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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.

2014 - Posteitaliane
Settembre 2015
Anno XV - n 158

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it

Matteo
Renzi
e il bivio
Nellultimo editoriale prima
delle ferie estive avevo
espresso alcune riserve sul
gradimento della opinione
pubblica nei riguardi del governo ed in particolare sul
Presidente del Consiglio
Matteo Renzi che, stando
agli ultimi sondaggi, sta pericolosamente contraendosi. Vari i fattori che hanno
concorso a questa descalation. Prima di tutto quella
prevedibile di natura psicologica secondo cui, dopo
leuforia dellesordio, tutti i
governi ed i loro leader subiscono, nel tempo, una naturale contrazione, poi la
valanga delle promesse e
degli impegni assunti in
sede di presentazione del
programma, in parte realizzati ma, in gran parte, rimasti ancora allo stato embrionale anche per le vischiosit presenti nella struttura
burocratica del nostro paesegue a pag. 2

Un articolo dell'On. Ivo Butini

La maschera
e il Volto
Pu la Chiesa rappresentare in politica
tutti i cattolici? Possono tutti i cattolici
essere rappresentati in politica dalla
Chiesa?
Esistono le storie nazionali e le tradizioni storiche, che spesso si esprimono con la forza dei sentimenti. E circolano le culture e le emozioni, i conflitti e le solidariet. Ecco perch si
pone il problema dellautonomia politica (non ideale) dei cattolici nelle storie
nazionali.
La condizione della loro autonomia politica si accompagna alla esigenza della
loro unit strategica.
Dove manca lunit strategica si verificano le eresie, gli scismi nel campo
della fede. Mentre in politica si pratica
luso strumentale del voto cattolico.
Strumentale, ma non sempre separato
dallo spirito della scissione che cosa
ben diversa dalle correnti di pensiero
per lunit strategica.
Questo lo scenario storico.
Proviamo a forzare limmaginazione.
Prendiamo unopera teatrale, lirica o di
prosa. Lopera quella e tale rimane.
Ma cambiano nel tempo gli interpreti, i
registi, i direttori e gli spettatori. Si pu
dire che quella storia si ripete? Perch quella storia viene letta, citata, commentata come il frutto di quanti, nel
tempo, lhanno interpretata. Lautore

appare, spesso, un riferimento anagrafico.


Che cosa intendo dire? Che vacilla
lidea della storia che non si ripete
perch si ripetono le azioni umane, gli
impulsi dei singoli e i conflitti sociali.
Noi rischiamo di vivere un tempo di
nullismo, quando lo stesso scetticismo,
lucido o bieco che sia, lascia il posto
al nulla che consente di rappresentare
e negare il tutto e il sempre secondo lutile presente. Allucinazioni? Via,
diciamo realismo mite.
Staino cita Togliatti che si mise daccordo con la monarchia pur di sconfiggere il fascismo. Ferrara richiama
Berlusconi come il battista di Renzi.
La Bindi, campionessa della scissione
democristiana, viene pensata oggi come
la scissionista possibile del partito democratico. Si persa la creativit perch si spento lo spirito che ha lasciato il posto al ribellismo e allimpossibile supremazia dellinteresse come
base per la soluzione dei conflitti. I
conflitti continuano anche se cambiano gli utilizzatori e gli interpreti, per
ragioni di natura.
Ma tutto questo che cosa vuol dire?
Dobbiamo occuparci di chi non fa
la storia, ma la recita. Noi stiamo tribolando con attori scontati e modesti.
segue a pag. 2

Politica

dalla prima pagina

Matteo Renzi
e il bivio
se.
Adesso Renzi si trova ad un bivio,
deve varare rapidamente una serie
di riforme strutturali di cui il paese
ha urgente bisogno ma in un contesto decisamente complesso.
Intanto deve fronteggiare unaperta ribellione allinterno del PD con
una minoranza che sta pericolosamente assumendo le sembianze di
un partito diverso ed opposto a
quello guidato dal segretario-presidente del consiglio.
Ormai il PD sembra divenuto un
Vietnam in salsa moderna. Quel
gruppetto di oppositori che in Senato raggiunge la trentina attacca
e poi si ritira e poi riatacca ancora
minacciando sconquassi se non addirittura una scissione e che ripropone il male endemico della sinistra
italiana, costringendo il Premier a
trovare in altri gruppi o gruppetti i
consensi necessari allattuazione del
programma di governo e apporre la
fiducia: un sintomo di evidente debolezza allorch vi si ricorre di frequente.
E comprensibile lo stato di preca-

Il premier Matteo Renzi

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

riet che sta accompagnando questo momento di congiuntura del


governo in quanto Renzi si trova
costretto a seguire due strade diverse e contrarie o scendere a patti
con la chiassosa minoranza interna e questo, specialmente per
quanto riguarda la riforma del Senato che diventata palesemente
una specie di bandiera politica antirenziana, equivarrebbe a svuotarne quasi interamente i connotati
originari oppure raggiungere un difficile accordo, meglio dire compromesso con quello che resta di Forza Italia: entrambe le strade ci appaiono seriamente di difficile agibilit.
La prima assumerebbe il significato di rinunciare al processo di cambiamento che sia in sintonia con il
processo di rottamazione a cui
Renzi si dedicato, forse con troppa precipitazione. A tal proposito in
un paese, come il nostro, con la
classe politica che ci ritroviamo, forse un po di savoir faire diplomatico avrebbe fatto comodo, specialmente se si vogliono perseguire
obiettivi importanti ma di difficile perseguimento: per esempio avrei evitato di rottamare completamente
DAlema che poteva trovare una
dignitosa collocazione nella Comunit Europea: si trattava, nella circostanza, di un ex presidente del
consiglio e di un leader di grande
prestigio nella storia della sinistra
italiana ed europea.
La seconda opzione ci sembra
poco verosimile: pensare di sottoporsi alle forze caudine di un movimento politico chiaramente in dissoluzione quale sicuramente Forza Italia che si appresta ad allearsi
con la Lega razzista di Matteo Salvini, ci appare unipotesi assurda e
fuori da ogni logica.
Il paese rischia pertanto di trovarsi
in una situazione di permanente
precariet, quasi in un cul de sac
perch coloro che pensano ad una
interruzione anticipata della legislatura, dimenticano che tale consul-

tazione avverrebbe in un clima avvelenato con una legge elettorale


il consultellumrigidamente proporzionale e con gli spettri populisti e
qualunquisti di Grillo e di Salvini
che, almeno per ora,sembrano rappresentare lelisir di lunga vita dellattuale governo.

La maschera
e il Volto
La differenza non , qui e ora, netta e
recisa, ma lesito del cambio dipende
da alcune risposte.
Io finisco i miei ottantasette anni e
resto turbato da chi pensa che siamo
di fronte a uno scavalcamento della
storia nazionale (Ferrara?). Io non
conobbi Gobetti. Io rimasi, giovanissimo, colpito dallidea che il fascismo
fosse considerato come lautobiografia della nazione. Non quella rude del
vivere pericolosamente. Come dire
oggi? Una rivoluzione tranquilla e un
fascismo mite.
Periodico mensile
del Circolo Culturale

Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005


Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno
e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com
www.circoloilcentro-livorno.it

DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Marisa Speranza,
Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Arzilli, Jacopo Bertocchi, Franco Biancani, Ivo Butini, Massimo
Cappelli, Laura Conforti, Nicola Graziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini,
Antonio Melani, Marisa Speranza,
Franco Spugnesi e giorgio Spugnesi.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 2/9/2015

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Politica

La nuova chiamata
di Nicola Graziani

Tra le tante e stucchevoli polemiche


ferragostane, quest'anno una
destinata a lasciare un segno, invisibile sulle prime ma profondo, nella nostra societ stanca e distratta.
Si tratta di quell'autentico fronte
aperto con le sue osservazioni riguardanti l'emergenza migranti da
Monsignor Galantino.
Di fronte si tratta innanzitutto per un
motivo geografico: era dai tempi
delle ultime scorrerie berbere, ad
inizio '800, che non guardavano pi
al Mediterraneo con tanta preoccupazione venata di incertezza. Anche
se il tipo di sbarchi cambiato nella
sua natura, la reazione registrata
nella societ ed in alcune forze politiche sembra essere stata la stessa.
Ma di fronte aperto si pu parlare
anche per un altro motivo. Con le
sue dichiarazioni, Galantino ha scosso - ci auguriamo - pi di una coscienza. Soprattutto ha lanciato un
messaggio di svolta: inutile pensare che la Chiesa di Papa Francesco, cos popolare, cos aperto, sia
una chiesa del silenzio.
Essere ospedale da campo della
societ vuol dire anche indicare le
cure, spiegare i rimedi e qualche
volta tirare un salutare cazzotto sul
tavolo (ricordiamoci l'avvertimento a
chi poteva pensare di insultare la
mamma del Pontefice).
Finiti i tempi delle cene nei palazzi

Mons. Nunzio Galantino

del centro di Roma, finiti anche


quelli in cui una volta liquidati alcuni problemi legittimamente cari, il
resto poteva andare per conto suo.
Fine, in altre parole, della politica
del piatto di lenticchie: in tutto l'Antico Testamento, Esa una delle
figure pi tristi. O, almeno, ricorda
il Gollum di Tolkien.
L'avvertimento di Galantino - stato scritto - che la Chiesa non sta
con nessuna delle parti politiche,
ma vede, guarda agisce e giudica
sui fatti e per avere fatti. Una sintesi che ci pare corretta. Bisogna
vedere, ora, le conseguenze di
questo cambiamento.
Il nuovo atteggiamento della Chiesa ci pare in perfetta continuit con

l'appello, lanciato a suo tempo da


Benedetto XVI, per una nuova generazione di cattolici in politica.
La linea seguita negli ultimi decenni, pare di capire, non ha dato risultati soddisfacenti, se anche Comunione e Liberazione nel suo ultimo meeting di Rimini ha annunciato un ritorno alle origini del movimento. Il fatto che, per tutti questi anni, l'inserimento di individualit in partiti di altra matrice culturale, nella speranza che divenissero determinanti, non stato fruttuoso.
I cattolici si sono trasformati in una
sorte di lobby, e nemmeno delle pi
potenti. Se il quadro generale, il
progetto politico in cui si entra da
posizioni assolutamente minoritarie, non il nostro, non ci sar mai
verso di essere proposta centrale
per la costruzione di una nuova
societ pluralista ed altruista. Solo
i cattolici, per loro stessa natura,
sono in grado di fare sintesi politica tra le culture e le istanze degli
altri.
Questo vuol dire rifare un partito?
Difficile tornare al passato. Ma elaborare un progetto politico, uno
schema di sintesi, da proporre a
tutti, quello s. C' chi si sta muovendo in questo senso, per rispondere alla nuova chiamata dei tempi e muoversi vuol dire creare un
movimento.

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Parenti ...serpenti
di Massimo Cappelli

Lestate sta per finire, si torna al lavoro


e la minoranza PD torna alla costante e
spesso strumentale critica della maggioranza. Un esempio ne lultimo intervento di DAlema che lamenta la presunta perdita di voti del PD a causa della politica governativa (i sondaggi sono
al 34%), dimenticando che con Bersani
e lui non veniva superata la soglia del
25%.
La dialettica fa parte della democrazia e
nella dialettica c posto per la critica e
per il parere contrario, guai se ci non
avvenisse allinterno di un partito! Se la
critica non potesse esprimersi o peggio,
se determinasse provvedimenti disciplinari come lespulsione dal partito, saremmo in presenza di formazioni politiche antidemocratiche e autoritarie.
Nel nostro Paese questo avviene solo nel
Movimento 5 Stelle che per non si definisce partito, che stranamente ha il simbolo di propriet di un soggetto privato
(Beppe Grillo), che rinvia le decisioni importanti non a organismi dirigenti ma a
nuovi organismi definiti meet up, dove
il consenso o dissenso viene espresso
via web da un certo numero di aderenti.
Una procedura un po complicata, sicuramente nuova, che contrasta con i principi e le regole delle vere associazioni
politiche, con strutture e responsabilit
stabilite per Statuto e quindi in maniera
pubblica, trasparente e certa.
Quindi la presenza allinterno di una formazione politica di una maggioranza e

FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY

Il popolo greco sceso in piazza con le bandiere per festeggiare il "NO".

