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AGAC Infrastrutture

S.p.A.

Fattibilit industriale per laffidamento


in house del Servizio Idrico Integrato
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Provincia
di Reggio
Emilia lo

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Ramo Idrico del Gestore Attuale + Societ degli Asset come unico soggetto
schema

Maggio 2015

Premessa
AGAC Infrastrutture, ai sensi dellarticolo 113 del Testo unico degli Enti Locali, la titolare delle reti, degli
impianti e delle dotazioni necessarie alla gestione del Servizio Idrico Integrato. Dal 2010 IREN Acqua Gas
titolare del Servizio.
Reti e impianti realizzati sino al 2005 sono di propriet di AGAC (al 100% dei Comuni reggiani). Ci che
stato realizzato successivamente di propriet di IREN fino al termine dell'ammortamento.
Nel mese di luglio 2014, lAssemblea dei soci di AGAC Infrastrutture S.p.A., composta dallAssemblea dei
sindaci della Provincia di Reggio Emilia, ha deciso di procedere nella verifica del valore delle reti e dei servizi
relativi al S.I.I. e nella successiva redazione del Piano Industriale del nuovo soggetto pubblico
affidatario del S.I.I..
Il c.d. Decreto Salva Italia ha previsto il trasferimento delle attivit di regolazione e controllo dei servizi idrici
all'Autorit per lEnergia Elettrica e il Gas (oggi Autorit per lenergia elettrica, il gas ed il sistema idrico AEEGSI).
L'AEEGSI ha emanato il Metodo Tariffario Idrico (MTI) per la determinazione delle tariffe negli anni 2014 e
2015, prevedendo una disciplina secondo schemi regolatori composti dai seguenti atti: a) Programma degli
Interventi (PdI), b) Piano economico-finanziario (PEF), c) Convenzione di gestione.
L'AEEGSI quindi il soggetto che determina la tariffa (sulla base dei costi operativi del gestore e degli
investimenti realizzati). La tariffa deve INTERAMENTE COPRIREi costi del Servizio e la realizzazione degli
investimenti.

Infrastrutture e territorio
Il Gestore idrico dellATO Reggio Emilia chiamato ad erogare il
S.I.I. in favore di poco meno di 530.000 abitanti residenti (ISTAT
2013) e 177.500 utenze in 44 Comuni, distribuiti su un territorio di
circa 2.220 kmq per una densit media di 238 abitanti per kmq.
La copertura dei tre comparti del S.I.I. attualmente come segue:
Acquedotto 89,6%
Fognatura

85,6%

Depurazione 84,1%.
La maggior parte delle fonti di approvvigionamento munita o in
attesa di rilascio di concessione di derivazione idrica, mentre la
totalit dei depuratori dotata di autorizzazione allo scarico.
Nel quadriennio 2010-2013 si osservato che:
ca. l82% dellapprovvigionamento idrico provenuto da pozzi,
a fronte di un 8% da sorgenti e un 10% da captazioni
superficiali;
i volumi immessi in rete hanno subito un discreto calo (-6,1%) a
fronte di un minore decremento dei volumi consumati (-3,1%);
lentit totale delle perdite idriche si ridotta dal 27,0% al
24,7%, risultando inferiore agli standard di settore riscontrabili
per analoghe realt gestionali dellItalia centro-settentrionale.
Il 36% di opere ed impianti risultano realizzati prima degli anni 80, il
29% nel trentennio tra 1980 e 2010 e solo il 2% negli ultimi quattro
anni (per il 33% di infrastrutture non noto lanno di costruzione).
Per oltre l80% delle infrastrutture stata indicata dallattuale Gestore
una funzionalit buona.

