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Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza (prima parte)

Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza


(prima parte)
Pubblicato il: 22/01/2007
Aggiornato al: 22/01/2007

di Gianfranco Ceresini

1. Introduzione
I sistemi di diffusione sonora sono presenti in molti ambienti, basti pensare ai centri commerciali, ai cinema,
ai grandi magazzini, alle scuole, agli stadi, e cos via. Il motivo della loro installazione variegata, si va dalle
scansioni delle lezioni e delle comunicazioni a scuola, agli annunci delle formazioni allo stadio, dai
comunicati commerciali in un grande negozio, alla musichetta incentivante agli acquisti in un centro
commerciale. Ma limpianto di diffusione sonora pu venire utile anche in situazioni meno piacevoli o
consuete: infatti in caso di incendio pu rivelarsi fondamentale nella comunicazione del pericolo e nella
guida allevacuazione ordinata delle persone dal luogo di pericolo.
Come appena sottolineato, spesso accade che limpianto di diffusione sonora gi esista nel locale per motivi
diversi dallemergenza, e che in caso di gravi incidenti come gli incendi venga utilizzato per gestire anche
lemergenza. Questa doppia essenza dellimpianto non vietata (anzi magari il suo utilizzo per altri motivi,
consente di testarne frequentemente la funzionalit), ma se il sistema di diffusione sonora viene
utilizzato anche per lemergenza, allora occorre rispettare delle precise disposizioni dettate dalla norma
CEI EN 60849 (CEI 100-55), la quale tratta appunto dei sistemi elettroacustici applicati ai servizi di
emergenza, dove per sistemi elettroacustici si intendono sia i sistemi che usano segnali tonali, sia i sistemi
che usano annunci vocali tramite altoparlanti.
Ovviamente non possibile demandare una situazione di emergenza solo a suoni o a voci, ed quindi
necessario che limpianto di diffusione sonora faccia parte di un sistema pi completo di controllo
dellemergenza che comprenda anche altri tipi di attrezzature, e che prevede determinate procedure
operative e programmi di formazione del personale.
Lobiettivo di un sistema di diffusione sonora per lemergenza quello di permettere la trasmissione
di una informazione (qualsiasi annuncio vocale o segnale audio) udibile e chiara allo scopo (in una
situazione di emergenza) di effettuare una rapida ed ordinata evacuazione delle persone occupanti una
o pi aree interne od esterne ad un edificio.
Per giungere a questo obiettivo, normalmente il sistema pu essere formato dai componenti presenti in
figura 1, ovvero:

Ununit di controllo centrale comprendente le apparecchiature di riproduzione, registrazione,


miscelazione e amplificazione, oltre ai sistemi automatici per garantire la priorit dei messaggi di
emergenza;

I diffusori acustici, suddivisi in pi zone altoparlante: Le zone altoparlante sono regioni, allinterno
dellarea di copertura del sistema di diffusione sonora, nelle quali possibile lanciare messaggi differenti
in caso di pericolo. Ogni zona altoparlante ha il suo messaggio registrato pronto ad essere lanciato in
caso di emergenza. Il messaggio inviato in una zona, non deve compromettere la comprensione di un
diverso messaggio inviato contemporaneamente in una zona attigua, ed inoltre ci deve essere una
corrispondenza 1:1 tra zone di rilevazione di emergenza ed allarme e zone di altoparlante: ad ogni zona
servita da un unico sistema di rilevazione deve infatti corrispondere un'unica zona altoparlante, perch
se cos non fosse, avremmo lassurdo di lanciare messaggi vocali differenti in aree con lo stesso tipo e
livello di pericolo;

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Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto dautore e possono essere usate solo in conformit alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a
socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti.
Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono
possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilit per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Guida ai sistemi di diffusione sonora per lemergenza (prima parte)

Figura 1 Schema di principio di un sistema di diffusione sonora per lemergenza

Il microfono, attraverso il quale deve essere possibile inserire un messaggio vocale dal vivo, con una
priorit superiore ai messaggi preordinati e registrati;

Uninterconnessione con il sistema di rivelazione incendi che permette di integrare in maniera


efficace i diversi sistemi di protezione incendio intervenendo con il sistema di diffusione sonora a seguito
di un segnale di allarme proveniente dalla centrale di rivelazione incendi;

Uno o pi posti di controllo a distanza dai quali possa essere possibile inviare messaggi dal vivo,
attivare o disattivare i messaggi registrati e attivare o disattivare le zone altoparlante;

La possibilit eventuale di inviare messaggi anche via cavo o via radio su linea telefonica.

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Figura 2 Sistema di diffusione sonora, in un terminal aeroportuale, con pale che supportano apparecchi illuminanti, illuminazione di
sicurezza e diffusori sonori (Progetto&Pubblico dicembre 2005)

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2. Requisiti generali del sistema


I sistemi di diffusione sonora utilizzati per lemergenza, devono possedere una lunga serie di caratteristiche,
derivanti dalla norma CEI EN 60849, che andiamo ad analizzare in questo capitolo.