Massimo D'Alema

di una o pi minoranze funzionale alla


dinamica delle decisioni prese ed il
sale della partecipazione e della democrazia.
Quando per alla fine di un dibattito o
di un confronto, esposte le varie tesi ,
effettuate le mediazioni possibili, si passa
alla votazione finale nelle varie sedi decisionali preposte (ad es. Direzione
Nazionale, Regionale o Provinciale
etc..), con la votazione si arriva alla sintesi finale e la votazione determina la
linea del partito.
Vince chi ottiene pi voti, perde chi ne
ottiene meno. Questa la democrazia !
Le differenze che si determinano tra
maggioranza e minoranza su singole
questioni, alla fine devono avere minore valenza rispetto allobiettivo comune, ai principi fondanti, allideologia che
rappresenta una formazione politica e
allarea in cui si colloca.
Qualora si ritenesse che invece tali principi vengono lesi non resta che uscire
dal partito. Ecco, i partiti di sinistra in

questo sono degli specialisti.


Storicamente il sentimento : ma io sono
pi a sinistra di te, quindi tu non sei di
sinistra, ha prevalso sulla mediazione,
sullobiettivo pi grande da raggiungere, sul governo del Paese.
Si pensi alle varie formazioni politiche
nate a sinistra, spesso per scissione: PSI,
PCI, PSDI, PdUP, PSIUP, PdS, Rifondazione Comunista, SEL, DS, PD e scusate se ne ho dimenticate alcune!
Alla fine queste separazioni hanno avuto come risultato solo quello di favorire
le opposizioni e che al governo la presenza dei partiti di sinistra sia stata inferiore rispetto agli altri.
Il PD un partito di centrosinistra che
raccoglie le esperienze e il passato della
sinistra laica e cattolica, ma anche di
quella liberaldemocratica. Una grande
area democratica di mediazione che pu
rappresentare gran parte della nazione.
Tutto ci se la minoranza si ricorda le
regole fondamentali alla base di un moderno partito democratico.

Politica

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Il ricordo di un politico metodico e forse un po nobilmente burocrate

Sergio Pezzati e quella Dc


che non aveva bisogno di credenze estreme
di Ivo Butini

Non dir che fossero passate poche


ore, certo pochissimi giorni, dal nostro ultimo incontro, quando mi fu recata, una sera, la notizia della sua morte.
Lo avevo visto fisicamente segnato, ma
indomito per quanto potesse. Pi di me.
Forse perch aveva quattro anni meno
di me. Nei nostri incontri in casa mia,
dove lui gentilmente veniva, si parlava
del futuro del regionalismo (meglio,
delle Regioni) in Italia. E dun avvenire del movimento politico dei cattolici
italiani, se mai pi ci sar.
Le nostre vite sono corse parallele, per
variet di sentire e di esperienze nella
stessa Democrazia Cristiana. Sergio
Pezzati veniva, negli anni Cinquanta,
da una rivoluzione generazionale nella DC fiorentina, dove io ero cresciuto
accanto ad una classe dirigente pi anziana che definir genericamente de-

Sergio Pezzati
gasperiana.
Di quel gruppo di giovani, del quale io
non fui parte, si trovavano personaggi che non potevano stare insieme:
Edoardo Speranza, Nicola Pistelli, Sergio Pezzati. E insieme non stettero.
Confesso di essere attento ai segni,
oscuri del sentire dellanimo.

Sfogliavo, per una ricerca, un libretto


di Emmanuel Mounier, edito dalla Libreria Editrice Fiorentina nel 1951, risalente allinverno 1943-1944. Con le
sfumature dovute alla differenza di et,
io e Pezzati eravamo figli di quellinverno.
E mi ero soffermato a pagina 39 dove
si legge dellelemento meraviglioso del
cristianesimo: Chi apparir pi forte?
I pi moderati, quelli che non hanno bisogno di credenze estreme.
E questo lelemento che non si deve
dimenticare se si vuole capire la vicenda (anche confusa) di quella generazione della quale io e Pezzati siamo stati
parte in modo diverso.
Non abbiamo accettato, n seguito le
credenze estreme. Pezzati veniva da una
formazione nellAzione Cattolica. Io no.
Abbiamo fatto esperienze negli Enti Locali, io assessore nel Comune di Carmignano, lui consigliere provinciale e
sindaco di Poggio a Caiano. Siamo stati entrambi segretari provinciali della
DC. Lui deputato, io senatore.
E cos, nei giorni della vecchiaia, ci siamo ritrovati a sperare in uno stesso futuro, per unaltra generazione, rifiutando le credenze estreme.
Lui fu attento e impegnato nella vita attiva delle relazioni sociali, io nella formazione dei giovani democristiani, sollecitando la loro riflessione sullEuropa
e sul mondo, anche attraverso esperienze dirette.
Era metodico, riflessivo, forse un po
nobilmente burocrate.
Sorrido pensando a una sorta di miracolo geometrico: due parallele che si
sono incontrate. Forse fu il risultato del
rifiuto delle credenze estreme, senza ingenuit. Io non sono un cronista. E Pezzati stato un valore civile e politico.

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LA PETIZIONE DI STEFANO CORRADINO, ROMA

Filo spinato elettrificato contro i clandestini


Fuori Gianluca Buonanno dal Parlamento europeo
Se e quando arriveranno dei clandestini dalle mie parti metter il
filo spinato carico di energia
elettrica intorno al perimetro
del territorio del mio Comune
per non farli entrare. Esattamente
come si fa con i cinghiali, filo
spinato con lenergia elettrica. Lannuncio sconcertante
delleuroparlamentare della Lega
Nord e sindaco di Borgo Sesia
(Vercelli) Gianluca Buonanno, intervistato da affaritaliani.
Non la prima volta che il deputato europeo si lancia in dichiarazioni indegne e disonorevoli per un
rappresentante delle istituzioni.
Come quando ipotizz di schedare i gay del Comune da lui amministrato.
Due anni fa raccogliemmo oltre
130mila firme su Change.org per
chiedere le dimissioni di Mario Borghezio dal Parlamento europeo in
seguito alle offese recate allex
ministro Cecile Kyenge. Fummo
ricevuti a Strasburgo dal presidente Martin Schultz e leurogruppo
Europa delle Nazioni e della Libert (Enf) lo espulse.

Gianluca Buonanno

Gianluca Buonanno membro dello stesso gruppo.


Al suo presidente chiediamo nuovamente di adoperarsi per espellere lennesimo europarlamentare istigatore di odio e razzismo.
Ma chiediamo anche ai vertici del
Parlamento europeo, soprattutto in

questa fase di emergenza internazionale per il dramma dei profughi, di individuare le opportune
misure e sanzioni contro leurodeputato. Il razzismo e lodio per le
diversit non possono albergare
tra i banchi della principale istituzione europea.
(e.d.s.) - Questo quanto pu
produrre il crescente razzismo
che sta purtroppo estendendosi
a strati sempre pi ampi di opinione pubblica del nostro paese.
Senza nessuna umana solidariet e alcuna piet per quello che
rappresenta un olocausto degli
anni 2000.
Colpa anche degli organi di informazione, in particolare quei terrificanti talk show i cui conduttori
si prestano ad esasperare i conflitti e a consentire espressioni da
suburra.

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E doveroso ricordare un personaggio che stato inventore al quale la


nostra citt ha intitolato anche una via
(nel quartiere di Ardenza mare). E Giuseppe Ravizza, nativo di Novara e morto a Livorno nel 1885. Perch ricordarlo? Fu linventore della macchina da
scrivere, strumento ormai non pi in uso
in seguito allavvento del computer. Egli
nel 1855 fu il primo ideatore della macchina da scrivere (il cembalo scrivano)
a tastiera fissa e con lo spostamento
automatico del carrello e della carta. Una
vera rivoluzione che sostituiva la scrittura a mano con uno strumento meccanico.
Chiamare la meccanica in aiuto allestesa e importante operazione dello
scrivere, sostituire nelluso generale
della mano che traccia le lettere, lazione dun meccanismo, in cui le lettere
sono gi formate perfette e uniformi,
invece che operare con una sola mano,
operare con ciascuna delle dieci dita,
ecco il problema che io mi sono proposto e alla cui soluzione attendo da 19
anni. Oggi le macchine da scrivere
fanno parte dei ricordi e fortunatamente qualcuno ancora le conserva. Un bel
segno per testimoniare alle giovani generazioni la bellezza dello scrivere, del
lasciare traccia.
Chi di noi non ha memoria di Indro Montanelli sempre intento a scrivere con la
sua inseparabile Olivetti Lettera 22 (la
portatile esposta come oggetto cult al

Anche le Poste Italiane nel 2009 hanno reso


omaggio Indro Montanelli (1909-2001), raffigurato con la sua mitica Olivetti Lettera 32, in
occasione del centenario della sua nascita

Cinguettare

77

Quirinale e chiss quanto altro dovr


ancora emergere per ristabilire una equit e una giustizia che possa ridare credibilit ad una politica che si presenta
ancora troppo distante dai suoi cittadini.

Cinguettare
di Luca Lischi

Museo Moma di New York)? Da ora in


poi quando incontreremo una macchina da scrivere italiana o straniera che
sia, ricordiamo il nostro Giuseppe Ravizza, un italiano che con la sua genialit permise di poter scrivere con due
mani!
Un plauso al Comune di Livorno
che ha attivato il Cur (Centro unico di
riscossione) per recuperare le morosit tra cui quella di 700 mila euro di rette
scolastiche non pagate. Apprezziamo
questa lotta a chi imbroglia, ai furbetti che usufruiscono di servizi senza
pagare. Bene intensificare i controlli e
richiamare ad una indispensabile responsabilit sociale. E anche un modo
per essere solidali con coloro che faticano a pagare per situazioni drammatiche di perdita di lavoro. Pagare tutti
un segno di dovere civico dal quale
nessuno si deve sentire esentato.
Preoccupa, inoltre, il dato che ben 718
famiglie rientrino nellesenzione totale,
ovvero usufruiscano dei servizi senza
sborsare un euro. Sono l11% del totale, sicuramente una cifra che invita a
riflettere sulla situazione sociale della
nostra citt.
Il Presidente Mattarella ha dato una
svolta ai privilegi della casa degli italiani che forse potevano passare in tempi di vacche grassissime ma non avevano pi giustificazione in questi tempi
di crisi di essere tenute nel limbo del
protezionismo riservato ad alcuni.
Dopo le mense a prezzi stracciati e i
barbieri con stipendi da manager, ora
tocca agli alloggi per i dipendenti del

Expo: orgoglio per la nostra Italia.


Nonostante i gufi e coloro che criticano costantemente Expo non sono
solamente i numeri che parlano del successo (alcuni giorni con oltre centocinquantamila presenze!) ma basterebbe
ascoltare le singole persone che ordinatamente, stando anche ore in fila, partecipano allevento con entusiasmo e
curiosit di conoscere padiglioni che
raccontano piccole e significative gocce di paesi, ricchi e poveri.
Un contrasto che aiuta a riflettere sul
cibo, sulla bellezza della nostra terra nella
variet dei paesi e delle razze che ad
Expo si incontrano in grande armonia.
E poi la presenza di padiglioni che ti
aiutano a pensare e che non ti permettono di tornare a casa come prima.
Tra tutti quello della Caritas con linstallazione di Energia 1973 dellartista
Wolf Vostell: una Cadillac, simbolo del
potere e della ricchezza sfrenata, di un
consumismo che non porta pace, avvolta da fili di pane avvolti nel giornale
con la scritta sono le cose che non conoscete che cambieranno la vostra vita.
Un modo per comprendere che le persone hanno bisogno di pane, di cultura,
di conoscenza per essere divisa e condivisa.

