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IL PONTE mensile della Parrocchia di S.

Antonio Abate in San Domenico Siena

GIORNALE PARROCCHIALE
Sempre aggiornato e ricco di notizie
consultabile anche online al sito
www.basilicacateriniana.com

ilPonte

Il gusto del corpo sente il sapore del pane, ma il gusto


dellanima, cio il santo desiderio, gusta me, tutto Dio e
tutto uomo. (S. Caterina da Siena - Dialogo)
1

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

il Ponte
Leditoriale del Parroco
FATTORE G 1
Cari parrocchiani,
ho deciso di titolare: Fattore G1, leditoriale di questo primo numero del Ponte, che
niente ha a vedere con i vari G7 o G8, dei grandi, dei potenti della terra.
G1, vuol dire che il 7 novembre prossimo, prender il via il GIUBILEO DELLORDINE
DOMENICANO 1216 2016.
Celebreremo infatti 800 anni dellapprovazione dellOrdine dei Predicatori,( al quale
appartengo) fondato da San Domenico di Guzman. Proprio qui a Siena i primi Frati
furono mandati dal Santo Fondatore, era nato pertanto nella nostra Citt il secondo
Convento della toscana. Dopo Firenze e Roma, il nostro era il terzo dellItalia
centrale. Questo Giubileo lo celebreremo con diversi eventi qui in San Domenico. Il
prossimo giornale parrocchiale sicuramente avr come titolo: Fattore G2 per via
che inizier il giubileo, voluto da Papa Francesco, ma del Giubileo della Misericordia
ne parleremo nella prossima pubblicazione.
Cari Parrocchiani, non posso tacere il fatto che la Chiesa italiana si sta preparando al
5 Convegno Ecclesiale che avr come tema In Ges Cristo il nuovo umanesimo e
si terr a Firenze dal 9 al 13 novembre prossimo. Lumanesimo ebbe la sua origine
proprio a Firenze, l dove il respiro divino ha ripreso il suo ritmo allunisono col
respiro umano e a scoprire la gioia della dignit come persona creata a immagine e
somiglianza di Dio.
Siamo perci tutti invitati a riscoprire che ogni desiderio di bene nasce da
unattrazione divina che desidera condividere in toto, la nostra esperienza umana. Il
convegno si staglier su 4 verbi pi 1 : USCIRE ANNUNCIARE ABITARE EDUCARE
e TRASFIGURARE.
Un cordiale augurio di inizio delle attivit con un brano di San Paolo ai Romani:
Lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare per poter discernere la
volont di Dio, ci che buono, a lui gradito e perfetto.
Tutti benedico di cuore con affetto
P. Alfredo Parroco

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Nell Anno Santo della Misericordia (8/12/2015 20/11/2016) indetto da Papa Francesco
il Ponte propone alcune riflessioni di carattere spirituale sulle 14 opere di Misericordia.

