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La Francia prerivoluzionaria
I prodromi della Rivoluzione
Luigi XIV aveva:
Rinvigorito lassolutismo, limitando il potere dei nobili.
Impoverito la Francia per sostenere economicamente i lussi sfrenati della corte e la
fallimentare politica estera
Creato con gli ateliers un proletariato urbano che sar sempre alla testa alle ribellioni che
si susseguiranno.
Luigi XV e Luigi XVI contribuirono:
A infiammare gli animi del popolo e dei nobili per la loro irrisolutezza nelle questioni di
governo.
A lasciare irrisolta una gravissima crisi finanziaria che si abbatt sulla Francia e che fu
causa e effetto di:
1) Inflazione e svalutazione della moneta.
2) Diminuzione del valore dei salari reali.
3) Aumento dei prezzi dei beni alimentari
4) Incremento del debito pubblico
Il panico finanziario
Tra il 1754 ed il 1789 si susseguirono 19 esperti finanziari (controllori) che non riuscirono ad
adottare rimedi adeguati per superare la crisi. Tra di essi vanno ricordati:
-Turgot (1774)
Economista fisocratico allievo di Say. Formula il pi organico piano di riforma finanziario
dellantico regime che consisteva in:
1) Riduzione delle spese militari;
2) Incidenza maggiore delle imposte sulla propriet terriera;
3) Liberalizzazione del mercato del grano e di altre derrate alimentari;
Il cattivo raccolto dellanno 1786 caus incrementi dei prezzi dei beni alimentari e spinse
Turgot alle dimissioni (1776).
-Necker (1780)
Impone:
1) Riduzione delle spese statali realizzate principalmente con la riduzione delle cariche
burocratiche.
2) Controlli sulle entrate e sulle spese pubbliche.
3) Tagli delle spese della corte;
4) Sottrazione delle imposte sui consumi ai fermier (appaltatori) e diretta gestione dello
Stato;
5) Pubblicit del bilancio della monarchia (1781).
-Fleury (1781-1783) e Calon
Fleury non ha unazione incisiva. La sua decisione pi importante fu di ripristinare molti uffici
burocratici precedentemente aboliti. Calon affronta un inarrestabile aumento dellinflazione e
Le vittorie di Napoleone
La prosecuzione della guerra
Pace di Amiens con lInghilterra,
Napoleone attacca lInghilterra appoggiato dalla Spagna.
Sconfitta di Trafalgar.
1805 Nuova coalizione antifrancese: Austria, Russia, Svezia, Inghilterra e Regno di
Napoli.
Napoleone vince ad Austerliz.
Vittoria contro la Prussia a Jena e Auerstadt.
Vittoria contro la Russia e pace di Tilsit del 1807.
Blocco continentale
Nel 1806 inizia la guerra commerciale contro lInghilterra e tutti i paesi europei che avevano
relazioni commerciali con lInghilterra (Toscana, Roma, Napoli, Spagna e Portogallo).
Limiti del blocco:
1) Apparente stabilizzazione europea.
2) Sviluppo manifatturiero continentale.
3) Scontento nei porti del Mediterraneo e del nord.
4) LInghilterra continuava i traffici con le colonie e con lEuropa con il contrabbando.
Il governo dellItalia
Granducato di Toscana sotto la guida di Maria Luisa Bonaparte
Roma occupata e il 17 maggio 1809 Napoleone dichiar decaduto il potere temporale dei
papi
Regno di Napoli prima sotto Giuseppe Bonaparte e poi dal 1808 sotto Gioacchino Murat.
quotidiana. Dopo aver lavorato poche ore, egli ha gi riprodotto il valore di quella somma. Ma
il suo contratto di lavoro stabilisce che egli deve continuare a sgobbare ancora diverse ore per
completare la sua giornata lavorativa. Il valore che egli produce in queste ore supplementari di
pluslavoro plusvalore, che al capitalista non costa nulla, ma ci nonostante si riversa nelle sue
tasche. Questo il fondamento del sistema che va sempre pi dividendo il mondo civile, da una
parte i vari Rotschild e Vanderbilt, possessori di tutti i mezzi di produzione e di sostentamento e
dall'altra in una massa sterminata di salariati che non possiedono null'altro che la propria forzalavoro. Friedrich Engels (riassumendo Karl Marx),1892
La condizione operaia
L'Ottocento et della borghesia e del capitale fu anche il secolo della diffusione
dell'industrializzazione e del lavoro di fabbrica, di cui a pi riprese fu denunciata la pesantezza:
La natura del lavoro di fabbrica [...] spossante pi di ogni altra [...]. In conseguenza di tutto
ci gli uomini si logorano molto presto, la maggior parte di essi inabile al lavoro verso i
quarant'anni, pochi si mantengono abili fino a quarantacinque, quasi nessuno arriva a cinquanta
[...]. Anche sul fisico della donna il lavoro di fabbrica ha degli effetti del tutto particolari. Le
deformazioni, che sono la conseguenza di un lavoro troppo prolungato, assumono nella donna
un aspetto anche pi grave [...] le operaie delle fabbriche partoriscono con maggiore difficolt
delle altre donne, come viene osservato da parecchie levatrici ed ostetriche [...] quando sono
incinte continuano a lavorare in fabbrica fino al momento del parto - naturalmente, poich se
cessano di lavorare troppo presto, c' il rischio che il loro posto venga occupato ed esser
licenziate - e perdono anche il salario [...]. Una bella sequela di malattie, provocate unicamente
dalla ripugnante avidit della borghesia ! Donne rese incapaci di partorire, fanciulli storpi,
uomini esauriti, membra maciullate, intere generazioni rovinate, indebolite e malate, e tutto
soltanto per riempire la borsa della borghesia! Friedrich Engels, La situazione della classe
operaia in Inghilterra, 1844
Per quanto avesse origini pi antiche, radicate nelle riflessioni e nelle agitazioni per
l'emancipazione femminile, la lotta per i diritti politici alle donne e in particolare per il diritto di
voto data fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Tra le "suffragette" inglesi
eccezionale fu il rilievo di Emmeline Pankhurst.
Il Quarto Stato
Con le grandi trasformazioni dell'economia e della produzione e lo sviluppo del movimento
operaio, l'Ottocento consacr oltre che il problema sociale anche l'immagine del lavoro e dei
lavoratori.
