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MEDIOEVALE E MODERNO
RIASSUNTO A CURA DI DANIELE ZURZOLO
CAP. 1
LEREDITA DEL MONDO ANTICO
I romani per primi hanno inventato il diritto nel senso di un articolata serie di
concetti e teoria generale (iuris periti, iuris prudentes, iuris prudentia)
Il v sec quello delle migrazioni con nuovi regni germanici: VISIGOTI (gallia
meridionale e spagna) VANDALI( spagna e africa) FRANCHI(gallia) BURGUNDI
(fra gallia e reno) ERULI e OSTROGOTI (in italia).
476 termina limpero doccidente mentre lorientale va avanti fino al XV sec.
GIUSTINIANO imperatore bizantino, prov nella prima met del VI sec a
ripristinare la tradizione romana facendo raccogliere testi del diritto romano
riconquista la parte occidentale dellimpero ma si ferma allitalia. Grazie a
giustiniano giunto fino a noi il diritto romano che altrimenti sarebbe andato
perduto.
568: arrivano in italia i longobardi
LORGANIZZAZIONE DI ROMA
Nel caso di roma il diritto fu fondamentale per lespansione ed il successo di
roma.
296-305 d.C. avvia riorganizzazione impero completata da Costantino:
al vertice c limperatore intorno a lui una corte di funzionari con molti
giuristi, molti uffici con diversi ruoli, funzionari con competenze specifiche
( lufficio prevale sulla persona).
IL CRISTIANESIMO
Linfluenza del cristianesimo porta modifiche nel diritto romano dal 4 sec.
313: EDITTO DI TOLLERANZA
Legislazione ispirata a valori cristiani.
Il cristianesimo si organizza secondo modello imperiale rendendola longevo e
ingrado di sostenere i civili.
I vescovi delle citt della provincia coordinati da METROPOLITA a capo della
capitale della provincia.
VESCOVI-PATRIARCA-PONTEFICE. La chiesa cristiana doccidente aveva
struttura gerarchica.
Tra i 4 e il 5 sec. Si afferma il primato spirituale del PAPA grazie alla figura di
LEONE MAGNO 440-461. La chiesa diventa punto di riferimento per la
popolazione a sostituire un impero sempre pi evanescente.
LE EPISCOPALIS AUDENTIA sostituiscono i processi civili al punto che la stessa
autorit imperiale riconobbe alle sentenze dei vescovi la stessa applicabilit di
quelle dei giudici pubblici.
La chiesa svilupp un suo diritto fissato nei CONSIGLI ECUMENICI a cui ra
presente lo stesso imperatore che si intromise sempre pi nei lavori conciliari
specie in oriente dove si afferm il CESAROPAPISMO. A tali intromissioni si
oppose papa GELASIO 492 496.
CAP.2
DAL DIRITTO TARDO ANTICO AI REGNI ROMANOGERMANICI
Punto della sit.
Sin dai primi anni del V sec i VISIGOTI del re ALARICO sono penetrati in Italia:
410 saccheggiano Roma. E sistemano un loro regno tra gallia meridionale e
spagna.
418 cacciano i VANDALI dalla Spagna che vanno in Africa e la conquistano con
violenza 429, e nel 455 si lanciano nel noto SACCO DI ROMA, il terzo dopo
quello dei Galli di brenno 390 e di alarico 410.
I FRANCHI si erano instaurati in GALLIA i BURGUNDI tre la GALLIA E LA
SVIZZERA.
Le spedizioni degli UNNI partivano dalla Pannonia (ungheria) e terrorizzavano
ogni anno zone dellimpero.
Nel 452 papa Leone Magno li fa indietreggiare giunti ormai alle porte di Roma.
476 termina formalmente limpero doccidente: il capo Erulo ODOACRE
sconfitto ORESTE padre di ROMOLO AUGUSTOLO ultimo imperatore romano,
invia le insegne imperiali a Costantinopoli.
480 -511 : nelle gallie si consolida sotto Clodoveo il vasto regno dei Franchi.
Dopo 15 anni Odoacre deve fronteggiare la venuta in Italia di degli
OSTROGOTI di TEODORICO che prevale e inizia la dominazione gota durata
circa mezzo sec. Spodestati poi dai BIZANTINI dopo una lunga guerra in cui i
goti scomparvero.
Nel 553 Giustiniano riconquista l italia ed estende il suo corpus iuris con la
PRAGMATICA SANCTIO PRO VIGILII, provvedimento voluto dal papa. Si afferma
I GERMANI
I germani chiamati con termine spregiativo dai romani BARBARI non avevano
scrittura e non ci hanno tramandato molto. L e prime notizie sono quelle
tramandate da dalle opere di CESARE e di TACITO e rilevano consuetudini
modificate dallincontro con i romani.
DIRITTO GERMANICO:
i germani non hanno un ordinamento. Vivono migrando e combattono
organizzati in gruppi famigliari sotto capi riconosciuti per il valore militare. LA
FAMIGLIA in senso patriarcale comprende anche i servi e pi famiglie
discendenti da un antico progenitore comune si raggruppano in migrazioni
guerre occupazioni ecc. costituendo LA FARA il capo della fara chiamato
DUX .
il capo famiglia si chiama PATER quello del popolo REX.
LA GIUSTIZIA era considerata estranea ai compiti regi ed affidata alla
vendetta della famiglia delloffeso. Era a tal proposito praticato il
provvedimento introdotto con leditto di rotari del 643 del GUADRIGILDO
cio il risarcimento della famiglia delloffeso e labolizione della faida (auto
vendetta delloffeso che iniziava una vera e propria guerra).
LORDALIA
Era utilizzata per dar prova di un certo comportamento. Significava giudizio di
dio e laccusato era sottoposto ad una prova del fuoco, dell acqua ecc. per
verificare la bont dellazione contestata.
IL DIRITTO quindi non era presente tra i popoli gemanici.
Erano popolazioni di guerra non di pace. Consideravano inoltre disonorevole
coltivare la terra.
Da qui un rapporto meno marcato con la propriet e pi sensibile alluso al
possesso, meno interessata allattribuzione al singolo e pi alla famiglia.
Il capo per i Germani lo secondo un rapporto di stirpe o di sangue mentre per
i romani legato ad un area geografica.
Per i germani conta solo chi pu combattere cio LARIMANNO , che costituiva
una specie di assemblea del popolo (tutti gli uomini capaci di combattere dopo
i 14 anni) chi non pi in grado di combattere non ne fa pi parte e perde il
diritto di fra sentire la propria voce.
Il minore sotto i 14 anni e sotto tutela paterna la donna non ha capacit di
agire.
Il testamento non noto alla morte del pater i beni passano al nuovo pater
nella stessa prospettiva comunitari di prima.
OSTROGOTI
Negli ultimi anni del V sec. Giunge in italia la popolazione degli ostrogoti poco
numerosi e rispettosi della tradizione romana quindi non malvisti dallelit
romana.
Il loro re TEODORICO cerca di garantire con le loro armi difesa ed ordine previo
mantenimento con i frutti delle terre dellesercito e si ispira al sistema tardo
imperiale delle HOSPITALITAS.
Allesercito andava 1/3 dell raccolto per il mantenimento dalle terre dei
romani.
Il problema era rappresentato dalle mancate retribuzioni dell esercito e quindi
delle loro prepotenze. Le diversit religiose (i visigoti erano ariani) acutizzarono
i contrasti e i sotterfugi dei romani e le azioni di forza dei goti minarono
definitivamente i rapporti tra i gruppi etnici.
BIZANTINI
LA CHIESA E IL MONACHESIMO
chiesa, per quanto non ancora indiscusso, sulla scia di personalit come quella
di GREGORIO MAGNO 590-604.
Laspirazione ad un perfezionamento religioso spirituale conduce al
MONACHESIMO. sviluppatosi in oriente a partire dal III sec. Si sviluppa ora in
occidente e prende particolare rilievo giuridico a MONTECASSINO con la
fondazione nel 529 dal monaco BENEDETTO DI NORCIA della regola
benedettina fondata sull ora et labora. La comunit segue il suo abate per la
preghiera e il lavoro secondo regole precise, divenendo strumento di
conservazione della tradizione occidentale e di miglioramento economico per il
singolo monaco e per la collettivit.
CAP.3
IL PERIODO GERMANICO
PUNTO DELLA SIT.
INQUADRAMENTO
Nel VI sec. I franchi sono stabili nelle gallie e hanno sommerso i Burgundi. I
Visigoti in spagna sono autonomi, il progetto Giustinianeo tramontato e i
longobardi sfondano in Italia 568 insediandosi in gran parte della penisola.