Modello organizzativo-gestionale
La gestione del Ciclo Idrico Integrato nella Provincia di Reggio Emilia (C.I.I. RE) affidata ad IREN Acqua
Gas S.p.A. (IAG) che lo esercita con personale di altre 3 societ appartenenti al gruppo.
Lattuale struttura organizzativa si basa su un organico di 313 unit al Settembre 2014 (di cui l80%
rappresentato da personale tecnico ed operativo ed il restante 20% da personale amministrativo e
commerciale) ed territorialmente suddivisa in 4 Centri di Zona (Gualtieri, Reggio Emilia, Scandiano e
Castelnovo Monti) e altre 3 sedi operative (Mancasale, Roncocesi e Rubiera).

Dalle analisi effettuate stato riscontrato un livello attuale complessivo dei costi operativi che non si
discosta da realt di analoghe dimensioni e quindi assumibile ai fini del progetto. Ci non esclude la
possibilit di ridurre ulterioremente i costi operativi.
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Programma degli Interventi 2014-2017 approvato da ATERSIR


Nel contesto della Provincia di Reggio Emilia la dotazione infrastrutturale si presenta abbastanza consistente, per cui nel
breve-medio periodo stato ritenuto contenuto il fabbisogno di investimenti per lestensione di reti, mentre stata stimata
elevata la spesa di mantenimento in efficienza e di rinnovo delle infrastrutture esistenti.
Nella redazione del Programma degli interventi 2014-2017, gli investimenti sono stati assegnati a due principali categorie:
1. interventi finalizzati a mantenere gli standard iniziali di servizio per lutenza gi servita ed il livello iniziale di tutela
ambientale;
2. interventi finalizzati ad estendere il bacino dutenza e/o aumentare i livelli di servizio agli utenti e allambiente.
Nella prima categoria sono inclusi tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle opere esistenti, ed in particolare gli
interventi di sostituzione o rifacimento di opere esistenti (integrale o loro componenti sostanziali) che non siano pi
economicamente utilizzabili n riparabili con interventi di manutenzione ordinaria.
Nella seconda categoria sono compresi gli interventi per ladeguamento alle normative vigenti, per il miglioramento dei livelli
di servizio, per lestensione delle reti e degli impianti ad aree non servite in precedenza o lincremento delle riserve di
potenzialit.
Lo sviluppo degli investimenti nel periodo 2014-2017, come risultante dalle precedenti ipotesi e distinto per servizio,
risultato il seguente, da cui si rileva unincidenza del 42% degli interventi sullacquedotto e del 58% sulla fognatura /
depurazione.

Il Piano Investimenti della Newco


Il piano degli Investimenti
per lanno 2016 investimenti pari a quanto previsto dal PdI attuale
dal 2017 al 2021 incremento della spesa per ottimizzare le necessit di adeguamento del sistema infrastrutturale
dal 2022 in poi progressiva riduzione della spesa con stabilizzazione al livello minimo/ottimale di mantenimento del
sistema infrastrutturale
nei primi 6 anni gli investimenti medi sono pari a 23,3 milioni di euro/anno
nellarco di piano gli investimenti medi sono pari a circa 20 milioni di euro/anno
u.m.: euro a moneta
corrente, %

La valorizzazione finale del TV

Il TV l'importo corrispondente alla valorizzazione degli investimenti realizzati da IREN che non hanno
ancora completato l'ammortamento, al netto di ulteriori partite patrimoniali

La valorizzazione dei cespiti avviene secondo i criteri stabili dalla normativa (art. 33 dellAllegato A della
Delibera 643/2013/R/IDR dellAEEGSI)

Nel S.I.I. le vite utili dei cespiti hanno durate significativamente elevate (reti acquedotto e fognatura 40
anni, serbatoi 50 anni e depuratori 12 anni)

Il valore finale da retrocedere a IREN pari a circa 102 milioni di euro (da aggiornare sulla base dei
valori consuntivi al 31.12.2015)

Il piano tariffario

Le tariffe medie dellambito della Provincia di Reggio Emila si collocano nella fascia medioalta del Paese (circa 2,3 /1000 litri).

Le tariffe medie risentono dellelevata incidenza degli oneri tariffari derivanti dal capitale
investito nel corso degli anni, in ragione di significativi piani degli investimenti (nuove opere e
manutenzioni), che hanno consentito lo sviluppo ed il mantenimento di un sistema
infrastrutturale moderno ed efficiente (negli anni 90 venivano investiti 40/45 miliardi di lire
all'anno).

