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Opinione diffusa che la riforma abbia modificato la disciplina delle srl, oggi
disciplinate da un insieme autonomo di norme e non pi mediante rinvio alla
disciplina delle spa.
Si attribuito notevole spazio all'autonomia privata.
Originariamente spa e srl erano regolate come due modelli congegnali
uno alle imprese di grandi dimensioni (spa)
uno alle imprese di dimensioni ridotte (srl).
Tale intenzione non si realizzata appieno perch grandi imprese utilizzavano lo
schema della srl e viceversa.
L'intento di diversificazione perseguito distinguendo nella srl l'aspetto interno dei
rapporti fra i soci da quello esterno con i terzi.
Si aumentata l'autonomia privata disciplinando i rapporti fra soci con norme
derogabili, per consentire nell'atto costitutivo una regolamentazione specifica, adatta
alle esigenze della societ. Si riscontra quindi maggiore snellezza nell'organizzazione
delle srl.
Tale prospettiva aumenta le capacit concorrenziali delle srl, soprattutto in ambito
europeo.
Ma giusto affermare l'ormai possibile classificazione della srl come una societ di
persone? No, lo sarebbe solo per certi aspetti della sua disciplina ma non in toto.
Capitolo 1: la costituzione della societ.
1. Le indicazioni dell'atto costitutivo.
La disciplina della costituzione delle srl rimasta uguale a quella delle spa (a
conferma che questa deve ancora essere considerata una societ di capitali).
Latto costitutivo deve essere redatto in forma pubblica e si acquista la personalit
giuridica al momento delliscrizione sul registro delle imprese.
L'art. 2463 conta 9 punti, ne evidenziamo alcuni:
1) Latto costitutivo deve indicare solo il comune dove sono poste la sede
principale e le eventuali sedi secondarie della societ, non deve contenere
lindirizzo cos non necessario modificare latto costitutivo se la societ
cambia solo lindirizzo (lindirizzo va depositato al registro delle imprese e in
caso di modifica gli amministratori la comunicano al registro stesso).
2) Latto costitutivo deve contenere ci che costituisce lattivit che costituisce
loggetto sociale e non pi il solo oggetto sociale cos da non concedere la
possibilit di ricomprendere un ventaglio molto ampio di attivit che era
invece previsto dalla precedente disciplina. (riforma nel 2003). il grado di
analiticit della specificazione dell'attivit condiziona l'applicazione di varie
norme di importanza fondamentale, tuttavia invalsa la prassi di indicare
attivit estremamente generiche.
Non pi necessario indicare nellatto costitutivo la durata della societ ( requisito
richiesto invece nelle spa, che possono per essere costituite a tempo indeterminato
con lobbligo di indicare il periodo di tempo dopo il quale il socio ha la facolt di
recedere). Anche le SRL possono essere costituite a tempo indeterminato e il diritto di
recesso del socio pu essere esercitato con un preavviso di almeno 180 giorni e di non
4. I patti parasociali.
Sono quegli accordi che rimangono autonomi rispetto alllatto costitutivo e hanno una
durata massima di 5 anni e sono rinnovabili; si riferiscono alle societ quotate in
borsa.
Con la riforma stata introdotta una disciplina di quelli delle spa, ci si chiede se possa
essere analogicamente applicata alle srl. La disciplina prevede due aspetti:
1) la durata massima di 5 anni
2) il diritto di recesso con preavviso di 180 giorni.
Pur non essendo l'art. 2341Bis richiamato nella disciplina della srl, ipotizzabile
l'applicazione analogica? Considerando che esso riguarda anche societ che
controllano spa (che potrebbero essere srl) sembrerebbe di si, ma se la srl non
societ controllante la sua applicabilit incerta.
Nelle SPA i patti parasociali sono di 3 tipi:
i sindacati di voto: gruppi di azionisti che si accordano su come votare per
rafforzare le loro posizioni in merito al voto stesso;
i sindacati di blocco: pongono limiti al trasferimento delle partecipazioni per
garantire la sicurezza rispetto alla partecipazione di soggetti non desiderati;
i sindacati di controllo: esercizio di una influenza dominante sulla societ.
Capitolo 2: La struttura economica e finanziaria della societ.
1. Il capitale sociale.
Le societ di capitali si compongono di:
conferimenti dei soci (capitale di rischio)
finanziamenti (capitale di credito).
Il legislatore ne regola il rapporto con l'obiettivo di assicurare equilibrio fra i due
capitali: i soci non possono esercitare la loro attivit economica con l'utilizzazione
esclusiva o prevalente di capitali di terzi.
Nelle spe vietato emettere titoli di debito in misura superiore al doppio del capitale
sociale, nelle srl era prima vietata l'emissione di titoli di debito, adesso consentita
ma la loro sottoscrizione pu essere effettuata solo da investitori professionali.