Nel 622 inizia lera della religione di Maometto morto nel 632 sulla base del
CORANO e da il via ad un inarrestabile ascesa di un popolo che nei sec VII-VIII
inarrestabile nellespansione in Asia Africa ed Europa dove entra in
Spagna(711) e viene fermato alle porte di Parigi nel 732 a POITIERS dai
franchi cappeggiati da CARLO MARTELLO, che salva la cristianit cacciandoli
oltre i pirenei.
Carlo Martello passa la sovranit a suo figlio PIPINO 751 ed il regno franco
prende nuovo vigore, il figlio CARLO re dal 768 conquista il regno longobardo
774 e si appresta a intraprendere nuove campagne espansionistiche che lo
portano ad estendere il regno in tutta lEuropa dall EBRO allELBA. Nell800
CARLO MAGNO incoronato dal papa LEONE III imperatore del SACRO
ROMANO IMPERO che resta per un millennio nella storia dEuropa sino al
1806 per rinuncia imposta da napoleone.
Limpero fatica a stare in piedi..CARLO MAGNO muore nel 814, gli succede
LODOVICO, morto nel 840, e i tre figli di questo si spartiscono il regno nel
TRATTATO DI VERDUN con il titolo imperiale al solo LOTARIO morto nell855
a LODOVICO va la spagna a CARLO la Francia.
La crisi continua con LODOVICO II succeduto a Lotario e morto nel 875,
CARLO IL CALVO morto nell877 e CARLO IL GROSSO morto nell888.A
I LONGOBARDI
568 invadono lItalia sotto re ALBOINO. Arrivano dalla Pannonia entrano dal
Friuli.
un popolo tra i pi vicini alle tradizioni germaniche, bellicoso e violento si
insedia in fare con a capo un DUX. Il vincolo e personale e solo mediamente
territoriale. Le tradizioni giuridiche dei romani non sono disturbate perch
irrilevanti purch non intralcino le esigenze longobarde.
Questo il momento della censura della romanit e dellentrata del
germanesimo. Il RE sta a Pavia ucciso ALBONIO NEL 572 gli succede CLEFI
morto nel 574. Per 10 anni non eleggono il re e rimangono sotto i duchi (circa
30). Ogni gruppo razziava e guerreggiava in un clima di usuale violenza anche
tra germani e i contrasti rendevano vulnerabili le stesse conquiste. I capi
longobardi percepiscono il pericolo ed eleggono un nuovo re il figlio di CLEFI
AUTARI 584 e dora in poi la figura del re si consolida. La capitale rimane
Pavia.
Intorno al re si consolidano delle figure di corte a modello bizantino: il
MARPIAS o strator (custode dei cavalli) lo STOLESATZ o MAIOR DOMUS e
poi la cancelleria con notai regi con compiti amministrativi che col tempo si
cimentano in elementari attivit giuridiche. A Pavia si insedier un elementare
diritto dellepoca si prepareranno le leggi successive all editto di Rotari e il
re diventer perfino legislatore. Il Re inizia a voler nominare i duchi e cerca di
imporsi come autorit unica. Ma i vecchi ceppi gelosi della loro antica
autonomia finiscono per non rispondere alle chiamate regie di assemblee (alle
quali si recano pochi notabili) e dell exercitus di RE DESIDERIO e suo figli
ADELCHI per la guerra vs i franchi.
Vicino al Re si trovano delle persone fidate e legate da un fortissimo legame
personale i gasindi pronte a morire con lui e per lui, figure presenti anche tra i
franchi i comites del palatium. Queste figure sono presenti anche presso i
duchi pi potenti (Benevento e Spoleto).
Alla fine il re si afferma sui duchi (tranne quelli meridionali) e li destituisce
talvolta e ne nomina altri. I duchi rinunciavano ad di quanto gli competeva
(terre) a favore del re che poteva quindi operare sulle terre dei duchi da vicino
e nominava un suo rappresentante detto gastaldo destituibile a suo arbitrio. Il
duca era in una posizione diversa dal gastaldo che era amministratore in nome
del re di di terre e persone, il duca era eletto dalle fare e dallassemblea
locale, anche se poi col tempo viene nominato dal re che finisce per imporsi
(ma non ovunque e sempre).
Lo spontaneismo germanico basato sul popolo si appanna a fronte di un
progressivo accentramento regio a modello bizantino, il popolo in armi
semovente si trasforma in stanziale.
Il re afferma quindi la sua autorit e provvede alla fissazione scritta delle
consuetudini a 75 anni dallinvasione. il 643 e il re ROTARI fa approvare
dallexercitus (popolo in armi) convocato per la conquista della Liguria
LEDITTO DI ROTARI (che no esprime un vero e proprio potere legislativo del
re perch solo una compilazione approvata dal popolo in armi seppure
ritoccatadal re). Il potere legislativo regio si completa quando alcuni re
successivi (GRIMOALDO, LIUTPRANDO, ASTOLFO) faranno direttamente
delle aggiunte alleditto.
Leditto risponde alle esigenze di conservazione delle tradizioni germaniche
che a distanza di 75 anni dallinvasione stando a stretto contatto con i latini di
religione e tradizione diverse rischia di appannarsi. Leditto fu utilizzato fino
allavvento dei normanni anche dopo la caduta longobarda durante il dominio
franco. Nelleditto ci sono:
il mundio sulla donna, i beni in capo alla famiglia, il legame di gruppo,
limposizione famigliare germanica con in capo il pater, c
lemancipazione del figlio atto alle armi (14 anni), laccettazione della
faida (vendetta famigliare), a cui si affianca la peferita dal re ai fini di
ordine pubblico pratica del guardigildo (indennizzo del danno). Ci sono
duello e giuramento per dirimere le controversie, e lordalia.
In seguito alleditto si afferma il potere legislativo del re specie con
LIUTPRANDO, che legifera spesso in modo unitario per i suoi sudditi latini e
longobardi, e vi si nota un influenza cattolico ecclesiastica.
Dopo due secoli le nationes sono venute integrandosi nel territorio andando
oltre le divisioni della stirpe. Anche dopo la caduta i longobardi rimarranno
radicati nelle terre italiane anche se il comando politico sar dei franchi. I
franchi dopo la conquista rimarranno oltre le alpi, provvederanno solo a
I FRANCHI
Si insediano a sud della foce del reno e poi nelle gallie dal v sec. Molto
numerosi, divisi in SCHIATTE sono portati dal re CLODOVEO a convertirsi al
cattolicesimo. Sconfissero altri popoli presenti nelle gallie (burgundi, visigoti)
tra la fine del V sec e linizio del VI. Monarchia consolidata, con tendenza
ereditaria con unione religiosa e acclamazione assembleare. Come per i
germani la distinzione fra pubblico e privato non sensibile ai franchi. Non
fatta distinzione quindi tra la titolarit del regno e quella di altri beni da
dividere tra gli eredi. Le partizioni tra i discendenti del re porta infatti a guerre
fratricide, ricomposte solo con la prevalenza di uno dei belligeranti.
Ogni pretendente contro gli altri indotto a valorizzare il legame personale con
i suoi fedeli (vassi) detti COMITES che compongono il COMITATUS uomini
devoti sino alla morte al cui sostentamento provvede lo stesso re a corte
(COMITATES PALATINI) siti con lui nel palatinium e detti PALADINI (famoso
quello cantato poi da ARIOSTO a secoli di distanza secondo la leggenda il fido
ROLANDO/ORLANDO).
COLLABORATORI DEL RE con compiti fissi: MAIOR DOMUS sovraintendente
alla dimora del re e poi suo FACTOTUM, MARESCALCUS (per i cavalli)
senescalcus ( agli approvvigionamenti) il coppiere, il tesoriere ed altri..
Tra il VII e VIII sec. La dinastia MEROVINGIA si infiacchisce (periodo dei re
fannulloni) e il maior domus a reggere limpero. Infatti il maestro di palazzo
CARLO MARTELLO che nel 732 si oppone allinvasione araba vittoriosa
battaglia di POITIERS, e successivamente alla morte del re riesce grazie ai
legami con i vassi a far eleggere dallassemblea popolare re il proprio figlio
PIPINO. Con frequenza il re fa donazioni alla chiesa e ai fides depauperando il
patrimonio regiio.
Col tempo si stabilizza il rapporto tra franche e romani grazie alla posizione
della chiesa i cui vescovi hanno un ruolo importante nellordinamento franco.
Le parti del regno sono assegnate ad un CONTE di nomina e revoca regia a
capo della contea e spesso i conti riescono a conservare il potere
ereditariamente e quindi a insediarsi con stabilit. Sono controllati
periodicamente da inviati della corte (di solito un altro conte e un re) detti
MISSI DOMINICI. Questimpostazione monarchica perdura con i CAROLINGI
influendo sul SACRO ROMANO IMERO (ereditariet, patrimonialit, vincoli
vassallitici, incoronazione pontificia, investiture ecc.
