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Tra Rivoluzione Francese e Restaurazione

LEuropa del Settecento


Sopravvivenza dei retaggi dellantico regime
Guerre di successione:
1) Spagnola 1702-1714
2) Polacca 1733
3) Austriaca 1745
Imput delle grandi trasformazioni future
Illuminismo: Montesquieu: divisione dei poteri nello spirito delle leggi (1748)
Le trasformazioni economiche e sociali
Crescita demografica
Urbanizzazione
Nuovi consumi
Rivoluzione industriosa: Jan de Vries(1890 1964) teoria avanzata dal ricercatore
olandese di Storia Economica Europea Jan De Vries nella sua pubblicazione "The
Industrious Revolution: Consumer Demand and the Household Economy, 1650 to the
Present", nella quale spiega come nonostante i dati quantitativi dimostrassero il calo del
potere dacquisto dei salari individuali, ci fosse un paradosso storiografico in quanto i
dati qualitativi dimostrassero un aumento dei consumi di beni voluttuari (rivoluzione
dei consumi) spiegato dai comportamenti famigliari. Ci fu una crescita della domanda a
fronte di un calo dei salari reali individuali ed un aumento della produttivit a livello
macro spiegati da una riallocazione delle risorse produttive allinterno della famiglia. Le
famiglie aumentarono sia la partecipazione al lavoro (donne e bambini, ma anche meno
assenze e feste) e sia la loro domanda di beni venduti sul mercato (Lavorare di pi per
comprare di pi). Questa rivoluzione industriosa si concretizz nei seguenti aspetti:
1) Le famiglie producevano beni alimentari destinati al mercato
2) Producevano tessuti di lino, canapa o lana da immettere nel mercato
Donne e bambini furono i principali protagonisti di questo cambiamento. Questo sistema
lo possiamo definire un sistema di Industria a domicilio,o Protoindustria, fu caratteristico
delle Fiandre e dellInghilterra. Lo sviluppo dei commerci fu favorito ovviamente dal
lavoro della Protoindustria, ma anche dal fatto che le potenze Europee si spinsero lungo
le coste dellAsia, Africa e America gi nel 500-600 creando colonie ed empori
commerciali e nel 600-700 grazie alla loro tecnologia si assicurarono il monopolio
degli scambi. Fu permesso cos anche lintroduzione di nuove colture.
La Rivoluzione americana 1775 1783
Dichiarazione dindipendenza ( Indipendent Day): 4 luglio 1776
Documento storico che in sole 1300 parole esprime gli ideali illuministici che avrebbero
ispirato, seppur con inevitabili contraddizioni, la vita politica americana nei secoli a venire,
estendendosi anche allEuropa.

La Francia prerivoluzionaria
I prodromi della Rivoluzione
Luigi XIV aveva:
Rinvigorito lassolutismo, limitando il potere dei nobili.
Impoverito la Francia per sostenere economicamente i lussi sfrenati della corte e la
fallimentare politica estera
Creato con gli ateliers un proletariato urbano che sar sempre alla testa alle ribellioni che
si susseguiranno.
Luigi XV e Luigi XVI contribuirono:
A infiammare gli animi del popolo e dei nobili per la loro irrisolutezza nelle questioni di
governo.
A lasciare irrisolta una gravissima crisi finanziaria che si abbatt sulla Francia e che fu
causa e effetto di:
1) Inflazione e svalutazione della moneta.
2) Diminuzione del valore dei salari reali.
3) Aumento dei prezzi dei beni alimentari
4) Incremento del debito pubblico
Il panico finanziario
Tra il 1754 ed il 1789 si susseguirono 19 esperti finanziari (controllori) che non riuscirono ad
adottare rimedi adeguati per superare la crisi. Tra di essi vanno ricordati:
-Turgot (1774)
Economista fisocratico allievo di Say. Formula il pi organico piano di riforma finanziario
dellantico regime che consisteva in:
1) Riduzione delle spese militari;
2) Incidenza maggiore delle imposte sulla propriet terriera;
3) Liberalizzazione del mercato del grano e di altre derrate alimentari;
Il cattivo raccolto dellanno 1786 caus incrementi dei prezzi dei beni alimentari e spinse
Turgot alle dimissioni (1776).
-Necker (1780)
Impone:
1) Riduzione delle spese statali realizzate principalmente con la riduzione delle cariche
burocratiche.
2) Controlli sulle entrate e sulle spese pubbliche.
3) Tagli delle spese della corte;
4) Sottrazione delle imposte sui consumi ai fermier (appaltatori) e diretta gestione dello
Stato;
5) Pubblicit del bilancio della monarchia (1781).
-Fleury (1781-1783) e Calon
Fleury non ha unazione incisiva. La sua decisione pi importante fu di ripristinare molti uffici
burocratici precedentemente aboliti. Calon affronta un inarrestabile aumento dellinflazione e

del debito pubblico con due provvedimenti di stampo fisiocratico:


1) Imposta fondiaria proporzionale alla rendita terriera;
2) Liberalizzazione del commercio dei cereali e dei traffici interni;
La reazione dei nobili e del clero
LAssemblea dei notabili del regno non riesce a deliberare per lopposizione dei nobili e del
clero. Nobili e borghesi chiedono la convocazione degli Stati Generali. I nobili volevano
riaffermare il loro potere, la borghesia affermare il suo. Si votava per stato, ma la societ dei
Trenta chiese il voto per testa. Mancato accordo e riunione del terzo stato nella sala della
Pallacorda (Jeu de pomme) e propone di abbandonare la denominazione di stati generali e
assumere quella di Assemblea dei rappresentanti riconosciuti e confermati dalla nazione
francese.
La Rivoluzione Francese
14 luglio 1789 presa della Bastiglia.
5-6 agosto i deputai dellAssemblea Nazionale decretano labolizione dei privilegi
feudali.
26 agosto 1789 Dichiarazione dei diritti delluomo e dei cittadini.
5-6 ottobre 1789 Assalto alla reggia di Versailles e trasferimento del re alle Tuilleries di
Parigi.
La chiesa cattolica
2 novembre 1789 confisca dei beni ecclesiastici.
28 febbraio 1790 riconoscimento del pieno diritto di cittadinanza agli ebrei.
Febbraio 1790: espropriazione dei beni ecclesiastici
Luglio 1790 Costituzione civile del clero.
15 marzo 1791 Rottura dei rapporti tra Francia e Santa Sede condanna di Pio VI ai
principi sanciti dallAssemblea.
I Club
La sinistra:
1) I Giacobini: seguaci di Robespierre:
2) I Cordiglieri: seguaci di Desmoulins e Danton:
3) I Sanculotti: estremisti fautori degli ideali rivoluzionari
Riforma amministrativa e ideale federale
Divisione della Francia in 83 Dipartimenti (Regioni) divisi in distretti e cantoni (province) e
comuni. Nei distretti era collocato il tribunale civile e penale locale. Nei cantoni era collocato il
locale giudice di pace. E creata la Guardia Nazionale di composizione borghese.
Fallimento della monarchia costituzionale
21 giugno 1791: Fuga del re e delusione popolare.
Frattura tra i rivoluzionari monarchici di La Fayette e i rivoluzionari repubblicani
Giacobini e Cordiglieri con a capo Danton e Marat.
17 luglio 1791 festa in onore degli ideali repubblicani nel Campo di Marte. La guardia
Nazionale di La Fayette interviene e disperde i partecipanti.
La Fayette e i Foglianti si separano dai Giacobini.
Elezione popolare dei giudici. Si attua la separazione tra potere giudiziario, legislativo

ed esecutivo immaginata da Montesquieu.


La Costituzione del 1791
Si proclama la monarchia costituzionale: il re non pi di Francia ma dei Francesi. Il suo
potere esecutivo limitato alla nomina dei ministri. La politica estera e la dichiarazione di
guerra in potere dellAssemblea legislativa eletta dai cittadini che pagavano le tasse. I votanti
erano 4 milioni di francesi maschi.
La guerra
Agosto 1791 dichiarazione di Pillnitz: Federico Guglielmo II di Prussia e Leopoldo II
dAustria proclamano il loro appoggio al re di Francia.
20 aprile 1792 La Francia dichiara guerra allAustria.
11 luglio 1792 lAssemblea legislativa dichiara la Patria in pericolo
10 agosto 1792 comune insurrezionale a Parigi
20 settembre 1792 deposizione di Luigi XVI e creazione di una nuova Assemblea: la
Convenzione nazionale. Misure di rigore.
20 settembre 1792 Vittoria di Valmy su Austria e Prussia
La Repubblica
21 settembre 1792 La Convenziona Nazionale abolisce la Monarchia e proclama la
Repubblica con massiccia presenza di Girondini.
21 gennaio 1793 il re viene gigliottinato.
24 gennaio 1793 lambasciatore francese espulso da Londra.
1 febbraio 1793 la Convenzione dichiara guerra allIngilterra, allOlanda e alla Spagna
(prima coalizione antifrancese)
La Vandea
Marzo 1793 Insurrezione contadina in Vandea dovuta a rifiuto della leva obbligatoria,
della costituzione civile del clero e di una fiscalit pi oppressiva della monarchica.
I giacobini reprimono la ribellione nel sangue.
Frattura tra rivoluzione e masse.
l Comitato di Salute Pubblica
1) Funzione di controllo sullEsecutivo
2) Pieni poteri su politica interna e su conduzione della guerra.
Opposizione dei Girondini e sollevazione dei Sanculotti contro i deputati eletti.
La Costituzione Giacobina del 1793
Esponeva il diritto alla sussistenza, al lavoro, allistruzione pubblica, allinsurrezione contro le
ingiustizie e il dispotismo dei governanti, ma non entr mai in vigore.
Il Terrore
Seconda met del 1793 Robespierre prende il potere instaurando un clima di terrore e di
repressione con la riorganizzazione del Tribunale Rivoluzionario e con la persecuzione
dei sospetti.
Tra Ottobre-dicembre 1793, 177 persone tra cui Maria Antonietta sono ghigliottinati.
Laicizzazione dello stato

Chiusura delle chiese.


Feste blasfeme con contenuti pagani.
Martiri della rivoluzione come Marat al posto dei santi.
Calendario repubblicano.

Colpo di stato 27 luglio 1794


Il 9 Termidoro Robespierre viene arrestato e condannato.
Liberazione dei sospetti e ripresa della vita politica pubblica.
Chiusura dei Club.
Bancarotta della Repubblica con crisi monetaria.
Costituzione dellanno III
Agosto 1795. Due camere (Consiglio dei 500 e Consiglio degli anziani)
Potere esecutivo affidato al Direttorio.
Restringimento della base elettorale
Timore di unavanzata dei monarchici.
Congiura degli uguali di Babef contro il governo.
Il fallimento costituzionale
Elezioni del 1797 e trionfo della destra monarchica.
Colpo di stato del Direttorio con lappoggio dei militari per salvare la Repubblica.
Fallimento del regime direttoriale per incapacit della borghesia di farsi classe di
governo.
Napoleone Bonaparte
Dopo Termidoro la Prussia riconosce alla Francia la riva sinistra del Reno. Le province unite
diventano repubblica Batva. La Spagna cede alla Francia la parte occidentale di Santo
Domingo (Haiti). Restava aperto il conflitto con: Inghilterra, Austria, Stati Italiani. Nel 1796 vi
fu la campagna dItalia e in seguito la Battaglia di Lodi. Milano accoglie trionfalmente
Napoleone. Pio VI fu costretto alla firma della pace di Tolentino. Si affermano le municipalit
democratiche. Indipendenza di Venezia.
Pace di Loeben con lAustria
Pace di Campoformio con lAustria del 1797. Venezia ceduta allAustria.
Repubblica Cisalpina e repubbliche giacobine.
Indipendenza formale e sottomissione sostanziale.
La Campagna dItalia
La Francia contro lInghilterra
19 maggio 1798 partenza dei francesi da Tolone.
Battaglia delle Piramidi e sconfitta dellInghilterra.
1 agosto 1798 nella baia di Abukir la flotta francese sconfitta da quella inglese
comandata da Orazio Nelson.
Nonostante la sconfitta Napoleone mantiene le posizioni che aveva conquistato.
La Campagna di Egitto

Fine delle repubbliche giacobine


Consolidamento delle forze legittimiste.
Movimento antigiacobino dei Sanfedisti a Napoli, a Milano e a Torino.
Colpo di stato del 18 Brumaio 1799 (9 novembre 1799).
Il 24 dicembre Napoleone nominato primo console.
Nuova amministrazione dello stato verso una nuova monarchia
1804 codice civile
1806 codice di procedura civile
1807 codice di commercio
1808 codice penale
1810 codice di procedura penale
Proclamazione dellImpero
2 agosto 1802 Napoleone nominato I console a vita.
4 aprile 1804 Napoleone diviene imperatore dei Francesi
2 dicembre 1804 Napoleone consacrato imperatore anche dal Papa.
Nuova corte, nuova nobilt di impero.

