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Un organo che ben si presta allo studio citologico mediante FNAB il fegato. Le
lesioni bersaglio vengono in genere individuate con l'ecografia, o con la TAC o
con la RMN. La guida pi efficace per la manovra agoaspirativa comunque
l'ecografia poich permette di seguire il tragitto dell'ago durante la manovra,
controllando gli spostamenti dell' organo durante i piccoli movimenti
respiratori. Gli aghi che vengono usati a tale scopo sono aghi particolari, visibili
con l' ecografo, muniti di mandrino. Praticamente dopo che l'ecografista ha
individuato l'area ecograficamente so-spetta individua la traiettoria che l'ago
percorrer e la distanza della lesione dalla cute. A questo punto, con l'aiuto del
patologo, conficca l'ago sottile per via transcutanea (senza previa anestesia
locale). Dopo che stata controllata eco graficamente la posizione della punta
dell' ago viene estratto il mandrino e praticata 1'agoaspirazione. In questo modo
si evitano contaminazioni del materiale raccolto con gli altri tessuti attraversati
dall'ago. La manovra dura complessivamente circa venti secondi durante i quali
si invita il paziente a trattenere il respiro. L'agoaspirazione epatica ha come
scopo essenziale la valutazione di lesioni neoplastiche, primitive o secondarie,
benigne o maligne.
importante che il patologo conosca esattamente 1'anamnesi del paziente, cos
come tutte le notizie che possano essergli utili per 1'esatto inquadramento della
Anche 1'aspetto dello sfondo dello striscio pu dare utili indicazioni diagnostiche
sulla natura del nodulo tifOideo: . . colloide densa a"corda sfilacciata " o a
chewing gum,
. microcalcificazioni e corpi psammomatosi,
. eccesso di sangue,
. amiloide.
Molto importante anche il pattern di aggregazione cellulare dei frustoli
aspirati che possono assumere vario aspetto:
. a microfollicoli isolati,
. ad aggregati pi voluminosi mono o polistratificati, . poco
coesivi con prevalenza di elementi dispersi di grandezza e
forma variabile.