GLI ARABI
della regina TEODOLINDA) nonostante i migliori rapporti con Pavia, specie nel
periodo di LIUTPRANDO la cui legislazione risente dellinfluenza cattolica. I
rapporti con i bizantini per si rovinano irrimediabilmente con ladesione di
LEONE III isaurico alleresia iconoclasta vietando la distribuzione il commercio
la produzione e il culto delle icone e creando anche un danno economico ai
monasteri. A differenza di Costantinopoli a Ravenna i famosi mosaici
giustinianei non vennero distrutti. Lesarca fu per costretto a cercare anche
con la forza di imporre labolizione delle immagini a cui invece la popolazione,
sobillata dal clero non voleva rinunciare. Lesarca addirittura prov in accordo
con il re Liutprando a marciare su Roma ma il tentativo si aren per il
disimpegno longobardo. Un iniziativa longobarda di sostituirsi ai bizantini fu
frenata dallo stesso Liutprando che anzi don al papa il borgo fortificato di
Sutri.
Davanti alle pretese del successore di Liutprando re ASTOLFO il papa chieder
a met dell XIII Sec la protezione del re franco Pipino 754, col cui appoggio
respinse la minaccia longobarda. Dall XIII sec. Quindi il papa si conferma come
capo politico temporale nel territorio del Lazio e ci durer 1000 anni fino al
1870. Ancora oggi in virt dei patti lateranensi c la citt del vaticano.
Per giustificare il potere temporale del papa si cre anche un falso
documentario :
LA DONAZIONE DI COSTANTINO:
fu considerato a lungo valido, nel 1400 lumanista LORENZO VALLA ne
dimostr in maniera inequivocabile la falsit. Il documento non avrebbe tratto
in inganno la raffinata cancelleria bizantina mentre poteva essere accettato da
franchi o longobardi o dallesarcato. Sino al XV sec fu cmq considerato genuino
e riconosciuto valido dallimpero in momenti di particolare tensione nei sec XII
e XIV. Nel documento si afferma che limperatore romano Costantino guarito
dalla lebbra e divenuto cristiano decideva di concedere al pontefice il potere
temporale sulle provincie dellimpero e ritirarsi nella nuova citt di
Costantinopoli. Il documento fu fatto per legittimare un situazione che rischiava
di essere cancellata da qualche intervento militare o politico.
chi costru il documento? Ipotesi:
1. Costruzione fatta in contrapposizione allesarca bizantino durante leresia
iconoclasta
2. Ipotesi che la compilazione sia avvenuta durante la contrapposizione alla
spedizione verso Roma del re longobardo Astolfo, per chiedere con
legittimit aiuto ai franchi come in effetti avvenne.
3. Lipotesi che fu redatto il documento per giustificare liniziativa di papa
STAFANO II di recarsi a Parigi per consacrare Pipino imperatore,
usurpatore rispetto ai MEROVINGI, e richiedergli aiuto contro i
Per volont del papa e di carlo magno tornava in occidente un impero, era
sacro perch voluto dalla chiesa con tanto di incoronazione legittimante del
papa.
Il territorio andava dallEbro in spagna allElba in gremania. Carlo era
imperatore (re dei re) sotto di lui cerano i suoi famigliari in Italia e in
Acquitania e nei territori sottomessi. Ma era una contrapposizione al rivale
Bizantino che accus il colpo inferto dallincoronazione pontificia e a fatica ne
accett la carica. La capitale fu Acquisgrana non Roma( volutamente
pontificia) e fin per essere un impero ancor pi tedesco. Il governo fu affidato
ai funzionari nominati dallimperatore stesso: CONTI circa 400 ciascuno a capo
della sua CONTEA. Il conte non era stipendiato ma riceveva proventi dalle terre
del re e da parte dei tributi e si occupava dellordine interno, della difesa, al
sostegno del territorio verso limperatore, e della giustizia.
In zone difficili come quelle di confine pi contee si univano in una MARCA
con a capo un MARCHESE al fine di accrescerne il potere.
Per controllare i singoli conti carlo us i MISSI DOMINICI (un conte e un
vescovo) che si recavano nella contea periodicamente per verificare loperato
dei conti e sentire le lamentele della popolazione soprattutto in merito alla
giustizia, e a proteggere le istituzioni ecclesiastiche locali oltre che a svolgere
per conto dellimperatore lesenzione dei tributi, la preparazione di campagne
militari lesecuzione di istruzioni generali per le quali Carlo Magno provvide con
un certo numero di CAPITULARIA, leggi scritte, che indicarono una ripresa al
potere legislativo in un periodo vinto dalle consuetudini. Potere che non trov
riscontro anche a causa di un diffuso analfabetismo di cui lo stesso carlo
sembra esserne soggetto. Tra i poteri dellimperatore cera quello di comando
generale che comprendeva: LERIBANNO (chiamata alle armi), limpegno per
la giustizia, al r si ricorreva in caso di torti subiti in precedenti giudizi,
limperatore inoltre si addossava la TUTIO sui deboli e sulla chiesa, ci
comportava un impostazione CESAROPAPISTA, con interferenze nei confronti
della chiesa e nelle questioni religiose. Alla morte di Carlo subentr LUDOVICO
e vide il regno smembrarsi con lotte cruente e continue. Alla sua morte i 3 figli
si spartiscono il regno ma la carica di imperatore rimase solo a uno. Durante il
medioevo la figura dellimperatore come capo politico della cristianit
occidentale fu accettata anche dai giuristi (Dante nel 300 parla di 2 soli a
reggere il mondo per il potere temporale e spirituale, papa e imperatore). Il
territorio dellImperatore per corrispondeva solo a germania e italia. Altrove si
svilupparono diversi regni autonomi (rex in regno suo est imperator) come
CAP. 4
RAPPORTI PERSONALI E FEUDALI
Il vincolo personale stato per secoli alla base dellordinamento giuridico
occidentale, fino al luglio 1789 (RIVOLUZIONE FRANCESE). Il vincolo
vassallatico si era sviluppato in francia nel VIII-IX sec, in secoli in cui la
mancanza di ogni protezione pubblica lasciava il singolo in balia della forza
degli armati prepotenti e lo induceva a cercare protezione tra gli influenti.
PREMESSE
IL CONTRATTO FEUDALE
Il vassallo aveva nei confronti del signore obblighi sintetizzabili nell AUXILIUM
ET CONSILIUM, AUSILIO che consisteva nellimpegno militare, il consiglio si
riferiva al prestare consulenza al proprio DOMINUS specie nelle riunioni indette
dal signore. Alla morte del vasso il feudo passava agli eredi che in certi casi
potevano alienarlo purch si impegnasse a mantenere gli obblighi verso il
signore. Il feudo era ormai CONTRATTO. Si era ridotta limportanza del rapporto
fiduciario morale a favore di un legame pi patrimoniale e giuridico basato
sulle consuetudini. Tali consuetudini dellitali settentrionale furono raccolte nei
LIBRI FEUDORUM, inserita poi dai giuristi italiani alla fine del corpus iuris
giustinianeo. Il contratto feudale divenne usuale dal sec X in forma scritta
presso i notai e le cancellerie del tempo. La diffusione del contratto feudale
continu in periodo comunale, esso si modific sul piano dei legami personali
riducendo quelli tra cocedente e concessionario ma conservando quelli fra il
vassallo concessionario e i soggetti al suo potere di banno. Appare antistorica
la RIGIDA RICOSTRUZIONE PIRAMIDALE fatta dagli storici tedeschi (in vassi
valvassori valvassini), ricostruzione troppo rigida in un sistema che in realt
era in movimento. Non tutto il territorio del SRI era ingabbiato in questo
schema, la societ in oltre non era tutta feudale. Il sistema era stato pensato
per rafforzare tramite vincoli personali, le deleghe di potere locale specie con i
conti e marchesi, ma in effetti si prodotto il risultato contrario di fronte alle
debolezze del potere centrale post carolingio i vassi hanno finito per acquisire
alla fine un potere autonomo acuendo la crisi carolingia, inoltre le signorie di
banno hanno finito per essere legittimate.
Il sri si presto sfaldato, finendo negli ultimi anni del IX sec. Al tempo dei nipoti
di carlo il regno era sfaldato, LOTARIO era imperatore solo su 1/3 del territorio.
A tendenza germanica ai legami personali ed alla bellicosit per gruppi armati
ha fatto naufragare limpostazione per contee ed ha portato al particolarismo di
signorie autonome. Solo con la met del X sec la nuova dinastia della casa di
sassonia, affrmatasi nel 951 con OTTONE I ripristina i poteri dellimperatore:
RENOVATIO IMPERII in un ambiente per ormai feudale, in cui divengono
importanti i VESCOVI-CONTI. I conti non sono pi ufficiali del periodo
carolingio ma signori laici o ecclesiastici investiti del TITOLO COMITALE, che
derivano il loro potere dallinvestitura ma lo mantengono in modo autonomo.