Lo stand Caritas ad Expo: la Cadillac avvolta


nel pane...

Spigolature

e
r
u
t
lo a
g
i
Sp
Un dibattito assurdo
E' in corso un acceso dibattito sul progetto di riforma delle istituzioni in particolare la trasformazione del Senato delle
Regioni per rompere questo sistema bipolare, presente soltanto nel nostro paese e che rappresenta, ormai, un handicap
per un pi razionale funzionamento della
macchina statale.
Molti di coloro che oggi si stracciano le vesti a difesa dello stato quo, fino a poco tempo fa appartenevano, invece, al gruppo di
coloro che sostenevano, l'esigenza imprescindibile di un cambiamento radicale.
E si, ma in quei tempi, il pericolo Renzi era
ancora lontano dall'apparire cos impetuoso e dirimente ed allora questi "pseudo
rinnovatori" presenti in buon numero anche all'interno del PD, hanno proclamato
una lotta senza quartiere alla proposta di
legge gi da loro votata la scorsa estate in
prima lettura!

Ma allora questo Grillo?


A tutto potevamo pensare meno che i grillini, attraverso l'autorevole voce del loro
leader, sposassero, in sostanza, le scelte
razziste di Matteo Salvini in relazione al
dramma delle immigrazioni!
Vanno respinti tutti coloro che non sono
vittime di repressioni politiche e di guerre
civili.
Dal suo splendido arenile di Marina di Bibbona, "il leader massimo" ha lanciato il
messaggio subito accolto da molti dei suoi
fans.
Si ben guardato di indicare come dovrebbe e potrebbe avvenire questa rigida selezione, forse mediante appello "nominativo" nel momento in cui questi disperati
scendono a terra dopo il loro terrificante
viaggio sulle barcacce degli scafisti.
Nemmeno, il "nostro" precisa come potrebbe o dovrebbe avvenire il rimpatrio
che, tra l'altro, dopo la loro indentificazione, sta regolarmente avvenendo sia pure

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

con gravi ritardi.


Mamma mia, a quali tragici estremi si pu
arrivare per procacciarsi qualche voto in
pi! Aspettiamo, a pi fermo, una risposta
dalla classe dirigente dei 5 stelle che ci
dicono essere di sinistra!
Inutile ogni ulteriore commento!!
Un omaggio alla coerenza ed alla seriet.

Pu accadere
Siamo a Treviso nella magnifica piazza dei
Priori in un locale famoso dove sono state
girate molte scene del film - anni '70 - Signore e Signori.
Una coppia di turisti, accompagnati da un
cagnolino, si siede e consuma. Dopo un
po' si accorgano che il loro cagnolino ha
sete: anche a Treviso fa molto caldo.
Il cameriere porta dell'acqua in una piccola bacinella: va bene ed allora cosa c' di
strano? Lo strano viene al momento del
conto: alla cassa avevano addebitato anche euro 0,50 per l'acqua del cagnolino!!
Pu accadere anche nel profondo Nord!

Pu accadere di nuovo!
Questa volta siamo a Castiglioncello, l'antica Perla del Tirreno.
Il sindaco Alessandro Franchi ha emesso,
all'inizio dell'estate, un'ordinanza, largamente attesa, che recita: proibito sul lungomare e nei centri abitati passeggiare privi
di maglietta o in costume da bagno. Un
provvedimento che avevamo sollecitata da
un paio d'anni con una nota inviata ai quotidiani locali sulla falsariga di quanto avevano fatto i sindaci della Versilia.
Ebbene l'ordinanza stata distribuita nei
negozi ma non lungo i percorsi turistici,
vedi, per esempio, la Pineta Marradi per
cui "la sconcezza" si regolarmente riproposta.
Personalmente, facendo spesso il viale
principale della storica pineta, ho indossato "le vesti dei vigili" invitando "signori e signore" a coprirsi per evitare la multa
prevista di euro 500: un pericolo solo annunciato perch nessun vigile ha mai fatto un giratina in pineta impegnati, come
sono, in tempo di vacche magre, a comminare multe per i divieti di sosta.
Ma non finita qui. Un dopo-cena parlando con una operatrice commerciale di Via
Fucini ho accennato all'argomento.
Si messa a ridire perch proprio un paio
di sere prima, un turista, a torso nudo, ha
avvicinato una coppia di vigili presenti sul
posto chiedendo delle informazioni; avutele ha ringraziato.
La signora, tra l'altro importante protago-

nista delle iniziative della Perla a quel punto ha chiamato i due vigili, ha chiesto se
avevano diffidato il turista in relazione all'ordinanza affissa all'interno del negozio:
la risposta incredibile dei due: oh bisogna leggerla!.

La Politica
Un bambino chiede al padre
che sorseggia il suo caff:
Babbo, me lo puoi spiegare
la Politica cos?
Questi pensa ad un modello
ma non troppo complicato
per riuscire a render chiaro
un concetto ingarbugliato.
Io che porto a casa i soldi,
posso dirlo con realismo,
rappresento la natura
propria del Capitalismo.
La tua mamma, che gestisce
il denaro, il Governo
mentre il nonno il Sindacato
che controlla dallesterno.
Gli operai li rappresenta
Gina, nostra cameriera;
tu sei il Popol pel cui bene
lavoriam da mane a sera.
Ed infine c da dire
che il tuo caro fratellino
il Futuro simboleggia
nel portare il pannolino.
Il bambino nella notte
dal suo sonno vien rimosso;
il fratello sta piangendo
perch se l fatta addosso.
Corre in camera da mamma
non sapendo cosa fare;
dorme s profondamente
che non la si pu svegliare.
dove se la stan spassando
nel lettone Gina e il padre
mentre il nonno sta sbirciando.
Tutti son molto occupati,
non si accorgon del bambino
che ritorna sconsolato
a dormir nel suo lettino.
La mattina chiede il padre:
La politica hai compreso?
Si babbino, ora ti dico
il concetto per esteso!
Il Capitalismo sfrutta
gli operai, il Sindacato
sta a guardare e nel frattempo
il Governo addormentato.
Poi il Popolo ignorato,
a nessuno frega niente,
e il Futuro si ritrova
nella cacca puzzolente.
Franco Biancani

Livorno

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Un interessante progetto di sinergia tra le due partecipate toscane

Fusione ASA-GAIA: si o no?


di Massimo Cappelli

Nei giorni scorsi il Presidente di ASA


Fabio Del Nista, in una intervista a IL
TIRRENO, ha esposto un interessante
progetto di sinergie tra la Societ ASA,
partecipata dai comuni delle Province di
Livorno, Pisa e Siena e la Societ GAIA
che gestisce le acque dei comuni delle
Province di Lucca e Massa Carrara.
Il progetto, se condiviso, prevede la costituzione di una unica Societ, tramite
fusione per incorporazione di GAIA in
ASA, operante su una pi vasta area
con vantaggi per entrambe le Societ e
per i territori.
Infatti ASA, secondo quanto riportato
nellintervista, si presenta con un bilancio pi solido di Gaia e questo andrebbe
a beneficio di questultima. GAIA gestisce per territori pi ricchi di acqua rispetto a quelli di ASA e questo favorirebbe in prospettiva una pi ampia collettivit.
Essendo GAIA completamente pubblica e ASA partecipata da IREN (Societ
per azioni privata per con quote significative in possesso dei comuni di Reggio Emilia e Parma), la nuova Societ
vedrebbe aumentare ancor pi il capitale pubblico con possibilit che IREN,
per equilibrare la governance, incrementi
la propria quota capitale a vantaggio
della solidit del nuovo soggetto.
Non ultimo per importanza: la nuova Societ avrebbe dimensioni pi ragguardevoli rispetto alle due Societ oggi separate. Ci potrebbe contrastare eventuali piani di espansione in Toscana della romana ACEA che ambisce ad ingrandirsi.
A mio modesto avviso il progetto appare di buon senso e positivo, anche se
non poche sono le difficolt lungo il
percorso.
A fronte dellintervista abbiamo letto, nei
giorni seguenti, le prime considerazioni
del Sindaco di Livorno Nogarin.
Se ho ben capito giudica favorevolmente
lintenzione di contrastare lespansione
di ACEA in territorio toscano, ma appare fortemente contrario alla struttura
societaria proposta per leventuale nuovo soggetto.

Infatti propone, al fine di giungere ad


un soggetto interamente pubblico nella
gestione delle acque, una forma di cooperativismo con la partecipazione di cittadini e imprese. Non essendoci mag-

giori dettagli, o forse non avendo capito


io, la enunciazione sembra pi una generica affermazione politica di principio,
piuttosto che una alternativa.
A meno che non si sottintenda il ricorso
a Bond Comunali, titoli emessi dagli enti
locali per finanziare progetti nellambito
del territorio, con garanzia di una cedola come i BOT e con la possibilit di
ripagare capitale e cedole con azioni delle
aziende municipalizzate.
Se cos fosse ed solo una ipotesi che,
per altro, non contenuta nella dichiarazione del Sindaco, la vedrei dura con
la cittadinanza livornese.
Senza contare i problemi di governance
e il processo decisionale pi generale
per una Societ che ha caratteristiche
complesse.
Comunque. Si vedr !
Come si dice: se son rose fioriranno!!.

10 Livorno

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Dopo l'accorpamento tra Livorno e Grosseto firmato il decreto ministeriale

La Camera di Commercio
della Maremma e del Tirreno realt
(eds) - La notizia apparsa sulla stampa locale
delle fusione della Camera di Commercio di
Livorno con quella di Grosseto a seguito del
decreto per l'accorpamento firmato dal
Ministro Guidi si commenta da sola. Finalmente dalle prolisse discussioni e proposte non
realizzate, si passa ai fatti concreti. E' nata la
Camera di Commercio, industria ed agricoltura della Maremma e del Tirreno.
Sar il dott. Pierluigi Giuntoli, attuale segretario generale dell'Ente livornese, il commissario "ad acta" incaricato di avviare la procedura di costituzione del Consiglio
della nuoca CC.I.AA, una scelta azzeccata a
conferma delle doti di prima qualit e dell'alta
professionalit del dott. Giuntoli : sembra scontato che la sede del nuovo Ente sar sicuramente Livorno. Questo nuovo Ente Camerale
sar anche la circoscrizione teritoriale pi grande della Toscana.Ci sembra, a questo proposito, di rivolgere al Presidente della Camera di
Commercio di Livorno - dott. Costalli - l'apprezzamento pi convinto per avere, con assoluta
tempestivit, sostenuto la scelta intelligente e responsabile di consigliare, con largo anticipo, la
scelta delle due province, valida sia dal punto di
vista della razionalit che da quello della convenienza per le economie dei due territori.