Le Opere di Misericordia Corporali e Spirituali


Premessa:
La misericordia, che letteralmente significa avere un cuore per il misero, associata ad una
beatitudine di Ges Cristo: Beati i misericordiosi: perch troveranno misericordia! Praticando la
misericordia andiamo quindi incontro alla misericordia di Dio verso di noi. Questo dovrebbe essere
il punto di partenza. Per praticare la misericordia non c bisogno di essere dei cristiani superlativi
infatti Ges la riconosce la possibilit di praticare la pi grande opera di misericordia anche ai
bambini, in forza e per virt del loro Battesimo. Se Ges Cristo, attraverso la Chiesa, affida anche ai
bambini lopera pi grande, evangelizzare, vuol dire che si fida molto pi di noi di quanto noi ci
fidiamo di noi stessi. Questa una cosa da tenere sempre presente.
La seconda cosa da ricordare che Ges Cristo prima di affidarci e invitarci alla pratica della
misericordia, sa esattamente come siamo e chi siamo e , nonostante questo, ci invita a praticarla.
Dio, in Ges Cristo, ha predisposto per noi fin dalleternit delle opere di misericordia adeguate
alla nostra persona in quanto fin dalleternit ci conosceva. Quindi, di nuovo, non sentiamoci pi
divini di quanto sia Dio stesso. Anzi Dio vuole che proprio tu, cos come ti trovi oggi, con quelle
difficolt che hai, con quelle virt nascoste che hai, con le tue spine, con le tue gioie, con i tuoi
pensieri profondi, con i tuoi pensieri meschini, con in testa il Vangelo o lultima battuta del telefilm
che ti fa tanto ridere, ha voluto e vuole che tu oggi cammini nella misericordia.
La terza cosa da ricordare che quello che conta, nella pratica della misericordia, non lefficacia
dellopera. Lopera in s va perduta nel tempo come tutte le opere. Ma ci che dellopera rimane
per sempre e che ci seguir anche nella vita eterna lo spirito dellopera : questo rimane
allinfinito perch la carit non avr mai fine.
Infine, ma la cosa pi importante, possiamo compiere le opere di misericordia solo se lasciamo
che la grazia di Dio operi in noi, se non opponiamo resistenza allo Spirito santo. Solo se lo Spirito
abita, opera e dialoga in noi, possiamo avere un cuore di misericordia.
Non opponiamo resistenza alla Grazia e allo Spirito Santo. Accettiamo di essere creature e di non
essere Dio; lasciamo che Dio ci plasmi e faccia di noi, che siamo sue creature, la sua opera.
Questa era la premessa per comprendere come e perch la Chiesa ha voluto definirele opere di
misericordia distinguendole tra opere di misericordia spirituali, dirette allo spirito delluomo, e
opere di misericordia corporale, dirette al corpo delluomo. Questa solo una distinzione
pedagogica perch sia le une che le altre coinvolgono sia lanima che il corpo. Ma la Chiesa ha
tenuto a distinguerle per ribadire limportanza di entrambe le sostanze per la realt delluomo.
Dal prossimo numero cominceremo quindi a parlare delle opere di misericordia spirituale e
corporale trattandole a coppia laddove si prestano relazioni e richiami o singolarmente in altri casi.
Le sette opere di misericordia corporale
1 Dar da mangiare agli affamati
2 Dar da bere agli assetati
3 Vestire gli ignudi
4 Alloggiare i pellegrini
5 Visitare gli infermi
6 Visitare i carcerati
7 Seppellire i morti

Le sette opere di misericordia spirituale


1 Consigliare i dubbiosi
2 Insegnare agli ignoranti
3 Ammonire i peccatori
4 Consolare gli afflitti
5 Perdonare le offese
6 Sopportare con pazienza le persone moleste
7 Pregare Dio per i vivi e per i morti
(a cura di Josy Celli)