Una rivoluzione: la Comune di Parigi
A Parigi, mentre i prussiani sconfiggevano il regime di Napoleone III, il popolo e la citt
insorgevano abolendo lo Stato centrale francese e proclamando la "Comune". Occorre che
Parigi e tutto il Paese sappiano quali sono la natura, la ragione, lo scopo della Rivoluzione che
si sta compiendo. Occorre infine che la responsabilit dei lutti, delle sofferenze e delle sciagure
di cui siamo vittime ricada su coloro che, dopo avere tradito la Francia e abbandonato Parigi
allo straniero. Ci appelliamo perci alla Francia! Rendendosi conto che Parigi in armi
altrettanto calma che eroica [...] la Francia deve far cessare questo sanguinoso conflitto! la
Francia che deve disarmare Versailles manifestando solennemente la sua irresistibile volont
[...]. Quanto a noi, cittadini di Parigi, noi siamo investiti della missione di portare a compimento
la Rivoluzione moderna, la pi grande e la pi feconda di tutte quelle che hanno sin qui
illuminato la Storia. Il nostro dovere di combattere e di vincere!. Comune di Parigi,Appello,
1871
Gli Stati Uniti dAmerica
Un paese di emigrati
Una caratteristica unica del processo di formazione degli Stati Uniti data dalla diversificata
composizione etnica della "nazione". Passato il tempo delle emigrazioni di comunit religiose,
l'Ottocento vide svilupparsi una colossale emigrazione di massa dall'Europa verso gli Stati Uniti
dAmerica, pi evidente nella seconda met del secolo. Tra il 1850 e il 1890 pi di dieci milioni
furono gli immigrati, e nel complesso, fra il 1850 e il 1914, dei pi di 40 milioni di Europei che
lasciarono il Vecchio Continente, pi della met si diresse verso gli Stati Uniti.
Indiani e bianchi
In viaggio in America, lo storico francese Tocqueville analizz le cause delle prime distruzioni
di trib indiane: Tutte le trib indiane che abitavano un tempo il territorio della Nuova
Inghilterra, non vivono pi che nel ricordo degli uomini [...]. Quanto al modo con cui questa
distruzione si opera, facile indicarlo. Quando gli indiani abitavano da soli il deserto donde
oggi vengono scacciati, avevano scarse necessit, essi fabbricavano da soli le loro armi,
bevevano solo acqua, e si vestivano solo delle pelli degli animali di cui mangiavano la carne.
Gli europei hanno introdotto fra gli indigeni le armi da fuoco, il ferro e l'acquavite, hanno loro
insegnato a sostituire con i nostri tessuti i barbari vestiti di cui si era fino allora contentata la
semplicit indiana. Contraendo gusti nuovi gli indiani non hanno appreso l'arte di soddisfarli e
han dovuto ricorrere all'industria dei bianchi. In cambio di questi beni, che essi non potevano
procurarsi da soli, non potevano offrire che le ricche pellicce che le foreste fornivano ancora.
Da quel momento la caccia non dovette pi servire solo ai loro bisogni ma anche alle frivole
passioni degli europei. L'indiano non dette pi la caccia alle bestie delle foreste per potersi
nutrire, ma per procurarsi il suo unico mezzo di scambio. Mentre i bisogni degli indigeni si
accrescono, le loro risorse diminuiscono continuamente [...]. Alexis de Torcqueville, La
democrazia in America, 1830
La dottrina di Monroe 1823
Appoggiando le lotte per l'indipendenza anti-spagnole in America latina, il presidente degli
Stati Uniti Monroe dichiarava che il destino dell'America spettava solo agli Americani (e agli
Stati Uniti): I cittadini degli Stati Uniti provano un fortissimo sentimento di simpatia per la
libert e la felicit di tutti gli uomini che, come loro, abitano di l dell'Atlantico. Noi non
abbiamo mai preso parte alle guerre degli Stati europei sorte da questioni puramente europee,
n la nostra politica comporta che vi partecipiamo. Soltanto quando si fa offesa ai nostri diritti o
questi vengano seriamente minacciati, noi reagiamo alle ingiurie e ci apprestiamo a difenderci.
Noi invece, necessariamente, ci sentiamo pi direttamente interessati ai movimenti che
avvengono in questo emisfero [...]. James Monroe, 1823
La guerra di secessione 1861-65
La posta in gioco nella Guerra di Secessione statunitense
La decisione nel 1860 di undici stati schiavisti del Sud di confederarsi contro il potere federale
era dovuta alla volont chiaramente espressa dal Nord di voler abolire la schiavit, pilastro
portante dell'economia degli stati del Sud. Per quanto non mancarono altri e forti punti di
contrasto (economici, politici e ideologici) la guerra fu combattuta e vinta dall'Unione proprio
intorno a questi temi. 1861-1865: il tentavivo di secessione degli stati agricoli del Sud viene
bloccato dagli stati industriali del Nord
Abramo Lincoln
Pur combattendo una guerra dura e lunga, Lincoln e il Nord si battevano per l'unit degli Stati
Uniti d'America: "La rottura della Unione Federale, finora soltanto minacciata, viene ora tentata
con tutti i mezzi [...]. Una parte del nostro Paese pensa che sia giusta la schiavit e la vorrebbe,
estesa, mentre l'altra parte la crede ingiusta ed estesa non la vorrebbe. Questa l'unica disputa
sostanziale [...].Fratelli miei insoddisfatti, nelle vostre mani, e non nelle mie, sta il grave
problema della guerra civile. Il governo non vi attaccher. Voi non avrete alcuna battaglia, se
non quella in cui voi stessi sarete gli aggressori. Voi non avete fatto alcun giuramento, registrato
nei Cieli, di distruggere il governo, io invece dovr mantenere il mio pi solenne di
'preservarlo, proteggerlo e difenderlo'.Devo concludere. Noi non siamo nemici, ma fratelli. Noi
non dobbiamo essere nemici".Nel 1865 il presidente Lincoln viene ucciso da John Wilkes
Booth, un fanatico sudista.
La posizione degli schiavisti
La guerra di secessione fra Nord antischiavista e Sud schiavista non poteva non avere anche
aspetti di contrapposizione ideologica, come rivela questo subdolo brano di propaganda sudista:
(Il lavoro nelle fabbriche del Nord) assai pi crudele del Commercio dello Schiavo Negro (al
Sud), perch ricava molto di pi dai suoi schiavi, e non li protegge n li governa. Noi diciamo
che i profitti tratti dall'impiego del lavoro libero sono pi grandi di quelli del lavoro degli
schiavi [...]. Gli schiavi negri del Sud sono, in un certo senso, le persone pi felici e pi libere
della terra. I bimbi, i vecchi e gli infermi non lavorano affatto, e tuttavia ricevono tutti quei
conforti e quei beni che sono necessari alla vita. Godono della libert, perch non sono oppressi
n da preoccupazioni n dal lavoro. Le donne non hanno molto da lavorare, e sono protette dal
dispotismo dei mariti ad opera dei loro padroni. Gli uomini negri e i ragazzi forti, in media non
lavorano pi di nove ore al giorno, quando il tempo bello. Il resto del tempo speso nella pi
completa libert. Inoltre hanno le domeniche e altre vacanze. I bianchi, con un tale eccesso di
libert, morirebbero di noia: ma i negri godono del riposo, sia fisico che spirituale. Coi loro
volti esposti al sole, essi possono dormire a qualunque ora: e un buon sonno la pi grande
delle umane felicit [...].
