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XVII LEGISLATURA
DISCUSSIONI
ANTIMAFIA
SEDUTA DEL
FEBBRAIO
2014
COMMISSIONE PARLAMENTARE
DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLE MAFIE
E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI,
ANCHE STRANIERE
RESOCONTO STENOGRAFICO
15.
INDICE
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Caruso Giuseppe, direttore dellAgenzia nazionale per lamministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla
criminalit organizzata . 4, 7, 9, 11, 12, 13, 14, 19
22, 23, 24, 27, 28, 29, 30, 31
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Audizione del direttore dellAgenzia nazionale per lamministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla
criminalit organizzata, Giuseppe Caruso:
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PAGINA BIANCA
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Audizione del direttore dellAgenzia nazionale per lamministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalit organizzata, Giuseppe Caruso.
PRESIDENTE. Lordine del giorno reca
laudizione del direttore dellAgenzia nazionale per lamministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati
alla criminalit organizzata, Giuseppe Caruso.
Lordine del giorno dedicato in maniera particolare alla vicenda della rimozione da parte dellAgenzia di alcuni amministratori giudiziari di beni confiscati.
La notizia apparsa nei giorni scorsi sugli
organi di informazione ed ripresa anche
oggi in unampia intervista al dottor Caruso pubblicata sul quotidiano La Repubblica. Il dottor Caruso accompagnato dal
prefetto Maria Rosaria Lagan, dirigente
dellUfficio beni sequestrati presso la medesima Agenzia. Prima di dare la parola al
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comune, fosse stato il difensore del proprietario del bene, motivo per cui non ha
iniziato lattivit professionale che gli era
stata richiesta.
PRESIDENTE. Quindi, stato revocato ?
MARIA ROSARIA LAGAN, dirigente
Ufficio beni sequestrati dellAgenzia nazionale per lamministrazione e la destinazione
dei beni sequestrati e confiscati alla criminalit organizzata. Se posso fare una premessa, questa confisca lunico caso in cui
si parla di una revoca fatta dallAgenzia su
un amministratore che, peraltro, consideravamo di fiducia e che era lamministratore della procedura Lo Sicco...
PRESIDENTE. Voglio sapere se quella
su Bellavista una notizia giornalistica,
non smentita dallAgenzia, o se c una
traccia di verit ?
MARIA ROSARIA LAGAN, dirigente
Ufficio beni sequestrati dellAgenzia nazionale per lamministrazione e la destinazione
dei beni sequestrati e confiscati alla criminalit organizzata. Anche qui bisogna fare
un chiarimento. Lamministratore della
procedura il dottor Turchio, peraltro
coadiutore di numerose procedure importanti e conoscitore della realt di Palermo,
tra cui la procedura Lo Sicco. Approfondendo questa procedura, per una serie di
emergenze e di urgenze che si erano
verificate, abbiamo cercato anche su
questo c un appunto che questa gestione presentava aspetti che possono
avere rilevanza penale, non sono in grado
di dirlo, perch sono ancora in corso gli
accertamenti. Sicuramente costituiranno
oggetto di approfondimento e anche di
segnalazione allautorit giudiziaria. Abbiamo scoperto che il Lo Sicco era ancora
amministratore di alcune di queste societ; che cerano immobili di pregio che
erano occupati questo, purtroppo, succede spesso e anche su questo bisognerebbe intervenire dal prevenuto e dalla
figlia; che cerano alcuni edifici che erano
indicati come collabenti nelle relazioni e
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che, invece, erano abitati e forse addirittura affittati dal prevenuto. Accortici di
questo abbiamo rimosso lamministratore,
nominando un altro amministratore di
fiducia della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Abbiamo
verificato, inoltre, che molte di queste
societ dovevano essere in liquidazione,
tranne alcune. Tra queste una era veramente da chiudere, perch era rimasto
pochissimo, ed quella che stata affidata. Abbiamo individuato un novero di
soggetti a cui affidare queste procedure.
Un altro aspetto che si pone, infatti, che
molto spesso c una coincidenza dei coadiutori con i liquidatori, in altri casi,
invece, una volta che si decide di liquidare
la societ e bisogna fare la liquidazione, si
nomina un liquidatore. Bellavista era
stato, dunque, indicato come possibile liquidatore di una di queste societ, peraltro non della societ cassaforte, che invece
stata presa in consegna dallo stesso
coadiutore di fiducia che abbiamo nominato per il tutto. Ci tengo a dire unaltra
cosa. In questo provvedimento, emanato
nel 2013, anche per quanto riguarda le
liquidazioni abbiamo cercato di dare una
direttiva in questo senso: poich le liquidazioni diventano lunghissime spesso
non ci si rende conto di questo e non si
comprende per quale motivo non si riescano a chiudere, pur essendo consapevoli
che la liquidazione un fatto lungo
abbiamo deciso di moralizzare e di stabilire un compenso fisso. In tal modo, fosse
anche durata dieci anni, per la liquidazione, se non riguardava una societ particolarmente complicata, cera un compenso fisso minimale. Di conseguenza chi
prendeva la liquidazione e noi cerchiamo di prendere persone che abbiano
esperienze specifiche percepiva un compenso minimo per poter chiudere nel pi
breve tempo possibile anche queste procedure.
