappia porre in

Mufica,

giuditio

ichc'J

non

fi

de fare

ma debbe accom-

ragione.

fi

Cap.

3<f,

bene appreffo li Filofofi quefla propofttione fu molto famofa , che'l Senfo intorno al
f
propiu fenfibile , ouero oggetto propio mai erra; tuttauia f tale propofttione i'intendefft

femplicemente

o-etto fi pialla in

come

le parole fuonano, alle

yolte farebbe falfa

due maniere, Prima per quello

O-perfefefjo muta

ilfenfo

&

Imperoche il propio or-

che da altro (entimento non comprefo,

contiene fatto dije tutte quelle cofe,cheperje fi effe fono

comprefe

zj?

Parte.

345-

comprep folamete da quel [enfi; come il Colore, o Iti Copi vipbile, che e propio oggetto del Vedere;
no, che

oggetto propio dell'vdito

Dipoi per quello , che per s muta


che lafpecie contenuta fotto

chezze^

negrezza

la

&

cofi degli altri;

&

ilfenfo ,

non pu

come ho

effendo che

mutano

il

il

Di maniera

modo , detto Propio fenpbileffi come la

&

vedere, imprimendo in ejjb lafuaffecie ,

&

Suo-

Terza parte :

della

comprefo da altro [enfi

ejfere fentito ,

oggetto prefo al primo

il propio

dichiarato nel Cap.

&

non

bian-

compre-

La onde quantunque
cofi s'intende delle ffecie de i Suoni,& dell'altre cofe
fa per s, [e non dal yedere ;
il Senfo non erri intorno all'Oggetto propio nel primo modo;pu molto bene errare nelfecondo : majimamen
te

non fi trouando quelle condttton, chef ricercano ;

che l'Organo fa debitamente difyojlo

( come intende

il

&

oggetti fnfibili

che queflo non appartiene al pentimento eflenore


laquale la pi nobile tra
:

le potenze fenfitiue ;

per

percioche molti credeno, che Intuendo hauute

giormente preftare a
propij oggetti

errare

&

fa debitamente propinquo all'Oggetto ;


non deprauato . Et
bene non erraffe
f
le conditioni gi dette, pu nondi-

Filofofo)intorno al propio oggetto alfecondo modo,flante

meno errare intorno al Soggetto dellipropij

dire

cio che'l Senfo

che'l Mezofa puro,

loro fede

cio intorno

luogo

&

douefia pojlo : perci-

potenza cogitatiua,

ejfere pi d'ogn altra "vicina all'intelletto


le

Scienze origine

dalli fentimenti

Et

ci

ho -voluto

noi douerefimo

che ad ogn 'altra cofa : effendo che non fi poffono ingannare intorno a

Ma veramente coloro fonograndemente lontani dalla

il

ma allo interiore,fi come la virt,

verit , credtndop

magi

loro

che nonfpoffa

Percioche f bene vero, che ognifetenza habbia hauuto principio da loro ; tuttauia non hanno da

acqmflato il

&

nome di faenza,

ma fi bene dalle ragioni,

&

da

loro

non fi ha hauuto

dalle dimoflrationifatte per

la

certezza

efii

chefi ricerca nella faenza

di quello ,

cio per opera dell'in-

via delli fentimenti interiori ;

errare alle volte decorrendo, come veramente erra;quanto mag


La onde dico, che ne il Senfo fenza la ragione , ne la Ragionefenza il fenfo
potranno dare buongiuditio di qualunque oggetto pientipco ma fi bene quando quefle due parti faranno aggiunte infieme Et che ci fa vero, lo poterno conoperefacilmente da queflo ; che fi noi vorremo diuidere ptelletto,

che

ild.ip.orfo

Effe

l'intelletto pu

viormente potr errare ilfenfo ?

lamente colmezo ddSenfo(per dare vno effempio)alcuna cofa in due parti, lequali pano

mo diuidere perfettamente
cap,

&

Et f pure

non potrefiimo mai

diuipone fatta in cotal modo

( come ho
chetare

auenifje

effer certi di tal cofa, f


,

quante pi parte vorremofare della cofa,


il

le

minime differenze, chef trouano tra

le

cofe

fatto

difficile far

orni

chef haur da diuidere Et p bene


,

propopto ; tuttauia

,pnoa tanto , che la ragione non li moflri ci effer fatto bene ;

mai lapotre

ci farebbe

nonpfaceffe altra prona Et tanto pi

detto ancora ) tali diuipom piffero fatte fecondo

pu conofeere

equali;

che dopo fatta la dmiponefuffero equali ;

