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Francesco Bersini
La sapienza del Vangelo
Per un rinnovamento nello Spirito
Raccolta di meditazioni frutto di esperienza e vita vissuta. I passaggi presi dal Nuovo
Testamento o dalle massime dei santi aiutano a riconsiderare la vita ogni giorno sotto una
rinnovata luce della fede.
Di seguito vengono proposti, per ragioni di copyright, solo degli estratti. Il testo completo
disponibile in libreria per i tipi della Edizione Ancora, 2001.
N.B.: I numeri tra parentesi sono quelli del testo originale.
Si ringrazia Agns Sochor che, con la consueta dedizione ed amore, ha raccolto e trascritto i
testi del presente estratto.
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in punto di morte e fai ogni cosa come se fosse lultima della tua vita. Se avrai creduto in Dio
e lo avrai servito, la tua morte non sar un salto nel nulla, ma nelle braccia di Dio; sar
lincontro personale con lui per vivere presso di lui nellamore (Sap 3, 9) e nella gioia della
sua amicizia.
6. Il giudizio di Dio.
(11) Quando caler il sipario sulla scena della tua vita e la rappresentazione sar terminata,
deporrai i vestiti della parte che avrai sostenuto per essere giudicato secondo verit. Se avrai
disprezzato quaggi i beni celesti e non avrai agito con rettitudine, la tua coscienza
testimonier contro di te, n potrai sottrarti tacendo o ingannare negando. Allora
desidererai avere quei beni che hai disprezzato, ma non ti sar possibile ottenere ci che
desideri. Sii vigilante per non lasciar passare invano lora della grazia. Ricordati che
lindulgente misericordia di Dio si muter un giorno in giudizio irrevocabile. Se ora simuli di
essere quello che non sei, quando verr il giudizio divino si vedr quello che sei. Esamina ora
la tua coscienza; giudica il tuo operato; detesta le tue colpe; riprendi te stesso ogni giorno per
essere irreprensibile davanti al giudice divino; fai ora penitenza perch tu non sia
condannato in quel giorno tremendo. Comportati in ogni tempo come se dovessi tra poco
presentarti davanti al tribunale di Dio. Ricordati che non c peccato che commette luomo
che tu non possa commettere. Non aver altro desiderio se non quello di possedere Dio, n
altro timore se non quello di perderlo.
7. Poni un freno alle tue passioni.
(14) Lignorante presuntuoso, il vero sapiente umile. Preoccupati pi di essere che di
fare o avere. Se farai senza essere ti vuoterai e ti impoverirai. Odia profondamente lipocrisia;
essa un omaggio che il vizio rende alla virt .Bandisci dal tuo animo la violenza; larma di
coloro che non hanno idee per imporsi. Non far nulla in preda allira. La violenza non si
arrende alla violenza, ma alla mansuetudine. Chi grida passa dalla parte del torto anche
quando ha ragione. Vedi che la vanit e la superbia non ti facciano incorrere nel danno della
stima di te stesso e del disprezzo degli altri (Lc 18, 9).
8. Il tarlo dellinvidia.
(15) Linvidia uccide il fratello nel proprio cuore. Quanti delitti ha causato linvidia! Per
invidia, la morte entrata nel mondo (cf Sap 2, 24); Abele fu ucciso dal fratello (cf Gn 4, 1-8);
Giuseppe fu venduto agli egiziani (cf Gn 37); Davide fu perseguitato da Saul (cf I Sam 18 ss);
Ges fu consegnato a Pilato (cf Mt 27, 18).
9. La prova della tentazione.
(16) Il tuo progresso si compie attraverso la tentazione. Non di rado il nemico dellumana
natura, sotto parvenza di bene, offusca lintelligenza, raffredda la volont, fa crescere lamor
proprio; e cos ti separa dal volere di Dio, per accostarti al tuo proprio volere.
Il demonio ti tende la tentazione che pi si confanno al tuo temperamento. Il tuo potere non
il non sentire la tentazione ma il non consentirvi.
10. Conosci te stesso nelle tentazioni.
(17) Non puoi conoscere te stesso se non sei tentato, n essere coronato se non hai vinto, n
puoi vincere senza combattere. La lotta vittoriosa contro i vizi genera in cuore pensieri
presuntuosi. Giunge allora provvidenziale la tentazione per far bollire i fumi della
presunzione. Perch non ti elevi in superbia, Dio ti umilia con la tentazione. Nellesercizio
della virt riconoscerai quello che hai ricevuto da Dio, nella tentazione quello che puoi con le
tue sole forze. La carne ti tira in basso perch lo spirito non ti faccia insuperbire. Nella
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6. La correzione fraterna.
(31) Cerca di avere per la sua debolezza quella comprensione che hai per la tua. Vale pi
una correzione amichevole che un rimprovero aspro.
Astieniti di voler correggere i difetti di chi non in grado comprenderli e rifiuta la correzione.
E il cuore che va trasformato, e questo un lavoro lungo, intimo e personale. (Ez 36, 26-27).
7. La castit del corpo.
(32) Ti convertirai veramente a Dio quando ti distaccherai dalle leggerezze e dai piaceri
dannosi e perversi di questo mondo.
Se ti arricchirai della dolcezza della contemplazione si estinguer in te la brama sfrenata dei
godimenti.
8. La castit del cuore.
(33) Dio permette certe tentazioni perch non ti levi in superbia.
La castit ti libera il cuore per renderlo capace di un amore totalitario.
Dio non pu essere compreso da chi non puro di cuore. Alluomo puro e santo dato di
afferrare Dio.
9. Le ricchezze della povert.
(34) Mancando i beni esteriori, crescono quelli interiori, dai quali deriva allanima
benaltra pace e saziet. Quanto meno avrai in questa vita, tanto pi facilmente possederai
laltra.
Se non desiderai cosa alcuna in questo mondo godrai tanta pace e sicurezza di spirito.
Attaccati saldamente al desiderio dalla patria celesta e non sarai scosso dai turbamenti delle
cose terrene.
Non lindigenza che ti salva, ma laccettarla con umilt e pazienza dalle mani di Dio,
confidando in Lui. Se sei privo di roba ma la desideri, proverai gli effetti della povert ma
non ne avrai la virt. Se amerai Ges non potrai fare ameno di amare la povert.
Se Ges ti domanda qualche distacco non rifiutarlo. Nella povert con lui godrai tanta gioia;
nella ricchezza senza di lui patirai tanta tristezza. (Mt 19, 22).
10. La vera povert in spirito.
(35) La vera povert in spirito consiste nel non desiderare nulla fuori di Dio, nel soffrire
per amore di colui che tanto ha sofferto e mantenersi tranquilli nelle prove e nelle aridit.
Beato te se sarai povero in spirito (Mt 5, 3): possederai la vera umilt interiore e la semplicit
del fanciullo; vivrai nella verit senza preoccupazione alcuna di apparire diverso da quello
che sei.
Dio, prima di darti i suoi tesori, ti fa toccare con mano la tua miseria, perch ti convinca che
da te puoi fare ben poco e non ti debba inorgoglire. Ges con lumilt ha vinto la superbia del
mondo.
Lamor proprio come una nube che ti impedisce la conoscenza di Dio e di te stesso. Il tuo
peggior nemico lamor proprio, lattaccamento cio alla stima di te stesso.
Copri i difetti di tuo fratello con la considerazione dei tuoi peccati. Lumilt nutrice della
carit. Per questa via giungerai alla grande virt di considerare gli altri migliori di te, e te il
peggiore di tutti.
11. La virt dellobbedienza.
(36) Dopo aver rinunciato a tutti i beni che possiedi, preparati a rinunciare completamente
anche alla tua volont. Liberati dal suo peso.
Il superbo non mai obbediente. Lobbedienza non sia per te una costrizione o una
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sottomissione passiva, ma un atto di amore, una libera adesione al disegno di Dio che pone la
tua vita al suo servizio.
12. La virt della pazienza.
(38) Se vuoi diventare persona spirituale, una delle principali virt che devi esercitare la
pazienza. (1Tm 6, 11). La pazienza dolce, la collera amara; la pazienza forte, la collera
debole; la pazienza seda lira, la collera eccita le passioni; la pazienza genera pace, la collera
suscita guerra; la pazienza sapiente, la collera oscura la lucidit della mente e lacutezza del
pensiero; la pazienza ti rende padrone di te stesso, la collera sconvolge le facolt dellanima.
Solo nella prova sperimenti il grado della tua umilt e della tua pazienza. Con la pazienza
conquisterai chi da un atteggiamento impulso sarebbe provocato al peggio.
Finch non avrai nel tuo cuore i dolori, la povert e i disprezzi di Ges e non li soffrirai con
pazienza amorosa, non credere di aver fatto molto progresso nella vita spirituale.
13. La dolcezza una forza.
(39) La virt della dolcezza forte per guadagnare gli uomini a Dio.
Impara da Ges la mitezza e lumilt, e troverai riposo per la tua anima. (Mt 11, 29). Ges la
rivelazione suprema della mitezza di Dio. (Mt 12, 18).
14. Larte di saper dialogare.
(40) Solo se ti metterai al di fuori di te incontrerai laltro. Il tuo dialogare sia sincero: a
qualsiasi genere di persone di quello che devi dire con bont, schiettezza, semplicit, senza
parole umilianti e offensive. Ti consiglio al riguardo di fare un patto con la tua lingua : non
esca mai dalla tua bocca una parola quando il tuo animo agitato.
15. Il valore del sorriso.
(41) Impari a far felici quanti conosci. Pi che riempire le tombe di fiori, riempi i cuori di
amore. Sorridi anche a Dio, in amorosa accettazione della sua volont. (Prv 17,22). Se tutta la
tua persona irradier gioia, serenit e pace, Dio si servir di te per condurre a se la anime.
Non saprai mai il bene che puoi fare con un semplice sorriso.
16. Ama il silenzio.
(43) Parla pure quando la tua parola vale pi del silenzio. Nel tumulto del mondo, non
troverai Dio. Se parlerai molto con Dio, non sentirai il bisogno di parlare con gli uomini. Non
c ascolto senza silenzio. Sii affamato di silenzio per ascoltare Dio e penetrare sempre pi a
fondo nel suo essere infinito. Il silenzio un grande amico di chi diffida di se stesso e confida
in Dio.
17. La solitudine.
(44) Non sei mai solo quando sei con Dio. (Gv 14, 23). Questo dolce ospite dellanima di
tale natura che vuol parlare al tuo cuore lontano dal tumulto del mondo. Non caricarti di
tante faccende che non ti resti il tempo di raccoglierti in Dio. Se amerai veramente Dio ti sar
cara la solitudine. Due cuori che si amano antepongono a tutto la solitudine.
18. Felicit, gioia e tristezza.
(45) Dio ti ha creato per comunicarti la sua felicit. Solo Dio pu riempire il tuo cuore; non
illuderti che lo possano fare le creature. . Esse sono come il cibo nei sogni, simile in tutto a
quello della veglia, ma che non nutre i dormienti. Le promesse del mondo sono fallaci e
piene di inganni.
La felicit non consiste nellavere ci che vuoi, ma nel volere ci che hai. Dio nel tuo spirito
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alterna con sapienza infinita la gioia allo sconforto perch non ti esalti la soavit dei suoi
doni n ti deprima lasprezza della prova. Lintima gioia che Ges ti dona, nessuna te la
potr togliere. (Gv 16, 22). Per godere veramente la gioia non chiedergli di scendere dalla
croce, ma di salirvi con lui. Ci sia in te una sola tristezza: quella di non essere santo.
19. Non insuperbirti per i doni di Dio.
(47) Finch avrai troppa stima di te stesso e del tuo operato non sarai un buon servo di Dio.
