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x2
x3
...
xN
x2:x1
x3:x2
...
xN:xN-1
DISTR DI FR: elenco di tutte le x oss nel coll + # oss; si omettono i X nn ril. FR ASS: # di unit
stat che presentano una x; la delle FR = al tot della pop. FR REL: # di unit che presentano una
x in rel alla numerosit del coll; la delle Fr = 1; confronti tra coll; si xde la dim del coll ma si
pu indicare il peso di una x nella descr del coll rispetto al X esaminato, depurando la FR dalla
numerosit del camp. FR %: comprensione e fruibilit dei dati; il # di unit che presentano una
specifica x prop a quello oss. TAB: quadro gen della manif del fen. DIAGRAMMI: potere info
sup; visione d'insieme; confronto tra fen per scoprire rel; leggibilit dei dati e delle elaborazioni
(lettura di sintesi). La scelta della rappr graf influenza la comprensione. TITOLO: tipo e x del X e
del coll + unit di misura. TORTA: 2 o 3 dim; distr fr% di fen qual sconnessi o ord ciclici; ogni
fetta prop alla manif del X nel coll; nn utili per i confronti + poche x. RADAR: X qual ord ciclici;
+ coll su un unico graf. NASTRI E BARRE: distr semplici per X quant; distr fr per X qual; nei
nastri il X sulle ascisse, nelle barre sulle ord. AREE: X quant continui nel tempo; 1 o + coll.
Una bassa var.t nei gruppi rispetto ad un'elevata var.t tra gruppi xmette di separare le unit e ottenere info migliori.
x degli scarti dalla x della distr al quadrato.
Pu essere letto come mediamente gli scostamenti dal val medio del X sono pari al ...% di quest'ultimo.
posizione delle unit rispetto al liv della var e nn rispetto alla sua
intensit quindi si possono usare sia var qual ordinabili che var
quantitative. Ai val oss di ogni var sono sostituiti degli
ordinamenti (uno colonna) espressi sotto forma di ranghi; il
rango di un elemento xij un # di ord conferito sulla base della
posizione che occupa in rel agli altri elementi della j-esima
colonna. La direzione degli ind elementari deve essere la stessa
per tutti; se un ind ha direzione negativa si considera il suo
complemento rispetto all'unit di rif. Dopo aver calcolato i ranghi
di ogni var si considera per ogni oss la rel Si=gij. Per migliorare
la leggibilit dei dati possibile esprimere la sintesi in termini
medi. Ottenuta la sintesi, per o per x, possibile esprimere l'ind
composto in termini di rango e leggere la graduatoria complessiva.
Permette di ottenere rapidamente un ind sintetico di facile
interpretazione ma nn si possono ricavare info sulla distanza che
separa ogni termine dall'altro n la distanza x che intercorre tra
essi. APPROCCIO CARDINALE: misura metrica delle diff tra le
unit. Le unit sono ord e si quantificano le diff che intercorrono
in termini di distanza; in entrambi i casi l'origine arbitraria, f
della batteria di ind elementari scelti e dei val delle unit
considerate. possibile usarlo solo con var quant. necessario
trasformare gli ind elementari in modo che si muovano tutti nella
stessa direzione e trasformarli in modo che si possano comparare
attraverso #indici, in %, relativizzando o standardizzando. La
trasformazione dei dati in #indici consente di eliminare il
problema delle unit di misura degli ind elementari considerati;
per invertire il segno degli ind elementari con direzione opposta si
pu usare il reciproco dei #indici considerando la situazione min
invece della max nel proc di normalizzazione. Dopo aver
normalizzato tutti i valori (rispetto alla x o al valore max I ij=xij:xm
oppure Iij=xii:xmax), si calcola la x dei #indici. La trasformazione in
dati relativizzati consente di eliminare i problemi derivanti da una
grandezza degli ind elementari e di tenere sotto controllo la
var.t (cij=(xij-minx.j):(maxx.j-minx.j)). Il den indica il campo di ; i
dati sono prima centrati e poi rapportati al campo di ; la presenza
Essenza delle cose nella loro caratteristica di essere cose che esistono.
Val caratteristici assunti dall'intera pop (distribuzione) o rel fra le var di interesse (parametri).
ottenuti con la def iniziale del probl per arrivare ad una conferma
o ad una riformulazione; per usare correttamente i risultati, dopo
aver circoscritto l'ambito operativo ed aver delineato i vincoli
entro cui l'ind assume validit, bisogna considerare le hp su cui si
fonda la metodologia, l'ambito spazio-temporale in cui la ricerca
condotta e la validit futura dei risultati. CATENA DEL
VALORE: dato, info, conoscenza. REPORT DI RICERCA:
presentazione dei risultati; proc di interpretazione delle an stat
condotte nelle fasi precedenti. PIANO DI COMUNICAZIONE:
rel finale. Ogni fase caratterizzata da un controllo della qual e si
collega a quelle precedenti e successive; proc circolare che xmette
di tornare al punto di partenza per riprogettare l'an se il bisogno
info nn soddisfatto. DECISIONI OPERATIVE: sovrintendono
all'org pratica; stabilite prima dell'inizio dell'ind; componente
statica o dinamica, confronto dei risultati con info relative ad altre
realt; disegno esplorativo o sperimentale, descr o inf, trasversale
o longitudinale, prospettico o retrospettivo. ERRORI: var (distr in
maniera casuale e con x nulla in ogni ripetizione dell'ind),
campionari, extra campionari (op necessarie all'ind), di copertura
(liste nn complete o nn rappresentative di tutta la pop; focalizzate
su alcuni ceti o fasce d'et; ridef la pop o integra il camp).
DISTORSIONI: risultato di fattori sistematici, costanti in tutte le
ripetizioni, con segno specifico rispetto al val reale; dipendono
dalla correttezza della f di sintesi dei dati. AUTOSELEZIONE
DEL CAMP: le car socio-dem di chi partecipa sono diverse da
quelle di chi si sottrae; l'err tanto + evidente quanto + tali car
sono correlate all'ogg dell'an; riponderazione. QUALIT DEI
DATI: accuratezza dell'ind (progettazione, tecniche, mis del fen;
legata al passaggio dei dati su un supporto adeguato
all'elaborazione; gli err di rilevazione e trattamento al crescere
della numerosit del camp), precisione (dimensione del camp;
assoluta nelle ind censuarie), attendibilit (accuratezza +
precisione; significativit, idoneit e rispondenza delle info alle
necessit degli utilizzatori finali; alcune var sono + attendibili se
rilevate su camp). RILEVAZIONI: TOT: conoscenza esatta del
SIMBOLI:
X = carattere; x = modalit
N = popolazione
n = frequenza assoluta; f = frequenza relativa; F = frequenza
relativa cumulata
= ampiezza della classe;
x =media aritmetica; xg=media geometrica; Mo = moda; Me =
mediana
Sxa = scostamento semplice medio; SMe = scostamento semplice
mediano; 2 = varianza; = scarto quadratico medio; CV =
coefficiente di variazione;
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