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REGOLAMENTO DI CONDOMINIO

Via Aldo Moro 21 Grottaglie (TA)

CAPO I
generalit

Art. 1
Scopo del regolamento
Il presente regolamento relativo al condominio sito in Grottaglie a via Aldo Moro
n.21 ha lo scopo di disciplinare l'uso, da parte dei singoli condomini, di tutte le unit
immobiliari, degli impianti comuni e dei servizi d'uso comune esistenti nelledificio.
Art. 2
Obbligatoriet Regolamento
Ogni condomino si obbliga in proprio e per i suoi eventuali affittuari ad ottemperare
a tutte le norme ed a sottostare a tutti i gravami derivanti dal presente regolamento
Art. 3
Modifica del Regolamento
Le disposizioni del presente Regolamento possono essere modificate con
deliberazione dellAssemblea dei Condomini per ci che riguarda la disciplina e
lamministrazione del condominio, sempre nei limiti previsti dallart. 1138 ultimo
comma.
Art. 4
Subentro
Nel caso che un condomino alienasse la propria unit immobiliare tenuto ad
accollare all'acquirente che vi subentrer, tutti gli obblighi derivanti dal presente
regolamento e sue successive modifiche.
Art. 5
Millesimi e spese
Il valore proporzionale delle singole porzioni materiali che costituiscono oggetto di
propriet esclusiva viene precisato in millesimi la cui totalit (1000/1000)
rappresenta il valore dell'intero edificio comprensivo del suolo e delle parti comuni.
Ogni porzione materiale costituita da un numero di millesimi corrispondenti al
valore della singola porzione in rapporto al valore dell'intero edificio ed in relazione
alla superficie, cubatura e ubicazione della porzione stessa. La suddivisione in
millesimi rimane stabilita nella misura fissata dalla allegata tabella millesimale TAB.
A, fornita dal costruttore. Le spese comuni di consumo, di esercizio e di
manutenzione dell'ascensore, acqua, ecc., saranno ripartite in base alle

disposizioni deliberate dallAssemblea condominiale.


La lettura dei contatori dei consumi verr eseguita dallamministratore o da persona
da lui delegata.
Art. 6
Propriet comune
Sono di propriet a tutti i condomini, propriet che devono intendersi individuali ed
irrinunciabili, tutte quelle parti, locali, cose, impianti degli immobili che, in base agli
atti dassegnazione o di compravendita non risultino di propriet singola ed
individuale di un condomino o del venditore.
Specificatamente sono comuni: il suolo su cui sorgono gli stabili, le opere di
fondazione, le strutture portanti, murature di tamponamento delle strutture esterne,
muri di sostegno e recinto, i marciapiedi, gli spazi verdi, il portone, gli androni, le
scale, le finestre, l ascensore, i pianerottoli, i lastrici solari condominiali, corsie di
manovra, disimpegno, scarichi pluviali, le opere e i manufatti di qualsiasi genere
che servono al godimento comune; gli impianti idrici, fognanti, elettrici, citofonici,
telefonici, fino al punto di diramazione degli impianti ai locali di propriet esclusiva
dei singoli condomini.
Ciascun condomino pu servirsi delle parti comuni, purch non ne alteri la
destinazione e non impedisce agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il
loro diritto; non pu estendere il suo diritto sulle parti ed impianti comuni in danno
degli altri condomini.
In particolar modo, sono vietati in modo tassativo, e con facolt dellamministratore
di agire anche giudizialmente per ottenere losservanza dei divieti, i seguenti usi
delle cose comuni:
a) occupare gli spazi comuni in qualunque modo permanente o temporaneo con
costruzioni e con qualunque oggetto, come bidoni per immondizie, vasi di
fiori, bauli, mobili, ecc. Loccupazione temporanea delle anzidette parti
comuni puo essere autorizzata dallAmministratore soltanto per deposito di
materiali ed attrezzature inerenti a lavori da eseguirsi nelle parti di propriet
esclusiva dei Condomini o nelle parti comuni, e sempre se tali occupazioni
siano limitate come spazio e come durata al minimo indispensabile e non
pregiudichino con il loro peso la stabilit delle strutture murarie.
b) vietato ai proprietari di eseguire scavi di qualunque genere nel sottosuolo
delledificio e dei giardini
c) i cicli e motocicli non dovranno essere lasciati nelle scale e nei pianerottoli
d) vietato gettare immondizie o qualsiasi altro oggetto dalle finestre, balconi e
terrazze e nel vano scala. Ogni condomino dovr curare il trasporto delle
immondizie e rifiuti con recipienti chiusi fino agli appositi bidoni o sacchi
comunali nel luogo loro destinato Qualora dovesse accidentalmente
verificarsi di sporcare, il proprietario tenuto a pulire immediatamente.
e) vietato tenere in ogni locale o spazio comune animali di qualunque specie,
mentre potranno essere tenuti soltanto nei vani di propriet esclusiva ed alla
condizione che non rechino disturbo, specialmente di notte. I proprietari dei
cani devono condurli al guinzaglio onde evitare che sporchino le parti comuni
delledificio e non causino danni alle persone