La curva sottostante indica l'incremento tariffario annuo previsto dal Piano (il cui trend da
considerare come riferimento anche in caso di altre forme di affidamento)

Il conto economico del primo anno

Il Risultati Finanziari
Rimborso debito di AGAC Infrastrutture (circa 50 milioni
di euro) secondo le condizioni stabilite ( verosimile che
tale debito resti in capo agli EE.LL. in qualsiasi altro
scenario di affidamento)
Nuovo Finanziamento strutturato:
pari circa 128 milioni di euro (di cui 102 per il
terminal value)
piano di rimborso di durata variabile in funzione dei
flussi di cassa, pari a 16 anni
tasso fisso prudenzialmente pari al 5% (stanti le
attuali condizioni di mercato, verosimilmente
possibile conseguire condizioni migliorative)
rapporto minimo tra flusso di cassa operativo e
rimborsi+interessi (DSCR) pari a 1,2
Disponibilit liquide a fine concessione pari a circa 100
milioni di euro (verosimilmente destinabili a maggiori
investimenti)
Valore degli asset a fine concessione pari a circa 320
milioni di euro
Patrimonio netto della Newco a fine concessione pari a
circa 376 milioni di euro
La definizione puntuale delle forme tecniche di
finanziamento (project, mutui, bond, ecc.) e correlati
costi prospettici comunque subordinata allesito del
confronto con i soggetti finanziatori.
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Valutazione tecnica di sintesi del Progetto


I risultati dello studio di fattibilit evidenziano i seguenti aspetti:
un assetto organizzativo in cui dal Gestore uscente sono state allocate 313 unit (dirette + indirette), con una
gestione operativa configurata in assetto multiutility e quindi con diverse attivit operative/flussi economici a carattere
indiretto;
un livello attuale complessivo dei costi operativi assumibile come valore prospettico del Piano, nelle more di avviare
la fase di progettazione e sviluppo del modello organizzativo-gestionale, configurato in assetto monoutility, idoneo a
contemperare obiettivi strategici della NewCo e livelli di servizio da conseguire, tenuto anche conto delle esigenze di
riconfigurazione delle attivit/servizi sinora gestite in modalit indiretta e/o su sedi operative distaccate, senza
escludere la possibilit di conseguire fisiologiche razionalizzazioni/efficientamenti gestionali;
un assetto infrastrutturale in linea generale adeguato e in buono stato, che sulla base degli atti pianificatori necessita
di limitate nuove opere/impianti a fronte di consistenti investimenti annui di mantenimento dellesistente (circa 50% sul
totale medio annuo che varia nellintorno di 15-18 milioni di euro);
un terminal value da retrocedere al Gestore uscente pari a circa 102 milioni di euro (valore da aggiornare sulla base
dei valori contabili alla data del passaggio)
un piano investimenti che nellarco di piano (25 anni) comporta una spesa media pari a circa 20 milioni di euro/anno
uno sviluppo tariffario, dal 2016 in poi, con un incremento iniziale determinato dai minori volumi e dai conguagli 2014 e
con un trend crescente in misura analoga all'inflazione prevista
un fabbisogno finanziario complessivo di circa 127-130 milioni di euro (escluso IVA su terminal value)
lassetto Ramo Idrico ex IREN + Societ degli Asset come unico soggetto, appare sostenibile sotto vari aspetti:
il progetto appare sostenibile nellipotesi di un WACC regolatorio del 5%, comunque inferiore rispetto al livello
attuale praticato nelle tariffe 2014 e 2015 pari a circa 6,1%
potrebbe offrire dei margini di compensazione per eventuali variabili fisiologiche di impatto peggiorativo, come (i)
incremento delle perdite su crediti (ii) introduzione di parametri di efficientamento standard dei costi operativi
stante le ipotesi adottate, non si evidenzia la necessit di nuovi apporti di capitale da parte dei Comuni
determina un rapporto iniziale in termini di debiti finanziari/capitale proprio pari a circa 60:40
consente agli EELL di recuperare il valore deli asset AGAC Infrastrutture superando la criticit normativa
derivante dalleventuale mantenimento dei canoni