Il legislatore si preoccupa che il capitale sia congruo per il perseguimento dell'oggetto
sociale, ma si ritiene che, almeno per le spa, tale esigenza sia desumibile dal sistema:
la sottocapitalizzazione originaria dovrebbe spingere il notaio a rifiutare la redazione
dell'atto? E la sottocapitalizzazione successiva potrebbe costituire causa di
scioglimento della societ?
2. Valore dei conferimenti, del capitale e delle partecipazioni sociali.
Circa i conferimenti, la disciplina codicistica originaria era unitaria sia per le srl che
per le spa: si dava per presupposto che normalmente il valore dei conferimenti
coincideva con il valore iniziale del capitale sociale; non era vietato che il valore fosse
pi alto; era vietato che il valore fosse inferiore (nelle spa era vietata lemissione di
azioni sotto la pari, cio di valore inferiore al loro valore nominale quindi il
complesso dei conferimenti non poteva essere inferiore al valore nominale
complessivo delle azioni).
Con la disciplina odierna si specifica che: in nessun caso il valore dei conferimenti
pu essere complessivamente inferiore allammontare globale del capitale sociale.
Lart 2468 ci dice che anche se in entrambe le societ il valore complessivo delle
partecipazioni non pu essere superiore ai conferimenti (ai fini della determinazione
del capitale), al socio pu essere attribuita una partecipazione diversa rispetto al
valore attribuito al conferimento: la differenza incrementa/diminuisce la
partecipazione di un altro socio.
La vera novit risiede nel fatto che viene introdotto il principio in base al quale
possono essere conferiti tutti i beni suscettibili di valutazione economica (viene
superato il divieto di conferimento dopera e di servizi).
3. L'oggetto dei conferimenti: prestazioni lavorative e formazione del capitale sociale.
Con la nuova disciplina del 2003 stata innovata la normativa sui conferimenti sotto
pi punti di vista:
1. Possono essere conferiti tutti gli elementi valutabili economicamente (Art.
2464) e quindi possono essere conferiti anche obblighi aventi per oggetto la
realizzazione dopera o servizi a favore della societ. Ci non possibile nelle
spa, e la scelta di diversificare, pur ponendosi in contrasto col fine ultimo della
riforma, imposta da un vincolo comunitario che impedisce a spa di conferire
prestazioni lavorative. Queste possono solo essere considerate prestazioni
accessorie.
I conferimenti sono stati distinti dagli apporti, che possono avere ad oggetto
prestazioni d'opera o servizi, a fronte dei quali possono essere attribuiti strumenti
partecipativi diversi dalle azioni.
Nelle srl il vincolo comunitario non opera quindi il problema non si pone. stato
abrogato l'art. 2478 che ammetteva che l'atto costitutivo delle srl potesse prevedere
l'obbligo di prestazioni accessorie. incerto se tale configurazione di partecipazioni
con prestazioni accessorie sia precluso ai soci.
La determinazione del valore di tali prestazioni segue la disciplina della stima dei
conferimenti in natura (art. 2465) e circa la garanzia di esecuzione, il conferimento
pu avvenire con prestazione di fideiussore o polizza di assicurazione. La
formulazione per incerta poich oggetto la prestazione, e non la garanzia che
invece eventuale.
2. Al momento della sottoscrizione dellatto costitutivo i soci devono versare
almeno il 25% del conferimento in denaro presso una banca e lintero
sopraprezzo (si pu quindi decidere da subito che il patrimonio sia superiore al
capitale).
possibile un'applicazione analogica per le Spa in questo caso? Si, ad eccezione del
4 comma che prevede che il versamento dei decimi iniziali pu essere sostituito dalla
stipula di una fideiussione o polizza assicurativa.
3. La disciplina dei conferimenti in natura si differenzia da quella prevista per le
spa in quanto non prevista la possibilit per gli amministratori di chiedere
una revisione della stima se sussistano fondati motivi.
Critica: incongrua tale mancata previsione ed il rilievo ancora pi forte se il
conferimento avviene in un momento successivo alla costituzione.
difficile che gli amministratori abbiano l'obbligo di controllare la valutazione
dell'esperto, con conseguente responsabilit verso soci e terzi, perch:
1. la responsabilit prevista solo per danni derivanti da inosservanza di loro
doveri;
Nella disciplina codicistica originaria lemissione di titoli di debito era riservata alle
spa perch il capitale era rappresentato da quote di partecipazione (azioni appunto).
Con il decreto di riforma anche alle srl stata concessa la facolt di emettere titoli di
debito con lintento di aumentare le fonti di finanziamento delle piccole e medie
imprese. Quindi i soci possono prevedere nellatto costitutivo che la societ pu
emettere titoli di debito, sottoscrivibili per solo da investitori professionali e quindi
non possono essere direttamente collocati presso il pubblico dei risparmiatori.
