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Gualdo Rocco

Il colore e la scrittura
a cura di Paolo Levi

Galleria Schubert
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in collaborazione con

Si ringrazia per la collaborazione tecnica:


Gualdo Rocco
Il colore e la scrittura
a cura di Paolo Levi

Galleria Schubert
marzo 2010
Il colore e la scrittura
Nei lavori di Gualdo Rocco vanno sottolineati gli effetti visivi di
una assoluta libertà gestuale, dove i segni e le tacche raggru-
mate di colore raggiungono una sintesi di grande potenza e di
immediata percettibilità. Manifestandosi nelle diverse modalità
tramite le quali l'autore si esprime, ogni sua opera si presenta
come un unicum irripetibile, e quindi non facilmente assomma-
bile in cicli precisati o per blocchi di unità ispirative. Quello che
accomuna questi lavori è comunque il fermo controllo di una
manualità che si esercita senza ripensamenti, suggerendo l'idea
di un automatismo assai prossimo a quello proposto dalla action
painting americana. Ma sarebbe deviante ignorare le strategie
spaziali sottese a ogni singola realizzazione, le quali ripropon-
gono sempre agglomerati segnici e materici significativi e ben
conclusi entro i margini del supporto, che nelle sue diverse
dimensioni stabilisce le regole, e quindi le ragioni organizzative
dell'impaginato. Per esempio, dove l'artista esplora la verticalità
tramite fasci di colore in fuga verso l'alto, il margine fisico della
tela o della carta appare necessario a contenere la fuga oltre i
suoi stessi limiti; pertanto la percezione visiva si concentra sui
nessi e sulle armonie cromatiche del costrutto pittorico, che
appare del tutto congruo e armonioso nella sua completezza
formale.

Quanto alle scelte cromatiche, si direbbe che l'artista le sotto-


metta alla logica di una ricerca prevalentemente segnica, per
cui le tracce di nero, di bianco, di rosso, di blu o di giallo, che
siano spesse strisce materiche o esili grafismi aggrovigliati, si
conformano in un discorso sintatticamente preordinato. Questo
dato è da apprezzare dal punto di vista volumetrico, nelle sue
simmetrie, nei suoi effetti di pieno e di vuoto, e persino nell'illu-
sione ottica della tridimensionalità data dalla sovrapposizione di
colori squillanti su fondi scuri, o viceversa, dalle macchie scure
che irrompono su fondi chiari e atonali. Ancora, qui la materia
pigmentosa comunica sensazioni di calore o di freddo, solleci-
tando l'osservatore a un approccio addirittura tattile, che sareb-
be forse necessario, anche se improprio, per meglio apprezza-
re la grana delle stesure che si sovrappongono, il rilievo sottile
e sinuoso delle grafie, la freschezza setosa delle superfici luci-
de e la sostanza vellutata delle opacità.

Dal punto di vista strettamente stilistico, si tratta di una ricerca


nell'ambito della non forma, e più precisamente di un'astrazio-
ne, che ricorda indirettamente l'arte calligrafica dell'artista statu-
nitense Mark Tobey, puntando quindi sull'immanenza del segno
e sulla espressività insita nella concretezza della materia pittori-
ca, per dare corpo ad assunti mentali volutamente non precisa-
ti. Del tutto libero da necessità descrittive, Gualdo Rocco sotto-
pone a chi guarda l'idea di uno spazio pullulante di materia e di
avvertimenti, leggibile possibilmente come una metafora esi-
stenziale, ma anche come una riflessione introspettiva, condot-
ta con lucido raziocinio e senza illusioni salvifiche. La sua è una
sorta di presa d'atto di un reale indecifrabile, quindi intraducibi-
le in immagini, quindi passibile solo di un approccio visivo intes-
suto di brandelli di memoria, di tracce luminose come quelle che
rimangano sotto le palpebre dopo aver fissato una luce molto
forte, di impressioni coloristiche legate a un'esperienza, forse a
un incontro, forse a una lettura. Una sorta di diario perciò, scan-
dito in monologhi da collegare probabilmente a un vissuto, di cui
non ci è dato di conoscere i particolari e le circostanze, ma intui-
bile attraverso le tracce che, dopo essere rimaste impresse
nella mente dell'artista, si sono poi riversate nelle sue composi-
zioni.

Paolo Levi
Opere
Apertura
20x50
acrilico, smalto e gesso
2007
Timone
30x100
Acrilico e smalto
2007
Mare
acrilico, smalto e gesso
80x80
2007
Concerto
acrilico, gesso, smalto e foglia
oro
50x70
2008
Ascolto
acrilico, silicone, resina
2008
30x100
Lembi di luce
acrilico, gesso, smalto
60x80
2006
Non c’è più cerchio
silicone, acrilico, smalto e
vetro
20x150
2008
Alibi
acrilico, smalto silicone e
foglia oro
2007
50x70
Squarcio
acrilico, silicone, vetro
2008
20x100
Eflec
acrilico smalto olio
2008
100x100
Non c’è più bivio
olio e foglia oro
2007
80x120
Ali
olio, acrilico, resina
2008
20x120
Il viaggio
intonaco acrilico e foglia oro
2009
35x46

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