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Valutazione del Progetto analisi di benchmark

(*) dati Blue Book anno 2014 benchmark assunto come media del
campione di aziende che operano nel Servizio Idrico Integrato e che hanno
un valore della produzione compreso tra 50 e 100 milioni di euro

Indici di redditiva nellanno 1 tendenzialmente


inferiori al benchmark in ragione delle ipotesi
prudenziali:
tasso OF pari a 5% (-18% rispetto a livello
attuale)
costi operativi effettivi = costi operativi in tariffa
0,5% del fatturato di perdite su crediti non
riconosciute in tariffa
Indici di produttivit in linea con il benchmark
Indici finanziari dellanno 1 evidenziano:
un rapporto tra debito finanziario e valore
attivit migliore, un rapporto tra debito
finanziario e capitale proprio leggermente
superiore, quindi una struttura finanziaria
complessivamente coerente con gli
standard di settore
incidenza degli oneri finanziari sugli
indicatori reddituali in linea con il
benchmark se pur leggermente superiore
Il tasso per il nuovo debito stato previsto
prudenzialmente al 5% ma, stante lattuale fase di
mercato, verosimilmente ottimizzabile in fase
di trattativa con le Banche
Il Progetto evidenzia un miglioramento
prospettico di tutti gli indicatori nei primi 5/10
anni di valutazione
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Ulteriori spetti di valutazione: affidamento in house


Aspetti Positivi

Elevato know-how industriale gi presente nel ramo


dazienda ex AGAC, che verrebbe preservato
Perimetro della gestione ottimale da un punto di vista
industriale per dimensione ed assetto infrastrutturale
Controllo diretto della gestione industriale (organizzazione,
costi e investimenti) da parte dei soci EE.LL., maggiore
trasparenza nei confronti di soci e cittadini
Possibilit di minimizzare i margini di redditivit della
gestione, nel rispetto degli obiettivi industriali e dellequilibrio
economico e finanziario
Possibilit di reinvestire eventuali utili nel servizio in termini di
maggiori investimenti o di riduzione della tariffa
Metodo AEEGSI che ha conferito stabilit al sistema: le tariffe
risultano adeguate alla copertura dei costi del capitale e dei
costi operativi; i fisiologici rischi di gestione correlati alla
natura del business sono di fatto gestiti dal nuovo metodo
tariffario
Metodo AEEGSI che assicurer il riconoscimento dei soli
costi efficienti e quindi rappresenter un obiettivo istituzionale
allefficientamento
Superamento dellattuale configurazione dei canoni vs AGAC
Infrastrutture e contestuale valorizzazione e recupero del
valore dei cespiti di AGAC Infrastrutture in tariffa
Elevata cultura e rilevanti esperienze di successo nelle
gestoni pubbliche da parte dei Comuni della Provincia di RE
Reversibilit del processo in caso di risultati negativi,
mediante attivazione di gara per gestione e/o per socio
privato

