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DATI: val info potenziale; an, presentazione, diffusione.

CONOSCENZA: confronto tra info


(come e xch dei fen). STAT: tecniche per la conoscenza quant di fen coll (proc decisionali); fen
con molte oss; conteggi, classif, misurazioni, sintesi. DESCR: ril, sintetizza ed interpreta dati
espressione di un fen in un insieme di entit; indici. INF: dal camp al tot della pop con le prob.
RICERCA: cosa studiare e su chi. OGG DELL'AN: fen; casi o ripetizioni; naturali o provocati;
oss dir o ind; car id dette caratteri (X); modalit1 (x) in corrispondenza delle unit del coll. X
QUAL: attributi (agg o locuzioni); sconnessi (genere, naz, colore) o ord (qualif, tit); se sono
sconnessi, si pu verificare solo = o ; se sono ord si pu stabilire una gerarchia. X QUANT: #
(conteggi o mis); discreti (# di) o continui (peso, statura); delle ril in termini ass, rel o %. DATO
STAT: ricavato dall'oss del X su ogni unit del coll. UNIT2: unit elementare sulla quale si studia
il fen; pu nn coincidere con il sing individuo (unit amm, stabilimenti, superfici, eventi, sogg...).
COLL: insieme di unit omogenee rispetto ad una o + car di interesse; delle unit stat; la pop
dalle unit che la compongono (gli studi stat si concentrano su fen coll e nn individuali).
SOTTOPOP: gruppo di unit di una pop omogeneo rispetto ad un X. RAPPR: org delle manif del
X nel coll. DISTR: modo in cui 1 o + X si manif in una pop appr a seconda del # di X. ORD
DELLE X: intensit, gerarchia, logica; senso crescente. UNITARIE: elenco delle x oss unit;
semplici (univariate, sing X) o multiple (bi-multivariate); serie storiche 3 o temporali. DISTR DI :
q.t espresse in termini di rel o tassi di tra t e t+1
x1

x2

x3

...

xN

x2:x1

x3:x2

...

xN:xN-1

DISTR DI FR: elenco di tutte le x oss nel coll + # oss; si omettono i X nn ril. FR ASS: # di unit
stat che presentano una x; la delle FR = al tot della pop. FR REL: # di unit che presentano una
x in rel alla numerosit del coll; la delle Fr = 1; confronti tra coll; si xde la dim del coll ma si
pu indicare il peso di una x nella descr del coll rispetto al X esaminato, depurando la FR dalla
numerosit del camp. FR %: comprensione e fruibilit dei dati; il # di unit che presentano una
specifica x prop a quello oss. TAB: quadro gen della manif del fen. DIAGRAMMI: potere info
sup; visione d'insieme; confronto tra fen per scoprire rel; leggibilit dei dati e delle elaborazioni
(lettura di sintesi). La scelta della rappr graf influenza la comprensione. TITOLO: tipo e x del X e
del coll + unit di misura. TORTA: 2 o 3 dim; distr fr% di fen qual sconnessi o ord ciclici; ogni
fetta prop alla manif del X nel coll; nn utili per i confronti + poche x. RADAR: X qual ord ciclici;
+ coll su un unico graf. NASTRI E BARRE: distr semplici per X quant; distr fr per X qual; nei
nastri il X sulle ascisse, nelle barre sulle ord. AREE: X quant continui nel tempo; 1 o + coll.

DISTR IN CLASSI: X continui; x org in intervalli di val le fr


associate agli intervalli rappr il # di unit sulle quali si oss i val
appartenenti alla classe. CRITICIT: # di classi, ampiezza, x da
includere. AMPIEZZA: estr sup estr inf. CLASSE CHIUSA A
DX: | comprende solo l'estr sup. CLASSE CHIUSA A SX: |
comprende solo l'estr inf. DENSIT DI FR: fr/ampiezza;
entrambi influenzano l'intensit delle classi. ISTOGRAMMA:
classi sull'asse or, fr sull'asse vert; l'area prop all'intensit; le
barre nn sono distanziate per dare l'idea di continuit nella rappr
del X. FR CUMULATE: fr con cui si presentano nel coll x (ord)
< o = ad una soglia; si leggono i dati della distr rispetto ad una x
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Le x sono le manif del X; devono essere esaustive e non sovrapposte.


Le unit stat sono rappresentate sull'asse delle asc; le x oss su quella delle ord.
Sequenze di oss quant rilevate a scadenze regolari; successione ord di # reali che misura l'evoluzione temporale.

fissata; delle fr precedenti; qual la fr con cui un fen o una x si


presentano fino alla soglia. POLIGONO DELLE FR:
raffigurazione graf delle fr cumulate; estr sup delle classi sulle asc
e fr cum sulle ord. DISTR MULTIPLE: oss e mis di + var su
ogni unit, anche di natura mista; una distr di fr X.
DIAGRAMMA DI DISP: scatterplot; rappr graf di var doppie
quant. DISTR DOPPIE DI FR: si contano le unit che
presentano contemporaneamente una x di una var ed una dell'altra.
FR CONGIUNTE: interne alla tab; intersezione di riga e colonna.
FR MG: di righe e colonne; distr di una sing var; fanno xdere
info sul coll; i pedici indicano righe e colonne; la 1. FR REL:
fr cong/tot del camp. RAPPORTI DI COMPOSIZIONE: % di
unit che hanno 1 o + x della var in riga tra quelle che ne hanno 1
o + della var in colonna (e viceversa). INDICI SINTETICI:
tendenze centrali; sintetizzano in un dato il X; si sostituiscono le x
con un val che le rappr, redistribuendo il fen; centro ideale della
distr (val intorno al quale gravitano i dati). INTERNALIT: il
val degli indici compreso tra gli estr della distr ma nn coincide
sempre con una x oss. SCELTA: tipo del X, rappr stat,
motivazioni della sintesi. MEDIE: stessa unit di mis del X; idea
immediata della manif del fen; confronto di un fen su coll o in
tempi/luoghi o fen . MEDIE ANALITICHE: op algebriche; le
var doppie quant si considerano separatamente. x: redistribuzione
equa; val che, sostituito ad ogni x, lascia = la . x POND: insieme
di val oss con P pesi nn negativi; importanza delle x secondo un
criterio dalla fr. x GEOM: il X mediante prop; calc solo se
tutti i val sono positivi. ROBUSTEZZA: nn si possono usare su
dati qual; i val anomali influenzano l'indice. MEDIE DI
POSIZIONE: no op algebriche. MODA: x + fr della distr; uni o
bimodali; con le distr in classi nn si individua una sing unit 4. Me:
considera la posizione; centro della distr, bipartisce il coll; si ord
le unit in senso crescente e si individua il rango centrale; con
distr in classi si ottiene un val approssimato assumendo che nella
classe Me le unit siano distr uniformemente. N DISPARI:
4

Se le classi nn sono equiampie nn si considerano le fr ma la densit di fr.

(n+1):2. N PARI: 2 unit centrali con posizione n/2 e (n/2)+1; se il


X quant, la Me la semi dei val delle unit centrali, se qual la
med compresa tra i val corrispondenti alle 2 x. PERCENTILI
(quantili): val che suddividono la distr in 100 parti di =
numerosit. P-mo PERCENTILE: frazione p/100 del coll; xi che
suddivide il coll in 2 gruppi t.c. il primo ha numerosit N(p/100) e
le sue unit hanno una x al + = x i ed il secondo ha numerosit N(1
p/100) e le sue unit hanno una x almeno pari a x i; lascia alla sua
sx il p% della distr ed alla sua dx il (100 p%) dei val. INDICI
DI VARIABILIT: attitudine di un X quant ad assumere x ;
disp dei dati; bont della sintesi; indici a seconda degli aspetti di
interesse: diff tra i val che occupano det posizioni, scostamenti da
un val medio, diff tra tutte le oss; ricchezza delle info; elemento di
discriminazione se l'ob classif le unit stat in gruppi omogenei
rispetto ad una o + car5. SCOSTAMENTI DALLE MEDIE: la
diff tra ogni x ed il centro della distr lo scarto; usato per costruire
un indice che valuta il liv di disp del fen nel coll.
SCOSTAMENTI SEMPLICI: diff in | | delle x da x o Me.
SCOSTAMENTI QUADRATICI: il quadrato degli scarti
elimina la propr di nulla degli scarti rispetto alla x ed assegna un
peso > ai val + distanti dal centro; sfrutta la propr delle misure di
centralit che min la degli scarti al quadrato. 26: nulla solo se
tutti i val della distr sono =; nn ha max, + si allontana da 0 + il fen
var; l'unit di misura elevata al quadrato; se le var delle distr
doppie sono quant si calc la 2 separatamente. DEVIANZA: num
della 2; degli scarti al quadrato; usata per tutti i X quant. :
deviazione standard; risolve il problema del cambio dell'unit di
misura; della 2; quanto, in x, i val si discostano dal val
rappresentativo della distr. 2 e sono indici ass di var.t; nn
possono essere usati per confrontare coll con ord di grandezza o
unit di misura . INDICI RELATIVI: costruiti rapportando
l'indice di var.t ass ad una x o al val max assunto; rapporto tra 2
q.t espresse nella stessa unit di misura (# puro). CV: confronta
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Una bassa var.t nei gruppi rispetto ad un'elevata var.t tra gruppi xmette di separare le unit e ottenere info migliori.
x degli scarti dalla x della distr al quadrato.

la var.t di 2 distr; rapporto tra lo e la x in | |; espresso in %7.