&

l'intelletto

mai p potr ac-

queflo auiene , perche

effendo che dal troppo

&

il

Senfo non

dal poco refla con-

fufo,& fi corrompe anco comep comprende del pentimento dell'Vdito intorno li Suoni, che dalla prandezs
za, cio da qualche grande flrepito offefo;& della piccolezze fi quantit minima non capace Per adun
;

quefar

dibiforno di

grande di granopi

vna penfata ragione ,per ritrouare fintili differenze ; comep vede ; chef da vn monte

leuaffe venticinque, onero cinquanta grani

, il

Vedere non farebbe capace

che quap infenpbile , rijpetto al monte ;p come non potrebbe anchefar giuditio alcuno
il predetto

numero di grani a talmonte; onde volendo conofeere

che per via delfenfo . ilpmtle veramente intrattiene intorno


rare alprimo moflrato

non

,di giudicare

modo ,

quanto l vno fia lontano


:

vano

il

//

ritrouatipep,

&

fenfo dell'udito;come nel Capitolo

timopa di ridurla in atto,&> di

graue ,

&

lo

acuto

altre

coppmili

li

tuttauia ilfuo vfpcio

;&

Ma

di

quanta quantit

veramente in vano

veramente non furo -

che'l pentimento intorno

che quantunque la faenza della Mupca habbia hauuto origine dal

Primo della Prima partep detto; (9* l'vltimafua perfettione, &fine vl-

efJercitarla;ancora che'l

Suono pa il propio fnpbile,ouero oggetto dell'adi-

non percida dar queflo vfpcio digiudicare alpentimento piamente nelle

ma

p aggiun<reffe

che quantunque Cvdito non poffa er-

percioche gli antichi Ftlofop conobbero molto bene

cipoteua wgannarp . Dicemo adunque

to;

Suoni

effendo che f nonpoteffe errare intorno cot ali cofe;

fi adoperarebbeno le ritrouate mtfure, gjp


in

dall'altro fecondo

,fe'l

quantit

tal cofa, bifognarebbe procedere altramente,

nelgiudicare gli infermili confinanti dalli dtffonanti

fvno fuperi,opafuperato dall'altro


no ritrouate

li

di tal

douemo accompagnar fempre la ragione.

da parte il fenfo : percioche l'vno fenza l'altro potr fempre ejfere cagione
cognitione perfetta delle cofe della

cofe de

Suom,& delle Voci :

Ne menop debbe dare talgiuditio tutto alla ragione laffando


di errore. Douendo adunque

Mupca,non baftar riportarp alpnfi ; ancora che alcunopuffe

di

hauere
ottimo

giuditio:

He
giudtt'w

mafi debbe cercare di intteflig.n e

uarta
Q
&

dante dalfenfo, neilfenfo dalla ragione,


cofe delia

di conofcere

>

allora

C-7*

Scienza fa dibifogno,che concorrano

il

anche

cio della fpeculatwa, dipoi

in quelle

dell'arte

che non conofcendola la giudichi male

Mafi come a fare

(riuditio

& bifiotna che fappia

Mufca Ondefi come farebbe cofapazj^a ilfidarf di


.

il

non habbiano alcuna

&

che di oo-nvno
:

to, che

Theonca Queflo
.

tanto temerar'q,& prefontuofr,che quantunque

di fi poco giuditio,^

di quefle parti, -vogliono far giuditto di quello,

che non conofcono

Et fono alcuni

buone, quanto

le

le

altri

tnje fati-

alcuni altri fono,che non hauendo negiuditw,ne cogmtionejegucno quello, che piace al yol-

&

tallora della fufficienza di alcuno vogliono fargiuditio dal

dalla ferititi), che tiene con


fifleffe nel

l'altra

pazzo colui , chef yolejfe fidare

che per loro trifla natura,per moflrare di non effere ignoranti, biafmano tanto

po ignorante

&

Medico, che non hauefe [una ,

vii

delgiuditio di tuo, chefuffe folamente prattico; onero hauefe datto opera flamente alla

trouano alcuni

anzi necefa-

Mufco pr attico felina


,& far cattino gtuditio delle co

Scienza ; cof

nominate aggiunte nfeme; cof farebbe yeramente ballurdo,

dire , perche

yna egritudine , [e non hauer p fio mano

perfetto di

la ffeculatiua; onero lojjieculatiuofenza la prattica,potrfimprefare errore

ho uoluto

nelle

La onde, fi come duo ilqualefa folamente dotto nella parte della

Medicina detta 7 heorica, non potr maifar

delle cofe

non conofce

cofa, che lui

alla Prattica; onero potr fempre errare ,confidandof folamente nella

fi della

mudino

queflo

Primarie fa pento nelle cofe della fcien

che confile nella prattica

comporre : Imperoche ninno potr mai drittamente giudicare quella


rio,

due ccfe infieme; coffa dtbifi)tno,che colui,ilquale yor-

cjtiefe

rgiudicare alcuna cofa,che apparteghi all'arte, habbia due parti;

sy;

L rao-'wne non fia di/cor-

tuttofi maniera, che

tutto flar bene

il

alcunt,&

dalla perfona

Che f

lo effere

nome, nella natwne, nella patria, nella ferititi!, nella perfona,&

non paffarebbe molti anni, che non fi trouartbbe htiomo

nome, dalla natione, dalla patria,

eccellente,

&

raro in

yna profifiione con-

in altre cofe fmili; io credo per cer-

chefuffe ignorante :percioche ciafcun padre

aprirebbe gli occhi in cctal cofa,& farebbe tutto quello, chefuffe pofiibde,per hauere figliuoli fegnalati in qua-

lunque profejlione
che

le,

fi yede

efendo che non fntroua(come mipenfo) padre, che non habbia queflo dejiderio natura-

loro figliuoli fi ano fuperiori a

il

contrario

ciaf uno

qualunque faenza

in

che clone fino natigli huomini grandi

pochi,rifpetto al numero; yifono nati

le

,& in qualunque profitti'ione Ma intiero


.