La scelta ottoniana per i vescovi conti fa capire lo scarso rilievo ormai del
sostegno militare al senior. La scelta ottoniana ha per uno scopo: i vescovi non
possono fare figli quindi alla morte del vescovo limperatore pu infierire sull
ELEZIONE CANONICA. Il prestigio morale e sociale del vescovo inoltre aiuta a
consolidare il potere politico. questo binomio con la chiesa dura quasi un secolo
e il coinvolgimento della chiesa aumenta il potere ecclesiastico e ne stimola le
aspettative di governo.
LA RIFORMA GREGORIANA
La nomina dei vescovi era in mano al signore concedente i poteri pubblici, che
prevaleva sulla designazione ecclesiastica. Come accadeva con la precedente
tutio imperiale vs la chiesa nel periodo carolingio oppure il diritto di patronato
del signore fondatore di un abazia, che indicava labate. Situazione questa che
minava la LIBERTAS ECCLESIAE. Tra i sec X e XI con episodi di conflitti
dinteresse e prepotenze signorili, diedero il via alla protesta. Gli imperatori di
SASSONIA e FRANCONIA abusarono di questo potere per imporre loro le
persone. E le stesse contestazioni allinterno della chiesa trovarono ostacoli
nella chiesa stessa data la contaminazione tra poteri imperiali e chiesa. Ma
davanti a episodi scandalosi i riformisti ottennero consensi anche grazie
allelezione pontificia del 1059 che tolse la possibilit di sindacare la scelta a
imperatore e casati romani , restavano per vescovadi e abbazie. e con
GREGORIO II la polemica entr nel vivo
circa le LIBERTAS ECCLESIAE
mandando in crisi le investiture di stampo ottoniane. La polemica prese risvolti
giuridici: con fautori delle posizioni filo imperiali e filo pontificie, con scritti
polemici dal profilo strettamente giuridico. Il diritto dopo tanto tempo venne
invocato per far valere le proprie ragioni. Limperatore ENRICO IV si oppose
con accanimento al papato e questo giunse ancje a scomunicare limperatore e
chiese aiuto a potenti principi feudali fra cui la GRAN CONTESSA MATILDE DI
CANOSSA. LA FEUDALITA si spacc in 2 fino al concordato di worms 1122 che
fu un buon compromesso per le parti anche se la chiesa ne trasse il maggior
vantaggio. Il compromesso fu possibile grazie allintervento di giuristi e alla
fine si divise il territorio per aree di influenza sulle investiture, (itlia al papa e
germania allimperatore). In generale per le investiture spettavano alla chiesa
PER ANULUM ET BACULUM.
A cavallo del millennio la societ era divisa in varie categorie, i MILITES educati
alla guerra, che fanno ricorso alla forza e non al diritto. In tale ambiente le
disquisizioni giuridiche fanno poca presa. Vi sono i principes poi i seniores
(capitanei, valvassori, valvassini, signori) e tali possono sub-feudare il beneficio
avuto, e tale prassi porta alla polverizzazione dei rapporti feudali perch il
vincolo vale solo fra i primi due: il signore del mio signore non mio signore.
Questo acceso particolarismo genera la paralisi del sistema. I tipi dei feudo
sono tanti e i libri feudorum ne riportano 44, ovviamente sono categorie EXPOST, della dottrina. Linvestito di solito un un miles con le eccezioni di donne
o ecclesiastici, in questo caso il servizio militare prestato da un advocatus
per le donne il marito). Il feudo non noto ai longobardi, emerge con i franchi e
si diffonde in nord italia in periodo post-carolingio con contenuto pi
patrimoniale (IURE LONGOBARDORUM), questo divisibile tra i figli maschi,
ereditabile anche dalla figlia, alienabile purch chi subentri abbia gli stessi
obblighi. Nello iure francourum il feudo trasmesso per primogenitura e ne
esclusa la donna, inalienabile. Questo feudo si tramanda in italia con i
NORMANNI ed in seguito nel XIII sec con gli ANGIOINI.il vassallo poteva
ricevere benefici da pi signori e a chi doveva obbedire in guerra se gli stessi
erano tra loro in conflitto? Per risolvere il prob. Si fece il FEUDO LIGIO il cui
vincolo di fedelt era cosi forte da portarlo contro chiunque anche famigliari e
si poteva essere LIGIO di un solo SENIOR. Col tempo il vasso si sentiva sempre
pi autonomo e vero titolare del beneficio e al dominium eminens restavano
pochi diritti di superiorit sul dominium utile , il feudo cos col tempo non ha
pi vincolato tanto il vassallo al signore quanto i singoli individui dipendenti al
vassallo al vassallo.
CAP.5
IL DIRITTO DEL NUOVO MILLENNIO
fortificata e difesa dalle mura. Vi sono garanzie per il mercato, difesa della
pace, disponibilit di beni, e giustizia locale. Si crea un ELITE cittadina che pian
piano si inizia ad occupare dellamministrazione. Durante la lotta per le
investitura questelite(milites, notai, artigiani, mercanti) inizia ad appoggiare
luno o laltro contendente nella disputa politica. le citt meridionali godono
del controllo sul mediterraneo cristiano, sono le premesse per lo sviluppo dei
COMUNI. In alcuni casi il comune si affermato come unica entit territoriale:
CITTA STATO (VENEZIA, MILANO, FIRENZE GENOVA, VERCELLI, BOLOGNA,
ASTI, VERONA ecc.)il fenomeno dallItalia si diffuse poi in Europa. I comuni a
seconda dei casi da una ribellione al signore locale o da concessioni
progressive o dalla fondazione di nuove citt(UDINE O ALESSANDRIA). Il
comune si diffonde in italia dalla meta del XII sec. Elementi del comune sono: la
designazione dal basso delle cariche comunali, la partecipazione cittadina e la
temporaneit delle cariche. In genere gli organi sono: lASSEMBLEA, IL
CONSIGLIO, I CONSOLI.
Lassemblea riunisce i capi famiglia del comune, non ha periodicit fissa, si
riunisce per le decisioni importanti.
Il consiglio di credenza lorgano centrale, ne fanno parte i cittadini notabili
HOMINENS CREDENTES, degni di credito, sono decisi i principali problemi,
designazione di consoli e uffici comunali, vita economica, politica interna ed
estera e legislazione.
I consoli stanno al vertice del comune da 2 a 20 e sono temporanei (1 anno o
6 mesi) e sono scelti tra le famiglie pi influenti. Seguono gli affari politici.
Lamministrazione della giustizia, la difesa delle mura ecc. e per questo si
affiancano di aiutanti comunali: DAZIERI MESSI GIUDICI NOTAI MASSARI,
CALVARI. Pian piano molti comuni preferiscono affidarsi a una solo persona
non partigiana e si afferma quindi al posto dei consoli la figura del:
POTESTAS uno straniero retribuito, TECNICO che deve reggere la citt
secondo le istruzioni degli organi, che pu portare dei suoi uomini di fiducia. La
carica dura 1 anno o sei mesi e la retribuzione concordata. Al termine del
mandato sottoposto a sindacato per giudicare il suo operato e se verr
accusato di danni gli verranno dedotti dalla retribuzione.
I comuni si affermano come elemento di vivacit dal duecento e grandi comuni
come GENOVA E VENEZIA saranno fondamentali per i traffici nel mediterraneo
e verranno abbattuti solo nel 700 da napoleone, altri come MILANO E FIRENZE
daranno via ad una signoria ed uno stato che durer secoli. SAN MARINO
giunta fino a noi. Il principio della compartecipazione alla gestione della vita
collettiva si contrappone al sistema feudale.
