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THE

GOSPEL OF BARNABAS
EDITED AND TRANSLATED FROM
THE ITALIAN MS. IN THE IMPERIAL
LIBRARY AT VIENNA

LONSDALE

AND

LAURA RAGG

WITH A FACSIMILE

OXFORD
AT THE CLARENDON PRESS
1907

PREFACE
Two

articles in the

may be

Journal of Theological Studies

said to have paved the

The

publication.

first

of these,

in April, 1902

Axon, appeared

way
;

for the present

by Dr. William

the second, by one

of the present editors, exactly three years later.

The

translation of the Arabic glosses

was begun by

Major Marriott, D.S.O., and has been completed by


Professor Margoliouth (to whose valuable Note on
p. xlviii

we

desire here to call attention)

that of the

Italian text, together with the general editing of

the work of Lonsdale and Laura Ragg.


The translators have endeavoured to preserve the

the MS.,

is

archaic form

and something even of the crudeness

of the original.

Where

the text follows that of

the Bible exactly, they have adopted the language


of the Revised Version, from which also has been
the form into
adapted, with slight modifications,
which the Scripture references are cast. The more
obvious important parallels from the Qoran will be
found either cited or referred to in the footnotes,

which, for the

rest,

have been reduced perforce to

the smallest possible dimensions.


will be found the
Appended to the Introduction

most important passages bearing on the


a 2

Barnabas

PREFACE

iv

controversy from the eighteenth-century writers,


while the text itself is followed by a full (and, it

hoped, accurate) index of Scripture references,


with such subject-index as was practicable.
The translators have encountered many unfore
is

seen difficulties during the four years in which the


work has been in their hands much of the trans
;

lation has been

hotel rooms,

hewn out on

and

far

pilgrimage, or in small

from books of reference.

But the hindrances have been more than matched


by the generous and ungrudging help that they
have

received,

whose courtesy
Europe.

from

especially
is,

Among

indeed,

those to

Italian

savants,

proverbial throughout
they desire to ac

whom

knowledge their debt are Padre Minocchi of Florence,


Professors Guidi and Monaci of Rome, Professors
Nallino and Cesareo of Palermo, Professor Crescini
of

Padua,

and

Commendatore Malagola of the

Venetian Archivio.
Outside Italy their acknowledgements are due
first and foremost to Prof. J. Hitter von Karabacek,
Director of the Imperial Library at Vienna, and
to his learned and amiable colleague Dr. Rudolph
Beer, whose kindness has not limited itself to a
laborious collation of the entire
of

Geneva thanks are due

subject which he has

made

for

MS.

To M. Briquet

an opinion on the

his own.

English friends they would recognize


with gratitude the services rendered by Dr. Paget

Among

Toynbee, whose friendly criticism of their earlier

PREFACE

chapters was of no small value by the Rev. H. G.


Grey, of whose learning they would fain have made
;

a fuller use

and by

Prof. F. C. Burkitt, to

whom

they owe several valuable suggestions. The authori


ties of the Clarendon Press have shown no small

and to Dr. Sanday the editors


are particularly grateful, since to him they owe their
connexion with a task which, whatever the character
kindness and patience

of

its

results,

has been to them one of remark

The long period over which the work


has been spread and the difficulties under which
it has been carried out must be held responsible

able interest.

for

some of the anomalies and

disfigure
o

of

many

it

inequalities

but the editors are

which

too conscious

all

blemishes and shortcomings in a task which

none but an expert

in

two

or three different lines

could hope to achieve to perfection.


f*

J
VENICE,
All Saints Day, 1906.

**

"JL.

Vero euangelio di essu chiamato chrissto nouo


secondo la
profeta mandate da DIG al modo

3a

descritione di barnaba appostolo suo

Barnaba apostolo

di iessu nazareno chiamato chrissto

ha

tutti quelli che habitano


pace he consolatione
desidera charisimi il grande he admirabile DIG a quessti giorni

sopra la tera

passati cia uissitati per

il

suo

proffetta iessu

chrissto

in

grande missericordia di dotrina he miracholi per la qualle


chossa molti inganati da satana sotto pretessto di pieta
a
predichano empiissima dotrina chiamando iessu fiolo di DIG
.

repudiando la circoncissione pato di DIG* im sempiterno he


concedendo ogni cibo inmondo fra li quali he paulo he in-

ganato del quale non senzza dollore

io

ne parllo

per la

qual chossa ui scriuo quella uerita la quale ho ueduta he


sentita nella conuersatione chio ho conuerssato con iessu

3b azioche

siate

salui

he non

siate

inganati

da satana he
|

pero guardatiue da ogni uno


che ui predicha noua dotrina contra quello che ui scriuo
il
azioche siate salui im sempiterno
grande DIG* sia con
periate nello iuditio di DIG

uoi he ui guardi da satana he da ogni malle

amem

I b in questoprimo chapitolo si contiene la anontiatione delloangelo


.

gabrielo

ha maria uergine

circJia alia

natiuita de iessu.

Questi hani passati fu uisitato una uergine chiamata maria


della stirpe di dauit della tribu di iuda per langelo gabrielo da
.

DIG

quessta uerggine uiuendo con ogni santita senza ueruno


he stando in horatione cho

scandallo essendo ireprensibile


ieiunij

un giorno essendo

langelo gabrielo
si

spauento

la

he

la saluto

solla

hentro nella chamera sua

dicendo DIG sia con te ho maria

uergine nello aspeto del angelo la quale la

THE GOSPEL OF BARNABAS

non temere maria

confforto langelo dicendo

grata apresso DIG

il

perche tu

madre

sei

uno proffeta
azioche chaminino

quale tia elleta per

di

quale mandera al popullo de issdraelle


sua legie con uerita di cuore Risspose la uergine hora

il

4a nella

chome

partoriro

fioli

non chonoscendo homo

Risspose langelo

ho maria potente he DIG che fece lomo senzza homo di


generare in te lomo senza homo perche apresso lui niente
b
Risspose maria io so che DIG he omnipotente
pero sia fata la uollonta sua Risspose langelo hora sie in te
concetto il proffetta il quale chiamerai iessu he il chustodirai

he impossibile

dauino he sicera he da ogni cibo inmondo perche elgie santo


di DIG il fanciulo se inclino maria chon humilta dicendo echo
.

tua parola partisi langelo


he la uergine glorificho DIG dicendo chonosci la grandezza di
DIG ho anima mia he exulta spirito mio in DIG saluatore mio c
DIG sia fato secondo

la serua di

la

il

quale ha guardato la humilta della sua serua talmente che

saro chiamata beata da tutte le natione


lui

che he potente che

benedeto

sia

perche mia fato grande


santo nome suo perche

il

la missericordia sua si esstende di stirpe in stirpe

4b

lui

ha fato

nella

mente

mano sua he ha

potente la

del suo cuore

loro sede et elgia exaltato

rempiuto di bene he

memoria
II.

La

le

li

amonitione de

maria

Auendo

stirpe sua

lo

perche elgi

superbo

potenti della

li

chie stato affamato lia

mandato

uoti

suo

al

perche

fiolo

lie

in

per sempre

angelo gabrielo fata ha iosef circha alia

la uollonta di

scandalizasero

si

fornicharia

per

chome

per

DIG temendo la
grauida he la

uno compagno

ellesse

nome chiamato
iussto

essere

della

iosef di uita ireprensibile

temeua DIG

ll

-k-Jl*

il

uergine.

chome

homo

humili

abraham he

conosciuto maria

plebe che non


lapidasero

li

dissperso

elgia depossto

richi lia

proinese fate ha

cocetione di

che temono

he

il

^1

lil

seruiua

con

THE GOSPEL OF BARNABAS

he oratione uiuendo delle opere delle sui mani perche


hera
maesstro di leggname
cho tale homo la uergine
elgi
chonoscendo lo ellesse in chompagno he li manifessto il con-

ieiunij

silgio

5 a essere

DIG

diuino

iosef essendo

la

grauida
hecho mentre che

ripresso dicendo

tua cosorte

ho

lui

iosef

dormiua fu dal angello di DIG


perche uoi tu abandonare maria

che quanto

sapi

quando chonobbe maria


perche elgi temeua

iussto

uoleua habandonare

tutto per uollonta di DIG

in

lei

he opperato he fato
uno filgiolo

la uergine partorira

nome chiamerai

quale custodirai da
uino he sicera he da ogni cibo inmondo perche elgie santo
di DIG nel uentre materno elgie proffeta di DIG a mandato al
il

quale

per

iessu

il

populo de isdraelle azioche conuerti iuda al chor suo he


chamini issdraele nella legie del signore chome he scrito
nella legie di

dara DIG
si

mose

elgi uera con

grande potenza che

he fara grandi miracholi per

saluerano

la

li

qual chossa molti

he peranni della sua uita con ogni

iosef leuandosi dal sono ringratio DIG

manse con maria

li

tuttj

sincerita DIG seruedo.

III.

Mirdbile natiuita de iessu he aparitione di angioli die

laudauano

dio.

in quel

Regnaua

5b cessare agusto

ana he chaifa

monddo

tempo in iudea herode per dechreto

he preside hera pillato nello


onde per dechreto di agussto

pero ogni uno andaua

di

sacerdotio di
|

si

scriueua

nella patria sua he

si

il

apre-

sentauano alia loro tribu per farsi scriuere si parti adonque


iosef di nazaret citta di galilea con maria sua molgie grauida
.

per essere sua citta essendo della


per andare in betelem
dauit
azioche
da
stirpe
elgi fusi scrito secondo il dechreto
.

de cessare

peruenuto iosef in beteleme per essere la cita


pichola he grande la moltitudine di chollorro che peregrini
iuui herano
elgi non trouaua locho pero prese stantia
.

fuori della citta intuna stantia fata per ridoto de passtori

habitando iuui iosef

si

adempite

li

giorni del partorire

di

THE GOSPEL OF BARNABAS

maria

Fu

he partori

il

bracie

nelle

circondata

sno

la

uergine da imenso splendore


senza dollore
il
quale presse
.

filgiolo

he riuoltandolo

sui

nelli

lo

pani

presepio pe non esser ui locho nel diuersorio

6 a iubillo
|

una moltitudine grande

incline

nel

Venero con

di angioli nel diuersorio bene-

he anonziando pace ha cholloro che temono DIG


Maria he iosef laudauano il signore sopra la natiuita di iessu

dicendo DIG

he con somo gaudio

il

nutrichauano

IV. Angioli anontiano alii pastori la natiuita di iesu


lo auerlo trouato lo anontiano.

li

quali

dapoi

In quel tempo stauano li passtori uigilando sopra illoro


Et hecco che furno
greggie chome he chosstume loro
.

da inmensso

splendore onde apparue loro uno


furno ripieni di spauento
angelo il quale benediceua DIG
li pastori per la improuissa luce he apparenzza angelicha
onde langelo del signore li conforto dicendo
hecho chio ui
circondati

anontio una allegrezza grande perche elglie nato nella citta


di dauit uno fanciulo proffeta del signore . il quale porta
grande sallute alia chassa de issdraele, il filgiolo ritrouarete
nel pressepio con la

madre sua che benedice DIG

he deto

Qb quessto uenero una grande moltitudine di angioli benedicendo


DIG
anontiando pace ha cholloro che hano bona uollonta
|

Partiti

li

li

angeli

passtori

fra

loro

andiamo insino in betelem he uediamo


per langelo suo

cia

belem ricerchando

dicendo

parllauano
la

parola che DIG

Venero molti passtori in


nouo parto he ritrouorno fuori della

anontiato

il

nato fanciulo secondo la parola del angelo


inclinato
li
nello pressepio
fecero adonque riuerenzza he donorno alia

citta

il

madre

quello che haueuano anontiandoli quello che haueuano

sentito

he ueduto

Maria pero nel chor suo seruaua

iosef ringratiando DIG

il

tutto he

Eitornorno li passtori allo gregie loro


anontiando ad ogni uno quanto ueduto haueuano pero fu
rempiuto de timore tutta la montana di iudea he si posse ogni
.

homo

questa parola sopra

il

debia esser questo fanciulo

chore dicendo

che pensiamo che

THE GOSPEL OF BARNABAS

10

V. Circoncissione di

iessu.

Quando furno adempiuti li giorni otto seconddo la leggie


7 a del signore chome he scrito nel libro di mose
pressero il
il
al
cirfanciulo he
tepio per circhonciderlo
portorno
concissero adonque il fanciulo he li posero nome iessu si
.

chome haueua deto


concetto

uentre

fanciulo doueue

temetero DIG

langello del signore auanti che fusi nel

Maria he

essere

in

he seruiuano

iosef

il

chonobero

che

quessto

he roina di molti onde

sallute

fanciulo con timore di DIO

VI. Tre magi sono guidati da una stella de oriente in iudea he


li fano riuerenza he doni.

trouando iessu

essendo nato iessu nelle


Regnando herode Re di iudea
tre
orientali
magi essplorauano le stelle del cielo
parti
onde aparue loro una stella con grande splendore pero fata
.

fra loro conclusione uenero in iudea guidandoli la stella che

auanti di loro chaminaua

he peruenuti in gerusalem interoRe di iudei il che hauendo intexo

gauano doue hera nato il


herode temete he si chomose

tutta

citta

la

conuocho

adonque herode li sacerdoti he scribi dicendo doue nasscere


deba Christo Rissposero loro che doueua nasscere in betelem
.

7b perche

chosi he scrito per

pichola fra

li

il

proffetta

he tu betelen non

principi di iuda perche di te uscira

sei

uno ducha

conuocho adonque
populo mio de issdraelle
herode li magi he li interogo sopra la uenuta loro li quali
rissposero che haueuano ueduto una stella in oriente la quale
11 haueua guidati hiuui onde com
presenti uoleuano adorare
che condura

il

quel nouo

Re

che la sua stella dimostraua

allora disse herode

andate in betelem he con ogni diligenzza inuesstigate del


quale quando lauerete trouato uenite ha dirlo ha

fanciulo

il

perche

anchora

me

ingano elgi parllaua

il

me

uolgio andare addorare he quessto con

VII. la uisitatione di iessu da magi he illoro ritornare alia


patria co la amonitione di iessu fatali in sonio.

Vscirno di ierusalem adonque li magi et echo che la stella


che li aparue in oriente andaua auati di loro
uedeudo la
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

12

li
magi furno pieni di allegrezza onde peruenuti in
betelem fuori della citta sopra il diuersorio doue nato hera
8a iessu uidero fermata la stella andorno adonque hiui li magi

stella

he entrando nella stantia trouorno


sua he inchinati

fecero riuerenza

li

madre

fanciulo con la

il
.

he

li

apresentorno chose

aromatice con argento he oro rinontiando li magi alia uergine


onde dormendo loro furno da il
quanto haueuano ueduto
.

non andare ha herode

fanciulo in uisione confortati di

ha chasa

partendosi per altra uia ritornorno

quanto haueuano ueduto in iudea

loro

Vedendo herode che


nato

da

Ma

lloro

magi non tornauano

li

onde determino di fare morire

echo che dormendo iosef aparue ha

del signore dicendo

madre he uate ne

presto leuati

pero

VIII. Tie portato iessu in eggito fugendo. he herode


fanciuli innocenti,

scernito

anontiando

he pilgia

il

ammaza

si
il

li

riputo

fanciulo

lui lo angello

fanciulo con la

in egito perche herode uole ociderlo

si

leuo

iosef con grade timore he presse maria con il filgiolo he si


andorno in egito he hiui permansero insino alia morte di

herode

8b

il

quale riputandosi burlato dalli

ha ocidere quanti

soldati

betelem
ui hera

li

Rachel piangie

no

sollatione perche

IX a Essendo
.

con

li

suoi

li

soldati

parole del proffeta dicendo pianto he lachrime sono

rama

li

he ocissero quanti fanciuli


aueua comandato herode . onde si adempite le

uenero adonque

chome

maggi mando

herano nati di nouo in

fanciuli

si

li

suoi

troua

ma non

fiolji

grande in

ui e dato con-

ritomato iessu in iudea fa una mirabil disputa

dotori sendo peruenuto alii dodeci ani.

Morto herode
iosef dicendo

echo langello del signore aparue in sonio ha


Ritorna in iudea perche sono morti cholloro
.

che uolgiono la morte del fanciulo


prese adonque iosef il
fanciulo con Maria essendo uenuto alia heta di hani sete he
.

uene in iudea onde intendendo che

Archelao

filgiolo

di

THE GOSPEL OF BARNABAS

14

herode regnaua in iudea ando in galilea temendo di stare


in iudea he andorno ha habitare in nazaret . chreseua il

con gratia he sapientia auanti Dio he auanti li


Essendo peruenuto iessu alia etta di ani duodeci

fanciulo

homeni

he

asscexe con maria

Jerusalem per adorare iuui


fata
ga secondo la legie del signore scrita nel libro di mose
in

iosef

la oratione si partirno

che

con

fusi

lui

li

adonque Maria con


parenti he uicini

auendo smarito iessu perche pensauano


B/itorno
parenti ritornato ha chaxa
.

iosef in Jerusalem ricerchando


il

terzo giorno ritrouorno

il

mezzo dotori che dissputaua con loro


he ogniuno si stupiua sopra le dimande he
tempio in

iessu fra

fanciulo nel
della leggie
rissposte

sui

dicendo chome polle essere tale dotrina in lui essendo chosi


pichollo he

dicendo

non auendo imparato leger

filgiollo

che chossa

ci

il

ripresse

maria

hai fato hecho che io he tuo

habiamo ricerchato per tre giorni con dollore


padre
iessu
non sapete uoi che il seruitio di DIO si
Bisspose
deue antepore al padre he alia madre a
discexe iessu con
ti

la

madre he

iosef in nazaret

he riuerenzza

X*>.

he hera sudito loro con humilta

iessu di ani trenta sul monte olliueto mirabilmete riceue lo

euangelio da langelo gabriello.

Peruenuto iessu

alii

hani trenta

si

chome

elgi

ha

me

disse

essendo andato sul monte oliueto per racholgere oliue con la


madre
.
allora di mezo giorno
facendo oratione
gb
quando
.

peruene ha quesste parole signore con missericordia fu circondato iesu da inmenso splendore he da una inffinita
moltitudine di angioli

li

quali diceuano sia benedeto DIO

Appresentoli langelo gabrielo

uno

libro

il

chome uno spechio

quale discexe nel chore di iessu

quello che DIO

ha fato

quello che DIO

rillucente

nel quale conobe

ha deto he

quello

che DIO uolle talmente che oggni chossa li fu nuda he


aperta chome elgi ha me disse dicendo chredi barnaba che
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

16
io

conobi ogni profeta con ogni profetia talmente che quanto


il tutto uscise da
quel libro Riceuto iessu quessta uisione

dicho

he conoscendo di essere profeta mandate alia chaxa de issdraele


dicendoli che doueua
riuelo il tutto ha maria sua madre
.

grande

patire

he che

persecutione per lonore di DIG

nom

poteua piu di continue essere con lei ha seruirla onde hauendo sentito questo maria risspose, filgiolo hauanti che tu
nascesi mi fu anontiato il tutto
pero sia benedeto il santo
.

nome
10 a

di Dio

adonque quel giorno dalla

Dipartissi iessu

madre per atendere

sua profetia

alia
|

XI. iessu mirdbilmente sana uno leprosso he ua sene in ierussdlem,

Descendendo iessu dal monte per uenire in ierusalem inchontro uno leprosso il quale per diuina imspiratione chonobe
.

iessu essere proffeta

pero con lachrime

pregaua dicendo

il

iessu fiolo di dauit habi missericordia di

me

che chossa uoi fratello chio

Risspose

signore
stolto,

dami

sanita

la

pregga DIG che

il

facia

ti

Risspose iessu
il

leproso

riprese iessu dicendo che sei tu

tia chreato b

he

lui ti

dara la sanita

per che io son homo chome tu


Risspose il leproso io so che
tu signore sei homo ma santo del signore pero prega tu
DIG et elgi mi dara la sanita
Allora iessu sosspirando
.

disse, signore

DIG omnipotente

tuoi dona la sanita

per amore di santi proffeti

ha quessto infermo

onde hauendo deto

quessto disse tochando Io infermo con le

DIG

ho fratelo

riceui la sanita

la

lepra talmente che rimase

di

uno fanciulo

il

la

che uedendo

il

mani

in

che auendo deto

il

nome di
mondo

si

charne del leproso chome


leproso di essere sanato
.

10 b con grande uoce ehridaua uieni issdraele ha riceuere il proff eta che DIG ti manda e
il
prego iessu dicendo fratelo taci
he non dire niente ma quanto piu preggaua tanto piu ehri
|

daua hecho

proffeta hecho

santo di DIG . alle quali parole


ricorsero molti che si partiuano di ierusalem he entrorno con

-:-

il

ool

il

JJL* ^JLi Ul .... c

JU.

THE GOSPEL OF BAKNABAS

18

iessu in Jerusalem dicendo quello che DIG per iessu


fato nel leprosso

XII a primo sermone di


circha al nome di dio.
.

Comosse tutta

sacerdoti

li

Jerusalem quesste parole onde

di

tempio per uedere iessu il quale iuui hera


talmete che apena ui chapiuano

hentrato affare oratione

pregorno

iessu fato al popullo mirabile di dotrina

la citta

tutti concorsero al

pero

haueua

iessu

dicendo

quessto popullo

desidera uederti he udirti pero asscendi nel pinacholo he se

da parola parlla in nome del signore ascexe addonque


he fato segno
iessu sopra il locho doue li scribi parllauano
DIO

ti

di

sia
con la mano aperse la bocha sua dicendo
santo nome di DIO il quale per sua bonta he

silentio

benedeto

il

missericordia uolse chreare le sui chreature


fichasero

lla

il

benedeto

sia

splendore

di tutti

il

li

santo

nome

le

di DIO

santi he profeti

quali

il

glori-

d
quale chreo

il

auanti di ogni chossa

per mandarlo in salute del mondo chome parllo per dauit


Auanti lucifero in spledore di santi ti o
seruo suo dicendo
.

chreato
angioli

&

benedeto

sia

acioche

il

il

santo

seruisero

nome

di DIO

quale chreo

il

benedeto DIO

sia

il

li

quale punite

non hauendo loro uoluto


ripi*obo satana con li suoi seguacj
sia
uole
che
riuerito
sia benedeto
DIO
che
riuerire quello

he

il

santo

nome

terra he

il

nome

DIO

di

trasgedito

di DIO

il

costitui sopra le opere sui

il

il

quale scatio lomo

suo santo precceto

di DIO

nome

di

DIO

sia

benedeto

sia

benedeto
le

il

santo

lechrime di
.

->^

~i.
**\
4)1.

santo

nome
adamo

sia benedeto il
del genere humano
che con iustitia punite chain fratricida

a
<5jl

il

del parradisso per hauere

che con misserichordia guardo

he heua primigenitori
santo

h
quale chreo lomo del fanggo della

THE GOSPEL OF BARNABAS

20

mando

il

flagello
li

sperse

abrugio tre citta scellerate


somerse faraone nel marre rosso"
dis.

eggito
innimicj del suo populo
chastigo
impenitenti sia benedeto il santo
.

inchreduli he

li

nome di DIG b il
punite
quale con missericordia guardo sopra le chreature sui he pero
li mando li sui santi
profeti azioche chaminasero con uerita
li

ll b

diluuio sopra la terra

lo

he

iustitia

auanti lui

che libero

serui

li

suoi

da ogni malle

dono quessta regione chome promesse al padre nostro


abrahamo he al suo fiolo per sempre onde per il seruo suo
mose ci dono la sua santa leggie azioche satana non ci
he

li

inganasi he

Ma

exalto sopra li altri populi


fratelli che
faciamo ogi di noi azioche noi non siamo puniti per li
l
nosstri pechati he quiui iessu co somo spirito
Ripresse la
ci

plebe per auersi possto in obliuione la parola di DIG he sollo


atendere ha uanita . Riprese li sacerdoti per la loro negligenza
nello seruitio di DIG
scribi perche

li

legie di DIG

chon

di DIG

he per

la loro cupidita terrena

dotrina uana

predichauano

Riprese

li

Riprese
he lasauano la
.

dotori perche hanichilauano la leggie


he talmente iessu sermone fece

le loro traditioni

populo che ogniuno piangeua dal picholo al grande chiamando missericordia he pregando iessu che pregasi per loro

al

sacerdoti he principe loro che pressero odio ha iessu


12 a quel giorno per hauere chosi contra sacerdojti scribi he dotori

saluo

li

parllato

he penssauano sopra

la

morte sua

ma

della plebe che proffetta di DIG laueuano riceuto

parolla

he
sia
si

iessu

auendo leuato

le

mani

al signore

per timore

non

dissero

Dio d pregaua

populo piangendo diceuano chosi sia o signor chosi


fata la oratione iessu discexe del tempio he quel giorno
he li
parti di ierusalem con molti che il seguitauano
il

sacerdoti diceua f ra loro malle di iessu

XIII

e.

Timor di

iessu notdbile he

sua oratione he

il

mirabil con-

forto dello angello gabrielo.

iessu auendo inspirito chonosciuto


Passati alcuni giorni
di
la uollonta
sacerdoti ascexe sui monte olliueto per fare
.

u lkL
MS.

41)1.

Ripresse riprexe (sic).

THE GOSPEL OF BARNABAS

22
horatione

onde stando

oratione iessu disse

mi odiano he

la note in oratione la

ho signore

io

matina facendo

chonossco che

scribi

li

sacerdoti pensano alia morte di me seruo


tuo pero signore DIG omnipotente he misserichordiosso a con
missericordia asscolta le pregiere dello seruo tuo
he saluali

mi

mia

dalle insidie loro perche tu sei

sallute

tu

sai signore

che

io seruo tuo sollo ricercho te signore he


parlo la tua
parola per[che] la tua parola he uerita che dura sempre
12 b Dette queste parole l iessu hecho che li uene langelo gabrielo
.

non temere ho iessu perche mille uolte millia


habitano sopra il cielo chustodiscono le uestimenti tui
non morirai insino che non si adempissca ogni chossa
il mondo sia
chassco iessu con la facia
apresso al fine
dicendo

che

he
he
sua

ho signore DIG grande b quanto he grande


missericordia tua sopra di me he che chossa ti daro signore

in terra dicendo
la

mi

per quanto tu

hai donate

ha DIO de

sachrificio

Risspose Io angelo gabriel


il
quale uolendo fare

he arechordati de abraham

leuati iessu

la

Io

parola di DIG

unigenito suo

issmaele

fiolo

per

nom

potendo talgiare il cortello


il suo fiolo
per parole mie offerse in sachrificio uno chastrado
chosi farai adonque tu ho iessu seruo di DIG
Rispose iessu

adempire

uolentieri

ma

doue trouero

lagnello perche non ho danari


Apressentoli adonque langelo gabrielo

he robarlo non e licito


uno montone il quale iessu offerse in sachrificio laudando
he benedicendo DIG il quale he glorioso in etterno
.

XIV d Dapoi

il

digiuno di quaranta giorni iessu

ellege

duodeci

apostoli.

13*
|

Discexe iessu dal monte

he

sollo di

note passo di la parte

giordano he digiuno quaranta giorni he quaranta


note non mangiando chossa ueruna giorno he note
facendo
continua oratione allo signore per sallute del
suo
oltre

il

popullo

alquale DIG

Io

haueua mandate
J

^C!l V L*J

d gjjlil

MS.

4J)1

a UaJL,

parole

parok

4)1

(sic).

^jLkL,
4)1.

6
.

4)1.

he passato

li

quaranta

THE GOSPEL OF BARNABAS

24

fame se li apresento iuui adonque satana he il


tento in molte parole ma iessu il scatio in uirtu di parole
1
di DIG
minisstrorno
partito satana uenero li angioli he

giorni ebbe

ha

quello che hera

iessu

necessario

a
.

Ritornato iessu alia

regione di ierusalem he ritrouato dalla plebe con somo gaudio

pregorno che lui stesi fra loro


perche le parole sui non
hera come di scribi ma herano im potessta perche tochauano
il chore
uedendo iessu che la moltitudine hera grande di

il

quelli che ritornauano al suo chore per chaminare nella leggie


di DID
ascexe sul monte he tutta la note stete in oratione
.

he uenuto giorno discexe dal monte he ellesse duodeci li quali


chiamo apostoli fra li quali he iuda quello che fu ucisso sopra
.

13 b la chroce
fratello

li

nomi

pesscatori

deli qualli

sono andrea he pietro suo


scrisse questo con mateo

Barnaba che

ioane he iacobo noli


publichano che sentaua in bancho
di zebedeo
tadeo he iuda Bartolameo he filipo iachobbo he

il

ma

il

scariot iuda lo

per ellemosina

ma

XV. Miracholo

2
quali sempre cho li sachreti diuini
fece suo speditore di quello che li era dato

iuda isscariot traditore

alii

elgi

robaua

da

fato

la

decima

di ogni chossa

iessu nelle nozze conu&rtendo la

aqua

in uino.

conuito uno certo


Apresandosi la festa di tabernacholi
onde ui
richo iessu con li suoi apostoli he madre ha noze
.

he mentre che mangiauano mancho alloro il uino


hachosto la madre sua ha iessu dicendo chosstoro non hano

ando
si

uino

iessu

iessu

chomando

risspose

la

he che importa cio ho madre mia


alii serui che quanto chomandassi
.

madre sua

iessu obbedisero

herano iuui

sei

uasi da

aqua secondo

il

Disse
chosstume de issdraele da purificharsi per la oratione
iessu hempite quelli uasi di aqua il che fecero li serui alii quali
.

disse

iessu

in

nome

.c

MS.

he he (sic).

di DIG b date

JLc jJU
a

da bere ha

b 4)1
uili.

JJjl.

So MS., see note

quelli che

5, p. 25.

THE GOSPEL OF BARNABAS

26

14a mangiano onde portorno

li

da

serui

here al magiore

domo

quale ripresse li seruitori dicendo ho serui trissti perche


hauete serbato il uino milgiore ha questo tempo perche lui
no sapeua niente di quanto haueua fato iessu rissposero li
il

serui

ho signore

aqua uino

fosero

ma

ebrij

ueduto

tutto

il

da DIG

di DIG perche

magiore domo che

li serui
pensaua
quelli che sedeuano apresso iessu auendo
leuorno di menssa
he li fecero riuerenzza

si

il

santo di DIG uero proffetta mandate


allora chredetero in lui li suoi disscepoli he molti

dicendo ueramente tu
ci

uno homo santo

elgie quiui

elgia fato di

sei

ritornorno al chor suo dicendo

sia

laudato DIG

che a miseri-

cordia de issdraelle he uisita la chasa di iuda con

benedeto sia

XVI c

santo

il

sopra

il

suo

mala

amore he

Mirdbile ammaestramenlo che fece iessu

alia mutatione della

Vno

nome

alii apostoli circha

uita.

he ascexe
giorno conuocho iessu li suoi discepoli
monte he iuui seduto che fu se li auicinorno li suoi
.

bocha sua

discepoli et elgi aperto la

grandi sono

li

beneficij che

li

ammaestraua dicendo

Dio cia fato che pero cie neccessario


il uino nouo si mete

di seruirlo con uerita di chore impero che

14 b in uassi

noui

che chosi douete uoi diuentare noui homeni se

uollete chapire la
io ui

noua dotrina che uscira per la mia bocha


si chome lomo con li hochij suoi nom
.

dicho in uerita che

pote uedere

il

cielo

elgie imposibile di

amoddo ueruno
altro perche se

he

la terra intuno issteso

ammare DIG he

il

tempo che
non si

monddo 6

cosi

polle

ha dui signorj inimici luno de lo f


uno ui amera laltro ui auera in odio chosi
seruire

ui dicho in uerita

che

nom

potete seruire DIG

he

il

mondo

THE GOSPEL OF BARNABAS

28

mondo he

il

perche

possto in buggia cupidita

lie

malignita

Elgie imposibile peroche uoi trouate nel mondo requie ma si


bene persecutione he dano seruite adonque DIG he dissprezate
.

mondo che da me

trouarete requie per le anime uosstre


asscoltate le mie parolle perche con uerita ui parllo, sono
il

ueramente beati cholloro che piangiono quessta mondana uita


perche sarano chonsolati beati sono li poueri che con uerita
.

odiano

abonderano

perche

nelle

oueramente beati cholloro che


regno
mangiano alia menssa di DIG per|che li angioli li ministrerano
DIG

di

del

dellitie

15 a

monddo

del

dellitie

le

Voi

chome

sete in uiagio

si

il

peregrino
peregrini, adonque
charga di pallazi he champi he altre chosse terene nella uia
ma porta chosse legierj he preciose per utillita he
certo no
.

chamino hora quessto

agillita del

uosstro

he

se uollete altro

deue essere

lo

exempio
exempio uelo daro acioche fate

quanto ui dicho non ui aggrauate il core uosstro di desiderij


tereni con dirre ho chi ci uestira he chi ci dara da manggiare
.

ma

*
qualli DIG nostro
signore ueste he nutrisse con magiore gloria di tuta la gloria
b
di sallomone
di nutrire uoi hauendoui
helgie potente Dio

mirate

he alberi con

fiori

li

li

ucelli

li

chreati he chiamati

hani

suo

al

nel deserto

he non

senza

ha

mana

lascio

uestimenti essendo loro

il

seruitio

dal cielo f ece piouere la

le

ciello

il

al suo

inuechire

quale per quaranta


populo de issdraele

ne straciare

loro

ma non manchera la sua misserichordia


temono d ma li richi del monddo nelle loro

la terra
il

sono affamati he pe|riscono

hera uno

elgi

richo al quale essendo chresiuto le entrate


io

le

he quaranta millia homeni


ui dicho in uerita che manchera

seicento

done he fanciuli
he

quelli che

15 b fellicita

ho anima mia

io

disstrugero

li

homo

diceua che faro

granari perche sono

picholj he ne faro di noui magiori onde trionferai ho anima

4)1.

4)1

u_lii

\2\)

*\ .
\j>J$\)

Jjl

... II

...v^-.)

J*

*3L5l 11* eU Jyl

THE GOSPEL OF BARNABAS

30

mia ho misero che

quella note morse

ha poueri he

li

inique

farse

amici con

le

questo mondo perche

di

regno del

cielo

Diteme

doueua pensare

ellemosine

loro

di gratia

elgi

delle facolta
li

portano
uoi

se

tesori

nel

daste a bancho

moneta ad uno publichano he elgi per uno uene donasi dieci


he uenti non dareste ha cotal homo ogni chossa che uoi
auesste

Ma

ui dicho in uerita che tutto quello che darete

he lasserete per amore di DIG cento per uno riceuerete he la


uita etterna a guardate adonque quanto douete essere contenti
.

di seruire DIO

XVII b

in questo chapitolo

si

de christiani he la uera fede di

Deto quessto

chonosse cJiiaramente la infedelta

mumin.

iessu risspose fillipo

noi siamo conteti di

ma desideramo pero di chonoscere DIO perche


Esaia proffeta disse ueramente tu sei DIO asscoxo
he DIO
io sono quello chio sono
disse ha mose seruo suo
Risspose
16 a iessu ho
bene senza del qualle non ui e
fillipo DIO he uno
seruire DIO

DIO
DIO he uno essere senza del quale niente he
d
tanto grando
he una uita senza del quale niente uiue

bene

che riempie
senza equalle

mai
dara

ma

il
.

he per tutto
non ha hauto principio ne
.

il

quale

fine 6

he

sollo

hauera gia-

f ratelli ne

et

had ogni chossa ha dato principio he addogni chossa


elgi non ha padre ouero madre non ha filgioli ouero

fine f

mano-ia

tutto

compagni
non dorme

^ Jaj

he perche DIO non ha chorpo pero non

non more
41)1

J^~-

non chamina

<

ft

)Atcl

JlxS j sJLs^-

no

si

moue

L. JJJ

j^ J

*^M J^lj

4)1

41)1.

J bl

JU
uf

sljJb

L-ft^j

la.)

THE GOSPEL OF BARNABAS

32

ma

in etterno senza simillitudine

permane

che

inchompossto he inmateriale di simtan to bono che sollo la bonta


elg-i e

elgi e inchorporeo
b

sostanza

plicissima

amma

lui

humana a impero-

elgi

perdona non

si

tanto iussto che quando

polle riprendere

punisse houero

in breuita ti dicho fillipo

che qui in terra nompoi uederlo he chonoscerlo perfetamente


ma nel regno suo il uederai per sempre nel quale consiste ogni
.

feliccita he gloria nosstra


Kisspose fillipo ho maestro che
16 b dici elgi e pure scrito in exaia che DIG he pajdre nosstro hora
.

chome non ha

elgi filgioli

Risspose iessu elgi scritto in tutti

proffeti molte parabole che pero non dei tu intendere la


tutti li proffeti che sono cento
litera ma il senso imperoche
li

he quaranta quatro millia che DIG ha mandato c al mondo hano


ma dapoi di me uenira il spledore di
oscuramente parllato
tutti li proffeti he santi d he dara lume alle tenebre di quanto
.

hano deto

li

e
elgie notio di DIG

proffeti perche

he deto

quessto iessu sospiro dicendo habi missericordia de issdraele

ho signore DIG f he com pieta guarda sopra abraham he al suo


seme azioche ti seruino con uerita di chore
Rissposero li
.

suoi discepoli chosi sia signore DIG


ui dicho in uerita che

scribi

li

nosstro g

Disse iessu io

he dotori hano fato uana la

h contra
le prof etie
leggie di DIG con le loro prof etie false

che pero DIG * he adirato contra la


chaxa de issdraelle he contra quessta generatione inchredulla
di ueri proffeti di DIG

li suoi
discepoli ha quesste parolle he diceuano .
habi missericordia Dio k abbi misserichordia al tempio he alia cita

piangeuano

17 a santa he non la dare in obbrobrio delle nationi aziojche non


scerniscano il tesstamento santo tuo Risspose iessu chosi sia
.

signore DIG di padri nosstri

sJ^^LwO^II S^JJ
*

41)1

>XJO

Ls^-

4111.

jb

J-j^.

jU

JUt,

41)1.

4lll.

-^il

Jj-y.

.L^jJI

..

b
d

^^^-JPI

4111.

JuJ

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5->t-o|-

JJaL*

j^o

41)1.

jJlisJl

j^3

M^-S J

JlS.
41>1

*)%

11
f.

THE GOSPEL OF BARNABAS

34

XVIII a Qui dimostrasi la persecut ione fata


mondo he la protetione di dio saluandoli.
.

Deto quessto
ho

iessu disse uoi

elleto uoi azioche siate

mei

non hauete

stato sempre inimicho di serui di DIO


di helia b

mondo

se

me
il

il
il

pouero

helia

io

perche il
Racordatiue di proffeti
talmente che al tempo
.

talmente

he sete millia

chapitano della millitia di

iniquo che non chonosci DIO

ma

dal

mondo ui
mondo he

dieci millia proffeti per iezabel furno ucissi

che apena scampo


proffeti che assoxe

mondo

elleto

disscepoli he

odiera ueramente sarete mei dissepoli

santi che sono stati ocissi dal

alii serui di dio

fioli

hachab

di

ho

non temete pero uoi

perche li chapelli del chapo uosstro sono numerati talmente


che nom perirano
guardate li passeri he altri uceli deli
non
chasca
una
quali
pena senza la uollonta di DIO adonque
.

DIO
17 b

hauera piu chura delli uceli che del

ha chrea|to ogni chossa

si

homo

per

troua per sorte alcuno

il

quale

homo che

habia piu chura delle scarpe sui che del propio fiollo no certo
hora quanto douete nieno pensare uoi che Dio d habia da
abandonare uoi hauendo chura delli ucelli he che dicho
.

una folgia di arbore non chassca senza la uol


Dioe
chredetimi perche con uerita ui dicho che

deDi ucelli
lonta di
il

mondo

se lui

odiria

ui

uoi

mie parole perche


mallitia sua non ui

se osseruarete le

no temesse di essere scoperta la


ma teme di essere scoperto pero odieraui he perse-

ui
.

temera molto

guiteraui

non

il

f
.

se uederete dissprezare le uostre parole dal

ma

cosiderate che

sapienza he riputata pazia

MS.

mondo

DIO he magiore di
dal
monddo che la sua
he
talmente
dissprezato
quale
chontrisstate

pese.

se

DIGS soporta com patienza

THE GOSPEL OF BARNABAS

36
il

monddo perche

terra

uorete hatristarui ho poluere he fango della


possederete la

nella patienza uosstra

uno ui dara uno

pero se
oflreriteli

laltra azioche

hanima uostra

una parte della facia


non rendete malle
percuoti

sciafo sopra

elgi la

ma
18 a per malle perche chosi fano ogni pessimo animalle
DIG
malle
he
cholloro
che
bene
rendete
per
pregate
per
ui odiano con il fuocho non si estingue il fuocho ma si bene
.

con laqua chosi ui dicho che con il male non supererete il


b
malle ma sibene con il bene a
guardate Dio che fa uenire
chosi fare
il solle sopra li boni he chatiui he chosi la piogia
.

douete uoi bene ha tutti perche elgie scrito nella leggie


c
siati mondi
siate santi perche io DIG uosstro son santo
.

perche

io

son

siate perffeti perche son perffeto d

monddo he

10 ui dicho in uerita che

il

seruo studia de piacere al suo

patrone pero non si ueste chossa che spiazia al suo patrone


le uestimente uostre sono la uollonta he ammore uosstro
.

guardate adonque di non uollere he ammare chosa che spiazia


ha DIG e signore nosstro Voi siate certi che DIG ha in odio
le ponpe he concupiscenze del monddo he pero uoi odiate
.

11

monddo

XIX f

died

lesu predice di esser tradito he dessendendo dal mote Sana

leprossi.

ho precetore hecho
Deto quessto iessu risspose pietro
che noi habiamo lasciato ogni chossa per seguirti che chosa
.

sera di noi

Risspose iessu in uerita che uoi

iuditio sederete hapresso di

tribu

de

issdraele

me

il

dando testimonio contra

he deto

iessu

quessto
dicendo ho signore che chossa he questa
che
dodicj

dodici he uno di loro he

giorno del

uno diauolo

si

io

sospiro

ho

contrisstorno

le

elleto
li

dis-

scepoli in questa parolla onde cholui che scrise questo in sachreto

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

38

lachrimando interrogo iessu dicendo ho maesstro inganerami


satana he pero diuentaro riprobo
Eisspose iessu no ti contrisstare ho barnaba perche quelli che DIG ha elleto auanti
.

monddo non

la chreatione del

nome

perirano

tuo he scrito nello libro della uita

allegrati perche

il

consollo iessu

li

discepoli dicendo non temete perche cholui che

non

si

atrissta del

mento diuino

mio
he

le pregiere iessu

parllare

cui parolle

alle

li

li

mi

hodiera

perche in lui non ui e sentichonsolorno

elleti si

disscepoli suoi diceuano

Fece

amen

chosi

DIG omnipotete he misericordiosso a fata la oratione


discese iesu del monte con li suoi disscepoli he incontro dieci
sia signore

iessu fiolo di dauite


19alepro|si li quali di lontano chridorno
chiamoli iessu apresso di se he
habi missericordia di noi
chridorno tutti
disseli che chossa uollete da me ho fratelli
.

Bisspose iessu de poueri che sete uoi


hauete
perso il ceruello perche dite daci la sanita
adonque
non uedete me homo chome uoi chiamate DIG nosstro che

donaci la sanita

ui a chreato he lui che he omnipotente he missericordioso ui

sanera b

con lachrime rissposero

homo chome

li

leprosi noi

sapiamo te

ma

pero santo di DIG he proffeta del signore


DIG
et
tu
prega
elgi ci sanera onde pregorno li disepoli
pero
allora
iessu dicendo signore habi misserichordia di chostoro
noi

iessu he

preggo DIG dicendo signore DIG omnipotente


gemete
he misserichordioso c abbi misserichordia he ascolta le parole
del seruo tuo

per

il

he per amore di abraham padre nostro he

testamento santo tuo habi

dimanda

di chostoro he
l

questo iessu

si

misserichordia

donali la sanita

onde hauendo deto

uolto alii leprosi he disse alloro andate he

offeriteui alii sacerdoti secondo la leggie di


li

leprosi

sopra la

he per

la

uia furno

DIG

si

mondati onde uno

partirno
di

loro

19b uedendosi sanato ritorno ha trouare iessu he questo hera


issmaelita
he ritrouato iessu se inchino facendo li riuerenza
j

U*

MS.

he

si

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

40

santo di DIG he co rigratiamento il


riceuese per seruo . Risspose iessu died sono

dicendo ueramente tu

sei

pregaua che il
mondati noue doue sono he disse
uenuto

ma

per essere seruito

al

mondato

seruire pero

per

tua he rinontia quanto DIG a affato in te


auicinarsi le promesse fate

no son

io

ua ha chasa

azioche chonosscano

ha abraham he

al

suo

fiolo

con

si parti il leproso mondato he ariuato


regno di DIG
sua regione rinontio quanto DIG per iessu haueua in
.

operate

il

alia
lui

XX b.

Miracholo nel mare fato da iessu he iessu dichiara doue

he riceuto

il

Andosi

profeta.

iessu al

mare

di gallilea

he monta in naue nauigo

in nazaret sua cita onde fu fato fortuna grade di

mare per

modo che hera uicino ha somergerssi la naue he iessu dormiua sopra la proua della naue onde si achostorno allui li
.

suoi

discepoli

he

destorno dicendo

il

ho maestro

saluati

perche periamo herano circondati da grandissimo spauento


si leuo
per il uento grade contrario he strepito del mare
abi
iessu he leuato li hochij al cielo disse ho eloim sabaot
.

missericordia sopra

20* iessu su bito cesso

li
il

serui tuoi

uento he

si

si
il

pero auendo deto quessto

fece tranquilo

il

mare

onde

marinari dicendo he chie chostui al quale


spauentorno
mare he il uento obbedisse Arriuati alia cita di nazaret
li

marinari empirno la citta di quanto haueua iessu operate


onde fu circondato la chasa doue iessu hera da quanti habitauano nella citta he apresentatose a lui li scribi he dotori

li

diceuano, noi habiamo intexo quanto hoperato hai nel mare

he in iudea pero daci qualche segno qui nella patria tua

Risspose iesu quessta generatione inchredula segno cerchano

ma non

sera dato perche niuno proffeta he acceto nella

li

patria sua

al

tempo

di elia molte uedoe herano in iudea

ma non

fu mandate ha nutricharlo seno adduna uedoa di

sidone

Molti leprosi

si

trouauano al tempo di heliseo in


b

4)1.

jLJ

I!A
p-ill

*!

4)1

iLjlSi

411.

THE GOSPEL OF BARNABAS

42

aman

iudea non dimeno sollo


adirorno

parti da loro

si

XXI a

presero et

il

per precipitarlo

precipitio

di loro

citadini he

li

ma

mondato

fu

siro

Allora

si

condussero sopra uno

il

chaminda per mezzo

iessu

Iessu sana uno indomiato he sono getati nel mare

li

porci

dapoi sana lafiola della chananea.

Ascexe iessu in chafarnau

he auicinandosi

alia cita echo

che uscite fuori di sepolchri uno il quale hera indemoniato


tale che niuna chatena il poteua
tenire he faceua grande

20 b he

homeni

chridauano per la bocha sua li demonij


dicendo ho santo di DIG perche sei uenuto auanti il tempo
malle

alii

ha mollestarci he
.

pregauano che non

il

li

iessu quati herano, risposero sei millia


sei

si

li

spauentorno

iessu che si partisse

chridorno

noi usciremo

demonij
.

partj

il

io
pero
de
intrare
concedicj

ma

con strepito hentrorno

nelli

porcj

he

precipitorno nel

sesanta

passceuano iuui uicino al mare quasi dieci


onde disse iessu partiteui he hentrate

millia porcj di chananei

li

interogo

cento he

demonio he non

si

in queli porci

sei

li

disscepoli quessto sentendo he pregauano


allora disse iessu doue he la f ede uosstra

elgie neccessario che


li

scatiasi

mare

li

demonij

nelli

porcj

fugirno nella citta cholloro che

passceuano li porcj he rinontiorno quanto hera sucesso per


iessu
Vscirno li homeni dela citta adonque he ritrouorno
.

iessu he

lomo sanato

furno rimpiuti de timore

homeni

li

he pregorno iessu che si partisse dalloro confini


partisi
loro
ascexe
da
he
nelle
iesu
di
tiro
he
sidone
parti
adonque
.

et

hecho una dona di chananei con dui suoi

21 a dal|la

sua

patria

ueduto uenire con

per
li

li

auendollo

fiolla

adonque

che he tormentata dal diauolo

pure una parolla iessu perche herano


si mosero ha pieta li disscepoli he

risspose

incirconcisso

iessu

uscita

suoi disscepoli chrido iessu fiolo di dauit

habi missericordia de mia

non

trouare

fioli

del populo
dissero

ho

maesstro habi pieta ha chostoro echo che molto chridano


he piangiono
Risspose iessu io no son messo se non al
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

44

popullo de issdraelle

di

mano

uene auanti di iessu la dona

allora

piangendo he dicendo bo

coli suoi filgioli

me

misericordia di

alii filgioli

fiolo di

dauit habi

Risspose iessu non e bono leuare il pane


he darlo alii chani he questo disse iessu per

la loro inmonditia perche herano dello populo incirconcisso

Risspose la dona o signore li chani mangiano le minucioli che


chasscano dala tauola di loro patroni allora prese amiratione
.

dona he disse ho dona grade he


mani al cielo
preggo mo he poi

iessu sopra le parole della


la tua fede

he leuato

le

si
he liberata uatene im pace
parti la dona he ritornando ha chasa ritrouo la fiola che
21 b benediceua DIG pero la dona dis se ueramente non uie altro

disse

ho dona

la

tua

fiola

DIG che

agreggorno
libro di

XXII c
uno

alia

mose

onde tutta la sua parentella si


leggie di DIG secondo la leggie scrita nel

DIG de issdrael

il

Misero stato deli incirchoncissi che sono di loro milgiore

chane.

ho
Interogorno li disscepoli iessu dicendo quel giorno
maestro perche facesti cotale rissposta alia dona dicendo che
herano chani Risspose iessu io ui dicho in uerita che elgie
.

melgiore uno chane


torno

li

potra chapire

mi

incirconcisso

allora si atris-

iessu se

Risspose

uoi considerate

ho

quale non ha ragione per


suo patrone trouarete essere uero il mio parllare

quello che fa
del

homo

del

disepoli dicendo dure sono quesste parole he chi le

il

il

chane

il

chane chustodisselo

la

uita contra del ladro certo


batiture he iniurie co
lieta ciera al

rissposero

li

Dite-

chasa del suo patrone he esspone la


ma che chosa riceue elgi molte

si

uno pocho di pane he sempre mostra


uero he ho maestro

suo patrone elgi uero questo


disscepoli

stolti

seruitio

allora disse iessu horra considerate

d
quanto ha donato Dio ha

lo

homo he

4)1

Jl

31.

uederete quanto he

^^e-

^JL-,1
c

JlS.

THE GOSPEL OF BARNABAS

46

22* inniquissimo non osseruando il pato di DIO fato ha ha braham


seruo suo
Racordatiue quello che disse dauit ha saulo Re
j

de issdraele contra golias

filisteo

signore disse dauit

tuo passcendo le pechore del tuo seruitore ueniua

he
il

leone he robauano le pechore del tuo seruitore

il

semo

il

lupo lorso

il

onde

seruo tuo andaua he ocideua loro ripilgiando le pechore

he chie quessto incirconcisso se non simille alloro andera adonque


a
il seruo tuo nel nome del
signore DIO di issdraele he amazera
questo inmonddo che bestemia il populo santo di DIO allora
dissero li disscepoli dici ha noi ho maestro per quale chagione
.

lomo deue

Risspose iessu basstiui di sapere che


DIO lo a comandato ha habraham dicendo abraham circoncidi
circoncidersi

preputio tuo he di tutta chasa tua perche quessto he pato


fra te he me in sempiterno
il

XXIII b

Origine della circoncissione he pato di dio con abraham

he danatio deli incirconcissi.

E
tiro

deto quessto iessu sedete apresso


1
.

he

sui parole

suoi disscepoli se

li
.

monte che risguarda-

hachostorno per sentire

le

adamo primo homo hauendo

allora disse iessu,

mangiato per fraude

22b

li

il

di satana

il

cibo

proibito

da DIO nel

si ribe lo al
spirito la charne sua onde giuro dicendo
chio
ti
DIO
uolgio talgiare he roto uno sasso presse la
per
sua charne per talgiarlla con il talgio della pietra onde ne

paradisso

fu ripresso del angelo gabrielo he lui risspose io ho giurato


c
per DIO di talgiarlo bugiardo non sero giamai allora langelo
li mosstro la superfluita della sua charne he
quella talgio he
.

pero sichome ogni homo prende charne dalla charne di adamo


chosi elgie obligato di osseruare quanto

che osseruo adamo

adamo giurando

pro-

he di generatione
in generatione uene lo oblige della circoncisione onde al tempo
di abraham pochi sopra la terra si trouauano circoncisi per
misse

il

nelli suoi filgioli

essere moltiplichato

la iddolatria sopra la terra

4)1.

So MS.

? risguardavano.

onde DIO

THE GOSPEL OF BARNABAS

48
disse

ha abraham

pato suo dicendo

fato circha alia circocissione he fece lo

il

la

anima che non hauerra

circoncissa la

charne sua la dissperdero dal populo mio in sempiterno


tremorno li disscepoli di timore ha quesste parole di iessu
.

perche con empito di spirito parllo allora disse iessu lasciate


temere ha cholui che non ha circoncisso il suo preputio
.

he deto questo iessu di


perche elgie priuo del parradisso
nouo disse il spirito in molti he pronto nello seruitio di DIO
.

23 a

ma

la charne

he inferma

teme DIO che chossa he


et

doue

ridura

si

in quella spiro

il

la

debe pero considerare lomo che


charne he doue ha hauto origine

del fango della terra chreo DIO la charne


spirito uitale con sofiare dentro ui

he

he pero

DIO come fango


quando
cholui
deue essere dissprezzata he cochulchata impero che
che odia lanima sua in questo monddo la chustodisse in uitta
la

charne impedisse

seruitio di

il

etterna

quello che sia la charne al presente

desiderij suoi lo

li

manifessta che he uno chrudo innimicho di ogni bene perche


deue adonque lomo per comsollo lei desidera il pechato
.

piazere ad

chreatore

uno suo innimicho

ha DIO suo

lasiare di piacere

quessto consideratelo uoi

tutti

li

santi

he

proffeti

sono stati innimici della loro charne per seruitio di DIO he


pero prontamente he con allegrezza andauano alia morte per

non ofEendere
andare seruire

23b che

la leggie di
li

DIO

data ha mosse seruo suo he

dei falsi he bugiari

Recordatiue di helia

monti mangiando sollamente


di
erbe uesstito di pelle
chapra ho quati giorni non ceno
ho quante pioue il bagnete he per
o quanto fredo sostene
|

fugiua per lochi disserti di

dura quella asspra perssecutione della


Racordatiue di eliseo che manggiaua

spazio di sette hani che

immonda
pane
in

iezabel

di orzo uesstendo uillissime uestimenti

uerita

che

chosstoro

non temendo

io

ui dicho

disprezzare la

loro

charne herano con spauento temuti dalli Re he principi


ma
questo basterebe per dissprezare la charne ho homeni
.

se uoi

charne

mirarete

li

sepolchri chonosscerete quello che he la

4)1

jli..

JJli.

4)1.

50

XXIV a

Essempio notabile chome

deue fugire

si

couiuij he

It

chrapule.

Auendo deto quessto

lachrimo dicendo

iessu

cholloro che seruono alia loro charne

non hauere bene alcuno nel


li
il

perche sono sichuri di


ma sollo torment! per

dicho che elgi era uno richo epulone


quale non atendeua se non ha chrapule he pero ogni giorno
pechati loro

io ui

faceua conuito splendido

24 a

altra uita

guai ha

per nome lazzaro

staua alia porta sua uno pouero

quale hera pieno di piage he desideraua di


hauere quelli minucioli che chasscauano sotto la tauola dello
epulone ma niuno ne li daua anziche ogniuno il scerniuano .
il

sollo

chani

li

le sui

haueuano misserichordia perche lengeuano


il pouero he li
angioli il

li

interuene che morsse

piage
portorno nelle bracie di abraham padre nosstro
.

morse han-

chora

il richo he li diauoli il
portorno nelle bracie di sata onde
he di lontano uiste
riceuendo somo tormento leuo li ochij
.

lazaro nelle bracie di

abrahamo

abraham abi missericordia

mi

dite sui

sulle

di

chrido

me

ho padre

richo

il

he manda lazzaro

una goza

di

aqua

il

quale

per refrigerare
la mia lingua che he tormentata in quessta fiama
Risspose
abraham dicendo filgiolo racordati che tu riceuessti il tuo
porti

bene in

mei
io

il

richo dieendo ho padre

fratelli

pero

suo malle pero

il

he lazaro in chonssollatione

starai in tormentto

nouo

he lazaro

laltra uitta

manda

lazaro

abraham
ha

in chaxa

nontiarlli

mia

hano mosse he

loro

li

Risspose

il

richo

iessu,

li

non chredera tampocho

se sono beati

guardate adonque
quali hano patienza he sollo desiderano
.

odiando la charne

*LJLo^

jj

Risspose
.

et alii proffeti

resuscitasero

ascoltino loro

no padre abraham ma se uno morto risuRisspose abraham chi non chrede ha

scitera chrederano

mose

proffeti

ui e tre

quanto patissco

azioche facino penitenzza he non uengino quiui

24 habraham

hora tu

chiamo di

alii
li

il

poueri disse
neccessario

ho miseri cholloro che portano

s->^.j

(3*f* ylsj

jj,.5.;jf>

morti se

altri alia

THE GOSPEL OF BARNABAS

52

sepoltura ha dare la charne per cibo di uermi he

anziche quiui stano chome inmortalj . pero qui


chase
grande
comprano grand! rendite he uiuono superba-

rano la uerita
fano

non impa-

mente

XXV a

chome

deue disprezare la charne he chome

si

deue

si

uiuere nel monddo.

Allora disse cholui che scriue questo

ho maestro uere sono

he pero abiamo abandonato il tutto per seguirti .


adonque come dobiamo hodiare la charne nosstra perche
ammazarsi non he licito he uiuendo ci bissogna darli il uito .

le tui parolle

dici

Risspose iessu la tua charne chustodissila chome uno chaualo

he sicuro uiuerai impero che ad uno chaualo se li misura il


cibo he senza misura se li da fatiche . se li pone il freno

25 a azioche chamini
disspiacere

al tuo

ha ueruno

non he obbediente

si

mo|do

tiene ligato acioche

tiene in uil locho he

si

si

non facia

bate quando

chosi farai adonque tu ho barnaba

he

mio

he non ui scandalizate per


lo
issteso
faceua dauit proffetta come lui
perche
parllare
conffessa dicendo
io son chome uno chaualo apresso di te
uiuerai sempre con DIG

il

he son sempre con

te
hora ditemi chi e piu pouero cholui
contenta di pocho ouero cholui che desidera molto .
10 ui dicho in uerita che se il mondo hauessi intelleto sano

che

si

amodo ueruno congregaria chossa ueruna imparticolare ma


tutto serebe in chomune
ma in quessto si chonosce la

11

sua pazia che quanto piu congrega tanto piu desidera


he
lo
altrui
charnale
congrega
per
quato
riposso chongrega .
.

pero basteraui una sollo uesste

non portate ne chaciameto

getate uia la borsa

nelli uosstri piedi

con dire che chossa sera di noi

sacho

he non pensate

habiate pensiero di fare la


uollonta di DIG et elgi prouedera al bissogno uosstro talmente
25 b che non ui manchera chossa ue|runa
io ui dicho in uerita
.

molto congregare in quessta uita da certo testimonio


di non hauer da riceuere chossa ueruna nel altra b
perche
che

il

Ja^ll]
,l,,.i

il

ju*U

Ijuk

LoUl

T^SL.

**

Jil

eJJ

THE GOSPEL OF BARNABAS

54

ha per patria sua ierusalem no fabricha chase in

cholui che

samaria per essere inimicitia fra queste citta intendete uoi


si

rissposero

XXVI

li

discipolj

chome

*.

si

la mirabil cotetio di

ammare DIO

deue

abraha co

Allora disse iessu

elgie

il

in quessto cap:

lie

si contiene

padre.

uno homo

he chaminando

in uiagio

scuopre uno tesoro intuno champo che si uende per cinque


danari
subito lomo chonoscendo quessto uende il mantello
.

per comprare quel champo elgi chredibile quessto Rissposero


li discepoli cholui che non chredese
questo he pazzo adonque
disse iessu sarete pazzi uoi se non darete li uostri sensi ha DIO
.

per comprare la anima uosstra nella qualle ui sta il tessoro del


ammore per che lamore he uno tessoro inequiparabile poscia

amma

DIO suo he DIO he chi a DIO ha ogni chossa b


Risspose pietro ho maesstro chome si deue amare DIO con uero
ammore dicillo Risspose iessu io ui dicho in uerita che cholui

che

chi

26 a

il
|

quale non odiera

filgioli et

moglie per

il

padre he la madre con la propia uitta he


di DIO che chostui non e degno

ammore

ammato da DIO

di essere

scrito nella legie di

c
.

Risspose pietro ho maesstro elgi e

DIO nel libro di mosse

honora

il

padre tuo

azioche tu uiui longamente sopra di la terra he de piu dice


malladeto il fiolo che non hobedira il padre he madre sua
.

sia

onde DIO comando che

talle fiolo

innobediente

di populo lapidato auanti la porta de la citta

fussi

ha furore

hora chome dici

madre Risspose iessu ogni mia parolla


he uera perche non he mia ma he di DIO che mi ha mandate
di odiare

il

padre he

la

alia chasa de issdraele

hauete DIO ue
il

preciossa

lo

pero ui dicho che tutto quello che

ha donatto d he pero

dono ouero

il

donatore

madre tua cho ogni altra chossa


DIO abbandonali chome innimicj

J
6

ti
.

e scandalo nello seruitio di

non

^ y&\ J u
4)1.

che chossa he piu


quando il padre he la
.

4)|

disse DIO

ha abraham

THE GOSPEL OF BARNABAS

56

tuo padre he della tua parentella

essci di chassa di

26b

ha habitare
disse

paesse che

il

daro he al tuo seme

DIG se no perche

questo

statuario

io ti

abbrugiare
ti

pero

dici

prego

he per che

bugiari

onde

padre uolsse fare

il

Risspose pietro uere sono le tui parolle

filgiolo

dei

li

innimicitia hera fra loro talmente che


il

he uieni

padre di abrahamo hera

il

quale fazeua he adoraua

il

chome scerniua abraham

suo padre

il

Risspose iessu herra abraham di hani sete quando comincio ha

un giorno

ha suo padre ho padre che


chossa ha fato lomo
Risspose il stolto padre lomo perche
io ho fato te he mio padre affato me
Risspose abraham ho
cerchare DIG pero

disse

non

il

padre

J
piangendo dire

Risspose
10

il

imperoche ho sentito uno uechio ha


ho DIG mio perche no mi hai dato filgioli

e chosi

padre elgie uero

homo ma non

lomo uadi ha pregare


11

suo DIG

Io

fiolo

il

che DIG agiuta lomo ha fare

mani pero

ui mette le

27 uno

altro

agiutera

inffiniti

il

dio che

mi

ho

fa guera

con

il

fiolo

all altro dio

seruiro

Disse

uno DIG he

ad dogni modo

fara guera fra

si

ammazera

uolle malle

dij

ma

mio DIG che

il

me

li

Risspose

il

non hauere paura perche niuno dio

onde nel teinpio grande ui sono mille

bal he

dio grande

filgiolo

il

faro io certo he che lui amazera hanchora

uechio ridendo

ho

se io seruiro

mi uora malle perche non

per sorte

che

Risspose abraham quanti dij sono

uenira fra loro disscordia he pero


si

bisogna

suo DIG he darli agnelli he pechore he

ho padre . Risspose il uechio sono


abraha ho padre che chossa faro io
a

sollo

mi trouo

dij

uicino ha setanta hani

ne giamai ho ueduto che uno dio dessi uno sciafo all altro dio
he pure tutti non seruono ha uno dio ma chi a aduno he chi
.

allo

loro

altro
.

disse

chome sono
io fazio

MS.

Risspose abraham adonque loro hano paze fra


il

li

padre la hano
dij

uno dio

dixe.

il

Risspose

allora
il

abraham

disse

ho padre

uechio ho stolto ogni giorno

quale uendo ad

altri

per comprare

il

pane

THE GOSPEL OF BARNABAS

58

he tu non

chome

li dij
he ponto allora faceua
he di palma quello he di oliua quel
pichollo he di auolio guarda chome he bello nom pare che

sai

uno iddolo quessto

siano

disse

uiuo certo che sollo

sia

elgi

li

mancha

il

fiato

Risspose

abraham ho padre addonque sono senza fiato li dij hora chome


b
27 dano il fia to he essendo senza uita chome dano la uita certo
padre che quessti non sono DIO se adiro il uechio ha quesste
.

parolle dicendo se tu fusi in etta di intellto io

ti romperia la
con quessta scare ma tacj perche non hai intelleto
Bisspose abraham ho padre se li dij hagiuta affare lomo

tessta

chome pol

essere che

lomo facia

li

dij

he

se di

legno

si

fano

li

Ma dimi padre
dij grande pechato he abrugiare il legno
perche auendo tu fato tanti dij non ti hano li dei agiutato
.

affare

altretanti

monddo

staua

che tu saresti il piu potente del


uechio fuori di sse sentendo chossi parllare

filgioli

il

ho padre il mondo per alcuno


quale sogionse
stato
senza
homeni
si Risspose il uechio he
.
tempo elgi
perche . perche disse abraham io uoria sapere chi a fato
il

il

filgiol

il

primo DIO

hora ua fuori di chassa disse

uechio he

il

lassami fare pressto quessto dio he non mi dare parolle


perche quando tu ai fame tu uoi pane he no parole disse
.

abraham
he

lui

tutto

per

li

uno belo dio certo che

non
il

si

Allora

il

talgiare

uechio

si

chome

uollete

adiro he disse,

dice che he dio he tu pazo dici che no

mei dei che

se

tu fusi

homo

he deto

io ti occidiria
|

28 a quessto dete

dei

fuori di chasa

XXVII a
il

difende

mondo

il

ridere alii

Rideuano

pugni he chalzi ha abraham he

in questo chapitollo

homeni he
li

Io scazio

la

si

uede okiaro quanta sia impropio

prudentia di abrd.

discepoli sopra la patia del uechio

he stauano

admirati sopra la prudenza di abraham li quali riprese iesu


dicendo uoi ui sete smentichato le parolle del proffeta che
.

MS. apparently

du.

