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degli angeli,
di gloria e di onore
lo hai coronato"
(Salmo 8)
AS
Quando Dio ebbe plasmato luomo creandolo a propria immagine e somiglianza esclam che era
cosa molto buona. Papa Francesco nella sua ul ma enciclica,
Laudato sii, ci invita a vedere
nellintera creazione non solo
lopera buona di Dio ma la casa
dellintera umanit dove tu e le
creature, nella loro specifica collocazione e responsabilit, possano rispecchiare il volto del Creatore. Tra tu e le
creature luomo e la donna occupano una posizione privilegiata poich portano in s la stessa impronta del Creatore: la Sua stessa immagine, il Suo stesso volto. Nonostante le grandi scoperte fa e in campo medico e scien fico
luomo si trova sempre di fronte allo stesso problema: scoprire la grandezza della propria dignit, la bellezza del
proprio volto, la propria gloria, il suo essere poco inferiore agli angeli. Ma non possibile risolvere il mistero della
nostra esistenza da soli. Scoprire la grandezza della propria dignit richiede quindi un confronto, innanzitu o con
s stessi, e poi con gli altri. un impegno a cui dovremmo essere abitua fin da piccoli. Il mistero dellesistenza si
svela solo a raverso la capacit delluomo di accogliere il Creatore. in questo abbandono, in questo riconoscersi
figlio del Padre che assume senso la vita. Il perno di ogni cosa, linizio di tu o, nel semplice gesto dellaccoglienza,
dellacce azione e nellamore. Le migliaia di profughi che stanno bussando alle porte di questa Europa, stanca e
sorda, non solamente chiedono compassione e ospitalit, solidariet e accoglienza, ma ci danno la possibilit di
riscoprire il valore che sta dietro una mano tesa in segno di aiuto, che non respinge la soerenza ma la accoglie.
Dovremmo dunque interrogarci se nel volto di queste persone in fuga riusciamo a scorgere il volto divino presente
in ogni persona creata da quellunico Dio che fa piovere sui buoni e sui ca vi. Il Papa ci esorta ad essere custodi
del creato e di ogni suo abitante: creatura umana, animale o vegetale. Nonostante il more provocato dalla uale
scenario internazionale, nel nostro piccolo, proviamo invece a tendere la mano, ad adarci allAltro, per sen rci
parte dellintera famiglia umana dove, tu , senza dis nzione di lingua, di colore o religione, sono a casa propria.
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Anno VI numero 11
A vit pastorali
di Vito Giannuzzi
U
Lanno che si chiude ci ha regalato
diversi momen e diverse esperienze
molto belle e significa ve. La prima
stata sicuramente la visita di Papa
Francesco al popolo albanese avuta a
se embre, proprio allinizio dellanno
pastorale. Sullonda di questo evento
storico, che ha visto il nostro p. Giovanni impegnato nella organizzazione
dellavvenimento, iniziato e si modellato lintero anno pastorale. Infa
le emozioni vissute dai tan albanesi e
dai nostri parrocchiani presen a Tirana, hanno fa o da leitmo v a tu o
lanno pastorale che iniziava proprio
in quei giorni. Nella nostra parrocchia
invece, un momento veramente importante e significa vo per lintera
popolazione di Milot, stata linaugurazione delle nuove campane e dellorologio che, dal 1 marzo 2015, segna
lo scorrere delle ore nella nostra ci adina. Nellambito pi pre amente
pastorale, anche questanno, stato
un anno molto impegna vo e che ci
ha visto alle prese, in compagnia delle
nostre consorelle angeliche, in diverse
a vit. Oltre al catechismo ordinario,
Agor 2015
Queste due esperienze danno vigore
alla nostra presenza qui e allo zelo per
levangelizzazione che in comunit
avver amo. Altra novit di questanno
stata lesposizione con nua del Sanssimo Sacramento. Spin e incoraggia dalla parole del Papa nel messaggio di quaresima che invitava a dar
vita ad uninizia va chiamata 24ore
con il Signore, abbiamo proposto in
Milot, Fush-Milot e Laskaj tre giorni,
uno per Chiesa, di adorazione con nua del San ssimo Sacramento da
ma na a sera. Linizia va ha avuto
una buona risposta e un buon riconoscimento da parte dei parrocchiani
che erano sta invita a ritagliarsi un
momento nella propria giornata per
fermarsi, anche solo pochi minu , in
preghiera davan al San ssimo. Ul ma novit di questanno stata la
prima festa in occasione della domenica della Divina Misericordia, nel villaggio di Laskaj. La festa, in modo molto semplice ma sen to, si svolta con
un triduo di preparazione e di meditazione sulla Misericordia Divina e con
la Santa Messa nella domenica della
Divina Misericordia. Alla celebrazione
eucaris ca della domenica seguito
un momento conviviale realizzato con
la collaborazione degli abitan del
villaggio. Anche questa esperienza,
come le altre velocemente descri e,
ci invita e ci spinge a cercare di fare
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Laskaj. Parcolare della cappella dedicata a Ges Misericordioso e realizzata grazie allaiuto dellassociazione
irlandese Heart to Hand nel 2013.