PRESIDENTE. Bellavista stato nominato o no ?
GIUSEPPE CARUSO, direttore dellAgenzia nazionale per lamministrazione e
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la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalit organizzata. No. Non
ha mai preso...
PRESIDENTE. Voglio sapere se stato
nominato.
MARIA ROSARIA LAGAN, dirigente
Ufficio beni sequestrati dellAgenzia nazionale per lamministrazione e la destinazione
dei beni sequestrati e confiscati alla criminalit organizzata. La nomina avviene attraverso la convocazione dellAssemblea, la
quale nomina il liquidatore. Non so se
lAssemblea sia stata convocata e labbia
fatto. Se vuole, mi informo. Non ci ricordiamo tutte le scadenze. Sicuramente
stato individuato come liquidatore delle
societ, anche perch avevamo verificato
che non cerano incompatibilit. Comunque, questa sua disponibilit non ci pi
venuta, ragion per cui non stato nominato liquidatore. Credo che lAssemblea
non si sia ancora svolta, ma, se vuole, lo
verifico in tempo reale.
PRESIDENTE. S, grazie.
GIUSEPPE CARUSO, direttore dellAgenzia nazionale per lamministrazione e
la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalit organizzata. Questo
per far capire, presidente, che noi ci
accorgiamo di queste situazioni ci siamo
accorti, per esempio, di questa vicenda Lo
Sicco nel momento in cui presentano
finalmente dei bilanci. Per esempio, abbiamo verificato, a proposito del Lo Sicco,
che cerano gi delle delibere dellAgenzia
del demanio di liquidazioni di societ che
questo signore non aveva fatto, non aveva
liquidato. Noi ce ne accorgiamo quando i
quattro gatti che esaminano le carte dopo
un anno o due, verificando queste carte,
scoprono che cera una delibera addirittura non dellAgenzia, ma dellAgenzia del
demanio, la quale aveva deliberato appunto la necessit di liquidare quelle
aziende, che non sono state liquidate per
i motivi cui lei ha fatto cenno. Tenere
ancora queste procedure per questi amministratori significa tenere un procedi-
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definitiva dal 2011. Cosa ha fatto in concreto per destinare i beni ? Se vi sono
sprechi, come afferma nellintervista, pu
dire come lAgenzia ha utilizzato le risorse ? Vi sono immobili non occupati, ha
stipulato contratti di locazione anche per
pagare eventuali mutui, o sono tutti destinati ? mai intervenuto o ha mai fatto
intervenire negli incidenti di esecuzione
che si svolgono in tutta Italia per accertare
la buona o la mala fede degli istituti
bancari ? intervenuto nelle udienze di
verifiche dei crediti per argomentare o
sostenere, ove nel caso, le ragioni dellAgenzia e, quindi, dello Stato ? a conoscenza di malumori di giudici di cui
parla larticolo ? Non risulta alcuna dichiarazione da parte della magistratura. Se ha
rilevato gravi irregolarit a carico di amministratori che comunque hanno riscosso
la fiducia dei tribunali di Palermo, Trapani e Caltanissetta nel corso degli ultimi
quindici o ventanni, ha ritenuto di comunicare formalmente o informalmente i
risultati di tale sua attivit alle autorit
giudiziarie interessate, in modo da metterle a conoscenza delle presunte irregolarit compiute dai professionisti in questione ? Se non lha fatto, qual la ragione ? In ogni caso, tenuto conto del suo
ruolo istituzionale, si rende conto che il
tenore delle sue dichiarazioni, direttamente o indirettamente, suona come una
critica diretta alloperato dellautorit giudiziaria di Palermo, Trapani e Caltanissetta, che nel corso di tali lunghi anni
avrebbero omesso di controllare adeguatamente loperato degli amministratori ?