Il rapido sviluppo industriale
La crescita dell'economia statunitense fu, nella seconda met dell'Ottocento, eccezionale: una
crescita che lavrebbe condotta a superare i primati finanziari ed industriali di paesi come
Inghilterra e Germania. Per buona parte dell'Ottocento, per, la crescita rimase legata alla
struttura interna e interess relativamente il commercio internazionale. Intanto gli Stati Uniti
sentivano accrescersi la propria forza.
Il segreto del successo industriale
L'ingegnere statunitense Taylor codific un nuovo e pi "razionale" metodo di organizzazione
del lavoro operaio di fabbrica, dal quale sarebbe poi nata la produzione per catene di
montaggio: I punti generali da fissare [...] sono i seguenti:
Primo: Trovare dieci o quindici uomini differenti, i quali sono specialmente qualificati per quel
particolare lavoro, che si deve analizzare e preferibilmente in stabilimenti separati e in differenti
localit.
Secondo: Studiare la serie esatta delle operazioni elementari o movimenti che ognuno di questi
uomini fa per compiere il lavoro da analizzare, e gli strumenti che egli usa.
Terzo: Studiare con un cronometro il tempo richiesto per compiere ognuno di questi movimenti
elementari, e quindi scegliere il modo pi rapido di fare ogni elemento del lavoro.
maschile negli stabilimenti industriali, le necessit produttive dello sforzo bellico rimanevano
ancora insoddisfatte. Fu cos che ampie fasce di manodopera femminile furono utilizzate nelle
fabbriche, negli uffici, nell'assistenza. A guerra finita per non sempre segu l'integrazione e la
promozione fatte balenare dalla propaganda fatta per la mobilitazione e il consenso alla guerra.
Una guerra Nuova
Gli imperi centrali puntavano su una guerra breve per la loro posizione geografica che avrebbe
loro impedito di procurarsi rifornimenti allestero una volta esaurite le risorse interne. La
rapidit delle operazioni sarebbe stata essenziale per Berlino e Vienna. Ma la guerra breve,
ipotizzata nel piano Schlieffen, fall. Si pass, quindi, alla guerra di posizione, caratterizzata
dalla sostanziale immobilit degli eserciti contrapposti. Le trincee divennero protagoniste della
guerra e lesperienza della morte e del dolore avrebbe tragicamente pesato sul clima culturale e
politico dei decenni a venire.
Nuove alleanze dopo la Marna
Con la vittoria anglo-francese sul fiume Marna, 11 novembre 1914, scattarono nuove alleanze:
Limpero Ottomano e la Bulgaria si schierarono con gli imperi centrali. La Romania, il
Portogallo e la Grecia con i paesi dellintesa.
Leconomia di guerra
La guerra caus la conversione industriale. I bisogni degli eserciti avevano la priorit su tutto:
armi, abbigliamento militare, carri, alimenti per il fronte sostituirono la produzione di beni di
consumo di pace. Aumento dei ritmi del lavoro. Innovazioni tecnologiche. Aumento della
produzione. Difficolt nel rifornire i soldati in trincea. Penuria di generi alimentari soprattutto
negli imperi centrali, a causa del blocco commerciale.
Indebitamento e di valutazione delle monete dei paesi belligeranti.
LItalia entra in guerra
Il 3 agosto 1814 lItalia, rinnegando lalleanza con lAustria, dichiar la propria neutralit.
Neutrali erano Giolitti e i liberali, ma anche i socialisti e i cattolici si opposero allingresso in
guerra. Gli imprenditori inizialmente neutralisti per motivi economici, successivamente si
dichiarano interventisti. Dopo 10 mesi di neutralit,, spinta dagli interventisti Salvemini,
Bissolati, che vedevano nella guerra unopportunit per completare il riscatto delle nazionalit
oppresse, e dai socialisti dissidenti, Corridoni e Mussolini, e da esponenti di sinistra, Battisti e
Slataper, lItalia entra in guerra.Le posizioni interventiste influenzarono ampi settori della
societ italiana. Significative furono le radiose giornate di maggio animate da Gabriele
DAnnunzio. Il 26 aprile 1815 il governo Salandra-Sonnino sottoscrive con la Francia, la Gran
Bretagna e la Russia il patto di Londra. LItalia sarebbe entrata in guerra entro un mese in
cambio del Trentino, della Venezia Giulia, della Dalmazia settentrionale e delle sue isole.
Giolitti, i deputati cattolici e i socialisti erano contrari al fronte interventista.
Manifesto del Futurismo
A spingere le coscienze verso la guerra furono anche le ideologie nazionaliste, la mobilitazione
della cultura e certe "provocatorie" esaltazioni artistiche dell'arditismo, della guerra e persino
della morte: Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerit
[...]. Non v' pi bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere
aggressivo pu essere un capolavoro [...]. Noi vogliamo glorificare la guerra sola igiene del
mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si
I trattati di pace
Il 19 gennaio 1919 a Versailles fu convocata una conferenza di pace, che avrebbe dovuto
rimettere ordine nellassetto internazionale dopo la guerra. Le nazioni vincitrici europee,
Francia, Gran Bretagna e Italia, mirarono pi alla sicurezza nazionale e al proprio sviluppo che
non a ristabilire la pace mondiale. La conferenza di pace fu caratterizzata dallintransigenza dei
vincitori nellesigere lumiliazione politica e economica della Germania.
Gli Stati Uniti si rifiutarono di ratificare il trattato di Versailles e tennero un atteggiamento
ambiguo durante le trattative. La Germania fu costretta a cedere alla Francia lAlsazia e la
Lorena e per 15 anni il bacino carbonifero della Saar. La Renania doveva essere smilitarizzata.