Il Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi ha firmato gioved 6 agosto il


decreto che istituisce la nuova Camera di
commercio industria artigianato e agricoltura della Maremma e del Tirreno mediante accorpamento tra le Cciaa di Livorno e
Grosseto.
Il decreto stato successivamente trasmesso alle due Camere interessate, alla Regione Toscana e al Dott. Pierluigi Giuntoli, attuale Segretario Generale della Cciaa di Livorno, che stato nominato dal Ministro
quale Commissario ad acta incaricato di
avviare le procedure di costituzione del
consiglio della nuova Camera di commercio.
Il Commissario dovr quindi adottare una
specifica norma statutaria che sancisca la
composizione del nuovo consiglio camerale, sulla base dei dati economici delle due
province pubblicati dal Ministero, e quindi avviare le procedure per la sua costituzione, che occuperanno alcuni mesi.
Fino alla nascita ufficiale del nuovo consiglio camerale restano operanti gli organi
gi costituiti delle due Cciaa.
Si tratta del primo accorpamento in Toscana, realizzato su autonoma iniziativa dei due

enti. La Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno sar anche la circoscrizione territoriale pi grande della Toscana.
La recentissima legge di riforma della pubblica amministrazione ha tra laltro ridotto
il numero complessivo degli enti camerali
su territorio nazionale, prevedendone la met
di quelli attuali
ed annunciando un decreto
che ne ridefinir compiti e funzioni. Ma il sistema camerale
si era gi fatto
parte attiva di
questa annunciata riforma: riferendosi ad un
Sergio Costalli
articolo della
legge che disciplina le Cciaa (la 580 del
1993) alcune realt camerali hanno liberamente proposto laccorpamento con territori vicini, deliberando tale scelta con la
maggioranza dei due terzi dei rispettivi
consigli camerali. Il decreto istitutivo emanato dal Ministero per lo sviluppo economico, previa intesa con la Conferenza
permanente Stato Regioni, sancisce gli accorpamenti.
Sono quattro le nuove realt che il Mise
ha riconosciuto con decreto del 6 agosto:
si tratta delle Camere di Vercelli-Biella; Livorno-Grosseto; Gorizia-Trieste e Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia.
Sono invece state istituite nei mesi scorsi
dal Mise la Cciaa di Venezia e Rovigo Delta lagunare, la Cciaa del Molise, che accorpa Campobasso e Isernia; quella di Palermo ed Enna; di Treviso con Belluno; la
Cciaa Riviere della Liguria che accorpa
Savona, Imperia e La Spezia, e quella di
Trapani, Caltanissetta e Agrigento.
La Camera di Commercio della Maremma
e del Tirreno rappresenter oltre 76.000
imprese, operanti su un territorio che si
estende da Collesalvetti fino a Capalbio e
comprende tutto larcipelago toscano, per
una superficie totale di 5716 kmq, 48 Comuni e 565.569 abitanti. Punti di forza sono
il sistema portuale (porti di Livorno, Piombino e Portoferraio, i due porti di interesse regionale di Campo nellElba e Porto

Santo Stefano, oltre a poco meno del 90%


delle strutture portuali indirizzate alla nautica da diporto della regione Toscana), leconomia del mare, una forte vocazione turistica, qualificate produzioni agricole e in particolare quella vitivinicola, la propensione al
dialogo transfrontaliero.
Il nuovo Ente avr sede principale a Livorno e sede secondaria a Grosseto. Un unico
Consiglio camerale rappresenter lintero
territorio, e lorgano di governo sar ununica Giunta, con un Presidente, un Segretario
Generale, un Collegio dei Revisori dei conti.
Sono garantiti i livelli occupazionali.
Il Presidente della Cciaa di Livorno Sergio
Costalli ha cos commentato la notizia: A
scanso di equivoci, lho detto e lo ripeto,
non si risolvono certamente i problemi del
Paese con la riduzione del numero delle
CCIAA anzi, al contrario, il Governo, nellesercizio della delega che gli stata attribuita dal Parlamento, dovrebbe tener
conto della necessit di rafforzare maggiormente il ruolo delle Camere, ultimo
ente rimasto sul territorio a tutela delle
imprese e quindi del lavoro.
Di comune accordo con i colleghi maremmani, primi in Toscana, abbiamo deciso
per laccorpamento al fine di evitare di
subire in merito imposizioni dallalto e,
nonostante la manifestazione di buona
volont, abbiamo dovuto lottare fino allultimo per arrivare alla positiva soluzione attuale.
Lo stesso impegno che abbiamo profuso
per portare a conclusione liter lo metteremo per la realizzazione di questo nostro importante progetto. A primavera
dellanno prossimo avremo linsediamento del Consiglio della nuova
CCIAA della Maremma e del Tirreno
che, con risorse ridotte, dovr affrontare problemi di enorme rilievo: per potervi riuscire al meglio necessaria, sin
dora, la pi ampia coesione tra tutte le
associazioni imprenditoriali e professionali dei due territori.
Al di fuori delle contingenze e delle spinte localistiche, di qualsiasi tipo (purtroppo sempre possibili), dovremo tenere ben fermi e sempre presenti i reali
interessi delleconomia del vasto territorio e delle imprese in esso presenti per
cercare di rimettere in moto quello sviluppo che da troppi anni ormai venuto a mancare.

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Livorno

11

il primo scalo a dotarsi di un moderno wind-detector che misura la velocit del vento sino a 200 mt di altezza

Livorno high-tech: leader con Lidar


Sei anni di indagini: i risultati del progetto
a disposizione della cittadinanza
Si chiama Lidar ed un sistema che permette la misurazione della velocit del vento sulla sua verticale da 40 a 200 metri di
altezza. A testarlo per la priva volta stato
il porto di Livorno, nellambito del progetto Vento, Porti e Mare, appena conclusosi e sviluppatosi nellambito del Programma di cooperazione transfrontaliera
Italia/Francia Marittimo 20072013 (Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica), finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR).
A differenza dellanemometro che misura
la velocit della massa daria nel punto in
cui installato, Lidar segnala velocit e
direzione del vento sino a 200 metri di altezza, permettendo previsioni estremamente accurate. Il
wind-detector
(nella foto)
stato installato
diversi mesi fa
presso la punta
del Forte della
Bocca (Porto
Mediceo, dietro
lo yacth club), e

si integrato perfettamente con il sistema degli anemomerti e delle stazioni meteo gi presenti nellarea portuale.
Dopo Livorno, altri porti, in primis Genova e Savona e La Spezia, si sono dotati di
un moderno sistema di monitoraggio del
vento e di un modello di calcolo statistico-matematico in grado di fornire agli
stakeholder informazioni sulla previsione del vento atteso nel medio termine (12
- 24 ore) e nel breve termine (1 ora) tramite visualizzazione su sistema WebGis.
Nel corso di questi sei anni di progetto
ha detto il dirigente sicurezza e ambiente dellAutorit Portuale, Giovanni Motta - lApl ha ovviamente collezionato un
quantitativo enorme di dati, che potrebbero rendersi utili anche ai fini di studi in
campo eolico, diffusionale e meteorologico. La rete di misurazione installata nel
Porto di Livorno comprende 7 anemometri, una stazione meteorologica e un LIDAR. Intendiamo divulgare i risultati di
questo progetto, rendendoli fruibili a
chiunque ne faccia richiesta.
Alla pagina http://www.ventoeporti.net/
public/SITO_VPM/public/
sv_attivita_livorno_1.asp possibile visualizzare la posizione esatta degli strumenti sulla mappa, mentre alla pagina web
http://www.ventoeporti.net/public/

INIZIATIVA DELLAUTORIT PORTUALE DI LIVORNO

Fossi Medicei rimessi a nuovo


Ripuliti da cima a fondo e liberati da malerbe e piante infestanti. I Fossi Medicei appaiono ora in tutta la loro originaria bellezza. A rimetterli a lucido stata la cooperativa
sociale Onlus Ponteverde, cui lAutorit Portuale di Livorno aveva affidato i lavori lo
scorso febbraio.
Per due volte, da febbraio a maggio, e da luglio ad oggi, lApl ha dovuto mettere mano alle
attivit di pulizia, e non escluso
che una terza maxi operazione possa essere avviata fra breve, ma alla
fine ne valsa la pena: dove prima
cera una folta vegetazione ora si
distinguono chiaramente i blocchi
di pietra degli Scali DAzeglio, di
quelli Olandesi e di tutte le spallette che costeggiano i canali del Pentangono del Buontalenti.
Non ci sono soltanto grandi opere
infrastrutturali o grandi progetti ha
detto il segretario generale dellAuthority, Massimo Provinciali , anche queste piccole attivit di manutenzione hanno una loro pubblica
utilit, e sono il nostro contributo alla citt perch sia sempre pi accogliente e vivibile.

anemometri_misure.asp possibile reperire informazioni relative agli standard utilizzati per la registrazione dei dati anemometrici.
Per ciascuno strumento, saranno resi disponibili a chi ne faccia richiesta, i dati
delle registrazioni di intensit e direzione
della velocit del vento, mediate su 10
minuti.
Per qualsiasi ulteriore informazione sui
prodotti sviluppati nellambito dei progetti Vento e Porti e Vento, Porti e Mare, si
rimanda alla pagina web http://
www.ventoeporti.net.
Per fare richiesta dei dati inviate una mail
a oliviero@porto.livorno.it.

Rassegna espositiva presso Modigliani Forum 7 e 8 dicembre

Opportunit
per le
imprese rosa
Il Comitato per la promozione dellImprenditoria Femminile della Camera di
Commercio di Livorno bandisce la concessione di spazi espositivi gratuiti nellambito della II edizione della RASSEGNA ESPOSITIVA IMPRENDITRICI INN, levento fieristico della durata
di due giorni, dedicato alle imprese
rosa e non solo, che si terr presso
lAmedeo Modigliani Forum, a Livorno,
nei giorni 7 e 8 dicembre 2015, in concomitanza delliniziativa Bellezza&Benessere.
IMPRENDITRICI INN finalizzato
a dare visibilit ad aziende e prodotti innovativi che, in un momento di forti difficolt economiche come quello attuale,
possono trovare unopportunit per farsi
conoscere sul mercato, favorendo lincontro tra domanda e offerta. A tal fine,
lesposizione si terr in un contesto di
facile accesso al pubblico e sar aperta
sia ai visitatori privati - che in qualit di
consumatori possono orientare la domanda - che ad altre imprese.
Il bando per partecipare allevento
scade il 15 ottobre 2015.
Modalit e domanda di partecipazione
su: www.li.camcom.gov.it

12 Livorno

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UNA RIFLESSIONE SULLA MOBILIT CITTADINA

In bicicletta a Livorno
di Giorgio Spugnesi

Lidea di una citt in cui prevale la


bicicletta non pura fantasia: cos
scrive lantropologo Marc Aug nel suo
libro Il bello della bicicletta. E non
stento a crederlo perch con un po di
sforzo da parte di tutti la nostra citt
avrebbe tutte le caratteristiche per diventare questa citt. Innanzitutto perch una citt completamente pianeggiante, senza salite e discese, con pochi
ponti o sottopassi. Ed anche sufficientemente piccola da essere attraversata,
da est a ovest, in meno di 20 minuti
mentre, da nord a sud, sebbene sia pi
lunga, presenta comunque un piacevole
percorso lungo mare. Inoltre le caratteristiche climatiche consentono, con un
minimo di attrezzatura, luso del mezzo
a due ruote (e senza motore) 365 giorni

lanno e lo dico per esperienza.


Quello che ci frena un retaggio culturale o piuttosto unabitudine ormai consolidata per la quale ogni livornese, sia
scooter che auto-munito, deve raggiungere esattamente la propria destinazione con tale mezzo. Sicuramente non aiutano n lattuale piano del traffico n
lindisciplina degli automobilisti che rendono girare in bicicletta una operazione abbastanza rischiosa.
Ho trascorso le ultime vacanze in Olanda dove la bicicletta veramente un
mezzo onnipresente, circolante in mille
variet di modelli, in qualsiasi condizione climatica, in centro come in campagna. Bella forza! - direte voi - come si
fa a reggere il confronto con lOlanda,
la terra della bicicletta per eccellenza. E vero, ma lo divenuta grazie ad
unopera costante di educazione del
cittadino e con provvedimenti che fa-

La potente compagnia americana ha preferito il nostro scalo a La Spezia

Livorno conquista la Disney Cruise


La grande nave Disney
Magic, una gigante del
mare con 2800 passeggeri, della grande Disney
Magic, la love boat appartenente alla famosa
Compagnia americana
delle crociere dedicate ai
bambini e alle famiglie, ha
fatto scalo al Molo Italia
e, in occasione della first
call della famosa Compagnia Americana di Orlando, si svolta la cerimonia del tradizionale scambio di crest a bordo.
Il momento dello scambio di crest
Erano presenti il Capitano della nave John Barwls e la delegazione di Porto di Livorno 2000 guidata dal Presidente e Segretario dellAuthority Massimo Provinciali, dai dirigenti Federica Matteucci
e Giovanni Spadoni e dalla responsabile marketing e comunicazione, Serena Veroni.
Presenti anche i rappresentanti dellAgenzia Marittima Hugo Trumpy di Genova, il
dirigente Giorgio Grillo e lo staff livornese, Claudio Perone e Giusto dUlivo.
Una nuova conquista per il Porto di Livorno che stato preferito allo scalo ligure
quando il Porto di La Spezia non sembra pi in grado di garantire alla Compagnia
lormeggio a banchina mentre il Porto di Livorno mette in campo banchine pi adeguate, servizi e il terminal allAlto Fondale, con le banchine 46-47.

voriscono il traffico ciclistico e penalizzano quello automobilistico.


