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Richard J. Neutra
Progettare
per sopravvivere
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Indice
Prefazione9
Progettare per sopravvivere
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dellesistenza umana, cio a un valore obiettivo. Fra noi aumentano sempre coloro i quali sono convinti che si possano
trovare e si debbano applicare sistemi di riferimento e unit di misura per giudicare la progettistica in questo senso.
Negarlo sarebbe nichilismo bello e buono.
Al pari di memorie che investono decenni di storia di una
mente, quella che si offre qui una raccolta di pensieri, scaturiti a volte dalle fatiche quotidiane della progettistica, e
spesso da quelle numerose e necessarie conversazioni con
i clienti sullopportunit di farla accettare mediante la convinzione e la fiducia.
I miei ringraziamenti sinceri vanno ai molti che mi hanno dato aiuto e conforto, sebbene talvolta, dopo tanti anni,
la memoria mi tradisca riguardo ai loro nomi o alle parole esatte che di essi mi colpirono. Vorrei poter compilare
un elenco esauriente di fonti suggestive o una bibliografia
completa di quanto mi stato concesso di assorbire profondamente, anche se spesso senza durevole consapevolezza.
Ma questa finirebbe allora per essere una specie di autobiografia, e rimarrebbe incompleta come sempre sono le
autobiografie.
R. J. N.
Los Angeles, Giugno 1953
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Ringraziamenti
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Capitolo 1
Troppo a lungo si arrecato oltraggio alla natura ideando anelli da naso, busti, e metropolitane soffocanti. Forse
i nostri odierni fabbricanti di prodotti in serie si sono particolarmente allontanati dalla natura. Ma fin dai tempi di
Sodoma e Gomorra, la normalit organica stata reiteratamente violata dalluomo, questo super-animale che ancora
lotta per trovare il suo equilibrio. Ci sono stati ammonitori,
profeti, diluvi e nuovi esordi.
Ci che qui possiamo brevemente chiamare natura comprende tutte le esigenze e caratteristiche degli organismi
viventi. Tutto questo mondo di fenomeni organici, nelle follie della nostra immaturit tuttora palese, spesso trattato
contro landamento naturale e in modo contrario al piano
supremo, quello della coerenza e dellesigenza biologica. In
altre epoche ci era peccato, e per siffatte mancanze la divinit minacciava di liquidare i peccatori. Sar pur vero che
noi abbiamo lasciato perdere, forse con troppa noncuranza,
laccento morale. Ma anche per noi sussiste lalternativa di
sopravvivere in virt duna sana integrit, o di dannarci e
morire per nostra colpa.
Nellattivit progettistica umana potremmo ragionevolmente vedere il proseguimento dellevoluzione organica,
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che si estende fino a immaginare un futuro forgiato dalluomo. Ad ogni modo, lo sviluppo fenomenale che ha assunto
nella parte superiore del cervello umano la corteccia, con i
suoi molteplici strati, non si ancora dimostrato con certezza un vicolo cieco o un grave fallimento. S, questo cervello
peculiare alluomo genera guai, ma pu anche fornire uno
straordinario sostegno alla sopravvivenza. Noi siamo stati
alquanto tardivi nel fare appello a tutte le nostre facolt e
risorse potenziali per disporre in modo sopportabile uno
spazio dabitazione individuale e comunitario. I velenosi
detriti delle nostre negligenze e cattiverie, vecchie e nuove,
si ammucchiano tuttintorno a noi nel nostro ambiente fisico. I rottami confusi di secoli e secoli, privi di ogni corrente
finalit pratica, frastornano in modo quanto mai preoccupante i nostri tentativi di creare ordine, deboli e arbitrari
come spesso sono.
Lideazione di progetti organicamente orientati potrebbe,
speriamo, controbattere il disordine del nostro ambiente
lasciato in balia del caso. La fisiologia deve dirigere e alloccasione frenare il progresso tecnico nellambiente costruito.
Questo nostro teatro dazione immenso; comprende tutto
ci che luomo confeziona per rifornire luomo, dallastuccio
aerato del nostro spazzolino da denti allilluminazione di un
nodo stradale, o dellasilo diurno rionale.
Gran parte di ci che vagamente si chiamato bellezza sar coinvolta in questo vigile riesame che proponiamo
dellambiente fatto dalluomo. Entrer in questione forse molto pi spesso di quanto si possa immaginare nello
squallido disordine in cui oggi viviamo. Ma la specie di bellezza a cui qui alludiamo avr rinunciato a fondamenti di
autodifesa diventati ormai troppo precari. I progettisti riconosceranno che a poco a poco, ma con certezza, essi devono costruire le loro proposte e composizioni su fondamenti
fisiologici pi solidi, anzich basarle su semplici conversa-
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