(1/2)
Aspetti di Rischio

Necessit di gestire i fisiologici rischi di gestione correlati


alla natura del business: industriali, finanziari e
regolamentari
Rischi normativi correlati a:
compatibilit tra inclusione dei cespiti di AGAC
Infrastrutture nel calcolo del VRG a titolo di capitale di
propriet del soggetto gestore, attuale natura pubblica dei
cespiti ex articolo 113, comma 13 del T.U.E.L. e previsioni
dellart. 153 del D.Lgs. 152/2006
esaminare il tema del consolidamento del bilancio del
soggetto gestore con ii bilanci degli EELL soci, come
prevista dallart. 1 comma 609 della Legge di Stabilit
2015 (L. 190/2014)
Necessit di assicurare un management adeguato per
affrontare la fase di avvio e consolidamento della gestione
Necessit di assicurare un elevato grado di autonomia alla
gestione rispetto alle aspettative degli EE.LL. nel loro ruolo
di clienti
Si unisce la funzione di programmazione del Piano dAmbito
a quella di strumento che deve contenetene previsioni
industriali realistiche e condivise e, quindi, rappresenti un
obiettivo concreto a cui tendere per la gestione (di fatto
sostituisca lofferta tecnica della gara)
Dimensione aziendale ridotta, rispetto ai grandi soggetti
industriali, per fare fronte ad imprevisti tecnico-operativi ed
economico-finanziari
Impossibilit di diversificare il rischio gestionale
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Ulteriori spetti di valutazione: affidamento in house

Mitigazione dei rischi

Aspetti di Rischio

Necessit di gestire i fisiologici rischi di gestione correlati alla natura del


business:
regolamentari
industriali
finanziari

Impossibilit di diversificare il rischio gestionale

Dimensione aziendale ridotta rispetto ai grandi soggetti industriali, con


conseguenti minori possibilit di fare fronte ad imprevisti tecnico-operativi
ed economico-finanziari

Rischi normativi correlati a:

compatibilit tra inclusione dei cespiti di AGAC Infrastrutture nel


calcolo del VRG a titolo di capitale di propriet del soggetto gestore,
attuale natura pubblica dei cespiti ex articolo 113, comma 13 del
T.U.E.L. e previsioni dellart. 153 del D.Lgs. 152/2006

necessit di consolidamento del bilancio del soggetto gestore con il


bilanci degli EELL soci, come prevista dallart. 1 comma 609 della
Legge di Stabilit 2015 (L. 190/2014)

Necessit di assicurare un management adeguato per affrontare la fase


di avvio e consolidamento della gestione

Necessit di assicurare un elevato grado di autonomia alla gestione


rispetto alle aspettative degli EE.LL. nel loro ruolo di clienti
Si unisce la funzione di programmazione del Piano dAmbito a quella di
strumento che deve contenetene previsioni industriali realistiche e
condivise e, quindi, rappresenti un obiettivo concreto a cui tendere per la
gestione (di fatto sostituisca lofferta tecnica della gara)

(2/2)

Regolazione tariffaria del S.I.I. svolta da AEEGSI che tende ad assicurare:


stabilit e solidit delle regole
equilibrio economico e finanziario delle gestioni efficienti
Gestione industriale matura i cui fabbisogni di gestione (conduzione e
investimenti) sono ampiamente noti e programmabili
Elevato rating e credibilit dei Comuni della Provincia di RE vs le Banche
Rinnovato interesse da parte delle Banche vs il S.I.I.
Reversibilit del processo in caso di risultati negativi, mediante attivazione
di gara per gestione e/o per socio privato vale anche tutti gli altri rischi
Dimensione industriale ottimale dellambito di gestione del S.I.I. della
Provincia di RE
Possibilit di sviluppare sinergie con altre realt in house associate sotto
varie forme (es. Water Alliance in Lombardia, Viveracqua in Veneto)
Normativa che ancora necessit di consolidamento/e quindi soggetta a
diverse interpretazioni (potenzialmente sia rischio che mitigant)
La necessit di consolidamento un spetto critico di carattere sistemicoistituzionale: riguarda tutte le gestioni in house del S.I.I. che rappresentano
circa il 40% degli affidamenti in ambito nazionale:
Milano, con i maggiori Comuni della Regione Lombardia
Torino, con altri capoluoghi della Regione Piemonte
Verona, con i maggiori Comuni della Regione Veneto
Cagliari, con tutti i Comuni della Regione Sardegna
Bari, con tutti i Comuni della Regione Puglia
Altri capoluoghi e Comuni (Ancona, Napoli, Palermo, ecc)

Elevata cultura e rilevanti esperienze di successo nelle gestoni pubbliche


da parte dei Comuni della Provincia di RE

Proseguire e rafforzare il rapporto operativo tra ATERSIR-Consiglio di


Ambito Locale e Gestione

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Ulteriori spetti di valutazione: affidamento tramite Gara