Tuttavia gli investitori (essendo strumenti finanziari) possono cederli al pubblico dei
risparmiatori diventando cos fideiussori ope legis, senza il bisogno di rilasciare
alcuna garanzia convenzionale circolazione dei crediti.
Due aspetti singolari dell'art. 2483:
1) nelle srl il legislatore ha preferito riferire la disciplina di regolamentazione ai
titoli di debito. Il riferimento quindi anche ai titoli di debito atipici o a
denominazione atipica. La differenza pi formale che sostanziale perch
anche nelle spa la disciplina delle obbligazioni si applica agli strumenti
finanziari comunque denominati che condizionano l'entit del rimborso del
capitale all'andamento economico della societ;
2) nelle spa la competenza a deliberare l'emissione delle obbligazioni attribuita
agli amministratori. Nelle srl, invece, se l'atto costitutivo consente l'emissione
di titoli di debito, deve anche precisare se attribuisce la relativa competenza a
soci o amministratori: se tale precisazione manca, dovrebbe ritenersi che la
societ non possa emettere titoli di debito.
Capitolo 3: La partecipazione sociale
1. I modelli di partecipazione.
Nella disciplina originaria erano previsti 3 modelli:
1. proprio delle societ di persone, la quota di ciascuno commisurata al
conferimento. Se questi non sono determinati i soci sono obbligati a
conferire in parti uguali quanto necessario per il conseguimento
dell'oggetto sociale. Se nel contratto disposto diversamente la quota
di ogni socio pu essere percentualmente riferita anche alla misura del
capitale. La partecipazione non ha valori minimi n pu essere
rappresentata da documenti che la incorporino (pur essendo
ammissibile la stipula di certificati che costituiscono documenti
probatori). Se trasferibile, la quota pu essere ceduta interamente o
parzialmente;
2. nelle spa, dopo la riforma la quota non dev'esser proporzionale al
conferimento. Essa rappresentata da azioni e non prescritto che
ciascuna azione abbia un valor nominale minimo. Qualunque sia il
valore, ogni azione indivisibile;
3. nelle sl, la partecipazione non pu essere rappresentata da azioni.
Originariamente era disposto un valore minimo (prima una lira, poi un
euro): se il conferimento fosse stato superiore al minimo doveva essere
costituita da un ammontare multiplo di tale valore. Veniva cosi
ammessa implicitamente la divisibilit della quota, ma ogni nuova
quota doveva avere il valore di un euro o di un suo multiplo. Si voleva
cosi impedire partecipazioni con cifre irrisorie che non costituiscono
un sostanziale contributo.
La modifica del 1993 ha creato una divergenza di disciplina tra le stesse societ di
capitali:
Srl --> si ammetteva la costituzione di societ unipersonali seguendo la
relativa disciplina, in caso di discostamenti da essa si applicava nuovamente
l'art 2362 cc.
Spa --> permaneva il divieto di costituzione con atto unilaterale, con
immediata applicazione dell'art 2362 cc.
Tale modifica costituisce una significativa deroga al principio generale ex art 2740 cc,
consentendo all'imprenditore commerciale di limitare la propria responsabilit
patrimoniale al conferimento nella srl unipersonale.
A seguito del d.lgs 5/2003 si estesa la possibilit di costituire societ con atto
unilaterale anche alle spa, semplificando ulteriormente la disciplina per quanto
riguarda le srl unipersonali.
2. La nuova disciplina.
La comunanza di disciplina non realizzata nelle srl con rinvio alla disciplina delle
spa, ma con la riproduzione in modo identico di entrambe le discipline.
La legge richiede che all'atto della sottoscrizione dell'atto unilaterale deve
essere versato l'intero ammontare dei conferimenti in denaro (art 2342, 2464 cc);
regola che si spiega con l'esigenza di evitare che l'unico socio possa disporre del
patrimonio residuo e che i suoi creditori personali possano pignorarne il patrimonio,
impedendogli il successivo versamento dell'intero capitale sociale.
La unipersonalit deve inoltre risultare dal registro delle imprese: dall'atto
costitutivo, se originaria, da dichiarazione degli amministratori iscritta nel registro
delle imprese, se sopravvenuta. In caso di violazione, il socio unico considerato
illimitatamente responsabile dello adempimento delle obbligazioni sociali nel
periodo in cui detiene l'intero capitale sociale. A fronte di questa previsione si
comprende la previsione per cui se gli amministratori non provvedono ad iscrivere nel
registro la loro dichiarazione, consentito allo stesso socio di richiedere direttamente
all'ufficio del registro l'iscrizione di una dichiarazione sua propria di analogo tenore.
La mancanza di versamento integrale del capitale sociale determina la perdita della
responsabilit limitata in via definitiva, mentre l'iscrizione nel registro delle imprese
costituirebbe pubblicit sanante.