Ricordati che non puoi avere neppure un buon pensiero senza il suo aiuto. (Gv 15, 5).
Come Ges si serv di un po di fango per dare la vista a un cieco, cos pu servirsi di te,
povera creatura, per dare la vista della fede a tante anime. (Gv 9, 6).
Dio solo santo. Bont sua se vorr farti partecipe della sua santit. Egli ti salva non per
merito di opere giuste fate da te, ma in virt della sua misericordia. (Tt 3, 5).
20. Tu sei nulla, Dio tutto.
(51) Quanto pi penetrerai nellintimo della divinit, tanto pi conoscerai di essere indegno
poich quanto pi ti avvicini alla luce tanto meglio conoscerai le miserie che non sai di avere.
Nella misura in cui conoscerai e amerai Dio diventerai vile a te stesso. Con la tua umile
sottomissione a Dio fino alla morte realizzerai il suo disegno (Is 53, 4-10), e egli ti esalter a
suo tempo come ha fatto con Ges. Come puoi dire di amare Ges se non sai sopportare un
disprezzo per amor suo che ne ha sofferti tanti per te.
21. Non trascurare lumilt del cuore.
(53) Se non ti meravigli della tua debolezza sei sulla via della vera umilt. Come lacqua
confluisce nelle valli, cos la grazia dello Spirito Santo scende sugli umili. Come la superbia
il principio di ogni peccato, cos lumilt il principio di ogni virt. Non cercare di apparire
perch Ges potrebbe sparire. Non sei umile quando ti umilii, ma quando ti umiliano e lo
sopporti per Ges. Impara a conoscerti per quel niente che sei. Quando vedi un peccatore, di
fronte alla sua miseria piangi la tua, poich, se non sei gi caduto, puoi ancora cadere nelle
stesse mancanze.
22. Lumilt e la confidenza in Dio.
(55) In un cuore pieno di se non c spazio per accogliere il Signore. (Lc 1, 52-53). Umilt e
fede sono la terra fertile in cui Dio compie i miracoli del suo amore onnipotente.
23. Aiuta il fratello nel bisogno.
(59) Tu che onori il corpo di Ges sullaltare, non permettere che sia oggetto di disprezzo
nei poveri sue membra. Che vantaggio pu ricavare Ges la mensa del sacrificio piena di
vasi doro mentre egli muore di fame nella persona del povero? Mentre adorni lambiente del
culto, non chiudere il tuo cuore al fratello che soffre. Veramente povero colui che non trova
che lo ascolta.
24. La carit il sole delle virt.
(61) C una cosa sola grande nella vita: quello che fai per amore. La carit ti fa accettare gli
altri come sono, anche con i loro difetti. Per vivere nella fraternit interpreta nel miglior
modo possibile quel che vedi fare dal tuo prossimo. Guarda le azioni altrui per notare le
virt, e mai i difetti. Dal calore si argomenta la presenza del sole; dalla carit si argomenta la
presenza di Dio nella tua anima. Lamore verso il prossimo deriva dallamore di Dio. Quanto
pi amerai Dio tanto pi ti affliggerai di vederlo offeso, e quanto pi amerai il prossimo tanto
pi ti affliggerai per la sua rovina. Il sentirsi disprezzato demoralizza e ferisce il cuore. Tieni
lontano da te questa grave mancanza. Che nessuno abbia da soffrire per colpa tua.
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abbondanza dei tuoi beni ma per la ricchezza del tuo animo. Le ricchezze sono come lacqua
del mare: pi ne bevi, pi hai sete. Il gran male non sta nella ricchezza ma nel renderti
schiavo della medesima. Se vivrai intensamente la tua unione con Dio, egli ti imprimer
nellanima una persuasione profonda della nullit delle cose terrene. Quanto pi progredirai
in questa unione tanto meglio comprenderai che tutto al mondo, tranne leterno, vano (Sap
5, 10-11). Ricordati che meno di niente tutto ci che passa. Miserevole schiavit voler
trattenere cose che fuggono, fondare la felicit su cose instabili, desiderare cose che passano
e non voler passare insieme con esse. . Resta libero solo chi calpesta i desideri terreni e non
cerca le cose di questo mondo.
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spirituale, non tu lo conosci ma il medico divino che ha cura della tua anima. I favori
dellorazione sono un puro dono di Dio. Se non lui a darteli, non li potrai avere neppure
morendo di desiderio. Non pensare di essere migliore degli altri se sei favorito da speciali
grazie di orazione. Il dono della preghiera non si fonda sui tuoi meriti ma sulla misericordia
di Dio.
5. Il discernimento.
(98) Sforzati di perseverare nella pazienza, considerando quanto sei misero senza laiuto di
Dio Lo studio della consolazione e della desolazione meraviglioso e delicato, esso suppone
una certa maturit addestrata a distinguere ci che buono di ci che cattivo (Eb 5, 14). In
tutte le situazioni della tua vita, anche nella pi tristi, cerca di reagire intensamente alla
desolazione, procura invece che ti accompagni sempre nellintimo del tuo animo la
consolazione spirituale (At 5, 41), questo un elemento vitale che dovrebbe permeare tutta la
tua vita. Apriti, per quanto possibile, a questo dono di Dio, che Ges ha chiesto al Padre per
i suoi discepoli prima di lasciare il mondo (Gv 17, 13); vedi in esso uno strumento
provvidenziale per la manifestazione, prima, e per la conferma, poi, della volont di Dio. La
consolazione libera e soave l linguaggio di Dio nei tuoi riguardi; non fare nulla di cui non
abbia la sua particolare approvazione. Oh, potessi tu vivere la spiritualit della consolazione!
Anche nelle prove potessi esclamare come San Paolo: Sono pieno di consolazione, mi sento
traboccare di gioia in ogni nostra tribolazione. ( 2Cor 7, 4).
6. Modo di fare una buona scelta.
(99) Per fare una buona scelta devi avere presente anzitutto il fine per cui sei stato creato:
la gloria di Dio e la salvezza dellanima. Devi avere anzitutto ben presente la materia su cui
vuoi fare la scelta, devi essere inoltre nellassoluta indifferenza su ci che vuoi scegliere,
seguendo solo quello che ti sembrer meglio per la gloria di Dio e la salvezza dellanima. Ti
raccoglierai quindi in preghiera chiedendo a Dio che voglia infondere nel tuo spirito la sua
sapienza (Sap 9, 1-6) perch tu sappia scegliere ci che gli gradito (Sap 9, 10) e torni alla
sua maggior gloria. Solo alla luce della fede e della preghiera potrai scoprire la divina
volont. Pensa inoltre cosa avresti voluto scegliere quando ti troverai in punto di morte o
davanti al giudizio di Dio. Potesse la tua scelta meritare da Ges lelogio che egli rivolse a
Maria, sorella di Lazzaro: Maria ha scelto la parte migliore che non le sar tolta. (Lc 10,
42).
7. La chiamata del Signore.
(100) Una sola parola di Dio fatta sentire interiormente allanima pu apportarle un bene
maggiore di quanto essa ne abbia avuto in tutta la vita. La perla pi preziosa che tu possa
trovare la conoscenza della tua vocazione. Ben poco valgono le creature con le loro
opposizioni quando vuole unanima per se. Vivi intensamente tutti i giorni che Dio ti
concede, senza pensare al domani. (Mt 6, 34). Ogni giorno che trascorre un passo in avanti
verso la meta eterna.
8. La ricerca sincera della verit.
(102) Se cerchi la verit con cuore sincero, sia pure inconsciamente, vai alla ricerca di Dio
che verit (I Gv 5,6), e vuole che tutti gli uomini arrivino alla sua conoscenza. I Tm 2,
4).Non cercare te stesso ma la verit. La verit entra nella tua vita quando dalla testa passa al
cuore. Ritieni donato a te quello che altri diranno meglio di te. Ciascun pu divenir
strumento della verit. Essa pu essere manifestata per mezzo tuo a un altro, o per mezzo di
un altro a te. Accogli la luce da qualunque fonte essa venga. Quando ami lidea degli altri non
perch tua ma perch vera, tu ami n la tua n la loro verit ma un bene comune a tutti gli
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partecipazione alla vita di Dio. Il santo una persona innamorata di Dio; la sua mente e il
suo cuore sono sempre rivolti a lui. Con locculta grazia di Dio crescerai gradatamente nel
suo amore e giungerai alla perfezione dellamore quando ti sarai staccato totalmente di te
stesso. Abbi una volont incrollabile, sincera e operosa di non rifiutare nulla a Dio, di star
pronto a qualunque esigenza del suo divino servizio. Abbandonati nelle mani del Signore
perch faccia di te ci che pi gli aggrada. Dio ti ha troppo amato perch tu debba giocare al
risparmio con lui. Sei stato creato per essere un riflesso di Dio (Gn 1, 26; Rm 8, 29). Credi a
Dio e lasciati conquistare da lui. La tua santificazione non consiste nel fare cose grandi ma
nellaccettare la volont di Dio fin nelle pi piccole cose. Lamore lanima della santit alla
quale sei chiamato. La via per giungere labbandono totale alla volont di Dio. Fiorisci e da
frutti dove il Signore ti ha seminato. Fai fruttare la moneta che Dio ha posto nelle tue mani.
Dovresti essere pieno di confusione, pensando alle grazie che Dio ti ha concesso e che di
continuo ti concede e allo scarso profitto che ne hai tratto. Lo scopo della tua esistenza la
tua santificazione, il tuo destino la vita eterna. Tutto il resto vanit. La grazia perfeziona la
natura, non la sopprime. Tra Dio e i santi si opera una specie di identificazione che
leffetto dellamore.
14. Vivi una volta sola, vivi da santo.
(108) Pensa sempre alle virt che ti mancano, non a quelle che hai. Quanto pi ti accosti
alla fine della tua vita tanto pi forzati di crescere nel fervore. Sei stato creato per essere un
riflesso di Dio (Gn 1,26; Rom 8, 29). Credi a Dio e lasciati conquistare da lui. Non soffocare
in te quegli ideali che ti invitano a spendere la vita per qualche cosa che vale e che non
delude, per traguardi lontani e affascinanti. Ti prego, non seppellire questo sogno. Anche se
rimarr solo nella tua mente e non sar diventato la tua storia, non lavrai coltivato invano.
Ges ti esorta a nutrire in te la nostalgia dellinfinito, a emulare la perfezione di Dio (Mt 5,
48). La tua santificazione non consiste nel fare cose grande ma nellaccettare la volont di
Dio fin nelle pi piccole cose. Lamore lanima della santit alla quale sei chiamato. La via
per giungere allabbandono totale alla volont di Dio. Oh, potessi tu non aver altra tristezza
se non quella di non essere santo!
15. Chi si consacrato a Dio deve tendere alla santit.
(109) Molti si incamminano a grandi passi per la via dalla santit, ma poi non sono
costanti. Mettono mano allaratro, ma poi guardano indietro (Lc 9, 62). Loccupazione pi
grande che puoi esercitare su questa terra quella di tendere alla santit. La mta della
santit il pi grande tesoro dellanima, la pi alta aspirazione umana. Fiorisci e da frutti
dove il Signore ti ha seminato. Per poter dare devi avere; per rendere santi gli altri devi
esserlo tu. Solo se avrai fatto lesperienza personale di Dio potrai trasmetterla agli altri. Fai
fruttare la moneta che Dio ti ha posto nelle tue mani. Dovresti essere pieno di confusione,
pensando alle grazie che Dio ti ha concesso e che di continuo ti concede e allo scarso profitto
che ne hai tratto. Oh, quanto pochi sono i santi perch troppi sono coloro che non sanno
staccarsi da se stessi e dalla terra! Lo scopo della tua esistenza la tua santificazione, il tuo
destino la vita eterna. Tutto il resto vanit. Ti illudi, mio caro, se pensi di farti santo con la
recita di molte preghiere e rifiuti un favore che potresti fare a chi te lo chiede. La grazia
perfeziona la natura, non la sopprime. Tra Dio e i santi si opera una specie di identificazione
che leffetto dellamore.