Non che la nostra amministrazione locale non abbia fatto niente, in questo
senso, negli ultimi anni. Sono state costruite infatti diverse piste ciclabili in
varie parti della citt. Quello che sbagliato, tuttavia, il concetto di fondo.
La pista ciclabile, infatti, dovrebbe sottrarre spazio alla carreggiata non al marciapiede. Dovrebbe poter garantire una
velocit di spostamento sostenuta senza il rischio di falciare i pedoni. Le nostre piste ciclabili, invece, si sovrappongono in modo poco chiaro ai marciapiedi e come tali vengono usate.
Lapoteosi di questa promiscuit la
pista del lungo mare: una pista pedonale, usata per la passeggiata domenicale in modo da non sporcarsi le
scarpe con la terra rossa e in alcuni
punti talmente stretta che si passa a
turno. Gli alterchi tra pedoni e ciclisti
sono allordine del giorno ed difficile, in certi momenti, dare tutto il torto
al pedone (che comunque lo ha).
Tutto ci dimostra, a mio avviso, che
manca una vera intenzione di modificare la situazione dei trasporti e si creano delle piste ciclabili che hanno un
fine solo ricreativo e non pratico. Meglio di niente ma non certo una soluzione.
Un discorso a parte inoltre andrebbe
fatto sulle rastrelliere per il parcheggio
delle biciclette: ve ne sono troppo poche, rugginose e invase da rottami abbandonati da tempo mentre anche su
questo fronte occorrerebbe un intervento mirato.
Speriamo che con il nuovo piano del
traffico, che prevede la pedonalizzazione del pentagono buontalentiano, ci sia
un spinta alluso della bicicletta almeno nelle zone pi centrali ed una attenzione alle piste ciclabili e alla loro fruibilit. Speriamo che, almeno per una
volta, non valga il detto i discorsi li
porta via il vento e le biciclette i livornesi. Anche perch, i furti di biciclette non sono numerosi solo a Livorno
ma anche, a quanto pare, nella ciclistica Olanda. Ma comunque una magra
consolazione.

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Livorno

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A PROPOSITO DELLA RICHIESTA DI CREARE IN CITT UN "UFFIZI 2"

Nogarin (inutilmente) alla ribalta


lenti e amministratori nominati dal sindaco, non hanno ancora deciso un piano industriale e finanziario per uscire da queIn questultimo scorcio destate la quotista situazione.
diana lettura del Tirreno, stata resa
Con queste premesse il Comune, unico
pi interessante grazie al nostro sindaco
socio di AAMPS, avrebbe dovuto correre
penta stellato Filippo Nogarin che, oltre
in tribunale, a portare i libri. Invece, dopo
ad assolvere il gravoso compito di ammiaver incolpato la precedente amministranistrare la citt, incurante del caldo di quezione, la regione, gli amministratori etc. ha
stestate (o forse proprio per quello), sforversato nelle esauste casse sociali due
na uscite e polemiche da prima pagina.
milioni di soldi comunali (nostri) per perTanto spazio stato occupato dallAAMmettere la chiusura del bilancio.
PS che, secondo le giornate, presenta pasSvanito, leffetto Aamps immediatamensivi dimporto mutevole ma sempre prete scattata loperazione Ospedale. Apre le
occupante, poich oscilla comunque tra i
ostilit lassessore Dhimigjini che rivenventi e i cinquanta milioni.
dica dalla regione i 100milioni promessi per
Vediamo: abbiamo da sempre le tariffe della costruzione del nuovo nosocomio. In
la raccolta rifiuti pi alte della Toscana cui,
regione si fanno quattro risate e rispon stata aggiunta anche una quota di credidono che il bancomat fuori servizio ma
ti Tia non riscossi negli anni passati. Grache saranno disponibili a partecipare al
va su noi utenti anche le minacce di abfinanziamento dei progetti che lAmminibandonare il termovalorizzatore, gi in
strazione predisporr per la sanit
parte pagato per applicare la raccolta diflivornesequando lo facesse. Confesso
ferenziata porta a porta che comporta una
che nel leggere la risposta dellassessore
spesa anche superiore; per finire consuSaccardi ho avuto un fremito di emozione,
finalmente avremmo visto il risultato delle fatiche penta stellate in
materia di sanit, tanti meet-up,
tanti sondaggi telematici ETC, fino
ad ora condensati solo nel N0
al nuovo ospedale.
Delusione! Sono andati ripescare
i vecchi progetti presentati dieci
o dodici anni fa dai direttori Scura
e Mariotti, assai dignitosi e gradevoli, almeno per me che ero e
sono favorevole al riuso del territorio, ma, sinceramente, dal nuovo che avanza, dalla fantasia al
potere etc, mi aspettavo uno scatto di creativit, qualche meravigliosa utopia che ci facesse sognare.
Come quella che stata promossa in questultima settimana. Congratulandosi con il neo giovane
direttore tedesco della Galleria
degli Uffizi il nostro sindaco ha
proposto di utilizzare le numerosissime opere darte che quel museo costretto a tenere, per motivi di spazio in magazzino, per creare a Livorno un Uffizi 2 a portata di crocerista. Probabilmente
Herr Schmidt non ha potuto tratVilla Mimbelli come transennata per pericolo crolli.
tenere qualche risatina quando ha
di Franco Spugnesi

ottenuto ragguagli sulla situazione in citt.


Il Museo di Villa Mimbelli transennato
per il pericoli di crolli, il museo della citt, pronto da un anno e mezzo in Venezia,
non ancora aperto perche mancano i soldi per farlo funzionare, come, pare, le nuove strutture costruite con il contributi europei PIUSS alla dogana dacqua. Fatti due
conti ha declinato cortesemente lofferta
preferendo non mandare i suoi preziosi
quadri ad attendere qualche anno nei magazzini comunali di Livorno.

175 anni di vita


di servizio
e preghiera
Tanti infatti sono gli anni compiuti dalla
congregazione delle suore Figlie del Crocifisso, unico ordine religioso nato a Livorno, fondato nel 1840 da un prete Livornese Don Giovanni Battista Quilici,di
cui in corso il processo di beatificazione.
Don Quilici ha svolto la sua opera nella
Livorno pi povera e problematica , tra i
detenuti in Fortezza Vacchia, nelle strade
intorno porto, accogliendo le prostitute
che volevano uscire della loro condizione,
educando e sfamando bambini i bambini
per strada.
Il grande istituto, intitolato a Santa Maria
Maddalena, casa madre delle Figlie del
Crocifisso, popolarmente dette crocifissine continua ancora oggi la sua opera.
Un momento di ringraziamento e festa
previsto in Fortezza Vecchia giovedi 10
settembre alle ore 21 con lo spettacolo
HO FATTO UN SOGNO CON GIOBATT.
QUILICI a cura di don Giosy Cento ed i
Parsifal. Ingresso libero.

14 Livorno

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BUON ANNO SCUOLA!


di Mario Lorenzini
Buon Anno Scuola.
Auguri.Ne hai tanto bisogno.
Ti accingi a vivere la prima Riforma, dal
1860, approvata con il voto di fiducia del
Governo Renzi.
Sar dura. C una diffusa delusione fra i
docenti anche se i numeri relativi allimmissione in ruolo creano la speranza di
vedere ridotte le supplenze tanto sono
consistenti.
C, per esempio, la rotazione ogni tre anni
delle dirigenze (ex presidenze) che
senzaltro criticabile.
Un dirigente per poter conoscere la realt
scolastica, piccola o grande che sia, in una
citt o in piccolo comune, ha bisogno di
un certo tempo, se vuole fare un buon lavoro, per poter realizzare, con laiuto dei
docenti e dei non docenti, un piano di lavoro.
Tre anni sono pochi.
Almeno cinque sono necessari
Si pensi, per esempio, che non sarebbero
mai nati i nostri Liceo Cecioni e lIstituto
Tecnico se i Presidi Castelli e Gristina fossero rimasti solo tre anni.
Altri tempi. Diciamo altra scuola.
E i nostri Istituti secondari hanno licenziato in tanti anni fiori di laureati in quasi
tutti i settori compresa Medicina frequentata da tanti maturi del Classico.
Comunque staremo a vedere.
Dal 15 settembre suon la campanella.
Auguri e buon lavoro.
Alle famiglie un invito a collaborare ogni
qual volta la Scuola chieder la collaborazione.
Abbiamo letto la BUONA SCUOLAe
attendiamo al varco la sua applicazione.
LItalia lunga, dalle Alpi a Capo Passero
listruzione deve essere garantita anche
nei piccoli centri e nelle piccole
isole(qualsiasi riferimento allElba puramente casuale.. ricordiamo, per
esempio,la nostra difesa della scuola elementare di Pomonte che si voleva sopprimere..)
E invitiamo il nuovo Assessore Regionale
per lIstruzione la nostra Prof. Grieco - alla
quale facciamo gli augur i- di tenere presenti le scuole dei piccoli centri e dellElba.
C ancora una novit (si fa per dire) nella
BUONA SCUOLA che ci convince poco.

Lalternanza Scuola-Lavoro negli Istituti


secondari compresi i Licei.
I nostri Istituti tecnici gi attuano i contatti con il mondo del lavoro presente in
citt,quindi niente di nuovo.
I Licei quale tipo di alternanza potranno
trovare in citt? E figuriamoci quelli che si
trovano in Comuni privi di qualunque risorsa.
Vogliamo concludere augurando buona
pensione a 116 docenti che dal 1 settembre hanno lascito la cattedra e precisamente:
13 della scuola dellinfanzia
45 della scuola primaria (la maggior parte
con 41 anni di servizio)
34 della scuola media
33 della scuola secondaria

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Rosignano

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E' assessore con le deleghe a manutenzione e decoro urbano, infrastrutture, mobilit e trasporti e pulizia municipale

Il bilancio di Piero Nocchi


Durante questo primo anno di attivit
come Assessore del Comune di Rosignano Marittimo mi sono posto lobiettivo di
prendere conoscenza sul campo delle problematiche di tutte le frazioni e avviare un
dialogo diretto e continuo con la popolazione, in modo da affrontare la carenza di
risorse che stiamo vivendo mediante un
piano a medio-lungo termine con priorit
condivise.
Tutti sono consapevoli che una fase
passata e che, a seguito dalla drammatica
crisi che ha colpito il Paese, non possibile risolvere tutto e subito. Questo significa che accanto ad alcuni interventi di
grande portata, lattenzione dellAmministrazione si deve concentrare su piccoli
lavori di manutenzione e miglioramento
della qualit urbana, interventi -anche di
modesta entit, ma costanti- che portino
ad un innalzamento significativo della
qualit della vita e dei beni pubblici, in
primis strade, scuole, impianti sportivi,
parchi gioco, verde e illuminazione pubblica.
E gi iniziata la prima tranche delle asfaltature (intervento di oltre 500mila euro) con
priorit per le strade pi a rischio per la
sicurezza. Per i parchi gioco abbiamo scelto di privilegiare la qualit al posto della
quantit, concentrando lesistente e acquistando anche giochi per bambini disabili, a partire dalla pineta Marradi di Castiglioncello, dove questestate abbiamo
inaugurato il trasferimento del parco giochi.
E stato affidato il servizio di illuminazione
pubblica al gestore esterno CITELUM,
concordando in tempi brevi lammodernamento, con risparmio energetico, della rete
dei punti luce. La prima richiesta che il
Comune ha fatto al gestore stata quella
di riaccendere tutti i lampioni che da tempo erano spenti, in modo da far fronte alle
numerose segnalazioni dei cittadini e garantire una maggiore sicurezza di strade e
piazze. In estate si cercato di realizzare
attivit poco invasive, in modo da non
interferire con la stagione turistica, ma nei
prossimi mesi inizieranno interventi di riqualificazione volti, non solo al miglioramento qualitativo dellilluminazione, ma
anche a migliorare limpatto visivo dellarredo urbano.
Per quanto riguarda i lavori pubblici: sono

Piero Nocchi

stati compiuti interventi per ladeguamento delle scuole, sono attualmente in corso
i lavori per la riqualificazione del palazzetto dello sport Gianni Balestri (circa 630mila
euro) e quelli per ladeguamento alla nuova normativa antincendio e il restyling interno del Teatro LOrdigno (che riaprir al
pubblico in autunno), ma interverremo presto anche sul Museo Archeologico di Palazzo Bombardieri. Complessivamente per
lanno 2015 sono previsti interventi per
una spesa globale di oltre 8 milioni di euro.