Laskaj. 12 aprile 2015. 1festa della Divina Misericordia organizzata con grande
entusiasmo dalla comunit del villaggio
presso la chiesea a cui intolata.
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sempre meglio per il futuro. In tu o
questo, come nelle frequen visite
nelle case della gente, abbiamo sempre visto la Provvidenza di Dio prendersi cura di noi e aiutarci nella dicolt e nei momen di sconforto. Ma
in tu e queste piccole cose che
emerge la bellezza e il senso del nostro stare qui. Vedere la gioia, semplice e per niente artefa a, di persone
che riconoscono quando si prova a
dargli una parola di speranza, unoccasione di convivialit, una possibilit
per poter parlare dei loro problemi e
delle loro dicolt; vedere questa
gioia ed avver re limportanza di poter scambiare una parola o donare un
sorriso ci illustra nei fa , le parole di
Ges che ci spinge a dare noi stessi da
bere agli asseta . Spesso per anche
facile essere presi dal senso di sconforto che nasce dal riconoscersi inadegua di fronte a tante situazioni di
vera povert materiale, spirituale e
umana. Dinanzi a tante storie dicili e
dolorose, che con lo scorrere del tempo si conoscono e si fanno proprie,
facilmente emerge un senso di piccolezza. Ma se da un lato tali sen men
ci deprimono e ci abba ono, dallaltro
riconoscersi piccoli e fallibili ci porta
ad alzare il nostro sguardo a Cristo,
morto e risorto per noi, e a ricordarci
che il nostro essere qui come sacerdonon fru o del nostro essere migliori di altri, anzi; il nostro essere qui
ha senso solo alla luce della Misericordia divina e che noi per primi siamo
tes moni dellamore e della pazienza
che Dio Padre ha per ogni uomo.
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Altre no zie
della Comunit
L
.A
fa ca ad individuare il campanile, la
croce illuminata e le campane per la
cui inaugurazione si a ende, oltre al
Padre Provinciale, la venuta del Vescovo Rrok Mirdita. A moderne abitazioni, salendo verso la parte alta del
paese si alternano ancora res di
quella che fu una volta lAlbania, cara erizzata da case e modeste con
piccoli cor le an stan che ancora
si notano. Lo scheletro di un grande
palazzo una volta in costruzione, ma
che non si decidono a demolire - mi
dice P. Peragine - mi nasconde, sulla
salita la facciata della Chiesa che finalmente mi appare del tu o rinnovata
rispe o al ricordo che avevo di una
foto quando era una sala cinematografica so o il regime comunista. In
uno sguardo abbraccio il complesso
della parrocchia, della casa dei Padri e
delle Suore, i campi da gioco, lampio
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alzare finalmente gli occhi verso il
campanile ed ammirare la croce illuminata e lorologio con so ostan le
campane ancora silenziose che appaiono dai due archi appena so o
larco maggiore del campanile, in perfe o s le con quello dellingresso
della chiesa. Il tu o ore una gradevole visione dinsieme, sopra u o
con le due croci sulla sommit della
chiesa e del campanile che sve ano,
viste dal basso, proprio al di sopra dei
mon che sovrastano la collina. Spazi
ampi, natura rigogliosa ben curata,
fanno da cornice ad un magnifico
complesso parrocchiale dove sono
presen sale interne, saloni per riunioni e un magnifico por co-pa o in
ma oni rossi, che collega la casa dei
Padri a quella delle Suore per a vit
ricrea ve es ve. Tra le case dei Padri
e delle Suore fa da collegamento un
grande spazio re angolare coperto,
dello stesso s le del por co-pa o, in
ma oni rossi, aperto ai qua ro la da