16. Coltiva in te lanelito delle vette.
(113) Su di te c un disegno di Dio, Hai in te il germe dellinfinito. Non chiedere nulla,
accetta tutto. Armati della preghiera e abbraccia il mistero della sofferenza, senza suonare la
tromba davanti a te (Mt 6, 2). La vera vita non pu essere che quella interiore, la vita
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soprannaturale, la vita divina piena di immortalit (Sap 3, 4) che si identifica col tuo ultimo
fine.
17. La sublime poesia del donare.
(114) Sentiti fratello di tutti, e tutti abbraccia in Dio, superando ogni simpatia o antipatia.
Non preoccuparti di quello che devi fare per il bene degli altri, solo non lasciarti sfuggire
giorno per giorno con generosit le occasioni che il Signore ti manda. La tua felicit
risposta nel bene che farai, nella gioia che diffonderai attorno a te, nel sorriso che farai
fiorire, nelle lacrime che avrai asciugato. C pi gioia nel dare che nel ricevere. (At 20, 35).
Pensa prima agli altri; poi a te stesso. Esci da te stesso per metterti tutto a disposizione degli
altri; nulla ti far tanto bene come fare del bene. Non ti capiti la sventura di aver pi scienza
che carit. Abbi la capacit di metterti nei panni degli altri.
18. Dio ti sempre presente.
(115) Dio con te, anche se tu non sarai con lui. Egli ti vicino, anche se tu ti troverai
lontano da lui. Egli non abbandona te, anche se tu abbandoni lui. E dentro di te,, anche se tu
sarai fuori. Pensa sempre a te, e continuamente ti benefica, anche se tu non ti ricordi di lui.
Come luccello, ovunque voli, trova sempre laria, cos tu ovunque vada, troverai sempre Dio
presente. Colui che dappertutto, dove non ? Non riempie forse Dio il cielo e la terra? (Ger
23, 24). In lui vivi, ti muovi e esisti (At 17, 28). La presenza di Dio la pi reale di tutte le
presenze; senza di lui tutto sarebbe nel nulla. Dio presente a te di te stesso. Dio spirito e
ci che nascosto nel profondo del tuo animo lo conosce pi chiaramente di qualsiasi realt
materiale. No v mezzo migliore per vincere le tentazioni che il ricordo della presenza di Dio.
Se ti diventer familiare la sua presenza ti guarderai dal fare ci che gli dispiace. (Tb 13, 8).
Non vedendo Dio con gli occhi, ne perdi troppo spesso la memoria e ti comporti come se
fosse lontano. Ricordati che non sei mai solo.
19. Vivi alla presenza di Dio.
(116) In mezzo alle tue occupazioni, di tanto in tanto ritirati in te stesso e, sia pure di
sfuggita, ricordati dellospite che hai in te. Se farai labitudine, egli ti si far sentire presente.
Lo stare alla presenza di Dio col tuo cuore, anche senza dirgli nulla con le labbra,
perfettamente orazione (Gv 17, 1). Per vivere lunione con Dio o godere della sua presenza,
rinunci per amore suo a tutto ci che non lui, vivi come se non esistesse al mondo che tu e
lui. Cerca di pensare spesso a Dio e gusterai la sua dolce compagnia. Se vuoi godere in questa
vita la pace del paradiso, abituati al colloquio familiare, umile e amoroso con lui. Oh quale
gioia essere da solo, tu e il tuo Dio, nella cella del tuo cuore, senza che nessuno ti disturbi!
Qualunque sia laffetto che devi portare al tuo prossimo, nulla deve uguagliare
lincomparabile gioia di trovarti a tu per tu col Signore. Se il Signore vicino, di che cosa devi
preoccuparti? Accanto a Dio troverai una pace profonda e imperturbabile. (Sal 16, 11). Ti
conceda Dio che la sua presenza nella tua anima non sia solo una verit di fede, ma una
realt divina immensamente sperimentata. Senti il bisogno della solitudine per gioire della
sua presenza. O sommo mio Creatore, tu sei ovunque. Sei intorno a me, sei dentro di me, e io
sono cos distratto! Fa che conservi amorosamente, nella tranquillit del mio animo, la
percezione della tua presenza.
20. I disegni di Dio sulla tua vita.
(117) Quando Dio si mette decisamente al timone della tua vita,la prima cosa che fa quella
di sconvolgere i tuoi piani. A volte egli suscita delle tempeste contro di te per infrangere i tuoi
disegni e condurti l dove egli vuole. (Gio 1). Dio che ha contato i capelli del tuo capo (Mt 10,
30), dirige il cammino della tua vita con bont e provvidenza. I suoi disegni, infinitamente
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sapienti, spesso sono in contrasto coi tuoi. A te pare che egli non abbia cura di te, ma col
tempo, forse su questa stessa terra, sicuramente in cielo, vedrai come la mano di Dio ti ha
guidato con amore e sapienza. Spesso Dio ti vuole in quelle cose che tu non vorresti fare, nel
luogo dove tu non vorresti stare o andare; legato a questa volont divina sta il segreto della
riuscita. Non credere che Dio ti abbia dimenticato perch non agisce come tu desidereresti.
Dio non si disinteressa delluomo che con amore ha creato. Egli si serve anche delle
macchinazioni degli uomini per attuare i suoi disegni di amore sopra di te. Dio sa adoperare
anche il male dei reprobi a sostegno dei suoi eletti. Se tu non porrai ostacoli, Dio si servir di
te per compiere le sue opere; prima per ti metter alla prova con molte croci e
contraddizioni. Sappi tuttavia che se si tratta di opere di Dio le prove non serviranno che a
farle crescere e ingrandire maggiormente. Affidati con fede ai voleri di Dio; distaccati dalle
creature e rimettiti in tutto nelle sue mani, poich egli sa meglio di te quello che ti conviene.
Il Signore non abbandona chi desidera servirlo. Attendi a compiere la volont divina, per non
rendere vano il disegno di Dio (Lc 7, 30) che mira a divinizzarti in Cristo. Non volere
investigare gli occulti disegni di Dio secondo le tue cieche vedute. Potresti essere tentato di
ritenere crudelt ci che pura misericordia. Le vie di Dio non vanno discusse ma adorate.
Che io sia uno strumento docile nelle tue mani.
21. Dal Signore sono diretti i passi delluomo.
(118) Dio, nelle sua bont onnipotente, si prende cura di te come se dovesse badare a te
solo, e si prende cura di tutti come di ciascuno. Le mani di Dio, nel segreto della sua
provvidenza, non abbandonano la tua anima, perch dal Signore sono diretti i passi
delluomo(Sal 37, 23; Prv 20, 24). Dio da tutta eternit, prima che il mondo fosse (Gv 17, 5),
ha pensato a te, perch tu diventassi partecipe della sua felicit. Ricordati che tutte le strade
della tua esistenza, anche le pi tortuose e oscure, ti conducono a lui. Nulla ti succede senza
che Dio lo voglia. E un mistero la mano di Dio che esalta, abbatte e consola. Dio non compie
miracoli nel dirigere la tua vita, egli si serve delle cause dipendenti dalla volont degli uomini
o dalla natura; ti d per laiuto per ricavarne profitto. Se Dio vorr che tu compia unopera
te ne dar la possibilit; e se non te la dar, vorresti tu essere pi zelante e sapiente di Dio?
Fidati pi di Dio che di te stesso. Anche se ti agiti, sappi che solo Dio ti governa. Non aver
fiducia nei tuoi personali desideri, poich misera la sapienza dei mortali e incerta la loro
previsione (Sap 9,14). Se vuoi che Dio si serva di te per compiere le sue opere, considerati
strumento umile, vile e inutile nelle sue mani, convinto che senza di lui non puoi fare nulla
(Gv 15,5).
22. Le opere tue e quelle di Dio.
(119) Non aver fiducia nei tuoi personali desideri, poich misera la sapienza dei mortali e
incerta la loro previsione (Sap 9, 14). Chiedi piuttosto a Dio che voglia per te quello che li
piacer di volere. Dio a volte ritira alquanto la sua mano per lasciarti a te stesso e farti
comprendere che il fervore che ti animava per il passato non era venuto da te. Se vuoi che
Dio si serva di te per compiere le sue opere, considerati strumento umile, vile e inutile nelle
sue mani, convinto che senza di lui non puoi fare nulla (Gv 15, 5).
23. Lopera che Dio tu ha dato da compiere.
(120) Diffida dei tuoi piani architettati a tavolino. Le cose che veramente riescono sono
quelle che nascono spontaneamente dalle situazioni concrete. Vero sapiente colui che sa
raccogliere tutte le sue forze attorno a unopera da realizzare a lunga scadenza nella sua vita.
Pi che aspirare a fare cose straordinarie, sforzati di renderti perfetto in quello che Dio vuole
da te. Non affliggerti se le cose non vanno secondo i tuoi piani; pu darsi infatti che dove
temi una perdita, la gloria di Dio ne abbia molto vantaggio.
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cercherai le cose che stanno fuori di te, ma il regno di Dio che sta dentro di te. (Lc 17, 21).
Poich nulla avviene senza la volont di Dio, volendo tu questa, verrai a volere tutto ci che
desideri che ti succeda in ogni tempo. Se non vivi la tua donazione di abbandono alla volont
di Dio, la vita ti sar molto penosa, poich non godrai di Dio, n ti sentirai contento del
mondo. Lanima priva di Dio come una casa abbandonata o un campo senza coltivatore.
Non c vera pace fuori della volont di Dio. Lasciati maneggiare come cera dal volere di Dio,
senza preoccupazione o ansia, poich egli ha cura di te (Sap 14, 3). Oh potessi tu non trovare
contentezza nella tua volont, ma solo in quella di Dio e sperimentare quanto sia amabile
questa volont! Labbandono alla volont di Dio consiste nellaccettare di essere ci che egli
vuole che tu sia. Ama quindi il tuo stato di vita, e non perder tempo a pensare a quello degli
altri. Perch temi e ti preoccupi tanto? Tutti gli avvenimenti della tua vita sono nelle mani di
Dio, ed egli ti conduce verso il tuo bene. Affidati, quindi, totalmente a lui ed egli superer le
tue speranze.
28. poni la tua fiducia solo in Dio.
(125) Il Signore sar la tua forza in proporzione della tua fiducia in lui. Ci che ti trattiene
nella vita spirituale la mancanza di confidenza. Se avrai conoscenza della tua miseria, non
solo potrai aver fiducia in Dio, ma non potrai avere questa fiducia senza la conoscenza della
tua miseria. Con la sua grazia in poco tempo potrai fare grandi progressi. Sarai onnipotente
se diffiderai totalmente di te stesso e confiderai unicamente in Dio. Non c delusione per
coloro che confidano in Dio (Dn 3, 40).Se commetterai degli sbagli, gli uomini perderanno la
stima di te e ti abbandoneranno. Non cos Dio. Egli paziente e fedele e tutto governa
secondo misericordia (Sap 15, 1). I tuoi propositi saranno tanto pi validi quanto pi saranno
fondati nella confidenza in Dio e nella diffidenza di te stesso. Cerca nel Signore la tua gioia,
poich se crederai in te stesso perderai la speranza. Se riconoscerai il tuo nulla, Dio si porr
al timone della tua vita; ma se avrai fiducia in te stesso, egli laffider a te. Lasciati guidare da
Dio. Non perderti nella tua goccia. Dio pu concederti un oceano sterminato di beni.