f) per evitare lentrata ai malintenzionati vietato lasciare aperto il cancelletto


esterno e il portone delle scale
g) vietato ai condomini la chiusura dei balconi con verande o installazioni
simili salvo che questa opera sia autorizzata dallAssemblea o dalle
competenti autorit comunali
Il diritto di ciascun condomino sulle cose comuni proporzionale al valore
dellunit che gli appartiene secondo la tabella millesimale. Il condomino non
pu rinunciare al diritto sulle cose comuni n sottrarsi al contributo delle spese
per la loro conservazione e manutenzione.
Art. 7
Impossibilit di divisione della cosa comune
Le parti comuni dell' edificio condominiale non sono soggetto a divisione
Art. 8
Stabilit delle strutture
E' vietato sottoporre le strutture delle parti comuni e delle parti esclusive a
sollecitazioni superiori a quelle indicate dal tecnico che ha progettato l'edificio.
Art. 9
Assicurazione contro gli incendi e responsabilit civile
Lintero edificio con le relative pertinenze potr essere assicurato contro i danni
dincendio,per un capitale corrispondente al valore di ricostruzione.
Il Condominio inoltre potr provvedere ad unassicurazione per responsabilit civile
contro terzi, per limporto adeguato, tenuto conto del valore corrente della moneta
al momento della stipula della polizza.
LAssemblea, con la maggioranza di cui al secondo comma dellart. 1136 del
Codice Civile, sceglier gli istituti assicuratori e determiner le condizioni di dette
assicurazioni.
Art. 10
Innovazioni
Qualsiasi innovazione o modifica riguardante larmonia costruttiva e lestetica del
complesso, non potr essere effettuata se non con il consenso dei 3/4 (tre/quarti)
del valore millesimale desunto dalle tabelle.
Innovazioni dirette al miglioramento ed alluso pi comodo e redditizio delle cose
comuni, possono essere disposte con la maggioranza indicata dal quinto comma
dellart. 1136 del Codice Civile, salvo il diritto dimpugnativa dei dissenzienti, nei
casi consentiti dalla legge.
Se linnovazione, quantunque riconosciuta utile, importa una spesa rilevante, o
abbia carattere voluttuario, rispetto alle particolari condizioni e allimportanza
delledificio, si applicheranno le disposizioni di cui allart. 1121 del Codice Civile.
Gli uffici o studi professionali possono applicare, alle stesse condizioni, piccole
targhe all' ingresso dell' edificio o in apposita bacheca, previa autorizzazione
dellAssemblea.

Art. 11
Manutenzione, ispezione e lavori ai locali di propriet esclusiva
Ogni Condomino obbligato a eseguire i lavori e le riparazioni occorrenti alle
strutture e agli impianti di sua propriet, per mantenerli in efficienza, specie quando
l'omissione di tali lavori possa danneggiare le propriet di altri condomini, o
compromettere la stabilit .dell'edificio o alterarne l'estetica.
I Condomini, a richiesta dell'amministratore, devono consentire che dall'interno dei
locali di loro propriet si eseguano, con i dovuti riguardi, ispezioni, lavori di
riparazione alle parti comuni e a quelle di altri condomini
Il rifiuto a consentire quanto sopra render il Condomino responsabile dei danni.
E' consentito al condomino e ai Condomini collocare tubazioni e linee elettriche,
telefoniche, condutture o altro lungo le pareti delle cose comuni o lungo quelle di
propriet di altri condomini, quando ci si renda necessario per rendere funzionali
gli impianti considerati necessari dal Consiglio dei Condomini.
CAPO II
divieti e obblighi

Art. 12
Limitazioni e divieti

E vietato:
stendere i panni da asciugare, posti su stendini removibili o fissi sui balconi,
causando stillicidio nelle sottostanti propriet;
vietato per un solo condomino occupare tutti i fili dello stendino condominiale
posto sul terrazzo per asciugare i panni senza dare possibili ad altri di usufruirne
annaffiare piante che possano gocciolare ai piani sottostanti. consentito
lannaffiamento delle piante se poggiate sugli appositi contenitori atti a garantire
che lacqua non trabocchi;
poggiare vasi o altri oggetti sui davanzali, in sporgenza agli edifici o comunque in
posizione tale da poter essere spinta dal vento e precipitare, con il pericolo per
persone e cose sottostanti;
introdurre animali domestici nelle zone comuni se non per rapidi passaggi e
comunque muniti di guinzaglio e museruola; si precisa che il passaggio degli
animali domestici in ascensore consentito solo tenendo gli animali in braccio;
vietato tenere animali di qualsiasi genere nelle superfici o locali condominiali. Si
possono tenere negli appartamenti solo animali domestici a condizione per che
non arrechino pericolo, danno, molestia o comunque disturbo al pacifico godimento
da parte degli altri condomini; in ogni caso eventuali danni arrecati dagli animali alle
cose comuni saranno ad esclusivo ed immediato carico dei proprietari degli animali
medesimi;
e' vietato gettare negli scarichi dei bagni, delle cucine, ecc. oggetti e materie che
ostruiscano le condutture, in caso contrario, il condomino che ha causato il danno
dovr provvedere al risarcimento del danno
vietato lasciare le biciclette, i passeggini per bambini, i tricicli, le motorette ecc.
negli atri dell'ingresso ne per le scale, ne sui pianerottoli o comunque nei luoghi
comuni, tranne che negli spazi appositamente contraddistinti o autorizzati