Nel momento in cui viene rilevato un allarme, il sistema dovr immediatamente disabilitare qualsiasi
funzione che non sia connessa con la situazione di emergenza, cio la musica od eventuali messaggi
commerciali e similari devono essere interrotti per dare la priorit alle funzioni di emergenza, che devono
essere sempre disponibili durante tutto il periodo dellemergenza (a meno che il sistema stesso non
venga danneggiato a seguito dellincidente che ha provocato lo stato di emergenza);

Il sistema deve essere in grado di entrare in funzione entro 10 s dal momento in cui viene alimentato
(o dallalimentazione ordinaria o da quella di sicurezza) ed entro 3 s deve essere in grado di trasmettere
un primo segnale di attenzione o un messaggio vocale da parte di un operatore in centrale di controllo, o
un messaggio automatico, al ricevimento di un allarme proveniente dal sistema di rivelazione incendi;

Ovviamente il sistema deve poter trasmettere segnali di attenzione e messaggi vocali in una o pi aree
simultaneamente;

In qualunque momento, loperatore al sistema di diffusione sonora, deve essere in grado di ricevere,
attraverso un sistema di monitoraggio, indicazioni relative al corretto funzionamento del sistema e
ad eventuali guasti;

Il guasto di un singolo amplificatore o altoparlante non si deve trasformare in una totale perdita della
copertura del messaggio nella zona altoparlante servita. Questo si ottiene facendo si che un guasto,
amplificatore o altoparlante che sia, venga immediatamente segnalato dal sistema di monitoraggio. Non
quindi necessario, specialmente in piccoli edifici, installare sempre due circuiti nella stessa zona
altoparlante allo scopo di migliorarne laffidabilit: sufficiente effettuare una analisi accurata del
sistema di emergenza ed eventualmente raddoppiare le zone ritenute maggiormente critiche;

Il primo messaggio di allarme deve essere preceduto da un segnale di attenzione di durata compresa tra
4 e 10 s. I successivi segnali e messaggi che verranno lanciati dovranno continuare fino a che non ci sia
un cambiamento nelle procedure di evacuazione o fino a che ci sia uno spegnimento manuale.
Lintervallo tra un messaggio ed il successivo non deve superare i 30 s, ed occorre fare in modo
che non vengano lasciati periodi di silenzio superiori ai 10 s. Allo scadere dei 10 s deve essere
trasmesso un segnale di attenzione;

Tutti i messaggi devono essere chiari, brevi, privi di ambiguit e, per quanto possibile, gi preparati in
precedenza. I messaggi pre-registrati devono essere conservati su un supporto non volatile,
preferibilmente in una memoria a stato solido non alterabile o danneggiabile da una sorgente esterna
(cio CD o memoria EPROM, ma non hard-disk o floppy che sono si non volatili, ma anche danneggiabili
da campi magnetici esterni), e continuamente monitorati per verificare la loro disponibilit;

Nella individuazione delle zone altoparlante devono essere seguiti i seguenti criteri:

La chiarezza dei messaggi trasmessi in una zona non deve far scendere al di sotto dei livelli di
comprensione, la trasmissione dei messaggi in altre zone o dei messaggi provenienti da pi di
una sorgente;

Ogni zona servita da un unico sistema di rilevazione incendi, dovr contenere una sola zona
altoparlante durante luso in emergenza. Pi zone altoparlanti potranno esserci invece durante il
normale utilizzo dellimpianto, cio quando non si in emergenza;

Deve essere sempre disponibile una sorgente di alimentazione secondaria.

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Figura 3 Esempio di suddivisione in zone altoparlante in una industria nella quale si hanno ambienti con differenti livelli di rumorosit
(Fbt elettronica Spa)

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3. Priorit dei messaggi


Lidentificazione delle priorit con cui devono essere inviati i messaggi, pu seguire i criteri di un ordine gi
programmato in precedenza oppure inseguire la percezione del rischio da parte degli occupanti del locale da
evacuare e quindi derogare dalla sequenza programmata. Ad ogni evento che si pu verificare, dovrebbe
essere assegnato un livello di priorit in accordo con la sua urgenza. Una suddivisione di massima
(raffinabile in relazione alle strategie operative scelte) tra i livelli dei messaggi che possono essere
trasmessi, potrebbe essere la seguente, in ordine decrescente di priorit:

Evacuazione: situazione a potenziale rischio di vite umane, che necessita di una immediata
evacuazione;

Allerta: situazione pericolosa che richiede un avvertimento di una evacuazione imminente;

Non emergenza: situazione legata alla trasmissione di semplici messaggi operativi, quali prove di
evacuazione.

Le priorit servono per fare in modo che i messaggi vengano inviati per primi alle zone a rischio immediato.
Nel caso in cui il sistema di allarme vocale sia in grado di operare in modo completamente automatico,
occorrono comunque che abbia delle funzionalit che controllino sia il tipo di messaggi pre-registrati che la
distribuzione dei messaggi alle varie zone, oltre che le istruzioni in tempo reale da fornire agli occupanti i
locali da evacuare, attraverso un eventuale microfono. In pratica quindi lintervento manuale deve
escludere qualsiasi funzione automatica gi programmata e deve consentire, dalla centrale di controllo o
da eventuali posti di controllo a distanza, di:

Far partire o fermare i messaggi di allarme pre-registrati;

Selezionare un appropriato messaggio di allarme pre-registrato;

Attivare o disattivare delle selezionate zone altoparlante;

Trasmettere messaggi dal vivo attraverso il microfono (se c).

Il microfono, come gi abbiamo sottolineato, deve avere il pi alto livello di priorit allinterno del sistema di
allarme vocale, al punto da permettergli di prevalere su tutte le altre trasmissioni e/o comunicazioni.

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