Riconosci in ogni circostanza della vita lattuazione di un piano divino, anche se resta
avvolto nel mistero. Al di l delle vicende terrene vedi la mano di Dio che ordina e guida ogni
cosa per la tua santificazione. La sfiducia, lavvilimento, lansia provengono dal diavolo.
29. La provvidenza di Dio.
(126) Non parlar mai di destino; Dio regola la vita degli uomini. La provvidenza non altro
che latto con cui Dio vuol concedere agli uomini i mezzi necessari e utili per raggiungere il
loro fine. Non si turbi il tuo cuore per quanto possa accaderti (Gv 14, 1-27). Nulla accade che
Dio non voglia. Dio lascia agire le cause seconde e ti d gli aiuti necessari per trarne profitto.
Non ti preoccuparti eccessivamente per la riuscita delle tue imprese. Fai tutto quello che
puoi; per il resto lascia fare al Signore. Gli avvenimenti della tua vita sono nelle mani di un
Padre che ti ama con amore infinito. Prenditi cura di Dio, e lascia che Dio si prenda cura di
te; lo far da par suo. Sovente sei pieno di affanni e di angustie perch conti troppo su le tue
risorse e troppo poco sulla provvidenza di Dio. Quanto pi la tua confidenza in Dio sar vera
e perfetta, tanto pi si manifester in te la sua provvidenza. Abbandonati dunque nelle
braccia di Dio in una amorosa conformit a tutto ci che a lui piacer di mandarti.
30. Labbandono alla provvidenza di Dio fonte di pace e di serenit.
(127) Se ti abbandonerai alla provvidenza divina ti incamminerai per una strada che ti
condurr alla pace pi tranquilla e alla pi dolce quiete. Sarai infatti sicuro di una forte
protezione che ti sorregger in ogni necessit con infiniti aiuti. Non angustiarti, come forse
facevi nel passato, pensando a ci che deve accadere, ma lascia a Dio tutta la cura di te, sia
nelle cose che riguardano la tua anima, come in quelle che riguardano il tuoi corpo. Anche
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nella malattia, dopo aver fatto tutto quanto sta in te, abbandonati alla provvidenza di Dio,
come faceva Giobbe (Gb 2, 4-10), sicuro che egli la permette per il tuo maggior bene. Se
affiderai totalmente a Dio la cura di te stesso non ti affliggerai per nulla, ma nellintimo del
tuo cuore regner una gioia soave, anche nellavversit. Labbandono nelle braccia pietose
della divina provvidenza una delle pi insistente raccomandazioni di Ges (Lc 12, 4-7; 22,
34). Ricorri a Dio con quella fiducia con la quale un figlio ricorre a un buonissimo padre,
persuaso che egli si prender cura di te. Nel tuo comportamento prega come se tutto
dipendesse da Dio, e agisci come se tutto dipendesse da te.
31. Il dono della pace.
(128) Che tutti i tuoi atti e le tue parole siano accompagnati dalla tranquillit e dalla pace;
saranno fonte anche per gli altri di pace e di serenit. Se non cercherai la pace dentro di te,
non illuderti di trovarla presso gli estranei. E questo il segreto della pace. Non v ricchezza
alcuna che si possa paragonare alla pace dellanima. Nella pace abita lo Spirito di Dio per
operare cose grandi. La pace interiore uno dei doni p grandi che tu possa avere, un dono
che il mondo ti invidia ma che non ti pu rapire. Non potrai godere veramente la pace se non
nella vita interiore e nellunione con Dio. Oh quale grande pace dona allanima labbandono
totale alla volont di Dio! Egli stesso la tua pace (Ef 2, 14). Partecipando alla sua vita
partecipi anche alla sua pace (Col 3, 15). Una pace che sorpassa ogni intelligenza (Fil 4, 7),
che pu sussistere anche nelle tribolazioni (Rom 5, 1-5) e si irradia nei tuoi rapporti coi
fratelli (I Cor 7, 15). Tutto ci che ti toglie la pace e la tranquillit interiore viene dal demonio
o dalle tue cattive passioni. Dio ha voluto che la santit e la pace camminassero assieme.
32. La tua unione con Dio.
(129) Tutta la tua vita deve essere unita al Signore. Non c unione con Dio senza il silenzio
interiore. Entra nel tuo abisso interiore, disimpegnandoti da tutto ci che non Dio.
Abbandona tutto per possedere colui che tutto. Se non sarai distaccato da tutto e da te
stesso non raggiungerai mai la vera unione con Dio. Quanto pi diventerai spirituale e unito
a Dio tanto pi desidererai il distacco da tutte le cose e crescer in te la brama di
abbandonare questo misero mondo per andare a vedere il Signore. La conquista pi grande a
cui puoi aspirare sulla terra la comunione personale con Dio. Prega Dio che nel suo amore
infinito assorba il tuo piccolo nulla e lo unisca a s.
33. Riempi di Dio la tua vita.
(130) Il raccoglimento un mezzo indispensabile per godere la familiarit con Dio. Sappi
per che se non ti distaccherai da te stesso non potrai raggiungere quel raccoglimento
interiore che ti permette di andare a Dio. Poni Dio e non te stesso al centro dei tuoi interessi.
Quando pi ti avvicinerai a Dio tanto pi parteciperai della sua semplicit e della sua santit,
e quanto pi te ne allontanerai, rimarrai solo con le tue miserie. Non affaticarti a cercare Dio
fuori di te; Dio dentro di te. Cercalo nellintimo della tua anima; intessi con lui un perenne
dialogo di amore. Se vuoi che la tua vita non sia vuota, riempila di Dio. Non potrai scoprire
Dio nella tua vita senza la contemplazione. Essa sar giunta al sommo grado di perfezione
quando, pi che parlare con Dio, lo amerai. Impara da Ges a essere unanima di preghiera.
Fai ogni cosa nella consapevolezza che Dio abita in te. Vivi col Signore e accogli tutti come se
accogliessi lui.
34. Esisti per la gloria di Dio.
(131) Vedi in tutto, anche nelle pi piccole cose, un servizio per la maggior gloria di Dio.
Non saranno le tue grandi opere ammirate e applaudite che glorificano Dio, ma la tua
consumazione nascosta e sconosciuta nelle fatiche e nelle sofferenze, implorando e
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sospirando la salvezza delle anime. Fai della tua anima una lode perfetta alla Santissima
Trinit in unione allanima di Ges, unofferta continua, un olocausto alla gloria per divenire
con lui e come lui materia di sacrificio per la salvezza del mondo. Uscito dalle mani di Dio hai
ricevuto da lui un fine che non pu essere altro che Dio stesso. Egli solo il tuo fine ultimo e
supremo. Tutto deve lodare Dio. Questo tutto per te, il compendio della tua vita, la pienezza
della tua esistenza.
35. Poni Dio al primo posto.
(132) Evita per quanto puoi, non solo il peccato veniale, ma anche limperfezione. Essa
consiste nellanteporre la ricerca di te stesso e del tuo piacere alla gloria di Dio, in cose di loro
natura buone o cattive ma senza che vi sia peccato. In sostanza, quando senza offesa di Dio,
usi una creatura con intenzioni egoiste, orientando la direzione del tuo atto verso la tua
soddisfazione, obbedendo troppo allinflusso della natura, commetti unimperfezione. Sono
imperfezioni certe inclinazioni naturali, come un temperamento leggero o rigido, ostinato
nelle idee, inclinato sdegno o alla colera. Se nella tua vita usi abitualmente delle cose per te
solo e per il tuo piacere, dimenticando Dio e mettendolo al secondo posto, vivi in un
disordine abituale. Quale terribile esame di coscienza se tu volessi penetrare gli intimi
particolari dei tuoi pensieri, affetti e azioni! Come vedresti il maledetto istinto della tua
soddisfazione soppiantare pi o meno la gloria di Dio! Il tuo io dappertutto al primo posto.
Dio messo di continuo al secondo posto o bandito. Sii dunque interamente di Dio e di
nessunaltro che di lui, desiderando di piacere alla creature solo in lui e per lui.
36. Senza meditazione non c vita interiore.
(133) La meditazione la vita dellanima. Fa del tuo cuore un tempio nel quale raccoglierti
per intrattenerti con Dio silenziosamente, umilmente e amorosamente. Pregalo che
trasformi la tua anima a sua immagine, rendendoti il pi possibile simile a lui (Mt 5, 48).
Quando fai meditazione non perderti in tanti ragionamenti; pensa invece di essere alla
presenza di Ges: esponigli umilmente le tue necessit, parlagli con affetto e godi di stare
accanto a lui. Nella tua meditazione non soffermarti tanto nel molto pensare ma nel molto
amare. Se attuerai la vera unione con Dio nella tua meditazione la sua nostalgia ti
accompagner per tutta la giornata. La meditazione la madre dellamore di Dio e della vita
interiore. Se ti mancano le virt, comincerai ad acquistarle con la meditazione. Essa
indispensabile per tutti i cristiani che intendono progredire nella vita dello spirito. Se il
concentrarti in meditazione ti riesce difficile, serviti di qualche buon libro col quale
raccogliere i pensieri dispersi e immergerti lievemente nellorazione. E pura ottima orazione
contemplare la vita di Ges nei suoi misteri in compagnia degli Apostoli, come appare dai
vangeli. Seguirlo nei suoi viaggi, partecipare ai suoi sentimenti, ascoltare i suoi discorsi,
assistere ai suoi miracoli, parlargli con le tue stesse parole, godere della sua compagnia,
chiedergli di conoscerlo e di amarlo. Non dire che non hai tempo per lorazione. Si trova
sempre tempo per ci che si ama.
37. Necessit e valore della preghiera.
(134) Se non sarai unito a Dio con la preghiera la natura avr il sopravvento su di te. Senza
la preghiera non potrai ottenere i mezzi necessari per la salvezza. Se non vuoi cadere nelle
tue colpe, aggrappati alla salda colonna dellorazione. Non illuderti di fare molto profitto
nella vita spirituale e di piacere a Dio se non sarai unanima di orazione e di mortificazione.
Ci che non hai potuto ricevere subito per la tua debolezza lo riceverai in seguito per la tua
perseveranza. Per innalzarti devi metterti in ginocchio. La preghiera un colloquio del figlio
di Dio col Padre celeste. E la chiave dei tesori di Dio. Il pi bel compito delluomo quello di
pregare e amare. La preghiera, quando autentica, funge da messaggera davanti a Dio,
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comunione intima con lui, luce dellanima, cibo celeste che la sazia e la trasforma in tempio
della presenza di Dio. La preghiera la potenza delluomo e la debolezza di Dio. E lunione di
chi non con colui che . Dio sempre degno di essere amato, sia che ti trovi nellaridit o
nella consolazione. Quando tutti i mezzi sono falliti ricorri alla preghiera, essa pi potente
da sola da tutti gli altri mezzi; con essa attingi alla sorgente dellonnipotenza di Dio, mentre
tutti gli altri mezzi, senza la preghiera, non sono che debolezza e impotenza. Con la preghiera
tutto puoi; se non ricevi perch hai pregato troppo poco, o perch sarebbe male per te che
la tua domanda venisse esaudita, o perch Dio ti da qualche cosa migliore di ci che
domandi. Quando chiedi una grazia, condiziona sempre la tua domanda alla volont di Dio,
come faceva Ges (Lc 22, 42). Se non puoi fare lunghe orazioni per la tua infermit, fa che
linfermit stesa diventi preghiera.