MACROEC: sistema ec e rel tra grandezze aggregate (liv di pdz e
tasso di crescita, liv dell'occupazione e u, liv gen dei p e tasso di
inflazione). STOCK: istante. FLUSSO: intervallo. DI STOCK:
accumulo di grandezze di flusso. STAT EC: flussi che si svolgono
nel e fra sistemi ec. TERR EC: confini fisici, giacimenti in acque
internaz sfruttati da residenti, sedi estere di ambasciate, consolati e
basi militari, zone franche doganali, spazio aereo naz, acque
territoriali, navi, aerei e piattaforme galleggianti appartenenti a
residenti. RESIDENTE: chi ha il centro degli interessi ec
all'interno del terr. NAZIONALE: ci che coinvolge i residenti.
INTERNO: ci che avviene nella naz intesa in senso giuridicoamm. FLUSSO CIRCOLARE DEL Y: diagramma che rappr le
rel e gli scambi fra op; flussi reali e monetari. OP RESIDENTI:
PA, imprese con sede nel paese, filiali e succursali di imprese
estere ubicate nel terr, xsone fisiche con dimora abituale nel paese,
frontalieri, cittadini italiani che lavorano presso ambasciate
italiane all'estero. FAMIGLIA: bisogni soddisfatti da beni e svz
acquistati dalle imprese dietro compensi monetari; fp per le
imprese (L, terra e K) in cambio di una remunerazione
(w/onorario, rendita, ); risorse finanziare da e verso la PA.
IMPRESA: pdz di beni e svz venduti a famiglie, PA e rdm in
cambio di trasferimenti monetari; trasferimenti di risorse da e
verso la PA. STATO: enti istit che producono svz collettivi nn
destinati alla vendita (senza p di mkt) ed effettuano trasferimenti
di Y. BANCHE: interagiscono con gli altri op; acquisiscono S e
forniscono prestiti e finanziamenti generando i a credito ed a
debito. RDM: sogg ec che nn risiedono nel terr ma hanno rapporti
ec con i residenti; flussi reali, monetari/finanziari; trasferimenti
(rimesse degli immigrati o trasf di organismi sovranaz). BENI E
SVZ: soddisfano i bisogni di famiglie ed imprese.
RIPRODUCIBILIT: rifatti dall'att produttiva; beni finanziari
nn riproducibili. DURATA: uso immediato o durevoli
(svz/finanziari). DESTINAZIONE: C o pdz. CONTABILIT
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Pu essere letto come mediamente gli scostamenti dal val medio del X sono pari al ...% di quest'ultimo.

NAZ: flussi ec-finanziari tra op; mis in termini quant il risultato


dell'att ec di un paese in un dato xiodo; schema concettuale di
rappr del funzionamento del sistema ec. IST DI RILEVAZIONE:
fmi, ocse, eurostat, bce, istat, bi. STRUTTURA: successione di
conti ec che derivano dai flussi tra gli op; def dei principali
aggregati; formazione, distr ed impiego del Y naz, accumulo del S,
formazione degli I, posizione del paese nei confronti del rdm. SEC
95: mod di cont naz europeo recepito dall'istat; individua gli op ec,
def le rel ed i flussi ec, id gli aggregati e le rel che li legano. PDZ
AGGREGATA: grandezza di rif della
cont naz.
AMMORTAMENTO: mis la perdita di val subita in un anno dai K
fissi; una parte dei K pdt in un anno rappr il reintegro della
capacit produttiva. PIL: 3 metodi che mis la stessa grandezza; in
un'ec chiusa, il val della pdz = alla dei c di pdz che rappresenta
il Y naz speso per acquistare beni e svz. OUTPUT: pdz; val dei
beni finali pdt; incremento di val della pdz in ogni fase del proc
produttivo. Y: delle remunerazioni dei fp (w, , rendite, i).
SPESA: impiego del Y. PIL REALE: delle q.t di beni finali
valutati a p costanti; mis della pdz e delle sue nel tempo
escludendo l'effetto dei p. LEGGE DI OKUN: rel tra U e crescita
del pil. TASSO DI INFLAZIONE: tasso di p8; costr ponendo al
den un val rif all'anno base. DEFLATTORE DEL PIL: p medio
dei beni finali pdt in un'ec. INDICE DEI P AL C: c monetario del
paniere di un consumatore tipo. COMPOSIZIONE DEL PIL: Y
DISP: al netto di imp e tasse; considera anche i Y guadagnati ma
nn percepiti scontando i Y percepiti ma nn guadagnati; Y delle fam
al netto dell'intervento pubb. C: beni e svz acquistati dai
consumatori. S: Y disp nn consumato. I FISSI: immobiliari o nn;
grandezze di flusso; incremento dello stock di K desiderato. I IN
SCORTE: nn programmati; pdz vendite. G: beni e svz
acquistati dallo stato o da enti pubb; nn include trasferimenti e i
sul debito pubb; nn incrementa la pdz ma ha solo effetti
redistributivi. SALDO COMM: E M; avanzo e disavanzo
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un # indice, ovvero un rapp che permette di confrontare le intensit di un fen in situazioni .

comm nella bilancia dei pagamenti. S = I: Y = C + S9 = C + I10


I = S; ex ante, l'= si verif solo per i val per cui la pdz programmata
= alla D11 desiderata; se S > I, D < pdz; la pdz invenduta genera
un aumento di scorte e I; verifica ex post dell'=.
INDICE (che mostra, che fa conoscere): dato elaborato; rapporto
tra 2 q.t; misura di un fen direttamente oss. INDICATORE
(colui, ci che indica): strumento di mis di fen nn oss dir; valuta il
liv di un fen complex tramite loss diretta di altri fen oss con un
contenuto semantico comune al concetto che si vuole misurare;
dati che permettono di stimare a che punto siamo e dove stiamo
andando in relazione a det val ed ob e di valutare progr specifici
det l'impatto. STAT SOCIALI: f conoscitive (condizioni di vita),
previsisive (pop) e valutative (ineguaglianze). CRITICIT: car
di un buon indicatore; difficili da dimostrare per la complex dei
fen. CAR DEGLI INDICATORI: validi (mis il concetto ogg di
studio), affidabili (mis il concetto in maniera stabile), sensibili al
cambiamento di ci che si mis, orientati al fen, capaci di
promuovere decisioni, semplici (comprensibili a tutti). Solo le
prime 2 propr possono essere verif con strumenti stat; il resto
affidato al buon senso e alla difficolt del concetto che si vuole
mis. ORIGINE DELL'INFO: ogg (dati stat relativi ad eventi dir
ril, esistenza reale e concreta, suscettibili di controlli dir di
veridicit ed attendibilit) o sogg (opinioni, atteggiamenti,
sentimenti, desideri o giudizi). SCOPI: descrittivi (esplicitano lo
stato dei fen senza presupporre un quadro teorico di rif),
esplicativi (interpretano la realt con schemi di rif che consentono
di stabilire legami tra indicatori e fen studiato) e predittivi
(indicazione della tendenza evolutiva dei fen). RAPPORTI
STAT: fen legati da nessi logici; comparazioni nel tempo, nello
spazio o in situazioni . SIGNIFICATO: quanta parte del num
spetta ad ogni unit del den. EFFICACIA: nesso tra num e den;
complementarit, normale-accidentale, temporaneo-permanente,
parte-tutto; antecedente-conseguente, stock-flusso, causa-effetto.
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Conto del Y e della spesa, utilizzazione del reddito.


Conto delle risorse e degli impieghi (eguaglianza fra pdz, offerta e D globale).
Gli I sono una componente della D xch rappresentano un'immissione nel circuito del Y; il S una dispersione.