Le vittorie di Napoleone
La prosecuzione della guerra
Pace di Amiens con lInghilterra,
Napoleone attacca lInghilterra appoggiato dalla Spagna.
Sconfitta di Trafalgar.
1805 Nuova coalizione antifrancese: Austria, Russia, Svezia, Inghilterra e Regno di
Napoli.
Napoleone vince ad Austerliz.
Vittoria contro la Prussia a Jena e Auerstadt.
Vittoria contro la Russia e pace di Tilsit del 1807.
Blocco continentale
Nel 1806 inizia la guerra commerciale contro lInghilterra e tutti i paesi europei che avevano
relazioni commerciali con lInghilterra (Toscana, Roma, Napoli, Spagna e Portogallo).
Limiti del blocco:
1) Apparente stabilizzazione europea.
2) Sviluppo manifatturiero continentale.
3) Scontento nei porti del Mediterraneo e del nord.
4) LInghilterra continuava i traffici con le colonie e con lEuropa con il contrabbando.
Il governo dellItalia
Granducato di Toscana sotto la guida di Maria Luisa Bonaparte
Roma occupata e il 17 maggio 1809 Napoleone dichiar decaduto il potere temporale dei
papi
Regno di Napoli prima sotto Giuseppe Bonaparte e poi dal 1808 sotto Gioacchino Murat.

La Repubblica Cisalpina al Nord.


La guerra di Spagna
1807 conquista del Portogallo
Marzo 1808 sommossa popolare a Madrid. Giuseppe Bonaparte re di Spagna.
13 maggio 1809 Napoleone sconfigge lAustria ad Eckmhel.
1810 nuove vittorie sullAustria a Wagram.
2 aprile 1810 matrimonio con Maria Luisa figlia dellimperatore austriaco Francesco.
La campagna di Russia
Lo scontro finale con la Russia
Debolezza degli accordi di Tilsit.
Alessandro I chiede a Napoleone di evacuare la Pomerania e la Prussia orientale.
24 giugno 1812 Napoleone invade la Russia.
Nuova coalizione antifrancese Inghilterra, Russia, Prussia Svezia e Austria.
Vittoria di Napoleone a Dresda.
La disfatta di Napoleone
Caduta di Napoleone
Lipsia battaglia delle Nazioni 16-19 ottobre 1813 Napoleone sconfitto.
Lesilio allisola dElba. Napoleone torna in Francia il 26 febbraio 1815.
I cento giorni e sconfitta finale a Waterloo
Abdicazione di Napoleone 23 giugno 1815.
Esilio allIsola SantElena.
Congresso di Vienna e la Restaurazione
Tra settembre 1814 e giugno 1815 si celebra il Congresso di Vienna. Protagonisti Metternich
per lAustria il visconte di Castlereagh per lInghilterra e Talleyrand per la Francia. Lungo
periodo di pace e principio della legittimit con eccezione per Venezia che resta allAustria.
Santa Alleanza (tutti i paesi europei tranne il Papa, Gran Bretagna e lImpero Ottomano).

Dalla Restaurazione allImperialismo

La restaurazione vista da un rivoluzionario


Una buona descrizione dello spirito della Restaurazione del dopo 1815 venne da uno che la
combatt, Giuseppe Mazzini.
Napoleone era caduto: il moto ascendente della Rivoluzione francese cessato. Ventidue anni di
guerra avevano stancato l'Europa. La pace scendeva invocata, ed era benedetto, qualunque si
fosse, chi la recava [...]. Altare e trono si puntellavano l'uno coll'altro. - E nondimeno, inquieti e
quasi tormentati da un presentimento, i re vincitori si stringevano a consiglio e studiavano
nuove difese contro tempeste che nulla annunziava.
Il trionfo che quasi sempre disgiunse i collegati nella battaglia, suggeriva ad essi la necessit di
un vincolo pi potente. Gelosi, sospettosi l'uno dell'altro, soffocavano ogni gara, ogni diffidenza
per prepararsi, come contro un ignoto nemico, una forza comune [...]. Nel nome profanato di
Dio, la Santa Alleanza inaugurava una nuova politica: i padroni del mondo s'univano contro
l'avvenire. Giuseppe Mazzini,La Santa Alleanza dei popoli, 1849
La lotta per lindipendenza degli anni 20
LAmerica Latina verso lindipendenza:
Nel 1808 esplosero tensioni gi latenti.
Le classi dirigenti coloniali spagnole si divisero in:
A) Peninsulari: fedeli alla corona spagnola e a capo di governi ribelli antifrancesi;
B) Creoli. Che auspicavano un distacco dalla madrepatria.
Tre fronti di lotta per lindipendenza:
1) Messico
2) Venezuela-Colombia-Equador
3) Argentina-Uruguay
1820-21 in Europa
1820: rivolta tra le truppe spagnole a Cadice.
1823: Monarchia costituzionale in Spagna: abolizione del tribunale dellInquisizione,
soppressione di molti conventi, confisca dei beni ecclesiastici.
Luglio 1820 moti in Italia meridionale.
Agosto 1820 moti in Portogallo, che diventa monarchia costituzionale
Gran Bretagna congiura Cato street contro il governo conservatore per vendicare il
massacro di St. Peters filds a Manchester dei manifestanti contro le Corn Laws.
1819-20 Six act. Rafforzamento dei poteri di controllo dell'ordine pubblico
Germania. Agitazioni studentesche. Metternich emana i decreti di Karlsbad che rafforzavano
la censura e il controllo poliziesco.
Austria. Sommovimenti nazionalistici e liberali in Boemia e in Lombardia.
Russia. Richiesta di riforme istituzionali dagli ufficiali dellEsercito.
1820: Congresso di Troppau per fissare i principi sul reciproco intervento tra gli stati convenuti:
Austria, Francia, Gran Bretagna, Prussia e russia

I moti francesi del 1830


Carlo X : Svolta reazionaria e ultraclericale.
27-29 luglio 1830 tre gloriose giornate.
Luigi Filippo Borbone dOrleans, re per volont della nazione.
Monarchia costituzionale di Luglio fino al 1848.
Ascesa economica della Francia:
Industria
Sistema bancario. Al quasi monopolio di Rothschild si affianca il Crdit Mobilire dei
Pereire, che inventano uno strumento adatto al tipo di investitore francese che cauto ma
esigente: l'obbligazione.
Sviluppo della rete ferroviaria.
Politica liberista con Guizot.
Malcontento tra i lavoratori dellindustria.
Lione 1831
Parigi 1834 Insurrezioni operaie represse nel sangue.
1831 in Italia
Sollevazioni a Parma, Modena e nello Stato Pontificio ad opera di lite carbonare. Carlo
Alberto con atteggiamento reazionario represse con severit una cospirazione che nel 1833
coinvolse Mazzini e Garibaldi.
Mazzini (Genova 1805-Pisa 1872)
Uomo politico italiano, protagonista del movimento nazionale italiano e simbolo del
nazionalismo liberale e indipendentistico ottocentesco. Dall'ambiente familiare (padre gi
giacobino e madre giansenista) trasse forse la spinta alla via della lotta politica e delle sette
liberali. Da affiliato alla Carboneria conobbe per la prima volta il carcere e poi l'esilio.
Riflettendo sul fallimento dei moti del 1820-21 e del 1830, fond a Marsiglia la Giovine Italia
(1831). I suoi ideali repubblicani, unitari e democratici trovarono un personale complemento in
un'acuta religiosit laica e in un'aspra avversione alle teorie della lotta di classe, cui anteponeva
l'idea di nazione.
Al centro di molti tentativi insurrezionali, critico delle speranze neoguelfe in Pio IX, fu attivo
protagonista del 1848 italiano, fra Milano, Firenze e Roma. Dall'esilio fond poi il Partito
d'azione e sino al 1859 fu critico dei tentativi di Cavour e cerc di spingere pi innanzi
Garibaldi. Nel 1859 mise per da parte la pregiudiziale istituzionale antimonarchica. Dopo
l'unit insist sulla necessit dell'associazione e dell'educazione morale delle masse lavoratrici.
Garibaldi
L'immagine di una possibile alternativa democratica alla prospettiva moderata di Cavour e del
Piemonte fu, in un certo momento, rappresentata da Giuseppe Garibaldi. In realt Garibaldi
aveva gi da tempo accantonata la pregiudiziale repubblicana, aveva aderito - sia pur
criticamente - alla filosabauda Societ nazionale ed aveva abbandonato i giovanili contatti con
l'ambiente mazziniano. Nonostante questo, la sua enfasi sull'azione dal basso dei volontari, i
successi militari, confrontati alle non esaltanti pagine scritte dai generali piemontesi nella loro
"guerra regia" e - dopo il 1861 - la sua insistenza per la conquista di Roma e la sua collocazione
politica nella Sinistra, avrebbero confermato la sua prima immagine e il sospetto che i moderati

nutrivano nei suoi confronti.


I moti del 1848 in una celebre descrizione
Nei moti democratici del 1848, che attraversarono tutta l'Europa, determinante fu l'iniziativa
popolare. Non appena ebbi messo piede nella via respirai per la prima volta l'aria delle
rivoluzioni: il centro della strada era vuoto; le botteghe non erano aperte [...]. Le barricate
venivano costruite con arte e da un piccolo numero di uomini, che lavoravano con grande
diligenza, non come colpevoli incalzati dalla paura di essere presi in flagrante delitto, ma con
l'aria di buoni operai che vogliono compiere presto e bene il loro lavoro [...].
Solo il popolo portava armi, stava a guardia dei luoghi pubblici, vegliava, comandava, puniva;
era una cosa straordinaria e terribile vedere nelle sole mani di quelli che non possedevano nulla,
tutta quella immensa citt, piena di tante ricchezze, o piuttosto quella grande nazione, perch
grazie alla centralizzazione, chi regna a Parigi comanda alla Francia. E cos, il terrore di tutte le
altre classi fu profondo. Alexis de Tocqueville,Una rivoluzione fallita. Ricordi del 18481849, 1850-1851
Rivoluzioni del 1848
Fatta eccezione per la Gran Bretagna, dove erano state concesse importanti riforme liberali, e
per la Russia, dove la rigida autocrazia dello zar non lasciava spazio alla protesta popolare, tutta
lEuropa fu interessata da focolai rivoluzionari.
Francia: Fine della monarchia di luglio. Protesta della piccola borghesia, dei salariati e dei
contadini esclusi dalla vita politica.
1846-47. Incremento generalizzato dei prezzi. Richiesta di una moderata riforma
elettorale e parlamentare per una mggiore rappresentativit del corpo elettorale. Richieste
respinte da Guizot.
Luglio 1847. Banchetti che inneggiavano ai principi rivoluzionari dell89.
22 febbraio 1848. Vietati i banchetti, barricate di operai e studenti.
24 febbraio 1848. E proclama ta repubblica con suffragio universale maschile e
abolizione della pena di morte per reati politici. Diritto al lavoro. Istituzione di opifici
nazionali per garantire il salario a tutti. Costi elevati per lo stato. Fallimento, aumento
delle imposte, svolta autoritaria. Nella nuova assemblea costituente gli operai restano
ancora fuori. Insurrezione generale dei lavoratori degli opifici nazionali repressa nel
sangue dal Cavaignac. Evidente il terrore della borghesia moderata francese verso la
questione operaia.
Novembre 1848: Costituzione autoritaria e accentratrice. Luigi Napoleone Bonaparte.
Unificazione italiana
1848 moti a Palermo e a Napoli: Ferdinando II costretto a concedere la costituzione.
Milano 5 giornate.
Venezia insorge.
23 marzo 1848 Carlo Alberto dichiara guerra agli austriaci.
La prima fase della guerra fu positiva. In seguito il re fu costretto al ritiro per il venir
meno del sostegno delle altre dinastie
Abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele.
Tutte le costituzioni concesse vennero ritirate tranne lo Statuto albertino.
Un nuovo passo verso lunificazione: la politica di Cavour: Cavour si allea con la Francia
e la Gran Bretagna contro la Russia nella guerra di Crimea.

1856 Congresso di Parigi.


Solidariet di Napoleone III e di Clarendon, che ruppero i rapporti diplomatici con il
regno delle due Sicilie
Il Piemonte alla guida del movimento nazionale.
1858 Accordi di Plombiers.
1859 II guerra di Indipendenza.
Armistizio di Villafranca-tradimento di Napoleone III.
Dimissioni di Cavour.
Annessioni e plebisciti.
1859. Spedizione dei Mille.
17 marzo 1861 nascita del Regno dItalia. Questione veneta.
1865 alleanza con la Prussia.
31 dicembre 1865 trattato commerciale con lo Zollverein. Alleanza militare.
1866 Terza guerra dIndipendenza.
La Prussia invade gli stati tedeschi alleati dellAustria.
La Prussia con la vittoria di Sadowa conclude una tregua con lAustria e ottiene la
cessione del Veneto allItalia.
Roma gode della protezione di Napoleone III fino a quando fino alla sconfitta a Sedan
nella guerra Franco Prussiana del 1870.
20 settembre 1870 Cadorna entra a Roma.
La presa di Roma 1870
Nel corso della guerra franco-prussiana, mentre la Francia in difficolt, il Regno d'Italia
attacca lo Stato della Chiesa, con il fine da tempo atteso di poter occupare Roma e di farne la
sua capitale. La spedizione militare italiana non incontra difficolt e sconfigge la debole
resistenza papalina. L'Italia moderata insieme a quella democratica esultano per il
raggiungimento di un antico obiettivo risorgimentale. Il Papa si ritira sdegnato nel Vaticano e la
"questione cattolica" diventa uno dei problemi maggiori per l'Italia laica e liberale.
Il Brigantaggio meridionale
Anche se mutu aspetti del tradizionale banditismo, il brigantaggio che percorse le campagne
meridionali italiane dopo l'Unit (1861) rappresent un fenomeno nuovo legato alla protesta
contadina contro le forme dell'Unificazione piemontese e alla propaganda filo-borbonica.
Contro questo nuovo brigantaggio l'esercito italiano combatt la sua prima lunga e aspra
"guerra" post-unitaria.