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BELTRAMO MIGNANELLI
Scendendo le scale che portano dalla basilica di San Domenico al Chiostro, lungo il muro a sinistra
ci imbattiamo in molte lapidi, fatte restaurare alcuni anni or sono dal parroco Padre Alfredo. Una
lapide, esattamente la quinta, ricorda la sepoltura della famiglia Mignanelli. A questa famiglia
appartenuto Beltramo, personaggio di notevole cultura che rivest un ruolo di primaria importanza
nelle vicende storiche a cavallo tra XIV e XV secolo. Di Beltramo se ne era persa memoria, ma
recenti studi, tra i quali da ricordare, Tra Siena, lOriente e la Curia, anno 2013, a cura di Nelly
Mahmoud Helmy, hanno riportato alla luce limportante ruolo diplomatico di questo senese che
guard oltre la sua citt, ma che mai tagli il cordone ombelicale con essa.
Beltramo,figlio di Leonardo, nacque a Siena nel 1370. Emigr, molto giovane, verso Tunisi, l Egitto
e l India, intraprendendo il mestiere di mercante. Il fratello di Beltramo, Mignanello, era
amministratore giudiziario a Caffa, oggi Teodosia, in Crimea, ma allepoca, colonia genovese sul
mar Nero. Beltramo si stabil a Damasco, in Siria, dove trov fortuna e dove studi la lingua araba.
La conoscenza della lingua araba gli agevol laccesso verso autorit importanti come Barquq,
sultano circasso dEgitto. Nel 1394 a Damasco, Barquq, ricevette Giacomo della Croce,
ambasciatore di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, citt che allepoca era alleata di Siena.
Beltramo fece da mediatore: tradusse la lettera del Visconti e quella del sultano in risposta. Il
Visconti chiedeva al sultano, il permesso di restaurare la basilica di Betlemme e la protezione dei
frati del Monte Sion di Gerusalemme. Mignanelli prosegu il negoziato diplomatico e ottenne il
permesso di restaurare la basilica anche grazie al patriarca abissino Matteo.
Da Damasco, nel 1395, il Mignanelli, stil unaccurata relazione per la filiale di Barcellona
dellazienda Datini, sullandamento del mercato delle spezie in Siria ed Egitto. Percorse Iraq,
Arabia, e Golfo Persico lungo la via terrestre delle spezie: Hormuz-Tabriz-Trebisonda e lungo la via
marittima: Hormuz-Bassora-Catiff.
Nel 1400 Beltramo si rec a Gerusalemme per il suo secondo pellegrinaggio, mentre il sultano
Tamerlano assaliva di nuovo la Siria; Beltramo fugg a il Cairo, ma nel 1402 di nuovo a Damasco.
Nel 1403 torn a Siena dove divenne confratello della Compagnia di San Tommaso, presso il
convento di San Domenico in Camporegio. Nel 1406 sposa Gemmina Giovannetti. Ma la voglia di
conoscere e forse un po di nostalgia dei viaggi compiuti, lo spinsero a ricominciare la carriera
diplomatica, favorito in questo dallamicizia con Tommaso Agazzari. Entr a far parte del seguito di
Papa Gregorio XII, al secolo Angelo Correr, i cui consiglieri pi intimi erano il suo nipote Gabriele
Condulmer (futuro papa Eugenio IV) e leminente domenicano Giovanni Banchini. Nel 1409, il
Mignanelli fu Podest di Montalcino e al seguito di Banchini, nel frattempo divenuto cardinale,
Beltramo and al Concilio di Costanza, nel maggio 1415. Qui scrisse due memorie storiche
AscensusBarcoch, biografia del sultano Barquq e Gesta impiissimi viri nomine Thomorleugh,
sul conquistatore Tamerlano. Da questo scritto si evince che al Mignanelli era noto il rapporto
scritto nel 1403 da Giovanni, arcivescovo domenicano di Sultanyia (Persia). Le due relazioni
risultano essere molto informate, le fonti sono sia mamelucche che persiane. Nel pensiero del
Mignanelli costante lidea del recupero dei luoghi santi, affinch i pellegrini cristiani potessero
visitare la Terra Santa in sicurezza. E proprio per proteggere i pellegrini arriva ad ipotizzare un
dialogo stretto con i musulmani, fino ad arrivare ad una alleanza con loro, una specie di patto di
non belligeranza, per lasciare libero accesso ai luoghi santi.

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Mignanelli descrisse anche il Conclave di


Costanza, in quanto era al seguito del cardinale
Banchini; questo conclave vide lelezione di
Papa Martino V, l11 novembre 1417, sotto il
cui pontificato si chiuse il grande scisma
doccidente, ristabilendo lunit della Chiesa.
La vita avventurosa ed allo stesso tempo laver
ricoperto importanti incarichi, non imped a
Beltramo di prendere parte attiva anche nella
sua Siena, dove nel 1423 fu console dei Pupilli,
nel 1426 lo troviamo tra i Provveditori di
Biccherna e nel 1429 ancora Podest di
Montalcino. Dopo tanto girare, Beltramo mor
a Siena, dove era nato, allet di ottantacinque
anni, il 26 gennaio 1455 e fu sepolto nella
tomba di famiglia, nella basilica di San
Domenico.
Franca Piccini

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STATUA DELLA MADONNA


Per esigenze del cantiere lavori della Basilica, si dovuto spostare la statua della
Madonna. Con loccasione stata restaurata la base su cui poggia la statua.
La base PRIMA

DOPO il restauro

Il momento dello spostamento dalla sede precedente

Attuale collocazione della statua della Madonna in Basilica

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Cantiere in Basilica
Proseguono i lavori di manutenzione e conservazione del tetto della Basilica
Superiore; tutto il mese di settembre servito per spostare il cantiere in avanti fino
allarco ogivale.