COSTRUZIONE: il significato del rapp dipende da quello dei 2


termini e dalla rel che li lega; i rapp relativi allo stesso fen
possono essere a seconda della scelta dei termini.
FORZA L: xsone occupate o in cerca di occupazione.
OCCUPATI: xsone di 15 anni e + che, nella settimana di rif,
hanno svolto almeno un'ora di L in qualsiasi att che preveda un
corrispettivo monetario o in natura, hanno svolto almeno un'ora di
L nn retribuito nella ditta di un fam nella quale collaborano
abitualmente, sono assenti dal L per ferie o malattia ma l'assenza
nn sup i 3 mesi o continuano a percepire almeno il 50% della
retribuzione12. PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE:
xsone tra 15 e 74 anni nn occupate che nei 30gg che precedono
l'intervista hanno effettuato almeno un'az attiva di ricerca di L e
sono disposti a lavorare o ad avviare un'attivit autonoma entro le
2 settimane successive o inizieranno un L entro 3 mesi
dall'intervista. TASSO DI ATTIVIT: fl : pop in et lavorativa.
TASSO DI U: xsone in cerca di occupazione : fl. U DI LUNGA
DURATA: xsone in cerca di occupazione da almeno 12 mesi : fl.
TASSO DI OCCUPAZIONE: occupati : pop et lavorativa.
AVVIAMENTO AL L: andamento semestrale del # di contratti
sottoscritti registrati nel database delle comunicazioni obbligatorie
sui rapp di L; # di opportunit generate dal mkt in favore dell'O L
disponibile. AVVIATI AL L: # di xsone avviate al L su base
semestrale; val inf al # degli avviamenti se un lavoratore
sottoscrive
+
contratti
nel
periodo.
AVVIAMENTI/CESSAZIONI: capacit del mkt di sostituire i
contratti cessati con i nuovi; se > 1 il mkt ha generato un # di
contratti > di quelli conclusi; evoluzione della composizione dello
stock di occupati. L IRREGOLARE: svolto continuativamente
da chi si dichiara occupato a tempo pieno ma nn risulta presso le
imprese, si dichiara U pur lavorando, svolge + att nn
dichiarandolo, nn visibili al fisco in quanto nn residenti e/o nn
regolari. TASSO DI IRREGOLARIT: unit di L irr : unit di L
tot. ASS: a-b; grandezze omogenee; divergenza tra fen o in
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Gli indipendenti assenti sono considerati occupati se mantengono l'att.

tempi . REL: Ra = (b-a) : a; Rb = (b-a) : b; Ra,b = (b-a) :


(0,5(a+b)); mostra come il fen si mod nel tempo o nello spazio
eliminando l'apporto della ril iniziale. ANALISI SHIFT-SHARE:
tecnica descrittiva ottenuta a partire da hp stringenti; spazio
temporali di ind ec in un'area di studio in rel ai cambiamenti
riscontrati in un sistema ec; separa i fattori di sv loc da quelli naz x
comprendere l'ec dei territori (vantaggi in det settori, andamento
strutturale o casuale, gerarchia tra l'eff dovuto al mix settoriale e
quello loc). EFFETTO TENDENZIALE: componente base o
nazionale. MIX SETTORIALE: componente strutturale.
EFFETTO
DIFFERENZIALE:
componente
loc.
SCOMPOSIZIONE: esplicita i fattori nn loc per isolare i fattori
residui; mis della capacit di crescita autonoma dell'area.
CRITICIT: scelta dei xiodi per il confronto, def dei settori nei
xiodi considerati, omogeneit della raccolta dati, stabilit della def
delle aree studio. COMPLESSIVA: incremento base +
strutturale + loc. NETTA: complessiva base. B: cambio che
si verificherebbe nel settore dell'area studio se ad un tasso simile
a quello complessivo; effetto tendenziale del settore; B i,j (area,
settore) che deriva dal trend globale dell'area di rif; si calc
applicando ai liv dell'anno base nei settori la rel complessiva
dell'area di rif Bi,j = Ei,j g (livello dell'indicatore nell'area i
per il settore j x tasso di dell'ec di rif). S: cambiamento che si
verificherebbe nel settore dellarea studio se ad un tasso simile a
quello del settore nellarea di rif; effetto strutturale nella di un
settore; Si,j depurata dal trend glob dell'area di rif; calc
applicando ai liv dell'anno base dei settori la rel del settore
nell'area di rif al netto della complessiva S i,j = Ei,j (Sr,j
g). L: diff tra la nel settore dellarea studio e la dello stesso
nellarea di rif; eff loc nella di un det settore; stima L i,j
depurata dal trend di settore nell'area di rif; si calc applicando ai
liv dell'anno base nei settori la rel del settore nell'area studio al
netto della rel del settore nell'area di rif L i,j = Ei,j (Si,j Sr,j)
dove il termine in () una proxy che considera la diff tra il tasso di
di un det settore nell'area studio e quello nell'area di rif.

ANALISI: segni dei 3 effetti per comprendere quali settori hanno


un vantaggio competitivo. SETTORI DI INTERESSE: L > S.
NUMERI INDICI: confronto tra le intensit di un X in tempi o
luoghi ; rel di un fen; # puri. INDICI SEMPLICI:
considerano un solo fen (combinazione di componenti elementari
in situazioni ); rapporto % fra 2 grandezze ec omogenee;
approccio stat. SERIE STORICA: It,t+1=(Ht+1:Ht)100. DEN: base
o origine del # indice. INDICI COMPOSTI: + fen
(combinazione di componenti nn elementari rispetto ad una
situazione di rif); fen complex scomposto nei suoi componenti; si
calc un indice per ogni elemento; ind delle rel di fen eterogenei
resi confrontabili dal rif a p o q.t; si ottengono come sintesi di #
indici semplici; approccio ec. INDICE GLOBALE: sintesi delle
mis dei sing rapporti; traduce in un val leggibile il confronto
storico o territoriale. COSTRUZIONE: scelta degli elementi (# e
tipo), def delle x da ril, scelta della base (anno in cui il fen ha
avuto un'evoluzione normale), delle formule di sintesi, del tipo di
pesi. TECNICHE: sintesi degli ind elementari (calc degli ind
elementari di ciascuna serie con la stessa base + sintesi mediante
media), rapp tra aggregati di val (si assegna un peso per
differenziare l'importanza delle serie; pesi positivi ed
addizionabili). INDICE DI LASPEYRES: usa come sistema di
pesi p e q dell'anno base; esprime la di un paniere di beni 13;
tendenziosit positiva. INDICI DI PAASCHE: p e q dell'anno
corrente; tendenziosit negativa. STRUMENTI: media arit e
geom. OSSERVAZIONE EMPIRICA: modello concettuale che
def il fen (benessere soc); concetti astratti (costrutti) che
caratterizzano il fen (status soc); ind che def i costrutti (istruz,
condizione prof); elementi oss e misurabili (var) per ogni concetto
(anni di scolarit, tit di studio). MATRICE DEI DATI: unit oss
nelle righe e var o ind nelle colonne; sintesi per ciascuna unit (ind
aggregato). APPROCCIO ORDINALE: a partire da una batteria di
s indicatori elementari si tende alla costruzione di un'unica
graduatoria finale delle unit interessate; si considera solo la
13

Positiva se l'indice > 100.

posizione delle unit rispetto al liv della var e nn rispetto alla sua
intensit quindi si possono usare sia var qual ordinabili che var
quantitative. Ai val oss di ogni var sono sostituiti degli
ordinamenti (uno colonna) espressi sotto forma di ranghi; il
rango di un elemento xij un # di ord conferito sulla base della
posizione che occupa in rel agli altri elementi della j-esima
colonna. La direzione degli ind elementari deve essere la stessa
per tutti; se un ind ha direzione negativa si considera il suo
complemento rispetto all'unit di rif. Dopo aver calcolato i ranghi
di ogni var si considera per ogni oss la rel Si=gij. Per migliorare
la leggibilit dei dati possibile esprimere la sintesi in termini
medi. Ottenuta la sintesi, per o per x, possibile esprimere l'ind
composto in termini di rango e leggere la graduatoria complessiva.
Permette di ottenere rapidamente un ind sintetico di facile
interpretazione ma nn si possono ricavare info sulla distanza che
separa ogni termine dall'altro n la distanza x che intercorre tra
essi. APPROCCIO CARDINALE: misura metrica delle diff tra le
unit. Le unit sono ord e si quantificano le diff che intercorrono
in termini di distanza; in entrambi i casi l'origine arbitraria, f
della batteria di ind elementari scelti e dei val delle unit
considerate. possibile usarlo solo con var quant. necessario
trasformare gli ind elementari in modo che si muovano tutti nella
stessa direzione e trasformarli in modo che si possano comparare
attraverso #indici, in %, relativizzando o standardizzando. La
trasformazione dei dati in #indici consente di eliminare il
problema delle unit di misura degli ind elementari considerati;
per invertire il segno degli ind elementari con direzione opposta si
pu usare il reciproco dei #indici considerando la situazione min
invece della max nel proc di normalizzazione. Dopo aver
normalizzato tutti i valori (rispetto alla x o al valore max I ij=xij:xm
oppure Iij=xii:xmax), si calcola la x dei #indici. La trasformazione in
dati relativizzati consente di eliminare i problemi derivanti da una
grandezza degli ind elementari e di tenere sotto controllo la
var.t (cij=(xij-minx.j):(maxx.j-minx.j)). Il den indica il campo di ; i
dati sono prima centrati e poi rapportati al campo di ; la presenza

