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Appunti di tecnologia
dellaceto
ZEPPA G.
Universit degli Studi di Torino
Laceto in Italia
Legge 82/ 2006
art 16 - La denominazione di aceto di (...), seguita dallindicazione della
materia prima da cui deriva, riservata al prodotto ottenuto esclusivamente
dalla fermentazione acetica di liquidi alcolici o zuccherini di origine agricola, che
presenta al momento dellimmissione al consumo umano diretto o indiretto
unacidit totale, espressa in acido acetico, compresa tra 5 e 12 grammi per 100
millilitri, una quantit di alcol etilico non superiore a 0,5 per cento in volume,
che ha le caratteristiche o che contiene qualsiasi altra sostanza o elemento in
quantit non superiore ai limiti riconosciuti normali e non pregiudizievoli per la
salute, con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, di concerto
con il Ministro della salute, da emanare entro un anno dalla data di entrata in
vigore della presente legge.
Legge 82/2006
Art 22 - Nella produzione e nella conservazione degli aceti, le materie prime e gli aceti
possono essere sottoposti alle pratiche e ai trattamenti enologici menzionati nel citato
regolamento (CE) n. 1493/1999, e successive modificazioni, nonch a quelli impiegati per
la fermentazione acetica secondo buona tecnica igienico-industriale
Nella preparazione degli aceti inoltre consentita:
a) laggiunta di acqua, purch sia effettuata soltanto negli acetifici;
b) la decolorazione con il carbone per uso enologico;
c) laggiunta di caramello negli aceti diversi da quello di vino.
CH3-CH2-OH + O2
CH3-CHO + H2O + O2
CH3-CHO + H2O
(alcol deidrogenasi)
Acetificazione statica
Sistema tradizionale o Orleans
Il liquido alcolico posto in botti od altri contenitori scolmi cos da facilitare il contatto
con laria
Importante anche il controllo termico
Utilizzato in genere per vini, mosti o miscele varie
A percolamento
Chiamato anche a truciolo
La soluzione alcolica viene immessa nella parte alta di un contenitore (in genere legno)
al cui interno vi del materiale poroso (trucioli, pezzi di legno etc.)
Il prodotto attraversa il materiale e si acetifica
Il processo si ripete sino al raggiungimento del contenuto acetico voluto
Processo in disuso bassa resa, costoso per il rinnovo del materiale, lento (0.2 g/Lh di
acido acetico)
A coltura sommersa
E un metodo recente con elevate rese, alta velocit di acetificazione (2.1 g/Lh acido acetico), costanza di
produzione, elevata automazione
Si basa nella immissione di aria micronizzata in serbatoi con il prodotto da acetificare
sistema Frings
Laria viene dispersa da una turbina nel fondo del reattore
Si pu avere
Processo standard (circa 15% acetico finale, discontinuo)
Processo ad alta acidit (oltre 20% acetico finale; si fa una acetificazione standard poi si aggiunge etanolo
in continuo sino allacidit voluta)
Processo continuo (max 9% acetico finale, non usato industrialmente, lento, si acetifica in modo standard
poi si preleva aceto e si immette in contemporanea etanolo con un flusso costante)
Laceto balsamico
Ingredienti
Additivi
Coloranti
Aromi
Addensanti
Emulsionanti
Conservanti
DO
Invecchiamento
Aceto
balsamico
generico
Aceto di vino,
zuccheri, mosto
si
si
si
si
si
no
Non
richiesto
Condimenti vari
Aceto di vino,
zuccheri, mosto
si
si
si
si
si
no
Non
richiesto
Aceto Balsamico
di Modena
Aceto di vino,
mosto duva
concentrato e/o cotto
Caramello
Caramello
no
no
solfiti
IGP
> 60 gg
Aceto Balsamico
Tradizionale
Mosto duva
no
no
no
no
no
DOP
> 12 anni
2. La vigilanza per lapplicazione delle disposizioni contenute nel disciplinare di produzione di cui al precedente articolo
svolta dal Ministero dellagricoltura e delle foreste.