38. La preghiera la voce del cuore.
(135) Quando preghi, pi che con la voce della parola, rivolgiti a Dio con la voce del cuore,
silenziosa per gli uomini, ma eloquente davanti a Dio. Agli uomini parli con le manifestazioni
corporee, a Dio col desiderio interno del cuore. Nella preghiera meglio che tu abbia un
cuore senza parole che parole senza cuore. La preghiera uno slancio del cuore, un
semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come
nella gioia. (Santa Teresa di Ges Bambino). Rimani alla presenza di Dio in un delicato e
prolungato atto di fede e di amore, accontentandoti di stare vicino al Signore, di tenergli
compagnia, di guardarlo in silenzio in un rapporto di spirito a spirito. Le molte parole sono
sovente motivo di divagazione (Mt 6, 7). La preghiera non consiste in unarida recita di
formule ma in un dialogo con Dio. Vale pi una giaculatoria detta col cuore, che una
frettolosa recita di tante preghiere. Se lo spirito non vivifica le tue preghiere, le tue preghiere
finiranno per soffocare il tuo spirito. Tieni per quanto puoi il tuo spirito alla presenza di Dio
e se qualche volta si distrae, non te ne turbare. Non credere che sia sufficiente accendere una
candela davanti al Signore.
39. Arricchisci il tuo spirito della contemplazione.
(136) Lattivit per il bene degli altri non ti faccia abbandonare la gioia dellunione con Dio,
nella quale ti arricchisci di ci che dovrai donare. Esci per un momento dal piccolo mondo
delle tue preoccupazioni per entrare nellimmensit del mondo di Dio. Distaccati da tutto e
da tutti perch nulla si intrometta tra te e Dio e tu possa liberamente volare a lui. Se nella
cella del tuo spirito troverai Dio, godrai tanta pace e consolazione che nessuna cosa al mondo
ti potr turbare. La tua preghiera meditata non altro che un intimo rapporto di amicizia con
Dio, un trattenerti da solo a solo con colui che ami e dal quale sai di essere amato. Quanto
pi sarai ricco di beni interiori, tanto meno ci terrai ai formalismi esteriori. Che cosa vi pu
essere di difficile quando si in compagnia di Dio? Se vivrai nella contemplazione delle cose
celesti godrai una pace celestiale che nulla potr turbare.
40. La purificazione dellanima e la tua vita in Dio.
(137) Non pretendere di salire ad alta contemplazione prima di aver pianto a sufficienza i
tuoi peccati e aver corretto le tua azioni esteriori, cos che siano compiute in armonia col
voler divino. Se non purificherai il tuo cuore dai residui delle tue passioni naturali e dalle
imperfezioni abituali, non potrai pervenire alla purezza dellunione con Dio. Se non ti
spoglierai del tuo uomo vecchio non potrai giungere allo stato di unione con Dio. Quando Dio
vuol purificare unanima e chiamarla allamorosa unione con se, fa nascere in lei un profondo
sentimento di povert e di miseria. Quanto pi nutrirai bassa stima di te, tanto pi potrai
sperare di salire in alto. Non turbarti per le tue aridit interiori. Dio vuol purificare il tuo
cuore per disporlo alla perfetta unione con lui. Quanto pi morirai al mondo e a te stesso,
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tanto pi troverai Dio. Il tempo che dedicherai a Dio ti dar una carica essenziale per fare
tutto il resto. Quando sar confermato in te in modo che non possa pi temere di perderti?
41. Lintima comunicazione con Dio.
(138) Abbi ogni giorno un tempo in cui ti estranei totalmente dalle tue occupazioni e
preoccupazioni, da i tuoi pensieri e dai tuoi affanni, per vivere solo in Dio, per attendere
unicamente a colui per il quale sei stato creato e verso il quale diretta la tua vita. Fissa
unamorosa attenzione in Dio e lasci che egli ti illumini. Farai maggior profitto camminando
nel buio senza saper dove, poich Dio sar il tuo maestro e la tua guida. Dio non si comunica
allanima sotto i veli di visioni immaginaria, ma la sua pura essenza si comunica in ununione
di amore con la pura essenza dellanima, infondendole intelligenza, amore e soavit. Se sarai
persona spirituale e perfetta non farai pi caso dei sensi n di essi ti servirai per unirti a Dio;
andrai oltre la corteccia dei sensi per giungere alla sostanza dello spirito. Per la via della fede
non si cammina se non chiudendo gli occhi a tutto ci che appartiene al senso o che
intelligenza chiara e particolare. Possederai la pienezza della felicit nella luce
intramontabile di un giorno che non muore. Se ti unirai a Cristo nel dolore, avrai un posto
meritato presso di lui. Se tu raccogliessi in questa vita il frutto delle tue opere, non seguiresti
pi la fede ma il guadagno, non eserciteresti pi la piet ma un commercio.
42. Ama i beni incorruttibili di lass.
(139) Possederai la pienezza della felicit nella luce intramontabile di un giorno che non
muore. Dio Padre, che ha dato il suo Figlio per te, a maggior ragione ti darla vita eterna che
un bene minore del Figlio (Rom 8, 32). Se ti unirai a Cristo nel dolore, avrai un posto
meritato presso di lui. Se anche dovrai soffrire per un po di tempo in questo mondo,
raccoglierai poi l frutto immortale della risurrezione. Non rattristarti se il tempo presente
infelice, poich ti attende una felicit eterna. Se tu raccogliessi in questa vita il frutto delle
tue opere, non seguiresti pi la fede ma il guadagno, non eserciteresti pi la piet ma un
commercio.
43. La ricompensa eterna in cielo.
(140) Vivi come di passaggio sulla terra in attesa delleredit che ti conservata in cielo:
uneredit che non si corrompe, non si macchia e non marcisce (I P 1,4). Proprio quando
darai il meglio della tua vita avrai maggiori contrasti dagli uomini. Ti conforti il pensiero che
tutto scritto in cielo. Come sarai onorato se per lui avrai disprezzato gli onori e posta la tua
gioia nelle umiliazioni! Se incontri delle difficolt nel porti al servizio del Signore, ti conforti
il pensiero che tanto pi grande sar il premio, quanto pi difficile sar stato lostacolo
superato. Nelle tue croci alza gli occhi, sospirando il cielo. O stoltezza e cecit del cuore
umano, che trascura i beni eterni per quelli fuggevoli di questa povera vita! I santi
piangevano per il loro poco fervore nel servizio di Dio; e tu vivi spensierato e soddisfatto delle
tue miserie.
44. Gloria e felicit del paradiso.
(141) Quale mente potrebbe comprendere e quale lingua esprimere limmensa felicit di
vedere la divinit in se stessa? In cielo Dio ti conceder quello che ami; ti render quello che
speri; ti far vedere quello che ora accetti nella fede. L sarai inebriato damore; ti perderai in
Di; ti dimenticherai di te stesso e non penserai che da amare, lodare e benedire linfinito bene
che possiedi. La riconoscenza che ti dimostrano coloro che da te hanno ricevuto del bene
solo una pallida immagine della grande ricompensa che Dio ti dar nella risurrezione dei
giusti (Lc 14, 14). Il cielo il tuo fine ultimo, la realizzazione delle tue aspirazioni pi
profonde, il tuo stato di felicit suprema e definitiva.
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dalle orecchie scende al fondo del cuore solo quando interviene la grazia.
50. Difetti e virt del predicatore evangelico.
(147) Cerca lapprovazione di Dio, non la loda degli uomini. Non inorgoglirti del bene che
il Signore opera per mezzo tuo, pi di quello che egli opera per mezzo degli altri. Pur nella
chiarezza non essere troppo semplice nel tuo parlare, in modo da non lasciare nulla alla
riflessione di chi ti ascolta; la profondit stimola luditorio, la superficialit spesso porta alla
negligenza. Stimati fango, e prega Dio che si serva di te per dare ai ciechi la luce della fede.
La santit della vita accredita chi parla pi dellelevatezza dei discorsi. Non preoccuparti
tanto di quello che devi dire quanto di quello che devi essere. Porterai Cristo ai fratelli non
tanto con la tua parola quanto con la tua vita di unione con Dio. Se amerai soltanto d sapere
ci che devi dire, nonostante labbondanza della tua scienza, avrai lanima vuota.
51. La dignit del sacerdote.
(149) Ges lumico sacerdote tra Dio e l suo popolo, sacerdote perfetto per mezzo del
quale gli uomini sono santificati. Anche egli non si mai chiamato sacerdote, ma Figlio
delluomo, tuttavia, per definirla sua missione, si serve di termini sacerdotali .Egli il
sacerdote del proprio sacrificio. A lui affidata la rigenerazione spiritual delluomo e la sua
riconciliazione con Dio. Il sacerdote non genera secondo la carne ma con quella generazione
che viene da Dio a fa suoi figli adottivi. Il sacerdote posto a curare gli interessi per i quali il
Figlio di Dio non sdegn di spogliarsi della propria gloria, di farsi uomo e subire una morte
ignominiosa . Il sacerdote non deve vivere solo per il proprio vantaggio ma per la moltitudine
di persone. Il danno derivante dalle colpe del sacerdote non si ferma soltanto a lui ma rovina
anche le anime deboli (Mt 17, 27). Libero dei beni terreni, la tua vita manifestazione e
preannuncio di quelli futuri. Come inviato di Cristo per lannuncio del Vangelo, trasmettine il
messaggio con la parola e con i segni esterni, inducendo il mondo a riflettere sul primato
delle realt spirituali. Sii un Vangelo vivente e unautentica testimonianza della santit della
Chiesa.
52. Santit del sacerdote.
(150) Sei elevato a strumento vivo di Ges, eterno sacerdote, con limposizione delle mani
sei fatto partecipe della sua missione, per proseguire nel tempo la sua mirabile opera e
rinnovare in suo nome il sacrificio dell umana redenzione. Collaboratore di Colui che
venuto a evangelizzare i poveri, devi come lui andare povero tra i poveri, ricco soltanto della
vocazione ricevuta, della grazia e dello Spirito di Ges. Condanna pure il peccato ma accogli
con bont il peccatore. Ama Dio per quello che non lo amano. Ti siano a cuore le anime pi
di ogni altra cosa. Chiedi incessantemente a Dio la loro conversione, accettando di soffrire ci
che a lui piacer per tutto il tempo della tua vita. Non lasciarti travolgere dallattivit, ma
ordina la tua vita in modo da dedicare ogni giorno un tempo sufficiente alla preghiera
personale. Senza unintima comunione con Dio non possibile unautentica comunione di
carit con i fratelli. Non darti allapostolato per smania di attivismo, ma per seguire la
volont di Dio.
53. Listituzione divina della Chiesa.
(151) Essa vive unicamente per la vita che Cristo, suo Capo, le comunica; anzi, pu
considerarsi come un suo prolungamento. Ges vive nella sua Chiesa perch Lui che la
governa invisibilmente per mezzo del suo Spirito. La Chiesa non pu farsi paladina della sola
promozione umana delluomo, poich la liberazione che Cristo ha portato molto pi
completa. Secondo lesempio del suo fondatore, la Chiesa al servizio delluomo; quanto pi
essa dovesse ostentare il suo potere, tanto pi si allontanerebbe dallideale evangelico. Non ti
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scandalizzare se noti dei difetti nelle istituzioni ecclesiastiche ; non sono formate da angeli
ma da uomini e vanno soggette a tutte le miserie degli uomini. I persecutori, sia pure
inconsciamente, sono strumenti nelle mani di Dio per la manifestazione della vera Chiesa.