di val anomali rischia di alterare la leggibilit per cui si possono


usare valori min e max teorici. Una volta def i coeff se ne calcola
la x. Per eliminare il problema dell'unit di misura e controllare la
var.t si pu normalizzare i dati oss usando x e deviazione
standard: zij=(xij-xm):.j). I dati sono centrati rispetto alla x e
rapportati alla deviazione standard; in seguito si calcola la media
degli z-score. il metodo + usato, anche se nn garantisce
comparabilit logica tra gli ind. PONDERAZIONE IND
ELEMENTARI: peso per tener conto della importanza che gli
ind semplici hanno nel def la misura complex data dall'ind
composito. Il sistema di ponderazione pu essere def rispetto a
criteri e pu essere visto come un affinamento ed una correzione
del mod concettuale def originariamente. necessario considerare
la struttura teorica e la struttura log/concettuale su cui basato
l'ind composito; il significato ed il contributo dell'ind elementare
nell'aggregazione; la qualit dei dati e l'adeguatezza stat degli ind
elementari. preferibile def ind composti da un # ragionevole di
ind elementari per aumentarne la parsimonia e la trasparenza in
relazione alla def dei pesi. Indipendentemente dall'approccio
usato, i pesi rappresentano val di giudizio: nel presentare i risultati
dell'ind composito importante esporre le ragioni che hanno
condotto alla scelta dei pesi, la metodologia adottata ed i risultati
che si sarebbero ottenuti adottando altre metodologie.
APPROCCIO MULTIVARIATO: la stat uni e bidimensionale
consente di rappresentare i dati rel ad una o 2 var con tecniche
semplici e di immediata comprensione. La stat multidimensionale
o multivariata consente il trattamento simultaneo di un #elevato di
var ed oss, visualizzando associazioni complex. ANALISI IN
COMPONENTI PRINCIPALI: l'ob generico di eliminare la
ridondanza che pu esservi nel considerare una serie di var tra loro
corr, sostituendo ad esse un # di var latenti fra loro incorr, in grado
di fornire una quota suff dell'info complessiva contenuta nelle var
originarie. Le n unit sono punti di uno spazio a p dimensioni,
impossibili da rappresentare per p > 3. L'angolo formato tra 2 var
pu essere interpretato in termini di corr; se il cos dell'ang 0 le 2

var sono incorr e quindi ortogonali tra loro; se il cos dell'ang 1 le


var sono corr tra loro. Le distanze o prossimit tra le unit possono
essere interpretate in termini di analogie di comportamento
rispetto al fen ogg di studio. INDICI DEI P: approntati in rel alla
fase di scambio, alle transazioni collegate ed alla natura
merceologica dei beni ((pt*q0):(p0*q0)) o ((pt*qt):(p0*qt)).
INDICI DELLE Q.T: fase di scambio, destinazione ec dei beni
((p0*qt):(p0*q0)) o ((pt*qt):(pt*q0)). INDICI DEI VALORI:
op sui beni ed op nn riguardanti merci. VALORE: f empirica; V =
P Q. INDICI A BASE FISSA: intensit o fr di un fen con rif ad
un periodo fissato; statica comparata; evoluzioni di medio o lungo
periodo. INDICI A BASE MOBILE: intensit o fr rif al periodo
precedente; dinamica; breve termine ed oscillazioni congiunturali.
EVOLUZIONE TEMPORALE: valutata attraverso rel, tasso
di e # indici.
RICERCA SCIENTIFICA: proc creativo di scoperta; itinerario e
procedure prestabilite e consolidate; individuazione dei fatti
rilevanti, formulazione di hp, approntamento di tecniche
empiriche. PARADIGMA: criteri log-concettuali che guidano l'att
di ricerca. APPROCCIO QUANT: positivismo; spiegazione del
fen; razionalismo e metodo analitico; rapp causali tra le var che
spiegano i risultati; esamina un > # di casi e garantisce una > gen
dei risultati; ogg (ricercatore = oss esterno). TAB: chiare e
sintetiche; schemi che possono nn corrispondere alle cat reali.
APPROCCIO QUAL: interpretativismo; comprensione del fen;
metodo sintetico e naturalismo; tipi ideali, cat concettuali che nn
esistono nella realt ma liberano i casi reali dai dettagli per
estrarne le car essenziali ad un livello sup di astrazione; - ogg
(interazione tra ricercatore ed ogg di studio; influenza del
background). NARRAZIONI: superano i lim delle tab.
INTERDISCIPLINARIT: arricchimento della conoscenza. Q
ONTOLOGICA14 (la realt esiste?): che cosa, natura e forma
della realt; si chiede se i fen sono cose in s o rappr di cose. Q
14

Essenza delle cose nella loro caratteristica di essere cose che esistono.

EPISTEMOLOGICA15 (la realt conoscibile?): rapporto tra il


chi ed il cosa; rel tra studioso e realt studiata. Q
METODOLOGICA16 (in che modo si conosce la realt?): come;
strumentazione tecnica del proc cognitivo. METODO: procedure,
regole e principi che consentono di conoscere, spiegare ed ord la
realt; scelta delle tecniche + adatte per affrontare un probl
cognitivo, capacit di modificare tecniche esistenti per adattarle ai
probl specifici e di immaginarne nuove. TECNICA: strumento
della ricerca, comprende procedure, regole e principi che
consentono di conoscere, spiegare ed ordinare la realt; risultato
delle riflessioni sul metodo; quando una nuova procedura viene
ideata, codif e diffusa diventa una tecnica a disposizione della
comunit. INDAGINI STAT: lettura quant dei fen coll;
raccolgono dati su uno o + fen attinenti ad una pop di rif per
produrre info o stat (descr riassuntive di carattere quant del coll di
interesse). APPROCCI: esplorativo (nn si conosce il fen o nn si
vogliono usare i dati disponibili) o confermativo (falsifica la realt
per smentire o confermare le info disponibili). METODO DI AN:
uni, bi o multivariato. FASI: PROGETTAZIONE: tutti gli
aspetti, da quelli riguardanti il fen a quelli operativi. DOC DI
PROGETTAZIONE: pianificazione degli aspetti concettuali ed
op dell'ind; contiene ob, concetti adottati, confronti praticabili tra i
dati dell'ind e quelli di altre fonti, classif (standard usati e
riconducibilit ad altri standard), xiodicit dell'an, liste e archivi
per identificare la pop, campionamento in base alle liste, strumenti
di raccolta dei dati; nn pu essere modificato; possibile rilevare
gli err per considerarli in fase di riprogettazione. DEF DEL
PROBL: ob globale + parziali (contestualizzazione del fen); info
disponibili e da ricercare (dove e come cercarle); tempo e spazio
dell'ind piano op preliminare; schema prel di rel (info da
produrre) e piano di campionamento prel; preparazione del quest
ed addestramento degli intervistatori; ind pilota, rev del piano op e
def del piano di campionamento e del quest definitivi, sel del
15
16

Conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungerla.