La Polonia avrebbe acquisito lalta Slesia e il corridoio di Danzica, citt governata da un
commissario nominato dalla Societ delle Nazioni. Nasceva cos la citt libera di Danzica,
porto strategico della Polonia. Lesercito tedesco fu ridotto a sole 100.000 unit. La Germania
fu ritenuta lunica responsabile del conflitto mondiale e fu costretta a pagare ai vincitori le
RIPARAZIONI DI GUERRA. Il popolo tedesco avrebbe dovuto lavorare gratis per oltre
trenta anni per ottemperare alle riparazioni imposte. La Francia e il Belgio nel gennaio 1923
prevedendo linsolvenza della Germania occuparono la Ruhr. Gli operai tedeschi reagirono
con una resistenza passiva. La Repubblica di Weimar incit allo sciopero assicurando lo
stipendio agli operai, stampando carta moneta, che in breve si svalut. Il Marco tedesco non
valeva quasi pi nulla e fu sostituito dal Rentenmark garantito dal valore dei beni demaniali.
LItalia: la vittoria mutilata
A Versailles le nazioni che avevano vinto la guerra con lItalia si rifiutarono di rispettare il
trattato di Londra. Fiume e la Dalmazia non furono cedute allItalia. Si parl, quindi, di vittoria
mutilata. Le popolazioni di Fiume e di Zara e di altre localit dalmate erano prevalentemente
italiane. La partecipazione emotiva e propagandistica della stampa nazionalista port sempre
pi alla ribalta la figura dellex dirigente socialista Benito Mussolini. Il tutto si inseriva in una
situazione economica e sociale caratterizzata dallesplosione del debito pubblico e dalla forte
svalutazione della lira. Dal 1914 al 1919 il costo della vita triplic. La disoccupazione dilag e
le industrie trovarono difficolt nella riconversione per la produzione civile. In questo contesto,
sullesempio della Russia, ci fu unavanzata del socialismo, del cosiddetto mito bolscevico che
scaten il terrore delle potenze occidentali e in Italia si manifest con il cosiddetto Biennio
rosso.
La repubblica di Weimar
Dopo la sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale e il crollo della monarchia, nella
citt di Weimar si riun il 6 febbraio 1919 l'Assemblea costituente. Fu proclamata la repubblica
e il 31 luglio fu promulgata una Costituzione democratica che ancora oggi un modello di
riferimento politico di alto valore storico. L'assemblea costituente si trasfer il 30 settembre a
Berlino.Con Repubblica di Weimar si definisce l'esperienza di una democrazia che, per quindici
anni (dal 1919 al 1933), ha rappresentato le speranze e le contraddizioni dell'Europa tra le due
guerre mondiali. La Repubblica di Weimar dovette affrontare problemi gravissimi. Anzitutto la
grande inflazione che dal 1922 al 1924 mise in ginocchio la Germania provocando
disoccupazione, fame e un clima di grave instabilit politica e sociale. Ci furono mesi durante i
quali occorrevano miliardi di marchi anche per comprare il pane. Questo aliment i movimenti
pi eversivi della destra (a cominciare dal partito nazional-socialista) che vedevano nei trattati
di pace di Versailles e nello strangolamento della Germania voluto dalla Francia e
dall'Inghilterra (che chiedevano il pagamento dei danni di guerra) una delle prime cause del
collasso del paese. Tra il 1925 e il 1930 la Germania riusc a risollevarsi grazie agli aiuti
finanziari americani e a una rigorosa politica economica. Fu un periodo di grande libert
politica, di vivacit culturale e artistica (nel cinema, nella musica, nel teatro), di molte attivit
sociali (dallo sport alla diffusione delle comunicazioni di massa). Rimaneva per il peso del
pagamento dei danni di guerra aggravato dall'occupazione francese del bacino carbonifero della
Ruhr. Le prime ondate della crisi economica americana del '29 raggiungendo anche la
Germania trovarono il terreno favorevole per gli avversari della democrazia tedesca. I dirigenti
della Repubblica furono considerati imbelli e incapaci di reagire alle pretese dei paesi vincitori.
Questa critica accrebbe il revanscismo tedesco e fece conquistare popolarit e larghi consensi
elettorali al partito nazional-socialista che giunse quindi al potere grazie a questi consensi.
La rivoluzione a Pietroburgo
La guerra mondiale aveva messo in ginocchio la Russia. Milioni di morti, la fame e il freddo
avevano portato ondate di scioperi nelle citt. Lopinione pubblica perdeva sempre di pi
fiducia nel governo e soprattutto nello Zar. La rivoluzione scoppi a Pietroburgo alla fine di
febbraio 1917. Scioperi e manifestazioni contro la guerra si susseguirono e paralizzarono la
citt. Il soviet rinasceva spontaneamente: il governo zarista incapace di riformarsi e condurre la
guerra croll senza opporre resistenza. Si form un governo provvisorio tra i costituzionali
democratici e altri partiti borghese con a capo il principe Lvov sostenuto dalla Duma.
Cominci unj periodo caratterizzato da un dualismo di poteri: la Duma e il Soviet. Entrambi
si sforzarono di continuare la guerra e di guidare il Paese. Kerenskij fungeva da tramite tra la
Duma e il Soviet. I Soviet si moltiplicarono in tutto il Paese formando una rete politica e
amministrativa parallela a quella ufficiale. Il regime zarista abbattuto da una sollevazione
popolare non fu sostituito da un governo che rappresentava gli interessi dei lavoratori e dei
militari, ma da un nuovo governo che rispecchiava le istanze della borghesia.
Lenin e le tesi di aprile
In dieci punti Lenin tracciava il programma della rivoluzione futura, disorientando i suoi stessi
seguaci. Infatti, contrariamente alla teoria marxista che prevedeva labbattimento dello stato
borghese prima della rivoluzione, Lenin auspicava per la Russia una rivoluzione socialista
immediata. Nellaprile 1917 si consum una prima crisi di governo sulle questioni belliche: il
Soviet di Pietroburgo era favorevole alla pace, mentre il ministro degli esteri Miljnkov era per
la guerra ad oltranza. Trockij auspicava una rivoluzione permanente attivata dallinsurrezione
congiunta di operai e contadini. (Rivoluzione in tutti i paesi). Stalin: rivoluzione in un solo
paese. Lenin e Trockij decisero che era giunto il momento per i bolscevichi ormai maggioritari
nei due Soviet di Mosca e di Pietroburgo di prendere il potere con uninsurrezione.