54. Ama la Chiesa come madre.
(152) Apprezza la Chiesa; essa richiama continuamente gli uomini ai valori dello spirito,
anche se troppo spesso, immersi come sono nella materia, le voltano le spalle. Abbi fiducia
nella Chiesa; per i popoli oppressi lunica bandiera della libert; la voce di chi non ha
voce; la sua forza la parola di Dio. Solo essa, che supera le distinzioni di razza, di classe e di
sesso (Gal 3, 28; Col 2, 11), rappresenta sulla terra il luogo, il segno e la fonte della pace tra i
popoli. Si susseguono i regimi e gli imperi, i sistemi ideologici e politici, fondati sul prestigio
e la sapienza degli uomini; ma la Chiesa sta in eterno; essa fuori del tempo, perch
fondata sulla promessa di Cristo e sulla sapienza di Dio. Soffre persecuzioni come il suo
fondatore, ma non verr mai meno, anzi si fortifica nella verit quanto pi per la verit va
soffrendo.
55. Maria, madre di Dio e madre tua.
(153) La sua vita si confonde e si perde nella vita di Ges; entra nel Vangelo solo in vista di
Ges, in qualit di madre del Salvatore. Essa vissuta veramente nascosta con Cristo in Dio
(Col 3, 3). Aderendo alla parola dellangelo la sua volont si perde in quella di Dio. A seguito
del suo consenso Dio far sorgere un mondo di grazia. Maria non fu strumento puramente
passivo nelle mani di Dio, ma cooper alla salvezza delluomo con libera fede e pronta
obbedienza. Mediante la grazia, ti considera suo fratello per parte di ambedue i genitori: il
Padre celeste e la madre terrena, affinch ti tocchi ununica eredit eterna con lui.
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mali. Ma le doti pi attraenti e amabili, quelli che maggiormente risplendono in tutta la sua
vita, sono la tenerezza e la bont. Vi una conoscenza di Ges che non potrai acquistare n
con la lettura n con la riflessione, ma soltanto vivendo assieme a lui, quale ti apparir dalle
pagine del Vangelo. Occupa il tempo della tua preghiera a studiare Ges, ad assaporare la sua
amicizia. Penetra nella sua mente, partecipa alle sue gioie e alle sofferenze del suo cuore. Ti
sar impossibile progredire nella conoscenza, nellamore, nellimitazione di Ges, senza
contemporaneamente avanzare nella perfezione di tutte le virt e divenire ogni giorno pi
santo.
5. Il mistero di Ges.
(159) Se tu comprendessi in pieno il mistero di un Dio che per te si fatto uomo, moriresti
di amore. In cielo non morirai damore perch sarai immortale. Il Figlio di Dio morto per
te, perch, credendo in lui, vivessi per sempre. Ges la vita dellanima come lanima la
vita del corpo. Ges la realt visibile del Padre, come il Padre la realt invisibile del Figlio.
Come la parola delluomo esprime il suo pensiero, cos Ges, parola sostanziale del Padre,
esprime il Padre. Conoscendo Ges, conosci il Padre (Gv 8, 19 ; 14, 7); vedendo Ges, vedi il
Padre (GV 14, 9-10). Ges e il Padre sono una cosa sola. (Gv 10, 30; 14, 9). Non capirai Dio se
non conosci nulla di Ges. Ges non conosce la verit, egli la verit (Gv 14, 6). O signore
Ges, Figlio di Dio, che ti sei fatto uomo per ridonarmi la natura divina, che sei sceso sulla
terra perch io potesse salire al cielo, che hai affrontato la morte perch avesse la vita,
donami lintelligenza del tuo mistero.
6. Ges, presente in mezzo a noi nei sacramenti.
(160) Ges, unico, vero ed eterno sacerdote, prima di lasciare la terra, ha escogitato il
modo di continuare lopera della redenzione con lesercizio del suo sacerdozio, rimanendo
fino alla fine del mondo col popolo che si acquistato col suo sangue (Mt 28, 20). I
sacramenti sono il prolungamento dellumanit sacerdotale di Ges, della sua opera
redentrice e santificatrice; sono Ges stesso operante nella persona dei suoi ministri e
continuamente presente in mezzo a noi; ci che era visibile in Ges passato nei riti
sacramentali. La partecipazione agli inscrutabili misteri divini dilati nella tua anima gli
orizzonti della tua dignit spirituale e dei tuoi destini umani.
7. Solo in Ges c salvezza.
(161) Egli il buon samaritano dellumanit. Nella sua persona Dio ha inaugurato il tempo
della salvezza definitiva. Egli il fine della storia; il punto focale del destino dei popoli. Ges
ha diffuso tra gli uomini la grazia della risurrezione. Non pu ridonare la vita chi non pu
sfuggire alla morte. Come il sole che ti illumina e ti riscalda tutto tuo e di ciascuno che vive
sulla terra, cos la salvezza di Ges tutta tua e di ciascuno uomo che viene a questo mondo.
Non rispondere con ingratitudine allamore di Ges che tanto ha fatto per salvarti. Lavora
con zelo, sospinto unicamente dallamore di Ges e non dalla tua soddisfazione personale o
dal desiderio di guadagno. Ges non fu pagato per la salvezza del mondo; fu lui a pagare col
suo sangue.
8. Porta con Ges la tua croce.
(162) Ges ha accettato la croce per dare a te la vita; e tu vorresti sottrartene? Egli si
lasciato crocifiggere per te; e tu non vorresti lasciarti crocifiggere per lui? Ges senza
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peccato, ha pagato i tuoi debiti con sofferenze immeritate; e tu, peccatore, vorresti forse
ribellarti alla sofferenza? Per quanto tu soffra sar sempre un nulla rispetto a quello che Ges
ha sofferto per te. Abbraccia di buon grado la croce che Dio ti manda perch la sua scelta
migliore della tua. Vi sono scambi di amore che si fanno solo sulla croce. Non fuggire lo
strumento della tua salvezza. Unisci le tue sofferenze a quelle di Cristo. Non amare la
sofferenza per se stessa ma perch ti rende conforme a colui che ami. Abbraccia la croce di
Ges e ringrazia Dio che ti fa compagno della sua vita. Ricevi non solo con pazienza ma con
riconoscenza ci che ti fa soffrire, Accogli ogni prova alla luce che sgorga dalla croce. Cos
piacerai a Dio e avanzerai nella via dellamore.
9. La passione di Ges scuola di sapienza e di amore.
(163) Medita sovente la passione di Ges; troverai in essa una scuola di sapienza e di
amore. Mai Ges ha parlato con tanta eloquenza come nel silenzio della sua passione. Mai ha
agito con tanta potenza come nellimpotenza e nella spogliazione della croce. Da quello che
egli giunto a fare per te, riconosci quanto tu valga per lui. Ges ha percorso la via stretta
che conduce alla vita (Mt 7, 14); e tu quale via vuoi percorrere? Egli la via che conduce alla
vita; nessuno va al Padre se non per lui (Gv 14, 6). Se vuoi condividere e godere il regno di
Ges non forse follia rifiutarti di prendere parte ai suoi oltraggi e alle sue sofferenze? Nella
misura in cui parteciperai alle sue sofferenze ne condividerai la consolazione (2 Cor 1, 7).Se
con lui patirai come lui pure regnerai (Rm 8, 17). Se diventerai un essere solo con Ges nella
somiglianza della sua morte, lo diventerai altres nella somiglianza della sua risurrezione.
Ricordati che la tua esistenza un passaggio con Ges dalla croce alla gloria, dalla morte alla
vita. Beato te, se saprai sopportare con pazienza le prove della vita, in unione con quelle di
Ges! Ti sia dunque dolce soffrire con Ges, perch le tue sofferenze ti fanno sperare di unirti
a lui nella gloria (2Cor 4, 10). Il santo dei santi ha voluto subire linfamo supplizio della croce
nel luogo in cui venivano giustiziati gli assassini e i delinquenti. Quale lezione per il tuo
orgoglio! (Fil 2, 8). Considera lamarezza della sua solitudine. Colui che aveva amato luomo
come nessuno lamer, aveva il vuoto attorno a se. Luomo creato da Dio non comprese il Dio
fatto uomo per amore. Ges muore solo! Che gran libro il Crocifisso! E maestro di tutte le
virt. Da esso impari lobbedienza a Dio, lamore al prossimo, la pazienza in ogni prova. Non
c fibra del tuo corpo, tirata come una corde dellarpa, che non emetta vibrazioni di dolore.
10. Con Ges dalla croce alla gloria.
(164) Ges ha percorso la via stretta che conduce alla vita (Mt 7, 14); e tu quale via vuoi
percorrere? Egli la via che conduce alla vita; nessuno va al Padre se non per lui (Gv 14, 6).
Se vuoi condividere e godere il regni di Ges non forse follia rifiutarti di prendere parte ai
suoi oltraggi e alle sue sofferenze? Nella misura in cui parteciperai alle sue sofferenze ne
condividerai la sua consolazione (2Cor 1,7). Se con lui patirai con lui pure regnerai (Rom 8,
17). Se diventerai un essere solo con Ges nella somiglianza della sua morte, lo diventerai
altres nella somiglianza della sua risurrezione. Ricordati che la tua esistenza un passaggio
con Ges dalla croce alla gloria, dalla morte alla vita. Beato te, se saprai sopportare con
pazienza le prove della vita. In unione con quelle di Ges! Ti sia dunque dolce soffrire con
Ges, perch le tue sofferenze ti fanno sperare di unirti a lui nella gloria (2Cor 4,10).
11. Ges crocifisso.
(165) Il santo dei santi ha voluto subire linfame supplizio della croce nel luogo dove
venivano giustiziati gli assassini e i delinquenti .Quale lezione per il tuo orgoglio! (Fil 2, 8).
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Considera lamarezza della sua solitudine. Colui che aveva amato luomo come nessuno
lamer, aveva il vuoto attorno a s. Luomo creato da Dio non comprese il Dio fatto uomo
per amore. Ges muore solo! Ges ha pagato la tua salvezza con la sua vita. Che gran libro
il crocifisso! E maestro di tutte l virt. Da esso impari lobbedienza a Dio, lamore al
prossimo, la pazienza in ogni prova. O Signore Ges, quanto mi hai amato! Sei impazzito d
amore per me! Lamore ha trionfato su di te, poich ti ha ridotto a morire per me in un mare
di dolori. Non c fibra del tuo corpo, tirata come la corda dellarpa, che non emetta
vibrazioni di dolore. Hai voluto morire perch io non fossi solo nella mia morte.
12. La presenza di Ges nelleucaristia.
(166) LEucaristia lestensione della perpetuit dellincarnazione. Ges istitu lEucaristia
per manifestare limmenso amore che ti porta, ricordandoti la sua passione. In essa ha effuso
tutta le ricchezze del suo cuore; e questo nella notte in cui veniva tradito. Listituzione
dellEucaristia la pi grande meraviglia operata da Ges. Non potrai capire nulla del
cristianesimo e tanto meno dellEucaristia se non ti metti dalla parte dellamore. Beato te se
te ne starai davanti a Ges come un povero davanti a un ricco, come un infermo davanti al
medico, come un discepolo davanti al maestro, come un intirizzito dal freddo vicino al fuoco.
Potessi tu rimanere silenzioso come Maria ai piedi del Maestro senza vedere n udire altro
che lui! Quale ingratitudine sarebbe la mia se la tua continua presenza, indice del tuo grande
amore, fosse per me causa di indifferenza! Se me ne stessi dinanzi a te come una candela
spenta! Nella partecipazione reale al tuo corpo sono elevato alla comunione con tutti i
fratelli. Quali altre prove maggiori potevi darmi per dimostrarmi il tuo amore? Tu sei
presente perch ti possieda e sei nascosto perch ti desideri.