Lunificazione della Germania


Zollverein
1815. Nella sola Prussia ben 67 barriere doganali divere.
1818 Gli stati minori della Germania aderirono al sistema prussiano, quindi negli anni a
seguire anche gli stati pi importanti: Assia, Baviera, Sassonia.
1834: Zollverein promosso e controllato dalla Prussia prevedeva libera circolazione di
merci allinterno dellarea tedesca e una tariffa unica per le esportazioni.
Massiccia industrializzazione. Protezione dalla concorrenza estera e primo passo verso
un sistema politico unitario

Lunificazione della Germania


Bismarck e la Prussia furono le forze trainanti dellunificazione tedesca. Bismarck convinse
Ludovico II di Baviera ad offrire la corona imperiale della Germania unita a Guglielmo I. Il 8
gennaio 1871 nasce il secondo Reich tedesco che raccoglieva leredit del Sacro Romano
Impero.
Ottone di Bismarck (Schoenhausen 1815 - Friedrichsruhe 1898)
Diplomatico e politico tedesco, protagonista dell'ascesa e della potenza del Secondo Reich.
Discendente da un'antica famiglia aristocratica prussiana, ricopr incarichi di rilievo come
ambasciatore della Prussia all'Assemblea di Francoforte (1848-1849), a Pietroburgo e a Parigi.
Dal 1862 primo ministro e titolare degli Esteri della Prussia, contribu a fare di Berlino, battute
l'Austria (1866) e la Francia (1870-71), la capitale di uno stato tedesco unito e del suo re,
Federico Guglielmo IV, limperatore del Reich. La sua visione politica si adegu al mutare
degli avvenimenti, passando dall'iniziale alleanza con le componenti liberali a quella con i
gruppi pi conservatori. Rimase per costante la sua visione conservatrice del mondo,
minacciato dal liberalismo e dal socialismo (da qui le sue battaglie contro il movimento
cattolico e socialista). Preoccupato da una certa modernizzazione industriale favor l'adozione
di un'avanzata legislazione sociale. Soprattutto per il suo nome legato, in politica
internazionale, ai sistemi di alleanze (Lega dei Tre Imperatori, Triplice Alleanza) con i quali
intendeva promuovere la Germania, neutralizzare l'Inghilterra, contrapporre Francia e Russia.
Se per una prima lunga fase simili alleanze contribuirono a mantenere la pace fra le potenze
europee (sempre pi armate, per),alla lunga esse inaugurarono quella rigida contrapposizione
di blocchi che avrebbe condotto alla prima guerra mondiale
Il militarismo prussiano
L'unificazione germanica e poi la vittoria sulla Francia nel 1870 decretarono la fama
dell'esercito tedesco, poi perfezionata dal comando di Hellmuth Karl Bernhard von Moltke e
del suo stato maggiore. La sua organizzazione, il meccanismo delle riserve e della ferma breve
permise di militarizzare la popolazione tedesca come forse poche altre in Europa.
La forza dell'impero tedesco (Guglielmo II e Bismarck)
In Germania il senso della gerarchia e della dinastia, che non entr in contrasto con gli
spettacolari progressi in campo economico e industriale della seconda met dell'Ottocento,
erano legati anche al permanere dell'egemonia della classe degli junker, proprietari terrieri che
continuarono a detenere il controllo della classe degli ufficiali e della burocrazia civile. Fu
anche su questa base sociale che si costru il prestigio interno dell'Impero e la sua politica di
potenza internazionale.
Le trasformazioni sociali dellet industriale
Trasformazioni:
1) Quantitative: urbanizzazione, aumento della popolazione, migliori condizioni igienicosanitarialimentari.
2) Qualitative: Tocqueville: la nuova societ era caratterizzata da forme di mobilit
sociale impensabili prima delle Rivoluzioni borghesi di fine Settecento.
La borghesia: La caratteristica principale della borghesia come classe era di essere un insieme
di persone e di influenza indipendentemente dal potere e dallinfluenza della nascita e del rango

tradizionali Hobsbawn, Il trionfo della borghesia (1848-1875)


Il proletariato: Termine che entra nelluso comune grazie alla tradizione marxista. Comprende
figure sociali differenziate: bracciante agricolo, operaio di fabbrica, piccolo artigiano,
accomunate dal percepimento di un salario.
Prime forme di organizzazione operaia
Primo Ottocento:
Movimento Luddista
Societ di Mutuo Soccorso
Trade Unions
Radici del socialismo:
Socialismo utipistico di Blanch, Fourier, Sain- Simon, Owen, Proudhon reclamavano una
maggiore uguaglianza sociale e auspicavano una graduale e pacifica trasformazione della
societ.
Socialismo marxista: Lotta di classe, societ collettivista, Socialismo scientifico.
Prima internazionale
Nasce a Londra nel 1864 come associazione internazionale dei lavoratori, con la partecipazione
di K. Marx, mazziniani italiani, Proudhoniani francesi, Anarchici di Bakunin. Intento
fondamentale era la diffusione del movimento operaio in Europa. 1872: Congresso dellAia e
vittoria della strategia Marxista con la formazione dei partiti operai legali. Dal 1875
costituzione di partiti operai in tutta Europa: socialdemocratici. Il modello era il partito
socialdemocratico tedesco
La seconda internazionale
Nasce nel 1891 una nuova organizzazione per coordinare i partiti di nuova formazione. Era
essenzialmente una federazione di partiti nazionali autonomi, che si riunivano periodicamente
per dibattere temi relativi al socialismo.
Karl Marx (Treviri 1818 - Londra 1883)
Filosofo e politico tedesco, alle origini di un'ideologia che ha ispirato movimenti, partiti e stati.
Laureatosi nel 1841, dovette presto abbandonare la sua terra per motivi politici, peregrinando
fra Parigi, Bruxelles, Colonia (durante la rivoluzione del 1848-49) e Londra, dove ebbe il
sostegno dell'amico Friedrich Engels. Dal punto di vista filosofico, partendo da una critica
hegeliana e da Feuerbach, matur una visione del mondo imperniata sulla dialettica del
"materialismo storico", secondo la quale agenti della storia erano le lotte fra le classi e i rapporti
di produzione. Fu instancabile pubblicista. Soprattutto critic la societ e l'economia del suo
tempo, analizzandola alla luce del materialismo storico e della teoria del plusvalore, come fece
nel primo libro del suo Capitale. Politicamente anim varie organizzazioni, sino alla Prima
Internazionale (1864-1876), nell'ambito della quale combatt le divergenti influenze di
Proudhon, di Mazzini, di Blanqui e di Bakunin e dalla quale appoggi la Comune di Parigi
(1871). La sua opera fu poi proseguita e pubblicata da Engels.
Il capitale
Tutto il complesso meccanismo di accumulazione del capitale e di arricchimento della
borghesia, simbolo dell'Ottocento, qui illustrato in poche parole dai suoi critici. L'origine
della miseria della classe operaia da ricercarsi non in piccoli inconvenienti, bens nel sistema
capitalistico stesso. L'operaio vende al capitalista la sua forza-lavoro per una certa somma

quotidiana. Dopo aver lavorato poche ore, egli ha gi riprodotto il valore di quella somma. Ma
il suo contratto di lavoro stabilisce che egli deve continuare a sgobbare ancora diverse ore per
completare la sua giornata lavorativa. Il valore che egli produce in queste ore supplementari di
pluslavoro plusvalore, che al capitalista non costa nulla, ma ci nonostante si riversa nelle sue
tasche. Questo il fondamento del sistema che va sempre pi dividendo il mondo civile, da una
parte i vari Rotschild e Vanderbilt, possessori di tutti i mezzi di produzione e di sostentamento e
dall'altra in una massa sterminata di salariati che non possiedono null'altro che la propria forzalavoro. Friedrich Engels (riassumendo Karl Marx),1892
La condizione operaia
L'Ottocento et della borghesia e del capitale fu anche il secolo della diffusione
dell'industrializzazione e del lavoro di fabbrica, di cui a pi riprese fu denunciata la pesantezza:
La natura del lavoro di fabbrica [...] spossante pi di ogni altra [...]. In conseguenza di tutto
ci gli uomini si logorano molto presto, la maggior parte di essi inabile al lavoro verso i
quarant'anni, pochi si mantengono abili fino a quarantacinque, quasi nessuno arriva a cinquanta
[...]. Anche sul fisico della donna il lavoro di fabbrica ha degli effetti del tutto particolari. Le
deformazioni, che sono la conseguenza di un lavoro troppo prolungato, assumono nella donna
un aspetto anche pi grave [...] le operaie delle fabbriche partoriscono con maggiore difficolt
delle altre donne, come viene osservato da parecchie levatrici ed ostetriche [...] quando sono
incinte continuano a lavorare in fabbrica fino al momento del parto - naturalmente, poich se
cessano di lavorare troppo presto, c' il rischio che il loro posto venga occupato ed esser
licenziate - e perdono anche il salario [...]. Una bella sequela di malattie, provocate unicamente
dalla ripugnante avidit della borghesia ! Donne rese incapaci di partorire, fanciulli storpi,
uomini esauriti, membra maciullate, intere generazioni rovinate, indebolite e malate, e tutto
soltanto per riempire la borsa della borghesia! Friedrich Engels, La situazione della classe
operaia in Inghilterra, 1844
Per quanto avesse origini pi antiche, radicate nelle riflessioni e nelle agitazioni per
l'emancipazione femminile, la lotta per i diritti politici alle donne e in particolare per il diritto di
voto data fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Tra le "suffragette" inglesi
eccezionale fu il rilievo di Emmeline Pankhurst.
Il Quarto Stato
Con le grandi trasformazioni dell'economia e della produzione e lo sviluppo del movimento
operaio, l'Ottocento consacr oltre che il problema sociale anche l'immagine del lavoro e dei
lavoratori.
Una rivoluzione: la Comune di Parigi
A Parigi, mentre i prussiani sconfiggevano il regime di Napoleone III, il popolo e la citt
insorgevano abolendo lo Stato centrale francese e proclamando la "Comune". Occorre che
Parigi e tutto il Paese sappiano quali sono la natura, la ragione, lo scopo della Rivoluzione che
si sta compiendo. Occorre infine che la responsabilit dei lutti, delle sofferenze e delle sciagure
di cui siamo vittime ricada su coloro che, dopo avere tradito la Francia e abbandonato Parigi
allo straniero. Ci appelliamo perci alla Francia! Rendendosi conto che Parigi in armi
altrettanto calma che eroica [...] la Francia deve far cessare questo sanguinoso conflitto! la
Francia che deve disarmare Versailles manifestando solennemente la sua irresistibile volont
[...]. Quanto a noi, cittadini di Parigi, noi siamo investiti della missione di portare a compimento
la Rivoluzione moderna, la pi grande e la pi feconda di tutte quelle che hanno sin qui
illuminato la Storia. Il nostro dovere di combattere e di vincere!. Comune di Parigi,Appello,