Se tali critiche hanno un fondamento, per
quale motivo, invece di renderle pubbliche,
con un effetto dirompente sullopinione
pubblica, non ha ritenuto di agire istituzionalmente, informando gli organi competenti (procure della Repubblica, Consiglio superiore della magistratura, Corte dei
conti, ordini professionali) ? Tenuto conto
della sua lunga esperienza in Sicilia e del
suo ruolo istituzionale, non ritiene che le
sue dichiarazioni abbiano un oggettivo
effetto di indebolire limmagine dellapparato istituzionale deputato al contrasto
patrimoniale alla criminalit organizzata e
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questa societ. Quando arrivata lAgenzia, nel 2010, due delle societ del gruppo,
che constava di quattro societ, erano
state messe in liquidazione e le altre
arrancavano e hanno continuato ad arrancare. LAgenzia a un certo punto ha
dovuto, quindi, fare la scelta di formalizzare la liquidazione delle altre due societ
del gruppo, che gi lAgenzia del demanio
aveva ipotizzato. Nel frattempo i mafiosi
che avevano fatto tutta unattivit sono
stati a loro volta oggetto di misure di
prevenzione in primo grado. Si cercato,
dunque, di capire se lamministrazione
giudiziaria che stava gestendo il gruppo
Setra potesse rilevare i lavoratori della
Riela, ma non stato possibile. La magistratura di Catania, con gli amministratori
giudiziari, ci ha detto che non era possibile
perch anche quelle aziende erano svuotate. Per quanto riguarda la liquidazione,
la stessa liquidazione della societ resa
difficilissima, perch ci sono debiti. Noi
abbiamo pagato il consiglio direttivo se
ne preso la responsabilit e io ho firmato
per pagare almeno gli stipendi, prendendo risorse che non cerano da altre
procedure. Si cercato di procedere alla
liquidazione e non si riusciti nemmeno
a vendere il famoso capannone. Io ero
presente in prefettura quando lo si
proposto. I liquidatori hanno proposto ai
lavoratori di fare quello che lonorevole
Fava diceva: noi vi diamo il capannone a
un costo minimale essendo una liquidazione, si poteva dare gratis voi riavviate lattivit e vi rivolgete alla regione.
Cerano anche risorse per poter riavviare
unattivit imprenditoriale, cerano tutti i
sindacati. Questa riunione mi pare ci sia
stata nella primavera del 2013. I lavoratori, per, non se la sono sentita. Li
capisco pure, perch un conto fare i
dipendenti, un conto fare gli imprenditori in un contesto non lo dico io, ma
emerge dalle carte che non ripulito. Se
io non riesco a vendere un capannone,
neanche svendendolo, a nessuno i liquidatori sono riusciti a vendere i mezzi
sparsi per lItalia, ma non il capannone
evidentemente la situazione complessa. I
lavoratori non se la sono sentita. Questo
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spesso anche noi abbiamo avanzato proposte. Una di queste sicuramente quella
di poter avere un fondo di rotazione da
mettere a disposizione dei beni confiscati
perch si possano utilizzare, soprattutto
per le aziende verso le quali si possano
profilare misure di vantaggio che possono
essere finanziate in questo modo per mantenere posti di lavoro e aziende aperte. Gi
da ora evidente, per, che dobbiamo
lha scritto il sottosegretario Mantovano,
una fonte alla quale lei e Il Sole 24 Ore
fate riferimento approfondire la questione allinterno di indicazioni che gi
esistono in questo momento. Fino a
quando non in confisca definitiva, io
penso che il denaro non possa essere
totalmente utilizzato. In parte pu essere
utilizzato, in parte no. Deve essere tenuto
in riserva. Bisogna valutare se questa
eventuale riserva sia eccessiva, ma questa
indicazione di legge esiste. Poich c allarme in questo momento su questo punto,
partiamo da un pregiudizio positivo: ci
auguriamo che la riserva che stata
mantenuta immobile sia quella che la
legge prevede nel caso in cui si debbano
restituire quei beni. C poi un altro
aspetto, che quello dei titoli. A me risulta
che, se vengono sequestrate azioni, cio
titoli esposti a variazioni di mercato,
previsto che vengano trasformate in titoli
di Stato, che hanno un rendimento costante. Anche questo offre una garanzia
che quel patrimonio nel frattempo non si
consumi nelle oscillazioni di mercato. Partiamo, quindi, da questo pregiudizio positivo, ossia che ci che in giacenza presso
Equitalia dipenda da misure prudenziali
che la legge impone nellamministrazione
di quei beni. Con tutto ci andremo fino
in fondo. Non so quanti sono i soldi
immobilizzati che non vengono utilizzati
per le forze dellordine, per gli altri beni
confiscati, per la scuola, per il risanamento ambientale, per creare prevenzione
nei confronti della mafia e per restituire
ci che i danni della mafia hanno sottratto
ai beni dei cittadini. Sar nostro dovere
indagare da questo punto di vista.
chiaro che, rispetto alle richieste che sono
state fatte e ripetute in questa sede dal-
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