THE GOSPEL OF BARNABAS

60
dice

il

he de piu

pressente he uno nontio del pianto uenturo,

risso

non anderai doue

ma

se ride

perche questa uita passa per misserie

tempo

mose per

di

il

ridere

done

siedi

se piangie

allora disse iessu nel

he burlare

non sapete che

altri

Dio conuerse in bruti animalli molti homeni di eggito*


b
guardate ha modo ueruno non ridete perche piangerete

discepoli noi ridiamo sopra la pazia del uechio


Rissposero
Disse allora iessu io ui dicho in uerita che ogni simille amma
li

il

suo simille c he in quello

pazzi non ui

rideresste

abia misserichordia

d
;

si

di

compiazze pero

se uoi

la chossa che

il

non f oste
DIO

loro

Rissposero

pacia

disse iessu chosi sia

28 b ho maestro cho|me passo

ci

allora disse filipo

padre di abraham

Risspose iessu uno giorno


essendo abraham peruenuto alia heta di anni dodecj disseuolse fare brugiare

li il

padre

il

dimani he

suo

fiolo

la festiuita di tutti

li

dei pero

andaremo

gran tempio he portaremo pressente allo mio dio grande bal


he tu ti ellegerai uno DIO perche tu sei in hetta di hauere uno

al

Risspose abraham con ingano uollentieri ho padre mio


he pero per tempo la matina andorno auuanti di ogni uno

DIO

al

di

tempio

asscoxo

Ma
.

abraham portaua

sotto la tonicha

una scure

onde hentrato nel tempio nello chreserre la


si asscoxe dietro ad uno idolo intuna

moltitudine abraham

il
padre suo chredeua nel partirsi
parte osscura del tempio
che abraham auanti di lui fussi andato ha chassa pero non
.

stete

ha

ricercharlo

XXVIII
Partito ogniuno dal tempio

he

si

ha

tutti

partirno

appresso

li
li

allora

abraham

li

sacerdoti serorno

presse la scure

il

he talgio

tempio
li

piedi

iddoli saluo al dio

piedi

grande bal al quale pose la scure


nel chascare che faceuano le statoe per essere

29 a uechie he cho poste


|

di pezzi andorno

im pezzi

onde uscendo

THE GOSPEL OF BARNABAS

62

habraham

del tempio fu ueduto da alchuni

li

qualli suspi-

chorno che elgi fusi andato ha robare qualche chossa nel


tempio
pero il tratenetero he hariuati al tempio quando
.

uisstero

li

loro dij chosi roti

presto ho homeni

chom

pianto chridorno, uenite

he ammaziamo chostui che a ammazato

chocorse hiui quasi dieci millia homeni con

li

nosstri dij

li

sacerdoti he interogorno

abraham

della chagione che lui

Risspose abraham uoi sette stolti


adonque uno homo ammazzera DIG elgie stato il DIG grande
non uedete uoi quella scure che elgia
che lia ammazati

haueua disstruto

li

loro dij

li

presso
hiui

piedi certo he che lui

padre di abraham

il

disscorsi

il

non

uolle

compagni

hariuo

quale harecordandosi di quati

haueua fato abraham contra

loro dij

li

he cono-

scendo la scure con la qualle abrahamo haueua spezzato li


.
chrido elgie stato questo traditore de mio fiolo che a

iddoli

ucisso

28 b alloro

li

nostri dij perche quessta scure he

quanto hera passato fra

lui

he

il

suo

mia he rinontio

fiolo

congregor no

he ligato le
homeni grande quantita di legne
adonque
mani he piedi ha abraham il posero sopra le legne he sotto
ui posero il fuocho
Echo che DIG per langelo suo comando
li

fuocho che non habrugiasi abraham seruo suo si accexe


con grande furore il fuocho he arsse quasi dui millia homeni

al

di quelli che

ueramente

haueuano condanato abraham

si

alia

morte abraham
.

trouo libero portato dello angiolo di DIG apresso

la chasa di suo padre

senza uedere chi

lo

portase he chosi

scapo abra la morte

XXIX
Allora disse
chi

lo

hamma

grande he la missericordia di DIG sopra


dici ho maestro chome elgi peruene alia

fillipo
.

cognitione di DIG

abraham

alia chasa di suo padre

pero

si

Rissposse iessu hariuato apresso

habraham temete

di

andare in chaxa

disscosto alquanto da chassa he sento sotto

doue chosi stando fra

una palma

bissogna che ui sia DIG che


habia uita he forze piu dello homo posscia che elgi fa lomo
se diceua el

THE GOSPEL OF BARNABAS

64

30 a he lomo senza DIG nom


le

la lima lie

stelle

polle fare

considerate la uollubillita loro con

che DIO no
li

moua he

si

homeni

li

il

altrimeti
.

ho pure sentito chia-

altre fiate similmente

Bissposse lui chi

mi

Allora senti dire, io son langello di DIO gabrielo

riempite di timore abraham

si

pero riuolgendosi he non

marmi per nome abrahamo onde dui


senti chiamarsi per nome abraham

pero

scurissca

onde stando chossi sosspeso

nome abraham

uedendo ha parte ueruna niuno disse

chiama

ma

suoi moti disse el bisogna

che neuoli non

se hanichilarebono

senti chiamarsi per

onde rissguardando

penso che loro fusero dio

solle

il

lomo

quale confforto langello

il

non temere abraham perche tu sei amicho di DIO


onde quando spezzasti li dij deli homeni fusti elleto dal DIO

dicendo

delli angioli

he

della uita

allora disse

talmente che

proffeti

sei scrito nello libro

abraham che chossa

seruire lo DIO di angioli

he santti

proffeti

fare debo per

Risspose langello

ua in quel fonte he lauati perche DIO uole parllare techo


Risspose abraham hor chome lauarmi debo; allora langelo
.

seli

appresento chome uno bello giouine he

30 dicendo

fa chossi hanchora te ho

come

asscexe

he sentato sopra
parllera

abraha

lo
il

le

ganbe diceua fra

sui

tuo DIO

il

abraham chassco

se

la

abraham

abraham

sul

monte

quando mi

ho abraham

facia

sua

mi chiama

chi

in

Rempiuto

terra

ma

benedirti

leuati perche ti

he

farti

ho

chressere

elleto per

Risspose

di spauento

dicendo

seruo tuo che he poluere he cenere

DIO non temere


uolgio

lauatossi

ha abraham

disse langello

qualle risspose

il

DIO di angioli senti chiamarsi chon uoce suaui

la uoce io son

asscoltera

lauo nel fonte

ua sopra quel monte perche DIO te uolle parllare

disse langiolo

hiuui

abraham

si

chome

ti

allora disse

mio seruo he

in molta gente

pero

THE GOSPEL OF BAKNABAS

66

padre he della tua parentella he uieni


ha habitare il paesse chio ti daro he al tuo seme
Risspose
abraham il tutto faro sign ore ma chustodissimi che niuno
usscisi di chassa di tuo

mi

altro dio
sollo

facia malle

ammazzo he dono
he niuno

fuori
li

Allora parllo DIG dicendo io son DIG


me a io perchuoto he sano

he non uie altro DIG che

dete

il

conducho

la uitta,

polle liberarsi dalle

pato della circoncissione

imferno he chauo

allo

mie mani

allora

he chossi chonobe DIG

il

DIG

padre

he deto quessto iessu leuo le mani dicendo


honore he gloria ho DIG nosstro chosi sia

31 a nosstro abraha

ha

te sia

XXX b
Ando

iessu in ierossolima apresso la senofegia festa della

nosstra gente
si

lui

li

scribi

onde

uno dotore dicendo maestro che chossa debo

la uitta etterna

Risspose iessu nella leggie

tentatore dicendo

il

Risspose
prossimo tuo
il

che hauendo chonosciuto

il

consilgiorno di prenderlo nel parllare

il

amma

si

he sacerdoti
hachosto ha

fare per hauere

chome he

signore DIG tuo

il

scrito
c

he

tuo DIG ammerai sopra ogni chossa con tutto

chore he anima tua he

il

prossimo

chome

te

stesso

Risspose iessu, tu hai bene risposto pero ua he tu fa chosi


dicho he auerai la uita etterna . Disse lui he qualle he

prossimo mio

Risspose iessu

il

leuando

li

ti
il

ochij uno homo

discendeua di ierusalem per andare in hericho cita riedifichata


in malladitione chostui per strada fu preso da ladri ferito he
.

spolgiato onde lassandolo mezzo morto

si

partirno

auene che

uno sacerdote passo per quello locho onde ueduto il ferito


passo uia senza sallutarlo similmente passo uno leuita senza
.

dire parolla

31b

il

ferito si

aduene che passo uno samaritano il qual uisto


onde disscexe del suo chauallo

chomosse ha pieta

he preso il ferito li lauo le ferite con il uino he con onguento


le onse alligandoli le ferite
he confortandolo il posse sopra
.

il

suo chaualo onde arriuato la sera allo albergo Io dete in

Jo.1 131

U L-J^I| JUI i-.

lkL,

4)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

68

chusstodia allo hosspite he leuato la matina disse


di chostui perche io

ti

di horo all inffermo

pagero

il

per lossto disse sta di bono animo che

quale di chosstoro fu

mia

il

prossimo

parti

ua he fa tu

simille

Auicinosi ha iessu

li

confuso

il

dotore

dare

il

sacerdoti he dissero

li

censo ha cessare

sacerdoti he

li

disse

ho maestro

elgi

Riuoltosi iessu ha iuda he disse-

mano

hai tu pecunia he tollto uno danaro in

alii

tu iusstamente

XXXI

licito

dotore cholui

il

Risspose

il

dimi disse iessu

che fece miserichordia, allora disse iessu

si

habi chura

tutto he donate quatro danari

pressto ritornaro he conduroti in chasa

risspondesti pero

si

uolse iessu

quessto danaro ha una inmagine

ditemi de chie quessta imagine

Rissposero loro di cessare

pero date disse iessu quello che he di cesare ha cessare he


quello che he di DIG datelo ha DIG

32a et

allora confusi

echo apresarsi uno centurione dicendo

filgiolo

he inffermo habi missericordia

pose iessu
partisi

il

signore DIG

lomo he

la
il

perche

infermita

ti

il

tuo

filgiollo

il

mio

mia uechiezza Riss


.

habia misserichordia

Rissposse

no son degno che tu proffeta

mia basstami
fiolo

de issdraelle

partirno

signore

di DIG

il

ha chasa tua

iessu disse asspatami che io uero

affare oratione sopra

signore io

alia

si

centurione ho

uengi alia chasa

tua parolla che dicessti per sallute del mio


tuo DIG

sicome langelo

iessu presse admiratione

tia constituito

suo

signore sopra ogni

dormendo mi

grandde he uoltato

disse

Allora

alia turba disse

guardate quessto allieno che elgia piu fede di quanti habia


trouato in issdraele

paze perche DIG


la sanita al

incontro

li

tuo

al centurione disse

uatene in

per la fede grande che tia dato elgia concesso


filgiolo

suoi serui

hera sannato

he uoltatosi

li

andosi

quali

li

il

centurione he per strada

anontiorno chome

Risspose lomo ha che hora

li

il

suo

fiollo

cesso la febre;

THE GOSPEL OF BARNABAS

70

dissero loro hieri allora di sessta

lomo che quando

iessu disse

32 b habia missericliordia

passo

il

challore

conobe

a
de issdraelle ti
signore DIO
suo riceuete la sanitta
onde

il

fiol

il

li

chredete lomo ha DIO nosstro he hentrato nella sua chasa

spezzo tutti li suoi dij dicendo elgie sollo il DIO de issdraelle


b
il uero he uiuo DIO
pero disse elgi niuno manggi il mio pane
.

non addora

chi

il

DIO de issdraelle

XXXII c.
Inuito ha dissnare iessu uno perito della leggie per tentarlo

andoui iessu con

suoi discepoli

li

asspetauano ha chassa
senzza lauarsi
perche

li

si

he molti

si

non osseruano
le

Kisspose iessu he io ui
ccellato il precceto di DIO per hoseruare
dite

le traditioni di nosstri

mani auanti che mangino il pane


dimando per che chagione hauete scan-

lauando

le traditioni uosstre

di padri poueri offerissi

alii filgioli

scribi per tentarlo lo

posero ha tauola li disscepoli


chiamorno iessu li scribi dicendo

onde

mani

le

tuoi dissepoli

non

uechij

padri he quando

33 a

li

filgioli elgie

patisscono ho

non

li

loro padri uolgiono tuore

consachrato ha

il

li

li

loro

danaro chridano

DIO quello danaro onde li padri


quel danaro lo spende DIO
.

DIO non mangia e chome dice per il seruo


adonque mangero charne di tori he beuero il
.

dauit proffeta
sangue di chasstradi
.

Rendimi

tuoi uoti perche

li

uoi

falsi scribi hipochriti

certo perche

offerissimi

he fa uoto al tempio

quali fano uoto di quel pocho che doueriano sostentare


.

il

sachrificio

se io

de

hauessi

le laudi

fame non

he
ti

dimandero niente essendo che ogni chossa he nelle mie mani


he la abondantia del paradisso he con me hipochriti uoi fate
.

quessto per empire la uosstra borsa he pero decimate la ruta

he

la

menta

ho miseri perche ad
4il\

,%

altri

l>

dimosstrate chiarissima

A*N

L^W

[,<>.

Jl.

1
,->>.

**

J^

THE GOSPEL OF BARNABAS

72

per laqual non uollete uedere

la uia

uoi scribi he dotori

ponete sopra laltrui spalle pesi de intollerabil pesso ma uoi


pero chon uno deto non uollete mouerlo io ui dicho in uerita
.

che ogni malle he hentrato nel monddo sotto


pretessto di
ditemi la iddolatria chi la fece hentrare nel monddo
uechij
.

non

se

usanza di uechij imperoche

la

esstremamente
bal

33 1 della

una inmagine

citta

saluo

si

il

il

padre suo
padre

il

uno Re

elgi fu
il

fiolo

il

quale haueua

quale

nome

per sua conssolatione

simille al padre he la
posse nella piazza

he fece uno dechreto che ogniuno

ha quella statoa per spazio

auicinassi

ha

il

onde essendoli morto

fece far

per

ammaua

il
J

quale

si

di quindeci cubiti fusi

he ueruno per niuno conto il douessi offendere onde


beneficio che ne riceueua li malfatori inchominciorno

offerire alia statoa

rose he fiori

li

quali per pocho tempo


conuerti la offerta in danari he cibi he talmente che
il
.

chiamorno DIG per honorarlo la qual chossa de consuetudine


si trassmuto in
talmente che lo iddolo di bal si
legie
.

esstendete per tutto

il

monddo

ho quanto

inzio si

lamenta

DIG per esaia proffeta dicendo


Veramente quessto popullo
mi adora a in uano perche hano scancellato la mia legie dato.

per mose seruo mio he seguitano li traditioni di lloro uechij.


dicho in uerita che il mangiare il pane con le mani

li

10 ui

sporche non machia lomo impero che

homo non machia lomo ma


lomo

disse

quello che entra nel

homo machia

quello che uscise del

uno scriba

se io mangero il
adonque
porcho he
inmondi non machierano la mia conscieza
Risspose

altri cibi

iessu, la

homo

inobedieza non hentrera nel

34 mol

b
.

disse allora

ma

quando mangiera
uno dotore ho maestro tu hai

to parllato contra della iddolatria


quasi che

issdrael habia iddoli


io

usscira dal

dal chor suo he pero sara machiato

cibbo proibito

11

homo ma

so bene che

in

he pero

issdraele ogidi

uie statoe di charne

SQ MS.

probably

ci fai

inguria

non

il

populo de

Risspose iessu

uie statoe di

Rissposero tutti

we should either omit per,

li

scribi

legno
adirati

or read, for uedere, andare.

THE GOSPEL OF BARNABAS

74

Risspose iessu, io ui dicho


adonque noi siamo iddolatri
in uerita che il precceto n5 dice addorerai ma dice hamerai
.

il
il

signore DIG tuo

con tutta

la

anima tua he con tutto

chore tuo he con tutta la mente tua

disse iessu elglie uero rissposero ogniuno

uero quessto

elgi
.

XXXIII b.
que tutto quello che lomo
amma per il quale lascia ogni altra chossa che quello he
c
he pero
il fornichatore ha
il suo dio
per suo simullachro
Allora disse iessu

in uerita

il
mangiatore he beuitore ha per simullachro
charne he lo auuaro ha per suo simullachro lo

la meretrice
la propria

argento he horo

he chossi similmente ogni altro pechatore


allora disse cholui che lo haueua conuitato ho maestro qual

he

magiore pechato
Risspose iessu quale he la magiore
una chassa ; taceuano ogniuno quando iessu con il
suo dito mosstro il fondamento he disse
chasscando il
il

34b roina di

chasa he roinata per modo che bisogna


di nouo hedifficharla , ma chasscando ogni altra parte si

fondamento subito

la

pote raconziare chossi ui dicho adonque che

la

iddolatria

magiore pechato perche priua lomo in tutto di fede he


consequentemente di DIG onde nom polle hauere niuno effeto

he

il

di spirito d

ma

ogni altro pechato lasscia al homo speranza


di hauere misserichordia he pero dicho che la iddolatria he il
.

maggiore pechato

stauano marauilgiati ogniuno

parllare di iessu perehe chonosceuano

non

potersi

sopra

il

ha modo

ueruno pontare
quando iessu sogionse, Racordatiue quello
che DIG disse he moisse con iossue scrise nella leggie he
.

uederete quanto sia graue quessto pechato


llando ha issdraelle

non

Disse DIG par-

immagine ueruna di quelle


che sono in ciello ne di quelle che sono sotto il cielo
no ne
farai di quelle che sono sopra la terra ne di quelle che ssono
.

ti

farai

sotto

la terra

ne di quelle che sono sopra laqua ouero di

THE GOSPEL OF BARNABAS

76

35 a quelle che sono sotto


zeloso

la aqua
perche io son il tuo DIG forte he
che uendichera quessto pechato nelli padri he nelli loro
Racordatiue che
insino alia quarta generatione

filgioli

auendo

popullo nosstro fato

il

rato quello

il

uitello

per chomandamento

he auendo

he

di DIG iosue

loro

addo-

la tribu di

spada he ne occisse cento he uinti millia di


ho
che non dimandorno misserichordia ha DIG

leui pilgio la

cholloro

tremendo

iuditio di DIG sopra

li

idolatrj

XXXIV
Staua auanti
ritirata per

modo che

elgi

uno

il

c.

qualle haueua la

mano

non poteua adoperarlla

desstra

onde iessu

chore ha DIG prego he poi disse, acioche chonosciate


d
homo
io dicho in nome de DIG
mie parolle essere uere

leuato
le

la porta

il

mano

infferma la quale sana disstexe chome


halloro con timore di
se giamai non hauesi hauto malle
DIG incominciorno ha mangiare
auendo mangiato alquanto

disstendi la tua

nouo

che saria melgio


e
abrugiare una citta che lasciarui una chatiua consuetudine
b
35 sopra le qualjli DIG he adirato chontra li principi he Re della
di

disse iessu, io ui dicho

in uerita

quali DIG

ha dato

spada per disstrugere le innidipoi disse iessu quando tu sei inuitato ti harechordo
quita
non ti ponere nel primo locho azioche uenendo uno magiore
non ti dicha losspite leuate he senta
amicho dello osspite
terra

alii

la

piu ha basso che ti saria uergogna ma ua he siedi nel locho


piu uille azioche uedendoti cholui che te inuito dicha lieuati
.

hamicho he uieni ha sedere qui

di sopra

honore grande perche


ogniuno che
humilliato he chi se humillia sera exaltato *
serra

uerita

perche allora
si
.

exalta

io ui

ti

sarra

dicho in

che satana no diuento riprobo per altro pechato che

THE GOSPEL OF BARNABAS

78

per la superbia sua

sicome dice

randollo con quesste parolle

che heri la bellezza

lucifero

la aurora

Veramente

in terra

il

prof eta esaia

chome

imprope-

ehasscati dal cielo ho

he luceui chome

deli angioli

he chasscato la superbia tua

che se lomo chonosese

io ui dicho in uerita

le

misserie sui

che sempre piangeria quiui in terra he si reputeria uillissimo


sopra di ogni altra chossa non per altra chagione il primo
.

36 a homo con sua molgie piansero cento hanni chontinui dimandando misserichordia ha DIG b perche in uero chonossceuano doue
|

herano chaduti per la loro superbia


he deto quessto iessu
resse le gratie he quel giorno fu publichato per ierusalem
.

quanto haueua deto iessu con il mirachollo che haueua fato


talmente che il populo ringratiaua DIG benedicendo il suo
.

santo

nome

ma

contra

parllo

odio

le

li

scribi

he sacerdoti hauendo intexo che elgi

traditioni di uechij

he come faraone indurorno

hochaxione di amazarlo

ma no

la

trouauano

XXXV
Partissi

giordano

ha

iessu

di

suoi

ho inaesstro

c.

ierusalem he ando al disserto oltra

iessu

he

li

azessero di magiore

si

chore loro pero cerchauano

il

disscepoli
.

dici

il

assentati che furno dissero

chome chassco satana per superbia

perche habiamo intexo che elgi chassco per innobedienzza


he perche elgi sempre tenta lomo ha mal fare Eisspose iessu,
.

hauendo DIG chreato una massa

terra d he tasatola per

di

uinticinque millia hanni senzza fare altro

36 b

chome sacerdote he chapo

di angioli

per

Satana che hera


j

lo intelleto

grande
che haueua chonobe che DIG di quella massa di terra doueua
chauare cento he quarata quatro millia signati con il chara.

he

nontio di

DIG

del quale nontio


sesanta millia hanni chreato haueua auanti ogni chossa la
tere della

proffetia

il

) ft

4)1

THE GOSPEL OF BARNABAS

80

hanima sua a

pero indignato solicitaua

li

angioli dicendo,

guardate che un giorno DIO uora che sia da noi riuerita quella
terra
pero considerate che noi siamo spirito he pero non e
.

conueniente di fare tal chossa

molti pero

scostorno da DIO

si

onde disse DIO uno giorno essendo congreggati


che tiene

ogniuno

pressto

me

tutti

li

angioli

per suo signore facia riue-

renzza ha quessta terra


quelli li quali ammauano DIO se
inclinorno ma satana con li suoi consentienti disero
ho
.

signore noi siamo spirito he pero no ne iussto che noi faciamo


riuerenzza ha quelo

fango il che hauendo deto quessto


satana diuento horido he di asspeto spauenteuolle he bruti
diuentorno li suoi seguaci impero che
per la loro ribelione
.

DIO

tiro

ha

se quella bellezza che chreandoli

onde nel leuare

li

haueua donate

.
|

chapo loro
angioli santi uededo chossi
spauenteuole mosstro quale hera diuentato satana he li suoi
b
allora
seguaci chasscorno con la fazia in terra per timore
il

li

disse satana

ma

io

farai

ho signore tu mi hai iniustamente fato bruto

ne son chontento perche uolgio scancellare quanto


he li altri diauoli dissero non lo chiamare signore ho

lucifero perche tu sei signore

allora disse DIO alii seguaci

di satana pentiteui he richonoscete


li

quali rissposero

noi

si

me

DIO chreator uosstro

pentiamo di hauerti fato alchuna


ma satana he iussto he

riuerenzza perche tu non sei iussto

Allora disse DIO parquale he signor nosstro


titeui da me ho malledeti che io non uio misserichordia e .

innocente

il

he nel partirsi satana sputo sopra quella massa di terra il


quale sputo leuo con alquanto di terra langelo gabriele che
.

pero lomo hora ha lonbillicho nel uentre

ljui

MS.

peri.

^^p^jlXJI

^c

^lj

THE GOSPEL OF BARNABAS

82

XXXVI *.
37 b

Stauano con grande marauilgia


belione angelicha

li

disscepoli

sopra la re-

allora disse iessu in uerita ui dicho che

che non fa oratione he piu scellerato di satana he


mag-lore pene
imperoche satana non hebe auanti

cholui
patira

sua chaduta niuno exempio da temere ne tampocho


DIG li mando uenino proffeta ha inuitarlo ha penitenzza
della

ma

lomo hora che

tutti

li

b
saluo
proffeti sono uenuti

il

nontio

quale uenirra da poi di me perche chossi uolle DIG


he lomo d dicho con tutto che lui
che io prepari la uia sua
di DIG

il

habbia

inffiniti

della iusstitia di DIG uiue

exempij
senza alchuno timore come
disse

il

si

non ue

proffeta dauit ha deto

il

fussi DIG

chome

sichuro
di talli

suo cuore non

stolto nel

uie DIG pero sono choroti he fati habomineuoli senzza fare

bene alcuno

Fate oratione di continue ho disscepoli mei

azioche riceuiate perche chi cercha troua

he chi dimanda riceue

chi bate

lie

aperto

he nella horatione non guardate al


molto parllare perche DIG guarda e il chore f come disse per
io ui dicho in
sallomone ho seruo mio dame il chore tuo
.

38 a uerita

DIG

uiue

che

li

hipochriti fano molta horatione per

ogni locho della citta per essere ueduti he tenuti da santi


dal uolgo
ma il chore loro he pieno di scellerita he pero
non intendono quello che dimandano . el bisogna che tu
.

intendi la tua oratione se tu uoi che DIG la riceua h

mi

chi anderebe

da herode

ha

parllare

ha

il

no intendessi

preside

hora dite-

romano houero

doue elgi
prima
ua he quello che lui ua ha fare niuno certo he se chosi fa
lomo per parllare con lomo che deue fare lomo per parllare
se

lui

il

chore suo
.

jjju

MS.

apertoto.

,j\

MS.

oUlc
pero.

THE GOSPEL OF BAKNABAS

84

con
con DIG he dimandarli missericordia di suoi pechati
a
dicho
in uerita che
ui
io
lia
donate
di
quanto
ringratiarlo
.

ha potesta sopra
pochissimi fano uera oratione he pero satana
di loro imperoche
DIG non uolle choloro che chon le labre
.

10

honorano

li

serichordia he

perche con

me

leua uia quessto populo

le labre

io ui

chore chrida iusstitia

il

prof eta dicendo

38 b da

dimanda

quali nel tempio

mi honorano ma

il

le loro labri

sicome dice ha essaia


il

qualle

mie mollessto

loro chuore

he lontano

ua fare horatione

uerita che cholui che

dicho in

mis-

inconsideratamente che elgi burla DIG hora chi andarebe ha


auanti di lui dices!
parllare ha herode con le spale auanti he
.

certo niuno
bene di pillato preside il quale odia ha morte
nondimeno lomo che ua ha fare oratione he non si prepara
.

elgi uolgie le spalle

ha DIG he

facia

la

ha satana he dice

perche nel chore suo uie lo am more delle


se uno auendoti ingiuriato
iniquita delle quali non e pentito
chon le labri te dicesi perdonami he con le mani ti donasi

bene di quello

uno

chossi DIG hauera misserisciafo chome li perdonareste


chordia di cholloro che chon le labre dichono signore abici
.

missericordia he con

il

pensano ha pechati noui

ammano

loro cuore

le

inniquita he

xxxvnx
li
disscepoli per le parole di iessu . he il predicendo
signore insegnaci ha fare horatione Bisspose
gorno
iessu considerate quello che fareste se il preside romano ui

Piangeuano

he quello issteso fate quando


30a prendesse per farui morire
andate fare oratione he le uosstre parole siano quesste signore
.

DIG
11

nosstro sia santifichato

tuo reggno

sia

il

nome

santo

sempre fato

tuo, in noi

la uollonta

fa in cielo chosi sia fata in terra d

donaci

uenga

tua he chome
il

si

pane per oggni

THE GOSPEL OF BARNABAS

86
*

giorno

he perdonaci

nosstri pechati

li

si

doniamo ha cholloro che pechano contra


lasciare chasscare nelle tentatione

tu

sei sollo

DIG nostro

nore per sempre

chome
di noi

noi

li

per-

he no

ma liberaci dal malle

ci

perche

he hono-

al qualle si apartiene gloria

XXXVIII e.
Bisspose ioane ho maestro lassaremo noi di lauarsi chome
comando DIG per mose disse iessu pesate uoi chio sia uenuto
.

he proffeti
io ui dicho in uerita
per disstrugere
8
che io non son uenuto ha disstrugerla ma sibene
uiue Dio
la leggie

osserualla perche ogni proffetta ha osseruato la leggie di


viue DIG *
DIG he quanto DIG per li altri proffeti ha deto f
allo quale pressenzza sta la anima mia che niuno
sciolgendo
uno minimo precceto polle piacere ha DIG anziche sera minimo

ha

non

nel regno di DIG perche

ui auera parte niuna

dicho che una sillaba della leggie di DIG non

si

immo

ui

polle sciolgere

senza grauissimo pechato Ma ui hauertissco che il bissogna


osseruare quello che DIG dice per essaia proffeta con quesste
.

parolle

mondi

lauatiue he state

mei

dalli hochij

h
.

leuate

li

uosstri penssieri

dicho in uerrita che tutta la aqua


il
qualle con il suo chuore amma

io ui

mare non lauera cholui

dello

he di piu ui dicho che niuno fara oratione grata


ha DIG non sendo lauato ma agrauera lanima sua di pechato
chredetimi certo che se lomo facessi
simille alia idollatria *

le

inniquita

oratione ha DIG

dimandassi
la

chome

conuiene che elgi oteneria quanto

si

Bacordatiue di mose seruo di DIG

oratione flagello Io eggito apperse

j]jj
Li

il

mare

il

qualle con

rosso he iuui

ill.

Jl .x!j
Lo

iib JJJ Jyl

^^ JU

J ill

ilb.

[?j

ill

Ju^C

^15

*^>j

^ Ij^C JLo

THE GOSPEL OF BARNABAS

88

somerse faraone con


fece fermare
a

40 numerabile
dal cielo
santi

li

il

lo exercito suo a

solle;

exercito di

helia fece pioue|re

non cerchauano

in uero

lo

Racordative di iosue che

uno morto

quali con la oratione quanto

cerchauano DIG he

sollo

filistei

heliseo risuscito

Ma chostoro

samuel che fece spauentare

di

lie

lo in-

fuocho

il

tanti altri proffeti

dimandauano oteneuano
loro nele chosse loro

honore suo

ma

XXXIX b.
Disse allora ioane, bene hai deto ho maesstro
di sapere

chome pecho lomo per superbia

ma

cj

mancha

Risspose iessu

auendo DIG scaziato satana he gabriel angello puriffichato


c
quella massa di terra doue satana haueua sputato DIG chreo
.

de animali che uollano chome quelli


ogni chossa che uiue
che chaminano he nuotano he adorno il monddo di quanto
si

elgia

Vno

he ueduto
che

giorno

si

apresso satana alle porte del parradisso

manggiauano herba dinontio

alloro

massa di terra riceuera hanima sarebe

alloro

chauali che

li

se quella

il
graue traualgio he pero
chalpestrare
si
quella terra per modo che non fusi piu bona da niente
destorno li chauali he con empito si possero per chorere sopra

utille loro saria

lo

la qualle giaceua fra gilgi he rose onde dete


DIG ha quella parte di terra inmonda sopra la quale
staua il sputo di satana che gabrielo haueua leuato dalla

quella terra

spirito

massa he
.

suscito

il

chane

di paura he fugirno

chantando tutti

li

il

quale latrando riempitte

angioli santi sia benedeto

il

li

chauali

homo d
santo nome

anima

allora DIG dette la

al

tuo ho DIG signore nostro 6


salito im piedi addamo uisste
in haere una scrita rilucente chome il solle la
quale diceua uie
sollo uno DIG he machometo he nontio di DIG f 8 onde
aperse
.

la

bocha sua adamo he disse

L.

^\

il jOj*.

il

il

Jl

U USJL,

ho siggnore DIG

io ti ringratio

il.

il

J^

jj^

il

51

fcj|

THE GOSPEL OF BARNABAS

90

mio che

dignato chrearmi

ti sei

uole dinontiare quelle parolle

ma

dimi

homeni auanti di me

uie stato altri

preggo che chossa

ti

machometo nontio

di Dio ab

allora disse DIG sia tu

il

benuenuto ho seruo mio addamo

io ti dicho che tu sei il primo


he quello che tu hai ueduto he
tuo fiolo c il quale stara ha uenire al mondo per molti hamri
a
41 he sara nontio mio d per il qualle ho chrea to ogni chossa
il

homo che

habia chreato

io

quale dara luce al monddo quando uenira la chui anima he


intuno splendore cellesste chollochata sesanta millia hanni

auanti che

io facesi

signore concedime

mani

delle

prego adamo DIG dicendo

uno Dio e he

ongie deli mei dite

primo homo

sul dito dela ongia della

chometo he nontio

mano

suli diti

magiori

destra diceua uie

sulla ongia del dito sinisstro diceua;

di DIG

ma

allora con affeto paterno basscio

primo homo quelle parolle he

il

sulle

scrito

quello

allora DIG dette al

quello scrito
sollo

chossa ueruna

si

frego

li

ochij

he disse

benedeto quel giorno che uenirai al mondo Vedendo DIG


sollo disse non e bene che stia sollo pero feccello dormire
he pressa una chossta da la parte del chore
riempiendo il
locho di charne fece di quella chossta heua he detella ha
sia

lomo

addamo per sua

conssorte

pose

li

ambi dui padroni

del par-

hecho chio ui dono oggni fruto ha


pomi he il frumento delli quali disse
1
guardate che ha modo ueruno ne magiate di quessti fruti
perche riuscirete inmondi talmente che io nom patiro il stare
radisso alii qualli disse

mangiare ecceto

4lb uosstro quiui


*
b

L-

ma ui

scaciero fuori

5
J^-, Julx* Jf-s

Lo,

L)

-U

-LjUl J1

4)1
4)1

he patirete grande miserie.

4)1

JU.3>

li

4)1

eyUjlsA

Jj-y.
Jl

3l

J^-";

4)1.

31

el^jl

J-l

f 4)1
4)1

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Jl 3

^^\

j.^1 r

X**. 61,3

4)1

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5>.

JLC^ bji5C.
4)1

*U

O-PJ^. IjjJLC

...il

IX*

al

b JLxJ

4)1

J^-, JJU*.
\4! Ji*

JUJ

4)1

JU

THE GOSPEL OF BARNABAS

92

XL*.

Auendo chonosciuto quessto satana


onde

arabiaua di sdegno

si

hachossto alia porta del paradisso alia quale staua


in guardia uno horido serpente il qualle haueua le gambe
si

chome chamello he le ongie di piedi tagliaua chome rasoro


da ogni parte al qualle disse lo innimicho lassaini hentrare
.

nel paraddisso

Risspose

il

satana

tu uedi quanto

fuori del paradisso per

he lomo

pero se tu

mi

amma

ti

disse satana tu sei

risspose

DIG posscia che tia possto

porti nel parradisso io


ti

Allorra disse

io ti lasciero

io ti scaciase

guarda di uno pezzo di fango quale

uolle talmente che ogniuno

anderai he starai

chome

serpente he

hentrare hauendomi comandato DIG che

grande

ti

faro spauente-

fugira he chossi al tuo piacere


il

serpe he

chome

nel tuo uentre he chossi hentrando tu

ti

poro dentro

bocha he

pero appri la

im

parradisso

42 a ponerai apresso quessti dui peci di fango


nouamente sopra la terra allora chosi fece

io entrero
.

tu

mi

che chaminano

il
serpe he pose
satana apresso heua per che addamo suo conssorte dormiua
si apresento satana alia dona chome uno bello angello he
.

perche non mangiate di quelli pomi con il f ormento ;


risspose heua il nosstro DIG cia deto che mangiado di quelli
saremo inmondi he pero ci scatiera dallo parradisso Risspose

disseli

satana

il

non

dice

il

uero tu dei sapere che DIG he malligno

he inuidiosso pero non uolle equalli


seruo
lui

ma

giarete

ma

ogniuno tiene per

pero chosi uia deto azioche non diuentate equalli ha


se tu he il tuo compagno farete al mio consilgio madi

quelli

fruti

chome

deli

altri

he non starete

sogeti ad altri ma chome DIG chonoscerete il bene he il malle


he farete quello che ui piacera perche sarete equalli ha DIG
Allora heua presse he mangio di quelli he desstato il conssorte
.

li

disse

li

quanto

haueua deto satana

il

che prese di queli

porgendoli la molgie he mangio onde nel disscendere il cibo


onde uollendo imhabasso si harecordo le parolle di DIG
.

pedire

haui

il

il

cibo

segno

si
.
|

posse la

mano

nella golla doue

oggni homo

THE GOSPEL OF BARNABAS

94

XLI*.

42b

Allora chonobero di essere nudi ambidui

onde uergognandosi loro pressero folgie di ficho he si fecero alle parte


sachrete uno uesstimento
passato il mezzogiorno hechoti DIG si scoperse he chiamo addamo dicendo addamo doue
.

sei

Risspose lui signore io

perche
di

he

io

la

apresentarci

auanti di te

spolgiati della inocenza se

per

il

mi son asscoxo

dalla presenzza tua

mia molgie siamo nudi he


disse allora

no

si

uergogniamo

DIG he chi uia

fruto che hauete mangiato

il

quale sete inmondi he non potrete stare piu qui in

paradisso

addamo ho

Risspose

signore la molgie che tu

mi

hai dato mia preggato ha mangiare he chosi ne o magiato


disse allora DIG alia

dona perche

dessti tal cibo al tuo conssorte

Bisspose heua satana mia inganata he chossi mangiai

chome hentro quiui


uno serpente che sta
di

me

43 a uoce

quello reprobo disse DIG


alia porta di

tramontana

he

Risspose heua

il

porto apresso
Allora disse DIG ha addamo perche tu ascoltasti la

tua molgie he mangiassti

di

la terra nelle oppere tui

il

fruto sia

malladeto

produra roue he spine

la quale ti

onde nel sudore del tuo uisso mangerai il pane he racordati


che tu sei terra he in terra ritornerai; he parllo ha eua
dicendo he tu che ascoltasti satana he desti il cibo al tuo cons
.

homo

sorte starai sotto Fimperio del

serua he partorirai

li

fioli

il

con dollore

quale
.

ti

tenira

he chiamato

chome

il

serpe

DIG chiamo langelo micchaelle quello che tiene la spada di Dio b


[he] disse

he di fuori
si

questo scellerato serpe scatia prima del paradisso


talgiali le gambe il quale si lui uora chaminare

strasini la uita per la terra

chiamo DIG dapoi satana c

il

quale uene ridendo he disseli perche tu reprobo hai inganato


chostoro he li hai fato diuentare inmondi io uolgio che ogni
inmonditia loro he di tutti li loro fioli che con uerrita farano
.

penitenzza he mi seruirano

nello usscire del chorpo loro

THE GOSPEL OF BARNABAS

96

hentri per la bocha tua he chosi serai satio de inmonditie

dete uno horibile rugito sata allora he disse posscia che tu

me

uoi farm! sempre peggio faro hanchora

43 b

quello chio potro

allora disse DIG partiti malladeto dalla pressenza

mia

allora
|

onde DIG disse ha addamo [he] heua che ambidui piangeuano andate fuori del paradisso he fate penitenzza
he non si perdi la speranzza uosstra perche io mandero il
partissi satana

uosstro fiollo

ha satana

nontio mio a
michaelle

li

talmente che

il

seme uosstro leuera limperio

humana

generatione perche cholui che uenira


donero oggni chossa asscondetesi DIG he langelo
scatio fuori del parradisso onde addamo riuolgen-

dalla

li

dosi uiste scrito sopra la porta

he nontio di Dio

b
.

uie sollo

uno DIG he machometo

onde piangendo disse piaci ha DIG ho

filgiollo mio che tu uengi pressto ha chauarci di misseria


he chosi disse iessu pecho satana he addamo per superbia luno
per sprezare lomo he laltro per uollersi fare equalle ha DIG
.

XLIIc.
Piansero dapoi ha quessto ragionamento

piangeua
perche

44a

li

quando uedetero molti che

discepoli

he iessu

principi di sacerdoti fecero fra loro consilgio di

prenderlo nel parllare


scribi

li

ueniuano ha trouare

il

la uerrita io

no son

il

mandorno

onde

li

leuiti

he alchuni

ha interogarlo con

dire chi sei tu

messia

confeso iessu he disse

dissero loro, sei tu helia ouero

hieremia ouero alcuno di proffeti antichi Risspose iessu no


allora dissero loro chi sei dicillo azioche diamo tesstimonio
.

ha

cholloro che cia mandati

Disse allora iessu

io

son una

uoce che chrida per tutta iudea che chrida aparechiate la uia
al nontio di Dio de sichome he scrito in esaia
dissero loro
.

MS.

il.

THE GOSPEL OF BARNABAS

98
se tu

non

sei

mesia ne helia ouero alchuno profeta perche

il

noua dotrina he

predichi

Risspose iessu

trano che

miracholi che DIG fa per

li

nontio di Dio

me

auanti di

leuiti

he

le

quale chiamate messia

il

he uenira dapoi di

me

di sacerdoti

li

quali dissero el gia

scarpe

fine b
il

le

parolle

tutto

alii

rinontia

il

tutto

Allora disse iessu

ui dicho in uerita che

non andare piu

proffetij

me

in ierusaleme pero

quale

disscepoli suoi io

alii

li

disse allora pietro pero


disse iessu

tu

sei stolto

che tu parlli perche elgie neccesario che

sai quello

molte perche chosi hano patito tutti

10 patissca perssecutione
11

il

principi he uechij del populo nosstro

li

ricerchano hochasione contra di

he non

li

principe

li

del

Partironosi

diauollo adosso

il

li

quale he fato

il

he portera

he rinontiorno

scribi confusi

fazo tenire

delle

choregie

onde la fede sua non hauera

di uerrita

44b

houero

chalcie

delle

mi

no son degno di sciolgere

io

perche

mie mani dimoss-

le

quelo che uolle DIG ne pero

io parllo

da quello che uoi dite

leggami

da piu del messia

fai tenire

ti

he santi di DIG

ma non temo

perche sono chon

noi he contra di noi he deto quessto iessu

si

parti he andosi

al monte tabor doue ascendete con lui pietro iachobo he ioane

suo fratello con cholui che scriue quessto

grande luce sopra

di lui

neue biache he

la

he

le

onde fato fu una

uestimenti sue diuentorno chome

facia sua

rissplendeua

chome

il

solle

he hecho che uenero moise he helia parllando chon iessu circha

ha quanto doueua uenire sopra


la citta santa

la

gente nosstra he sopra

parlo pietro dicendo siggnore elgie bono

il

una per

te

stare quiui pero se tu uoi

faremo quiui tre stantie

una per mosse he laltra per helia he mentre parllaua furno


choperti da una neuola biancha he sentirno una uoce dire
.

b
_A

u
Ijui!

8-iJ.>
(Jjl>

t5Jl-X->

,^-

LS^^*"}

(_S^*

THE GOSPEL OF BARNABAS

100

senio mio nel quale mi sono chompiaciuto lui


furno ripieni di paura li disscepoli he chasscorno
disscexe iessu he
con la facia sopra la terra chome morti

45 a hecho

il

ascoltate

leuo

li

non temete perche DIG


chrediate
alle mie parolle
quessto azioche

suoi disscepoli dicendo

he affato

amma a

ui

XLIIIb.
Disscexe iessu

he naro

li

alii

otto disscepoli che abasso lo aspetauano

alii

quatro

otto quanto

haueuano ueduto pero

si

parti quel giorno dal chore loro ogni dubio di iessu saluo iuda
isscariot che niente

chredeua

sentosi iessu apie del

monte

he mangiorno di fruti saluatici perche non haueuano pane


allora disse andrea tu ci hai deto molte chosse del messia pero
.

di gratia dici chiaramente


li

altri

disscepoli

opera per uno

tutto he

pregorno similmente
Disse iessu adonque ogniuno che opera
il

il

compiaze pero ui dicho che


DIG in uerita perche he perffetto non ha bissogno di compiacimento essendo che in se steso si compiace onde uollendo
elgi

fine nel quale se

d
operare chreo auanti di ogni chossa la anima del nontio suo per

45 b

il

le

qualle

determine chreare

il

tutto

e
.

anzioche prendessero
il nontio suo

chreature in DIG letitia he beatitudine onde

prendessi dilleto in tutte le sui chreature

le quali

ha con-

he perche quessto se no perche chosi elgia


ui dicho in uerita che oggni proffeta quando he

stituito serui suoi

uoluto

uenuto

io

sollo

ha una natione ha portato il charatere


DIG
pero non si esstendeuano li

misserichordia di

della
loro

non ha quello popullo che herano mandati


sermoni
ma il nontio di DIG f quando elgi uenira DIG li dara g chome
se

sigillo

de

la

mano sua talmente che

he misserichordia ha tutte

le

elgi portera la salute

natione del

monddo che

rice-

Elgi uera com potessta sopra li empij he


talmente che fara confuso satana
la
iddolatria
disstrugera
imperoche chosi promisse DIG ha abraham dicendo, echo che

uerano

la

sua dotrina

THE GOSPEL OF BAKNABAS

102

nel seme tuo benediro tutte le tribu della terra


li

spezasti

ho abraham chossi fara

iddoli

il

he sichome

seme tuo

Risspose iachobo ho maestro dici in chi e fato quessta promessa perche li iudaei dichono in ixach he li issmaeliti

dichono in ismaele

Risspose iessu dauit de chie

filgiolo

he di qual stirpe
Risspose iachobo de ixach perche isach
a
46 fu padre de iachob he iachob fu padre di iuda della chui
.

he 1 dauit

stirpe

allora disse iessu

he

il

nontio di DIG* quando

uenira de qualle stirpe uera elgi


Rissposero li disscepoli di
dauit onde disse iessu uoi ue inganate perche dauit in spirito
ha deto DIG al mio signore
lo chiama signorre chosi dicendo
.

mia destra

siedi alia

delli tuoi piedi

in

insino chio pono

metera DIG

mezzo li tuoi innimicj


b

messia

se

fusi fiolo di dauit

il

li tuoi innimici
scagno
tua bacheta che signoregera
nontio di Dio a il quale chiamate

la

chome dauit

chredetimi perche in uerita ui dicho che


in ismael he no in isach.

lo

chiameria signore
promision fu fata
.

la

XLIVc.
Dissero adonque
scrito nel libro di

li

dissepoli

ho maesstro

mosse che in isach fu fata

Risspose iessu con gemito elgie scrito chosi


scrito

mosse ne iosue

DIG

io ui

dello

ma

la promissione

imperoche

ammore che

la

disse langello,

ti

ma

dicho in uerita che se uoi considerarete

46 b conosejra chome DIG

chossi

pero non la
sibene li rabini d nostri che non temono

angello gabriel trouarete

he dotori

elgie

le parolle

malitia di nosstri

abraham

hamma 6 ma chome

tutto

il

scribi

monddo

chonoscerail

mondo

tu porti ha DIG certo che elgie necessario che


tu facia qualche chossa per ammore di DIG Risspose abraham
hecho il seruo di DIG pronto affare tutto quello che uora DIG .
lo

MS.:

ha.

THE GOSPEL OF BARNABAS

104

parllo DIG dicendo

allora

habraham

primogenito issmaele he uieni sopra

chome he primogenito
haueua

sette

hanni

pilgia

monte ha

il

il

filgiolo

tuo

sachrificharlo*

isach se quando naque isach ismaelle

allora dissero

li

dissepoli chiara

he la

tu la uerita perche ehopero


bugia
nosciamo te essere mandate da Dio b Risspose allora iessu
nosstri dotori

di

dici

dicho in uerita que satana sempre cercha di scancellare

io ui

he pero chon li suoi seguaci hipochriti he


uni con falssa dotrina he li altri com pessima
uita hogidi hano quasi il tutto contaminato per modo che
c
apena si troua la uerita
guai alii hipochriti perche le laudi

la leggie di DIG

malfttori

li

modo

di quessto

seli

convertira in ingiurie he tormenti nello

d
adonque ui dicho che il nontio di Dio he uno
che dara allegrezza ha quasi tutto quello che ha
spledore
fato DIG imperoche elgie adornato de spirito de intelleto he di

inferno

io

e f

47 a

consilgio

de spirito di sapienzza he fortezza


de spirito
ammore de spirito de prudenzza he di tem-

de timore he
perie

elgie adornato de spirito di charita

he missericordia

de spirito di mansuetudine he
il
ha
da
riceuto
DIG tre uolte piu de quanto
patienzza
quaje
g
ho beato tempo
elgi a donate ha tutte le sui chreature

de spirito de

iustitia

he pieta

quando elgi uenira al

che del spirito suo DIG


ueduto la anima mia

ho machometo

chio Io ueduto he

sichome ogni proffeta Io aueduto


essendo
li dono la
he
proffetia
quando Io ho

fatoli riuerenzza

monddo chredetimi

DIG

si

sia

riempite di conssolatione dicendo

co te

tuoi chalciamenti

il

quale

mi

facia

degno di

sciolgere
perche quessto otenendo saro
santo
di
DIG* he deto questo iessu resse
grande prof eta he
li

le gratie

ha DIG

4)1

L
0399 U LJ

^ ^*
i

*c
u>r

^XUST

U LJ
8

41)1.

h J?sr* b.

THE GOSPEL OF BARNABAS

106

XLV*.
Allora uene langelo gabrielo ha iessu
he li parllo in
noi sentiuamo la sua uoce il quale disse,
.

modo che hanchora

leua ti he ua in ierussaleme
in ierussaleme onde

si

adoque iessu he asscexe

parti

giorno del sabato hentro nel tempio

il

he comincio ha amaestrare

la gente
onde chonchorse il
il
chon
sacerdoti
li
he
tempio
pontifice
quali si
hachosstorno ha iesu dicendo
ho maestro cie stato deto

47 b popolo

al

che tu dici malle di noi pero guarda che non ti auenga qualche
Risspose iessu io ui dicho in uerita chio dicho malle de

malle
li

hipochriti pero se uoi sette hipochriti dicho contra di uoi

R/issposero loro, chie hipochrita parllaci chiaro


in uerita ui dicho che cholui

homeni

nom

il

chore

il

penetra

il

quale

pero lasscia in quello ogni in


c

cocupiscienzza

ma

serue DIG

chon

homeni

suo hoperare

li

homeni he

pensiero he ogni sporcha

la

li

mercede sua

homeni
d

suoi pensieri

ho missero che

perche in cio dice dauit

la uosstra fiducia

im

quali non he

nelli
li

monddo

chore serue

il

perisscono

il

pole uedere

li

sapete chie hipochrita cholui che co la lingua

morendo perde tutta


non ponete
profeta
di

nom

Disse iessu,

quale fa chossa bona azioche

ueda che elgie hipochrita imperoche

il

principi nelli noli

sallute
perche alia morte
anziche auanti la morte si trouano

perche lomo he chome disse iob proffeta


di DIG he instabile per modo che elggi non sta giamai intuno

mercede

priui di

stato

48 a he

per

modo che

se ogidi ti lauda

dimani

pre miare dimani

ti

ti

uitupera

uora spolgiare
Guai alii hipochriti pero perche la loro mercede he uana d
Viue DIG e alia chui pressenza io sto che lo hipochrita he
se

ogidi

ti

uolle

ladro he

imperoche elgi si serue della leggie


he roba lo honore di DIG al qual sollo si

sachrileggio

per parere bono

apartiene laude he honore

im sempiterno

da piu ui dicho

THE GOSPEL OF BAENABAS

108

che lo hipochrita non ha fede a imperoche se lui chredesse


che DIG uede il tutto b he co tremedo iuditio punisse le
scellerita

elgi

non ha fede

de inniquita

ma

c
.

il

io

quale perche

ue dicho

chome uno sepolchro

uerita che lo hipochrita he


fuori he biancho

suo

chore

il

purificharia

tiene pieno

di dentro

il

in

quale di

he pieno di fetore he uermi

addonque ho sacerdoti fate il seruitio di DIG perche


uia
chreati d he uello chomanda nom parllo contra di uoi
DIG
se uoi

ma se uoi fate il tutto per uadagno


he pero chomprate he uendette nel tempio chome intuna
che il tempio di DIG he chassa
piazza no rissguardando
di horatione he non di
negotij la qualle conuertite in speloncha
perche sete send di DIG

48 b

di ladroni

se

il

tutto fate per piacere alii home|ni he messo


chrido chontra di uoi che sette fioli

hauete in obliuione DIG


del diauollo he

non

di suo padre
per
filgiollo

fioli

habbraham

di

ammore

di DIG

guai ha uoi ho

imperoche DIG ui leuera

il

qualle lascio la chasa

he uolsse amazare

il

propio

sacerdoti he dotori se uoi sete talli

sacerdotio

il

XLVIe.

Di nouo parllo iessu dicendo io ui propono uno exepio


elgi fu uno padre di familgia il qualle pianto una uigna he li
fece una siepe azioche non fussi chonchulchata da animali
.

he inmezzo ui fabricho uno torchulo per il uino onde la dete


ha pissone ha agricholtori onde uenuto il tempo di racholgere
.

il

uino

mando

li

suoi serui

li

quali uedendo

li

agricholtori

alchuni lapidorno, alchuni abrugiorno he altri di cortelo uissero

he quessto molte uolte feccero


patrone della

uigna sopra

li

Ditemi che chossa fara

il

Rissposero ogniuno
sua uigna dara ad altri
agricholtori
pero disse iessu non sapete uoi che la uigna
49 a he la chassa de issdraelle he li agricholto ri sono il populo

mallamente

li

fara perire

agricholtori

he

la

_J|
See note 6 on opposite page.

THE GOSPEL OF BARNABAS

110

3
guai ha uoi perche DIG he adirato
contra di uoi hauendo uisso tanti profeti di DIG per modo

di iudea he ierusalem

che al tempo di hachab non si trouaua chi sepellisero li santi


he deto quessto uoleuano prederlo li pontifici ma
di DIG
.

temetero la plebe la quale

allora iessu
magnifichaua
uedendo una dona la quale dalla natiuita sua staua con il chapo
inchinato uersso terra disse lieua il chapo ho dona in nome
il

de

il

nosstro DIG b azioche chonosscano chosstoro che

uerrita he che DIG uolle che io

sana magnifichando DIG

il

chrido

nontij
il

io parllo la

allora si leuo la

dona

principe di sacerdoti dicendo

non e mandate da DIG il quale non chustodisse il


sabbato che ogidi ha santo uno inffermo
Risspose iessu
hora dimi non e licito parllare il giorno del sabato he fare
chosstui

horatione per la altrui salute

che chascandoli
chaui fuori

il

hauero uiollato

aduna

he qualle si troua di uoi


il boue nella fosa non

il

sabato lasino ouero

il

sabato certo che niuno

il

he

io

adonque

giorno del sabbato per hauere dato sallute

de issdraelle certamente che quiui si chonossce


la hipochrisia tua . ho quanti sono hogidi che temono una
fiolla

palgia nello altrui hochio che

49 b che

li

li

perchuoti hauendo uno traue

il
chapo ho quanti sono che temono una formicha
churano di uno ellenfante he deto quessto uscite del

troncha

ma

no

si

ma

rodeuano fra loro per nom potere


tempio
sichome hano fato li
pilgiarllo he fame la loro uollonta
li santi di DIG
loro
chontra
padri
li

sacerdoti

si

XL VII c.
Disscexe

iessu

il

ierussalem he andaua

hano

secondo
in nain

della citta hecho che portauano

unicho

fiollo

piangeua

di

ogniuno

homeni chome

sua

madre

onde

li

sua

citadini al

uedoua

ariuato

iessu galileo

della

profetia

di

onde auicinandossi alia porta

hiuui

sopra
iessu

sepolchro
dela

quale

intessero

proffeta ueniua pero

si

Io

li

pdsero

THE GOSPEL OF BAKNABAS

112

ha pregarllo per
rissuscitase

morto

il

che

essendo

lui

che fecero hanchora

il

il

profetta

suoi dissepolj

li

allora

grandemente he uoltatosi ha DIG disse leuami


signore perche il mondo he pazo he pressto

iessu temete

monddo ho

dal

mi chiamerano DIG he

deto quessto elgi piangueua

allora

uene langello gabrielo he disseli ho iessu non temere perche


DIG tia dato a potesta sopra ogni inffermita talmente che
.

quanto concederai in

50 a

in

di DIG

uno

dete

iessu

quessto

nome

tutto sera exequito

il

dicendo

sospiro

fato

sia

la

uollonta tua signore DIG omnipotente he misserichordiosso

he deto quessto si auicino alia madre del morto he com


he preso la mano del
pieta li disse dona nom piangere
.

morto

su sano

allora risuscito

nome de DIG b

dicho ho giouine nel

disse, io ti

il

fanciulo onde

si riepite

lieuati

de timore

ogniuno dicendo DIG ha suscitato uno grande proffeta in noi


he elgia uisitato il populo suo
.

XL VIII a.
Si

iudea

trouaua in quel tempo la millitia di


.

per essere per

li

loro la nosstra regione

onde haueuano chosstume

noua

di

giouamento

naim

in

laltro

di

quessti

dicendo

uno

al

chomune populo

noi

li

li

melgio

quanto habiajmo

naim

li

dei nosstri ci uissitasero

che potete uedere quanto

Ma

iessu

non

per andare in chafarnau

hera

che

41)1.

diceuano
b

4)1

sollicito

inmagini diamo
talmente satana

seditione nel populo

fermo niente in nain

si

uolse

alchuni

nom pocha

quessto parllare che suscito


di

se

nosstri dei poscia che alle loro


di

pero ritrouandosi

uosstri

daressimo quanto habiamo

temiamo

riprendeuano hora uno hora


dij uia uissitato he uoi

soldati
delli

no ne fate chonto niuno certo che

il

ha

romani

li

chiamare DIG he addorare cholui che faceua una chossa

di

50 b

romani nella

pechati di padri nosstri sudita

elgie

ib.

la
il

ma

si

disscordia di

nain ita

DIG

che cia

nosstro

s.-

-VJ

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

114

per modo che


moisse
amicho he seruo
niuno Io ha ueduto ne tampocho
Altri diceuano
suo pero non e DIG ma sibene suo fiollo
fiolo de DIG perche DIG non ha chorpo da
ne
DIG
non
e
elgi
uissitato

diceuano DIG he inuissibile

altri

generare
sollicito

ma

he talmente
grande proffeta di DIG
terzo hano della profetia di iessu ne
.

elglie

satana che

il

andosi
hera per nasscere grande roina nel populo nosstro
iessu in chafarnau onde auendollo conosciuto li citadini con.

li
quali posero dauanti
gregorno quati inffermi haueuano
del atrio doue iessu staua allogiato con li suoi discepoli he
.

chiamato iessu di fuori


Allora

iessu

DIG de

il

preggorno

impose sopra

issdraelle

inffermo

il

per

di

per la sallute di loro

ogniuno

le

mani dicendo

nome b tuo dona

santo

fu

onde

sanato

ogniuno
sabbato iessu nella sinagoga he iuui concorse tutto

quessto

61 a per

ha

sentirlo

parllare

sallute

ha

hentro

il

il

populo

XLIX c.
II

dauit

scriba quel giorno leggete


.

quando pilgiaro tempo

il

salmo dauiticho che dice

io iudicharo la iustitia

onde

si leuo iessu he fece segno di


con mani he aperto la sua bocha disse chosi fratelli
hauete inteso le parolle che dauit proffeta padre nosstro dice .

dapoi la letione di proffeti


silentio

che quando hauera pilgiato tempo iudichera la iustitia


10 ui dicho in uerrita che molti iudichano nel quale iuditio
.

chasscano loro

che alloro no

chano auanti

si
il

altro se non perche iudichano quello


conuiene he quello che alloro conuiene iudi
tepo onde DIG di padri nostri ci chrida per

non per

iusstamente iudichate ho fioli


profeta suo dauit dicendo
di homeni miseri sono quelli adonque che si pongono sopra

11

li

angoli delle strade he altro no fano se non iudichare quanti

passano dicendo quello he bello quessto he bruto, quello he


bono q3 to he trissto
guai ha chosstoro perche leuano il
61 b sce|ptro di mano ha DIG del suo iuditio il quale dice io son
.

GJ

"

il.

THE GOSPEL OF BARNABAS

116

tesstimonio he iudice

he lonore mio non

daro ha niuno

lo

ui dicho in uerrita che chosstoro tesstifichano di quello che

hano ueduto he uero 1 udito he iudichano senza

io

non

essere con-

pero sono habomineuoli sopra la terra hauanti


loro
li
hochij di DIG il quale dara tremendo iuditio sopra di
lultimo giorno
guai a uoi guai ha uoi che dite bene al malle
stituiti iudicj

malle bene perche condanate per reo DIG il


quale he autore della bonta he iustifichate per bono satana
considerate qualle pena
il
quale he origine di ogni malle

he chiamate

il

b
hauerete uoi hai che elgie horibile chasscare nel iuditio di Dio
che sera poi di quelli che iustifichano lo empio per danari he
2

li

he uedoe non iudichano

pupili

tremerano
uenteuole

li
.

essa

la

non guardare
non ha
he
non ha parenti
ammicj
ma sollo guarda con timore di DIG alia
che

sei

posto per iudice

chon soma

ricercherai

qualle

hasicurera nello iuditio di DIG

ti

dicho che

honore he uadagno

52 a uerita

ui

tanto sera spa-

sopra del loro iuditio

diauoli

Tu homo

ha chossa ueruna

in uerita

b
.

dilligenzza perche

Ma ti

hauertissco che

senzza missericordia sera iudichato cholui che iudicha senza


missericordia

LC.

Dimi ho homo tu che


homeni

homo non

iudichi laltro

sai

che tutti

uno fango hano hauto horigine hora non sai che


niuno he bono se non sollo DIG d hode ogni homo he bugiardo

li

di

he pechatore

uno pechato

il

homo che 3

chredimi

se tu

iudichi

altri

chore tuo ha chossa da essere iudichata

di

ho

il iudichare ho
quanti sono periti per
iudicho satana lomo per piu uille di lui

quanto he perichollosso
il

loro falsso iuditio


si

pero

ribelo

ha DIG suo chreatore e

chome ho chonosciuto parllando


primi

parenti essere

bono

il

scaziati fuori del parradisso

51.

So MS.

conj. he.

possibly
*

MS.

honde he impenitente
lui

iudicho

li

nosstri

satana pero furno

he condanorno tutta la loro pro-

JJlb.

we should read
che che (sic).

chon

parllare di

4)1.

io

4)1

4)1.

ho uero

= owero).

So MS.

THE GOSPEL OF BARNABAS

118
genie
10 sto

52 b

che

peroche

il

il

riproba

Guai

bene he

populo de issdraele

Achab iudicho

proffetti

il

he quanti

falso iuditio

il

saulo iudicho dauit per degno di

helia

nabuchdonoxor

loro dei bugiardi

li

iudichorno susana he tutti

ho tremendo

il

bene per indegno

il

Faraone iudicho per empio mosse

che non uolsero addorare

im-

pechato elleggie certamente che

il

periti per

sono stati uicino al perire


il

pechati

quando DIO uenira ha iudichare

sostenira pena intollerabile

he

li

pechatore adonque che con

al

pechato per degno he

monddo ho quanti sono

morte

alia chui pressenzza

tutti

niu|no pecha senza uollonta he niuno nolle quello

iuditio sue iudicha


.

he padre di

falsso iuditio

il

che non chonosce

che pero

dicho in uerita chosi uiue DIG

io ui

tre fanciuli

li

li

dui uechij

principi iddolatri iudichorno

li

iuditio di DIO peri

il

ha

iudice

li

saluosi

he perche ho homo quessto se no perche [in]


inchonsideratione mallamente iuddichorno li innocentj Quanto

11

iudichato

poi

auicinorno alia roina

si

dimostra

fratelli di iosef

li

boni per iudichare malle Io

li

che

il

uendetero

he maria sorella di mose che iudichorno

53a di iob iudichorno

il

innocente amicho

Io

alii egitij

fratelo

haron

tre amici

di DIO iob

Dauit

iudicho misfiboset he uria


leoni

he tanti

quessto

altri li quali

pero ui dicho

quiui finite iessu

penitenzza

il

ciro iudicho daniele per cibo di

furno uicini alia roina loro per

non iudichate he non

suo parllare onde molti

piangendo

li

uosstra he abandonate

il

he chosi sarete

ma

sinagoga
horatione

he
.

salui

sibene
della

ha

conuertirno ha

he uolleuano abandonare

Ma

iessu disse state in chasa

pechato he seruite DIO chon timore


perche no son

he deto

seruire

citta

perche elgi

si

he

loro pechati

ogni chossa per andare chon lui

seruitu

sarete iudichati

he

retirosi

hamaua

al

uenuto ha riceuere
qssto

uscite

disserto

forte la sollitudine

per
.

della

fare

THE GOSPEL OF BARNABAS

120

LT a

Quando

hebe horato

elgi

al

signore

se

li

auicinorno

li

suoi disscepoli he dissero ho maesstro dui chosse desideriamo

luna he chome tu parllassti con satana che pero dici


laltra he chome uenira DIO ha
lui non hauere penitenzza
sapere

iudichare

53 b in uerita
chaduta

Risspose iessu io ui dicho


ebi compasione ha satana sapendo la sua

giorno del iuditio

il

che

io
|

et hebi

alia

compasione

lui sollicita hal pechare

humana

generatione la quale

pero feci horatione

he digiuno ha

il
che
quale mi disse per langelo suo gabriele
chossa cerchi ho iessu he qualle he la tua dimandda Rissposi

DIO nosstro

signore tu sai di quanto malle he chagione satana onde per


molti perisscono elgie chreatura tua signore

io,

le tentationi sui

Ris
quale tu chreasti pero signore habilli missericordia
spose DIO ho iessu hecho che io li uolgio perdonare fa pure che
il

mio ho pechato habimi misserichordia


perdonaro he ritornero al suo primo stato mi allegrai

dicha

lui

che

li

signore DIO

forte disse iessu quessto sentendo chredendo di hauere fato

quessta pace

pero

chiamai satana

il

quale uene dicendo

che chossa debo fare per te ho iessu


Rissposi io farai per
te ho satana perche non hamo la seruitu tua ma ti ho
.

chiamato per
uoi

il

mio

il

bene tuo
ne ne

seruitio

di

te

pero non

fango he

io

son spirito

nobile

54 a non

sei
.

bene che tu

saria

Risspose satana he se tu non

me

uolgio

degno

di

al

lasciamo quessto disse

il

tu che
io

sei

he dimi

prima bellezza

tu dei sapere che langelo michaele


b
giorno del iuditio chon la spada di DIO

tuo primo stato

deue percuotere

ti

tuo perche son piu


seruirmi

ritornasi nella tua


|

he

il

he ogni perchossa ti dara penna per dieci


infferni
Risspose satana la uederemo chi potra piu quello
certo
chio hauero tanti angioli he iddolatri potentissimi
giorno

cento millia uolte

mio fauore che

in

la fara

male Dio

he chonosscera quanto

herrore elgi abia fato ha scaciarmi per uno uille fango


io allora

ho satana elgie inffermo

So MS.

perhaps we should read

il

dissi

tuo intelleto pero tu non

faranno male a DIO.

THE GOSPEL OF BARNABAS

122

chonosci quello che tu parlli

allora satana per

modo

di scerno

il
chapo dicendo hor su faciamo quessta pace fra me
he DIG he che chosa si deue fare dicilo tu ho iessu perche tu

scorlaua

hai lintelleto sano

Rissposi io dui parolle solle deuesi dire

Risspose satana qualli parole

pechato abbimi missericordia

Rissposi io

ho

io

quesste

Disse satana allora hor uol-

pace pure che DIG dicha ha me queste


parolle hora partiti da me dissi ho malladeto perche tu sei
scellerato autore di ogni iniustitia he pechato ma DIG he iussto
lentieri faro quessta
.

senza pechato ueruno a


6413 non e chosi ho ies| su

DIG

dici la

elgi ritrouera misserichordia

perche elgie impenitente

suoi

alii

che

li

dissepoli

Rissposero loro giamai signore


.

tremendo ui dicho in

II giorno del iuditio di DIG sara tanto

uerita

chome

parllaci hora dello iuditio di DIG

ha

bugia per fare piacere

hora considerate disse iessu

he disse hel

partisi satana stridendo

ma

reprobi ellegerebono dieci infferni piu pressto

che andarui ha sentire parllare chotra di loro DIG adirato


in
chontra deli qualli testincherano ogni chossa chreata
uerita ui dicho che non sollo temerano li reprobi ma li santi
.

he

elleti di

DIG temerano in modo che abraham non

della sua iusstitia

he che

sto dire

he iob non

temera

il

si

nontio di DIG

imperoche DIG

fare chonosscere la maessta sua leuera di

suo

doue elgi non

chossa

io

fidera

si

confidera nella sua inocenza

memoria

harecordera chome DIG

per

al nontio

a donato oggni
ui dicho in uerita che parllando io il chore mi
si

li

trema perche saro chiamato DIG dal mondo he pero bissognera


55 a che io ne renda ragione Viue DIG g alia chui pressenza sta la
.

anima mia che

io

son

homo mortale chome

sono

li

altri

che se bene DIG mia chonstituito sopra la chassa


de issdraelle proffeta per sallute de inffermi he choretione

homeni
di

pechatori

io

son seruo di Dio


b

ill.

d
8

ill
a.