1871
Gli Stati Uniti dAmerica
Un paese di emigrati
Una caratteristica unica del processo di formazione degli Stati Uniti data dalla diversificata
composizione etnica della "nazione". Passato il tempo delle emigrazioni di comunit religiose,
l'Ottocento vide svilupparsi una colossale emigrazione di massa dall'Europa verso gli Stati Uniti
dAmerica, pi evidente nella seconda met del secolo. Tra il 1850 e il 1890 pi di dieci milioni
furono gli immigrati, e nel complesso, fra il 1850 e il 1914, dei pi di 40 milioni di Europei che
lasciarono il Vecchio Continente, pi della met si diresse verso gli Stati Uniti.
Indiani e bianchi
In viaggio in America, lo storico francese Tocqueville analizz le cause delle prime distruzioni
di trib indiane: Tutte le trib indiane che abitavano un tempo il territorio della Nuova
Inghilterra, non vivono pi che nel ricordo degli uomini [...]. Quanto al modo con cui questa
distruzione si opera, facile indicarlo. Quando gli indiani abitavano da soli il deserto donde
oggi vengono scacciati, avevano scarse necessit, essi fabbricavano da soli le loro armi,
bevevano solo acqua, e si vestivano solo delle pelli degli animali di cui mangiavano la carne.
Gli europei hanno introdotto fra gli indigeni le armi da fuoco, il ferro e l'acquavite, hanno loro
insegnato a sostituire con i nostri tessuti i barbari vestiti di cui si era fino allora contentata la
semplicit indiana. Contraendo gusti nuovi gli indiani non hanno appreso l'arte di soddisfarli e
han dovuto ricorrere all'industria dei bianchi. In cambio di questi beni, che essi non potevano
procurarsi da soli, non potevano offrire che le ricche pellicce che le foreste fornivano ancora.
Da quel momento la caccia non dovette pi servire solo ai loro bisogni ma anche alle frivole
passioni degli europei. L'indiano non dette pi la caccia alle bestie delle foreste per potersi
nutrire, ma per procurarsi il suo unico mezzo di scambio. Mentre i bisogni degli indigeni si
accrescono, le loro risorse diminuiscono continuamente [...]. Alexis de Torcqueville, La
democrazia in America, 1830
La dottrina di Monroe 1823
Appoggiando le lotte per l'indipendenza anti-spagnole in America latina, il presidente degli
Stati Uniti Monroe dichiarava che il destino dell'America spettava solo agli Americani (e agli
Stati Uniti): I cittadini degli Stati Uniti provano un fortissimo sentimento di simpatia per la
libert e la felicit di tutti gli uomini che, come loro, abitano di l dell'Atlantico. Noi non
abbiamo mai preso parte alle guerre degli Stati europei sorte da questioni puramente europee,
n la nostra politica comporta che vi partecipiamo. Soltanto quando si fa offesa ai nostri diritti o
questi vengano seriamente minacciati, noi reagiamo alle ingiurie e ci apprestiamo a difenderci.
Noi invece, necessariamente, ci sentiamo pi direttamente interessati ai movimenti che
avvengono in questo emisfero [...]. James Monroe, 1823
La guerra di secessione 1861-65
La posta in gioco nella Guerra di Secessione statunitense
La decisione nel 1860 di undici stati schiavisti del Sud di confederarsi contro il potere federale
era dovuta alla volont chiaramente espressa dal Nord di voler abolire la schiavit, pilastro
portante dell'economia degli stati del Sud. Per quanto non mancarono altri e forti punti di
contrasto (economici, politici e ideologici) la guerra fu combattuta e vinta dall'Unione proprio
intorno a questi temi. 1861-1865: il tentavivo di secessione degli stati agricoli del Sud viene
bloccato dagli stati industriali del Nord

Abramo Lincoln
Pur combattendo una guerra dura e lunga, Lincoln e il Nord si battevano per l'unit degli Stati
Uniti d'America: "La rottura della Unione Federale, finora soltanto minacciata, viene ora tentata
con tutti i mezzi [...]. Una parte del nostro Paese pensa che sia giusta la schiavit e la vorrebbe,
estesa, mentre l'altra parte la crede ingiusta ed estesa non la vorrebbe. Questa l'unica disputa
sostanziale [...].Fratelli miei insoddisfatti, nelle vostre mani, e non nelle mie, sta il grave
problema della guerra civile. Il governo non vi attaccher. Voi non avrete alcuna battaglia, se
non quella in cui voi stessi sarete gli aggressori. Voi non avete fatto alcun giuramento, registrato
nei Cieli, di distruggere il governo, io invece dovr mantenere il mio pi solenne di
'preservarlo, proteggerlo e difenderlo'.Devo concludere. Noi non siamo nemici, ma fratelli. Noi
non dobbiamo essere nemici".Nel 1865 il presidente Lincoln viene ucciso da John Wilkes
Booth, un fanatico sudista.
La posizione degli schiavisti
La guerra di secessione fra Nord antischiavista e Sud schiavista non poteva non avere anche
aspetti di contrapposizione ideologica, come rivela questo subdolo brano di propaganda sudista:
(Il lavoro nelle fabbriche del Nord) assai pi crudele del Commercio dello Schiavo Negro (al
Sud), perch ricava molto di pi dai suoi schiavi, e non li protegge n li governa. Noi diciamo
che i profitti tratti dall'impiego del lavoro libero sono pi grandi di quelli del lavoro degli
schiavi [...]. Gli schiavi negri del Sud sono, in un certo senso, le persone pi felici e pi libere
della terra. I bimbi, i vecchi e gli infermi non lavorano affatto, e tuttavia ricevono tutti quei
conforti e quei beni che sono necessari alla vita. Godono della libert, perch non sono oppressi
n da preoccupazioni n dal lavoro. Le donne non hanno molto da lavorare, e sono protette dal
dispotismo dei mariti ad opera dei loro padroni. Gli uomini negri e i ragazzi forti, in media non
lavorano pi di nove ore al giorno, quando il tempo bello. Il resto del tempo speso nella pi
completa libert. Inoltre hanno le domeniche e altre vacanze. I bianchi, con un tale eccesso di
libert, morirebbero di noia: ma i negri godono del riposo, sia fisico che spirituale. Coi loro
volti esposti al sole, essi possono dormire a qualunque ora: e un buon sonno la pi grande
delle umane felicit [...].
Il rapido sviluppo industriale
La crescita dell'economia statunitense fu, nella seconda met dell'Ottocento, eccezionale: una
crescita che lavrebbe condotta a superare i primati finanziari ed industriali di paesi come
Inghilterra e Germania. Per buona parte dell'Ottocento, per, la crescita rimase legata alla
struttura interna e interess relativamente il commercio internazionale. Intanto gli Stati Uniti
sentivano accrescersi la propria forza.
Il segreto del successo industriale
L'ingegnere statunitense Taylor codific un nuovo e pi "razionale" metodo di organizzazione
del lavoro operaio di fabbrica, dal quale sarebbe poi nata la produzione per catene di
montaggio: I punti generali da fissare [...] sono i seguenti:
Primo: Trovare dieci o quindici uomini differenti, i quali sono specialmente qualificati per quel
particolare lavoro, che si deve analizzare e preferibilmente in stabilimenti separati e in differenti
localit.
Secondo: Studiare la serie esatta delle operazioni elementari o movimenti che ognuno di questi
uomini fa per compiere il lavoro da analizzare, e gli strumenti che egli usa.
Terzo: Studiare con un cronometro il tempo richiesto per compiere ognuno di questi movimenti
elementari, e quindi scegliere il modo pi rapido di fare ogni elemento del lavoro.

Quarto: Eliminare tutti i movimenti falsi, inutili e pigri.


Quinto: Dopo aver eliminato tutti i movimenti non necessari, raccogliere in una serie tanto
quelli pi rapidi e migliori come i migliori strumenti.. F.W. Taylor, L'organizzazione
scientifica del lavoro, 1911
Imperialismo e colonialismo
La guerra anglo-boera
Il controllo della colonia del Capo, strategico per la via delle Indie, e delle miniere aurifere e
diamantifere locali condusse gli Inglesi a scontrarsi con la popolazione boera bianca locale.
Questa oppose alla potenza economica e militare inglese una strenua resistenza ed unaccorta
tattica militare, che impantanarono Londra in un conflitto durato dal 1899 al 1902.

DallImperialismo ai totalitarismi europei


La Grande Guerra
Per quattro anni e 3 mesi dallestate del 1914 allautunno del 1918 i paesi europei. Gli Stati
Uniti e il Giappone si fecero la guerra pi devastante che lumanit avesse conosciuto fino ad
allora. Vi si lanciarono con scarsa consapevolezza del prezzo che sarebbe stato pagato in vite
umane, in distruzioni, in mancato sviluppo.
Scoppiata nel luglio 1814 a seguito dellattentato a Sarajevo a Francesco Ferdinando II
dAsburgo erede la trono dellimpero austro-ungarico in realt fu lesito drammatico di
un lungo e tormentato processo che covava da anni nello scacchiere europeo.
Il 3 luglio Vienna invia un ultimatum alla Serbia. E la guerra! Escalation del conflitto.
28 luglio: lAustria dichiara guerra alla Serbia. La Russia dichiara la mobilitazione
generale.
1 agosto 1914: La Germania dichiara guerra alla Russia.
3 agosto 1914: la Germania dichiara guerra alla Francia.
4 agosto 1914: la Gran Bretagna dichiara guerra alla Germania.
Cause della guerra
Tra Francia e Germania esisteva unostilit mai del tutto superata a causa della questione
dellAlsazia e della Lorena, ereditata dalla guerra Franco-Prussiana del 1870-71. I Balcani
erano diventati, con il disgregarsi dellimpero ottomano, una terra di frontiera, contesa tra
Russia e Austria. Sul piano economico tra Ottocento e Novecento, la lotta per la supremazia nel
capitalismo europeo era ridotta a due colossi industriali: Gran Bretagna e Germania Tutte le
potenze europee, sulla spinta dellindustralizzazione, furono portate al riarmo.
Le conquiste coloniali tra met Ottocento e il primo Novecento avevano creato nelle economie
capitalistiche una fonte di consenso interno e di crescita economica garantendo uno sbocco
estero di merci e di persone. Il progressivo ridursi della possibilit di espansione coloniale,
determinata dalla spartizione dellAfrica cre nuove tensioni tra le potenze europee. Sul piano
sociale e culturale il nazionalismo e limperialismo erano divenuti vere e proprie ideologie di
massa: la guerra diventava uno sbocco naturale
La guerra aerea
Durante la Grande Guerra il mezzo aereo fu impiegato per la prima volta in modo massiccio a
scopi militari. A poco pi di un decennio dal primo volo dei fratelli Wright e dopo le prime
prove in Libia durante la guerra italo-turca del 1911-12 e nei Balcani, l'aeronautica inizi ad
essere valutata per le sue potenzialit militari, tendenzialmente autonome da quelle delle truppe
di terra.
La guerra chimica
L'industria chimica aveva conosciuto fra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento notevoli
progressi, in Germania ormai non meno che in Inghilterra e in Francia. Per quanto tutti gli
eserciti vi si stessero preparando, fu quello tedesco ad usare nel 1916 per la prima volta i gas
asfissianti (sul fronte occidentale a Ypres, nel Belgio, come su quello orientale). Sebbene i
risultati militari si rivelassero importanti sul piano tattico ma non decisivi su quello strategico,
l'effetto psicologico e politico fu enorme.
Le donne in fabbrica
Mobilitate negli eserciti le classi giovani e requisita anche militarmente la restante forza lavoro

maschile negli stabilimenti industriali, le necessit produttive dello sforzo bellico rimanevano
ancora insoddisfatte. Fu cos che ampie fasce di manodopera femminile furono utilizzate nelle
fabbriche, negli uffici, nell'assistenza. A guerra finita per non sempre segu l'integrazione e la
promozione fatte balenare dalla propaganda fatta per la mobilitazione e il consenso alla guerra.
Una guerra Nuova
Gli imperi centrali puntavano su una guerra breve per la loro posizione geografica che avrebbe
loro impedito di procurarsi rifornimenti allestero una volta esaurite le risorse interne. La
rapidit delle operazioni sarebbe stata essenziale per Berlino e Vienna. Ma la guerra breve,
ipotizzata nel piano Schlieffen, fall. Si pass, quindi, alla guerra di posizione, caratterizzata
dalla sostanziale immobilit degli eserciti contrapposti. Le trincee divennero protagoniste della
guerra e lesperienza della morte e del dolore avrebbe tragicamente pesato sul clima culturale e
politico dei decenni a venire.
Nuove alleanze dopo la Marna
Con la vittoria anglo-francese sul fiume Marna, 11 novembre 1914, scattarono nuove alleanze:
Limpero Ottomano e la Bulgaria si schierarono con gli imperi centrali. La Romania, il
Portogallo e la Grecia con i paesi dellintesa.
Leconomia di guerra
La guerra caus la conversione industriale. I bisogni degli eserciti avevano la priorit su tutto:
armi, abbigliamento militare, carri, alimenti per il fronte sostituirono la produzione di beni di
consumo di pace. Aumento dei ritmi del lavoro. Innovazioni tecnologiche. Aumento della
produzione. Difficolt nel rifornire i soldati in trincea. Penuria di generi alimentari soprattutto
negli imperi centrali, a causa del blocco commerciale.
Indebitamento e di valutazione delle monete dei paesi belligeranti.
LItalia entra in guerra
Il 3 agosto 1814 lItalia, rinnegando lalleanza con lAustria, dichiar la propria neutralit.
Neutrali erano Giolitti e i liberali, ma anche i socialisti e i cattolici si opposero allingresso in
guerra. Gli imprenditori inizialmente neutralisti per motivi economici, successivamente si
dichiarano interventisti. Dopo 10 mesi di neutralit,, spinta dagli interventisti Salvemini,
Bissolati, che vedevano nella guerra unopportunit per completare il riscatto delle nazionalit
oppresse, e dai socialisti dissidenti, Corridoni e Mussolini, e da esponenti di sinistra, Battisti e
Slataper, lItalia entra in guerra.Le posizioni interventiste influenzarono ampi settori della
societ italiana. Significative furono le radiose giornate di maggio animate da Gabriele
DAnnunzio. Il 26 aprile 1815 il governo Salandra-Sonnino sottoscrive con la Francia, la Gran
Bretagna e la Russia il patto di Londra. LItalia sarebbe entrata in guerra entro un mese in
cambio del Trentino, della Venezia Giulia, della Dalmazia settentrionale e delle sue isole.
Giolitti, i deputati cattolici e i socialisti erano contrari al fronte interventista.
Manifesto del Futurismo
A spingere le coscienze verso la guerra furono anche le ideologie nazionaliste, la mobilitazione
della cultura e certe "provocatorie" esaltazioni artistiche dell'arditismo, della guerra e persino
della morte: Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerit
[...]. Non v' pi bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere
aggressivo pu essere un capolavoro [...]. Noi vogliamo glorificare la guerra sola igiene del
mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si