Un forte impegno, che, in un momento di


crisi per le aziende, ha ricadute positive sul
tessuto economico del territorio, contribuendo ad alleviare anche il problema delloccupazione.
Tengo tuttavia a precisare che limpegno
dellAmministrazione non basta, se non
accompagnato dal senso civico e dalla partecipazione attiva della gente. A questo
proposito stato proposto, e approvato
dal Consiglio Comunale, un nuovo regolamento del verde che prevede forme di collaborazione da parte dei cittadini per la cura
e rigenerazione dei beni pubblici urbani;
un regolamento che un primo passo per
costruire una cultura della partecipazione,
del decoro e della tutela degli spazi pubblici. Daltro canto, anche grazie alla Polizia
Municipale, si sta cercando di presidiare il
territorio per prevenire atti di vandalismo e
degrado dei beni pubblici. Sempre in questottica stato introdotto luso di fotocamere vicine ai cassonetti o in luoghi usati
come discariche abusive, per contrastare il
fenomeno dellabbandono di rifiuti, calcinacci e potature.
Infine, per quanto riguarda la mobilit stiamo definendo un nuovo piano che tenga
conto delle criticit e presti maggiore attenzione alla sicurezza dei pedoni. Nei prossimi giorni sar coinvolto il rione Villaggio
per una proposta di nuova viabilit. Si tratta di un lavoro interdisciplinare che ci ha
portato, e ci porter ancora, ad aprire una
fase di ascolto con i cittadini e le associazioni, per garantire fluidit e soprattutto
laccessibilit al territorio per tutti: bambini, anziani e diversamente abili.

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16

Rosignano

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Un aspetto che dovrebbe cominciare a preoccupare anche Comune e assessori a turismo e cultura

Troppe sagre mangerecce e poca cultura


(Enrico Dello Sbarba) - In questa caldissima estate mi sono divertito nel verificare
le iniziative delle Pro Loco del nostro Comune. Tutte, ad eccezione di quella di Castiglioncello ed in parte di Vada, hanno avuto "un comune denominatore" tanto cibo,
molta musica d'ordinanza, poca o quasi niente cultura e questo un fenomeno, un aspetto che dovrebbero cominciare a preoccupare anche il Comune di Rosignano ed in
particolare gli assessori al turismo ed alla
cultura.
In effetti, con l'eccezione dei programmi
sempre bene organizzati dall'Ufficio Cultura, alla Limonaia e l'eccezione della conferenza dello storico prof. Franco Cardini,
organizzata da Il Centro e svoltasi nel parco dell'Hotel Miramare il 14 luglio nella totale, colpevole assenza delle istituzioni locali, nel nostro comune prevalgono, in maniera esagerata, le sagre paesane dove si
beve e si mangia e, in qualche caso, si balla
con complessi musicali di discutibile validit artistica.
Le mostre di pittura sono anch'esse circoscritte in quel di Casitiglioncello (Portovecchio e Cala de' Medici,) latitano, in tutte le
altre localit, iniziative che abbiano una parvenza, anche minima, cultutale ed educativa.
In particolare si sta, purtroppo, distinguendo Rosignano M.mo dove ormai, non passa settimana, che la lunga estate ed anche
parte dell'autunno siano riservate a sagre
senza fine e di frequente con il blocco del
transito sulla via Gramsci, per fare spazio,
magari ad una decina di banchetti che potrebbero essere ospitati, come avveniva un
tempo, nelle piazze del paese. Sono note le
difficolt del transito e le polemiche che
suscitano le precariet dell'attraversamento e del mancato civico rispetto degli automobilisti che sostano dove credono in via
Gramsci e questi blocchi, troppo facilmen-

te autorizzati, accentuano le difficolt, gi


rilrevanti, del traffico lungo la strada principale del capoluogo.
Per esempio l'ultima edizione della tre giorni del "Paese dei Balocchi" stata caratterizzata da una contrazione dei giocolieri, verificata e criticata da molti, e da una
sconsiderata moltiplicazione dei punti di
ristoro per cui si avuta la sensazione
che l'evento, apprezzato nelle passate edizione, si sia trasformato in un enorme mangificio sulla falsariga di quanto accaduto con Effetto Venezia.
Ci permettiamo suggerire agli amici della

Pro Loco di Rosignano di cominciare a


pensare, magari consultando qualche
esperto in materia, a dei i mini concerti di
musica classica o leggera,musica yazz, ecc
nella caratteristica piazzetta al Castello
prospiciente l'antica e storica chiesa magari ricorrendo all'Istituto Mascagni che
annovera giovani musicisti di assoluta
bravura e con richieste finanziarie sicuramente in sintonia con i bilanci della Pro
Loco.
Ecco questo potrebbe essere un buon inizio per invertire una tendenza ormai desueta e superata.

Dopo quanto affermato da Margherita Pia, assessore all'urbanistica

Dichiarazioni e sconcerto
(eds) - La notizia apparsa sui quotidiani locali nei giorni scorsi, ma gi anticipata
dall'assessore all'urbanistica Margherita Pia in occasione della Festa dell'Unit a
Rosignano Solvay - gioved 13 agosto - di quelle che si commentano da sole.
In effetti, l'assessore ha comunicato che "essendo decaduta la scheda di previsione
urbanistica contenuta nel vecchio regolamento, i permessi su quelle aree debbono
considerarsi, a tutti gli effetti, annullati essendo, appunto decaduta la disciplina
urbanistica che li teneva "in vita". Queste le dichiarazioni rilasciate, tra lo sconcerto
generale da parte dei pochi presenti, dall'assessore all'urbanistica.
Non vogliamo dilungarci nella descrizione del "caso" su cui si ripetutamente intrattenuta la stampa locale. Vogliamo solo sottolineare come l'assessore all'urbanistica
del nostro comune fosse sicuramente a conoscenza del fatto, anche nel mese di marzo,
quando sembrava che, per evitare "il permanente e pericoloso stato di abbandono dei
ruderi dell'ex Ciucheba", ne fosse possibile l'abbattimento, da parte della soc. proprietaria, a fronte dell'impegno del Comune di confermare "il cubaggio" a suo tempo
approvato. Ed allora, caro assessore, qualcosa non torna se da marzo ad agosto la
situazione cos profondamente cambiata.
Per non dimenticare la triste ed infinita storia (sembra la tela di Penelope o la novella
dello stento) del piano pluriapprovato per l'H5 - questa eterna area incompiuta che
rappresenta la plastica dimostrazione di una "vergogna annunciata" vissuta nel
nostro Comune: anche per quella bisogna ricominciare tutto daccapo.
Cominci questa "historia" nel lontano 1984: 21 anni inutilmente trascorsi che testimoniano "un fallimento" che vede coinvolta non solo questa Amministrazione ma
anche tutte quelle che si sono succedute fino ad oggi!

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17

IN PROGRAMMA A LIVORNO DAL 25 AL 27 SETTEMBRE

Il primo Festival italiano dellUmorismo


di Marisa

Speranza

Una buccia di banana il logo della kermesse che ci far scivolare , con il sorriso
sulle labbra, da un punto allaltro del quartiere Venezia per partecipare a un evento
che far parlare di s. Si tratta del primo
Festival italiano dellUmorismo (dal 25 al
27 settembre), promosso dalla Fondazione Livorno e dal Comune, con il patrocinio della Regione Toscana.
Unavventura, ha spiegato il presidente Luciano Barsotti, nata con il contributo di diverse associazioni: in primis gli
Amici dei Musei, sempre attenti a una
proposta creativa. E questa, che sinterroga sulle dinamiche della risata, molto
piaciuta allo scrittore e saggista Stefano
Bartezzaghi, direttore artistico dellevento. Che vedr ospiti di caratura come Enrico Mentana, Carlo Freccero, il vincitore
della Strega Francesco Piccolo, il fumettista Staino, Gioele Dix, Maccio Capatonda, Mariarosa Mancuso e tanti altri.
Perch a Livorno? Nelle vene livornesi, si
sa, scorre lironia, e Il senso del ridicolo ( titolo del Festival) vi cos presente
che a Livorno, patria del Vernacoliere, le
battute fioriscono con naturalezza nelle
occasioni e nei luoghi pi disparati. Indagare il linguaggio della satira unoperazione culturale che chiama in causa scrittori, saggisti, attori, giornalisti e comici.
il senso del ridicolo, racconta Bartezzaghi, quello che vorremmo avere per non
cadere nel ridicolo, ma anche quello
che vorremmo cogliere per capire quando
c da ridere, che cosa c da ridere e perch lo facciamo. Per quale motivo si
scelto il simbolo della buccia di banana?
Perch tutti i manuali di comicit insegnano che il comico nasce quando vedi
qualcuno cadere con una buccia di banana che per anche il simbolo dellerrore,
del lapsus, qualcosa di incontrollato rispetto a cui gli spettatori reagiscono con
la risata.
Questo festival nasce con uno sguardo
lungo, per la prima fondamentale esigenza che sia un festival di Livorno, che
la citt lo senta suo. Un auspicio che per
Giulia Cogoli suona come una certezza.
Lei, che gi stata organizzatrice di alcuni festival a Sarzana e Pistoia. sa che essi
hanno un po cambiato il modo di fare
cultura in Italia, visto che rispondono a

due principali esigenze : approfondimento


culturale e condivisione. Che sar garantita anche da un centinaio di studenti provenienti dagli Istituti superiori cittadini che
parteciperanno allorganizzazione e alla gestione degli eventi. Per luna e laltra vale
poi la promessa dellassessore alla cultura

Fasulo: Stiamo cercando di creare una


squadra di persone (circa trenta) che siano
funzionali al festival in tutti i suoi aspetti.
Un fervore di iniziative che promette bene,
e consentir di muoversi nel quartiere storico della citt alla ricerca di stimoli inconsueti (in Fortezza Vecchia saranno esposte un centinaia di locandine del Vernacoliere e alla Bottega del Caff una collezione di pistole dacqua) .
Il programma appetitoso e cos denso di
incontri da richiedere una prenotazione anzi
tempo. Lottimismo, a questo punto, dobbligo e il vicesindaco Stella Sorgente pu
ben sperare che il Festival rappresenti un
volano sia per la cultura che per il turismo.