LImpero dello Zar nel 1914
Lassalto al palazzo dinverno 24 ottobre 1917
La presa della sede degli Zar (anche se lo Zar era ormai caduto) fu il momento simbolico
culminante, e al tempo stesso l'azione decisiva, per la rottura dello stato di cose esistenti in
Russia alla fine del 1917 e per l'instaurazione del potere bolscevico. Se evidente che
quest'azione ebbe caratteri militari, non possibile ridurre tutta la complessa rivoluzione russa a
quest'evento, n d'altro canto vedere la vittoria di Lenin come risultante del solo "colpo di
mano" dell'ottobre (novembre, secondo il calendario occidentale). Si perderebbe cos di vista il
movimento di organizzazione dei soldati, dei contadini e dei lavoratori dell'immenso impero e
Larmata rossa
Dopo due anni di combattimenti i Bolscevichi piegarono le forze bianche e gli autonomisti
degli stati territoriali. I bolscevichi in questo modo riuscirono a presentarsi come lunica forza
in grado di mantenere unito lo Stato, concedendo autonomie e mantenendo le conquiste
contadine
La nascita dellURSS
Il 30 dicembre 1922 fu proclamata lUnione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).
La costituzione fu varata nel 1818, fu riformata nel 1924 assegnava un potere assoluto ai Soviet
degli operai, contadini e soldati.
Dal comunismo di guerra alla NEP
Lenin per risollevare leconomia avvi la NEP (Nuova Politica Economica) che reintroduceva
alcuni elementi di libert economica con lobiettivo di rianimare leconomia con lintroduzione
della tassa in natura, pagata la quale, i contadini potevano disporre dei raccolti. Reintroduzione
del denaro e delle banche e quindi dei prezzi di mercato. Nuova fase della NEP: Maggio 1922
la Gosbank ottiene il diritto di emettere una nuova banconota il rublo Cervonec, il cui valore era
regolato dallo stato russo. Lo stato aveva il monopolio del commercio estero destinato a
perdurare fino alla fine del sistema sovietico (1989).
Stalin
Dopo la morte di Lenin nel gennaio 1924 gli successe non senza difficolt Stalin, dopo aspri
contrasti con Trockij, che fu successivamente eliminato in Messico, dove si era rifugiato. Stalin
si impegn innanzitutto nella lotta contro i contadini ricchi (Kulakij), accusati di occultare
riserve alimentari. In realt lavidit dei contadini fu utilizzata da Stalin per mascherare i
problemi finanziari dello stato, determinati dal finanziamento allindustria pesante con i fondi
ricavati dallesportazione di grano allestero.
Collettivizzazione e eliminazione dei Kulaki
Dal gennaio 1928 Stalin porter avanti la prima vera guerra al mondo contadino. Quanto
freddamente Stalin pensasse all'eliminazione dei kulaki (contadini ricchi) per far avanzare la
collettivizzazione delle terre sovietiche risulta evidente dalle sue stesse parole. Non
possibile eliminare la classe dei kulaki, come classe, con le misure fiscali e con le limitazioni di
qualsiasi altro genere, lasciando nelle mani di questa classe gli strumenti di produzione col
diritto di libero godimento della terra [...]. Per eliminare i kulak come classe non sufficiente la
politica di limitazione e di eliminazione di singoli gruppi di kulak. Per eliminare i kulak come
classe, necessario spezzare con una lotta aperta la resistenza di questa classe e privarla delle
fonti economiche della sua esistenza e del suo sviluppo (libera utilizzazione della terra, mezzi
di produzione, affitto, diritto di ingaggiare mano d'opera salariata, ecc.). In questo appunto
consiste la svolta verso la politica di liquidazione dei kulak come classe (...)
Il piano quinquennale
Stalin era convinto che l'Unione Sovietica avrebbe potuto superare le proprie difficolt solo
lanciando un massiccio piano di industrializzazione pesante. Il primo piano quinquennale fu
varato nel 1929. Non possiamo pi cavarcela con la sola industria leggera, colle sole attivit di
bilancio, coi soli redditi dell'agricoltura [...]. E allora, che cosa resta? Resta l'industria pesante.
Bisogna dunque far in modo che l'industria pesante, - e innanzi tutto la parte di essa che si
occupa delle costruzioni meccaniche, - contribuisca anch'essa all'accumulazione. Rafforzando e
sviluppando le vecchie fonti di accumulazione, bisogna dunque far in modo che l'industria
pesante, - e innanzi tutto l'industria delle costruzioni meccaniche, - contribuisca essa pure
all'accumulazione. Questa la via d'uscita.
Il mito dellURSS e la crisi del 1929
Nella seconda met degli anni 20 il regime sovietico segu una politica isolazionista. Lo
scoppio della crisi economica mondiale del 1929 sembr confermare al gruppo dirigente
sovietico la bont delle scelte politiche e economiche compiute fin allora.
Il terrore staliniano
LUnione Sovietica stava imboccando una strada mostruosa che prevedeva leliminazione fisica
di milioni di uomini e la distruzione dei diritti umani e civili: una strada diversa ma parallela a
quella del regime nazista. Hitler si avviava per motivi razziali allindustria della morte mentre
Stalin decideva leliminazione di intere classi sociali soltanto per salvaguardare il comunismo.
LURSS aveva ereditato dalla Russia zarista la reclusione nei campi di concentramento in
Siberia. Gi dal 1918 vi furono campi di rieducazione.
Nel 1923 nelle isole Salovki, nellartico, fu creato il primo campo per prigionieri politici:
ufficiali dellesercito bianco, intellettuali, anticomunisti. In breve volgere di tempo i lager si
moltiplicarono tanto che nacque lamministrazione generale dei lager (GULAG). Si trattava
di unenorme sistema concentrazionario costituito da prigioni di transito, carceri, campi di
lavoro forzato, il tutto assolutamente segreto. Nel periodo staliniano in circa 200 campi furono
internati dai 10 ai 20 milioni di persone. Il 1937 e il 1938 furono gli anni pi cupi del terrore
staliniano, scatenato dallassassinio di Kirov dirigente del partito. Bucharin e la vecchia guardia
del partito furono eliminati.
I campi di rieducazione: i Gulag
La grandi purghe dello stalinismo
L'opinione pubblica internazionale fu scossa, fra il 1934 ed il 1938, dal clamore di grandi
processi aperti nell'Unione Sovietica di Stalin contro importanti personalit del partito e dello
stato: Bucharin, Zinov'ev, Kamenev ecc.). Si trattava in realt del mezzo definitivo scelto da
Stalin per risolvere la lotta politica in seno al gruppo dirigente. Questi processi, e le purghe che
ne conseguirono, rappresentarono per solo la punta di un iceberg sommerso, che gett nei
meccanismi perversi del sospetto, della delazione e del terrore l'intera popolazione sovietica.
difficile, anche oggi, fare calcoli precisi, ma furono milioni i perseguitati e gli inviati nei gulag
e milioni le vittime, mentre la societ sovietica viveva la grande trasformazione dettata dalla
collettivizzazione dell'agricoltura e dall'industrializzazione a tappe forzate.