dallAssemblea. Contravvenendo, si provveder alla loro rimozione con spese a


carico del proprietario
sporcare in vario modo le parti comuni;
detenere materiale esplosivo o pericoloso per i quali vigono peraltro le norme di
P.S.;
depositare materiali e oggetti ingombranti nei locali di uso comune;
affiggere sulle parti comuni, sulla facciata, sulla porta o sulle finestre, manifesti,
volantini, targhe o scritte pubblicitarie diverse da quelle (di dimensioni modeste)
indicanti l'attivit svolta all'interno e comunque senza l'autorizzazione scritta da
parte dellAssemblea dei Condomini;
occupare con materiali od oggetti di qualsiasi specie, sia di giorno, sia di notte, gli
spazi di uso comune, salvo il caso di occupazione temporanea, autorizzata per
iscritto, per eseguire i lavori ai locali dei Condomini;
adoperare i balconi come deposito dei pi svariati materiali;
far cadere acqua, immondizie, carta ed altri oggetti di rifiuto dalle finestre, da
terrazzini e dai balconi.
fare pulizia ai pavimenti, spostare mobili, generare rumori molesti nelle ore
notturne,
generare rumori molesti comunque dalle ore 14,00 alle ore 16,00 e dalle ore 22,00
alle 7,00 del mattino;
installare oggetti di peso eccessivo;
cantare, suonare, tenere riunioni, gridare e far funzionare apparecchi radio e
televisivi dopo le ore 22,00 fino alle ore 07,00 del mattino, a meno che l'intensit del
suono e dei rumori non sia regolato in modo da non giungere ai vicini;
svolgere qualsiasi attivit ricreativa che possa danneggiare le strutture che vi si
trovino;
consentire ai minori di anni 12 di usare l'ascensore se non accompagnati da
persona adulta;
entrare nell'ascensore in numero di persone maggiori di quelle consentite come da
attestato di conformit rilasciato dalla ditta installatrice;
l'installazione di antenne di amplificazione segnali di telefonia mobile o qualsivoglia
tipo di ripetitore atto a generare inquinamento di tipo elettromagnetico;
sostare con veicoli nelle aree comuni del complesso immobiliare; nel caso si
verificasse tale ipotesi, l'amministratore previo i dovuti richiami al soggetto
interessato, dovr disporre l'immediata rimozione forzosa del veicolo con spese a
danno del proprietario del veicolo;
l'anticipazione di tale spese a carico dell'intero condominio
occupare i posti auto altrui poich sono di propriet privata e assegnati in fase di
acquisto dellimmobile
Bisogna evitare tutto ci che pu disturbare gli altri e tutto quanto si desideri
che non venga fatto a noi stessi dagli altri.
E' consentito:

l'installazione di unit esterne di climatizzazione esclusivamente attenendosi alle


predisposizioni esistenti, senza variarne la posizione e rispettando il decoro della
facciata esterna delledificio;
l'installazione di zanzariere esclusivamente dello stesso colore delle finestre e delle
portefinestre esistenti;
l'installazione di tende da sole del tipo Par Tempotest, Grandi Altezze, Trend
1300
Tutti i condomini sono tenuti ad osservare e far osservare le norme di buon vicinato
con reciproco rispetto e tolleranza evitando ogni motivo di molestia e disturbo agli
altri

Art. 13
Domicilio del condomino
Il condomino deve comunicare all'amministratore un proprio domicilio in Italia; in
difetto si intender domiciliato agli effetti condominiali nei locali di sua propriet
situati nel condominio. In caso di trasferimento di propriet il condomino tenuto a
comunicare all'amministratore le generalit del nuovo proprietario, il quale dovr
accettare il regolamento condominiale e le tabelle millesimali vigenti