Rapporto tra metodo e tecnica.

camp e dei X (cosa studiamo17 e su chi). RACCOLTA DATI: ril;


raccolta dati grezzi utili per raggiungere gli ob; classif in base a
complex del fen, coll di rif, natura dei dati racc; cod (rev qual e
quant), interpretazione (significativit e rilevanza), def delle tab,
elaborazione dei risultati; la scelta del metodo di acquisizione
dipende dagli scopi, dall'ampiezza del coll, dal budget, dal costo
della raccolta, dal di precisione; la via pi diretta
l'osservazione, domandare la via obbligata per esplorare
motivazioni, aspettative, credenze, sentimenti, percezioni ed
atteggiamenti. ANALISI SECONDARIA: carenze di risorse,
tempi stretti o probl nella raccolta; si usano dati gi raccolti da
altri, eventualmente studiandoli da punti di vista diversi; bisogna
fare attenzione al processo di pdz delle info realizzato da terzi;
necessario acquisire i metadati. FRAMING: permette di org e
strutturare i dati grezzi; cod in modo da procedere ad una migliore
registrazione attraverso l'assegnazione di un cod numerico ad ogni
x osservata e ad ogni R rilevata. EDITING: permette di trasferire
i dati su supporti idonei all'an e di procedere alla verifica logformale (coerenza interna ed esterna) ed alla correzione di err; le
procedure automatiche di ril consentono una contemporaneit tra
le fasi di raccolta, editing e validazione. ELABORAZIONE DEI
DATI: metodologia stat adeguata (coerente con la natura del fen e
gli ob dell'ind). MICRODATI: dati elementari ril.
MACRODATI: dati derivati aggregati ottenuti classif e
sintetizzando i micro; facile interpretazione, evidenziano le car di
interesse. METADATI: dove, quando, come e da chi sono stati
ottenuti i dati; qual o quant; aspetti del processo di pdz dei dati;
rendono i dati correttamente fruibili da chiunque, anche a distanza
di tempo. VALIDAZIONE DEI RISULTATI: coerenza con il
probl. AN DEI DATI: dipende dalla natura e dalla complex del
fen e dal liv di dettaglio che si vuole raggiungere; il tipo di studio
deve essere chiaro fin dalla predisposizione del disegno di ricerca.
INTERPRETAZIONE: dopo l'ind il ricercatore torna alla teoria
iniziale tramite un proc di induzione, confrontando i risultati
17

Val caratteristici assunti dall'intera pop (distribuzione) o rel fra le var di interesse (parametri).

ottenuti con la def iniziale del probl per arrivare ad una conferma
o ad una riformulazione; per usare correttamente i risultati, dopo
aver circoscritto l'ambito operativo ed aver delineato i vincoli
entro cui l'ind assume validit, bisogna considerare le hp su cui si
fonda la metodologia, l'ambito spazio-temporale in cui la ricerca
condotta e la validit futura dei risultati. CATENA DEL
VALORE: dato, info, conoscenza. REPORT DI RICERCA:
presentazione dei risultati; proc di interpretazione delle an stat
condotte nelle fasi precedenti. PIANO DI COMUNICAZIONE:
rel finale. Ogni fase caratterizzata da un controllo della qual e si
collega a quelle precedenti e successive; proc circolare che xmette
di tornare al punto di partenza per riprogettare l'an se il bisogno
info nn soddisfatto. DECISIONI OPERATIVE: sovrintendono
all'org pratica; stabilite prima dell'inizio dell'ind; componente
statica o dinamica, confronto dei risultati con info relative ad altre
realt; disegno esplorativo o sperimentale, descr o inf, trasversale
o longitudinale, prospettico o retrospettivo. ERRORI: var (distr in
maniera casuale e con x nulla in ogni ripetizione dell'ind),
campionari, extra campionari (op necessarie all'ind), di copertura
(liste nn complete o nn rappresentative di tutta la pop; focalizzate
su alcuni ceti o fasce d'et; ridef la pop o integra il camp).
DISTORSIONI: risultato di fattori sistematici, costanti in tutte le
ripetizioni, con segno specifico rispetto al val reale; dipendono
dalla correttezza della f di sintesi dei dati. AUTOSELEZIONE
DEL CAMP: le car socio-dem di chi partecipa sono diverse da
quelle di chi si sottrae; l'err tanto + evidente quanto + tali car
sono correlate all'ogg dell'an; riponderazione. QUALIT DEI
DATI: accuratezza dell'ind (progettazione, tecniche, mis del fen;
legata al passaggio dei dati su un supporto adeguato
all'elaborazione; gli err di rilevazione e trattamento al crescere
della numerosit del camp), precisione (dimensione del camp;
assoluta nelle ind censuarie), attendibilit (accuratezza +
precisione; significativit, idoneit e rispondenza delle info alle
necessit degli utilizzatori finali; alcune var sono + attendibili se
rilevate su camp). RILEVAZIONI: TOT: conoscenza esatta del

fen. PARZIALI: stima. DIRETTE: strumenti ad hoc per l'ind.


INDIRETTE: dati raccolti per scopi da quelli dell'ind (esame
di documenti o sopralluoghi). I due metodi possono coesistere se
si mantengono i criteri di rappresentativit ed omogeneit rispetto
al probl. AUTOCOMPILATE: QUEST POSTALE: il
rispondente riceve il quest lo compila e lo riconsegna; bassi c di
realizzazione, org <, bassi rischi di condizionamento, idoneo per i
quesiti delicati, disp di tempo per reperire documentazioni, pu
prevedere pi categorie di R; i tempi per la raccolta sono lunghi,
impossibile identificare con certezza il rispondente, la prob di
partecipazione all'ind ed quella di autoselezione, nn si possono
aiutare i rispondenti nella comprensione delle D e nella
compilazione del quest (aspetto grafico). DIARIO: quest
strutturato per registrare eventi frequenti e di scarsa importanza; la
sua org xmette la registrazione degli eventi nel momento della
giornata in cui avvengono, in modo da nn dover compiere sforzi di
memoria; serve un rilevatore per la consegna, il ritiro ed il
supporto; la sua struttura complex ed i comportamenti da
registrare possono subire condizionamenti; nelle ind che
riguardano un lungo arco temporale, si procede con la rotazione
del camp. QUEST VIA WEB: xmette di raggiungere rapidamente
un # enorme di sogg, abbattendo tempi e c, e di seguire in tempo
reale l'andamento dell'ind; i partecipanti possono essere invitati o
aderire spontaneamente; xmette di predisporre quest molto
complex e personalizzati in funzione delle R date; il rischio di
autoselezione particolarmente elevato. INTERVISTA: pu
essere classificata in base a 3 criteri: presenza o - di contatto
visivo, distr del potere tra gli attori e di libert concesso
all'intervistato; la scelta dipende dagli ob, dal tipo di ricerca e dal
contesto in cui si realizza. DIRETTIVA: l'intervistatore occupa
una posizione di preminenza rispetto all'intervistato, pu dirigere
il flusso comunicativo e comandare l'interazione. NN
DIRETTIVA: l'intervistato si trova in una posizione preminente
rispetto all'intervistatore. LIBERA: oss privilegiati per acquisire
nuove idee e formulare hp di L o per scopi giornalistici; nn xmette

di raccogliere dati utili per an stat; condotta facendo rif ad


un'agenda nascosta, (arg ritenuti importanti ma nn esplicitati):
l'intervistatore fornisce gli input per far scaturire il monologo,
ascolta con il terzo occhio e compila un modulo con le impressioni
personali sul rispondente; difficile individuare sia l'intervistatore
che gli intervistati, quantificare il # e la durata delle interviste e
scegliere il luogo in cui l'intervista condotta. DISCUSSIONI DI
GRUPPO: utili quando il comportamento del singolo
influenzato dalla sua appartenenza ad una collettivit; i
partecipanti sono invitati a discutere di un particolare arg, in modo
da far emergere opinioni, sentimenti, motivazioni e rif a val in
modo pi immediato e semplice di quanto avverrebbe in un
colloquio individuale; i partecipanti sono selezionati sulla base di
car comuni o esperienze condivise ma nn dovrebbero conoscersi
fra di loro; dovrebbero essere omogenei dal punto di vista dello
stato sociale di appartenenza e bisognerebbe evitare che ci siano
gruppi naturali perch diventerebbe + difficile far emergere info o
cod di comportamento che tutti ritengono scontati. necessario
scegliere un luogo neutro che faciliti la libera conversazione; i
gruppi devono essere composti da 5-10 individui, la discussione
deve durare dai 60 ai 120'. Ogni studio necessita di + focus group
per cogliere aspetti o confermare quanto emerso. necessaria la
presenza di un moderatore che conduca ed orienti la discussione
facilitando il passaggio e la circolazione della parola, mantenendo
la discussione nei binari programmati, correggere gli intervistati
sui modi in cui le cose dette possono agire sul gruppo, facilitando
la partecipazione di tutti ed evitando fasi di dibattito stagnante o
monopolizzato da qualcuno. Un fg tanto + riuscito quanto
serve il moderatore. STRUTTURATA: xmette di raccogliere dati
sia con rif a fatti (accadimenti del mondo reale ind dalla volont
dell'individuo) che ad atti (eventi di natura composita frutto di
volizione). Le an possono avere ad ogg atti in senso proprio, con
una manifestazione esterna tangibile e controllabili, o atti come
manifestazione della personalit (espressione di opinioni,
sentimenti, giudizi, valutazioni, atteggiamenti), che nn sono