13. Ges compagno e cibo del mio pellegrinaggio.
(167) Signore Ges, nel sacramento dellEucaristia dimostri il tuo immenso amore per me,
facendoti compagno di viaggio e cibo di sostegno nel mio pellegrinaggio terreno. Se ti fossi
reso presente in un solo luogo della terra e un sol giorno dellanno, come mi sarei ritenuto
fortunato di poter venire ad adorarti! Ma tu hai voluto dimorare ovunque e per sempre,
perch io ti potessi trovare facilmente Quale finezza damore! Tu non sei come i re della
terra. Dai udienza a tutti e a ogni ora del giorno e della notte. A quanti sono afflitti e
scoraggiati vai ripetendo ancora quelle parole piene di bont e di dolcezza: Venite a me voi
tutti che siete affaticati e stanchi, e io vi ristorer. (Mt 11, 28).Il tuo amore non si
accontentato della presenza; ha voluto lunione. Come il cibo si unisce a chi lo prende, cos tu
hai voluto donarti a me in cibo per unirmi tutto a te. Il tuo desiderio di unione cos grande
che mi alletti riceverti con la promessa della vita eterna (Gv 6,58,59). Donandomi te stesso
nella Comunione, mi dono tutto quello che sei e tutto quello che hai. Cibandomi del tuo
corpo, non muto te in me, ma me in te. Tu sei presente perch ti possieda e sei nascosto
perch ti desideri. Possa io ricevere per amore chi per amore si dona. Fa che mi doni tutto a
te, che dopo aver dato la vita per me, mi dai tutto te stesso in questo sacramento.
14. La messa rende presente il sacrificio della croce.
(172) Tra il sacrificio del Calvario e quello dellaltare vi alcuna differenza. Se tu fossi stato
sul Calvario, con quanta devozione avresti partecipato alla morte di Ges! E Ges stesso in
persona, sacerdote e vittima del proprio sacrificio, che si offre al Padre per le mani del
celebrante. La messa il ponte attraverso il quale le anime si possono trasferire dalla regione
della morte a quella della vita. E la celebrazione della Pasqua: Dio Padre immola il suo Figlio
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per la nostra salvezza; il Figlio si immola; noi, uniti a Cristo, veniamo liberati dalla schiavit
del peccato e partecipiamo alla salvezza eterna (Eb 9). La messa infatti dimostra lamore
grande di Ges che si immolato per te e lamore grande del Padre che ha dato a morte il suo
unico Figlio per la tua salvezza. Sia la messa il sole della tua giornata: ti accompagni la luce
che si sprigiona da questo mistero di fede, il calore che promana da questa immolazione di
amore, i frutti che derivano da questo sacramento pasquale di salvezza.
15. La cena del Signore.
(174) Il sacrificio eucaristico si attua sotto forma di banchetto che esprime la tua
comunione con Ges. E ancora oggi un mettersi a tavola con lui assieme ai fratelli (Lc 15, 2).
Tu non cambi il corpo di Cristo nella tua natura, ma sei tu cambiato nella sua. Mediante la
comunione eucaristica acquisti coscienza di essere membro del corpo di Cristo (1Cor 10, 17).
Non il Risorto che si fa mortale, sei tu che ti fai risorto. Perch la mia messa non si riduca a
un vuoto formalismo, che soffoca lo spirito, ma diventa un fervente colloquio con te.
Concedimi di sentire viva la tua presenza, poich impossibile dialogare con un assente. La
tua presenza misteriosa nel sacrificio eucaristico un ponte tra la Chiesa pellegrina e quella
della patria. Nella messa, Ges Cristo si mette nelle tue mani come una moneta di valore
infinito, per acquistare presso Dio tutto ci che puoi desiderare da lui. Mediante lofferta del
sacrificio divino e la partecipazione al pane celeste, ti elevi, ti santifichi, ti armonizzi con Dio.
E la cosa pi alta a cui tu possa aspirare. La messa sia inseparabile dalla tua vita. Tutta la tua
vita sia una celebrazione del mistero redentore; unofferta a Dio del tuo lavoro e dei tuoi
sacrifici.
16. Nella messa mi incontro col Signore.
(175) Ogni giorno nella recita dellAngelus commemoro il mistero della tua incarnazione,
avvenimento lontano, sperduto nel tempo. Ma qui, nella commemorazione della salvezza, sei
presente tu, mio Salvatore, e contemporaneamente la vittima stessa del Calvario. E ci che
rende attuale e misteriosa questo commemorazione, distinguendola di tutte le altre. Nel
sacrificio della messa sei tu, Signore, il sacerdote principale; il celebrante la tua voce, che
agisce in tua persona. Sei tu che ancora oggi ti offri, per il ministero del celebrante, come ti
offristi un giorno sul Calvario. Oh fosse cos grande la tensione della mia attesa come quella
della prima generazione cristiana! Come erano allora sentite le parole dellApostolo:
Annuncerete la morte del Signore, fino a che egli venga. (1Cor 11, 26).
17. Valore infinito della messa.
(176) La messa ha davanti a Dio un valore infinito. Se tu conoscessi il mistero di amore e di
fede di un Dio, che per te si rende presente sotto le specie del pane e del vino, moriresti
damore. Mediante lofferta del sacrificio divino e la partecipazione al pane celeste, ti elevi, ti
santifichi ti armonizzi con Dio. E la cosa pi alta a cui tu ossa aspirare. Ama unirti a coloro
che ami, specialmente nella messa, il grande mistero nel quale Cristo, unito al Padre, unisce
a se tutti gli uomini. Nella messa unisci la tua vita, le tue sofferenze, la tua preghiera, il tuo
lavoro a quello di Ges e alla sua offerta totale, e in questo modo acquistano un valore nuovo.
18. Lopera dello Spirito Santo in te.
(178) La consumazione dellopera di Ges il dono dello Spirito. Possedendo lo Spirito,
nulla al mondo ti pu condurre alla perdizione, poich Dio si donato a te, e tu vivi in lui.
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Per mezzo della fede lo Spirito purifica col fuoco la tua anima e dona al tuo spirito la libert
dei figli di Dio. Dove c lo Spirito del Signore c libert. (2Cor 3, 17). Se egli abita in te, Dio
per mezzo suo ridar la vita al tuo corpo mortale. Se semini nello Spirito, dallo Spirito
raccoglierai vita eterna (Gal 6, 8). Ti fa comprendere, al di l della lettera, lintimo senso
della Scrittura. Nessuno infatti conosce le cose di Dio fuorch lo Spirito. Non credere di poter
amare Dio senza laiuto dello Spirito. Il rinnovamento del tuo spirito non pu realizzarsi se
non con laiuto della sua luce e della sua potenza. Lasciati condurre dallo Spirito e non
volerlo estinguere con gli sforzi della tua opera. Il dono dello Spirito lhanno coloro ai quali
Dio lha concesso, non coloro che pretendono di averlo. Non sei certamente carismatico se
pretendi di esserlo. Come dolce ospite dellanima egli dimora nellintimo del tuo essere pur
permanendo immutabile nella sua assoluta trascendenza. Vivendo lintima relazione con Dio
nello Spirito Santo comprenderai in modo nuovo anche te stesso. Sii fedele allopera dello
Spirito Santo in te, e non preoccuparti che ti manchino le sue ispirazioni. Ogni giorno egli ti
dar la tua misura di manna.
19. Il dono dello Spirito Santo.
(179) Se sarai animato dallo Spirito, egli sostituir in te il dono delle lingue con quello
dellamore, linguaggio da tutti inteso e non meno potente per unire gli animi tra loro.
Cammina secondo lo Spirito e lasciati guidare da lui. I suoi frutti sono carit, gioia, pace,
longanimit, benignit, bont, fedelt, mitezza, temperanza (Gal 5, 22-23). Le soavit dello
Spirito sono incompatibili con le gioie fittizie del mondo. Quando lo Spirito Santo scuote
unanima dal suo torpore, essa piange delle cose nelle quali prima con gioia si intratteneva a
sua rovina. La vita spirituale comporta una trasformazione continua sotto lazione dello
Spirito. Lo Spirito Santo pioggia che scende sulla terra arida dellanima perch porti frutto.
Lo Spirito Santo lo Spirito dellamore, il bacio tra il Padre e il Figlio, che unisce il Padre e
il Figlio in una beatitudine eterna; egli ti insegner a vivere nellintimit con Dio. Lo Spirito
Santo il maestro interiore. E lui che ti rende santo e apostolo. Egli (il Padre) ha mandato lo
Spirito Santo perch sia in te sorgente inesauribile di luce.
20. Solo con laiuto dello Spirito Santo potrai fare del bene.
(180) Non credere di fare alcunch di bene senza laiuto dello Spirito. Coloro che Dio
sceglie per le sue opere di salvezza li riempie di Spirito Santo, pur conservando in essi un
profondo senso della propria miseria. Se vuoi comunicare Cristo agli altri devi prima
concepirlo in te stesso per opera dello Spirito Santo. Come i corpi a contatto con la luce
diventano luminosi cos la tua anima, illuminata dallo Spirito, rifletter sugli altri la grazia.
Non temere do proporre nella sua interezza il messaggio evangelico, poich lo Spirito Santo
inviter il cuore di chi ti ascolta a dare il proprio assenso. Egli confermer la tua parola con
la potenza della sua opera perch la fede non si fondi sulla sapienza umana, ma sulla potenza
di Dio. Sii unanima di Dio, mio caro, e lo Spirito Santo parler in te. Chiedi incessantemente
al Padre celeste il suo Spirito.
21. Il mistero della Trinit.
(181) Nello stesso modo che il Figlio esaurisce in Dio la conoscenza, lo Spirito santo
esaurisce in Dio lamore, e con lui si chiude il ciclo della vita divina.,E cos adombrato in
qualche modo il mistero della Trinit. Un solo Dio in tre Persone. Da tutta l eternit il Padre
genera il Figlio, in tutto simile a lui (Gv 14, 9-11; Eb 1, 3); dallamore tra il Padre e il Figlio
procede lo Spirito Santo, infinito ed eterno come il Padre e il Figlio (Gv 3, 5; 14, 6; 16, 7). Il
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mistero della Trinit ti fa cos intuire che in Dio vi un oceano sconfinato e inesauribile di
bont, di amore, di fecondit, di vita. La tua ragione resta accecata dalla grandezza del
mistero, ma con lilluminazione della fede non si smarrisce, sottomettendosi alla divina
rivelazione, credi. Pur nella grandezza del suo mistero infinitamente distante da te, povera
creatura, la Trinit ha voluto chinarsi su di te per redimerti, santificarti e renderti partecipe
della sua natura divina e della sua beatitudine. Il Padre e lo Spirito Santo ti hanno amato
fino a darti il Verbo; il Padre e il Verbo ti hanno amato fino a darti lo Spirito Santo. La carit
del Padre e la grazia del Figlio ti vengono comunicate dallo Spirito Santo che le diffonde nel
tuo cuore. La tua grandezza e la tua santit consiste nel vivere appieno da figlio di Dio. Devi
cercare di riprodurre in te, per quanto possibile alla tua condizione di creatura,
latteggiamento di Ges verso il Padre celeste. Ges come Uomo-Dio indissolubilmente
unito a Dio per natura, tu lo sei per grazia. Lanima di Ges sempre immersa nella visione
beatifica della Trinit; tu per fede sai che la Trinit vive in te. La tua amicizia e la tua intimit
con le tre divine Persone hanno dei gradi; diventeranno sempre pi strette e profonde a
misura che la tua anima, crescendo nella grazia e nella carit, sar capace di entrare in
rapporti sempre pi intimi con la Trinit: Chi mi ama sar amato dal Padre mio, e anchio
lamer e mi manifester a lui. (Gv 14, 21). Fossi tu cos preso dallamore divino da agire in
tutto per questo amore e in tutto sottometterti alla divina volont.