grandi arcate e un lungo tavolo centrale con sedie in massello, per riunioni allaperto. Destate deve essere una
delizia sostare so o il pa o per il vencello che scende dalla montagna alle
spalle del complesso parrocchiale e
quello ascendente della brezza del
mare visibile in lontananza, nelle limpide giornate per il suo fulgore. Sfoglio oggi le foto sul mio smartphone
su cui ho immortalato luoghi, date e
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cris ani e mussulmani accorsi numerosi come segno di convivenza possibile e pacifica grazie al lavoro di tan
missionari, oltre i nostri, in questa
terra. La nostalgia di quanto vissuto
mi ha accompagnato nel viaggio di
ritorno, sopra u o quando ho ripreso
il lavoro scolas co, necessario come
quello parrocchiale, alla crescita umana, sociale e religiosa della giovent,
in ques tempi di profonda crisi della
fede. Pi veloce e tranquillo il viaggio
di ritorno dallaeroporto di Tirana a
quello di Fiumicino, dopo le impreviste esperienze dellandata (ho perso e
ritrovato in pochi minu il mio
smartphone e il tablet!), nel rinnovato
rito dellaranciata rossa gustata in
aereo sia allandata che al ritorno e in
fine nel viaggio in frecciarossa, dalla
Caput mundi alla Campania Felix di
una volta. A distanza di tempo posso
dire che le campane di Milot riecheggiano ogni giorno nel meno poe co
suono del campanello di inizio scuola,
allIs tuto Denza e nelle sue stru ure
inferiori, forse, a quelle delle sorreggono le campane di Milot!
In alto. Il nuovo campanile di Milot e
la facciata della chiesa di San Nicola.
Di lato. Deaglio delle nuove campane montate sul campanile. Da sempre la missione il centro del paese.
Il campanile, visibile gi dalla super
strada che porta alla ciadina, un
vero e proprio simbolo della comunit parrocchiale e un punto di riferimento anche per i non caolici.
Soo. Panoramica dalla chiesea
dedicata a S. Paolo di Ferr-Shkopet.
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L
P. G
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Proge o Rilindja
di Giovanni Peragine
P
Il MiNformo in numeri:
Il S bashku in numeri:
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S
Da qualche anno cerchiamo di essere
presente sulla rete per far conoscere
la nostra realt e condividere con voi
la nostra quo dianit. Ma anche per
documentarci e confrontarci su cosa
accade nel mondo. Siamo presen su:
- Twi er (@BarnabitAlbania)
- Facebook (www.facebook.com/
barnabi albania) con la nostra pagina
dedicata
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Tu o questo, grazie al lavoro dei nostri giovani volontari che ci aiutano a
promuovere la missione o la sostengono con le loro idee e il loro impegno. La missione vive della collaborazione di tu , e speriamo di coinvolgere sempre pi la popolazione albanese, in modo par colare i giovani, per
con nuare a camminare tu insieme.
Borsa di studio:
Sostenere una borsa di studio il
modo pi completo per aiutare i giovani della nostra missione. Il valore
complessivo della borsa di studio
di 1.500,00 euro annuali, e comprende liscrizione alluniversit, lacquisto
dei libri di testo e il vi o e alloggio in
un collegio religioso. I beneficiari
delle borse di studio sono individua
dai Padri che conoscono bene la realt in cui operano e seguono costantemente il loro percorso durante lanno.
possibile partecipare a dei gruppi di
sostegno, versando una quota indivi
duale di 125,00 annuale.
Per maggiori informazioni o per aderire ad una borsa di studio, scrivi a
missionealbania@gmail.com