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Ago FEGATO

Un organo che ben si presta allo studio citologico mediante FNAB il fegato. Le
lesioni bersaglio vengono in genere individuate con l'ecografia, o con la TAC o
con la RMN. La guida pi efficace per la manovra agoaspirativa comunque
l'ecografia poich permette di seguire il tragitto dell'ago durante la manovra,
controllando gli spostamenti dell' organo durante i piccoli movimenti
respiratori. Gli aghi che vengono usati a tale scopo sono aghi particolari, visibili
con l' ecografo, muniti di mandrino. Praticamente dopo che l'ecografista ha
individuato l'area ecograficamente so-spetta individua la traiettoria che l'ago
percorrer e la distanza della lesione dalla cute. A questo punto, con l'aiuto del
patologo, conficca l'ago sottile per via transcutanea (senza previa anestesia
locale). Dopo che stata controllata eco graficamente la posizione della punta
dell' ago viene estratto il mandrino e praticata 1'agoaspirazione. In questo modo
si evitano contaminazioni del materiale raccolto con gli altri tessuti attraversati
dall'ago. La manovra dura complessivamente circa venti secondi durante i quali
si invita il paziente a trattenere il respiro. L'agoaspirazione epatica ha come
scopo essenziale la valutazione di lesioni neoplastiche, primitive o secondarie,
benigne o maligne.
importante che il patologo conosca esattamente 1'anamnesi del paziente, cos
come tutte le notizie che possano essergli utili per 1'esatto inquadramento della

lesione epatica. Queste notizie condizioneranno eventualmente anche la scelta


della colorazione che egli adotter in quella circostanza.
Sulla base morfologica possibile diagnosticare con
sufficiente certezza la maggior parte delle metastasi
epatiche, cos come gli epatocarcinomi.
Pi difficile la diagnosi differenziale fra colangiocarcinoma
e metastasi di adenocarcinoma. Abbastanza agevole la
diagnosi di epatocarcinoma moderatamente e scarsamente
differenziato mentre per gli epatocarcinomi ben differenziati
occorre attenersi ad alcuni criteri importanti di diagnosi
differenziale con gli adenomi, le iperplasie nodulari focali ed
i noduli rigenerativi della cirrosi (Fig. 19-22).
Possiamo essere sufficientemente certi della diagnosi di epatocarcinoma ben
differenziato quando troviamo nel preparato i seguenti caratteri:
. alta cellularit,
. arrangiamento degli epatociti in trabecole caricaturali o in pseudoghiandole,
. monomorfismo cellulare,
. rapporto N/C sfavorevole,
. macronuc1eoli.
I caratteri sopraelencati sono necessari e da soli sufficienti per porre la diagnosi
di epatocarcinoma. Vi sono altri caratteri, che possiamo definire secondari, che

non sono sempre presenti e da soli non sono diagnostici di epatocarcinoma.


Questi sono: i trombi biliari, le strutture papillari circondate da cellule di
Kupffer, i nuclei nudi, le pseudoinclusioni nucleari.
In questi ultimi anni la diagnosi agoaspirativa della tiroide, sempre pi associata
alla guida eco grafica e a varie indagini ormonali di laboratorio (T3,T4,TSH.
calcitonina), ha contribuito a migliorare notevolmente le nostre conoscenze sulla
natura dei noduli tifOidei prima di affrontare un eventuale intervento
chirurgico. Se si effettua una metodica corretta i falsi negativi non superano il
5%. Diagnosi citologiche dubbie o sospette riguardano reperti relativi a:
. adenoma atipico,
. adenoma trabecolare ialinizzante,
. carcinoma follicolare ben differenziato.
In citologia tiroidea l'accuratezza diagnostica dei noduli freddi dipende dal
grado di esperienza del patologo (11). Il carcinoma papillare (Fig. 23), il
midollare (Fig. 24-25-26) e 1'anaplastico sono dia-gnosticabili in una altissima
percentuale di casi sulla base delle sottoindicate atipie citologiche:
. irregolarit del contorno della membrana nucleare con presenza di profonde
incisure ("nuclear grooves"),
. pseudoinclusioni nucleari,
. nucleolo voluminoso,
. granuli metacromatici intracitoplasmatici,
. positivit alla calcitonina e/o alla tireoglobulina.

Anche 1'aspetto dello sfondo dello striscio pu dare utili indicazioni diagnostiche
sulla natura del nodulo tifOideo: . . colloide densa a"corda sfilacciata " o a
chewing gum,
. microcalcificazioni e corpi psammomatosi,
. eccesso di sangue,
. amiloide.
Molto importante anche il pattern di aggregazione cellulare dei frustoli
aspirati che possono assumere vario aspetto:
. a microfollicoli isolati,
. ad aggregati pi voluminosi mono o polistratificati, . poco
coesivi con prevalenza di elementi dispersi di grandezza e
forma variabile.

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