Aspetti Positivi

Esito delle condizioni economiche di affidamento da


considerare per definizione efficace/efficiente in ragione
delle regole competitive poste a base della procedura di
gara tra vari soggetti industriali qualora si dimostrasse
interessante per vari soggetti industriali
Ampliamento del know-how industriale qualora si avessero
nuovi potenziali soggetti affidatari
Solidit finanziaria e capacit di spesa dei possibili soggetti
affidatari
Possibilit di diversificare il rischio gestionale, soprattutto in
presenza di grandi soggetti industriali
Nessun onere/rischio a carico degli EE.LL. in termini di
gestione e/o potenzialmente in qualit di Soci

Aspetti di rischio

Necessit di verificare la possibilit normativa di mantenere i


canoni attuali vs AGAC Infrastrutture, sia in termini di quota
accantonamento per il fondo di ripristino sia in termini di
importo delle rate dei mutui da rimborsare
Il MTI emanato dallAEEGSI, basato sul principio del full cost
recovery e delle frontiere dei costi efficienti, nel rispetto del
principio di equilibrio economico-finanziario delle gestioni del
S.I.I., tutela il legittimo interesse del Gestore affidatario alla
copertura integrale dei costi a consuntivo, se non
palesemente inefficienti. Ci sembrerebbe mal conciliarsi
con leventuale obiettivo del concedente di perseguire
nellorizzonte dellaffidamento un pi spinto efficientamento
dei costi e contenimento delle tariffe
Assicurare una competizione effettiva tra molteplici soggetti
industriali al fine di conseguire condizioni economiche di
affidamento efficaci/efficienti
Necessit di condurre un costante e dettagliato controllo
regolatorio sulla gestione in ragione delle previsione del
contratto di servizio, da esercitare mediante un Ente
dAmbito dotato di risorse adeguate rispetto al
dimensionamento industriale dei possibili gestori

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La problematica dei canoni VS Agac Infrastrutture


Livello
Attuale

NUOVO AFFIDAMETO

Art. 153
Dlgs
152/2006
Art. 1
Allegato A
DEL.
643/R/IDR

1. Le infrastrutture idriche di propriet degli enti locali ai sensi dell'articolo 143 sono affidate in concessione
d'uso gratuita, per tutta la durata della gestione, al gestore del servizio idrico integrato, il quale ne assume i relativi
oneri nei termini previsti dalla convenzione e dal relativo disciplinare []
2. Le immobilizzazioni, le attivit e le passivit relative al servizio idrico integrato, ivi compresi gli oneri connessi
all'ammortamento dei mutui oppure i mutui stessi, al netto degli eventuali contributi a fondo perduto in conto
capitale e/o in conto interessi, sono trasferite al soggetto gestore, che subentra nei relativi obblighi []
Altri corrispettivi ai proprietari (ACp) il valore a moneta corrente dei corrispettivi annuali, ad esclusione del rimborso
della rata dei mutui, a cui ciascun Ente locale o sua azienda speciale o societ di capitale a totale partecipazione
pubblica, diverso dal gestore del SII, ha diritto in virt della concessione in uso delle proprie infrastrutture, anche intesi
come quota accantonata nellanno dal gestore del SII per il ripristino dei beni di terzi, nei limiti di quanto deliberato
dallEnte competente in data antecedente al 28 aprile 2006. Qualunque forma di rinegoziazione o rinnovo della
convenzione o concessione equivale a una nuova deliberazione dellEnte competente.

REVISIONE DEI CANONI

Livello
Prospettico

La revisione dei canoni pu comportare una riduzione cumulata dei canoni pari a circa 136 milioni di euro. Lo
scenario in house prevede superamento dellattuale configurazione dei canoni vs AGAC Infrastrutture e contestuale
valorizzazione e recupero del valore dei cespiti di AGAC Infrastrutture in tariffa.
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