Art. 14
Obblighi speciali
Il Condomino risponde dei danni che derivassero dall'aver dimenticato aperti i
rubinetti e/o dei guasti ai propri impianti idrici, termici o fognari;
In occasione dei lavori di riparazione, ristrutturazione, ecc. al proprio appartamento,
il Condomino interessato ha l'obbligo di accertarsi che ogni giorno sia eseguita la
pulizia delle scale, del cortile, dell'ascensore e dell'androne. Non ottemperandovi il
Condomino interessato, la pulizia sar fatta eseguire dall'Amministratore
addebitando le relative spese;
Ogni Condomino tenuto a dare sollecitamente notizia all'Amministratore di
qualunque necessit di riparazione attinente alle parti comuni, che venga accertata
nella propriet comune o nei propri locali e che sia connessa a un danno attuale o
futuro, tanto alle cose comuni quanto alle propriet individuali;
Il Condomino si intende domiciliato, nei rapporti col Condominio, nell'unit
immobiliare da lui occupata nel condominio stesso, qualora non abbia notificato
all'Amministratore, almeno venti giorni prima, un diverso domicilio;
Ogni Condomino, in caso di locazione della propria unit immobiliare, deve far
conoscere all'Amministratore le generalit del conduttore, al quale dovr imporre
l'osservanza delle norme del presente regolamento, ai fini soprattutto di una
tranquilla e normale convivenza;
Il Condomino, che alieni la propria unit immobiliare, tenuto ad obbligare
l'acquirente ad osservare il presente regolamento, che dovr essere richiamato
nell'atto di compravendita, e a far pervenire sollecitamente all'Amministratore la
comunicazione dell'avvenuto trasferimento insieme con una copia o un estratto del
relativo atto di compravendita;

- Tutti i reclami aventi riferimento alle cose ed ai servizi comuni debbono essere diretti
all'Amministrazione per iscritto. In caso di urgente necessit le segnalazioni
potranno essere avanzate all'Amministratore personalmente o telefonicamente
osservando le indicazioni impartite dallo stesso.
Art. 15
Frazionamento delle unit immobiliari o cambio di destinazione
d'uso in ufficio
Qualora una unit immobiliare venga frazionata fra pi persone o avvenga una
trasformazione di destinazione d'uso da alloggio a ufficio (unico cambio d'uso
consentito) dovr essere consegnata all'Amministratore una copia del progetto di
frazionamento e-o cambio di destinazione d'uso, unitamente a quella della
concessione o autorizzazione edilizia.
CAPO III
ripartizione delle spese

Art. 16
Obbligo di contribuzione alle spese comuni
Ciascun condomino tenuto a contribuire alle spese necessarie alla
conservazione, il funzionamento, la manutenzione ordinaria e straordinaria,
conservazione, ricostruzione, innovazione e tutti gli oneri riguardanti le cose o gli
impianti comuni.
I valori proporzionali di propriet di tutto il complesso in generale sono indicati nella
tabella A delle propriet individuali
In caso di propriet gravata da usufrutto l'obbligo per la contribuzione della spesa
comune grava:
a) sul nudo proprietario per le spese straordinarie;
b) sull' usufruttuario per le spese di manutenzione ordinaria e d' erogazione dei
servizi.
In caso la propriet sia stata locata l'obbligo della contribuzione della spesa
comune grava:
a) sul proprietario dell' unita immobiliare per tutta la parte attinente alla
manutenzione della cosa comune;
b) sul conduttore per tutte le spese di manutenzione ordinaria e per l'erogazione dei
servizi.
Per inadempienza dell' affittuario l'azione di rivalsa, per quote maturate e non pagate, riguarder unicamente il Condomino, cio il proprietario dell'unit Locata.
I condomini rispondono solidamente nei confronti dei terzi quali committenti, per
fatti illeciti compiuti dall' amministratore eletto a maggioranza.
Ai sensi dell' art. 1118 c.c., nessun condomino pu sottrarsi all' obbligo del
pagamento dei contributi condominiali sia per manutenzione ordinaria, sia
straordinaria della cosa comune adducendo diritti o pretese o eccezioni.