Per secoli le controversie nel medio evo le controversie si sono risolte con la
forza. I MILITES erano educati alle armi e i CAVAGLIERI armati incutevano
terrore e i civili cercavano protezione da un potentes armato nel borgo
fortificato. Allinizio dell XI sec OTTONE III per evitare guerre tra famiglie
ordinava la risoluzione per duello. Allinizio dell XI con la rinascita per
iniziativa ecclesiastica si sono diffuse le TREGUE DI DIO, facendo finire le
guerre private con una decisione superiore. Col tempo si abbandonarono quindi
le guerre private e i duelli per affidarsi a un giudice. La rinascita culturale del XI
sec contribuisce in proposito nelle diverse scuole monastiche o cittadine dove
vengono utilizzati testi giuridici. NOTARI sono chiamati a tramandare per
iscritto lattestazione di atti giuridici, e sono direttamente interessati quindi a
prepararsi modelli dei pi frequenti (PROTOTIPI, con loro formule, sono i
FORMULARI). Allapprofondimento del diritto viene poi dal movimento
ecclesiastico noto poi come RIFORMA GRAGORIANA, che induce i diversi
fautori delle fazioni a sostenere Papa o Imperatore secondo elementi giuridici e
quindi ad approfondire questi. Riemerge pure luso del DIGESTO (raccolta pi
raffianta e difficile dellopera giustinianea).nel 1076 nel PLACITO DI
MARTURI toscana a cui prende parte il LEGIS DOCTOR PEPO, attivo presso la
CONTESSA MATILDE DI CANOSSA e docente di un insegnamento
considerato modesto a bologna. Alla fine del sec. XI tra toscana modena e
bologna si concentrano testimonianze di una ripresa di interesse al diritto e dei
testi giustinianei trascurati per secolo. Alla fine del XI sec e i primi decenni del
XII sec sono stati riesumati e riordinati, studiati e illustrati, i testi giustinianei da
IRNERIO, vero protagonista della riscoperta dei LIBRI LEGALES e fondatore
della scuola di bologna o scuola dei GLOSSATORI. I 14 documenti noti sulla
vita di irnerio vanno dal 1112 al 1125. Si ipotizza sia vissuta tra il 1050 e il
1130. ha avuto rapporti con rapporti con la contessa matilde di canossa e con
ENRICO V con cui si schierato contro la curia romana per lelezione di papa
GERGORIO. ha fondato la scuola di diritto bolognese dove ha illustrato le
raccolte giustiniane. Nelalto medioevo le istituzioni avevano un p circolato,
non fu cosi per le novelle. Digesto e codice, ingnorati fino al sec XI, finch
irnerio ne ha scoperto i manoscritti esistenti in area emigliana e li ha
coordinati, ritoccati e studiati dando rilievo soprattutto al DIGESTO. Irnerio
stato la LUCERNA IURIS il PRIMUS ILLUMINATUR SCIENTIAE NOSTRE, cos
riporta a met 200 un suo discepolo: ODOFREDO. Dei 50 libri del digesto
irnerio dispose di quelli iniziali 1-24, che chiam DIGESTUM VETUS, poi si
interrompevano cerc altri manoscritti trovano i libri 39-50 che chiam
DIGESTUM NOVUM, mancava la parte centrale che fu poi trovata e fu
chiamata DIGESTUM INFORTIATUM. I LIBRI LEGALES sono 5:
1.
2.
3.
4.
DIGESTUM VETUS,
INFORTIATUM,
NOVUM,
CODEX (PRIMI 9 LIBRI),
Irnerio ha constatato la preminenza del digesto e dei primi 9 libri del codice ed
ha scritto appunti per coordinare i vari passi a margine o tra le righe del testo:
LE GLOSSE MARGINALI O INTERLINEARI. Metodo di studio alla base della
scuola dei glossatori (bologna) attiva nella prima met del sec XII e la met del
successivo. La scola si espande anche altrove (MODENA, PADOVA, NAPOLI,
MONTEPELLIER, fino ad un fallita tentativo del glossatore VACARIO A
LONDRA). Le glosse usate come annotazioni o rinvii renderanno i testi
accessibili ai soli esperti del ramo. Nei manoscritti se ne trovano di diverse
persone anche di tempi diversi frutto di uno studio ripetuto specie nelle parti
pi tormentate o interessanti. Irnerio si rende conto che le novelle riporta in
modo non sintetico la legislazione dello stesso imperatore successiva al codice,
e per comodit pensa opportuno coordinare le prolisse disposizioni col codice
stesso e inserisce nei punti del codice che trattano di argomento analogo una
sintetica sua annotazione della norma giuridica enunciata nelle novelle: si
tratta di un frammento aggiuntivo che favorisce la conoscenza del IUS NOVUM
delle novelle giustinianee e coordina il codice con esse con specifica
azzone. I maestri della glossa erano numerosi a bologna e non sempre con
le stesse idee e stessa INTERPRETATIO, col tempo cos si sono accostate
glosse diverse sparse sui libri legales. azzone aveva gi corredato di glosse i
libri fornendo quindi un interpretatio uniforme ma non compiuta e completa.
A finire lopera ci pens ACCURSIO suo allievo che esaminate le glosse dei
diversi autori scelse quelle a suo giudizio migliori e ne corredo tutto il
CORPUS IURIS. Fece un opera di coordinamento basandosi sullapparato di
glosse di azzone e UGOLINO, fornendo un apparato coerente di pi di 90
000 glosse, ma intervenendo anche con proprie glosse e raccolse cos la
famosa GLOSSA ACCURSIANA o ORDINARIA o MAGNA GLOSSA.
Accursio visse fino al 1259.
BULGARO
MARTINO
IACOPO
UGO
LUNIVERSITA
Nel 1888 fu festeggiato l880 anno delluniversit di bologna, in effetti per nel
1088 non esisteva luniversit e neanche altrove, a bologna cera solo qualche
scuola privata di diritto come quella di Irnerio. Da questa base si sviluppata
luniversit detta STUDIUM nel medioevo. Si sono formate a bologna le scuole
in locali modesti procurati dal maestro irnerio in cui sono affluiti studenti
desiderosi che versavano una somma (COLLECTA) pattuita e formavano con
lui un gruppo unitario. Il rapido sviluppo delle scuole vi ha fatto affluire
numerosi studenti anche da terre lontane svizzeri tedeschi francesi
lombardi napoletani ecc. questo gruppo di centinaia di stranieri aveva le sue
regole di vita allinterno di bologna, in armonia con quelle dei bolognesi, si
trattava di un UNIVERSITAS cio ASSOCIAZIONE, che aveva un particolare
peso anche economico data lAGIATEZZA media di tali studenti una piccola
citt comera bologna allepoca. Sin dalla met del sec. XII luniversitas aveva
la protezione imperiale. Nel 1155 FEDERICO I BARBAROSSA aveva
riconosciuto la COSTITUZIONE HABITA per privilegio imperiale, perch i
maestri avessero una speciale giurisdizione penale civile sui loro allievi, che gli
studenti potessero circolare liberamente in tutto limpero e fossero esentati da
ogni tributo locale e immuni da rappresaglie e fu inserito nella parte terminale
del volume dei LIBRI LEGALES. le varie NATIONES si formarono in 2 gruppi: i
CITRAMONTANI cio italiani e i ultramontani cio transalpini, ciascuno con
uno studente come proprio RACTOR. Luniversit nasce quindi a bologna come
associazione degli studenti con un RECTOR anchesso studente che li
rappresentava. Verso la fine del XII sec alcuni maetri si recano via da bologna
ROGERIO e PIACENTINO in Provenza a MONETPPEIER PILLIO a MODENA
1182, VACARIO in Inghilterra, dove i giudici locali si oppongono ai libri legales.
I PAPI INNOCENZO III 1210 e ONORIO III 1226 (intervenuto qualche anno
prima per tutelare gli studenti in conflitto col comune e imponendo che fosse
lARCIDIACONO di Bologna a conferire il titolo di dottore alla fine degli studi),
inviano alle scuole le proprie compilazioni decretali due delle 5 5
COMPILATIONES ANTIQUE, perch siano conosciute e studiate. Alcune citt
hanno scuole solo per un certo periodo (VICENZA, AREZZO, PIACENZA) in altre
invece si radicano ed ottengono fama (PADOVA 1222 SIENA 1250 PERUGIA), in
altre ancora come VERCELLI nasce perch degli studenti si spostano da padova
e fanno un accordo con il comune di vercelli per spostarvisi; per attirare i
maestri nella sede allora il comune si accolla uno STIPENDIUM in modo da
ridurre la COLLECTA, inizia cos ad infiltrarsi la parte pubblica. Con
questimpostazione nasce lUNIVERSITA DI NAPOLI, nel 1224 fondata da
FEDERICO II re di SICILA la prima UNIVERSITA PUBBLICA con stipendi regi. Il
modello universitario si diffonde tra 200 e 300 in tutta Europa (VIENNA PRAGA
ecc ). La lingua usata il latino parlato dai giuristi. Si diffondono anche i
MANOSCRITTI con SCRIVANI nelle citt universitarie in botteghe,
(STATIONARII) che a pagamento fornivano la pergamena che il giurista usava
tutta la vita per lavorare. Le fonti pi studiate sono il DIGESTUM VETUS e il
CODEX ed alle lezioni sono affiancate le ripetitiones i brocarda e le
DECRETALI potevano servire come modelli per fattispecie analoghe. Dal 1190
al 1126 se ne curarono 5 raccolte, la terza e la quinta direttamente dai
pontefici INNOCENZO III E ONORIO III formando le QUINQUE
COMPILATIONES ANTIQUAE. Basandosi su esse papa GREGORIO IX fece
raccogliere ufficialmente tali DECRETALI ed eman nel 1234 il
DECRETALES GREGORII NONI, e la invi a PARIGI e BOLOGNA affinch fosse
studiata e applicata e costitu insieme al DECRETUM la seconda importante
fonte del diritto canonico. Si compone di 5 libri, per materia, ed un altro
monumento del diritto a cui si dedicano famosi DECRETALISTI in particolare
SINIBALDO DEI FIESCHI (PAPA INNOCENZO IV), ENRICO DA SUSA
LOSTIENSE (CARDINAL DI OSTIA) autore della famosa SUMMA AUREA, e
GIOVANNI DANDREA. Inoltre vi si trovarono numerose glosse da cui si trasse
poi la GLOSSA ORDINARIA. Ai 5 libri si aggiunse il
LIBER SEXTUS nel 1298 diviso anchesso in 5 libri e fu la terza raccolta della
chiesa a cui seguiranno le meno corpose CLEMENTINAE 1314-17, e le non
ufficali EXTRAVAGANTES COMMUNES. NELL HANNO 1550 JEAN CHAPPUIS
cura ledizione della raccolta dle diritto canonico.