Il Ministero dellagricoltura e delle foreste con proprio decreto pu avvalersi, ai fini della vigilanza sulla produzione e sul
commercio dellAceto balsamico tradizionale di Modena di un solo eventuale Consorzio volontario di produttori il
quale:
a) comprenda tra i propri soci almeno il 30 per cento dei produttori che rappresentino almeno il 51 per cento della
produzione commerciabile dellAceto balsamico tradizionale di Modena;
b) sia retto da uno statuto che consenta, senza discriminazione, lammissione al Consorzio, a parit di diritti, di qualsiasi
produttore, singolo o associato, del prodotto suddetto;
c) garantisca per la sua costituzione nonch per i mezzi finanziari di cui dispone un efficace ed imparziale svolgimento
dellincarico affidato;
d) presenti apposita domanda, preventivamente pubblicata sui Fogli annunzi legali delle Province interessate, al
Ministero dellagricoltura e delle foreste-Direzione generale produzione agricola, corredata della documentazione atta a
comprovare lesistenza delle condizioni di cui alle lettere a), b), c), e precisamente:
1) elenco dei soci corredato dai certificati delle competenti camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura
comprovanti lesistenza dei requisiti di cui alla lettera a);
2) copie autentiche dellatto costitutivo, dello statuto e del regolamento del consorzio;
3) relazione sullorganizzazione tecnica ed amministrativa del consorzio, nonch sui mezzi finanziari di cui pu disporre
per lespletamento dei compiti di vigilanza.
3. Il consorzio incaricato potr utilizzare un proprio contrassegno sul prodotto imbottigliato, il cui schema dovr essere
preventivamente approvato dal Ministero dellagricoltura e delle foreste, per contraddistinguere lavvenuta vigilanza ai
fini della produzione e della commercializzazione del prodotto stesso.
Il consorzio cui viene affidato lincarico sottoposto alla vigilanza del Ministero dellagricoltura e delle foreste il quale,
qualora accerti un insufficiente o irregolare funzionamento con pregiudizio per lassolvimento dellincarico, potr
provvedere alla revoca dellincarico medesimo.
Ai funzionari del consorzio incaricati della vigilanza riconosciuta la qualifica di agenti di polizia giudiziaria.
Qualsiasi modificazione dello statuto del consorzio munito dellincarico di vigilanza o dello schema del contrassegno
deve essere preventivamente approvata dal Ministero dellagricoltura e delle foreste.
L. 3 aprile 1986, n. 93
Riconoscimento dellaceto balsamico tradizionale di Modena o di Reggio Emilia
(pubbl. in Gazz. Uff. n. 82 del 9 aprile 1986).
1. Laceto balsamico tradizionale di Modena o di Reggio Emilia un condimento
invecchiato, ottenuto dal mosto, cotto a fuoco diretto, di uve prodotte da uno o pi tra i
vitigni Trebbiano, Occhio di gatta, Spergola, Berzemino e Lambruschi, coltivati nelle
Province di Modena e di Reggio Emilia, senza addizione di altre sostanze.
consentito leventuale innesto iniziale di colonie batteriche acetiche dette madri.
Linvecchiamento deve avere una durata non inferiore a dodici anni e deve aver luogo in
una delle zone di cui al precedente primo comma.
8. LAceto balsamico tradizionale di Modena, allatto della immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti
caratteristiche organolettiche e qualitative:
colore: bruno scuro, carico e lucente;
densit: apprezzabile in una corretta, scorrevole sciropposit;
profumo: bouquet caratteristico, fragrante, complesso ma bene amalgamato, penetrante e persistente, di evidente
ma gradevole ed armonica acidit;
sapore: caratteristico del balsamico, cos come attraverso i secoli stato consacrato dalla tradizione in immutabile
continuit, dolce ed agro ben equilibrato, con apprezzabile acidit, con lieve tangente di aromaticit ottenuta per
influenza dei vari legni usati dei vaselli di acetaia, armonico e sapido per giusto grado di invecchiamento, vivo, franco,
pieno, vellutato, intenso e persistente, in buona sintonia con i caratteri olfattivi che gli sono propri.
9. Laccertamento delle caratteristiche di cui allart. 8, avviene attraverso il controllo organolettico, tramite esame visivo,
olfattivo e degustativo, effettuato da apposite commissioni di esperti assaggiatori.
10. I contenitori in cui sar posto in commercio il prodotto devono essere unici nella forma preventivamente approvata
dal Ministero dellagricoltura e delle foreste e devono rispondere a requisiti tali da assicurare la conservazione della
qualit e il prestigio del prodotto stesso.
Eventuali deroghe dovranno essere appositamente autorizzate dal Ministero dellagricoltura e delle foreste.
11. consentito utilizzare la qualifica di extra vecchio nella presentazione del prodotto che abbia avuto un
invecchiamento non inferiore a venticinque anni rilevabile da tradizionali e specifiche caratteristiche organolettiche
acquisite da pi lungo invecchiamento e affinamento e dalla permanenza nelle batterie.
vietato indicare in etichetta ogni riferimento alla annata di produzione e/o alla presunta et del prodotto.
Il richiamo specifico alla data di inizio di produzione dellacetaia potr essere riportato esclusivamente in
controetichetta o pendaglio o collarino o altra documentazione esplicativa che accompagni il prodotto.