Art. 17
Decreto ingiuntivo per mancato pagamento dei contributi delle spese comuni
1) Il condomino sar considerato inadempiente a far data dallaffissione
dellavviso allinvito al pagamento delle quote, per il ritardo nel provvedere al
pagamento delle quote da lui dovute.
2) Per inadempienza al pagamento dei contributi di spesa per manutenzione
ordinaria e straordinaria, l' Amministratore dovr far spiccare DECRETO
INGIUNTIVO entro sei mesi dal rendiconto da cui risulta la morosit, salvo
dispensa assembleare, avuto riguardo di far procedere una comunicazione di
addebito con la quale l' Amministratore stesso assegner un termine per
provvedere ai relativi versamenti.
3) Il decreto ingiuntivo, spiccato al Condomino inadempiente al pagamento dei
contributi, sia ordinari che straordinari richiesti dall' Amministratore e approvati
dall' Assemblea, sar immediatamente esecutivo nonostante opposizione.
4) Al Condomino moroso per un semestre dalla data della richiesta, l'
Amministratore pu sospendere i servizi comuni che sono suscettibili di
utilizzazione separata.
Art. 18
Spese sostenute arbitrariamente dal Condomino per la cosa comune
1) Nessun condomino pu, senza interpellare l' Assemblea e l' Amministratore e
quindi senza il loro consenso, provvedere a spese, siano pur esse necessarie
per la conser-vazione della cosa comune, salvo si tratti di spese sostenute per
lavori urgenti e im-prorogabili rigorosamente dimostrabili.
2) Il Condomino che abbia arbitrariamente provveduto a spese per la cosa comune
non ha diritto al rimborso. Questo divieto imposto dalla legge ispirato al criterio
di impedire dannose interferenze alla Amministrazione condominiale.
3) Per il concetto di spesa urgente nel condominio degli edifici fatta dal Condomino
senza autorizzazione dell' Amministratore n dell' Assemblea, deve interpretarsi
quella spesa per opere o riparazioni il cui immediato intervento pu portare reale
nocumento sia alla cosa comune, sia alla propriet esclusiva.
Art. 19
Fondo di Riserva Spese straordinarie
A giudizio dell' Assemblea, potr essere costituito un fondo di riserva con quote
stabilite in delibera, per provvedere alle spese di manutenzione straordinaria o ad
altre esigenze speciali o imprevedibili. L' amministrazione del fondo di riserva
tenuta distinta da quella del fondo comune.

Art. 20
Ripartizione delle spese: soffitti - volte- solai

Le spese necessarie alla manutenzione e ricostruzioni dei soffitti - delle volte - dei
solai sono sostenute dai proprietari dei piani l'uno all'altro sovrastanti, restando a
carico del:
a) piano superiore: la copertura del pavimento
b) piano inferiore: l' intonaco, la tinta e la decorazione del soffitto.

Art. 21
Altre spese
Le spese eventualmente non indicate nel presente regolamento, saranno ripartite
secondo le deliberazioni dellAssemblea, secondo luso comune, salvo le norme del
Codice Civile o di altre leggi speciali.
CAPO III
Amministrazione condominiale

Art. 22
Nomina e revoca dell'amministratore
Nomina obbligatoria quando i condomini sono pi di otto. L'amministratore del
condominio viene nominato o revocato dall'assemblea con delibera approvata con
un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la
met del valore del complesso immobiliare. Il mandato ad amministrare pu essere
concesso oltre che a persona fisica anche a societ.
Art.23
Doveri e poteri dell'amministratore
L'amministratore deve:
agire nel rispetto dell'articolato delle regole della qualit e trasparenza e nel
rispetto della legge 241;
eseguire le delibere dei condomini;
curare l'osservanza del regolamento del condominio, con ampi poteri di
decidere tutte le azioni anche giudiziarie che si rendessero necessarie per
ottenere tale osservanza;
disciplinare l'uso delle cose comuni e la prestazione dei servizi nell'interesse
comune,col fine di assicurare il migliore godimento a tutti i condomini;
compiere tutti gli atti conservativi nei diritti inerenti le parti comuni;
rappresentare il condominio attivamente o passivamente nelle liti giudiziali
inerenti le parti comuni e il rispetto del godimento, sia nei confronti dei terzi
che nei confronti dei singoli condomini;
ordinare i lavori di manutenzione straordinaria che rivestano carattere di
urgente necessit, con l'obbligo di convocare l'assemblea per la ratifica;
provvedere alle spese ordinarie per il funzionamento dei servizi comuni, alla
regolare tenuta del libro dei verbali, del libro cassa, al pagamento delle
imposte e alle pratiche inerenti l'edificio nel suo complesso, ai rapporti con i
fornitori, con le autorit amministrative e di polizia anche in rapporto al ruolo
di sostituto di imposta rivestito dal condominio;