CAP.6
ASPETTI DEL TARDO MEDIOEVO
Nel 300 chiesa e impero sono in crisi anche se i 2 complessi normativi sono alla
base della societ europea coeva grazie ai giuristi. I 2 diritti sono considerati
connaturati al buon funzionamento della societ come IUS COMUNE
universale. Si diffonde lidea che lordine si cerca col diritto della dottrina degli
esperti. Si consolida il mestiere e la figura professionale del giurista, e si
rafforzano i collegia, si pu essere giurista di ius comune di espansione
continentale. LEuropa in tal senso guarda lItalia in cui nascono personalit
come BALDO e BARTOLO. LItalia priva del papato trasferito ad AVIGNONE e
travagliata dalla rissosit locale. Restano i fasti di VENEZIA ma GENOVA
retrocede rispetto agli ARAGONESI. Nelle citt italiane si sviluppa la signoria,
e lImpero segue pi le vicende transalpine che lItalia. 3 aspetti del tardo
medioevo:
1. Avvento delle signorie
2. Progressiva Convocazione dei 3 stati parlamentari nelle monarchie
3. Piena maturazione del diritto e dello IUS COMUNE.
La lotta tra fazioni cittadine in Italia conduce il comune alla signoria, che si
afferma a conclusione di vicende politiche militari nel comune. Sul piano
formale restano gli organi comunali precedenti ma proni del signore. Parecchi
casi una fazione per prevalere si allea ad un potente signore feudale della zona
facilitato a prendere il sopravvento in citt. Il signore ed il suo casato si
consolidano nel comune. Alla base del potere del signore sta allora latto di
dedizione spontanea del comune es. signoria SAVOIA ad IVREA. In altri casi un
capo fazione cittadino fa prevalere la sua fazione e sullonda del successo si fa
acclamare signore del comune da un assemblea popolare. Riprende rilievo dun
tempo lacclamazione popolare. In tal caso allattestazione delle decisioni di
tale assemblea che far riferimento il signore. Il signore eletto per un certo
periodo e successivamente per sempre anche ereditario come DOMINUS
POSTESTAS CAPITANENS, e ad es. sig. TORRIANI o VISCONTI a Milano. In
altri casi durante il governo delle arti i contrasti cittadini fanno aspirare ad un
periodo di tranquillit ai quali si presenta come garante una personalit ben
vista, es. MEDICI a FIRENZE sec. XV. Lavvento della signoria non modifica
sempre la struttura comunale che conserva di solito gli organi, anche se
eliminando i componenti a lui contrari. Accanto ai classici organi possono
esserne affiancati altri, di piana fiducia signorile. Far i coniglieri non mancano
giuristi. Il signore legittimato dallacclamazione e giustifica spesso il suo
potere con il VICARIATO IMPERIALE O PONTIFICIO, istituto concepito
dallimper. FEDERICO II in una delle rare comparse in Italia. I signori del sec XIV
si precipitavano alla sua corte e grazie al corrispettivo versato ottenevano il
titolo di vicario imperiale. Cera per una differenza sostanziale: il signore
comprava il titolo ma si doveva reggere nella sostanza con proprie forze,
mentre i vicari federiciani si reggevano con forze imperiali e ricevevano
contributi dallimperatore. Molte signorie sono state scalzate da altre. Se la
signoria durava il momento pi difficile era la successione, il vincolo personale
Poteva arrestarsi con lui ma se il suo prestigio era forte il signore poteva
mettere figlio o fratello al suo posto. Se il signore otteneva il VICARIATO dal
papa o imp. Ra ereditario. La signoria stava facendo un passo trasformandosi in
PRINCIPATO Es. I VISONTI, giunti al titolo di duchi in lombardia e milano e
i MEDICI in toscana e Firenze. Pi facile stato per Savoia o Este
considerate le terre nelle investiture avute. I collaboratori o consiglieri del
signore si sostituiscono agli organi comunali della signoria che subentra a
reggere la citt ed emargina e cancella il comune. Lo cancella ma si comporta
come se esso ci sia facendo parlare ancora per secoli di comune. La signoria
sfocia nel principato quando la signoria riesce a reggersi ereditariamente. Il
principe si ispira agli ordinamenti monarchici europei e si considera lunico
potere locale. La signoria ed il principato in italia muovono dal comune e gli
organi continueranno da avere la loro rilevanza. Il ducato di milano e il gran
ducato di tosccana avranno sempre situazioni modellate in modo da risentire
La crisi dellimpero a fine del XIII sec. irreversibile. Ne giovano anche in Italia
gli ordinamenti monarchici che coesistono accanto ai comuni i quali vengono
trasformandosi in signorie. solo a Venezia e Genova, persistono 2 comuni. Tali
ordinamenti monarchici in ita continuano sino al sec. XVIII. Limpero si fa
riconoscere via via pi flebile e raro, come quando il pontefice o imperatore
viene a dirimere una controversia tra due monarchie per motivi ereditari
(successione GONZAGA in MONFERRATO risolta dallimperatore) o FERRERA
tolta dal pontefice agli ESTENSI o a pronunciarsi su questioni di precedenza
es. tra SAVOIA e MEDICI. Il caso pi rilevante si ha quando morto FEDERICO II
1250 il papa ne investe CARLO DANGIO fratello del re di francia e rifiuta
linvestitura a MANFREDI figlio di FEDERICO. Carlo conquista il regno e scaccia
gli SVEVI dal Sud ma per imporsi ha dovuto unire allinvestitura formale la forza
militare. A sua volta per qualche decennio dopo perde la Sicilia per ribellione:
VESPRI SICILIANI 1282, sostenuta dai baroni normanni che nellassemblea
parlamentare eleggono re PIETRO DARAGONA marito di una figlia di
MANFREDI, ma un eccezione perch per sec. In Europa si usa il sistema
ereditario con le sole eccezioni repubblicane di GENOVA E FIRENZE e
monarchia pontificia elettiva. Le monarchie medioevali sono basate sul sist.
Feudale. Diversa quella normanna, durante il regno di Federico II ma la guerra
seguente e le vaste infeudazioni angioine ne hanno allineato la condizione agli
altri regni. In Sicilia poi lavvento ARAGONESE voluto dai Baroni ne ha
accentuato la loro autonomia, rispetto ad un re da loro eletto. Nel sec. XIV la
diffusione delle assemblee parlamentari caratterizzano le monarchie rispetto ai
comuni. Nelle monarchie la tendenza feudale a riunire i VASSO auxilium et
consilium, al proprio signore porta in Europa ai PARLAMENTI. Sono riunioni
convocate dal re dove convengono i 3 ORDINI CETUALI: NOBILI ECCLESIASTICI
E BURGENSENS = BORGHESI. Tali assemblee si trovano in ING SPA e OLA,
BOEMIA POLONIA ecc. tutti di convocazione regia e comp. Cetuale. I 3 ordini
elite del regno. Il re pu convocarli per comunicare cose importanti o per avere
aiuto o per riscuotere con loro consenso una contribuzione donativo e questo
motivo si riveler la causa principale del parlamento, poich non esistono i
tributi ordinari, spesso per le necessit belliche. La richiesta del re in genere
viene discussa dai 3 ordini e ciascun ceto tende a ridurre la sua parte e di solito
a fatica si giunge ad una soluzione. Il parlamento approva per voti o stati e
quello favorevole, due su tre, prevale di solito nobilt e clero, impegna anche il
terzo. In caso contrario la richiesta del re non legittima: QUOD OMNES
TANGIT, AB OMNIBUS ADPROBARI DEBET ci che riguarda tutti deve
essere approvato da tutti, brocardo tratto dal corpo iuris. Al donativo di
solito condizionato il buon funzionamento del regno ed in cambio quindi si
chiedono sovente provvedimenti regi per il proprio ceto. Nellottica dellelite del
tempo che alla fine accetta di pagare chiede pure di contribuire non solo con i
soldi ma anche con le sue critiche a ridurre le disfunzioni del sistema. La corona
per ci convoca il parlamento solo in caso di vera difficolt perch spesso nelle
riunioni emergono critiche e reazioni e richieste non desiderate dal re. I membri
dei 3 stati invece attendono ansiosamente la convocazione per far valere la
propria posizione. In Inghilterra listituto parlamentare efficace e funzionante
sin dal sec. XIII (parl. Ing. Padre di tutti i parl.) e vi ottiene la MAGNA CARTHA
LIBERTATUM limite per la corona. In Italia anche in sardegna e sicilia il
parlamento ha una secolare tradizione grazie al potere dei notabili. Il
parlamento siciliano quello che dopo la ribellione atni angioina elegge
addirittura il re. Pi blanda la vita del parlamento napoletano osteggiato sin
da Carlo dAngi, nei domini pontifici non esiste una tradizione parlamentare
unitaria, salvo le riunioni della MARCA DANCONA, pi incisive sono le riunioni
del parlamento del FRIULI: DEL patriara DAQUILEIA grazie alla sua posizione
religiosa ne condiziona la politica sino a quando il patriarcato non viene
sottomesso nel sec XV dalla repubblica di Venezia. Nei domini sabaudi
esistono pi riunioni: Savoia, Vaud, Piemonte tra 300 e 400, e con le loro
decisioni condizionano la politica ducale.