12. Sono vietati luso parziale della denominazione di origine controllata Aceto balsamico tradizionale di Modena
per contraddistinguere il prodotto di cui trattasi e luso di denominazioni alterate che possono trarre in inganno il
consumatore sulle qualit e tipo del prodotto.
vietato usare unitamente alla denominazione di cui allart. 1 qualsiasi aggettivazione aggiuntiva, fatta eccezione per
quanto previsto dallart. 11.
tuttavia consentito luso di indicazioni che facciano riferimento a nomi, ragioni sociali, marchi privati purch non
abbiano significato laudativo e non siano tali da trarre in inganno il consumatore.
consentito altres luso di indicazioni geografiche e toponomastiche che facciano riferimento a comuni, frazioni e
localit compresi nella zona delimitata dal precedente art. 3 dai quali effettivamente provenga il mosto da cui il
prodotto cos qualificato stato ottenuto.
13. La vigilanza per lapplicazione delle disposizioni contenute nel disciplinare di produzione di cui ai precedenti
articoli svolta dal Ministero dellagricoltura e delle foreste.
Il Ministero dellagricoltura e delle foreste con proprio decreto pu avvalersi, ai fini della vigilanza sulla produzione e
sul commercio dellAceto balsamico tradizionale di Modena di un solo eventuale consorzio volontario di produttori
il quale:
a) comprenda tra i propri soci almeno venti produttori, singoli o associati, che da oltre dieci anni abbiano raggiunto
notoriet nella produzione dellAceto balsamico tradizionale di Modena;
b) sia retto da uno statuto che consenta, senza discriminazione, lammissione nel consorzio, a parit di diritti, di
qualsiasi produttore, singolo o associato, del prodotto suddetto;
c) garantisca per la sua costituzione nonch per i mezzi finanziari di cui dispone un efficace ed imparziale svolgimento
dellincarico affidatogli.
La richiesta per ottenere lincarico di vigilanza, preventivamente pubblicata nel Foglio annunzi legali della provincia di
Modena, deve essere avanzata dal legale rappresentante dellente al Ministero dellagricoltura e delle foreste
Direzione generale della produzione agricola, corredata dalla sottoelencata documentazione atta a comprovare la
esistenza delle condizioni di cui alle lettere a), b) e c) di cui al precedente comma:
1) elenco dei soci corredato dal certificato della camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Modena
comprovante lesistenza del requisito di cui alla lettera a);
2) copie autentiche dellatto costitutivo, dello statuto e del regolamento del consorzio;
3) relazione sullorganizzazione tecnica ed amministrativa del consorzio, nonch sui mezzi finanziari di cui pu disporre
per lespletamento dei compiti di vigilanza.
14. Il consorzio che abbia ottenuto lincarico di vigilanza potr utilizzare un proprio contrassegno per la presentazione e
commercializzazione del prodotto imbottigliato, il cui schema dovr essere preventivamente approvato dal Ministero
dellagricoltura e delle foreste, per contraddistinguere lavvenuta vigilanza ai fini della produzione e della
commercializzazione del prodotto stesso.
in facolt del Ministero dellagricoltura e delle foreste, ai fini dellapprovazione della forma dei contenitori dellAceto
balsamico tradizionale di Modena e dellautorizzazione alle eventuali deroghe, richiedere il parere del consorzio
incaricato della vigilanza.
15. Il consorzio cui viene affidato lincarico sottoposto alla vigilanza del Ministero dellagricoltura e delle foreste il
quale, qualora accerti un insufficiente o irregolare funzionamento con pregiudizio per lassolvimento dellincarico,
potr provvedere alla revoca dellincarico medesimo.
Ai funzionari del consorzio incaricati della vigilanza riconosciuta la qualifica di agenti di polizia giudiziaria.
Qualsiasi modificazione dello statuto del consorzio munito dellincarico di vigilanza o dello schema del contrassegno
deve essere preventivamente approvata dal Ministero dellagricoltura e delle foreste.
16. La difesa e valorizzazione dello standard qualitativo dellAceto balsamico tradizionale di Modena avverr tramite
ladozione di opportuni controlli nonch di azioni promozionali e divulgative eventualmente effettuate anche con la
cessione a mezzo del consorzio che agisce senza fini di lucro del prodotto dei soci consorziati.