muore, e il disprezzo della donna. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le


accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni vilt
opportunistica o utilitaria [...].F.T. Marinetti, Manifesto del futurismo, 1914
La guerra italiana
Lintervento in guerra dellItalia non contribu ad abbreviare il conflitto. La guerra fu
estremamente difficile e sanguinosa: Lesercito italiano guidato da Cadorna fu fermato sul
Carso dalle forze austriache. Un enorme numero di vite fu sacrificato per la conquista di
Gorizia, che avvenne dopo ben sei battaglie dellIsonzo. Lazione bellica austriaca era
affievolita dal doppio impegno sia sul fronte occidentale, sia su quello russo. La battaglia di
Verdun fu una delle pi lunghe e sanguinose della grande guerra. In 11 mesi morirono, rimasero
feriti o vennero catturati 540.000 francesi e 430.000 tedeschi.
La guerra sottomarina
Fu intrapresa dal Reich per rompere lisolamento commerciale in cui era stato costretto e per
spezzare la rete dei rifornimenti a favore dellintesa. Il primato tecnologico indiscusso della
Germania nella produzione di sommergibili (U-Boot) fece s che i sottomarini tedeschi
bloccassero i rifornimenti e le comunicazioni dei nemici.
Lintervento degli Stati Uniti
Laffondamento del transatlantico statunitense Lusitania in cui morirono oiltre 1.000 civili e pi
di 100 cittadini statunitensi port gli Stati Uniti fuori dallisolazionismo. Il 6 aprile 1817 gli
Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania. I principali gruppi imprenditoriali statunitensi
spinsero verso la guerra per stimolare la domanda interna di prodotti bellici e per difendere i
propri interessi nelle economie dei paesi dellintesa.
Lintervento militare degli Stati Uniti
Nell'aprile del 1917 il Congresso USA approv la politica del presidente Wilson e accett
l'intervento in guerra. Fu un evento decisivo nel quadro della Grande Guerra: con l'intervento
degli USA il conflitto si fece ancora pi "mondiale". Soprattutto esso fece pendere in maniera
definitiva la bilancia a favore delle forze dell'Intesa anglo-franco-russo-italiana: a livello
economico e militare con l'apporto di armi, prodotti alimentari e generi di consumo e il
sostegno finanziario della potenza americana, a livello morale (per il tono nuovo che lopinione
pubblica americana e personalmente il suo presidente Wilson riuscirono a dare alla propaganda
ed agli scopi della guerra), e anche a livello militare (in termini di energie fresche per le forze di
terra e di maggior efficacia per il blocco navale). pero britannico (900.000) o anche italiane
(650.000).
L'apporto esclusivamente militare, comunque, pu essere considerato decisivo: anche se le
forze armate USA affermarono di aver mobilitato pi di 4,5 milioni di uomini - e non tutti in
Europa - e solo una parte di questi fu impegnata in combattimenti, come dimostrano anche le
relativamente lievi cifre delle perdite (50.000 morti e 200.000 feriti), non paragonabili ad
esempio a quelle francesi (1.400.000 morti), dell'impero britannico (900.000) o anche italiane
(650.000).
La Russia esce dal conflitto
Dopo lascesa dei bolscevichi (24-25 ottobre 1917) la Russia intavol trattative con gli imperi
centrali per uscire dal conflitto. Nel marzo 1918 fu firmato la pace di Brest-Litovsk. Il prezzo
pagato fu altissimo: Perdita della Polonia: Cessione della Livonia, Lituania e Lestonia.

Autonomia alla Finlandia e allUcraina.


1917: le masse contro la guerra
Fu un anno di svolta per gli scioperi e le proteste contro la guerra che si susseguirono in
Germania, Francia e Italia. Benedetto XV defin la guerra uninutile strage, ma i governi
rifiutarono ogni ipotesi di pace. Negli eserciti si diffondeva lo sconforto, la disperazione,
diserzioni, fughe, simulazione di malattie mentali, episodi di autolesionismo, caratterizzarono
gli eserciti belligeranti nei ranghi pi bassi. Nella battaglia di Passchendaele circa 40.000
uomini si ammutinarono avviando una rivolta pacifista.
La coscrizione coloniale
Centinaia di migliaia di "sudditi coloniali" furono chiamati dall'Asia e dall'Africa a combattere
per il proprio dominatore coloniale sui fronti della guerra europea. Forte fu il contributo in vite
umane e non meno incisivo dovette essere il trauma da spostamento. Se nell'immediato il
tributo fu importante dal punto di vista militare per le potenze coloniali, l'esperienza contribu
per direttamente ed indirettamente (presso i vari movimenti autoctoni nazionalisti) a
rafforzare le spinte all'indipendenza coloniale. Ma dovranno trascorrere molti decenni prime
che questa indipendenza si realizzi.
LEuropa verso la fine del conflitto
Caporetto
Linsoddisfazione e lestraneit delle truppe alla guerra caratterizzarono anche lesercito
italiano che a Caporetto fu messo in fuga dagli austriaci soprattutto con luso di gas contenenti
fosfogene. Tuttavia la disfatta cre una volont di reazione. Cadorna fu sostituito da Diaz che
riusc a risollevare gli uomini con la promessa di una futura vita migliore determinata da
vantaggi economici. Le truppe italiane resistettero lungo la linea del Piave.
1918 ultima offensiva tedesca
Ad Amiens le truppe occidentali misero in fuga i tedeschi. Lo stesso accadeva sul fronte
orientale e su mediorientale. LItalia intanto a Vittorio Veneto sconfiggeva in via definitiva le
armate austro-ungheresi. Il 4 novembre 1918 la prima guerra mondiale termin sul fronte
italiano L11 novembre cessarono anche sul fronte occidentale.
La Germania
Il 9 novembre limperatore Guglielmo II fu costretto a rifugiarsi in Olanda. Il socialdemocratico
Scheideman proclam la nascita della repubblica tedesca, la repubblica di Weimar guidata da
un governo di coalizione con presenze minoritarie di liberali e cattolici conservatori.
Il mondo dopo la guerra
I giovani furono la componente sociale pi colpita: la Germania fu il paese che riport maggiori
perdite. Fu modificata la struttura demografica europea con un incremento del peso percentuale
delle donne in tutti i paesi. Si accrebbe anche il numero dei divorzi. Si aggiunse la Spagnola
(forse una forte influenza) che contribu a mietere vittime e a ulteriormente modificare il gi
compromesso equilibrio demografico.

I trattati di pace
Il 19 gennaio 1919 a Versailles fu convocata una conferenza di pace, che avrebbe dovuto
rimettere ordine nellassetto internazionale dopo la guerra. Le nazioni vincitrici europee,
Francia, Gran Bretagna e Italia, mirarono pi alla sicurezza nazionale e al proprio sviluppo che
non a ristabilire la pace mondiale. La conferenza di pace fu caratterizzata dallintransigenza dei
vincitori nellesigere lumiliazione politica e economica della Germania.
Gli Stati Uniti si rifiutarono di ratificare il trattato di Versailles e tennero un atteggiamento
ambiguo durante le trattative. La Germania fu costretta a cedere alla Francia lAlsazia e la
Lorena e per 15 anni il bacino carbonifero della Saar. La Renania doveva essere smilitarizzata.
La Polonia avrebbe acquisito lalta Slesia e il corridoio di Danzica, citt governata da un
commissario nominato dalla Societ delle Nazioni. Nasceva cos la citt libera di Danzica,
porto strategico della Polonia. Lesercito tedesco fu ridotto a sole 100.000 unit. La Germania
fu ritenuta lunica responsabile del conflitto mondiale e fu costretta a pagare ai vincitori le
RIPARAZIONI DI GUERRA. Il popolo tedesco avrebbe dovuto lavorare gratis per oltre
trenta anni per ottemperare alle riparazioni imposte. La Francia e il Belgio nel gennaio 1923
prevedendo linsolvenza della Germania occuparono la Ruhr. Gli operai tedeschi reagirono
con una resistenza passiva. La Repubblica di Weimar incit allo sciopero assicurando lo
stipendio agli operai, stampando carta moneta, che in breve si svalut. Il Marco tedesco non
valeva quasi pi nulla e fu sostituito dal Rentenmark garantito dal valore dei beni demaniali.
LItalia: la vittoria mutilata
A Versailles le nazioni che avevano vinto la guerra con lItalia si rifiutarono di rispettare il
trattato di Londra. Fiume e la Dalmazia non furono cedute allItalia. Si parl, quindi, di vittoria
mutilata. Le popolazioni di Fiume e di Zara e di altre localit dalmate erano prevalentemente
italiane. La partecipazione emotiva e propagandistica della stampa nazionalista port sempre
pi alla ribalta la figura dellex dirigente socialista Benito Mussolini. Il tutto si inseriva in una
situazione economica e sociale caratterizzata dallesplosione del debito pubblico e dalla forte
svalutazione della lira. Dal 1914 al 1919 il costo della vita triplic. La disoccupazione dilag e
le industrie trovarono difficolt nella riconversione per la produzione civile. In questo contesto,
sullesempio della Russia, ci fu unavanzata del socialismo, del cosiddetto mito bolscevico che
scaten il terrore delle potenze occidentali e in Italia si manifest con il cosiddetto Biennio
rosso.
La repubblica di Weimar
Dopo la sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale e il crollo della monarchia, nella
citt di Weimar si riun il 6 febbraio 1919 l'Assemblea costituente. Fu proclamata la repubblica
e il 31 luglio fu promulgata una Costituzione democratica che ancora oggi un modello di
riferimento politico di alto valore storico. L'assemblea costituente si trasfer il 30 settembre a
Berlino.Con Repubblica di Weimar si definisce l'esperienza di una democrazia che, per quindici
anni (dal 1919 al 1933), ha rappresentato le speranze e le contraddizioni dell'Europa tra le due
guerre mondiali. La Repubblica di Weimar dovette affrontare problemi gravissimi. Anzitutto la
grande inflazione che dal 1922 al 1924 mise in ginocchio la Germania provocando
disoccupazione, fame e un clima di grave instabilit politica e sociale. Ci furono mesi durante i
quali occorrevano miliardi di marchi anche per comprare il pane. Questo aliment i movimenti
pi eversivi della destra (a cominciare dal partito nazional-socialista) che vedevano nei trattati
di pace di Versailles e nello strangolamento della Germania voluto dalla Francia e
dall'Inghilterra (che chiedevano il pagamento dei danni di guerra) una delle prime cause del

collasso del paese. Tra il 1925 e il 1930 la Germania riusc a risollevarsi grazie agli aiuti
finanziari americani e a una rigorosa politica economica. Fu un periodo di grande libert
politica, di vivacit culturale e artistica (nel cinema, nella musica, nel teatro), di molte attivit
sociali (dallo sport alla diffusione delle comunicazioni di massa). Rimaneva per il peso del
pagamento dei danni di guerra aggravato dall'occupazione francese del bacino carbonifero della
Ruhr. Le prime ondate della crisi economica americana del '29 raggiungendo anche la
Germania trovarono il terreno favorevole per gli avversari della democrazia tedesca. I dirigenti
della Repubblica furono considerati imbelli e incapaci di reagire alle pretese dei paesi vincitori.
Questa critica accrebbe il revanscismo tedesco e fece conquistare popolarit e larghi consensi
elettorali al partito nazional-socialista che giunse quindi al potere grazie a questi consensi.
La rivoluzione a Pietroburgo
La guerra mondiale aveva messo in ginocchio la Russia. Milioni di morti, la fame e il freddo
avevano portato ondate di scioperi nelle citt. Lopinione pubblica perdeva sempre di pi
fiducia nel governo e soprattutto nello Zar. La rivoluzione scoppi a Pietroburgo alla fine di
febbraio 1917. Scioperi e manifestazioni contro la guerra si susseguirono e paralizzarono la
citt. Il soviet rinasceva spontaneamente: il governo zarista incapace di riformarsi e condurre la
guerra croll senza opporre resistenza. Si form un governo provvisorio tra i costituzionali
democratici e altri partiti borghese con a capo il principe Lvov sostenuto dalla Duma.
Cominci unj periodo caratterizzato da un dualismo di poteri: la Duma e il Soviet. Entrambi
si sforzarono di continuare la guerra e di guidare il Paese. Kerenskij fungeva da tramite tra la
Duma e il Soviet. I Soviet si moltiplicarono in tutto il Paese formando una rete politica e
amministrativa parallela a quella ufficiale. Il regime zarista abbattuto da una sollevazione
popolare non fu sostituito da un governo che rappresentava gli interessi dei lavoratori e dei
militari, ma da un nuovo governo che rispecchiava le istanze della borghesia.
Lenin e le tesi di aprile
In dieci punti Lenin tracciava il programma della rivoluzione futura, disorientando i suoi stessi
seguaci. Infatti, contrariamente alla teoria marxista che prevedeva labbattimento dello stato
borghese prima della rivoluzione, Lenin auspicava per la Russia una rivoluzione socialista
immediata. Nellaprile 1917 si consum una prima crisi di governo sulle questioni belliche: il
Soviet di Pietroburgo era favorevole alla pace, mentre il ministro degli esteri Miljnkov era per
la guerra ad oltranza. Trockij auspicava una rivoluzione permanente attivata dallinsurrezione
congiunta di operai e contadini. (Rivoluzione in tutti i paesi). Stalin: rivoluzione in un solo
paese. Lenin e Trockij decisero che era giunto il momento per i bolscevichi ormai maggioritari
nei due Soviet di Mosca e di Pietroburgo di prendere il potere con uninsurrezione.
LImpero dello Zar nel 1914
Lassalto al palazzo dinverno 24 ottobre 1917
La presa della sede degli Zar (anche se lo Zar era ormai caduto) fu il momento simbolico
culminante, e al tempo stesso l'azione decisiva, per la rottura dello stato di cose esistenti in
Russia alla fine del 1917 e per l'instaurazione del potere bolscevico. Se evidente che
quest'azione ebbe caratteri militari, non possibile ridurre tutta la complessa rivoluzione russa a
quest'evento, n d'altro canto vedere la vittoria di Lenin come risultante del solo "colpo di
mano" dell'ottobre (novembre, secondo il calendario occidentale). Si perderebbe cos di vista il
movimento di organizzazione dei soldati, dei contadini e dei lavoratori dell'immenso impero e

la complessa dialettica dei partiti e delle correnti rivoluzionarie.

