You are on page 1of 5

Concordanza dei tempi

Concordanza dei tempi


La concordanza dei tempi l'insieme di regole che stabiliscono l'uso nella lingua italiana dei tempi e dei modi della
frase principale e della frase subordinata. In italiano, essa corrisponde a grandi linee alla consecutio temporum della
grammatica latina.

Caratteristiche
La concordanza dei tempi descrive solamente il rapporto temporale tra principale e subordinata. Il rapporto
temporale tra le diverse frasi principali invece una questione di coesione del testo, un problema pi di correttezza
stilistica che strettamente sintattico e grammaticale.
Per determinare la forma nella subordinata, necessario sapere: 1) se il verbo della principale regge l'indicativo
oppure il congiuntivo; 2) se il verbo nella principale al presente o al passato; 3) se il verbo nella subordinata
esprime un'azione che si svolge prima o dopo l'azione indicata nella principale (o contemporaneamente). Le varie
combinazioni si riassumono in quattro schemi (vedi sotto).
Si tratta soprattutto di definire i concetti di contemporaneit, anteriorit, e posteriorit indicati dalle varie forme dei
tempi. Nell'esempio che segue, il trapassato prossimo (era morto) pu indicare, nella subordinata, anteriorit
temporale rispetto ad un secondo evento:
Ero tristissima perch il giorno prima Fido era morto.
In questo caso, l'anteriorit si riferisce al momento indicato dalla forma dell'imperfetto nella principale (ero
tristissima).

Concordanza dei tempi dell'indicativo


Queste regole stabiliscono l'uso dei tempi all'indicativo nella frase subordinata e rispecchiano le caratteristiche
fondamentali dei tempi (ad esempio, il trapassato indica un passato nel passato, oppure il condizionale passato pu
indicare il futuro nel presente). L'insieme di queste regole tra l'altro fondamentale per la formazione del discorso
indiretto.
Nonostante la rigidit logica della concordanza dei tempi, possibile una vasta gamma di variazioni, dovuta alle
diverse funzioni che possono assumere i vari tempi e modi a seconda del contesto. Ci sono inoltre variazioni dovute
al registro linguistico, che pu essere pi o meno sorvegliato: logicamente, si avranno delle differenze tra parlato di
tutti i giorni e lingua scritta. Tutto ci fa s che la concordanza dei tempi in italiano, come costrutto di regole, abbia
un valore descrittivo e normativo notevolmente inferiore rispetto a quello che caratterizzava la consecutio temporum
in latino.

Proposizione principale al presente

Concordanza dei tempi

Principale

Subordinata

rapporto temporale

Luisa sa (presente) che ieri sono andato a Roma (passato prossimo) anteriorit
che adesso vado a Roma (presente)

contemporaneit

che domani andr a Roma (futuro semplice)

posteriorit

La tabella indica gli usi pi frequenti. In quanto segue, si propongono alcune precisazioni ed approfondimenti:
Il rapporto di posteriorit pu normalmente essere indicato con l'uso del presente indicativo (Luisa sa che
dopodomani vado a Roma) al posto del futuro. L'uso del presente denota in questo caso una maggior sicurezza, un
evento immediatamente posteriore oppure una variet di italiano dal registro o stile semplificato.
Anche il condizionale semplice nella principale vale in questi costrutti come forma del presente (Luisa
spiegherebbe agli altri come mai sono andato/vado/andr a Roma); essi seguiranno dunque questo schema.
Il rapporto di anteriorit pu chiaramente essere espresso anche dal passato remoto e dall'imperfetto indicativo
(Luisa si ricorda di come andai/andavo via), a seconda delle diverse caratteristiche di queste forme verbali.
Un discorso a parte merita il periodo con la frase principale al futuro: La contemporaneit e la posteriorit rispetto
a questa frase vengono normalmente indicate nella secondaria dal futuro semplice; l'anteriorit temporale viene
invece indicata di solito dal futuro anteriore (Luisa sapr dire domani se sar andato a Roma).

Proposizione principale al passato


Se il verbo della frase principale al passato (passato prossimo e remoto, imperfetto, trapassato) le forme verbali
della subordinata si riferiscono al momento indicato dalla principale e vengono quindi adattate. Il presente della
subordinata si trasformer in imperfetto, il passato diventer trapassato eccetera:
Principale

Subordinata

Luisa sapeva (imperfetto) che ero andato a Roma (trapassato prossimo)


che andavo a Roma (imperfetto)

rapporto temporale
anteriorit
contemporaneit

che sarei andato a Roma (condizionale passato) posteriorit

Vi sono ad ogni modo diverse particolarit:


Un processo attualmente in corso pu in ogni caso essere indicato con l'uso del presente (Luisa sapeva che Roma
la capitale) anche se, ad esser precisi, si trova in rapporto di contemporaneit con il momento indicato dalla
forma verbale della reggente (sapeva).
Il passato prossimo nella principale pu essere interpretato tanto come forma del passato quanto come forma del
presente, a seconda del contesto (Poco tempo fa, Luisa ha saputo spiegare come mai vado a Roma; parecchio
tempo fa, Luisa ha saputo spiegare come mai andavo a Roma).
Il futuro nel passato pu essere indicato dall'imperfetto (Ieri, Luisa ha spiegato agli altri che partivo per Roma
pi tardi.), soprattutto se il registro linguistico non particolarmente alto.
Per quanto riguarda il condizionale presente della secondaria retta da una frase al presente: so che senza il denaro
avresti problemi diventa al passato condizionale passato: sapevo che senza il denaro avresti avuto problemi.
Simili considerazioni valgono per il periodo ipotetico: So che se tu non ricevessi il denaro, avresti problemi
diventa al passato Sapevo che se tu non avessi ricevuto il denaro, avresti avuto problemi.

