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Sintassi e stilistica dellitaliano

Sintassi della frase semplice

/ Unit 2

Tema 1 / Lanalisi della frase: sintagmi verbali e nominali, soggetto e predicato


2 Analisi logica di un passo di Tonio Kroger, di T. Mann
/ = Frase semplice
Sottolinea una volta i predicati verbali
Sottolinea due volte i predicati nominali
Soggetto: nome, pronome, aggettivo sostantivo, avverbio sostantivo, verbo allinfinito sostantivato
Nota: Quando il soggetto e sottinteso e si capisce dal contesto ho scelto segnarlo come pronome.
In italica i passivi
Tonio amava quella mamma bruna e piena di fuoco / che suonava cos meravigliosamente il
pianoforte e il mandolino;/ e vedeva con gioia/ come non si affliggesse gran che del posto
imprecisato/ chegli occupava in mezzo agli uomini./ Ma nello stesso tempo sentiva bene/ che la
riprovazione du suo padre era di gran lunga pi dignitosa e rispettabile;/ e in fondo, nonostante i
rabbuffi, era perfettamente daccordo con lui,/ mentre la gaia indifferenza materna gli sembrava un
po troppo spensierata./ Talora gli avveniva di pensare pressa poco cos:/ gi abbastanza /che io
sia/ quel che sono/, e non voglia /n possa mutarmi: negligente, scontroso, preoccupato di cose / alle
quali nessuno pensa/. giusto/, almeno, che per questo mi si sgridi/ e mi si punisca/, e non che ci si
passi sopra con baci e un po di musica/. Non siamo degli zingari in un carrozzone verde/, siamo
gente per bene, il console Kroger, la famiglia dei Kroger... / E non di rado pensava anche/: Perch
mai sono cos diverso dagli altri e in conflitto con tutti,/ mal visto dai professori, estraneo in mezzo
ai miei compagni?/ Guardali un po/ come sono, i bravi scolari, i tipi solidamente mediocri! / Non
trovano ridicoli i professori,/ non scrivono versi,/ pensano soltanto quelle cose /che devono essere
pensate /e che si possono esprimere a voce alta./ Come devono sentirsi in regola e daccordo con
tutto e con tutti? / Devessere bello... / Ma io, allora, che cosho? / E come finir?
Questo modo particolare di considerare se stesso e il suo rapporto con la vita / entrava per
molto nel suo amore per Hans Hansen./ Egli lo amava,/ prima di tutto, perch era bello/; ma poi,
anche, perch sorgeva in lui, in ogni senso, il proprio contrasto e contrario./ Hans Hansen era uno
scolaro esemplare, ci nondimeno, un piacevole camerata/: sapeva cavalcare,/ far ginnastica,/
nuotare come un eroe,/ e godeva della generale simpatia./ I professori lo trattavano quasi con
tenerezza,/ lo chiamavano per nome/ e lo portavano in palma di mano;/ i compagni cercavano di

entrare nelle sue grazie,/ e per strada signori e signore lo fermavano, / gli accarezzavano il ciuffo
biondo lino / che sporgeva dal berretto alla marinara, / e Buon giorno gli dicevano. Hans Hansen
dal bel ciuffetto!/ Sei sempre il primo a scuola? / Saluta il babbo e la mamma,/ bel ragazzo che
sei.../
(T. Mann, Tonio Kroger, Milano, Mondadori, 1953)

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