LAMBRUSCO SALAMINO
TREBBIANO MONTANARO
Vitigni
- Lambrusco (tutte le variet ed i cloni)
- Ancellotta, Trebbiano (tutte le variet ed i cloni)
- Sauvignon, Sgavetta
- Berzemino, Occhio di gatta
- Vitigni iscritti alla DOC in Provincia di Modena/Reggio Emilia
LAMBRUSCO GRASPAROSSA
LAMBRUSCO DI SORBARA
TREBBIANO DI SPAGNA
PIGIATRICE A
MANOVELLA
VECCHIO
PAIOLO
IL TORCHIO
A MANO
MOSTO COTTO
IL FOCONE
SGUALCIDORA
BRUCIATORE
Legni batteria
Duri
rovere e robinia
Semiduri
frassino, castagno
Morbidi
gelso ciliegio
Particolari
ginepro
Stoccaggio
Capacit (L)
10/15
10
15
20
30
40
50
70
90
100/225
Ginepro
Gelso/ciliego/frassino
Rovere / castagno
INVECCHIAMENTO
Variazioni
significative
% acqua
peso specifico
viscosit
colore
gradi Brix
acidit titolabile
Tempo di residenza
Minimo 12 anni
ABTM
ABTRE
(8) La Commissione ha chiesto il parere del Comitato scien[co per le denominazioni dorigine, le indicazioni geograche e le attestazioni
di specificit, istituito con decisione 93/53/CE ( 4 ), circa losservanza delle condizioni di registrazione. Nel suo parere, emesso
allunanimit il 6 marzo 2006, il Comitato ha affermato che la denominazione Aceto Balsamico di Modena gode di fama indiscussa sia
sul mercato nazionale che su quelli esteri, come testimoniano il suo frequente utilizzo in numerose ricette culinarie di diversi Stati
membri, la sua forte presenza su Internet e nella stampa o nei media. LAceto Balsamico di Modena soddisfa quindi alla condizione
inerente ad una reputazione specifica del prodotto corrispondente alla denominazione di cui trattasi. Il Comitato ha osservato che tali
prodotti sono coesistiti sui mercati per centinaia di anni ed ha constatato altres che le cara]eris[che, la clientela, lutilizzo, le modalit di
distribuzione, la presentazione ed il prezzo dellAceto Balsamico di Modena e dellAceto balsamico tradizionale di Modena ne hanno
fatto dei prodotti diversi luno dallaltro, il che consente di garantire un trattamento equo ai produ]ori interessati e di non indurre in
errore il consumatore. La Commissione accetta integralmente tali considerazioni.
(9) Per rafforzare la differenziazione tra i suddetti prodotti, stato precisato che i qualificativi numerici erano inclusi nel divieto di ordine
generale di utilizzare qualificativi distinti da quelli esplicitamente previsti nel disciplinare. Il disciplinare della denominazione Aceto
Balsamico di Modena stato del resto oggetto di adeguamenti di minore importanza destinati ad eliminare eventuali ambiguit.
(10) Sembra che la Germania e la Grecia, nelle obiezioni sollevate relativamente al carattere generico del nome proposto per la
denominazione, non abbiano tenuto conto della suddetta denominazione nel suo complesso, ovvero Aceto Balsamico di Modena, ma
soltanto di alcuni suoi elementi, ossia i termini aceto, balsamico e aceto balsamico o le rispettive traduzioni. Ora, la protezione
conferita alla denominazione composta Aceto Balsamico di Modena. I singoli termini non geografici della denominazione composta,
anche utilizzati congiuntamente, nonch la loro traduzione, possono essere adopera[ sul territorio comunitario nel rispetto dei principi e
delle norme applicabili nellordinamento giuridico comunitario.
(11) Alla luce di quanto esposto finora, la denominazione Aceto Balsamico di Modena deve quindi essere iscritta nel Registro delle
denominazioni dorigine protette e delle indicazioni geografiche protette.
(12) Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le indicazioni geografiche e le
denominazioni dorigine protette,
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
La denominazione che figura allallegato I del presente regolamento registrata.
..
ALLEGATO I
Prodotti agricoli destinati al consumo umano elencati nellallegato I del trattato:
Classe 1.8. Altri prodotti dellallegato I del trattato (spezie, ecc.)
ITALIA
Aceto Balsamico di Modena (IGP)
Caratteristiche analitiche:
densit a 20 C: non inferiore a 1,06 per il prodotto affinato;
titolo alcolometrico effettivo non superiore a 1,5% in volume;
acidit totale minima: 6 %;
anidride solforosa totale: massimo100 mg/l;
ceneri: minimo 2,5 per mille;
estratto secco netto minimo: 30 g per litro;
zuccheri riduttori: minimo 110 g/l.
Caratteristiche organolettiche:
limpidezza: limpido e brillante;
colore: bruno intenso;
odore: persistente, delicato e leggermente acetico, con eventuali note legnose;
sapore: agrodolce, equilibrato.