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GIUBILEO DELLORDINE DOMENICANO (1216-2016)


LA FONDAZIONE DELLORDINE DEI PREDICATORI

Sabato 7 novembre 2015 si aprir il giubileo dellOrdine dei Predicatori, che si protrarr per tutto
lanno 2016. Questo giubileo commemora gli ottocento anni (1216-2016) dalla promulgazione
della bolla Religiosamvitam, con la quale Papa Onorio III, istituiva lOrdine dei Predicatori il 22
dicembre 1216, Ordine fondato dallo spagnolo Domenico di Guzman. LOrdine abbracci la regola
agostiniana, la finalit dellOrdine la salvezza delle anime mediante la predicazione e
linsegnamento; il motto dellOrdine Veritas. La vita dei frati domenicani si esplica in due modi:
una parte contemplativa e una parte attiva. Per la parte contemplativa lOrdine attinse dal
monachesimo tutte le osservanze regolari, lascetismo, il silenzio, e le pratiche penitenziali e
liturgiche, innestandovi lo studio e la predicazione creando, cos unattivit pi ampia e un nuovo
modo di rispondere ai cambiamenti dei tempi.
Tutte le cariche dellOrdine sono cariche elettive e il superiore conferma linferiore. Questo modo
democratico di governance, molto moderno per lepoca e al passo con i tempi, influenz anche le
Costituzioni delle Nazioni Unite. Labito dei frati domenicani formato da tonaca e scapolare
bianchi con mantello e cappuccio nero; il bianco sta a significare la purezza e la castit, mentre il
nero significa la rinuncia e la penitenza. In Italia, lOrdine dei Predicatori diviso in tre zone: la
Provincia di San Domenico che comprende lItalia del nord; la Provincia romana di Santa Caterina
da Siena, che comprende Abruzzo, Lazio, Sardegna, Toscana e Umbria; la Provincia di San
Tommaso dAquino, che comprende lItalia del sud.
Domenico nacque a Caleruega, in Spagna, il 24 giugno 1170 dallunione di due nobili, Felice di
Guzman e Giovanna de Aza, fu lultimo di tre figli. Allet di quindici anni frequenta le scuole di
Palencia e, ordinato sacerdote, divenne membro del capitolo dei canonici regolari della cattedrale
di Osma, dove da poco era stata istituita la vita in comune secondo la Regola di SantAgostino. Nel
1203, Domenico accompagna il vescovo don Diego de Acevedo in una missione diplomatica in
Danimarca per combinare il matrimonio tra Ferdinando, figlio di Alfonso IX di Castiglia ed una
principessa di Danimarca, ma durante il viaggio i due prelati vennero a sapere che la principessa
era deceduta. Passando per il territorio della Linguadoca, in Francia, Diego e Domenico
constatarono i tristi effetti che leresia catara o albigese produceva su quelle popolazioni.