La Rivoluzione Russa del 1917-1922


Il nuovo assetto di governo
Fu formato un nuovo governo presieduto da Lenin. Trockij era agli esteri, Stalin era
responsabile delle nazionalit. Un governo illegale, quello dei Soviet, aveva soppiantato un
governo, la Duma, ancora molto fragile. Il mondo intero guardava con ostilit e timore a ci che
stava accadendo in Russia. Due erano gli obiettivi del governo:
1) Avviare le trattative di pace;
2) Nazionalizzare senza indennizzo le grandi propriet terriere.
Il nuovo assetto territoriale 1922
Il nuovo assetto di governo
Fu affermata la supremazia dei Soviet con una svolta autoritaria che prevedeva una nuova
polizia politica, la Ceka, mirante ad assicurare la repressione dei nemici del nuovo stato e la
dittatura del proletariato. La capitale fu spostata da Pietrogrado a Mosca. Lesercito epurato e
riarmato divenne lArmata Rossa. Le risorse del paese furono tutte nazionalizzate. Fu approvata
una costituzione in cui il voto degli operai valeva il doppio di quello dei contadini e in cui
borghesi, proprietari e clero erano esclusi dallelettorato. Il Congresso del Partito Bolscevico,
convocato nella primavera del 1918 assunse il nome di comunista.
La controrivoluzione
Nel giugno 1918 si costitu a Samara un governo antibolscevico provvisorio. In novembre una
spedizione delle potenze alleate in funzione antirivoluzionaria sbarc a Novorossijsk.
Lammiraglio Kolcok si impadron del governo della Siberia instaurando una dittatura militare
mirante ad abbattere il governo rivoluzionario, appoggiato dai paesi dellIntesa.
La guerra civile
In questo contesto la guerra civile fu inevitabile. Le forze in campo si proponevano di dare alla
Russia un nuovo assetto dopo la fine dellimpero zarista. I rossi comunisti e rivoluzionari con a
capo i bolscevichi e i bianchi, monarchici, reazionari e conservatori auspicavano un ritorno
della Duma.
Il comunismo di guerra
Durante la guerra civile si asistette ad una riorganizzazione del sistema economico, finalizzata
alle esigenze dellesercito sovietico. Razionamento alimentare Sistema centralizzato di
distribuzione delle materie prime. Coscrizione obbligatoria al lavoro. Requisizione del grano.
Spartizione egualitaria delle terre dei contadini pi agiati. Abolizione della moneta.

Larmata rossa
Dopo due anni di combattimenti i Bolscevichi piegarono le forze bianche e gli autonomisti
degli stati territoriali. I bolscevichi in questo modo riuscirono a presentarsi come lunica forza
in grado di mantenere unito lo Stato, concedendo autonomie e mantenendo le conquiste
contadine
La nascita dellURSS
Il 30 dicembre 1922 fu proclamata lUnione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).
La costituzione fu varata nel 1818, fu riformata nel 1924 assegnava un potere assoluto ai Soviet
degli operai, contadini e soldati.
Dal comunismo di guerra alla NEP
Lenin per risollevare leconomia avvi la NEP (Nuova Politica Economica) che reintroduceva
alcuni elementi di libert economica con lobiettivo di rianimare leconomia con lintroduzione
della tassa in natura, pagata la quale, i contadini potevano disporre dei raccolti. Reintroduzione
del denaro e delle banche e quindi dei prezzi di mercato. Nuova fase della NEP: Maggio 1922
la Gosbank ottiene il diritto di emettere una nuova banconota il rublo Cervonec, il cui valore era
regolato dallo stato russo. Lo stato aveva il monopolio del commercio estero destinato a
perdurare fino alla fine del sistema sovietico (1989).
Stalin
Dopo la morte di Lenin nel gennaio 1924 gli successe non senza difficolt Stalin, dopo aspri
contrasti con Trockij, che fu successivamente eliminato in Messico, dove si era rifugiato. Stalin
si impegn innanzitutto nella lotta contro i contadini ricchi (Kulakij), accusati di occultare
riserve alimentari. In realt lavidit dei contadini fu utilizzata da Stalin per mascherare i
problemi finanziari dello stato, determinati dal finanziamento allindustria pesante con i fondi
ricavati dallesportazione di grano allestero.
Collettivizzazione e eliminazione dei Kulaki
Dal gennaio 1928 Stalin porter avanti la prima vera guerra al mondo contadino. Quanto
freddamente Stalin pensasse all'eliminazione dei kulaki (contadini ricchi) per far avanzare la
collettivizzazione delle terre sovietiche risulta evidente dalle sue stesse parole. Non
possibile eliminare la classe dei kulaki, come classe, con le misure fiscali e con le limitazioni di
qualsiasi altro genere, lasciando nelle mani di questa classe gli strumenti di produzione col
diritto di libero godimento della terra [...]. Per eliminare i kulak come classe non sufficiente la
politica di limitazione e di eliminazione di singoli gruppi di kulak. Per eliminare i kulak come
classe, necessario spezzare con una lotta aperta la resistenza di questa classe e privarla delle
fonti economiche della sua esistenza e del suo sviluppo (libera utilizzazione della terra, mezzi
di produzione, affitto, diritto di ingaggiare mano d'opera salariata, ecc.). In questo appunto
consiste la svolta verso la politica di liquidazione dei kulak come classe (...)
Il piano quinquennale
Stalin era convinto che l'Unione Sovietica avrebbe potuto superare le proprie difficolt solo
lanciando un massiccio piano di industrializzazione pesante. Il primo piano quinquennale fu
varato nel 1929. Non possiamo pi cavarcela con la sola industria leggera, colle sole attivit di
bilancio, coi soli redditi dell'agricoltura [...]. E allora, che cosa resta? Resta l'industria pesante.
Bisogna dunque far in modo che l'industria pesante, - e innanzi tutto la parte di essa che si
occupa delle costruzioni meccaniche, - contribuisca anch'essa all'accumulazione. Rafforzando e

sviluppando le vecchie fonti di accumulazione, bisogna dunque far in modo che l'industria
pesante, - e innanzi tutto l'industria delle costruzioni meccaniche, - contribuisca essa pure
all'accumulazione. Questa la via d'uscita.
Il mito dellURSS e la crisi del 1929
Nella seconda met degli anni 20 il regime sovietico segu una politica isolazionista. Lo
scoppio della crisi economica mondiale del 1929 sembr confermare al gruppo dirigente
sovietico la bont delle scelte politiche e economiche compiute fin allora.
Il terrore staliniano
LUnione Sovietica stava imboccando una strada mostruosa che prevedeva leliminazione fisica
di milioni di uomini e la distruzione dei diritti umani e civili: una strada diversa ma parallela a
quella del regime nazista. Hitler si avviava per motivi razziali allindustria della morte mentre
Stalin decideva leliminazione di intere classi sociali soltanto per salvaguardare il comunismo.
LURSS aveva ereditato dalla Russia zarista la reclusione nei campi di concentramento in
Siberia. Gi dal 1918 vi furono campi di rieducazione.
Nel 1923 nelle isole Salovki, nellartico, fu creato il primo campo per prigionieri politici:
ufficiali dellesercito bianco, intellettuali, anticomunisti. In breve volgere di tempo i lager si
moltiplicarono tanto che nacque lamministrazione generale dei lager (GULAG). Si trattava
di unenorme sistema concentrazionario costituito da prigioni di transito, carceri, campi di
lavoro forzato, il tutto assolutamente segreto. Nel periodo staliniano in circa 200 campi furono
internati dai 10 ai 20 milioni di persone. Il 1937 e il 1938 furono gli anni pi cupi del terrore
staliniano, scatenato dallassassinio di Kirov dirigente del partito. Bucharin e la vecchia guardia
del partito furono eliminati.
I campi di rieducazione: i Gulag
La grandi purghe dello stalinismo
L'opinione pubblica internazionale fu scossa, fra il 1934 ed il 1938, dal clamore di grandi
processi aperti nell'Unione Sovietica di Stalin contro importanti personalit del partito e dello
stato: Bucharin, Zinov'ev, Kamenev ecc.). Si trattava in realt del mezzo definitivo scelto da
Stalin per risolvere la lotta politica in seno al gruppo dirigente. Questi processi, e le purghe che
ne conseguirono, rappresentarono per solo la punta di un iceberg sommerso, che gett nei
meccanismi perversi del sospetto, della delazione e del terrore l'intera popolazione sovietica.
difficile, anche oggi, fare calcoli precisi, ma furono milioni i perseguitati e gli inviati nei gulag
e milioni le vittime, mentre la societ sovietica viveva la grande trasformazione dettata dalla
collettivizzazione dell'agricoltura e dall'industrializzazione a tappe forzate.

Dai totalitarismi europei alla Seconda Guerra Mondiale


I fascismi
In Italia, dove nella rivoluzione mancata del 1919-20 le spinte nazionaliste non avevano potuto
trovare nessun punto di contatto con quelle democratiche e socialiste, fu sperimentato uno
sbocco autoritario che prese il nome di fascismo. DallItalia questo modello dilag, negli anni
30, in tutta Europa tanto da dividere il principale antagonista della democrazia e del
socialismo. Sempre in Italia fu coniato il nuovo termine totalitarismo con il quale si indicava
la subordinazione violenta e autoritaria dellindividuo a una finalit comunitaria incarnata dallo
stato. Il fascismo si estese alla Germania dove assunse un volto ancora pi violento. Trionf in
molti paesi europei e in Giappone.
Nascita del fascismo
Nellautunno del 1921 Mussolini fonda il partito nazionale fascista. Lo squadrismo
rivoluzionario nazionalista costituiva la prima anima del fascismo. Il nuovo partito disprezzava
tutta la politica. Gli squadristi fascisti usavano la violenza come unica arma per imporsi sul
movimento operaio e su quanti dissentissero dalle idee fasciste. Nel 1922 la violenza fascista
era ormai divenuta intollerabile tanto che tutte le forze politiche , eccetto i comunisti, si
augurarono che Mussolini e il suo partito fossero coinvolti nel governo.
La marcia su Roma
Mussolini rifiut di entrare in posizione subordinata in un governo di coalizione. Si giunse
dunque il 27 e il 28 ottobre 1922 alla marcia su Roma, a seguito della quale il re chiam
Mussolini a formare un nuovo governo. Inizialmente il governo non era diverso da quelli che lo
avevano preceduto. Comprendeva infatti ministri popolari e liberali e non sembrava che
Mussolini volesse infrangere le regole del costituzionalismo e i borghesi e i liberali furono
soddisfatti. Mussolini per con il famoso discorso del 16 novembre 1922 dell aula sorda e
grigia offende il Parlamento considerato inutile. Mantenne le squadre fasciste con il nome di
milizia fascista. Fu istituito il Gran Consiglio del fascismo che aveva il compito di vigilare e di
epurare la pubblica amministrazione. Malgrado ci la forma liberale dello Stato fu mantenuta
ancora per qualche tempo.
Marce e minacce
Dopo la "marcia su Roma" e l'incarico di formare il governo, Mussolini intim nel suo primo
discorso alla Camera dei deputati di non intralciarlo minacciandone lo scioglimento. Ora
accaduto per la seconda volta, nel breve volgere di un decennio, che il popolo italiano - nella
sua parte migliore - ha scavalcato un Ministero e si dato un Governo al di fuori, al di sopra e
contro ogni designazione del Parlamento [...]. Con trecentomila giovani armati di tutto punto,
decisi a tutto e quasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che
hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo. Potevo fare di quest'aula sorda e grigia un
bivacco di manipoli; potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di
fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto [...]. Non bisogna
dimenticare che al di fuori delle minoranze che fanno della politica militante ci sono
40.000.000 di ottimi Italiani i quali lavorano, si riproducono, perpetuano gli strati profondi della
razza, chiedono ed hanno il diritto di non essere gettati nel disordine cronico, preludio sicuro
della generale rovina [...]. Io non voglio, finch mi sar possibile, governare contro la Camera:
ma la Camera deve sentire la sua particolare posizione che la rende passibile di scioglimento fra
due giorni o fra due anni. Benito Mussolini, Discorso alla Camera, 16 novembre, 1922