&famofi di alcuna profifi'ione ,

migliaia,^ migliaia

di

quali fono fati

huomini ofcuri, ignoranti, gofli,& pazzi

come difcorrendof potr yedere Queflo ho yoluto direfercioche tanto yale alle
.

yolte ynpublico o-rido,

>'

&*

ima fama publica, non folamente appreffo gli huomini di qualche giuditio; che cotalcofaf, che ninno ardifce
commune opinione ( quantunque la comprendmo alle Tolte effere euidentifimamentef/tlfit )

di dire contra la

cofa alcuna; anzi lofi tacere


queflo,

mi

&

ricordo, che tergendo

ftarffoffejo

<& mutolo

S Ducheffa di Vrbino

ritrouat,che effendo apprefintati nella corte della


tiazar,tutti

li

Et per dare qualche efjempio accommodato

yna fiata nel Secondo libro del Cortigiano


.

indicarono per molto eccellenti^

erano flati compofli da yn 'altro, fubito perfiro

la

li

putato nel numero de

riputatane

&

memoria

yerf fitto 7 nome

quello, che moltefiate

mali<rmt,&

ho ydtto dire

la

motetto, non piacque, ne fu ri-

ignoranza infieme de

dall' Eccellentifimo

San-

meno che mediocri Simi-

furonogiudicatt

yn

del

dipoi faputo per cofa certa, che

buoniflno a tanto, che ncnffippe, che la compoftione era di lofquino

flrare anco quanto pofja alcune yolte la


alla

alcuni

lodarono fiomm amente

gliant emente ritrouai, che cantandofi mprefentia della nominata Signora

di

del Conte Baldefar Cafli<rlwne,

Ma per mo-

huomini, mtfomene hora

oli

Adriano Viullaerte, che cantandof in

Roma nella capelli del Pontefice quafi o^nifefla di noflra Donna quel motetto a fei yoci , Verbum bonum,
& filane Solili nome di lofquino; era tenuto per yna delle belle compoftioni , che a quei tempi fi cantafe
:

eljendo lui yenutodi Fiandra in Italia al

tempo

tal motetto, yidde che era intitolato a lofquino;

fe la malio-nit, onero ( dir pi


fi oro,

moderiamone)

&
la

dicendo

di

imo

lileflo

di

non

effer

di

era

il fuo,

come era yeramente;tanto y al-

coloniche mai pi

ifieffo luoo-o

il

luoo-o ,oue fi cantatta co-

lo

yolfero cantare.

Di co-

Conte Baldeffara yn altro efempio di

yino,dtceua tallora, che era perfettifiimo,?^ tallora nfiptdftrno-.percioche

traperfiiafi, che erano di due forti

tmpan,

lui, che

ignoranza

che fono fenza alcun o-iudttiofog tunge in quello

yiw,che beuedo

flo

Leone Decimo, et ntroiiandof in

di

di

ymo

Veda hora ognuno, che' Ifriuditio non

dato a tutti;

<?*

oli

da que-

f nel lodare, o biafmare alcuna cofa, cof nella Mufca, come etiandio in

cof precipito

ci afehedun 'altra

Scienza, onero <Arte; poi che per tante cagioni; come fono molti impedimenti

poffono occorrere

,&

molte cofe ,

delle quali

non fi pu fapere

le loro

cagioni

; il

che

giudicare cofa molto


difficile,

Parte.
difficile ,

&
&

perkolofo

non piace
pi dura ,

all'altro

&

pi afpra

fero coftoro biasimare


poi che
li

il

tanto pi ,

dlettandofi cojui di
.

&

male

delle loro

numero de quelli, che non hanno

non giudichino ,di


afflai cofe

-vnharmoma

Ne per ydire fimili giuditij,


dire orni

effer de<nii

li

dolce

giuditio,

di

maniera ,che

&

Joaue

quello poi la

ma debbeno piotar animo,

&

quaf infinito;

DIO
a

ma perche mi

accorgo

lar<rhi(imo donatore di tutti


1

tate

<

ragionamento faro

FINE.

ad yno

vorr alquanto

&

i/dif-

confort arti;

pochi fi ntrouano effer quelli, liqua-

da efere annumerati tra gli huomini prudenti

hormat detto pi , che forf non fi conueniua


(rratie

quello, che piace

Mufici fi dtbbeno disperare, f bene anco

compoftioni :

potrebbe dire oltra di queflo

tal co/a

347

chef trottano diuerf appetiti ;

di

,& nudiiiof.

hauere [pra

per rendendo
li

beni

**7-.

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