22. Lamore di Dio e delle creature.
(184) Lamore che Dio ti porta eterno nella durata. Dio ti ha amato prima che tu fossi,
perch voleva che tu partecipassi al sommo ed eterno bene. Ti ha amato prima ancora che tu
lo amassi; ti ha amato anche quando loffendevi. Gli eventi e le persone di questa terra
mutano e passano; passeranno i cieli e la terra ma lamore che Dio ha per te non verr mai
meno. Lamore delle creature, al contrario, volubile e limitato nel tempo; comincia e
termina con la loro vita. Prima che tu fossi, esse non ti conoscevano e non ti amavano. Una
madre pronta a dare la vita per amore del proprio bambino; e questo solo un raggio
dellamore di Dio (Rm 5, 5; Is 49, 15). Cosa sar il sole, se un raggio cos grande? Sei figlio
di Dio, espressione del suo amore, cos come lessere pi emarginato figlio di Dio, e egli
ama con un amore senza confini. Egli unimmensit di amore che ti avvolge dogni parte. Se
tu comprendessi quanto Dio ti ama moriresti di gioia. Dio ti fa partecipe della sua vita divina,
di una felicit infinita; egli stesso sar la tua mercede nei cieli (Mt 5, 12).
23. I benefici di Dio.
(185) Un grande mezzo per giungere allamore di Dio la considerazione dei suoi benefici.
Dio non ti vede perch esisti, ma esisti perch ti vede. Egli ti ha creato a sua immagine; porti
dentro di te la trace dellinfinito e delleterno da cui provieni. Tutto quello che sei e che hai
dono dellamore infinito di Dio. Dio ti ha fatto dono della vita divina. Dio non ti ama perch
sei senza peccato ma perch sei suo figlio. Compendio dellamore di Dio il Crocifisso. Non
c legno migliore di quello della croce per accendere nellanima il fuoco dellamore. Dio,
ricco di misericordia, per il grande amore con cui ti ha amato, morto come eri per le tue
colpe, ti ha ridonato la vita con Cristo. Ricordati che sei immerso, come in un oceano,
nellamore di Dio. Ama con tutto il cuore chi ti ha creato (Sir 7, 30), redento e circondato di
tanti benefici. Credi al suo amore anche in mezzo alle prove e alloscurit. Nessun ladro ti
potr rubare lamore di Dio. In cielo tutti i carismi cesseranno, cesseranno pure la fede e la
speranza, ma lamore di Dio non verr mai meno (1Cor 13, 8). Solo lamore d valore alle tue
opere. Anche dalla pi umile azione, se sei animato dallamore, puoi fare sprigionare una
scintilla di eterno. A che ti servono la scienza, la ricchezza e il lavoro se non ti portano
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allamore di Dio? Solo Dio ti basti. La pi grande cosa che luomo pu fare sulla terra, nella
breve comparsa su questo pianeta, quella di amare Dio e il suo prossimo per lamore di Dio.
Ama Dio e il tuo prossimo per amor di Dio e troverai il senso della vita. Egli non la concede a
coloro che, rifiutando di patire, lo servono solo per la bramosia delle consolazioni spirituali.
24. Ama Dio con tutto il cuore.
(187) Lamore di Dio attira soavemente; vincolo che lega il cuore. E il pi grande
comandamento che impegna tutto luomo: cuore, anima e mente (Mt 22, 37; Mc 12, 30). Se
vuoi amare Dio con tutto il cuore, con tutta lanima e con tutta la mente, non devi disperdere
parte alcuna del tuo amore. La parte che dai a te stesso e alle creature la togli al tutto. Non
dividere il tuo cuore tra lamore di Dio e quello delle creature; gi tanto piccolo il tuo cuore
per amare colui che merita un amore infinito. Non essere posseduto da cosa alcuna se non
dallamore di Dio. Sia il tuo cuore vuoto di tutto ci che non Dio. Solo se il tuo cuore sar
purificato da tutti gli affetti potrai adempiere il precetto dellamore di Dio. Dio non ammette
competitori, n concorrenti. Amerai Dio con tutto il cuore se amerai soltanto lui e ogni cosa
solo per lui. Dio somma bont, devi quindi amarlo con sommo amore. Amerai Dio con tutta
lanima se conformerai in tutto la tua volont alla sua; lo amerai con tutta la mente se non ti
dimenticherai mai di lui. La tua vita deve essere essenzialmente amore: verso Dio e gli
uomini. Ci ti possibile perch Dio ha infuso nel tuo animo una scintilla del suo amore
infinito. Ama Dio sopra ogni cosa e in particolar modo sopra te stesso poich egli per te pi
di tutto e di te stesso. Donati tutto a Dio se vuoi che Dio si doni tutto a te (Ct 22, 16; Dt 6, 5).
Lascia tutto per il tutto. Quanto pi lo conoscerai tanto pi profondo sar il tuo amore per
lui. Ci che conta non fare molto ma mettere molto amore in quello che fai. Sappi
comunque che lamore che nutri per Dio non viene da te ma nasce dalla sua divina
misericordia. La vita ti data per cercare Dio, la morte per trovarlo, leternit per
possederlo. Presenta a Dio un cuore vuoto delle creature perch egli lo possa riempire. Ama
Dio nelle creature, e le creature in Dio. Ogni giorno dovresti chiedere perdono a Dio di non
averlo amato abbastanza. Il tuo cuore sia tutto dedito al Signore; ammalo con tutte le forze
(Ct 2, 16; Dt 6, 5); cammina secondo i suoi decreti e osserva i suoi comandamenti. Se
osserverai i comandi di Dio lamore di Dio sar in te veramente perfetto.
25. Ama Dio per le sue perfezioni.
(188) Dio potenza infinita, bont suprema, sapienza eterna, senza principio e senza fine.
Dio eterno, senza alcuna variazione n successione di tempo; leterno presente, leterno
oggi, senza ieri e senza domani. Dio possiede la bont non perch labbia ricevuta, ma perch
la stessa bont per sua natura (Mc 10, 17-189. Le bellezze del creato sono uno specchio che
riflette limmagine di Dio. Tutto il creato ti parla di Dio: lordine delle stelle, limmensit dei
cieli, la bellezza dei fiori, il lume di una pupilla. In ogni creatura vedi un tenue raggio delle
infinite perfezioni di Dio. Quanto pi conoscerai Dio tanto pi desidererai conoscerlo e
quanto pi lo conoscerai tanto pi scoprirai che egli infinitamente amabile e ti infiammerai
del suo amore. Se tu comprendessi quanto Dio amabile in se stesso, saresti rapito al di l
delle tue forze; ti scoppierebbe il cuore, tanto Dio in se stesso splendido, attraente, buono e
amabile. Oh, quanto accecato il cuore delluomo! Corre dietro allombra, al niente e
trascura colui che ogni cosa, lonnipotenza, la somma sapienza, linfinita bont, lincreata
bellezza, il sommo bene, loceano di ogni perfezione!
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Note sullAutore
Padre Francesco Bersini, gesuita Brescia, 12.12.1915 - Gallarate, 12.3.2003
C' una frase nella Scrittura che ci inquadra nella memoria Padre Bersini: Quando cesserai di
puntare il dito... (Is 58,9). Lui non ha mai cessato, ma in senso contrario a quello contestato
da Isaia. Il suo puntare il dito non era un atto di accusa. Era un suo modo di stabilire un
contatto con l'interlocutore, come per dire Ascoltami, fidati di quanto ti dico. Tu fa' cos! Un
modo di mettere l'interlocutore con le spalle al muro della sua logica implacabile, senza via di
scampo n a destra n a sinistra. ... La pratica sacerdotale e di consulente matrimoniale
dovette convincerlo a poco a poco che la facolt di ragionare degli uomini inceppata da una
spessa coltre di sentimentalismi irrazionali, e nel suo puntare il dito dovette tener conto
dell'ottavo sacramento, il pi frequentato, dato dal Creatore per attenuare molte
responsabilit morali. Capitano di lungo corso nella Compagnia di Ges - ci ha trascorso
settant'anni! - ha assolto varie responsabilit. Gi ex alunno dell'Istituto Arici di Brescia,
entr nel noviziato a Lonigo nel 1934, e vi fece anche studi di liceo. Nel 1937 venne a
Gallarate per il triennio di studi filosofici. Nel 1943 fu inviato a Roncovero come educatore
dei seminaristi apostolici. Poi fece teologia a Chieri e la terza probazione a Triuggio. Nel 1948
inizi il suo ministero sacerdotale come guida spirituale degli alunni dell'Istituto Leone XIII
di Milano. Quattro anni dopo, nel 1952 fu inviato all'Arici di Brescia, sempre come guida
spirituale. Nel 1955 venne all'Aloisianum come padre ministro di una grossa comunit con
un centinaio di studenti di filosofia e un corpo docente qualificato. Dopo la pausa di
superiore nella comunit di Piacenza (1956-62), dove istitu e diresse la Casa dello Studente
per i giovani che confluivano in citt per l'insegnamento scolastico, torn all'Aloisianum
come parroco della chiesa del Sacro Cuore (1962-67). Nel 1967, inviato nella casa di esercizi
di Reggio Emilia, inizi l'attivit di consulente e poi avvocato al Tribunale Ecclesiastico per le
cause matrimoniali. Fu probabilmente l'attivit pi congeniale alla sua mentalit giuridica, di
pensatore "tomista", lucido ed essenziale, di cui ha lasciato il trattato Il nuovo diritto
canonico matrimoniale, Commento giuridico, teologico, pastorale, tradotto in tre lingue e
varie edizioni. Otto anni dopo, nel 1975, pass come avvocato per le cause matrimoniali al
Tribunale Ecclesiastico di Padova, insegnante di religione e scrittore all'Antonianum. Vi
rimase per 27 anni, finch l'aggravarsi della salute lo fece trasferire nell'infermeria
dell'Aloisianum (2003). Aveva ormai 88 anni.
Si racconta che un giorno gli capit di andare da una donna che aveva appena perso il
marito: le fece le condoglianze, e vedendola sconsolata le offr il suo toccasana, la Sapienza
del Vangelo. "Io non ci credo" le disse la vedova. E padre Bersini, senza scomporsi per quella
scortesia: "Dica allora al Signore: 'Se ci sei, ricordati di me!'".
Un fratello gli chiese di insegnarli una preghiera. "Tanto volentieri - annu il Padre -, e gli
insegn: "Signore Ges Cristo, per quell'amarezza di morte che per me hai sostenuto,
soprattutto in quell'ora nella quale la tua nobilissima anima usc dal tuo corpo benedetto, ti
supplico: abbi piet della mia anima e conducimi alla vita eterna".
Celebr la messa finch ebbe forza, poi l'influenza lo stronc. Due giorni prima che morisse,
il Padre Superiore gli chiese confidenzialmente se avesse qualche desiderio da manifestare,
se avesse bisogno di qualche cosa: "Ho bisogno solo di tanto amore di Dio!", rispose.
Non sar facile imitare la sua tenacia nel lavoro, la sua signorilit, la sua convinzione
spirituale. Ma lo ripensiamo al nostro arrivo in Paradiso (se non ci illudiamo) ancora
nell'atto di puntare il dito: Come, sei qui anche tu?
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