La violenza fascista
Per infrangere le riserve degli ambienti democratici e spezzare la resistenza del movimento
operaio, tutti i movimenti fascisti - a partire da quello italiano - esibirono come proprio tratto
costituente lo spiegamento di una violenza indiscriminata, una sorta di "militarizzazione della
politica" che tendeva a delegittimare gli stati liberali esistenti, distruggere le roccaforti e colpire
individualmente gli elementi antifascisti.
Lomicidio di Matteotti
Giacomo Matteotti, colpevole di aver denunciato in Parlamento i brogli elettorali tali da
invalidare il voto popolare, il 10 giugno 1923 fu sequestrato da agenti del Ministro dellInterno
De Bono, che lo uccisero. Il delitto segn la svolta di governo: i deputati delle opposizioni
lasciarono la camera e dichiararono di non partecipare ai lavori della Camera. La loro assenza
fu chiamata lAventino. La loro assenza doveva servire al re per ripristinare la legalit e
costringere Mussolini alle dimissioni. Ci non accadde. Mussolini nel discorso del 3 gennaio
1925 si assunse la responsabilit politica del delitto e diede lavvio allo Stato totalitario.
Lo Stato totalitario
Negli anni successivi fu costruito il regime totalitario contrapposto alla democrazia e al
socialismo. Si trattava di concepire istituzioni politiche autoritarie capaci di coinvolgere le
masse, di controllare le coscienze. Le leggi cosiddette fascistissime del 1925-1926 cancellarono
lidea di stato liberale. Mussolini, il duce, capo del governo, sceglieva e destituiva a suo
piacimento i ministri pur mantenendo la monarchia.
Fu soppressa la libert di associazione. Le elezioni amministrative furono abolite. I sindaci
furono sostituiti dai podest. Fu istituito un tribunale speciale per la difesa dello Stato formato
da ufficiali della milizia volontaria. La fascistizzazione dello Stato e della societ ebbe avvio
con la fascistizzazione dei funzionari pubblici. I prefetti assunsero un ruolo fondamentale.
Dovevano sciogliere le associazioni, gli enti, gli organismi sgraditi al governo nonch
presiedere le commissioni preposte al confino, al quale erano inviati nemici politici,
omosessuali e dissidenti in genere.
I sindacati furono sostituiti dalle corporazioni che erano linsieme degli imprenditori e degli
operai di un medesimo settore economico e che avrebbero dovuto tutelare gli interessi ritenuti
comuni. In effetti il potere degli imprenditori schiaccio le giuste rivendicazioni degli operai. Lo
Stato totalitario doveva coinvolgere anche le menti e la vita quotidiana delle masse. A questo
proposito fu creato il Ministero della Cultura popolare. Allo stesso modo la radio, il cinema,
larchitettura, le mostre, le feste dovevano contribuire ad alimentare lidea di grandezza
imperiale, di unit, di forza e di virilit della nazione. I giovani erano obbligati ad indossare
uniformi e a partecipare ad organizzazioni paramilitari.
La coreografia del fascismo
L'esperienza della militarizzazione di massa della Grande Guerra, la tradizione delle
celebrazioni patriottiche dell'anteguerra, una rifunzionalizzazione dell'esperienza del
movimento operaio e le novit in termini di organizzazione di massa dei movimenti fascisti
produssero presto un rituale della politica, una coreografia della mobilitazione di massa che
colp profondamente l'immaginario sociale del tempo e coniug anche visivamente
mobilitazione e consenso popolare.
Il regime e la chiesa cattolica
Uno dei successi di Mussolini e una delle garanzie per il suo regime fu la stipula, con il Papato,
di un Concordato che poneva fine all'estraneit e alle frizioni intercorse sino allora fra Chiesa e
stato liberale.L'Italia, ai sensi dell'art. I del Trattato, assicura alla Chiesa cattolica il libero
esercizio del potere spirituale, il libero e pubblico esercizio del culto, nonch della sua
giurisdizione, in materia ecclesiastica in conformit alle norme del presente Concordato; ove
occorra, accorda agli ecclesiastici per gli atti del loro ministero spirituale la difesa da parte delle
sue autorit. In considerazione del carattere sacro della Citt Eterna, sede vescovile del Sommo
Pontefice, centro del mondo cattolico e meta di pellegrinaggi, il Governo italiano avr cura di
impedire in Roma tutto ci che possa essere in contrasto col detto carattere [...]. Lo Stato
italiano, volendo ridonare all'istituto del matrimonio, che base della famiglia, dignit
conforme alle tradizioni cattoliche del suo popolo, riconosce al sacramento del matrimonio,
disciplinato dal diritto cattolico, gli effetti civili [...].
La politica di potenza
Mussolini dopo i patti lateranensi del 1929 avvi la sua politica di potenza. Il 3 ottobre 1935
si lanci nellimpresa coloniale con il duplice obiettivo di aumentare il prestigio internazionale
dellItalia e di trovare uno sbocco alla produzione industriale e alla sovrappopolazione agricola.
Dopo una guerra dai costi elevatissimi sia di uomini sia di mezzi il 6 maggio 1936 Mussolini
conquist Addis Abeba. Nasceva cos l'impero dell'Africa orientale italiana.
Le conseguenze dellimperialismo
La guerra in Italia port una terribile conseguenza morale. Il diffondersi di una cultura razzista
convinta della superiorit dei bianchi. Nel settembre 1938 con le leggi razziali lItalia avrebbe
seguito la Germania in una delle pi spaventose avventure della storia: la persecuzione degli
ebrei.
Aspetti delleconomia fascista
1) LIRI. La crisi del 1929 negli Stati Uniti ebbe riflessi sulleconomia di tutti i paesi. In Italia
caus il fallimento di molte imprese, ma anche di istituti finanziari, le banche, che erano
fortemente compromesse con lo sviluppo delle imprese. Per questo motivo Beneduce, Ministro
delle Finanze del governo Mussolini, cre nel 1933 lIRI che avrebbe dovuto temporaneamente
curare le aziende malate per poi reintrodurle nel sistema produttivo. Di fatto esse entrarono
nella propriet dello stato che alla fine della guerra possedeva i tre quarti del sistema produttivo
industriale del paese. A seguito della guerra dEtiopia e dellappoggio a Franco nella guerra
civile spagnola, lItalia fu sanzionata dalla societ delle nazioni e fu oggetto di blocco
commerciale. A seguito del blocco ci fu un ulteriore avvicinamento alla Germania e la scelta
autarchica.