Jj^.

Jjfcj

4lU.

h SJU

ill.
ill

J^C

Ljl

che

pero

uoi

sarete

THE GOSPEL OF BAKNABAS

124
tesstimonij di
della

dallo

quanto dicho chontra

li

che dapoi

scellerati

mia partita dal monddo


loro scanccellerano
ma
euangelio mio per operatione di satana
.

he con

alia fine

apresso

tisstificharemo chontra
ditione

li

ritornero

uenira henoche he hellia onde

empij

chui fine sera in malla-

il

he lachrimo iessu deto quessto onde piansero chon


dissepoli di iessu he leuorno le uoci sui dicendo

strepito

me

la uerita

li

perdona signore DIG he abi misserichordia sopra la innocenza


del seruo tuo Risspose iessu amen amen
.

Auanti che uenga quel giorno disse iessu

precederano

monddo imperoche uenira guere chosi chrusenza pieta per modo che il padre ammazzera il fiolo
fiolo ammazera il padre
per le partialita di populj

roine grandi nel


delle

55 b he

il

honde sera dissabitato

he possto in disserto le regioni


Venira chossi fate pesstilentie ehe non si trouerano chi portj
le citta

morti ha sepellire per modo che resterano per cibo de


ha quelli che ressterano sopra la terra DIG dara
animalj
li

chosi fata sterillita che sera apretiato

il
pane piu del horo
honde mangerasi ogni inmonditia
ho missero secholo nel
quale no si sentira quasi niuno che dicha io ho pechato habici
.

missericordia Dio

ma

con horibile uoei bestemierano cholui

che he gloriosso he benedeto in etterno


uicino
i

dapoi di quessto

ha quel giorno per quindeci giorni uenira ogni giorno

uno segno

horibile sopra

primo giorno uenira


uerruno splendore
r

il

ma

habitanti in terra

li

solle

per

imperoche il
suo ehorsso del cielo senza
.

chome tentura da panni he dara


chome
che
gemiti
padre
ingemisse il fiollo uicino ha morte
il secondo
giorno la luna si conuertira in sangue he chome
nero

r rugiada uenira sangue in terra

il terzo
giorno le stelle sarano
uedutte ha pugnare f ralloro chome uno exercito de innimicj
.

56 a

il

chome chrudeli innimici

lachrimera sangue

quarto giorno

le pietre

il

he
il

sasi si

perchoterano

luno laltro
|

quinto giorno ogni pianta he erba

sessto giorno risurgera

il

mare non

si

THE GOSPEL OF BARNABAS

126

partendo dal locho suo per alteza di cento he cinquanta chubiti


he staraui tutto il giorno chome uno muro il setimo giorno
andera altretanto habasso per modo che apena si potra uedere
.

A
s

congregherano
ucellj he li animalli terresti
he di aqua apresso luno di laltro he darano rugiti he pianti il
nono giorno uenira una grandine chossi horibile che ucidera
lotauo giorno

si

li

talmente che hapena scampera la decima di quanto uiue


il decimo
giorno uenira chosi horibili f ulgori he tuoni che
.

lo unspezerano he abrugerano la terza parte delj monti


decimo giorno ogni fiume chorera alia riuersa he chorera
.

sangue he non aqua


r gemera he piangera
.

e>

56 b

duodecimo giorno ogni chossa chreata

terzodecimo giorno si uolgera il


chome uno libro he piouera f uocho talmente che morira

ciello
i

il

il

ogni chossa uiua il quartodecimo giorno si fara uno teremoto


chossi horibile che le cime di monti uollerano per lo haere
il
chome ucelj he si fara piana tuta la terra
quintodecimo
.

a
giorno morirano li an gioli santi he resstera sollo uiuo DIG
he deto quessto iessu si peral quale sia honore he gloria
1

ehose la facia con anbe le mani he dapoi perchose la terra


con il chapo he hauendo leuato il chapo disse, sia malladeto
.

oggniuno che nelle mie parolle ui metera chio sia fiollo di DIO
alle chui parolle chasscorno trarmortiti li disscepoli onde iessu
.

li

leuo dicendo

spauentarssi

temiamo hora DIO

Passati quessti segni


il

monddo uiuendo

heterno
suo

il

solli

passati

starasi

DIO

chome

il

tutti

li

quaranta hani tenebre sopra


honore he gloria in

al quale sia

solle

nom
li

ang-ioli

ma

la uita al nontio

rissplendente per mille

parllera perche stara

chome

quatro angioli da DIO fauoriti

nontio di DIO

per quatro parte del locho

ha

il

Risuscitera DIO

qualli ricercherano

la uitta

no uolgiamo quel giorno

quaranta hanni dara DIO

qualle sedera he

fuori di sse
li

li

sollo

quale risurgera
il

se

he uedutollo

si

ponerano

ha risguardarlo
dapoi dara DIO
li
qualli chome appe uenirano in-

torno per circuito dello nontio di DIO

dapoi dara DIO

la

THE GOSPEL OF BARNABAS

128

57 a uitta ha

tutti li projfeti suoi li quali seguendo addamo


anderano ogniuno ha basiare la mano allo nontio di Dio a
rachomandadosi ha lui Dara dapoi DIG la uitta ad ogni elleto
b
harecordati di noi Alle
li
qualli chriderano ho machometo
.

cui uoci

desstera la pieta nello nontio di Dio

si

che deue fare temendo la loro salute

quello

he pensera
Dapoi dara

ad ogni chossa chreata he ritornerano al suo essere


saluo che depiu ogniuno hauerano la uoce
Dapoi dara
DIG la uita ha tutti li reprobi al chui risurgere per la loro
DIG

la uita

spauentera ogni chreatura de DIG he chriderano


habandoni la misserichordia tua ho DIG signore d

brutezza

non

si

ci

nosstro

Dapoi di quessto fara DIG

risuscitare satana al chui

asspeto ogni chreatura per timore stara chome morta per la


horida forma che apresentera
Piacia ha DIG disse iessu
.

non ueda quel giorno talle mosstro


sollo il nontio
di DIG a non riceuera timore di chotali figure perche elgi sollo
temera DIG e allora langelo alia chui tronbeta sonando sarano
che

io

tutti risuscitati risonera la tronbeta dicendo

ho chreature perche

il

cielo sopra la

sedia rilucente sopra la qual uenira


li

angioli,

te

onde

DIG nosstro che


allora

ci

nontio

il

temera imperoche chonosscera che niuno ha ammato


quanto si conuiene perche cholui che uolle richambiare

di DIG

Dio

una

una neuola biancha

benedeto

sia

ualle di iosafat

chreassti he saluassti dalla chaduta di satana

al iuditio

uosstro chreatore ui uolle iudichare

57 b Apparera nel mezzo del


chriderano

Venite

uno denaro
hauendo
temera

se

il

di horo

non

sollo

uno minuto non

nontio di DIG

pieni di schelerita

bissogna sesanta minuti

li

il

polle

che chossa farano

onde non

chambiare
li

Ma se

empij che sono

LV f

Anderasi
alii

lui

quali

nontio di DIG ha racholgere tutti li profeti


parllera he preggera che uadinb insieme chon
il

ha pregare DIG per


Jill

&

"li

li

b jj^-*
f

^11

fideli

b.
i"

onde ogniuno

_ aj^

4)1.

si

(1

scuxera per

u lkJL,
v

THE GOSPEL OF BARNABAS

130

timore ; viue DIG

chio no ui andaria chonosscendo quello chio

Allora uededo quessto DIG dara in memoria al


b
nontio suo chome che ogni chossa elgia chreato per ammore
suo . per la qual chossa se li partira il timore he chon ammore

chonossco

he riuerenzza andera appresso

58

a sia

benedeto

nome ho DIG

tuo panto

il

alia sede DIG si scoprira al nontio suo b

nosstro.

li

angioli

tieduto

Parlera prima

he hamo ho DIG mio he con tutta


ti

onde

ringratio

facessti

che tu

si

scopre
si

ano

dicendo, io te adoro

anima mia he chuore

la

dignato chrearmi per tuo seruo

ti sei

ammore mio

tutto per

il

nontio di DIG

il

Apressatosi

chome lo amicho

amicho quando per spazio di longo tempo non

allo

mio

chantando

alia sede

azioche io

ti

ammasi

che
per ogni chossa in ogni chossa he sopra ogni chossa
ti
allora
tua
ho
DIG
mio
chreatura
ringratij ogni
pero
pero
.

ogni chossa chreata da DIG dirano Gratie ti rendiamo signore


he benediciamo il tuo santo nome in questo tempo ui dicho
.

in uerita che

li

talmente che

dalli hochij di loro

demonij he

ha

reprobi chon satana piangerano

li

uno uscira piu aqua che non

il fiume
giordano he non uederano hanchora DIG parllera
DIG al nontio suo b dicendo tu sei il beneuenuto ho fidele seruo
.

mio pero dimanda quanto uoi perche


"Risspondera

il

nontio di DIG

tu dicessti quando

mio

il

mi

paradisso he

58 b per me seruo tuo

monddo

il

ti

hamioho che

me

ho signore

il

tutto hotenerai

io

mi harecordo che

chreassti che tu uolleui far per


li

angiolli he

glorifi|chasero

serichordiosso he iussto

promessa fata ha

pero

ti

seruo tuo

chon

amore

homeni azioche

li

ho signore DIG mis-

preggo che
.

ti

harechordi della

Risspondera DIG chome uno

hamicho he dira hai tesstimonij


di quessto ho amicho mio machometo e Allora con riuerenza
dira si signore
Risspondera DIG ua chiamali ho gabrielo
burli

lo

Venira langelo gabrielo dal nontio


sono

li

tuoi tesstimonij

di DIG

Risspondera

il

he dira signore quali


nontio di mo c sono

addamo, abraham issmaele moise dauit he iessu

ill

fiolo di

maria

THE GOSPEL OF BARNABAS

132

andera langelo allora he chiamera li sopradeti li qualli con


timore ui anderano Apresentatosi loro dirra DIG ui rachordate
.

uoi di quello che dice

chossa signore

il

nontio mio

Dira DIO che

Rissponderano loro che


habia fato il tutto per ammore

io

suo azioche tutti per lui mi laudassero

Risspondera ogniuno
con noi uie tre testimonij milgiori di noi signore * Risspondera
dira allora
allora DIO qualli sono quessti tre tesstimonij
.

libro che

moisse elgie
dauit il secondo he
il

il

mi

donassti

primo
Risspondera
tu mi dessti Dira allora quello

libro che

il

che parlla b signore tutto il mondo inganato da satana diceua


60 a me essere tuo filgiolo he tuo chompagno ma il libro che tu
J

mi

dessti

dice

il

parllera

mi

chome he uero che

nontio tuo

chonf essa

nontio di Dio

il

dessti signore

son seruo tuo

io

libro

il

quanto
.

allora

che tu

libro

il

nontio di DIO

il

di

che mi donassti

he dira chosi dice

deto quessto

he

parllera DIO

dicendo quanto hora ho fato io Io ho fato azioche ogniuno


he deto quessto dara DIO uno
chonossca quanto ti ammo
f
libro al nontio suo e nel qualle sono scriti tutti li elleti di DIO
.

onde ogni chreatura farano riuerenzza ha DIO dicendo sollo


ha te DIO nosstro sia laude he honore perche ci hai donati
al nontio

tuo

LVI*.
Aprira

libro

il

DIO in

mano

suo legendo chiamera tutti


elleti

il

il

di

he nel

he

li

he

nontio

il

angioli he proffeti he tutti

li

libro sera scrito la gloria del parra-

onde ogniuno anderano

quale sedera
lui

del nontio suo

chui fronte di ogniuno sara scrito la fede del

sopra
nontio di Dio h
disso

li

il

alia

nontio suo he

li

desstra di

DIO

proffeti senterano

santi senterano apresso

li

proffeti

he

Apresso
apresso
li

beati

THE GOSPEL OF BARNABAS

134

ondde langelo sonera

santi

li

apresso

sata in iuditio

he chiamera

la tronbeta

.
|

LVII
Venira

da tutte

a.

missero he sara chon somo hobrobio hachussato

il

onde chiamera DIG langelo michaelle


b
il
qualle cento millia uolte il perchotera con la spada di Dio
perchotera sata he ogni perchossa he per dieci infferni graue .
chreature

le

onde sera

.
chiamera langelo
sarano
similmete
quali
oltragiati he hacussati
onde langelo michael per comissione di DIG . chi cento, chi

li

primo scatiato nello habisso

il

seguaci suoi

li

cinquanta, chi uenti, chi dieci he chi cinque uolte perchotera

he dapoi disscenderano nello habisso


imperoche DIG dira
he
stantia
uosstra
malladeti
lo
infferno
ho
ha loro,
Dapoi
.

li inchreduli he
reprobi contra de
leuerano in prima tutte le chreature inferiori al

chiamerasi al iuditio tutti


li

qualli

si

homo tesstando auuanti


he chome chostoro hano
.

he

li

proffeti

ogniuno

di DIG

chome hano

oltragiato DIG he
si

leuera

seruito chosstoro
le chreature sui

tesstando chontra di loro

60 a onde sarano da DIG chonda nati alle infernali fiame io ui


dicho in uerita che non passera una parolla ne uno pensiero
hotioso seza punitione quel giorno tremendo
Vi dicho in
.

uerita che

che per

il

cillicio

ammore

risplendera

di DIG hauera

chome

il

solle

he ogni pidochio

lomo soportato

si

conuertira in

margarite ho beati per tre he quatro uolte li poueri li qualli


chon uera pouerta hauerano di chore seruito DIG imperoche .
in quessto monddo sono priui di traualgio mondano honde
.

di molti pechati sarano liberi

he quello giorno

da rendere chonto chome hano spesso

non hauerano

le richezze del

ma

monddo

io ui
serano premiati della loro patienzza he pouerta
dicho in uerita che se il mondo chonosescie quessto lui piu
.

pressto ellegeria
loro

he

li

il

cillicio

che la porpora

digiuni che le chrapulle

examinato dira DIG

al

li

pidochij

quando sera

il

che

tutto

nontio suo uedi ho hamicho la loro

THE GOSPEL OF BAENABAS

136

scelleragine quanto he stata grande

io

perche

chreatore loro

impiagai ogni chossa chrehata in seruitio loro he loro in ogni


onde elgie iusstissimo che io
chossa mi hano dis sonorato
.

non habia misserichordia

Risspondera il nontio di
DIG elgie uero signore DIG nosstro gloriosso b ne possono ueruno
tuo ammicho he seruo dimandarti per loro misserichordia
di loro

imo che

dimando

seruo tuo auanti di ogniuno

io

iustitia contra

che deto queste parolle tutti li angioli he proffeti


he che sto dire li elleti ui dicho
con tutti li elleti di DIG
di loro

il

li
ragni le mossce he le pietre et larena chridera
chontra deli empij he dimanderano iustitia onde allora fara
Dio b ritornare in terra ogni anima uiuente inferiore al homo

in uerita che

he poi manderano li empij allo inferno li quali nel partirsi


uederano quella terra nella quale sarano ridoto li chani he
li
onde dirano ho signore
chauali he altri uilli hanimali
.

hanchora noi ridure in quella terra d


choncesso quello che loro dimanderano
DIG

faci

ma non

li

sera

LVIIIe.

Piangeuano ammaramente li disscepoli mentre che iessu


he iessu grande chopie di lachri|me uersaua he
6l parllaua
il
dapoi
pianto risspose ioane ho maesstro dui chosse dessia

deramo
a

di sapere, luna

he chome possibile

sia

quale he pieno di pieta he misserichordia


non habia pieta alii reprobi essendo tutti di uno

di DIG

il

che
.

il

nontio

quel giorno

issteso

fango
he chome sintende la spada di michaele angello
essere graue per dieci infferni adoque uie piu di uno infferno
Risspose iessu, non hauete sentio quello che dice dauit proffeta
prodoti

laltra

Ridera il iussto sopra la roina del pechatore he Io scernira


con quesste parolle dicendo
Vedi lomo che posse la sua
speranza nelle sui forze he nelle sui richezze he si smenticho

che

di DIG

pero ui dicho in uerita che

abraham

scernira suo

THE GOSPEL OF BARNABAS

138

padre he addamo tuti

imperoche rissusciterano

li

homeni reprobi*
elleti

li

he questo sera

talmente perffeti he uniti

con DIG che non chapira nella mente loro uno minimo pesiero
chontra la iusstitia di DIG
pero ogniuno dimandera iustitia
.

he piu
61 b

deli

altri

il

nontio di DIG

Viue

DIG

chui

nella

pressenza io sto che sebene hora piangio per pieta della


humana naturra che quello giorno dimandero iusstitia senza
|

misserichordia chontra quelli che dissprezano le mie parole

he piu del tutto contra cholloro che contamiuerano


euangelio

il

mio

LIXc.

Lo

he uno

infferno
li

patirano

sollo

ho disscepoli mei

nel

quale

danati la loro pena in etterno sebene uie sette

stantie houero regione

una piu profonda del

altra

chi andera alia piu proffonda patira magiore pena

honde

ma

pero

mia parola della spada de michaele angelo


imperoche cholui che fa uno sollo pechato merita lo infferno
he quello che ne fa dui di dui inferni he degno
pero li
elgie uerissimo la

reprobi sentirano pena intuno sollo infferno quanto se fusero


in dieci

diuissi

inferni in

con

cento he in mille

sua

la

perche DIG
sua chosi

iustitia

omnipotente
potenzza
per
fara che satana hauera tanta pena quanto in dieci cento
millia inferni si troueria he li altri ogniuno secondo la loro
e

ho maestro grande he ueramente


DIG pero hogidi sei molto tribulato per quessto
la iustitia di
farai gratia di ripossare he dimani ci dirai
ci
parlare
pero
chome he lo infferno Risspose iessu, ho pietro tu dici chio
scelleragine

62 a

B/isspose pietro

ho pietro tu non

riposi
llato

Vi dicho

in

sai

uerita

quanto parli pero chossi hai parche il riposso in quessta uita

pressente he uelleno di ogni pieta he fuocho che arde ogni

bona opera

mone

adonque uie uscito di memoria quanto

salla-

proffetta di DIG riprenda lo hotio con ogni proffeta certo

he che

lui dice

per timore del fredo non uolle lauorare la

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

140
terra

pigro pero andera ha

il

hesstate*

tua

onde

disse tutto

senza riposso

fallo

DIO iob dela

di

uita

medichare nel tempo della


quello che pole fare la mano

he che dice
nosstra

innocentissimo hamicho

lo

sichome lucello nascie ha

uollare chossi

lomo nascie ha hoperare

che

reposso piu di ogni chossa

hodio

io

Lo

il

infferno

he contrario

dicho in uerita

io ui

sichome
he uno chontrario del pavradisso
inuerno della esstate he i fredo dal chaldo
.

lo

62 h che pero bissogneria uedere


DIO chi uollesse narare

paradis so

il

delle

delitie

di

le misserie dello

inferno

ho stantia

malladeta della iustitia di DIO per malladitione de inffedeli


he reprobi della quale dice iob ammicho di DIO
hiui non
.

si

troua hordine

li

reprobi dice

morira

il

loro

ma

sempre spauento he essaia proffeta contra


non si estinguera giamai le loro fiame he non

uerme c

he dauit padre nosstro piangendo disse,


chon saete he solfaro con tem-

piouera sopra di loro folgori


pessta grande
fastidio

li

ho misseri pechatori che quiui

cibi dellichati le uesste

preciose,

he

li

la

rabisa fame, le fiami ardenti, le

he

li

suaui chanti di loro armonie

crudeli tormenti con

li

uengono in

delichati leti

hora che nausea farano,

ammari

li

brasse che scortichano

pianti

he qui dete l uno

lameteuol gemito iessu dicendo, ueramente saria melgio di


non essere giamai formato che patire chosi chrudel tormento
.

onde

qui

proponetiui

tormento in
niuno che

li

auanti

homo

uno

quale
chorpo suo senzza hauere
habia chompasione ma che ogniuno lo scernissca
tutte

le

parti

del

Ditemi non sarebe grande quessta pena


63 a

poli

grandissima

^L
J.*.

-li*Jl
51

li

iessu,

J^ULJ

51

u J^UI
l

u-ll

L.
udete.

disse-

Rissposero
hora quessta he una
perche ui dicho in uerita che se DIO

allora disse

delitia dello infferno

MS.

senta

il

JU

U UJL-

JlS

THE GOSPEL OF BARNABAS

142

ponesse in bilanzia tutte le pene che ha patito tutti


in quessto

monddo he

he dalla altra parte ponesse Dio una


inffernalj

tribulationi

di

hora di penne
le

mondane

mondo uengono per mano


uengono per mano de diauoli li quali

homem ma

quelle

sono senza ueruna chompasione


.

homem

perche quesste del

darano

sollo

reprobi sanza dubio ellegerebono

li

li

patirano insino al giorno del iuditio

ho che chrudele fuocho

li

ho che ammaro fredo senza dare temperamento


ho che stridore di denti ho quanti singolti

alle loro fiami

he pianti hai misseri pechatori

che non ha tanta aqua

il

giordano quante lachrime oggni momento usscirano dalli loro


he qui le lingue malladirano ogni chossa chreato
hochij
.

con il loro padre he madre he


beneddeto in etterno

il

loro chreatore

il

quale he

63 b

Deto quessto

iessu

si

lauo con

la leggie di DIG scrita nel libro di

onde

uesspro

he fecero horatione

ma

niuno

non

li

disse dapoi
il

leone che ua rugendo cerchando di deuorare

che se lomo facessi chome

il

il

merchatore che niente temeria

si troueria preparato
Elgi
dete
pechunia ha uicini suoi azioche
quale
.

trafichasero he

pero

lo ui dicho in uerita

imperoche bene

giorno

il

qualle cho-

perche elgi uigilarebe he starebe preparato


ladro hora non sapete disse iessu che satana

il

chosi elgi cercha di fare pechare lomo c

fu uno homo

dissero

ogniuno staua spauentato sopra le sui

ladro uolle rompere la chassa sua che dormisse

il

per ammazare
he chome uno

quello

quado iessu aprendo la bocha sua


Quale he quel padre di familgia

nosscendo che
certo

suoi disscepoli secondo

disscepoli suoi uedendolo chossi aflito

li

niente quel giorno


parolle

li

mosse

il uadagno fusse
per iussta portione diuisso
alchuni bene trafichorno talmente che duplichorno il

Q^A danaro

ma

alchuni sconsumorno la pechunia in

seruitio
|

THE GOSPEL OF BARNABAS

144
del

innimicho di cholui che

malle di

lui

debitori in iuditio
elgi honorato

ma
li

sopra

punira chome

sta la

dete la pecchunia dicendo

quando il uicino chiamera li


chome andera la chossa
certamente che
.

premio dara ha cholloro che bene negotiorno

altri

li

li

hora ditemi

sfogera la ira sua nello inguriarli

nolle la leggie

anima mia che

Vine DIG

uicino he Dio

il

.he

poi

alia chui pressenza

il

quale ha dato

al

homo tutto quello che a lo homo con la uita azioche in quessto


monddo bene uiuendo DIG hauessi le laudi he lo homo la gloria
.

del parradiso

onde cholloro che bene uiuono con

il loro
exempio
danaro
si
conuertono
ha
perche
duplichano
penitenzza li
pechatori uedendo loro tale exempio he pero sarano di grandde
premio premiati li homeni che bene uiuono ma li scellerati
.

il

quali con illoro pechare metono quanto DIG li a


con la propria uita in seruitio di satana innimicho di
bestemiado DIG he dando scandollo ad altri ditemi qualle

pechatori

donato
DIG

sera la

li

pena

loro

sera senza missura dissero

64*

li

disscepoli

.
[

LXIIe.

Debe adonque

disse

iessu

cholui che uole uiuere bene

il merchatore il
quale serra la botega he la chustodisse
he
note
con
grande
dilligenza onde di quanto chompra
giorno
riuendendo uole uadagnarui perche quando uede perderui non

mirare

nolle uendere

hora chosi fate uoi


tampocho al suo fratello
anima uosstra he uno merchatore he il
.

perche in uerita la

onde quanto essteriormente per li


chorpo he la botegga
sensi riceue he da essa compra he uende la moneta in uero
he lo am more guardatiue adonque che con lo ammore uosstro
.

no uendete ne chomprate uno minimo pensiero del quale non


uadagnate Ma penssando parllando he hoperando il tuto sia
.

per

ammore de DIG che

giorno

io

ui dicho in

uano ha horare

chossi facendo sarete sichuri quello

uerita

che molti fano lauachri he

Molti degiunano he fano ellemossine . Molti


studiano he predichano addaltri il chui fine he abbomineuole
a

^a.

4Jb.

d ^LJfc.

jj)l.

V;^
e

it-

J^J]

THE GOSPEL OF BARNABAS

146

chorpo he non il chore


chon la bocha he non con il chore degiunano

5 a ha|uanti DIG imperoche

chiamano

ha

he

cibi

non

che

il

riempisscono di pechatij

si

bono per

lauano

dano ad

altri quell o

azioche siano tenuti per boni

loro

studiano per sapere dire he non per operare

ad

altri

lingua si
DIG chon

.
predichano
contra di quanto fano loro he pero con la propia
condanano . Viue DIG a che chosstoro non chonosscono

chore loro perche

il

bono he sichome quanto ha


DIG

se

il

chonosscesero lo

homo

lo

il

ammare-

tutto lo a riceuto da

chossi ogni chossa elgi spenderebe per

ammore

di DIG

LXIII b.
Dapoi alquanti giorni
li quali non
samaritani
.

iessu
il

apresso

passo

una

citta

di

uolssero lasciare hentrare nella

ne uendere pane alii suoi disscepoli onde iachobo he


ho maestro ti piaze che noi preggiamo DIG
ioane dissero
citta

perche mandi fuocho dal

sopra di chostoro

ciello

Risspose

iessu uoi

non sapete da quale

parllate

Racordatiue che DIG uolleua dissperdere niniue per


la
uno in quella citta che temessi DIO C

non

spirito siate guidati pero chossi


|

trouarsi pure

qualle hera talmente

hauendo chiamato DIG

scellerata che

iona proffeta per mandarlo

in quella citta

quel popullo uoleua fugire in tarsso onde DIG


nel

mare he da uno

niniue

onde

da timore di
fece getare

il

he getarlo ha presso
chonuerti talmente ha

pesscie riceuerlo

iuui

si

predichando
penitenzza quel populo che DIG li ebe misserichordia
guai
ha cholloro che chiamano uendeta perche uenira sopra di
.

homo ha

loro essendo che ogni

chata da Dio d

in se chossa

da essere uendi-

hora ditemi hauete uoi chreato quessta citta

con quessto populo ho pazi che sete certo che no imperoche


tutte le chreature unite insieme nom possono chreare una
.

noua mossca de niente he quessto he il chreare 8


se DIG
benedeto il quale ha chreato quessta citta con quessto populo
.

Xj
-1 ^J V^.i

eA*^

(J\

UJD^

j
^

** cus

JL+t*

THE GOSPEL OF BARNABAS

148

hora quessta citta sostiene perche dessiderate disstrugerla


hora perche non dicessti ti piaze ho maestro che pregiamo
il
signore DIG nosstro* che conuertissca quessto popullo ha
.

penitenzza

66 a

dissepolo

quessto

he che quessto he il propio del mio


di pregare DIG per cholloro che li fano malle
certo

abel

fece

malladeto da DIO
tolse

li

la

molgie

ammazzo ma

sollo

quando

fratello

il

hocideua

lo

abraham per faraone che


pero langelo del signore non lo

quessto

che

fece

perchosse de infermita

il

chain

quessto fece

Re fu nel tempio
Questo fece ieremia, esaia, hezechiel, Daniele he
dauit cho tutti li ammici di DIO he proffeti suoi santi
zacharia quando per dechreto dello empio

ucisso

Ditemi quando uno uosstro fratello se infermasi di frenehamazzarlo perche dice malle he perchuote
chi seli apressa
certo uoi non faresste quessto ma sibene

sia uoresste uoi

sua con medicine couenienti alia sua

procuraresste la sanita

inffermita

Viue Dio d

alia chui pressenza sta la anima mia che il


ha
infermo lo intelleto suo quando persseguita
pechatore
uno homo
Ditemi adonque saria ueruno che si rompessi
.

66 b

il

chapo per staciarre

chome ha sano
della

suo

il

mantello

al

suo innimicho

hora

parte da DIO chapo


[che]
anima sua per offendere il chorpo dello innimicho
Dimi ho homo quale he lo innimicho tuo 6 certo he
lo intelleto cholui

si

che elgie il chorpo tuo he ogniuno che ti lauda onde se tu


auessi sano intelleto
baciaresti la mano ha cholloro che
.

uituperano he presentaressti doni ha cholloro che ti persseguitano he perchuote hasai perche ho homo perche quanto
piu per li pechati tuoi sarai perseguitato he uituperato
ti

meno

in quessta uitta tanto


b

^[3

Jj>U

sarai

^i.

il

giorno del iuditio


J.JJ1

iv- .

d
j-^.

u b
LJjJl
jjil

g^ill

^ v l^^
\

dU

jjill

U&.

jUjl dD

u^o U

f
.

j^J.

THE GOSPEL OF BARNABAS

150

Ma

dimi ho

homo

li

santi he proffetti di DIO sono stati

he infamati dal monddo sebene loro herano

persseguitati

innocent!

se

hora che sera di te ho pechatore

com

tutto soportauano pregando per

il

patienzza
sechutori che debi fare tu ho

Ditemi ho
diceua
dietro

di

hora che

67 ocidere semei

loro per-

homo degno dello infferno


non
mei,
sapete uoi che semei malla-

disscepoli

seruo

il

he se loro
li

DIO dauit profieta he li getaua pietre


disse dauit ha cholloro che uoleuano

che chossa

tie

tu uoi ocidere

ho ioab che
|

DIO il quale
perche chossi
onde chosi
conuertira quessta malladitione in beneditione
f u perche guardo DIO a la patienzza di dauit he il libero
dalla perssecutione del propio fiolo abssalon
certamente non

semei

malladirmi

lascialo

uole

si

moue una

quando tu

folgia di arbore senza la uollonta di DIO

ne ha cholui

degno

in tribulatione

sei
il

quale

di riceuere per

dello infferno b

Voi

ti
li

no pensare ha quanto

tribula

ma

chonsidera

tuoi peccati per

mano

pero

riceui

quanto
di

sei

diauoli

sete adirati chontra di quessta citta

perche non cia uolluto riceuere ne uendere pane . Ditemi


sono uosstri sciaui chosstoro hauete uoi dato ha chosstoro
quessta citta

auete uoi dato ha chosstoro

hauete haiutati per racholgere

il

il

grano ouero

grano certo no imperoche

li
.

uoi non sete piu stati in quesste parti he sete poueri hora
perche chosi dicesti
Risspose li dui discepoli signore ha.

biamo pechato DIO


chosi sia

67 b

ci

habia misserichordia

he iessu risspose

Auicinauasi la passca onde iessu chon li suoi dissepoli


ascexe in ierussalem he ando alia probaticha piscina quessto
.

nome haueua quel bagno perche langiolo di DIO ogni giorno


moueua quella aqua onde il primo inffermo il qualle hentraua
in quella

aqua dapoi

la

mutatione

elgi si

sanaua di ogni

THE GOSPEL OF BARNABAS

152

onde per quessto stauano grande numero

sorte de infferraita

de inffermi alia pisscina

uno infermo

uiste hiuui iessu

qualle haueua cinque portici;

la

quale trenta otto hanni hera

il

stato hiuui infermo di graue inffermita

onde chonosscendo

quessto iessu per inspiratione diuina hebbe compassione dello

imfermo he
10

non ho homo

dentro he pero

me

di

68

tu sanarti

disseli uoi
il

quale quando langelo

disse signore DIO

Allora iessu leuo

b
di DIO

nome

tuo leto

ho f ratello

he deto quessto iessu disse

riceui la sanita lieuati

he portauia
he porto

he andaua ha chasa laudando DIO

il

portare

ha deto

pilgia

chie cholui

leto
il

Risspose

io

non

so

suo

il

diceuano debe essere stato iessu nazareno,

dissero loro

nome onde
altri

fra loro

diceuano non

imperoche elgie santo di DIO onde chia fato quessto he


perche fa uiolare

il

sabbato

trissto

andossi iessu nel tempio

tie

che mia fato sano

tuo leto he uatene ha chassa

Risspose lui

lui cholui

il

cholloro

uedeuano chridauano elgie hogidi sabbato pero non

il

licito

hochij al cielo he

allora linfermo si leuo laudando DIO

leto sopra le spale

che

li

nosstro DIO di pa|dri nosstri habi misseri-

chordia sopra di quessto infermo

11

moue laqua mi pongi

quando uolgio hentrare uiene uno piu pressto

he ui hentra

in

Risspose lo imfermo signore

he

hachostosi a lui grande moltitudine per sentire le sui parole

onde

li

sacerdoti si rodeuano de inuidia

LXVIc.

Vene ha
68t>

lui

uno

di loro dicendo

ho maesstro bono tu

insegni bene con uerita pero dimi nel paradisso


ci

dara DIO

Risspose iessu tu

che sollo DIO he bono


di DIO
li

uno fanciulo

di

che mercede

mi chiami bono he non

talmente che come dice iob amicho

uno giorno non

monddo

anziche disse

angioli sono reprensibili auanti la presenza di DIO


41)1.

J-JJ

,*-

sai

b
d

41)1

U^.

/-

^-

onde

THE GOSPEL OF BARNABAS

154

pechato he racholgie le inniquita


chome la sponga racholgie la aqua* confuso pero il sacerdote
taceua pero iessu disse, io ui dicho in uerita che non uie
disse elgi la charne tirra

il

chossa piu perichollossa che

il

che pero sallamone

parllare

morte he in mano della lingua b he uoltatosi


alii suoi
dissepoli iessu disse
guardatiue da cholloro che ui
beatifichano perche loro ue inganano c
Beatificho con la
disse la uita

he

la

lingua satana
le sui

parole

li
.

primi parenti nosstri

chosi beatifichauano

chosi beatifichaua golias

cento

falsi proffeti

mente che

il

peri

filistei

li

hachab

ma

ma

li
.

misseramente riuscite

sauij di egito faraone

chosi beatifichaua quatro

false furno le loro laudi tal-

laudato con cholloro che

laudauano

li

.
j

69 a onde non senza chagione DIG dice per esaia prof eta populo
mio cholloro che ti beatifichano te inganano
Guai ha uoi
.

scribi

he

guai ha uoi ho sacerdoti he leuiti perche


talmente che cholloro

farisei,

hauete choroto

sachrificio del signore

il

che uengono ha sachrificare chredono che DIG mangi charne


chota chome homo .

LXVII d
Perche

li

dite

portate deli chasstrati he deli tori he deli


he non mangiate il tutto

agneli al tempio al uosstro DIG


uoi

non

ma
li

fatene parte al DIG uosstro di quanto uia dato


dite

la

del sachrificio

origine

che uene per

fichare la uita donata al fiolo dello padre nosstro

he

tessti-

abraham

obedienza del padre nosstro abbraham


con le promesse fateli da DIG he beneditione datoli non uadino
in obliuione
che pero per ezechiele proffeta dice DIG leuate

onde he

la fede

con

la

uia quessti uosstri sachrificij

sono in abominatione

e
.

perche

le

uitime

che pero se auicina

il

uosstre

tempo

di fare

i^l

-UI.

b *JL
c

eLsLJ jJ dUU-o

dLj^s. ^jW^L- JU.

&ju

d
e fcJU

vl*-J>.

Ujul

wil

^Xjl^Js *jj\

u^-a-i-51 ,j

*U
*J 4

mi

Jls

THE GOSPEL OF BARNABAS

156

69 b quanto

mo

deto per ossea proffeta dicendo

io

populo non elleto elleto onde chome dice in ezechiel


DIG fara uno pato nouo con il populo suo a no sechondo

chiamero
profeta

ha

nosstro

il

quale non osseruorno


chore di pietra dandoli uno chuore nouo he
quessto sera tutto perche hora uoi non chaminate nella leggie
sua onde uoi hauete la chiaue he non aprite anziche inpedite
il

pato che

he

io deti allt

leuera

li

padri uosstri

il

il

la strada

ha chi uolle chaminare

andare doue apresso


tutto

il

quando

tua dimanda

Tu
im

io ti

pontifice per referirli

il

dicha

io te

che chossa DIO

dicho in uerita che cholloro


il

ma

pero

uedendo

non fa

lupo lascia le pechore

il

alia chui pressenza io sto

li

patrone imperoche

di pechore sui

diffexa delle pechore

quale uedendo

70 a

che

ammano

mercede non

ha

sacerdote per

il

partiua

iessu disse fermati che io ti respondero alia

quale ha uno gregie

il

si

santuario staua

me dimandi

paradisso

alia

il

che se

il

dara

quali pensano
.

il

uno passtore
lupo si mete

chosi

he fugise

DIO di

ci

il

seruo

il

Viue DIO c

padri nosstri fuse

il

DIO uosstro che uoi non pensaresste con dire che chossa mi
dara DIO
ma chome faceua dauit proffeta suo diresste che
.

chossa daro ha DIO per quanto elgi mi adato . io ui parllero


per simillitudine azioche me intendiate
Elgi hera uno Re
.

una strada trouo uno spolgiato da ladri


il
quale hera ferito mortalmente onde elgi li ebe compassione
1
pero chomando alii suoi serui che portassero quello homo alia
quale sopra di

il

che fecero con ogni dilligenza he il


Re presse grande ammore allo inffermo talmente che li dono
la propia fiola per molgie he fecelo suo herrede
certo he
il
fu
che
Re
somamente misserichordiosso ma Io homo batete
citta

he

Io churassero

il

li

serui,

Re

del

uno

sprezaua

he

li

seruitio diceua

che sentendo

il

le

MS.

medicine, uitupero la sposa, diceua malle


li
suditj he quando il Re uolleua

faceua ribelare

SMO (sic).

il

che chossa mi dara

Re

Re

per premio
che chosa fece elgi ha tanto empio
il

THE GOSPEL OF BARNABAS

158

ogniuno guai ha

Rissposero

lui

tutto he lo punite atrocemente

ho

70 b

he

scribi

farisei

perch e

Re

anontio quanto DIG ui disse per

serui

ho

ma

he exaltati

il

il

Re

nosstro DIG quel

monddo

mi hano

loro

mia uoce

la

dissprezzato

quale trouo issdraelle in quessto

pieno di misserie che pero lo dete alii suoi serui

moise he haron che

iosef

il

ho sacerdoti

suo profeta Esaia

Elgie

priuete del

il

he tu pontifice che senti

10 ui

nutriti

il

allora disse iessu,

il

churassero

li

prese tanto

ammore

11 nosstro DIG che


per il populo de issdraelle flagello lo eggito
somersse faraone he dissperse cento he uinti Re di chananei
he madianiti et li dono la sua leggie facendolo herede di
.

quanto habita
quanti proffeti

chome ha

il

populo nostro
.

Ma

chome
proffetie ha

elgi

contaminato

DIG quanti inzio sono parti ti da


iddoli per il scandalo di uoi ho sacer

li

he come dissonorate DIG chon

porta issdraele

si

elgi uiolato la leggie di

DIG he andati ha seruire


doti

ha occisso quante

il

uosstro uiuere he hora

dimandate ha me che chossa ui dara DIG nel parradisso Doueuate


dimandarmi qual sera la pena che DIG ui dara nello infferno he
.

pero quello che douete fare per fare uera penitenzza azioche DIG
ui abia missericordia che quessto ui posso dire he ha quessto son
.

messo ha uoi

LXIX

71 a

Viue Dio b
adulatione

ma

uerita

he non indurate

il

li

chore uosstro

fecero motto he

ho

scribi

chome

farisei

chaualieri

me non

nosstri padri dapoi

sacerdotj per quessto parllare

non

da

ma

per timore della plebe


.

ho dotori ho

le

li

chauali

andare hala guera


done ma non uollete

uollete

chome

pechare

sconsumauano da rabia

iessu sogionse dicendo

ma non

il

si

ho sacerdoti ditemi uoi uollete

uollete le uesste belle

riceuerete

onde ui dicho pentiteui he ritornate

ha DIG secondo che fecero

li

alia chui pressenza io sto che

uoi

lilare

he nutnchare fanciulj uoi uollete li fruti di champi he non


uollete choltiuare la terra
Voi uollete il pesscie del mare
.

ma

uoi

MS.

he

non

ma

uollete

(sic).

andare ha pesscare

uoi

uollete

lo

THE GOSPEL OF BARNABAS

160

ma non

honore chome citadini

he uoi uollete

uollete charge della ripublicha

he primitie chome sacerdoti

le decline

uollete con uerita seruire DIG

sentato uno indemoniato

hera priuo dello audito


li

he deto quessto

il

nom

quale

iessu

li

fu apres-

parllaua ne uedeua he

onde iessu uissto

hochij suoi al cielo he disse

malle
|

uno locho doue harete ogni

in uerita ui dicho che DIO ui dara


.

ma non

che chossa fara adonque DIO

71 b di uoi che quiui ogni bene uollete senza ueruno

malle seiiza niuno bene

la fede loro leuo

signore DIO

di padri nosstri

habi misserichordia sopra quessto inffermo he donali la sanita


azioche chonosscano quessto populo che tu

he deto questo

nome

in uirtu del

LO HOMO
li

suoi

si

parti
.

hochij

comando

il

spirito

onde

demonij

allo spirito

he parllo

il

mone

loro tesstifichano

Viue DIO C che

si

reproba

me

altro sechollo
|

magnifichaua pero portorno


.

he iessu fata

la

tutti

li

li

il

suo popullo

4)1.

li

dete salla-

he in-

perche uollon-

la

plebe

il

che poteterro

horatione dete ha tuti la sanita

ha

sollicitare

che iessu herra DIO da issdraelle


uisitare

di

la reprobatione

inffermi

onde quel giorno incomincio in ierussalem


per operatione di satana

si

scaziare satana in uirtu

he deto quessto iessu uscite del tempio onde

racholgere

li

suo reggno he se

maligno chonosscendo

il

uirtu

la besstemia in spirito santo

72 a remissibile in quessto he nello


tariamente

il

in

se

scaziano satana con la scritura che

proffeta

di DIO

ma

ogni regno in se diuisso

satana scaciasi satana chome staria


fioli

muto uedendo chon

disstrugie he chassa sopra chassa chassca

uosstri

hai mandate

belzebu principe di demonij scazia

allora disse iessu

mi
si

riempite de timore ogniuno

si

scribi dissero in uirtu di


li

che

partise dicendo
di DIO signore nosstro b parti ti malligno dal-

iessu

il

la millitia

la

romana

plebe con dire

quale hera uenuto ha

THE GOSPEL OF BARNABAS

162

LXX.
Partissi iessu di ierussalem dapoi la passca

he hentro

nelli

fillipi onde auendoli deto lo angelo gabrielo


che cominciaua nella plebe
interogo li suoi
dicendo
che
chossa
li homeni di me
dichono
dissero
dissepoli
loro alchuni dichono che tu sei helia altri dichono te ieremia

confini di cesarea

la

seditione

dichono uno proffeta delli hantichi Risspose iessu,


he uoi che chossa dite chio sia Risspose pietro tu sei christo

he

altri

DIO

fiolo di

72 b ua he

adiro iessu allora he chon ira

si

partiti

farmi scandalo

il

riprese dicendo

me

da

perche tu sei il diajuollo he cerchi di


he minazio li undeci dicendo guai ha uoi se

perche ho impetrato da DIO una grande


chotra
di cholloro che quessto chrederano . he
malladitione
uolleua scaziare pietro onde li undeci pregorno per lui iessu
chredete

il

quessto

quale non

scatio

il

ma

di

nouo

il

ripresse dicendo

guarda

che giamai piu tu dicha talle parole perche DIO ti riproberebe


pianse pietro he disse signore io ho parllato da stollto pregga
allora disse iessu, se DIO nosstro non
DIO che mi perdoni
.

ha mose seruo suo ne ha

uolsse mosstrarse

ammaua
si

ne ha ueruno proffeta

mosstri ha quessta generatione inchredula

uoi che DIO

il

tutto

hellia che tanto

uorete uoi penssare che DIO


.

Ma

ha chreato de niente con una

non sapete

sollo parolla b

homeni da uno pezzo di fango hano hauto origine


hora chome hauera simillitudine DIO con lo homo
Guai
he

tutti

ha

cholloro che

li

si

lassano inganare da satana he deto questo

preggo DIO per pietro piangendo li undeci he pietro


he dicendo chosi sia, chosi sia ho signore DIO C nostro beneiessu

he andossi in galilea azioche si


smorzase quella opinione uana che il uolgo comincio pilgiare
deto

73 a

Dapoi

parti iessu

si

di lui

dJLatUI

J^l
Jill

b.

THE GOSPEL OF BARNABAS

164

LXXI *.
Ariuato

iessu

regione di

nella

galilea

patria

chome

sua

iessu

si

per tutta la
hera uenuto in

diuolgo

proffeta

con dilligenzia cerchorno li infermi


he si
apressentorno ha lui pregandollo che li tochasi con le mani
he tanta hera la moltitudine che uno certo richo infermo
nazaret onde

di paralissia

nom

fato scoprire
di iessu

potendo farsi portare per la porta fecesi


choperto della chassa doue iessu staua he
choperto si fece challare con linzioli auanti

il

portare sopra

il

qualle stete alquanto sospesso he poi disse

il

temere ho fratello
si

scandalizorno

chie chosstui

che perdona

uiue DIG che

nom posso perdonare li pecchati

io

non

sono perdonato li pechati


perche
ogniuno quessto sentendo he diceuano he
ti

ma

li

pecchati

Allora disse iessu

ne

homo ueruno

sollo DIG perdona


. Ma chome
seruo di DIG posso pregare
per li pechati di altri onde ho preggato per quessto inffermo
73 b he son sicuro che DIG mia essaudito la mia horatione onde
b

azioche chonossciate la uerita io dicho ha quessto inffermo in

nome

di DIG

di padri nosstri DIG di

abraham he

leuati suso sano he deto quessto iessu

si

suoi filgioli

leuo sano Io inffermo

he glorifichaua DIG
allora la plebe pregorno iessu che
DIG
li
inffermi
che di fuori stauano
onde
preggase
per
.

mani disse signore


DIG uiuo DIG uero DIG santo DIG che non

iessu usscite di fuori alloro he leuato le

DIG

delli exerciti

morira giamai d

habi misserichordia sopra di chosstoro onde


ogniuno risspose amen il che deto iessu posse le mani alii
infermi li quali tutti riceuetero la sanita onde
magnifichauano DIG dicendo DIG cia uissitato per il suo profeta he uno
.

grande proffeta DIG

cia

mandate

THE GOSPEL OF BARNABAS

166

LXXII

La

notte iessu

dicendo

chome
74a

in

parllo

fa

si

con

sachreto

io ui dicho in uerita

li

suoi

ho preggato DIG per uoi


non cholui che mi tende insidie he quessto

formento

il

onde

io

pero non perira se


disse iessu per iuda perche langelo gabrielo

mano chon

iuda haueua

dissepoli

che satana ui uolle chriuellare

iessu parllaua

li

sacerdoti he

chon lachrime

li

li

disse

riferiua

chome
quanto

hachossto ha iessu cholui

si

ho maesstro di a me qualle he
che scriue quessto dicendo
ti
che
cholui
tradisse; risspose iessu dicendo ho barnaba
.

elgi

non

e la hora che tu

scellerato perche

mi

il

sapij

partiro dal

ma

pressto

monddo

si

scoprira

il

Allora pianssero
uoi habandonare

ho maesstro perche ci
elgie molto melgio che noi moriamo che essere abandonati
da te
Risspose iessu non si turbi il chor uosstro he non

li

aposstoli dicendo

ui spauentati

perche

io

no

uio

ma

chreati

nosstro che uia chreati ui chusstodira b

DIG chreatore

quanto ha

me

hora

monddo per preparare la uia al nontio di DIO C


Ma guardate che
portera la sallute al monddo

son uenuto al
il

qualle

non

ingganati perche uenirano molti falsi proffeti che


pilgierano le mie parolle he contaminerano il mio euangelio
Disse allora andrea ho maesstro dici qualche segno azioche
siate

il

chonosiamo

ma

uenira

fideli

Risspose iessu lui non uera al tempo uosstro

alquanti

74!) scancellato Io

trenta

euangelio mio

a quel

monddo onde mandera


si

chapo
da uno

ripossera

elleto di

elgi uera

hanni

chom

tempo
il

dapoi
.

di

uoi

quando

per modo che appena

sera

seraui

DIG hauera misserichordia del

nontio suo

d
.

il

quale sopra

il

suo

una neuola biancha onde sara chonossciuto

DIG he sera per lui manifesstato al monddo


potessta grande chontra li empij he dis-

strugera la iddolatria sopra la terra he

mi

rallegro perche

per lui sara chonosciuto DIG nosstro he glorifichato he saro


chonosciuto per uerace onde elgi fara uendeta chontra di

THE GOSPEL OF BARNABAS

168
cholloro

me

che dirano

ui dicho che la luna

li

homo

piu che

essere

minisstrera

il

uerita

in

dormire nella fanciulezza

he quando sera grande la pilgiera nelle mani sue guardissi


il monddo di non scaziarlo
perche hammazi li iddolatri perche
.

molto piu ne ammazo moise seruo di DIG

he iosue

li

quali

nom

perdonetero alle citta che le abbrugiorno he li fanciuli


ucissero imperoche . ha piaga uechia se li da il fuocho . Elgi

uenira chon la uerrita piu chiara di tutti li profeti he


76 a riprobera quello che mallamente ussa il mond do . le tore

padre nosstro si salluterano per allegrezza


he pero quando si uedera la iddolatria andare ha terra he

della

del

citta

confessare

me homo chome

uerita che sera uenuto

Vi

dicho in nerita che

ammici

altri

li

homeni

nontio di DIG

il

dicho in

se satana intentara che

imperoche niuno esspugna

di DIG

ui

le

sarete

citta propie

se satana hauessi sopra di uoi la uollonta sua ui lassarebe

ma

perche chonossce che li sete


innimicj fara ogni sforzo per farui perire ma non temete uoi
perche il sera chontra di uoi chome uno chane liggato im
Risspose ioane ho
peroche DIG ha exaudito la mia oratio
scorere al piacere uosstro

maesstro non

sollo

allo euangelio dicj

per noi

chome

B/isspose iessu con quatro

quando tenta per

per cholloro che chrederano


homo il tentatore anticho .

modi tenta

stesso

lo

empio,

cho penssieri

il

primo he
secondo he

il

per mezo delli suoi serui ,


parolle he fati
terzo he quando tenta con falsa dotrina he il quarto he

chom

75b quando tenta


il

se

ma

insidia lo

quando tenta con

false

uissioni

hora quanto deue essere

homo he tanto piu quanto che elgia in fauore suo


charne del homo la quale amma il pechato chome cholui

chauto lo
la

che a

la febre

amma

la

aqua

Vi dicho

in uerita che se lo

homo temera DIG del tutto hauera uitoria chome dice dauit
proffeta suo

4)1

li

angioli suoi

mandera

DIG"

ha

te

li

qualli

THE GOSPEL OF BARNABAS

170
chustodirano

le uie

tue a talmente che no

ti

offendera

il

diauollo

mille chasscerano dalla tua sinistra he dieci millia


perche
dalla tua destra talmente che ha te non si apropinquerano b
.

anziche DIG nosstro cho grande ammore cd


isstesso dauite di chustodirci dicendo
io
.

il

qualle

ti

ci
ti

lo

promete per
dono intelleto

ammaesstrera he nelle uie tui che chaminerai

f ermaro sopra di te lo hochio

mio

e
.

Ma

che diro elglia deto

Elgi possibile che la madre si smentichi il fanciulo


del uentre suo ma ti dicho che quando essa si smentichassi io
per essaia

non mi smeticharo
76 a

di te

f
.

ditemi adonque chi temera satana

g
angioli he in protetione DIG uiuo
nondimeno bissogna chome dice sallamone proffeta che tu
filgiolo che sei andato ha seruire DIG prepara la anima tua

auendo in chusstodia

alle tetationi

chome

il

li

Vi dicho

homo

doueria fare

banchiero che examina la moneta examinando

suoi pensieri azioche elgi

suo h

in uerita che lo

li

non pechasi chontra DIG chreatore

LXXIV

i.

monddo homeni che non

he sono nel

Elgi sono stato

pensiero
quali sono in grandissimo
ditemi
chome
satana
certo he che lui pecho
herore;
pecho
con il penssare di essere piu degno del homo . Pecho sallamone

tengono per pechato

il

li

penssando di conuitare ogni chreatura di DIG che pero uno


pescie il choregete con mangiare quanto elgi haueua preparato
onde non senza chaussa dice dauit padre nosstro che
.

JLS

ill

Lil

+",+

JjbJI

^\ yl

(J

Jlj

;,W y^jil^jJI

yi

il JLS

&jJ ^1).

J* ^.^JJ
y-^J [f 3U] J-l ylj

J^J UU^

JU

THE GOSPEL OF BARNABAS

172

chor suo disspone nella ualle delle lachrime

10 asscendere nello

76 b

he perche chrida DIG per


uosstri

11

chatiui

essaia proffeta suo dicenddo

penssieri

dalli

mei

hochij

Ma

ha che

proposito dice sallamone con ogni chusstodia chusstodissi

chore tuo

che
si

piante certo
si

alia chui pressenza sta la


li

lo agricholtore

si

ferma

si

pianta la

li

polle pechare

quali
.

hora

uigna profonda elgi

hora chosi fa satana che piantando

allo hochio ouero horechie

ma

il

anima mia

chatiui pensieri chon

pechato che senza penssare non

il

ditemi quando

non

Viue DIG

tutto he deto chontra

il

fa

leuate

il

le

pechato

richore al chore

il

si chome disse per mosse seruo suo


quale he abitation di DIG
dicendo io habitero in loro azioche chaminino nella legie mia .
.

hora ditemi se

il

Re

herode ui dessi in chustodia una chassa

nella qualle lui uollessi habitare lassaresste uoi hentrarui pillato

suo innimicho

ouero chollocharui

robe sui certo no

le

hora

quato meno douete lassciare hentrare satana nel chore uosstro


ne chollocharui li suoi pensieri
essendo che DIG nosstro
.

ma

dato

il

chore in chustodia

quale he habitatione sua

il

b
.

guardate adonque che il banchiero chonsidera la moneta se


77 a he iussta la imagine di cessare, se lo argento he bono ouero
|

he

falsso

se

he di pesso pero molto

la riuolgie per

mano

mondo pazzo quanto

sei prudente nelli tuoi negotij che


he
iudicherai
il
pero riprenderai
giorno esstremo li serai di
DIG di negligenzza he inchonsideratione perche senza dubio

hai

loro sono piu prudenti

di

DIG

pensiero

niuno

hora

chome

li

ditemi
fa

il

seruitori tuoi che

chie

cholui

il

non sono

quale

li

serui

examini

uno

banchiero uno danaro di argento certo

LXXV*.
Allora disse iachobo

ho maestro qualle he

la

examinatione

uno pensiero simille al danaro


Risspose iessu, largento
bono nel pensiero he la pieta imperoche ogni pensiero empio
uiene dal diauollo la immagine iussta he lo exepio di santi

di

he proffeti che dobiamo inmitarli he la grauezza del pensiero


he lo ammore di DIG per il qualle il tutto debe farsi onde
.

4JjL>.

Jill

0,0

^JlS.

aju
(

4JJ|.

J.;-|\

THE GOSPEL OF BAKNABAS

174

77 b

innimicho

lo

ui portera penssieri empij chontra

il

prossimo

monddo per chorompere la charne he di ammore


pe chorompere lo ammore di DIG Risspose bartolomeo

chonforme
terreno

al

ho maesstro che dobiamo fare per penssare pocho azioche


non chassciamo im pechato
Risspose iessu dui chosse ui
.

sono necessarie, la prima he exercitarui molto he la altra


lo otio he una sentina doue
parllare pocho imperoche

he

he il tropo parllare
ogni inmondo penssiero si chongregga
he una sponga che racholgie le iniustitie
elgie pero
.

neccessario che

ma

hochupato
tione
10 ui

il

hanchora

animo

lo

sia

sollo

il

chorpo
hochupato chon oratengi

perche non bissogna giamai manchare dalla oratione

dicho per simillitudine che elgi era uno

tore onde niuno che


11

non

uosstro hoperare

suoi

champi

im piazza ha

homo mal pagga-

chonossceua uolleua andare ha lauorare

il

chome malligno disse io mi andero


trouare deli hotiosi che non fano niente onde
.

onde

elgi

uerano ha lauorare le mie uiggne Vscite quessto homo di


78 a chassa sua he
trojuo molti forestieri che stauano in otio he
non haueuano danari alii quali parllo he li condusse alia sua
.

ma

uiggna
oppere

alii

in uerita che niuno che

mani

ui andorno

perche da traualgio he

lo

il

chonosseua he haueua

Elgie satana quelo mal pagatore


riceue le etterne name in suo

homo ne

onde elgie usscito del paradisso he ua ricerchando


hoperatori certamente che elgi mete, in hopere sue cholloro
che stano in otio siano che si uolgia ma molto piu cholloro
seruitio

che no
il

il

chonosscono

malle per fugirlo

rarllo

non bassta a modo ueruno chonossere

ma

bissogna opperare bene per supe-

LXXVI
Io ui dicho per simillitudine

haueua tre uigne


luno de

li

le

quali

elgi fu

chollocho

ha

quali per non sapere choltiuare

uno homo

il

quale

tre agricholtori
la

uigna produsse

uigna sollo folgie il secondo insegnaua al terzzo chome si


deueno choltiuare le uiggne il quale hotimamente lo asscoltaua
78 b il suo parllare he elgi choltiuo la sua chome lui disse per
la

THE GOSPEL OF BAENABAS

176

modo che molto

produsse la uigna del terzo

sanza choltiuarlla

la

lascio

uigna
tempo ha parllare

Venuto

il

Ma

sechondo

il

spedendo sollamente
di

tempo

il

la pissone

paggare

l
patrone della uiggna il primo disse . signore la tua uigna
non chonossco chome si deue choltiuarlla pero non ho riceuto

al

fruto quessto hano

tu

habitaui

sollo

il

padrone ho pazzo adonque


monddo perche non dimandassti consilgio
.

Risspose

il

il
sechondo mio uignarolo
quale sa bene choltiuare la
he
che
tu
mi
certo
terra
pagerai he deto quessto lo chondano

al

ha lauorare in charcere inssino che

lui pagasi il padrone


ha
la
sua
mosso
pieta sopra
quale
semplicita lo libero
dicedo
Vatene chio non uolgio che tu lauori piu la mia

il

uigna basta ha te che io


al qualle disse

il

padrone

ti

sia

dono

il

debito

benuenuto

Vene

secondo

il

mio uignarolo doue

il

me deui certo che tu sapendo bene podare


deue
bene
hauere prodoto la uigna chio ti chollouigne
chai Risspose il secondo ho signore la tua uigna he im piedi
79* perche io non ho talgiato il legname ne disstruto il terreno
sono

li

fruti che

le

ma

uigna non ha produto il fruto pero non ti posso pagare


onde il patrone chiamo il terzo he chon amiratione disse
la

tu mi dicesti che questo homo al qualle chollochai la seconda


uigna ti ha maestro perffetamente ha choltiuare la uig-gna

chome polle essere adonque che la uigna


non habia prodoto fruto essendo tutto uno
terreno Risspose il terzo signore le uigne non si choltiuano
sollo chon il parlare ma bissogna ogni giorno sudare una
che

io ti chollochai

chio

li

chollochai

chamissa chi uolle farle produre il fruto he chome produra


fruto la tua uigna del tuo uignarolo ho siggnore se elgi non
.

fa altro che sconsumare

tempo ha

il

parllare

certo he signore

che se elgi hauesse messo in fati le sui parolle


so tanto parlare tio dato il fito per dui hanni lui
dato

il

fito

per cinque hanni della uigna

he con scerno
fato

ha non chauare

se ti deue
1

disse al uignarollo

MS. pimo

il

ti

Adirossi

hauerebe

il

patrone

adonque tu hai fato uno grande

legname he spianare

molto premiare
(sic).

che non

io

he chiamato
MS.

ti.

li

la

uigna onde

suoi serui

fece

il
|

THE GOSPEL OF BARNABAS

178

batere senza pieta ueruna

onde

chusstodia di uno chrudel seruo

he g-iamai per pregi

ammici

di

chonduse in charcere sotto

il

il

il

quale ogni giorno

uolse liberare

il

bate

LXXVI]>.

lo ui dicho in uerita che

ha DIG

il

giorno del iuditio molti dirano

ho signore noi habiamo predichato he ammaestrato

per la tua leggie

contra delli quali chriderano

quando ad

pietre dicendo

altri

insino le

predichauate chon la propia

lingua uoi condanauate uoi ho hoperatori de inniquita Viue


Dio b disse iessu che cholui il qualle chonosce la uerita he al
.

riuersso hopera che lui sera di graue

pena talmente punito


hora ditemi
che satana quasi li hauera chompassione c
d
Dio nosstro ha ci dato la leggie per chonosscere ouero per hoperare
io ui dicho in uerita che ogni scienza ha per fine
.

quanto chonossce hopera

la sapienzza la quale

80 a uno

sedesi

ha menssa he chon

li
|

ma

dellichati

chon

mani

le

Ditemi

se

hochij suoi uedessi cibi

inmonde he quelle

ellegesi chosse

mangiasi non sarebe pazo chostui si certo dissero li dissepoli


allora disse iessu ho pazzo sopra ogni pazzo che sei tu homo
che chon lo intelleto chonossci il ciello he chon le mani ellegi
.

terra

la

uoi

il

chon

monddo
cho

disso he

lo

intelleto

cho

chonossci DIG he chon lo affeto

lo intelleto chonossci le dellitie del

para-

hopere tui elleggi le misserie dello infferno


Brauo soldato che lassia la spada per chonbatere he porta
hora non sapete uoi che cholui che di note chamina
il fodro
le

dessidera

lume non per uedere

il

uedere la bona strada

ho missero monddo da

il

lume

sollo

ma

|sibene per

azioche sichuro uadi allo hosspitio

essere mille uolte dissprezato

he haborito

DIG nosstro per li suoi santi proffeti sempre ha


uolluto darli ha chonossere la uia da andare alia patria he
poscia che

Ma tu malligno non sollo non uoi chaminare


che
pegio he dissprezzi la luce
Elgie uero il
quello

requie sua

ma

bile

sJ

,jl$

sj^i?

J^-x-Jj

Ju:
<J-il

"H

4iiL>

_5

^c J15

THE GOSPEL OF BARNABAS

180

80 b prouerbio

del chamello che

impero che

non

lui

li

spiaze la aqua chiajra per here

uolle uedere la sua bruta fazia

chossi

fa lo empio che hopera malle perche elgi hodia la luce azioche

non

chonosiuto

sia

hopere sui chatiue

le

riceue la sapienzza he

non

sollo

ma

cholui che

non hopera bene ma quello


he chome cholui che

che he peggio la impiega in malle


dessi li doni per isstrumento da ocider

LXXVIII a

il

donatore

lo ui dicho in uerita che DIG non hebe chompassione sopra


la

chaduta di satana

ma

sibene sopra la chaduta di

addamo b

he quessto basstiui per chonosscere lo infellice stato di cholui


che chonosse bene he hopera malle
allora disse andrea ho
maesstro bona chossa he il lasciare de imparare per non
chasscare in chotale stato
Risspose iessu, se elgie bono il
.

monddo senza

solle, lo

il

intelleto chosi elgie

homo

bono

che elgi non e bono chossi

bono

elgie

81a uoi che

lo

il
il

senza hochij he la anima senzza

non sapere
pane per

imparare per
elgie precceto di DIG

la

io ui

la uita

uitta

dicho in uerita

temporale quanto

etterna

Non

sapete

imparare perche chossi disse


DIG interoga li tuoi uechij he essi ti ammaestrerano he della
Fasi ehe il precceto mio ti sia auuanti li
leggie dice DIG
|

lo

chaminando he in ogni tempo pensi ha


adonque elgie bono il non imparare hora potrete

hochij he sedendo
quello

se

chonosscere

ho

infelice

cholui

che dissprezza la sapientia

perche elgie sichuro di herare la uita hetterna


Risspose
iachobo ho maesstro noi sapiamo che iob non imparo da
maesstro ne abraham nondimeno santi he proffeti riusscirno
.

Risspose iessu

io ui

dicho in uerita che cholui che he della

chassa delo sposo non ha bissogno di essere inuitato alle nozze


perche elgi habita nella chasa doue si fano le nozze ma si

bene

quelli che

sono lontani dalla chasa

hora non sapete

DIG sono nella chassa della gratia he


proffeti
misserichordia di DIG he pero hano maniffessto in loro la leggie

uoi che

di

DIG

li

chome

di

disse in cio dauit

padre nosstro la leggie del

THE GOSPEL OF BARNABAS

182

suo DIG he nello chuore suo pero non sera chauato il suo
io ui dicho in uerita
che DIG nosstro chreando

81 b chaminare

homo non

10

sollo

uno lume che


onde sebene

chreo iussto

giardi

chore suo

linseri nel

ha quessto

DIG he seruono

sebene smarissono
.

ma

hosscuro quel lume dapoi

esstinse che pero ogni natione

DIG

mosstrasi essere chonueniente

li

si

il

il

seraire DIG

pechato non

il

si

desiderio di seruire
li

dei falsi

he bu-

El bisogna adonque che lo homo sia hamaesstrato dalli


hano chiara la luce di amaesstrare la

proffeti di DIG perche loro

uia

per andare

paradisso patria nosstra bene seruendo

al

sichome he neccessario di essere guidato he agiutato cholui


che a imfermi li ochij suoi
DIG

LXXIX \
Risspose iachobo
se sono morti

he chome

ci

amaesstrerano

li

profeti

he chome sara ammaesstrato cholui che non

ha chognitione delli proffeti


Risspose iessu elgie la loro
dotrina scrita onde quella si deue studiare perche quella tie in
.

proffetta

in uerita in uerita ui dicho che chi dissprezza la

profetia dissprezza

82 a hanchora DIG che


non chonosscono

il

il

proffeta

ma

non solamente

dissprezza

ha proffeta mandate b
ma quelli che
ui dicho
chome
sono
le
natione
proffeta

lo

homo alchuno il quale uiua chome


suo chuore non facendo addaltri quello che
he donando al prossimo suo
lui non uolle riceuere da altri

se uissera in quelle regioni


11

dissmostrera

il

quello che lui uolle riceuere da altri

non sara chotal homo

abbandonato dalla misserichordia di DIG


pressto alia morte DIG

con misserichordia

li

onde

mosstrera he dara

penssate

forsi

se

non piu

la sua leggie

uoi che DIG habia dato

d
certo che quessto non e uero
per amore de la leggie
sibene che DIG ha dato la sua leggie azioche lo homo

la leggie

ma

ammore di DIG onde se DIG trouera uno


per ammore suo bene operi il dissprezera forsi

hoperi bene per

homo

il

qualle

THE GOSPEL OF BARNABAS

184

no

ma

certo

sibene lo

dato la leggie

amcra piu

di quelli alii

homo
torio

ha

quali lui

dicho per similitudine che elgi fu uno

io ui

il
quale haueua grande possesione onde nel suo terrihaueua tera disserta che sollo produceua chosse inf rutif eri
.

elgi chaminando uno giorno per chotale disserto trouo


82 b fra chotali piante infrutiferi una pianta che haueua delichati

onde

onde chotale homo

disse, hor chome quessta pianta


chosi
delichati fruti
certo che io non
quiui produce quessti
he
uolgio che sia talgiata he posta al fuocho con le altri
chiamato li suoi serui la fece chauare he ripore nel suo

fruti

giardino

chosi ui dicho che DIG nosstro riseruera a dalle fiami

inffernalj cholloro che

uolgia

hoperano

doue essere

iustitia siano

si

LXXXbc.
Ditemi doue habitaua iob
al

tempo

chome

del diluuio

Noe ueramente

se

no in hus fra

scriue moisse ditemi

trouo gratia auanti DIG

habraham haueua

iddolatri

he

elgi dice

padre nosstro

il

padre suo senzza fede imperoche faceua


li iddoli falsi
addoraua
he
lot staua fra li piu scellerati
elgi
de la terra Daniele fanciulo con anania azzaria he missaele
il

furno chatiuati da nabuchodonoxor talmete che aueuano hetta


di

dui hanni quando furno presi

moltitudine di serui idolatri


a

83 arde

he

he furno nutriti fra la

Viue Dio d che sichome

il

fuocho

fuocho non rissguardando allo oliuo houero cipresso he palma chossi DIG nosstro
ha misserichordia 6 sopra ogniuno che opera iustamente non
le

chosse aride

la conuerte in

rissguardando ha iudeo houero scita ne grecho ouero ismaelita


ma non si fermi qui il tuo chuore ho iachobo imperoche
.

doue DIG ha mandate/ il proffeta bissogna in tutto hanegare il


iuditio tuo
he seguitare il proffeta he non dire perche chosi
.