controllabili. TELEFONICA: c < e > tempestivit nella raccolta;


nn richiesta org su territorio ed + facile controllare l'operato dei
rilevatori; garantisce di rintracciare persone a casa anche in orari
particolari, riduce i rischi di condizionamento ed aumenta la
possibilit di porre quesiti delicati. Nn possibile contattare le
famiglie senza telefono, il rispondente nn identificato con
certezza ed esistono lim sia nella lunghezza del questionario che
nell'aiuto fornibile ai rispondenti. FACCIA A FACCIA: permette
l'identificazione certa del rispondente ed aumenta la possibilit di
convincerlo a collaborare e di aiutarlo nella comprensione; le
interviste possono avere una durata > e si pu utilizzare un > # di
strumenti di supporto. costosa, necessita di un'org capillare sul
territorio, richiede tempi lunghi per la raccolta dei dati ed sogg a
> rischi di condizionamento. TECNICHE ASSISTITE DA
COMPUTER: le Computer Assisted Survey Information
Collection permettono di eseguire alcuni controlli di qualit
direttamente all'immissione dei dati, di gestire in maniera semplice
quest articolati e di predisporre formulazioni alternative delle D.
Accorciano i tempi di completamento ma serve fornire l'hw agli
intervistatori ed addestrarli in maniera mirata. QUEST: strumento
usato per raccogliere le info sul fen; i dati raccolti sono
confrontabili; specchio degli ob della ricerca, consente la
comunicazione fra ricercatore, rilevatore e rispondente.
un'intervista strutturata composta da un insieme di D
standardizzare cui imposta una struttura log, def in modo che
l'intervistato sia in di fornire R rilevanti e consistenti.
PROGETTAZIONE: patrimonio di conoscenze tecniche, sforzo
costante di an e ver empirica. Struttura, org delle D e formulazione
di D e R dipendono dagli scopi dell'ind e dalla tecnica di
somministrazione. Bisogna capire se la D utile, se misura il
concetto di interesse e se i rispondenti sono in di fornire le R
necessarie. Il questionario buono se suscita la R dell'intervistato,
uno strumento naturale rispetto al tema trattato (invarianza allo
stimolo), una misura valida del concetto di interesse e fornisce
info accurate; rileva fatti (possesso di car, situazioni,

avvenimenti), conoscenze (info su un arg), opinioni, atteggiamenti


e motivazioni (info che spiegano il comportamento). La difficolt
di reperire info aumenta passando dai fatti alle motivazioni.
ORGANIZZAZIONE: sezioni che identificano specifici gruppi
di rispondenti o arg; la sequenza delle D pu aiutare a fornire le
info desiderate ma l'ordine pu nn essere neutro, in quanto si
possono verificare condizionamenti nn voluti. SUCCESSIONE A
IMBUTO: si passa dalle D generali a quelle particolari per dare il
tempo di focalizzare l'attenzione sul probl; aiuta la memoria e la
raccolta di opinioni nn meditate. SUCCESSIONE A IMBUTO
ROVESCIATO: opinioni meditate su un det arg.
SUCCESSIONE OTTIMALE: i quesiti che implicano uno sforzo
di memoria vanno collocati a met quest per evitare che all'inizio
il rispondente nn sia disponibile e alla fine sia troppo stanco; i
quesiti su temi delicati vanno collocati alla fine per sfruttare la >
confidenza e disponibilit e per nn rischiare che un rifiuto a
rispondere possa compromettere l'acquisizione delle info collocate
nella
parte
finale.
FORMALIZZAZIONE
DELLA
STRUTTURA: a monte del modello di rilevazione necessario
predisporre un modello concettuale, costituito dall'insieme di
strutture di rappresentazione atte a cogliere gli aspetti del fen.
MODELLO ENTIT/RELAZIONE: prima si puntualizza
l'entit, l'insieme degli ogg del particolare settore che si vuole
esplorare, e poi si stabiliscono le rel, intese come collegamenti log
che intercorrono tra le entit. Una volta definiti gli attributi che
caratterizzano le entit e i legami gerarchici che sussistono tra le
stesse si traccia uno schema concettuale traducibile in una
rappresentazione ad albero delle varie sez in cui suddiviso il
quest. In questo modo, possibile evidenziare eventuali
sottoinsiemi sui quali approfondire l'an e passare da un'entit
all'altra. TIPOLOGIE DI DOMANDE: R LIBERA: nn
prevedono alcuna modalit di R e lasciano al sog libert di
esprimersi nella forma che preferisce; rischio di influenzare le R,
difficolt nel cod e sintetizzare le info; utili per questioni delicate
o nn ben conosciute. Permettono di acquisire > info ma facilitano

la dispersione dei dati ed il verificarsi di err di misura; hanno lo


stesso significato per tutti, permettono una cod a posteriori (sulla
base delle info raccolte), elevato livello di arbitrariet, forte
criticit nelle R, difficolt elevate con i grandi #. R
CODIFICATA: alternative fisse definite dal ricercatore, nn
sovrapposte, tra le quali l'intervistato chiamato a scegliere;
stimolano an e riflessione, facilitano il ricordo e permettono una
cod immediata delle info; escludono alternative nn previste dal
ricercatore; limitano dispersioni ed err, riducono le info acquisite;
stesso quadro di riferimento, utilizzabili anche con grandi # ma
influenzano le R in chi nn ha opinioni e le alternative offerte nn
hanno lo stesso significato per tutti. D A SCALA: richiedono di
esprimere una preferenza o assegnare un punteggio scegliendo tra
un certo # di x ord. D GERARCHIZZATE: ordinamento o
classificazione di una serie di x secondo una scala di preferenza o
di importanza. D A R ESCLUSIVA: unica x di R. D A R
MULTIPLA: + x. D FILTRO: guidano attraverso sez diverse del
quest, strutture diversificate e complesse. D DI CONTROLLO:
usate per verificare la veridicit di alcune R. BATTERIE DI D: D
formulate allo stesso modo e presentate in un unico blocco che
permettono di considerare insieme diversi aspetti facendo
risparmiare spazio nel quest e tempo nell'intervista, facilitano la
comprensione del meccanismo di R migliorandone la validit;
consentono la costruzione di indici sintetici che riassumono le
diverse D della batteria in unico punteggio. ALTERNATIVE
ORDINATE: si pu distinguere tra R semanticamente autonome 18
(ogni R ha un suo significato compiuto, nn necessario conoscere
il significato di tutte le alternative, garantito solo l'ord delle x ma
nn nota la distanza tra loro, l'intervistato sceglie una categoria
per il suo contenuto, a prescindere dalla posizione nei confronti
delle altre) e R a parziale autonomia semantica 19 (il significato di
ogni cat solo parzialmente autonomo e nn si pu affermare che
le diverse x di R sono fra loro equidistanti, bisogna decidere se
18
19

Qual il suo livello di istruzione?


Con riferimento ai seguenti aspetti del suo lavoro, quanto si ritiene soddisfatto? Per niente, poco, abbastanza...

offrire o - un'opz centrale o l'opz nn so e quante cat di R definire).


PREPARAZIONE E FORMULAZIONE DEI QUESITI: i
risultati della ricerca possono essere influenzati dalla successione
delle D, dalle x di R, dal ritmo con cui viene condotta l'intervista o
dalla personalit dell'intervistatore. Ogni D sollecita
nell'intervistato una R stimolo ed necessario che i quesiti siano
formulati in modo da produrre uno stimolo uguale in sogg simili
in modo da avere omogeneit nei risultati e confrontabilit delle
R. QUESTION PHRASING: si evita costruendo quesiti brevi e
nn appesantiti da inutili precisazioni. QUESTION WORDING:
si evita usando un vocabolario che consenta la comunicazione;
termini semplici, nn ambigui e comprensibili dai rispondenti.
IDENTIFICAZIONE DELLE PAROLE CORRETTE: bisogna
comprendere gli ob ed i contenuti della ricerca e seguire alcune
regole per la formulazione dei quest: usare termini comuni e con
significato preciso; evitare D doppie, sigle o acronimi, doppie
negazioni, parole offensive o straniere, frasi ipotetiche, D con
troppe alternative o categoriche (avverbi come mai o sempre); lim
l'uso delle R di tipo nn so e tenere presente che le posizioni
neutrali possono accomunare atteggiamenti differenti. Fare
attenzione alle D condizionanti (su arg come onest, giustizia,
dovere, morale... all'intervistato pu essere suggerita
indirettamente l'esistenza di una R socialmente accettabile) e alle
D sui temi sensibili (gli intervistati tendono ad eludere i quesiti
riguardanti temi come la sessualit, il Y o il patrimonio personale).
DIAGRAMMA DI FLUSSO: rappresentazione graf espressa
attraverso una serie di fig piane di varia forma, collegate fra loro
da archi. Le fig indicano diversi tipi di azioni o decisioni (gli ovali
sono usati per inizio e fine del quest, i rombi per le D filtro, i
rettangoli per le D o le sez) mentre gli archi indicano i flussi di
info. Il flow chart usato per org le aree omogenee del quest
indicando le sez che si succedono, collocare le D nella giusta
successione e distinguere le D filtro. TESTARE IL QUEST:
adeguatezza come strumento di misura del fen. Verificare se
risponde alle esigenze conoscitive, facilmente comprensibile da