Lascesa di Hitler
Negli stessi anni in cui gli Stati Uniti si confermavano la nazione leader del mondo
democratico, la Germania, reagendo alla crisi economica, diveniva il modello pi
rappresentativo della via duscita criminale e razzista dal disastro socio-economico del mercato
capitalista mondiale (la crisi del 1929). Nel 1929 mor Gustav Stresemann, luomo di governo
che nella fragile repubblica di Weimar era riuscito a conservare lalleanza tra centristi e socialdemocratici.
Lascesa al potere di Hitler
I nazisti erano ancora un gruppo esiguo e un piccolo partito, ma gi si rivelavano come la vera
novit nel panorama politico della destra. Si dimostrarono, infatti, capaci di mettere daccordo
esercito, agrari, grande industria sedotti dal razzismo e dalla xenofobia. Disponevano di una
fortissima organizzazione paramilitare (le S.A.) e di un capo Adolf Hitler, che aveva
straordinarie doti oratorie e unassoluta determinazione nel portare avanti le sue idee
propagandate nel Mein Kampf. Il culmine del successo della NSDAP fu raggiunto con il
rinnovo del Reichstag del 31 luglio 1932 tenutosi in un clima di disordini e scontri. Hitler
ottenne il 37,4% dei suffragi e la NSDAP divenne il primo partito tedesco. Il 30 gennaio 1933
Hindenburg affid ad Hitler lincarico di formare il nuovo governo Il 5 marzo 1933 si vot per
la terza volta in appena 8 mesi in un clima di violenza: i nazisti inaugurarono una vera e propria
campagna terroristica che culmin con lincendio del Reichstag. I comunisti furono ritenuti
responsabili e Hindenburg eman il primo decreto dei pieni poteri a Hitler, che limitava i diritti
civili e politici e ripristinava la pena di morte.
Ormai poco restava della Repubblica di Weimar. Il 21 marzo 1933 Hitler ottenne pieni poteri.
La costruzione dello stato totalitario
A partire dal 1933 tutti i partiti furono sciolti, i sindacati divennero strumenti di controllo dei
lavoratori da parte del governo. Le chiese sia quella protestante sia quella cattolica furono
costrette ad appoggiare il regime. Lo Stato fu epurato da tutti gli elementi sgraditi, Ebrei,
omosessuali e stranieri in genere. Il 30 giugno 1934 lo stato maggiore hitleriano organizz un
agguato chiamato notte dei lunghi coltelli in cui le SA furono eliminate fisicamente e
sostituite dalle SS. A partire dal 1934 il nazismo disponeva di poteri illimitati contro i suoi
nemici per esercitare il controllo e la censura sulla cultura e sulla collettivit. Lobiettivo era
ridurre le masse alla passivit e allobbedienza. Oltre allesercito e alle SS Hitler disponeva per
mettere in atto le sue mire, di una fedelissima polizia segreta, la Gestapo. Tutti coloro che non
aderivano al mito hitleriano erano condannati allespatrio. Thomas Man, Bertoldt Brecht, Albert
Einstein. Si tratt di un esodo che priv la Germania delle sue menti migliori e che testimoni
la volont del regime di asservire lintera societ ad esso. La societ fu radicalmente
militarizzata. Prima del servizio militare obbligatorio i giovani erano sottoposti al lavoro
manuale. Il lavoro stesso era al servizio della disciplina militare e gli operai erano ingranaggi di
una macchina finalizzata alla produzione disciplinata dallo Stato. Questo modello di
irregimentazione delle masse e di propaganda ricalcava ci che accadeva in Italia e anche in
URSS. Leconomia fu pianificata. Il primo piano quadriennale aveva come scopo risollevare le
masse rurali. Il secondo eliminare la disoccupazione che fu assorbita dall'industria bellica.
Le leggi razziali
Fin dal 1933 agli ebrei furono preclusi gli impieghi statali. Nel 1935 furono emanate le prime
leggi antisemite a Norimberga: gli ebrei erano privati della cittadinanza politica. Furono vietati
i matrimoni misti nonch i rapporti sessuali tra tedeschi e ebrei. Ma la vera svolta si ebbe nel
novembre 1938 quando lassassinio di un diplomatico tedesco da parte di un ebreo diede ai
nazisti loccasione di scatenare una vera guerra contro gli ebrei, che inizi con la notte dei
cristalli in cui vennero spaccate le vetrine dei negozi gestiti dagli ebrei. Si cominci ad
accarezzare lidea dell eliminazione definitiva della comunit ebraica oltrech dalla Germania
anche dallintera Europa e dovevano essere gli stessi ebrei a finanziarla. La comunit ebraica fu
costretta a pagare una multa di 4 milioni di marchi. Si cominci a pensare alla deportazione in
campi di concentramento. Alcuni, Dachau, Buchenwald, gi esistevano per i condannati
politici. Molti altri furono costruiti per leliminazione fisica degli ebrei, degli zingari, degli
omosessuali. Il mondo imboccava cos la strada moralmente pi cataastrofica che avesse mai
sperimentato.
1940 furono invase lOlanda e il Belgio. Il 23 maggio le panzerdivisionen erano sulla Manica
inglobando come in un sacco gli inglesi che miracolosamente riuscirono ad imbarcarsi da
Dunkerque e a rientrare in Inghilterra perdendo per gran parte degli armamenti.
Loccupazione nazista della Francia
In 10 giorni i blindati tedeschi travolsero le difese francesi e il 14 giugno 1940 Parigi fu
occupata. Il governo francese fu costretto a chiedere un armistizio. Il 10 giugno lItalia era
entrata in guerra attaccando la Francia, senza successo, dalle Alpi. Per un anno esatto, dal 22
giugno 1940 al 22 giugno 1941, quando i tedeschi attaccarono la Russia, lInghilterra si trov
da sola a combattere contro lEuropa hitleriana. Hitler, dopo il crollo della Francia, avrebbe
potuto tentare uno sbarco in Inghilterra e forse, giocando sullinferiorit bellica inglese, avrebbe
potuto avere la meglio, ma Hitler perse alcune settimane preziose pensando che lInghilterra
avrebbe chiesto la pace.