presentare all'assemblea per l'approvazione, entro i novanta giorni dal


termine di ogni esercizio annuale, il bilancio della gestione passata; ogni
esercizio si chiude al 31 dicembre di ogni anno; consegnare al successore il
fondo di cassa, i documenti e gli atti del condominio
predisporre per ogni gestione annuale un progetto preventivo di spesa
dettagliato in ogni singola voce ed accompagnato dallo stato di ripartizione
delle quote facenti carico ad ogni singolo condomino; detto progetto
preventivo dovr essere approvato dall'assemblea; tale approvazione dar
titolo all'amministratore per riscuotere i contributi e per agire, senza specifica
autorizzazione dell'assemblee, nei confronti dei condomini morosi
eventualmente applicando la sanzione di cui al 3 comma dell'art. 63 delle
Disposizioni di attuazione del Cod. civ.;
eseguire quanto dovuto in base alle norme di legge sugli edifici e relativi
impianti, previa approvazione dell'assemblea ove siano necessarie spese
rilevanti;
L'amministratore pu:
effettuare una spesa non superiore ad euro 1.000, 00 (mille/00) per quanto
concerne il condominio generale e di euro 400, 00 (quattrocento/00) qualora
la stessa si rendesse urgente per la salvaguardia del bene comune; a seguito
di questo evento l'Amministratore dovr comunicare ai condomini il suo
operato e la spesa sostenuta, che verr discussa e ratificata nella prima
assemblea condominiale successiva.
Inoltre:
1) Su ricorso di ciascun condomino, l' amministratore pu essere revocato dal
collegio arbitrale o, su richiesta dello stesso, dall' autorit giudiziaria, nei casi
previsti dal comma terzo dell' art. 1129 c.c.
2) E' tuttavia in facolt dell' Assemblea di sospendere, in via cautelativa, l' Amministratore dalle sue funzioni, in attesa che il collegio arbitrale o l' autorit giudiziaria si
pronunci sul ricorso.
3) Durante il periodo di sospensione, il Consiglio dei Condomini, nella persona di
un suo componente al quale l' amministratore deve rimettere il fondo di cassa e i
documenti necessari compie gli atti di amministrazione occorrenti, valendosi, se lo
ritiene, della collaborazione di un esperto retribuito dal Condominio. E lo stesso
avviene nel caso in cui l' Amministratore manchi.
4) In caso di assenza temporanea o di impedimento dell'Amministratore, questi
viene sostituito per l'ordinaria amministrazione dal Consigliere Anziano o in caso di
necessit urgente da altro componente del Consiglio.

Art.24
Termini di pagamento dei contributi condominiali
L'assemblea delibera le modalit dei pagamenti dei contributi condominiali.
L'amministratore procede all'invio degli avvisi di scadenza ed i condomini debbono
provvedere al pagamento entro i termini di scadenza: in caso di ritardo si rimanda
allArt.15 del presente Regolamento.

Art. 25
Assemblea dei Condomini
1) L' Assemblea dei Condomini organo deliberante
2) I poteri sono sanciti dal Codice Civile. Essi non possono invadere la sfera
privata.
Art. 26
Composizione dell' Assemblea
L' Assemblea si compone dei proprietari delle unit immobiliari posti nel
condominio, i quali possono partecipare anche per mezzo di delegato. All'
Assemblea possono partecipare, nei casi stabiliti dalla legge, anche gli usufruttuari,
gli usuari, i titolari del diritto di abitazione, i possessori e i locatori.
Art. 27
Attribuzioni dell' Assemblea
1] L' Assemblea provvede:
a)
alla conferma dell' amministratore ed al suo compenso;
b)
all' approvazione del preventivo delle spese occorrenti durante l' esercizio;
c)
all' approvazione dello stato di ripartizione delle spese preventive;
d)
all' approvazione del rendiconto annuale dell' amministratore;
e)
all' approvazione dello stato di ripartizione consuntivo;
f)
alle spese di manutenzione straordinaria;
g)
alla nomina del Consiglio dei Condomini e dei Revisori dei Conti;
h)
alla approvazione di eventuali regolamenti interni per una disciplina pi
particola-reggiata di alcuni servizi;
2) E' in facolt dell' Assemblea di dare mandato al Consiglio dei Condomini di
adottare i provvedimenti di cui alle precedenti lettere b), c), e), f)
Art. 28
Convocazione dell' Assemblea
1) L' assemblea, oltre che annualmente, in via ORDINARIA per le deliberazioni indicate nel precedente articolo, pu essere convocata in via STRAORDINARIA dall'
Amministratore, quando lo ritenga necessario o quando ne sia fatta richiesta da almeno due condomini che rappresentino almeno un sesto del valore dell' edificio.
Decorsi inutilmente dieci giorni dalla richiesta, i detti condomini possono provvedere direttamente alla convocazione. In mancanza dell' Amministratore, l'
Assemblea, tanto ordinaria quanto straordina-ria, pu essere convocata su
iniziativa di ciascun condomino.
2) L' avviso di convocazione deve essere consegnato direttamente o comunicato,
mediante raccomandata postale con avviso di ricevimento/PEC/MAIL, almeno
cinque giorni prima della data fissata per l' adunanza, a ciascun avente diritto nel
domicilio da questo indicato. Le spese relative sono a carico dei singoli condomini.
3) Quando l' oggetto sul quale l' Assemblea chiamata a deliberare riguarda la
custodia, l' amministrazione o la manutenzione ordinaria dell' edificio in condominio,