Ma di chossi
perche chossi proibisse he chomanda
uolle DIG chossi chomandda DIG hora che chossa disse DIG ha

dice

h JL*JI

c^
il.

->

ij)-,.

V-^ L
f

-.

il.

186
moisse

ma me hano

dissprezato te

Elgi non haDO


ui dicho in ueiita

issdraele dissprezaua moisse

quanddo

io

dissprezzato

che lomo doueria spendere tutto


per sapere parllare ouero leggere

tempo

il

ma

della uita sua

non

sapere benne operare

hora ditemi quale he quello seruo di herode che non studij


Guai al
de piacere bene seruedolo cho ogni dilligenzza
.

83 b

monddo che

studia de piazere

sollo
|

fango he stercho

ma

he non studia

ha uno chorpo che he

seruitio di DIG chea fato ogni chossa

in hetterno

LXXXI
Ditemi

sarebe stato grande pechato di sacerdoti se quando

harcha del tesstamento di DIG la hauessero lassiata

la

portauano

pone in obliuione il
quale he benedeto

il

chassare in tera

tremorno

dissepoli quessto sentendo perche

li

sapeuano che DIG ammazo oza per hauere mallamente tochato


harcha di DIG he dissero grauissimo sarebe chotale pechato
allora disse iessu uiue DIG c che elgie magiore pechato il metere

la

in obliuione la parolla di DIG

per

la

quale

ti offerisse la

fece oratione he dapoi la

passare in samaria

84

di DIG

la quale haffato

il

tutto d

perche chosi

mi a

il

matina

deto lo angello santo

di

onde essendo affatichato iessu per il uiagio mando


onde elgi
dissepoli suoi nella citta ha chomprare il cibo
fiolo

ha sedere apresso il fonte sopra


hecho una dona samaritana che uene

posse
et

da bere ha

mi

al fonte per

si
.

chauare

me

se tu sapesi

tu

la pietra del fonte

li

disse iessu alia dona dami da bere


aqua
Risspose
dona hora non ti uergogni tu che sei hebreo ha dimandare

della
la

he deto quessto iessu


oratione disse dimani ci bissogna

uitta etterna

uno giorno per tempo hariuo iessu


fonte che fece iachob he il donete ha iosef suo

la

apresso

chon

li

chie cholui che ti

dimanderesti da bere

daressti

da bere

*Utl
ij

*^

Risspose iessu ho dona


dimanda da bere forsi che

che son samaritana

Jf jL1j

se tu

Risspose la dona hora chome

non hai uasso da chauare

la

aqua

THE GOSPEL OF BARNABAS

188

ne chorda he

84b

fonte he profondo
Bisspose iessu, ho dona
di
fonte
di nouo li uiene sete
aqua
quessto

il

chi beue della

Ma

chi beue del

che hano sete

li

non ha piu

aqua chio do

sete

ma ha

cholloro

dano da here talmente che uano in uita etterna

dona ho signore dami di quessta tua aqua


ua he chiama il tuo marito che ad ambidui

allora disse la

Risspose iessu
da bere

ui daro

dona

disse la

io

no ho marito

Risspose

iessu bene hai deto la uerita perche tu hai hauto cinque mariti

he quessto che hai hora non e tuo marito


si smari la dona
sentendo quessto he disse signore per quanto uedo tu sei
proffeta pero dimi di gratia li hebrei fano oratione sul monte
.

sion

fabrichato

nel tepio

dichono che

misserichordia di Dio

a
.

monti he dichono che

85 a deue

da

sallamone in ierussaleme he

hiuui he non in haltri lochi trouano gratia he

he

addorare quali sono

li

nosstri adorano sopra quessti

li

sollo

sopra

li

monti di samaria

ueri addoratori

si

LXXXIIb
Allora dete uno sospiro he lachrimo iessu dicendo

ha

te iudea

che

ti glorij

guai
dicendo tempio 1 di DIO tempio di DIG

he uiui chome se non ui fusi DIO tutta data

alii

piazeri he

uadagni del monddo perche quessta dona il giorno del iuditio


ti chondanera allo infferno possciache quessta dona cercha di
.

sapere

trouare gratia he

misserichordia hapresso

DIO

he

uoltato alia dona disse ho dona uoi samaritani addorate quello

che non sapete


in uerita

ti

ma

noi hebrei addoriamo quello che sapiamo

dicho che DIO he spirito he uerita pero in spirito

he uerita deue essere addorato

he fata

ma

in ierasalem nel

perehe

la

di sallamone

promessa di DIO
he non altroue

tempio
chredimi d che uera tempo che DIO darra la misserichordia

4)1

JL.^
MS.

tempi.

L-oNI -s.

THE GOSPEL OF BARNABAS

190

85 b sua in altra
uerita

lie

citta lie in

potera addorare con

si

DID* in ogni locho hauera hacceto

chon misserichordia

pero quando uenira

ci

che debia uenire


si

locho

ogni

il

Risspose la dona noi aspetiamo

amaesstrera

messia

messia b

il

Risspose iessu sai tu dona

Risspose

lei

si

signore

allora

allegro iessu he disse per quanto uedo ho dona tu sei fidelle

he pero sapi

che nella fede del messia

si

di DIG pero elgie neccesario che tu sapij la


disse la

dona ho signore

forsi sei

son ueramente mandato da

io

ini proffeta di sallute

dato da DIO

Ma

ha tutto

monddo onde per


.

tu

il

saluera ogni elleto

uenuta del messia

messia

me

dapoi di

Risspose iessu

uenira

il

messia

tutto

monddo per il quale DIG ha fato il


d
il monddo si addorera mo
he riceuera

il

hanno

dona

nella citta

locho

man

il

hora uiene ogni cento hani per


in ogni

DIG alia chassa de issdraele

misserichordia talmente che lo hanno del iubileo

86 a

uera

la horatione

allora la

il

quale

messia sara ridoto in oggni


lassio la idria

he chorse

ha nontiare quanto haueua

intesso

da iessu

LXXXIIIe.
Mentre che
he

li

tana

dona parllaua chon

uenero

li

dissepoli

ma

dissero niuno perche chosi parllasti cho una dona samari-

onde partita

Risspose iessu
fra loro

li

io

la

dona dissero Maesstro uieni ha magiare

deuo manggiare di altro cibo

dissepolli forssi

con ie?su he

lie

che qualche uiandante

elgi stato qui

che pero habia da portare cibo

JL:1_"

allora dissero
.

ha parllato

andato ha trouare cibo he interogorno cholui

che scriue quessto dicendo

iessu

stupirno che iessu parllassi chossi con una dona

si

non

la

4)1.

4)1.

JL^^>

al

4)1

alchuno ho barnaba

maesstro

Risspose cholui

THE GOSPEL OF BAKNABAS

192

che scriue non uie stato


la

86 b

sollo

qualle

aqua
tando

allora

lo

porto

che la dona che uoi uedessti

altri

uuoto

uasso

quel

per riempirlo di

stauano chon amirajtione li dissepoli asspeonde disse iessu uoi

exito delle parolle di iessu

non sapete che il uero cibo he di fare la uollonta di DIG


perche non il pane sosstenta lo homo he li da uita ma sibene la parolla di DIO per uollonta sua onde per quessto li
angioli santi no manggiano* ma uiuono sollo della uollonta
.

di DIO nutriti

cibo

he chossi moisse he hellia hanchora uno altro

quaranta giorni he quaranta notte senza ueruno


he leuato li hochij iessu disse quanto he lontano il

siamo

stati
.

richolto

Rissposero

hora chome

il

li

dissepoli tre messi

monte he biancho

Disse iessu guardate

di formento io ui dicho in

uno grande richolto he mosstro


ueniuano ha uedere perche la dona

uerrita che ogidi se de fare


alloro la moltitudine che

il

hentrata nella citta chomosse tutta la citta dicendo

ho

b
proffeta da DIO mandate
rino|tio alloro quanto haueua

homeni uenite ha uedere uno nouo


87 a

chassa

alia

intesso

da

de issdraele he
iessu

hariuati

iessu di stare

che furno iuui

chon loro

pregorno
he stete hiuui dui giorni

il

la

moltitudine

quale hentro nella citta

sanando tutti

li

imfermi he am-

maesstrandoli del regno di DIO


allora diceuano li citadini
alia dona noi piu chrediamo alle parole he miracholi suoi
.

non facessimo

che

santo di DIO

derano
iessu

li

al

tuo

parllare perche
l

proffeta mandate

dapoi la oratione di mezzanote


dissepoli et elgi

elgie

in sallute de

disse alloro

si

chi

in
li

uero
chre-

apressorno

Questa notte sara

ha
al

del messia nontio di DIO


il
iubileo ogni hano che
hora uiene ogni cento hanni d pero non uolgio che dormiamo
ma faciamo horatione inclinando il chapo nosstro cento uolte
fazendo riuerenzza al nostro DIO potente he misserichordiosso 6

tempo

s
1

ill.

MS. mandate mandate

(bis).

THE GOSPEL OF BARNABAS

194

87 b

quale he beneddeto in etterno he pero ogni uolta dire|mo


a
io chonffesso te.Dio nosstro
che no hai auto principio
sollo
il

ne

il

che per tua misserichordia dessti ha


giamai
he
principio
per tua iusstitia darai a il tutto fine

fine hauerai

tutto

che non hai ueruna simillitudine cho

lo

homo

perche nella

inmenssa bonta tua non chapisse raoto ouero acidente ueruno


habici misserichordia perche ci chreassti he siamo oppere
.

mani c

delle tui

LXXXIVd.
Fata
donate

la oratione iessu disse


8

Ringratiamo DIO perche

per quessta note grande misserichordia

elgia fato ridure

il

tempo che deue uenire

fato oratione insieme chon

he ho sentito

sua uoce

si

cia

imperoche

in quessta notte per

modo che habiamo


la

il

li

allegrorno

nontio di Dio f
dissepoli

molto

sentendo quessto he dissero maesstro ammaestraci di qualche


88 a precceto quessta notte allora disse iessu hauete giamai ueduto
j

missciare chon

il

balssamo

il

stercho

loro

Rissposero

no

signore perche niuno he chosi pazzo che facessi quessto hora


ui dicho che ui sono al monddo di magiori pazzi disse iessu
imperoche nel seruitio di DIO messcolano il seruitio del
.

monddo

he talmente che molti di uita inreprensibili sono


he orando hano messcolate chon
ingganati da satana

stati

mondani onde sono

la loro oratione negotij

abomineuoli auanti DIO


oratione ui guardate che

in quel tempo fati


ditemi quando ui lauate per fare

non

ui tochi chossa

inmonda

si

certo

ma

che chossa fate quando uoi fate oratione uoi ui lauate


la anima uosstra da pechati per misserichordia di DIO g
Vorete
.

uoi

adonque mentre

mondane
88 b dana

si

che

guardatiue di

chonjuerte

^L)

*JjL9

non

farllo

j JL!

tremorno

li

di

chosse

perche ogni parolla monsopra la anima

dissepoli allora perche cho

41)1.

JAcj (^^^pl &\j^\


41)1.

parllare

in stercho del diauollo

di cholui che parlla


a

oratione

fate

jL) j

all!.

f 4^1

OjJ

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

196

di spirito parllo

empito

ho dissoro

parllaro

tione

ho maesstro che faremo

uno ammieho per


asspetaro he finite la ora

noi so quando fa/iamo oratione

uera

ci

Risspose iossu lassatclo


Disso bartolomoo ma si scandalizera he
.

si

partira

quando nod era che noi non li parliamo Risspose iessu se lui
si scamlalizera chredetimi che lui non sera hamicho uosstro
.

ma

ne

fidele

se

noi andasste ha

10

trouasti che lui parllasi alle horeehie di herode

sibene infidelo he
parllare

dal izaresste se lui ui

di satana

compagno

ehon uno

Ditemi

staliero di herode

non

facesi asspetare

ui scan

ma

certo

chonssolati uedendo uoi lo amicho uosstro grato apreso

Klgi uero quessto disse iessu


uerissimo
allora disse iessu io
89*
.

quando fa oratione

Rissposero

dieho

xii

mo
mo

chon

li

he

saresti
il

Re

dissepoli elgie

ueri|ta che

ogniuno

adonque iussta
chossa che lassiate di parllare con
per parllare chon lo
homo
elgi chossa iussta che lo amicho uosstro inzio si
olgi parlla

elgi

ha DIG che no ha

seandalizi perche hauete pin riuerenza

chredetimi che se

lui si scandalizera

quando

il

lui

farete asspetare

che elgie bono seruo del diauollo


perche quessto dessidera
11
diauollo che sia abbandonato DIO per lo homo Vine DIG
.

che in ogni bona opera chi teme


hopere del

mo

si

monddo per non chorompere

LXXXV

deue sequesstrare dalle


opera bona

la

>.

Quando uno hopera malle ouero parlla malic se uno ua


ha ehore^erlo he impedisse ehotal oppera che chossa fa tale
homo disse iessu Rissposero li dissepoli el^i fa bone perche
.

elgi

89 h

seme DIG

chome

fa

il

solle

quale sempre ccrcha de impedire il malle


cho sempre cercha di scaciare le tenebre

il

Disso iessu ho io per chontrario

ui

dicho cho quando uno

hopera bene ouero parlla bone che chi cercha do impodirlo


sotto proiessto di chossa cho non sia milgiore che ol^i seruo
.

il

diauollo an/.iehe diuentn suo

non alodo

il

diauollo so

chompa^no

non ha impedire

porehe ad altro

og"ni

bone

Ma

THE GOSPEL OF BARNABAS

198

che diroui hora diroui chome disse sallamone proffeta santo


he amicho di DIG
de mille che uoi chonossete uno ui sia
.

ammicho
ogniuno

ueruna

hodiare chossa

uie licito

nom

ma sibene chome

ui dicho

io

Kisspose iessu,

talmente che satana


DIG

nom

Allora disse mateo adonque

se

non

potefce hodiarlo

innimicho di DIG

poteremo hamare

in uerita che
sollo

90 a odia

il

chreatore

ammicho non

Io

Ma Io

ammicho

ha chreato he

ma

partichollare obieto

facilmente

si

perde

perche

patisse chontraditione contra di quello che

amma

somamente

di

sapete perche io uello

ammicho he uno

troua facilmente

si

pechato

pero chi odia la chreatura consequentemente

che non

non

chome chreatura

diro perche elgie chreatura di DIG he quanto DIG

bono he perffeto a

il

Vardate

cholui che

non

siate chauti

amma

he non ellegete per

quello che uoi animate

sapete

ammicho, Amicho non uoi dire altro se non


anima onde sichome raro si troua bon medicho

che chossa uolle dire

medicho della
che chonossa
sono

chosi

inffermita he sapia aplicharui le medicine

le

rari

li

sapiano indriciare al

hamicj che chonosscano li herrori he


bene Ma quello che he malle molti sono
.

che hano ammicj che simulano di non uedere li herrori dello


Altri li esscusano
ammicho
altri li difendono sotto pre.

he quello che he peggio ui sono ammicj tali che


inuitano he hagiutano Io amicho ha herare il chui fine sera
tessto terreno

simille alle loro scelleraggine

00 b

Guardate che non riceuiate

chotali per ha|mici perche sono ueramente innimicj he


fiei

della

hanima

chame-

LXXXVIb.
Lo amicho

tuo

che sichome uolle choregerti


chossi riceui la choretione he sichome elgi uolle che tu lasij
ti

sia talle

ogni chossa per ammore di DIG . si chontenti hanchora lui


che tu Io abbandoni per seruitio di DIG Ma ditemi se Io homo
.

non

sa

sapera

ammare DIG chome sapera ammare se stesso he chome


ammare altri non sapendo hamare se stesso
certa.

Ji-b
1

MS.

Si

ill

J^li.

che che (bis).

U.

THE GOSPEL OF BARNABAS

200

mente

elglie impossibil quessto

pero quando tu uoi ellegerti

uno per amicho


cholui clie non ha amicho ueruno

perche elglie in

non

del

bellezza

alia

familgia

non

somamente pouero

uerita

Fa che

parentado

non

tu prima consideri
alia

non

alia bellezza

alia bellezza del chorpo

ne tampocho

alia bellezza della chassa

delle uesstimenti

non

bellezza della

91 a alle sui belle parolle perche saressti facilmete inganato .


Ma guarda chome elgi teme DIG chome elgi dissprezza le chosse
|

terrene

chome
il

chome

elgi

amma

elgi odia la propia

ammicho a

uero

se

elgi

sopra ogni chossa temera DIG e

monddo

uanita del

le

bene opperare he sopra il tutto


charne he chosi facilmete trouerai
il

se sera

sempre hochupato
sempre in bene hoperare he il propio chorpo hodiera chome
chrudo innimicho Ne pero chotale amicho ammerai talmente

dissprezera

che

ammore tuo

lo

ma ammallo chome
di

maggiore gratia

ti

delitia del parradisso

Risspose tadeo
qualle non

91 b fare deue

ma

perche saressti iddolatra


donate Dio b che pero

lui

uno dono che

cholui che a trouato

il

fermi in

si

tia

addornera DIG

io ui

uno uero amicho che

dicho in uerita che


elgi a trouato

una

anziche he la chiaue del parradisso

se per sorte lo

homo hauera uno amicho

sia talle qualle hai deto

ho maesstro

che chossa

deue habandonare Risspojse iessu si deue fare chome


il marinaro fa della naue
il
quale ui nauiga mentre che
chonossce uadagnarui ma quando ui uede perdere la habanlo

dona

chosi farai tu dello

in quelle chosse che ti

che

ti lassi la

ammicho pegiore

he di scandalo

misserichordia di DIO C

di te

lassalo se

il

quale

tu non uo 1

LXXXYII a.
Guai
il

al

monddo per

li

scandalo perche tutto

ma

scandali
il

Elgie neccessario che uengi

mondo he

pero guai ha cholloro per

il

possto in mallignita

quale uiene

il

scandalo

El

THE GOSPEL OF BAKNABAS

202
saria melgio

che

homo

lo

hauessi

una

chollo

al

pietra

da

mollino he fusi proffondafco nel proffondo del mare che scandalizare

il

prossimo suo

se lochio tuo ti scandalizza chauallo

perche elgie melgio che tu uadi cho uno sollo hochio im


la mano tua
92 a paradisso che con tutti dui nello inferno
se
.

tuo piedi ti scandalizza fa il simille


perche elgie
tu
che
uadi
nel
del
cielo
con
uno
melgio
regno
piedi he con
una mano che con dui mani he dui piedi uadi all inferno
ouero

il

Disse simone chiamato pietro, signore chome debo fare quessto


certo he che

im pocho tepo

ho pietro lieua
uerita

ti

talj

ti

Risspose iessu

prudenza charnalle he subito trouerai

la

imperoche cholui che ti ammaesstra he lo hochio tuo

he cholui che
che

la

saro smenbrato

agiuta ha opperare he il tuo piede he cholui


ministra chosa ueruna he la tua mano
pero quanddo
ti

sono chagione di pechato

di andare

lassali

imperoche

tie

melgio

im paradisso ignorante chom poche hopere he pouero

che andare nello infferno sauio chon grandi hopere he richo


ogni chossa che te impedisse ha seruire DIG scatiala da te
.

chome
92 b

scazia lo

homo ogni

chossa che limpedisse la uissta

he deto questo iessu chiamo pietro hapresso disse he


li
se in te pechera il tuo fratello ua choregillo
se
.

disselui si

emenda

ma

allegrati perche tu hai

se lui

non

si

guadagnato il tuo fratello


emendara ua chiama di nouo dui tesstimonij

he di nouo choregilo he se
alia chiessa
he se lui non

lui
si

he pero non habiterai sotto

non mangerai
parlerai

per

alia isstessa

modo che

non

menssa che

se tu chonossci

tu non

non

c
pietro pietro se DIG

pegiore di chostui
tsJLu.fr

siede

lui

piedi

agiutassi chon

Ijl

il

li

piede

ma

dirai chossi

la gratia sua saressti

Risspose pietro chome

(^y) AJJ

he non

doue elgi pone

tengi da milgiore

ti
ti

il

dillo

inffidele

che elgi habita

lo isstesso teto

chaminando non ui ponere tu iuuj

Ma guarda che

emendera ua he

si

hemendera habilo per

JJL. s^Jl ibLoJl

li

debo fare
eU.^*j

la

^ Jv

THE GOSPEL OF BARNABAS

204
choretione

modo che tu

Risspose iessu nel

uoi esserre choreto

he sichome tu uoi essere soportato chossi soporta altri


93 a chredimi pietro che con uerita ti dicho che ogni uolta che
.

tu choregerai il tuo fratello chon misserichordia . riceuerai


da DIG misserichordia he farano qualche fruto le tui parole
.

ma

se tu

chon rigore di

farai

il

mente punito he niuno fruto


di terra che cuoceno

com
la

iusstitia

farai

brugiano chon
chordia
stesso

haffato

fasi

li

fuocho

il

pietro quelli pignati

poueri le loro uiuande

li

non certo

pietre he martelli di fero

aqua chalda

da DIG sarai rigorossa-

Dimi

spezza con

si

ma

homo

lo

il

il

lauano forsi

li

ma

sibene chon

fero

li

emenda con

si

legni

si

misseri

tuo fratello dirai fra te

pero quando choregerai


non mi hagiutera faro pegio dimani di quanto

se DIG

chostui ogidi

perdonare

mio

al

Risspose pietro

fratello

ho maesstro

uolte quanto uoressti che elgi


sete uolte al giorno

ha

quante uolte debo


Risspose iessu tante

te perdonasse

non

Risspose iessu

Disse pietro

ma

sollo sette

setanta

perdonerai ogni giorno* Perche chi perdona


li sera
perdonato he chi condana sara condanato disse allora
cholui che scriue quessto guai alii principi perche loro anderano
uolte sette

li

allo

infferno

il

ripresse iessu dicendo sei diuentato stolto

ho barnaba che chossi hai parlato io ti dicho in uerita che


il freno
non e tanto neccessario il bagno per il chorpo
per
.

naue quanto elgie neccessario


b
he
principe
per che chagione DIG dete
mosse, iossue, samuel, Dauit he sallamone he tanti altri che
fecero iuditio alii quali DIG ha dato la spada per esstirpare
il

chauallo he

il

per la republicha

timone per
il

la

le inniquita

Allora disse cholui che scriue hora chome

si

deue iudichare condanando he perdonando


Risspose iessu
non
he
iudice
al
iudice
sollo
si hapartiene
ogniuno
perche
.

il

chondanare

il

reo

altri

ho barnaba

chome chomanda

putrido al

fiolo

he

il

iudice deue chondanare

padre che sia talgiato uno menbro

azioche non
J

411.

il

J-J

si

^5*

putrefacia tutto

il

chorpo

THE GOSPEL OF BARNABAS

206

LXXXIX *.

84a

quanto tempo debo asspetare ha pentirsi il


Risspose iessu quanto tn uoressti essere asspe-

Disse pietro

mio
tato

fratello

Risspose pietro

parllaci piu chiaro

insino che lo asspeta DIG


pietro

da

iessu

Risspose

pentirsi

ogniuno no intendera quessto pero

Risspose iessu asspeta

Mancho intenderano

asspetalo

senso

il

onde risspose

he chonosesste uoi

leto sano

chon

li

quessto disse

lui

ha tempo

altri

perche no

che

insino

allora pietro si atrissto

intendeuano

tuo fratello

il

iessu se uoi hauesste intel-

nom

essere pechatori

penssaresste

chore uosstro di misserichordia allo pecchatore pero chiaro ui dicho che si deue asspetare il pechatore

giamai

di serare

il

ha penitenzza insino che

elgia la

anima

suli denti per spirare

perche chossi lo asspeta DIG nosstro potente he misserichordiosso c Non disse DIG d in quella hora che il pechatore de.

giunera, fara ellemosine, fara oratione he andera

im

pere-

94b grinaggio io li perdonero


perche quessto molti hano hoin
Ma disse in quella hora
he
danati
etterno
sono
perato
.

che

il
pechatore
harechordero piu

Rissposero

li

si

dolera di suoi pechati per

le sui

inniquita

dissepoli parte

me

io

non mi

intendete uoi disse iessu

intendiamo he parte no

Disse

che non intendete Rissposero loro .


che molti li quali hano fato oratione con degiunij sono danati
allora disse iessu io ui dicho in uerita che li hipochriti he

iessu quale

he

la parte

fano piu oratione he piu ellemossine he piu degiuni


ma perche non hano fede
che non fano li hamici di DIG

li

gentilli

nom

possono per

ammore

di DIG pentirsi

allora disse ioane amaestraci per

he pero sono danatj

ammore

di dio della fede

Risspose iessu elgie hora che noi faciamo la horatione della

aurona

nosstro

il

f.

onde

si

leuorno he lauatosi fecero horatione ha DIG

quale he beneddeto in etterno

il.
il.

THE GOSPEL OF BAENABAS

208

XO.
95 a

Fata

la oratione di

nouo

si

apressorno ha iessu

bocha sua

suoi disse-

li
j

disse
apresati ioane perche
dimandassti
la fede he uno
parllero
quanto
hogidi
il
DIG
li suoi elleti
il
con
qualle
sigilla
qualle sigilo
sigillo
dono allo nontio suo dalle chui mani ogni elleto ha riceuto
poli et elgi aperto la

di

ti

b
imperoche sichome DIG he uno chosi la fede he
onde hauendo chreato DIG auanti di ogni chossa il nontio
ha lui hauanti di ogni altro dono la fede la quale he

la fede

una c
suo

d
.

chome uno

fidelle

il

pero

chon

DIG he di quanto DIG affato he deto


per fede uede il tutto melgio che non si fa

ritrato di

li
hochij possono herrare anziche
herrano
Ma
la
fede non herra giamai perche
quasi sempre
ha per fondamento DIG he la sua parolla chredetimi che per
fede sono saluati tutti li elleti di DIG he certo he che senzza
li

hochij imperoche
.

fede elgie impossibile di piacere ha DIG ueruno

non cercha

di scancellare digiuni

95 b preregrijnagij anziche

incitta

li

elgi prende piazere di uedere lo

Ma prende chon

onde satana

he oratione ; ellemosine con


inffideli

homo

ha quessto perche

hoperare sanzza riceuere

mercede

la fede

onde deue essere somamente chusstodita con

genzza

ogni dilligenzza faticha di scacellare

he la maggiore fortezza sera habandonare

essendo che

il

perche scazio lo

homo

del paradisso

uerti satana di bellissimo angelo in horido diauollo


disse ioane hora

chome habandonaremo

elgie la porta della scienzza

il

il

dilli

perche

he chon.

Allora

perche essendo che

Risspose iessu anziche

il

perche

he porta dello infferno


onde se amuti ioane quado iessu
tu
sai
che
DIG ha. deto una chossa chi sei
sogionse quando
.

homo che

perche ha deto chosi ho DIG perche


hai fato chossi . dira f orsi il vasso di terra al suo fatore perche
mi facesti da tenire aqua he non da seruare balssamo . lo

tu ho

pero dici

ui dicho in uerita che

bissogna chontra di ogni tentatione

u Lo] u l

!f

4)1

Jj-^

4il

jjli.

Jjl

THE GOSPEL OF BARNABAS

210

96 a

con quessta parolla dicendo DIG ha chossi deto


DIG chossi haffato DIG chossi uolle che chosi fazendo uiuerai
stabillirsi

sicuro

XCI>.

In quessto tempo grande solleuamento hera per iudea per

ammore

di iessu

imperoche la millitia romana per hoperali hebrei chon dire che iessu hera

tione di satana sollicitaua

DIG uenuto ha

uissitarli

onde seditione

tale suscito che

arme

apresso alia quadragessima tutta la iudea hera in

mente che

si

trouaua

fiolo

il

chontra

tal-

padre he il fratelo
alchuni diceuano iessu essere
chotra

il

il fratello
imperoche
DIG uenuto al mondo
altri diceuano no
.

ma

di

elgie fiollo

altri diceuano no perche DIG non ha ueruna simillitudine humana he pero non genera fioli ma iessu nazareno

DIG he

he proffeta di DIG
li

che fece iessu

chalualchare

86 1 nome

he quessto naque per li grandi mirachoonde per quietare il populo fu neccessario


.

pontifice uesstito pontifichalmente

il

di DIG tetajgramaton

"

ualcho

il

gregorno

in fronte

preside pillato he herode


tre exerciti

portare spada

dapoi parllo

il

alii

ogniuno

di

il

chon

il

santo

he similmente cha-

onde in misfa
millia

dugento

quali parllo herode

preside he

ma

non

pontifice dicenddo

si

si

chon-

homeni da
haquietorno

f ratelli quessta

guera he suscitata per opera di sata imperoche iessu he uiuo


al quale dobiamo richorere . he dimandarli che dia tesstimonio
disse

onde chrediamo in

lui

sechondo la sua parola

aquietorno ha quessto ogniuno he depossto

le

armi

pero
si

si

ab-

brazorno ogniuno dicendo luno allo altro perdonami fratello


quel giorno adonque ogniuno si pose nel chore suo quessto
.

di chredere

he dal

ha

iessu sechondo che elgi dira

pontiffice fu

ha dinontiare doue

-.vail

^LJ
MS.

che che (bis).

pero dal presside-

promesso grandi doni ha cholui che uenisse


trouaua

iessu si

o
1

THE GOSPEL OF BARNABAS

212

97 a

In quessto tempo noi chon

iessu per parolla del

santo andassimo al monte sinai

suoi dissepoli

la quale

la

he iuui fece

si

passata
quadragessima
andare in ierussaleme

iessu al fiume giordano per

angelo

iessu

chon

li

apresso
il

quale
fu ueduto da uno di cholloro che chredeuano iessu essere DIG
.

onde

soma allegrezza chorse sempre chridando

chon

DIG

nosstro uiene he gionto nella citta chomosse tutta la citta

DIG nosstro uiene ho ierusalem preparati ha riceuerlo


he testo di hauere ueduto iessu apresso il giordano Vsscite
dicendo

della citta ogniuno dal pichollo al grande per uedere iessu

talmente che la citta rimasse uuota


li

perche
loro fanciuli nelle bracie he talmente che

di portare cibo

presside he

il

done portorno
smentichorno

le
si

sentito quessto chaualcho il


da manggiare
pontifice he mandorno uno nontio ha herode
.

azioehe se
quale similmente chaualcho per trouare iessu
97 b aquietasi la seditione del popu|lo onde per dui giorni il
il

il
giordano he il terzo giorno
hora di mezzogiorno che elgi chon
purifichaua per fare la oratione sechondo

cerchorno nel disserto apresso


il
li

trouorno

apresso la

suoi dissepoli

si

si marauilgio forte iessu uedendo la moltitudine che chopriuano la terra di populo he disse alii suoi
dissepoli forsi satana ha messo seditione in iudea piazia ha
il

libro di moisse

DIG di leuare

lo

he deto quessto

imperio ha satana che elgia sopra pechatori .


turba la quale quando il chonobbe

se auicino la

inchominciorno chridare

sia

bene trouato te DIG nosstro

chome ha DIG inchominciorno

dete uno grande gemito he disse

pazzi perche ho paura che

si

leuateui dauanti

il

onde

si

popullo he inchominciorno ha piangere

XCIII b

98

Quando

iessu leuato la

mano

he

onde iessu

ha me ho

apra la terra he diuori

uoi per le abbomineuoli parole uosstre


terrore

riuerenzza

affarli

me chon

riempirno di

in segno di silentio disse

Veramente auete fato pechato grademente ho

issdraeliti chia-

THE GOSPEL OF BAENABAS

214

mandome homo uosstro


la

DIG he temo che DIG ne dia per quessto


citta santa
tradendolla in seruitu

graue flagello sopra


alliena ho inille uolte malladeto satana che ha quessto ui
chomosse . he deto questo iessu si perchose la fazia chon

ambe

mani onde

le

si

leuo uno strepito de pianto che niuno

poteua intendere quello che iessu diceua


la

mano

di

nouo

in segno di silentio he aquietato


disse

io chonffeso

auanti

il

cielo

onde di nouo leuo

populo dal pianto


he chiamo in tessti-

il

monio ogni chossa che habita sopra della


allieno da quanto hauete deto essendo che
nato di dona

98

l)

mortalle

ha iudichare

le

io

homo

son

sottopossto al iuditio di DIG

a
.

che

de il fredo
manggiare he dormire
b
altri homeni
onde quando uenira DIG c

patisse le misserie

he chaldo chome

terra che io son

del

li

mie parole chome spada perchotera ogniuno

me

homo

he deto quessto iessu


uisste una grande moltitudine di chauallaria onde intexe che
1
il ueniua il preside
chon herode he il pontiffice massimo
che chrederano

essere piu di

Disse allora iessu forsi che chosstoro anchora sono diuentati


hariuato hiuui il presside chon herode he il pontifice
scaualcho ogniuno he fecero cerchio ha iessu dintorno
per
modo che la millitia nom poteua fare stare ha dietro il populo

pazzi

che dessideraua sentire parllare iessu con il pontifice Apressosi


cho riuerenzza iessu al pontifice il qualle uolleua inchinarsi
.

he addorare iessu quando iessu chrido . guarda quello che


tu fai ho sacerdote di DIG uiuo d nom pechare chontra di DIG
nostro

sopra

li

Risspose

il

pontifice hora he tanto

chomossa

la iudea

segni he dotrina tua che loro chridano te essere DIG

99 a onde chonsstreto dalla plebe son uenuto qui chon il presside


romano he il Re herode pero ti pregiamo di chore che tu sii
|

chontento di leuare la seditione che per te si troua


parte dichono te essere DIG parte dichono te essere

UU
-9

411.

MS. presise.

LJ!

^nJ!

..^j

!)!

**

li!

perche
fiolo di

^^s.

J15

THE GOSPEL OF BARNABAS

216

DIG he parte dichono te essere proffeta Risspose iessu he tu


sacerdote grande de DIG perche non quietassti quessta seditione
.

hanchora tu usscito delo intelleto

sei forsi

le prof-

adonque

con la leggie di DIG nosstro he andata in obliuione ho


missera iudea da satana inganata

fetie

E
il

deto quessto iessu di nouo disse

hauanti

io chonffesso

he chiamo in tesstimonio ogni chossa che habita sopra


che io son allieno da quanto ha deto l li homeni di

cielo

la terra

me

essere piu di

homo

son

io

perche

di Dio b

homo

nato di dona

che uiue qui chome li altri


misserie
Viue DIO alia
alle
chomune
homeni sotopossto
chui pressenza sta la anima mia che tu hai fato uno grande
sottopossto al iuditio

piazia ha
pechato ho pontifice ha dire quello che deto hai
DIG che non uenga sopra la citta santa grande uendeta per
Allora disse il pontifice perdonici Dio d he
quessto pechato
.

allora disse il presside he herode elglie


tu pregga per noi
2
impossibile che Io homo fazia quello che tu fai signore pero
non intendiamo quello che tu dici Risspose iessu elgie uero
.

quello che uoi dite imperoche DIG hopera

sichome satana ui oppera

una botegga doue

il

malle

perche

il

bene in

Io

homo he chome

Ma

dimi ho preside he tu

quessto perche sette alieni dalla nosstra leggie

Re

uoi dite

che se uoi

tesstamento he pato di DIG nosstro 6 uoi uederesste


mose fece chon una bacheta conuertire la haqua in
il

legesste
.

homo

cholui che ui hentra chon la uollonta sua

hiui hopera he uende

che

Io

sangue

la poluere

la luce in tenebre

im

pullici

Fece uenire

la rugiada in tempessta

le

he

rane he sorzi in eggito che

terra
ammazo li primogeniti he apersse il
100* chopriuano la
mare doue somerse faraone delle qualli chosse niuna ho fato
.

he pure moisse ogniuno


al pressente

conffessa

iosue fece fermare

il

che elglie homo morto


solle he aprite il giordano

41)1.

MS.

deto

to.

MS.

peno.

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

218
che non

il

hanchora

o fato

le

homo morto

conffessa che elgie

io

he pure iosue ogniuno

al presente

uissibilmente fuocho dal cielo he piogia

helia fece uenire

che non

il

ho fato

lo

he tanti
he pure ogniuno chonfessa helia essere homo
altri proffeti santi ammici di DIG che in uirtu di DIG hano
io

fato chosse le qualli

nom

che non chonosse

nosstro DIG

diosso

il

polle chapire lo intelleto


a

qualle he beneddeto in etterno

il

di cholui

omnipotente he misserichor.

XCVb.
Pregorno adonque iessu

Re

il

preside chon

che per quietare la plebbe elgi

100 b he

il

sallisse in

pontifice he

il

locho heminente

allora asscexe iessu sopra uno delli


parllasi al populo
duodeci sasi che fece chauare iossue alle duodeci tribu del
.

mezzo

del giordano

he disse ad alta uoce


al

quale chonfermi

intenda

Elgi

mie

le

scrito

piedi sutti issdraele

asscenda in locho alto


parolle

quale disse iessu

al

pontifice

quando passo hiui ha

il

pontifice nosstro

Ascexe adonque hiui

dichiaratamete che

il

ogniuno

nel tesstamento he pato di DIG uiuo

che DIG nosstro non ha hauto principio d ne fine hauera giamai e


Risspose il pontiffice chosi uie scrito Disse iessu heui scrito
.

che DIG

nosstro chon la solla parolla ha chreato ogni chossa s

chosi e disse
inuissibille h

il

pontifice

he asscoxo

alia inteligenza

k
imchorporeo he inchompossto senza

uero disse
di cieli

il

non

pontifice

il

polle chapire per essere DIG nosstro


il

4)1.

4J]1.

per essere
chosi elgie

Jli

4)1.

il

cielo

inmenso m

pontifice ho iessu

-Jill.

(j.x3

1j>

4)1.

humana

mutatione 1

Disse iessu heui scrito chome

101 a chosi disse sallamone proffeta disse

,jb

Disse iessu heui scrito che DIG he

.
|

Disse

THE GOSPEL OF BARNABAS

220

non ha bissogno imperoche


he non patisse diffeto ueruno a

iessu heui scrito che DIG

mangia
disse

il

non dorme
.

pontifice

per tutto he che

elgi

non

chosi e

Disse iessu heui scrito che DIG nosstro he

non uie

altro DIG che

lui b

il

quale perchuote he sana he fa tutto quello che li piaze chosi e scrito


Risspose il pontifice Allora iessu leuato le mani disse signer
DIG c nosstro quessta he la f ede mia chon la quale ueniro al
.

tuo iuditio

in tesstimonio chontra di

ogniuno che chredera

chontrario he uoltatosi al populo disse

fate penitenzza
che
he
scrito nel libro
pontifice
di moisse pato di DIG in sempiterno Voi potete chonosscere
il uosstro
he uno
pechato imperoehe io son homo uissibile

il

perche da quanto ha deto

il

mortale chome
pocho di fanggo che chamina
sono li altri homeni che ho hauto principio he hauero fine
101b he talle che io nom posso chreare una mossca di nouo leuo
sopra la terra

populo adonque piangendo he dissero habiamo


d
C
pechato signore DIO nosstro contra di te habici misserichordia
he pregauano ogniuno iessu che 1 elgi pregasse per sallute
le uoci sui il

della citta santa azioche DIG nosstro adirato

non

la dessi in

chonchulchazione delle genti e onde iessu leuato le mani horo


per la citta santa he per il popullo di DIG chridando ogniuno
.

chosi sia

amen

Finita la oratione
iessu che

gente

ci

mancha

il

pontifice disse

ad alta uoce fermati

di ssapere chi se tu per quiete della nosstra

Risspose iessu io son iessu fiolo di maria^ della stirpe


.
homo che he mortale he teme DIG et cercho che

di dauit

dato ha DIG honore he gloria


Risspose il pontifice nel
libro di mose he scrito che DIG nosstro deue madarci il messia h
sia

il

qualle uenira

41)1.

^
e

A.

ha nontiarne quelo che

4.

3 41)1.

g
1

MS.

che che (bis).

41)1

uolle DIG

he portera

THE GOSPEL OF BARNABAS

222

102 a

monddo

al

misserijchordia di DIG

la

uerita sei tu

ha promesso

no son quello perche

pero

me

dapoi di

il

Risspose

elgie fato auanti di

pero

per

preggo in

ammore

iessu

he segni
.

he issdraelle che tu

chome uenira

il

alia chui pressenza sta la

messia

il

di tutta iudea

ma

he uenira

he santo di DIG

essere proffetta

di DIG ci dicha

Viue DIG b

non son

nome

me

pontifice per le tui parolle

ad ogni modo chrediamo te


ti

Risspose

nosstro DIG

il

la

prego dici

messia* di DIG che noi asspetiamo

il

iessu elglie uero che chossi


io

ti

pero

messia

Risspose

anima mi a che

io

qualle asspeta tutte le tribu della terra

il

sichome DIG promisse ha il padre nosstro abraham dicendo


Nel seme tu benediro tutte le tribu della terra Ma quando
.

DIG mi leuera dal monddo satana suscitera di nouo quessta


chon fare chredere alii empij che io
seditione malladeta
.

sia

DIG he

he

la

fideli

102 b

il

fiolo di

DIG onde serano contaminato

mie parolle

mia dotrina talmente che apena rimanerano trenta


onde DIG hauera misserichordia del monddo he mandera
.

nontio suo
|

per

il

qualle haffato

chom

dalla parte di mezzogiorno


iddoli

le

chon

li

tutto

il

potessta

il

qualle uenira

he disstrugera

iddolatri imperoche lui leuera Io imperio

satana che elgi ha sopra li homeni


misserichordia di DIG in sallute de chi

Elgi portera secho la


chrederano he beato

cholui che chredera al suo parlare

li

ha
1

li

XCVII *.
Io indegno di sciolgere

li

suoi chalziamenti

he misserichordia da DIG di uederllo


fice

con

preside he

il

Re

il

ho hauto gratia

Risspose allora

dicendo non

ti

il

ponti

turbare ho iessu

santo di DIG perche al nosstro tempo non sera piu quessta


in modo che scriueremo nel sachro senato romano
seditione
.

talmente che per dechreto imperiale niuno ti chiamerano piu


allora disse iessu e del uostro parllare
DIG ouero fiolo di DIG
.

b
!>

yjjtf

UiUl

LoU

/<*

U LJ
*U.

il

bato (sic).

$j})

Ja.^>
*~~!->}

2^-

41)1

Jj-u,

^ W^

LJU-o

i-

J-*

o~c

JUi

THE GOSPEL OF BARNABAS

224

non mi chonsolo perche doue sperate luce uenirano tenebre


ma la mia chonssolatione he sopra la uenuta dello nontio di
il
DIG
qualle disstrug-era ogni falssa opinione di me he la
.

103 a sua fede

disscorera he prendera tutto il monddo


perche
ha promesso mo ha abraham padre nostro he quello
che mi da chonssolatione he che la fede sua non hauera fine a
.

chossi

ma
la

sera inuiolata seruata

uenuta de

il

da DIG

nontio di DIG

dolgio

he

perche

li

non uenira dapoi di lui


uenira grande quantita di

iessu

ma

Risspose il pontifice dapoi


ueniraui altri proffeti Risspose

ueri profeti

mandati da DIG

falssi proffeti de il che mi


d
susciterra satana per iussto iuditio di DIG

choprirano sotto pretessto dello euangelio mio Risspose


herode chome he iussto iuditio di DIG che uengino chotali
si

empij . Risspose iessu elgie iussto che cholui il qualle non


uolle chredere alia uerrita per sua sallute chredi alia bugia
e
che il monddo sempre
per sua danatione . onde ui dicho

ha dissprezato li ueri proffeti he 1 ammato li falssi chome si


pol uedere al tempo di michea he hieremia Perche ogni simille
amma il suo simille f Disse allora il pontifice chome sara
.

103 b chiamato

8
quale segno dimosstrera la sua uenuta .
h
he admirabile perche DIG
Risspose iessu il nome del messia
li
il
nome
hebe
chreato la anima sua
propio
posse
quando elgi
he chollochata intuno splendore cellesste DIG disse asspeta
il

messia he

Machometo che per ammore tuo k io uolgio chreare il paradisso he il monddo he moltitudine grande di chreature delle
i

^
y

MS.

j+3

S_li

(Sill

O-JJ.. \j-~

THE GOSPEL OF BARNABAS

226

uno pressente talmente che

qualli te ne fazo

chi te benedira

sara beneddeto he chi te malladira sarra malladeto

mandero

io ti

al

monddo a

he

la tua parolla sara uera

he

la terra

he

il

ma

ho DIG mandazi
in sallute del

104 a

talmente

non manchera giamai

nome benedeto

suo

mandero mio nontio

io ti

Allora
b

tuo nontio

il

monddo

deto quessto

si

il

quando

di sallute

che manchera

la tua fede

uolgo leuo

ho machometo

cielo

uocj dicendo

le
c

il

Machometo

uieni pressto

parti la turba

con

il

pontifice

he

il
|

chon herode grandi disscorsi fazendo sopra di iessu


onde il pontifice prego il preside di
la sua dotrina

preside

he sopra
scriuere

ha roma

nel senate

tutto

il

che fece

il

il

presside

che pero il senate ha chompiacimento de issdraele dechreto


che ha pena della uita niuno chiamasi iessu nazareno proffeta
.

di iudei

ne DIG ne

fiolo di

nel tempio in scritura di

DIG

rame

il

qualle dechreto fu possto

partito la magiore parte della

turba ressto circha cinque millia homeni sanza le done he


fanciuli
li
quali lassi per il uiaggio sendo stati dui giorni
.

senza pane perche per dessiderio de uedere iessu si smentichorno di portarne onde mangiorno herbe chrude pero nom
.

poteuano andare chome li altri Allorra chonosscendo quessto


iessu hebe misserichordia di loro he disse ha fillipo doue
.

trouaremo pane per chosstoro azioche non perisscano di fame


Risspose fillipo signore ducento danari di horo no potera

104b chomprare tanto pane che ne tochi uno pocho pero ogniuno
Disse allora andrea elgie quiui uno fanciulo che a cinque pani
.

he dui

pessi

ma

che chossa sera f ra tanti

Risspose iessu fate

li
quali sentorno sopra il feno ha cinquanta
he ha quaranta onde disse iessu in nome di DIG e he prese il
pane he prego DIG he poi spezo il pane il quale dete alii
he chosi fece
dissepoli he li dissepoli il detero alia turba

sentare la turba

delli pessi

[Ut]

Mangiorno ogniuno he ogniuno furno

filt

ijy*.

4J1

satiati

onde

THE GOSPEL OF BARNABAS

228

Racholgete quello che he auantagiato pero racholdissepoli quelli minucioli he riempirno duodeci sporte

disse iessu

sero

li

onde ogniuno si tochaua chon mane li hochij dicendo uegio io


houero insonio he stetero per una hora chome fuori di sse
ogniuno

ha DIG

miracholo grande iessu dapoi le gratie resse


da loro ma setanta dui homeni non il uolssero
.

lizenzio

abandonare
dissepoli

il

per

si

pero iessu chonosiuto la loro fede

ellese in

li

XCIX.
105 a

Ritirato iessu
il

giordano

sentatosi

im parte

chonuocho

sopra una

del disserto chaua in tiro apresso

setanta dui

li

pietra

aperto la bocha sua sosspirando disse

una grande

scellerita

hanchora mi trema

cho

li

duodecj

he

fece sedere apresso di lui he

li

hogidi habiamo ueduto

he in

in iudea

issdraelle

he tale che

chore nel peto per timore di DIG . io


ui dicho in uerita che DIG he zelosso sopra il suo honore
il

he che 2 chome uno ammante

amma

issdraele

b
.

Voi sapete che

quando uno giouine hama una dona la quale non ammi lui
ma altri lei ammi lui mosso ha sdegno amaza il suo riuale
.

che fa DIG imperoche quando isdrahele ha


chossa ueruna per la qualle si smentichi di DIG DIG

chosi ui dicho

ammato
ha

disspersso quella talle chosa

hora quale chossa he piu

grata ha DIG quiui in terra del sacerdotio he tempio santo


non dimeno al tempo di ieremia proffeta essendo il popullo
.

smentichato di DIG he gloriandosi sollo del tempio per non


esserne uno talle nel monddo DIG suscito la ira sua per nabuch-

105 b donosor

Re

di babillonia

he chon

essercito
|

fece prendere

he abrugiarla cho il sachro tempio per modo


chosse sachre le qualli tremauano li proffeti di DIG

la citta santa

che

le

ha tochare
d

li

inffideli pieni di scelleragine le

abraham ammaua uno pocho

il

suo

filgiolo

MS.

issmaelle

pero

piu di

DIG

chonchulchorno

quanto

si

chomando per hocidere

4J|.

sentato so.

MS.

&e.

chonuiene

MS. uno pocho umpocho

(sic).

THE GOSPEL OF BARNABAS

230
quello chatiuo
il

hamore dal chore

che haueria fato se

filgiolo il

ammaua absalom
filgiolo

si

che

si

Dauit

ribelo

ammare

li

suoi chapelli
a
.

suoi sette noli

li

mano ha

dete in

modo che

quali se

li

chon tre

ma

li

cormertirno

fiole
il

sue quando DIG


priuete di

fioli

graue inffermita il perchosse


uermi dalla charne

di

padre nosstro iachobo ammaua piu delli altri


iosef onde DIG il fece uendere he fece inganare iachob
.

per

sero deuorato

pianto

il

he

sette hani chontinui usciua

fioli

il

isstesi fioli

ha

inocente iob hera uicino

lo

satana che non sollo

richezze intuno giorno

il

he fu sospesso per li chapelli he da ioab


ho tremendo iuditio de DIG che absalon ammaua

in chorda per apicharlo

chortello talgiaua

il

forte che pero fece DIG

sopra ogni chossa

per

che elgi amazassi

al padre

ammazato

106 a sua

abraham

di

modo che

il

suo

fiolo

dalli

elgi chredeua che le bestie hauesche pero stete dieci hanni chom

Viue DIG

f ratelli chio

temo che DIG

sia adirato

chotra di

me

pero elglie neccessario che uoi andate per iudea he issdraele


predichando alle duodeci tribu de issdraele la uerita azioche

sganino Bissposero li dissepoli chon timore piagendo noi


faremo quanto ci chomanderai allora disse iessu faciamo tre
si

im

giorni oratione he digiuno he da qui


si uedera la prima stella che si fa

uolte oratione faremo

perche
altri

pechati

li

tre uolte misserichordia

he graue

chosi sia rissposero

li

dissepoli

Finite

la

barnaba he ioane uoi


di samaria iudea
la scure

altri ui

issdraelle

il

li

terzo
tutti
ressti

andarete per tutta la regione

peniteza perche
he fate
per talgiarllo
infermi perche DIG* mia dato imperio sopra

he possta hapresso

oratione sopra

T>*-

he

tre uolte piu delli

matina del quarto giorno iessu chonjuocho


bassti che con me
dissepoli he appostoli he disseli

106 b giorno
li

dimandando

pechato di issdraelle

il

poi ogni sera quando


una oratione ha DIG tre

predichando

lo arbore

THE GOSPEL OF BARNABAS

232

oggni inffermita

Disse allora quello che scriue ho maesstro

se serano interogato

tuoi disscepoli del

li

penitenzza che chossa rispoderano loro

a
.

modo che

fare deuono

Risspose iessu quando

uno perde una borssa ritorna ha dietro solamete

mano

per uederlla ouero la

per riceuerlla

lo

hochio

ouero la lingua

ma tutto il chorpo ritorna ha dietro


he impiaga ogni potenzza della anima per trouarlla
elgi
uero quessto Risspose cholui che scriue helgie uerissimo

per interogare no certo

107 a

CI b
a

Allora disse iessu

la penitenzza

uitta perche ogni senso

le
le

dollore al risso
uiggillie

fabule

sine

si

il

pianto

al

alle

li

chrapule

al hotio lo exercitio

chontrario di

deue ponere
degiuni al dormire

perche al dilleto

he uno rouersio della malla

deue chonuertire

si

quanto opero pecchando


il

si

alia libidine la chasstita

conuertino in horatione he la auuaritia in ellemos-

Risspose cholui che scriue

ma

se serano

dimadati chome

chome dobiamo piangere chome dobiamo


dollersi
degiunare chome dobiamo exercitarsi chome dobiamo stare
dobiamo

chassti

chome dobiamo

chossa rissponderano

non saperano

pentirsi

ho barnaba he uolgio

he ellemossine che

fare horatione

he chome farano bona penitenzza se


Risspose iessu bene hai dimandato
.

piazendo ha DIG

al tutto sodisfare

pero

he quello che
ha uno lo dicho ha tutti lo dicho
sapiate adonque che la
10 7 b penitenza piu di ogni altra chossa deue essere fata per puro
ammore di DIG altrimenti sera uano il pentirsi imperoche
hogidi te diro della penitenzza generalmente

ui parllero per simillitudine ogni fabricha leuandoli

mento ua
li

in rouina elgi uero quessto

dissepoli allora disse iessu

il

il

fonda-

Elgie uero rissposero

fondamento della

sallute nosstra

quale non uie sallute


quando lo homo ha
pechato elgia persso il fondamento della salute sua pero elgie
neccessario di principiare dal fondamento Ditemi se li uosstri

he Dio e senza

il

*
c

(jLo l_^J.
5-JL-*

AJjjJI iJi-XJ

Ll

a l.

..v-*

C-JJ-^J.

M-

4)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

234

serui ui auesse offeso

di auerui offeso

he chonoseste uoi che loro non

ma

si

si

dolgiono di hauere persso

dolgiono

il

premio

perdonaresste uoi no certo chossi ui dicho che fara DIG

li

ha

cholloro che

pentono per hauere persso il parradisso


satana innimicho di ogni bene ha pentimento grande di auere
Ma pero non
persso il paradisso he uadagnato lo imferno
si

trouera giamai misserichordia he sapete perche . perche elgi


ueruno ammore di DIG anzi hodia il suo chreatore

10 8 a non ha

lo ui dicho in uerita che ogni animalle sechodo la sua


natura
perdendo quello che dessidera si duole del bene
.

perduto il pechatore adonque che uolle fare uera penitenzza


debe auere grande dessiderio di punire in se stesso quello che
chontra il chreatore suo ha hoperato
per modo che elgi
.

horando non ardissca dimandare ha DIG


DIG

lo liberi dallo infferno

Ma

il

paradisso houero che

con chonfussione di mente

Echo il reo ho signore


prostrato auanti DIG dicha horando
che tia offexo senza ueruna chagione nello isstesso tempo che
.

pero quiui ricercha che per mano tua


che
lui
ha fato he non per mano di satana
punito quello
innimicho tuo azioche non preda allegrezza lo empio sopra
elgi

doueua

seruirti

sia

le tui

chreature

chastiga punissi chome ha te piaze signore

10S b perjche tu non mi darai giamai tanto tormeto quanto merita


onde quessto modo tenendo il pechatore
questo scellerato
tanto piu trouera misserichordia apresso Dio b quanto elgi
dimandera iusstitia Elgie certo uno sachrillegio abomineuolle
.

il
il

imperoche quessto monddo chon uerita


dauit lo chiama ualle di lachrime . Elgi

ridere del pechatore

padre nosstro

fu uno

Re

il

quale

si

adoto per

fiolo

fece signore di quanto possedeua


di

uno

scellerato

mente che
essere

uno sciauo suo

il

qualle

interuene che per ingano

missero chassco in dissgratia del

sostene grandi misserie

si

del uiuere

Re

chome

tal-

del

he robatoli quanto uadagnaua ogni giorno


chredete uoi che talle homo ridessi per alchuno

scernito

lauorando

il

THE GOSPEL OF BARNABAS

236

tempo

No

certo rissposero

della disgratia del

10 9 a note

Re

Ma

dissepoli perche se

li

hauessi saputo lo haueria fato

il

Re

hammazare uedendollo

lo

ridere

elgie chredibille che giorno

he

dicendo* guai allo


piajgessi
monddo perche elgie sichuro di etterno tormento ho missero
homo che DIO nosstro ti haueua elleto quasi chome fiolo donaniessu lachrimo

allora

lui

ho missero per operatione di satana


chasscasti in dissgratia di DIO he fusti scaziato da il paradisso
he chondanato al monddo inmondo doue ogni chossa riceui
doti

il

parradisso onde tu

chon traualgio he ogni hopera bona tie robata per il chontinuo


he pure ride il monddo he quello che peggio he
pechare
.

cholui che he magiore pechatore ride piu delli haltri

chome hauete deto che DIO dara

sara adonque
di
li

morte hetterna sopra


suoi pechati

pechatore che ride he no piange

il

II pianto del pechatore

piangia
piangi

109 b la

il

fiolo

b.

deue essere chome di padre che


ho homo pazo ehe tu

ha morte

uicino

corpo dal qualle he partito la

anima

elgi

danatione

CIII

il

la

dalla quale

per

misserichordia di DIO

il

Ditemi

anima he nom piangi

pechato he partito da lei la


se il marinaro dapoi la naue

rota per fortuna potessi piangendo richuperare quanto elgia

perduto che farebe elgi certo he che dirotamente piangeria


Ma ui dicho in uerita che in ogni chossa che lo homo piangie
.

pecha saluo quando piangie per

homo

misseria che uiene al

li

il

ogni
pechato imperoche
uiene da DIO per sua sallute

che pero doueria allegrarsi Ma


per sua danatione del homo he lo
.

il

pechato uiene dal diauollo

homo

di quello

no

si

atrista

certamente che qui potete chonosscere che lo homo dano


Disse bartolameo signore che fara
cercha he non utile
.

cholui che

nom

dal pianto

pole piangere per hauere

Risspose iessu

piangie ho bartolameo
dalli hochij loro

non

non

Viue DIO

usscite

il

chor suo allieno

tutti quelli che lachrimano


c

che

si

troua homeni che

giamai lachrima he piansero piu

THE GOSPEL OF BARNABAS

238

110 a di mille di
quelli che lachrimano

uno chonsumamento

pianto del pechatore he

il

.
|

di hafeto terreno per empito di dollore

talmente che sichome

solle

il

chonserua quella chossa che

sopra
pone da putrefatione chossi quessto sconsumameto
se Dio a donassi lachrime
chonserua la anima da pechato
si

quanta aqua ha

al uero penitente

sidarebe he

mare molto piu ne

il

pero quessto

de-

sconsuma quel pocho


sconsuma una ardente

dessiderio

humore che uorebe uscire chome


fornaze una goza di aqua
Ma cholloro che facilmente si
im
il ehauallo che tanto piu
sono
chome
prorompono
pianto
presto elgi chamina quanto meno he charge
.

In uerita ui sono homeni che hano


lachrime essteriori

ma

lo affeto interiore

chie quessto uno hieremia

he

le

trouerasi

Nel pianto DIG missura piu il dollore che le lachrime allora


disse ioane ho maestro chome perde lo homo piangendo le
.

altre chosse

pechato Risspose iessu se herode ti donas|se


uno mantello he dapoi lo leuasi da te haressti

che

110 b in chusstodia

il

ragione di piangere

no

disse ioane

allora disse iessu hor

meno

homo de piangere quando elgi perde qualche


chossa ouero non ha quello che uorebe
imperoche il tutto
uiene dalla mano di DIG c adonque DIG nom potra al piazere

ragione ha lo

suo dissponere delle chosse sui

tuo

sollo

chossa

il

ho

stolto

homo

che tu hai per

pechato del quale dei piangere he

non

di altra

Disse mateo ho maesstro tu hai conffessato hauanti

tutta iudea che DIG

hora tu dici

che

non ha niuna

lo

homo

simillitudine cho lo

homo he

mano

adonque

riceue dalla

di DIG

DIG hauendo mani elgia simillitudine chon lo homo Risspose


iessu tu sei in herrore ho mateo he molti chossi hano herrato
.

non sapendo

il

senso delle parolle

perche

chonsiderare delle parolle non lo essterno

humana he chome uno

che la uoce
DIG
a

ma

il

lo

homo deue

sensso essendo

interpetre

fra

hora non sapete che uolendo parllare DIG

t^Uj ill.
ill XLC

^ J^

b
d ^1

J-^

csLJI

cr*

noi he

alii

padri

p,J

J^l^^

*ill

u^-5^*

^-

THE GOSPEL OF BARNABAS

240

monte

nosstri sul
lll a

ho moisse he non
a

chossa disse DIG

lontano

il

uie deli

homeni

meni

sina

chridorno

he

li

he che

no che tanto quanto he

per essaia proffeta se

lontano

cielo dalla terra chossie


.

padri nosstri parllaci tu

DIG azioche non moriamo

ci parlli

li

le uie di

DIG dalle

pensieri di DIG dalli pensieri deli ho-

DIG he tanto inmenso che tremo ha nararlo Ma bissogna


che io ui fazia una propositione Dichoui adonque che noue
.

quali sono distanti luno dal altro chome he


distante il primo cielo dala terra
il
quale he lontano dalla
terra einqueceto hanni di strada onde la terra he lontana dallo

sono

li

cielli li

piu alto ciello quatro millia he cinquecento hanni di strada .


io ui dicho adonque che ha proportione del primo cielo uno
ponto di ago he il primo cielo ha proportione del secondo he

similmente uno ponto


dello altro

lll b tutti

li

li

he chossi tutti

sono inferiori luno

tutta la grandezza della terra con quella de

ha proportione

di

chui pressenzza sta la anima mia che


pichollo

li cieli

anz
del parradisso he uno ponto
harena elgi smisurata quessta grandezza RisDisse allora iessu uiue DIG c alia
dissepoli si certo

cieli

uno grano
sposero

Ma

chome uno grano

di arena d

il

tutto auanti di DIG he

he DIG he tante uoltc

maggiore quanti grani di harena andaria ha riempire tutti li


hora penssate uoi se DIG habia
cieli he il parradisso he piu
.

proportione chon Io

homo

che he uno pocho di fango che sta


guarddate adonque di pilgiare il senso he non
le parolle nude se uollete hauere la uitta hetterna
Risposero
adonque li dissepoli sollo DIG polle chonossere se stesso he
sopra la terra

ueramente he chome disse esaia profeta elgie asscoxo dalli


sensi humani
Risspose iessu chosi e uero onde quando saremo
im paradisso chonossceremo DIG chome qui si chonosse il mare
.

chon una gozza di aqua sallata Ritornando al mio parllare ui


dicho che sollo si de pianggere per il pechato he perche
.

4)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

242

homo habandona DIG

lo

pechando

Ma

chreatore suo

chome

112 a pian gera cholui che atende ha chrapule he chonuiti


elgi
piangera chome dara fuoeho il giazio El bissogna conuertire
.

le chrapulle in

geiunio se uollete signoregiare

sensi uosstri

li

perche chosi lo signoregio DIO nosstro Disse Tadeo adonque


DIG ha sensso da signoregiare Risspose iessu ritornate pure
la chon dire DIG ha chossi DIG he tale ditemi lo homo algi
.

senso, si Rissposero li dissepoli disse iessu


che habia uita in lui he non hoperi in lui

il

dissero

li

dissepoli

Voi ue ingganate

si

troua

il

senso

disse

iessu

homo
.

No

perche

he horbo, sordomuto he stropiato doue he il


si smarinio allora
senso he quando lo homo he trassmortito
che

cholui

li

quado iessu disse, tre chosse sono che fa lo homo


anima il senso he la charne ogniuno da per sse

dissepoli

che he la
separate

he

il

chreo DIG

ma

chorpo

nosstro

chome hauete

intesso la

anima

non hauete hanchora intesso chome chreo

pero dimani ha DIG piazendo ui diro il tutto he


deto quessto iessu resse le gratie ha DIG he prego per sallute

il

sensso

112 b del
popullo nostro

Fata

dicendo ogniuno di noi

la oratione di

he iuui

se

Viue DIG

d alia

sono

inganati

chongionta

haurora

auicinorno

la

suoi

li

iessu sedete sotto


dissepoli

circha alia

anima he

una palma

allora disse iessu

uita

nosstra

he tanto

perche

senso he la charne che la magiore

il

diuidendola per operatione

chui pressenzza sta la anima mia che molti

parte delli homeni affermano la anima he

chossa

amem

he

il

senso una isstessa

nom

per

essenzza

chiamandola anima sensitiua uegetatiua he intelletiua


Ma
in uerita ui dicho che la anima he una che intende he uiue
.

ho

sciochi

giamai
semiuiuo
.

doue trouerano

Ma
si

la

intelletiua senza uita certo

trouerasi bene la uita senzza sensi

uedera quando

il.

anima

il

chome

senso lo abanddona

b
Jfla.

il.

nello

Risspose

THE GOSPEL OF BARNABAS

244

tadeo ho maestro quando

non ha uitta
113 a lo
la

homo he

il

non

iessu

Risspose

senso habandona la uita lo

homo

uero quessto per] che

quando la anima si parte perche


anima non torna piu nel chorpo se non per mirachollo 3
priuo di uita

ma il senso si parte per paura che elgi riceue ouero per


grande dollore che habia la anima
perche il senso DIG
10 a chrehato b de dilleto he sollo di quello uiue sichome il
.

la anima uiue di chognitione he


hora
rebelo della anima per sdegno
quessto elgie

chorpo uiue di

amore

che elgia di essere

pechato

chi

intedete uoi
11

del

priuo

dileto

del

onde he soma neccessita di

spirituale

he

cibi

chondano

non

Vi dicho

nutrirlo

di

per

il

dilleto

uiua di dilleto chamalle

che lui

uolle

parradisso

in uerita che DIO auendollo chreato

he

allo infferno

nutrimento chon leuarli

neui he giazi intollerabili

alle

perche elgi diceua di essere DIO

ma quando

elgi lo priuo di

cibo confesso di essere seruo di

il

DIO he opera delle sui mani


he hora ditemi nelli empij
il senso chome
he
che
certo
elgie chome DIO in loro
hopera
.