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Leresia albigese aveva trovato terreno favorevole in modo particolare presso le donne e proprio
sulle donne Domenico indirizz la sua azione di conversione. Egli infatti raccolse molte ragazze
presso il santuario di Santa Maria di Prouille, facendo cos sorgere il primo convento di suore
domenicane, che professavano la regola di SantAgostino. Ben presto, anche molti valenti uomini
di scienza, furono attratti da Domenico, il primo fu Pietro Cellani, che gli don la sua casa di
Tolosa. Iniziarono i viaggi verso Roma, il primo con il vescovo Diego, presso il Papa Innocenzo III, il
quale li incoraggi nellazione intrapresa in Linguadoca; il secondo viaggio Domenico lo fece al
seguito del vescovo Folco, per i lavori del Concilio Lateranense, ma non ottenne lassenso per la
fondazione di un nuovo Ordine, ottenne tuttavia la concessione di un periodo di esperimento. Nel
frattempo Domenico diede ai suoi seguaci il nome di frati predicatori. Il terzo viaggio fu presso
Papa Onorio III che riconobbe il nuovo Ordine religioso il 22 dicembre 1216. Non solo, Onorio III
dette a Domenico lUfficio di maestro del Sacro Palazzo che, da allora fino ad oggi, sempre
stato occupato da un religioso domenicano. Tra coloro che hanno ricoperto la carica di teologo
del Papa, abbiamo Padre Mariano Cordovani, legato a Siena per essere stato direttore della
Cattedra cateriniana, istituita negli anni 20 del Novecento e che termin i sui corsi di studi con la
proclamazione di Santa Caterina a Patrona dItalia. Padre Cordovani fu nominato da Papa Pio XI nel
1936. Altro domenicano che, in tempi pi recenti, ha ricoperto questa carica, il cardinale svizzero
Georges M. Cottier. Attualmente la carica di teologo del Papa, ricoperta dal polacco, Padre
Wojciech Giertych, nominato nel 2005 da Papa Benedetto XVI. La scelta del teologo del Papa
ricade sempre su un religioso dei pi dotti dellOrdine domenicano.
Tornando alla storia dellOrdine, dopo che questo fu riconosciuto, si espanse velocemente; a Roma
il primo insediamento, fu a San Sisto, dove fu aperta la prima comunit di monache, sotto la guida
di alcune monache venute dal monastero di Prouille; a San Sisto oggi ha sede la casa generalizia
della Congregazione delle Suore domenicane di San Sisto, fondata da Madre Antonia Lala. Il
secondo insediamento a Roma fu a Santa Sabina, sul colle dellAventino. Intanto lOrdine si
espanse in modo imponente in Francia, Spagna, Germania e Italia; in queste nazioni i conventi dei
domenicani venivano fondati nelle citt dove avevano sede le Universit. In queste citt troviamo
docenti appartenenti allOrdine di domenicani come insegnanti di teologia, filosofia ed altre
materie. Uno dei pi importanti conventi fu quello di Bologna, fondato nel 1218. Domenico mor a
Bologna il 6 agosto 1221, la sua tomba, opera di Niccol dellArca, uno dei tesori pi preziosi
dellarte italiana ed situata nella basilica di San Domenico. Domenico fu proclamato santo da
Papa Gregorio IX il 3 luglio 1234. (1-continua)
Franca Piccini

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IL POPE DELLA SAPIENZA


Sono contento, attraverso questo giornale, di salutare la
nobile e bella citt di Siena, dove risiedo e svolgo il mio
ministero, grazie anche alla bont dellEccellentissimo
Arcivescovo Metropolita Monsignor Antonio, e a molte
altre persone del clero latino.
Sono padre Vasile Sirbulet, parroco nella chiesa di
SantAnastasia la Romana, gi San Pellegrino alla Sapienza,
in via della Sapienza.
Nellambito del Patriarcato di Costantinopoli, presieduto
da Sua Santit Bartolomeo, c anche la Metropoli
Ortodossa dItalia, presieduta dal Venerabilissimo Metropolita Monsignor
Ghennadios che risiede a Venezia.
Egli il Metropolita da cui dipendo, egli mi ha ordinato sacerdote e inviato a
svolgere la missione di parroco in questa citt. Mi sono preparato al sacerdozio
studiando teologia nel Seminario e nella Facolt teologica di Kiev, ed ho
perfezionato i miei studi nella Facolt teologica di San Nicola di Bari in Italia.
Ho poi contratto matrimonio e successivamente sono stato ordinato prete.
A Siena sono presente dal febbraio del 2011 con la mia famiglia.
Nella chiesa di SantAnastasia si riuniscono per la preghiera cittadini ortodossi di
diverse nazionalit: greci, bielorussi, bulgari, moldavi, rumeni, russi, serbi e ucraini.
Le diversit nazionali trovano unit in Cristo nostro Dio.
Le Celebrazioni liturgiche si svolgono in tre lingue: rumeno, slavo e italiano.
Il sabato, alle ore 17, si celebra il Vespro, la domenica, alle ore 10, si celebra la
Divina Liturgia della Messa. Volentieri accoglieremo i fratelli della Chiesa latina che
desiderano visitarci e conoscerci pi da vicino.
Tutti saluto con la benedizione della Santa e Indivisibile Trinit.