La violenza fascista
Per infrangere le riserve degli ambienti democratici e spezzare la resistenza del movimento
operaio, tutti i movimenti fascisti - a partire da quello italiano - esibirono come proprio tratto
costituente lo spiegamento di una violenza indiscriminata, una sorta di "militarizzazione della
politica" che tendeva a delegittimare gli stati liberali esistenti, distruggere le roccaforti e colpire
individualmente gli elementi antifascisti.
Lomicidio di Matteotti
Giacomo Matteotti, colpevole di aver denunciato in Parlamento i brogli elettorali tali da
invalidare il voto popolare, il 10 giugno 1923 fu sequestrato da agenti del Ministro dellInterno
De Bono, che lo uccisero. Il delitto segn la svolta di governo: i deputati delle opposizioni
lasciarono la camera e dichiararono di non partecipare ai lavori della Camera. La loro assenza
fu chiamata lAventino. La loro assenza doveva servire al re per ripristinare la legalit e
costringere Mussolini alle dimissioni. Ci non accadde. Mussolini nel discorso del 3 gennaio
1925 si assunse la responsabilit politica del delitto e diede lavvio allo Stato totalitario.
Lo Stato totalitario
Negli anni successivi fu costruito il regime totalitario contrapposto alla democrazia e al
socialismo. Si trattava di concepire istituzioni politiche autoritarie capaci di coinvolgere le
masse, di controllare le coscienze. Le leggi cosiddette fascistissime del 1925-1926 cancellarono
lidea di stato liberale. Mussolini, il duce, capo del governo, sceglieva e destituiva a suo
piacimento i ministri pur mantenendo la monarchia.
Fu soppressa la libert di associazione. Le elezioni amministrative furono abolite. I sindaci
furono sostituiti dai podest. Fu istituito un tribunale speciale per la difesa dello Stato formato
da ufficiali della milizia volontaria. La fascistizzazione dello Stato e della societ ebbe avvio
con la fascistizzazione dei funzionari pubblici. I prefetti assunsero un ruolo fondamentale.
Dovevano sciogliere le associazioni, gli enti, gli organismi sgraditi al governo nonch
presiedere le commissioni preposte al confino, al quale erano inviati nemici politici,
omosessuali e dissidenti in genere.
I sindacati furono sostituiti dalle corporazioni che erano linsieme degli imprenditori e degli
operai di un medesimo settore economico e che avrebbero dovuto tutelare gli interessi ritenuti
comuni. In effetti il potere degli imprenditori schiaccio le giuste rivendicazioni degli operai. Lo
Stato totalitario doveva coinvolgere anche le menti e la vita quotidiana delle masse. A questo
proposito fu creato il Ministero della Cultura popolare. Allo stesso modo la radio, il cinema,
larchitettura, le mostre, le feste dovevano contribuire ad alimentare lidea di grandezza
imperiale, di unit, di forza e di virilit della nazione. I giovani erano obbligati ad indossare
uniformi e a partecipare ad organizzazioni paramilitari.
La coreografia del fascismo
L'esperienza della militarizzazione di massa della Grande Guerra, la tradizione delle
celebrazioni patriottiche dell'anteguerra, una rifunzionalizzazione dell'esperienza del
movimento operaio e le novit in termini di organizzazione di massa dei movimenti fascisti
produssero presto un rituale della politica, una coreografia della mobilitazione di massa che
colp profondamente l'immaginario sociale del tempo e coniug anche visivamente
mobilitazione e consenso popolare.
Il regime e la chiesa cattolica

Uno dei successi di Mussolini e una delle garanzie per il suo regime fu la stipula, con il Papato,
di un Concordato che poneva fine all'estraneit e alle frizioni intercorse sino allora fra Chiesa e
stato liberale.L'Italia, ai sensi dell'art. I del Trattato, assicura alla Chiesa cattolica il libero
esercizio del potere spirituale, il libero e pubblico esercizio del culto, nonch della sua
giurisdizione, in materia ecclesiastica in conformit alle norme del presente Concordato; ove
occorra, accorda agli ecclesiastici per gli atti del loro ministero spirituale la difesa da parte delle
sue autorit. In considerazione del carattere sacro della Citt Eterna, sede vescovile del Sommo
Pontefice, centro del mondo cattolico e meta di pellegrinaggi, il Governo italiano avr cura di
impedire in Roma tutto ci che possa essere in contrasto col detto carattere [...]. Lo Stato
italiano, volendo ridonare all'istituto del matrimonio, che base della famiglia, dignit
conforme alle tradizioni cattoliche del suo popolo, riconosce al sacramento del matrimonio,
disciplinato dal diritto cattolico, gli effetti civili [...].
La politica di potenza
Mussolini dopo i patti lateranensi del 1929 avvi la sua politica di potenza. Il 3 ottobre 1935
si lanci nellimpresa coloniale con il duplice obiettivo di aumentare il prestigio internazionale
dellItalia e di trovare uno sbocco alla produzione industriale e alla sovrappopolazione agricola.
Dopo una guerra dai costi elevatissimi sia di uomini sia di mezzi il 6 maggio 1936 Mussolini
conquist Addis Abeba. Nasceva cos l'impero dell'Africa orientale italiana.
Le conseguenze dellimperialismo
La guerra in Italia port una terribile conseguenza morale. Il diffondersi di una cultura razzista
convinta della superiorit dei bianchi. Nel settembre 1938 con le leggi razziali lItalia avrebbe
seguito la Germania in una delle pi spaventose avventure della storia: la persecuzione degli
ebrei.
Aspetti delleconomia fascista
1) LIRI. La crisi del 1929 negli Stati Uniti ebbe riflessi sulleconomia di tutti i paesi. In Italia
caus il fallimento di molte imprese, ma anche di istituti finanziari, le banche, che erano
fortemente compromesse con lo sviluppo delle imprese. Per questo motivo Beneduce, Ministro
delle Finanze del governo Mussolini, cre nel 1933 lIRI che avrebbe dovuto temporaneamente
curare le aziende malate per poi reintrodurle nel sistema produttivo. Di fatto esse entrarono
nella propriet dello stato che alla fine della guerra possedeva i tre quarti del sistema produttivo
industriale del paese. A seguito della guerra dEtiopia e dellappoggio a Franco nella guerra
civile spagnola, lItalia fu sanzionata dalla societ delle nazioni e fu oggetto di blocco
commerciale. A seguito del blocco ci fu un ulteriore avvicinamento alla Germania e la scelta
autarchica.
Lascesa di Hitler
Negli stessi anni in cui gli Stati Uniti si confermavano la nazione leader del mondo
democratico, la Germania, reagendo alla crisi economica, diveniva il modello pi
rappresentativo della via duscita criminale e razzista dal disastro socio-economico del mercato
capitalista mondiale (la crisi del 1929). Nel 1929 mor Gustav Stresemann, luomo di governo
che nella fragile repubblica di Weimar era riuscito a conservare lalleanza tra centristi e socialdemocratici.
Lascesa al potere di Hitler
I nazisti erano ancora un gruppo esiguo e un piccolo partito, ma gi si rivelavano come la vera

novit nel panorama politico della destra. Si dimostrarono, infatti, capaci di mettere daccordo
esercito, agrari, grande industria sedotti dal razzismo e dalla xenofobia. Disponevano di una
fortissima organizzazione paramilitare (le S.A.) e di un capo Adolf Hitler, che aveva
straordinarie doti oratorie e unassoluta determinazione nel portare avanti le sue idee
propagandate nel Mein Kampf. Il culmine del successo della NSDAP fu raggiunto con il
rinnovo del Reichstag del 31 luglio 1932 tenutosi in un clima di disordini e scontri. Hitler
ottenne il 37,4% dei suffragi e la NSDAP divenne il primo partito tedesco. Il 30 gennaio 1933
Hindenburg affid ad Hitler lincarico di formare il nuovo governo Il 5 marzo 1933 si vot per
la terza volta in appena 8 mesi in un clima di violenza: i nazisti inaugurarono una vera e propria
campagna terroristica che culmin con lincendio del Reichstag. I comunisti furono ritenuti
responsabili e Hindenburg eman il primo decreto dei pieni poteri a Hitler, che limitava i diritti
civili e politici e ripristinava la pena di morte.
Ormai poco restava della Repubblica di Weimar. Il 21 marzo 1933 Hitler ottenne pieni poteri.
La costruzione dello stato totalitario
A partire dal 1933 tutti i partiti furono sciolti, i sindacati divennero strumenti di controllo dei
lavoratori da parte del governo. Le chiese sia quella protestante sia quella cattolica furono
costrette ad appoggiare il regime. Lo Stato fu epurato da tutti gli elementi sgraditi, Ebrei,
omosessuali e stranieri in genere. Il 30 giugno 1934 lo stato maggiore hitleriano organizz un
agguato chiamato notte dei lunghi coltelli in cui le SA furono eliminate fisicamente e
sostituite dalle SS. A partire dal 1934 il nazismo disponeva di poteri illimitati contro i suoi
nemici per esercitare il controllo e la censura sulla cultura e sulla collettivit. Lobiettivo era
ridurre le masse alla passivit e allobbedienza. Oltre allesercito e alle SS Hitler disponeva per
mettere in atto le sue mire, di una fedelissima polizia segreta, la Gestapo. Tutti coloro che non
aderivano al mito hitleriano erano condannati allespatrio. Thomas Man, Bertoldt Brecht, Albert
Einstein. Si tratt di un esodo che priv la Germania delle sue menti migliori e che testimoni
la volont del regime di asservire lintera societ ad esso. La societ fu radicalmente
militarizzata. Prima del servizio militare obbligatorio i giovani erano sottoposti al lavoro
manuale. Il lavoro stesso era al servizio della disciplina militare e gli operai erano ingranaggi di
una macchina finalizzata alla produzione disciplinata dallo Stato. Questo modello di
irregimentazione delle masse e di propaganda ricalcava ci che accadeva in Italia e anche in
URSS. Leconomia fu pianificata. Il primo piano quadriennale aveva come scopo risollevare le
masse rurali. Il secondo eliminare la disoccupazione che fu assorbita dall'industria bellica.
Le leggi razziali
Fin dal 1933 agli ebrei furono preclusi gli impieghi statali. Nel 1935 furono emanate le prime
leggi antisemite a Norimberga: gli ebrei erano privati della cittadinanza politica. Furono vietati
i matrimoni misti nonch i rapporti sessuali tra tedeschi e ebrei. Ma la vera svolta si ebbe nel
novembre 1938 quando lassassinio di un diplomatico tedesco da parte di un ebreo diede ai
nazisti loccasione di scatenare una vera guerra contro gli ebrei, che inizi con la notte dei
cristalli in cui vennero spaccate le vetrine dei negozi gestiti dagli ebrei. Si cominci ad
accarezzare lidea dell eliminazione definitiva della comunit ebraica oltrech dalla Germania
anche dallintera Europa e dovevano essere gli stessi ebrei a finanziarla. La comunit ebraica fu
costretta a pagare una multa di 4 milioni di marchi. Si cominci a pensare alla deportazione in
campi di concentramento. Alcuni, Dachau, Buchenwald, gi esistevano per i condannati
politici. Molti altri furono costruiti per leliminazione fisica degli ebrei, degli zingari, degli
omosessuali. Il mondo imboccava cos la strada moralmente pi cataastrofica che avesse mai
sperimentato.