H3 b

il senso habandonando la ragione he


imperoche seguitano
la leggie di DIO
onde riusiscono abomineuoli senza opperare
bene ueruno.
|

CVIIc.

Pero

prima chossa che seguita

il dollore del
pechato he
uede
uno
cibo darli inffermita
degiuno perche cholui che
perche teme la morte dapoi il dollersi di hauerlo mangiato

la

il

lo

abandona per no inffermarsi

che chonossendo

il

dilleto

chreatore d suo seguitando


si

li

da

la

il

senso in quessti beni

morte hetterna dello infferno

homo uiuendo bissogna

monddani

di

Ma

.
perche
beni
mondani
riceuere
quessti

degiuno onde uengi ha mortiffichare


senso he chonoscere DIO suo signore f
he quando uedi

quiui he neccessario
11

il

dolgia di hauere chossi fato perche lo priua di DIO uita

sua he
10

chosi deue fare

pechatore
hauerlo fato pechare chontra DIO
.

il

ill.

jJli.

ill.

fU-

ill.

ulkL-

ill.

THE GOSPEL OF BARNABAS

246
che

senso

il

sono

li

degiunij

doue hiuui niuno

inffernale

114a se riceue

haborisse

he

met/ill

dauanti

meti

ma

dilleto

auanti

li

stato

il

dollore

inffinito

le dellitie del paradisso le quali

che uno grano di una del paradisso he milgiore de


monddo che chosi stara quieto facilmente

tali

tutte le dellitie del

melgio chontentarsi del

pocho per riceuere il


perche elgie
che essere sfrenato nel pocho he essere priuo de il
molto
Vi douete harechordare del
tutto stando in tormento
.

bene degiunare

in

richo

hepulone

per

terra

uollendo

priuo

in

fu
ogni giorno conuitare delitiosamente
una gozza di aqua
he lazaro chon-

perche

quiui

elgi

etterno di

tentandossi di minucioli quiui in terra in etterno stara nelle


del paradisso abondantissime

dellitie

Ma

chauto

stia

il

penitente imperoche satana cercha di scancellare ogni bona


imperoche il
oppera he piu nel penitente che in altri
.

penitente lie rebellato he di suo fidato seruo sie chonuertito


in suo rebello innimicho onde inzio satana . cerchera di fare

che non degiuni ha moddo ueruno sotto pretessto de im114b f ermita he quando quessto non uallera lo inuite ra ad uno
esstremo degiuno azioche se infermi he poi uiua delitios|

he questo non consequedo cerchera di farlo ponere


suo degiuno sollo nel chorporale cibo azioche sia simille
che giamai non manggia he sempre pecha
Viue
ha lui
samente

il

Dio

che elgie habomineuolle

anima

riepire la

il

priuare

il

chorpo di cibo he

di superbia dissprezando quelli che

nano tenendosi da milgiori

Ditemi

lo

inffermo

non degiusi

gloriera

medicho he chiamera pazzi


cholloro che non stano ha dieta certo no . Ma si dollera

elgi della dieta che

infirmita

della

chossi

li

per la quale

dicho che

ui

fa fare

il

il

li

ha dieta

bissogna stare

degiuno he dissprezare quelli che non degiunano


dollersi
cibi

del

pechato per

dellichati

chontenti

il

il

qualle

degiuna

penitente che degiuna

hora dara

lo

penitente non debe gloriarsi dello

homo

ma

de

Ma

Ne

prochuri

uilli

cibi dellichati al

deue

cibi

si

chane che

THE GOSPEL OF BARNABAS

248

morde he

al

chaualo che chalcitra certo no

Ma

chontrario he quessto bastiui circha allo degiuno

sibene allo

115*

Pero asscoltate che


ui ssono di dui sorte

il

chauti

nel

chopo non dormi

grauissimo hero re

che chaminando

la

anima

modo

per

uigillare

che

che quessto saria

ditemi per simillitudine elgie uno homo


percuote intuno sasso il qualle per non

si

chon

ui perchuotere piu

qualle he

il

essere

chossi bissogna

uigillando

ue diro del uigillare perche sichome


dormire zio e de il chorpo he della anima
io

il

chon

piedi ui percuote

la chonditione di talle

missero perche elgie ferneticho

homo Rissposero
allora
talle homo
.

il
li

chapo

dissepoli

disse iessu

bene hauete rissposto perche in uerita ui dicho che cholui


che uigillia chon il chorpo he dorme chon la anima he fer
neticho

graue

he tanto piu

difficille

da churare quanto he piu


onde talle
chorporalle

spiritualle dalla

non dormire chon

chorpo che he
si hachorgie la sua misseria che
piede della uitta he non
dorme chon la hanima chapo della uita il sono della anima
onde
he la obliuione di DIG c he del suo tremendo iuditio

missero
115 b

la inffirmita
si

di

gloriera

il

anima che

uigillia he quella che in ogni chossa in ogni


locho chonosse DIO he in ogni chossa per ogni chossa he sopra

la

chonossendo che semprc


ogni chossa ringratia sua maessta
d
in ogni momento riceue gratia he misserichordia da Dio
.

onde

chon timore di sua maessta

quella uoce
il

angellicha

sempre lintona la horechia

chreature uenite al iuditio perche

uosstro chreatore ui uolle iudichare

nel seruitio di DIO

una

pero sollita sta sempre


Ditemi che chossa dessiderate piu di uedere
.

ouero allo lume del

al

lume

di

al

lume

del solle ho maesstro perche al

potiamo uedere

ill.

stella

li

uicini

monti

he

allo

solle

lume
lume

Risspose andrea
della stella

del solle

nom

uediamo

THE GOSPEL OF BARNABAS

250
la

minuta harena onde chon timore chaminiamo

stella

Ma

lume

al

del solle sichuri

andiamo

al

lume

della

116*
Risspose iessu

chon

anima

la

hora chosi ui dicho che douette uigillare


DIG nosstro he non ui gloriare

al solle di iustitia

del chorpo
Elglie uerissimo pero che il sono
da
he
fugirsi quanto piu si pole ma in tutto elgi
chorporale
he imposibile per essere il senso he la charne agrauato da cibi
delle uigillie

he

lo intelleto
li

fugissca

da negotij

onde cholui che uolle pocho dormire


Viue Dio b
il molto mangiare

tropi negotij he

alia chui pressenza sta la

anima mia che

elgie licito dormire

alquanto ogni notte ma non e giamai licito . smenticharsi


di DIG he del suo tremendo iuditio d che il sono della anima
talle obliuione

Risspose cholui che scriue ho maesstro chome

poteremo sempre hauere in memoria DIG certo che ci pare


impossibile Disse iessu chon sospiro quessta he la maggiore
116 b misseria che possi patire lo homo ho barnaba che lo homo
.

nom possi quiui in terra hauere sempre in memoria DIG chreatore 6


suo saluo cholloro che sono santi
in

memoria DIG perche

talmente che

nom

in loro

hano

imperoche
il

lume

essi

sempre hano

della gratia di DIG

possono smenticharsi di DIG

Ma

f
.

ditemi

hauete ueduto choloro che lauorano pietre uiue che per il


chontinuo essercitio hano talmente imparato ha perchotere
.

che parllano chon

altri

he tutauia perchuotono il fero che


il fero he
pure non si per

lauora la pietra sanza guardare

chuotono

le

mani

hora chossi fate uoi dessiderate di essere

santi se uollete superare in tutto quessta misseria di

ragine

certo

he che

la

aqua spezza

le

smemo-

durissime pietre cho

una gozza perchotendoui longo tempo


sapete perche uoi
non hauete superato quessta misseria perche no la chonossete
.

che he pechato
a

117 uno principe

ti

Dichoui adonque che elgie herrore quando


dona ho homo uno pressente che tu seri li
|

THE GOSPEL OF BARNABAS

252
hochii he

uolti

li

le

spalle

chossi

herano cholloro che

smentichano di DIG perche in ogni tempo


da DIG doni he missericordia a

lo

homo

si

riceue

c
nosstro ui presenta lo certo

Hora ditemi ogni tempo DIG


.

perche di chontinuo ui minisstra il fiato chon


in uerita in uerita ui dicho che ogni uolta che
riceue

il

Dio

fiato

doueria dire

maesstro

beato stato

deue dessiderare

il

nosstro

ha quessto
non si per-

sibene per misseri-

non uollete

uoi
quelli cibi che

menssa riceuete uoi

non

ui dicho che uoi

chosi

potente he
dessiderando uoi la santita di f arui santi piu pressto che

riceuerete quello che uoi

he

ringratiato

tuo parlare ho

il

di peruenire

humane e ma

117 b tampocho guardare no cerjto


h

non

sia

Elgie ben uero che lo homo


bene azioche DIG ge lo dij g Ditemi quando

chordia di DIG signore

DIG

il

che
Risspose iessu in uerita ui dicho

uiene ha talle stato co forze

uoi sette a

modo

il

pero insegnaci

si

qualle uiuete
chorpo uosstro
.

chore uosstro

il

Allora disse ioane elgie uerissimo

il

sera lo hochio

si
il

donatore

diamo

non

ma

uollete desiderare

azioche chonossi lo

homo

dono

il

DIG nosstro nolle che asspetiamo he diman-

ha saetare

allo

certo he che loro saetano molte uolte indarno

non

auete ueduto cholloro che

si

exercitano

seggno
dimeno giamai uolgiono in darno saetare ma stano sernpre
chon speranzza da dare nello segno hora quessto fate uoi che
1
he
sempre dessiderate di hauere in memoria DIG nosstro
.

quando ui smentichate dolleteui che DIG ui dara la gratia


il digiuno he uigillia
di peruenire ha quanto ui ho 1 deto
la
spirituale he tanto unito uno chon laltro che rompendosi
.

uigilia subito he roto

il

digiuno

perche pechando lo

JuC
.J

MS.

uio.

oj

eLJ

homo

THE GOSPEL OF BARNABAS

254

alia

118 a

Ma
si

si

smenticha di DIG che

uigillare he degiunare

pero

digiuno della anima he

il

rompe

anima he ha

tutti

cie sempre neccessario quanto


Perche ha niuno he licito il pechare*
.

digiu|no del chorpo he uigillie chredetimi che non


polle fare sempre ne tutti possono farlo chome sono inil

fermi uechij, Done grauide, uiandati, fanciuli chon altri che


hano chomplesione debolj che pero ogniuno sichome ha sua
.

propositione

chome

homo

uesste chossi ellegij

si

le uestimenta di

di trenta anni chosi le uigilie

per uno altro

il

degiuno

uno fanciulo non sono

perche

habili per

si

uno

he degiunij di uno non sono

CXIb.

Ma guardate che satana fara

ogni sforzo

si

che uoi

uigillate

he poi quando douete per chomandamento di mo fare


oratione he asscoltare la parolla di DIG uoi dormite
Ditemi

la note

piazeria

uno uosstro amicho manggiasi la charne


ossa Risspose pietro no maestro perche talle

ha uoi

he ui donasi

se

le

amicho non

si

deue chiamare

sospirando tu hai bene deto


11 8 b

il

ma

scernitore

Risspose iessu

uero ho pietro perche in uerita

ogniuno che uigilia chon il chorpo piu di quanto he neccesario


dormendo houero hauendo agrauato il chapo da sono
quando elgi fara oratione ouero asscolta la parolla di DIG
|

che tale missero scernise DIG chreatore

suo onde di talle

pechato he reo Anziche elgie ladro imperoche roba il tempo


che deue dare ha DIG he il spende quando li piaze he quanto
li
piaze intuno uasso di hotimo uino uno homo dete da bere
.

ma per uenuto
uino alia fece dete da bere al suo signore hora che pensate
che fara il patrone al seruo quando elgi sapera il tutto he

alii suoi

innimicj mentre che

il

uino fu otimo

il

il

seruo

li

sera dauanti

mazera per

certo he che lui lo flagelera he

iussto sdegno sechondo le legie del

che fara DIG

al

homo che

Conj. proporzione.

il

monddo

amhora

milgiore tempo spende ha negotij

THE GOSPEL OF BARNABAS

256

he

piu uille ha oratione he studio della legie

il

mondo perche
il

uigillie

di quessto

quanto hauete intesso che


deue senpre piangere he il pianto sia di chore
a
offeso DIG chreatore nosstro che douete degiunare

io ui serai in tre parolle

quiui in terra

perche sia

si

il

nom

senso he uigilare per

per signoregiare
che il pianto chorporalle chon
si

al

he maggiore pechato elgie agrauato


Addonque quando ui dissi che il risso si chonin pianto, le chrapule in degiuno he il dormire in

chore suo

119 a uerti

Guai

il

degiuno he

pilgi sechondo la chomplesione di

pechare

he

uigillie chorporale

ogniuno

CXII b.
Deto quessto iessu disse el bissogna che uoi cerchate delli
fruti he erbe da sostentare la uita nosstra perche sono otto
.

giorni che noi

non habiamo mangiato pane

onde

io

oratione ha DIG nosstro he ui asspetaro chon barnaba

faro

pero

he aposstoli si partirno ha quatro he ha sei


Bimasse con iessu
he andorno sechondo la parola di iessu
tutti

li

dissepolj

cholui che scriue onde iessu lachrimando

disse

ho barna ba
|

elgie neccessario che io ti manifessti grandi sachreti

dapoi che
cholui

io saro partito

che

maestro he

da

monddo

il

li

riuellerai

li

quali

Risspose

piangendo he disse lasami piangere ho


altri homeni perche siamo pechatori
he tu

scriue
alii

santo he proffeta di DIG non e choueniente tanto piangere


Risspose iessu chredimi barnaba che io nom posso piangere

quanto doueria perche se li homeni non mi hauessero chiamato


DIG io haueria ueduto DIG quiui chome si uedera im paradisso
.

he saria stato sichuro di non temere

il
giorno del iuditio
son inocente perche giamai hebi penssiero
di essere tenuto da piu di uno uille seruo
anzi ti dicho che

Ma

sallo

DIG che

io

se io

non hero chiamato DIG

quando mi

partiro dal

hora uedi se

io

barnaba che per quessto

io

al iuditio

io saria stato portato

monddo

im pavadisso

che pero non ui andero insino

ho chagione di piangere sapi ho


debbo hauere grande perssechutione
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

258

120 a he saro uendu|to da uno mio dissepolo per trenta danari


onde sebene son sichuro che cholui che mi uendera sara am.

mazato in mio nome perzioche DIG mi leuera dal monddo


he trassmutera il traditore talmente che ogniuno chrederano
tt

quello essere

me

nondimeno morendo
di

Dio

mallamente staro

modo ma

chon quello dissonore molto tempo nel

machometo sachro nontio

lui

quando uenira

leuato

sara

quessta in-

he quessto fara DIO perche ho chonfessato la uerrita


del messia il quale mi dara quessto premio che io saro chonosiuto per uiuo he allieno da quella morte inffame
Risspose

famia

quello che scriue ho amestro di a me chi e quello ribaldo perche


il
uolgio afogare Taci risspose iessu perche chossi DIO uolle
.

he no

si

Ma

polle fare altro

fa

che quando la mia madre

si

sara aflita per chotale chossa tu li dicha la uerita azioche


.
sij chonssolata
Bisspose cholui che scriue il tutto faro ho
d

maesstro piacendo ha DIO

120 b

CXIII
Venuti

li

dissepoli portorno pigne

trouorno bona quantita di datolj

he per uollonta di DIO


pero dapoi la oratione

mangiorno chon iessu onde li aposstoli he


dissepoli uedendo cholui che scriue di malla uolgia temetero
che iessu si douessi pressto partire dal monddo onde iessu

di mezogiorno

li

non temete perche non e uenuto hanhora mia che io mi parti da uoi io staro chon

chonforto dicendo

chora la

tempo pero hora bissogna che


ui hamaesstri azioche andate chome uio deto per tutto

uoi hanchora uno pocho di


io

ilsdraele

penitenzza azioche DIO habi misGuardissi adonque


pechato de issdraele

ha predichare

serichordia

sopra

il

la

ogniuno dallo hotio he molto piu cholui che fa penitezza


perche ogni harbore che non facia bono fruto sara talgiato
.

he messo nel fuocho

elgi fu

uno citadino che haueua una

uiggna he in mezzo ui haueua uno horto


41)1

d
f

41)1

Jj-~,

^ix*.

il

quale haueua

JJJJ^

41)1

THE GOSPEL OF BARNABAS

260

una
121a

il

bella pianta di fichi

la quale per tre

hanni che uene

patrone non ui trouo fruto he uedendo ogni al|tro harbore

f rutare iuui disse al suo uignarolo

perche elgi hochupa

non

talgia quessto trissto legno

terreno inuano

il

fare signore perche elgie

uno

il

Risspose

bello arbore

uignarolo
disse

tacj

patrone che io non mi churo di bellezze uane Tu dei sapere


che la palma he il balssamo sono piu degni del ficho ma io
il

ne haueua piantato nel atrio di chassa mia uno piedi di palma


he uno di balsamo li quali haueuo circhondato di mura pre-

ma quelli non frutando ma producenddo folgie che


imarziuano he putrefauano il tereno auanti chassa li feci
ambidui leuare
he hora perdonero ad un ficho lontano da
ciosse

se

chassa che
altro

ogni
piu

mi hocupa

mio horto he uigna inuano doue


arbore frutificha
certo che io non il soportero
il

allora disse

il

uignarollo

il

signore

terreno he tropo

io talgiero
grasso pero asspeta hanchora uno hanno perche
di rami alia fichulnea he li leuero la grassezza della terra
.

ponendoui terreno magro chom pietre he chosi frutera Risil


patrone hora ua he fa chossi che io asspetero he
spose
.

121 b

la fichulnea frutera
li

intendete uoi quessta parabola

dissepoli no signore pero dichiaracilo

Risspose iessu

he

il

uignarollo he la sua leggie

disso la

homo

in uerita ui dicho che

Rissposero

il

patrone he

mo b

onde DIG haueua im parala palma he il primo

palma he

il

balssamo che satana

balsamo

li

quali scazio perche

il

non fecero fruto

di

bone hopere ma dissero parolle empie che chondano molti


angioli he molti homeni hora che DIG ha Io homo nel monddo
.

in
il

mezzo

chreature

le sui

suo precceto

he

Io

le qualli

homo

dicho

tute seruono DIG sechondo


.

non fazendo fruto ueruno

talgiarebe chon mandarllo allo infferno non hauendo


perdonato allo angelo he al primo homo
langiolo punendollo

DIG

il

in etterno

he

Io

homo temporalmente

onde

la leggie di

DIG

THE GOSPEL OF BARNABAS

262

homo ha

dice che lo

122 a che

sia

he

tribul|lato

leuarli

li

beni terreni azioche operi

che pero DIO nosstro asspeta lo homo ha penitenzza a


ui dicho in uerita che DIO nosstro chondano lo homo ha

bene
io

tropo bene in quessta uitta pero bissogna

chome

operare talmente che

DIO

sichome

homo

chossi lo

disse iob

amicho he proffeta di
il
pessie ha notare

ha uollare he

lo ucello nascie

nassie allo hoperare

nosstro proffeta di DIO dice che

le

che pero dauite padre

opere dele nosstre

b
mangiando saremo beati he ci sera bene
sechondo la quallita sua hoperi hora ditemi

mani

onde ogniuno
se dauit

nosstro he sallamone suo fiolo hoperauano chon le loro

padre

mani

Disse ioane maestro elgie chossa


pechatore
choueniente lo hoperare ma quessto deue fare li poueri
che deue fare

il

Eisspose iessu

si

nom

possono far altro

ma

tu non sai

perche
bene per essere bene bissogna che sia libero da
necessita
onde il solle he li altri pianeti sono sforzati dal

che

il

122 b

hauerano merito

nom

possono fare altro onde non


Di temi quando DIO dete il precceto d di

precceto di DIO talmente che


|

non

hoperare elgi
della facia sua

uollare chossi lo

DIO

al

homo

disse

homo pouero

lo

uiuera nel sudore

ne iob disse che chome lucello nassie ha

homo pouero

nascie

ha hoperare

iob disse che lo

homo

Ma

disse

pane he
mangerai
ha hoperare pero cholui che non

nel sudore del tuo uisso


nassie

il

he homo he libero da quessto precceto certamete che nom per


altro ogni chossa he preciossa se non perche ui sono grande
.

moltitudine di otiosi
la terra

monddo

li

quali se lauorasero chi

he chi ha pescare
.

della chui

la

penuria

giorno del iuditio tremendo

ha choltiuare

aqua soma abondantia

saria nel

bissognera rendere chonto

il

THE GOSPEL OF BARNABAS

264

homo ha me

che chossa ha elgi portato nel monddo per la qualle elgi uolle uiuere otiossamente b
certo he che lui naque nudo innabile per chossa ueruna onde

Dicha urn pocho

lo

quanto elgia trouato elgi non e patrone ma disspensiero


deilche bissognera renderne ragione quello tremendo giorno
di

123 a

la

habomineuole libidine che fa

lo

bruti deuessi temere molto perche

cho talmente che non

homo

simille alii animali

innimicho he domessti-

lo

polle andare in ueruno locho che


iuui non uengi il tuo innimicho
ho quanti sono periti per
c
la libidine .
Per la libidine il diluuio uene talmente che
si

per
che

il

monddo hauanti

la misserichordia di DIG

he talmente

saluo noe chon ottanta tre perssonne


humane per la libidine DIG somersse tre citta nefande onde
fugite sollo lot chon dui sui filgiole per la libidine la tribu
.

solamente

si

di

beniamin fu quasi estinta he ui dicho in uerita che se


non chaperia

io

ui narassi quanti per la libidine sono periti

il

tempo de cinque giorni Risspose iachobo ho maesstro quale


d
se intende libidine
Risspose iessu libidine he uno sfrenato
.

dessiderio di

prorompe

ammore

lo intelleto

he affeto del homo

homo

chonosscendo lo

123 b doueria

quale non sendo reto dalla ragione

il

se

stesso

amma

chredetimi che quando lo

talmente che non

quello che odiare

homo amma una

chossa

li abia dato talle chossa ma chome


patrone
la
anima
la
che elgie fornichatore
imperoche
quale deue
6
DIG
suo
unita
chon
chreatore
la
unisse
la
stare
chon
chreatura

nomperche DIG

lamenta DIG per esaia proffeta dicenddo


fornichato chon molti ammatori nondimeno ritorna ha
che pero

si

io ti riceuero

(jj

So MS.

J.

Viue DIG

;
>]

conj. peril.

alia chui pressenzza sta la

Tu
me

hai

che

anima mia

THE GOSPEL OF BARNABAS

266

che se non fusi la libidine interna del chore del

non chassceria

elgi

10 arbore pressto

nella essterna imperoche

more

in obliuione

Risspose iessu

ritira

della

il

doue ne sono quantita grande

citta

ho andrea certo he che cholui

nella citta la fara malle imperoche la citta

che

homo

suo chreatore he ogni altra meti


andrea
chome si smentichera lo homo
Risspose

done uiuendo nella

le

homo che

leuato la radice

chontentisi adonque lo

donato

la quale lia

molgie

ogni iniquita

qualle uiue

il

he una sponga

.
|

CXVI *.

124*

El bissogna che
uiue

soldato

il

homo uiua

lo

quando elgia

li

chome

nella citta talmente

innimici intorno la fortezza

che ad ogni assalto se difende he sempre teme tradimento de


citadini chossi dicho che ogni offerta essterna di pechato la
ributi he che terni il sensso perche elgi desidera somamente
.

inmonditie

ma chome

si

difendera se elgi non frena lo hochio

b
quale he horigine di ogni pechato charnalle . Viue DIO
alia chui presenza sta la anima mia che cholui il quale non
ha hochij chorporali elgie sichuro di non riceuere pena senon
11

per terza portione


portione la riceue

d
.

che quello che ha


al

li

hochij ha setima

di helia proffeta quessto

tempo

aduene

che uedendo helia uno ciecho piangere il quale hera di bona


uitta
lo interogo helia dicendo perche piangi ho fratello
.

il

Risspose

ciecho io piangio porche

124b proffeta santo di

DIG

allora

helia
|

non posso uedere


il

helia

ripresse dicendo cessa

ho homo perche pechi piangendo


Risspose il
ciecho hora dimi tu elgi pechato il uedere uno s?nto proffeta
di piangere

di DID
cielo

il

qualle risuscita

Risspose

helia

li

morti he fa uenire

il

helia

homo chome

homeni no possono fare nasscere una mossca


ciecho tu di quessto ho homo perche helia ti deue

che tutti

Disse

fuocho dal

tu non dici la uerita perche

nompolle fare niente di quanto dicj perche elglie


tu

il

li

THE GOSPEL OF BARNABAS

268

qualche pechato tuo onde lo hodij


Risspose hellia piazese ha DIG che tu dicessi il uero perche
ho fratello se io hodiasi hellia io hameria DIG he quanto

hauere

di

ripresso

piu odiassi hellia tanto piu io hammeria DIG


il

ciecho incio he disse uiue DIG

amma

si

DIG chon odiare

hora chio non

ti

li

che tu

sei

adiro forte

uno empio adonque


uatene in bona

proffeti di DIG

uolgio piu asscoltare

si

Risspose hellia fratello

hora tu poi uedere chon il tuo intelleto quanto sia malle il


125 a chorporale uedere perche tu desiderij la ueduta per uedere
hellia he odij hellia chon la anima tua
Risspose il ciecho
.

hor uatene perche tu sei


il santo di DIG

chontra

il
.

diauollo che

Dete un

mi

uolle fare pechare

sosspiro

he

hellia allora

la
uero ho fratello perche
Disse
mia charne che dessideri di uedere ti separa da DIG

lachrimado

disse,

tu hai deto

il

il

ciecho io

10

li

non

non

chiuderia per

chio son hellia


11

uolgio uedere anziche se io auessi

ti

il

dissepoli di hellia dissero fratello elgie in uerita

di DIG hellia

Dichami

quale stirpe son

io

hochij

Allora disse hellia sapi fratello


ciecho tu non dici il uero Allora

uederti

Rissposse

li

disse

ciecho se elgie

il

he chome diuentai ciecho

il

il

proffeta

profeta di

CXVIIb.
Risspose helia tu sei della tribu di leui

he perche tu uedessti
nello hentrare
tempio di DIG una dona mallamente essendo
allora
tu apresso il santuario DIG nosstro ti leuo la ueduta
.

il

il

125 b

ciecho piangedo disse perdonami ho santo proffeta di DTO che

ho

io

pechato parllando techo

che se

io ti

hauessi ueduto

non haueria pechato ; Risspose hellia ti perdoni DIG nosstro


ho fratello perche quanto hame chonossco che tu mi hai detto
.

la uerrita

ammo

imperoche quanto piu hodio messtesso tanto piu


DIG he se tu mi uedessti quietaressti il tuo dessiderio
.

che nompiazia ha DIG perche hellia non e


l
si bene DIG c onde
quanto per te io sono

il

ma

MS., apparently,

parte.

il

tuo chreatore

il

diauollo disse

THE GOSPEL OF BARNABAS

270

piangendo perche ti dessuio dal tuo chreatore piangi


adonque ho fratello perche tu non hai quella luce che ti

hellia

faria uedere

il

uero dal falsso

che se quella tu hauessi non

mia dotrina

haressti dissprezzato la

onde

ti

dicho che molti

dessiderano di uedermi he di lontano uengono per uedermi

mie parolle
onde saria melgio alloro
per loro sallute di non hauere hochij imperoche
ogniuno
che se chompiaze nella chreatura sia chi si uolgia he non
che dissprezzano

le

cercha di chompiacerssi in DIO elgi affato uno iddolo nel chore


suo he habadonato DIO . allora disse iessu sopirando hauete

126 uoi intesso quanto ha deto hellia


Bissposero li disjsepoli,
certo che lo habiamo intesso he siamo ussiti di noi chonos.

sendo che quiui in terra sono pochissimi che non siano iddolatri

CXVIIIa.
Allora iessu disse

uoi dite la uerita perche isdrahele hora

uolleua stabillire la iddolatria che hano nel chore chon tenire

me

per DIO

li

hano dissprezzato

qualli hora molti di loro

mia dotrina dicedo che

poteua farmi signore di tutta


he che som pazzo per
uollere poueramente uiuere fra disserti he non stare chontinuo
fra principi in dellitie
ho infellice homo che precij la luce
la

io

iudea chofessando di essere DIO

che he chomune

alle

mosce he formiche he sprezzi

he chomune solamente
,di

DIO

se

alii

la luce

che

angioli he proffeti et santi amici

adonque non sera chusstodito

lo

hochio ho andrea

dicho che elgie impossibile di non precipitare in libidine b .


onde inzio piangendo ieremia proffeta chon uerita dice lo hochio

ti

126 b mio he uno

ladro il qualle roba la anima mia


che per
nosstro
dauit
chon
somo desio pregaua DIO
padre
quessto
c
signore nosstro che li uoltasse li hochij azioche non uedessi
.

perche in uero hogni chossa che a fine he uana


Ditemi adonque se uno auessi dui soldi da chomprare il pane

le

uanita

certo no impero
spenderebe elgi per chomprare il fumo
che il fumo fa malle alii hochij he non da sostanza ueruna
li

THE GOSPEL OF BARNABAS

272

ha

il

chorpo

chosi adonque fazia lo

homo che chon

ueduta

la

esterna delli hochij he ueduta interna dello intelleto


di chonossere DIO suo chreatore

uollonta

he non

dal chreatore

he

la chreatura sia

il

il

cerchi

beneplacito della sua

suo fine che

il

fa smarire

Perphe in uerita ogni uolta che lo homo uede una chossa he


si smenticha DIO che la ha fato per lo homo elgia pechato
perzioche se uno tuo amicho donandoti una chossa che tu
.

la tengi in

memoria sua

127 a del tuo amicho

uedendola tu he smentichandoti

tu hai offexo lo amicho tuo

chossi fa lo

homo che uedendo


chreatore che per

la chreatura

ammore de

he non auendo in me[mo]ria


lo,

homo

ha chreato

la

il

elgi

c
cholui
pecha chontra DIO chreatore suo de ingratitudine
done
he
si
DIO
che
uedera
le
smentichera
che
de
adonque
.

per bene del

homo

chreo la dona elgi la amera he dessiderara

he talmente prorompera quessta sua libidine che elgi ammera


ogni chossa simille alia chossa ammata che percio naque quel
pechato del qualle he uergogna hauerne memoria se lo homo
.

adonque ponera freno

hochij suoi dominera

alii

quale non polle dessiderare quello che non

naue

senza

il

nom

penitente

127 b

nom

polle pecharre

conuertire le fabule
|

non

parolla otiossa pecha lo

che sia poi neccessario al


lo dimosstra la

im horatione

fusi precceto di DIO

homo he

il

scancella per la horatione d imperoche

he

anima

la

ragione se giamai

della

apresentato

il

senso
il

sensso

charne sogeta al spirito imperoche si chome


chosi la charne
polle chaminare senzza uento

he chossi stara
la

lie

il

la oratione

diffessa del chore

perche in ogni
pechato DIO nosstro il
la oratione he auochato
.

he medicina della anima


la

oratione he freno del senso

oratione he
.

la oratione

che non la lassia putrefare di pechato


oratione he mani della uitta nosstra
b

arme
he
.

la oratione

della fede

salle della

la

charne

he ui dicho che la

onde

lo

homo che

THE GOSPEL OF BARNABAS

274

fa oratione difendera se stesso

il
giorno del iuditio
perche
anima
da
sanera
la
sua
he
pechato quiui in terra
elgi
chonseruera il chore suo che non sia tochato da chatiui desiderij
.

offendendo satana

DIG

he

perche retinera

senso nella leggie di

il

sua charne chaminera in

la

alia chui pressenzza

elgie chossi posibile

homo da bene hoperare chome

che lui sia

128 a narare

sua chaussa

al ciecho la

sanarsi senza onguento

senza arme

posibile

chome he

il

mutto
|

possibile la fisstula

motto

diffendersi senza

da

iusstitia riceuendo

Viue Dio
DIG quanto elgi dimandera
siamo che lo homo senza horatione

offendere

nauigare senzza timone he chonsseruare charne


morta senzza salle perche inuero chi non ha mano nom pole
riceuere

he

il

se lo

in

fango

homo

potessi chonuertire

zucharo

che farebe

il

stercho in horo

tacendo allora iessu

ogniuno non farebe altro exercitio che


allora disse iessu hora perche non
fare horo he zucharo
li

rissposero

dissepoli

chouerte

lo

dato da Dio

homo
b

il

il

stolto fabullare in oratione

tempo azioche

elgi forsi

no

elgi offenda DIG certo

percio che principe darebe una citta al suo sudito azioche li


facessi guera
Viue DIG* che se lo homo chonossese chome
.

si

trasforma la anima per

pressto

si

il

uano parllare che

troncheria la lingua chon

li

elgi

piu

denti che parllare

ho missero monddo perche ogidi non si chongregano li


ma nelli portichi del tempio
128 b homeni per fare oratione
he nello isstesso tempio satana uia il sachrificio del uano
de chosse che no ne posso
parllare he quello che peggio he
.

senza uergogna parllare

CXXc.
uano parllare he quessto
che indebolisse lo
intelleto per modo che non e habille ha riceuere la uerita si
chome uno chauallo hasuefato a portare una onzia di bonbaze
II fruto del

nom
lo

pole portare cento

homo che spende

lire di pietre

il

Ma

tempo in burlle
411.

quello che pegio he


.

quando

elgi fara

THE GOSPEL OF BARNABAS

276

oratione sataiia

li

metera in memoria

modo che douedo piangere


ha misserichordia he

li

le isstese

burle

per

suoi pechati per prouochare DIG

perdono delli suoi pechati


che li dara flagello he lo ripro-

riceuere

Ridendo prouocha DIG ha ira


Guai adonque ha cholloro che burllano he parllano
bera
Ma se DIG nosstro ha in habominatione cholloro
129 a uanamente
.

che burllano he parllano in uano


che mormorano he infamano

chome

ho mondo inmondo che

sarai

quanto

in che chonto tenira cholloro

prossimo he in che stato sono

il

cholloro che tratano di pechare

necessario

da DIG punito b

di negotio

nom

somamente

posso choprendere

cholui che uora adonque fare

penitenzza ui dicho che elgi deue ha prezio di horo dare le sui


parolle
Rissposero li suoi dissepoli hora chi chomprera le
.

parole del

homo ha

precio di horo certo niuno

he chome fara

elgi penitenzza certo he che elgi diuentera hauaro

iessu uoi hauete tanto graue

chore uosstro che

Risspose
posso

missterij di DIG

li

horo

10

non dicho che

il

penitente uendi

parllare

he sichome niuno spende

dia dano al chorpo

dano

suo

dicho che quando elgi parlla riputi di getare uia


che pero quessto facendo si chome lo horo si spende in

chosse neccessarie chossi elgi parllera quando

ha

il

ma

parllare

11

nom

io

onde in ogni parolla mi bissogna che io ui dicha


senso ma ringratiate DIG che uia datto c gratia di chonossere

soleuarlo
il

il

alia

chossi

non

lo

sera neccessario
|

horo in chossa che

parlli in chossa che

li

dij

anima.

CXXI a.
6

il
li

Quando

il

preside

ha presso uno reo il quale lo essamini he


chome parlla talle homo Rissposero
.

cha[n]celiero scriua ditemi


dissepolij elgi parlla

dare sosspeto di se

chon timore he

al proposito

per non

he guarda di non dire chossa che spiazia

THE GOSPEL OF BARNABAS

278

ma cercha de dire chossa per la qualle elgi sia liberate

al preside

allora risspose iessu quessto doueria fare

il
penitente adonque
*
la
anima
sua
non
imperoche DIG ha dato dui
per
perdere
luno scriuendo il bene
angioli ha ogni homo per chancelieri
he laltro il malle che fa lo homo se lo homo adonque uolle
misserichordia ri[ce]uere missuri il suo parllare piu che non si
.

missura

lo

Quanto
ui dicho

horo

che

alia auaritia

che

chome

si

chossi lo auaro

ha per

si

il

chonuerti in ellemosine in uerita

pionbo ha per suo fine

fine lo infferno

allo

il

centro

auuaro

lie
perche
che
bene
ueruno
im
imposibile posiedere
paradisso sapete per
d
chagione per che io uelo diro Viue DIG alia chui pressenza sta
.

anima mia che

la

hopere dice

le

ha

lo

auaro sebene taze chon la lingua


chon
altro DIG che me imperoche quanto lui
.

non uie

uolle spendere al

lo

suo piazere non rissguardando hal

che nassie nudo he morendo il tutto


principio he fine suo
lassia
hora ditemi se herode ui donasi ha chonsseruare uno
.

non
giardino he uoi uollesste dissponerui chome patroni
he
herode
mandasse
mandando ueruno fruto ha herode
quando
.

per fruti uoi scaziaste


resste

Re

homo auaro
lia

130 b

dato

chosi

gare

le

si

ditemi uoi ui chonstituisi

hora ui dicho che

he una sette del senso

quale hauendo

nom
pechato perche elgi
DIG il quale lie asscoxo circha di chongrechosse temporal: le quali tiene chome suo bene he
.

dilletarsi di

si

uede priuo di DIG che pero

chonuerssione del pechatore he da DIG


gratia dapentirsi

MS.

il

uiue di dilleto

il

tanto piu forte quanto piu

lo

chonstituisse DIG nelle fachulta sue che DIG

la auaritia

persso DIG per

potendo

messi

li

di quelo giardino ce[r]to

chome

chongregaregare (sic).

disse

il

e f

il

quale dona

la
la

padre nosstro dauit, quessta

THE GOSPEL OF BARNABAS

280

mutatione uiene dalla destra de DIG a

El bissogna che

io ui

homo se uollete sapere la penitenzza chome


deue he pero hogidi rendiamo gratia ha DIG che cia
gratia di chomunichare la sua uollota chon il mio

dicha chome he lo
fare

si

fato

onde leuato

parllare

le

mani horo dicendo

signore Dio

omnipotente he misserichordiosso che per misserichordia


chon
chreassti dandoci il grado di homeni tuoi serui
.

fede del notio tuo ueraze

di

ti

ci

la

ogni beneficio

ringraziamo
tuo he uolgiamo adorarti te sollo tutto il tempo della uitta
nosstra d
piangendo li nosstri pechati fazendo horatione he
.

digiunando he studiando la tua parolla


13]a amaesstranddo
quelli che sono ignoranti della tua uollonta
ellemossine

monddo per tuo ammore he metendo

patendo dal

uitta

la

morte per seruirti tu signore saluaci e da satana da la


si chome tu saluassti li tuoi elleti
charne he dal monddo

alia

per ammore

he per ammore del nontio tuo f per il


he per ammore di tutti li santi he profeti

di te steso

qualle ci chreassti

Risspondeuano sempre li dissepoli chosi sia chosi


g
signore chosi sia ho misserichordioso DIG nostro

tuoi

sia

ho

Fato giorno il uenere di matina per tempo


iessu dapoi
he
disseli
chonuocho li suoi dissepoli
sediamo 1
.

la oratione

perche
terra

zendo k

si

chome hogidi DIG chreo

chossi
.

ui diro che

lo

homo del fango


homo ha DIG

della

chossa he lo

pia-

seduti ogniuno iessu di nouo disse DIG nosstro per

dimosstrare alle chreature sue la sua bonta he misserichordia

he

la sua

MS.

graphy.

omnipotenta chon la

liberalita

suoi dissepoli he disse poll he disseli

he

sediamo

iustitia

sua

fece

surely a mere ditto-

THE GOSPEL OF BARNABAS

282

una chompositione
131 b

he

le

di quatro chosse chontrarie

he

unijte intuno ogeto finalle qualle

quessto he la terra,
temperassi luno ha

la

aqua

lo

lo

altro

il

haere he

sangue medole he

chon tutte
he

il

le sui interiore

homo

lo

he

homo

chon nerui he uene

pelle

di quessta

he fece di

chorpo del

il

nel quale DIG chollocho la

chome dui mani

senso

all altra

fuocho azioche

il

suo esstremo

quesste quatro chosse uno uasso quale he


di charne, ossa,

luna

uitta

anima

dando per

stanzia al sensso hogni parte del chorpo il quale seli diffuse


chome holio . he alia anima dette per stantia il chore doue

unita chon
chreato lo

senso tutta la uita reggie

il

homo

dete nel

homo uno lume

che douessi unire

charne

la

il

auendo chosi DIG

quale he chiamato

il

sensso he la

ragione
intun fine di hoperare per seruitio di DIG
.

anima

onde ponendo

quessta opera nel paradisso he la ragione essendo sedota dal


sensso per opera di satana
la charne persse il riposso
il
.

senso persse

132 a non

si

Resstato lo

ma

quieta

he

dilleto del quale uiue

il

sua bellezza

homo

cer cha dilleto

talle
.

il

la

hanima

persse la

senso che in traualgio

non sendo reto dala ragione

lume che li dimosstra li hochij onde nom potendo


uedere
se non uanita se ingana he chossi ellegendo
hochij
le chosse terrene pecha
che pero bissogna che per misseriseguita

il

li

homo

chordia di DIG sia illuminate di nouo la ragione del

ha chonossere

il

bene dal malle he

il

uero dilleto d

il

qualle

chonuerte ha penitenzza il pechatore


pero
ui dicho in uerita che se DIG signore nosstro e non illumina

chonossendo

il

si

homo

chore del

niente gioua

li

Bissposse ioane adonque ha che serue

Risspose

homo ha

DIG di esso

si

pinitenzza

serue

DIG chon sachreto


deue ogni

homo

homeni

il

parllare delli

homeni

homo chome homo

iessu, lo

uertire lo

delli

ragionamenti

ma

homo che pero hoperando


homo per sallute del homo f si

chouerte lo

moddo

asscoltare

nel
.

azioche in tutti se riceue cholui


b +*\

4)1.
J

niente gioua per chonlo homo chome mezzo che

4)1.

4)1

d *LiJ

t>U.

..

UiJL-

4)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

284

nel qualle ci parlla DIG

132 per forte uenira uno


*

Risspose iachobo ho maesstro se

he medace dotore sotto

falso proffeta

dobiamo

pretessto di amaestrarci che fare

CXXIV.

homo chon

Risspose iessu per simillitudine elgi ua lo


.

ha pesscare
chatiui

li

nella quale molto pessie prende

geta uia

ma

quelli che sono

homo ha seminare ma

Elgi usisse lo

la rete

sollo

il

grano che chassca in tera bona frutificha chossi fare douete uoi
che ogniuno asscoltate he la uerita sollo riceuiste imperoche la
uerita sollo fa fruto de uit-ta etterna Rissposse andrea hora
.

chome

si chonossera la uerrita
Rissposse iessu ogni chossa
chonffonne al libro di mose quello riceuete per uero imperoche
la uerita he una
DIG he uno
onde chonsequentemente la
dotrina he una he il senso della dotrina he uno che pero la
.

he una a

f ede

dicho in uerrita che

io ui

la uerita dal

scancellato

133 a dato ha dauit padre

non

di dauit

date ha

me

inmutabile

bc

fusi stato

sechondo

he se

libro

il

fussi stato

lo

il

non

se

moisse DIG non haueria

di

libro

nosstro

euangelio

man

chontaminato DIG non haueria


.

imperoche

il

he un

sollo parllare affato


nontio di Dio d

signore DIG nosstro he

ha tuti

li

homeni onde
.

uera ha puriffichare quanto


chontaminato
nel libro mio
Risspose
empij
che
maesstro
ho
che
chossa
fara lo homo quado
scriue,
quello
si trouera la leggie chontaminata he
parllera il falso proffeta

quando uenira
hauerano

il

li

tua dimanda ho barnaba pero ti


dicho che in talle tempo pochi si saluano
imperoche non
chonsiderano li homeni il fine suo che he DIG Viue DIG e alia
Risspose iessu

grande he

la

chui pressenza sta la anima mia che ogni dotrina che suiera
lo homo dal fine suo che he DIG che quella he
pessima dotrina
.

onde tre chosse chonsiderarai nella dotrina zio e


DIG

la pieta uersso

il

prossimo he
JLC j

MS.

che che (sic).

Oo.lj

lo

lo

ammore uersso

hodio uersso se stesso

il.

THE GOSPEL OF BARNABAS

286

chai offesso DIG he offendi ogni giorno onde ogni dotrina


133 b chontraria ha
quessti tre chapi fugisila perche he pessima
.

he dichoui che quando il senso


una chossa ouero tenacemente chonseruare

Ritornero hora alia auaritia


nolle chongregare

dicha la raggione

chotal chossa heuera

essa hauera fine he pazia

lla fine

certo he che se

ammarlla onde bissogna ammare he

non hauera

chonuerta adonque in
ellemossine la hauaritia bene donando quello che mallamente
seruare quello che

fine

si

he guardissi che quello che dara la mano


ha congregate
desstra non il sapia la sinistra b imperoche li hipochriti quando
.

fano ellemossina uolgiono essere ueduti he laudati dal mondo


Ma in uerita sono uani imperoche per cholui che hopera lo
.

homo da

cholui riceue la mercede

riceuere chossa ueruna

se

lomo adonque

da DIG bissogna che

uolle

elgi serua DIG

he guardate che quando fate ellemossina chonsiderate che


134 a date ha DIG quanto per ammore di DIG onde non siate pigri
|

nel dare he date quello che auete del milgiore per

DIG

di

ammore

Ditemi uollete uoi riceuere chossa ueruna da Dio

chatiua no certo ho poluere he cenere adonque chome hauete


fede in uoi se darete chossa ueruna chatiua per ammore de
.

Melgio saria non dare niente che dare chossa chatiua


perche non dado hauerete qualche scuxa sechondo il monddo
ma dando chossa trissta he seruando per uoi il milgiore quella *
Dio

sera la scusa

...

he quessto he quanto uio da dire circha

>

^>

(J?;.~

11

OJuJ.

lili

So MS.

conj. qualle.

la peni-

THE GOSPEL OF BARNABAS

288
tenzza

Risspose bartolameo quanto tempo deue durare la

penitenza

Risspose iessu mentre che

homo he

lo

in stato

pechato debe sempre pentirsi he fame penitenzza onde


sichome la uitta humana sempre peccha ehossi sempre deue

di

fare penitenzza

che

si

non

se uoi

scarpe uosstre che della

uollete fare piu chonto delle

anima uosstra posscia che ogni uolta

ronpono quelle uoi

rachonziate

le

.
|

CXXVI*.
Chonuochati iessu

suoi dissepolj

li

mando ha

li

dui ha

dui per la regione de issdraele dicendo andate he predichate


si chome hauete intesso li
inclinandosi limponeua la
quali
.

mano

sopra

chapo dicendo

il

alii inffermi,

scaziate

dicendolj quello che

in

nome de DIG b

datte la sanita

demonij he sganate issdraele di me


ho deto auanti il ponttfice si partirno

li

io

tutti saluo cholui che scriue

chon iachobo he ioane

adonque
he andorno per tutta iudea predich?.ndo la penittenzza si
chome li haueua detto iessu sanando ogni sorte de inffermita
.

talmente che in issdraelle

si

chonfermo

le

parolle di

iessu

che DIG HE UNO he iessu he profeta di DIG c uedendo loro tanta


moltitudine fare quello che faceua iessu circha il sanare li
.

inffermi

Ma

li

fioli

onde

ha

inchominciorno

modo trouorno per

del diauollo altro

perseguitare iessu he quessti herano

che

dire

li

sacerdoti he scribi

iessu

asspiraraua

alia

135a monarchia sopra issdraele ma temeua|no la plebe onde sechretamente tratauano chotra di iessu Disscorssa iudea ritornonorno
.

li
li

ha

dissepoli
filgioli

quale li riceuete chome padre riceue


ditemi chome ha hoperato il signore
certo che ho ueduto satana chasscare sotto li
iessu

dicendo

DIG nosstro

il

uosstri piedi he uoi chalpestrallo

uua

chome

fa

il

uignarolo la

Rissposero ho maestro habiamo sanato inffiniti inffermi


he scaziato molti demonij che tormentauano li homeni
.

Disse iessu Dio e ui perdoni ho frateli perche hauete pechato

il.

THE GOSPEL OF BAENABAS

290

chon dire habiamo sanato imperoche DIG ha fato il tutto


allora dissero habiamo parllato da stolti pero insegnaci chome

a
Risspose iessu in ogni bona opera dite DIG ha
operate he in ogni chatiua dite io ho pechato chossi faremo
allora disse iessu hora che dice issdraele
dissero li dissepoli

dobiamo

dire

hauendo ueduto tanti homeni DIG fare per loro mani quelo
che DIG affato per le mano mie
Rissposero li dissepoli
.

dichono che DIG he sollo he che tu

sei

di

Dio b.

santo

nome

me

seruo

proffeta

Bisspose iessu chon lieta fazia sia benedeto

il

che non ha dissprezzato il desside fio di


suo he deto quessto andarno ha riposare.

135 b di DIG

CXXVII*.
Partissi iessu dal disserto he hentro in ierusaleme

tutto

onde

populo chorse al tempio per uederllo pero dapoi la


salmi iessu salli sopra il pinacholo doue saliua
scriba
he fato segno di silentio chon la mano disse
il

letione di
il

sia

del

benedeto

il

santo

nome

della terra

fango

ho fratelli che

cia chreato

he no di spirito ardente

per che
DIG e che

di DIG

pechando noi trouiamo

misserichordia

satana non

giamai

la

trouera

hapresso
perche per sua superbia

inchorigibile dicendo

elgie

ardente

spirito

sempre essere nobile per essere


Auete intesso fratelli quello che dice il

padre nosstro dauit del nosstro DIG che elgi sie harechordato
che siamo poluere
he che il spirito nosstro ua he non torna
.

onde

incio

cia

hauto misserichordia

Beati cholloro che

chonosscono quesste parolle perche nom pecherano chontra


il signore suo in etterno essendo
che dapoi il pechato si

onde il pechato loro non dura


136 a pentono
guai ha chollojro
che si estoleno perche serano humilliati insino alle ardenti
ditemi fratelli qualle he la chagione
brase dello infferno
di essaltarsi uie forsi bene alchuno quiui in terra no certo
.

imperoche chome dice sallamone proffeta di DIG ogni chossa


che he sotto il solle he uanita . ma se le chosse del mondo
.

V;
4lll

41)1.

--J.

J^-y
d +*\ ,-li

15

.-.

**!

41)1.

,.^*T

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

292

no

presstano chagione di esstollersi nel chore nosstro molto

ci

meno

da chagione la uitta nosstra la quale he traualgiata


da molte misserie possia che tutte le chreature infferiori al
ci

homo pugnano chontra

ho quanti ha hocisso lo ardente


hestate
ho quanti ha hocisso il gellato he fredo inuerno
quanti sono
quanti sono stati hocissi da saete he grandine
di noi

somerssi

nel

mare per

impeto de uenti

lo

quanti sono

morti per pesstilentia


per charestia
perche sono stati
diuorati da fiere
morsi da serpenti he hopillati da cibi
ho infellice homo che si estole auendo tanti chontrapessi per
.

da tutte

essere assediato

136 b diro della charne he

il

le

chreature in ogni locho

ma

che

senso che desside|rano sollo iniquita

monddo che non offerisse se non pechato delli reprobi


che seruendo satana persseguitano chi uolle uiuere sechondo
la leggie di DIG
certo he fratelli che se lo homo chome
del

dice

il

padre nosstro dauit chon

in etterno

hochij suoi chonsiderasse

non he

se

non

perdoni

li

li

non pecharia il esstolersi nel chore suo altro


non serare la pieta he misserichordia di DIG azioche
.

perche dice

il

padre nosstro dauit che DIG

nosstro sie harechordato che siamo poluere he che


nosstro ua he

non torna

di essere poluere

cholui che

onde no chonossendo

si

il

spirito

esstole

la

adonque nega
sua neccessita non

DIG suo agiutatore a


Viue
DIG alia chui pressenza sta la anima mia che DIG perdoneria
ha satana se satana chonossesi la sua misseria he dimandassi

dimanda agiuto che pero

irrita

misserichordia al

heterno

suo chreatore

il

qualle

he beneddeto in

.
|

CXXVIII c.

137

Adonque
della terra

fratelli

chamino

io

homo

poluere he fango che sopra

ui dicho che fate penitenzza

dicho] ho

he chonossete

li

che satana per uia della


[ui
me essere DIG
ui
dicesste
a
millitia Romana
inganati quando
pero guardatiue di non chredere ha loro perche sono chasscati
pechati uosstri

io

fratelli

nella malladitione di DIG d seruendo

.^IJI J^ou

ill

li

dei falsi he bugiardi

THE GOSPEL OF BAENABAS

294

chome

li imprecho dauit padre nosstro dicendo, li dei delle


sono
che
genti
argento he horo hopera delle mani loro
hano hochij he non uedono, hano horechie he non sentono .
.

hano nasso he non hodorano, hano bocha he non mangiano


hano lingua he non parllano hano mani he non tochano
hano piedi he non chaminano pero disse dauit padre nosstro
.

a
similli siano ha loro cholloro
pregando il nosstro DIG uiuo
si
in
li
fano
he
chi
confidano
loro
ho superbia inaudita
che
.

137 b

che quessta del homo il quale essendo chreato da DIG di


si smenticha la sua chonditione he uolle fare DIG al
|

terra

suo piacere

non

onde tacitamente

hopere loro

le

ueruna

uie uttillita

il

si

burlla di DIG quassi dicendo

seruire DIG

perche chossi dimosstra

quessto ui uolleua ridure satana

chon farui chredere

me

essere

ho

fratelli

DIG perche non potendo

io

chreare una mossca he essendo passibile he mortale niuna

posso dare essendo che io di ogni chossa ho bissogno


hora chome in ogni chosa ui agiuteria chome he propio di
DIG noi addonque che habiamo DIG nosstro grande che il l

utillita ui

tutto ha chreato chon la parolla sua b

he di loro dei

Fu

si

burlaremo di gentilli

dui homeni che assiese qui nel tempio per

horare luno fariseo he laltro publichano

hapresso

il

il

ando

fariseo

santuario he horando chon facia drita disse

io ti

C
mio perche io no son chome li altri
ringratio signore DIO
homeni pechatori che fano ogni scellerita he particholarmente
138 R chome quessto publichano
perche digiuno dui uolte alia
|

decime di quanto possedo


il
publichano
staua di lontano prostato ha terra he perchotendossi il peto
setimana he do

le

diceua cho fazia inclinata


il

cielo

ne

il

il

signore io no son degno di guardare

santuario tuo perche ho molto pechato habimi

misserichordia

da

in uerita ui dicho che

il

publichano dissexe

d
tempio milgiore del fariseo imperoche DIG nosstro

*-XL
MS.

il il

4JJ1.

(sic).

il

THE GOSPEL OF BARNABAS

296
iustificho

Ma il farisseo
ogni suo pechato
publichano perche DIG nosstro il riprobo

perdonandolj

dissexe pegiore de

il

hauendo in habominatione

le

hopere sui

CXXIXa.
Si gloriera forsi la scure di hauer
talgiato la selua doue
lo

138 b

il

homo

affato

uno giardino no certo perche lo homo


mani sui he tu homo ti

affato

tutto he la scure con le

glojriherai

hauere fato bene ueruno hauendoti chreato DIG nostro


di fango b
he operando DIG in te quanto bene si
hopera he
perche dissprezi il prossimo tuo non sai che se DIG non ti
chonseruasi da satana che saressti
hora
pegiore di satana
non chonossi che uno sollo
pechato fece il piu bello angelo
chonuertire nel piu bruto demonio
he il piu perfeto homo
che sia uenuto al monddo
qual fu adamo il chonuerti in
missero sottoponendolo ha
quanto patiamo chon tutta la
sua progenie
hora qual dechreto hai tu
per il qualle tu
di

possi uiuere al piazere tuo senza temere ueruno

Guai ha

te

tuo essaltarti sopra DIG tuo chreatorre d


sarai prostrate soto li
piedi di satana tuo insidiatore he deto

fango perche per

il

quessto iessu fece oratione auendo le

he

il

mani

popullo dicendo chosi sia chosi sia

leuate al signore

.
|

la oratione dissexe del


pinacholo

inffermi

alii

li

quali dete la sanita he

onde simone leprosso


ha mangiare il pane
iessu

onde

renontiorno ha

il

quale iessu

la

millitia

chontra di loro dei haueua deto

he

elgi fini

fu apressentato molti
si

parti

dal tempio

haueua mondato

sacerdoti

li

quando

scribi

lo inuito

che odiauano

romana quello

che iessu

che pero cerchauano modo


trouauano perche temeuano il
populo
hentrato iessu nella chassa de simone si
possero ha messa
he mangiando
hecho una dona per nome maria
publicha
pechatrice che hentro nella chassa he prostratasi in tera
di amazarlo

ma

non

il

dietro alii

piedi

di

^; UJI

tj^.

iessu

chon

le

lachrime

li

lauaua he

THE GOSPEL OF BARNABAS

298

chon onto preciosso

li

ongeua he chon li chapelli del suo


scandalizo simone chon ogniuno che

si
sciugaua
he
nello
loro diceuano se chostui fosi proffeta
chore
mangiaua
13 9 b chonosserebe chi he chome he questa dona onde
non si

chapo

li

tochare

laseria

una chossa

simone

allora disse iessu

io

ho da

ti

dire

Risspose simone parla ho maestro chio dessidero

la tua parola

CXXX.
Disse iessu . elgli era uno homo il quale haueua dui debitorij
luno doueua darli al suo chreditore cinquanta soldi he laltro

onde non hauendo loro da pagare il patrone


cinque cento
mosso ha misserichordia ha tutti dui dono il debito qualle .
.

he di chosstoro che piu amassi il suo chreditore Risspose


Disse
simone cholui al qualle fu donato il magiore debito
.

dicho guarda quessta dona


luno
he te stesso perche ambi dui herate debitori ha DIG

bene deto pero

iessu tu hai

ti

per la lepra del chorpo he laltro per la lepra de la hanima


DIG nosstro signore mosso ha misserir
qualle he il pechato
.

chordia per

140 a

he ha

mie oratione b ha uolluto sanare ha

le

lei la

anima

pero tu pocho

te

il

chorpo

ammi me

perche pocho
hai riceuto in dono onde hentrando io in chassa tua no mi
.

ne ongessti il chapo mio


che subito hentrata in chassa tua

basiasti

li

ha lauato chon

qualli

onguento onti

tia fato salua

quessta dona uedi

possta

alii

mei piedi

c
.

le

hammato molto he

uatene im paze perche


tuoi pechati

Ma

sie

lachrime sui he chon preciosso


onde in uerita ti dicho che lie rimesso molti

pechati perche ha

li

ma

uoltato alia dona disse

signore DIG nosstro ti ha perdonato


guardati di non pechare piu la tua fede
il

CXXXId.
Si achostorno ha iessu

li

suoi dissepoli dapoi la horatione di

he dissero ho maestro chome fare dobiamo per fugire la


superbia Risspose iessu hauete uoi ueduto uno pouero inuitato

note

THE GOSPEL OF BARNABAS

300

140 b da uno principe ha mangiare il pane


Risspose ioa ne ho
X 39
)
man gi ato io il pane da herode perche auanti che io ti chonosesi
.

andauo ha pessare he uendeua il pessie alia familgia di herode


onde esso essendo uno giorno in conuito he auendo io portato
.

hiui

uno

mi

bel pessie

ha mangiare

fece stare

hiui

Disse

chome mangiassti pane cho inffideli DIG ti


ho gioane ma di a me chome staui tu ha menssa

allora iessu hora

perdoni

cerchasti di hauere

piu dellichati

locho piu honorato dimandassti

il

parllassti

no sendo interogato

alia

cibi

li

menssa

piu degno delli altri di sedere ha menssa .


ioane
Viue DIG b che io non ardiua di leuare li hochij
Risspose

ti

riputasti

uedendomi
li

uille

baroni del

mallamente uesstito sedere fra

pesscatore

Re

il Re uno
pocho
monddo mi chasscasi sopra
fauore che mi fece il Re

onde auendomi donate

ha me che

di charne parue

il

chapo per la grandezza del


he dicho in uerita che se il Re fusi della nosstra leggie io Io
141 a haueria uolluto seruire tutto il tempo della mia uita chrido
il

iessu taci ioane perche

chome habiro per

temo che DIG non

la nosstra superbia

di spauento al parllare di iessu

temiamo DIG che non


ho

fratelli

quando

fazia noi proffondare

tremorno
di

elgi

chome

auete uoi intesso ioane

dissepoli

nouo disse

nosstra superbia

proffondi per la

ci

li

si

fa nella chassa

guai alii homeni che uengono al monddo


uiuendo
chon
perche
superbia morirano chon ignominia he
andarano in chonfussione
imperoche quessto monddo he una
di

uno principe

chassa doue DIG chonuita


tutti

li

homeni

santi he profeti di DIG

ogni chossa che riceue


Io

li

homo

Io

homo

ha mangiato

nella quale

he ui dicho in uerita che


la riceue

doueria stare chon soma humilta

da DIG che pero


.

chonossendo la

su[a] uillezza he la grandezza di DIG cho il grande beneficio


che ci fa nutrichandoci che pero
non he licito allo homo
.

di dire

ho perche chossi

rissguardare

se

stesso

fa he

si

si

ripu tandossi,

dice nel

chome

monddo
uerita

in

indegni di stare nel

4JJ|.

monddo

alia

mensa

di DIG

ma
sie,

Viue DIG

THE GOSPEL OF BARNABAS

302
chui

alia

anima mia che non

la

sta

pressenza

riceue

si

monddo da Dio a

chossa chossi pichola qui nel


che per
la
uita
non
lo
homo
debia
spendere
richopenssa
pe[r] ammore
de DIG . Viue DIG b che tu non pechasti ho ioane ha mangiare
.

chon herode perche DIG ha quessto ti disspose azioche tu fussi


maestro nosstro he di ogniuno che teme DIG fate chossi disse
iessu alii suoi dissepoli che uiuiate nel mondo chome uisse
.

ioane nella chassa di herode

quado mangio chon

che in uerita sarete priui in tutto di superbia

lui

il

pane

CXXXII.
Chaminando

iessu per

il

mare

di galilea

fu circhondato

da una grande moltitudine di gente onde elgi assese sopra


una nauicella la quale si scosto da terra per se stessa
he
.

si

ferino apresso

14 2 iessu on de
|

( I 4 1 *)

si

ha

terra quanto poteuasi udire la uoce di

auicinorno ogniuno al mare he sentati asspe-

tauano la sua parolla


elgi adonque aperto la bocha sua disse,
echo che usisse il seminatore onde seminando parte del seme
.

chassco sopra la strada

il

quale

fu chonchulcato

dalli

homeni

he mangiato dalli ucelj


parte chassco sopra le pietre onde
non
humore fu arsso dal solle parte
hauere
naquendo per
.

chassco nelle siepi

seme

onde chressendo

spice affochorno

le

il

he parte chassco in terra bona onde frutificho sino


al trentessimo, al sessagessimo he al centessimo
Di nouo
.

hecho che uno padre di familgia semino bono


nel
grano
chapo suo onde dormendo li serui del bon homo
vene lo innimicho del homo loro patrone he semino lo holgio
disse

iessu

sopra

il

grande
li

buono seme

onde quando naque

quantita di holgio nato fra

serui al suo patrone

il

il

grano

grano fu ueduto
.

si

hachosstorno

he dissero ho signore non seminasti

bono seme nel champo tuo perche adonque uie nato grande
quantita di holgio Risspose il patrone buono seme seminai
.

142 h
^ I4

Ma

mentre che dormiuano

uene he semino

li

homeni

il

nemicho del homo

lo holgio sopra il grano dissero li serui


ti
che
noi
ha
andiamo
lo
fuori
chauare
del grano .
piaze
holgio
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

304

patrone non fate quessto perche chauarete insieme


grano
asspetate che uengi il tempo del richolto perche
andarete allora he racholgerete lo holgio fuori de il grano
il

Risspose

ma

il

he

il

ponerete nel fuocho ha brugiarssi

ma

formento

il

mio granaro
di nouo disse iessu, elgi ussise
molti homeni ha uendere fichi onde hariuati loro im piazza
ponerete nel

li

homeni che n5 cerchauano

perzio

no potetero uendere

li

boni

fichi

li

li

ma

fichi

homeni

il

belle folgie

che ueduto uno

trissto citadino disse, certo chio posso diuentare richo

onde

elgi
filgioli he [dete] andete ha racholgere
grande quantita di folgie chon chatiui fichi li quali uendetero
ha precio di horo imperoche li homeni forte si chompiazeuano

chonuocho dui suoi

di folgie

onde mangiando li homeni li fichi se inffermorno


Di nouo disse iessu hecho che uno

143a di graue inffermita

ha uno fonte del qualle

citadino

tutti

riceuono aqua da lauare le loro inmonditie


lassia

putrefare

elgi usise dui


la scorza del

uesstimenta

sui

le

citadini

li

ma

Di nouo

uicini

citadino

il

disse

iessu

homeni ha uendere pomi, luno uolle uendere


pomo ha pesso di horo non si churando della

sostanza di pomi . he laltro cercha di donare li pomi sollo


ma li homeni
riceuendo per il uiaggio uno pocho di pane
horo
non
si churando
le
a
di
scorze
de
li
chomprorno
pomi pesso
.

di cholui che

li

uole donare anzi dissprezandolo

im parabole

giorno iessu parllo alia turba


licenziata elgi andete
risuscito

il

fiolo della

cho

il

hauendo

naim

suoi dissepoli in

li

uedoua

in chassa ministrandolj

he chossi quel

la quale

quale chon la madre

il

doue

riceuete

CXXXIII
Si hachostorno ha iessu

<*.

suoi dissepoli

li

he

lo

interogorno
dicendo ho maesstro dici la significhatione delle parabole che
143k tu dicessti alia plebe Risspojse iessu elgi si hachosta la hora
.

onde fata

di horare

parabole
alii

la oratione di uesspro diroui

fata la oratione

quali disse

lo

si

auicinorno

homo che semina

li

il

senso delle

dissepoli

ha

iessu

sopra la strada, sopra le

THE GOSPEL OF BARNABAS

306
li

pietre, sopra

homeni

he in terra bona he cholui che amaesstra

spini

della parola di DIG

la qualle chassca sopra

grande quantita

chassca sopra la strada quando pemiene alle


horechie di marinari he merchatori li quali . per li uiagii
di

longi che fano he per la uarieta di natione che pratichano

memoria

satana

li

pietre

quando peruiene

leua di

parola di DIG . chassca sopra le


horechie di homeni di chorte

la

alle

perche per la grande chura che loro hano

di seruire

il

uno principe nom penetra in loro la parolla di DIG


onde sebene ui ano qualche memoria subito che hano qualche
chorpo di

tribullatione
loro

nelle spine

ammano

memoria

usisse di

non seruendo DIG

144 a chassca
che

li

la parolla di

DIG

no possono sperare hagiuto da DIG

quando peruiene
onde sebene chressie

la propia uitta

b
.

horechie di cholloro

alle

perche

la parola

di DIG in loro

chano

quando chressiono li dessiderij charnalli sofoseme bono della parola di DIG perche le chomodita

il

charnalli fano abadonare la parolla di DIG

quello che chassca

bona he quando la parola di DIG peruiene alle horechie


onde fa fruto de uitta hetterna
de cholui che teme DIG
in terra

in uerita ui dicho pero che in ogni stato quando lo

teme DIG fara fruto in

lui la parolla di

di familgia ui dicho in uerita che elgie

DIG
i>io

signore nosstro

padre di ogni chossa per hauere chreato ogni chossa

non

non

si

polle generare

monddo he

Ma

non chapisse motto senza de

e padre per natura perche

qualle

homo

de quello padre

DIG nosstro

adoque de

il

il

qualle

champo suo doue semina sono li homeni


quessto
b
la
il
seme he
144 he
parolla di DIG onde quando sono negligen ti
il

li

dottori

ha predichare

negotij del

monddo

DIG per hochuparssi nelli


satana semina herrore nel chore deli
la parolla di

homeni che pero sono uenuto


dotrina

chridano

li

santi

tu adonque bona dottrina

he

alii

inffinite

proffeti

sette

di

scellerata

ho signore non dessti

homeni perche adonque

4)1.

ui sono

THE GOSPEL OF BAENABAS

308

a
Rissponde DIG io ho dato bona dotrina alii
metre che li homeni sono dediti alle uanita satana

tanti herrori

ma

homeni

mia

uia seminato herrori per scancellare la legge

Dichono

ho signore noi disperderemo quessti herrori chon


disstrugere li homeni Rissponde DIG non fate quessto perche
santi

li

sono talmente uniti per parentado


si

perdera

chon

fidelle

il

li

fideli

chon

li

ehe

inffidelj

infidele ina asspetate

lo

sino al

tempo si racholgera li inffideli dali angioli


onde
sarano scaziati chon satana nello infferno

iuditio che aquello

145 a mei he
(

X 44

j-

30n ^

inffideli

fid e ]i

uen i ran o nel mio regno


fioli fidelj

genererano

qualli DIG asspeta

ha

monddo.

il

penitenzza

per

certo che molti padri

li

CXXXIV.
Cholloro che portano li boni fichi sono li ueri dotori
che predichano bona dotrina ma il monddo che si chompiaze
.

im buggie cercha
adullatione

he

il

dalli dottori

folgie di belle parolle

che uedendo satana

il

si

senso he porta grande chopia di folgie per la quantita

di chosse terrene nelle quali chuopre

riceuendo lo
il

chon

unisse chon la charne

homo

citadino che

se

ha

imfferma he

la

aqua he

la sua

la

il

pechato

disspone alia

dona ha

il

qualle

morte hetterna

daltri per lauare le

lassando putrefare

le sui uestiaqua
menti he il dotore che ha daltri predicha la penitenzza he lui
145 b sempre sta im pechato ho missero perche non li angioli ma

immonditie

loro

la

sua linggua scriue sopra

lo

haere la pena che

li

chonuiene

Se uno hauessi la lingua di ellefante he il chorpo restante fussi


chome una formicha picholo non sarebe mosstruossa chossa
hora in uerita ui dicho che elgie piu
quessto certo si
mostruosso cholui che predicha ad altri la peniteuzza ma lui
.

pente delli suoi pechatj Quelli du homeni che uendeno


pomi sono uno che predicha per ammore di DIG onde non
adulla ueruno ma predicha in uerita non ricerchando se non

non

si

il

nutrimento da pouero Viue DIG


ill.