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LA PASTORA DELLA CHIESA (EVANGELICA) VALDESE


Il vostro parroco mi ha domandato una mia breve
presentazione.
Spesso fra vicini ci si conosce poco. Molti senesi vedono
la chiesa di Viale Curtatone, diversa dalle altre: perch
costruita in uno stile particolare da assomigliare ad un
tempio greco; perch quasi sempre chiusa, la si vede
aperta soltanto la domenica mattina; perch sulla porta
si vede una donna con la toga; perch ha le vetrate con
le stelle e chiss per quanti altri motivi.
Forse pochi ci sono entrati eppure, il tempio valdese e la
chiesa valdese sono l dal 1883. La chiesa valdese l'unica chiesa protestante
riformata della citt di Siena e della sua provincia.
In parole pi semplici, i valdesi sono pre-riformati, ovvero nati prima della Riforma di
Calvino e Lutero alla quale hanno poi aderito.
Mi chiamo Milena Martinat, ho 43 anni, sono titolare della chiesa di Siena da
settembre 2014 ma, avevo gi svolto in citt il mio periodo di prova dal 2002 al 2004
poi, ho svolto il mio ministero pastorale in Piemonte, nelle Valli Valdesi (tre valli
dove per secoli i valdesi sono stati ghettizzati fino al 1848).
La mia formazione fatta da una laurea in lingue e letterature straniere moderne
all'universit di Torino e da una in teologia presso la Facolt Valdese di Teologia di
Roma.

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25 Settembre Basilica di San Francesco.


Nel dopo cena di venerd 25 settembre un numeroso gruppo di
parrocchiani, guidato da padre Alfredo insieme ad altri Padri di San
Domenico e a don Benedetto Rossi, si ritrovato nella basilica di San
Francesco per un'ora di adorazione davanti al Miracolo Eucaristico di
Siena.
Nell'occasione sull'altare erano posti due reliquiari relativi ai Miracoli
Eucaristici di Bolsena e di Cascia, due dei molti che nel corso dei secoli
si sono manifestati in Italia.
L'incontro di preghiera si inserito nella Settimana a conclusione
dell'Anno Eucaristico, che terminer domenica 4 ottobre, un anno di
grazia indetto dal nostro Arcivescovo lo scorso anno, in occasione del
centenario della ricognizione scientifica alle Sacre Particole, per
ribadire la centralit dell'Eucaristia nella vita della Chiesa e dei Cristiani.
La meditazione di padre Alfredo, che ci ha guidato alla preghiera
personale in un clima di grande raccoglimento, stata incentrata sul
versetto del Vangelo di Giovanni "Se tu conoscessi il dono di Dio (Gv. 4,10) rivolgendo a ciascuno
dei presenti le parole dette da Ges alla donna samaritana presso il pozzo di Giacobbe. Qual
questo dono di Dio? E la Santa Eucarestia, Dio in mezzo a noi.
La profonda riflessione di padre Alfredo si soffermata sulle parole che Papa Paolo VI scrisse nella
lettera Enciclica Mysterium fidei sulla dottrina e il culto della S.S. Eucarestia con richiami alla
spiritualit eucaristica della nostra Santa Caterina.
Prima della conclusione, guidati da padre Nicola Scarlatino, rettore della basilica di San Francesco,
abbiamo recitato le preghiere per ottenere l'indulgenza concessa dal Santo Padre. Don Benedetto
invece ha recitato delle belle litanie alla S.S. Eucarestia. Con la Benedizione Eucaristica impartita
da padre Alfredo con le "Sacre Particole" abbiamo confermato la fede nella reale Presenza del
nostro Signore Ges Cristo nelle Ostie prodigiosamente incorrotte da tre secoli, come pure in ogni
Ostia consacrata nelle Messe celebrate ogni giorno in tutto il mondo: il miracolo lo sperimentiamo
nella celebrazione dellEucaristia che fa diventare un solo corpo e un solo spirito quelli che la
celebrano e li trasforma in un sacrificio vivente gradito a Dio.
Claudio Cerretani
I miracoli di Cascia a sinistra e Orvieto (Bolsena) a destra
I 2 reliquiari portati allaltare maggiore