La guerra anglo-tedesca
Fra agosto e settembre del 1940 la Germania nazista pass allattacco aereo e cerc di piegare
la Gran Bretagna, ma gli Inglesi si difesero con i radar. Si inaugur cos una terribile novit
della guerra moderna: i bombardamenti massicci contro le citt e le popolazioni civili
(Coventrizzazione). Tuttavia lInghilterra riusc a salvarsi grazie anche a Winston Churchill che
riusc a mantenere alto il morale della popolazione.
Il bombardamento strategico
Nel novembre 1940 un bombardamento tedesco rase al suolo il centro della citt di Coventry.
Da parte anglostatunitense, pi tardi, fu pianificato e realizzato un intenso bombardamento
strategico delle infrastrutture e delle citt della Germania (nell'altro emisfero, del Giappone):
Dresda, ad esempio, nel febbraio 1945, fu distrutta e perse 200.000 abitanti. L'obiettivo militare
ma soprattutto politico era di distruggere i centri strategici della produzione e della
mobilitazione bellica: i danni materiali e umani furono immensi, ma gli storici discutono sui
risultati in termini di crollo del morale dei superstiti. I bombardamenti aerei furono infatti un
potente strumento di pressione psicologica.
Il crollo francese
Il crollo della Francia fu completo. Con larmistizio del giugno 1940, la Francia si trov divisa
in due. Il Nord e la costa atlantica fino ai Pirenei subirono loccupazione diretta dei tedeschi. Il
centro sud divenne un paese satellite governato dai tedeschi con capitale Vichi. A capo del
governo collaborazionista vi era il maresciallo Ptain. Non tutta la Francia fu collaborazionista.
Non lo erano i comunisti e neppure tutto lesercito. Infatti molti quadri fuggirono a Londra il
generale Charles De Gaulle prosegu la lotta a fianco della Gran Bretagna e contro larmistizio.
Lattacco allUnione Sovietica
Nel giugno del 1941 Hitler lanci le sue divisioni corazzate contro lUnione Sovietica. La
guerra tra i due paesi assunse dimensioni inedite e assolutamente grandiose per la quantit di
forze impiegate e per laccanimento dimostrato nelle battaglie. Lavanzata tedesca in Russia nel
1941 fu lultimo successo della guerra lampo. I Russi, con la bottiglia Molotov, riuscirono ad
annientare i carri armati. Il resto lo fece linverno russo. Con la battaglia di Mosca il Reich
conobbe i primi segni di quella che sar la sconfitta. Oltre allesercito regolare in Russia si
organizz una vera e propria guerra partigiana. Le industrie belliche furono trasferite al di l
degli Urali e queste immense retrovie rimasero al riparo della guerra. Anche lItalia fu coinvolta
nellinvasione russa con lArmir. La disfatta italiana fu senza limiti. Nel 1942, con la battaglia
di Stalingrado, si gioc la partita della Seconda Guerra Mondiale. Durata cinque mesi fu
decisiva di tutta la guerra. I tedeschi cominciarono a ripiegare, gli Italiani si convinsero che non
valeva pi la pena rimanere alleati dei tedeschi e Stalin chiese agli angloamericani di aprire un
secondo fronte europeo che alleggerisse la pressione tedesca sulla Russia.
Il gelo e la resistenza russa
L'attacco nazista all'URSS (giugno 1941) aveva motivazioni ideologiche, razziali, economiche
e strategiche. La guerra nazista ebbe aspetti di sterminio (ad esempio, v'era l'ordine di
eliminare, fra i prigionieri sovietici, tutti i commissari politici presso l'esercito). Il tentativo di
ristrutturare il panorama politico e razziale ad est della Germania, disturbato da veri e propri
errori militari e strategici di Hitler, si infranse per sul carattere della Resistenza popolare
sovietica e sull'eccezionale sfida posta alla preparazione logistica tedesca dalle condizioni
naturali degli inverni russi. L'addio definitivo a Stalingrado signific per Hitler un'inversione di
tendenza nell'intera guerra mondiale. Ancora una volta il gelo russo aveva vinto.
Il Giappone e gli Stati Uniti
Il 7 dicembre 1941 laviazione giapponese attacc la base americana di Pearl Harbor alle Hawaj
e costrinse gli Stati Uniti ad entrare in guerra. Con lingresso degli Stati Uniti entrava in gioco
il pi grande apparato industriale del mondo con una capacit organizzativa superiore a quella
tedesca. Nei primi mesi del 1942 i giapponesi ottennero successi strepitosi nel pacifico. Gli
americani e gli inglesi impiegarono tre anni, dalla primavera del 1942 alla primavera del 1945
per riconquistare i territori perduti in poche settimane.
Caduta del fascismo e armistizio italiano
In Italia la popolazione prendeva le distanze dal regime fascista e dalla guerra: fame e morte
dominavano nelle citt bombardate. La guerra sempre pi disastrosa prima in francia, poi in
Grecia, in Africa, in Russia seminava lutti, che apparivano inutili e ingiustificati. La sconfitta
fece quindi maturare nel ministro della giustizia Grandi e in quello degli Esteri Ciano,
appoggiati dal Vaticano e dal re, lidea di sganciarsi dalla Germania, dal fascismo e trattare la
pace con gli alleati. Il 25 luglio 1943 dopo pochi giorni dallo sbarco alleato in Sicilia, Dino
Grandi present al Gran Consiglio del fascismo un ordine del giorno che proponeva la
deposizione di Mussolini. La Casa Reale aveva gi predisposto la sostituzione del duce con
Badoglio. L8 settembre del 1943 lItalia firma larmistizio con gli alleati divenendo cos paese
cobelligerante. LItalia era ormai divisa in due. Al nord loccupazione tedesca, al sud le
truppe angloamericane. Intanto le bande partigiane venivano fuori per combattere contro i
tedeschi. Alla fine di settembre del 1943 nellItalia settentrionale fu istituita la Repubblica
Sociale Italiana con capitale Sal diretta da Mussolini, liberato dai tedeschi sul Gran Sasso
dove era stato relegato dopo il luglio del 1943. La Resistenza in questo momento fu
fondamentale. Una guerra patriottica per la libert e la democrazia che riprendeva la tradizione
repubblicana risorgimentale, che poneva le basi di una coscienza nazionale popolare e di
istituzioni politiche rinnovate.
Dallo sbarco in Normandia alla liberazione dal nazismo
Allinizio del 1944 era ormai evidente che i tedeschi e i giapponesi avrebbero perso la guerra.
LArmata Rossa aveva ormai riconquistato gran parte dei territori occupati dalla Germania e
avanzava rapidamente verso ovest. Gli alleati sfondarono il fronte italiano nella primavera del
1944 e liberarono Roma il 4 giugno. Il 6 giugno 1944 cominciava la pi grande operazione