MS.

he he (sic).

b
[ } y^>]j^.

alia chui pressenzza sta la


ill.

310

THE GOSPEL OF BARNABAS

anima mia che

tale

disprezato

he dona

Ma

il

homo non

e riceuto dal

monddo ma

sibene

cholui che uende le scorze ha pesso di horo

porno elgie cholui che predicha per piacere

homeni onde addulando

il

monddo perde

la

alii

anima chi seguita

ho quati inzio sono periti Risspose allora


146 a cholui che scrilue he disse chome si deue asscoltare la parolla
la sua adulatione

145

(l\

chome

di DIG he
di DIO

chome

si

deue chonossere chi predicha per ammore


si deue cholui che
predicha

Risspose iessu asscoltare

se parllassi DIO

quando elgi predicha bona dotrina


DIO parlla per la bocha sua
Ma cholui che non

perche

li

riprende

adulando

pechati hauendo risspeto ha perssone particholari


si deue
fugire chome uno horido serpente perche

in uerita lui auellena

dicho in uerita che


fassie

da

che chossi

il

chome

piage sui

ligarli le

humano

chore

il

si

ferito

il

ma

intendete uoi

io ui

non a bissogno di belle


buono onguento

sibene di

pechatore non a bissogno

di bello parllare

sibene di bone riprenssioni azioche cessi di


pechare

ma

CXXXV.
Disse allora pietro
ho maesstro dici chome sarano torli danati he
quanto starano nello injferno azioche
.

146t>

mentati

homo

pechare Risspose iessu ho pietro grande


tua dimanda nondimeno piazendo ha DIO ti
rispondero
sapiate adonque che lo inffemo he uno sebene ha sette cetri
fugissca lo

he

il

la

luna piu infferiore dello altro l


onde si chome di sette sorte
sono il pechato che chome sette porte dello imferno lo ha
.

Perche
generate satana chossi ui sono hiuui sette pene
il
superbo che he il piu alto di chore sara proffondato nel
.

piu basso centro doue passera per tutti li superior! centri


b
he si chome
patendo hiuui tutte le pene che hiuui sono
.

cercha di essere superiore

qui

First

altra.

hand has

luno

altro

ha DIO per

uollere

fare

the second hand has

luna

al

THE GOSPEL OF BARNABAS

312

moddo

suo

che chomandda BIO

al chontrario di quello

non

uollendo chonossere superiore ueruno sara hiuui


possto sotto
li
di
satana
he
diauoli
suoi
che
il
piedi
chalpestrerano chome
si fa la uua
quando si fa il uino he sempre stara in derissione
.

^ e scerno ^ e diauolj

lo
inuijdiosso che quiui si rode del bene
del prossimo he allegra del suo malle
discendera al sessto
.

centre he hiui sara da quantita grande di


serpe inffernali
he ogni chossa che sera nello infferno li parera che

roduto

prendino allegrezza del suo tonnento he che

non

elgi

semitimo centre

sia disseso al

chapire allegrezza ueruna

uedera chossi

il

li

si
dolgiono che
che sebene nom polle

danati la iusstitia di DIG fava

missero inuidiosso

chome

si

che

cholui che in sonio

li
pare uedere uno che lo sprezzi che pero ne sente tormento
chosi sera lo hobieto al missero inuidiosso
che doue non
.

he

ueruna

li

del suo malle he

si

hauaro discendera

al

letitia

chome

patisse

tormento
hauera

147 b

di

li

alle

mano

richo hepullone

mani

he

li

demonij per magiore

quando la
chon uiolenzza quello leuerano l
parole, Rachordati che tu non uollessti

altri diauoli

ammore

ho

quinto centro doue patira soma pouerta

offerirano quello che elgi dessiderara he

con quesste

dare per
riceui

il

parera che ogniuno prendi allegrezza


a
lo
dolgia che lui non habia peggio

infelice

-i

di DIG pero DIG

homo chome

si

non

uolle che tu

hora

trouera in quel stato quando

harechordera la habondantia passata he uedera la


he che poteua chon li beni che allora
penuria pressente
elgi

si

nom

b
al quarto
polle hauere aquisstare le hetterne dellitie
centro andera il lusuriosso doue
quelli che trassmutorno la
.

uia datoli da DIG starano

chome grano che

nello ardente stercho del diauollo

da

si

chucini inmerssi

he hiuui sarano abbrazzati

he quelli che chon meretrice


inmondi hatti se li chonuertirano

horibilj serpenti inffernali

hauerano pechato tutti quelli


chon le furie infernalli

in unione

done

che sono demonij chome

chui chapeli sono serpi


li chui
hochij sono solfaro
affochato la chui bocha he uellenossa la chui
lingua he fiele
li

MS. apparently

getta

kuerano.

THE GOSPEL OF BARNABAS

314

chui chorpo he tutto ricinto l di ammi ritorti chome quelli


le chui
148 a che si pilgiiano lo inchauto pessie
branche sono
X
( 47*)
de grifone
la chui natura di
le chui ongie sono rasori
il

he fuocho

g-enitale sensso

lusuriosso le brasse

hora chon quesste

inffernali che serano

il

si

godera

suo letto

og-ni
a
.

Al

che non uolle hoperare

terzo centre disscendera lo acidiosso

hora qui se fabrichano citta he pallazzi inmenssi

li

quali

bissogna dissfarli perche una pietra non e possta


ha missura
le chui pietre gradissime sono posste sopra
le spalle dello accidiosso il qualle non a libero le mani per
fati subito

potere
pesso

he

li

refriggerare il chorpo chaminando he solleuare il


essendo che la accidia lia leuato le forze di brazzi
li

piedi

sono inchatenati da serpi infernalli he quello

che peggio he
li sono ha dietro li
demonij che lo spingono
he fano chasscare ha terra molte uolte sotto il pesso ne pero
.

ueruno

hagiuta ha leuare

lo

dopia soma

lie

possta

al

onde stando troppo ha leuare


sechondo centre disscendera il

148^ gollosso hora qui uie charesstia talle che non si mangiaseno
I47
[che] scarpioni uiui he [se]rpenti uiui li qualli dano tale tor|

mento che

melgio il non essere giamai nato che mangiare


bene apressentato dalli demonij in aparezza cibi

saria

talle cibo

dellichati

ma

di fuocho

lie

per hauere mani he piedi liggati chon chatene


non possono dare di mano ha quello uento che

li
pare cibo ma quello che peggio he quelli isstessi scorpioni
che mangia perche diuorino il suo uentre per nom potere
.

presto usscire smenbrano le parte sechrete del gollosso


qualli ussciti sozi he inmondi chossi sporchi di nouo

mangiano
da tutti
danati

li

selli

irachondo disscendde al primo centre doue


diauoli he holtraggiato he quanti discendono
lo

li

infferiori

ha

lui

lo

scernisscono

he

perchoteno

fazendollo inchinare sopra la strada doue passano ponendoli


li

piedi sopra la golla

hauere

149* nom
( I 4 8 *)

mani he

polle

zioche

MS.

piedi

ma

pero

liggati

nom

he

polle diffendersi per

quello

che

peggio

he

sfogare la ira sua chon ol tragiare altri persua lingua he hatachata chon uno ancino
|

la

riciuto.

THE GOSPEL OF BAENABAS

316

ha quello che hatacha cholui che uendde la charne


in quessto maladeto locho uissera una pena generalle chomune ha tutti li centri chome una misstura di uarij
il
grani per fare uno pane
perche il fuocho
giacio
simille

la
il

le

saette

tempessta
la rabia
uento
.

il

solfaro

di

il

ardore
il

il

fredo

tutto unito per

non temperera

il

fredo

il

giazio

chaldo ne

lo

sara

il

fuocho temperera
dara tormento al misero pechatore

il

spauento
DIG he talmente che

iustitia

ma

ogniuno

CXXXVIb
c

In

quessta malladeta stantia


.
he talmente che se il

etterno

starano

monddo

li

inffideli

fussi

pieno

in
di

milgio he uno uccello ogni cento anni ne leuasi


uno grano per uotare il monddo
se quando fussi uuoto li

grani di

inffideli

douessero andare im paradisso loro stariano chon


Ma non uie quessta speranzza perche nom polle

149 b

dilletto

(*4 8

essendo che per ammore di


DIG non uolssero ponere fine alloro pechato . Ma li fideli
hauerano chonfforto perche hauera fine il loro tormento

hauere fine

il

loro

tormento

si
li

spauentorno
dissepoli quessto sentendo he dissero adonque
fideli deuono andare allo infferno
Rissposse iessu ogniuno
li

sia chi si uolgia

debe andare allo imfferno he bene uero che

santi he proffeti di DIG

ui anderano per uedere

nom

li

patendo

l
pena ueruna he li iussti sollo riceuendo timore he che sto dire
ui dicho che ui andera il nontio di DIG d per uedere la iusstitia
.

onde tremera lo infferno alia sua pressenzza he perche


hauera
charne humana tutti quelli che hano charne
elgi
humana che serano im pena quanto tempo stara il nontio di
DIG d ha uedere lo imfferno tanto tempo starano senzza pena
di DIG

Ma ui
150 a
(

49

a
)

stara tanto

tempo quanto tempo ua ha

serare he apprire

he quessto fara DIG azioche ogni chreatura


hochij
chonossca di hauere riceuto benefitio dal nontio di DIG d
li

41)1

MS.

Jj-,,.
iussta.

^U^Jl jij

JjU

4J11.

THE GOSPEL OF BARNABAS

318

quando

ui andera tutti

elgi

diauoli stridendo cercherano

li

di asscondersi sotto le ardente brasse dicendo luno allo altro

a
scampa scampa che elgi niene machometo nosstro innimicho
il che sentendo satana si
perchotera chom anbe le mani la

fazia

he stridendo dira tu

sei

piu nobile di

me

mio

al

li
fideli che
disspeto he quessto he iniusstamente fato
sono in setanta dui gradi quelli deli dui ultimi gradi che
li uni atrishauerano hauto la fede senza bene hoperare
.

standossi

hoperare he

bene

del

delletandossi

altri

li

del

malle starano nello infferno setanta millia hanni


li

.
dapoi
chui hani andera langiollo gabrielo allo infferno he sentira

dire

ho machometo b doue sono

le

promesse

con dire

f ateci

che cholloro che hauera la tua fede non starano in etterno


nello infferno

c
.

allora ritornera lo angelo di DIG al parradisso

150 h e
apressatosi chon riuerenzza

al nontio di

Dio

li

narera

d
quanto hauera intesso Allora parlera ha DIG il nontio suo
he dira signore DIG e mio rachordati la promessa fata ha me
.

seruo tuo di cholloro che hano riceuto la

non starano

in etterno nello inferno

quanto uoi ho amicho mio che

ti

mia fede

che loro

Eisspondera DIG dimada

daro quanto dimaderai

f
.

CXXXVII*.
Dira allora
stati nello

nontio di DIG d

ho signore ui sono deli fideli


infferno setanta millia hanni doue he signore la
il

misserichordia tua h
quelle

ammare pene

pregoti signore che liberi cholloro da

Allora chomandera DIG

e
A

Or

u lkL

MS.

Ae

if.

alii

quatro an-

4)1.

Joo J-IL* icli-l 8,,.

.. Q.ll

hegli

,O--MJ (jUaJLw

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

320

da DIG che uadino

gioli fauoriti

ogniuno

che habia

im parradisso
de

fede

il

chreduto in

il

lui

di

Dio

(ISO

li

ch5ducha

uadagno della
qualli hauerano

il

li

sebene non hauerano hoperato bene essendo

chon quella fede


io ho deto
che
pena

nontio suo he

che quelli

loro morti

151 a la

il

che farano he chossi sera

nontio

he chauino fuori

allo infferno

de

la fede

annderano im parradisso dapoi

CXXXVIII.
Fata

chon

le

chon

li

matina per tempo


done he fanciuli uenero

la

suoi dissepoli he

tutti

li

homeni

alia chassa

doue iessu staua

pregorno dicendo

il

perche quessto hano

misserichordia di noi

della citta

signore habi

uermi hano

li

grano he non riceueremo pane quessto hanno nel


nosstro teritorio
Risspose iessu ho che timore he il uosstro
roduto

il

no sapete che

il

seruo di DIG hellia tre hanni chontinuando la

hachab non uiste pane nutrendossi sollamente


di herbe he fruti saluatici b
Dauit padre nosstro proffeta

persecutione di

DIG dui hani stete mangiando fruti saluatici he herbe


essendo persseguitato da saul
talmente che sollo dui uolte
di

mangio pane
proffeti

151 b durorno

di

Rissposero

ma chome
|

loro

richolto
si

che

fare

misseria

he

quessti

oratione

uenti

li

mosstrorno

hebe chompassione iessu allora


disse quanto tempo he lontano il
.

Rissposero loro uinti giorni

farano quessti fanciuli he

la moltitudine di loro filgioli

della

homeni siggnore loro herano


he pero bene

li

DIG nutriti di dilleto spirituale

allora disse iessu fate

giorni hatendiamo ha degiunare he


DIG ui hauera misserichordia
in

perche
uerita ui dicho che DIG ha dato quessta penuria perche
quiui cominzio la pazia delli homeni he il pechato de
issdraele
quando dissero me essere DIG ouero fiolo di DIG
.

degiunato decenoui giorni la matina del uiggessimo uisstero


le champagne he choli choperto di grano maturo
onde
chorssero da iessu he li rinontiorno il tutto il che auendo
.

JL*

iU! 111.

THE GOSPEL OF BARNABAS

322

ha DIG he

intesso iessu resse le gratie

disse

andate

fratelli

he racholgete il pane che DIG uia dato


Racholssero li
homeni tanto grano che non sapeuano doue chonsseruarllo
.

che fu chagioue di abondantia in issdraelle


silgio
C J 5 ia )

Re

citadini per constituire iessu loro

li

152 a nossendo

f ugite

onde

dalloro

giorn i ha trouarllo

li

Feccero chon-

il

qualle cho-|

penorno quindici

dissepoli

CXXXIX.
Ritrouato iessu da quello che scriue he iachobo con ioane
ho maestro perche fugisti noi
quali piangendo dissero
dollenti ti habiamo cerchato he piagendo ti cerchano tutti
li

li

Risspose iessu

dissepolli

io

fugi perche io chonobi uno

exercito de diauolj prepararmi quello che

uederete imperoche

leuera

si

chontra

im pocho tempo

me

di

li

principi

di sacerdoti

chonli uechij del populo he pilgierano potessta

dal presside

romano

uollere ussurpare

perche temerano me
Ma che piu
reggno sopra issdraelle
di

il

ammazzarmi

uenduto he tradito da uno di mei dissepoli chome


fu uendduto iosef in egitto ma pero DIG iussto fara chasscare b
io saro

chome

dice

il

fossa cholui
proffeta dauit, fara chasscare nella

che tende Io inggano al prossimo suo perche DIG mi saluera c


152 b dalle mani loro he mi leuera dal moncldo temetero li tre
.

^ I51

li

dissepolli

chonfforto

qualli

chonssolatione
trentasei

delli

mi

iessu

dicendo

non

temete

onde riceuetero alquanto


il
giorno uenente uenero ha dui ha dui
dissepoli di iessu pero sedete in damassco

perche niuno di uoi

tradira

he stauano ogniuno dollente perche


asspetando li altri
chonosseuano iessu douerssi partire dal monddo onde elgi
.

inffelice certo he chi chamina


apperto la sua bocha disse
ma molto piu imfelice
senzza sapere doue ha da hariuare
he cholui che potendo he sapendo di hariuare ha bono
.

hosspitio
di

fanggo

quessto

he uolle fermarsi nella strada piena


Ditemi fratelli
pioggia he pericholo di ladri

dessidera
alia

monddo

nosstra no certo imperoche fu


elgi patria

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

324
scaziato

primo homo nel monddo cliome in

il

quale patisca la pena del suo herrore


essule cbe

non

im pouerta
153 a
t 152*)

certo he

che la ragione

ha|matori del

il

nel

trouera forsi uno

niega

lie

sentirne parllare

ma la essperienzza

monddo non uolgiono penssare

proua perche
morte anzi che quando di quella

alia

si

asspiri di anddare alia patria richa ritrouandossi

li

il

essillio

non

parllato

uolle

CXL*.
Credete uoi ho homeni

che

uenuto

sia

io

monddo

al

priuilleggio che non ha hauto homo ueruno ne tampocho


hauera il nontio di Dio b essendo che DIO nosstro non chreoc

chom
lo
10

im

homo

monddo ma

per ponerllo nel

paraddisso

sibene per chollocharlo

certo he che cholui

il

non spera de

qualle

riceuere chossa ueruna da romani perche sono di leggie alliena

ha

lui,

non

uolle

lassiare la patria

ui uenire piu he anddarre


11

faria

trouassi di hauere offeso cessare

si

quando

con quanto ha per non


Roma he molto meno

ha habitare

ui dicho in uerrita he sallamone proffeta di DIO

ho morte quanto he ammara

memoria tua ha

la

chossi

mecho chrida

cholloro che

hebero pazze nelle loro richezze io non dicho quessto perche


153b io habia da morire hora essendo che io son sichuro di uiuere
.

I 5 2b )

inssino

hapresso

fine

le

del

monddo

quessto azioche imparate ha morire

chossa che

si

fa

una

sollo

fiata

Ma

ui

Viue DIO

malle

si

parllero
d

di

che oggni

fa onde per bene

hoperare una chossa elgie neccessario di essercitarssi in quella


hauete ueduto li soldati che in tempo di paze si exercitano
fra loro chome se fussero alia guera
Ma chome morira di
.

bona morte
he

la

morte

lo

homo che no impara bene morire

di santi nella pressenza di DIO disse

dauit sapete perche


le

io uello diro elgie

chosse rare sono preciosse

di quelli che

morono bene

DIO chreatore nosstro

perche

si

preciossa

il

proffetta

chome tutte

chossi per essere rara la

la loro

morte

morte he preciosa auanti di

certo he che ogni chossa la qualle

Jli.

4)1

THE GOSPEL OF BAKNABAS

326
inchominzia lo

homo non

che precia piu

154 a quando

il

ma

si

sforza

ho missero homo

suoi chalziamenti che se stesso imperoche

li

il

elgi talgia

che talgi
chusisse

ma

la uolle finire

sollo

che habia buono fine la sua intentione

pano

pane dilligentemente missu ra hauanti


he talgiato che he chon dilligenza il
sua che he nata per morire

la uita

non more cholui che non nascie

che sollo

li

per qualle chagione

homeni non uolgiono missurare la loro uitta chon la morte


hauete ueduto uoi quelli che fabrichano che ha dogni pietra
misurando se
che pongono hano per fine il fondamento
.

he iussto azioche non chassci

muro

il

ho missero homo

che chon soma roina chasscera la fabricha della uitta sua


perche lui non ha mira al fondamento della morte

CXLI a.
Ditemi quando

lo

homo

nassce chome nassce

llo

certo

he

che elgi nassce nudo he quando he posto morto sotto terra


che auantaggio ha elgi uno uille linziolo doue he inuolto he
.

premio che li da il monddo hora se li mezzi in


oggni hopera deuono essere proportionati allo principio he fine
b
154 perche chonsseguissca la hopera buono fine
che fine hora
quessto he

il

t3

hauera

chome

lo

homo che

dice dauit

morte pessima

richezze

DIG morira

il

elgi

morira

pechatore di

se

uno homo che choxisse pani ponesse

fillo

nella guchia per chusire le uestimenti

traui in locho de

chome hoteneria

di

proffetta

la

he saria scernito

terrene

uolle

hopera

certo

dalli uicini

he che

elgi indarno operarebe

hora no uede lomo quessto di

chontinuo fare quando elgi chongrega beni terreni imperoche


la morte he la guchia que nom pole passarlla li traui di beni
.

terreni

nondimeno

riusscire la

si

hoppera

mio parllare miri

alii

pazzo di cotinuo per fare


indarno he chi non il chrede al

sforza

ma

il

sepolchri che iuui trouera la uerita

che uolle diuentare sapiente piu di ogni altro con


timore di DIG studij il libro del sepolchro che hiuui trouera
cholui

la uera dotrina
per sua

sallute

perche elgi sapera guar-

THE GOSPEL OF BARNABAS

328
darssi dal

monddo, dalla charne he dal senso

uedendo per
charne humana
Ditemi se

cibo di uermi chonsseruarsi la

155 a ui fusse una strada

talmente chonditionata che

chaminado

lo

homo

andassi

ma

sichuro

mezzo

nel

chaminando

alii

estreme parti si rompessi il chapo che diresste uoi


ueden
do li homeni chontresstare inssieme he hauere hemullatione di
.

anddare piu

esstremi per ammazarsi

sulli

che stupore sarebe

uosstro certo che diressti che sono pazzi he frenetici he se

il

non sonno sono

frenetici
li

posero

dissepoli

in uerita talli

li

morte

ma

monddo perche

se uiuessero

homo

quale sta nel mezzo dello

la

chossi elgie uero riss-

lachrimando iessu disse sono pure

allora

animator! del

sechondo la raggione
seguitariano la

dissperati

leggie di DIG he

si

saluariano dalla etterna

perche seguitano la charne he

il

monddo sono

chontendendo

fernetici he chrudeli innimici di loro isstessi

de uiuere piu superbamente he lasciuamente luno dello altro

CXLIIX
Vedendo iuda il traditore che iessu hera fuggito
perse
155 b la speranzza di uenire potente nel mondo perche elgi teneua
la borssa di iessu che di quanto li era dato per ammore di DIG
lui speraua che iessu diuentassi Re di issdraelle he
seruaua
.

chossi lui uenire

homo

potente

onde perssa quessta sperazza

disse fra se, se chostui fussi proffeta saperia che

danari onde non haueria pazienzza he


seruitio

fussi

chonossendo che

sauio

non fugiria

pero melgio sera che io


sacerdoti he chon

mano

li

lo

io

non chredo in

he

li

MS.

li

Re

he se

lui
.

principi di

l
onde
qualche bene
scribi he farissei chome
.

quali fecero chonsilgio

certo he che la faremo malle

bene hotenire.

li

he uedi di darllo in

somo sacerdote dicendo che faciamo noi

il

diuenta

alii

robo

uolle dare

loro che chossi potro hotenire

chossa hera passata in nain

chon

farissei

lui
li

mi hachomodi chon

scribbi

li

scazieria dal suo

honore che DIG

fato la rissolutione dete hauisso


la

mi

se chostui

perche elgi uora

THE GOSPEL OF BARNABAS

330
riformare

chulto

il

perche elgi

nom

faremo sotto
156 a tutti chon

di

DIG sechondo

il

chosstume anticho

pole patire le traditions nosstre

homo

imperio di talle

lo

hora che

certo che periremo

perche essendo scaziati dal nosstro


noi lodato DIG
officio ci bissognera mendichare il pane
hora habiamo Re he presside che sono allieni dalla nosstra
li

nosstri

fioli

leggie

li

noi non

churano della nosstra leggie si chome


churiamo della loro onde noi potiamo fare quello

quali

si

non

si

che uolgiamo che sebene pechiamo DIG nosstro he misserichordiosso talmente a . che chon il sachrificio he degiuno si
placha ma chostui diuentando Re non si plachera se elgi

non uedera

il

chulto di DIG

chome

scriue moisse

he quello

non uera della stirpe


che peggio he lui dice che il messia
ma
chome cia deto uno suo principale dissepollo

di dauit

he che la promessa
hora qualle f ruto nasscera
lascia chostui uiuere certo^he che uenirano li ismaeliti

dice che uenira della stirpe de issmaelle

fu fata in issmaele he no in issach


se si

in riputatione hapresso
la regione nosstra

seruitu

156 b

chome he

Romani

onde di nouo
stato per

il

he

li

darano im possesione

issdraelle sara sotto possto alia

passato

onde intessa

la propossta

pontifice dete risspossta che bissognaua tratarne cho herode

il
|

he chon

il

presside

perche la plebe he talmente inchinata

che senzza la millitia nom potremo fare niente he


ha
DIG che chon la millitia il potiamo passare quessto
piazia
onde
fato il chonsilgio fra loro deliberorno di prennegotio

ha

lui

derlo di notte

mani

quando

il

presside he herode ui ponerano le

CXLIIIc.
Peruenuto in damassco tutti

li

dissepoli

per uollonta di

he iuda traditore quel giorno piu di ogni altro faceua


dimosstratione di hauere hauto in dollore la abssenzza di
DIG

che pero iessu disse guardissi ogniuno da cholui che


senza o chasione si sforzza di farti segno de hammarti he DIG

iessu

ci

leuo lo intelleto che

nom

potessimo chonossere ha che fine

THE GOSPEL OF BAKNABAS

332

lui disse quessto

disse

da

dissepoli

in

sabbato di
iessu

li

gallilea perche quessto mia deto lo


DIG che bissogna che io ui uadi
onde uno
matina peruene iessu in na|zaret
chonossiuto

di

angello

157 a

dapoi la uenuta de tutti

ritorniamo

ogniuno dessideraua di uederllo onde uno

cittadini

publichano per nome zacheo di picholla statura nom potendo


uedere iessu per la grande moltitudine asscese sopra uno
sichomoro he iuui haspetaua che iessu passasi per quel locho
.

quando andaua
locho leuo

alia

sinagoga

pero peruenuto iessu ha quel


zacheo disscendi perche ogidi

hochij suoi he disse

li

uolgio habitare in chassa tua


allegrezza

il

riceuete facendo

morauano

li

farissei

he intrato

il

dicendo

uosstro maesstro

Disscese

homo he chon

lo

uno chonuito splendido


alii

dissepoli

di

iessu,

mor-

perche

ha manggiare cho publichani

he pechatori
E/isspose iessu per quale chagione [entra] il
medicho intuna chassa ditello ha me che io ue diro perche io
son hentrato quiui Rissposero loro per medichare li infermi
.

Voi

dite

il

uero disse iessu perche

ma

de medicina

sibene

li

inffermi

sani

li

non hano bissogno

CXLIV *.
Viue DIG

manda c

li

t>

alia chui pressenzza sta la

proffeti

facino penitenzza

hano bissogno

he
.

he non mada per

di penitenzza

bagno cholui che he monddo

si
.

li

he perche

il

le

mie parolle

rallegraresste che io sia

Ditemi sapete uoi


monddo comincio ha riceuere
d

&*>
>

MS.

iessu disse iessu disse (bis).

il

fare chonto del


b

non

sapete

henoch amicho di DIG che

chamino chon DIG in uerita senza

4)1.

di

ui dicho in uerrita che

certo che io uello diro poi che uoi

pero asscoltate

pechatori
perche loro non

ui

pechatori per sallute loro

la horigine uosstra

che DIG

ma

hentrato

farissei

li

chome non ha bissogno

ueramente

alii

azioche

iussti

se uoi foste

farissei

anima mia

monddo

serui suoi al

monddo

THE GOSPEL OF BARNABAS

334

fu trasslato nel parradisso


perche hapresso

uno

homeni per

li

il

fine

monddo*

altro al

he hiui pennene inssino al iuditio


del monddo ritornera chon hellia he
.

onde hauendo chonossiuto quessto

del

dessiderio

cerchare DIG suo chreatore

b
.

parradisso

inchominciorno ha

perche farisseo propio uolle dire

158 a cercha DIG nella linggua di chanaam che iuui inchominzio


^
Essedo che li chananei
quessto nome per scerno de boni
|

herano dediti alia iddolatria che he chulto di mani humane

onde uedendo

chananei quelli del popullo nosstro che stauano sequestrati dal monddo per seruire DIG chome per scerno
c
quado uedeuano un talle diceuano farisseo zioe cercha DIG
li

quasi dicendo ho pazzo tu non hai statoe de iddoli he addori il


uento pero guarda il fato tuo he uieni ha seruire li nosstri
dij

in uerita ui dicho disse iessu che tutti

di DIG sono stati farissei no di

li

nome chome

santi he proffeti

ma

uoi

in fati

perche in ogni atione loro cerchorno DIG loro chreatore


per

ammore

abandonorno

di DIG

le citta

he

li

uendendoli he dandoli ha poueri per amore di DIG

he

propij beni

CXLV e.
Viue DIG
DIG

si

farissei

che al tempo di hellia ammicho he proffetta di

trouaua duodeci monti habitati da diecesete millia

he talmente che in tanto numero non

158 b pure uno reprobo ma tutti hejrano


che issdraele ha piu di cento millia

elleti di

DIG

trouaua

si
.

Ma

farissei piazesse

hora

ha DIG

che di ogni mille ne fussi uno elleto


Rissposero li farissei
indignati hora adonque siamo tutti reprobi adonque tu reprobi
.

Risspose iessu io non reprobo ma aprobo


Ma
la relligione di ueri farissei he per quella uolgio morire
uediamo
uoi
sete
farissei
hellia
ammicho
di
DIG
se
pero
la relligione nosstra

preggato da

elliseo

suo dissepolo scrisse uno libreto pichollo

nel quale inclusse tutta la sapientia


di DIG nosstro signore g

si

smarirno

li

humana chon

la leggie

farissei setendo

nominare

THE GOSPEL OF BARNABAS

336
il

di hellia perche per le tradition!

libro

niuno osseruaua

talle dotrina

hauere facende

pretessto di

sapeuano che

loro

onde uolleuano

partirssi sotto

allora disse iessu se uoi sette

ogni altro neggotio habandonarete per atendere ha


quessto perche il farisseo sollo cercha DIG chonfussi adonque
farisei

si

fermorno ha asscoltare iessu

il

seruo di DIG, che chossi chomincia

il

ha

libreto,

perche ha chi teme DIG


uolle

bastalj

qualle non fa

altro che riprendere

che uolgiono cerchare DIG serino


chassa sua perche il patrone non
chassa doue non e

he chusstodite

il

ammato

che DIG

non cerchano DIG

le
si

pechati nosstri
porte he

li

il

quelli

fuori di

sensi uosstri

si

nel qualle he odiato

uolgiono bene hoperare atendano alloro

fmestre di

le

lassia trouare

pero chusstodite

chore uosstro perche DIG non

im quessto monddo

di noi

li

suo quessto

sapere sollo quello

quelli che cerchano belle parolle

hellia

temono DIG

chi dessidera de imparare molto pocho

tutti quelli
b

15 9 a che dessiderano di chaminare chon DIG chreator


scriue

qualle di nouo disse

troua fuori
Quelli che

stessi

perche non

gioua niente guadagnare tutto il monddo he perdere la


anima sua
quelli che uolgiono amaesstrare altri uiuano
di
altri
melgio
perche niente se impara da chi sa meno
.

di noi

sente

hora chossi

uno peggiore

si

emendda

la uitta

di lui hamaesstrarllo

DIG fuggisca la chonuerssatione

159k

sollo essendo

chome

fa

sul

monte

sinai

uno amicho che

il

delli

pechatore quando

il

Quelli che cerchano

homeni perche moisse


chon DIG

trouo he parllo

chon

parlla

lo

ammicho

Quelli

DIG una uolta solla per ogni trenta giorni


sono homeni de il monddo
perche intuno
dui
hanni
circha alii negotij
giorno si polle fare hopere per
di cholui che cercha DIG
chaminando non guardi se non
che cerchano

usscirano doue

li

suoi piedi

parllando non dicha se non il neccessario


leuino da menssa chon fame
penssando ogni
.

Mangiando si
giorno di non peruenire
chome tira il fiato una
.

U1

L^bi.

allo

sechondo

spendendo

il

tempo

uesste di pelle di animalli

li

basti

-Jli ^1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

338

dorma sopra
li

la

nuda

massa

terra la

basstera dui hore di dormire

per ogni notte

niuno hodij se non se stesso


Nella oratione stiano chon
.

niuno chondani se non se stesso


talle

di terra

timore chome se fussero al iuditio uenturo

hora fate

quessto nel seruitio di DIG chon la leggie che uia dato DIG
che talmente trouarete DIG che in ogni tempo
per moisse
.

he locho sentirete uoi in DIG he DIG in uoi

160 a

il

ho

libreto di hellia

uoi fosste farissei

farissei pero

Quessto he

nouo ui dicho che se

di
|

haresste letitia che io sia hentrato qui

perche DIG ha misserichordia

delli

pechatori

CXLVI b.
signore hecho chio uolggio dare per
di DIG quatro uolte tanto quanto per una uolta ho

Allora disse zacheo

ammore
riceuto

ha ussura

allora disse iessu ogidi

he pechatori
riputano iussti anderano

trice

farissei

si

il

padre dami
il

tierita

alle hetterne fiami

il

che intesso

li

partirno indignati allora disse iessu alii chonuertiti

ha penitenzza he
familgia

he fato sallute ha

che molti publichani, mereanderano nel regno di DIG he quelli che si

quessta chassa in uerita in

alii

suoi dissepoli

quale haueua dui


la

mia portione

filgioli

di roba

quale riceuta la portione sua

elgi fu

he
il

il

che

uno padre

di

piu giouine disse


li

dete

il

padre suo

parti he andete in paesse


fachulta sua chon meretrice

si

lontano onde sconssumo tutta la

160 b uiuendo
fato fu grande fame in quello
lussurio|samente
il missero andete seruire uno citadino il
talmente
che
paesse
.

qualle lo messe ha passere

li

porci nella possesione sua

chauaua

la

fame

qualli passendo si
le

giande di quercia

in

chompagnia

li

di porci

Ritornato in se stesso disse

mangiando
ho quanti nella chassa de mio padre habondano in chonuiuio
he io qui moro di fame io mi leuero addonque he andero dal
padre mio he diroli padre io ho pechato in ciello chontra di te
.

pero

fa ha

me chome

tu

fai

ad uno

delli tuoi seruitori

THE GOSPEL OF BARNABAS

340

pouero onde quessto inteniiene che il padre il


uedete di lontano uenire onde si mosse ha, chompassione sopra

Andossi

di lui

il

pero uscite

abbrazzo he bassio

inchontro he peruenuto al

li
.

inchinossi

fiollo

il

pechato in ciello chontra di te fa

filgiollo lo

dicendo padre

ha me chome ad uno

io

ho

di tuoi

perche no son degno di essere chiamato tuo fiollo ;


Risspose il padre non dire chossi ho fiollo perche tu sei mio
seruitori

161 a

he non patiro te sta|re in stato de mio seruo


he
chiamato li suoi seruitori disse portate quiui uestimenti noue
fiollo

he uestite quessto mio fiollo he datelli noui chalciamenti dateli


he pressto ammazzate il uitello grasso he
.

10 anello in dito

faciamo fessta

perche quessto mio

hera morto he hora

fiollo

he rissuscitato hera perduto he hora he ritrouato

CXLVII.
Mentre
filgiolo

chassa

si

faceua festa in ella chassa

magiore ha chassa
si

hecho che uene

qualle chagione si faceua talle fessta rissposeli il seruo


uenuto tuo fratello he tuo padre ha ammazzato il

graso onde stano in chonuiuio


quessto sentendo he
11

padre ha lui he

non

adiro forte

si

il

fiollo

elgie

magiore

tuo fratello he uenuto pero

filgiolo

Risspose

il

fiollo

indignato sempre

bona seruitu he tu non mi

desti giamai uno


da
chon
li
mei
he
agnello
mangiarllo
amicj
quessto trissto
che sie partito da te sconsumando ogni sua parte chon mere-

seruito di

**

uitello

uolsse hentrare in chassa pero usscite

disseli

uieni allegrarti chon lui

161 b io tio

il

qualle sentedo farsi fessta in


uno seruo li dimando per
he
chiamato
marauilgio
il

hora che elgie uenuto hai hamazzato il uitello grasso ;


risspose il padre fiolo tu sempre sei chon me he ogni chossa
trice

he tua

ma

chosstui hera morto he hora he rissusscitato hera

persso he hora he ritrouato pero bissogna allegrarssi

se adiro

maggiore he disse ua tu trionfa chio non uolgio


ha
menssa di fornichatori
he si parti dal padre
manggiare
senza riceuere pure uno danaro
Viue DIG disse iessu che
de piu

il

fiollo

chossi

si

fa fessta da

li

angioli di DIG sopra di

che fazia penitenzza he mangiato che hebero

uno pechatore
.

si

parti per

THE GOSPEL OF BARNABAS

342

onde dissero allora

uollere antlare in iudea

li

dissepoli maesstro

che chontra di te li
non andare in iudea perche sapiamo
farissei ckon fl somo pontiffice hano fato chonsilgio Rissposse
.

iessu, io

so auanti che

lo

ma non temo

facessero

il

perche
possono fare niente onde
quanto uolgiano che io non temo loro ma temo DIO

chontra la uollonta di DIG

162 a faziano

nom

(161*)

CXLVIIIa.

Hora ditemi

li

sono farissei sono serui di

farisei hogidi

DIO certo no pero ui dicho in uerita che non uie chosa piu
di quella che lo homo che si chopre
pessima qui in terra
he
habito
di proffesione
relligiosso per choprire la sua
.

scellerita

uno essempio

dirui sollo

io uolgio

farissei azioche chonossiate

li

presseti

Dapoi

grande perssechutione de iddolatri

hellia per la

antichi

delli

la partita di
si

dissperssero

quella santa chongregatione di farissei . perche nello isstesso


tempo di hellia intuno hano furno ammazati diecemillia
proffeti
nelli

li

qualli herano ueri

monti ha habitare he

lo

farissei b

uno

ando dui

stete quindeci

farissei

hanni che

non sapeua de il chompagno nostante che fussero uicini


per una hora di chamino hora uedete se herano churiossi
.

interuene che uene secho in quelli monti onde arnbi dui

si

onde
162 b possero ha cerchajre la aqua he chossi si trouorno
l6x )
disse il piu tempato, perche chosstumauano li piu uechij ha
.

parllare auanti di ogni altro he teniuano per grande pechato


il

parllare di

piu uechio

chon

il

stantia

uno giouine auuanti

di

doue habiti

fratello

li

ho

disse dicho

il

Rissposse lui mostrandoli

dito la stantia hiuui habito perche herano uicini alia

del

giouine

disse

fratello che tu hiuui habiti

hanni

uno uechio

Disse

il

serui di DIO
fratello sai

il

uechio quanto tempo he ho

Rissposse

il

giouine sono quindeci

uechio forsi uenissti quando achab


.

chossie risspose

tu chi hora sia

il

giouine

Re

ammazaua

Disse

de issdraelle

il

uechio

Risspose

THE GOSPEL OF BARNABAS

344
il

giouine ho fratello elgie

uero disse

il

giouine

issdrahelle perche se

non manderia chontra de

iddolatri

hora disse

il

che ha dato DIG

infidele

il

Rissposse

issdraelle persseguitano
.

li

issdraelle ma il perssequitano
Elgie
uechio pero ho uolluto dire chi he hora che

issdraelle

persseguiti

163a

de issdraelle perche

non regiono

iddolatri

pechato

Re

DIG

pechati di

li

non hauessero

issdraelle

li

principi

uechio qualle he quello

principe

per chasstigo de issdraelle

Risspose

il
giouine hor chome lo sapero che sono quindeci hanni chio
non ho ueduto se non te stesso he non so leggere per il che
.

non mi

sera

sono noue

manddato

literre

le tui pelle di

hai ueduto homeni

Disse

il

pechora chi te

uechio hora
le

chome

a date se tu non

CXLIX.
Rissposse

menti

il

giouine

allo popullo

ha chonsseruato
chonobe

il

cholui che chonsseruo bone le uesti-

de issdraelle per quaranta hanni nel disserto


mie pelli tale quale uedi allora il uechio

le

haueua ogni

giouine piu perffeto di lui perche lui

hanno pratichato chon

li

homeni

onde per hauere la sua

chouerssatione disse fratello tu non sai leggere he io so leggere

he in chassa mia ho

una

giorno te faro

li

salmi di dauit

pero uieni che

io

ogni

letione dichiarandoti quello che dauit dice

giouine andiamo hora disse il uechio ho fratello


Rissposse
b
163 sono dui giorni che io non ho beuto aqua pero cerchiamo uno
162
pocho di aqua Risspose il giouine ho fratello hora sono dui
il

messi chio non ho beuto aqua pero andiamo ha uedere quello

che dice DIG per

il

darci della aqua

suo profeta daui

onde ritornorno

potente he

b
il

signore

di

alia stantia del uechio alia

disse il
porta del qualle trouorno una fonte di aqua uiua
uechio ho fratello tu sei santo di DIG pero per te DIG a dato a
quessto fonte Rissposse il giouine ho fratello tu per humilta
.

dici quessto ma certo he che se DIG per me quessto facessi


haueria fato uno fonte apresso la mia stantia
azioche non
.

4J|.

THE GOSPEL OF BARNABAS

346

mi

dicessti

quando

cerchaui aqua

allora

pechasti

disse

quanto
DIG deue

l6 3 a )

di te

giouine ho

chondanare se

Disse

il
il

fratello

stesso

ma

sapessimo
piu

disse

tu dicessti la uerita pero non

fratello

il

azioche
.

chome milgiore
sei

smentichato di

che cercha

padre nosstro hellia che cholui

il

sollo

scrisse

164a uassimo

ho

disse

hero stato dui messi senza here onde

senti alteratione

uechio

il

me

he

mio senso

nel

il

che chonfessoti auere pechato chontra di te


che per dui giorni che non haueui beuto

partissi per

non

certo he che lui

sibene azioche lo hoser-

tempato chonosscendo

la uerita

he

chopagno, elgie uero pero DIG nostro tia


he deto questo presse li salmi he leggete quello

del

iustitia
a

perdonato
che il padre nostro dauit dice
.

bocha mia azioche

la

io

ponero chustodia alia

mia lingua non

mallitia esscusando chon esscussa

declini

li

im

he qui

parolle di
il

pechati
tempato
linggua he partissi il giouine
onde stetero altri quindeci hanni ha trouarsi perche il giouine
muto stantia Ritrouato adonque disse il uechio ho fratello

fece

uno ragionamento sopra

la

Risspose il giouine
perche non tornasti alia mia stantia
non
bene
ho
hanchara
perche
quanto me dicessti
imparato
.

hora disse

uechio chome polle essere quessto che sonno

il

quindeci hanni trasscorsi


Risspose il giouine le parolle le
imparai intuna hora che giamai mi son smentichato ma
non le o hanchora osseruate pero ha che proposito imparare
.

tropo he non hoseruarlo


bono il nosstro intelleto
il

ma

DIG nosstro non cercha che sia

ma

sibene

il

chore nosstro

onde

dimandera quello che haueremo


sibene quello che noi habiamo fato .

giorno del iuditio

164 b impara|to

non

ci

CIA
Risspose il uechio . ho fratello non dire chossi perche
tu dissprezzi la scientia la qualle DIG nosstro uolle che si
haprecij . Risspose il giouine hora chome parllero hora che
io

non

im pechato perche la tua


mia
dicho adonque che

chassci

hanchora
,*ic

la

41)1.

t)

\jjJl

parolla he uerra he
quelli

che sano

li

THE GOSPEL OF BARNABAS

348

chomandamenti

di DIG scriti nella leggie che deue osseruare

imparare de piu he quanto imparera


Disse il uechio ho
per osseruarlo he non per saperlo
fratello dimi chon chi parli tu che tu pero chonossi non
quelli se elgi uolle poi

sia

hauere imparato quanto

me

dissi

Rissposse

il

giouine ho fratello

onde ogni giorno mi meto auanti


a
rendere
11 iuditio di Dio
he sempre
ragione di me
per
Disse il uechio ho
sento in me chi esscusa li mei diffeti

10

parlo chon

stesso

che

fratello

hai tu che

diffeti

stai

perffeto

Risposse il
son f ra dui

165 a giouine ho fratello non dire chossi imperoche


4
luno he che io non chonosco
grandi diffeti

me

he che

laltro

io

non

essere

il

fame
hora chome

dessidero

maggiore pechatore
piu di ogni altro penitezza Rissposse il uechio
chonosserai te essere il maggiore pechatore se
.

sei il piu
mi disse
che
perffeto
prima parolla
Rissposse
il mio maesstro
quando pilgiai Io habito di farisseo fu questa
che
douessi chonsiderare la bonta di altri he la mallitia
il

giouine la

mia che

me

se quessto facessi chonosseria

pechatore

Disse

essere

il

maggiore

uechio ho fratello de chi chonsideri bonta

il

su quessti monti che non uissono homeni


giouine io doueria chonssiderare la hobedienza

ouero diffeto
Risspose

il

del solle he pianeti che seruono

me

ma

suo chreatore melgio di

il

chondano ho perche non faciano lume chome


uoria ho perche scaldi troppo
ho che bagni tropo ouero
.

quelli

pocho
fratello

il

terreno

onde sentendo quessto

il

doue hai imparato quessta dotrina che

165 b nonanta hanni

uechio
io

disse

mi trouo

cinque son stato fari seo


il
ho
tu
fratello
dici quessto per humilta
giouine
Risspose
perche tu sei santo di DIG ma pero ti risspondo che DIG
.

delli qualli setanta

nosstro chreatore b

elgi

non guarda

il

tempo

ma

guarda

il

chore onde dauit de quindeci hani piu giouine di sei altri


fu elleto Re de issdraele
he diuene proffeta di DIG

fratelli

signore nosstro

il.
4)1.

b
<jJU*

4)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

350

CLI.
Quessto hera uero farisseo disse iessu

suoi dissepoli

alii

he piacesse ha DIG che noi potessimo il giorno de il iuditio


Asscese adonque iessu in naue he li
hauerlo per hamicho
.

dissepoli

del

dolleuano che

si

pane

li

si

ripresse iessu dicendo guardateui dal leuato di

che sono al tempo nosstro

farissei

leuato guassta una massa


dissepoli

farina

di

perche uno pocho di

Diceuano

allora

li

luno allo altro hora che leuato habiamo se tam-

pocho non habiamo pane

haueuano smentichato di portare

ho homeni

disse allora iessu

di

166 a pocha fede ui sete smentichati adomjque di quanto ha fato


l6 5*) DIG b in naim doue non hera
he di quanti
segno di grano
furno
saturati
de
he
he
dui pessi
cinque pani
mangiorno
.

il

di

leuato del farisseo he la diffidenzza di


loro stessi che

tempo

ma ha

ha choroto non

choroto issdraelle

sollo

li

imperoche

DIG he pensiero
farissei di

sapendo legere fano quello che uedono fare alii


li
tengono per santi sapete uoi che chossa he
.

elgie olgio della natura

humana

sta sopra ogni liquore chossi

la

humana

q,|sto

aemplici non

li

farissei

perche

uero farisseo

il

perche sichome lo holgio


bonta de il uero farisseo

Elgie uno uiuo libro che


perche ogni chossa che elgi dice he
he
la
onde chi fa chome
sechonddo
leggie di DIG
hopera
il uero farisseo he salle che
lui osserua la leggie di DIG
sta sopra ogni bonta

DIG dona

al

monddo

humana di pechato perche


putrefare
che
lo
uede
se
ha
riduze
penitenzza
ogniuno
Elgie lume
166 b che illumina la strada di pere|grini perche ogniuno che
non

la

lasia

charne

pouerta sua chon la penitenzza . chonosse


che in quessto monddo non si deue fermare il chore nosstro .
Ma quello che fa lo holio marzo il libro choroto il salle
chonsidera

la

putrefato he
se

il

lume amorzato

adonque non uollete perire

fano hora

li

farisei

d
.

quello fa

il

falso

farisseo

guardateui de non fare chome

THE GOSPEL OF BAENABAS

352

CLII

Peruenuto iessu in ierussalem


sabbato nel tempio se
prenderlo he dissero

li

he hentrato uno giorno di

auicinorno

maestro elgi

soldati per tentandollo

li

licito millitare

iessu la nosstra fede ci dice che la uita nosstra


millitia sopra la terra

Dissero

li

soldati

Rissposse

he una chontinua

adonque

ci

uoi chon-

uertire alia tua fede he che lassiamo la moltitudine di dij, che

roma ne a uintiotto millia dij che si uedono he seguitaremo


tuo dio che he sollo he perche non si uede non si sa doue

sollo
il

167* elgie he forssi che elgie una uanita Rissposse iessu se io ui


(166*) hauessi chreato chome uia chreato il nosstro Dio b io cercheria
.

di chonuertirui

chome

Risspossero loro hor

tuo DIO che non

si

sa doue elgi

DIO che noi diuentaremo iudei

sia

si

cia chreato

dimosstraci

allora disse

iessu

il

il

tuo

se

uoi

haueste hochij da uederlo io uelo mosstreria ma perche sete


ciechi non posso mostraruello Rissposero li soldati per certo
.

che

Io

honore che

intelleto perche

ti

fa quessto popullo ti deue hauere leuato Io

ogniuno di noi ha dui hochij in chapo he

Rissposse iessu li hochij charnalli


uedere se non chosse grosse he essterne pero
dicj ciechi

uedere

se

non

li

nom
nom

ci

possono
potrete

uosstri dei di legno argento he horo che

Ma noi di iuda habiamo


possono fare chossa ueruna
che
sono
il timore he la fede di DIO nosstro
hochij spiritualli

nom

pero potiamo uedere

16 7 b

spossero

li

li

c
.

Ris-

guarda chome tu parlli perche dissprezando


daremo in mano di herode che fara uendeta
|

nosstri dei

ti

che sono omnipotenti

homnipotenti chome
li

allegrorno

exaltare

nosstro DIO in hoggni locho

soldati

delli nosstri dij

si

il

li

di parolle

mossca che

io

Risspose iessu se sono


li
uolgio adorare
.

soldati quessto sentendo he chominciorno

suoi iddoli

ma

dite perdonatemi chio

allora disse iessu

di fati pero fate che


li

uolgio adorare

non fa

ha

incio bissogno

li

uosstri dei chreino

si

sgomentorno

li

una

soldati

THE GOSPEL OF BARNABAS

354

quessto sentendo he non sapeuano che dire pero disse iessu


certo he che loro

non facendo una mossca

una parolla*

chui

nouo non uolgio


per loro habandonare quelo DIG che a chreato ogni chossa cho
.

il

Rissposero

nome

sollo

hora

soldati

li

faci

di

a spauentare li hesserciti
uedere quessto perche ti
.

uolgiamo prendere he uolleuano esstendere le mani in iessu


bc onde subito furno
allora disse iessu addonai sabaot
spinti li
.

chome

soldati fuori del tempio

168 quando
ft

Mi

si

la|uano per riponerui

piedi hora

il

chapo

se
il

spingono li uasi di legno


uino
per modo che hora
.

perchoteua la terra senzza

che ueruno

li

li
quali pressero tanto spauento he talmente fugirno
che non furno piu ueduti in iudea.

tochassi

Mormorauano

sacerdoti he farissei fra loro he diceuano

li

elgia la sapienzza di bal

ha

fato quessto

he asstarot onde in uirtu

di satana

aperto la bocha sua iessu disse DIG nosstro

chomando che no

rapisse la roba del prossimo nosstro

si

precceto he talmente uiolato he ehontaminato che ha rempiuto il monddo di pechato he talle che

onde

sollo quessto

non sara giamai rimesso chome


imperoche

non

si

per ogni altro pechato

li

li

altri

pechati

dollerssi di quello

farlo piu co degiunare fare oratione

nosstro potente he misserichordiosso

168 b

rimete
il

he ellemosine

perdona

cf s

ma

he
DIG

quessto

pechato he talle che non sara giajmai rimesso se non sera


restituito il mal tolto
disse allora uno scriba ho maesstro
.

chome ha rempiuto

il

monddo

che hora per gratia di Dio


li

qualli

non possono tanto

millitia sospessi

J~

non

-1

41).

Ij^-

KijJ

ill.

il

latroncinio

4J)I

certo

non pochi ladri


uedere che sono dalla

ui sono se

pressto farsi

^ JTill

iLJlll j floic

di pechato

Rissposse iessu chi non chonosse

tf ^
b

li

beni

THE GOSPEL OF BARNABAS

356

nom

1
anzi in uerita ui dicho
possono chonossere li ladri
che molti robano he non sano quello che fano he pero il
lore pechato he maggiore de li altri
perche la inffermita
.

inchognita non

ha

iessu

sana

si

allora

farissei

li

he dissero ho maestro possia che tu

chonossi la uerita amaesstraci

hachosstorno

si

sollo in issdraelle

Rissposse iessu quessto non

dicho di essere sollo che chonosca la uerita perche questa uoce


di sollo

non ad

apartiene sollo ha DIG he

si

ab
la uerita che sollo la uerita chonosse
io saria ladro

quessto

DIO

169 a

qualle he

onde quando

io dicessi

maggiore perche roberia lo honore di

he dicendo di essere

chasscare

il

daltri

che chonossca DIG mi faria

sollo

in magiore ignoranzza di tutti

pero uoi facessti

graue pechato dicendo che io sollo chonossco la uerita . he


ui dicho che se uoi quessto dicessti per tentarmi che elgie
il

maggiore
tutti

pechato
tacere sebene

me

allora

di

iessu

nouo

uedendo

disse

non sono in

sollo

issdraelle

che

pero ascoltatemi posscia


tutte le chosse chreate sono de
che mi hauete interoggato
il chreatore talmente che niente nom polle pretedere niente

chonossca la uerita io sollo parllero

pero la hanima,

sensso, la charne,

il

honnore tutto he chossa di DIG


uolle DIG d

chome

si

diuenta ladro

al chontrario di quello che uolle


ui dicho uiue DIG * alia chui

tempo he

il

pilgiate

chossa, andero in

169 b sette ladri

tempo

il

sie

similmete ladro

he magiore ladri sette quando spen|dete


he no al piazere di DIG g he

ueramente

il

milgiore

il

piu uille

ladri

_j

MS.

cholui

pechato sia di qualle sorte si uolgia elgie ladro


elgi roba il tempo he la anima chon la uita sua che

il

ill.

pero

perche
deue seruire DIG he la da ha satana innimicho di DIG

* ill

tempo dicendo dimani faro chossi diro tal


he non dicendo se DIG uora f che

talle locho

spendete per seruitio di DIG che sete

lo

anima mia che

al uosstro piazere

che fa

chon

he spendendola similmete

DIG

pressenza sta la

quando

la roba

talmente che non riceuendossi

Li
ia.

jJU.

u l.

ill.

JL. ill

ill

d eUL.
ill

jLfcly-j*

ill.

^.

il.

THE GOSPEL OF BARNABAS

358

CLIV*.

Lo homo adonque
quando

che a

lo

honore, la uita he la roba

sera robato la fachulta sua sara apichato

li

quando li sera robato la tiita sara dechapitato


he qnessto he iussto perche DIG lo ha chomandato

non

sera robato lo honore al prossimo perche

chroce

ladro

il

he

la

roba la uitta chon la roba sia punito

170 a sia

saluo

certo

no

non hetrorno

nosstri
li

suoi

ma

quando

e messo sopra la

nella terra di promissione

he per quessto pechato

fioli

micidialle

il

ha

roba sia punito he chi


ma chi roba lo honore

li

chui pressenzza sta la

ma

sibene

serpenti ne ocissero

setanta millia del nosstro popullo

circha

perche per la mormoratione di padri

ladro

roba dello honore

forsi milgiore la

chomandato DIG che chi roba

forsi

il

Viue Dio b

anima mia che he degno

alia

di

maggiore
pena cholui che roba lo honore di cholui che roba la roba
he la uita allo homo he cholui che asscolta il mormoratore
.

he similmente reo perche uno riceue satana sopra la linggua

he

lo altro

dentro

le

horechie

si

sconsumauano

li

farissei

nom

questo
poteuano chondanare il suo
parllare . allora si apresso ha iessu uno dottore he diseli
maesstro bono diame per qualle chagione DIG non choncesse

sentendo perche

formento he

porno alii nosstri padri


sapendo che loro
doueuano chassoare certo che elgi doueua concederli il for

il

il

mento houero non

homo

mi chiami bono ma

tu

homo

lassarlo uedere al

Rissposse iessu

heri perche sollo DIG he

bono c

he molto piu heri ha dire perche DIG non ha fato sechondo il


tuo ceruello Ma pero ti risspondero al tutto onde ti dicho
.

che DIG chreatore

ha noi

pero non e

he chomodita sua
suo

onde

chreatore

la

sta

licito alia

ma

si

chonforma

chreatura di cerchare

il

moddo

honore di DIG chreatore

sibene lo

la

dalla

chreatura

anima mia che

se

b
<uta.
"f-

)y^"

4)1.

non

chreatura dipendi dal chreatore he non

dipendi

pressenzza

nosstro nel hoperare

Viue Dio b

alia

d
il

chui

DIG choncedeua ogni

THE GOSPEL OF BAENABAS

360
chossa

homo

al

seruo

DIG

di

parradisso pero
li

he

elgi

chreatore

il

si

haueria
aueria

homo

dicho in uerita che cholui

ti

honossiuto

riputato

essere

del

signore

qualle he benedeto in etterno

il

cibo azioche lo

il

proibite

homo non

lo

onde

stesse

sogetto ha lui

qualle ha chiaro

il

il

lume

delli hochij suoi oggni chossa uede chiaro he nelle isstese


il che non fa il ciecho onde ti dicho
tenebre chaua luce
.

che se

homo nom pechaua non

lo

chonossceria io ne tu la

misserichordia di DIG he la iustitia sua

homo

impechabille saria stato equalle

he

se

ha DIG

DIG faceua

lo

in talle chossa

pero DIG benedeto chreo lo homo bono he iussto* ma libero


171 a di f are
quello che li piaze quajto alia propia uitta he sallute
ouero danatione
parti chonfusso

si

stupite

il

dotore quessto sentendo he

si

CLV b.
Allora

mente

il

chiamo dui uechi sacerdoti sachreta-

pontifice

he

mando ha

li

tempio he sedeua nel

iessu

suoi

apressorno ha iessu

del

usscito

sallamone asspetando la
he appresso disse haueua

mezzo giorno per orare


dissepoli chon grande moltitudine

oratione di
li

qualle hera

il

porticho di

di

popullo

si

sacerdoti he dissero, maesstro per qualle

li

homo

il formento he il
chagione mangio
porno DIG uolsse
che lui lo magiasse ouero no he quessto dissero tentandollo

lo

perche se lui diceua DIG uolsse uolleuano risspondere cho dire


perche il proibite he se lui diceua DIG non uolsse uolleuano
.

dire

adonque

lo

homo

polle piu

chontra la uollonta di DIG

he chome

la uia sopra

sinistra

il

precipitio

dendo

li

sacerdoti

ji

j oro

cn uore

il

di

DIG posia che hopera

Risspose iessu la uosstra dimanda

monte che habia

ma

alia desstra

chaminero nel mezzo

il

he

alia

che inten-

confusero uededo che elgi chonosceua


allora disse iessu ogni homo per hauere
si

neccessita hopera per suo utille ogni

chossa

Ma

DIO

il

quale non ha bissogno di chossa ueruna opero per beneplacito

U.

THE GOSPEL OF BARNABAS

362
suo

onde chreando

lo

homo

chreo

lo

libero azioche elgi

DIG non hauere bissogno di lui . uerbi gratia


chome fa uno Re il qualle per mosstrare la sua richezza
chonossesi

ammino piu dona liberta alii suo


DIG
chreo*
lo homo libero azioche molto piu
pero
ammassi il suo chreatore he chonossesi la sua liberallita
he perche
serai

serai suoi lo

li

b
che se bene DIG he omnipotente per non hauere neccessita
auendollo chreato chon la omnipotenzza il lasscio
del homo
talmente che potessi resistere al
libero per sua liberallita
.

che se bene poteua DIG impedire il


d
perche
pechato non uolsse chontradire ha la liberallita sua
DIG non ha chontraditione azioche auendo hoperato nel homo

malle he fare

bene

il

omnipotenzza he

la

172 a
^

I?I

non chontradi

liberallita

al

pechare del

homo dicho azioche potessi operare nello homo la missejrichordia di DIG he la sua iustitia 6 he in segno che io dicho
.

che

la uerrita ui dicho

mandati per tentarmi

pontiffice uia

il

he quessto he il fruto del suo sacerdotio si partirno li uechij


he rinontiorno il tutto al pontifice il qualle disse chostui
ha il diauollo ha dosso che li renontia ogni chossa
perche
.

elgi

asspira

prouedera

Fata

la oratione di

lo

ma

DIG

li

ha

iessu

della

nel uscire del

madre sua

lo

dissepoli dicendo maestro chi

ouero

la

Risspose iessu ne

DIO

mezzo giorno

uno ciecho dal uentre

li

interogorno

padre

sopra

issdraelle

tempio trouo

il

monarchia

alia

il

madre che

pecho in chostui
perzio elgie nato ciecho

padre ne

madre pecho in chostui

la

ma

chossi chreato 8 in tesstimonio dello euangellio

he chiamato

il

ciecho apresso disse sputo in terra he fece

fanggo he quello posse sopra li hochij del ciecho he disseli


ua alia lauanda di siloe he lauati, andete il ciecho he lauatossi
.

172 b riceuete

il

lume

onde ritornando ha

chassa molti che lo


|

I71

inchontrauano
a

jjJli.
c
}!)-

diceuano

se
b

41)1.

4lll.

Vll .

cholui
JjJ
J-i^fr

x.

<J]I.

4lll-

fussi

ciecho

io

diria

THE GOSPEL OF BARNABAS

364

certo che lui essere quello che sedeua alia porta bella del

tempio
il

alia

diceuano elgie esso ma chome elgia riceuto


dicendo sei tu il ciecho che sedeua

altri

lume he

lo tratenetero

del

porta bella

perche

lui

uno homo

mi

apossto sopra

alia

tempio

Risspose

chome

Dissero loro hor

io

lui,

son lui he

ueduta

riceuessti la

Risspose

fece fango sputando in terra he quello fango

lauanda di

li

hochij he disse ha

siloe, io

me

ua he

lauati

son andato he son lauato he hora

uedo che sia benedeto DIG de issdraelle peruenuto il ciecho


nato di nouo alia porta bella del tempio si riempi tutto
ierussalem di talle chossa onde fu menato al principe di sacer.

doti

ciecho

qualle con

il

di iessu

lo
si

sacerdoti he farissei trataua chontra

li

il

interogo

lui

rissposse

pontifice dicendo

homo

sei

hora da gloria ha DIG

tu nato
disse

il

pontifice he dici qual proffeta tie aparuto in sonio che ti


habia illuminate elgi stato il padre nosstro abraham ouero
moisse seruo di DIG ouero alchuno altro proffeta perche altri
.

173

nom

possono fare talle chossa


Risspose il ciecho najto, ne
habraham ne moisse ne ueruno proffeta ho ueduto in sonio
.

ma sedendo alia porta del tempio uno


andare hapresso he fato fanggo di terra
chon il sputo suo mi messe di quello fango sopra li hochij
he mandomi ha la lauanda di siloe al lauarmi onde andai

che mi habia sanato

homo feceme

li

he mi son lauato he ritornai chon


10
11

il

interogo

nome

pontifice del

ciecho nato lui

non mi

il

disse

lume

deli

suo

homo Risspose
nome ma uno homo

di talle

il

mei hochij
.

che uisste quessto mi chiamo he disse ua he lauati chome


ha deto quello homo
perche elgie iessu nazareno proffeta
.

he santo di DIO de

issdrael

Disse allora

il

pontiffice forsi

hogidi tia sanato che he sabbato


Risspose il ciecho ogidi
mia sanato Disse il pontiffice hora uedi chome he pechatore
chostui che non hosserua il sabbato .
.

CLVII.
Risspose
il

so

ma

il

ciecho

nato

che lui sia pechatore

quessto so che essendo ciecho lui

io

non

mia illuminate

THE GOSPEL OF BARNABAS

366
173 b

Non

chredetero quessto

farissei pero dissero

li

al

pon|tifice

padre he madre sua che ci dirano la uerita


Mandorno adonque per il padre he madre del ciecho li qualli
mandissi per

uenuti
fiolo

li

il

il

interoggo

pontifice dicendo chostui elgi uosstro

ueramente nosstro

Rissposero loro elgie

allora

il

pontifice elgi

fiolo

dice di essere nato ciecho

uede chome he sucesso la chossa

Disse

he hora

Rissposero il padre he
madre del nato ciecho elglie ueramete nato ciecho ma chome
elgi habia riceuto

lume noi non sapiamo

il

interrogate he ui dira
pontifice di nouo disse

he
del

la uerita

dicj

ciecho

la uerita

ciecho nato

al

onde furno

Da

elgia hetta lui


licenziati

gloria

he

il

ha DIG

temetero di parllare il padre he madre


hera uenuto uno dechreto dal senate

perche
che niuno douessi 1 chontendere per iessu proffeta
de iudei sotto pena della uita il che haueua impetrato il

romano

presside he pero dissero lui ha hetta lui interogate

Disse

nato da gloria ha DIG he dici la


uerita perche sapiamo quessto homo che tu dici hauerti
174a sanato che elgie pechatore
Rissposse il ciecho nato che
dicho

il

pontifice al ciecho

ma

pechatore non il so
uedeua he lui mia illuminate
lui

sia

monddo

quessto

so

che

io

non

certo he che dal principio

ha quessta hora non uie stato piu


illuminate uno ciecho nato
he DIG non hesaudisse li
del

insino

pechatori*
illumine

dissero

si

li

marauilgio

inchredullita he disse

me

interogate non
.

dissepoli

Io

dissepollo

io

talle

uelo

dito

he perche di nouo
uoi

diuentare

homo

he

chostui

non sapiamo doue

che

il

perche noi siamo dissepoli di


DIG ha parllato ha moisse ma
.

elgi si sia

he

il

scatiorno fuori

della sinagogga he tempio proibiendoli la oratione

monddi de

MS.

issdrael.

douessi douessi (sic).

suoi

pontifice dicendo tu sei tutto


uoi hamaesstrare ua he tu diuenta

moisse

sapiamo

ho

hanchora

uollete

ci

hor chome fece quando te


natto allora della lore

ciecho

il

malladi allora

nato im pechato he
di

farissei

chon

li

THE GOSPEL OF BARNABAS

368

CLVID>.