parte degli intervistati ed facile da gest per l'intervistatore. Il


controllo pu avvenire tramite revisione di esperti, pretest sul
campo della versione provvisoria del quest, test di alternative del
quest su camp di sogg o ind pilota su tutti gli aspetti costitutivi
dell'ind, compreso il quest. FONTI DI ERR NEI DATI: i
principali tipi di err o distorsioni nelle R sono: motivazionali (il
rispondente nn suff motivato ad assumere il ruolo di informatore
e tende a dare R incomplete o nn accurate), sociali (il rispondente
fornisce R al fine di dare anche inconsapevolmente una certa
immagine di s), di memoria, di comunicazione (il rispondente
nn comprende la D o la tematica dell'ogg di ind, il rilevatore nn
comprende la R o spiega male la D) e strutturali (il quest
troppo lungo/breve, le cat di R sono inadeguate, l'ordine delle D
nn corretto...). ATTENDIBILIT DELLE R: va valutata anche
in f di possibili fattori di distorsione. DESIDERABILIT
SOCIALE DELLE R: pu condurre a self-deception
(autoinganno) o impression management (gest dell'impressione);
la valutazione socialmente condivisa che in una certa cultura viene
data ad un atteggiamento o comportamento individuale; in questi
casi, c' il rischio di raccogliere R fortemente distorte.
ACQUIESCENZA: tendenza a rispondere sempre con lo stesso
punteggio o con la stessa x dando un giudizio per lo pi positivo al
fine di compiacere l'intervistatore o ottenere approvazione.
MANCANZA DI OPINIONI: (nn attitudes) pu spingere gli
intervistati a rispondere a caso (opinioni volatili) o a rifugiarsi in
R neutrali, soprattutto quando il quest crea una pressione a
rispondere. Per evitare condizionamenti nel rispondente su temi
delicati che inducono desiderabilit sociale nelle R possibile
ricorrere a D indirette (cosa pensa di chi fa uso di droghe?),
all'autocompilazione o a D casualizzate. CATEGORIE DI
INCOMPLETEZZA: se nessuna var ogg di interesse misurata
si ha una unit nonresponse; se l'unit selezionata risponde solo ad
alcune D o se la R giudicata incorretta o cancellata in fase di
editing si ha una item nonresponse. La nn R parziale si ha quando
un'unit rispondente fornisce un'info incompleta; alle non R

parziali possono essere associati anche i valori nn ammissibili e le


incongruenze logiche tra R a D diverse, che si manifestano sotto
forma di contraddizioni rispetto a rel sostanziali (implicite nella
realt esaminata) o rel formali (costruite insieme al quest) tra i val
assunti dalle var relative. Riduzione del di precisione delle stime
ottenute, causata da una < ampiezza del camp rispetto a quella
prevista inizialmente. IND CAMPIONARIE: Marx (condizioni
di vita dei lettori della Rvue Socialiste); Weber (problemi
sociali); Neyman (rappresentativit ed accuratezza delle indagini
campionarie).
UNIVERSO
STAT:
per
comprendere
correttamente il fen, deve essere def nei contenuti, nello spazio e
nel tempo. POP: insieme di unit stat ogg di ril con car comuni.
Def una pop significa individuare le car interessanti per la ricerca,
delimitando il campo di azione ed eliminando le car non utili.
POP TEORICA: target, insieme di tutti i casi che costituiscono la
pop ogg di ind. POP CAMPIONARIA: pop accessibile; insieme
di tutti i casi appartenenti alla pop teorica effettivamente
raggiungibili. IND CENSUARIE: considerano tutta la pop;
costose e difficili da eseguire. IMPOSSIBILIT DI ESAMINARE
OGNI UNIT DELLA POP: risorse (ec, personale e tempo)
limitate, difficolt di conoscere e raggiungere l'intera pop da
studiare. La ril campionaria consente di studiare le caratteristiche
di una porzione della pop garantendo vantaggi in termini di tempo
e c: un camp opportunamente scelto permette di produrre risultati
accurati garantendo un risparmio di risorse che possono essere
impiegate per migliorare la qualit dell'analisi ed andare in
profondit nella ricerca delle info. L'ind campionaria fornisce una
stima (val approssimato sogg ad err). CAMP: insieme di n unit
stat selezionate tra le N della pop per rappresentarla rispetto ai
caratteri ogg di studio. CASUALE: probabilistico; estratto da una
pop in cui tutte le unit hanno prob non nulla di essere estratte.
RAPPRESENTATIVO: presenta, senza distorsioni, tutte le car
della pop da studiare ed estratto in modo casuale; nn dipende
dalla grandezza del camp anche se in genere un camp grande
associato ad un < errore delle stime. ETEROGENEO: include car

e qualit diverse. ACCURATO: min gli err di copertura ed il


tasso di mancate risposte basso. AMPIO: include un # elevato di
casi; l'ampiezza inversamente proporzionale agli err di
rilevazione. VALIDIT DEL CAMPIONE: affinch i risultati di
un'ind campionaria siano gen bisogna verificare se le conclusioni
sono corrette per gli individui che compongono il camp e se il
camp rappresenta bene la pop da cui stato estratto. INTERNA:
misura quanto i risultati di uno studio sono corretti per il camp di
individui studiati (condizione necessaria ma non suff perch lo
studio sia utile); ESTERNA: di generalizzabilit delle
conclusioni tratte da uno studio campionario; di verit
dell'assunto secondo cui gli individui studiati con il camp sono
uguali a quelli dell'intera pop che nn rientrano nella ril
campionaria. CAMPIONAMENTO: procedimento attraverso il
quale si estrae da un insieme di unit un # finito di casi che siano
rappresentativi di tutta la pop e scelti con criteri tali da consentire
la gen all'intera pop dei risultati ottenuti studiando il campione.
DISEGNO DI CAMPIONAMENTO: insieme delle decisioni
prese per formare un camp; deve tener conto delle regole per
identificare le unit da inserire nel camp, della struttura del camp e
della numerosit campionaria. Le unit selezionate si
sottopongono ad oss per ottenere info sulle car della pop e per
analizzare le rel che possono aiutare ad interpretare atteggiamenti
o comportamenti dell'insieme ogg di studio. SEL DELLE
UNIT: determinante per rispettare il criterio della casualit; la
sel pu avvenire con reimmissione (o bernoulliana; un'unit pu
essere estratta + volte, con una prob di estrazione sempre
costante), senza reimmissione (ogni unit scelta una sola volta e
la prob di estrazione delle unit varia ad ogni fase di estrazione;
una particolare selezione senza reimmissione quella in blocco) o
sistematica (si mettono in sequenza le unit e se ne seleziona una
ogni k, con passo di campionamento costante, a partire da una
scelta casualmente. Il passo di campionamento si determina sulla
base del rapporto k=N/n; la posizione dell'unit r da cui partire
1rk e si includono nel camp le n unit che si trovano nelle