La seconda Guerra Mondiale


La guerra di sterminio nazista
La seconda guerra mondiale ebbe un carattere generale di guerra totale, per il superamento del
tradizionale confine fra i militari e i civili ed anche per l'amplissimo uso militare che fu fatto
delle moderne tecnologie. Questo carattere non stempera, ma inquadra l'aspetto di vera e
propria guerra di sterminio legato agli scopi e alla condotta della guerra da parte nazista. Il
processo di "barbarizzazione della guerra", come l'hanno definito gli studiosi, della guerra
nazista fu evidente - com' tristemente noto - nell'intera vicenda della organizzazione
scientifica dellOlocausto e dei campi di concentramento e annientamento degli avversari e
dei prigionieri. Non vanno per dimenticate la particolare efferatezza permessa e incoraggiata
da parte dei vertici dello Stato nazista e della Wehrmacht nel caso, ad esempio, della
repressione della varie forme di resistenza antifascista o in quello della guerra antisovietica. A
questo riguardo gi nel giugno 1941 la Wehrmacht dava carta bianca ai militari per operazioni
di rappresaglia e di sterminio, anche al di fuori di ogni norma internazionale sul diritto di
guerra: "Ogni soldato deve sapere che deve difendersi contro ogni attacco in combattimento;
che nel caso di incertezza egli pu sia liberare sia fucilare individui [russi]. Ogni ufficiale deve
sapere che pu o fucilare o arrestare individui catturati, ma che i commissari politici [comunisti
dell'Armata Rossa] devono essere segregati e liquidati. Ogni comandante di battaglione deve
sapere che in suo potere ordinare fucilazioni collettive".
La Seconda Guerra Mondiale
Le due guerre mondiali costituiscono un unico grande conflitto, unaltra Guerra dei Trenta
Anni (1914-1945) come quella del Seicento. (1618-1648). La seconda Guerra Mondiale stata
la logica conseguenza della prima (trattati di pace di Versailles), ma stata anche una guerra
illogica: il prodotto di un delirio inaudito del nazismo tedesco. La Societ delle Nazioni aveva
manifestato la propria impotenza sia di fronte alloccupazione giapponese della Manciuria
(1931), sia di quella italiana dellEtiopia (1935). Si affermava, dunque, il fallimento della
diplomazia. Francia e Inghilterra nulla avevano fatto per impedire lintervento della Germania e
dellItalia in Spagna e non avevano osato sostenere la repubblica spagnola.
Inghilterra e Francia erano isolate e assistevano con sgomento allavanzata del nazifascismo.
Hitler punt allAustria e senza che fosse sparato un colpo riusc ad ottenere la resa dellAustria
nel marzo 1938 (Anschluss). Fu poi la volta della Cecoslovacchia con lannessione dei Sudeti e
anche in questo caso Francia e Inghilterra rimasero inerti (politica dellappesement). Quindi nel
1939 Hitler invade la citt polacca di Danzica e il primo settembre Danzica proclama la sua
unione al terzo reich. Hitler aveva, con laccordo di Monaco e il patto Molotov - Ribbentrop
stabilito con la Russia una compartecipazione allaggressione polacca (Cos la Russia aveva
riportato i suoi confini al 1914) .
La Guerra Lampo
Con le Panzerdivisionen Hitler contava su di una guerra lampo. Infatti fu facile occupare
lintera Polonia in due settimane. Mentre la Russia procedeva allaggressione della Polonia da
est, giungendo al massacro di Katin. Intanto Francia e Inghilterra, nonostante la dichiarazione
di guerra a Hitler dell1 settembre 1939, non avevano ancora sparato un colpo Drole de
Guerre. Commentavano i giornalisti. I nazisti occuparono la Danimarca e la Norvegia con
incursioni aeree, quindi la macchina bellica hitleriana era pronta per loccidente: il 10 maggio

1940 furono invase lOlanda e il Belgio. Il 23 maggio le panzerdivisionen erano sulla Manica
inglobando come in un sacco gli inglesi che miracolosamente riuscirono ad imbarcarsi da
Dunkerque e a rientrare in Inghilterra perdendo per gran parte degli armamenti.
Loccupazione nazista della Francia
In 10 giorni i blindati tedeschi travolsero le difese francesi e il 14 giugno 1940 Parigi fu
occupata. Il governo francese fu costretto a chiedere un armistizio. Il 10 giugno lItalia era
entrata in guerra attaccando la Francia, senza successo, dalle Alpi. Per un anno esatto, dal 22
giugno 1940 al 22 giugno 1941, quando i tedeschi attaccarono la Russia, lInghilterra si trov
da sola a combattere contro lEuropa hitleriana. Hitler, dopo il crollo della Francia, avrebbe
potuto tentare uno sbarco in Inghilterra e forse, giocando sullinferiorit bellica inglese, avrebbe
potuto avere la meglio, ma Hitler perse alcune settimane preziose pensando che lInghilterra
avrebbe chiesto la pace.
La guerra anglo-tedesca
Fra agosto e settembre del 1940 la Germania nazista pass allattacco aereo e cerc di piegare
la Gran Bretagna, ma gli Inglesi si difesero con i radar. Si inaugur cos una terribile novit
della guerra moderna: i bombardamenti massicci contro le citt e le popolazioni civili
(Coventrizzazione). Tuttavia lInghilterra riusc a salvarsi grazie anche a Winston Churchill che
riusc a mantenere alto il morale della popolazione.
Il bombardamento strategico
Nel novembre 1940 un bombardamento tedesco rase al suolo il centro della citt di Coventry.
Da parte anglostatunitense, pi tardi, fu pianificato e realizzato un intenso bombardamento
strategico delle infrastrutture e delle citt della Germania (nell'altro emisfero, del Giappone):
Dresda, ad esempio, nel febbraio 1945, fu distrutta e perse 200.000 abitanti. L'obiettivo militare
ma soprattutto politico era di distruggere i centri strategici della produzione e della
mobilitazione bellica: i danni materiali e umani furono immensi, ma gli storici discutono sui
risultati in termini di crollo del morale dei superstiti. I bombardamenti aerei furono infatti un
potente strumento di pressione psicologica.
Il crollo francese
Il crollo della Francia fu completo. Con larmistizio del giugno 1940, la Francia si trov divisa
in due. Il Nord e la costa atlantica fino ai Pirenei subirono loccupazione diretta dei tedeschi. Il
centro sud divenne un paese satellite governato dai tedeschi con capitale Vichi. A capo del
governo collaborazionista vi era il maresciallo Ptain. Non tutta la Francia fu collaborazionista.
Non lo erano i comunisti e neppure tutto lesercito. Infatti molti quadri fuggirono a Londra il
generale Charles De Gaulle prosegu la lotta a fianco della Gran Bretagna e contro larmistizio.
Lattacco allUnione Sovietica
Nel giugno del 1941 Hitler lanci le sue divisioni corazzate contro lUnione Sovietica. La
guerra tra i due paesi assunse dimensioni inedite e assolutamente grandiose per la quantit di
forze impiegate e per laccanimento dimostrato nelle battaglie. Lavanzata tedesca in Russia nel
1941 fu lultimo successo della guerra lampo. I Russi, con la bottiglia Molotov, riuscirono ad
annientare i carri armati. Il resto lo fece linverno russo. Con la battaglia di Mosca il Reich
conobbe i primi segni di quella che sar la sconfitta. Oltre allesercito regolare in Russia si
organizz una vera e propria guerra partigiana. Le industrie belliche furono trasferite al di l
degli Urali e queste immense retrovie rimasero al riparo della guerra. Anche lItalia fu coinvolta

nellinvasione russa con lArmir. La disfatta italiana fu senza limiti. Nel 1942, con la battaglia
di Stalingrado, si gioc la partita della Seconda Guerra Mondiale. Durata cinque mesi fu
decisiva di tutta la guerra. I tedeschi cominciarono a ripiegare, gli Italiani si convinsero che non
valeva pi la pena rimanere alleati dei tedeschi e Stalin chiese agli angloamericani di aprire un
secondo fronte europeo che alleggerisse la pressione tedesca sulla Russia.
Il gelo e la resistenza russa
L'attacco nazista all'URSS (giugno 1941) aveva motivazioni ideologiche, razziali, economiche
e strategiche. La guerra nazista ebbe aspetti di sterminio (ad esempio, v'era l'ordine di
eliminare, fra i prigionieri sovietici, tutti i commissari politici presso l'esercito). Il tentativo di
ristrutturare il panorama politico e razziale ad est della Germania, disturbato da veri e propri
errori militari e strategici di Hitler, si infranse per sul carattere della Resistenza popolare
sovietica e sull'eccezionale sfida posta alla preparazione logistica tedesca dalle condizioni
naturali degli inverni russi. L'addio definitivo a Stalingrado signific per Hitler un'inversione di
tendenza nell'intera guerra mondiale. Ancora una volta il gelo russo aveva vinto.
Il Giappone e gli Stati Uniti
Il 7 dicembre 1941 laviazione giapponese attacc la base americana di Pearl Harbor alle Hawaj
e costrinse gli Stati Uniti ad entrare in guerra. Con lingresso degli Stati Uniti entrava in gioco
il pi grande apparato industriale del mondo con una capacit organizzativa superiore a quella
tedesca. Nei primi mesi del 1942 i giapponesi ottennero successi strepitosi nel pacifico. Gli
americani e gli inglesi impiegarono tre anni, dalla primavera del 1942 alla primavera del 1945
per riconquistare i territori perduti in poche settimane.
Caduta del fascismo e armistizio italiano
In Italia la popolazione prendeva le distanze dal regime fascista e dalla guerra: fame e morte
dominavano nelle citt bombardate. La guerra sempre pi disastrosa prima in francia, poi in
Grecia, in Africa, in Russia seminava lutti, che apparivano inutili e ingiustificati. La sconfitta
fece quindi maturare nel ministro della giustizia Grandi e in quello degli Esteri Ciano,
appoggiati dal Vaticano e dal re, lidea di sganciarsi dalla Germania, dal fascismo e trattare la
pace con gli alleati. Il 25 luglio 1943 dopo pochi giorni dallo sbarco alleato in Sicilia, Dino
Grandi present al Gran Consiglio del fascismo un ordine del giorno che proponeva la
deposizione di Mussolini. La Casa Reale aveva gi predisposto la sostituzione del duce con
Badoglio. L8 settembre del 1943 lItalia firma larmistizio con gli alleati divenendo cos paese
cobelligerante. LItalia era ormai divisa in due. Al nord loccupazione tedesca, al sud le
truppe angloamericane. Intanto le bande partigiane venivano fuori per combattere contro i
tedeschi. Alla fine di settembre del 1943 nellItalia settentrionale fu istituita la Repubblica
Sociale Italiana con capitale Sal diretta da Mussolini, liberato dai tedeschi sul Gran Sasso
dove era stato relegato dopo il luglio del 1943. La Resistenza in questo momento fu
fondamentale. Una guerra patriottica per la libert e la democrazia che riprendeva la tradizione
repubblicana risorgimentale, che poneva le basi di una coscienza nazionale popolare e di
istituzioni politiche rinnovate.
Dallo sbarco in Normandia alla liberazione dal nazismo
Allinizio del 1944 era ormai evidente che i tedeschi e i giapponesi avrebbero perso la guerra.
LArmata Rossa aveva ormai riconquistato gran parte dei territori occupati dalla Germania e
avanzava rapidamente verso ovest. Gli alleati sfondarono il fronte italiano nella primavera del
1944 e liberarono Roma il 4 giugno. Il 6 giugno 1944 cominciava la pi grande operazione

aeronavale di tutti i tempi con la quale gli angloamericani sbarcarono in Normandia e


iniziavano la riconquista della Francia. La battaglia di Normandia continu per tutta lestate
diretta dal generale americano Eisenhower e vide dopo quattro anni il rientro dellesercito
francese guidato dal generale De Gaulle, che entr a Parigi alla fine di agosto. In Italia gli
alleati liberavano la Toscana, portando il fronte alla cosiddetta linea gotica.
La liberazione dellEuropa
I tedeschi erano ormai in ritirata su tutti i teatri di guerra. Le citt della Germania venivano rase
al suolo dalle fortezze volanti americane. Si ricordi la distruzione di Dresda, 13 febbraio 1945.
Gli angloamericani avanzavano da ovest e i sovietici da est. Il 25 aprile 1945 le citt dellItalia
settentrionale furono liberate e lo stesso 25 aprile sovietici e americani si incontrarono sul
fiume Elba. La Germania era quasi completamente liberata. Hitler si suicid il 30 aprile nel
bunker di Berlino. Il regime nazista firmava la resa l8 maggio 1945.
La bomba atomica
Gli studi relativi alla fabbricazione di una bomba capace di sfruttare la radiottivit delluranio
cominciariono negli USA nel 1939 e in germania e Inghilterra nel 1940. I tedeschi erano molto
vicini al risultato sperato ed per questo che durante gli ultimi mesi di guerra non si arresero.
Tuttavia furono gli americani a mettere a punto la prima bomba atomica che fu sperimentata il
16 luglio 1945 nel deserto di Sonora in New Mexico. Il 6 agosto 1945 un aereo americano,
lEnola Gay, sganci la prima boma atomica su Hiroshima. Tre giorni dopo, una seconda
bomba fu sganciata su Nagasaki. I motivi che spinsero Truman ad utilizzare la bomba erano
legati alla resa del Giappone, alla preoccupazione di maggiore stabilit politica in Europa per
met occupata dai sovietici e era la dimostrazione di enorme potenza militare americana.
Il mondo dopo la guerra
Abbattuto il nazifascismo le due grandi potenze vincitrici, Stati Uniti e Unione Sovietica, si
ritrovarono nemiche. Il mondo si trov spaccato in due, lostilit tra i due campi fu radicale. Le
comunicazioni e gli scambi si ridussero drasticamente. Si cre una situazione chiamata guerra
fredda. Le aree di maggiore attrito furono la Germania, tagliata in due; il Mediterraneo, dove
Grecia, Jugoslavia e Israele divennero pedine per destabilizzare la Russia; Lestremo oriente
dove, con la guerra di Corea, dove Russi e Americani si affrontarono senza combattere
direttamente tra loro.
Gli accordi di Yalta
A Yalta, in Crimea, si riunirono il 4-11 febbraio 1945, le potenze vincitrici di Hitler, Inghilterra,
Stati Uniti e Unione Sovietica, per stabilire il futuro assetto dellEuropa: Autorit suprema sulla
Germania attraverso il suo disarmo totale e il suo smembramento in zone amministrate dalle
potenze vincitrici alle quali si aggiunse la Francia su proposta della Gran Bretagna. La
Germania fu costretta a pagare come riparazione di guerra alla Russia circa 10 miliardi di
dollari. La Polonia, liberata dallArmata Rossa, si rese indipendente.

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