Andossi

174 b
(i73

dicendo

ciecho nato ha trouare iessu

il

in niuno

tempo

b
)

fosti chossi

da DIO nosstro benedeto

quale il choforto
beato chojme sei hora
il

qual parllo per dauit


padre nosstro he proffeta suo chontra li amici del monddo

perche

sei

il

dicendo loro malladiscono


proffeta disse

benedissco he per michea

io

malladisco le uosstre benedictione

io

he

perche
haere la aqua al f uocho
chaldo al fredo he Io hamore allo hodio

non he tanto chontrario


la luce alle tenebre

il

la terra allo

quanto ha chontrario DIO

il

monddo

uollere dal uollere del

interogorno adonque
dissepoli dicendo signore grande
sono le tui parolle pero dici il sensso perche hora noi no le
intediamo
Rissposse iessu quando chonosserete il monddo
Io

li

uederete che io ho deto

il

uero

he chossi chonosscerete

la

uerita in ogni proffeta sapiate adoque che tre sorte de monddi


intun sollo uochabolo si chomprende
luno he chiamato li
.

cieli

chon

la terra

inferiore allo

homo hora
.

monddo he

quessto

le

chosse

in tutto sechondo

DIO perche chome dice dauit proffeta di DIO

la uollonta di

175 a

aqua haere he fuocho chon tutte

non preterisscono
DIO lia dato uno precceto il qualle
sechondo he chiamato tutti li homeni chome se chiama

il

chassa di uno non per


quessto

li

ma

muri

per la familgia

la

hora

monddo hanchora amma DIO b perche naturalmente

dessiderano DIO
dessidera

DIO

talmente che quanto alia natura ogniuno


nel cerchare DIO he sapete

sebene herano

l
perche tutti dessiderano DIO perche ogniuno dessiderano uno
bene inffinito
senza ueruno male il che he sollo DIO C che
.

pero

il

quessto

misserichordiosso DIO ha

monddo per sua

mandate

sallute

il

li

terzo

proffeti

ha

monddo he

la

suoi

praua chonstitutione delli homeni di pechare che sie chonuertito in legie chontra DIO chreatore del

fa Io

homo

^l^i.
So MS.

diuentare simille

alii

4)|.
2

MS.

suo (sic).

monddo d

la

quale

demonij innimici di DIO

jJU.

THE GOSPEL OF BARNABAS

370

hora quessto monddo DTO nosstro hodia talmente che se li


proffeti hauessero ammato quessto monddo che chredete uoi
.

certo he che DIG

Viue DIG*
uenira

17 5 b
(i74

b
)

haueria leuato la proffetia he che sto dire

nontio di DIG

il

questo

li

alia chui presezza sta la

monddo

monddo

al

trissto

se

certo he che DIG

anima mia che quando


elgi pilgiassi ammore ha
li

leuarebe quanto

elgia donato chreandollo

he

il

chontrario ha quessto monddo

reprobarebe

tanto he DIG

CLIX d.
Rissposero

li

dissepoli

ho maesstro grandissime sono le tui


no le intendiamo

parolle pero habici misserichordia che noi

Disse iessu chredete forsse uoi che DIG habia chreato


suo

il

nontio

per suo riualle che debia uollere agualgiarsi ha DIG

ma

no

certo

non

uollere quello che

intendere

pechato

uolle

pechato

chonossete

mie parolle

pero asscoltate le
il

suo signore

il

non

perche

quessto

ui dicho che

bene chome suo bon seruo che non debia

si

nom

Voi nom potete


che

chossa

sia

in uerita in uerita

polle nasscere nello

homo

se

non per chontradire ha Dio f essendo che sollo he pechato


che quanto DIG uolle
quello che DIG non uolle talmente
he allienissimo da pechato s
onde se li nosstri pontifici he
.

sacerdoti chon li farissei mi perseguitassero perche il popullo


176* de issdraelle mia
chiajmato DIG fariano chossa gratta ha
DIG he DIG li premiarebe
ma perche mi perssequitano al
.

chontrario essendo che non

uolgiono chio dicha la uerita

chome hano chontaminato

il libro di moisse . he
quello di
dauit proffeti he ammici di DIG chon le loro traditioni h he

pero
in

mi odiano he dessiderano

habominatione

mia morte

la

ditemi moisse

pero DIG lia

ammazzo homeni he achab

ammazzo homeni he adonque quessto tutto uno homicidio


certo no perche moisse ammazzo li homeni per disstrugere
.

il

J^.
l

Jbo
juq

il

[^ ^J
j^j
JiXJl

Uj

U>

1julj
3

cLJd/-

Jy*.

LJ

t_

THE GOSPEL OF BARNABAS

372

he chonsseruare

la iddolatria

ammazo

il

homeni per disstrugere il chulto


chonsseruare la iddolatria
onde ha moisse
.

ammazare

li

ma

hachab

he

di DIG uero*

li

sachrificio lo

chulto di DIG uero

si

homeni he ha achab

chonuertite in

chonuersse in

si

sachrilegio talmente che una opera isstessa feze quessti dui


b
chontrarij effeti Viue DIG alia chui pressenzza sta la anima
.

mia ehe

satana hauessi parllato alii angioli per uedere


chome loro ammauano DIG che lui non saria riprobato da DIG
se

176 b

ma

I75

Kissposse cholui che scriue hor

perche cercho

da DIG pero he riprobato

di desuiarli
|

chome

se intende quel deto in

michea proffeta della bugia che chomando DIG che fussi deta
per bocha di falssi proffeti chome e scrito nel libro di re de
isdrahele

Rissposse iessu ho barnaba recita uno pocho tutto

sucesso che uederemo la uerita chiara

il

CLX c
Allora disse cholui che scriue

Re

successi delli

li

Re

chongrego

il

chontra

fioli

li

amonitj

Re

iosafat

Daniel proffetta scriuendo

de issdraelle he tirani chossi scriue

de issdraelle chon

il

Re

si

di iuda per chobatere

de belial che uole dire reprobi che herano li


hessendo l sentati in sedia ambi dui in ssamaria

di

iuda he

achab Re de

issdraelle

stauano

auanti di loro quatro cento falssi proffetti li quali diceuano


allo Re de issdraelle asscendo chontra li amoniti
perche
DIG li dara nelle mani tui he disspergerai hamon
Disse
.

allora iosafat

177 a

nialligno

si

troua quiui

alchuno

del

proffeta

Rissposse achab uie uno


che sempre mi predice malle

padri nosstri

sollo
il

il

DIG di

qualle

he

quale tengo in

e quessto elgi disse elgie sollo perche quanti si


p regi one
trouauano herano ammazati per dechreto di hachab onde
t

herano
sopra

li

proffetti

chome

ci

hai deto ho maesstro fuggiti

monti doue non habitauano homeni

li

manda

Disse allora

he uediamo quello che lui dice;


chomando adonque hachab che fussi menato hiuui michea
iosafat

qui per lui

MS.

hessendo he essendo (sic).

THE GOSPEL OF BARNABAS

374
il

quale uene chon

homo

lo

chatene

le

alii

hachab dicendo
noi chontra

lo

interogo

michea in nome de DIG asscenderemo

dici

amoniti

li

chome

piedi smarito in fazia

die habita fra la uitta he la rnorte

dara DIO in

ci

mano

le citta loro

michea ascendi ascendi che bene ascenderai he

Rissposse

melgio disscenderai

allora

li

falssi proffeti

laudauano michea

per uero proffetta di DIO he li sciolssero le chatene da li piedi


iosafat che temeua DIO nosstro he non fu giamai inchinato li
.

suoi

ammore

per

auanti

ginochij

li

di DIO di padri nosstri dici la uerita

177 b hai ueduto la riuscita

hachab

di quessta

disse

non malle pero tu no

predice se

ambi dui hora chome

sai quessto

DIO he ho sentio DIO chossi dire


asscendi chontra di

una chossa
he disse

ha

li

il

chredeui

ho michea

haparechiarssi uno chonssilgio

10 senti

amon he
una

chi ne diceua

sia

dissero allora

Risspose michea

di angioli auanti di

chi inganera hachab azioche

ammazato

altra

onde chi diceua

uene allora uno angiollo

sign ore io chonbatero chontra di hachab he andero

suoi falssi proffetti he portero la

buggia nella

he chossi asscendera he sara ammazato


disse hora
11

chome tu

chome pechore senzza pastore Ridendo


ha iosafat io te lo deto che chostui

popullo de issdraelle

nom

guera Risspose michea ho


temo la facia tua pero ti dicho che ho ueduto il

iosafat io

allora

interoggo michea dicendo

iddoli

ua he fa chossi che uincerai


he

falssi proffetti

michea dicendo

il

bocha

che sentendo DIO

il
.

loro

allora se adirorno

principe loro perchosse la guancia de

ho reprobo di DIO quando si parti da noi


he da te uene dici quando uene ha noi

lo angiollo di uerita

178 a

lo angiollo

saperai
essere

che

quando

ci

porto la buggia

Rissposse

michea tu 1

lo

scamperai di chassa in chassa per timore di

ammazzato hauendo tu inganato

il

tuo

Re

allora

adiro achab he disse prendete michea he le chatene che

si

haueua ha

li

piedi poneteli al chollo he chustoditello

chom

inssino alia mia tornata perche


pane di orzo he aqua
hora non so la morte che io li uolgio dare
ascendetero
la
il fato
he
sechondo
de
michea
sucesse
adonque
parolla
.

MS.

to (sic).

THE GOSPEL OF BARNABAS

376

perche il Re di amoniti disse alii suoi serui


guardate
no chonbatete ehontra il Re di iuda ne chon li principi de
issdraelle ma ammazate il Re de issdraele achab innimicho
.

mio
per

allora disse iessu fermati

il

proposito nosstro

Auete intesso
si

lo

barnaba qui perche

ci

basta

disse iessu

signore onde iessu disse


homicidio he maggiore

tutto

il

la
.

rissposero

li

dissepoli

bugia in uero he pechato ma


perche la buggia he pechato

ma lo homicidio se bene he
proprio de cholui che la dice
17 8 b propio de cholui che il chomete he talle che distrugie la
^ I77
piu chara chossa che habia DIG qua in terra che he lo homo
.

he

alia

bugia

quanto
per

nom

polle rimediare

si

sia deto

che

nouo dare

poterssi di

la uita allo

ha me mosse seruo di DIO pecho

ammazzo

li

Rissposero

chon dire

al chontrario di

homicidio non ha rimedio ueruno

lo

elgi

morto

pero dite

ammazando quanti

elgi

dissepoli DIO guardi DIO guardi che

Allora
moisse pechasse hobedendo DIO che il chomandete
disse iessu he io dicho DIO guardi che quello angiollo pechassi
che ingano li falssi proffeti di hachab chon la buggia im.

peroche sichome DIO riceuete in sachrificio


riceuete per laude la

che sichome hera


la missura del

il

alia

sottoposto alia leggie


quello che DIO

179 uio deto

.
|

chossi

nom

non

homicidio chossi

in uerita in uerita ui dicho

pichollo che fa fare le scarpe sue chon

gigante

sottoponere DIO

buggia

lo

chossi hera cholui che uolle fare

leggie
.

chome

elgi per essere

homo he

pero quando chrederete sollo pechato

quanto che io
onde perche DIO non he chompossto ne mutabille b
polle uollere he non uollere una chossa perche
uolle trouarete la uerita in

haueria chontraditione in se stesso he chonsequentemente pena


he non sarebe beato inffinitamente
Rissposse fillipo ma
.

chome

intendde quel deto di amos proffetta che non uie


malle nella citta che DIO non lo habia fato Rissposse iessu
se

hora qui uedi

fillipo

quanto he perichollo

il

fermarssi nella

378

chome fano

literra

che

farissei

li

si

ano fabrichato

la

pre-

che uengono ha dire


infato DIO essere iniussto, simullatore he bugiardo he horendo
desstinatione di DIO

nelli elleti talle

che sera sopra di loro


pero ti dicho che qui amos
di
DIO
dice
de
il
il monddo chiama malle
malle
che
proffeta
iuditio

imperoche

se lui hauessi presso

saria state- intesso dal

sono bene che ouero

ci

uochabolo de

il

monddo

il

purgano

iussti lui

non

perche tutte le tribulationi

malle che habiamo fato

sono bene perche cimpediscono di non fare malle


ouero ssono bene perche fano chonosscere al homo la con-

ouero

amiamo he dessideramo

quessta uita azioche

di

ditione

la

179 b uitta heter|na


se adonque amos proffetta hauessi deto non.
uie bene alchuno nella citta che DIO non lo habia fatto
.

haueria dato chagione di dessperatione


tribulati

pegio he
sopra

non

li

he

li

pechatori im

ma

le parolle

uedendossi

guarda

lo

habia fato

per uia di uanita

si

a parllare alia pressenzza


he negoti de il iudeo

non uie bene alchuno

Viue Dio

anima mia che haueria

monddo non ha per bene

per

lo interprete

CLXII a

che DIO non

seruirebono

alia uollonta

che non sa parllare lingua hebrea

Se amos hauessi deto

il

adonque amos chome

fece

che non guarda

del pontiffice

sta la

afliti

molti chredendo che satana hauessi talle imperio

homeni temerebono satana he

essere tribulati

Romano

alii

prosperita uiuere he quello che

se

fano

nella citta

alia chui pressenza

fato graue herore

non

perche

il

he pechati che
onde hauerebono molto piu
le scelerita

homeni inniquamente chredendo che non ui sia


hoperato
he
180* pechato
sce[leragine ueruna che DIO non la habia fato
li

he deto quessto iessu


che trema la terra sentendo quessto
subito uene uno grande teremoto per modo che ogniuno stete
tramortito li leuo iessu dicendo hora uedete se io ue dicho
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

380

la uerita pero
quessto bastiui

che amos dicendo


adonque
DIG affato nella citta malle
parllando chon il monddo disse
delle tribulatione le
quali sollo

Veniamo hora

li

pechatori le chiamano malle

alia predestinatione la
qualle dessiderate sapere

della quale ui parllero


apresso

DIG piazendo

il

giordano

passato dimani ha

a
.

CLXIIIb.
Andossi iessu
dissepoli

he fato

dissepoli

sechreta

homo

ho

le

chiari che

oltra

genti

uenendo

che

in

quale

al

li

suoi

mezzo giorno sedete apresso

uerita

chiaramente
il

giordano chon

il

onbra della palma sedetero li suoi


iessu tanto he la
predestinatione

alia

disse

fratelli

notta

sera

asspetano

180 b

allora

disserto

la oratione di

una palma he

di

(170

al

li

monddo

ui
il

dicho

quale

ad

urio

quello

che

sollo

he

sachreti di DIG

sono tanto

li

beati seralno chi ascoltera

il

suo parllare imperoche


sopra di loro

DIG mandera la misserichordia sua


chome he questa palma sopra di noi onde si.

chome quessto harbore

diffende dal ardore del solle chossi

ci

la misserichordia di DIG difenderano

chi sera

homo da satana
quello homo che

la terra

la

in quello

quelli

Risspossero

li

che chrederano

dissepoli

ho maesstro

tu dici il quale uera al mondo


Kissposse iessu chon iubilo di chuore elgie machometo nontio
di DIG c il quale uenendo al monddo sichome fa frutifichare
.

piogia quando longo tempo non ha piouutto

chossi elgi sera chagione de bene


hoperare alii

homeni per
perch e elgie una

abondante misserichordia che portera


neuolla chandida pieno della misserichordia di DIG
la

misserichordia DIG spargera sopra

li fideli

la

chome piogia

quale
.

CLXIV<*.

Vi diro adonque hora quella pocha chognitione che DIG


mia choncesso di essa predestinatione
Dichono li farissei
.

So in MS.

THE GOSPEL OF BAENABAS

382

181 a che ogni chossa

nom

talmente predestijnata che chie elleto


he chie reprobo ha modo ueruno

sia

possi diuentare reprobo

he che sichome DIO predestino


non pole diuentare elleto
bene chome uia per la qualle chamini lo elleto alia sallute
.

il

che chossi DIO ha predestinate il pechato chome uia per la


che sia malladeto la
quale il reprobo uadi alia danatione
.

lingua che quessto disse chon la mano che quessto scrisse


ondi chi siano li
imperoche quessto he la fede di satana
.

che sono

farissei al pressente si polle chonossere

fidelli serui

che chossa uolle dire predesstinatione se no uno


hasoluto uollere di dare fine ad una chossa per la qualle
di satana

ha

mezzi in mano

li

desstinare

che non

pocho
niuno

elgi

fine

non ha

pietre

he danari da spendere

non ha terra da ponerui sopra uno

chossi

leuando

pura

uno

sollo

perche senza li mezzi non si pole


hora chome destinera la chassa cholui
.

ma

tam-

piedi certo

addonque ui dicho che la predesstinatione


arbitrio che DIO ha donato al homo per

libero

il

liberallita

sua b

he

DIO certo he che no

la leggie di

181 13 predestinatione ma habominatione ueremo ha chostituire


(180 ) cne J Q nomo s i a libero lo dimosstra il libro di moisse doue
.

quando DIO nosstro dete


disse

non

ti

non

Ma

il

il

la leggie sopra

il

chomandamento mio non he

monte

sina chossi

in ciello azioche tu

hora chi andera ha portarci


chomandamento di DIO he chi ci dara forze da osseruarlo
esscusi

chon dire

oltra

il

mare azioche similmente

tampocho
chomandamento mio he apresso

ti

esscusi

il

al chore tuo azioche

ditemi se il Re herodc
quando tu uoi possi osseruarllo
ad
diuentassi
uno uechio che
chomandassi
giouine he ad
.

uno imffermo che diuentassi sano


facessi

ammazare

il

che

sarebe iusto quessto

non fazendo

Rissposero

sarebe iniustissimo he empio herode quessto


allora sospirando iessu disse questi sono

li

li

loro

li

dissepoli

chomandando

fruti delle traditione

imperoche dicendo che DIO ha predesstinato il reprobo talmente che elgi nom polle diuentare elleto
che chomanda ha
bestemiano DIO per empio he iniussto

humane ho

fratelli

THE GOSPEL OF BARNABAS

384

182 a il pechatore che nom pechi he pechando che ne faci peni^ tenzza essendo che talle
predestinatione lieua al pechatore
l
he in tutto il priua di peniteza
il
potere de nom pecliare
|

CLXV*.
b
che dice DIG per ioel proffeta sentite Viue DIG uostro
non uolgio la morte del pechatore ma cercho che elgi si

Ma
che

io

chonuerta ha penitenzza adonque DIG predestinera quello che


lui non uora chonsideratello uoi quello che dice DIG he quello
.

che dichono

pressenti farissei

li

de piu dice DIG per essaia

hai uolluto udire he quanto


profeta ho chiamato he non mi
DIG ha chiamato sentite chome esso per lo isstesso proffetta
uello dice tutto il giorno esstendo le mani al popullo che non
.

mi

chrede

che non

ma mi

si polle

chontradisscono
ellegere

che DIG scernisse


mosstrassi

182 b horechie

il

li

il

homeiii

biancho

he

li

nostri farissei dicendo

reprobo che dichono adonque se no

chome

he scerniria

scerniria

il

uno ciecho chi

sordo chi

li

li

parllassi alle

reprobare chonssiderate quello


b
che disse DIG nosstro per hezechiel proffetta Viuo dice DIG
che se il iussto habandonera la iustitia sua per modo che
he non mi harechordero
elgi fara le abominationi elgi perira
.

che lo

elleto si posjsi

piu ueruna iustitia sua . perche chonfidandossi in quella essa


he della
lo habandonera auanti di me he non il saluera
.

uochatione del reprobo che dice DIG per hosea proffeta se

non che

io

chiamero

la plebe

nom

non

elleta la

chiamero elleta

bugia perche essendo


pressenti farissei chon la loro
dotrina chontradichono in tutto ha DIG
elgie

uerace

uerita

DIG he

uerita dice c

Ma

polle dire

li

CLXVI d

ma chome

intende quanto disse DIG


.ha moisse che elgi hauera misserichordia chi lui uora hauere
he indurera quelli che lui uora indurare .
misserichordia

Rispose andrea

se

MS.

se.

THE GOSPEL OF BARNABAS

386

Risspose iessu DIO dice quessto azioche non chredi lo homo per
propria uirtu saluarssi ma chonossi la uita he misserichordia
]

183 a di DIO per sua

liberallita

DIO hauerla donata

a
.

he

lo

dice

perche sia fuggito la opinione di altri dij che lui onde se elgi
induro faraone lo fece perche elgi haueua flagellato il popullo
.

nosstro he cerchato di disspergerlo chon fare anegare tutti


fioli

massci de issdraelle

la uitta

ha per fondamento

humano
monddo

che pero fu uicino moisse ha perdere

Vi dicho adonque

b
.

la

li

in uerita che la predesstinatione

DIO chon

legie di

libero arbitrio

il

talmete che sebene potria saluare DIO tutto

senza che ueruno perissi non

uolle fare per

il

il

non

homo di liberta la qualle per fare disspeto ha


chonsserua azioche quel fanggo sprezato dal spirito .
sebene pechera chome fece il spirito possi pentirsi he andare

priuare lo

satana

li

habitare doue

spirito fu scaziato

il

Voile DIO nostro dicho

seguitare cho la misserichordia sua il libero uollere dello homo


he non uolle chon la omnipotenzza sua abandonare la chrea-

tura

d
.

183 b ueruna
2

onde
per

il

li

giorno del iuditio ueruno potera dire scussa


loro pechati . essen|do che allora li sara

manifessto quanto DIO ha fato per la loro chonuerssione

he quante uolte

li

chiamo ha penitenzza

CLXVII

e
.

f.

adonque lo intelleto uosstro non si aquietera ha


he uorete di nouo dire perche chossi io ui
quessto

Se

apriro uno perche he quessto

nom

polle

la

aqua

la

terra
lo

stare sopra la

ditemi

fugisse

haere he

aqua
dimeno nel homo

perche una pietra

ditemi

aqua he tutta

la

terra sta sopra

perche
aqua esstingue il fuocho he
che la terra, la
dallo haere talmente
la

fuocho niuno polle unirli im paze non


sono uniti he pacifichamente si chons-

il

se donque non sapete quessto anziche tutti li


homeni chome homeni nom possono saperllo chome chono-

seruano

THE GOSPEL OF BARNABAS

388

solla parolla

he

certo

184a essendo
l

hauere chreato

de niente DIO

scerano

mancho potrano

homo

lo

chorae chonosserano la hetternita di DIO

che

chon una

tutto

il

chome

finito

chonossere

perche

quessto

he chompossto chon

il

il

chorpo

dice sallamone proffeta perche

si

chorompe
qualle
agraua la anima he le hopere di DIO che he proportionate
Essaia proffeta
ha DIO chome si poterano chomprenderlle
di DIO chossi uedendo essclamo dicendo Veramente tu sei
.

DIO ascondito c
chreato

dice

he dello nontio di DIO

chome DIO

sua generatione chi la narera

la

hoperare di DIO dice chi e stato suo chonsilgiero


disse

humana Natura sichome

alia

dalla

terra

he

uosstre

chossi

li

pensieri

sono

essaltate

mei

il

ciello

le

uie

dalli penssieri

lo

ha

he dello

onde DIO

he essaltato

mie dale uie

uostri

ui

dicho

adonque che il moddo della predestinatione non he manifessto


f
alii homeni sebene il fato he uero di quanto uio deto
.

deue adonque
il

fatto

lo

la sanita sebene

mio tochare
18

homo

per non trouare

il

moddo

reprobare

non ho giamai ueduto ueruno richusare


modo no chonosceno chome DIO per il

certo che io

il

sani lo infermo che hancor

ha me he inchognito

.
|

CLXVIII e.

4t>

Dissero allora

li

dissepoli

ueramente DIO in te parlla

homo non ha parllato giamai chome te Rissposse


chredetemi che quando DIO mi ellesse per mandarmi
alia chassa de issdraelle mi dete uno libro chome spechio
perche

iessu

chiaro

parllo
di

tutto usisce da quel libro

usscire

monddo
tu dici

modo che quanto


he quando sera finito
bocha sero leuato da il

qualle disscese nel chor mio per

il

il

quel

libro

dalla

mia

Risspose pietro ho maesstro hanchora quello che


hora he scrito in quel libro
Risspose iessu tutto
.

quello che io dicho per chognitione di DIO

DIO

di
*

,jL.

jb

per chognitione

pj^lj
4)1.

dello

homo he

^ ^^^y
Ml]
c

alll.

he per seruitio
per

&\ jAj*

sallute
L..

del

THE GOSPEL OF BARNABAS

390

homo

tutto uscisse da quello libro che he lo euangelio mio

Disse pietro he ui scrito la gloria del parradisso

CLXIXX
iessu

Risspose

he chome starano

parradisso

I85 a

li

ui

io

santi

chome he

diro

he

in

fidelli

il

quello

che quessto he uno di magiori beni del parraimperoche ogni chossa per grade che essa sia auendo

senzza fine

( l8 4 )

che

asscoltate

disso

fine diuenta picholla

DIG chonsserua b

he niente

parradisso he chassa doue

il

sono talle

le sui delitie le qualli

la qualle chalchera

li

piedi di santi

che la terra

he beati he tanto preciossa

che una dragma di quella he piu preciossa de mille mondi le


qualli delitie il padre nosstro dauit proffeta di DIG le uedete
.

perche uelle mosstrete DIG essendo che


del parradisso

li

fece uedere la gloria

onde ritornato ritornato in

se stesso

mani

chon abe

se chiusse li hochij he piangendo disse


non guardate
mei
ho
monddo
tutto
he
uano senzza
quessto
perche
piu
hochij
delle qualli dellitie disse esaia profeta hochij di
niuno bene
le

homo non ha

ueduto, horechie non ha udito ne chore

humano

chompresso quello che DIG ha preparato ha quelli che lui


amma c sapete perche elgie [che] non hano ueduto sentito he
.

chompresso

talli delitie elgie

perche

uiuendo quiui non sono

onde sebene il padre nosstro dauit


degni di uedere quelle
uedete in uerita ui dicho che lui non le uedete cho ochij
.

185 b

le

humani perche DIG


DIG per lume diuino

tiro la

anima sua ha

le uisste

sta la

anima mia che essendo

he

homo

lo

chome uno
il

mare

finite

non

Viue DIG d

se

onde unito chon

alia chui pressenzza

le delitie del parradisso inffinite

le polle

chomprendere

uasso pichollo di terra

guardate adonque quanto

nom

polle

sia bello

lo

homo

si-

chomprendere
il

monddo

nel

tempo de lo hestate quando ogni chossa produce frutto talmente


che il chontadino inebriate di allegrezza per il
.

pressente richolto fa risonare le ualli he monti chon

All!.

il

suo

392
chantare
l

somamente ammando

le sui fatiche

hora chossi

chore uosstro al parradisso doue hiuui ogni chossa


he fratuossa di fruti proportionati ha cholui che lo ha

leuate

il

Viue DID* che quessto bassta per chonosscere il


b
il
parradisso imperoche DIG ha chreato
parradisso per chassa
choltiuato

delle sui delitie

hora chredete uoi che la inmenssa bonta

non habia chosse inmensse bone


habia chosse inmensse belle

inmenssa bellezza non

guardate che uoi herareste

se chredesste che lui

grandemente

la

non

le hauessi
j

186 a
(185")

Dio

dice chossi allo

chonossco

le

homo che fedelmente

opere tui che per

me

hoperi

il

seruira

io

uiuo in etterno

che lo ammore tuo non superera la mia liberallita . perche


tu mi serui chome DIO chreatore f tuo chonosscendo te essere

hopera

mia

he

non dimandi ha me

misserichordia di seruirmi fidelmente

mio

al

nelle

non gratia he
perche non poni fine
se

seruitio essendo che tu dessideri in hetterno seruirmi

chossi faro io che ti premiaro

mio

chome

se tu fussi DIO equalle

perche non sollo ponero la abondantia


tui mani
ma donero me stesso ha te
.

del parradisso*
in

dono

che

sichome tu uoi essere sempre mio seruo chossi faro sempre


tua mercede .

CLXXId
Che

ui pare disse iessu alii suoi dissepoli

de

il

paradisso

heui intelleto che possi chomprendere talli richezze he del186 b litie el bissogneria che lo homo hauessi tanta chognitione
.

quanto ha DIO se lui


donare alii serui suoi g

quanto DIO uolle


hauete ueduto quando herode fa
pressente ad uno suo fauorito barone chome lui lo presenta .
Risspose ioane io lo ho ueduto dui uolte he certo che
a

b
j*.

<Ujl).

p^ j

iS*
4)1.

MS.

leveta (sic).

jJU.

uollessi chonossere
.

4)1.

...

~\ 4)1.

dl

THE GOSPEL OF BARNABAS

394

ha uno pouero la decima di quanto li dona Disse


se uno pouero sara pressentato da herode che chossa

bassteria

li

dara

sia

ma

iessu

il

Rissposse ioane uno ouero dui minuti

da studiare per chonossere

libro uosstro

hora quessto

il

parradisso

a
perche quato DIG ha dato al homo in quessto monddo per
il
chorpo he chome che herrode doni uno minuto ad uno

ma

quanto DIG dara" alia hanima he chorpo im


he
chome
se herrode donassi quanto elgia he la
paradisso
propia uita ad uno suo seruo
pouero

CLXXIIb.

DIG

ha chi

dice chossi

amma

lo

he chonssidera ho sseruo mio


18 7 a molta
(i86

onde se

il

mare

he serue fidelmente

donassi uno

ti

harena

ti

pareria pocho certo

si

Viuo

Va

grano di

sollo

a
)

harena dello mare se he

la

io

chreatore tuo che

in quessto monddo ha tutti li principi


quanto ho donate
he Re della terra he mancho di quello grano di harena

che

darebe

ti

parradisso

Ora

mare

il

mio

risspeto

ha quanto

daro

ti

nel

disse iessu chonsiderate la abondantia del parradisso

perche

se

DIG ha dato

oncia di bene

im

chonssiderate

la

monddo

homo

al

in

quessto

mondo una
some

parradisso ne dara dieci cento millia

quantita

la quantita

di

de cibi

quantita di chosse che serue lo

frutti
.

che

sono

la quantita de

homo

in

quessto

fiori

Viue Dio d

he

la

alia chui

pressenzza sta la anima mia che sichome al mare auanza

harena quando uno riceue uno grano di quella chossi supera


la quallita he quantita de fichi ha una sorte de fichi che
.

manggiamo he chosi ogni altra chossa nel parradisso


de piu ui dicho in uerita che sichome he piu preciosso
uno monte di horo he margarite de la ombra di una formicha
18 7 b chossi he piu preciosso
le dellitie del parradisso ha tutte
r
quiui

ma

(i86

L_

4)1.

b ila-

j|j

4)U.

k-*-

L$

THE GOSPEL OF BARNABAS

396
le dellitie

de

li

principi del

monddo

che hano hauto he

hauerano insino al iuditio di Dio a quando


fine

nel

Rissposse pietro

monddo hauera

il

parradisso adonque anderaui

il

chorpo nosstro che hora habiamo


Rissposse iessu guarda
che
tu
non
diuenti
saduceo
pietro
perche li saducei dichono
che la charne non rissurggera he che non ui sia angiolli onde
.

sono priui di andare la anima he il chorpo loro nel parradisso


he sono priui di hauere alchuno seruitio dalli angioli in

monddo sei forssi smentichato di iob proffetta he


ammicho di DIG che dice io so che DIG mio uiue b he nel
quessto

nouissimo giorno risuscitaro nella charne mia he chon li


c
.
ma chredi ha me
hochij mei uedero DIG saluatore mio

che quessta charne nosstra sara talmente


puriffichata che
non hauera ueruna propieta di quello che hora ha imperoche
.

sera purgata di oggni chatiuo dessiderio he DIG la ridurera

in talle stato quale hera

seruono

188 a uede
7

la

addamo auanti che pechasse

Dui

uno patrone intuna isstessa hopera


luno sollo
he
chomanda
al
sechondo
he
il
sechondo
opera
ho|pera
.

primo chomanda parui iussto dicho che il patrone


premij sollo cholui che uede he chomanda he scazij fuori di
chassa cholui che si affaticho nella hopera certo no
hora

quanto

il

chome soporterra la iusstitia di DIG che seruendo DIG la


hanima he chorpo chon il senso del homo
la anima sollo
uedendo he chomadando il seruitio perche
la anima non
non chamina
no sente
manggiando pane non degiuna
.

freddo he chaldo

non

se infferina

la

hanima he inmortalle

di

quesste chorporalli

chorpo
he non

elgi

ne he ammazzata

la quale

non

patisse

perche

pena ueruna

che per uia di ellementi patisse

iusto dicho che sollo essa uadi

il

im parradisso

chorpo che tanto si affatichato seruendo DIG .


Risspose pietro ho maesstro il chorpo auendo fato pechare
la

il

anima non deue

iessu hora

chome pechera

elgie impossibile
al chorpo

essere possto

chondani
41)1.

im

parradisso

Rissposse

chorpo senzza la hanima certo


leuando
tu la misserichordia di DIG
pero
la

il

anima
b

allo inferno

41)1.

Ji-jU

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

398

CLXXIV *.

188b
(i8 7

b
)

Viue Dio

chui pressenza sta la anima mia che DIG

alia

nosstro promete la misserichordia sua al pechatore c dicendo


in quella hora che

me

il

dollera de

si

pechatore

non mi harechordaro

io

le

li

Risspose pietro adonque magierano


riusscira

cibo

il

pechato suo

il

inniquita sue in hetterno

per
hora chi mangeria li cibi del parradisso se
andassi la hanima certo no essendo che

chome

chorpo non

il

he

lei

im

beati

senza inmonditia

ui
.

spirito

paradisso

ma

Bissposse iessu

hora qualle beatitudine hauera il chorpo se elgi non mangiassi


certo he che elgie chonueniente dare gloria ha

he beuessi

ma heri pietro penssando che


chon inmonditie perche quessto chorpo al

proportione del gloriffichato


talle cibo riusisca

mangia

pressente

ma

chorutibilli

cibi

hepero chossi usscise la

chorpo sera inchorutibille


da ogni misseria he li
immortalle
he
libero
impassibille
cibi
li
qualli sono senzza ueruno diffeto non genererano
putreffatione

nel paradisso

il

putrefatione ueruna

.
|

CLXXV a

189 a

188")

DIO
serui

dice chossi in essaia proffeta scernendo

li

reprobi

li

mei senterano ha tauolla in chassa mia he starano in

chonuiuio allegramente chon fessta he


organi

he non

li

lassero

suoni de

citare

manchare chossa ueruna

uoi che sette innimici mei sarete scaziati da


di misseria dissprezzandoui ogni

mio

me

seruitore

he

Ma

doue morirete

CLXXVI*

che serue dire starano in chonuiuio disse iessu

dissepoli suoi

certo he che DIO parlla chiaro

serue quatro fiumi di


tanti fruti

manggiano

preciosso

ma

alii

ha che

paradisso chon

liquore nel

he che DIO non manggia


li
angioli non
anima non manggia il sensso non manggia d

certo
la

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

400

ma

sibene la charne che he

del parradisso he per

chorpo nosstro

il

onde

la gloria

he per

la
chorpo quanto
hanima he sensso in quanto ha DIG he alia chonuerssatione

angioli he

di

beati

spiriti

maniffesstata dallo nontio di

189 b

tutto

il

ammore

per

chreatura

tutto

il

he

iussto

la

qualle

sera

gloria

melgio

mo a il qualle hauendo DIG chreato b

suo chonossce

melgio di ogni

al|tra

Disse bartolameo ho maesstro sara he-

homo

qualle ad ogni

non sera

cibi

alii

il

la gloria del paradisso


se

inuidia

se sera hequalle

non sera equalle li minori hauerano


Rissposse iessu non sera equalle perche

alii maggiori
DIO he iusto c he ogniuno si chontentera perche hiuui non he
inuidia
di a me bartolameo elgie uno patrone il qualle ha
.

molti serui
seruitori

li

uno

qualli ueste di

onde

li

isstesso

tutti

pano

li

dolgiono che non hano uesstimenta da homeni grand!


anziche

li

magiori

se adireriano

magiori
uesti

se

li

suoi

che hano uesti da fanciuli

fanziuli

uollessero

ponere

loro

le

perche no sendo equalle ha

chrederiano essere burlati

uessti
loro

hora bartolameo leua

si

certo

le
il

chore tuo ha DIG nel paradisso he uederai che tutta una


gloria sebene sara
alloro inuidia

ha chi piu ha chi meno

non portera

ueruna

CLXXVIia.
Disse allora cholui che scriue

190 a ha

lume

elgi

iessu DIG chossi

lo

pechatori ha

adornano

quessto ho chreato

habiterano

li

il

habitate homeni

che

ho maesstro

chome ha quessto monddo


mia deto ho barnaba il monddo

di solle

mei

il

solle

io

Risspojse
nel qualle

luna he

la

per beneficio uosstro

parradisso
.

le

stelle

he allegrezza che

pero chredete uoi che la chassa doue

fideli

non

sia

melgio

certo che herate

quessto chredendo perche io DIG uosstro son

il

solle

de

il

e
parradisso he il nontio mio he la luna il qualle da me riceue
il tutto
he le stelle sono li mei proffeti che ui ano predichato
.

la

mia uollonta

s, *-

onde

li

mei

fidelli

sichome alloro

li

portorno

THE GOSPEL OF BARNABAS

402
la

mia

delitie

parolla

mei

li

ehossi nel

proffeti

mie riceuerano per

parradisso delle

he allegrezza

loro dilleto

CLXXVIII*.

quessto bastiui per chonosscere

paradisso disse iessu

il

onde di nouo disse bartolameo ho maesstro habimi pazienzza


se io te dimando una parolla
Risspose iessu di quello che
.

tu dessideri

Disse bartollameo

certo imperoche stando in esso

19 O b grande
9

nom

Rissposse

polle

iessu

paradisso

elgie

grande

grandi beni lui deue essere

pavadisso he tanto grande che

il

homo ueruno

il

si

missurarllo

Diehoti in uerita che

qualli stano li pianeti li qualli sono


distati luno dallo altro cinque cento hanni di chamino humano .

noue sono

fra

li cielli

li

similmente he disstante dal primo cielo cinque cento


hanni di chamino Ma fermati ha missurare il primo ciello il

he

la terra

qualle he ehossi magiore di tutta la terra chome tutta la terra


he ehossi il sechondo
he magiore di uno grano di harena
.

ciello

he maggiore de

il

ehossi ogniuno insino


dello altro

il

terzo de

DIG

si

il

sechondo he

ti

he tutti

li

ciello

chome he maggiore

cielli

tutta la terra di uno grano di harena

ho maesstro

il

sono magiori uno


dicho che il parradisso he

ultimo

onde in uerrita

di tutta la terra

magiore

primo he

allo

15

Disse allora pietro

paradisso deue essere maggiore di DIG perche

uede dentro

he non te ne hauedi

Rissposse iessu taci pietro che tu bestemij


.

CLXXIX *.
191

Allora uene langelo gabrielo ha iessu


spechio rilucente
parolle

Viuo

chome

io

parradisso di tutti

in

il

he

li

mostro

uno

solle nel qualle uisste scrito quesste

etterno
cieli

li

he

che sichome he magiore


chome he magiore

la terra

il

la

uno grano di harena ehossi son maggiore del


tante uolte piu quanta harrena ha il mare
he
parradisso

terra tutta di

quante goza di aqua


a A--.a.

5,_wu.

sono sopra
b

J^

il

<\

mare
s-.
&*&

quante erbe sono

THE GOSPEL OF BARNABAS

404
in terra

sopra

li

quante folgie sono sopra li arbori quanti pelli sono


animalli he tante uolte piu quanti grani di harena
.

andaria ha riempire tutti

he

cielli

li

parradisso he piu

il

allora disse iessu faziamo riuerenzza* al nostro DIG

he benedeto in etterno
si

onde cento uolte inclinorno

prostrorno ha terra orando

nella fazia loro

il

il

qualle

chapo he

fata la oratione

chiamo pietro he ha lui he ha tutti li dissepoli li disse


disse la anima tua che
quello che haueua ueduto he a pietro

iessu

he magiore di tutta la terra per uno hochio essa uede il solle


che he mille uolte maggiore di tutta la terra elgie uero disse
.

parradisso uederai
pero disse iessu hora tu chossi per
b
DIG chreatore nosstro . he deto quessto iessu resse le gratie

pietro
191>

( I9

il

b
)

ha DIG signore nostro c pregando per


per la citta santa

la chassa

de issdraelle he

Risspondendo ogniuno chossi

sia signore

CLXXXd.
se
di sallamone
giorno essendo iessu nel porticho
auicino ha lui uno scriba di quelli che faceuano sermone al

Vno

popullo he disseli

ho maesstro

io

ho molte uolte fato sermone

ha quessto popullo he mie in chapo uno passo della scritura


l
che io non la posso chomprendere Rissposse iessu he qualle
he
Disse il scriba quello che disse DIG ha habraha padre
.

nosstro
Io

homo meritare

certo tu

che
Io

102 a

non

io te diro

homo

mercede tua grandde

io saro la
;

homo nom

dubio tuo fratello


il

polle meritare

riceue

Ressto

MS. apparently

hora chome polle

he disse

Rissposse

il

il
|

il

scriba lachrimando, signore

che la anima mia

parlla

fiato

scriba fuori di

homo
ogni momento

Viue DIG e che

allora disse iessu,

uno pocho de

quelle.

he
polle meritare DIG he questo

mio chuore pero

dessidera la tua uoce

nom

allegro in spirito

sensso di talle dotrina

finitto Io

tu chonossi

si

lontano dal regno di DIG pero asscoltami


DIG per esser infmito he

sei
il

allorra iessu

il

se

qualle

quessto

Io

sentendo he

THE GOSPEL OF BARNABAS

406
similmente

memoria

haueuano in

dissepoli si marauilgiorno perche

li

quello che disse iessu che quanto dauano per


ammore di DIG riceuerebono cento per uno allora disse se
uno ui presstasi cento danari di horo he uoi sconsumasste
.

ha quello homo io ti do una


putrefata pero dami la tua chasa che io la

quelli danari potresste uoi dire

folgia de uitte

merito

Risspose

il

scriba

no signore perche lui deue prima


lui uolle chossa ueruna li
dij chosse

paggare il debito he poi se


bone ma l ha che serue una folgia putrefata
.

CLXXXIa.
192 b
(

I91

bene hai deto ho fratello pero dimi chia


homo de niente certo he che elgie stato DIG al

Risspose iesu
chreato Io

il monddo
Ma
per suo beneficio
homo pechando ha il tutto sconsumato perche per il
he il
pechato tutto il monddo he chontrario ha Io homo
missero homo non ha se non opere putrefate da pechato

qualle DIG

ha dato b tutto

Io

da dare ha DIG

perche pechando ogni giorno putrefa

le

le iustitie nosstre
opere sui che pero esaia proffeta dice
sono chome pano messtruato
hora chome potra Io homo
.

meritare non potendo sodisfare


he forsi che Io homo non
certo
he
DIG
nosstro
che
dice
pecha
per il proffeta suo dauit
.

sette uolte al

giorno chassca

il

iussto hora

chome chassca

Io

ingiussto he se sono putreffate le iustitie nosstre chome sono


Viue DIO C che non uie chossa
habomineuolle le iniustitie
.

che

homo

Io

chonossca Io

debia

homo

il

merito suo

perche Io essere he di DIG che Io ha chreato quello


che fa Io homo he chontradire ha DIG suo chreatore d he

193 homo
")

mani che

fratello le opere delle sui

ogni chossa bona che usscisse


in uerita non la fa Io homo ma le opera DIG nelo

pressto uedera
dallo

piu fugire di quessto dire io merito

homo ho

chometere pechato del qualle non premio


merita

MS.

ma

tormento elgi

he ma.

l.

;ftj.

THE GOSPEL OF BAKNABAS

408

.CLXXXIK
Non

a chreato perffeto
del paradisso

mandate

lia

homo chome dicho ma lo


tutto il monddo dapoi la uscita

DIG ha chreato b lo

sollo

11

li

lia

dato

lia

dato
c

dui angioli che

proffeti

chustodisscono

il

ogni momento il
he che piu DIG uolle dare se stesso al
parradisso

la fede

donato la leggie
lia donate
li uolle dare il
libera da satana

lia

homo*

hora guardate il debito se he grande il qualle per scanccelarlo


bissogneria che uoi haueste homo chreato da uoi de niente
.

che hauesste tanti proffeti chreati quanti DIG uia mandate


cho uno monddo he uno paradisso he de piu chon uno DIG
f
he donare il tutto
grande he bono chome he il nostro DIG
.

ha DIG che

chossi

sarebe

scancellato

restarebe obliggo de ringgratiare DIG

193b chreare una


I92

patrone

mossca

del tutto

debito he sollo ui

il
.

ma nom

potendo uoi

essendoui sollo uno DIG *

chome poterete

scancellare

il

debito uosstro

uno homo cento danari

certo che imprestandoui

obliggati ha restituirli cento danari di horo

il

qualle he

il

di horo settc

sensso adonque

che DIG per essere lui patrone h del


parradiso he di oggni chossa elgi polle dire quello che ha lui li
piaze he donare quanto ha lui piaze onde dicen[do] ha abraham
di quessto

ho

fratello sie

tua mercede grande abraham


la mia mercede ma deue dire
DIG he

io saro la

debito

talle

he

lassi

ho homo he

talle cossa

he

mio

popullo tu de
che DIG donera 6 allo homo
al

operando bene lo homo Quando DIG ti parlho seruo mio tu bene hai hoperato per
.

ricerchi

da

signore per essere io hopera delle tui

me

il

dicessi

ammore mio che mercede


in

polle dire DIG

mio dono he

pero quando tu fratello predichi

chossi dichiararlo quessto passo

194 a

nom
il

ui sia pechato

il

qualle

amma

me

DIG tuo *

Risspondi

mani non he degno che


satana

pero signore per

gloria di te stesso habi misserichordia alle ho|pere delle tui


a
i_JjJ

J--^.
s

x*^

eyUfl

b
8,^-..

ill.

jo.1
ill.

ill.

jJU.

V t2j

41)1.

ill.

h eLJU

^Viw*
f^J*. j

ill.

ill.

fec ill.

THE GOSPEL OF BARNABAS

410

mani

ho perdonato

he hora uolgio
premiarti rissponda signore io per quello che io ho fato
merito essere punito he per quelo che tu hai fato meriti
he

DIG dicessi io

se

essere glorifichato
io

pero signore punissi in

me

ho fato he salua quello che tu operato hai

dicessi

pena
pare
quanto patirano tutti

DIG dicessi

quello che

he

tuo

chonueniente al

ti

qualle

rissponda
se

ti

se

DIG

pechato

reprobi ho signore he

li

ricerchi

per qualle chagione

chossi

grande

perche ogniuno di
loro se hauessero riceuto da te quanto ho riceuto ti haueriano
fidelmente seruito piu di me
he se DIG dicessi quando uoi
riceuere quessta pena he per quanto tempo rissponda hora

pena ho seruo mio

fidelle

B/issponda

he senza

fine

mia che

talle

tutti

li

Viue DIG

homo
santi

angioli

suoi

uera he hodia la superbia

he

194b

disseli
il

perche

193

dissepoli

di

seruo

fratello

da mangiare

he non signore
.

amma

Io

promisse

humilta

la

scriba ringratio iessu

il

chassa de

alia

dara

ti

he non seruo

chassa sua

allora

il

tuo seruo

he

alii

tuoi

quado mi prometerai

Rissposse iessu io ui ueniro

chiamarmi

fratello

ha DIG che non sono

perche DIG

signore andiamo

tuo

anima

alia chui pressenzza sta la

saria piu grato

sei

mio

ando

alia

he dirai che

homo he

iessu

CLXXXIIId.
Mentre che mangiauano
hai deto che DIG

amma 6

disse

il

scriba

ho maesstro tu

chome

la humillta uera pero dici

he

la

ui

dicho che cholui che non diuetera chome fanciullo che

humillta he chome

non hentrera

si

troua uerra he falssa

in uerita

smari ogniuno
sentendo questo he luno allo altro diceua hor chome diuentera
fanciullo uno che habia trenta he quaranta hanni
certo
elgi

nello regno del ciello

si

he che elgie dura quessta parolla


alia chui pressenzza sta la

parolle
o

io uio

4ll.

Rissposse iessu

anima mia che uere sono

deto che bissogna diuentare


b

4lb.
e

jLs

Viue DIG b

4)1.

jj^.

chome uno

^^^Jcdl JUri

le

mie

fanciullo

il

4l!

gl.

THE GOSPEL OF BARNABAS

412

che quessta he la uera humilta imperoche se uoi dimandate


ad uno fanciullo chia fato le uestimenti che elgia rispondera
.

195 a mio padre


*^ 94

se

habita, dira de

li

dimandate de chie

mio padre

se

douue elgi
direte chi te da da mangiare
la chassa

mio padre
se direte chi ha te insegnato ha
Ma se direte
chaminare he parllare risspondera mio padre
chia ha te rotto il fronte perche sei chossi fasciato il fronte
.

risspondera

risspondera io son chasscato he mio chossi rotto

il
chapo
hora
uedete
chasscasti
non
hora
se direte
risspondera
perche
me essere pichollo che non ho forzza da chaminare he chorere

chome uno grande

pero bissogna che mio padre mi p[i]lgi

per la mano se io uolgio chaminare forte . pero mio padre


azioche io bene impari ha chaminare mi lasscio uno pocho
he io uollendo chorere son chasscato se direte hora che disse
.

tuo padre risspodera hora perche non chaminassti pian piano


guarda che per Io hauenire non ti scosstare da me

CLXXXIV*.
Ditemi
polli

he

elgi uero quessto disse iessu


il

scriba elgie uerissimo

Risspossero

li

disse-

hora disse iessu chi in

195 b uerita di chuore di ogni bene chonosserano DIG autojre he


4

del pechato se stesso autore chostui sara uero humille


chi dira chon la linggua

chome

il

Ma

fanciullo dice he chontra-

dira in fati certo he che elgie falsso humille he uero superbo


b

he nella sua altezza quando si serue


di chosse humilli per non essere ripressa he chonchulchata
la uera humilta he una bassezza dello animo per
dalli homeni
perche la superbia allora

la qualle

chon uerita chonossce

se stesso Io

homo

ma

la falsa

umilta he una challigine dello infferno che tenebra Io intelleto


della anima per modo che
quanto Io homo deue tribuire
.

a sse stesso Io atribuisse ha DIG he quato deue hatribuire ha


DIG Io hatribuisse ha se stesso . onde dira il falsso humille
pechatore ma quando uno li dira che he
pechatore se adirera chotra di lui he Io persseguitera . dira

di

il

essere graue

falsso humille che

DIG
b

lia

dato

quello che lui

^Lj J^IS^JG-..

ha

ma

Jn*

pero
4)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

414

he quessti
che lui non dormite perche elgi hopero bene
di quessto tempo fratelli ditemi chome chaminano
.

farissei

scriba piangendo ho maesstro li farissei al presente


Risspose
a
196 hano uesstimenti he nome di farissei ma nello chore he hopere
il

he piacesse ha DIG che non si ussurpasseno


talle nome perche no inganeriano li semplici ho tempo anticho
chome sei stato chontra di noi chrudelle che ci hai leuato li
loro sono chananei

ueri farissei he lasiato

falsi

li

CLXXXV*.
Rispose iessu

ma

sibene

il

fratello

non

DIG chon uerita

seruire

e stato

monddo inniquo

ma

il

tempo chea fato quessto

perche in ogni tempo

hachostandosi al

si

monddo

polle
cioe

praue chonsuetudine in ogni tempo se diuenta trissti


hora non sai che iezi seruo di helliseo proffeta chon bugia

alle

he uergogna del suo patrone robo li danari he uestimenti


di aman siro
he pure helliseo haueua grande quantita di
.

che DIG

farissei
li

li

faceua proffetare

homeni sono tanto inchinati

monddo

al

Dichoti in ueritta che

mal operare he tanto

il

che pero
spinge he satana al malle sollicita
ogni bona hopera he ogni santo essempio fugisscono li farissei
presenti he bassta alloro lo essempio di iezi per essere riprobati

196 b da DIG

uelli

Risspose

il

scriba elgie uerissimo onde disse

che tu mi nari

lo

di DIG azioche

uediamo

iesu uolgio

essempio di aggeo he di osea ambi dui proffeti


il uero farisseo
Rissposse il scriba ho

maesstro che diro certo

he che molti non

he scrito da danielle profetta

ma

il

chredono se bene

per obedirti

ti

narero la

haueua aggeo quindeci hanni quando uendete il patrimonio he datollo ha poueri uscite di anatot per seruire abdia
uerita

profeta

ageo

si

onde

il

uechio abdia che chonosceua la humilta di

seruiua di lui

suoi dissepoli
dellichati

ma

chome

di

uno

libro per

amaestrare

li

onde spesso lo pressentaua di uesste he cibi


ageo rimandaua sempre il messo dicendo . ua
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

416

he ritorna ha chassa perche tu hai herato hor manderami


talli certo no perche elgi sa chio non son bono

abdia chosse

chometo pechati he abdia quando haueua


qualche chossa trissta la daua al piu uicino di ageo azioche
lui la uedessi
onde ageo uedendolla diceua ha sestesso hora
da niente he

sollo

smentichato di te per certo che quella chossa


chouiene ha me sollo perche io sono piu trissto di tutti

uedi abdia
si

sie

he non e chossa tanto


19 7 a

le

che riceuendola da abdia per


chui mani mella dona DIG che non sia uno tessoro
uille

(196*)

CLXXXVI*.
Quando abdia

uolleua amaesstrare uno di horare chiamaua

he diceua recita qui

tua oratione che ogniuno udissca


b
le tui parolle, allora ageo diceua
signore Dio de issdraelle
chon misserichordia guarda il tuo seruo che per hauerllo tu

ageo

la

chreato
iustitia

ti

chiama

chontamino
dimandarti

la
le

DIG iussto harechordati della

signore

tua he punissi

li

pechati del seruo tuo azioche

non

signore DIG mio io nom posso


hopera tua
dellitie che tu doni alii tuoi fidelli seruitori
.

pero signore quando tu


perche non fazio se non pechati
uoi dare una infermita ad uno tuo seruo arechordati di
.

me
il

he quessto fazendo ageo disse


che ogniuno il qualle al tempo
dono d la profetia he niuna chossa

seruo tuo per gloria tua

scriba DIG

tanto Io

suo stauano cho lui DIG

ammo
li

dimando ageo horando che DIG


197 b

la riseruassi
|

CLXXXVIIe.
Piangeua

il

buon

scriba questo dicendo

chome piangie

il

marinaro uedendo la naue rotta he disse hossea quando elgi


ando ha seruire ha DIG hera principe sopra la tribu di nephtalim
patrimonio he
hera tanto
datollo ha poueri ando per dissepollo di ageo
infiamato di charita ossea che quanto li era dimandato diceua
di hetta di anni quatordeci

onde uenduto

il

THE GOSPEL OF BARNABAS

418

a
quessto mia dato DIG per te ho f ratello pero riceuilla per la
qual chossa pressto resto chon dui uesti solle zioe chon la
.

tonacha di

cillicio

he

mantello di pelle

il

he dicho che uendete

patrimonio he lo dete ha poueri perche altrimenti niuno


aueue ossea il libro di moisse
saria lassiato chiamare farisseo
il

qualle legeua chon somo dessiderio onde uno giorno disseli


ossea chi tia leuato quanto haueui
Risspose lui
ageo

il

il

moisse

di

libro

uno

interuene che

dissepollo

di

uno

ma non haueua
proffeta uolleua andare in ierassale
mantello onde auendo intesso la charita di ossea ando ha

198 a uicino

trouarlo

he

uno

affare

disseli

fratelo

uoria andare in ierussalem

io

ha DIG nosstro

sachrificio

mi

pero non so quello chio


perdonami fratello che

facia

ma non

ho mantello

sento quessto ossea disse

uno grande pechato contra


di te
perche DIG mia dato uno mantello azioche telo dij
he mi son smentichato pero hora riceuillo he prega DIG per
io fato

me

he

si

il

che chredendo
parti

a leuato

il

lo

homo

riceuete

andando ossea da ageo

mantello

Risspose

il

disse

li

ossea

mantello di ossea

libro

il

ageo chi te
di moisse
.

riceueua somo chotento ageo quessto sentendo perche chono-

interuene che uno pouero fu spolgiato


he resto nudo onde uedutollo hosea chossi si spolgio

seua la bonta di ossea

da
la

ladri

tonacha he la dete

al

nuddo

restando lui cho uno pocho

di pelle di chapra sopra le parte sachrete

onde non andando

da ageo pensso il buono ageo che ossea fussi inffermo onde


b
he il trouorno
19 8 chon dui suoi dissepolli ando ha trouarllo
.

(J

9l

muo lto

in folgie di

palma

disse allora ageo hora di a

me

rissposse ossea il libro


perche non sei tu uenuto ha me
di moisse mia leuato la tonicha pero ho temuto di uenire
.

hiuui senzza tonicha onde ageo

li

Aduene che uno giouine uedendo


moisse

disse

piangendo

se io hauessi libro

il

ossea legere

il

libro

di

impareria ha leggere

io

che sentedo ossea

fratello quessto libro

4)1.

hanchora

dete una altra tonicha

li

he tuo perche DIG

dete

il

libro dicendo

me

lo

a dato azioche

THE GOSPEL OF BARNABAS

420

ha

lo dij

chi piangendo dessidera

he riceuete

il

libro

uno

libro

chredete lo

homo

CLXXXVIII*.
Staua uno dissepollo di ageo uicino ha ossea onde uollendo
uedere se il suo libro hera bene scrito ando da ossea he disseli
.

he uediamo se elgie chome il mio


mi
e stato leuato chi te lo a leuato disse il
Rissposse ossea
dissepollo
risspose ossea il libro di moisse il che sentendo
fratelo pilgia

il

libro tuo

andete da ageo he disseli ossea he diuentato pazzo


19 9 perche lui dice che il libro di moisse lia leuato il libro di
lui

moisse

Risspose ageo piazesse ha DIG ho fratello che io

he che

fussi chossi pazzo

ossea

auendo

pressero

il

li

pazzi fussero similli

li

ladri di siria trasscorsso

fiollo di

una uedoa pouera

monte charmello doue

il

tutti

li

paesse di iudea

il

la quale staua hapresso

he

proffeti

ha

habitauano

farissei

interuene adonque che ossea essendo andato ha talgiare legne


scontro la dona che piageua onde subito comincio piangere

perche elgi quado uedeua ridere lui rideua he quando uedeua


piagere lui piangeua interogo ossea la dona della chagione
del suo pianto la qualle li naro il tutto
allora disse ossea
.

uieni sorella che DIG

uolle dare

ti

il

tuo

he andorno ambi

fiollo

dui in hebron doue ossea uendette se stesso he dono


alia

uedoua

la quale

quelli danari

non sapendo chome

riceuete he richompro

li

il

cholui

meno in ierusalem doue haueua


chonossendo ossea
Vedendo ageo che ossea non
chompro

ossea

il

199 b

afflito

seruo

nestaua

menato

onde

lo angiollo di

in ierussalem

chome madre che piangie


abssenzza di
ierussalem

ossea

i.

e.

il

qualle

stantia
si

no

trouaua

chome hera

disse

li

il

buon aggeo quessto sentendo

la abssenza del fiollo

he chiamato dui

piangeua la
disscepoli ando in

onde nello hentrare nella citta inchontro ossea

per uollonta di DIG

DIG

danari

haueua hauto

lui

fiollo

li

ne staua

il

or possibly

qualle he

we should

chom pane chargato

read restaua.

per

THE GOSPEL OF BARNABAS

422

lauoratori

alii

portarllo

chonosciutolo

della

disse

ageo

hora

filgiollo

suo

del

uigna

patrone

chome

habando-

padre che chon dollore ti cercha


ossea
disse allora
padre io son stato uenduto
Rissposse
ageo irato chie stato quel trissto che tia uenduto
Rissposse
nassti

il

tuo

uechio

DIG ho padre mio perche cholui che mia


uenduto he tanto bono che se lui non fussi nel monddo

ossea perdoniui

niuno diuentarebe santo


Rissposse ossea

Ressto allora

ha

cesse

hanchora

DIG

me

il

hora

chie

chostui

disse

ageo

ho padre mio elgie stato il libro di moise


buono ageo chome fuori di sse he disse pia.

ho

filgiollo

chon tutti

che

li

libro

il

mei

filgiolli

moisse uedesse

di

si

chome

elgia

uenduto te he andossi ageo chon ossea alia chasa del suo


padrone il qualle ueduto ageo disse sia beneddeto DIG nosstro
.

200 che mia mandato


bassiarli le mani
a

il
.

suo proffeta

ha chassa he chorsse ha

disse allora ageo fratello bassia le

del tuo seruo che chomprato hai perche elgie milgiore di

mani

me

he naroli quanto passato hera che pero il patrone dono la


ha hosea he quessto he quanto ricerchi ho maesstro

liberta

CLXXXIX
Allora disse iessu

elgie

uero

quessto perche

ne sono

da DIG onde azioche ogniuno chonossci che quessto


uerita in nome di DIG si fermi il solle
he no chamini

certifichato

he

la

per spatio di duodeci hore il che fu fato chon spauento di


tutta ierossolima he iudea he iessu disse al scriba ho fratello
.

me sapere hauedo talle chognitione . Viue


che quessto bassta per sallute del homo imperoche la

che ricerchi tu da
Dio

humilta di ageo chon la charita di ossea adempisse tutta


Di a me fratello quando tu
la leggie chon tutti li profeti
uenisti ha interogare me nel tempio chredeui forssi che DIG
.

mi hauessi mandato ha disstrugere la legie he proffeti certo


he che quessto non fara DIG il qualle he inmutabile c he pero
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

424

DIG determine chome uia per sallute del homo


ha tutti li proffeti . Viue DIG a alia chui

quello che

200 b
199

affato dire

quello

presenza sta la anima mia ehe se


libro di dauit

dalle traditione

he

il

chon

il

padre nosstro non fussero stati chontaminati


humane di falssi farissei he dotori b che DIG
.

non haueria dato ha me


di moisse

libro di moisse

il

la sua parolla

habia chomanddata

ma

si
si

guarda

chome

farissei la osseruano

he che dicho

il

libro

ogni proffetia hano chontaminato


cercha una chossa perche DIG la

libro di dauit

per modo che hogi non

se

li

dotori la dichono he

se DIG herassi

he

li

li

homeni nom

guai adonque ha quessta generatione inchredulla perche sopra di loro uenira il sangue di ogni proffetta
he iussto
chon il sangue di zacharia fiolo di barachia che

potessero herrare

ammazorno

fra

il

tempio he

hano persseguitato

lo altare d

qualle iusto

hano

qualle proffetta

lassiato morire di

naturale quassi niuno he pero cerchano hora di


si

gloriano di essere

bello

Viue DIG

la uollonta sua pero

201 roina
ft

(20

per

fiolli

che sono

di

non

morte

hamazarme

abraham he

fiolli

di hauere il tempio
he per quessto fano
citta santa anderano in

di satana

tempio chon la
de il tempio non resstera pietra sopra

il

modo che
|

>

pietra

CXCe.
Di a me

fratello

promissione del messia

tu che
f

sei dottore peri to nella legie la

in chi e fata in issach ouero in issmaele

al

padre nosstro abraham

io

temo nararti quessto perche uie pena la uitta


Disse
mi dolgio di essere uenuto ha mangiare

Rissposse

il

scriba ho maesstro
.

allora iessu fratello io

in chassa tua poscia che tu

chreatore tuo

ammi

piu la pressente uitta di DIG

onde per quessto tu temi di perdere la uitta

4)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

426

ma non 1

temi di perdere la fede he la uitta hetterna che si


dicendo al chontrario la lingua di quello che chonosse
perde
il chore della
piangendo disse allora il buon
leggie di DIG
.

scriba ho maesstro se io hauessi chonossiuto di fare fruto molte

chosse haueria predichato che per non metere seditione nel


popullo le o taciute
Rissposse iessu ne il popullo ne tutto
.

monddo ne

il

tutti

santi

li

ne tutti

li

angioli

si

deue

il

tutto

uie la offexe di DIG onde lassia perire

rispetare quado
201 b sen|za offedere tu DIG chreatore a tuo he non il chonseruare
chon il pechato perche il pechato disstrugie he non chonsserua
he DIG b he potente di chreare tanti monddi quanta harena ha
.

mare he piu

il

CXCI.
perdonami ho maesstro che

II scriba allora disse

chato

onde

Disse iessu perdoniti DIG

disse

il

scriba

mano

moisse he iossue serui he proffeti di DIG


chome tu a ffato fermare il solle il qualle libro he
moisse

di

messia

libro

il

ho pe

chontra del qualle pechasti


ho ueduto uno libro uechio scrito di

io

io

nel qualle he scrito issmaello

quello che

il

uero libro

essere padre del

he issach padre del nontio del messia e he chossi dice


che moise disse
signore DIG de issdraelle potente
.

he misserichordiosso maniffesta

tuo il splendore della


tua
DIG
li mosstro il nontio suo nelle brazie
onde
gloria
de issmaelle he issmaelle nelle bracie di habrahamo apresso
al seruo

202 a de

chui bracie haueua uno fanciullo

issmaelle staua isach nelle


|

201

qualle chon

il

il

dito mostraua

quessto he quello per

il

il

nontio di Dio

dicendo

qualle DIG ha chreato* ogni chossa

onde moisse chrido chon allegrezza ho issmaelle tu hai nelle


bracie tue tutto il monddo chon il parradisso Rachordati di me
.

seruo e de DIG azioche troui gratia apresso DIG per mezzo de

tuo

fiollo

per

il

quale DIG affato

JJU-1
8 ii\
1

MS. no

-.
non.