posizioni r; r+k;r+2k;...r+(n-1)k. La prob di includere un'unit nel


camp cost e pari al val reciproco del passo di campionamento).
STRUTTURA DEL CAMP: le unit di una pop sono elencate in
una o + liste dalle quali si effettua l'estrazione casuale; si parla di
camp semplice quando una pop deriva da un'unica lista, si parla di
camp complesso quando vi sono + liste strutturate secondo strati,
gerarchie o altro. NUMEROSIT DEL CAMP: dipende dai
tempi e dai c dell'ind e dalla precisione delle stime che si vuole
ottenere; + grande il camp + le stime sono precise e diminuisce
l'err. SELEZIONE CASUALE DELLE UNIT: una sequenza
di # casuali una sequenza di # che sembrano impredicibili ma nn
sono correlati tra loro e si distribuiscono uniformemente (ovvero
con la stessa prob). Per la procedura di selezione si possono usare
tavole dei # casuali o algoritmi di generazione di # pseudo-casuali.
Per generare # pseudo-casuali si stabilisce un valore iniziale
(seme) e si generano gli altri valori a partire da questo. Se ad ogni
unit della pop si associa un # e si procede all'estrazione casuale
dei # si compone un campione casuale. CAMPIONAMENTO
CASUALE SEMPLICE: schema di rif della stat: i camp sel con
tale disegno possono essere confrontati con quelli ottenuti da altri
disegni complessi per valutarne la bont. Si possono usare tutti i
tipi di estrazione, anche se i + usati sono quelli senza ripetizione e
quello sistematico. Spesso il punto di partenza per la costruzione
di camp che seguono schemi complessi. Nella realt, uno
schema di campionamento raramente applicato perch risulta
pesante sia relativamente ai c di ril dei dati che all'org della ril
stessa e nn utilizza info a priori sulla pop o sulle car distributive
delle var. STRATIFICAZIONE: ripartire il coll in sottopop, dette
strati, il + possibile omogenee rispetto alla var ogg di studio,
utilizzando una var ad essa correlata (ad es, per stimare il Y si pu
considerare la prof). Si estrae un camp da ogni strato mediante uno
schema di campionamento casuale semplice, si calcola la m di
ogni strato e si stima la m attraverso la m ponderata delle m
campionarie, con peso pari alla numerosit di ogni strato. Permette
di evidenziare insiemi di unit significative per la ricerca, di

separare sottopop con car speciali e di utilizzare info note,


mantenendo la casualit dell'estrazione. CAMPIONAMENTO
STRAT: individuare sottopop omogenee rispetto alla var da ril
comporta stime + eff di quelle che si possono ottenere con un
camp casuale semplice di pari numerosit. Se la pop P suddivisa
in H strati, ogni strato Ph una sottopop e quindi Uh=1H Ph=P. Il
camp Ch estratto dallo strato H idoneo a rappresentarlo e U h=1H
Ch=C rappresenta l'intera pop P. Le car per la strat devono essere
note prima della sel ed ogni unit stat deve appartenere ad un solo
strato. CAMPIONAMENTO STRAT PROP: riproduce nel
camp la stessa composizione prop degli strati individuati nella
pop; la numerosit dei singoli strati si ottiene moltiplicando la
dimensione campionaria n per la fr rel (il peso) del singolo strato.
CAMPIONAMENTO STRAT NN PROP: si usa quando si
decide si sovrarappresentare alcuni strati (quelli - numerosi) e di
sottorappresentarne altri. Il camp non riproduce la composizione
della pop e nelle an andr effettuata una riponderazione. CAMP
STRAT OTTIMALE: l'ampiezza degli strati del camp prop alla
variabilit S dello strato: la frazione di campionamento sar pi
elevata negli strati in cui la variabilit >. Quando la numerosit
campionaria di uno strato supera quella della pop si includono
tutte le unit dello strato e si assegnano le unit residue agli altri
strati. CONSIDERAZIONI: nn esistono criteri assoluti o oggettivi
per la scelta del # di strati o delle var di strat ma solo indicazioni
di max. Le var di strat devono essere correlate con la var ogg di
studio e tra loro ind; l'eff delle stime aumenta con il # di strati,
anche se dopo un certo # di suddivisioni il beneficio modesto.
Quando il campionamento su base territoriale auspicabile
avere un # elevato di strati per controllare la dispersione delle
unit e rendere + agevole il L sul campo. CAMPIONAMENTO
A GRAPPOLI: nei cluster, la pop suddivisa in modo naturale o
artificiale in insiemi di unit legati da vincoli di contiguit spaziale
o di altra natura (le famiglie per un'indagine sugli individui o le
classi per un'indagine sugli alunni). Le unit elementari nn sono
scelte direttamente ma sono estratti alcuni grappoli e tutte le unit

del grappolo entrano a far parte del campione. Viene scelto


quando manca la disponibilit della lista delle unit elementari o
per opportunit di tipo organizzativo/territoriale; in genere +
facile
individuare
i
gruppi
rispetto
ai
singoli.
CAMPIONAMENTO SU + STRATI: possibile ricorrere a tale
metodologia di sel quando il coll di rif strutturato
gerarchicamente, ossia quando la pop di unit finali contenuta in
un insieme di unit di livello sup. Si usa quando nn disponibile
una lista complessiva delle unit della pop (le anagrafi dei comuni
italiani nn sono centralizzate in un'unica banca dati). Si ricorre a
questo tipo di campionamento per necessit in quanto le stime con
esso ottenute sono di solito - eff (a causa della > variabilit
campionaria) di quelle calcolate applicando un camp casuale
semplice. Nei diversi stadi possibile ricorrere a schemi di
campionamento differenti. DISEGNO COMPLESSO: disegno
campionario usato nelle indagini multiscopo dell'Istat differenziato
per comuni autorappresentativi, nei quali le unit statistiche
vengono selezionate a grappolo, e comuni nn autorappresentativi,
nei quali la selezione avviene su due stadi (comuni e famiglie). I
comuni vengono stratificati in base a 105 domini di stima, ottenuti
dalle regioni e dalle 6 tipologie di comune per ampiezza
demografica; ogni comune estrae in modo casuale le famiglie da
intervistare. CAMPIONAMENTO NN PROBABILISTICO: la
prob di essere incluso nel campione nn nota; la conoscenza
dell'universo nn necessaria; la differenza con il campionamento
probabilistico rappresentata dalla sel nn casuale dei camp in
quanto il campionamento nn probabilistico nn fornisce a ciascuna
unit della pop la stessa occasione di essere parte del camp. Il
campionamento nn probabilistico nn consente l'inf e quindi i
risultati sono estendibili solo al campione. Un campione
selezionato con questi criteri ha il vantaggio della rapidit ma
fornisce dati poco affidabili e pu essere facilmente viziato da
errori sistematici (campionamento a casaccio). PER QUOTA: ha
la stessa logica del campionamento strat, ma le quote all'interno di
ciascuno strato sono sel dai ricercatori con criteri nn probabilistici.

Si ottiene definendo un dato # di sogg da campionare secondo


certe var, o in base ad una quota fissa o mantenendo una certa
prop tra pop e camp. Rispetto ad uno schema casuale presenta < c
e tempi di ril; se la ril effettuata in maniera rigorosa
comparabile ad un camp stat. Facilita le distorsioni rispetto alle
abitudini degli individui componenti la pop, necessita di un
rigoroso controllo sull'attivit degli intervistatori e richiede
attenzione nn solo alle quote definite rispetto alle distr mg ma
anche a quelle congiunte. A SCELTA RAGIONATA: scelta delle
aree di analisi o delle unit campionarie in f della peculiarit del
fen da studiare e della sua presenza ritenuta dal ricercatore
fortemente concentrata in tali aree o su tali unit. Viene usato in
fen che potenzialmente possono manifestarsi su un'ampia pop ma
che in pratica si concentrano su alcune aree per cui la scelta delle
unit nn casuale. Spesso viene bilanciato, ossia si considerano
una serie di var di controllo per le quali sono note le sintesi, ad es
le m nella pop, e si cerca di individuare un camp nel quale le var
di controllo hanno m uguale o molto approssimata a quella
corrispondente nella pop. conveniente scegliere le unit del
camp in sequenza, includendo quelle che permettono di
raggiungere il bilanciamento richiesto. A VALANGA: usato se la
pop cost da sogg che tendono ad occultare la loro identit o sono
di difficile reperibilit. Consiste nel sel i casi utilizzando le reti
relazionali (sociali, culturali, politiche) di un gruppo di persone
inizialmente contattate. TELEFONICO/SISTEMA CATI: si usa
nelle inchieste telefoniche ed gestito dal sw cati che seleziona i
sogg da intervistare direttamente dagli elenchi telefonici. DI
CONVENIENZA O DISPONIBILIT: si usa quando i sogg da
intervistare sono irraggiungibili e ci si basa unicamente su gruppi
volontari. CAMP DI ESPERTI: cost da sogg particolarmente
informati su certi arg (opinion leader o testimoni privilegiati).

SIMBOLI:
X = carattere; x = modalit
N = popolazione
n = frequenza assoluta; f = frequenza relativa; F = frequenza
relativa cumulata
= ampiezza della classe;
x =media aritmetica; xg=media geometrica; Mo = moda; Me =
mediana
Sxa = scostamento semplice medio; SMe = scostamento semplice
mediano; 2 = varianza; = scarto quadratico medio; CV =
coefficiente di variazione;
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32
27
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