l' avviso va inviato a chi ha il diritto di usufrutto, di uso o di abitazione sulle unit
immobiliari, mentre quando si tratti di oggetti relativi alla manutenzione straordinaria, alle innovazioni, al rifacimento o alla ricostruzione di parti o impianti condominiali, l' avviso stesso va inviato al nudo proprietario. Se invece gli oggetti all'
ordine del giorno si riferiscono agli uni e agli altri, l' avviso va inviato a entrambi.
4) I proprietari di propriet indivisa possono essere invitati tutti, ma di essi uno solo
ha diritto a rappresentarli tutti nelle discussioni e nelle relative delibere: il gruppo in
comunione diventa il condomino.
5) Nei casi in cui le materie da discutere si riferiscono alle spese e alle modalit di
gestione dei servizi, oppure alla modificazione di altri sevizi comuni, l' avviso di
convocazione viene comunicato, a cura dell' amministratore, ai conduttori delle
unit immobiliari.
6) L' avviso di convocazione deve indicare, oltre agli oggetti da discutere, anche il
luogo, il giorno e l' ora della riunione, sia in prima che in seconda convocazione,
oltre che la firma di chi ha convocato l' assemblea.
7) Non infirma la validit dell' Assemblea la restituzione del plico postale per
assenza del Condomino dal domicilio indicato nel precedente comma secondo o
per cambio di indirizzo non notificato all' Amministratore almeno venti giorni prima
della spedizione del plico stesso.
Art. 29
Costituzione dell' Assemblea e validit delle deliberazioni
1) L' assemblea regolarmente costituita in prima convocazione con l' intervento di
tanti condomini che rappresentino almeno i due terzi del valore dell' intero edificio e
i due terzi dei partecipanti al Condominio.
2) Sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti la
maggioranza degli intervenuti e almeno la met del valore dell' edificio.
3) A parziale deroga del comma terzo dell'art. 1136 del C.C., pu essere prevista
e/o indetta un' Assemblea in seconda convocazione, qualora nella prima non si
raggiunga il numero legale, da tenere anche nello stesso giorno dopo un' ora dalla
prima o comunque non oltre dieci giorni da quest' ultima. Qualora, invece
l'Assemblea sia stata convocata soltanto in prima convocazione e non si possa
deliberare per mancanza di numero legale, pu essere indetta una nuova riunione
non prima del giorno dopo e non oltre 10 giorni dalla prima. Nell'uno e nell'altro
caso, la seduta valida con almeno 1/3 dei partecipanti e 334 millesimi.
4) Le deliberazione che concernono la nomina e la revoca dell' amministratore o le
liti attive e passive, relative a materie che esorbitano dalle attribuzioni dell'
amministratore, nonch le deliberazioni che concernono la ricostruzione dell'
edificio o riparazioni straordinarie di notevole entit o transazioni, devono essere
sempre prese con la maggioranza stabilita dal secondo comma.
5) Le deliberazioni che hanno per oggetto le innovazioni previste dal primo comma
dell' art. 1120 c.c., devono essere sempre approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei partecipanti al Condominio e i due terzi del valore dell'
edificio.
6) Per la alienazione o la costituzione di diritti reali sulle cose comuni o per le locazioni di esse superiore a nove anni, richiesto il consenso di tutti i partecipanti.

7) L'Assemblea non pu deliberare, se non consta che tutti i Condomini sono stati
invitati alla riunione.
8) Il numero di voti per la validit delle deliberazioni s' intende riferito all' oggetto di
ciascuna di esse.
9) Ogni condomino ha diritto a tanti voti quanti sono i millesimi assegnati dalla Tab.
A alla sua porzione di fabbricato.
10) Quando l' unit immobiliare sia soggetta a usufrutto, uso o abitazione, il titolare
di questi diritti dispone di tanti voti quanti sono i millesimi indicati nella tabella di
propriet per l' unit immobiliare sulla quale verte il suo diritto.
11) L' Amministratore nel caso in cui non sia un Condomino partecipa alle riunioni
dell' assemblea senza diritto al voto, per fornire, a richiesta, chiarimenti, salvo i casi
in cui l' argomento in trattazione riguardi la sua nomina, la sua conferma o la sua
revoca o una questione nella quale egli abbia comunque un interesse diretto; casi,
questi, in cui l' Amministratore pu intervenire solo se invitato con decisione unanime dei presenti.
Art. 30
Formalit preliminari e direzione dell' Assemblea
1) Gli intervenuti all' Assemblea, sotto la direzione del Consigliere Anziano,
trascorsi trenta minuti dall' ora fissata, nomina di volta in volta un Presidente e un
Segretario, scegliendoli tra i partecipanti al Condominio, presenti all'Assemblea.
2) L'incarico di Segretario pu essere conferito all'Amministratore, salvo i casi di cui
alla seconda parte del co. 11 del precedente art. 44.
3) La regolarit della convocazione dell'Assemblea viene accertata da Presidente
unitamente a chi ne faccia richiesta all'inizio della seduta, mediante esame dei documenti relativi. La validit della sua costituzione, contestualmente dichiarata,
efficace per tutta la sua durata, anche se una parte degli intervenuti si assenti dalla
riunione.
4) L'Assemblea diretta dal Presidente, il quale disciplina la discussione
prescrivendo quanto serva perch la trattazione degli argomenti avvenga in modo
ordinato, e la dichiara chiusa quando la ritenga sufficiente.
Art. 31
Diritto di voto e di delega
1) Ogni Condomino ha diritto a tanti voti quanti sono i millesimi assegnati alla sua
unit immobiliare dalla Tab. A e pu intervenire all'Assemblea anche per mezzo di
delegato.
2) Le deleghe a rappresentare i condomini, che devono avere forma scritta,
vengono controfirmate dal Presidente e dal Segretario dell'Assemblea e allegate al
verbale della seduta.
3) Qualora una unit immobiliare dell'edificio appartenga in propriet indivisa a pi
persone, queste hanno diritto a un solo rappresentante dei comproprietari
interessati. In mancanza provvede per sorteggio il Presidente
4) Gli aventi diritto al possesso, usufrutto, uso o abitazione, esercitano il diritto di
voto negli affari che riguardano la custodia, l'amministrazione o la manutenzione
ordinaria, mentre nelle deliberazioni che concernono la manutenzione straordinaria,