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18 Cultura

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Gi presidente della sezione di Livorno della Fidapa, ha scritto Poesie sparse

La vena poetica di Miranda Martini


di Laura Conforti Benvenuti

Miranda Martini Gabbrielli, detta Miranda di Neo, la conosco da molti anni. Quando si iscritta alla FIDAPA ho avuto lopportunit di frequentarla con regolarit.
Una donna piena di grazia, di fascino, sposata con un belluomo di professione bancario: una coppia da far voltare la gente,
degna di emulazione.
Il destino, per, le stato avverso ed
rimasta presto sola. Nel 1999 stata eletta
presidente della sezione di Livorno della
Fidapa. Durante il suo mandato ha svolto
un interessante e nutrito programma culturale. E una donna di molti interessi, sognava di diventare archeologa, amava ed
ama perci larcheologia. Predilige la musica della quale si interessata a fondo e
anche la letteratura classica. Ha scritto
poesie da sempre. Ha frequentato i corsi
di Etruscologia a Firenze partecipando agli
scavi della tomba di Artimino, nella Necropoli Etrusca di Prato Rosello vicino a
Signa (FI), e del sito archeologico del Lago
dellAccesa nella zona di Massa Marittima, ha curato liconografia dellopera dellarcheologo Claudio De Palma La Tirrenia antica.
Miranda per ha confidato e riposto tutti
i sentimenti della vita nella poesia. Lincontro con il poeta Alberto Caramella ha
dato nuova linfa, nutrimento e speranza
alla sua ricerca poetica.
Miranda di Neo mi ha inviato il libro dal
titolo Poesie sparse(edizione Il Campano). In un batter docchio lho letto. Poi,
lho riletto per assaporare tutto quello che
mi era sfuggito per, decifrare, interpretare
segni, simboli, impressioni che nella foga
di andare avanti avevo trascurato. Sono
cinquantadue
poesie sui vari
momenti della
sua vita. La
maggior parte di
esse sono riferite alle pi tristi
circostanze della
propria esistenza.. I libro apre
con Autoritratto e finisce
La copertina del libro di conFelicit.
Miranda Martini.
In Autoritrat-

Miranda Martini Gabbrielli


to esplode la gioia e la felicit della giovent come fosse un piacere diviso con
gli altri, termina con la riflessione del varcare la soglia del non ritorno, senza paura, confidando in Dio...

Nelle altre poesie si avverte la percezione


al dolore, la riflessione e la meditazione
della sofferenza, ma anche la denuncia dell
innocenza e delle meraviglie.
Di solito si esaltano i mostri sacri della
poesia: tutti conoscono Leopardi, Foscolo Dante Petrarca, ma anche i poeti minori
e non conosciuti provocano attraverso le
loro rime una grande esperienza emotiva
voluta dalla loro anima. Pure essi esprimono concetti, idee, ragionamenti che ci
appassionano leggendoli. Pure questi
poeti, vanno letti con attenzione e non
dimenticati.
La poesia di questa raccolta una
voce che, alimentando come una preghiera linquietudine dellanima, apre
questa allilluminazione e, se possibile a qualche sorta di meditazione sulla
trascendenza (Miranda Martini Gabbrielli)

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Attualit

19
7

La notizia veloce
di Luca Lischi
Gli strumenti friendly (telefonini, tablet,
ipad, iphone ecc.) che abbiamo tra le mani
e che sono diventati parte di noi stessi
tanto che siamo in simbiosi con essi, ci
hanno abituato a convivere con la velocit: tutto intorno a noi, le notizie si
susseguono in modo accelerato e non
hanno limiti temporali. Quello che accade (o non accade) potenzialmente messo in rete e accessibile a tutti. Siamo dipendenti dalle notizie e non possiamo
farne a meno. La connessione al w3,
word wide web, alla ragnatela mondiale la conquista dei nostri tempi e ci
offre loccasione di sapere, di curiosare nel mondo, nella globalizzazione ipertecnologica contraendo gli spazi e facendoci consumare il tempo con cinguettii, facebook, social network sempre attivi e illimitati.
Il tempo non assume pi connotazioni di
tempo circolare o lineare, ormai concezioni passate e riferibili esclusivamente
ai tempi antichissimi. Oggi il tempo , per
dirla con il sociologo Bauman, puntillistico vale a dire frammentato in una
moltitudine di particelle separate. Un
tempo ancorato al presente, allhic et
nunc, che non ha memoria del passato e
non volge al futuro. Conta listante e basta. Basta cogliere il tempo in modo fulmineo e veloce per non rischiare di perderlo. Ed ecco il nostro vivere a puntini. Qui l, senza mete precise e certe, senza obiettivi definiti. Tanti puntini,
ognuno per conto proprio, slegati e indipendenti dagli altri, senza pi un ritmo
che cadenza il tempo e mette in relazione le azioni quotidiane. Il tempo diventa
quasi esclusivamente quantit da vivere, da consumare e molto meno un tempo
di qualit che stimola a far emergere quali

fatti servono per essere adeguati ad una


peculiarit di vita che produca crescita,
sviluppo, elevazione.
E cos i fatti diventano come tanti puntini, ognuno per conto proprio, autoreferenziali; fatti e notizie staccati dalla vita
umana delle persone, scarsamente coinvolgenti perch superficiali e veloci. Facilmente e volutamente indirizzati a cadere nelloblio, nella dimenticanza pi profonda e improduttiva. Interessano apparentemente quei punti e basta. Si d spazio a notizie che colpiscono, che penetrano nella vita delle persone per il loro
effetto privatistico, che pungolano per
pochi istanti, lasciando segni fugaci come
fuochi di artificio. Si perdono cos le relazioni, i legami, le connessioni dei fatti. La
notizia, quella notizia diffusa e recepita
basta a se stessa; autopoieutica, non
richiede e non stimola approfondimento
gettata nella mischia per provocare attenzione e stupore. Essa non spinge a
scavare, ad andare a fondo delle questioni, a comprendere dal basso le cose e a
porsi interrogativi. Si subiscono le notizie veloci quasi come un bene per le
nostre vite veloci. La velocit permette
di vivere emozioni istantanee che non richiedono riflessione, che provocano
emozioni liquide, che si dissolvono dopo

poco tempo. E cos la memoria non pi


memoria. Il ricordare non serve: occorre
lasciare posto ad altri fatti che arriveranno
in tempi rapidissimi e che dovranno essere
accolti dai nostri strumenti friendly, richiamando continuamente la nostra attenzione. Guai non essere sempre pronti e rischiare di avere spento il w3. Saremmo esclusi
dal network, rischieremmo di non far parte
della comunit social.
La notizia si coglie, produce il suo effetto
momentaneo e poi subito si dimentica, si
mette da parte per essere liberi di avere
spazio per altre notizie. Guai se le notizie
non sono accattivanti, provocanti, eccitanti, capaci di provocare ferite ad effetto.
Se la notizia troppo soft, non fa notizia,
non prende, non suscita interesse, non
appassiona. La notizia deve essere ad effetto, ignorando perfino il rispetto delle
persone, il loro pudore. Le cose dette con
normalit non sono efficaci, per lefficacia
bisogna pungolare, ferire, invadere, innescarsi nel privato, nellintimo delle persone e provocarle.
Quale antidoto alla velocit che si insinua
con pre-potenza nelle nostre vite, che domina il nostro labile tempo? Staccarsi periodicamente dai media tecnologici e ri-tornare, almeno per alcuni minuti al giorno, a
ri-prendersi il tempo, a scegliere strumenti
alternativi che stimolino la nostra riflessione. Il contatto con la carta, con le pagine
che profumano di carta, lo sfogliare pagine che lasciano magari anche qualche
macchia sui polpastrelli sono un segno di
vita, di qualit, offrono senso, danno limpressione che la velocit necessita del suo
opposto per offrire il meglio di s: la lentezza. Quella lentezza che aiuta il pensiero
a pensare, la lentezza che conduce allapprofondimento, alla ricerca, che stimola ad
andare oltre la notizia per cogliere dal di
dentro e bene ogni notizia.
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Cultura

21

La provincia casa tua


di Paolo Arzilli
Quali sono i turbamenti che scuotono lanimo
del giovane cittadino di provincia e di mare, di
colui che abita quello che effettivamente il o
meglio: un paese reale, ossia quello che, unito
alla miriade di altri pi o meno minuscoli paesi
reali, d vita a questo amatissimo e odiatissimo
Paese?
La sua vita , seppur la sua flemma e lindolenza si impegnino a nascondere la verit, durissima: non sarebbe ingeneroso definirla amara. Il
suo spirito flagellato, con la medesima intensit dei libecci che in autunno spezzano le coste
deserte, da turbinii di sensazioni, desideri ed
esigenze contrastanti.
Amata provincia, ti odio!, si scoprir a pensare
fumando, incappucciato e livido di rabbia, camminando a passo svelto sul lungomare deserto e
indifferente pi dei maledetti compaesani che
dinverno parlano solo la lingua dellindifferenza neanche i vecchi a giocare a carte nei bar,
dinverno, neanche i giovanissimi scugnizzi figli di emigrati a tirar pallonate ai muri della scuola del paese e a prendersi a botte per divertimento. Ti odio, ripeter, che mhai lasciato solo,
che non moffri n gioie n dolori: che non moffri niente.

Odiata provincia, ti amo!, esclamer ogni mattina destate, quando, con la pancetta appesantita da quei vizietti che solitudine e freddo
rendono necessari, trottereller verso la spiaggia, con la pelle imbrunita dal sole e la speranza
che questanno sia quello giusto per bere,
per conoscere persone, per tirar su due soldi,
per diventare veramente abbronzati, per perdere peso, per avere i soldi per il tatuaggio; per
godere dellestate senza il pensiero che lestate
duri quel che dura.
Di chi , la provincia? Del giovanotto, che la
abita 365 giorni allanno? Dei turisti, che per 3
mesi la ripopolano, per goderne della presenza
del caldissimo e accogliente mare? Questo
quel che pi di tutto corrode lanimo del giovane: chi voglio che ci sia, dentro casa mia?
Dalle mie parti, sulla parete di un ponticello
che sembra far la guardia a un torrente pi
probabilmente un fosso che attraversa la
spiaggia e muore in mare, qualcuno anni fa scrisse, con una bomboletta spray e una grafia da
scuola dellinfanzia: ONLY LOCALS, con la A
cerchiata; only locals, con annesso ammiccamento allanarchia o forse semplicemente
una questione di gusto estetico?

Quel che conta, per, il messaggio: in inglese,


certo, a voler intimidire anche quei tedeschi bianchi come il latte e alti come i tedeschi, che destate
stendono i loro asciugamani esattamente dove li
avremmo stesi noi locals, e non soltanto le truppe di fiorentini e milanesi; e con quellONLY scritto ben grande, a non ammettere
correzioni n eccezioni.
Lha scritto un giovane, o qualcuno che giovane
era allepoca, lo so: era il ponte sotto il quale,
dieci anni fa, chi aveva dieci anni pi di quelli
della mia et e soffriva particolarmente
lautunno, passava il tempo a trastullarsi con
MDMA e tipologie assortite di erba.
Non succede mai niente, qui eppure questa
casa nostra: giusto!
I fiorentini aiutiamoli a casa loro, costruendo
capienti vasche in Via de Calzaiouli, allestendo
piscine e spiagge artificiali al Parco delle Cascine!
Il fascino che la provincia, pur lamentandosi di
se stessa, esercita nei confronti di nuovo di
se stessa, un cortocircuito che luomo di citt
non pu capire: non il fiorentino, non il milanese, non il tedesco.
Only Locals Understand, appunto.