Tra la fine del 200 e il 300 il diritto dotto di origine bolognese si espande in
Europa, sorgono nuove universit anche TORINO nel sec XIV in base ad una
bolla pontificia del 1404. La societ europea prende atto del giurista che sin dal
sex XII si propaga in tutta Europa Inghilterra esclusa, per risolvere i casi
concreti e di destreggiarsi tra i vari tipi di norme esistenti giustinianee
canoniche feudali signorili e mercantili consuetudinarie locali cittadine ecc. e di
sostenere e difendere i diritti dei singoli comunit e signori e senarmi, per
questo sostengono lunghi viaggi e costosi soggiorni nelle universit (Bologna o
Padova pi appetita dai tedeschi). Poi se ne cerca una pi vicina a casa come
avviene dai sec. XIV e XV in area tedesca. Il giurista studia sui testi giustinianei
e si appropria delle tecniche argomentative memorizzando numerosi brocarda
e si procura i testi essenziali. Tali conoscenze diventano UNIVERSALI
SUOERANDO OGNI BARRIERA GEOGRAFICA. Riesce a padroneggiare ogni
fonte giuridica partendo dalla formazione scientifica grazie alla quale si
potranno risolvere i problemi della pratica, sulla posizione da tenere su un
problema o le modalit con cui stipulare un contratto o difendere i diritti di un
cliente, dar un parere al giudice col CONSILIUM SAPIENTIS. Far il consulente
per un ente (comune monastero vescovado) preparer la bozza di un accordo
mercantile, collaborer con la signoria locale per la gestione del potere. Il
diritto dellepoca non e facile da individuare. Non c legislazione se non
canonica che settoriale, quella regia non frequente salvo quella del
LA INTERPRETATIO
CAP. 7
UMANESIMO E PRIMA ETA MODERNA
INQUADRAMENTO
LE GRANDI MONARCHIE
IL REGNO DI SPAGNA
IL REGNO DI FRANCIA
le ORDONNANCES emanate con validit generale (Lione 1510, VillersCotterets 1539) per rinnovare la disciplina del regno. Questa novit colpisce
Jean Bodin, che ne riscontra la peculiarit del nuovo stato. Dalla met del 500,
fra i giuristi francesi, si chiede una nuova raccolta di leggi a sostituzione del
diritto comune. La corona per non soddisfa lesigenza di un diritto nazionale,
ma innova 2 punti importanti, con l Ordonnances di Villers- Cotterets 1539
nasce il principio di redigere gli atti in francese e non pi in latino. Con
lORDONNANCES di MONTILS LES TOURS avvia la redazione del
COUTUMES (consuetudini locali francesi) elemento di chiarezza per il diritto
locale e di espansione di legislazione regia.
IL REGNO DINGHILTERRA
Nei sec medievali si verificarono eresie e scismi e contrasti fra chiesa impero e
monarchie in un contesto di ununica chiesa romana. Tra i sec XV e XVI la
prospettiva muta con le 3 grandi monarchie che si inseriscono, giovandosene,
nei contrasti religiosi. Lunicit della chiesa romana spazzata via dalla
riforma. Dal sec XV i contrasti fra papato e chiese locali hanno condotto ai
concili, COSTANZA 1414- 1418 , BASILEA 1431- 1449, la prevalenza del
concilio sul papa metteva in discussione supremazia papale. La tesi risulter
perdente ma una premessa per la PRAMMATICA SANZIONE 1438, con cui
il re di Fra si proclama protettore della chiesa francese verso quella romana. In
Ing, i malumori verso Roma portano il re a divenire il capo della chiesa 1531. In
Ger la debolezza imperiale e lavversione locale del basso clero e dei fedeli
verso laccentramento pontificio diventa rivolta contro la chiesa di Roma,
quando alcuni principi sostengono Lutero e le pretese di riforma della chiesa
1517-1519, contro lortodossia cattolica di Carlo V imperatore. Alla protesta
luterana se ne aggiungono altre ( in Svizzera ZWINGLI e CALVINO) e portano
UMANESIMO GIURIDICO
Lumanesimo giuridico raccoglie adesioni solo in Fra. In ita Spa e Ger gli
studiosi si affidano al metodo di Bartolo contrapponendo il mos italicus al mos
gallicus dalle prestigiose cattedre di Tubinga e Oxford ( MATTEO GARIBALDI
MOFA e ALBERTO GENTILI 1552-1608),vicini alla riforma religiosa ma non a
quella del diritto, favorevoli al metodo tradizionale. Gli studiosi culti sembrano
ricchi di erudizione ma poveri di risultati. Le riflessione della SCUOLA DI
CAP. 8
ETA MODERNA
INQUADRAMENTO
IL PRINCIPE E LO STATO
STATO PONTIFICIO
STATI SABAUDI
della giustizia, in modo che fosse controllabile dal duca. Se non modific quella
feudale e cittadina istitu per in ogni circoscrizione del ducato dei giudici di
sua nomina. In ultimo grado previde lattivit giurisdizionale di due corti
sovrane dette Senati, una per la Savoia ed una per il Piemonte. La giustizia
veniva ad avere una configurazione piramidale, con al vertice il principe. Per
provvedere ad una migliore amministrazione della giustizia eman gli ordini
nuovi, in un libro dei quali dett la disciplina essenziale del processo civile,
nellaltro quella del processo penale.
Il duca si preoccup di riorganizzare validamente gli studi universit, interro
tosi durante loccupazione francese. Rifond praticamente lUniversit di
Torino.
Francia
Il regno di Francia , dopo la crisi delle guerre di religione 1562-98 trova una
certa tranquillit con leditto di tolleranza verso gli Ugonotti e si avvia col sec.
XVII verso lassolutismo. La Corona si procura con imposte e con interventi
specifici in campo economico entrate proprie e di conseguenza non convoca
pi le fastidiose assemblee generali dei tre stati per avere sussidi straordinari.
Il re al centro dellordinamento : al suo fianco c da secoli il consiglio regio,
ma vengono a svolgere una pi attiva opera con lui i suoi ministri. Il re ha i suoi
specifici rappresentanti in ogni provincia del regno: sono gli intendenti, di
giustizia, polizia e finanze ai quali affidata nella zona di competenza
lesecuzione degli ordini del re. La sovranit dello Stato penetra in profondit in
tutto il territorio. Il re si arroga un potere legislativo, che tende ad aumentare
senza limiti se non per le fumose leggi fondamentali che reggono la Corona:in
specie ,emana anche ordonnances. Esse danno una disciplina organica
dettagliata, innovativa e chiara ad interi settori del diritto: si tratta di quelle di
Luigi XIV sul processo civile e criminale, sul commercio e la marina, sulle
colonie. un modo senza dubbio nuovo del sovrano di presentarsi quale fonte
delle stesse regole generali della vita associata, non solo a garanzia dellordine.
Anche nel campo della giustizia il sovrano ha un potere pressoch assoluto, ma
a volte la resistenza delle supreme Corti giudicanti ne impedisce o rallenta le
decisioni
OLANDA
I Paesi Bassi appartenevano al ramo spagnolo degli Asburgo :mentre il Belgio la
grande maggioranza della popolazione era cattolica, in Olanda questa era
Calvinista. Sin dalla met del cinquecento i calvinisti olandesi hanno
rivendicato verso la Spagna ampia autonomia politica e libert religiosa.