le innovazioni, i rifacimenti e la ricostruzione delle parti o di impianti comuni, il voto


spetta al nudo proprietario.
5) Ciascun condomino non pu avere pi di tre deleghe.
6) All'Amministratore non possono essere conferite deleghe.
Art. 32
Verbale dell'Assemblea
1) Il verbale dell'Assemblea viene redatto dal Segretario, seguendo le direttive del
Presidente, entro quindici giorni dalla seduta, sulla base degli appunti presi durante
la stessa, a meno che un decimo degli intervenuti non chieda che la compilazione
del verbale o di parti di esso avvenga durante la medesima. Nel qual caso, i
presenti vengono invitati, al termine della riunione, a sottoscrivere il verbale stesso.
2) Chi chiede l'iscrizione a verbale di dichiarazioni pertinenti, deve dettarne il testo
al Segretario. Sulla pertinenza delle dichiarazioni, decide, a richiesta anche di uno
solo dei presenti, l'Assemblea a maggioranza di voti.
3) Il verbale deve contenere l'indicazione del luogo e la data dell'adunanza, l'ordine
del giorno, l'elenco degli intervenuti, personalmente o per delega con i relativi valori
millesimali, la nomina del Presidente e del Segretario, la constatazione della
regolarit della convocazione e della costituzione dell'Assemblea (in prima o in
seconda convocazione), un sommario resoconto della discussione, il testo delle
deliberazioni prese con l'indicazione della maggioranza ottenuta da ciascuna e le
dichiarazioni pertinenti di cui al secondo comma del presente articolo.
4) Il verbale viene firmato dal Presidente e dal Segretario e deve essere trascritto
nell'apposito registro o raccolto in un fascicolo da rilegare periodicamente, previa
sottoscrizione di ciascuna pagina di esso.
5) Dopo la trascrizione del verbale, gli errori materiali e di calcolo, sfuggiti nelle deliberazioni, sono corretti dal Presidente e dal Segretario dell'Assemblea, mediante
annotazione a margine del verbale stesso, sottoscritta da entrambi.
6) Copia del verbale deve essere trasmessa a tutti i condomini entro venti giorni
dalla data della deliberazione, mediante consegna a mano oppure a mezzo posta
semplice ai presenti all'Assemblea (anche per delega) e per raccomandata agli
assenti. Le spese relative sono caricate individualmente ai Condomini interessati.
Art. 33
Valore delle deliberazioni dell'Assemblea
Le deliberazioni prese dall'Assemblea a norma degli articoli precedenti sono
obbligatorie per tutti i condomini e possono essere impugnate con le modalit ed i
termini previsti dalle legge.

CAPO IV
disposizioni finali e transitorie
Art. 34
Copia degli atti

L'Amministratore, previo pagamento delle spese relative, rilascia ai Condomini


copie dei documenti relativi all'amministrazione del condominio.
Art. 35
Controversie tra Condomini
Tutte le controversie che dovessero insorgere tra i condomini afferente
strettamente la materia personale, saranno gestite direttamente tra i singoli
condomini interessati, mentre quelle di natura condominiale, saranno
preferibilmente in prima istanza presentate all'assemblea del condominio; ove tale
organo non riesca a dirimere la questione, il ricorrente potr rivolgersi alla camera
arbitrale.
Art. 36
Rinvio a norme legislative
Per quanto non previsto nel presente Regolamento, si fa riferimento e rinvio alle
norme contenute nella legge sulla comunione, sul condominio e sui contratti,
nonch ad ogni altra disposizione legislativa e/o amministrativa vigente in materia.

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