ALL'ARCHIVIO STORICO DI CAMPIGLIA

Il riordino di cinque secoli di storia


di Jacopo Bertocchi
Archivio storico di Campiglia: un nuovo progetto per concludere il riordino di cinque
secoli di storia del nostro territorio.
Il Palazzo Pretorio che sovrasta in altezza
gli edifici del centro uno dei complessi pi
rilevanti della Val di Cornia, testimonianza
del passato tardo medievale di Campiglia,
antica dimora del Capitano di Giustizia pi
volte modificata durante i secoli, mostra ancora orgogliosa gli stemmi che i potest, rettori che Firenze invi tra i secoli XV e XVII,
fecero murare sulla facciata principale per
annullare quelli voluti dal governo pisano
durato fino al 1406.
Al suo interno tra tutti i suoi tesori, spicca
quello dellarchivio Comunale, che ricopre
una grande importanza per la storia del Comune e dellintero territorio.
Centinaia di metri di documenti conservati
per un periodo storico lungo cinque secoli:
dal 1471 al 1865 la sezione pre-unitaria, che

ha visto negli scorsi anni la realizzazione


dellinventario di circa 550 unit archivistiche e dellarchivio storico dellOspedale di
Campiglia, circa 3000 distinte in faldoni e
registri, le unit archivistiche che compongono la sezione post-unitaria che va dallunit amministrativa del Regno nel 1865, passando attraverso il regime fascista, la Prima
e la Seconda Guerra Mondiale, fino ad arrivare agli anni Sessanta, periodo critico per i
territori a prevalente economia rurale come
il nostro.
Il progetto finanziato dalla fondazione
CRL e dal Comune di Campiglia prevede
interventi diretti sul materiale archivistico (ordinamento e inventariazione), elaborazione e inserimento dinformazioni su
banche dati informatiche, attivit didattiche con il coinvolgimento degli istituti scolastici locali.
Un sito meraviglioso di grande pregio storico e culturale diventa cos fondamentale
per la ricerca e lapprofondimento non
solo storico, che vedr, con la realizzazio-

ne della seconda parte della catalogazione, lepilogo di un percorso importante


per la cultura della Provincia di Livorno,
unoccasione in pi per far conoscere e
apprezzare meglio la realt archivistica e
il nostro patrimonio.

Ristorante

Otello
di Benedetti Sergio

Via Indipendenza 3 - Venturina Terme


Tel. 0565851212 - Cell. 3389243719

22 Amarcord

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Il mitico Tennis Club


di Dino Dini

Pubblichiamo volentieri, dopo che apparso qualche tempo fa, sul quotidiano
locale, un "amarcord" di Dino Dini su quello che fu , nel tempo in cui Castiglioncello era veramente "la Perla del Tirreno", il mitico Tennis nella Pineta Marradi.
Fu quella una lunga stagione memorabile che "noi vecchi" ricordiamo con struggente nostalgia.
Troppo volte sui servizi riguardanti Castiglioncello si abusa nel ricordare "quei
tempi dorati" che ormai, proprio inutile insistervi, non tornerranno mai pi.
Con l'amico Dino, in giovent, abbiamo avuto anche momenti di frizione legati
alla sua "solvaynit" ed alla mia "rosignanit" (eravamo, all'epoca corrispondenti dell'allora Telegrafo delle due localit) e stando al permanente spirito campanilistico, c' le "dicevamo" di santa ragione!
Nel suo apprezzato servizio, si stacca decisamente dagli stanchevoli ed ormai
desueti "amarcord" proprio perch ha il senso della misura nel descrivere con
stile ed eleganza quella "stagione dorata" ed irripetibile e proprio per questo
meritevole di apparire ed essere letta anche sulle pagione de Il Centro.
La cosa da evitare, in senso assoluto, quella di rapportare quelle "estati esaltanti" con la sconfortante mediiocrit dei tempi attuali caratterizzati dalla miseranda fine che il celebre locale, praticamente chiuso da due anni, sta drammaticamente vivendo da molto troppo tempo: ormai caro Dino, l'epopea di Marcello di
sua moglie e del Morino appartengono alle pagine di una nobile storia.

L'incipit potrebbe essere quello classico


delle favole: "C'era una volta il Tennis a
Castiglioncello". Gi, perch il famoso locale culto immerso nella pineta Marradi
quest'anno ha aperto il cancello solo per
l'uso dei due campi di terra rossa. Il bar e il
ristorante non funzionano, la mitica sala
da gioco dove si sfidavano i bridgisti
deserta, nessuno occupa i tavoli che guardano i campi, la terrazza del "Fazzoletto"
dove si faceva musica fino all'alba inagibile. La societ sportiva livornese che ha
coraggiosamente preso in gestione soltanto il gioco del tennis, non pu obbiettivamente fare pi di tanto. Insomma il Tennis
come era una volta solo un ricordo. E
com'era a quel tempo? Cominciamo dall'inizio.
Correva l'anno 1946 quando Marcello Bartoletti all'et di ventidue anni prese in affitto il locale di propriet del comune di
Rosignano. Ben presto a dargli manforte
arrivarono la moglie Matilde Volterrani, la
sorella di lei Magda con il marito Roberto
Mannari detto il Morino, un quartetto che
ben presto si rivel vincente in quell'impresa.
Sotto la guida del boss Marcello, sua moglie si occupava della cucina, la cognata
stava alla cassa e il simpatico Morino era
addetto al bar. Come ristorante scelsero di
distinguersi dagli altri locali della zona.
Niente pesce e solo cucina di terra della

Marcello Bartoletti

tradizione toscana e contadina. Matilde


aveva molto successo con i suoi piatti semplici ma saporiti: la classica zuppa toscana, i rigatoni alla Tennis, le crocchette di
pollo, la frittata di cipolle e il coniglio in
umido con le patate.
Era il tempo in cui la gente aveva un grande desiderio di vivere e divertirsi dopo le
amarezze della guerra. Gi nei primi anni
cinquanta il locale divenne uno dei pi famosi della costa toscana. Era un luogo elegante, arredato con gusto e frequentato
da un pubblico scelto perch il Bartoletti
aveva una spiccata propensione per selezionare la clientela senza per urtare la suscettibilit di nessuno. Egli inoltre nel peri-

odo invernale, quando il Tennis era chiuso, si imbarcava come barman sulle grandi
navi che facevano le crociere oceaniche e
questa esperienza fu la base per la sua formazione professionale.
Poi a Castiglioncello arriv il cinema e
qui il merito fu tutto della famiglia d'Amico frequentatrice della stazione balneare
da molti anni. I D'Amico, in particolare la
sceneggiatrice Suso, erano un vero e proprio polo d'attrazione per tutto il mondo
dello spettacolo. Questo nuovo tipo di
pubblico scopr che il Tennis era il salotto
buono di Castiglioncello, un posto riservato, sicuro e discreto dove nessuno importunava con richieste d'autografi. Stavano l tutti insieme come se fossero a
casa loro. Basterebbe ricordare che nel
1957 Suso Cecchi d'Amico, i registi Franco Zeffirelli e Luchino Visconti, il produttore Franco Cristaldi, l'attore Marcello Mastroianni e Masolino d'Amico figlio di
Suso, durante una cena ormai rimasta storica, costituirono una societ, una sorta
di cooperativa, per produrre il film "Le notti bianche" che poi venne girato a Livorno.
Fra i personaggi del cinema e dello spettacolo assidui di questo locale c' erano
anche gli attori Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Delia Scala, Massimo Girotti, Fosco Giachetti, Giorgio Albertazzi, Enrico
Maria Salerno, le sorelle Kessler, le coppie Paolo Panelli-Bice Valori e Paolo Ferrari-Marina Bonfigli, il regista Luigi Filippo d'Amico e il regista televisivo Enzo
Trapani, il produttore Mario Cecchi Gori,
gli sceneggiatori Ennio Flaiano e Stefano
Vanzina in arte Steno, i musicisti Nino Rota
e Armando Trovaioli. In quegli anni era
uno spasso trascorrere la notte sulla terrazza del "Fazzoletto" dove tra un whisky
e un piatto di rigatoni qualcuno intonava
vecchie canzoni accompagnato da una
chitarra oppure si giocava a mimare i titoli
dei film pi famosi. E qui i pi bravi e divertenti erano sempre Mastroianni e Panelli.
Famose racchette si sono esibite sui due
campi. Nel 1958 Carlo della Vida, organizzatore romano di grandi eventi sportivi, a
pi riprese port qui tennisti di fama internazionale. Erano Orlando Sirola, Nicla
segue a pag. 23

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

da pag. 22

Migliori, Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli,


Fausto Gardini, gli australiani Rod Laver,
Mal Anderson, Ashley Cooper, lo statunitense Tony Trabet e il peruviano Alejandro Olmedo. Furono quelle giornate davvero memorabili e di altissimo livello tennistico seguite da una folla entusiasta.
Un altro gioco che imperversava era il bridge, quello con la B maiuscola, perch ai
tavoli verdi si misuravano i pi forti giocatori d'Italia fra i quali i livornesi Benito e
Marisa Bianchi, Anna Valenti, Gianni Brogi e Giorgio Matteucci.
Fra i clienti pi affezionati non mancavano
giornalisti quali Giovanni Spadolini che in
villeggiatura a Castiglioncello veniva da
quando aveva otto anni e Indro Montanelli sempre ospite dei conti Bossi-Pucci, i
politici Giuseppe Pella, Claudio Pontello,
Furio Diaz, i famosi medici Oscar Scaglietti
ortopedico e Paride Stefanini chirurgo, illustri rappresentanti della nobilt romana
quali i Colonna e i Lante della Rovere e
della nobilt fiorentina quali i Tolomei della Lippa e gli Strozzi. Fra i grossi industriali
il costruttore fiorentino Flavio Pontello e il
bolognese Stefano Fabbri della nota amarena.
Nell'estate del 1962 Castiglioncello visse il
suo momento pi esaltante quando il regista Dino Risi lo trasform in un grande set
cinematografico per girare il tanto celebrato film "Il sorpasso". Protagonisti con Vittorio Gassman, Catherine Spack e Jean
Louis Trintignant. Molti castiglioncellesi
furono ingaggiati come comparse o figuranti. Naturalmente dopo i vari ciack della
giornata, tutta la troupe si ritrovava ai tavoli del Tennis per trascorrere qualche ora
di meritato relax.

Nel 1978 le strade di Marcello e Matilde si


separano, Marcello lascia e Matilde resta
la titolare fino al 1996. Da allora si sono
succeduti vari conduttori ma tutti senza
troppa fortuna. Bisogna dire che non era
facile rimpiazzare una straordinaria coppia
di gestori come erano stati Marcello Bartoletti e Matilde Volterrani che con la clientela avevano un rapporto veramente par-

Alberto Lami intrattiene Marcello Mastroianni


al Tenni Club di Castiglioncello.

Amarcord

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19

ticolare. Tanto per illustrare questo rapporto, si pensi che in certe sere Marcello
esponeva sul banco della pizzeria un cartello che diceva: "Si avvertono i signori
clienti che stasera Matilde nervosa".
Inoltre negli anni novanta la "stagione
d'oro" si era ormai esaurita: i tempi stavano cambiando e con i tempi anche il pubblico dei villeggianti.
Nasceva il turismo mordi e fuggi. Oggi
non ci sono pi le grandi famiglie che trascorrevano i tre mesi estivi sulle spiagge
e che il pomeriggio e la sera avevano il
Tennis come punto di riferimento e di
aggregazione. I grandi personaggi si
sono fatti sempre pi rari in particolare
quelli dello spettacolo. Ormai il cinema
italiano non abita pi qui nonostante
l'amministrazione municipale di Rosignano faccia di tutto per farlo ritornare organizzando da anni la settimana "Parlare di cinema a Castiglioncello" e il premio Suso Cecchi d'Amico per la migliore sceneggiatura, quest'anno alla quarta edizione.
Oggi in piazzetta qualche volta si pu vedere Paolo Virz con Micaela Ramazzotti
che sono soliti prendere in affitto una villa a due passi dal porticciolo, oppure Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni
spesso ospiti del loro grande amico Carlo
Conti che da anni ha casa sulla baia del
Quercetano.
Comunque il comune ha indetto un bando per la gestione del Tennis a partire dall'estate del 2016. Il locale avr bisogno di
parecchi lavori di restauro e dovrebbe essere affidato al gestore per un congruo
numero di anni. A questo punto c' solo
da augurarsi che, anche se sar difficile
rivivere i fasti degli anni trascorsi, la struttura possa tornare ad essere un importante punto di ritrovo come era allora e
quindi non si potr pi dire come nelle
favole "C'era una volta il Tennis".

PISA - MONTECATINI VAL DI CECINA - Loc. LA BACCHETTONA

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