Concordanza dei tempi

Concordanza dei tempi del congiuntivo


Spesso, la frase principale contiene un verbo che richiede l'uso del congiuntivo nella secondaria:
Mi sembra che tutti siano arrivati
Altre volte, l'uso del congiuntivo dettato dal tipo di frase secondaria, spesso indicato da una congiunzione
(nell'esempio che segue, si tratta di una proposizione concessiva):
Stiamo ancora aspettando, bench tutti siano arrivati.
Nonostante l'uso del congiuntivo, la scelta del tempo verbale segue regole simili a quelle finora descritte. Il presente
indicativo della subordinata sar sostituito dal congiuntivo presente; il passato prossimo, dal canto suo, verr
sostituito dalla forma corrispondente, quella del congiuntivo passato; al trapassato prossimo subentrer il
congiuntivo trapassato.

Proposizione principale al presente


Principale

Subordinata

rapporto temporale

Luisa pensa (presente) che io sia andato a Roma (congiuntivo passato) anteriorit
che io vada a Roma (congiuntivo presente)

contemporaneit

che andr a Roma (futuro semplice)

posteriorit

Come per le subordinate all'indicativo, il rapporto di posteriorit temporale pu chiaramente essere espresso
anche dal presente, normalmente congiuntivo (Luisa pensa che io pi tardi vada a Roma).
Nella secondaria, per esprimere anteriorit rispetto al presente della principale pu essere usato anche il
congiuntivo imperfetto, purch si indichi uno stato oppure un'abitudine (Luisa pensa che gli antichi Romani
fossero persone abitudinarie).
Il futuro nella principale vale di norma come tempo del presente (Luisa non permetter che io vada a Roma).

Proposizione principale al passato


Se il verbo della frase principale al passato, le forme verbali della secondaria andranno adattate a quella della
principale:
Principale

Subordinata

rapporto temporale

Luisa pensava (imperfetto) che fossi andato a Roma (congiuntivo trapassato) anteriorit
che andassi a Roma (congiuntivo imperfetto)

contemporaneit

che sarei andato a Roma (condizionale passato)

posteriorit

Se la frase subordinata al congiuntivo, anche il condizionale presente nella principale vale di norma come forma
verbale del passato:
Luisa vorrebbe che io andassi a Roma (contemporaneit nel passato)
Vorrei tanto che Luisa avesse studiato abbastanza prima dell'esame (anteriorit nel passato).
Questa particolarit del condizionale spiega l'uso (poco trasparente) dei tempi nel periodo ipotetico dell'irrealt o
della possibilit:
Luisa sarebbe contenta se io andassi a Roma (contemporaneit)
Sarei molto pi contento se Luisa avesse studiato (anteriorit)
Fra l'altro, anche il periodo ipotetico reale si forma con le stesse regole che determinano l'uso dei tempi nella
concordanza dei tempi.

Concordanza dei tempi

Spesso si pu sostituire il congiuntivo con il tempo infinito, allora esso posizionato e strutturato correttamente
(subordinazione implicita):
Luisa mi guardava fissamente, sembrava vedere attraverso i miei occhi la verit dei fatti.

Bibliografia
Katerinov, K., La lingua italiana per stranieri, corso superiore, Perugia, Guerra 1976.
Serianni, L., Grammatica italiana; italiano comune e lingua letteraria, Torino, UTET 1989.

Voci correlate
Consecutio temporum
Modo (linguistica)
Portale Italia

Portale Linguistica

Fonti e autori delle voci

Fonti e autori delle voci


Concordanza dei tempi Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=63238421 Autori: Buggia, Francescost, Guidomac, Hostnolimits, Incola, Johnlong, LucaLuca, Nicoli, Niculinux,
Noieraieri, Orric, Phantomas, 27 Modifiche anonime

Fonti, licenze e autori delle immagini


File:Italy looking like the flag.svg Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Italy_looking_like_the_flag.svg Licenza: GNU Free Documentation License Autori:
es:Usuario:Mnemoc
File:Nuvola apps kmessedwords.png Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Nuvola_apps_kmessedwords.png Licenza: sconosciuto Autori: Alphax, DieBuche, It Is Me Here,
Kenmayer, Perhelion, Rocket000, Tangopaso, Ysangkok, 1 Modifiche anonime

Licenza
Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0
//creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/

You might also like