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P. Alfredo insieme a Don Benedetto P. Nicola e gli altri frati domenicani in adorazione.

Fase della meditazione e preghiera a cui hanno assistito molti pellegrini della parrocchia di San Domenico.

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INCONTRO CON LE CATECHISTE


Gioved 10 Settembre si tenuto lincontro dei catechisti della parrocchia.
Erano presenti : il parroco Padre Alfredo , Padre Alfred viceparroco , suor
Giuseppina, suor Amalia, Luisella, Annamaria, Luisa, Nicoletta, Giuliana, Lucia ed
Elisabetta.
Il parroco ha:
ricordato che nellambito delle attivit legate allanno eucaristico diocesano la
nostra parrocchia dovr animare ladorazione eucaristica nella chiesa di San
Francesco, davanti alle sacre particole il giorno 25 Settembre dalle 21 alle 22.
invitato i presenti a farsi animatori per una partecipazione sentita e numerosa.
Ha poi comunicato che la giornata inaugurale del catechismo questanno verr
anticipata a Domenica 27 Settembre alle 10.30; dopo la S. messa delle 10.30 ci
sar con genitori e ragazzi un momento di saluto nel chiostro per accordi sugli
orari degli incontri che verranno poi esposti in chiesa.
confermato per il primo mercoled di Ottobre il consueto appuntamento di tutti
i ragazzi del catechismo alle ore 17.30 nella Basilica per recitare insieme il Santo
Rosario.
chiesto a tutti di provvedere ad avvertire i ragazzi e anche le catechiste assenti.
E stato altres ricordato che:
il 18 Ottobre,in occasione della giornata missionaria mondiale, nel chiostro si
svolger la tradizionale fiera del dolce e del salato. Le catechiste sono state
invitate a far partecipare bambini e famiglie
Il 7 Novembre ci saranno nella parrocchia iniziative per il Giubileo Domenicano
che verranno comunicate appena definite in modo preciso.
A tutti stato augurato un impegno fruttuoso .

Le catechiste

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La Rubrica
dei bambini
dallisola che non c al Chiostro di San Domenico
27 settembre 2015 apertura dellAnno Catechistico 2015 / 2016

Padre Alfredo
insieme ai ragazzi del
catechismo alle
catechiste e ai genitori

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AVVISI
Appuntamenti del mese di SETTEMBRE
GIOVEDI 10 ore 18:30
Riunione delle Catechiste con il Parroco.

VENERDI 25 ore 21 - 22
Nella Basilica di San Francesco adorazione delle Sacre Particole. Siete tutti
invitati a partecipare e a lucrare lIndulgenza Plenaria.

DOMENICA 27 ore 10:30 nella Messa Parrocchiale


Inaugurazione dellanno catechistico.
Dopo la messa ci sar un piccolo rinfresco nel chiostro.

Appuntamenti del mese di OTTOBRE


DOMENICA 4 ore 12:00
Supplica alla Beata Vergine Maria del S. Rosario (Madonna di Pompei)

MERCOLEDI 7 ore 17:00


In Basilica riunione dei bambini del catechismo per il rosario guidato dalla
comunit del Padri Domenicani e aperto a tutti i gruppi attivi in
parrocchia.

DOMENICA 18 GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE


Nel Chiostro di San Domenico si svolger la tradizionale fiera di
beneficenza del Dolce e del Salato. Siete invitati a partecipare e
contribuire con dolci e salati ed acquistando i prodotti. Il ricavato andr a
sostenere le missioni nel mondo.

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