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La materia tratta il diritto dei contratti e la disciplina delle società.

La parte che ci
interessa è dettata dall’art. 2247 e seguenti. Una disciplina che si affianca è il TUF del
1998 con il decreto numero 24 che è stato profondamente modificato nell’ottobre 2007.
Questa materia è regolata da norme primarie e norme secondarie, cioè quelle non
approvate dal parlamento, ma da un’autorità indipendente detta CONSOB.
I ruoli della CONSOB sono essenzialmente due:è
- Vigilare sul mercato mobiliare;
- Regolare determinati profili di dettaglio demandati al TUF.

Il legislatore ordinario si è limitato a dare la “cornice” della materia, tracciando le linee


guida, lasciando quindi il compito di definire gli aspetti particolareggiati della questione
alla CONSOB. Sarà quindi lei a emanare direttamente i regolamenti; i principali tre sono:
- Regolamenti sugli emittenti;
- Regolamenti sugli intermediari finanziari;
- Regolamenti sui mercati (con delibera 16190 dell’ottobre 2007).

Questione chiave del corso sarà la trattazione del risparmio tradito, cioè come è stato
possibile che si siano verificati gli ultimi crack finanziari che hanno coinvolto gli
investitori (Parmalat, Cirio…). Gli investitori comuni abbiano collocato dei “titoli-
bidone” che hanno fatto perdere agli investitori i risparmi.

Mercato mobiliare ? E’ un segmento dei un mercato piů ampio, detto dei capitali. E’ il
segmento di mercato dove si negoziano i capitali. Gli altri segmenti sono il comparto
bancario e quello assicurativo & immobiliare.
Segmento bancario: si presuppone che le banche esistano e che le banche svolgano la
cosiddetta attività bancaria. E’ un’attività bifronte o ambivalente e, non potrebbe essere
che cosě! Si deve quindi avere necessariamente una fase di raccolta di risparmi presso il
pubblico e una seconda attività di concessione del credito alle imprese o ai privati che ne
hanno bisogno. Queste funzioni sono contenute negli art. 10 e 11 del Testo Unico
Bancario (01-09-1993 n°385). L’art. 11 specifica in cosa consiste la raccolta nell’ambito
dell’attività bancaria ossia tramite operazione di acquisizione di fondi con obbligo di
rimborso; sia dei depositi, sia di altra forma.
Obbligo di rimborso ? deve rimborsare le somme ricevute, perché un creditore puň far
valere questo suo diritto di reintegrazione in sede giuridica. La banca quindi è tenuta a
rimborsare dietro semplice richiesta del creditore. L’unico rischio che corre il privato è
quindi che la banca diventi insolvente e non possa cosě riavere il capitale versato. Per
evitare il verificarsi di situazioni di questo genere la legislazione ha previsto un
determinato patrimonio minimo per ridurre tale rischio (coefficienti patrimoniali minimi).
Il compito di vigilare sull’attuazione di questi requisiti spetta alla Banca d’Italia.
Essendo sostanzialmente un’attività priva di rischi per il cliente della banca, riceverà di
conseguenza un interesse prossimo allo zero, non essendoci rischi da compensare. I
depositi bancari hanno assunto il compito di assolvere il “servizio di cassa” cioè uno
strumento per pagare debiti e ricevere crediti, proprio come se fosse una cassa.
Segmento assicurativo: è basato sulla traslazione di un determinato rischio da un
soggetto privato a una compagnia d’assicurazione. Quello che si sposta è il peso
economico dell’evento contro cui ci si assicura. In cambio di quest’assunzione di rischio
la compagnia d’assicurazione chiederà un premio assicurativo adeguatamente
dimensionato, al fine di tutelarsi e avere liquidità per riparare al verificarsi dell’evento
negativo .
Segmento mobiliare: E’ normato dal TUF con l’art. 1 alla lettera u. Questo articolo
definisce i prodotti finanziari e il mercato mobiliare. Il mercato mobiliare attiene a
operazioni aventi ad oggetto prodotti finanziari. Si ritiene mobiliare qualsiasi cosa che
riguarda prodotti finanziari, cioè strumenti finanziari e ogni altra forma di investimenti di
natura finanziaria.
Il secondo comma dell’art. 1 definisce invece cos’è uno strumento finanziario (azioni,
obbligazioni…). I mezzi di pagamento NON sono considerati strumenti finanziari. Questi
ultimi sono una specie del genere finanziario e sono considerabili strumenti solo quelli
effettivamente elencati dalla legge. Questo perché seguono un principio di tipicità,
analogo alla designazione dei contratti tipici, per i quali la legge prevede una casistica
dettagliatamente regolamentata e inderogabile nella forma e nella sostanza.
Per il resto il legislatore lascia una clausola aperta per definire l’investimento.
L’investimento è caratterizzato dall’impiego di risorse in vista di un ritorno economico o
comunque di un rendimento futuro. Il pagamento semplicemente si differenzia perché
risponde a un’esigenza di consumo e non prevede che si verifichi un ritorno.
Il TUF specifica l’investimento di natura finanziaria definendolo come investimento con
il diritto di restituzione alla fine (scambio tra denaro oggi e denaro domani). Ogni
impiego somma denaro e mi attendo di ricevere alla fine dell’investimento ancora denaro,
in quantità possibilmente maggiore di quella iniziale….
Alla fine è tutta una questione di flussi. Gli investimenti di natura finanziaria non hanno
per oggetto beni reali. Azioni e obbligazioni sono definiti come beni di secondo grado,
perché traggono la loro origine da contratti.
La banca colloca obbligazioni (titoli di debito) sul mercato, raccogliendo cosě denaro.
Alla scadenza restituirà il denaro raccolto maggiorato degli interessi maturati. Le
obbligazioni sono un contratto di mutuo. Chi impiega denaro non è interessato al pezzo di
carta che costituisce l’obbligazione, ma ai vantaggi derivanti dal suo possedimento e
(secondo corollario) bisogna capire fino in fondo cos’è un’azione -leggendo attentamente
l’atto costitutivo della società emittente- e che valore ha. Troppo spesso in Italia chi
compra azioni non capisce realmente in che modo sta investendo e fa un’errata
valutazione dei rischi conseguenti.

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