^
b

in.

il

tutto h

il

THE GOSPEL OF BARNABAS

428

CXCIL
In quello

non

libro

ouero chastradi

si

mangi charne

troua che DIG

in quello libro

non

si

di pechore
troua che DIG habia

serato la misserichordia sua sollo in issdrahellc

ma

sibene

che DIG ha misserichordia di ogni homo che chon uerita cercha


DIG chreatore suo a
il
qualle libro non poteti legere tutto
.

perche
disse

somo

il

chon dire che uno issmaellita

disse iessu

fede de

202 b
C 201

pontiffice nella chui libraria hero

il

lo

haueua

me

lo inter-

scrito

allora

guarda che giamai piu taci la uerrita perche nella


messia b DIG dara c sallute alii homeni senza della

d
he quiui finite iessu il suo ragiojnaqualle niuno si saluera
mento onde mangiando hecho maria che piangete alii piedi
di iessu hentro in chassa de nichodemo che quessto hera il
.

nome de

he piang-endo si posse alii piedi di iessu


dicendo signore la serua tua che per te ha trouato misseri
chordia hapresso di DIG
ha una sorella he uno fratello il
il

scriba

qualle hora sta imfermo chom perichollo di morte Risspose


iessu done he la chassa tua dicelo chio uero ha pregare DIG
per la sua sanita
Risspose maria, betania he de mio fratello
.

he mia

sorella perche chassa

he in betania

mia he magdalo onde mio fratello


dona pressto uatene da il tuo

disse iessu alia

he hiuui asspetami che


temere perche elgi non morira

fratello

in betania trouo

il

ueniro ha sanarlo

io
.

parti la

si

he non

dona he andata

fratello quel giorno essere

possero nel sepolchro di padri loro

morto onde

il

CXCIII.
Iessu stete dui giorni in chassa de nichodemo he

203 a giorno

il

terzo

he essenclo apresso alia citta


mando dui dissepoli auanti ha anontiare ha maria la sua
la qualle chorsse fuori della citta he trouato iessu
uenuta
si

parti per betania

Jl
<j

THE GOSPEL OF BARNABAS

430

disse signore tu dicesti

piangendo

uenuto auati che


Rissposse iessu

chiamassi perche non sarebe morto

ti

il

mi che auanti

mia dato potessta sopra

ti

dicho in uerita che elgi non he morto

sollo cholui

he morto che more senza trouare misseri-

suo sono

perche

Disse iessu maria chredi-

rissurgera perche DIG

he

pero

giorno del iuditio dallo angiolo

DIG chon la tromba sonando

di

Rissposse maria piangendo signore di

sara desstato

talle sono

ma dorme

tuo fratello non he mbrto

il

uengo ha destarlo

hora he sepolto di quatro giorni uollesse DIG che tu fussi

lie

il

che mio fratello non morebe

chordia apresso DIG

marta sua

b
.

sorella la

Ritorno maria presto ha rinontiare ha

uenuta di iessu

hera chonchorsso alia

morte di lazzaro chopia grande di gudei di ierussaleme he


molti scribi he farissei
sorella la

onde

203b per

auendo intesso marta da maria sua

uenuta di iessu leuossi in freta he chorsse di fuori

la seguitorno la moltitudine di giudei scribi

chonsolarla perche chredeuano che

he

farisei

andassi allo se-

lei

(202*0

polchro per piangere

fratello

il

onde hariuata doue iessu

haueua parllato chon maria piangendo marta


uollesse DIG che tu fussi
sta[to] qui che

morto

maria allora

sopragionsse

lachrimo he sospirando disse doue


spossero uieni

ha uedere

chostui che risuscito


lasso morire chostui

il

della

lo

hauete possto

uedoua

ogniuno piangeua
io

farissei uollesse

allora disse iessu la hora

no

li

in

saria

onde

piangendo

iessu
.

Ris-

farissei

hora

naim perche

auendo deto che non morebe

piangete perche lazaro dorme he


li

disse signore

fratello

diceuano fra loro

fiolo

iessu allo sepolchro doue

diceuano fra loro

mio

peruenuto

elgi disse

nom

son uenuto ha desstarllo

DIG che tu chossi dormissi

mia non he hanchora uenuta pero

quando uera similmente dormiro he saro presto desstato di


nouo disse iessu leuate la pietra del sepolchro
disse marta
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

432

signore elgi puzza perche sono quatro giorni che he morto

Disse iessu hora perche son qui uenuto marta non chredi ha

me
204 a

che

di DIG

io

il

destaro

Rissposse marta io so che tu sei

che tia manldato in quessto

(203*)

leuato le

mani

al cielo

monddo

il

santo

allora

iessu

he disse signore DIG di abraham DIG de

ismahelle he isach DIG de padri nosstri

habi misserichordia

nome

sopra la aflitione di quesste done he da gloria al santo

tuo

auendo ogniuno rissposto amen iessu disse chon grande

uoce lazaro uieni fuori


alii

suoi

linziolo

dissepoli

chon

il

onde

leuo

si

sciolgetello

sudario

chostumano

nosstri

il

morto he disse iessu

perche elgi hera ligato nel

sopra la facia

di sepellire

sichome

moltitudine di iudei he alchuni farissei perche

hera grande
si

li

padri

chredetero in iessu grande

el

mirachollo

che resstorno nella loro inchredullita

quelli

partirno he andorno in ierussalem he rinontiorno al principe

di sacerdoti la ressuretione di lazaro

he chome molti herano

diuentati nazareni che chossi chiamauano quelli che per la


parolla di DIG che predichaua iessu fazeuano penitenzza

.
|

204^
Fecero chonsilgio
di

ammazare

lazaro

scribi

li

he

farissei

chon

li

perche

il

et

beueua

ma

perche elgi era potente

per hauere parte in ierussalem he haueua chon

magdallo he betania non sapeuano che fare

le sorelle

Maria sedendo uno giorno

alii

sue

iessu hentro in

betania in chassa di lazzaro he marta chon maria


.

miracholo

grande essendo che lazaro chonuerssaua chon

homeni he mangiaua

straua

pontifice

perche molti rinontiauano alle loro tra-

ditione he chredeuano alia parolla di iessu


di lazzaro hera

somo

il

li

minis-

piedi di iessu asscoltaua

THE GOSPEL OF BARNABAS

434

onde marta disse ha iessu

le sui parole

signore tu non uedi

chura di te pero non prochura di quello


che deui mangiare he li tuoi dissepoli Risspose iessu, marta
che fare dei perche maria ha elleto
marta sollicita tu
ehe mia sorella non

si

quello

una parte che non

li

serra tolta

in etterno

sedendo ha

menssa iessu chon grande moltitudine che chredeuano in lui


fratelli pocho tempo ho da stare chon uoi perche
parlo dicendo
a
205 si[e] hauicinato il tempo che io mi parti dal monddo pero
.

(204*)

harechordo

dicendo

parolle di DIG fate

le

ha hezechiele

Viuo in etterno DIG uosstro* che

pechera morira
morira ma uiuera
.

ma
.

se

il

onde

la

la

proffeta

anima che

non
pechatore fara penitenzza
presente morte non he morte

sichome
una longa morte imperoche
ma
ha la hanima in lui
il
chorpo separate dal senso sebene
del morto
quando he trasmortito elgi no ha altro auantagio
ma il
risusciti
lo
che
DIG
il
sepolto asspeta
sepolto se non che
sibene fine di

il senso che ritorni


guardate adonque
sentiments
hauere
non
morta
he
che
la uitta presente
per

trasmortito asspeta

di

DIG

CXCV b.
Quelli che chrederano ha

me non

mia sentirano

morira in etterno

perche

in loro DIG pero hopererano la

per la parolla
che chossa he la morte se non uno hato che fa la

sallute loro

natura per chomandamento di DIG chome sarebe se uno tenessi


tenessi nella mano
quando il
ligato uno uccello he la chorda
.

lo ucello fugisca che fa elgi


205 b chapo uolle che
alia mano che si apri
naturalmente
chomanda
subito lo ucello fuggisse la anima nosstra chome

certo

che

x2 4b

profeta he

chome uno

chaziatore quando

he

la

liberata dallo

passero

sta lo

homo

sotto

he chossi
dice dauit

ingano de
DIG

la protetione di

uita nosstra he chome una chorda che la natura tiene

chorpo he sensso humano pero


natura che si apri
quando DIG uolle he chomanda alia
ligata

il

la

anima chon

4)b.

il

is

si

THE GOSPEL OF BARNABAS

436

he scampa la anima nelle mani del angello


nom piangi
che DIG ha chonstituito ha riceuere le anime

rompe

la uitta

amici quando

li

adonque
nosstro ha chossi uolluto a

lo

hamicho he morto perche DIG

ma senza fine

piangia quando pecha


separa da DIG uera uita

perche more la anima essendo che si


che se elgie horibille il chorpo senzza la chomunione della

hanima molto piu he spauenteuolle


di DIG

b
.

il

anima senza

la

unione

la

qualle chon la gratia he misserichordia sua fa bella

he uiuificha

la

anima

he deto quessto

DIG onde lazzaro disse

iessu resse le gratie

ha

signore quessta chassa he di DIG

quanto mia dato in chustodia per seruitio


di poueri onde essendo tu pouero he auendo grande quantita
di dissepoli
quando te piaze he quanto te piaze uieni ha

206 a chreatore mio chon

305

habitare quiui perche te minisstrera


sera neccessario per

amore

di DIG

il

seruo di DIG quanto

CXCVI.
Si allegro iessu sentendo quessto he disse

chome bona chossa

il

hora uedete

morire lazaro he morto una sollo uolta

he ha imparato talle dotrina che non la chonoscono


sapienti del monddo che sono uenuti uechij fra li

li

piu

libri

piacesse ha DIG che ogni homo moressi una sollo uolta he


ritornassi al mondo chome lazaro azioche imparassero ha

uiuere
dire

homeni

li

una

parolla

Risspose ioane ho maesstro he

Dine mille

rissposse iessu perche

obligate ha disspenssare
chossi elgie obligate ha disspensare

lo

206 b

homo he

la

mi

licito

sichome

roba in seruitio di DIG

la dotrina

he tanto he

magiore lo oblige quanto che la parolla pole risuscitare una


anima ha penitenzza che la roba nom polle ritornare la uitta
|

205

al

morto onde elgie micidialle cholui che a fachulta di agiutare


ma
lo agiutando il pouero more di fame
.

uno pouero he non


magiore he

lo

homicidio di cholui che per

polle chonuertire

il

la parolla di

DIG

pechatore ha penitenzza he non lo chon-

THE GOSPEL OF BARNABAS

438
uerte

de

li

Ma

chome

sta

dice DIG

anima de

dice DIG la

qualli

mia

per hauerli tu asscosso la


tui

mani ho seruo

chome chane muto chontra

infidele

pechatore che perira

il

parolla

io la ricerchero dalle

in qualle stato adonque

sono

che hano la chiaue he non uolgiono


hentrare anziche impedisscono cholloro che uolgiono hentrare

hora

li

scribi

he

farissei

alia uitta hetterna

dire

una

dicho che
asscoltato

parolla
io

tu ha

auendomi

me dimandi ho

(206*)

in uerita

son obligate di asscoltarti dieci uolte per

mi

hai

ti

una che

he cholui che non uolle asscoltare

ogni uolta che elgi parllera pechera

207 a

gioane licenza de

scoltato cento mille

altri

essendo che dobiamo


|

che uolgiamo per noi he non fare ad altri


h
i non uo
n
c
e
no
ue
Disse allora giouane
q
lgiamo riceuere
ho maesstro perche DIG non ha dato quessto alii homeni
fare

ad

altri quello

che morino una uolta he ritornino chome lazaro azioche imparassino

ha chonossere

se stesi

he

illoro

chreatore

CXCVII.
dimi giouane elgie uno padre di familgia
il
qualle dete una scure perffeta ad uno suo seruo azioche
talgiassi la selua che impedisse la ueduta della sua chassa
Risspose iessu

ma

il

lauoratore posse in obliuione la scure he disse, se

patrone mi
di a

dessi

una scure uechia

il

bene talgiaria la selua


patrone certo he che adirato

me ho

io

giouane che disse il


pilgio la scure uechia he li perchosse il chapo dicendo poltrone
he scellerato io ho dato ha te una scure che senzza faticha
.

poteui talgiare la selua he cerchi quessta che chon grande


faticha si adopera
he quanto talgia sconssuma che non he
.

207 b buono da niente


che sia bono

il

io

uolgio che talmente tu

suo lauoro

giouane elgie uerissimo

talgi la selua

elgi uero q3sto

Rissposse

Viuo in etterno dice Dio b che

io

ho dato una bona scure ha dogni homo che he il uedere


la qualle scure chi bene la hadopera
sepellire uno morto
.

THE GOSPEL OF BAENABAS

440

senza pena leuano la selua di pechati dal chore suo


riceuono la gratia he misserichordia

mia dando

onde

alloro merito

de uitta hetterna per il loro bene hoperare


ma cholui che
si smenticha di essere mortalle uedendo hogni tempo altri
.

morire he dice se

bene hoperaria

io uedessi la altra uita io

mio furore sera sopra di lui he il perchotero talmente


chon la morte che non riceuera elgi giamai bene uemno

il

ho giouani disse iessu quanto he grande il uantagio di cholui


che dalla chaduta di altri impara ha stare im piedi
.

CXCVIII.
Disse allora lazaro

208 a
(2

maestro

ti

dicho in uerita che

posso chomprendere la pena della quale he

q ualle ogni tempo uede portare li morti


onde per
teme DIG chreatore nostro a
.

monddo che deue


il

qualle

suoi uoi

me

il

tutto

degno cholui il
he non

al sepolchro
le

chosse di quessto

intuto habandonare offende

donate

lia

nom

il

suo chreatore

allora disse iessu alii dissepoli

chiamate maesstro he fate bene perzioche DIG


mia ma chome chiamarete lazaro

ui amaesstra per la bocha


in uerita che

maesstro de tutti

elglie quiui

dotrina

questo monddo

di

inssegnano
maesstrato chome douete bene uiuere

ma

maesstri che

li

pero

io

ha-

uio

lazaro ui amaestrera

chome douete bene morire Viue DIG b che

elgia riceuto

il

dono

della proffetia pero asscoltatello le sui parolle che sono uerita

he tanto piu

il

douete asscoltare quanto che elgie uano


Disse lazaro ho maesstro

bene uiuere morenddo malle c


te ringratio

che tu facia hapreciare la uerita onde DIG

grade merito

disse allora cholui che scriue

ti

207

il

io

dara

ho maestro chome

dice la uerita lazaro dicendoti meriterai he tu deto hai

208 b

ha

Io homo elgi no merita se non pena hadonque


tu punito da DIG Rissposse iessu piacesse ha DIG che
d
io riceuesi pena da DIG
in quessto monddo perche non Io ho
seruito chossi fidelmente chome son obligate
Ma DIG tanto

nichodemo che
serai

jJU.

4111.

;jjb.

THE GOSPEL OF BARNABAS

442

mi ha ammato
allienato

da

per sua misserichordia che ogni pena ha

me

talmente che saro solamente tormentato

in altra perssona imperoche a

homeni chiamato

li

non

sollo

che

me

DIG

me

hauendo

non son DIG chome he

io

pena hauendo

se chonueniua

ma

la

io

chonffessato

uerita

ma

ho

pero DIG mia leuato


in
la
fara
ad
uno
trissto
la pena he
mio nome talmente
patire
che sara sollo mia la uergogna pero ti dicho barnaba mio che
chonfessato che io no son

il

messia

homo

quanto DIG dara al prossimo suo


ma guardissi che quando
dicha che il prossimo suo merita
dice di quanto DIG dara ha se stesso chome perssona propia

quando

Io

parlla di

mi donera d

he guardissi di non dire io merito


perche DIG se chompiaze di donare la misserichordia sua alii
2O9 a suoi serui quando chonffessano che loro me|ritano Io infferno
dicha DIG

per

li

loro pechatj

CXCIXe.

DIG he

richo in miserichordia

esstinguere una

talmente che

nom

potendo

fiame infernalli la aqua de mille


mari se tanti se ne trouassero Vno solla lachrima di cholui
scintilla delle

che

si

per la

duolle di hauere offesso DIG estingue tutto Io infferno

grande misserichordia che DIG

il

sochore

onde DIG per

chofussione di satana he per dimosstrare la sua liberalita

uolle

chiamare merito apresso alia misserichordia sua ogni bona


hopera del seruo suo fidelle he uolle che chossi dicha del
prossimo suo

ma

Io

homo

di se stesso guardissi di dire io

merito perche sarebe chondanato

CC.
Voltato iessu ha lazzaro

deuo stare

al

disseli

monddo pero quando

fratello

pocho tempo

saro uicino alia tua chassa

209 b no andero giamai altroue perche tu non per ammore mio


mi ministrerai ma per ammore di DIG hera uicino alia passca
|

d
f

J^s*

il.

v^j

il.

Jj-y.

Jaou. il.

THE GOSPEL OF BARNABAS

444

di iudei onde iessu disse

ha mangiare

lo

alii

suoi dissepoli

agnello passcalle

uno polledro

he mando pietro he giouani

una assina apresso

alia eitta dicendo uoi trouarete

della citta cho

andiamo in ierussallem

sciolgetella

alia porta

he menatela qui

he
perche ha me bissogna andarai sopra in ierussalem
se ueruno ue interoga dicendo perche la sciolgete ditelli il
.

andorno li
maestro uia bissogno che laserano menarlla
trouorno
he
he
alloro
disse
iessu
chondussero
quanto
dissepoli
.

adonque
li

la assina

chon

loro mantelli sopra

iessu he fato fu che

chome

iessu

fanciulli

il

poledro

il

polledro sopra del qualle chaualcho

possero adonque

auendo intesso

nazareno ueniua

per dessiderio

homeni

li

usscirno

li

dissepoli

di ierussalem

homeni chon

li

uedere iessu portando in

di

li

mano

chantado sia benedeto cholui che


rami di palma he di olliue
uiene ha noi in el nome di Dio a ossana fiollo di dauit . per.

210 a uenuto iessu


(

20 9

menti soto

li

aljla citta li

piedi dello assino

che uiene ha noi nello


dauit

homeni esstendeuano

nome

chantando

sia

loro uessti-

li

benedeto cholui

b
signore Dio ossana fiolo di
iessu dicendo hora no uedi tu

dil

inchreporno li farissei
che
dichono chosstoro fa li tacere
disse alloro iessu
quello
Viue DIO C alia chui pressenzza sta la anima mia che se
.

tacerano

homeni chriderano

li

dulita di maligni pechatori

chridorno tutte

le pietre di

che uiene ha noi in


li

el

le

pietre chontra la inchre-

he deto q^sto iessu chon strepito


ierussalem

nome

sia

benedeto cholui

del signore Dio b

farissei resstorno nella loro inchredullita

nondimeno

he chonuochatossi

fra loro fecero consilgio di pilgiarlo nel parllare

CCId.

Esendo
li

iessu hentrato nel tempio

apressentorno una dona pressa

loro se lui la

lb.
>

li

scribi
.

he

farissei

diceuano fra

salua he chontra la leggie di moisse pero lo

habiamo per reo he

in adulterio

se lui la

chondana he chontra

la

sua

THE GOSPEL OF BARNABAS

446

che predicha misseri|chordia


onde apressentatosi
ha iessu disse maesstro habiamo trouato quessta dona in
dotrina

209

adulterio

ne

inzio

dici

uno

moisse chomando che fussi lapidata pero tu che

spechio

inniquita

inchino iessu he chon

se

in

terra

istando

he mosstrando

il

nel

pure cholloro

spechio

chon

uedeua

ogniuno

qualle

la

il

suo fece

dito

il

rissposta

suo disse

dito

le

leuosi
.

sui

iessu

cholui

che di uoi he senza pechato sia il primo ha lapidarla he


di nouo se inchino formando il spechio
li homeni
quessto
.

uedendo usscirno ad uno ad


uechij

la

dona

dalli

piu

abbomiuergognauano
leuatossi iessu he non uedendo ueruno se non
uedere

di

si

perche

natione

uno chominciando

dona doue sono cholloro che

disse

loro

le

chodanorno

ti

dona piangendo signore sono parti ti he

B/issposse la

mi perdonerai uiue DIG * che

se tu

non peccero piu allora iessu


disse sia benedetto DIG uatene im pace he nom pechare
piu perche DIG non mia madato ha chondanarti onde iessu
io

chonuochati

li

scribi

he

farissei disse alloro dite

una

uoi hauessi cento pechore perdendosi

di esse

me
.

se

uno

di

non anda-|

211 a resste cerchando quella lassando le nonanta noue he trouatola


uela poneresste sopra le spalle
resste rallegrateui

he chouochato

mecho chio ho trouato

li

uicini di-

pechora che hauo

la

he che quessto faresste uoi


hora ditemi DIG
b
nosstro hamera macho lo homo per il qualle affato il monddo c

perssa certo

Viue DIG* he
di

chossi

si

fa allegrezza dalli angioli di DIG sopra

uno pechatore che fazia penitenzza perche

chonossere la misserichordia di [DIG]

li

pechatori fano

CCIL

me

medicho da chi e piu ammato da cholloro


che non hano hauto giamai inffirmita ouero da cholloro che
Dite a

il

medicho ha guarito di graue inffermita dissero li farissei


he chome ammera il medicho il sano certo che elgi lo amera
il

LJjJl

411

THE GOSPEL OF BARNABAS

448
sollo

per non infermarsi

pocho hamera

medicho

il

Vine DIG a che

iessu dicendo

non chonoscendo

lie

la inffinnita

chon empito di spirito parlo


uosstre lingue chondanano la

allora
le

211 b uostra

piu da il
superbia imperoche DIG nosstro he amato
la
fa
chonosscendo
che
grande misseripenitenzza
pechatore
chordia di DIG sopra se stesso che non fa il iussto
perche
|

iussto

il

non chonosse

la

allegrezza dalli angioli di


facia penitenza

doue sono 1

li

che non

iussti al

misserichordia di DIG onde

si

fa

DIG piu sopra uno pechatore che


fa sopra nonanta noue iussti

si

tempo

nosstro

Viue Dio b

alia chui

pressenza sta la anima mia che grande he il numero de


iussti iniussti per essere la chonditione loro equalle ha satana
.

Rissposero
ci
li

scribi

li

he farissei noi siamo pechatori pero DIG

hauera misserichordia he quessto dissero tentandollo perche


scribi he farissei hano per somo hobrobio di essere
.

chiamati
siate

pechatori

iussti

ingiusti

Disse

iessu

allora

hauete

se

perche

temo che uoi

io

pechato chiamandoui iusti uoi sete iniussti

il

chore

ui

uostro

tenite

iussti

he

negate
he se nel

pechato

he chon

la

essere pecchatori sete al dopio iussti iniussti

lingua uoi dite


si chonfussero
.

adonque li scribi he farissei quessto sentendo he si partirno


li
212 a lassando iessu chon li suoi disscepoli im pace
qualli
andorno nella chassa de simone lep rosso dal qualle mondo
.

la

lepra

chonuochorno

citadini

li

imfermi

li

alia chassa

simone he pregorno iessu per la sanita delli inffermi .


allora iessu chonosscendo di essere uicino la hora sua disse

di

chiamate quanti infermi ui sono perche potente he DIG he


misserichordiosso

di sanarli

di essere inffermi quiui

iessu

ho ierussalem ho

non chonosci
chongregare

la

allo

in ierussalem

tua uissitatione

ammore

piangendo rissposse

per che io ho uolluto te


chome chon-

di DIG chreatore d tuo


b

-Sil.

MS. apparently

Rissposero loro altri non sapiamo

issdraelle io piangio sopra di te che

4)1.

deue sono (sic).

ib.
JU.

Jull.

THE GOSPEL OF BARNABAS

450

gregga

la gallina

suoi pulicini soto le sui alle

li

ha

uolluto pero questo dice DIG

te

he non hai

CCIII*.

duro chuore he peruerssa di mente

citta di

mandate

mio azioche

seruo

il

faci penitenzza

chato di quanto
212 b amore di te ho

ma

ho

smenti-

sei

heggito he sopra faraone per


uolte piangi azioche
tu molte

lo

sopra

issdraelle

io ti

chonuerti al chore tuo he

ti

tu ho citta de chonffussione

feci

[I ^

seruo

il

di

mio

ti

ammazare

il

he cerchi
chorpo tuo da imffermita
seruo mio perche elgi cercha di sanarti la

sani

anima da pechato

il

tu solla

starai

adonque

che

nom

io

he la superbia tua
Viuerai adonque in etterno
mie mani certamente no perche chonduro
principi chon essercito chontra di te he ti circhonderano cho
potenzza he talmente te tradiro nelle loro mani che chasscera
punissca

te liberera dalle

tua

allo infferno la superbia


alle

uedoue

non perdonero

non perdonero

alii fanciulli

alii

ma

uechij ouero

ui daro tutti in

fame, spada he derisione he il tempio sopra il qualle guardai


chon misserichordia il dessolero chon la citta talmente che
.

uoi sarete in fauolla he derissione he prouerbio delle nationi


chossi he sopra di te

indinatione b

il

furore mio fermato he uigilla la mia

CCIVc.
Deto questo

iessu

ui siano altri infermi

nouo

di

disse

uoi

non sapete che

Viue DIG d che sono mancho

213 a

ierussalem che hano sana

212 *)

inffermi de

la

anima

cholloro in

di cholloro che

sono
[

il

he azioche chonossciate

chorpo
dicho inffermi 1 in nome di
.

mo e

parta da uoi la inffermita

si

che auendo deto subito furno sanati

il

hauendo sento

MS.

inffermo.

piangeuano li homeni
he dimandauano

la ira di DIG b sopra ierussaleme

misserichordia quando iessu disse

JLc

la uerita ui

4)1

^**LiJl

^j

se ierussalem piangera

J*

4lL>.

ll

li

a ib

THE GOSPEL OF BARNABAS

452

he fara penitenzza chaminando nelle mie uie


a
piu le inniquita sue he non

suoi pechati

dice DIG
li

faro

non mi harechordaro

ma ierussalem
ueruno malle di quanto ho deto
he non il dissonor[ar]emi chon il qualle
.

piangie la sua roina


haffato bestemiare

piu

acende

si

il

il

nome mio ha

mio furore

le nationi

pero molto

Viuo in etterno b che

se iob,

abraham, samuele, dauit he danielle serui mei chon moisse


pregassero per quessto popullo non

he deto questo
chon
timore
hogniuno
ierussalem

plachera la ira mia sopra

si

iessu se ritiro in chassa stando

CCV.
Cenando
213 b leprosso

iessu

chon

hechoti

li

dissepolli

maria

suoi in chassa de simone


di

sorella

lazaro

che

hentro in
|

chassa he roto uno uasso sparsse onguento sopra

il
chapo
uedendo
iuda
traditore
quessto
uolleua impedire maria di fare talle hopera dicendo ua he
ucndi lo onguento he porta li danari chio li daro ha poueri

he uesstimento di

iessu

Disse iessu perche la impedissci tu lassala fare perche li


poueri hauerete sempre chon uoi ma me non hauerete sempre .
Risspose iuda ho maesstro si potrebe uendere treccento danari
quessto onguento hora uedi quanti poueri sarebeno agiutati
.

Rissposse iessu ho iuda io chonossco il chore tuo pero habi


mangiorno ogniuno chon
pazienzza che io ti daro il tutto
.

timore he

si

dolleuano

li

dissepoli perche chonossceuano iessu

ma iuda [era] indignato perche


chonossceua perdere trenta danari per lo unguento non uenduto essendo che elgi robaua la decima di quanto hera dato ha
pressto douersi partire da loro

iessu

Ando ha

trouare

il

somo sacerdote

il

qualle chongreggo

in chonsilgio di sacerdoti scribi he farissei

alii qualli

iuda dicendo, che chossa ha me uollete dare he


214 a nelle mani iessu che si uolle fare Re de issdrael
|

213

loro

hora chome celo darai in

mano

disse

io

parlo

ui tradiro

Risspossero
iuda quando
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

454

sapero che fuori della citta uadi ha fare oratione uelo diro

he chonduroui doue elgi si trouera perche


citta non sera senza sedition
Risspose

mano

celo darai in

daremo trenta danari

ti

bene che uederai

tal

prenderlo nella

il

pontifice se tu

il

he

di oro

ti

faro

CCVI.

Venuto giorno

me

di a
a

hai

chon grande molti-

iessu asscese al tempio

tudine di popullo

ho iessu

che tu non

onde se

le

uicino

pontifice dicendo

il

tu smentichato di quanto chonffesato


fiollo di DIG ne tampocho il

sei

DIG ne

sei

certo no che
mesia b Risspose iessu
mia
he
la
chonffesione
perche quessta

no son smentichato

io

la qualle portero auati

giorno del iuditio che quanto he scrito


nel libro di moisse he 1 uerissimo imperoche DIG chreatore d

il

tribunalle di DIG

nosstro he sollo

DIG

al nontio di

il

he

son seruo di DIG he dessidero di seruire

io

qualle chiamate messia

il

adonque ha che serue uenire


214 b tudine
813

Re de

di popullo cerchi forsse di farti

che non

Disse

il

pontiffice

tempio chon tanta molti-

al

issdraele

guarda

hochora qualche perichollo


Risspose iessu se io
cerchassi la gloria mia he uollessi in quessto monddo la mia
ti

portione quando

non

saria

popullo di

il

fugito

chossa ueruna in quessto


ci

mancha una chossa

fecero cerchio

ha

naim uolleuano farmi

loro

Re

chredimi in uerita che io non cercho

monddo

Disse

di sapere circha

iessu

li

de

pontifice allora

il
il

messia he allora

sacerdoti scribi he farissei

Risspose

he quella chossa che tu cerchi sapere de il


messia forssi elgi la buggia certo he che io non ti diro

iessu

la

qualle

buggia

perche se

io

Lil

Jj-*;.

jJU
MS.

ill.

che he.

-^

hauessi deto la buggia saria stato


j Xa.1 [?UiJl]

ill

J~*

lil

li

Jua.1

J^ii.

ill

ill

j^^a

^,,

.c JLs

Jl5.

THE GOSPEL OF BARNABAS

456

addorato da te he dalli

ma

perche

ammazarmi

dicho la uerita mi

ui

chon tutto

scribi, farissei

issdraelle

hodiate he cerchate di

pontifice hora chonosciamo te hauere


diauollo hadosso perche sei samaritano he non hai risspeto
.

Disse

pontifice di DIG

il

il

al

CCVII.
Risspose iessu Viue
dosso

ma

Dio

cercho di scatiare

che
il

io

non ho

diauollo ha

il

onde per quessto il


monddo perche no son di

diauollo

me

215 diauollo suscita chontra di


ft

214

")

il

monddo Ma cercho che sia glorifichato DIG il


mi a mandate b al monddo pero ascoltatemi che io ue diro
questo

diauollo

ha dosso

Viue DIG

qualle

chia

il

anima

alia chui pressenza sta la

mia che cholui che opera sechondo la uollonta de il diauollo


che cholui ha il diauollo ha dosso il quale li a possto il f reno
.

della sua uollonta

he

in ogni inniquita

si

la
li

le

il

regie al piacere

suo facendollo scorere

chome uno uestimento muta

nome

per

mutatione della perssona se bene he tutto uno pano chossi


homeni se bene sono tutti di una materia sono different! per
.

homo

hopere di cholui che nel

opera

se io

pechato perche non mi riprendete chome

hodiarmi chome innimicho

in uerrita che

ho chome so

fratello

menbri

li

he non
di

uno

sochorono luno allo altro quando sono uniti chon

si

chorpo
il

il

chapo he quelli che sono

diuissi

da

il

chapo non

li

sochorono

perche le mani di uno chorpo non sentono il dollore deli piedi


215 b de uno altro chorpo ma si bene de il chorpo nel quale sono
214
unite
Viue Dio a alia chui pressenza sta la anima mia che
|

"-

cholui che

teme

misserichordia

chordia

ma

c
.

et

amma

DIG chreatore suo ha sentimento-de

sopra di quelli che DIG chapo suo

he essendo che DIG non uolle

la

ha misseri-

morte del pechatore

ha penitenza he ogniuno l se uoi fosste di quel


a
chorpo nel qualle io son inchorporato Viue Dio che mi hagiutaresste ha hoperare sechondo il chapo mio
Io asspeta

il.

So MS. Conj. hogniuno.

THE GOSPEL OF BARNABAS

458

CCVIII.

Se

hopero irmiquita riprendetemi che DIG ui hamera perche

io

farete la uollonta sua

ma

se

pechato segno he che uoi non

ehiamate

ueruno non polle riprendermi

di

habraham chome

ui

sette fioli di

ne sete inchorporati chon quello chapo nel qualle

habraham hera inchorporato Viue DIG a che tanto habraham


ammete DIG che non sollo spezzo li iddoli falssi he habandono
il
padre suo he la madre ma uollsse ammazare il propio h olo
.

per hobedire ha DIG

non cercho

ricercho he

216 a fiollo di
215

abraham

il

Rissposse

di

ammazarti pero

Risspose iessu

il

di

pontiffice

quessto te

fu quessto
tuo honore ho

dici qualle

zello del

DIG mio mi brugia he non posso tacere pero dicho in uerita


che il fiolo di abraha fu issmaelle dal qualle deue disscendere
.

promesso ha habraham di benedire in esso tutte le


tribu della terra si adiro il pontifice quessto sentedo he chrido
il

messia

lapidiamo quessto empio perche elgie issmaelita he ha besstemiato chontra di moisse he chotra la leggie di DIG onde
.

ogni scriba he farissei chon


per lapidare iessu

il

li

uechij del popullo pressero sasi

qualle suani dalli hochij loro he uscite de

grande uollonta che haueuano di


hammazare iessu aziechati dal furore he odio ferino luno
il

tempio

laltro

per

taminorno

onde per

modo che
il

la

ui

morite mille homeni

tempio santo

li

disscepoli he

li

onde cho-

chredenti che

uedetero usscire iessu del tempio perche ha loro non fu


asscosso il seguitorno alia chassa de simone . onde uene hiuui

nichodemo he chonsilgio iessu di usscire fuori di ierussalem


dilla da il torente cedron dicendo
signore io ho uno giardino
chon una chassa dilla da il torente cedron pero ui preggo
.

216 b andateui cho


|

15

alquanti uosstri dissepoli

ha fermarui hiuui

inssino che passi quessto hodio di nosstri pontifici

che

io

ue minisstraro il neccessario he la moltitudine de dissepoli


lassatella quiui in chassa de simone he in chassa mia che DIG
prouedera ha il tutto il che fece iessu onde sollo chon lui
.

uolsse
a

li

duodeci primi chiamati appostoli


4lb.

4)1.

b sJ~.

JjU-J ^.1

4)1

THE GOSPEL OF BARNABAS

460

In questo tempo
maria uergine madre di iessu stado in
horatione lo angelo gabrielo la uissito he li naro la perssecutione de il filgiollo dicendo non temere maria perche DIG il
.

ehustodira

da

monddo onde maria piangendo

il

parti di

si

nazaret he uene in ierussale in chassa di maria sallome sua


sorella

oltra

ritirato

im

quessto

monddo

lo

imperoche
he Vriello

il

ma

per essere sechretamente


x
torente di cedron non pote uederlo
piu

ricerchando

il

fiollo

non dapoi lo eccesso dello hobrobio


angello gabrielo chon lo angello michaele, Rafaelo
.

se

per chomissione di DID gello pressentorno

CCX.
217 a

Restata la chonfusione nel tempio per la partita di iessu


pontifice asscexe in alto he fato segno di siletio chon mani
.

il

elgi
o disse

fratelli

inganato tutto

chome

il

che faciamo noi no uedete che chostui ha

monddo chon

elgi suanito se elgi

non

la sua harte diabolicha

mago

hora

certo he che se lui fusi

santo he proffeta lui non besstemeria chontra di DIG he chontra


di moisse seruo he chontra il messia il qualle he la speranza de
issdraele

he che sto dire elgia bestemiato tutto

da

il

monddo

sara chontaminato issdraelle

il

non

nosstro pero in uerita ui dicho che se lui


.

sacerdotio

sera leuato

he DIG nosstro

guardate hora chome per lui quessto


santo tempio he chontaminato
he talmente parllo il pontiffice che molti si scostorno da iessu onde la perssecutione
dara

ci

alle

natione

sachreta se chonuerti in manifesta

217 b
^

per

modo che

il

pontifice

ando im perssona da herode he da il pressijde romano hahe di


chussando iessu che si uolleua fare Re de issdraelle
.

quessto haueuano tesstimonij falssi

onde fu fato generalle

imperoche il dechreto romano li


essendo che dui uollte il senate haueua

chonssillio chontra di iessu

faceuano temere

madato dechreto per

iessu

intuno dechreto hera proibito


ill.

MS.

uederlo uederlo (bis).

THE GOSPEL OF BARNABAS

462

sotto pena della uita che niuno

non douessi chiamare

nazareno proffeta de iudei ne DIG ne

DIG

fiollo di

iessu

nel altro

pena chapitalle di non chontendere ueruno


per chagione di iessu nazzareno proffeta de iudei onde per
sotto

proibiua

quessto hera grande scissma fra loro pero alchuni uolleuano


che si douessi di nouo scriuere ha roma chontra di iessu
.

diceuano che

altri

si

lasciasse stare iessu senza

ueruna chura

altri allegauano li
suo parllare chome di uno stolto
grandi miracholi che lui faceua pero il somo pontiffice parllo

del

che sotto pena di anatema

niuno douessi dire parolla per


diffessa di iessu he parllo ha herode he al preside dicendo .
218 a ad ogni modo habiamo malle partito alle mani perjche se
-

<

217

ammaziamo

quessto pechatore habiamo fato chontra

chreto di cessare

chome passera
il

he se

la chossa

lasiamo uiuere lui fazendossi

il
.

si

ribelli

quessta natione

cessare per ribello

allora

Re

dessto allora herode he minazio

presside dicendo guarda che per

si

de-

il

il

perche

temete

tuo fauorire chostui non

hachussaro chontra di

ti
il

senate

il

presside he

si

chon herode perche per auuanti si odiauano ha morte


unirno in uno per la morte di iessu he dissero ha il
pontiffice ogni uolta che tu saperai doue he il malfatore manda
pacifficho

he

si

da noi che

ti

daremo

li

soldati

fato fu per adempire la

proffetia di dauit che di iessu proffeta de issdraelle

haueua

sono uniti li principi he Be della terra


predeto dicendo
chontra il santo de issdraelle perche li anontia la sallute
.

del

monddo

onde quel giorno fato fu generale inquissitione

di iessu per ierussalem

.
|

CCXI.
218 b
217

Stando iessu nella chassa de nichodemo


cedron chonffortaua
nicina che io

non

il

parti da

il

si

monddo

oltra
.

il

elgie

torente
la

hora

pero chonssolatiue he

doue uado no sentiro ueruna

hor sarete uoi ammici mei se ui hatristarete

ma

Quando

il

de
allegrera hatrisstateui perche la allegrezza

il

mio bene no certo

monddo

suoi dissepoli dicendo

ui hatrisstate essendo che

tribullatione

de

mi

li

sibene

innimici

THE GOSPEL OF BARNABAS

464

monddo

ma

chonuerte im pianto

si

chonuertira in gaudio he

il

la trisstezza uosstra

essa

si

gaudio uosstro niuno uello leuera

perche la allegrezza che sente

chore in DIG chreatore suo

il

il monddo non la polle leuare


guardate che le parolle
che DIO uia deto per la bocha mia che non uelle smentichate
fate si che siate tesstimonij mei b chontra di ogniuno che chon-

tutto

taminera

tesstimonio che ho tesstifichato cho lo euangelio

il

mio chontra

il

monddo he chontra

li

ammatori de

il

monddo

.
|

CCXIIc.
219 a

mani

leuato le

al signore

horo dicendo

signore DIO

habraham DIO de ismaelle he isach DIO padri


habi misserichordia sopra cholloro che mi hai dato he

nosstro DIO di
nosstri do
f

saluali

da

il

monddo

non dicho

da

leuali

il

monddo perche

he neccessario che tesstifichino chontra di cholloro che chontaminerano


azioche

il

lo

euangelio mio

giorno de

chare chontra

il

il

ma

prego guardalli da malle

ti

uengano mecho ha

tuo iuditio

monddo he chontra

che ha chontaminato
zellosso che uendichi

il

alia chassa

tesstamento tuo

g la iddolatria

signore DIO forte he

chontra

iddolatri inssino alia quarta generatione

ogniuno che chontaminera

li

filgioli

scriuendoli loro che io sia tuo fiollo

di padri

malladissi in etterno

euangelio mio che tu

lo

testifi-

de issdraele

io

mi

desti

fango he poluere

perche
son seruo di serui tuoi he giamai ho penssato di essere tuo buon
seruo
perche nom posso darti niente per quello che mi hai
dato perche ogni chossa he tua signore DIO misserichordiosso h
.

219 b

che fai misserichordia in mille generatione sopra cholloro che


ti temono habi misserichordia
sopra ha cholloro che chredono
|

alle parolle

uero DIO

li

mie che tu mi hai dato

perche sichome tu

sei

chossi la parolla che io ho parllato he uera perche he

JL.

41)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

466

sempre ho parllato chome uno che legge che


nom polle leggere se non quanto he scrito nel libro che leggie
a
chossi ho parllato quanto mi hai deto
signore DIG saluatore
tua essendo che

salua quelli che


dilloro chossa

mi

ueruna

chrederano in loro
choncedi

he non

possa chontra

ma ogniuno che
he richo in misserichordia b

sollo salua loro

signore liberalle

nom

seruo tuo di essere nella chongreggatione de

al

nontio tuo

hai dato azioche satana

il

giorno del iuditio

he non

sollo

il

me ma ogniuno

che mi hai dato chon tutti queli che mi chrederano per la


predichatione loro he quessto fa signore per te stesso azioche
.

satana non

chontra di te signore

si glorij

signore DIG che cho

tua prouedessti di ogni chossa necessaria al


tutte le tribu della
tuo
de
ti sia ha memoria
issdraele
populo
terra le quali hai promesso de benedirlle per il nontio tuo c per
la prouidentia

il

qualle chreassti

220 a he ma|da pressto


innimicho tuo

il

il

monddo

nontio tuo

habi misserichordia de
c

monddo

il

azioche perda lo imperio satana

he deto quessto iessu tre uolte disse chossi

sia

6
he ressposero ogniuno
signore DIG grande he misserichordiosso
piangendo chossi sia saluo iuda perche niente chredeua
.

CCXIII.

Sendo uenuto il giorno di mangiare lo agnello


mando
sechretamente nichodemo lo agnello al giardino
per iessu
.

he

li

dissepoli

herode chon

il

suoi

presside he

in spirito dicendo

quanto haueua dechretato


onde iessu si allegro
pontiffice

anontiadoli

sia

il

benedeto

santo

il

nome tuo

signore

perche non mi hai separato dal numero di serui tuoi che sono
stati persseguitati da il monddo he ammazzati io te ringratio
DIG mio perche ho chompito la hopera tua he uoltatossi ha
.

iuda

li

disse

amicho che asspeti

tempo mio he

il

pero ua he fa quelo che fare dei

chredetero

li

uicino

dissepoli

che iessu madassi iuda ha chomprare qualche chossa per

il

4)1.
4)1.

lkL-

4)1

THE GOSPEL OF BARNABAS

468

220 gior no
11

della passca

onde dessiderando

ma

iessu sapeua che

da

di parti rssi

iuda

monddo

il

tradiua

il

chosi parllo

mangiare che io andero


perche ho molto dessiderato di
Mangiamo
he
mangiare quessto agnello hauanti chio mi parti da uoi
leuatosi presse uno sciugatogio he se cinsse li lonbi suo
iuda

Rissposse

lassami

signore

disse

iessu

he possto aqua intuno chatino si posse ha lauare li piedi


inchominciando da iuda
alii suoi dissoepoli
peruenuto
.

iessu

ha

Rissposse iessu quello che


il

mi uoi lauare li piedi


fazio hora non lo sai ma dapoi
tu non mi lauerai li piedi in

pietro disse pietro signore tu

saperai

hetterno

allora

io

Rissposse pietro

il

chompagnia

si

mia

leuo iessu he disse ne tu uerai in

giorno de

il

iuditio

Rissposse

non

pietro

piedi signore lauami ma le mani he il chapo lauati


dissepoli he posti ha tauolla ha manzare iessu disse, io

sollo
li

li

me

uio lauati

de

il

221 a disse

pero non sette tutti mondi imperoche

mare non

perche elgi sapeua che

iessu

mi chrede

lauera cholui che non

tradiua

il

la

aqua

Quessto
si

chon-

("220*^

ha quesste

tristorno

nouo

disse

io ui

parolle

li

dissepoli

quando

dicho in uerita che uno di uoi

modo che chome pechora

saro uenduto

ma

mi

iessu

di

tradira per

allui

guai
perche
padre nosstro dauit di talli disse
che elgi chasscera nella fosa cholui che addaltri la haueua
preparata onde li dissepoli se guardauano luno laltro dicendo
elgi

adempira quanto

il

chon dollore chi sera


ho maesstro

il

traditore

Rissposse iessu tu

me

iuda allora disse sero


lo

che mi tradira he no

io

hai deto chi sera cholui

lo intessero li undeci apostoli


mang-iato
iuda
ha
il
diauollo
hentra
adosso
he
usscite
di
agnello
chassa al qualle di nouo disse iessu pressto fa quello che
.

lo

fare dei

CCXIV.
a

Uscito di chassa iessu se

horto per fare horatione


di fare horatione cento uolte

ritiro nel

sechondo la sua chonsuetudine

THE GOSPEL OF BARNABAS

470

li suoi
ginochij he prostandossi nella facia sua
iuda adonque sapendo il locho doue iessu hera chon li suoi

impiagando
221 b
r

22 ob )

dissepoli

ando da

il

pontifice he disse

promessa questa note ui daro in


che sta

sollo

mano

chon undeci chompagni

quato

ricerchi

subito

il

pontifice

li

darmi

se uollete

chonto

dal presside ha prendere

il

Rissposse

il

pontifice
.

allora

danaro he mando uno farisseo

he da herode

soldati

li

la

qualle ricerchate

il

iuda trenta danari di horo

disse

iessu

li

qualli

ne detero una legione perche temeuano la plebe onde pressero


le arme he chon lumi he lanterne sopra basstoni usscirno di
ierussalem

CCXV.
Auicinandossi
iessu sentite la

in chassa

he

de

il

chollo

li

li

soldati

chon iuda

al locho

doue hera iessu

uenuta di molta gente onde temendo se ritiro


undeci dormiua allora DIG uedendo* il peri.

ha gabrielo michaelle

suo chomanddo

seruo

Rafaele he uriello ministri suoi che leuassero iessu da

monddo

Venero

li

angioli

santi

il

he presono iessu fuori

per la fenestra che guarda ha mezo giorno il portorno .


he il chollochorno nel terzo cielo in chompagnia di angioli

benedicendo DIG in etterno

CCXVI.
222 a

Entro chon empito iuda hauanti di ogniuno nella stantia


doue iessu fu leuato he dormiuano li undeci onde il mirabile
.

DIG hopero mirabilmente per modo che iuda fu talmente


trassmutato nel parllare he nella facia simille ha iessu che
noi chredeuamo lui essere iessu

he

ricerchaua doue hera

onde noi admirati risspo-

il

maesstro

lui

hauendoci desstati

dessimo tu signore sei il maesstro nostro hora sei smetichato


di noi he lui soridendo disse hora sette stolti che non chonossete
.

me

es&ere iuda scariot

he detero di

mano ha

he quessto dicendo hentro la millicia


iuda perche elgi era in tutto simille ha
.

THE GOSPEL OF BARNABAS

472
iessu

noi hauendo intesso

parllare di iuda he ueduto la

il

moltitudine di soldati chome ussciti di noi fugissimo


ioane che hera inuolto intuno linciollo dormendo

si

he

desto he

onde auendolo presso uno soldato per il linciollo lasio


lenziolo he scampete nudo perche DIG essaudi la oratione di

f ugite
il

iessu saluando

undeci da malle

li

CCXVII.
222 b

Pressero

li

he

soldati iuda

il

non senza

ligorno

derissione

perche elgi chon uerita negando di non essere iessu he li


soldati scernendollo diceuano ho signore no temere
perche
.

siamo uenuti per

farti

Re

de issdrahelle he

perche sapiamo te richussare

hauete persso

il

reggno

habiamo ligato

Rissposse iuda hora

uenuti ha prendere iessu

ceruello, uoi sete

il

ti

nazareno cho arme he lanterne chome uno ladro


hauete

me

Re

che qui uia guidati per farmi

he ligato

allora

scampo
he chom pugni he chalzi inchominciorno
moneta ha iuda he il chondussero chon furia
.

la pazienza alii soldati

ha chambiare
Jerusalem

10

soldati

la
.

ioane

he

pietro

seguitauano di lontano

onde affermorno ha quello che scriue

ogni interogatione

fata

ha iuda

dal

di

li

hauere ueduto

pontiffice

he da

il

chonsilgio di farissei che herano

chonggregati per dare la


onde iuda molte pazie disse talmente che
chredendo che lui f ussi uerariempiua hogniuno di risso
mente iessu he che per timore della morte fingessi il pazzo

223 a morte ha
f 222**")

iessu

onde

li

scribi

li

legorno chon una binda

diceuano iessu proffeta di nazareni


quelli che

he
si
11

li

chredeuano ha iessu

dauano

deli sciafi e

dici

li

hochij he scernedollo

che chossi chiamauano

ha noi chi

sputauano nella facia

te a perchosso

fata la matina

chongrego il gra chosilgio de scribi he uechij del popullo he


pontifice cho li farissei cerchauano falssi tesstimonij chontra

di iuda chredendo loro lui essere iessu


qjllo che cerchauano he che dicho

iuda essere iessu

ma

tutti

li

li

dissepoli

he non trouauano

pontificj

chredeuano

cho quelo che scriue

THE GOSPEL OF BARNABAS

474

he de piu la pouera uergine madre di iessu


suoi parent! he amicj quessto chredeuano talmente che

questo chredeua

chon
il

li

ogniuno hera inchredibille Viue DIG che cholui


smenticho di quanto li haueua deto iessu che

dollore di

che scriue

si

da

saria leuato

monddo

il

he che patiria in terzza perssona

223b he che non moriria inssino

la

fine

del

modo

pero
aprejso
andete inssieme chon la madre di iessu he ioane alia chroce
.

pontifice he lo intesua dotrina onde iuda chome

fece codursi auanti di lui ligato iuda

rogo di suoi dissepoli he de la

il

fuori di se niente rispondeua al proposito

pero il pontifice
a
li dicessi la uerita
DIG
uiuo
de
issdrael
che
scongiuro per
Rissposse iuda io ui ho deto che io son iuda scariot che uia
.

il

promesso di dare nelle mani iessu nazzareno he uoi no so chon


qualle arte sete ussciti di uoi che uollete ad ogni modo che
.

10 sia iessu

Rissposse

il

pontifice

ho peruersso sedutore tu hai

inganato tutto issdraelle inchominciando da

gallilea insino

qui in ierusalem cho la tua dotrina he falssi miracholi he


hora chredi f ugir il degno chastigo che ti chonuie cho finger
.

11

pazzo Viue DIG

alii

23 3

che

li

lo

il

tornassi lo intelleto in chapo la derisione adonque

fecero

li

scamperai he deto q^sto chomado


perchotesero de sciafi e chalzi per

che non

suoi minisstri che

modo che
224 a

li

serai del potifice he inchre|debile perche si

gforzorno di noue inuentione per dare piacere al chonsilgio

onde

uestirno da giocholatore he chon

il

mente

tratorno che haueria fato chompassione

il

se lo hauessero chossi

del popullo
di iessu

mane he

ueduto

haueuano tanto

piedi tal

alii

chananei

Ma li

il

pontifici he farisei he uechi


chore loro inchrudelito chontra

che chredendo loro che iuda fussi ueramente iessu

pilgiauano dileto uededollo chossi tratare, dapoi lo menorno


liggato
lui

ha

il

presside

il

quale in sachreto

chredendo che iuda fussi iessu

chamera sua he

li

parllo

pontifici cho

li

mani

Rissposse iuda se io

amaua
fece

iessu

ondde

hentrare nella

interogandollo della chagione per

la quale

il

lo

populo
ti

lo

haueuano tradito

nelle sui

dicho la uerita tu non

mi

THE GOSPEL OF BARNABAS

476

chrederai perche forsi sei inganato


li

he

pontiffici

uolessi

iudeo

223

dato in

il

Rissposse

li

chon

pontifici

mano mia

trouano ingganati

non

non so

sai clie io

uechi dello tuo pojpulo

li

hano

ti

la uerita azioche io

pero parlaci

quello che he iussto

si

presside chredendo che lui

della leggie parllare hora tu

ma

224b

farissei

chome

fazzia

perche ho potessta de liberarti he di

morte Risspose iuda signore chredimi che se tu mi


morte tu farai uno grande pechato perche ammacerai

darti la

dai la

uno inocete
il

essendo che

qualle he mago he cho

si

marauilgio forte

chaua de

liberarllo

soridendo disse, di

il

sono iudda isschariot he non iessu

io

mia

la sua arte

passione

presside quessto sentendo che pero cer-

Vene adoque di fuori il presside he


dui chosse una he ad ogni modo per la

chostui dice disse

ma

trasformato
in

225 a he
(

22 4 & )

la millitia

non

essere iessu

per prendere iessu

cho sua arte magicha chossi


he uero saria grande pechato

gallileo auerlo

se questo

pero

ammazarlo essendo che


iessu

sibene di chom-

presside di

il

uno certo iuda che chodusse

he dice che iessu

quale chostui non e deggno di morte

ma

chossi trasformato

lui

saria innocente

he niega certo he che

saria

lui

ha persso

hammazzare uno pazzo

Io

Ma

Io

se

lui

intelleto

chridorno

pero
hempio
chon strepito li potifici he uechij del popullo chon li scribi
he farisei dicendo elgie iessu nazareno che noi il chonosciamo

perche se lui non fussi


nelle tui

mani

il

malfator noi non

ne he pazzo elgi

ma

Io

haueressimo dato

sibene malligno perche

chon quessta arte cercha di scamparci di mani he saria

pegiore la seditione che lui solleuaria

pillato che quessto

hera

nome de

il

talle chasso delle

mani

he Re

onde non

di gallilea

talle chasso

disse

si

fugendo che la prima

apartiene ha

pero menatello ha herrode

iuda da herode

presside per leuarssi

il

chostui he gallileo he herode

me

di iudichare

chondusero hadonque

dessiderato haueua che

il

qualle logo tempo


anddassi ha chasa ma iessu giamai li uollse andare
in chassa perche hera herode
gentille che addoraua li dei falsi

iessu

li

225 b he buggiardi
b

uiuendo sechondo

le

genti

inmolde

hora

THE GOSPEL OF BARNABAS

478
hiui

essendo

chonduto iuda herrode

lo

di

interogo

molte

chosse alle qualli iuda risspondeua chosse senzza propossito


negando di essere iessu allora herode lo scernite chon tutta
.

la sua chorte

he fecello uesstire de biancho chome

rimandete ha pillato
di iustitia al popullo de issdraelle

he

stolti

perche

lo

li

he

pontifici

scribi

he

dicendoli

ueste

li

he questo scrisse herode


li donorno una bona

farisei

li

si

no manchare

u
quantita di danari il presside hauendo intesso quessto da
seruo di herode la chossa per uadagnare hanchora lui danari
.

fingeua di uollere liberare iuda onde lo fece flagellare dalli


suoi serui li qualli furno dali scribi pagati per ammazarlo
ma DIG che haueua dechretato* il sucesso
sotto li flaggeli
.

risseruete iuda alia chroce azioche elgi riceuesse quela horida


morte che ad altri uenduto haueua non il lasete morire iuda
.

226

225

sotto

li

flagelli

nonstante che

soldati talmente

li

il

flagelorno

che pioueua sangue la sua uitta onde per scerno il uestirno


di una uechia uesste di purpora dicendo loro elgie choueniente
.

nouo Re nostro

allo

di uestirlo

he inchoronarllo onde pressero

spini he fecero una chorona chome li Re portano in chapo di


horo he pietre preciosse he quella chorona de spini possero
.

sopra il chapo di iuda dandoli in mano per sephtro una chana


he fecionlo sedere in locho alto al qualle andauano auanti li
.

Re de

soldati inclinandossi per scerno salutandolo

esstendeuano la

noui

Re

mano

donare

di

per riceuere doni

paggare
li

scribi

226 b

presside

b
( 22 5 )

morte

he

farissei

il

alii

inchoronato stolto

sei

soldati he seruitori tuoi

che pillato non

Vedendo
li

doue

flagelli

se

non uoi

pontifici

temendo

chon
loro

fecero dono di danari al

si

onde

sospendeuano

il
li

chondussero
malfatori

nudo per maggiore scerno

4i)l.

Re

li

chaluario

pU^il jj

li

hauendo riceuto dete iuda per reo di


he farissei onde chon lui chondanorno dui

morte della chroce

he

ladri alia

chrucifissero

iuda non morire per

lo lasiasse libero

qualle
scribi

onde no riceuedo niente perchoteuano

iuda dicendo hora chome


li

iudei

chome chostumano

allo

monte

he hiuui

iuda

lo

ueramente

THE GOSPEL OF BARNABAS

480

non faceua

altro che chridare DIG perche

essendo che elgie fuggito

malfatore he

il

io

mi hai habandonato
son ha torto morto

in uerita dicho che tanto hera simille la uoce he la facia chon


la perssona di iuda

ha

iessu che

dissepoli suoi he chredenti

li

in tutto chredeuano lui essere iessu

onde parte

si

partirno

dalla dotrina di iessu chredendo loro che iessu fussi falsso

he che chon arte magicha hauessi fato li miracholi


che fece perche iessu haueua deto che lui non moriria insino

profeta

monddo
perche ha quel tempo
modo ma quelli che restorno stabilli

hapresso la fine del


stato leuato dal

herano

dotrina di iessu loro

tanto circordati

saria

nella

da dollore

227 a uedenjdo

loro

morire cholui che in tutto hera simille ha

(226*)

non

sj

harechordauano quanto deto haueua iessu


chompagnia della madre di iessu andorno al monte

essu c jj e

pero in

chaluario he stetero

non

sempre piangendo

ma

sollo pressenti

alia

morte di iuda

per uia de nichodemo he iosefo di

abarimatia impetrorno da il presside il chorpo di iuda per


onde il leuorno di chroce cho talle pianto che
sepellirlo
.

certamente niuno

mento nouo
preciosso

di

il

iosef

onguento

chrederia he lo sepellirno nello


.

auedollo

cho cento

inuolto

monulire

di

CCXVIII.
Ritornossi ha chassa ogniuno

cholui che scriue cho ioane

he iachobo suo fratello andorno chon la madre di iessu in


nazaret

quelli dissepolli che

di note roborno

fama che
227 b naque

.
|

il

non temeuano DIO andorno he

chorpo di iuda

iessu hera rissuscitato

pero

che ueruno

il

pontiffice

he

lo nasscosero

spargendo
onde pero molta chonfussione

chomando

sotto

pena

parllassi di iessu nazareno che pero

di
.

hanatema
naque una

perssechutione grande he molti furno lapidati molti basstonati

perche non poteuano tacere di


talle chossa
peruene la noua in nazaret chome iessu loro
onde cholui che
citadino morto in chroce hera rissuscitato

he molti

scaziati dalla patria

scriue prego la

madre

pianto perche suo


1

So MS.

di iessu che

fiollo

conj. circondati.

si

chontentassi di lassiare

hera risuscitato

il

quessto sentedo la

THE GOSPEL OF BARNABAS

482

uergine maria piangendo disse andiamo in ierussalem ha


fiollo che
io moriro uollentieri quando lo hauero

trouare mio

ueduto

CCXIXa
Ritorno la uergine chon cholui che scriue he iachobo he
ioane in ierusalem

quel giorno nel qualle uscite

del pontifice pero la uergine che

228*
237

il

dechreto

temeua DIG sebene chonosseua

dechreto del ponti|fice iniussto essa chomando ha cholloro


che ha ntauano chon lei che si smentichassero suo fiollo hora
il

chome

ressto

sa che fra

ogniuno

mo

che chonossce b

dollore della morte

il

iessu maesstro nosstro essere

diuda che noi chredeuamo

he fra

sconssumauano chon

rissuscitato ci

chore di homeni

il

il

la

dessiderio di uederllo

madre

di iessu pero

li

angiolli chusstodi di maria uergine asscesero al terzo ciello

doue iessu staua in chompagnia di angiolli he li rinontiorno


il tutto onde iessu
prego DIG che li dessi potere di uedere
allora il misserichordiosso
la madre sua cho li suoi disscepolli
.

DIG

chomando ha quatro

angiolli suoi che sono

fauoriti

Gabriello, michaele, Rafaelle he Vriello che loro portassero


iessu in chassa della

madre sua he hiuui

per tre giorni chontinui

che chredeuano

cholloro

il

chustodissero

lassandollo solamente uedere

alia

sua dotrina

peruene

ha

iessu

228 b circhondato da ssplendore nella stantia doue maria uergine


^ 227
he
chon dui sui sorelle he marta chon maria magdallena
j

lazaro chon cholui che scriue he ioane chon iachobo et pietro

onde per timore chasscorno chome morto pero


li altri di terra dicendo
non temete

dimorauano

iessu leuo la

madre chon

io

perche

morto

son iessu

stete

he non piangete perche son uiuo he non

ogniuno grande tepo chome fuori di sse per la


ad ogni modo loro chredeuano che

pressenzza di iessu perche


iessu fussi

me

morto

filgiolo

Quando

la uergine piangendo disse hora di


hauendoti
dato DIG potessta d di rissuscitare
perche
.

b *JLc
4)1.

k*-.

4)1.

THE GOSPEL OF BARNABAS

484

chon uergogna di tuoi parent!


he hamici he chon uerg-ogna della tua dotrina che pero
ojrniuno che ti amma he stato chome morto
li

morti

lasso chossi morire

ti

CCXXa.
iessu abrazando

Risspose

madre

la

229* perche in uerita ui dicho che


^ aa

perche DIG mia rissemato

chredetimi madre

non sono giajmai morto

io

hapresso

la

fine del

monddo he

quatro anggioli che si scoprissero


onde
he dessero tesstimonio chome hera passata la chossa
deto questo

prego

elgi

li

angioli chome quatro solli risplendenti per


timore
di nouo ogniuno chassco chome morto
per
iessu
allora
dete quatro lincioli alii angioli azioche si chosi

scoprirno

li

modo che

prissero perche

madre chon
dicendo

anontia

li

li

potessero uedere he sentire ha parllare

li

la

chompagni he leuato ogniuno li chonfforto


quessti sono li ministri di DIG gabriello che
li

sachreti di DIG

innimici di DIG

che moreno

Michalle che chonbate chontra

Rafaello che riceue

anime

le

di cholloro

he Vriello che chiamera ogniuno al iuditi.o


di Dio d lo ultimo giorno
Narorno allora li quatro angioli
alia uergine chome DIG haueua mandate per iessu he chome
.

haueua trasformato iuda


che haueua uenduto ha

22 9 b maesstro he mi

licito

altri

Disse allora cholui che scriue ho

dimandarti hora chome mi hera

quando habitaui chon noi


che

azioche elgi riceuessi quella pena

Rissposse iessu

piaze ho barnaba che io

ti

cholui che scriue

ti

risspondero

he la tua madre chossi

ha morire

disse allora

ho maesstro essendo DIG misserichordiosso

perche chossi cia tormentati facendoci

morto

licito

dimanda quello

he tu che

sei

quessta infamia che tu

tia pianto

chredere

te

essere

che e sstata uicina

santo di DIG tia DIG lassiato chasscare


stato

sij

ammazato

^i
-

4)1.

ui

51
;>

fra ladroni sul

THE GOSPEL OF BARNABAS

486

monte chaluario

Rissposse iessu ho

barnaba chredimi che

a
ogni pechato per pichollo che sia DIG il punisse chon pena
grande essendo che DIG he offesso nel pechato onde ammandomi la mia madre he li fidelli cho mei dissepoli uno pocho di
.

ha uolluto punire b quessto


pressente dollore azioche non sia punito nelle

ammore terreno
ammore chon il
fiami infernalli

hauendomi

li

2SO a non farmi


(2Z9*)

iussto DIO

il

he

me

che innocente son stato nel mondo

homeni chiamato DIG he

scernire dalli demonij

il

di iuda facendo chredere

giorno

de

DIG
il

DIG per

iuditio

ha

homeni nel monddo chon

uolluto che io sia scernito dali

morte

fiollo di

ad ogniuno che

la

io sia inorto

onde quessto scerno durera inssino alia uenuta


il
di machometo nontio di DIO C
quale uenendo al modo
sula chroce

sganera ogniuno che chrederano alia legie di DIO di quessto


ingano auendo deto quessto iessu disse iussto sei signore DIG
nosstro d perche ha te sollo si apartiene honore he gloria senzza
.

fine

CCXXI.

He

uoltatossi

iessu

ha cholui che

scriue

disse

guarda

che ad ogni modo tu scriua Io euangelio mio in


tutto quello che he successo per la mia habitatione nel modo

barnaba

he

similmente quello che he hochorsso ha iuda azioche

scriui

sganino e ogniuno chredi alia uerita


Risspose
cholui che scriue il tutto faro piazendo ha Dio e ho maesstro

li

23C b
229

si

fidelli

ma chome

sia sucesso

il

Rissposse iessu quiui sono ioane he pietro che

tujtto

ha iuda no

Io so

perche non ho ueduto


il

han ueduto e loro ti dirano ehome he passato il tutto


he dapoi iessu chomado che douessimo chiamare li fideli suoi
azioche Io uedesero che pero chongregorno iachobo
dissepoli
tutto

he ioane

li

sete dissepoli cho

nichodemo he

iessu

iosef

he molti

altri

il
terzo giorno
he mangiorno chon iessu
disse andate al monte olliueto chon mia madre che

delli setantadui

hiuui saliro di nouo al ciello uedendo uoi chi


b Jisil
41)1.

41)1.

41)1

Li

\.

41)1

me

portera

THE GOSPEL OF BARNABAS

488
al

ciello

dissepoli

damassco

andorno adonque ogniuno ecceto deli setatadui


uinticinque 11 quali per timor herano fugiti in

stando ogniuno in oratione allora di mezogiorno


uene iessu chon grande moltitudine di angioli che benediceuano

DIG

onde da

il

splendore della facia sua

he chasscorno chon
choforto diced o

231 a

la fazia

in

si

spauetorno ogniuno

terra onde iessu leuatili

no uolgiate temere perche

sono

io

il

li

uosstro

maesstro he riprese molti che chredeuano lui essere morto


he rissuscitato
dicendo
adonque teniteme he DIG per
.

a
bugiardo perche DIG mia choncesso che io uiua insino hab
he ue dicho
presso alia fine del monddo sichome ui dissi
.

che

io

no son morto

ma

iuda traditor he morto guardatiue che

satana fara ogni sforzo per inganarui onde fate

si

che siate

he per tutto il mondo


di quanto hauete udito he ueduto he deto quessto prego
DIG per sallute de fidelli he per chonuerssione di pechatori

mei tesstimonij in tutto

issdraelle

finita

la horatione elgi

abracio la madre dicendo dati pace

ho madre mia he ripossati in DIG chreatore

tuo he mio

he

dissepoli dicendo la gratia he misserichordia di DIG resti chon uoi onde deto questo
li
quatro

deto questo

si

uolto

alii

angiolli uissibilmente Io solleuorno al ciello

CCXXIL
Parti to iessu

231b del
230

monddo

li

si

diuisse per diuersse parte de isdrahelle

dissepoli

he

la

he

ho|diata da sattana

uerita

fu persseguitata dalla buggia chome tutauia si troua perche


alchuni malli homeni sotto pretessto di dissepolli predichauano
.

iessu essere
iessu essere

morto he non

rissuscitato

ueramente morto he

altri

risuscitato

predichauano

altri

predicha

uano he hora predichano iessu essere fiolo di DIG fra li qualli


he paullo inganato noi pero quato habia scrito predichiamo
ha cholloro che temono DIG azioche siano salui nello ultimo
.

giorno dello iuditio di DIG

amem

Fine dello euangelio


a

.^U

ill.

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