Questa aspirazione riuscita solo nel 1648 con il riconoscimento ufficiale della
Inghilterra
LInghilterra rappresenta lemblema dello Stato limitato dal parlamento. Ci
avvenuto in conseguenza di gravi sconvolgimenti politici, e con la
destituzione,in due momenti diversi, di due re. Le vicende cinquecentesche
avevano portato il re a capo della Chiesa dInghilterra. Di fronte a tendenze
assolutistiche del re, il Parlamento nel 1628 riusc a far affermare per legge
alcuni diritti soggettivi nella petition of rights:la corona non poteva imporre
nessuna tassa senza il consenso parlamentare; nessuno poteva essere
arbitrariamente incarcerato n punito senza un processo opportuno. A met
seicento le tendenze assolutiste del re si scontrarono con la resistenza
parlamentare e portarono alla guerra civile e alla sconfitta regia con la
decapitazione del re nonch alla successiva proclamazione della repubblica
sotto la protezione dittatoriale di Cromwell. Morto Cromwell ,il parlamento
decise nel 1660 per il ripristino della monarchia, ma richiese che il re fosse
coadiuvato da un Consiglio privato della Corona. Il re , a sua volta, si giov
piuttosto di un suo consiglio di governo, Cabinet. Il parlamento aveva da temo
abbandonato la medievale adunanza nei tre stati e si riuniva ormai nella
composizione della camera dei lords e della camera dei comuni. Dieci anni
dopo, la situazione precipit: il principe dellepoca ,sospettato di essere troppo
filo-cattolico, fu costretto ad abdicare e fu chiamato sul trono il capo della
repubblica olandese, Guglielmo dOrange dopo la gloriosa rivoluzione. Lanno
dopo questo giurava il bill of right (carta dei diritti) che lo impegnava verso il
Parlamento a rispettarne lattivit legislativa e le leggi, a riconoscere la libera
elezione dei deputati e limmunit parlamentare, a non introdurre imposte
senza consenso parlamentare.
Dopo queste convulse vicende la situazione si stabilizzava:il re era limitato nel
suo potere dal Parlamento, si faceva assistere dal proprio Cabinet, ma doveva
chiamare in esso elementi ben visti dalla maggioranza del Parlamento. In
questo si erano venuti infatti delineando due partiti liberali e conservatori e
quindi pere quel meccanismo parlamentare di maggioranza e minoranza che
far a lungo parlare di s.
Estintasi la dinastia regnante nel 1714, vi subentr per successione quella
tedesca degli Hannover. Si pu notare quindi che , comunque, nel diritto
pubblico europeo del tempo finivano col continuare ad essere applicate le
regole successorie
II SISTEMA GIURIDICO
Il sistema giuridico dellet moderno resta quello del diritto comune. Sin dal
Cinquecento si sono levate voci tese a cambiarlo e superarlo, ma la soluzione
non era n facile n pronta. Mancava inoltre lautorit che potesse provvedervi.
Il cardine del sistema stava nella interpretatio dei giuristi, cio nella dottrina
giuridica del diritto comune, che si basava sui passi del corpus iuris civilis e del
corpus iuris canonici. Il ms gallicus non ha in generale abbattuto il mos italicus.
Sono stati fatti 3 passi in almeno tre direzioni. Uno stato quello di cercare di
dare un valore ed unincedenza superiore ad un certo genere di soluzioni, o
perch comuni o perch qualche principe ha previsto per legge che nel suo
Stato lopinione di alcuni giuristi famosi prevalesse. Ma si pure stabilito di
dare valore di precedente in quel certo Stato alle soluzioni ed ai principi seguiti
dalle decisioni del supremo tribunale dello Stato.
In una seconda direzione si mossa, pur secondo diverse. Lordinamento
giuridico deve aspirare ad avvicinarsi alla ragione, rispondente ad una delle
caratteristiche essenziali delluomo:ne consegue che i singoli principi che
formano il sistema giuridico devono essere fra loro concatenati da logica e
razionalit. Si riconoscono le irrazionalit ed incongruenze esistenti, a la
scienza dello studioso di diritto aspira a smussare con la ragione le asperit o le
differenze per ricomporle in un sistema razionale. Questo pu continuare a
partire dai principi e dai passi del diritto comune, ma la scienza giuridica deve
ricomporli in una nuova sintesi che pare in un certo senso ispirata dallo spirito
cartesiano del secolo, dalla natura e dal diritto naturale.
Una terza via percorsa quella della legislazione. Ci a tutta prima pu
sembrare in contrapposizione col diritto comune, o almeno un ulteriore
elemento di complessit, perch alle regole ed ai principi dello ius commune si
vengono ad aggiungere le leggi dei singoli stati. La legislazione det moderna
CAP. 9
ULTIMA ETA MODERNA
Inquadramento
L ultimo periodo dell et moderna dalla fine del 600 alla fine del 700 rivela la
ricerca di un nuovo assetto giuridico, sociale e politico.
Il razionalismo secentesco favorisce la prospettiva di un diritto razionale basato
sul diritto naturale dell uomo.
L aspirazione al rinnovamento del diritto comune si trova, anche nelle opere di
2 studiosi italiani: Muratori e Beccaria.
Entrambi auspicano ad un codice che sostituisca il diritto esistente, il secondo
in maniera pi generale.
L illuminismo contribuisce alla diffusione di queste idee; viene cos progettato
un nuovo assetto politico, oltre che giuridico.
Per tutta la prima met del 700, sino alla pace di Aquisgrana, in Europa si era
guerreggiato a lungo nelle cd. guerre di successione.
Nel frattempo, la dottrina, specie in area tedesca, era venuta proponendo di
estendere ai compiti del principe pure quelli di miglioramento sociale nei
confronti dei sudditi.
In tale prospettiva, le maggiori spese statali dovevano essere sostenute da
maggiori entrate e una migliore organizzazione amministrativa, di cui si
occupavano le scienze camerali.
In connessione con questa favorevole situazione politica, si venuta
sviluppando la cd. Et del lumi,di ispirazione francese, che ha portato in
parecchie zone europee a numerose riforme non solo in campo giuridico, ma
anche in quello politico e sociale.
Le riforme dei principi tendono ad incidere dall alto sull organizzazione della
societ ad imporre d autorit determinate soluzioni.
Per raggiungere gli obiettivi prefissi lo Stato si giova dello strumento della
legislazione.
La legge diventa uno strumento di governo: aumenta di molto il suo ruolo e
coinvolge pure il diritto che viene ad essere considerato come la sommatoria
delle leggi esistenti.
Leggi e diritto perdono la caratteristica della neutralit, diventano parte della
politica, e come questa sono soggette alle valutazioni di merito dei consociati.
Il regno d Inghilterra, dimostra scarso interesse verso queste prospettive,
mentre la Francia si rivela addirittura impermeabile a queste proprio a causa
della monarchia assolutistica in vigore. L area maggiormente interessata
quella dell Impero Asburgico e in Italia, anche se solo in alcuni territori.
La nobilt e la Chiesa subiscono condizionamenti e limiti nelle loro secolari
autonomie; questa situazione viene a rafforzare la posizione di un principe che
finisce col trovare sudditi fra loro meno dissimili.
Le assemblee dei 3 Stati tendono a modificarsi o a scomparire del tutto.
Il principe sovrano illuminato.
Ben diversa l impostazione data ai diritti innati, che affacciano dal 1776 le
dichiarazioni dei diritti delle colonie inglesi d America, sino alla
vittoriosa affermazione della costituzione degli Stati Uniti d America nel
1787.
Arrivano 2 anni dopo le dichiarazioni dei diritti dell uomo e del cittadino
della rivoluzione francese.
Si chiude il 700 quindi con un passaggio di sovranit da governanti a governati;
un salto di qualit garantista che giunge sino ai giorni nostri.
Un ruolo decisivo hanno avuto nel processo le opere di alcuni intellettuali come
Montesquieu, Rosseau, Kant, Beccaria.
Antonio Muratori, nella sua protesta, critic il sistema giuridico esistente con la
speranza di una riforma strutturale volta a modificarlo senza realmente
abbatterlo.
Altri, come i giusnaturalisti, da Pudendorf in poi, invece erano per una
soluzione pi radicale: secondo questi era necessario costruire tutto ex novo.
La legge deve essere espressa dalla maggioranza del popolo: la bont della
legge sta nel fatto che espressa dalla maggioranza.
Kant , filosofo di grande prestigio della seconda met del 700, si presenta ad
esprimere gi il superamento di certi principi.
Esso non solo porta a conclusione la distinzione fra diritto e morale delineata
dai giusnaturalisti, ma insiste sulla necessit che l ordinamento assicuri ad
ogni individuo una fascia di libert.
Il nobile milanese Cesare Beccaria ha pubblica nel 1764 Dei delitti e delle pene:
il libro ha posto agli intellettuali ed ai governi del tempo il problema penale.
Il punto pi noto quello dell appassionata accusa all inutilit della pena di
morte.
Oltre a questo per, il giovane illuminista, denuncia le incongruenze, le
arretratezze del sistema penale in vigore proponendo al sovrano di rifondarlo
su nuove basi.